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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Luglio 2009
LA RETE CAREN MODERNIZZA L´ACCESSO A INTERNET PER L´ANTICA VIA DELLA SETA  
 
Bruxelles, 20 luglio 2009 - Lo sviluppo in Asia di una rete regionale per la ricerca e l´istruzione di grande portata - ma a costi contenuti - è uno dei punti principali dell´agenda dell´Ue. I funzionari di Bruxelles vogliono che i paesi meno sviluppati si colleghino con il mondo esterno e scambino informazioni più facilmente con i loro colleghi che si trovano altrove. Il progetto Caren ("Rete per la ricerca e l´istruzione in Asia Centrale") sta affrontando direttamente questa sfida ottenendo risultati notevoli. Lanciato a gennaio di quest´anno, il progetto Caren ha ricevuto 5 milioni di euro in finanziamenti dall´Ufficio di cooperazione Europ Aid (Aidco) per il periodo dal 2009 al 2011. Le Reti nazionali dell´Asia Centrale per la ricerca e l´istruzione (Nren) stanno fornendo ulteriore sostegno finanziario. Il Caren è gestito dall´organizzazione di rete di ricerca globale Dante (Fornitura di tecnologia di rete avanzata all´Europa). Dante coordina diversi progetti, in parte finanziati dall´Ue, su ampia scala. Un totale di 1 milione di studenti e ricercatori in oltre 200 università e centri di ricerca insieme all´antica Via della Seta in Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan avranno accesso a link internet ad alta portata che colmeranno efficacemente la lacuna comunicativa - sia localmente che con l´estero - e promuoveranno lo sviluppo e la coesione regionale. La rete ad alta velocità e pan-europea Géant renderà possibile tutto ciò. La città di Almaty, ex capitale del Kazakistan, è stata la sede di due incontri del Caren ad alto profilo - un incontro del comitato esecutivo e il primo incontro dello Steering Group - che si sono occupati dei progressi della rete. Lo Steering Group, presieduto dalla Commissione Europea, ha sottolineato quanto è significativo il progetto Caren per la regione e non solo. "La rete Caren è un progetto unico che collegherà meglio i ricercatori dell´Ue e dell´Asia centrale," ha commentato l´ambasciatore Norbert Jousten, Capo della Delegazione della Commissione Europea. "Siamo molto lieti di accogliere questa iniziativa e i benefici che porterà. " I partner credono che il Caren contribuirà ampiamente ai progetti attuali e futuri che coprono una serie di settori tra cui la telemedicina, il monitoraggio ambientale, l´e-learning e la paleontologia. Il Caren dovrebbe cominciare a funzionare l´anno prossimo. I partner stanno già presentando offerte d´appalto per una rete broadband terrestre che offrirà una migliore connettività attraverso un´infrastruttura di rete più stabile ma a basso costo. La loro rete sostituirà i collegamenti esistenti tramite il progetto con sede satellitare e finanziato dalla Nato (Organizzazione del trattato nord atlantico), Virtual Silk Highway (conosciuto anche come "progetto Silk"), che fornisce accesso ad internet ai ricercatori dell´Asia Centrale e del Caucaso del sud. I partner dicono che il Caren si basa su programmi di reti di ricerca sotto la guida dell´Ue come il Tein (Trans-eurasia Information Network) che collega circa 4. 000 istituzioni con oltre 30 milioni di utenti finali in 10 paesi della regione Asia Pacifico. Basandosi sul successo del Tein, l´Ue ha fornito ulteriore sostegno finanziario per lanciare le reti Tein2 e Tein3, che collegano efficacemente più paesi della regione dell´Asia meridionale. "La comunità di ricerca di oggi deve essere veramente globale se si propone di risolvere le sfide che il genere umano deve affrontare," ha detto Dai Davies, General Manager di Dante. "La creazione della rete Caren è il naturale passo successivo per favorire la collaborazione mondiale. Siamo contenti di accogliere le capacità e le conoscenze dei ricercatori dell´Asia centrale alla comunità di ricerca mondiale. " Da parte sua, il professor Askar Kutanov, coordinatore regionale del Caren, ha detto: "Ricreando i collegamenti della vecchia Via della Seta tra l´oriente e l´occidente, saremo in grado di trarre vantaggio da una maggiore collaborazione e dall´abilità di lavorare insieme ai nostri colleghi dall´altra parte del mondo. " Per maggiori informazioni, visitare: Caren: http://caren. Dante. Net/ Dante: http://www. Dante. Net/ .  
   
   
TELECOM ITALIA: PARTE DA MILANO, PRIMA CITTA’ AL MONDO, LA NUOVA RETE ULTRABROADBAND MOBILE A 28 MEGABIT AL SECONDO  
 
Roma, 20 luglio 2009 - E’ Milano la prima città al mondo dove parte il servizio “ultra-broadband” mobile. Telecom Italia, completata la fase di sperimentazione, avvia la realizzazione della nuova piattaforma di rete mobile, basata sulla tecnologia di Ericsson, che consente di effettuare connessioni ad Internet dal cellulare Tim alla velocità di 28 Megabit/s in download e 5,8 Megabit/s in upload. In questo modo Telecom Italia lancia, per prima in Italia, la nuova fase di sviluppo e trasformazione della propria rete a banda larga mobile, in linea con il percorso di ampliamento dei servizi dal 3G al 4G, già annunciato lo scorso dicembre. La nuova piattaforma di rete a banda larga mobile si basa sull’utilizzo della tecnologia Mimo (Multiple Input and Multiple Output) che utilizza contemporaneamente due antenne radio per la trasmissione dei dati a un singolo cliente. E’ possibile così raggiungere velocità più elevate nella trasmissione dei dati e ottenere una maggiore efficienza dello spettro radio della rete mobile. La nuova tecnologia consentirà quindi a Telecom Italia di garantire ai propri clienti una migliore qualità di connessione nell’utilizzo dei servizi a valore aggiunto in mobilità. Telecom Italia prevede, entro ottobre, di dotare anche Roma della stessa rete ultrabroadband mobile per poi estendere progressivamente il servizio su tutto il territorio nazionale. . .  
   
   
SARDEGNA: "@LL-IN", UN PROGETTO PER SUPERARE IL DIVARIO DIGITALE  
 
Cagliari, 20 Luglio 2009 - Dopo il progetto Capsda (centri di accesso pubblico a servizi digitali avanzati), che ha visto la creazione di 128 centri pubblici di accesso presso le biblioteche comunali e dopo quello Sax-p (sistemi avanzati per la connettività sociale), che attraverso l’erogazione di contributi a organizzazioni senza fini di lucro, Università ed Enti per il diritto allo studio, ha portato alla creazione di ulteriori centri di accesso assistiti, ora è la volta di “@ll-in” uno specifico programma che ha lo scopo di consentire a tutti i cittadini di usufruire a pieno titolo delle opportunità date dalle nuove tecnologie, e superare così il divario digitale, coinvolgendo nella società dell’informazione coloro che si trovano in situazioni di svantaggio sociale o personale (come donne, anziani, disabili, disoccupati,ecc. ). L’importo stanziato, è pari a 6 milioni di euro, provenienti da fondi comunitari. I dettagli del programma e le ragioni che stanno alla base della sua realizzazione, sono stati illustrati stamane dall’assessore regionale degli affari generali Maria Paola Corona. Innanzitutto, è stato spiegato, il piano rientra nell’asse I del Por Fers 2007-2007 e prende le mosse, in particolare, da 4 concetti fondamentali che sono stati fatti propri da Bruxelles. Il primo considera le Ict (tecnologie della informazione e della comunicazione) come fattore di crescita del Pil e della produttività, contribuendo a migliorare la qualità della vita e la partecipazione sociale; per tale ragione occorre quindi una particolare attenzione affinché ne venga agevolato l’accesso da parte di disabili e anziani; Il secondo prende atto che le persone anziane o con bassa scolarizzazione e i disoccupati utilizzano Internet in percentuale nettamente ridotta rispetto al resto della popolazione; Altro punto riguarda la accessibilità: a fronte di un 15% della popolazione europea con qualche forma di disabilità, solo il 3% dei siti pubblici è conforme ai requisiti minimi di accessibilità; Si tratta quindi – e questo di fatto è l’intento dell’intero programma comunitario – di ridurre significativamente le disparità nell´accesso a Internet aumentando la disponibilità di connessioni a larga banda nelle zone poco servite, con l´obiettivo di coprire il 90% della popolazione entro il 2010. "Per raggiungere il risultato la Regione – ha spiegato stamane l’assessore Corona – intende estendere in tutta la Sardegna, soprattutto nelle zone rurali e più isolate o comunque non servite, l’accesso alle reti Ict e ai loro contenuti e servizi attraverso la ulteriore realizzazione in tutta l’isola di luoghi di accesso ai servizi tecnologici(previsti un numero fra 200 e 250, con 15 postazione ciascuno); lo scopo è quindi di colmare i divari in materia di disponibilità, accessibilità e competenze digitali, coinvolgendo in maniera particolare i soggetti più esposti al divario digitale ed in particolare le donne, gli anziani, i disabili, disoccupati, prevedendo la creazione di postazioni assistite per diversamente abili". "Sono anche allo studio – ha precisato il direttore generale Antonio Quartu – particolari ausili come gli ingranditori di caratteri per facilitare la fruizione delle postazioni ai soggetti anziani". Ma il progetto regionale "@ll-in" è anche altro e prevede, oltre alla necessaria alfabetizzazione informatica, la possibilità di accedere ai servizi on-line delle pubbliche amministrazioni, così come è previsto un percorso teso a qualificare e riqualificare, per il reinserimento nel mondo lavorativo, inoccupati, disoccupati e donne, grazie a corsi di formazione erogati, anche in modalità e-learning, attraverso piattaforme indicate dalla amministrazione regionale. La prima fase dell’intervento, che è partita lo scorso 7 luglio con la pubblicazione del bando, consultabile sul sito istituzionale della Regione, prevede una selezione di soggetti per la costruzione di una rete territoriale di centri di accesso pubblico. Si vuole valorizzare – hanno spiegato all’assessorato degli affari generali - la capacità di aggregazione e socializzazione dei soggetti pubblici e privati che nella loro attività coinvolgono in maniera particolare i ceti sociali meno abbienti ed i soggetti più esposti al divario digitale sociale, culturale, generazionale e di genere. Il termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione alla selezione è fissato per il prossimo 7 agosto e potranno partecipare Province, Comuni, Asl e Aziende ospedaliere con copertura del servizio di connessione in banda larga, per l’allestimento del Centro anche all’interno delle biblioteche; le Università; gli Istituti scolastici statali e paritari, sedi di scuole elementari e medie inferiori; ma anche Associazioni, fondazioni, centri anziani, cooperative sociali, aggregazioni religiose e patronati, ecc, senza fini di lucro, costituite a scopi sociali, culturali, educativi, ricreativi, le cui attività sono rivolte sia ai soci che alla collettività, nel rispetto dei principi delle pari opportunità tra uomini e donne. A novembre prevista l’apertura dei primi centri, che avranno una dotazione di tutto rispetto: - postazioni di lavoro con personal computer, di cui uno ad alte prestazioni, inclusive dei necessari arredi, collegati in rete e connessi a internet mediante collegamento a banda larga, preesistente o da garantire alla data di attivazione del Centro con oneri a carico del proponente; lettori di smart card a microprocessore, compatibili Cns/cie (uno per postazione); attivazione di una casella di posta elettronica certificata Pec (posta elettronica certificata); un access point wireless; una stampante di rete multifunzione. Per 15 ore la settimana dovranno essere utilizzati per la realizzazione del programma; per altre 15 ore potranno essere utilizzate per la realizzazioni di altri eventuali programmi od iniziative della Regione; libero l´utlizzo per le restanti ore. I Centri dovranno consentire l’accesso ai servizi digitali avanzati delle Pubbliche Amministrazioni, la navigazione in internet in maniera controllata, la possibilità di usufruire di tutte le periferiche previste nel Centro, l’utilizzo di piattaforme e-learning per la fruizione di corsi formativi. Ogni singola postazione sarà dotata di un pacchetto software per l’utilizzo di applicativi di Office Automation, nonché di eventuali altri applicativi. Il personale di servizio, messo a disposizione dal soggetto pubblico o privato ospitante il Centro, dovrà registrare gli utenti e orientarli all´utilizzo delle nuove tecnologie e dei servizi on line erogati dalle pubbliche amministrazioni. Saranno, inoltre, consegnati a favore di tre addetti al Centro di accesso pubblico dispositivi di firma digitale. Sarà poi compito della Regione curare lo svolgimento di eventuali sessioni di addestramento, orientate, principalmente, a fornire al personale addetto alla gestione ordinaria di ciascun Centro le conoscenze che consentono una pronta operatività del Centro, la risoluzione tempestiva di possibili problematiche durante l’esercizio del Centro, nonché l’assistenza agli utenti, inclusi quelli diversamente abili. "L´intervento presentato oggi – ha detto l’assessore Ketty Corona nel corso della conferenza stampa – costituisce il primo tassello di un piano di ulteriori interventi che la Regione intende sviluppare". "I centri di accesso – ha precisato Corona – costituiranno le basi operative e logistiche per successivi specifici interventi diretti a garantire la fruibilità dei servizi on-line da parte dei cittadini diversamente abili, degli anziani e per la promozione di specifici utilizzi di genere delle tecnologi, per una spesa prevista di aggiuntivi 8 milioni di euro". .  
   
