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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Marzo 2008
UE: PROCEDIMENTO DI INFRAZIONE A CARICO DELL’ITALIA IN MATERIA DI STAZIONI DI SERVIZIO (DISTRIBUZIONE DI CARBURANTI)  
 
Bruxelles, 3 marzo 2008 - La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia a causa delle restrizioni nazionali in materia di apertura di stazioni di servizio. Secondo la Commissione, le disposizioni italiane sono in contrasto con l´articolo 43 del trattato Ce che prevede la libertà di stabilimento all’interno dell’Unione europea. Le norme in questione, imposte a livello sia statale che regionale nel settore della distribuzione di carburanti al dettaglio, impongono una serie di restrizioni che rendono impossibile o per lo meno estremamente difficile l’ingresso sul mercato italiano di nuovi concorrenti provenienti da altri Stati membri dell’Ue. Le norme italiane in materia di apertura di stazioni di servizio sono definite in un quadro legislativo nazionale (il decreto legislativo dell’11 febbraio 1998, n. 32 quale modificato dal decreto legislativo dell’8 settembre 1999, n. 346, la legge del 28 dicembre 1999, n. 496 di conversione del decreto-legge del 29 ottobre 1999, n. 383, la legge del 5 marzo 2001, n. 57 relativa a “l’apertura e la regolazione dei mercati” e il Piano nazionale contenente le linee guida per l´ammodernamento del sistema distributivo dei carburanti approvato con decreto del 31 ottobre 2001) e sono attuate e completate da una serie di disposizioni adottate a livello regionale. A seguito del parere motivato del giugno 2007, le autorità nazionali avevano promesso iniziative legislative e altri impegni finalizzati a venire incontro a una serie di obiezioni sollevate dalla Commissione. Poiché da allora non è stato però adottato alcun testo legislativo la Commissione ha deciso di passare alla fase successiva del procedimento, pur concedendo all’Italia un termine dilatorio di 4 mesi per verificare le possibilità di rilanciare e attuare concretamente una riforma del settore, prima di procedere all’esecuzione della propria decisione di adire la Corte di giustizia. La Commissione mette in discussione le seguenti tipologie di restrizioni previste dalle varie disposizioni in vigore: a) La condizione che subordina l’apertura di nuove stazioni di servizio al rispetto delle condizioni di programmazione del mercato In alcune regioni la programmazione locale subordina l’apertura di nuove installazioni alla chiusura di un certo numero di quelle già esistenti o alla conformità alle disposizioni del piano regolatore. La Corte di giustizia ha già ritenuto determinati obblighi connessi al rispetto di documenti di programmazione regionale incompatibili con l’esercizio di una libertà fondamentale (cfr. Sentenza del 15. 1. 2002, Commissione/italia in materia di fiere, C-439/99, punto 33). B) Obblighi strutturali imposti alle nuove stazioni di servizio: obblighi di superficie minima e di attività commerciali integrative (“non oil”) La Commissione sottolinea il carattere eccessivamente restrittivo delle condizioni che impongono alle nuove stazioni di servizio una superficie minima (compresa fra 200 e 4 000 metri quadrati) e attività commerciali integrative alla distribuzione di carburanti (“attività non oil”). C) Distanze minime L’imposizione di distanze minime fra stazioni di servizio (comprese fra 200 metri e 10-15 km) condiziona direttamente l’accesso al mercato della distribuzione di carburanti da parte di nuovi operatori e in particolare della grande distribuzione, compresi gli operatori di altri Stati membri che desidererebbero sviluppare anche sul territorio italiano una strategia distributiva basata sul loro modello di stazioni di servizio situate in prossimità dei centri commerciali. Gli obiettivi di tutela della sicurezza stradale, della salute pubblica o dell´ambiente dovrebbero essere perseguiti con mezzi meno restrittivi, in particolare mediante norme specifiche a tali scopi. D) Restrizioni relative agli orari di apertura La Commissione contesta inoltre la condizione relativa alla chiusura preliminare di 7 000 installazioni per consentire deroghe agli orari di apertura (mediante un´estensione dell´orario massimo fino al 50% dell´orario minimo) per la mancanza di un nesso diretto con l´obiettivo di garantire la sicurezza delle installazioni. E) Autocertificazione La legge italiana esige che la domanda di autorizzazione di apertura di una stazione di servizi contenga un´autocertificazione accompagnata da una relazione giurata di un professionista iscritto al registro italiano. L´obbligo di rivolgersi a un professionista iscritto al registro italiano comporta costi aggiuntivi in quanto impedirebbe a imprese di altri Stati membri che desiderano aprire una stazione di servizio in Italia di ricorrere ai prestatori di servizi abituali. È opportuno ricordare che l´Autorità italiana Garante per la Concorrenza e il Mercato (Agcm) ha già formulato numerose critiche riguardo alle norme italiane applicabili in materia di distribuzione di carburanti e in particolare riguardo a talune restrizioni messe in discussione dalla Commissione nel quadro del presente procedimento. Va ricordata in proposito la segnalazione del 20 dicembre 2007, di tenore analogo a quelle del 4 novembre 2004 e del 18 gennaio 2007. .  
   
   
LEGGE SULL´INNOVAZIONE, C´È IL VIA LIBERA DELL´UNIONE EUROPEA  
 
Bolzano, 3 marzo 2008 - Si è concluso nei giorni scorsi l´iter procedurale per l´approvazione da parte dell´Unione Europea della nuova legge provinciale su ricerca e innovazione. "Ora - commenta l´assessora Luisa Gnecchi - confidiamo che questo strumento legislativo consenta di far crescere gli investimenti in ricerca e innovazione". La tutela della concorrenza è uno dei temi più monitorati dall´Unione europea che ha addirittura istituito un´apposita direzione generale. Nessun stato membro, secondo le indicazioni europee, può erogare alle imprese residenti sul proprio territorio aiuti finanziari che possono falsare le condizioni economiche delle imprese. In altre parole è vietato erogare finanziamenti più alti dei massimali stabiliti dalla Ue per le diverse categorie di aiuto. La nuova legge provinciale su ricerca e innovazione (L. P. 14/2006) prevede l’erogazione di agevolazioni ad imprese o istituti di ricerca, Università ed enti pubblici di varia natura allo scopo di incentivare azioni di sistema che possano migliorare la competitività del nostro territorio, attirare "cervelli" emigrati fuori provincia, creare posti di lavoro ad alta specializzazione e incentivare progetti di ricerca su tematiche per le quali la nostra provincia possiede vocazioni di base. Per questo motivo la legge provinciale è stata notificata alle istituzioni comunitarie per ottenere l´autorizzazione ad applicare i regimi di aiuto. L´iter di autorizzazione è iniziato nell´agosto 2007 e si è positivamente concluso nei giorni scorsi. "La legge - commenta l´assessora all´innovazione Luisa Gnecchi - potrà ora venire applicata ed esplicare i frutti sperati per aumentare il livello degli investimenti in ricerca e innovazione nella nostra provincia, soprattutto su quei temi strategici che potranno diventerà l´emblema della tecnologia avanzata made in Südtirol". Sul territorio altoatesino operano da anni con successo imprese ad alto contenuto tecnologico attive nei settori delle energie alternative, della mobilità ecocompatibile, dell´informatica, delle telecomunicazioni, delle tecnologie alpine, del wellness e dell´alimentazione. .  
   
   
INIZIA OGGI IL PROGRAMMA DI SVILUPPO DELL’UE “CENTRO EUROPA“  
 
Bolzano, 3 marzo 2006 – Oggi prende avvio il programma di sviluppo promosso dall’Unione Europea denominato Centro Europa. I progetti riguardanti questo programma potranno essere presentati entro il 14 aprile prossimo. Il programma di sviluppo per l’area dell’Europa Centrale è dotato di un budget di 231 milioni di euro ed i relativi progetti dovranno coinvolgere almeno tre Stati, due dei quali devono far parte dell’Unione Europea. Il programma prevede il sostegno di progetti che mirano allo sviluppo dell’innovazione, rafforzano la sensibilità nei confronti della tutela dell’ambiente, stimolano la concorrenza e l’attrattività economica di città e regioni. Per ulteriori informazioni gli interessati possono consultare il sito Internet www. Central2013. Eu/ . Il programma viene diretto dall’Austria ed a livello locale è responsabile l’Ufficio provinciale per l’integrazione europea che ha sede in via Conciapelli,69 a Bolzano Tel. 0471 413160. . .  
   
   
UNGHERIA, CRESCIUTA PRODUZIONE INDUSTRIALE 2007  
 
Budapest, 3 marzo 2008 - L´ufficio Centrale di Statistica ungherese ha annunciato che a dicembre la produzione industriale è cresciuta del 5,3 p. C. Su base annuale. Nel periodo di riferimento le esportazioni industriali sono cresciute dell´11,3 p. C. Su base annuale e le nuove ordinazioni del settore manifatturiero del 12,2 p. C. L´ice, riprendendone i dati, afferma che nell´intero 2007 la produzione industriale è cresciuta dell´8 p. C. Su base annuale, rispetto al 9,9 p. C. Di crescita registrata nel 2006. Nel periodo di riferimento le esportazioni industriali sono aumentate del 16,2 p. C. .  
   
   
LITUANIA: CRESCIUTO DEL 18,5% IL SALARIO LORDO MEDIO DA OTTOBRE A DICEMBRE  
 
Vilnius, 3 marzo 2008 - Secondo l’Ufficio statistico lituano il salario medio mensile lordo nel Paese è cresciuto del 18,5% a/a nell’ultimo trimestre del 2007 e si è collocato sui 2. 052 Ltl (594,3 Eur). Nel settore pubblico ha raggiunto i 2. 036,4 Ltl (589,78 Eur), con un incremento del 13% a/a, mentre nel settore privato è aumentato del 22,2% a/a, a 2. 061,2 Ltl (596,96 Eur). Lo stipendio medio netto mensile, invece, si è attestato a 1. 526,6 Ltl (442,13 Eur) nel quarto trimestre del 2007, rappresentando un aumento del 18% a/a. Nei settori pubblico e privato queste cifre corrispondono, rispettivamente, a 1. 515,7 Ltl (438,98 Eur), con un +12,8% a/a, e a 1. 533 Ltl (443,99 Eur), con un aumento del 21,4% a/a. Il salario reale ha subito un incremento del 9,5% a/a. In particolare, il settore pubblico ha mostrato una crescita del 4,6% a/a, mentre quello privato del 12,6% a/a. .  
   
   
BULGARIA, DISOCCUPAZIONE SCENDE DEL 2,29 PER CENTO  
 
Sofia, 3 marzo 2008 - Il tasso di disoccupazione in Bulgaria si attesta al 7,38 per cento nel mese di gennaio 2008, scendendo del 2,29 rispetto al gennaio 2007 ma aumentando comunque di 0,47 punti percentuali rispetto al mese di dicembre dello scorso anno. Lo rivela Reporter. Gr. .  
   
   
BELGIO APRE MERCATO LAVORO A SLOVENI  
 
Bruxelles, 3 marzo 2008 - In maggio anche il Belgio aprirà il mercato del lavoro ai cittadini sloveni. Lo rivela il sito internet del Governo sloveno, riprendendo le parole del ministro degli Interni belga, confermate dall´agenzia di stampa slovena Sta. Gli sloveni e i cittadini degli altri sette Paesi entrati nell´Ue nel 2004 (Cipro e Malta non hanno mai avuto restrizioni) in questo modo avranno libero accesso al mercato del lavoro in Belgio (gli altri membri che hanno già aderito in precedenza sono Regno Unito, Irlanda, Svezia, Finlandia, Spagna, Portogallo, Grecia, Italia, Olanda e Lussemburgo) a partire da maggio. Bulgari e romeni, invece, dovranno attendere gennaio 2009. .  
   
   
SIGLATO PROTOCOLLO TRA REGIONE SICILIA E GUARDIA DI FINANZA PER CONTROLLO SU IMPIEGO FONDI STRUTTURALI È ASSICURARE MASSIMA TRASPARENZA NELL’ASSEGNAZIONE E NELLA GESTIONE DELLE RISORSE COMUNITARIE ED EVITARE INFILTRAZIONI DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NEL TESSUTO IMPRENDITORIALE SICILIANO  
 
 Palermo, 3 marzo 2008 - E´ stato siglato, il 27 febbraio , dal vicepresidente della Regione siciliana, Nicola Leanza, e dal comandante della Guardia di finanza della Sicilia, il generale Marcello Gentili, un protocollo d´intesa che sancisce la collaborazione tra Regione e Guardia di Finanza per rendere più efficaci i controlli in materia di finanziamento dei fondi strutturali comunitari. Il protocollo prevede lo scambio di informazioni tra la Regione e il Comando delle Fiamme gialle in Sicilia per agevolare il recupero di somme indebitamente incassate nell´ambito di progetti cofinanziati; l´immediata segnalazione di eventuali irregolarità accertate, che andranno comunicate alla Commissione europea. “L’intesa è un altro tassello a garanzia della legalità. L’obiettivo – ha detto il vicepresidente Nicola Leanza - è assicurare massima trasparenza nell’assegnazione e nella gestione delle risorse comunitarie ed evitare infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto imprenditoriale siciliano, favorendo condizioni più sicure per le imprese”. L´accordo prevede l´impegno della Regione a: fornire annualmente al Comando della Guardia di Finanza siciliana la banca dati dei beneficiari delle risorse comunitarie relative al periodo 2000-2006 2007-2013; su richiesta del Comando regionale o provinciale, a trasmettere l´elenco dei percettori, soggetti a controlli a campione, così come prevede la normativa Ce; a segnalare eventuali violazioni tributarie o irregolarità rilevate nel corso delle proprie funzioni di vigilanza. Il Comando della Guardia di Finanza, a sua volta, si impegna a trasmettere tempestivamente l´avvio di ispezioni e verifiche nei confronti dei beneficiari dei cofinanziamenti gestiti dalla Regione e a segnalare, previo nulla osta dell´autorità giudiziaria, casi penalmente rilevanti e violazioni di natura amministrativa. “Lo sviluppo economico della Sicilia – ha sottolineato il generale Marcello Gentili - passa anche attraverso l’azione sinergica delle istituzioni, che ne garantiscono un processo armonico ed equilibrato, entro la cornice della legalità”. .  
   
