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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 22 Ottobre 2008 |
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NUOVO STUMENTO PER IL CONTROLLO QUALITÀ DELLE BANCHE DATI DELLE PROTEINE |
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Bruxelles, 22 ottobre 2008 - Le banche dati pubbliche continuano a contenere geni e proteine anomali, incompleti e pronosticati male, nonostante gli sforzi fatti recentemente per migliorare la registrazione informatica dei genomi. Questi errori influiscono negativamente sull´affidabilità delle banche dati. Ora un team di ricercatori ha sviluppato un nuovo strumento che offre la possibilità per un efficiente controllo qualità delle banche dati: il "Mispred". Il lavoro, recentemente pubblicato sulla rivista ad accesso libero Bmc Bioinformatics, è stato compiuto come parte del progetto dell´Ue Biosapiens, sostenuto con un finanziamento di 12 Mio Eur nell´ambito dell´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologia per la salute" del Sesto programma quadro (6°Pq). Il team di ricerca ha dichiarato che lo strumento Mispred usa quattro "procedure" per individuare inserzioni sospettate essere anomali, incomplete o pronosticate male, sulla base logica che una sequenza sarà probabilmente sbagliata se alcuni suoi aspetti non corrispondono alla conoscenza che si possiede sui geni protein-coding e sulle proteine: (1) le proteine extracellulari o transmembrane devono possedere segnali secretivi appropriati, (2) sulla proteina deve trovarsi un segmento transmembrana con parti intra e extracellulari, (3) in un´unica proteina non devono essere presenti campi extracellulari e nucleari, (4) il numero dei residui degli aminoacidi appartenenti a membri tra loro strettamente collegati di un campo globulare familiare devono cadere in un rang elativamente stretto, e (5) una proteina deve essere codificata attraverso gli essoni collocati su un unico cromosoma. Il team è stato guidato dal professor Lásló Patthy, ricercatore all´istituto per l´enzimologia dell´Accademia delle scienze ungherese. "Studi recenti hanno dimostrato che una quantità significativa di geni eucariotici sono pronosticati male a livello della trascrizione," ha detto il professor Patthy. "Dato che le procedure del Mispred sono in grado di individuare questi errori e potrebbero aiutare nella loro correzione, riteniamo che potrebbe migliorare notevolmente la qualità dei dati della sequenza della proteina basati sulla previsione dei geni. " Il professor Patthy ha fatto notare, tuttavia, che una serie di proteine secrete potrebbero effettivamente "non possedere i segnali secretori dei peptidi perché soggetti a secrezione proteica non guidata". Il membro dell´istituto ha aggiunto, "Analogamente, attualmente non si può escludere che le chimere transcromosomiali possano essere formate e avere funzioni fisiologiche normali. Tuttavia, il fatto che l´analisi Mispred della sequenza proteica della banca dati Swiss-prot abbia individuato pochissime eccezioni di questo tipo, indica che le regole di Mispred sono valide in generale. " La ricerca ha mostrato che la maggior parte delle previsioni sbagliate avvengono a causa dell´assenza di segnali peptidici previsti e violazione dell´integrità del campo. "È interessante notare che anche una banca dati mantenuta manualmente come Uniprotkb/swiss-prot, è contaminata con proteine pronosticate male o anomali, anche se molto meno dei dati Ensembl o Gnomon," ha detto il team. Secondo loro, l´approccio Mispred offrirà ai ricercatori più tempo per effettuare ulteriori studi sui geni identificati male. Per ulteriori informazioni, visitare: Biosapiens: http://www. Biosapiens. Info/ Bmc Bioinformatics: http://www. Biomedcentral. Com/1471-2105/9/353 . |
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UN CONVEGNO INTERNAZIONALE SULLA “NEUROFILOSOFIA” IN OCCASIONE DELL’ASSEGNAZIONE DEL XIX OTTORINO ROSSI AWARD, MERCOLEDÌ 22 OTTOBRE NEL SALONE TERESIANO DELLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA. |
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Pavia, 22 ottobre 2008 - In occasione del Xix Ottorino Rossi Award, l’Irccs Casimiro Mondino di Pavia, l’Università di Pavia e lo Iuss organizzano il 22 ottobre nel salone teresiano della biblioteca universitaria la First International Functional Neurology Society Conference, dedicata alla Neurofilosofia, Neurophilosophy and Brain Imaging: Focus On Consciousness. Il congresso, presieduto dal prof. Giuseppe Nappi, propone un approccio interdisciplinare tra filosofia e neurologia; a questo tema ha dedicato buona parte della sua ricerca scientifica la vincitrice dell’Ottorino Rossi award, Patricia Smith Churchland (University of California, San Diego – Usa). La lezione d’onore della prof. Ssa Churchland, in programma alle ore 12, riguarderà “Neurophilosophy and consciousness”. Patricia Smith Churchland – Università della California (San Diego) – Usa Patricia Smith Churchland ha focalizzato la sua ricerca sullo studio dell’interfaccia tra le neuroscienze e la filosofia. Il suo aforisma è che per comprendere la mente prima di tutto occorre comprendere il cervello. L’esplorazione e lo sviluppo dell’ipotesi che la mente sia il cervello è stato il punto principale della sua ricerca che ha riportato nel suo primo libro “Neurofilosofia” (1986), nel quale ha ragionato a proposito di una co-evoluzione della psicologia, filosofia e neuroscienze come risposta ai quesiti sul modo in cui la mente rappresenta, ragiona, decide e percepisce. Ha frequentato l’Università del British Columbia, l’Università di Pittsburgh e l’Università di Oxford (B. Phil. ), è stata docente presso l’Università della California, San Diego (Ucsd) dal 1984. Durante tutta la sua carriera accademica e di docenza, la Professoressa Churchland ha contribuito ad aumentare il prestigio delle istituzioni presso le quali ha lavorato. Recentemente il suo lavoro si è concentrato sulla neuroetica, e cerca di comprendere la scelta, la responsabilità, e le basi delle norme morali in termine di funzione del cervello, evoluzione del cervello e di interazione cultura-cervello. . |
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MARRAZZO: "LA REGIONE LAZIO SOSTIENE LA LOTTA ALLA SORDITÀ" |
