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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 09 Maggio 2007 |
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CINA E COMMISSIONE EUROPEA FIRMANO UN ACCORDO DI RICERCA SULLA SALUTE |
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Bruxelles, 9 maggio 2007 - La Commissione europea e l´Accademia cinese delle scienze (Cas) hanno firmato un accordo per avviare progetti di ricerca collaborativa nel campo della salute. Il nuovo accordo di cooperazione è stato raggiunto durante un workshop svoltosi ad aprile a Shanghai tra esperti di alto livello europei e cinesi, i quali hanno individuato quattro aree della ricerca in materia di salute in cui potrebbe rivelarsi proficua una più stretta collaborazione. Le aree in questione sono le malattie infettive, il diabete, la medicina tradizionale cinese, compresa la resistenza antimicrobica, nonché la scienza delle proteine e la proteomica. In una fase successiva dovrebbero essere scelte altre tematiche riconducibili alla ricerca in materia di salute. In base all´accordo, i progetti verranno finanziati congiuntamente dal Settimo programma quadro di ricerca (7Pq) e dal governo cinese. Si tratta di un evento senza precedenti nella storia della politica internazionale dell´Unione europea (Inco) in materia di scienza e tecnologia (S&t), nel cui ambito i costi dei partner del progetto provenienti da paesi terzi (Stati non aderenti all´Unione europea o Stati associati) erano precedentemente coperti dal bilancio del programma quadro di ricerca. Si prevede che nel primo ciclo verrà finanziato almeno un progetto in ogni area, con un sostegno complessivo compreso tra gli 8 e i 10 Mio Eur da parte della Commissione per la ricerca condotta in Europa. L´accademia cinese delle scienze, inoltre, erogherà finanziamenti per le attività di ricerca realizzate in Cina. Questo è anche il primo accordo in cui il meccanismo di selezione delle proposte di progetto seguirà il sistema di valutazione del 7Pq. Di solito, quando le agenzie di finanziamento pubblico alla ricerca di paesi terzi accettano di sovvenzionare la partecipazione dei loro scienziati ai progetti, chiedono che per la valutazione del progetto si applichino le loro regole. L´ue è impegnata nella cooperazione scientifica con la Cina in vari ambiti della ricerca dalla fine degli anni ´80. Nel 1998, i leader delle due regioni hanno formalizzato questa cooperazione con la firma di un accordo in materia di scienza e tecnologia, che è stato rinnovato nel 2004. Negli ultimi anni, le relazioni hanno conosciuto un rapido sviluppo. Oltre ad avere aderito ai due principali progetti europei, Iter (il reattore termonucleare sperimentale) e il progetto di navigazione satellitare Galileo, la Cina ha anche rafforzato la sua partecipazione ai programmi quadro di ricerca fino a diventare uno dei maggiori partner dell´Ue a livello di paesi terzi. Attualmente oltre 150 organizzazioni cinesi partecipano a più di 130 progetti comuni di ricerca nel quadro del 6Pq, per un valore di 900 Mio Eur. Nell´area tematica «Salute» del 6Pq, i partecipanti cinesi sono coinvolti in un totale di 31 progetti di ricerca, molti dei quali sono attualmente in corso e prevedono un contributo di 3,7 Mio Eur per i partner cinesi. Vari di questi progetti studiano la sindrome respiratoria acuta severa (Sars), per la quale nel 2003 la Commissione aveva lanciato un invito specifico a presentare proposte in risposta allo scoppio di un´epidemia di questa malattia. L´accordo è stato avviato nell´ambito dell´Anno Cina-ue della scienza e della tecnologia, lanciato nell´ottobre 2006. Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/research/iscp/eu-china/index_en. Html . |
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PAESI BASSI - GIORNATA INFORMATIVA SULLA SALUTE NEL 7PQ |
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Bruxelles, 9 maggio 2007 - Il 10 maggio a Utrecht (Paesi Bassi) si svolgerà una giornata informativa sul secondo invito a presentare proposte per progetti dell´area tematica «Salute» del Settimo programma quadro. Organizzata dal punto di contatto nazionale per la salute, l´iniziativa fornirà ai partecipanti dettagli sul secondo invito a presentare proposte per l´area tematica «Salute» del 7Pq e sulle norme per la partecipazione al 7Pq, nonché informazioni di base sulle proposte di iniziative tecnologiche congiunte (Itc). Ai partecipanti saranno inoltre comunicate le novità sui programmi d´innovazione nei Paesi Bassi legati alle scienze della vita e alla salute. La giornata informativa è destinata in particolare a rappresentanti di università, organizzazioni di ricerca e piccole e medie imprese (Pmi). Http://www. Senternovem. Nl/egl/agenda/informatiemiddag_kp7_gezondheid_2de_oproep. Asp . |
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UN’ INNOVATIVA TECNICA LASER RISOLVE IN UN GIORNO L’IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA (IPB ) UN PROBLEMA SOCIO- SANITARIO CON ELEVATI COSTI PER IL SSN – OLTRE 40 MILA INTERVENTI CHIRURGICI |
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Milano, 9 maggio 2007 - Un’ innovativa tecnica laser risolve in un giorno in day surgery l’ipertrofia prostatica benigna (Ipb ) che colpisce l’ 80 % degli italiani over 50 “incidendo”, spiega il professor Francesco Rocco, Direttore Clinica Urologica prima, Università di Milano Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena ,Milano, “ pesantemente sulla qualità di vita con disturbi alle vie urinarie (dalla difficoltà a urinare a urgenza e frequenza anche notturna e nei casi più seri alla completa ritenzione), disfunzioni sessuali e impotenza” . Rispetto agli interventi tradizionali la nuova metodica - già in uso nel nostro Paese - tutela la potenza sessuale , la fertilità , la continenza urinaria e affronta con efficacia l’ emergenza prostata in Italia . A lanciare l’allarme sulla malattia in continuo aumento e ai primi posti per diagnosi effettuate ogni anno, è la Federazione Italiana Società Urologiche ( Fisu). “Le ultime stime” ,dice il professor Lucio Miano, presidente Fisu , professore Ordinario e Direttore Clinica Urologica Seconda ,Facoltà di Medicina e Chirurgia Università La Sapienza, Roma , “indicano infatti un notevole incremento della patologia legato all’invecchiamento della popolazione maschile : dal 1998 al 2005 gli over cinquantenni italiani affetti da Ipb sono passati da 5 milioni a circa 7 milioni , gli uomini di età superiore ai 75 da 10 milioni a circa 14 milioni ed entro il 2007 si prevede che l’Ipb colpirà oltre 26 milioni di Europei con più di 50 anni”. L’ipertrofia prostatica è ormai un problema socio- sanitario con elevati costi per il Ssn - oltre 40 mila gli interventi chirurgici l’anno e , secondo recenti analisi di Acn- Cittadinanzattiva, lunghe attese per i ricoveri - 420 giorni - tanto che il Ministro Turco ha chiesto un piano per il contenimento dei tempi e soluzioni efficaci. Eppure, secondo i dati dell’Istituto Superiore della Sanità , nonostante la diffusione di tecniche mininvasive effettuabili in regime ambulatoriale , un terzo degli interventi viene ancora svolto ,anche se non sempre necessario, con metodiche invasive che gravano sul paziente con una ripresa post operatoria di circa 2-3 settimane. Per affrontare e risolvere questa emergenza al maschile è giunta anche in Italia la Pvp (photoselective vaporizazion of the prostate) vaporizzazione fotoselettiva della prostata che trasforma il tessuto malato in tante bollicine di vapore e risolve in un giorno l’ipertrofia prostatica benigna , abbatte inoltre i costi del Ssn legati ai 3-5 giorni di ricovero degli interventi tradizionali , riduce liste di attesa e tempi di convalescenza . “L’innovativa tecnica”, spiega il professor Andrea Tubaro, Professore Associato di Urologia, della Seconda Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università La Sapienza, Roma ,” messa a punto dal professor Reza S. Malek della prestigiosa Mayo Clinic di Rochester nel Minnesota e approvata dalla severissima Fda, sfrutta l’azione di un potente laser – Ktp – che vaporizza selettivamente solo il tessuto prostatico in eccesso sviluppato intorno all’uretra (il condotto, che convoglia l’urina dalla vescica all’esterno, circondato nel suo tratto iniziale dalla prostata e compresso dalla prostata ipertrofica). La nuova metodica impiegata con successo su circa 150 mila pazienti nel mondo, di cui circa 2. 000 in Italia è già disponibile in 15 centri ospedalieri italiani a totale carico del Ssn . “Si effettua” , dice il professor Darwin Melloni , Professore Ordinario Direttore Cattedra Urologia , Università di Palermo “per via endoscopica in day surgery con anestesia spinale o locoregionale a volte associata a una leggera sedazione: la fibra laser, introdotta dal pene nell’uretra attraverso un sottile cistoscopio, vaporizza millimetro per millimetro con estrema precisione l’area interessata senza alcun sanguinamento. La maggior parte dei pazienti torna a casa dopo alcune ore o dopo una notte di ricovero e riprende le normali attività nel giro di pochi giorni. Rispetto alla Turp (Trans Urethral Resection of Prostate)”, resezione endoscopica transuretrale della prostata, l’intervento chirurgico più impiegato negli ultimi 50 anni, recenti studi, effettuati dal professor Malek presso la Mayo Clinic di Rochester per 5 anni su 94 pazienti trattati con laser Ktp e un altro studio europeo dell’università di Basilea dimostrano che la nuova tecnica ottiene gli stessi risultati della resezione transuretrale ma con modestissimi rischi e complicanze intra e post operatorie , immediata e duratura risoluzioni dei sintomi e breve ricorso al catetere - solo qualche ora - che si applica sempre dopo il gli interventi chirurgici alle vie urinarie per facilitare lo svuotamento della vescica”. “Nella Turp”, precisa il dottor Roberto Benelli , Primario Unità Operativa Urologia ,Ospedale Misericordia e Dolce , Prato ,“ la prostata malata viene asportata frammentandola, attraverso uno speciale strumento endoscopico - resettore - inserito nell’ uretra. Sono presenti però disturbi post operatori come problemi erettivi nel 2-30% dei casi , eiaculazione retrograda (emissione di sperma "al contrario", e cioè verso la vescica anziché all´esterno) nel 70-80%, infezione urinaria nel 5-10%, significativo sanguinamento nel 13% , trasfusione nel 2-5%, incontinenza urinaria 1-5%. Con il laser Ktp continua Tubaro si sono riscontrate complicanze solo nel 12% dei pazienti: disturbi minzionali di tipo irritativo di durata limitata nel 6% , ematuria tardiva nel 3%, stenosi del collo vescicale nel 2% , eiaculazione retrograda solo nel 26% dei casi”. “A tre anni dall’intervento”, precisa Melloni, “ il 95% dei pazienti si dichiara molto soddisfatto con l’ 83% di miglioramento dei sintomi, delle disfunzioni sessuali e ripresa immediata della minzione”. “La Pvp, rispetto alla chirurgia tradizionale” evidenzia il dottor Giancarlo Comeri , Primario Unità Operativa Urologia e Andrologia Multimedica Holding , Castellanza - Varese, “ tutela la potenza sessuale: nessun paziente ha sviluppato impotenza - il laser Ktp non causa infatti danni ai nervi deputati all’ erezione posti a ridosso della prostata , preserva la fertilità riducendo l’ eiaculazione retrograda , non causa incontinenza urinaria e soprattutto evita recidive con la necessità di un secondo intervento a conferma che la metodica offre una reale e definitiva soluzione per l’Ipb”. “Il ricorso al laser nella chirurgia della prostata ingrossata “, prosegue il professor Tubaro, “è già un’arma ben consolidata e in continua evoluzione tecnica . Infatti il laser Ktp semplifica l’intervento : rimuove il tessuto trasformandolo in gas (vaporizzazione) ed evita il ricorso - come invece avviene nella resezione con il laser ad olmio - alla frantumazione - con un morcellatore (un vero e proprio frullatore endoscopico) delle aree trattate per poterle estrarre dal canale uretrale. “La Pvp”, ricorda Miano, “per i suoi rischi ridotti è particolarmente indicata nei pazienti cardiopatici in cura con anticoagulanti che non devono più sospendere la terapia come si impone sempre per un intervento chirurgico , in quelli con disordini emocoagulativi e per coloro con elevato rischio anestesiologico”. “Nonostante l’efficacia della Pvp, con oltre il 60% della chirurgia per Ipb eseguita con questa metodica”, conclude Melloni , “ la tecnica è ancora scarsamente diffusa nel nostro Paese a causa dei rimborsi fissati dai Drg del Ssn che variano da regione in regione e sono insufficienti per coprire le spese degli ospedali che la attuano. In Lombardia (1. 