Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Febbraio 2009
“IL MAROCCO SULLA VIA DELLA MODERNIZZAZIONE”: PARLA IL PRESIDENTE DELLA DELEGAZIONE MAGHREB DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 12 febbraio 2009 - Un bambino Saharawi del Sahara occidentale fotografato nel campo per rifugiati di Laayoun, vicino a Tindouf , 1800 km al sud della capitale Algerina, 19 Ottobre 2008. Dal 25 al 29 gennaio un gruppo di parlamentari europei é stato in visita in Marocco, paese che ha recentemente ottenuto lo “status avanzato” nei rapporti con l’Ue. I parlamentari hanno anche avuto per la prima volta il permesso di visitare la zona del Sahara occidentale. Il rapporto del Parlamento sarà pronto fra due settimane. Intanto il Presidente della delegazione Maghreb Carlos Iturgaiz, popolare spagnolo, ci racconta le sue impressioni. Qual’é la sua impressione generale, dopo la visita in Marocco e in Sahara occidentale? Da tutte e due le parti ci hanno dato la possibilità di parlare con chi volevamo. In qualche modo si é trattato di una visita storica, perché altri parlamentari che in passato hanno provato ad entrare a Laayoun, la città principale del Sahara occidentale, non ci sono riusciti. Il nostro viaggio ha mostrato come le cose stiano cambiando. Percepisce un’evoluzione politica e sociale in Marocco? Secondo me nessuno puó negare che poco a poco in Marocco si sta verificando un’evoluzione politica, una modernizzazione. E’ vero che restano dei passi da fare, ma abbiamo visto un paese che vorrebbe una relazione bilaterale con l’Unione europea. Dopo aver ricevuto lo “stautus avanzato” dall’Ue, vogliono una propria delegazione per i rapporti con il Parlamento europeo, indipendente da quella per il Maghreb. Lo status avanzato riconosce che il paese é “meno che un membro, ma più che un partner”? Perché al Marocco per primo? Perché non la Turchia? Primo, é una questione di vicinato. Il Marocco é a 14 km dall’Europa. E risponde a una vecchia richiesta del Marocco, che voleva addirittura entrare nell’Ue. Abbiamo molti interessi in comune: immigrazione, pesca, terrorismo, agricoltura. Per cui é necessario che ci sia uno scambio di vedute fra il Parlamento europeo, l’Ue in generale, e il Marocco. Qualche dato in più: Il conflitto nel Sahara occidentale dura da oltre 30 anni; Il Marocco vuole che l’area diventi una sua regione autonoma; Il Fronte Polisario – indipendentista – chiede che si decida via referendum; Da giugno 2007, il Marocco e il Fronte Polisario hanno tenuto 4 round di negoziati, sotto l’egida delle Nazioni Unite Durante questa visita ho detto che non possiamo fermarci ai titoli di giornali, dobbiamo riempire questo status di contenuti e rinforzarlo. Il Marocco, insieme all’Algeria, é uno dei grandi paesi del Maghreb. Hanno lavorato sulle loro relazioni esterne a livello diplomatico, e alla fine sono stati premiati. Questo non significa che lo stesso status non possa essere riconosciuto ad altri paesi, come la Turchia o l’Algeria. Ma ora é il momento del Marocco. Cosa possono fare l’Ue e il Parlamento per i paesi del Maghreb? In questo viaggio in Sahara occidentale che abbiamo fatto insieme alla delegazione per il Sahara, ci siamo concentrati sulle questioni legate ai diritti umani, non su quelle politiche. Abbiamo sempre difeso i diritti umani ovunque fossero minacciati, nel nostro continente o altrove. Il Parlamento europeo é riconosciuto come una voce a difesa dei diritti umani dappertutto nel mondo. E penso che questo ruolo del Parlamento aiuti ad allevviare le sofferenze della popolazione, da una parte e dall’altra. Questo viaggio ha generato parecchie aspettative, sia in Marocco che in Europa. Puó aprire una strada nuova. Quando parliamo alle due parti in conflitto, ci dicono tutti la stessa cosa: al di là dell’autonomia, dell’autodeterminazione o dell’indipendenza, la cosa più importante é riunire le famiglie Saharawi, farle vivere insieme. .  
   
   
UNA "EUROVIGNETTE" PER EQUILIBRARE I COSTI SOCIALI DEL TRASPORTO PESANTE  
 
Bruxelles, 12 febbraio 2009 - Il trasporto genera danni che hanno un costo non irrilevante per la società e per l’economia: problemi di salute legati al rumore e all’inquinamento atmosferico e, a lungo termine, gli effetti del riscaldamento climatico. Il progetto “eurovignette”, che sarà sottoposto al voto della commissione trasporti (Tran) questo mercoledì, ha come obiettivo di imporre una tassa ai trasportatori in base ai “danni” di cui sono responsabili. Inquinamento, ingorghi stradali, rumori, strade in pessimo stato, frequenti lavori di manutenzione: ecco un panorama delle strade europee. Oggi molti costi sono assunti dallo Stato, ma presto le regole potrebbero cambiare. Mercoledì 11 febbraio, la commissione parlamentare Tran (Trasporti e turismo) si pronuncerà sul progetto “eurovignette”. “Internalizzare” i costi esterni Gli utilizzatori dei trasporti hanno dei costi che sono direttamente legati all’uso dei loro mezzi di trasporto (carburante, assicurazione. ). Tali costi sono definiti “privati” in quanto sono pagati direttamente dall’utilizzatore. Quest’ultimo però genera altri tipi di costi, definiti costi esterni, di cui non se ne assume direttamente le spese, per esempio i costi derivanti dall’inquinamento, dai rumori, dalle emissioni di Co2. “Il settore dei trasporti deve fare uno sforzo per limitare i costi imposti alla società”, ha spiegato il deputato belga Saïd El Khadraoui (Pse), relatore della proposta. Secondo il deputato socialista bisognerebbe sviluppare un sistema nel quale i costi esterni siano assunti da quelli che li causano. Della stessa opinione, il compatriota Dirk Sterckx (Alde), strenuo difensore degli elementi del progetto iniziale della Commissione : “L’interesse è di far pagare agli utenti il vero prezzo e cioè il prezzo totale del trasporto”. Quali sono i costi esterni che devono essere assunti dai trasportatori? Su questo punto i deputati europei non hanno una visione omogenea. Il progetto iniziale prevedeva che tra i costi esterni fossero compresi l’inquinamento e il traffico stradale. “Gli ingorghi sono causati anche dalle auto. Tassare solo i camion non risolverebbe il problema”, ha dichiarato la deputata olandese Wortmann-kool (Ppe/de). Il relatore del progetto, Saïd El Khadraoui, ha proposto che gli ingorghi siano incorporati nella direttiva “a condizione che gli Stati membri si assicurino che gli altri veicoli, come ad esempio, le auto, siano sottoposti ad una tassa simile”. Per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica, l’eurodeputato El Khadraoui propone di integrare questo fattore solo nel caso in cui i costi non siano stati “internalizzati” in altro modo. Posizione del Consiglio Gli eurodeputati sono invece molto più unanimi circa il ricavato del progetto “eurovignette” che sarà destinato allo sviluppo di forme di trasporti alternativi o per creare veicoli ecologici. “ Potremmo migliorare le infrastrutture stradali. Una tassa sul rumore finanzierebbe per esempio la costruzione di muri anti rumore”, ha spiegato Hans Blockland (Id). Stavolta però è il Consiglio che non è molto d’accordo, la causa: le divergenze tra i ministri dei trasporti e i ministri delle finanze. Tra il Parlamento europeo e il Consiglio, co-legislatori di questo progetto, si prospettano delle lunghe negoziazioni. .  
   
   
112: IL NUMERO UNICO DI EMERGENZA DELL´UNIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 12 febbraio 2009 - A partire da dicembre 2008, i cittadini dell´Unione europea possono contattare i servizi di emergenza da qualsiasi località dell´Ue chiamando gratuitamente il 112, il numero unico di emergenza, sia da telefoni fissi che da cellulari. Solo un europeo su quattro è tuttavia a conoscenza del fatto che questo numero salva-vita esiste in altri Stati membri e quasi tre persone su dieci tra quelle che hanno chiamato il 112 in altri paesi hanno avuto problemi linguistici. Ieri la Commissione, d´intesa con il Parlamento europeo e il Consiglio, ha dichiarato l´11 febbraio "Giornata europea del 112" al fine di promuovere il numero unico di emergenza dell´Ue e spingere le autorità nazionali a renderlo più multilingue. "Il numero di emergenza europeo dovrebbe cessare di essere il segreto meglio custodito d´Europa. Disponiamo di un numero unico, il 112, che funziona per tutte le emergenze e per ogni Stato membro e cittadino che ne ha bisogno. Ma è inaccettabile che meno di un quarto dei cittadini conosca questo numero o che le barriere linguistiche impediscano ai viaggiatori che chiamano il 112 di comunicare con l´operatore" ha dichiarato Viviane Reding, Commissaria europea responsabile delle telecomunicazioni. "L´ue deve sforzarsi di garantire la sicurezza dei suoi 500 milioni di cittadini con lo stesso impegno con cui si è adoperata per garantire loro la possibilità di viaggiare liberamente tra i 27 paesi. La prima giornata europea del 112 dovrebbe sensibilizzare le autorità nazionali circa la necessità di aumentare il numero di lingue disponibili nei loro centri di emergenza ´112´ nonché promuovere la conoscenza di questo numero. " Un sondaggio condotto in tutta l´Ue per conto della Commissione europea mostra che il 94% dei cittadini europei ritiene sia utile disporre di un numero unico di emergenza accessibile in tutta l´Unione. Il sondaggio Eurobarometro pubblicato oggi ha messo inoltre in evidenza i settori in cui è ancora possibile apportare miglioramenti. Problemi linguistici: il 28% dei chiamanti incontra problemi linguistici quando chiama il 112 all´estero malgrado il fatto che, stando alle informazioni fornite da 21 Stati membri, i centri di emergenza "112" di tali Stati dovrebbero essere in grado di gestire le chiamate in inglese (12 Stati membri sono in grado di gestirle in tedesco e 11 Stati membri in francese). Conoscenza del 112: in generale, solo il 24% degli europei interpellati è stato in grado di identificare spontaneamente il 112 come il numero a cui rivolgersi per ottenere servizi di emergenza in tutta l´Ue. Ciò costituisce un miglioramento del 2% rispetto al febbraio 2008, ma la conoscenza del numero di emergenza dell´Ue varia notevolmente da un paese all´altro, dal 3% in Italia al 58% nella Repubblica ceca. Molti Stati membri informano i propri cittadini e i visitatori in merito al 112. In particolare: in Finlandia la giornata del 112 si celebra annualmente l´11 febbraio; i viaggiatori che si recano in Bulgaria ricevono un Sms di benvenuto contenente informazioni sul 112; il 112 è pubblicizzato lungo le autostrade e presso i caselli autostradali in Austria, Grecia e Spagna, nonché nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti di alcuni paesi fra cui il Belgio, la Repubblica ceca, l´Estonia, l´Irlanda, la Grecia e i Paesi Bassi; in Svezia prima dell´inizio della stagione turistica vengono organizzate campagne di informazione nei media che informano i cittadini in merito al 112. Nel corso dell´ultimo anno la conoscenza del 112 è aumentata almeno del 10% in Bulgaria, Svezia, Romania, Lituania e Portogallo. Il sondaggio Eurobarometro ha inoltre mostrato che: un quarto dei cittadini dell´Ue ha chiamato un numero di emergenza nel corso degli ultimi cinque anni; la maggior parte delle chiamate (53%) proviene ancora da telefoni fissi; si rileva tuttavia un aumento delle chiamate di emergenza effettuate da cellulari (il 45%, rispetto al 42% nel 2008). Per garantire la conoscenza del 112 in tutta l´Europa la Commissione europea, d´intesa con il Parlamento europeo e il Consiglio, ha dichiarato l´11 febbraio "Giornata europea del 112". La Commissione e gli Stati membri moltiplicheranno gli sforzi destinati a pubblicizzare il 112, soprattutto in prossimità delle vacanze estive. Http://ec. Europa. Eu/information_society/activities/112/index_en. Htm .  
   
