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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Novembre 2007
CELLULE STAMINALI IN CHIRURGIA: REVISIONE CRITICA DELLE APPLICAZIONI SPERIMENTALI E CLINICHE  
 
Pavia, 29 novembre 2007 - Le nuove frontiere e le applicazioni sperimentali e cliniche delle cellule staminali sono al centro della Ii riunione annuale “Cellule staminali in chirurgia. Revisione critica delle applicazioni sperimentali e cliniche” che si terrà sabato 1 dicembre presso l’aula Volta dell’Università di Pavia. L’appuntamento, organizzato dal Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Rianimatorie-riabilitative e dei Trapianti D’organo dell’Università degli Studi di Pavia, dalla Fondazione I. R. C. C. S. Policlinico San Matteo di Pavia e dalla Fondazione Internazionale Menarini è presieduto dal prof. Maro Viganò, con la segreteria scientifica del prof. Paolo Dionigi. La Riunione sarà aperta dalla Lettura Magistrale del prof. Carlo Alberto Redi “La riprogrammazione genetica”; quindi seguiranno le due sessioni dedicate alle applicazioni sperimentali e cliniche in ambito cardiaco, nelle malattie dell’apparato visivo, nei trapianti, in ambito neurologico, in otorinolaringoiatria. La comunità scientifica attende molte risposte dalla ricerca nel campo delle cellule staminali. La disponibilità di cellule capaci di sostituire quelle perse a seguito di lesioni o malattia e la possibilità di intervenire direttamente nella sede della lesione, possono permettere di ripristinare le funzionalità dell’organo colpito in modo da migliorare la qualità di vita del paziente. Cellule staminali ottenute da organi dell’adulto hanno già assicurato alcuni risultati importanti nel trattamento di malattie ematologiche, ustioni, degenerazioni della cornea e della retina. Studi sperimentali sono in corso per valutare l’impiego delle cellule staminali per la correzione del diabete mellito, del Parkinson, dell’infarto miocardico, dei difetti muscolari e ossei e nel campo dei trapianti d’organo. Molti altri studi sono in corso sull’animale da esperimento. Tutto questo fervore scientifico promette risultati di enorme interesse in pochi anni. Per accelerare il processo rivolto all’applicazione clinica è indispensabile incentivare la nascita di nuovi protocolli, non solo per la differenziazione delle cellule staminali nei tessuti desiderati, ma anche per la produzione di un numero sufficiente di Cellule. La Riunione del Dipartimento di Scienze Chirurgiche “Cellule staminali in chirurgia. Revisione critica delle applicazioni sperimentali e cliniche” ha proprio lo scopo di valutare lo stato dell’arte e di permettere un utile scambio di esperienze in modo da favorire una più efficace collaborazione. .  
   
   
INVENTATA A PAVIA UNA NUOVA GENERAZIONE DI PINZE OTTICHE IL METODO È STATO BREVETTATO DALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA. GLI ESITI DELLA RICERCA PUBBLICATI SU “NATURE PHOTONICS”  
 
 Pavia, 29 novembre 2007 - La possibilità di intrappolare e manipolare oggetti, pur mantenendosi a distanza da essi e senza alcun contatto fisico è già oggi possibile e in futuro, grazie al lavoro di un team di giovani ricercatori italiani, questa tecnologia potrebbe essere diffusamente applicata in diversi settori della ricerca biomedica e della ricerca fisica di base. Gli esiti della ricerca condotta da ricercatori dell’Università di Pavia - Ilaria Cristiani, Paolo Minzioni e Francesca Bragheri – e dell’Università della Magna Grecia di Catanzaro - Carlo Liberale, Francesco De Angelis ed Enzo Di Fabrizio - sono stati pubblicati il 25 novembre nella versione elettronica di “Nature Photonics”, nell’articolo “Miniaturized all-fibre probe for three-dimensional optical trapping and manipulation”. Le così dette “pinze ottiche” permettono di intrappolare e manipolare particelle di dimensioni comprese tra il miliardesimo ed il milionesimo di metro (da 1nanometro a 1micron) senza alcun contatto fisico con la particella stessa, bensì sfruttando le forze esercitate da una radiazione laser fortemente focalizzata. Nell’ultimo decennio, la possibilità di manipolare in modo non invasivo singole cellule o addirittura singole molecole, ha aperto nuovi orizzonti di ricerca. Solitamente le pinze ottiche sono realizzate tramite strutture costose, ingombranti e complesse, composte da un microscopio, all’interno del quale è inserita una sorgente laser, il cui fascio viene fortemente focalizzato tramite un obiettivo. “Il risultato dell’articolo appena uscito- spiega Ilaria Cristiani del Laboratorio di Elettronica Quantistica dell’Università di Pavia - consiste nella dimostrazione di pinze ottiche in cui la radiazione laser viene guidata e manipolata tramite una fibra ottica. In questo modo il sistema che si ottiene, anziché ingombrante come un microscopio, risulta essere miniaturizzato, versatile e facilmente utilizzabile ovunque vi sia uno spazio sufficiente a portare una fibra ottica. I vantaggi che una simile tecnica potrebbe portare nei settori della biologia e della medicina sono innumerevoli, e spaziano dalla possibilità di effettuare semplici test diagnostici su singole cellule, fino alla possibilità di intrappolare, analizzare e manipolare particelle di varie dimensioni direttamente all’interno del corpo di un paziente, tramite una semplice fibra ottica, ben più sottile di un comune ago da siringa. ” L’elemento chiave del nuovo strumento, si basa su una idea innovativa, realizzabile tramite un raffinato processo nanotecnologico, sviluppata presso l’Università degli Studi di Pavia da tre giovani scienziati e quindi brevettata dall’Università di Pavia (I. Cristiani, C. Liberale, P. Minzioni, Domanda di brevetto europeo Pct/ep/2007/056798). La progettazione e le prime fasi di fabbricazione sono state realizzate presso il Laboratorio di Elettronica Quantistica dell’Università di Pavia, mentre la lavorazione finale della fibra ottica è stata svolta congiuntamente dal personale delle due università presso il laboratorio Bionem dell’Università della Magna Graecia tramite l’utilizzo di nanotecnologie. Il progetto è stato finanziato dal Cnism (Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze della materia). Lo scopo finale del progetto è ancora più ambizioso e prevede di realizzare una sonda che permetta allo stesso tempo di intrappolare, manipolare e analizzare i campioni sotto esame. Una prima dimostrazione di tale possibilità è già descritta nell’articolo. .  
   
   
DA LAZIOSANITÀ UN MANUALE PER LA COMUNICAZIONE IN ONCOLOGIA  
 
Roma 29 novembre 2007 - Un manuale sulla comunicazione in oncologia, il primo di questo genere nella letteratura italiana, per insegnare a tutti i professionisti sanitari che operano nell’ambito dell’assistenza oncologica come comunicare con il malato e con i suoi familiari. Questo l’obiettivo del volume presentato dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Enrico Garaci e del presidente di Laziosanità - Asp, Lucio D’ubaldo. Il testo è stato redatto dal gruppo ‘Care’ (Comunicazione, Accoglienza, Rispetto, Empatia), un’equipe composta da medici, volontari, metodologi provenienti da diverse strutture italiane. “Saper ‘parlare’ ai pazienti e a chi, nella famiglia, è loro più vicino deve far parte del curriculum dei medici e degli operatori sanitari in generale – ha detto Enrico Garaci - deve cioè affiancare le loro capacità professionali, divenendone parte integrante da cui non poter prescindere per poter svolgere con vera professionalità e coscienza il proprio lavoro”. “Deterioramento della qualità della vita: spesso è questo che comporta il cancro in fase avanzata e terminale, oltre che una progressiva debilitazione e un aumento delle sofferenze fisiche, soprattutto del dolore – ha affermato Lucio D’ubaldo - con il manuale vogliamo scongiurare questo pericolo puntando a un’umanizzazione delle cure e fornendo uno strumento per superare numerosi ostacoli che incontrano gli operatori socio-sanitari nella gestione della malattia”. .  
   
   
NORME RELATIVE ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI, ALLE POLITICHE SOCIALI E ALLA FAMIGLIA  
 
Roma, 29 novembre 2007 - Il 16 novembre 2007 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo schema di disegno di legge sulle “norme relative alle persone non autosufficienti, alle politiche sociali e alla famiglia”. Il Governo, entro nove mesi dall’entrata in vigore della presente legge, è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi che definiscano un sistema di protezione sociale per le persone non autosufficienti. In breve, nell’esercizio della delega il Governo si attiene, tra gli altri, ai seguenti criteri direttivi (art. 1): definizione dei criteri di accertamento e valutazione della condizione di non autosufficienza; definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sanitarie a rilevanza sociale e delle prestazioni sociali a rilevanza sanitaria da garantire alle persone non autosufficienti; definizione dei principi e delle modalità sulla cui base può essere richiesta agli assistiti la compartecipazione al costo delle prestazioni per la componente sociale; definizione di un sistema di monitoraggio e valutazione degli interventi sociali e sociosanitari in favore delle persone non autosufficienti. In forza dell’art. 2, al fine di completare il sistema di tutela e sostegno della maternità e della paternità, il Governo, entro dodici mesi dall’entrata in vigore della presente legge, è delegato ad adottare un decreto legislativo di adeguamento del testo unico (decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151). Lo schema di Disegno di legge istituisce inoltre: la Carta della famiglia (art. 4), destinata alle famiglie costituite da cittadini italiani o da cittadini stranieri regolarmente residenti sul territorio italiano, con almeno tre figli minori, che dà diritto a sconti sull’acquisito di beni o servizi ovvero a riduzioni tariffarie concordati con i soggetti pubblici o privati che intendano contribuire all’iniziativa. L’osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità (art. 5), allo scopo di promuovere la piena integrazione delle persone con disabilità. Presieduto dal Ministro della solidarietà sociale, l’Osservatorio dura in carica tre anni, con i seguenti compiti: predisporre un programma d’azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone disabili; predisporre la relazione sullo stato di attuazione delle politiche sulla disabilità; promuovere la raccolta di dati statistici che illustrino la condizione delle persone con disabilità; promuove l’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone disabili ed elaborare il rapporto dettagliato sulle misure adottate di cui all’articolo 35 della Convenzione; promuovere la realizzazione di studi e ricerche che possano contribuire ad individuare aree prioritarie verso cui indirizzare interventi per la promozione dei diritti delle persone disabili. Per finire, gli articoli 6 e 7 prevedono l’istituzione, rispettivamente: di un Fondo per la lotta alle povertà estreme, finalizzato all’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni di cui all’articolo 117 della Costituzione, secondo comma, lettera m; di un Fondo di solidarietà sui mutui per l’acquisto della prima casa, per sostenere i cittadini in difficoltà temporanea nel pagamento delle rate di mutuo. .  
   
   
LECCO: UN NETWORK PER LA RICERCA BIOMEDICA E TECNOLOGICA POLITECNICO, CNR, IRCCS "E. MEDEA" E VILLA BERETTA-OSPEDALE VALDUCE PRESENTANO I RISULTATI DI HINTALECCO, UNA RETE DI LABORATORI CHE STUDIA LE POSSIBILITÀ OFFERTE DALLA TECNOLOGIA IN CAMPO RIABILITATIVO.  
 
Lecco, 29 novembre 2007 - Come facilitare le autonomie e la comunicazione nel paziente disabile? Questo l´interrogativo di fondo che ha spinto quattro realtà lecchesi all´avanguardia nella ricerca biomedica e tecnologica a integrare le proprie competenze e creatività nell´ambito di Hintalecco (Health Innovation Network Technology), un laboratorio virtuale nato nel 2004 grazie all´impegno dell´Associazione Univerlecco e al sostegno economico della Fondazione Cariplo. Tale Progetto ha favorito lo sviluppo nel territorio lecchese di un Polo di ricerca scientifica e tecnologica in ambito sanitario, riunendo e valorizzando una rete di Centri all´avanguardia per l´integrazione tra ricerca biomedica (Irccs "E. Medea" e Ospedale Valduce -Villa Beretta) e ricerca tecnologica (Politecnico e Cnr) finalizzata in particolare alla medicina riabilitativa. I risultati del progetto Hintalecco verranno presentati alle autorità, agli operatori e agli utenti nell´ambito del Convegno "L´innovazione tecnologica nella medicina riabilitativa" che si terrà il 29 e 30 novembre a Lecco e a Bosisio Parini (Lc). Gli sviluppi di tale progetto sono promettenti, sia in termini economici che umani. Basti pensare alle nuove tecnologie che consentono di navigare sul web senza sfiorare la tastiera del pc: tra queste Whisper, un dispositivo che traduce il respiro in un codice binario registrando le variazioni di flusso di aria inspirata ed espirata, e la Brain Computer Interface, una sorta di interfaccia diretta tra la mente e il computer. Oppure si pensi al telemonitoraggio, che - tramite telefoni cellulari e sensori integrati negli indumenti - consente di seguire il recupero funzionale del paziente direttamente dal suo domicilio; allo studio dei materiali a memoria di forma, con i quali è possibile realizzare ortesi attive compatte e leggere; al Lokomat, un robot per la riabilitazione motoria. Nei diversi ambiti di intervento in cui ha operato, il progetto Hintalecco ha conferito all´area lecchese un carattere di "distretto scientifico-tecnologico" che merita di essere preso in attenta considerazione dai livelli istituzionali locali e regionali, sia come modello emblematico esportabile in territori similari a questo, sia in funzione di possibili ed auspicati ulteriori sviluppi in loco. "Il progetto Hint ha permesso di sviluppare una sinergia tra diversi Enti - sostiene Vico Valassi, Presidente di Univerlecco e della Camera di Commercio di Lecco - coinvolti sia sul piano della ricerca che su quello dell´applicazione pratica in un progetto destinato a promuovere iniziative con ricadute e risultati sia nel mondo della scienza che nel mondo dell´industria e dell´impresa". "La Fondazione Cariplo in questi anni ha cambiato completamente la sua politica erogativa - aggiunge Mario Romano Negri, Commissario Fondazione Cariplo e Presidente Fondazione della Provincia di Lecco - in dieci anni è passata da 35. 000. 000 di euro che venivano erogati a fondo perso a 200. 000. 000 di euro che vengono erogati attualmente anno per anno. Per equilibrare una maggiore distribuzione territoriale di queste risorse sono stati introdotti gli interventi emblematici, che vengono elargiti ogni sei anni alle Province: si tratta di 7. 500. 000 milioni di euro da spendere proprio per interventi di grande significato. Fondazione Cariplo ritiene il Progetto Hint emblematico per il territorio in termini di ricerca ed innovazione e sicuramente lo porterà d´esempio in tutti i campi, anche internazionali". Le giornate di studio si focalizzano su due aspetti rilevanti dell´innovazione tecnologica nella medicina riabilitativa: la prima - rivolta principalmente agli utenti e ai fornitori di soluzioni - vuole fare il punto sulle potenzialità offerte dalle tecnologie Ict; la seconda - destinata agli operatori sanitari e ai bioingegneri - è centrata sulle innovazioni tecnologiche e sulle applicazioni in riabilitazione sia in ambito diagnostico-valutativo che terapeutico. Giovedì 29 novembre 2007 - mattino Aula C1. 2 Polo regionale di Lecco - Politecnico di Milano Seminario: Ict & Sanità - il network di Hintalecco. Giovedì 29 novembre 2007 - pomeriggio Camera di Commercio - Lecco Tavola rotonda : Quale spazio per un "Network per l´innovazione tecnologica" nel settore della riabilitazione della realtà lombarda? Venerdì 30 novembre 2007 Irccs "E. Medea" - Bosisio Parini Workshop: L´innovazione tecnologica nella medicina riabilitativa. .  
   
   
DAI NUOVI MATERIALI UN AIUTO ALLA RIABILITAZIONE LE ORTESI E GLI AUSILI INNOVATIVI REALIZZATI DALLO IENI-CNR SONO IL RISULTATO DI UN INTENSO LAVORO TRIENNALE SVOLTO NEL CONTESTO DI HINTALECCO.  
 
Roma, 29 novembre 2007 - Coadiuvare il lavoro del fisioterapista con dispositivi tecnologici avanzati diventa sempre di più una concreta possibilità, grazie ai passi avanti compiuti dalla ricerca nell’ambito dei nuovi materiali. Esercitatori per la mano che prolungano le sessioni fisioterapeutiche anche a casa, posizionatori per il gomito che eliminano gli effetti negativi determinati dall’immobilità cui le tradizionali ortesi rigide costringono il braccio: sono alcuni degli strumenti riabilitativi che l’Istituto per l’energetica e le interfasi (Ieni) del Cnr di Lecco ha realizzato nel contesto più generale di Hint@lecco (Health Innovation Network Technology). Il progetto di ricerca, che riunisce centri di eccellenza del territorio lecchese e mira ad integrare ricerca biomedica e studi tecnologici, conclude la sua attività triennale il 29 e 30 novembre a Lecco e Bosisio Parini con un seminario e un workshop nei quali si discute sulle potenzialità delle nuove tecnologie in ambito diagnostico e terapeutico. Esempio significativo dei prodotti derivanti dalla ricerca svolta da Hint@lecco sono proprio le ortesi e gli ausili messi a punto dallo Ieni-cnr e illustrati nel corso della ‘due giorni’. “La caratteristica fondamentale dei nostri prodotti”, spiega Stefano Besseghini dello Ieni-cnr, “è la loro fabbricazione con materiali funzionali, in grado di rispondere in maniera autonoma, decisamente non comune ma altamente ripetibile, a opportuni stimoli esterni. In particolare, abbiamo utilizzato leghe metalliche con caratteristiche di memoria di forma e pseudoelasticità, polimeri a memoria di forma, ossia classi di sostanze in grado di recuperare una forma preimpostata per effetto del semplice cambiamento di temperatura o dello stato di sollecitazione applicato. Proprietà che forniscono risorse innovative adattabili alle caratteristiche anatomiche dei pazienti. Così, ad esempio, il nostro ‘Esercitatore per la mano’, realizzato con leghe a memoria di forma, garantisce una costante mobilità articolare della mano in pazienti che hanno subito lesioni al sistema nervoso centrale, assicurando in tal modo continuità al trattamento terapeutico”. Con un sistema simile, sempre basato sulle leghe a memoria di forma, Shade, un’ortesi attiva per la caviglia, permette, rimanendo seduti, di esercitare il movimento del piede. Tra le altre ortesi sviluppate, molto valida dal punto di vista terapeutico è la gomitiera pseudoelastica Edges, che applica una forza estensoria costante provocando una graduale estensione del braccio. “Il vantaggio rispetto ai posizionatori tradizionali è duplice”, precisa Besseghini, “anziché immobilizzare il gomito in posizioni sempre più estese come fanno le ortesi attuali, Edges lascia libero il movimento evitando sensazioni dolorose. Inoltre, essa produce i suoi effetti in maniera continua e graduale adattandosi alle condizioni in evoluzione del paziente”. Ancora in fase di ottimizzazione è il manicotto Small-c indicato per le donne che hanno subito una mastectomia radicale. “Questo intervento chirurgico”, precisa Besseghini, “provoca, in seguito all’asportazione dei nodi linfatici dall’ascella, un gonfiore del braccio che va ridotto rapidamente per evitare complicazioni. Utilizzando il manicotto, che sfrutta le leghe a memoria di forma, sarà possibile generare un massaggio a spirale che spinge attivamente il fluido lungo l’albero linfatico, evitando che si accumuli negli spazi interstiziali e dia origine all’edema”. .  
   