200 euro per la day surgery) i rimborsi dei Drg sono stati abbattuti di quasi il 50% rispetto al Lazio , alla Sicilia,e altre regioni”. E, proprio sui Drg , la Federazione Italiana Società Urologiche lancia un appello al ministro Turco chiedendo che il Ssn riconsideri la questione per consentire a tutti i pazienti le opzioni terapeutiche migliori . L’ingrossamento della prostata - ipertrofia prostatica benigna ( Ipb ) riguarda l’80 % degli italiani over 50, con una percentuale che cresce con l’aumentare dell’età. L’ipb è seconda per diagnosi effettuate ogni anno negli uomini italiani, superata solo dall’ipertensione arteriosa. A lanciare l’allarme sulla malattia in continuo aumento e ai primi posti per diagnosi effettuate ogni anno, è la Federazione Italiana Società Urologiche (Fisu). “le ultime stime” ,dice il professor Lucio Miano, presidente Fisu , professore Ordinario e Direttore Clinica Urologica Seconda Facoltà di Medicina e Chirurgia Università La Sapienza, Roma , “indicano infatti un notevole incremento della patologia legato al progressivo invecchiamento della popolazione maschile : dal 1998 al 2005 gli over cinquantenni italiani affetti da Ipb sono passati da 5 milioni a circa 7 milioni , gli uomini di età superiore ai 75 da 10 milioni a circa 14 milioni ed entro il 2007 si prevede che l’Ipb colpirà oltre 26 milioni di Europei con più di 50 anni”. L’ipertrofia prostatica è ormai un problema socio sanitario di vastissime dimensioni con elevati costi per il Sistema Sanitario Nazionale - oltre 40 mila interventi chirurgici l’anno - gravato anche , secondo recenti analisi di Acn- Cittadinanzattiva, da lunghe attese per i ricoveri che in alcuni casi arrivano a 420 giorni - tanto che il Ministro Turco ha chiesto un piano per il contenimento dei tempi e soluzioni efficaci. Eppure, secondo i dati dell’Istituto Superiore della Sanità , nonostante la diffusione nel nostro Paese di tecniche mininvasive effettuabili in regime ambulatoriale,un terzo degli interventi viene ancora svolto, anche se non sempre necessario, con metodiche invasive che gravano sul paziente con una ripresa post operatoria di circa 2-3 settimane. “L’ipb “,spiega il professor Francesco Rocco, Direttore Clinica Urologica prima, Università di Milano Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena ,Milano, “incide pesantemente sul paziente con disturbi alle vie urinarie (dalla difficoltà a urinare , urgenza e frequenza anche notturna e nei casi più seri alla completa ritenzione urinaria che richiede il ricorso al catetere per lo svuotamento della vescica, disfunzioni sessuali , impotenza e problemi di eiaculazione”. Per affrontare e risolvere questa emergenza al maschile è giunta recentemente anche in Italia , dopo oltre 10 anni di ricerche e 5 di impiego clinico, un’innovativa tecnica laser made in Usa che trasforma il tessuto malato in tante bollicine di vapore e risolve in un giorno l’ipertrofia prostatica benigna salvaguardando, rispetto agli interventi tradizionali, la potenza sessuale , la fertilità e la continenza urinaria “La Pvp(photoselective vaporizazion of the prostate) - vaporizzazione fotoselettiva della prostata - questo il nome della nuova metodica,” spiega il professor Andrea Tubaro, Professore Associato di Urologia Università La Sapienza, Roma , “messa a punto dal professor Reza S. Malek della prestigiosa Mayo Clinic di Rochester nel Minnesota e approvata dall’ Fda, sfrutta l’azione di un potente laser - green light Ktp - in grado di vaporizzare strati di tessuto prostatico di un millimetro di spessore, eliminando così l’ eccesso della ghiandola sviluppato intorno all’uretra (il condotto circondato nel suo tratto iniziale dalla prostata , che convoglia l’urina dalla vescica all’esterno compresso e il cui calibro è ridotto)”. La nuova tecnica laser Pvp, impiegata con successo su circa 150 mila pazienti nel mondo, di cui circa 2. 000 in Italia è già disponibile in 15 centri ospedalieri italiani a totale carico del Ssn. “Si effettua”, continua il professor Darwin Melloni , Professore Ordinario Direttore Cattedra Urologia , Università di Palermo “per via endoscopica in day hospital con anestesia spinale o locoregionale a volte associata a una leggera sedazione: la fibra laser, introdotta dal pene nell’uretra attraverso un sottile cistoscopio, vaporizza millimetro per millimetro con estrema precisione l’area interessata senza alcun sanguinamento. Grazie a una fibra ottica, il chirurgo è in grado di osservare l´interno dell´uretra e di guidare l’intervento senza margine di errore. La durata dell’intervento dipende dalle dimensioni del tessuto da vaporizzare: un grammo di tessuto richiede un minuto per cui prostate di 20 grammi vengono rimosse nel giro di una ventina di minuti . La maggior parte dei pazienti torna a casa dopo alcune ore e riprende le normali attività nel giro di pochi giorni”. Rispetto alla Turp (Trans Urethral Resection of Prostate) resezione endoscopica transuretrale della prostata , l’intervento chirurgico più impiegato negli ultimi 50 anni,recenti studi sulla Pvp effettuati da Rs Malek presso la Mayo Clinic di Rochester per 5 anni su 94 pazienti trattati con laser Ktp - e uno studio comparativo tra Pvp versus Turp svolto a Basilea nel 2005 e altri ancora in corso dimostrano l’efficacia della metodica che consente di ottenere gli stessi risultati clinici della resezione transuretrale della prostata ma con minori rischi e complicanze intra e post operatorie e con tempi operatori sovrapponibili”. “Nella Turp”, precisa il dottor Roberto Benelli , Primario Unità Operativa Urologia, ,Ospedale Misericordia e Dolce , Prato, “ la prostata malata viene asportata frammento dopo frammento, con un resettore endoscopico inserito nell´uretra. Sono presenti però disturbi post operatori come problemi erettivi nel 2-30% dei casi , eiaculazione retrograda (emissione di sperma "al contrario", e cioè verso la vescica anziché all´esterno) nel 70-80%. Infezione urinaria, nel 5-10%, significativo sanguinamento nel 13% , trasfusione nel 2-5%, incontinenza urinaria 1-5%. L´unico vantaggio della metodica è la possibilità di eseguire l’esame istologico sui frammenti asportati. Quando si utilizza il laser Ktp possiamo tuttavia ovviare a ciò eseguendo, durante la stessa seduta, e prima del trattamento laser l´agobiopsia prostatica con prelievi multipli. La Turp è molto più traumatizzante dell´intervento di vaporizzazione laser e richiede nel post intervento un lavaggio della vescica continuo che necessita di una assidua e attenta assistenza infermieristica. I trattamenti con laser Ktp si concludono solo con il posizionamento in vescica di un catetere per poche ore e il paziente può quindi alzarsi poco dopo l´intervento. Tutto questo fa del laser Ktp una metodica vincente. Nei circa quattrocento casi da noi trattati, la maggior parte dei quali in regime di "One day Surgery"e cioè con una notte di ricovero, abbiamo registrato buoni risultati tanto che siamo già ad oltre il 60% di chirurgia prostatica eseguita con questa metodica. Tuttavia l´urologo deve avere a disposizione tutte le possibilità che la moderna tecnologia offre e deve sempre scegliere quella che più si adatta a risolvere il caso clinico. Con il laser Ktp si sono riscontrate complicanze solo nel 12% dei pazienti: disturbi minzionali di tipo irritativo di durata limitata nel 6% , ematuria tardiva nel 3%, stenosi del collo vescicale nel 2% , eiaculazione retrograda solo nel 26% dei casi”. “I dati clinici sull’efficacia a tre anni della Pvp”, conclude il Professor Melloni, “possono essere così riassunti : estrema soddisfazione del paziente con l’ 83% di miglioramento del punteggio sintomatologico, ripresa immediata della minzione, miglioramento delle disfunzioni sessuali quando l’unica causa erano gli stessi disturbi minzionali legati all’Ipb, sintomatologia irritativa post operatoria breve e di modesta entità. E ancora: tempo di cateterismo post operatorio più breve degli interventi tradizionali,( 3- 5 giorni ) talora ridotto a poche ore, dimissioni possibili lo stesso giorno dell’intervento e ritorno alle normali occupazioni entro pochi giorni. A 3 anni dall’intervento il 95% dei pazienti continua a dichiararsi molto soddisfatto. Anche in pazienti con ritenzione cronica completa di urina di qualsiasi età, anche avanzata, il laser consente la ripresa della minzione spontanea già nel giro di 24 – 48 ore nell’85% dei casi”. “Nessun paziente, sessualmente attivo, prima del trattamento”, evidenzia il dottor Giancarlo Comeri , Primario Unità Operativa Urologia e Andrologia Multimedica Holding , Castellanza - Varese , “ha sviluppato impotenza, spesso conseguenza dei tradizionali interventi, la Pvp infatti non causa danni ai nervi deputati all’erezione che decorrono proprio a ridosso della prostata. Il laser Ktp preserva anche la fertilità riducendo l’ eiaculazione retrograda causata dalla chirurgia . Inoltre non è stato riscontrato alcun caso di incontinenza urinaria e soprattutto non si sono verificate recidive con la necessità di un secondo intervento a conferma che la metodica offre una reale e definitiva soluzione per l’Ipb”. “La nuova tecnica “, osserva Miano ,”consente inoltre di poter effettuare l’intervento senza complicanze nei cardiopatici in terapia con anticoagulanti orali che non sono più costretti a sospendere la terapia come si impone sempre per un intervento chirurgico, su pazienti con disordini emocoagulativi e su coloro con un elevato rischio anestesiologico “. (studio Reich O et al -2005) La Pvp con Laser Ktp e le altre tecniche laser. ”Il ricorso al laser”, spiega Tubaro “ utilizzando fonti diverse, con diverse lunghezze d’onda e con diverse modalità di interazione con i tessuti, è già un’arma ben consolidata nella chirurgia della prostata ingrossata ma è anche un campo in continua evoluzione, destinato a continue migliorie tecniche. La nuova tecnica Pvp usa un laser Ktp ad alta energia (80W) con una lunghezza d’onda di 532 nm, che viene assorbita in maniera elettiva dall’emoglobina e quindi dai tessuti molto vascolarizzati come quello prostatico. Altri tipi di laser, come il Neodymium-yag o quello ad Olmio sono stati impiegati nel trattamento dell’ipertrofia prostatica. Il laser al Nd:yag provoca una necrosi coagulativa a livello del tessuto ipertrofico con riduzione del volume prostatico; la tecnica è ormai praticamente abbandonata per l’elevata incidenza di sintomi irritativi dopo il trattamento. Il laser ad Olmio, nonostante i risultati clinici soddisfacenti, ha avuto una modesta diffusione per la particolare difficoltà della tecnica che richiede una lunga curva di apprendimento per i chirurghi la non sempre perfetta capacità emostatica e soprattutto la difficoltà di estrarre attraverso il canale uretrale i grossi frammenti staccati dalla prostata e refluiti in vescica, che vanno sminuzzati con uno strumento potenzialmente pericoloso per la vescica - il morcellatore (un vero e proprio frullatore endoscopico) Questa manovra non si effettua invece con la Pvp, poiché vaporizza la prostata malata strato dopo strato. ” “Nonostante l’efficacia della Pvp, con oltre il 60% della chirurgia per Ipb eseguita con questa metodica”, conclude Melloni , “ la tecnica è ancora scarsamente diffusa nel nostro Paese a causa dei rimborsi fissati dai Drg del Ssn che variano da regione in regione e sono insufficienti per coprire le spese degli ospedali che la attuano. In Lombardia (1. 