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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Dicembre 2009
ENERGIA: DECRETO LEGISLATIVO PER EFFICIENZA IMPIANTI  
 
Roma, 17 dicembre 2009 – Nuove disposizioni del Governo per agevolare e incentivare l’efficienza energetica. Su proposta del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato in via preliminare lo schema di decreto legislativo (che sarà inviato alla Conferenza Unificata e poi alle Commissioni Parlamentari per l’esame e l’approvazione), con cui si integra e si completa il decreto legislativo n. 115/08, con il quale veniva data attuazione alla direttiva 2006/32/Ce sull’efficienza degli usi finali di energia, con l’obiettivo di migliorare l’applicabilità di alcune misure. Tra i principali contenuti del provvedimento, in particolare ci sono quelli relativi ai Sistemi efficienti di utenza (Seu). Si tratta di sistemi caratterizzati dalla presenza contemporanea di un impianto per il consumo di un solo cliente finale e di un impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili o in assetto cogenerativo ad alto rendimento. Oltre all’innalzamento – da 10 Mw a 20 Mw – della soglia massima di potenza degli impianti di produzione ammessa per costituire un Seu, il decreto chiarisce e completa aspetti fondamentali per il futuro sviluppo di tali sistemi. Il provvedimento, infatti, precisa che un Sistema efficiente di utenza ha lo stesso trattamento di un cliente finale per quanto riguarda l’energia elettrica prelevata e che tale trattamento deve essere previsto anche per i sistemi esistenti, oltre che per quelli di nuova realizzazione. L’autorità per l’Energia Elettrica e il Gas fisserà successivamente le regole per l’operatività dei Seu in conformità alle nuove precisazioni. Inoltre, con questo decreto legislativo, si coordinano le disposizioni in materia di procedure autorizzative previste dalla Legge Sviluppo per gli impianti di cogenerazione con quelle previste dal Testo unico ambientale (decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152). In particolare, si specifica che gli impianti di cogenerazione di potenza termica nominale inferiore a 3 Mw – già esenti dell’autorizzazione ambientale – sono assoggettati alla disciplina della denuncia di inizio attività. - .  
   
   
FVG, ENERGIA/TELECOMUNICAZIONI/BENZINE: APPROVAZIONE DEFINIT. DDL  
 
Trieste, 17 dicembre 2009 - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, ha approvato in via definitiva il testo del disegno di legge "Norme in materia di energia, telecomunicazioni e distribuzione carburanti", preliminarmente approvato dal governo del Friuli Venezia Giulia agli inizi di luglio e che ha già ottenuto la necessaria intesa da parte del Consiglio delle Autonomie locali. Il ddl - "una sorta di Testo unico su tre specifiche ma strategiche materie per l´intero tessuto regionale" segnala lo stesso assessore Riccardi - "rappresenta la nuova norma organica di riferimento nei settori dell´energia e della rete di distribuzione dei carburanti, andando a rivedere e aggiornare le precedenti leggi regionali in materia, mentre, per quanto riguarda le telecomunicazioni, per la prima volta in ambito regionale si è inteso disciplinare organicamente il settore anche alla luce della realizzazione del progetto "Ermes" per la fornitura della banda larga a tutto il territorio regionale". .  
   
   
ENERGIA FVG: NUOVO DDL RIDISEGNA NORME REGIONALI  
 
Trieste, 17 dicembre 2009 - In materia di energia è stato predisposto uno strumento legislativo nuovo e organico che ridisegna l´intera disciplina regionale del Friuli Venezia Giulia già regolata dalla legge regionale 30/2002. In particolare, si è inteso evitare un´eccessiva frammentazione di competenze energetiche analoghe fra Comuni e Province: pertanto, il ddl prevede due livelli di competenza amministrativa fra Regione e Province, riservando ai Comuni solo adempimenti di carattere minore. Si è voluto adottare una regolamentazione del settore energia sufficientemente precisa e dettagliata che consenta l´applicazione immediata delle relative disposizioni senza ricorso a regolamenti di dettaglio da approvare successivamente alla legge: sono stati previsti procedimenti unificati e autorizzazioni uniche rilasciate a seguito di Conferenze di servizi, attualmente i procedimenti amministrativi più certi e celeri. Particolare attenzione è stata posta agli aspetti pianificatori e di attuazione delle politiche energetiche in ambito regionale mediante la definizione puntuale di contenuti e finalità del Piano energetico regionale (Per), dei Programmi regionali operativi (Por) e del Documento energetico comunale (Dec). Viene inoltre promossa la realizzazione di un Catasto informatico comunale degli impianti termici degli edifici al fine di facilitare e omogeneizzare le attività di verifica degli impianti da parte di Comuni e Province ed è prevista l´istituzione del Catasto informatico regionale degli elettrodotti. .  
   
   
OLI PESANTI, FORMIGONI: KAFKIANA SENTENZA TAR "UN CONTRORDINE E UN VIA LIBERA A CHI INQUINA COI FUMI NERI" RICORSO A CONSIGLIO DI STATO CONTRO LA BOCCIATURA DEL DIVIETO  
 
Milano, 17 dicembre 2009 - "Kafka è un dilettante, l´Italia del 2009 è più avanti, più kafkiana". Esordisce così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nella conferenza stampa indetta all´indomani della sentenza del Tar che accoglie il ricorso dei petrolieri e annulla la delibera della Regione, emanata nel 2006, che vieta l´uso dell´olio pesante, quello dei fumi neri più inquinanti, negli impianti di riscaldamento domestici di tutto il territorio regionale. E lo fa dichiaratamente (con sentenza n. 5334/2009 della Quarta Sezione) cambiando idea rispetto ai precedenti pronunciamenti, del 2004 e del 2006, favorevoli invece ai provvedimenti anti-inquinamento della Regione. Con il risultato "di rimettere in circolazione l´inquinante più pesante, nocivo e fastidioso". "Da oggi - nota Formigoni - i produttori di fumi neri possono tornare a inquinare". "Sentenza sbagliata e contraddittoria", dunque, così la definisce Formigoni, assicurando nel contempo che "continueremo ad impegnarci per il no a un inquinante che mettemmo fuori norma, con una difficile battaglia vinta, già nel 2004; un no ai fumi neri per il quale la Regione ha anche stanziato ingenti incentivi per la sostituzione dei vecchi impianti con altri più moderni adatti al gasolio meno inquinante o preferibilmente al metano, ancor meno inquinante". "Un giorno - dice ancora il presidente - mandano l´avviso di garanzia a me, oltre che al sindaco Moratti e al presidente Podestà, perché non combatteremmo abbastanza l´inquinamento. Poi la magistratura amministrativa cancella un provvedimento anti-inquinamento di grande valore: siamo di fronte a magistrature che si contraddicono tra di loro, e anche al loro stesso interno, perché il Tar 2009 contraddice il Tar 2004 e 2006". "Avvisi perché faremmo troppo poco (senza dirci cosa dovremmo fare e non faremmo), annullamenti perché faremmo troppo", ricorda Formigoni. "Che malinconia, cascano le braccia", confida. Ma subito non esita ad annunciare ricorso urgente al Consiglio di Stato, perché possa sospendere subito la sentenza del Tar e in tempi brevi annullarla e ripristinare la delibera regionale, ancorata peraltro anche alla legge regionale n. 24 sulla qualità dell´aria. E rimettere sul giusto binario una vicenda iniziata nel 2002 con il primo tentativo di divieto dell´olio pesante contestato e frenato dai petrolieri e con la decisione, approvata dalla magistratura amministrativa, di bandire l´olio combustibile dal 2004. Cavillo - La decisione del Tar si annoda attorno a quello che Formigoni definisce "un cavillo": secondo il Tar la disposizione regionale in questione avrebbe dovuto essere notificata alla Commissione europea. "E infatti l´abbiamo comunicata", ribatte il presidente lombardo -. Ma quand´anche non l´avessimo fatto, sarebbe bastato chiederci di farlo, non annullare un provvedimento sacrosanto, in base al principio costituzionale della leale collaborazione tra le istituzioni". Dati Scientifici - Nel 2004 uno studio dell´Arpa Lombardia ha dimostrato che l´olio combustibile comporta emissioni inquinanti molto maggiori di quelle del gas naturale e del gasolio, gravemente nocive per l´ambiente e per la salute. In particolare: - le polveri fini emesse dall´uso dell´olio sono fino a cento volte superiori a quelle del metano e fino a 10 volte a quello del gasolio; - nell´aria della Lombardia venivano immesse ogni anno a causa dell´olio combustibile 250 tonnellate di pm10, pari al 7,6% delle emissioni totali di polveri sottili; - l´anidride solforosa è emessa in quantitativi 300 volte superiori a quelli del gas naturale e fino al 50% superiori al gasolio; - gli ossidi di azoto emessi dall´olio sono in misura da tre a sette volte superiori al metano e da due a tre volte superiori al gasolio; - i metalli pesanti, in particolare il nickel presente in maniera significativa nell´olio combustibile, sono composti di provata tossicità per l´organismo umano e più in generale per gli ecosistemi; - l´anidride carbonica, principale gas ad effetto serra, è emessa in quantitativi superiori dalla combustione dell´olio combustibile rispetto al gasolio, ma soprattutto rispetto al gas naturale. Nello stesso anno il "Rapporto intermedio" del Ministero dell´Ambiente conferma la validità di questi dati. Cronologia 17 maggio 2004: dopo la lunga opposizione dei petrolieri, iniziata dal 2002, la Giunta regionale - forte dei dati scientifici validati - approva una delibera che introduce il divieto di utilizzo di olio combustibile nell´area critica (Milano/como/sempione, Bergamo, Brescia) negli impianti di riscaldamento di case e condomini. 23 luglio 2004: Assopetroli e altri presentano ricorso al Tar contro la delibera 1 ottobre 2004: la delibera regionale entra in vigore. 14 ottobre: il Tar della Lombardia respinge il ricorso dei petrolieri, riconoscendo "che le misure adottate dalla Regione risultano ben supportate da motivazioni ineccepibili, basate su dati scientifici certificati a riguardo del grado di inquinamento e nocività per la salute dell´olio combustibile". Il riferimento è allo studio dell´Arpa, fatto proprio da Regione Lombardia, e al rapporto ministeriale. 21 dicembre 2004: il Consiglio di Stato conferma la decisione del Tar, respingendo la richiesta di annullamento della sentenza del 14 ottobre presentata dai petrolieri, in quanto "l´ordinanza impugnata appare correttamente motivata in rapporto agli atti istruttori relativi alla potenzialità inquinante del combustibile in questione, assunti a supporto del provvedimento impugnato in prime cure". 3 maggio 2006: una lettera del presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso al presidente Formigoni esprime "apprezzamento per gli sforzi che il Governo regionale della Lombardia ha già fatto in questo campo (della lotta all´inquinamento, ndr. ) e mi compiaccio della sua volontà di adottare tutti i provvedimenti necessari per ridurre l´inquinamento atmosferico locale". Nello stesso giorno Formigoni rende noto che 5 società petrolifere hanno presentato un nuovo ricorso contro la delibera regionale, 1 ottobre 2006: entra in vigore una nuova delibera che estende a tutto il territorio regionale il divieto di utilizzo dell´olio combustibile negli impianti di riscaldamento di case e condomini. 13 novembre 2006: il Tar della Lombardia deposita la sentenza che respinge anche un ulteriore ricorso presentato dai petrolieri. 15 dicembre 2009: il "dietrofront" del Tar, che ora accoglie il ricorso dei petrolieri e cancella il provvedimento regionale. .  
   
   
ENERGIA FVG: TONDO INCONTRA PRESIDENTE ENEL PIERO GNUDI  
 
Trieste, 17 dicembre 2009 - Nel corso di un incontro, tenutosi ieri a Roma, il presidente dell´Enel Piero Gnudi e il presidente della Regione Friuli-venezia Giulia Renzo Tondo hanno avuto modo di confrontarsi proficuamente su alcune tematiche energetiche prioritarie per la Regione e il Paese. I presidenti Gnudi e Tondo hanno convenuto sulla necessità per l´Italia e per il Friuli Venezia Giulia di disporre di fonti energetiche competitive e sostenibili e di aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti per garantire un mix di fonti bilanciato ed economicamente vantaggioso a sostegno della competitività del sistema Paese. Il presidente Gnudi ha ribadito il costante impegno di Enel a contribuire in tal senso e ha sottolineato l´importanza, in un contesto europeo sempre più integrato, di sviluppare capacità d´interconnessione e al tempo stesso continuare a monitorare ed esplorare nuove opportunità. Tondo e Gnudi hanno concordato di incontrarsi a Trieste all´inizio del prossimo anno. .  
   