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Roma, 22 ottobre 2008 - Il Lazio guida la classifica delle regioni con il maggior numero di ospedali partecipanti alla Giornata nazionale Airs (Associazione italiana per la ricerca sulla sordità) per la lotta alla sordità. L’evento è in programma per mercoledì 29 ottobre in oltre 250 ospedali distribuiti su tutto il territorio nazionale ed è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Roma, presso il Palazzo dell’Informazione. A dare il benvenuto Giuseppe Marra, Presidente onorario Airs e Presidente del Gruppo Gmc-adnkronos, che ha introdotto il dibattito al quale hanno partecipato il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, il sottosegretario al Lavoro, alla Salute e alle Politiche Sociali, Ferruccio Fazio, il direttore generale dell’Amministrazione Autonomia dei Monopoli di Stato (Amms), Raffaele Ferrara, e il presidente Airs, Giancarlo Cianfrone. “Sono 35 - ha ricordato Marrazzo - gli ospedali del Lazio che partecipano alla giornata Airs. Non a caso, al Policlinico Umberto I è stato dato l’incarico di effettuare un approfondimento tecnico-scientifico-operativo per un lavoro di screening sulla patologia esistente sul territorio. La sordità è un disturbo che non sempre ci si accorge di avere, ma nello stesso tempo può costituire un grave limite sociale e professionale per chi ne soffre. E’ molto importante la prevenzione e oggi si può organizzare la sanità spendendo di meno, anche attraverso la prevenzione”. Nel corso della Giornata Nazionale Airs, i centri ospedalieri di diagnosi e il personale medico e paramedico del Lazio che partecipano all’iniziativa saranno a disposizione dei cittadini per una valutazione clinica gratuita dell’udito e per fornire informazioni su una patologia in costante aumento, attraverso la distribuzione di materiale informativo sulle cause e sulla prevenzione. “L’udito - ha spiegato il sottosegretario Fazio - è straordinariamente collegato con le emozioni anche perché è un organo sempre vigile. Il ministero ha patrocinato la giornata nazionale Airs ed entro l’anno a disposizione dei cittadini ci saranno apparecchi acustici sofisticati”. Il sottosegretario ha anche annunciato che “sarà previsto lo screening neonatale contro la sordità, per tutti i bambini, nei nuovi livelli essenziali di assistenza (Lea), al centro del tavolo di discussione tra Stato e Regioni, la cui prossima riunione è fissata per il 23 ottobre”. “La diagnosi di sordità prenatale - ha detto Fazio - va fatta molto precocemente perché soltanto dopo pochi mesi dalla nascita le possibilità di intervento sono inferiori. E visto che oggi ci sono metodologie per intervenire è giusto che ci siano Lea in questo campo”. Anche l’Amms sostiene la lotta alla sordità perché, ha detto il direttore generale Raffaele Ferrara, “l’incremento della prevenzione e della ricerca scientifica possono ridare speranza agli individui più deboli della società”. “La sordità - ha affermato il professor Giancarlo Cianfrone - colpisce l’1% della popolazione sotto i 3 anni, il 2% tra i 4 e i 12 anni, il 4% tra i 13 e i 45 anni, il 10% tra i 46 e i 60 anni, 25% tra i 61 e gli 80 anni, per arrivare al 50% per gli over 80. La deprivazione sonora provoca un senso di isolamento sociale, depressione, bassa autostima, perdita di memoria, influendo sulla qualità della vita e sulle relazioni sociali in generale. L’incidenza tendenziale in Italia e in Europa è in aumento e le cause maggiori dell’incremento sono l’invecchiamento crescente della popolazione e la maggiore incidenza di agenti inquinanti, tossici e acustici”. . |
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SANITA’. GALAN: “SIAMO ANCORA CON MOLTO ORGOGLIO LA MIGLIORE REGIONE ITALIANA E, PROBABILMENTE, D’ EUROPA” |
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Venezia, 21 ottobre 2008 - Il Centro di referenza nazionale per la ricerca scientifica sulle malattie infettive nell’interfaccia uomo e animale ha sede presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie di Padova. E’ il primo a livello mondiale per caratura scientifica e per integrazione interdisciplinare nello studio di problematiche sanitarie legate alle patologie emergenti e trasmesse dagli animali all’uomo. L’attività per i prossimi mesi è stata presentata ieri mattina a Palazzo Balbi a Venezia, sede della Giunta regionale, dal presidente, Giancarlo Galan, e dagli assessori alle Politiche sanitarie, Sandro Sandri, e alla Tutela del consumatore, Elena Donazzan, insieme a Igino Andrighetto, direttore dello Zooprofilattico, e a Ilaria Capua, responsabile del Centro. “Il Centro di referenza nazionale - ha spiegato il presidente - è la testimonianza più bella dei livelli straordinari di eccellenza che la sanità veneta ha saputo raggiungere e che hanno permesso recentemente al Veneto di diventare il coordinatore europeo del G6 della salute. ” Riconoscimenti preziosi sono arrivati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), dall’Organizzazione mondiale della sanità alimentare (Oie) e dall’Organizzazione mondiale per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao). Per Giancarlo Galan, il Centro di Padova fa ricerca ad “altissimi livelli” anche grazie a una scelta lungimirante della Regione del Veneto, e cioè concentrare tutte le risorse su due filoni specifici, le nanotecnologie e le biotecnologie, evitando “finanziamenti a pioggia poco fruttuosi e praticamente inutili. ” Una decisione vincente della Regione è stata, inoltre, trasformare l’Istituto zooprofilattico sperimentale da un’ organizzazione centralizzata alle dipendenze del Ministero della Salute a una gestione sinergica di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trento e Bolzano. Il Centro continuerà a perseguire obiettivi di sanità pubblica, con particolare attenzione alle ricerche e agli approfondimenti legati all’ambito dell’influenza aviaria. Verranno, inoltre, messi in rete i principali laboratori mondiali che oggi si occupano di malattie emergenti a trasmissione animale, E’ noto, infatti, che il 70 per cento delle malattie infettive che hanno minacciato la salute pubblica hanno avuto origine, negli ultimi venticinque anni, dal serbatoio animale. Saranno, infine, rafforzate le collaborazioni con il Giappone, con gli Stati Uniti d’America, con l’Arabia Saudita. . |
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PIANO SOCIALE E SANITARIO 2008-2010: LA GIUNTA DELL’EMILIA ROMAGNA APPROVA LINEE DI INDIRIZZO PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE SOCIALE E SANITARIA E, IN QUESTO AMBITO, PER LA TUTELA DELLA MATERNITÀ E SULL´INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA |
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Bologna, 22 ottobre 2008 - Programmazione e realizzazione di interventi e servizi sanitari e sociali capaci di dare risposte ai complessi bisogni delle persone e delle famiglie. Indicazioni per la partecipazione del terzo settore all’intero processo e per la realizzazione di un programma di formazione dedicato. Il tutto nell’ambito del Piano di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale, il principale strumento previsto dal 1° Piano regionale sociale e sanitario per la programmazione a livello territoriale. E poi rafforzamento dei Consultori familiari per promuovere la salute sessuale e riproduttiva, miglioramento dell’appropriatezza del percorso per l’interruzione volontaria di gravidanza (Ivg), interventi - integrati tra Aziende Usl e Comuni - di assistenza alla genitorialità e di sostegno alle gravidanze problematiche, con la possibile collaborazione delle formazioni sociali di base e del volontariato laico, cattolico e di altri orientamenti culturali e religiosi, nel rispetto delle competenze pubbliche di Aziende Usl e Comuni e dell’autodeterminazione della donna, da realizzarsi nell’ambito dello