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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Dicembre 2006
BULGARIA E ROMANIA, BENVENUTE NELL’UNIONE EUROPEA!  
 
Bruxelles, 14 Dicembre 2006 - Il Consiglio Europeo del 14 e 15 dicembre accoglierà Bulgaria e Romania quali nuovi Stati Membri dell’Unione Europea. Per celebrare questo importante avvenimento, la Commissione organizza una grande cerimonia aperta a tutti nel centro di Bruxelles alla presenza del Presidente José Manuel Barroso e il Commissario per l’Allargamento Olli Rehn. Saranno presenti i rappresentanti di Bulgaria e Romania, insieme con quelli degli altri Stati membri. Questo evento multicolore è aperto al pubblico. Nel dare il benvenuto a Bulgaria e Romania, il presidente Barroso ha dichiarato: “Il momento tanto atteso è infine arrivato: il 1 gennaio 2007 sarà un giorno importante nella storia europea. Con l’adesione di Bulgaria e Romania si compie la quinta fase di allargamento nella storia dell’Unione Europea, che riunisce pacificamente Europa occidentale e orientale”. Il Commissario per l’allargamento Olli Rehn aggiunge: “Nel dare il benvenuto ai due nuovi Stati membri e a 30 milioni di persone nella nostra famiglia, sappiamo di rendere più ricchi i nostri dibattiti, la nostra cultura e il nostro patrimonio, e di rafforzare i nostri legami reciproci l’economia di ciascun Stato. L’allargamento non è un progetto per un’élite, è una realtà che rende migliore la vita quotidiana di ogni cittadino. Celebriamo dunque questo momento con il maggior numero possibile di persone. ” In occasione dell’evento, sarà presentato al pubblico il più grande pan di spezie del mondo, che riproduce una mappa gigante dell’Unione Europea. La mappa avrà dimensioni record (3x3metri) ed è quindi stata proposta per figurare nel libro del Guinness dei primati. Il Presidente della Romania e il Primo Ministro della Bulgaria completeranno la cartina allargata dell’Ue aggiungendo le due sagome corrispondenti ai loro rispettivi Paesi alla mappa di pan di spezie dell’Ue. Sarà inoltre lanciata l’iniziativa di una “catena umana”, in collaborazione con il canale musicale Mtv. Alcuni giovani si faranno fotografare e le loro foto saranno pubblicate sul sito internet del canale Tv, diventando parte della catena umana. Avranno così la possibilità di stringere la mano ad altre persone di tutta Europa, prima al momento del lancio in diretta e in seguito attraverso il cyber-spazio. Questo progetto continuerà per tutta la prima parte del 2007 e sarà accompagnato da una campagna pubblicitaria, che inviterà i giovani a partecipare caricando le proprie foto sul sito per diventare parte di questa catena umana. L’atmosfera sarà riscaldata anche nel cuore dell’inverno dalla musica del gruppo bulgaro Te e della band rumena Sistem. La Commissione Europea dà il benvenuto a tutti coloro che vorranno partecipare a questa cerimonia. Programma 14 Dicembre 2006, ore 11. 00 - 13. 45 Place de l´Eglise St. Madeleine, nel centro di Bruxelles (accanto al Marché aux Herbes). Ore 11. 30 Messaggio di benvenuto del Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso e del Commissario per l’allargamento Olli Rehn. Ore 11. 40 Breve discorso del Primo Ministro e/o del Presidente della Bulgaria e della Romania. Ore 11. 50 Presentazione e completamento della cartina dell’Europa di pan di spezie. Ore 12. 05 Lancio in diretta della “catena umana” Eu-mtv. Ore 12. 40 Performance della band rumena Sistem. Ore 13. 25 Performance della band bulgara Te. Http://ec. Europa. Eu/enlargement .  
   
   
CONFERMA DEI NUOVI COMMISSARI EUROPEI BULGARO E RUMENO  
 
Bruxelles, 14 dicembre 2006 - L´aula ha approvato a larghissima maggioranza la nomina di Meglena Kuneva e Leonard Orban come membri della Commissione a partire dal 1° gennaio 2007. La prima, di nazionalità bulgara, sarà responsabile della protezione dei consumatori, mentre il nuovo commissario rumeno avrà il portafoglio del multilinguismo. Il Consiglio potrà adesso procedere alla nomina formale dei commissari. La nomina di Meglena Kuneva è stata approvata con 583 voti favorevoli, 21 contrari e 28 astensioni. Quella di Leonard Orban con 595 voti favorevoli, 16 contrari e 29 astensioni. Le audizioni dei commissari designati si sono svolte il 27 novembre scorso. Subito dopo lo scambio di vedute tra i candidati e i deputati, i presidenti delle rispettive commissioni parlamentari hanno indirizzato alla Conferenza dei Presidenti una lettera di valutazione sulle capacità e lo spirito europeo dei commissari designati. Per i deputati della commissione per il mercato interno, Meglena Kuneva rispetta appieno le esigenze in termini di integrità personale, d´indipendenza e di competenza e possiede l´esperienza professionale richiesta. Nel corso dell´audizione, inoltre, ha dato prova di un forte impegno a favore della protezione dei consumatori in nome dei cittadini dell´Ue, di un elevato livello di competenze sulle questioni tecniche nonché della volontà politica di concretizzare e di diffondere i vantaggi che offre una politica comunitaria dei consumatori. I deputati della commissione cultura hanno sostenuto che Leonard Orban ha dato prova di elevate qualifiche politiche e di disporre ampiamente dell´idoneità e delle capacità, nonché di una grande ambizione a imparare e acquisire le conoscenze specialistiche relative al suo mandato. Ritengono, inoltre, che appare particolarmente qualificato per gestire, in modo professionale, un portafoglio difficile. Tuttavia, proprio sul portafoglio, il mandato del commissario resta insufficientemente chiaro. Sono quindi state espresse delle preoccupazioni riguardo alla vaghezza delle sue competenze, mentre le rassicurazioni del Presidente Barroso non sono state ritenute sufficienti a chiarire la ripartizione del lavoro tra il commissario Figel, Orban e il Presidente stesso. Lo scorso 28 novembre, prendendo atto delle valutazioni formulate dalle commissioni parlamentari, la Conferenza dei Presidenti dei gruppi politici aveva tratto un bilancio positivo delle audizioni dei commissari designati e confermato la data del 12 dicembre per la loro conferma da parte dell´Aula. Il 30 novembre, il Parlamento ha adottato due relazioni che, pur sottolineando che vi sono ancora margini per migliorare il rispetto dei criteri di adesione, esprimevano l´auspicio che Bulgaria e Romania aderissero all´Ue il 1° gennaio 2007. .  
   
   
FACILITARE L´ESERCIZIO DEI DIRITTI ELETTORALI NELLO STATO DI RESIDENZA PER CITTADINI DELL´UNIONE NEL CONTESTO DELLE ELEZIONI EUROPEE  
 
Bruxelles, 14 dicembre 2006 - La Commissione ha presentato ieri due iniziative: una relazione sull´applicazione, in occasione delle elezioni del Parlamento europeo nel 2004, della direttiva 93/109, relativa alle modalità di esercizio del diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Pe per i cittadini dell´Unione che risiedono in uno Stato membro di cui non sono cittadini, e proposte per migliorare alcune disposizioni della direttiva. Il vicepresidente Franco Frattini, commissario responsabile del portafoglio "Giustizia, libertà e sicurezza", ha dichiarato: "Il diritto di voto e di eleggibilità nello Stato membro di residenza diverso dallo Stato membro d´origine è un diritto fondamentale di ogni cittadino dell´Unione. Il nostro scopo è agevolare l´esercizio di questo diritto in modo da renderlo effettivo, procurando al tempo stesso le garanzie necessarie contro gli abusi". Margot Wallström, Vice Presidente della Commissione europea, responsabile per le relazioni istituzionali e la comunicazione ha detto: "Il voto alle elezioni europee rappresenta il modo migliore per influenzare direttamente l´agenda dell´Ue e per esprimere un opinione nel processo decisionale europeo. Desideriamo incoraggiare tutti gli europei ad assumere un ruolo attivo e a partecipare a queste elezioni" Il rapporto individua le tendenze generali della partecipazione alle elezioni del Parlamento europeo del 2004, in base alle statistiche fornite dagli Stati membri. Benché globalmente la partecipazione dei cittadini in generale sia in calo, qualunque sia il loro paese di residenza (45,6% nel 2004 in confronto a 49,8% nel 1999 e a 56,8% nel 1994), è possibile constatare un aumento della partecipazione dei cittadini dell´Unione in età di voto residenti in uno Stato membro diverso da quello di origine. Più di un milione di cittadini dell´Unione, ossia 11,94%, si è iscritto nelle liste elettorali dello Stato membro di residenza. Questa percentuale era 5,9% nel 1994 e 9% nel 1999. Questo aumento della partecipazione nel 2004 è dovuto alla maggiore mobilità dei cittadini nell´Unione e all´impegno profuso dagli Stati membri per informare i cittadini sui loro diritti nel loro paese di residenza. La tendenza all´aumento della partecipazione alle elezioni attraverso l´esercizio del diritto di voto non corrisponde a un aumento delle candidature dei cittadini dell´Unione: dai 62 candidati del 1999 si è passati a 57 nel 2004 (di cui 3 sono stati effettivamente eletti). Il rapporto indica i possibili motivi della scarsa partecipazione di candidati, come per esempio la complessa procedura prevista attualmente per la presentazione delle candidature. Per quanto riguarda l´applicazione della direttiva 93/109, la relazione individua due problemi: da una parte, lo scambio d´informazione tra Stati membri prima di ogni consultazione elettorale per impedire il doppio voto e la doppia candidatura; dall´altra, l´obbligo per i cittadini comunitari di presentare, al momento della candidatura nello Stato membro di residenza, un attestato rilasciato nello Stato membro di origine, per dimostrare di non essere decaduti da tale diritto. Inoltre, alcuni Stati membri non consentono agli stranieri di diventare membri di partiti politici, né di fondare partiti politici. La Commissione intende esaminare la compatibilità di queste misure con il diritto comunitario e incoraggia intanto gli Stati membri in questione ad accordare ai cittadini di altri Stati membri dell´Unione residenti sul loro territorio il diritto di iscriversi a partiti politici nazionali, alle stesse condizioni dei cittadini nazionali. Infine, il rapporto solleva due punti che non riguardano la Direttiva. In primo luogo, attualmente non esistono provvedimenti per impedire il doppio voto nel caso di cittadini dell´Unione che sono cittadini di due (o più) Stati membri (doppia nazionalità, per esempio). Inoltre, alcuni Stati membri hanno pubblicato i risultati delle elezioni prima che le consultazioni fossero concluse in tutti gli Stati membri, contrariamente a quanto previsto nell´Atto del 1976 relativo all´elezione dei rappresentanti del Parlamento europeo[1]. Il diritto d´iniziativa per proporre modifiche a tale Atto spetta al Pe. Per risolvere i problemi di applicazione della direttiva 93/109 identificati nel rapporto, la Commissione propone di modificare la direttiva stessa introducendo provvedimenti meno gravosi per i candidati e gli Stati membri, offrendo al tempo stesso le necessarie garanzie contro gli abusi. Al fine di impedire il doppio voto e la doppia candidatura, si propone di abolire lo scambio d´informazioni tra gli Stati membri prima delle elezioni e di introdurre l´obbligo per gli Stati membri di imporre sanzioni dissuasive, efficaci e proporzionate, nonché di cooperare tra loro per effettuare controlli postelettorali. Gli elettori e i candidati devono fornire una dichiarazione formale che preciserà ch´essi esercitano il loro diritto di votare e, eventualmente, di candidarsi unicamente nello Stato membro di residenza. Inoltre, per facilitare l´esercizio del diritto di candidatura, si propone di abolire l´obbligo per il candidato di presentare un attestato per dimostrare di non essere decaduto da tale diritto. Nella sua dichiarazione, il candidato dovrà indicare che non è privato di questo diritto e lo Stato membro di residenza avrà l´obbligo di verificare l´esattezza di questa informazione con lo Stato membro di origine. Nella relazione che sarà presentata dalla Commissione dopo le elezioni del 2009 sarà possibile valutare l´effetto di queste modifiche. Per ulteriori informazioni sul lavoro del vicepresidente Frattini si rimanda al seguente sito web: http://www. Ec. Europa. Eu/commission_barroso/frattini/index_en. Htm .  
   
   
LIBERA CIRCOLAZIONE DEI SERVIZI: PROCEDURA DI INFRAZIONE CONTRO L´ITALIA NEL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE DEL GAS E DELL´ELETTRICITÀ  
 
Bruxelles, 13 dicembre 2006 - La Commissione Europea ha deciso di indirizzare all´Italia una richiesta formale affinché modifichi una legge italiana che limita le attività delle società attive nel settore della distribuzione del gas e dell´elettricità. Questa richiesta formale assume la forma di "parere motivato", la seconda fase della procedura d´infrazione di cui all´articolo 226 del trattato Ce. Se non vi è risposta soddisfacente entro due mesi, la Commissione può rinviare la questione alla Corte di giustizia europea. Italia – servizi postcontatore nel settore del gas e dell´elettricità. La Commissione ha deciso di inviare all´Italia un parere motivato per non conformità dell´articolo 1 della legge italiana 239/2004, riguardante il riordino del settore energetico, con i principi di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi di cui agli articoli 43 e 49 del trattato. La legge italiana vieta la possibilità per le imprese attive nel settore della distribuzione di energia di prestare nel contempo altri servizi, denominati servizi postcontatore, relativi alla manutenzione, alla riparazione e all´installazione di impianti di energia quali le caldaie negli edifici ad uso abitativo. La Commissione, fondandosi sulla giurisprudenza della Corte di giustizia europea, considera i divieti totali a prestare taluni servizi come restrizioni particolarmente gravi per il buon funzionamento del mercato interno, considerato che tali misure obbligano gli operatori economici a modificare sostanzialmente la loro struttura d´impresa rinunciando ad una parte delle loro attività se intendono stabilirsi, o prestare temporaneamente servizi, in un altro paese della Comunità. Le informazioni più recenti sui procedimenti d´infrazione riguardanti gli Stati membri sono disponibili al seguente indirizzo Internet: http://ec. Europa. Eu/community_law/eulaw/index_en. Htm .  
   
   
APPALTI PUBBLICI: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIUDE PROCEDIMENTI DI INFRAZIONE CONTRO AUSTRIA, GERMANIA E ITALIA  
 
Bruxelles, 14 dicembre 2006 - La Commissione europea ha deciso di chiudere vari procedimenti d´ infrazione in materia di appalti pubblici. I casi ora risolti riguardavano l´Italia (le procedure di riesame connesse all´ aggiudicazione, e una legge regionale del Friuli-venezia Giulia sugli appalti pubblici di lavori); la Germania (mancato recepimento nel diritto nazionale delle direttive comunitarie in materia di appalti pubblici e aggiudicazione diretta dei servizi di pianificazione urbanistica nella città di Waren); e l´Austria (partenariati pubblico/privato nel settore dello smaltimento dei rifiuti). Italia: procedure di riesame connesse all´aggiudicazione degli appalti pubblici; legge regionale 14/2002 del Friuli Venezia Giulia sugli appalti pubblici di lavori. La Commissione ha deciso di chiudere due procedimenti dopo che l´Italia ha allineato la propria normativa nazionale e regionale sulle norme Ue in materia di appalti pubblici. Il primo caso riguardava le procedure di riesame connesse all´aggiudicazione di appalti pubblici. Successivamente all´avvio di un procedimento di infrazione la normativa italiana è stata modificata per garantire l´osservanza della direttiva "rimedi" sugli appalti pubblici, quale è stata interpretata dalla Corte di giustizia delle Comunità europee. La nuova legge prevede che debba trascorrere un periodo di 30 giorni tra la notifica della decisione di aggiudicazione e la conclusione del contratto, oltre ad introdurre la possibilità di adire gli organismi di ricorso con domanda di provvedimenti urgenti contro la decisione adottata da un´amministrazione aggiudicatrice, indipendentemente da qualsiasi azione precedentemente avviata, come disposto dalla giurisprudenza della Corte di giustizia. La Commissione ritiene che il sistema italiano di rimedi giurisdizionali sia ora in linea con le regole in materia contenute nella normativa Ue sugli appalti pubblici. Il secondo caso ha riguardato la legge regionale 31/05/2002 n. 14 del Friuli-venezia Giulia sugli appalti pubblici di lavori e relativo regolamento di applicazione. La Commissione ha avviato un procedimento di infrazione contro l´Italia, ritenendo che varie disposizioni della suddetta normativa regionale non fossero conformi alla normativa Ue sull´aggiudicazione degli appalti pubblici. La Commissione ritiene che il nuovo quadro normativo regionale, quale è stato recentemente modificato, garantisca l´osservanza della normativa comunitaria in materia. Germania: recepimento delle direttive in materia di appalti pubblici La Commissione chiuderà tre procedimenti di infrazione in corso contro la Germania, avendo il Governo di tale paese notificato il recepimento delle direttive 2004/17/Ce, 2004/18/Ce e 2005/51/Ce nel diritto nazionale. Secondo quanto consta alla commissione, la Germania intenderebbe ancora recepire i restanti elementi facoltativi delle summenzionate direttive, come i sistemi d´acquisto dinamici. Al contempo la Commissione accoglierebbe positivamente un ulteriore semplificazione della normativa tedesca in materia di appalti pubblici, che attualmente si articola in diversi atti giuridici a livello federale e regionale. Germania: servizi di pianificazione urbanistica nella città di Waren (Müritz), Meclenburgo-pomerania occidentale La Commissione chiuderà un procedimento relativo all´aggiudicazione diretta di servizi di pianificazione urbanistica nella città di Waren (Müritz). Il reclamo riguardava diversi appalti di valore compreso tra i 6 000 e 26 500 euro l´uno. Sulla base della giurisprudenza della Corte di giustizia europea, ricordata nella Comunicazione interpretativa della Commissione relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente soggette alla disposizioni delle direttive "appalti pubblici" (cfr. Ip/06/1053), la Commissione ha ritenuto che gli appalti non fossero rilevanti per il mercato interno. In particolare i bassi valori, pari al 10% circa dei valori-soglia per l´applicazione della direttiva 2004/18/Ce, fanno ritenere che gli appalti in questione non presenterebbero interesse per imprese situate in altri Stati membri. Austria: partenariati pubblico/privato nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Nel giugno 2006 la Commissione ha inviato all´Austria due pareri motivati sugli appalti a lungo termine per lo smaltimento dei rifiuti aggiudicati dalle città di Hartberg e Kapfenberg ad imprese miste pubblico/privato con partecipazione pubblica del 51% (cfr. Ip/06/886). Dopo intense trattative entrambi i comuni hanno convenuto con le imprese miste di rescindere i contratti d´appalto in questione, spianando la strada per una nuova procedura di aggiudicazione a livello Ue, caratterizzata da condizioni di concorrenza eque e aperte. La Commissione ha deciso pertanto di chiudere il relativo procedimento di infrazione contro l´Austria. Le più recenti informazioni sui procedimenti di infrazione sono disponibili su sito web http://ec. Europa. Eu/community_law/eulaw/index_en. Htm .  
   