   
FASTWEB E PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE. L´ANTITRUST ACQUISISCE LA DENUNCIA ADUC NEL PROCEDIMENTO IN CORSO. E NEL TRATTEMPO, LE VESSAZIONI CONTINUANO...  
 
Firenze, 20 Luglio 2009 - Lo scorso fine maggio avevamo denunciato all´Antitrust la condotta commerciale scorretta ed ingannevole del gestore di telefonia Fastweb , che´, tra l´altro, rendeva impossibile il recesso del contratto cosi´ come stabilito dalle leggi vigenti. L´autorita´, a firma del responsabile del Procedimento Maria Luisa Altavista, ci comunica che gia´ dal 13/02/2009 e´ stato avviato un procedimento istruttorio contro Fastweb per valutare l´eventuale sussistenza di pratiche commerciali scorrette in violazione di vari articoli del Codice del Consumo. "La pratica commerciale contestata al professionista potrebbe considerarsi da un lato ingannevole, in quanto sarebbero state fornite ai consumatori informazioni non rispondenti al vero, promuovendo piani tariffari con condizioni economiche apparentemente vantaggiose rispetto a quelle che in seguito sono state effettivamente applicate e promettendo sconti che, poi, non sono stati effettuati, inducendo i consumatori ad assumere una decisione di natura commerciale che altrimenti non avrebbero preso (retention ingannevole). Dall´altro, la suddetta pratica potrebbe considerarsi aggressiva in quanto consistente in ostacoli non contrattuali frapposti al professionista nei confronti di que i clienti che, avanzando la richiesta di migrazione, avrebbero manifestato a Fastweb la volonta´ di passare ad latro operatore. Tali ostacoli sarebbero stati rappresentati, in particolare, dal non dare ai clienti interessati i relativi codici di migrazione o dal rilasciare codici di migrazione errati, dall´emettere fatture per il pagamento di servizi non usufruiti in quanto relativi a periodi successivi all´avvenuta disattivazione della linea telefonica ed, in generale, dall´ostacolare il passaggio ad altro operatore con l´occupazione indebita della linea". Bene Antitrust!! A febbraio apre un procedimento, a maggio acquisisce i nostri dati. Ma il malaffare di questo gestore, e non solo, continua anche in questi giorni, continuando a creare non pochi danni ai consumatori. Ci chiediamo se, invece di attendere le conclusione dell´indagine, l´Autorita´ non debba/possa intervenire anche con provvedimenti d´urgenza sull´esempio, nella giustizia ordinaria, dell´art. 700 cpc: "chi ha fondato motivo di temere che durante il tempo occorrente per far valere il suo diritto in via ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente e irreparabile, puo´ chiedere con ricorso al giudice i provvedimenti d´urgenza, che appaiono, secondo le circostanze, piu´ idonei ad assicurare provvisoriamente gli effetti della decisione sul merito". Siamo consapevoli che il campo d´intervento dell´Autorita´ Antitrust e´ diverso da quello dell´Autorita´ giudiziaria, ma ispirarvisi, visto che stiamo parlando di una Autorita´ che dovrebbe sovraintendere alla difesa degli interessi dei consumatori nel passaggio da un mercato controllato ad un mercato libero, potrebbe rappresentare una svolta epocale. .  
   
   
TRENTO: FONDAZIONE BRUNO KESSLER: OK AL PROGETTO AURORA UN SISTEMA DI CALCOLO PARALLELO AD ALTE PRESTAZIONI  
 
Trento, 20 luglio 2009 - La giunta provinciale, su proposta del Presidente Dellai, ha il 17 luglio approvato in via definitiva lo schema di accordo di programma tra la Provincia autonoma di Trento e la Fondazione Bruno Kessler e, nello specifico, il progetto dal titolo "Aurora. Sistemi di calcolo e Alte prestazioni per applicazioni scientifiche". Ha altresì stabilito che il finanziamento provinciale di detto progetto Aurora ammonta a 3. 020. 000,00 euro rispetto ad un costo totale di 3. 990. 000,00 euro, suddiviso in due tranche, la prima di 1. 552. 000,00 euro per la realizzazione della prima fase del progetto, la seconda di 1. 468. 000,00 euro per la realizzazione della seconda fase. Il progetto Aurora, che rientra in un ´accordo quadro firmato dalla Provincia con l´Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e con la Fondazione Bruno Kessler il 17 novembre 2008 ha per oggetto lo sviluppo e la realizzazione di un sistema di calcolo parallelo ad alte prestazioni, ottimizzato per alcune applicazioni scientifiche. Tale progetto è suddiviso in due parti: la prima è essenzialmente di ricerca e di sviluppo tecnologico, mentre la seconda riguarda l´implementazione e l´utilizzo scientifico dei risultati raggiunti. Naturalmente il passaggio alla seconda fase del progetto è subordinato alla positiva valutazione dei risultati dello sviluppo della prima fase, che verrà espressa da un apposito Comitato tecnico scientifico per la ricerca e l´innovazione. Lo stesso Comitato, nell´esaminare il progetto Aurora e nell´emettere un proprio giudizio positivo, necessario per poter passare alla fase del finanziamento pubblico, ha riconosciuto che "la comunità scientifica trentina potrà trarre indubbio giovamento dalla partecipazione al progetto. Potranno anche svilupparsi in sede competenze avanzate nel campo della progettazione hardware e dello sviluppo software per sistemi ad alte prestazioni". .  
   
   
CIFRE CHIAVE SULL’ISTRUZIONE IN EUROPA: UNA SCOLARITÀ PIÙ LUNGA, PROFESSORI ED ALLIEVI MENO NUMEROSI LA COMMISSIONE EUROPEA HA PRESENTATO UNA RELAZIONE CHE METTE IN LUCE LE TENDENZE POSITIVE NEI SISTEMI D’INSEGNAMENTO IN EUROPA, MA ANCHE LE NOTEVOLI SFIDE CHE ESSI DEVONO AFFRONTARE  
 
