|
|
|
MERCOLEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 13 Gennaio 2010 |
 |
|
 |
GOVERNO: SITI WEB PUBBLICI; UNA DIRETTIVA PER RIDURLI |
|
|
 |
|
|
Roma, 13 gennaio 2010 - Razionalizzare e ridurre in maniera consistente il numero dei siti web pubblici per offrire ai cittadini un´informazione aggiornata, chiara e riconoscibile: è questo l´obiettivo della direttiva n. 8/2009 del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l´innovazione. Lo strumento individuato per raggiungere tale obiettivo è la registrazione del dominio ". Gov. It" per tutti quei siti che le Pubbliche Amministrazioni vorranno mantenere attivi. Negli ultimi anni è cresciuta la tendenza delle P. A. Di veicolare le informazioni ai cittadini attraverso la creazione di siti web specifici, legati a progetti e iniziative dell´ente stesso. Sono quindi proliferati in rete molti siti web, in cui il cittadino/utente ha difficoltà a districarsi a causa di motivi diversi. La necessità di rendere omogenei i servizi offerti, comporta che l´iscrizione al dominio è condizionata ad alcuni criteri essenziali finalizzati ad assicurare che le informazioni e i servizi offerti siano chiaramente presentati, raggruppati in modo organico, e facilmente raggiungibili dalla homepage. Tali criteri saranno contenuti nelle "Linee guida per i siti web della Pa" e nel "Vademecum". Entrambi i documenti, saranno redatti, entro novanta giorni dall´emanazione della direttiva, dai Dipartimenti della funzione pubblica e per la digitalizzazione e l´innovazione tecnologica con il supporto del Formez per i contenuti e del Cnipa per le caratteristiche tecnologiche, e illustreranno i criteri e gli strumenti per assicurare la riduzione dei siti pubblici obsoleti ed il miglioramento di quelli attivi. Per tutti i siti registrati con il dominio . Gov. It di propria competenza, le Pubbliche Amministrazioni dovranno inoltre individuare un responsabile del procedimento di pubblicazione di contenuti, i cui dati, completi di indirizzo e-mail, dovranno essere presenti in una pagina dedicata del sito, raggiungibile all´indirizzo "www. Nomesito. Gov. It/responsabile" e presente nel menu di coda del sito stesso. . . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BEI, ITALIA: 200 MILIONI A POSTE PER LA RETE INFORMATICA |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 13 grennaio 2010 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) e Poste Italiane hanno firmato lo scorso martedì 22 dicembre a Roma un contratto da 200 milioni per il finanziamento del piano di sviluppo pluriennale della società. Per la Bei era presente Dario Scannapieco, Vicepresidente responsabile per le operazioni in Italia, Malta e Balcani Occidentali; per Poste italiane l’Amministratore delegato, Massimo Sarmi. Il prestito finanzierà parte del piano di Poste Italiane per il potenziamento della rete informatica con l’introduzione di tecnologie avanzate per il supporto ai nuovi servizi. Le risorse saranno anche destinate alle innovazioni delle piattaforme infrastrutturali e logistiche in vista della completa liberalizzazione del mercato postale previsto dalle normative comunitarie a partire dal gennaio 2011. Il finanziamento soddisfa i requisiti di eleggibilità della Bei per una pluralità di aspetti. Una buona qualità dei servizi postali è difatti fattore importante per lo sviluppo economico. Determinante è anche la destinazione geografica degli investimenti, che saranno indirizzati in parte verso progetti nelle regioni dell’area Convergenza nell’ambito del programma di interventi strategici già varato da Poste Italiane. L’operazione consolida inoltre i tradizionali e ottimi rapporti esistenti tra Bei e Poste Italiane, instaurati nel 2001, che hanno permesso finanziamenti per un totale di un miliardo di euro destinati ai piani di ammodernamento della rete logistica che Poste Italiane ha attuato negli ultimi anni. “Il piano di sviluppo di Poste Italiane ha una importanza strategica per lo sviluppo economico e la coesione sociale dell’intero Paese”, ha commentato il Vicepresidente Bei Scannapieco “e come Bei rinnoviamo quindi il nostro impegno a fianco della società nel suo percorso continuo di miglioramento dei contenuti tecnologici della rete”. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
