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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Settembre 2008
TABELLE ALCOOL: NON TUTTI I PUBBLICI ESERCIZI SONO TENUTI AD ESPORLE  
 
Entra in vigore domani (martedì 23 settembre) l’obbligo per i pubblici esercizi di esporre le tabelle sull’abuso dell’alcool previste dalla legge 160/07. Contrariamente a quanto dichiarato da più parti, Cna. Com, l’Unione di Cna Firenze dedicata al commercio, chiarisce che tale obbligo, come recita l’art. 6, riguarda solo “i titolari ed i gestori di locali ove si svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento, congiuntamente all´attività di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche”. In questa tipologia di locali la legge prevede anche che si interrompa la somministrazione di bevande alcoliche alle ore 2 della notte. Inoltre i gestori devono assicurarsi che all´uscita del locale sia possibile effettuare, in maniera volontaria da parte dei clienti, una rilevazione del tasso alcolemico. Le tabelle, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale 210 del 8 settembre u. S. , devono essere esposte all´entrata, all´interno e all´uscita dei locali. L´inosservanza di tali disposizioni comporta la sanzione di chiusura del locale da sette a trenta giorni, secondo la valutazione dell´autorità competente. I pubblici esercizi che avessero la necessità di utilizzare le tabelle previste, possono scaricarle dal sito www. Cnacom. It .  
   
   
MONZA E BRIANZA – NASCE IL MARCHIO: MADE IN BRIANZA  
 
La patata di Oreno, protagonista dell´omonima Sagra, il tubero dalla pasta bianca e dal sapore intenso, ora si può fregiare del marchio “Made in Brianza”, rilasciato ai produttori che rispondono a uno specifico disciplinare. Il progetto, iniziato con la patata di Oreno, proseguirà poi con l´asparago di Mezzago, per poi estendersi ad altre eccellenze della Brianza che saranno oggetto di attente valutazioni da parte di un´apposita commissione. La patata di Oreno è una produzione ormai secolare che la Camera di Commercio di Monza e Brianza intende valorizzare insieme alla Federazione Interprovinciale Coldiretti Milano – Lodi e al comune di Vimercate. Rigorosamente di pasta bianca, è ideale in cucina per ottenere impasti e per preparare piatti a base di gnocchi, crocchette e purè, o per fritture leggere. La particolarità di questo ortaggio è dovuta anche ai terreni in cui viene coltivato, caratterizzati da un ottimo equilibrio tra i diversi componenti minerali e capaci di trattenere l’umidità, evitando il ristagno. E’ il disciplinare di produzione della patata di Oreno a definire le caratteristiche qualitative del tubero, la delimitazione territoriale e i metodi di produzione compatibili con criteri di sostenibilità ambientale, trasparenza e tracciabilità del processo produttivo. Sempre il disciplinare regolamenta le caratteristiche ambientali, specifica i parametri climatici così come quelli pedologici, i cicli di semina, le modalità di preparazione del terreno, la scelta varietale, il sesto d´impianto, la concimazione, l’irrigazione, il controllo delle infestanti e la difesa fitosanitaria nonché la raccolta. Per quanto riguarda le imprese agricole, in particolare quelle che si occupano della coltivazione di ortaggi e fiori, negli ultimi tre anni sono aumentate in Brianza del +4,2%, valore al di sopra del dato regionale che si attesta a +3,2%. In Lombardia, i titolari di imprese agricole dei settori considerati sono uomini per il 71,7% e donne per la parte restante (28,3%); complessivamente la gran parte degli agricoltori (oltre il 60%) ha un’età compresa tra i 40 e i 69 anni. Tra i prodotti riconosciuti in sede europea con marchi Dop o Igp l’Italia vanta ben 53 prodotti ortofrutticoli e cereali, nessuna patata, anche se la patata di Bologna può fregiarsi del marchio Dop - Ptn, ovvero è in corso di completamento l’iter europeo e ha ottenuto una protezione transitoria a livello nazionale. Fra le nazioni europee particolarmente attive nella tutela del tubero si segnalano tra l’altro la Finlandia, la Francia, la Spagna. “La Brianza – ha dichiarato Tiziano Tenca – membro di giunta della Camera di Commercio di Monza e Brianza – vanta numerose eccellenze agricole. Come Camera di Commercio stiamo promuovendo iniziative a sostegno delle imprese agricole e dei prodotti di qualità, cerando di avvicinare anche i giovani a queste attività, importanti per l´economia e l´identità della Brianza. Il rilascio del marchio “Made in Brianza” alla patata di Oreno è il primo risultato di un progetto volto a certificare e valorizzare la qualità dei prodotti tipici locali”. Le caratteristiche della patata di Oreno. C´è un disciplinare che la individua: - è una patata a pasta bianca, farinosa, dal sapore particolarmente ricco e intenso, ideale per gli gnocchi in quanto è particolarmente indicata per gli impasti perché la consistenza consente di amalgamare bene gli ingredienti; - prezzo: 0,50/ 0,75 € al Kg; - il quantitativo di produzione annua, stimato per il 2008, è di circa 2. 000 quintali, frutto di una produzione aziendale e locale, ben differente dalle produzioni industriali più pianificate. L´ambito locale, che prevede anche una commercializzazione diretta da parte dei piccoli produttori, è una garanzia di genuinità del prodotto; - la patata di Oreno si rifà a quanto prevedono i dettami dell´agricoltura integrata: i trattamenti sono molto limitati e i coltivatori cercano di utilizzarne il minor numero possibile ricorrendo, solo in via eccezionale a prodotti a basso impatto; - territorialità di coltivazione: Oreno e il Vimercatese in terreni dal medio impasto, tendenti al sabbioso; - la patata di Oreno si semina a fine marzo – inizio aprile e si raccoglie a settembre. Come ottenere il marchio di qualità “Made in Brianza” .  
   
   
ARRIVA LA PRIMA PATATA “DOC” DELLA LOMBARDIA. E’ DI ORENO IN BRIANZA SI RITORNA “NEI CAMPI”. CRESCONO LE IMPRESE AGRICOLE A VARESE, LECCO, COMO  
 
Monza - La patata di Oreno, protagonista dell´omonima Sagra, il tubero dalla pasta bianca e dal sapore intenso, ora si può fregiare del marchio “Made in Brianza”, rilasciato ai produttori che rispondono a uno specifico disciplinare. Il progetto, iniziato con la patata di Oreno, proseguirà poi con l´asparago di Mezzago, per poi estendersi ad altre eccellenze della Brianza che saranno oggetto di attente valutazioni da parte di un´apposita commissione. La patata di Oreno è una produzione ormai secolare che la Camera di commercio di Monza e Brianza intende valorizzare insieme alla Federazione Interprovinciale Coldiretti Milano – Lodi e al comune di Vimercate. Rigorosamente di pasta bianca, è ideale in cucina per ottenere impasti e per preparare piatti a base di gnocchi, crocchette e purè, o per fritture leggere. La particolarità di questo ortaggio è dovuta anche ai terreni in cui viene coltivato, caratterizzati da un ottimo equilibrio tra i diversi componenti minerali e capaci di trattenere l’umidità, evitando il ristagno. E’ il disciplinare di produzione della patata di Oreno a definire le caratteristiche qualitative del tubero, la delimitazione territoriale e i metodi di produzione compatibili con criteri di sostenibilità ambientale, trasparenza e tracciabilità del processo produttivo. Sempre il disciplinare regolamenta le caratteristiche ambientali, specifica i parametri climatici così come quelli pedologici, i cicli di semina, le modalità di preparazione del terreno, la scelta varietale, il sesto d´impianto, la concimazione, l’irrigazione, il controllo delle infestanti e la difesa fitosanitaria nonché la raccolta. Per quanto riguarda le imprese agricole, in particolare quelle che si occupano della coltivazione di ortaggi e fiori, negli ultimi tre anni sono aumentate in Brianza del +4,2%, valore al di sopra del dato regionale che si attesta a +3,2%. In Lombardia, i titolari di imprese agricole dei settori considerati sono uomini per il 71,7% e donne per la parte restante (28,3%); complessivamente la gran parte degli agricoltori (oltre il 60%) ha un’età compresa tra i 40 e i 69 anni. Tra i prodotti riconosciuti in sede europea con marchi Dop o Igp l’Italia vanta ben 53 prodotti ortofrutticoli e cereali, nessuna patata, anche se la patata di Bologna può fregiarsi del marchio Dop - Ptn, ovvero è in corso di completamento l’iter europeo e ha ottenuto una protezione transitoria a livello nazionale. Fra le nazioni europee particolarmente attive nella tutela del tubero si segnalano tra l’altro la Finlandia, la Francia, la Spagna. “La Brianza – ha dichiarato Tiziano Tenca – Membro di giunta della Camera di Commercio di Monza e Brianza – vanta numerose eccellenze agricole. Come Camera di commercio stiamo promuovendo iniziative a sostegno delle imprese agricole e dei prodotti di qualità, cerando di avvicinare anche i giovani a queste attività, importanti per l´economia e l´identità della Brianza. Il rilascio del marchio “Made in Brianza” alla patata di Oreno è il primo risultato di un progetto volto a certificare e valorizzare la qualità dei prodotti tipici locali”. Le caratteristiche della patata di Oreno. C´è un disciplinare che la individua: - è una patata a pasta bianca, farinosa, dal sapore particolarmente ricco e intenso, ideale per gli gnocchi in quanto è particolarmente indicata per gli impasti perché la consistenza consente di amalgamare bene gli ingredienti; - prezzo: 0,50/ 0,75 € al Kg; - il quantitativo di produzione annua, stimato per il 2008, è di circa 2. 000 quintali, frutto di una produzione aziendale e locale, ben differente dalle produzioni industriali più pianificate. L´ambito locale, che prevede anche una commercializzazione diretta da parte dei piccoli produttori, è una garanzia di genuinità del prodotto; - la patata di Oreno si rifà a quanto prevedono i dettami dell´agricoltura integrata: i trattamenti sono molto limitati e i coltivatori cercano di utilizzarne il minor numero possibile ricorrendo, solo in via eccezionale a prodotti a basso impatto; - territorialità di coltivazione: Oreno e il Vimercatese in terreni dal medio impasto, tendenti al sabbioso; - la patata di Oreno si semina a fine marzo – inizio aprile e si raccoglie a settembre. Come ottenere il marchio di qualità “Made in Brianza” Oltre alla patata di Oreno il marchio si declina anche per altre eccellenze produttive della Brianza; in questa prima fase sono previsti i colori verde per l´agricoltura, marrone per il mobile e il design, grigio per la meccanica e la metalmeccanica, e blu per l´Ict. Per ottenere il marchio “Made in Brianza” per le eccellenze locali, l´impresa, regolarmente iscritta alla Camera di commercio di Monza e Brianza deve sottoporre il progetto alla giunta camerale che si avvarrà di esperti per la valutazione. Le patate riconosciute con marchio Dop - Igp
Finlandia Lapin Puikula
Francia Pomme de terre de l´Île de Ré
Francia Pomme de Terre de Merville
Grecia Patata kato nevrokopiou
Paesi Bassi Opperdoezer Ronde
Portogallo Batata de Trás-os-montes
Regno Unito Jersey Royal potatoes
Spagna Pataca de Galicia or Patata de Galicia
Spagna Patatas de Prades or Patates de Prades
Fonte : Elaborazione della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Commissione Europea L’andamento delle imprese agricole 2007 – 2004 (variazioni %)
coltivazioni di cereali e di altri seminativi coltivazione di ortaggi, specialità orticole, fiori e prodotti di vivai coltivazione di frutta, frutta a guscio, prodotti destinati alla preparazione di bevande, spezie
Bergamo -2,3 4,1 21,3
Brescia -7,5 5,3 11,9
Como 15,0 2,5 30,0
Cremona -4,5 7,1 0,0
Lecco 12,7 5,8 18,4
Lodi 1,3 -3,9 -26,3
Mantova -5,0 1,5 1,2
Milano -2,7 -6,1 -3,3
Monza e Brianza -4,5 4,2 14,3
Pavia -4,3 5,3 -4,2
Sondrio -10,3 0,0 -10,2
Varese 13,0 8,1 32,9
Lombardia -4,2 3,2 -0,5
Fonte: Elaborazione dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese .
 