Bruxelles, 20 luglio 2009 - La Commissione europea ha presentato il 16 luglio una relazione che mette in luce le tendenze positive nei sistemi d’insegnamento in Europa, ma anche le notevoli sfide che essi devono affrontare. Tra le evoluzioni positive, si noterà l’aumento delle iscrizioni dei bambini di 4 anni all’insegnamento prescolastico, l’aumento considerevole del numero di studenti nell’insegnamento superiore ed una tendenza generale all’allungamento della scolarità obbligatoria. In futuro dovranno tuttavia essere affrontate alcune sfide importanti, tra cui quella dell’andamento demografico in Europa, che nei prossimi anni comporterà sia una diminuzione del numero di bambini in età scolare sia il pensionamento di moltissimi insegnanti in numerosi Paesi. La relazione rivela anche una tendenza universale all’aumento dell’autonomia delle scuole in Europa. L’edizione 2009 di “Cifre chiave sull’istruzione in Europa”, prodotta dalla rete Eurydice, si fonda su 129 indicatori per dare una veduta d’insieme delle tendenze più recenti in materia di organizzazione e di funzionamento dei sistemi d’insegnamento di 31 Paesi europei (gli Stati membri dell’Ue e l’Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia e la Turchia). Ján Figel’, commissario europeo incaricato dell’istruzione, della formazione, della cultura e della gioventù, ha dichiarato: “La nostra relazione sulle cifre chiave rivela fatti incoraggianti: registriamo sempre più iscrizioni alla scuola materna e le nostre università accolgono sempre più studenti. È la prova che l’istruzione e la formazione lungo tutto l’arco della vita stanno diventando una realtà per tutti e che esse costituiscono un fattore chiave per la coesione sociale e per una ripresa economica sostenibile nell’Unione europea. Vi sono però delle sfide da affrontare: prevediamo una penuria di insegnanti in alcune regioni e una diminuzione del numero di bambini nel sistema scolastico obbligatorio. ” Messaggi chiave 1) Cambiamento demografico: diminuzione del numero di allievi nel sistema scolastico obbligatorio e pensionamento di moltissimi insegnanti - Le proiezioni demografiche nell’Unione europea indicano un calo della popolazione dei ragazzi in età scolare, mentre d’altra parte cresce il bisogno dei cittadini in generale di acquisire competenze e conoscenze aggiornate. Parallelamente, poiché gli insegnanti più anziani sono sovrarappresentati, nel prossimo futuro in numerosi Paesi moltissimi insegnanti andranno in pensione e ciò potrebbe determinare una penuria di insegnanti, specie in alcune regioni. Questi cambiamenti demografici, se da un canto costituiscono una sfida per i sistemi d’insegnamento, dall’altro offrono l’occasione per modernizzarli migliorandone l’efficacia e la qualità. 2) Allungamento della scolarità obbligatoria e notevole aumento del numero di studenti nell’insegnamento superiore - Anche se nella stragrande maggioranza dei Paesi europei la scolarità obbligatoria dura nove o dieci anni, un bambino che oggi ha 5 anni probabilmente frequenterà la scuola per 17 anni, e la tendenza generale è chiaramente in aumento. Alcuni Paesi hanno introdotto riforme volte a ridurre i tassi di abbandono scolastico. In Italia e nei Paesi Bassi, ad esempio, tutti gli allievi di meno di 18 anni devono restare a scuola finché non abbiano ottenuto un certificato di studi di base. Il numero di studenti dell’insegnamento superiore non ha cessato di aumentare dal 1998 ed ha superato i 18 milioni (cioè un aumento del 25% in otto anni). Attualmente un terzo dei ragazzi di età compresa tra i 20 e i 22 anni segue un corso di studi superiori. Nel complesso, le donne sono più numerose degli uomini negli istituti d’insegnamento superiore (123 donne contro 100 uomini), ma persistono squilibri notevoli in alcuni settori di studio. 3) Maggiore autonomia delle scuole e aumento delle valutazioni esterne, ma con politiche diverse in materia di pubblicazione dei risultati - La tendenza quasi universale a favore di un aumento dell’autonomia delle scuole è stata accompagnata dall’adozione di misure volte a far sì che i sistemi d’insegnamento, le scuole e il personale vengano valutati in modo regolare e sistematico. Si può affermare che dal 2000 vi è stato in Europa un cambiamento di mentalità per quanto riguarda l’assicurazione della qualità nel settore dell’insegnamento, come risulta per esempio dal fatto che molti Paesi hanno introdotto valutazioni standardizzate. Tuttavia, i risultati vengono pubblicati in modo regolare solo in una minoranza di Paesi. .  
   
   
CAMPI ELETTROMAGNETICI: G.R. UMBRIA APPROVA INTEGRAZIONI A LEGGE REGIONALE  
 
Perugia, 20 luglio 2009 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’ambiente Lamberto Bottini, ha approvato un disegno di legge che contiene integrazioni e modifiche alla Legge regionale (L. R “9’2002”) sulla tutela sanitaria e ambientale dell’esposizione ai campi elettromagnetici. Anche questa normativa - sostiene Bottini - ha l’obiettivo di tutelare la salute della popolazione, salvaguardare l’ambiente e ridurre l’inquinamento elettromagnetico prodotto da elettrodotti e da stazioni radiotelevisive e di telefonia. Il disegno di legge opera una netta distinzione tra sistemi di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, le cui autorizzazioni sono attribuite alle Province, e gli impianti di emissione radiotelevisiva e telefonica, di competenza comunale. Per ciascuna tipologia sono individuate le modalità di presentazione e approvazione di Piani e Programmi di sviluppo delle reti, le richieste di autorizzazione e le azioni di risanamento per installazioni che superano i limiti di legge. Per la prima volta i gestori degli impianti sono chiamati a vigilare sulle proprie attività e a verificare per primi i livelli di emissione elettromagnetica, con l’obbligo di segnalare e predisporre eventuali azioni di risanamento in caos di difformità. Una attività che è ovviamente integrata dall’azione di controllo svolta da Comuni e Province sul rispetto dei limiti di emissione avvalendosi del supporto di Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente). Particolare rilievo assume la fase di pianificazione per lo sviluppo delle reti “quale presupposto di una ordinata e condivisa diffusione delle infrastrutture sul territorio. Ogni anno – ha spiegato Bottini – i gestori devono farsi approvare dall’Autorità competente i piani di sviluppo. Un passaggio indispensabile per ottenere poi le successive autorizzazioni sui singoli interventi”. Per quanto riguarda gli impianti radioelettrici, onde evitare ulteriori crescite caotiche, il Ddl individua criteri di salvaguardia sull’effettivo utilizzo delle potenze autorizzate e disciplina anche l’installazione di impianti a potenza ridotta, quali le reti Wifi. Da segnalare la regolamentazione delle fasi di dismissione degli impianti, con la rimozione delle vecchie strutture e l’obbligo di ripristino ambientale dei luoghi. E’ infine previsto l’aggiornamento del Catasto Regionale delle emissioni elettromagnetiche, con sanzioni in caso di violazione. L’atto, sottoposto alla partecipazione di tutti i soggetti interessati, è stato inviato al Consiglio regionale per la definitiva approvazione. .  
   
   
IPROMO - SCUOLA INTERNAZIONALE PER LA MONTAGNA DAL 18 LUGLIO AL 1 AGOSTO IL SECONDO CORSO DI PERFEZIONAMENTO POST-LAUREAM  
 
Torino, 20 luglio 2009 - Il corso estivo della “Scuola internazionale per la montagna” si svolge quest’anno dal 18 luglio al 1° agosto presso l’Istituto Angelo Mosso al Col d’Olen (Monte Rosa) e il Polo Universitario di Grugliasco (To). Il Comitato scientifico ha selezionato 33 studenti stranieri e 2 italiani, che beneficeranno di un contributo totale per la partecipazione alle due settimane di lezioni, dedicate all’economia montana. Lo scopo principale del secondo corso Ipromo è quello di fornire ai professionisti che lavorano per lo sviluppo delle montagne una panoramica degli strumenti tradizionali ed innovativi per promuovere la sostenibilità dell’economia montana. La prima settimana del corso fornirà un inquadramento dei principali strumenti ed approcci da utilizzare per promuovere lo sviluppo delle attività economiche ed includerà lezioni teoriche e studi di casi sulla governance e sulle leggi che possono favorire lo sviluppo economico. Durante la seconda settimana i partecipanti saranno divisi in gruppi secondo le loro competenze, per affrontare tre temi: l´eco-turismo di montagna, l´agricoltura di montagna e le attività forestali di montagna. La Scuola internazionale di montagna è rivolta in modo particolare a laureati e tecnici provenienti da aree svantaggiate del Mondo ed è stata fondata nel 2008 nell’ambito del progetto Ipromo per la creazione di un sistema di formazione di supporto alle decisioni per lo sviluppo sostenibile in montagna. Il progetto Ipromo è inserito nel quadro del “Decennio sull’educazione allo sviluppo sostenibile 2005-2014” istituito dall’Unesco ed è frutto di una convenzione tra il Segretariato per la Mountain Partnership presso la Fao, l’Università di Torino, la Regione Piemonte, la Provincia di Vercelli, il Parco Naturale Alta Valsesia, la Comunità montana Valsesia, il Cai di Varallo, i Comuni di Alagna Valsesia e di Gressoney la Trinité e l’Uncem Piemonte. L’apertura del corso sabato 18 luglio presso la Facoltà di Agraria a Grugliasco (To). Per informazioni www. Ipromo-school. It .  
   
   
MILLE STUDENTI ECCELLENTI A MILANO PER PREPARARE E VIVERE EXPO 2015  
 
Milano, 20 luglio 2009 - “Possiamo contribuire a definire i contenuti di nostro interesse per Expo 2015 e vogliamo partecipare all’evento”. E’ il messaggio raccolto dalla Fast, la Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche di Milano, da ragazze e ragazzi di tutto il mondo, incontrati ai più prestigiosi concorsi internazionali per gli studenti eccellenti. Il segretario generale della Fast, Alberto Pieri, traduce questa disponibilità in una proposta concreta presentata agli Stati generali di Expo 2015 del 16 e 17 luglio a Milano. Si possono valorizzare tali aspettative organizzando e ospitando nella fase preparatoria dell’Expo, per definire il programma, due iniziative di Milset, il Movimento internazionale per la scienza e la tecnica, al quale aderiscono più di 110 associazioni dei 5 continenti, compresa la Fast. L’idea è di formare gli ambasciatori e promotori del futuro appuntamento con: 9a Ese Esposizione scientifica europea nel 2012 con 500 giovani da 40 paesi; 14a Esi Esposizione scientifica internazionale del 2013 con 1000 ragazze e ragazzi da tutto il Mondo. I partecipanti sono giovani talenti, tutti vincitori di concorsi tecnico-scientifici nei rispettivi paesi; si pagano il viaggio e una quota di iscrizione; espongono invenzioni e prototipi sui temi di Expo 2015 possibilmente in una struttura di grande valore architettonico, coniugando arte e creatività, storia e innovazione per il futuro. Nei 6 mesi dell’Expo, invece, la Fast propone di portare a Milano la 27a edizione del Concorso dell’Ue per giovani scienziati, manifestazione già ospitata nel 1997 in occasione del centenario della Federazione. I giovani amano Milano: la città li coinvolga nella definizione dei contenuti e li accolga durante l’Expo! .  
   
