|
|
|
MARTEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Martedì 19 Giugno 2007 |
 |
|
 |
CONCLUSA “LA TRE GIORNI DELLA SALUTE”, UNA GRANDE FESTA CON DECINE DI MIGLIAIA DI CITTADINI NELLE PIAZZE IL MINISTRO TURCO: “ARRIVEDERCI AL PROSSIMO ANNO E... BUONA SALUTE A TUTTI” |
|
|
 |
|
|
Milano, 19 giugno 2007 - Si è conclusa il 17 giugno con l’iniziativa “Mettiamoci in marcia”, che a Roma ha visto la presenza del Ministro della Salute Livia Turco e del Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio oltre a testimonial illustri del mondo sportivo come il campione olimpico Maurizio Damilano, la “Tre giorni della salute” promossa in dieci città italiane dal Ministero della Salute. Le città di Roma, Milano, Napoli e Torino hanno ospitato l’evento per tutte e tre le giornate dal 15 al 17 giugno mentre Padova, Bologna, Catanzaro, Udine e Pesaro si sono aggiunte per la giornata di oggi. La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con i Ministeri delle Politiche Giovanili e le attività sportive, dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, della Pubblica istruzione e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nell’ambito del programma “Guadagnare Salute” approvato dal Consiglio dei Ministri e dalla Conferenza Unificata. Tre giornate cui hanno partecipato decine di migliaia di persone di ogni fascia di età: bambini, giovani adulti e anziani che, in un clima festoso, sono stati informati sull’importanza di scelte corrette per la tutela della loro salute. Numerosi gli eventi che si sono succeduti nell’arco di questi tre giorni: dal Villaggio di Topolino dove i popolari personaggi del mondo Disney hanno fatto animazione per i più piccini con feste e momenti di gioco, al Villaggio Slow Food in cui ai visitatori degli stand è stato proposto un percorso informativo eco-gastronomico verso un’alimentazione più sana. E poi ancora spettacoli teatrali, concerti di musicisti molto apprezzati come Simone Cristicchi, aree dedicate al movimento e all’attività fisica dei ragazzi, con medici, nutrizionisti e dietologi del Ministero della salute e del Servizio Sanitario Nazionale sempre a disposizione per fornire informazioni e rispondere alle domande dei cittadini. “Una grande festa”, ha detto il Ministro della Salute Livia Turco, “che rinnoveremo ogni anno perché la prevenzione e la promozione della salute sono importanti e si possono veicolare anche attraverso il divertimento l’amicizia, la partecipazione e lo sviluppo del senso civico tra tutti i cittadini. ” . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
A PERUGIA CONVEGNO NAZIONALE CON OLTRE 300 CAMICI BIANCHI DA TUTTA ITALIA "GARANTIRE PIÙ INFORMAZIONI, PRECISE E MISURABILI" MEDICI DI FAMIGLIA PROTAGONISTI DELLA CLINICAL GOVERNANCE |
|
|
 |
|
|
Perugia, 16 giugno 2007 – Essere protagonisti nella definizione degli obiettivi, nel processo informativo e nelle scelte cliniche: queste, in estrema sintesi, le richieste della Società Italiana di Medicina Generale (Simg) che il 16 giugno ha presentato il proprio documento di politica professionale, nel corso del 2° congresso interregionale Simg centro e del 3° congresso nazionale di area gastroenterologica ed infettivologica, che si è concluso a Perugia. Un manifesto programmatico in cui la più autorevole e rappresentativa società scientifica della Medicina Generale italiana dichiara le proprie scelte per il futuro rispetto all’importante processo di riorganizzazione delle cure primarie e del territorio, che il nostro Paese sta affrontando. “Un rinnovamento che passa innanzitutto attraverso una maggiore simmetria del sistema informativo, che noi medici già oggi siamo in grado di offrire: più informazioni, più precise, più misurabili – spiega il dr. Claudio Cricelli, Presidente della Simg -. Una strategia presentata chiaramente in questo documento, che si pone tre obiettivi principali: in primo luogo, affermare in maniera chiara la posizione della società scientifica nei confronti dell’interlocutore istituzionale, che sta compiendo un percorso di profonda riflessione e revisione sul ruolo del medico di medicina generale e sull’organizzazione del sistema. Analisi per la quale è fondamentale il nostro contributo. L’elaborazione di questo ‘manifesto’ è poi un’occasione preziosa per promuovere e condividere al nostro interno una valutazione del percorso intrapreso fino ad oggi e delle scelte compiute. Infine, il documento vuole offrire una base per il confronto con l’intera professione medica ed in particolare con il sindacato, che in questo momento rappresenta il nostro interlocutore privilegiato. L’obiettivo è mettere a disposizione un contributo importante per la discussione politica ed una piattaforma su cui sviluppare strategie comuni”. La medicina del territorio sta affrontando un’importante fase di transizione, imputabile in parte a mutamenti del sistema (delle politiche sanitarie, delle tecnologie, delle modalità di erogazione delle cure), a cambiamenti demografici della popolazione, ad un aumento delle attese e dei bisogni dei pazienti ma anche a modi differenti di intendere la professione. “A nostro avviso, fra le maggiori criticità – continua il dr. Cricelli -, ci sono la costante limitazione delle capacità decisionali del medico di medicina generale e le forti resistenze ad accogliere le informazioni che i professionisti sono in grado di elaborare. Oggi il governo del sistema non prevede un contributo sostanziale dei medici alla individuazione degli obiettivi, alla definizione degli strumenti di lavoro, alla raccolta dei dati ed alla loro elaborazione. Purtroppo il sistema non considera ancora i medici fonte di informazione affidabile e non si fida delle loro decisioni”. Il nuovo modello individuato nel documento prevede un rinnovamento basato su un forte controllo interno della professione medica sull’ attività quotidiana con un riscontro preciso, per lo meno equivalente, in termini qualitativi e quantitativi, a quello che esercita il Servizio Sanitario Nazionale. “Vogliamo ricostruire un percorso di fiducia ed affidabilità – aggiunge il dr. Cricelli -. Il sistema attuale, che troppo spesso ricorre ai controlli della Guardia di Finanza, non può più funzionare e non contribuisce certo ad aumentare la fiducia dei cittadini o a migliorare l’efficienza e la qualità delle prestazioni erogate. Ciò che noi proponiamo è, in una parola, la clinical governance: un sistema per garantire che l’attività quotidiana dei medici si svolga nel rispetto di una serie di regole e principi come quello della qualità delle cure, degli obiettivi sanitari e delle compatibilità economiche. ”. L’obiettivo della Simg è proporre una figura di medico che presenti un valore aggiunto rispetto alle funzioni ormai tradizionali, soprattutto attraverso un miglioramento dell’eccellenza professionale in termini di qualità clinica ed organizzativa, che sia in grado di offrire al cittadino ed al sistema le più ampie garanzie e che sia in ogni momento valutabile nel merito dei comportamenti e delle prestazioni. “Ciò potrà accadere – conclude il dr. Cricelli - soltanto quando il medico sarà più forte, più capace di affermare la propria autonomia professionale, e più padrone del processo informativo”. Il documento presentato oggi sarà ulteriormente sottoposto alla discussione e alla condivisione interna alla Società scientifica e sarà poi approvato ufficialmente nell’assemblea generale della Simg. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA.TESTAMENTO BIOLOGICO,FORMIGONI CRITICA DDL NO A ACCANIMENTO TERAPEUTICO E A EUTANASIA, SI A CURE PALLIATIVE |
|
|
 |
|
|
Milano, 19 giugno 2007 - "No all´eutanasia, che è sempre una forma di eliminazione di una vita umana, perché con questo sistema si elimina la vita umana, bene supremo di Dio. No anche all´accanimento terapeutico, inutile e dannoso e soprattutto immorale, perché degrada la vita umana a livello di una macchina. Si alle cure palliative, perché è sempre doveroso lenire il dolore e diminuire inutili sofferenze, con forme di accompagnamento del morente rispettose della dignità della persona, permettendogli di interrogarsi sul senso della propria esistenza. Si alla vicinanza umana da parte di familiari, amici, volontari ai malati e ai malati in fase terminale". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo il 16 giugno al convegno " Il Testamento biologico e i medici di Milano", organizzato dall´Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri presso l´aula magna dell´università degli Studi. "Ritengo non condivisibile - ha affermato il presidente Formigoni - il progetto di legge presentato in Parlamento che, invece di promuovere l´alleanza terapeutica tra medico e paziente, rende questo rapporto ancor più burocratico, correndo il rischio di favorire forme di eutanasia "passiva"". Nel suo intervento, il presidente ha sottolineato che per ogni Istituzione pubblica la persona deve essere il riferimento centrale e anche il baluardo insuperabile: è la strada che Regione Lombardia ha scelto, mettendo al centro del sistema il malato, la famiglia, il medico". "La Regione Lombardia - ha proseguito il presidente Formigoni - continua a investire sulle risorse umane e la professionalità degli operatori, la loro formazione didattica e specialistica, nella convinzione che la loro piena valorizzazione sia una leva fondamentale per la qualità del sistema". La Lombardia è la regione più avanzata per le cure palliative e le terapie del dolore, con 61 unità operative presso strutture sanitarie del territorio (che rappresentano il 23% della realtà nazionale), 40 organizzazioni non-profit che operano in questo settore, 39 hospice, per un totale di 402 posti letto. Abbiamo un programma di sviluppo molto intenso che prevede l´apertura di altre 10 strutture, la metà delle quali entro quest´anno. L´attenzione ai nuovi bisogni è dimostrata anche dai superiori livelli di assistenza che vengono erogati in Lombardia: il contenuto di un recente provvedimento approvato dalla Giunta regionale riguarda proprio l´individuazione di ulteriori livelli regionali in aree delicate di intervento sanitario e socio-sanitario. Si tratta di interventi per ulteriori 81 milioni di euro così suddivisi: pazienti in Stato Vegetativo Persistente (persone in coma) assistiti in strutture accreditate (ulteriori risorse per 20 milioni di euro); pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica e altre patologie neurodegenerative, terapie del dolore e cure palliative a favore di pazienti oncologici (ulteriori risorse per 12 milioni di euro); incremento delle prestazioni ambulatoriali per interventi di prevenzione attiva sul territorio (per ulteriori 30 milioni di euro); potenziamento dell´assistenza farmaceutica ai malati oncologici (per ulteriori 20 milioni di euro). . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
700 MILA EURO PER FORMAZIONE PERSONALE ASSISTENZIALE |
|
|
 |
|
|