   
   
LOMBARDIA: EMANATI I CRITERI PER TUTELA TERRITORIO AGRICOLIO  
 
La Giunta regionale lombarda ha emanato, su proposta dell´assessore al Territorio, Davide Boni, gli indirizzi alle Province per la definizione degli ambiti destinati all´attività agricola di interesse strategico, introdotti con l´ultima modifica della "Legge per il governo del territorio" (l. R. 12/2005). Gli indirizzi seguono lo spirito della legge che orienta lo sviluppo del territorio lombardo con attenzione alla sostenibilità ambientale, al contenimento del consumo di suolo e alla qualità del paesaggio, "Riconoscere e salvaguardare gli spazi del territorio destinati all´agricoltura, - conclude Boni - è una priorità sempre più rilevante. In particolare anche in vista di Expo 2015, il cui tema - Nutrire il pianeta, Energia per la vita - sottolinea l´importanza dell´agricoltura nell´equilibrio globale del pianeta per uno sviluppo durevole e l´innalzamento della qualità della vita". La decisione della Giunta rappresenta un passaggio fondamentale per l´esercizio del ruolo di governo regionale con riferimento all´azione di pianificazione delle Province. A queste spetta il compito di individuare nel proprio Piano Territoriale di Coordinamento (Ptcp) gli ambiti agricoli di interesse strategico, che in seguito i Comuni, nell´ambito delle proprie responsabilità, provvederanno a definire in modo più puntuale perimetrandoli all´interno del piano urbanistico (Piano di Governo del Territorio-pgt). Gli "ambiti agricoli strategici" sono una componente fondamentale del "sistema rurale-paesistico-ambientale" definito nella proposta di Piano Territoriale Regionale (Ptr) deliberata dalla Giunta Regionale a gennaio, che orienta la pianificazione del territorio regionale in una visione integrata degli spazi liberi, nel più ampio disegno di sviluppo territoriale integrato da punto di vista ecologico, naturalistico e del paesaggio. .  
   
   
LOMBARDIA, AGRICOLTURA: TERRITORIO,FERRAZZI:SINERGIA DECISIVA NELLA PIANIFICAZIONE FORTE TUTELA PER LE AREE AGRICOLE  
 
 Milano - "La salvaguardia delle aree destinate all´agricoltura è da sempre una priorità ed un impegno dell´assessorato all´Agricoltura della Regione Lombardia. Per questo sono soddisfatto dell´approvazione in Giunta delle modifiche alla legge per il governo del territorio sollecitate dal mio assessorato per definire gli ambiti destinati all´attività agricola". Così Luca Daniel Ferrazzi, assessore regionale all´Agricoltura, commenta l´emanazione, da parte della Giunta lombarda, in firma congiunta con l´assessore al Territorio Davide Boni, degli indirizzi alle Province introdotti modificando la legge per il governo del territorio, con i quali si definiscono le aree destinate all´agricoltura di interesse strategico. "Questo provvedimento - spiega Ferrazzi - consentirà una pianificazione territoriale che rispetti l´ottimale equilibrio tra le esigenze di espansione sul territorio dei diversi sistemi economici, e quelle del mondo agricolo. E´ bene ricordare, infatti, che l´agricoltura costituisce una colonna portante dell´intera economia lombarda e svolge sempre più un ruolo ambientale e di tutela del territorio, generando nuove opportunità di mercato sotto il profilo multifunzionale, come ad esempio nel settore turistico-ricreativo". Alle province aspetta infatti il compito della pianificazione del territorio, attraverso il Piano Territoriale di Coordinamento, che i Comuni poi recepiranno definendo in modo più puntuale i diversi ambiti, e quindi anche le aree di interesse agricolo. "La proficua collaborazione con l´Assessorato al Territorio - conclude Ferrazzi - ancora una volta dimostra come al primo posto nell´azione di governo della Giunta Lombarda, siano solo gli effettivi interessi della collettività, declinati attraverso gli strumenti amministrativi come questa legge, frutto di un intenso lavoro di concertazione con tutti i soggetti che vivono il territorio, a 360 gradi". .  
   
   
GRANA PADANO,FERRAZZI: QUOTE LATTE SISTEMA DA RIEQUILIBRARE  
 
Milano - "Un incontro positivo che conferma la proficua collaborazione tra Consorzio e Regione Lombardia, nella promozione e nel sostegno di un prodotto ormai simbolo del made in Italy nel mondo in grado di trainare anche le nostre altre produzioni di qualità". Lo ha detto Luca Daniel Ferrazzi, assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, intervenendo a Desenzano del Garda (Brescia) al Consiglio di Amministrazione del Consorzio per la Tutela del Grana Padano. "E´ importante affermare con forza - ha continuato Ferrazzi - che il Grana Padano è uno dei simboli che contribuisce a rendere le nostre eccellenze forti e credibili a livello internazionale. In questi ultimi anni Regione Lombardia ha lavorato con il Consorzio realizzando importanti azioni mirate ad affermare, a livello nazionale ed internazionale, la qualità di un prodotto davvero eccezionale. Il Grana Padano infatti è il formaggio a Denominazione di Origine Protetta più importante del mondo, e prova ne è il recente successo riscontrato in Cina con il progetto "Crossroad", in occasione delle Olimpiadi 2008". "Il ruolo del Consorzio - aggiunge Ferrazzi - alla luce di questi risultati, appare sempre più determinante e credo si possa pensare anche ad una sua naturale evoluzione. Vedo infatti con favore, a fronte delle difficoltà di mercato, la possibilità che ci si possa anche occupare di regolamentare la produzione. Su questo fronte dovremo lavorare per capire quali sono le soluzioni plausibili, nel rispetto delle regole antitrust". Durante la riunione, si è parlato anche di quote latte e della legge 119. Ferrazzi, ricordando che la Lombardia è regione capofila in Italia per il settore lattiero-caseario, si è detto certo che il ministro Zaia e gli assessori delle altre Regioni daranno piena attuazione alla legge per riequilibrare il sistema, distinguendo bene chi ha sempre lavorato nella legalità da chi ha speculato al di fuori delle regole, danneggiando l´immagine e l´economia regionali e nazionali". .  
   
   
PREZZI E QUALITÀ. IN REGIONE CON RAPPRESENTANTI CONSUMATORI PER INTESA SU “PANIERE VENETO”  
 
“La Regione del Veneto ha partecipato in qualità istituzionale ad una riunione, a palazzo Balbi, con i rappresentanti delle sette associazione venete dei consumatori per arrivare ad una piena condivisione di un protocollo d’intesa, denominato “Paniere Veneto a prezzo giustificato”, il cui testo sarà sottoscritto ai primi di ottobre”. Lo ha dichiarato l’Assessore regionale per la tutela del consumatore e la sicurezza alimentare Elena Donazzan. Scopo dell’ incontro – che si è svolto nella stessa Giornata nazionale di protesta contro il carovita e la pagnotta (a causa del prezzo elevato del pane) – è stato quello di trovare giusti percorsi a tutela del consumatore del Veneto e che, grazie al “Paniere Veneto” (che avrà durata annuale) darà risposte concrete, ha aggiunto l’Assessore Donazzan. Il progetto, come noto, è stato presentato nel marzo scorso alle associazioni dei consumatori per una prima valutazione: in esso si considerano 30 prodotti di cui 27 alimentari che devono essere sottoposti a costante monitoraggio, con rilevazioni periodiche, per aree territoriali omogenee che consentiranno di arrivare ad un “range” di prezzo sempre aggiornato. .  
   