stesso Piano per la salute e il benessere sociale. Questo prevedono due delibere approvate dalla Giunta regionale contenenti, rispettivamente, le linee guida per l’elaborazione e l’approvazione del Piano di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale (con il relativo Programma attuativo annuale) - e le linee di indirizzo per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza nell’ambito dello stesso Piano. Entrambi i provvedimenti hanno avuto il via libera dalla Commissione assembleare politiche per la salute e politiche sociali. “Con le indicazioni per la programmazione territoriale – hanno commentato l’assessore alle politiche sociali Annamaria Dapporto e l´assessore alle politiche per la salute Giovanni Bissoni – l’integrazione tra le politiche sanitarie e le politiche sociali necessaria per lo sviluppo del welfare di comunità previsto dal Piano regionale trova la sua prima e importante applicazione. Le linee guida, le modalità di partecipazione del terzo settore, il programma di formazione che abbiamo messo in campo per migliorare la capacità del sistema di rispondere agli obiettivi sono stati elaborati in un proficuo confronto in Cabina di regia regionale per il welfare, con le rappresentanze delle Istituzioni e della società civile. ” In particolare sulle linee di indirizzo per la tutela della maternità e sull’Ivg, l’assessore Bissoni ha sottolineato come “il confronto sia stato a volte difficile, ma sicuramente di merito e costruttivo” sia fra le forze politiche, sia con le organizzazioni del mondo femminile “con le quali – ha detto – abbiamo l’impegno di continuare il confronto sulle tematiche più generali di politiche socio-sanitarie di genere. ” “Nel panorama regionale e nazionale – ha concluso l’assessore – credo che la dimostrata capacità di una discussione nel merito sia sicuramente un elemento oltre che positivo, di importante novità”. Le Linee Guida Per La Programmazione In Ambito Distrettuale - La Giunta regionale, d’intesa con gli Enti locali, così come definito dal Piano sociale e sanitario 2008-2010, ha definito linee di indirizzo per la programmazione territoriale con l’obiettivo di potenziare e sviluppare l’approccio integrato tra sociale e sanità, valorizzare le competenze e le reti di relazioni, consolidare il sistema di governo e di gestione degli interventi a livello distrettuale valorizzando il ruolo di raccordo e coordinamento della Conferenza territoriale sociale e sanitaria. Secondo le linee guida, nel rispetto delle reciproche competenze, Aziende Usl, Comuni, Province, soggetti del terzo settore integrano le loro azioni nell’ambito del Piano di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale (triennale) e del relativo Programma attuativo annuale. Il Piano per la salute e il benessere sociale è elaborato sulla base del “Profilo di comunità” (lettura ragionata e condivisa dei bisogni della popolazione di riferimento e delle criticità), individua gli obiettivi strategici delle politiche sociali, socio-sanitarie e relative ai servizi sanitari territoriali, fissa le linee di intervento per l’attuazione dell’integrazione delle politiche che hanno impatto sulla salute e sul benessere sociale, definisce gli strumenti per l’integrazione gestionale e professionale e per la continuità assistenziale, definisce le modalità per il monitoraggio e la valutazione dei risultati fornendo anche orientamenti per la programmazione finanziaria triennale. Il Programma attuativo annuale descrive gli interventi da mettere in atto, gli indicatori per il loro monitoraggio e previsioni di spesa per l’anno di riferimento con l’individuazione delle specifiche risorse che Comuni, Aziende Usl, Provincia si impegnano a mettere a disposizione. Un accordo di programma, siglato tra Comuni e Aziende Usl, definisce le priorità di applicazione del Piano triennale e lo monitora in particolare riguardo a: utilizzo del Fondo regionale per la non autosufficienza, attuazione dell’accreditamento delle attività socio-sanitarie, costituzione delle Aziende pubbliche di servizio alla persona (Asp), programmi di investimento per strutture sociali e socio-sanitarie, gestione del Fondo sociale locale. L’ufficio di Piano supporta la governance territoriale con attività istruttorie, elaborazione e valutazione della programmazione in area sociale, socio-sanitaria e dei servizi sanitari territoriali. La partecipazione del terzo settore è assicurata fin dalla programmazione, e a livello regionale (con la Conferenza regionale del terzo settore), a livello provinciale (con il tavolo di confronto insediato dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria), a livello distrettuale (con il confronto con il Comitato di Distretto). Il programma di formazione dovrà coinvolgere i diversi soggetti a vario titolo operanti nel governo e nella gestione dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari a livello locale. Le Linee Di Indirizzo Per La Tutela Della Maternita´ E Sull´interruzione Volontaria Della Gravidanza - Le indicazioni contenute nelle linee di indirizzo per la tutela della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza (Ivg), fanno riferimento allo schema di accordo proposto in sede di Conferenza Stato-regioni nel marzo 2008, prevedendo il rafforzamento dei Consultori familiari per potenziare gli interventi di promozione della salute sessuale e riproduttiva, migliorare l’appropriatezza dei percorsi di assistenza alla Ivg e per percorsi integrati – tra servizi sanitari e servizi sociali – di assistenza al percorso nascita e di sostegno alle gravidanze problematiche anche con la collaborazione del volontariato nel rispetto della libera scelta della donna e delle competenze pubbliche di Aziende Usl e Comuni. La promozione della salute sessuale e riproduttive, come indicato dall’Oms, è mirata a sviluppare consapevolezza e competenza e prevede anche azioni mirate a gruppi più svantaggiati della popolazione e giovani con il coinvolgimento del mondo della scuola. Al riguardo, i Consultori familiari integreranno queste attività nei loro programmi relativi a percorso nascita, regolazione della fertilità e contraccezione, promozione della salute dei/delle adolescenti, prevenzione dei tumori femminili. Riguardo alla assistenza alle donne che scelgono di ricorrere all’Ivg, i Consultori, sede della effettiva presa in carico della donna, ridefiniscono forme e modalità di collaborazione con gli ospedali e con i servizi specialistici ambulatoriali per garantire tempestività e continuità dell’assistenza, individuando standard di qualità dei percorsi e la necessaria dotazione di personale non obiettore. Le politiche integrate di assistenza alla genitorialità e di sostegno alle gravidanze problematiche, sempre in applicazione della legge 194/78, sono realizzate, con piani individuali di assistenza sanitaria e sociale, dai Consultori familiari e dai Comuni – di cui viene ribadita la responsabilità pubblica di tutela, nell’ambito delle specifiche competenze, sanitaria e sociale - con la possibile collaborazione di formazioni sociali di base e di associazioni di volontariato laico, cattolico e di altri orientamenti culturali e religiosi sulla base di specifici protocolli tesi a garantire la coerenza con le indicazioni della legge 194, in particolare della libera scelta della donna e della sensibilità e dignità della persona. La donna che si rivolge al Consultorio sarà informata di tutte le opportunità di intervento e, qualora espressamente richiesto, si attiverà anche il collegamento con le organizzazioni di volontariato da lei stessa indicate. Per facilitare l’integrazione assistenziale sociale e sanitaria l’equipe consultoriale è integrata con l’assistente sociale. . |