   
ISTAT: PADOA-SCHIOPPA, RISULTATI MOLTO BUONI ORA FASE DELICATA, TENERE DISCIPLINA CONTI CON LOTTA EVASIONE POSSIBILI ULTERIORI RIDUZIONI IMPOSTE  
 
Roma, 3 marzo 2008 - In merito ai dati diffusi il 29 febbraio dall´Istat sull´andamento del Pil e del deficit nel 2007, il Ministro dell´Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa-schioppa, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "I dati sull´andamento del rapporto deficit-pil (1. 9%) e sull´avanzo primario (3. 1%) nel 2007 sono particolarmente soddisfacenti e confermano la validità della linea di politica economica perseguita dal governo Prodi. Nonostante una crescita nel 2007 inferiore alle previsioni, il peso del deficit è nettamente inferiore sia dell´obiettivo fissato nel 2005 per l´Italia in sede europea (2. 8%) sia a quello assunto nel luglio scorso (2. 4%). Il valore di questo risultato è accresciuto dal fatto che nel 2007 sono stati compiuti importanti interventi di bilancio in materia di spesa sociale e di investimenti in infrastrutture. Per il secondo anno consecutivo è stato ottenuto un significativo rallentamento della spesa corrente per le componenti più direttamente controllabili (quella al netto degli interessi e delle prestazioni sociali). Ora è quanto mai necessario perseverare nel controllo della spesa che, insieme con l´aumento della produttività nel settore pubblico, è la chiave per rilanciare la crescita economica. Il limitato aumento della pressione fiscale si spiega non con nuovi oneri tributari, bensì col successo nella lotta all´evasione, che conferma la possibilità di continuare la riduzione delle imposte compiuta già nel 2007 e di rafforzarla in futuro. Il quadro dell´economia mondiale va peggiorando e anche per l´Italia si è aperta una fase delicata. Il nuovo scenario è un motivo in più per tenere ferma l´attuale disciplina di bilancio, realizzare il pareggio dei conti nel 2011 e accelerare la riduzione del debito pubblico. . .  
   
   
PATTO PARASOCIALE DI BANCA ITALEASE  
 
 Milano, 3 marzo 2008 – Lo scorso 28 febbraio Banco Popolare, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Società Reale Mutua di Assicurazioni, Banca Popolare di Sondrio e Banca Popolare di Milano, in vista della scadenza (prevista per il 28 aprile 2008) del Patto di Stabilità sottoscritto il 28 aprile 2005, hanno stipulato un nuovo accordo (il “Patto”) che sostanzialmente conferma e rinnova per un ulteriore periodo di 12 mesi le intese di cui al precedente accordo. Il Patto, avendo registrato il recesso di Banca Antonveneta, raggruppa ora il 36,96% del capitale; in particolare i singoli membri del Patto vincolano nel Sindacato proprie azioni con le seguenti percentuali: Banco Popolare 20,04%; Banca Popolare dell’Emilia Romagna 6,19%; Reale Mutua di Assicurazioni 5,58%; Banca Popolare di Sondrio 3,54% e Banca Popolare di Milano 1,61%. In sede di conferma degli impegni contenuti nel Patto di Stabilità, le Parti, oltre a fissare, quale prima scadenza, il dodicesimo mese successivo alla data di sottoscrizione (e cioè il 28 febbraio 2009), hanno apportato talune modifiche che non incidono sul contenuto e la sostanza degli accordi preesistenti. Il Patto, peraltro, si intenderà automaticamente rinnovato per periodi di ulteriori dodici mesi ciascuno, salvo che uno o più membri del Patto comunichino agli altri la propria volontà di non rinnovare il Patto, con un preavviso non inferiore a due mesi rispetto alla prima come alle scadenze successive, e che, in seguito a tali disdette, le azioni sindacate residue scendano sotto il 90% di quelle complessivamente sindacate. I membri del Patto hanno confermato il loro comune intendimento di fare sì che Banca Italease si procuri prioritariamente sul mercato il sostegno finanziario occorrente per lo svolgimento della sua attività tipica, fermo restando che ciascuna Banca parte del Patto - anche a nome delle società facenti parte del Gruppo bancario di appartenenza - si attiverà al meglio, nell’ambito della propria autonomia decisionale, per sostenere finanziariamente la Società. Nel contempo hanno precisato che continueranno a esercitare i loro migliori sforzi, compatibilmente con le rispettive situazioni aziendali, affinché Banca Italease sia posta in condizione di acquisire contratti di locazione finanziaria e/o di factoring e/o operazioni di lending. I membri del Patto con la stipula odierna intendono confermare il proprio ruolo di azionisti stabili di Banca Italease, interessati ad assicurare alla stessa un nucleo proprietario di riferimento. .  
   
   
COOPERAZIONE TRA GRUPPO ALLIANZ E BANK AUSTRIA  
 
Vienna, 3 marzo 2008 - Allianz Austria avvierà una collaborazione con l´istituto di credito Bank Austria-creditanstalt (Ba-ca), di proprietà dell´italiana Unicredit, nel settore del leasing, dei crediti ipotecari e delle assicurazioni sulla vita. Secondo l´Ice, Bank Austria subentra così alla Bawag quale banca di riferimento del gruppo assicurativo. .  
   
   
APPROVATI DAL CDA DI PIRELLI RE SGR I RENDICONTI DI GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2007 DEI 6 FONDI ORDINARI RISERVATI: DELIBERATA PER TUTTI I FONDI LA DISTRIBUZIONE DI DIVIDENDI, CON UN DIVIDEND YIELD ANNUALE COMPRESO TRA 6% E 39% IN BASE ALLE CARATTERISTICHE DEI SINGOLI PRODOTTI  
 
Milano, 3 marzo 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli Re Sgr, riunitosi in data 28 febbraio, ha approvato i rendiconti di gestione al 31 dicembre 2007 dei fondi comuni di investimento immobiliari ordinari di tipo chiuso riservati ad investitori qualificati. Il Consiglio della Sgr ha deliberato la distribuzione di dividendi per il secondo semestre del 2007 per tutti i 6 fondi riservati gestiti. Complessivamente, il Nav dei fondi ordinari riservati, al netto delle distribuzioni effettuate e di quelle oggi deliberate, ha riportato un incremento del 24% rispetto al capitale inizialmente investito. Considerando tutte le distribuzioni di proventi, i rimborsi parziali di capitale deliberati ed il Nav attuale, il rendimento totale ad oggi è pari al 67% (i fondi sono stati collocati tra il 2004 e il 2007). Data l’operatività media dei fondi - ponderata per il valore di mercato degli asset in portafoglio al 31 dicembre 2007 - pari a 27 mesi, il tasso di rendimento medio annuo è di circa il 26%. La quota media che Pirelli Re detiene indirettamente nei fondi è pari al 13%. Per Armilla, fondo core a dividendi costanti di cui Pirelli Re detiene indirettamente una partecipazione del 2%, il risultato distribuibile complessivo del 2007 ammonta a circa 8 milioni di euro e deriva interamente dalla gestione degli affitti, non avendo effettuato operazioni di cessione di immobili. Considerando il dividendo oggi deliberato e quelli deliberati per i primi tre trimestri di attività, il dividend yield annuale è pari al 9%; il fondo ha conseguito dal collocamento (settembre 2006) un dividend yield medio annuo del 9%. Il valore di mercato dei 14 immobili in portafoglio del fondo Armilla al 31 dicembre 2007 ammonta a circa 244 milioni di euro (perizia dell’esperto indipendente Reag). Il Nav del Fondo, al netto delle distribuzioni effettuate e di quella oggi deliberata, ammonta a circa 108 milioni di euro, +22% rispetto al capitale inizialmente investito, pari a 89 milioni di euro. Considerando tutte le distribuzioni di proventi ed il Nav attuale, il rendimento totale ad oggi è pari al 33%. Per Clarice Light Industrial, fondo core a dividendi costanti, il risultato distribuibile complessivo del 2007 ammonta a circa 8 milioni di euro e deriva interamente dalla gestione degli affitti, non avendo effettuato operazioni di cessione di immobili. Considerando il dividendo oggi deliberato e quelli deliberati per i primi tre trimestri di attività, il dividend yield annuale è pari al 9%; il fondo Clarice ha conseguito dal collocamento (dicembre 2004) un dividend yield medio annuo del 9%. Il valore di mercato dei 70 immobili in portafoglio del fondo Clarice al 31 dicembre 2007 ammonta a circa 227 milioni di euro (perizia dell’esperto indipendente Cb Richard Ellis). Il Nav del Fondo, al netto delle distribuzioni effettuate e di quella oggi deliberata, ammonta a circa 116 milioni di euro, +29% rispetto al capitale inizialmente investito, pari a 90 milioni di euro. Considerando tutte le distribuzioni di proventi ed il Nav attuale, il rendimento totale ad oggi è pari al 57%. Per Cloe Fondo Uffici, di cui Pirelli Re detiene indirettamente una partecipazione del 18%, il risultato distribuibile complessivo del 2007 ammonta a circa 35 milioni di euro e deriva dalla gestione degli affitti e dalle operazioni di cessione di immobili. Considerando il dividendo oggi deliberato e quello deliberato per il primo semestre di attività, il dividend yield annuale è pari al 17%; il fondo ha conseguito dal collocamento (giugno 2004) un dividend yield medio annuo del 16%. Il valore di mercato dei 14 immobili in portafoglio del fondo Cloe al 31 dicembre 2007 ammonta a circa 554 milioni di euro (perizia dell’esperto indipendente Cb Richard Ellis). Il Nav del Fondo, al netto delle distribuzioni effettuate e di quella oggi deliberata, ammonta a circa 281 milioni di euro, -6% rispetto al capitale inizialmente investito, pari a 299 milioni di euro. Considerando tutte le distribuzioni di proventi, i rimborsi parziali di capitale deliberati ed il Nav attuale, il rendimento totale ad oggi è pari al 85%. Per Fondo Immobiliare Pubblico Regione Siciliana (Fiprs), di cui Pirelli Re detiene indirettamente una partecipazione del 22%, il risultato distribuibile complessivo del 2007 ammonta a circa 6 milioni di euro e deriva interamente dalla gestione degli affitti, non avendo effettuato operazioni di cessione di immobili. Considerando il dividendo oggi deliberato e quelli deliberati per i primi tre trimestri di attività, il dividend yield annuale è pari al 6%; il fondo ha conseguito dal collocamento (marzo 2007) un dividend yield medio annuo del 6%. Il valore di mercato dei 33 immobili in portafoglio del fondo Fiprs al 31 dicembre 2007 ammonta a circa 309 milioni di euro (perizia dell’esperto indipendente Scenari Immobiliari). Il Nav del Fondo, al netto delle distribuzioni effettuate e di quella oggi deliberata, ammonta a circa 155 milioni di euro, +48% rispetto al capitale inizialmente investito, pari a 105 milioni di euro. Considerando tutte le distribuzioni di proventi ed il Nav attuale, il rendimento totale ad oggi è pari al 54%. Per Teodora, il risultato distribuibile complessivo del 2007 ammonta a circa 25 milioni di euro e deriva interamente dalla gestione degli affitti e dalle operazioni di cessione di immobili. Considerando il dividendo oggi deliberato e quello deliberato per il primo semestre di attività, il dividend yield annuale è pari al 39%; il fondo ha conseguito dal collocamento (ottobre 2005) un dividend yield medio annuo del 30%. Il valore di mercato dei 10 immobili in portafoglio del fondo Teodora al 31 dicembre 2007 ammonta a circa 171 milioni di euro (perizia dell’esperto indipendente Cb Richard Ellis). Il Nav del Fondo, al netto delle distribuzioni effettuate e di quella oggi deliberata, ammonta a circa 93 milioni di euro, +37% rispetto al capitale inizialmente investito, pari a 68 milioni di euro. Considerando tutte le distribuzioni di proventi, i rimborsi parziali di capitale deliberati ed il Nav attuale, il rendimento totale ad oggi è pari al 109%. Per quanto riguarda il fondo Spazio Industriale, i risultati verranno resi noti a valle del Consiglio di Amministrazione di Spazio Investment N. V. - società che detiene il 100% delle quote del fondo e quotata sull’Alternative Investment Market del London Stock Exchange - che si riunirà il prossimo 11 marzo per esaminare il bilancio al 31 dicembre 2007. In data odierna si è riunito anche il Consiglio di Amministrazione di Pirelli Re Opportunities Sgr, che ha approvato i rendiconti di gestione al 31 dicembre 2007 dei fondi comuni di investimento immobiliari speculativi di tipo chiuso riservati ad investitori qualificati. Il Consiglio della Sgr ha deliberato la distribuzione di dividendi per il secondo semestre del 2007 per 3 del 10 fondi riservati gestiti, tipicamente quelli che hanno in portafoglio immobili a reddito, e non progetti di sviluppo, e sono caratterizzati da un’attiva strategia di rotazione del portafoglio. Complessivamente, il Nav dei fondi speculativi riservati, al netto delle distribuzioni effettuate e di quelle oggi deliberate, ha riportato un incremento del 21% rispetto al capitale inizialmente investito. Considerando tutte le distribuzioni di proventi, i rimborsi parziali di capitale deliberati ed il Nav attuale, il rendimento totale ad oggi è pari all’80% (i fondi sono stati collocati tra il 2006 e il 2007). Data l’operatività media dei fondi - ponderata per il valore di mercato degli asset in portafoglio al 31 dicembre 2007 - pari a 13 mesi, il tasso di rendimento medio annuo è di circa il 75%. La quota media che Pirelli Re detiene indirettamente nei fondi è pari al 30%. Per Diomira, fondo specializzato in investimenti residenziali, di cui Pirelli Re detiene indirettamente una partecipazione del 32%, il risultato distribuibile complessivo del 2007 ammonta a circa 13 milioni di euro e deriva interamente dalla gestione degli affitti e dalle operazioni di cessione di immobili. Considerando il dividendo oggi deliberato e quelli deliberati per i primi tre trimestri di attività, il dividend yield annuale è pari al 24%; il fondo ha conseguito dal collocamento (luglio 2005) un dividend yield medio annuo del 14%. Il valore di mercato dei 119 immobili in portafoglio del fondo Diomira al 31 dicembre 2007 ammonta a circa 150 milioni di euro (perizia dell’esperto indipendente Cb Richard Ellis). Il Nav del Fondo, al netto delle distribuzioni effettuate e di quella oggi deliberata, ammonta a circa 73 milioni di euro, - 45% rispetto al capitale inizialmente investito, pari a 133 milioni di euro. Considerando tutte le distribuzioni di proventi, i rimborsi parziali di capitale deliberati ed il Nav attuale, il rendimento totale ad oggi è pari al 49%. Per Retail & Entertainment, fondo specializzato nel settore retail, di cui Pirelli Re detiene indirettamente una partecipazione del 32%, il risultato distribuibile complessivo del 2007 ammonta a circa 60 milioni di euro e deriva interamente dalla gestione degli affitti e dalle operazioni di cessione di immobili. Considerando il dividendo oggi deliberato e quelli deliberati per i primi tre trimestri di attività, il dividend yield annuale è pari al 52%; il fondo ha conseguito dal collocamento (giugno 2007) un dividend yield medio annuo del 101%. Il valore di mercato dei 5 immobili in portafoglio del fondo Retail & Entertainmment al 31 dicembre 2007 ammonta a circa 611 milioni di euro (perizia dell’esperto indipendente Cb Richard Ellis). Il Nav del Fondo, al netto delle distribuzioni effettuate e di quella oggi deliberata, ammonta a circa 176 milioni di euro, +105% rispetto al capitale inizialmente investito, pari a 86 milioni di euro. Considerando tutte le distribuzioni di proventi, i rimborsi parziali di capitale deliberati ed il Nav attuale, il rendimento totale ad oggi è pari al 157%. Infine, per Raissa, fondo con in portafoglio immobili a prevalente destinazione uffici, di cui Pirelli Re detiene indirettamente una partecipazione del 35%, il risultato distribuibile complessivo del 2007 ammonta a circa 36 milioni di euro e deriva interamente dalla gestione degli affitti. Considerando il dividendo oggi deliberato e quelli deliberati per i primi tre trimestri di attività, il dividend yield annuale è pari al 20%; il fondo ha conseguito dal collocamento (dicembre 2005) un dividend yield medio annuo del 17%. Il valore di mercato dei 349 immobili in portafoglio del fondo Raissa al 31 dicembre 2007 ammonta a circa 461 milioni di euro (perizia dell’esperto indipendente Cb Richard Ellis). Il Nav del Fondo, al netto delle distribuzioni effettuate e di quella oggi deliberata, ammonta a circa 259 milioni di euro, -11% rispetto al capitale inizialmente investito, pari a 292milioni di euro. Considerando tutte le distribuzioni di proventi, i rimborsi parziali di capitale deliberati ed il Nav attuale, il rendimento totale ad oggi è pari al 59%. Nel complesso, il Nav di tutti i 19 fondi gestiti dal Gruppo Pirelli Re, tra quotati e riservati, al netto delle distribuzioni effettuate e di quelle oggi deliberate, ha registrato un aumento del 27% rispetto al capitale inizialmente investito. Al 31 dicembre 2007, il valore di mercato complessivo del patrimonio in gestione (perizie degli esperti indipendenti al 31 dicembre 2007) ammonta a circa 7 miliardi di euro, a fronte di un valore di libro di circa 5,9 miliardi di euro. Considerando tutte le distribuzioni di proventi, i rimborsi parziali di capitale deliberati ed il Nav attuale, il rendimento totale ad oggi è pari al 74% (i fondi sono stati collocati tra il 2004 e il 2007). Data l’operatività media dei fondi - ponderata per il valore di mercato degli asset in portafoglio al 31 dicembre 2007 - pari a 25 mesi, il tasso di rendimento medio annuo è di circa il 30%. .  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 28 FEBBRAIO 2008  
 