200 euro per la day surgery) i rimborsi dei Drg sono stati abbattuti di quasi il 50% rispetto al Lazio , alla Sicilia e altre regioni. E, proprio sui Drg , la Federazioni italiana Società Urologiche lancia un appello al ministro Turco chiedendo che il Ssn riconsideri la questione per consentire a tutti i pazienti le opzioni terapeutiche migliori . ´Negli Usa il laser Ktp ha avuto una larghissima e rapida diffusione tanto che negli ultimi 2 anni sono stati realizzati circa 150 mila interventi con questa metodica. In Italia i centri che utilizzano Il laser Ktp sono al momento 15 con una casistica dal 2005 ad oggi di circa 2. 000 casi. L´ipertrofia prostatica qualche richiamo agli aspetti essenziali “La prostata”, spiega il professor Rocco , “è una ghiandola che si trova sotto la vescica ed è attraversata dal primo tratto del canale uretrale. Permette il passaggio verso l’esterno dell’urina al momento della minzione e dello sperma con l’eiaculazione. Essa è deputata infatti alla formazione della maggior parte del liquido seminale, che viene riversato nel tratto di uretra compreso all’interno della prostata nella fase dell’eccitazione sessuale precedente l’eiaculazione. La ghiandola prostatica può andare incontro, col passare degli anni, a diverse malattie, la più diffusa è il suo ingrossamento - l’ ipertrofia prostatica benigna (Ipb) - nell’area adiacente al canale uretrale e al collo vescicale, comprimendo il canale uretrale e provocando disturbi urinari e sessuali “. L’ipb si verifica generalmente dopo i 50 –60 anni in circa il 75% degli uomini per arrivare a oltre l’80 % dopo gli 80. “Con l´avanzare degli anni, infatti, “ la parte centrale della prostata tende a ingrossarsi fino a superare anche di 2-3 volte le misure normali. Le cause non sono ancora ben chiare, anche se è certa l´influenza delle variazioni dell’assetto ormonale - in particolare degli estrogeni - legate all´andropausa La crescita della ghiandola prostatica tende a restringere sempre di più l´uretra prostatica, la parte dell´organo che inizia con l´orifizio uretrale interno della vescica e termina all´apice del pene in corrispondenza dell´orifizio uretrale esterno. Questo fa sì che il primo sintomo è la difficoltà ad urinare. La vescica è costretta a lavorare di più per tentare di espellere l´urina e, con il tempo, si indebolisce, perde efficienza ed è soggetta a diverticoli (ernie vescicali). La difficoltà nell´espellere i liquidi, inoltre, può far si che parte delle sostanze di scarto restino nella vescica, dando luogo a possibili infezioni e calcolosi. Il principale sintomo dell´ipertrofia prostatica è la diminuzione del calibro e del getto urinario, spesso associato anche a difficoltà nell´iniziare la minzione. Altri sintomi possono essere: bisogno di urinare più spesso del normale; nicturia (bisogno di urinare di notte); urgenza minzionale (bisogno urgente di urinare, a volte con fughe involontaria di urina ); minzione "intermittente" (a più tempi); sensazione di non aver svuotato del tutto la vescica; difficoltà a iniziare la minzione (nonostante la presenza di un forte stimolo); gocciolamento post-minzionale Nei casi più gravi può insorgere anche la completa incapacità ad urinare -ritenzione che richiede il riscorso al catetere per lo svuotamento della vescica ”. La Diagnosi “Il primo esame diagnostico” continua il professor Rocco , “ per verificare la presenza di ipertrofia prostatica è, ancora oggi, l´esplorazione rettale: un´indagine semplice e molto attendibile. “L’ipb”, “viene confermata dalla presenza di una prostata indurita, dolorante e, in caso di ostruzione prolungata, di dilatazione degli ureteri e delle cavità renali legate al ritorno dell´urina dalla vescica verso il rene o dall´incapacità di far defluire normalmente le urine verso la vescica. I sintomi dell´ipertrofia possono essere molto simili a quelli del carcinoma prostatico: ciò rende il ruolo del medico di fondamentale importanza per un´accurata diagnosi differenziale, Altri esami diagnostici sono: il Psa (antigene prostatico specifico) un esame del sangue che misura le concentrazioni dell´antigene della prostata (aumentato nel caso di ipertrofia); l´esame delle urine (per accertare la presenza di globuli bianchi, che indicano la presenza di un´infezione, o di sangue); l´ecografia vescicale da effettuarsi con vescica piena, poiché è solo in questo stato che è possibile studiare bene entrambi gli organi”. Spesso l’urologo non viene consultato, pur in presenza di sintomi, perché il paziente li considera come una conseguenza legata all’avanzare dell’età , per via di uno scetticismo sull’efficacia dei trattamenti o per il timore di un eventuale intervento chirurgico. E importante sottolineare che l´Ipb non è una malattia pericolosa, ma va considerata in termini di potenziale evolutività. Un´altra errata convinzione è che ci sia un rapporto tra ipertrofia prostatica e neoplasia prostatica: l´Ipb non è una lesione pre cancerosa perché le due patologie si sviluppano in sedi diverse della prostata . La terapia con i farmaci “In caso di ipertrofia lieve (o di primo grado) si ricorre”, spiega il professor Miano, “al solo trattamento farmacologico con gli antiprostatici e gli alfa-litici. Il primo gruppo di farmaci (in particolare la finasteride) agisce arrestando la trasformazione del testosterone nella sua forma attiva, che stimola la crescita della prostata. Invece gli alfa-litici (come la terazosina e la tamsulosina) sono in grado di rilassare i muscoli del collo vescicale, dell´uretra prostatica e della stessa prostata, facilitando, così, il passaggio dell´urina nell´uretra”. La chirurgia a cielo aperto – “L’adenomectomia tranvescicale”, ricorda il professor Miano , “ riservata orma a casi limitati con prostate molto voluminose e in presenza di affezioni vescicali concomitanti è una tecnica invasiva che richiede anestesia generale , un’incisione nel basso ventre , 6 - 8 giorni di degenza, e un notevole periodo di convalescenza (circa un mese). La chirurgia endoscopica , si avvale della Turp (Trans Urethral Resection of Prostate) ed è attualmente l´intervento più diffuso: oltre il 90% dei pazienti. Nella Turp la prostata malata viene asportata con un bisturi elettrico, frammento dopo frammento, attraverso uno speciale strumento endoscopico - un resettore - inserito nell’ uretra . In questo modo si ottiene l´allargamento e la disostruzione del canale uretrale. La ferita interna guarisce, in genere, dopo 2-3 giorni di catetere, utilizzato per far defluire l´urina. Altri interventi di endoscopia sono la Tuip procedura invasiva che prevede l´incisione della prostata, mediante tagli profondi che permettono di allargare la parte centrale e ostruttiva della prostata; e la Holep (Holmium Laser Prostatic Enucleation) una tecnica endoscopica dove la prostata ipertrofica viene scollata dal laser ad Holmio . Negli ultimi anni sono state messe a punto nuove tecniche "a bassa invasività" che utilizzano diverse fonti d’ energia come l’ ipertermia, per ridurre o distruggere il tessuto prostatico ipertrofico. Nonostante alcune di queste tecniche siano promettenti, non è certa l’efficacia a lungo termine. ” Impatto Sulla Qualita’ Della Vita Dei Disturbi Urinari Da Ipb “I disturbi urinari secondari a patologia prostatica”, continua”, Miano , “incidono pesantemente sulla qualità di vita del paziente : determinano infatti una limitazione progressiva delle attività quotidiane, della vita sociale e di relazione - i sintomi urinari vengono percepiti da coloro che sono colpiti da Ipb come una condizione in grado di compromettere seriamente il proprio benessere. Per evitare disagi e imbarazzo. Molti malati modificano lo stile di vita , le attività fisiche. Infatti l’impatto dei disturbi minzionali sulla vita personale e di relazione può divenire importante quando vengono compromessi, talora seriamente, il sonno, il lavoro, il tempo libero , la vita sessuale e di coppia . In una recente indagine sono stati uniti i risultati di tre studi europei sull’impatto dei disturbi della basse vie urinarie sulla qualità della vita: la frequenza dei sintomi è risultata più alta in Italia che nel resto dell’Europa mentre i sintomi irritativi (urgenza, risvegli notturni, eventuale incontinenza) sono risultati i più fastidiosi in quanto compromettono seriamente lo svolgimento delle normali attività quotidiane”. Sessualità. Un aspetto importante da non trascurare. “Finora”, dice il dottor Comeri , “ scarsa attenzione è stata rivolta ai rapporti esistenti tra disturbi legati all’ipertrofia prostatica benigna come quelli urinari e le disfunzioni della sessualità maschile, nonostante entrambe queste condizioni siano molto frequenti a partire dai fatidici 50 anni. Recentemente un’indagine-studio svolta negli Stati Uniti e in altri 6 Paesi europei fra cui l’Italia ha colmato questa lacuna: l’83% dei circa 13 mila uomini di età compresa fra i 50 e gli 80 anni ha risposto che è sessualmente attivo seppure con percentuali e frequenze mensili declinanti in funzione dell’età. In questo range di età il 50% degli uomini ha riferito problemi di erezione, il 47% ridotta o assente eiaculazione e il 7% dolore o fastidio durante l’eiaculazione. Tali disfunzioni sessuali sono state vissute come un vero e proprio problema in percentuale variabile dal 59 % all’89% degli uomini intervistati. Lo studio ha dimostrato che i disturbi della minzione influenzano negativamente e in modo progressivo la funzione sessuale in rapporto alla loro gravità, riducendo sia la frequenza dei rapporti (fino al 56%), che l’erezione, il volume e la forza dell’eiaculato, fino a raggiungere un’incidenza doppia rispetto a quella della popolazione della stessa età ma senza disturbi minzionali”. Eiaculazione e Fertilità Eiaculazione “L´intervento chirurgico”, osserva infine Comeri , “modifica il meccanismo della eiaculazione, determinando la cosiddetta eiaculazione retrograda. Lo sperma anziché essere espulso all´esterno, refluisce in vescica ed in seguito viene eliminato con le urine. Questa forma di eiaculazione è conseguenza diretta e inevitabile dell´asportazione chirurgica (insieme all´adenoma prostatico) delle fibre muscolari che chiudono il collo vescicale e dello sfintere genitale che si trova intorno all’uretra prostatica. Fertilità il paziente operato di resezione transuretrale della prostata è potenzialmente fertile in quanto non è azoospermico, l’eiaculazione retrograda, spesso conseguenza della chirurgia tradizionale , richiede il recupero degli spermatozoi dalle urine. La Pvp salvaguarda maggiormente la fertilità perché l’eiaculazione retrograda si verifica in un numero molto limitato di pazienti . E´ importante esserne pienamente consapevoli e, in caso di dubbi, parlarne con chiarezza all´urologo. “ Elenco Dei Centri Urologici Che Utilizzano Il Laser Ktp Per informazioni sui Centri : numero verde Alliance Medical divisione Lithomobile tel 800 055191. Roma - Ospedale S. Andrea, Professori Lucio Miano, Andrea Tubaro Tel. 06 80345760; Castellanza – Varese Multimedica, Dottor Giancarlo Comeri Tel. 0331 393238; Como Casa di Cura Villa Aprica, Dottor Marco Malinverno Tel. 031 579411; Trieste Casa di cura Salus, Dottor. Franco Lugnani Tel. 040 31 71111; Aosta Ospedale Regionale Dottor Paolo Pierini Tel. 0165 543648; Arezzo Casa di Cura Génèrale de Santé Dottor Alessandro Picinotti Tel. 0575 353892-3-4; Prato Ospedale Misericordia e Dolce, Dottor Roberto Benelli Tel. 0574 434322; Fidenza Ospedale di Fidenza (Parma) Professor Domenico Potenzoni Centralino Tel. 0524 515111 Urologia Tel. 0524 – 515279; Andria Ospedale Lorenzo Bonomo Dottor Ettore Cirillo Marucco, Centralino Tel 0883 – 299111 Urologia Tel 0883 – 299330; Palermo Centro di Chirurgia Genesi, Prof. Darwin Melloni - Tel. 091528976- Altri Centri Urologici Che Dispongono Del Laser Ktp: Bologna Ospedale Maggiore, Dott. Cuzzocrea Tel. 051 6478858; Pavia Policlinico Dottor Bruno Rovereto Tel. 03825011; S. Cataldo (Cl) Casa di Cura Regina Pacis, Dott. Antonio Virzì Tel. 0934 572434; Troina (En) Associazione Oasi Maria Ss. Onlus Irccs, - Prof. Giuseppe Brancati e Dott. Michele Aquilino Tel. 0935 936111; Viagrande (Ct) I. O. M. Istituto Oncologico del Mediterraneo, Dott. Cristian Ranno Tel. 0957895000; Palermo Casa di Cura Noto Pasqualino, Prof Francesco Rizzo Tel. 091 6 837111. . |