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PIÙ FACILE SPEGNERE IL DOLORE SUL TERRITORIO PUBBLICATA IN GAZZETTA UFFICIALE LA REVISIONE DELLE “TABELLE DEGLI STUPEFACENTI”, CHE PERMETTE LA PRESCRIZIONE DELL’OSSICODONE NEL DOSAGGIO FINO A 10 MG SENZA RICETTARIO SPECIALE |
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Milano, 22 ottobre 2008 - Un provvedimento del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali fa compiere oggi un importante passo avanti al diffondersi della corretta pratica della terapia del dolore sul territorio. Infatti, dal 15 novembre, sarà possibile per il medico prescrivere su ricettario normale anche le specialità per uso orale a base di solo ossicodone al dosaggio di 5 e 10 mg. L’innovazione è contenuta nell’articolo 2 del Decreto 26 settembre 2008 “Aggiornamento e completamento delle tabelle contenenti l´indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope relative a composizioni medicinali, con la ricollocazione di talune composizioni a base di ossicodone” (Gazzetta Ufficiale n. 242 del 15-10-2008). Come sottolineato anche nel corso dei lavori del X Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologica Medica appena conclusosi a Verona, la necessità di ricorrere al ricettario speciale costituisce ancora oggi un ostacolo alla diffusione delle linee guida internazionali, che collocano gli oppiacei orali come intervento di prima linea nel trattamento del dolore moderato-severo. Infatti, come ricordato al Congresso, anche tra gli specialisti oncologi solo un 15% circa dispone del ricettario speciale a ricalco. Nel dettaglio della tabella Ii, sezione D allegata al Testo Unico, si legge che è possibile la prescrizione di «Composizioni per somministrazione orale contenenti ossicodone e suoi sali in quantità espressa in base anidra, non superiore a 10 mg per unità di somministrazione o in quantità percentuale, espressa in base anidra, tale da non superare il 2,5% p/v (peso/volume) della soluzione multidose; Composizioni per somministrazione rettale contenenti ossicodone e suoi sali in quantità, espressa in base anidra, non superiore a 20 mg». La formulazione da 5 mg di ossicodone a rilascio controllato, in particolare, introdotta in Italia da Mundipharma nel settembre 2007 (Oxycontin Cr), è impiegata già da diversi anni in altre realtà europee, dove supporta efficacemente i malati con dolore neuropatico, viscerale e osteoarticolare. “E’ estremamente positivo che il Ministero persegua a tutti i livelli una politica coerente nel campo della lotta al dolore, anche rendendo più semplici le scelte terapeuticamente più razionali. In particolare, le preparazioni a basso dosaggio di ossicodone costituiscono un’arma importante contro il dolore moderato-severo anche per i pazienti oppioidi-naïve o non rispondenti ai Fans”, ha dichiarato il professor Diego Beltrutti, Presidente del Collegio Italiano dei Medici Algologi. |
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BASILICATA: ASL 2, RISULTATI DI UNA RICERCA SU UTILIZZO DEL SALE IODATO |
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Potenza, 22 ottobre 2008 - Il Sian (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione) del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl 2 di Potenza ha presentato durante i lavori del convegno della Società di Igiene e Medicina Preventiva, tenutosi recentemente a Bari, uno studio sull’utilizzo del sale iodato nell’alimentazione. "Scopo del lavoro – riferisce in un comunicato stampa il Dr. Antonio Romaniello, Direttore del Sian della Asl 2 - è stato quello di evidenziare lo stato di attuazione, sul territorio del potentino della Legge 55/2005 i cui contenuti sono finalizzati alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica nella popolazione residente. Il contenuto di iodio negli alimenti dipende dalle condizioni geochimiche, dalle caratteristiche del suolo e dai trattamenti di cottura subito dagli alimenti. Una mappa della carenza iodica in Italia (periodo 1978-1991, riportata dai Larn - Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti) evidenzia che molta parte del territorio del sud è caratterizzato da carenza iodica. Di qui è nata l’esigenza di promozione dell’utilizzo del sale iodato nel territorio dell’Azienda Sanitaria Usl n. 2. Lo studio è stato effettuato durante i sopralluoghi eseguiti dal personale del Sian nell’ambito delle normali attività di routine per il controllo degli esercizi commerciali. Oltre a constatare la vendita di sale iodato e l’effettuazione dei campionamenti, si è provveduto ad accertare la presenza o meno nel locale commerciale della locandina prevista dal D. M. 29. 3. 06 e la conformità dell’etichettatura delle confezioni dei prodotti alimentari. La ricerca ha, inoltre, verificato l’utilizzo del sale iodato nelle mense scolastiche e la sua presenza, riportata tra i componenti dell’etichetta, nei prodotti confezionati per la prima infanzia. Il risultato della ricerca, condotta nei comuni del territorio della Asl 2, ha evidenziato come Il sale iodato risulti in vendita in 70 dei 71 esercizi commerciali ispezionati. La locandina, invece, era presente solamente in uno di essi. Tutti gli accertamenti di laboratorio, eseguiti sui campioni prelevati, sono risultati conformi alla normativa. Regolare è risultata l’etichettatura. Solo il 40% delle mense scolastiche, presenti sul territorio della Asl n. 2, usa sale iodato. Nessuna delle 17 tipologie di prodotti dietetici per l’infanzia esaminati è risultato contenere questo prodotto. La ricerca, pur evidenziando una capillare distribuzione sul territorio della vendita del sale iodato negli esercizi commerciali, ha messo in luce la necessità di incrementarne l’uso nelle mense scolastiche e per la preparazione degli alimenti per la prima infanzia anche attraverso la sua prescrizione nelle tabelle dietetiche da parte del Sian". . |
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SI APRE OGGI ALL’UNICAL LA CONFERENZA CALABRESE DEL WELFARE DELLO SVILUPPO |