   
MILINKEVICH HA RICEVUTO IL PREMIO SACHAROV 2006 PER LA LIBERTÀ DI PENSIERO  
 
Bruxelles, 14 dicembre 2006 Nel corso di una cerimonia solenne, il Presidente del Parlamento ha consegnato il Premio Sacharov per la libertà di pensiero a Alexander Milinkevich, leader dell´opposizione bielorussa. Nel suo discorso, Milinkevich ha sottolineato l´oppressione che subisce il suo popolo ed ha ringraziato l´Unione europea per il suo sostegno. Fiducioso nel ritorno della democrazia nel suo Paese, ha anche chiaramente affermato la prospettiva europea della Bielorussia. Il Presidente Josep Borrell si è detto felice e onorato di ricevere quale vincitore del Premio Sacharov 2006, Alexander Milinkevich, leader delle forze democratiche unite in Bielorussia. Ha espresso particolare soddisfazione anche perché, a un certo momento, era apparso che non sarebbe potuto venire a Strsburgo per ritirare il Premio, come è successo d´altra parte a tanti altri vincitori, quali Aung San Suu Kyi e le Damas de Blanco. In proposito, ha voluto ricordare che i cittadini europei che vivono in Stati democratici danno troppo spesso per scontata la libertà, considerandola un fatto acquisito e dimenticando che miliardi di persone nel mondo ne sono invece privati. Ha quindi sottolineato che l´Unione europea si fonda sul rispetto dei diritti umani e li difende nel mondo e, in tale contesto, il Premio Sacharov rappresenta il suo impegno in questo campo. Il Presidente ha poi affermato che tutti sanno che le elezioni presidenziali di marzo in Bielorussia non sono state libere e che alla missione di osservazione elettorale europea è stato impedito l´accesso. Ha pertanto voluto rendere omaggio a Alexander Milinkevich e al suo coraggio nello sfidare «l´ultima dittatura in Europa», definendolo «il simbolo della resistenza contro l´oppressione e la speranza in un futuro democratico». Ha in seguito ricordato che il Parlamento ha sempre difeso le forze democratiche in Bielorussia e condannato la violenza e gli arresti arbitrari. Il Premio, ha aggiunto, è la manifestazione del sostegno a tutte le persone che continuano la lotta e - ricordando che il Parlamento, due anni fa, aveva conferito questo riconoscimento all´Associazione bielorussa dei giornalisti - il Presidente ha affermato che la situazione non è ancora migliorata. Ha quindi auspicato che in futuro la Bielorussia potrà condividere con l´Europa la libertà e la prosperità e, in conclusione, ha affermato che il Premio va alla speranza di una Bielorusia democratica e alle persone che affiancano Milinkevich in questa lotta. Salutato dai deputati con una lunga standing ovation, Alexander Milinkevich ha anzitutto espresso la sua gratitudine più sincera al Parlamento per avergli assegnato il Premio Sacharov. Ha quindi sottolineato che, assieme a lui, il Premio è attribuito a tutto il popolo bielorusso e, in particolare, a tutti quelli che «continuano la lotta» per riportare il Paese «nella famiglia delle democrazie europee», anche a costo del proprio benessere personale, della libertà e della vita. Dopo aver ricordato che la Bielorussia, già nel Xvi secolo, aveva elaborato un primo prototipo di costituzione democratica e che ha dato i natali a personaggi quali Apollinnaire, Chagall e Dostoïevski, ha sottolineato i sacrifici subiti dal suo popolo nel corso della Storia - segnatamente, durante la seconda guerra mondiale - e il milione di ebrei bielorussi sterminati nei campi nazisti. «Se bisogna meritare la libertà», ha quindi esclamato, «l´abbiamo meritata». Ha poi affermato che, nel 1991, non è stato subito chiaro che la libertà e l´indipendenza «non sono la stessa cosa» e ancora oggi «lottiamo per la libertà e difendiamo l´indipendenza», anche «per i nostri figli» che hanno dato un grande contributo alla lotta per la libertà dopo le elezioni di marzo e che, per tale ragione, sono stati incarcerati e espulsi dalle università. Ciò nonostante, non hanno mai messo dubbio la correttezza della loro scelta e, ha aggiunto, «sono fiero di loro». Ha quindi ricordato che le autorità hanno proceduto ad arresti indiscriminati e che il 19 marzo non si aspettavano di vedere decine di migliaia di persone in piazza. Questa «è stata la nostra prima vittoria» ma ne occorreranno ancora molte altre «prima di porre fine a questo regime illegale». Milinkevich ha dedicato poi il Premio all´ex candidato alle elezioni presidenziali, Kazoulin, sottolineando che si trova oggi in prigione e sta facendo uno sciopero della fame che gli ha fatto perdere 40 chili, nonché ad altri prigionieri politici. Il Premio, ha quindi affermato, è «un segno della presa di coscienza dell´Europa della situazione in Bielorussia» e «un formidabile esempio della politica morale» nonché del «riconoscimento del futuro europeo» del Paese. Dopo aver sottoscritto quanto affermato dal Premio Nobel Andreï Sacharov in merito alla «resistenza non violenta», ha affermato che «abbiamo tutto per vincere: la fede nel futuro europeo della Bielorussia, la solidarietà, l´audacia e l´esperienza». Ha poi sostenuto che la bandiera blu dell´Europa è diventata il simbolo di molti giovani, anche perchè, lo scorso marzo, sventolava assieme alla bandiera nazionale nella piazza. Sottolineando poi la «propaganda incessante» subita negli ultimi dieci anni, Milinkevich ha citato nuovamente Sacharov: «la libertà di pensiero è la sola garanzia contro la contaminazione delle persone da miti collettivi che, nelle mani di ipocriti perfidi e di demagoghi, può trasformarsi in una dittatura sanguinosa». In proposito, ha affermato che nel suo Paese, sono reintrodotti i monumenti in onore di Stalin e, «riprendendo le "migliori" tradizioni del sistema sovietico», i media ufficiali «riversano torrenti di bugie e di calunnie», mentre i nemici principali sono l´Occidente ed i democratici locali che sono presentati come suoi agenti. Ma il regime, ha aggiunto, si trova oggi in difficoltà, la sua economia pianificata non è efficace e la Russia minaccia di sopprimere le preferenze economiche e, per questa ragione, accusa gli oppositori politici di istigare sanzioni economiche e l´aumento del prezzo del gas russo. Milinkevich ha quindi voluto categoricamente smentire queste insinuazioni, sostenendo di sapere benissimo che eventuali sanzioni penalizzerebbero prima di tutto il popolo bielorusso. Ha poi sottolineato che, tra le condizioni principali poste da Mosca al regime per garantire il suo sostegno economico e politico, figura il passaggio ad un´unica moneta, il rublo, e un atto costituzionale del sedicente "Stato d´unione". L´accettazione di queste condizioni, ha aggiunto, «significherebbe la perdita ineluttabile della sovranità della Bielorussia». Milinkevich ha quindi affermato che i dirigenti del regime stanno finora resistendo a queste pressioni russe solo perché sono coscienti che, con la perdita dell´indipendenza e l´arrivo del capitale russo nel Paese, sarebbero in pochi a conservare i loro posti di comando e le loro ricchezze. Non è escluso tuttavia che, guidati dall´istinto di conservazione, possano accettare tali condizioni. Ma, ha aggiunto, «occorre sapere che è solo la democrazia, e non la dittatura, a garantire l´indipendenza bielorussa». Ha poi voluto precisare che le forze democratiche non sono antirusse, ma auspicano uno Stato sovrano che abbia le migliori relazioni possibili con la Russia, che rappresenta un partner strategico. Nel chiedere poi all´Ue di estendere l´elenco dei "combattenti contro la democrazia" ai quali è impedito l´accesso, Milinkevich ha anche espresso l´auspicio che non sia aumentato il costo dei visti Schengen per i cittadini bielorussi, come previsto dal 2007, poiché ciò rischierebbe di portare vantaggio al regime che afferma senza sosta che «nessuno ci aspetta in Occidente». Ha poi affermato di aver accolto con favore le proposte avanzate il mese scorso dalla Commissione europea che, se accettate dal regime, potrebbero fornire un sostegno importante alla Bielorussia per lanciare le riforme politiche e socioeconomiche, nonché avviare un ravvicinamento all´Europa, «anche tramite una progressiva integrazione economica». In proposito, ha però espresso la certezza che il regime non potrà mai accettare una tale iniziativa poiché è cosciente che, una volta iniziata, la democratizzazione porterà alla fine del suo potere. I dirigenti sanno infatti che «non vinceranno mai più delle vere elezioni libere». Milinkevich ha poi affermato di apprezzare molto l´aiuto fornito dall´Europa ai media liberi e alla società civile, ma ha chiesto che sia esteso e reso più flessibile. Inoltre, osservando come gli strumenti europei di sostegno alla democrazia mal si adattano ai paesi che subiscono il giogo della dittatura, ha auspicato l´istituzione di un Fondo europeo per la democrazia. Ha quindi esortato l´Unione a continuare a sostenere il suo Paese. Il messaggio dell´Europa al popolo bielorusso, ha aggiunto, dimostra la sua solidarietà e richiama il regime alle sue responsabilità e, in proposito, si è detto convinto che «l´Europa non potrà essere completa senza la Bielorussia». Ha quindi affermato che, molto presto, la Bielorussia, «tornerà nella famiglia europea e sarà nuovamente uno Stato libero e democratico», poiché le dittature non hanno prospettiva storica e vanno combattute. Ha poi concluso esclamando «Viva la Bielorussia». I deputati, in piedi, hanno quindi tributato un lungo applauso al vincitore del Premio Sacharov 2006. Chi è Alexander Milinkevich. Milinkevich si era presentato alle elezioni presidenziali nel marzo scorso, i cui risultati sono stati condannati sia dall´Unione europea sia dagli Stati Uniti. Nel corso di una manifestazione dell´opposizione che contestava i risultati, Milinkevich è stato arrestato e trattenuto per 15 giorni. Nel febbraio scorso il leader dell´opposizione bielorussa è venuto in visita al Parlamento europeo e ha sollecitato il sostegno degli eurodeputati. Ma ad una delegazione del Parlamento che voleva monitorare le elezioni è stato rifiutato l´ingresso nel Paese dalle autorità bielorusse. Milinkevich ha 59 anni e ha studiato fisica e matematica in Francia, Germania e Stati Uniti. E´ stato Sindaco nella sua città natale, Hrodna, negli anni ´90. In una risoluzione adottata nell´aprile di quest´anno, in presenza dello stesso Milinkevich, il Parlamento europeo condannava fermamente le fallite elezioni presidenziali in Bielorussia e ricordava «che il regime Lukashenko non ha alcuna legittimità democratica e continua ad essere l´ultima dittatura in Europa». La risoluzione sollecitava anche il congelamento dei beni esteri delle autorità bielorusse e la negazione del visto a tutti i responsabili dell´oppressione. Esprimendo solidarietà al popolo bielorusso, chiedeva poi la liberazione dei prigionieri e il sostegno, anche finanziario, agli oppositori e ai media indipendenti. Il Parlamento, inoltre, giudicava irresponsabile l´atteggiamento tenuto dalla Russia in quella occasione. Cos´è il Premio Sacaharov Istituito nel 1988, il Premio è attribuito ogni anno dal Parlamento a personalità e organizzazioni distintesi nella difesa dei diritti dell´uomo e delle libertà fondamentali, in particolare del diritto alla libertà di espressione, nella tutela dei diritti delle minoranze e nel rispetto del diritto internazionale. Ogni anno i gruppi politici del Parlamento europeo e gli eurodeputati nominano i candidati. Da questa lista, in occasione di una riunione straordinaria, la Commissione per gli affari esteri e quella per lo sviluppo individuano i "tre finalisti". Successivamente, i presidenti dei gruppi politici ("Conferenza dei Presidenti") scelgono il vincitore. Il Premio viene formalmente consegnato dal Presidente del Parlamento europeo durante la sessione plenaria di dicembre, generalmente attorno al 10, giorno della firma nel 1948 della Dichiarazione universale dei diritti dell´uomo. Oltre alla prestigiosa onorificenza, il vincitore del Premio riceverà una somma in denaro di 50. 000 euro a titolo di ricompensa concreta per il suo impegno in difesa dei diritti umani. Albo d´oro: 1988: Nelson Rolihlahla Mandela e Anatoli Marchenko (a titolo postumo); 1989: Alexander Dubcek; 1990: Aung San Suu Kyi; 1991: Adem Demaçi; 1992: Las Madres de la Plaza de Mayo; 1993: Oslobodjenje; 1994: Taslima Nasreen; 1995: Líela Zana; 1996: Wei Jingsheng; 1997: Salima Ghezali; 1998: Ibrahim Rugosa; 1999: José Alejandro ´Xanana´ Gusmão; 2000: ¡ Basta Ya ! 2001: Izzat Ghazzawi,nurit Peled-elhanan e Dom Zacarias Kamwenho; 2002: Oswaldo José Payá Sardiñas; 2003: L’onu e il suo segretario generale Kofi Annan; 2004: Zhanna Litvina, presidente dell’associazione bielorussa dei giornalisti; 2005: "Damas de Blanco", Hauwa Ibrahim e "Reporter senza frontiere". 2006: Alexander Milinkevich. .  
   
   
WINNACKER RAPPRESENTERÀ LA «VOCE DEGLI SCIENZIATI» IN QUALITÀ DI CAPO DEL CER  
 
Bruxelles, 14 dicembre 2006 - Uno dei nuovi e più importanti elementi del Settimo programma quadro è la creazione della prima agenzia paneuropea per il finanziamento della ricerca di frontiera, ovvero il Consiglio europeo della ricerca (Cer). In un´intervista rilasciata al Notiziario Cordis, il professor Ernst-ludwig Winnacker, primo Segretario generale del Cer, ha parlato delle sue speranze per il Consiglio europeo della ricerca e dell´importanza di aiutare i giovani ricercatori ad avanzare nelle loro carriere. Negli ultimi nove anni il professor Winnacker ha rivestito l´incarico di presidente dell´Associazione tedesca per la ricerca (Deutsche Forschungsgemeischaft, Dfg) e, pertanto, ha maturato una certa esperienza nella gestione di una grande agenzia per il finanziamento della ricerca. Winnacker ritiene che, a livello quotidiano, il suo nuovo ruolo esprima la voce della comunità scientifica nonché del Comitato scientifico che rappresenta tale comunità a Bruxelles. «Cercheremo di definire meccanismi di finanziamento che siano di facile utilizzo per la comunità scientifica e che rispettino sia l´autonomia sia l´eccellenza scientifica, ovvero gli aspetti basilari su cui è stato fondato questo Consiglio», spiega. Secondo il professor Winnacker, le principali sfide di questo lavoro saranno tutelare l´autonomia del Cer e fare in modo che il Consiglio europeo della ricerca sviluppi la propria peculiare identità quale organismo in cui si possa identificare la comunità scientifica. «Dobbiamo essere visibili come Consiglio europeo della ricerca e non come direzione generale o organismo analogo», dichiara. «In questo sforzo siamo responsabili nei confronti della comunità scientifica europea». Uno dei primi compiti che dovrà assolvere nel suo nuovo incarico sarà l´istituzione dello «Starting Grant», sovvenzione che il Cer concederà ai giovani ricercatori che intendono creare il loro primo gruppo di ricerca. Il professor Winnacker vanta una solida esperienza nella gestione di programmi per giovani scienziati; il programma Emmy Noether, destinato ai giovani ricercatori, è stato uno dei traguardi raggiunti dalla Dfg sotto la presidenza del professor Winnacker, ed è stato fondamentale per il lancio dei premi Euryi (European Young Investigator) di Eurohorcs, l´organizzazione che riunisce gli studiosi a capo dei consigli nazionali delle ricerche. «Penso che uno dei nostri punti deboli qui in Europa riguardi Ia rapidità con cui i giovani scienziati iniziano percorsi professionali indipendenti», osserva Winnacker. «Ho l´impressione che la forza di un sistema scientifico dipenda in ampia misura dalla sua capacità di gestire gli studenti laureati e post-dottorato e le prospettive di carriera degli scienziati. Dobbiamo offrire carriere interessanti». Winnacker è fermamente convinto che i talenti migliori debbano diventare indipendenti al più presto. «Altrimenti il sistema non funzionerà, si sentiranno prigionieri e non riusciranno a mettere liberamente in pratica ciò che pensano», afferma. «Quando si hanno un ruolo e fondi disponibili per il proprio piccolo gruppo di ricerca [. ], è possibile presentarsi presso qualsiasi facoltà e dire: "Eccomi qua"», spiega. «Se da una parte non si è i benvenuti, ci si può rivolgere altrove», afferma semplicemente Winnacker. A quanto sembra, i beneficiari del programma Emmy Noether della Dfg hanno un sito Internet su cui riportano una «lista nera» delle facoltà e degli istituti che sono tutt´altro che disponibili ad accogliere giovani ricercatori indipendenti. «Le facoltà che non vogliono studiosi indipendenti non mancano mai», afferma il professor Winnacker. «Ma le buone facoltà amano i ricercatori e le giovani menti indipendenti». Winnacker, affrontando il tema con passione, sottolinea l´importanza di riservare un trattamento adeguato ai giovani ricercatori. «Occorre fornire loro i migliori studenti laureati, occorre guidarli in maniera opportuna in modo tale che possano avanzare nella loro carriera», afferma con fervore. «Intendo dire che sono scientificamente indipendenti, ma sono ancora privi di un percorso sicuro per lo sviluppo della loro carriera. Occorre pertanto aiutarli, è necessario creare le condizioni affinché possano trovare un lavoro più stabile dopo cinque o sei anni». «I giovani scienziati sono la nostra maggiore ricchezza», aggiunge. «Per questo mi fa estremamente piacere che il Comitato [scientifico] abbia deciso di istituire lo "Starting grant"». Quanto al modo in cui il Cer integrerà il lavoro dei consigli nazionali delle ricerche, il professor Winnacker è ottimista. «In media il bilancio del Cer è di un miliardo l´anno, e deve competere con il bilancio dei consigli nazionali, che ammonta a 20 miliardi. Per essere efficace, quindi, il Cer deve essere davvero abile, deve ideare strumenti che creino valore aggiunto e uno di essi è la sovvenzione per i giovani ricercatori», osserva Winnacker. Il professor Winnacker ricoprirà la carica di Segretario generale per due anni e mezzo, prima di cedere il posto all´economista spagnolo Andreu Mas-colell nel luglio 2009. I due uomini si sono già incontrati e, una volta insediato, Winnacker ha intenzione di invitare Mas-colell a Bruxelles la prossima primavera. In seguito terrà informato il suo successore sugli sviluppi del proprio lavoro affinché il passaggio di consegne avvenga senza soluzione di continuità. Per quanto riguarda il futuro, il professor Winnacker auspica che il Cer sarà in grado di attirare maggiori finanziamenti dopo la conclusione del 7Pq. «Se avremo successo, tutti saranno felici di stanziare maggiori risorse a nostro favore. Altrimenti, se le persone penseranno che l´iniziativa sia stata prematura, questo non accadrà», afferma. «Pertanto, siamo destinati al successo, saremo costretti ad avere successo, e ci riusciremo». Http://cordis. Europa. Eu/fp7/ideas. Htm .  
   
   
PUNTO DI ACCESSO CORDIS AL (7PQ) SETTIMO PROGRAMMA QUADRO  
 
Bruxelles, 14 dicembre 2006 - Anticipando l´approvazione definitiva del Settimo programma quadro (7Pq) da parte del Consiglio europeo, Cordis, il servizio comunitario di informazione in materia di ricerca e sviluppo, ha lanciato un nuovo servizio dedicato al 7Pq. Il nuovo servizio web presenta la situazione aggiornata del nuovo programma di ricerca e sviluppo (R&s) dell´Ue, che sta entrando nella sua fase di realizzazione, e si svilupperà fino a divenire un servizio di sostegno completo rivolto a ogni potenziale partecipante e parte interessata. Il servizio, che sostituisce le pagine attualmente denominate «Verso il 7Pq», fornisce informazioni approfondite sui programmi e i temi specifici, sulle norme di partecipazione e sui documenti ufficiali relativi al 7Pq. Presenta inoltre gli sviluppi, le comunicazioni e gli avvenimenti più recenti riguardanti il 7Pq. Saranno inoltre pubblicati dal servizio, non appena saranno disponibili, i programmi di lavoro adottati e gli inviti a presentare proposte di progetto. Le nuove pagine consentono agli utenti di conoscere gli aspetti generali del 7Pq e, in particolare, i suoi programmi specifici con le loro aree tematiche, nonché le attività relative a Euratom e al Centro comune di ricerca (Ccr). È inoltre disponibile una serie di fogli informativi in 21 lingue contenenti informazioni generali sul nuovo programma quadro. Oltre alle informazioni generali, il nuovo servizio comprende la Newsroom sul 7Pq, nella quale saranno messi in risalto e spiegati i principali sviluppi recenti riguardanti il 7Pq. I partecipanti potranno usufruire della sezione «Guida», che chiarirà le norme di partecipazione, compresi i criteri di ammissibilità, e le principali procedure, offrendo inoltre una sintesi dei diversi tipi di partecipazione selezionabili. Il nuovo servizio dedicato al 7Pq garantisce altresì un accesso a fonti di sostegno per i partecipanti, che vanno dai Punti di contatto nazionali (Pcn) di nuova creazione in ognuno degli Stati membri dell´Ue e dei paesi associati, a una rete di funzionari di collegamento. Un meccanismo di ricerca specifico per i documenti pertinenti nella biblioteca del 7Pq completa il nuovo servizio, che continuerà a svilupparsi come punto di accesso centrale su Cordis per tutte le informazioni relative al 7Pq. Uno strumento di ricerca dei partner che contribuisca alla creazione di équipe per i progetti del 7Pq sarà predisposto nel prossimo futuro. Il nuovo servizio di Cordis dedicato al 7Pq è disponibile al seguente indirizzo: http://cordis. Europa. Eu/fp7 .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ESTENDE LA MOBILITÀ STUDENTESCA ALL´ASIA CENTRALE E AL MEDIORIENTE  
 
 Bruxelles, 14 dicembre 2006 - La Commissione europea ha aperto il proprio programma di borse di studio ai paesi esterni all´Ue per agevolare la mobilità degli studenti, dei ricercatori e del personale accademico. La finestra di cooperazione esterna del programma Erasmus Mundus «Erasmus Mundus External Cooperation Window» sarà aperta ai 16 paesi compresi nella politica di vicinato dell´Ue (Algeria, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Cisgiordania e Striscia di Gaza, Egitto, Georgia, Giordania, Israele, Libano, Libia, Marocco, Moldova, Siria, Tunisia e Ucraina), oltre che a Russia, Kazakstan, Kirghizistan, Iran, Iraq e Yemen. Il primo invito a presentare proposte sarà pubblicato entro la fine del 2006 e distribuirà 1 300 borse di studio, 110 delle quali destinate a Iran, Iraq e Yemen. Il commissario dell´Ue per le Relazioni esterne e la politica europea di vicinato Benita Ferrero-waldner ha messo in risalto il ruolo che un programma simile potrebbe avere nell´agevolare la cooperazione a vari livelli. «Borse di studio come queste contribuiscono allo sviluppo dei paesi partner e rappresentano un eccellente mezzo per promuovere una più profonda comprensione tra i nostri popoli. » «Data la tensione che caratterizza le relazioni tra l´Iran e la comunità internazionale, è più che mai importante che l´Ue continui ad incoraggiare e sostenere gli scambi accademici con tale paese», ha aggiunto. La nuova iniziativa, basata sul programma dell´Ue Erasmus Mundus che offre sovvenzioni a studenti e studiosi dei paesi terzi per il conseguimento di una laurea di secondo livello in Europa, promuove altresì la cooperazione tra università europee e non, incoraggiando gli studenti e gli studiosi comunitari a trascorrere periodi di tempo nelle università dei paesi terzi. Per ulteriori informazioni visitare: http://eacea. Ec. Europa. Eu/static/en/mundus/extcoop/call/index. Htm .  
   
   
IL GOVERNO FRANCESE AFFRONTA IL PROBLEMA DEL DIVARIO DI GENERE NELLA SCIENZA E NELL´ISTRUZIONE SUPERIORE  
 
 Bruxelles, 14 dicembre 2006 - È necessario adottare misure più efficaci per aumentare l´attrattiva delle carriere scientifiche agli occhi delle donne francesi ed eliminare il «soffitto di cristallo» che impedisce loro di occupare posti senior nel campo della ricerca e dell´istruzione superiore. Questi sono solo alcuni dei temi affrontati in una relazione recentemente pubblicata da una commissione ministeriale per l´uguaglianza professionale tra uomini e donne nella ricerca e nell´istruzione superiore. Nonostante un aumento graduale nel corso degli ultimi 10 anni, il numero di ricercatrici è ancora ridotto in Francia. Nel 2004 solo il 28% dei ricercatori era costituito da donne, molte delle quali lavoravano nel settore pubblico. Le cifre relative all´istruzione superiore sembrerebbero più promettenti e indicano che oltre la metà dei posti di ricercatore è occupata da donne. Tuttavia, esaminando più attentamente i dati, le donne rappresentano solo il 27% nel settore delle scienze fondamentali e applicate e il 25% nelle facoltà di ingegneria. Per porre rimedio a questa realtà, la relazione formula una serie di raccomandazioni, molte delle quali sono state già approvate da François Goulard, ministro francese della Pubblica istruzione e della ricerca. Tra le altre figurano le seguenti proposte: - garantire che la politica in materia di uguaglianza di genere negli istituti di istruzione superiore e di ricerca pubblica sia più esplicita; - elaborare programmi universitari e prolungare le borse di dottorato di ricerca affinché siano presi in considerazione il congedo di maternità e il congedo di adozione; - ampliare le discipline scientifiche previste dal premio Irene Joliot-curie, un premio che deve il nome alla figlia di Marie Curie, fisica e vincitrice del premio Nobel, per le donne nella scienza e nella tecnologia. In linea con la raccomandazione contenuta nella relazione, secondo cui è necessario aumentare l´attrattiva della scienza per le ragazze che frequentano la scuola elementare e media, il ministro Goulard ha annunciato che un importo di 500 000 Eur sarà destinato alle campagne di promozione della presenza delle donne nel mondo scientifico. Goulard ha inoltre sottolineato l´importanza della rappresentatività delle donne in un numero maggiore di posti senior e decisionali, nonché la necessità di garantire che il personale degli istituti di istruzione superiore e degli istituti di ricerca rifletta la percentuale di uomini e donne nella popolazione. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Recherche. Gouv. Fr/ .  
   
