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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Novembre 2006
CELLULE STAMINALI DAL RICCIO DI MARE STELLE DI MARE, MOLLUSCHI E PESCI COSTITUISCONO UNA POTENZIALE SORGENTE DI CELLULE MUSCOLARI, SCHELETRICHE, IMMUNITARIE, GERMINALI, EMBRIONALI E DEL SANGUE.  
 
Roma, 28 novembre 2006 - Dal mondo marino una speranza per la cura delle malattie, grazie alle cellule staminali derivate dal riccio di mare studiate dall’Istituto di biomedicina e immunologia molecolare "Alberto Monroy" (Ibim) del Cnr di Palermo. Di recente su Science (vol. 314) è stato pubblicato il sequenziamento completo del genoma del riccio di specie americana effettuato dal Consorzio Sea Urchin Genome Sequencing, di cui fa parte anche l’Istituto del Cnr, organizzatore del primo workshop europeo ‘Stem cells in marine organisms’ che si tiene oggi e domani a Palermo. Molluschi, echinodermi, cordati primitivi e pesci sono oggetto di un filone di ricerca, quello delle staminali, che lascia intravedere grandi sviluppi in campo biomedico. Al centro dell’interesse del Cnr sono le capacità rigenerative della stella marina e la resistenza allo stress del riccio. “E’ ampiamente conosciuto”, spiega Valeria Matranga dell’Ibim – Cnr, “il comportamento della stella di mare: un braccio amputato ricresce in breve tempo; il riccio di mare invece può resistere a forti stress fisici, come la radiazione ultravioletta, e chimici, come l’inquinamento da idrocarburi e metalli pesanti delle acque marine. Inoltre, il riccio di mare ha un insospettato sistema di compatibilità tissutale, simile a quello umano. In pratica, una cellula di riccio è in grado di riconoscere dal punto di vista immunitario una cellula diversa, appartenente ad un altro riccio, tant’è che se vengono messe insieme si genera una sorta di ‘rigetto’, proprio come accade nell’uomo”. Sono esempi di un sistema immunitario ancora più complesso di quello umano, anche se molto simile, del quale poco si conosce e che potrebbe rivelare grandi sorprese per i potenziali risvolti in campo farmacologico e medico con indagini scientifiche che riguardano anche l’embrione. “Grazie al sequenziamento”, aggiunge la Matranga, “oggi abbiamo il primo genoma di un echinoderma clonato che contiene 23. 500 geni, di cui la metà utilizzati nello sviluppo dell’embrione. Il risultato scientifico si colloca sulla scia degli studi di Alberto Monroy, cui è dedicato l’Istituto di Palermo, che nei primi anni sessanta iniziò le ricerche a livello molecolare e fu tra i primi ad estrarre l’Rna dall’uovo di riccio di mare”. Gli studi embriologici sul riccio potranno essere utili per analizzare i meccanismi del funzionamento di geni analoghi a quelli umani e per meglio capire il funzionamento di questi ultimi. Infatti, “sono stati identificati geni tipici del sistema sanguigno, endocrino, nervoso, muscolare e scheletrico e si è scoperto che nonostante l’ovvia differenza esterna, l’uomo e il riccio di mare utilizzano gli stessi geni e molti dei meccanismi di regolazione simili”, continua la ricercatrice. “Tra le caratteristiche più importanti e inaspettate va sottolineata la complessità del sistema immunitario di questo organismo marino che contiene circa il doppio dei geni rispetto all’uomo”. Insomma, lo spinoso riccio di mare sembra essere un nostro alleato. Nel suo genoma, infatti, sono stati trovati i geni per alcune malattie, come il morbo di Huntington e la distrofia muscolare; per i foto-recettori presenti anche negli occhi umani, per distinguere la luce e il buio, ma anche geni associati all’udito, all’equilibrio e al gusto. Se queste scoperte riguardano il campo medico, altrettanto promettenti sono quelle di interesse farmacologico. “Esponendo cellule immuno-competenti del riccio di mare Paracentrotus lividus (la specie mediterranea, anche nota per il suo interesse commerciale) a stress fisici (alta temperatura o radiazioni Uvb), abbiamo dimostrato la possibilità di aumentare alcuni tipi cellulari e di ottenere la sintesi di molecole interessanti dal punto di vista farmacologico come il Tumour Necrosis Factor -Tnf alpha. Questo fattore insieme con altre proprietà antibatteriche e antivirali, potrebbe avere un certo interesse per sviluppi biotecnologici nella produzione di nuovi farmaci”. Il workshop ha l’obiettivo di dare un impulso a questo filone, anche grazie alla presenza del prof. Irving Weissman, Direttore dell’Istituto di biologia delle cellule staminali e medicina rigenerativa di Stanford (Usa), la massima autorità mondiale nel campo. Il workshop promosso dalla Unione Europea - attraverso la Rete di Eccellenza chiamata “Marine Genomics Europe” (Mge) - ha riunito ricercatori provenienti dalla maggior parte dei paesi europei e da Israele. All’ordine del giorno vi sono tematiche di frontiera come la rigenerazione nella stella di mare, le cellule germinali dei pesci, i geni per i fenomeni di invecchiamento in altri organismi marini. .  
   
   
RAPPORTO OCSE. ANCORA BUONO IL RAPPORTO QUALITA´/PREZZO DELLA SANITA´ ITALIANA SPESA IN CRESCITA E TRASFERIMENTO DELL’ASSISTENZA DALL’OSPEDALE AL TERRITORIO LE CRITICITÀ EVIDENZIATE DALLA COMPARAZIONE INTERNAZIONALE DI “SALUTE E SANITÀ A CONFRONTO. INDICATORI OCSE 2005”, PRESENTATO IERI IN BOCCONI  
 
Milano, 28 novembre 2006 - Il sistema sanitario italiano, confrontato con quello degli altri paesi sviluppati, dimostra ancora un buon rapporto qualità/prezzo. A fronte di una spesa inferiore a quella di gran parte dei paesi Ue, i risultati di salute sono spesso migliori, evidenzia ilrapporto Salute e sanità a confronto – Indicatori Ocse 2005 (Egea, 2006, 176 pagine, 25 euro), presentato oggi dal Cergas Bocconi in università con il contributo di Gaetan Lafortune della Social Policy Division / Health Policy Unit dell’Ocse, curatore del testo originale. La spesa sanitaria pro capite in Italia è leggermente inferiore alla media Ocse (2. 258 dollari contro 2. 394), in linea con quella britannica (2. 231) e decisamente più bassa rispetto a Germania (2. 996) e Francia (2. 903). Dei paesi europei comparabili, la sola Spagna (1. 835) spende di meno Il tasso di mortalità italiano (534 decessi l’anno per 100. 000 abitanti) è, ciononostante, più basso di quelli di Spagna (560), Francia (569), Germania (621), Regno Unito (645) e Ocse (650) Altrettanto positivi i dati sulla vita media (solo gli spagnoli vivono qualche mese più di noi), sulla riduzione del fumo e dell’alcol e sull’obesit! à, che interessa l’8,5% della popolazione, un dato vicino a quello della Francia (9,4%), ma nettamente inferiore a Germania (12,9%), Spagna (13,1%) e Gran Bretagna (23%) Il sistema italiano non sembra, però, correttamente strutturato per affrontare l’evoluzione demografica e dello stato di salute dei cittadini. Progettato per curare le manifestazioni acute, si trova a dover affrontare l’emergenza cronicità, come dimostrano l’invecchiamento della popolazione e il fatto che quella per i farmaci sia la componente di spesa sanitaria in più forte crescita. L’italia, maglia rosa per la percentuale di popolazione anziana e maglia nera per la fertilità, soffre ancora di un eccesso di medici (4,1 per 1. 000 abitanti, contro i 3,4 di Francia e Germania, i 3,2 della Spagna e i 2,2 del Regno Unito) e una carenza di infermieri (5,4 per 1. 000 abitanti, contro i 7,3 della Francia, i 7,5 della Spagna, i 9,1 della Germania e i 9,7 del Regno Unito) (Scarica Tabella 5). “Un sistema universale e solidaristico come il nostro”, afferma Paolo Tedeschi, il ricercatore del Cergas Bocconi curatore della traduzione, “fa sì che le performance siano, comunque, apprezzabili”. Così il numero di posti letto e i loro tassi di occupazione sono nella media e la durata della degenza è in riduzione e comunque inferiore a quella di Regno Unito, Spagna e Germania. “Si evidenzia, invece, qualche problema di appropriatezza nell’utilizzo delle risorse”, afferma ancora Tedeschi mostrando, per esempio, come l’Italia sia largamente prima al mondo per tagli cesarei ogni 100 nascite (36, contro i 24 della Germania, i 22 di Spagna e Regno Unito e i 18 della Francia) e come sia bassa l’incidenza del day care nelle operazioni di cataratta. La spesa sanitaria, sebbene non alta per gli standard internazionali, è in crescita più veloce rispetto alle possibilità di finanziamento pubblico, in Italia come in quasi tutto il resto del mondo. Se, oggi, il 75% della spesa sanitaria, in Italia, è pubblica 15 anni fa ci si avvicinava all’80%. “Il privato è chiamato a partecipare alla spesa in modo sempre più significativo”, chiosa Tedeschi, “ed è giunto il momento di pensare a una soluzione strutturale. Senza andare verso un’indesiderata privatizzazione della sanità ritengo che un sistema di fondi assicurativi aggiuntivi possa rivelarsi utile”. L’altra necessità è il trasferimento dell’assistenza (non più prevalentemente per acuti, ma per cronici) dall’ospedale al territorio, con una riqualificazione dei nosocomi e senza sperequazioni su base geografica. .  
   
   
DASATINIB APPROVATO IN EUROPA NUOVE SPERANZE PER I PAZIENTI CON LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA E LINFOBLASTICA ACUTA PH+ RESISTENTI O INTOLLERANTI ALLE ATTUALI TERAPIE  
 
