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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 14 Settembre 2006 |
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RETE TRANSEUROPEA DI TRASPORTO RTE-T: LA PRIMA RELAZIONE DI ATTIVITÀ DEI COORDINATORI EUROPEI È INCORAGGIANTE |
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Bruxelles, 13 settembre 2006 - La Commissione europea ha adottato ieri la comunicazione del vicepresidente Barrot che presenta i principali risultati dell´attività dei coordinatori della rete transeuropea di trasporto (Rte). Le sei personalità[1] designate nel luglio 2005 per valutare lo stato di avanzamento di alcuni progetti Rte-t hanno anche formulato delle raccomandazioni per un’efficace attuazione di questi progetti prioritari. "Il fatto che il ruolo dei coordinatori europei sia ormai ben riconosciuto, sia al livello degli stati e delle regioni interessati che nel settore ferroviario, è già di per sé un successo. Inoltre, i primi risultati ottenuti dai coordinatori sono molto incoraggianti" ha dichiarato Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione responsabile per i trasporti. Ai coordinatori europei è stato affidato il compito di analizzare gli assi prioritari di cui sono responsabili e di formulare allo stesso tempo raccomandazioni per la realizzazione di questi grandi progetti. Indipendentemente dal progetto sul quale lavorano, le loro raccomandazioni saranno molto utili alla Commissione nella programmazione finanziaria delle reti transeuropee di trasporto per il periodo 2007-2013. La Commissione dispone così di un´analisi completa di tutti i corridoi. I coordinatori hanno individuato quattro principi essenziali per l’attuazione dei progetti Rte-t. Questi principi, ripresi nella comunicazione della Commissione, sono: concentrare prioritariamente le risorse disponibili sulle sezioni transfrontaliere e su alcune principali strozzature, all’interno di progetti che offrono il massimo valore aggiunto per la Comunità; tenere conto, fin dalla fase di concezione dei progetti, degli aspetti connessi all´interoperabilità; applicare un tasso di finanziamento sufficientemente incentivante per permettere l´avvio dei lavori sulle sezioni transfrontaliere e sulle strozzature; ripartire le risorse comunitarie disponibili in modo ottimale e secondo un criterio di equità. Il Sig. Barrot ha inoltre sottolineato la necessità di coordinamento lungo ogni asse, per tutta una serie di aspetti che vanno dalla pianificazione delle infrastrutture, alla politica dei trasporti e alla gestione dei flussi di traffico. È poi all’iniziativa dei coordinatori che si deve la firma di lettere di intenti e la creazione di "commissioni intergovernative" che permetteranno ai paesi interessati di coordinare meglio la loro pianificazione. Sulla base di questi primi risultati positivi, il sig. Barrot ha vivamente incoraggiato i coordinatori a proseguire la loro missione. I coordinatori europei saranno ascoltati dal Parlamento europeo nelle prossime settimane. La versione completa delle relazioni è disponibile al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/ten/transport/external_dimension/hlg/2006_02_17_tent_consultation/index_en. Htm . |
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GRUPPO ALITALIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2006: RICAVI NETTI CONSOLIDATI PARI A 2.239 MILIONI DI EURO IN CALO DI CIRCA 36 MILIONI DI EURO (-1,6%) PASSEGGERI TRASPORTATI PARI A 11,7 MILIONI IN CRESCITA DEL 3,1% RISPETTO AL MEDESIMO PERIODO DEL 2005. |
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Roma, 14 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia Linee Aeree Italiane S. P. A. Riunitosi ieri sotto la presidenza dell’ing. Giancarlo Cimoli presso la sede della Società ha approvato la relazione consolidata del primo semestre 2006 del Gruppo Alitalia. Dopo i negativi risultati economici del primo trimestre caratterizzati dalle pesanti turbative sindacali dello scorso gennaio, il secondo trimestre dell’anno ha registrato un sintomatico e tangibile recupero, tuttavia ancora incompleto, che ha consentito di far raggiungere al Gruppo Alitalia un sostanziale pareggio a livello di risultato operativo (che viene anzi a tramutarsi in un limitato utile escludendo l’apporto della controllata Volare S. P. A. , caratterizzata da un impervio avvio dell’attività a causa delle note vicende extra industriali ad essa collegate ). La permanenza del difficile scenario di mercato contraddistinto dalle sempre più elevate quotazioni del prezzo del greggio e dall’inasprimento competitivo in alcuni settori di rete, unitamente al perpetrarsi nel periodo in esame delle difficili relazioni industriali, hanno reso necessaria la ricerca di ulteriori misure di implementazione del Piano Industriale. Ricordiamo che le principali variabili economiche e finanziarie consolidate relative al semestre, sintetizzate di seguito, sono state redatte in conformità con i principi contabili internazionali (Ias/ifrs) e considerano un diverso perimetro aziendale a valle del deconsolidamento della partecipazione in Alitalia Servizi effettuata nel novembre dello scorso anno . I ricavi del traffico del primo semestre 2006 sono stati pari a 2. 043 milioni di euro con un aumento di 55 milioni euro (+2,8%) rispetto al precedente esercizio con un incremento, nel solo secondo trimestre, rispetto al medesimo periodo del 2005 di 54 milioni di euro (+5,0%). I ricavi netti consolidati del primo semestre 2006 sono stati pari a 2. 239 milioni di euro in calo di circa 36 milioni di euro (-1,6%) principalmente a causa del deconsolidamento dei ricavi di Alitalia Servizi (nel semestre gli altri ricavi operativi sono infatti diminuiti di circa 91 milioni di euro di cui circa 61 milioni di euro riferibili direttamente all’attività di handling e manutenzione svolta per clienti terzi nel 2005 e oggi deconsolidata con Alitalia Servizi). Il costo per consumi di materiali, servizi e altre spese operative (escluso il carburante) è stato pari ad euro 1. 387 milioni con un incremento di circa 111 milioni di euro rispetto al 2005 principalmente imputabile alla fatturazione da parte di Alitalia Servizi di attività precedentemente effettuate nel perimetro di consolidamento con forza lavoro propria. Il costo del personale è stato pari a 384 milioni di euro con un decremento di 184 milioni di euro rispetto al 2005 (-32%) derivante dal deconsolidamento di Alitalia Servizi e dall’implementazione delle misure previste dal Piano Industriale della Compagnia. Il costo per acquisto di carburante, attestatosi a 471 milioni di euro è aumentato di ben 107 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+30%), variazione prevalentemente ascrivibile all’eccezionale ascesa del prezzo del greggio ed al relativo effetto valutario. Perdita operativa consolidata del primo semestre 2006 pari a 132 milioni di euro superiore alla perdita del primo semestre 2005 (pari a 84 milioni di euro) anche a causa dei suddetti effetti dell’incremento del costo del carburante (+107 milioni di euro) e degli scioperi avvenuti nel primo trimestre dell’anno (che hanno comportato un appesantimento dei conti nell’ordine di 40 milioni di euro). Va notato che nel secondo trimestre del 2006 nonostante un ulteriore innalzamento del costo del carburante per circa 46 milioni di euro il risultato operativo è stato sostanzialmente in pareggio (perdita operativa di soli 3 milioni di euro). Il forte innalzamento del prezzo del carburante (incremento di oltre 107 milioni di euro nel semestre rispetto allo scorso anno), la maggiore pressione competitiva delle compagnie low cost e gli impatti negativi degli scioperi dello scorso gennaio hanno portato ad un risultato netto del semestre negativo per 221 milioni di euro (peggioramento di 97 milioni di euro circa rispetto al precedente esercizio). La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2006 è stata pari a 791 milioni di euro con un peggioramento rispetto al 31 dicembre del 2005 (circa 37 milioni di euro) principalmente imputabile alle necessità monetarie indotte dai tipici fattori stagionali del primo trimestre (che nel 2006 è stato anche contraddistinta dalla minore generazione di cassa della gestione operativa riconducibile agli scioperi di fine gennaio) oltre che da un flusso monetario da attività d’investimento per 46 milioni di euro (inclusivo dell’acquisto di Volare S. P. A. ). Al 30 giugno 2006 le disponibilità liquide ammontavano a 893 milioni di euro. La forza media retribuita al 30 giugno 2006 del Gruppo pari a 10. 