   
SANITÀ - BISSONI SULLA MOBILITÀ TRA REGIONI: TRA EMILIA-ROMAGNA E VENETO UN ACCORDO QUADRO.  
 
Bologna, 29 novembre 2007 - In relazione ad articoli apparsi sulla stampa locale relativi al ricorso da parte di cittadini dell’Emilia-romagna a strutture del Veneto per prestazioni specialistiche, l’assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-romagna Giovanni Bissoni ha diffuso la seguente nota. “La mobilità verso altre Regioni di cittadini dell’Emilia-romagna per alcuni esami specialistici ambulatoriali, in particolare risonanza magnetica e Tac, come più volte chiarito, anche riportando dati di attività e di spesa, più che denotare una insufficienza dell´offerta dei Servizi dell’Emilia-romagna, evidenzia meccanismi distorti prodotti da un sistema di mobilità tra Regioni insufficientemente regolato. E´ noto infatti che, mentre le prestazioni erogate all’interno delle Regioni, anche da parte di soggetti privati accreditati, sono regolate da appositi accordi di fornitura, per i cittadini provenienti da fuori regione funzionano automatismi di rimborso senza alcun tetto finanziario predefinito. E’ questo meccanismo che ha reso possibili comportamenti scorretti da parte di alcune strutture che prevedono accessi differenziati a seconda della Regione di provenienza. E´ evidente che nessun sistema, seppure qualificato come quello bolognese, può competere in termini di accessibilità con chi garantisce Tac e risonanza magnetica in giornata a cittadini purché provenienti da altra regione. L’emilia-romagna e il Veneto, così come prevede una specifica intesa definita in sede di Conferenza Stato-regioni, hanno reciprocamente regolato i propri rapporti di mobilità con un accordo-quadro siglato nell’agosto 2007, riferito al periodo 1 ottobre 2007 - 31 dicembre 2009, risolvendo con trasparenza ed attenzione all’equità di accesso, i problemi di mobilità interregionale riscontrati da entrambe le Regioni. All’interno dell’accordo-quadro sono considerati anche situazioni come quelle riferite alla struttura di Monselice. " .  
   
   
UN ISTITUTO PER LA CURA DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI  
 
Roma, 29 novembre 2007 - Una nuova struttura per ospitare i malati stranieri e i poveri: l’esigenza dell’“Istituto della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà” nasce dall’esperienza diretta dell’Istituto San Gallicano di Roma, che fin dagli anni Ottanta si è sempre occupata dei problemi di salute dei migranti attraverso la struttura complessa di medicina preventiva delle migrazioni, del turismo e di dermatologia tropicale. Oggi, che l’Italia è divenuta meta di molte popolazioni migranti, la ricerca medica e scientifica ha scoperto nessi sempre più stringenti tra la malattia e le condizioni socio-economiche delle persone. Il nuovo istituto nazionale si occuperà principalmente delle malattie degli immigrati, ma darà cura anche ai cittadini italiani poveri. L’obiettivo principale dell’istituto è potenziare l’attività di consulenza clinica attraverso un percorso di integrazione con le strutture del sistema sanitario regionale. Una rilevanza particolare sarà data anche all’attività di formazione specialistica degli operatori e dei mediatori linguistico-culturali, alla ricerca clinica e alla raccolta di dati epidemiologici all’interno di una rete nazionale e internazionale. .  
   
   
LOMBARDIA EDILIZIA SANITARIA, 457,5 MLN PER 48 INTERVENTI  
 
Milano, 29 novembre 2007 - Ammontano a 457,5 milioni di euro i fondi messi a disposizione dalla Regione Lombardia per 48 interventi di edilizia sanitaria in tutte le province lombarde. Si tratta della quarta e ultima tranche di finanziamento che va a completare con successo il piano lombardo per l´edilizia sanitaria. "Si tratta di un piano da complessivi 1. 500 milioni di euro per 182 interventi che sta già portando in tutti i territori funzionalità ed efficienza a tutto vantaggio dei cittadini oltre che dei medici e del personale ospedaliero - ha commentato il presidente della Regione, Roberto Formigoni -. E´ un ulteriore esempio del successo del modello lombardo, fatto di fortissimi investimenti sulle strutture sanitarie pubbliche in corso da un decennio in Lombardia, con l´edificazione di nuovi ospedali d´avanguardia, la radicale riqualificazione di altri e l´adeguamento dei rimanenti ai nuovi standard qualitativi richiesti". "Adesso possiamo realizzare appieno il piano regionale - ha aggiunto l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - che ha come obiettivo il servizio ai cittadini. Siamo alla fase finale del grande lavoro che abbiamo iniziato nel 1995 per rinnovare totalmente il patrimonio edilizio sanitario. Una sanità che aspira a porsi come reale risposta alla crescente domanda di salute e benessere dei cittadini richiede anche importanti interventi di edilizia sanitaria e investimenti in macchinari e attrezzature al passo con i progressi scientifici di questi anni". Ecco l´ammontare degli stanziamenti per ogni provincia e gli ospedali interessati: Provincia Di Bergamo: 21,8 milioni di euro per 6 interventi a Seriate, Romano di Lombardia, Alzano Lombardo, Lovere, Bergamo e Treviglio. Provincia Di Brescia: 15,9 milioni di euro per 4 interventi a Esine (2), Manerbio e Iseo. Provincia Di Como: 2,6 milioni di euro un intervento all´ospedale di Mariano Comense. Provincia Di Cremona: 14,9 milioni euro per 3 interventi a Crema, Cremona e Soresina. Provincia Di Lecco: 5 milioni di euro per un intervento all´ospedale di Merate. Provincia Di Lodi: 29,9 milioni di euro per 3 interventi a Casalpusterlengo, Lodi e Sant´angelo Lodigiano. Provincia Di Mantova: 33,3 milioni euro per 4 interventi ad Asola, Bozzolo e Mantova (2). Provincia Di Milano: 268,4 milioni di euro per 14 interventi a Milano (4), Garbagnate Milanese, Cuggiono, Magenta, Melzo, Vizzolo Predabissi, Cinisello Balsamo, Monza (2), Desio e Sesto San Giovanni. Provincia Di Pavia: 5 milioni di euro per 2 interventi a Mortara e Varzi. Provincia Di Sondrio: 22,4 milioni di euro per 3 interventi a Sondrio, Sondalo e Morbegno. Provincia Di Varese: 38,3 milioni di euro per 7 interventi a Luino-cittiglio, Varese (3), Saronno, Tradate e Cuasso al Monte. Complessivamente sono 532 i cantieri aperti, dal 1995 ad oggi, su tutto il territorio regionale, con un investimento di quasi 3,5 miliardi di euro, compresi gli investimenti tecnologici. Di questi cantieri, 372 sono già conclusi, 97 in fase di realizzazione e 63 sono stati avviati. Sette gli ospedali di nuova edificazione: già completati quelli di Lecco e di Varese, in costruzione quelli di Legnano (Mi), Vimercate (Mi), Bergamo, Como, Broni-stradella (Pv). In più, è in corso una grande opera di riqualificazione del Policlinico di Milano che cambierà l´immagine di un altro ospedale storico milanese ed è stata altresì decisa la nascita di un prestigioso polo sanitario di ricerca e di cura, che riunirà, in una nuova area di Milano, tre importanti istituti: il Besta, il Sacco e l´Istituto Nazionale dei Tumori. 5 Mln Per Ospedale Di Merate Altri 5 milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione Lombardia per interventi di edilizia sanitaria in provincia di Lecco. I finanziamenti riguardano l´ospedale di Merate (ristrutturazione e adeguamento degli standards - Ii lotto). I fondi complessivi messi a disposizione dalla Regione Lombardia ammontano a 457,5 milioni per 48 interventi in tutte le province lombarde. Si tratta della quarta e ultima tranche di finanziamento che va a completare con successo il piano lombardo per l´edilizia sanitaria. "Si tratta di un piano da complessivi 1. 500 milioni di euro per 182 interventi che sta già portando in tutti i territori funzionalità ed efficienza a tutto vantaggio dei cittadini oltre che dei medici e del personale ospedaliero - ha commentato il presidente della Regione, Roberto Formigoni - E´ un ulteriore esempio del successo del modello lombardo, fatto di fortissimi investimenti sulle strutture sanitarie pubbliche in corso da un decennio in Lombardia, con l´edificazione di nuovi ospedali d´avanguardia, la radicale riqualificazione di altri e l´adeguamento dei rimanenti ai nuovi standard qualitativi richiesti". "Adesso possiamo realizzare appieno il piano regionale - ha aggiunto l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - che ha come obiettivo il servizio ai cittadini. Siamo alla fase finale del grande lavoro che abbiamo iniziato nel 1995 per rinnovare totalmente il patrimonio edilizio sanitario. Una sanità che aspira a porsi come reale risposta alla crescente domanda di salute e benessere dei cittadini richiede anche importanti interventi di edilizia sanitaria e investimenti in macchinari e attrezzature al passo con i progressi scientifici di questi anni". Varese: 38 Mln Per 7 Interventi - Altri 38,2 milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione Lombardia per sette interventi di edilizia sanitaria in provincia di Varese. I finanziamenti riguardano gli ospedali di Luino-cittiglio, Varese, Saronno, Tradate e Cuasso al Monte. I fondi complessivi messi a disposizione dalla Regione Lombardia ammontano a 457,5 milioni per 48 interventi in tutte le province lombarde. Si tratta della quarta e ultima tranche di finanziamento che va a completare con successo il piano lombardo per l´edilizia sanitaria. "Si tratta di un piano da complessivi 1. 500 milioni di euro per 182 interventi che sta già portando in tutti i territori funzionalità ed efficienza a tutto vantaggio dei cittadini oltre che dei medici e del personale ospedaliero - ha commentato il presidente della Regione, Roberto Formigoni - E´ un ulteriore esempio del successo del modello lombardo, fatto di fortissimi investimenti sulle strutture sanitarie pubbliche in corso da un decennio in Lombardia, con l´edificazione di nuovi ospedali d´avanguardia, la radicale riqualificazione di altri e l´adeguamento dei rimanenti ai nuovi standard qualitativi richiesti". "Adesso possiamo realizzare appieno il piano regionale - ha aggiunto l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - che ha come obiettivo il servizio ai cittadini. Siamo alla fase finale del grande lavoro che abbiamo iniziato nel 1995 per rinnovare totalmente il patrimonio edilizio sanitario. Una sanità che aspira a porsi come reale risposta alla crescente domanda di salute e benessere dei cittadini richiede anche importanti interventi di edilizia sanitaria e investimenti in macchinari e attrezzature al passo con i progressi scientifici di questi anni". Questi gli interventi previsti: - Luino-cittiglio: completamento interventi di adeguamento dei due presidi ospedalieri (5. 000. 000) - Varese: potenziamento riqualificazione e ristrutturazione del presidio ospedaliero (9. 578. 538) - Saronno: ristrutturazione padiglione chirurgia e ampliamento nuovo padiglione specialistico (5. 880. 618) - Tradate: ristrutturazione laboratorio di analisi e struttura emodialisi (1. 435. 589) - Cuasso al Monte: ristrutturazione padiglione centrale e adeguamento alla normativa - Ii lotto (7. 577. 110) - Varese Circolo: ristrutturazione ambulatori e adeguamento alla normativa di sicurezza (4. 431. 530) - Varese Dal Ponte: ristrutturazione padiglione Vedani (4. 360. 902). Sondrio: 22 Mln Per 3 Interventi: Altri 22,4 milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione Lombardia per tre interventi di edilizia sanitaria in provincia di Sondrio. I finanziamenti riguardano gli ospedali di Sondrio, Sondalo e Morbegno. I fondi complessivi messi a disposizione dalla Regione Lombardia ammontano a 457,5 milioni per 48 interventi in tutte le province lombarde. Si tratta della quarta e ultima tranche di finanziamento che va a completare con successo il piano lombardo per l´edilizia sanitaria. "Si tratta di un piano da complessivi 1. 500 milioni di euro per 182 interventi che sta già portando in tutti i territori funzionalità ed efficienza a tutto vantaggio dei cittadini oltre che dei medici e del personale ospedaliero - ha commentato il presidente della Regione, Roberto Formigoni -. E´ un ulteriore esempio del successo del modello lombardo, fatto di fortissimi investimenti sulle strutture sanitarie pubbliche in corso da un decennio in Lombardia, con l´edificazione di nuovi ospedali d´avanguardia, la radicale riqualificazione di altri e l´adeguamento dei rimanenti ai nuovi standard qualitativi richiesti". "Adesso possiamo realizzare appieno il piano regionale - ha aggiunto l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - che ha come obiettivo il servizio ai cittadini. Siamo alla fase finale del grande lavoro che abbiamo iniziato nel 1995 per rinnovare totalmente il patrimonio edilizio sanitario. Una sanità che aspira a porsi come reale risposta alla crescente domanda di salute e benessere dei cittadini richiede anche importanti interventi di edilizia sanitaria e investimenti in macchinari e attrezzature al passo con i progressi scientifici di questi anni". Questi gli interventi previsti: - Sondrio: ristrutturazione ospedale - Ii lotto (10. 000. 000) - Sondalo: ristrutturazione e adeguamento di 5 padiglioni (7. 407. 697) - Morbegno: ristrutturazione e adeguamento alle norme. Pavia: 5 Mln Per 2 Interventi Altri 5 milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione Lombardia per due interventi di edilizia sanitaria in provincia di Pavia. I finanziamenti riguardano gli ospedali di Mortara e Varzi. I fondi complessivi messi a disposizione dalla Regione Lombardia ammontano a 457,5 milioni per 48 interventi in tutte le province lombarde. Si tratta della quarta e ultima tranche di finanziamento che va a completare con successo il piano lombardo per l´edilizia sanitaria. "Si tratta di un piano da complessivi 1. 500 milioni di euro per 182 interventi che sta già portando in tutti i territori funzionalità ed efficienza a tutto vantaggio dei cittadini oltre che dei medici e del personale ospedaliero - ha commentato il presidente della Regione, Roberto Formigoni -. E´ un ulteriore esempio del successo del modello lombardo, fatto di fortissimi investimenti sulle strutture sanitarie pubbliche in corso da un decennio in Lombardia, con l´edificazione di nuovi ospedali d´avanguardia, la radicale riqualificazione di altri e l´adeguamento dei rimanenti ai nuovi standard qualitativi richiesti". "Adesso possiamo realizzare appieno il piano regionale - ha aggiunto l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - che ha come obiettivo il servizio ai cittadini. Siamo alla fase finale del grande lavoro che abbiamo iniziato nel 1995 per rinnovare totalmente il patrimonio edilizio sanitario. Una sanità che aspira a porsi come reale risposta alla crescente domanda di salute e benessere dei cittadini richiede anche importanti interventi di edilizia sanitaria e investimenti in macchinari e attrezzature al passo con i progressi scientifici di questi anni". Questi gli interventi previsti: - Mortara: completamento e ristrutturazione del presidio (2. 776. 143) - Varzi: riqualificazione del presidio (2. 305. 765). Milano:268 Mln Per 14 Interventi Altri 268 milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione Lombardia per quattordici interventi di edilizia sanitaria a Milano e provincia. I fondi complessivi messi a disposizione dalla Regione Lombardia ammontano a 457,5 milioni per 48 interventi in tutte le province lombarde. Si tratta della quarta e ultima tranche di finanziamento che va a completare con successo il piano lombardo per l´edilizia sanitaria. "Si tratta di un piano da complessivi 1. 500 milioni di euro per 182 interventi che sta già portando in tutti i territori funzionalità ed efficienza a tutto vantaggio dei cittadini oltre che dei medici e del personale ospedaliero - ha commentato il presidente della Regione, Roberto Formigoni -. E´ un ulteriore esempio del successo del modello lombardo, fatto di fortissimi investimenti sulle strutture sanitarie pubbliche in corso da un decennio in Lombardia, con l´edificazione di nuovi ospedali d´avanguardia, la radicale riqualificazione di altri e l´adeguamento dei rimanenti ai nuovi standard qualitativi richiesti". "Adesso possiamo realizzare appieno il piano regionale - ha aggiunto l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - che ha come obiettivo il servizio ai cittadini. Siamo alla fase finale del grande lavoro che abbiamo iniziato nel 1995 per rinnovare totalmente il patrimonio edilizio sanitario. Una sanità che aspira a porsi come reale risposta alla crescente domanda di salute e benessere dei cittadini richiede anche importanti interventi di edilizia sanitaria e investimenti in macchinari e attrezzature al passo con i progressi scientifici di questi anni". Questi gli interventi previsti negli ospedali di Milano: - Cto: ristrutturazioni degenze (4. 000. 000) - Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico: riqualificazione strutturale (3. 238. 000) - Niguarda: realizzazione impianto di condizionamento nel reparto di malattie infettive (830. 000) - San Carlo: adeguamento strutturale e impiantistico della radiologia (2. 315. 790) Questi gli interventi nella Provincia: - Garbagnate Milanese: realizzazione di un sistema ospedaliero a rete (euro 142. 766. 132) - Cuggiono: adeguamento strutturale e impiantistico del presidio e del nuovo blocco operatorio (10. 354. 888) - Magenta: adeguamento strutturale e impiantistico del presidio (12. 932. 332) - Melzo: adeguamento poliambulatori (15. 150. 000) - Vizzolo Predabissi: adeguamento Pronto soccorso, centro prelievi e ampliamento ambulatori (23. 200. 000) - Cinisello Balsamo: adeguamento strutturale e impiantistico e completamento aree per farmacia e ambulatori (15. 735. 000) - Monza: ristrutturazione degenze e rifacimento facciate monoblocco (22. 480. 308) - Monza: completamento di alcune aree del nuovo ospedale - Ii lotto (8. 112. 000) - Desio: ristrutturazione e riqualificazione reparti e realizzazione nuovo edificio per ambulatori (1. 919. 599) - Sesto San Giovanni: ristrutturazione degenza chirurgia, adeguamento rete elettrica, rifacimento facciate (5. 343. 359). Casalpusterlengo: nuovo centro di radioterapia e nuovo centro di donazione del sangue, ristrutturazione degenze (6. 640. 000); Lodi: ristrutturazione blocchi A e B e padiglione ex maternità (17. 207. 310); Sant´angelo Lodigiano: ristrutturazione di due padiglioni degenze, reparti di riabilitazione e riabilitazione pneumologica (6. 016. 720). ,Mantova: 33 Mln Per 4 Interventi - Altri 33,3 milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione Lombardia per quattro interventi di edilizia sanitaria in provincia di Mantova. I finanziamenti riguardano gli ospedali di Asola, Bozzolo e Mantova. I fondi complessivi messi a disposizione dalla Regione Lombardia ammontano a 457,5 milioni per 48 interventi in tutte le province lombarde. Si tratta della quarta e ultima tranche di finanziamento che va a completare con successo il piano lombardo per l´edilizia sanitaria. "Si tratta di un piano da complessivi 1. 500 milioni di euro per 182 interventi che sta già portando in tutti i territori funzionalità ed efficienza a tutto vantaggio dei cittadini oltre che dei medici e del personale ospedaliero - ha commentato il presidente della Regione, Roberto Formigoni -. E´ un ulteriore esempio del successo del modello lombardo, fatto di fortissimi investimenti sulle strutture sanitarie pubbliche in corso da un decennio in Lombardia, con l´edificazione di nuovi ospedali d´avanguardia, la radicale riqualificazione di altri e l´adeguamento dei rimanenti ai nuovi standard qualitativi richiesti". "Adesso possiamo realizzare appieno il piano regionale - ha aggiunto l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - che ha come obiettivo il servizio ai cittadini. Siamo alla fase finale del grande lavoro che abbiamo iniziato nel 1995 per rinnovare totalmente il patrimonio edilizio sanitario. Una sanità che aspira a porsi come reale risposta alla crescente domanda di salute e benessere dei cittadini richiede anche importanti interventi di edilizia sanitaria e investimenti in macchinari e attrezzature al passo con i progressi scientifici di questi anni". Questi gli interventi previsti: Asola: adeguamenti strutturali e impiantistici (7. 218. 046); Bozzolo: adeguamenti strutturali e impiantistici (6. 525. 000); Mantova: ristrutturazione e adeguamento 1° lotto polichirurgico (9. 974. 938); Mantova: ristrutturazione e adeguamento 3 lotto polichirurgico (9. 650. 000). Cremona: 15 Mln Per 3 Interventi: Quasi 15 milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione Lombardia per tre interventi di edilizia sanitaria in provincia di Cremona. I finanziamenti riguardano gli ospedali di Crema, Cremona e Soresina. I fondi complessivi messi a disposizione dalla Regione Lombardia ammontano a 457,5 milioni per 48 interventi in tutte le province lombarde. Si tratta della quarta e ultima tranche di finanziamento che va a completare con successo il piano lombardo per l´edilizia sanitaria. "Si tratta di un piano da complessivi 1. 500 milioni di euro per 182 interventi che sta già portando in tutti i territori funzionalità ed efficienza a tutto vantaggio dei cittadini oltre che dei medici e del personale ospedaliero - ha commentato il presidente della Regione, Roberto Formigoni -. E´ un ulteriore esempio del successo del modello lombardo, fatto di fortissimi investimenti sulle strutture sanitarie pubbliche in corso da un decennio in Lombardia, con l´edificazione di nuovi ospedali d´avanguardia, la radicale riqualificazione di altri e l´adeguamento dei rimanenti ai nuovi standard qualitativi richiesti". "Adesso possiamo realizzare appieno il piano regionale - ha aggiunto l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - che ha come obiettivo il servizio ai cittadini. Siamo alla fase finale del grande lavoro che abbiamo iniziato nel 1995 per rinnovare totalmente il patrimonio edilizio sanitario. Una sanità che aspira a porsi come reale risposta alla crescente domanda di salute e benessere dei cittadini richiede anche importanti interventi di edilizia sanitaria e investimenti in macchinari e attrezzature al passo con i progressi scientifici di questi anni". Questi gli interventi previsti: Crema: adeguamento strutturale e impiantistico del presidio - Ii lotto (7. 325. 429); Cremona: completamento interventi di revisione del presidio (4. 837. 093); Soresina: adeguamento del presidio in struttura polifunzionale di comunità - Ii lotto (2. 681. 599). Brescia: 16 Mln Per 4 Interventi Quasi 16 milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione Lombardia per quattro interventi di edilizia sanitaria in provincia di Brescia. I finanziamenti riguardano gli ospedali di Esine, Manerbio e Iseo. I fondi complessivi messi a disposizione dalla Regione Lombardia ammontano a 457,5 milioni per 48 interventi in tutte le province lombarde. Si tratta della quarta e ultima tranche di finanziamento che va a completare con successo il piano lombardo per l´edilizia sanitaria. "Si tratta di un piano da complessivi 1. 500 milioni di euro per 182 interventi che sta già portando in tutti i territori funzionalità ed efficienza a tutto vantaggio dei cittadini oltre che dei medici e del personale ospedaliero - ha commentato il presidente della Regione, Roberto Formigoni -. E´ un ulteriore esempio del successo del modello lombardo, fatto di fortissimi investimenti sulle strutture sanitarie pubbliche in corso da un decennio in Lombardia, con l´edificazione di nuovi ospedali d´avanguardia, la radicale riqualificazione di altri e l´adeguamento dei rimanenti ai nuovi standard qualitativi richiesti". "Adesso possiamo realizzare appieno il piano regionale - ha aggiunto l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - che ha come obiettivo il servizio ai cittadini. Siamo alla fase finale del grande lavoro che abbiamo iniziato nel 1995 per rinnovare totalmente il patrimonio edilizio sanitario. Una sanità che aspira a porsi come reale risposta alla crescente domanda di salute e benessere dei cittadini richiede anche importanti interventi di edilizia sanitaria e investimenti in macchinari e attrezzature al passo con i progressi scientifici di questi anni". Questi gli interventi previsti: Esine: realizzazione tre nuovi edifici per altrettanti reparti (2. 063. 158); Esine: realizzazione nuovo edificio per libera professione (1. 690. 226); Manerbio: ampliamento e ristrutturazione presidio (7. 468. 000); Iseo: adeguamento strutturale e impiantistico (4. 633. 000). Bergamo: 22 Mln Per 6 Interventi: Quasi 22 milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione Lombardia per sei interventi di edilizia sanitaria in provincia di Bergamo. I finanziamenti riguardano gli ospedali di Seriate, Romano di Lombardia, Alzano Lombardo, Lovere, Bergamo e Treviglio. I fondi complessivi messi a disposizione dalla Regione Lombardia ammontano a 457,5 milioni per 48 interventi in tutte le province lombarde. Si tratta della quarta e ultima tranche di finanziamento che va a completare con successo il piano lombardo per l´edilizia sanitaria. "Si tratta di un piano da complessivi 1. 500 milioni di euro per 182 interventi che sta già portando in tutti i territori funzionalità ed efficienza a tutto vantaggio dei cittadini oltre che dei medici e del personale ospedaliero - ha commentato il presidente della Regione, Roberto Formigoni -. E´ un ulteriore esempio del successo del modello lombardo, fatto di fortissimi investimenti sulle strutture sanitarie pubbliche in corso da un decennio in Lombardia, con l´edificazione di nuovi ospedali d´avanguardia, la radicale riqualificazione di altri e l´adeguamento dei rimanenti ai nuovi standard qualitativi richiesti". "Adesso possiamo realizzare appieno il piano regionale - ha aggiunto l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - che ha come obiettivo il servizio ai cittadini. Siamo alla fase finale del grande lavoro che abbiamo iniziato nel 1995 per rinnovare totalmente il patrimonio edilizio sanitario. Una sanità che aspira a porsi come reale risposta alla crescente domanda di salute e benessere dei cittadini richiede anche importanti interventi di edilizia sanitaria e investimenti in macchinari e attrezzature al passo con i progressi scientifici di questi anni". Questi gli interventi previsti: Seriate: ristrutturazione e ampliamento monoblocco medico (6. 726. 817); Romano di Lombardia: adeguamento impianto antincendio (1. 828. 572); Alzano Lombardo: ristrutturazione e adeguamento del presidio (1. 744. 361); Lovere: ristrutturazione e adeguamento del presidio (2. 807. 841); Bergamo: acquisizione apparecchiature mediche - Ii lotto (7. 246. 080); Treviglio: ristrutturazioni e ampliamento medicina nucleare e anatomia (1. 449. 624). 2,6 Mln Per Ospedale Mariano C. : Altri 2,6 milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione Lombardia per interventi di edilizia sanitaria in provincia di Como. I finanziamenti riguardano l´ospedale di Mariano Comense (ristrutturazione e adeguamento del monoblocco centrale dell´edificio A, completamento del padiglione 2 del vecchio corpo edificio B, degenze, modifica copertura e impianto di ventilazione). I fondi complessivi messi a disposizione dalla Regione Lombardia ammontano a 457,5 milioni per 48 interventi in tutte le province lombarde. Si tratta della quarta e ultima tranche di finanziamento che va a completare con successo il piano lombardo per l´edilizia sanitaria. "Si tratta di un piano da complessivi 1. 500 milioni di euro per 182 interventi che sta già portando in tutti i territori funzionalità ed efficienza a tutto vantaggio dei cittadini oltre che dei medici e del personale ospedaliero - ha commentato il presidente della Regione, Roberto Formigoni -. E´ un ulteriore esempio del successo del modello lombardo, fatto di fortissimi investimenti sulle strutture sanitarie pubbliche in corso da un decennio in Lombardia, con l´edificazione di nuovi ospedali d´avanguardia, la radicale riqualificazione di altri e l´adeguamento dei rimanenti ai nuovi standard qualitativi richiesti". "Adesso possiamo realizzare appieno il piano regionale - ha aggiunto l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - che ha come obiettivo il servizio ai cittadini. Siamo alla fase finale del grande lavoro che abbiamo iniziato nel 1995 per rinnovare totalmente il patrimonio edilizio sanitario. Una sanità che aspira a porsi come reale risposta alla crescente domanda di salute e benessere dei cittadini richiede anche importanti interventi di edilizia sanitaria e investimenti in macchinari e attrezzature al passo con i progressi scientifici di questi anni". .  
   