   
CONFERENZA SULLE STRATEGIE DELLA CONOSCENZA PER L´ECONOMIA EUROPEA BASATA SULL´INNOVAZIONE  
 
Helsinki, 12 febbraio 2009 - Il 30 e 31 marzo si terrà a Helsinki (Finlandia) una conferenza sulle strategie della conoscenza per l´economia europea basata sull´innovazione. Si tratta dell´evento finale della prima fase della rete Vision Era-net (European Research Area Network), organizzato congiuntamente dal ministero finlandese per l´Occupazione e l´economia e l´Agenzia finlandese per il finanziamento della tecnologia e l´innovazione (Tekes). La conferenza riunirà i responabili delle politiche europei e di altri paesi, rappresentanti della Commissione europea e esperti di innovazione. L´attenzione sarà concentrata sulle ultime tendenze nella ricerca e l´innovazione finanziate dai governi. Durante l´evento saranno anche discusse le strategie per trasformare la conoscenza in politiche applicabili per il pubblico. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Visioneranet. Org/events/ .  
   
   
COMITATO DELLE REGIONI E INCONTRO CON COMMISSARI UE  
 
Bruxelles, 12 febbraio 2009 – Oggi, dopo la riunione a Roma per il federalismo fiscale  e venerdì 13 febbraio il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder partecipa a Bruxelles alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni Ue, di cui è membro effettivo. Durnwalder ha in agenda anche due incontri con i commissari Ue Jacques Barrot (Giustizia, libertà e sicurezza) e Andris Piebalgs (energia). Nella "due giorni" di trasferta a Bruxelles il presidente Durnwalder partecipa da domani alla 78. Ma sessione plenaria del Comitato delle Regioni Ue, chiamato a pronunciare una serie di pareri: su come rendere più ecologico il settore dei trasporti, su uno Small Business Act per una politica Ue che dia impulso alle piccole e medie imprese, su un progetto di Libro verde sulla qualità ei prodotti agricoli. Inoltre Durnwalder e i colleghi governatori delle Regioni discuteranno una proposta di direttiva parlamentare sull´assistenza sanitaria transfrontaliera. A Bruxelles inoltre Durnwalder ha in programma tre incontri di rilievo: prima del Cdr con Mario Sepi, presidente del Comitato economico e sociale europeo, un organismo consultivo dell´Ue di cui fanno parte imprese, sindacati e terzo settore. Sepi è di Merano e guida il Comitato dallo scorso ottobre. Dopo la seduta del Cdr il presidente Durnwalder incontra invece due commissari Ue: Jacques Barrot, il francese successore di Frattini nei settori Giustizia, libertà e sicurezza - che ben conosce come commissario ai Trasporti e che si è a lungo occupato del progetto del tunnel di base del Brennero - e il lettone Andris Piebalgs, commissario Ue all´energia, con il quale Durnwalder discuterà di fonti rinnovabili, Casaclima e progetti per incentivare il risparmio energetico. .  
   
   
V COMMISSIONE INCONTRA EUROPARLAMENTARI SU MISURE ANTICRISI  
 
Bruxelles, 12 febbraio 2009 - Gli echi del vertice Ecofin, che ha riunito a Bruxelles i ministri economici degli Stati membri dell´Unione europea per mettere a punto le linee anticrisi, si sono inevitabilmente intrecciati negli incontri istituzionali che la V Commissione del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, con il suo presidente Roberto Marin (Pdl) e numerosi consiglieri di maggioranza e di opposizione, sta tenendo in questi giorni nella capitale del Belgio con diversi organismi comunitari e dove è stata raggiunta dall´assessore Federica Seganti. La proposta del ministro Tremonti di legare gli aiuti all´impegno di non licenziare trova condivisione anche nell´on. Musacchio, europarlamentare e capogruppo di Prc-se, molto critico però sulla proposta di impiegare il fondo sociale per l´assistenza. L´incontro si è tenuto al Parlamento europeo, dove la Commissione consiliare si è confrontata anche con gli on. Prodi (Democratici e Liberali), Braghetto (Ppe) e Berlato (Unione per l´Europa delle Nazioni), che hanno auspicato un sempre migliore raccordo tra le istituzioni ai vari livelli affinché il gioco di squadra porti l´Italia a contare in modo più incisivo nelle scelte comunitarie. Per l´on. Costa (Democratici e Liberali) una delle questioni più calde per la nostra regione è legata al ruolo dell´Adriatico nella direttrice dei traffici verso il centro e nord Europa, di cui si sta occupando proprio in questi giorni Bruxelles. A loro, il presidente Marin ha specificato che la V Commissione sta predisponendo, ed è una novità assoluta, un documento di indirizzi sulle politiche comunitarie della Regione, che la Giunta sarà tenuta a seguire come utile strumento operativo, e quanto emergerà dagli incontri di Bruxelles sarà utile per completare in modo armonico questo lavoro. Il nuovo contesto in cui oggi si trova a operare il Friuli Venezia Giulia, ha quindi aggiunto l´assessore Seganti, impone di cogliere al meglio le opportunità che ci vengono offerte dalla Comunità europea per trasferirle ai nostri cittadini, ma anche al tessuto produttivo. A proposito di misure anticrisi, il responsabile dell´Ufficio di collegamento della nostra Regione a Bruxelles, Giorgio Perini, ha riferito gli esiti della riunione operativa tenuta 24 ore prima a Roma, dove sono state messe a punto le modalità che dovrebbero consentire all´Italia di avere disco verde dalla Comunità già il prossimo marzo. In pratica, a Bruxelles si è deciso di introdurre regole più elastiche sugli aiuti di stato, limitatamente al biennio 2009/2010, ponendo un tetto all´intervento pubblico a 500. 000 euro per impresa, sotto forma di prestito agevolato, garanzie, contributi su interessi sui prestiti, partecipazione al capitale di rischio. Serve però un piano per ogni Stato membro, sul quale dovrà esprimersi la Comunità. .  
   
   
COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO, LA REGIONE MARCHE ADERISCE AL PROGRAMMA COMUNITARIO EUROPEAID.  
 
Ancona, 12 febbraio 2009 - La Giunta regionale aderisce al ´Programma comunitario di cooperazione della Commissione europea denominato Europeaid (External cooperation programmes) con i paesi in via di sviluppo e i paesi emergenti nella tematica `Attori non statali e autorita` locali in sviluppo´ (Non-state actors and local authorities in development). Tre in particolare, i settori di cooperazione: azioni nei Paesi partner(multi-paese) per attori non statali e autorita` locali; sensibilizzazione dell´opinione pubblica ed educazione allo sviluppo in Europa; coordinamento,cooperazione e creazione di reti tra organizzazioni europee in materia di sviluppo. Il programma si inserisce nell´ambito delle iniziative di solidarieta` e di cooperazione internazionale disciplinate dal Regolamento Ce n. 1905/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, e dalla legge regionale n. 9 del 2002 ´Attivita` regionali di promozione dei diritti umani, della cultura della pace, della cooperazione allo sviluppo e della solidarieta` internazionale´. ´Un impegno pluriennale ´ sottolinea Marco Amagliani, assessore regionale alla cooperazione allo sviluppo ´ che si caratterizza per la capacita` di coinvolgere e valorizzare, in una logica di sistema e di messa in rete, il patrimonio di esperienza, di competenza e di `buone pratiche´ di tutti gli attori pubblici e privati: enti locali, associazioni del volontariato, organizzazioni di categoria, Universita`´. Obiettivo dei progetti di cooperazione allo sviluppo contenuti nel programma comunitario e` promuovere, nell´ambito di una strategia globale, una societa` inclusiva, migliorando i processi decisionali delle autorita` locali dei paesi partners. In questa logica, particolare attenzione e` rivolta ai temi della panificazione territoriale, del trasporto pubblico e della prevenzione dei rischi; altri temi prioritari sono la riduzione della poverta`, la promozione dei diritti umani, la valorizzazione del ruolo della donna, diritti dei bambini, degli anziani e dei disabili, la lotta contro l´Aids, l´ambiente e il cambiamento climatico. Le azioni devono aver luogo in almeno due paesi, con priorita` assoluta verso quelli meno sviluppati. I progetti di educazione allo sviluppo sono destinati a sensibilizzare l´opinione pubblica sulle questioni dello sviluppo dell´Unione Europea, in particolare dei 12 nuovi stati membri, e a promuovere relazioni piu` eque tra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo. Anche in questo caso, particolare attenzione e` rivolta a settori di rilevante interesse sociale, quali: emigrazione, lavoro, ambiente, commercio, compreso quello equo e solidale, sicurezza, lavoro, diritti umani, ambiente e tutela della salute, mezzi di comunicazione; di rilievo il tema della riduzione della poverta` nel contesto dello sviluppo sostenibile,compreso il perseguimento degli ´Obiettivi di Sviluppo del Millennio´ nei paesi dell´Africa sub-sahariana. I progetti di networking in Europa puntano,infine, a rafforzare le reti e le piattaforme degli attori non statali e associazioni di enti locali, consolidare gli scambi di ´buone pratiche´ con le istituzioni comunitarie attraverso una migliore integrazione delle politiche attive di sviluppo. .  
   