cct T. V. btp 3,75% btp 4,50%
Scadenza 01. 12. 2014 01. 02. 2011 01. 02. 2018
Cod. /tranche it0004321813/3 it0004332521/1 it0004273493/11
Imp. Offerto 2000 4000 2500
Regolamento 03. 03. 2008 03. 03. 2008 03. 03. 2008
Ced. God. 2,14
Imp. Domandato 3048 5188 3629
Imp. Assegnato 2000 4000 2500
Prezzo aggiudicazione 100,52 100,33 100,92
Prezzo esclusione 98,563 98,395 99,048
Rendimento lordo 4,11 3,66 4,43
Variazione Rend. Asta prec. (*) -0,09 0,02 0,12
Rendimento netto 3,58 3,18 3,86
Riparto 61,814 22,158 29,843
Importo in circolazione (mln) 5840 4000 18350
Riapertura (mln) 200 1000 250
Prezzo nettisti 100,52000000 100,33000000 100,91986000
(*) raffronto con titolo di pari durata
Elaborazione Assiom
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IL 2008 PER LE CCIE DELL’AREA EUROPA È NEL SEGNO DELL’INNOVAZIONE  
 
Bologa, 3 marzo 2008 - Le 27 Camere di Commercio Italiane dell’area Europa hanno scelto Bologna e la sede di Unioncamere Emilia-romagna per la riunione annuale di presentazione , svoltasi il 28 febbraio, del programma di attività 2008, e composto da oltre 600 iniziative, di cui il 50% di tipo plurisettoriale. La decisione di realizzare l’evento in Emilia-romagna, in collaborazione con l’Unione Regionale delle Camere di commercio, testimonia l’importanza che il mercato europeo riveste nei confronti della realtà produttiva locale: l’Europa assorbe oltre il 70 per cento dell’intero export emiliano-romagnolo ed in particolare il 59 per cento è destinato al mercato dell’Unione Europea, con Germania e Francia in testa. Meccanica ed agroalimentare sono i settori economici di traino all’export. “Per il 2008 le Camere di Commercio Italiane dell’Area Europa hanno scelto di proseguire lungo un percorso che le ha viste negli anni porsi all’avanguardia grazie alla realizzazione di attività promozionali in settori fortemente innovativi” spiega Nicola Caprioni, rappresentante delle Camere di Commercio Italiane dell’area Europa e presidente della Camera di Commercio Italiana di Nizza. “La profonda conoscenza del mercato europeo ha consentito alle Camere di Commercio dell’area di orientare le loro azioni promozionali verso comparti a più elevato valore aggiunto su cui sempre più in futuro si giocherà la competizione globale”. Oltre ad azioni di promozione integrata, per il 2008 sono programmate attività sia a supporto del made in Italy tradizionale (agroalimentare e ristorazione, con un 13,6% sul totale delle iniziative previste; arredo-casa, 3%, e tessile e abbigliamento, 2,6%) sia dei settori a maggior contenuto innovativo, che spaziano dalla ricerca e sviluppo ed energia (3%), alla formazione ed istruzione (8,5%), all’editoria e stampa (2,6%). “Le Camere di Commercio Italiane all’Estero – dice Alberto Mantovani, vicepresidente di Unioncamere Emilia-romagna - rappresentano un’ importante rete in grado di offrire un supporto a tutto tondo alle imprese che intendono internazionalizzarsi. Questo incontro vuole essere una occasione per fare il punto sulle azioni promozionali intraprese e per analizzare le opportunità che si aprono sul mercato europeo per le imprese. Il contesto attuale evidenzia ancora un soddisfacente trend espansivo per le esportazioni del nostro territorio: ritengo quindi che debbano essere messe in campo risorse e programmi per sfruttare ogni possibile occasione di proiezione sui mercati”. Tre sono le iniziative di rete che nel 2008 vedranno impegnate ben 11 Camere di Commercio europee, in collaborazione con alcune Camere presenti in Nord e Sud America, a veicolare sui territori in cui operano una maggiore conoscenza delle eccellenze che, soprattutto nell’ambito dei distretti, il nostro Paese è in grado di esprimere in settori come le biotecnologie, la subfornitura aerospaziale e lo sviluppo di energia da fonti rinnovabili, in modo da consentire la creazione di una vera e propria “borsa di contatti” tra imprese italiane ed estere utile ad attivare partenariati tecnologici e industriali. “Il confronto con i competitor internazionali – sottolinea Augusto Strianese, Vice Presidente di Assocamerestero – sta spingendo le imprese italiane a processi di innovazione, che necessitano non solo di maggiori investimenti in ricerca e sviluppo, ma anche di un’azione promozionale che consolidi a livello europeo reti di collaborazione tra imprese, università e centri di ricerca. In quest’ottica, fondamentale è il contributo che l’attività delle Camere di Commercio Italiane all’Estero è in grado di offrire grazie alla capacità di analisi dei mercati in cui operano”. L’incontro di Bologna, che vede la partecipazione delle istituzioni nazionali e locali, dei principali soggetti regionali impegnati nell’attività di promozione, è una dimostrazione dei rapporti instaurati dal sistema camerale emiliano-romagnolo con le associazioni di rappresentanza delle imprese in materia di internazionalizzazione. “Incontri come quello di oggi – spiega Alessandro Barberis, Vice Presidente di Unioncamere – dimostrano quanto sia essenziale il dialogo e la collaborazione tra tutti i soggetti di governance coinvolti, sia a livello nazionale che locale, nello sviluppo e nel radicamento delle imprese italiane anche sul mercato europeo, spesso dato erroneamente per acquisito, ma che invece non va sottovalutato per le opportunità che esso presenta sia in termini di sbocco dei prodotti del made in Italy che di alleanze e partnership strategiche per la penetrazione nei mercati extra-europei”. L’europa rappresenta per l’Emilia-romagna un mercato in continua espansione. Nei primi nove mesi del 2007, si registra infatti un +12 per cento delle esportazioni. “A fronte dell’ulteriore consolidamento dell’euro rispetto al dollaro, per le imprese emiliano-romagnole – precisa Ugo Girardi, segretario generale di Unioncamere Emilia-romagna – il mercato europeo resta fondamentale: nei primi mesi del 2007 l’export regionale in Europa è cresciuto del 11,9 per cento, grazie alla qualità delle produzioni e a un più elevato tasso di innovazione che consente di ampliare le quote di mercato”. L’incontro sarà anche una prima occasione per parlare con i principali soggetti del territorio della prossima Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (Ccie) che si terrà a Rimini dall’11 al 15 ottobre 2008. Alla diciassettesima edizione della Convention, la quarta in Emilia-romagna dopo Parma (1998), Modena (2001) e Bologna (2004), organizzata dall’Ente camerale riminese in collaborazione con Rimini Fiera, parteciperanno tutte le 74 Camere di Commercio Italiane all’Estero, con un numero stimato di 150 delegati per un totale atteso di 700 partecipanti. “Sarà un momento importante – dice il segretario generale della Camera di commercio di Rimini, Maurizio Temeroli –di sviluppo dei rapporti della rete camerale all’estero con tutti i soggetti attivi della promotion italiana, e favorirà l’incontro diretto tra i delegati camerali e le imprese per la facilitazione dei processi di internazionalizzazione. Il network delle Ccie (riunito in Assocamerestero) offre un supporto concreto per assistere e indirizzare le Pmi nel loro processo di internazionalizzazione”. Nel pomeriggio le Ccie svolgono incontri one to one con i rappresentanti degli organismi emiliano-romagnoli. .  
   
   
LA PROVINCIA DI BOLZANO. SINORA HA FATTO IL POSSIBILE PER RIDURRE LA PRESSIONE FISCALE  
 
Bolzano, 3 marzo 2008 - L’assessore provinciale alle finanze, Werner Frick, ha preso posizione il 28 febbraio con una nota in merito agli articoli usciti in questi giorni secondo i quali avrebbe parlato dell’Alto Adige come di una sorta di “Paradiso fiscale”. Nella sua nota l’assessore Frick sottolinea di non aver mai parlato dell’Alto Adige in termini di “Paradiso fiscale”. “La nostra provincia” afferma l’assessore provinciale “fa parte del sistema fiscale nazionale ed in questi anni abbiamo sempre cercato di convincere le autorità centrali di alleggerire il carico fiscale e nel contempo di lasciare un maggiore spazio di manovra all’autonomia provinciale anche nel campo fiscale”. Attualmente la Provincia autonoma può esercitare la propria competenza solamente sul 13% delle imposte e sinora ha cercato di fare il possibile, sottolinea Frick, per alleggerire il carico fiscale laddove era possibile. “In controtendenza rispetto ad altre Regioni” prosegue la nota dell’assessore Frick “dall’introduzione delle imposte provinciali, nel 1999, non abbiamo introdotto nessun aumento e dovunque applichiamo le tariffe minime. Inoltre ci siamo attivati, laddove lo Stato ce lo ha consentito, come, ad esempio, riducendo l’Irap e la tassa automobilistica”. .  
   