   
5 MILIONI DI EURO IN PIEMONTE PER INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA DOMICILIARI STANZIATI DALL´ASSESSORATO AL WELFARE  
 
 Torino, 29 novembre 2007 - L’assessorato regionale al Welfare ha stanziato ulteriori 5 milioni di euro per interventi a sostegno della domiciliarità degli anziani non autosufficienti. I finanziamenti, destinati ai soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali, sono finalizzati all’erogazione di servizi per favorire il mantenimento a domicilio degli anziani non autosufficienti, sostenendo anche i familiari nella loro prestazione di cura ed assistenza. In particolare le misure riguarderanno: interventi economici a sostegno della domiciliarità, quali ad esempio assegni di cura, buoni servizio, affidamenti diurni, contributi alternativi al ricovero assistenza a domicilio da parte di operatori socio-sanitari ricoveri di sollievo, attraverso i quali è possibile inserire per un periodo definito un anziano non autosufficiente in una struttura residenziale, consentendo così uno spazio di “sollievo” a coloro che svolgono continuativamente funzione di cura semiresidenzialità: centri per l’accoglienza diurna. I fondi saranno ripartiti fra gli enti gestori in base alla percentuale di popolazione ultra75enne sul totale regionale della stessa popolazione. “Dopo il recente stanziamento di 20 milioni di euro, di cui 10 milioni sul bilancio del Welfare, per l’abbattimento delle liste d’attesa per i ricoveri degli anziani non autosufficienti – ha dichiarato l’assessore regionale al Welfare, Teresa Angela Migliasso - questo provvedimento rappresenta un’ulteriore risposta alle complesse necessità delle persone anziane non autosufficienti e dei loro familiari. Ampliare la gamma di offerte consente di personalizzare e diversificare i progetti assistenziali in base alle necessità dei singoli, fornendo un sostegno concreto alle loro famiglie”. .  
   
   
UN MODELLO DI RIABILITAZIONE INTEGRATA PER I PAZIENTI DI MONTECATONE. L´ASSESSORE MANZINI: "L´OBIETTIVO È VALORIZZARE LE COMPETENZE DEI PAZIENTI E FAVORIRNE IL RICONOSCIMENTO, PER ACCOMPAGNARLI NELLA RIABILITAZIONE, ANCHE SOCIALE E LAVORATIVA"  
 
Bologna 29 novembre 2007 – Oggi dalle 9 alle 18 convegno a Imola. - Un modello di riabilitazione integrata, per favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con lesione midollare, un sistema che mette al centro del processo riabilitativo la persona e il suo ambiente: è il progetto condotto, nell’ambito della programmazione regionale 2000-2006 del Fondo Sociale Europeo Obiettivo 3, dal Montecatone Rehabilitation Institute di Imola che ha realizzato un sistema informatizzato e una serie di strumenti e di azioni di accompagnamento in grado di favorire una riabilitazione globale del paziente, non solo sanitaria ma anche lavorativa e sociale. Domani a Imola, presso la sala Congressi della Sacmi, in via Selice Provinciale 17, dalle ore 9 alle 18, si terrà il convegno “Azioni Integrate in Ambito Riabilitativo secondo la Classificazione Icf”, evento conclusivo dell’attività di sperimentazione e ricerca. Il percorso progettuale, avviato nel 2004, si è collocato nell’ambito dell’asse B della programmazione, asse finalizzato alla promozione delle pari opportunità per tutti nell´accesso al mercato del lavoro, con particolare attenzione alle persone che rischiano l´esclusione sociale. Tra i diversi fattori che causano lo svantaggio, si è individuata la disabilità conseguente alla lesione midollare, lesione che lascia le persone integre nella possibilità di capire e di relazionarsi con l’ambiente. “L’obiettivo è stato cercare di tradurre le capacità e le attitudini dei singoli pazienti in abilità o competenze e favorire il loro riconoscimento e la loro valorizzazione da parte dell’ambiente sociale – spiega l’assessore regionale alla Formazione professionale, Paola Manzini - La sperimentazione avviata a Montecatone è partita dal presupposto che, a sostegno di questi interventi, non potesse che muoversi la rete degli attori coinvolti, a partire dal personale sanitario per arrivare ai territori e alle professionalità che si occupano della dimensione sociale e lavorativa dei pazienti”. Il progetto ha fatto riferimento al modello biopsicosociale Icf, ovvero “Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute”, sviluppato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che rappresenta un elemento di grande valore per quanto riguarda la riabilitazione, intesa come processo complesso di acquisizione, di recupero e di potenziamento di tutte le competenze necessarie per la partecipazione, con la massima autonomia e qualità di vita possibile, alla vita sociale, culturale e professionale. L’icf, infatti propone un linguaggio comune a varie professioni che vengono così poste in comunicazione e aiutate a collaborare. Grazie al supporto del sistema informatizzato Checklist Documentation Manager, a Montecatone il modello Icf è stato introdotto non solo in forma teorica, ma soprattutto come modalità operativa. La Checklist Documentation Manager è stata progettata e sviluppata come strumento dedicato per chi è impegnato nella realizzazione e nel monitoraggio di un progetto riabilitativo, è stata pensata per mettere in comunicazione i diversi ambiti operativi di Montecatone e, contemporaneamente, anche i vari servizi all’esterno, deputati alla presa in carico del paziente dopo le dimissioni dall’ospedale. I pazienti sono stati coinvolti nelle attività sia come soggetti con i quali sperimentare l’uso della Chek list, sia per realizzare interventi che li supportassero nella progettazione di un percorso di reinserimento lavorativo. Per una trentina di pazienti si sono realizzati interventi di bilancio di competenze per definire le capacità professionali già possedute o da implementare. Altri 59 pazienti hanno partecipato a percorsi di formazione finalizzati all’acquisizione dei diversi livelli previsti dall’Ecdl, patente informatica europea. Di questi solo 4 non hanno portato a termine il percorso, mentre per gli altri c’è stato il conseguimento di diversi livelli di riconoscimento, superando gli esami per i vari moduli e 10 hanno raggiunto tutti i livelli previsti, acquisendo la patente europea completa. Per queste attività sono stati finanziati due progetti integrati nel periodo 2004 /2006 con un finanziamento di 410. 000 Euro di Fse e un co-finanziamento da parte del Montecatone Rehabilitation Institute di 186. 000 Euro. .  
   