 Roma, 28 Novembre 2006 – La Commissione Europea ha approvato dasatinib per il trattamento degli adulti con leucemia mieloide cronica (Lmc) in fase cronica, accelerata o blastica con resistenza o intolleranza ad una precedente terapia comprendente imatinib mesilato. Dasatinib è anche indicato per il trattamento di adulti con leucemia linfoblastica acuta (Lla) con cromosoma Philadelphia positivo (Ph+) e con Lmc in fase linfoide blastica con resistenza o intolleranza ad una precedente terapia. Dasatinib, a cui è stato riconosciuto lo status di farmaco orfano, ha ricevuto l’approvazione dalle autorità regolatorie in Europa. Dasatinib è disponibile in Austria, Germania, Francia, Finlandia, Svezia e Regno Unito; in Italia è al vaglio delle autorità regolatorie locali. Nel Giugno 2006, la Food and Drug Administration (Fda) americana aveva autorizzato dasatinib, con procedura di registrazione accelerata, per la leucemia mieloide cronica con resistenza o intolleranza alle terapie precedenti e per la leucemia linfoblastica acuta Ph+ con resistenza o intolleranza alle terapie precedenti. La leucemia mieloide cronica e la leucemia linfoblastica acuta Ph+ sono malattie devastanti con un crescente problema di resistenza e intolleranza al trattamento. Per molti pazienti con leucemia mieloide cronica, il rischio di sviluppare resistenza aumenta con il numero degli anni di trattamento e con la gravità della malattia. 1 Nuove evidenze cliniche, da uno studio condotto in un centro europeo, indicano che la resistenza a imatinib mesilato può verificarsi nel 25% circa dei pazienti in fase cronica, nel 41% dei pazienti in fase accelerata e nel 92% dei pazienti in crisi blastica. 2 Fino ad oggi erano disponibili per questi pazienti limitate opzioni terapeutiche. “Dasatinib è stato scoperto e sviluppato dai ricercatori di Bristol-myers Squibb per aiutare i pazienti con leucemia mieloide cronica e leucemia linfoblastica acuta Ph+ che sviluppano seri problemi di resistenza o intolleranza all’attuale trattamento standard“ afferma Beatrice Cazala, Presidente di Bristol-myers Squibb Europa, Medio Oriente e Africa. “Con l’approvazione di dasatinib in Europa, questi pazienti ora hanno a disposizione un’opzione terapeutica efficace che può superare in certi casi la resistenza e l’intolleranza al trattamento”. La resistenza alla terapia si pensa possa coinvolgere i seguenti meccanismi:3 mutazioni di Bcr-abl, proteina chiave responsabile sia della leucemia mieloide cronica che della leucemia linfoblastica acuta Ph+; sovra-espressione di Bcr-abl; altre proteine coinvolte nei meccanismi tumorali, come il Src pathway, che si pensa giochi un ruolo nelle leucemie mieloide cronica e linfoblastica acuta Ph+ e in altri tipi di tumore. Le mutazioni possono cambiare l’aspetto della proteina Bcr-abl. Quando questo avviene, imatinib mesilato, il trattamento standard attuale, può divenire incapace di bloccare la sua attività. Dasatinib è una terapia multi-target orale, che è in grado di inibire l’attività di Bcr-abl, anche quando questa proteina ha subito delle mutazioni che l’hanno resa resistente all’imatinib: dasatinib è attivo in presenza di tutte le mutazioni conosciute, fuorché una. 4,5 L’agenzia Europea del Farmaco (Emea) ha verificato l’efficacia e la sicurezza di dasatinib sulla base dei risultati di cinque studi multicentrici di Fase Ii condotti in pazienti con resistenza o intolleranza a imatinib in tutte le fasi della Lmc e Lla Ph+. 3 Fin dalle prime fasi l’Italia ha partecipato attivamente allo sviluppo clinico di dasatinib con i centri clinici universitari ed ospedalieri di eccellenza in tutto il territorio; da tutti gli studi, che sono stati condotti a livello mondiale in oltre 30 Paesi, è emerso come dasatinib presenti un profilo di effetti collaterali che può essere agevolmente gestito. Nei 911 pazienti che hanno ricevuto dasatinib durante i trial clinici, i più comuni effetti collaterali sono stati ritenzione di liquidi (incluse effusioni pleuriche ed edema periferico), sintomi gastrointestinali (diarrea, nausea e vomito), rash cutanei, cefalea, emorragia, affaticamento e dispnea (difficoltà di respiro). La mielosoppressione (riduzione della produzione di cellule ematiche da parte del midollo osseo) è stata registrata in tutti gli studi ed era in genere reversibile. La frequenza era più elevata nei pazienti con Lmc o Lla Ph+ in fase avanzata che nei pazienti con Lmc in fase cronica. Www. Emea. Europa. Eu .  
   
   
“LA RADIOTERAPIA ONCOLOGICA IN PROVINCIA DI BERGAMO: ORIGINI E ATTUALITÀ” CONVEGNO OSPEDALE DI TREVIGLIO-CARAVAGGIO MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2006  
 
Milano, 28 novembre 2006 - Nasce in Lombardia una nuova e moderna struttura per sostenere attivamente e rafforzare la lotta contro i tumori. La novità ha sede in provincia di Bergamo, dove l’Ospedale di Treviglio-caravaggio ha investito sul grande e ambizioso progetto di un moderno servizio di Radioterapia Oncologica che possa rispondere in maniera decisa alle esigenze dell’intera popolazione e delle istituzioni, e che si affianchi quindi alla “storica” struttura presente nel capoluogo, presso gli Ospedali Riuniti, per un lotta congiunta al cancro. La nuova unità operativa di Radioterapia, diretta dal dr. Enrico Sarti, è attiva dal 17 ottobre scorso e qualifica sul versante oncologico la mission dell’Azienda Ospedaliera di Treviglio, diretta dal dr. Andrea Mentasti. Offrendo ampi e confortevoli spazi, la nuova Radioterapia Oncologica è dotata di apparecchiature di moderna tecnologia (simulazione virtuale, sofisticata consolle terapeutica per il calcolo della distribuzione della dose, Acceleratore Lineare multilamellare con ampia gamma di energia di fotoni/elettroni) che garantiscono elevata qualità del trattamento delle patologie neoplastiche dei vari distretti anatomici. L’équipe - formata da quattro medici, un fisico sanitario, quattro tecnici di Radiologia medica, due infermiere professionali, una segretaria e un’ausiliaria - è a disposizione dei medici del territorio, con i quali si impegna a instaurare un continuo e positivo rapporto collaborativo. Con l’intento di fare il punto su questa importante innovazione nella realtà sanitaria bergamasca e creare utili sinergie nell’interesse della popolazione assistita, l’Azienda Ospedaliera di Treviglio-caravaggio ha quindi organizzato per martedì 28 novembre 2006, alle ore 15. 00, un Convegno sul tema “ La Radioterapia Oncologica in provincia di Bergamo: orgini e attualità”, presso la Sala Convegni dell’Ospedale (di cui in allegato il programma completo). .  
   
   
OSTEOPOROSI MASCHILE, FENOMENO IN PROGRESSIVO AUMENTO UNA MALATTIA RITENUTA TIPICAMENTE FEMMINILE, RIGUARDA INVECE ANCHE UN NUMERO CRESCENTE DI UOMINI  
 
Pisa, 28 novembre 2006 - E’ opinione diffusa che l’osteoporosi sia, con rare eccezioni, un problema femminile. Errore. Oltre venti fratture vertebrali su cento e un terzo circa dei femore rotti riguardano i maschi, con aumento della morbilità e della mortalità, esattamente come per le donne. Anzi. Un femore rotto può avere più conseguenze fatali proprio tra gli uomini. Osteoporosi maschile, ovvero 1,1 milioni di casi in Italia (contro 3,6 milioni di donne): ecco uno dei temi più dibattuti al congresso nazionale della Siommms svoltosi a Pisa (www. Siommms. It). Ne ha parlato, tra gli altri, l’endocrinologo Stefano Gonnelli (Università di Siena). Il fenomeno, a lungo sottovalutato, è in effetti in progressiva emersione in parallelo all’invecchiamento della popolazione. Vivendo di più, anche gli uomini finiscono difatti per presentare degenerazioni dello scheletro (per quanto in minor misura) fin qui attribuite alle sole donne. C’è semmai una diversità nelle cause. Nei maschi la perdita di osso trasecolare conseguente all’età è difatti caratterizzata da un assottigliamento delle trabecole ossee, che frena il processo di formazione di nuovo osso. Nelle donne c’è invece una perforazione dell’osso trasecolare e una perdita di connettività. L’osteoporosi maschile è comunemente classificata come involutiva (legata all’età) oppure come secondaria. L’incidenza della secondaria oscilla tra il 30% e il 60% dei casi e varia a seconda dei Paesi e degli studi. Certe, però, sono alcune delle cause principali, ossia l’ipogonadismo, l’abuso di alcolici e le terapie a base di steroidi (per inalazione e per bocca) con cui si trattano le malattie polmonari croniche, dall’asma bronchiale alle broncopneumopatie ostruttive, in continuo aumento. In proposito, la reumatologa Ombretta Di Munno (Università di Pisa) ha ricordato l’ormai ampia documentazione negativa circa il trattamento per inalazione. Una terapia niente affatto sicura per l’osso, come si è a lungo pensato, bensì essa stessa responsabile di effetti scheletrici indesiderati, sia in termini di riduzione di massa ossea che di maggiore incidenza di fratture. Ciò sta dunque suggerendo agli pneumologi nuove strategie per proteggere i pazienti: prima con tecniche inalatorie capaci di ridurre al minimo l’assorbimento orale del farmaco dato come spray; poi sottoponendoli a controlli radiografici per scoprire eventuali fratture; infine cercando di prevenire queste fratture con farmaci adeguati. Due dei problemi di cui più si discute in materia di osteoporosi maschile sono la diagnosi e la soglia di intervento farmacologico. Nel primo caso, secondo Gonnelli la soluzione migliore è applicare anche all’uomo il valore di densità minerale ossea (Bmd) utilizzato nella donna, considerato che a certi valori il rischio di frattura è lo stesso nei due sessi. Circa i farmaci, per i pazienti con una pregressa frattura da fragilità il trattamento è indicato indipendentemente dall’età, mentre negli altri casi la soglia è definita in base al rischio assoluto di frattura a 10 anni, che implementa i valori di Bmd e l’età. Quanto alla terapia, il testosterone è il trattamento di elezione solo nei casi di osteoporosi da ipogonadismo. I bisfosfonati, in particolare alendronato e risedronato, oggi sono considerati trattamento di scelta nell’osteoporosi primaria del maschio e nell’osteoporosi steroidea. L’arrivo del teriparatide, farmaco caratterizzato da una potente attività anabolica sul tessuto osseo, apre però nuove prospettive. .  
   
   
DOPO INFARTI E TUMORI LA PAURA DELLA BPCO MEDICI DI MEDICINA GENERALE E SPECIALISTI OSPEDALIERI SI CONFRONTANO SULLA MALATTIA LEGATA AL FUMO DI SIGARETTE, CHE OGGI RAPPRESENTA LA QUARTA CAUSA DI MORTE NEL MONDO  
 
 Gubbio, 28 Novembre 2006 – E’ la quarta causa di morte al mondo ma, a differenza di infarti, ictus e tumori, è praticamente sconosciuta ai più. Eppure la Bpco, la broncopneumopatia cronica ostruttiva, oltre a mietere tante vittime, ogni anno provoca qualcosa come 130. 000 ricoveri. Il tema: “Bpco: da malattia d’organo a patologia multisistemica”, è stato affrontato sabato 25 novembre a Gubbio, presso il centro congressi Santo Spirito, durante un corso di studi multidisciplinare teorico-pratico rivolto ai medici di medicina generale e promosso dagli specialisti pneumologi del presidio ospedaliero di Gubbio, con il contributo dei colleghi delle unità operative di Medicina, Cardiologia e Radiologia, e in collaborazione con Pfizer Italia. Il corso che prevede oltre alla fase teoria una fase pratica all’interno delle strutture ospedaliere, in programma per i giorni 29 e 30 novembre tratterà della Bpco e dei suoi risvolti non solo respiratori ma anche cardiologici, radiologici e vascolari. Fra gli argomenti che verranno affrontati: la Bpco e il cuore, la Bpco e il rischio vascolare trombotico, l’inquadramento nosologico e funzionale. Attualmente la Bpco si pone al quarto posto, a livello mondiale, come causa di morte ma le proiezioni per il 2020 la collocano al terzo posto. In Italia la Bpco coinvolge il 5-10% della popolazione adulta ed è più frequente con l’aumentare dell’età. Proprio per questo motivo in Umbria si arriva a sfiorare la soglia del 10%. Sempre in Italia il 75% delle persone con sintomi da Bpco non ha diagnosi e non è curata e si stima che i malati siano circa 2,6 milioni e tra loro circa l 1 % sia già in fase così avanzata da dover ricorrere all’ossigenoterapia domiciliare per la maggior parte della giornata. Rispetto alle neoplasie maligne, le malattie cerebrovascolari e le cardiopatie, che ancora la precedono, la Bpco è l’unica patologia che dalla fine degli anni ’50 ad oggi ha avuto un tasso di mortalità che è andato costantemente aumentando. “Attualmente la Bpco viene diagnostica solo quando è clinicamente manifesta e già limitante la qualità della vita. La presenza di tosse, catarro e affanno sono spesso considerati sintomi “normali” da molti fumatori e per questo non vengono riferiti al medico di medicina generale. Il risultato è che questi pazienti arrivano dallo pneumologo tardi, spesso dopo aver affrontato percorsi diagnostici complessi quanto non appropriati. Una semplice spirometria, indagine non dolorosa che richiede circa 10 minuti per la sua esecuzione, soprattutto se eseguita precocemente sarebbe invece in grado di fare diagnosi e di permettere di impostare una adeguata terapia sia farmacologica che comportamentale. Purtroppo – sottolineano il dottor Fabrizio Peccini ed il dottor Marco Dottorini, coordinatori del corso, circa la metà di questi soggetti,soprattutto fumatori potenziali malati non sa di esserlo e non ha mai fatto una spirometria, attribuisce i propri sintomi ad altro, ma soprattutto adatta il ritmo della propria vita in modo che questi non compaiano e così ignora la malattia fino a che questa diventa fortemente limitante. Per questo è importante la cooperazione fra ospedale e territorio, fra specialisti e medici di medicina generale anche per mettere a disposizione dei pazienti strumenti semplici per riconoscere la propria malattia”. Una volta che la malattia si è instaurata è necessario evitarne la progressione, migliorarne i sintomi, prevenire e curare le riacutizzazioni e le complicanze. Infatti, un ulteriore problema, da non sottovalutare, è l’aggravio economico associato alla gestione del paziente riacutizzato, in particolare in presenza della necessità di ricorrere al ricovero ospedaliero. .  
   