   
LAVORO E DIALOGO SOCIALE, MODELLO MARCHE IN ALBANIA  
 
 Ancona, 3 marzo 2008 - Missione in Albania per trasmettere il modello di dialogo sociale che le Marche applicano nelle politiche attive del lavoro e della formazione professionale. E´ questa la finalita` generale dell´iniziativa promossa da Iscos Cisl Marche e Regione Marche nell´ambito di un progetto di cooperazione allo sviluppo. Due giorni di incontri istituzionali, il 28 e 29 febbraio, con i vertici del governo albanese e le due maggiori organizzazioni sindacali, ai quali ha preso parte l´assessore regionale al Lavoro, Ugo Ascoli. E proprio ieri a Tirana, prima del seminario che si e` tenuto sul confronto tra il sistema di formazione e politiche del lavoro in Albania e nelle Marche, in un incontro riservato con il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Koco Barka si e` parlato della necessita` di affrontare il tema del dialogo sociale e della concertazione, concetto quest´ultimo ancora sconosciuto in Albania. Qui, come ha riferito l´assessore Ascoli, il sistema della concertazione va sviluppato perche` manca il confronto sistematico sulle principali scelte di politiche del lavoro e non e` diffusa la cultura del dialogo con le parti sociali che puo` essere appresa anche attraverso uno scambio reciproco di conoscenze sulle politiche attive del lavoro adottate da altri Paesi e Regioni dell´Adriatico. Ugo Ascoli ha tracciato al Ministro una panoramica del mercato del lavoro e della formazione professionale nelle Marche, nonche` delle modalita` di dialogo tra le parti sociali per la costruzione degli strumenti programmatici regionali, attraverso il confronto, ad esempio, in sede di Commissione regionale del lavoro. Un quadro informativo che ha suscitato l´interesse e molte richieste da parte del Ministro Barka che, su invito dell´assessore, ha dato la sua disponibilita` a venire in visita nelle Marche a maggio, in occasione della prima conferenza regionale sull´Occupazione femminile, insieme ad una delegazione sindacale. La densa giornata seminariale che ha visto, accanto alle relazioni dell´assessore Ascoli anche gli interventi del dirigente del servizio regionale Istruzione-formazione ´Lavoro, Mauro Terzoni, si e` poi conclusa con una visita alla sede del Servizio nazionale per l´Impiego della capitale albanese. L´albania, circa tre milioni di abitanti, registra problematiche le cui soluzioni possono essere utilmente trovate ispirandosi anche alle scelte marchigiane in tema di politiche del lavoro e sociali: il fenomeno dei giovani disoccupati, il lavoro sommerso, un fortissimo abbandono scolastico, la disoccupazione femminile e maschile ´over 45´, l´inserimento sociale della comunita` Rom, l´inserimento lavorativo dei disabili. Tematiche studiate e interventi gia` realizzati nelle Marche che sono stati affrontati anche nel seminario del 29 febbraio, sempre a Tirana, dedicato alle organizzazioni sindacali albanesi. Particolare interesse da parte dei sindacati per il sistema di formazione professionale, per gli obiettivi di sviluppo della qualita` del lavoro che la Regione Marche mette tra le priorita` del Piano dell´occupazione 2008, ma anche per le modalita` di accreditamento nella formazione professionale e per la gestione dei bandi pubblici. Il programma di visite si e` concluso il 29 febbraio con l´incontro tra l´assessore Ugo Ascoli e il Rettore dell´Universita` Europea di Tirana. .  
   
   
FVG, FINANZA: ILLUSTRATE CONSEGUENZE DECRETO "MILLEPROROGHE"  
 
Trieste, 3 marzo 2008 - Le conseguenze per la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia della conversione in legge del cosiddetto decreto "milleproroghe", approvata ieri in via definitiva dal Senato della Repubblica, sono state illustrate il 28 febbraio a Trieste, in un incontro con la stampa, dal presidente della Regione. L´articolo 47-ter del decreto convertito dal Parlamento modifica la legge Finanziaria per il 2008 dello Stato per quanto riguarda il riconoscimento alla Regione delle compartecipazioni erariali sui tributi pagati dai pensionati del Friuli Venezia Giulia. A partire dal 2011 la Regione potrà incassare l´intero gettito della compartecipazione all´Irpef, comprensivo delle ritenute sui redditi da pensione, senza - correggendo in questo punto la Finanziaria - ulteriori attribuzioni di funzioni da parte dello Stato. Le entrate in più previste per la Regione a partire dal 2011 sono stimate in 300 milioni di euro all´anno. In fase di regime transitorio, saranno riconosciuti alla Regione non più di 20 milioni nel 2008 e non più di 30 milioni nel 2009 e nel 2010. La Regione a Statuto speciale Friuli Venezia Giulia, diversamente dalle Regioni a Statuto ordinario, ricava le proprie entrate da una compartecipazione percentuale sui tributi riscossi sul proprio territorio. Il 60 per cento dell´Irepf era riconosciuto finora solo sui redditi da lavoro, non sui redditi dei pensionati. La Regione aveva fatto inserire il superamento di questa anomalia, riconosciuta dalla stessa Corte Costituzionale su iniziativa di un´altra Regione a Statuto speciale (la Sicilia), in un Protocollo d´intesa firmato con la Presidenza del Consiglio dei ministri nell´ottobre del 2006. Ne era seguito il decreto legislativo 137 (articolo 1, comma 4), di attuazione dello Statuto di autonomia della Regione Friuli Venezia Giulia. Questa norma era stata accolta nella Finanziaria dello Stato per il 2008, subordinando però la compartecipazione a ulteriori attribuzioni di competenze da parte dello Stato. L´articolo 47-ter del decreto "milleproroghe" corregge ora la Finanziaria, non legando più la compartecipazione sui redditi dei pensionati a ulteriori competenze. .  
   
   
PUGLIA PIÙ COMPETITIVA SE PUNTA SULLA FORMAZIONE E LA MOBILITÀ DEI RICERCATORI  
 
Valenzano, 3 marzo 2008 - Si è svolta il 28 febbraio la Giornata informativa organizzata dall’Arti sul tema: “Formazione e Mobilità dei Ricercatori per la crescita e la competitività delle imprese e del sistema scientifico della Puglia: le opportunità nel 7°Pq (People e Ideas) e nei programmi nazionali e locali”. 4,7 milioni di euro: è questo l’ammontare del finanziamento previsto dalla Commissione Europea per il programma specifico People del 7° Programma Quadro comunitario di ricerca; l’obiettivo è quello di consolidare la ricerca europea, rendendo l’Europa un polo d’attrazione per i migliori ricercatori, soprattutto attraverso le azioni “Marie Curie” a sostegno della mobilità e della formazione continua. Questi, dunque, gli argomenti oggetto di discussione della giornata informativa di oggi, organizzata dall’Arti sia per offrire un quadro di orientamento alle azioni – previste dagli assi People e Ideas – a sostegno di formazione, mobilità, sviluppo e reintegrazione delle risorse umane per la ricerca, sia per presentare le opportunità nazionali e regionali che mirano a potenziare e valorizzare il capitale umano nel campo della ricerca pubblica e privata e dell’innovazione. Sono in scadenza, tra marzo e aprile 2008, alcuni bandi per il finanziamento di azioni di formazione e promozione della mobilità dei ricercatori; si tratta di opportunità indispensabili per potenziare le strutture di ricerca pugliesi, come ha sottolineato Marco Barbieri, Assessore alle Politiche del Lavoro della Regione Puglia; L´assessore ha anche rilavato che a cuquesta si aggiunge il massiccio finanziamento, da parte della Regione, di progetti di ricerca congiunti imprese-università destinati ad oltre 400 neolaureati e giovani ricercatori pugliesi con l’obiettivo di innalzare la capacità di innovazione e ricerca del sistema d’impresa territoriale. Il lavoro svolto dall’Arti e le azioni messe in campo per promuovere la partecipazione pugliese alle azioni del 7Pq sono stati, invece, illustrati da Gianfranco Viesti, presidente dell’Arti, il quale ha colto l’occasione per ricordare ai convenuti il servizio gratuito di prevalutazione offerto dall’Agenzia a chiunque intenda sottoporre proposte al vaglio della Commissione Europea. Daphne Van de Sande, funzionario dell’Apre e punto di contatto nazionale per 7Pq/people-ideas, ha poi illustrato il programma People e le 5 azioni in cui si articoleranno le attività nel 2008: formazione iniziale dei ricercatori (le reti Marie Curie); formazione continua e sviluppo di carriera; partenariati e collegamenti fra industria e accademia; dimensione internazionale e azioni specifiche. Daphne Van de Sande ha altresì illustrato le sovvenzioni destinate ai ricercatori nell’ambito di Ideas, il programma creato dal Consiglio Europeo della Ricerca per sostenere la ricerca di frontiera condotta da gruppi di ricercatori che competono a livello europeo in tutti i settori scientifici, tecnologici e delle scienze umane. L’info day è stata arricchita anche dagli interventi di Carla Capriati, Responsabile dell’Ufficio di Rappresentanza di Bruxelles, che ha illustrato le linee d’azione e gli obiettivi di Friends – il progetto di promozione delle candidature di esperti regionali pugliesi presso le sedi delle varie Istituzioni Comunitarie (Commissione, Agenzie, Direzioni Generali) – e Luisa Torsi, valutatrice 7°Pq/people, che ha fornito indicazioni su come redigere buone proposte da presentare alla Commissione europea nell’ambito del programma People. All’incontro hanno preso parte anche i beneficiari pugliesi delle misure “Marie Curie” nell’attuale e nei precedenti Programmi Quadro, per presentare le loro esperienze e testimonianze: Giovanna Avellis, membro della Marie Curie Fellows Associations, Angelo Silvestri, Coordinatore Regionale F. I. O. (formazione, Innovazione per l’Occupazione), Tommaso Campagna Responsabile Area Ricerche e Affari Internazionali dell’Università degli Studi di Foggia. La giornata si è conclusa con una serie di incontri individuali, durante i quali Daphne Van de Sande ha discusso con i potenziali proponenti di proposte progettuali che ne hanno fatto richiesta le possibilità di successo delle proprie idee progettuali. .  
   
   
CONVEGNO SULLA NUOVA LEGISLAZIONE DEL SETTORE STRUMENTI INNOVATIVI PER IMPRENDITORIA SOCIALE  
 
Padova, 3 febbraio 2008 - “Le amministrazioni pubbliche applichino la legge regionale sulla cooperazione e le delibere regionali che le attuano senza timori, perché sono previste da una legge e da regolamenti regionali che hanno piena validità normativa riconosciuta anche a livello statale. Le polemiche sorte in merito all’aggiudicazione degli appalti da parte delle cooperative sociali non hanno ragione di essere, anzi hanno provocato danni notevoli a un settore che invece deve essere sostenuto per l’indotto non solo economico ma sociale che comporta”. Questo è uno dei passaggi dell’intervento di Stefano Valdegamberi, assessore regionale alle politiche sociali che ha parlato il 28 febbraio a Padova, Hotel Holiday Inn, al convegno regionale dal titolo: “Nuova legislazione per la cooperazione sociale veneta: strumenti innovativi per l’imprenditoria sociale di domani”, promosso dalla Confcooperative Veneto-federsolidarietà. Valdegamberi ha svolto una relazione sul ruolo della Regione per la cooperazione sociale che ha preso in esame, tra l’altro, la recente normativa regionale attuativa della legge regionale n. 23 del 2006 con le importanti novità in particolare sulle modalità di affidamento dei servizi da parte delle amministrazioni pubbliche alle cooperative che inseriscono al lavoro persone svantaggiate e/o con disabilità. Sono intervenuti tra gli altri Ugo Campagnaro Presidente di Federsolidarietà Veneto (la responsabilità della cooperazione sociale nella funzione pubblica) ed esponenti di amministrazioni pubbliche quali il consigliere regionale Raffaele Zanon, l’assessore provinciale di Padova Massimo Giorgetti, l’assessore comunale di Padova Piron, l’eurodeputato Iles Braghetto. L’assessore regionale ha ricordato la grande dimensione economica della cooperazione sociale veneta con le sue 630 aziende e i circa venticinquemila addetti. “La cooperazione sociale - ha detto - rappresenta uno dei settori più sensibili e importanti sia dell’economia veneta sia delle politiche sociali, in particolare per le sue attività di servizi alla persona e di inclusione sociale tramite l’inserimento lavorativo di persone con disabilità ma anche di persone svantaggiate e/o deboli. I recenti provvedimenti della Giunta veneta - ha spiegato - sono attuativi della legge regionale n. 23 del 2006 che è fortemente innovativa e all’avanguardia in Italia e anche a livello europeo perché si incardina in un contesto generale che vede l’accreditamento delle strutture sociosanitarie da un lato e dall’altro la presenza del terzo settore nei piani di zona non solo in veste di esecutore di azioni ma anche di programmazione di interventi sul territorio. La legge sulla cooperazione sociale realizza il principio di sussidiarietà stabilito dalla Costituzione (affidando perciò la soddisfazione dei bisogni della persona al soggetto ad essa più prossimo) per queste particolari imprese che coniugano imprenditorialità e solidarietà sociale e costituiscono un riferimento imprescindibile per le moderne politiche sociali pubbliche e un braccio operativo necessario del Welfare. Uno degli aspetti più importanti delle delibere di attuazione della legge - ha sottolineato - è il conferimento della titolarità dei servizi (dall’accordo di programma alle concessioni) e quindi il riconoscimento della funzione pubblica della cooperazione sociale. I provvedimenti regionali - ha detto ancora l’Assessore - rendono possibili inoltre nuove forme d’intervento a sostegno del settore, in particolare sull’affidamento dei servizi e il criterio della territorialità che si devono seguire nelle gare d’appalto nei confronti delle cooperative che inseriscono al lavoro persone svantaggiate e deboli, realizzando fondamentali azioni di inclusione e di coesione sociale”. .  
   