   
GIORNATA MONDIALE DELLA LOTTA ALL’AIDS : DIMINUISCE IN PIEMONTE IL NUMERO DEI NUOVI CASI DI DIAGNOSI IN PIEMONTE  
 
Torino, 29 novembre 2007 - Negli ultimi otto anni circa 2500 persone che vivono in Piemonte hanno scoperto di aver contratto l’infezione da Hiv. Una diminuzione dei nuovi casi di diagnosi di Hiv/aids a livello regionale, riduzione che risulta statisticamente significativa in particolare tra le donne, è stata registrata nell’ultimo anno, per la prima volta dal 1999. Nel 2006, le nuove diagnosi sono state in totale 260, con una percentuale di uomini e donne pari rispettivamente al 70% e al 30%. Nelle classi di età giovani-adulte (19-34 anni) è più alto il numero di donne, mentre sopra i 35 anni cresce quello degli uomini. I dati evidenziano come nel 2006 siano aumentate le diagnosi in persone adulte di età superiore ai 45 anni, che rappresentano così il 30% di tutti i nuovi casi. Gli stranieri rappresentano circa un terzo del totale tra i nuovi casi di diagnosi tra il 1999 e il 2006 e il 13% di coloro che vivono con l’infezione da Hiv, valore in linea con quello nazionale. L’infezione da Hiv/aids in Piemonte, così come a livello nazionale ed europeo, si trasmette per via sessuale tre volte su quattro. L’aumento delle infezioni attribuibili a contatti eterosessuali è in costante crescita: in cinque anni si è registrato un incremento del 15%. Sono in diminuzione, invece, i casi di chi ha contratto l’infezione attraverso l’uso di droghe per via endovenosa (dal 1999 al 2006 questo numero si è dimezzato). E’ ancora molto alto il numero di persone che, in Piemonte, giungono troppo tardi alla diagnosi o perché già in Aids conclamato o perché l’infezione Hiv è progredita al punto da compromettere il successo delle cure; nel 2006 la percentuale è stata pari al 43% dei casi totali dell’anno. Questo valore è risultato essere il più elevato dal 2001. E’ in costante aumento il numero totale dei sieropositivi: all’inizio del 2007 erano circa 6700, pari a 1,8 casi ogni 1. 000 abitanti. “I dati disponibili – afferma l’assessore alla tutela della salute e sanità Eleonora Artesio – dimostrano che l’Aids è un problema reale e sempre attuale. Per questa ragione è necessario potenziare le attività di prevenzione per favorire la riduzione delle infezioni sessualmente trasmesse e dell’Hiv. Il primo passo da compiere in questa direzione è incrementare le modalità di informazione e comunicazione ai cittadini, anche e soprattutto a coloro che sono maggiormente esposti all’opportunità di contrarre la malattia a causa di comportamenti a rischio. E’ importante, inoltre, favorire le azioni rivolte agli adolescenti e ai giovani, affinché acquisiscano e sviluppino le conoscenze per proteggersi dalle infezioni sessualmente trasmesse”. .  
   
   
HIV-AIDS: LA SITUAZIONE AL 31 DICEMBRE 2006 IN EMILIA ROMAGNA. IL 67% DI TRASMISSIONE TRAMITE RAPPORTI ETEROSSESSUALI. CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE PER LA PREVENZIONE. TEST HIV GRATUITO E ANONIMO. DUE MILIONI DI EURO PER FORMAZIONE E EDUCAZIONE ALLA SALUTE. BISSONI: "E´ UN TEMA CHE ORMAI RIGUARDA TUTTA LA SOCIETÀ REGIONALE"  
 
Bologna, 29 novembre 2007 - - La modalità di trasmissione del virus Hiv più frequente è quella sessuale, che raggiunge l’89% dei nuovi casi di sieropositività nel triennio 2004-06 (67% per rapporti eterosessuali. Tra questi, il 20-30% delle sieropositività viene scoperto solo ad uno stadio conclamato della malattia, 22% per rapporti omosessuali. L’età di infezione si è innalzata ed è ora attorno ai 35-40 anni. Ogni anno si stima che in Emilia-romagna ci siano 500-600 nuove diagnosi di sieropositività e il numero stimato di persone sieropositive, al dicembre 2006, è di 6-9mila. Nel 2006 ci sono stati 118 nuovi casi di Aids. E’ aumentato il numero di ammalati di Aids fra la popolazione straniera (oltre un quinto del totale dei casi a fronte di un forte incremento di questa popolazione che passa dal 1,1% sul totale degli abitanti nel 1993 al 7,5 nel 2006). La prevenzione rappresenta l’unico mezzo efficace per evitare il contagio e la diagnosi tempestiva di sieropositività permette, se necessario, di intervenire con la terapia farmacologia per contrastare l’evoluzione in Aids. Da queste premesse, la decisione della Regione di promuovere una campagna di sensibilizzazione con l’obiettivo di aumentare in tutti la percezione del rischio Aids, di sollecitare comportamenti corretti per sé e per gli altri per “rafforzare le difese”, come dice il logo che il 1° dicembre sarà pubblicato nei siti internet della Regione e del Servizio sanitario regionale. La campagna è stata presentata questa mattina, nella sede della Regione a Bologna, dall’assessore regionale alle Politiche per la salute Giovanni Bissoni, insieme alla responsabile del Servizio regionale malattie infettive e programmi prevenzione Alba Carola Finarelli, Mila Ferri responsabile dell’Area dipendenze, dal presidente della Commissione regionale Aids Florio Ghinelli e da Roberto Franchini, direttore dell’Agenzia di informazione e ufficio stampa della Giunta regionale. “Si stima che oggi in questa regione siano tra 6 e 9 mila le persone colpite da Hiv – ha commentato l’assessore Bissoni -: è quindi un tema che ormai riguarda tutti. Il 67 per cento di essi ha avuto contatto con il virus tramite rapporti eterossessuali. Oggi, se è mai esistito un problema di Aids rapportabile prioritariamente ad alcuni gruppi a rischio, bisogna rivedere questa concezione e farne una questione della società regionale. In questo senso, la nostra campagna si rivolge a tutti i cittadini dell’Emilia-romagna. Con essa vogliamo diffondere un messaggio di informazione, consapevolezza e responsabilità verso sé e verso le persone che ci sono affettivamente vicine. Oltre a ciò, chi non sa di essere sieropositivo ha possibilità di contagio di tre volte superiore rispetto a chi invece ha verificato, attraverso un test, la sieropositività. Abbiamo inoltre bisogno di sviluppare una cultura della diagnosi precoce, e per questo stiamo studiando la possibilità di estendere a tutti i medici di medicina generale la facoltà di prescrivere il test per l’Hiv, anonimo e gratuito”. “In una storia d’amore la tua storia ti accompagna sempre: Tieni fuori l’Aids”: questo lo slogan, accompagnato da due raccomandazioni “Usa il preservativo. Se hai avuto rapporti non protetti fai il test Hiv”. La campagna, organizzata in collaborazione con la Commissione regionale Aids e raccordandosi con il patrimonio di esperienze già effettuate a livello locale dalle Aziende sanitarie e dalle associazioni di volontariato, prende il via in occasione del 1° dicembre, giornata mondiale di lotta all’Aids. In tutti gli strumenti – manifesti, locandine, card, radiocomunicati, opuscoli informativi – sono pubblicizzati due strumenti, attivi da anni, realizzati dal Servizio sanitario regionale per facilitare l’accesso ai servizi, prima di tutto ai servizi di prevenzione e ai centri prelievo per il test Hiv: il telefono verde Aids 800 856080 (gestito dall’Ausl di Bologna) che permette la prenotazione, gratuitamente e in anonimato, del test Hiv in tutta l’Emilia-romagna; il sito internet regionale www. Helpaids. It (gestito dalle Aziende sanitarie di Modena) che assicura consulenze on line. Accanto alla campagna di comunicazione, la Regione per potenziare la lotta all’Aids ha previsto la gratuità del test Hiv in anonimato, anche quando richiesto dal medico di famiglia o altro specialista del Servizio sanitario (non solo quindi attraverso il telefono verde Aids e Centri prelievo dedicati). Ha previsto inoltre un finanziamento di 2 milioni di euro, destinati alle Aziende sanitarie, per iniziative di formazione, prevenzione ed educazione alla salute e, dal 2008, nell’ambito di un accordo definito a livello nazionale tra le Regioni e il Ministero della salute, realizzerà un Osservatorio regionale sulla sieropositività Hiv portando a sistema l’esperienza fin qui maturata dalle Aziende sanitarie e dalla Provincia di Modena che, dal 1985, monitorano l’infezione nel modenese. “In una storia d’amore la tua storia ti accompagna sempre: Tieni fuori l’Aids”: le iniziative previste dalla campagna di sensibilizzazione La campagna prende il via in occasione della Giornata mondiale di lotta all’Aids con diverse iniziative: - locandine da affiggere nelle sedi dei Comuni e delle Province dell’Emilia-romagna per manifestare un omogeneo segno di attenzione da parte delle Istituzioni della regione; - manifesti 6mx3m nei capoluogo della regione; - locandine 50x70 da affiggere nelle sedi delle associazioni di volontariato, nelle sedi dei servizi delle Aziende sanitarie, negli studi dei medici di famiglia e pediatri di libera scelta, tutti luoghi dove saranno anche distribuite card con i riferimenti del telefono verde Aids e del sito helpaids, e opuscoli informativi che descrivono in modo approfondito Aids, infezione da Hiv, comportamenti a rischio e precauzioni da adottare; informano inoltre sulle altre malattie a trasmissione sessuale e sulla rete dei servizi di prevenzione e cura che il Servizio sanitario regionale assicura in collaborazione con le associazioni di volontariato; - distribuzione di cartoline con le immagini e gli slogan della campagna attraverso il circuito Promocard (distributori posti all’interno di bar, cinema, luoghi frequentati da largo pubblico); - radiocomunicati diffusi il 30 novembre, il 1° dicembre e il 2 dicembre dalle principali emittenti radiofoniche regionali e locali. La campagna può contare sulla collaborazione delle farmacie del territorio: nella giornata del 1° dicembre, le farmacie aderenti a Federfarma, Assofarm e Ascomfarma mettono a disposizione del pubblico preservativi gratuiti, in monoconfezione e card informative; preservativi, sempre in monoconfezione, saranno poi messi a disposizione degli Spazi giovani e Spazi donne immigrate e loro bambini dei Consultori familiari. Federfarma e Assofarm garantiscono inoltre, per tutto il mese di dicembre, lo sconto del 30% su tutte le confezioni di profilattici. Anche Cgil, Cisl, Uil Emilia-romagna partecipano alla campagna: nei luoghi di lavoro e nelle sedi sindacali saranno affisse locandine, e saranno in distribuzione card e opuscoli informativi. Nei prossimi mesi “per contribuire ad accrescere la capacità dei lavoratori di proteggersi contro l’infezione da Hiv”, Cgil Cisl Uil prevedono di inserire la prevenzione dal rischio Hiv nei programmi aziendali di informazione e formazione sulla salute e sicurezza del lavoro coinvolgendo datori di lavoro e lavoratori, sia dipendenti che con contratti atipici. In occasione del 1° dicembre, iniziative sono organizzate dalle Aziende sanitarie. Hiv e Aids in Emilia-romagna: il report al 31 dicembre 2006 – Un osservatorio regionale sulla sieropositività previsto per il 2008 In Emilia-romagna, nel 2006, sono stati 118 i nuovi casi di Aids diagnosticati tra i residenti. Nel confronto nazionale questo dato corrisponde a un tasso di incidenza pari a 3,5 ogni centomila abitanti, che pone la regione al terzo posto in Italia (dopo Liguria e Lombardia). Il dato è da considerare sottostimato per il cosiddetto “ritardo di notifica”, il tempo che intercorre tra la data di diagnosi e il momento in cui la segnalazione perviene al Centro Operativo Aids (Coa) dell’Istituto superiore di sanità. In Emilia-romagna l’incidenza dei casi di Aids è piuttosto stabile da anni, ma sembra di poter registrare un trend in lieve diminuzione. Complessivamente, dal 1984 (anno di inizio dell’epidemia in Emilia-romagna) al 2006 le persone malate di Aids residenti sono state 5. 578. Le persone sieropositive, al dicembre 2006, sono stimate tra 6mila e 9mila. Le nuove diagnosi di sieropositività sono stimate in 500-600. I dati sulla sieropositività, monitorati ogni anno dall’Osservatorio epidemiologico sull’infezione da Hiv nella provincia di Modena (curato dalle Aziende sanitarie modenesi e dalla Provincia) consentono di avere un quadro della diffusione attuale del virus Hiv. Secondo gli ultimi dati forniti dall’Osservatorio, a partire dalla fine degli anni ‘90 si assiste a una stabilizzazione nell’incidenza dei nuovi casi di sieropositività; inoltre l’età mediana delle persone al momento della notifica dell’infezione da Hiv è passata in vent’anni da 23 a 38 anni negli uomini, e da 22 a 36 anni nelle donne. Lo stesso Osservatorio, esaminando poi l’ultimo triennio 2004-2006, evidenzia come la modalità di trasmissione prevalente sia quella sessuale: complessivamente l’89% dei nuovi casi di sieropositività (il 22% è legata a rapporti omosessuali, il 67% a rapporti eterosessuali e, tra questi ultimi, il 20-30% delle sieropositività viene scoperto solo ad uno stadio conclamato della malattia). Nel confronto geografico all’interno dell’Emilia-romagna, i tassi di Aids più elevati sono stati riscontrati nelle province di Ravenna, Forlì-cesena, Rimini, Piacenza (per questo dato è stato preso in considerazione il tasso di incidenza degli ultimi due anni, in modo da avere valori più stabili nonostante il “ritardo di notifica” di cui sopra). Il rapporto tra i due sessi alla diagnosi di Aids è sempre stato caratterizzato da un maggior numero di maschi, con un dato di circa 3 a 1. Tale rapporto diventa 2 a 1 se si considerano solamente i casi notificati nei cittadini stranieri, dove è più alta l’incidenza della malattia nella popolazione femminile. Negli ultimi cinque anni (2002-2006) più del 50% dei malati è (alla diagnosi di Aids) nella fascia di età tra i 35 e i 49 anni. L’uso della terapia antiretrovirale prima della diagnosi di Aids conclamato è influenzato in modo importante dalla modalità di trasmissione del virus: nel periodo 1999-2006 il 60% delle persone tossicodipendenti risulta essersi sottoposto a terapia, mentre ne ha usufruito soltanto il 23% tra i non tossicodipendenti. Nel 2006 risulta 1 nuovo caso di Aids tra i bambini. Nello stesso anno, i nati da madre sieropositiva sono stati 33, di questi 1 è risultato positivo al virus Hiv. La significativa riduzione della trasmissione materno-fetale dell’infezione è frutto dell’applicazione di linee guida per specifici controlli di prevenzione e di pratiche cliniche applicate durante la gravidanza, nella gestione del parto e del neonato. I casi di Aids nei cittadini stranieri sono, nel biennio 2005-2006, pari a oltre un quinto del totale dei casi, un aumento sul quale ha inciso l’importante crescita del numero di persone straniere residenti in Emilia-romagna negli ultimi anni: dall’1,1% del 1993 al 7,5% del 2006. Nell’ambito di un accordo definito a livello nazionale tra le Regioni e il Ministero della salute, anche per rispondere alle raccomandazioni dell’Unione europea, nel 2008 l’Emilia-romagna realizzerà un Osservatorio regionale sulla sieropositività Hiv, con la collaborazione di tutte le Aziende sanitarie. Questo Osservatorio permetterà di monitorare il fenomeno in tutta regione, portando a sistema l’esperienza fin qui maturata dalle Aziende sanitarie e dalla Provincia di Modena che, dal 1985, monitorano l’infezione nel territorio modenese. .  
   
   
28-30 NOVEMBRE 2007, CONFERENZA EUROPEA MADHIE ALL´AUDITORIUM GABER ESPERTI EUROPEI DISCUTONO SULLA DISABILITÀ  
 
 Milano, 29 novembre 2007 L´assessorato alla Famiglia e Solidarietà Sociale, in qualità di partner del progetto Mhadie Measuring Health And Disability in Europe, insieme a 15 Organizzazioni (enti pubblici, istituti scientifici, università, federazioni di tutela della disabilità) appartenenti a dieci nazioni europee, organizza la Working Conference finale che si svolgerà nei giorni 28 e 30 novembre 2007 a Milano presso l´Auditorium Giorgio Gaber del Palazzo Pirelli di Regione Lombardia. Il progetto, iniziato nel gennaio 2005, ha utilizzato il sistema di classificazione Icf (International Classification of Functioning: è la classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute elaborata dall´Organizzazione Mondiale della Sanità) per: analizzare, valutare e comparare i dati esistenti sulla disabilità nei diversi paesi partner con una stessa chiave di lettura; dimostrare se alcuni item di Icf sono adeguati, a livello clinico, per descrivere e misurare in maniera puntuale condizioni di disabilità diverse. A tale scopo sono state effettuate sperimentazioni su circa 1. 200 pazienti in sei Paesi, inclusi 200 minori. In Regione Lombardia la sperimentazione è stata effettuata dalla Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus, attraverso l´applicazione di protocolli comuni di cura e riabilitazione di soggetti disabili in aree cliniche differenti. I risultati della sperimentazione saranno utilizzati per la predisposizione di linee guida che il legislatore di ogni Paese potrà utilizzare nella pianificazione e sviluppo delle politiche della salute e disabilità. .  
   
   
CORSO DI FORMAZIONE DEDICATO ALLA RADIOPROTEZIONE SUL LAVORO  
 
 Bruxelles, 29 novembre 2007 - Dal 10 al 14 dicembre si terrà a Karlsruhe (Germania) un corso di formazione pilota dedicato alla radioprotezione sul lavoro e in particolare alla gestione dei rifiuti e allo smantellamento. Il corso è rivolto ai professionisti che si occupano di radioprotezione quali esperti (Rpe), funzionari (Rpo) e lavoratori del settore radioprotezione che desiderano migliorare e aggiornare le loro conoscenze in materia di gestione dei rifiuti, smantellamento e trasporto di materiali radioattivi. La formazione rientra nell´European Radiation Protection Course (Erpc) istituito di recente per rispondere alle esigenze dei professionisti della radioprotezione. Il corso tratterà i seguenti temi: gestione dei rifiuti, loro classificazione, preparazione e condizionamento; pianificazione e organizzazione della radioprotezione per lo smantellamento, strategie e tecniche; ventilazione e filtraggio, campionatura dell´aria e controllo delle emissioni; movimentazione sicura, attrezzatura e abbigliamento protettivo, rilascio di materiali e sgombero di edifici; regolamenti europei (Adr) per i trasporto di materiali radioattivi, classificazione, segnaletica e documentazione. Il corso che si svolge nell´ambito del progetto Enetrap finanziato dall´Ue, comprende lezioni, esercizi in laboratorio, studi di casi, visite a stabilimenti in smantellamento e a strutture per la gestione e lo stoccaggio di rifiuti. Per ulteriori informazioni: Tel. +49 7247 82 3272 .  
   
