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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Settembre 2009
IL 16 SETTEMBRE IN ENAC CONSUNTIVO SUI DISSERVIZI ESTIVI A ROMA FIUMICINO: MISURE E STRATEGIE PER RISOLVERE LE CRITICITÀ  
 
Roma, 14 settembre 2009 - L’enac rende noto che mercoledì 16 settembre, presso la Direzione Generale dell’Enac, si svolgerà una serie di riunioni tecniche ed istituzionali in merito ai disservizi che si sono verificati quest’estate nell’Aeroporto di Roma Fiumicino, ed alle misure e strategie da adottare per risolvere le criticità registrate. I primi tre incontri, presieduti del Direttore Generale Alessio Quaranta, avranno carattere tecnico. La prima riunione in programma sarà con le società di assistenza a terra (handler) che operano sull’Aeroporto di Fiumicino, la seconda con Alitalia-cai, e la terza con Adr–aeroporti di Roma. Alle ore 12:30, al termine dei tre audit, si svolgerà una riunione conclusiva, di carattere istituzionale presieduta da Presidente Vito Riggio e dal Direttore Generale Alessio Quaranta, alla quale parteciperanno Roberto Colaninno Presidente di Alitalia-cai, Fabrizio Palenzona sia come Presidente di Assaeroporti, sia come Presidente Adr–aeroporti di Roma, Lupo Rattazzi Presidente di Assaereo, Faisal A. Al–saddik Presidente di Ibar, Simone Marini Presidente di Assohandlers. .  
   
   
TRENTO: DELLAI IN VISITA AL CENTRO RICERCHE FIAT DI MATTARELLO  
 
 Trento, 14 settembre 2009 – Visita, il 10 settembre, del presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai alla nuova sede del Centro Ricerche Fiat di Mattarello. A dargli il benvenuto il direttore del Centro Antonio Fuganti, trentino, con lunghi trascorsi anche in Piemonte, presso la "casa madre" di Orbassano. A due anni dalla ridefinizione della sua missione il Crf trentino sta rafforzando le sinergie territoriali, partendo dalle aziende del gruppo Fiat geograficamente vicine, dai centri di eccellenza afferenti al sistema dell´alta formazione e della ricerca trentini, in generale dai bisogni espressi dal tessuto imprenditoriale locale. Le aree di competenza in cui si concentrano gli sforzi dei ricercatori - al momento una ventina, più alcuni tesisti e borsisti - spaziano dalle tecnologie a basso investimento per la competitività di prodotti a basse cadenze produttive ai materiali strutturali avanzati per l´efficienza e la sicurezza fino ad arrivare all´applicazione della telematica per la mobilità a basso impatto ambientale, allo sviluppo di nuove reti wireless di comunicazione e alla simulazione di compatibilità elettromagnetica. Molte le collaborazioni già avviate o in corso di perfezionamento, sia con soggetti privati che non realtà quali la A22, l´Università di Trento, Dolomiti energia, la rete dei soggetti aderenti al Distretto energia & ambiente. Attraverso il Crf di Mattarello, inoltre, è possibile accedere all´intero ventaglio di opportunità presenti nelle diverse sedi del Centro ricerche Fiat e di Elasis sparse per l´Italia, nelle quali lavorano in tutto circa 2000 persone. Molte le opportunità illustrate al presidente Dellai - accompagnato dal responsabile del Servizio università e ricerca scientifica della Provincia autonoma Fernando Guarino - da Fuganti e dal suo team: in alcuni settori, ad esempio la mobilità sostenibile (attraverso l´uso di fonti rinnovabili come l´idrogeno e il biometano per la mobilità pubblica e l´agricoltura) il Trentino potrebbe candidarsi a territorio apripista in Italia, sfruttando anche la presenza dell´Autobrennero. In generale, comunque, come sottolineato da Dellai nella teleconferenza che ha concluso la visita con Orbassano, dove erano presenti l´amministratore delegato del Crf Nevio Di Giusto ed il direttore human resouces di Fiat Group Automobiles Maurizio Albano, il Centro Ricerche Fiat di Mattarello rappresenta oggi un´opportunità importante per supportare la competitività delle aziende presenti sul territorio. "Il Centro si sta muovendo nella direzione giusta - ha detto Dellai - avendo selezionato i propri obiettivi e avendo puntato sull´integrazione delle sue competenze con quelle presenti in Università e nelle nostre fondazioni di ricerca, in primis Fbk e Mach. Siamo molto soddisfatti del cammino fatto fin qui e fiduciosi sul buon esito dei progetti futuri". Scheda: il Centro ricerche Fiat di Mattarello. La sede di Trento del Centro Ricerche Fiat ha puntato a specializzarsi sulle competenze distintive e sinergiche con la sede principale di Orbassano, definite circa 2 anni fa con l’arrivo di Antonio Fuganti alla guida del Centro. Per prima cosa la decisione di cambiare sede per avere a disposizione più spazi, anche per poter effettuare attività di sperimentazione di laboratorio e su veicolo, impossibili presso la sede vecchia di Via dei Solteri di Trento. Il focus delle attività riguarda lo sviluppo di soluzioni tecniche e tecnologiche (sviluppo ed applicazione di materiali avanzati e relativi processi di trasformazione) per prodotti di nicchia (a basse cadenze produttive), lo sviluppo di soluzioni info-telematiche avanzate per la mobilità pubblica e di applicazioni innovative basate sulle reti di telecomunicazione emergenti. Competenze queste, distintive nei confronti della sede principale di Orbassano con cui il Centro di Mattarello collabora in maniera sinergica ed in rete. Quattro sono le Linee di azioni che sono state identificate per raggiungere sia l’obiettivo di specializzazione che ha permesso alla sede di raggiungere ottimi risultati, ma anche di supportare le aziende del Trentino (e non solo) mettendo a disposizione innanzitutto le proprie competenze ma anche quelle di tutto il Centro Ricerche Fiat nazionale. In sintesi: Attività Diretta Della Sede Crf Trento Verso I Settori Del Gruppo Fiat Vantaggi per il territorio: effettuate collaborazioni con aziende e centri di ricerca del territorio. Supporto All’incremento Di Competitività Delle Aziende Locali Vantaggi per il territorio: disponibilità delle competenze di tutto il Centro Ricerche Fiat attraverso il ruolo di key account da parte di Crf Trento. Iniziative Di Progetti Di Ricerca Europei, Nazionali E Provinciali per potere acquisire il budget necessario per sviluppare tematiche di ricerca di più lungo termine non supportabili da subito dai clienti captive. Vantaggi per il territorio: acquisizione di finanziamento in loco; coinvolgimento di partner della ricerca ed industriali del territorio. Opportunita´ Di Supporto Allo Sviluppo Strategico Del Trentino, sul tema della mobilità sostenibile e dell’agricoltura efficiente, attraverso l’impiego di combustibili da fonti rinnovabili e della telematica (mobilità intelligente). Vantaggi per il territorio: supporto attivo alla definizione e sviluppo di linee strategiche del territorio avendo una conoscenza aggiornata delle tecnologie e delle loro road map di implementazione (mobilità ecologica, telematica, agricoltura). .  
   