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TRAPIANTI, IL 2007 SI PREANNUNCIA UN ANNO DA RECORD LA PERCENTUALE DI DONATORI IN PIEMONTE E´ STATA SENSIBILMENTE SUPERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE |
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Torino, 9 maggio 2007 - Il 2007 si preannuncia come un anno record in Piemonte per le attività di donazione e trapianto di organi, di tessuti e di cellule. Nei primi tre mesi del 2007 la percentuale di donatori effettivi, per milione di abitanti (pmp), è stata infatti pari al 30,9, a fronte del 52,9 di donatori segnalati. Un dato che supera di gran lunga la media nazionale, pari al 18,1 pmp. L’incremento è dovuto anche alla possibilità di valorizzare, attraverso il trapianto, organi di donatori che in passato non venivano ritenuti ideali e che invece oggi possono essere considerati idonei. Questo, grazie anche all’integrazione di funzioni che dal 2003 si è realizzata tra il Centro regionale dei trapianti (Crrt) e il Coordinamento regionale donazione e prelievi (Crp). L’assessorato regionale alla tutela della salute e sanità ha accompagnato questo percorso con una serie di azioni fondamentali, rivolte sia ai cittadini sia agli operatori. Accanto alle campagne informative sulla donazione e sul trapianto – nel 2006 ha preso il via quella riferita alla donazione delle cornee – si è formalizzato il rapporto con le associazioni di volontariato, è stato avviato il percorso di regionalizzazione delle autorizzazioni dei centri di trapianto, sono state infine rinnovate le nomine del comitato regionale trapianti e dei coordinatori locali. . |
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MIGLIORARE LA CULTURA DELLA DONAZIONE IN DIMINUZIONE IN ABRUZZO I CASI DI DINIEGO ALL´ESPIANTO |
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Pescara, 9 maggio 2007 - Sono diecimila le persone in attesa di trapianto in Italia. In Abruzzo, il dato si attesta sulle cinquecento unità. In quanto al consenso alla donazione di organi, il nostro Paese si presenta diviso in tre aree. Al nord la percentuale è pari al 45 per mille, al centro (zona nella quale è ricompreso l´Abruzzo) la quota è del 27/30 per mille mentre al sud e nelle isole non si va oltre l´8-10 per mille. "Donare gli organi è un atto d´amore" ha esordito il professor Giovanni Bosco, direttore dell´Unità operativa di Anestesia e Rianimazione e Terapia del dolore e cure palliative, nel corso di una conferenza stampa. L´incontro con i giornalisti si è tenuto, questa mattina, nella sede della direzione generale della Asl di Pescara, per presentare il convegno in programma giovedì mattina, a Pescara, nell´ambito delle giornate nazionali della donazione e dei trapianti di organi. "Pescara dona" avrà luogo, a partire dalle 9,30 di dopodomani, giovedì 10, nella sala conferenze del presidio ospedaliero di Pescara. "L´obiettivo" ha detto ancora Bosco "è quello di sensibilizzare l´opinione pubblica ad incentivare la donazione. In Abruzzo" ha aggiunto "siamo un po´ al di sopra della media nazionale ma la cultura della donazione merita di essere diffusa maggiormente ed a tale scopo abbiamo coinvolto nell´iniziativa gli studenti delle quarte e quinte classi delle scuole superiori di Pescara". L´assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca, che giovedì aprirà i lavori del convegno, ha ricordato "l´intensa attività del centro regionale trapianti che ha sede a Pescara e che sta svolgendo un ottimo lavoro. Peraltro, rispetto al 2006, si è ridotto considerevolmente il diniego dei familiari all´espianto di organi ed è su questo aspetto che occorre insistere. Già rispetto al 2005 c´era stato un calo del 7% nei dinieghi" ha proseguito Mazzocca "per questo, tenere alto il livello di attenzione su tali questioni", ha concluso l´assessore "spesso significa salvare molte vite umane". Alla conferenza stampa era presente anche il direttore generale dell Asl di Pescara, Antonio Balestrino, che ha rimarcato la notevole tradizione della sanità pescarese nel campo dell´ematologia attraverso i trapianti di midollo osseo e la più recente rete di donanzione del cordone ombelicale. Al convegno di giovedì sono previsti, tra gli altri gli interventi del professor Antonio Famulari, coordinatore regionale trapianti, e dei professori Fioritoni, Di Giammarco, Genniti e Bonfini. Sono 262, nel complesso, gli organi trapinati in Abruzzo dal 2001 al 2006. 233 sono i trapianti di rene, effettuati a L´aquila mentre 29 sono quelli di cuore, eseguiti a Chieti. Il picco più alto di interventi si è avuto proprio l´anno scorso con 46 trapianti di rene e 4 di cuore. In relazione, invece, al prelievo di cornee, in Abruzzo si sono registrati 518 interventi a partire dal 2004. Solo nel primo trimestre 2007, sono già stati effettuti 52 prelievi. . |
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SANITA´. ACCORDO RAGGIUNTO TRA REGIONE MARCHE E COMUNE. I PROTOCOLLLI SARANNO RISPETTATI - INCONTRO PRESIDENTE SPACCA-SINDACO STURANI |
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Ancona, 9 maggio 2007 - Accordo raggiunto tra Comune di Ancona e Regione. Ieri si sono incontrati il presidente Gian Mario Spacca e il sindaco Fabio Sturani. Presenti anche l´assessore Almerino Mezzolani e il vice-sindaco Sandro Simonetti. Un prossimo incontro e` stato fissato per il 16 marzo. In quella occasione verra` presentato il Piano di investimenti per la Sanita` con lo stralcio degli interventi che e` possibile realizzare ´da subito´ per l´ospedale regionale. La giunta regionale presentera` inoltre un emendamento di modifica della delibera relativa alla proposta di legge che prevede la possibilita` di utilizzare le risorse della vendita di immobili per ripianare, in casi eccezionali, il deficit regionale. L´impianto e la filosofia della legge rimangono, quello che ´sparira`´ sara` invece il riferimento, contenuto nella proposta, alla vendita dell´Umberto I. Nella sostanza l´art. 2 della pdl, articolo ormai ´superato´ dalla scelta fatta dalla Regione di utilizzare, per coprire il deficit della sanita`, i ´residui perenti´, cosi` come spiegato ieri nel corso della conferenza stampa. Accordo totale, invece, sul fatto che sia necessaria una legge a tutela di una corretta gestione finanziaria e che tale gestione sia di competenza regionale per tutelare l´intera comunita` marchigiana. Sara` inoltre costituito un ristretto gruppo tecnico paritario con il compito di seguire e monitorare l´Accordo e il suo iter. L´incontro si e` svolto in un clima costruttivo, dove si sono chiarite le reciproche posizioni. Il presidente ha spiegato il lavoro fatto per evitare l´ammonizione da parte della presidenza del consiglio dei ministri e il sindaco ha sottolineato la preoccupazione di vedere realizzati i Protocolli esistenti. Il Presidente ha dato ampie assicurazioni sul rispetto degli impegni e in tempi brevi perche`, ha detto, ´ci sono le risorse e le volonta`´. . |
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MENEGHINI & ASSOCIATI ORGANIZZA LA 70^ EDIZIONE DEL CONGRESSO NAZIONALE SIMLII- SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA DEL LAVORO ED IGIENE INDUSTRIALE |
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Vicenza, 9 maggio 2007 – Sarà organizzato da Meneghini & Associati, società di comunicazione e marketing, con sedi a Vicenza e Milano, il 70° Congresso Nazionale Simlii - Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale. All’evento, che si svolgerà a Roma dal 12 al 15 dicembre prossimo, sono attesi duemila specialisti in medicina del lavoro. Meneghini & Associati curerà la segreteria organizzativa delle quattro giornate congressuali e di tutto ciò che concerne l’ideazione, la progettazione e la realizzazione della serata di gala, che chiuderà la settantesima edizione del Congresso nazionale. Il più importante appuntamento di aggiornamento professionale e formazione, a livello nazionale, è rivolto a tutti gli operatori della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, sia pubblici che privati. Sede dell’evento, promosso in collaborazione con l’Università degli Studi “Tor Vergata”, l’Università degli Studi “La Sapienza” e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, sarà l’Ergife Palace Hotel di Roma. Www. Meneghinieassociati. It. . |
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FARMACI, RAGGIUNTO IN ABRUZZO ACCORDO PER DISTRIBUZIONE |
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Pescara,9 maggio 2007 - . Raggiunta l´intesa per la distribuzione "in nome e per conto" dei farmaci nelle farmacie convenzionate con il Servizio Sanitario Regionale. Il 7 maggio è stato sottoscritto l´accordo fra l´Assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca, ed i rappresentanti di Federfarma e di Assofarma (che raggruppano rispettivamente le farmacie private e le farmacie comunali convenzionate), in merito alla distribuzione, attraverso le farmacie private e pubbliche convenzionate, di molti farmaci che - particolarmente costosi - vengono distribuiti esclusivamente nelle farmacie ospedaliere. L´accordo mira a migliorare il servizio dando la possibilità a quei cittadini più svantaggiati, in quanto affetti da malattie gravi e croniche, di ritirare i farmaci di cui ha bisogno nelle farmacie ospedaliere o, in alternativa, nelle farmacie convenzionate. Esso riconosce, inoltre, alle farmacie convenzionate un ruolo attivo nell´ambito del Servizio Sanitario Regionale salvaguardando, in particolare, le farmacie più piccole localizzate nei Comuni più periferici. Il nuovo servizio, che potrebbe partire già dal primo giugno, avrà una valenza sperimentale per il primo anno. E´prevista la possibilità di rivedere l´accordo sulla base dei risultati ottenuti al 31. 12. 2007. L´assessore Mazzocca ha dichiarato viva soddisfazione per "aver raggiunto un obbiettivo che fino a pochi giorni fa sembrava lontano. Anche nella distribuzione dei farmaci attraverso le farmacie convenzionate abbiamo dovuto conciliare la necessità di migliorare il servizio con le poche risorse disponibili. In questo senso ritengo sia stato raggiunto un giusto equilibrio anche grazie allo spirito di collaborazione dei rappresentanti di categoria. I farmacisti abruzzesi hanno recepito correttamente la nostra proposta di riqualificare il loro ruolo nell´ambito del Servizio Sanitario Regionale". E´ possibile assegnare alle farmacie convenzionate la funzione di punti di erogazione sul territorio di servizi sanitari. "Ad esse, come più volte dichiarato anche dal Ministro Turco - ha concluso l´Assessore - verranno affidati altri servizi che si andranno ad aggiungere alla possibilità di prenotare prestazioni diagnostiche presso le Asl e di ritirare farmaci fino ad oggi distribuiti esclusivamente dalle farmacie ospedaliere". . |
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GIUNTA VENETA APPROVA DISEGNO DI LEGGE PER RIORDINO SETTORE FARMACEUTICO REGIONALE |
