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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Settembre 2009
PUGLIA, AMPLIAMENTO CENTRALE ENI.PELILLO: PRONTI ALLO SCONTRO IDEOLOGICO E DI COSCIENZA L´AMPLIAMENTO DELLA CENTRALE CAUSERÀ UN AUMENTO DEL 276% DI CO2  
 
Bari, 16 settembre 2009 - Di seguito, una nota dell’assessore al bilancio, Michele Pelillo sull’ampliamento della centrale elettrica della raffineria Eni, a Taranto: “Taranto rischia di essere vittima di un nuovo scempio ambientale. “Se da un lato la regione Puglia ha espresso il suo parere assolutamente sfavorevole all’ampliamento della centrale elettrica della raffineria Eni, citando numeri e dati ben precisi, dall´altro assistiamo allibiti alla firma da parte del Governo nazionale di una ennesima beffa per la città di Taranto. “Inevitabile il conflitto politico e di coscienza con il ministro Prestigiacomo che, autorizzando la Via per l´ampliamento della centrale elettrica dell´Eni, consentirà che in riva allo Jonio si producano anidride carbonica e monossido di carbonio in maniera massiccia e pericolosa per la salute. Si passerebbe infatti dalle attuali 87 tonnellate di Co a 456 tonnellate all’anno, mentre la produzione di Co2 arriverebbe addirittura a più di 1000. 00 tonnellate all´anno. “A questo possibile disastro ambientale noi continuiamo a dire il nostro secco no. “Se nel 2007 i capi di governo europeo si erano dati come obiettivo la diminuzione della concentrazione della Co2 entro il 2012, la presenza di una nuova centrale elettrica andrebbe in senso opposto alle linee ambientali europee. Per assurdo Taranto violerebbe le direttive del protocollo di Kyoto, facendo un passo indietro nell’evoluzione della cultura ambientale mondiale. “Dalle carte presentate agli uffici regionali, infatti, si evince chiaramente che con l’ampliamento della centrale elettrica si avrebbe un incremento del 276% della produzione di Co2. Come puo´ un ministro della Repubblica -ed una madre- ignorare le quantità di veleni che sarebbero introdotte nell´atmosfera a seguito della sua autorizzazione? Con quanta superficialità è stata assunta questa scelta? Perchè non si è tenuto conto del parere sfavorevole della Regione? “La politica non può rimanere inerme di fronte a queste evidenze. Se il 2009 sarà ricordato per l’applicazione della legge regionale contro la diossina non possiamo consentire che nel silenzio della burocrazia si consumi un delitto ambientale dalla portata catastrofica. È necessario mobilitare le coscienza, informare la popolazione, prendere misure cautelative per noi e per i nostri figli perché non possiamo cedere a un ricatto come quello proposto dall’Eni. “Con l´autorizzazione del Governo nazionale la centrale Eni potrà produrre energia cinque volte superiore alle attuali prescrizioni; se da un lato è vero che utilizzerebbe come combustibile il gas naturale che è meno nocivo, dall’altro ci preoccupa sapere che verrebbe utilizzato un settore del vecchio impianto per una potenzialità di circa 47,3 Mwe. “Nei giorni scorsi è stato più volte avvertito in varie zone della città un odore forte probabilmente proveniente proprio dalla raffineria ed è difficile passare dal primo tratto della statale 106 in uscita da Taranto senza essere colpiti dagli odori derivanti proprio dal medesimo stabilimento di proprietà dell’Eni. “Sarebbe il caso che gli Enti preposti al controllo spiegassero alla popolazione, e agli internauti che anche nella piazza virtuale di facebook la notte scorsa si interrogavano sulla provenienza del puzzo insopportabile, quali le origini degli odori, quali gli elementi che li caratterizzano e che ne sono all’origine. È importante che si proceda con urgenza a rilevare tecnicamente la natura di questi odori che costringono sempre più spesso i tarantini a barricarsi nelle case per associare a questi una fonte ed eventualmente un colpevole. Non siamo giustizieri. Ma non abbasseremo la guardia sulle questioni ambientali e da ogni piazza continueremo a giustificare e a sostenere con i dati, con i numeri e con le evidenze scientificamente rilevanti le motivazioni del diniego alla richiesta di Via per l’ampliamento della centrale Eni. ” .  
   
