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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Settembre 2008
"E LA NAVE VA".... LA ROTTA DEI GIOVANI VERSO L´EUROPA: DAL MANIFESTO DI VENTOTENE AL TOUR DEL TRATTATO DI ROMA  
 
 Roma, 15 settembre 2008 - L´europa va a gonfie vele! Il Trattato di Roma si prepara a sbarcare a Ventotene, accompagnato da una colorita invasione di ragazzi. Ancora una volta le stelle europee brillano sull´isola laziale. Il 16 settembre prossimo il vascello "Traité de Rome" approderà nel porto di Ventotene portando con sé un messaggio di unità e speranza per tutti i giovani europei. Un gruppo di velisti provenienti dalle scuole di vela di tutta Europa è impegnato nel condurre l´imbarcazione, che in passato ha partecipato alla storica regata "Whitbread, giro del mondo a vela in equipaggio", attraverso un lungo tour che ha preso il via da Bruxelles lo scorso 13 aprile. "Traité de Rome" ha attraversato il Mar Baltico, il Mare del Nord, l´Oceano Atlantico e il Mediterraneo, facendo tappa in diversi Stati membri dell´Ue, diffondendo i valori che sono alla base dello spirito comunitario. Per celebrare degnamente l´arrivo dell´imbarcazione in Italia, Sail for Europe, Ayam Sailing Europe e la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, in collaborazione con il Comitato Economico e Sociale (Cese), la Regione Lazio e il Comune di Ventotene, hanno organizzato un dibattito dal nome: "E la nave va. La rotta dei giovani verso l´Europa: dal Manifesto di Ventotene al tour del Trattato di Roma". Il dibattito si svolgerà nella sala consiliare del Comune di Ventotene il 18 settembre e vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Mario Sepi, presidente designato del Cese, di Nicola Procaccini, portavoce del ministro per la Gioventù Giorgia Meloni, del sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso e di Massimo Pineschi, dell´ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio. Vitalità e colore saranno assicurati da una delegazione di studenti delle scuole laziali che faranno rotta su Ventotene per assistere al dibattito. Sala comunale, Ventotene (Lt) – 18 Settembre 2008 Programma 11:30 Inizio lavori Saluti: Giuseppe Assenso, Sindaco di Ventotene; Introduzione: Pier Virgilio Dastoli, Direttore Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Interventi: Mario Sepi, Presidente designato del Comitato Economico e Sociale Europeo; Philippe Hanin, Sail for Europe; Alessio Turazza, Ayam Sailing Europe. Dibattito: Nicola Procaccini, Portavoce dell´on. Giorgia Meloni, Ministro della Gioventù; Massimo Pineschi, Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio; Luca Singer, Giornalista ; Aldo Zappala´, Autore e regista; Paolo Cutolo, Direttore della Biblioteca Comunale di Ventotene. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UN PROGETTO PILOTA A LIBERO ACCESSO  
 
Bruxelles, 15 settembre 2008 - La Commissione europea ha lanciato un progetto pilota che metterà a disposizione gratuitamente online i risultati della ricerca finanziata dall´Ue in sette aree chiave. Secondo la Commissione, l´iniziativa dovrebbe aumentare la visibilità della ricerca europea e dare una spinta all´innovazione garantendo che le aziende, soprattutto le piccole e medie imprese (Sme) abbiano accesso agli ultimi risultati delle ricerche. "Un accesso facile e semplice alle ultime conoscenze nelle aree strategiche è fondamentale per la competitività della ricerca dell´Ue," ha commentato Janez Potocnik, il Commissario europeo per la Scienza e la Ricerca. "Questo progetto pilota a libero accesso è un passo importante verso il raggiungimento della "quinta libertà", la libera circolazione di conoscenze tra gli Stati membri, i ricercatori, l´industria e il pubblico in generale. Inoltre, in questo modo il pubblico può verificare i risultati della ricerca finanziata con i soldi Ue. " Il progetto pilota coprirà alcune aree del Settimo programma quadro, (Fp7), ovvero salute, energia, ambiente, tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic), infrastrutture della ricerca, scienze socio-economiche e umanitarie e la scienza nella società. Queste aree sono state selezionate per il loro elevato impatto sulla società e per la loro importanza nel contribuire alla risoluzione dei principali problemi dell´Europa come i cambiamenti climatici. Insieme, le aree stabilite costituiscono circa il 20% del budget Fp7 totale. Ai beneficiari delle sovvenzioni Fp7 in questi settori verrà richiesto di depositare articoli di ricerca specializzati derivanti dai progetti nell´archivio a libero accesso da loro scelto. Una nuova clausola aggiunta al contratto di convenzione nelle aree scelte prevede che i ricercatori garantiscano che i loro articoli saranno disponibili gratuitamente 6 o 12 mesi dopo la pubblicazione, a seconda del settore. Nei settori in rapido movimento come energia, ambiente, salute e Tic, la scadenza è sei mesi. Per i campi di ricerca nei quali i risultati rimangono rilevanti più a lungo, come le scienze sociali e umanitarie, la scadenza è 12 mesi. Questo periodo darà agli editori la possibilità di avere un ritorno sul loro investimento. Il progetto pilota continuerà fino alla fine di Fp7 nel 2013. Se il modello avrà successo, la Commissione amplierà le iniziative nel prossimo programma quadro e negli Stati Membri. La Commissione non è la prima agenzia di finanziamenti a costituire una politica a libero accesso per la ricerca che finanzia. All´interno dell´Ue, agenzie di finanziamento pubbliche e private in Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi e il Regno Unito hanno schemi simili. Inoltre, il National Institutes of Health negli Usa richiede ai beneficiari delle sue sovvenzioni di rendere disponibile la ricerca entro 12 mesi dalla pubblicazione. A livello Ue, il Comitato consultivo europeo per la ricerca (Eurab) ha richiesto che tutte le ricerche finanziate dall´Ue vengano messe a disposizione al massimo sei mesi dopo la pubblicazione. Sul suo documento di sintesi sul libero accesso, il Consiglio scientifico del Consiglio europeo per la ricerca (Erc) fa notare che idealmente la ricerca finanziata pubblicamente dovrebbe essere messa a disposizione a sei mesi dalla pubblicazione. Inoltre, una petizione online affinché l´Ue "garantisca libero accesso ai risultati delle ricerche finanziate pubblicamente poco dopo la pubblicazione" ha raccolto quasi 30. 000 firme. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ec. Europa. Eu/research/science-society/scientific_information Tutti i dettagli del progetto pilota saranno disponibili dal 1 settembre sul sito: http://ec. Europa. Eu/research/science-society/open_access .  
   
   
L´UE PROMUOVE L´INTEGRAZIONE ECONOMICA DELLA COMUNITÀ ANDINA  
 
Bruxelles, 15 settembre 2008 - La Commissione Europea ha stanziato quasi 10 Mio Eur per la Comunità Andina, un blocco commerciale che comprende le nazioni sudamericane di Bolivia, Colombia, Ecuador e Perù. I fondi saranno impiegati per aiutare l´integrazione economica in tutta la regione e per prendere severi provvedimenti contro il consumo e il traffico illecito di droga. Quest´ultima iniziativa sottolinea il ruolo di sostegno dell´Unione Europea nella politica estera. Il dialogo politico tra l´Ue e la Comunità Andina è stato avviato nel 1996 con la Dichiarazione di Roma. Un anno dopo la Ce firmò la Strategia regionale per la cooperazione con la Comunità Andina, stanziando 50 Mio Eur per il periodo 2007-2013. I fondi non saranno usati solo per promuovere l´integrazione economica, ma aiuteranno anche a rafforzare la coesione sociale ed economica nella regione. Dati recenti indicano che la Comunità Andina ha cominciato ad armonizzare le sue politiche macroeconomiche nella seconda metà degli anni ´90, ma c´erano problemi da affrontare. La regione ha cominciato a riprendersi da un periodo di crisi economica nel 2004, dopo aver registrato una crescita nel prodotto interno lordo (Pil) e in altri indicatori economici come l´occupazione, la bilancia commerciale e il debito estero. Gli accordi commerciali e le politiche che tenevano d´occhio la stabilità macroeconomica hanno giocato un ruolo significativo nel fare uscire la regione dalla crisi. "Forti legami regionali aumentano il peso di una regione sul piano mondiale e portano vantaggi chiari ai cittadini di tale regione," ha commentato Benita Ferrero-waldner, Commissario per le relazioni estere e per la politica europea di vicinato. "È quindi nel nostro interesse incoraggiare e sostenere tale processo con progetti concreti," ha aggiunto. "Il potenziamento, per esempio, della lotta contro le droghe illegali nella Comunità Andina ha un impatto diretto per noi, evitando che queste droghe siano vendute in Europa. " Nei prossimi cinque anni, la Ce promuoverà l´integrazione della regione mediante due progetti, che fanno parte del Programma di azione annuale: Inter-can (Integración Económica Regional de la Can) e Pradi-can (Programa Antidrogas ilícitas en la Can). Inter-can mira al potenziamento della cooperazione regionale nel campo del commercio all´interno della regione. Secondo alcune fonti, questo potrebbe essere possibile attraverso un controllo integrato di beni e servizi alla frontiera, creando inoltre legami più stabili tra le amministrazioni, mediante migliori laboratori di ispezione doganale e reti per lo scambio di dati elettronici. Inter-can ha ricevuto 6. 5 Mio Eur in fondi. Con i finanziamenti dell´Ue, che raggiungono un totale di 3. 25 Mio Eur, il progetto Pradi-can mira a creare un network tra gli osservatori nazionali del traffico di droga. Tra gli altri obiettivi figurano il controllo dei precursori nella Comunità Andina e lo sviluppo di analisi del blocco riguardanti la droga. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ec. Europa. Eu/external_relations/andean/index_en. Htm .  
   
   
L´EUROPA E LA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI FONDAMENTALI NE DISCUTERANNO A REGGIO EMILIA IL PROSSIMO 19 SETTEMBRE I RAPPRESENTANTI DELLA COMMISSIONE EUROPEA, DEL MINISTERO DEGLI INTERNI E DELL´AGENZIA DELL´UNIONE EUROPEA PER I DIRITTI FONDAMENTALI.  
 