   
LA CENTRALE FINANZIARIA GENERALE E GRUPPO PROMETEO STRINGONO UN’IMPORTANTE JOINT-VENTURE NEL SETTORE DELLA MEDIAZIONE CREDITIZIA  
 
Milano, 12 febbraio 2009 –La Centrale Finanziaria Generale presieduta da Giancarlo Elia Valori, attraverso la controllata Cashpoint e Gruppo Prometeo Spa società attiva nella mediazione creditizia hanno stretto un’importante joint venture nel settore del credito alle famiglie. L’operazione si è realizzata con l’ingresso di Cashpoint nel capitale di Progresso Spa, della quale ha rilevato il 60% del capitale sociale. Progresso Spa è la rete dei comediatori di Gruppo Prometeo Spa; quest’ultima manterrà una partecipazione del 40%. L’accordo permetterà a Progresso di consolidare la sua posizione di leadership nella mediazione creditizia, grazie alle sinergie che deriveranno dalle professionalità e delle consolidate capacità dei due soci nei rispettivi ambiti. La Joint Venture è intesa da entrambi come un progetto congiunto, che porterà nuove opportunità di business. Si stima che nel 2009 Progresso possa realizzare un volume intermediato pari a 100 milioni di euro, rispetto ai 60 milioni di euro già realizzati nel 2008, in controtendenza a un mercato del credito al consumo in decisa contrazione. Progresso sarà guidata dall’Amministratore delegato Andrea G. Moscatelli, dal presidente Giorgio Florita e dal Vicepresidente Giancarlo Cupane. Completano il board gli amministratori Angelo Vottero e Franco Todisco. “Con questo importante accordo di cooperazione - ha commentato Giancarlo Elia Valori, presidente de La Centrale Finanziaria Generale - il nostro Gruppo potrà contare su una unit d’alta capacità distributiva nel settore del consumer credit che, come dimostrano i dati più recenti, rappresenta una delle aree più produttive di business dell’industria creditizia italiana. Questa joint venture - ha poi aggiunto - rappresenta inoltre una combinazione ideale per sfruttare al meglio i reciproci patrimoni di competenza e cogliere più adeguatamente le opportunità che i mercati finanziari oggi presentano. Giancarlo Cupane, presidente di Gruppo Prometeo, ha commentato così l’operazione:”Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto. La collaborazione tra le due società permetterà a Progresso di crescere ulteriormente nella mediazione creditizia, uno dei comparti ad oggi più promettenti del credito al consumo. L’operazione dimostra come la distribuzione di prodotti creditizi sia un’area in forte sviluppo all’interno del business del credito alle famiglie. Inoltre, la collaborazione con un partner come La Centrale ci permette di razionalizzare i canali distributivi, e rendere evidenti le diverse peculiarità tra Gruppo Prometeo Spa -che opera con filiali dirette e dipendenti- e Progresso Spa che lavora attraverso comediatori”. .  
   
   
ASTA BOT DI META´ FEBBRAIO 2009  
 
 Asta di metà mese dei Buoni Ordinari del Tesoro
Regolamento 16/02/2009 Durata gg. 88 364
Prezzo medio ponderato 99,706 98,63
Ritenuta fiscale 12,5% 0,03675 0,17125
Arrotondamento -0,00275 -0,00125
Prezzo netto d´aggiudicazione 99,74 98,8
Rendimento semplice netto 1,07 1,2
Rendimento composto netto 1,07 1,2
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,10 0,30
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 99,84 99,1
Rendimento semplice (minimo) 0,66 0,9
Rendimento composto netto (minimo) 0,66 0,9
Fonte Assiom
.
 
   
   
EXPORT: LA RIPRESA PARTIRA’ DAGLI STATI UNITI. DESIGN, AGROALIMENTARE, AEROSPAZIO ED ENERGIE RINNOVABILI I SETTORI TRAINANTI.  
 
Roma, 12 febbraio 2009 - "Gli Stati Uniti sono fondamentali per il made in Italy, rappresentano, infatti, con una quota dell´8%, il nostro primo mercato di sbocco extra Ue per le esportazioni. Per questo dobbiamo continuare a presidiare con il supporto delle Camere di Commercio Italiane all’Estero questo che è il mercato che per primo è entrato in crisi ma sarà anche il primo a rialzare la testa dopo la tempesta”. E’ quanto ha affermato Adolfo Urso, Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega al commercio estero, in visita oggi alla Camera di Commercio Italiana di Miami nell’ambito della missione che prevede la visita al Vinitaly Us Tour di Palm Beach e al Salone Nautico di Miami . “Per questo il Ministero dello Sviluppo Economico è impegnato in questo 2009 in una campagna di promozione straordinaria del valore di 10 milioni di euro che serve a sostenere i settori di punta della nostra produzione" ha sottolineato Urso. “Gli investimenti italiani nel Sud-est degli Usa, maggiormente in Florida e Georgia, sono cresciuti nell’ultimo decennio in modo esponenziale ed in particolare negli ultimi 24 mesi, favoriti dalla sperequazione euro-dollaro, che ha consentito l’acquisizione di aziende locali ed infrastrutture per preparare un rilancio industriale negli anni a venire” spiega Giampiero Di Persia, Presidente della Camera di Commercio Italiana di Miami, che conta oltre 150 imprese associate nel territorio del South East che comprende 174 filiali di aziende italiane. Secondo le previsioni elaborate da Assocamerestero sui trend dell’export italiano al primo trimestre 2009, il comparto che maggiormente sembra risentire della contrazione dei consumi nel mercato statunitense, è l’elettronica (-10,9% è la variazione media annua rispetto allo stesso periodo del 2008). L’agroalimentare mostra, invece, una maggiore stabilità e, secondo le previsioni, nel primo trimestre 2009 dovrebbe registrare solamente un lieve calo su base annua (-2% circa). Dopo la flessione del mese di agosto 2008, il settore sembra infatti attraversare una fase di ripresa, facendo registrare un valore delle esportazioni pari a 219 milioni di euro. Design, agroalimentare, aerospazio ed energie rinnovabili sono, secondo la Camera di Commercio Italiana di Miami, i segmenti che promettono nel prossimo quinquennio di dare i migliori risultati “laddove l’impegno di imprese ed istituzioni favorisca lo scambio di know-how e la collaborazione progettuale”, rileva Di Persia. “La visita del Sottosegretario Urso, in questo momento economico assai delicato per gli Stati Uniti, é un segnale importante che conferma la solidità delle relazioni Italia-usa, l’attenzione per le nostre comunità d’affari nel mondo e l’impegno per sostenere le imprese italiane all’estero”. .  
   
   
LOMBARDIA/PERU´. FORMIGONI INVITA PRESIDENTE GARCIA PEREZ  
 
Milano, 12 febbraio 2009 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha incontrato ieri, al Palazzo della Regione, l´ambasciatore del Perù, Carlos Roca Càceres. Il diplomatico peruviano ha invitato il presidente lombardo a partecipare al Forum di cooperazione Perù-italia che si svolgerà a Lima dal 23 al 25 marzo. "All´evento - ha risposto il presidente all´ambasciatore - Regione Lombardia sarà sicuramente presente. Nella visita in Perù contiamo di sottoscrivere, con l´approvazione del Ministero degli Affari Esteri, il terzo protocollo di collaborazione, dopo quelli con Uruguay e Cile, di Regione Lombardia con uno Stato sovrano". Al termine dell´incontro, Formigoni ha consegnato all´ambasciatore un invito per il presidente della Repubblica del Perù, Alan Garcia Pèrez, a partecipare alla Iv Conferenza per l´America Latina che si terrà a Milano a fine ottobre. "Ho invitato il presidente Garcia Pèrez - ha concluso Formigoni - perché è nostra intenzione avere il Perù come ospite d´onore della Iv Conferenza per l´America Latina". .  
   
   
EXPO, 2 MILIONI PER LA SOCIETA´ DI GESTIONE  
 
Milano, 12 febbraio 2009 - Come preannunciato nei giorni scorsi dal presidente Roberto Formigoni, la Giunta della Regione Lombardia ha deliberato ieri uno stanziamento di 2 milioni di euro a favore della società Expo spa. "Regione Lombardia - commenta Formigoni - sta facendo fino in fondo la propria parte per la piena riuscita di Expo. Solo pochi giorni fa abbiamo stretto un patto con l´Emilia Romagna per mettere in atto progetti condivisi e abbiamo dato vita al comitato promotore della Fondazione Alliance for Africa, che realizzerà una serie di altre iniziative. Prosegue inoltre incessantemente il lavoro sulle infrastrutture. E´ necessario procedere speditamente su tutti i fronti per arrivare pronti all´appuntamento del 2015". .  
   
   
ACCORDI BILATERALI. LECCO ENTRA NELLA “SQUADRA” DEI COMUNI PER L’EXPO  
 
Milano, 12 febbraio 2009 - Lo sviluppo del territorio, la promozione del turismo lungo il lago e il rafforzamento dei progetti in ambito culturale con in primo piano il polo universitario del Politecnico. Sono i temi principali dell’accordo siglato ieri tra i Comuni di Milano e Lecco per collaborare all’organizzazione di Expo Milano 2015. "Sono molto soddisfatta dell´accordo siglato oggi con la città di Lecco. È un’intesa che rafforza la collaborazione tra due realtà vicine non solo geograficamente, ma anche per vocazione". Lo ha detto Letizia Moratti, nella Sala consiliare di Lecco, dopo la firma del protocollo d´intesa insieme con il Sindaco Antonella Faggi. Il Sindaco Moratti ha poi ringraziato il Sindaco, la Giunta e il Consiglio comunale per l’opportunità data alla città di Milano di costruire un’alleanza con Lecco per la progettazione comune di eventi nei loro territori su argomenti che riguardano il tema della grande Esposizione e che sono di reciproco interesse. "L’expo è un grande evento anticiclico. Tutto questo sarà la base di uno sviluppo che anche dopo il 2015 potrà rappresentare una leva strategica di crescita per Lecco e per tutto il territorio. I benefici economici ha proseguito il Sindaco Moratti - per tutto il Paese sono valutati in oltre 44 miliardi di euro. Nasceranno 70. 000 nuovi posti di lavoro, saranno organizzati 7. 000 eventi, è prevista la partecipazione di 36. 000 volontari. Con questo accordo le due città si impegnano a favorire la nascita di una “partnership” per la promozione di eventi di prestigio, manifestazioni, incontri, forum e dibattiti tematici e altre iniziative nel periodo di preparazione dell´Esposizione universale del 2015. Un “tavolo di coordinamento” sarà finalizzato alla progettazione congiunta di iniziative dedicate alla valorizzazione dei tesori artistici, architettonici, paesistici, storici e ambientali della città manzoniana e proporre un’offerta significativa per il turismo internazionale. "Lecco e Milano sono unite anche da un polo distaccato del Politecnico dove si tengono dei corsi di Ingegneria e architettura in lingua destinati agli studenti stranieri - ha spiegato Letizia Moratti - e da un centro di ricerca sulle nuove tecnologie. Il raddoppio inoltre - ha continuato il Sindaco - della tratta potrà migliorare le connessioni lavorative, di studio e di ricerca tra due città molto vicine. Tra questi due punti di forza – trasporto e innovazione - c’è un collegamento ideale. Da un lato lo sviluppo del Paese che passa attraverso l’investimento nel capitale umano, quindi le infrastrutture immateriali e dall’altro – ha concluso il Sindaco - lo sviluppo del Paese che passa anche attraverso le infrastrutture reali come strade e ferrovie" Questa intesa si inserisce nel network di accordi con diverse amministrazioni comunali che ha preso avvio nello scorso luglio attraverso il protocollo Anci per organizzare un´Expo che si traduca in benefici per tutto il Paese. Il sindaco ha continuato citando le città con le quali il Comune di Milano ha già firmato protocolli di intesa: Trieste, Monza, Novara, Pavia, Roma, Firenze, Lugano, Locarno, Campione d’Italia, Sondrio, Mantova, Cremona, Parma. A breve seguiranno accordi con Verona, Lecco, Lodi, Reggio Calabria, Napoli, Bari, Ragusa, Palermo, Catania. .  
   