   
SALUTE MENTALE: SERVIZI E PIANI INTEGRATI INTORNO AL PAZIENTE CIRCA 100.000 TOSCANI IN CARICO AL SERVIZIO SANITARIO. CRESCE IL DISAGIO TRA I MINORI  
 
Firenze, 28 novembre 2006 - Integrazione dei vari servizi, attivazione dei Piani di salute integrati, progetto terapeutici individuali personalizzati: sono questi gli elementi di base di un moderno approccio ai problemi della salute mentale. E sono questi gli obiettivi che la Regione Toscana indica, condivisi anche dal Coordinamento delle Associazioni per la salute mentale, che raccoglie 20 strutture di volontariato di famigliari e utenti di tutta la regione. Se ne è parlato nel corso del convegno "Quando il paziente è al centro della sua cura?", che ha visto oggi a confronto presso l´auditorium della Banca Toscana in via Panciatichi 87 a Firenze medici, politici, esperti e familiari. Il convegno, organizzato dal Coordinamento e a cui ha partecipato anche l´assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi, ha dato inizio alle manifestazioni che le varie province organizzeranno in occasione della Giornata nazionale per la salute mentale del 5 dicembre prossimo. "La nostra direttrice di lavoro - ha detto tra l´altro l´assessore Rossi - è quella di valorizzare le esperienze che in questi anni hanno caratterizzato l´esperienza toscana e mettere a fuoco nuove strategie, colmando lacune e uniformando i livelli assistenziali, e facendo quadrare carenza di risorse e obiettivi di fondo". Interventi sempre più mirati e integrati si rendono necessari, anche in considerazione dell´evidente aumento dei pazienti, adulti, adolescenti e bambini, che negli anni si rivolgono ai servizi. La situazione in Toscana. Nel 2005 sono risultati in carico ai servizi di salute mentale 90. 241 cittadini toscani, di cui 72. 106 adulti e 18. 135 minori. In termini ancora più generali si stima (anno 2004) che oltre l´11% dei cittadini toscani abbiano fatto uso di una ricetta che prescrive antidepressivi o psicofarmaci "maggiori". I ricoveri ospedalieri (dati delle dimissioni ospedaliere) sono passati dai 20. 219 del 2000 ai 17. 379 del 2005. Il 75% dei ricoveri riguarda pazienti residenti in Toscana, il 23% pazienti che vengono da fuori regione e il 2% pazienti stranieri. Questo ultimo dato rappresenta un fenomeno in crescita che apre problemi nuovi di affrontare. Per quanto riguarda i ricoveri dei minori siamo passati dai 1970 del 2000 ai 1943 nel 2005, un dato che apparentemente è stabile ma da valutare in considerazione della diminuzione complessiva dei ricoveri. Il ricorso al Trattamento sanitario obbligatorio è in diminuzione: da 510 Tso nel 2000 a 352 Tso nel 2005. Questo andamento, come quello dei ricoveri, rappresenta un indicatore positivo della capacità di presa in carico dei pazienti ed è frutto anche di un monitoraggio specifico iniziato nel 2004. I suicidi in Toscana sono in calo. Sono stati 308 nel 20001, 277 nel 2002 e 272 nel 2003 (ultimi dati disponibili). Le strutture residenziali e semiresidenziali per la salute mentale in Toscana sono passate da 254 nel 2003 a 302 nel 2004. Le risorse impegnate per l´attività territoriale (ambulatoriale, domiciliare, semiresidenziale) sono passate da 96. 620. 000 euro nel 2001 a 132. 722. 000 euro nel 2005. Per l´attività ospedaliera degli Spdc (Servizi psichiatrici di diagnosi e cura): 29. 602. 000 euro nel 2001, 43. 937. 000 euro nel 2005. Per l´assistenza residenziale: 43. 524. 000 euro nel 2001 e 53. 105. 000 euro nel 2005 . Di recente la Regione Toscana ha approvato, su proposta dell´assessore per il diritto alla salute, due importanti decisioni. La prima riguarda la creazione di una rete dei servizi specializzati nella cura dei disturbi del comportamento alimentare, anoressia e bulimia, che sono in forte crescita. In Toscana già 38 centri, distribuiti nella varie Asl dispongono di competenze e mezzi per affrontare il problema. Secondo l´Oms, le patologie di tipo anoressico e bulimico rappresentano la seconda causa di morte tra le adolescenti, dopo gli incidenti stradali. Secondo i dati diffusi in questi giorni dalla Società Italiana di Pediatria su ´Abitudini e stili di vita degli adolescenti italiani dai 10 anni in su il rischio anoressia è sempre più reale: il 60,4% delle bambine delle scuole medie vorrebbe essere più magra, una su 4 ha già sperimentato una dieta, e di queste circa un terzo si è rivolta a un medico per farsela prescrivere. Altrettanto recente la delibera che riguarda l´elettroshock, che stabilisce linee di indirizzo secondo le quali il consenso informato a questa terapia non sarà un semplice adempimento burocratico, che si esaurisce nella compilazione di un modulo, ma uno strumento che tutela realmente i diritti e la personalità del paziente, della sua autonomia di scelta, del rispetto della sua dignità e del suo vissuto. Un passo avanti nella tutela dei diritti dei pazienti, soprattutto di quelli più fragili e vulnerabili. .  
   
   
"SI SCRIVE SCREENING, SI LEGGE PREVENZIONE DEI TUMORI"  
 
Roma, 28 novembre 2006 -  Al via la campagna ´´Si scrive screening, si legge prevenzione dei tumori´´ per la prevenzione dei tumori al seno, al collo dell´utero e al colon retto. In collaborazione con la Lega Italiana Lotta ai Tumori, il Ministero della Salute ha avviato una campagna di sensibilizzazione sull’importanza di aderire agli screening per i tumori della cervice uterina, della mammella e del colon retto. L’iniziativa è destinata alle fasce di popolazione che possono partecipare ai programmi di screening organizzati dalle Asl e intende supportare il grande sforzo organizzativo che le Regioni stanno facendo per la diffusione su tutto il territorio nazionale degli interventi di screening per questi tre tipi di tumori. La campagna si rivolge: alle donne tra 50 e 69 anni per lo screening del tumore della mammella; alle donne tra 25 e 65 anni per lo screening del tumore del collo dell’utero; alle donne e agli uomini tra i 50 e i 70 o 74 anni per lo screening del tumore del colon retto. La campagna, che durerà da novembre a dicembre 2006, coinvolge periodici di grande distribuzione, free-press e le principali reti televisive nazionali. Saranno, inoltre, distribuiti su scala nazionale 5 milioni di opuscoli informativi. Per maggiori informazioni è attivo il numero verde del Ministero della Salute 800424242. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/prevenzione_tumori/index. Html .  
   
   
UNA RIFORMULAZIONE DEI LEA PER LE CURE ODONTOIATRICHE  
 
 Trieste, 28 novembre 2006 - Il consigliere regionale Luigi Ferone (Part. Pens), in un comunicato, rende nota la risposta dell´assessore regionale alla salute e protezione sociale Ezio Beltrame alla sua interrogazione, nella quale si chiedeva di conoscere i motivi degli anni (a volte sino a 7) di attesa per l´impianto di una protesi dentaria da parte della Sanità regionale e quali iniziative si intendano assumere per eliminare questa assurdità e per l´estensione di tale prestazione. Nella risposta, l´assessore regionale precisa che "l´assistenza protesica odontoiatrica è classificata secondo i Lea tra le prestazioni escluse in quanto erogabili solo secondo specifiche indicazioni cliniche ovvero "a soggetti in condizioni di particolare vulnerabilità". "In Friuli Venezia Giulia - prosegue Beltrame - la delibera della Giunta 2747 del 29 Luglio 2002 ha stabilito che l´assistenza odontoiatrica continua a essere erogata, a carico del Servizio sanitario regionale, secondo quanto previsto dalla normativa vigente nella Regione prima del Dpcm del 29. 11. 2001. L´attività protesica in regione è erogata dall´Azienda ospedaliero universitaria di Trieste per gli adulti e, limitatamente ai bambini con gravi problemi di disabilità, presso l´Irccs Burlo Garofolo. A Trieste le prestazioni vengono erogate con partecipazione di spesa differenziate in base alle condizioni socio-economiche del paziente. Nella restante parte della Regione l´attività protesica è a totale carico dei cittadini. Va segnalato che presso l´Azienda ospedaliero-universitaria di Udine è stato istituito un apposito servizio di cure odontoiatriche per pazienti disabili". "Nell´ambito della Conferenza Stato Regioni e Province Autonome - ha ricordato ancora l´assessore - è in discussione la possibilità, evidenziata dallo stesso ministro Livia Turco sulla stampa, di rivedere i Lea. In particolare, è in discussione l´opportunità di estendere le prestazioni sanitarie odontoiatriche specificatamente per alcune fasce sociali: per gli anziani, in condizioni di disagio economico o sociale, e per i bambini, per i quali si prevede una più incisiva attività di prevenzione". "La Regione - ha concluso Beltrame - stava già valutando l´opportunità di estendere le prestazioni odontoiatriche agli anziani e ai bambini e pertanto una riformulazione dei Lea per le cure odontoiatriche sarà immediatamente recepita dal nostro Servizio sanitario regionale". .  
   
   
ODONTOIATRI A GEMONA: SMILE UNA MACCHINA INNOVATIVA CHE PERMETTE DI REALIZZARE PROTESI DENTARIE CHE NON NECESSITANO DI SALDATURE  
 
Trieste, 28 novembre 2006 - L´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Ezio Betrame, ha inaugurato sabato scorso, presso la struttura sanitaria privata "Smile" di Gemona, una macchina innovativa nella realizzazione di protesi dentarie che, attraverso lo sviluppo dei sistemi informatici e dei nuovi materiali, permette di realizzare protesi dentarie che non necessitano di saldature. All´incontro erano presenti un centinaio di odontoiatri e odontotecnici provenienti dalla regione e dal vicino Veneto. La relazione illustrativa è stata svolta dal Dottor Giuseppe Carbone, chirurgo maxillo facciale dell´Ass n. 5 Bassa Friulana e docente di tecniche chirurgiche preimplantari. Il sindaco di Gemona Gabriele Marini, portando i saluti dell´amministrazione comunale, ha riconosciuto i meriti di questa piccola impresa familiare che, con grande lungimiranza, si è trasformata in un vero e proprio polo tecnologico che da lustro all´intera comunità gemonese. L´assessore Beltrame ha detto che le eccellenze del nostro servizio sanitario sono merito sia delle strutture pubbliche, sia di quelle private. Ha quindi richiamato l´attenzione sull´opportunità che anche le piccole imprese debbano trovare un giusto supporto nell´Università, per fare in modo che l´innovazione e la ricerca siano fattori costanti di crescita per garantire la massima qualità dei servizi agli utenti. L´assessore ha anche detto che le cure dentali e le protesi sono oggetto di grande attenzione in questo momento. A livello nazionale, infatti, la conferenza stato-regioni sta discutendo la revisione dei Lea (livelli essenziali di assistenza) per garantire le cure e le protesi agli anziani in condizione di disagio economico e sociale e una maggiore prevenzione per i bambini. Beltrame ha chiuso il suo intervento riconoscendo che sono maturi i tempi per realizzare i corsi regionali di educazione continua in medicina (Ecm) attraverso la collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati, soprattutto nel settore delle cure odontoiatriche, che tradizionalmente sono svolte dagli operatori privati. .  
   