   
LA SEAT PRESENTA LA LEON CUPRA R: SPORTIVITÀ AI MASSIMI LIVELLI OTTIMA TENUTA DI STRADA GRAZIE AL DISPOSITIVO AUTOBLOCCANTE ELETTRONICO XDS  
 
Verona, 15 settembre 2009 - La Seat sta affrontando la seconda metà dell’anno con la stessa energia con cui ha terminato la prima, continuando con il lancio di nuovi prodotti che fanno del Marchio spagnolo il più fresco e giovane sul mercato. Al prossimo Salone dell’Automobile di Francoforte, dal 17 al 27 settembre, la Seat presenterà la nuova Leon Cupra R, il modello di serie più potente e sportivo nella storia della Casa automobilistica iberica grazie al motore 2. 0 Tsi 265 Cv e a un insieme di dettagli interni e di carrozzeria esclusivi, che ne esaltano il look e la personalità. La Cupra R completa la gamma delle Leon più sportive, che offre una ricca serie di equipaggiamenti e di motorizzazioni. Massima espressione di sportività. Dotata di un motore da 265 Cv che le consente di reggere il confronto con la Seat Leon Tdi, vincitrice del Campionato Mondiale Turismo (Wtcc), la nuova Cupra R si afferma nella storia della Casa spagnola come la vettura di serie più potente mai prodotta. I suoi cavalli infatti sono una vera e propria dichiarazione d’intenti quanto a prestazioni e rendimento del motore. La punta di diamante della nuova Leon Cupra R è il propulsore 2. 0 Tsi 265 Cv con tecnologia a iniezione diretta, caratterizzato da un potenziale eccezionale, fluidità di rotazione ed elasticità. Inoltre nel nuovo motore della Leon Cupra R è stata inserita una pompa carburante ad alta pressione, per soddisfare le maggiori esigenze di potenza, rispettando al contempo anche i severi requisiti della normativa Euro 5 sulle emissioni. In questo modo, la nuova Leon Cupra R raggiunge prestazioni degne del Wtcc: 250 km/h di velocità massima e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,2 secondi. Percorre, inoltre, i primi mille metri in soli 25,7 secondi. A fronte di tali performance, i consumi sono molto ridotti: 8,1 l/100 km nel ciclo combinato. L’esclusività del nuovo modello della Seat è identificabile a prima vista grazie alla presenza della caratteristica lettera “R”, sia all’esterno – sulla calandra anteriore e sulla parte laterale inferiore destra del portellone – sia all’interno dell’abitacolo – a destra del quadro strumenti e sulla chiave di comando – unitamente all’esclusivo logo “Cupra” presente sulla parte sinistra del paraurti anteriore, nella zona centrale del portellone posteriore, sul volante e sullo schienale dei sedili. Un ulteriore tratto distintivo della Cupra R sono i cerchi bianchi da 19 pollici a cinque razze doppie, abbinati agli pneumatici 235/35 che ne sottolineano la vocazione sportiva. Spiccano inoltre i generosi dischi freno con diametro di 345 mm sull’anteriore e di 286 mm sul posteriore che consentono di contenere l’irruenza dei 265 cavalli che scalpitano sotto il cofano della vettura. Nell’abitacolo colpiscono innanzitutto i sedili dal carattere sportivo, rivestiti in Alcantara colore grigio. A questi si aggiungono l’illuminazione a Led con luce bianca del quadro strumenti, il volante multifunzione in pelle e la pedaliera in alluminio. Caratterizzato dal colore nero, l’abitacolo è confortevole quanto un’auto da turismo di livello superiore e, al contempo, di forte impatto come un’auto da competizione. La Cupra R offre una vasta gamma di equipaggiamenti di serie, che comprende Abs + controllo della trazione Tcs, Esp + assistente alla frenata di emergenza Eba, autobloccante elettronico Xds, airbag anteriori, 2 airbag laterali, 2 airbag a tendina, possibilità di disattivazione dell’airbag lato passeggero, ancoraggio Isofix sui sedili posteriori, spia di controllo pressione pneumatici, sensore luci, sensore pioggia, sensore posteriore di parcheggio, regolatore di velocità, computer di bordo, fari fendinebbia con funzione cornering, climatizzatore bi-zona e radio Cd + Mp3 + 8 altoparlanti + Mdi. .  
   
   
SVELATO IL GIALLO DEL GIALLO  
 
Rozzano, 14 settembre 2009. Tre secondi bastano. Dopo mesi di furibonde polemiche sulla durata della luce gialla ai semafori, Quattroruote è sceso in pista per una prova singolare: non la solita auto, come tradizione dello storico mensile automobilistico, ma un semaforo. Obiettivo, capire quanto deve durare il giallo. O, meglio, quanto tempo deve avere a disposizione un comune automobilista che si avvicina a un incrocio per fermarsi in condizioni di sicurezza allo scattare del giallo. Il risultato del test non lascia spazio a dubbi: in un comune incrocio cittadino, per velocità non superiori a 50 km/h, una durata di tre secondi è sempre sufficiente, sia ad arrestarsi sia a passare con il giallo (e quindi non essere multati se vi sono le telecamere) nel caso in cui, come prevede il codice della strada, si sia così prossimi alla linea d´arresto da non potersi più fermare in sicurezza. "È ovvio che incroci complessi, da attraversare con mezzi pesanti richiedano durate diverse, ma", conclude il mensile, "quasi mai superiori a cinque secondi. L´importante è che prima di regolare il giallo si faccia uno studio ad hoc". Quattroruote, insomma, boccia la recente "interpretazione" della regione Veneto che aveva suggerito ai comuni di adottare durate non inferiori a 8 secondi e conferma, invece, il parere ministeriale che prevede un giallo compreso tra 3 e 5 secondi. .  
   
   
AUTO STORICHE: DA G.R. UMBRIA DISPOSIZIONI PER AGEVOLAZIONI TASSE AUTOMOBILISTICHE  
 
Perugia, 14 settembre 2009 - Oltre all’Automotoclub Storico Italiano “Asi”, saranno centri specializzati e riconosciuti dalla Giunta regionale, inseriti in un Albo aggiornato di anno in anno, a determinare chi, tra i proprietari di auto di particolare interesse storico e collezionistico, immatricolati almeno venti anni fa, potrà essere esonerato dal pagamento delle tasse automobilistiche. Lo ha stabilito la Giunta regionale dell’Umbria, dando disposizioni per l’attuazione dell’art. 1 comma 7–ter della legge regionale 36/2007 in materia di agevolazioni fiscali. “Stiamo cercando di semplificare una materia complessa, che, tra leggi nazionali, decreti ministeriali, regolamenti, circolari e determinazioni di associazioni ed enti pubblici e privati - spiega l’assessore regionale alla Programmazione e Organizzazione delle risorse finanziarie e patrimoniali, Vincenzo Riommi – in questi anni ha creato qualche problema a chi possiede veicoli di particolare interesse storico e collezionistico”. In base al documento, i veicoli interessati devono avere almeno i requisiti minimi previsti dall’“Asi” e l’accertamento di queste caratteristiche è certificato con un apposito attestato, dal quale deve risultare anche il numero di targa, il telaio del veicolo e la data di riconoscimento. I centri specializzati hanno l’obbligo di conservazione e tenuta di un apposito registro dal quale risultino i dati relativi alla richiesta e all’esito. Le richieste di iscrizione all’Albo da parte dei centri specializzati, indirizzate alla Direzione Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali (Servizio Ragioneria e Fiscalità della Regione Umbria), per l’anno 2009 devono pervenire, entro il 30 settembre. .  
   