Trieste, 19 giugno 2007 - L´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca, Roberto Cosolini, comunica che nell´ambito dell´Avviso per la presentazione di progetti relativi ad azioni per il rafforzamento delle competenze nei processi di assistenza alla persona, già finanziati con il decreto 119 dello scorso 26 gennaio, riguardanti in particolare la qualificazione del personale operante nel settore dell´assistenza domiciliare, nei presidi residenziali e semiresidenziali (Asse D, Misura D1), sono state presentate richieste di finanziamento per un numero complessivo di 31 corsi, corrispondenti a un impegno di spesa dell´Amministrazione regionale pari a 700 mila euro. Atteso che il piano finanziario previsto inizialmente dall´Avviso di riferimento prevedeva un finanziamento, a valere sulle risorse del Fondo sociale europeo, per un importo di 560 mila euro (sufficienti a realizzare una ventina di corsi), l´assessore Cosolini ha assicurato che verranno stanziati ulteriori 150 mila euro per assicurare l´attuazione di tutti progetti presentati. I corsi verranno realizzati dagli enti formativi accreditati in collaborazione con le cooperative e le imprese titolate a gestire le strutture ed i servizi. Avranno sede non solo presso i comuni capoluogo (Udine, Gorizia, Trieste, Pordenone) ma interesseranno anche Monfalcone, Ronchi dei Legionari, Spilimbergo, Cordenons, Maniago, Tolmezzo e San Giovanni al Natisone. Tale iniziativa, spiega l´assessore Cosolini, si è resa necessaria atteso il rilevante fabbisogno, segnalato dagli stessi datori di lavoro, di personale addetto all´assistenza da impiegare sia nelle strutture assistenziali che semiresidenziali pubbliche e private ed il permanere nei servizi di un numero ancora elevato di addetti privi di formazione specifica. E´ apparso quindi utile promuovere interventi formativi mirati, affinché il personale già occupato possa acquisire una professionalità idonea a far fronte ad interventi assistenziali e sociosanitari sempre più complessi e migliorare la qualità delle prestazioni offerte. In tal modo inoltre, aggiunge l´assessore, abbiamo cercato anche di superare le situazioni di criticità rilevate dai Comuni ed in particolare dal Comune di Trieste relativamente alle ispezioni effettuate dai Vigili Urbani e dai Nas, i quali all´interno di alcune strutture hanno segnalato la presenza di un numero cospicuo di operatori privi di qualifica. I percorsi formativi di cui sopra interesseranno più di 60 strutture distribuite nel territorio regionale ed è prevista la formazione in servizio di quasi 600 addette/i all´assistenza alla persona. Seppur nella consapevolezza della necessità di ulteriori corsi, gli interventi approvati rappresentano un punto di partenza importante per far fronte alle crescenti esigenze e competenze professionali richieste da tale settore. Sostenere la formazione degli operatori addetti all´assistenza, sostiene ancora l´assessore, oltre a valorizzare la professionalità di quanti lavorano nei servizi e a garantire maggiore qualità ed efficacia degli interventi rivolti all´utenza più fragile, favorisce anche lo sviluppo e l´innovazione organizzativa e gestionale delle imprese. E´ infine da sottolineare che il conseguimento dell´attestato di frequenza relativo alle "competenze minime nei processi di assistenza alla persona" rappresenta un´importante opportunità per gli operatori che mirano all´acquisizione di ulteriori competenze professionali, in quanto lo stesso titolo, oltre all´immediata spendibilità, costituisce credito formativo per la successiva acquisizione della qualifica di operatore socio sanitario (Oss). . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SPESA FARMACEUTICA IN LAZIO -18,22% CON UN RISPARMIO DI 27,5 MILIONI DI EURO |
|
|
 |
|
|
Roma, 19 giugno 2007 - Nel mese di maggio la spesa farmaceutica territoriale della Regione Lazio è ulteriormente diminuita con un calo del 18,22% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, per un risparmio pari a 27,5 milioni di euro. Il costante andamento decrescente, cominciato nel giugno 2006, è il risultato concreto delle misure adottate dalla Giunta Marrazzo per il contenimento della spesa, e che essenzialmente puntano su: indice di appropriatezza per i Medici di Medicina Generale e per i Pediatri di Libera Scelta; distribuzione diretta dei farmaci più costosi; distribuzione in nome e per conto attraverso le farmacie; monitoraggio capillare della spesa; coinvolgimento dei medici in un percorso di appropriatezza prescrittiva; fornitura del primo ciclo di cura alle dimissioni ospedaliere. Dopo i brillanti risultati di inizio anno, a maggio la spesa si è attestata a 123. 795. 319 euro, contro i 151. 378. 297 euro del maggio 2006. Un risparmio di ben 27,5 milioni di euro: un ulteriore risultato che va a consolidare ancor più la tendenza ormai strutturale al contenimento della spesa farmaceutica (vedi grafico e tabella riepilogativa). “Prosegue il lavoro delle Aziende Sanitarie e dei medici di medicina generale ed ospedalieri, con i quali si sta procedendo sul percorso dell’appropriatezza nelle prescrizioni dei farmaci”, è il commento dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Augusto Battaglia. “La costante riduzione della spesa farmaceutica – ha aggiunto - è il frutto di soluzioni organizzative e distributive adottate dalla Regione che stanno ormai allineando la spesa farmaceutica del Lazio a quella delle Regioni più virtuose, e che rendono concreto l’obiettivo di stabilizzare e mantenere la spesa per l’assistenza farmaceutica territoriale entro il tetto del 13%”. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
HOLDING SANITA’ E SERVIZI SOTTOSCRIVE CONTRATTO PER L’ACQUISIZIONE DEL 100% DEL GRUPPO S. STEFANO. I SOCI DI S. STEFANO ACQUISIRANNO L’ 11,5% DI HSS |
|
|
 |
|
|
Milano, 19 giugno 2007 - Holding Sanita’ E Servizi (Hss), gruppo controllato da Cir e operante nel settore della Sanità, ha sottoscritto un contratto per l’acquisto del 100% di S. Stefano Spa, società controllante le attività del Gruppo S. Stefano, attiva nella regione Marche nella riabilitazione ospedaliera ed extra-ospedaliera. Il Gruppo S. Stefano opera da oltre 40 anni e ha recentemente ampliato il proprio ambito di attività alle residenze per anziani non autosufficienti. Oggi gestisce un totale di circa 730 posti letto e nel 2006 ha realizzato un fatturato consolidato di circa 71 milioni di euro, con un Ebitda di 10,2 milioni di euro. Il valore complessivo della transazione (enterprise value) ammonta a circa 100 milioni di euro, mentre l’esborso per l’acquisto delle azioni (equity value) ammonta a circa 62 milioni di euro, che verranno finanziati con mezzi propri e con indebitamento bancario. E’ previsto che l’operazione, subordinata esclusivamente alla consueta autorizzazione delle Autorità Antitrust, possa essere conclusa entro l’estate 2007. Essa permetterebbe al Gruppo Hss di rafforzare significativamente la presenza nel settore della riabilitazione e di raggiungere, in soli quattro anni di attività, un fatturato complessivo su base annua di circa 215 milioni di euro (circa 185 nel 2007), con un totale di 4. 490 posti letto gestiti nel complesso delle proprie attività, che comprendono, oltre alla riabilitazione, i servizi ospedalieri, le residenze per anziani e le residenze psichiatriche. Gli attuali soci del Gruppo S. Stefano, per tramite della società S. Stefano Partecipazioni s. S. , sottoscriveranno un aumento di capitale di Hss per un importo di 21,1 milioni di euro, acquisendo una partecipazione in Hss pari all’ 11,5%. Mario Ferraresi, Presidente di S. Stefano Spa, assumerà la carica di Vice Presidente di Hss. Piero Micossi, Amministratore Delegato di Holding Sanita’ E Servizi, ha dichiarato: “L’acquisizione del Gruppo S. Stefano rappresenta per Hss un passo decisivo nella propria strategia di crescita sul mercato italiano nella gestione dei servizi di riabilitazione”. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CINVEN RAGGIUNGE L’ACCORDO PER L’ACQUISIZIONE DEGLI OSPEDALI DI BUPA PER 1,44 MILIARDI DI STERLINE (2,13 MILIARDI DI EURO) |
|
|
 |
|
|
Milano, 19 giugno 2007 - La società europea di private equity Cinven annuncia ieri di aver raggiunto l’accordo per l’acquisizione delle attività e delle strutture ospedaliere di Bupa a fronte di un corrispettivo di 1,44 miliardi di Sterline (2,13 miliardi di Euro). Il gruppo ospedaliero Bupa [“il Gruppo”] è il terzo maggiore fornitore di servizi sanitari privati in Inghilterra. Le attività del Gruppo comprendono 1. 544 posti letto per pazienti in terapia intensiva in 25 ospedali di acute care localizzati in tutto il Regno Unito, e un centro di trattamento a Redhill. Il Gruppo conta circa 5. 800 dipendenti, 3. 300 dei quali sono staff medico. La stima dei ricavi per il 2007 è di 457 milioni di Sterline con un Ebitda di 100,2 milioni (i numeri di raffronto del 2006 sono 420 milioni di Sterline e 92,2 milioni di Sterline, che rappresentano una crescita annua del 9%). Il Gruppo incassa principalmente da assicurazioni mediche private, che rappresentano circa due terzi dei ricavi, ma fornisce anche al servizio sanitario nazionale (Nhs) e a pazienti che pagano autonomamente. È intenzione di Cinven che il Gruppo investa in servizi e strutture per favorire una crescita organica. Gli investimenti aumenteranno rispetto ai precedenti livelli per favorire un’ulteriore crescita del Gruppo, per soddisfare i bisogni dei suoi clienti e per continuare a fornire cure mediche di altissima qualità. Cinven ha una significativa esperienza nel settore dei servizi sanitari forniti da privati. Attualmente possiede Partnerships in Care (“Pic”), leader nel Regno Unito nella fornitura di cure mentali specialistiche e servizi correlati che gestisce 940 posti letto nelle sue 17 strutture in tutto il Regno Unito. La strategia di Cinven per Pic è stata quella di operare continui investimenti che le hanno permesso di ampliare il suo portafoglio di più del 40% in due anni e di crescere in nuovi mercati. Cinven ha un’esperienza senza pari nel settore ospedaliero indipendente grazie ai suoi investimenti in Générale de Santé (fornitore leader di servizi ospedalieri di acute care in Francia) e in General Healthcare Group. Cinven ha unito General Healthcare con Amicus nel 1997 in quello che è stato il primo leverage buyout da 1 miliardo di Sterline in Europa che ha creato un leader di mercato indiscusso nel settore sanitario privato inglese. Una maggiore copertura geografica e un servizio più completo hanno migliorato l’offerta combinata del gruppo verso i principali clienti e hanno contribuito a diffondere la best practice. Queste iniziative accanto ad una maggiore spesa in investimenti hanno portato ad un programma di successo di crescita organica. Cinven è uscita dall’investimento nel 2000. Ubs ha agito come advisor finanziario esclusivo per Cinven nell’acquisizione mentre il finanziamento è stato concesso da Hbos e Rbs. Citigroup Global Markets Limited ha agito come advisor finanziario esclusivo per Bupa nella transazione. La transazione è soggetta ad alcune condizioni tra le quali l’approvazione da parte dell’Ecmr (European Community Merger Regulation). Simon Rowlands, partner di Cinven, ha dichiarato oggi: «Siamo soddisfatti di essere riusciti ad acquisire questo leader nei servizi sanitari di acute care. Il portafoglio di ospedali acquisiti è di altissima qualità, supportato da medici e personale medico dedicati ed esperti. Come per il nostro investimento in Partnerships in Care, e i precedenti investimenti nel settore dei servizi sanitari, Cinven cercherà di investire in modo significativo nell’attività e nella creazione di competenze all’interno del business nei prossimi anni per favorire la crescita organica ed allargare l’offerta di servizi del Gruppo. Il Gruppo cercherà, inoltre, nuove fonti di ricavo sia attraverso i tradizionali clienti delle assicurazioni mediche private sia lavorando in cooperazione con il Nhs (sevizio sanitario nazionale), come evidenziato dai contratti di outsourcing vinti recentemente». Val Gooding, Amministratore Delegato di Bupa, ha aggiunto: «Cinven ha un’esperienza considerevole nel settore e questo ha avuto un peso rilevante. Ugualmente importante è stato il loro impegno verso servizi sanitari d’alta qualità, la crescita del business e il benessere di pazienti, staff e degli altri stakeholder dei nostri ospedali. ». . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IBM HA RESO DISPONIBILE ALLA COMUNITÀ OPEN SOURCE UN SOFTWARE CHE AIUTA A PREVEDERE LA DIFFUSIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE EMERGENTI |
|
|
 |
|
|