   
DA INTERNET UN AIUTO PER PREPARARSI ALL’INFLUENZA  
 
Milano, 28 novembre 2006 - Nasce il sito www. Acti-info. It: il suo intento è di favorire l’informazione del pubblico sull’andamento della stagione influenzale, anche in considerazione del fatto che l’epidemia di quest’anno si preannuncia molto più intensa di quella dello scorso inverno. Il nuovo sito dedicato all’influenza, proprio come la malattia di cui si occupa: inizia infatti la sua attività in novembre per “chiudere” con l’arrivo della primavera, in coincidenza cioè con il termine dell’epidemia e con la scomparsa dei virus influenzali - ma solo fino al prossimo inverno -. “L’idea di creare un sito internet come www. Acti-info. It nasce con l’intento di offrire agli utenti un’informazione commentata e attualizzata dei dati raccolti dalla rete Influnet, il sistema di sorveglianza costituito da 1000 medici “sentinella” – chiarisce il professor Fabrizio Pregliasco dell’Istituto di Virologia dell’Università di Milano, curatore della versione “commentata” dei dati sull’influenza – In pratica, anziché limitarsi come i siti “ufficiali” a fornire delle cifre senza commenti e informazioni, nel nuovo sito cerchiamo di offrire una visione più “allargata”, effettuando un’integrazione fra il dato italiano e quelli regionali”. La home page del sito riporta il grafico, aggiornato ogni settimana e confrontato con quello relativo alla scorsa stagione. Il grafico illustra l’andamento dell’epidemia influenzale e di quella delle infezioni respiratorie acute, forme simil influenzali provocate da virus diversi, che hanno sintomi simili a quelli influenzali ma di minore durata. L’interpretazione del grafico sarà compito del professor Pregliasco, che ne spiegherà il significato con un linguaggio accessibile al grande pubblico per permettere a chiunque di capire meglio come stanno andando le cose e azzarderà anche qualche previsione. “Pur tenendo conto che l’influenza è una malattia che possiamo solo inseguire, l’interpretazione dei risultati consente di avere un’idea del futuro, fornendo così un’informazione che può essere utile ai fini di un corretto approccio terapeutico, sia per quanto riguarda l’eventuale utilizzo di antivirali in segmenti selezionati di popolazione a rischio, sia per quanto riguarda la classica automedicazione che continua a rappresentare la principale arma per controllare le manifestazioni influenzali” aggiunge l’esperto. Il sito prevede anche la possibilità di verificare come sta procedendo l’influenza a livello della singola regione grazie ad appositi link. Cliccando sulla regione che interessa si accede infatti alla pagina dedicata: al suo interno sarà possibile trovare, accanto al grafico nazionale, quello specifico per la regione sia per l’influenza, sia per le forme simil influenzali, con relativo commento. Non manca nel sito uno spazio dedicato alle news, il cui argomento principale sarà ovviamente l’influenza. Il sito offre anche un servizio di “Esperto online”: accedendo direttamente dalla homepage, sarà possibile rivolgere dubbi e domande circa i virus influenzali al professor Pregliasco. Le risposte verranno inviate direttamente nella casella di posta elettronica dell’utente, per garantirne la privacy. Il bollettino può essere inviato settimanalmente, ogni lunedì, per e-mail a tutti coloro che ne facciano richiesta: chiunque può iscriversi direttamente sul sito. Si tratta di un servizio che può rivelarsi particolarmente utile per gli operatori sanitari, per esempio per i farmacisti, che possono così offrire ai loro clienti indicazioni aggiornate e specifiche per l’area di residenza. Ma nel sito non si parla solo di malattia: è infatti prevista la possibilità di entrare a far parte di una community. Il sito ne prevede tre (Fed, Grip, Due) caratterizzate ciascuna da un diverso stile di vita. Per accedere a quella che più si addice alla singola persona, verrà chiesto di compilare un questionario che indaga su una serie di aspetti della vita, dall’alimentazione al tempo libero. Le risposte fornite consentiranno di delineare un particolare profilo, che indirizzerà verso la community corrispondente. In base al proprio profilo gli utenti iscritti alla community troveranno una serie di proposte pensate apposta per loro e relative al tempo libero, eventi che si svolgono nelle varie città italiane, suggerimenti su musei da visitare o film da vedere. Ogni settimana, poi, verranno proposti alle singole community diversi temi di discussione. .  
   
   
FARMACI DA BANCO, LA REGIONE LOMBARDIA RISPONDE AL GARANTE "NESSUN OSTACOLO ALLA CONCORRENZA, PIENA TUTELA DEL CITTADINO"  
 
Milano, 28 novembre 2006 - "Liberalizzare per Regione Lombardia significa mettere il cittadino nelle reali condizioni di scegliere liberamente e in piena sicurezza. In Lombardia non sono mai stati posti ostacoli alla concorrenza, anzi la storia di questi anni è all´opposto il tentativo di allargare la libertà di scelta e la concorrenza in tutti i settori. La dimostrazione più efficace di questo fatto, per quanto attiene alla vendita dei farmaci da banco, è il dato che vede la Lombardia al secondo posto in Italia per numero di punti vendita aperti nella grande distribuzione: 8 già attivi, 1 di prossima apertura e molti altri in gestazione da parte delle grandi catene". E´ quanto si legge in una Nota della Regione Lombardia in risposta alle osservazioni critiche avanzate dall´Autorità Garante della concorrenza a proposito della delibera regionale del 4 ottobre scorso in materia di vendita dei farmaci da banco negli esercizi commerciali. "Respingiamo quindi i rilievi sollevati dal Garante per la concorrenza - continua la Nota - perché la Regione, nell´approvare il regolamento, ha inteso esclusivamente tutelare il cittadino-consumatore, chiedendo alla grande distribuzione che siano garantite quelle condizioni minime che tra l´altro sono già richieste alle farmacie. Infatti, perché esista una vera concorrenza occorre che tutti osservino le stesse regole di tutela del consumatore, senza canali preferenziali che costituirebbero, questi sì, una lesione della concorrenza oltre che un rischio per la salute dei cittadini. Infatti la separazione che eviti la commistione con gli altri prodotti, contestataci dal Garante, ha motivazioni igienico-sanitarie e di chiara identificazione di prodotti particolari come sono i farmaci. Ma soprattutto è la puntuale applicazione del Decreto Bersani e delle indicazioni ministeriali, che giustamente chiedono una chiara separazione degli spazi (che inoltre non devono essere accessibili in assenza del farmacista): come è possibile quindi separare chiaramente gli spazi come viene chiesto dalla normativa, se non li si delimita almeno con una vetrata?". "Inoltre - conclude la Nota - ci viene contestata la disponibilità di una linea fax diretta con il reparto, che invece, oltre ad essere un onere facilmente sopportabile, serve a garantire un filo diretto con le Asl per eventuali avvisi di ritiro o sequestro dei farmaci e quindi per irrinunciabili esigenze di tutela della salute pubblica. Lo spirito che ha mosso Regione Lombardia è quindi unicamente di autentica parità di condizioni tra diversi attori in giusta concorrenza, ma nel rispetto di condizioni volte a tutelare il cittadino-consumatore". .  
   
   
CRS-SISS: STRUMENTO PER VINCERE SFIDE SANITA´  
 
Milano, 28 novembre 2006 - Oltre 9 milioni di carte distribuite in tutta la regione, circa 26 milioni di prescrizioni farmaceutiche e specialistiche effettuate nel solo 2006, il 65,7% dei medici di base e il 58,5% delle strutture sanitarie che hanno aderito al progetto, un risparmio sulla spesa sanitaria regionale che nel 2008-2009 dovrebbe arrivare a 200-280 milioni di euro l´anno, (tra l´1,5% e il 2% dei costi complessivi che ammontano a circa 14,5 miliardi di euro): sono i numeri più significativi della Carta Regionale dei Servizi-servizio Informativo Socio-sanitario (Crs-siss), oggetto di un convegno tenutosi oggi a Milano, al quale ha partecipato l´assessore regionale alla Sanità, Alessandro Cè, che ha voluto esprimere la sua soddisfazione per come sta procedendo un cambiamento che ha definito "epocale". "I vantaggi che i cittadini avranno dall´entrata a pieno regime della Crs sono enormi, dalla semplificazione burocratica, ai risparmi di tempo, alla facilità di uso - ha spiegato Cè - Anche le ´resistenze´ che in certi casi si sono avute da parte degli operatori sanitari stanno rapidamente venendo meno di fronte alla consapevolezza del progetto globale". In particolare, l´assessore alla Sanità ha voluto sottolineare l´importanza della Crs-siss per l´innalzamento della qualità dell´offerta medica da un lato, e per il contenimento della spesa sanitaria dall´altro. "Ritengo che la Carta dei Servizi sia uno strumento fondamentale per poter vincere la grande sfida della sanità futura - ha dichiarato - che consiste nella capacità di migliorare continuamente la qualità delle prestazioni offerte ai cittadini a fronte dell´innalzamento dei costi e della limitatezza delle risorse a nostra disposizione. In questo la Crs avrà un ruolo nodale, permettendo un contatto sempre più stretto e in tempo pressoché reale tra le strutture, gli operatori e le informazioni in loro possesso". "La Regione Lombardia sta già affrontando la sfida della sanità futura con successo - ha concluso - e in questo è orgogliosa di essere un punto di riferimento a livello non solo italiano ma anche europeo. Con la Crs il raggiungimento dell´obiettivo è a portata di mano in tempi molto brevi". . .  
   
   
RECORDATI: CONCLUSA L’ACQUISIZIONE DI JABA IN PORTOGALLO  
 
 Milano, 28 novembre 2006 – Recordati ha comunicato che è stata conclusa con successo l’acquisizione della società Jaba Farmacéutica e delle altre attività farmaceutiche del Grupo Jaba in Portogallo, annunciata lo scorso 28 luglio, in seguito all’ottenimento del via libera dalle autorità anti-trust. Il prezzo dell’acquisizione è di € 45 milioni circa ed è soggetto ad aggiustamenti in relazione al risultato operativo del 2006. Fondata nel 1927, Jaba, terzo gruppo farmaceutico portoghese, ha una quota di mercato significativa in Portogallo e un ampio portafoglio di prodotti in diverse aree terapeutiche che comprende prodotti etici su licenza, di marchio proprio, generici e una affermata linea Otc. Jaba ha inoltre una moderna struttura produttiva che offre servizi anche per terzi. Le attività acquistate, con sede presso Sintra, sono costituite da un’organizzazione di circa 330 persone, di cui oltre 100 informatori medico scientifici, e si prevede che siano generati nel 2006 ricavi per circa € 43 milioni, con un margine positivo. . .  
   
   
A SPORTITALY IL TRADE E´ IL BENVENUTO  
 
Bolzano, 28 novembre 2006 - Procede spedita la marcia di Sportitaly verso l´esordio del prossimo febbraio, e i consensi intorno alla prima edizione della fiera dedicata al mercato dell´articolo sportivo invernale, crescono sempre più e soprattutto su tutti i fronti. Sul versante delle aziende si traccia il primo bilancio a quasi un mese dall´invio delle offerte a coloro che avevano dato la pre-adesione: al momento attuale le imprese del settore sport che hanno confermato la propria partecipazione occupano uno spazio fieristico netto pari a 3. 700 metri quadrati ossia ben il 70% dei 5. 300 metri quadrati, corrispondenti alla somma delle pre-adesioni. Tra gli ultimi nomi di spicco che hanno confermato la propria presenza anche Sportalm Kitzbühel e Toni Sailer Sports, a testimonianza di un crescente interesse anche da parte del mondo fashion verso la manifestazione. Dunque la raccolta del consenso naviga a gonfie vele e, ora, l´attenzione degli organizzatori di Fiera Bolzano si sposta verso il target della manifestazione, ovvero i negozianti. La prima iniziativa diretta al trade, infatti, è in svolgimento in questi giorni e prevede la spedizione a circa 6. 000 negozianti italiani di articoli sportivi, di un opuscolo che, tramite un´apposita scheda, permetterà al responsabile del negozio e ai suoi collaboratori di prenotare una card personale che consentirà l´entrata gratuita a Sportitaly. Un´iniziativa ritenuta da Fabio Da Col, product manager di Fiera Bolzano, strategica ai fini di una buona partecipazione di pubblico: La creazione di questa mailing ci consentirà prima di tutto di avviare un contatto diretto con il nostro utente finale, il negoziante sottolinea il responsabile di Sportitaly e in secondo luogo potremo costruire un canale di comunicazione che ci aiuti a monitorare in futuro le esigenze del trade italiano. Infatti, già da questa prima scheda, il negoziante può segnalare il settore dove preferisce operare (abbigliamento, attrezzo, calzatura, accessori) o in dettaglio la propria specializzazione (sci alpino, sci di fondo, snowboard, alpinismo, genericamente outdoor, ) Ai negozianti che aderiscono all´iniziativa e a tutte le aziende verrà quindi inviata una newsletter che, ogni tre settimane, informerà gli interlocutori di Sportitaly sul work in progress del nuovo evento espositivo. Presentazioni, novità dalle aziende, test di prodotto, meeting di settore, ma anche workshop, sfilate, convegni, incontri: sono le iniziative che caratterizzeranno Sportitaly, in programma a Bolzano da domenica 18 a martedì 20 febbraio 2007, e i cui temi rappresenteranno i contenuti delle future newsletter. .  
   