   
MORIA DELLE API: SODDISFAZIONE DI RABBONI PER LA SOSPENSIONE DELL´USO DI INSETTICIDI NELLA CONCIA DEL MAIS CHIESTA UNA VERIFICA TECNICO SCIENTIFICA SULLE RAGIONI DELL´ESTENSIONE DELLA MISURA ANCHE A BARBABIETOLA E PATATA. IN ARRIVO DALLA REGIONE CONTRIBUTI PER IL RIPOPOLAMENTO DEGLI ALVEARI.  
 
Bologna - Soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia-romagna Tiberio Rabboni per la decisione del Ministero della Salute di sospendere in via cautelativa l’utilizzo nella concia dei semi di mais di alcuni insetticidi neonicotinoidi (clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam) e della sostanza attiva fipronil, che sembrano responsabili della moria di api in atto in estese aree del Paese. “Il decreto ministeriale – ha spiegato Rabboni - accoglie la richiesta avanzata nel luglio scorso dall’Emilia-romagna e fatta propria dalle altre Regioni, preoccupate per un fenomeno che nel 2008 si è ulteriormente aggravato, provocando forti danni a un comparto produttivo importante quale quello della produzione di miele, oltre che all’ambiente”. “A questo provvedimento - ha aggiunto l’Assessore - dovrà essere affiancata un’attività di studio e di monitoraggio per accertare, in modo chiaro ed esaustivo l’insieme dei fenomeni che da alcuni anni provocano gravi danni al patrimonio apistico nazionale, anche allo scopo di individuare prodotti alternativi a quelli in uso e sicuramente affidabili . ” Rabboni si è invece detto sorpreso della decisione del Ministero di estendere tali limitazioni anche alla concia di altre colture come ad esempio la barbabietola da zucchero e la patata, per le quali non esistono evidenze di una correlazione tra l’uso di questi insetticidi e i danni alle api. Diverso infatti è il periodo di semina (fine marzo-aprile per il mais, quando le api sono in piena attività, e prevalentemente febbraio per barbabietola e patata) e diverse le modalità di concia del seme che – nel caso di barbabietola e patata - non sembrano provocare dispersione dei principi attivi al momento della semina. “Evidentemente il Ministero è in possesso di informazioni che non conosciamo – ha dichiarato Rabboni - chiediamo al più presto una verifica tecnico-scientifica . La campagna produttiva 2008-2009 è alle porte. Non vorremmo che l’estensione del divieto a barbabietola e patata si traducesse unicamente in un danno per i produttori. ” Intanto la Regione Emilia-romagna parte con interventi specifici per il ripopolamento del patrimonio apistico regionale. Lo ha detto lo stesso Rabboni, annunciando che già dall’anno 2008-2009 sono previsti contributi in conto capitale, pari al 30% della spesa ammissibile, per l´acquisto di sciami e famiglie di api a favore delle aziende apistiche che, a partire dal 1 gennaio 2008, hanno denunciato alle autorità competenti, o segnalato nell’ambito dell’attività di monitoraggio, la perdita di api per presunti avvelenamenti da inquinanti ambientali, con particolare riferimento a prodotti fitosanitari. ”. .  
   
   
CROTONE: SEMINARIO SU BANDO MULTIMISURA ASSE I E ASSE II  
 
Si svolgerà il prossimo 24 settembre, a partire dalle ore 10. 00, presso la sede camerale, il seminario informativo sul Bando regionale multimisura asse I riguardante “Il Miglioramento della Competitività del Settore Agricolo e Forestale” ed asse Ii riguardante “Il Miglioramento dell’Ambiente e dello Spazio Rurale”, recentemente pubblicato. Il seminario, organizzato dalla Camera di Commercio di Crotone, in collaborazione con l’Assessorato Agricoltura della Regione Calabria, vedrà la partecipazione del Dirigente del Settore “Sviluppo Rurale” della Regione Calabria Mario Toteda,. In considerazione dell’importante opportunità offerta dal bando, si invitano tutti gli interessati (imprenditori, consulenti, associazioni di categoria) a partecipare all’iniziativa ed a darne conferma all’Ufficio Promozione, ai seguenti numeri telefonici: 0962. 6634. 207-234-229-228 o all’indirizzo di posta elettronica: promozione@kr. Camcom. It. Il seminario è una delle attività che l’Ente camerale svolge nell’ambito della promozione delle imprese e dello sviluppo del territorio. .  
   
   
FORMAZIONE: BIOMASSE, CORSI PER AGRICOLTORI E FORESTALI  
 
Pescara - Corsi di aggiornamento e di specializzazione per agricoltori e operatori forestali per la valorizzazione ai fini energetici delle biomasse, ovvero il materiale di risulta prodotto dalle coltivazioni agricole e dalle attività artigianali e industriali: è l´iniziativa promossa dall´assessorato all´Ambiente sulla base di un accordo di programma sottoscritto con il Ministero dell´Ambiente. I corsi saranno tenuti a L´aquila e Pescara da docenti universitari degli atenei abruzzesi e sono rivolti a un numero massimo di 30 partecipanti per tipologia di corso (Operatori Agricoli - Operatori Forestali). Gli interessati possono partecipare compilando la scheda di iscrizione reperibile sul sito della Regione Abruzzo e inviandola tramite raccomandata all´indirizzo: Regione Abruzzo - Direzione Agricoltura Ambiente Energia - Servizio Politiche Energetiche, via Passolanciano 75. .  
   
   
ZOOTECNIA, 750 MILA EURO PER ALBERO GENEALOGICO MUCCHE ALLEVAMENTI LIGURI  
 
Aiuti agli allevatori liguri per un importo di 750 mila euro sono stati approvati dalla giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Agricoltura Giancarlo Cassini. La somma è destinata alle associazioni allevatori delle quattro province liguri per far fronte alle spese dei controlli del bestiame e per la tenuta del suo albero genealogico, del suo pedigree, per poter essere sempre in grado di risalire alle origini dell´animale e intervenire in caso di problemi sanitari negli allevamenti che in Liguria contano circa ventimila capi bovini. .  
   
   
ZOOTECNIA: MACELLATO PRIMO VITELLO CERTIFICATO "CARNI DI SICILIA"  
 
Roma - E’ stato macellato qualche giorno fa sulle Madonie, nel palermitano, il primo vitello con marchio unico “Carni di Sicilia”. A “certificare” l’animale, proveniente dall’azienda agricola Mocciaro di Gangi, il Corfilcarni, il Consorzio regionale di ricerca sulla filiera delle carni, struttura da tempo riconosciuta dal ministero e oggi accreditata anche quale ente di controllo presso il “Sincert”, il Sistema nazionale per l´accreditamento degli organismi di certificazione. La notizia è stata ufficializzata durante la conferenza stampa organizzata nell’ambito di “Meating 2008”, il primo salone internazionale dedicato alla filiera della carne. “La Regione siciliana - ha spiegato l’assessore all’Agricoltura, Giovanni La Via - riconosce l’importanza di tutelare e qualificare le carni siciliane e con la certificazione interviene per un processo di qualificazione della filiera, dal punto di vista della produzione, del controllo dell’alimentazione animale e del processo di lavorazione e trasformazione. Oggi, insieme alla sicurezza alimentare, l’assessorato pone grande attenzione ai marchi di qualità che la Sicilia può mettere in campo grazie alla struttura costituita dal Corfilcarni”. Il Consorzio “Carni di Sicilia”, che raggruppa dieci consorzi di produttori siciliani, e che ad oggi, in pochi mesi, ha già avviato, in 200 aziende e 30 punti vendita dislocati sul territorio regionale, la certificazione delle carni bovine sull’intera filiera produttiva. La certificazione con il marchio unico rientra in un progetto più ampio dell’assessorato regionale all’Agricoltura per promuovere e sostenere il sistema di certificazione siciliano nell’ottica della qualità e della sicurezza alimentare. .  
   