   
CALANO I COSTI DELLE BOLLETTE, CRESCE L’INTERESSE PER IL CONFRONTO ONLINE TRA FORNITORI BOLLETTE IN CALO, DAL 1° LUGLIO ENERGIA ELETTRICA -1%, GAS -8%: COME È CAMBIATO IL CONNUBIO SOCIETÀ ENERGETICHE E WEB  
 
Milano, 16 settembre 2009 – Secondo i dati del primo rapporto Digitalenergy, realizzato da Nielsen Online e Commstrategy, a giugno 2009 gli italiani che navigano i siti delle società energetiche sono quasi uno su dieci. Il leader di mercato da solo ha registrato 1,4 milioni di utenti che hanno ricercato informazioni nell’area pubblica o compiuto operazioni online. La crisi economica ha imposto alle famiglie la necessità di cambiare i propri comportamenti e le abitudini d’acquisto. In tale momento di difficoltà la ricerca del risparmio influisce sulla gestione del budget familiare imponendo una maggiore attenzione ai consumi e alle scelte contrattuali. In tale contesto, il connubio società energetiche e web risulta sempre più cruciale. Anche le bollette, infatti, possono rientrare nei tagli alle spese familiari e sempre più consumatori scelgono internet come strumento chiave per effettuare confronti e valutare le diverse offerte proposte in un mercato ormai liberalizzato. L’autority dell’Energia ha messo a disposizione sul proprio sito il tool “trova offerte” per supportare i cittadini nel confronto dei prezzi, attività spesso non facile a causa dell’elevato numero di voci che ne compongono il costo. L’approfondimento dei consumi internet degli utenti della società leader evidenzia una notevole incidenza nella fruizione dei siti web 2. 0 (a Giugno 2009 il 71% visita Facebook, il 61% Youtube ed il 49% Blogger) e una forte presenza di discussioni su forum e blog relative a tariffe e promozioni. Spesso questi contenuti sono legati alla richiesta di una maggiore chiarezza nella tariffazione o riportano critiche per l’insoddisfacente trasparenza delle ultime campagne pubblicitarie. "Le discussioni sui costi delle bollette sono un tema caldo in internet - commenta Cristina Papini, Sales & Project Manager Nielsen Online -. Secondo i dati Buzzmetrics, nei primi 6 mesi del 2009 sono stati oltre 5. 000 i messaggi, con un picco tra marzo e aprile in corrispondenza del calo delle tariffe dovuto alla riduzione del prezzo del petrolio". “Le principali società del settore energy hanno acquisito consapevolezza del fenomeno e stanno rivedendo la propria presenza online, arricchendola secondo le logiche tipiche del web 2. 0, in modo da ingaggiare l’utente in un’esperienza semplice e pertinente” commenta Fiamma Petrovich, Senior Manager Commstrategy. I siti offrono agli utenti la possibilità di cambiare il proprio fornitore e accedere a una serie di servizi online, con aree dedicate alla gestione del contratto e al monitoraggio dei consumi per i clienti registrati, che hanno in tal modo la possibilità di tenere sotto controllo le proprie spese e adattarsi meglio alla crisi. I siti, inoltre, utilizzano spesso case interattive per guidare gli utenti alla scoperta di piccoli accorgimenti che consentono di ottimizzare i consumi quotidiani. Gli strumenti di “learning by doing”, sono indirizzati anche alle fasce più giovani, svolgendo un importante ruolo di education ambientale legata al risparmio energetico. Alcuni brand hanno anche promosso l’adozione della bolletta online tramite apposite campagne pubblicitarie che hanno messo in luce i vantaggi economici e ambientali legati al passaggio dal cartaceo al web per la gestione delle utenze. .  
   