   
BULGARIA: NUOVI INVESTIMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI PARCHI AD ENERGIA SOLARE  
 
Sofia, 17 dicembre 2009 - Due consorzi hanno espresso il proprio interesse nella costruzione di parchi per l’energia solare nella città sudorientale di Karnobat, secondo quanto annunciato dal sindaco Georgi Dimitrov. La struttura sarà collocata su 649 ettari e sarà gestita attraverso una concessione. High Solar Energy, che comprende 5 società, alcune delle quali provenienti da Irlanda e Portogallo, si è offerta di costruire le installazioni fotovoltaiche della capacità produttiva complessiva di 500 Mw tuttavia necessita di un lotto più ampio pari a 1. 124 ettari. Inizialmente, la capacità del parco ammonterà a 320 Mw. Un altro consorzio composto dalla tedesca Kuessel e la locale Unlimited Energy ha destinato 570 mln Eur per la costruzione di un parco ad energia solare di 240 Mw su un lotto di terra di 600 ettari ed è pronto all’avvio dei lavori di costruzione il prossimo anno. Lo scorso anno la municipalità di Karnobat ha destinato 570 ettari di terra per un progetto con una concessione di 35 anni per la costruzione di generatori ad energia eolica. La tedesca N-vision ha svelato i piani per investire 125 mln Eur nella costruzione di un parco energetico con una capacità installata complessiva di 100 Mw vicino a Karnobat. Lo stabilimento per la produzione di energia eolica di Karnobat potrebbe diventare operativo alla fine del prossimo anno. A settembre un consorzio fra la greca Alpha Grissin Sa e la spagnola Preneal Internacional ha siglato un accordo di concessione trentennale per un lotto da 842,4 ettari vicino Karnobat per costruire un parco eolico con la capacità produttiva di 111 Mw. L’investimento complessivo nella struttura è previsto attorno ai 155 mln Eur. .  
   
   
PIANO ENERGETICO: ATTO INNOVATIVO RIVOLTO AL FUTURO  
 
L´aquila, 17 dicembre 2009 - Diventa operativo il Piano energetico regionale dopo l´approvazione del Consiglio regionale. Il provvedimento amministrativo presentato dalla Giunta regionale ha infatti ottenuto, per la prima volta, il via libera del Consiglio regionale. "Si tratta di un provvedimento importante - ha commentato il presidente della Regione, Gianni Chiodi - che disegna le linee di sviluppo in campo energetico della Regione Abruzzo. Ed è la prima volta che questo avviene con il voto del Consiglio regionale, in quanto il precedente risalente al 1999 era stato approvato solo dalla Giunta regionale". "La condivisione ottenuta in sede di Consiglio regionale - sottolinea il presidente Chiodi - è frutto soprattutto dell´approccio che noi abbiamo voluto dare al Piano stesso, e cioè non di chiusura e scontro con la precedente bozza elaborata dal consigliere ed ex assessore all´Ambiente Franco Caramanico, che ha svolto per l´occasione un´opera importante, ma di apertura e condivisione sulle strategie di ampio raggio. Una continuità amministrativa e condivisione che sono certo darà i suoi frutti, proprio perché riteniamo che il Piano guardi con attenzione al futuro e alle dinamiche evolutive dell´energia". Il presidente Chiodi ha poi annunciato che "la prossima Conferenza regionale sull´energia sarà tutta dedicata al Piano energetico votato dal Consiglio regionale". Dal punto di vista tecnico, il Piano energetico esalta le fonti rinnovabili non escludendo impianti ad alta efficienza energetica da gas naturale per garantire la stabilità della rete. L´obiettivo è arrivare per il 2015 al 51% di consumo di energia garantita dalle fonti rinnovabile con una fase intermedia al 2010. Il Piano energetico, inoltre, analizza i bisogni energetici della regione e le potenzialità del territorio nella produzione di energia da fonti rinnovabili: dall´idroelettrico al solare termico, dalle biomasse, solide e liquide, fino all´eolico. Discorso a parte, invece, per quanto riguarda i rifiuti che prevede i parametri indicati nel Piano rifiuti. Su fronte dei finanziamenti, inoltre, il nuovo Piano energetico mette in coerenza tutte le azioni di finanziamento nazionali e europee e pone obiettivi di semplificazione amministrativa. .  
   
   
CENTRO OLI: CHIODI, LEGGE CHIARA DICE NO AD INSEDIAMENTI  
 
L´aquila, 17 dicembre 2009 - "Una legge chiara che sancisce definitivamente la contrarietà della Regione ad ogni insediamento petrolifero". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, commentando la legge regionale sul governo del territorio votata l’altro ieri a maggioranza in Consiglio regionale. "In particolare - ha aggiunto Chiodi - è bene che si sappia che se in Abruzzo non si faranno insediamenti petroliferi di qualsiasi natura lo si deve a questa legge votata solo dal centrodestra". Il presidente della Regione ha poi voluto sottolineare che "a differenza della normativa precedente, questa non è una legge ad orologeria ma una legge che va a sistema, che non è subordinata ad alcun atto amministrativo". Su questo punto, Chiodi ha insistito nel dire che, per quanto riguarda il Centro Oli, la "posizione del centrodestra è stata cristallina, senza alcun tentennamento. E voglio solo ricordare che nella precedente legislatura l´opposizione di centrodestra, anche di fronte ad alcune incongruenze di quel testo di legge, votò la legge proposta dalla maggioranza di centrosinistra proprio perché ne condivideva gli obiettivi. A parti invertite, invece - conclude Gianni Chiodi - non è avvenuta la stessa cosa e il centrosinistra non ha votato la legge preferendo appellarsi a tecnicismi giuridici piuttosto che alla sostanza di dire no al Centro Oli". .  
   
   
ALTA FORMAZIONE PER CERTIFICATORI ENERGETICI IN LOMBARDIA  
 
Milano, 17 dicembre 2009 - La Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell´assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi, ha approvato il progetto di alta formazione per tecnici addetti alla certificazione energetica. Lo strumento è una convenzione che Regione Lombardia stipula con l´Ordine degli ingegneri di Brescia, il Collegio dei geometri di Milano, l´Ordine interprovinciale dei chimici della Lombardia, l´Associazione italiana scienze ambientali e la Federazione regionale dei dottori agronomi. "La convenzione - ha spiegato l´assessore Buscemi - prevede la realizzazione di interventi di alta formazione aperti a tutte le organizzazioni professionali lombarde, alle quali devono essere iscritti tutti coloro che vogliono essere accreditati come certificatori energetici. L´alta formazione dovrà servire per sviluppare nuovi interventi di preparazione e aggiornamento professionale nei confronti di tutti gli iscritti alle organizzazioni in modo da accrescere le competenze dei professionisti in materia di progettazione energeticamente efficiente e di certificazione energetica". Il programma dovrà prevedere anche le modalità per successivi interventi di aggiornamento dei singoli certificatori, anche con sistemi on-line. "Quest´iniziativa"- ha concluso l´assessore Buscemi - scaturisce dalla volontà della Regione di facilitare l´attuazione delle proprie misure per l´efficienza energetica in edilizia anche mediante un adeguato supporto formativo, che dia modo ai professionisti di approfondire i contenuti delle disposizioni regionali e di orientarsi meglio in una materia sempre più in evoluzione". .  
   
   
FOTOVOLTAICO FVG: APPROVATI ELENCO DELLE DOMANDE E CONTRIBUTI  
 
Trieste, 17 dicembre 2009 - Con una spesa di 557. 327 euro, la Regione Friuli Venezia Giulia sosterrà quattro interventi per incentivare l´uso razionale dell´energia. In sostanza vengono concessi alle imprese che ne hanno fatto domanda contributi in conto capitale fino a una percentuale massima dell´80 per cento della spesa ammissibile per l´installazione di impianti solari fotovoltaici. .  
   
   
TELECOM ITALIA E BTICINO: AL VIA LA CASA INTELLIGENTE SIGLATO ACCORDO PER NUOVE SOLUZIONI DI DOMOTICA INTEGRATA CON “MYHOME”DI BTICINO E LA CONNETTIVITÀ DI TELECOM ITALIA È POSSIBILE GESTIRE ANCHE DA REMOTO LE FUNZIONI DI RISPARMIO, SICUREZZA, ILLUMINAZIONE E COMFORT DELLA PROPRIA ABITAZIONE  
 
 Milano, 17 Dicembre 2009 Telecom Italia e Bticino hanno avviato una partnership per la gestione “intelligente” della casa attraverso soluzioni di domotica innovative, al fine di rendere più completa la gamma dei servizi tecnologici per l’abitazione. Grazie a questo accordo è possibile, attraverso un semplice smartphone, un palmare o un Pc, effettuare il controllo da remoto delle funzioni di illuminazione, di sicurezza e comfort del proprio ambiente domestico, ottimizzando così anche i consumi energetici. La partnership si avvale delle soluzioni di connettività a banda larga fissa e mobile di Telecom Italia e dei dispositivi domotici di Bticino che, adeguatamente configurati, permettono di far dialogare gli apparati presenti in casa e assicurano prestazioni avanzate dell’intero impianto abitativo. La collaborazione ha permesso di identificare e proporre soluzioni tecnologiche perfettamente integrate e di garantire processi di vendita e di assistenza coordinati per la massima semplicità e soddisfazione del cliente. Con una casa connessa ad Internet e Myhome i clienti potranno controllare direttamente dal portale Bticino My Home Web le funzioni domotiche di comfort - risparmio (gestione di luci, tapparelle, temperatura e musica), videocontrollo (visualizzazione degli ambienti) e di sicurezza (attivazione e disattivazione dell’impianto antifurto, ricezione e notifiche su eventi di allarme), che potranno anche essere attivate o disattivate da remoto. Il sistema di controllo e gestione è accessibile da qualsiasi collegamento Internet anche in mobilità attraverso l’utilizzo di palmari o di cellulari evoluti che, grazie ad applicazioni software precedentemente scaricate, diventano semplici “telecomandi” della casa. Inoltre la partnership ha portato ad un’importante iniziativa promozionale di lancio: il cliente che sceglierà la soluzione di Bticino e si recherà presso i punti vendita Telecom Italia per attivare la connessione Adsl più adatta alle proprie esigenze, avrà diritto ad uno sconto di 250 euro per l’acquisto di un iPhone e all’attivazione gratuita per sei mesi dell’offerta di navigazione Maxxi Internet per iPhone. La promozione viene avviata in Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, e sarà poi estesa progressivamente su tutto il territorio nazionale. Con questa collaborazione Telecom Italia e Bticino confermano il loro impegno nello sviluppo di soluzioni domotiche sempre più integrate in cui la comunicazione tra dispositivi tecnologici diversi permette al cliente di usufruire di funzionalità innovative e affidabili per la gestione e la sicurezza della propria abitazione. .  
   
   
TELECOM ITALIA AND BTICINO: ANNOUNCING THE INTELLIGENT HOME PARTNERSHIP FOR NEW INTEGRATED HOME AUTOMATION SOLUTIONS BTICINO’S “MYHOME” AND TELECOM ITALIA CONNECTIVITY MAKE IT POSSIBLE TO REMOTELY ENSURE HOME SAVINGS AND CONTROL SECURITY, LIGHTING AND COMFORT  
 
Milan, 17 December 2009 - Telecom Italia and Bticino are rolling out a partnership for “intelligent” home management that leverages innovative home automation solutions and extends the range of home-oriented technology services. This agreement between the two companies allows customers to use a smartphone, palmtop or Pc to control remotely the lighting, security and comfort in their own homes, and at the same time optimize energy consumption. The joint venture combines Telecom Italia’s fixed-line and mobile broadband connectivity solutions with Bticino home automation, which allows devices in the home to communicate with one another and ensure optimal performance of all home equipment. The companies have teamed up to create a set of perfectly integrated technological solutions, and are offering coordinated sales and customer care to ensure utmost ease-of-use and customer satisfaction. Customers with Myhome and an internet connection can go to the Bticino My Home Web portal and directly control a range of home automation functions: comfort /savings (controlling lights, shutters, temperature and music), video surveillance and security (turning alarm systems on and off, alarm event notification), either from within the home or remotely. The entire control system may be accessed over any internet connection. Customers can access all functions from mobile devices such as advanced palmtops or smartphones with special software installed that effectively turns them into simple home “remote controls”. The partnership between the two companies includes a major launch promotion. Customers who choose this Bticino solution and visit a Telecom Italia retail outlet to activate the Adsl package best suited to their needs are eligible for a €250 discount on the purchase of an iPhone, plus six months free Maxxi Internet websurfing on their iPhone. The promotion has already been launched in the regions of Lombardy, Veneto, Trentino Alto Adige and Friuli Venezia Giulia, before gradually being rolled out nationwide. This partnership between Telecom Italia and Bticino highlights both companies’ commitment to developing increasingly integrated home automation solutions based on intercommunicating technological devices in order to allow customers to benefit from innovative and reliable home management and security functions. .  
   
   
RECUPERO ALLOGGI. GIUNTA PUGLIESE APPROVA BANDO.  
 