   
OGGI INAUGURA MAREDIMODA CANNES 2006  
 
Cannes, 28 novembre 2006 - Da oggi al 30 novembre si terrà a la quinta edizione di Maredimoda, il brand sinonimo di beachwear a 360°,con un programma di eventi da non mancare. La quinta edizione di Maredimoda a Cannes vedrà presenti 125 espositori. Per soddisfare la consueta clientela selezionata ed esigente in termini di creatività, innovazione e cultura del prodotto, Maredimoda da sempre non punta solo ai numeri, bensì alla qualità delle collezioni presentate. Anche quest’anno non mancheranno infatti le iniziative e le collaborazioni che ne fanno ormai un incontro imperdibile per il comparto: debutta la sezione Intimodimoda; si attendono i risultati che verranno presentati il 28 novembre al forum “The Italian women’s; beachwear industry: an international perspective” curato dal Responsabile del Centro studi di Smi-ati, dott. Giuseppe Schirone; si parlerà di Tutela della Creatività, interna al Gruppo e verso l’esterno; verrà eletto il giovane design durante la terza edizione del Maredimoda Beachwear Award, che vede collaborare, per il 3° anno consecutivo, il Consorzio Organizzatore della fiera e il Mittelmoda International Lab; Tornerà l’Area dedicata alle Tendenze (beachwear 2008), che quest’anno sarà ispirata al concetto di “fuga”, evasione, ritrovata pace e relax estremo. Il tempo come lusso da godere. Soddisfatti gli organizzatori della Manifestazione ed il Presidente del Gruppo Maredimoda, Luca Barbini, che dichiara: “Nella prossima edizione della Fiera vorrei ribadire quanto sia importante la recente istituzione all’interno del Gruppo di una Commissione per la Tutela della Creatività. La copiatura dei disegni è notoriamente un problema grave per gli operatori tessili italiani ed europei. Le nostre aziende investono anche l´8-10% del fatturato nelle attività di ricerca e di sviluppo per creare collezioni sempre innovative. Il mancato rispetto dei diritti di proprietà si traduce in un danno elevato e non più accettabile. Ecco perché il Gruppo Maredimoda ha deciso di adottare una procedura più efficace contro la violazione della proprietà intellettuale anche verso l´esterno, nell’interesse di tutto il settore. La nostra operazione ricalca l’esperienza del Consorzio Produttori Tessuti per Camiceria, che l’ha attuata durante le ultime edizioni della fiera Shirt Avenue. I risultati sono stati positivi, testimoniando la soddisfazione degli espositori, ma anche dei visitatori che così si sentono tutelati sotto il profilo del copyright e della qualità dei prodotti acquistati. ” .  
   
   
A MANTOVA DAL 16 DICEMBRE AL 3 FEBBRAIO 2007 LA PERSONALE DI FULVIO DI PIAZZA CLOROFILLA 20 OPERE DOCUMENTANO LA SUA RECENTE RICERCA SUL TEMA DELLA NATURA.  
 
Mantova, 28 novembre 2006 - Uno dei protagonisti più originali del panorama figurativo italiano, Fulvio Di Piazza, è il protagonista del prossimo appuntamento espositivo della Galleria Bonelli Arte di Mantova in programma dal 16 dicembre al 3 febbraio. Il titolo della mostra, clorofilla, offre al pubblico una chiave di lettura per questo suo nuovo ciclo di lavori, frutto di una ricerca biennale sul tema della natura. Venti olii su tela dell’artista siciliano, in gran parte inediti, ci condurranno attraverso un suggestivo percorso fatto di mondi lussureggianti, con alberi che si trasformano in esseri umani o in oggetti. Emblematico in tal senso è il dipinto Vespaliptus dove un grosso tronco assume le sembianze di un famoso ciclomotore. Di Piazza, da alcuni definito un “Bosch contemporaneo”, accompagna lo spettatore in un territorio rigoglioso e pieno di colori, con opere che sono il risultato di una sua nuova ricerca sul tema della natura antropomorfa. È un mondo incantato e spiazzante, carico di particolari che però non vengono immediatamente percepiti, sopraffatti come si è dalla sua grande abilità nel disegnare un universo, in cui l’artista travestito da mago compie i suoi incantesimi, trasformando il pennello in bacchetta magica. Catalogo edito da Publi Paolini con testi di Andrea Bruciati e Maurizio Sciaccaluga. .  
   
   
ARTEZOOM GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA REPUBBLICA DI S. MARINO 16 DICEMBRE 2006/14 GENNAIO 2007  
 
Repubblica Di S. Marino, 28 novembre 2006 - Nella prestigiosa sede della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di S. Marino, si inaugura la mostra di Artezoom, tale gruppo di artisti, che già opera da qualche tempo si propone di essere aperto ad ogni intervento, ad ogni proposta artistica. Pur riferendosi a situazioni e realtà artistiche individuabili diacronicamente nelle esperienze sviluppatesi negli anni 60/70, sincronicamente assume il presente attraverso la trasversalità e la contiguità dei linguaggi artistici contemporanei. Difatti pur rimanendo personalità specificamente caratterizzate, si coagula attorno all’idea di gruppo che fluidifica le esperienze trascorse in una trasversalità operativa del fare artistico attuale. L’utilizzo di diverse tipologie espressive quali il video, l’installazione, l’oggetto, la fotografia, caratterizza in senso ampio la attualità operativa di Artezoom. Gli stessi componenti provengono da diverse esperienze che nascono già dagli anni ’60, come Antonio D’agostino che si muove in ambito performativo precisa una indagine sull’arte attraverso il video, il film, l’oggetto ed il comportamento; Michela Pozzi utilizza il video e la fotografia per esperire sensazioni e memorie attraverso il corpo ed il dato sensoriale; Nico Macina con l’oggetto,il video e la fotografia destruttura il dato analitico-concettuale, individuandone l’aspetto comunicativo ed estetico; Lionice Cola assume il quotidiano ed il marginale attraverso la memoria esplicitando in video, oggetti, installazioni il rapporto con sé ed il proprio passato; Maurizio Cesarini dichiara attraverso un uso basso e quasi aleatorio dell’oggetto e della tecnologia dell’immagine video e fotografica, una precisa analisi del concetto e della idea di arte; Emiliano Zucchini rilegge e trasmuta esperienze artistiche ed estetiche, sia in senso visivo, che temporale, con il video e l’opera oggettuale. La mostra quindi si delinea come evento espositivo di grande interesse, sia per le singole ricerche degli artisti presenti, sia per l’assetto teorico del gruppo di artezoom che si pone in precisa controtendenza rispetto alle attuali esperienze contemporanee, nell’adozione di una idea unitaria, ed al tempo una operatività aperta a più possibilità operative. La presenza del gruppo nella sede della galleria d’arte contemporanea, conferma le precise intenzione della Repubblica di S. Marino di porsi come luogo privilegiato e propositivo dell’Arte Contemporanea. .  
   
   
FAUSTO GILBERTI MATERIA GRIGIA GALLERIA 1000 EVENTI MILANO DAL 28 NOVEMBRE 2006 AL 31 GENNAIO 2007  
 
Milano, 28 novembre 2006 – Oggi inaugura a Milano presso la galleria 1000 eventi la mostra personale di Fausto Gilberti, Materia Grigia. Sono circa trenta le opere esposte, per lo più disegni, a matita e a china: protagonista è la figura umana, sulla quale Gilberti ha incentrato la propria ricerca artistica. I personaggi disegnati nelle sue tele e sulla carta non sono mai definiti, non sono caratterizzati, se non minimamente: in realtà si tratta sempre dello stesso omino che ogni tanto si veste da donna, ogni tanto si rimpicciolisce fino a diventare bambino. Per la prima volta, viene presentato un così ampio numero di lavori di Fausto Gilberti appartenenti agli ultimi sviluppi del suo percorso creativo, che si è decisamente allontanato dalla pulita freddezza minimale delle opere precedenti. Nei nuovi lavori l’inserimento del paesaggio ha richiesto il recupero di un medium grafico sensibile come la matita, che permette di creare sfumature, aloni, segni morbidi o duri, variazioni infinite dal grigio al quasi nero. Tutta la composizione è più complessa, anche per la presenza, nelle opere, di un nuovo gusto per il particolare che riempie il foglio di situazioni, personaggi, animali, scenari, titoli di canzoni - un flusso di “materia grigia” - che convivono in un caos apparente, dove ogni cosa poi prende il suo posto e si integra compenetrandosi con le altre, senza gerarchia. La mostra sarà accompagnata da un catalogo. Fausto Gilberti nasce a Brescia nel 1970, dove vive e lavora. Ha partecipato a diverse esposizioni collettive e personali, sia presso spazi privati che in spazi pubblici. Tra le ultime mostre: Today even the drawers are winners, alla Klara Wallner Galerie di Berlino e Bizarre show alla Perugi artecontemporanea di Padova. Partecipa da anni alle più importanti fiere internazionali d’arte contemporanea. Ha ricevuto il Premio Acacia durante Miart 2004. Una sua opera è stata finalista per la Ii edizione del Premio Seat Pagine bianche d’autore 2005. Nel 2006 sue opere sono state acquisite dalle collezioni dell´Ivam, Valencia e da Proje4l Elgiz contemporary art museum, Instanbul. Materia Grigia è la seconda esposizione di Fausto Gilberti in galleria; la prima, intitolata Oddio!, aveva inaugurato il nuovo spazio nel 2003. Il prossimo appuntamento espositivo sarà con Massimo Kaufmann (febbraio 2007). .  
   
   
"CROSSROADS: VIA EMILIA - PASSAGGI & TOPOGRAFIE"- OTTANTASEI FOTOGRAFIE DI NINO MIGLIORI IN MOSTRA A BOLOGNA DAL 30 NOVEMBRE 2006 AL 7 GENNAIO 2007  
 
 bologna, 28 novembre 2006 - Ottantasei scatti di un luogo che in realtà è un non luogo, una strada che per sua natura è aperta, un territorio importante. Parliamo della via Emilia, strada antica e monumentale tra Rimini e Piacenza (lunga 252 km risalente al 187 A. C), tuttora corpo vivo e pulsante sul quale corre la vita economica e sociale di un´intera regione. I molteplici aspetti di questa storica strada vengono sviluppati e interpretati da Nino Migliori nella mostra fotografica dal titolo "Crossroads -via Emilia, Passaggi & Topografie", che la Regione Emilia - Romagna, in collaborazione con la Galleria d´Arte Moderna di Bologna, organizza a Villa delle Rose a Bologna a partire dal prossimo 30 novembre. Per celebrare questa strada ma soprattutto per rivederla nella sua essenzialità, la Regione Emilia-romagna ha incaricato Nino Migliori fotografo internazionale di svolgere una sua indagine interpretativa. Il risultato sono 86 doppi scatti ottenuti ( in tempi diversi) risalendo da Rimini a Piacenza e scegliendo come soggetto e punto di osservazione 43 incroci, per l´importanza delle strade intersecanti o per il rilievo del traffico locale. Fotografie che Migliori ha realizzato riflettendo "su una strada che è un luogo in continua trasformazione e come tale - dice l´artista bolognese- imprevedibile, cioè irrazionale, che sfugge per sua natura a qualsiasi capacità meramente interpretativa". Ma anche "un luogo di relazioni, cioè di incroci, di contaminazioni e attraversamenti, un luogo vivo che, per sua natura, porta a far incontrare le persone". Ecco, dunque, il significato di 86 scatti ottenuti con due macchine fotografiche contrapposte: una orientata in avanti, sede della ragione e dell´interpretazione, attraverso la quale il fotografo esercita il suo ruolo di selezionatore dell´immagine ritratta. E una orientata di spalle, quindi irrazionale, non governata dall´autore, dove il fotografo non può fare altro che subire gli effetti di questo autonomo pulsare di vita propria di una strada come la via Emilia. Il catalogo, edito da Damiani, ospita interventi di Beatrice Buscaroli (Direttore Artistico Collezioni d´Arte e di Storia della Carisbo, Gianfranco Maraniello (Direttore Galleria d´Arte Moderna di Bologna), Lucia Miodini (curatrice della mostra e docente dell´Università di Parma), Stefano Pezzoli (Istituto dei Beni Culturali dell´Emilia-romagna), Michele Smargiassi (giornalista de La Repubblica). Nino Migliori - "Crossroads" Via Emilia - Passaggi & Topografie Villa delle Rose Via Saragozza n. 228-230 - Tel 051436818.  
   