   
RUSSIA, LUKOIL COMPRA P.C. DI RAFFINERIA OLANDESE  
 
Mosca, 16 settembre 2009 - La compagnia russa Lukoil ha annunciato di aver completato l´acquisizione di una partecipazione pari al 45 per cento di una raffineria petrolifera olandese, afferma Ria Novosti. Il venditore delle quote è stato individuato nella francese Total, mentre il prezzo dell´affare - stando a quanto confermato dallo stesso produttore petrolifero - è pari a 600 milioni di dollari. .  
   
   
MILANO, HOUSING SOCIALE: PUBBLICO E PRIVATO COLLABORANO PER RISOLVERE IL PROBLEMA ABITATIVO LA COSTRUZIONE IN LEGNO PIÙ ALTA DEL MONDO: UNA “TORRE” DI 14 PIANI  
 
Milano, 16 settembre 2009 - Sarà la costruzione in legno più alta del mondo: una “torre” di 14 piani, più due piani interrati di box per le auto. L’edificio prevede 112 alloggi suddivisi in 64 bilocali, 40 trilocali e 8 quadrilocali, destinati a giovani coppie, studenti e lavoratori precari. Sono i nuovi interventi di social housing a Milano che permetteranno di realizzare edilizia sociale di qualità a costi contenuti, con costo medio di costruzione a 850 euro al metro quadro e un costo di arredo interno di 85 euro al metro quadro. L’obiettivo è mettere sul mercato affitti calmierati competitivi: 250 euro al mese per il posto letto e circa 480 euro al mese per il bilocale. Il progetto, curato dall’architetto Dante Benini e dalla Compagnia delle Opere di Milano, è per l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli un nuovo percorso di sussidiarietà economica che ha coinvolto operatori pubblici e privati, a partire dal Comune che ha assegnato gratuitamente l’area che è destinata a funzione d’interesse generale. “Questo progetto – ha spiegato Masseroli - è un esempio di come pubblico e privato possono collaborare per rispondere al bisogno abitativo di una città come Milano con progetti di edilizia sociale di qualità a costi contenuti. Il nostro obiettivo è porre le condizioni perché le realtà private, cooperative e associazioni presenti sul territorio, possano mettersi insieme per realizzare progetti come questo, che rendono la città più attrattiva, più giovane e ricca di vitalità e più accessibile nei costi”. “Progettare gli edifici sociali – ha detto l’architetto Benini - significa valorizzare quello che gli individui hanno in comune e non le diversità. Il concetto di ‘bellezza’ ha superato l’appartenenza a una categoria estetica per diventare sinonimo di ‘benessere’ o bellezza sociale. Wright era convinto che l’architettura fosse una sorta di crociata a favore della civilizzazione dell’uomo, fuori dai conformismi e dalle mode a favore di ‘un’architettura democratica’ come espressione della dignità e del valore dell’essere umano. La casa è la base fondamentale della democrazia. L’abitazione a prezzo contenuto è il vero problema degli architetti del mondo. Per me non c’è nulla di più affascinante che tentare di infondere qualità all’ambiente dove vivono gli uomini”. .  
   