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Venezia, 9 maggio 2007 La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alle politiche sanitarie, ha approvato ieri un Disegno di Legge per la riorganizzazione del sistema farmaceutico veneto. “Il Disegno di legge – spiega l’assessore regionale alle politiche sanitarie – prevede, per le farmacie, un aumento dell’orario di apertura settimanale dalle 40 ore attuali a 55; la possibilità, per le farmacie di turno in alcuni centri più importanti e abitati, di apertura 24 ore su 24 (non più turno notturno ma battenti normalmente aperti); trasforma da obbligatorie a facoltative le chiusure per ferie. Prevede anche, in prospettiva, che le farmacie stesse possano erogare servizi come prenotazioni e visite e la riduzione del rapporto numerico vigenti “abitanti/farmacia” per consentire l’ampliamento del numero dei presidi e rendere più capillare la loro presenza sul territorio”. “La riorganizzazione del settore farmaceutico veneto – aggiunge l’assessore regionale – non sarà fatta secondo modelli di liberalizzazione selvaggia; vogliamo fare una liberalizzazione equilibrata in accordo con le farmacie, non contro le farmacie, aumentandone il numero senza però distruggere il sistema attuale, rendendolo, anzi, ancor più capillare e tutelando, quindi, le zone rurali, montane e periferiche. La liberalizzazione selvaggia, invece, potrebbe favorire la concentrazione delle farmacie nei grossi centri e farle sparire la quelli piccoli”. . |
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LAVORO: FORMAZIONE, DISABILI E INSERIMENTO PROFESSIONALE |
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Trieste, 9 maggio 2007 - Gli incentivi tradizionalmente erogati dalle politiche del lavoro sono inadeguati a garantire l´integrazione dei disabili. La Regione sta pertanto riflettendo su strumenti innovativi, che consentano il superamento del problema attraverso un migliore accesso ai servizi. Tra questi strumenti ci sono, ad esempio, l´elaborazione di un catalogo che consenta di personalizzare la rimozione degli ostacoli che possono opporsi all´inserimento del disabile in un contesto produttivo e la conversione degli incentivi economici in voucher per l´utilizzo dei servizi. Lo ha dichiarato ieri l´assessore regionale alla Formazione, Lavoro Università e Ricerca nel corso della tavola rotonda "Progettare la formazione: i luoghi dell´apprendimento", organizzata ad un anno dall´apertura della sede didattica del Centro di Formazione Professionale di Trieste dall´ Anfas (Associazione nazionale famiglie disabili intellettivi e relazionali) che gestisce questa struttura attraverso la Cooperativa Sociale Trieste-integrazione. Sulla sensibilità dimostrata dalla Regione con il sostegno dato alla nascita di questa struttura si è soffermata la vicepresidente nazionale dell´Anfas, Nicol Fiaccadori, che ha partecipato all´iniziativa assieme al presidente della Cooperativa Sociale, Giandario Storace e ai rappresentanti di Comune, Provincia, Azienda Sanitaria e Università di Trieste. Fiaccadori ha definito l´esperienza triestina "un´avventura particolare" cui l´associazione tiene molto, tanto d´aver ha promosso il Centro quale polo nazionale di sperimentazione. Le aree più competitive del mondo per la qualità della vita e dello sviluppo, ha ricordato l´assessore, sono quelle in cui si realizza un forte tasso di integrazione tra culture diverse e dove viene favorita l´integrazione femminile valorizzando risorse che, se liberate, danno al sistema economico una marcia in più. Ma sono anche quelle in cui più consistente è l´integrazione dei diversamente abili, processo che attesta, tra l´altro, la capacità di dar valore alle potenzialità di ogni singolo individuo. Il principio è applicabile anche in una comunità come la nostra, dove la Regione ha attuato riforme normative che si sono rivelate premesse utili alla messa in moto dell´economia e dove, per altri sei anni, sarà possibile contare sull´importante supporto del Fondo Sociale Europeo. Per l´assessore, tra i problemi del Paese c´è la mancanza di un mercato del lavoro inteso come "piazza virtuale" in cui domanda ed offerta si incontrano attraverso una rete di servizi che agevolino il processo. Occorre pertanto ridurre le disuguaglianze mediante politiche che impediscano ad alcuni di restare indietro e la formazione serve a garantire che la corsa, una volta iniziata, non perda slancio. Nell´"era della spaventosa velocità di consumo della conoscenza", la formazione, deve sì soddisfare l´attuale domanda delle aziende ma deve anche rappresentare investimento per il futuro. E va intesa come diritto all´accesso al mondo del lavoro e come mantenimento di questo diritto. . |
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FORMAZIONE PER OPERATORE SOCIO SANITARIO - PRECISAZIONE DELLA REGIONE IN MERITO AI CORSI ORGANIZZATI DA SCUOLE PRIVATE NON AUTORIZZATE |
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Bologna, 9 maggio 2007 - E´ di questi giorni la segnalazione da parte di alcuni cittadini all´Amministrazione regionale di campagne pubblicitarie, realizzate mediante volantini, locandine e diffuse anche in tv e radio, relative a corsi di formazione per "Operatore Assistenziale", "Operatore Socio Assistenziale", "Operatore Socio Sanitario" e "Operatore Socio Familiare". Si tratta in tutti i casi di percorsi formativi organizzati da Scuole o Istituti privati che chiedono un sostanzioso concorso economico al partecipante e che al termine rilasciano attestati non spendibili per l´esercizio delle attività assistenziali di base, quanto meno in ambito pubblico. Le segnalazioni pervenuteci ci inducono pertanto a precisare e a chiarire che l´unica qualifica/figura professionale riconosciuta a livello nazionale che consente l´esercizio delle attività assistenziali di base in ambito sociale e sanitario, è quella di "Operatore Socio Sanitario" - Oss. Tale profilo e la relativa formazione sono infatti regolamentati a livello nazionale dall´Accordo sancito in Conferenza Stato-regioni il 22 febbraio 2001. Tale Accordo è stato recepito dalle singole Regioni che, a loro volta, ne hanno dato piena attuazione con ulteriori proprie normative. In particolare, in Emilia-romagna la qualifica di "Operatore Socio Sanitario", valida a livello nazionale per operare all´interno delle strutture pubbliche socio-assistenziali, socio-sanitarie e sanitarie, nonché per la partecipazione a concorsi pubblici, si consegue esclusivamente frequentando percorsi formativi approvati dalle Amministrazioni Provinciali con propri atti di Giunta o dirigenziali. La titolarità dei corsi è affidata agli Enti di formazione professionale accreditati dalla Regione Emilia-romagna, che attuano la formazione anche in collaborazione con le Aziende Sanitarie. Gli Enti di formazione accreditati fanno parte di uno specifico elenco regionale reperibile sul sito internet della Regione, dove sono indicate le informazioni per i cittadini relativamente a "Istruzione e formazione". I corsi di formazione sono inoltre di norma completamente gratuiti per i cittadini e finanziati prevalentemente con risorse pubbliche e con il Fondo Sociale Europeo. E´ possibile ottenere ulteriori informazioni relativamente alla qualifica di Oss presso: . Gli Uffici Relazione con il Pubblico regionale (n. Verde 800-662200, e-mail urp@regione. Emilia-romagna. It ) viale Aldo, 40127 Bologna, numero verde 800 66 . I nostri siti internet http://www. Regione. Emilia-romagna. It http://www. Form-azione. It . |
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INCONTRI CON AZIENDE DELL’EST EUROPA A SAMUPLAST 2007 |
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Pordenone, 9 maggio 2007 - In occasione di Samuplast (17-20 maggio 2007), il Salone triennale delle tecnologie per la lavorazione delle materie plastiche, Concentro – azienda speciale della Camera di Commercio di Pordenone, in collaborazione con Pordenone Fiere spa ed il sistema camerale regionale, organizza un incoming di un centinaio di operatori esteri, rappresentanti del settore macchine utensili e sistemi della lavorazione della plastica provenienti da diversi Paesi dell’Est Europa quali Serbia, Albania, Ungheria, Romania, Croazia, Turchia, Grecia e Kosovo. È previsto un programma di incontri di lavoro mirati tra aziende estere e aziende regionali, atti a promuovere e a valorizzare le eccellenze del sistema produttivo regionale del settore; sono in programma visite aziendali e seminari tecnici sulle tecnologie della plastica. Nell’ambito del programma Interreg Iii A Italia-slovenia, all’interno dei padiglioni fieristici è previsto l’allestimento di uno stand istituzionale con un’area dedicata al servizio di assistenza e promozione delle delegazioni e delle imprese locali ed un’area dedicata agli incontri e seminari tecnici formativi. La partecipazione all’evento è gratuita; le aziende partecipanti, previo consenso, saranno inserite in un catalogo realizzato ad hoc per l’evento. Verrà predisposta un’agenda appuntamenti personalizzata, sulla base della scelta dei profili delle imprese estere che più corrispondono alle esigenze delle aziende che aderiranno e sarà garantito inoltre il servizio di interpretariato. . |
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APPUNTAMENTO A MALPENSAFIERE CON “VARESE MODA&ORO” |
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Varese, 9 maggio . 2007 - Ultimi giorni per l’adesione delle imprese a “Varese Moda&oro”, la grande rassegna che si terrà a Malpensafiere da venerdì 1° a domenica 3 giugno. L’iniziativa, che accomuna settori economici caratterizzati dalla spiccata creatività e innovazione tecnologica nella lavorazione come nei materiali impiegati e nel design, offrirà al pubblico il meglio di due fra i distretti e poli produttivi più caratteristi del Sistema Varese. Due settori insomma quali il Tessile-abbigliamento (2. 200 aziende e circa 20mila addetti) e l’Oreficeria (più contenuto, 120 aziende e 1000 addetti, ma con una forte concentrazione nell’area del Seprio e nel Gallaratese) che sono fra loro complementari vedendo l’estro e la qualità del capo moda fondersi con l’eleganza e la bellezza del gioiello artigianale. E in più potranno essere in esposizione anche prodotti del settore Calzature-pelletteria. La rassegna - che rientra nel progetto “Artigiana” per la valorizzazione dell’Artigianato lombardo di Regione e Unioncamere Lombardia - viene promossa dalla Camera di Commercio in collaborazione con Malpensafiere Spa, Associazione Artigiani della Provincia di Varese, Cna Varese e Acai Varese. Partner tecnici sono il Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento di Busto Arsizio, il Consorzio Cotone Moda nonché Varese Orafi Centro Servizi. Nei tre giorni di “Varese Moda&oro” saranno organizzati eventi per il pubblico e incontri tecnici di approfondimento per gli operatori dei settori cui si rivolge la manifestazione. In particolare, sono previste sfilate di moda con la presenza di stilisti affermati accanto ad aziende locali dotate di collezioni proprie e una retrospettiva del costume e dello styling italiano con esposizione di abiti, fra gli altri, di Armani, Valentino e Versace. Quanto ai seminari tecnici, sono due quelli in programma: il primo avrà come tema “Il Pianeta Moda tra stile, design, e progettazione virtuale: spunti di riflessione”; il secondo invece sarà su “Oreficeria: arte o scienza? La recente evoluzione del settore”. Non mancheranno, poi, lezioni aperte di design orafo in collaborazione con la Fondazione Culturale 1860 Gallarate Città. . |
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EMO HANNOVER 2007: IL MADE BY ITALIANS GUIDA IL RESTO DEL MONDO |