   
LA SARDEGNA NON METTE IN VENDITA I BENI MINERARI  
 
Cagliari, 3 marzo 2008 - La notizia pubblicata il 29 febbraio sulla prima pagina di un quotidiano regionale secondo la quale “le ex miniere tornano in vendita” non solo non “è stata anticipata ieri mattina dal Governatore Soru nel corso dell’incontro per l’Intesa istituzionale con la provincia di Carbonia-iglesias” come scrive il giornale, ma è totalmente priva di fondamento. I beni minerari vicini al mare non saranno posti in vendita ma - come già altre volte è stato detto e come è stato ribadito ieri dal Presidente Soru - saranno trasferiti alla Conservatoria delle coste. L’ipotesi della vendita riguarda esclusivamente alcuni beni di minor pregio lontani dal mare, nelle aree interne. E’ vero che la concessione è uno strumento che si è rivelato scarsamente appetibile, e che le imprese preferiscono l’acquisto, ma la Regione continuerà a farvi ricorso anche dove sono andati deserti i bandi (come a Sant’antioco). La riunione di ieri tra il Presidente della Regione e gli amministratori del Sulcis-iglesiente aveva lo scopo di accelerare i lavori di bonifica delle aree ex minerarie e di fare il punto sui progetti di riutilizzo di Monteponi, Campo Pisano e San Giovanni. E’ stato confermato che a Masua non si costruirà più, il sito sarà bonificato e trasformato in parco naturale mentre gli alberghi potranno essere costruiti nel centro abitato di Nebida. .  
   
   
SICUREZZA DEI CITTADINI. IL VENETO FINANZIA 51 PROGETTI DEGLI ENTI LOCALI  
 
Venezia, 3 marzo 2008 - Ammonta a 2. 676. 365,00 euro il contributo che la Regione del Veneto ha messo a disposizione di singoli Comuni o di loro forme associative per la realizzazione di 51 progetti finalizzati al potenziamento della sicurezza pubblica nel Veneto. I fondi sono stati resi disponibili attraverso uno specifico Decreto della Regione, nell’ambito della Legge regionale 9 del 2002, che prevede, tra l’altro, il finanziamento di progetti presentati dagli enti locali per la vigilanza e il controllo e la videosorveglianza del territorio e delle strade, per l’adeguamento tecnologico, organizzativo e logistico delle polizie locali, il controllo e la riqualificazione delle zone a rischio e per la prevenzione di reati quali l’usura e contro il patrimonio pubblico e privato. “Si tratta – precisa l’Assessore alle Politiche per la Sicurezza dei Cittadini, Massimo Giorgetti – della prosecuzione dell’attività avviata con la legge regionale del 2002, che ha consentito di realizzare o che vede in fase di realizzazione, 250 progetti sull’intero territorio veneto. Progetti che hanno influito in modo significativo sulla sicurezza dei cittadini, rispondendo a precise richieste delle amministrazioni locali. Si è così incentivata sul campo la lotta alla criminalità in generale, aiutando le forze dell’ordine ed in particolare le polizie municipali, a rafforzare la loro azione di prevenzione e repressione dei reati, soprattutto compiuti da quella microcrimininalità che tanto danneggia i cittadini e che tanto difficile è da contrastare, perché diffusa e strisciante. Non a caso – fa notare Giorgetti – buona parte dei progetti riguarda l’installazione o il potenziamento di reti di videosorveglianza, che da un lato svolgono un’importante funzione preventiva e dall’altro fornisce un fattivo contributo all’individuazione dei colpevoli, che non si sono resi conto di essere ripresi mentre compivano le loro malefatte. Per quanto riguarda la prossima attività, - informa Giorgetti - come Giunta stiamo già predisponendo nuovi strumenti, che favoriranno l’associazione tra i Comuni secondo un piano di zonizzazione ottimale, con il quale si andranno ad individuare gli obiettivi strategici a livello regionale e con il quale si punterà allo sviluppo della qualità dei progetti stessi”. Il finanziamento regionale per il 2007 contribuirà alla realizzazione di progetti complessivamente finalizzati alla videosorveglianza e al controllo dei centri urbani e dei beni pubblici e privati, all’acquisizione di nuove tecnologie per l’adeguamento strumentale, organizzativo e logistico delle polizie locali, al controllo e alla sicurezza stradale. .  
   
   
URBANISTICA, APPROVAZIONE PUC VENTIMIGLIA ,UNA SPINTA PER IL VIA A PIANI URBANISTICI DI SAVONA, ALBENGA E SANREMO  
 
 Ventimiglia, 3 marzo 2008 - L´approvazione del Piano Urbanistico Comune di Ventimiglia da parte della giunta della Regione Liguria deve essere anche una spinta, un incentivo per arrivare in tempi brevi anche alla definitiva stesura dei Puc di Savona, Sanremo e Albenga, sui quali si sta lavorando insieme con le amministrazioni del Ponente ligure che ne sono ancora prive". Lo ha affermato l´assessore regionale all´Urbanistica Carlo Ruggeri. Con il nuovo strumento urbanistico di Ventimiglia, la città dell´estremo Ponente ligure estende in misura significativa la tutela e la conservazione delle aree di Latte e Baia Beniamin vicine alla frontiera con la Francia, e garantisce la fasce collinari prospicienti il mare. Il Puc approvato dalla giunta regionale si concentra principalmente poi su due grandi interventi: il riassetto degli ex parchi ferroviari del Roia , Nervia e Stazione di Ventimiglia, con positive ricadute sulla viabilità cittadina grazie al futuro utilizzo di tratte ferroviarie dimesse e per lo sviluppo di un´area commerciale e il turismo con la realizzazione di un porticciolo per la nautica da diporto di circa 500 posti barca. .  
   
   
CITTA’ DI CERNOBBIO: IL COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI: RISCHIO, OPPORTUNITÀ O NECESSITÀ? DAL PEG AL BILANCIO SOCIALE DI MANDATO: L’ESPERIENZA DEL COMUNE DI CERNOBBIO  
 
Cernobbio, 3 marzo 2008 - Il Comune di Cernobbio organizza il convegno gratuito “Il coinvolgimento dei cittadini: rischio, opportunità o necessità? Dal Peg al Bilancio Sociale di Mandato: l’esperienza del Comune di Cernobbio”, che si terrà giovedì 13 marzo 2008, dalle ore 9 alle ore 14, nella splendida cornice di Villa Erba antica. L’evento, organizzato in collaborazione con il settimanale del Sole 24 Ore “Guida agli Enti Locali” e Labser S. R. L. , conclude il processo di predisposizione del Bilancio sociale di mandato del Comune di Cernobbio (2004-2007) dando l’avvio alla sua successiva fase di comunicazione e diffusione tra i portatori di interesse. “Il Bilancio Sociale di Mandato (Bsm) è lo strumento attraverso il quale abbiamo scelto di far conoscere, ai nostri cittadini e a tutti i nostri interlocutori, l’operato della nostra amministrazione, prestando un’attenzione particolare nel rendere chiari e comprensibili, anche ai “non addetti ai lavori”, i risultati raggiunti e le risorse utilizzate e illustrando le “proposte per il futuro – spiega il sindaco di Cernobbio, Simona Saladini - In tal modo, ci assumiamo l’impegno di costruire un processo di coinvolgimento che non si limiti a valutare il passato, ma che consenta di riprogrammare il futuro”. Al convegno parteciperanno importanti relatori esperti nella materia, come il professor Luca Bisio, componente dell’Osservatorio per la finanza e la Contabilità negli Enti Locali (Ministero dell’Interno). Sarà dedicato ampio spazio al dibattito nella Tavola rotonda conclusiva insieme all’assessore alla famiglia e solidarietà sociale della Regione Lombardia dr. Gian Carlo Abelli, al direttore dell’Asl di Como dr. Roberto Antinozzi e all’assessore alle politiche finanziarie e bilancio sociale del Comune di Bareggio dr. Francesco Pangallo. La partecipazione al convegno è gratuita; il modulo di iscrizione è scaricabile dal sito www. Comune. Cernobbio. Co. It. (Per informazioni 031-343253). Le iscrizioni al convegno sono aperte fino a martedì 11 marzo 2008. Alle ore 16. 00 il Comune di Cernobbio offrirà ai partecipanti una visita guidata a Villa Erba (partecipazione da confermare attraverso il modulo di iscrizione) .  
   
   
SERVIZI PUBBLICI E COMUNITÀ MONTANE, AVANTI CON LE RIFORME AZIENDE PIÙ FORTI E UNIONI DI COMUNI PER RISPONDERE! ALLE ESIGENZE DEI CITTADINI  
 
Firenze, 3 marzo 2008 - Quando sono nati gli attuali sei ambiti ottimali per la gestione del ciclo dell’acqua, più comunemente noti come Ato, la Regione ha disegnato un vestito per un ragazzo che nel tempo è cresciuto. Il ragazzo è cambiato, ma il vestito è rimasto lo stesso. Quanto alle comunità montane, non è tagliando le indennità dei consiglieri che si risparmiano soldi: il problema, semmai, è quello di non avere tanti amministratori quanti dipendenti. Occorre semplificare, ma anche rafforzare il loro ruolo di unioni di Comuni: affermare dunque la centralità dei Comuni, pensare ad un nuovo ruolo per le Comunità montane, valorizzare le aggregazione dei Comuni, attuare una semplificazione complessiva del sistema. Sono alcune delle considerazioni che l’assessore alle riforme istituzionali della Regione Toscana ha affidato il 28 febbraio alla platea e ai relatori del dibattito “Il nuovo disegno istituzionale per l’articolazione dei servizi sul territorio”, organizzato a Firenze dal Consiglio delle autonomie. Al centro delle discussione, inevitabilmente, i destini e la proposta di legge sui servizi pubblici locali. Per l’assessore regionale è necessario andare avanti sulla strada delle riforme imboccate, nonostante le resistenze al cambiamento di soggetti innovatori quando parlano di altri e conservatori quando guardano a loro stessi. Crescere in dimensione e raggiungere una scala industriale vuol dire mettere in campo nuove competenze e conoscenze. La scelta di un Ato unico regionale non è dunque casuale. La dimensione auspicabile, per l’assessore, è quella capace di attuare un controllo che sia efficace ma che lo rimanga anche nel tempo: in vista pure del fatto che l’Europa potrebbe un domani imporre di agire attraverso gare per l’affidamento del servizio. Se cresciamo e cambiamo il ragionamento, a beneficiarne sarà il cittadino. E la discussione al centro della legge regionale sui servizi pubblici non è la disputa tra pubblico e privato, ma il cittadino e i servizi che gli vengono offerti. .  
   
   
DALL’ 1 MARZO ´PREZZI BLOCCATI´ PER SEI MESI IN CIRCA 600 PUNTI VENDITA MARCHIGIANI  
 
Ancona, 3 marzo 2008 - Adesione massiccia all´iniziativa ´prezzi bloccati´ proposta dalla Regione Marche per contrastare il carovita: e` questo il bilancio della prima fase di coinvolgimento degli esercizi commerciali. Prende ufficialmente il via dall 1 marzo e fino al 1 agosto in circa 600 punti vendita distribuiti in tutte le Marche l``iniziativa ``Prezzi bloccati`` lanciata dalla Regione in collaborazione con Confcommercio, Confesercenti, la grande distribuzione e le associazioni dei consumatori. Le adesioni all´iniziativa sono ancora in corso. L``accordo tra le parti, era stato sottoscritto il 15 gennaio scorso alla presenza di Antonio Lirosi, detto anche Mister Prezzi, il Garante per la sorveglianza dei prezzi istituito dal Governo nazionale nell``ambito della Finanziaria 2008. L``intervento di Mister Prezzi era legato al fatto che le Marche sono le prime in Italia a sperimentare il blocco dei prezzi nella piccola e grande distribuzione. L``auspicio del presidente della Regione Gian Mario Spacca e del vicepresidente con delega al commercio Luciano Agostini, che fortemente hanno voluto questa iniziativa, e` che altri in Italia seguano l´esempio e che da un esperimento si possa passare ad una consuetudine. Sempre da domani inoltre, tutte le informazioni relative a ´Facciamo tornare i nostri conti´ e gli indirizzi dei punti vendita coinvolti, saranno disponibili su due siti: www. Commercio. Marche. It e www. Svegliaconsumatori. It. L``iniziativa, come gia` annunciato nei giorni scorsi, prevede che per sei mesi, dal 1 marzo al 1agosto, i prezzi di numerose categorie di prodotti di largo consumo (esclusi quelli ad alta deperibilita` come ortofrutta, pesce e latte) siano bloccati. A distinguerli dagli altri sugli scaffali, il marchio di un lucchetto. Il paniere individuato prevede 75 referenze (categorie di prodotti) per la grande distribuzione, 50 per la media e 25 per la piccola distribuzione. I prodotti e i prezzi dovranno essere quelli delle liste presentate dagli esercenti e vagliate dall``Ufficio Commercio della Regione. Numerose le associazioni di categoria e le imprese aderenti all´accordo: Confcommercio regionale, Confesercenti regionale, Legacoop Marche, Confcooperative Marche, A. G. C. I. Marche, Coop Adriatica, Auchan Ancona, Auchan Fano, Carrefour, Coal, Tigre, Maxi Tigre, Oasi, Gs Ce. Di. Marche, Commercianti Indipendenti Associati (Gruppo Conad), Conad, Margherita, Conad Adriatico. Altrettanto numerosi i prodotti che avranno i prezzi bloccati. Alcuni esempi: pasta, pomodori pelati, carne, salumi, formaggi, tonno, mozzarella, burro, biscotti, caffe`, latte a lunga conservazione, yogurt, merendine, prodotti congelati, shampoo, saponi, bagnoschiuma, detersivi, dentifrici, carta igienica, pannolini, acqua, bibite, succhi di frutta, olio, aceto, liquido radiatore, olio moto, calze, slip, mangimi per animali e perfino bici, cornici, videocassette e lampadine. Il ruolo di controllo infine spettera` a sette associazioni dei consumatori regionali convenzionate con la Regione (Adicosum, Federconsumatori, Adoc, Associazione consumatori utenti, Movimento difesa del cittadino, Cittadinanza Attiva e Quadrifoglio), che vigileranno sul rispetto dell``accordo nei supermercati e nei negozi attraverso l´organizzazione di ´sportelli mobili´ al quale il consumatore potra` rivolgersi. .  
   