   
AD ONNA DELEGAZIONE TRENTINA PER LA CONSEGNA DEL VILLAGGIO E DELL´ASILO  
 
Trento, 16 settembre 2009 - Ieri alle 15, alla presenza del presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi sono state consegnate le casette realizzate dai trentini nell´ambito del protocollo siglato con la Croce Rossa ed il Dipartimento nazionale della protezione civile. Ad Onna c’era anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, assieme all´assessore Lia Beltrami ed ai vertici della protezione civile trentina. Il villaggio ´trentino´ ieri è stato visitato dal cardinale Angelo Bagnasco che ha definito questo intervento ´un vero segno di speranza". La frazione di Onna nel comune di L’aquila è stata una dei centri abitati più colpiti dal terremoto del 6 aprile con 41 vittime su una popolazione di circa 300 abitanti. La ricostruzione del villaggio è stata decisa con una convenzione tra la Provincia autonoma di Trento e la Croce Rossa Italiana lo scorso 17 giugno. La ricostruzione prevedeva la realizzazione di un complesso di alloggi temporanei per il medio termine: la Croce Rossa Italiana ha assunto l´onere del finanziamento dell´opera, per un importo di 5´000´000 di euro. La convenzione ha previsto per la Provincia Autonoma di Trento il ruolo di soggetto attuator mentre la Regione Umbria ha collaborato per il rilievo dell´area e a predisposizione di una prima idea progettuale. La planimetria del villaggio è stata studiata in modo da somigliare al tessuto urbanistico dell’adiacente paese di Onna. Successivamente, su richiesta della Protezione civile nazionale, la Provincia Autonoma di Trento ha rivisto il progetto per la realizzazione del villaggio, variando le tipologie di alcuni edifici ed aumentando il numero degli stessi, per un totale di 94 nuclei abitativi. Ma all´impresa hanno collaborato anche altri soggetti. Ad esempio l´Associazione Industriali della Provincia di Trento ha donato i lavori di preparazione dell’area comprendenti la rimozione della parte vegetale e lo spianamento della superficie. Il villaggio è composto di edifici prefabbricati eseguiti con criteri antisismici, di tipo bifamiliare, realizzati con struttura in legno e ad un piano. Le strutture, sono posate su di una platea di calcestruzzo armato, sono delle seguenti tipologie: n. 24 nuclei abitativi di tipo "A", destinati ad ospitare famiglie da 1-2 persone, composti da: cucina-soggiorno, bagno, una stanza da letto ed un portico esterno (superficie netta di circa 45 mq); n. 40 nuclei abitativi di tipo "B", destinati ad ospitare famiglie da 3-4 persone, composti da: cucina-soggiorno, bagno, due stanze da letto ed un portico esterno (superficie netta di circa 50 mq); n. 30 nuclei abitativi di tipo "C", destinati ad ospitare famiglie da 5-6 persone, composti da: cucina-soggiorno, bagno, tre stanze da letto ed un portico esterno (superficie netta di circa 75 mq). Alcune unità abitative sono state realizzate con caratteristiche idonee per ospitare persone disabili. La viabilità interna permette di accedere agevolmente a tutte le abitazioni mentre la zona parcheggi, dimensionata per tutto il villaggio è posizionata nel lato sud dell’area in modo da disporre di ampi spazi dedicati a verde pubblico. Elementi aggiuntivi e di completamento del villaggio sono: il luogo della memoria con visuale verso il paese distrutto, la scuola materna e la nuova chiesa realizzate con le donazioni di altri soggetti. .  
   