   
ABRUZZO, SCUOLE;CHIODI:APERTURA REGOLARE.TASSE:NON PAGARE PREGRESSE BERLUSCONI:PER RICOSTRUZIONE STATO COPRIRA´100% SPESE  
 
 L´aquila, 20 luglio 2009 - "Desidero tranquillizzare le famiglie residenti nel comprensorio aquilano e ricordare che le scuole riapriranno regolarmente. L´attività didattica, arrestatasi prima del terremoto, del 6 aprile riprenderà". Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Gianni Chiodi nel corso della conferenza stampa convocata da Palazzo Chigi,svoltasi a Coppito, nella scuola della Guardia di Finanza. Nel corso dell´incontro con i giornalisti il Premier ha dichiarato che lo Stato coprirà il 100% delle spese per la ricostruzione in Abruzzo. Il Presidente Chiodi ha di nuovo inteso rasserenare gli animi : dal primo gennaio i cittadini abruzzesi non dovranno provvedere al pagamento delle tasse pregresse. "Entro il primo gennaio - ha annuunciato Chiodi - ci sarà il provvedimento". .  
   
   
UNIVERSITA´: 60 ABRUZZESI PER "GLOBAL VILLAGE CAMPUS"  
 
Pescara, 20 luglio 2009 - Saranno 60 i talenti abruzzesi su 600 giovani selezionati tra i migliori laureati italiani per che avranno l´opportunità di incotrare le più grandi e quotate aziende italiane ed internazionali. Questo il cuore dell? iniziativa "Global Village Campus 2009", l´evento promosso dal Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, e dal centro ricerche Impresapiens dell´Università "La Sapienza di Roma". C´è tempo fino al 4 agosto per iscriversi al sito www. Globalvillagecampus. It attraverso la presentazione di un breve videocurriculum in lingua inglese da parte dei giovani tra i 23 e i 29 anni in possesso di una laurea specialistica con votazione pari o superiore a 100 su 110, un "cursus studiorum" d´eccellenza e un´ottima conoscenza della lingua inglese sia parlata che scritta. I selezionati, dal 7 settembre al 15 ottobre, saranno accolti nella splendida cornice del campus universitario "Selva dei Pini" di Pomezia, alle porte della Capitale per vivere in campus l´esperienza di una formazione gratuita orientata al miglior collocamento occupazionale. "Il Ministro Meloni - commenta l´assessore alla Formazione, Paolo Gatti - dimostra ancora una volta la sua vicinanza all´Abruzzo, riservando una quota speciale per i ragazzi della nostra regione, in una iniziativa che ha il pregio di unire selezione di qualità, formazione gratuita e orientamento qualificato. Un modello innovativo che consentirà ai giovani talenti italiani ed abruzzesi di trovare subito un reale contatto con le migliori imprese nazionali e multinazionali. Un modello che anche le nostre università potranno applicare. E in questa direzione ci muoveremo per replicare questa iniziativa, che mette al centro il merito e le opportunità". Maggiori informazioni su: http://www. Gioventu. It/sala-stampa/comunicati/global-village-campus-. Aspx; www. Globalvillagecampus. It .  
   
   
START CUP PUGLIA 2009 E UNIVERSITÀ DI FOGGIA INCONTRANO STUDENTI E IMPRENDITORI DI CAPITANATA  
 
Valenzano, 20 luglio 2009 - Proseguono gli eventi locali di presentazione del premio Start Cup Puglia 2009. Il prossimo incontro si terrà il 20 luglio a Foggia (ore 10. 00), presso la Sala Auditorium del Palazzo Ateneo di Via Gramsci 89/91 (Vi piano). Sarà il capoluogo dauno ad ospitare il prossimo evento locale di presentazione della Start Cup Puglia 2009, la competizione che premia i migliori piani d’impresa innovativa e promuove nella regione idee e talenti imprenditoriali potenzialmente di successo. L’iniziativa è organizzata per il secondo anno consecutivo dall’Arti – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’innovazione – per conto dell’Assessorato regionale allo Sviluppo Economico, nell’ambito del progetto Ilo Puglia. La promozione della competizione è realizzata in collaborazione con l’Università e il Politec¬nico di Bari, l’Università di Foggia, l’Università del Salento, la Lum Jean Monnet, il Cnr, l’Enea, il programma regionale Bollenti Spiriti-principi Attivi, Tecnopolis Pst, Innova Puglia, Consorzio Impat. Altri promotori sono l’Anci Puglia, i comuni di Bari, Lecce e Barletta, le province di Bari Foggia e Lecce, la Confindustria di Bari, Brindisi e Lecce. Alla presentazione del prossimo 20 luglio, durante la quale verranno illustrati gli obiettivi della competizione e le modalità di partecipazione, saranno presenti Massimiliano Granieri (delegato rettorale ai Rapporti con le Imprese), Giusy Albano (presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Foggia) e Stefano Marastoni (Arti). Alla Start Cup Puglia 2009, i cui termini di partecipazione scadranno il prossimo 2 ottobre, possono partecipare sia aspiranti imprenditori (singolarmente o in gruppo) che intendano avviare in Puglia imprese innovative, sia imprese costituite dopo il 1° gennaio 2009 o in via di costituzione. L’iniziativa mette in palio un premio di 15mila euro per il business plan primo classificato, di 10mila euro per il secondo e di 5mila euro per il terzo, nonché l’ammissione, per tutti e tre, al Premio Nazionale per l’Innovazione 2009. La valutazione dei progetti sarà effettuata da una giuria di esperti che proclamerà i tre vincitori entro il 23 ottobre 2009. Il meeting, organizzato da Arti in collaborazione con l’Università di Foggia e la Confindustria territoriale, è rivolto non solo agli studenti dell’ateneo foggiano, ma anche ai rappresentanti delle Associazioni di categoria di Capitanata, dell’Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani di Foggia e delle Associazioni studentesche. Modulistica e contatti sono disponibili sul portale dell’Agenzia, all’indirizzo www. Arti. Puglia. It. .  
   
   
EDUCA, RINNOVATO IL SITO LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE SULL´EDUCAZIONE A ROVERETO DAL 25 AL 27 SETTEMBRE 2009 NOTIZIE AGGIORNATE, VIDEO E FOTOGRAFIE, FILE AUDIO  
 
Rovereto, 20 luglio 2009 - Completamente rinnovato nella grafica, arricchito nei contenuti e accessibile: così si presenta il nuovo sito di Educa, la manifestazione nazionale sull’educazione che dal 25 al 27 settembre porterà migliaia di persone e a Rovereto per discutere dei diritti dei bambini e dei ragazzi. Su www. Educaonline. It si possono leggere: la presentazione del tema dell´edizione 2009 "Diritti e Rovesci" e le anticipazioni del programma; vedere gli aggiornamenti e seguire il diario della Mascotte Educleto che racconta le sue apparizioni nelle città e nei paesi per incontrare durante l´estate i bambini. Si possono poi scaricare documenti (gli atti degli incontri del 2008 e la Convenzione Onu sui diritti dei bambini), foto e filmati, tra questi il video "Educazione è" in cui personaggi dello spettacolo e della cultura - tra i quali Patrizio Roversi di Turisti per caso, la scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti e il giornalista Gian Antonio Stella - raccontano le loro opinioni sull´educazione. Tutta nuova la sezione dedicata agli amici che contiene i riferimenti e i link delle decine e decine di organizzazioni che hanno partecipato alla definizione del programma 2009 con le loro proposte di temi, seminari e laboratori creativi. Ampio spazio, destinato a crescere durante l´estate, anche quello di Grandangolo: il gruppo di giovani reporter delle cooperative sociali di Con. Solida che già l´anno scorso hanno raccontano l´evento. Questa volta i ragazzi avranno anche il supporto di Format - Centro Audiovisivi della Provincia Autonoma di Trento che si occuperà di accompagnarli e formarli nell´ambito della produzione video. Non solo ci sarà anche una vera e propria Community Oraomai+ messa a disposizione dalle Casse Rurali trentine sulla quale i ragazzi possono scambiarsi messaggi, raccontare la propria avventura, comunicare in modo innovativo e molto altro ancora. La prossima settimana partirà anche Edunews: la newsletter di Educa con le novità, interviste agli ospiti, i racconti di chi ha partecipato lo scorso anno e la rubrica Educinema curata da Pierluigi Bozza che proporrà le riflessioni sulle educazione apparse sul grande schermo. Educa è l’evento nazionale sull’educazione promosso da Con. Solida. Il consorzio trentino della cooperazione sociale, la Provincia Autonoma di Trento, il Centro Studi Erickson, l’Università degli studi di Trento, il gruppo cooperativo Wi/cgm con la società Luoghi per crescere, Vita non profit il magazine del Terzo Settore, Animazione sociale e il Comune di Rovereto. .  
   
   
DAL 19 AL 21 LUGLIO VISITA IN AREA SCIENCE PARK DI UNA DELEGAZIONE DELLA BASILICATA GUIDATA DAL PRESIDENTE VITO DE FILIPPO  
 
Trieste, 20 luglio 2009 - Nel quadro della collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Regione Basilicata riguardante l’adozione di buone prassi nelle attività di trasferimento tecnologico, di valorizzazione dei risultati della Ricerca e di sviluppo di investimenti in innovazione, una delegazione della Basilicata guidata dal presidente regionale Vito De Filippo visiterà Area Science Park. La visita rientra nella cornice del recente protocollo di collaborazione siglato tra Regione Basilicata e Area per la realizzazione di un progetto - “Basilicata Innovazione”- attraverso il quale verrà messo a disposizione delle imprese lucane un punto di accesso diretto allo stato dell’arte della ricerca applicata internazionale, per trovare competenze, partner, finanziamenti e assistenza utili a realizzare progetti di innovazione di prodotto, di processo e gestionale. Attraverso Basilicata Innovazione le Pmi del territorio usufruiranno di una pluralità di servizi qualificati per il trasferimento tecnologico, anche grazie alla rete di collaborazioni internazionali cui Area partecipa. Sul fronte della creazione di nuova impresa, sarà fornita assistenza tecnica in tutte le fasi preliminari allo sviluppo di idee imprenditoriali, dalla valutazione della sostenibilità economica alla stesura del business plan. L’arrivo a Trieste degli ospiti è previsto domenica 19 luglio. Lunedì incontri e presentazioni presso alcune delle più interessanti realtà imprenditoriali e di ricerca del parco scientifico: Synaps Technology, Dr. Schaer, Aromalab – Illy Caffè, modeFinance, Health Robotics, Cbm – Centro di Biomedicina Molecolare e Sincrotrone Elettra. Ad accogliere e accompagnare la delegazione saranno il presidente di Area, Giancarlo Michellone, il vicepresidente, Francesco Russo, il direttore generale, Giuseppe Colpani e i responsabili delle attività di trasferimento tecnologico del parco. In agenda una colazione di lavoro con il presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, e il vicepresidente Luca Ciriani, cui seguiranno le visite al Consorzio Prosciutto di San Daniele e al Catas di San Giovanni al Natisone. .  
   