   
UN MOLARO PER MADONNA LE OPERE DELL’ARTISTA DEDICATE ALLA POPSTAR IN MOSTRA ALLA GALLERIA ZEROKARATI DI PADOVA  
 
Padova, 28 novembre 2006 - 11 opere dedicate a Madonna: sono il tributo di Gianni Molaro alla popstar americana, icona intramontabile del panorama musicale internazionale, versatile, imprevedibile e sorprendente artista del palcoscenico. L’artista napoletano ne ha voluto immolare l’immagine dedicandogli un ciclo di opere che sono esposte alla mostra “Un Molaro Per Madonna”, organizzata dalla Galleria Zerokarati di Padova, in collaborazione con Vecchiato New Art Galleries. All’inaugurazione interverrà il giornalista Alessandro Cecchi Paone, uno dei volti più noti della televisione italiana. - L’obiettivo di Zerokarati è quello di promuovere il nuovo nel campo dell’arte” – spiega Maurizio Pentimalli, titolare della galleria – e dare quindi spazio ai giovani del gruppo “Vecchiato New Art Galleries”-. Si parte quindi con le opere di Molaro dedicate a Madonna in esposizione fino al 7 febbraio; il 2007 prevede successivamente le mostre di Corrado Zani, Cinzia Pellin, Marco Tiani e Silvio Fiorenzo. Inaugurazione: 7 dicembre ore 18. 30 Zerokarati Gestita da Maurizio Pentimalli la galleria d’arte Zerokarati fa parte del gruppo “Vecchiato New Art Galleries”. Proprio lì era nata la prima galleria d’arte di Dante Vecchiato, dove negli anni, il gallerista padovano ha allestito numerose mostre importanti. Dal 2006 la galleria ha assunto una nuova veste; il progetto è ora infatti di dare visibilità ai giovani artisti e far conoscere le forme nuove e innovative dell’arte contemporanea, attraverso una serie di mostre personali e collettive. Il ciclo si è aperto con la pittrice vicentina Annamaria Trevisan che ha esposto venti tele di grandi dimensioni del suo ultimo periodo. Ora è la volta di Gianni Molaro innovativo stilistartista napoletano che, grazie anche alla sua amicizia con Dante Vecchiato e Rabarama, ha scelto Padova per esporre il suo ciclo di opere dedicate a Madonna. Gianni Molaro Stilistartista napoletano, Gianni Molaro espone per la prima volta a Padova, anche se con la nostra città ha un legame forte. Nella sua attività di stilista si è infatti ispirato ad un ciclo di sculture di Rabarama - artista romana che vive e lavora a Padova -, e la stessa Rabarama ha fatto da madrina ad una sua sfilata a Trinità dei Monti e a Milano. Lo Stilista Molaro stilista viene inizialmente alla ribalta delle cronache come stilista di un record, realizzando un velo da sposa di oltre trecento metri, notizia che fa in breve tempo il giro del mondo. Realizza successivamente l’abito di nozze più largo del mondo (una struttura metallica di tredici metri di diametro ricoperta in tulle) ed un abito nuziale tempestato da settemila diamanti. Entra nel regno dell’alta moda e lo percorre a colpi di scena e testimonial famosi come Claudia Gerini, Amanda Lear, Ilona Staller, Vittoria Silvested, Loredana Lecciso, Lori Del Santo e Asia Argento. Nelle sue sfilate, le modelle hanno spesso indossato abitiscultura che interpretano le emozioni e i lutti del mondo. L’artista Molaro esordisce nel mondo dell’arte con una performance che coinvolge l’intera città di Napoli, dal balcone del suo atelier di Napoli, Marina Ripa di Meana, vestita con abiti cardinalizi con microfono ed altoparlanti sulla piazza grida per mezz’ora alla folla: “Popolo di Napoli, accorrete Abemus Artistam Gianni Molaro”. Scende dal palazzo, e quaranta paggi vestiti di bianco le reggono la lunga coda di 50 metri di pizzo rosso cardinalizio con sopra cinque bambini dipinti, aprendo così il corteo della Processione D’arte. Dal Palazzo Degli Industriali nella stessa piazza escono una lunga serie di portantini i quali portano in processione come stendardi le tele del Molaro. Anche le sculture in bronzo sono portate a spalla come madonne, infine su un carro lungo dieci metri completamente rivestito d’oro e fiori è poggiato un trono dove siede Amanda Lear nelle vesti della grande madre, su di essa è posto un grande occhio, alle sue spalle un mascherone di colore nero ride beffardo. Il carro pesantissimo è portato a spalla da cento uomini il tutto accompagnato da una banda musicale. Tra lo stupore di migliaia di persone la processione sfilò da Piazza Dei Martiri ,in Via Dei Mille, Via Filangieri, sciogliendosi al Museo D’arte Moderna (P. A. N di Napoli) dove all’interno viene presentato alla stampa il volume Molaro edito da Electa. Molaro stupisce ancora una volta alla Fiera D’arte Contemporanea A. R. C. O. Di Madrid, dove sfila egli stesso con dodici modelle che indossano i suoi abiti scultura. Egli in testa porta in mano una testa mozzata con una tiara sulla quale è dipinta l’immagine di Papa Wojtyla, al suo fianco il suo compagno Andrea nudo vestito solo di gioielli, in testa una grande corona recante l’ immagine della Gioconda tra Bush e Saddam. In occasione Del Maggio dei Monumenti di Napoli 2006, Molaro dalla finestra del suo atelier in Piazza Dei Martiri, fa uscire con forza un enorme pesce in vetroresina di colore giallo lungo sei metri con la bocca spalancata di rosso fuoco ingoia una pianta di magnolia posta sul marciapiede del palazzo. All’interno del fogliame spuntano due gambe di donna con calze a rete e tacchi a spillo di colore rosso. Sulla facciata una grande scritta al neon di colore fuxia dà il titolo all’opera: “ L’insaziabile Fame Dell’ Inconscio”. Tre bambini in vetroresina di colore rosso incatenati da una catena gialla su una pensilina del palazzo, osservano la scena. Molaro unico stilista artista al mondo ad aver realizzato una performance nella Casa di Pablo Picasso a Parigi. La nostra amata Sophia Loren ha nella sua collezione una tela scultura di Gianni Molaro. Le tele di Molaro non sono semplici tele dipinte con vari stili di pittura, che acquistano piacere visivo o concettuale, non sono tele avvolte, tagliate, serigrafate, incollate, tirate, spinte dall’esterno, sovrapposte da carte, oppure da oggetti, cose pensate dai grandi maestri di ogni tempo per rivoluzionare, creare nuovi percorsi visivi, inconsci, intellettuali, concettuali. Molaro può essere tutto ciò, ma va oltre, porta nel mondo dell’arte una tecnica nuova che solo chi viene dal suo mondo, ovvero quello della moda sa fare. La tela viene prima disegnata, poi passata ad un tecnico modellista per abbigliamento con metodo industriale, che ne sviluppa il cartamodello, tagliato su una tela. Passa successivamente nelle sapienti mani di una sarta che con pazienza ed esperienza di lunghi anni, ne assembla i pezzi, la imbastisce e la cuce, viene ricontrollata e corretta da Molaro, per poi essere ritagliata su di una nuova tela e ricucita in modo perfetto. A questo punto la tela scultura ha già un’ anima e respira. Molaro artista napoletano, cresciuto in una terra ricca di tradizioni, impregnato di quella cultura popolare-barocca, dipinge le sue tele scultura, le fa ricamare da esperte mani, con minuzia e pazienza, come fossero abiti dell’ Haute Couture parigina; come un miracolo le sue tele diventano per lo spettatore fonte di emozione, piacere, desiderio quasi come un irraggiungibile sogno. Non è semplicemente una tela facile da realizzare e fedele come nessun’altra. Sono tele scultura che sanciscono il passaggio dal regno dell’ Haute Couture, che produce beni di consumo, a quello delle immagini, godendo una nuova ed impercettibile vita. Le Opere In Esposizione 1. Un Molaro Per Madonna è il titolo di questa collezione tutta ispirata a Madonna rock star americana di origini italiane, e Molaro lo sottolinea proprio in una tela rappresentante il nostro tricolore sul quale, intagliato, cucito e dipinto, viene inserito il profilo della star con sotto scritto con ricami “ She Is Made in Italy”. 2. Molaro testimone attento del proprio tempo realizza un’altra opera dal titolo “Universal Mother”, dove inserisce il profilo di Madonna che dolcemente guarda il profilo di un bambino di colore, posti sul telaio (perché in questo caso l’artista ha completamente eliminato la tela di fondo dipingendo direttamente di colore nero il telaio). Il quadro è un chiaro riferimento alla tanta discussa adozione da parte della rock star di un bambino africano. 3. Su di un’altra tela scultura di colore giallo dal titolo “Madonna’s Flower” Molaro fa ricamare tralci di fiori a rilievo con cristalli di diverso colore. 4. “Assuntion” è il titolo provocatorio di una tela scultura che raffigura il profilo di Madonna su di un fondo azzurro, poggiato su celestiali nuvole. Candidi gigli ricamati a rilievo con perle e cristalli, con tanto di stellario in metallo dorato con swarovski come nella più pura tradizione religiosa. 5. “Madonna Barocca” è il quadro con sfondo rosa con raffinati ricami in oro in stile barocco, esso dona il puro senso del lusso, potenza e religiosa forza. 6. “ Red Splash ” è il titolo di una bianca tela con una macchia di colore rosso caduta dall’alto sul volto di Madonna, sporcando la tela ma non il suo volto. Anche in questo caso la macchia di colore rosso è luminosissima, brillante, preziosa, infatti è realizzata con cannottiglie, cristalli e paillettes ricamati. Questa volta però c’è sofferenza sulla parte scultorea della tela e non nell’espressione dipinta di Madonna, nella forma poggiata sulla tela, il volto appare da un lato curvo e dall’altro piegato chiuso, come di una sofferenza che cambia la forma ma non muta l’immagine. 7. -8. -9. “Madonna With Little Red Line” – “Madonna With Medium Red Line” – “Madonna With Long Red Line”, sono un trittico di tele di colore bianco, grigio e nero con il volto scultura di Madonna posizionato in tre diverse altezze e profilato con ricamo. Il desiderio di Molaro è che queste tre tele non vengano mai vendute divise. Il bianco potrebbe rappresentare l’inizio, il grigio l’intermedio e il nero la fine, potrebbero insieme essere chiamate anche le tre età. 10. ”Gold Vergin” una tela a forma di croce rivestita con foglia d’oro con uno squarcio al centro che raffigura una vagina con grandi labbra a rilievo anch’essa d’oro. Dall’interno bella e sofisticata sempre intagliata e dipinta esce lei : Madonna. La croce, è simbolo della morte del corpo e la stessa poi genera una nuova vita. Tutto è cosi strano e complesso, la croce segno di sofferenza è invece tutta d’oro, essa partorisce una vita non nel dolore ma nell’estasi, su di essa non è posta la targa con su scritto “I. N. R. I”- “Questi E’ il Re dei Giudei”, ma un dollaro dipinto su tela scultura con tanto di effige di George Washington. Il potere materiale su quello spirituale? Tema già sviluppato in alcuni lavori di Molaro. No, qui lo spirito e la materia si fondono in un unico corpo ed anima sprigionando un potente piacere che credetemi non è peccato!!!! 11. “Welcome Inside Me”è il titolo della scultura in tela che meglio testimonia lo sviluppo tecnico lavorativo delle opere di Molaro. Oltre a meravigliarci della complessità del lavoro, c’è qualcosa che ci immerge in un labirinto di pensieri, emozioni, domande e risposte . All’altezza del pube sulla gonna c’è un vuoto che ricorda sempre l’organo genitale femminile e dentro posizionato uno specchio. Specchiandosi appare nella scultura il volto del visitatore. Può sembrare un discorso già affrontato da Boetti ma non è cosi!!! Perché mentre con Boetti lo spettatore entra nella scena , con Molaro invece si entra direttamente nel soggetto e addirittura con l’immagine fotografica si può avere la sensazione di uscire dall’abito. Quindi nessun titolo poteva essere più adatto di quello che ha dato l’artista: Welcome Inside Me. Esiste un’altra opera dedicata a Madonna,“annunciation” tela dallo sfondo azzurro con stellario in metallo dorato, che prende questo nome dall’angelo in terracotta dipinto con occhi di cristallo e capelli dal taglio a schiaffo, posto sul bordo alto della tela. Quest’ultima non sarà presente all’esposizione perché è nella collezione del critico d’arte Alessandro Riva. .  
   