Bari, 17 dicembre 2009 - La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore all’Assetto del Territorio e Urbanistica Angela Barbanente, ha approvato un Bando pubblico che prevede la concessione di contributi a favore di privati che intendano procedere al recupero di alloggi da destinare alla locazione o a prima abitazione, purché tale attività non venga svolta per finalità professionali o imprenditoriali. Nel complesso la Regione ha messo a disposizione € 10. 014. 651,85 (somma rinveniente dal finanziamento straordinario del Piano Casa Regionale). La somma stanziata è destinata a finanziare due tipi di interventi: 1) il recupero di immobili da destinare all’affitto per un periodo non inferiore a otto anni applicando canoni di locazione non superiori a quelli definiti negli accordi fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative; 2) il recupero di immobili da destinare a prima casa per se o per parenti e/o affini entro il secondo grado. In entrambe le ipotesi – sia con riferimento ai conduttori, sia con riferimento al proponente medesimo o suoi parenti o affini – il Bando individua i requisiti soggettivi richiesti per poter beneficiare dell’abitazione recuperata con il contributo regionale (limiti di reddito, indisponibilità di altri immobili, ecc. ). Potranno essere candidati al finanziamento regionale gli interventi di recupero riconducibili alla tipologia della manutenzione straordinaria, del restauro e risanamento conservativo, della ristrutturazione edilizia. Non possono essere interessati abitazioni signorili, ville, palazzi di pregio (categorie catastali A/1, A/8, A/9) e quelli la cui superficie complessiva sia superiore a 160 metri quadrati. La misura del singolo contributo varia a seconda della tipologia di intervento e della durata della locazione: a) sino ad un massimo € 15. 000 nel caso di immobili da destinare a prima casa per se o per parenti e/o affini entro il secondo grado; b) sino ad un massimo di € 25. 000 qualora l’immobile sia destinato alla locazione per un periodo non inferiore a 8 anni; c) sino ad un massimo di € 35. 000 qualora l’immobile sia destinato alla locazione per un periodo non inferiore a 16 anni. Gli interessati potranno candidare anche più interventi di recupero con l’unica domanda che dovrà pervenire al Servizio Politiche Abitative della Regione Puglia entro e non oltre sessanta giorni dalla pubblicazione del Bando nel Burp. Il Servizio Politiche Abitative della Regione individuerà gli interventi da finanziare sulla base di graduatorie redatte secondo i puntuali criteri definiti dal Bando, quali: localizzazione dell’intervento (punti utili per la graduatoria sono riconosciuti agli interventi che ricadono in comuni capoluoghi di provincia, comuni non capoluogo ad alta tensione abitativa, comuni non ad elevata tensione abitativa con popolazione superiore a 20. 000 abitanti o ancora in ambiti territoriali di rigenerazione urbana, nei centri storici); condizioni d’uso dell’alloggio (premiati gli interventi che interessano alloggi non occupati); disponibilità di permesso di costruire o di altro titolo abilitativo; maggiore capacità dell’intervento di assicurare livelli di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica. I lavori dovranno avere inizio, pena la decadenza dal finanziamento, entro un anno dalla pubblicazione del provvedimento di ammissione al finanziamento. Questo sarà erogato in una prima tranche pari al 40%, ad avvenuta esecuzione del 50% dei lavori, in una successiva del 20% all’ultimazione dei lavori e con il saldo ad esito della verifica da parte degli uffici regionali, tra l’altro, della sussistenza dei requisiti soggettivi in capo ai conduttori o ai beneficiari dell’abitazione. Non nasconde la sua piena soddisfazione per il provvedimento adottato l’Assessore Angela Barbanente. “È la prima volta – ha commentato – che la Regione, per rispondere al bisogno di alloggi sociali, si rivolge direttamente ai piccoli proprietari di immobili per il recupero di alloggi , spesso non occupati ed in condizioni fatiscenti. Con la previsione di un contributo significativo la Regione li sollecita a recuperare gli immobili in proprietà per riportarli alla loro efficienza edilizia e funzionale e soprattutto alla loro naturale destinazione: ad essere cioè prima casa del proprietario stesso o di un suo stretto parente o abitazione concessa in affitto per almeno otto anni e a canone calmierato. Inoltre, con questa iniziativa contribuiamo in maniera concreta e decisa al rilancio del settore edilizio, particolarmente importante in questo momento di crisi, puntando però, a differenza di precedenti esperienze, sulla ristrutturazione e rigenerazione edilizia del patrimonio immobiliare esistente dei centri pugliesi”. .  
   
   
IL MERCATO IMMOBILIARE TURISTICO NELLE LOCALITÀ DI MONTAGNA SONO STABILI LE QUOTAZIONI DELLE ABITAZIONI NELLE LOCALITÀ TURISTICHE NELLA PRIMA PARTE DEL 2009.  
 