 Reggio Emilia, 15 settembre 2008 - Un convegno che parla di Europa e tutela dei diritti fondamentali. Un convegno che porterà a Reggio Emilia il prossimo 19 settembre, tra i tanti ospiti internazionali, anche i rappresentanti della direzione generale giustizia, libertà e sicurezza della Commissione Europea e del Ministero dell´Interno, in questi giorni al centro del dibattito politico per i provvedimenti relativi alla raccolta delle impronte digitali ai bambini Rom e il presidente dell´Agenzia dell´Unione europea per i diritti fondamentali. Non si parlerà però solo di diritti, si affronteranno anche i nodi che si porta con se l´altra faccia della medaglia: i doveri e le responsabilità che fanno capo a cittadini ed istituzioni. Questo sarà quindi il filo conduttore del convegno "L´europa dei diritti", in programma al teatro Cavallerizza di Reggio Emilia a partire dalle 9 del prossimo 19 settembre, organizzato dalla Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con il Comitato delle Regioni dell´Unione Europea (Cdr) e l´Agenzia dell´Unione europea per i diritti fondamentali. Tre le sessioni di lavoro, che saranno precedute dal saluto di Claudio Martini, Presidente della Commissione affari costituzionali, governance europea, spazio di libertà, sicurezza e giustizia (Const) del Cdr e Presidente della regione Toscana; di Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia, capo delegazione italiana del Cdr e relatrice del parere di iniziativa sulla cittadinanza e i diritti fondamentali; di Vasco Errani, Presidente della regione Emilia Romagna; di Graziano Delrio, Sindaco di Reggio Emilia, e di Morten Kjaerum, direttore dell´Agenzia dell´Unione europea per i diritti fondamentali. Sarà il presidente della regione Toscana Claudio Martini a coordinare la prima sessione di lavoro che ha come tema "La Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea come strumento per l´attuazione dei diritti individuali e collettivi". Ne parleranno Lucia Serena Rossi, professore dell´Università di Bologna; Michelino Davico, sottosegretario per l´Interno; Giusto Catania, deputato europeo, e Roscam Abbing, membro del Gabinetto di Jacques Barrot della Commissione Europea - Direzione generale giustizia, libertà e sicurezza. La seconda sessione di lavoro, che sarà presieduta da Morten Kjaerum, direttore dell´Agenzia dell´Unione europea per i diritti fondamentali, si occuperà invece del ruolo degli enti locali e regionali nella tutela e nella promozione dei diritti. I relatori saranno Sonia Masini, Presidente della Provincia; Marco Gestri, professore dell´Università di Modena e Reggio Emilia; Johannes Voggenhuber, deputato europeo relatore sul rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell´Unione Europea; Qudrat Shah, capo del servizio delle pari opportunità della città di Bradford; Peter Moore, membro del Cdr e Diego Vecchiato, rappresentante della Conferenza delle regioni e delle province autonome nel Comitato Interministeriale per i Diritti Umani. A fine mattinata è previsto anche l´arrivo di Luigi Angeletti, segretario generale della Uil. Sarà invece l´illustrazione delle buone pratiche sulla promozione e la tutela dei diritti dei minori l´oggetto dell´ultima sessione di lavoro, che sarà presieduta da Carla Rinaldi, presidente di Reggio Children. Assieme a lei Arianna Saulini, Save the Children Italia e membro della rete European Children; Jo Goodey, Agenzia dell´Unione Europea per i diritti fondamentali; Britt Lundberg, membro del Cdr; Ferruccio Cremaschi, direttore della rivista "Bambini in Europa"; Roberta Angelilli, deputato europeo e Jon Bloomfield dell´Università di Birmingham. .  
   
   
EUROPA ISTITUZIONI E BANCHE PER LO SVILUPPO DEL MICROCREDITO  
 
Cagliari, 15 Settembre 2008 - Nel novembre 2007 la Commissione europea aveva istituito il Rem (Rete europea per la microfinanza) che sarà sostenuto dall´iniziativa Jasmine incaricata di valutare le imprese candidate ad un finanziamento e le aiuterà a raggiungere un livello di qualità sia sul piano della loro governance che su quello della loro gestione finanziaria e della loro politica commerciale. La cellula Jasmine parteciperà anche ad azioni di formazione e di pubblicità per il microcredito destinato agli Stati membri, alle regioni, alle banche e alle Imf. L´originalità di questa nuova iniziativa consiste nell´associare diverse istituzioni dell´Unione europea (Commissione, Bei, Parlamento) con le banche pubbliche e private, la rete Euroifi (gruppo di riflessione sui servizi finanziari e bancari europei) e i donatori. Il progetto inizierà nei primi mesi del 2009 con una fase pilota di tre anni, con un capitale iniziale di 50 milioni di euro. .  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DELL´11 SETTEMBRE 2008  
 
Btp 4,25% Btp 5,00%
Scadenza 15. 04. 2013 01. 08. 2039
Cod. /tranche It0004365554/9 It0004286966/06
Imp. Offerto 2500 2000
Regolamento 15. 09. 2008 15. 09. 2008
Imp. Domandato 3700 2904
Imp. Assegnato 2500 2000
Prezzo aggiudicazione 99,66 97,88
Prezzo esclusione 97,763 95,221
Rendimento lordo 4,38 5,20
Variazione Rend. Asta prec. (*) -0,08 0,06
Rendimento netto 3,83 4,55
Riparto 88,825 28,421
Importo in circolazione (mln) 15050 11200
Riapertura (mln) (**) (**)
Prezzo nettisti 99,66000000 97,87991200
(*) raffronto con titolo di pari durata
(**) non pervenuto
Elaborazione Assiom
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AOSTA: APPROVATI I PASSAGGI PRELIMINARI PER LA FUSIONE DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO  
 
 Aosta, 15 settembre 2008 - Nella seduta del 12 settembre, la Giunta regionale ha stabilito di autorizzare, ai sensi della legge regionale 21/1980, la Banca di Credito Cooperativo valdostana per la modifica dello Statuto sociale, con l’integrazione di un articolo di “disposizione transitorie”. «L’atto dell’amministrazione regionale – spiega l’assessore regionale al Bilancio, Claudio Lavoyer – si è reso necessario per poter arrivare alla chiusura delle processo di fusione e della relativa incorporazione della Banca di credito di Fénis, Nus e Saint-marcel nella Banca di credito cooperativo valdostana. In particolare, la modifica dello Statuto è volta al mantenimento per il futuro della sede di Antey-saint-andré». «Questa operazione – sottolinea ancora l’assessore Lavoyer – ha come fine ultimo il sostegno della Regione nei confronti del credito cooperativo locale e del suo rafforzamento nei confronti del panorama bancario a più ampio spettro. L’azione di governo infatti vuole tutelare il presidio sul territorio valdostano di servizi per il cittadino. Per permettere alle banche locali di poter continuare ad essere quindi punti di riferimento locali sono necessarie fusioni e accorpamenti tra i vari istituti di credito. Compito dell’amministrazione far sì che questo avvenga, con il supporto normativo necessario» .  
   
   
RICEVUTO DA RONZA VICE MINISTRO TURISMO DOMINICANO CONCORDATO LO SCAMBIO DI DELEGAZIONI DI IMPRENDITORI  
 
Milano, 15 settembre 2008 - Il delegato del presidente della Regione Lombardia per le relazioni internazionali, Robi Ronza, ha ricevuto il 12 settembre il vice ministro degli Affari Esteri e del Turismo della Repubblica Dominicana, Luis Simò, accompagnato dall´ambasciatore in Italia, Vinicio Tobal. Lo sviluppo degli investimenti italiani in questo Stato caraibico, dove importanti imprenditori italiani sono già presenti, è stato il tema al centro dei colloqui. La Repubblica Dominicana, la cui economia è in forte crescita (+ 9,7% negli ultimi tre anni), mira a diversificare e a riqualificare la propria offerta turistica, puntando non più solo sulla vacanza balneare ma anche sul turismo culturale, forte di un patrimonio di monumenti ibero-americani che è unico in tutta l´America Latina (tra gli altri l´Alcazar de Colon, ossia l´interessante palazzo in stile gotico che fu residenza di Cristoforo Colombo). Ronza e Simò hanno concordato di promuovere in tempi brevi visite in Lombardia di imprenditori dominicani e visite in loco di imprenditori lombardi allo scopo di verificare quali prospettive si aprono nell´isola caraibica a investimenti italiani in particolare nei campi immobiliare e alberghiero nonché nei campi della gestione dei beni culturali e della valorizzazione dei prodotti artigianali tipici. .  
   