   
A MILANO “EUROPEAN MOBILITY WEEK” DAL 16 AL 22 SETTEMBRE LA SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ  
 
Milano, 14 settembre 2009 - In occasione dell’ottava edizione della “Settimana Europea della Mobilità”, che si svolgerà dal 16 al 22 settembre, il Comune organizza una serie di iniziative sul tema della mobilità sostenibile, per far conoscere al pubblico le diverse opportunità che già oggi esistono in città per muoversi senz’auto. Tra le manifestazioni in programma, biciclettate tra i monumenti e i parchi di Milano, visite guidate a piedi nei quartieri storici della città, iniziative di promozione del carsharing e del bikesharing. Inoltre, in via straordinaria, sarà aperta al pubblico la Centrale di Controllo del Traffico e del Territorio del Comune e verranno proiettati video realizzati dagli studenti del Politecnico sull’uso della bici in città. “Il Comune di Milano – ha detto l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci - aderisce alla Settimana Europea con un programma di eventi per sensibilizzare i cittadini sui temi della mobilità. La modifica dei comportamenti individuali può dare infatti un contributo determinante alla riduzione dell’inquinamento a beneficio dell’ambiente e della salute dei cittadini. In particolare, muoversi a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici rappresenta un’alternativa vincente in una città come Milano, sia in termini di costi e di tempo risparmiati sia per i benefici all‘ambiente”. La Settimana della Mobilità Sostenibile è un’iniziativa promossa annualmente dalla Comunità Europea dal 2002 per sensibilizzare l’opinione pubblica ed i governi locali sui rischi ambientali provocati dalla mobilità urbana. All’edizione di quest’anno hanno aderito oltre 1. 400 città. Gli eventi che si susseguiranno nel corso della settimana sono organizzati dal Comune in collaborazione con Fiab–ciclobby, Politecnico, Touring club Italiano, Atm e Clearchannel. Il Comune di Milano mette già a disposizione servizi alternativi all’uso dell’auto privata come il bikesharing, il carsharing, i servizi di trasporto pubblico a chiamata e il bus by night. Con un piano di investimenti da un miliardo di euro in tre anni, che vede l’impegno congiunto di Comune e Atm, la flotta dei mezzi pubblici - oggi la più giovane d’Italia - è in continuo rinnovamento con mezzi sempre più ecologici: dal 2008, sono in servizio 153 nuovi mezzi, tra autobus, filobus e tram a basso impatto ambientale. Di notevole entità anche gli investimenti per le metropolitane: circa 3. 5 miliardi di euro per il prolungamento delle linee esistenti e la realizzazione di due nuove linee. Le politiche a favore della mobilità sostenibile e dell’ambiente hanno ottenuto un notevole gradimento da parte dei milanesi: nel 2008 i passeggeri trasportati dai mezzi pubblici sono stati 30 milioni, 5% in più rispetto all’anno precedente; il bikesharing - a soli 10 mesi dall’avvio - conta 11. 000 iscritti, con una punta record di 3. 900 prelievi giornalieri registrata ieri. Milano è la prima città d’Italia per l’offerta di auto in carsharing, con 104 auto disponibili in 61 autorimesse; oggi gli iscritti sono circa 3. 000, ma l’obiettivo è portarli a 5. 000 entro il 2010. Il bus by night, lanciato a settembre 2008, ha accompagnato a casa in sicurezza oltre 25. 000 ragazzi. Tra le iniziative a favore della sostenibilità rientrano anche gli incentivi per gli abbonamenti scontati al trasporto pubblico per i dipendenti di enti e aziende che operano sul territorio milanese: sono oltre 13. 000 gli utenti che hanno già usufruito di questa forma di incentivo. E ancora voucher per i servizi di mobilità alternativa, in collaborazione con la Regione Lombardia per chi rottama un’auto e dispositivi come Ecopass che disincentivano l’uso dell’auto privata per recarsi in centro: nel primo anno e mezzo di funzionamento Ecopass ha portato al dimezzamento delle auto più inquinanti (soggette a pagamento) in circolazione. “Attraverso il potenziamento dei servizi esistenti e la realizzazione di nuovi a favore della mobilità sostenibile – ha concluso Croci - Milano punta a diventare un modello a livello internazionale anche in vista di Expo 2015”. Programma “European Mobility Week” 16-22 settembre 2009: “ Le stazioni di bikeMi fanno 100” 16 Settembre, 15. 00 , Via Borgogna 7 Inaugurazione della 100esima stazione “bikeMi”, il nuovo mezzo di trasporto pubblico di Milano. “ Milano a ruota libera – Promuovere la cultura della bicicletta”* 17 Settembre, 10. 00-12. 00, Palazzo Marino – Sala Alessi Premiazione dei video realizzati dagli studenti della Facoltà di Design del Politecnico di Milano sul tema “la bici a Milano” * in collaborazione con Politecnico di Milano. “Bike to work” * 18 Settembre, 8. 00 –9. 00 , ritrovo in Piazzale Loreto Angolo C. So Buenos Aires fino a C. So Vittorio Emanuele. Al lavoro in bicicletta. Ai partecipanti verrà offerto cappuccino e brioches in c. So Vittorio Emanuele * in collaborazione con Fiab –Ciclobby. “ Milano da scoprire a piedi”* 17 - 18 Settembre, 16. 00 - 16. 30 -17. 00, Corso Italia Tour tra alcuni dei monumenti storici più belli del centro di Milano. Partecipazione gratuita. Necessaria l’iscrizione allo 02. 8526820 *In collaborazione con il Touring Club di Milano. “Chi sceglie la bici merita un premio”* 18 Settembre, 8. 00 -16. 00, Davanti Ad Alcune Scuole Elementari Milanesi I volontari di Fiab Ciclobby premiano bambini e genitori che vanno a scuola in bicicletta. * A cura di Fiab- Ciclobby. “Milano liberty”* 20 Settembre, Ritrovo Alle 10. 00, Piazzetta Reale, Milano In bicicletta alla scoperta di alcuni dei più begli esempi di Liberty a Milano. Partecipazione gratuita. * A cura di Fiab- Ciclobby. “Alla scoperta dei finti castelli di Milano”* 21 Settembre, 20. 30 -22. 30, Piazza S. Eustorgio Visita guidata in bici per l’itinerario “I finti castelli di Milano” tratto dal libro “Milano è Bella in Bici” di Anna Pavan. * in collaborazione con Fiab – Ciclobby. “Giornata del Carsharing” 22 Settembre, 10. 00-17. 00, Palazzo Del Capitano, Via Beccaria 19 Prova gratuita su strada delle auto del carsharing di Guidami. “Gli occhi di Milano” 22 Settembre, 10. 00 – 11. 00 – 16. 00, Palazzo Del Capitano, Via Beccaria 19 Visita guidata alla centrale di controllo del traffico e del territorio del Comune di Milano. Necessaria l’iscrizione allo 02. 88468250 – mta@comune. Milano. It. “Green Bike tra Boschi e Laghi”* 27 Settembre, Dalle Ore 9. 20, Fontana Del Castello Sforzesco Biciclettata verso piazzale Lotto, Parco di Trenno, Boscoincittà e Parco delle Cave. Partecipazione gratuita. Iscrizione alla partenza oppure 50piu@paysage. It * in collaborazione con assessorato Arredo Urbano e Verde e Fiab – Ciclobby. 18 -21 Settembre, Fiera Milano Rho Il Comune di Milano partecipa alla 67esima edizione del salone del Ciclo con lo stand Bikemi www. Comune. Milano. It/muovitisostenibile. .  
   