   
CON 800 OPERE RICEVUTE ANCHE L’OTTAVA EDIZIONE DEL PREMIO ACQUI SI CONFERMA UNO DEI PRINCIPALI APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI DEDICATI ALL’INCISIONE  
 
Acqui Terme (Al), 28 novembre 2006 - Ottocento opere realizzate da artisti di tutti i continenti, questo il dato del successo che sta caratterizzando i momenti preparatori dell’ottava edizione del Premio Acqui – Biennale Internazionale per l’Incisione, in programma nell’estate 2007 ad Acqui Terme (Al). Alla segreteria organizzativa del Premio, infatti, alla scadenza dei termini di presentazione, sono arrivate 650 incisioni e 150 ex-libris – con adesioni provenienti da 50 paesi di tutti i continenti e, fatto eccezionale, perfino dall’Iran. Le fasi di avvicinamento al grande momento espositivo di giugno prevedono, sabato 25 novembre a Palazzo Robellini – Assessorato alla Cultura del Comune di Acqui Terme, la riunione della Giuria del Premio Iv Mostra Concorso “Ex libris” “Acque termali”, che valuterà le opere pervenute e ne indicherà i vincitori. La giuria è composta da Adriano Benzi, presidente Rotary Club Acqui Terme, Giuseppe Avignolo, presidente Biennale Premio Acqui, Benoit Junod, Vice-presidente Soc. Fisae (Ginevra), Nicola Ottria, docente tecniche incisione all’Accademia Linguistica Belle Arti di Genova, Enzo Pellari, responsabile rivista “L’ex libris italiano”, Stefano Ricagno, presidente Rotaract Monferrato, Giorgio Frigo, segretario della Giuria Successivamente, sabato 2 dicembre, nella Sala Giunta Comunale di Palazzo Levi, si riunirà la Giuria di Accettazione del Premio Acqui, Viii Biennale Internazionale per l’Incisione, che procederà a una selezione tra le 650 opere pervenute per indicare alla Giuria Popolare quelle meritevoli di concorrere alle premiazioni finali. La Giuria è composta da Giuseppe Avignolo, presidente de Premio, Enrico Della Torre, incisore e pittore, Elena Pontiggia, storica dell’arte e docente all’Accademia di Brera, Maria Will, Svizzera, giornalista d’arte, Gabriella Aberastury, Argentina, docente di tecnica incisoria e storica dell’arte. Giunta alla sua ottava edizione, la Biennale Internazionale per l’Incisione, organizzata dall’Associazione Biennale Internazionale per l’incisione e patrocinata dal Rotary Club Acqui Terme, dalla Regione Piemonte, dal Comune di Acqui Terme, dalla Fondazione C. R. T. , ha saputo ritagliarsi, in questi anni, grazie alla qualità dei lavori presentati, una credibilità sempre maggiore, che l’ha portata a essere inscritta nell´elenco delle 37 migliori manifestazioni del settore attualmente celebrate nel mondo. Nei suoi intenti fondativi, la Biennale Internazionale per l’Incisione di Acqui Terme vuole contribuire alla valorizzazione dell´incisione contemporanea, nelle sue tecniche tradizionali: bulino, puntasecca, acquaforte, acquatinta, silografia, vernice molle, maniera nera ed altri procedimenti tradizionali impiegati isolatamente o tra loro associati, purché nel rispetto delle regole dell´originalità. Numerosi sono i premi e i riconoscimenti attribuiti: il Premio Acqui - di 5000 Euro - decretato dalla Giuria Popolare, il Premio Speciale della Giuria, il Premio Acquisto ed il Premio Consorzio Bracchetto d´Acqui. Tutte le opere pervenute saranno inserite nella Collezione del Museo dell´Incisione, che ha sede nel Castello dei Paleologi di Acqui Terme. .  
   
   
ARTE REALE, UN PROGETTO INNOVATIVO PER LA RICERCA DELL’ECCELLENZA  
 
Milano, 28 novembre 2006 - Arte Reale nasce con l’intento di costituire il primo reale punto d’incontro tra il mondo degli artisti creatori ed il pubblico di amanti dell’Arte, fondato su principi di comunicazione diretta tra i due mondi, di selezione di valori, di ricerca di un modello d’eccellenza nella diffusione di cultura e di quelle opere d’arte spesso inibite al giusto apprezzamento, visibilità e diffusione, per ragioni più di mercato che d’arte. La caratteristica di Arte Reale, associazione senza fini di lucro, allarga le possibilità di partecipazione anche ad artisti non interessati a sostenere costi caratteristici di visibilità di primo livello, pur avendone la valenza e l’ambizione. Gli amministratori di Milano Città d’Arte potranno apprezzare un’iniziativa tesa a valorizzarne l’immagine, proprio nel fulcro di quella visibilità internazionale oggi monopolio del settore della Moda. Molte innovazioni caratterizzano l’attività di Arte Reale, che si propone come punto d’incontro, come centro biunivoco di scambio culturale e partecipativo. Infatti, se acquistare od investire in beni di consumo è un esercizio alla portata di tutti, quando si tratta di beni immateriali, come l’Arte, il principale freno inibitore è la diffidenza e l’incapacità di giudizio individuale che ostacola la giusta vendibilità di quegli artisti – pur validi – che non hanno ancora raggiunto quotazioni di mercato nazionali ed internazionali. Quindi non solo una vetrina d’eccellenza, ma un Salotto d’Arte nel famoso “quadrilatero della Moda”, nel quale gli artisti potranno farsi conoscere ed apprezzare da un pubblico di livello adeguato, al quale – per la prima volta - si richiede di esprimere un’opinione che porterà all’organizzazione di serate dedicate ad incontri tra il pubblico e gli artisti più richiesti. I giudizi e le valutazioni dei critici costituiranno la base per la selezione e la segnalazione artistica dell’artista e delle sue opere. Arte Reale vuole essere non solo il punto di riferimento nel cuore di Milano per il pubblico e per le autorità competenti, a cui offrire il feedback tramite “La Voce della Città d’Arte”, house organ dell’Associazione, ma anche una nuova garanzia per gli appassionati d’Arte e la nuova risorsa per gli artisti affermati e, con la sua attività di selezione dei “Primi della Classe” , un trampolino di lancio per giovani artisti di valore. Sarà Svetlana Nikolic, nota artista e capostipite del Nuovo Umanesimo, ad aprire le porte del nuovo Spazio d’Arte in Milano, con una sua personale dedicata al ciclo “Sognare la Pittura”. Svetlana Nicolic, pittrice e disegnatrice laureata all’Accademia di Belle Arti di Belgrado nel 1987, usa esclusivamente la più nobile delle tecniche, “l’olio”, per proporre sulle tele paesaggi e composizioni fantasiose, in un figurativo tipicamente grottesco. Durante la sua carriera artistica ha allestito numerose mostre in Italia e all’Estero ed è presente in numerosi Annuari d’Arte Moderna e Contemporanea. Sono già in fase di approntamento le attività di selezione degli artisti che parteciperanno all’inaugurazione ufficiale della prima collettiva “Arte Reale”, prevista per il mese di febbraio 2007, con un modello innovativo ed ambizioni importanti. L’inaugurazione avrà luogo mercoledì 29 novembre 2006 dalle ore 18,30 alle 20,30 - Via Sant’andrea 10/A, 20122 Milano. La mostra rimarrà aperta tutto il mese di dicembre dalle 11 alle 19,30. .  
   
   
FAUSTO GILBERTI MATERIA GRIGIA GALLERIA 1000 EVENTI MILANO DAL 28 NOVEMBRE 2006 AL 31 GENNAIO 2007  
 
Milano, 28 novembre 2006 - Martedì 28 novembre inaugura a Milano presso la galleria 1000 eventi la mostra personale di Fausto Gilberti, Materia Grigia. Sono circa trenta le opere esposte, per lo più disegni, a matita e a china: protagonista è la figura umana, sulla quale Gilberti ha incentrato la propria ricerca artistica. I personaggi disegnati nelle sue tele e sulla carta non sono mai definiti, non sono caratterizzati, se non minimamente: in realtà si tratta sempre dello stesso omino che ogni tanto si veste da donna, ogni tanto si rimpicciolisce fino a diventare bambino. Per la prima volta, viene presentato un così ampio numero di lavori di Fausto Gilberti appartenenti agli ultimi sviluppi del suo percorso creativo, che si è decisamente allontanato dalla pulita freddezza minimale delle opere precedenti. Nei nuovi lavori l´inserimento del paesaggio ha richiesto il recupero di un medium grafico sensibile come la matita, che permette di creare sfumature, aloni, segni morbidi o duri, variazioni infinite dal grigio al quasi nero. Tutta la composizione è più complessa, anche per la presenza, nelle opere, di un nuovo gusto per il particolare che riempie il foglio di situazioni, personaggi, animali, scenari, titoli di canzoni - un flusso di "materia grigia" - che convivono in un caos apparente, dove ogni cosa poi prende il suo posto e si integra compenetrandosi con le altre, senza gerarchia. La mostra sarà accompagnata da un catalogo. Fausto Gilberti nasce a Brescia nel 1970, dove vive e lavora. Ha partecipato a diverse esposizioni collettive e personali, sia presso spazi privati che in spazi pubblici. Tra le ultime mostre: Today even the drawers are winners, alla Klara Wallner Galerie di Berlino e Bizarre show alla Perugi artecontemporanea di Padova. Partecipa da anni alle più importanti fiere internazionali d´arte contemporanea. Ha ricevuto il Premio Acacia durante Miart 2004. Una sua opera è stata finalista per la Ii edizione del Premio Seat Pagine bianche d´autore 2005. Nel 2006 sue opere sono state acquisite dalle collezioni dell´Ivam, Valencia e da Proje4l Elgiz contemporary art museum, Instanbul. Nel 1995, una partnership tra Giuseppe Pero e Gian Enzo Sperone apre la Galleria 1000 eventi a Torino, che si sposterà a Milano l´anno seguente. Dal 2002 Pero continua l´attività da solo, spostandosi nella sede attuale, ricavata dalla ristrutturazione di una officina meccanica. Materia Grigia è la seconda esposizione di Fausto Gilberti in galleria; la prima, intitolata Oddio!, aveva inaugurato il nuovo spazio nel 2003. Il prossimo appuntamento espositivo sarà con Massimo Kaufmann (febbraio 2007). .  
   