   
IMMOBILIARE: PRESENTATO IL II RAPPORTO 2009 A CURA DELL’OSSERVATORIO IMMOBILIARE DI NOMISMA  
 
Bologna, 16 settembre 2009 - I dati, relativi al primo semestre di quest’anno, indicano il proseguire della fase negativa del mercato. Dopo un 2010 ancora in flessione, sebbene con toni meno marcati rispetto al 2009, un’inversione di tendenza dovrebbe verificarsi a partire dal 2011, in corrispondenza della ripresa economica del paese. L’analisi di Nomisma, a partire dalle interviste raccolte tra gli operatori immobiliari, reputa, che il punto più basso del mercato abitativo, sotto il profilo del numero di compravendite, sia stato ormai quasi raggiunto, semmai viene segnalato un certo ritorno di interesse all’acquisto, motivato anche dalla possibilità di pagare prezzi più bassi e scontati rispetto al passato. Tale valutazione influenza la previsione su volumi che, nel 2009, potrebbero attestarsi attorno alle 600 mila abitazioni compravendute, ovvero quasi 250 mila abitazioni in meno rispetto al livello raggiunto prima della crisi nel 2007. I prezzi delle abitazioni, già calati su base annua del 3,5% (e semestrale del 2,5%) a fine 2009, potrebbero quest’anno risultare più bassi, rispetto all’anno precedente, del 6-8%. Nel 2010, stante la previsione macroeconomica che pone la crescita solo alla fine di quell’anno, i prezzi potrebbero subire una ulteriore, contenuta, flessione nell’ordine del 2-3%. Dal 2011 l’intero mercato immobiliare potrà tornare a crescere, accompagnando la crescita prevista per l’economia del paese. L’aggiustamento medio verso il basso dei prezzi degli immobili riflette, però, andamenti diversi per gli immobili di qualità rispetto agli altri; infatti la domanda rimane significativa per immobili a reddito e ben locati o per immobili con caratteristiche tipologiche, impiantistiche ed ubicazionali di qualità, mentre per quelli marginali si assiste alla più forte rarefazione della domanda. Le aspettative sono migliori per il settore residenziale rispetto a quelle riferite al non residenziale dove continua a pesare l’incertezza sui tempi, le modalità e l’intensità della possibile ripresa economica. L’evoluzione del mercato immobiliare attesa nei prossimi mesi è, infatti, in gran parte affidata a quella che sarà l’evoluzione generale del quadro economico, con crescenti aperture di credito all’ipotesi di avvio di un miglioramento. . .  
   
   
MILANO, DAL 16 OTTOBRE VIA A LEGGE RILANCIO EDILIZIA  
 
Milano, 16 settembre 2009 - "Entro il 15 ottobre tutte le amministrazioni locali devono mappare il territorio e chiarire dove non sarà possibile adottare quanto previsto dalla legge n. 13 del 2009 sul rilancio dell´edilizia. E´ necessario quindi che qualsiasi indicazione di non applicazione della norma debba essere adeguatamente motivata. In caso contrario la stessa legge n. 13 consente ai privati di intervenire sugli edifici esistenti, dando origine a un diritto acquisito. Mi aspetto, pertanto, che gli enti locali sappiano fare il loro lavoro, come è stato fino a ora". Lo ha affermato ieri l´assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, Davide Boni, intervenendo a una tavola rotonda organizzata da Anci Lombardia sul tema dello sviluppo e del rilancio del patrimonio edilizio. Boni ha ribadito che "la nuova legge consente di intervenire solo sugli edifici esistenti, non di utilizzare nuove aree; tutela i centri storici, le aree naturali, dove non si potrà intervenire, e le zone inserite nei parchi regionali. Ci aspettiamo che il piano per il rilancio edilizio sia accolto con interesse ed entusiasmo dai cittadini che da tempo chiedono di poter intervenire in modo concreto". .  
   