052 unità in calo di 8. 963 unità (-47% circa) rispetto al 30 giugno 2005 grazie all’avvenuto deconsolidamento di Alitalia Servizi (7. 985 unità) ed al percorso di efficientamento intrapreso riguardo all’utilizzo delle risorse (-1. 110 unità calcolate senza tener conto delle risorse della controllata Volare non consolidata al 30 giugno 2005). La forza puntuale al 30 giugno 2006 del Gruppo è stata pari a 11. 663 unità in calo di 8. 374 unità (-42% circa) rispetto al 30 giugno 2005 grazie all’avvenuto deconsolidamento di Alitalia Servizi ed al percorso di efficientamento intrapreso riguardo all’utilizzo delle risorse. La flotta operativa al 30 giugno 2006 è composta da 183 aeromobili dei quali 154 dedicati al breve-medio raggio e 29 al lungo raggio. Per quanto concerne l’evoluzione del traffico e del network nel settore passeggeri, comparto dal quale trae sostanzialmente origine il risultato gestionale del Gruppo Alitalia, nel primo semestre 2006 può osservarsi, che in termini complessivi è stato rilevato un aumento del trasportato complessivamente pari al +2,4% (da 1. 777 milioni di tonnellate chilometro trasportate a 1. 819) nonostante una flessione della capacità offerta pari al -2,7% (da 2. 598 milioni di tonnellate chilometro offerte a 2. 527). In termini globali, il coefficiente di occupazione si è perciò attestato al 72%, con un miglioramento di 3,6 punti percentuali rispetto al periodo a raffronto. Il valore assoluto dei proventi del traffico passeggeri ha fatto riscontrare un incremento dell’1,4% (da 1. 728 a 1. 752 milioni di euro) mentre il numero dei passeggeri trasportati nel corso del primo semestre 2006 è stato pari a 11,7 milioni in crescita del 3,1% rispetto al medesimo periodo del 2005. Sotto altro profilo, inoltre, nel semestre si è verificata una diminuzione del livello del provento unitario (yield) complessivamente pari al -1,5%. Per quanto concerne la prevedibile evoluzione della gestione si attende per il secondo semestre dell’anno il conseguimento di un risultato operativo e netto entrambi positivi, anche per effetto del concorso di alcune partite non ricorrenti, consentendo pertanto, con riferimento all’intero esercizio 2006, di avvicinarsi al risultato netto consuntivato al 31 dicembre 2005. . |
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1° RAPPORTO ACI-EURISPES SULLA QUALITÀ DELLA MOBILITÀ NELLE PROVINCE ITALIANE AOSTA PRIMA IN CLASSIFICA , FOGGIA FANALINO DI CODA MA NESSUNA DELLLLE 103 PROVIN CE ITALIANE SI AVVICINA ALLO STANDARD IDEALE |
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Roma, 13 Settembre 2006 - Un Paese incapace di soddisfare la richiesta di mobilità dei propri cittadini, costretti a privilegiare – in assenza di valide alternative – l’uso indiscriminato dell’auto. Un Paese privo di un sistema adeguato di trasporto pubblico, ma privo anche delle infrastrutture necessarie per far fronte all’inevitabile costante aumento del traffico veicolare. Un Paese in cui ogni città, perfino Aosta che è risultata la migliore per Qualità della Mobilità, è ben lontana dagli standard imposti dalla società del ventunesimo secolo. E’ quanto emerge dal 1° Rapporto Aci-eurispes sulla Qualità della Mobilità nelle province italiane, presentato oggi a Roma presso la sede dell’Automobile Club d’Italia. Il documento di 600 pagine fotografa lo stato della mobilità nel Paese e costituisce la base di lavoro per un osservatorio permanente finalizzato a stimolare il continuo dibattito tecnico e politico sui temi del traffico e della mobilità. Il Rapporto classifica 103 province italiane sulla base dell’Iqm (Indice di Qualità della Mobilità), calcolato per ogni città attraverso un insieme di indicatori statistici. Il documento propone anche un’indagine condotta su 3. 500 cittadini sull’uso dell’auto e del mezzo pubblico, un’anticipazione degli esperti sulle linee di sviluppo della mobilità in Italia e 10 focus tematici su: il sistema dei trasporti; il trasporto pubblico locale; la sicurezza stradale; il traffico urbano; i sistemi di trasporto intelligente; il car sharing; il parco veicolare; l’educazione e l’informazione; la qualità dell’ambiente urbano; la mobilità dei disabili. «Il Rapporto mette in luce tre punti nevralgici per il sistema italiano della mobilità – dichiara il Presidente dell’Aci, Franco Lucchesi – che sono l’incidentalità stradale, l’inadeguatezza del trasporto pubblico locale e la scarsa pianificazione territoriale. La sicurezza stradale è un fattore predominante e il suo peso nel calcolo dell’indice di qualità della mobilità è assai elevato. I dati dimostrano come gli incidenti rappresentino una vera emergenza soprattutto per le grandi città, dove addirittura un cittadino su quattro è incorso almeno una volta in un incidente stradale. Il trasporto pubblico locale – continua Lucchesi – è un altro importante elemento che, purtroppo, porta al ribasso l’indice di qualità della mobilità delle nostre province. Lo stato di crisi cronica del mezzo pubblico, non l’automobile, è la causa primaria della congestione e dell’inquinamento. L’uso abnorme del mezzo privato è solo una conseguenza dell’insufficienza del trasporto pubblico. L’inadeguatezza della pianificazione territoriale – conclude il Presidente dell’Aci – è il terzo fattore critico del sistema di mobilità. Il Rapporto la colloca al primo posto tra le emergenze evidenziate dagli opinion leader. L’aci ha più volte sottolineato il problema, ma finora nulla è stato fatto dagli amministratori locali che, per rimediare ai loro errori e alla loro inerzia, ricorrono a politiche vessatorie e punitive verso gli automobilisti, benché questi ultimi siano “colpevoli” solo di cercare un rimedio alla stortura di un territorio malamente organizzato e urbanizzato». «L’automobile in Italia – dichiara il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara – è un po’ come dottor Jekyll e Mister Hyde: da un lato, essa rappresenta un impressionante moltiplicatore di fatturato e di attività economiche (dalla produzione alla vendita delle autovetture alla raffinazione e vendita di prodotti petroliferi, dagli interessi delle compagnie assicurative al ruolo impositivo dello Stato – accise sui carburanti, tassa sulla proprietà, pedaggi stradali e autostradali, ecc. – ) dall’altro, la stessa viene vista come una specie di vacca da mungere, restituendo poco o nula in servizi, comodità e agi per l’automobilista (incrementi del prezzo della benzina e mai diminuzioni, inefficienza dei tratti viari e stradali, pochezza dei servizi e delle risorse da destinare agli utenti dell’automobile, ecc. ) o di dèmone (soprattutto quando viene attribuita all’automobile la responsabilità per tutti i tipi di inquinamento). La verità – conclude il Presidente