   
AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA: SIGLATO L´ACCORDO TRA LA REGIONE E IL MINISTERO DEL LAVORO, 11 MILIONI DI EURO ALL´EMILIA-ROMAGNA. L´ASSESSORE MANZINI: "PROTEZIONI E TUTELE ANCHE AI LAVORATORI DELLE PICCOLE IMPRESE NON COPERTI DALL´ATTUALE SISTEMA".  
 
 Bologna, 3 marzo 2008 – Cassa integrazione e mobilità alle lavoratrici e ai lavoratori di aziende in crisi, anche di settori che per legge sono normalmente esclusi dagli ammortizzatori sociali: è l’accordo sottoscritto questa mattina dal sottosegretario al Lavoro e alla Previdenza sociale Rosa Rinaldi e dall’assessore regionale al Lavoro Paola Manzini. Alla Regione Emilia-romagna per il 2008 sono stati attribuiti 11 milioni di euro, che verranno destinati ai settori e alle aziende in crisi individuati da protocolli sottoscritti a livello regionale con le parti sociali. “Anche quest’anno potremo dunque assicurare protezioni e tutele anche ai lavoratori delle piccole imprese coinvolte da situazioni di crisi e non coperti dalla normativa attuale – ha detto l’assessore Manzini – Le risorse assegnate alla nostra Regione lo scorso anno, 10 milioni di euro, sono andate ampiamente esaurite: sono stati più di 2 mila i lavoratori coinvolti, occupati soprattutto nel settore dell’artigianato tessile, abbigliamento e calzaturiero, ma anche nella ristrutturazione degli enti di formazione professionale e in parte nel commercio e nei servizi”. In coerenza con l’Accordo, la Regione Emilia-romagna ha predisposto un programma di politiche attive per favorire e sostenere il reinserimento stabile nel mondo del lavoro dei lavoratori delle aziende in crisi, che prevede fra l’altro azioni di out placement, e adeguamento di competenze. .  
   
   
SASSI DI MATERA, CONVEGNO DI ITALIA NOSTRA FINANZIAMENTO DI 30 MILIONI DI EURO PREVISTO NELLA FINANZIARIA 2008  
 
 Matera, 3 marzo 2008 - La sezione di Matera di Italia Nostra organizza per oggi con inizio alle ore 16,00 presso la sala Carlo Levi del palazzo Lanfranchi un incontro dibattito sul tema “Sassi e Murgia – nella storia il futuro di Matera e del suo territorio – nuovi finanziamenti, nuova programmazione” “La notizia del cospicuo finanziamento di 30 milioni di euro previsto nella finanziaria 2008 – spiegano gli organizzatori - impone una riflessione sulle modalità di gestione del patrimonio Unesco e la necessità di abbinare ad un recupero di qualità, un modello di sviluppo basato sulla programmazione condivisa degli investimenti. Sistema museale, contenitori culturali, sistema della mobilità, infrastrutture tecnologiche, insieme al recupero dei beni archeologici, storici e artistici dei Sassi e del prospiciente altopiano murgico rappresentano le priorità su cui concentrare gli sforzi da parte di tutte le Istituzioni. Per questa ragione, analogamente all’iniziativa del giugno 2006 in cui fu valutata l’opera del recupero a vent’anni dalla legge 771, Italia Nostra chiama a discutere sul tema i principali attori istituzionali. La presenza all’iniziativa del presidente nazionale dell’associazione, Giovanni Losavio, dimostra l’attenzione riposta dall’Italia della cultura a tutto ciò che accade nella nostra città”. .  
   
   
API BASILICATA : “IMPRESE IN GINOCCHIO PER RITARDO PAGAMENTI”  
 
Potenza, 3 marzo 2008 - “Le imprese che effettuano lavori e interventi di manutenzione per conto di Acquedotto Lucano versano in una situazione di estremo disagio, a causa dei notevoli ritardi di pagamento dei corrispettivi maturati, ritardi che superano anche un anno”. Lo afferma, in un comunicato stampa, il presidente dell’Api di Matera, Nunzio Olivieri che, a talo proposito ha chiesto un incontro urgente ai presidenti della Regione De Filippo e di Acquedotto Lucano Mitidieri, segnalando “l’allarme sociale che si è creato e l’affanno in cui sono le aziende locali, messe in ginocchio da attese di oltre 12 mesi”. “Tale fenomeno, purtroppo ampiamente diffuso tra le Stazioni appaltanti della Basilicata – si legge nella nota inviata per conoscenza anche ai prefetti di Matera e di Potenza - sta assumendo proporzioni non più sostenibili dalle aziende locali, che non riescono a far fronte ai numerosi impegni di legge e di contratto, oltre che agli oneri finanziari derivanti dal conseguente indebitamento bancario, con grave danno economico e riflessi sul piano occupazionale. Il problema dei ritardati pagamenti, inoltre, è ben più esteso riguardando in maniera generalizzata anche enti pubblici”. .  
   
   
“LA CAMERA DI COMMERCIO DI PESCARA PIONIERA DELL’IMPRESA IN 1 GIORNO”  
 
 Pescara, 3 marzo 2008 – Oggi alla ore 10:30 presso la sala Camplone della Camera di Commercio di Pescara si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’avvio del progetto “L’impresa in 1 giorno”. Saranno presenti il Presidente dell’Ente Camerale, Ezio Ardizzi, il direttore dell’Agenzia delle Entrate di Pescara, Franco Cardellini, il direttore della sede Inail di Pescara, Angelo Michele Corbo, e il direttore della sede Inps di Pescara, Valentino D’aloisio. La Camera di Commercio di Pescara è l’unica Camera di Commercio abruzzese selezionata, insieme ad altre 9 Camere di Commercio italiane (Torino, Venezia, Padova, Prato, Ravenna, Milano, Napoli, Cagliari e Taranto), per la realizzazione della fase sperimentale del progetto che consentirà di semplificare notevolmente le procedure necessarie per avviare un’attività imprenditoriale. Infatti, grazie all’introduzione della “Comunicazione Unica” le imprese, in sede di inizio attività, potranno assolvere con un unico modello informatico, da inviare telematicamente, tutti gli adempimenti dichiarativi verso il Registro delle Imprese, l’Inps, l’Inail e l’Agenzia delle Entrate. Nel corso della conferenza stampa, un’équipe di commercialisti, già addestrato nei giorni scorsi dall’Ente, procederà, con l’assistenza del personale camerale, all’invio di alcune “Comunicazioni Uniche” grazie ad una postazione informatica appositamente allestita. .  
   
   
I PROGRAMMI ENEA PER LA SETTIMANA DELLA CULTURA SCIENTIFICA I CENTRI DI RICERCA ENEA APERTI AI VISITATORI  
 
 Roma, 3 marzo 2008 - L’enea partecipa alla Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica promossa dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che quest’anno si tiene dal 3 al 9 marzo. Questa manifestazione, che è giunta alla Xviii edizione, quest’anno, per la prima volta, non prevede tematiche specifiche. Per questa occasione l’Enea apre al pubblico le porte dei propri Centri di Ricerca situati nelle diverse regioni italiane. Eventi, mostre, incontri e visite guidate consentiranno a studenti, insegnanti e a tutti coloro che sono interessati, di visitare i laboratori e gli impianti in cui si conducono attività di ricerca tra le più avanzate. Un fitto calendario di eventi propone ai visitatori temi di attualità scientifica, trattati dagli stessi ricercatori, che riguarderanno la fusione nucleare, le tecnologie per le fonti rinnovabili di energia, le attività per la lotta alla desertificazione, ecc. I programmi delle iniziative dei singoli Centri di Ricerca e i riferimenti necessari per la prenotazione delle visite sono reperibili all’indirizzo: http://www. Enea. It/com/web/settimanaculturascientifica/diciottesima/settimanacultura. Html Link diretti ai programmi dei singoli Centri di Ricerca Enea: Casaccia (S. Maria di Galeria, Roma), http://www. Enea. It/com/web/settimanaculturascientifica/diciottesima/casaccia. Pdf Frascati (Frascati, Roma), http://www. Enea. It/com/web/settimanaculturascientifica/diciottesima/frascati. Pdf Brasimone (Camugnano, Bologna), http://www. Enea. It/com/web/settimanaculturascientifica/diciottesima/brasimone. Pdf Ezio Clementel (Bologna), http://www. Enea. It/com/web/settimanaculturascientifica/diciottesima/bologna. Pdf Saluggia (Vercelli) http://www. Enea. It/com/web/settimanaculturascientifica/diciottesima/saluggia. Pdf Santa Teresa (Località Pozzuolo di Lerici, La Spezia), http://www. Enea. It/com/web/settimanaculturascientifica/diciottesima/steresa. Pdf Portici (Località Granatello, Portici, Napoli), http://www. Enea. It/com/web/settimanaculturascientifica/diciottesima/portici. Pdf Trisaia (Rotondella, Matera), http://www. Enea. It/com/web/settimanaculturascientifica/diciottesima/trisaia. Pdf Brindisi http://www. Enea. It/com/web/settimanaculturascientifica/diciottesima/brindisi. Pdf .  
   
   
AL VIA “PROGETTO 144”, UNA SFIDA PER DODICI IMPRESE VINCENTI DEL FVG IDEATO DA AREA CON KEN MORSE, LUNEDÌ IL PRIMO SEMINAR  
 
Trieste, 3 marzo 2008 - Al via il “Progetto 144” l’iniziativa ideata da Area Science Park in collaborazione con il prof. Kenneth P. Morse, Managing Director del Mit Entrepreneurship Center e presidente di Entrepreneurship Ventures Inc. , per consentire ad imprese del Friuli Venezia Giulia di crescere ed essere competitive sui mercati internazionali. Lunedì 3 e martedì 4 marzo si terrà nell’ Auditorium di Area Science Park il primo Seminar, con una sessantina di partecipanti provenienti da 25 aziende. Il nome “144”, con cui è stato battezzato il Progetto, sintetizza l’obiettivo di far crescere 12 imprese regionali che, nell’arco di 3 anni, partendo da una base di 3-5 milioni di euro di fatturato, pervengano ad un fatturato di almeno 12 milioni di euro l’anno. Ciò grazie a un’azione incisiva di ingresso su nuovi mercati internazionali, alla creazione di nuove opportunità di business e all’accrescimento delle proprie capacità manageriali. Il progetto si colloca nell’ambito delle politiche di innovazione che sostengono lo sviluppo economico e sociale del territorio regionale. È prevista una forte interazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e con Friulia spa. Programma Presentazione del “Progetto 144” Paolo Cattapan Direttore Servizio Trasferimento Tecnologico Area Science Park – Trieste. 20. 00 Training session: “Entrepreneurial Marketing” Kenneth P. Morse President Entrepreneurship Ventures Inc. Managing Director Mit Entrepreneurship Center, Laura Barker Morse Human Capital Partner, Atlas Venture, William Aulet Senior Lecturer, Mit Entrepreneurship Center, Pranzo, Ripresa dei lavori, Cena presso la cafeteria di Area Science Park. Martedi’ 4 Marzo 2008. 00: Training session: “Entrepreneurial Marketing” – Ii parte 13. 00, Conclusioni, Giancarlo Michellone Presidente Area Science Park, Enrico Bertossi Assessore Regionale alle Attività Produttive - Regione Friuli Venezia Giulia. .  
   
   
PRESTITO SULL’ONORE ALLE FAMIGLIE “BORDER LINE” FISSATI I REQUISITI E LE CONDIZIONI PER OTTENERLO DA 1.000 A 10.000 EURO SENZA INTERESSI RIMBORSABILI A RATE ANCHE ALLE GIOVANI COPPIE  
 