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Reggio Calaria, 22 ottobre 2008 - La Conferenza calabrese del welfare dello sviluppo, promossa dal dipartimento Politiche del lavoro e Politiche sociali della Regione, darà l’avvio oggi presso l’Università della Calabria alla manifestazione “Rexpò-spazio Euromediterraneo delle responsabilità sociali”. I lavori della Conferenza, che inizieranno alle 9,30 nell’Aula Magna dell’Unical e ai quali prenderanno parte il presidente della Giunta regionale Agazio Loiero e l’assessore Mario Maiolo, saranno incentrati su dibattiti, convegni, tavole rotonde, seminari, momenti di aggregazione giovanile. L’iniziativa ha lo scopo di avviare un confronto sistematico sulle strategie e azioni da intraprendere per la creazione di un nuovo sistema di welfare dello sviluppo, basato su coesione sociale e sviluppo locale, che garantisca il pieno inserimento sociale e lavorativo dei soggetti deboli. Le tematiche affrontate riguarderanno i modelli per un welfare dello sviluppo, la povertà e l’esclusione sociale in Italia, i fondamenti etico-culturali di un nuovo welfare, il contributo del terzo settore e l’analisi dello stato della riforma sociale in Calabria che sarà sviluppata dai consiglieri regionali Pietro Giamborrino ed Egidio Chiarella. Alla serie di dibattiti parteciperanno rappresentanti delle agenzie di sviluppo locale, operatori pubblici e privati dei servizi alla persona, della formazione professionale, dei servizi per l’occupazione, di enti locali, dei sindacati, delle associazioni di categoria, del mondo cooperativo, del volontariato e terzo settore. La Conferenza proseguirà giovedì 23, presso la sala Cams Teatro dell’Unical, con un seminario, rivolto agli amministratori e ai tecnici dei Comuni calabresi capofila degli ambiti territoriali, sull’elaborazione e gestione dei Piani di zona, al fine di offrire agli enti locali tutti gli strumenti e l’assistenza necessari per comprendere e attuare al meglio la nuova politica del welfare dello sviluppo. L’ultimo appuntamento, curato dalla Regione sempre per giovedì 23 nell’ambito della V edizione di Rexpò, riguarda il servizio civile. In piazza Matteotti, a Rende, dalle ore 9 alle 13,30 del 23, ci svolgerà la manifestazione, “I care. Giovani cittadini europei”. Sarà allestito uno stand informativo sul servizio civile, gestito dai volontari calabresi della Consulta nazionale del servizio civile che, per l’occasione, ospiterà colleghi delle altre regioni italiane. . |
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STANZIATI DALLA PROVINCIA BOLZANO. NEL 2008 CIRCA 125 MILIONI DI € PER I SERVIZI SOCIALI |
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Bolzano, 22 ottobre 2008 - Le sette Comunità comprensoriali e l’Azienda servizi sociali di Bolzano hanno ricevuto nel corso del 2008 oltre 107,5 milioni di euro per la gestione dei servizi sociali ed oltre 17 milioni di euro per il finanziamento di prestazioni sociali. Ammonta a circa 125 milioni di euro la somma complessiva messa a disposizione dalla Provincia autonoma a favore delle sette Comunità comprensoriali e dell’Azienda servizi sociali di Bolzano che svolgono gran parte dell’attività in questo settore. Nel corso della sua recente seduta la Giunta provinciale ha approvato un’ulteriore parte dei propri contributi a favore del settore. Nel dettaglio nel corso del 2008 le sette Comunità comprensoriali e l’Azienda servizi sociali di Bolzano hanno ricevuto oltre 107,5 milioni di euro per la gestione dei servizi sociali ed oltre 17 milioni di euro per il finanziamento di prestazioni sociali. Tra le prestazioni sociali vi sono, ad esempio, le comunità alloggio, le case di riposo, i laboratori nei quali svolgono la loro attività persone disabili, l’assistenza domiciliare, la consegna dei pasti a domicilio, i servizi mensa per gli anziani, l’assistenza socio-pedagogica per le famiglie e numerosi altri servizi. . |
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SANITA’: AREA VASTA MACERATA: 42 MILIONI PER MACERATA E CIVITANOVA ULTERIORI RISORSE PER MODERNIZZAZIONE E MANUTENZIONI DELLE ALTRE STRUTTURE.. |
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Macerata, 22 Ottobre 2008 - Nuove risorse in arrivo per migliorare e potenziare la sanita` dell´area vasta maceratese. L´accordo di programma definito dalla Regione Marche prevede infatti la destinazione di 42 milioni di euro: 27 milioni andranno a Macerata e 12 a Civitanova Marche. Ulteriori risorse sono previste per opere di modernizzazione e manutenzione delle altre strutture sanitarie del territorio. Un adeguamento strutturale e il potenziamento dei servizi diagnostici e di urgenza-emergenza sono previsti per l´Ospedale di Macerata. Per l´Ospedale di Civitanova e` previsto un significativo intervento di reingegnerizzazione e messa in sicurezza della struttura, oltre al rafforzamento del dipartimento di urgenza-emergenza. Entrambi gli ospedali vedranno potenziati il pronto soccorso, la terapia intensiva, l´unita` coronarica e il blocco operatorio. ´Il potenziamento della sanita` maceratese - afferma il presidente della Regione Gian Mario Spacca - e` una priorita` dell´Accordo di programma predisposto dalla Regione Marche. L´ospedale di Macerata e` il centro di riferimento dell´area vasta. Con l´adeguamento strutturale ed il potenziamento dei servizi diagnostici, in particolare con il nuovo sistema Pet/ct, si conferma il ruolo di nodo centrale della rete clinica del territorio. ´ ´La riqualificazione delle altre strutture presenti sul territorio, come Recanati - afferma l´Assessore alla sanita` Almerino Mezzolani - passa anche attraverso l´impegno di ulteriori risorse aggiuntive per opere di modernizzazione, adeguamento e di messa in sicurezza, al fine di assicurare il migliore funzionamento dei servizi di assistenza ospedaliera e, soprattutto, le attivita` di carattere territoriale e socio sanitario relativamente alle strutture di Treia, Tolentino, Matelica e San Severino, oltre alla comunita` protetta di Montecassiano´. . |
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PROGRAMMA INVESTIMENTI SANITARI: A FERMO IL NUOVO OSPEDALE, LA RIQUALIFICAZIONE DELL´INRCA E INTERVENTI MIGLIORATIVI PER GLI ALTRI PRESIDI. |
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Ancona, 22 ottobre 2008 - Settanta milioni di euro per la realizzazione del nuovo Ospedale di Fermo e ulteriori fondi per la modernizzazione e qualificazione delle altre strutture sanitarie: lo prevede l´Accordo di programma sugli investimenti sanitari approvato dal Governo regionale. ´E´ una risposta significativa per il territorio - ha affermato il presidente della Regione Gian Mario Spacca - che dimostra l´attenzione della Regione per le esigenze della comunita` del Fermano. Rafforziamo i servizi a tutela del diritto della salute dei cittadini, mantenendo un impegno lungamente atteso. La nuova struttura sulla fascia costiera diventera` punto di riferimento sia per l´area vasta, ma anche per i territori limitrofi, e punto di eccellenza per la cura dei pazienti acuti. Il progetto prevede l´integrazione e nuove sinergie con le altre realta` presenti sul territorio, in particolare con la riqualificazione della struttura dell´Inrca di Fermo, che diventera` punto di riferimento per i pazienti fragili, in particolare cronici e anziani´. ´La concentrazione delle attivita` di maggiore complessita` nella nuova struttura ´ ha affermato l´Assessore alla salute Almerino Mezzolani - potra` consentire il potenziamento della rete di supporto costituita dalle altre strutture presenti sul territorio, che potranno diventare i principali terminali delle attivita` di continuita` assistenziale per i cittadini, per assicurare le necessarie funzioni per pazienti non in fase acuta e con un forte orientamento alle diverse forme di residenzialita` e di assistenza primaria. Ne consegue la necessita` di porre le diverse strutture nelle migliori condizioni di funzionamento. Per questo motivo sono previste adeguate opere di intervento sui presidi di Montegiorgio, S. Elpidio, Montegranaro, Porto S. Giorgio e Petritoli per la modernizzazione e sicurezza di strutture e impianti´. La realizzazione del nuovo ospedale di Fermo come risposta al bisogno del suo bacino di utenza, e` il risultato dell´analisi delle caratteristiche dell´offerta e del quadro epidemiologico presenti nelle aree limitrofe emerse nello studio di fattibilita`. . |