   
UNIVERSITA´´: OK SCUOLA PROFESSIONI LEGALI IN FVG  
 
 Trieste, 20 luglio 2009 - Condividendo l´auspicio espresso dal preside della facoltà di Giurisprudenza dell´Ateneo di Udine, Mariarita D´addezio, l´assessore all´Università del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, si dichiara d´accordo sull´opportunità di creare una Scuola per le professioni legali anche nell´estremo Nordest d´Italia. "Gli studenti delle Università di Udine e Trieste che concludono un percorso di studi giuridici - sostiene l´assessore - ne beneficerebbero in maniera importante, soprattutto in considerazione della mancanza di adeguate strutture post universitarie settoriali e, al contrario, della sempre maggiore richiesta di conoscenze finalizzate alla preparazione dei rispettivi concorsi per l´accesso alle professioni legali". "Sono convinta - insiste Rosolen - che entrambe le Università sapranno individuare il percorso migliore per raggiungere questo obiettivo sul quale - assicura - la Regione è pronta a confrontarsi, individuando insieme agli Atenei di Udine e Trieste le formule più idonee per renderlo concreto". .  
   
   
ISTRUZIONE TAGLI AGLI ORGANICI NELLE PROVINCE DEL PIEMONTE PENTENERO: NESSUN FAVORITISMO DI TIPO POLITICO MA SOLO APPLICAZIONE DELLA RIFORMA GELMINI  
 
Torino, 20 luglio 2009 - In merito alle dichiarazioni di alcuni assessori provinciali all’istruzione apparse su alcuni quotidiani e testate locali in merito all’attribuzione dell’organico di diritto, in cui si manifesta la contrarietà ai criteri di applicazione dei tagli e un presunto trattamento di favore in base al colore politico delle amministrazioni, l’assessore all’istruzione Gianna Pentenero dichiara: “Constato che in molti, hanno finalmente preso atto dell’effetto che i tagli previsti dalla riforma Gelmini avranno sul sistema scolastico piemontese. Non si tratta di compiacimento ma di soddisfazione nel riscontrare come le preoccupazioni da noi segnalate durante tutto l’arco dell’anno, fossero fondate. In merito ai parametri per l’attribuzione dell’organico di diritto, è bene precisare che sono stati oggetto di proposta da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale sulla base delle indicazioni e degli obiettivi di contenimento previsti dal ministero e successivamente oggetto di confronto con la Regione. In quella sede abbiamo sostenuto la necessità di avvalersi di parametri oggettivi, ponderati con il taglio previsto a livello nazionale, quali il rapporto alunni per classe e la distribuzione geografica della popolazione studentesca. Tali criteri sono stati presentati alle province dall’Ufficio Scolastico Regionale in occasione di un incontro organizzato ad hoc in data 25 maggio, quindi precedentemente alla tornata elettorale che ha determinato l’insediamento di nuove Giunte di differente colore politico. E’ pertanto da escludere ogni ipotesi di discrezionalità della Regione in base all’appartenenza politica delle amministrazioni locali né tantomeno l’intenzione di penalizzare alcuni territori rispetto ad altri, anzi è ben nota la costante attenzione che, in questi anni, ho rivolto alle realtà montane e dei piccoli comuni. L’allarmismo di alcune province mi stupisce ancora di più proprio perché, in occasione del Tavolo Permanente di confronto convocato su mia richiesta lo scorso 1 luglio, era stato chiesto loro di sottoscrivere una lettera a firma congiunta di richiesta urgente di incontro con il ministro Gelmini, al fine di rivedere i tagli di organico previsti nella nostra regione. Tra le province di centro destra, con mio rammarico, solamente quella di Cuneo ha aderito alla proposta. La salvaguardia del sistema scolastico piemontese, dovrebbe passare non attraverso lo scontro sui criteri di socializzazione dei tagli, bensì tramite un’azione congiunta nei confronti del Governo, affinché riveda la previsione triennale di contenimento degli organici, e sui territori, dove è necessario individuare in maniera partecipata i residui margini di ottimizzazione ed efficienza del sistema, senza penalizzare né le aree montane né i centri ad alta densità abitativa”. .  
   
   
VARATI IN PUGLIA GLI ULTIMI BANDI DI RITORNO AL FUTURO,POSSIBILITÀ PER ALTRI 425 GIOVANI  
 
Bari, 20 luglio 2009 - Con specifica determina dirigenziale l’Assessorato al Lavoro e formazione professionale ha varato il 16 luglio la seconda graduatoria degli ammessi al finanziamento di Ritorno Al Futuro. 425 domande sulle 760 che erano state sospese e rinviate in attesa di integrazioni sono state accolte perché dotate dei requisiti richiesti, 212 sono le escluse e 123 verranno ancora esaminate per verificare l’esistenza del requisito di esperienza decennale dell’Ente di formazione. Fra maggio e luglio dunque il bando si è completato e 1852 ragazzi e ragazze potranno usufruire di questa possibilità economica offerta dalla Regione e dall’Assessorato sulla base dell’intuizione dell’allora Assessore Prof. Barbieri, mentre 123 restano in attesa di verifica di un requisito. L’assessorato, inoltre, predisporrà tutta la procedura di sua competenza compresa la determina di liquidazione relativa all’acconto dell’80% indicato dal bando entro la fine del mese. Si tratta di una possibilità offerta agli aventi diritto che è stata utilizzata da 340 dei primi 1450 ammessi e che si concluderà nei prossimi 15 giorni. “Ritengo” ha dichiarato l’Assessore Losappio ”che gli Uffici abbiano svolto rapidamente il proprio compito dando con le integrazioni la più larga possibilità di usufruire del bando ad altri richiedenti e concludendo il lavoro di esame in tre mesi, da maggio a luglio”. “Ritorno al futuro è dunque attivo, e fornirà ai ragazzi risorse finanziarie utili per complessivi 40 milioni di euro per il futuro professionale e un po’ di serenità alle loro famiglie”. .  
   
   
IL PRESIDENTE LOIERO ALL’UNICAL DI ARCAVACATA  
 
Reggio Calabria, 20 luglio 2009 - Un piano organico e risorse economiche cospicue. Queste i punti essenziali, indicati dal Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero nel corso dell’incontro su “Ricerca e alta formazione per la difesa del suolo in Calabria” che si è svolto il 17 luglio all’ateneo di Arcavacata, per far fronte all’emergenza idrogeologica aggravatasi in Calabria dopo le piogge dello scorso inverno. “Se lo Stato non c’è – ha detto il Presidente Loiero – la Regione non lascerà soli i sindaci che chiedono aiuto. Abbiamo destinato una somma straordinariamente alta – novecento milioni di euro – a favore dei comuni colpiti dai violenti nubifragi dell’inverno scorso e per mettere in sicurezza il territorio e abbiamo immaginato un piano organico che preveda una sinergia feconda tra l’Università e la Regione, qualcosa che vada al di là della mera risoluzione dei problemi esistenti, ma funga anche da momento formativo”. “Per far questo – ha continuato il Presidente – c’è necessità di un gruppo di lavoro che stabilisca un equilibrio tra la parte accademica e quella politico- amministrativa, perché per salvaguardare il territorio abbiamo bisogno di tutte le intelligenze di cui disponiamo e di una sinergia vera, per evitare la frammentazione del problema e dare vita al un progetto organico e strategico”. “Come Presidente della Regione e come Commissario delegato all’emergenza ha concluso Loiero – pretendo armonia fra le persone che lavorano a questo progetto. Siamo in attesa dei pochi aiuti decisi dal Governo per i lavori di somma urgenza che ancora non sono stati erogati – ha concluso Loiero – ma come Regione stiamo già mettendo 180 milioni di euro a disposizione”. .  
   
   
AMBIENTE: REGIONE LIGURIA PROMOSSA DAL RINA RINNOVATA LA CERTIFICAZIONE UNI EN ISO 14001  
 
Genova, 20 Luglio 2009 - Il Dipartimento Ambiente della Regione Liguria ha ottenuto, primo caso in Italia, la certificazione Uni En Iso 14001 per il proprio Sistema di gestione ambientale (Sga). Il Rina ha infatti rinnovato l´importante certificazione all´ente. Lo hanno reso noto, nel corso di una conferenza stampa a Genova, l´assessore regionale all´Ambiente Franco Zunino e il direttore della Divisione Certificazioni e Servizi del Rina Roberto Cavanna. La sigla Iso 14001 identifica uno standard internazionale relativo al Sistema di gestione ambientale di una qualsiasi organizzazione. Certificabile attraverso un organismo accreditato, non è obbligatorio, ma frutto della scelta volontaria di un soggetto. La certificazione Iso 14001 attesta che la regione Liguria ha un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, ricercando sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e soprattutto sostenibile. .  
   