   
PIRANDELLO TRA FOLLIA E MITO. SONDAGGI AL CONFINE DEI SAPERI CONVEGNI, MOSTRE E SPETTACOLI TEATRALI PER CELEBRARE A FINE NOVEMBRE IN SICILIA I SETTANT’ANNI DELLA MORTE DI PIRANDELLO  
 
Milano, 28 novembre 2006 - Dal 24 novembre all’1 dicembre 2006 nelle città di Catania, Modica e Ragusa Ibla, si svolge un articolato programma di eventi celebrativi dei sette decenni trascorsi dalla morte di Luigi Pirandello, avvenuta a Roma il 10 dicembre 1936. L’immutato interesse di lettori e scuole critiche di tutto il mondo, nei confronti del Nobel siciliano, sollecita a guardare ancora l’universo pirandelliano, per indagare la feconda opera letteraria dello scrittore agrigentino secondo chiavi di lettura innovative, liberando il terreno dalla moltitudine di studi e contributi interpretativi rigidi e discutibilmente riduttivi. Lungo cinque giornate, dislocate nello spazio e nel tempo, critici letterari, poeti, scrittori, filosofi, psicoterapeuti e teologi, celebreranno il “ritorno ai testi” per riconoscerne l´enorme valore letterario aprendo nuove vie di comprensione e di approfondimento critico, attraverso la contaminazione di saperi trasversali capaci di scrutare, da prospettive inusuali, i campi della multiforme produzione pirandelliana. “Pirandello, tra follia e mito” è un progetto dialogico ed esistenziale, che consente la partecipazione di target differenti di pubblico, attraverso l’allestimento di spettacoli, lectures e sessioni di studio. Lo spettacolo teatrale “I giganti della montagna”, per la regia di Giovanni Spadola, andato in scena il 26 novembre, a Modica, alla Domus S. Petri e il 30 novembre, a Catania, presso la Sala Teatrale “Scenario Pub. Bli. Co”. “La favola del figlio cambiato” di L. Pirandello con musiche di Malipiero, è stata rappresentata il 24 novembre, a Modica, presso il Salone della Fondazione Grimaldi dall’Ars Musica Ensemble, che ha dato in scena anche il recital “Pirandello in Musica”, domenica 26 novembre alla Domus S. Petri. Una mostra di dipinti di Franco Fratantonio, dedicati a Pirandello e alla sua opera letteraria e una mostra-documentazione del laboratorio teatrale, coordinato da Giovanni Spadola per la messa in scena dei Giganti della montagna, saranno aperte al pubblico a Modica per due settimane. Sabato 25 novembre è stato presentato a Modica il libro di Antonio Sichera “Dialogo su Ecce Homo”. Le tre sessioni del convegno si sono svolte in sequenza domenica 26 novembre, a Modica, alla Domus S. Petri; giovedì 30 novembre si svolgeranno a Catania, presso l’Aula Magna del Rettorato e venerdì 1 dicembre, a Ragusa Ibla, presso l’ex convento di Santa Teresa. L’inaugurazione della manifestazione è fissata per Venerdì 24 novembre, alle ore 19,00 nel salone della Fondazione Grimaldi. L’evento è organizzato dal Dipartimento Interdisciplinare di Studi Europei (Diseur) e dalla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Catania, dall’Istituto di Gestalt H. C. C. Di Ragusa/siracusa e dal Cenacolo di studi Dietrich Bonhoeffer di Modica, in collaborazione con la Società Dante Alighieri di Catania, la Provincia Regionale di Ragusa, la Fondazione Grimaldi e con la gentile partecipazione dello sponsor Blanco Petroli. .  
   
   
ATELIER GIUSEPPE RIVADOSSI L’IMMAGINE PRIMARIA SCULTURE E STRUTTURE QUOTIDIANE DELL’ABITARE 17 DICEMBRE 2006 – 31 GENNAIO 2007  
 
 Nave (Bs), 28 novembre 2006 - Strutture dell’abitare quotidiano, contenitori e custodie per gli oggetti di tutti i giorni, inedite prove di perizia artigiana e tecnologica ideati e realizzati rigorosamente in legno per un concetto di casa come spazio della memoria e insieme luogo dell’anima. Ma soprattutto immagini archetipe che richiamano la vita di ogni uomo: l’arco del cielo, la linea dell’orizzonte, la verticalità della persona, la maternità. Giuseppe Rivadossi, recentemente definito da Enzo Biffi Gentili, direttore del Museo Internazionale delle Arti Applicate di Torino, come “il più grande artista-ebanista italiano vivente”, a un anno di distanza dalla sua ultima antologica a Palazzo Forti di Verona, con la personale L’immagine primaria” presenta, all’interno del suo atelier a Nave (Brescia), le nuove “strutture praticabili” accanto a venti scultore inedite. Nelle immagini primarie che proponiamo c’è l’antico concetto dell’unità dell’esistente che dobbiamo ritrovare come senso dell’appartenenza, fondamento di un nostro atteggiamento di riconoscenza e di amore con il mistero della vita (Giuseppe Rivadossi). In questa recente evoluzione poetica del lavoro dell’artista di Brescia non vi sono formalismi ma la semplice intenzione di aderire alla vita: la ricerca della perfezione nella realizzazione è basata sulla profonda convinzione che il costruire è servizio alto all’uomo e che la casa è il primo spazio per la vita, nella sua dimensione sociale e interiore. Dietro la creazione di ogni struttura c’è il controllo completo di ogni dettaglio e un accurato studio del disegno, delle dimensioni e dello spazio, perché ogni struttura andrà ad occupare uno spazio abitativo domestico. Una mostra, dunque, che vuole celebrare il legame imprescindibile dell’artista con una materia viva come il legno e la natura, proiettando il visitatore nelle sue opere e nella sua cultura più ancestrale. Mostrare il sacro del lavoro, la pulizia di ogni aspetto, la linearità di opere che seguono un pensiero ben preciso, la continua ricerca dell’immagine primaria dello spazio interno e dell’essenzialità di ogni struttura abitativa. Custodie e credenze che nascono dai ripetitivi semplici gesti del porre e riporre, sedie che seguono le esigenze e le curvature del corpo umano, biblioteche pronte ad accogliere storie pubbliche e private, linee dell’ orizzonte che si intrecciano con verticalità rigorose, per meglio comprendere lo spirito che accompagna il lavoro di Giuseppe Rivadossi, il suo ri-pensare la casa come luogo del senso di appartenenza, dove ogni cosa accolga l’umanità delle persone che la abitano. Tutte opere che si presentano come vere e proprie sculture, ideate e costruite grazie al genio e alla maestria dell’ebanista che plasma le più nobili essenze del legno anche grazie a tecnologie di avanguardia. Accanto alle nuove strutture e ad alcuni masterpieces della storia dell’atelier di Giuseppe Rivadossi, la mostra presenta un importante nucleo di venti sculture, ultima tappa di un percorso poetico cominciato nel 1948 cui Rivadossi si dedicò ancor prima di creare architetture per l’abitare. Venti sculture dedicate alla figura della donna-madre, custode principe della vita di ognuno di noi. Forme femminili prive di movimento, di gestualità alcuna, sedute o in piedi, comunque sempre frontali nell’accogliere la vita che si schiude. Saranno presenti all’inaugurazione, il 16 novembre, Vittorio Sgarbi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Giovanni Gazzaneo, coordinatore “Luoghi dell’Infinito”, e l’architetto Carlo Bassi. Il catalogo della mostra è edito dall’atelier Rivadossi con testo di presentazione di Vittorio Sgarbi. .  
   
   
PRESENTAZIONE DELLA STAGIONE ´´07 CHAMBER MUSIC  
 
Trieste, 28 novembre 2006 - Il Concorso internazionale Premio Trio di Trieste e le ulteriori attività culturali per il 2007 proposte dalla Chamber Music di Trieste presentate il 23 novembre si confermano "iniziative di eccellenza per il capoluogo regionale e per tutto il Friuli Venezia Giulia" ha osservato l´assessore regionale alla Cultura Roberto Antonaz. La stagione concertistica per il prossimo anno, infatti, "di altissimo profilo" hanno sottolineato il vicepresidente dell´associazione Ettore Campailla ed il suo direttore artistico, Fedra Florit, si svilupperà con il ciclo "le Musiche dell´Imperatore" (con due concerti ospitati nel Palazzo del Governo di piazza Unità il 12 febbraio ed il 28 maggio), la rassegna "Il Salotto cameristico" (17 aprile-11 maggio), il festival pianistico "Giovani interpreti e grandi Maestri" (1-11 ottobre) e soprattutto con la decima edizione del "Premio Trio di Trieste" (dal 20 al 26 maggio 2007), che viene ritenuto oggi il concorso più importante a livello nazionale per la musica da camera, hanno sottolineato i promotori. Una "risorsa", dunque, le manifestazioni musicali promosse dalla Chamber Music, ha indicato l´assessore, secondo il quale per l´arte e la cultura si investe ancora troppo poco in Italia (per questo settore "speravamo in più coraggio da parte della Finanziaria dello Stato 2007"), mentre invece rappresentano una grande occasione di crescita e di sviluppo economico. "Bisogna stanare chi ancora oggi nel nostro Paese ritiene la cultura come qualcosa di ´accessorio´", ha affermato Antonaz, ricordando anche che con la legge di bilancio regionale per il prossimo anno il Governo del Friuli Venezia Giulia "vuole fare la sua parte, confermando le risorse degli anni precedenti e valutando nei prossimi mesi la possibilità di incrementare queste poste". Occorre però, ha aggiunto, che allo sforzo della Regione si aggiunga quello degli Enti locali (Province e Comuni) ed in questo senso si sta avviando per il settore culturale un lavoro di decentramento proprio verso il sistema delle Autonomie, affinché tutte le istituzioni cooperino nella promozione e nel sostegno finanziario alle iniziative programmate sul territorio. Alla conferenza stampa di presentazione è intervenuto anche, in rappresentanza di Friulcassa, Andrea Kassabian, che ha indicato nell´appoggio agli eventi culturali di Trieste la volontà dell´istituto di "conoscere meglio la città". .  
   
   
GOLF – EUROPEAN TOUR: JUSTIN ROSE VINCE IN AUSTRALIA  
 
 Milano, 27 novembre 2006 - Justin Rose (276 - 69 66 68 73) è tornato al successo nel tour europeo a distanza di quattro anni dalle prime due vittorie ottenute nel 2002 (Dunhill Championship e British Masters). Il ventiseienne inglese si è imposto nel Mastercard Masters, il terzo torneo della stagione 2007, iniziata come di consueto in anticipo sull´anno solare, nato dalla collaborazione tra l’ European Tour e l’Australasia Tour e disputato all’Huntingdale Golf Club di Melbourne, in Australia. Rose ha preceduto cinque australiani. Al secondo posto si sono classificati con 278 Greg Chalmers (70 67 68 73) e Richard Green (70 71 68 69), al quarto con 279 il dilettante Aaron Pike che era stato in vetta nei primi due giri, al quinto con 280 Aaron Baddeley, al sesto con 281 Kurt Burnes. Hanno deluso i favoriti Robert Allenby, 32° con 288, Stuart Appleby, 52° con 292, e Michael Campbell, uscito al taglio. Alla gara non hanno preso parte giocatori italiani. Prossima tappa del circuito al Gulf Harbour Cc in Nuova Zelanda, per il Blue Chip New Zealand Open (30 novembre-3 dicembre). .  
   
   
XXIV TROFEO ACCADEMIA NAVALE E CITTA’ DI LIVORNO VASCHETTA.IT PER IL XXIV TAN  
 
Livorno, 28 novembre 2006 - Il Trofeo Accademia Navale e Città di Livorno, la più grande manifestazione velica del Mediterraneo in occasione della sua Xxiv edizione, diventa ancora più grande, perfino sul web. Oltre all’ampliamento dell’attuale sito internet, con l’apertura della sezione Tantv, dove saranno raccolti mini video con le più belle immagini dal Trofeo, verrà attivato un servizio volto alla formazione di equipaggi online. Il Tan infatti, è la prima manifestazione velica Italiana, ad acquisire una collaborazione con Vaschetta. It, il primo portale della vela, dedicato alla formazione di equipaggi online. Già da oggi su www. Vaschetta. It, regatanti ed armatori potranno inserire annunci di ricerca/offerta componenti, volti alla formazione di equipaggi velici, per tutte le classi di regata. Sarà possibile inoltre cercare personale e membri a completamento di equipaggi già esistenti, il tutto in maniera molto semplice, intuitiva e senza alcun costo. Da Febbraio 2007 inoltre verrà realizzata una “mini vaschetta equipaggi”, accessibile direttamente, sia da www. Trofeoaccademianavale. Com che da www. Vaschetta. It. .