   
POLITICI E RESPONSABILI SCIENTIFICI DEGLI ENTI DI RICERCA DI VARIE REGIONI. UNA LOGICA DI SISTEMA PER LA PROGRAMMAZIONE INTEGRATA DELLA RICERCA AI FINI DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO SI SONO CONFRONTATI I RESPONSABILI DI : PIEMONTE, FRIULI VENEZIA GIULIA, LOMBARDIA E VENETO E DELLE PROVINCIE AUTONOME DI BOLZANO E TRENTO  
 
Trento, 14 dicembre 2006 - Responsabili degli enti di ricerca di Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto e Piemonte insieme ai referenti politici con competenze nell’ambito della ricerca e innovazione delle stesse regioni, si sono incontrati ieri pomeriggio all’Istituto Agrario di San Michele. Obiettivo quello di trovare forme di collaborazione integrata fra regioni per costituire massa critica e rendere più efficaci i rapporti con l’interlocutore nazionale e quello europeo. Tre i responsabili politici presenti, oltre all’assessore provinciale alla ricerca Gianluca Salvatori, la vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano Luisa Gnecchi e l’assessore al lavoro, formazione, università e ricerca del Friuli Venezia Giulia, Roberto Consolini. Rappresentate politicamente anche Piemonte, Veneto e Lombardia. All’incontro ha partecipato anche il rettore dell’Università degli Studi di Trento Davide Bassi. E’ stata l’esigenza di superare le microframmentazioni di cui è spesso affetto il panorama regionale della ricerca italiana a riunire intorno ad un tavolo operativo i responsabili degli enti di ricerca dei centri di ricerca di Trieste, Udine, Trento, Torino, Lodi insieme a politici delle rispettive regioni. Obbiettivo: trovare - a breve - forme di concertazione operative per riuscire a costituire un fronte regionale unico, dell´alta Italia e incontrare i referenti politici ministeriali. Molto concreta la proposta dell´assessore all´innovazione e ricerca Gianluca Salvatori: "costituire un quadro di intersezioni possibili fra soggetti privati e pubblici, verificare le disponibilità di infrastrutture materiali e non, i tipi di progetti e lo stato di avanzamento, individuando un referente unico per regione e, nello spazio di un mese, tornare a confrontarsi con dati e informazioni dettagliate". Pienamente concorde anche l´assessore all´innovazione della provincia autonoma di Bolzano Luisa Gnecchi che era accompagnata dal responsabile dell´Eurac Werner Stuflesser. Significative le riflessioni di Giancarlo Michellone, già responsabile del Centro Ricerche Fiat, (inventore fra l´altro del sistema frenante Abs) e attuale responsabile dell´Area Sience Park del Friuli. Le sue proposte si sono orientate sull´esigenza di istituire una scuola di managment che consenta di valorizzare la "proprietà" intellettuale e favorisca un mercato nazionale per evitare la "decapitazione" della ricerca. In sostanza, creare le condizioni per gestire il prodotto della ricerca, perché - come ha detto l´assessore Salvatori -" una cosa e´ fare ricerca, un´altra e´ creare opportunità per gestirla con ricadute significative sul territorio". Dunque un´intera area geografica che propone forme di collaborazione molto concrete per "contare" di più nel panorama della ricerca nazionale ed europeo: politici che, monitorando gli enti e i loro progetti, intendono fornire un ombrello istituzionale, affinché la ricerca possa implementare lo sviluppo dei territori. .  
   
   
APPROVATO IL PROGETTO DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE IN BANCHE POPOLARI UNITE DA SOTTOPORRE ALLE RISPETTIVE ASSEMBLEE IL GRUPPO BANCARIO RISULTANTE SARÀ TRA I PRIMI OPERATORI IN ITALIA CON UNA RETE DI 1.970 SPORTELLI (4° NETWORK IN ITALIA, CON UNA QUOTA DI MERCATO DEL 6,3% CIRCA)  
 
Bergamo e Brescia, 14 dicembre 2006 - I Consigli di Amministrazione di Banche Popolari Unite Scpa (Bpu Banca) e di Banca Lombarda e Piemontese S. P. A. (Banca Lombarda), riunitisi il 12 dicembre, hanno approvato all’unanimità il progetto di fusione per incorporazione di Banca Lombarda in Bpu Banca per la creazione di un Nuovo Gruppo bancario. Il Patto di Sindacato di Banca Lombarda aveva favorevolmente deliberato sul progetto di aggregazione in data 13 novembre us. I Consigli di Amministrazione delle due Banche hanno convocato per i giorni 2 marzo, in prima convocazione, e 3 marzo 2007 in seconda convocazione le Assemblee straordinarie chiamate ad approvare il progetto di fusione. L’assemblea straordinaria di Bpu Banca sarà inoltre chiamata ad approvare un nuovo testo di statuto sociale che prevederà, in particolare, l’adozione di un sistema di amministrazione e controllo dualistico costituito dal Consiglio di Sorveglianza e dal Consiglio di Gestione. Nelle stesse date è stata convocata l’Assemblea Ordinaria di Bpu Banca, chiamata a nominare, immediatamente dopo l’approvazione del progetto di fusione, i membri del primo Consiglio di Sorveglianza. Nei 30 giorni antecedenti l’Assemblea saranno messi a disposizione degli azionisti e del pubblico i documenti di cui all’art. 2501 septies del Codice Civile (tra cui progetto di fusione, relazione degli Amministratori e relazione degli esperti sulla congruità del rapporto di cambio, nuovo testo proposto dello Statuto Sociale). Nei 10 giorni antecedenti l’Assemblea sarà messo a disposizione il documento informativo previsto dall’art. 70, comma 4, del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni. Il Progetto Di Fusione - L’operazione di aggregazione prevede la realizzazione di un progetto industriale ad elevata valenza strategica grazie alla complementarietà delle Banche Rete e delle Società Prodotto. Il Nuovo Gruppo sarà il quarto operatore bancario italiano per numero di sportelli e disporrà, sulla base dei dati pro-forma al 30 settembre 2006, di: oltre 4 milioni di clienti; circa 21. 500 dipendenti; raccolta diretta pari a 82 miliardi di euro circa (5° posto in Italia, 1° tra le banche popolari); impieghi a clientela per circa 80 miliardi di euro (5° posto in Italia, 1° tra le banche popolari); elevata qualità dell’attivo: sofferenze/crediti netti pari allo 0,7%; risparmio gestito pari a circa 59 miliardi di euro (3°posto in Italia, 1° tra le banche popolari), di cui 23 miliardi di euro riferiti all’attività di private banking; totale attivo di circa 112 miliardi di euro (6° posto in Italia, 2° tra le banche popolari); 10,9 miliardi di euro di patrimonio netto aggregato (incluso l’avviamento derivante dall’operazione); utile netto aggregato di circa 746 milioni di euro; Core tier 1 ratio del 6,2% e Total capital ratio del 10,2%; rete di 1. 970 sportelli (4° network in Italia, con una quota di mercato del 6,3%), senza significative sovrapposizioni; elevate quote di mercato nelle aree più ricche del Paese (2° gruppo bancario in Lombardia con 935 sportelli e una quota di mercato maggiore del 15%); quota di mercato in termini di sportelli superiore al 10% in 21 province tra cui Bergamo (26%), Brescia (29%), Varese (29%), Cuneo (26%), Pavia (18%) e Milano (10%). La capitalizzazione di Borsa aggregata del Nuovo Gruppo all’8 dicembre è pari a circa 13 miliardi. Le principali linee guida strategiche dell’operazione risultano essere le seguenti: costituzione di un Nuovo Gruppo in grado di competere con i migliori attori sul mercato e caratterizzato dalla matrice popolare e dal modello federativo, capace di valorizzare la forza distributiva delle Banche rete - salvaguardando l’identità dei marchi e il radicamento territoriale - e di rappresentare un polo di attrazione per altri istituti bancari; forte enfasi alla valorizzazione del capitale umano e allo sviluppo delle professionalità presenti in ciascuno dei due Gruppi di origine; conseguimento di importanti obiettivi di crescita anche grazie alla contiguità e complementarietà territoriale in aree a elevato potenziale di sviluppo, all’incremento delle masse critiche e alla valorizzazione delle culture e delle competenze proprie di ciascun Gruppo; incremento delle attività a supporto della clientela, soprattutto piccole-medie imprese e famiglie, mediante l’ampliamento della gamma dei servizi e prodotti offerti; valorizzazione delle Società Prodotto presenti nei due Gruppi d’origine, anche per il tramite di partnership con qualificati operatori internazionali; rapido conseguimento delle sinergie previste, anche grazie al comprovato track record del management dei due Gruppi nella gestione dei processi di integrazione; presidio integrato dei rischi finanziari, creditizi e operativi. Come già indicato nel comunicato del 13 novembre u. S. E nella presentazione del 14 novembre u. S. , in base a stime preliminari l’operazione consentirà al Nuovo Gruppo di beneficiare di sinergie lorde a regime pari a 365 milioni di euro annui, di cui circa 225 milioni di euro da minori costi e circa 140 milioni di euro da maggiori ricavi. Il raggiungimento della situazione a “regime” è previsto entro il 2010, con oltre il 90% delle sinergie conseguibili entro il 2009. Gli oneri di integrazione lordi previsti sono stati prudenzialmente quantificati in circa 380 milioni di euro, di cui 360 milioni di euro spesati in conto economico nel 2007 e 20 milioni di euro portati ad incremento dell’avviamento. Il potenziale di creazione di valore risulta conseguentemente nell’ordine di oltre 2,3 miliardi di euro già al netto degli oneri di integrazione. I principali obiettivi del Nuovo gruppo, che verranno meglio definiti in base al Piano Industriale che verrà predisposto successivamente all’approvazione dell’operazione da parte delle Assemblee delle due Banche e comunque entro il primo semestre 2007, sono i seguenti: utile netto di oltre 1,4 miliardi di euro nel 2009; politica dei dividendi della Nuova Capogruppo non inferiore a quella attuale di Bpu Banca; Cost/income inferiore al 45% e Roe (depurato dell’avviamento generato dall’operazione) di oltre il 17% nel 2009; Core Tier 1 superiore al 7% nel 2009. Struttura Dell’operazione E Condizioni Finanziarie - L’operazione sarà attuata mediante la fusione per incorporazione di Banca Lombarda in Bpu Banca, con il mantenimento della forma giuridica di banca popolare cooperativa, ed emissione da parte dell’incorporante di nuove azioni da assegnare agli azionisti di Banca Lombarda in cambio delle azioni Banca Lombarda da essi detenute. A seguito del favorevole completamento delle due diligence confirmatorie, il rapporto di cambio è confermato in 0,83 azioni Bpu Banca per ogni azione Banca Lombarda. Le situazioni economico-patrimoniali di riferimento sono le relazioni consolidate al 30 settembre 2006 di Bpu Banca e Banca Lombarda, sottoposte a revisione contabile limitata (vedasi allegato A). Bpu Banca provvederà, anche avvalendosi di intermediari autorizzati, a mettere a disposizione degli azionisti di Banca Lombarda un servizio per il trattamento delle eventuali frazioni di azioni, a prezzi di mercato, senza aggravio di ulteriori oneri per spese, bolli o commissioni. In dipendenza della fusione, la Società Incorporante aumenterà il proprio capitale sociale per massimi nominali Euro 736. 658. 047 mediante emissione di massime n. 294. 663. 219 azioni da nominali Euro 2,50 ciascuna, in applicazione del rapporto di cambio e delle modalità di assegnazione delle azioni. Tali azioni saranno quotate sul Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. , e messe a disposizione degli azionisti di Banca Lombarda secondo le modalità proprie delle azioni dematerializzate accentrate presso Monte Titoli Spa, a partire dal primo giorno lavorativo successivo alla data di decorrenza degli effetti civilistici dell’operazione. Tali azioni avranno godimento regolare (1 gennaio 2006). Il dividendo relativo all’esercizio 2006 verrà proposto nella misura di 0,80 euro per azione per tutti i Soci della Nuova Capogruppo. Fatti salvi gli effetti di eventuale recesso da parte di azionisti di Banca Lombarda, la composizione del capitale post fusione sarà rappresentata per circa il 54% da azioni detenute da azionisti Bpu Banca e per circa il 46% da azioni detenute da ex azionisti Banca Lombarda. E’ convenuto che gli azionisti di Banca Lombarda saranno automaticamente iscritti, all’atto e per effetto dell’integrazione, nel Libro Soci della Nuova Capogruppo che manterrà la propria forma giuridica di banca popolare cooperativa e diverranno pertanto soggetti alle limitazioni previste dall’art. 30 del D. Lgs. 1/9/1993 n. 385. Diritto di recesso in capo agli azionisti di Banca Lombarda e Piemontese - Agli azionisti assenti, dissenzienti o astenuti all’Assemblea dei Soci di Banca Lombarda spetterà il diritto di recesso, ai sensi dell’art. 2437 del codice civile, in dipendenza del cambiamento del tipo sociale e delle modificazioni dei diritti di voto. Sarà corrisposto agli azionisti che avessero esercitato tale diritto un corrispettivo determinato con riferimento alla media aritmetica dei prezzi di chiusura dell’azione Banca Lombarda nei sei mesi precedenti la pubblicazione dell’avviso di convocazione dell’assemblea straordinaria di Banca Lombarda chiamata a deliberare sulla fusione per incorporazione in Bpu Banca. Banca Lombarda provvederà a comunicare al pubblico mediante specifico avviso il valore di liquidazione di ciascuna azione Banca Lombarda e le modalità per l’esercizio del diritto di recesso. Nel caso di esercizio del diritto di recesso e qualora l’offerta in opzione prevista dall’art. 2437 quater cod. Civ. Fosse effettuata successivamente alla data di efficacia della fusione, agli azionisti aventi diritto saranno offerte in opzione azioni Bpu nella proporzione riveniente dall’applicazione del rapporto di cambio, in luogo di quelle di Banca Lombarda. La fusione è subordinata alla condizione che il diritto di recesso da parte degli azionisti di Banca Lombarda non sia esercitato per una percentuale del capitale sociale superiore al 10%. Tale condizione potrà peraltro essere rinunciata di comune accordo dalle parti entro 10 giorni lavorativi dal giorno in cui i dati definitivi dell’eventuale esercizio del diritto di recesso saranno stati comunicati da Banca Lombarda a Bpu Banca. Corporate Governance - La Nuova Capogruppo, che nascerà dall’incorporazione di Banca Lombarda in Bpu Banca, avrà sede legale in Bergamo, e sedi operative in Bergamo e Brescia, secondo un’equilibrata ripartizione che tenga conto delle esigenze di funzionalità ed economicità della stessa. La denominazione sociale della Nuova Capogruppo sarà definita di comune accordo tra le Parti in una fase successiva. Per garantire un sistema di corporate governance che consenta ad un tempo una salda unità di direzione e governo e la rappresentanza delle componenti originarie di rispettiva derivazione da Bpu Banca e da Banca Lombarda, verrà adottato il sistema dualistico organizzato attraverso un Consiglio di Sorveglianza ed un Consiglio di Gestione caratterizzato dagli ulteriori principi della alternanza e della alternatività delle cariche principali. Il Consiglio di Sorveglianza della Nuova Capogruppo sarà composto da 23 membri tra cui il Presidente e il Vice Presidente Vicario, nominati dall’Assemblea mediante voto di lista tra i Soci in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza previsti dalla vigente normativa e due Vice Presidenti nominati dal Consiglio di Sorveglianza stesso. Essi resteranno in carica per tre esercizi. Al Consiglio di Sorveglianza, oltre alle materie ad esso riservate dalla Legge, lo Statuto riserverà di deliberare, su proposta del Consiglio di Gestione, sulla definizione degli indirizzi generali programmatici e strategici della Società e del Gruppo, sulle autorizzazioni relative alle operazioni strategiche ed ai piani industriali e/o finanziari ed ai budget della Società e del Gruppo predisposti dal Consiglio di Gestione. I Consiglieri di Sorveglianza saranno nominati per la prima volta dall’Assemblea ordinaria di Bpu Banca concomitante con quella Straordinaria di modifica statutaria, in applicazione di una specifica norma transitoria prevista dallo Statuto. In dettaglio, si prevede che i Consiglieri di Sorveglianza siano nominati nel numero di 23 per la durata di tre esercizi e con l’applicazione del meccanismo del voto di lista previsto dall’art. 44 dell’attuale statuto di Bpu Banca per la nomina del Collegio Sindacale e richiamato nella citata norma transitoria. In base a tale meccanismo, risulteranno eletti i primi 22 candidati tratti dalla lista che avrà ottenuto il maggiore numero di voti e il primo candidato dalla lista che avrà ottenuto il secondo maggiore numero di voti. Non saranno prese in considerazione ai fini dello scrutinio le liste che non abbiamo raggiunto almeno il 10% della totalità dei voti espressi in Assemblea. Ove una sola lista di quelle presentate abbia superato tale limite, da essa saranno tratti tutti i Consiglieri di Sorveglianza. Il Consiglio di Sorveglianza istituirà al proprio interno un Comitato per il Controllo Interno, un Comitato per la Remunerazione dell’alta dirigenza e un Comitato Nomine. Il Consiglio di Gestione sarà composto da un numero di componenti compreso tra 7 e 11 eletti fra i Soci aventi diritto di voto da parte del Consiglio di Sorveglianza, su proposta del Comitato Nomine. Per il primo mandato triennale, il Consiglio di Gestione sarà composto da 10 membri, fra cui il Presidente, il Vice Presidente e il Consigliere Delegato. Al Consiglio di Gestione spetta la gestione dell’impresa in conformità con gli indirizzi generali programmatici e strategici approvati dal Consiglio di Sorveglianza, su proposta del Consiglio di Gestione stesso. A tal fine esso compie tutte le operazioni necessarie, utili o comunque opportune per il raggiungimento dell’oggetto sociale, siano esse di ordinaria come di straordinaria amministrazione. Aspetti Contabili E Fiscali Dell’operazione - L’operazione avrà effetti contabili e fiscali a partire dalla data di decorrenza degli effetti giuridici della fusione, ossia dalla data dell’ultima delle iscrizioni al registro delle imprese di Brescia e Bergamo dell’atto di fusione ovvero dalla data successiva indicata in tale atto ed in ogni caso non anteriore al 1° aprile 2007. L’operazione è soggetta all’autorizzazione di Banca d’Italia, dell’Autorità Garante della Concorrenza e dell’Isvap. Bpu Banca è assistita da Banca Leonardo e da Morgan Stanley, con particolare riguardo ai profili relativi al mercato, per gli aspetti economico-finanziari e dallo Studio Pedersoli per gli aspetti legali. Banca Lombarda è assistita da Mediobanca e Rothschild per gli aspetti economico-finanziari e dallo Studio d’Angelo e dallo Studio Pavesi-gitti-verzoni per gli aspetti legali. .  
   
   
ASSICURAZIONI GENERALI: CONCLUSIONE DELL´OPA SU TORO  
 
 Trieste, 14 dicembre 2006 – Assicurazioni Generali comunica che a seguito dell’offerta pubblica di acquisto totalitaria sulle azioni ordinarie Toro Assicurazioni conclusasi il 12 dicembre, la partecipazione del Gruppo Generali ha raggiunto il 99,42% del capitale sociale di Toro per effetto della raccolta di nr. 62. 139. 000 azioni. Poiché la partecipazione che Generali è venuta a detenere a seguito dell’offerta è superiore alla soglia del 98% delle azioni ordinarie Toro, Generali eserciterà il diritto di acquistare le residue azioni ordinarie di Toro in circolazione (cd. Squeeze out), ai sensi di quanto previsto dall’articolo 111 del d. Lgs. 24 febbraio 1998 numero 58 e successive modifiche ed integrazioni. Le azioni ordinarie Toro saranno revocate dalla quotazione sul Mta a partire dal 20 dicembre. .  
   
   
ALFONSO IOZZO LASCIA LA CARICA DI AMMINISTRATORE DELEGATO DI SANPAOLO IMI  
 
Torino, 14 dicembre 2006 - Ii Sanpaolo Imi comunica, d´intesa con l´interessato, che il dottor Alfonso Iozzo ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Amministratore Delegato della Banca. Le dimissioni, motivate dalla prossima assunzione della carica di Presidente della Cassa Depositi e Prestiti, hanno avuto decorrenza dal 13 dicembre. Ii dottor Iozzo manterrà la carica di Consigliere di Amministrazione di San Paolo Imi. Ii Consiglio di Amministrazione ha inoltre incaricato il Presidente Enrico Salza di adottare gli opportuni provvedimenti organizzativi al fine di consentire al Direttore Generale Pietro Modiano di assumere la gestione unitaria del Gruppo. .  
   
   
PIONEER INVESTMENTS: VENDITE NETTE GLOBALI PER 1 MILIARDO DI EURO IN NOVEMBRE IN EVIDENZA GERMANIA, USA E NEW MARKETS  
 
Milano, 14 dicembre 2006 - Pioneer Investments chiude novembre con 995 milioni di euro di vendite nette, grazie in particolare al contributo di Germania (709), Usa (252) e New Markets (188). Il patrimonio gestito è pari a 220 miliardi di euro. Il perimetro Italia chiude il periodo con una raccolta negativa per 106 milioni di euro, fortemente influenzata dall´estinzione di mandati di polizze tradizionali (-536 milioni di euro) parzialmente controbilanciata da una raccolta di 431 milioni di euro realizzata su altri prodotti, in particolare gestioni patrimoniali. Per quanto riguarda il dettaglio dei fondi comuni (perimetro Assogestioni Italia), questi hanno ottenuto una raccolta positiva per 171 milioni a fronte di un andamento negativo del sistema (-2,3 € miliardi). Pioneer Investments aumenta così ulteriormente la propria quota di mercato che raggiunge il 15,32% (+8 punti base nel mese, +18 punti base dall´inizio dell´anno). Il patrimonio gestito in Italia è stabile a 109,6 miliardi. La Germania registra in novembre una raccolta di 709 milioni di euro, grazie alle vendite realizzate sia a livello retail che istituzionale. Il patrimonio della divisione sale a 45,3 miliardi di euro. La divisione International (ex Italia e Germania) è negativa nel mese per 47 milioni di euro. Il patrimonio è pari a 12,4 miliardi di euro. Gli Usa vedono il mese chiudersi con una raccolta positiva per 252 milioni di euro. Il patrimonio della divisione è pari a 45,8 miliardi di euro, pari a circa 60,5 miliardi di dollari. Novembre, grazie al contributo della Polonia, è il miglior mese del 2006 per la divisione New Markets che registra una raccolta di 188 milioni di euro. Il patrimonio della divisione sale a 7 miliardi di euro. La raccolta netta della divisione Alternative Investments (i dati di raccolta, nonché gli Aum sono già compresi in quelli delle diverse aree di business) è positiva nel corso del mese per 21 milioni di euro. Il patrimonio complessivo in Hedge Funds è stabile a 4,6 miliardi di euro. .  
   