   
GLI EFFETTI DELLA CRISI NELLA PROVINCIA DI UDINE NEL REPORT DI NOMISMA  
 
Bologna, 16 settembre 2009 - La crisi c´è e si fa sentire anche per le imprese friulane, specie per quelle della meccanica e del legno-arredo. Ma nella provincia di Udine i dati risultano meno gravi rispetto a quelli di altre zone della regione, del Nordest e dell´Italia. È quanto emerge dal report relativo alla congiuntura del 2° trimestre 2009 - e alle previsioni per il 3° - realizzata da Nomisma e Demetra per la Camera di Commercio di Udine, presentata nella sede dell´ente camerale dal presidente Giovanni Da Pozzo e dall´amministratore delegato di Nomisma Giorgio De Rita. L´analisi di Nomisma è stata condotta su interviste a un campione significativo di 630 imprese e sarà ripetuta a fine settembre e ripresentata a metà ottobre. L´indagine, condotta dal 24 giugno al 6 luglio, ha preso in esame il consuntivo, cioè l´effettiva indicazione da parte delle aziende intervistate dell´andamento del 2° trimestre, nonché il previsionale, ossia ciò che le aziende stesse si aspettano per il trimestre in corso. Sono state intervistate aziende dei settori legno-arredo, meccanica, vitivinicolo, commercio al dettaglio, alberghi e ristoranti. Comune a tutti i settori una percezione "velatamente ottimistica", per quanto riguarda l´immediato futuro, mentre le difficoltà sono emerse quanto al periodo già trascorso. A soffrire di più sono state le imprese del legno-arredo e della meccanica. Il 45,5% delle intervistate del legno arredo, per il 2° trimestre, ha dichiarato di aver subito una "diminuzione" degli ordini tra il 2 e il 10%, cui si aggiunge il 32,9% di esse che ha registrato una "forte diminuzione", di oltre il 10%. Analoga situazione per il fatturato, con percentuali molto elevate di aziende che hanno dichiarato diminuzioni. La situazione però sembra non essersi ripercossa sui prezzi, che sostanzialmente tengono, così come l´occupazione: il 72% delle intervistate del legno-arredo ha dichiarato di aver mantenuto pressoché inalterato il numero di addetti (e l´1,1% li ha aumentati). Ciò è ancor più evidente nel settore meccanica - per ordini e fatturato leggermente meglio rispetto al legno-arredo, ma comunque con difficoltà rilevanti - in cui l´85% delle aziende ha mantenuto stabile il numero di occupati. La situazione migliore risulta quella del vitivinicolo, che si conferma un settore importante per la regione e per la provincia in particolare, con un sostanziale equilibrio tra aziende che hanno subito diminuzioni e aziende che hanno registrato aumenti di ordini e fatturato, nonostante oltre il 70% abbia dichiarato un forte incremento dei costi. Infine, commercio e settore alberghiero, nei quali le difficoltà ci sono, ma sono tutto sommato più contenute. I due comparti hanno mantenuto stabili, con percentuali elevatissime, il numero di addetti, anche se la crisi, nel commercio, si è tradotta in un aumento più marcato dei prezzi di vendita (tra il 2 e il 10% per il 20% delle intervistate). Altro dato interessante è stato quello del rapporto banca-imprese: l´accesso al credito è stato chiesto più dalla meccanica (il 33% delle imprese intervistate ha dichiarato di aver richiesto credito) e dal legno arredo (29,3%), "altro dato che va letto in raffronto con la situazione generale di contrazione e difficoltà di accesso", ha detto De Rita. .  
   
   
“APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 16 settembre 2009 - Il 2009 è caratterizzato da un andamento degli ordini altalenante e da performances disomogenee anche tra imprese appartenenti alle medesime aree di attività. La crescente competizione, anche a livello delle fasce più qualificate, si traduce in una attenuazione del trend dei prezzi, sia sul mercato interno che all’estero. L’area degli apparecchi per interni è maggiormente penalizzata dall’eccesso di offerta esistente, dalla presenza di numerose realtà produttive che soffriranno delle difficoltà di accesso al credito e della minore capacità di autofinanziamento; la difesa del posizionamento sui canali distributivi potrà richiedere costi crescenti, anche per i marchi più differenziati, mentre si diffonderanno le azioni di contenimento dei costi interni e dei costi commerciali. Le vendite di apparecchi per esterni potranno mostrare una discesa più attenuata rispetto all’area degli interni grazie al proseguimento di interventi già avviati in contesti urbani, mentre il segmento stradale sarà decisamente più penalizzato. L’area dell’illuminazione di emergenza risente dell’andamento sfavorevole dell’attività edilizia e del rinvio delle decisioni di investimento da parte delle imprese clienti. Le vendite di illuminazione scenografica potranno mostrare una flessione meno pesante rispetto alla media grazie alla componente più evoluta dell’offerta destinata ai mercati esteri, anche in questo caso con forte attenzione a led ed altre soluzioni innovative. Si prospetta un rafforzamento della posizione delle grandi imprese e dei maggiori raggruppamenti, finanziariamente più forti e più in grado di operare in un’ottica di medio periodo con investimenti in innovazione, nonostante le difficoltà dell’attuale contesto che si traducono in una flessione dei volumi di fatturato. Si evidenzia invece una posizione più debole, soprattutto in prospettiva, per le imprese medie generaliste, caratterizzate da un’offerta poco differenziata su un assortimento variabile e più condizionate dalla ridotta disponibilità di spesa dei clienti finali. Dati Di Sintesi
Numero di imprese(a) 500
Numero di addetti specifici(a) 8. 500
Numero di addetti per impresa 17
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 2. 492
Variazione media annua della produzione(b) 2008/2004 (%) 6,8
Fatturato per addetto (‘000 euro) 293,0
Valore aggiunto (Mn. Euro) 672,8
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 79,2
Quota di produzione delle prime 4 imprese/gruppi(b) (%) 32,3
Quota di produzione delle prime 8 imprese/gruppi(b) (%) 46,2
Export/produzione(b) (%) 57,0
Import/consumo(b) (%) 24,5
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 1. 419,0
Variazione media annua del mercato 2007/2003(b) (%) 4,7
Quota di mercato delle prime 4 imprese/gruppi(b) (%) 24,1
Quota di mercato delle prime 8 imprese/gruppi(b) (%) 36,4
Previsioni di sviluppo della produzione:
· 2009/2008 (%)(c) -10,0/-11,0
· tendenza di medio periodo lieve ripresa
a) - relativi ad aziende con almeno 5 addetti, escluse le piccole imprese artigianali b) - in valore c) - in termini reali Fonte: Databank .
 