Milano, 17 dicembre 2009 - L’interesse per l’acquisto della casa in montagna è sempre stato vivace, non ha conosciuto flessioni importanti in questi ultimi anni ma, dopo l’estate, gli operatori del Gruppo Tecnocasa hanno riscontrato una ripresa delle richieste. Si ricercano soprattutto piccoli tagli, bilocali oppure piccoli trilocali. Le zone preferite sono quelle centrali per la presenza dei servizi, quelle con buona esposizione al sole e facile raggiungimento delle piste. Si prediligono le tipologie in buono stato di conservazione. Sulle nuove costruzioni si preferiscono quelle costruite nel rispetto degli standard di risparmio energetico. Le regioni dove si segnala un lieve incremento delle quotazioni sono il Piemonte (+0,5%) e la Valle d’Aosta (+0,3%). Stabili le quotazioni delle località dell’Abruzzo. In lieve diminuzione le abitazioni situate sull’Appennino dell’Emilia Romagna (-1,2%). Piemonte Nella prima parte del 2009 le quotazioni delle abitazioni di Cesana sono stabili. Si registra una buona domanda di seconda casa, in particolare da parte di famiglie, che cercano bilocali e trilocali e che arrivano dalla Bassa Valle e da Torino, ed in parte anche dalla Liguria e dalla Lombardia. Si richiedono tagli compresi tra 45 e 70 mq, con buona esposizione e ben posizionati per raggiungere le piste. A Cesana la richiesta di immobili è sempre più in aumento, in particolar modo per il centro del paese, che offre tutte le comodità sia d´inverno che d´estate, essendo ben collegata alla Via Lattea e comoda agli impianti di risalita. Non ci sono nuove costruzioni sul territorio ma soltanto ristrutturazioni di vecchi stabili con quotazioni da 3000 a 4000 € al mq. Cesana è scelta dai potenziali acquirenti perché è ben collegata con gli impianti in Francia. Positivo anche l’andamento del mercato di Claviere dove le quotazioni per le soluzioni ristrutturate arrivano anche a 4000 a 4500 € al mq. Della cittadina si apprezza la presenza di un campo da golf e degli impianti sciistici. Per un’intera stagione si possono spendere da 2400 a 3200 € per la locazione di un bilocale. In leggera diminuzione (-0,7%) le quotazioni delle abitazioni di Sestriere con un generale rallentamento, soprattutto da parte dei venditori, meno propensi ad alienare l’immobile in attesa di vedere come si potrà muovere il mercato. Tra gli acquirenti si registra un cambiamento rispetto all’anno scorso: in questa prima parte dell’anno hanno comprato, oltre ai turisti anche lavoratori dipendenti, provenienti da Genova, Asti, Torino, Cuneo, Alessandria e le rispettive province. Si registra un aumento delle compravendite con mutuo per acquistare la seconda casa. Meno dinamici gli acquisti di abitazioni da mettere a reddito dal momento che l’anno scorso il mercato delle locazioni invernali non è stato particolarmente brillante. Quest’anno invece la situazione sembra essere differente; infatti a fine settembre risultano molte prenotazioni per immobili in affitto per la stagione invernale. Questo fa ben sperare per la domanda ad uso investimento nei prossimi mesi. Si apprezzano sempre le tipologie posizionate nei pressi degli impianti e dei servizi, in generale. Non ci sono delle zone della città preferite rispetto alle altre. Sestriere e´ infatti divisa in tre zone: la prima costruita negli anni ’60-’70, la seconda negli anni ´80 e la terza a partire dalla seconda metà degli anni ’90. I prezzi cambiano a seconda della tipologia dei condomini e si va da 3000-4000 € al mq per le tipologie meno costose fino ad arrivare a 6000-7000 € al mq per le tipologie più signorili. Sono molto gradite anche le soluzioni situate nelle Borgate di Sestriere, ad esempio Grangesises localita´ a pochi chilometri di distanza dal paese e caratterizzata da graziose baite, con prezzi che variano da 2800 a 4000 € al mq o Borgata, localita´ con costruzioni studiate appositamente per gli sciatori e valutate in media 3200 € al mq. Al momento sul territorio non si registrano nuovi interventi né a livello di abitazioni né di impianti. Stabili le quotazioni delle abitazioni a Bardonecchia nella prima parte del 2009. Si registrano tempi di vendita più lunghi e trattative maggiori sugli immobili di dimensione medio-grandi che necessitano di lavori interni e che hanno spese condominiali più costose. A partire da maggio è in ripresa la domanda, che si orienta verso i bilocali in cui investire cifre medie di 180-220 mila €. A cercare la seconda casa sono soprattutto acquirenti che arrivano da Torino ma sono in aumento i milanesi. Si tratta di persone che hanno venduto altre proprietà immobiliari o che hanno disinvestito sul mercato finanziario o che ricorrono a un mutuo di basso importo per finanziare un investimento. La richiesta si orienta sempre verso ampi monolocali, bilocali e piccoli trilocali preferibilmente con balconi e buona esposizione al sole. Sono ancora in corso interventi di ristrutturazione di vecchie grange. Ci sono nuove costruzioni realizzate in tipico stile montano, caratterizzate da pietra e legno, nella zona del Borgo Vecchio e vicino alla partenza degli impianti di risalita a Campo Smith con prezzi che oscillano tra 5500 e 7500 € al mq. Tra le zone più richieste: Borgo Vecchio dove, per un buon usato, si spendono cifre medie da 4000 a 5000 € al mq. Quotazioni simili anche per le abitazioni di Campo Smith, apprezzato da coloro che cercano la comodità di andare a sciare a piedi oppure usufruire dei vari servizi sportivi e ricreativi. Tra i lavori in corso c’è la pedonalizzazione di via Medail. A Pragelato (le cui quotazioni sono cresciute del 2,1% nei primi sei mesi dell’anno) si registra una buona domanda di seconda casa anche se i potenziali acquirenti, meno propensi a spendere come in passato, mettono in atto trattative più lunghe. Generalmente a cercare la casa vacanza sono famiglie che arrivano da Torino e dintorni e dalla Liguria. Cresce l’interesse per l’acquisto da parte di acquirenti provenienti dalla provincia di Asti, che cercano prevalentemente bilocali o piccoli trilocali, per una metratura compresa tra 40 e 80 mq. Importante la presenza di uno spazio esterno, giardino o terrazzo da sfruttare soprattutto durante il periodo estivo. Le tipologie più apprezzate sono le classiche abitazioni di montagna, in pietra e legno, presenti in tutte le frazioni del paese; sono state costruite tra il 1700 ed il 1800 alcune delle quali in fase di recupero e sono valutate a prezzi medi che oscillano da 2500 a 3500 € al mq. Tra le frazioni più richieste, soprattutto per la presenza dei servizi, ci sono La Ruà, Rivets, Granges, Soucheres Hautes, e le frazioni di Traverses, Plan e Pattemouche più vicine al collegamento sciistico con la via Lattea dove si possono trovare appartamenti costruiti negli anni ’80 e trattati in buone condizioni a prezzi medi di 2000-2700 € al mq. Per quanto riguarda il mercato delle locazioni invernali si segnala una buona richiesta per la prossima stagione. Per un bilocale di quattro posti letto si possono spendere da 300 a 600 € a settimana in bassa stagione, 700-1000 € in alta stagione e Capodanno. Bassa la richiesta per la settimana di Natale. A Oulx le quotazioni degli immoli sono rimaste stabili nella prima parte del 2009 mentre si registra una diminuzione nelle frazioni, in particolare in quelle posizionate lungo la strada in direzione di Bardonecchia. Negli anni scorsi infatti erano particolarmente apprezzate dagli acquirenti che le ricercavano perché le quotazioni erano più accessibili rispetto a Bardonecchia e perché godevano di un’ottima esposizione al sole. Oggi invece i potenziali acquirenti sono più attenti alla presenza dei servizi in zona e per questo motivo prediligono le località più servite come Oulx per poter trascorrere una villeggiatura più confortevole. Ad Oulx si registra la presenza di un mercato di seconda casa che vede protagonisti acquirenti che arrivano da Torino e, in parte, anche dalla Lombardia. Dalla primavera del 2009 si registra una ripresa della domanda di coloro che acquistano per mettere a reddito l’immobile. Infatti ad Oulx non solo si registra una buona domanda di locazione turistica ma anche annuale. Come seconda casa si cercano soprattutto bilocali con angolo cottura, camera da letto e possibilmente un terrazzo o un giardino. Tra le zone più apprezzate la via dei Laghi, Cotolivier e via Cazzettes. Lungo la via dei Laghi ci sono appartamenti costruiti a partire dagli ’80 fino al 2004, mentre a Cotolivier, zona verde e collinare, ci sono condomini di piccole dimensioni in stile montano e villette a schiera molto ambite e costose. Un bilocale costa da 135 a 140 mila € incluso il box auto. In via Cazzettes invece ci sono villette a schiera ed appartamenti in stile montano costruiti tra gli anni ’80 e la fine degli anni ’90, acquistabili, in buone condizioni a 2500-2800 € al mq. Le uniche nuove costruzioni al momento in corso sul territorio di Oulx sono quelle di Gard, immesse sul mercato a prezzi medi di 2800-2900 € al mq, e un piccolo cantiere in zona Cotolivier con prezzi medi di 3000-3300 € al mq Tra i progetti in corso si segnala la realizzazione di un collegamento tramite navetta tra Oulx, Sauze d’Oulx e Bardonecchia, le località dove sono situati gli impianti. Sulle locazioni invernali si registra al momento una buona richiesta per la prossima stagione invernale. Nella settimana di Natale e Capodanno per un bilocale di quattro posti letto si spendono cifre medie di 700-800 € mentre per l’intera stagione invernale da Dicembre ad Aprile si spendono 2000 €. Stabili le quotazioni delle abitazioni a Limone, nella prima parte del 2009, segnali positivi anche per Vernante dove sono in aumento i prezzi soprattutto sulle tipologie usate dal momento che l’offerta sulle nuove costruzioni si è quasi esaurita. La richiesta arriva da persone residenti ad Asti, Torino e in buona parte dalla Liguria. La tipologia maggiormente richiesta è il bilocale per il quale spendere al massimo 200 mila €. A Limone infatti per un bilocale si va da 150 a 200 mila €, mentre a Vernante le quotazioni vanno da 100 a 120 mila €. Le tipologie più ambite e più costose sono quelle situate nel Centro della città e comunque intorno alle zone centrali. Gran parte dell’usato è stato costruito tra gli anni ’60 e gli anni ’70 ed oggi è ricercato da quella clientela che desidera ristrutturare e personalizzare l’immobile. Una ristrutturazione completa permette di rivalutare l’immobile per arrivare fino a prezzi medi di 5000 € al mq. Il mercato delle nuove costruzioni è stato più fervido su Vernante dove ci sono palazzine da ristrutturare ma anche delle nuove costruzioni, tra cui bilocali con quotazioni intorno 2500 € al mq. Per Vernante ci sono grandi aspettative sulla riqualificazione dell’ ex vetreria che sorge all’imbocco della città. Chi vuole un immobile con un buon rapporto qualità prezzo trova in Limonetto e nelle frazioni di Limone soluzioni concorrenziali. Per la prossima stagione invernale si registrano già molte richieste soprattutto per Limone ove il potenziamento degli impianti e l’innevamento artificiale permettono di prolungare la stagione. Infatti esiste una buona domanda di immobili in locazione: per un bilocale in alta stagione si chiedono in media 600 € a settimana, in bassa stagione 450 € e la settimana di Natale e Capodanno intorno a 1200 €. Grandi aspettative sono legate al potenziamento del tunnel del Tenda che permetterà un migliore raggiungimento della zona da parte di coloro che risiedono sulla riviera ligure ed in Costa Azzurra. Infatti già si registrano diverse presenze di monegaschi che ricercano immobili di lusso o chalet indipendenti. Valle d’Aosta Stabili le quotazioni delle abitazioni a Gressoney dove si cerca soprattutto la seconda casa. Si registra una lieve ripresa delle compravendite stimolate dal fatto che i potenziali venditori hanno iniziato a ridimensionare le richieste. In questo periodo si sono apprezzate le soluzioni di nuova costruzione (anche se gli acquirenti preferiscono sempre meno acquistare su carta) e le soluzioni usate a prezzi contenuti. La maggioranza delle compravendite non sono finanziate da mutuo. Le tipologie più richieste sono il bilocale ampio con cucina abitabile, il trilocale inserito in piccoli contesti condominiali e la soluzione indipendente. Gli acquirenti arrivano prevalentemente da Milano e dalla provincia. Si apprezzano soprattutto le tipologie tipiche costruite in legno e pietra. Saint Jean e La Trinitè sono i due comuni più importanti della Valle di Gressoney. Saint Jean è apprezzata sia per le vacanze estive che per quelle invernali mentre La Trinitè è una località scelta per le vacanze estive. Questo comporta anche una differenza di prezzi immobiliari tra le due località, mediamente più alti a Saint Jean. Tra le località più apprezzate c’è il centro di Saint Jean che si caratterizza per la presenza di appartamenti e soluzioni indipendenti costruiti tra gli anni ’50 e gli anni ’60 di cui però l’offerta sul mercato è decisamente più bassa. Da segnalare un discreto sviluppo edilizio nella zona di Staffal, nei pressi degli impianti, dove si sono realizzate numerose unità abitative Rta ed appartamenti che si vendono a prezzi medi di 5000 € al mq. Sempre a Gressoney Saint Jean, nella zona di Pont Sec è in corso un altro intervento con appartamenti di nuova costruzione venduti da 5000 a 8000 € al mq. Tra gli interventi in corso sul territorio c’è l’impianto di illuminazione realizzato a Weissmatten ed il collegamento via impianti con Champoluc. A Valtournenche e Cervinia le quotazioni delle abitazioni sono stabili nel primo semestre del 2009, la domanda è in ripresa ma il budget medio di chi acquista si è ridotto, portandosi a 180-200 mila €. Gli acquirenti di seconda casa arrivano dalla Lombardia, dalla provincia di Alessandria e dalle province della Liguria. La tipologia più ricercata è il bilocale, inserito in piccoli contesti condominiali e con basse spese di gestione. A Valtournenche le zone più richieste sono quelle di Chaloz e Cretaz, vicine al centro del paese e caratterizzate dalla presenza di abitazioni inserite in piccoli condomini o da soluzioni in legno e pietra. Per una tipologia ristrutturata si spendono mediamente 4000 € al mq anche se sul mercato prevalgono le tipologie da ristrutturare. A Cervinia le tipologie più richieste sono quelle situate nel centro del paese, costruzioni degli anni ’70 con prezzi medi di 6000 € al mq. Le zone periferiche (specialmente Cielo Alto) sono meno richieste perché scomode per raggiungere la strada pedonale ed offrono appartamenti in condomini molto grandi. Le quotazioni quindi diminuiscono e si portano a prezzi medi di 3000-3500 € al mq. Tra le nuove costruzioni si segnalano quelle realizzate nei pressi del Pirovano, in parte Rta ed in parte residenziale e con prezzi medi di 5000 € al mq. Tra gli interventi in corso si segnala a Valtournenche l´ultimazione dell´ impianto di innevamento artificiale e a Cervinia una nuova seggiovia. Per quanto riguarda la prossima stagione invernale si registra una buona richiesta per i prossimi mesi e i prezzi per un bilocale di quattro posti letto sono di 450 € a settimana in bassa stagione e 900 € a settimana per alta stagione, Natale e Capodanno. A Cervinia invece sono rispettivamente di 550 € e 1100-1200 € a settimana. In aumento nella prima parte dell’anno le quotazioni immobiliari di Courmayeur (+6,4%). La motivazione è da ricercarsi nelle nuove costruzioni con prezzi mediamente elevati (intorno a 10000-12000 € al mq) e di conseguenza buona parte della domanda si è indirizzata sulle tipologie usate, la cui bassa offerta sul mercato ha determinato l’aumento dei prezzi. La ricerca della seconda casa arriva principalmente da acquirenti con una buona disponibilità di spesa ma allo stesso tempo esigenti e selettivi. Si cercano trilocali (70-80 mq), caratterizzati da pietra e legno a vista, possibilmente vicini al centro, esposti al sole. Il centro del paese resta sempre in cima alle preferenze perché punto di partenza degli impianti di risalita. Le altre località apprezzate sono quelle che si sviluppano intorno al Centro tra cui il Villair Inferiore, La Saxe oppure Dolonne, dove si trova la partenza di un secondo impianto sciistico. Al Villair Inferiore prevalgono i condomini costruiti tra gli anni ’70 e gli anni ’90 ma si possono trovare anche appartamenti in villa. Per un buon usato si spendono mediamente 8000 € al mq. Le quotazioni scendono leggermente a Dolonne dove ci sono appartamenti in villa con giardino, che si valutano a prezzi medi che oscillano da 6000 (buon usato) a 9000 € al mq (nuovo). Si registra invece una minore richiesta e disponibilità di spesa sugli affitti stagionali. Al momento per un bilocale di quattro posti letto per l’intera stagione si spendono intorno a 6000-8000 €. Mercato a se stante quello di La Thuile, sempre all’avanguardia per quanto riguarda piste ed impianti sciistici, per questo frequentata soprattutto da coloro che amano praticare gli sport invernali. Si registra infatti la presenza di un turismo di età mediamente più giovane e la tipologia immobiliare più richiesta è il bilocale. Tra le nuove costruzioni si segnalano quelle di Arly: si stanno realizzando appartamenti in piccoli contesti condominiali e villette bifamiliari con quotazioni del nuovo intorno a 6000 € al mq. Le compravendite realizzate nella prima parte dell’anno hanno interessato molte nuove costruzioni dal momento che i prezzi non si discostano molto da quelli delle tipologie usate. Queste ultime consistono in condomini costruiti a partire dagli anni ’60-’70 fino ad arrivare agli anni ’90 ma anche da vecchi rustici tipici del posto e molto richiesti, costruiti in legno e pietra. Le quotazioni vanno da 2000 € al mq per le tipologie da ristrutturare completamente fino a 6000 € al mq per quelle già ristrutturate. Tra le frazioni più richieste di La Thuile ci sono Grande Golette, Petite Golette ed Entreves dove si registrano prezzi che vanno da 5000 a 6000 € al mq per una soluzione in buone condizioni. Anche a Prè Saint Didier le quotazioni degli immobili sono rimaste stabili. Tra coloro che acquistano in queste zone acquirenti con un budget inferiore rispetto a Courmayeur. Prè Saint Didier è particolamente apprezzato per lo stabilimento termale e per la sua posizione strategica (5 km da Courmayeur e 10 Km da La Thuile). La zona più richiesta è quella centrale, dove c’è anche la sede delle terme e dove si possono trovare condomini degli anni ’60-’70 ma anche tipiche abitazioni di montagna del secolo scorso che sono state ristrutturate nel tempo e che si vendono a prezzi medi di 4000-5000 € al mq. Da segnalare la frazione di Verrand vicino a Courmayeur, caratterizzata da un incantevole borgo storico completamente ristrutturato e da ville immerse nel verde. In diminuzione del 5% le quotazioni immobiliari a Saint Vincent nella prima parte dell’anno. Il calo si è fatto sentire soprattutto nelle zone centrali dove la carenza di box e di posti auto pertinenziali e quindi le conseguenti difficoltà di parcheggio hanno contribuito a ridimensionare la domanda per uso residenziale e quindi anche le quotazioni. Hanno conservato il loro valore i monolocali e bilocali acquistati come seconda casa mentre i trilocali, acquistati per lo più come prima casa, hanno subito un rallentamento. Chi cerca la seconda casa predilige le abitazioni in buone condizioni di conservazione, possibilmente esposte al sole e con vista panoramica, oppure situati nella pedonale via Chanoux dove ci sono monolocali e bilocali ristrutturati venduti a prezzi medi di 2000-2400 € mq. Gli acquirenti di seconda casa arrivano dal Piemonte, dalla Lombardia e dalla Liguria. Quasi sempre con un’età oltre 50 anni, che apprezzano le caratteristiche climatiche della cittadina oppure amanti dello sci che preferiscono cambiare pista e che scelgono Saint Vincent come location primaria da cui spostarsi grazie agli ottimi collegamenti stradali. Sul mercato immobiliare si registrano nuove costruzioni a ridosso del Centro della città ( appartamenti in villa). La richiesta sul nuovo è di 3300 € al mq con picchi di richiesta intorno a 3900 € al mq in centro. Una delle zone più apprezzate è quella che si estende dal centro verso le terme che al momento sono sottoposte ad interventi di riqualificazione. La zona offre soluzioni indipendenti, libere sui quattro lati di cui alcune in pietra e legno e piccoli contesti condominiali. Un buon usato si vende a prezzi medi di 2100 € al mq. Si apprezzano anche le abitazioni situate a ridosso del Col de Jux, da dove partono le piste e dove si trova il complesso turistico de “Les Pleiades”. Le quotazioni di un buon usato sono di 2000-2300 € al mq (box o posto auto inclusi). Tra i Comuni che hanno registrato un mercato dinamico si segnalano Montjovet e Emarese che