   
COOPERATIVE SOCIALI PER SEMPRE IN SERIE B? LE COOPERATIVE SOCIALI DI INSERIMENTO LAVORATIVO NEL QUADRO DELLE POLITICHE SOCIALI REGIONALI E NAZIONALI  
 
Udine, 29 novembre 2007 - Le associazioni della Cooperazione Sociale (Agci-solidarietà, Federsolidarietà-confcooperative e Legacoopsociali) regionali del Friuli Venezia Giulia organizzano per venerdì prossimo 30 novembre un seminario pubblico ad un anno esatto dall´approvazione della nuova legge regionale di settore (la l. R. 20). L´appuntamento si terrà a Udine, presso la sala Fondazione Crup di via Manin 15, dalle 15 alle 18. Provocatorio il titolo dei lavori: “Per sempre in serie B? Le Cooperative sociali di inserimento lavorativo nel quadro delle politiche sociali regionali e nazionali”. Si parlerà in primo luogo del settore più delicato e significativo della Cooperazione sociale, quello nato oltre trent´anni fa proprio in Friuli Venezia Giulia come conseguenza della rivoluzione indotta dalla legge “Basaglia” (legge 180/1978) e dell´inizio dell´abbattimento dei manicomi. Trent´anni dopo, oltre il 40% degli 8. 500 lavoratori delle Cooperative sociali sono impegnati nelle Cooperative di inserimento lavorativo di persone con varie problematiche di tipo socio-sanitario: dalle persone con sofferenza mentale a quelle con problemi di tossicodipendenza ed alcooldipendenza, dalle persone disabili a quelle invalide, dagli ex carcerati ai carcerati ammessi alle misure alternative. Attualmente sono oltre mille le persone “problematiche” cui si rivolge la Cooperazione sociale “di tipo B” (è una denominazione che nasce dalla numerazione della norma specifica, contenuta nella legge che nel 1991 regolò tutto il settore per la prima volta), e moltissime di più sono passate attraverso questa esperienza conquistando così un trampolino di lancio verso l´inserimento in altri settori sociali ed economici. La legge regionale 20 del 2006 ha potenziato questi percorsi di inserimento non solo regolando con maggiore efficienza gli itinerari di affidamento di lavori, servizi e forniture a questa tipologia di Cooperative sociali, ma anche stabilendo nuovi incentivi regionali per i Comuni che operino in questo senso, con nuovi appalti finalizzati. Oggi, per esempio, un ente locale può affidare direttamente ad una Cooperativa sociale lavori fino a 50. 000 euro l´anno (anche per quattro anni consecutivi). Oppure, entro le soglie comunitarie (211. 000 euro), può indire una procedura d´appalto riservata a tre Cooperative sociali del territorio che svolgano specificamente quel tipo di servizio. Inoltre, grazie alle leggi nazionali, può riservare parte degli appalti maggiori, quelli effettuati con le procedure previste dall´Unione Europea, all´inserimento lavorativo tramite Cooperative sociali. Oppure ancora, se le Cooperative sociali hanno in forza almeno il 50% di persone disabili (i casi più gravi), può procedere ad affidamenti diretti anche sopra la “soglia comunitaria”. Il bagaglio degli attrezzi è oggi molto ampio, rispetto a pochi anni fa. Quello che serve è una adeguata conoscenza da parte soprattutto degli operatori del settore, degli amministratori locali (invitati al seminario udinese tutti i Comuni, Province e Aziende sanitarie della regione) e della stessa opinione pubblica. Per questo motivo i partecipanti saranno chiamati a confrontarsi con i dati raccolti ed elaborati da Finreco e dai quattro Osservatori provinciali, oltre che con gli studi precedentemente realizzati dall´Ires Fvg sulla Cooperazione sociale regionale. Presenti ai lavori anche i tre responsabili nazionali di settore delle Associazioni della Cooperazione sociale. Interverranno al seminario in qualità di relatori Enore Casanova, direttore di Finreco (Finanziaria Regionale delle Cooperative), Domenico Tranquilli, direttore dell´Agenzia Regionale del Lavoro e della Formazione Professionale, Giancarlo Brunato della Presidenza nazionale di Legacoopsociali, Massimo Giusti del Consiglio di Presidenza di Federsolidarietà, Laura Pagliaro, presidente nazionale di Agci-solidarietà. .  
   
   
CONSEGNATO IL MARCHIO “COMUNE SANO“ AI COMUNI DI PLAUS, CORTACCIA E BRUNICO  
 
Bolzano, 29 novembre 2007 - Da un anno i Comuni di Plaus, Brunico e Cortaccia stanno attuando progetti concreti di promozione della salute coordinati dalla Fondazione Vital. Questa mattina l’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, ha consegnato ai rappresentanti dei tre Comuni la targa di “Comune sano”. Nel quadro di un accordo sottoscritto questa mattina i tre Comuni si impegnano per cinque anni a realizzare interventi per promuovere la salute dei cittadini “Come è noto ciascuno di noi può fare molto per la propria salute personale scegliendo comportamenti e stili di vita adeguati. Ma allo stesso modo ciascuno può contribuire al benessere della propria comunità” ha affermato nel corso dell’incontro di questa mattina a Palazzo Widmann con i vertici della Fondazione Vital l’assessore alla sanità Richard Theiner. Erano presenti all’incontro per la consegna delle targhe e la firma dell’accordo anche il sindaco di Plaus e presidente del Consorzio dei Comuni, Arnold Schuler, il sindaco di Cortaccia, Oswald Schiefer e Brigitte Pezzei in rappresentanza dl sindaco di Brunico, oltre al presidente ed al direttore della Fondazione Vital, Florian Zerzer e Franz Plörer, ed al responsabile del progetto “Comune sano”, Martin Holzner. L’obiettivo di promuovere la salute nelle città e nei Comuni non è nuova ed è stata sollecitata già 20 anni fa dall’Organizzazione Mondiale per la Salute (Oms) sulla base della considerazione che lo stato di salute delle persone dipende, in misura rilevante, dallo stile e dalle condizioni di vita personali, ma anche da come ciascuno di noi vive e condivide al comunità sociale di cui fa parte. È su questa base che la Fondazione Vital ha deciso di applicare anche in Alto Adige questo principio dando vita, su incarico della Giunta provinciale, al progetto “Comune sano”, destinato ad essere realizzato su tutto il territorio provinciale. “Il Comune è un contesto di riferimento essenziale per la nostra vita” ha affermato Floriana Zerzer, presidente della Fondazione “ed è proprio a questo livello che si possono realizzare con maggiore efficacia gli interventi di promozione della salute”. Con una scelta che li proietta all’avanguardia ne panorama altoatesino i Comuni di Plaus, Cortaccia e Brunico da un anno a questa parte stanno realizzando, con la collaborazione della Fondazione, dei progetti concreti di promozione della salute. A Plaus, ad esempio, nella primavera scorsa è stato svolto un sondaggio tra i cittadini con un questionario sulla qualità della vita e la salute in paese ed è stata organizzata una giornata all’insegna della bicicletta con escursioni e giochi. A Cortaccia è emersa l’esigenza di realizzare un centro per i giovani mentre a Brunico l’attenzione è stata rivolta ad una maggiore partecipazione e coinvolgimento della popolazione sulle tematiche della salute. Il progetto promosso dalla Fondazione Vital si svilupperà nell’arco di un quinquennio. È probabile che il prossimo anno altri Comuni altoatesini seguano l’esempio di Cortaccia, Plaus e Brunico e promuovano iniziative concrete nell’ambito del progetto “Comune sano”. .  
   
   
ARKIMEDICA S.P.A.: NUOVO ACCORDO NEL CARE SECONDO IL MODELLO FEDERATIVO SUPERATI I 2500 POSTI LETTO IN GESTIONE APPROVAZIONE PIANO DI BUY BACK  
 
Cavriago, 28 Novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Arkimedica S. P. A, riunitosi in data 27 novembre , ha approvato un nuovo significativo investimento nella divisone Care in applicazione del Modello Federativo. In particolare si rende noto di aver siglato un accordo di valenza strategica per lo sviluppo della divisione Care con Giovanni Battista Caprara, uno dei più importanti operatori del settore. Tale accordo prevede di arrivare a gestire in un orizzonte temporale triennale oltre 700 posti letto, dei quali 276 attualmente già operativi e altri 185 che saranno operativi entro il primo semestre 2008. Le strutture attualmente operative o che diverranno operative entro 6 mesi sono localizzate in Piemonte, Lombardia e Veneto. Arkimedica deterrà il 70% della Società capofila di tale progetto di investimento, mentre il rimanente 30% verrà detenuto dal Signor Caprara. Tale accordo prevede un piano di investimenti pari a 15 milioni di Euro, di cui 10,5 milioni di Euro di competenza Arkimedica, che verranno finanziati in parte con il conferimento alla nuova società dell’immobile destinato a Rsa nel comune di Agliè attualmente in corso di completamento da parte della divisione Contract e in parte attingendo alle risorse resesi disponibili a seguito del completamento della raccolta del Prestito Obbligazionario Convertibile. Coerentemente con l’obbiettivo del Gruppo di concentrarsi nella gestione di strutture, gli immobili nei quali verranno svolte le attività previste dal citato accordo verranno acquisiti da terzi. A regime, tale accordo dovrebbe apportare circa 15 milioni di Euro di fatturato aggiuntivo, con una marginalità misurata in termini di margine operativo lordo superiore al 10%. Alla luce di tale importante accordo, i posti letto gestiti dalla Divisione Care del gruppo superano i 2. 500 posti letto. Tale risultato, unito alle importanti trattative attualmente in corso di definizione, rendono l’obbiettivo di 5. 000 posti letto in gestione entro la fine del 2010 realistico e raggiungibile dal Gruppo. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre dato delega al Presidente Simone Cimino di proporre alla prossima Assemblea dei Soci un piano di riacquisto di azioni proprie entro il limite di legge del 10% del capitale sociale e delle riserve disponibili, in un arco temporale di 18 mesi. Tale piano di buy back è propedeutico anche al perfezionamento di alcuni degli accordi strategici attualmente in discussione che potrebbero essere realizzati anche mediante scambio di azioni proprie detenute dalla Società o aumenti di capitale dedicati ai nuovi soggetti coinvolti nel Gruppo secondo lo schema nel Modello Federativo. Si comunica infine che il Consiglio di Amministrazione ha ridiscusso gli obiettivi del Business Plan per il triennio 2008-2010 (le cui linee guida ricordiamo essere state approvate nel corso del Cda del 24 luglio scorso) alla luce degli importanti risultati conseguiti dal Gruppo negli ultimi mesi e del positivo esito del collocamento del Prestito Obbligazionario Convertibile. In particolare per quel che riguarda la divisione Care, che continua a rappresentare il core business del gruppo nonché il principale obiettivo di investimento a medio termine per lo sviluppo del Gruppo, si conferma l’obbiettivo di superare i 5. 000 posti letto in gestione diretta entro la fine del 2010, rispetto ai 2. 000 gestiti attualmente. Tale ambizioso obiettivo è stato valutato realistico e assolutamente alla portata del Gruppo da parte del Consiglio di Amministrazione, anche alla luce dell’importante accordo strategico di cui si parlerà in seguito e dei negoziati in corso con alcuni dei più importanti operatori nazionali del settore. Le risorse necessarie per sostenere la crescita di questa fondamentale divisione proverranno dalle risorse già raccolte con la recente emissione di un Prestito Obbligazionario Convertibile avente durata quinquennale e dalla dismissione di parte del patrimonio immobiliare del Gruppo, il cui valore al 30 Giugno scorso superava i 30 milioni di Euro. Per quel che riguarda invece la divisione Domani Sereno, segnaliamo come prosegua a ritmo sostenuto il programma di affiliazione di nuove strutture sanitarie per anziani esterne al gruppo. Il numero di posti letto affiliati è pari a 2. 388, di cui oltre 1. 000 relativi a strutture estranee al gruppo in particolare in primarie regioni quali Lombardia e Veneto. Anche per le altre divisioni del Gruppo vengono ribaditi gli sfidanti obiettivi di crescita sia per linee interne che per aggregazioni al cui scopo diverse opportunità sono attualmente oggetto di valutazione e di negoziati, soprattutto per quel che riguarda la divisione Contract. L’approvazione definitiva degli elementi quantitativi del Business Plan, alla luce dei recenti sviluppi e degli accordi strategici in corso di definizione, viene rimandata al Consiglio di Amministrazione che si terrà il 18 dicembre prossimo. Tale piano permetterà al mercato di meglio apprezzare le tangibili opportunità di sviluppo del Gruppo e di addivenire ad una più corretta valutazione della Società. .  
   
   
FIERA MILANO SPA: DEFINITE LE LINEE GUIDA PER LA CESSIONE A FIERA MILANO SPA DEL MARCHIO MACEF  
 
 Milano, 28 novembre 2007. Il Consiglio Generale di Fondazione Fiera Milano ("Fondazione") ed il Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano Spa si sono rispettivamente riuniti in data 27 novembre per analizzare le linee guida, le prospettive e la tempistica dell´operazione di conferimento a Fiera Milano del ramo d´azienda marchi da parte di Fondazione, a fronte di un aumento di capitale sociale riservato. Il ramo d´azienda in oggetto include tutti i marchi attualmente di proprietà di Fondazione e gestiti dal Gruppo Fiera Milano, tra i quali assume ampia rilevanza il marchio della manifestazione Macef. Il Piano industriale 2007-2011 del Gruppo Fiera Milano aveva previsto l´acquisizione del ramo d´azienda marchi da Fondazione attraverso un´operazione di trasferimento da regolare in contanti. Su tale operazione Fondazione aveva successivamente comunicato il suo assenso, proponendo di valutare anche eventuali modalità alternative. Gli approfondimenti congiuntamente effettuati hanno portato ad individuare in un´operazione di conferimento la modalità che è stata oggi sottoposta ai rispettivi Organi. Il Consiglio Generale di Fondazione ed il Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano Spa hanno attentamente esaminato l´operazione proposta ed hanno espresso una positiva valutazione circa le linee guida e le prospettive del progetto. Si prevede che l´operazione possa essere completata entro il primo semestre 2008 e comunque prima della manifestazione Macef Autunno, in calendario nel mese di settembre. Fondazione e Fiera Milano sono assistiti rispettivamente dallo Studio Guatri e da Deloitte Financial Advisory Services. Il Presidente di Fondazione, Luigi Roth, ha commentato con soddisfazione l´operazione affermando che "con la scelta del conferimento Fondazione coglie l´opportunità di sostenere ulteriormente lo sviluppo dell´attività di Fiera Milano". Anche il Presidente di Fiera Milano Spa, Michele Perini, e l´Amministratore Delegato, Claudio Artusi, si sono espressi positivamente sul progetto, sottolineando che "con l´acquisizione di Macef e degli altri marchi attualmente in proprietà di Fondazione realizziamo un´importante azione del piano 2007-2011, in quanto la totale disponibilità dei marchi potrà consentire una piena gestione dell´intera catena del valore delle manifestazioni ed in particolare una maggiore focalizzazione sulla strategia, sulla comunicazione e sul brand management delle stesse, anche in relazione alla loro utilizzazione sui mercati internazionali. Il progetto diviene oggi ancora più interessante in quanto la modalità del conferimento libera risorse finanziarie che potranno essere destinate ad ulteriori progetti di sviluppo per linee esterne, con conseguente accrescimento dei margini del Gruppo". .  
   
   
TECNARGILLA: UN’INDAGINE EVIDENZIA IL FORTE GRADIMENTO DA PARTE DEL PUBBLICO CHE REPUTA LA FIERA ITALIANA UN “APPUNTAMENTO IRRINUNCIABILE”  
 
Rimini, 29 novembre 2007 - Sono in primo luogo i visitatori a decretare e confermare il successo di Tecnargilla, la fiera internazionale delle tecnologie e delle forniture per l’industria ceramica e del laterizio organizzata da Rimini Fiera in collaborazione con Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica), la cui prossima edizione si terrà a Rimini da martedì 30 settembre a sabato 4 ottobre 2008. Per coloro che hanno partecipato all’ultima edizione della kermesse, nel 2006, Tecnargilla risulta infatti un appuntamento irrinunciabile: è quanto emerge dall’Indagine Campionaria Visitatori Nets 2006, effettuata elaborando le risposte di 1. 017 intervistati (65,4% italiani e 34,6% stranieri). La valutazione di Tecnargilla 2006 è stata positiva per il 98% del campione: addirittura l’88% dei visitatori l’ha definita “buona” o “ottima”. Scendendo nel dettaglio, gli operatori esteri hanno considerato la passata edizione “ottima” per il 17%, “buona” per il 71%, “sufficiente” per il 9%. Gli italiani “ottima” per l’8%, “buona” per il 78%, “sufficiente” per l’11%. Gli elementi di successo di Tecnargilla 2006 sono risultati essere: la disponibilità del personale, la disposizione degli stand e delle merceologie, la completezza dell’offerta espositiva. L’indagine conferma inoltre l’estrema professionalità e l’elevato potere decisionale dei visitatori, così suddivisi per qualifica aziendale: 17% titolare, 29% dirigente, 45% tecnico. Prosegue infine il consolidamento delle sezioni speciali Kromatech (estetica in ceramica) e Claytech (tecnologia per la produzione di laterizi): più di un terzo degli operatori, al momento dell’’intervista, aveva già visitato le due sezioni. Di poco inferiore l’interesse per Kermat (ceramici avanzati), che era comunque all’esordio e che è stata valutata positivamente dal 96% del campione (per il 66% il giudizio è stato tra “buono” e “ottimo”). L’edizione 2006 ha confermato Tecnargilla quale indiscussa fiera leader al mondo: un’area espositiva di 90 mila metri quadrati, oltre 30 mila visitatori (di cui 11 mila stranieri), più di 750 espositori (circa 300 dall’estero, oltre il 37%). .  
   