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MATERA, OBESITÀ: PROTOCOLLO ASL 4 E STUDIO DI RILEVAMENTO |
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Matera, 22 ottobre 2008 - Si terrà sabato mattina, 25 ottobre, al “Madonna delle Grazie”, l’evento formativo “Obesità, malattia da prevenire e curare”, organizzato dal Centro Studi Qualità, Formazione e Ricerca, diretto dal dr. Giuseppe Di Taranto, con la U. O. Di Nutrizione Clinica e Dietetica dell’Asl 4, la cui responsabile è la dr. Ssa Carmela Bagnato. Nel corso dell’appuntamento, è prevista una pausa, nella quale i relatori terranno una conferenza stampa, alle ore 10,30, presso la U. O. Di Nutrizione, situata al Iii piano – corpo C del nosocomio, in cui presenteranno i temi della giornata, ma soprattutto i dati relativi al monitoraggio sui ragazzi tra i 6 e i 13 anni del Materano, raccolti attraverso uno screening effettuato nelle scuole. Ad illustrare i risultati dello studio sarà la dr. Ssa Mariangela Mininni, dietista della Nutrizione; alla dr. Ssa Bagnato sarà affidato il compito di presentare il “Protocollo Aziendale Obesità”, che l’Asl 4 stipulerà per costituire un percorso integrato di diagnosi e trattamento delle obesità, sia pediatriche che in età adulta. Al Protocollo aderiranno la U. O di Nutrizione, la U. O. Di Pediatria, diretta dal dr. Nicola D’andrea, i medici di medicina generale (cioè “medici di base”) e i pediatri di libera scelta. “Nel primo semestre del 2008 – conferma la dr. Ssa Bagnato – abbiamo effettuato più di 1. 500 visite, e la nostra lista d’attesa è molto lunga. L’obesità è la malattia del secolo e intendiamo combatterla con tutti i mezzi, ottimizzando il nostro lavoro tramite una razionalizzazione delle richieste. In tal senso, il Protocollo sarà uno strumento fondamentale”. Alla conferenza stampa parteciperanno anche i due relatori del corso, due docenti universitari dai nomi altisonanti nel campo della prevenzione e cura dell’obesità: il professor Antonino De Lorenzo, direttore della Scuola di Specializzazione in Scienza degli Alimenti, all’Università di Roma Tor Vergata, e la dr. Ssa Laura Di Renzo, ricercatore nello stesso Istituto. Interverrà inoltre la prof. Ssa Rosanna Papapietro, dell’Ufficio Scolastico Provinciale, che ha coordinato il lavoro di screening nelle scuole svolto dagli operatori della U. O. Di Nutrizione. . |
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PUGLIA: FIRMATO ACCORDO CON GDF SU CONTROLLO SPESA |
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Bari, 22 ottobre 2008 - Si è chiuso con l’accertamento di un danno erariale per oltre 40 milioni di euro il biennio 2007-2008 della convenzione tra Guardia di Finanza e Regione Puglia per la verifica della spesa sanitaria rinnovata oggi dal generale Luciano Inguaggiato e dall’assessore alle Politiche della Salute Alberto Tedesco. 16. 533 le persone esaminate, 1. 948 le denunciate e 4 le arrestate. L’entità delle truffe al servizio sanitario scoperte è stata di 6. 659. 800 euro. La convenzione è stata firmata oggi per il biennio 2008-2009 e permetterà alle Fiamme Gialle di continuare ad investigare in maniera specifica sui reati contro il sistema sanitario regionale, mediante l’acquisto di attrezzature e mezzi di trasporto. L’occasione di questa mattina è stata anche utile per il “saluto” del direttore dell’Ares, Mario Morlacco, che ha accettato la nomina a subcommissario governativo alla sanità nella Regione Lazio. Morlacco ha ringraziato Presidente, Assessore, Guardia di finanza e anche la stampa per la stima dimostrata negli ultimi anni di lavoro. . |
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DROGA: BOSCAGLI ANNUNCIA MAXI RIFORMA DEI SERT "PRESA IN CARICO" DEL TOSSICODIPENDENTE E VIA ALL´OSSERVATORIO EMERGENZA SI´, COME DICE MORATTI, MA SIAMO I PRIMI A COMBATTERLA |
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Milano, 22 ottobre 2008 - "L´emergenza droga c´è, la conosciamo, e la Regione Lombardia è in testa alla classifica della lotta agli stupefacenti. Ma ci apprestiamo a un ulteriore salto di qualità: una profonda riforma dei Sert e l´avvio operativo di un Osservatorio permanente delle dipendenze". Lo annuncia l´assessore alla Famiglia Giulio Boscagli, dopo il vertice di stamane in prefettura, e in relazione alle dichiarazioni del sindaco Letizia Moratti e del vicesindaco Riccardo De Corato. In Lombardia è attiva una rete composta da 134 comunità e 71 servizi ambulatoriali (Sert-servizi pubblici e Smi-servizi privati), che aiutano annualmente più di 37. 000 persone, con un impegno economico regionale superiore ai 100 milioni di euro. "Il nostro sistema d´intervento - spiega Boscagli - si caratterizza per un´offerta ricca e differenziata presente in tutto il territorio, a partire da diverse tipologie di comunità studiate per rispondere alle singole esigenze: servizio pedagogico riabilitativo, servizio terapeutico riabilitativo, servizi di accoglienza, servizi specialistici (servizi per nuclei familiari, servizi per pazienti in comorbilità psichiatrica, servizi per alcol e polidipendenti)" Ma in ogni caso, la riforma è alle porte: i Sert saranno chiamati (e aiutati) a passare dall´erogazione dell´assistenza caso per caso alla presa in carico permanente delle persone che manifestano il problema. "Oltre all´intervento diretto - sono parole di Boscagli - essi dovranno prendersi carico dell´utente, seguirlo in tutto il percorso di recupero triennale sino al reinserimento sociale e lavorativo". E inoltre "la Regione - continua Boscagli - a fine novembre darà avvio all´Osservatorio regionale delle dipendenze, uno strumento indispensabile per monitorare i mutamenti del fenomeno delle droga e studiare soluzioni differenti per rispondere alle esigenze delle persone. Già ora in Lombardia abbiamo attivo un sistema di monitoraggio all´avanguardia, attraverso gli osservatori provinciali, l´osservatorio revisionale e il sistema di allerta rapido, gestito in collaborazione con le forze dell´ordine. L´osservatorio regionale ci permetterà di mettere a sistema tutti questi strumenti e creare una rete capillare per controllare la situazione nel nostro territorio e studiare