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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Ottobre 2007
BARROSO: "ATTREZZARE L´EUROPA PER UN MONDO GLOBALE" RIFORMARE L´UE FAVORISCE IL BENESSERE DEI CITTADINI  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2007 - La strategia di Lisbona per la crescita e l´occupazione costituisce la risposta europea alle sfide della globalizzazione. Sviluppare ulteriormente tale strategia può creare benessere, dando un significato pratico ai valori europei dell´inclusione sociale e della solidarietà europea e internazionale. Ciò significa rendere l´Ue più dinamica e adattabile in modo da favorire la prosperità dei suoi cittadini. Questi sono i principali temi contenuti nel documento di riflessione adottato oggi dalla Commissione europea in vista dell´incontro informale dei capi di Stato e di Governo dell´Unione europea che si terrà a Lisbona il 18 e il 19 ottobre. Il documento evidenzia come l´Europa abbia raggiunto notevoli successi nell´ambito della globalizzazione, grazie alla strategia pianificata nel corso del summit a Hampton Court nell´ottobre del 2005. La globalizzazione è però in continua evoluzione e l´Europa deve fare in modo che le sue politiche interne ed esterne si rafforzino reciprocamente e siano pronte a rimodularsi alla luce dei nuovi eventi come i cambiamenti nel mercato dell´energia o la recente instabilità finanziaria. Il documento è intitolato: "The European Interest: succeeding in the age of globalisation". Il presidente della Commissione José Manuel Barroso ha dichiarato: "La ragione d´essere dell´Ue nel 21° secolo è chiara: attrezzare l´Europa per un mondo globale. Con questo obiettivo, dobbiamo investire nelle persone, nella crescita e nell´occupazione, nella sicurezza energetica, nella lotta ai cambiamenti climatici, nella ricerca di condizioni più eque per i consumatori, e nel rafforzamento della cooperazione nella lotta contro la criminalità e il terrorismo. I leader europei hanno ora bisogno di mantenere chiaro l´obiettivo e raddoppiare le loro ambizioni". Gli obiettivi politici identificati nel documento includono: stimolare le riforme economiche per assicurare un benessere sostenibile; accrescere le opportunità per i cittadini di accedere al lavoro, all´istruzione, ai servizi sociali, alle cure mediche e ad altre forme di protezione sociale; lottare contro la povertà in Europa e al di fuori di essa; adottare e implementare le direttive che la Commissione proporrà il prossimo dicembre per ridurre le emissioni di gas serra e utilizzare fonti di energia rinnovabile; costruire un mercato interno basato sulla revisione del mercato unico che Bruxelles pubblicherà a novembre; fare delle migrazioni legali nell´Ue un motore per la creazione di ricchezza e sconfiggere le migrazioni illegali. Il documento si sofferma sulla rinnovata fiducia nella capacità dell´Europa di rispondere a queste sfide. Una fiducia che si fonda sulla ripresa economica in atto e sui risultati importanti raggiunti durante il Consiglio europeo di Primavera: dalle decisioni coraggiose in materia di cambiamento climatico all´accordo sul mandato per la riforma del Trattato costituzionale. Il documento pone grande attenzione alla dimensione esterna della politica economica. E´ chiaro che l´Ue, un mercato unico di 500 milioni di persone, il principale esportatore di beni e servizi nel mondo, è il maggiore beneficiario di un sistema economico aperto. Questo potere economico permette all´Europa di affrontare le sfide globali e offre la certezza che le politiche commerciali internazionali e gli standard globali riflettano gli interessi dell´Ue. Il presidente Barroso ha sottolineato: "L´idea che il protezionismo possa rendere l´Europa più ricca è una illusione pura e semplice. Il protezionismo invece impoverirebbe e non tutelerebbe i nostri cittadini perché è una spirale senza uscita verso il declino. Non siamo però lassisti. La sfida consiste nel proteggere senza essere protezionisti. Lo abbiamo dimostrato solo poche settimane fa con la nostra proposta per completare la realizzazione del mercato interno dell´energia". Il documento comprende la revisione della Commissione sul funzionamento dell´Unione monetaria europea a circa 10 anni dal lancio dell´euro. La revisione presenta alcune idee su come le politiche, il coordinamento e la governance possano contribuire a migliorare il funzionamento della zona euro. Il documento sottolinea che la moneta unica ha raggiunto un livello di stabilità che ha protetto l´economia dell´Ue nel suo complesso. Le riforme realizzate negli anni scorsi hanno reso le economie europee più elastiche e stabili nonostante l´aumento dei prezzi dell´energia e la recente bufera finanziaria. La Commissione presenterà a dicembre, per discuterlo e approvarlo durante il Consiglio europeo di Primavera a marzo 2008, il suo rapporto annuale sulla realizzazione della strategia di Lisbona rinnovata per la crescita e l´occupazione. Il rapporto comprenderà i progressi raggiunti dall´Ue e da ogni Stato membro, soprattutto nelle quattro aree di azione prioritarie: ricerca e sviluppo e innovazione, ambiente economico, investimenti sulle persone, energia e cambiamento climatico. .  
   
   
"COMUNICARE INSIEME L´EUROPA": MARGOT WALLSTRöM: BASTA CON LO SCARICABARILE E LAVORARE INSIEME CREARE UNA RETE INFORMATIVA VIA INTERNET PER MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE FRA POLITICI EUROPEI E NAZIONALI, GIORNALISTI E ALTRI LEADER DI OPINIONE; ELABORARE UNA STRATEGIA AUDIOVISIVA E UNA STRATEGIA PER L´USO DEL WEB.  
 
Roma, 4 ottobre 2007 - La Commissione europea ha presentato ieri alcune proposte per "Comunicare insieme l´Europa". Basandosi sulle sue iniziative precedenti, la Commissione propone, fra l´altro, un accordo con le altre istituzioni europee sulle priorità di comunicazione e la conclusione di partenariati volontari di gestione con gli Stati membri. Nel presentare il piano, la vicepresidente della Commissione europea Margot Wallström, responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia di comunicazione, ha dichiarato che: "La gente non conosce né è interessata a conoscere le differenze tra le istituzioni europee. Ciò che interessa ai cittadini sono i risultati ed essere informati di questi risultati. Per troppo tempo ci siamo accusati a vicenda dei problemi di comunicazione dell´Unione europea. È giunto il momento di smettere di giocare allo scaricabarile e di lavorare insieme ". Nel luglio 2005 la Commissione ha pubblicato un Piano d´azione per comunicare l´Europa che individua 50 azioni concrete da intraprendere in seno alla Commissione stessa per migliorare la comunicazione. Al Piano d´azione ha fatto seguito, nell´ottobre 2005, il "Piano D per la democrazia, il dialogo e il dibattito", volto a promuovere un dibattito pubblico, a livello nazionale e comunitario, sul futuro dell´Unione europea. Il documento più recente è il seguito dato al Libro bianco pubblicato nel febbraio 2006, che sollecitava tutte le parti in causa - istituzioni europee, Stati membri, partiti politici e Ong – ad agire insieme ed invitava tutti gli interessati a formulare osservazioni. Sono pervenute centinaia di risposte e sono state organizzate varie conferenze per discutere ulteriormente questi temi. Il documento adottato oggi è il frutto di questo processo. Ovviamente, gli Stati membri hanno un ruolo determinante nella comunicazione sui temi europei a livello nazionale. La Commissione propone di estendere – su base volontaria - i partenariati di gestione già conclusi con alcuni paesi al fine di realizzare iniziative comuni in materia di comunicazione. La Commissione e le altre istituzioni mantengono le proprie infrastrutture di comunicazione, ma viene proposto un accordo interistituzionale per comunicare meglio collettivamente alcuni temi prioritari definiti di comune accordo. Viene inoltre proposto di: sviluppare la rete degli "Spazi pubblici europei" presso le Rappresentanze della Commissione e gli Uffici d´informazione del Parlamento europeo negli Stati membri. Questi spazi potrebbero essere utilizzati per l´organizzazione di mostre, dibattiti e concerti; individuare gli aspetti dell´istruzione scolastica per i quali un´azione comune a livello comunitario potrebbe aiutare gli Stati membri; istituire, in seno alla Commissione europea, dei punti di contatto per la società civile per facilitare l´accesso alle Ong e fare in modo che tale accesso avvenga in condizioni di parità; migliorare i sondaggi di opinione; creare una rete informativa via internet per migliorare la comunicazione fra politici europei e nazionali, giornalisti e altri leader di opinione; elaborare nel corso dei prossimi mesi una strategia audiovisiva e una strategia per l´uso del web. .  
   
   
ATENE - CONFERENZA SUL DIALOGO POLITICO  
 
Atene, 4 ottobre 2007 - Il 26 e 27 novembre si svolgerà la terza edizione della conferenza sul dialogo politico. L´iniziativa è organizzata nell´ambito della Forsociety Era-net, rete finanziata dall´Ue che ha permesso il coordinamento delle attività dei direttori nazionali di programmi di prospettiva. Gli organizzatori auspicano che la conferenza risvegli l´interesse delle parti interessate per il progetto e che i governi nazionali confermino il loro impegno a realizzare gli obiettivi strategici della rete. Alla manifestazione saranno presenti oltre 140 partecipanti ad esercizi di prospettiva nazionale e transfrontaliera, decisori e pianificatori politici, nonché eurodeputati da tutta Europa. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Eranet-forsociety. Net/policydialogue/index. Html .  
   
   
EUROSCIENCE SUL SER: GLI STATI MEMBRI DEVONO FARE DI PIÙ  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2007 - Euroscience ha accolto con favore il Libro verde della Commissione europea relativo allo Spazio europeo della ricerca (Ser), tuttavia precisa che è necessaria maggiore iniziativa da parte degli Stati membri, affinché il Ser diventi una realtà. «Ad oggi, il principale ostacolo che impedisce di proseguire nell´attuazione del Ser è stato rappresentato dagli stessi Stati membri, che hanno custodito gelosamente e anacronisticamente le proprie posizioni, senza capire che la forza dell´Europa deriva dalla collaborazione e dal mettere a frutto la nostra diversità anziché creare approcci monolitici», scrive l´organizzazione nella sua risposta ufficiale al Libro verde. Euroscience si dimostra particolarmente critica riguardo al modo in cui è stato ridotto il bilancio destinato al Settimo programma quadro (7°Pq) in sede di negoziati sulle prospettive finanziarie dell´Unione europea. Invita gli Stati membri a «dimostrare capacità gestionali e impegno» nel ristabilire il bilancio del 7°Pq nel corso della revisione delle prospettive finanziarie e aumentare gli investimenti a livello nazionale per raggiungere questo obiettivo. «In assenza di ulteriori finanziamenti, né il Cer [Consiglio europeo della ricerca], né un ricco panorama di infrastrutture per la ricerca saranno in grado di svilupparsi, riducendo pertanto l´attrattiva del Ser», avverte Euroscience. La mobilità è un altro settore in cui gli Stati membri devono impegnarsi maggiormente, secondo Euroscience. «Devono impegnarsi al fine di allineare e armonizzare, nonché rendere adeguatamente trasferibili le convenzioni di sicurezza sociale e pensionistiche degli scienziati di tutte le generazioni, affinché diventino davvero mobili», si dichiara nel documento. «Solo in questo caso possiamo avviare un reale mercato interno per la ricerca e i ricercatori. » A livello comunitario, Euroscience scrive che la Commissione dovrebbe promuovere a tutti i livelli i legami tra le politiche adottate in materia di scienza e di istruzione. «Sarebbe spiacevole assistere a uno Spazio europeo della ricerca affiancato a uno Spazio europeo dell´istruzione superiore, uno Spazio europeo dell´istruzione secondaria, uno Spazio europeo dell´innovazione e così via», dichiara Euroscience. L´organizzazione richiede inoltre alla Commissione di proporre «un concetto di maggiore unità», che porterebbe alla creazione di uno Spazio europeo della conoscenza. Euroscience incoraggia inoltre l´Unione europea a dichiarare in modo inequivocabile l´obiettivo europeo di una leadership globale nella ricerca. «Non dovremmo vergognarci di tale ambizione», scrive Euroscience. «Al contempo, il nostro approccio non dovrebbe essere rivolto al nostro interno, ma dobbiamo essere aperti e questo è il modo ottimale di attrarre i cervelli migliori come hanno fatto gli americani in passato. » Tuttavia, questa candidatura a una leadership sortirà i suoi effetti solo se gli Stati membri e la Commissione sono pronti ad «affrontare le debolezze istituzionali e finanziarie che ci troviamo a fronteggiare con l´attuale inadeguata distribuzione delle responsabilità per quanto riguarda la scienza, la tecnologia e l´innovazione in Europa». Infine, per Euroscience è ovvio che «la ricerca e il Ser avranno successo solo se vengono poste le basi per le politiche fiscali e gli investimenti e affiancate da un attivo approccio non impostato sulla frammentazione». Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Euroscience. Org . . .  
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE NELL´AMBITO DEL 7°PQ: SETTORE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE  
 
 Bruxelles, 4 ottobre 2007 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per le attività del settore cooperazione internazionale nell´ambito del programma «Capacità» del Settimo programma quadro (7°Pq). Il settore di attività oggetto del presente bando di gara riguarda il «sostegno al coordinamento delle politiche e delle attività nazionali degli Stati membri e degli Stati associati in materia di cooperazione internazionale nel settore S&t [scienza e tecnologia]». L´obiettivo del piano Era-net è l´intensificazione della cooperazione e del coordinamento dei programmi di ricerca svolti a livello nazionale o regionale negli Stati membri e negli Stati associati tramite la messa in rete di programmi di ricerca, finalizzata all´apertura reciproca nonché allo sviluppo e all´attuazione di attività congiunte. Il piano Era-net prosegue ed è rafforzato nell´ambito del 7°Pq, in particolare mediante l´introduzione di azioni Era-net Plus nel contesto delle quali la Commissione incentiverà l´organizzazione di gare d´appalto congiunte tra programmi di ricerca nazionali o regionali integrando i finanziamenti transnazionali con i finanziamenti comunitari. Lo stanziamento per l´invito ammonterà a circa 11 Mio Eur. Per ulteriori indicazioni sull´invito, http://cordis. Europa. Eu/fp7/dc/index. Cfm?fuseaction=usersite. Peopledetailscallpage&call_id=56 .  
   
   
EUROPEAN VENTURE CONTEST 90 000 EUR A UN´IMPRESA INNOVATIVA  
 
 Barcellona (Spagna), 4 ottobre 2007 - L´11 dicembre si svolgerà la cerimonia di premiazione dello European Venture Contest, in occasione della quale saranno assegnati 90 000 Eur a un´impresa innovativa che abbia l´intenzione e le risorse per ristrutturare il proprio settore e conquistare il mercato internazionale. Le imprese partecipanti saranno sottoposte a una procedura di selezione che si concluderà il 10 e l´11 dicembre con la presentazione da parte dei concorrenti ancora in gara dei rispettivi progetti imprenditoriali davanti alla giuria finale. Il premio sarà conferito nel corso di una cena al termine della seconda giornata di selezione. Lo European Venture Contest, giunto alla terza edizione, è il concorso paneuropeo più vasto e interessante di questo tipo. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Europeanventureinstitute. Eu . . .  
   
   
BANDO DI GARA: STUDIO SULLA GESTIONE DELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE DI RICERCA E SVILUPPO IN ROMANIA  
 
 Bruxelles, 4 ottobre 2007 - La Commissione europea, direzione generale della Politica regionale, ha pubblicato un bando di gara per uno studio sulla gestione delle istituzioni pubbliche di ricerca e sviluppo (R&s) in Romania. L´incarico riguarda: la valutazione della capacità e dell´efficienza dell´agenzia nazionale per la ricerca scientifica nel suo compito di monitoraggio e finanziamento delle istituzioni pubbliche di R&s; l´assistenza all´agenzia nell´istituzione di una procedura affidabile di costante monitoraggio per la valutazione delle prestazioni di tali enti e l´identificazione delle loro esigenze. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale della Politica regionale, Regio H3, Romania, All´attenzione di A. Bougas, Avenue de Tervuren 41, Csm1, B-1049 Bruxelles. Tel. +32 2 296 10 78, Fax +32 2 299 44 45. .  
   
   
DA BERLINO UNA SOVVENZIONE PER LA RICERCA INTESA A PROMUOVERE LA COOPERAZIONE TRA RICERCATORI E PMI  
 
Berlino, 4 ottobre 2007 - Dopo aver introdotto un premio per l´attività di ricerca rivolto a università e istituti pubblici di ricerca che collaborano con piccole e medie imprese (Pmi) all´inizio di quest´anno, il ministero federale tedesco dell´Istruzione e della ricerca ora offre un meccanismo analogo per altre strutture di ricerca senza scopo di lucro. Il cosiddetto «Forschungsprämie Zwei - Research Premium Two » è inteso a rendere fruttuosa la collaborazione dei ricercatori con le Pmi. «È un altro passo importante per migliorare il legame tra economia e ricerca e consentire il rapido trasferimento delle tecnologie in Germania», afferma Thomas Rachel, segretario di Stato parlamentare presso il ministero. «Le istituzioni di ricerca senza scopo di lucro sono un elemento determinante per l´innovazione in Germania, soprattutto nei nuovi Länder. » «Grazie a "Forschungsprämiezwei" le organizzazioni di ricerca senza scopo di lucro acquisiranno maggiori competenze nel trasferimento di conoscenze e tecnologie ed espanderanno ulteriormente la loro capacità di collaborare con il settore dell´economia», ha affermato Rachel. Ora le organizzazioni possono candidarsi per il premio con un progetto di ricerca e sviluppo rivolto alle Pmi (imprese con un massimo di 1 000 dipendenti) avviato dall´inizio del 2007. Le candidature saranno accettate fino alla fine del 2009. Nell´ambito della sua «strategia high-tech», mirata ad accelerare il processo di trasformazione dell´attività di ricerca in prodotti commercializzabili, il governo tedesco ha stanziato un totale di 125 Mio Eur per i due premi per la ricerca. Il premio per progetto ammonta al 25% del volume di contratti, da un minimo di 2 500 Eur a un massimo di 100 000 Eur. Il denaro si può utilizzare in modo flessibile per l´attività di ricerca e sviluppo in quanto tale, ma anche per la valutazione dei risultati ottenuti, la formulazione di strategie per il trasferimento di tecnologie, la formazione avanzata e progetti di comunicazione. Per ulteriori informazioni, consultare: http://www. Forschungspraemie. De .  
   
   
LA SLOVENIA RICEVERÀ IL SOSTEGNO DELLA BEI PER MIGLIORAMENTI AMBIENTALI  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2007 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha concesso tre prestiti per progetti in materia di energia da realizzare in Slovenia. È previsto un importo totale di 93 Mio Eur da destinare alla costruzione di due moderne centrali elettriche e ad alcuni progetti minori relativi all´efficienza energetica e all´energia rinnovabile. Il presidente della Bei, Phillippe Maystadt, ha accolto con soddisfazione il finanziamento di tali progetti, affermando che «contribuiranno a garantire e diversificare l´approvvigionamento energetico in Slovenia e contribuiranno positivamente a soddisfare la crescente domanda di energia». La parte più ingente del finanziamento, un prestito da 350 Mio Eur, verrà riservata alla progettazione, alla realizzazione e all´attivazione di una nuova turbina a vapore da 600 Mw nella Slovenia centrale. Grazie all´ammodernamento e al potenziamento dell´efficienza della generazione di energia elettrica dalla lignite, una delle principali risorse di combustibile del paese, la turbina sostituirà 410 Mw dell´attuale capacità alimentata a lignite. La nuova unità ridurrà del 28% le emissioni di carbonio. Contemporaneamente, il calore prodotto in eccedenza sarà immesso nel sistema di riscaldamento locale. Il progetto contribuirà a garantire l´approvvigionamento di elettricità e a creare posti di lavoro in una regione di convergenza, dichiara la Bei, scelta, questa, che è perfettamente allineata con la politica energetica della Banca. La Bei ha acconsentito a stanziare ulteriori 13 Mio Eur per la prima centrale ad accumulazione per pompaggio della Slovenia, che utilizzerà l´elettricità al di fuori delle ore di punta, nella notte, per pompare l´acqua. Il flusso d´acqua può quindi essere invertito nelle ora di punta al fine di generare energia fino a 185 Mw. Questi fondi aggiuntivi saranno utilizzati per completare la costruzione della centrale, nonché per il suo funzionamento, un progetto che in precedenza ha già ricevuto 43 Mio Eur dalla Banca europea per gli investimenti. I restanti 30 Mio Eur verranno destinati a sostenere medi e piccoli investimenti a beneficio dell´ambiente. Il prestito sarà concesso al Fondo di sviluppo ambientale della Repubblica di Slovenia (Eco Fund), che a sua volta lo ripartirà ai vari progetti che si occupano della riduzione dell´inquinamento atmosferico e idrico. Questo prestito quadro fornirà gli strumenti per i progetti gestiti da comuni, società pubbliche e private e nuclei familiari incentrati su efficienza energetica, energie rinnovabili, rete idrica o fognaria. Dall´inizio del 2006, la Banca europea per gli investimenti, in qualità di organismo di finanziamento a lungo termine dell´Ue, ha fornito prestiti per oltre 6 Mrd Eur per investimenti nel campo dell´energia nell´ambito dell´Ue. Quest´anno la Bei ha fatto del prestito a favore dell´energia la sua priorità maggiore, nel tentativo di rafforzare l´energia rinnovabile, l´efficienza energetica e il risparmio energetico, la ricerca e lo sviluppo nel campo dell´energia, nonché la sicurezza e la diversificazione dell´approvvigionamento. Per ulteriori informazioni, consultare: http://www. Eib. Org/ .  
   