   
AIPO,L´ASSESSORE DAVIDE BONI E´ IL NUOVO PRESIDENTE  
 
Milano, 20 luglio 2009 - L´assessore al Territorio e Urbanistica della Lombardia, Davide Boni, e´ stato nominato presidente pro-tempore di Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po). La nomina è stata decisa il 16 luglio a Parma, durante la riunione del comitato di indirizzo di Aipo. "Ringrazio i colleghi per la fiducia accordatami, - ha commentato Davide Boni - dopo aver già svolto il ruolo effettivo di presidente, so bene quanto sia importante la difesa idraulica dei nostri territori". "In vista di un appuntamento straordinario come expo 2015 - ha proseguito Boni - credo che le nostre vie d´acqua meritino di avere un ruolo sempre più rilevante; solo mettendole in sicurezza e rilanciandole come elemento caratteristico della Lombardia e di tutte le regioni del nord, potremmo arrivare a questo importante traguardo". .  
   
   
DIFESA DEL SUOLO: AVVISO PUBBLICO DI INVITO PER LA COSTITUZIONE DI UN PARCO PROGETTI PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO IN SICILIA  
 
 Palermo, 20 luglio 2009 – Sarà pubblicato nella gazzetta ufficiale della Regione l’avviso pubblico di invito per la costituzione di un parco progetti regionale volto alla mitigazione del rischio idrogeologico e alla difesa dall’erosione costiera. Sono due le linee di intervento finanziate con fondi Po Fesr Sicilia 2007/2013: interventi per il miglioramento dell’assetto idrogeologico e interventi di messa in sicurezza delle aree interessate dai fenomeni di dissesto. Nel precedente periodo di programmazione Por Sicilia 2000-2006 Misure 1. 07 e 1. 10 erano stati già stabiliti i criteri di identificazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico sulla base della Pianificazione e Programmazione contenute nei Piani per l’Assetto idrogeologico (Pai) riferiti ai 107 bacini idrografici con i quali è stata suddivisa la Regione Siciliana e alle 26 Unità Fisiografiche con le quali sono state suddivise le Coste della Regione Siciliana. Nell’ambito della stessa programmazione ed in relazione alle risorse finanziarie stanziate erano stati erogati finanziamenti su 170 aree individuate a rischio molto elevato R4 con Grado di Priorità 1 rispetto ad un totale di oltre 500 aree identificate sempre con Grado di priorità 1. Occorrerà, quindi, proseguire nell’individuazione degli interventi anche nell’ambito della nuova programmazione Po Fesr 2007-2013 che prevede la realizzazione di interventi infrastrutturali prioritari previsti nei Pai e secondo i criteri di Protezione Civile. Pertanto, l’ individuazione degli interventi di miglioramento dell’assetto idrogeologico e di messa in sicurezza di aree interessate da fenomeni di dissesto verrà operata mediante la metodologia e i criteri adottati con la precedente programmazione. L’avviso, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, sarà acquisibile anche sul Sito Internet www. Artasicilia. It. Secondo le previsioni dal mese di settembre l’assessorato Territorio e Ambiente potrà essere in grado di mettere in cantiere le proposte più interessanti. .  
   
   
PRESENTATO IL PIANO PER IL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO  
 
Potenza, 20 luglio 2009 - E´ stata presentata il 15 luglio sera, a Castrovillari, nel Protoconvento francescano, alla Comunità del Parco e alla stampa e alle tv, la proposta di Piano per il Parco adottata dal Consiglio direttivo dell´Ente Parco nei giorni scorsi con la delibera 46. Una delibera che – spiega un comunicato dell’ufficio stampa dell’Ente Parco - individua zonizzazione e norme di attuazione, destinata a rimanere nella storia dell´organo gestore l´area protetta calabro-lucana. "E´ un momento storico", hanno, infatti, commentato il presidente del Parco, Domenico Pappaterra e il presidente della Comunità del Parco, Sandro Berardone. Il procedimento avviato, per l´adozione delle "regole" che governeranno il territorio protetto, era atteso infatti da 16 anni, dall´istituzione dell´Ente. Il Parco Nazionale del Pollino attiva, così, la procedura ufficiale di entrata in vigore del Piano per il Parco, uno strumento fondamentale, individuato dalla Legge quadro sulle aree protette, la legge del 6 dicembre 1991, n. 394. All´adozione del Parco seguirà un complesso iter che prevede un ruolo diretto da parte delle Regioni sentiti gli enti locali nonché i cittadini e tutti gli attori del territorio. In sua assenza sono vigenti le Misure di Salvaguardia che indicano le cose che si possono fare e quelle che non si possono fare. "Passare dalle misure di salvaguardia al Piano", ha spiegato Pappaterra "consentirà ai cittadini di poter contare più e meglio su un parco produttivo". "Ferma restando la tutela dell´ambiente e delle tante e importanti peculiarità del Pollino", ha precisato l´amministratore. Ben il 63% del territorio, infatti, ricadrà nelle zone "A" e "B", ovvero le zone di maggiore pregio naturalistico dove non è possibile effettuare alcun intervento. Le altre zone previste dall´apposita zonizzazione sono la zona "C" e la zona "D". In queste ultime sono possibili interventi. In particolare nella zona "C" sono incentivate le attività economiche tradizionali e consentiti interventi di ristrutturazione dell´esistente mentre nelle diverse zone "D", in cui rientrano anche i centri storici e i nuclei rurali, è anche possibile effettuare altri invertenti edilizi ed infrastrutturali. Il Piano per il Parco è stato votato all´unanimità dal Consiglio direttivo del Parco, che Pappaterra ha ringraziato per l´impegno e per le diverse sensibilità e competenze espresse, insieme con la stessa Comunità del Parco che da giugno del 2008 ha svolto la concertazione propedeutica alla definizione della proposta. Un plauso Pappaterra lo ha rivolto anche all´Ufficio del Piano, diretto dall´arch. Giuseppe Bruno, appositamente costituito e che ha redatto il nuovo strumento. Strumento che consentirà al Parco di poter completare il lavoro che l´Ente sta svolgendo per dare vita ad un Accordo di Programma Quadro con le Regioni in cui programmare interventi da realizzare attraverso le risorse comunitarie. "Il Piano predisposto - ha poi precisato Pappaterra - si base sulla perimetrazione vigente". I successivi passi prevedono l´acquisizione del parere della Comunità del Parco (la prossima riunione si svolgerà a fine luglio) e poi lo strumento di pianificazione passerà alle Regioni Basilicata e Calabria. L´obiettivo del Piano è, quindi, - sottolinea la nota dell’ufficio stampa - trovare la sintesi tra la tutela e la valorizzazione socio-economica partendo dal sistema di beni di cui il Parco dispone e che sono da conservare per il futuro, e dal territorio in quanto luogo di comunità che lo hanno vissuto e lo vivono. La linea d´intervento che il Piano per il Parco pensato dall´Ente Parco del Pollino propone, passa per la realizzazione di politiche di sviluppo durevole, compatibili, cioé, con le risorse e la loro conservazione, attraverso alcune linee d´azione principali riguardanti i comparti dell´agricoltura e del turismo, la governance, la difesa ambientale, la qualità della vita dei residenti”. .  
   
   
COMO, TUTELA PAESISTICA PER L´IPPOCASTANO DI BORGHI  
 
Milano, 20 luglio 2009 - L´area nel comune di Como situata attorno allo storico ippocastano (località Borghi), diventerà "di notevole interesse pubblico" e sarà quindi tutelata in maniera particolare sotto il profilo paesaggistico. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni. Con questo provvedimento vengono individuati criteri e cautele specifiche per la gestione di future trasformazioni territoriali. In particolar modo, dovrà essere garantita la cura e la salvaguardia dello storico ippocastano insieme alla zona circostante compresa tra il limite del sedime della linea delle ferrovie Nord Milano, la via Ambrosoli, la via Aldo Moro e il limite sud, che dovrà rimanere libera e permeabile. Pertanto, la sistemazione degli spazi pubblici, parcheggi e arredi situati in quella zona, dovranno essere inquadrati in un progetto complessivo riguardante l´intera area, che non snaturi ma salvaguardi l´elemento arboreo di rilievo. "L´area in questione e attualmente destinata a parcheggio -spiega l´assessore Davide Boni - ha una sua identità caratterizzata dalla presenza dell´imponente ippocastano. Quell´albero rappresenta per i cittadini comaschi, un forte senso di identità che evoca la memoria storica del territorio; è di vitale importanza che questa memoria venga tutelata". .  
   
   
CONFERENZA SCIENTIFICA ANNUALE ICES  
 
 Berlino, 20 luglio 2009 - Dal 21 al 25 settembre il Consiglio internazionale per l´esplorazione del mare (Ices) terrà a Berlino (Germania) la sua conferenza scientifica annuale. Esperti appartenenti a rinomati istituti e organizzazioni di tutto il mondo discuteranno alcuni dei seguenti argomenti e altro ancora: approcci biochimici, biogeochimici e molecolari allo studio dell´ecologia del plancton e della diversità delle specie; oltre la geolocalizzazione - desumere e spiegare il comportamento di pesci etichettati; lezioni ricerca sugli avanzamenti dell´ecosistema marino tenute dal programma Globec (Global Ocean Ecosystem Dynamics) e da altri programmi relativi al clima futuro; tendenze nella produzione di clorofilla e primaria in un Atlantico settentrionale più caldo; impatti climatici sui pesci marini - scoprire i modelli centenari e sbrogliare i processi attuali ; il potenziale della pesca per alterare la popolazione marina e la sensibilità dell´ecosistema al clima; studio comparativo dell´impatto climatico sull´ecosistema costiero e continentale dei molluschi nell´area dell´Ices; diversità del ciclo della vita dei pesci all´interno delle popolazioni, meccanismi e conseguenze; requisiti di monitoraggio, tecnologie e metodi (ad esempio acustici) di osservazione degli organismi marini a livello locale e dei bacini da essere immessi nella valutazione della gestione della pesca basata sull´ecosistema. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Ices. Dk/iceswork/asc/2009/index. Asp .  
   