   
I PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ DEL VENETO NEI PUNTI VENDITA CON IL LOGO DELLA REGIONE  
 
I consumatori potranno tra breve trovare i prodotti agroalimentari veneti di qualità certificata in appositi spazi del gusto regionale di centinaia di punti vendita, dove saranno proposti sotto il logo unificato “Veneto: tra la terra e il cielo”, con il Leone di San Marco e la stella a sette punte che identifica il turismo regionale. Lo ha annunciato il 20 setembre a Thiene, in provincia di Vicenza, il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato, intervenuto assieme al ministro delle politiche agricole Luca Zaia, al sindaco Maria Rita Busetti e al presidente dell’associazione produttori latte del Veneto Terenzio Borga, all’inaugurazione della quarta edizione di Caseus Veneti, rassegna – concorso delle migliori produzioni casearie della regione. La mostra, ospitata nel Castello Porto Colleoni Thiene situato proprio nel cuore della città, si svolge in concomitanza con “Formaggio e dintorni”, esposizione – mercato ospitata nelle vie centrali giunta al 70° anno di vita, a testimonianza della vocazione lattiera di questo centro produttivo e industriale dell’alto vicentino, dove esiste anche la borsa dei formaggi che registra la situazione del settore per tutto il Nord Est. Martedì prossimo – ha informato Manzato – presenterò alla Giunta il provvedimento che adotta il marchio ombrello non solo per il turismo ma anche per le produzioni agroalimentari, così da rendere immediatamente riconoscibili ovunque i nostri prodotti migliori. Stiamo inoltre lavorando ad un accordo con la distribuzione perché dedichi spazi specifici alle produzioni così identificate. “Far conoscere i nostri prodotti – ha concluso – vuol dire promuovere il nostro territorio, la nostra identità e la cultura della quale è ricca il nostro Veneto”. In occasione di Caseus Veneti il vicepresidente della giunta regionaleha inoltre comunicato che è stata trovata una soluzione ai problemi burocratici che avevano bloccato il pagamento dell’indennità compensativa agli agricoltori di montagna, dove è centrale il comparto della zootecnia da latte: Avepa potrà dunque presto erogare i finanziamenti fermi relativi al 2007 e 2008. Il biglietto da visita del settore lattiero caseario veneto parla di oltre 70 diverse tipologie di formaggi, prodotti con il latte di più di 5 mila azienda agricole, lavorati in circa 120 caseifici o direttamente nelle malghe di montagna. E proprio ai malghesi, “senza i quali non avremmo questi capolavori” è andato il ringraziamento del ministro Zaia, che ha preannunciato le prossime iniziative per sburocratizzare il settore e la battaglia che aprirà a novembre sulla questione delle quote latte, quando chiederà all’Unione Europea un aumento di almeno il 5 per cento della quantità di produzione assegnata all’Italia. Zaia ha inoltre annunciato di aver incaricato Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Capitanerie di Porto, Ispettorati repressione Frodi di operare con estremo rigore nei controlli sull’agroalimentare a tutela dei consumatori, “che non vuol dire correre dietro ai pensionati nei vigneti, ma verificare i carichi e le autobotti di vino, di latte e di altri prodotti che viaggiano troppo rispetto all’area di produzione”. .  
   
   
AGROALIMENTARI : LE AZIONI DELLA PUGLIA IN ALBANIA E GRECIA  
 
I consumatori italiani sono sempre più attenti a ciò che acquistano,cercano prodotti locali e possibilmente biologici. E´ quanto è emerso stamattina durante il convegno "L´agricoltura biologica promossa attraverso la cooperazione territoriale europea:azioni della Regione Puglia e Ciheam- Iam- Bari in Albania e Grecia",che si è svolto presso la Sala convegni del Salone Agrimed. Sono intervenuti esperti del Ciheam- Iam- Bari e dei due paesi partner, Albania e Grecia, che hanno parlato delle politiche di sviluppo che stanno portando avanti da dieci anni, finalizzati a sviluppare un´agricoltura biologica e a far conoscere i prodotti ormai considerati parte integrante della Alimentazione Mediterranea. E il Moan, Mediterranean Organic Agriculture Network , istituito nel 1997 e formato da 21 paesi, più 3 in adesione, ha l´ambizione di operare su diversi fronti: ricerca, informazione, consulenza alle aziende, apertura di sportelli informativi, con l´obiettivo di creare sempre più aree dedite al bio. Con questi progetti transfrontalieri si cerca di creare un forte sodalizio tra i paesi del bacino mediterraneo per migliorare i prodotti tipici in un mondo sempre più "globalizzato" che propone prodotti artificiali a prezzi competitivi. E lo Iam Bari, in stretta collaborazione con l´Assessorato alle Risorse Agroalimentari, sta lavorando per far emergere colture e culture pugliesi. . .  
   
   
PIR INTERNATIONAL EXIBITION MOSCOW 2008  
 
L´ufficio per l´Internazionalizzazione delle Imprese del Lazio, Sprintlazio, ha annunciato un progetto di promozione del settore agro-industria a Mosca. Il progetto di promozione prevede la partecipazione alla Xi edizione della fiera Pir International Exhibition Moscow 2008 di una delegazione di imprese operative nel settore della ristorazione con particolare riferimento al segmento della pizzeria. Le azioni previste, oltre alla partecipazione in collettiva alla rassegna, sono l´organizzazione di seminari tecnici, con degustazione di prodotto, dal titolo: Piqudi - The Italian Pizza between Tradition and Innovation e la promozione della missione presso gli operatori russi ed i rappresentati del mondo dei media del settore in questione. .  
   
   
AGRIMED: PRESENTAZIONE SPORTELLO QUALITÀ  
 
Bari, Nella Sala convegni, presso il Salone Agrimed, è stato presentato lo Sportello Qualità, uno strumento per informare gli agricoltori e tutti gli operatori del settore sulle procedure necessarie per la certificazione dei prodotti agroalimentari. "L´assessorato alle Risorse Agroalimentari, -afferma Giuseppe Ferro,direttore d´Area Politiche per lo Sviluppo Rurale- attraverso lo Sportello Qualità, vuole accompagnare l´agricoltore in un percorso utile perché i prodotti certificati abbiano un giusto riconoscimento sul mercato nazionale ed estero. "La Puglia-conclude Ferro-è ai primi posti in Italia ed è in linea con le politiche nazionali ed europee. La Regione sta puntando sui prodotti tipici locali, ma è necessario abbattere i costi e garantire ai consumatori la qualità dei prodotti". Soddisfatto il presidente della Fiera del Levante, Cosimo Lacirignola, il quale dichiara che "lo Sportello Qualità ha l´obiettivo di aiutare gli agricoltori, ridurre la filiera e promuovere solo prodotti certificati:un percorso obbligatorio se si vuole essere competitivi sul mercato nazionale ed estero. E, in virtù dei risultati che la Puglia sta ottenendo, a novembre, in collaborazione con l´Assessorato alle Risorse Agroalimentari e la Camera di Commercio, la Fiera del Levante sarà location dell´evento"Extra", dove l´unico protagonista sarà l´olio extravergine d´oliva. L´obiettivo delle istituzioni e degli operatori del settore è quello di salvaguardare le tipicità pugliesi e con esse il territorio, sperando che al più presto venga riconosciuto dall´Unesco come patrimonio immateriale dell´Umanità". .  
   
   
MOLISE: 1^ FIERA REGIONALE DELL´ENO-GASTRONOMIA  
 
 Il Centro Fieristico Polifunzionale di Selvapiana Spa, Società costituita per la promozione della Cittadella dell’Economia dalla Regione Molise, dal Comune di Campobasso, dalla Provincia di Campobasso, dall´Unioncamere Molise e dal Patto Territoriale del Matese, organizza, con il supporto dell’Unioncamere Molise, “Piacere Molise” - 1^ Fiera Regionale dell’Enogastronomia riservata alle produzioni agroalimentari ed eno-gastronomiche molisane. Gli spazi espositivi della Cittadella dell´Economia a Campobasso, dal 29 ottobre al 2 novembre 2008, offriranno la cornice ideale alla più importante vetrina regionale riservata all´intero settore agroalimentare. Le migliori produzioni eno-gastronomiche del Molise verranno presentate al pubblico con una originale modalità espositiva: il Polo Fieristico della Cittadella dell´Economia si trasformerà in una vera e propria “cittadella del gusto” dove si potranno percorrere “Le Strade dei Sapori Molisani”, itinerari alla scoperta dei vini e dell´olio, dei tartufi e del miele, dei salumi e dei latticini, dei dolci e della pasta alimentare, ecc. La cucina e i prodotti tipici del territorio saranno i protagonisti per proporre una cultura alimentare centrata sulla genuinità e sulla qualità e promuovere aspetti economici, culturali ed antropologici della nostra ricca e colorata identità regionale. La farfalla di “Piacere Molise” rappresenta dal 1993 un marchio di garanzia delle migliori produzioni agroalimentari regionali ed offre un palcoscenico privilegiato alle aziende molisane che intendano far conoscere i propri prodotti in un settore dinamico e centrale negli stili di vita e di consumo dell´uomo. L´obiettivo della manifestazione è quello di rilanciare la competitività del settore eno-gastronomico regionale attraverso il coinvolgimento di tutti gli operatori: dalle aziende agroalimentare e artigianali molisani a quelle che producono manufatti e oggettistica funzionale al settore, nonché agli operatori della ristorazione e dell´informazione, all´editoria di settore, agli enti, alle associazioni e alle istituzioni. Un evento unico per le imprese molisane, soprattutto per quelle che guardano oltre i confini regionali e nazionali: “Piacere Molise” ospiterà buyers, distributori e ristoratori internazionali per permettere alle imprese locali di confrontarsi e stringere accordi commerciali. “Piacere Molise” è presente anche sul web: www. Piaceremolise. Eu. Collegandosi al sito ufficiale della manifestazione è possibile informarsi sugli orari e l´ingresso in fiera. Le aziende troveranno pubblicata la modulistica di base per partecipare. .  
   