dell’Eurispes – è che nell’attuale società, dove il bisogno di spostamento e di mobilità delle persone è alla base di quasi tutte le attività economiche e sociali, è necessario produrre ogni sforzo (sia a livello istituzionale e di governo sia a livello dei cittadini) perché l’automobile diventi sempre più espressione di libertà di movimento». L’iqm: La Classifica Delle Province. Aosta si colloca al primo posto della classifica Aci-eurispes per Qualità della Mobilità, seguita da Siena, Parma, Pisa e Terni. L’esame della graduatoria riporta tra i primi venti posti ben dieci province dell’Italia centrale (nell’ordine, Siena, Pisa, Terni, Lucca, Arezzo, Perugia, Massa, Firenze, Pesaro ed Ascoli Piceno), sei del Nord-ovest (Aosta, Mantova, Trento, Biella, Cuneo, Brescia) e quattro del Nord-est (Parma, Ravenna, Udine e Bologna). Per quanto riguarda le province meridionali, negli ultimi posti si posizionano tutte città del Sud (a partire dalla 82esima posizione), con performance estremamente negative per l’Italia insulare. L’analisi regionale evidenzia per la Toscana una situazione privilegiata, con ben sei province (Siena, Pisa, Lucca, Arezzo, Massa e Firenze) su dieci collocate tra i primi venti posti della classifica; entrambe le province umbre si collocano all’inizio della classifica, posizionandosi al 5° posto Terni ed al 13° Perugia; tra le regioni del Nord-est, il risultato migliore è registrato dall’Emilia Romagna che piazza ben tre province (Bologna, Parma, Ravenna) all’inizio della classifica. Le realtà laziali non godono di “buona salute” rispetto alla mobilità: Roma occupa il 33° posto della classifica, mentre le restanti quattro province si collocano in posizioni piuttosto critiche (Rieti 50esima, Viterbo 67esima, Frosinone 73esima e Latina 81esima). Nella parte opposta della graduatoria si posiziona la Sicilia con ben cinque province che si collocano agli ultimissimi posti: Ragusa (93°), Trapani (98°), Siracusa (99°), Agrigento (101°) e Caltanissetta (102°). Detiene il primato negativo una provincia pugliese, Foggia, che si colloca in ultima posizione, ma anche le altre conseguono risultati poco soddisfacenti: Bari 100esima, Taranto 90esima e Brindisi 83esima. La Sardegna non appare una realtà invidiabile con ben tre province su quattro in zona critica (Nuoro 96esima, Oristano 84esima e Sassari 80esima) e Cagliari a circa metà della classifica (58° posto). L’indagine Campionaria. L’indagine ha rilevato l’opinione degli intervistati rispetto: a) al gradimento circa l’efficienza della rete infrastrutturale stradale; b) al livello di fruibilità dei servizi offerti al cittadino-automobilista; c) alla soddisfazione circa i tempi e le modalità di raggiungimento del proprio posto di lavoro. Per la netta maggioranza degli italiani, il 58,3%, la mobilità è legata soprattutto al lavoro, che rappresenta quindi la ragione principale degli spostamenti dei cittadini. L’auto privata è senza dubbio il mezzo di trasporto privilegiato: a quanti, circa il 64%, la usano sistematicamente in qualità di conducente, vanno aggiunti anche i cittadini che per i propri spostamenti ricorrono soprattutto al passaggio in macchina (poco meno di uno su quattro). Tra le ragioni del ricorso prevalente al mezzo di trasporto privato vi è innanzitutto la rapidità degli spostamenti (37%). Infatti i tempi medi di spostamento risultano sensibilmente inferiori rispetto a quelli dichiarati da quanti optano per un mezzo di trasporto pubblico: oltre il 72% impiega generalmente meno di mezz’ora per raggiungere il luogo di destinazione con la propria vettura, mentre tra quanti si spostano in autobus o in tram la percentuale scende al 40,5%. Se la mobilità privata consente maggiore rapidità, autonomia e comodità, non mancano però le criticità connesse a questo tipo di scelta: il traffico innanzitutto, indicato dal 47% degli intervistati quale principale nucleo di criticità, soprattutto da quanti abitano nei comuni di grandi dimensioni o nelle città metropolitane. Sono sempre questi ad avvertire maggiormente il problema dello smog, mentre la presenza di mezzi pesanti è vissuta come fonte principale di disagio principalmente dai cittadini dei piccoli comuni. Il 46% degli automobilisti impiega mediamente più di 10 minuti per trovare parcheggio in centro, soprattutto nelle città metropolitane (58%), dove è più elevata anche la probabilità di essere coinvolto in incidenti stradali: il 22,4% dei residenti nelle città metropolitane è incorso in infortuni nell’ultimo anno (16,6% nei piccoli comuni). L’insufficienza del servizio pubblico rappresenta invece il problema più sentito (30%) dal campione e sono proprio i cittadini residenti nelle città metropolitane (40%) e delle Isole (43%) a considerare prioritario affrontare questo tipo di problema in materia di mobilità. Il 23% degli intervistati considera invece più grave la mancanza di percorsi alternativi e/o servizi di informazione a contrasto del traffico. A questo proposito, se un italiano su tre, il 35%, per evitare il traffico cerca di non spostarsi durante le ore di punta, la maggioranza (52,5%) riconosce l’utilità dei servizi telematici e di controllo/gestione della mobilità (varchi elettronici, display luminosi, ecc. ), considerati più utili rispetto ad un notiziario locale sulla mobilità (32,6%). Diversamente, il 20% del campione considera prioritario intervenire innanzitutto sugli orari di ingresso negli uffici e nelle scuole: si tratta di un’esigenza avvertita prevalentemente da quanti abitano nei grandi comuni e nelle città metropolitane. Le Interviste A Testimoni Privilegiati. Attraverso le interviste ad opinion leader e ad esperti del settore si è cercato di rappresentare le principali criticità, le ipotesi più valide di intervento e di soluzione dei problemi del traffico e della mobilità. E’ emersa innanzitutto la necessità di cambiare le modalità di approccio al tema della mobilità, conferendo centralità alle specificità territoriali ed agli elementi di sostenibilità finanziaria e ambientale dei progetti. La pianificazione degli interventi in materia di mobilità è finora avvenuta, infatti, ad avviso dei testimoni privilegiati, senza tenere sufficientemente conto delle dinamiche insediative, delle persone e dei processi di sviluppo produttivo dei diversi territori. In questo senso si rendono necessari, da un lato, un maggiore coordinamento tra la pianificazione urbanistica e la pianificazione dei trasporti e, dall’altro, la promozione di una progettazione partecipata degli interventi, basata sulle reali esigenze del territorio ed aperta a tutti i portatori di interessi economici, alle parti sociali e alla società civile. Per quanto riguarda, in particolare, le misure atte a contrastare l’impatto negativo del traffico sull’ambiente e adottate dalle diverse province del territorio italiano, numerosi testimoni privilegiati concordano sul fatto che alla tendenza ad utilizzare misure “tampone” ed emergenziali andrebbe sostituita, da questo punto di vista, l’adozione di una politica programmatica di lungo periodo, che consenta un cambiamento strutturale del modello di mobilità vigente. In questo senso, i provvedimenti adottati da alcune Amministrazioni hanno puntato, ad esempio, sul car pooling (uso di una stessa autovettura privata da più persone per il medesimo spostamento), sul finanziamento di auto elettriche a servizio degli utenti dei parcheggi di scambio o, ancora, sul rinnovo del parco veicolare pubblico, con l’introduzione di autobus a metano o la sostituzione dei vecchi mezzi di trasporto con altri di tipo elettrico, primi passi verso una mobilità equilibrata e rispettosa dell’ambiente.