   
SERBIA, ANCORA SCARSI GLI INVESTIMENTI ESTERI  
 
Belgrado, 4 ottobre 2007 - La Serbia non attrae ancora sufficienti investimenti esteri, ha recentemente confermato il sindaco della città di Zrenjanin, Goran Knezevic, ripreso dal sito informativo balcanico B92. Net. Nel corso di una conferenza internazionale, svoltasi a Zagabria negli scorsi giorni, Knezevic ha dichiarato che "la Serbia, rispetto ad altri Paesi dell´area, ha molti fattori che limitano la capacità di attrarre capitali esteri". Knezevic rappresentava la Serbia in occasione della conferenza incentrata sulle riforme nell´Europa Sudorientale. Il rappresentante del Comune di Zrenjanin ha anche dichiarato all´agenzia Beta news che, nell´attrarre capitali esteri "il primo e più limitante fattore è la presenza di problemi politici". .  
   
   
PREVISIONI MACROECONOMICHE UNGHERIA  
 
Budapest, 4 ottobre 2007 - Il ministro delle Finanze ungherese János Veres ha annunciato le nuove previsioni macroeconomiche formulate dal Governo magiaro. Il target di crescita del Pil per il 2007 rimane invariato al 2,2 per cento, ma il target del 2008 è stato innalzato dal 2,6 al 2,8 per cento. Lo comunica l´Ice. Anche i tassi di inflazione per il 2007 ed il 2008 sono stati innalzati, rispettivamente, al 7,5 ed al 4,5 per cento, a confronto delle precedenti previsioni del 7 e del 3,5 per cento. .  
   
   
A CHI DIAMO 1,19 MILIARDI DI EURO OGNI ANNO UN ESERCITO DI EX BUROCRATI, MASCHI, ULTRACINQUANTENNI, LAUREATI E ASSUNTI A TEMPO INDETERMINATO  
 
Roma, 4 ottobre 2007 - Poco meno di 15. 000 persone, pari al 3% dei dipendenti degli enti territoriali, rappresentano il totale dei dirigenti di ministeri, regioni, province e comuni assoggettati al contratto collettivo nazionale, per un costo in termini di retribuzioni complessivamente pari a 1. 192 milioni di euro. Si tratta di un esercito di lavoratori piuttosto omogeneo che egualmente sta evolvendo verso connotazioni sempre più manageriali. L’identikit dei dirigenti pubblici tracciato dall’Osservatorio sul cambiamento delle amministrazioni pubbliche della Sda Bocconi (Ocap) ci restituisce una rappresentazione della situazione attuale tipica delle fasi di transizione. È chiaramente in essere un processo di trasformazione della dirigenza pubblica, ma, come è normale che sia, i tempi necessari per un cambiamento radicale sono molto lunghi. La dirigenza degli enti territoriali è prevalentemente maschile (73% dei dirigenti in servizio) e in possesso di un diploma di laurea (87% dei dirigenti in servizio). L’età media è, in tutti i comparti esaminati, superiore ai cinquant’anni; le forme contrattuali tradizionali sono quelle dominanti (l’83% della dirigenza degli enti territoriali è assunta a tempo indeterminato); le carriere sono prevalentemente interne al settore pubblico, con una anzianità media di servizio di 20 anni e una propensione alla mobilità intorno al 3,2%. Le retribuzioni medie sono pari a 81. 976 euro lordi all’anno, con una percentuale dell’8% mediamente collegata ai risultati raggiunti. Nella sostanza, i dati confermano l’idea di un settore che si sta gradualmente rinnovando dall’interno, e che necessita di un ulteriore sforzo di riqualificazione della cultura e delle competenze. In questa prospettiva, appare oggi inadeguato attribuire al manager pubblico obiettivi esclusivamente legati a una “buona ed efficiente” gestione, così come appaiono spesso forzati gli accostamenti ai ruoli dirigenziali sviluppati nelle imprese private. L’evoluzione della pubblica amministrazione italiana richiede al futuro manager pubblico di supportare l’elaborazione delle politiche, gestire le relazioni con la rete degli interlocutori rilevanti (a fronte della sempre maggiore interdipendenza di attori, pubblici e privati), rispondere dell’attuazione dei programmi e della produzione di risultati. Il profilo che ne emerge è quello di un manager capace di conciliare aspetti di razionalizzazione dell’esistente con una tensione allo sviluppo, un’attenta gestione delle risorse interne con l’attivazione e la gestione di network inter-organizzativi, il potenziamento dell’autonomia decisionale con un’attitudine alla delega e allo sviluppo professionale dei collaboratori, lo sviluppo di responsabilità organizzative con la valorizzazione dei momenti di confronto e interazione con gli amministratori. In questa logica, si modificano al tempo stesso le competenze possedute, i contenuti di lavoro, le attitudini e gli orientamenti personali del manager pubblico. Per quanto riguarda le capacità necessarie, diventa fondamentale una solida competenza in senso stretto manageriale (conoscenza dei modelli organizzativi e delle metodologie di gestione, delle tecniche di programmazione, di valutazione economica, di motivazione), integrata da capacità di valutazione dell’impatto delle policy e da una conoscenza approfondita del quadro giuridico e istituzionale. Rispetto ai contenuti di lavoro diviene essenziale orientare l’azione del management a compiti di guida, gestione delle relazioni, problem solving, creazione di ambienti di lavoro motivanti, verifica e valutazione dei risultati, in contrapposizione al rischio di un prevalente focus sulla gestione operativa e quotidiana. Sul piano degli atteggiamenti, infine, diviene sempre più critica la capacità del management pubblico di esercitare una leadership, contribuendo con essa a ridefinire i valori e la cultura organizzativa, esprimendo un forte orientamento positivo e all’innovazione, oltre che dimostrando nei comportamenti l’assunzione diretta della responsabilità finale di risultato. .  
   
   
DA BUROCRATI A MANAGER: QUELLA RIFORMA INCOMPIUTA ATTRATTIVITÀ DELLE CARRIERE, MERITOCRAZIA E RESPONSABILITÀ DEI RISULTATI. SOLO COSÌ L´ITALIA PUÒ MODERNIZZARE IL SUO APPARATO AMMINISTRATIVO  
 
Milano, 4 ottobre 2007 - Un esercito di 20mila dirigenti pubblici, alcuni profili di alta qualità e tanti aspiranti manager. È questa la fotografia che ci restituisce il primo rapporto sulla dirigenza pubblica di Ocap, Osservatorio per il cambiamento delle amministrazioni pubbliche della Sda Bocconi. Se gli anni ‘90 hanno sancito sul piano normativo un nuovo spazio del management nei confronti della politica, gli anni 2000 hanno il compito di creare una nuova classe dirigente pubblica. Giovanni Valotti A che punto siamo? Passi avanti sono stati compiuti: il management pubblico ha acquisito rilievo e la qualità è migliorata. Molte delle innovazioni introdotte però faticano a incidere sulla reale evoluzione dei ruoli e delle responsabilità manageriali e si evidenziano forti scostamenti rispetto al quadro dei poteri e delle regole formali. Molti sono i fattori fuori dal controllo della dirigenza, dall’incertezza sulle risorse disponibili, alle intricate relazioni di sistema pubblico, alle resistenze della politica nel delegare potere decisionale. Al tempo stesso, tuttavia, i limiti del processo di attuazione delle riforme toccano nel cuore la dirigenza pubblica in quanto tale, sollevando due questioni fondamentali: l’adeguamento delle competenze manageriali e la responsabilizzazione del management sui risultati. Da un lato, il riconoscimento di maggiore autonomia decisionale ha trovato impreparata una classe dirigente cresciuta in organizzazioni che vedevano il dominio della cultura giuridica e della specializzazione settoriale; al tempo stesso, l’affermazione di un reale orientamento al risultato si è scontrata con il peso del sistema delle responsabilità formali, non scalfito dal processo di modernizzazione. Questo è, allora, il limite principale del disegno di rinnovamento: avere definito un’architettura istituzionale innovativa, ma con fragili fondamenta. Si corre di conseguenza il rischio che la riforma della burocrazia si risolva in burocrazia delle riforme, tante trasformazioni sulla carta e pochi cambiamenti. Come dare sostanza al processo di modernizzazione? Tre sono le priorità per il futuro. Aumentare l’attrattività del settore pubblico, per le risorse più qualificate che si affacciano al mondo del lavoro e per chi già ricopre posizioni di significativa responsabilità. Come? Attraverso la qualificazione dei ruoli, dei contenuti di lavoro e dei percorsi di carriera; il miglioramento delle condizioni organizzative e lo sviluppo di una cultura realmente meritocratica; la competitività sul piano retributivo. Servono grandi progetti di innovazione, la comunicazione di professioni nuove e stimolanti, una campagna istituzionale sul rilievo dell’interesse pubblico, un rilancio dello status del dirigente pubblico, un sistema universitario e di formazione specialistica in grado di avvicinare i giovani e i più capaci ai temi della cosa pubblica, come avviene in molti altri paesi. In secondo luogo, premiare i dirigenti di qualità. Migliorando i meccanismi di selezione della dirigenza, ancorando percorsi di carriera e incarichi ai meriti e ai risultati, bene utilizzando gli incentivi monetari. Infine, svoltare con decisione verso una vera responsabilità di risultato. Misurare e rendere pubblici i risultati, senza possibilità di selezione o occultamento degli stessi. Aprire una nuova stagione della trasparenza, in grado di andare oltre il focus sui procedimenti amministrativi e di concentrarsi sulla valutazione e comunicazione delle performance. Solo in questa prospettiva è immaginabile un ridisegno del rapporto tra politica e management che, superate le dichiarazioni di principio, sia realmente fondato su di una chiara distinzione dei ruoli e definizione delle responsabilità. .  
   
   
BUSTA PAGA DEI DIRIGENTI PA? E´ UGUALE A QUELLA DEI PRIVATI MA È ANCORA ASSENTE LA CULTURA DELL´INCENTIVAZIONE, CHE SAPREBBE COLLEGARE I SALARI AI RISULTATI  
 
Milano, 4 ottobre 2007 - 82. 000 euro circa è la retribuzione media annua lorda di un dirigente in servizio negli enti territoriali del nostro paese (ministeri, regioni, province, comuni). In particolare, secondo le elaborazioni dell’Osservatorio sul cambiamento delle amministrazioni pubbliche della Sda Bocconi (Ocap), sono i dirigenti ministeriali a percepire una retribuzione media annua maggiore (pari a 87. 249 euro), e tra questi sono i dirigenti del ministero degli Affari esteri e i dirigenti in servizio alla presidenza del consiglio a percepire le retribuzioni più alte (superiori ai 100. 000 euro lordi annui). I dirigenti regionali percepiscono in media una retribuzione annua lorda di 86. 199 euro, i dirigenti provinciali di 80. 592 euro e i dirigenti comunali di 73. 866 euro, con significative differenze a seconda della qualifica ricoperta e della dimensione e complessità gestionale dell’ente di appartenenza. I direttori generali delle regioni percepiscono in media 158. 782 euro lordi annui, mentre le retribuzioni dei city manager variano dai 300. 000 euro lordi annui circa per i city manager delle grandi città ai 70. 000 euro lordi annui per i city manager dei piccoli comuni. Il quadro che ne emerge è quello di una dirigenza pubblica generalmente allineata alla dirigenza privata in termini retributivi. I dirigenti dei ministeri, delle regioni e delle province percepiscono generalmente retribuzioni pari o superiori a quelle dei dirigenti della maggior parte dei comparti industriali e dei servizi; unica eccezione è il comparto dell’intermediazione finanziaria, in cui le retribuzioni dirigenziali risultano significativamente superiori a quelle dei dirigenti pubblici. I dirigenti comunali registrano retribuzioni mediamente inferiori a quelle dell’industria e dei servizi; il dato trova spiegazione nell’elevata incidenza percentuale dei comuni di piccole dimensioni sul totale degli enti comunali del nostro paese. Le analisi condotte nell’ambito di Ocap dimostrano che, contrariamente a quanto normalmente si ritiene, non è il livello retributivo il punto debole del profilo del dirigente pubblico. Il gap retributivo, per le posizioni dirigenziali, tra pubblico e privato è andato, infatti, a seguito dei processi di riforma, progressivamente riducendosi. Quello che ancora manca nel pubblico è una “cultura” della retribuzione, o meglio la capacità di farne uno strumento di incentivazione e motivazione dei dirigenti pubblici. La riforma della dirigenza pubblica avviata a metà degli anni ‘90 prevedeva di collegare parte della retribuzione dirigenziale ai risultati, in modo da aumentarne la motivazione e la responsabilizzazione. I dati del primo rapporto Ocap evidenziano come gli enti territoriali colleghino mediamente l’8% della retribuzione dirigenziale ai risultati conseguiti (5% per i dirigenti dei ministeri, 9,7% per i dirigenti delle regioni, 8,5% per i dirigenti delle province e 7,4% per i dirigenti dei comuni); il che non favorisce lo sviluppo di una cultura della responsabilizzazione sui risultati e di assunzione di rischio manageriale da parte dei dirigenti pubblici. In questa logica pare opportuno che le amministrazioni pubbliche imparino a fare delle retribuzioni uno strumento di riqualificazione manageriale. Il confronto con il settore privato
Tessile Chimica Meccanica Energia Costruzioni Commercio Finanza
Annuo lordo 79. 967 86. 821 72. 258 78. 967 68. 059 85. 991 103. 802
Ministeri (87. 249) +9% 0% +17% +10% +22% +1% -19%
Regioni (86. 199) +8% -1% +16% +9% +21% 0% -20%
Province (80. 592) +2% -8% +10% +3% +16% -7% -29%
Comuni (73. 866) -7% -18% +2% -6% +8% -16% -41%

 

 

 

 

 

Fonte: Elaborazione Ocap su dati Rgs e Istat

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LA DONNA È IMMOBILE. NELLA PA STENTA A FARSI LARGO IN CARRIERA; MENO DI UN TERZO DEL VERTICE NEL SETTORE PUBBLICO È ROSA. E´ QUANTO EMERGE DA UNA RICERCA DELL´OPAC, L´OSSERVATORIO SUL CAMBIAMENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE DELLA SDA BOCCONI  
 
 Milano, 4 ottobre 2007 - Poco numerose nei ruoli di responsabilità e molto rappresentate nei ruoli non dirigenziali: è questo il quadro della presenza femminile negli enti pubblici. La percentuale media di dirigenti donne in servizio negli enti territoriali italiani è infatti solo del 26,54% con uno scarto tra dirigenza femminile e dirigenza maschile pari a ben 46,93 punti percentuali. Tuttavia il rapporto si riequilibra quando si osserva il dato relativo al personale non dirigente: in media, il 48,5% del personale non dirigente è femminile, contro il 51,5% maschile. Gli enti territoriali che fanno registrare la maggiore percentuale di dirigenti donne sono i ministeri; in particolare, il ministero per i beni e le attività culturali presenta il maggior numero relativo di dirigenti donne (42,7%) mentre il ministero delle politiche agricole e forestali il minore (16,4%). Il trend a livello aggregato viene confermato dall’analisi dei ruoli che le donne ricoprono all’interno della dirigenza ministeriale: la percentuale di dirigenti donne di prima fascia è del 19,3%, mentre la percentuale di dirigenti donne di seconda fascia sale al 32,5%. Per regioni, province e comuni la presenza femminile nei ruoli dirigenziali e non dirigenziali mostra valori percentuali perfettamente in linea con l’andamento nazionale. Si riscontrano, però, importanti differenze geografiche, soprattutto a livello regionale e locale: le regioni ed i comuni capoluoghi di provincia del nord mostrano una maggiore presenza di dirigenti donne. I dati relativi alle regioni, infatti, indicano che, a fronte di un dato medio del 29,4% di dirigenti donne impiegato nelle regioni del nord, al sud si registra una percentuale media di dirigenti donne del 23,3% e quelle del centro del 28%. Ugualmente, sono i comuni del nord Italia a far registrare la maggiore presenza femminile all’interno della classe dirigente. L’analisi condotta dall’Ocap, Osservatorio sul cambiamento delle amministrazioni pubbliche della Sda Bocconi, fa emergere chiaramente la debolezza della presenza femminile e evidenzia la bassa propensione del settore pubblico a riconoscere incarichi di responsabilità alle donne. I risultati dello studio, infatti, indicano che, sia a livello aggregato che per categorie di enti territoriali, le donne continuano a essere sottorappresentate nella fascia dirigenziale a fronte di una concentrazione femminile elevata nei livelli lavorativi intermedi. Ricercare le ragioni di tali situazioni è cosa alquanto difficoltosa, tuttavia è doveroso sollevare la questione e aprire un dibattito positivo circa la necessità di migliorare le proporzioni tra dirigenza maschile e dirigenza femminile nella pubblica amministrazione del nostro paese. In questo periodo di accese discussioni sull’incentivazione della partecipazione delle donne alla vita politica ed economica, e sull’introduzione di quote rosa volte a garantirne l’adeguata rappresentanza nelle sedi istituzionali, si segnala, quindi, la necessità di un cambiamento di rotta anche nel settore pubblico.
% donne dirigenti su totale dirigenti % donne non dirigenti su totale personale non dirigente
Ministeri 31,1% 50,1%
Regioni 26,6% 48,7%
Province 23,1% 40,7%
Comuni capoluogo di Provincia 25,34% 54,5%
Elaborazione Ocap su dati Rgs 2004 . .
 
   
   
LA POLITICA CHE CAMBIA, LA POLITICA CHE VIAGGIA ON LINE UN SEMINARIO SULLA PARTECIPAZIONE ORGANIZZATO DALL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE DUE GIORNI DI CONFRONTO TRA ESPERTI, DOMANI E SABATO A PALAZZO BASTOGI  
 
Firenze, 4 ottobre 2007 - La politica che cambia, nell’era del digitale, di internet e delle nuove tecnologie: ultima frontiera della partecipazione. Si discuterà di questo domani e sabato nel corso del simposio internazionale organizzato con il contributo della Regione dalla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Firenze: una due giorni che sarà ospitata a Palazzo Bastogi, sede della presidenza della giunta regionale toscana. Si parlerà di e-movements, “reti” politiche e nuove forme di partecipazione: tutti temi fortemente intrecciati alla legge sulla partecipazione, pensata dalla giunta regionale per accrescere il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni delle istituzioni, anche con il ricorso alle nuove tecnologie, e che il Consiglio regionale esaminerà da qui alla fine dell’anno. «La nostra legge, che è la prima del genere in Italia e che abbiamo scritto assieme ai cittadini – anticipa l’assessore alle riforme Agostino Fragai – sarà un potente incentivo a sperimentare l’uso delle nuove tecnologie, alla ricerca di nuove forme di partecipazione. L’electronic town meeting tenuto a battesimo l’anno scorso a Marina di Carrara ne è un esempio». Tra oggi e domani nella sala giunta di Palazzo Bastogi si confronteranno esperti da tutti il mondo. L’assessore Fragai interverrà domani in mattinata, attorno alle 9. .  
   