   
REGIONE SICILIA:LOMBARDO NOMINA I DIRETTORI  
 
Palermo, 12 febbraio 2009 – La giunta regionale, presieduta da Raffaele Lombardo, ha nominato i dirigenti generali dei dipartimenti. “Queste nuove nomine - ha detto Lombardo- risolveranno molti problemi. In particolare, i cinque dirigenti che hanno l’incarico ad interim, vanno nella direzione di una riduzione della spesa e della razionalizzazione del sistema. Adesso - ha aggiunto il presidente della Regione- è necessario procedere alla ristrutturazione di servizi e unità operative: la legge attuale ne prevede fino a 600, noi contiamo di fermarci a 400”. Questo il nuovo assetto dell’alta burocrazia regionale: alla Segreteria generale della Presidenza della Regione, Pier Carmelo Russo prende il posto di Salvatore Taormina; a Russo va anche l’interim del dipartimento Beni culturali, mentre Taormina va a guidare il dipartimento delle Autonomie locali. Al dipartimento Programmazione, Felice Bonanno sostituisce Robert Leonardi, che va all’ufficio di Bruxelles della Regione siciliana per occuparsi sempre dei fondi europei. Romeo Palma lascia i Beni culturali, per andare a dirigere l’ufficio Legislativo e legale della Regione. Ignazio Tozzo è il nuovo dirigente generale del Personale ( prende il posto di Tommaso Alfredo Lotta), mentre Franco Di Chiara è confermato Sovrintendente di Palazzo d’Orleans e dei siti presidenziali. Conferma anche per Salvatore Cocina al vertice del dipartimento per la Protezione civile, per Gaspare Lo Nigro all’Agenzia per l’impiego, e per Vincenzo Emanuele, al dipartimento Bilancio. Maurizio Agnese, lascia la Pesca e va a dirigere il dipartimento Urbanistica dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente. Cambio della guardia anche al dipartimento Ambiente:rossana Interlandi va a sostituire Pietro Tolomeo; quest’ultimo, a propria volta, va a dirigere il dipartimento Foreste, mentre Fulvio Bellomo è il nuovo dirigente generale dell’Azienda foreste. Rosa Barresi è la nuova dirigente generale del dipartimento Interventi strutturali in Agricoltura (prende il posto di Giuseppe Morale), mentre Cosimo Gioia va a guidare il dipartimento per gli Interventi infrastrutturali, sempre in Agricoltura (al posto di Dario Cartabellotta). Giovanni Lo Bue va al dipartimento Trasporti, tenendo per sé anche l’interim del dipartimento Lavoro. Marco Salerno va al Turismo (prende il posto di Pier Carmelo Russo). Francesco Attaguile è il nuovo dirigente generale del dipartimento Famiglia, e Manlio Munafò va ai Lavori Pubblici, con l’interim all’Ispettorato. Vincenzo Falgares lascia i Trasporti e va al dipartimento Cooperazione (al posto di Giovanni Lo Bue), mentre Gian Maria Sparma va alla Pesca (al posto di Maurizio Agnese). Alla Sanità, il dipartimento Pianificazione strategica verrà guidato da Maurizio Guizzardi, mentre le Attività sanitarie e l’Osservatorio epidemiologico saranno gestite da Antonella Bullara. Salvatore Giglione va a dirigere il dipartimento Finanze (al posto di Benedetto Mineo). Nicola Vernuccio va al dipartimento Industria con l’interim per l’Energia. Patrizia Monterosso alla Pubblica Istruzione con l’interim per la Formazione professionale. Ludovico Benfante va all’Ufficio speciale Autorità Audit, mentre Michele Lonzi va a dirigere l’Ufficio speciale Autorità di certificazione programmi Cee. Il governo ha istituito otto nuovi uffici spreciali, che sono: Ufficio speciale Infrastrutture incompiute finanziate con fondi regionali ed extra regionali, che sarà diretto da Giuseppe Morale; Ufficio speciale per il contenimento della spesa regionale, diretto da Benedetto Mineo; Ufficio speciale per la delegificazione, affidato ad Alessandra Russo; Ufficio speciale per l’attuazione degli ammortizzatori speciali, diretto da Giuseppe Incardona; Ufficio speciale per le Politiche della casa, diretto da Rosolino Greco; Ufficio speciale per l’attuazione degli investimenti di strutture turistiche commerciali e industriali, diretto da Giuseppe Li Bassi; Ufficio speciale Investimenti e sviluppo nel settore sanitario, diretto da Giovanni Bologna; Ufficio speciale per le Politiche euromediterranee, diretto da Dario Cartabellotta. Roberto Barberi è il nuovo Segretario di giunta. La giunta ha inoltre approvato il Programma attuativo del Fondi Fas 2007/2013. Di seguito l’elenco dei nuovi dirigenti dei dipartimenti: Segreteria Generale + interim Beni culturali Pier Carmelo Russo ; Programmazione Felice Bonanno; Ufficio Legislativo e Legale Romeo Palma; Bruxelles Robert Leonardi; Personale Ignazio Tozzo; Sovrintendente Palazzo D’orleans e siti presidenziali Franco Di Chiara; Protezione Civile Salvatore Cocina; Urbanistica Maurizio Agnese; Ambiente Rossana Interlandi; Agricoltura – Interventi strutturali Rosa Barresi; Agricoltura – Interventi infrastrutturali Cosimo Gioia; Foreste Pietro Tolomeo; Azienda Foreste Fulvio Bellomo; Trasporti + interim Lavoro Giovanni Lo Bue; Turismo Marco Salerno; Agenzia per l’impiego Gaspare Lo Nigro; Famiglia Francesco Attaguile; Autonomie Locali Salvatore Taormina; Lavori Pubblici + interim Ispettorato Manlio Munafo’; Cooperazione Vincenzo Falgares; Pesca Gian Maria Sparma; Sanità - Pianificazione strategica Maurizio Guizzardi; Sanità – Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico Antonella Bullara; Bilancio Vincenzo Emanuele; Finanze Salvatore Giglione; Industria + interim Energia Nicola Vernuccio; Pubblica Istruzione + interim Formazione Patrizia Monterosso ; Ufficio speciale Autorità Audit Ludovico Benfante; Ufficio speciale Autorità di certificazione programmi Cee Michele Lonzi. .  
   
   
GIUNTA REGIONALE UMBRA APPROVA DISEGNO STRATEGICO TERRITORIALE  
 
Perugia, 12 febbraio 2009 – È l’Umbria come “laboratorio di sostenibilità” l’idea guida del Disegno Strategico Territoriale (Dst”) approvato dalla Giunta regionale e che contiene “i riferimenti strategici prioritari per lo sviluppo della regione, attraverso la migliore utilizzazione delle proprie risorse”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente e alla Programmazione dello sviluppo sostenibile Lamberto Bottini. “Con questo documento – ha detto - viene presa a riferimento una concezione dello sviluppo in chiave di sostenibilità, definita a partire dalla considerazione delle caratteristiche del territorio e delle ricadute che in esso hanno le scelte di programmazione. È, pertanto, uno strumento per la costruzione di politiche di sviluppo radicate nei territori e da questi condivisi, nel rispetto delle problematiche connesse, degli enti locali coinvolti e della pluralità degli strumenti utilizzati”. Traendo origine dall’integrazione tra la programmazione economica e pianificazione territoriale, la struttura del Dst, ha spiegato l’Assessore, pone le basi concrete, per uno sviluppo locale incentrato sulla governance multilivello e su una sua effettiva sostenibilità. Essa è stata delineata attraverso diverse fasi di confronto con enti locali e con l’Istituto nazionale di urbanistica e renderà il Dst uno strumento in grado di attribuire nuova efficacia e procedure comuni nei diversi settori che compongono le politiche di sviluppo dando nuova coerenza alle iniziative di pianificazione e a quei progetti regionali di grande respiro già definiti o in corso di attuazione. Le proposte progettuali dovranno essere accompagnate da corrispondenti volontà istituzionali espresse dai vari soggetti coinvolti nelle iniziative (Stato, Regione ed Enti locali nonché privati operatori): solo attraverso questo percorso di condivisione il Dst potrà portare a dei risultati concreti valorizzando le iniziative sul territorio elaborate nello sviluppo sostenibile della regione. “Mettendo a sistema sensibilità già da tempo presenti nella comunità regionale – ha spiegato ancora Bottini - l’idea guida elaborata per la costruzione del Disegno Strategico Territoriale è quella dell’Umbria laboratorio di sostenibilità: un orizzonte in cui la qualità ambientale, mantenuta e perseguita ai diversi livelli, si pone come quadro generale di riferimento attorno al quale addensare le energie istituzionali, sociali e produttive, in grado di definire un modello di sviluppo innovativo e per qualificarne la sua rilevanza nel contesto nazionale, basandosi sulla centralità geografica e sui valori di qualità del territorio umbro”. “La declinazione sul territorio del ‘laboratorio di sostenibilità’, ossia la costruzione della visione strategica del territorio regionale – ha detto, inoltre, l’assessore Bottini - richiede due passaggi. In primo luogo, la consapevolezza del fatto che la sostenibilità deve essere basata sulla valorizzazione delle differenze tra i contesti regionali, in un’ottica di coesione. In secondo luogo, in una prospettiva fondata sulla territorializzazione dello sviluppo a partire dalle risorse territoriali e dall’identità regionale, il paesaggio non può essere interpretato unicamente come risorsa da tutelare o come tema settoriale cui riferirsi con strumenti e politiche specifiche, ma al contrario come riferimento strategico per orientare l’insieme delle politiche e delle azioni territoriali, oltre che per ricondurre al territorio le politiche di sviluppo”. “Il Dst – ha concluso Bottini - proponendo una visione strategica del territorio regionale, ne approfondisce le conseguenze territoriali e la pone come quadro di riferimento per le politiche e le azioni di programmazione, pianificazione territoriale e paesistica. Rappresenta, pertanto, un contributo alla articolazione e territorializzazione delle politiche regionali di sviluppo e dei contenuti programmatici del Programma operativo regionale (‘Por’) così come un contenuto essenziale programmatico – progettuale delle politiche paesistiche regionali, da articolare e approfondire all’interno del Piano paesaggistico regionale. È, infine, uno strumento di ‘governance’, come riferimento per l’integrazione di temi e, di conseguenza, di competenze settoriali, a partire da quelle proprie della Regione”. .  
   