Graduatoria Delle Province Relativa All’indice Di Qualità Della Mobilità |
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Pos. Province |
Misura Dello Sviluppo |
Pos. |
Province |
Misura Dello Sviluppo |
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1 Aosta |
0,7768 |
53 |
Savona |
0,9084 |
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|
2 Siena |
0,7955 |
54 |
Pescara |
0,9091 |
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|
3 Parma |
0,8217 |
55 |
Verbania |
0,9101 |
|
|
4 Pisa |
0,8242 |
56 |
Imperia |
0,9115 |
|
|
5 Terni |
0,8339 |
57 |
Gorizia |
0,9115 |
|
|
6 Lucca |
0,8354 |
58 |
Cagliari |
0,9127 |
|
|
7 Mantova |
0,8401 |
59 |
Bolzano-bozen |
0,9156 |
|
|
8 Ravenna |
0,8435 |
60 |
Alessandria |
0,9163 |
|
|
9 Arezzo |
0,8487 |
61 |
Rimini |
0,9184 |
|
|
10 Trento |
0,8492 |
62 |
Padova |
0,9194 |
|
|
11 Biella |
0,8535 |
63 |
Chieti |
0,9207 |
|
|
12 Cuneo |
0,8547 |
64 |
Teramo |
0,9225 |
|
|
13 Perugia |
0,8559 |
65 |
Isernia |
0,9229 |
|
|
14 Udine |
0,8597 |
66 |
Salerno |
0,9236 |
|
|
15 Massa |
0,8649 |
67 |
Viterbo |
0,9249 |
|
|
16 Firenze |
0,8655 |
68 |
Verona |
0,9251 |
|
|
17 Pesaro |
0,8675 |
69 |
Lodi |
0,9259 |
|
|
18 Brescia |
0,8681 |
70 |
Matera |
0,9261 |
|
|
19 Bologna |
0,8685 |
71 |
Trieste |
0,9271 |
|
|
20 Ascoli Piceno |
0,8704 |
72 |
Milano |
0,9271 |
|
|
21 La Spezia |
0,8732 |
73 |
Frosinone |
0,9296 |
|
|
22 Pavia |
0,8741 |
74 |
Catanzaro |
0,9308 |
|
|
23 Reggio Emilia |
0,8750 |
75 |
Lecce |
0,9320 |
|
|
24 Venezia |
0,8767 |
76 |
Catania |
0,9369 |
|
|
25 Belluno |
0,8772 |
77 |
Rovigo |
0,9399 |
|
|
26 Como |
0,8778 |
78 |
Cosenza |
0,9437 |
|
|
27 Livorno |
0,8788 |
79 |
Genova |
0,9448 |
|
|
28 Piacenza |
0,8790 |
80 |
Sassari |
0,9472 |
|
|
29 Pordenone |
0,8802 |
81 |
Latina |
0,9528 |
|
|
30 Macerata |
0,8812 |
82 |
Reggio Calabria |
0,9544 |
|
|
31 Prato |
0,8835 |
83 |
Brindisi |
0,9547 |
|
|
32 Ferrara |
0,8841 |
84 |
Oristano |
0,9564 |
|
|
33 Roma |
0,8851 |
85 |
Enna |
0,9575 |
|
|
34 Ancona |
0,8872 |
86 |
Messina |
0,9580 |
|
|
35 L´aquila |
0,8876 |
87 |
Benevento |
0,9581 |
|
|
36 Vicenza |
0,8890 |
88 |
Vibo Valentia |
0,9582 |
|
|
37 Cremona |
0,8912 |
89 |
Palermo |
0,9626 |
|
|
38 Bergamo |
0,8912 |
90 |
Taranto |
0,9630 |
|
|
39 Novara |
0,8915 |
91 |
Potenza |
0,9660 |
|
|
40 Pistoia |
0,8926 |
92 |
Crotone |
0,9690 |
|
|
41 Modena |
0,8942 |
93 |
Ragusa |
0,9692 |
|
|
42 Forlì |
0,8951 |
94 |
Avellino |
0,9692 |
|
|
43 Varese |
0,8955 |
95 |
Napoli |
0,9705 |
|
|
44 Sondrio |
0,8964 |
96 |
Nuoro |
0,9714 |
|
|
45 Treviso |
0,8990 |
97 |
Caserta |
0,9715 |
|
|
46 Lecco |
0,8992 |
98 |
Trapani |
0,9729 |
|
|
47 Torino |
0,8998 |
99 |
Siracusa |
0,9767 |
|
|
48 Vercelli |
0,9034 |
100 |
Bari |
0,9834 |
|
|
49 Rieti |
0,9044 |
101 |
Agrigento |
0,9890 |
|
|
50 Grosseto |
0,9054 |
102 |
Caltanissetta |
0,9998 |
|
|
51 Campobasso |
0,9056 |
103 |
Foggia |
0,9999 |
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52 Asti |
0,9071 |
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Fonte: Aci-eurispes |
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Milano, 14 settembre 2006 - L´aci è sempre stato favorevole al progetto "Check Box" perché è uno strumento di prevenzione concreto per la sicurezza stradale che premia gli automobilisti più prudenti e attenti alle regole del Codice della Strada. "Se la sperimentazione porterà l´esito che tutti ci auguriamo - dichiara Franco Lucchesi, presidente dell´Automobile Club d´Italia - sarebbe opportuno che le Case automobilistiche proponessero di serie fin da subito questo dispositivo. L´influenza positiva della "Check Box" è evidente anche nella lotta alle frodi nel mondo assicurativo, con risparmi significativi sui premi a vantaggio delle famiglie". "La conoscenza delle reali abitudini degli italiani al volante - conclude Lucchesi - permetterà anche una rimodulazione delle polizze e delle tariffe a favore degli automobilisti più corretti. L´unico aspetto che rimane ancora in chiaroscuro è quello della privacy e per questo Aci chiede che, al momento di definire le modalità di uso dei dati, vi sia una efficace tutela della sfera privata di ciascuno". . |
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ZEBRA TECHNOLOGIES EQUIPAGGIA LE AUTO DI PATTUGLIA SPAGNOLE E VENDE LA SUA CINQUEMILIONESIMA STAMPANTE |
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Milano, 14 settembre 2006 - Zebra Technologies Corporation produttore di soluzioni di stampa on-demand, annuncia di aver venduto più di cinque milioni di stampanti termiche on-demand e che oltre la metà degli ordini attuali provengono dal di fuori degli Usa. Zebra ha infatti recentemente fornito la Dirección General de Tráfico (Dgt) spagnola con la stampante portatile Rw 420. All’interno di questo ordine di 3. 000 stampanti, è inclusa anche la cinquemilionesima stampante di Zebra, un importatante traguardo nella storia dell’azienda. Il diparimento del traffico del Ministero degli interni spagnolo ha equipaggiato tutte le auto di pattuglia della Guardia Civil con le stampanti portatili Zebra che, tramite un collegamento wireless a computer portatili, consentono di emettere multe per eccesso di velocità, biglietti per la sosta e verbali. ”L´accordo di Zebra con Dgt in Spagna è il nostro più grande progetto di mobilità fino ad oggi realizzato e il team spagnolo è orgoglioso di aver contribuito al raggiungimento del traguardo della cinquemilionesima stampante venduta da Zebra,” ha dichiarato Noury Saci regional sales manager della Penisola Iberica e il Nord Africa. “La vendita della nostra cinquemilionesima stampante sottolinea la presenza di Zebra come uno dei leader mondiali nell´industria della stampa termica e mette in luce l´importanza della nostra forte rete di canale nell’ampliamento del nostro business mondiale,” ha dichiarato Edward Kaplan chairman e Ceo di Zebra Technologies. “Continueremo a sviluppare applicazioni innovative per la stampa e a costruire relazioni con i partner al fine di creare le condizioni per poter vendere altri cinque milioni di stampanti. ” . |
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SVELATE LE PRIME FOTO DELLA NUOVA VOLVO C30 DESIGN SPORTIVO, DUE PORTE, QUATTRO SEDILI SINGOLI E UN PORTELLONE POSTERIORE IN VETRO DONANO ALLA C30 UN CARATTERE UNICO CHE ATTIRERÀ NUOVI ACQUIRENTI VOLVO |