   
S&P: IL BOOM DI M&A E BUY-OUT IMPATTERÀ SULLA QUALITÀ DEL CREDITO IN EUROPA NEL 2007. IN ITALIA IL QUADRO SI PRESENTA IN CONTROTENDENZA RISPETTO ALL´EUROPA E VARIEGATO DA SETTORE A SETTORE.  
 
Milano, 14 dicembre 2006 — Secondo l´analisi di fine anno di Standard & Poor´s Rating Services, l´Europa si avvia verso un deterioramento della qualità del credito, seppur con profonde differenze settoriali. Mentre il settore bancario europeo continuerà l´andamento positivo che ha caratterizzato il 2006, grazie anche al persistere di un processo di consolidamento in atto, il settore industriale affronterà nel 2007 una crescente pressione negativa che potrà portare ad un numero di downgrade superiore agli upgrade. Tra i fattori di rischio emergono l´elevato indebitamento e l´accresciuta attività di M&a, che ha visto e continuerà a veder crescere il ruolo di operatori di private equity ed hedge fund anche nel 2007 dato il persistere degli elevati livelli di liquidità anche per il prossimo anno. Panoramica 2006 - In Italia, il quadro generale presenta un 2006 dagli aspetti contrastanti, seppure i downgrade sono stati superiori agli upgrade (28 contro 15), in particolare per effetto del declassamento del rating della Repubblica Italiana su governi regionali, autonomie locali e imprese a capitale pubblico. Nel 2006 le banche italiane hanno registrato ottime performance, facendo leva sulla forte crescita del settore retail, un buon controllo dei costi e un rischio di credito ai minimi storici. Tutto ciò si è riflesso in un trend positivo dei rating che ha registrato unicamente 2 downgrade contro 9 upgrade. La fotografia del settore evidenzia una preponderante stabilità con 1´ 87% delle banche aventi prospettive (outlook) stabili. La sostenuta attività di consolidamento in atto nel sistema, che ha interessato soprattutto i grandi gruppi bancari italiani (Sanpaolo Imi, Banca Intesa, Bnl), è stata principalmente determinata dall´alta frammentazione del sistema, dall´elevata redditività del business retail e da una favorevole attitudine della Banca d´Italia. Principali benefici di questo processo in atto si avranno in termini di maggiori sinergie e diversificazione, oltrechè in un miglioramento della qualità del credito. La solidità di business e finanziaria di 4 gruppi bancari spiega perché il loro rating sia ad un livello superiore a quello della Repubblica Italiana, rappresentando l´unico caso in Europa. La panoramica per il 2006 sul Settore Assicurativo e´ stato caratterizzato da una stabilità del profilo finanziario e da un continuo incremento della profittabilità nel settore vita e in quello danni. Complessivamente si conferma la stabilità dei rating con 17 conferme e 2 upgrade. Nel Settore Industriale, dove l´Italia si è mossa in controtendenza rispetto all´Europa, la maggior parte delle società ha continuato ad approfittare del canale bancario per rifinanziarsi a condizioni più favorevoli, con conseguente riduzione del numero di emissioni obbligazionarie e basso ricorso al rating. Solo i grandi emittenti, quali Telecom Italia, Fiat e Eni, hanno confermato la loro presenza sul mercato dei eurobond rappresentando quasi il 100% delle emissioni del 2006. Il valore totale delle emissioni è stato di circa 7 miliardi di euro, in lieve calo rispetto ai valori del 2005 e in controtendenza rispetto al mercato europeo che dovrebbe registrare a fine anno un volume complessivo di emissioni record di circa 125 miliardi di euro. Controtendenza che si è confermata anche per le grandi operazioni di fusione ed acquisizione di emittenti investment-grade dove l´Europa ha registrato un aumento significativo dell´attività di M&a in quasi tutti settori industriali, di cui circa 1´80% finanziato attraverso l´emissione di debito. Anche il mercato high yield italiano, che negli anni precendenti era stato artefice di alcune tra le più grandi emissioni di leverage finance (tra cui Seatpg e Wind), è stato assente, dimostrando una tendenza al pre­rifinanziamento di emissioni pubbliche attraverso il ricorso al debito bancario e consecutivo ritiro dei rating. Un elemento di novita´ è stata l´emissione di strumenti ibridi da parte di Lottomatica per un ammontare di 750 milioni di euro, la più grande di questo genere in Europa a livello non-investment grade. Nel Settore Utilities e Infrastrutture le emissioni sul mercato obbligazionario sono state modeste e inferiori al 2005, con ricorso al debito bancario per supplire ai bisogni di rifinanziamento. Il settore mantiene fondamentali solidi ma l´attività di M&a e i rischi regolamentari sono in crescita con impatti potenzialmente negativi per i rating. Nel Settore Pubblico l´anno 2006 è stato segnato da una netta prevalenza di azioni di rating negative. Fatta eccezione per il declassamento della Repubblica Italiana avvenuto nel mese di ottobre, il quale ha trascinato al ribasso 17 rating di regioni, autonomie locali ed imprese a capitale pubblico, spiccano casi di deterioramento intrinseco del profilo di rischio, come nel caso del Comune di Torino, Alessandria, Orvieto e della Regione Lazio, prima regione italiana a popolare la categoria "Bbb". Le decisioni di miglioramento del rating si configurano come casi isolati: nel 2006 hanno riguardato la Provincia di Ancona ed il Comune di Jesi. Nel corso dell´anno sono venuti al pettine nodi fondamentali riguardanti la gestione della sanità in alcune regioni, la mancanza di chiarezza riguardo al federalismo fiscale e i vincoli finanziari sempre più stringenti sulla finanza locale, determinati dal deterioramento dei conti dell´amministrazione centrale. A fronte di una crescente divaricazione tra enti pubblici virtuosi ed enti in difficoltà la scala di rating di Standard & Poor´s risulta concentrata nell´area della categoria "A", fenomeno interamente imputabile all´evoluzione del rating sovrano. Nel Settore delle Cartolarizzazioni, nonostante l´assenza di operazioni sponsorizzate dal Governo, il 2006 è stato un anno ottimo nel comparto dei mutui residenziali (Rmbs) con un aumento dei volumi di emissioni pari a circa il 50% rispetto al 2005. Anche il settore delle Asset Backed Securities (Abs) ha mantenuto la sua vitalità, seppur al disotto dei volumi emessi nel 2005, il calo è stato prevalentemente attribuibile alla totale assenza di operazioni originate dallo Stato. Prospettive 2007 - Le aspettative di Standard & Poor´s per l´anno 2007 prevedono la continuazione delle tendenze già identificate per il 2006: in Europa si assisterà, come accennato, ad un graduale aumento dei declassamenti nel settore industriale e, in generale, ad un deterioramento della qualità del credito come diretta conseguenza dell´elevata attività di M&a e buy-out. Per quanto concerne l´Italia, il quadro complessivo è simile al 2006, ma le differenze settoriali continueranno a persistere. Il trend positivo che ha caratterizzato le banche italiane nel 2006 sarà sostenibile anche nel 2007, con qualche deterioramento della qualità del credito. S&p si attende una conferma dei trend di rating in atto con qualche upgrade relativamente ai gruppi bancari interessati dai processo di consolidamento. Nel Settore Industriale non si prevedono grandi cambiamenti per il 2007 finché le condizioni attuali di liquidità rimarranno così elevate. L´approccio al mercato dei capitali dovrebbe rimanere essenzialmente opportunistico da parte delle società di medie dimensioni. Non ci si attende una crescita significativa di nuovi emittenti ed il canale preferenziale di finanziamento rimarra´ quello bancario. Pertanto, le attività di rifinanziamento dei grandi emittenti, le operazioni di Lbo e di M&a resteranno i principali fattori degni di nota nel 2007. Le esigenze di finanziamento e rifinanziamento del Settore Utilities e Infrastrutture rimarranno in generale relativamente basse e il debito bancario sarà anche nel 2007 la strada privilegiata, mentre i rating saranno prevalentemente influenzati dalle scelte strategiche delle aziende in termini di M&a, investimenti e politiche finanziarie e anche da cambiamenti a livello regolamentare. Nel Settore Pubblico le prospettive per il 2007 si presentano promettenti per una molteplicita´ di fattori: il crescente ruolo di monitoraggio e controllo attivo delle situazioni critiche da parte dello Stato, il recupero di un confronto bilaterale aperto tra regioni ed enti locali da un alto e governo centrale dall´altro, la ripresa del dibattito riguardante il federalismo fiscale e, infine, una finanziaria 2007 che ha l´ambizione di dare visibilità triennale al Patto di Stabilità interno e alla politica di finanziamento della sanità. Nel Settore delle Cartolarizzazioni, S&p si attende una certa stabilità nei volumi garantiti dagli attivi più tradizionali, un aumento delle operazioni garantite da portafogli di prestiti personali assistiti dal quinto dello stipendio e la definitiva finalizzazione della legge sui covered bond con eventuali emissioni da prevedersi nel secondo semestre 2007. Infine, una nota sicuramente positiva per il mercato finanziario italiano è rappresentata dell´Indice S&pimib nato dalla partnership tra Standard & Poor´s e Borsa Italiana. Anche nel 2006 l´S&p/mib ha accresciuto significativamente la visibilità del mercato azionario italiano e internazionale raggiungendo valori record negli scambi azionari. Le societa´ italiane si sono inoltre contraddistinde, per tre trimestri consecutivi, come "le societa´ piu´ profittevoli del mercato europeo", secondo una ricerca condotta da Standard & Poor´s Equity Research. .  
   
   
PRICEWATERHOUSECOOPERS: LA CAPACITÀ DI COMPETERE DELL´ITALIA È LIMITATA SOLO AD ALCUNI SETTORI, IL TURISMO, I BENI DI LUSSO, IL DESIGN, IL MERCHANDISING ARTISTICO, E AD ALCUNI SERVIZI (ALBERGHI, RISTORAZIONE, VIAGGI, ECC...).  
 
Milano, 14 dicembre 2006 - La capacità di competere dell´Italia a livello internazionale è limitata a pochi settori ed a poche specializzazioni: è quanto emerge dalla presentazione della prima edizione dello Studio "Le leve competitive dello sviluppo nazionale: su quali settori puntare?" di Pricewaterhousecoopers Advisory. Dall´analisi, che confronta la situazione dei sistemi finanziari ed industriali italiani in rapporto al resto dell´Europa e che prende come riferimento le prime 100 Imprese e le prime 50 Banche europee per capitalizzazione, risulta che l´Italia può sviluppare un vantaggio competitivo nazionale sostenibile solo in alcuni settori quali design, moda e beni di lusso, e anche se non ancora a sufficienza, il patrimonio turistico e culturale. La competizione non può avvenire in tutti i settori, ma è necessario indirizzare le risorse istituzionali e finanziarie del Paese, pubbliche e private, in modo da rivalutare i "Core asset", cioè il patrimonio imprenditoriale, artistico, culturale, naturalistico, storico. Il punto di partenza, come emerge dallo Studio, è costituito da pochi ma prioritari settori: quello del turismo, alcuni settori commerciali come i beni di lusso, del design, del merchandising artistico, ed alcuni servizi (alberghi, ristorazione, viaggi ecc. ). Investendo su questi, è possibile dare avvio ad un processo virtuoso che coinvolgerebbe, con ricadute positive, tutta una serie di settori sinergici quali agricoltura, infrastrutture, artigianato, industria e altri servizi. Lo sviluppo di questi settori è possibile attraverso l´utilizzo di conoscenze e risorse già disponibili, ma che non sono attualmente sufficienti. Leve idonee devono essere sviluppate, investendo sulle risorse, per lo più umane, incentivando la domanda, puntando sulle sinergie con settori correlati e la costruzione di distretti e filiere ad hoc, sfruttando partnership pubblico-private e mettendo in atto politiche regolamentari adeguate. Per ciò che concerne il tessuto industriale, nella classifica presentata ne "Le leve competitive dello sviluppo nazionale: su quali settori puntare?", l´Italia è superata dalla Gran Bretagna, dalla Francia, dalla Svizzera e dalla Germania, Paesi che sono stati in grado di sviluppare aziende nazionali più che rappresentative delle realtà economico-industriali soggiacenti. Focalizzando l´analisi al sistema bancario e prendendo come campione il valore della capitalizzazione di borsa dei principali 20 operatori europei del settore emerge che solo 2 di questi sono italiani (Uci-hvb e Intesa) per una capitalizzazione complessiva di appena 1´8% del campione contro 5 inglesi (Hsbc, Rbos, Barclays, Hbos e Lloyds/tsb, pari al 29% del campione), 3 francesi Bnp, Socgen e Credit Agricole, 15% di capitalizzazione), 2 svizzeri (Ubs e Credit Suisse, 15% della capitalizzazione), e 2 spagnoli (Bsch e Bbva, 11% di capitalizzazione). Alcuni paesi quali Gran Bretagna, Svizzera e Olanda sono stati in grado di sviluppare campioni nazionali nell´ambito del sistema bancario in maniera più che rappresentativa delle realtà economico-industriali di riferimento ed altri quali l´Italia non hanno sviluppato campioni nazionali sufficientemente rappresentativi delle realtà economiche presenti nei paesi stessi. L´unico paese europeo dietro di noi è la Germania con appena un Gruppo Bancario (Deutsche Bank) che rappresenta il 4% delle capitalizzazione del campione. "Le pressioni competitive sul sistema produttivo italiano - commenta Giacomo Neri, Global Managing Partner Operations Consulting Pricewaterhosecoopers Advisory - risultano evidenti anche analizzando il numero di operazioni di acquisizione di aziende straniere da parte di aziende italiane nel 2005 che è pari a 60 (30 nel 2004), di molto inferiore rispetto alle acquisizioni di aziende italiane da parte di aziende straniere che è stato pari nel 2005 a più di 90 (circa 90 anche nel 2004). " "Non possiamo che augurarci - conclude Neri - un rapido consolidamento domestico che permetta al nostro sistema paese di combattere con pari energie una guerra competitiva che si volge, ormai, in prima istanza su scala continentale e in generale, comunque, su scala globale. " .  
   
   
CONVEGNO SU “LA RESPONSABILITÀ NELLA GESTIONE DI SOCIETÀ A CAPITALE PUBBLICO”  
 
Roma, 14 Dicembre 2006 - Il Convegno, organizzato dalla Facoltà di Economia dell’Università di “Tor Vergata” in collaborazione con l’Università degli studi di Roma “La Sapienza” e Lloyd Adriatico Assicurazioni, è dedicato al delicato e nuovissimo tema della responsabilità degli amministratori e dei direttori generali di società a partecipazione pubblica. Il recente indirizzo della magistratura espone, oggi, il Board of Directors delle società pubbliche all’azione di responsabilità non soltanto nei riguardi della società, ma anche nei confronti della “collettività”, soggiacendo all’azione di responsabilità dinanzi alla Corte dei Conti con ricadute d’ordine organizzativo, gestionale e di competitività sui mercati di chiara evidenza. In considerazione della rilevanza del tema, i lavori saranno co-introdotti dal Presidente della Suprema Corte di Cassazione Vincenzo Carbone e dal Procuratore Generale della Corte dei Conti Claudio De Rose, e saranno conclusi dal Presidente del Consiglio di Stato Mario Egidio Schinaia. Al convegno saranno inoltre presenti in ordine d’intervento: Alessandro Finazzi Agrò, Magnifico Rettore, Università “Tor Vergata” di Roma; Renato Guarini, Magnifico Rettore, Università “La Sapienza” di Roma; Attilio Celant, Preside della Facoltà di Economia, Università “La Sapienza” di Roma; Luigi Paganetto, Preside della Facoltà di Economia, Università “Tor Vergata” di Roma; Vittorio Grilli, Direttore Generale del Tesoro; Massimo Pineschi, Presidente Consiglio Regionale del Lazio; Lorenzo Tagliavanti, Presidente Aggiunto Camera di Commercio di Roma; Marco Causi, Assessore alle Politiche Economiche Comune di Roma; Roberto Napoletano, Direttore de “Il Messaggero”; Giovanni Doria, Ordinario di Istituzioni di Diritto Privato Università “Tor Vergata” di Roma; Daniele U. Santosuosso, Ordinario di Diritto Commerciale Università “La Sapienza” di Roma; Antonino Cataudella, Professore ordinario di diritto civile nella Facoltà di Giurisprudenza dell´Università "La Sapienza" di Roma; Giulio Maria Salerno, Ordinario di diritto pubblico Università di Macerata; Michele Di Pace, Avvocato dello Stato; Massimiliano Atelli, Consigliere Corte dei Conti- Sez. Giur. Lombardia; Enniorusso, Professore ordinario di Istituzioni di diritto privato Università di Tor Vergata; Giacinto Della Cananea, Ordinario di diritto amministrativo Università di Napoli Federico Ii; Giancarlo Montedoro, Consigliere di Stato; Giovanni Negri, Sole 24 Ore; Antonio Arcese, Responsabile Affari Legali e Corporate Finance Sviluppo Italia S. P. A. ; Mauro Bonacina, Direttore Legale G. S. E. S. P. A. ; Rubens Esposito, Direttore Affari Legali e Societari Rai S. P. A; Luigi Franco, Responsabile Affari Legali, Attività internazionali e commerciali E. N. I. S. P. A. ; Mauro Gigante, Direttore Affari Legali e Societari Finmeccanica S. P. A. ; Filomena Passeggio, Responsabile Legale e Segreteria Societaria Terna S. P. A. ; Roberto Pecorario, Direttore Divisione Legale e Compliance S. A. C. E. S. P. A. ; Gianclaudio Picardi, Direttore Centrali Affari A. N. A. S S. P. A. ; Claudio Sartorelli, Direttore Segreteria Societaria Enel S. P. A. Centro Congressi “Villa Mondragone”, Monteporzio Catone, Roma, 15 Dicembre 2006, Ore 9,30-19,00. .  
   
   
CONVEGNO “FIRENZE – LA CITTA’ CHE CAMBIA” INTERVENTO DI LUCIANO ZAMBELLI, VICEPRESIDENTE CNA FIRENZE  
 
 Firenze, 14 dicembre 2006 - “Il cambiamento da noi auspicato, non è soltanto un cambiamento infrastrutturale, organizzativo e di miglioramento delle dotazioni strutturali delle quali la città dispone. Oggi, nel fronteggiare la sfida della competizione, è richiesta una relazione sempre più stretta tra i sistemi territoriali e tra le filiere produttive. Ebbene, è indispensabile risolvere in via definitiva il ruolo e la funzione di Firenze e del suo territorio all’interno della Toscana Centrale, dando vita all’Area Vasta. Il progetto di aggregazione funzionale dei comuni dell’area metropolitana è già, a nostro parere, un passo importante in questa direzione. Per essere adeguati ad una città che cambia, è inoltre opportuno che si modifichino anche le razioni tra Istituzioni ed attori sociali e cambi il principio della rappresentanza. Aggregazione della rappresentanza degli interessi, semplificazione e snellimento dei rapporti tra Istituzioni e società, sono temi di particolare rilievo politico istituzionale, che stanno molto a cuore a Cna Firenze”. .  
   
   
GRUPPO COIN S.P.A RISULTATI DEL TERZO TRIMESTRE: VENDITE NETTE CONSOLIDATE DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2006 A 775,9 MILIONI DI EURO IN AUMENTO DEL +3,2% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL´ ESERCIZIO PRECEDENTE.  
 