 Trento, 3 marzo 2008 – Anche le giovani coppie e le famiglie “border line” potranno contare, in caso di necessità, sul prestito sull’onore. La Giunta provinciale ha definito il 29 febbraio, con una delibera firmata dall’assessore alle politiche sociali, le modalità d’applicazione di una misura destinata a venire incontro alle giovani coppie che intendono creare una famiglia e alle famiglie con figli a carico che non possono essere definite “povere” ma che, a fronte di una spesa imprevista o della nascita di uno o più figli, devono affrontare nuove e gravose spese ed alle quali le banche non fanno credito. L’atto della Giunta, per molti aspetti innovativo, elenca i requisiti e le condizioni richieste ai beneficiari, i criteri da adottare per la valutazione della loro condizione economica, i limiti massimi e minimi della stessa, le spese per le quali è possibile chiedere il prestito (da 1. 000 a 10. 000 euro), i criteri per determinare l’ammontare del prestito e la sua durata. La misura diventerà immediatamente operativa non appena saranno sottoscritte le necessarie convenzioni con le banche. Un anno di sperimentazione fornirà le indicazioni per calibrare l’intervento sulle reali esigenze delle famiglie. Le risorse messe a disposizione per il 2008 dalla Provincia per il prestito sull’onore a giovani coppie e famiglie in difficoltà ammonta a circa 200. 000 euro. Con il regolamento di attuazione dell’articolo 25 bis della legge provinciale 14/1991 (Ordinamento dei servizi socio-assistenziali in provincia di Trento), entrato in vigore nel dicembre 2006 e che ha appunto previsto i prestiti sull’onore (finanziamenti da 1. 000 a 10. 000 euro a tasso zero concessi a persone e famiglie che si trovano in situazioni temporanee di gravi difficoltà finanziarie), la Giunta aveva allargato a fasce sociali non ancora definibili come “povere”, ma comunque in situazioni di rischio – quel ceto medio “border line” che fa fatica ad arrivare alla quarta settimana e del quale tanto si parla in questo periodo - la possibilità di accedere a prestiti per spese legate a situazioni particolari di gravi difficoltà finanziarie. Si tratta di prestiti che grazie a convenzioni con gli istituti bancari potranno essere restituiti ratealmente senza pagare alcun interesse. L’iniziativa ha carattere sperimentale (un anno per poter poi verificare la corrispondenza della misura alle reali esigenze delle famiglie) e rappresenta una concreta vicinanza dell’amministrazione provinciale a chi non avrebbe possibilità di accedere ad altre forme di credito. Con la delibera di oggi, la Giunta ha provveduto ad approvare gli adempimenti attuativi dell’articolo 10 del regolamento, gli elementi variabili per l’applicazione del modello Icef, il modulo per la domanda e lo schema di convenzione con le banche che erogheranno il prestito. Ecco, di seguito, quanto c’è da sapere sul prestito sull’onore. Il prestito consiste nell’erogazione, senza interessi, di una somma compresa tra 1. 000 e 10. 000 euro a famiglie ed a persone che si trovino in situazioni temporanee di gravi difficoltà finanziarie (anche su segnalazione di soggetti pubblici o privati operanti nella rete dei servizi alla persona, quali ad esempio la Caritas, le parrocchie, eccetera). Per ottenere il prestito è necessario rivolgersi, sulla base della propria residenza, ai Comuni di Trento e di Rovereto ed ai Comprensori. Il prestito è concesso per un periodo di tempo concordato (massimo 5 anni, valutate l’entità del prestito richiesto, le condizioni economiche attuali del richiedente e le prospettive economiche future) per far fronte a determinate spese. La domanda può essere ripresentata qualora nel corso della durata prevista per la concessione del prestito il beneficiario abbia rimborsato completamente il prestito concesso. Non è ammessa la concessione del prestito qualora il richiedente o altri componenti del nucleo familiare siano beneficiari di altre agevolazioni pubbliche concesse per gli stessi fini per i quali è richiesto il prestito. Beneficiari del prestito possono essere giovani coppie sposate da non oltre 5 anni; famiglie con tre o più figli a carico (quelli che risultino a carico nell’ultima dichiarazione dei redditi presentata o che nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda non abbiano percepito redditi propri per un importo superiore a quello stabilito dalla normativa fiscale) o con uno o più figli disabili (invalidità certificata dalla competente commissione sanitaria). Per famiglia si intende la famiglia anagrafica così come indicata dall’articolo 4 del Dpr 30 maggio 1989, numero 223 (insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune); famiglie con aumento del carico familiare derivante da parto gemellare o plurigemellare; gestanti e donne che hanno appena partorito e che vivono sole; famiglie composte da un unico genitore con uno o più figli minori). Si considera come componente della famiglia anche il figlio concepito. Requisiti La domanda deve essere presentata da un componente della famiglia in possesso dei seguenti requisiti: maggiore età; residenza anagrafica in un comune della provincia di Trento; cittadinanza italiana o di uno stato dell’Unione europea; possesso della carta di soggiorno per i cittadini extracomunitari. Condizioni per ottenere il prestito: impossibilità di accedere al credito per mancanza di garanzie o l’esclusione dal diritto alla cessione del quinto dello stipendio o alla concessione di prestiti agevolati in relazione alla posizione di lavoro; una condizione economica familiare annua espressa in reddito equivalente compresa tra i limiti minimi e massimi stabiliti annualmente dalla Giunta provinciale. Le spese per le quali si può chiedere il prestito: spese sanitarie non coperte dal servizio sanitario e spese assistenziali sostenute dal richiedente e dalla sua famiglia; spese legali conseguenti a domande di separazione dei coniugi o di scioglimento del matrimonio; spese funerarie a seguito della morte di un congiunto di primo grado; spese relative all’alloggio (anticipo canone di locazione, acquisto primo arredo, interventi di manutenzione straordinaria); spese scolastiche (spese per il convitto comprese) per l’iscrizione e la frequenza di figli a scuole secondarie di secondo grado, a istituti di formazione professionale e a corsi di riqualificazione professionale o a corsi universitari; completamento di versamenti per contributi volontari a fini pensionistici; spese relative alla futura nascita di un figlio ed al neonato. Le spese ammissibili devono essere documentate all’atto di presentazione della domanda da preventivo o da altra idonea presentazione della spesa per la quale si richiede il prestito. Limiti di reddito e condizione economica Il prestito può essere concesso nel caso in cui l’Icef sia compreso tra 0,15 (tetto assistenziale maggiorato del 50 per cento) e 0,25 (tetto assistenziale maggiorato del 150 per cento). In applicazione di tali limiti si possono fare i seguenti esempi: potranno chiedere il prestito sull’onore le famiglie composte da due genitori, uno solo dei quali lavoratore dipendente, e un figlio disabile, che hanno un reddito netto mensile compreso tra 1. 176 euro e 1. 961 euro o, se a lavorare sono entrambi i genitori, con un reddito complessivo compreso tra 1. 292 euro e 2. 153 euro; una famiglia composta da due genitori ai quali sono nati due figli gemelli con reddito netto mensile compreso tra 1. 419 euro e 2. 363 euro se a lavorare è solo un genitore, tra 1. 534 euro e 2. 557 euro se a lavorare sono entrambi; le famiglie composte da almeno cinque componenti (3 figli) con un reddito compreso tra 1. 644 euro e 2. 740 euro se a lavorare è un solo genitore, tra 1. 759 euro e 2. 932 euro se lavorano entrambi i genitori. Le procedure L’interessato presenta domanda all’ente gestore di riferimento (Comuni di Trento e di Rovereto e Comprensori) redatta su apposito modulo e corredata dei documenti necessari. L’ente gestore comunica alla banca il nominativo del beneficiario, l’ammontare del prestito e il piano di ammortamento per la restituzione del debito. Entro circa due settimane dalla data di identificazione anagrafica, la banca liquida il prestito al beneficiario in un’unica soluzione. Oneri a carico del beneficiario rimborso alla banca della quota capitale attraverso il pagamento di rate mensili costanti; gli oneri tributari imposti per legge; gli eventuali interessi di mora per ritardato pagamento; il rimborso alla banca della quota residua del prestito e della quota interessi relativa alle rate non corrisposte (decadenza) o di tutti gli interessi maturati (revoca). Oneri a carico dell’ente gestore: rimborso alla banca degli interessi sul prestito concesso; riscossione coattiva nei casi di mancato recupero del prestito da parte della banca; restituzione alla banca delle rate del prestito non ancora versate dal beneficiario nel caso di mancato recupero da parte della banca medesima. .  
   
   
IL “FAMILY IN TRENTINO” ANCHE ALLE ATTIVITÀ EDUCATIVO-RICREATIVE TAGESMUTTER, DOPOSCUOLA, SPAZI GIOCO E COLONIE A MISURA DI BAMBINO E FAMIGLIA: UN DISCIPLINARE PER AVERE IL MARCHIO  
 
 Trento, 3 marzo 2008 – Tariffe agevolate per le famiglie che iscrivono più figli o per l’iscrizione anche di un solo figlio per più periodi, orari del servizio flessibili per agevolare i tempi di vita della famiglia, alimentazione bilanciata alle esigenze del bambino prestando particolare attenzione a bambini e ragazzi con intolleranze e allergie, supervisione sul lavoro degli operatori da parte di un coordinatore o esperto nel campo educativo-pedagogico, selezione di personale qualificato e continua formazione, rendere partecipi le famiglie delle proposte educative-ricreative attivate, organizzazione di momenti ludico-ricreativi per tutta la famiglia, spazi a misura di bambino, ambienti sbarrierati: sono questi i requisiti obbligatori che i servizi extrascolastici offerti da organizzazioni pubbliche e private che operano nell’ambito dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza dovranno avere se vogliono ottenere il marchio “Family in Trentino”. I requisiti sono contenuti nel disciplinare del marchio per la categoria “Servizi per crescere assieme a supporto della vita familiare – Attività educativo-ricreative” approvato stamane dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore alle politiche sociali. Il disciplinare si applica a servizi quali i centri aperti o di aggregazione giovanile, gli spazi di incontro per genitori e bambini, i servizi educativi per la prima infanzia (ad esempio i nidi familiari), i servizi doposcuola, le colonie diurne e residenziali. Per ottenere il marchio non sarà sufficiente assolvere a tutti i requisiti obbligatori, ma occorrerà anche osservare almeno alcuni dei requisiti facoltativi previsti (favorire l’utilizzo di cibi biologici, informare la famiglia sul menù del giorno, prevedere la possibilità di iscrizione on line, disporre di un’area esterna attrezzata con giochi e attività ricreative, prevedere un servizio di trasporto e/o accompagnamento riservato per i bambini, offrire strumenti per la valutazione dei servizi offerti e delle loro modalità di gestione). Ad ogni requisito corrisponde un punteggio (2 per il requisito completamente assolto, 1 se parzialmente assolto, 0 se non assolto: il punteggio totale per ottenere il marchio è 28 (22 per i requisiti obbligatori più 6 per quelli facoltativi), ad eccezione dei servizi in cui non viene somministrato il pasto, per i quali è necessario raggiungere 24 punti. La definizione dei requisiti è frutto di un lavoro congiunto di Servizio politiche sociali e abitative, Commissione marchio, Forum trentino delle Associazioni per la famiglia e organizzazioni che a livello provinciale offrono servizi per l’infanzia e l’adolescenza che volontariamente hanno manifestato l’intenzione di ampliare le iniziative e i servizi già proposti a favore delle famiglie. .  
   
   
ENERGIA: A GRADO PRONTI AD UTILIZZO ENERGIA GEOTERMICA  
 
 Grado, 3 marzo 2008 - Il pozzo per la ricerca di energia geotermica sulla "Spiaggia Azzurra" di Grado, nella zona più occidentale dell´Isola del Sole, ha raggiunto il 28 febbraio i 790 metri di profondità andando ad attingere acque ad una temperatura di circa 42-44 gradi centigradi: sono dunque confermate le ipotesi che ai 950/1. 000 metri si possano trovare acque ad una temperatura vicina ai 50 gradi, con una portata - è stato auspicato oggi nel corso di un sopralluogo al cantiere - di 30 litri al secondo. Se questi obiettivi verranno confermati (per giungere a quota -950 mt. Basterà aspettare circa una settimana) allora la città di Grado sarà in grado di riscaldare, grazie all´energia geotermica presente nel suo sottosuolo, alcuni edifici pubblici. Si pensa, infatti, di utilizzare l´acqua calda trovata in profondità per il riscaldamento di due scuole e di un centro per anziani, nonché in prospettiva anche per eventuali utilizzi termali. Il pozzo sperimentale che in queste settimane si sta perforando sulla "Spiaggia Azzurra" (a fine gennaio si erano raggiunti i 530 metri), grazie alla collaborazione tra il Servizio geologico della Regione e l´Università di Trieste, è frutto di un finanziamento comunitario pari ad 1,2 milioni di euro. E le ricerche geotermiche in Friuli Venezia Giulia, come è emerso nel corso del sopralluogo al quale hanno partecipato il presidente della Regione, il sindaco di Grado ed il presidente della Provincia di Gorizia, proseguiranno con ulteriori risorse finanziarie Ue - 8 milioni di euro - che saranno impegnate sia per il prelievo di risorse idriche geotermiche sia per l´utilizzo di tecnologie legate alle pompe di calore (sfruttando cioè la differenza di temperatura esistente tra il sottosuolo e la superficie), come è stato realizzato nell´impianto pilota presso il museo della Forestale a Basovizza, sul Carso triestino. .  
   
   
LA SCOMMESSA DELLA SARDEGNA SUL SOLARE  
 
 Cagliari, 3 marzo 2008 - Una scommessa per l´Italia, che però la Sardegna gioca d´anticipo. Così l´assessore regionale dell´Ambiente, Cicito Morittu, ha sintetizzato la svolta nella produzione di energie rinnovabili attraverso gli investimenti sul solare termodinamico: 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, resi disponibili con la Finanziaria 2007 e rivolti agli enti pubblici per la realizzazione di impianti solari fotovoltaici (sino a un massimo di 20 kW) e termici. "Puntiamo - ha spiegato Morittu - alla produzione di energie rinnovabili, cioè pulite, ma anche al risparmio e all´efficienza. Il Protocollo di Kyoto impone a tutti un´accelerazione, e la Regione vuole anticipare gli obiettivi fissati su scala nazionale. Il Piano energetico ambientale, infatti, intende giungere alla produzione di 100 Megawatt entro il 2010, mentre la Sardegna può arrivarci un anno prima. Un risultato che si può doppiare nel 2010, tra interventi privati e pubblici". È stato calcolato che, attestandosi su queste cifre, si eviterebbero emissioni nell´atmosfera di circa 190mila tonnellate di Co2: è come se si impiantassero quasi diecimila ettari di nuove foreste all´anno). Gli incentivi economici non mancano e, soprattutto per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, è facile comprendere che nel prossimo futuro ci sarà un´impennata nelle richieste (sino ad oggi la Regione ha ricevuto 1. 800 domande da parte di privati cittadini e imprese. La Regione darà l´esempio: sono pronti i primi progetti riguardanti edifici di proprietà dell´amministrazione regionale. Nel documento allegato è spiegata l´ipotesi di finanziamento per l´accesso ai mutui bancari per la realizzazione dei fotovoltaici. "Si tratta di un esempio generale - ha sottolineato l´assessore Morittu - che consente di comprendere i vantaggi di questa novità tecnologica: immediato risparmio sulla bolletta e consistenti ricavi alla fine del periodo di finanziamento. Per questo motivo la Giunta ha stanziato 75 milioni di euro sotto forma di incentivi sino al 20%, per il periodo 2007-2009. Abbiamo calcolato investimenti nell´indotto pari a 450 milioni di euro, che creeranno 1. 200 posti di lavoro in questo settore in espansione, di cui 200-300 stabili". Le limitazioni di installazione degli impianti negli edifici dei centro storici ripendono dai singoli regolamenti comunali. Le autorizzazioni tengono conto, tra i vari parametri, della vicinanza a beni archoelogici e monumentali di pregio. Tuttavia, è in atto un´evoluzione sotto il profilo dell´impiantistica per ridurre al minimo l´impatto. In questi casi, però, i costi aumentano. Un altro articolo della Finanziaria 2007, che oggi trova applicazione, riguarda il risparmio energetico e la prevenzione dell´inquinamento luminoso. Per razionalizzare e ridurre i consumi in tutti i centri abitati della Sardegna, sono stati stanziati tre milioni di euro all´anno per il quadriennio 2007-2010 a favore di Province e Comuni. Il bando scadrà il 31 marzo 2008, l´obiettivo minimo di risparmio energetico è fissato al 15%. .  
   