   
INTESA SANPAOLO: AUTORIZZAZIONE DELL’ ASSEMBLEA ALL’ACQUISTO E ALLA DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE ORDINARIE E AVVIO DEL PROGRAMMA DI ACQUISTO A SERVIZIO DELLA PERMUTA PER L’ACQUISIZIONE DEL CONTROLLO DI CARIFIRENZE  
 
 Torino, Milano, 4 ottobre 2007 – Si è riunita il 2 ottobre, sotto la presidenza di Giovanni Bazoli, l’Assemblea ordinaria di Intesa Sanpaolo, che ha autorizzato l’acquisto e la disposizione di azioni proprie ordinarie fino a un numero massimo di 800 milioni. L’autorizzazione persegue l’obiettivo di consentire al Consiglio di Gestione di disporre di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo da utilizzare a servizio di interventi di tipo strategico - incluse operazioni di finanza straordinaria ovvero operazioni di acquisizione od altre di natura ugualmente straordinaria (quali accordi con partner strategici nel quadro di piani di sviluppo aziendale), escluse operazioni di riduzione di capitale - da realizzare, in tutto o in parte, attraverso la vendita, permuta o assegnazione di azioni proprie ovvero altri negozi che possano richiedere la disponibilità di azioni proprie. In tale ambito rientra l’acquisto di circa 399 milioni di azioni proprie ordinarie al fine di adempiere ed eseguire gli impegni legati all’acquisizione del controllo di Banca Cr Firenze S. P. A. (“Carifirenze”), finalizzata al conseguimento di un significativo rafforzamento del posizionamento competitivo nelle 5 regioni del Centro-nord Italia, in particolare in Toscana, nelle quali è concentrata la rete di sportelli di Carifirenze. I termini dell’operazione di acquisizione del controllo di Carifirenze - operazione deliberata lo scorso 25 luglio dal Consiglio di Gestione e dal Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, secondo le rispettive competenze - sono stati resi noti al mercato con comunicato stampa lo scorso 25 luglio. Il successivo 26 luglio è stato formalizzato il relativo accordo con Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Fondazione Cassa di Risparmio di La Spezia e So. Fi. Ba. R. , Società Finanziaria di Banche Romagnole S. P. A. Le operazioni di negoziazione delle azioni proprie ordinarie dovranno essere effettuate nel rispetto della normativa legislativa e regolamentare vigente. In particolare, le operazioni di acquisto verranno effettuate in osservanza delle disposizioni di cui agli artt. 2357 e seguenti del codice civile, nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2006 di Banca Intesa S. P. A. , dopo la distribuzione del “dividendo ordinario e straordinario”, che attualmente ammontano a 3. 382 milioni di euro. Gli acquisti saranno effettuati esclusivamente ai sensi dell’art. 132 del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, come successivamente modificato e integrato (Testo Unico della Finanza) e dell’art. 144-bis, comma 1, lettere a) e b), del Regolamento approvato con Delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e integrato (Regolamento Emittenti), ossia, in breve, mediante offerta pubblica di acquisto o di scambio ovvero acquisti su mercati regolamentati. L’acquisto potrà avvenire ad un prezzo unitario, al netto degli ordinari oneri accessori di acquisto: (i) non inferiore nel minimo del 20% e non superiore nel massimo del 20% rispetto alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni ordinarie nel trimestre precedente l’annuncio al mercato, ove detto acquisto sia realizzato mediante offerta pubblica di acquisto o di scambio; (ii) non inferiore nel minimo del 10% e non superiore nel massimo del 10% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola negoziazione, ove l’acquisto sia realizzato sui mercati regolamentati. Gli acquisti di azioni proprie ordinarie finalizzati alla permuta con le azioni di Carifirenze potranno essere eseguiti esclusivamente sui mercati regolamentati, ai sensi di quanto disposto dall’art. 144-bis, comma 1, lett. B), del Regolamento Emittenti. L’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie ordinarie è valida per un periodo di diciotto mesi dalla data odierna, mentre l’autorizzazione alla disposizione delle medesime non ha limiti temporali. Gli atti di disposizione delle azioni proprie ordinarie acquistate a servizio delle predette operazioni strategiche avverranno - in qualsiasi forma effettuati - ai valori di volta in volta determinati, secondo la best practice internazionale, nel contesto delle specifiche operazioni che li prevedano. Con particolare riferimento al fabbisogno di azioni proprie ordinarie necessario a perfezionare la permuta finalizzata all’acquisizione di Carifirenze, gli atti di disposizione di tali azioni proprie ordinarie avverranno a favore degli azionisti di Carifirenze nel rispetto dei termini e delle condizioni del relativo accordo e rapporto di scambio. L’alienazione, in tutto o in parte, delle azioni proprie ordinarie possedute eventualmente eccedenti il fabbisogno delle operazioni a servizio delle quali siano state acquistate potrà avvenire mediante negoziazioni, anche fuori del mercato regolamentato, ad un prezzo non inferiore nel minimo del 10% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola negoziazione. Nei limiti indicati in precedenza, potranno essere effettuate operazioni successive di acquisto e di alienazione delle azioni proprie ordinarie. Dal 3 ottobre, è stato avviato il programma di acquisto di azioni proprie ordinarie a servizio della permuta finalizzata all’acquisizione di Carifirenze. L’acquisto di azioni proprie verrà effettuato sui mercati regolamentati per una durata indicativa di circa due mesi, nei limiti e secondo le modalità operative di cui si è detto in precedenza, nonché in osservanza dell’art. 5 del Regolamento Ce n. 2273/2003. Più precisamente, Intesa Sanpaolo acquisterà giornalmente sul mercato, nella fase di negoziazione in continua, un numero di azioni proprie ordinarie prefissato pari al minore tra i) il limite prescritto dall’art. 5 del Regolamento Ce n. 2273/2003 - ossia il 25% del volume complessivo medio giornaliero di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo negoziato nel mese di settembre 2007, che è stato pari a 72,3 milioni di titoli - e ii) il 20% circa dei volumi scambiati in ciascuna giornata nella sola fase di negoziazione in continua, per il numero di giorni necessari a concorrenza del numero totale di 398. 904. 617 azioni proprie oggetto della permuta. In relazione all’acquisto delle azioni proprie ordinarie funzionale alla permuta, al fine di minimizzare il rischio di esposizione all’andamento del loro prezzo di mercato - che avrebbe potuto far differire il costo effettivo dell’operazione da quanto previsto - Intesa Sanpaolo il 25 luglio scorso ha stipulato a valle delle approvazioni consiliari un contratto derivato, regolato esclusivamente per differenziale senza scambio fisico di azioni (cash settlement), avente come sottostante l’intero numero di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo oggetto di permuta. Nell’ambito della predetta operazione di equity swap, Banca Leonardo si è impegnata a corrispondere a Intesa Sanpaolo l’eventuale differenza positiva tra un “Valore Finale di Riferimento” ed un “Valore Iniziale di Riferimento” delle azioni sottostanti l’operazione, mentre incasserà da Intesa Sanpaolo l’eventuale differenza negativa tra il Valore Finale di Riferimento ed il Valore Iniziale di Riferimento delle azioni. Il Valore Iniziale di Riferimento è stato determinato in 5,57965 euro. Tale valore è stato calcolato - a partire dal 26 luglio scorso - sulla base della media ponderata dei prezzi giornalieri delle azioni ordinarie Intesa Sanpaolo, applicando ciascuno di tali prezzi giornalieri al 20% dei volumi di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo scambiati in ciascuna rispettiva giornata, per il numero di giorni necessari a concorrenza del numero totale di azioni oggetto dell’operazione. Sono stati considerati solamente i prezzi e i volumi delle transazioni effettuate nella fase di negoziazione in continua, con esclusione quindi delle transazioni effettuate nelle aste di apertura e di chiusura nonché di quelle concluse a seguito di cross order. La media ponderata così calcolata è stata poi addizionata delle spese di esecuzione a carico della controparte, che sono state riconosciute forfetariamente mediante l´applicazione di una commissione del 4 per mille. Il Valore Finale di Riferimento delle azioni verrà determinato - a partire da domani 3 ottobre - come media ponderata dei prezzi giornalieri delle azioni ordinarie Intesa Sanpaolo, applicando ciascuno di tali prezzi giornalieri al minore tra i) il 25% del volume complessivo medio giornaliero di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo negoziato nel mese di settembre 2007 e ii) il 20% dei volumi di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo scambiati in ciascuna rispettiva giornata nella sola fase di negoziazione in continua, per il numero di giorni necessari a concorrenza del numero totale di azioni oggetto dell’operazione. Ciascuno dei prezzi giornalieri verrà calcolato come media dei prezzi delle transazioni effettuate nella fase di negoziazione in continua ponderati per le rispettive quantità negoziate, con esclusione quindi delle transazioni effettuate nelle aste di apertura e di chiusura nonché di quelle concluse a seguito di cross order. La media ponderata così calcolata verrà poi diminuita delle spese di esecuzione a carico della controparte, che verranno riconosciute forfetariamente mediante l´applicazione di una commissione del 4 per mille. L’esecuzione di tale contratto può avere comportato verosimilmente una strategia di copertura da parte di Banca Leonardo, inizialmente in acquisto delle azioni ordinarie Intesa Sanpaolo sottostanti lo swap - sul mercato e/o fuori mercato - e/o tramite operazioni in derivati di segno opposto, e poi analogamente in vendita. Intesa Sanpaolo eseguirà ovviamente le attività di negoziazione relative alle operazioni di acquisto di azioni proprie in modo autonomo e distinto, secondo le modalità del piano di riacquisto approvate dall’odierna Assemblea. .  
   
   
INTESA SANPAOLO DETIENE IL 5,3 % DEL LONDON STOCK EXCHANGE  
 
Torino, Milano, 4 ottobre 2007 – Intesa Sanpaolo comunica che il Gruppo, avendo aderito all’Offerta di scambio per il 100% del capitale della Borsa Italiana S. P. A. Promossa dal London Stock Exchange (“Lse”) nei termini di 4,90 azioni ordinarie di Lse per ogni azione ordinaria di Borsa Italiana, oggi ha concambiato l’intera partecipazione detenuta in Borsa Italiana, pari a 3. 040. 860 azioni (corrispondente a circa il 18,7% del capitale), in 14. 900. 214 azioni Lse (corrispondente a circa il 5,3% del capitale), con una plusvalenza di circa 170 milioni di euro a conto economico consolidato. . .  
   
   
MOODY’S CONFERMA IL LONG-TERM DEPOSIT RATING (AA2) ED IL BANK FINANCIAL STRENGTH RATING (B-) DI UNICREDIT; L’OUTLOOK È STABILE  
 
Milano, 4 ottobre 2007 - Unicredit comunica che il 2 ottobre l’agenzia di rating Moody’s ha risolto il “credit watch” con implicazioni negative, posto a maggio 2007, confermando il long-term deposit rating (Aa2) ed il Bank Financial Strength Rating (B-) di Unicredit Spa e il long-term deposit rating (Aa3) di Locat. L’outlook sui rating di Unicredit e Locat è stabile. Moody’s ha migliorato il long-term deposit rating di Capitalia ad Aa2 e l’ha successivamente ritirato. Tali azioni fanno seguito al completamento della fusione tra i gruppi Unicredit e Capitalia. In allegato il testo integrale del comunicato stampa di Moody’s contenente il dettaglio delle rating action odierne su Unicredit e sulle società del precedente gruppo Capitalia. .  
   
   
BANCA IFIS S.P.A. RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2007: UTILE NETTO A 8,2 MILIONI (+24%)  
 
Mestre, 4 ottobre 2007 - Si è riunito il 27 settembre il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis S. P. A. , impresa bancaria specializzata nel factoring presieduta da Sebastien Egon Fürstenberg e quotata al segmento Star di Borsa Italiana. Il Consiglio ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2007. I risultati del Gruppo al 30 giugno 2007 - Nel corso del primo semestre 2007 il Gruppo Banca Ifis ha registrato un turnover (volume dei crediti acquisiti) pari a 1. 473 milioni di euro, con un incremento del 27,9% rispetto ai 1. 152 milioni di euro del primo semestre 2006. Il margine di interesse ha raggiunto 8. 003 mila euro contro i 7. 465 mila euro del primo semestre 2006 (+7,2%). Il margine commissioni nette ha registrato un incremento (+5,1%) legato alla tipologia delle operazioni poste in essere, caratterizzate da una rilevante componente di servizio, passando da 13. 120 mila euro nel primo semestre 2006 a 13. 784 mila euro nel primo semestre 2007. Per effetto delle due voci precedenti, cui si aggiunge il positivo contributo derivante dal realizzo di proventi relativi alla cessione sul mercato di titoli azionari per euro 1. 070 mila, il margine di intermediazione passa da 20. 542 mila euro a 22. 874 mila euro (+11,4%). Le rettifiche di valore nette su crediti risultano decrementate dell’81,5%, passando da 2. 506 mila euro nel primo semestre 2006 a 463 mila euro nel semestre appena concluso. Nel dettaglio sono composte da rettifiche di valore per 1. 015 mila euro e da riprese di valore da incasso e da valutazione per 552 mila euro. Questo risultato è frutto, oltre che di un elevata qualità del credito, anche del recupero di posizioni, rettificate in periodi precedenti, in tempi e con modalità migliori di quanto originariamente previsto. I costi operativi hanno registrato un incremento passando da 7. 309 mila euro nel primo semestre 2006 a 10. 154 mila euro nel primo semestre 2007 (+38,9%). La crescita nella voce è dovuta all’espansione dell’attività e al potenziamento della struttura. L´utile al lordo delle imposte del primo semestre 2007 si attesta a 12. 257 mila euro contro i 10. 727 mila euro del primo semestre 2006, registrando un incremento del 14,3%. Al netto delle imposte (che passano da 4. 089 mila euro a 4. 011 mila euro, -1,9%) l´utile finale del semestre è pari a 8. 246 mila euro contro 6. 638 mila euro nel primo semestre 2006 (+24,2%). Il totale delle sofferenze nette verso la clientela si attesta a 7. 402 mila euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2006 (+6,6%). Tuttavia l’incidenza delle sofferenze nette sul totale dei crediti verso clientela al 30 giugno 2007 si conferma invariata allo 0,9% rispetto al 31 dicembre 2006. Il totale degli incagli si attesta, a valori netti di bilancio, a 925 mila euro, rilevando una diminuzione del 35,7% rispetto al 31 dicembre 2006. L’incidenza degli incagli netti sul totale dei crediti verso clientela si porta allo 0,1% rispetto allo 0,2% del 31 dicembre 2006. Il totale delle sofferenze e degli incagli netti verso clientela risulta pertanto pari a 8. 327 mila euro al 30 giugno 2007 (-0,7% rispetto al 31 dicembre 2006). L’incidenza del totale delle sofferenze e degli incagli netti sul totale dei crediti verso clientela è pari all’1%, (invariata rispetto al 31 dicembre 2006), mentre l’incidenza del totale delle sofferenze e degli incagli netti sul patrimonio netto passa dal 7,7% del 31 dicembre 2006 al 7,9% del 30 giugno 2007. .  
   
   
GENERALI AGGIORNA IL PIANO INDUSTRIALE NUOVA SPINTA AL CAMBIAMENTO DEL GRUPPO E INNALZAMENTO DEI TARGET CONFERMATA LA MISSION: ASSICURATORE LEADER PER CREAZIONE DI VALORE NEL 2009 VS 2006: UTILE A € 3,8 MLD (+58%) E RADDOPPIO DEL DIVIDENDO COMPLESSIVO  
 
 Venezia, 4 ottobre 2007. Il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali, riunitosi il 27 settembre sotto la presidenza di Antoine Bernheim, ha approvato l’aggiornamento del Piano Industriale al triennio 2007-2009, allineandone l´orizzonte temporale al mandato del Consiglio d´Amministrazione. Antoine Bernheim, Presidente di Assicurazioni Generali, ha così commentato: “Questo Piano Strategico suggella l’eccellente lavoro realizzato dal management della Compagnia e pone le basi per affrontare una nuova fase di crescita pur se in uno scenario finanziario che si profila più sfidante del previsto. Il Gruppo Generali manterrà come tratti distintivi la forza e la solidità finanziaria, fondamenta essenziali per lanciare le nostre prossime iniziative nel campo dell’innovazione di prodotti e servizi oltre che nello sviluppo geografico ed industriale”. Il Piano 2007-2009, che tiene conto dei risultati raggiunti in anticipo rispetto al previsto, conferma gli elementi portanti della strategia delineata nel piano precedente: performance operativa, crescita e innovazione, ottimizzazione del capitale e miglioramento della governance interna. Punta inoltre ad accelerare ulteriormente la crescita e la redditività del business con iniziative nuove e con il rafforzamento di quelle esistenti. Giovanni Perissinotto, Amministratore Delegato, ha commentato: “Il nuovo Piano si fonda sui risultati ottenuti nei precedenti quattro anni. A partire dal 2002, esercizio che si era chiuso con una significativa perdita, le Generali sono state riorganizzate e trasformate da un conglomerato di compagnie ad un Gruppo che ha prodotto costantemente risultati record a beneficio di tutti gli azionisti e i clienti. Il fatto di aver raggiunto in soli 18 mesi molti degli obiettivi previsti nel piano 2006-2008 significa che il Gruppo può affrontare i prossimi anni fissando nuovi e importanti obiettivi per una rinnovata fase di sviluppo. Il nostro focus sarà sull’innovazione di prodotto, su una sempre maggiore efficienza e sull’ulteriore miglioramento dello standard dei prodotti e dei servizi alla clientela. Tutto questo senza sacrificare la solidità finanziaria che per noi rappresenta un vantaggio competitivo”. Sergio Balbinot, Amministratore Delegato, ha aggiunto: “La ristrutturazione in Germania, che segue l’analogo eccellente processo di fusione recentemente completato in Francia, testimonia la nostra forte volontà a migliorare efficacia ed efficienza nell’interesse dei nostri azionisti, dei nostri clienti e dei nostri collaboratori. Tali sforzi congiuntamente alle iniziative previste nell’Europa Orientale ed in Asia, si tradurranno in un deciso rafforzamento del nostro posizionamento strategico sia sui mercati maturi che in quelli a più elevato potenziale di crescita”. Riorganizzazione del Corporate Center - Per sostenere al meglio gli obiettivi del Piano e realizzare una semplificazione dei riporti operativi, viene adottata una nuova struttura organizzativa del Corporate Center. In primo luogo, il Direttore Generale Raffaele Agrusti viene nominato Chief Financial Officer, con riporto all’Amministratore Delegato Giovanni Perissinotto. A lui faranno capo le funzioni di: Bilancio Consolidato e Capogruppo, Pianificazione e Controllo, Enterprise Risk Management, Finanza, Real estate, Legale, Fiscale, Investor Relations. Questa nomina consente un presidio più efficace delle aree specifiche e garantisce una maggiore trasparenza. Vengono nominati, inoltre, due Regional Head, con riporto all’Amministratore Delegato Sergio Balbinot. Valter Trevisani avrà il coordinamento di Germania, Austria, Europa Centro Orientale e dell’Asia oltre che del controllo tecnico del vita, del danni e della riassicurazione. Mel Carvill avrà il coordinamento del resto dell’Europa Occidentale, delle Americhe e del Medio Oriente, dell’Ufficio Studi & Corporate Development, e degli Affari Regolamentari Internazionali. Inoltre Carvill, con riporto all’Amministratore Delegato Giovanni Perissinotto, avrà la responsabilità dell’attività di M&a. Tutte le nomine riducono le linee di riporto nei confronti degli Amministratori Delegati, semplificando così i ruoli di responsabilità a governo delle aree aziendali chiave per lo sviluppo del Gruppo nel triennio 2007-2009. Ristrutturazione in Italia e Germania: Il Piano industriale 2006-2008 aveva fissato una serie di programmi mirati ad aumentare l’efficienza e la profittabilità nelle aree geografiche più importanti per il Gruppo. Il nuovo Piano, che si inserisce nelle medesime linee guida prevede ora una più intensa attività di ristrutturazione in Germania e l’accelerazione del processo di riorganizzazione in atto in Italia. Italia L’obiettivo di Generali per l’Italia, il mercato più importante in termini di premi e di utile, è duplice: crescita a tassi superiori a quelli del mercato, attraverso un’organizzazione multibrand e multicanale, che consente una maggiore capillarità della distribuzione; accelerazione dell’unificazione dei back office e ampliamento del perimetro dei servizi condivisi per ottimizzare ulteriormente i processi, focalizzandosi sulla qualità dei servizi. Per meglio realizzare questi importanti obiettivi in Italia, il business viene organizzato sotto due nuovi ruoli: Il Chief Operating Officer, che gestirà le operations, l’information tecnology, la liquidazione sinistri, i servizi condivisi e il back-office. Sotto la responsabilità del Coo saranno unificate in Generali Business Solution le società di Liquidazione Sinistri (Ggl), Servizi Amministrativi (Gsa) e Servizi Informatici (Gsi), allargando il perimetro delle attività centralizzate allo sviluppo prodotti, all’amministrazione del portafoglio e ai servizi attuariali; L’head of Insurance Development che assume la responsabilità di coordinamento delle attività di mercato delle Business Units italiane. Le funzioni riferite a tale ruolo includono, oltre alla pianificazione e controllo, un più forte coordinamento delle reti e la centralizzazione dell’underwriting del business corporate in Assicurazioni Generali. Il complesso delle iniziative previste dal Piano permetterà di conseguire in Italia un miglioramento del combined ratio di 3,7 punti percentuali per arrivare al 93,5% nel 2009 e una crescita annua composta del New Business Value (Nbv) di poco meno del 10% annuo nel triennio. Germania - Il Piano prevede una profonda ristrutturazione del Gruppo in Germania, il secondo mercato per il Gruppo Generali. In particolare, si procederà alla fusione di Generali e Volksfürsorge in un’unica compagnia denominata Generali Versicherungen che opererà attraverso agenti, broker e banche. La fusione darà vita ad una società con € 5,1 miliardi di premi, oltre 7 milioni di clienti e una posizione di tutto rilievo nel panorama tedesco - 4° posto nel vita e 6° nel non vita. L’iniziativa ha come obiettivo di ridurre la complessità organizzativa del Gruppo aumentando l’efficienza di processo e l’efficacia commerciale sui canali distributivi tradizionali. La società Aachener Münchener continuerà a distribuire attraverso il partner Dvag, la più importante rete di promotori finanziari tedesca, e Cosmos Direkt continuerà a svilupparsi sul canale diretto di cui detiene la leadership di mercato. Per quanto riguarda le operations sarà ultimato il processo di centralizzazione per tutte le compagnie tedesche in società di servizio nell’area sinistri, servizi amministrativi e It al fine di conseguire ulteriori economie di scala. In questo contesto, la capogruppo Amb Generali cambierà la propria denominazione in Generali Deutschland. Gli interventi di riorganizzazione previsti produrranno un contributo aggiuntivo all’incremento del risultato operativo per € 130 milioni entro il 2009 e di €190 milioni a medio termine. Il complesso delle iniziative previste dal Piano permetterà di conseguire in Germania un miglioramento del combined ratio di 1,8 punti percentuali per arrivare al 94% nel 2009 e una crescita annua composta del New Business Value (Nbv) del 8% annuo nel triennio. Aggiornamento dei Programmi avviati nel 2006 - Nuova strategia di investimenti di Gruppo e riorganizzazione globale del Real Estate. Con il Piano 2006-2008 erano state identificate 8 iniziative ad alto potenziale per il Gruppo ed erano stati lanciati progetti guidati da team composti da risorse dei principali paesi di attività per Generali. Era stato definito un target di € 700 milioni di benefici, che sulla base dei successi conseguiti nei primi 18 mesi di lavoro vengono confermati e portati a € 835 milioni per il 2009. L’aggiornamento del Piano prevede di valorizzare ulteriormente la gestione degli asset finanziari del Gruppo, attualmente pari a € 400 miliardi. Mentre Generali è fortemente impegnata a mantenere la sua solidità finanziaria – un fattore distintivo e riconosciuto del Gruppo che ha preservato gli interessi di clienti e azionisti soprattutto nei momenti di turbolenza e incertezza dei mercati – si ritiene di poter rafforzare la gestione degli investimenti con l’adozione di una nuova strategia resa possibile dal rapido successo dell’integrazione dell’asset management. In particolare: Sarà rivisto lo stile d’investimento complessivo, basato su logiche integrate e su un rigoroso monitoraggio e controllo del rischio. Il Gruppo lancerà una piattaforma per gli investimenti alternativi, che comprenderà un fondo per le infrastrutture (con investimenti pari a € 0,5 miliardi), private equity (€ 3,9 miliardi) e hedge fund (€ 3,6 miliardi), con l’obiettivo di intercettare i sovra rendimenti tipici di queste tipologie di attivi. Generali creerà una funzione globale Real Estate che, sotto la guida di Anne-marie de Chalambert, intraprenderà una strategia gestionale finalizzata a migliorare la redditività. L’adozione di un approccio globale alla gestione, il lancio di nuovi fondi immobiliari per aumentare la liquidità del portafoglio, lo sviluppo del business delle terze parti e la partnership con altri operatori globali rappresenteranno i futuri punti di forza di Generali in questo settore. Le iniziative intraprese, nell’ambito della nuova strategia di investimenti di Gruppo e di riorganizzazione globale del real estate, creeranno nel medio periodo benefici per € 220 milioni per il 2009. Nuove Iniziative di Gruppo: prodotti, canali e espansione geografica Il Piano strategico 2007-2009 identifica nuove opportunità: sviluppo di nuovi prodotti, rafforzamento delle strategie di distribuzione e della presenza geografica. Lancio di un’offerta assicurativa integrata nell’Europa Continentale per il segmento “Third age” con l’obiettivo di diventare market leader. Lancio di un’offerta di Variable Annuities su scala europea, sulla base dei successi commerciali ottenuti in Svizzera; a tale riguardo la società irlandese del Gruppo specializzata sulle Variable Annuities avrà la missione di centralizzare l’ideazione e la gestione di prodotto. Rafforzamento del business dei canali diretti capitalizzando la leadership del Gruppo in Italia nel ramo danni con Genertel – che estenderà la propria attività al vita – in Germania nel ramo vita con Cosmos, ed in Francia nel settore vita. Sarà costituito un Competence Center di Gruppo, che si occuperà di coordinare l’ampliamento dell’offerta e di supportare il lancio di start-up in nuovi Paesi. Potenziamento della presenza nei mercati emergenti, in particolare in Cina ed in India - dove si prevede di sviluppare il mercato pensionistico e di entrare nel business dell’asset management - e con un rinnovato focus sul Sud America, a seguito del turnaround recentemente completato. La joint venture Generali Ppf costituirà la base di sviluppo delle attività nell’area dell’Europa Centro Orientale, consentendo l’ingresso nei più importanti paesi dell’ex Cis con l’obiettivo di raddoppiare il valore della partecipazione di Generali nella joint venture nei prossimi cinque anni. Miglioramento della gestione del capitale - La gestione del capitale ha avuto negli esercizi passati l’obiettivo di preservare la tradizionale solidità finanziaria del Gruppo ed un rating finanziario a livello Aa. Per questo è stato mantenuto un capital buffer adeguato gestito attraverso acquisto di azioni proprie, politica dei dividendi, crescita organica e acquisizioni. Il Gruppo continuerà a gestire attivamente la struttura patrimoniale come leva chiave per migliorare il rendimento del capitale investito, preservando la solidità finanziaria e la flessibilità strategica necessarie per affrontare al meglio le condizioni del mercato. Il capital buffer verrà mantenuto all’interno di un corridoio di medio periodo tra il 15 ed il 20% dei requisiti di Risk Capital (inteso come differenza tra Economic Capital e Vif –Valore del portafoglio in vigore), livello che si ritiene essere un giusto compromesso tra una adeguata flessibilità operativa e gestionale e il costo implicito in termini di Roev. .  
   