Milano, 19 giugno 2007 – La Ibm ha reso disponibile alla comunità Open Source una tecnologia software avanzata che aiuta a prevedere la trasmissione delle malattie nel mondo. Il tool aiuterà gli scienziati e i funzionari della sanità pubblica a comprendere e programmare risposte più efficaci alle emergenze sanitarie fornendo nuovi strumenti per proteggere la salute della popolazione. Il software, noto con il nome di Spatiotemporal Epidemiological Modeler (Stem), è ora disponibile attraverso l´Eclipse Open Healthcare Framework Project (Ohf), presso la Eclipse Foundation, la fondazione non-profit che guida la comunità Open Source Eclipse. Lo Stem è simbolo di quasi tre anni di ricerca estesa a tutto il globo che ha coinvolto scienziati dei centri di Ricerca Ibm di Almaden e di Haifa oltre ai laboratori Watson. La tecnologia è stata progettata per consentire la creazione rapida di modelli epidemiologici relativi al modo in cui malattie infettive come l´aviaria o la dengue si diffonderanno a livello geografico nel corso del tempo. Lo Stem, che funziona su tutti i sistemi operativi, crea una rappresentazione grafica della diffusione di una malattia basata su diversi parametri quali la popolazione, dati geografici e macroeconomici, roadmap, sedi di aeroporti, tipologie di viaggi e rotte migratorie degli uccelli in tutto il mondo. “Lo Stem consentirà ai funzionari della Sanità pubblica di modellare la diffusione di una malattia in modo molto simile alla modellazione di una tempesta o di un uragano consentendoci di creare una mappa delle condizioni della salute pubblica per la diffusione di una particolare malattia", ha affermato Joseph Jasinski, Distinguished Engineer e Program Director Ibm, Healthcare and Life Sciences. “Finora, è stato difficile simulare gli scenari di emergenza sanitaria su scala globale. Lo Stem ci dà la capacità di farlo”. Agli sviluppatori software verrà fornita una struttura di modello epidemiologico di base che consentirà di personalizzare e configurare i modelli in base a requisiti specifici. Questi modelli che coinvolgono varie popolazioni e valutano le interazioni tra malattie sono in grado di aiutare gli esperti di salute pubblica a sviluppare piani di preparazione efficaci. La donazione di Ibm ha inoltre lo scopo di facilitare la collaborazione tra i governi, i ricercatori scientifici e i diversi protagonisti della Sanità pubblica. Gli utenti potranno condividere modelli epidemiologici personalizzati creati in aggiunta ai plug-in costruiti con Eclipse. Lo Stem è una delle più importanti tecnologie utilizzate nella Global Pandemic Initiative, un progetto di collaborazione che vede impegnati Ibm e più di venti tra le principali istituzioni di Salute pubblica a livello mondiale con l’obiettivo di aiutare a prevenire la diffusione delle malattie infettive. Il tool è inoltre compatibile con l´infrastruttura sanitaria interfunzionale basata sugli standard sviluppata da Ibm in grado di fare interrogazioni su fonti diverse - cliniche, ospedali, sistemi di laboratorio e banche dati di informazioni di dati anonimi - per ottenere un quadro completo della salute di una popolazione con dati in tempo reale. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ARTE ITALIANA 1968 – 2007 PITTURA UNA MOSTRA IDEATA DA VITTORIO SGARBI MILANO, PALAZZO REALE, 13 LUGLIO – 11 NOVEMBRE 2007 |
|
|
 |
|
|
Milano, 19 giugno 2007 - Un’appassionata e alternativa ricostruzione della pittura in Italia negli ultimi quarant’anni, questo è quanto si propone la mostra “Arte Italiana 1968 – 2007 Pittura”, ideata da Vittorio Sgarbi, curata da Maurizio Sciaccaluga, in programma a Milano, a Palazzo Reale, dal 13 luglio all’11 novembre 2007. Promossa dal Comune di Milano – Assessorato alla Cultura e realizzata da Artematica, la mostra riunisce, decennio per decennio, il meglio che la pittura italiana ha saputo esprimere in quest’ultimo mezzo secolo, dalla data-simbolo del 1968 fino alle esperienze più recenti. Spartiacque non solo politico ma anche culturale ed estetico, il 1968 rappresenta il simbolo del crollo delle ideologie, ma anche delle idee unanimamente condivise circa il senso del bello in arte e la rottura dei codici espressivi. «Quella che i quadri di questa mostra raccontano - afferma Maurizio Sciaccaluga - è “l’altra faccia” della storia dell’arte di questi ultimi decenni: una storia diversa, alternativa a quella che ci è stata spacciata per decenni come l’unica possibile dal conformismo dilagante dei musei e delle manifestazioni internazionali, dove i nomi che si rincorrono sono sempre quelli dei “soliti noti” e dove la buona pittura è quasi sempre bandita, in favore di modeste ideuzze pubblicitarie e provocazioni da quattro soldi». La mostra rivisita e ripropone quattro decenni di pittura italiana vengono rivisitati secondo nuovi punti di vista. A metà strada tra il museo, la quadreria secentesca e la raccolta privata dei numerosi collezionisti contemporanei che in questi anni hanno permesso a molti degli artisti presenti di continuare a produrre e a creare, l’esposizione raccoglie oltre cento opere di diversa dimensione, per rappresentare, decennio per decennio, l’evoluzione del gusto e la crescita di una tradizione, quella della pittura italiana, che fino al Futurismo e a Valori Plastici il mondo ha guardato con entusiasmo e ammirazione. Nelle sale di Palazzo Reale si potranno ammirare quadri degli artisti che hanno segnato la storia artistica italiana ed europea, da Domenico Gnoli, a Renato Guttuso, a Piero Guccione, a Valerio Adami, a Gianfranco Ferroni, ma anche di artisti meno conosciuti e spesso sottovalutati, a torto, dalla critica, come Adelchi Mantovani, Gustavo Foppiani, Lorenzo Tornabuoni, Giancarlo Vitali, pittori che hanno lavorato quasi clandestinamente, per anni, dipingendo, creando mondi e quadri leggendari, amati appassionatamente da ristretti gruppi di critici, di letterati e collezionisti Attraverso alcuni grandi quadri-simbolo che rappresentano i punti culminanti della pittura italiana, ma anche attraverso moltissime opere di piccole e medie dimensioni, riunite insieme in spettacolari quadrerie a testimoniare l’humus culturale e lo “spirito” estetico dei periodi presi in considerazione, sarà così possibile ripercorrere il succedersi dei grandi movimenti che si sono avvicendati dalla fine degli anni Sessanta a oggi; dalla Pop Art italiana, all’Anacronismo, alla Transavanguardia, per procedere con i Nuovi Nuovi, i Medialisti, l’Officina Milanese, la scuola torinese e la rinascita della nuova pittura tra gli anni Novanta e il Nuovo Millennio. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MOSTRA "VUOTO E SOTTOVUOTO. DIPINTI DI FRANCO BONETTI” VENEZIA, SALE MONUMENTALI DELLA BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA DAL 3 AL 22 LUGLIO 2007 |
|
|
 |
|
|
Venezia, 19 giugno 2007 - Così motiva la sua mostra Franco Bonetti: “Quando, all´inizio, ho concepito l´idea di questa mostra la pensavo più come un intermezzo, uno scherzo leggero e contingente, circoscritta esclusivamente, in termini pittorici, all´effimero e disordinato mondo della moda. Il titolo provvisorio ("Sotto il vestito niente") era il richiamo ad un noto film che ci raccontava il vacuo ed il superficiale, i lustrini e l´abbagliante, svolazzante e frenetica vita di stilisti e "Top-model". Poi, via via che approfondivo la mia riflessione incominciando ad abbozzare i primi lavori, man man che scavavo, mi si rendeva sempre più evidente che non quello specifico ambiente, bensì il mondo tutto, la società cosiddetta "civile" nel suo complesso, ogni nostra singola esistenza è diventata ormai un grande, enorme palcoscenico, un défilé sull´abisso, alimentata da un´ebbrezza illusoria e, parafrasando Kundera, da un´"insostenibile assenza dell´essere" tutt´altro che leggera. Ho capito così che questa era la naturale prosecuzione del lavoro iniziato con la mia precedente esposizione "Dialoghi": dall´assenza di dialogo all´assenza tout-court di essenza, di sostanza. Così le mie opere hanno finito per concentrarsi su queste tematiche, cercando di evidenziare come ormai "Dentro il vestito niente", ma sotto il vestito, ahimè, di tutto e di più, così che la veste (non certo candida), l´abito - imitazione, apparenza - non cela più, non nasconde e protegge ma, paradossalmente, disvela e smaschera evidenziando da un lato la strabordante obesità fisica e mentale dilagante, e dall´altro la misera, l´autismo, l´"Anoressia" dell´anima. Se è vero che "L´abito non fa il monaco", certo "Il monaco fa l´abito". Un "Vuoto, sottovuoto e sottovuoto spinto" dove, si trova di tutto e di più. Un Vuoto rappresentato in ogni forma e maniera: morale, culturale, etico, estetico. Un Vuoto così affollato e ridondante dove Internet, Google e Wikipedia sono la vera bibbia e You Tube il reality più vero del vero. Oggi più che mai "Il re è nudo" ed il suo guardaroba ripieno di scheletri e cadaveri in rapida putrefazione. Mio malgrado, mi sono ritrovato a rappresentare una tematica più ampia e certo meno leggera: lo sterile compiacersi dell´io che s´illude di esistere solo per il fatto di apparire formalmente diverso. Di una diversità fatta di "Piercing", "Tattoo", "Griffe", "Copyright" ed altri segni distintivi (?!) che sempre più scivola nella difformità e deformità, che certo non eleva, non accresce lo spirito, mortificandolo anzi ed umiliandolo nell´uniformità di questa sfrenata ricerca di differenziazione. Così ho cercato di riempire questo Vuoto (apparente anch´esso?), lanciando il mio grido di "aiuto!" - ch´è sempre anche invocazione di speranza - con l´unico media che conosco: tele e colori. Ma chissà s´è ancora di moda. “ Franco Bonetti è nato a Firenze nel 1958, ma vive e lavora a Reggio Emilia dove ha frequentato l’istituto d’arte sotto la guida di Vittorio Cavicchioni (Disegno) e Graziano Pompili (Valori plastici). La sua formazione artistica è fortemente segnata dall’esperienza teatrale che, a partire dal 1979, lo porta a collaborare con scenografi e registi di primissimo piano, da Pier Luigi Pizzi a Luca Ronconi. Negli anni ha alternato all’attività di pittore quella di costumista e scenografo. Ha firmato scene e costumi per decine di spettacoli: Scheletro d´amore di Ludovico Parenti (1982), La pazzia senile e La saviezza giovanile di Adriano Banchieri (1984), Edipo nei dialoghi con Leucò di Cesare Pavese (1996) e la messa in scena di Lezioni americane di Italo Calvino con Giorgio Albertazzi (2000), solo per fare qualche esempio. La sua attività di pittore è ormai consolidata da decine di mostre collettive e personali che lo hanno visto protagonista sia in Italia che all’estero. Tra i maggiori critici che hanno scritto di lui, figurano Rossana Bossaglia, Janus, Luciano Caprile e Lorella Pagnucco Salvemini. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
‘REGATANDO – IL LAGO MAGGIORE E LE SUE VELE’ DAL 24 GIUGNO INAUGURA LA MOSTRA DELL’ARTISTA PAOLO CORTELLEZZI NELLA GALLERIA D´ARTE ‘OTTONOVECENTO’ DI LAVENO MOMBELLO |
|
|
 |
|
|
Laveno Mombello (Va), 19 giugno 2007 – Verrà inaugurata domenica 24 giugno, ‘Regatando – Il Lago Maggiore e le sue vele’ la prima personale del giovane pittore tradatese Paolo Cortellezzi. Ad ospitare i lavori dell’artista sarà la Galleria d´Arte ‘Ottonovecento’ di Laveno Mombello (Va) fino all’8 luglio 2007. Trenta opere, realizzate con tecnica ad olio a spatola su tela, rappresentanti affascinanti immagini tratte dal mondo delle regate veliche. Nuvole mosse dal vento, onde che si infrangono sugli scafi delle barche, danno vita ad emozione uniche. ‘L’amore per l’arte, l’innato spirito di osservazione e soprattutto il bisogno di dare libero sfogo ad una incontenibile energia vitale – commenta l’artista - hanno fatto scaturire in modo naturale questa tecnica gestuale ed istintiva’. Con la mostra “Regatando”, l’artista Paolo Cortellezzi, presenta al pubblico per la prima volta un “modus vivendi” caratterizzato principalmente dallo scambio di energia positiva tra persone e situazioni, in contrasto con uno scenario di vita sempre più grigio, rassegnato e inquietante che il pittore combatte attraverso l’espressione della sua arte e dei suoi sentimenti utilizzando quali tramite i colori impressi sulle tele. Le opere, realizzate con tecnica ad olio a spatola su tela, rappresentano delle suggestioni cromatiche che si rifanno alla pittura informale degli anni ’50 e ’60 oltre che ad una sorta di impressionismo materico contemporaneo. Ogni “suggestione cromatica”, caratterizzata da un colore predominante, rappresenta la trasposizione su tela dello stato d’animo che l’artista prova al momento della creazione dell’opera che risulta essere così un ricettacolo dell’energia vitale catturata ed espressa attraverso i colpi di spatola. ‘Regatando’ rappresenta per l’artista il risultato di un percorso di autoanalisi e rinascita dopo un periodo buio paragonabile ad una sorta di medioevo esistenziale, questo nuovo corso all’insegna della “Joie de vivre” esprime il tentativo di aprirsi al mondo e trasmettere questa rinnovata forza e voglia di combattere il quotidiano. . . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SIMONE BUTTURINI QUARANTESIMO: UNO SGUARDO VERONA, PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA, 26 LUGLIO – 15 AGOSTO 2007 |
|
|
 |
|
|