NUOVI CONTRATTI D´INNOVAZIONE PER FAVORIRE LA RICERCA |
|
|
 |
|
|
Roma, 13 gennaio 2010 - Contratti di innovazione tecnologica per favorire la ricerca applicata e stimolare nuove opportunità di lavoro per migliaia di ricercatori. Il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha firmato il decreto ministeriale che dà via libera ai nuovi “contratti di innovazione tecnologica” all’insegna delle parole d’ordine “Eccellenza, rigore e risultati in tempi certi”. I progetti - di importo superiore a 10 milioni di euro - da realizzare attraverso partnership tra pubblico e privato grazie ad un processo di negoziazione potranno avere una durata massima di 3 anni. Le risorse disponibili consentiranno alle imprese di sviluppare un volume d’investimenti pari a circa 2 miliardi di euro, e l’assunzione di oltre 30 mila ricercatori. Il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico fissa un iter dettagliato e tempi molto stretti per l’attivazione di un “contratto di innovazione”. In sostanza, le imprese e gli enti di ricerca sottoscrivono un accordo con la parte pubblica. Lo stanziamento avverrà attraverso una combinazione di prestito agevolato e contributo diretto alla spesa. Il finanziamento pubblico sarà affiancato da un finanziamento bancario ordinario a tasso di mercato, a garanzia della validità dell’investimento proposto dalle imprese. Il finanziamento pubblico agevolato potrà coprire fino all’80% dei costi, mentre nelle regioni del Mezzogiorno il contributo diretto alla spesa potrà arrivare fino al 40% per le piccole imprese e per gli organismi di ricerca, al 30% per le medie imprese e al 20% per quelle grandi. La combinazione specifica di modalità e intensità agevolative verrà definita per ciascun progetto durante la fase negoziale. Nelle regioni del Mezzogiorno potrà essere utilizzata anche la sola modalità del contributo diretto alla spesa. Per il finanziamento pubblico agevolato si potrà contare su una prima dote di risorse finanziarie pari a 1 miliardo di euro, a valere sul ‘fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca’ costituito presso la Cassa Depositi e Prestiti. Altre risorse saranno messe a disposizione del Mezzogiorno con una più significativa incidenza di risorse riservate ai contributi diretti alla spesa. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PAGAMENTI CON IL CELLULARE IN ITALIA: FINALMENTE AI BLOCCHI DI PARTENZA! |
|
|
 |
|
|
Milano, 13 gennaio 2010 - Promosso dall´Osservatorio Nfc & Mobile Payment della School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con il Dei-dipartimento di Elettronica e Informatica e con l´Rfid Solution Center si svolgerà un incontro Mercoledì 20 Gennaio 2010, dalle ore 9. 30 alle ore 13. 00, presso l´Aula Carlo de Carli del Politecnico di Milano, Campus Bovisa, Via Durando 10, Milano . Il Mobile Payment (Remote e Proximity) e, più in generale, i servizi non transazionali basati su tecnologia Near Field Communication (Nfc) su cellulare possono rappresentare anche in Italia un fattore di profonda innovazione nei processi di pagamento, soprattutto per acquisti di basso importo, e nelle modalità di fruizione dei servizi complementari. Occasione del Convegno è la presentazione dei risultati della Ricerca 2009 che ha affrontato i temi sopra delineati sulla base di un articolato insieme di attività: l´analisi di oltre 200 applicazioni di Mobile Payment a livello internazionale; lo studio di quasi 100 servizi di Mobile Payment in Italia; un Focus Group ed una Survey estensiva su 1. 