   
CONSOLE GENERALE DEL CILE RICEVUTO IN REGIONE VENETO – VERSO PIÙ AMPIA COLLABORAZIONE  
 
Venezia, 15 settembre 2008 - Veneto e Cile intendono ampliare i loro già ottimi rapporti economici, culturali, formativi e tecnici. E’ quanto emerso il 12 settembre nel corso dell’incontro tra l’assessore ai flussi migratori del Veneto Oscar De Bona con il console generale cileno in Italia Jaime Contreras Nogueira, presente il console onorario a Vicenza Aldo Rozzi Marin. Nel corso del lungo e cordiale colloquio, De Bona ha ricordato le numerose iniziative avviate in questi anni, sia per far conoscere il Veneto ai giovani cileni originari della regione, che costituiscono una parte importante della società del paese sudamericano, sia per far conoscere meglio il Cile ai veneti. Ma oltre agli scambi di gruppi di giovani, il Cile ha interesse a incentivare la presenza culturale a Venezia e ad ampliare le relazioni economico – commerciali, con riferimento ad esempio al trasferimento di know how e alla formazione professionale, anche con iniziative che potrebbero essere cofinanziate con fondi comunitari. In proposito de Bona ha assicurato a Nogueira il su interessamento per verificare la realizzabilità delle iniziative. .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE, FORMIGONI: PORTERA´ VANTAGGI A TUTTI "VALUTAZIONE POSITIVA SU DDL, AUSPICO UNA RIFORMA CONDIVISA"  
 
Milano, 12 settembre 2008 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, esprime "una valutazione positiva" sul disegno di legge relativo al federalismo fiscale approvato in prima lettura stamani in Consiglio dei ministri. "Il provvedimento - spiega Formigoni - descrive un cammino verso un federalismo fiscale sostenibile, solidale, capace di procurare vantaggi alle Regioni del Nord e del Sud e in grado di mettere in moto meccanismi virtuosi in ogni Regione. Si tratta di un federalismo a vantaggio dei cittadini e del Paese". "La Regione Lombardia - prosegue Formigoni - è particolarmente orgogliosa di avere sostenuto in questi anni in tutte le occasioni di confronto istituzionale la necessità di portare il Paese verso una vera riforma federale". "Le Regioni - dice ancora il presidente lombardo - esprimeranno il proprio articolato parere e le eventuali proposte di emendamento nelle Conferenze previste per il 18 e il 25 settembre. Nell´incontro di questa mattina con il Governo si è anche stabilito che una Commissione mista Stato, Regioni e Enti locali monitorerà costantemente il dibattito in sede parlamentare. Ci sono dunque le condizioni perché in tempi congrui questa fondamentale riforma possa diventare operativa". "Mi auguro - conclude Formigoni - che tutte le parti politiche e tutti i rappresentanti degli Enti locali accettino fino in fondo il metodo del confronto e si assumano la responsabilità di partorire una riforma largamente condivisa". .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE: DOPO L´ENFASI, CERTEZZE PER ENTI E CITTADINI  
 
 Firenze, 15 settembre 2008 - Una deriva troppo enfatica del dibattito sul federalismo fiscale ha causato, in questi anni, una sottovalutazione degli aspetti più operativi e concreti della questione, proprio quelli che hanno a che fare con gli obiettivi di migliorare la gestione tributaria regionale e locale, garantendo maggior coordinamento tra gli enti, più efficacia nei controlli, adempimenti più semplici da parte dei cittadini. Questo il senso dell´intervento svoltosi il 12 settembre dall´assessore regionale al bilancio e finanze, Giuseppe Bertolucci, al convegno nazionale di Pesaro. «Al contrario, – ha sottolineato Bertolucci – un “federalismo fiscale in pratica”, se orientato all´ampliamento della base imponibile, per una migliore lotta all´evasione anche a livello locale, e a una valorizzazione del rapporto ente impositore-cittadino, potrebbe porre le fondamenta anche per una riduzione della pressione tributaria attraverso l´ab! bassamento delle aliquote regionali a parità di gettito! comples sivo. A questa linea – ha spiegato l´assessore – si è del resto attenuta la Regione Toscana che nelle linee di indirizzo relative al bilancio 2009, visto l´esito particolarmente positivo della lotta all´evasione fiscale negli ultimi anni, ha potuto varare una diminuzione del carico impositivo a partire, appunto, dal 2009 e allo stesso tempo ha deciso di destinare le risorse recuperate ad un obiettivo qualificante, politicamente e socialmente, come l´integrazione del fondo regionale a favore dei cittadini non autosufficienti». «Il federalismo fiscale – ha detto ancora Bertolucci – rimane una riforma necessaria e urgente. E urgente è definire i margini di autonomia finanziaria reale degli enti territoriali, i principi di coordinamento tra i vari livelli istituzionali, le garanzie per i cittadini. Soprattutto – ha concluso – la riforma deve essere la grande occasione per porre rimedio a errori, inefficienze, blo! cchi, per assicurare risorse certe alle autonomie territoriali e affermare il dovere di rendere conto delle scelte effettuate». .  
   
   
TONDO-FRATTINI, DOMANI IN REGIONE FVG FRA I TEMI ANCHE L EUROREGIONE  
 
Trieste, 15 settembre 2008 - Prima visita ufficiale in Friuli Venezia Giulia per il ministro degli Affari esteri, Franco Frattini, che martedì 16 settembre, sarà a Trieste per un incontro con il presidente della Regione, Renzo Tondo, e con tutti i principali rappresentanti istituzionali del territorio. Dopo la parentesi di lunedì pomeriggio a Udine, dove parteciperà all´Assemblea di Confindustria assieme a Tondo ed alla presidente nazionale di categoria, Emma Marcegaglia, Frattini si tratterà l´intera mattinata del giorno successivo nel capoluogo giuliano, in particolare nella sede principale della Regione, in piazza Unità d´Italia, dove sono previsti due meeting prima della conferenza stampa conclusiva. "Sarà un momento importante per il Friuli Venezia Giulia - commenta Tondo - perché la presenza del ministro degli Esteri, eletto parlamentare proprio nella nostra regione, confermerà e rafforzerà la grande attenzione del Governo nei confronti dell´estremo Nordest". "Tra i vari argomenti di discussione - annuncia il governatore, ricordando che Frattini ha anche collaborato alla stesura del Patto Tondo-berlusconi per il Fvg - uno spazio adeguato sarà sicuramente riservato al rafforzamento della specialità regionale attraverso il trasferimento di competenze in materia di cooperazione transfrontaliera, ormai pronta a sfociare nella cosiddetta Euroregione non appena il Governo approverà il regolamento dei Gect (i gruppi europei di cooperazione territoriale, ndr)". Nel dettaglio, il programma prevede che alle 10. 15 il ministro Frattini sia ricevuto da Tondo e dalla Giunta regionale, mentre alle 11. 15 l´attenzione si focalizzerà sul workshop istituzionale "Le specificità del Friuli Venezia Giulia e la cooperazione transfrontaliera" a cui prenderanno parte anche i parlamentari regionali, il presidente del Consiglio regionale, Edouard Ballaman, i capigruppo consiliari, i presidenti delle Province, i sindaci dei Comuni capoluogo e il Prefetto di Trieste, Giovanni Balsamo. Al termine, conferenza stampa congiunta Tondo-frattini (ore 12), sempre nella sede della Regione. .  
   
   
LE OPPORTUNITÀ DELL´AUTONOMIA FISCALE PER LA SARDEGNA  
 
 Cagliari, 15 Settembre 2008 - I pericoli e le opportunità per la Sardegna derivanti dall´autonomia fiscale sono stati i temi del seminario intitolato "Il progetto federalista del Governo nazionale. Rischi e opportunità per la Sardegna" che si è tenuto il 12 settembre a Cagliari, all´Hotel Mediterraneo. Un dibattito che ha riguardato alcuni aspetti tecnici, con gli interventi di Giorgio Macciotta, consigliere Cnel, Astrid ("Regioni a Statuto speciale e federalismo fiscale"), Franco Osculati dell´Università di Pavia ("Sistema tributario nazionale e sistema tributario locale") e Francesco Pigliaru dell´Università di Cagliari ("La riforma dell´art. 8 dello Statuto della Sardegna"), e con la partecipazione di tutti i presenti che sono intervenuti a loro volta. "Mi pare che ci sia stata una straordinaria comunanza di visione e di comprensione del problema", ha detto il Presidente Soru al termine dell´incontro. "Quelle di oggi sono state tre relazioni importanti per comprendere e farsi un´opinione aldilà della mera lettura degli articoli dei giornali. Non è una questione solo importante, è una questione fondamentale: come finanziare l´amministrazione della Regione e degli Enti locali nei prossimi anni, l´adeguatezza e l´utilizzo migliore di queste risorse, e quindi è bene partecipare tutti a questa discussione, a ragion veduta, ognuno per quello che può, ed evitare di avere una visione partigiana o strumentale". "Certamente è un rischio – ha continuato il Presidente della Regione – che qualcuno voglia ridiscutere la riscrittura dell´articolo 8, la chiusura della vertenza sulle entrate recentemente conclusa. E sarebbe prezioso che tutte le organizzazioni difendessero questo conquista in modo che a nessuno venga in ente di metterla in discussione". Sul tema delle Regioni a Statuto Speciale, il Presidente Soru ha detto: "E´ difficile spiegare alla altre regioni che bisogna dare più soldi alle regioni a Statuto Speciale perché ´li sciupino meglio, spendendo il triplo degli altri´, magari per fare la stessa cosa. Per questo, anche noi possiamo rallegrarci di essere costretti a un po´ di rigore in più, anche perché non ci fa paura la disciplina e il rigore, come dimostra il caso della sanità, dove siamo l’unica regione del centro-sud non commissariata". Per quanto riguarda il turismo, citando un articolo pubblicato dal "Sole 24 ore", in cui il consulente fiscale del Ministro Calderoli spiegava le possibilità di attuare la cosiddetta fiscalità di vantaggio, il Presidente Soru ha fatto notare che si segnalavano il caso delle Azzorre e quello della Sardegna, a proposito della richiesta di avere tributi propri attraverso la tassa sulle seconde case. "Siamo arrivati sino alla Corte Costituzionale che ci ha dato in parte ragione e in parte torto" - ha spiegato Soru - e ci ha detto che dobbiamo sistemare le regole. Ma il fatto è che anche questo è stato un modo per confrontarci con lo Stato. Lo Stato non ha lo ´sportello confronti´, ci si può controllare anche attraverso la sfida, arrivando appunto sino alla Corte Costituzionale. Vincendo anche solo a me, ma è pur sempre un passo avanti". "Le opportunità – ha concluso il Presidente Soru - allora dove sono? Mantenendo tutto quello che abbiamo conquistato ed esercitando il rigore, non facciamoci riportare via i soldi, casomai rivendichiamo competenze. Che è un modo pratico per riscrivere il nuovo Statuto, non facendo molti convegni ma attuandolo nell´assunzione di responsabilità e nella conquista di piccole grandi indipendenze, punto per punto". .  
   