sorgono intorno al comune di Saint Vincent. A Montjovet si realizzano prevalentemente acquisti di prima casa per la presenza di quotazioni più contenute, mentre a Emarese, posto tipico montano sono maggiori le compravendite di seconda casa perché ci sono soluzioni tipiche di montagna che si vendono a prezzi medi di 1900-2200 € al mq. Buona la domanda di immobili in affitto per la prossima stagione turistica invernale. Per un bilocale di quattro posti letto si spendono in alta stagione, Natale e Capodanno 550 € a settimana, in bassa stagione 300 € a settimana. Nei primi sei mesi del 2009 le quotazioni delle abitazioni di Morgex e di Cogne sono rimaste stabili. A Cogne le richieste di abitazioni sono aumentate. Gli acquirenti arrivano da Milano, da Genova e da Torino. Si cercano in particolare bilocali e trilocali e il target è rappresentato soprattutto da famiglie. La disponibilità di spesa media è compresa tra 200 e 300 mila €. A Cogne si registra molta domanda e poca offerta e questo contribuisce a preservare il valore degli immobili. La maggioranza delle abitazioni sono state costruite tra gli anni ’70 e gli anni ’80 ed i prezzi medi per una tipologia ristrutturata oscillano da 4500 a 5500 € al mq. Il centro della cittadina è molto richiesto ma l’offerta di immobili è molto bassa. Tra le frazioni limitrofe quelle più richieste sono Montroz e Lillaz con vista sul Gran Paradiso, sul Monte Grivola e, in parte, sul Monte Bianco. A Gimillan sono poche le nuove costruzioni ed hanno prezzi che oscillano da 3500 a 4500 € al mq. Positivo il mercato degli affitti che registra quotazioni medie di 800 € a settimana per un bilocale di quattro posti letto in alta stagione e di 300-400 € a settimana in bassa stagione. Il costo nella settimana di Capodanno e Natale è di 1000-1200 € a settimana. A Morgex e La Salle si registra un buon mercato di abitazioni di seconda casa e le soluzioni nuove e ristrutturate si vendono a prezzi medi di 4500-5000 € al mq fino a punte di 5500 € al mq. Si tratta di tipologie prestigiose e signorili, abitazioni in caratteristico stile valdostano fatte in pietra e legno, con una distanza di circa due chilometri dai centri. I condomini sono stati costruiti tra gli anni ’70 e gli anni ’80 e per un buon usato si spendono cifre medie di 2800 € al mq. Un lieve aumento dei prezzi ha interessato il mercato immobiliare di Ayas-champoluc (+2,5%) in particolare nella zona periferica. Stabili le quotazioni di Ayas-antagnod. Nei primi sei mesi del 2009 si è registrato un aumento della domanda di immobili ma soprattutto clienti più decisi nelle scelte di acquisto. La domanda si è orientata verso i trilocali. Più che la vicinanza alle piste sono importanti il posizionamento dell’immobile in una zona soleggiata e verde e per questo motivo si sono preferite quelle più periferiche. Gli acquirenti arrivano da Milano, da Torino e da Genova. Ad Ayas-champoluc ed Antagnod si registra soprattutto un turismo invernale. Ad Ayas le ultime nuove costruzioni sono in corso soltanto nella frazione di Antagnod dove si registrano quotazioni medie di 6500 € al mq per appartamenti in piccoli contesti condominiali con finiture in legno e pietra. Antagnod è una frazione soleggiata tutto il giorno e per questo apprezzata soprattutto dalle famiglie con bimbi. E’ ben servita, dotata di due piste. E’ in progetto la realizzazione di uno snow park. Lo sviluppo immobiliare di Antagnod è avvenuto negli ultimi anni e vede una prevalenza di case in legno e pietra. Il mercato immobiliare di Champoluc cambia a seconda che ci si trovi nella parte vecchia o nella parte nuova. A Champoluc Vecchia, arroccata sulle colline e soleggiata, si possono trovare soprattutto rascard, molti dei quali da ristrutturare che però spesso non presentano sfoghi esterni. Ciò nonostante le quotazioni per una tipologia ristrutturata si aggirano intorno a 6000-6300 € al mq. A Champoluc nuova invece ci sono dei condomini degli anni ’70 che sono sorti nei pressi degli impianti di risalita. Le tipologie ristrutturate costano mediamente intorno a 5000-6000 € al mq. Ad Ayas in generale si registra un turismo prettamente invernale dal momento che rientra nel comprensorio del Monterosa Ski che collega le Vallate di Ayas, Gressoney e Alagna. A Brusson la maggioranza della domanda immobiliare è costituita da famiglie perchè la zona è ottimale per le famiglie sia per le vacanze estive che per quelle invernali. Ci sono piste per lo sci di fondo (5-10-15 km) e due piccole piste da discesa ad Estoule. Le nuove costruzioni sono state edificate nel periodo 2000 - 2004 e le quotazioni del nuovo sono di 5000 € al mq in Brusson centro e di 3500 - 4000 € al mq in periferia. Quelle dell’usato oscillano da 3000 a 3500 € al mq. Sul mercato delle locazioni si registra una diminuzione della domanda in parte determinato dalla diminuita disponibilità di spesa dei potenziali affittuari e dal cattivo stato di conservazione degli immobili. Lombardia Sono rimaste stabili le quotazioni degli immobili a Ponte di legno nei primi sei mesi del 2009. Dalla primavera inoltre si è registrato un aumento della domanda di abitazioni di seconda casa. Gli acquirenti arrivano dalla Liguria, dall’Emilia Romagna ma anche da Milano e ricercano in particolare appartamenti di piccola dimensione come trilocali da 60 mq a cui destinare un budget non superiore a 300 mila € oppure bilocali a cui destinare al massimo 200 mila €. Sul mercato di Ponte di Legno sono disponibili molte nuove costruzioni ricavate da vecchie abitazioni che si compravendono a prezzi medi di 5000 € al mq. Parliamo di soluzioni con travi e sassi a vista, pavimento in legno. Tra le zone maggiormente richieste quelle che si sviluppano intorno al centro di Ponte di Legno dove ci sono soluzioni degli anni ’70 che si valutano a prezzi medi di 3500-4000 € al mq. Tra i progetti in corso sul territorio ci sono la realizzazione di una pista ciclabile che collega Ponte di Legno ad Edolo e che sarà molto sfruttata soprattutto in estate, e la realizzazione di alcuni alberghi con centri benessere. Per l’imminente stagione invernale si registra una buona richiesta di abitazioni in affitto e le locazioni per l’intera stagione di un bilocale si aggira intorno a 3000 € . Per una settimana a Capodanno invece si spendono intorno a 1500 € . Trentino Alto Adige Stabili, nella prima parte del 2009, le quotazioni degli immobili a Madonna di Campiglio dove la domanda è sempre molto vivace, soprattutto sul segmento degli immobili di prestigio, dal valore superiore al milione di euro. Ad acquistarli sono prevalentemente imprenditori italiani (lombardi, emiliani, marchigiani) alla ricerca di appartamenti in piccoli contesti condominiali, ville ristrutturate o appartamenti in villa. Sono anche ricercati monolocali e bilocali ad uso investimento. La famiglia predilige il trilocale. Vanno soprattutto le tipologie posizionate nel centro della località o nei pressi del centro, possibilmente vicino agli impianti. Un’altra località apprezzata è quella di Passo Campo Carlo Magno, adiacente alle piste da sci e ben servito. L’offerta abitativa è bassa e si conta la presenza di piccoli condomini, alberghi ed alcune ville. La maggioranza delle abitazioni risale agli anni ‘60– ’70, una soluzione ristrutturata costa da 5500 fino ad arrivare a 7000 € al mq se c’è l’esposizione verso le Dolomiti del Brenta da poco dichiarate dall´Unesco patrimonio dell´Umanità. Nel centro di Campiglio le quotazioni delle tipologie usate oscillano da 12000 a 12500 € al mq se sono in discreto stato di conservazione altrimenti si possono toccare valori di 18-20 mila € al mq per le nuove costruzioni la cui offerta sul mercato è bassissima. Nel 2010 dovrebbe essere ultimato il collegamento delle piste tra Madonna di Campiglio e Pinzolo con la conseguente rivalutazione delle abitazioni situate a ridosso della stazioni intermedia nella zona sud del paese. A Moena e Canazei nella prima parte del 2009 le variazioni delle quotazioni sono state (-7,3%) e (+3,9%). La domanda è vivace con richieste che provengono da tutta Italia. Sono numerosi gli investitori scelgono questa zona del Trentino ed il budget arriva a 200 mila € per le abitazioni di piccolo taglio e intorno a 400-500 mila € per le soluzioni più grandi, anche di prestigio. Gli acquirenti arrivano da tutta Italia e la tipologia più richiesta è il trilocale, acquistato soprattutto da famiglie. A Moena le abitazioni più ambite si concentrano nel Centro della città oppure nelle frazioni di Sorte e Someda dove si realizzano però poche compravendite dal momento che l’offerta sul mercato è molto bassa. Intorno al Centro ci sono condomini costruiti negli anni ’70 ma anche soluzioni d’epoca e vecchi fienili ormai ristrutturati. Sono preferite le abitazioni situate ai piani alti, possibilmente in buono stato di conservazione e con garage o posto macchina. Anche a Canazei la maggior parte delle richieste riguardano il centro, nei pressi delle funivie. Si tratta di soluzioni degli anni ’70-‘80 oppure di vecchi condomini più recenti in stile montano. Chi ha budget più elevati si orienta soprattutto verso le soluzioni abitative nuove, costruite in “bioedilizia” e certificate nel rispetto dei nuovi criteri di risparmio energetico con attenzione al benessere delle persone che vivono in questi ambienti (termoautonomi e dotati di pannelli solari, materiali ecologici ecc. ) Le quotazioni del nuovo oscillano da 6000 a 7000 € al mq. E’ stato ultimato l’intervento che prevedeva la realizzazione della circonvallazione che evita l’attraversamento del centro di Moena da parte del traffico diretto verso gli altri comuni della Val di Fassa con beneficio in termini di diminuzione di smog e tempi di percorrenza della Valle. Il mercato degli affitti stagionali è molto dinamico e le previsioni per la prossima stagione invernale sono molto positive. Infatti il grande comprensorio delle Dolomiti Super Ski è sempre oggetto di migliorie e di potenziamento che attirano numerosi turisti da tutta Italia. Per la prossima stagione si registrano quotazioni di 550-650 € a settimana per un bilocale di quattro posti letto in alta stagione a Moena, 650-850 a Canazei; in bassa stagione si va da 480 a 550 € a Moena e da 550 a 650 a Canazei e a Natale Capodanno si va da 750 a 900 a Moena e da 850 a 1200 € a Canazei. Stabili le quotazioni degli immobili a Tione di Trento nei primi sei mesi del 2009. A partire dall´inizio estate si è registrata una ripresa della domanda di abitazioni soprattutto ad uso investimento/seconda casa. Ad esprimerla prevalentemente famiglie residenti in Lombardia (Milano, Mantova e Brescia le aree maggiormente interessate) ma anche persone residenti nella zona alla ricerca di piccoli tagli, bilocali e trilocali a cui destinare un budget che difficilmente supera i 130/150 mila €. Questo comporta delle difficoltà soprattutto sulle nuove costruzioni per le quali si chiedono cifre che possono superare i 200 mila €. E’ fondamentale la presenza del balcone, a seguire il posto auto ed infine la vista. Tione è la località più richiesta per la presenza dei servizi ma spesso i prezzi elevati spingono gli acquirenti ad orientarsi verso la Valle del Chiese dove le quotazioni sono più contenute e si possono trovare dei masi sparsi in spazi aperti vicino al bosco, costruzioni tipiche e vetuste del posto oggi molto ambite dal momento che non è più possibile costruire al di fuori del centro abitato residenziale. Nel centro di Tione per un buon usato si registrano quotazioni medie di 1600-1700 € al mq. Si mira a recuperare il centro storico, piuttosto che concedere autorizzazioni per nuove costruzioni: infatti è in corso un notevole intervento di demolizione e ricostruzione di un antico edificio da cui si ricaveranno negozi, uffici ed appartamenti con balconi. Chi volesse delle soluzioni sul nuovo si deve spostare nella Bassa Val Rendena dove i valori di mercato aumentano quanto più ci si avvicina alla località di Pinzolo. In Bassa Val Rendena le quotazioni delle nuove costruzioni sono mediamente di 2500-2600 € al mq. Stabili nei primi sei mesi del 2009 le quotazioni delle abitazioni a Molveno, Cavedago e Fai della Paganella. Ad Andalo si registra un lieve incremento (+3,4%) anche se dall’inizio dell’estate c’è stata una notevole ripresa della domanda, con un incremento degli investimenti. Si tratta di famiglie che arrivano dall’Emilia Romagna e Veneto soprattutto; in aumento anche quelle provenienti dalla Lombardia. Si cercano trilocali e, a seguire, bilocali per i quali c’è poca offerta sul mercato immobiliare della zona. Apprezzati gli immobili con vista sul Massiccio del Brenta, la buona esposizione, la vicinanza al centro e ai servizi (impianti di risalita, pattinaggio-centro benessere-piscina). Andalo e Molveno sono le località più richieste in quanto maggiormente servite. Cavedago, avendo quotazioni più basse, è apprezzata da coloro che hanno un budget più contenuto. Infatti su Andalo per una soluzione ristrutturata si spendono mediamente intorno a 4000 € al mq, mentre a Cavedago si scende intorno a 2200-2500 € al mq. Per la prossima stagione invernale si registra una buona richiesta di immobili in affitto; per un bilocale di quattro posti letto si chiedono, per l’intera stagione, intorno a 3000 €. Non ci sono molte nuove costruzioni. Si tratta per lo più di ristrutturazioni. Notevolmente migliorata la viabilità in seguito all’apertura di una nuova tangenziale che da Trento Nord consente di accedere direttamente al comprensorio di Fai della Paganella (tempi di percorrenza 30-35 minuti). Stabili le quotazioni delle abitazioni a Folgaria nella prima parte dell’anno. Da luglio si è registrata una ripresa della domanda per investimento. Le tipologie più richieste sono trilocali e bilocali con una superficie commerciale che si aggira intorno a 50-70 mq. Le zone preferite sono quelle comode ai servizi, con buona esposizione al sole e con possibilità di raggiungere velocemente le piste. I potenziali acquirenti, spesso famiglie o gruppi familiari, arrivano soprattutto dal Veneto, in particolare da Vicenza e Padova, dalla Lombardia, in prevalenza milanesi e dall’asse del Brennero (Verona, Mantova, Modena) per la comodità e la vicinanza della località al casello autostradale di Rovereto. Il budget medio di investimento si aggira intorno ai 150-250 mila €. Le nuove costruzioni si registrano solo per interventi di recupero e ristrutturazione di edifici esistenti ed il prezzo a cui si chiude la compravendita è intorno a 3500 € al mq. Tra le zone più richieste di Folgaria ci sono la zona centro orientale con l’adiacente frazione di Costa e quella di Serrada. Nella prima, nel cuore di Folgaria, vicina ai servizi e comoda ai mezzi per raggiungere gli impianti, ci sono contesti condominiali medio piccoli costruiti nel periodo che va dal ‘70 al ‘90 e valutati se in buone condizioni intorno ai 2500 € al mq. La Frazione di Costa con prezzi simili e Serrada invece sono apprezzate soprattutto per la vicinanza agli impianti sciistici. Nel 2010 è prevista la realizzazione di un impianto che dal centro di Folgaria porterà direttamente sulle piste. Per il futuro si potrebbe prevedere una rivalutazione della frazioni situate oltre Passo Sommo come San Sebastiano e Carbonare se come previsto dovesse essere ampliata la zona sciabile con il raggiungimento anche di queste località. Attualmente in queste zone le nuove costruzioni si vendono intorno a 2000-2200 € al mq. Buona anche la richiesta per la zona di Lavarone con quotazioni per appartamenti nuovi intorno a 2000-2200 euro al mq. Sul mercato delle locazioni invernali si registra una buona richiesta. Per un bilocale di quattro posti letto si spendono in media 2000 € per l’intera stagione invernale. Veneto Sull’altopiano di Asiago si registra un discreto movimento di compravendite di seconda casa che interessa soprattutto acquirenti veneti. Si cercano tagli medi, ad esempio piccoli trilocali con due camere da letto e il soggiorno. Si preferiscono le soluzioni in buono stato di conservazione e posizionate quanto più possibile vicino al centro di Asiago e ai servizi più importanti. Si apprezza la presenza di travi di legno e del camino. Importante la presenza di una vista panoramica. Il budget medio di spesa si aggira intorno a 200 mila €. Gli acquirenti arrivano da Padova e da Vicenza. Si tratta in particolare di famiglie. Le soluzioni situate nei dintorni del centro della città sono quelle più richieste e per un buon usato si spendono cifre medie di 2500 € al mq. Sono state ultimate delle nuove costruzioni che sono valutate intorno a 3000 € al mq. Tra le zone più apprezzate ci sono quelle intorno al Sacrario e la zona di Laghetto di Lumera con vista panoramica sulle montagne dell’Altopiano di Asiago. I prezzi medi oscillano intorno a 2500 € al mq. Emilia Romagna Sul mercato immobiliare di Sestola e di Fanano non si registrano importanti variazioni delle quotazioni nella prima parte del 2009. La domanda di seconda casa è vivace anche perché si tratta di un segmento di mercato che non ha subito riflessi per le restrizioni nella concessione del credito. Le abitazioni che offrono caratteristiche di qualità, sia costruttiva che estetica, sono maggiormente apprezzate dagli acquirenti. Le località più richieste sono Sestola e Fanano dove si riversa la domanda di abitazioni da parte di coloro che vivono in provincia di Modena, di Bologna e anche da tutta la Toscana. Apprezzano la presenza di servizi e impianti di risalita di ottimo livello e anche di quotazioni più contenute rispetto ad altre zone, come ad esempio l´Abetone. La domanda si orienta o su bilocali e trilocali, inseriti in piccoli contesti condominiali oppure verso rustici da ristrutturare (dotati di giardino ed in grado di garantire la completa indipendenza) possibilmente vicini agli impianti o inseriti all´interno di strutture sportive come il Cimone Golf Club, valori aggiunti che fanno si che queste soluzioni possano arrivare a toccare quotazioni di mercato superiori alla media della zona. Si prediligono le tipologie non troppo distanti dal Centro storico oppure comode per raggiungere i servizi e gli impianti di risalita. Il mercato delle nuove costruzioni interessa in particolare le località di Fanano e di Sestola, dove sono in costruzione contesti abitativi di poche unità, per i quali si chiedono prezzi medi di 2000 € al mq (a Fanano) e di 2200 € al mq (a Sestola) . Sulle nuove costruzioni è premiante soprattutto la qualità dell’immobile a livello di finiture, di impiantistica e la localizzazione. A Sestola la ricerca si concentra soprattutto nel Centro del paese, nell´immediata periferia e nelle zone più comode agli impianti. Il Centro storico, sviluppato intorno alla Rocca, offre porzioni di case ma anche fabbricati con poche unità abitative, che, ristrutturate, con finiture di pregio, possono toccare quotazioni di 3500 € al mq. I prezzi scendono appena fuori dal Centro storico, dove il nuovo si compravende a 2200 € al mq. Per ciò che riguarda il centro di Fanano le quotazioni oscillano intorno a 2000 € al mq per una soluzione nuova e ristrutturata. La domanda di abitazioni in affitto per la prossima stagione invernale è elevata in particolare per le abitazioni di qualità, che offrono la comodità e i servizi adatti a trascorrere piacevolmente i periodi di vacanza. In linea di massima per l’intera stagione invernale si registra una richiesta media di 2200 € per un bilocale di quattro posti letto. Abruzzo Sul mercato immobiliare di Roccaraso le quotazioni delle abitazioni sono stabili nei primi sei mesi. Il mercato ha iniziato a riprendersi dopo un periodo caratterizzato dal timore del terremoto che aveva determinato una “fuga” dei turisti dalla zona. Ne hanno risentito soprattutto le case in pietra situate a Rivisondoli e Pescocostanzo. Infatti adesso nelle richieste per le abitazioni si chiedono anche la presenza di requisiti antisismici. I tempi di vendita si sono allungati anche se la domanda si è ripresa e le trattative sui prezzi della richiesta sono serrate. L’acquisto della seconda casa vede protagonisti soprattutto famiglie, provenienti dal napoletano e l’investimento medio si aggira intorno a 200 mila €. Il taglio più gettonato resta sempre quello intorno a 50 mq. Tra gli optional più richiesti ci sono il giardino, il terrazzo ed il camino. Si preferiscono le soluzioni situate in zone centrali dove i valori per un buon ristrutturato possono raggiungere anche 5000 € al mq. Per i prossimi anni si prevede lo sviluppo della zona residenziale ad est di Roccaraso su un´area destinata a lottizzazione. Per la prossima stagione invernale si registra una buona richiesta di appartamenti in affitto. Per un bilocale di quattro posti letto si spendono 2500 € per l’intera stagione. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa . . .  
   