   
"GIGANTI DA PROTEGGERE": MARTEDÌ A BOLOGNA CONVEGNO SULLA CONSERVAZIONE E GESTIONE DEGLI ALBERI MONUMENTALI  
 
Bologna - Gli alberi monumentali sono gli unici superstiti di antichi paesaggi perduti, testimoni silenziosi di "una natura vivente" che resiste ai colpi inferti da un contesto ambientale spesso difficile e ostile. Per le loro caratteristiche di bellezza e unicità sono parte integrante del nostro patrimonio culturale che non si limita solo ai manufatti e alle opere d´arte. La Regione Emilia-romagna dal 1977 ha sottoposto a tutela 646 grandi alberi "di notevole pregio scientifico o monumentale" presenti sul suo territorio e ha realizzato numerosi interventi finalizzati alla conoscenza e alla corretta gestione e conservazione del patrimonio arboreo regionale. Fra le azioni intraprese rientra anche la redazione del volume, fresco di stampa, “Giganti da proteggere. Conservazione e gestione degli alberi monumentali” (a cura di Teresa Tosetti, collana “Ibc. Musei e Territorio”; Bologna Clueb 2008). In occasione dell’uscita del volume, l’Ibc promuove, in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Ambiente, una giornata di approfondimento sul tema a Bologna martedì 23 settembre, dalle 9. 30 alle 13, presso la Sala ex Consiglio della Regione Emilia-romagna. Sarà l’occasione per fare il punto sulla tutela degli alberi monumentali in Emilia-romagna e illustrare le proposte per l’aggiornamento della normativa regionale, negli interventi di Teresa Tosetti (Servizio Beni Architettonici e Ambientali dell’Ibc) e Enzo Valbonesi (Responabile del Servizio Parchi e Risorse Forestali della Regione Emilia-romagna). Nicoletta Vai (Servizio Fitosanitario – Direzione generale Agricoltura) illustrerà l’attività del Servizio Fitosanitario regionale, mentre Giovanni Morelli (agronomo, esperto arboricoltore) parlerà delle principali cause di deperimento dei grandi alberi. L’esperienza diretta nell’attività di gestione degli alberi monumentali sarà l’oggetto dell’intervento di Luigi Cipriani, dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune di Faenza. Le conclusioni saranno affidate a Lino Zanichelli, assessore all’Ambiente e Sviluppo sostenibile della Regione Emilia-romagna. Ai partecipanti verrà distribuito il volume “Giganti da proteggere. Conservazione e gestione degli alberi monumentali” Giganti da proteggere. Conservazione e gestione degli alberi monumentali martedì 23 settembre 2008; ore 9. 30 – 13 Bologna, Sala ex Consiglio della Regione Emilia-romagna - piano terra Viale Silvani 6 Info e segreteria Istituto Beni Culturali Tel. 051 217442/444; Fax 051 232599 www. Ibc. Regione. Emilia-romagna. It .  
   
   
CAGLIARI - PIANO PRECARIATO DELL´AGRIS, TERMINATA LA PRIMA FASE  
 
Con la pubblicazione in questi giorni degli specifici bandi, è stata portata a termine con successo la prima fase del processo di stabilizzazione del precariato attivata da Agris, l´Agenzia regionale per la ricerca in agricoltura. Il piano, attuato secondo le procedure previste da Giunta e Consiglio regionali, consentirà il collocamento di 16 unità che saranno impiegate nei diversi Dipartimenti dell´Agenzia. Soddisfatto il direttore generale di Agris Giuseppe Pulina: "Grazie alla preziosa collaborazione degli assessori regionali dell´Agricoltura Francesco Foddis e del Personale Massimo Dadea, che si sono attivati per trovare le soluzioni normative e finanziarie più consone, con il superamento del piano del precariato raggiungiamo un traguardo importante: dopo anni di attesa, queste persone trovano finalmente un´idonea collocazione amministrativa e scientifica, e ciò non fa che rafforzare il ruolo di Agris come agenzia di ricerca e dare un significato ancora più pregnante della Riforma degli enti in agricoltura". "Ora l´Agenzia – auspica il direttore generale – necessiterà di ulteriori apporti di personale, specialmente di ricercatori, che le consentiranno di passare alla seconda fase del processo. Colgo l´occasione per rimarcare come sia il Consiglio che la Giunta regionale stiano procedendo speditamente all´approvazione del nostro nuovo statuto: ciò permetterà l´ingresso in Agris del Dipartimento di Incremento ippico, per il quale è già stato previsto uno specifico piano per il superamento precariato con opportune procedure di stabilizzazione". .  
   
   
ALL´ENOTECA REGIONALE PALATIUM PRESENTATO L´"HAPPY HOUR" MADE IN LAZIO  
 
Anche per l’aperitivo cibi e vini possono essere “tipici” e di qualità. All´enoteca regionale Palatium è l´ora dell´happy hour made in Lazio. L´iniziativa, che ha per slogan ´Un aperitivo per il Lazio´, e´ stata presentata il 18 settemb re dall´assessore all´Agricoltura del Lazio, Daniela Valentini e dal commissario straordinario dell´Arsial (Agenzia regionale per lo sviluppo e l´innovazione dell´agricoltura del Lazio) Massimo Pallottini. Nell´occasione e´ stata presentata anche la carta degli apertivi dell´enoteca. Bruschette di pane di Genzano tostato con olio, pomodorini e ricottina condita, legumi, prosciutto crudo, tortino salato e verdure biologiche. Un nuovo modo di concepire l´aperitivo, valorizzando le tipicità enogastronomiche regionali ad un costo che oscilla dai 4 ai 6,5 euro per le bevande e 7 per il piatto assaggi. "E´ la prima volta – spiega l´assessore regionale all´Agricoltura Daniela Valentini – che un´Enoteca romana propone un´happy hour esclusivamente a base di prodotti tipici regionali, facendo di Palatium un punto di riferimento nello sviluppo dell´enoturismo. Abbiamo creato le condizioni per le aziende coinvolte, 800 da tutto il Lazio, selezionando i prodotti migliori. Un´iniziativa che vogliamo proseguire all´interno di un percorso che ormai vede la nostra agricoltura sempre più protagonista nella Capitale". "Il nostro obbiettivo - spiega il commissario dell´Arsial , Massimo Pallottini - è quello di far conoscere sempre più i prodotti di qualità della nostra regione al popolo degli aperitivi. Fare rete, esportando la ´carta degli aperitivi´ anche ad alberghi e bar, è tra le nostre priorità Stimo che il mercato degli aperitivi di qualita´ a Roma si aggiri in totale sui 5 milioni di euro all´anno. In questo mercato il sistema Lazio puo´ offrire prodotti di qualita´". Tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 18,30 alle 20, spazio all´aperitivo firmato regione Lazio, dove la qualità si sposa con il territorio. .  
   
   
I RISULTATI DELLA RICERCA EURISKO SUI CONSUMI DEL SALAME CACCIATORE DOP MASCHIO, GIOVANE, INTERESSATO ALLE NOVITA’ ECCO IL PROFILO DEL CONSUMATORE TIPO  
 
La ricerca condotta da Gfk Eurisko, con l’obiettivo di analizzare il “consumatore” e i “consumi” di “Salame Cacciatore Dop”, ha già dato i primi risultati. L’indagine, tuttora in corso, è stata commissionata dal “Consorzio Salame Cacciatore” presieduto da Sandro Gozzi. Il Consorzio si è costituito nel 2003 con l’obiettivo di tutelare e promuovere, in Italia e all’estero, uno tra i salumi Dop (Denominazione d’Origine Protetta) più noti della tradizione alimentare italiana. La ricerca, condotta sulla prima “tranche” del campione analizzato, costituito da 5. 000 casi rappresentativi della popolazione italiana dai 14 anni in su (48. 596. 000 individui), rivela che i consumatori abituali di “Salame Cacciatore Dop” risultano in prevalenza maschi dell’età adulta (45-54 anni) concentrati per lo più in centri urbani di medie o grandi dimensioni (fino a 100. 000-500 mila abitanti) del Nord Ovest d’Italia (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna). Sul fronte degli acquisti, altro aspetto analizzato, il consumatore di “Salame Cacciatore Dop” risulta attratto dai nuovi prodotti e dalle marche note in maniera maggiore rispetto alla media, con una particolare propensione verso i prodotti di alta qualità. La ricerca, che si è occupata altresì di tracciare le abitudini alimentari del campione preso in esame, ha riportato che il consumatore di “Salame Cacciatore Dop” ha nei confronti dell’alimentazione un approccio aperto. Ama sperimentare nuovi prodotti e apprezza la cucina straniera. Poco metodico nella distribuzione dei pasti quotidiani, ama mangiare fuori pasto e fare spuntini. Per quanto riguarda, invece, i luoghi, le modalità e la frequenza di consumo del prodotto, ecco quanto si evince dall’indagine: la maggioranza degli intervistati (circa l’82%) consuma il prodotto a casa; per lo più come secondo piatto (circa il 60%), ma anche come antipasto (il 37%). Orientativamente la frequenza di consumo varia tra le 2/3 volte alla settimana per il 33%, le 2/3 volte al mese per il 29% e una volta alla settimana per il 21%. Il quasi rimanente 17% si suddivide tra chi lo consuma quasi tutti i giorni (3%) e chi lo consuma una volta al mese (14%). Consorzio Cacciatore Costituitosi a maggio del 2003, con lo scopo di proteggere e promuovere i Salamini Italiani alla Cacciatora Dop, il Consorzio Cacciatore ha già visto l’adesione di 35 imprese. Il Consorzio ha una etichettatura comune e uniforme (un tassello consortile di facile e d’immediata identificazione) per facilitare la riconoscibilità del prodotto per il consumatore. Il Consorzio, ha la facoltà di agire su tutta la filiera del prodotto Salamini Italiani alla Cacciatora Dop, anche verso i soggetti non consorziati; dispone di poteri di vigilanza, grazie anche a propri agenti “vigilatori” che sono in grado di contestare a fronte di abusi, atti di pirateria e contraffazione su tutto il territorio nazionale e non solo. E’ promotore di programmi per migliorare la qualità delle produzioni in termini di sicurezza igienico-sanitaria, caratteristiche chimiche, fisiche, organolettiche e nutrizionali del prodotto tutelato. Infine, il riconoscimento del Consorzio consente di svolgere le funzioni indicate dal decreto legislativo sulle sanzioni in tema di prodotti Dop - Igp. .  
   