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Bologna, 14 settembre 2006 - La nuova Volvo C30 verrà presentata al pubblico il prossimo mese di Settembre, al Motor Show di Parigi. La produzione inizierà a fine 2006. “La nuova C30 è un’auto cool. Un veicolo rivolto a giovani single, o coppie, con uno stile di vita intensamente urbano. Sono persone che pretendono un design e una guida esaltanti: ecco, dunque, un prodotto che corrisponderà ai loro gusti e al loro stile”, spiega Fredrik Arp, Presidente e Amministratore Delegato di Volvo Cars. L´obiettivo di produzione è di 65. 000 auto all´anno. Volvo prevede che il 75% degli acquirenti saranno europei e principali mercati saranno l´Italia, la Germania, la Spagna e il Regno Unito. Il design di questo modello pronto per la produzione è in linea con quello della Volvo C30 Design Concept, presentata al Motor Show di Detroit all´inizio dell´anno. Il frontale mantiene un carattere deciso, con fari inclinati e una griglia bassa e ampia. Visti lateralmente, i passaruota in evidenza e il tetto inclinato donano alla nuova C30 una silhouette agile, esaltata ulteriormente dalla forma in stile nautico dei finestrini. Sul retro, le spalle sono energicamente arrotondate e accentuate dai fari posteriori “a ferro di cavallo” e dal portellone in vetro. Lo spoiler è disponibile in due versioni. “Volvo C30 è un’auto vigorosa e offre un allestimento sportivo e completo. Chi ricorda la Volvo Scc (Safety Concept Car) riconoscerà l´esclusivo e pratico portellone posteriore. I fari posteriori hanno tratti assolutamente distintivi: nel traffico, nessuno avrà dubbi su quale auto avrà davanti”, dichiara Steve Mattin, capo del Design di Volvo Car. La nuova Volvo C30 può ospitare quattro adulti grazie ai due sedili posteriori separati con ampio spazio per la testa e le gambe. I sedili posteriori sono leggermente centrati per garantire un senso di spaziosità e una buona visuale. Grazie all’ampio spazio tra i sedili, la plancia sottile e che sembra fluttuare è chiaramente visibile anche dal portellone posteriore in vetro. Gli interni sono stati disegnati per soddisfare i gusti e le esigenze della clientela alla quale la vettura si rivolge. Anche in allestimento base, per esempio, la tappezzeria è disponibile in tre colori accattivanti. La nuova Volvo C30 offre un impianto stereo d´alta classe: i veri appassionati potranno scegliere il sistema Premium Sound, con amplificatore digitale Ice 5x130 W di Alpine, Dolby Pro Logic Ii Surround e 10 altoparlanti della danese Dynaudio. “Volvo C30 è sinonimo di funzionalità e personalizzazione. Le possibilità di configurare l´auto secondo il proprio gusto sono molteplici, con soluzioni abilmente disegnate che il pubblico di questo tipo di auto desidera”, commenta Håkan Abrahamsson, responsabile del progetto C30. La nuova Volvo C30 offre un´ampia gamma di motorizzazioni: dal quattro cilindri a benzina da 1,6 litri (100 Cv), al quattro cilindri diesel da 1,6 litri pulito ed efficiente (109 Cv), ai cinque cilindri turbo D5 e T5 (180 e 220 Cv rispettivamente). Con una lunghezza di 425 centimetri, la nuova C30 è il modello più compatto della gamma Volvo: infatti, è 22 centimetri più corta della Volvo S40. “Un’auto che trasmette un´idea di grande maneggevolezza e di guida briosa deve mantenere le promesse anche al volante. Per questo motivo, la C30 è dotata di un telaio sportivo, in grado di esaltare sia il diesel da 1,6 litri che il potente T5 benzina”, afferma Håkan Abrahamsson. Per quanto riguarda la sicurezza, la nuova C30 è una vera Volvo, in tutto e per tutto. Le dotazioni specifiche comprendono il sistema di protezione contro il colpo di frusta (Whips, Whiplash Protection System) e il sistema di protezione dagli urti laterali (Side Impact Protection System) con airbag laterali e tendina gonfiabile (Ic). Sempre in chiave di sicurezza, disponibile anche il Blis (Blind Spot Information System), che aiuta il conducente a identificare altri veicoli nell´angolo cieco, la zona posteriore-laterale dell’auto. Inoltre, il frontale ha la stessa struttura brevettata delle Volvo S40 e V50. Sommando gli airbag e le cinture con pretensionatore, la nuova Volvo C30 garantisce una sicurezza da prima della classe. “La nuova Volvo C30 ha un ruolo importante e ci guiderà verso l’obiettivo di produzione globale di 600. 000 auto all´anno. Stiamo ampliando la nostra gamma di modelli, per far sì che i clienti nuovi e giovani con uno stile di vita prettamente urbano possano scegliere una Volvo dalla giusta attrattiva il più presto possibile”, conclude Fredrik Arp. . |
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PEUGEOT AL « MONDIAL DE L’AUTOMOBILE 2006 » PEUGEOT SI IMPEGNA CON LE GENERAZIONI FUTURE PERCHÉ L’AUTO SIA SEMPRE UN PIACERE |
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Milano, 14 settembre 2006 - Il « Mondial de l’Automobile » è, per Peugeot, l’occasione per esporre i suoi più recenti modelli condividendo con i visitatori la propria visione dell’automobile. L’area espositiva di 3 800 m2 evoca l’impegno del Marchio a favore del piacere automobilistico responsabile, utilizzabile nel quotidiano, fatto di emozione e di tecnologia. L’atmosfera viene creata grazie ad un largo uso di materiali naturali – legno, acqua, pietra – che esaltano la sensazione di benessere e di serenità. I due temi principali dello stand sono ampiamente illustrati. Il piacere, innazitutto, attraverso la 908 Rc e la vettura che, nel 2007, porterà i colori di Peugeot sui circuiti per le gare di durata: la 908. L’ambiente, poi, con la presentazione di un nuovo veicolo dimostrativo, la 207 Epure, prova della volontà costante di Peugeot di conciliare l’automobile e l’ambiente. Tra l’altro, la 207 Epure svela una futura variante della gamma 207. Questo « Mondial de l’automobile » avviene, per il Marchio francese, in un contesto caratterizzato dal lancio commerciale della 207. Dopo la commercializzazione in Francia e in Svizzera il 6 aprile scorso e sui mercati europei prima dell’estate, la 207 viene ora lanciata sui mercati extra Europa occidentale. In sei mesi di commercializzazione, sono stati registrati oltre 110. 