   
"ARTIGIANO IN FIERA",2.618 ESPOSITORI DI 104 PAESI LA RASSEGNA E´ APERTA DALL´ 1 AL 9 DICEMBRE  
 
 Milano, 29 novembre 2007  - Duemilaseicentodiciotto espositori da 104 paesi (il 27% dei quali extraeuropei) per una superficie espositiva di 115. 000 metri quadri. Con circa tre milioni di visitatori attesi l´"Artigiano in Fiera", giunto alla 12° edizione, si preannuncia come l´evento più importante in assoluto del settore a livello internazionale. Come l´anno scorso, l´artigianato di tutto il mondo presenterà i suoi prodotti dall´1 al 9 dicembre nei padiglioni di Fieramilanocity, suddivisi per provenienza geografica e territoriale - Lombardia, Italia, Europa e Paesi del Mondo - e con aree dedicate alle diverse regioni. Sei le merceologie in esposizione; abbigliamento, accessori e pelletteria, arredamento e complementi d´arredo, oggettistica e articoli da regalo, oreficeria e gioielleria, prodotti eno-gastronomici, servizi per la persona, la casa e le imprese. In più 40 "ristoranti tipici", con le specialità provenienti da diversi paesi (nove dei quali tutti dedicati alla Lombardia). La mostra mercato è organizzata da Ge. Fi - Gestione Fiere- in collaborazione con Regione Lombardia, le associazioni di categoria e il patrocinio di Comune e Provincia di Milano. "Dopo il successo del 2006 - ha ricordato oggi l´assessore regionale all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, nel corso della presentazione, alla quale ha partecipato l´assessore regionale allo Sport, Giovani e Turismo, Pier Gianni Prosperini - con la premiazione dei migliori temi sull´artigianato realizzati da studenti maturandi, quest´anno l´attenzione è rivolta ai più piccoli, ai ragazzi delle scuole medie inferiori". In Piazza Lombardia c´è, infatti, un´area riservata all´iniziativa "Artigianato e Scuola", realizzata in collaborazione con la Direzione scolastica regionale, dove i ragazzi potranno realizzare percorsi conoscitivi del mondo artigianale lombardo, giocando a immedesimarsi nel mestiere del falegname, dello stilista o dell´orafo. "E´ un evento di grande appeal su diverse tipologie di pubblico e visitatori - ha detto l´assessore Prosperini - una manifestazione che fa bene a Milano e alla Lombardia, che si raccontano attraverso le storie e le esperienze degli artigiani". Tra gli stand sono previsti ben 53 laboratori dal vivo, opportunità per mostrare ai visitatori mestieri e capacità artistiche che hanno reso grande l´artigianato. "Regione Lombardia - ha aggiunto Zambetti - continua a sostenere questo settore strategico per la nostra economia e fondamentale per la nostra storia, che conta 267. 000 aziende per un totale di 700. 000 addetti". Un ampio spaccato di questo mondo è descritto nel volume "Nelle mani dell´artigiano - Una realtà si racconta", presentato oggi da Antonio Intiglietta, presidente di Ge. Fi, edito da Guerini e Associati. Nel volume sono raccolte le esperienze di artigiani provenienti da diverse parti del mondo, ognuno con il suo racconto e il suo percorso di crescita nel segno della tradizione, tutti storici espositori di Artigiano in Fiera. .  
   
   
BIENNALE DI VENEZIA. ESPERTI A CONSULTO SUL SUO FUTURO  
 
 Venezia, 29 novembre 2007 - La Biennale di Venezia, istituzione ultracentenaria, nel suo attuale assetto (Arti visive, Architettura, Cinema, Danza, Musica, Teatro, Archivio storico) è in grado di rappresentare la complessità e l’intreccio del contemporaneo? E come può cambiare? Sono alcune delle domande di fondo a cui hanno cercato di dare risposta i colloqui internazionali che per due giornate hanno tenuto banco a Venezia per iniziativa della Regione, del Comune e di Confindustria all’insegna dello slogan “Una nave pirata per immaginare la Biennale del terzo secolo, 1895-2997”. Esperti nazionali ed europei sono intervenuti, offrendo il loro apporto di idee al dibattito sul futuro dell’ente culturale veneziano. Ieri, ad esempio, hanno parlato Vasif Kortoun della Biennale di Istabul e Bertram Schultze dello Spinnerei di Lipsia. Oggi il dibattito è ripreso facendo registrare altri contributi, tra cui quelli di Francesco Borga direttore di Confindustria Veneto, Jochen Sandig, Maurizio Scaparro, Angela Vettese, Marco Muller, Philip Rylands. Il prof. Pierluigi Sacco che ha fatto da coordinatore dei colloqui, ha evidenziato alcuni dei punti emersi durante i lavori odierni. Anzitutto la forte e diffusa sensazione della necessità di risvegliare la città e la Biennale da una sorta di “torpore progettuale”per produrre un deciso “salto di qualità, anche se non mancano le iniziative. Un altro aspetto proposto dagli interventi è la sensazione che nel panorama italiano non si sia in grado di superare certi livelli di qualità, confermando quindi l’esigenza di lavorare alla crescita di istituzioni culturali capaci di confrontarsi con quelle internazionali. Per la Biennale, inoltre, tutti si trovano d’accordo che sia necessario dar vita ad una programmazione culturale che duri tutto l’anno e non a “intermittenza” e neppure legata solo ai luoghi classici, ma con aperture al territorio. Scrollarsi di dosso una certa “ruggine mentale” potrebbe inoltre favorire la creazione di progetti culturali assolutamente in grado di sostenersi anche dal punto di vista economico, com’è avvenuto ad esempio per alcune significative esperienze in Germania e in altre realtà. I suggerimenti hanno riguardato anche le possibilità di “contaminazione” fra settori e, nell’ambito dell’interdisciplinarietà, la sperimentazione di nuove forme di interazione da un lato e di utilizzo degli spazi dall’altro. Infine, Sacco ha fatto rilevare come sia emersa l’esigenza che la Biennale abbia una maggior presenza istituzionale in città e sia riconoscibile al primo posto per quanto riguarda l’offerta culturale. La Biennale di Venezia, tra l’altro, può essere considerata l’unica realtà che l’Italia ha per quanto riguarda il contemporaneo. Proprio per accentuare il richiamo ad una nuova “mission” più aperta all’internazionalità, Jochen Sandig ha proposto che, se dopo di questo ci sarà un altro momento di riflessione sulla Biennale, sia portato a Berlino. .  
   
   
MOSTRE, L´OMAGGIO DI VADO LIGURE ALLO SCULTORE ARTURO MARTINI CON UNA GRANDE MOSTRA A VILLA GROPPALLO  
 
Vado Ligure, 29 Novembre 2007 - A sessant´anni dalla scomparsa di Arturo Martini , il grande maestro trevigiano che visse e lavorò a lungo a Vado Ligure, il comune del Savonese ha promosso una mostra, curata da Cecilia Chilosi che, attraverso un significativo nucleo di opere testimonia e racconta le diverse tappe del percorso creativo dell´artista e dei differenti materiali da lui interpretati, fra i quali gesso, bronzo, terracotta e marmo. La mostra"Arturo Martini. Grandi sculture da Vado Ligure" sarà aperta nel Museo di Villa Groppallo, a Vado Ligure, dal 6 dicembre 2007 all´8 marzo 2008. L´inaugurazione è in programma mercoledì 5 dicembre alle 16. Sono le vicende del primo conflitto mondiale a portare nel 1916 Arturo Martini in Liguria, prima a Genova, impegnato nell´industria bellica come tornitore e fonditore di proiettili e quindi a Vado Ligure come operaio specializzato presso l´officina Senigaglia. A Vado lo scultore si trasferisce dal 1920, anno del suo matrimonio con Brigida Pessano, dalla quale avrà due figli, Maria (Nena) e Antonio. Nonostante la sua permanenza nella cittadina ligure, dopo i primi anni, sia saltuaria, Martini non interrompe mai i contatti con Vado, cui lo legano la famiglia e la casa che ospita le sue opere, punti fermi nella sua vita irrequieta. "Con la mostra delle grandi sculture di Arturo Martini," ha sottolineato oggi durante la conferenza stampa di presentazione nella sede della Regione Liguria il sindaco di Vado Ligure, Carlo Giacobbe, "il Comune di Vado Ligure non intende solo rendere un doveroso tributo ad un grande artista del 900, che ha operato e vissuto nella nostra città, o semplicemente offrire la possibilità di godere di opere raramente esposte al pubblico. Vado Ligure vuole compiere anche un passo nella propria memoria. Alcune delle opere esposte, infatti, come i gessi del monumento ai Caduti o la terracotta del Benefattore, da generazioni sono ormai parte dell´identità più intima della nostra comunità. Certamente Martini esprimeva valori universali dell´umanità e non aveva alcun orizzonte locale" ha continuato il Sindaco "eppure, in tutte le sue opere troviamo le tracce della forza della nostra comunità, della sua vita concreta e degli ideali di cui si è nutrita. Il rapporto stesso tra creazione artistica e produzione materiale, utilizzando gli impianti delle fabbriche di Vado, offre molte suggestioni in questo senso. Abbiamo cercato" ha concluso il Sindaco "di creare un ponte tra la dimensione locale e la grandezza di un´esperienza artistica di valore mondiale". La mostra, promossa dal Comune di Vado Ligure con il patrocinio della Regione Liguria e della Provincia di Savona, a cura di Cecilia Chilosi, presenta un significativo nucleo di opere, che ben testimoniano delle diverse tappe del percorso creativo di Arturo Martini e dei differenti materiali da lui interpretati: gesso, bronzo, terracotta e marmo. Le sale del Museo di Villa Groppallo, a Vado Ligure, conservano già in permanenza alcune opere di Arturo Martini tra cui i quattro magnifici gessi preparatori per il Monumento ai Caduti (inaugurato nel 1924), la prima commissione pubblica che Martini riceve nel 1923, e il Benefattore, monumento funebre in terracotta di don Cesare Queirolo eseguito tra il 1923 e il 1933. .  
   
   
VARESE, DA OGGI APERTA MOSTRA FOTOGRAFICA BIRMANIA  
 
Milano, 29 novembre 2007 - La sede territoriale della Regione Lombardia di Varese (viale Belforte, 22) ospita da mercoledì 28 novembre e fino a martedì 11 dicembre la mostra fotografica "Regione Lombardia per la libertà in Birmania" che nei giorni scorsi era stata ospitata presso il Palazzo Pirelli a Milano. La rassegna riunisce foto, quasi tutte inedite, che testimoniano la tragedia che ha colpito il popolo birmano. .  
   
   
VILLA REALE, ZANELLO: LO STATO FACCIA LA SUA PARTE  
 
Milano, 29 novembre 2007 - "Uno strumento valido per superare l´immobilismo nel restauro della villa causato soprattutto dal disinteressamento dello Stato romano". Massimo Zanello, assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, commenta così la firma dell´accordo per la Fondazione Villa Reale di Monza. Il nuovo ente si occuperà della gestione della splendida dimora nobiliare e dell´immenso parco. Compito della Fondazione sarà, infatti, quello di garantire la conservazione, il recupero e la valorizzazione del complesso della Villa, assicurandone la fruizione pubblica ma anche "sviluppandone i valori immobiliari e culturali". "Questa Fondazione avrà il compito di portare a termine il cammino di riqualificazione e di rilancio della Villa - sottolinea Zanello -. Quello che bisogna ricordare è che davanti a tutti resta l´interesse pubblico della struttura che, oggi, non può essere consegnata ai lombardi, ai monzesi e alle migliaia di visitatori interessati a goderne le bellezze. La colpa di questi ritardi va ascritta in primis allo Stato che, a differenza di quanto fatto per la reggia di Venaria, non ha messo una lira per Monza. Se lo Stato darà quanto ha dato al Piemonte, Regione Lombardia è già pronta a fare la propria parte". Il piano di intervento si svilupperà su 41. 106 metri quadri e avrà un costo di circa 100 milioni di euro. Gli spazi della Villa saranno destinati ad ospitare attività espositive (Museo della Villa, mostre ed esposizioni temporanee) ma anche eventi, incontri e ricevimenti, attività istituzionali e di rappresentanza di Regione Lombardia e Comune di Monza. Ci sarà anche spazio per un ristorante e un centro benessere. L´operazione, realizzata in project financing, sarà gestita dalla Fondazione, da Infrastrutture Lombarde e da un concessionario che garantirà la copertura finanziaria dell´intervento. "L´accordo appena firmato - conclude Zanello - rappresenta non solo un esempio di concreta sinergia tra gli enti territoriali ma servirà anche a sprigionare le enormi potenzialità finora inespresse, anche sotto il profilo turistico, della Villa Reale e dei suoi giardini". .  
   
   
VIA AURELIA, UNA STRADA-MITO AD ALBISOLA SUPERIORE, PROGETTI, FILMATI E MOSTRA CON L´OPERA D´ARTE "CHILOMETRICA" DI MARIO ROSSELLO AL MUSEO DELLA CERAMICA "MANLIO TRUCCO"  
 
 Albisola, 29 Novembre 2007 - Prosegue su iniziativa della Regione Liguria - Dipartimento pianificazione territoriale- il progetto per la valorizzazione paesistica e culturale della via Aurelia, al centro di diverse iniziative e di un piano di interventi con i Beni Culturali, architettonici e paesaggistici. Alla via Aurelia, al suo status di strada imperiale di prima classe, con una grande storia da raccontare e tanti gioielli da esibire, alla via Aurelia diventata set di diversi film, la Regione Liguria e il comune di Albisola Superiore hanno dedicato una grande mostra che si aprirà giovedì prossimo, 6 dicembre, al Museo della Ceramica Manlio Trucco. "Aurelia & Le Altre"- questo il titolo della mostra che resterà aperta fino al 6 gennaio- ospiterà fotografie e materiale cartografico e video dedicati alla strada e ai progetti per la sua valorizzazione. Un viaggio in pillole dentro i 310 chilometri della via Aurelia, dal confine italo-francese di Ponte San Luigi alla Dogana di Ortonovo, nell´estremo levante. Ad Albisola Superiore sarà presentata una installazione-video con un filmato sulla via Aurelia realizzato dalla Regione Liguria del 1986 che oltre vent´anni dopo mostrerà i cambiamenti del paesaggio e della strada. Fiore all´occhiello della mostra di Albissola sarà un omaggio, con opere e materiali, all´artista Mario Rossello, pittore, scultore e ceramista savonese di fama internazionale scomparso nel 2001. Alla via Aurelia Rossello dedicò, nel 1977, una delle sue opere più famose, "Un chilometro di strada tra Albisola e Savona". Una creazione artistica di dimensioni fuori dall´ordinario, lunga 35 metri e alta 2,10. La via Aurelia di Mario Rossello fu esposta per la prima volta a Palazzo Grassi, a Venezia e poi al Museo d´Arte Moderna di Parigi. Al Museo Manlio Trucco saranno presentati un particolare del dipinto e il progetto generale dell´opera. Mercoledì 12 dicembre, alle 16, sempre al Museo della Ceramica di Albisola Superiore è in programma un incontro sul "Progetto Aurelia". .  
   
   
IL RESTAURO DEI BENI CULTURALI ECCLESIASTICI  
 
Vicenza 29 novembre 2007 Diagnostica, tecnologie di intervento e predisposizione della documentazione nel restauro dei beni culturali ecclesiastici. Saranno questi i temi trattati nel convegno che si terrà il 29 novembre, presso la sala Pavesi della Banca Popolare di Vicenza. L’iniziativa promossa da Tassullo e dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Vicenza, con la preziosa collaborazione della Diocesi di Vicenza si inserisce nell’ambito del progetto “Costruire cultura”. Il convegno si aprirà con il saluto dell’ Arch. Ugo Rigo, Presidente della Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Vicenza e Don Francesco Gasparini dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Vicenza. Seguirà l’intervento del Prof. Cesare Renzo Romeo, docente di Restauro del Politecnico di Torino, inerente la fase della conoscenza e della diagnostica applicata per un corretto approccio agli interventi di restauro. Sarà poi la volta dell’ Ing. Maria Rosa Valluzzi, docente di Restauro architettonico dell’ Università degli Studi di Padova che illustrerà il nuovo quadro normativo e le verifiche di vulnerabilità delle valutazioni strutturali per la sicurezza delle chiese. I criteri e le tecniche di intervento sulle strutture murarie saranno argomento dell’intervento dell’ Ing. Francesca Da Porto, ricercatrice in Tecnica delle costruzioni dell’Università degli Studi di Padova. A proseguire, l’Ing. Michele Dalpiaz dell’area Ricerca e Sviluppo Tassullo, apporterà un contributo sulla scelta dei materiali per l’intervento di restauro, con un approccio finalizzato alla compatibilità e durabilità dell’intervento. Per finire, Mons. Virginio Sanson dell’ Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Vicenza fornirà gli indirizzi per la corretta predisposizione della documentazione per il progetto di restauro di un bene ecclesiastico. E’ possibile iscriversi al convegno collegandosi al sito: www. Tassullo. Com e compilando l’apposito modulo. .  
   
   
FINALMENTE I CUSTODI, DOMANI RIAPRE SANTO SPIRITO TORNA VISIBILE ANCHE IL CROCIFISSO DI MICHELANGELO  
 
 Firenze 29 Novembre 2007 - Chiusa da due anni per mancanza di personale di custodia, riapre da domani al pubblico la quattrocentesca basilica di Santo Spirito, uno dei luoghi di culto più importanti e celebrati di Firenze, simbolo religioso dell’Oltrarno insieme alle chiese del Carmine e del Cestello. Grazie all’Associazione Amici di Santo Spirito e ai fondi da essa raccolti tra gli abitanti del quartiere e tra numerosi appassionati d’arte e di Firenze anche stranieri, è stato finalmente possibile garantire la sicurezza del monumento con personale specializzato. La basilica tornerà dunque ad aprirsi a fedeli e turisti per i sei giorni dal martedì alla domenica, per un totale di sei ore al giorno: dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19, ingresso libero. Progettata da Brunelleschi, arricchita da opere di Michelangelo, Perugino, Sangallo, Sansovino, Filippino Lippi, Buontalenti, e definita dal Bernini “la più bella del mondo”, Santo Spirito è stata la vittima più illustre del degrado che da molti anni turba la vita della piazza omonima. Spacciatori, alcolisti, punkabbestia, sbandati di ogni tipo hanno trovato qui, sulle vaste gradinate e sul sagrato della chiesa un luogo ideale per le loro gesta. L’assedio non poteva che generare un escalation di incidenti culminato due anni fa in una serie di atti vandalici che hanno poi suggerito al priore Ivan Caputo la serrata. La pesante decisione ha ovviamente causato generale disappunto e un fiume di polemiche, ma in questi due anni ne’ il Comune in quanto proprietario del monumento, ne’ i Padri Agostiniani ai quali è affidato, ne’ tanto meno la Curia hanno trovato mezzi e modo di finanziare una soluzione adeguata a un caso tanto delicato. Hanno provveduto adesso gli Amici di Santo Spirito, associazione Onlus fondata da Agnese Mazzei, Ferdinando Budini Gattai, Ferdinando Frescobaldi e Marco Manetti con l’appoggio immediato di oltre 300 cittadini, gruppo che sta rapidamente crescendo ed estendendosi non solo nel quartiere. L’associazione ha raccolto 40 mila euro (consentono di far fronte per un anno alle spese della vigilanza) e ha adesso in programma una serie di incontri per cooptare nuovi partner in modo da assicurare una copertura permanente delle spese. Info: amicisspirito@gmailcom. L’incarico è stato intanto affidato alla cooperativa Firenze Fede Arte, che già gestisce l’accueil di Santa Croce. Si tratta di un’emanazione dell’associazione di volontariato Ars et Fides, che fa capo alla Diocesi, in particolare all’Ufficio catechesi attraverso l’arte. Due i custodi previsti in Santo Spirito. Riconoscibili dalla divisa (un giubbotto impermeabile scuro), avranno in dotazione un monitor collegato a una serie di telecamere installate all’esterno. Saranno in contatto diretto con Polizia e Carabinieri, e vigileranno sugli spazi accessibili, tra cui la sala in cui si trova il celebre crocifisso di Michelangelo che torna così visibile .  
   