   
   
“SISTEMI DI AUTOMAZIONE PER CANCELLI E SERRAMENTI” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 16 settembre 2009 - Nel 2008 la produzione nazionale di automatismi segna la prima flessione in valore dopo diversi anni di continua crescita, specialmente nel triennio 2005-2007. I produttori italiani mantengono comunque la propria posizione competitiva di leadership internazionale di settore, anche se non rallenta in modo consistente la concorrenza di produttori orientali sulle fasce di prodotto basse e medie (e nel mercato dei semilavorati). La dinamica dei livelli produttivi esprime andamenti differenti per i diversi segmenti: tendono a calare gli automatismi per cancelli (soprattutto scorrevoli), delle barriere stradali, dei sistemi per tende da sole e dei motori per serrande; si mantengono sostanzialmente stabili i sistemi per l’apertura di finestre e dei motoriduttori per tapparelle; realizzano una crescita le porte automatiche e le automazioni per portoni (soprattutto sezionali). Nel settore sono presenti 5 grandi operatori multinazionali, una quindicina di medie imprese e una ottantina tra importatori e piccoli produttori. Le imprese italiane vantano una elevata specializzazione produttiva e una forte propensione all’export. Negli ultimi anni si è registrato un aumento degli operatori presenti e una crescente penetrazione di automatismi fabbricati in Estremo Oriente (dal prezzo fortemente competitivo) La concorrenza tra gli operatori si gioca prevalentemente sull’ampiezza del catalogo, sulla presenza commerciale in Italia e all’estero, sul prezzo e la qualità dei prodotti. Nel 2009 la produzione di automatismi segnerà una ulteriore leggera contrazione in valore, penalizzata, come nel 2008, dalla frenata delle esportazioni e dal rallentamento della domanda interna. Dati Di Sintesi, 2008
Numero di imprese 100
Numero di addetti 4. 400
Numero di addetti per impresa 44
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 830,0
Variazione media annua della produzione 2008/2004 (%)(a) 6,8
Fatturato per addetto (‘000 euro) 188,6
Valore aggiunto (Mn. Euro) 253,2
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 57,5
Quota della produzione prime 4 imprese (%)(a) 60,6
Quota della produzione prime 8 imprese (%)(a) 75,1
Export/produzione (%)(a) 64,1
Import/consumo (%)(a) 15,1
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 351,0
Variazione media annua del mercato 2008/2004 (%)(a) 4,2
Quota di mercato prime 4 imprese (%)(a) 54,0
Quota di mercato prime 8 imprese (%)(a) 67,1
Previsioni di sviluppo della produzione(a):
· 2009/2008 (%) -1,0 / 0,5
a) - in valore Fonte: Databank .