   
SOSTEGNO AFFITTI IN LOMBARDIA: 1.500 EURO AI SENZA LAVORO  
 
Milano, 17 dicembre 2009 - Le persone che hanno perso il lavoro o sono state messe in mobilità dall´1 gennaio 2009, che hanno un regolare contratto di affitto e un reddito Isee fino a 25. 000 euro, potranno avere da Regione Lombardia un contributo una tantum a fondo perduto di 1. 500 euro. Lo hanno annunciato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e l´assessore alla Casa, Mario Scotti, presentando la delibera, approvata dalla Giunta regionale lombarda su proposta dello stesso Scotti, che rafforza il sostegno ai cassintegrati già avviato con un provvedimento dello stesso agosto. "Anche con questo provvedimento - commenta Formiogni - Regione Lombardia continua a tener fede al suo impegno di offrire particolare sostegno alle famiglie colpite dalla crisi economica". "Questo bando per ottenere un contributo straordinario - spiega l´assessore Scotti - non sarà basato su una graduatoria, ma è invece a sportello. Ciò significa che le domande potranno essere presentate fino ad esaurimento delle risorse disponibili e liquidate sulla base dell´ordine cronologico di presentazione". A disposizione ci sono 8 milioni di euro, stanziati con l´approvazione del bilancio da parte del Consiglio regionale, che vanno dunque ad aggiungersi ai 5 già riservati a questa iniziativa con il provvedimento di agosto. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente presso le Sedi territoriali regionali a partire dal 7 gennaio 2010. .  
   
   
PIANO CASA IN SICILIA: IMPORTANTE PASSO AVANTI VERSO APPROVAZIONE IN COMMISSIONE  
 
Palermo, 17 dicembre 2009 – “Soddisfazione per l’importante passo avanti fatto dal piano casa in Commissione e per il clima che accompagna e continuerà certamente ad accompagnare l’analisi di questo disegno di legge”. La esprime l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Nino Beninati, che ha preso parte ai lavori della Commissione. “Oggi abbiamo completato l’esame dell’articolato e ci siamo fermati per un doverosa ulteriore riflessione sulle norme aggiuntive ed in particolare sulle limitazioni all’applicazione delle disposizioni della nuova legge. Da questo punto riprenderemo la trattazione in occasione della prossima seduta della Commissione”. “Su proposta nata in Commissione sono stati reintrodotti, in misura estremamente limitata, gli ampliamenti rispettando appieno le indicazioni provenienti dall’accordo Stato – Regioni. In particolare sarà possibile l’ampliamento solo nelle unità immobiliari mono o bifamiliari e limitatamente ad immobili di piccola dimensione ovvero che non superino i 150 mq”. “Trovo importantissimo – conclude Beninati - oltre il già sottolineato sostanziale passo avanti fatto dalla norma, lo spirito di condivisone con il quale Governo e Commissione stanno lavorando allo scopo di ottenere un testo di legge sempre migliore. Ci sono tutte le premesse perché entro la fine di gennaio la norma venga definitivamente approvata dalla commissione e possa essere trasmessa al Parlamento nella sua interessa per l’analisi di Sala d’Ercole”. .  
   
   
BOLZANO APPALTI, SOA, RISANAMENTO DEGLI EDIFICI PUBBLICI: MUSSNER INCONTRA LA CNA  
 
Bolzano, 17 dicembre 2009 - Nuova legge sugli appalti, interventi di risanamento energetico degli edifici pubblici, sostegno della Provincia alle aziende che richiedono la certificazione Soa. Questi i temi al centro dell´incontro tra l´assessore ai lavori pubblici Florian Mussner e i vertici della Cna, associazione che rappresenta il mondo degli artigiani. La delegazione della Cna, formata dal presidente Claudio Corrarati, dal direttore Giuseppe Salvadori, nonchè da Nerio Lazzarotto e Giovanni Sarti, ha chiesto di dare il via ad una serie di interventi di risanamento energetico degli edifici di proprietà della Provincia e di altre istituzioni o enti pubblici. "Il programma - ha spiegato l´assessore Mussner - è parte integrante del pacchetto di misure a favore della tutela dell´ambiente previste dalla giunta provinciale". Tra le ipotesi più probabili non solo gli interventi per il risparmio energetico degli edifici, ma anche la posa di pannelli solari. "Gli interventi di risanamento - ha aggiunto Mussner - soprattutto per quanto riguarda edifici molto antichi, richiedono massicci investimenti, ed è quindi necessario effettuare attenti studi di fattibilità e sostenibilità finanziaria. Tra gli esempi positivi da prendere come modello citerei senza dubbio le opere realizzate presso il quartiere fieristico di Bolzano Sud". Spazio, quindi, ad un altro tema molto "caldo", ovvero quello della nuova legge sugli appalti. "Le piccole imprese locali - ha spiegato l´assessore ai lavori pubblici - chiedono una nuova procedura per l´assegnazione degli appalti al di sotto della soglia dei 500mila euro, con una sorta di inviti a rotazione delle imprese locali alle varie gare. Il nostro obiettivo prioritario è quello di sviluppare un sistema che, da un lato, sappia garantire la qualità dei lavori, e dall´altro possa sostenere l´attività delle aziende locali". Ultimo punto affrontato durante l´incontro tra l´assessore Mussner e i rappresentanti della Cna è stato quello del sostegno della Provincia a favore di quelle imprese che richiedono la certificazione Soa, elemento necessario per poter partecipare alle gare d´appalto per importi superiori ai 150mila euro. "Le associazioni di categoria - ha concluso Florian Mussner - dovranno appoggiare e agevolare, anche tramiti attività di consulenza, le aziende che puntano ad ottenere la Soa. La Provincia, d´altro canto, farà la sua parte coprendo sino al 70% dei costi sostenuti dai consorzi per le operazioni di certificazione. Anche grazie a questi interventi potremo mantenere le nostre imprese ad un livello competitivo nel lungo periodo". .  
   