   
MDC E LEGAMBIENTE PRESENTANO ITALIA A TAVOLA 2008 V° RAPPORTO SULLA SICUREZZA ALIMENTARE  
 
Vizi e virtù della filiera del cibo italiano: bufale infette e pesce avariato, cibo scaduto e falso Made in Italy, ma anche tante esperienze di filiere virtuose e prodotti eccellenti, attenzione al territorio e alla sicurezza del consumatore Quasi 40mila controlli per Ispettorato per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari; 968 i campioni prelevati sugli scaffali per il Piano di controllo sugli Ogm; 1. 261 le ispezioni del Corpo Forestale; 300mila i controlli per terra e per mare della Guardia Costiera; 28. 173 quelli dei Carabinieri per la Sanità; quasi 3mila le notifiche al sistema di allerta comunitario: ecco tutti i dati delle attività di controllo svolte nel 2007 L’agroalimentare italiano, settore trainante della nostra economia, non brilla solo per le preziose eccellenze qualitative note nel mondo, ma anche per il gran numero dei controlli e delle ispezioni sistematicamente effettuate dai diversi organismi preposti a garantire la legalità e la sicurezza in un comparto produttivo intimamente legato anche alle nostre questioni culturali, identitarie, tipiche. Un lavoro che ha portato nel 2007 a ingenti sequestri evitando che sulle tavole degli italiani arrivassero prodotti scaduti, contraffatti, in cattivo stato di conservazione o di origine incerta. Non mancano infatti i casi eclatanti di sequestri ed arresti nell’ambito di indagini che hanno visto coinvolti diversi attori, dagli allevatori e i veterinari impegnati in una truffa che ha riguardato numerosi allevamenti di bufale infette, ai casi di truffa ai danni dei prodotti Made in Italy, piuttosto che le ripetute azioni contro la diffusione illegale di cibi scaduti, mal conservati, rietichettati, spesso provenienti dalla Cina e destinati proprio al consumo nei ristoranti cinesi. In particolare, ammonta a 22 milioni di euro il valore dei sequestri effettuati dall´Icq (Istituto Controllo Qualità del ministero delle Politiche Agricole), a seguito di 733 sequestri e 478 notizie di reato registrate nel corso delle 39. 500 ispezioni realizzate. Nell´ambito del Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di Ogm il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha invece analizzato 803 campioni di prodotti in commercio, di cui 72 risultati contaminati. Attività sostenuta anche nell’ambito del sistema di allerta comunitario, con ben 2. 933 notifiche pervenute alla Commissione europea, il 2,1% in più rispetto al 2006. Per quanto riguarda i Nas invece, sono stati sequestrati oltre 14milioni di chili di prodotti alimentari per un valore di oltre 120 milioni di euro, mentre il Corpo Forestale ha effettuato oltre 1. 200 controlli, di cui 298 nel settore zootecnico, 125 in quello dell’agricoltura biologica e 51 relativi al settore degli organismi geneticamente modificati e notificato 144 sanzioni amministrative per un ammontare di quasi 30. 500. 000 euro. Numeri importanti anche le attività delle Capitanerie di Porto che nel corso del 2007 hanno effettuato 50. 534 controlli da parte delle unità navali e 250. 188 ispezioni, controlli e visite ai punti di sbarco, alle attività commerciali etc. E´ questo, in sintesi, il quadro che emerge da Italia a Tavola 2008, V rapporto sulla sicurezza alimentare realizzato dal Movimento Difesa del Cittadino e da Legambiente presentato oggi a Roma nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle Forze dell’ordine e degli enti competenti oltre agli interventi di Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino e di Francesco Ferrante della Segreteria Nazionale di Legambiente. “Il quadro offerto da Italia a Tavola 2008 – ha affermato Antonio Longo - conferma il persistere di preoccupanti aree di illegalità nella filiera alimentare, che vanno dalla sofisticazione dei prodotti a marchio protetto al commercio criminale di prodotti pericolosi per la salute dei consumatori. Ma è anche positivo per quel che riguarda il sistema dei controlli, numerosi e puntuali da parte dei vari organismi che presiedono alla sicurezza alimentare. Le quantità di sequestri e di provvedimenti continuano ad essere rilevanti, soprattutto in alcune specifiche aree del Paese e in alcuni settori produttivi, come quello delle carni e quello dei vini. C’è però nei produttori e nel sistema commerciale una crescente consapevolezza dell’importanza del cibo sicuro e di qualità. Per questo abbiamo voluto segnalare alcune esperienze particolarmente significative nel settore del biologico, del km zero e dei ristoranti certificati per categorie speciali di consumatori. Questo sarà un appuntamento annuale e segnalerà ai consumatori esperienze di cui fidarsi per sicurezza e qualità”. “Nel dossier di quest’anno, sicurezza e qualità si confermano quali parole chiave del settore agroalimentare italiano – ha dichiarato Francesco Ferrante -. Per garantire i consumatori e i produttori del buon Made in Italy infatti, i controlli regolari e sistematici delle diverse Forze dell’ordine e degli enti preposti, si sono arricchiti anche del controllo sui prodotti commercializzati via internet e delle prime indagini relative alla presenza di Ogm nei cibi in commercio che segnalano già significativi casi di contaminazione da Ogm e che quindi è auspicabile siano rafforzati in futuro. Eppure, a garanzia della salute dei consumatori e delle produzioni eccellenti sarebbe utile lavorare meglio anche sulla prevenzione e non solo sulla repressione. E da questo punto di vista sarebbe necessaria ad esempio una ben maggiore incisività dell’Agenzia per la sicurezza alimentare europea (Efsa) che, invece, continua a perdere tutte le occasioni per battere un colpo a favore dei consumatori europei autorizzando senza troppi scrupoli, il via libera a piante ogm di cui non abbiamo bisogno, a maggiori concentrazioni di pesticidi nei prodotti ortofrutticoli ecc, e di fatto invalidando tutti gli sforzi condotti in Italia a tutela della qualità e del benessere agricolo e alimentare”. I controlli in breve Irregolare etichettatura di partite di olio extravergine di oliva per illecito riferimento a denominazioni di origine; usurpazione, imitazione o evocazione di una denominazione protetta o del segno distintivo o del marchio nella designazione e presentazione di formaggi, sementi di mais risultate positive alla presenza di Ogm, irregolare etichettatura e presentazione di vini, sia comuni che di qualità registrata: dalla relazione annuale dell´attività svolta dall´Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari risultano 39. 500 ispezioni effettuate e oltre 29. 500 operatori controllati nel corso dell´anno. Complessivamente sono stati controllati circa 92. 000 prodotti e analizzati 11. 000 campioni di cui il 9% sono risultati irregolari. La ripartizione delle attività di controllo eseguite vede tra i prodotti più controllati quelli del settore vitivinicolo, olii e grassi, lattiero caseario e ortofrutta. Inoltre, l´Ispettorato ha elevato circa 4. 700 contestazioni amministrative, eseguendo 733 sequestri per un valore economico di circa 22,7 milioni di euro e inoltrando 478 notizie di reato all´Autorità Giudiziaria competente. Oltre 1200 controlli, di cui 298 nel settore zootecnico, 125 in quello dell’agricoltura biologica e 51 relativi al settore degli organismi geneticamente modificati e 144 sanzioni amministrative per un ammontare di quasi 30. 500. 000 di euro. È questa invece la traduzione in numeri dell’attività di controllo e di verifica della qualità dei prodotti agricoli svolta dal Corpo forestale dello Stato (Cfs) lo scorso anno. Presenza di micotossine, salmonella e additivi e coloranti fuori le norme di legge. Queste le irregolarità principali evidenziate dal Rapporto sull’attività del sistema di allerta per alimenti e mangimi nell’anno 2007 redatto dal Dipartimento per la Sanità pubblica veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli alimenti del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, attraverso le 2. 933 notifiche pervenute dalla Commissione Europea, dagli uffici periferici e dagli Assessorati alla Sanità delle regioni. Circa 30 le tonnellate di prodotti ittici sequestrate con etichette false riguardo l’origine, 200 chili di pesce azzurro congelato trasportato senza il rispetto delle norme della catena del freddo e 900 chili di mitili dichiarati a rischio per la salute pubblica. E ancora: pesce scongelato e venduto come fresco, prodotti venduti senza il rispetto delle minime norme igieniche: a contatto con la polvere e con i gas di scarico dei veicoli in transito. Ecco alcuni degli esiti delle operazioni svolte nel corso del 2007 dalla Guardia Costiera attraverso i 50. 500 controlli in mare e circa 250. 200 ispezioni a terra, ovvero ai punti di sbarco, nelle pescherie o presso le attività commerciali. Ma a completezza del quadro sull’Italia a tavola, il dossier del 2008 si è arricchito di uno specifico capitolo dedicato al meglio, alle buone pratiche e alle esperienze migliori che caratterizzano il panorama dell’agroalimentare nel Belpaese. Il Movimento Difesa del Cittadino e Legambiente quindi hanno consegnato oggi il Premio Italia A Tavola a 9 esempi di buone pratiche: c’è la storia di 4 piccoli comuni delle Marche che hanno deciso di unire le loro forze e fare economia di scala nel settore delle mense biologiche, ispirato alla tutela delle tipicità locali, sempre più minacciate dalla globalizzazione e dalla contraffazione; c’è il progetto Ristorante Tipico nel quale più esercizi hanno creato una rete e dato vita ad una certificazione volontaria legata alla offerta di cibi del territorio ma anche alla sicurezza alimentare. Ma l’Italia a Tavola non pensa solo al gusto e alla tradizione, ma anche all’ambiente. Tra gli esempi di buone pratiche che vi proponiamo ci sono le esperienze di chi ha saputo coniugare sicurezza e qualità alimentare con la sostenibilità ambientale, come i farmers market o i circuiti di ristoranti a km zero. Ricevono il Premio Italia A Tavola: - “Gestione sostenibile della mensa scolastica – Comune di Campolongo Maggiore (Ve)” segnalato da Aiab - “Consorzio per la mensa bio” segnalato da Aiab - “Mensa biologica per cinque comuni dell´Ulss n°4 “Alto Vicentino” di Thiene” segnalato da Aiab - “Prodotti tipici e biologici nei menù delle mense universitarie di Firenze” segnalato da Aiab - “Farmers market e vendita diretta” segnalato da Coldiretti - “Milk Slot Machines” segnalato da Coldiretti - “Menù a km zero” segnalato da Coldiretti - “Bollino blu della Ristorazione” segnalato da Fipe - “Ristorante Tipico” segnalato da Fipe. .  
   