   
ERG SMENTISCE L’ESISTENZA DI QUALSIASI TRATTATIVA  
 
Genova , 3 marzo 2008 - In relazione a quanto pubblicato nei giorni scorsi sulla stampa ed, in particolare, a quanto riportato il 29 febbraio da Milano Finanza nell’articolo “Voci di possibile vendita da parte dei Garrone”, Erg, su richiesta di Consob e d’intesa con il proprio azionista di maggioranza, smentisce l’esistenza di qualsiasi trattativa in merito. . .  
   
   
ENERGIE: INIZIA IL CONFRONTO SULLE POLITICHE TRA PARTITI , AMMINISTRAZIONI LOCALI, INDUSTRIA IL FACCIA A FACCIA MULTILATERALE ALLE GIORNATE DELLA MICROGENERAZIONE A ROMA IL 4 MARZO ALLO SPAZIO ETOILE  
 
Milano, 3 marzo 2008 - Inutile nascondersi dietro ad un dito: le energie rinnovabili e a generazione distribuita nel nostro Paese dipendono ancora per la loro diffusione dall’entità e dal “segno” delle politiche di sostegno pubblico. Come tali sono un tema di confronto tra le forze che quelle politiche contribuiscono a formare, partiti, amministrazioni locali, associazioni industriali, opinione pubblica. Gli organizzatori delle Giornate della Microgenerazione, e-Gazette e Updating, in programma a Roma il 4 e 5 marzo allo Spazio Etoile in Piazza San Lorenzo in Lucina, hanno deciso di prendere il toro per le corna e si sono fatti parte diligente di questo confronto. A chiusura della prima giornata, dedicata a “Fonti rinnovabili di energia. Microgenerazione e non solo”, a partire dalle ore 16, l’evento ospiterà cosi un talk show dall’esplicito titolo: “Rinnovabili in Italia: tra obiettivi europei, particolarità nazionali, realtà tecnologiche e volontà politica”. Il talk show verrà condotto dal noto giornalista Alessandro Farruggia, redattore specializzato nel settore ambientale per il Quotidiano Nazionale del Gruppo Monti-reffeiser. Hanno confermato al loro partecipazione al confronto (in rigoroso ordine alfabetico): Roberto Ballarotto, Coordinatore sportello per Kyoto Regione Lazio Franco Mugnai, Senatore per Alleanza Nazionale, Membro della Commissione Ambiente Edo Ronchi, Senatore per il Partito Democratico, ex Ministro dell´Ambiente Marco Pigni, Direttore Aper - Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili Simone Togni, Segretario generale Anev - Associazione Nazionale Energia del Vento Giuseppe Vatinno, Responsabile Energia Italia dei Valori Filiberto Zaratti, Assessore all´Ambiente Regione Lazio Il confronto, come il resto delle due giornate, è aperto al pubblico gratuitamente. Per ragioni organizzative, dovuto al numero comunque limitato di posti disponibili, è preferibile preregistrarsi per la partecipazione sul sito www. Microgenforum. It . .  
   
   
FONTI RINNOVABILI IN ABRUZZO FOTOVOLTAICO,PRESENTE E FUTURO  
 
L´aquila, 3 marzo 2008 - "Collelongo oggi rappresenta una metafora intelligente di come una regione può attrezzarsi per far fronte ai rischi del futuro. Attraverso fonti rinnovabili garantiamo l´approvvigionamento energetico per l´avvenire. Perchè? il futuro è questo e Collelongo vanta un primato di straordinaria importanza". Lo ha detto il 29 febbraio il presidente Ottaviano Del Turco tenendo a battesimo l´impianto fotovoltaico comunale di 50 kw, realizzato, in via delle Vigne, a Collelongo. Dopo la benedizione del parroco don Roberto Cristofaro, l´intervento del sindaco, Angelo Salucci in Comune e del direttore operativo del Gse (Gestore servizi elettrici), Gerardo Montanino che ha sottolineato l´importanza di questo impianto e della capacità straordinaria del comune di Collelongo di saper cogliere i vantaggi energetici e ambientali dell´impianto. A seguire, l´intervento dell´assessore all´ambiente e all´energia, Franco Caramanico. "Se tutti i Comuni riuscissero a capire che fare un impianto fotovoltaico significa salvaguardare l´ambiente , produrre energia e contestualmente, ricavare anche risorse finanziare sarebbe un bene per tutti. Speriamo di partire da qui, proprio da Collelongo con la speranza che altre municipalità seguano l´esempio". Quello di Collelongo è il primo impianto comunale in Abruzzo di questa grandezza, della durata di 20 anni, composto da 276 pannelli, su una superficie di circa mille metri quadrati. Il costo è di 340mila euro, sostenuto con un mutuo ventennale acceso con la Cassa depositi e prestiti con una rata annua di 26mila euro. L´energia elettrica prodotta viene pagata al Comune dallo Stato e dall´Enel al prezzo garantito di 0,558 euro/kw; si prevede di incassare 36-40. 000 euro per anno con un utile per il Comune di circa 10mila euro da investire per attivare finanziamenti di 1. 500. 000 euro in opere pubbliche . Il Comune, tuttavia, ha in corso di progettazione un impianto da 1. 000kw. .  
   
   
FVG EDILIZIA: DECRETO MILLEPROROGHE E NORME SULLE COSTRUZIONI  
 
Trieste, 3 marzo 2008 - Con l´approvazione del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, conosciuto come "milleproroghe", si è provveduto, con l´articolo 20, a definire la normativa di riferimento per le costruzioni da realizzare su tutto il territorio nazionale. Tale normativa tecnica, che riguarda sia gli edifici sia le costruzioni in senso generale, è stata oggetto di recente revisione con il D. M. 14 gennaio 2008, che entrerà in vigore il 5 marzo prossimo. La normativa tecnica in questione è particolarmente innovativa. Lo Stato ha previsto un periodo transitorio di applicazione fino al 30 giugno 2009, durante il quale sarà possibile applicare, in alternativa alla nuova normativa, quella preesistente. Con la conversione in legge del citato decreto-legge 248/2007, a partire dal 5 marzo 2008 si potrà, pertanto, applicare, in via generale, in alternativa alla nuova normativa tecnica (D. M. 14 gennaio 2008), anche il D. M. 14 settembre 2005 nonché i decreti del Ministro dei lavori pubblici 20 novembre 1987, 3 dicembre 1987, 11 marzo 1988, 4 maggio 1990, 9 gennaio 1996 e 16 gennaio 1996. A tale dispositivo fanno eccezione le sole opere ed edifici che rivestono particolare rilevanza sia nei confronti delle funzioni che esse svolgono, sia nei confronti del danno che essi possono causare in caso di calamità naturale. Per le costruzioni e le opere infrastrutturali iniziate prima del 5 marzo 2008, nonché per quelle per le quali le Amministrazioni aggiudicatrici abbiano affidato lavori o avviato progetti definitivi o esecutivi prima della stessa data, si continuerà ad applicare la normativa tecnica utilizzata per la redazione dei relativi progetti, fino all´ultimazione dei lavori ed all´eventuale collaudo. Le Direzioni Provinciali Lavori Pubblici della Regione assicureranno la massima collaborazione per l´espletamento degli adempimenti previsti, anche con l´ampliamento dell´orario di apertura al pubblico dalle 9. 30 alle 13. 00. .  
   
   
FORMAZIONE: PRESENTATO DA CONFAPI PRIMO CORSO DI FORMAZIONE SICUREZZA NEI CANTIERI  
 
Perugia, 3 marzo 2008 – Una figura altamente specializzata nella sicurezza nei cantieri edili e di supporto per l’imprenditore, sia in ambito gestionale che organizzativo: è la finalità del primo corso di formazione regionale per “Preposto di cantiere”, promosso da Aniem-confapi di Perugia in collaborazione con il consorzio Apiform, presentato stamani a Perugia durante una conferenza-stampa. Il corso, che si inserisce all’interno del Progetto “Aim” ed è finanziato nell’ambito dell’iniziativa comunitaria “Equal”, per la prima volta – hanno spiegato gli organizzatori – formerà figure professionali adeguate alle grandi responsabilità di sicurezza che esistono nei cantieri, che fino ad oggi non sono mai state destinatarie di una adeguata formazione. Maurizio Zampetti, presidente di Aniem-confapi, ha aggiunto che il corso “sarà efficace e attuale, con un percorso strutturato e completo, supportato da metodologie didattiche innovative e da docenti di prim’ordine. Grande spazio – ha proseguito - sarà dedicato all’affinamento delle competenze relazionali, indispensabili al ‘preposto’ per veicolare direttive e ‘gestire’ al meglio la squadra”. “Una formazione di qualità – ha detto il presidente di Apiform Paolo Rastelli – è fondamentale per accrescere gli standard qualitativi e la competitività delle imprese. Grande merito del corso – ha aggiunto - va alla sinergia progettuale che si è creata tra l’Aniem e la nostra agenzia formativa”. Apprezzamento è stato espresso anche da Massimiliano Presciutti, segretario generale di Fillea-cgil, che ha parlato di “uno sforzo importante che Confapi compie nella direzione giusta, quella di accettare una sfida coraggiosa”. Secondo il sindacalista “non si tratta di un progetto formativo ‘classico’, perché pone al centro la figura del lavoratore quale motivatore di se stesso”. Il corso comprende anche un modulo tecnico. Si tratta – ha affermato Franco Brustenghi, esperto in materia di sicurezza - di un percorso organicamente definito che fornisce all’operaio edile le conoscenze e le competenze necessarie, sia per l’organizzazione e la gestione delle attività del cantiere sia per un adeguato adempimento degli obblighi e delle misure relative alla sicurezza. .  
   
   
LAZIO EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA: RIAPERTURA TERMINI PER DOMANDE SANATORIA  
 
Roma, 3 marzo 2008 - La Giunta regionale ha approvato una delibera, proposta dall’assessore regionale ai Lavori pubblici e politica della casa Astorre, con la quale è stata disposta la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di assegnazione volte alla regolarizzazione di alloggi Erp (Edilizia residenziale pubblica) occupati senza titolo. E’ stato stabilito quanto segue: a) la domanda dovrà essere inviata al Comune sul cui territorio è ubicato l’alloggio occupato (qualora l’alloggio sia di proprietà dell’Ater, la domanda dovrà essere trasmessa al Comune territorialmente competente), entro e non oltre le ore 12,00 del sessantesimo giorno, a decorrere dalla data di pubblicazione della deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio; b) il timbro postale recante la data di spedizione farà fede del rispetto del termine stabilito; c) la domanda in argomento dovrà essere redatta dal soggetto interessato utilizzando esclusivamente la compilazione stampa on-line; d) la copia stampata della domanda dovrà essere sottoscritta dal richiedente, e spedita a mezzo raccomandata postale A. R. , con i relativi allegati, al Comune sul cui territorio è ubicato l’alloggio, entro il termine stabilito. Resta ferma la data del 20 novembre del 2006, quale limite ultimo entro cui è avvenuta l’occupazione senza titolo dell’alloggio. .  
   
   
L’ASSESSORE MICHELANGELO TRIPODI HA INCONTRATO I SINDACI SULL’APQ ECOMOSTRI  
 
Reggio Calabria, 3 marzo 2008 - L’assessore Michelangelo Tripodi ha presieduto, il 29 febbraio, a Palazzo Alemanni, l’incontro con i sindaci dei Comuni che rientrano nell’Apq sugli ecomostri per fare il punto della situazione ad un anno dalla firma dell’accordo. “L’insieme degli interventi da realizzare con l’Apq - ha affermato Tripodi - con un finanziamento di cinque milioni di euro, si inseriscono in un più ampio contesto avviato da questo assessorato con il programma ‘Paesaggi & identità’. In sostanza, con riferimento al paesaggio costiero, gli interventi alla base dell’Accordo si concentrano sulla necessità di preservare e valorizzare il patrimonio naturalistico- ambientale attraverso la repressione di qualsiasi uso indiscriminato del territorio che causa una sistematica distruzione delle coste e del paesaggio rurale, con l’obiettivo di invertire ogni orientamento culturale che accetta la persistenza tollerata dell’abusivismo edilizio”. I Comuni interessati all’Apq sugli economostri sono Stalettì (recupero paesaggistico e ambientale con l’abbattimento di un ecomostro in località San Martino di Copanello), Stilo (demolizione di villette non finite su area demaniale e recupero ambientale), Tropea (demolizione di alcuni manufatti edilizi realizzati a scavalco dell’alveo del fosso “Lumia” con ripristino ambientale e difesa idraulica), Cessaniti (riqualificazione e ripristino ambientale cave dimesse), Stignano (demolizione di un edifico non finito con recupero ambientale), Rossano (demolizione di abitazioni abusive costruite lungo la fascia costiera in area demaniale con riqualificazione paesaggistico-ambientale dell’area), Pizzo (rimozione scogliera artificiale località Seggiola), Scilla (demolizione del fabbricato Scoglio di Ulisse con recupero paesaggistico) e Bova Marina (ricostruzione delle linea naturale della costa mediante la demolizione di un tronco di molo non utilizzato). “Sono tutti interventi emblematici - ha evidenziato l’assessore all’Urbanistica – dialcunesituazioni ricorrenti di compressione del paesaggio calabrese, per i quali, in alcuni casi,si rende necessaria la demolizione. In ogni caso, - ha concluso Tripodi - tutti gli interventi hanno come obiettivo generale la riqualificazione paesaggistica e ambientale dei siti degradati”. .