   
UNGHERIA, CONTRAZIONE COSTRUZIONI INFERIORE A UE  
 
Budapest, 17 dicembre 2009 - L´industria delle costruzioni in Ungheria ha subito una flessione pari al 2,7 per cento durante il 2009, e pertanto inferiore al -8,4 per cento fatto registrare dalla media dell´Unione Europea. Lo ha dichiarato a Budapest l´architetto ungherese Sandor Fegyverneky, durante un meeting generale all´Associazione Nazionale delle Compagnie di Costruzione (Evosz). Lo rende noto il "Budapest Business Journal". Stando alle dichiarazioni di Fegyverneky, l´Ungheria spenderà circa 1 miliardo di fiorini ungheresi nella realizzazione di nuovi edifici maggiormente efficienti sotto il profilo energetico entro il 2020. .  
   
   
BOLZANO: ORDINE ARCHITETTI PRESENTA IL PROGETTO "CASA DELL´ARCHITETTURA"  
 
Bolzano, 17 dicembre 2009 - Una Casa dell´architettura a Bolzano per la sensibilizzazione verso l´architettura moderna: il progetto è stato presentato all´assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner dal presidente della Fondazione dell´Ordine degli architetti, Luigi Scolari, nell´ambito di un recente incontro. Il progetto di una Casa per l´architettura a Bolzano costituisce uno degli obiettivi a lungo termine della Fondazione dell´Ordine degli architetti che, come ha riferito il presidente Scolari all´assessore Mussner, intende divenire una piattaforma critica di discussione sui valori dell´architettura moderna. A tal fine lo statuto della Fondazione è in fase di ridefinizione; la struttura, l´organizzazione e gli obiettivi della nuova Fondazione sono stati illustrati nei dettagli all´assessore. Da parte sua Mussner ha posto in evidenza come l´istituzione di una Casa dell´architettura, iniziativa già presente in altre realtà limitrofe in Austria, costituirebbe un ulteriore passo per la sensibilizzazione delle persone in favore dell´architettura moderna. Il Dipartimento lavori pubblici si è impegnato molto in questa direzione negli ultimi decenni dando vita ad interventi influenti, un aspetto apprezzato dal presidente della Fondazione dell´Ordine degli architetti. Mussner e Scolari hanno concordato di intensificare ulteriormente la collaborazione fra la Provincia, l´Ordine degli architetti e la sua Fondazione. .  
   
   
CAMERE COMMERCIO: GOVERNO AVVIA RIFORMA E RAFFORZA RUOLO SUL TERRITORIO SCAJOLA: “UN IMPORTANTE RAFFORZAMENTO DELLA CAPACITÀ DI AZIONE DELLE CAMERE DI COMMERCIO PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELLE ECONOMIE LOCALI”  
 
Roma, 17 dicembre 2009 - Via libera dal Governo alla riforma delle Camere di Commercio a distanza di 16 anni dal precedente riordino. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha infatti approvato in via preliminare lo schema di decreto legislativo, che dà attuazione alla delega contenuta nella Legge Sviluppo, con cui si rivede la disciplina del sistema delle 105 Camere di Commercio italiane, ove sono occupate oltre 9 mila persone, e che rappresentano oltre 6 milioni di imprese. “Si tratta di un importante rafforzamento della capacità di azione delle Camere di Commercio per la promozione e lo sviluppo delle economie locali, particolarmente utile non solo in questa fase di ripresa economica ma, soprattutto, per rendere più competitivo il Sistema Italia al fine di meglio affrontare le sfide dell’internazionalizzazione dei mercati”, ha detto il ministro Claudio Scajola, rilevando poi che “con questa riforma si introducono tra l’altro elementi di semplificazione, efficienza e sussidiarietà per ammodernare queste istituzioni, caratterizzate da una presenza molto ramificata sul territorio, con oltre 130 aziende speciali e più di 1. 500 partecipazioni in società miste, molte delle quali impegnate nella gestione di rilevanti reti infrastrutturali”. Il provvedimento, che passa ora all’esame della Conferenza Stato-regioni e poi al parere delle Commissioni parlamentari, rafforza le aree dei servizi per l’internazionalizzazione, per la semplificazione delle attività di impresa, per la promozione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico e digitale e della competitività territoriale. La riforma si muove sulla base del nuovo Titolo V della Costituzione valorizzando l’autonomia delle Camere di commercio, il raccordo con le Regioni e la funzione di indirizzo del Ministero dello Sviluppo Economico per garantire l’uniformità delle funzioni fondamentali sul tutto il territorio nazionale. Nell’ambito di un ammodernamento dell’organizzazione del sistema camerale del nostro Paese si prevede, tra l’altro, la promozione delle Unioni regionali; l’accorpamento dei servizi tra le Camere di minori dimensioni e si limita l’istituzione di nuove Camere di commercio se non c’è un numero minimo di aziende. L’obiettivo è quello di rendere più efficiente il sistema camerale e conseguire migliori economie di scala. Per quanto concerne il funzionamento degli organi camerali, la riforma rende più trasparenti e verificabili le procedure per la costituzione dei consigli camerali e prevede la presenza anche di un rappresentante dei liberi professionisti. Sono inoltre superate le principali cause che portavano al commissariamento delle Camere di commercio, prevedendo a seconda dei casi un potere sostitutivo del Ministro dello Sviluppo Economico o del Presidente della Regione. Tra le novità del decreto c’è il rafforzamento dell’Unioncamere, con un suo più efficace raccordo con le Amministrazioni centrali, le Regioni e gli Enti territoriali, un più forte potere di coordinamento del sistema camerale Viene pure qualificata la figura del Segretario Generale della Camera di commercio, introducendo criteri di maggiore selettività e percorsi di formazione continua. - .  
   
   
TENARIS, FORMIGONI: VERTENZA DA CHIUDERE PRESTO INCONTRO CON SINDACATI E VERTICI AZIENDALI AL PALAZZO PIRELLI  
 
Milano, 17 dicembre 2009 - Convocata dal presidente Roberto Formigoni si è svolta oggi una riunione al Palazzo della Regione con i vertici aziendali della Tenaris di Dalmine e con le rappresentanze sindacali, alla quale hanno partecipato per la Regione anche il vice-presidente e assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, il sottosegretario Marcello Raimondi e il consigliere Carlo Saffioti. L´impegno della Regione, e in primis del suo presidente, nasce dalla consapevolezza che Tenaris, primaria azienda produttrice di tubi per l´energia, "ha un valore strategico - sono parole di Formigoni - non solo per la realtà bergamasca, ma per la regione intera". "Vi è indubbiamente la necessità - ha detto Formigoni - di adeguarsi alle esigenze di un mercato in forte evoluzione. Ma Tenaris dispone di notevoli eccellenze che può e deve valorizzare". Formigoni ha quindi sollecitato l´azienda "a compiere il massimo sforzo possibile per venire incontro alle esigenze dei lavoratori, in particolare per quanto riguarda l´insediamento di Costa Volpino". Nel contempo ha rivolto ai sindacati l´invito a cercare una soluzione ragionevole di mediazione. "Regione Lombardia - ha assicurato Formigoni - è pronta a fare la sua parte mettendo in campo gli strumenti, anche innovativi, che fanno capo all´assessorato di Gianni Rossoni". "E´ auspicabile per tutti - ha concluso Formiogni - chiudere la vertenza in tempi molto rapidi". .  
   
   
UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE PRESENTA I PRECONSUNTIVI 2009: -30% LA PRODUZIONE DELL’INDUSTRIA ITALIANA COSTRUTTRICE DI MACCHINE UTENSILI, ROBOT E AUTOMAZIONE NEGATIVE LE PREVISIONI 2010 GIANCARLO LOSMA, PRESIDENTE UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: “ROTTAMAZIONE DEI MACCHINARI OBSOLETI, PROROGA DELLA TREMONTI TER E HOLDING SETTORIALI SONO GLI STRUMENTI PER SUPERARE LA CRISI”.  
 
 Cinisello Balsamo, 17 dicembre 2009 - La crisi economica mondiale ha messo a dura prova l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione che, con la chiusura del 2009, archivia il peggior anno di sempre. Questo è quanto emerso questa mattina in occasione della conferenza stampa di fine anno di Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e prodotti ausiliari. L’analisi dei prenconsuntivi 2009, elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, evidenzia un crollo della produzione italiana di settore che si attesta a 4. 093 milioni di euro, il 30% in meno rispetto all’anno precedente. In ragione di questo arretramento il fatturato di settore torna ai valori espressi nel biennio 2003-04. Sul risultato globale hanno pesato sia il negativo riscontro ottenuto dai costruttori sul mercato domestico sia il calo delle esportazioni. Sul fronte interno, il calo del consumo, sceso del 44,1%, a 2. 336 milioni di euro, si è duramente ripercosso sulle consegne dei costruttori che non sono andate oltre quota 1. 608 milioni di euro, il 36% in meno rispetto al 2008. Peggiore è stato l’impatto sulle importazioni che, scese a 728 milioni di euro, registrano un calo del 56,4%. “Dall’analisi di questi dati - afferma Giancarlo Losma, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre- si evince la capacità dei costruttori di meglio presidiare il territorio nazionale rispetto ai concorrenti stranieri, capacità che si scontra però con il preoccupante ridimensionamento del mercato italiano”. Meno brusca è la contrazione registrata dall’export che, sceso a 2. 485 milioni di euro, segna un calo del 25,5% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati Istat, nei primi nove mesi dell’anno le esportazioni italiane di sole macchine utensili sono calate del 24,1% rispetto al periodo gennaio-settembre 2008. Germania e Cina si confermano al vertice della classifica delle aree di destinazione dell’export italiano di macchine utensili, seguono Stati Uniti e Francia. Nel dettaglio, segnali positivi giungono da Cina, ove le vendite sono cresciute del 22,9%, Corea del Sud (+21,8%) e da Finlandia, Egitto, Iran, mercati caratterizzati da vivacità dei consumi ma da valori assoluti di acquisizione di offerta settoriale ancora piuttosto ridotti. Deludono invece le vendite nei principali mercati di sbocco del Made by Italians: Germania (-17,2%), Stati Uniti (-1,8%), Francia (-25,3%), Russia (-44,3%). Cresce di oltre tre punti percentuali, attestandosi al 60,7%, la quota di produzione destinata alle esportazioni. Parimenti cresce il saldo della bilancia commerciale che, con un incremento del 5,5%, raggiunge il valore di 1. 757 milioni di euro. Di segno negativo anche le previsioni 2010. Secondo le stime, la produzione dell’industria italiana di settore diminuirà, del 14,1%, a 3. 515 milioni di euro. Segno meno per le esportazioni attese in calo, del 12,1%, a 2. 185 milioni di euro. Allo stesso modo proseguirà il trend negativo delle consegne dei costruttori che scenderanno, del 17,3%, a 1. 330 milioni di euro. D’altra parte il consumo domestico, nel 2010, vedrà un ulteriore ridimensionamento che ne porterà il valore a quota 1. 955 milioni (-16,3%). In un contesto difficile come l’attuale, le imprese del settore hanno comunque dimostrato di saper difendere le proprie strutture. Nel 2009 l’occupazione è scesa, dell’1,6%, a 31. 750 addetti. Più deciso il calo del numero di addetti nel 2010 quando le imprese non avranno più la possibilità di utilizzare gli ammortizzatori sociali. In particolare, il numero degli operatori impiegati nell’industria della macchina utensile scenderà a 30. 750 unità, il 3,1% in meno rispetto all’anno precedente. Giancarlo Losma, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre ha affermato: “i dati elaborati dal nostro Centro Studi dipingono un quadro davvero preoccupante. Sebbene dalle ultime rilevazioni appare chiaro che il periodo peggiore è alle nostre spalle, le previsioni per il 2010 individuano una situazione ancora complessa. Il rischio di uscita dal mercato di numerose realtà industriali, a corto di ossigeno come mai prima d’ora, è davvero elevato”. “Occorre dunque intervenire subito con misure concrete volte a sostenere le imprese del settore dei sistemi per produrre che, tra l’altro, rappresenta una delle miniere di know-how più preziose nel panorama manifatturiero del paese”. “In particolare - ha aggiunto Giancarlo Losma - chiediamo che le autorità di governo prevedano un sistema di incentivi alla rottamazione dei macchinari obsoleti con deduzione dall’imposta del 50% della somma investita nell’acquisto di nuovi macchinari sostitutivi. Questo provvedimento, che dovrebbe essere attuato parallelamente a quello della rottamazione delle auto, oltre a favorire la ripresa dei consumi, permette l’aggiornamento tecnologico dei sistemi di produzione, indispensabile per il mantenimento della competitività dell’industria italiana”. “Oltre a ciò - ha proseguito il presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre - segnaliamo la necessità di un intervento immediato che permetta la proroga, fino a fine 2010, del provvedimento Tremonti Ter funzionale alla necessità di ampliamento della capacità produttiva dell’industria del paese e attualmente in vigore fino al 30 giugno prossimo. L’estensione temporale permetterebbe infatti alle imprese di sfruttare appieno i benefici derivanti dal provvedimento in un momento, la fine dell’anno prossimo venturo, in cui ragionevolmente la domanda sarà nel pieno della sua ripresa”. “Più nel dettaglio - ha sottolineato Losma - i costruttori italiani, che negli ultimi mesi del 2009 rilevano interessanti riscontri derivanti dall’introduzione della misura di detassazione degli utili reinvestiti in macchinari a alta tecnologia, chiedono che il provvedimento sia applicato alle macchine di produzione ordinate entro il 31 dicembre 2010 e consegnate nei diciotto mesi successivi all’emissione dell’ordine”. D’altra parte in una situazione particolarmente complessa come l’attuale, le imprese italiane del settore hanno cominciato a indirizzare particolare attenzione al tema delle aggregazioni e fusioni con l’obiettivo di ottimizzare costi, migliorare performance e, in alcuni casi, sopravvivere alle difficoltà indotte dalla crisi economica mondiale. Per favorire il processo di crescita dimensionale e culturale delle aziende del settore, Ucimu-sistemi Per Produrre propone la creazione di holding che aggreghino imprese del settore. Il progetto, cui l’associazione sta lavorando ormai da un paio di mesi, prevede la creazione di Mu Holding costituite da un mix di contributi privati e pubblici. Oltre alla Cassa depositi e prestiti, interverranno istituti di credito, Simest, Sace e eventualmente investitori privati. Le imprese nelle quali entrerà la holding potranno decidere come e se mantenere il controllo. In questo modo gli imprenditori che lo vorranno saranno coinvolti direttamente nei processi decisionali dell’azienda. “La proposta di una holding con partecipazione pubblica - ha concluso Losma - è una interessate alternativa all’utilizzo di fondi di private equity finalizzati a investire solamente in progetti altamente remunerativi in tempi decisamente ristretti. Soltanto con un modello come quello della Mu Holding è possibile assicurare anche alle imprese in grande difficoltà una strada alternativa alla debacle”. A proposito del Fondo per le Pmi presentato ieri dal ministro Tremonti, Ucimu-sistemi Per Produrre auspica si tratti di uno strumento concreto che preveda una gestione differente rispetto a quella dei private equity. Perché sia effettivamente utile, occorre che il Fondo divenga operativo entro i primi mesi del 2010, che abbia durata medio lunga e che, in fase di start-up, possa garantire agli investitori una remunerazione non superiore al 5%, 6%. Questo perché nel primo periodo non si può pensare a iniziative che favoriscano esclusivamente lo sviluppo; è necessaria infatti una prima fase di ristrutturazione propedeutica al rilancio del sistema che potrà poi avvenire attraverso investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione, internazionalizzazione, aggregazione e fusioni. .  
   