500 consumatori; 4 Survey su un campione di esercenti nei settori: distributori automatici,cinema, Gdo, tabacchi/bar/edicole; l´analisi di oltre 50 casi di imprese operanti nella filiera dell´offerta del Mobile Payment; l´attivazione di un progetto pilota aperto e collaborativo. La presentazione dei risultati della Ricerca sarà seguita da Tavole Rotonde durante le quali interverranno i principali player del settore. Programma: 9. 00 Registrazione; 9. 30 Introduce e presiede Umberto Bertelè, Presidente School of Management Politecnico di Milano; 9. 45 “I risultati della Ricerca” Alessandro Perego, Responsabile Scientifico Osservatorio Nfc & Mobile Payment Politecnico di Milano Filippo Renga, Responsabile della Ricerca Osservatorio Nfc & Mobile Payment Politecnico di Milano Giovanni Miragliotta, Responsabile della Ricerca Osservatorio Nfc & Mobile Payment Politecnico di Milano. 10. 45 “L´evoluzione della normativa” Massimo Doria (da confermare), Servizio Supervisione sui Mercati e sul Sistema dei Pagamenti Titolare della Divisione Strumenti e Servizi di Pagamento al Dettaglio Banca d´Italia. 11. 00 “Tavola Rotonda” Mobile Payment: come cambierà la relazione tra consumatori e denaro; Massimo Bolchini, Direttore Area Tecnica Indicod-ecr; Mauro Comolli, Responsabile Finance Top Clients Market & Networked It Services Telecom Italia; Francesca Nieddu, Responsabile Prodotti Transazionali Banca dei Territori Intesa Sanpaolo; Luigi Percuoco, Responsabile Business Development Project Manager Lottomatica Italia Servizi; Giorgio Porazzi, Responsabile Innovazione Servizi Cartasi; Enrico Sponza, Vicepresidente Consorzio Movincom; Alessandro Zollo, Responsabile Settore Sistemi e Servizi di Pagamenti Retail Associazione Bancaria Italiana Segretario Generale Consorzio Bancomat ; 12. 00 Tavola Rotonda. Mobile Payment: l´innovazione nei servizi e nella filiera dell´offerta; Giorgio Andreoli, Director Business Development Banking & Payments Ericsson; Fausto Bolognini, Ceo Quercia Software; Dario Calogero, Ceo Ubiquity; Fabio Mungo, Partner Accenture; Matteo Paolelli, Project Manager Telecomunicazioni Giesecke & Devrient; Romeo Quartiero, Presidente Ds Group; Gianluigi Rocca, Direttore Marketing Cards Sia-ssb; Mauro Selvetti, Direttore Generale Bankadati S. I. Gruppo Bancario Credito Valtellinese; Stefano Zanero, Dipartimento di Elettronica e Informatica Politecnico di Milano; 13. 00 Chiusura del Convegno. . . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DOCUMENTI IN INTERNET: NASCE IL CODICE DI IDENTIFICAZIONE PERMANENTE ASSOCIARE ALLE RISORSE DIGITALI UN’IDENTIFICAZIONE UNIVOCA: QUESTO L’OGGETTO DELL’ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA MIBAC E CNR. IL SOFTWARE SI ARTICOLA SU DIVERSI LIVELLI E CONSENTIRÀ LA REPERIBILITÀ E LA TUTELA DELLA ORIGINALITÀ DEI DOCUMENTI DIFFUSI IN RETE |
|
|
 |
|
|
Roma, 13 gennaio 2010 - Un sistema nazionale di identificazione univoca e permanente delle risorse digitali: libri, articoli, file multimediali, news e ogni altro documento diffuso in Internet. Questo l’obiettivo dell’Accordo di collaborazione tra la Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali ed il Diritto d´Autore del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (Mibac) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). L’accordo, firmato dal Direttore Generale del Mibac, dott. Maurizio Fallace, e dal Vice Presidente del Cnr, Prof. Roberto de Mattei, dà il via ad una prima fase di attività sperimentale. “Il Ministero sostiene con forza una soluzione che può davvero essere rivoluzionaria per la Rete. Naturalmente, questo sistema sarà tanto più efficace e operativo quanto più le istituzioni che potranno coordinare e gestire le assegnazioni dei codici si dimostreranno collaborative”, dichiara Fallace. “Con questo accordo l’Italia si inserisce in un percorso sul quale si stanno avviando le pubbliche amministrazioni di tutto il mondo, come conferma il Federal Registrer 2. 