   
VITTORIA ASSICURAZIONI AGGIORNAMENTO OBIETTIVI 2007 CONFERMATO L´OBIETTIVO DI CRESCITA DEI PREMI NEI RAMI DANNI: + 6,7% (€ 454,6 MILIONI NEL 2006)  
 
Milano, 4 ottobre 2007 - I vertici di Vittoria Assicurazioni incontreranno a Londra il 4 ottobre la comunità finanziaria internazionale per una presentazione della Società. La presentazione che contiene gli obiettivi aggiornati per il 2007 sarà disponibile nella sezione Investor Relations del sito internet della Società (www. Vittoriaassicurazioni. It). In particolare nella presentazione viene confermato l´obiettivo di crescita dei premi dei Rami Danni (+6,7%), mentre l´obiettivo di crescita dei premi dei Rami Vita (criteri contabili italiani) viene elevato al 23,4% per effetto del buon andamento della nuova produzione (precedente obiettivo +4%). Sulla base dell´andamento del primo semestre e delle previsioni per la restante parte dell´esercizio gli obiettivi di rapporto sinistri a premi e di combined ratio vengono adeguati come segue:
Obiettivi 2007 Precedenti obiettivi Valori 2006
Rapporto sinistri su premi Rami 67,8% 67,4% 68,7%
Danni´
Combined ratio Rami Danni2 97,1% 97,0% 98,1%
Alla luce dell´andamento del primo semestre e della cessione del Gruppo Cogedim, avvenuta nel mese di luglio viene inoltre comunicato un obiettivo di utile netto consolidato di 88 milioni di euro (35,4 nel 2006). .
 
   
   
BANCA ITALEASE S.P.A. : PRESENTATA LA RICHIESTA DI NULLA-OSTA ALLA CONSOB ALLA PUBBLICAZIONE DEL PROSPETTO INFORMATIVO RELATIVO ALL’OFFERTA IN OPZIONE AGLI AZIONISTI E ALL’AMMISSIONE A QUOTAZIONE SUL MERCATO TELEMATICO AZIONARIO ORGANIZZATO E GESTITO DA BORSA ITALIANA S.P.A. DI AZIONI ORDINARIE DI BANCA ITALEASE S.P.A.  
 
Milano, 1 ottobre 2007 Banca Italease rende noto che in data 28 settembre 2007, Banca Italease S. P. A. Ha richiesto l’autorizzazione alla pubblicazione ed ha provveduto al deposito presso Consob del Prospetto Informativo relativo all’offerta in opzione agli azionisti e all’ammissione a quotazione sul mercato telematico azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Di azioni ordinarie di Banca Italease S. P. A. Le azioni oggetto dell’offerta in opzione agli azionisti rivengono dall’Aumento di Capitale deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Banca Italease S. P. A. In data 21 settembre 2007 – in esecuzione della delega ai sensi dell’art. 2443 del codice civile conferitagli dall’Assemblea Straordinaria dei soci in data 8 settembre 2007, ad aumentare il capitale a pagamento, entro dodici mesi dalla delibera assembleare, per un importo massimo (complessivo di sovrapprezzo) pari ad Euro 700. 000. 000. .  
   
   
GRUPPO BANCA ITALEASE AVVIA IL PROCEDIMENTO DI CONCILIAZIONE NEI CONFRONTI DELLA CLIENTELA  
 
Milano, 4 ottobre 2007 - Banca Italease è determinata ad avviare la procedura di conciliazione, con criteri di gradualità nei confronti della propria clientela, al fine di giungere alla migliore risoluzione delle controversie legate principalmente all’attività in strumenti finanziari derivati, mediante uno strumento alternativo per la definizione di dette controversie. La procedura di conciliazione infatti, con l’ausilio di un professionista indipendente, è volta a far pervenire le parti ad un accordo in tempi rapidi e con costi contenuti, offrendo vantaggi in termini di snellezza e celerità nella definizione di soluzioni transattive con la clientela. Il procedimento di conciliazione stragiudiziale trae le sue origini nel decreto legislativo n. 5 del 17. 1. 2003, risultando altresì disciplinato da uno specifico Regolamento; esso avviene per tramite dell’Organismo di Conciliazione Bancaria, costituito dal Conciliatore Bancario (creato su iniziativa dei primari gruppi bancari italiani, organismo che si occupa della promozione e della gestione dei mezzi di risoluzione delle controversie bancarie, alternativi alle procedure giudiziarie). Banca Italease intende così mantenere un rilievo preponderante nel legame esistente con la propria clientela, privilegiando il rapporto contrattuale con il singolo cliente che consenta il permanere di un dialogo collaborativo e trasparente. Si conferma dunque la volontà di Banca Italease di proseguire nel processo di risoluzione delle criticità connesse all’operatività in strumenti finanziari derivati, secondo le forme e le modalità più conformi a quanto atteso dalla clientela e dalle autorità di sorveglianza. .  
   
   
GEMINA: AL VIA LA PROCEDURA PER L’AUMENTO DI CAPITALE  
 
Milano, 4 Ottobre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Gemina S. P. A. (Gemina), riunitosi in Ieri , ha avviato le procedure finalizzate all’esecuzione del previsto aumento di capitale della Società. L’esercizio della delega a deliberare l’aumento di capitale, conferita al Consiglio di Amministrazione dall’assemblea del 26 luglio scorso per un importo massimo di 1. 250 milioni di euro comprensivo di nominale ed eventuale sovrapprezzo, è previsto alla fine del corrente mese di ottobre. L’aumento di capitale, finalizzato a reperire le risorse finanziarie necessarie per rimborsare il finanziamento ponte concesso a Gemina da Mediobanca S. P. A. (Mediobanca), Mcc - Mediocredito Centrale S. P. A. , Banca di Roma S. P. A. E Calyon S. A. Nel giugno del 2007 per finanziare l’acquisto della partecipazione in Aeroporti di Roma S. P. A. Detenuta dal Gruppo Macquarie, verrà presumibilmente eseguito, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni e completati gli adempimenti previsti dalla normativa vigente, nel mese di novembre; il Consiglio prevede di utilizzare pressoché interamente la delega conferitagli dall’assemblea. Gli azionisti aderenti al Sindacato di Blocco Azioni Gemina (Sindacato) hanno assunto, relativamente alle azioni possedute ed apportate al Sindacato - Investimenti Infrastrutture S. P. A. , Mediobanca e Capitalia Partecipazioni S. P. A. Anche in relazione alle azioni Gemina non vincolate al Sindacato -, l’impegno irrevocabile a sottoscrivere la quota di loro spettanza dell’aumento di capitale; Mediobanca e Unicredit Group (già Capitalia) si sono impegnate a coordinare il previsto aumento di capitale e a garantirne il buon esito, per la parte residua rispetto agli impegni assunti dagli aderenti al Sindacato. .  
   
   
TAMBURI INVESTMENT PARTNERS (“TIP”), RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2007: UTILE ANTE IMPOSTE PARI A 5,3 MLN DI EURO (+52% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2006) UTILE NETTO PARI A 3,9 MLN DI EURO (+43% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2006)  
 
Milano, 4 ottobre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Tamburi Investment Partners (“Tip”), investment/merchant bank indipendente quotata sul mercato Expandi di Borsa Italiana, riunitosi oggi 27 settembre 2007 a Milano, ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2007. Per effetto della fusione di Tamburi & Associati S. P. A. In Tip intervenuta nel corso del primo semestre 2007, è venuto meno l’obbligo della redazione del bilancio consolidato. Risultati del primo semestre 2007 L’utile netto per il primo sem estre 2007 è stato di 3,9 mln di euro, in aumento del 43% rispetto ai 2,7 mln registrati al 30 giugno 2006. Il risultato conseguito a giugno 2007 è la conseguenza di un ulteriore notevole miglioramento nell’area dell’investment banking, con ricavi passati da 2,6 a 4,9 mln di euro e di un positivo andamento dell’area del merchant banking, con un incremento del flusso dei dividendi rivenienti dalla partecipate e una ottimizzazione della gestione della liquidità, in un semestre in cui non si è dato corso ad alcuna rilevante dismissione. L’attività di advisory ha registrato un andamento particolarmente positivo, con un incremento dei ricavi di circa l’87%. In particolare, la divisione Tamburi & Associati ha svolto il ruolo di advisor in alcune importanti operazioni di quotazione in Borsa e di Opa. I proventi da partecipazioni, che nel primo semestre 2006 erano di 3,6 mln di euro (1,5 mln di euro a titolo di dividendi e 2,1 mln di euro a titolo di plusvalenze su cessioni di partecipazioni), nel primo semestre 2007 sono stati pari a 2,5 mln di euro (2,1 mln di euro a titolo di dividendi e 0,4 mln di euro a titolo di plusvalenze realizzate da avvenute cessioni). A fronte di ciò gli oneri finanziari si sono praticamente azzerati, con la conseguenza che il risultato netto della gestione finanziaria è passato da circa 3,3 mln di euro del 2006 a circa 3,6 mln di euro nel 2007. Per effetto di quanto sopra l’utile ante imposte è passato da 3,5 mln di euro del primo semestre 2006 a 5,3 mln di euro del primo semestre 2007, con un incremento del 52%, malgrado il forte incremento dei costi operativi, passati da 2,4 mln di euro a 3,1 mln di euro. Investimenti in partecipazioni Tip ha registrato, rispetto al 31 dicembre 2006, un ulteriore incremento del valore del proprio portafoglio partecipazioni. Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono cresciute del 37%, passando da circa 119 mln di euro a fine 2006 a circa 163 mln di euro al 30 giugno 2007. Più in particolare, al termine del primo semestre 2007 il valore delle partecipazioni in società quotate è stato pari ad euro 147,3 mln (+28,2% rispetto agli euro 114,9 mln del 31 dicembre 2006), mentre il valore delle partecipazioni in società non quotate è stato pari a euro 15,7 mln (+260%). Il rilevante incremento registrato dal valore delle partecipazioni in società non quotate va imputato principalmente a due importanti investimenti: Data Holding 2007 S. R. L. , di cui Tip detiene attualmente una quota di circa il 28% e che a sua volta detiene circa il 46% della società Data Service S. P. A. Quotata alla Borsa di Milano, e Umbra Cuscinetti S. P. A. , società numero uno al mondo nella produzione di viti a sfera per applicazioni nel settore aeronautico, di cui Tip detiene attualmente il 19,7%. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2007 è positiva per 37,3 mln di euro, in diminuzione rispetto ai 70,5 mln di euro del 31 dicembre 2006 per effetto principalmente degli investimenti perfezionati nel corso del semestre e per la distribuzione del dividendo relativamente all’esercizio 2006. Il patrimonio netto è passato da circa 197 mln di euro di fine 2006 a circa 209 mln di euro a giugno 2007, con un incremento di circa 12 mln di euro, dopo aver distribuito dividendi, nel corso del primo semestre 2007, per circa 5,4 mln di euro. Azioni proprie Al 30 giugno 2007 le azioni proprie ammontavano a 1. 190. 238, in carico ad un prezzo medio per azione di 1,58 euro. Nel luglio del 2007 Tip ha comunicato di aver dato inizio al programma di acquisto di azioni proprie in forza della autorizzazione conferita dall’Assemblea ordinaria degli azionisti del 27 aprile 2007. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del primo semestre 2007 Nel mese di luglio 2007 Tip ha sottoscritto un accordo per la costituzione della società Gruppo Ipg Holding S. R. L. A tale società sono state vendute dai sottoscrittori dell’accordo tutte le rispettive partecipazioni in Interpump Group S. P. A. Per un totale di 17. 763. 854 azioni corrispondenti al 22,227% del capitale sociale di Intermpump Group S. P. A. L’operazione ha avuto per Tip l’obiettivo di monetizzare una significativa plusvalenza, di massimizzare l’efficienza finanziaria dell’investimento e nel contempo di partecipare al veicolo societario che potrà rappresentare l’interlocutore di riferimento nella compagine azionaria di Interpump Group S. P. A. Di tale nuova società Tip detiene attualmente il 16,43%. Nel settembre 2007 Tip e Azimut Holding S. P. A. (società quotata al segmento Star di Borsa Italiana) hanno annunciato di voler avviare un partnership nel segmento del family office e del private banking dedicato alle fasce più alte della clientela. Ciò avverrà attraverso la costituzione di una nuova società di intermediazione mobiliare nella quale ognuno dei partner avrà una partecipazione del 50%. Evoluzione prevedibile della gestione I dati riportati dimostrano come Tip nel primo semestre 2007 abbia ulteriormente migliorato la propria situazione economica e patrimoniale. In merito all’attività di merchant banking, la parte rimanente del 2007 dovrebbe vedere ulteriormente rafforzata la presenza nell’area delle società non quotate. Per quanto concerne l’attività di investment banking, l’allargamento dei contatti in essere e il consolidamento dell’attività di advisory con talune partecipate dovrebbe consentire ulteriori passi avanti in termini di quote di mercato. .  
   
   
CNCU: AVVIATO L’ITER DI CONSULTAZIONE CON LA CONSOB PER UNA PIÙ ADEGUATA INFORMAZIONE FINANZIARIA AI RISPARMIATORI  
 
 Milano, 4 ottobre 2007 - Si è svolto il 2 aprile, presso il ministero dello Sviluppo Economico, in via Molise 2, l’incontro del Consiglio nazionale dei Consumatori ed Utenti (Cncu), presieduto dal vice-ministro dello Sviluppo Economico, Sergio D’antoni, con il presidente della Commissione nazionale per le Società e la Borsa (Consob), Lamberto Cardia. Obiettivo della riunione è stato quello di attivare un iter di consultazione tra la Consob e le 16 associazioni dei consumatori del Cncu al fine di promuovere e incrementare l’educazione finanziaria di base fra i risparmiatori (“investor education”). Tutti i partecipanti hanno convenuto sull’importanza di definire alcuni programmi urgenti in tema di “investor education”. Il vice-ministro D’antoni ha sottolineato che “l’interesse primario del Governo è di salvaguardare il cittadino-consumatore dai rischi dei prodotti finanziari non adeguati o non sicuri, garantendo comunque il funzionamento del mercato. Istituzioni, organismi di controllo e le associazioni che sono la voce dei cittadini sul territorio: insieme metteremo in moto un processo virtuoso”. E’ stato anche evidenziato come il ruolo della Consob assumerà sempre maggiore rilievo per i cittadini anche in virtù della recente istituzione da parte del Consiglio dei Ministri della Camera dì conciliazione e arbitrato. “L’obiettivo di questo istituto, che la Consob dovrà rendere operativo entro un anno, è quello – ha precisato Cardia – di ridurre i contenziosi e risolvere le controversie con maggiore rapidità”. Le associazioni dei consumatori hanno evidenziato come sia necessaria, oltre a un’attività di vigilanza sui mercati finanziari anche una forte azione sanzionatoria, nel caso di violazioni accertate. Infine, hanno rappresentato al presidente Cardia la necessità che la comunicazione finanziaria ai cittadini adotti un linguaggio meno tecnico e più accessibile anche ai non addetti ai lavori. .  
   
   
INNOVARE, UN MUST PER LE AZIENDE: UN CONVEGNO A TORINO IL 10 OTTOBRE DALL’IDEA DI INNOVAZIONE AL PROGETTO  
 
 Torino, 4 ottobre 2007 - Oggi l’innovazione, sia essa di prodotto o processo, incrementale o radicale, commerciale o finanziaria, è quasi sempre necessaria per la salute delle aziende. In giro per il mondo esiste una domanda crescente che chiede produzioni complesse e cerca qualità, prestazioni elevate, personalizzazione. Le Pmi devono raccogliere la sfida per essere pronte a rispondere a questo tipo di domanda. E’ necessaria grande apertura nella messa in atto di nuove idee provenienti da quanti operano nelle imprese, e da un grande pluralismo di visioni, sia tra coloro che detengono la ricchezza, sia nelle società finanziarie che selezionano le idee da far crescere, fornendo il capitale e gli incentivi necessari affinché si sviluppino. Innovazione intesa come capacità di creare valore in modo diverso o migliore da quello dei propri concorrenti, creando e applicando idee nuove. La creatività ne è un ingrediente essenziale anche se non unico. Obiettivo di questo incontro è fornire all’imprenditore gli ingredienti di questa preziosa ricetta: dall’idea di innovazione al progetto. 10 ottobre 2007 – H. 16:30 Hotel Principi di Piemonte Torino .  
   
   
URBANISTICA, NUOVI TERMINI PER APPROVARE I PGT LOMBARDO VARATE SU PROPOSTA DELL´ASS. BONI MODIFICHE ALLA LEGGE N.12/2005  
 
Milano, 4 ottobre 2007 - Il Consiglio regionale ha approvato le modifiche alla legge n. 12 del 2005, la legge sul governo del territorio (previste da un apposito progetto di legge, il n. 259) in particolare per quanto riguarda i termini per l´approvazione dei nuovi piani di governo del territorio (Pgt). Con una modifica all´art. 1 del progetto di legge, presentata dall´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, viene fissato in 150 giorni il termine di tempo tra la fase di approvazione del Piano di governo del territorio e l´adozione dello stesso, mentre la disposizione precedente prevedeva che il Comune dovesse completare l´iter di approvazione del Piano entro 90 giorni dalla fase di raccolta delle osservazioni dei cittadini. La nuova norma, pertanto, prolunga il termine di due mesi nel caso il Comune sia stato interessato, dopo l´adozione del Piano, da nuove elezioni amministrative. L´obiettivo è consentire ai nuovi amministratori comunali di poter valutare il Piano adottato dalla precedente amministrazione, assumendo le conseguenti determinazioni, in un lasso di tempo sufficiente a coprire anche l´interruzione causata dal passaggio elettorale. Una seconda modifica introdotta dall´emendamento presentato da Boni riguarda l´art. 26 della legge n. 12: la nuova disposizione si applica anche ai procedimenti di approvazione del Pgt attualmente in corso nei Comuni che sono stati interessati dalle elezioni della primavera scorsa. "Attraverso la legge n. 12 - commenta l´assessore Boni - sono stati attivati una serie di strumenti urbanistici innovativi per soddisfare le esigenze degli enti locali. Le modifiche fino ad oggi introdotte servono unicamente a migliorarne l´applicabilità, dando tempistiche certe che non mettano in difficoltà i singoli Comuni". "Troppo spesso infatti - continua Boni - molte amministrazioni introducono nuove disposizioni urbanistiche a pochi mesi dalle elezioni, facendo così ricadere sulle amministrazioni successive le decisioni in materia urbanistica". "Prolungando i tempi di approvazione - conclude Boni - si facilita pertanto l´operato dei nuovi sindaci, che hanno così tutto il tempo necessario per valutare le decisioni assunte in precedenza in relazione al Piano di Governo del Territorio". La nuova legge regionale n. 12, così modificata, entrerà in vigore nei prossimi giorni, dopo la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione (Burl). .  
   