Verona, 19 giugno 2007 - Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona, presso il prestigioso palazzo veronese della Gran Guardia, in piazza Brà, dal 26 luglio al 15 agosto si terrà un’importante antologica di Simone Butturini, significativamente intitolata “Quarantesimo, uno sguardo”, perché questo è il quarantesimo anno di età dell’artista che intende volgere uno sguardo sui suoi primi quarant’anni di vita e sui suoi primi venti anni di esposizioni. Curata da Giorgio Cortenova, direttore della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Forti, con catalogo edito da Silvana Editoriale che riprodurrà tutte le opere esposte e conterrà una ricca serie di riflessioni critiche dai primi anni ’90 ad oggi, la mostra intende quindi proporre al più grande pubblico dell’estate veronese un giovane artista sostenuto da un curriculum di tutto prestigio, presentato dall’ideatore delle più importanti mostre italiane di questi ultimi anni. La antologica raggruppa più di cinquantina di opere: dipinti e carte dal 1988 al 2007, in particolare 35 dipinti su tela a tecnica mista, dodici pastelli su carta e 8 carte, tecniche miste, chine, e tempere. Significativi nel percorso dell’esposizione sono Il letto rosso del 1988, La tata del 1989, Il palaghiaccio 1990 e le carte sul tema: In pista, Il lavandino, La porta, Oggetto domestico. Nella serie delle colazioni, importanti per lo sviluppo della ricerca sono: Interno attesa1,1991; Attesa,1993; Attesa 2 ,1993. Agli inizi del Novantacinque compare una esili figura con riferimenti a Music ne La colazione 1997, in cui l’artista evoca presenze alle pareti. Così sarà tanta sua produzione fino al 2002. Nel 2003 il pittore ritorna ad ambienti austeri( Lavabo e Vecchio trumeau del 2004 ) che riprendono un tema a lui caro già nei primi anni novanta con l’oggetto domestico. Contemporaneamente il filone del ritratto introspettivo (Ritratto del fotografo 2004) e i dipinti su tessuto che manifestano un atteggiamento ironico dell’autore sul fare pittura ( Le mie ciabatte, Oscurità). Nel 2005 Paesaggio, caratterizzato da un’immagine antropomorfica. Poi la serie di interni di Motel americani dove il protagonista è un vecchio televisore portatile( Motel 1, Motel 5 e il pastello Motel 3)che si unisce alla ripresa del tema della figura. A seguire la serie delle grandi torri d’acqua, in particolare, importanti per i successivi sviluppi, Torre d’acqua n3 e Torre d’acqua n5. E le opere recenti del 2006-2007, Mongolfiera e Dirigibile rivolte verso una nuova dimensione spaziale: su questo tema si era svolta la mostra personale alle grafiche Aurora della primavera 2006. Simone Butturini è presente sulla scena nazionale dalla fine degli anni ’80, con mostre personali e collettive nelle sedi più prestigiose: dalla Xlvi Biennale Venezia del centenario nel 1995, alla Joseph Art Galery nel Columbus Center di Toronto, dal premio Torino del 1992 (secondo assoluto) alla 7° Biennale d’Arte sacra al San Gabriele della fondazione Stauros, ai premi nazionali Suzzara, Marche, Michetti, Ravenna; mostre personali presso la Lys Galery di St. Paul de Vence e di New York, a Darmstadt, Innsbruck, Seeheim, e in Italia nelle gallerie fiorentine Delle Giubbe Rosse e di Bzf, ad Ascoli Piceno alla Galleria La Mimosa di Verdesi, alla Galleria Santa Margherita di Taranto e alla Galleria Ghelfi di Verona e Montecatini, alla Tremend Art in palazzo Marino a Milano alle Grafiche Aurora di Verona, e ancora a Brescia ,Rovereto, Vicenza, Cremona, L’aquila, al Museo Bargellini di Cento e al museo di Gazzoldo degli Ippoliti, al Museo civico di Conegliano di Palazzo Sarcinelli, alla Casa dei Carraresi di Treviso; ad Artefiera di Bologna e alle Fiere di Padova, Bari, Genova. Per ricordare alcune delle sue più significative presenze. Di lui hanno scritto artisti come Minguzzi e Nag Arnoldi, e critici quali Giorgio Cortenova, Mauro Corradini, Giorgio Segato, Enrico Mascelloni, Luigina Bortolatto, Raffaele De Grada, Luigi Serravalli, Marco Goldin, Floriano De Santi (che ha curato la personale nella primavera 2006 alle Grafiche Aurora di Verona), Luca Massimo Barbero che ha curato la prima monografia (ed. Vallecchi 2001). . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL PARADISO IN TERRA I GIARDINI MEDIOEVALI ALLA ROCCA BORROMEO DI ANGERA ROCCA BORROMEO DI ANGERA (LAGO MAGGIORE), DAL 22 GIUGNO 2007 AL 19 OTTOBRE 2008 |
|
|
 |
|
|
Angera, 19 giugno 2007 - “Il Paradiso in terra” è una mostra, ma anche molto di più. Negli intenti dei Principi Borromeo questa iniziativa segna l’avvio di una graduale trasformazione della Rocca Borromeo di Angera, sul Lago Maggiore, in un “centro d’interpretazione” sul Medioevo, rivolto agli appassionati, alle famiglie, al pubblico scolastico. La regia di questa trasformazione della magnifica Rocca Borromeo in un innovativo “parco tematico” sul Medioevo (operazione sino ad oggi senza confronti in Italia) è stata affidata dalla Principessa Bona Borromeo ad una equipe formata da Daniele Jalla, storico e museologo e dagli architetti Luisella Italia e Massimo Venegoni dello studio Dedalo di Torino, esperti in progettazione museografica, affiancati per l’occasione dallo storico Mauro Ambrosoli e dall’iconografa Lucia Impelluso. La Rocca Borromeo, che s’innalza sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, è dei Borromeo dalla fine del Quattrocento. Austera nella sua imponente eleganza, la Rocca, in questa prima fase del progetto, diverrà un meraviglioso “libro aperto” nel Medioevo dei giardini, collegando così i giardini rinascimentali dell’Isola Bella e l’Orto Botanico dell’Isola Madre in una triangolazione di stili paesaggistici tra loro complementari. All’esterno, nella grande spianata che si affaccia verso il Lago, tutto attorno alla Cappella, nell’autunno i giardinieri delle Isole Borromee inizieranno a mettere a dimora, sotto la guida di esperti, le giovani piante che, crescendo, ricreeranno, con precisione filologica, le diverse tipologie del giardino medievale. All’interno della Rocca Borromeo, negli imponenti ambienti dell’Ala Scaligera, una mostra scenografica e coinvolgente illustrerà il tema, evocando ciò che documenti ed immagini descrivono nelle diverse sezioni della mostra. Sulla base di testi medioevali, Mauro Ambrosoli, esperto tra i massimi di storia dell’agricoltura, ha individuato tre principali tipologie di giardini. Gli architetti hanno elaborato un progetto articolato su due registri espositivi; il primo propone al centro di ciascuna delle tre sale la rievocazione di un giardino, pensata come una camera scenografica immersiva, con suoni e immagini proiettate. Il secondo, che si sviluppa lungo le pareti di ciascuna sala, propone attraverso la riproduzione di immagini di riferimento, la spiegazione simbolica degli elementi costituenti i singoli giardini. Il primo è “Il giardino dei Principi”, riservato al castellano, raccolto all’interno delle mura del castello, un luogo di conversazione, spazio dove i musici allietano i momenti di festa tra architetture vegetali che riprendono quelle in pietra. Il tutto è circondato da alti muri su cui si arrampicano rosai rigorosamente bianchi o vermigli e gelsomini, mentre il prato di minutissima erba è chiuso da verdissimi aranci e cedri. Il secondo giardino è il “Verziere”, cinto da siepi di pruni e rosai bianchi, ospita alberi da frutto disposti secondo un ordine preciso che ombreggiano la fontana centrale per i pesci. Un giardino pieno anche di “belli animali”: conigli, lepri, caprioli, cerbiatti. Infine “Il Giardino delle erbe piccole” che si differenzia dall’orto dei semplici delle istituzioni monastiche o ospedaliere perché accomuna aiuole di erbe minute, belle da vedere, odorifere, medicinali e fiori annui a alberi da frutto radi e dolci “più per diletto che per profitto”. Il tutto in ossequio al principio aristotelico in cui il piccolo rappresenta, come un microcosmo, la natura circostante, dal grande al piccolo, dall’albero al filo d’erba. Il titolo della mostra fa riferimento alla metafora di “amore e religione” dove il Paradiso Terrestre è descritto come “locus amoenus”, ovvero luogo associato all’amore (amoenus deriva infatti da amor). In mostra il visitatore sarò condotto attraverso un percorso che gli permetterà di identificare i diversi aspetti del luogo così detto “giardino” e seguire, attraverso le immagini e gli oggetti esposti, i valori d’uso connessi con questa complessa istituzione: ambiente di conversazione e socializzazione, luogo di creazione paesaggistica, esperienza agricola e soprattutto luogo fitto, e fatto, di simbologie ben precise. Tutto, infatti, in questi giardini è riconducibile non al caso o al gusto, ma a precisissimi aspetti simbolici: ecco che l’arancia è d’obbligo perché simbolo di Afrodite, dea a sua volta simbolo del “Bello Ordine”, ecco che l’acqua non deve mai mancare, così come la peschiera con i pesci perché essi sono simbolo di fertilità in quanto vivono nell’acqua che è simbolo del principio della vita. Il percorso espositivo nelle Sale Scaligere rimanda alle immagini dei manoscritti miniati del Roman de la Rose (giardino maschile) e della Citè des Dames (giardino femminile), ai ragazzi e poi alle ragazze del Decameron, ai testi di Pier de’ Crescenti sui lavori agricoli destinati ai maschi e a quelli, non pochi, riservati alle donne, alle piante maschili e a quelle femminili. Uno spazio è destinato persino ad un Santo martire, Petro d’Anghiera, che partito dal Lago Maggiore giunge alla Corte di Spagna dove ha modo di accedere alle notizie che giungono dalle nuove terre, informazioni che puntualmente riporta al cardinale Ascanio Sforza. Nelle sue lettere, oltre a descrivere il primo viaggio di Cristoforo Colombo riporta anche l’introduzione di una delle nuove piante “dalle Indie” in Spagna: il mais. Con la scoperta dell’America finisce ufficialmente il Medio Evo, ma termina anche la tipologia “medioevale” del giardino, non fosse altro che per la rivoluzione che, nell’agricoltura e nella storia del giardinaggio in Europa, portavano le specie che via via arrivavano dal Nuovo Mondo. “Il Paradiso in terra. I giardini medioevali alla Rocca Borromeo di Angera”. Rocca Borromeo di Angera, dal 22 giugno 2007 al 19 ottobre 2008. La Rocca Borromeo rimarrà chiusa per il periodo invernale dal 21 ottobre 2007 al 15 marzo 2008. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
XXIX RASSEGNA INTERNAZIONALE DI PITTURA “BICE BUGATTI” 2007 E.STRADA, A.BONOLI, D.MANGIONE E L.GRITTINI, I PRIMI ALLA RASSEGNA |
|
|
 |
|
|
Milanese, 19 giugno 2007. - Organizzata dalla Libera Accademia di Pittura Vittorio Viviani di Nova Milanese, in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale, con il Patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e del Progetto Monza Brianza, con il contributo di Addamiano Costruzioni S. P. A. 145 gli artisti in rappresentanza dell’arte contemporanea, una parte invitati da una prima commissione inviti, altri invitati da una seconda commissione per la selezione, entrambe composte da critici d’arte e operatori del settore. 22 i premiati da una terza commissione giudicatrice composta dai critici d’arte Alberto Veca, Pier Luigi Senna, Luigi Marsiglia e Matteo Galbiati, dalla giornalista Anna Mangiarotti, dal pittore Alessandro Savelli, dalla pittrice Amina Redaelli e dal Sindaco del Comune di Nova Milanese, nonché Assessore alla Cultura, Laura Barzaghi. Le tre commissioni, sottolinea il critico d’arte P. L. Senna durante la premiazione di domenica 17 giugno, hanno operato in modo autonomo e indipendente, inconsapevoli l’una dell’operato dell’altra, garantendo un risultato corretto e inappuntabile. L’anonimato durante l’attività giudicatrice, precisa la giornalista A. Mangiarotti, ha permesso ai componenti della giuria di assimilare e valutare ogni singola opera per le sue peculiarità artistiche. Un’altra testimonianza a favore della professionalità e della qualità raggiunta dalla macchina organizzativa della Libera Accademia di Pittura Vittorio Viviani curatrice della Rassegna Bice Bugatti che ebbe la sua prima edizione nel 1959. Premi assegnati per la Xxix Rassegna Internazionale di Pittura “Bice Bugatti”: I° Premio Acquisto a Elena Strada di Saronno (Va). Targa Regione Lombardia a Gino Gini di Milano. 3 medaglie d’oro del Comune di Nova M. A Samuele Arcangioli di Varese, Alba Savoi di Roma e Manlio Onorato di Vicenza. Per la Ii Edizione Del Premio Di Pittura E Scultura “Rocco Addamiano”: I° Premio Acquisto Pittura a Domenico Mangione di Lodi. I° Premio Acquisto Scultura ad Alessandra Bonoli di Faenza. 4 medaglie d’oro del Comune di Nova M. A Claudio Elli di Carate B. Za, Armanda Verdirame di Milano, Nicoletta Frigerio di Milano e Simone Beck di Milano. Per la Ix Rassegna Nazionale Dell’ “Incisione”: I° Premio Acquisto a Linda Grittini di Corbetta (Mi). Ii° Premio Acquisto a Franco Crocco di Roma. Iii° Premio Acquisto ad Elvirest Tikvina, naz. Albanese residente a Firenze. Per la Ix Edizione del premio di Pittura “Vittorio Viviani”: I° Premio Acquisto a Giuseppina Ialenti della Scuola d’Arte “F. Faruffini”. 3 medaglie d’oro a Francesca Chiusi dell’Accademia Arti Figurative “G. Meloni”, a Enzo Zoani della Libera Accademia di Pittura V. Viviani. Premio Coppa Provincia di Milano ad Adriana Lugoboni della Scuola d’Arte “F. Faruffini”. Per la Xx Edizione del premio di pittura “Citta’ Di Nova Milanese”: I° Premio Acquisto a Clarice Zdanski, naz. Americana residente a Milano. 3 Medaglie d’Argento del Comune di Nova M. Carmen Cantamessa di Cinisello B. , David De Carolis di Seregno e a Gregory Di Carlo, francese residente a Roma. Il Premio alla Carriera del Presidente della Repubblica al critico e storico dell’arte Prof. Raffaele De Grada verrà conferito allo stesso De Grada mercoledì 20 giugno alle ore 21, in via Mazzini a Nova Milanese, nel corso di una serata che la Libera Accademia di Pittura Vittorio Viviani ha voluto dedicargli rafforzando ulteriormente il rapporto di affetto e stima che lega Raffaelino alle Rassegne Bugatti-segantini. Xxix Rassegna Internazionale di Pittura “Bice Bugatti” (catalogo edito da Silvia Editrice). Esposizione c/o Istituto Quarello di Via Mazzini a Nova Milanese (Mi). Da domenica 17 a giovedì 28 Giugno. Ingresso libero. Orari di apertura: nei giorni feriali dalle ore 20. 00 alle 22. 00, il sabato dalle ore 15. 00 alle 22. 00 e la domenica dalle ore 10. 00 alle 12. 00 e dalle 15. 00 alle 22. 00. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CONCORSO DI PITTURA "UNA ZANZATERRA ED IL SUO AMBIENTE" |