0 lanciato dall’Amministrazione Obama”. “Siamo particolarmente soddisfatti di avere contribuito alla progettazione di un sistema che, una volta operativo, consentirà agli utenti della rete una maggiore e migliore reperibilità dei documenti di interesse”, commenta il Vice Presidente del Cnr, de Mattei. “E ai ‘content provider’ una tutela dei contenuti rispetto a possibili violazioni della originalità e del diritto autorale”. “A differenza dell’informazione diffusa attraverso i canali dell’editoria tradizionale”, spiega Brunella Sebastiani, direttore della Biblioteca Centrale del Cnr, “quella reperibile in Internet non è sufficientemente certificata da istituzioni che possano garantire la qualità dei dati e l’accesso permanente. Da qui l’esigenza di associare alle risorse digitali dei ‘codici di identificazione persistenti’ che possano certificarne l’autenticità, la provenienza, i diritti d’autore e la localizzazione”. Per garantire identificazione e accesso nel lungo periodo alle risorse identificate è necessario puntare sull’affidabilità e credibilità delle istituzioni garanti del sistema e su una soluzione concettualmente semplice che possa superare il rapido cambiamento delle tecnologie. “Le comunità di utenti che già usano gli identificatori persistenti adottano standard differenti”, precisa Maurizio Lancia, dirigente dei Sistemi Informativi del Cnr. “La soluzione italiana, basata sullo standard aperto National Bibliography Number (Nbn), presenta un’innovativa ‘architettura gerarchica’, distribuita su più livelli di responsabilità, che consente l’accesso immediato all’oggetto identificato e ai relativi ‘metadati’ descrittivi”. Tale modello prevede un registro nazionale di primo livello, gestito dalle strutture afferenti al Mibac (Biblioteche nazionali centrali e Istituto centrale per il catalogo unico), presso il quale si accreditano i registri di secondo livello, gestiti da organismi rappresentative dei diversi macrosettori culturali (‘media e stampa’, ‘università e ricerca’, ‘archivi’, etc. ). Alla base del sistema si trovano i registri di terzo livello, gestiti dalle istituzioni che effettuano l’assegnazione dei codici Nbn ai propri contenuti digitali. Per la realizzazione di questa infrastruttura, il Cnr, con il contributo della Fondazione Rinascimento Digitale di Firenze, ha sviluppato il software con interfaccia Web 2. 0, che consente la gestione dei registri ai differenti livelli e la comunicazione tra gli stessi. Il software permette l’assegnazione “decentrata” dei codici Nbn, garantendo all’infrastruttura un potenziale di crescita praticamente illimitato. Un articolo scientifico, ad esempio, potrebbe essere registrato dall’Università o Ente di afferenza del ricercatore, che utilizzerà un codice così composto: It (Italia, primo livello), Ur (Università e Ricerca, secondo livello), Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche, terzo livello), 12345 (Id progressivo). La soluzione italiana, già richiesta per la sperimentazione della gestione dei registri nazionali di Germania, Svizzera, Austria e Repubblica Ceca, è stata valutata positivamente dalla comunità scientifica come riferimento per la realizzazione di un ‘global resolver’ europeo, che garantisca il collegamento tra i diversi sistemi nazionali di identificazione persistente. “Definirei strategica la scelta della mia Direzione generale”, conclude Fallace, “proprio in ragione della missione istituzionale assegnata alle Biblioteche nazionali centrali di Roma e Firenze, destinatarie del deposito legale di tutta la produzione editoriale italiana, e dell’attività svolta dall’Istituto centrale per il Catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, cui è affidata la diffusione degli standard di catalogazione, digitalizzazione e gestione della rete del Servizio Bibliotecario Nazionale (Sbn), i cui direttori sono parte del Comitato di coordinamento, che coinvolge anche il Cnr, responsabile della sperimentazione del network italiano Nbn”. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
REGIONE LOMBARDIA: RUSH FINALE ON LINE PER IL NOME DELL´ALTRA SEDE NOVE PROPOSTE IN LIZZA,DA VELE DI GIOIA A PALAZZO CARAVAGGIO LE MIGLIORI EMERSE DALLA FANTASIA POPOLARE. SI VOTA |