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Cinisello Balsamo, 9 maggio 2007 Emo Hannover 2007, la mondiale della macchina utensile, robot e automazione, in programma dal 17 al 22 settembre, ha raccolto, a oggi, 1. 977 adesioni, per una superficie standistica di oltre 161. 000 metri quadrati. Promossa da Cecimo (Comitato Europeo di Cooperazione tra Industrie della Macchina Utensile) e organizzata da Vdw (l’associazione dei costruttori tedeschi) in collaborazione con Deutsche Messe, Emo Hannover proporrà il quadro esaustivo della produzione mondiale, concentrando su di sé l’attenzione dell’intera industria manifatturiera. Alternativamente ospitato da Hannover e Milano, l’appuntamento ha per protagonisti i costruttori italiani, la cui presenza è nettamente la più ampia in occasione delle edizioni milanesi, e, quando l’evento si tiene in Germania, seconda soltanto a quella dei padroni di casa. Non fa eccezione Emo Hannover 2007, in programma dal 17 al 22 settembre, cui hanno definito la propria adesione 264 imprese italiane, che hanno richiesto l’approntamento di una superficie espositiva netta vicina ai 20. 000 metri quadrati. Nella classifica presenze diffusa dagli organizzatori (Vdw, l’associazione dei costruttori tedeschi), la delegazione italiana, che presenterà il meglio della produzione nazionale di settore, segue quella tedesca (821 espositori), ma “doppia” taiwanesi (148) e svizzeri (141), surclassando giapponesi (76), cinesi (73), spagnoli (72), statunitensi (57), francesi (35) e britannici (34). In termini merceologici, l’offerta italiana copre l’intero spettro settoriale: nel comparto deformazione, di cui l’Italia ha conquistato, nel 2006, la leadership mondiale, molto numerosi sono i costruttori di macchine per lavorazione e taglio lamiera (26 espositori), macchine per barre, profilati, tubi e filo (13), presse (8). I costruttori di torni, centri di lavoro e sistemi flessibili (34), fresatrici (18), rettificatrici (13) innervano il made by Italians del comparto asportazione. Altrettanto significativa la proposta italiana di utensili di lavorazione (35), dispositivi di serraggio (16), componenti meccanici e accessori (15) e dispositivi di misurazione, prova e controllo qualità (11). Coordinata da Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, la partecipazione italiana a Emo Hannover 2007 è finalizzata a ribadire il successo internazionale che il made by italians ha consolidato negli anni, in virtù di straordinari contenuti di creatività, intelligenza e innovazione. L’offerta italiana proposta a Emo Hannover 2007 sarà supportata dalle iniziative promozionali messe a punto dalla associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione,con la collaborazione di Ice, Istituto nazionale per il commercio con l’estero. Tra queste, il catalogo in Cd Rom degli espositori italiani, espressione della eccellenza tecnico commerciale grazie alla quale il made by Italians sa rispondere alle più specifiche esigenze di utilizzo espresse da operatori di ogni parte del mondo. In occasione di Emo Hannover 2007, d’altra parte, farà il proprio esordio l’edizione 2007-2009 del catalogo attraverso cui Ucimu-sistemi Per Produrre presenta l’offerta delle associate all’universo degli utilizzatori. Il “catalogo Ucimu” vanta una visibilità straordinaria, valutabile in centinaia di migliaia di contatti generati dalla sinergia dei formati nei quali è proposto: on line, Cd-rom, stampa. Infatti, le edizioni cartacea e Cd-rom hanno diffusione specificamente mirata e il catalogo on line (la cui navigabilità è stata estesa a cinese, russo e turco, che si sommano a italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo) è il servizio più consultato dai visitatori di Ucimu Web (www. Ucimu. It), affermatosi come “il business point della macchina utensile”. . |
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LUNA-PAC SERAFINI UNA MOSTRA ONTOLOGICA PERSONALE DI LUIGI SERAFINI PAC PADIGLIONE D’ARTE CONTEMPORANEA MILANO |
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Milano, 9 maggio 2007 - Pittore, scultore, architetto, designer, scrittore o meglio ironico viaggiatore nei territori dell’inconscio culturale e dell’immaginario sociale, Luigi Serafini (Roma, 1949) è stato descritto da Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, come “impareggiabile miniatore e instancabile artigiano, che all’arte chiede di essere un parco dei divertimenti, uno sterminato luna park, un paradiso per bambini”. Artista dal talento eclettico e bizzarro, all’insegna dello spiazzamento e della sorpresa, Serafini sarà protagonista di una mostra antologica, in programma al Pac dall’11 maggio al 17 giugno 2007, che ripercorre il suo lavoro in maniera trasversale, attraverso salti linguistici e concettuali tenuti insieme dall’idea fondante di Teatro, perché “Serafini utilizza una sorta di teatralizzazione dell’immagine, capace di permetterne la massima individuazione e lettura”, come scrive Achille Bonito Oliva. Luna-pac Serafini – “una mostra ontologica”, come recita il sottotitolo – è una summa del folle mondo di uno degli artisti italiani più controversi e discussi degli ultimi anni, amato visceralmente da critici, storici dell’arte, scrittori e intellettuali di estrazione diversa, e guardato sempre con malcelato sospetto dal sistema dell’arte che l’ha spesso considerato, a torto, un epigono del movimento surrealista o un banale illustratore fantastico. Il suo genio sregolato e immaginifico è semmai da inserirsi in una bizzarra linea di confine che si colloca a metà strada tra le grandi allegorie scientifiche medievali e la spettacolare enfatizzazione biomorfa della tendenza più estrema della scena artistica contemporanea, e che ha tra i suoi referenti Jeff Koons o l’acido iperrealismo della Young British Art. In questa mostra l’artista dispiega tutta la sua capacità creativa con effetti di forte spettacolarizzazione ed enfatizzazione di un mondo fantastico e parallelo, popolato da misteriosi ibridi: esseri metà uomini e metà rondini, come nell’opera Coppia di Hirundòmani mostra alla competente Autorità aviaria il permesso di soggiorno al Pac che apre idealmente la mostra, cervi dalle corna luminose, mangiatori di luce blu, leopardi integrali, uova di mucca dalla codina semovente, donne-carota, famiglie Gomitaly, immense uova fritte, altalene etrusche e molto altro ancora, in un mix di citazioni che attingono alla mitologia classica, alla società dei consumi, alla filosofia e alla semiotica. La balconata, al primo piano, ospiterà un centinaio di tavole originali del celeberrimo Codex Seraphinianus, per la prima volta esposte al grande pubblico. Il Codex, pubblicato da Franco Maria Ricci nel 1981 (e riedito nel 2006 da Rizzoli, con nuove tavole di prefazione), è un libro che ripercorre in chiave utopica e fantastica tutti i campi dello scibile, dalla zoologia alla botanica, dalla mineralogia all’etnografia, dalla fisica alla tecnologia, e valse all’epoca al suo autore le attenzioni di Italo Calvino, Roland Barthes, Giorgio Manganelli, Federico Zeri, Federico Fellini, Douglas Hofstadter e molti altri. Calvino in particolare descrisse minutamente le regole, i meccanismi interni, le figure retoriche a cui la visionarietà dell’artista sottostava: “come l’Ovidio delle Metamorfosi, Serafini crede nella contiguità e permeabilità d’ogni territorio dell’esistere: l’anatomico e il meccanico si scambiano le loro morfologie, l’umano e il vegetale si completano… il vegetale si sposa al merceologico… lo zoologico al minerale, e così il cementizio e il geologico, l’araldico e il tecnologico, il selvaggio e il metropolitano, lo scritto e il vivente”. Nell’attigua galleria si incontrano ancora quadri, ceramiche, i lavori fotografici e quelli digitali, i cosiddetti repaintings. Il tour del Luna-pac si conclude con Codex, video di uno spettacolo di Philippe Decoufflé (1987) ispirato appunto al Codex. Prosegue, anche durante la mostra di Serafini, la proposta di giornate a ingresso gratuito finalizzate alla promozione dell’arte contemporanea, con l’iniziativa Domenica al Luna-pac! 3 domeniche a ingresso gratuito: 20 maggio, 3 e 17 giugno. Negli altri giorni l’ingresso prevede un biglietto unico a 3 euro, bambini fino a 10 anni gratis e scolaresche in gruppo ad 1 euro ciascuno. Come di consueto è previsto un programma di attività didattiche gratuite per bambini, ragazzi e singoli visitatori, e a pagamento per gruppi e scolaresche, curate da Marte snc con il contributo di Gruppo Coop Lombardia. . |
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MILANO, SCUOLA DI CARITÀ UNA MOSTRA PER IMMAGINI |
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Milano, 9 maggio 2007 - Gli ambienti di rappresentanza di Palazzo Marino ospiteranno, dal 17 al 20 maggio 2007, l’appassionante racconto per immagini Milano, scuola di carità: un percorso costituito da sessantaquattro pannelli, che, riproducendo preziosi documenti, fotografie d’epoca, dipinti e oggetti d’uso quotidiano, offrono al visitatore l’opportunità unica di conoscere un aspetto poco noto della storia della nostra città. Si tratta di un evento straordinario, nato dalla collaborazione tra l’Azienda di Servizi alla Persona “Golgi-redaelli” e il Consiglio Comunale di Milano per iniziativa dei rispettivi presidenti, Rodolfo Masto e Manfredi Palmeri, e che vede coinvolto direttamente anche l’Ufficio Scolastico Regionale. La mostra intende avvicinare la collettività al ricco e variegato patrimonio culturale dell’Asp “Golgi-redaelli”: un’eredità storica complessa e affascinante che risale agli antichi Luoghi Pii Elemosinieri, ossia agli enti che, nel corso di ben sette secoli, hanno operato per soccorrere le fasce più deboli della cittadinanza. Dopo avere intrapreso un impegnativo lavoro di riordino dei fondi assistenziali del proprio Archivio storico (con il progetto Milano sconosciuta ritrovata, sostenuto generosamente dalla Fondazione Cariplo e dalla Regione Lombardia), nell’anno scolastico 2004-2005 l’Ente ha inaugurato il Laboratorio di didattica della storia A scuola di carità – Alle radici della solidarietà ambrosiana, con l’obiettivo di diffondere tra gli allievi delle scuole secondarie milanesi e lombarde la conoscenza delle fonti documentarie e il loro utilizzo per la ricerca storica. Il percorso espositivo, che rende conto dei frutti di tale intenso lavoro, si dipana attraverso un itinerario articolato in tre sezioni: Senza casa, senza lavoro 1784-1978 (sulle iniziative milanesi per il ricovero e il reinserimento sociale di disoccupati, mendicanti e inabili al lavoro); Zero in condotta!? 1817-1972 (sull’esperienza dell’Istituto Derelitti di Milano nel soccorso ai minorenni disagiati); I frutti della carità. Protagonisti dell’assistenza a Milano 1738-1964 (sui percorsi di vita individuali di alcuni benefattori, amministratori e assistiti). La mostra anticipa infine i temi affrontati dal nuovo Laboratorio permanente di ricerca storica e di didattica delle fonti documentarie, artistiche e del territorio L’officina dello storico, aperto anche alle scuole elementari, attivato dall’anno scolastico in corso in collaborazione con l’Istituto Regionale di Ricerca Educativa (ora Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica ex Irre Lombardia) e l’associazione Insegnamento e Ricerca Interdisciplinare di Storia (Iris). Un’iniziativa che mira a fornire ai giovani, che saranno gli amministratori e i cittadini di domani, le conoscenze e gli strumenti culturali indispensabili alla costruzione di una società in linea con i grandi valori della tradizione ambrosiana. . |
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PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI SOVRANE FRAGILITA’ LE FABBRICHE REALI DI CAPODIMONTE E DI NAPOLI 11 MAGGIO – 26 AGOSTO 2007 TORINO, LINGOTTO - PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI |
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Torino, 9 maggio 2007 - La mostra organizzata dalla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano, svela il fascino e l’arcana bellezza dei capolavori delle Manifatture Reali Borboniche di Capodimonte e di Napoli. Le due fabbriche promosse e finanziate da Carlo di Borbone quella di Capodimonte e da suo figlio Ferdinando quella di Napoli, rappresentano l’espressione più raffinata fra le manifatture promosse e volute dai sovrani partenopei. Attive dal 1743 al 1759 la prima e dal 1772 al 1806 la seconda, riuscirono ad esprimere la cultura ed il gusto del loro tempo. Squisitamente rocaille, la fabbrica di Capodimonte trae motivi e fonti di ispirazione dal rococò francese di Watteau e Lancret, dalle raffinatissime porcellane di Meissen ma anche dalla pittura rococò veneziana di Piazzetta o Pietro Longhi, oltre che dal gusto per la chinoiserie imperante in Europa, nel cui segno Carlo di Borbone fece eseguire – per la moglie Maria Amalia di Sassonia – il celebre Salottino di porcellana di Portici, oggi conservato nel Museo di Capodimonte. Le porcellane della fabbrica di Napoli, voluta da Ferdinando Iv, sono tra i simboli più pregiati della cultura neoclassica che si stava imponendo nel tardo Settecento grazie alle campagne di scavo di Ercolano e Pompei nelle quali furono scoperti straordinari reperti di sculture, affreschi, bronzi e suppellettili che ispireranno gli artisti della Manifattura con il ricco repertorio di modelli, forme e decori celebrati in tutta Europa. Sono presenti in mostra più di duecento oggetti: fra questi il parato d’altare con Crocifisso e candelieri, probabilmente eseguito dal capo-modellatore Gricci per il sovrano, al quale sono attribuiti altri raffinati esempi della produzione plastica della fabbrica di Capodimonte; fra i pezzi di vasellame più significativi sono esposti quelli decorati invece dal capo-pittore Giovanni Caselli, come la Scatola da té con nature morte. Le statuine e i gruppi con scene galanti (Il Ritratto, la Scena galante con cagnolino, La Donna in marsina), insieme ad altri soggetti ispirati alla vita quotidiana come le maschere e i venditori ambulanti mostrano come questo “genere” derivato da Meissen si sia trasformato ed evoluto nelle mani degli artefici napoletani. Sono invece proposti come esempi della Manifattura di Napoli gli importanti servizi da tavola realizzati nella fabbrica sotto la direzione di Domenico Venuti come il Servizio ercolanese, del 1782, dono di Ferdinando Iv al padre Carlo, il Servizio con i costumi popolari, cui si lavora dal 1784 e che doveva documentare il vario ed eterogeneo panorama dei costumi popolari del regno delle Due Sicilie, il Servizio delle vedute napoletane o dell’oca, eseguito per la corte intorno al 1780 e decorato con le vedute dei più bei siti del Regno delle Due Sicilie, ed infine il famoso Servizio “de Sangro” ispirato alle antichità ercolanesi con preziosi decori differenti per ciascun piatto. Verrà inoltre esposta la straordinaria serie di biscuits realizzata dal capo modellatore Filippo Tagliolini con soggetti liberamente ispirati o testualmente tratti dall’antico, come le statue equestri dei Noni o i centauri “del Furietti”, il busto di Seneca e quello di Dioniso arcaico e lo splendido Trionfo di Bacco e Sileno o quelli con soggetti ispirati con vena più satirica e “bernesca” a personaggi della vita del tempo. La mostra, realizzata con il contributo della Compagnia di San Paolo, darà l’opportunità di ammirare una selezione delle ceramiche provenienti dal Museo di Capodimonte di Napoli, la cui catalogazione e relativa pubblicazione è stata sostenuta dalla Compagnia con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la conoscenza delle grandi collezioni museali italiane. Durante la mostra si terranno cicli di conferenze e incontri dedicati alla cultura partenopea. Www. Pinacoteca-agnelli. It . |
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INAUGURAZIONE MOSTRA "TRACCE NO GLOBAL" |
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Trieste, 9 maggio 2007 - Oggi a Trieste, nella sede del Consiglio regionale, in piazza Oberdan 6, alle ore 12. 30, sarà inaugurata la mostra fotografica "Tracce no-global tra Oriente e Nuovo Mondo" di Luigi Vitale. L´esposizione è una retrospettiva sul lavoro degli ultimi tre anni che l´autore ha dedicato alla realizzazione di reportage di viaggio in Asia e nelle Americhe, per cogliere e sottolineare preziose specificità culturali che i processi di globalizzazione rischiano di far scomparire. Questo appuntamento è uno degli eventi della manifestazione udinese vicino/lontano, di cui il Premio Terzani è uno degli eventi portanti, e che è presente nel capoluogo regionale anche con la rassegna collettiva già in corso al caffè Tergesteo intitolata "Un quadro per Tiziano Terzani". La mostra di Luigi Vitale sarà visitabile fino al 31 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9. 30 alle 18. 00. Sarà, inoltre, aperta la mattina di domenica 10 giugno, dalle ore 9. 30 alle 13. 00. . |
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SETTIMANE MUSICALI ALL’OLIMPICO DI VICENZA |
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Venezia, 9 maggio 2007 - Sarà “L’italiana in Algeri” di Gioachino Rossini l’opera che con le sue tre rappresentazioni rappresenterà il fulcro della Xvi edizione delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, in programma dall’1 al 15 giugno. Con l’edizione 2007 si avvia la una nuova programmazione triennale del Festival, intitolata “Viaggio in Italia”, con un secondo progetto artistico pluriennale, questa volta tutto dedicato al grande patrimonio della tradizione musicale italiana. Il progetto percorrerà la penisola, sulle tracce di celebri viaggiatori del passato (da Goethe, a Mendelssohn, a Mozart), e ciascuna edizione del festival del triennio 2007-2009 sarà dedicata ad una importante città italiana (nel 2007 Venezia, in concomitanza con il centenario goldoniano). La manifestazione è stata presentata oggi a Palazzi Balbi dal presidente Lorenzo Pellizzari, dal segretario alle attività culturali della Regione Angelo Tabaro e dal direttore artistico Giovanni Battista Rigon. Durante la presentazione anche il presidente della Regione Giancarlo Galan ha portato il suo saluto mentre il suo portavoce Franco Miracco ha messo l’accento sullo sforzo che l’amministrazione regionale fa per sostenere le attività culturali e sull’importanza che la battaglia per il federalismo fiscale riveste anche in questo campo. Tabaro ha messo in evidenza il rapporto di collaborazione tra Regione ed enti culturali per arrivare ad una condivisione progettuale. Ha inoltre ricordato che nel 2008 cade il 500. Mo anniversario di Palladio al cui nome è legato il Teatro Olimpico. Pellizzari ha detto che le Settimane Musicali sono un evento di spettacolo e di cultura, in cui si uniscono storia e tradizione. Da parte sua il direttore artistico Rigon, dopo aver delineato le caratteristiche del progetto triennale (che, dopo Venezia, avrà come riferimento nelle edizioni dei prossimi due anni Roma e Napoli), ha fatto rilevare la collaborazione con le altre realtà culturali del territorio veneto e l’impegno per realizzare ogni anno qualcosa di nuovo. I musicisti che vengono riuniti a Vicenza – ha spiegato – danno vita infatti a performances uniche. L’aspirazione è quella di creare a Vicenza una piccola “Salisburgo della musica”, con ricadute positive anche per il turismo culturale. Venezia sarà il tema di fondo di tutta la manifestazione, che oltre all’opera comprende anche la tradizionale sezione di musica da camera e altri eventi culturali. Protagonisti dei quattro programmi sono compositori, da Tartini a Stravinsky, che lavorarono o ebbero contatti diretti con Venezia ed il suo ambiente musicale. L’1 giugno, in collaborazione con il Festival Biblico di Vicenza, ci sarà l’apertura con un concerto straordinario nel quale sarà presentato il "Quartetto per la fine dei tempi" di Olivier Messiaen. Qui di seguito, una sintesi del programma: Si inizia, comunque, con un anteprima speciale: il 1 giugno, organizzato in collaborazione con il Festival Biblico di Vicenza, ci sarà un concerto straordinario nel quale sarà presentato il celebre "Quartetto per la fine dei tempi" di Olivier Messiaen. Dopo le tre rappresentazioni del melodramma rossiniano (L’italiana in Algeri 1, 3 e 5 giugno), la serie di concerti da camera inizia il 9 giugno con la Tartiniana di Dallapiccola, il Duo concertante di Stravinskij, Opus felix di Michele Dall¹ongaro e la Sonata in Fa di Mendelssohn, interpretati da Sonig Tchakerian e Filippo Gamba. Lunedì 11 giugno attorno alla Tchakerian si riuniscono Shek, Chiesa e Fioravanti per l´insolito organico di quartetto d¹archi al quale Rossini aveva dedicato le sue Sonate a Quattro. Oltre a musiche del pesarese, appaiono un Quartetto di Malipiero e il Quartetto per archi di Giuseppe Verdi. Mercoledì 13 giugno ad affiancare la Tchakerian saranno Brunello, Redaelli, Loreggian e Zanenghi per due Sonate per violoncello e violino, accompagnate dal basso continuo, di Antonio Vivaldi, la Suite Italienne di Stravinskij, la Sonata a tre di Malipiero. In conclusione, venerdì 15 giugno, una selezione di concerti tratti dalla più celebre raccolta vivaldiana, quella de L´estro Armonico con Angeleri, Guglielmo, Tchakerian, Toso, Piva, Malaspina, Tieppo, Trimboli, Fioravanti, Loreggian e Zanenghi. Il concerto vuol essere un omaggio alla memoria del maestro Luigi Ferro (Murano 1903 - Grazzano Visconti, Piacenza 1977), insigne violinista e didatta veneziano, attraverso due generazioni di suoi allievi. . |
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L’ENSEMBLE DI MICHA VAN HOECKE TORNA A PARMADANZA CON LA REGINA DELLA NOTTE IL COREOGRAFO INCONTRERÀ IL PUBBLICO NELL’AMBITO DE “LA DANZA DIETRO LE QUINTE” |
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Parma, 9 maggio 2007 - Con l’ultima sua creazione, La Regina della Notte, ideata da Cristina Mazzavillani Muti, il coreografo Micha van Hoecke torna al festival Parmadanza, venerdì 11, ore 20. 00, sabato 12 maggio, ore 17. 00, con il suo famoso Ensemble. Per la compagnia che dirige a Castiglioncello da venticinque anni, l’ex allievo di Maurice Béjart ha orchestrato un circo poetico e grottesco, popolato di personaggi operistici e guidato dall’affascinante protagonista del Flauto magico. Nella stanza di Mozart bambino, in quel luogo dove tutto era già stato immaginato, Van Hoecke ha tratteggiato la Regina della Notte come un divinità possente e fragile insieme, e mentre tutti i personaggi dell’opera si incontrano e si scontrano, è lei a rimanere sola con se stessa. Nel labirinto mozartiano, nel gioco di specchi che rimanda da un personaggio all’altro, da un destino al suo opposto, il coreografo e regista cosmopolita ha ritrovato la vita quotidiana di una compagnia di oggi: il suo Ensemble, per esempio, in cui ogni artista incontra gli altri nell’assoluta complementarietà dei ruoli, come all’epoca di Mozart accedeva agli attori, ai saltimbanchi, ai cantanti. Affidato il ruolo della notturna Regina a Marzia Falcon, storica ballerina della compagnia dalle linee squisite e dagli acuti interpretativi, Micha riserva a se stesso un prezioso cammeo, tornando a deliziare il pubblico con la sua fanciullesca leggerezza. In occasione dello spettacolo La Regina della Notte, il ciclo “La danza dietro le quinte”, a cura di Valentina Bonelli, prosegue sabato 12 maggio alle ore 15. 00 nella Sala del foyer del Teatro Regio. Micha van Hoecke incontrerà il pubblico con il critico di danza Carmela Piccione, autrice del nuovo libro Micha van Hoecke, che tra fotografie, ricordi e testimonianze ripercorre l’intera carriera del coreografo belga. Un’importante occasione per conoscere dalla voce del protagonista la sua brillante carriera internazionale e per raccogliere spunti e suggerimenti per la visione della sua ultima creazione, La Regina della Notte. Per informazioni e prenotazioni per La danza dietro le quinte, tel. 0521 039366, 039369, fax 0521 039331, stampa@teatroregioparma. Org Parmadanza 2007 è realizzato dal Teatro Regio di Parma con il sostegno di Cariparma, Pinko, con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di Ater. Parmadanza è parte di un’iniziativa più ampia in collaborazione con Red Reggio Emilia Danza, coordinata dal Reggio Parma Festival, che moltiplica così le occasioni di incontro con le eccellenze della danza e del balletto e contribuisce significativamente alla diffusione e alla partecipazione degli eventi in cartellone. . |