   
MILANO: IMPRENDITORI A TUTTE LE ETÀ. STUDIO SUI NONNI IMPRENDITORI  
 
Milano, 4 ottobre 2007 - La provincia di Milano conta 5. 128 imprenditori ultrasettantenni titolari di ditta individuale, di cui il 22% donne (pari a 1. 142 ditte individuali). In totale sono circa il 2% del totale degli imprenditori ultrasettantenni italiani - sono quasi 284 mila in Italia (25% donne) - e in 4 anni crescono del 22,3%, contro una crescita italiana di solo il 4,8%. Le crescite maggiori a Milano si hanno nel settore dell’istruzione (57,1%), delle costruzioni (49,7%) e dell’intermediazione economica e finanziaria (43,6%). Milano è decima in Italia per numero di ditte individuali con titolare ultrasettantenne e quinta per crescita in 4 anni. A Milano gli imprenditori ultrasettantenni sono diffusi soprattutto nel settore del commercio (40,3% contro il 15,2% del dato italiano) e nelle attività manifatturiere (16,4% contro il 4,4% italiano). Uno su otto (12,5%) è attivo invece nel settore agricolo, il prevalente a livello italiano (70% degli imprenditori). Le imprenditrici ultrasettantenni a Milano privilegiano anch’esse il settore del commercio (con il 48,4% delle imprese) e quasi in eguale misura attività manifatturiere (12,8%) e agricoltura (12,9%). In 4 anni le ditte individuali con titolare donna di età superiore ai 70anni crescono nella provincia di Milano del 13%, più del dato italiano che si ferma al 7,6%. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al quarto trimestre 2006 e 2002. Tra i più anziani attivi. C’è l’imprenditrice record di oltre 90 anni col negozio storico di occhiali “su misura” in centro a Milano, quella di 83 anni, attiva nel commercio al minuto di filati e tessuti (maglieria) nel centro storico che ama addobbare la vetrina di persona e con creatività e dipingere a mano fiori per ornare il proprio negozio, ma anche l’imprenditore di 80 anni, trasferitosi agli inizi degli anni Cinquanta a Milano per intraprendere un’avventura tanto stimolante, quanto rischiosa: l’importazione e il commercio all’ingrosso di giocattoli scientifici e articoli di modellismo, che poi si è imposto anche all’estero. E ancora l’imprenditrice di oltre 80 anni attiva nella fabbricazione e nella vendita al minuto di scarpette da ballo che ha tra i clienti importanti scuole e compagnie di ballo e l’organizzatore di concerti di 85 anni in giro per l’Italia e all’estero, a cui ancora partecipa in prima persona anche suonando il pianoforte. "Gli anziani sono una ricchezza nella nostra società, a partire dalla famiglia col sempre più indispensabile ruolo svolto dai nonni - sottolinea Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano -. Una ricchezza grazie alla loro esperienza, alla dedizione alla famiglia e ai nipoti. Grazie al loro aiuto, il buon esempio, il rispetto. Ma un ruolo sociale che mostrano anche con la capacità di continuare a portare avanti un’impresa radicata, in molti casi l’attività di una vita, e di trasmetterla ai più giovani: molte volte la famiglia è coinvolta e il risultato positivo arriva dalle diverse generazioni che operano insieme”. .  
   
   
IERI FIRMA DELL’ACCORDO PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE SOSTENERE LA VOCAZIONE ALL’EXPORT DELL’ECONOMIA ITALIANA E TOSCANA  
 
 Firenze, 4 ottobre 2007 - Un accordo forte, frutto di un lavoro iniziato da tempo e che consolida il rapporto tra il Governo e la Regione Toscana. Il ministro per il commercio internazionale, Emma Bonino, e il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, sono stati concordi nell’illustrare il valore e il significato dell’intesa per il sostegno all’attività internazionale delle imprese e l’armonizzazione dei sistemi nazionale e regionale di promozione sottoscritto ieri a Palazzo Bastogi. «Lavorare insieme – ha spiegato il ministro – consente alle imprese italiane di presentarsi in modo adeguato per conquistare nuove posizioni di mercato nel mondo. Il nostro paese ha un forte brand, dobbiamo però rafforzare la nostra capacità di portare i prodotti all’estero. E i risultati stanno già arrivando – ha rimarcato Bonino – sei i dati dell’export italiano del Iii trimestre 2007 registrano un 12 per cento in più rispetto all’anno passato. La nostra economia – ha proseguito – è del resto trainata dall’export; le imprese italiane si sono ristrutturate, anche con grandi sacrifici, per affrontare i mercati medi e medio-alti. Il compito delle istituzioni è quello di sostenere questi processi e per questo sono soddisfatta per come la Finanziaria 2008 affronta il tema dell’Internazionalizzazione. Così il paese cresce e valorizza il suo tessuto produttivo a partire dalla grande ricchezza dei distretti». «Da oggi abbiamo uno strumento – ha sottolineato da parte sua il presidente Martini – che è in grado far crescere le forma di collaborazione tra la Toscana e il Governo. Siamo sempre stati convinti che il problema non è essere o meno all’estero, ma capire se la logica che guida quella presenza è particolaristica o di sistema. Noi siamo per il sistema e le nostre sedi, poche, modeste e sobrie, sono da sempre al servizio del sistema Italia e non solo della Toscana. Sono convinto – ha concluso Martini – che la missione del prossimo dicembre in India, guidata dal presidente Prodi, sarà un’eccellente occasione per valorizzare questa nuova stagione di positivi rapporti tra Governo e Regioni. » Favorire l’export delle imprese, dei distretti e delle filiere toscane all’estero è l’obiettivo principale del protocollo firmato ieri da Emma Bonino, ministro del commercio internazionale, e Claudio Martini, presidente della Regione Toscana. L’intesa, che avrà una validità di tre anni, servirà ad armonizzare il sistema nazionale di promozione sui mercati esteri con quello regionale per rafforzare così la competitività internazionale delle imprese toscane. Erano presenti al momento della firma anche Ambrogio Brenna, assessore regionale all’internazionalizzazione; Filippo Panciotti, coordinatore Istituto Commercio Estero (Ice) per il Centro Italia e Francesco Montanini direttore Ice Firenze. Il coordinamento previsto dal protocollo di tutti gli attori, istituzionali e non, impegnati nei processi di internazionalizzazione, permette infatti di accreditare al meglio il Sistema Italia, e quindi toscano, presso le autorità estere. Viene raggiunto così l’obiettivo di assicurare un seguito operativo agli impegni istituzionali che permettono di proiettare all’estero il sistema produttivo regionale affiancando le imprese nel processo di internazionalizzazione grazie ad iniziative di marketing territoriale. A 12 anni dalla prima intesa tra Governo e Regione vengono oggi recepiti i mutamenti dei mercati dovuti ai processi della globalizzazione economica e introdotti elementi innovativi quali i progetti interregionali, il rafforzamento degli sportelli regionali per l’internazionalizzazione, lo sviluppo della messa in comune di banche dati a supporto dell’attività promozionale. L’accordo consente inoltre alla Regione di stipulare una specifica convenzione con Ice per partecipare ai progetti interregionali e a quelli di promozione del ‘Made in Italy’. Tra le operazioni condivise tra Ministero e Regione Toscana, la stesura del ‘Manuale delle procedure’, utile a mettere nero su bianco ‘chi fa che cosa e in che tempi’ nel settore della promozione all’estero delle imprese italiane. In sintesi l’accordo tra Regione e Governo favorirà la riorganizzazione dei soggetti che attualmente si occupano di promuovere la Toscana all’estero. Si tratta di 40 realtà tra Camere di Commercio, Apt, Comuni oltre a varie associazioni che, tutti insieme, investono circa 60 milioni l’anno in questo settore, di cui circa 12 milioni in carico a Toscana Promozione, l’agenzia che rappresenta direttamente la Regione (ma è finanziata in parte anche da Unioncamere e Istituto del Commercio Estero). Si tratta di una razionalizzazione necessaria non solo per contenere le spese ma soprattutto per spingere i soggetti della promozione a ricomporre le loro azioni in un sistema virtuoso utile a sostenere nel miglior modo possibile le imprese toscane sui mercati esteri. .  
   
   
SEMINARIO SU COOPERAZIONE DECENTRATA IN PREPARAZIONE III CONFERENZA ITALIA - AMERICA LATINA  
 
 Perugia, 4 ottobre 2007 - "La cooperazione decentrata riveste un ruolo fondamentale nel rilancio delle relazioni tra Italia e America Latina e con il seminario che si svolge oggi (3 ottobre ) a Perugia intendiamo stimolare un confronto sugli obiettivi e sulle sfide che è chiamata ad affrontare, in preparazione della Iii Conferenza nazionale che si terrà il 16 e 17 ottobre a Roma". Lo ha sottolineato Giampiero Rasimelli, del Servizio Relazioni internazionali della Regione Umbria, introducendo i lavori del seminario in corso alla Sala Partecipazione di Palazzo Cesaroni, alla presenza del sottosegretario del ministero degli Affari Esteri Donato Di Santo, con delega per l´America Latina. All´incontro, al quale è intervenuto alle 16,30 la presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, hanno preso parte esponenti dei governi di Brasile e Argentina, amministratori delle Regioni che con l´Umbria hanno attivato progetti di cooperazione, di Comuni e Province, rappresentanti degli organismi di cooperazione internazionale, dell´associazionismo e del volontariato, di organizzazioni sindacali, associazioni di categoria e di impresa, istituzioni formative e culturali. Al seminario, che è stato promosso da ministero degli Affari esteri, Regione Umbria, "Cespi" (Centro studi di politica internazionale) e "Istituto Italo - Latino americano", è stato illustrato, tra l´altro, l´accordo di collaborazione che la Regione Umbria porta avanti dal 2004, insieme alle Regioni Emilia Romagna, Marche, Toscana alle quali si è unita lo scorso anno la Liguria, con la Repubblica federale del Brasile. "Una esperienza innovativa che ha coinvolto simultaneamente più amministrazioni regionali che hanno conferito all´Umbria il ruolo di capofila - ha spiegato Marina Cecilia Sereni, del Comitato di gestione del ´Programma Brasile´ - e che fa leva sul partenariato territoriale, cioè su quella pratica di governo e pubblica amministrazione che, coinvolgendo soggetti pubblici e privati, vuol favorire la coesione sociale ed economica tra territori". È stato realizzato un progetto triennale, coordinato da "Sviluppumbria", articolato in quattro filoni: sviluppo economico locale, economia della cultura, politiche sociali e cooperativismo. "I settori individuati per lo sviluppo economico - ha spiegato Sereni - sono assistenza alla costituzione di consorzi intermunicipali, agenzie di sviluppo e centri servizi; interventi nelle filiere legno-mobile, energie rinnovabili, filiera integrata turismo-artigianato-gastronomia-cultura; agroindustria, meccanica, carne-cuoio". "Il progetto - ha aggiunto Sereni - ha un budget di un milione e 450mila euro cofinanziato per oltre la metà con risorse finanziarie proprie dalle cinque Regioni, cui va sommato un rilevante contributo in termini di risorse umane messe in campo dalle Regioni e dalle loro Agenzie, ha contribuito a mettere insieme un più vasto programma, individuando priorità tematiche e territoriali in maniera condivisa e prevedendo azioni specifiche che in parte sono già in via di realizzazione e in parte saranno realizzate attivando meccanismi di finanziamento locali, bilaterali e multilaterali". Tra le ultime iniziative realizzate, è stato ricordato lo svolgimento dell´edizione brasiliana di "Umbria Jazz" nel settembre 2006. "Ha segnato - ha detto la rappresentante del Comitato di gestione del ´Programma Brasile´ - il momento di avvio di un ambizioso programma culturale per il 2007/2008 che prevede la collaborazione delle istituzioni brasiliane ed italiane volta a garantire la maggiore visibilità ad entrambi i territori nei rispettivi Paesi". .  
   
   
PRESIDENTE LORENZETTI: DA REGIONE UMBRIA ESEMPIO PER RILANCIO PRESENZA ITALIA IN AMERICA LATINA  
 
 Perugia, - 4 ottobre 2007 - Nel pomeriggio di ieri, si è svolta la seconda sessione del seminario, sul "sostegno alle politiche sociali nei processi di sviluppo locale", presieduta dal direttore degli Affari generali della Presidenza e della Giunta regionale Aldo Bruni. "Lo sviluppo delle relazioni con l’America Latina, un continente nel quale c’è stata una elevatissima concentrazione di emigrazione italiana e con il quale esiste un indissolubile legame culturale e affettivo, costituisce – ha detto la presidente della Giunta regionale Maria Rita Lorenzetti intervenendo al seminario di Perugia in preparazione della ‘Iii Conferenza nazionale Italia-america Latina e Caraibi’ – un punto fermo della politica estera del governo italiano, punto fermo che recupera un ritardo e una sottovalutazione del passato che non dovranno più verificarsi”. La Conferenza nazionale di Ottobre a Roma è chiamata, a giudizio della Presidente, a sancire la “scelta irreversibile e strategica dell’Italia di sviluppare il partenariato con i Paesi del Sudamerica”. L’umbria, piccola realtà, ha rilevato Lorenzetti, antesignana tra le Regioni italiane, ha dato un contributo prezioso alla cooperazione decentrata nel periodo in cui questa “dopo gli anni bui delle dittature, ha intercettato la voglia di crescita di Paesi e istituzioni nuovi, desiderosi di consolidare la democrazia”. Oggi, a giudizio della Presidente, la cooperazione decentrata ha bisogno di alcune innovazioni. Essa, ha affermato Lorenzetti, non può essere concepita e finalizzata alla sola “lotta alla povertà” che, pure, ne deve rimanere “l’asse fondamentale”. Se, però, ne fosse “l’opzione esclusiva – ha proseguito – ci toglierebbe la possibilità di azioni positive verso realtà strategiche del pianeta, cosa – ha insistito – che non ci possiamo permettere”. In questo ambito il partenariato per azioni di sviluppo locale, l’interscambio, temi come l’insitutional building possono dare “concretezza, profondità e integrazione alle nostre azioni”. I soli aiuti umanitari impedirebbero, ha detto Lorenzetti, “di vedere grandi questioni come il tema ambientale, quello della costruzione delle democrazie e quello dello sviluppo locale in risposta alle distorsioni della globalizzazione”. Questa nuova cooperazione deve avere, secondo la presidente Lorenzetti, una “regia nazionale e azioni autonome” evitando che, trasformandosi in una sorta di “territorio anarchico”, possa dare sfogo per un verso a “inutili protagonismi locali” e, per un altro, a “disordinate ricerche di risorse”. L’accordo di cooperazione sul Brasile, stipulato da quattro anni dall’Umbria con le Regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche, costituisce, secondo la Presidente, un utile esempio da seguire. Lorenzetti ha concluso con un ulteriore invito a rafforzare i legami e i rapporti culturali con un continente, l’America Latina, ha detto “che ci vuole e che ci ama come parte di esso”. Alla presenza di Umbria Jazz, nel prossimo novembre, a Rio, Sao Paulo, Brasilia e Buenos Aires “affidiamo un importante messaggio di amicizia e solidarietà - ha detto la Presidente - e attribuiamo il valore di un ‘piccolo segnale’ sulla strada da seguire che sentiamo il dovere di contribuire a sviluppare”. Il seminario è stato concluso dal sottosegretario con delega per l’America Latina Donato Di Santo, che ha ricordato come la prima missione da sottosegretario sia stata per accompagnare la Regione Umbria e le altre coinvolte nell’accordo di cooperazione con il Brasile, “mentre prima c’era disattenzione da parte del Governo. Da tempo – ha detto – con la Regione Umbria condividiamo progetti, idee, metodologie di approccio: non buoni propositi, perché tali non sono, ma passi in avanti per la nostra politica estera”. Il seminario di Perugia, secondo il sottosegretario, “rappresenta una tappa fondamentale per la Iii Conferenza nazionale Italia – America Latina, alla quale per la prima volta parteciperanno capi di Stato e vicepremier, 14 ministri degli Esteri dei Paesi latino-americani, rappresentanti delle principali banche latino-americane. La presenza dei poteri locali, Regioni e realtà coinvolte nella cooperazione decentrata – ha aggiunto – è determinante per la forte ripresa delle relazioni del ‘sistema Italia’ con l’America Latina. Una grande alleanza – ha concluso – che prepariamo con questa e le altre iniziative che confluiranno nella Conferenza del 16 e 17 ottobre, punto di svolta per il rilancio della presenza italiana nel continente latino-americano”. .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA – TURCHIA: UN PONTE PER INDUSTRIA, RICERCA SCIENTIFICA E INNOVAZIONE  
 
 Pordenone, 4 ottobre 2007 - Nell’ambito del progetto “Friuli Venezia Giulia – Turchia: un ponte per l’Europa”, Concentro, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pordenone, promuove, in collaborazione con gli enti camerali di Gorizia, Udine e Trieste - quest’ultima capofila del progetto -, una missione istituzionale e imprenditoriale sulle tematiche Industria, Ricerca Scientifica e Innovazione a Istanbul, dal 22 al 24 ottobre prossimi. L’iniziativa, condotta in collaborazione con la Camera per l’Industria di Istanbul, si propone di presentare il sistema regionale per l’innovazione e la ricerca scientifica, offrendo concrete opportunità di business per le Pmi e gli enti partecipanti caratterizzati da un elevato tasso tecnologico/innovativo con attenzione alla tutela ambientale e capaci di offrire soluzioni innovative alle aziende clienti. Sono a carico dei partecipanti i soli costi del viaggio aereo vitto e pernottamento, mentre sono a carico del progetto tutti gli altri costi organizzativi. Le aziende interessate a partecipare alla missione possono contattare l’ufficio internazionalizzazione di Concentro (tel. 0434. 381250, internazionalizzazione@pn. Camcom. It) che resta a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione. .  
   
   
NUOVI CONCORSI PER DIRIGENTI REGIONALI IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 4 ottobre 2007 - Dopo un anno dalla pubblicazione del primo bando per dirigenti, rivolto anche a professionisti esterni all´amministrazione regionale, la Giunta ha autorizzato l´indizione di nuovi concorsi pubblici per l´assunzione di 11 dirigenti. Il precedente concorso, approvato con una delibera del 13 aprile 2006, ha visto l´assunzione di 9 professionisti. L´amministrazione regionale nella sua dotazione organica al momento è carente di 20 figure dirigenziali. Con i nuovi concorsi autorizzati dalla Regione si intende ricercare 3 professionisti per l´area tecnica delle politiche del territorio, competenti in architettura e ingegneria civile, 2 per l´area di interventi comunitari esperti in programmi e progetti, 3 nell´area amministrativa ed economico finanziaria per l´acquisizione di beni e servizi, un agronomo per l´area tecnica dell´agricoltura e 2 professionisti per il corpo forestale e di vigilanza ambientale. .  
   
   
RIMPATRIO VOLONTARIO RUMENI, VELTRONI: “QUESTO E’ MODELLO CHE INTENDIAMO PERSEGUIRE”  
 
Roma, 4 ottobre 2007 - “Il rimpatrio di oggi è il risultato di un lavoro lungo e complesso che va avanti da mesi e che fa seguito agli accordi e agli impegni presi nel corso del mio viaggio a Bucarest. In quei giorni attivammo dei contatti con le aziende e le imprese locali per tentare di unire offerte e domande di lavoro. Negli ultimi mesi questa possibilità si è concretizzata consentendoci, così, di dar seguito al primo rimpatrio volontario di rumeni ai quali, voglio ricordare, verrà garantito un posto di lavoro nel loro Paese , dove inoltre è già stata attivata una rete di solidarietà. A Bucarest, infatti, sarà aperta una casa di accoglienza per i minori. Questo è il modello che intendiamo perseguire. Incentivare il rimpatrio volontario garantendo un lavoro qualificato significa, infatti, dare il via ad un circuito virtuoso che consente di assicurare ai rumeni che giungono in Italia per cercare occupazione, una vita dignitosa nel loro Paese d’origine. L’auspicio è che interventi di questo genere possano moltiplicarsi in modo da consentire un contenimento dei massicci flussi migratori in Italia e, in particolare, nella nostra città. Voglio sottolineare la preziosa collaborazione dei rumeni rimpatriati che hanno dimostrato fiducia nei confronti dell’Amministrazione e nelle opportunità che stiamo offrendo”. Lo ha detto il sindaco di Roma Walter Veltroni. .  
   