|
|
 |
|
|
Milano, 13 gennaio 2010 - Potrà chiamarsi Vele di Gioia, o Foro dei lombardi, o Ca´ longa. Oppure l´Altra Sede, o Palazzo Lombardia, o Torre di cristallo. O ancora, il nome potrebbe essere Agora´, o Porta dei lombardi, o Palazzo Caravaggio. Sarà scelto tra questi nove il nome della nuova sede di Regione Lombardia - la costruzione curvilinea e vetrata di Pei e Cobb in via Melchiorre Gioia-via Restelli, con la torre di 161 metri, quasi 3. 000 posti di lavoro e una grande piazza coperta a disposizione di tutti i cittadini. Ne dà notizia il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, spiegando che i nove nomi sono quelli in testa alla classifica delle migliori proposte liberamente avanzate, via internet, da 2. 750 cittadini lombardi. Da domani si apre la seconda e definitiva fase della consultazione popolare on-line: chiunque potrà scegliere una fra le 9 proposte della hit parade. Il nome dell´Altra Sede sarà quello più votato, attraverso la home page del portale di Regione Lombardia (www. Regione. Lombardia. It) o accedendo direttamente al sito www. Diamonome. Regione. Lombardia. It. "Se il 20 gennaio un nome avrà fatto registrare nettamente la maggioranza dei consensi - fa sapere Formigoni - sarà il vincitore immediato. Se invece ci saranno dei testa a testa, si proseguirà con un ballottaggio tra i primissimi, dal 22 sino al 31 gennaio". "La prima fase della consultazione - commenta il presidente Roberto Formigoni - ha avuto un buon successo ed è stata veramente interessante. Ci ha consentito di non far calare noi le proposte dall´alto ma di farle sorgere dall´inventiva popolare: i cittadini hanno potuto partecipare a una grande operazione di creatività collettiva. Il risultato è stato positivo: anche solo l´oggettiva difficoltà di mettersi davanti a una pagina bianca e inventare un nome, fa apprezzare l´andamento dell´operazione; e poi bisogna dire che le 2. 750 segnalazioni arrivate sono tutte significative. La fantasia della gente si è veramente sbizzarrita, suggerendo dei bei nomi". Molti nomi suggeriti si sono ispirati alla luce (Torri di luce, Guglia di cristallo, Sbarlùsc, che vuol dire riflesso). Oppure all´orgoglio lombardo (il Lombardissimo, Lombard-one, il Longobardo). O, ancora, all´idea della nave (Vele di Gioia, Veliero, Velone) o del mare (Torrefaro, Onda). Un altro gruppo di proposte ha fatto riferimento direttamente alla Lombardia stessa (Torre Lombardia, Porta Lombardia, Grattacielo Mi. Lo) o all´appartenenza alla comunità (Ca´ lumbarda, Casa di tutti), o al senso dello spazio civico (Arengario, Agorà, Foro lombardo). Altre designazioni hanno preso spunto dall´altezza (Cielolombardo, Vetta lombarda, Ca´ longa, Ca´ alta, Palacielo), o dal toponimo (via Gioia, Torre Gioia, Regioia). Piuttosto numerose anche le proposte di intitolazione a personaggi recenti (come Giorgio Gaber, Alda Merini, Giacinto Facchetti, Rocco Tanica), o storici (come Leonardo da Vinci, il Caravaggio o Carlo Cattaneo). Moltissimi anche i suggerimenti direttamente ispirati al nome del presidente (come Palazzo Formigoni, il Formigone, el Furmigùn). Un certo pacchetto di preferenze ha infine suggerito denominazioni tipo Bosco di Gioia. "Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato - conclude Formigoni - e li invito a far circolare di nuovo il link al sito web per la votazione, tra amici e colleghi, perché vogliamo che la partecipazione prosegua al meglio". - www. Diamonome. Regione. Lombardia. It - www. Regione. Lombardia. It . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UN PERSONAL COMPUTER IN CIASCUNA DELLE 60 ASSOCIAZIONI DI MOLISANI ALL´ESTERO. |
|
|
 |
|
|