   
BOLOGNA IL 18 E IL 19 SETTEMBRE "CAPITALE" DELLA BICICLETTA E DEL CIBO A "CHILOMETRI ZERO" . LE INIZIATIVE DI REGIONE E COMUNE PER LA SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE.  
 
 Bologna, 14 settembre 2009 - Venerdì 18 e sabato 19 settembre Bologna diventerà la “capitale” della bicicletta e del cibo a “chilometri zero”. Grazie a “Pedalando per Kyoto” la manifestazione promossa da Regione e Comune, in occasione della Settimana europea della mobilità e a Consumabile, la nuova campagna regionale per promuovere corretti stili di vita. Tanti gli eventi in programma: Mezz’ora per Kyoto, gara virtuosa a premi in Piazza Nettuno e in Sala Borsa i cui partecipanti percorreranno su biciclette da spinning e su bici-generatori la distanza che separa Bologna da Kyoto; il convegno di venerdì 18 “Economia e sostenibilità: la chiave dello sviluppo futuro” con Vandana Shiva; i “video box” a cui rilasciare i propri suggerimenti ai “grandi della terra” in vista della prossima Conferenza di Copenaghen; l’officina per riparare gratuitamente la propria bicicletta. Ci saranno anche percorsi storico-turistici in bicicletta (Pino Cacucci farà da guida ai luoghi della resistenza) e una lezione alimentata da bici generatori sulla storia del Palazzo Comunale di Bologna condotta da Eugenio Riccomini (sabato 19 settembre alle ore 15,30 in Piazza Maggiore). L’evento “clou” sarà rappresentato dalla “Staffetta alimentare” di sabato 19 settembre quando, alle ore 12, si ritroveranno in Piazza Maggiore gruppi di ciclisti partiti da diversi punti della regione. Ogni gruppo avrà con sé una bandiera con i nomi dei prodotti agroalimentari tipici e di qualità, a “chilometri zero” del proprio territorio. Una volta giunti a Bologna queste bandiere verranno collocate su una grande mappa dell’Emilia-romagna a fianco dei veri e propri prodotti, che costituiranno il “monte premi” della lotteria riservata ai ciclisti. “Per costruire un mondo più pulito non possiamo prescindere dai comportamenti di ognuno – ha detto oggi a Bologna nello stand della Regione al Sana l’assessore all’ambiente Lino Zanichelli – noi lavoriamo su regole e incentivi, ma è altrettanto importante diffondere una maggiore consapevolezza e responsabilità individuale. In tempi di crisi, in cui abbiamo bisogno di un rilancio dell’economia, i consumi sono importanti: noi insistiamo sulla qualità e sulla sostenibilità delle scelte, anche perché l’”economia verde” può favorire il decollo di nuove professioni e darci maggiori opportunità per competere. ” La campagna regionale Consumabile “per imparare a stare al mondo” - Oggi il 20% della popolazione mondiale consuma oltre l’80% delle risorse. Un consumatore “abile” fa dunque bene a sé, ma anche agli altri e all’ambiente. Perché abita, si nutre, si cura, si muove e si diverte in modo intelligente e in armonia con le comunità e con la natura. Torna, la campagna informativa “Consumabile” lanciata dalla Regione nel 2007. Rinnovata nel “claim” e nella grafica la campagna ripropone anche nell’edizione 2009 un messaggio forte di responsabilità e una serie di suggerimenti per migliorare i propri stili di vita. Oltre a folder informativi, locandine, borsine, bandiere, la campagna prevede anche il gioco” Consumabile “, che sarà prodotto in 2. 500 esemplari e destinato alle scuole, nonché l’allestimento di 25 info-point nei centri commerciali e Fiere della regione, che saranno gestiti da personale delle Associazioni Consumatori e dei Centri di Educazione Ambientale. / .  
   
   
CONVEGNO “IL SISTEMA INFRASTRUTTURALE ITALIANO: ELEMENTI DI VALUTAZIONE E STRUMENTI CAMERALI PER UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO”  
 
Torino, 14 settembre 2009 - Il convegno del 24 luglio dedicato alla presentazione del Portale Nazionale delle Infrastrutture di Trasporto e logistica – Trail (www. Trail. Unioncamere. It) rappresenta un’occasione di riflessione in un momento particolare come quello attuale che risente, dal punto di vista infrastrutturale, di un deficit ormai storico al quale si somma la crisi finanziaria. Il sistema camerale da sempre impegnato nel supportare lo sviluppo dell’economia ed in particolare nel settore delle infrastrutture da quelle di grande dimensione ( autostrade, porti, aeroporti, ecc. ) a quelle urbane, alla piccola viabilità e mobilità, svolge un ruolo determinante nell’indirizzare le scelte di investimento degli enti locali, delle regioni e del Governo proprio per superare il gap strutturale. Da uno studio condotto da Uniontrasporti* dove sono stati valutati in uno scenario previsionale al 2020 i costi sociali ed economici (congestione, tempi di percorrenza, consumi, ecc. ) derivanti dalla mancata realizzazione di opere infrastrutturali prioritarie, risulta che il risparmio di tempo in termini monetari, varia in una forbice tra i 7 (con interventi minimi) ed i 19 miliardi di €/anno (completa realizzazione). Quindi, i rappresentanti del mondo camerale promuovono lo sviluppo di una piena consapevolezza in tutti i soggetti coinvolti poiché compiere la valutazione quantitativa dei costi e delle difficoltà di realizzazione dei progetti infrastrutturali, può costituire un potente mezzo di comunicazione e negoziazione con gli stakeholders per disegnare una nuova governance di territorio in un’ottica di equilibrio e di equa distribuzione di oneri e benefici. “Le Camere di commercio sono in prima linea – e non certo da oggi – nel supportare lo sviluppo della nostra economia e della nostra società e sono chiamate ad intensificare i propri sforzi sia sul piano delle azioni a carattere congiunturale che per quanto riguarda il superamento dei problemi strutturali – ha affermato il Presidente di Unioncamere italiana e Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello –. Dobbiamo rafforzare l’azione nei confronti dei diversi livelli di governo allo scopo di raggiungere accordi, intese istituzionali e soprattutto essere attori nelle sedi di programmazione ed attuazione dei programmi di sviluppo a partire da quelli collegati all’utilizzo dei fondi strutturali e del Fas. Una buona dotazione infrastrutturale costituisce un elemento necessario, anche se non sempre sufficiente, per raggiungere l’obiettivo di una riallocazione efficiente delle risorse produttive nell’ottica della liberalizzazione degli scambi e della crescita dell’export – ha aggiunto Dardanello -. Per il sistema imprenditoriale, l’efficienza infrastrutturale ed il livello di accessibilità ai territori, rappresentano una necessità fondamentale”. Un’iniziativa di promozione infrastrutturale del sistema camerale è l’autostrada Brebemi (opera i cui cantieri sono stati aperti lo scorso 22 luglio) che rappresenta un esempio significativo di project financing e di azione concreta delle Camere di commercio di Brescia, Bergamo e Milano. “I problemi congiunturali e strutturali del nostro Paese vanno affrontati con slancio poiché l’efficienza infrastrutturale e l’accessibilità sono una necessità per le imprese italiane, ed in una fase di crisi come quella in corso, anche le infrastrutture minori diventano fondamentali per il rilancio occupazionale poiché di rapida cantierizzazione” ha commentato il Presidente di Uniontrasporti ed Unioncamere Liguria, Paolo Odone .  
   