   
SARDEGNA, ELEZIONI REGIONALI 2009: COME SI VOTA  
 
Cagliari, 12 Febbraio 2009 - Domenica 15 e lunedì 16 febbraio 2009 si voterà per il rinnovo del Consiglio regionale e per l´elezione del Presidente della Regione. Per poter votare occorre presentarsi presso il proprio seggio elettorale muniti della tessera elettorale e di un documento di riconoscimento. Qualora la tessera elettorale sia stata smarrita o si sia deteriorata, si può chiedere il duplicato o l’attestato sostitutivo rivolgendosi, anche negli stessi giorni della votazione, all’Ufficio Elettorale del Comune di iscrizione nelle liste elettorali. Si vota domenica 15 febbraio dalle ore 8 alle 22 e lunedì 16 febbraio dalle 7 alle 15. Presso il seggio viene consegnata ad ogni elettore un’unica scheda di colore verde con una matita copiativa. Sulla scheda l’elettore può esprimere il proprio voto, sia per il candidato alla Presidenza della Regione sia per una qualunque delle liste circoscrizionali. È possibile esprimere il voto di preferenza per un candidato consigliere nelle liste circoscrizionali, indicando soltanto il cognome ovvero il nome e il cognome del candidato prescelto. Espresso il voto, la scheda deve essere ripiegata e consegnata insieme alla matita copiativa. Il Presidente del seggio accerta che la scheda restituita sia piegata correttamente e la deposita nell’urna. Se si vota solo per la lista circoscrizionale, tale voto si estende al candidato Presidente e alla lista regionale a lui collegata. Se si vota solo il candidato Presidente e la sua lista regionale, tale voto non si estende alla lista circoscrizionale. Infine, è possibile ricorrere al voto disgiunto, cioè si può votare una lista circoscrizionale e un candidato Presidente (con la sua lista regionale) non collegati tra di loro. Gli elettori iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero), secondo la legge regionale n. 9 del 12 marzo 1994, hanno diritto a un rimborso delle spese di viaggio in funzione della distanza dal Paese (europeo o extraeuropeo) in cui lavorano. Il rimborso viene erogato dal Comune in cui l’elettore si reca a votare. Il contributo è pari a 361,52 euro per gli elettori provenienti da Paesi europei e a 619,75 euro per gli elettori provenienti da Paesi extraeuropei. Per tutti gli altri (sia che si trovino al di fuori del Comune in cui votano, sia che si trovino all’estero ma non siano iscritti all’Aire), secondo le disposizioni ministeriali, sono previste agevolazioni tariffarie all’atto dell’emissione dei biglietti del treno e/o della nave. Lo sconto (pari al 60% della tariffa ordinaria numero 1 Espressi, numero 39 regionali) è immediato allo sportello nel caso si esibisca la scheda elettorale. In caso contrario, l’elettore dovrà sottoscrivere una dichiarazione sostitutiva da presentare alla biglietteria ferroviaria. L’autocertificazione deve essere rilasciata in duplice copia, affinché il viaggiatore possa esibirla al personale ferroviario. Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti il 4 febbraio scorso ha inviato alla Tirrenia e alle compagnie di navigazione collegate una disposizione affinché siano applicate le agevolazioni tariffarie per gli elettori che lavorano fuori del territorio regionale, secondo quanto contenuto nell’art. 39 del D. P. R. 501/79. .  
   
   
REGIONE LIGURIA E AGENZIA DELLE ENTRATE INSIEME PER LA LOTTA ALL´EVASIONE: SCAMBIO DI DATI SU COMMERCIO, TURISMO, APPALTI E CONTRIBUTI PUBBLICI  
 
Genova, 12 Febbraio 2009 - Cresce in Liguria la collaborazione tra le istituzioni per potenziare l´attività di controllo nel territorio: il presidente della Regione, Claudio Burlando e il direttore regionale delle Entrate, Franco Latti, hanno firmato ieri mattina un´intesa per avviare lo scambio di dati in ambiti economicamente sensibili quali quello dell´urbanistica, del turismo, del commercio, dei porti e degli appalti pubblici con l´obiettivo di contrastare fenomeni di evasione ed elusione fiscale. Una particolare attenzione verrà riservata al controllo su contributi e finanziamenti pubblici alle imprese. Mentre per quanto riguarda i controlli fiscali nelle materie di propria competenza, la Regione si avvarrà dell´esperienza e della competenza dell´Agenzia delle Entrate, in modo da fornire al cittadino risposte chiare e qualificate, che riducano l´incertezza e favoriscano l´adempimento spontaneo. "Attraverso il rapporto con la Regione - ha detto il direttore delle Entrate - ci aspettiamo non solo di migliorare la nostra conoscenza del territorio, ma anche di potenziare quantitativamente e qualitativamente le nostre banche dati. Riteniamo che permettere alle informazioni di circolare sia essenziale per una lotta all´evasione al passo coi tempi". "Il protocollo firmato questa mattina - ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando - testimonia dei buoni rapporti esistenti tra la Regione Liguria e l´Agenzia delle Entrate: la collaborazione tra i due soggetti è rivolta all´attuazione di una corretta politica fiscale nella nostra regione, all´insegna del rigore. Nello stesso tempo abbiamo convenuto di seguire con attenzione le esigenze delle piccole attività economiche dell´entroterra, nel quadro delle politiche che incoraggiano il ripopolamento di zone per le quali l´esistenza di servizi commerciali è essenziale". .  
   
   
TUTELA DEL CONSUMATORE, LA GIUNTA MARCHIGIANA APPROVA LA NUOVA LEGGE.  
 
Ancona, 12 Febbraio 2009 - ´Porre il cittadino-utente-consumatore al centro delle politiche regionali´. Questo, secondo l´assessore regionale al commercio Vittoriano Solazzi, lo scopo della proposta di legge regionale ´Norme in materia di legge sulla tutela dei consumatori e degli utenti´, licenziata dalla Giunta nell´ultima seduta e trasmessa al Consiglio regionale. ´La proposta ´ spiega Solazzi ´ nasce dall´esigenza di promuovere la cultura del consumo responsabile e tutelare la salute dei cittadini, adeguando la normativa regionale del 1998 alla legislazione comunitaria e nazionale che riconosce i diritti fondamentali dei cittadini come consumatori ed utenti di beni e servizi´. In questa logica, il nuovo testo, in tutto 11 articoli, attribuisce particolare rilievo alla promozione dell´associazionismo fra i consumatori per lo svolgimento diretto di attivita` di interesse generale, valorizzando la formazione e l´informazione degli utenti. A tal fine, istituisce il Comitato regionale dei consumatori e degli utenti, composto dai rappresentanti delle associazioni di categoria e dell´Unione regionale delle Camere di commercio industria artigianato e agricoltura, con il compito di esprimere pareri, effettuare indagini, migliorare la qualita` della produzione e della distribuzione, tutelare gli interessi collettivi o diffusi. Per lo svolgimento delle proprie attivita`, il Comitato puo` avvalersi dell´Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente (Arpam), dell´Istituto zooprofilattico sperimentale dell´Umbria e delle Marche, delle Aziende sanitarie locali, delle Camere di Commercio, dei Comuni, e dei Centri di assistenza tecnica e di altri enti o istituti di ricerca specializzati. La proposta di legge istituisce, inoltre, il registro regionale delle associazioni dei consumatori, detta disposizioni per lo Sportello del consumatore, gestito congiuntamente dalle associazioni, prevede la realizzazione di progetti di informazione e di educazione dei consumatori e degli utenti. I contributi alle associazioni di categoria sono regolamentati da due diverse forme di finanziamento, a seconda che si tratti di migliorarne la funzionalita` o l´organizzazione. E´ stato individuato un Fondo unico per i consumatori e gli utenti, destinando fino ad un massimo del 30 per cento delle risorse alle associazioni dei consumatori iscritte al registro. A partire dal prossimo anno, l´entita` della spesa regionale sara` stabilita` con la legge finanziaria regionale. .  
   
   
BOLZANO: SINN INCONTRA IL DIRETTORE DELL´AGENZIA FEDERALE PER IL LAVORO DELLA GERMANIA  
 
Bolzano, 12 febbraio 2009 - La congiuntura economica internazionale, le proprie ricadute sul mercato del lavoro e le misure per contrastare la crisi. Sono stati questi gli argomenti al centro dell´incontro tra il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn e il direttore dell´Agenzia federale per il lavoro della Germania Frank J. Weise. L´incontro ha avuto luogo a margine della cerimonia di commiato dal servizio dell´ex direttore dell´Agenzia per il lavoro della Baviera Franz Prast, uno dei massimi esperti del settore a livello internazionale, molto legato alla Provincia di Bolzano in quanto originario proprio dell´Alto Adige. "Con l´Agenzia bavarese - commenta Sinn - abbiamo una tradizione di ottimi rapporti e di grande collaborazione, come dimostrano anche alcuni progetti di scambio avviati negli anni". Durante la trasferta in Germania, il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn ha avuto anche l´opportunità di incontrare il direttore dell´Agenzia federale per il lavoro Frank J. Weise, con il quale ha discusso principalmente delle misure da adottare per contrastare gli effetti della crisi sul mercato del lavoro. "Sia in Alto Adige che in Germania - sottolinea Sinn - occorrerà concentrarsi sui provvedimenti in materia di aggiornamento e riqualificazione professionale, destinati principalmente agli occupati che si sono visti ridurre l´orario di lavoro". Sinn e Weise hanno espresso giudizi comuni sulla possibile evoluzione della congiuntura internazionale: almeno sino alla fine dell´anno il numero dei disoccupati continuerà a crescere, e per frenare gli effetti della crisi bisognerà fare massicciamente ricorso allo strumento della cassa integrazione. .  
   