|
|
 |
|
|
Ferrara, 19 giugno 2007 - In occasione della 6° Fiera Mondiale Della Zanzara 2007 l´Associazione Cultura e Spettacolo Berrese organizza il 4° Concorso di Zanzapittura " Una Zanzaterra ed il suo Ambiente" Regolamento: 1 ) Il tema e´: una zanzaterra ed il suo ambiente, quindi tutto cio´ che e´ inerente ad un paesaggio del basso ferrarese. 2 ) Ciascun Artista potra´ partecipare con un massimo di due opere. 3 ) I lavori potranno essere in: ( qualsiasi tecnica, qualsiasi stile, qualsiasi formato, qualsi supporto ). 4) Le opere dovranno essere consegnate o spedite all´Associazione Cultura e Spettacolo Berrese entro il 31 Luglio 2007. 5) La Giuria composta da esperti agira´ in forma anonima (la firma verra coperta e all´opera verra assegnato un numero ). 6 ) Si prega di allegare busta contenente dati anagrafici,recapiti telefonici ed altre notizie ritenute importanti. 7 ) Le opere rimarranno esposte presso la Mostra della Zanzara nella Scuola Elementare fino al 17 Agosto 2007. 8 ) Ogni Autore e´ responsbile di quanto forma oggetto delle opere presentate. 9 ) La premiazione avverra´ il giorno 17 agosto 2007 alle ore 23,30 nella piazza del paese. 10 )Le opere vincitrici rimarranno di proprieta´ dell´ Associazione, le altre verranno consegnate agli Artisti presenti. 11 ) Gli organizzatori , pur assicurando la massima cura delle opere , declinano ogni responsabilita´ per eventuali danni, furti o smarrimenti. 12 ) Il giudizio della giuria e´ inappellabile e la partecipazione al Concorso implica l´accettazione incondizionata del presente regolamento. 13 ) Montepremi : 1° Premio € 400; 2° Premio € 250; 3° Premio € 150. I lavori dovranno essere spediti o consegnati a: Nalli Raffaella, Via Puccini,59, 44033 Berra Ferrara, Per Eventuali Informazioni,: E-mail : ariutti53@libero. It . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
INAUGURATA AL MUSEUM LADIN LA MOSTRA “IL GIOCO CON LA PIUMA“ |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 19 giugno 2007 - È stata inaugurata nei giorni scorsi presso il Museum Ladin di San Martino in Badia la mostra temporanea “Il gioco della piuma”, un gioco ambiguo e “molto serio” nella levità delle piume di Roland Senoner. Un’arte rigorosa quella di Roland Senoner, ma che proprio in virtù della propria ricerca ossessiva diventa coinvolgente e riesce ad attirare lo spettatore nella sua magica rete, che però è costituita da regole serissime. Al di là del primo impatto visivo, accattivante e di apparente immediata accessibilità, le opere dell’artista gardenese sono portatrici di una essenziale ambiguità. Sulle grandi superfici cartacee si inseguono piume mozzate di gallo cedrone, un motivo eletto a cifra personale dall’artista, che diventa il modulo per eccellenza delle composizioni, che conferisce ritmo e forza alle opere, ma che diviene anche un pretesto e si trasfigura continuamente in un segno semi-astratto. Hanno preso parte alla cerimonia di inaugurazione nella sede del Museum Ladino il presidente dei Musei Provinciali Altoatesini, Bruno Hosp, l’assessore alla cultura ladina, Florian Mussner, la storica dell’arte, Lisa Trockner e lo stesso artista, Roland Senoner. Biografia di Roland Senoner (1966) Nato a Bolzano, dal 1980 al 1985 frequenta la Scuola d’Arte di Selva Gardena, quindi dal 1991 al 1995 si trasferisce ad Urbino dove frequenta il corso di pittura all’Accademia di Belle Arti, seguendo i corsi di Elio Marcheggiani, Omar Galliani e Nicola Salvatore. Dal 1996 insegna alla Scuola d’Arte di Selva, e dal 1997 è entrato a far parte del Südtiroler Künstlerbund. Ha tenuto la prima personale nel 1990 alla Galleria «Bera Albino» di Selva. Ha esposto nel 1993 alla «Lia Mostra d’Ert» ad Ortisei e nel 1996 ha tenuto una mostra sul tema «Licht und Schatten» alla Ragenhaus di Brunico. Nel 1999 ha presentato «Espansione» alla Galleria Prisma di Bolzano. Tra le collettive cui partecipa dal 1994 si segnala nel 1995 il «Premio nazionale d’incisione» a Ravenna, e la rassegna di arte giovane «Arthema» ad Urbino, poi nel 1997 «Zwischen Tradition und Avantgarde» al castello Katzenzungen di Prissiano, e nel 1998 «Südtirol und Junge Kunst» alla Ii Kunstmesse di Innsbruck. Vive a Selva Gardena. Www. Museumladin. It. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
“L’ALTRO VIAGGIO DI RILKE” AL CASTELLO DI DUINO LUNEDÌ 25 E MARTEDÌ 26 , LO SPETTACOLO TEATRALE DI MASSIMILIANO FINAZZER FLORY |
|
|
 |
|
|
Trieste, 19 giugno 2007 - Dopo la serie di “tutto esaurito” registrati nelle rappresentazioni tenutesi nei mesi scorsi a Sabbioneta, Milano, Roma, Venezia, Napoli e Bologna, l’atto unico in cinque circostanze intitolato “L’altro viaggio di Rainer Maria Rilke”, dell’intellettuale Massimiliano Finazzer Flory impegnato questa volta anche come attore protagonista, approda ora nella sua cornice più pertinente e suggestiva: il castello di Duino (Trieste), proprio la dimora storica dei principi della Torre e Tasso dove il poeta praghese soggiornò e scrisse le prime delle sue celebri elegie. Lo spettacolo, inserito nella manifestazione “Teatri a Teatro a Trieste e provincia” promossa dalla provincia di Trieste, è un viaggio fra letteratura, arte e filosofia basato su un’antologia di testi di Rainer Maria Rilke con musiche di J. Sebastian Bach e Arvo Part e proiezioni di capolavori di Auguste Rodin, Paul Cezanne e Paul Klee; si terrà a partire dalle ore 21,30 nel cortile del Castello di Duino, lunedì 25 e martedì 26 giugno. Sulla scena, accanto a Massimiliano Finazzer Flory, ci saranno anche l’attrice Laura Marinoni , l’arpista Federica Sainaghi e il violinista Fulvio Liviabella. L’accesso al pubblico sarà libero, con prenotazione obbligatoria, telefonando al numero 349. 0908883 L’atto unico, della durata di 70 minuti, si inserisce nel programma degli eventi culturali con i quali il principe Carlo Della Torre e Tasso ha voluto celebrare il centenario della nascita del padre, il principe Raimondo della Torre e Tasso e ricordare il soggiorno al Castello di Duino di Rainer Maria Rilke che nel 1912 fu ospite della sua bisnonna principessa Marie von Thurn und Taxis. Ricordiamo che nel mese di marzo si è svolto il convegno internazionale “Rilke e il suo mondo. I sentieri della psiche nella scrittura” e che sarà prorogata fino al primo luglio la mostra ad esso collegata; poi, dal 22 luglio al 21 ottobre, sarà aperta al pubblico la grande mostra “Rainer Maria Rilke: il poeta e i suoi angeli ideata e curata da Pier Giorgio Carizzoni, organizzata dalla Associazione culturale Dioniso di Milano e dal forum Austriaco di cultura, promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Provincia di Trieste, dal Comune di Duino-aurisina e dall’Ufficio per i rapporti culturali con l´estero del Land Alta Austria. Presentando il suo spettacolo “L’altro viaggio di Rainer Maria Rilke” Massimiliano Finazzer Flory afferma: “Non porto in scena sentimenti, ma esperienze in cui la parola è un viaggio verso un luogo d’origine che non è quello della nascita. Al contrario…Noi nasciamo provvisoriamente da qualche parte e solo a poco a poco andiamo componendo in noi il nostro luogo di origine in cui rinasciamo una seconda volta e ogni giorno più definitivamente…” “Questo spettacolo”, aggiunge,” pone un problema. La parola oggi sempre più squalificata e strumentalizzata è ridotta a vanga con la quale zappare quel poco di sapere che ci è rimasto. La parola è invece nel mio progetto, così come indicato da Rilke, silenzio, accadimento, indugio. Perché la parola ‘si incarna nell’uomo, questo è il segreto del mondo’…”. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL TEMPO SI FERMA A SAN GALGANO DA GIUGNO AD AGOSTO LA MUSICA DI OPERAFESTIVAL SI SCIOGLIE NELL’ATMOSFERA MISTICA DELL’ANTICA ABBAZIA |
|
|
 |
|
|
Firenze, 19 giugno 2007 - Si apre oggi con il debutto di Rigoletto, la stagione estiva senese di Operafestival, Festival Lirico della Toscana che quest’anno inaugura una stagione pensata ad hoc per la straordinaria ed emozionante cornice dell’abbazia cirstercense. Già arrivando a San Galgano è inevitabile pensare a qualcosa di magico. All’interno dell’antica architettura del complesso monastico si è colti da una sensazione improvvisa di bellezza e insieme di mistero; basta alzare gli occhi al cielo stellato che l’abbazia ormai priva di copertura ci rivela, per rendersi conto di essere in un luogo fuori dal tempo, un luogo in cui anche il minimo sibilo diventa paola magica. E’ qui che Operafestival porterà quest’anno la sua musica, con eventi e ospiti di altissimo livello. In questa sede d’eccezione, le note di G. Verdi, di G. Puccini, di L. V. Beethoven, di Orff, di Ravel si scioglieranno in un’atmosfera incantata, avvolgendo un pubblico internazionale che potrà assistere ad un evento davvero unico al mondo. Fitto il cartellone, si va dall’opera lirica, da sempre asse centrale della programmazione del festival toscano, alla danza e ai concerti di musica classica e jazz. Rigoletto (San Galgano 19-22/6; Boboli 3-31/7 e 7/8; Villa Medicea 20/7) aprirà la stagione, vantando un cast di di grande spessore, con cantanti di fama internazionale come il baritono Juan Possidente, nel ruolo del tragico protagonista e la giovane soprano Scilla Cristiano che ci restituisce una Gilda dai toni freschissimi e sensuali. Il tenore fiorentino Giorgio Casciarri canterà nel ruolo del Duca di Mantova, uno dei ruoli che l’hanno reso famoso nei più importanti teatri lirici di tutto il mondo. La regia è di Pierfrancesco Maestrini, regista dalla riconosciuta esperienza che ha firmato oltre settanta allestimenti in prestigiosi teatri italiani ed esteri, spaziando dal repertorio barocco a quello a quello verista, fino a quello contemporaneo. Come già nel suo Otello in scena quest’anno al San Carlo di Napoli, Maestrini tenta qui di avvicinare il più possibile il melodramma al dramma originale. Le scene sono firmate da Nicola Visibelli, che ha pensato insieme al regista Maestrini e al costumista Paolo Manciocchi un allestimento in piena armonia con lo spazio dell’abbazia, con immagini di un sapore tutto intimista, introspettivo “quasi fosse senza tempo”, che ben si accordano con il dramma e le musiche di Giuseppe Verdi. Sul podio ci sarà il celebre M° Carlomoreno Volpini. Rigoletto, rappresentata per la prima volta a Venezia nel 1851, è la prima opera della famosa “trilogia popolare” di Giuseppe Verdi (Rigoletto, La Traviata, Il Trovatore) e segna uno dei punti più alti della sua arte di musicista e di drammaturgo. Verdi la ricavò dal celebre dramma di Victor Hugo Le Roi s´amuse (Il re si diverte), attratto dai possenti contrasti di tipo morale e sociale presenti nel testo teatrale. Abbandonate le grandi tematiche d´ispirazione politica e risorgimentale, Verdi affronta finalmente la psicologia dei personaggi, portando a culmine ed a compimento estremo la grande tradizione del dramma borghese sette-ottocentesco. Nell´opera si realizza un´alternanza e compresenza continua di personaggi aristocratici e di personaggi negletti, tutti ugualmente partecipi della miseria umana. Tra di essi, il personaggio di Rigoletto, buffone di corte e padre di Gilda, è cerniera e al tempo stesso vittima di quell´universo. Le altre due produzioni liriche di Operafestival sono le opere Tosca di G. Puccini (Boboli 26/6 e 11 – 17 – 25/7; Villa Medicea 29/6; San Galgano 28/7 e 3/8) e La Traviata di G. Verdi (Boboli 10/7 e 2/8; Piazza Varchi 22/7). Il 13 luglio l’abbazia ospiterà i magnifici e spettacolari Carmina Burana di Carl Orff e il concerto Bolero di Maurice Ravel (Villa Medicea 6/7; Boboli 18/7), diretti dalla bacchetta del M° Bruno Nicoli. Ancora, a San Galgano, due concerti unici: quello dell’Ort, l’Orchestra della Toscana (23/6) che eseguirà brani di L. Van Beethoven, e il Piano Solo del grande jazzista Stefano Bollani (25/7). Il fitto programma del festival prevede anche, questa volta nella prestigiosa sede del Giardino di Boboli, a Firenze, importanti spettacoli di danza che hanno come protagoniste le compagnie internazionali Momix (a Boboli il 23-24/7) e New York City Ballet ( Boboli 30/7). Www. Festivalopera. It . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PRESENTATO A BOLOGNA LA XIX EDIZIONE DI JAZZ IN´ IT A VIGNOLA (MO) DAL 22 AL 24 GIUGNO NELLA PIAZZA DEI CONTRARI |