Campobasso, 13 gennaio 2010 - L´iniziativa risponde ad una precisa richiesta delle Associazioni di Molisani dell´America, dell´Australi e dell´Europa per dotarle delle strutture informatiche necessarie alla creazione di una rete virtuale. "Una rete che vogliamo sia –ha detto il Presidente Iorio- funzionale allo scambio di informazioni e comunicazioni tra le varie associazioni e tra queste e la stessa Regione Molise". "Un ennesimo tassello –ha concluso il Presidente- in quel percorso teso a rinforzare i collegamenti con i nostri corregionali per farli sentire partecipi di una sola grande identità Molisana". Il Servizio regionale dei Molisani nel Mondo si sta occupando della parte organizzativa per dotare ciascuna associazione di un hardware moderno e di un idoneo collegamento ad internet veloce. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PUGLIA: INCONTRO CUSTODE GIUDIZIARIO EUTELIA-AGILE |
|
|
 |
|
|
Bari, 13 gennaio 2010 - L’assessore al Lavoro Michele Losappio ha incontrato ieri mattina il custode giudiziario nominato dal Tribunale di Roma, Avv. Francesca Pace per una ricognizione sulla vertenza Eutelia-agile. Nell’occasione la Regione ha dichiarato la sua disponibilità a riprendere il cammino del contratto di programma, cammino interrotto dal Gruppo Omega, subentrato ad Agile, con i licenziamenti dei dipendenti e l’inosservanza delle clausole contrattuali. La Regione ha ribadito, ricevendo assicurazioni, la necessità di un’iniziativa dei custodi tesa a consentire ai dipendenti l’accesso agli ammortizzatori sociali e garanzie per il pagamento degli stipendi arretrati. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
POLITICHE GIOVANILI EUROPEE: NUOVO QUADRO 2010-2018 |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 13 gennaio 2010 - La nuova Risoluzione si basa sulla Comunicazione della Commissione Europea su una nuova Strategia Europea per i Giovani, che i Ministri della Gioventù hanno adottato nel quadro della cooperazione europea, nel settore gioventù, per il periodo 2010-2018. Gli obiettivi principali della nuova risoluzione sono: maggiori e pari opportunità per i giovani nel settore dell’istruzione e nel mercato del lavoro; cittadinanza attiva, inclusione sociale e solidarietà dei giovani. Http://ec. Europa. Eu/youth/pdf/doc1648_en. Pdf . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
RICONOSCIMENTO TITOLI DI STUDIO ACCADEMICI |
|
|
 |
|
|
Roma, 13 gennaio 2010 - È in vigore dal 12 gennaio 2010 il Regolamento concernente il riconoscimento dei titoli di studio accademici proposto dal Ministro dell´istruzione, dell´università e della ricerca, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l´innovazione e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 300 del 28 dicembre 2009. Il Decreto approvato dal Consiglio dei ministri il 24 luglio 2009 si applica ai titoli di studio accademici rilasciati dagli istituti di istruzione superiore e dagli istituti di istruzione superiore stranieri dei Paesi aderenti alla Convenzione per il riconoscimento dei titoli di studio relativi all´insegnamento superiore fatta a Lisbona l´11 aprile 1997. Per il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti negli istituti di istruzione superiore stranieri, per l´accesso ai concorsi pubblici, si invia la domanda al Ministero dell´istruzione, dell´università e della ricerca e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica corredata dei seguenti documenti: a) titolo di studio estero, tradotto e legalizzato; b) certificato analitico degli esami sostenuti, rilasciato dall´istituto ove è´ stato conseguito il titolo di studio e tradotto; c) dichiarazione di valore in loco della Rappresentanza diplomatico-consolare italiana competente per territorio nello Stato al cui ordinamento si riferisce il titolo di studio, che specifichi durata del corso, valore del titolo di studio e natura giuridica dell´istituto che lo ha rilasciato nell´ambito del predetto ordinamento; d) bando del concorso cui si intende partecipare con evidenziati i requisiti previsti per l´accesso. Riconoscimento dei titoli di studio da parte del Ministero dell´istruzione, dell´università e della ricerca 1. Sono di competenza del Ministero