   
PUGLIA: IL NUMERO VERDE PER LA SEGNALAZIONE DEGLI ABUSI SULLE COSTE  
 
Bari, 20 luglio 2009 -  “Stiamo assistendo quest’anno al colpo di coda della cultura dell’abusivismo sulle coste, ma noi non abbasseremo il livello di guardia e agiremo con lo stesso rigore di questi ultimi anni”. L’assessore al demanio Guglielmo Minervini ha rilanciato così l’impegno della Regione Puglia nei confronti della tutela delle coste e l’impegno per la libera fruizione delle spiagge, in occasione della conferenza stampa di presentazione del numero verde 800 085 898, attivato in collaborazione con il Wwf, per la segnalazione degli abusi. “Da cinque anni monitoriamo costantemente il fenomeno e quest’anno dobbiamo denunciare un ritorno delle aggressioni ambientali – ha continuato Minervini - Dall’approvazione della Legge regionale 17/2006, con le successive ordinanza balneari e il Piano delle coste abbiamo realizzato una condivisione della visione della costa come risorsa da tutelare e non da saccheggiare. Le buone pratiche sono in larga parte prevalenti, ma ora siamo impegnati a isolare le criticità. C’è uno zoccolo di resistenza della cultura abusiva, in alcuni casi anche recidiva. Tuttavia con la complicità dei cittadini che provvederanno a inviarci le segnalazioni continueremo la nostra azione con lo stesso rigore e non risparmieremo le sanzioni. Presto avvieremo un tavolo con le forze dell’ordine per rilanciare in forma coordinata il controllo e per spegnere sul nascere i tentativi di riappropriazione indebita della costa”. Intanto sono già partite le attività di controllo del demanio, illustrate questa mattina dal dirigente Michele Loffredo: “In questi primi mesi abbiamo già svolto una attività diretta con 45 interventi che hanno interessato 27 comuni, pari al 40% delle città costiere. Ci siamo mossi dal Gargano allo Ionio, e solo 7 Comuni (Barletta, Carovigno, Cagnano Varano, Mattinata, Molfetta, Rodi Garganico, Vieste) sono stati direttamente censurati a vario titolo per illegittima attività concessoria, realizzazione manufatti abusivi e omessa attività sanzionatoria”. Per quanto riguarda il numero verde il responsabile Wwf Puglia, Pasquale Salvemini ha presentato i risultati degli ultimi anni: “nel 2004 le segnalazioni “verificate” sono state 421, nel 2005, 409; nel 2006, 312; nel 2007, 480 nel 2008, 390 e quest’anno continueremo con il nostro servizio. Quella dei volontari del Wwf è una verifica preventiva e in alcuni casi una scrematura prima dell’attivazione delle autorità preposte o delle forze dell’ordine per le ipotesi di reato”. Il numero 800 085 898 sarà attivo fino a settembre e negli uffici del Wwf Puglia quattro operatori garantiscono tutti i giorni, dalle 9. 00 alle 13. 00 e dalle 15. 00 alle 19. 00, un servizio di call center e di interfaccia on-line a tutti quei cittadini che intendono partecipare segnalando con una telefonata gratuita eventuali illeciti. .  
   
   
UCCELLI SELVATICI MUOIONO PER CARENZA VITAMINICA  
 
Bruxelles, 20 luglio 2009 - Da uno studio svedese è emerso che un gran numero di uccelli nella regione del Mar Baltico sta morendo a causa di una malattia paralizzante causata dalla carenza di tiamina, comunemente nota come vitamina B1. Le scoperte, pubblicate nel Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), dimostrano che la carenza di vitamina B1 sta provocando insuccesso della cova nonché altri modelli comportamentali alterati in una serie di specie ornitologiche. La tiamina è fondamentale per gli uccelli e per molti altri vertebrati e una sua carenza può provocare malattie neurodegenerative, perdita della sensibilità, paralisi e decesso. La vitamina B1 è particolarmente importante per il funzionamento corretto del sistema nervoso. I ricercatori hanno esaminato uccelli selvatici viventi intorno al Mar Baltico e in Islanda, dimostrando che esiste un rapporto tra la paralisi osservata in molti di questi uccelli e la carenza di tiamina. Essi hanno analizzato la diffusione geografica della carenza e il numero di specie colpite, scoprendo una carenza protratta di tiamina negli uccelli del Mar Baltico, e che un´incipiente carenza di tiamina minacciava le popolazioni ornitologiche in Islanda. Il team di ricerca, guidato dal professor Lennart Balk dell´università di Stoccolma, ha fatto notare che la carenza di tiamina negli uccelli si manifestava nelle loro uova, fegato e cervello. I ricercatori hanno anche scoperto che alcuni importanti enzimi erano presenti in numero più elevato del solito nel fegato e nel cervello degli uccelli, ma hanno altresì osservato una mancanza del cofattore tiaminico, un componente essenziale affinché questi enzimi funzionino correttamente. Gli effetti della carenza di tiamina si manifestano in vari modi, spiegano gli autori. Nel 78% degli uccelli selvatici è stata osservata la paralisi, e in alcune specie - come ad esempio nel gabbiano reale - la carenza sta provocando una riduzione della deposizione delle uova. Le femmine di alcune specie hanno addirittura smesso di produrre uova e alcune depongono uova in cui la tiamina è assente. Queste variazioni suggeriscono che gli uccelli soffrono di diversi livelli di carenza di tiamina. Il team ha anche osservato cambiamenti nel comportamento: negli uccelli selvatici è stato osservato un comportamento meno aggressivo del solito, nelle colonie di gabbiani reali una riduzione del grido e in alcune altre specie una costruzione incompletata del nido. La ricerca suggerisce anche un presunto rapporto con l´influenza aviaria, dal momento che questa malattia probabilmente si diffonde più velocemente tra gli uccelli selvatici con livelli bassi di tiamina. I ricercatori ritengono che l´aumentato tasso di mortalità e di insuccesso della cova degli uccelli selvatici nella zona del Mar Baltico fanno parte di una più diffusa sindrome da carenza di tiamina, che ha probabilmente contribuito alla diminuzione generale delle colonie di uccelli selvatici negli ultimi decenni. Precedenti osservazioni di paralisi, tassi alti di morte prematura e insuccesso della cova negli ultimi decenni, sono stati attribuiti alla mancanza di cibo. Ma il nuovo studio mostra che la carenza di tiamina potrebbe esserne la causa più specifica, dal momento che essa conduce alla morte sopprimendo l´appetito. Gli autori suggeriscono che in effetti la mancanza di cibo da sola non causa la carenza di tiamina negli uccelli; piuttosto, la carenza potrebbe essere causata da un agente diretto che altera i livelli di tiamina negli uccelli oppure da una quantità insufficiente di tiamina trasmessa agli uccelli attraverso la catena limentare. I ricercatori sottolineano il fatto che occorono ulteriori ricerche per stabilire con esattezza le cause della carenza di tiamina negli uccelli e per accertare se la cosa riguarda anche altre forme di vita selvatica. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Stoccolma http://www. Su. Se/english Consiglio svedese per la ricerca: http://www. Vr. Se/ .  
   
   
DIGITAL DIVIDE: LA MONTAGNA TOSCANA MONITORATA GRAZIE ALLA TECNOLOGIA  
 
Milano, 20 luglio 2009 - Monitorare un acquedotto o una discarica, videosorvegliare una chiesa, leggere i contatori a distanza, dotare gli escursionisti di sistemi informatici portatili per non perdersi nei boschi, comunicare in tempo reale una frana che ostruisce una strada, fornire un servizio di telecardiologia a pazienti che vivono lontani da ospedali, collegare in videoconferenza scuole in posti disagiati con scuole d´eccellenza nelle grandi città, consentire banda larga e digitale terrestre anche nelle baite dentro le foreste o nelle villette vicino ai prati, aiutare le imprese montane a promuovere e commercializzare al meglio i loro prodotti, sperimentare forme di telelavoro, delocalizzare attività produttive e consentire così, a chi sceglie di vivere in ambienti sereni, di non restare tagliato fuori dalle opportunità di lavoro. Sono alcune fra le molte opzioni possibili, in un futuro non lontano, grazie a un protocollo d´intesa oggi sottoscritto, in Regione, fra tre soggetti che hanno stretto un patto per sostenere progetti di innovazione organizzativa e tecnologica a servizio dei territori montani della Toscana. La firma, in calce agli otto articoli, l´hanno messa il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli, il presidente dell´Unione fra i Comuni montani toscani Oreste Giurlani e il condirettore generale di Elsag-datamat, società del Gruppo Finmeccanica, Mario Torre. Il protocollo d´intesa – che ha durata triennale, sarà attuato da una cabina di regia e prevede modalità di accesso a fondi nazionali ed europei – segue un documento preliminare e generale sottoscritto, fra Regione Toscana e Gruppo Finmeccanica, nel giugno 2008. «Sono molto soddisfatto – ha dichiarato il vicepresidente Federico Gelli – sia per il ruolo assunto dalla Regione nel facilitare i rapporti fra le realtà locali e le infrastruttu re tecnologiche sia per i possibili sviluppi di un accordo che, grazie alle tecnologie, avvicina ciò che fino a ieri era periferico e lo rende strategico. La montagna toscana, da oggi, può essere meno lontana e si possono porre le basi per utili e interessanti processi di riequilibri insediativi. Ridurre il digital divide significa, pertanto, anche elevare la qualità di vita, cambiare i rapporti fra pianura e montagna, restituire vita a territori fino a ieri destinati a un triste spopolamento». .  
   