   
FEDERALISMO: TONDO, FONDAMENTALE VALORE AGGIUNTO PER ITALIA  
 
 Udine, 15 settembre 2008 - "Il federalismo è un valore aggiunto fondamentale per l´Italia, chiamata a fronteggiare la concorrenza straniera ed a rilanciare l´economia di un Paese attraverso scelte che mettano il territorio in condizioni di reagire e di rilanciarsi con le rispettive specificità". Benzina E Sigarette - "L´esempio che viviamo in Friuli Venezia Giulia relativamente a benzina e sigarette - ha affermato il presidente della Regione, Renzo Tondo, intervenendo a Udine all´inaugurazione della 32. A edizione di Promosedia - è chiarificatore sulle possibilità garantite dall´applicazione di un federalismo capillare. Basti pensare, infatti, alle accise che perdiamo o rischiamo di perdere in assenza di iniziative capaci di arginare e controbattere l´acquisto oltre confine". Quote Extracomunitari - Per il governatore dell´estremo Nordest, anche le quote di extracomunitari potrebbero e dovrebbero essere gestite a livello regionale e non nazionale. "A dispetto di limiti imposti come valore assoluto per il Paese - ha commentato - noi saremmo in grado di farne arrivare qua ogni giorno un numero adeguato alle richieste che giungono dal mondo produttivo. Questo dimostra - ha aggiunto - che le decisioni vanno localizzate per renderle operativamente corrette". Solidarieta´ In Fvg - Da sfatare, secondo Tondo, anche il preconcetto ideologico in base al quale il Centrosinistra sarebbe più ospitale nei confronti dei rifugiati extracomunitari rispetto al Centrodestra. "Basta con questi stereotipi - ha detto - perché i fatti li smentiscono: in Friuli Venezia Giulia ora ne abbiamo circa 400, in Emilia Romagna sono a quota zero. Questo per dire - ha concluso - che la solidarietà e lo sviluppo fanno parte del nostro sistema di Governo e dei nostri principi ispiratori". .  
   
   
CONFERENZA ANCI PICCOLI COMUNI: “BENE BOZZA SU FEDERALISMO FISCALE MA FARE PRESTO PERCHE´ VENETO NON PUO´ PIU´ ATTENDERE;REGIONE ASSEGNA 8 MLN EURO A PICCOLI COMUNI CHE SI ASSOCIANO”  
 
Mogliano Veneto (Tv), 15 settembre 2008 - “Le notizie di oggi, con l´approvazione della bozza sul federalismo da parte del Governo, sono positive. Si elimina la spesa storica, si introducono i costi standard legati ai servizi: cose che chiedevamo da tempo. Però bisogna fare presto, perchè il Veneto non può più attendere. Siamo da sempre una regione virtuosa che però ha pagato salato il suo buon governo ricevendo una penalizzazione continua. E´ bene ricordarlo: in questi decenni abbiamo avuto il minor numero di trasferimenti statali in assoluto, e la situazione è addirittura peggiorata negli ultimi cinque anni”. Lo ha detto Flavio Silvestrin, Assessore agli Enti Locali della Regione Veneto, aprendoil 12 settembre a Mogliano Veneto (Tv) a Villa Braida, i lavori della Viii Conferenza nazionale dell´Anci Piccoli Comuni. “Il malessere nelle amministrazioni locali è molto diffuso. Ne abbiamo avuto un esempio con il movimento di rivolta creato da 450 sindaci – ha continuato Silvestrin – per trattenere ai Comuni il 20% del gettito Irpef. Ma se ne ha esempio soprattutto se si pensa che basta un asilo da costruire o l´acquisto di uno scuolabus per mandare in crisi il bilancio di un piccolo comune”. Inoltre, secondo Silvestrin, “va affrontato, per i piccoli comuni, un nuovo modello di governance territoriale che affronti il principio dell´adeguatezza che concretamente significa la cooperazione associata delle funzioni e dei servizi”. Egli ha poi sollecitato l´approvazione del Codice delle Autonomie depositato in Parlamento. Silvestrin è poi entrato nel merito di quanto fa la Regione per sostenere quel 55% di Comuni veneti che sono sotto i 5 mila abitanti e che soffrono di problemi gestionali, di carenza di risorse umane e finanziarie sempre più grandi. “Il nostro obiettivo è di supportarli e valorizzarli – ha detto – e per farlo è fondamentale l’utilizzo dello strumento giuridico della gestione associata nelle varie forme della convenzione, del consorzio, dell’unione di comuni o della comunità montana, superando visioni municipalistiche. Perciò come Assessorato agli enti locali, abbiamo incentivato le politiche di aggregazione tra Comuni, fornendo ad essi un’adeguata consulenza e finanziandone le funzioni ad essi trasferite. Abbiamo ritenuto di favorire soprattutto le forme di aggregazione stabili come le Unioni di Comuni, che rappresentano oggi una realtà consistente (si contano oggi 31 Unioni di Comuni con 104 Comuni associati). Ma nel 2007 sono state finanziate 54 altre forme associate che coinvolgevano complessivamente 244 comuni. Dal punto di vista finanziario – ha rilevato ancora l´Assessore - dal 2001 al 2007 sono stati erogati 18 milioni di euro per rafforzare e diffondere Unioni di Comuni, Comunità Montane, Consorzi. I fondi stanziati nel bilancio 2008 per l’associazionismo comunale sono di 8 milioni di euro che confermano l’impegno della Regione nei confronti di questo importante traguardo”. .  
   
   
CALABRIA, FEDERALISMO, LOIERO: “LE REGIONI SONO UNA GARANZIA PER LA LEGGE, PURCHE’ IL GOVERNO SIA CORRETTO”  
 
Reggio Calabria, 15 settembre 2008 “Per il federalismo fiscale bisogna lavorare assieme per unire e non per dividere. Le Regioni possono garantire la positiva realizzazione di questo progetto, purché verso di esse ci sia una leale collaborazione, specialmente verso le istituzioni del Mezzogiorno, perché al Sud c’è una difficilissima situazione socio-economica e persiste il divario con il resto d’Italia, che assolutamente non consente salti in avanti e strappi costituzionali”. Questo il commento del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, dopo l’incontro dell’Ufficio di presidenza della Conferenza delle Regioni (composto da Emilia-romagna, Lombardia, Calabria, Molise e Provincia Autonoma di Trento) con i ministri Calderoli, Fitto e Ronchi, nel corso del quale è stata consegnata copia dello ‘schema’ di disegno di legge appena licenziato ed hanno avuto notizia della conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Adesso – ha continuato Loiero - ho la sensazione che le questioni sollevate assieme ad altri presidenti regionali, rispetto alla prima bozza della riforma, stiano trovando piena cittadinanza nel dibattito tra le diverse forze politiche, mentre il Governo non fornisce ancora risposte chiare ed adeguate. Per altro non comprendo, le sbrigative attestazioni di trionfo, dopo che il Consiglio dei Ministri ha licenziato soltanto uno ‘schema’ di disegno di legge. Tali atteggiamenti sembrano finalizzati più alla propaganda che a rafforzare la ricerca di un percorso comune, utile alla positiva conclusione di questo difficile processo che porterà ad una modifica sostanziale del nostro paese”. “Noi tutti – ha detto Loiero - abbiamo sostenuto la richiesta del presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, sia sulla necessità di una completa e reale verifica con il Governo delle risorse per la totale copertura delle funzioni attribuite agli Enti territoriali, sia per una condivisione nella stesura dei decreti legislativi attuativi anche attraverso la nascita di un apposita ‘cabina di regia’, sia sul recupero delle risorse tagliate in sede di finanziaria come per la sanità”. Intanto, le Regioni hanno chiesto il tempo necessario per valutare il contenuto della nuova proposta. “Nell’incontro di oggi – ha informato Loiero - mi sembra che dal ministro Calderoli sia emersa anche la preoccupazione che il federalismo fiscale possa essere bloccato e perciò si tenta un’accelerazione sui tempi che però, lo dico con dispiacere, può anche far deragliare. La corsa non serve ed il Governo dovrebbe capire che l’unica garanzia per il federalismo fiscale è proprio la forza e l’impegno delle Regioni”. “Non si può fare un’operazione di questa portata, anche sotto il profilo normativo, se non c’è una clausola generale e preliminare nel disegno di legge che garantisca l’equilibrio economico-finanziario dell’intero progetto. La correttezza – ha continuato Loiero - ed una conseguente condivisione, sui dati relativi ai reali fabbisogni ed agli effetti dei meccanismi di trasferimento e ripartizione delle risorse, sono la base di questo cambiamento”. “Infine - ha detto Loiero - la novità che colgo nel dibattito di questi giorni è che si comincia a capire che la questione posta dalle Regioni meridionali, di cui mi sono particolarmente speso in tutte le sedi istituzionali e politiche, non è una posizione di conservazione di privilegi, ma essa rappresenta l’unica soluzione per legare indissolubilmente federalismo e sviluppo ed assieme tenere lontana l’ipotesi che si sta delineando in Belgio”. .  
   
   
LA FORZA DELL’ARTIGIANATO E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA TRAINA L’ECONOMIA DEL NORDEST LE AZIENDE CREANO VALORE AGGIUNTO E RICCHEZZA PERCHÉ NON FANNO FINANZA, NON FANNO SPECULAZIONI, DESTINANO LE LORO RISORSE ALLO SVILUPPO DELL’IMPRESA STESSA.  
 
Pordenone, 15 settembre 2008 - “Il nostro Paese sta vivendo purtroppo da alcuni anni un momento di congiuntura economica particolarmente difficile. Il Nord Est tuttavia continua a camminare, forse a passo meno spedito che in passato, ma ugualmente capace di raggiungere risultati significativi. Merito anche dell’artigianato e delle piccole e medie imprese che hanno saputo con coraggio e con grande flessibilità, dinnanzi a un mercato nazionale in crisi, guardare alle realtà europee. ” L’assessore veneto all’Economia, Vendemiano Sartor, ha così commentato il 13 settembre in Fiera a Pordenone la 62esima giornata dell’artigianato. Il Veneto e il Friuli Venezia Giulia condividono un medesimo modello di sviluppo che si fonda sulla micro, piccola e media impresa: ecco perché le sinergie possibili sono tante soprattutto tenendo in considerazione la posizione geografica strategica del Nord Est, confinante con le economie emergenti dell’Est e nel cuore pulsante dell’Euroregione. Per l’assessore Sartor “le aziende delle sette province venete creano valore aggiunto e ricchezza perché non fanno finanza, non fanno speculazioni, destinano le loro risorse prevalentemente allo sviluppo dell’impresa stessa. ” Le sinergie materiali e virtuali che il mondo del lavoro veneto propone al Friuli Venezia Giulia riguardano, in modo particolare, la gestione dei servizi per creare economie di scala, per avere più mercato e più competitività: una particolare attenzione si deve averla per il settore dell’energia, una delle voci che più ha inciso sui bilanci delle famiglie e delle aziende. Per il futuro l’auspicio è che nascano multiutility che mettano in rete più città, più province e più regioni. “Serve insomma un nuova alleanza - ha concluso Vendemiano Sartor- tra la politica e l’impresa, una alleanza che con azioni mirate e nell’interesse dell’intera collettività permetta al Nord Est, locomotiva del Paese, di raggiungere ancora una volta traguardi di successo e di guardare al domani con fiducia. ” .  
   