gli interventi più adatti. " Boscagli ha commentato anche la notizia dell´arresto di uno spacciatore in Veneto di fronte alla sede di un Sert: "E´ la conferma che occorre un aumento della vigilanza, anche per aiutare il lavoro degli operatori". L´assessore Boscagli ha descritto le politiche adottate dalla Regione sul tema delle dipendenze, ricordando che "proprio quest´anno la Lombardia ha attivato le nuove linee guida di prevenzione secondo le indicazioni europee con particolare cura e attenzione ai preadolescenti e adolescenti, fascia a grave rischio per quanto riguarda il consumo di stupefacenti e di alcolici". "Le nostre linee guida - ha detto Boscagli - pongono al centro la verifica degli esiti e dei risultati in accordo con la famiglia e la scuola. Inoltre abbiamo compiuto una reale riforma delle comunità, realizzando una semplificazione delle modalità di accesso e assicurando il percorso di trattamento triennale. Per fare questo abbiamo aumentato le risorse di circa il 50%". Boscagli ha anche ricordato che, secondo quanto previsto dalla recente legge regionale, "nascerà entro la fine dell´anno l´Osservatorio regionale sulle dipendenze per poter seguire in maniera approfondita l´evolversi dei fenomeni e studiare interventi mirati in base ai risultati raggiunti. Riteniamo inoltre indispensabile una rivalutazione del ruolo dei consultori, necessari per affiancare costantemente le famiglie che vivono questo dramma". "Infine - ha concluso l´assessore Boscagli - stiamo per dare il via alla riforma dei Sert, pubblici e privati. Ricordo, infatti, che Regione Lombardia è l´unica in Italia ad aver introdotto accordi con realtà del privato sociale in questo campo". . |
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CONFERENZA SUL PARTENARIATO EUROPEO PER LA PROMOZIONE DI METODI ALTERNATIVI ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE |
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Bruxelles, 22 ottobre 2008 - Il 3 novembre si terrà a Bruxelles (Belgio) la conferenza annuale del Partenariato europeo per la promozione di metodi alternativi alla sperimentazione animale (Epaa). La conferenza è organizzata congiuntamente dalle direzione generale della Ricerca e dalla direzione generale dell´Impresa della Comunità europea, e da partner dell´industria. Con il titolo "Gli approcci alternativi della ricerca: siamo sulla giusta strada?", la conferenza sarà dedicata alla ricerca nelle 3R (Replace, Reduce, Refine - Sostituire, Ridurre, Perfezionare). Oltre a illustrare il progresso e i risultati raggiunti dall´Epaa negli ultimi 12 mesi, le presentaioni e discussioni affronteranno i seguenti temi: la ricerca attuale nel campo delle 3R, nuove prospettive di ricerca e alternative nella sperimentazione animale, collaborazione internazionale nella ricerca 3R, future nelle 3R. Il commissario della Ricerca Janez Potocnik parlerà all´inaugurazione dell´evento, mentre la conferenza si concluderà con l´intervento di Günter Verheugen, commissario delle Imprese e industria e vicepresidente della Commissione europea. Per ulteriori informazioni e iscrizioni, visitare: http://ec. Europa. Eu/enterprise/epaa/conf_2008. Htm . |
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STIPULATI CONTRATTI DIRIGENZA SANITA’ VENETA |
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Venezia, 22 ottobre 2008 - Sono stati stipulati a livello nazionale i contratti collettivi di lavoro dell’area della dirigenza medica e veterinaria e dell’area della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa, relativi al quadriennio normativo 2006-2009 e al biennio economico 2006-2007, che sono già entrati in vigore. Tali contratti prevedono aumenti retributivi, a regime, pari al 4,85%. “Per quanto riguarda il Veneto – sottolinea l’Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri – ciò si traduce in un maggiore onere finanziario pari a 85 milioni di euro. Sono comunque soddisfatto – aggiunge Sandri – perché, a fronte degli sforzi profusi, la politica di farsi carico della chiusura dei vari contratti sul tappeto comincia a portare a risultati concreti. Per noi – aggiunge l’Assessore – l’esborso non è indifferente, ma si tratta comunque di una buona chiusura contrattuale, grazie alla quale mi auguro che il personale interessato trovi un rinnovato stimolo nell’affrontare le sfide che attendono il sistema sanitario regionale nel suo complesso”. . |
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ASSOCIAZIONI VENETE PROMOZIONE SOCIALE VALDEGAMBERI: “RIPARTO CONTRIBUTI DI 190 MILA EURO 2008 A FINANZIAMENTO 26 PROGETTI SU MINORI, DISABILI, ANZIANI, PARI OPPORTUNITA’” |
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Venezia, 22 ottobre 2008 - La Giunta veneta, su proposta dell’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, ha deliberato un provvedimento che assegna a 26 progetti di promozione sociale un contributo complessivo per il 2008 di 190 mila euro, destinate ad altrettante Associazioni di Promozione Sociale iscritte al registro regionale specifico. “Disciplinate dalla legge regionale n. 28 del 2002 che prevede interventi strutturali a favore del terzo settore, le Aps - spiega Valdegamberi - sono sostenute dalla Regione che concede contributi a valorizzazione di questa importante forma di associazionismo liberamente costituito. Sono stati ammessi al contributo regionale i progetti già avviati nell’anno in corso o ancora da avviare realizzati con l’obiettivo di sviluppare la partecipazione sociale della persona nella comunità di appartenenza e riguardanti almeno una delle seguenti aree: tutela e promozione dei diritti dell’infanzia, dell’adolescenza e dei giovani; sostegno dell’inclusione sociale delle persone con disabilità; miglioramento della qualità della vita della persona anziana; iniziative in materia di pari opportunità e non discriminazione. Le associazioni di promozione sociale sono attualmente nel Veneto circa 900 – continua l’Assessore regionale –e costituiscono una parte importante del mondo e delle attività di volontariato e non profit che caratterizzano la cifra veneta della solidarietà e della partecipazione attiva e consapevole alla società. I criteri di ripartizione dei contributi puntano a rafforzare ulteriormente l’identità e l’incidenza di questo settore privilegiando come contenuti dei progetti anche l’innovatività sia per gli obiettivi che per i metodi, la complessità della rete attivata (con collaborazione precisa tra realtà pubbliche e private), qualità delle azioni messe in campo e capacità di cofinanziamento del progetto da parte delle associazioni di promozione sociale”. . |
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LA MOSTRA OLIVO BARBIERI ALLA VILLA REALE DI MONZA DAL 25 OTTOBRE 2008 AL 6 GENNAIO 2009 |