   
TRENTO: AUTOTRASPORTO, ECCO GLI INCENTIVI PER LA FUSIONE DELLE IMPRESE FINO AD UN MASSIMO DI 500.000 EURO PER LE NUOVE SOCIETÀ CHE NASCERANNO DALL´UNIONE DI DUE O PIÙ IMPRESE CHE CESSANO L´ATTIVITÀ  
 
Trento, 14 settembre 2009 - La Giunta provinciale ha approvato l’ 11 settembre, su proposta dell’assessore all´industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, gli incentivi per l’aggregazione delle aziende di autotrasporto. Il provvedimento, su cui l’assessore si è favorevolmente confrontato con le parti sociali e imprenditoriali e con la Seconda Commissione permanente del Consiglio provinciale, attua una "modifica anticrisi" introdotta nella legge unica per l’economia» (L. P. 6/1999) dalla legge finanziaria 2009 (che ha introdotto l’articolo 11 bis). L’incentivo, costituito da un contributo a fondo perduto fino ad un massimo del cinquanta per cento del capitale conferito nella nuova società, con esclusione degli apporti di beni mobili, è destinato alle imprese o imprenditori dell’autotrasporto per conto terzi, iscritti all’apposito albo della provincia di Trento alla data del 31 marzo 2009, che, nel numero di almeno due imprese, cesseranno l’attività per farla proseguire attraverso una nuova società, unificando dunque la loro presenza sul mercato. L’imprenditoria trentina del comparto, oggi piuttosto frammentata (circa 800 imprese) dovrebbe perciò vedere crescere, seppur di poco, la propria dimensione media e, soprattutto, sperimentare nuove alleanze fra imprese. In effetti gli incentivi saranno assegnati alla nuova società, fino ad un massimo di 500. 00 Euro e graduati secondo la dimensione. Per aggregazioni che comportano la nascita di società con almeno 5 mezzi di portata superiore a 11,5 tonnellate, la misura massima dell’incentivo (50%) si raggiunge con almeno 21 mezzi; fra 11 e 20 mezzi il contributo si riduce al 40%, e infine al 30% cento in presenza di un numero di mezzi compreso fra 5 e 10. Per le aziende in possesso di un numero inferiore a 5 autoveicoli di massa superiore a 11,5 tonnellate, il massimo (50%) si raggiunge con almeno 31 mezzi; fra 21 e 30 mezzi il contributo scende al 40%; da 11 a 20 mezzi: 30%; da 2 a 10 mezzi: 20%. Gli aiuti, che saranno concessi dai Confidi, saranno subordinati al mantenimento dell’attività sul territorio per almeno 5 anni; per lo stesso termine dovrà essere mantenuto il capitale sociale preso a base per determinare l’agevolazione. Accogliendo un’osservazione formulata dalla Seconda Commissione permanente, gli aiuti stessi saranno inoltre subordinati al mantenimento dell’80 per cento degli occupati esistenti nel periodo anteriore alla domanda. Questi interventi agevolativi (espressamente dichiarati incompatibili con gli interventi di Trentino Sviluppo) completano il quadro dell’intervento straordinario della Provincia per la crisi del comparto, che, come noto, si snoda su tre livelli: a) intervento di lease-back sull’area più strategica per la dimensione dell’impresa ivi operante e per i servizi intermodali sul territorio, attraverso Trentino Sviluppo (operazione in fase di conclusione); b) partecipazione, sempre di Trentino Sviluppo, ad un «sistema multipolare» di imprese di autotrasporto, volto ad aumentarne la massa critica: la partecipazione sarà di minoranza, in una o più (fino a 3) aggregazioni, per un totale di investimento pubblico pari a 7,5 milioni di Euro (il bando è in scadenza il 15 settembre 2009); c) incentivi per la cessazione dell’attività da parte di imprese di autotrasporto in situazione di marginalità economica, o, al contrario per la loro fusione in nuovi soggetti, che è appunto la misura approvata stamane. .  
   
   
LOMBARDIA, ANAS: AL VIA LA GARA INFORMALE PER IL COLLEGAMENTO DEFINITIVO SUL FIUME PO DELLA STRADA STATALE 9 “VIA EMILIA” TRA SAN ROCCO AL PORTO (LO) E PIACENZA L’IMPORTO COMPLESSIVO A BASE DI GARA È DI QUASI 60 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 14 settembre 2009 - L´anas ha diramato la lettera di invito per la gara informale dei lavori di ricostruzione del nuovo ponte sul fiume Po lungo la strada statale 9 “via Emilia”, dal km 262,392 km al km 263,487 tra San Rocco al Porto in Porto in Provincia di Lodi e Piacenza. “Come promesso dall’Anas nelle riunioni successive al crollo del 30 aprile - ha detto il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – la gara per la ricostruzione definitiva del collegamento è stata avviata nel rispetto del cronoprogramma annunciato. Questo è stato possibile anche grazie all’intervento del Consiglio dei Ministri, con l´emanazione di un´Ordinanza relativa alle Disposizioni Urgenti di Protezione Civile per la ricostruzione del nuovo ponte, ed alla collaborazione di tutti gli enti ed istituzioni locali coinvolte”. Il progetto definitivo per la ricostruzione del ponte sul fiume Po è stato redatto dai tecnici della Direzione Centrale Progettazione Anas, e dalle società Mca S. R. L. , diretta dal professor Michele Mele, e Soil S. R. L. , diretta dall’ingegner Luigi Albert e prevede il completo rifacimento dell´impalcato del ponte per un’estensione di circa 1300 metri, di cui 1079 metri di nuovo ponte, il mantenimento delle pile esistenti dell’attuale ponte metallico e la demolizione dell’intero viadotto lato Lodi, salvaguardando la parte ad archi in muratura del vecchio viadotto di accesso lato Piacenza. Di conseguenza, per circa 800 metri, in alveo ed in golena sinistra, il ponte sarà costituito da una travata reticolare metallica, con impalcato anch´esso in acciaio, impostato sulle esistenti pile in muratura e su tre nuove pile in calcestruzzo armato. I restanti 279 metri di ponte, che si riferiscono al viadotto di accesso lato Piacenza, quasi tutto fuori dalla golena e sovrappassante la viabilità comunale e la linea ferroviaria, saranno costituiti da una travata poggiante su nuove pile in calcestruzzo armato affiancate alle esistenti arcate murarie, le quali saranno oggetto di interventi di restauro conservativo. L’impalcato ospiterà per tutta la sua estensione, compresa tra piazzale Milano in Piacenza e l’argine lombardo, un percorso ciclopedonale ubicato sul marciapiede destro della piattaforma e da questo separato mediante barriere metalliche di sicurezza. L’accesso al percorso ciclabile sarà reso possibile mediante una rampa ubicata in adiacenza al viadotto lato Piacenza, realizzata per agevolare la circolazione dei ciclisti e dei pedoni provenienti da entrambe le direzioni del nuovo ponte. Il progetto, infine, prevede un sistema di illuminazione di tipo continuo, con lampade a Led, per tutta la lunghezza del tratto rettilineo della pista ciclabile. L’importo complessivo posto a base di gara è di quasi 60 milioni di euro. L´opera, realizzata tramite appalto integrato, sarà aggiudicata con il criterio dell´offerta economicamente più vantaggiosa. Le imprese invitate dovranno far pervenire le offerte al Compartimento Anas della Viabilità per la Lombardia entro e non oltre il 1 ottobre 2009. La prima seduta di gara è fissata per il 2 ottobre; una volta esaminati gli atti tecnici da parte della Commissione giudicatrice, il 9 ottobre saranno aperte le offerte economiche. Dopo l’aggiudicazione si procederà all’immediata consegna della progettazione esecutiva all’Impresa vincitrice la quale dovrà presentare, entro 30 giorni, il progetto esecutivo che il Compartimento valuterà ed approverà nei 10 giorni successivi. La consegna dei lavori è dunque prevista entro la fine del mese di novembre; la durata dei lavori sarà pari a 406 giorni dalla data del verbale di consegna comprensivi di 60 giorni di andamento stagionale sfavorevole, e l’ultimazione del nuovo ponte, quindi, è prevista per dicembre 2010. Inoltre, nel Capitolato Speciale d’Appalto è previsto che l’appaltatore organizzi il proprio personale su due e/o tre turni lavorativi. Negli atti di gara è tuttavia previsto che le imprese concorrenti possano proporre una riduzione dei tempi di esecuzione dell’opera, fino ad un massimo di 15 giorni (quindi 391 giorni di lavorazione). Inoltre, sempre al fine di contenere i tempi di realizzazione, nel Capitolato Speciale d’Appalto sono state previste penali per il ritardo ed un premio economico di accelerazione sulla fine dei lavori. .  
   