Venezia, 14 dicembre 2006 - Nei primi nove mesi dell´esercizio in corso le vendite e i margini del Gruppo hanno evidenziato segnali di crescita rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. Con riferimento ad Oviesse continua l´impulso impresso all´attività di sviluppo dell´insegna con la realizzazione di 19 nuovi negozi in diretta e di 11 nuovi negozi in affiliazione. Nel mese di settembre sono stati inaugurati i primi due punti vendita in affiliazione Oviesse all´estero (in Russia e in Serbia) con risultati fino ad ora incoraggianti. Le vendite dell´insegna Oviesse al 31 ottobre 2006 (541,7 milioni di Euro) sono in crescita del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2005. Nel terzo trimestre l´insegna ha risentito del clima particolarmente mite di settembre e di ottobre che non ha favorito le vendite della collezione autunno-inverno. Le vendite dell´insegna Coin sono in crescita dello 0,5% rispetto ad ottobre 2005; nei primi nove mesi del 2006 le vendite a parità e comprensive degli spazi affidati a terzi hanno registrato un +3,0%. Nel terzo trimestre del 2006 le vendite sono cresciute del 4,9% grazie al positivo andamento della parità è frutto di tutte le azioni di rilancio commerciale messe in atto nel corso dell´anno e concretizzatesi con le nuove collezioni autunno-inverno. In linea con le aspettative la forte ripresa delle vendite del segmento bambino e della rinnovata offerta Coincasa. Nel complesso il Margine Operativo Lordo del Gruppo passa da 53,9 milioni di Euro (7,2% sulle vendite) di Ottobre 2005 a 61,0 milioni di Euro (7,9% sulle vendite) dei primi nove mesi dell´esercizio in corso con una crescita del 13,2%. Per quanto riguarda la gestione finanziaria, l´indebitamento a fine ottobre 2006 è pari a 364,2 milioni di Euro. Nei primi nove mesi del 2006 il Gruppo ha investito a sostegno dello sviluppo di Oviesse e delle ristrutturazioni dei negozi Coin oltre 38 milioni di Euro. Il cash flow di Gruppo Coin dei primi nove mesi del 2006, periodo tipicamente caratterizzato da una fase di assorbimento di cassa, è negativo per 90 milioni di Euro, in miglioramento, pur in un contesto di maggiori investimenti, rispetto all´assorbimento di cassa per 93 milioni di Euro ad ottobre 2005. Risultati consolidati di Gruppo Coin I risultati economici consolidati ad ottobre 2006 confrontati con quelli dello stesso neriodo dell´esercizio precedente sono rieniloaati come segue (in milioni di Eurol:
9 mesi 2006 € m1n % su Vn 9 mesi 2005 € m1n % su Vn var. Su a. P. € m1n in %
Vendite Nette 775,9 100,0 751,9 100,0 23,9 3,2%
Margine operativo lordo (a) (b) 61,0 7,9 53,9 7,2 7,1 13,2%
Ammortamenti (34,5) (4,4) (35,0) (4,6) 0,5
Risultato Operativo (b) 26,6 3,4 19,0 2,5 7,6 40,1%
Proventi (Oneri) finanziari (c) (16,7) (2,1) (19,4) (2,6) 2,7
Proventi/(oneri) non ricorrenti (5,9) (0,8) (1,5) (0,2) (4,5)
Risultato prima delle imposte 4,0 0,5 (1,9) (0,2) 5,9
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MISSIONE IMPRENDITORIALE A CALCUTTA E MUMBAI  
 
Roma, 14 dicembre 2006 - In occasione della prossima visita di Stato in India del Presidente del Consiglio Romano Prodi, prevista dall´11 al 14 Febbraio 2007, l´Ice - su indicazione del Ministero del Commercio Internazionale ed in collaborazione con Confindustria e Abi - sta organizzando una missione di imprese italiane che farà tappa a Calcutta (oggi Kolkata) e Bombai (oggi Mumbai). Così come il 2006 è stato l´anno dell´Italia in Cina, il 2007 sarà "l´anno dell´Italia in India". In tale contesto l´India - Italia Business Forum è il primo di una serie di eventi finalizzati a far conoscere ed accrescere la presenza del Made in Italy nel subcontinente Indiano. Nell´ambito dell´India - Italia Business Forum sono previsti una serie di convegni, seminari ed incontri bilaterali tra imprese italiane ed indiane, realizzati in collaborazione con la Ficci (Federazione indiana delle Camere di Commercio e Industria) ed altre organizzazioni imprenditoriali, che rappresentano un´ottima occasione di scambio e di approccio alla realtà economica indiana. Il programma della missione è il seguente: 11 - 13 Febbraio: Calcutta (oggi Kolkata)- Capitale dell´India nord-orientale con una fortissima proiezione su Bangladesh, Cina, Birmania, Cambogia, Malesia ed Indonesia, Calcutta sarà teatro, la mattina del 12 febbraio, di interessanti seminari tecnici settoriali nonché di un incontro di approfondimento sugli strumenti finanziari per investire nel West Bengal, mentre nel pomeriggio saranno organizzati gli incontri B2b tra imprese italiane ed indiane. Il mattino del 13 febbraio, si terrà invece un Forum sulle opportunità di investimento e cooperazione industriale offerte dallo stato del West Bengal. 14 Febbraio Mumbai - Capitale economico/finanziaria dell´India nonché centro dell´industria cinematografica Indiana (Bollywood), Bombay ospiterà il giorno 14 febbraio il Forum economico di cooperazione bilaterale, al quale seguiranno una serie di incontri bilaterali B2b tra imprese italiane ed imprese indiane. Www. Italiaindia2007. It .  
   
   
VEMER-SIBER GROUP S.P.A: PERFEZIONATI GLI ATTI RELATIVI AL TRASFERIMENTO, A FAR DATA DAL 31 DICEMBRE 2006, DEL RAMO D´AZIENDA INERENTE L’INSEDIAMENTO PRODUTTIVO DI FELTRE (BL). CEDUTA LA QUOTA DEL 90% DI XEO4 S.P.A.  
 
 Valeggio sul Mincio (Vr), 14 dicembre 2006 – La società informa che ieri è stato dato seguito agli accordi sottoscritti in data 9 ottobre 2006 relativi al trasferimento del ramo d´azienda inerente la progettazione, produzione e commercializzazione di dispositivi elettronici ad uso civile e industriale svolta presso l’insediamento produttivo di Feltre (Bl) a marchio Vemer. Vemer-siber Group S. P. A. Ha pertanto provveduto a costituire una società con la denominazione di “Vemer S. R. L. ”, alla quale in data odierna è stato conferito il predetto ramo d’azienda. Il conferimento è avvenuto nell’ambito di un aumento di capitale sociale di Vemer S. R. L. Per euro 2,85 milioni (oltre ad un sovrapprezzo di euro 1. 727,75) riservato al socio unico Vemer-siber Group S. P. A. Il conferimento avrà effetto a far data dal 31 dicembre 2006. Il ramo d’azienda è stato oggetto di valutazione, da parte dell’esperto Prof. Roberto Mazzei (ai sensi e per gli effetti dell’art. 2465 del codice civile), il quale ha redatto e giurato, in data 1 dicembre 2006, la relazione di stima ivi prevista che attribuisce al ramo d’azienda il valore di euro 2. 885 migliaia. Sempre in data odierna e per effetto degli accordi sottoscritti lo scorso 9 ottobre è stata perfezionata la cessione al signor Enzo Brignoli, alla B&b Sviluppo S. R. L. (società controllata al 90% da Enzo Brignoli) e a Valeria Buonamici (moglie di Enzo Brignoli) il 100% della partecipazione detenuta da Vemer-siber Group S. P. A. In Vemer S. R. L. Ad un prezzo pari a euro 2. 861. 727,75. La regolazione del corrispettivo è stata definita quanto a euro 1,5 milioni mediante versamento avvenuto in data 9 ottobre 2006, euro 1,1 milioni con scadenza al 31 dicembre 2006 ed infine euro 0,26 milioni con scadenza il 14 marzo 2007, data in cui saranno regolati gli eventuali conguagli relativi al conferimento. Il trasferimento della partecipazione avrà anch’esso effetto a far data dal 31 dicembre 2006, successivamente all’efficacia del conferimento. Come già noto al mercato l’operazione sopra illustrata genererà una plusvalenza per Vemer-siber Group S. P. A. Pari a circa euro 3 milioni e un miglioramento della posizione finanziaria netta pari a circa euro 5,6 milioni. L’operazione rientra nel progetto di focalizzazione del Gruppo Vemer-siber nelle aree di business a maggior redditività e consentirà allo stesso di migliorare la posizione finanziaria netta. Il management potrà infatti concentrarsi sulle attività core business (che rappresentano il 90% del fatturato), al fine di conquistare nuove quote di mercato in settori con più elevati margini di profitto ed espandere il fatturato dei principali marchi di proprietà, obiettivi questi già contenuti nel piano industriale comunicato nel maggio 2004. Il Documento Informativo relativo all’operazione sopra descritta, redatto ai sensi dell’art. 71 del regolamento Consob n. 11971/99, contenente situazioni patrimoniali pro-forma, verrà messo a disposizione entro il 28 dicembre 2006 unitamente alla prevista Relazione della società di revisione. Cessione della partecipazione detenuta in Xeo4 S. P. A. - Ieri Vemer-siber Group S. P. A. Ha altresì ceduto a B&b Sviluppo S. R. L. Le azioni detenute in Xeo4 S. P. A. , corrispondenti al 90% del capitale sociale della società. La società ceduta è stata costituita nel settembre 2004 con l’obiettivo di sviluppare un sistema che consenta il monitoraggio continuo in tempo reale e il controllo di siti e/o apparecchiature remote senza presidio umano. Nonostante gli sforzi profusi dal management il fatturato (euro 78,6 mila al 31 dicembre 2005; euro 145,8 mila al 30 settembre 2006) e i risultati (perdita di euro 495 mila al 31 dicembre 2005; perdita di euro 660 mila al 30 settembre 2006) non sono stati in linea con le aspettative e pertanto la società necessiterà in futuro di ulteriori investimenti al fine di raggiungere il break even. In considerazione di quanto sopra e del fatto che, con la cessione del ramo d’azienda sopra descritta, la partecipazione in Xeo4 non riveste più carattere strategico, Vemer-siber Group S. P. A. Ha ritenuto opportuno non proseguire nell’investimento e cedere al prezzo di un euro la partecipazione. L’operazione genererà una minusvalenza di euro 747. 000 per Vemer-siber Group S. P. A. , di cui euro 427. 000 già contabilizzati al 30 giugno 2006. Il risultato economico del terzo trimestre della società capogruppo sarà pertanto influenzato da una minusvalenza residua di euro 320. 000. A livello di bilancio consolidato la minusvalenza ammonterà ad euro 87. 000. Enzo Brignoli è attualmente direttore della Divisione elettronica civile e industriale facente capo allo stabilimento produttivo di Feltre (Bl) e quindi parte correlata di Vemer Siber Group S. P. A. Vemer-siber Group S. P. A. Non ravvisa rischi connessi ai potenziali conflitti di interesse della parte correlata con cui sono effettuate le operazioni sopra descritte. Il Signor Enzo Brignoli, con effetto dal 31 dicembre 2006, cesserà di essere dipendente e dirigente di Vemer-siber Group S. P. A. L’ammontare dei compensi dei componenti dell’organo di amministrazione di Vemer-siber Group S. P. A. E/o di società controllate non varierà in conseguenza delle due operazioni. .  
   
   
IN ARRIVO SERVIZI GRATUITI PER NUOVE IMPRENDITRICI E LAVORATRICI AUTONOME LOMBARDE  
 
Milano, 14 dicembre 2006. Arrivano i servizi gratuiti di orientamento, assistenza e consulenza. Li mette a disposizione delle imprenditrici lombarde la Regione Lombardia attraverso il Programma regionale 2006-2007 per la promozione dell´imprenditoria femminile realizzato in collaborazione con Unioncamere Lombardia e con il supporto tecnico di Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. E´ prevista inoltre la possibilità di presentare la richiesta per accedere ai contributi a fondo perduto messi a disposizione dal Bando Integrato Azioni 1-2-3 "Azioni congiunte per la creazione e lo sviluppo di nuove imprese e lavoro autonomo Progetto di Sovvenzione Globale Saturno. Il Programma ha l’obiettivo di sostenere l´avvio, lo sviluppo ed il consolidamento delle imprese femminili del territorio attraverso la sensibilizzazione e il coinvolgimento dei principali attori istituzionali e locali sulle tematiche relative all´inserimento delle donne nella vita economica e sociale. Per la domanda di richiesta di servizi gratuiti dovrà essere utilizzata esclusivamente la modulistica disponibile sul sito www. Impresadonna. Regione. Lombardia. It e presso lo sportello Punto Nuova Impresa della Camera di Commercio della propria provincia di residenza o domicilio. Misura A2 “Orientamento All’imprenditorialità” - Il Programma Regionale offre alle donne che desiderano entrare nel mondo del lavoro autonomo e imprenditoriale informazioni e strumenti per costruire il proprio progetto su solide basi e mette a disposizione n. 100 pacchetti di orientamento di gruppo della durata di 30 ore. A conclusione del percorso di orientamento di gruppo, sono previsti: - n. 70 pacchetti di assistenza individuale di 2 ore ciascuna per la redazione del proprio progetto imprenditoriale e di lavoro autonomo - n. 30 pacchetti di assistenza individuale di 10 ore ciascuna per la stesura del proprio piano d’impresa o di lavoro autonomo finalizzato alla richiesta di contributi del Bando Integrato Azioni 1-2-3 “Azioni congiunte per la creazione e lo sviluppo di nuove imprese e lavoro autonomo” del Progetto di Sovvenzione Globale Saturno. Destinatarie – Possono presentare la richiedere il pacchetto di assistenza aspiranti imprenditrici e aspiranti lavoratrici autonome: occupate, giovani e adulte inoccupato e/o disoccupate, studentesse (maggiorenni), che siano residenti o domiciliate in Lombardia e che siano intenzionate ad avviare un’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo. Misura B1 “Creazione Di Micro-imprese” - Il Programma Regionale offre un supporto specifico alle imprenditrici che da pochi anni hanno avviato la propria impresa e vogliono promuoverne la crescita e lo sviluppo, aiutandole ad individuare le aree di business più redditizie, raggiungere in modo efficace nuovi mercati, controllare l´andamento dei costi e del risultato economico dell´attività, prevedere fabbisogni finanziari e di liquidità e mette a disposizione gratuitamente: - n. 30 pacchetti di assistenza individuale della durata di 8 ore per la definizione e realizzazione del piano di sviluppo dell´impresa e affiancamento alla gestione e al ruolo imprenditoriale - n. 70 pacchetti di assistenza individuale della durata di 12 ore per la redazione del piano sviluppo dell´impresa finalizzata alla richiesta di contributi del Bando Integrato Azioni 1-2-3 “Azioni congiunte per la creazione e lo sviluppo di nuove imprese e lavoro autonomo” del Progetto di Sovvenzione Globale Saturno. Destinatarie – Possono richiedere il pacchetto di assistenza le nuove micro imprese femminili con massimo 2 anni di attività definite come: ditte individuali a titolarità femminile; società di persone con maggioranza qualificata di donne (50%+1); con 0-9 dipendenti. Misura E “Lavoro Autonomo” - Il Programma Regionale sostiene anche le lavoratrici autonome offrendo loro n. 70 pacchetti di assistenza specialistica e affiancamento nella gestione dell’attività e al ruolo della durata di 6 ore ciascuno; inoltre, alle lavoratrici autonome con non più di 2 anni di attività vengono offerti n. 30 pacchetti di assistenza individuale per la redazione del piano di sviluppo della propria attività finalizzata alla richiesta di contributi previsti dal al Bando Integrato Azioni 1-2-3 “Azioni congiunte per la creazione e lo sviluppo di nuove imprese e lavoro autonomo” del Progetto di Sovvenzione Globale Saturno. Contributi – Le aspiranti, nuove imprenditrici e lavoratrici autonome che usufruiranno dei pacchetti di assistenza, avranno la possibilità di richiedere contributi previsti dal Bando Integrato Azioni 1-2-3 “Azioni congiunte per la creazione e lo sviluppo di nuove imprese e lavoro autonomo” del Progetto di Sovvenzione Globale Saturno. Si tratta di un contributo a fondo perduto pari al 70% dell’investimento ammesso, al netto di Iva, fino ad un massimo di 15. 000,00 euro per le nuove imprese e di 10. 000,00 euro per le nuove lavoratrici autonome. Come si presenta la domanda per i pacchetti di assistenza – Per richiedere i pacchetti di assistenza, disponibili fino ad esaurimento, bisogna utilizzare esclusivamente la modulistica disponibile sul sito www. Impresadonna. Regione. Lombardia. It o da ritirare presso gli Sportelli Punto Nuova Impresa. Ogni destinataria potrà presentare una sola domanda di assistenza. La domanda, pena l’inaccettabilità, dovrà essere compilata in tutte le sue parti, e dovrà essere consegnata a mano in duplice copia presso lo sportello Punto Nuova Impresa della Camere di Commercio della propria provincia di residenza e/o domicilio. Per informazioni rivolgersi per appuntamento agli sportelli Punto Nuova Impresa presso la Camera di Commercio di Milano in Via Camperio, 1 - Tel. 02/8515. 5342, sedi decentrate di Legnano in Via Podgora, e di Monza in Via Cernuschi, 2 - Tel. 02/85152745 e presso la sede Formaper di Cinisello Balsamo (Mi) in Viale Rinascita, 80 - Tel. 02/6128292 . .  
   
   
400 GIOVANI INNOVANO L’IMPRESA IN PIEMONTE PRESENTATI I RISULTATI DEL PROGETTO REGIONALE “GIOVANE INNOVAZIONE”  
 
Torino, 14 dicembre 2006 - Quattrocentotredici progetti finanziati, 400 Ricercatori beneficiari delle borse di ricerca (di cui 57% donne), 300 Aziende ed Enti che hanno accolto i giovani ricercatori e collaborato ai progetti di ricerca, 10 Centri territoriali per la realizzazione delle attività di tutoring e assistenza ai beneficiari, (con sede a: Alba, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Ivrea, Novara, Pinerolo, Torino e Vercelli), oltre 1700 ore di formazione erogate, in parte in modo tradizionale e in parte a distanza. Questi i numeri del progetto “Giovane Innovazione”, promosso dalla Regione Piemonte e realizzato da Sinàpsi Scrl nell’ambito del Fondo Sociale Europeo. I risultati sono stati illustrati nell’evento finale “400 giovani innovano l’impresa. Un caso di successo in Piemonte”, mercoledì 13 dicembre, presso l’Unione Industriale di Torino. “L’innovazione nelle imprese costituisce oggi uno dei fattori determinanti per la crescita economica – ha dichiarato l’assessore regionale al Welfare, Teresa Angela Migliasso – e con il progetto ‘Giovane Innovazione’, la Regione Piemonte ha voluto favorire l’accesso delle imprese a know how qualitativamente elevato e l’accesso dei giovani ricercatori alla realtà della produzione, anche al fine di migliorare le proprie prospettive occupazionali. Si è quindi raggiunto un duplice obiettivo: da un lato favorire il trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca al mondo delle imprese, estendendo l’impiego di tecnologie innovative anche alle imprese piemontesi di piccole e medie dimensioni, dall’altro ampliare le possibilità di impiego dei giovani ricercatori in ambiti extra accademici. Il successo dell’iniziativa sta infine non solo nei risultati qualitativi e quantitativi raggiunti, ma anche nel modello organizzativo adottato”. In tutto sono state erogate agevolazioni per circa 6 milioni di Euro, destinate alla realizzazione di ricerche innovative e di progetti di trasferimento tecnologico nei più svariati ambiti tematici, sviluppati da giovani ricercatrici e ricercatori in collaborazione con imprese piemontesi e con un Ateneo o un Centro di ricerca. Le agevolazioni hanno riguardato: borse di ricerca (del valore medio di 1. 266 Euro al mese), incentivi economici per partecipazioni ad attività formative e/o eventi, agevolazioni per accedere a servizi di consulenza specialistica, servizi di tutoring territoriale e corsi di formazione realizzati ‘ad hoc’ sui temi del project management e della comunicazione. .  
   
   
LAVORO DISABILI, INTESA PROVINCIA DI CASERTA-CONFINDUSTRIA MILANI: “UNA SVOLTA NEL RAPPORTO CON LE IMPRESE”  
 
Caserta 14 dicembre 2006 - Promuovere l’inserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità e favorire il reale incontro, sul mercato del lavoro, tra le esigenze delle imprese e le capacità professionali. È l’obiettivo del protocollo di intesa firmato ieri, alla presenza degli organi di stampa, tra Provincia e Confindustria Caserta. Nella sala Giunta dell’Ente hanno siglato l’accordo l’assessore alle Politiche del Lavoro, Enrico Milani, il dirigente del Settore, Michele Orlando, e Stefania Brancaccio, presidente del Comitato Piccola Industria. All’incontro hanno preso parte il presidente della Provincia, Sandro De Franciscis, i componenti del comitato Piccola Industria, Giovanni Bo e Nicola Diana, numerose associazioni dei disabili e i responsabili dei Centri per l’Impiego del territorio. L’intesa giunge al termine del lavoro del tavolo permanente istituito dai due Enti con il mondo dell’associazionismo. I principi che ispirano il documento sono la qualità e la stabilità del lavoro, in linea con la nuova Legge regionale sul Lavoro. Le convezioni che saranno stipulate daranno tra l’altro la possibilità alle aziende (quelle con oltre 15 dipendenti che hanno per legge l’obbligo di assunzione di persone con disabilità) di indicare il nominativo dei soggetti da inserire; di far precedere qualsiasi contratto di lavoro da un tirocinio; di godere degli incentivi previsti dalle leggi. L’assessorato ha inoltre istituito la figura del Garante dell’inserimento lavorativo, con funzioni di valutazione sulla stipula di convenzioni e sullo svolgimento del programma di assunzioni. “Il protocollo – ha sottolineato De Franciscis – è un ulteriore tassello nel nostro approccio concreto e teso alla risoluzione dei problemi. Questa Amministrazione contesta l’approccio caritatevole alle esigenze dei diversamente abili tenuto da chi ci ha preceduto. L’accesso al lavoro dei disabili è competenza della Provincia, ma prima di noi, anziché mettere mano alla pubblicazione degli elenchi, si preferivano atti di carità”. L’assessore Milani ha aggiunto: “Siamo riusciti a instaurare un rapporto estremamente proficuo con il mondo dell’impresa. Così abbiamo contribuito al cambiamento di rotta nella gestione del binomio disabilità/lavoro, spostando l’attenzione verso i diritti dei cittadini”. L’accordo rientra nel più ampio programma di attività a favore dei lavoratori disabili portato avanti dalla Provincia: “Il primo passo concreto – ha aggiunto Milani – è stata la pubblicazione della graduatoria provinciale dei disabili dopo anni di stallo. Abbiamo poi esteso la partecipazione alle rappresentanze dei disabili nell’ambito della Commissione per l’impiego provinciale e infine numerose progettualità sono state assegnate nell’ambito dei finanziamenti Por, che sperimenteranno una serie di servizi esclusivamente rivolti ai disabili”. Soddisfazione è stata espressa anche da Stefania Brancaccio, presidente del Comitato Piccola industria: “Le imprese oggi sono molto più consapevoli delle problematiche affrontate dal protocollo, in un mutamento di prospettiva che grazie alla collaborazione istituzionale ha consentito un enorme passo in avanti dal punto di vista della responsabilità sociale dell’impresa. La legge che obbliga l’imprenditore ad assumere lavoratori disabili oggi è vissuta non più come un vincolo, ma come un’opportunità. Fondamentale risulta la fase del tirocinio, che consente di formare il lavoratore secondo i suoi interessi e abilità e secondo le reali esigenze del mercato del lavoro”. .  
   