   
GIAPPONE ED EUROPA INCONTRI TRA CULTURE NELL’ETÀ CONTEMPORANEA SIMPOSIO 8 OTTOBRE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA  
 
 Pavia, 4 ottobre 2007 - Il sorgere e il rapido intensificarsi delle relazioni tra Europa e Giappone a partire dalla seconda metà dell’Ottocento sono al centro del simposio che si tiene l’8 ottobre (ore 9,30) nell’Aula grande della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pavia, al quale parteciperanno anche il Console Generale del Giappone in Italia, H. Azuma e il direttore dell’Istituto Giapponese di Cultura (Japan Foundation) K. Takada. Il convegno prende in esame quella fase cruciale dei contatti tra Giappone ed Europa che iniziò, a metà del secolo Xix, con la decisa apertura del primo alle tecniche e al pensiero occidentali. “Le tangenze che ne derivarono sul medio periodo – spiega Kuniko Tanaka, docente dell’Università di Pavia e organizzatrice del convegno - furono assai marcate: l’intelligenza nipponica, assimilatrice e creativa, determinò un rapidissimo sviluppo, grazie ai rinnovati assetti politico giuridici all’imponente apparato industriale, alla diffusissima alfabetizzazione, alla messa in opera di capillari ed efficienti strutture logistiche. Il potenziale accumulato nei due secoli precedenti, la coesione dei gruppi, il mantenimento di robuste tradizioni costituirono ulteriori fattori di progresso. Le relative articolazioni interne, insieme ai concreti scambi con gli europei e i conseguenti riflessi su questi ultimi vengono indagati durante i lavori del convegno. ” Il Simposio ripropone anche di illustrare alcuni lati della cultura giapponese contemporanea dalle antiche ascendenze, tipiche soprattutto di Kyoto, la capitale del paese dal 794 al 1867, oltre che di fornire uno spaccato della cultura giovanile giapponese, in cui la web e i manga non sono scindibili dal vissuto quotidiano. La proiezione del film animato di Hayao Miyazaki Il mio vicino Totoro completerà la giornata, mostrando una realtà artistica spesso paragonata a Disney, ma in realtà molto dissimmetrica per ispirazione, forme espressive, concezione della vita. Il Simposio si avvale degli interventi di professori e studiosi di Università legati a Pavia, e costituisce una testimonianza delle notevoli virtualità insite nell’approfondimento e nell’insegnamento della lingua e della cultura giapponesi presso il nostro Ateneo. Lo studio della lingua e della cultura nipponiche fu inaugurato a Pavia presso la Facoltà di Scienze Politiche, grazie al professor Vittorio Beonio Brocchieri e al lettore Toguchi Kosaku. Il Centro Studi per i Paesi Extra-europei, allora sollecitamente fondato, ricevette un nuovo impulso da Paolo Beonio Brocchieri e dai cospicui finanziamenti della famiglia Bonacossa. I contatti anche economici tra Pavia e il Giappone sono invece molto più antichi: si ha testimonianza di una ambasceria giapponese che durante il secolo Xvi ebbe modo di ammirare la celebre Certosa. E si potrebbero menzionare anche i semai che, appena prima e dopo l’Unità d’Italia, da aree non discoste rispetto alla città sul Ticino, si recarono nel lontano paese ad acquistare il seme di bachi da seta, per contrastare la crisi della pebrina e sospingere, mediante l’industria leggera di delicati tessuti, la crescita economica della nostra regione. .  
   
   
COMMISSIONE PARLAMENTARE SLOVENA IN CONSIGLIO REGIONALE FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Trieste, 4 ottobre 2007 - La Commissione del Parlamento di Lubiana competente per i rapporti con gli sloveni d´oltre confine e nel mondo, ha visitato il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Ad accogliere il presidente Janez Kramberger e gli altri membri della Commissione, oltre che il Console generale della Repubblica slovena, Joze Susmelj e l´incaricato del governo sloveno Rudi Merljak, c´erano il presidente e la vice presidente della Vi Commissione consiliare, Kristian Franzil (Prc-se) e Tamara Blazina (Ds-pd), e il capogruppo di Rifondazione comunista, Igor Kocijancic. Il presidente Kramberger si è rallegrato di poter visitare il Consiglio nel momento in cui la legge nazionale di tutela della minoranza slovena sta entrando nella sua fase attuativa e anche il Friuli Venezia Giulia si sta approntando a varare una norma in questo senso. Ora dovremo collaborare, ha detto Kramberger, anche per ottenere insieme fondi europei a favore dell´attuazione delle politiche minoritarie, sia in Friuli Venezia Giulia, che in Slovenia. L´impegno dell´attuale governo regionale in tal senso è stato riconfermato da Franzil, che ha anche ribadito l´intenzione di lavorare con i competenti organi sloveni per ottenere più finanziamenti europei a favore delle rispettive minoranze italiana e slovena. Quella slovena è un valore aggiunto del Friuli Venezia Giulia, ha concluso il presidente della Vi Commissione, e quindi ogni impegno profuso in tal senso porta arricchimento a tutto il territorio regionale. Tamara Blazina ha ringraziato la Commissione parlamentare per l´attenzione e l´impegno profuso per gli sloveni in Italia e ha anche sottolineato quanto il Consiglio regionale si sia speso a favore della minoranza, facendola sentire parte integrante del territorio e rimarcando così la vocazione multietnica della nostra regione. La legge in discussione in Aula in queste settimane ne è la riprova, ha detto Blazina. Secondo Kocijancic, l´iter della legge di tutela della minoranza slovena in Consiglio regionale è stato complesso, ma il momento in cui si svolge la visita della Commissione slovena competente in materia è veramente favorevole. L´esponete di Rifondazione ha anche voluto sottolineare il cambiamento degli umori sul territorio regionale, dove comuni prima contrari all´attuazione della legge di tutela nazionale stanno ora dando segni di apertura. .  
   
   
ARRIVA IL PRIMO RISULTATO DEL NUOVO SERVIZIO PER LA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE INSEDIATO 3 MESI FA DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA. PER IL 30% DELLE RICHIESTE DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DI IMPRESE NON SARA´ PIU´ NECESSARIO IL PARERE ARPA-AUSL  
 
Bologna, 4 ottobre 2007 - Un unico parere, a firma congiunta Arpa-ausl, per il rilascio del titolo abilitativo edilizio per gli impianti produttivi o di servizio caratterizzati da interazioni con l´ambiente e una riduzione del 30% dei casi in cui il parere va richiesto. E´ il primo di una serie di tagli alle procedure, per semplificare la burocrazia e far risparmiare tempo e denaro ai cittadini e alle imprese per cui sta lavorando il nuovo Servizio "Semplificazione" insediato tre mesi fa dall´assessorato Attività Produttive della Regione. La Giunta regionale dell´Emilia-romagna ha, infatti, approvato una delibera per la semplificazione amministrativa che riguarda il parere preventivo integrato da richiedersi per i titoli abilitativi edilizi (permesso di costruire e Dia, dichiarazione di inizio attività). La delibera contiene gli indirizzi che dovranno essere applicati nelle procedure degli Sportelli Unici delle Attività Produttive e dell´Edilizia insediati presso i Comuni, la cui applicazione porterà ad una riduzione del 30% del numero dei casi in cui tale parere va richiesto, che saranno limitati alle richieste che introducono modifiche sostanziali degli immobili. La delibera introduce per i casi in cui è ancora necessario (cioè per interventi relativi ad attività produttive e di servizio caratterizzate da significativi impatti sull´ambiente e sulla salute) un parere unico, riducendo i tempi del rilascio: si tratta di un documento a firma congiunta Ausl e Arpa, elaborato con valutazione congiunta e simultanea. La delibera è stata approvata dopo una prima fase di sperimentazione che ha coinvolto la Provincia di Ferrara, il Comune di Carpi, la Comunità Montana Unione dei Comuni Valle del Samoggia e il Comune di Faenza. La sperimentazione ha consentito di mettere a punto una tabella che individua in modo univoco la corrispondenza fra l´intervento edilizio e la tipologia di attività e consente una rapida lettura degli interventi da sottoporre o meno a parere, consentendo un´accelerazione dei tempi e, quindi, anche un risparmio, in termini economici, per gli imprenditori. "In Emilia-romagna gli Sportelli unici per le attività produttive sono ormai attivi in tutto il territorio - ha sottolineato l´assessore alle Attività produttive Duccio Campagnoli - contro una media italiana che purtroppo, invece, è ancora ferma al 60%. Ma ora in Emilia-romagna apriamo un´altra e nuova fase di impegno che vuole passare in rassegna le procedure di competenza di Regione ed Enti locali per raggiungere la massima semplificazione possibile. Vogliamo arrivare poi - ha proseguito Campagnoli - alla pratica tutta on line per la quale stiamo già studiando una speciale piattaforma informatica, veramente innovativa e di avanguardia, che potrà valere, con un accesso unificato anche attraverso il sito regionale Ermesimprese rinnovato, per tutti gli Sportelli unici della regione. Questo primo risultato dimostra che semplificare è possibile stabilendo un nuovo patto di fiducia, collaborazione e responsabilità fra imprese e pubblica amministrazione". . .  
   
   
CONVEGNO A VICENZA: LE CLAUSOLE ARBITRALI NEI CONTRATTI  
 
Vicenza, 4 ottobre 2007 - Sono già oltre trecento le adesioni al convegno dal titolo “Le clausole arbitrali nei contratti” in programma venerdì 5 ottobre a partire dalle 14. 30 nel Salone Palladio della Fiera di Vicenza. L’evento è stato promosso dalla Camera Arbitrale della Camera di Commercio di Vicenza in collaborazione e con la partecipazione di tutti gli Ordini e Collegi professionali di Vicenza e Bassano del Grappa. Il convegno sarà collegato in videoconferenza con la Camera Arbitrale di Venezia. Perché il tema delle clausole arbitrali? Perché l’incontro vuole essere un utile approfondimento per il professionista e per le imprese, che devono valutare al meglio come formulare la più corretta clausola arbitrale in relazione al singolo contratto e quando è opportuno inserirla. Di qui l’interesse degli organizzatori a promuovere una giornata di approfondimento con esperti per conoscere modalità e potenzialità di questo strumento che nel nostro ordinamento è contemplato giuridicamente, costituendo una valida alternativa al ricorso al giudice ordinario. ”Questo convegno esprime una piena sinergia tra gli ordini e i collegi professionali della Provincia di Vicenza - spiega Roberto Pozzobon, presidente dell’Ordine degli avvocati di Bassano del Grappa – che hanno espresso il loro apprezzamento anche mediante l’accreditamento del convegno valido ai fini dei crediti formativi. ” Intervengono gli avvocati Chiara Giovannucci Orlandi, docente di procedura civile (“La clausola compromissoria. Tecniche di redazione”) e Nicola Soldati, docente di diritto commerciale e fallimentare (“L’inserimento della clausola arbitrale nel contratto”) dell’Università degli Studi di Bologna. Segue tavola rotonda e dibattito con la partecipazione dei presidenti degli Ordini e Collegi professionali aderenti alla Camera Arbitrale. Coordina i lavori l’avvocato Roberto Pozzobon, La partecipazione è gratuita previa iscrizione. Per informazioni contattare la Segreteria della Camera Arbitrale della Cciaa, (Corso Fogazzaro 37, Vicenza) tel. 0444/994. 996-818, fax 0444/994. 998 e-mail: camera. Arbitrale@vi. Camcom. It .  
   
   
FVG: APPROVATO DDL COOPERATIVE  
 
Trieste, 4 ottobre 2007 - Quarantatre articoli per un nuovo sistema di vigilanza sulle coop, sia su quelle tradizionali come le società cooperative e di mutuo soccorso, sia su quelle più nuove come le banche di credito cooperativo, sia ancora sugli altri soggetti come ministeri, Camere di commercio, Direzioni provinciali del lavoro, tribunali. Li hanno approvati i consiglieri di Ds-pd e Margherita-pd della Ii Commissione, con l´astensione di Fi, Udc e Ln, dopo l´illustrazione dell´assessore alle Attività produttive, Enrico Bertossi, e una serie di audizioni effettuate ieri con le categorie coinvolte, le cui richieste sono state mutate in altrettanti emendamenti. Ruolo centrale assumerà il nuovo Registro regionale delle cooperative, che a breve sostituirà l´Albo ministeriale. Si introducono controlli della spesa con la compartecipazione delle cooperative medesime. Sono riaffermate le potenzialità delle Associazioni del movimento cooperativo e sono riproposti i Fondi mutualistici e di sostegno agli enti cooperativi. Tra le ultime novità, aggiunte al testo base dietro segnalazione della Giunta ma anche del consigliere Franz (Ln), la cancellazione dall´Albo da pare delle cooperative che violino le norme di sicurezza, mentre gli incentivi sono concessi solo a quelle che, oltre alla sicurezza, garantiscono ai propri lavoratori le clausole dei contratti collettivi e gli accordi regionali di riferimento. Positiva la legge - hanno sottolineato Carmi della Margherita-pd e Petris dei Ds-pd e hanno proposto il presidente della Commissione, il diessino Bolzan, quale relatore di maggioranza per l´Aula. Venier Romano dell´Udc, Asquini di Fi e il leghista Franz si sono espressi con un voto di astensione in quanto proporranno alcuni emendamenti all´Assemblea in qualità di relatori di minoranza. .  
   
   
BOLZANO: PRESENTATO MANUALE SULLE PARI OPPORTUNITÀ NELLA FORMAZIONE E NEL LAVORO  
 
 Bolzano, 4 ottobre 2007 - È stato presentato ieri mattina a Palazzo Widmann dalla vicepresidente della Provincia, Luisa Gnecchi, il manuale dal titolo “Linee guida per intergare le pari opportunità nella formazione e nel lavoro“. Erano presenti anche la vicepresidente dell’Università di Bolzano, Gabriella Kustatscher e la coordinatrice del Servizio Fondo Sociale Europeo, Barbara Repetto. Il testo è il frutto del progetto interregionale finanziato dal Fondo Sociale Europeo che aveva come obiettivo principale quello di sviluppare il tema dell’integrazione e delle pari opportunità nei sistemi formativi regionali e provinciali. La Provincia di Bolzano ha preso parte attiva al progetto assieme alle regioni Piemonte (capofila), Marche, Toscana e valle d’Aosta. Il volume, ha sottolineato la vicepresidente della Provincia, rappresenta il risultato degli sforzi congiunti di questa amministrazioni regionali per fornire un supporto a tutti coloro che a titolo diverso operano nei sistemi formativi, quindi dai decisori politici, ai tecnici delle amministrazioni, dai progettisti ai docenti. L’intento principale è quello di fornire indicazioni operative al fine di mettere queste categorie di soggetti nella migliore condizione possibile per favorire l’integrazione reale delle pari opportunità di genere all’interno dei progetti formativi. Il manuale è suddiviso in diversi capitoli che affrontano la tematica da vari punti di vista e si conclude con l’identificazione di un nuovo profilo professionale, quello dell’esperta/o di parità in ambito educativo/formativo che rappresenta un ulteriore supporto per quei centri che vorranno dotarsi di una figura specifica e competente per affrontare le tematiche relative alle pari opportunità di genere all’interno della progettazione dei loro percorsi formativi. Il testo è disponibile su Lasis (Sistema informatico dei docenti), nel sito del Comitato per le pari opportunità http://www. Provinz. Bz. It/arbeit/frauen/frauenbuero. Asp#anc232 e presso il Dipartimento lavoro, innovazione, ricerca, cooperazione e formazione professionale italiana in Piazza Sernesi,3 a Bolzano. . .  
   
   
PRESENTATO IL PIANO D´INTERVENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ IN CALABRIA  
 
 Reggio Calabria, 4 ottobre 2007 - La consigliera di Parità Maria Stella Ciarletta, il responsabile dell´Uoa agli Affari della Presidenza Vincenzo Falcone e la consigliera di parità supplente Tommasina Lucchetti, hanno aperto, ieri a Palazzo Alemanni, il tavolo per discutere, assieme alle cosigliere provinciali di Parità, del Piano d´intervento per le Pari Opportunità in Calabria, sottoposto al presidente Agazio Loiero il 19 aprile 2007. "Si tratta - ha detto Stella Ciarletta - di una prima riunione operativa per verificare insieme i termini di realizzazione del Piano che ha l´obiettivo di rafforzare l´attenzione verso le strategie di genere, nell´ambito delle politiche regionali e nel contesto dell´anno Europeo per le Pari Opportunità per tutti. È necessario - ha aggiunto - che Regione, consigliere di parità delle Province e Comuni programmiamo un calendario di incontri per prendere pubblicamente posizione sul diritto della parità fra uomini e donne, allo scopo di attuare nella nostra regione i principi della ´Carta europea per l´uguaglianza e le parità delle donne e degli uomini nella vita locale´ che andremo a firmare". "Il nostro obiettivo finale e quello del presidente Loiero che ha abbracciato e segue con attenzione le nostre iniziative - ha evidenziato Ciarletta - è di elaborare una legge regionale quadro sulle Pari opportunità che non è una nostra invenzione, ma l´orientamento dell´Europa che sollecita le Regioni, nella fase attuale di programmazione dei Fondi Strutturali 2007-2013, al conseguimento degli obiettivi di parità per la diffusione di una vera cultura di genere". Lavoro sommerso, immigrazione e imprenditoria giovanile sono i temi sui quali, secondo Vincenzo Falcone, si dovrà intervenire "dando un tono di coerenza - ha affermato - con il percorso avviato dalla Regione, dalle Province, dai Comuni e l´associazione Field, ma anche con le iniziative avviate dalla nostra sede di Bruxelles che, nel campo dell´immigrazione, con il progetto ´City to City´, vede proprio la Calabria tra le regioni più attive". .  
   
   
SEMINARIO SULLE OPPORTUNITÀ PER DONNE IMPRENDITRICI  
 
Rimini, 4 ottobre 2007 - Nell’ambito del progetto “Percorsi femminili di formazione e sostegno alla crescita professionale e all’autoimprenditorialità” finanziato dalla Regione Emilia Romagna, Ifoa e il Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile c/o Camera di Commercio di Rimini, organizzando per giovedì 4 settembre 2007, un seminario gratuito, rivolto a donne imprenditrici, aspiranti imprenditrici lavoratrici dipendenti o atipiche, donne non occupate, residenti in Emilia Romagna. Il tema del seminario, tenuto dalla dottoressa Mariangela Gritta Grainer, è “Conciliare famiglia e lavoro: il nuovo bando e le opportunità della Legge 53/2000. Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città”, presentato in una modalità di lavoro che prevede la partecipazione attiva del docente e delle partecipanti con confronti, discussioni, verifiche a chiusura di ogni fase; saranno utilizzati anche dei mini test e dei questionari sugli argomenti descritti. Il seminario sarà articolato in tre fasi: 1. Il tempo per le donne e per gli uomini; il tempo come risorsa di ogni singola persona: valori e finalità delle legge 53/00; 2. Congedi parentali familiari; congedi per la formazione; i tempi della città; 3. Art. 9 L. 53/00: progetti di finanziamento per le imprese che applichino forme di flessibilità di orario per lavoratrici madri o lavoratori padri; programmi di formazione per il reinserimento dei lavoratori dopo il periodo di congedo; progetti che consentano la sostituzione del titolare d’impresa o del lavoratore autonomo che benefici di astensione obbligatoria o di congedi parentali, con altro imprenditore o lavoratore autonomo; interventi che favoriscano la sostituzione, il reinserimento, l’articolazione delle prestazioni di persone con figli minori o disabili a carico o con anziani non autosufficienti. .  
   
   
MARAZZI GROUP S.P.A. APPROVA NUOVA TRANCHE DI INVESTIMENTI IN RUSSIA PREVISTO ULTERIORE AUMENTO DI 4,5 MILIONI DI MQ DELLA PRODUZIONE, PER STEP SUCCESSIVI DAL 2009 AL 2012, CON INVESTIMENTI PRODUTTIVI PER EURO 36 MILIONI  
 
Milano, 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Marazzi Group S. P. A. , riunitosi in data 27 Settembre o, ha approvato una nuova tranche di investimenti in Russia. Sulla spinta di un mercato caratterizzato da tassi di crescita superiori al 10%, supportati da previsioni di significativi investimenti pubblici e privati, e che vede un continuo rafforzamento della capacità di spesa della classe media, Marazzi Group ha deciso la realizzazione di un nuovo stabilimento in Orel per la produzione di rivestimenti alto di gamma, con investimenti di complessivi 36 milioni di Euro tra il 2008 ed il 2011. Verrà realizzato, presso la esistente struttura di Orel, massimizzando le sinergie con le infrastrutture esistenti, uno stabilimento che integra nel medesimo sito anche la produzione di coloranti, smalti e pezzi speciali. La produzione verrà incrementata, per step successivi a partire dal 2009, di 4,5 milioni di mq, portando la produzione totale della Bu Russia a 28 milioni di mq entro il 2012 (+51% sui livelli 2007). Il fatturato addizionale annuo a regime sarà pari a 32 milioni di Euro, con margini reddituali superiori agli attuali. Il totale degli investimenti programmati in Russia nel periodo 2007 – 2011 si porta a 108 milioni di Euro, di cui 28 per l’espansione della rete commerciale. .  
   
   
ASSOBETON AL CONVEGNO AICAP PER L´INNOVAZIONE DEL CALCESTRUZZO A SALERNO DAL 4 AL 6 OTTOBRE IN OCCASIONE DEL 24^ CONVEGNO NAZIONALE AICAP, ASSOBETON SARÀ PRESENTE CON IL PROPRIO STAND E IN QUALITÀ DI SOSTENITORE DELLA MANIFESTAZIONE  
 
Salerno, 4 settembre 2007 - Assobeton - Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi - torna al fianco di Aicap - Associazione calcestruzzo armato e precompresso – per la tre giorni del 24^ Convegno Nazionale dal titolo L’innovazione delle strutture in calcestruzzo nella tradizione della scienza e della tecnica. Sicurezza di costruzione e sicurezza di servizio. Assobeton ha scelto questa volta di dare il proprio contributo in qualità di sponsor e sostenitore della manifestazione, consolidando la collaborazione con l’associazione del calcestruzzo armato e precompresso già avviata con Progetto Ulisse nel corso degli ultimi anni, nell’ottica di promuovere una corretta informazione sull’utilizzo del calcestruzzo nel settore delle costruzioni. In quest’occasione Assobeton sarà inoltre presente con un proprio spazio espositivo, per presentare le attività associative e rappresentare il comparto delle industrie di prefabbricazione che riunisce all’interno della propria organizzazione. . .  
   
   
CRESCE L’EXPORT DI MARMI ITALIANI NEI PRIMI SEI MESI DELL’ANNO. PANORAMA STABILE CHE REGISTRA UN AUMENTO DEI VALORI PER I PRODOTTI PREGIATI E UNA CONTRAZIONE DEI VOLUMI PER I MATERIALI A BASSO VALORE AGGIUNTO.  
 