   
UMBRIA: GIUNTA REGIONALE APPROVA BILANCIO 2007  
 
Perugia, 15 settembre 2008 - Un bilancio positivo di quasi 250mila euro per l’“Ater” di Terni e di oltre 747mila per quella di Perugia: sono questi i consuntivi 2007 delle due Aziende territoriali per l’edilizia residenziale, approvati, il 13 settembre, dalla Giunta regionale dell’Umbria, ai sensi alla legge regionale n. 13/2000. “Dall’esame dei dati, rispetto alle previsioni iniziali - commenta Damiano Stufara, assessore all’Edilizia pubblica e alle Politiche abitative della Regione Umbria - rileviamo una certa vitalità dei due enti, che presentano un rendiconto positivo a fronte di una gestione in linea con l’anno precedente e flussi finanziari per investimenti immobiliari maggiori rispetto all’esercizio precedente”. Per entrambi gli enti, in base ai rispettivi statuti - spiegano dagli uffici della Regione - il risultato d’esercizio sarà destinato ad incrementare la riserva ordinaria per un importo pari al 10 per cento, mentre la restante parte sarà utilizzata dall’“Ater” di Terni come riserva statutaria e dall’“Ater” di Perugia come reinvestimento in attività istituzionali. .  
   
   
SARDEGNA: AGEVOLAZIONI REGIONALI IRAP  
 
Cagliari, 15 Settembre 2008 - Sono stati fissati i termini di presentazione delle domande per l´accesso alle agevolazioni di cui all´art. 2 della legge regionale 3/08, che prevede la riduzione di un punto percentuale dell´aliquota ordinaria sull´Imposta regionale sulle attività produttive. Le domande dovranno pervenire all´Agenzia Ras per le Entrate entro i termini previsti per la presentazione del modello unico (o della dichiarazione Irap se presentata in via autonoma). .  
   
   
LA PROVINCIA DI ANCONA AVVIA IL PERCORSO PER IL BILANCIO PARTECIPATO DI PREVISIONE 2009  
 
Ancona, 15 settembre 2008 - La Provincia di Ancona avvia il percorso per il bilancio partecipato di previsione 2009. Il progetto è stato presentato il 3 settembre nell´aula magna del Rettorato di Ancona con un´apposita riunione della Conferenza delle autonomie, presieduta nell´occasione dall´assessore provinciale all´Ambiente Marcello Mariani, a cui sono stati invitati a partecipare i 49 sindaci comunali della provincia e la comunità montana. Il progetto nasce dalla profonda convinzione, espressa in seno al documento programmatico di mandato della presidente Casagrande, che il ruolo strategico di ente di programmazione svolto dalla Provincia deve essere svolto attraverso adeguati strumenti di partecipazione capaci di coinvolgere tutti gli attori istituzionali del territorio nell´assunzione delle decisioni più rilevanti in sede di redazione di bilancio. "Se il bilancio sociale rappresenta uno degli strumenti più efficaci di rendicontazione sociale con cui l´amministrazione ´rende conto´ ai cittadini e agli enti territoriali - ha spiegato l´assessore al Bilancio Eliana Maiolini - il bilancio partecipato di previsione permette alla Provincia di ´tenere conto´ delle richieste dei portatori di interesse del proprio territorio, rappresentando così una delle espressioni più rilevanti della governance di area vasta". L´assessore Maiolini ha sottolineato poi come il progetto vuole essere "un processo di confronto e consultazione con le comunità territoriali sull´allocazione e collocazione delle risorse del bilancio provinciale. Tale percorso prevede la calendarizzazione di incontri specifici con gruppi di amministratori locali, secondo criteri di localizzazione territoriale e comunanza locale". Da evidenziare che il bilancio partecipato, in base alla normativa di settore, costituisce un atto volontario adottato dall´ente, basato sul principio del coinvolgimento e della trasparenza per favorire una reale governance nel territorio volta a determinare linee di governo meno autoreferenziali possibile e forme di confronto e autocontrollo permanente capaci di evitare lo spreco di risorse destinate alla comunità locali. .  
   
   
LAVORO: RAPPORTO PREVISIONALE FVG  
 
Trieste, 15 settembre 2008 - L´economia e il mercato del lavoro del Friuli Venezia Giulia mostrano un andamento positivo nel secondo trimestre di quest´anno, in linea con il Nord-est, confermando in questo modo la "tenuta" del primo trimestre, un risultato ottenuto grazie soprattutto all´andamento delle esportazioni (+ 5,5 per cento, quarto posto in Italia). L´andamento positivo della regione risalta in modo particolare se confrontato al quadro generale, di "forte rallentamento" economico che si registra in Italia e in Europa. Queste indicazioni sono contenute nel "Rapporto previsionale dell´economia e del mercato del lavoro regionale", relativo al secondo semestre del 2008, elaborato dalla società Greta per conto dell´Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale. Il rapporto è stato presentato l’ 11 settembre a Trieste, nel corso di un incontro con la stampa, dall´assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, che ha comunque invitato a non abbassare la guardia. "Vi sono indubbiamente segnali positivi di tenuta dell´economia e del mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia - ha commentato l´assessore - ma certo non possiamo sottovalutare le difficoltà che si registrano su scala nazionale e internazionale, far finta insomma che la nostra regione sia un´isola felice, avulsa dal contesto generale". "Per quanto innovativo e dinamico sia il tessuto produttivo del Friuli Venezia Giulia - ha aggiunto - la perturbazione economica sicuramente si farà ancora sentire. Per questo continuerà l´impegno politico della Regione per introdurre misure innovative, affinché le nostre imprese possano raggiungere l´eccellenza e la qualità e siano in grado di competere in maniera ancora più incisiva". Nel rapporto vengono presi in considerazione i dati del secondo trimestre per formulare alcune previsioni e indicare alcune tendenze per i prossimi anni. Non si esclude un rallentamento nel breve periodo, come conseguenza del deterioramento della situazione congiunturale, che non dovrebbe però intaccare una prospettiva positiva per il secondo semestre del 2008 e per i prossimi anni. Per quanto riguarda il Prodotto interno lordo (Pil), la regione ha conseguito dal 2005 al 2007 una crescita superiore alla media italiana, una dato che dovrebbe essere confermato fino al 2011. Quest´anno la crescita del Pil si collocherebbe, a seconda degli scenari presi in considerazione, tra lo 0,7 e l´1 per cento (tra 0,5 e 0,8 la "forbice" nazionale). Nel "Rapporto si cita uno studio dell´Unione europea, che pone il Friuli Venezia Giulia al quarto posto in termini di performance, un risultato che si spiega con il contenuto tecnologico della produzione industriale e con un forte grado di cambiamento del sistema economico locale rispetto alla media nazionale. Il tasso di attività - vale a dire il rapporto fra forze lavoro e popolazione con più di 15 anni - è in crescita, e dovrebbe attestarsi nel 2008 al 69,2 per cento (contro il 68,1 nel 2007), con un incremento di 6 mila unità, un risultato considerato importante in una fase di notevole incertezza dell´economia. Questa crescita sarà sostenuta da flussi di immigrati. Anche in questo caso la tendenza positiva è confermata per gli anni successivi. Gli occupati nel 2007 in Friuli Venezia Giulia ammontavano a quasi 532 mila e si dovrebbero attestarsi nel 2008 tra le 537 e le 538 mila unità. Si prevede che quest´anno il tasso di occupazione - il rapporto tra occupati e popolazione tra 15 e 64 anni - arrivi al 66,9 per cento (65,9 nel 2007), confermando una fase di crescita moderata che dovrebbe proseguire negli anni prossimi. Entrando nel dettaglio dei singoli settori, si prevede nei prossimi anni un aumento degli occupati nei servizi, una flessione marcata nell´agricoltura, nella silvicoltura e nella pesca, una sensibile ripresa nell´industria e una conferma del calo nelle costruzioni. Infine, il tasso di disoccupazione si mantiene al 3,3 per cento. Nei prossimi due anni la disoccupazione dovrebbe oscillare tra il 3 e il 3,4 per cento, all´interno comunque di una tendenza a un´ulteriore riduzione nel lungo periodo. Si tratta di un dato nettamente inferiore a quello nazionale, che vedrebbe un tasso tra il 5,5 e il 6,1 per cento. .  
   