   
IN ESPOSIZIONE IN AMERICA MANOSCRITTI MUSICALI DEL CONSERVATORIO DI S. PIETRO A MAIELLA  
 
Roma, 29 novembre 2007 - Nell´ambito delle iniziative promozionali sul tema "Il ´700 alla riscoperta delle antichità", realizzate negli Stati Uniti dal Center for Musical Studies in collaborazione con la Regione Campania - Soprintendenza ai Beni Librari, si è tenuto nella National Gallery of Art di Washington D. C. , un concerto sul tema "The Eighteen century rediscovers the Ancient World" che ha posto l´accento sul "Golden age of Naples (1735 - 1800)". La Soprintendenza ai Beni Librari della Regione Campania ha esposto per l´occasione alcuni manoscritti musicali, appartenenti al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, uno dei più importanti conservatori di musica italiani, che hanno richiamato il tema delle iniziative programmate. L´esposizione, che ha presentato rari manoscritti anche autografi del settecento, ha offerto l´occasione di poter ammirare opere di grandi autori come il Cimarosa e il Pergolesi e di fare un viaggio nel gusto musicale dell’epoca, come testimoniato dai manoscritti appartenenti alla collezione della Regina Carolina. .  
   
   
AL VIA LA VENDITA DEI BIGLIETTI PER LA STAGIONE CONCERTISTICA 2007/2008 DEL TEATRO REGIO DI PARMA  
 
 Parma, 29 novembre 2007 - Al via la vendita dei biglietti per la Stagione Concertistica 2007/2008 del Teatro Regio di Parma, caratterizzata da bacchette di caratura internazionale e prestigiosi complessi sinfonici che rendono di assoluto valore gli eventi in cartellone. Direttori del calibro di Rafael Frühbeck de Burgos, Daniel Harding, Emanuel Krivine, Zubin Mehta, Anthony Pappano, Esa-pekka Salonen, Inma Shara si alterneranno sul podio di complessi sinfonici quali la Philharmonia di Londra, l’Israel Philharmonic Orchestra, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre Philharmonique du Luxemburg, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, oltre all’Orchestra del Teatro Regio di Parma. Ampio il respiro delle proposte che spaziano dalla musica barocca al repertorio contemporaneo, con un particolare risalto dedicato alla musica del grande romanticismo europeo. I biglietti per i singoli concerti sono in vendita dal 29 novembre alla biglietteria del Teatro Regio di Parma e dal 30 novembre on line sul sito www. Teatroregioparma. Org (l’acquisto on-line comporta una commissione di servizio del 12% + Iva sul costo del biglietto). L’inaugurazione è affidata al Coro e all’Orchestra del Teatro Regio di Parma, il 15 dicembre, con un programma consacrato a musiche di Schumann e Mendelssohn dirette da Rafael Frühbeck de Burgos. Ancora un concerto impegnerà in stagione l’Orchestra del Teatro Regio di Parma (2, 3 febbraio), con il talento e la passione di Inma Shara nell’originale programma dedicato alla vicenda di Romeo e Giuletta evocata dalle note di Berlioz, Čajkovskij e Prokof’ev. Dopo la folgorante esibizione dello scorso anno al Teatro Regio tornano la Philharmonia Orchestra di Londra ed Esa-pekka Salonen (4 febbraio), sul podio per un programma a cui partecipa il pianista Juho Pohjunen nel Primo Concerto beethoveniano e dove la Sagra della primavera di Stravinskij è affiancata all’esecuzione di Oiseaux exotiques, omaggio al grande compositore francese Olivier Messiaen, nel centenario della nascita. Duplice e prestigioso l’appuntamento con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in tournée a Parma con il suo direttore musicale (22 e 24 febbraio). Assieme a un programma interamente dedicato a Brahms, Anthony Pappano ripropone le pagine eseguite in occasione del concerto che salutò la nascita, cento anni fa, del prestigioso complesso sinfonico. Fondata da Claudio Abbado e in questa occasione affidata al suo celebrato allievo Daniel Harding, debutta a Parma la Mahler Chamber Orchestra (1, 3 marzo), con la Seconda Sinfonia di Brahms e il Concerto di Dvořák che vede impegnata la violinista Isabelle Faust. L’orchestre Philharmonique du Luxemburg offrirà la rara opportunità di ammirare l’arte direttoriale di Emanuel Krivine (4 aprile), sul podio per il Terzo Concerto beethoveniano, solista Rudolf Buchbinder e la Quarta Sinfonia di Mahler, con la voce del soprano Sally Matthews. Attesissimo Zubin Mehta, il mitico direttore che torna a Parma alla guida della Israel Philharmonic Orchestra, a cui è legato da un intenso sodalizio e da tante trasferte in tutto il mondo, per una serata interamente dedicata a musiche beethoveniane, concluse dall’Eroica (14 aprile). Fra gli appuntamenti di musica da camera, importanti recital vedranno i pianisti Grigory Sokolov (17 gennaio) e Alexander Lonquich (12 febbraio) impegnati al pianoforte con Chopin, Schumann e Debussy, il rinomato Trio di Parma con il violista Simonide Braconi (17 marzo) esplorerà capolavori di Schubert, Mendelssohn e Schumann. Altre pagine della grande stagione romantica vedranno cimentarsi i versatili Solisti del Teatro Regio di Parma (28 gennaio). Di rilievo l’appuntamento con la musica antica che prevede un maestro di carisma come Jordi Savall che con la sua viola barocca e la presenza di Rolf Lislevand alla tiorba affronterà un’originale ricognizione nella musica inglese e francese fra Cinque e Seicento (29 febbraio). Per l’inaugurazione del X Festival della Chitarra Niccolò Paganini la stagione del Teatro Regio di Parma propone, infine, l’incontro con un solista eccellente di questo strumento: Manuel Barrueco che con il Quartetto Latino Americano affronterà pagine di autori novecenteschi e, in particolare, di Astor Piazzolla (15 aprile). Nel primo giorno di vendita sarà possibile acquistare alla biglietteria del Teatro Regio di Parma un massimo di due abbonamenti a persona. L’abbonamento ridotto over 60 è riservato alle persone con oltre sessanta anni di età. L’abbonamento ridotto speciale giovani è riservato a coloro che non hanno compiuto il ventiseiesimo anno di età. . .  
   
   
AL TEATRO "MASSIMO" DI PESCARA BRUCE MYERS E I GIOVANI ATTORI ABRUZZESI  
 
Pescara, 28 novembre 2007 - "Non c´è alcuna differenza tra l´esperienza con Peter Brook, di cui sono allievo, e quella con i giovani attori abruzzesi, perchè quest´ultima rappresenta quel filo di continuità con il teatro, che io amo profondamente". Così Bruce Myers ha salutato la platea del Cinema Teatro Massimo di Pescara, durante la conferenza stampa di chiusura del Seminario, da lui diretto, di formazione per attori teatrali. "Non sono un missionario del Teatro - ha ripreso l´artista - nè rappresento qui Peter Book, di cui, però, la mia vita professionale e personale, ne è stata da subito influenzata. Perchè Brook - ha spiegato Myers - ha una grande capacità di capire le persone. Lavora sull´anima umana con un interesse quasi scientifico". Padrona di casa, l´assessore alla Cultura, Betti Mura. "Non nascondo l´emozione per avere nostro ospite un artista di grande fama internazionale come Bruce Myers. La sua presenza rappresenta - ha commentato Mura - una grande opportunità per la nostra Regione e per i nostri giovani. Credo che, bilancio permettendo, questa esperienza debba e si può farla proseguire". La presenza di Bruce Myers rientra nell´ambito del Progetto del Drammateatro "Maestri e Margherite", ideato e diretto dal regista Claudio Di Scanno, ed è solo il primo di una lunga serie di importanti appuntamenti che si svilupperanno durante il 2008, anche attraverso altri incontri di lavoro con i grandi maestri della scena teatrale contemporanea. "Stiamo concordando con la Regione la prosecuzione di questa esperienza, con altri maestri i cui nomi verranno rivelati in futuro - ha anticipato Di Scanno - nel frattempo, però, ci sarà una seconda fase di lavoro con Myers, per approfondire, il processo già iniziato sui rapporti tra padri e figlie nei testi di Shakespeare, con lo stesso gruppo di giovani attori già selezionati". "Auguro un buon lavoro - ha ripreso l´Assessore - e ringrazio Myers per aver detto si alla proposta dell´Abruzzo, mettendo a disposizione la sua preziosa esperienza". .  
   
   
PRESENTAZIONE DELL’OPERA TEATRALE “IO, ANATOLIA” LA PRIMA OPERA TEATRALE TURCA PUBBLICATA IN ITALIANO RIPERCORRE UN VIAGGIO DI 6 MILLENNI DI STORIA DELLA DONNA ANATOLICA  
 
 Roma, 28 novembre 2007 – Io, Anatolia, la prima opera teatrale turca pubblicata in lingua italiana viene presentata alla stampa lunedì 3 dicembre presso l’Hotel Majestic e sarà in libreria a partire dallo steso giorno. Scritta da Gungor Dilmen, uno degli autori teatrali turchi più famosi e stimati del momento, e con l’introduzione a cura di Zulfu Livaneli, Io Anatolia è stata tradotta in italiano da Iclal Aydin Margariti. L’opera, già tradotta in inglese, tedesco, francese, è stata rappresentata da Yildiz Kenter, la primadonna del teatro turco, a Broadway, Londra Covent Garden, in tutta L’europa e in vari paesi del mondo. L’opera è ambientata nell’odierna Turchia, in Anatolia - parola che in lingua antica significa “il paese dove sorge il sole” - e testimonia seimila anni di storia di questa fertile terra che ha ospitato popoli come ittiti, frigi, bizantini, ottomani, turchi. Popolazioni con culture e religioni differenti che hanno vissuto eventi che hanno condizionato la storia di tutto il mondo pur essendosi svolti in un unico Paese. Il testo ha come figura centrale la donna anatolica e il processo di evoluzione che tale figura femminile ha subito nel corso dei millenni e nell’alternarsi delle varie popolazioni e culture: Cibele, Puduhepa, Niobe, Amazzone, Ecuba, Cassandra, Polissena, Nilufer Hatun, Elide Edip, Teodora, Artemide, Ada, Afrodite, Artemide di Efeso, Maria, Florence Nightingale, Onfale, La Moglie di Nasreddin Hoca, Anna Comnena. “Aver tradotto quest’opera turca in lingua italiana mi ha molto emozionato, essendo io donna, ed essendo nata, cresciuta e nutrita da questa stessa terra che in passato nutrì tutti i personaggi di cui leggerete in questo libro” commenta Iclal Aydin Margariti. Io, Anatolia non si farà apprezzare solo come testo teatrale. Si presta infatti ad essere letto anche come racconto, una sorta di guida che accompagnerà chi lo desideri in un viaggio nella storia, che inizierà dalla tradizione mitologica, per proseguire attraverso la storia antica, medievale e moderna. Io, Anatolia è sponsorizzato da Teda, un’iniziativa del Ministero della Cultura che sostiene i progetti di diversi artisti turchi che vengono tradotti in lingue straniere al fine di far conoscere meglio l’arte e la letteratura turca all’estero. Il ministero sostiene il progetto di pubblicazione e di presentazione del libro. Güngör Dilmen – Autore - Nato a Tekirdag, in Turchia, nel 1930, è uno degli scrittori più prestigiosi e stimati del panorama teatrale turco contemporaneo. Laureatosi presso il Dipartimento di Filologia Classica dell’Università di Istanbul, ha studiato arti teatrali presso l’Università di Yale, Washington, Seattle (1961-1964). Ha collaborato all’attività di ricerca teatrale presso il Teatro Reale ed il Teatro Habimak a Tel Aviv ed è stato docente presso la Durham University in Inghilterra; l’Anatolia University, l’Università del Bosforo ed il Conservatorio di Stato di Istanbul in Turchia. Autore di venticinque opere teatrali ricche di riferimenti storici e mitologici in gran parte rappresentate, sia in Turchia che all’estero, con enorme successo di critica e pubblico, è vincitore di molteplici premi in diversi paesi del mondo. Tra le sue opere tradotte in lingua inglese: The Trilogy of Midas, Live Monkey Restaurant, White Gods, Bagdad Hatun, The Victim, The Party of Union and Progress, Dumrul the Mad, The Bow of Akad, Hamid the Potter, Man and the State, Hasan Sabbah (The Assassins), Our Love Is the Greatest Fire of Aksaray, Cassandra’s Troyan Diary. È stato insignito dei più prestigiosi premi per la letteratura teatrale e del Primo Premio dall’International Bank per l’opera Io, Anatolia, tradotta e pubblicata in diverse lingue e rappresentata in Turchia e all’estero. La sua prossima opera, in fase di pubblicazione, è I peccati di Galileo. .  
   
   
MATERA: AL VIA LA RASSEGNA “CITTA’ DEI SASSI OPERA FESTIVAL”  
 
Matera, 29 novembre 2007 - Ha preso il via la campagna abbonamenti del Città dei Sassi Opera Festival, rassegna lirico teatrale che si propone in città per la sua seconda edizione. Anche l’edizione 2007-08, organizzata dall’associazione Lucania Arte Teatro presieduta dal baritono Enzo Dimatteo, sarà preceduta dal Concorso internazionale di canto lirico Matera Città dei Sassi, progetto finanziato dalla Unione europea. La seconda edizione del premio, in programma da 28 al 30 novembre prossimi, selezionerà le giovani voci provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Domenica 2 dicembre, poi, ci sarà il concerto dei finalisti e la proclamazione dei primi tre classificati da parte della commissione esaminatrice che sarà formata da nomi illustri del panorama artistico e culturale e il cui presidente é il celebre direttore d’orchestra Claudio Desderi. Da quest’anno è stato istituito anche un premio denominato “Giovani Talenti d’Opera” che sarà assegnato al più giovane cantante (fino a 23 anni) distintosi per particolari doti tecnico-vocali-interpretative. Se il concorso internazionale di canto lirico apre la rassegna concertistica del Città dei Sassi Opera Festival, con la Serata di gala del 2 dicembre, che si svolgerà nell’Auditorium del Conservatorio “Duni”, il cartellone degli appuntamenti si articolerà in altri momenti che da dicembre ad aprile proporranno un variegato programma di concerti dedicati al bel canto. Il 13 gennaio 2008 sarà proposta la prima delle due serate intitolate «Le due Serve a confronto», con la quale saranno presentate le due omonime opere «La serva padrona» nelle rispettive versioni dei due grandi compositori del Settecento Pergolesi e Paisiello. L’allestimento curato dal Festival prevede l’esecuzione in forma scenica con cantanti e orchestra. Si parte il 13 gennaio, appunto, con La serva padrona di Giovan Battista Pergolesi, mente il 17 febbraio sarà proposta «La serva padrona» del coevo autore Giovanni Paisiello. Il 9 marzo il cartellone prevede un importante programma con l’esecuzione del Concerto in fa minore Bwv 1056 di Johann Sebastian Bach. Nella stessa serata sarà dato spazio al bel canto con l’interpretazione di Celebri arie per soprano, pianoforte e orchesta di Wolfganga Amadeus Mozart e, per finirà, sarà proposto il celebre Gloria in re maggiore Rv 589 di Antonio Vivaldi per messo soprano, soprano e orchestra. I brani celebri repertorio romantico per coro e cantanti solisti, invece, saranno eseguiti nella seconda Rassegna Cori d’Opera in programma il 12 aprile. La rassegna si concluderà il 26 aprile con una parentesi dedicata ad uno dei generi più apprezzati dagli appassionati del bel canto: sarà proposta la Serata d’Operetta, con un ricco repertorio di pagine famose cantate da interpreti che per l’occasione indosseranno costumi d’epoca. Una particolarità della seconda edizione del Città dei Sassi Opera Festival è che il cartellone si completa con una serie di altri concerti fuori abbonamento e oltre a un laboratorio lirico teatrale e di foniatria. Le rappresentazioni vedranno l’esecuzione in forma scenica, con cantanti e orchestra, dell’opera Il Telefono di Gian Carlo Menotti, con la quale si doveva concludere la prima edizione del Festival ma che per indisponibilità degli artisti era stata rinviata. Sarà, poi, proposto Il Maestro di Cappella di Domenico Cimarosa per baritono e orchestra e, inoltre, la composizione Lo scoiattolo in gamba di Nino Rota, anche questa in forma scenica con cantanti e orchestra. Il dottor Franco Fussi, proporrà per il secondo anno un seminario di foniatria applicata per offrire un excursus nel campo della fisiologia del canto e della semeiotica dell’apprendimento vocale al fine di approfondire le competenze tecniche, in relazione alle peculiari necessità del cantante. Ma non è rivolto prettamente a cantanti. Al seminario può parteciparvi chiunque usa la voce come mezzo di comunicazione professionale, artistica e non artistica, parlata e cantata, e, dunque, interessa anche attori, docenti, logopedisti. Un laboratorio lirico-teatrale, invece, sarà quello che, sotto la guida del maestro Claudio Desderi, si articolerà al fine di realizzare l’esecuzione di un’opera del compositore materano del Settecento Egidio Romualdo Duni. Se per il singolo spettacolo il costo dell’ingresso è stato fissato a 8 euro, l’abbonamento alla rassegna è di 35 euro. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 20,30 nell’Auditorium di piazza del Sedile. .  
   