   
AL VIA IL PIANO STRUTTURALE DELLA PROVINCIA DI MATERA  
 
 Maera, 12 febbraio 2009 - Con la nomina del prof. Federico Oliva, presidente dell’Istituto nazionale di urbanistica, a coordinatore scientifico Piano strutturale della Provincia di Matera ripartono le attività di sviluppo del territorio. Nel gruppo di lavoro sono entrati a far parte l’arch. Lorenzo Rota, la dott. Ssa Angela Rondinone, il dott. Angelo Lospinuso, l’ing. Nicola Montesano, il dott. Vito Eustachio Sellitri. Lavoreranno con gli altri componenti dello staff nominati in precedenza: Amerigo Restucci, Renato Baldoni, Renato D’onofrio, Domenico La viola, Giovanni Monelli, Rocco Giove e Domenico Oliva. E’ toccato al presidente della Provincia, Carmine Nigro, e all’assessore Gaetano Santarsia il compito di insediare il rinnovato organismo tecnico scientifico nel corso di una breve seduta dell’organismo che si è subito messo al lavoro con l’obiettivo, sollecitato tanto dal presidente Nigro quanto dall’assessore Santarsia, di varare già prima della scadenza del mandato dell’attuale Giunta una nota metodologica che dovrà poi guidare il gruppo verso la definizione dell’intervento attesa entro il prossimo anno. “Intendiamo affidare a coloro che saranno chiamati da qui a qualche mese a guidare l’Amministrazione provinciale di Matera – sottolinea Nigro – una traccia per il futuro. In questo quadro – aggiunge – risulteranno fondamentali da un lato il coinvolgimento dei Comuni e dall’altro la centralità direzionale e di guida della Provincia. Il gruppo è stato rafforzato, la sua qualità è migliorata per cui adesso possiamo avere tempi e modalità operative finalmente certi”. Per l’assessore Santarsia il lavoro della struttura si svilupperà all’interno della Provincia con il sostanziale apporto dei Comuni così come previsto dalla vigente legislazione. “Uno degli obiettivi da perseguire – comunica Santarsia – riguarda ad esempio la definizione della dimensione direzionale del capoluogo nel quadro di rapporti più stringenti e marcati degli attuali rispetto al comprensorio della Murgia pugliese”. Dal prof. Oliva, è venuta la conferma che quanto fino ad ora prodotto dall’originario organismo coordinato dal prof. Americio Restucci non sarà accantonato, ma varrà come valida base di partenza per impostare ogni successiva deduzione. “L’importante – aggiunge – è dare un ritmo qualitativamente valido all’operazione nel suo complesso, partendo dal dato incontrovertibile che la pianificazione di area vasta deve far leva alla fine sulla definizione, al meglio delle opportunità esistenti, del complessivo governo del territorio di competenza”. .  
   
   
TIGULLIO: UN NUOVO PATTO TERRITORIALE CONTRO LA CRISI  
 
Genova, 12 febbraio 2009 - Un nuovo patto territoriale nel Tigullio per rispondere alla crisi nel comprensorio, dove quasi settecento lavoratori di quattordici aziende, di tutti i settori, compreso quello nautico, sono in cassa integrazione. La proposta è stata lanciata a Chiavari dal presidente della Provincia Alessandro Repetto e dall’assessore allo sviluppo economico Paolo Perfigli nel corso degli “stati generali” con enti locali, istituzioni e parti sociali promossi dalla stessa Provincia alla Società Economica. Durante l’incontro, al quale con il presidente della Società Economica Roberto Napolitano sono intervenuti molti sindaci e amministratori locali, la presidente della sezione Tigullio di Confindustria Marisa Patellani, i segretari locali della Cgil, Armando Firpo, e della Cisl Tiziano Roncone, i consiglieri provinciali Marco Limoncini (Ln e sindaco di Cicagna), Maria Angela Milanta (Pd) e Giuseppe Vaccarezza (Fi), gli amministratori della Provincia hanno proposto “un metodo concreto per costruire una piattaforma di iniziative condivise, partendo dall’analisi della situazione per rispondere alla crisi nel Tigullio, conseguenza della crisi globale dovuta a politiche economiche sbagliate e lontane dall’economia reale fondata sul lavoro. ” La Provincia si propone come ente di coordinamento e portatore delle istanze del territorio “ e utilizzerà le sue competenze sulle politiche del lavoro – ha detto Alessandro Repetto – anche per monitorare tutte le situazioni di crisi e individuare soluzioni per l’estensione degli ammortizzatori sociali anche alle realtà in difficoltà che attualmente non possono usufruirne. ” Dalla Provincia sostegno alla battaglia “per lo sblocco dei fondi Fas – ha detto Paolo Perfigli – e si tratta di 350 milioni per la Liguria, con risorse gestite dalla Regione che potrebbero finanziare iniziative importanti nel Tigullio, come il trasferimento della Lames a Pian del Seriallo, un piano per i depuratori, e dare nuova forza anche a un patto condiviso, per opere spondali e infrastrutture lungo l’Entella e al tunnel della Fontanabuona. ” Contro la crisi, nel coordinamento tra enti, istituzioni e parti sociali, la Provincia che proseguirà e darà continuità agli incontri rilancia “un patto territoriale per il Tigullio – ha detto Alessandro Repetto - abbiamo possibilità di attingere a nuove risorse dalla rimodulazione del precedente che ha dato risultati positivi e pensiamo a riproporre una nuova edizione di questo importante strumento di concertazione, a sostegno del territorio e delle imprese. ” L’unità d’intenti riguarderà anche il sistema di tutela e degli ammortizzatori sociali per estenderli anche ai settori, come quelli della cooperazione, che oggi ne sono esclusi, e il rilancio di nuove iniziative di sviluppo “e risposte interessanti potranno arrivare – è stato detto – anche dalla realizzazione della colmata a mare di Lavagna. ” Molto positivi i giudizi sull’incontro da Confindustria, che con Marisa Patellani ha detto “condividiamo assolutamente l’idea di un nuovo patto territoriale che può dare sostegno alle imprese” e dai sindacati che con Armando Firpo hanno invitato “gli enti non lascino sole le famiglie dei lavoratori delle aziende in crisi e si impegnino per gli ammortizzatori sociali in deroga”, e con Tiziano Roncone hanno chiesto sostegno anche per “i precari che la crisi ha estromesso dal lavoro” e intese per facilitare l’accesso al credito di nuove iniziative. . .  
   
   
UN CORSO PER GESTIRE AL MEGLIO IL BILANCIO 2009 PER AIUTARE I RAGIONIERI DEI COMUNI  
 
Piacenza, 12 febbraio 2009 - La Provincia aiuta i ragionieri dei Comuni a gestire al meglio il bilancio 2009. L´ente ha organizzato il 10 febbraio, nella sua sede di corso Garibaldi 50, tramite l´assessorato alle risorse patrimoniali e finanziarie, retto da Mario Spezia, una lezione rivolta ai ragionieri degli Enti locali piacentini per aiutarli nel non facile compito di muoversi al meglio in questa intricata materia. Non è una novità: da anni l´Amministrazione provinciale organizza corsi di formazione di questo genere, di norma due o tre all´anno. Il fatto nuovo, quest´anno, sta nella figura del relatore scelto per tenere la lezione: è stato chiamato il dott. Paolo Leonardi, già ragioniere capo del Comune di Modena, attualmente consulente Anci (associazione nazionale comuni italiani) per l´Emilia Romagna, una delle persone più preparate sulla materia non solo in Emilia Romagna ma in tutto il Nord Italia. Affiancato dal dott. Vittorio Boccaletti, coordinatore dell´Area Attività di supporto della Provincia, il dott. Leonardi ha aggiornato l´interessata platea (c´era un buon numero di ragionieri) su tutta la normativa cui bisogna far riferimento per costruire i bilanci, dal decreto legge 112 alla Legge Finanziaria, al “mille proroghe”, al decreto anticrisi e ad altro ancora. Una iniziativa utile, a giudicare dai commenti dei presenti. .  
   
   
CENTRO STUDI AMMINISTRATIVI: UNA SCUOLA PER GLI ENTI  
 
Vicenza, 12 febbraio 2009 - La riforma delle Istituzioni passa doverosamente dalla formazione di amministratori e operatori pubblici. Di questo è convinta la Provincia di Vicenza, il cui Consiglio la scorsa settimana ha approvato all’unanimità la costituzione della Fondazione “Centro Studi Amministrativi”. Una sorta di Scuola della Pubblica Amministrazione con tre obiettivi principali ovvero sviluppare attività pubbliche amministrative sovracomunali, per organizzare i servizi pubblici in maniera più efficace, semplificandone le procedure, pubblicare studi e ricerche con la stessa finalità, formare amministratori e operatori pubblici. “La Provincia –commenta l’Assessore al Personale Paolo Pellizzari- interpreta così il suo ruolo di coordinamento degli Enti Locali minori, proponendosi quale regia di un duplice processo: di omogeneizzazione delle procedure, da un lato, e di miglioramento ad ampio raggio dall’altro, in modo da garantire al cittadino funzionalità ed efficienza dell’apparato pubblico, ma anche chiarezza e trasparenza. ” L’iniziativa, nata con il Comune di Vicenza, si inserisce in un progetto più ampio, che ha preso il via ormai un anno fa con il Centro Servizi Territoriale Vicentino, una rete di cooperazione sovracomunale a sostegno della gestione dei servizi comunali e per la promozione dell´innovazione nelle amministrazioni. “La filosofia –spiega Angelo Macchia, direttore generale della Provincia e mente del progetto- è quella del “fare sistema”, del condividere esperienze, competenze, risorse umane, strumentali ed economiche per permettere anche agli enti più piccoli di “crescere” al pari di quelli che hanno maggiori possibilità, offrendo ai cittadini pari opportunità. ” Provincia di Vicenza e Comune di Vicenza sostengono il Centro Studi Amministrativi con una quota di 2. 500 euro annui ciascuno, mentre ad ogni Comune che voglia diventare socio sostenitore è chiesto un contributo annuo che varia dai 100 ai 500 euro a seconda del numero di abitanti. Concretamente, il Centro Studi Amministrativi organizza corsi, in convenzione con Università e istituti di istruzione superiore, promuove attività di formazione, perfezionamento, approfondimento e orientamento al lavoro, come ad esempio gli stage, cura la pubblicazione di una rivista-bollettino che raccoglie studi e ricerche sulle materie di interesse. “Un luogo di incontro tra chi amministra e chi lavora nel pubblico impiego –conclude l’Assessore Pellizzari- con un unico riferimento: la soddisfazione del cittadino. Nella certezza che solo se politica e burocrazia, chi decide e chi esegue, sanno coordinarsi armoniosamente si raggiungono risultati migliori e più in fretta. ” .  
   