|
|
 |
|
|
Bologna, 18 giugno 2007 - Nella splendida Piazza dei Contrari Di Vignola si svolgerà dal 22 al 24 giugno la Xix edizione del Jazz in´ It, un´intensa tre giorni di produzioni originali, legate fra loro da suggestioni architettoniche barozziane, con artisti di caratura internazionale comeAnnette Peacock, Paola Turci, Gabriele Mirabassi, Giorgio Rossi, Giancarlo Schiaffini. Il festival omaggia quest´anno la ricorrenza del cinquecentario della nascita del sommo concittadino, Jacopo Barozzi e dei suoi famosi «cinque ordini di architettura». Cinque gli ordini barozziani e cinque i concerti di un´edizione che lungo il tema «Architetture sonore e scenari urbani», elaborato dal direttore artistico Giuseppe De Biasi, presenta altrettante produzioni originali legate fra loro dalle riconosciute affinità che la musica ha sempre avuto, soprattutto come modalità compositiva, con l´architettura. "E´ un festival che dedica una particolare attenzione al jazz italiano - ha detto l´assessore regionale alla cultura Alberto Ronchi alla presentazione in Regione - e che consideriamo importante per la diffusione territoriale della cultura". Ronchi ha annunciato che il Festival, è stato candidato dalla Regione (che già lo sostiene nel piano triennale) anche per il bando nazionale proveniente dal Patto per la cultura, ad un finanziamento triennale (2007 - 2009). "A conferma dell´importanza di questa rassegna - ha aggiunto Ronchi - è stata inserita nella programmazione anche, la compositrice Annette Peacock, musa del free jazz, compositrice, sperimentatrice di sonorità elettroniche assieme a Paul Bley, che si esibirà con il percussionista Roberto Dani". L´assessore alla cultura del comune di Vignola Romina Bertoni ha sottolineato lo stretto legame che lega il festival alla città di Vignola, di cui è diventato "un prodotto tipico". Importanti, secondo l´assessore anche le attività collaterali a partire dal seminario che il maestro Giancarlo Schiaffini dal titolo :"Fra arrangiamento e composizione" (che si svolgeranno ogni giorno) degustazioni dei prodotti tipici e visite guidate alla scala realizzata da Jacopo Barozzi. Il festival, conosciuto ben oltre i confini nazionali e contraddistinto proprio da una ricercata progettualità, è organizzato dal Comune di Vignola con il contributo della Provincia di Modena, della Regione Emilia Romagna e di un pool di sponsor privati e ha come media-partner «la Repubblica», «Rai Radio 3» e Trc. Il programma è stato illustrato da Giuseppe De Biasi, curatore della rassegna. Venerdì 22 giugno il taglio del nastro è affidato, sempre nella splendida Piazza dei Contrari, al «dialogo a due voci» prima fra il mito di Billie Holiday innervato dalla modernità del trombone di Giancarlo Schiaffini, dalle suggestioni vocali di Silvia Schiavoni e iconografiche di Ilaria Schiaffini e poi dal pianoforte di una riconosciuta musa della «new thing», come Annette Peacock, artista dai mille rivoli creativi e dalla particolarissima cifra stilistica, presente al festival in duo con le multiformi percussioni di Roberto Dani. Due produzioni originali perfettamente in linea con gli scenari metropolitani, in perenne evoluzione, proprio come il contenitore stilistico che va sotto il nome di musica afroamericana. Il «Progetto Peacock», reso possibile grazie all´intervento della Regione Emilia Romagna e del Jazz Network, sarà inoltre registrato nel corso delle sue cinque tappe regionali, dando vita ad un live-cd, allegato già in autunno alla rivista «Musica Jazz». Sabato 23 giugno, l´omaggio a Barozzi si concretizzerà nella produzione affidata alla rinnovata New Union Jazz Band diretta da Marco Ferri che eseguirà, con Giancarlo Schiaffini nella veste sia d´ospite d´onore che di compositore della commissione originale del festival, una suite appositamente dedicata al Barozzi. In seconda serata, invece, si potrà ascoltare la prima assoluta del nuovo cd del quartetto di Gabriele Mirabassi, quel «Canto d´ebano» (pubblicato dalla prestigiosa etichetta discografica umbra Egea) che si pone a metà strada fra Italia e Brasile proprio come l´opera di un «architetto sociale» come Lina Bo Bardi, ponte fra la «scuola romana» del Secondo Dopoguerra e il «modernismo paulista». E mentre la musica del virtuoso clarinettista umbro disegnerà i propri schemi, disegni e schizzi della Bo Bardi faranno da corredo iconografico «urbanistico» del suo parallelo percorso sonoro. Il festival si concluderà, domenica 24 giugno, all´insegna di una voce «fuori campo» e di grandissimo fascino, come quella della brava vocalist romana Paola Turci, la quale ha accettato di mettersi in gioco in un contesto jazzistico cimentandosi in questa produzione originale che la vede a fianco di un ballerino e coreografo di fama internazionale come Giorgio Rossi, storico fondatore della compagnia Sosta Palmizi, e la preziosa aggiunta melodica del clarinetto di Gabriele Mirabassi. Una performance particolare e accattivante che chiuderà in bellezza quest´edizione pre-ventennale fra il consueto corpus d´attività collaterali, fra cui va segnalato il prezioso workshop didattico dedicato all´arrangiamento, tenuto da Giancarlo Schiaffini, dal 22 al 24 giugno. Tutti i concerti si svolgeranno a Vignola, in Piazza dei Contrari e in caso di maltempo saranno ospitati nell´attigua Sala dei Contrari della Rocca, gentilmente messa a disposizione dalla Fondazione Crv di Vignola. Www. Jazzinit. It . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
“IL VOLTO DELLA FRANCIACORTA” UNA SFINGE CONTEMPORANEA SARÀ IL SIMBOLO DELLA “FRANCIACORTA” REALIZZATO DALLO SCULTORE PADRE COSTANTINO RUGGERI PER LA ROTATORIA DEL TRATTO URBANO DI ADRO SULLA STRADA PROVINCIALE XII ROVATO-CAPRIOLO |
|
|
 |
|
|
Adro (Bs) 19 giugno 2007 - Padre Costantino Ruggeri, artista di fama internazionale, è stato incaricato dal Comune di Adro della realizzazione di una scultura-simbolo della “Franciacorta”, da collocarsi nella Rotonda di Via Provinciale: egli ha dato forma ad un volto di donna, caratterizzato da un plastico incrocio di piani che innesca un gioco di chiaro-scuri dal forte impatto visivo. La scultura darà il benvenuto nella terra della “Franciacorta”, portando in sé un chiaro annuncio di gioia e di speranza. E’ un canto alla luce e ai colori che incarna la ricchezza di una terra segnata dai lineamenti dolci della campagna, dall’armonia dei suoi colli e dalla trasparenza delle sue acque. Vuole essere la “porta” verso un mondo dove il mistero incontra e si mescola alla pace e alla serenità, generando profonde suggestioni. Il candore del marmo evoca la purezza e la forza che si sprigiona dalla Natura incontaminata di questi territori; i colori solari del mosaico che adornano il volto esaltano il prodigio della luce che riscalda, dona letizia ai cuori e rallegra lo spirito. La generosità e la vita armoniosa della Natura trovano nelle pure fattezze di questa “sfinge contemporanea” un forte veicolo di espressione simbolica. “Il volto della Franciacorta” si offre quale messaggio di pace e di speranza. Padre Costantino ha fortemente ‘voluto’ quest’opera: egli ha trascorso gli anni giovanili della sua vita ad Adro, amato paese natìo, interiorizzando i colori, le luci e le dolcezze di questa incantevole terra. Nel volto della Franciacorta Padre Ruggeri ha stigmatizzato il ricordo di quegli anni, trascorsi in perfetta armonia con la Natura, gentile e arcana, da cui ha preso vita la sua prima ispirazione. Il volto dell’Anima e della Memoria ha i tratti di questa donna, sorta di moderno idolo, capace di evocare suggestioni arcaiche, facendosi alta testimonianza dell’importanza di avere “radici” profonde. La statua, realizzata in due anni, sarà collocata su un’aiuola realizzata con un innalzamento del terreno nella zona centrale della rotatoria, sino a raggiungere la quota di un metro sul marciapiede stradale. Qui sarà collocato un basamento di circa 8 metri di diametro risolto con gradonate di 20 cm di spessore. Su di esso si ergerà, nel suo gentile vigore, il grande volto alto 4,5 metri. Il materiale impiegato è il bianco di Carrara scelto per le sue qualità estetiche e per la sua resistenza agli agenti atmosferici. Il fronte sarà arricchito con la realizzazione di un mosaico di smalti vitrei posati su supporti speciali idonei per l’esterno. Il Sindaco di Adro, Danilo Oscar Lancini, inaugurerà il monumento 24 giugno 2007 ore 15. 30 presso la Rotonda di Via Provinciale Adro (Brescia). Interverranno: Domenico Montalto – Critico d’arte; Alberto Cavalli – Presidente della Provincia di Brescia; Massimo Zanello – Assessore alla Cultura e alle Identità della Regione Lombardia; Riccardo Minini – Assessore alla Cultura e alle Identità della Provincia di Brescia; Oscar Danilo Lancini – Sindaco di Adro; S. E. Mons. Giulio Sanguineti – Vescovo di Brescia. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
GOLF - US OPEN ALL´ARGENTINO ANGEL CABRERA AL SECONDO POSTO TIGER WOODS E JIM FURYK |
|
|
 |
|
|
Milano, 19 giugno 2007 - Angel Cabrera, trentottenne argentino di Cordoba, ha vinto il 107° U. S. Open Championship, disputato sul micidiale percorso dell´Oakmont Country Club a Oakmont in Pennsylvania. Cabrera con lo score di 285 (69 71 76 69), cinque sopra par, ha superato di un colpo Tiger Woods (286 - 71 74 69 72) e Jim Furyk (71 75 70 70), e di due lo svedese Niclas Fasth (287 - 71 71 75 70). Al quinto posto con 289 David Toms e Bubba Watson, al settino con 290 Nick Dougherty, Jerry Kelly e Scott Verplank. Mai in corsa per il titolo Vijay Singh e Mike Weir, 20. I con 294, il campione uscente Geoff Ogilvy, 42° con 299, Chris Dimarco, 45° con 300, ed Ernie Els, 51° con 301. Aaron Baddeley ha iniziato il giro finale con due colpi di vantaggio su Tiger Woods, tre su Stephen Ames, Paul Casey, Justin Rose e Bubba Watson, quattro su Angel Cabrera, Steve Stricker e Jim Furyk. L´australiano, però, è subito saltato con un triplo bogey, preannuncio di un 80 e del 13° posto finale (292), ed è sembrato aver offerto il titolo a Tiger Woods su un piatto d´argento. Invece il numero uno mondiale è divenuto subito inseguitore con un doppio bogey alla buca 3, parzialmente compensato da un birdie alla buca 4. Le incertezze di Woods hanno fatto ribollite la classifica con qualche lampo di Steve Stricker, subito rientrato, e i tentativi di rimanere in corsa da parte di Fasth, Ames e Watson, anche questi poco convincenti. Poi è iniziata la rimonta di Cabrera con una coppia di birdie (4ª e 5ª), che tuttavia fino alla nona buca ha giocato in modo alterno (un altro birdie e 2 bogey). Dalla 10ª l´argentino ha cambiato passo e con un birdie alla 11ª è diventato il leader. Sulla stessa buca Woods ha sbagliato e si è trovato a "+6", ma per l´argentino si è concretizzato il pericolo Furyk, rinvenuto con tre birdie consecutivi. Cabrera alla 15ª ha allungato ancora e con il "+3" sembrava ormai sicuro del titolo. Doveva fare però i conti con la pressione, che esigeva il pesante tributo di due bogey. Con il "+5" si trovata a dividere la leadership con Furyk, mentre Woods era a un colpo. Sulla buca 17 Furyk cercava il birdie del sorpasso, ma nel tentativo