   
LE IDEE E LE PROPOSTE PER LA CITTÀ METROPOLITANA  
 
Roma, 15 Settembre 2008 - “Settembre sarà il mese delle riforme. Importante per la Provincia esprimere punti di vista su un tema delicatissimo. Siamo a favore della riforma istituzionale perché può rappresentare una grande opportunità per il nostro territorio”. È quanto ha affermato il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, aprendo il 2 settembre, a Palazzo Valentini la conferenza ´Le idee e le proposte per la città metropolitana’, alla quale hanno partecipato Franco Bassanini, Vincenzo Cerulli Irelli e Gaetano Palombelli. “Bisogna puntare sulla costruzione di un ente nuovo, di un´unica figura istituzionale di area vasta - ha aggiunto il presidente Zingaretti - che superi l´attuale Comune e l´attuale Provincia per un motivo semplicissimo. Roma e tutta l´area intorno alla capitale sono già territori integrati, interindipendenti sul traffico, sulla pianificazione urbanistica, sul lavoro, sull´economia. Bisogna offrire a quest´area integrata un livello istituzionale che possa governarla e questa è la città metropolitana”. Sui tempi del progetto Nicola ha precisato: “Il governo si è impegnato, entro fine mese, a preparare un testo di legge. Mi auguro che come Provincia, Comune e Regione - anche perché ci stiamo lavorando da tempo - si possa arrivare ad una proposta condivisa da sottoporre al governo. Le condizioni per una convergenza ci sono: ricordo le recenti dichiarazioni del ministro Maroni, l´iniziativa del sindaco Alemanno di istituire una commissione di lavoro sul futuro di Roma. La Provincia sta guardando con assoluto interesse al lavoro della commissione e Amato sarebbe una personalità di assoluta garanzia. Un laboratorio di idee e di sviluppo economico”. "Nei mesi di giugno e luglio - ha detto il presidente Zingaretti - con Bassanini, Cerulli Irelli e Palombelli abbiamo avviato una collaborazione nel tentativo di mettere in campo un´ipotesi di riforma che punti ad istituire la città metropolitana di Roma capitale, che dovrà coincidere con l´attuale territorio e che superi il Comune e la Provincia per dare vita un nuovo ente più forte ed in grado di affrontare i problemi. Entro 5 anni - ha continuato - si arriverà quindi ad eleggere il sindaco della città metropolitana". .  
   
   
PRESENTATA LA QUARTA EDIZIONE DEL SALONE “DAL DIRE AL FARE”  
 
Milano, 15 settembre 2008 - Il 12 settembre, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Pirelli della Regione Lombardia, si è tenuta la presentazione della quarta edizione di “Dal dire al fare”, il salone della responsabilità sociale d’impresa in programma all’Università degli Studi di Milano il 24 e 25 settembre prossimi, e promosso da Milano Metropoli, Bic La Fucina, Provincia di Milano, Regione Lombardia, Fondazione Sodalitas e Koinètica. Alla conferenza stampa, coordinata da Fabio Terragni, presidente di Bic La Fucina, sono intervenuti Domenico Zambetti, assessore all’Artigianato e Servizi della Regione Lombardia, Vito Giannuzzi, assessore alla Responsabilità Sociale d’Impresa e Pubblica Amministrazione della Provincia di Milano, Pier Giorgio Monaci, direttore del settore Attività Economiche della Provincia di Milano, Daniela Gasparini, amministratore delegato di Milano Metropoli, Rossella Sobrero, presidente di Koinètica, Alessandro Beda, consigliere d’indirizzo della Fondazione Sodalitas. Grazie alla delega specifica alla responsabilità sociale d’impresa, la Provincia di Milano contribuisce attivamente alla promozione e all’organizzazione di un evento che quest’anno vedrà oltre 50 stand di espositori, 4 convegni di portata internazionale, 15 laboratori tematici dedicati a diversi argomenti, oltre a momenti di confronto come la “Maratona delle esperienze”, il “Meglio del Sodalitas Social Award” e lo “Spazio Giovani”, che ha ricevuto una medaglia di riconoscimento del Presidente della Repubblica. “Promuovendo ogni anno il salone – ha detto l’assessore provinciale Vito Giannuzzi – la Provincia di Milano permette a tante realtà, anche differenti tra loro, di ritrovarsi e confrontarsi su un tema così importante e innovativo. In particolare, nel corso di questa edizione, la Provincia sarà al salone insieme alle trenta imprese fornitrici dell’ente che aderiscono al progetto “Vicini alle Imprese”, impegnate in un articolato percorso sulla strada della responsabilità sociale”. .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: DALLE REGIONE 50 MILIONI DI EURO PER LE IMPRESE I FINANZIAMENTI SONO DIVISI IN TRE BANDI E PUNTANO ALL´INNOVAZIONE IN CAMPO TECNOLOGICO E ENERGETICO  
 
Piacenza, 15 settembre 2008 - 50 milioni di euro per il finanziamento delle Piccole e Medie Imprese: è quanto ha erogato la Regione attraverso tre bandi in scadenza nelle prossime settimane. Il primo riguarda i progetti di ricerca collaborativa delle Pmi; il secondo ha per obiettivo il sostegno a progetti di introduzione di tecnologie della informazione e comunicazione nelle Pmi e sostegno a progetti e per la creazione di reti di imprese, per l´innovazione tecnologica e organizzativa nelle Pmi; il terzo va a finanziare progetti innovativi nel campo delle tecnologie energetico-ambientale (Incentivi per investimenti in efficienza, risparmio energetico e uso di fonti rinnovabili). Scendendo nel dettaglio, il primo bando sostiene progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale presentati da Pmi, che prevedano la collaborazione con laboratori di ricerca della Rete Alta Tecnologia dell´Emilia-romagna, delle università o degli enti di ricerca. Le grandi imprese possono partecipare solo se in collaborazione almeno 3 Pmi. Il cofinanziamento della Regione potrà essere al massimo del 50% per le attività di ricerca industriale e del 35% per le attività di sviluppo sperimentale, e non potrà comunque essere superiore a 250. 000 euro per ogni progetto. Le risorse a disposizione sul bando sono pari a 20 milioni di euro. La domande dovranno essere presentate on-line, su un sistema web appositamente predisposto, a partire dalle ore 9 del 10 novembre 2008 fino alle ore 17. 00 del 14 novembre 2008. Per quanto riguarda invece il secondo bando, le due attività intraprese puntano a sostenere l’innovazione organizzativa, anche per reti di imprese, attraverso l’introduzione nelle aziende di strumenti informatici e telematici avanzati. Le risorse disponibili sono pari a 15 milioni di euro e l’agevolazione prevista consiste in un contributo in conto capitale a fronte di un investimento diretto effettuato dall’impresa, singola o associata, fino ad una misura massima del 50% della spesa ritenuta ammissibile. I soggetti interessati alla realizzazione dei progetti (piccole imprese in forma singola, le Ati, Associazioni Temporanee di Imprese costituite o ancora da costituire, i Consorzi costituiti anche in forma cooperativa) dovranno presentare la relativa domanda entro il 15 ottobre 2008. Infine, il terzo bando punta a promuovere la qualificazione ambientale ed energetica del sistema produttivo regionale attraverso il sostegno ad interventi di Pmi finalizzati a promuovere il risparmio energetico, l’uso efficiente dell’energia, l’autoproduzione di energia, la valorizzazione delle fonti rinnovabili, sistemi di produzione combinata di diverse forme di energia ed infine la riduzione delle emissioni di gas serra. Le risorse stanziate sono di 15 milioni di euro e gli aiuti possono essere concessi per progetti di investimento superiori ai 100. 000 euro, a titolo di contributo in conto interessi per finanziamenti bancari finalizzati alla realizzazione dell’intervento, oppure in conto capitale sulle spese per la realizzazione degli investimenti, per un importo massimo del contributo pari a 300. 000 euro. La scadenza per la presentazione delle domande è il 31 ottobre 2008. Per scaricare i bandi e le domande occorre collegarsi al sito www. Ermesimprese. It .  
   
   
IMPRENDITORI STRANIERI SEMPRE PIÙ NUMEROSI  
 
Reggio Emilia, 15 settembre 2008 - 7. 724 imprenditori stranieri provenienti da ben 113 Paesi diversi, di cui 87 extracomunitari e 26 comunitari: questo il dato che emerge dal Registro imprese della Camera di Commercio di Reggio Emilia a giugno 2008. Gli uomini sono 6. 159 e le donne 1. 565, poco più del 20% del totale. Gli imprenditori stranieri stanno raggiungendo una percentuale particolarmente consistente in provincia, infatti rappresentano quasi l’8% degli iscritti che assommano a 101. 058; gli italiani sono 93. 119, cioè il 92%. La nostra provincia vanta a livello regionale il primato di incidenza di imprenditori stranieri sul totale dei registrati. I consistenti flussi migratori verso la nostra provincia hanno creato una realtà notevolmente variegata e cosmopolita relativamente alla popolazione residente e conseguentemente hanno anche inciso sulla componente imprenditoriale. Entrando nel dettaglio e scorrendo in ordine decrescente i dati relativi alle diverse tipologie di figure - titolari, amministratori o soci presenti nel Registro imprese - si incontrano nelle prime posizioni cinque Paesi extraUe: al primo posto si colloca la Cina con ben 1. 125 iscritti; seguono l’Albania con 969 imprenditori, e poi tre stati africani: Marocco con 756, Tunisia con 731 ed Egitto con 592. Al sesto posto compare il primo stato comunitario, la Romania, entrata a far parte dell’Unione europea il 1 gennaio 2007, con 320 iscritti, seguita dalla Germania con 319. Nelle prime sette posizioni si concentrano dunque quasi i due terzi dei 7. 724 stranieri facenti parte dell’imprenditoria reggiana. Zambia, Panama, Mongolia, Laos, Gibuti, Tanganica, Kuwait, Iraq, Angola, Cambogia, Kazakistan, Camerun sono altri stati rappresentati, seppure con entità notevolmente inferiori, nel Registro Imprese che codifica gli iscritti in base al Paese di nascita. Il maggior numero di imprenditori stranieri si registra nel comparto industriale: assommano, infatti a ben 5. 123 pari al 66,3% del totale; in tale settore sono comprese anche le imprese di costruzione, che da sole contano ben 3. 458 imprenditori nativi dell’Albania (865), Tunisia (636), Egitto (498), Marocco (291), Romania (203), Serbia e Montenegro (173), Germania (151) e Turchia (106). Altre attività manifatturiere che registrano un numero considerevole di stranieri sono le confezioni con 742 iscritti, 692 dei quali cinesi; il metalmeccanico con 397 registrati prevalentemente marocchini, albanesi e pakistani; e la trasformazione alimentare con 183 stranieri, attività svolta soprattutto da marocchini, cinesi, turchi, indiani e pakistani. I servizi vedono iscritti 2. 292 imprenditori stranieri, corrispondenti al 29,7% del totale; il commercio ha la parte più rilevante: 1. 176 iscritti provenienti prevalentemente da Marocco (234) e Cina (157). . .  
   