   
LOMBARDIA, ANAS: STRADA STATALE 342 “BRIANTEA” SARÀ PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE IL BANDO DI GARA PER I LAVORI DI PROTEZIONE DELLE OPERE DI FONDAZIONE DELLE PILE DEL PONTE SUL FIUME BREMBO  
 
Milano, 14 settembre 2009 – E’ pubblicato l’ 11 settembre dall’Anas sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara relativo ai lavori di protezione delle opere di fondazione delle pile del ponte sul Brembo, in provincia di Bergamo, lungo la strada statale 342 “Briantea”. L’intervento, che rientra nei lavori di completamento del 1° lotto dell’asse interurbano di Bergamo con nuovo collegamento alla strada statale 342 a Mapello, prevede la realizzazione di opere per la regolamentazione dell’attività idraulica del fiume Brembo mediante una traversa di fondazione e scogliere arginali. L’importo complessivo dell’intervento è di quasi 2 milioni di euro. Il termine per l’esecuzione dei lavori è di 90 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna. L’appalto è finanziato con mezzi correnti del bilancio Anas S. P. A. E sarà aggiudicato con il criterio del prezzo più basso. Le domande di partecipazione per il bando dovranno essere inviate ad Anas S. P. A. – Compartimento della Viabilità per la Lombardia – Via C. D’ascanio, 3 – 20142 Milano, con specifica indicazione “Ufficio Gare e Contratti”, entro e non oltre (a pena di esclusione) le ore 19,30 del 13 ottobre 2009. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www. Stradeanas. It. .  
   
   
PER A4 +420 ML. EURO  
 
Trieste, 14 settembre 2009 - Per realizzare la terza corsia della A4 il nuovo Piano finanziario 2009 di Autovie Venete prevederà un maggior onere pari a 420,70 milioni di euro, giungendo ai 2,334 miliardi di euro rispetto a quanto indicato nel Piano di due anni fa (1,913 mld. ). E´ quanto ha indicato il 10 settembre l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi nel corso della sua audizione, assieme al presidente di Autovie Venete Giorgio Santuz, alla Iv Commissione permanente del Consiglio regionale, presieduta da Alessandro Colautti. Maggiori oneri in quanto il progetto complessivo di costruzione della terza corsia deve tener conto di alcuni fattori che incidono in modo significativo sulle previsioni 2007: da una progettazione compatibile con una futura realizzazione anche della quarta corsia all´adeguamento ai prezziari ed ai valori di mercato dei materiali utilizzati nella costruzione dell´infrastruttura (il ferro dei cementi armati, le ghiaie ed il pietrisco, i prodotti petroliferi), dalle nuove prescrizioni per le opere idrauliche (fossi, ponti, canali irrigui, ecc. ) alle sopraggiunte norme antisismiche, alle nuove opere accessorie ´´indicate dal territorio´´, come cavalcavia, piste ciclabili, viabilità minori. Considerato che al momento attuale non è ipotizzata alcuna proroga alla durata della concessione (fissata al 2017), le possibili ´´leve´´ per fra fronte a questi maggiori costi, ha osservato Riccardi, rimangono quelle dell´aumento di capitale, ´´un´opzione da verificare´´ secondo l´assessore regionale, del riallineamento delle tariffe (il Piano finanziario 2007 di Autovie Venete già prevede un graduale aumento delle tariffe fino all´80,34 per cento a fine concessione), della revisione di quel patto parasociale fissato nel 2006 dagli azionisti, pubblici e privati di Friulia, di una distribuzione del 25 per cento degli utili netti. Tale corresponsione, nel periodo gennaio 2006-giugno 2009, ha fruttato ai soci un importo di oltre 31 milioni di euro, ha riportato Riccardi alla Commissione consiliare. Ai consiglieri regionali l´assessore ha anche dichiarato che ´´può essere senz´altro considerato un aumento differenziato della tariffa autostradale per il traffico pesante´´, andando a privilegiare il passaggio dei Tir nelle ore notturne, nonché la sua ´´non contrarietà, se non addirittura la condivisione´´ all´ipotesi di arretrare rispetto al Lisert alla fine della terza corsia (prevista a Villesse) il casello finale di uscita della Venezia-trieste: un´ipotesi, però ha affermato, da valutare sulla base della ´´tenuta´´ del quadro finanziario di Autovie Venete, che andrebbe evidentemente a scontare un minor introito dalla conseguente richiesta di abbassamento del pedaggio. Nel suo intervento Riccardi ha inoltre ricordato come la nomina commissariale del presidente della Regione Renzo Tondo nell´estate dello scorso anno, per gestire l´emergenza A4 (una nomina richiesta ma non ottenuta dai presidenti di Friuli Venezia Giulia e Veneto nel giugno e nel luglio 2007) ha di fatto comportato un accorciamento dei tempi di realizzazione della terza corsia dai 9 ai 52 mesi, a seconda dei diversi lotti di lavoro previsti. Con la procedura ordinaria, infatti, i lavori ad esempio tra il Tagliamento e Gonars o tra Quarto d´Altino ed Alvisopoli (in Veneto) sarebbero stati conclusi nel 2017, mentre ora si ritiene di chiudere i cantieri tre anni prima, nel 2014. Si pensi, ha aggiunto Riccardi, che solo per l´approvazione della progettazione preliminare della terza corsia sono stati necessari ben due anni e mezzo di tempo. .  
   