 Carrara, 4 ottobre 2007 - Nei primi sei mesi del 2007 l’export di marmi, graniti ed altre pietre, scavati o trasformati in Italia, ha fatto registrare una situazione di sostanziale parità in confronto con il medesimo periodo dello scorso anno. Sono state esportate, infatti, 2. 258. 743 tonnellate di materiali grezzi e lavorati per un valore di 932. 486. 624 euro con un incremento del +2,27 in valore e una contrazione di -5,84% nelle quantità rispetto al periodo gennaio giugno del 2006. Lo rende noto l’Internazionale Marmi e Macchine Carrara che, come di consueto, ha elaborato i dati Istat relativi al semestre confrontandoli con le rilevazioni dello stesso periodo del 2006. Il segno negativo nelle quantità esportate è dovuto principalmente alla contrazione dell’export di granulati e polveri di marmo proseguendo un trend annunciato nei primi mesi dell’anno perché si valutano solo le voci più importanti dell’export, quelle relative alle pietre lavorate e grezze, i numeri migliorano sensibilmente e si passa a un +2,9 per i valori, e +4,8 per i volumi (vedi tavola allegata). In questo panorama sono particolarmente positivi i dati relativi ai marmi e travertini e alle altre pietre lavorate, mentre i graniti lavorati chiudono il semestre con un saldo leggermente negativo, soprattutto sui volumi. Anche le importazioni hanno avuto un semestre di crescita, grazie ad un cambio favorevole dell’euro sul dollaro tanto che sulla voce principale, quella dei graniti in blocchi e lastre, i dati dei volumi sono di leggerissima crescita (+0,85% ) mentre quelli dei valori sono in calo ( -3,71% ) ed è bene ricordare che a giugno non si era ancora raggiunto l’apprezzamento valutario dell’euro registrato con la crisi dei mutui subprime americani. A proposito del mercato nordamericano il comportamento nel primo semestre 2007 prosegue l’andamento già in corso nell’area dove, soprattutto per i graniti e i marmi lavorati, già nel corso del 2006 si erano manifestati segnali di cambiamento relativi al mix di prodotti importati e si consolida complessivamente il segno negativo delle voci più importati anche se i valori “tengono” rispetto ai volumi. Per l’export italiano verso gli Stati Uniti si registra, infatti, sulle voci più importanti, un -13,4% in quantità e -8,3% in valore, a riprova che il cambio favorevole dell’Euro influisce e che compensa in parte le dinamiche di prodotto. I marmi lavorati si comportano meglio, perchè su questa voce si rileva un -3,3% sui volumi, ma anche un +3,7% sui valori mentre i graniti hanno un calo più brusco e uniforme. Si avvertono i primi segni di incertezza anche per l’Unione Europea, dove per le voci maggiori le quantità sono pressoché stabili ed i valori complessivi salgono del +4,4%; da notare, nello stesso tempo, che il mercato più importante, la Germania, evidenzia una lieve flessione sui valori che è leggermente superiore per i volumi e riguarda soprattutto i lavorati, sia di marmo, dove il valore medio sale, sia per il granito sia, ma in misura superiore, per i marmi. Ancora qualche riflessione sui singoli paesi con il Regno Unito che nel primo semestre aumenta l’import dei lavorati di marmo, ma il mercato inglese non è certo a pari di quello tedesco; siamo a circa 31 milioni e mezzo di euro, contro i 103 milioni e 600 mila euro di quello tedesco. In espansione l’export verso l’Europa non comunitaria, con un volume di affari superiore ai 100 milioni di euro, ma si tratta di mercati abbastanza giovani, ad eccezione della Svizzera che ha importato per 46 milioni di Euro con un saldo di crescita tanto nelle quantità (+13,7%) quanto nei valori (+8,8%). Si consolida il mercato russo con oltre 20 milioni di euro con un export italiano basato soprattutto sui marmi lavorati e con un aumento di oltre 26 punti percentuali sempre rispetto allo stesso periodo del 2006 e con un trend di crescita costante. Nelle aree extraeuropee cresce l’export verso l’India di oltre il +22%, ma il livello del fatturato è ancora basso (13 milioni di euro), mentre la Cina ha assorbito nel semestre soprattutto marmi grezzi e semigrezzi per 20 milioni di euro. Lo stesso vale per l’Africa, che cresce non solo al nord, finalmente, e che apprezza soprattutto marmi e travertini lavorati mentre le esportazioni di blocchi di marmo e travertino verso quest’area si restringono ai Paesi della sponda mediterranea e crescono del +19% in quantità e del +24% in valore. Resta stabile su quote basse, anche se in espansione, il sud America, mentre sul Medio Oriente la situazione cambia molto a seconda dei Paesi ma si evidenza un quadro complessivo di ulteriore contrazione sui volumi con crescita sui valori perché, tradizionalmente, su quest’area, viene privilegiata la qualità specifica delle forniture. Esemplare il quadro dell’export verso l’Arabia Saudita in cui le forniture calano mentre cresce il valore medio delle sue importazioni di marmo mentre gli Emirati Arabi Uniti da soli “valgono” ormai più del Regno Unito e sono in ulteriore espansione. Le importazioni mostrano un andamento più lineare anche se strettamente legate alla fase di apprezzamento dell’euro sul dollaro. Le voci maggiori fanno rilevare oltre 1 milione e 200 mila tonnellate per oltre 235 milioni di euro, e ancora, come sempre, il granito in blocchi ne costituisce la voce maggiore. Crescono sensibilmente anche le importazioni di lavorati, sia di marmi che di graniti (questi in misura minore). I paesi più importanti sono quelli abituali, con una presenza in crescita di Egitto (marmi), e India (graniti). In leggero calo il Brasile e il Sud Africa, mentre nelle importazioni dalla Cina crescono i lavorati, soprattutto di granito.
Export
Italia - Tutti I Paesi 2006 2007 Diff. % 2007/2006
Gennaio-giugno 2006/2007 tonn. Euro tonn. Euro % Qt. à % Val.
Marmo Blocchi E Lastre 436. 347 83. 529. 435 487. 537 92. 605. 149 11,73 10,87
Granito Blocchi E Lastre 88. 436 22. 675. 352 95. 769 21. 700. 312 8,29 -4,30
Marmo Lavorati 496. 894 356. 800. 390 517. 414 380. 377. 715 4,13 6,61
Granito Lavorati 447. 077 386. 456. 445 433. 354 377. 733. 632 -3,07 -2,26
Altre Pietre Lavorati 93. 157 18. 116. 488 103. 665 20. 157. 358 11,28 11,27
Subtot Blocchi, Lastre e Lavorati 1. 561. 911 867. 578. 110 1. 637. 739 892. 574. 166 4,85 2,88
Granulati E Polveri 736. 746 34. 516. 896 555. 286 31. 750. 520 -24,63 -8,02
Subtot con Granulati e Polveri 2. 298. 657 902. 095. 006 2. 193. 025 924. 324. 686 -4,60 2,46
Ardesia Grezza 632 470. 165 1. 047 654. 594 65,67 39,23
Ardesia Lavorata 8. 855 5. 889. 602 8. 837 5. 376. 125 -0,20 -8,72
Pietra Pomice 90. 683 3. 359. 161 55. 834 2. 131. 219 -38,43 -36,56
Totale 2. 398. 827 911. 813. 934 2. 258. 743 932. 486. 624 -5,84 2,27
Import
Italia - Tutti I Paesi 2006 2007 Diff. % 2007/2006
Gennaio-giugno 2006/2007 tonn. Euro tonn. Euro % Qt. à % Val.
Marmo Blocchi E Lastre 299. 396 46. 636. 406 369. 222 53. 012. 316 23,32 13,67
Granito Blocchi E Lastre 849. 333 190. 363. 331 856. 554 183. 309. 534 0,85 -3,71
Marmo Lavorati 37. 665 19. 229. 931 53. 928 22. 769. 653 43,18 18,41
Granito Lavorati 77. 519 27. 897. 900 82. 937 29. 811. 658 6,99 6,86
Altre Pietre Lavorati 63. 841 8. 719. 505 65. 634 9. 100. 891 2,81 4,37
Subtot Blocchi, Lastre e Lavorati 1. 327. 754 292. 847. 073 1. 428. 275 298. 004. 052 7,57 1,76
Granulati E Polveri 168. 230 11. 191. 707 247. 466 11. 169. 148 47,10 -0,20
Subtot con Granulati e Polveri 1. 495. 984 304. 038. 780 1. 675. 741 309. 173. 200 12,02 1,69
Ardesia Grezza 4. 309 692. 857 6. 095 1. 138. 050 41,45 64,26
Ardesia Lavorata 7. 427 7. 073. 389 11. 920 8. 571. 078 60,50 21,17
Pietra Pomice 5. 638 606. 609 3. 084 330. 585 -45,30 -45,50
Totale 1. 513. 358 312. 411. 635 1. 696. 840 319. 212. 913 12,12 2,18
Carrara, 3 ottobre 2007 . .
 
   
   
INVESTIETICO: ACQUISTATO IMMOBILE AD USO COMMERCIALE ED UFFICI PER UN IMPORTO COMPLESSIVO PARI A EURO 13.800.000.  
 
Milano, 4 ottobre 2007 - Investietico, fondo comune di investimento immobiliare chiuso quotato in Borsa dal 1 novembre 2004 e gestito da Aedes Bpm Real Estate Sgr, ha perfezionato il 26 settembre l’acquisto di un immobile cielo terra ad uso commerciale ed uffici per un importo di Euro 13. 800. 000. L’edificio, ceduto da Rreef Fondimmobiliari Sgr, per conto del Fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso denominato Piramide Globale, è situato in Milano in Via Antonini, una traversa che collega la Via Ripamonti con la Via Carlo Bazzi, parallela ed esterna alla circonvallazione. L’immobile, che copre una superficie lorda complessiva pari a oltre 5. 400 mq, è attualmente locato, con scadenze diversificate, a sei società primarie nel settore del discount alimentare, delle calzature/accessori e sedi di scuole professionali. .  
   
   
ATTESTAZIONE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELLE ATTIVITÀ RELATIVE ALLE AZIONI CORRETTIVE AL SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE DI GRUPPO MUTUIONLINE S.P.A.  
 
Milano, 4 ottobre 2007 - Nell’ambito del processo di quotazione, Gruppo Mutuionline S. P. A. (l’Emittente) si era impegnata a completare entro il 30 settembre 2007 alcune azioni correttive individuate nell’ambito del processo volto al miglioramento della completezza degli strumenti di contabilità e dell’automazione dei sistemi di reporting, con riferimento in particolare ai sistemi a supporto al processo di consolidamento dei dati e di quadratura automatica tra contabilità analitica e generale, come riportato nel Prospetto Informativo depositato presso Consob in data 18 maggio 2007 a seguito di comunicazione di avvenuto rilascio del nulla osta con nota n. 7044132 del 15 maggio 2007. L’emittente aveva inoltre assunto, insieme con gli Sponsor, l’impegno di informare Borsa Italiana S. P. A. E il mercato in merito alle attività svolte e al completamento delle stesse. L’emittente e gli Sponsor comunicano che le azioni correttive pianificate con scadenza 30 settembre 2007 sono state realizzate, come confermato da apposita attestazione rilasciata da Reply S. P. A. , società di consulenza incaricata dall’Emittente ai fini della verifica dello stato di avanzamento delle azioni correttive. L’emittente informa inoltre che intende effettuare entro la chiusura dell’esercizio in corso alcune azioni migliorative già individuate, volte ad affinare ulteriormente quanto realizzato. Gruppo Mutuionline S. P. A. È la holding di un gruppo attivo nel mercato italiano della distribuzione di prodotti di credito per privati e famiglie, in particolare tramite Internet con i marchi www. Mutuionline. It e www. Prestitionline. It, e nel mercato italiano dell’outsourcing di processi strumentali alla concessione di finanziamenti da parte di banche e intermediari finanziari. .  
   
   
UCI E VIRGIN ACTIVE A MILANO SANTA GIULIA PER IL DIVERTIMENTO E IL TEMPO LIBERO  
 
Milano, 4 ottobre 2007 - Milano Santa Giulia S. P. A. (controllata al 100% da Risanamento) annuncia di aver sottoscritto due accordi preliminari relativi alla locazione con Uci Italia S. P. A. E Virgin Active Italia S. P. A. Per l’apertura rispettivamente di un Cinema Multisala e di un Villaggio Fitness. Queste innovative strutture per il divertimento e il tempo libero destinato perlopiù ai giovani, saranno parte integrante del Centro Multifunzioni che rappresenterà uno degli aspetti più originali di Milano Santa Giulia. Questo Centro per il divertimento e il tempo libero, progettato interamente dall’ architetto Norman Foster, misura complessivamente 60. 000 mq circa, è composto da tre piani fuori terra aventi una superficie di circa 27. 000 mq e sarà destinato ad attività commerciali, ricreative e del tempo libero; oltre alla multisala cinematografica e al villaggio fitness, comprenderà infatti oltre 80 unità tra negozi, bar e ristoranti la cui commercializzazione avrà inizio nel mese di novembre 2007 a Cannes in occasione del Mapic, importante evento mondiale dedicato al retail. Il Centro sorgerà in prossimità dello svincolo della tangenziale est e sarà pertanto in grado di ricevere grandi flussi di vetture anche in momenti di particolare affluenza. Infatti, con i suoi oltre 30. 000 mq di parcheggi conterrà circa 1. 000 posti auto pertinenziali e altri 2. 000 nelle immediate vicinanze. Posizionato all’estremo Nord della Promenade commerciale, sarà l’ingresso e il punto focale della vita urbana di Milano Santa Giulia. Il Centro si affaccia su di una piazza di oltre 3. 000 mq, un luogo vivo e animato che verrà attrezzato per le attività culturali e il divertimento. Sarà una Piazza dedicata soprattutto ai giovani per lo svolgimento di manifestazioni, concerti ed eventi. I lavori inizieranno entro gennaio 2008 e il termine è indicativamente previsto per la fine del 2009. La Multisala Cinematografica, la cui locazione ha una durata iniziale di 24 anni, è parte del circuito internazionale Odeon/uci Cinemas, che ha una quota di mercato dell’11% a livello nazionale, conta 1. 900 sale in Europa ed è il numero uno in Italia, con 21 multisale e 226 schermi. Il Gruppo Uci è stato acquisito nel 2004 da Terra Firma Capital Partners, primario Fondo londinese di private equity cui fanno capo anche Emi, Le Meridien, At&t Capital e che si muove nell’ottica di affermare o rafforzare posizioni di leadership nei diversi Paesi. La Multisala di Santa Giulia misurerà 7. 500 mq e sarà composta da 11 sale per una capienza complessiva di circa 2. 450 posti, secondo un modello molto flessibile: la sala più grande sarà in grado di ospitare oltre 600 persone. Con questo modernissimo complesso si va oltre la concezione classica del cinema grazie agli eccezionali standard di qualità in termini di strutture, schermi e sonoro, in un contesto dove comodità, comfort e attenzione al cliente raggiungono il massimo. Il complesso cinematografico sarà situato al secondo piano del Centro Multifunzioni con un accesso diretto e riservato alle numerose sale vip. Il Villaggio Fitness, la cui locazione ha una durata di 24 anni, è l’espressione di una nuova concezione di fitness e benessere che supera il vecchio concetto di palestra a favore del villaggio come luogo di aggregazione dove ci si mantiene in forma e si socializza. E’ questa la filosofia del gruppo Virgin Active, fondato nel 1999 da Richard Branson, sbarcato in Italia nel 2004 con ambiziosi programmi di sviluppo e che ha già raggiunto traguardi importanti. I villaggi fitness del gruppo Virgin Active presentano caratteristiche uniche sul mercato italiano: ambienti ampi e luminosi, completi ed eccellenti servizi per i clienti, macchinari all’assoluta avanguardia, eccellente rapporto qualità/prezzo. Il Villaggio Fitness di Milano Santa Giulia avrà 3. 700 mq circa di superficie coperta commerciale (inclusi spogliatoi, bagni, camerini, uffici, reception, depositi ed esclusi i locali tecnici) e si estenderà per circa 350 mq al piano terreno (dove verrà realizzata la Day Spa per immergersi nel benessere totale), per 2. 000 mq al primo piano dove saranno ubicati piscina, saune, bar, lounge ecc e mq 1. 350 circa al secondo piano, ove vi saranno gli studios e le aree fitness. A completamento dell’offerta di servizi del Club sono previste anche attività ricreative per bambini e famiglie, ristorazione e vendita di cosmetici. Luigi Zunino, Presidente e Amministratore Delegato di Risanamento ha espresso la sua soddisfazione per gli accordi con Uci Cinemas e Virgin Active, leaders rispettivamente nella gestione di cinema e nel fitness. “Si tratta – sottolinea Luigi Zunino - di aziende caratterizzate da una visione estremamente innovativa che è in piena sintonia con la modernità e l’originalità del Progetto Milano Santa Giulia. Con questi accordi prende così corpo e vita la “Piazza dei Giovani”, quel luogo che rappresenterà il cuore pulsante del divertimento e del tempo libero nel nuovo quartiere. ” .  
   
   
MACEDONIA, GARA PER MICROCENTRALI IDROELETTRICHE  
 
Skpje, 4 ottobre 2007 - Il ministero macedone dell´Economia ha pubblicato la seconda fase della gara internazionale per la costruzione di piccole centrali idroelettriche. Lo comunica l´Ice. I siti in concessione sono 28; le centrali saranno localizzate sui fiumi Vardar, Strumica e Crn Drim ed avranno una potenza massima di 5 Mw l´una. La scadenza per la presentazione delle offerte è stata fissata al 10 gennaio 2008. Il progetto del Governo è quello di dare in concessione circa 400 aree per piccole centrali idroelettriche, in modo da soddisfare almeno il 10 per cento del fabbisogno di energia elettrica della Macedonia. Nella prima fase sono state selezionate sei società (tra cui un´italiana) per la costruzione e lo sfruttamento ventennale di 41 piccole centrali. .  
   
   
SAIPEM CEDE PER 340 MILIONI DI EURO LA PARTECIPAZIONE NON CORE IN HALDOR TOPSOE A/S  
 
 San Donato Milanese (Mi), 4 ottobre 2007 – Saipem, nell’ambito dell’annunciato piano di cessione dei propri asset non core, ha ceduto - per un corrispettivo di 340 milioni di euro - la partecipazione del 50% nella società Haldor Topsoe A/s ad Haldor Topsoe, già proprietario del restante 50% della società. Saipem e Haldor Topsoe A/s continueranno la loro pluriennale collaborazione con particolare riguardo alle tecnologie di produzione di ammoniaca e fertilizzanti. .  
   
   
ACTELIOS: IN CALABRIA PRIMO CENTRO DI ECCELLENZA FONTI RINNOVABILI SOLARE E BIOMASSE INSIEME PER PRODURRE ENERGIA NELLA VIA INDICATA DA KYOTO  
 
Rende, 4 ottobre 2007 - E´ stato inaugurato ieri a Rende (Cosenza) il primo centro di eccellenza italiano per la produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili, realizzato e gestito da Ecosesto (Actelios, Gruppo Falck). Per la prima volta in Europa operano insieme sole e biomasse, ovvero due sorgenti di energia a impatto zero in termini di emissioni di anidride carbonica e gas serra. Ii centro di eccellenza di Actelios è composto da una centrale a biomasse da 14,3 Mw e da un impianto fotovoltaico, uno dei più grandi in Italia, da 1 Mw inaugurato ieri con una cerimonia presieduta dall´Ing. ~ Federico Falck, a cui hanno partecipato prestigiosi esponenti del mondo dell´economia e della politica nazionale e locale. Una grande vela composta da 5. 486 pannelli, ognuno dotato di 48 celle al silicio; così si presenta il nuovo impianto fotovoltaico che in un anno consente un risparmio di 366 tonnellate di olio combustibile e di 1. 024 tonnellate di anidride carbonica, fornendo energia pulita capace di soddisfare il fabbisogno elettrico di un piccolo paese. I benefici della realizzazione di questo impianto fotovoltaico, fornito dalla Siemens, sono notevoli: l´energia elettrica viene prodotta senza alcuna emissione di sostanze inquinanti, senza combustibile fossile e non vi è alcun inquinamento acustico; inoltre tutti i componenti dell´impianto sono, al termine della loro vita, completamente riciclabili. "E´ questa la miglior rappresentazione della strategia di business del Gruppo Falck, orientata alla ricerca e alla realizzazione delle condizioni che possano favorire la sostenibilità dello sviluppo delle comunità in cui è presente, avendo come principi guida la crescita economica, l´eco-efficienza e il progresso sociale. - ha dichiarato l´Ing. Federico Falck - E´ un impegno che abbiamo sempre assunto nei nostri oltre cento anni di vita, mentre intorno a noi per molti anni si è pensato, purtroppo, che il mondo si potesse sviluppare secondo un modello di crescita illimitata". "Siamo ancora in tempo per invertire la rotta e questi due impianti combinati, seppur nel loro piccolo, possono essere un esempio tangibile di come, in un settore fondamentale per lo sviluppo economico come quello della produzione di energia, l´attenzione all´uomo e all´ambiente possono e devono assumere criteri di strategicità" - ha concluso il Presidente del Gruppo Falck. Ii nuovo impianto solare di Rende si unisce a quello realizzato a Trezzo sull´Adda (Mi), che entrerà in funzione in questi giorni, che vanta il record di essere il più grande impianto fotovoltaico in facciata del nord Italia. .  
   
   
ENERTAD ACQUISTA 5 PARCHI EOLICI IN FRANCIA  
 
Milano, 4 ottobre 2007 – Enertad Spa ha firmato ieri con la società lussemburghese Theta Energy Sarl il contratto di acquisto di 5 società francesi proprietarie di 5 parchi eolici situati in Francia. I parchi, in esercizio dalla fine del 2006, hanno una potenza totale installata di 55,2 Mw (24 aerogeneratori Nordex N90 da 2,3 Mw) e una produzione complessiva stimata di 126 Gwh all’anno. Il prezzo dell’operazione, che si prevede sarà perfezionata entro il prossimo mese di novembre, dopo il verificarsi di talune condizioni sospensive, è stato concordato in 29,5 milioni di Euro mentre l’enterprise value è di 82,2 milioni di euro. La copertura finanziaria dell’operazione è assicurata per 25 milioni di Euro attraverso una linea di credito a medio-lungo termine e per i restanti 4,5 milioni di Euro con mezzi propri. Con questa acquisizione Enertad incrementa la potenza in esercizio passando dagli attuali 77 Mw a 132 Mw. L’operazione rappresenta un passo significativo della società verso la diversificazione geografica della propria produzione di energia elettrica attraverso l’ingresso nel business eolico francese, caratterizzato da un elevato tasso di crescita e da un quadro normativo di incentivazione stabile e ben definito. .  
   