   
“PRIMI D’ITALIA” A FOLIGNO, 24 SETTEMBRE: UN PREMIO SPECIALE A GIAMPAOLO SODANO DELL’AZIENDA L’OLIVAIA-FRANTOIO TUSCUS DI NEPI, REGISTA DEL MEDIOMETRAGGIO “PANE E OLIO”,  
 
In occasione della decima edizione della manifestazione “Primi d’Italia” che si svolgerà a Foligno (Pg) dal 24 al 28 settembre prossimi, durante la cena di gala a inviti a Giampaolo Sodano dell’azienda L’olivaia-frantoio Tuscus di Nepi (Vt) verrà assegnato un Premio Speciale, per aver saputo valorizzare con il suo lavoro e il suo impegno uno dei prodotti principe dell’alimentazione mediterranea, l’olio extravergine d’oliva. La serata, una sorta di talk show teatrale condotto dal noto giornalista Paolo Massobrio autore fra l’altro della Guida Il Golosario, vedrà fra i premiati anche Lunetta Savino, Fabio Testi, Edoardo Vianello e Barbara Ronchi della Rocca. Giampaolo Sodano, oltre a essere produttore di un eccellente olio extravergine d’oliva da anni ormai riconosciuto tale anche Oltreoceano e oltre a ricoprire il ruolo di Vice Presidente del Gruppo Sitcom che produce canali satellitari, di recente si è cimentato come regista girando un mediometraggio di grande valore artistico, il primo nella storia ad avere come protagonista l’olio extravergine d’oliva. Questa opera, derivata dalla sceneggiatura a più mani della moglie Fabrizia Cusani con Fausto Brizzi e Marco Martani, autori di molti film di successo tra cui “Notte prima degli esami”, e dall’interpretazione di attori di calibro internazionale come Tullio Solenghi e Bud Spencer, ha come scopo quello di promuovere e comunicare un mondo quasi sconosciuto ai più e di contribuire in modo fattivo a diffondere la cultura dell’olio extravergine d’oliva in Italia. Quello di “Primi d’Italia” è dunque un prestigioso e gradito riconoscimento, che però per Giampaolo Sodano non costituisce certamente un punto di arrivo, bensì un ulteriore stimolo per proseguire sulla strada finora intrapresa, quella della professionalità al servizio della qualità, e dare così il giusto peso a questa preziosa risorsa dell’agroalimentare nazionale. Azienda Agricola L’olivaia di Cusanisodano loc. Monte Pietraia 01036 Nepi (Vt) Frantoio Tuscus V. Le Eugenio Iv, 88 01019 Vetralla (Vt) tel. 0761 477 889 www. Olivaia. Com .  
   
   
APRE IL NUOVO RISTORANTE AL THE HARBOUR: LA PROPRIETÀ DI EMIRATES HA INAUGURATO A-Z-U-R, IL RISTORANTE STILE MEDITERRANEO  
 
Il The Harbour Hotel &Residence di Emirates situato nella Marina di Dubai, ha recentemente inaugurato il nuovo ristorante a-z-u-r, il primo ristorante farm to fork di Dubai che offre i piatti che hanno reso la cucina e la tradizione Mediterranea tra le più popolari al mondo. A-z-u-r (che si legge “as you are”) è ispirato agli stili della cucina di diversi paesi del “Med”, dalla Spagna al Marocco nella zona ovest e verso il Libano ad est. Oltre ai piatti della tradizione Mediterranea, offre i piatti più famosi e ricercati della cui la cucina italiana e francese che le ha rese famose nel mondo. Ciò che per tradizione accomuna tutte le cucine dal Mediterraneo è l’uso di ingredienti freschi, stagionali e autentici: sono quindi questi gli elementi alla base di tutti i piatti proposti da a-z-u-r. Cristopher Baker, chef del The Harbour afferma: “Fam to fork – letteralmente dal campo alla tavola - è diventato il nostro motto. Abbiamo viaggiato molto, visitando tenute, mercati di pesce e fabbriche locali e quello che oggi noi offriamo è il risultato della nostra esperienza e conoscenza. ” A-z-u-r è situato sul piano della piscina del The Harbour Hotel & Residence e sullo stesso livello della Timeless Spa. Il ristorante offre una varietà di menu salutari, da formaggi a salubri insalate, che usano principalmente prodotti organici. A-z-u-r è eticamente unico anche per il fatto che ha una cucina aperta, dando così agli ospiti la possibilità di visionare facilmente gli chef e provare l’esperienza di un’atmosfera informale e accogliente. Tra le principali raccomandazioni e suggerimenti degli chef ci sono la paella di pesce, il vitello Tagine, lo spiedino di carne e il dentice con olio d’oliva siciliano. Un’ampia scelta di vini e acque minerali accompagna le scelte culinarie, con una selezione di oltre 70 vini tra cui Sassicaia, Vega Sicilia Unico e Chateu Cheval Blanc. A-z-u-r ha un’atmosfera rilassante e informale. La vista dalla terrazza è gradevole e offre una vista mozzafiato sulla Marina di Dubai. Il The Harbour è la lussuosa proprietà a 52 piani inaugurata lo scorso novembre che è parte di Emirates Hotels & Resorts, la divisione di Emirates Airline. Www. Emirates. Com/it .  
   
   
APRE IL NUOVO RISTORANTE AL THE HARBOUR: LA PROPRIETÀ DI EMIRATES HA INAUGURATO A-Z-U-R, IL RISTORANTE STILE MEDITERRANEO  
 
Il The Harbour Hotel &Residence di Emirates situato nella Marina di Dubai, ha recentemente inaugurato il nuovo ristorante a-z-u-r, il primo ristorante farm to fork di Dubai che offre i piatti che hanno reso la cucina e la tradizione Mediterranea tra le più popolari al mondo. A-z-u-r (che si legge “as you are”) è ispirato agli stili della cucina di diversi paesi del “Med”, dalla Spagna al Marocco nella zona ovest e verso il Libano ad est. Oltre ai piatti della tradizione Mediterranea, offre i piatti più famosi e ricercati della cui la cucina italiana e francese che le ha rese famose nel mondo. Ciò che per tradizione accomuna tutte le cucine dal Mediterraneo è l’uso di ingredienti freschi, stagionali e autentici: sono quindi questi gli elementi alla base di tutti i piatti proposti da a-z-u-r. Cristopher Baker, chef del The Harbour afferma: “Fam to fork – letteralmente dal campo alla tavola - è diventato il nostro motto. Abbiamo viaggiato molto, visitando tenute, mercati di pesce e fabbriche locali e quello che oggi noi offriamo è il risultato della nostra esperienza e conoscenza. ” A-z-u-r è situato sul piano della piscina del The Harbour Hotel & Residence e sullo stesso livello della Timeless Spa. Il ristorante offre una varietà di menu salutari, da formaggi a salubri insalate, che usano principalmente prodotti organici. A-z-u-r è eticamente unico anche per il fatto che ha una cucina aperta, dando così agli ospiti la possibilità di visionare facilmente gli chef e provare l’esperienza di un’atmosfera informale e accogliente. Tra le principali raccomandazioni e suggerimenti degli chef ci sono la paella di pesce, il vitello Tagine, lo spiedino di carne e il dentice con olio d’oliva siciliano. Un’ampia scelta di vini e acque minerali accompagna le scelte culinarie, con una selezione di oltre 70 vini tra cui Sassicaia, Vega Sicilia Unico e Chateu Cheval Blanc. A-z-u-r ha un’atmosfera rilassante e informale. La vista dalla terrazza è gradevole e offre una vista mozzafiato sulla Marina di Dubai. Il The Harbour è la lussuosa proprietà a 52 piani inaugurata lo scorso novembre che è parte di Emirates Hotels & Resorts, la divisione di Emirates Airline. Www. Emirates. Com/it .  
   
   
APRE IL NUOVO RISTORANTE AL THE HARBOUR: LA PROPRIETÀ DI EMIRATES HA INAUGURATO A-Z-U-R, IL RISTORANTE STILE MEDITERRANEO  
 
Il The Harbour Hotel &Residence di Emirates situato nella Marina di Dubai, ha recentemente inaugurato il nuovo ristorante a-z-u-r, il primo ristorante farm to fork di Dubai che offre i piatti che hanno reso la cucina e la tradizione Mediterranea tra le più popolari al mondo. A-z-u-r (che si legge “as you are”) è ispirato agli stili della cucina di diversi paesi del “Med”, dalla Spagna al Marocco nella zona ovest e verso il Libano ad est. Oltre ai piatti della tradizione Mediterranea, offre i piatti più famosi e ricercati della cui la cucina italiana e francese che le ha rese famose nel mondo. Ciò che per tradizione accomuna tutte le cucine dal Mediterraneo è l’uso di ingredienti freschi, stagionali e autentici: sono quindi questi gli elementi alla base di tutti i piatti proposti da a-z-u-r. Cristopher Baker, chef del The Harbour afferma: “Fam to fork – letteralmente dal campo alla tavola - è diventato il nostro motto. Abbiamo viaggiato molto, visitando tenute, mercati di pesce e fabbriche locali e quello che oggi noi offriamo è il risultato della nostra esperienza e conoscenza. ” A-z-u-r è situato sul piano della piscina del The Harbour Hotel & Residence e sullo stesso livello della Timeless Spa. Il ristorante offre una varietà di menu salutari, da formaggi a salubri insalate, che usano principalmente prodotti organici. A-z-u-r è eticamente unico anche per il fatto che ha una cucina aperta, dando così agli ospiti la possibilità di visionare facilmente gli chef e provare l’esperienza di un’atmosfera informale e accogliente. Tra le principali raccomandazioni e suggerimenti degli chef ci sono la paella di pesce, il vitello Tagine, lo spiedino di carne e il dentice con olio d’oliva siciliano. Un’ampia scelta di vini e acque minerali accompagna le scelte culinarie, con una selezione di oltre 70 vini tra cui Sassicaia, Vega Sicilia Unico e Chateu Cheval Blanc. A-z-u-r ha un’atmosfera rilassante e informale. La vista dalla terrazza è gradevole e offre una vista mozzafiato sulla Marina di Dubai. Il The Harbour è la lussuosa proprietà a 52 piani inaugurata lo scorso novembre che è parte di Emirates Hotels & Resorts, la divisione di Emirates Airline. Www. Emirates. Com/it .  
   