000 ordini, che testimoniano il vivo interesse suscitato da questa nuova proposta. In totale, in questa nuova edizione del Salone, sono esposte quarantacinque automobili e quattro concept-car, per illustrare il piacere, di cui Peugeot ne ha fatto la sua firma istituzionale. Dal sogno e dalla passione dei designer nascono l’eccezione e il piacere. Nel progettare la 908 Rc, i designer del Centro Stile Peugeot hanno plasmato una carrozzeria da sogno per una meccanica da sogno. Questa limousine concretizza il meglio di Peugeot, espresso dai valori del suo marchio: valore sicuro, dinamismo, estetica e innovazione. La 908 Rc nasce dall’incontro tra lo stile, la tecnologia e le prestazioni. Il suo nome riassume in sé la filosofia di una limousine superlativa. Il numero 9 caratterizza i modelli di Peugeot fuori dalla norma, mentre la sigla Rc evoca in modo quanto mai evidente il suo temperamento dinamico. Questa potente limousine a quattro posti e quattro porte è mossa da un motore Hdi Fap (filtro attivo antiparticolato) a 12 cilindri a V, montato in posizione centrale trasversale posteriore. La motorizzazione, identica a quella che parteciperà al programma Lms (Le Mans Series), eroga prestazioni senza precedenti per un motore diesel: oltre 515 kW (700 Cv) di potenza e una coppia superiore ai 1 200 Nm. La 908 Rc abbina i valori di eleganza e di prestazioni tipici di un’automobile tradizionale. Lo stile esterno viene esaltato dalle soluzioni dell’abitacolo in cui si mescolano, in modo armonioso, i materiali più nobili, come il legno di quercia scuro, la pelle o l’alluminio lucido. Il parabrezza panoramico del posto di guida, in posizione avanzata, lascia penetrare la luce dello zenit e contribuisce al comfort dei quattro passeggeri, i quali condividono il loro piacere in perfetta osmosi con l’ambiente. Per Peugeot, la lotta contro le emissioni dei gas a effetto serra rappresenta una grande sfida. In quest’ottica il Marchio si è impegnato in una politica deliberatamente volta a privilegiare soluzioni che, una volta messe a disposizione della maggioranza degli utenti, producono velocemente vantaggi a favore dell’ambiente. Tali soluzioni hanno una duplice portata: immediata, quando puntano a ridurre le emissioni alla fonte, e a lungo termine, quando sono orientate alla ricerca di energie alternative. Quattro modelli presentati al Salone testimoniano quest’ambizione: la 1007 1. 6 litri Hdi Fap, il Coupé 407 V6 Hdi Fap, la 207 Epure e la 307 Cc Ibrida Hdi Fap. Quattro espressioni di un piacere rispettoso dell’ambiente che sfoggiano una tonalità specifica: bianco madreperlato. Con circa 120 000 autovetture immatricolate in Francia nel 2005, il gruppo Psa Peugeot Citroën occupa il primo posto nel segmento delle automobili con emissioni inferiori a 120 g di Co2/km. Un bilancio ottenuto soprattutto grazie a motorizzazioni Hdi dal rendimento ottimizzato. Tali motorizzazioni sono disponibili in tutta la gamma Peugeot, come illustrato dai due modelli presentati qui: la futura 1007 1. 6 litri Hdi Fap e il Coupé 407 V6 Hdi Fap. Inoltre, i vantaggi ambientali dei motori Hdi sono potenziati dall’apporto del Fap filtro attivo antiparticolato), di cui il Marchio è stato pioniere già nel 2000 e per il quale è attualmente leader mondiale con circa 1,3 milioni di unità vendute. Infine, tutti questi motori Hdi possono utilizzare miscele contenenti fino al 30 % di estere di olio vegetale (diestere a base di colza) miscelate al gasolio. 207 Epure - Peugeot ha scelto una variante inedita della 207 per rivelare la 207 Epure e fare il punto sulle sue ricerche nel settore della pila a combustibile (Pac). Per l’esattezza, questo veicolo dimostrativo, dalle linee pure ed espressive, lascia presagire una realtà futura: guidare con le chiome al vento con un’assoluta silenziosità di funzionamento ed una totale assenza di emissioni inquinanti! 307 Cc Ibrida Hdi Fap - La 307 Cc Ibrida Hdi Fap, svelata allo scorso Salone di Ginevra, propone un’alternativa tecnica particolarmente ingegnosa perché si basa sul principio di un’ibridazione originale, costituita da una motorizzazione diesel Hdi abbinata ad un motore elettrico. Grazie all’associazione dei vantaggi delle motorizzazioni Hdi e della catena di trazione elettrica, le emissioni di Co2 sono ridotte a un livello estremamente basso. La 207 Epure e la 307 Cc Ibrida Hdi Fap aggiungono un plusvalore emotivo al discorso tecnologico ed ecologico della Pac e dell’ibrido. In tal modo, queste due Cc costituiscono un’anteprima nei loro rispettivi segmenti di mercato: prima Cc Pac, per la 207 Epure, e prima Cc Ibrida Hdi, per la 307. Fortemente radicato nei geni di Peugeot sin dalle origini, l’impegno del Marchio nelle competizioni automobilistiche conoscerà nuovi sviluppi nel 2007. Due novità mondiali illustrano la tradizione delle sfide sportive: la 908 e la Spider 207. La 908* - Per la gara di durata più prestigiosa del mondo, la 24 ore di Le Mans, Peugeot toglie il velo all’automobile destinata a raccogliere una sfida tecnologica e sportiva ambiziosa: imporsi nella gara della Sarthe con un motore V12 Hdi equipaggiato con due Fap. La 908, presentata in anteprima mondiale, riflette la passione dei suoi progettisti e l’entusiasmo di Peugeot, e sottolinea che competizione e preoccupazione dell’ambiente possono essere abbinate in modo armonioso. La Spider 207* e la 207 Super 2000 - L’impegno di Peugeot nelle competizioni ad alto livello è stato sempre accompagnato da proposte destinate a evolvere nel quadro di formule promozionali o di campionati nazionali. In occasione di questo Salone, vengono presentate due nuove proposte : la Spider 207 e la 207 Super 2000. Innanzitutto, la Spider 207, rivelata qui in anteprima mondiale, è ispirata alle 20Cup, ma se ne differenzia per l’adozione di un’architettura a quattro ruote e per il motore in posizione centrale trasversale posteriore. Questa barchetta si evolverà nell’ambito di una formula monotipo, quando si alzerà il sipario sulle cinque manche Lms. Quanto alla 207 Super 2000, è destinata a partecipare ai campionati nazionali europei. Presentata allo scorso Salone di Ginevra, la 207 a quattro ruote motrici è mossa da un motore benzina aspirato di 2 litri di cilindrata, che eroga una potenza di circa 280 Cv, conforme al regolamento Rally Super 2000. Lo stand Peugeot propone anche una selezione rappresentativa della gamma di vetture commercializzate in Francia dal Marchio, riunite in quattro poli : il poker d’assi, il segmento delle compatte, l’alto di gamma, le vetture a vocazione familiare. Il poker d’assi: 107, 1007, 206, 207 Ventuno esemplari illustrano il know-how di Peugeot nel segmento delle vetture piccole, che alla fine del primo semestre 2006 ha rappresentato il 45 % delle vendite mondiali di Peugeot. 