   
LOCAZIONI: PREMIATE LE ZONE UNIVERSITARIE  
 
 Milano, 14 dicembre 2006 - Secondo l’Ufficio Studi Tecnocasa, nel primo semestre del 2006 il mercato delle locazioni registra dei segnali di debolezza in alcune importanti realtà italiane. A livello nazionale c’è una leggera crescita dei canoni di locazione dei bilocali (+1. 3%) e dei trilocali (+0. 6%). Spostando l’analisi sulle dieci grandi città italiane si delinea uno scenario diverso, con una sostanziale stabilità dei canoni di locazione dei bilocali (+0. 3%) ed una flessione per quelli dei trilocali (- 0. 2%). Segnali negativi nell’andamento dei canoni di bilocali e di trilocali arrivano da Bologna, Firenze, Torino e Verona. A Napoli si registra un ribasso dei canoni di locazione dei bilocali (-0. 2%), a Milano dei trilocali (-1. 5%). Roma, Palermo e Bari mettono a segno invece delle performance positive su entrambe le tipologie. La motivazione principale che giustifica questo trend è la crescente offerta sul mercato di immobili in seguito alla corsa all’investimento degli anni precedenti. Segnali positivi tuttavia si sono riscontrati in alcune aree a ridosso di facoltà universitarie e di aziende primarie che comportano la presenza di numerosi studenti e lavoratori fuori sede, sicuramente tra i principali protagonisti di questo mercato.
Citta’ Bilocale Trilocale
Bari 2. 1% 2. 2%
Bologna -2. 1% -2. 5%
Firenze -2. 1% -3%
Genova 1. 3% 0%
Milano 0. 3% -1. 5%
Napoli -0. 2% 0%
Palermo 3. 2% 3. 6%
Roma 1. 8% 1. 4%
Torino -0. 9% -1. 4%
Verona -0. 1% -0. 9%
Roma Nella capitale si registrano ancora segnali positivi: i canoni di locazione dei bilocali sono cresciuti dell’1. 8%, quelli dei trilocali dell’1. 4%. Dall’analisi emerge che le zone con le migliori performance sono soprattutto quelle che gravitano intorno alle facoltà universitarie. Non dimentichiamo cha a Roma ci sono ben dodici atenei. Tra queste citiamo in particolare Tiburtina-s. Lorenzo, che risente della presenza dell’Università La Sapienza, del Policlinico “Umberto I” e della stazione Tiburtina e Piazza della Radio, che beneficia della vicinanza dell’Università “Roma Tre”. Positivo anche l’andamento della zona di Massimina, il cui mercato delle locazioni è animato principalmente dalle richieste provenienti da stranieri, in particolare rumeni. La presenza delle sedi di importanti società (anche straniere) e di enti pubblici ha determinato una crescente richiesta di immobili in locazione da parte di trasfertisti, con il conseguente rialzo dei canoni, nelle zone di Prati-balduina e Poggio Ameno-croce. Mediamente per un bilocale a Roma si spendono 900 € al mese, per un trilocale 1100 € al mese. Milano A Milano, nel primo semestre del 2006, si registra una crescita dei canoni di locazione dello 0. 3% per i bilocali ed una diminuzione dell’1. 5% per i trilocali. Anche il mercato locativo di questa città deve ringraziare, laddove si leggono segnali positivi, la presenza di studenti universitari. Infatti tra le zone in cui le locazioni tengono ancora ci sono Porta Romana-buozzi e corso Garibaldi, via della Moscova e via Solferino. La prima risente della vicinanza dell’Università Bocconi e per cui si registrano numerose richieste di studenti provenienti dal Sud Italia ( Abruzzo, Sicilia e Molise) e dal Veneto. Nella seconda zona negli ultimi tempi si è assistito ad una crescita di richieste di affitto da parte di studentesse e giovani donne lavoratrici, spesso provenienti da altri Paesi. Il quartiere infatti, grazie anche agli interventi di urbanistica che lo hanno migliorato molto, viene percepito come “sicuro” e scelto da questo tipo di target. Trend positivi anche nella zona di Barona-s. Rita grazie alla vicinanza dell’Università “Iulm” e della sede della “Nestlè”, che attirano numerosi studenti e lavoratori fuori sede. A Milano per un bilocale si deve mettere in conto una spesa media di 800 € al mese, per un trilocale intorno a 1000 € al mese.
Locazioni Immobiliari - Milano
Milano Citta´ Bilocale Trilocale
Centro
Borgonuovo - Via Dei Giardini - Monte Di Pietà 1300 2200
Brera 1200 2000
Corso Garibaldi 1100 1900
Corso Magenta - Baracca 800 1200
Corso Magenta - Meravigli 1200 1500
Corso Vitt. Emanuele 1500 1800
F. Chiari - Madonnina 1200 2000
Legnano - Moscova 1200 1800
P. Zza S. Ambrogio 1300 1500
Pontaccio - Solferino 1200 1900
Porta Ticinese - Parco Basiliche 850 1200
Solferino 1200 1500
Via Dante - Missori 1200 1500
Via Larga 1300 1500
Via Torino 1200 1500
Vercelli - Lorenteggio
Baggio - Muggiano 650 750
Baggio - Quinto Romano 650 750
Bande Nere - Forze Armate 700 850
Forze Armate 700 900
Inganni 750 900
Inganni - Zurigo 450 600
Lorenteggio - San Gimignano 650 700
Siena - Bande Nere - Primaticcio 750 850
Solari - Foppa 750 1100
Solari - P. Ta Genova 850 1300
Tolstoj 800 1050
Washington 850 1200
Fiera - San Siro
Fiera - Monterosa 700 950
Fiera - Pagano 800 1300
Gallaratese - Bonola 600 800
Gallaratese - Trenno 800 900
Qt 8 550 700
Rubens - Gambara 650 850
San Siro 550 750
San Siro - Capecelatro 550 700
Bovisa - Sempione
Affori 600 700
Bovisa 700 900
Bovisasca 600 800
Bruzzano 550 600
Cenisio - Mac Mahon 600 750
Cenisio - Procaccini 750 1000
Certosa - Gallarate 600 800
Certosa - Monte Ceneri 600 800
Comasina 700 850
Espinasse - Certosa 600 700
Farini - Isola 750 900
Maciachini 700 800
Niguarda 650 800
Pellegrino - Rossi 650 850
Prealpi - Mac Mahon 650 800
Sarpi - Canonica 750 900
Sempione 750 900
Staz. Centrale - Gioia - F. Testi
Buenos Aires - Venezia 650 900
Cagliero - Ressi - Belgirate 650 850
Gioia 600 800
Greco - Maggiolina 550 750
Lagosta - Zara 800 1100
Loreto - Venini - Pasteur 800 1000
Murat - Zara 750 950
Precotto 800 1050
Rovereto 750 800
Stazione Centrale 650 750
Stazione Centrale - Vitruvio 700 900
Tecnocity - Bicocca 700 850
Testi - Ca´ Granda 650 850
Turro 750 900
Città Studi - Indipendenza
Abruzzi 750 1100
Abruzzi - Loreto 700 1000
Cinque Giornate 750 1000
Citta´ Studi - Grossich 700 900
Citta´ Studi - Romagna 700 1000
Citta´ Studi - Loreto 800 1000
Crescenzago - Gorla 700 900
Indipendenza 950 1300
Lambrate 800 1000
Padova - Cimiano 800 1100
Piave 900 1300
Piceno - Plebisciti 800 1200
Regina Giovanna - Castelmorrone 800 1100
Lodi - Corsica
Bonfadini - Ungheria 650 850
Corsica 700 1000
Corvetto 700 1000
Forlanini 700 900
Montenero 850 1200
Porta Romana - Buozzi 650 800
Porta Romana 900 1300
Porta Romana - Sabotino 750 1000
Tito Livio 650 850
Spartaco - Vittoria - Cadore 1100 1300
Lodi - Brenta 650 800
Navigli - Famagosta
Barona - Famagosta 800 1000
Barona - Santa Rita 700 900
Meda - Tibaldi - Naviglio Pavese 750 1000
Missaglia - Gratosoglio 900 1200
Montegani 900 1200
Pezzotti - Bocconi 800 1000
Ripa Ticinese 800 1000
Ripamonti - Val Di Sole 800 1100
Tibaldi - Cermenate 900 1200
Tibaldi - San Gottardo 1000 1400
Milano Provincia Zona Bilocale Trilocale
Abbiategrasso C 450 600
Abbiategrasso P 400 500
Abbiategrasso - Cattaneo - P. Zza Mercato C 450 600
Abbiategrasso - Cattaneo - P. Zza Mercato P 400 500
Agrate Brianza P 400 600
Albairate C 450 550
Albiate Brianza C 600 700
Albiate Brianza P 550 650
Albignano P 500 700
Arconate C 360 500
Arconate P 300 400
Arese C 500 700
Arese P 450 650
Arluno C 550 600
Arluno P 450 550
Assago C 600 950
Assago P 450 700
Baranzate C 600 800
Baranzate P 600 800
Bareggio C 550 650
Bareggio P 500 650
Barlassina C 500 700
Barlassina P 500 700
Basiano C 500 700
Bellinzago Lombardo C 400 600
Bernareggio C 500 600
Bernate Ticino C 400 500
Bernate Ticino C 400 500
Bernate Ticino - Fr Casate C 375 475
Bernate Ticino - Fr Casate C 375 475
Besana Brianza C 390 440
Besana Brianza P 350 420
Biassono C 450 500
Biassono P 400 500
Binasco C 500 700
Binasco P 450 650
Bollate C 700 800
Bollate P 500 600
Bresso - Comune C 650 750
Bresso - Comune P 600 700
Bresso - V. Veneto C 600 700
Bresso - V. Veneto P 550 650
Bresso - V. Veneto - Campovolo C 600 700
Briosco C 380 430
Briosco P 360 400
Bubbiano - Calvignasco C 400 500
Buccinasco C 700 900
Buccinasco P 600 800
Buccinasco - Chiesetta C 700 900
Buccinasco - Chiesetta P 700 900
Buccinasco - Romano Banco C 700 900
Buccinasco - Romano Banco P 600 750
Burago C 600 700
Buscate C 400 450
Buscate P 400 450
Bussero C 600 750
Bussero P 600 700
Busto Garolfo C 400 500
Caleppio C 600 700
Cambiago C 550 750
Canegrate C 450 550
Canonica D´adda C 380 450
Canonica D´adda P 350 420
Carate Brianza C 500 650
Carate Brianza P 450 600
Carnate C 450 600
Carpiano C 600 700
Carpiano P 400 500
Casarile C 450 550
Casarile P 400 500
Cascine S. Pietro P 400 600
Cassano D´adda C 400 550
Cassano D´adda - Cristo Re - C. Na S. Pietro C 400 600
Cassano D´adda-cristo Re-c. Na S. Pietro P 400 600
Cassina De´ Pecchi C 500 650
Cassina De´ Pecchi P 400 600
Castano Primo C 400 450
Castano Primo P 400 450
Ceriano L. Tto C 500 600
Ceriano L. Tto P 450 550
Cernusco Sul Naviglio C 700 900
Cesano Maderno C 600 750
Cesano Maderno P 525 700
Cesano Maderno - Est C 500 650
Cesano Maderno - Est P 500 650
Cesano Maderno - Snia C 600 550
Cesano Maderno - Snia P 490 550
Cinisello Balsamo - Fulvio Testi P 600 700
Cisliano C 450 530
Cogliate C 450 550
Cologno Monzese P 600 750
Cologno Monzese - Centro C 750 900
Concorezzo C 600 700
Concorezzo P 500 600
Corbetta C 450 550
Corbetta P 400 500
Cormano - Brusuglio S 600 700
Cormano - Centro C 470 570
Cormano - Molinazzo P 400 470
Cormano - Ospitaletto P 430 520
Cornaredo - S. Pietro All´olmo C 550 700
Corsico C 750 850
Corsico - Don Minzoni P 600 800
Corsico - Zona Coop P 650 800
Cusago C 550 700
Cusago - Fraz. Monzoro P 500 700
Dairago C 350 500
Dairago P 350 450
Desio - Garibaldi C 600 700
Desio - Garibaldi P 500 600
Desio - Nord C 550 650
Desio - Nord P 550 650
Gaggiano C 500 650
Garbagnate Milanese C 500 700
Garbagnate Milanese P 450 600
Gessate C 650 850
Giussano C 450 600
Gorgonzola C 650 750
Gorgonzola P 600 700
Grezzago C 450 650
Groppello D´adda P 400 550
Incirano Di Paderno Dugnano C 550 700
Incirano Di Paderno Dugnano P 500 650
Inzago C 400 600
Inzago P 450 650
Lainate C 600 700
Lainate - Barbaiana - Grancia - Pagliera P 600 800
Lazzate C 400 500
Lazzate P 400 500
Legnano - Legnarello - Frati C 550 650
Legnano - Oltre Sabotino P 500 650
Legnano - Ospedale - Autostrada P 550 650
Legnano - P. Zza Popolo - Oltre Stazione C 550 650
Legnano - Piscina C 600 700
Legnano - Zona San Martino P 500 700
Legnano - Zona Sant´ambrogio C 550 700
Lentate Sul Seveso C 500 600
Lentate Sul Seveso P 500 600
Lissone C 600 700
Lissone P 550 650
Lissone - Santa Margherita P 550 650
Lissone - Via San Pietro E Paolo C 600 700
Locate Triulzi C 550 700
Locate Triulzi P 450 650
Macherio C 400 500
Macherio P 400 500
Magenta - Est C 500 550
Magenta - Est P 450 500
Magnago C 400 480
Marcallo - Fr. Casone C 450 550
Marcallo - Frazione Casone P 400 500
Masate C 550 750
Mediglia C 600 750
Mediglia P 550 700
Melzo C 400 650
Melzo P 450 600
Mesero C 425 525
Mesero C 425 525
Milano 3 C 900 1450
Misinto C 400 500
Misinto P 400 500
Molinello C 600 700
Molinello P 600 650
Monza - Est P 600 750
Monza - San Fruttuoso P 6000 7800
Monza - San Giuseppe - San Rocco C 550 650
Monza - San Giuseppe - San Rocco P 500 600
Monza - Triante S 600 900
Monza - Via Lecco P 550 800
Morimondo C 450 550
Motta Visconti C 475 625
Motta Visconti P 500 650
Muggio´ C 500 600
Nerviano C 500 600
Nerviano P 500 600
Novate Milanese C 550 650
Novate Milanese P 500 650
Novate Milanese - Zona Stazione C 550 650
Novate Milanese - Zona Stazione P 550 650
Noviglio C 450 550
Ornago C 500 600
Ornago P 400 500
Ossona C 450 550
Ossona P 450 550
Ozzero C 400 550
Paderno Dugnano - C. Na Amata P 500 650
Paderno Dugnano - Calderara C 550 700
Paderno Dugnano - Calderara P  
   
   
SALGONO I TASSI ...ESPLODONO I MUTUI  
 
Roma, 14 dicembre 2006 - Caro Mutui – la Bce aumenta, per la sesta volta, i tassi d’interesse sull’euro – pesanti conseguenze sui bilanci familiari anche in Italia – fortemente esposti i nuclei monoreddito che hanno comprato casa a tasso variabile - - Telefono Blu consiglia di allungare il debito e scegliere la rata costante per evitare il salasso economico. Salgono i tassi… …esplodono i mutui! la Bce alza gli interessi al 3,50 per cento - scoppiano i debiti sul mattone in tutta Italia – oltre 1000 euro di aumento, sui mutui variabili, solo quest’anno – Telefono Blu propone la rinegoziazione dei prestiti con il rimborso flessibile e la rata costante per evitare il salasso. Dopo solo tre mesi, la Bce ovvero la Banca Centrale Europea, torna ad alzare nuovamente i tassi di interessi sulla moneta unica causando forti ripercussioni su tutti i debiti contratti, a vario titolo, dai cittadini nei vari paesi dell’Unione. In particolare, tutti i mutui intorno ai 100. 000 euro, stipulati nel 2005 a tasso variabile e con formula trentennale, saliranno a ben 80 euro in più, già dalla prossima rata di gennaio 2007, con gravi conseguenze sull’economia di milioni di famiglie anche in Italia e soprattutto al sud . Con questo nuovo “scatto” la Bce cerca infatti di contenere il solito problema dell’inflazione e della competitività sul dollaro ma complica ancora di più la vita a tanti cittadini che sempre di più stentano a sbarcare il lunario nelle nostre regioni più depresse. – con gravi conseguenze anche sul piano economico e sociale. Per questo motivo suggeriamo alla gente di ricorrere alla rinegoziazione dei mutui al più presto possibile. ” Telefono Blu consiglia quindi di allungare il mutuo variabile e restituire il debito con una rata costante che serve a “inchiodare” gli importi e a rimandare, nel tempo e senza troppi danni, gli effetti della variazione degli interessi. “Solo così - dichiara Telefono Blu, – si potranno contenere un po’ gli effetti devastanti di questi aumenti così frequenti e pesanti che, sicuramente, arriveranno dalla Bce anche nel 2007. ” . .  
   
   
ROMA, BUONO CASA: PUBBLICATA LA GRADUATORIA PROVVISORIA DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE ALLE POLITICHIE ABITATIVE CLAUDIO MINELLI  
 
 Roma, 14 dicembre 2006 - “Siamo lieti di informare i cittadini della pubblicazione, in data odierna, della graduatoria provvisoria per l’assegnazione del buono casa. Va segnalato il numero massiccio di domande che sono state presentate, oltre 20. 728, il che ha comportato un prolungamento dei tempi di lavorazione. L’istruttoria si è conclusa con l’ammissione 15. 803 e la bocciatura di 4. 925 richieste. Da questi dati, inoltre, viene alla luce la crescente difficoltà cui vanno incontro sempre più famiglie appartenenti non solo alle fasce di reddito basso, ma anche a quelle di reddito medio-basso e medio. L’amministrazione di Roma è perfettamente consapevole che il buono casa è un provvedimento indispensabile in quanto aiuta migliaia di famiglia a pagare un affitto, ma nella nostra città occorre aumentare il numero di alloggi in locazione a prezzi abbordabili. Con questa finalità l’amministrazione comunale ha inserito nel Nuovo Prg una norma che prevede quote obbligatorie di case in affitto nei nuovi piani urbanistici e, sempre per questo obiettivo, il Comune sta intensamente lavorando per un programma di interventi che prevede la realizzazione di 20. 000 nuovi alloggi entro il 2011, di cui circa il 50% destinato all’affitto a canone concordato e il 50 % per case di edilizia sociale. L’operazione prevede che parte delle risorse sia recuperata dalle alienazioni con acquisti su base volontaria di alloggi Erp di proprietà comunale. Tornando al buono casa, ricordiamo che i cittadini potranno consultare la graduatoria sul sito internet www. Comune. Roma. It/patrimonio e presentare eventuale ricorso entro e non oltre il 13 gennaio 2007. ” .  
   
   
ENI E GAZPROM FIRMANO ACCORDO STRATEGICO  
 
 San Donato Milanese (Mi), 14 Novembre 2006 – Paolo Scaroni, Amministratore Delegato di Eni, e Alexey Miller, Amministratore Delegato di Gazprom, hanno firmato oggi a Mosca un ampio accordo strategico tra le due società. L’accordo prevede la creazione di un’alleanza internazionale che permetterà a Eni e Gazprom di realizzare progetti comuni nel midstream e downstream del gas, nell’upstream e nella cooperazione tecnologica. Midstream e Downstream del gas - Gazprom estenderà la durata dei contratti di fornitura di gas fino al 2035 a Eni, che in questo modo si conferma il primo cliente mondiale di Gazprom. Nell’ambito di questo nuovo schema contrattuale Gazprom venderà, a partire dal 2007, direttamente sul mercato italiano quantitativi crescenti di gas (parte dei volumi venduti oggi a Eni), fino ad un potenziale di circa 3 miliardi di metri cubi dal 2010 e per tutta la durata del contratto. Upstream - Eni e Gazprom hanno identificato una serie di progetti di grande rilievo (società ed asset), sia in Russia sia all’estero, che hanno deciso di perseguire congiuntamente. Le due società lavoreranno su base esclusiva su questi progetti che si prevede siano finalizzati entro il 2007. Cooperazione Tecnologica e Sviluppo - Eni e Gazprom firmeranno specifici accordi di interesse strategico nelle seguenti aree: Trasporto del gas su lunga distanza. In questo settore Eni e Snam Rete Gas metteranno a disposizione le proprie competenze ed esperienze, inclusa l’innovativa tecnologia proprietaria Tap (trasporto ad alta pressione) per lo sviluppo del sistema di trasporto del gas russo. Sviluppo di progetti congiunti di Gnl per servire il mercato mondiale del gas. Paolo Scaroni, Amministratore Delegato di Eni ha così commentato l’accordo: “E’ un accordo storico. La nuova alleanza strategica tra Eni e Gazprom è stata resa possibile da un rapporto unico nel settore che dura da oltre 50 anni, e si proietta per i prossimi 30 anni coprendo tutti i settori di attività delle due società. L’accordo firmato oggi - ha concluso Paolo Scaroni - è un passo fondamentale per la sicurezza dell’approvvigionamento energetico del nostro Paese”. .  
   
   
COMPIE 20 ANNI IL PIÙ GRANDE IMPIANTO FOTOVOLTAICO MAI COSTRUITO IN EUROPA  
 
 Roma, 14 dicembre 2006 - Il 13 dicembre 1986 l’Enea inaugurava, alla presenza dell’allora Ministro dell’Industria Valerio Zanone e del Presidente dell’Ente Prof. Umberto Colombo, il Delphos (Demonstrative Electrical Photovoltaic System), per l’epoca, il più grande impianto fotovoltaico mai costruito in Europa. La sua struttura con tutti i moduli fotovoltaici posti su un solo piano, invece che disposti in più file parallele, rende unico questo impianto: un “gigante fotovoltaico” che è un vero e proprio oggetto di Land Art. Si tratta di un grande piano di colore blu, sorretto da una elegante struttura reticolare, formato da 4320 moduli fotovoltaici, per un totale di 4200 m2 di superficie e di 300 kW di potenza nominale installata. L’impianto si staglia sulla collina di Monte Aquilone, a circa 130 metri sopra il livello del mare, nel territorio del comune di Manfredonia (provincia di Foggia), entro i confini del Parco del Gargano, dove da anni è ubicata l’Area Sperimentale Enea. Per chi arrivi dalla Strada Nazionale Garganica la falda del Delphos è visibile da molto lontano, e la sensazione è quella di un elemento artificiale perfettamente integrato nel paesaggio naturale. Nel corso degli anni l’impianto è stato implementato con una seconda sezione di pari potenza e con diversi impianti sperimentali di piccola taglia per complessivi 630 kW di picco. Gli impianti sono connessi alla rete di distribuzione e l’energia elettrica prodotta è utilizzata in parte per alimentare le utenze dell’Area Sperimentale Enea. Le eccedenze vengono cedute alla Società Elettrica locale in base ai prezzi amministrati stabiliti dall’Authority per l’Energia Elettrica e il Gas. L’energia elettrica prodotta dal Delphos, fino ad oggi, è pari a circa 6500 Mwh e ha permesso di evitare l’immissione in atmosfera di circa 4130 t di Co2[1], anticipando le direttive del Protocollo di Kyoto. Gli impianti Delphos con l’energia fornita dal Sole sono in grado di soddisfare il fabbisogno energetico annuo di circa 300 famiglie. L’impianto, realizzato in collaborazione con l’industria nazionale, poneva l’Italia all’avanguardia nel settore. Oggi, dopo venti anni, l’Italia ha perso molte posizioni nel settore ma le nuove politiche di incentivazione all’impiego degli impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica (cfr. Tetti Fotovoltaici, Conto Energia) hanno prodotto un rinnovato interesse verso questa tecnologia, mai veramente sopito da parte della pubblica opinione, e un fiorire di nuove iniziative industriali. Dal canto suo, Enea ha mantenuto un forte impegno nella ricerca e sviluppo di materiali e dispositivi fotovoltaici innovativi e nell’ingegneria dei sistemi, per rendere tale fonte energetica sempre più competitiva. . .  
   