   
III CORSIA A4: COINVOLGIMENTO COMUNI  
 
Bagnaria Arsa, 14 settembre 2009 - L´assemblea pubblica promossa dal sindaco di Bagnaria Arsa, Anselmo Bertossi, nella sede municipale di Sevegliano, per l´illustrazione degli aspetti progettuali e operativi nella realizzazione della terza corsia sulla A4 e del "nodo" di Palmanova, ha dato l´occasione all´assessore regionale alla Viabilità e trasporti, Riccardo Riccardi, per ribadire e confermare la volontà dell´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia di "governare i lavori sulla A4 con la massima collaborazione istituzionale". "Anche se è stata chiusa ai primi di settembre la Conferenza dei servizi relativa al lotto Gonars-villesse, in cui ricadono 17 chilometri di nuova terza corsia, il nuovo casello di Palmanova, l´interconnessione tra A4 e A23 e la riorganizzazione dell´attigua viabilità ordinaria - ha infatti affermato Riccardi - può essere ancora ampio il ´dialogo´ con i Comuni, soprattutto con Bagnaria Arsa e Palmanova, i cui territori vengono profondamente interessati dai lavori". Dopo la Conferenza dei servizi, l´intero incartamento è ora all´attenzione del Comitato tecnico scientifico, chiamato a valutare le osservazioni presentate in quella sede; successivamente il commissario per l´emergenza sull´autostrada Venezia-trieste, il presidente della Regione Renzo Tondo, potrà approvare il progetto definitivo. "L´obiettivo è quello di giungere alla pubblicazione del bando di gara entro fine 2009 - ha aggiunto l´assessore regionale - per avviare quindi i lavori, che dureranno all´incirca un triennio, nel corso del 2010: rassicuro quindi i sindaci e le popolazioni che ci sono i tempi necessari per sviluppare a livello locale, con le realtà del territorio e i singoli cittadini, tutti gli approfondimenti che saranno ritenuti utili e indispensabili". "Non possiamo negare che disagi ci saranno - ha aggiunto Riccardi - ma certo non è possibile bloccare la A4 durante l´apertura dei cantieri: il traffico normale, quello pesante e, nei mesi estivi, quello dei vacanzieri si scaricherebbe sulla viabilità ordinaria, sulle strade e nelle piazze dei nostri comuni, con ripercussioni quotidiane ancora più gravi sulla popolazione". L´assessore ha inoltre confermato che sono state previste (ma potranno essere oggetto di ulteriori approfondimenti con i primi cittadini) chiare definizioni progettuali per far fronte all´inquinamento acustico e a quello causato dalle acque piovane. .  
   
   
BOLZANO: SUCCESSO PER LA FERROVIA DELLA VAL PUSTERIA, PASSEGGERI IN CRESCITA DEL 64%  
 
Bolzano, 14 settembre 2009 - Non solo pendolari, ma anche turisti. La nuova linea ferroviaria della Val Pusteria piace, e lo confermano i dati del mese di agosto appena trascorso. Se ad agosto 2008 i passeggeri erano stati 25mila, a un anno esatto di distanza si è toccata quota 41mila utenze, con una crescita, dunque, del 64% rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. "I dati - spiega l´assessore alla mobilità Thomas Widmann - confermano le prime positive impressioni ricavate dai molti commenti positivi dei turisti. Per quanto riguarda i numeri, inoltre, dobbiamo tenere conto che non vengono rilevati molti passeggeri che utilizzano la ferrovia ma che non hanno l´obbligo di obliterazione, come tutti i possessori delle tessere Abo per scolari, studenti e terza età". I soddisfacenti riscontri della nuova linea ferroviaria della Val Pusteria, secondo l´assessore Widmann, rappresentano un chiaro segnale: "Se viene proposta una buona offerta - spiega - gli utenti rispondono. Il trasporto pubblico può rappresentare una concreta alternativa al traffico privato soltanto se riesce a dotarsi di orari adeguati, stazioni confortevoli e materiale rotabile pulito e moderno, come, ad esempio, gli otto treni Flirt utilizzati tra Fortezza e San Candido". Per avvicinare sempre di più la popolazione al treno, inoltre, sono state organizzate diverse campagne orientate a intercettare tutte le categorie di potenziali utenti: dagli anziani alle famiglie, dagli escursionisti ai bambini. A tale proposito, è da segnalare la serie realizzata in collaborazione con la redazione di Rai Sender Bozen dal titolo "Karamela entdeckt die Pustertal Bahn", che andrà in onda il 14, 21 e 28 settembre, alle ore 18, durante il programma "Tip Top Tv". .  
   
   
SCALI MERCI, FIRMA DELL´ACCORDO TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E FERROVIE DELLO STATO  
 
Bologna, 21 settembre 2009 – Un Accordo di programma – il primo, a livello nazionale – tra Regione Emilia-romagna e Ferrovie dello Stato, per ridefinire il sistema di impianti e infrastrutture ferroviarie dedicate alle merci. Un sistema che, a livello di volumi di traffico movimentato, significa circa 15 milioni di tonnellate l’anno. “Si tratta indubbiamente di una novità – ha sottolineato l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri a proposito dell’intesa –, che aiuta nell’attività di programmazione e di investimenti, a maggior ragione in un settore così rilevante per il nostro sistema economico e produttivo. Questo – ha aggiunto Peri – vale ancora di più in una fase di crisi: per superarla e uscirne è importante attivare tutti gli strumenti a disposizione, ribadendo l’attenzione per il traffico merci su ferro”. L’accordo, frutto di un percorso di concertazione attivato da Regione e Ferrovie, delinea un quadro condiviso sugli impianti merci, condivide la strategia sui raccordi esistenti, sugli scali minori e sulle richieste di nuove realizzazioni, oltre a stabilire criteri comuni per ottimizzare l’uso di quanto già esiste. In questo modo, l’Accordo risponde agli obiettivi della pianificazione nazionale, regionale e locale, e alla necessità di concentrazione e razionalizzazione della rete proposta da Rete ferroviaria italiana (Gruppo Fs). “Evitare la polverizzazione sul territorio nazionale degli scali e degli interporti, a vantaggio di una rete di piattaforme logistiche funzionali, ben integrate con i corridoi transeuropei. Questo – ha ribadito l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti – è l’obiettivo del progetto nazionale del Gruppo Fs per le merci. La liberalizzazione del trasporto ferroviario - già completa in questo settore - e la realizzazione di nuove infrastrutture ci spingono ad accelerare questo percorso, per favorire uno sviluppo che migliori la competitività del nostro Paese”. Emilia-romagna, gli scali di punta - A Bologna sono l’Interporto e lo Scalo San Donato. Per l’Interporto l’Accordo siglato prevede l’ampliamento (scalo e opere connesse), mentre per San Donato ci sarà una “rifunzionalizzazione” delle aree non più strumentali alla funzione originaria di smistamento delle merci, con attività che non comportino impatti rilevanti nei confronti della vicina area urbana. Nel bacino delle ceramiche si conferma la valenza strategica dello scalo di Marzaglia, per il quale è previsto – sulla base dell’evoluzione della domanda di trasporto – un coordinamento logistico e funzionale con quello di Dinazzano, che sarà potenziato. Su Marzaglia, la cui attivazione è prevista a partire dal 2011, convergerà il traffico merci degli scali di Modena, Rubiera e Reggio Emilia, che verranno chiusi. L’asse della via Emilia si completa con l’Interporto di Parma, con la realizzazione delle aree operative e delle opere connesse, e il nuovo scalo merci di Piacenza in località “Le Mose”. Per quanto riguarda la Romagna, si confermano come scali di punta quello di Villa Selva, dove convergerà il traffico merci di Sant’ Arcangelo, Cesena e Forlì, e quello di Ravenna. Per quest’ultimo l’Accordo prevede il superamento dell’interferenza strada-ferrovia in corrispondenza dei passaggi a livello delle vie Canale Molinetto e Canale Candiano, che saranno eliminati. Novità anche per Faenza, che vede concretizzata la possibilità di realizzazione di uno scalo merci privato, attraverso la costruzione di un nuovo raccordo. .  
   