107: tre gli esemplari presentati. 1007 : due novità animano il polo 1007 (quattro esemplari): La 1007 1. 6 litri Hdi Fap che eroga circa 110 Cv e sarà oggetto di una prossima commercializzazione; La 1007 Roxy : questa serie speciale ha rivestimenti specifici con un motivo floreale rosa, tipico della marca di sportswear Roxy, mentre i sedili e i pannelli delle porte adottano un elegante rivestimento in Alcantara. 206 : sono esposte quattro versioni, tra cui la 206 Cc Roxy, con i suoi esclusivi rivestimenti dai motivi floreali grigio blu, e una serie speciale 206 Xbox con rivestimenti che richiamano i colori della consolle dei videogiochi. 207 (dieci modelli): l’ultima nata di Peugeot registra l’arrivo di una nuova motorizzazione 1. 6 l Thp (Turbo High Pressure)16v turbocompressa a iniezione diretta benzina. Quest’ultima, che eroga una potenza di circa 150 Cv, è la prima applicazione di serie della cooperazione tra Psa Peugeot Citroën e Bmw Group. Il segmento delle compatte: 307 berlina, Station, Sw e Cc - Otto esemplari della 307 illustrano il dinamismo di questa gamma, di cui più di 2,8 milioni di unità solcano le strade del mondo, sin dalla sua commercializzazione avvenuta nel 2001. L’ultima evoluzione di questa gamma di successo in ordine di tempo illustra il prosieguo del suo sviluppo internazionale, con l’introduzione della 307 sedan nelle linee di produzione dello stabilimento di Palomar in Argentina. L’alto di gamma: 407 berlina, 407 Sw, Coupé 407 e 607 - Le 407 berlina e 407 Sw nonché la 607 beneficiano dalla primavera 2006 della nuova motorizzazione 2. 2 litri Hdi Fap biturbo che sviluppa circa 170 Cv. Da ora questi due modelli dispongono di una gamma di motorizzazioni Hdi davvero completa, a 4 e 6 cilindri, che coprono una gamma di potenza compresa tra 136 e 204 Cv per la 607 e tra 110 e 204 Cv per la 407. La 607 sfoggia nuovi gruppi ottici posteriori dalle linee pure e dispone di spie di mancato allacciamento delle cinture di sicurezza dei passeggeri, Dodici esemplari illustrano la ricchezza di quest’offerta alto di gamma. Le vetture a vocazione familiare : 807 e Ranch - La 807 (2 esemplari) rinnova la sua offerta di motorizzazioni e adotta due nuovi motori Hdi, di 2 litri di cilindrata che erogano, a scelta, una potenza di circa 120 o 136 Cv. Anche il trattamento acustico è stato oggetto di nuove attenzioni, per rendere più gradevole i lunghi viaggi in questa monovolume. Il Ranch : due gli esemplari presentati. Concorso di Design Peugeot - Per la quarta edizione del Concorso di Design, Peugeot invita i designer internauti di tutto il mondo a proporre la loro visione del piacere automobilistico, sintetizzata con l’acronimo P. L. E. A. S. E. ! A partire dal foglio bianco, sono invitati ad immaginare un nuovo tipo di automobile che offra un Piacere di guida puro grazie alla sua Leggerezza e alla sua Efficacia rimanendo Accessibile per la sua Semplicità ed Ecologica nel suo concetto. Oltre alla realizzazione del progetto sotto forma di modello in scala 1:1, alla sua presentazione nello spazio espositivo di Peugeot al Salone di Francoforte 2007, al versamento di un assegno per un importo di 6 000 € e alla sua produzione in scala 1:43, il vincitore vedrà la sua creazione integrata in un videogioco su Xbox 360. Gli internauti hanno tempo fino al 4 dicembre per inviare il loro progetto sul sito www. Peugeot-concours-design. Com. Il nome del vincitore sarà reso noto al Salone di Ginevra del 2007. . |
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COMUNE DI ROMA E UIR PER LO SVILUPPO DELLA MOBILITÀ OCCHI PUNTATI SULLE NUOVE INFRASTRUTTURE |
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Roma, 14 settembre 2006 - Il nuovi ponti di Dragona, della Scafa e della Tecnica, la centralità di Madonnetta, il corridoio della mobilità per la Nuova Fiera di Roma, e il sistema di corridoi della Mobilità che collegherà l’Eur, al Torrino, a Tor de’ Cenci, a Tor Pagnotta e Trigoria. Ma anche altre iniziative per lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi di mobilità in tutta la città: dalle nuove linee del metrò all’Anello Ferroviario. Il futuro della mobilità romana è stato il tema dell’incontro tra l’assessore capitolino alle Politiche della Mobilità, Mauro Calamante, e il prof. Mauro Miccio, Consigliere incaricato per Infrastrutture e Reti dell’Unione Industriali e delle Imprese di Roma. Alla base del confronto la volontà reciproca di “fare sistema” per collaborare allo sviluppo delle infrastrutture, partendo dai progetti già messi in cantiere dall’Amministrazione Comunale, analizzare quelli progettati ma ancora privi di finanziamento e valutare nuove proposte attraverso le quali stimolare collaborazioni virtuose con il mondo imprenditoriale romano che vede nell’evoluzione dei sistemi di mobilità rappresenta un’occasione di sviluppo dell’economia cittadina. Tra le nuove iniziative proposte anche quella già studiata in passato, ma mai realizzata, di un collegamento tra le due sponde del Tevere tra l’Eur e Magliana per facilitare lo scambio tra le due infrastrutture su ferro che collegano la città a Ostia e Fiumicino, la Roma-lido e la Fr1. . |
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MESTRE, PASSANTE VERDE – FINANZIAMENTO REGIONALE |