   
TRIESTE: CONVENZIONE PER LA MEDIAZIONE, IL SUPPORTO E IL MONITORAGGIO NEGLI INTERVENTI DI COLLOCAMENTO IN FAVORE DI PERSONE DIVERSAMENTE ABILI  
 
Trieste, 15 Settembre 2008 - Presso la Sede della Provincia di Trieste, l’Assessore Provinciale al Lavoro Adele Pino e l’Assessore alla Promozione e Protezione Sociale del Comune di Trieste Carlo Grilli, hanno presentato l’ 8 settembre la Convenzione siglata tra l’Amministrazione provinciale e il Comune di Trieste per il supporto agli interventi di inserimento lavorativo in favore delle persone diversamente abili con particolari caratteristiche e difficoltà di inserimento. Con la Convenzione, la Provincia di Trieste attraverso il Servizio di Integrazione Lavorativa (Sil), mette a disposizione di tutti gli Ambiti Socio Sanitari del territorio provinciale, il finanziamento di percorsi di tirocinio formativo presso aziende finalizzati a favorire l’inserimento lavorativo di persone con particolari difficoltà. “Con questa Convenzione intendiamo dare piena applicazione alla normativa regionale per l’occupazione – ha detto Adele Pino, Assessore provinciale alle Politiche attive del Lavoro – la quale stabilisce che le Province in raccordo con il Servizio di Integrazione Lavorativa del territorio provvedano all’attuazione di tutti gli interventi volti a promuovere e realizzare l’inclusione sociale e favorire l’inserimento lavorativo dei diversamente abili. Abbiamo quindi condiviso con il Comune di Trieste la necessità di assicurare uno stabile accordo tra istituzioni per realizzare un qualificato sistema a rete in grado di rispondere in maniera mirata ed individualizzata, ai bisogni lavorativi delle persone diversamente abili e a quelli delle imprese”. Il testo in particolare formalizza i rapporti di collaborazione tra Provincia e Comune per gestire in sinergia percorsi personalizzati di inserimento lavorativo. I soggetti interessati saranno quelli segnalati dal Comitato Tecnico provinciale (organismo di consultazione della Provincia istituito con la L. 68/99) e dal Sil - Servizio di Integrazione lavorativa, soggetto istituzionale di riferimento per le persone residenti nell’intero territorio provinciale, gestito dal Comune di Trieste. Gli operatori di quest’ultimo si sono si recente qualificati professionalmente a livello regionale, acquisendo la qualifica specifica di “tecnico dell’inserimento lavorativo”. Stabilendo funzioni e compiti delle parti, la Convenzione attribuisce alla Provincia la funzione primaria di garanzia, di indirizzo operativo e di raccordo istituzionale anche con riferimento ad altri eventuali interventi similari. Il Sil del Comune di Trieste svolge un “servizio-ponte” tra i servizi socio-sanitari e quelli per il collocamento ed è incaricato delle funzioni di gestione tecnico-professionale relative ai percorsi personalizzati di inserimento lavorativo. Sarà infatti proprio il Sil a individuare i percorsi di tirocinio e a definire le proposte progettuali. “Il Comune di Trieste – ha sottolineato l’Assessore alla Promozione e Protezione Sociale Carlo Grilli - è attivo da molto tempo nella promozione della qualità della vita delle persone e delle pari opportunità, con interventi che mirano alla prevenzione del bisogno e del disagio individuale e familiare; in particolare, un ampio ventaglio dei servizi offerti è volto a promuovere l’ integrazione, lavorativa e sociale, della persona disabile, favorendo lo sviluppo delle potenzialità di crescita e l’ autonomia personale. L’obiettivo primario è quello di contribuire a costruire una “città sostenibile”, che accolga all’interno dei suoi circuiti “normali” la persona temporaneamente o stabilmente fragile, permettendole di realizzare le proprie capacità relazionali e professionali. Solo avvicinando e stimolando la reciproca conoscenza fra le persone seguite dai nostri servizi e le realtà imprenditoriali del territorio - ha concluso l’Assessore Grilli - possiamo parlare di vera integrazione e coesione sociale. Sono altresì assolutamente d’accordo che la parola d’ordine nella gestione moderna del welfare è sinergia e collaborazione fra le istituzioni e fra queste e i soggetti del terzo settore, del volontariato, dell’associazionismo, delle categorie produttive”. “La Provincia si assume le spese relative al costo del personale impegnato nell’attività di mediazione, accompagnamento in azienda e tutoraggio – ha spiegato ancora Adele Pino – mentre il costo del tirocinio è a carico dei fondi regionali assegnati a questo scopo. La Convenzione stabilisce un contributo forfettario al Comune di Trieste di 130mila euro”. .  
   
   
COME AFFRONTARE IL MERCATO GLOBALE  
 
Sondrio, 15 settembre 2008 - In un mercato sempre più globale e competitivo, dove gli operatori con l’estero si trovano ad affrontare quotidianamente problematiche diverse in materia di contrattualistica, dogane, logistica, pagamenti ecc. , diventa indispensabile disporre di conoscenze idonee ed approfondite per affrontare con successo le operazioni generate dagli scambi internazionali. In tale contesto, Camera di Commercio di Sondrio e Unioncamere Lombardia, in collaborazione con il Consorzio Valtellina Export e la Banca Popolare di Sondrio, organizzano, a partire dal 6 ottobre 2008, un corso specialistico strutturato su 10 moduli, finalizzato alla formazione di figure professionali in grado di gestire tutti gli adempimenti connessi al commercio estero. Il corso è rivolto a coloro che, all’interno dell’azienda, si occupano dei rapporti con l’estero e/o agli imprenditori che intendano accrescere le proprie specifiche competenze. L’impostazione metodologica del corso, che privilegia un approccio di tipo tecnico alle problematiche affrontate, offre l’opportunità di verificare già in aula le implicazioni operative e gestionali legate alle attività di export. “L’allargamento dei mercati e l’importanza crescente della domanda mondiale – dichiara il direttore operativo di Unioncamere Lombardia Gisella Introzzi - impongono alle nostre imprese, anche a quelle di minori dimensioni, di confrontarsi con problemi nuovi. Non solo con problemi commerciali e di marketing, ma anche con problematiche legali ed amministrative. Compito fondamentale per chi si occupa dello sviluppo delle economie locali è quindi quello di assistere gli imprenditori in questo percorso. Ed è questo il compito che la Camera di Commercio di Sondrio - all’interno di un programma rivolto a tutto il sistema lombardo - si è assunta, organizzando un ciclo di incontri, pensato su misura per le aziende della provincia di Sondrio, perché si irrobustiscano nella conoscenza e padronanza delle problematiche connesse all’export”. “Il sostegno all’internazionalizzazione delle nostre imprese - commenta il presidente dell’Ente camerale Emanuele Bertolini- costituisce una priorità per la Camera di Commercio. Gli operatori della provincia di Sondrio devono considerare i mercati esteri come un naturale e stabile canale di sbocco per i propri prodotti. Lo sviluppo delle competenze professionali è uno dei pilastri su possono basarsi i progetti di crescita dei fatturati che le nostre imprese realizzano con l’estero. Da qui la decisione della Camera di Sondrio di affiancare anche un’attività di formazione specialistica ai numerosi strumenti di supporto all’internazionalizzazione già attivi, quali i contributi per la partecipazione a fiere internazionali, l’accoglienza di delegazioni di buyer, l’organizzazione di missioni esplorative all’estero”. Il programma del corso e la scheda di adesione sono scaricabili dal sito camerale all´indirizzo: www. So. Camcom. It. .  
   
   
OLTRE 2 MLN DI EURO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE LA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA HA MESSO IN CAMPO UN VERO E PROPRIO PIANO CHE PREVEDE OLTRE 200 PROGETTI E IL COINVOLGIMENTO DI 3.000 LAVORATORI OCCUPATI SULL´INTERO TERRITORIO.  
 
 Reggio Emilia, 15 settembre 2008 - La Giunta provinciale ha recentemente approvato una serie di interventi di formazione professionale, per un finanziamento complessivo di 2. 048. 021 euro, rivolti alle imprese ed ai lavoratori occupati di tutti i settori produttivi del territorio provinciale. In totale i progetti sono 205 e coinvolgeranno migliaia di lavoratori della provincia. I destinatari degli interventi formativi sono lavoratori e lavoratrici, in particolare con bassa professionalità o scolarità, over 45, a rischio di espulsione dal mercato del lavoro, quadri e tecnici di imprese, dirigenti, imprenditori di ogni settore produttivo, autonomi, lavoratori e lavoratrici precari. In particolare è stata data priorità alle piccole e medie imprese del territorio, che potevano anche presentare direttamente i proprio progetti alla Provincia. I progetti consistono sia in corsi professionali ad hoc, sia di interventi di accompagnamento. I dettagli sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui erano presenti l´assessore provinciale al Lavoro Gianluca Ferrari, la dirigente dell´area Welfare locale della Provincia Angela Ficarelli e Francesco Semeraro del servizio Lavoro e formazione della Provincia. "Il contesto economico critico che si sta attraversando spesso si ripercuote in maniera negativa sulle realtà produttive più o meno grandi. La formazione è un tassello fondamentale sul fronte della prevenzione e del mantenimento dell´occupazione, anche quando l´età anagrafica rischia di incidere sulla spendibilità della competenza professionale". Così l´assessore al Lavoro Gianluca Ferrari ha motivato il consistente impegno della Provincia per la formazione professionale, che si traduce in oltre 2 milioni di euro di finanziamenti. "In questo modo il privato si sviluppa su ciò che il pubblico ha costruita. E´ una garanzia di qualità e di sicurezza". L procedura di ammissione a finanziamento dei progetti è stata effettuata on-line: "La Provincia continua la propria semplificazione amministrativa e in questo caso le richieste ci sono pervenute telematicamente - ha spiegato la dirigente dell´area Welfare locale della Provincia Angela Ficarelli - e questo ha rappresentato la possibilità di immettere sul territorio risorse finanziarie in modo celere, il tutto a beneficio di lavoratori e imprese". In particolare, gli obiettivi del piano sono due, come ha spiegato Francesco Semeraro del servizio lavoro della Provincia: "Adeguamento ad un mercato del lavoro in costante evoluzione, ma anche un obiettivo di prevenzione, per garantire ai lavoratori over 45, o anche a persone con una bassa scolarità, una competenza professionale adeguata ed evitare così rischi di emarginazione sociale". .  
   