   
VIA AURELIA, UNA STRADA-MITO AD ALBISOLA SUPERIORE, PROGETTI, FILMATI E MOSTRA CON L´OPERA D´ARTE "CHILOMETRICA" DI MARIO ROSSELLO AL MUSEO DELLA CERAMICA "MANLIO TRUCCO"  
 
Genova, 29 novembre 2007 - Prosegue su iniziativa della Regione Liguria - Dipartimento pianificazione territoriale- il progetto per la valorizzazione paesistica e culturale della via Aurelia, al centro di diverse iniziative e di un piano di interventi con i Beni Culturali, architettonici e paesaggistici. Alla via Aurelia, al suo status di strada imperiale di prima classe, con una grande storia da raccontare e tanti gioielli da esibire, alla via Aurelia diventata set di diversi film, la Regione Liguria e il comune di Albisola Superiore hanno dedicato una grande mostra che si aprirà giovedì prossimo, 6 dicembre, al Museo della Ceramica Manlio Trucco. "Aurelia & Le Altre"- questo il titolo della mostra che resterà aperta fino al 6 gennaio- ospiterà fotografie e materiale cartografico e video dedicati alla strada e ai progetti per la sua valorizzazione. Un viaggio in pillole dentro i 310 chilometri della via Aurelia, dal confine italo-francese di Ponte San Luigi alla Dogana di Ortonovo, nell´estremo levante. Ad Albisola Superiore sarà presentata una installazione-video con un filmato sulla via Aurelia realizzato dalla Regione Liguria del 1986 che oltre vent´anni dopo mostrerà i cambiamenti del paesaggio e della strada. Fiore all´occhiello della mostra di Albissola sarà un omaggio, con opere e materiali, all´artista Mario Rossello, pittore, scultore e ceramista savonese di fama internazionale scomparso nel 2001. Alla via Aurelia Rossello dedicò, nel 1977, una delle sue opere più famose, "Un chilometro di strada tra Albisola e Savona". Una creazione artistica di dimensioni fuori dall´ordinario, lunga 35 metri e alta 2,10. La via Aurelia di Mario Rossello fu esposta per la prima volta a Palazzo Grassi, a Venezia e poi al Museo d´Arte Moderna di Parigi. Al Museo Manlio Trucco saranno presentati un particolare del dipinto e il progetto generale dell´opera. Mercoledì 12 dicembre, alle 16, sempre al Museo della Ceramica di Albisola Superiore è in programma un incontro sul "Progetto Aurelia". .  
   
   
GOLF CONSIGLIO FEDERALE  
 
Milano, 29 novembre 2008 - Il presidente federale Franco Chimenti in occasione dell´Assemblea Nazionale Ordinaria, riunitasi informalmente a Milano il 26 novembre non essendo stato raggiunto il quorum di convocazione, ha relazionato sui risultati agonistici conseguiti nel settore professionistico e dilettantistico nel 2007 e si è inoltre soffermato ad illustrare dettagliatamente i risultati del tesseramento. I presenti hanno espresso, quasi all´unanimità, parere favorevole alla prosecuzione anche nel 2008 dell´esperimento sul Tesseramento Libero. E´ stato inoltre convenuto che nel prossimo anno potranno accedere al Tesseramento Libero anche soggetti già tesserati prima del 2005 e che non abbiano più rinnovato l´iscrizione negli ultimi tre anni. L´assemblea ha inoltre visionato il Conto Consuntivo 2006, già deliberato dal Consiglio Federale e approvato dalla Giunta Nazionale del Coni. Le Decisioni Del Consiglio Federale - Il Consiglio Federale, riunitosi a Milano il 27 novembre, ha preso le seguenti decisioni: Quote Tesseramento - Per l´anno 2008 sono state confermate le stesse quote di tesseramento del 2007, ossia 60 euro per gli adulti e 22 euro per i giovani fino a 18 anni. Tesseramento Libero - Il Consiglio Federale, a seguito dell´indirizzo espresso dall´Assemblea Nazionale Ordinaria, riunitasi informalmente il 26 novembre a Milano, ha stabilito di proseguire l´iniziativa per il 2008 visti i positivi risultati raggiunti (l´incremento dei tesserati è di poco inferiore al 10%) estendendolo anche a quanti già tesserati prima del 2005 e che non abbiano più rinnovato l´iscrizione negli ultimi tre anni. Verbali Commissioni - Il Consiglio ha esaminato i verbali della Commissione Comunicazione, Stampa, Rapporti Esterni Promozione e Marketing e della Commissione Organi Periferici e Decentramento. Con riferimento al Decentramento il Consiglio ha deliberato uno stanziamento di circa un 1. 300. 000 euro per il 2008. Sponsor - Il Consiglio ha approvato un accordo di sponsorizzazione per la tessera federale e per l´Italian Pro Tour con la società Protiviti: con la Rolex Italia per le Regole del Golf 2008-2012, per la trasmissione Momenti di Golf su Sky nonché come orologio ufficiale della Federazione Italiana Golf. Inoltre è stato rinnovato per il prossimo triennio l´accordo di fornitore ufficiale con la Hertz Autonoleggio. Affari Amministrativi - Il Consiglio ha preso atto delle comunicazioni del Coni, circa il nuovo criterio di attribuzione dei contributi alle Federazioni, e ha approvato il Bilancio di Previsione 2008. Settore Tecnico Dilettanti - Il Consiglio ha approvato gli elenchi dei giocatori e delle giocatrici di interesse nazionale 2008 e ha esaminato le relazioni degli allenatori federali Alberto Binaghi e Federica Dassù. Giocatori di interesse nazionale. Ragazzi. P. N. Amateur: Andrea Romano, Andrea Perrino, Leonardo Motta, Benedetto Pastore, Francesco Bonaga. Juniores: Federico Colombo, Giacomo Tonelli, Nino Bertasio, Antonio Garbaccio, Joon Kim, Nunzio Lombardi, Andrea Pavan, Andrea Chiapuzzo, Niccolò Quintarelli. Boys: Valentino Dall´arche, Gabriele Heinrich, Cristiano Terragni, Luca Gobbi, Claudio Viganò, Andrea Bolognesi. Under 16: Filippo Zucchetti, Matteo Manassero. B. N: Nicolò Di Carlo, Filippo Maggi, Matteo Massitti, Stefano Pitoni, Francesco Testa, Luca Baraldini, Filippo Bergamaschi, Matteo Buonincontri, Mattia Miloro, Luca Saccarello, Emanuele Sesia, Corrado De Stefani. Over 18 agevolate: Niccolò Ravano, Lorenzo Scotto, Alberto Zani. Ragazze. P. N: Ladies: Anna Roscio. Juniores: Enrica Prando, Chiara Venezia, Alessandra Averna, Marianna Causin, Alessandra De Luigi, Camilla Patussi. Girls: Alessia Knight, Giulia Molinaro, Ludovica Carulli, Valeria Tandrini, Alessandra Braida. Girls Under 16: Chiara Brizzolari. B. N. : Sofia Dell´anna, Gioia Loprete, Caterina Garbaccio, Gaia Olcese, Anna Antoniutti, Federica M. Costantini, Eugenia Ferrero, Francesca Perini, Laura Sedda, Paola Cappelli, Vittoria Gatti, Emma Sticca, Over 18 agevolate: Federica Angioletti, Alessandra Gallo, Matia Maffiuletti, Marta Cagnacci. Attività giovanile - Il Consiglio ha deliberato i contributi per l´attività giovanile 2007. Professionisti - Il Consiglio ha esaminato la relazione dei responsabili del settore per l´attività svolta nel 2007, ricordando i dieci successi stagionali ottenuti dai pro Silvia Cavalleri (Corona Championship - Lpga Tour), Costantino Rocca (Aib Irish Open, Kingdom of Bahrain Trophy - Seniors Tour), Edoardo Molinari (Colombia Masters, Kenya Open - Challenge Tour), Lorenzo Gagli (Open de la Mirabelle d´Or, Open La Margherita, Una Open - Alps Tour), Alessandro Napoleoni (Memorial Barras - Alps Tour) e Marco Soffietti (Sestrieres International Open - Alps Tour). Ha quindi approvato il programma di sostegni in favore della squadra nazionale professionisti per il 2008. Premio Lillo Angelini - Il premio Lillo Angelini per l´anno 2007 è stato assegnato a Edoardo Molinari, che ha vinto due tornei del Challenge Tour e ha conquistato la "carta" per l´European Tour 2008. Regolamenti - Il Consiglio ha esaminato il verbale della riunione del Comitato Regole e Campionati, approvando la normativa tecnica e il regolamento arbitri. Modifiche Regolamento Professionisti E Regolamento Sanitario - Il Consiglio ha approvato alcune modifiche al regolamento professionisti e al regolamento sanitario, che prevede tra l´altro l´abbassamento del limite di età per l´accesso all´attività agonistica da 10 a 8 anni. Approvazione Convenzione Fig-istituto Credito Sportivo - E´ stata approvata la Convenzione tra la Federazione Italiana Golf e l´Istituto per il Credito Sportivo che prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro (con possibilità di integrazione dell´importo) per i prossimi tre anni. Affiliazioni E Aggregazioni - E´ stato affiliato il Terme di Saturnia Golf Club sarl (Grosseto). Sono stati disaggregati e contestualmente affiliati il Tanka Golf Club (Cagliari), il Golf Club Montebelluna (Treviso), il Golf Club Sappada (Belluno), il Golf Ca´ Daffan (Vicenza). Sono stati aggregati la Asd Golf & Flyght (Piacenza) e l´Asd Golf Club Castelli Valdimagra (Massa). E´ stato disaggregato il Cesenatico Golf Club. Impegnati Nel Verde - Su proposta del Settore Ambiente Federale il Consiglio ha deliberato, in collaborazione con il Cnr, la realizzazione di uno studio sulla valutazione degli impatti ambientali dell´attività golfistica in relazione a quella agricola. Convenzione - E´ stata approvata la convenzione con l´Ente di Promozione Sportiva Associazione Italiana Cultura Sport (Aics). .  
   
   
GOLF - EUROPEAN TOUR IN NUOVA ZELANDA CON MARCO SOFFIETTI  
 
Roma, 29 novembre 2007 - Dopo il lungo periodo nel quale è rimasto volontariamente fuori dai circuiti continentali, Marco Soffietti torna a disputare una gara dell´European Tour che, per il quarto appuntamento della stagione 2008, fa tappa in Nuova Zelanda. Si disputa, infatti, la 100ª edizione del New Zealand Open (29 novembre-2 dicembre) sul percorso del The Hills Cc a Queenstown con fari puntati sui giocatori di casa: il maori Michael Campbell, vincitore di un major (Us Open, 2005), la speranza mai espressa Phil Tataurangi, che gioca stabilmente nell´Us Pga Tour, e Gareth Paddison, promosso alla Qualifying School continentale dopo aver cercato a lungo fortuna nel Challenge Tour. Gli applausi, però, saranno tutti per il 71enne Bob Charles, un autentico mito del golf neozelandese. Tra i pretendenti al titolo lo svedese Daniel Chopra e gli australiani Craig Parry, Peter O´malley e Peter Fowler. Il montepremi è di 780. 000 euro. Al vincitore ne andranno 116. 801. Nedbank Golf Challenge A Sun City - Torna il Nedbank Golf Challenge (29 novembre-2 dicembre) sul percorso del Gary Player Country Club a Sun City, in Sudafrica, riservato a dodici giocatori scelti tra i migliori del mondo. E´ stata la prima gara a proporre il superpremio di un milione di dollari che all´epoca fece scalpore e che, nella prima edizione del 1981 vinta da Johnny Miller si divisero in cinque giocatori, divenuti dieci l´anno successivo e dodici nel 1993. Ne furono invitati 18 nel 2003 per la presenza in Sudafrica di molti campioni impegnati nella Presidents Cup, ma si è subito tornati alla formula con 12 partenti. Oggi i tempi sono cambiati e anche se gli organizzatori si sono adeguati portando il montepremi a 4. 385. 000 dollari (il primo ne riceverà 1. 200. 000), vi sono molti eventi che offrono parecchio di più. Resta tuttavia immutato il fascino della gara alla quale prenderanno parte gli inglesi Justin Rose e Luke Donald, gli svedesi Henrik Stenson e Niclas Fasth, gli australiani Geoff Ogilvy e Adam Scott, lo statunitense Stewart Cink e i sudafricani Trevor Immelman, Retief Goosen, Charl Schwartzel, Rory Sabbatini e Ernie Els. Quest´ultimo ha la possibilità di rimanere da solo al comando nella classifica dei plurivincitori, dove attualmente ha la compagnia di Nick Price e David Frost, tutti con tre successi. Els è anche il giocatore che complessivamente ha guadagnato di più con 7. 571. 000 dollari intascati in 15 partecipazioni, seguito da Nick Price con $ 4. 667. 000 (14 presenze). Sarà assente lo statunitense Jim Furyk, che si è imposto delle ultime due edizioni. Inizia In Argentina Il Challenge Tour 2008 - Con un mese di anticipo sull´anno solare inizia la stagione 2008 del Challenge Tour partendo dall´Argentina, dove è in programma l´Abierto del Litoral Personal (29 novembre-2 dicembre), al Rosario Golf Club di Rosario, organizzato in tandem dall´European Tour e dal Tour de Las Americas. In campo cinque giocatori italiani: Lorenzo Gagli, Marco Crespi, Andrea Rota, Gregory Molteni e Matteo Delpodio. Con loro anche il paraguaiano Nilson Cabrera, che svolge la sua attività nella penisola. Spicca la presenza di Angel Cabrera, Eduardo Romero e Andres Romero. Il montepremi è di 170. 000 euro. Presentazione Campo Pratica "Parco Colonnetti Golf" A Torino - Sabato 1 novembre verrà presentato a Torino il primo campo pratica pubblico di golf, realizzato all´interno del Parco Colonnetti. La conferenza stampa si svolgerà presso il Circolo della Stampa/sporting Club in Corso Giovanni Agnelli, alle ore 11,30. Interverranno il Sindaco di Torino Sergio Chiamparino, il Presidente della Federazione Italiana Golf Franco Chimenti, l’Assessore comunale allo Sport, Grandi Eventi Sportivi e Tempo Libero Renato Montabone, l’Assessore provinciale al Turismo e Sport Patrizia Bugnano, il Presidente del Coni Piemonte Gianfranco Porqueddu, il presidente del Comitato Regionale Piemonte Fig Paolo Guermani e il presidente del Cus Torino Riccardo D´elicio. Saranno presenti inoltre i massimi rappresentanti delle istituzioni territoriali di Città di Torino, Provincia di Torino e Regione Piemonte, oltre a numerose autorità sportive. .  
   
   
VELA: AL VIA LA 18A EDIZIONE DELL’IMPERIA WINTER REGATTA 300 EQUIPAGGI SARANNO IN REGATA DAL 2 AL 9 DICEMBRE 2007 UN PREMIO BORSALINO ALLA CLASSE 470  
 
Imperia, 29 novembre 2007 – E’ stata presentata nella Sala Giunta Civica del Comune di Imperia la 18a edizione dell’ Imperia Winter Regatta, la manifestazione organizzata dallo Yacht Club Imperia che negli anni ha continuato a riscuotere un sempre crescente successo di partecipazione a livello internazionale. I partecipanti – è prevista la partecipazione di circa 300 equipaggi – armeranno le loro imbarcazioni – le derive olimpiche Laser, 470, le tavole a vela anch’esse olimpiche Rs:x, 420 e L’equipe - sulle banchine dell´antico porto di Oneglia, nella parte orientale della città di Imperia, dove ha passeggiato anche un famoso attore, l’americano Matt Damon durante le riprese del film The Bourne Identity. Le attività a terra si svolgeranno negli edifici ristrutturati dove nei giorni scorsi si è svolta la manifestazione Olioliva, dedicata al prodotto tipico della città del ponente ligure. La manifestazione avrà anche uno sponsor importante: infatti Iwr 2007 avrà al suo fianco il marchio Borsalino, azienda che proprio quest’anno festeggia 150 anni dalla sua fondazione e che produce i famosi cappelli noti in tutto il mondo. I cappelli Borsalino hanno vestito e continuano a vestire grandi nomi e personaggi affascinanti del mondo dello show biz (cinema, televisione, moda, musica, finanza, sport) quali Johnny Depp, Andy Garcia, Bruce Willis, Simona Ventura, Fernanda Lessa, Naomi Campbell, Justin Timberlake, Pete Doherty, Ben Harper, Lapo Elkan, Alex Del Piero. Nella sua storia di stile la dimensione “artigianale” si fonde con la dimensione “artistica” ancor oggi non solo nelle collezioni di cappelli, ma anche in quelle di abbigliamento maschile. In palio, per i vincitori della classe 470, sia maschile che femminile, uno speciale premio Borsalino. 18a Imperia Winter Regatta - Chi: l’Imperia Winter Regatta è organizzata dallo Yacht Club Imperia (www. Ycim. It ), sodalizio velico nato un anno e mezzo fa per volontà dei membri del Circolo Velico Imperiese e del Porto Maurizio Yacht Club Il presidente è Riccardo Guatelli. Il direttore della regata è Luigi Rognoni. Cosa: l’Imperia Winter Regatta festeggia nel 2007 la 18a edizione: è aperta alle classi olimpiche Laser (Standard maschile, 4. 7 maschile), 470 maschile e femminile e alle tavole a vela Rs:x. Le classi giovanili sono 420 maschile e femminile e L’equipe. E’ una regata internazionale che quest’anno vedrà la partecipazione di velisti provenienti da Austria, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Lituania, Monaco, Spagna,svezia, Svizzera. E’ prevista anche la partecipazione di atleti provenienti da Israele, Olanda, Polonia, Sudafrica, Turchia. L´iwr è un evento Isaf di grado 3. Dove: a Imperia, città del ponente ligure, i concorrenti saranno ospitati nell´antico porto di Oneglia, nella parte orientale della città. Le regate si disputeranno sullo specchio d´acqua di fronte a Imperia, una zona di gara già nota e apprezzata dai velisti di livello internazionale. Quando: dal 2 al 5 dicembre i velisti delle classi olimpiche Rs:x (tavole a vela) e Laser; dal 6 al 9 dicembre quelli della classi 470, 420 e L´equipe. .