   
TOREMAR, LA REGIONE TOSCANA CHIEDE CHIARIMENTI SU INVESTIMENTI E DIPENDENTI C´È L´ACCORDO CON IL GOVERNO SU PRIVATIZZAZIONE E GARA, MA NON SULLA CONVENZIONE  
 
Portoferraio, 14 settembre 2009 - L´intesa con il governo per procedere di pari passo alla privatizzazione di Tirrenia e alla gara per l´assegnazione dei servizi della Toremar (e quindi per i collegamenti con l´arcipelago toscano) c´è. Quello che ancora manca è l´accordo, con il governo, sulla convenzione. “Ma siamo ad una stretta decisiva”. L´assessore ai trasporti della Toscana Riccardo Conti è chiaro ed esplicito nello spiegare ad un´interessata platea di elbani l´attuale stato dell´arte delle trattative, nel corso della prima giornata della seconda conferenza europea sulle isole minori che si è conclusa l’ 11 settembre a Portoferraio: un´iniziativa della Regione e dell´Anci Toscana organizzata in collaborazione con l´associazione nazionale dei comuni delle isoli minori (Ancim) e i Comuni dell´arcipelago toscano. “Dopo mesi ci siamo trovati finalmente d´accordo su che partita giocare - riassume l´assessore con una metafora -, ma l´arbitro ha solo fischiato l´iniziato della partita”, spiegando poi come il testo tecnico ricevuto dai ministeri dei trasporti e dell´economia e che è stato proposto alla Regione sia irricevibile. La trattativa per la Toremar comunque prosegue. E l´impegno è quello a portarla a termine, cercando una soluzione che garantisca anzitutto i servizi essenziali efficienti, non solo i più remunerativi collegamenti estivi che tutti hanno interesse a fare ma anche quelli di settembre o dicembre,ovvero, per dirla con le parole dell´assessore, “il diritto dei cittadini, ovunque risiedano, alla mobilità”. Che è appunto la continuità territoriale tante volte evocata. Investimenti e dipendenti, i punti fermi della Regione - La Regione ha fatto fare a Fidi Toscana, la finanziaria di cui è socia di maggioranza relativa, un´attenta analisi dei bilanci. E ci sono due punti da chiarire. C´è una questione di risorse: “la nave più nuova di Toremar è del 1991 - ricorda Conti – e i soldi per i nuovi investimenti sono troppo limitati”. “Procedere così – riflette - non conviene neppure al ministro Matteoli”. “Si può creare una new company senza debiti e senza crediti, il che aiuterebbe a trovare più facilmente un partner industriale – ragiona l´assessore – oppure per quanto riguarda la flotta decidere non di acquistare ma di affittare le navi. Altrove qualcuno già lo fa”. Il ministro era atteso oggi alla conferenza dell´Elba, ma non è potuto intervenire. Lunedì Conti gli consegnerà comunque una nota. C´è poi la questione del personale. “Esiste la necessità di una clausola sociale e la Regione manterrà il suo impegno affinché ven gano difesi gli attuali livelli occupazionali della Toremar. Ma occorre far chiarezza – aggiunge poi l´assessore – sugli effettivi dipendenti dell´azienda. Non possono essere caricati sui libri della Toremar lavoratori della Tirrenia che per solo per pochi giorni l´anno vi hanno lavorato”. Il tutto magari per rendere più facile la privatizzazione di Tirrenia. .  
   
   
BACINO CARENAGGIO PORTO CASTELLAMMARE, VIA ALLO STUDIO DI FATTIBILITÀ  
 
Napoli, 21 settembre 2009 - La Giunta regionale della Campania, su proposta degli assessori ai Trasporti Ennio Cascetta e alle Attività produttive Riccardo Marone ha approvato una delibera per la realizzazione dello studio di fattibilità del bacino di carenaggio nell´area portuale di Castellammare di Stabia. Per la realizzazione dello studio, sono stati stanziati 300 mila euro di fondi Paser (Piano di Azione per lo Sviluppo Economico Regionale) a favore dell´Autorità Portuale di Napoli, individuata come soggetto attuatore dell´intervento. L´obiettivo è quello di verificare la sussistenza delle condizioni per inserire il rilancio del distretto nautico torrese-stabiese tra i Grandi Progetti previsti dal Por Campania 2007 - 2013, sulla base dell´intesa siglata tra la Regione, la città di Castellammare, l´Autorità portuale di Napoli e la Fincantieri per l´ulteriore sviluppo dei cantieri navali. L´intervento ricade nell´ambito territoriale del contratto d´area torrese-stabiese, dell´accordo di reciprocità della fascia Costa del Vesuvio e del programma comunitario per la riqualificazione urbana delle medie e grandi città della Campania. "Il rilancio del settore della cantieristica navale in Campania - ha detto l´assessore ai Trasporti Ennio Cascetta - che ha negli impianti di costruzione di Castellammare, nel comparto delle riparazioni del porto di Napoli e nel settore delle costruzioni navali medio-piccole di Torre del Greco importanti punti di forza, è fondamentale per sostenere i processi di sviluppo nelle aree che stanno subendo le drammatiche conseguenze della recessione economica. Il bacino di carenaggio è decisivo per un modello di costruzione delle navi capace di garantire una grande competitività con la concorrenza internazionale, ma anche per rispondere ad un´esigenza crescente di infrastrutture per le grandi riparazioni navali. Proprio per sviluppare queste sinergie la Regione ha promosso il trasferimento delle competenze sul porto di Castellammare all´Autorità Portuale di Napoli", ha concluso Cascetta. "Il finanziamento dello studio di fattibilità - ha aggiunto l´assessore alle attività produttive Riccardo Marone - per il bacino di carenaggio è il segnale della particolare attenzione della Regione Campania verso l´area torrese stabile. Il provvedimento mira al miglioramento della dotazione infrastrutturale al servizio delle imprese. Con lo studio di fattibilità si conferma l´impegno della Giunta a sostenere il settore della cantieristica navale, che ha a Castellammare di Stabia il suo più importante stabilimento, quello di Fincantieri", ha concluso Marone. .