   
ANSALDOBREDA: IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA A PISTOIA PER LA CRISI OCCUPAZIONALE  
 
Firenze, 17 dicembre 2009 - Il presidente della Regione, Claudio Martini, si è incontrato ieri mattina a Pistoia presso la Answers, azienda occupata da sei settimane, con i lavoratori del call service (600 addetti, 80% dei quali donne) e con la rappresentanza sindacale di Ansaldobreda. L’incontro era stato richiesto da Cgil, Cisl e Uil, che erano presenti con i loro vertici provinciali. «La Regione considera Ansaldobreda allo stesso modo della Piaggio degli inizi anni novanta e si comporterà di conseguenza. I prossimi due giorni saranno decisivi per l’azienda. Per Answers speriamo che la decisione della Magistratura del 23 prossimo ne permetta il commissariamento e la vendita o l’affitto ad uno dei quattro o cinque gruppi nazionali che si sono dichiarati interessati a rilevarne e riavviarne l’attività, Nel frattempo parlerò con Enel e con gli altri maggiori committenti perché mantengano le loro commesse così da garantire il futuro di questa azienda». Parlando della maggiore industria pistoiese, il presidente Martini ha ricordato la crisi aziendale che colpì la Piaggio di Pontedera, osservando che la Regione considera ugualmente strategica Ansaldobreda. «I prossimi due giorni – ha aggiunto Martini – saranno decisivi, con l’incontro a Roma tra sindacati e azienda e quello a Pistoia in programma venerdì tra l’amministratore delegato di Finmeccanica, Pierfrancesco Guarguaglini con le istituzioni locali, al quale sarò presente. La Regione ha già dato la sua disponibilità ad acquistare i treni regionali e continuerà a spingere perché si arrivi al bando di gara». Ribadendo la vicinanza, la solidarietà e il sostegno ai lavoratori, il presidente ha assicurato che la Regione seguirà passo per passo la loro vertenza. «Abbiamo agito – ha aggiunto – su due fronti: stanziando risorse per rafforzare gli ammortizzatori sociali, cosa che per la Answers ha consentito di trovare un accordo con la banca per anticipare una parte degli stipendi arretrati e creando un fondo di garanzia per sostenere l’accesso al credito da parte delle imprese che lottano per uscire dalla crisi». Infine ha detto che la crisi che ha colpito anche la Toscana è tutt’altro che finita e che anche il 2010 sarà un anno terribile. «Finora – ha concluso Martini - ci siamo impegnati a trovare soluzioni per reggere l’urto, ma serve una strategia capace di rinnovare il sistema produttivo, attraverso un quadro organico e quello che abbiamo presentato al Ministero dello sviluppo economico come il pacchetto Toscana». .  
   
   
REFOCUS INSEGNA AI MANAGER DI COOP CONSORZIO NORD OVEST LA GESTIONE DEL PERSONALE  
 
Castellanza, 17 dicembre 2009 - Nuovi importanti traguardi per il progetto Refocus (senioR Employees training on inFormation and Communication technologieS) il progetto transnazionale, finanziato dall’Articolo 6 del Fondo Sociale Europeo, Dg Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità della Commissione Europea dalla Comunità Europea e coordinato dal Cetic (Centro di Ricerca per l’Economia e le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) dell’Università Carlo Cattaneo – Liuc: obiettivo, la sperimentazione di un modello formativo innovativo efficace e replicabile, che garantisca la rifocalizzazione delle competenze It (Information Technology) dei lavoratori senior. Coop Consorzio Nord Ovest, nato dall’unione di Coop Lombardia, Coop Liguria e Novacoop leader italiani nel settore della distribuzione alimentare, ha realizzato, in collaborazione con Cetic, il progetto Nouvelle Vague @ Coop. Il progetto ha l’obiettivo di formare i manager del Consorzio in tema di gestione e direzione del personale ed è rivolto ai responsabili delle diverse funzioni aziendali, dalla Logistica all’Amministrazione, per fornire loro le competenze necessarie per gestire il personale della propria area. Le esigenze del Consorzio di utilizzare modalità di formazione flessibile e in grado di valorizzare le conoscenze e esperienze già in possesso hanno portato il Consorzio stesso ad affidare al Cetic l’organizzazione e la conduzione del progetto utilizzando il modello Refocus, da questo sviluppato e già sperimentato con successo in grandi aziende italiane dell’Ict. Il modello prevede una modalità di formazione assistita, prevalentemente online, con una forte enfasi sull’ascolto e la collaborazione con gli altri che al tempo stesso è contenuto, strumento e oggetto della formazione. Il percorso formativo, della durata di due mesi (ottobre - dicembre 2009) coinvolge trenta manager appartenenti a diverse funzioni aziendali, responsabili di un numero di collaboratori da quattro a quaranta. I partecipanti fruiscono della formazione sui contenuti concordati con il Consorzio dai luoghi e nei tempi a loro più consoni, collegandosi al sito http://ccno. Refocus. Liuc. It, disponibile 24 ore su 24, con il supporto costante di tutor e docenti che ne monitorano l’attività, scandita su consegne settimanali e fortemente orientata al coinvolgimento attivo dei partecipanti nel processo di costruzione delle nuove competenze anche con strumenti, come il forum e il project work, che stimolano lo scambio di opinioni e il lavoro con i colleghi. Il corso è iniziato il 16 ottobre scorso con il kick-off in presenza presso la sede di Coop Consorzio Nord Ovest e si concluderà il 22 dicembre con la presentazione dei project work realizzati durante il corso dai partecipanti. .  
   
   
SARDEGNA: EX SCAINI, ACCORDO PER IL REIMPIEGO DEI 94 LAVORATORI  
 
Cagliari, 17 Dicembre 2009 - Ieri mattina l’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni locali e delle organizzazioni sindacali della provincia di Villacidro Sanluri, per affrontare le problematiche relative al reimpiego dei 94 lavoratori della ex Scaini di Villacidro, i quali attualmente godono del trattamento di mobilità in deroga. Il percorso proposto dall’assessore Manca, che prevede il reimpiego dei lavoratori in capo agli enti locali, alla Provincia ed eventualmente ad altri enti pubblici operanti nel territorio (senza escludere il settore privato), è stato ampiamente condiviso dalle parti convenute, le quali si sono impegnate a sottoscrivere in tempi brevi il verbale di accordo istituzionale. Il costo del programma di reimpiego sarà integrato con risorse provenienti dal bilancio della Regione. Per gli eventuali corsi di aggiornamento professionale, si farà ricorso alle risorse del Fondo Sociale Europeo. .  
   
   
GRUPPO ANSALDO, UILM POTENZA:FIRMATO ACCORDO INTEGRATIVO  
 
Potenza, 17 dicembre 2009 - “Questa notte a Roma è stato siglato l´accordo per tutti i lavoratori del Gruppo Ansaldo, presente anche in Basilicata nell´area industriale di Tito con 142 dipendenti”. E’ quanto riferisce una nota della Uilm di Potenza. La delegazione della Uilm di Potenza esprime “soddisfazione per l´intesa raggiunta dopo un´anno e mezzo di trattativa. L´accordo prevede: l´aumento salariale di 1. 530 euro e l´armonizzazione di tutti gli istituti con altri siti Ansaldo”. La Uilm e la Rsu di stabilimento considerano l´intesa “importante in un momento difficile per la crisi che il settore metalmeccanico sta vivendo e per le prospettive dello stabilimento lucano, mantenendo alto il livello di competitività ed eccellenza produttiva. ” .  
   
   
LIGURIA: SÌ ALLA PROROGA CANTIERI SCUOLA-LAVORO FERRANIA  
 
Genova, 17 Dicembre 2009 - L´assessore al Lavoro, Enrico Vesco, in rappresentanza della Regione Liguria, ha incontrato a Cairo Montenotte organizzazioni sindacali e rappresentanti dei lavoratori della Ferrania insieme a Provincia di Savona e sindaci dei Comuni interessati. All´ordine del giorno la sottoscrizione del protocollo d´intesa per la proroga dei Cantieri Scuola-lavoro fino al 31 luglio alle stesse condizioni. La Regione sosterrà interamente il costo dell´intervento, stimato tra i 700. 000 e gli 800. 000 euro. "I cantieri scuola lavoro avviati dalla Regione per i dipendenti Ferrania restano un´esperienza esemplare nel campo della gestione delle crisi occupazionali - ha detto l´assessore Vesco - La professionalità e il senso di responsabilità dei lavoratori coinvolti ha permesso agli Enti Locali di far fronte ai problemi di personale, con reciproca soddisfazione da parte delle amministrazioni, che hanno potuto più agevolmente affrontare diverse problematiche sul territorio, e soprattutto da parte dei lavoratori stessi, che hanno ottenuto un´integrazione al reddito di 500 euro al mese". .  
   
   
COOPERATIVE SOCIALI FVG: ANNUNCIATO AUMENTO FINANZIAMENTI  
 
Trieste, 17 dicembre 2009 - "Grazie ad un emendamento alla Finanziaria regionale verranno destinati altri 200mila euro alle Cooperative Sociali del Friuli Venezia Giulia, portando il totale dei finanziamenti ad esse destinate a 1 milione e 200mila euro". Ad annunciarlo è il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, il quale ha incontrato alcuni rappresentanti del settore della cooperazione sociale che hanno manifestato la necessità di un adeguamento degli stanziamenti. "Questo - ha concluso Ciriani - è un settore importante con significative ricadute sul territorio regionale. Per questo, pur nelle ristrettezze di questo bilancio, abbiamo deciso di sostenere ulteriormente le cooperative sociali". .