   
RIFIUTI : LA COMMISSIONE EUROPEA RICORDA IL TERMINE PER METTERE A NORMA LE DISCARICHE NELL’UE  
 
 Bruxelles , 20 luglio 2009 - Il 16 luglio è scaduto il termine fissato per conformare le discariche dell ’Unione europea alle norme comunitarie. Gli Stati membri hanno avuto otto anni di tempo per garantire che i siti esistenti prima dell’entrata in vigore della normativa europea sulle discariche fossero messi a norma o chiusi del tutto. La Commissione ha scritto a tutti gli Stati membri per ricordare i loro obblighi al riguardo e raccogliere dati sulla conformità. Gli Stati membri che violano la legislazione comunitaria rischiano un procedimento. Le discariche non a noma rappresentano un pericolo per la salute dei cittadini e per l’ambiente, perché possono produrre emissioni atmosferiche e odori sgradevoli, inquinare le acque e il suolo e contaminare le falde freatiche. A partire da oggi gli Stati membri sono anche tenuti a dimezzare la quantità di rifiuti urbani biodegradabili conferiti in discarica rispetto ai livelli del 1995. Il commissario europeo all’ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato: “Le discariche che non sono gestite correttamente e non sono controllate rappresentano un pericolo per la salute umana e per l’ambiente. Da oggi dovrebbero essere solo un lontano ricordo. Gli Stati membri hanno avuto otto anni di tempo per garantire che le discariche presenti sul loro territorio siano conformi alla legislazione europea. È loro dovere garantire i massimi livelli di tutela dei cittadini e dell’ambiente”. Termine per garantire la conformità delle discariche alla normativa Ue A partire dal 16 luglio 2009 tutti gli Stati membri dell’Ue a cui non sono state concesse proroghe devono garantire che le discariche non a norma esistenti prima dell’adozione della direttiva sulle discariche 1 rispondano ora alle disposizioni previste. La direttiva punta a prevenire o ridurre gli effetti negativi delle discariche di rifiuti sull’ambiente, ed in particolare sulle acque di superficie e sotterranee, sul suolo, sull’aria e sulla salute umana, e definisce linee guida rigorose per la gestione dei siti. La Bulgaria, la Polonia e la Romania hanno beneficiato di proroghe delle scadenze con obiettivi annuali decrescenti per il quantitativo di rifiuti da smaltire in alcune discariche non conformi. Le nuove scadenze sono le seguenti: Bulgaria (14 siti) 31 dicembre 2014; Polonia (305 siti) 31 dicembre 2011; Romania (101 siti) 16 luglio 2017. Dai dati statistici più recenti, che risalgono al 2008 e riguardano i 12 nuovi Stati membri, emerge l ’esistenza di circa 1 600 discariche non a norma. Verso la fine dell’anno, quando saranno disponibili i dati definitivi, si dovrebbe avere un quadro più preciso della situazione in tutti gli Stati membri. La Commissione sta verificando la conformità in tutta l’Ue e se alcuni siti nazionali continueranno a funzionare nel mancato rispetto delle norme europee la Commissione valuterà la possibilità di intraprendere un procedimento nei confronti degli Stati membri interessati. Nel recente passato la Commissione ha già proceduto nei confronti di Spagna, Francia, Italia, Irlanda e Grecia. La Corte di giustizia europea ha ritenuto che questi Stati membri non avessero rispettato gli obblighi in materia di smaltimento dei rifiuti. La Commissione sta verificando da vicino i progressi realizzati per accelerare l’impegno e dare attuazione alla normativa Ue in materia di ambiente. Le discariche devono essere gestite e controllate efficacemente I siti delle discariche che non sono gestiti adeguatamente possono rappresentare un grave rischio per la salute dei cittadini e per l’ambiente. Le discariche sono fonti di percolato e gas metano. Il percolato – cioè il liquido che fuoriesce da una discarica – può contaminare le acque sotterranee, rendendole inadatte al consumo umano. I rifiuti biodegradabili, comprendenti rifiuti di giardino, cucina e rifiuti alimentari, possono produrre metano, un gas serra con un potenziale di riscaldamento 25 volte più elevato rispetto all’anidride carbonica e uno dei gas che contribuisce maggiormente ai cambiamenti climatici. Il gas di discarica rappresenta più del 2% delle emissioni di gas serra dell’Ue. La direttiva sulle discariche definisce requisiti rigorosi per il percolato e le emissioni di gas di discarica. Obiettivi di riduzione per il conferimento in discarica di rifiuti urbani biodegradabili A partire da oggi gli Stati membri devono anche dimezzare, rispetto ai livelli del 1995, il quantitativo di rifiuti urbani biodegradabili conferiti in discarica. In altri termini, questi rifiuti dovranno essere destinati ad altre forme di gestione più compatibili con l ’ambiente come il compostaggio o l’incenerimento con recupero di energia. La Commissione ha chiesto informazioni in merito agli Stati membri per verificare la conformità a tale obiettivo. La prossima data importante sarà il 2016, quando l’obiettivo di riduzione passerà al 65% rispetto ai livelli del 1995. I rifiuti biodegradabili rappresentano il 40% circa dei rifiuti urbani di tutta l’Europa. Il conferimento in discarica rappresenta ancora il sistema più comune di smaltimento dei rifiuti urbani nell’Unione europea allargata. Le potenziali ripercussioni negative di questo metodo sono ben note. Nel dicembre 2008 la Commissione ha adottato un Libro verde (cfr. Ip/08/1879 ) inteso a valutare la necessità di adottare una nuova normativa che potesse trasferire un quantitativo maggiore di rifiuti biodegradabili dalla discarica al riciclaggio e al recupero di energia. Alcuni Stati membri che, nel 1995, avevano un tasso elevato di conferimento in discarica (oltre l’80% dei rifiuti urbani) hanno ottenuto una deroga, cioè una proroga di quattro anni, e devono ridurre tale tasso del 25% entro il 2010 e dimezzarlo entro il 2013. Gli Stati membri interessati sono Bulgaria, Cipro, Estonia, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Regno Unito, Romania e Slovacchia. Per ulteriori informazioni : http://ec. Europa. Eu/environment/waste/landfill_index. Htm .  
   
   
REGGIO EMILIA - GESTIONE RIFIUTI TECNOLOGICI: NUOVE NORME SUL RAEE  
 
Reggio Emilia, 20 luglio 2009 - ll 2 luglio 2009 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto 12 maggio 2009 "Modalita´ di finanziamento della gestione dei rifiuti di apparecchiature di illuminazione da parte dei produttori delle stesse. " Questo decreto ha un impatto sul registro Aee in quanto stabilisce che gli apparecchi di illuminazione sono suddivisi in fasce legate al loro peso e aggiunge che "I produttori di apparecchi di illuminazione comunicano al registro di cui all´art. 14 del decreto legislativo n. 151 del 2005, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, la fascia o le fasce di appartenenza, indicando altresi´, nel caso di appartenenza a piu´ fasce, il numero di pezzi immessi sul mercato nazionale per ciascuna fascia" In sostanza le imprese che hanno già comunicato il dato relativo ai pezzi e al peso complessivo devono fornire un ulteriore dettaglio suddividendo la quantità, espressa in pezzi, in tre fasce. Il decreto è entrato in vigore dal 17 luglio, e la scadenza per la comunicazione delle modifiche è 60 giorni dopo tale data. .  
   
   
ROMA: AMA, BONIFICATA LA DISCARICA ABUSIVA DI VIA SCHIAVONETTI  
 
Roma, 20 luglio 2009 – E´ stato portato a termine dall´Unità Bonifica Discariche di Ama l´intervento di bonifica straordinaria della grande discarica abusiva in via Schiavonetti. Nelle tre aree interessate - in prossimità dell´autostrada Roma – Napoli, nell´area asfaltata limitrofa al campo nomadi e nello sterrato oltre la recinzione del campo - sono state raccolte circa 450 tonnellate di rifiuti, tra indifferenziati (oltre 300 tonnellate) e inerti (circa 150), soprattutto scarti edilizi. Il materiale raccolto è stato avviato poi alla discarica e alla filiera del recupero. Nelle attività di bonifica, costate complessivamente 41. 000 euro, sono stati impiegati ogni giorno 9 operatori che hanno lavorato con l´ausilio di bob cat, palameccanica ed escavatori. L´operazione rientra nelle attività di bonifica di aree degradate, rilevate attraverso un sistema satellitare, che negli ultimi due mesi hanno contato già 143 interventi straordinari effettuati dall´azienda. .  
   
   
RACCOLTA RIFIUTI: LEGAMBIENTE BOCCIA LA BASILICATA  
 
Potenza, 20 luglio 2009 - In merito alla classifica stilata da Legambiente il consigliere regionale del gruppo misto - “La Destra”, Michele Napoli, sottolinea che: “Legambiente boccia la Regione Basilicata in tema di raccolta differenziata. Nell’annuale classifica stilata in base alla percentuale di raccolta differenziata operata nei diversi Comuni del territorio, la Basilicata risulta agli ultimi posti con un divario incolmabile rispetto alle Regioni più virtuose quali il Veneto e la Lombardia”. “Una situazione grave – rimarca Napoli - strettamente legata alla capacità delle amministrazioni locali di attuare la raccolta differenziata in maniera capillare e di invertire la tendenza a considerare lo smaltimento dei rifiuti come un problema e non come una risorsa. L’ennesima proroga, concessa dal presidente della Giunta De Filippo, riguardo l’utilizzo della discarica Carpine di Lauria, la dice tutta sulla totale inadeguatezza delle soluzioni proposte dai nostri amministratori. Si continua a perdere tempo prezioso con dannosi provvedimenti tampone che rischiano di far collassare l’intero sistema ormai nel caos totale. Resta da chiedersi – continua Napoli - quale potrebbe essere la soluzione. Una delle strade – è la proposta del consigliere della Destra - potrebbe essere quella di incentivare i Comuni al potenziamento dei sistemi di raccolta differenziata con la promozione di bandi per lo sviluppo di attività legate al riciclo dei materiali di scarto. Si tratta di avviare un ciclo virtuoso di recupero, con riscontri sul territorio anche da un punto di vista economico. I Comuni, infatti – dice Napoli entrando nel merito - non solo risparmierebbero sui costi dello smaltimento dei rifiuti ma, nel contempo, avrebbero la possibilità di attivare iniziative capaci di produrre ricadute occupazionali importanti”. “Così come fondamentale – secondo Napoli - sarebbe l’individuazione di un sito per il compostaggio, ovvero per il trattamento della parte organica dei rifiuti. La Basilicata avrebbe piena autonomia nell’affrontare un problema che attiene alla salvaguardia ed alla tutela ambientale. Allo stato, non va sottaciuto che si è perso troppo tempo e che occorreva, invece, muoversi per tempo per educare e incentivare le comunità ed i singoli cittadini alla raccolta differenziata. Oggi l’emergenza si potrà affrontare soltanto con l’individuazione di nuovi siti da realizzare entro l’anno, evitando che la nostra regione venga sommersa dai rifiuti. Bisogna, dunque – conclude Napoli - agire subito muovendosi su più fronti: raccolta differenziata e, contestualmente, procedere alla individuazione di nuove aree per realizzare soluzioni definitive, mettendo la parola fine ad inutili proroghe. Si tratta di avviare un serio programma complessivo di raccolta dei rifiuti, considerato, tra l’altro, che da anni ormai si parla di promuovere azioni per il riciclaggio”. .