   
FORMAZIONE CONTINUA: CNA CI CREDE E ILLUSTRA IL PROGRAMMA DI FORMAZIONE 2009, RIVOLTO A TUTTI GLI IMPRENDITORI E LAVORATORI DI PMI DEL VICENTINO  
 
 Vicenza, 12 febbraio 2009 - Aggiornarsi per crescere, è questo il punto di forza di Cna. In un mercato ogni giorno più esigente e concorrenziale, diventa sempre più importante, per l’imprenditore artigiano, aggiornare costantemente le proprie competenze professionali e migliorare l’offerta di prodotti e servizi. La formazione continua diventa così uno strumento fondamentale per continuare ad essere competitivi. In particolare Cna propone due percorsi formativi rivolti al settore metalmeccanico e al settore delle costruzioni, entrambi finanziati dal Fondo Sociale Europeo. Ogni corso ha una durata complessiva di 32 ore e si focalizza su argomenti specifici. Per il settore metalmeccanico, il finanziamento Fse offre l’opportunità di frequentare una serie di corsi sotto la denominazione Sviluppo Delle Competenze Per I Knowledge Workers Della Meccanica. Il progetto comprende il Corso certificazione della qualità e marcatura Ce; il Corso Controllo e gestione, con l´obiettivo di far apprendere l´utilizzo del software Excel per affrontare e risolvere casi pratici aziendali; per chi avesse la prospettiva di operare su un mercato estero sono previsti il corso di lingua Inglese e il corso Export e scambi internazionali. In programma, inoltre, il corso per leggere e capire un disegno meccanico e l’applicazione di Office e l’utilizzo dell’e-mail e del web nella gestione aziendale. Energia Ed Ambiente: Sviluppo Delle Competenze Per Costruttori Ed Impiantisti è invece il progetto riservato al settore costruzioni ed impiantistica. I corsi proposti riguarderanno l’aggiornamento impianti termici: il decreto 37/08 (nuova 46/90) e la revisione della norma 7129; le Energie Rinnovabili per installatori termoidraulici; il Corso per impiantisti fotovoltaico, destinato a chi vuole fare del fotovoltaico la propria professione. A chiudere il ciclo, i corsi di bioedilizia e certificazione energetica per nuove costruzioni, e il corso di ristrutturazione edilizie e certificazione energetica. Per tutte le imprese artigiane , inoltre, Cna propone corsi con contributo Ebav e Fondartigianato. La progettazione dei corsi per la singola impresa terrà conto delle specifiche esigenze formative dell’impresa stessa e affronterà i seguenti argomenti: La saldatura con conseguimento del patentino Rina; il controllo di gestione dell’impresa; l’accesso al credito; la pianificazione commerciale, Commercio estero, Marketing; l’utilizzo di Excel nella gestione dell’azienda; l’applicazione di Office e l’utilizzo dell’e-mail e del web nella gestione aziendale; la prevenzione incendi e il primo soccorso; la formazione al ruolo di Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione (Rspp); Inglese base e avanzato; la certificazione di qualità di processo e prodotto e introduzione alla gestione ambientale. .  
   
   
LA RICERCA: PRESENZA DELLE DONNE NELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI  
 
Trento, 12 Febbraio 2009 - Una ricerca sulla presenza delle donne nelle professioni in provincia di Trento è stata presentata ieri dall’assessore alla solidarietà internazionale e alla convivenza Lia Beltrami Giovanazzi e da Roberto Degiorgis e Federica Bertolini membri di Fidia, la società di formazione e di consulenza che ha svolto l’indagine. Secondo i dati raccolti, è generalmente in crescita la presenza femminile sebbene permangano ambiti tendenzialmente “maschili”. “È necessario avviare un percorso culturale anche all’interno di istituzioni come partiti e Ordini affinché la presenza e la partecipazione femminili siano incentivate. È importante dare voce alle donne perché hanno capacità diverse dagli uomini, e sono fondamentali all’interno di organizzazioni quali, per esempio, direttivi di partiti e comitati. ” Così l’assessore alla solidarietà internazionale e alla convivenza Lia Beltrami Giovanazzi commenta la presentazione della ricerca dal titolo “La presenza delle donne nelle professioni intellettuali” condotta dalla società di formazione e consulenza Fidia. Roberto Degiorgis e Federica Bertolini di Fidia hanno presentato oggi i dati dell’indagine davanti ad alcuni membri di Ordini e Collegi professionali trentini – in larga maggioranza donne – riuniti presso la Sala numero uno del palazzo della Regione. La ricerca, iniziata nel giugno 2008, ha rilevato l’esistenza di Ordini “femminilizzati” – come quello degli assistenti sociali, dei biologi e degli infermieri – e altri caratterizzati tradizionalmente da una presenza prevalentemente maschile – rispondono a questa categoria l’Ordine degli Ingegneri, il Collegio dei Geometri e il Collegio notarile. Nonostante ciò, si riscontra, da dieci anni a questa parte, una crescita della percentuale delle donne in tutte le professioni. Ma, mentre le professioni maschili vengono man mano colonizzate dalle donne, gli uomini continuano a non scegliere percorsi tradizionalmente femminili. Secondo i ricercatori la causa di questa “assenza” potrebbe essere lo scarso riconoscimento sociale di alcune professioni. Ancora: le cariche dirigenziali sono tendenzialmente ricoperte da uomini che per altro percepiscono in media redditi più alti e il mondo del privato risulta in genere più discriminatorio del pubblico. I ricercatori individuano anche alcune linee guida per cercare di scardinare questo sistema e favorire la presenza femminile. Tra queste: promozione di un nuovo sistema di valutazione slegato alla permanenza in ufficio, introduzione di un nuovo sistema di calcolo dell’indennità di maternità e istituzione di comitati Pari Opportunità negli Ordini e nei Collegi provinciali. .  
   
   
BOLZANO: APERTE LE ISCRIZIONI AL CORSO: “L’ADOZIONE: UNA SCELTA CONSAPEVOLE“  
 
Bolzano, 12 febbraio 2009 - Sono aperte le iscrizioni al corso di preparazione all’adozione organizzato dal Servizio Adozioni della Provincia in collaborazione con le “Equipes Adozioni” che si svolgerà il 21 ed il 28 marzo 2009. Nel mese di marzo si svolgerà presso la "Casa Kolping" a Bolzano un corso di preparazione per le coppie aspiranti ad adozioni nazionali ed internazionali dal titolo: "L´adozione: una scelta consapevole". L’iniziativa, promossa dal Servizio Adozioni della Provincia in collaborazione con le “Equipes Adozioni”, si svolgerà presso la Casa Kolping i due sabati 21 e 28 marzo, dalle ore 9 alle ore 18, ed è rivolta a coppie che aspirano ad effettuare adozioni sia in campo nazionale che internazionale. Il corsò è gratuito e le iscrizioni sono aperte sino al 7 marzo. Lo scopo principale del corso è quello di consentire alle coppie di maturare consapevolezza rispetto all’adozione come scelta personale e della coppia tenendo presente che l’adozione significa innanzi tutto dare una famiglia ad un bambino abbandonati e quindi vede come soggetto principale il bambino. Il corso sarà condotto dall’assistente sociale Maela Bordin e dalla psicologa Carla Desiato ed agli incontri verranno invitati esperti e persone che hanno vissuto e stanno vivendo l’esperienza adottiva. Per ulteriori informazioni ed iscrizioni gli interessati possono rivolgersi all’assistente sociale Maela Bordin, Tel. 0471 502726 e 502750, E-mail: maela. Bordin@aziendasociale. Bz. It. .  
   
   
VARESE: CONSULTA FEMMINILE PROVINCIALE  
 
 Varese, 12 febbraio 2009 -Sono stati recentemente rinnovati i vertici della Consulta Femminile provinciale, organismo di partecipazione democratica della Provincia di Varese, che ha l’obiettivo di promuovere una più consapevole partecipazione delle donne alle decisioni che riguardano la collettività. La Consulta, nata ufficialmente il 10 luglio 1978, conta infatti oggi cinquanta adesioni di associazioni, partiti ed enti che si riuniscono periodicamente per elaborare e trasmettere alla Provincia istanze relative alla situazione femminile e promuovere azioni finalizzate ad approfondire la conoscenza della condizione della donna e a sensibilizzare l’opinione pubblica. Sono state realizzate fino ad oggi molte iniziative che hanno spaziato dalle tematiche relative alla salute a quelle dell’educazione, dalle politiche urbane a quelle del lavoro, dalle attività di prevenzione al complesso pianeta del disagio giovanile, senza dimenticare l´evolversi della normativa a livello regionale sulla democrazia paritaria introdotta con il Nuovo Statuto della Regione Lombardia. Nel dicembre scorso la Consulta si è riunita per eleggere la nuova Presidente e gli organi esecutivi. Per il biennio 2009-2010 la carica di Presidente della Consulta è stata assegnata a Fiora Cappa. Tiziana Gentilin, Presidente uscente, rivestirà invece il ruolo Vicepresidente, mentre sono state elette Consigliere Eleonora Bassani, Alba Franzi e Carla Tavelli. Fiora Cappa, espressione del mondo dell’Associazionismo, vanta una lunga esperienza nell’ambito del terzo settore e delle pari opportunità. E’ stata componente del Consiglio Direttivo e Vice presidente del Cesvov – Centro Servizi Volontariato della provincia di Varese. E’ inoltre presidente di Banca del Tempo di Gallarate, associazione che si occupa di mutuo-aiuto solidale attraverso lo scambio dei propri talenti o risorse tramite l’utilizzo del tempo. Banca del Tempo ha dato vita nel corso degli ultimi anni a numerose iniziative finalizzate alla nascita di nidi famiglia, alla crescita dell’imprenditoria femminile e allo sviluppo del potenziale occupazionale femminile in provincia di Varese. Alla nuova Presidente, come prevede lo statuto, spetterà il compito di rappresentare la Consulta e di farsi garante della realizzazione delle iniziative che verranno deliberate dall’Assemblea. «La Consulta Femminile provinciale è un organismo di partecipazione democratica della Provincia di Varese nato per coinvolgere attivamente tutte le componenti “al femminile” della società – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Sociali Christian Campiotti - L’obiettivo della Consulta è infatti quello di consolidare, rafforzare ed ampliare il rapporto diretto tra l’Ente e i cittadini, in questo caso le cittadine, offrendo la possibilità di inserirsi attivamente, in modo sistematico e strutturato, nelle attività di programmazione, pianificazione e controllo delle attività provinciali, per mettere l’accento sulla situazione femminile. Il contributo della Consulta negli anni passati è stato significativo e sono certo che questa positiva collaborazione continuerà anche con la nuova Presidente e il nuovo esecutivo, a cui faccio i miei migliori auguri di buon lavoro». «Di concerto con l’Assessore di riferimento, Christian Campiotti, intendo dare il mio contributo per proseguire il percorso iniziato, rafforzando ed implementando il ruolo della Consulta femminile come centro propositivo e di ascolto di idee e proposte e come baricentro di una rete pluridimensionale, interculturale ed integrata di organizzazioni ed enti pubblici e privati che si occupano dell’universo femminile all’interno del più vasto ambito delle Pari Opportunità - ha dichiarato Fiora Cappa, neoeletta Presidente della Consulta Femminile provinciale – Il nostro obiettivo è sviluppare un vero e proprio laboratorio di ricerca e scambio di buone prassi che abbia come fine ultimo la valorizzazione della componente femminile in tutte gli ambiti della società civile». .  
   