   
´GIORNALISTI IN CUCINA´ IN VISTA DELL’EXPO 2008 - POLO FIERISTICO SUD MALPENSA  
 
In occasione dell´ottava edizione di Expo 2008 verrà organizzato un evento dedicato alla gastronomia, che vedrà impegnati alcuni giornalisti del settore, i quali, per una volta, anziché giudicare saranno giudicati dagli stessi colleghi. Mercoledì 24 settembre quattro giornalisti provenienti da differenti regioni italiane, opportunamente selezionati fra coloro che hanno la passione per la cucina, si cimenteranno nell’esecuzione di un piatto, avendo a disposizione materie prime di eccellenza delle tradizioni regionali. Ognuno di questi sarà supportato da uno chef e abbinato a una portata. Un sommelier sceglierà i vini più idonei da degustare con le varie portate. Una singolare sfida fra le tradizioni gastronomiche italiane, che avrà come originali portavoce esponenti di spicco della stampa nazionale. L’evento si propone di diventare un appuntamento annuale. Al vincitore verrà conferito un premio speciale, offerto dall’Azienda Vittorio Martini, della linea Verde Olivo, una speciale linea di prodotti da ufficio che realizza idealmente la contaminazione fra design e tradizione gastronomica italiana, unendo oggetti preziosi all’olio di oliva, che nel 2007 e 2008 è stato premiato dal Gambero Rosso. 24 settembre Ore 18. 00 Navetta da Piazzale Cadorna (Milano) per prelevare i giornalisti ospiti Ore 19. 00 Conferenza stampa presso la Sala Convegni, dedicata alla descrizione dell´evento, con breve excursus sulle prospettive del Polo Fieristico fino all´Expo 2015. Ore 19. 30 Tutti ai Fornelli – inizio preparazione pietanze Antipasto – Primo piatto – Secondo piatto – Dessert Ore 21. 00 Cena e degustazione portate Ore 22. 00 Valutazione dei piatti tramite modulo, conteggio e riunione con il Presidente della Giuria Proclamazione vincitori e premiazione con gadget ai giornalisti. Www. Polofieresudmalpensa. It .  
   
   
REGGIO EMILIA: 12° PALIO DEI VINI FRIZZANTI  
 
Sono stati premiati il 18 settembre scorso i vincitori dell’12° Palio dei vini frizzanti “Matilde di Canossa – Ghirlandina D’oro”, la manifestazione voluta fin dalla sua prima edizione dalla Camera di Commercio e sostenuta da Provincia di Reggio Emilia, Enoteca Regionale, Consorzio promozione vini reggiani e Consorzio promozione lambruschi modenesi con lo scopo di valorizzare e far conoscere la produzione, giunta a livelli di eccellenza, dei vini frizzanti italiani. Condotta dal Presidente della Camera di Commercio, Aldo Ferrari, la cerimonia di premiazione si è svolta nel corso della cena di gala del Comitato delle regioni dell’Unione Europea presente in città per una sessione dei lavori della Commissione Affari Costituzionali su invito della Presidente della Provincia, capo della delegazione italiana. Ogni vino è stato premiato da una personalità locale o internazionale ed il momento ha costituito un’occasione per diffondere la conoscenza i nostri prodotti d’eccellenza fra i quali appunto il vino che i numerosi ospiti hanno potuto degustare. .  
   
   
VINI: COUS COUS FEST, ETICHETTE ‘LONGEVE’ D’ECCELLENZA IN VETRINA A SAN VITO LO CAPO  
 
 San Vito Lo Capo (Trapani) - Vini d’autore conservati da dieci anni e selezionati tra le più importanti cantine vinicole siciliane. Un viaggio nell’eccellenza dei vini siciliani annata 1998, un’occasione unica per degustare i gioielli enologici a San Vito lo Capo durante il wine tasting, “I vini siciliani alla sfida del tempo”, in programma giovedì 25 settembre alle 18 a Casa Barilla (via del Cous Cous – lungomare San Vito lo Capo), nell’ambito del Cous Cous fest che si svolgerà a san Vito lo Capo dal 23 al 28 settembre. Il wine tasting, il primo del genere in Sicilia, è organizzato dall’Istituto regionale della vite e del vino e darà la possibilità di degustare, ai palati più esigenti e raffinati, dieci “chicche” della Sicilia del vino che hanno raggiunto i dieci anni di età. “ I vini siciliani che ormai hanno vinto la partita della qualità - dice Leonardo Agueci , presidente dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino – adesso si cimentano in una sfida, quella della longevità. La Sicilia ha intrapreso ormai da quasi un ventennio un percorso di crescita nella produzione dei vini rossi e bianchi, e questo wine tasting rappresenta un’opportunità significativa per far conoscere ai consumatori i vini di qualità di origine siciliana che possono sfidare il tempo”. A guidare la degustazione sarà il giornalista Fabrizio Carrera, direttore di cronachedigusto. It, che condurrà i partecipanti al wine tasting attraverso un percorso di profumi e sapori dei vini siciliani che reggono la sfida del tempo. Ciceroni di questo “viaggio” nel mondo di Bacco saranno i rappresentanti delle cantine che illustreranno caratteristiche delle etichette, curiosità e aneddoti dei “longevi” siciliani. Queste sono le etichette che saranno degustate durante il wine tasting: Nozze d´Oro - Tasca D´almerita; Faro Palari – Palari; Serra della Contessa – Benanti; Contrade-labirinto - Cos; Santa Cecilia – Planeta; Duca di Montalbo – Milazzo; Feudo Montoni-selezione Vrucara - Feudo Montoni; Mille e una Notte – Donnafugata; Ceuso – Ceuso; Morsi di Luce – Florio. .  
   
   
I MIGLIORI VINI DI ROMAGNA SU WINE ADVOCATE  
 
La Romagna entra anche quest’anno nella bibbia dell’enologia mondiale Wine Advocate, grazie ai vini della Fattoria Zerbina di Faenza e a quelli della comunità di San Patrignano di Rimini. Nella pubblicazione di Robert Parker Jr, diffusa solo per abbonamento ad oltre 40mila lettori in 37 differenti Paesi e in grado di decretare con i suoi giudizi fama e successo di un etichetta, trovano infatti spazio i vini delle due cantine romagnole. I Sangiovese Ceregio 2006 e Torre di Ceparano 2004 per la Zerbina, mentre è praticamente l’intera produzione di San Patrignano a trovare spazio sulle pagine del bimestrale del guru della critica enologica mondiale: Aulente bianco 2007 e rosso 2006, il taglio bordolese Montepirolo 2004 e i Sangiovese Noi 2005 e Avi 2004. Ottimi i punteggi e le note di degustazione ottenute da ognuna delle etichetta. Il Ceregio ottiene 88centesimi e il Torre di Ceparano ben 91/100. Di quest’ultimo sono messe in risalto le note di frutti di bosco accompagnate da profumi di menta e sentori di rovere. E anche lo Scaccomatto, Albana passito vincitore dell’Oscar 2008 Ais-bibenda quale migliore vino da meditazione del nostro Paese, ottiene una citazione del degustatore di Wine Advocate, che lo inserisce tra i suoi vini dolci italiani preferiti. In casa San Patrignano è invece il Montepirolo ad ottenere il 91/100: “Un vino stupendo con profumi di frutti di bosco maturi, sentori di tabacco, dotato di grande profondità al palato e retrogusto fresco e persistente. ” L’avi raggiunge quota 90/100 e di questo Sangiovese viene messa in risalto l’ancora giovane età e come un ulteriore affinamento lo porterà a livelli qualitativi ancora maggiori. Del Noi, 88/100, è sottolineato il profumo intenso con note di liquirizia e spezie, mentre l’etichette base della comunità, Aulente bianco e rosso, in enoteca attorno ai 10€, sono recensiti rispettivamente con 85 e 86/100. Wine Advocate mette quindi in risalto non solo la qualità di questi vini, ma anche il loro ottimo rapporto qualità prezzo, in grado di offrire anche in vini da tutti i giorni la qualità solitamente riservata a prodotti appartenenti a fascie di prezzo maggiore. Sottolinea anche come la Romagna si stia dimostrando un territorio in grado di produrre ottimi vini, soprattutto grandi Sangiovese. Obiettivo cui sta lavorando con successo il Convito di Romagna l’associazione di produttori di qualità di questo territorio di cui fanno parte oltre alla Zerbina e San Patrignano Tremonti, Stefano Ferrucci, Poderi Morini, Calonga, Drei-donà-tenuta La Palazza, San Valentino. .