di attaccare il green spediva la palla nell´erba alta sulla sinistra ed era il preludio al bogey. Quasi contemporaneamente Cabrera poneva la palla nel green della 18 con il secondo colpo e salvava il par con due putt, quindi si metteva davanti alla Tv in attesa degli eventi. Furyk non aveva più la lucidità per cercare il birdie sulla buca finale e rimaneva in ballo solo Woods che alla 17 cercava e trovava il bunker sulla destra per tentare il birdie con uscita e putt. La palla, però, scorreva un po´ troppo rispetto alle sue intenzioni e superava l´asta finendo appena fuori green. Provava allora il birdie sull´ultima buca, ma evidentemente era la giornata di Cabrera. Un rimbalzo sfortunato, infatti, mandava la palla di Woods, dopo un ottimo drive, tra i primo e il secondo taglio d´erba per un secondo tiro difficile. Woods inventava lo stesso il gran colpo con palla a circa otto metri dall´asta, ma il complicato putt non andava a segno, mantenendo la tradizione negativa che non lo vuole mai vincitore di un major quando non parte da leader nel terzo giro. "Non posso crederci" ha detto a caldo Cabrera. "Da ragazzo seguivo ogni major, ma mai avrei creduto di poterne vincere uno. Ora non perderò di vista la coppa, la terrò con me per tutta la notte. Forse soltanto domani mattina, quando mi sveglierò, riuscirò a capacitarmi di quanto è avvenuto". Cabrera è stato il secondo argentino a vincere un major, dopo Roberto De Vicenzo che s´impose nell´Open Championship (1967). Il palmares non rende omaggio, comunque, al bel gioco del pro di Cordova il quale ha vinto solamente tre gare nel circuito europeo, che frequenta abitualmente, anche se di qualità: Open de Argentina (2001), Benson & Hedges International (2002) e Bmw Pga Championship (2005). Al suo attivo anche undici titoli in Sud America. Ha preso parte a tre Dunhill Cup, a otto World Cup e a una Presidents Cup (2005). Ladies British Open Amateur Alla Spagnola Carlota Ciganda - La spagnola Carlota Ciganda ha dominato il Ladies British Open Amateur Championship, disputato sul percorso dell´Alwoodley Gc nei pressi di Leeds in Inghilterra. L´iberica, dopo aver vinto la qualificazione medal (138) con due colpi di vantaggio sulla connazionale Azahara Muñoz, ha poi superato con punteggi pesanti tutte le sei avversarie incontrate per giungere al titolo. In finale ha sconfitto la svedese Anna Nordqvist per 4/3, dopo aver eliminato in semifinale l´altra svedese Caroline Westrup per 5/4. La Nordqvist aveva invece avuto la meglio sull´inglese Rachel Bell (4/2). Hanno partecipato alla gara le azzurre Vittoria Valvassori (160 - 84 76) e Anna Roscio (160 - 82 78), che hanno concluso entrambe la qualificazione medal al 101° posto e non sono entrate tra le 64 giocatrici ammesse ai match play. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
VELA: FINE SETTIMANA DI VELA AGONISTICA NELL’AMBITO DI MARELBA |
|
|
 |
|
|
Portoferraio, Rio Marina, Chiessi-isola d’Elba, 19 giugno 2007 - Nel fine settimana in cui l’isola d’Elba ha dedicato moltissime iniziative divulgative e sportive per conoscere meglio il mare con la manifestazione Marelba, si sono disputate diverse prove agonistiche che hanno visto in mare i giovanissimi timonieri della classe Optimist a Portoferraio, quelli della classe olimpica Laser in una prova di Campionato Zonale a Rio Marina e le tavole a vela della Formula Windsurf a Chiessi. Nella giornata di sabato si sono cimentati fra le boe i giovanissimi velisti a bordo delle imbarcazioni Optimist in una regata organizzata dal Comitato Circoli Velici Elbani. Dopo aver lasciato la Darsena di Portoferraio i velisti in erba – suddivisi nelle categorie Juniores e Cadetti – hanno portato a termine una prova in rada in condizioni meteorologiche particolarmente impegnative. Infatti il vento di scirocco è andato mano amano rinforzando fino quasi a superare l’intensità di 8 nodi, considerato il limite massimo consentito allorquando il comitato di regata (in questa occasione composto dai portoferraiesi Alessandro Altini e Bruno Bozzoli, quest’ultimo presidente della locale Lega Navale Italiana) sarebbe stato costretto a far rientrare tutti a terra. Inoltre le continue raffiche di vento rendevano particolarmente difficoltose le manovre durante la navigazione fra una boa e l’altra del percorso. Nella categoria Juniores migliore timoniere è stata la riese Susanna Albanesi del Centro Velico Elbano che si è anche aggiudicata il prestigioso Trofeo Brignetti, messo in palio dal Lions Club Portoferraio eseguita rispettivamente al secondo e terzo posto della classifica da Filippo Baldetti del Club del Mare di Marina di Campo e da Tommaso Marocchini del Circolo della Vela Marciana Marina. Seguono poi 4° Guido Pisani-cv La Spezia; 5° Amedeo Salvi-cdm; 6° Silvio Caffierri-cve; 7° Giacomo Girardi-nautilago; 8° Sandro Mazzei-cvmm; 9° Samuele Spinetti-cdm. Nella categoria Cadetti vittoria anche in questo caso di una giovanissima velista riese Benedetta Arrighi che ha preceduto sulla linea d’ arrivo Roberto Tintori, secondo e Manuela Vitello, terza, portacolori del sodalizio velico di Marina di Campo. Mentre i giovanissimi regatavano a Portoferraio, sulla costa nord occidentale dell’isola, a Chiessi, erano impegnati gli atletici velisti delle tavole a vela, impegnati in una prova di Formula Windsurfing, organizzata da Cesare Cortesi, segretario nazionale dell’Associazione Nazionale Classi Windsurf. Nella giornata di sabato ventidue partecipanti hanno offerto un grande spettacolo destreggiandosi sul percorso con boe fra gli abitati di Chiessi e Pomonte e portando a termine tre manche con vento da sud di intensità compresa fra i 9 e i 16 nodi. Fortunatamente è stato possibile completare il programma nella prima giornata poiché domenica si verificava una situazione di totale assenza di vento. La classifica generale vedeva al primo posto il laziale Davide Beverino, seguito rispettivamente in seconda e terza posizione, dal fratello Andrea e dal capoliverese di origini tedesche Malte Reuscher. Quarto posto per un altro velista laziale; Alessandro Giovini e quinto posto per l’elbano Roberto Bartolini. Alessandro giovini risultava anche il migliore sia nella categoria Leggeri che in quella Grand Master. Nelle regate di Rio Mrina, organizzate domenica dal Centro Velico Elbano, e valide quale prova per il Campionato Zonale Classe Laser si è registrata la partecipazione di 48 timonieri suddivisi nella categorie Standard (20 partenti), Radial (12 partecipanti) e 4. 7 (16 concorrenti al via). La giornata è stata caratterizzata da un vento leggero-4/5 nodi- di scirocco ed è stato possibile portare a termine due manche. Il miglior timoniere della categoria Laser Standard è stato Stefano Meciani portacolori della Lni Follonica seguito da Tommaso Pelosini di Foce Cecina e da Paolo Formigli di Castiglione della Pescaia che hanno occupato rispettivamente il secondo e il terzo posto della classifica finale. Nella categoria Laser Radial ha vinto Marco Montis (Lni Follonica) davanti a Beatrice De Regis da Castglione sul lago Trasimeno e a Giuditta Scardinia (Lni Follonica). Infine nella categoria Laser 4. 7 il primo a tagliare la linea d’arrivo è stato Giacomo Cateni del Circolo Nautico Livorno davanti a Filippo Rocchini, velista del lago Trasimeno e Filippo Ricceri del Club Nautico Follonica. La settimana appena iniziata vedrà di nuovo grande attività sportiva sull’isola d’Elba: continuerà fino a sabato l’appuntamento con la Mare Marathon 60 miglia, manifestazione organizzata da Sea kayak Italia e dal Circolo della Vela Marciana Marina mentre il 20 giugno, sempre con l’organizzazione del Cvmm tornerà la grande vela d’altura con l’inizio dell’Italian Golden Trophy Irc, regata che si concluderà il 24 giugno. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
7A VITTORIA AUDI ALLA 24 ORE DI LE MANS |
|
|
 |
|
|
Verona, 19 giugno 2007 - La Audi continua nella sua impressionante serie di vittorie alla 24 Ore di Le Mans. L’equipaggio composto da Emanuele Pirro (Italia), Frank Biela (Germania) e Marco Werner (Germania) ha replicato il successo dello scorso anno, regalando la settima vittoria nella più celebre e impegnativa gara di durata. In particolare questa edizione, la 75esima della storia, si è svolta in condizioni molto difficili a causa delle condizioni meteorologiche estremamente mutevoli. Ciononostante la Audi R10 Tdi, rivoluzionaria auto da corsa con motore Diesel, ha conquistato il suo secondo successo consecutivo restando imbattuta a Le Mans. Ancora una volta la Audi ha affermato con i fatti il suo motto “All’avanguardia della tecnica”: la R10 è stata la più veloce e la più affidabile auto in pista, tanto che, dal primo all’ultimo giro, a guidare il plotone c’era almeno una delle tre auto di Ingolstadt. Circa 260. 000 persone hanno assistito alla vittoria della Audi in quella che è stata una delle edizioni più eccitanti della 24 Ore di Le Mans. All’inizio della gara, in particolare, le condizioni meteorologiche molto instabili hanno movimentato lo svolgimento con frequenti e anche violenti acquazzoni. A fare le spese di condizioni così imprevedibili è stata la R10 numero 3: al primo cambio pilota, dopo avere iniziato il proprio turno di guida da appena tre giri, Mike Rockenfeller è uscito dalla pista inzuppata andando ad impattare contro le barriere. Gli importanti danni al retrotreno hanno reso impossibile il rientro ai box e quindi la gara è finita per la Audi numero 3. Ancora più amara l’uscita di scena di “Dindo” Capello, compagno di team del recordman di Le Mans Tom Kristensen e di Allan Mcnish. Dopo che il trio aveva controllato la gara per più di 16 ore accumulando un vantaggio considerevole, proprio il pilota italiano, nel giorno del suo 43esimo compleanno, ha patito il distacco della ruota posteriore sinistra senza possibilità alcuna di evitare l’incidente e il conseguente ritiro. Così, a cinque ore e mezzo dalla fine della maratona francese, le chanche di vittoria per la Casa di Ingolstadt si sono concentrate sulla vettura numero 1 (Biela/pirro/werner). I tre piloti sono stati molto bravi a gestire la prima posizione anche nell’ultima fase della gara, che ha messo a dura prova uomini e mezzi con insidiosissime condizioni di pioggia torrenziale. Alla fine è toccato a Marco Werner l’onore di tagliare il traguardo, con un distacco di ben dieci giri sulla Peugeot seconda classificata. Con questa settima vittoria, la Audi conquista il terzo posto nella speciale classifica dei costruttori più vittoriosi a Le Mans: soltanto Porsche e Ferrari hanno vinto più della Casa di Ingolstadt. “Questa è stata la gara più difficile che abbiamo mai corso qui a Le Mans” - ha dichiarato Rupert Stadler, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Audi Ag -“quindi la vittoria ha più valore. In gara abbiamo dimostrato ancora una volta di avere la migliore tecnologia, i migliori piloti e il migliore team. Chiunque lavori per la Audi può essere orgoglioso di questo successo”. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
RALLY DEL SALENTO: TRIONFO PER LA PEUGEOT 207 SUPER 2000 CONDOTTA DA LUCA ROSSETTI E MATTEO CHIARCOSSI |
|
|
 |
|
|