   
MILANO: LA PROVINCIA LANCIA LA FAMILY CARD, UNA CARTA DI CREDITO CON SCONTI SPESA RISERVATA ALLE FAMIGLIE NUMEROSE  
 
Milano, 12 febbraio 2009 - Una carta di credito che consente alle famiglie numerose, con almeno cinque componenti, di acquistare prodotti e servizi, con forti sconti. E’ questa la nuova iniziativa contro il carovita promossa dalla Provincia di Milano, in collaborazione con l’associazione Famiglie numerose, le Acli, e il supporto tecnico di Qui Group. “In questo momento di crisi - ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati - è più che mai necessario organizzare in tutto il nostro territorio una rete di assistenza alle famiglie. Servono proposte come questa per dare un segnale concreto e una risposta pronta ed efficace alle tantissime urgenze dei cittadini dell’area milanese. La Family card – ha concluso il presidente Penati – è un’altra delle iniziative che si aggiunge al progetto “Alziamo la testa” con cui la Provincia di Milano ha destinato 25 milioni di euro per contrastare le povertà estreme, e sostenere famiglie e imprese”. “La Family card - spiega l’assessore alle Politiche sociali Ezio Casati - è una carta di credito prepagata che permette di accedere, a condizioni particolarmente favorevoli, ad una vasta gamma di prodotti: dalla spesa alimentare, ai libri, ai viaggi, al materiale oculistico, al cinema. Il titolare, facendo la spesa nei negozi o negli esercizi convenzionati, accumula degli sconti i cui importi vengono ricaricati direttamente sulla card. Con questa card, di ovvia utilità, la Provincia di Milano intende sostenere nel quotidiano tutte quelle famiglie numerose che, oggi più di prima, si trovano ad affrontare il carovita”. Family card, disponibile gratuitamente su richiesta, è una carta di credito riservata alle famiglie numerose, composte da un nucleo familiare di almeno cinque componenti. Le famiglie aventi diritto potranno ritirare i moduli di adesione e presentare la domanda presso i patronati Acli coinvolti oppure scaricando il modulo online dal sito http://familymilano. Qnfs. It. .  
   
   
PREMIO DONNA IMPRESA  
 
Frosinone, 12 febbraio 2009 - Il Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio di Frosinone, allo scopo di diffondere la cultura di impresa tra le donne, promuove l’istituzione di un premio da assegnare ad imprese femminili della provincia che nei settori del Commercio, dell’Industria, dell’Artigianato, dell’Agricoltura e dei Servizi si siano particolarmente distinte per il loro impegno. La giornata della premiazione si svolgerà giovedì 12 febbraio 2009 ore 15. 30 presso la Sala Convegni dell’Ente camerale alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, del mondo politico e imprenditoriale della provincia. .  
   
   
SOLIDARIETA´ DI BOSCAGLI AL CONSULTORIO "SCHUSTER"  
 
Milano, 12 febbraio 2009 - L´assessore alla Famiglia della Regione Lombardia, Giulio Boscagli, esprime solidarietà ai responsabili e agli operatori del consultorio familiare paritario cattolico "Ildefonso Schuster" di Milano che è stato oggetto di un "blitz" da parte di alcune studentesse, presentatesi chiedendo la pillola del giorno dopo. "Andare a chiedere la pillola del giorno dopo, per farsela negare, com´era del resto prevedibile", commenta l´assessore Boscagli, "non è stata solo una goliardata. Si è trattato piuttosto di un´azione truffaldina e nemmeno particolarmente originale e intelligente. In Italia, e in Lombardia soprattutto, esiste la libertà di scelta. Dal ´68 il mondo si è evoluto, ma evidentemente qualcuno non se n´è accorto. ". "L´italia è ancora per fortuna una nazione libera - sottolinea l´assessore alla Famiglia - dove possono esistere istituti paritari che svolgono un servizio pubblico riconosciuto dallo Stato. Questo concetto ha un significato importantissimo. Vuol dire che tutta la collettività può trarre beneficio dall´opera di persone singole o associate che agiscono sulla base di regole condivise. In Italia, insomma, c´è posto per tutti. Prendiamo i consultori: ne esistono di pubblici, di privati e , appunto, di paritari. E´ tutto molto semplice: si può scegliere. Nonostante tutto ciò, c´è chi si presta a diffondere disinformazione, come nel caso di questa sceneggiata di alcune presunte studentesse e ripresa con eccessiva enfasi da alcuni giornali". .  
   
   
INFANZIA E ADOLESCENZA: RICONOSCERNE I DIRITTI UN CONVEGNO SU “FRA DIRITTI E RESPONSABILITÀ, PROMUOVERE LA CULTURA DELL´INFANZIA E DELL´ADOLESCENZA”  
 
 Piacenza, 12 febbraio 2009 - Quello dell´infanzia e dell´adolescenza è un mondo in continua evoluzione, e per gestirne al meglio i problemi serve sì una specializzazione delle competenze, ma anche una integrazione tra tutti coloro che hanno competenze nel settore. Una considerazione sulla quale hanno convenuto i relatori, di rilievo nazionale, intervenuti il 9 febbraio al convegno “Fra diritti e responsabilità, promuovere la cultura dell´infanzia e dell´adolescenza”, promosso dalla Provincia, in collaborazione con Fondazione Zancan di Padova e Università Cattolica, presso la locale sede dell´ateneo. Un evento dal quale è venuta fuori una molteplicità di riflessioni, spunti, sollecitazioni e che sarà seguito da un secondo evento di riflessione sul tema, un seminario, in programma il 10 marzo, che si terrà sempre su iniziativa della Provincia. L´incontro di oggi è stato introdotto dall´assessore provinciale alle Politiche sociali e giovanili Paola Gazzolo, che, dopo aver richiamato l´importanza dell´evento, ha ricordato Lucia Bongiorni, scomparsa prematuramente domenica scorsa. “Dedichiamo il convegno – ha detto – ad una amministratrice che per tutta la sua vita ha rivolto la sua attenzione alle esigenze dei bambini e che si è sempre impegnata per tutelarne i diritti”. Un impegno, quello a favore di infanzia e adolescenza, che è tra le priorità anche della Provincia. Lo ha ricordato il presidente dell´Ente, Gianluigi Boiardi, nel suo messaggio di saluto ai presenti (la sala congressi della Cattolica era gremita, di operatori, studenti, cittadini). Un impegno che si è concretizzato in diverse iniziative tra cui, ultima in ordine di tempo, la organizzazione, curata dalla Provincia e da altri enti, del recente pellegrinaggio ad Auschwitz di studenti piacentini. “Vogliamo far maturare i ragazzi, farli diventare cittadini responsabili e consapevoli, il viaggio ad Auschwitz può aver contribuito in questo senso”. Boiardi ha poi voluto ringraziare i funzionari del Servizio Sistema scolastico della Provincia che hanno organizzato l´incontro. “Ringrazi questi miei “fannulloni” - ha detto - , per le capacità che hanno dimostrato in questa circostanza”. Dopo Boiardi Tiziano Vecchiato, direttore della fondazione Zancan, ha svolto un excursus sull´evoluzione delle politiche per l´infanzia e l´adolescenza dagli anni 60 ad oggi. Nel ventennio 60 – 80 si sviluppano numerose risposte ai bisogni dei minori, ma con un welfare da costruire. Negli anni ´90 sorgono nuovi problemi (tossicodipendenza, Aids, immigrazione), c´è un crescita culturale, ma molti problemi restano, anche se si registrano alcuni sviluppi, come forme nuove di pronto intervento, la lotta contro gli abusi e contro la pedofilia. Si sviluppa una scienza sociale impegnata a osservare, raccomandare, dichiarare, si aprono nuove aree di investimento. Gustavo Pietropoli Charmet, psicoterapeuta infantile e presidente dell´Istituto “Minotauro” di Milano, ha richiamato i cambiamenti nel “senso di colpa” tra ragazzi di oggi e quelli di una volta. Sono cambiati i valori cui i giovani fanno riferimento, ma è soprattutto cambiata l´importanza del “sé”: i ragazzi hanno perso il senso di colpa, sentono di essere innocenti anche quando commettono mancanze che loro coetanei di venti, trent´anni fa avrebbero considerato colpe imperdonabili. Il problema è come gestire al meglio il cambiamento. Paola Milani, docente di scienze della formazione all´università di Padova, ha ripercorso i cambiamenti del nucleo familiare, e della vita di ragazze e ragazzi al loro interno, negli ultimi secoli: tra adolescenti di metà ottocento e adolescenti di oggi, ad esempio, tutto è cambiato, a livello di realtà esistenzali, esperienze e speranze di vita. Franco Cavallo, docente dell´Università di Torino, si è soprattutto soffermato su come sta cambiando la salute di bambini e adolescenti: a minacciarli sono problemi come l´obesità, il vizio del fumo e l´alcoolismo (sta prendendo piede da noi l´abitudine, tipica finora dei paesi del nord Europa, alla “sbornia del fine settimana”). Achille Orsenigo, sociologo, si è soffermato su come cambiano i servizi per l´infanzia. Che non sempre aiutano i ragazzi a maturare compiutamente perchè pesa, al loro interno, la presenza di operatori che non sono all´altezza del compito. Pier Paolo Triani,, docente di scienze della formazione all´Università cattolica, ha parlato di come sta cambiando l´educazione, soffermandosi in particolare sui suoi tre elementi, la pluralità, la soggettività e la professionalizzazione. Ha chiuso l´incontro Maura Forni, dirigente del servizio competente della Regione, che ha richiamato i contenuti della legge regionale in materia (la n. 14 del 2008). La nostra, ha ricordato, è la sola Regione ad avere emanato una legge di questo genere: un atto di coraggio, che riconosce i giovani in quanto cittadini e ne promuove lo sviluppo e l´integrazione. L´incontro è stato coordinato e moderato da Roberto Maurizio, coordinatore e ricercatore, membro dell´Osservatorio nazionale Infanzia e Adolescenza. .  
   
   
VIOLENZA DOMESTICA. ALLA FIRMA PROTOCOLLO ALLARGATO IN PREFETTURA A VERONA IERI POMERIGGIO:”ESEMPIO PER IL VENETO E PER L´ITALIA”  
 
Verona, 12 febbraio 2009 - Stefano Valdegamberi, assessore regionale alle politiche sociali, ieri pomeriggio in Prefettura a Verona per l´ estensione alle violenze domestiche (nei confronti di bambini, anziani e donne) del protocollo d´intesa sulla prevenzione della violenza e dell´abuso dei minori già a suo tempo sottoscritto dalla Regione Veneto. “Vedo con grande favore questa iniziativa - sottolinea l’Assessore veneto – che può essere un esempio importante per il resto del Veneto e d´Italia, dove spesso non sa la mano destra quello che fa la sinistra. Il protocollo allargato che firmeremo oggi in Prefettura, diventa un modello di approccio unitario di tutte le istituzioni pubbliche e gli enti del privato sociale verso un problema così delicato che necessita appunto di un punto d´accesso prioritario per le vittime, di un´informazione diffusa e precisa, e anche di una razionalizzazione delle risorse economiche ed umane. Bisogna arrivare – spiega infine Valdegamberi – a una presa in carico della questione della violenza domestica che si basi su percorsi riconosciuti tra tutti gli attori che se occupano, forze dell´ordine, servizi sociali e sanitari, volontariato, per non disperdere l´efficacia dell´azione amministrativa di tutela e assistenza alle vittime”. .