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Monza, 22 ottobre 2008 - Dal 25 ottobre 2008 al 6 gennaio 2009, il Serrone della Villa Reale di Monza ospiterà la mostra Olivo Barbieri. Site specific_Monza 08 che presenta la nuova serie di lavori di grande formato che l’artista ha appositamente realizzato su Monza, e che si inserisce nel progetto site specific_ iniziato nel 2003, un work in progress che coinvolge molteplici zone del pianeta. Insieme alle 13 opere inedite, il percorso espositivo ne comprende altre 12, sempre di grande formato, che hanno per soggetto metropoli quali New York, Roma, Las Vegas, Los Angeles, Amman e Shanghai. Nelle immagini di Olivo Barbieri, Monza, còlta in alcuni dei suoi scorci più riconoscibili, come il parco, l’autodromo, il Duomo, l’Arengario, diventa un gigantesco plastico, una metropoli fantastica e "finta" in cui il peso della storia, la vita dei cittadini, la struttura urbanistica e il segno architettonico perdono di consistenza per lasciare spazio a una sorta di installazione dalle forti componenti concettuali. L’iniziativa, curata da Marco Meneguzzo, promossa dal Comune di Monza – Assessorato alla Cultura, col patrocinio della della Regione Lombardia e della Provincia di Milano – Direzione Progetto Monza-brianza, illustra il metodo attraverso il quale Barbieri procede alla raffigurazione in chiave simbolica dei luoghi nei quali vivono gli esseri umani. Attraverso la fotografia aerea e la prospettiva dall’alto, Olivo Barbieri rende “ordinato” e “architettonico” il caos della vita, eliminando dalla scena – come avviene in una mappa – gli accidenti temporali della realtà. Come afferma il curatore, “Barbieri esclude dalla scena il tempo, lasciando solo lo spazio. Il sintomo visibile di questa radicale eliminazione di uno degli elementi fondamentali del reale è sotto gli occhi di tutti: è quella riduzione del “vero” a modello, a plastico, a riduzione di scala che tutti, anche i bambini, percepiscono guardando le foto di Barbieri – “…guarda, sembra un modellino!” -, e che è ulteriormente accentuata dalla cifra stilistica di Olivo, racchiusa in quel “fuori fuoco” – o meglio, “fuoco selettivo” – che evidenzia solo uno o pochi elementi della scena ripresa. Questo avviene in ogni soggetto ripreso, sia che si tratti di New York, di Shanghai, degli scavi archeologici vicino ad Amman, delle cascate di Iguazù, o anche del più domestico Parco di Monza o della città di Monza, dove persino un’aiuola spartitraffico diventa un fantastico elemento alieno nel paesaggio, una sorta di architettura spontanea forte come una piramide egiziana: non dipende da “cosa” si riprende, ma da “come” lo si fa”. E’ lo stesso fotografo a definire il suo lavoro: “site specific_ (fotografie e film realizzati con elicotteri) è un progetto globale che coinvolge parecchie città del pianeta: Roma 04, Montreal 04, Amman 04, Shanghai 04, Las Vegas 05, Torino 05, Sevilla 06, New York 07, The Waterfall Project 06/07. Tutti questi luoghi hanno in comune la caratteristica di aver subito in un periodo della loro storia una fortissima accelerazione che li ha ridefiniti. Site specific_Monza 08 dà l´avvio a un approccio più sofisticato. Diventa un forte momento di riflessione per "scoprire" un´area emblematica del nostro paese, storicamente tra le più densamente industrializzate, che sta rapidamente mutando reagendo agli stimoli della contemporaneità”. Le immagini aeree mescolano, in un percorso ben delineato, piazze e strade, palazzi e monumenti, centro storico e periferie, bellezze architettoniche e obbrobri. Si tratta di un freddo labirinto compositivo che evoca un tessuto esistenziale e sociale invisibile. Allo stesso tempo però, ci si rende conto della grandiosa artificiosità dell’organizzazione umana, in grado di mettere in atto un’articolata predisposizione degli spazi ma anche di generare mostruosità che hanno portato alla distruzione del paesaggio. Con le sue opere Olivo Barbieri sembra chiedersi cosa ci sia di effettivamente reale nel nostro sistema di vita, o ancora, quanto il nostro sguardo riesca a comprendere ciò che ci circonda. Il senso dell’esistenza nelle immagini di Barbieri diviene oggetto di riflessione critica, di un’impostazione filosofica che spinge lo sguardo umano a negare la sua soggettività per operare in un’angosciosa, quanto più profonda, condizione di oggettività. Olivo Barbieri (Carpi, 1954) inizia a esporre nel 1978. A partire dal 1989 viaggia abitualmente in Oriente, soprattutto in Cina. Nel 1993, 1995 e 1997 partecipa alla Biennale di Venezia. Nel 1996 si è tenuta la prima retrospettiva delle sue opere al Folkwang Museum di Essen. Nel 2001 ha pubblicato il volume Virtual Truths, Silvana Editoriale Milano. Nel 2001 realizza il progetto Notsofareast per la Triennale di Milano, esposto nella mostra Effetti Collaterali. Nel 2002 è stato invitato dal Palazzo delle Papesse Centro Arte Contemporanea Siena, a realizzare il progetto Cityscapes/landscapes. Nel 2003 sue opere sono state esposte a Strangers, la prima Triennale di fototografia e video organizzata dall’Icp (International Centre of Photography) New York. Nel 2003 inizia il progetto site specific_ che coinvolge diverse città: Roma, Torino, Montreal, Amman, Las Vegas, Los Angeles, Shanghai, Siviglia, New York, etc. Per la serie site specific_ realizza tre film: site specific_Roma 04, site specific_Las Vegas 05, site specific_Shanghai 04. Nel 2005 il film site specific_Roma 04 è stato esposto nella mostra Universal Experience, al Museum of Contemporary Art, Chicago; Hayward Gallery, London; Mart, Trento e Rovereto; curata da Francesco Bonami. Nel 2005 inizia due serie di film: Seascape # e Riverscape #. Nel 2006 il progetto site specific_ è stato esposto al Bloomberg Space di Londra, a cura di Stephen Hepworth; al Bund 18 a Shanghai, a cura di Christopher Phillips. Nello stesso anno è stato invitato dalla Biacs (Ii Biennal de Sevilla, a cura di Okwui Enwezor) a realizzare il film Sevilla ¦ (∞) 06. Tra il 2006 e il 2007 realizza The Waterfall Project. Nel 2008 realizza il progetto Twiy per il Museo di Capodimonte di Napoli. Nel 2008 il film site specific_Las Vegas 05 è presentato nella mostra Double Down: Two Visions of Vegas al Sfmoma (San Francisco Museum of Modern Art). Opere di Barbieri sono in musei e collezioni d’arte pubbliche e private quali: Museum Folkwang Essen, Centro Andaluz de Arte Contemporaneo Sevilla, San Francisco Museum of Modern Art, International Center of Photography (Icp) New York, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino, Gam Galleria d’ Arte Moderna e Contemporanea Torino, Sondra Gilman Collection New York, Cisneros Fontanals Foundation Miami, etc. Ha pubblicato numerosi libri e cataloghi tra i quali: Paesaggi in Miniatura, Art&, Udine 1991; Notte, Art&, Udine 1991; Olivo Barbieri seit 1978, Museum Folkwang, Essen 1996; Illuminazioni Artificiali, Federico Motta Editore Milano 1995; Smithsonian, Washington, D. C. 1998; Notsofareast, Donzelli, Roma 2002; site specific_Roma 04, Zoneattive, Roma 2004; site specific_Las Vegas 05, Wonder Inc. , Toronto 2005; site specific_Shanghai 04, Editrice Quinlan, Bologna 2006; site specific_Nyc 07, Apm edizioni, 2007; Twiy, Electa Napoli 2008; site specific_Jordan 2004, Guidi&schoen Genova 2008; The Waterfall Project, Damiani Bologna, 2008. . |
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