Milano, 19 giugno 2007 - Gara trionfale per la Peugeot 207 Super 2000 affidata a Luca Rossetti e Matteo Chiarcossi al Rally del Salento, quinta prova del campionato italiano rally 2007. In testa sin dalla seconda prova speciale la 207 Super 2000 di Peugeot Italia si è imposta in otto prove speciali consecutive prima di iniziare a gestire il vantaggio, lasciando ad Andreucci e Basso le ultime due della prima giornata. Con Andreucci attardato, Rossetti ha corso la seconda tappa ‘marcando’ il più diretto inseguitore, Basso, precedendolo puntualmente. Eloquente il suo bilancio finale nelle 16 prove speciali: 8 vitttorie e 4 secondi tempi. Per la Peugeot 207 Super 2000 è la prima vittoria in Italia, ed è anche il primo successo assoluto in una gara del tricolore del suo giovane equipaggio friulano, cresciuto nei trofei monomarca della Casa. Ora Luca Rossetti si è portato a soli 3 punti dal vertice della classifica tricolore piloti. Il Bilancio Della Gara stavolta rasenta la perfezione. A parte la speciale spettacolo d’apertura, dove i primi a partire erano penalizzati dalla ghiaia presente sul fondo, Rossetti ha sempre avuto in pugno la situazione infilando otto scratch consecutivi e poi risultando sempre più veloce dell’immediato inseguitore. Perfetta la vettura, perfetto l’equipaggio, impeccabili gli pneumatici Bfgoodrich ed il lavoro del team Racing Lions. Ora Rossetti si trasferirà immediatamente a Ypres dove prenderà parte nel prossimo weekend all’omonima gara del campionato europeo per fare esperienza. La classifica finale: 1. Rossetti-chiarcossi (Peugeot 207 Super 2000) in 2h11’41”1; 2. Basso-dotta (Fiat Grande Punto S2000) a 35”8; 3. Andreucci-andreussi (Mitsubishi Lancer Evo) a 1’32”6; 4. Aghini-cerrai (Subaru Impreza ) a 1’53”7; 5. Cantamessa-capolongo (Mitsubishi Lancer) a 2’04”0; 6. Scandola-biondi (Fiat Grande Punto S2000) a 2’30”3; 7. Gamba-guzzi (Mitsubishi Lancer Evo) a 2’31”1; 8. Dallavilla-rocco (Mitsubishi Lancer Evo) a 2’55”3; 9. Gianfico-mongillo (Mitsubishi Lancer Evo) a 4’24”6; 10. Chentre-mometti (Mitsubishi Lancer Evo) a 4’41”2. Le classifiche del tricolore dopo 5 gare: Piloti: 1. Basso 34 punti; 2. Andreucci 32 punti; 3. Rossetti 31; 4. Cantamessa 20; 5. Longhi 17; 6. Gamba e Aghini 14; 8. Dallavilla 13. Costruttori: 1. Mitsubishi 40 punti; 2. Fiat 32; 3. Peugeot 28; 4. Subaru 27; 5. Renault 6. Le dichiarazioni del vincitore Luca Rossetti: “Sono molto felice: è un momento che sognavo e per cui lavoravo intensamente da tempo. Sin dall’antegara mi ero reso conto di avere una vettura perfetta ed in gara ne ho avuta la conferma. Ho attaccato al massimo nel primo giro sulle prove, prendendo anche qualche rischio, ma poi ho badato innanzitutto a non fare errori. Nella seconda tappa mi sono limitato a gestire il vantaggio. Vincere al Salento era basilare per restare in lizza per il titolo tricolore: ci sono riuscito ed ora cercherò di giocare sino in fondo le mie carte. Sarà dura: ma i presupposti per farcela ci sono tutti. ” . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL BELGA DELEPINE (HUSQVARNA-S2) E IL FRANCESE VAN DEN BOSCH (APRILIA-S1) SONO I VINCITORI DELLA TERZA PROVA DI CAMPIONATO ITALIANO SUPERMOTO |
|
|
 |
|
|
Busca (Cn), 19 giugno 2007 – Terzo round per il Campionato Italiano Supermoto che per questa prova ha fatto tappa sul rinnovato circuito Kart Planet di Busca dove l’organizzatore Dbo ha portato nuovamente il grande show degli specialisti della derapata con oltre 120 concorrenti che si sono spartiti il bottino di punti in palio per questo giro di boa stagionale dopo le precedenti prove di Franciacorta e Latina. Ricco programma, dunque, nel rinnovato motodromo Kart Planet portato adesso a 1. 640 metri, di cui 240 di fuoristrada, dove hanno vinto le gare odierne il francese campione del mondo ufficiale Aprilia nonché leader internazionale, Thierry Van Den Bosch, chiudendo le due manche finali S1 con un primo ed un secondo posto, anticipando l’altro iridato ufficiale Ktm nel Team Miglio che ha chiuso la giornata con un primo e un secondo. Migliore degli italiani il bolognese Massimo Beltrami (Honda – Hm Giletti) con due terzi che gli permettono di chiudere al terzo posto assoluto e incrementare la sua posizione di leader in campionato italiano. Giornata positiva anche per Fabio Balducci (Tm factory), Ivan Lazzarini (Yamaha- Evolution) giunti rispettivamente quarto e quinto. In classe S2 è il belga ufficiale Husqvarna (team Azzalin) Gerald Delepine ad aggiudicarsi la prova piemontese in ragione di un secondo e un primo posto, guidando la graduatoria internazionale e precedendo sul podio di giornata sia il nuovo leader tricolore Attilio Pignotti (Ktm Miglio) in virtù di un primo e un secondo posto parziali, e il romano Simone Girolami (Husaberg factory) davanti a Davide Gozzini (Tm factory), Lorenzo Mariani (Tm-mrc) e Luca Minutilli (Aprilia-h2o). La Cronaca Delle Gare S2 Gara-1 (motocicli di cilindrata compresa tra 250cc e 750cc 2 e 4T): La prima manche della classe S2 vede uscire per primo l’ufficiale Ktm Miglio, Attilio Pignotti, seguito dal portacolori della formazione ufficiale Husaberg, Simone Girolami, quindi l’ufficiale del del team H2o, Luca Minutilli (Aprilia), il sardo della Wrm Pergetti, Lorenzo Pes, il belga dell’Husqvarna factory Gerald Delepine, e ancora Lorenzo Mariani , Ales Hlad (Ktm), Max Verderosa (Ktm), Emanuele Giovanelli (Yamaha), Michele Cannistraro (Honda). E’ subito sfortunato il bresciano Davide Gozzini che scivola ed è costretto a ripartire ultimo. Nessuna variazione al comando con Pignotti che resta saldamente al comando sino alla bandiera a scacchi, che gli permette nuovamente di salire al vertice della graduatoria di campionato, avvantaggiato anche dalla sfortunata assenza dell’ex capoclassifica Graziano Rispoli costretto a saltare la prova piemontese a causa di un infortunio in allenamento. Dietro all’albense chiudono Delepine, passato secondo a due giri dal termine, quindi il laziale Girolami, Verderosa, Mariani, Minutilli, Gozzini, Hlad, Pes, e Andrea Occhini (Husaberg) che chiude l’ordine dei Top Ten. S2 Gara-2: E’ il bresciano Gozzini stavolta a conquistare l’holeshot Dunlop davanti a Delepine (Husqvarna), Pignotti (Ktm), Minutilli (Aprilia), Girolami (Husaberg), Pes (Wrm), Baraccani (Husaberg), Giovanelli (Yamaha), Mariani , Occhini (Husaberg). Scivola subito Hlad dopo essere partito nel gruppo dei primi. Scivola di nuovo il bresciano Gozzini e viene superato dal belga e anche da Pignotti che terminano nell’ordine davanti al lombardo, quindi seguono l’ordine di arrivo Baraccani, Mariani, Girolami, Pes, Minutilli, Giovanelli e Cullino. Pignotti è così al comando della classifica tricolore su Gozzini e Baraccani, mentre l’internazionale vede ancora Gerald Delepine in testa. S1 Gara-1 (ex Sport - motocicli di cilindrata compresa tra 175cc e 250cc 2T e tra 250cc e 450cc 4T): Prima manche anche per la S1 che vede scattare per primo l’iridato francese Thierry Van Del Bosch (Aprilia) sull’altro campione del mondo tedesco Bernd Hiemer (Ktm), il bolognese leader di campionato Massimo Beltrami (Honda), l’ufficiale Yamaha del team Evolution, Ivan Lazzarini davanti al compagno Christian Ravaglia (Yamaha), e ancora Fabio Balducci , Massimo Manzo (Husqvarna). La gara ha come protagonisti principali i due iridati 2006, con il francese sempre davanti sino all’ultimo giro e il tedesco dietro ad aspettare il momento giusto per superarlo oppure un errore, ed è proprio questo che accade all’ufficiale Aprilia il quale nel tratto sterrato, a poche centinaia di metri dall’arrivo, perde il controllo dell’avantreno della sua moto e scivola lasciando così via libera a Hiemer che vince gara-1 davanti a “Vdb”. Terza piazza per il capoclassifica tricolore Beltrami, quindi Lazzarini, Balducci e Manzo che porta finalmente a punti la sua Husqvarna targata Azzalin. Per l’ordine dei migliori dieci seguono Dondi (Aprilia), Ravaglia, Piva (Kawasaki) e Cedrati (Aprilia). Tutta del 20enne astigiano Riccardo Piano (Honda), in forza al Bose Team di Alessio Bosetti, la prova del Campionato Italiano Junior che si porta con due vittorie di manche al comando della graduatoria provvisoria di campionato. Posizione d’onore nel podio di giornata per Riccardo Peroni (Husqvarna) che precede Elia Sammartin (Ktm). S1 Gara-2: E’ Hiemer (Ktm) ad aggiudicarsi lo speciale holeshot Dunlop davanti a Van Den Bosch (Aprilia), Manzo (Husqvarna), Beltrami (Honda), Balducci , Ravaglia (Yamaha), Dondi (Aprilia), Lazzarini (Yamaha), Cedrati (Aprilia) e Cavazzana che stavolta è in gara con una Honda del Free Power Racing Team. Tredici giri al comando e Van den Bosch riscatta la caduta della manche d’avvio con una bella vittoria davanti al tedesco Hiemer e al bolognese leader di campionato italiano Massimo Beltrami. Bene anche Balducci, Lazzarini e Ravaglia giunti nell’ordine dopo il terzetto di testa, mentre alle loro spalle chiudono Dondi, Manzo, Piva e D’addato. Negli altri campionati vince la prova riservata al tricolore di Coppa Italia Cristiano Lupacchini (Aprilia) centrando la vittoria nelle due manche finali salendo ora al secondo posto in graduatoria dietro al leader Roberto Costa (Ktm) che ha chiuso con un secondo e un quinto posto. Nel Trofeo Suzuki, gestito da Valenti e Lux Performance, vince la gara di Busca il bolognese Matteo Vannini aggiudicandosi nuovamente entrambe le manche incrementando così la sua posizione di capoclassifica. Gradino intermedio del podio per il toscano Giulio Lorenzini davanti all’emiliano Gianpaolo Canovi. Infine il Trofeo Hm Honda, gestito da Assomotor in collaborazione con Dbo, dove il felsino Stefano Lolli, realizzando lo stesso punteggio di Latina con un primo e un secondo posto, vince la prova cuneese davanti al lodigiano leader del campionato Emanuele Frosi e all’altro bolognese Andrea Camanini. Classifiche S1 Gara-1: 1. Bernd Hiemer (Ktm-ger) 13 giri in 18’49. 719; 2. T. Van Den Bosch (Fra-aprilia); 3. M. Beltrami (Honda-ita); 4. I. Lazzarini (Yamaha-ita); 5. F. Balducci (Tm-ita). S1 Gara-2: 1. Thierry Van Den Bosch (Fra-aprilia) 13 giri in 18’48. 235; 2. B. Hiemer (Ger-ktm); 3. M. Beltrami (Honda); 4. F. Balducci ; 5. I. Lazzarini (Yamaha). S1 Assoluta: 1. Thierry Van Den Bosch (Fra-aprilia) 47; 2. B. Hiemer (Ger-ktm) 47; 3. M. Beltrami (Honda) 40; 4. F. Balducci 34; 5. I. Lazzarini (Yamaha) 34. S1 Graduatoria Tricolore: 1. Massimo Beltrami punti 145; 2. Fabio Balducci 133; 3. Ivan Lazzarini 109; 4. Cristian Ravaglia 101; 5. Matteo Piva 92. S1 Graduatoria Internazionale: 1. Thierry Van Den Bosch punti 117; 2. Massimo Beltrami 116; 3. Bernd Hiemer 114; 4. Fabio Balducci 100; 5. Christian Ravaglia 79. S2 Gara-1: 1. Attilio Pignotti (Ktm-ita) 13 giri in 19’19. 247; 2. G. Delepine (Husqvarna-bel); 3. S. Girolami (Husaberg-ita); 4. M. Verderosa (Honda-ita); 5. L. Mariani . S2 Gara-2: 1. Gerald Delepine (Husqvarna-bel) 13 giri in 19’02. 596; 2. A. Pignotti (Ktm-ita); 3. D. Gozzini (Tm-ita); 4. R. Baraccani (Husaberg-ita); 5. L. Mariani (Tm-ita). S2 Assoluta: 1. Gerald Delepine (Husqvarna-bel) punti 47; 2. A. Pignotti (Ktm) 47; 3. S. Girolami (Husaberg) 35; 4. D. Gozzini 34; 5. L. Mariani 32. S2 Graduatoria Tricolore: 1. Attilio Pignotti 123; 2. Davide Gozzini 107; 3. Robert Baraccani 100; 4. Simone Girolami 95; 5. Luca Minutilli 93. S2 Graduatoria Internazionale: 1. Gerald Delepine punti 131; 2. Attilio Pignotti 107; 3. Davide Gozzini 99; 4. Robert Baraccani 86; 5. Luca Minutilli 83. Camp. Italiano Junior Gara-1: 1. Riccardo Piano (Honda) 9 giri in 13’41. 015; 2. R. Peroni (Husqvarna); 3. F. Bianconi ; 4. F. Lavetti (Kawasaki); 5. E. Sammartin (Ktm). Camp. Italiano Junior Gara-2: 1. Riccardo Piano (Honda) 9 giri in 13’45. 168; 2. T. Iacoboni (Honda); 3. E. Sammartin (Ktm); 4. R. Peroni (Husqvarna); 5. T. Monticelli (Honda). Camp. Italiano Junior Assoluta: 1. Riccardo Piano (Honda) 50; 2. R. Peroni (Husqvarna) 40; 3. E. Sammartin (Ktm) 36; 4. F. Bianconi 35; 5. T. Iacoboni (Honda) 31. Junior Graduatoria Tricolore: 1. Riccardo Piano punti 120; 2. Elia Sammartin 119; 3. F. Bianconi 105. Coppa Italia Gara-1: 1. Cristiano Lupacchini (Aprilia) 9 giri in 13’55. 789; 2. R. Costa (Ktm); 3. F. Bartolini (Aprilia); 4. M. Roberi (Honda); 5. R. Pioli (Honda). Coppa Italia Gara-2: 1. Cristiano Lupacchini (Aprilia) 9 giri in 13’47. 196; 2. F. Bartolini (Aprilia); 3. S. Marchesini (Suzuki); 4. A. Dallera (Ktm); 5. R. Costa (Ktm). Coppa Italia Assoluta: 1. Cristiano Lupacchini punti 50; 2. Fabrizio Bartolini 42; 3. Roberto Costa 38; 4. Alberto Dall’era 28; 5. Manuel Noto La Diega 28. Coppa Italia Graduatoria: 1. Roberto Costa punti 130; 2. Cristiano Lupacchini 116; 3. Fabrizio Bartolini 106. Trofeo Hm Honda Gara-1: 1. Stefano Lolli 9 giri in 14’15. 525; 2. E. Frosi; 3. S. Ferraiolo; 4. A. Lupini; 5. A. Platini. Trofeo Hm Honda Gara-2: 1. Andrea Camanini 9 giri in 14’11. 692; 2. S. Lolli; 3. E. Frosi; 4. A. Lupini; 5. S. Ferraiolo. Trofeo Honda Assoluta: 1. Stefano Lolli punti 190; 2. E. Frosi 170; 3. A. Camanini 154; 4. S. Ferraiolo 148; 5. A. Lupini 148. Trofeo Honda Graduatoria: 1. Emanuele Frosi punti 494; 2. A. Camanini 470; 3. S. Lolli 464. Trofeo Suzuki Gara-1: 1. Matteo Vannini 9 giri in 14’13. 452; 2. G. Lorenzini; 3. G. Canovi; 4. C. Massandrini; 5. D. Liciarelli. Trofeo Suzuki Gara-2: 1. Matteo Vannini 9 giri in 14’06. 701; 2. G. Lorenzini; 3. D. Liciarelli; 4. G. Canovi; 5. C. Massandrini. Trofeo Suzuki Assoluta: 1. Matteo Vannini punti 50; 2. G. Lorenzini 44; 3. G. Canovi 38; 4. D. Liciarelli 36; 5. C. Massandrini 34. Trofeo Suzuki Graduatoria: 1. Matteo Vannini 150; 2. D. Liciarelli 114; 3. C. Massandrini 112; 4. G. Canovi 103; 5. G. Lorenzini 86. Classifiche complete sul sito ufficiale: www. Italianosupermoto. It . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|