   
SOCOTHERM SI È AGGIUDICATA IL PROGETTO DI DEEP WATER “THUNDER HAWK” PER IL GOLFO DEL MESSICO, PER UN VALORE APPROSSIMATIVO DI 8 MLN DI USD  
 
 Vicenza, 13 dicembre 2006 – Socotherm - si è aggiudicata i rivestimenti del progetto “Thunder Hawk” per il Golfo del Messico. Questo contratto fa parte dell’Alleanza Strategica con la quale Tenaris e Socotherm uniscono le rispettive competenze per fornire ai clienti tubazioni isolate e relativi servizi di altissima tecnologia, soprattutto per il mercato del Deep Water. Socotherm applicherà l’isolamento termico di Polipropilene di circa 80 mm di spessore, su circa 22 km di pipeline di 8” (219,1 mm), additivato con microsfere cave di vetro (Wetisokote). Questo sistema d’isolamento termico, è oggi la soluzione tecnologicamente più avanzata per l’isolamento di linee sottomarine posate ad alte profondità. Il progetto “Thunder Hawk”, della Murphy Oil, è localizzato nelle acque profonde del Golfo del Messico, adiacente al campo Thunder Horse, nell’area Mississipi Canyon, blocco 734. Le profondità del campo oscillano tra i 1700 mt e i 1900 mt, costituendo un record per i sistemi d’ancoraggio e posizionamento convenzionali dei sistemi di produzione flottanti nel Golfo del Messico. “Sono particolarmente soddisfatto di questo contratto – afferma l’ing. Zeno Soave, Chairman e Ceo del Gruppo Socotherm – in quanto si tratta del primo progetto del Gruppo nel Golfo del Messico, area dove finora ha sempre operato la nostra concorrenza”. .  
   
   
AMBIENTE, REACH: LA CHIMICA È SOTTO CONTROLLO NUOVA NORMATIVA UE PER I PRODOTTI CHIMICI  
 
Bruxelles, 14 dicembre 2006 - Il Parlamento europeo, approvando il compromesso negoziato con il Consiglio, ha dato il via libera al nuovo regolamento sulle sostanze chimiche, noto come Reach. I produttori saranno obbligati a registrare tutte le sostanze chimiche prodotte e importate in quantità superiori a una tonnellata all´anno. Per le sostanze più pericolose, i fabbricanti dovranno sottoporre un piano di sostituzione con alternative più sicure. Se queste non esistono, dovranno presentare un piano di ricerca volto a trovarle. Il regolamento concernente la registrazione, la valutazione, l´autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche, più nota con l´acronimo Reach (Registration, Evaluation and Authorisation of Chemicals), è stata avanzata dalla Commissione nell´ottobre 2003 con lo scopo di sostituire più di quaranta testi legislativi esistenti con un unico provvedimento. L´obiettivo è di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell´ambiente, inclusa la promozione di metodi alternativi per la valutazione dei pericoli che le sostanze comportano, nonché la libera circolazione di sostanze nel mercato interno, rafforzando nel contempo la competitività e l´innovazione. Il provvedimento, che si fonda sul principio di precauzione, stabilisce quindi disposizioni che si applicano alla fabbricazione, all´immissione sul mercato o all´uso di tali sostanze, in quanto tali o in quanto componenti di preparati o articoli, e all´immissione sul mercato di preparati. Il testo intende superare l´attuale distinzione tra prodotti chimici nuovi ed esistenti. I primi riguardano circa 3. 000 sostanze commercializzate dopo il 1981 (anno in cui è stata introdotto l´obbligo di richiedere un´autorizzazione), mentre tra i secondi si contano circa 100. 000 sostanze poste sul mercato prima di tale data. Secondo la Commissione, le informazioni sulla sicurezza del 99% di questi ultimi prodotti sono inadeguate. Il regolamento intende quindi portare alla valutazione della sicurezza di circa 30. 000 sostanze commercializzate prima del 1981 e prodotte o importate in quantità superiori a 1 tonnellata all´anno. Il relatore, Guido Sacconi (Pse, It), è riuscito a negoziare in extremis un compromesso con il Consiglio sostenuto da Ppe/de, Pse, Alde/adle e Uen che - essendo stato confermato dalla Plenaria con 529 voti favorevoli, 98 contrari e 24 astensioni - permetterà al regolamento di entrare in vigore il 1° giugno 2007. Tuttavia, alcuni suoi elementi - come quelli relativi alla registrazione delle sostanze, alla condivisione dei dati, alla valutazione, all´autorizzazione e all´agenzia - saranno d´applicazione a partire dall´anno successivo. Prima del voto, il relatore ha sottolineato che l´adozione del compromesso avrebbe lanciato un «messaggio forte» agli europei sul fatto che, dal 1° giugno, Reach «comincerà a camminare» e produrrà risultanti importanti per la sicurezza dei cittadini e dell´ambiente ma anche per la competitività del sistema europeo. Il Presidente Josep Borrell ha dichiarato: «questo voto, su uno dei testi più complessi della storia dell´Ue, mette in atto una normativa essenziale per preservare la salute pubblica e l´ambiente contro i rischi delle sostanze chimiche, senza inficiare la competitività europea. Offre ai cittadini europei una vera protezione contro la moltitudine di sostanze tossiche presenti nella vita di tutti i giorni in Europa». Obbligo di diligenza - Grazie all´insistenza del Parlamento, il regolamento prevede il principio dell´obbligo di diligenza a carico di fabbricanti, importatori e utilizzatori a valle di sostanze, in quanto tali o in quanto componenti di preparati o articoli. In forza a tale principio, l´industria dovrebbe fabbricare le sostanze, importarle, usarle o immetterle sul mercato «con tutta la responsabilità e la cura necessarie a garantire che, in condizioni ragionevolmente prevedibili, non ne derivino danni alla salute umana e all´ambiente». Inoltre, per evitare effetti nocivi sulla salute umana e sull´ambiente, tutte le informazioni disponibili e pertinenti sulle sostanze (in quanto tali o in quanto componenti di preparati o articoli) dovrebbero essere raccolte per agevolare l´individuazione di proprietà pericolose, e raccomandazioni sulle misure di gestione dei rischi dovrebbero essere sistematicamente trasmesse attraverso le catene di approvvigionamento. Registrazione e relazione sulla sicurezza chimica - Il regolamento prevede un obbligo generale che impone a qualsiasi fabbricante o importatore di una sostanza in quanto tale o in quanto componente di uno o più preparati in quantitativi pari o superiori a 1 tonnellata all´anno di presentare una domanda di registrazione all´Agenzia per i prodotti chimici che avrà sede a Helsinki. Ai fini della registrazione, è necessario fornire una fascicolo tecnico contenente una serie di informazioni, ad esempio, in merito alla fabbricazione e all´uso della sostanza, alla sua classificazione e all´etichettatura e alle istruzioni sulla sicurezza d´uso. A seguito della registrazione, il dichiarante sarà tenuto ad aggiornare senza indebito ritardo la sua registrazione con tutte le nuove informazioni pertinenti. Per tutte le sostanze soggette a registrazione in quantitativi pari o superiori a 10 tonnellate all´anno per dichiarante, dev´essere fornita una relazione sulla sicurezza chimica che documenta la valutazione realizzata in base a precise disposizioni indicate in un allegato dello stesso regolamento. Tale esercizio, oltre a trattare dei pericoli per la salute umana e dei pericoli fisico-chimici e per l´ambiente, dovrà comprendere anche la valutazione del carattere persistente, bioaccumulabile e tossico (Tbt) e molto persistente e molto bioaccumulabile delle sostanze (vPvb). In seguito, dovrà essere valutata l´esposizione e la caratterizzazione dei rischi. Per un periodo di cinque anni, tuttavia, tale obbligo non si applica alle sostanze fabbricate nella Comunità o importate a fini di attività di ricerca e sviluppo orientate ai prodotti e ai processi da un fabbricante, importatore o produttore di articoli, per proprio conto o in collaborazione con i clienti, in quantitativi non superiori a quanto richiesto da tali attività. A tal fine, i soggetti interessati, dovranno notificare all´Agenzia per le sostanze chimiche (istituita dallo stesso regolamento) una serie di informazioni sulle sostanze e l´elenco dei clienti. L´agenzia, peraltro, potrà decidere di prorogare l´esenzione di cinque anni se viene dimostrato che la proroga è giustificata dal programma di ricerca e sviluppo. Nel caso di sostanze destinate a essere utilizzate esclusivamente nella messa a punto di medicinali per uso umano o veterinario, o di sostanze che non sono immesse sul mercato, tale proroga potrà raggiungere i dieci anni. Il regolamento si attiene al principio "una sostanza, una registrazione". Pertanto prevede che, qualora uno o più soggetti intendano fabbricare e/o importare nell´Ue una sostanza che deve essere registrata, dovrà essere effettuata la trasmissione di una serie di informazioni del fascicolo tecnico da un solo dichiarante, che assumerà il ruolo di capofila e che agirà con il consenso degli altri soggetti. La Commissione, entro dodici anni dall´entrata in vigore del regolamento, dovrà valutare se estendere o meno l´obbligo di realizzare la valutazione chimica anche alle sostanze che sono fabbricate o importate in quantitativi inferiori alle dieci tonnellate. Tuttavia, in forza al compromesso con il Consiglio, tale periodo è ridotto a sette anni per le sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione. Nel procedere alla revisione, inoltre, la Commissione dovrà tenere conto dei costi per i fabbricanti e per gli importatori connessi con l´elaborazione della relazioni di sicurezza, della ripartizione dei costi tra gli attori della catena di approvvigionamento e gli utilizzatori a valle e, infine, dei benefici per la salute umana e l´ambiente. Le disposizioni sui diritti di proprietà intellettuale sono stati poi rafforzati estendendo da tre a sei anni la protezione dei dati. Autorizzazione e sostituzione delle sostanze pericolose Il regolamento intende garantire il buon funzionamento del mercato interno, assicurando nel contempo che i rischi che presentano le sostanze estremamente problematiche siano adeguatamente controllati e che queste sostanze siano progressivamente sostituite da idonee sostanze o tecnologie alternative, ove queste siano economicamente e tecnicamente valide. A tal fine, tutti i fabbricanti, importatori e utilizzatori a valle che richiedono autorizzazioni dovranno analizzare la disponibilità di alternative, considerarne i rischi ed esaminare la fattibilità tecnica ed economica di una sostituzione. Le sostanze soggette alla procedura di autorizzazione sono quelle considerate più pericolose. Ossia quelle che, in base ai criteri di classificazione, sono considerate cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione, nonché persistenti, bioaccumulabili e tossiche (Tbt) oppure molto persistenti e molto bioaccumulabili (vPvb). Un´autorizzazione è necessaria anche per le sostanze come quelle che perturbano i sistema endocrino o quelle aventi proprietà persistenti, bioaccumulabili e tossiche o molto persistenti e molto bioaccumulabili, con proprietà diverse da quelle già citate, per le quali è scientificamente comprovata la probabilità di effetti gravi sulla salute umana o per l´ambiente. Queste sostanze saranno inserite in un allegato del regolamento attraverso una procedura che prevede un importante ruolo per l´Agenzia. Prima di assumere una decisione sull´inclusione di sostanze nell´allegato, l´Agenzia, tenuto conto del parere del comitato degli Stati membri, dovrà raccomandare le sostanze prioritarie da includere, ossia quelle che hanno proprietà Pbt o vPvb, o quelle il cui uso è fortemente dispersivo o che sono prodotte in grandi quantitativi. L´agenzia redigerà quindi una raccomandazione, da rinnovare almeno ogni due anni, e la pubblicherà su un sito web prima di trasmetterla alla Commissione, invitando le parti interessate a formulare osservazioni. E´ comunque alla Commissione che spetta la competenza di decidere sulle domande di autorizzazione. Per le sostanze per le quali è possibile stabilire una soglia di sicurezza, questa è rilasciata se il rischio per la salute umana o per l´ambiente dovuto all´uso di una determinata sostanza a motivo delle sue proprietà è adeguatamente controllato e documentato dalla relazione sulla sicurezza chimica del richiedente, tenendo conto del comitato per la valutazione dei rischi. Rilasciando l´autorizzazione, comprese le eventuali condizioni, la Commissione terrà conto di tutti gli scarichi, emissioni e fuoriuscite noti al momento della decisione. Il regolamento, d´altra parte, stabilisce che per le sostanze per le quali non è possibile stabilire una soglia di sicurezza sia possibile rilasciare un´autorizzazione «solo se risulta che i vantaggi socioeconomici prevalgono sui rischi» che il suo uso comporta e «se non esistono sostanze o tecnologie alternative». E´ anche precisato che una decisione in tale senso può essere assunta solo dopo aver preso in considerazione il rischio che presentano gli usi della sostanza, comprese l´adeguatezza e l´efficacia delle misure di gestione dei rischi proposte, i vantaggi socioeconomici derivanti dal suo uso e le conseguenze socioeconomiche di un rifiuto di autorizzazione (comprovati dal richiedente o da altre parti interessate), l´analisi delle alternative proposte dal richiedente o di un eventuale piano di sostituzione presentato dal richiedente e degli eventuali contributi trasmessi da terzi, le informazioni disponibili sui rischi che le eventuali sostanze o tecnologie alternative presentano per la salute umana o per l´ambiente. E´ poi precisato che, nel valutare se esistano idonee sostanze o tecnologie alternative, la Commissione dovrà prendere in considerazione tutti gli aspetti pertinenti e, in particolare, se il passaggio alle alternative comporterebbe una riduzione dei rischi complessivi per la salute umana e per l´ambiente, tenendo conto dell´adeguatezza e dell´efficacia delle misure di gestione dei rischi nonché la fattibilità tecnica ed economica delle alternative per il richiedente. E´ comunque alla Commissione che spetta la competenza di decidere sulle domande di autorizzazione. Questa è rilasciata se il rischio per la salute umana o per l´ambiente dovuto all´uso di una determinata sostanza a motivo delle sue proprietà è adeguatamente controllato e documentato dalla relazione sulla sicurezza chimica del richiedente, tenendo conto del comitato per la valutazione dei rischi. Rilasciando l´autorizzazione, comprese le eventuali condizioni, la Commissione terrà conto di tutti gli scarichi, emissioni e fuoriuscite noti al momento della decisione. Le autorizzazioni, che avranno una validità da determinare caso per caso, saranno oggetto di una revisione di durata limitata. Il regolamento, d´altra parte, prevede che il titolare di un´autorizzazione dovrà inoltrare una versione aggiornata dell´analisi delle alternative, comprendenti informazioni circa eventuali attività pertinenti di ricerca e sviluppo svolte dal richiedente, se del caso, e gli eventuali piani di sostituzione presentati. Se la versione aggiornata dell´analisi delle alternative indica che esiste un´alternativa idonea, dovrà presentare un piano di sostituzione comprendente un calendario delle azioni proposte dal richiedente. Se non può dimostrare che il rischio è adeguatamente controllato, dovrà inoltrare anche una versione aggiornata dell´analisi socioeconomica contenuta nella domanda originaria. Nel momento in cui può dimostrare che il rischio è adeguatamente controllato, inoltrerà invece una versione aggiornata della relazione sulla sicurezza chimica. Restrizioni - Un allegato del regolamento (Xvii) elenca una serie di restrizioni imperative applicate a talune sostanze ai fini della fabbricazione, dell´immissione sul mercato e dell´utilizzazione. Inoltre, quando la fabbricazione, l´uso o l´immissione sul mercato di sostanze comportano «un rischio inaccettabile» per la salute umana o per l´ambiente, che richiede un´azione a livello comunitario, è prevista la possibilità di imporre nuove restrizioni o la modificazione delle restrizioni esistenti attraverso una dettagliata procedura che vede la partecipazione dell´Agenzia, di alcuni suoi comitati e della Commissione. Valutazione e benessere degli animali - Il regolamento intende portare alla valutazione della sicurezza di circa 30. 000 sostanze commercializzate prima del 1981 e prodotte o importate in quantità superiori a 1 tonnellata all´anno. Al fine di garantire un approccio armonizzato, l´Agenzia, in cooperazione con gli Stati membri, dovrà definire dei criteri per la determinazione dell´ordine di priorità delle sostanze da sottoporre ad una valutazione più approfondita. L´ordine di priorità è stabilito in funzione dei rischi che le sostanze presentano. I criteri dovranno tenere conto delle informazioni relative ai pericoli (come ad esempio l´affinità strutturale tra la sostanza in questione e sostanze notoriamente problematiche o sostanze persistenti e bioaccumulabili) che lasciano supporre che la sostanza o uno o più dei suoi prodotti di trasformazione presentino proprietà problematiche o siano persistenti o bioaccumulabili, alle informazioni sull´esposizione e al tonnellaggio, incluso il tonnellaggio complessivo risultante dalle registrazioni presentate da più dichiaranti. All´agenzia spetterà anche esaminare le proposte di sperimentazione destinate alla produzione di informazioni relative a una sostanza, formulate in una registrazione. Il regolamento stabilisce che andrà considerata prioritaria la registrazione di sostanze che presentano o che possono presentare proprietà Pbt, vPvb, sensibilizzanti e/o cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (Cmr). Come richiesto dai deputati, il compromesso riconosce tra gli obiettivi di Reach la promozione di metodi alternativi alla sperimentazione animale per testare gli effetti delle sostanze. Al fine di evitare una duplicazione dei test già realizzati sugli animali, le parti interessate avranno 45 giorni per manifestarsi prima che sia avviato un nuovo progetto di sperimentazione animale. I metodi alternativi, inoltre, dovranno essere convalidati dalla Commissione, dopo essere stati riconosciuti dall´Agenzia europea per le sostanze chimiche o da altre istituzioni internazionali. La Commissione, inoltre, dovrà presentare ogni tre anni una relazione sul ricorso a questi test alternativi e, se lo ritiene necessario, potrà sottoporre nuove proposte legislative. Comunicazione delle informazioni e condivisione dei dati - Il regolamento prevede una serie di disposizioni volte a promuovere la diffusione e lo scambio di informazioni e la condivisione di dati tra gli operatori del settore. Il compromesso contempla anche una clausola relativa all´obbligo di informare il pubblico sulle sostanze pericolose contenute nei prodotti. La catena di distribuzione, compresi i consumatori che lo richiedono, dovrà quindi essere informata della presenza di qualsiasi sostanza chimica presente in quantità superiore allo 0,1% del peso totale dei prodotti. La Commissione, inoltre, dovrà esaminare la possibilità di stabilire un marchio europeo di qualità dei prodotti chimici. Agenzia europea per le sostanze chimiche - Il regolamento istituisce l´Agenzia europea per le sostanze chimiche che ha lo scopo «di gestire e, in alcuni casi, di realizzare gli aspetti tecnici, scientifici e amministrativi» del regolamento e «di assicurare la coerenza a livello comunitario in relazione a tali aspetti». Più in particolare, l´Agenzia dovrà fornire agli Stati membri e alle istituzioni della Comunità la consulenza scientifica e/o tecnica migliore possibile sulle questioni relative alle sostanze chimiche che sono di sua competenza e che le sono deferite a norma delle disposizioni del regolamento. Oltre ad eseguire i compiti già citati in precedenza nell´ambito della registrazione, della valutazione e delle restrizioni, l´Agenzia realizzerà e terrà aggiornate una o più banche dati sulle sostanze registrate e fornirà consulenza e assistenza ai fabbricanti e agli importatori ai fini della registrazione. In forza al compromesso, due membri del Consiglio di amministrazione dell´Agenzia, che avrà la propria sede a Helsinki, saranno nominati dal Parlamento europeo e il direttore esecutivo dovrà sottoporsi a un´audizione di fronte al Parlamento prima di essere nominato. Le richieste dei deputati riguardo alle garanzie di indipendenza dei membri nei confronti dell´industria e alla pubblicazione delle dichiarazioni d´interesse, d´altra parte, non sono state accolte dal compromesso. Comitatologia - Il Consiglio ha accettato tutta una serie di modifiche volte a adattare il regolamento Reach alle nuove norme di comitatologia che conferiscono al Parlamento un diritto di controllo su talune decisioni che sono prese dalla Commissione. .  
   