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IL QUARTETTO D’ARCHI DEL TEATRO ALLA SCALA DI MILANO E ANNA KRAVTCHENKO INAUGURANO IL NUOVO TEATRO IL CHIOSTRO A INTRA |
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Milano 9 Maggio 2007 - Si potrebbe supporre che in un altro contesto temporale la notizia non avrebbe destato grande clamore, ma oggigiorno, in un periodo così difficile per il settore della cultura in generale e delle attività musicali in particolare, l’apertura di un nuovo teatro destinato alla musica colta è un avvenimento di rilievo ed in aperta controtendenza. Noto è il fatto che anche Milano, città tradizionalmente ricca e attenta alla cultura, soffre oggi più che mai dell’indifferenza generale nei confronti della musica e dello spettacolo dal vivo che si ripercuote di fatto su coloro operano in questo ambito sì delicato e complesso. Ecco quindi che questa notizia, di per sé semplice, acquista grande significato e alimenta speranze fra coloro che credono ed investono tempo ed energie nella cultura. Il risalto dell’evento è ulteriormente amplificato se si considera che Intra non avesse un teatro. Nato come ospedale, trasformato successivamente in monastero e quindi a industria, un attento lavoro di restauro e di rivalorizzazione, sta trasformando il luogo, che conserva ancora intatto la vecchia struttura muraria con il suo giardino interno circondato da un meraviglioso chiostro cinquecentesco, in un centro di accoglienza e di incontro. Oggi la struttura ospita un grazioso hotel 3 stelle, alcune sale conferenze ricavate dall’antica ghiacciaia e da alcune vecchie celle, e, a partire dal 14 maggio, un teatro dedito alla grande musica. Promotore dell’iniziativa Don Eraldo aiutato da Il Sipario Musicale – tour operator specializzato in turismo lirico, da sempre legato alla sfera della musica colta e già sponsor di alcune iniziative culturali e mecenatistiche Per l’inaugurazione sono stati scelti due eventi musicali di forte suggestione: il primo, il 14 maggio, il Quartetto d’Archi del Teatro alla Scala di Milano si esibirà su musiche di Schumann, Schubert e Borodin. Il secondo appuntamento il 6 giugno 2007 è con una delle più belle promesse del pianoforte, già vincitrice alla sola età di 16 anni del Primo Premio Internazionale Ferruccio Busoni di Bolzano, che da 5 anni non veniva assegnato, l’ucraina Anna Kravtchenko. Di lei la grande Martha Argerich ha detto “è semplicemente fantastica”. Come omaggio alla città i due concerti non prevedono un ingresso a pagamento. . |
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DAL 16 AL 26 MAGGIO SCUOLE IN SCENA 2007 XV RASSEGNA DI SPETTACOLI PRODOTTI DALLE SCUOLE TUTTA MIA LA CITTA´ |
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Milano, 9 maggio 2007 - Quindicesima edizione per Scuole In Scena, appuntamento annuale con la scuola. La consolidata rassegna rende protagonisti bambini e ragazzi dai 4 ai 13 anni. Il progetto, proposto dall´Associazione Culturale Officina Litta in collaborazione con il Teatro Litta, intende infondere il piacere del teatro e la cultura dello spettacolo dal vivo creando un solido rapporto tra l´istituzione scolastica, le famiglie e il territorio. Scuole In Scena viene realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo in partnership con l´Ufficio Scolastico Regionale ed il Centro Sevizi Amministrativi di Milano. Un´iniziativa come Scuole In Scena ha come prerogativa di porre il teatro al centro, rendendolo un punto di riferimento fondamentale per la formazione, l´aggiornamento, il confronto tra bambini, docenti, genitori operatori. Il tema sul quale hanno lavorato le classi nel corso dell´anno ´Tutta mia la città´, si concentra sulla città, sulla metropoli nella quale i bambini e i ragazzi vivono, Milano. I numerosi progetti pervenuti in risposta al bando di partecipazione sono stati selezionati da una commissione che ha scelto 22 esiti spettacolari sulla base dell´effettivo lavoro compiuto collegialmente da insegnanti e alunni delle scuole. In questo modo si è voluto privilegiare il processo creativo pur non tralasciando la qualità artistica. Il risultato del lavoro delle classi coinvolte ha prodotto 22 spettacoli che andranno in scena sul palco del Litta tra il 16 ed il 26 maggio. Fulcro e luogo centrale di Scuole In Scena il Teatro Litta che sarà invaso per dieci giorni da ragazzi, genitori e operatori in un clima che si preannuncia, come sempre festoso e laborioso; esperienza unica a Milano e nel panorama del ³teatro della scuola²,la rassegna intende dare la possibilità ai ragazzi delle scuole di cimentarsi con il linguaggio teatrale in un vero e proprio teatro, offrendo nel contempo un adeguato supporto tecnico ed artistico tramite la collaborazione diretta degli operatori teatrali di Officina Litta con gli insegnanti e gli alunni. Arricchisce e completa Scuole In Scena un´ interessante proposta, la performance ´Paesaggi urbani´ curato da l´Orto delle Arti per la regia di Diego Roveroni. Si tratta di un articolato percorso didattico, video teatrale interattivo che nasce dal lavoro di ascolto dei bambini sul loro rapporto con la città. Il lavoro è frutto di alcuni laboratori espressivi che si sono svolti presso alcune scuole elementari lombarde. Il percorso dura circa un´ora e si svolge presso la Sala della Cavallerizza. Sabato 26 maggio alle 17. 00 la rassegna si concluderà con un momento di festa e animazione aperta a tutti. I bambini e i ragazzi saranno tutti invitati a raccontare la loro città. La partecipazione delle scuole e del pubblico a tutte le iniziative della rassegna sono gratuite. Sala e Cavallerizza del Teatro Litta - Corso Magenta 24 - Milano www. Teatrolitta. It . |
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CHRISTIAN HUNDERTMARK ART OF REBELLION - URBAN ART ACTIVISM CON LA PARTECIPAZIONE DI MAMBO (FR) |
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Milano, 9 maggio 2007 - Open Lecture che ripercorre la storia della street art, lo stato attuale del panorama internazionale: le origini, il background, i protagonisti e le influenze nella vita di tutti i giorni (le interazioni con la pubblicità, ecc. ). Ospite della lecture Mambo che mostrerà i suoi lavori parlando della sua carriera. Christian Hundertmark Vive e lavora a Monaco, in Germania. Inizia la sua attività legata ai graffiti nel 1989; lavora come graphic designer dal 1999 e come street artist dal 2000. Fonda lo studio di design C100 nel 2003 lavorando per diversi clienti nel mondo dello sport e dell’industria musicale (Forum Snowboards, North Kiteboarding, Universal records). Autore di “The Art of Rebellion”, il primo libro sulla street art: più di 20. 000 copie vendute in tutto il mondo, a cui fa seguire, nel 2006, “The Art of Rebellion 2”. I suoi lavori si trovano nelle strade di Monaco, Berlino, Stoccolma, Londra, Barcellona, Milano, Rio de Janeiro, Amsterdam. Www. C100studio. Com www. The-art-of-rebellion. Com Guest: Mambo (Parigi) Il suo intento è quello di viaggiare in modi diversi, portando il suo lavoro in giro per le città di tutto il mondo. Usa l’arte come mezzo per incontrare persone e condividere emozioni. Ha lavorato in India, Usa, Italia, Senegal, Giappone e, naturalmente, in Francia. Attualmente si divide tra Parigi e il Brasile. Www. Mambo. Vu 12 maggio - h. 10. 00 Fonderia Napoleonica Eugenia – Via Thaon di Revel 21 - Milano Partecipazione gratuita su iscrizione info: 0245498421 – redazione@signjam. It - www. Signjam. It . |
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GOLF - EMMANUELE LATTANZI E LORENZO GAGLI LOTTANO PER IL TITOLO NELL´INTERNATIONAL TUSCANY CORDIAL OPEN CHE SI CONCLUDE SUL PERCORSO DEL GOLF CLUB TOSCANA |
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Milano, 9 maggio 2007 - Il fiuggino Emmanuele Lattanzi, secondo con 135 colpi (69 66), e il fiorentino Lorenzo Gagli, quarto con 137 (70 67), lotteranno per il titolo nella giornata finale dell´International Tuscany Cordial Open, il torneo dell´Alps Tour che si sta disputando sul selettivo percorso del Golf Club Toscana, a Gavorrano (Gr). I due giocatori italiani, infatti, hanno operato un ottimo recupero nei riguardi del leader, il francese Charles Russo, campione uscente, che guida la graduatoria con 133 (65 68) ma che non è riuscito a mantenere il ritmo del turno iniziale (parziale di 68). Al terzo posto il pericoloso austriaco Jurgen Maurer con 136, mentre Gagli (67 di giornata) è affiancato da un altro elemento valido quale il transalpino Xavier Lazurowicz. Ha qualche chances anche il lombardo Gregory Molteni, ottavo con 139 (69 70), comunque sempre nelle prime posizioni in tutte le gare precedenti del circuito. Il taglio, caduto a 146 (quattro colpi sopra il par), ha lasciato in gara 43 giocatori, tra i quali 13 professionisti di casa nostra e un dilettante. Tra costoro sono ben piazzati Luca Bernardini e Stefano Reale, decimi con 140, Marco Cidonio e Luca Bordogna, 18. I con 142. Da rilevare la bella prova dell´amateur ligure Niccolò Ravano, 27° con 144, e dell´altro ligure Andrea Zanini (37°) che è riuscito a rimanere in gara con un ottimo 67 malgrado una partenza disastrosa (79). "Ho giocato veramente bene - ha detto Emmanuele Lattanzi, autore di 6 birdie e un bogey per il suo 66 - salvo alla buca 13 dove ho preso tre putt. Non mi meraviglio del rendimento, perché avevo avuto sensazioni positive già nell´Open d´Italia. Il campo è ottimamente preparato e mi ci trovo bene. I fairway sono stretti e il rough è alto, per cui occorre precisione. Le difficoltà, comunque, dipendono anche dal vento che, solitamente, soffia più forte nel pomeriggio". Domani (mercoledì 9 maggio), come detto, la conclusione con la disputa delle ultime 18 buche, sulle 54 previste dal programma. I giocatori rimasti in gara (escluso l´amateur Ravano) si contenderanno il montepremi di 40. 000 euro dei quali 5. 800 andranno al vincitore. Title sponsor dellevento è l´Apt Maremma Tourist, il cui direttore Fabrizio Niccolai è molto sensibile alle vicende golfistiche e alla potenzialità di questo sport sotto l´aspetto promozionale del territorio. Cosponsor Cordial, nota catena alberghiera. Il torneo si svolge sotto l´egida del Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti della Federazione Italiana Golf (lo stesso che cura il Telecom Italia Open) di cui è presidente Donato Di Ponziano. L´international Tuscany Cordial Open fa parte del ´Bartolini Corriere Espresso Italian Pro Tour´, ossia il circuito che raccoglie tutte le gare pro che si svolgono in Italia, comprese quelle del Challenge Tour e dell´Alps Tour, sponsorizzato dalla nota azienda. Cosponsor Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, Golflab e Caroli Core Health Fitness. Presentazione Del Bmw Ladies Italian Open - Il Bmw Ladies Italian Open, la massima manifestazione di golf femminile, sarà presentata giovedì 10 maggio, alle ore 11,30, nella club house dello Sheraton Golf Parco de’ Medici, il club romano che ospiterà la gara dal 23 al 26 maggio. Interverranno Gianni Oliosi, Direttore Comunicazione e P. R. Bmw Group Italia. Franco Chimenti, Presidente Federazione Italiana Golf. Gianluca Tedoldi, Direttore Commerciale Sara Assicurazioni, Gaetano Rebecchini, Presidente del circolo ospitante e Giambattista Giannoccaro, Ceo Playteam. Ospite Federica Fontana. Per raggiungere lo Sheraton Parco de’ Medici saranno organizzate delle navette in partenza da Piazza del Popolo. I giornalisti che lo desiderano, dopo la presentazione potranno giocare 9 buche sul percorso da campionato. . |
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