   
CANI DA LAVORO, COME MIGLIORARNE L´UTILITA´SOCIALE.  
 
Ancona, 15 Settembre 2008 - Svolgono un lavoro socialmente utile, ma della loro educazione, del loro addestramento e del loro modo di mettersi in relazione con l´uomo si sa poco o niente. Sono i cani da lavoro: un fenomeno rilevante, ma ancora in gran parte sommerso, che e` stato al centro del convegno ´Il cane da lavoro: gestione, educazione, relazione con l´uomo´, svoltosi il 12 settembre ad Ancona, su iniziativa degli assessorati all´Ambiente, all´Agricoltura e della Scuola di formazione professionale della Regione Marche. Il numero esatto non si conosce, ma si stima che siano alcune decine di migliaia; comprendono varie tipologie: cani da caccia e da tartufo (quasi settantamila dei trecentomila iscritti all´anagrafe canina regionale) per la maggior parte appartenenti alle piu` svariate razze o privi di un pedigree riconosciuto; cani da guardia e da custodia dei greggi, come i pastori abruzzesi, ma anche cani per ciechi, cani da soccorso e da salvataggio in acqua, cani da difesa personale, come boxer,schwnauzer, dobermann, rottweiler, pastori tedeschi, cani da pet-therapy. Un esercito di lavoratori a quattro zampe, sempre affettuosi e affidabili, da secoli considerati i migliori amici dell´uomo, che pero` non sempre sono trattati con il dovuto rispetto, anche se negli ultimi anni sono state approvate normative rigorose per salvaguardarne il benessere. ´L`obiettivo - ha spiegato l´assessore regionale all´agricoltura Paolo Petrini, aprendo i lavori del convegno ´ e` conoscere le modalita` migliori per rapportarsi agli animali e valorizzarne ulteriormente l´utilita` sociale, anche in considerazione del processo di invecchiamento della popolazione marchigiana´. Da qui la necessita` di creare una ´nuova etica´ nei rapporti uomo- animale, ponendo fine, ha aggiunto l´assessore, ai fenomeni di maltrattamento e di abbandono che rischiano di condizionare pesantemente, sotto il profilo economico, i bilanci dei Comuni che, per legge, hanno competenze specifiche in materia di randagismo. Al convegno hanno partecipato numerosi relatori, tra cui medici veterinari,docenti di cinognostica, rappresentanti delle unita` cinofile della Regione,il responsabile tecnico nazionale dei cani da guida per ciechi e il direttore della Scuola di interazione uomo-animale. .  
   
   
FINANZIAMENTI PER LE IMPRESE FEMMINILI LA PROVINCIA DI PIACENZA METTE A DISPOSIZIONE 10MILA EURO. LE DOMANE DEVONO PERVENIRE ENTRO IL 30 SETTEMBRE.  
 
Piacenza, 15 settembre 2008 - L´assessorato Sistema Scolastico e Formativo, Lavoro, Iniziative Istituzionali per la Pace e la Consigliera Provinciale di Parità hanno stanziato 10mila euro per l’erogazione di contributi a fondo perduto per sostenere e supportare imprese femminili di recente costituzione ubicate sul territorio provinciale, che abbiano promosso significative esperienze di innovazione e/o che si siano cimentate in settori non tradizionalmente femminili. Per poter partecipare all’iniziativa occorre presentare apposita domanda entro il 30 settembre 2008, utilizzando esclusivamente la modulistica scaricabile dal sito Internet della Provincia di Piacenza nella Sezione Consigliera di Parità, nella Sezione Lavoro (sottosezione Autoimprenditoria) e nell´elenco Bandi. Tutti i dettagli per poter partecipare sono contenuti nell’avviso pubblico ugualmente scaricabile da Internet. Per maggiori informazioni è possibile contattare: Ufficio Consigliera Provinciale di Parità, Borgo Faxhall 29100 Piacenza, Tel 0523/795501, Mail: paola. Bailo@provincia. Pc. It . .  
   
   
PROGRAMMA REGIONALE VENETO PER PROMUOVERE L’IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
Vicenza, 15 settembre 2008 - L’assessore regionale all’imprenditoria femminile e alle pari ppportunità, Isi Coppola, ha incontrato l’ 11 settembre a Vicenza i rappresentanti di Unioncamere del Veneto, dei Comitati Imprenditoria Femminile delle Camere di Commercio e delle Associazioni di categoria per fare il punto sul Programma Regionale per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile in pieno svolgimento e che si concluderà nel mese di dicembre di quest’anno. Questo programma, ha spiegato l’assessore, è l’unico in Italia nel suo genere e ha come obiettivo lo sviluppo e la promozione dell’imprenditoria femminile nel Veneto. E’ realizzato grazie al supporto tecnico operativo della Camera di Commercio di Vicenza, attraverso la Fondazione Giacomo Rumor-centro di Produttività Veneto ed il coinvolgimento di tutti gli attori che già operano in questo campo. L’incontro di oggi ha rappresentato un momento di confronto e di riflessione sulle azioni realizzate fino a questo momento: dall’ ideazione del primo portale regionale dedicato all’imprenditoria femminile, all’attivazione di corsi, seminari e workshop per aspiranti imprenditrici, neo imprenditrici ed imprenditrici già affermate, con iniziative rivolte anche a donne over 40 che cercano il reinserimento nel mondo dl lavoro e altre indirizzate al mondo della scuola. Il progetto nel suo complesso – è stato sottolineato nel corso dell’incontro - sta affrontando con soluzioni concrete il problema dello start-up di impresa, della mortalità delle imprese femminili e della conciliazione dei tempi di lavoro. “Si tratta di un’azione a cui la Regione annette grande importanza per far crescere l’imprenditoria femminile e quindi l’economia in generale – ha concluso l’assessore Coppola – e la risposta dal territorio è stata per molti versi entusiasmante. L’auspicio è quello di continuare nella direzione della concretezza delle risposte alle esigenze delle imprenditrici e dell’aumento dei servizi erogati a chi vuole fare impresa nel nostro territorio”. .  
   
   
TRIESTE: PRESENTATO IL BANDO PER LA GESTIONE DELLA “CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE”  
 
Trieste, 15 settembre 2008 - E’ stato pubblicato il Bando di gara per la gestione di un centro culturale e di servizi denominato “Casa Internazionale delle donne”. Il testo è stato illustrato dalla Presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, nel corso di una Conferenza stampa che si è tenuta il 5 settembre proprio nella futura sede della Casa, un immobile di proprietà provinciale sito in via Pisoni n°3, nel rione di S. Giovanni, che ha una superficie di oltre 350 metri quadrati e per la messa a norma del quale l’Ente ha stanziato un finanziamento di 50mila euro. Il capitolato relativo al progetto di gestione della Casa risponde ad alcune finalità generali come il sostegno e la promozione della costituzione di reti locali dell’associazionismo e della cooperazione femminile, la promozione dello sviluppo locale orientato alle pari opportunità e la promozione dello sviluppo della cittadinanza femminile. “La struttura dovrà inoltre favorire in ambito transfrontaliero – ha spiegato Maria Teresa Bassa Poropat – lo sviluppo di reti relazionali di donne e di partenariato con soggetti pubblici e privati che operano per la promozione per le pari opportunità tra donne e uomini”. Il testo, disponibile sul sito www. Provincia. Trieste. It , individua azioni e iniziative che dovranno essere intraprese nell’ambito della sensibilizzazione culturale, dell’educazione della valorizzazione delle soggettività femminili e della prevenzione della violenza sulle donne. Non dovrà essere trascurato neppure il sostegno e la divulgazione della ricerca scientifica e degli studi di interesse per le donne. La futura Casa dovrà occuparsi inoltre della ricerca e dell’attivazione di strumenti in grado di favorire la creazione e lo sviluppo di imprenditoria femminile. “Abbiamo pensato la Casa delle Donne come uno spazio pubblico no profit, di cooperazione e laico – ha detto Bassa Poropat – attraverso la quale donne di differenti generazioni, etnie, lingue, culture ed idee si mettono in relazione per costruire percorsi di cooperazione e azioni comuni volte all’arricchimento culturale, sociale ed economico della nostra comunità”. I soggetti ammessi alla gara sono le organizzazioni di terzo settore (associazioni, cooperative, fondazioni) i cui scopi statutari/costitutivi fondamentali prevedono di operare a favore delle donne (per la promozione della cultura di genere, delle pari opportunità tra donne e uomini, dei servizi a supporto delle donne, ecc. ) costituite o da costituirsi in “associazione temporanea”, senza finalità di lucro, con l’unico scopo della gestione delle attività, dei servizi e dei progetti della Casa internazionale delle donne. Per partecipare alla gara sarà sufficiente l´impegno delle organizzazioni a costituirsi in associazione temporanea, costituzione che dovrà poi essere formalizzata, obbligatoriamente, ad aggiudicazione avvenuta e prima della sottoscrizione del contratto. Grazie alla Convenzione stipulata dalla Provincia di Trieste con la Regione Friuli-venezia Giulia nel dicembre scorso, il progetto di avvio della Casa può contare inoltre su un contributo di 25 mila euro concesse per le spese di l’attuazione di specifiche azioni progettuali (progetti) e per la fornitura delle prime dotazioni di arredo/attrezzature. Per partecipare alla gara è necessario aver preso visione dell’immobile. A tale scopo gli interessati devono mettersi in contatto con l’Unità Operativa “Patrimonio ed espropri” della Provincia di Trieste (tel. 040 3798435-220-484) la quale rilascerà l’attestazione di avvenuto sopralluogo. Entro il termine fissato dall’avviso di gara, il 27 ottobre 2008, gli interessati dovranno far pervenire la propria offerta presso la sede della Provincia. Oltre alla documentazione di tipo amministrativo che riguarda natura e funzioni dell’associazione, viene richiesto il progetto culturale proposto, il piano organizzativo, il progetto di organizzazione degli spazi e il piano economico finanziario. .