   
FIRMATO "CONTRATTO DI FIUME SEVESO" CON 46 COMUNI BUSCEMI:GIA´ PRONTI 32,6 MILIONI PER IL PRIMO PROGRAMMA D´AZIONE  
 
Milano, 14 dicembre 2006 - Riduzione dell´inquinamento delle acque e del rischio idraulico, riqualificazione dei sistemi ambientali, paesistici e insediativi e promozione della cultura dell´acqua perché il Seveso diventi "da fiume nero un fiume azzurro". Sono questi alcuni dei punti principali dell´Accordo quadro di sviluppo territoriale "Contratto di fiume Seveso", sottoscritto oggi in Regione Lombardia dall´assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi, con i 46 Comuni del bacino del Seveso, le Province di Milano e Como, Arpa Lombardia, Autorità di bacino del fiume Po, Aipo (Agenzia interregionale per il Po), Ufficio scolastico regionale della Lombardia, Ato (Ambiti territoriali ottimali) di Milano e delle Province di Milano e Como, i parchi regionali Groane, Nord Milano, Agricolo Sud Milano e Spina Verde di Como e i parchi sovracomunali Brughiera Briantea e Grugno Torto-villoresi. I Contratti di fiume, già sperimentati da tempo in Europa, sono stati promossi per la prima volta in Italia dalla Regione Lombardia nel 2004 con il Contratto di fiume Olona. "I Contratti di fiume - ha spiegato il presidente Roberto Formigoni - sono uno strumento innovativo per affrontare in modo unitario le gravi problematiche idraulico-ambientali dei bacini dei fiumi". "I nostri sforzi per migliorare la qualità delle acque - ha aggiunto Formigoni - hanno già ottenuto dei risultati significativi; questo non vuol dire che i problemi siano stati superati ma i dati a nostra disposizione ci incoraggiano a rinnovare gli sforzi. Vogliamo infatti che il Seveso cambi colore e soprannome: da fiume nero vogliamo che diventi fiume azzurro". "La sottoscrizione del contratto - ha sottolineato l´assessore Buscemi - rappresenta un primo punto d´arrivo delle attività sviluppatesi in questi anni tese a sollecitare l´interesse e la partecipazione di tutti gli enti coinvolti, a definire un programma condiviso e a delineare la linea degli interventi. La fase immediatamente successiva dovrà prevedere un attento monitoraggio a supporto delle azioni previste". Per raggiungere gli obiettivi del Contratto - tra cui appunto la riduzione dell´inquinamento delle acque e la riqualificazione dell´ambiente - saranno svolte azioni integrate, sinergiche e condivise, con il coordinamento operativo di Regione Lombardia. Il Contratto di fiume individua 4 macro settori di intervento e un primo Programma d´azione in 13 punti per il raggiungimento degli obiettivi strategici. La realizzazione delle azioni contenute nel Contratto richiede un impegno finanziario complessivo di circa 222 milioni di euro; 32,6 milioni sono già disponibili per attuare il primo Programma d´azione. Settori Di Intervento - Sicurezza del territorio: favorire la realizzazione delle opere (invasi, deviatori e vasche) e un assetto del territorio adeguato alle esigenze di sicurezza in caso di esondazioni (aree permeabili, vasche di dispersione, aree con limitazioni insediative). Qualità delle acque superficiali: realizzare le infrastrutture di collettamento e depurazione, incentivare l´utilizzo delle migliori tecnologie per tutelare i corsi d´acqua e favorire un corretto uso agricolo dei suoli. Qualità delle acque sotterranee: favorire la bonifica di siti contaminati. Qualità dell´ambiente acquatico: favorire il recupero dei corsi d´acqua con interventi di rinaturazione e prelievi compatibili. Primo Programma D´azione: 1 - Studio di fattibilità di interventi di riuso delle acque reflue; 2 - Programmazione di interventi infrastrutturali sul ciclo delle acque; 3 - Definizione e adozione di regolamenti di fognatura; 4 - Censimento e caratterizzazione degli scarichi; 5 - Studio di fattibilità per la definizione dell´assetto di progetto del torrente Severo; 6 - Manutenzione e riqualificazione ambientale del corso d´acqua; 7 - Interventi locali di riqualificazione; 8 - Individuazione di regole di gestione e di preannuncio delle piene; 9 - Attivazione e prosecuzione dei processi di Agenda 21 locale per la sostenibilità socio-economica e ambientale del territorio 10 - Supporto alla connessione ecologica, valorizzazione sostenibile delle dotazioni locali e fruibilità dell´ambiente naturale e seminaturale (parchi regionali) 11 - Interventi di valorizzazione ambientale delle aree fluviali anche a fini fruitivi (parchi locali di interesse Sovraccomunale; 12 - Strumenti per la condivisione delle informazioni e supporto ai processi di negoziazione; 13 - Iniziative per la formazione e per l´educazione alla cultura dell´acqua. I 46 Comuni Sottoscrittori - Provincia di Milano (17): Barlassina, Bovisio Masciago, Bresso, Cesano Maderno, Cinisello Balsamo, Cormano, Cusano Milanino, Lentate sul Seveso, Limbiate, Meda, Melegnano, Milano, Paderno Dugnano, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Seveso, Varedo. Provincia di Como (29): Albavilla, Albese con Cassano, Alzate Brianza, Arosio, Brenna, Cabiate, Cantù, Capiago Intimiano, Carimate, Carugo, Casnate con Besnate, Cavallasca, Cermenate, Como, Cuggiago, Figino Serenza, Fino Mornasco, Grandate, Inverigo, Lipomo, Lusiago, Mariano Comense, Montano Lucino, Montorfano, Novedrate, Orsenigo, Senna Comasco, Vertemate con Minoprio, Villa Guardia. .  
   
   
PRESENTATA L´AZIONE DI SENSIBILIZZAZIONE LIFESTYLE “FATTI UN REGALO, RICICLA LA CARTA”  
 
Bolzano, 14 dicembre 2006 - L´assessore provinciale all´ambiente ed energia Michl Laimer, il direttore dell´Appa Luigi Minach, di direttore dell´Ufficio gestione rifiuti, Giulio angelucci, il presidente dell´Unione commercio e servizi, Walter Amort, questa martedì 13 dicembre hanno presentato la campagna informativa "Lifestyle" per sollecitare stili di vita sostenibili dal punto di vista ambientale. La prima della azioni programmate si riferisce all´impiego della carta. Attenti alle risorse. È in sostanza il messaggio che intende veicolare la campagna informativa complessiva dell’Agenzia provinciale per l’ambiente "Lifestyle - L´ambiente siamo noi" con la quale si punta ad indurre verso uno stile di vita più rispettoso dell’ambiente all’insegna della sostenibilità. Come ha sottolineato l´assessore Laimer, la tutela dell´ambiente attraverso comportamenti ecocompatibili da parte del singolo cittadino nell´impiego delle risorse naturali costituisce un´espressione di cultura. Per tale ragione puntiamo ad indicare modelli comportamentali auspicabili, ad esempio, nel consumo di energia, nell’uso dei mezzi di trasporto, nei consumi e nell’evitare la produzione di rifiuti. L´agenzia provinciale per l´ambiente Appa, così il suo attuale direttore Luigi Minach, già dal 1993, con la predisposizione del primo Piano rifiuti provinciale ha puntato alla sensibilizzazione verso la riduzione dei rifiuti con varie azioni. Tra queste l´attivazione di un mercatino dell´usato on line www. Provincia. Bz. It/trend che solo nel luglio 2006 ha fatto registrare oltre 26. 000 accessi e conta oltre 5. 000 utenti, oppure con la messa a disposizione degli organizzatori di feste del servizio di lavastoviglie mobili che, secondo le stime, ha contribuito ad un risparmio di circa 1. 700 chili di rifiuti. La campagna è sostenuta attivamente anche dall´Unione commercio e servizi attraverso i negozi col marchio ecologico altoatesino "Picchio verde" del commercio alimentare e di generi misti. Come ha evidenziato il presidente Walter Amort, si registrano sensibili progressi negli acquisti consapevoli da parte dei cittadini che sempre più prediligono i prodotti locali da agricoltura biologica, un segno che le iniziative sostenute ormai da nove anni per la sensibilizzazione della coscienza ecologica dei consumatori trovano dei riscontri positivi. Con il mese di dicembre è partita l’azione “Fatti un regalo, ricicla la carta”. In concomitanza con il periodo natalizio l’Agenzia provinciale per l’ambiente intende sensibilizzare ad un uso oculato della carta ed al suo riciclaggio. A Natale, infatti, il confezionamento di pacchi dono comporta un impiego notevole di carta ornamentale che poi deve essere anche smaltita. Le informazioni per un comportamento più consono nell’uso di carta sarà veicolato attraverso messaggi emozionali proposti con manifesti, inserzioni pubblicitarie, spot nei cinema, sui mezzi pubblici del trasporto locale, su borse in tela per la spesa, e attraverso una serie di iniziative scolastiche ed extrascolastiche. Come ha annunciato il direttore dell´Ufficio gestione rifiuti, Giulio Angelucci, nel corso dei prossimi mesi la campagna “Lifestyle”, dopo l’impiego ed il riciclaggio della carta, punterà all’uso di carta riciclata negli uffici pubblici, all’impiego dei vuoti a rendere, oppure ad avvalersi del servizio di riparazioni Ex Novo con ben 800 ditte affiliate o del mercatino dell’usato Trend, entrambi online. Sono in programma molteplici iniziative pensate per gli studenti. Una pagina in Internet raccoglierà informazioni su tutte le iniziative della campagna di sensibilizzazione Lifestyle. .  
   
   
ECODOM PRONTI AL VIA BREVE CRONACA DI DUE ANNI DI ATTIVITA´  
 
Milano, 14 dicembre 2006 - Ecodom è stato formalmente costituito il 26 novembre 2004 a Milano da 15 soci fondatori: Antonio Merloni, Bsh Elettrodomestici, Candy Elettrodomestici, Faber, Franke, Haier Europe Trading, Lorenzi Vasco (poi uscito dal Consorzio), Hoover (Candy Group), Indesit Company, Mts Group-merloni Termosanitari, Miele Italia, Nardi Èlettrodomestici, Smeg, Tecnogas, Whirlpool Europe. Scopo statutario è il trattamento dei Raee di grandi elettrodomestici: freddo, cottura, lavaggio, cappe, scalda-acqua. Il Consiglio d´Amministrazione è composto da Piero Moscatelli (Indesit Company) presidente, Claudio Baggiani (Whirlpool Europe) vice-presidente e dai consiglieri Alberto Borroni (Bsh Elettrodomestici), Mario Cipriani (Faber), Gherardo Magri (Candy Group), Fabrizio Romagnoli (Mts). Anno 2005 - Con la prospettiva del recepimento e dell´attuazione della Direttiva europea 2002/96/Ce entro il. 2005, Ecodom ha operato con un calendario serrato, che ha portato alla creazione del team operativo e gestionale e, in particolare, all´acquisizione di competenze specialistiche nelle Operations e nell´Information Technology, indispensabili per il funzionamento del consorzio. Nel corso dell´anno è stata costantemente allargata la base degli associati che a dicembre contava 22 aziende. Sono iniziate ricerca e valutazione dei partner operativi, lanciando la fase di pre-qualificazione anche attraverso inserzioni su quotidiani e riviste specializzate. Hanno risposto oltre 150 aziende, tra impianti di trattamento Raee e logistica. Tra tutte queste, 28 aziende hanno dichiarato di trattare in maniera completa i Raee nel segmento del freddo, per una potenzialità totale di oltre 4 milioni di pezzi/anno. Altre 38 aziende hanno dichiarato di poter trattare altre tipologie di grandi elettrodomestici. Ecodom ha debuttato all´esterno in marzo con il sito Web www. Ecodom. It e con l´attività di comunicazione. Ha aderito (primo consorzio Raee in Italia) al Weee Forum, organizzazione paneuropea che raccoglie i principali sistemi di trattamento Raee con l´obiettivo di condividere esperienze, contribuire a definire le normative e migliorare i processi operativi e gestionali. Il 25 luglio 2005, il Decreto Legislativo n. 151/2005 ha recepito la Direttiva europea, stabilendo al 13 agosto 2006 la partenza del Sistema Raee, previa però l´emanazione di una serie di decreti attuativi. In dicembre è stata lanciata la ricerca sui flussi dei Raee con l´obiettivo di ottenere una "fotografia" sufficientemente precisa sulla generazione di Raee a livello nazionale e, soprattutto, provinciale. La ricerca ha messo in evidenza forti differenze tra le varie zone del Paese e ha consentito di proiettare a poco più di 4 milioni i Raee di "grandi bianchi" che potrebbero essere generati nel 2007. Sulla base dei dati ricavati da tale ricerca sono state formulate valutazioni preliminari dei costi di logistica e trattamento: elementi indispensabili per potere successivamente determinare l´ammontare dell´Eco-contributo Raee (visibile fee) previsto dalla Direttiva. L´assemblea dei Consorziati di dicembre 2005 ha deciso di ampliare le categorie merceologiche gestite dal Consorzio: anche piccoli elettrodomestici e condizionatori, ma solo per le aziende già consorziate per una o più delle categorie fondamentali, elencate all´inizio di queste pagine. Il 14 dicembre 2005, nell´incontro con la stampa, Piero Moscatelli dichiarava: "A meno di ritardi nell´emanazione dei decreti attuativi, il 13 agosto 2006 Ecodom partirà con la propria attività di raccolta, trasporto e trattamento dei Raee". Anno 2006 - A febbraio, Ecodom si è trasferito nella nuova sede di corso Italia 39, 21047 Saronno. Nel frattempo, sono stati visitati tutti i centri di trattamento di frigoriferi esistenti in Italia, oltre ad alcuni in Germania e Svizzera. La ricerca sui flussi di Raee, commissionata al Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, ha permesso di mettere a fuoco lo scenario nazionale: sono state evidenziate forti differenze nei tassi di ritorno per macro-aree e categoria merceologica. I risultati del modello previsionale indicano in circa 3 kg/abitante i grandi elettrodomestici dismessi nel primo anno di attività del Consorzio. I trend appaiono tranquillizzanti in vista del raggiungimento del traguardo dei 4kg/abitante fissato dalla normativa europea. In aprile il documento di richiesta d´offerta per le attività di logistica e trattamento dei Raee è stato inviato ad alcune delle aziende che avevano partecipato alla fase di pre-qualificazione: 28 aziende di trattamento del freddo, 25 di soli grandi elettrodomestici, 24 di logistica. A seguito di tale richiesta d´offerta, alla metà di luglio sono pervenute ad Ecodom 44 offerte: 26 riguardano la logistica e il trattamento sia del freddo che degli altri grandi elettrodomestici, 7 riguardano la logistica e il trattamento solo degli altri grandi elettrodomestici e 11 si riferiscono alla sola logistica. La scelta dei futuri partner verrà effettuata quando il Ministero dell´Ambiente avrà definito il quadro normativo: in ogni caso, i partner di trattamento del freddo saranno valutati attraverso un audit indipendente. Il lavoro di definizione dei requisiti del sistema informativo gestionale, iniziato a novembre 2005, è stata completato a maggio 2006: lo sviluppo applicativo, attualmente in corso, verrà ultimato a gennaio 2007. Ecodom si è fatto parte attiva nella costituzione e nell´attività del Forum Raee, tavolo informale di confronto e proposta al quale siedono tutti i Consorzi Raee in Italia, Ceced Italia, Federazione Anie e i rappresentanti del trade, Aires e Federdistribuzione, in uno spirito di positiva collaborazione, seppure nel rispetto di priorità e obiettivi che non sempre combaciano. In sede Forum Raee, il 4 aprile e il 6 giugno, sono state concordate le lettere ai ministri dell´Ambiente che si sono succeduti nell´anno per sollecitare l´emanazione dei decreti attuativi, la cui mancanza ha reso necessaria una proroga del termine del 13 agosto 2006. In questa sede, sono stati inoltre definiti i contributi per la stesura dei decreti attuativi. A novembre 2006, il team Ecodom si è ulteriormente rafforzato con due nuove risorse nell´area Operations. Ecodom è ora strutturato, pronto a operare con efficacia e qualità nei tempi che saranno stabiliti dai decreti attuativi, puntando all´essenza della propria mission: assicurare un servizio di eccellenza a tutti i cittadini italiani, indipendentemente dalla zona in cui abitano. A metà dicembre, gli associati sono 35: Fondatori: Antonio Merloni, Bsh Elettrodomestici, Candy Elettrodomestici, Faber, Franke, Haier Europe Trading, Hoover (Candy Group), Indesit Company, Mts Group-merloni Termosanitari, Miele Italia, Nardi Elettrodomestici, Smeg, Tecnogas, Whirlpool Europe. Associati: Baxi, Bertazzoni, Best, Bonpani, Boschetti Industrie Meccaniche, Brandt Italia, Bsd/liebherr, Daewoo, Falmec, Ecoflam, Evoluzione, Frigo 2000, Gorenje, Idropi, I&d S. R. L. - Bianco, Lg Electronics, Solisa, Styleboiler, Tecnowind, Terim/fratelli Onofri. .  
   
   
NASCE A FIRENZE IL I MASTER PER MEDIATORE SOCIALE E INTERCULTURALE SALVADORI: "UN FIGURA SEMPRE PIÙ NECESSARIA IN UNA SOCIETÀ IN TRASFORMAZIONE". CECCATELLI GURRERI: "OCCORRONO PERSONE CAPACI DI TRASFORMARE I CONFLITTI IN OPPORTUNITÀ DI CRESCITA"  
 
Firenze, 14 dicembre 2006 - Nasce a Firenze il I Master in mediazione dei conflitti sociali e interculturali. Si tratta di un innovativo corso post laurea organizzato dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell´Università degli Studi di Firenze che si pone come obiettivo la creazione di figure professionali in grado di agevolare la comunicazione tra persone, gruppi ed istituzioni per arrivare a soluzioni condivise in grado di rispondere alle sfide della società multiculturale, ai problemi innescati dai processi migratori, ai nuovi conflitti urbani e sociali che caratterizzano la società contemporanea. Il Master non si rivolge soltanto a giovani laureati ma costituisce anche una preziosa occasione di aggiornamento professionale per gli operatori degli enti locali, delle Asl, dell´associazionismo e per tutti coloro quotidianamente impegnati a realizzare progetti di accoglienza, ad avviare nuove politiche pubbliche per l´immigrazione, a contrastare l´emarginazione urbana, a stimolare inedite forme di partecipazione democratica nelle città e nel territorio. Il progetto formativo si ispira all´esigenza di promuovere il dialogo tra le culture e l´incontro tra le confessioni religiose e a quella di contrastare l´antisemitismo, l´islamofobia ed ogni altra forma di discriminazione razziale, sociale e di genere. "Il mediatore interculturale - ha commentato l´assessore regionale alle politiche sociali Gianni Salvadori - è una figura che si rende sempre più necessaria in una società in così rapida evoluzione e trasformazione. Ormai diventa spesso difficile riuscire a comprendere la natura di determinati conflitti che sorgono tra i diversi gruppi che compongono la nostra società. Capire a fondo le dinamiche sociali di questi gruppi e trovare persone che siano in grado di intervenire per risolvere eventuali dispute è diventata un´esigenza insopprimibile al giorno d´oggi. E come al solito la Toscana anche in questo ambito si pone in una posizione di avanguardia rispetto al resto del Paese". "i problemi e le tensioni che interessano oggi la nostra collettività - ha spiegato la professoressa Giovanna Ceccatelli Gurreri, coordinatrice del Master - possono sorgere sia all´interno di comunità, e spesso hanno un carattere interculturale, ma anche tra cittadini e amministratori. Ed ormai gli strumenti tradizionali per sanare questi contrasti, ovvero le rappresentanze politiche ed il sistema normativo, non sono più sufficienti. Ritengo ci sia bisogno di figure specialistiche e altamente professionali che siano capaci di trasformare il conflitto da forma diffusa di disagio in opportunità di crescita civile". Al corso, che inizierà il prossimo 9 febbraio 2007 e durerà 12 mesi, saranno ammesse a partecipare 30 persone che sosterranno una prova di selezione il 15 gennaio. La data ultima per presentare la domanda di ammissione alle prove selettive è il 10 gennaio. I futuri mediatori riceveranno una preparazione universitaria teorica e pratica, attraverso lezioni sia in aula che a distanza, in ambito politico-sociale, psico-antropologico, territoriale e progettuale. Le lezioni ed i laboratori cercheranno di sviluppare un approccio didattico prevalentemente interattivo attraverso lo studio di casi concreti, lavoro di gruppo, giochi di ruolo, training. Sono inoltre previsti stages della durata di 120 ore in Italia e all´estero presso amministrazioni locali, Ong, istituti di ricerca e altri istituzioni. Ulteriori informazioni ed il bando per l´iscrizione sono reperibili presso il Dipartimento di Studi Sociali in via Cavour 82 a Firenze oppure, consultando i seguenti siti web: www. Unifi. It, www. Operatoriperlapace. Unifi. It, www. Mastermediazione. Unifi. It. Per contattatare la segreteria e la direzione del Master rivolgersi a mastermediazione@unifi. It o a giovanna. Ceccatelli@unifi. It .  
   
   
STUDIO E LAVORO: LE OPPORTUNITA’ OLTRE CONFINE E’ IN LIBRERIA IL NUOVO VOLUME DI ACTL “STUDIARE E LAVORARE ALL’ESTERO”, UN VADEMECUM PER I GIOVANI CHE VOGLIONO FARE UN’ESPERIENZA INTERNAZIONALE  
 
Milano, 14 dicembre 2006 – Il "mondo senza confini" offre numerose opportunità formative e di lavoro ai giovani universitari e neolaureati che desiderano fare un´esperienza internazionale. Tante le occasioni ma. Da dove partire? Scegliere il percorso giusto e capire come e dove trovare le informazioni e ricevere dei consigli per effettuare una scelta consapevole non è sempre facile. Il nuovo volume di Actl "Studiare e lavorare all´estero. Guida pratica per universitari e neolaureati" fornisce proprio quegli spunti, suggerimenti e informazioni che consentono al lettore di trovare la via giusta per costruirsi il proprio futuro professionale. Gli autori della guida sono Paolo Magri, Direttore dell’Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) e Gian Battista Rosa, Responsabile delle politiche del personale di uno dei maggiori gruppi industriali italiani. Con questo volume gli autori accompagnano il lettore nella definizione del proprio "profilo professionale" che, come dicono gli autori stessi, "è sempre più un connubio di esperienze formative e professionali fatte nel corso degli anni di studio, una formazione in senso ampio, tecnica e umana". La guida. Il volume, con un taglio pratico e diretto, guida passo dopo passo il lettore in un viaggio che parte dall’analisi delle motivazioni che spingono ad andare all’estero, prosegue fornendo informazioni e consigli per orientarsi tra università e programmi nei diversi paesi, considerando costi e opportunità di finanziamento, affronta il tema del lavorare all’estero nel settore privato (canali di accesso, aspetti normativi ed economici) e nelle organizzazioni internazionali, offrendo utili strumenti e informazioni per orientarsi tra le opportunità disponibili, fornisce una “miniguida alla sopravvivenza delle burocrazie”: visti e permessi, trovare alloggio, assicurazioni e vaccinazioni, riconoscimento dei titoli e aspetti fiscali e previdenziali e si conclude con alcune considerazioni e consigli per valorizzare, al rientro, la propria esperienza . La struttura. “Studiare e lavorare all’estero” è strutturata in modo tale da permettere una lettura sia come un unico percorso ideale ma anche approfondire solo le parti e i paesi all’estero che più interessano. E’ corredata infine da un’ampia serie di box e tabelle di facile e rapida consultazione. Le iniziative di Actl di orientamento al lavoro. “Studiare e lavorare all’estero” rientra tra le numerose iniziative di Actl nell’ambito dell’orientamento e accompagnamento nel mondo del lavoro: la collana di guide di orientamento (“Dall’università all’azienda – Guida Pratica per i neolaureati”, “Dopo il diploma – Le opportunità formative e professionali per i neodiplomati” , “Ritrova Lavoro”, “Donne in azienda” e “Stage: sceglierlo, affrontarlo, valorizzarlo”), il servizio “Sportello Stage”e le numerose attività di orientamento per facilitare l’ingresso dei giovani e degli adulti nel mondo del lavoro. .