   
MOSTRA-CONVEGNO EUROPEA SULL´ENERGIA EOLICA OFFSHORE  
 
 Berlino (Germania), 4 ottobre 2006 - Dal 4 al 6 dicembre si svolgerà la mostra-convegno europea sull´energia eolica offshore. La manifestazione ruoterà attorno ai seguenti interrogativi: In che modo l´energia eolica offshore può contribuire al futuro approvvigionamento energetico dell´Europa? Come può svilupparsi l´industria offshore per diventare più efficiente in termini di costi? Quali sono i fattori che continuano a ostacolare lo sviluppo dell´energia eolica offshore? In che modo l´industria può influire positivamente sullo sviluppo delle politiche relative all´energia offshore? Il convegno prevede inoltre presentazioni del ministro svedese dell´Impresa, dell´energia e della comunicazioni, del ministro danese dei Trasporti e dell´energia e del vicepresidente del Parlamento europeo. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Eow2007. Info/ .  
   
   
KERSELF S.P.A RISULTATI DELL’OFFERTA IN OPZIONE AGLI AZIONISTI E OFFERTA IN BORSA DEI DIRITTI DI OPZIONE NON ESERCITATI SOTTOSCRITTO IL 98% DELL’AUMENTO DI CAPITALE  
 
Correggio, 4 ottobre 2007, Kerself S. P. A. Comunica che il 28 settembre 2007 si è concluso il periodo di offerta in opzione agli azionisti Kerself ai sensi dell’art. 2441, comma 1, cod, civ, di n. 3. 499. 420 azioni ordinarie rivenienti dall’aumento di capitale deliberato dall’assemblea straordinaria in data 11 aprile 2007. Durante il periodo di offerta in opzione (10 settembre 2007-28 settembre 2007) sono stati esercitati n. 13. 028. 813 diritti di opzione corrispondenti a n. 3. 428. 635 azioni ordinarie Kerself, pari al 97,97 % delle azioni oggetto dell’offerta e per un controvalore pari a euro 21. 600. 400,50. Si segnala che Pier Angelo Masselli, socio detentore di una percentuale appena superiore al 25% del capitale sociale di Kerself, ha esercitato n. 3. 655. 277 diritti di opzione sottoscrivendo n. 961. 915 azioni (pari al 27,5% circa del totale delle nuove azioni emesse pari a n. 3. 449. 420), previa rinuncia di n. 4 diritti di opzione, al fine di consentire la fissazione del rapporto di opzione di n. 5 nuove azioni ordinarie per ogni n. 19 azioni ordinarie detenute, senza frazioni decimali. Al termine del periodo di offerta in opzione, risultano non esercitati n. 268. 983 diritti di opzione (i “Diritti Inoptati”) validi per la sottoscrizione di n. 70. 785 azioni di nuova emissione. I Diritti Inoptati saranno offerti in borsa, per conto di Kerself, in conformità a quanto previsto dall’art. 2441, comma 3, cod. Civ. , a cura di Intermonte Sim S. P. A. Nelle sedute consecutive dell’8, 9, 10, 11 e 12 ottobre 2007 (l’”Offerta in Borsa”). Nella prima seduta sarà offerto il totale dei Diritti Inoptati; nelle sedute successive alla prima sarà offerto il quantitativo eventualmente non collocato nei giorni precedenti. I Diritti Inoptati saranno messi a disposizione degli acquirenti presso Monte Titoli S. P. A. E potranno essere utilizzati per la sottoscrizione di nuove azioni ordinarie Kerself al prezzo di euro 6,30 per azione, di cui euro 5,30 a titolo di sovrapprezzo, in ragione di n. 5 azioni di nuova emissione ogni n. 19 diritti. La sottoscrizione delle nuove azioni dovrà essere effettuata presso la Monte Titoli S. P. A. , per il tramite dei relativi depositari, entro e non oltre la data del 15 ottobre 2007, a pena di decadenza. Le azioni sottoscritte verranno messe a disposizione degli aventi diritto per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata della Monte Titoli S. P. A. , nei dieci giorni di borsa aperta successivi all’ultima data utile per la sottoscrizione. Si fa presente che in data 6 settembre 2007 Kerself ha stipulato un accordo di garanzia con Intermonte Sim S. P. A. , in qualità di Lead Manager anche in rappresentanza dei membri del consorzio di garanzia, in base al quale il Lead Manager e i membri del consorzio di garanzia si sono impegnati a sottoscrivere o a far sottoscrivere, disgiuntamente e senza vincolo di solidarietà, al prezzo di offerta, le azioni corrispondenti ai diritti di opzione eventualmente non esercitati ad esito dell´Offerta in Borsa, al netto delle azioni oggetto dell´impegno del signor Pier Angelo Masselli e già sottoscritte. .  
   
   
CENTRO OLI: DEL TURCO, POSIZIONE CHIARA DA ATTI REGIONE CONTRADDITTORIO CHIUDERE AD UN GRANDE GRUPPO ENERGETICO  
 
L´aquila, 4 ottobre 2007 - "La Regione Abruzzo, attraverso i suoi uffici, ha già espresso la propria posizione valutando tutte le problematiche di impatto ambientale e di salute pubblica e rilasciando la relativa autorizzazione". È quanto affermato dal presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, ai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, e Ugl incontrati ieri all´Aquila per discutere il problema legato all´insediamento del Centro Oli dell´Eni nell´area dell´ortonese. Nel corso dell´incontro, al quale ha partecipato anche il Segretario generale della presidenza, Lamberto Quarta, il presidente Del Turco ha ricordato come "questa amministrazione regionale, d´intesa con quelle provinciali e comunali, abbia destinato ingenti finanziamenti (circa 60 milioni di euro, ndr) per il potenziamento e riqualificazione del porto di Ortona". "Come ho avuto modo di ribadire in più occasioni - ha proseguito il presidente della Regione - questa infrastruttura riveste carattere strategico ai fini dello sviluppo della regione e si candida ad essere porto di interesse nazionale capace di svolgere un ruolo primario nel traffico mercantile che tocca il Mediterraneo". Su queste premesse si muove "la forte politica di interazione con i sistemi imprenditoriali di valenza nazionale e internazionale che questa amministrazione regionale sta portando avanti". Il presidente e il segretario generale hanno ricordato la presenza dei grandi gruppi industriali e le collaborazioni con Finmeccanica (progetto Galileo e Abruzzo engeenering), Micron (raddoppio stabilimento Avezzano), Sevel e Honda (partecipazione al progetto Automotive). "Sarebbe pertanto contraddittorio - ha sottolineato il presidente Del Turco - se il più grande gruppo nel settore dell´energia italiano che manifesta interesse ad investire nella nostra regione, non trovasse ascolto e disponibilità delle istituzioni locali. Naturalmente la preoccupazione degli agricoltori e la salvaguardia delle nostre realtà agroalimentare rappresentano un impegno di questa Giunta". Proprio in questo senso, il segretario generale Lamberto Quarta ha riferito che in una riunione di qualche giorno fa con i rappresentanti dell´Eni, "il presidente Del Turco ha messo in evidenza che bisogna assicurare la piena salvaguardia e la tutela delle produzione vitivinicola dell´area. Ciò può avvenire, com´è avvenuto in tutte le realtà regionali in cui è presente l´Eni con un proprio insediamento, e sarà un preciso impegno della Regione perché ciò avvenga". .  
   
   
L’MBA BOCCONI APRE LE PORTE L’OPEN DAY DEL 4 OTTOBRE SARÀ ANCHE ONLINE  
 
Milano, 4 ottobre 2007 - Vivere da Mba per un giorno, dal vivo oppure online. E’ questa l’occasione offerta dalla Sda Bocconi, giovedì 4 ottobre dalle 15 alle 20. 30, in occasione dell’Open Day. Si avrà infatti l´opportunità di incontrare i partecipanti Mba nella loro quotidianità; assistendo ad una lezione e incontrando i Direttori di Programma e i docenti e anche alumni con cui confrontarsi e da cui raccogliere esperienze personali. Lo Staff sarà a disposizione per illustrare i servizi (come i Servizi Ammissioni, Marketing e Career Development Service) e le attività che accompagnano ed integrano il percorso accademico dei quattro Mba offerti dalla Sda Bocconi, incluso il nuovo Executive Mba Part-time in inglese. . .  
   
   
LAZIO: PUBBLICATO BANDO ´BORSE DI STUDIO PER LA PARTECIPAZIONE A MASTER E DOTTORATI UNIVERSITARI´  
 
Roma, 4 ottobre 2007 - E’ stato pubblicato l’avviso pubblico relativo al bando ‘Borse di studio per la partecipazione a master e dottorati universitari’, consultabile sul sito dell’assessorato Istruzione della regionewww. Sirio. Regione. Lazio. It. L’iniziativa è rivolta ai laureati residenti o domiciliati al momento della domanda nella Regione Lazio, con priorità nei riguardi di donne, soggetti svantaggiati ed altri soggetti indicati nel bando, con contributo da erogare direttamente al beneficiario. Il termine per la presentazione delle domande scade il 29 ottobre. .  
   
   
SU RAI EDUCATIONAL ´FUORICLASSE CANALE SCUOLA-LAVORO – SPECIALE LAZIO´  
 
Roma, 4 ottobre 2007 - Rai Educational, in collaborazione con l’assessorato all’Istruzione e Formazione della Regione Lazio, ha presentato ‘Fuoriclasse Canale Scuola-lavoro – Speciale Lazio’: una serie di 20 puntate - in onda dal 4 ottobre il giovedì alle ore 02:00 su Rai Uno - volte ad informare i giovani sui percorsi scolastici, formativi e professionali offerti dal territorio laziale. Il programma, ideato da Pietro Grignani e Pietro De Gennaro e fruibile anche in streaming su Internet, aiuta studenti, famiglie e aziende ad orientarsi tra le molteplici iniziative legate all’istruzione, alla formazione e all’inserimento nel mondo professionale, ponendosi dunque come canale di comunicazione e congiunzione tra sistema scolastico e mercato del lavoro. Un progetto nato al centro della nostra Penisola, ma orientato a coinvolgere anche altre regioni, dal Nord al Sud, per informare i giovani su quanto offre il proprio territorio d’appartenenza. Numerosi i temi affrontati nel corso delle puntate: le possibilità offerte dai poli formativi, le storie di rifugiati, i laboratori teatrali e artistici, i documentari incentrati sul mondo della scuola e dell’istruzione. . .  
   
   
I PARCHI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI E GLI INCUBATORI. CONVEGNO AL POLO TECNOLOGICO DI NAVACCHIO (PI)  
 
 Navacchio-cascina, 4 ottobre 2007 - Il Polo Tecnologico di Navacchio, in collaborazione con Iasp, Apsti, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di Cascina, e Fiditoscana, organizza per il prossimo 8 ottobre 2007, in occasione dell´Inaugurazione del Iii lotto del Polo Tecnologico, un evento relativo a . "I Parchi Scientifici e Tecnologici e gli Incubatori: strumenti a supporto del nuovo sviluppo dei territori. Esperienze nazionali ed internazionali a confronto" . Un momento di confronto, distinto in due sessioni, che si sviluppano al mattino e al pomeriggio e trattano con la presenza di esperti e rappresentanti di analoghe strutture a livello europeo, i temi relativi alle funzioni dei Parchi Scientifici e Tecnologici e dei loro Incubatori a supporto dello sviluppo innovativo dei territori. .  
   
   
POTENZA: RIPARTE IL CONCORSO INTERCULTURA CENTINAIA DI BORSE DI STUDIO PER GIOVANI DELLE SCUOLE SUPERIORI INTERESSATI AD ANDARE A SCUOLA ALL’ESTERO  
 
Potenza, 4 ottobre 2007 - Anche quest’anno l’Associazione no profit Intercultura lancia il nuovo bando di concorso che consentirà a centinaia di ragazzi di 15 -17 anni di età di trascorrere un soggiorno di studi in circa 40 Paesi diversi, per un periodo di tempo che va da pochi mesi all’intero anno scolastico. "La formula del programma Intercultura - informa una nota dell´Associazione - è ormai consolidata da 52 anni di esperienza. Durante l’anno gli studenti frequentano la scuola superiore locale insieme ai coetanei del Paese che li accoglie; hanno così la possibilità di calarsi completamente nella nuova società per apprenderne usi, costumi, tradizioni e stili di vita. Ogni ragazzo durante il soggiorno viene costantemente seguito dai volontari di Intercultura presenti in ogni nazione, che lo guidano nel percorso di inserimento e integrazione nella nuova realtà. Gli studenti che decideranno di partire non perderanno l’anno scolastico; potranno infatti definire insieme ai propri docenti le modalità di recupero, in base alla vigente normativa. Il 10 Novembre è il termine per candidarsi a una delle centinaia di borse di studio esistenti. Alle borse messe a disposizione da Intercultura stessa (335 borse di studio totali o parziali per programmi di durata variabile dall’intero anno scolastico a poche settimane) si affiancano quelle offerte da numerose aziende, istituti di credito, fondazioni ed enti locali. L’elenco delle borse di studio disponibili è in continuo aggiornamento sul sito www. Intercultura. It dove sono disponibili anche il modulo per l’iscrizione on line e maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione, la descrizione dei programmi, le testimonianze e le foto di chi è già stato all’estero negli scorsi anni, i contatti dei volontari che operano nei 130 Centri Locali dell’Associazione distribuiti in tutta Italia". . .  
   
   
ESCLUDERE L’AMBIENTE DAL PATTO DI STABILITA’  
 
 Venezia, 4 ottobre 2007 - “Ritengo che tutta la materia della tutela ambientale debba essere esclusa dalla morsa del patto di stabilità, in quanto limita fortemente la capacità di spesa e quindi di intervenire efficacemente, delle pubbliche amministrazioni. Lo ha ribadito l’Assessore regionale all’Ambiente, Giancarlo Conta, nel corso dell’incontro tenutosi a Palazzo Balbi per la presentazione del Piano Pluriennale di Attività 2008-2010 dell’Arpav. Oltre all’Assessore regionale e al Direttore Generale dell’Agenzia, Andrea Drago, erano presenti gli Assessori all’Ambiente delle sette Amministrazioni Provinciali del Veneto. “ricordo – ha aggiunto Conta – che già la spesa sanitaria è fuori patto e non credo che un obiettivo valido sia quello di renderci sani, ma felicemente allagati, come è accaduto pochi giorni fa nel veneziano”. Riferendosi poi all’attività dell’Arpav, Conta ha ricordato lo sforzo fatto dalla Regione, che pur di fronte a problemi finanziari generali che hanno costretto a tagli di risorse in molti settori, ha assicurato i necessari finanziamenti per l’attività dell’Agenzia regionale, che opera in un settore delicato e di estrema importanza come l’Ambiente. .  
   
   
PARTONO I LAVORI PER IL PARCO MARINO DI TERRACINA  
 
Roma, 4 ottobre 2007 - - Al via i lavori del parco marino che dovrà sorgere a levante di Badino (Terracina). Si tratta di un progetto regionale, il primo di questo tipo nel Lazio. Lungo un tratto di circa mezzo chilometro verranno calate in mare delle piramidi di calcestruzzo e acciaio, che serviranno a formare un’area marina protetta di 250 mila metri quadrati. “La barriera - ha spiegato l’assessore all’ambiente del comune di Terracina Mariano De Gregorio - servirà sia al ripopolamento ittico sia al recupero della prateria di posidonia”. .  
   
   
´LA REGIONE MARCHE NON E` CONFINATA ESCLUSIVAMENTE TRA LE MURA DEI SUOI PALAZZI ´: SOPRALLUGO DELL´ASSESSORE CARRABS AL LAGO DI SCHIETI  
 
Ancona, 4 ottobre 2007 - L´assessore regionale alla tutela del Territorio, Gianluca Carabbs, alcuni consiglieri comunali del Comune di Urbino e tecnici, hanno fatto un sopralluogo per accertare la drammatica riduzione di acqua, in termini di profondita` e altezza, che sta minacciano l´estinzione del lago di Schieti, il bacino artificiale ai piedi della Valle del Foglia. ´La Regione Marche non e` confinata esclusivamente tra le mura dei suoi palazzi ´ ha sottolineato Carrabs durante il giro di ricognizione - ma esce sul territorio per risolvere le problematiche della collettivita` marchigiana. Ora e` necessario creare un gruppo di lavoro tra Regione, Provincia, Comune di Urbino ed Universita` per intervenire in maniera sistemica e non invasiva, su questa area lacustre, considerando fauna, flora e sistemazione idraulica. Per questo motivo martedi` prossimo, presso la Provincia di Pesaro e Urbino, si aprira` un tavolo tecnico-operativo per affrontare gli interventi da realizzare, con tutti i soggetti interessati, partendo dal progetto della giunta provinciale pesarese´. ´Oltre a rinaturalizzare il lago ´ ha proseguito l´Assessore - occorre stabilire, attraverso un piano mirato e condiviso con gli enti, la destinazione della zona, realizzando una sorta di turismo verde fruibile. Naturalmente, il programma di recupero dell´invaso sara` presentato al ministero dell´Ambiente per l´acquisizione delle risorse finanziarie´. Il bacino artificiale di proprieta` del Comune di Urbino e` ai minimi termini e in alcuni tratti presenta anche una moria di pesci. Ora lo specchio d´acqua e` tutto interessato da materiale argilloso, trasportato durante le piene del fiume. Inoltre, la siccita` di questi ultimi periodi, ha contribuito alla riduzione del livello dell´acqua. In passato il lago rappresentava un sistema complesso nel quale si esplicavano importanti funzioni di carattere ambientale, naturalistico e di utilita` diretta per l´uomo. Un ambiente nel quale potevano crearsi e mantenersi habitat estremamente diversificati e complessi, dove trovano fonte di vita numerosissime specie animali e vegetali. A primavera, infatti, si fermavano in queste zone tortore, aironi, folaghe ed anatre. Sicuramente porre limite al degrado ambientale risulta determinante per ripristinare l´originario ecosistema dell´invaso di Schieti. .  
   
   
RIFIUTI: NEL 2008 RISPARMI PER I COMUNI VIRTUOSI NELLA RACCOLTA DELL´ORGANICO  
 
Bolzano, 4 ottobre 2007 - Per i Comuni che raccolgono separatamente oltre 30 chili di rifiuti organici urbani per abitante nel 2008 per la prima volta è prevista una riduzione degli importi dovuti alla Provincia per la parziale copertura delle spese per la realizzazione di discariche e impianti di recupero e smaltimento rifiuti. Tale riduzione comporterà un risparmio complessivo stimato in 115. 000 Euro. Aumenti degli importi, invece, sono previsti in percentuali diverse per i Comuni che raccolgono meno organico. Ass. Laimer: "È giusto premiare i Comuni più virtuosi". Lo prevede una delibera adottata dalla Giunta provinciale nella seduta di ieri, lunedì 1. Ottobre, che fissa gli importi dovuti alla Provincia per il 2008 da parte dei Comuni e dei gestori di impianti di raccolta e smaltimento rifiuti. I Comuni ed i gestori degli impianti versano annualmente alla Provincia un importo per la parziale copertura delle spese di realizzazione di discariche e impianti di recupero e smaltimento rifiuti. Per la prima volta, come spiega Giulio Angelucci, direttore dell´Ufficio gestione rifiuti dell´Agenzia provinciale per l´ambiente, nelle modalità di calcolo viene introdotto un sistema correttivo che premia i Comuni "più bravi" nella raccolta dei rifiuti organici. Gli importi dovuti dai Comuni saranno calcolati, infatti, in funzione non solo della quantità di rifiuti prodotti ma anche della loro qualità: quale base di calcolo degli importi che i Comuni dovranno versare alla Provincia nel 2008 sarà considerata la quantità dei rifiuti urbani prodotti nell´anno 2006 e la quantità dei rifiuti organici raccolti separatamente. Per i Comuni che per abitante raccolgono più di 30 chili di rifiuti organici all´anno, è prevista una riduzione degli importi. Tale riduzione- così Angelucci - comporterà un risparmio complessivo stimato in 115. 000 Euro. È previsto, invece, un aumento del 7 per cento degli importi dovuti alla Provincia per i Comuni che raccolgono annualmente meno di 10 chili di frazione organica per abitante e un aumento del 3,5 per cento per quelli che ne raccolgono tra i 10 ed i 30 chili all´anno. Come sottolinea l´assessore provinciale all´ambiente, Michl Laimer, "è importante per la Provincia di Bolzano, all´avanguardia nel settore della tutela ambientale, premiare i Comuni più virtuosi e penalizzare, invece, quelli che conferiscono maggiori quantità di rifiuti allo smaltimento negli impianti. Si tratta di un aspetto certamente innovativo". In considerazione del fatto che a fronte di un totale di 130. 370 tonnellate di rifiuti urbani prodotte nel 2006, 17. 916 (13,74 per cento) sono state conferite direttamente da industriali, artigiani e commercianti ai gestori degli impianti di raccolta e smaltimento altoatesini, la Giunta provinciale ha fissato in 31,03 Euro la maggiorazione per tonnellata di rifiuti che gli stessi gestori applicheranno e fattureranno nell´anno 2008 per i rifiuti conferiti direttamente e che quindi dovranno versare alla Provincia. .