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Venezia, 14 settembre 2005 - La Coldiretti di Venezia riceverà dalla Regione un cofinanziamento di 30 mila euro per la progettazione del cosiddetto “Passante verde”. Lo ha deciso la Giunta veneta, su proposta dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, che ha già impegnato 21 mila euro, mentre gli altri 9 saranno impegnati nel prossimo esercizio finanziario. “Il Passante autostradale di Mestre è l’intervento più significativo attualmente in corso per la riorganizzazione dell’intero sistema infrastrutturale della regione – ha sottolineato Chisso – e vogliamo che la sua realizzazione sia di qualità anche per quanto riguarda il migliore inserimento nel territorio. A questo riguardo, la Coldiretti di Venezia ha avviato una prima fase di studio per la progettazione del cosiddetto “Passante Verde”. Si tratta di una proposta di intervento coordinato, finalizzato ad ottimizzare gli aspetti di carattere paesaggistico e ambientale connessi alla realizzazione dell’opera, con particolare attenzione alle ricadute sulle attività agricole circostanti l’asse autostradale. La prima fase di studio è stata ufficialmente presentata nel febbraio scorso ed ha suscitato notevole interesse, sia da parte delle amministrazioni locali che dell’opinione pubblica”. “La Coldiretti veneziana, ritenendo utile il completamento del progetto sull’intero asse del Passante, ha successivamente comunicato che la Camera di Commercio di Venezia è disponibile a supportare l’iniziativa progettuale sostenendo una parte degli oneri – ha aggiunto Chisso – e ha chiesto la compartecipazione finanziaria alla Regione, proponendo anche la costituzione di un tavolo tecnico per la verifica congiunta della qualità della progettazione e della coerenza con il progetto dell’opera autostradale in fase di realizzazione. Abbiamo aderito alla richiesta – ha concluso l’assessore – sia in considerazione dell’importanza del Passante, sia per l’opportunità di pervenire alla migliore soluzione circa la sistemazione paesaggistica e ambientale per l’intera opera autostradale”. . |
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PORTO DI VENEZIA : PRESENTATO IL NUOVO PARCO FERROVIARIO |
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Venezia, 14 settembre 2006 - Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato, e l’Autorità Portuale di Venezia hanno scritto lo scorso 21 luglio una pagina importante nell’ambito della logistica e dei trasporti del Veneto e di tutto il Nordest. Alla tavola rotonda – che si è tenuta nella Sala dell’Auditorium dell’istituzione portuale veneziana - hanno partecipato il viceministro ai Trasporti Cesare De Piccoli, l’assessore regionale Renato Chisso, l’assessore del Comune di Venezia Enrico Mingardi, l’amministratore delegato di Rfi Mauro Moretti e il presidente dell’Autorità Portuale Giancarlo Zacchello. Un’occasione preziosa per discutere del futuro e, soprattutto, del presente del sistema trasportistico del Nordest, nonché per presentare alla stampa il nuovo parco ferroviario del Porto lagunare, attivato il 28 giugno scorso. Aver spostato la stazione merci all’interno del Porto di Venezia, significa non solo dare un impulso al trasporto ferroviario di tutto il Veneto, ma anche far fare un importante passo avanti alla linea Alta Velocità/alta Capacità Padova – Mestre, che potrà così raggiungere il capoluogo lagunare per la fine dell’anno ed essere aperta al pubblico nei primi mesi del 2007 e che integrandosi con i corridoi transeuropei della rete Ten – Trans European Network - farà sentire le sue ricadute positive sull’intero sistema socio-economico del Nordest. “Trasferire nell’area portuale tutte le attività legate al traffico merci - ha sottolineato Mauro Moretti, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana – ha una doppia valenza: potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria e valorizzazione delle aree urbane. Sul lato ferroviario saranno realizzati nuovi binari dedicati al trasporto regionale che permetteranno maggiore fluidità e puntualità di traffico e di incrementare il numero dei treni a disposizione dei pendolari. Inoltre, saranno liberate aree per inserire nella stazione di Mestre i nuovi binari della linea Alta Velocità/alta Capacita Padova – Mestre. Sul fronte urbanistico, invece, saranno riqualificate, in accordo con il Comune di Venezia, le aree non più funzionali alle attività ferroviarie che saranno restitutite alla città”. “Per cogliere le opportunità offerte dallo scenario internazionale – spiega Giancarlo Zacchello, presidente dell’Autorità Portuale di Venezia - dobbiamo prima di ogni altra cosa massimizzare l’accessibilità al porto a 360 gradi, minimizzando le inefficienze delle strutture e infrastrutture marittime e terrestri. A tal fine, abbiamo definito un piano di investimenti per il triennio 2005/2007 di 360 milioni di euro, di cui 112 milioni di euro è il valore delle opere attualmente in corso”. . |
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ILLY INCONTRA I NUOVI DIRIGENTI "ITALIA MARITTIMA" |
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Trieste, 13 set - Il presidente della Regione Riccardo Illy ha incontrato ieri i nuovi dirigenti della compagnia di navigazione Italia Marittima di Trieste, il vicepresidente Jeng Kung Yeun e il direttore generale Lin Chen-tsai, che erano accompagnati dal presidente della società Pier Luigi Maneschi. All´incontro ha partecipato anche l´assessore regionale alla Mobilità e alle Infrastrutture di Trasporto Lodovico Sonego. I due nuovi dirigenti, che possono vantare una lunga esperienza all´interno del gruppo Evergreen, di cui Italia Marittima fa parte, hanno riconfermato l´importanza che il gruppo di Taiwan assegna alla società triestina. Sono infatti in corso investimenti per potenziare la flotta di Italia Marittima, con la prospettiva di ampliare la sua presenza anche nel bacino del Mediterraneo, oltre che nei collegamenti con l´Oriente. Illy e i responsabili di Italia Marittima (già Lloyd Triestino) hanno concordato sull´importanza strategica del porto di Trieste nei collegamenti fra il Centro e l´Est Europa da un lato, i mercati asiatici dall´altro, le due aree del mondo che stanno in questo momento crescendo dal punto di vista economico a tassi più elevati. Per sviluppare tutte le potenzialità del porto sono tuttavia necessarie - è stato detto - non solo migliori infrastrutture di collegamento ma anche migliori servizi di trasporto con l´hinterland, un traguardo che potrà essere raggiunto con una politica di liberalizzazione. Nel corso del colloquio è stato anche affrontato il tema del progetto della nuova sede di Italia Marittima in Porto Vecchio. . |
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