dell´istruzione, dell´università e della ricerca le valutazioni concernenti il riconoscimento: a) dei titoli di studio, ai fini dell´attribuzione di punteggio per la definizione della graduatoria definitiva in caso di pubblici concorsi, nonché ai fini della progressione in carriera, su richiesta dell´amministrazione interessata; b) dei titoli di studio e dei relativi curricula studiorum ai fini previdenziali; c) dei titoli di studio, ai fini dell´iscrizione ai Centri per l´impiego, ferma restando la procedura di cui all´articolo 38 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per l´accesso agli impieghi presso le pubbliche amministrazioni; d) dei titoli di studio, conseguiti negli istituti di istruzione superiore, ai fini dell´accesso al praticantato o al tirocinio successivi al conseguimento della laurea e della laurea specialistica o magistrale, sentiti il Consiglio universitario nazionale e il Consiglio o Collegio nazionale della relativa categoria professionale, se esistente. 2. Le amministrazioni interessate per il riconoscimento di titoli di studio per l´accesso ai concorsi pubblici inviano al Ministero l´istanza degli interessati corredata dei seguenti documenti: a) ove il titolo di studio sia stato rilasciato da un istituto di istruzione superiore straniero: 1) titolo di studio, tradotto e legalizzato; 2) certificato analitico degli esami sostenuti, rilasciato dall´istituto ove e´ stato conseguito il titolo di studio e tradotto; 3) dichiarazione di valore in loco della Rappresentanza diplomatico-consolare italiana competente per territorio nello Stato al cui ordinamento si riferisce il titolo di studio, che specifichi durata del corso, valore del titolo di studio e natura giuridica dell´istituto che lo ha rilasciato nell´ambito del predetto ordinamento; 4) documentazione comprovante la finalita´ per la quale è richiesto il riconoscimento del titolo di studio; b) ove il titolo di studio sia stato rilasciato da un istituto di istruzione superiore: 1) titolo di studio tradotto; 2) certificato analitico degli esami sostenuti, rilasciato dall´Istituto ove e´ stato conseguito il titolo di studio e tradotto; 3) documentazione comprovante la finalità per la quale è richiesto il riconoscimento del titolo di studio. 3. Il provvedimento conclusivo è adottato dal Ministero entro novanta giorni dal ricevimento dell´istanza. Il provvedimento di riconoscimento e quello di diniego sono comunicati all´interessato e all´amministrazione interessata. 4. Il riconoscimento di titoli di studio, ai fini della registrazione del contratto da parte della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli affari esteri, per l´attribuzione della qualifica di volontario o cooperante, ai sensi degli articoli 31 e 32 della legge 26 febbraio 1987, n. 49, è di competenza del Ministero, previa istanza dell´interessato. Entro novanta giorni dal ricevimento dell´istanza, previo accertamento della corrispondenza della documentazione prodotta ai requisiti di cui al comma 2, lettere a) o b), il Ministero adotta il provvedimento di riconoscimento. Tale provvedimento è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Il provvedimento di diniego di riconoscimento è notificato all´interessato e all´amministrazione interessata. Riconoscimento dei titoli di studio da parte di altre amministrazioni 1. Ai fini del riconoscimento dei titoli di studio per le finalità di cui ai commi 2, 3 e 4, le amministrazioni interessate trasmettono la documentazione di cui all´articolo 3, comma 2, lettere a) o b), al Ministero. Entro sessanta giorni dal ricevimento delle istanze, il Ministero trasmette il proprio motivato parere alle amministrazioni competenti, le quali adottano il provvedimento di riconoscimento. Il provvedimento è comunicato all´interessato e al Ministero. 2. La valutazione dei titoli di studio, ai fini della partecipazione a selezioni per l´assegnazione di borse di studio e altri benefici, conseguenti al possesso di tali titoli, erogati o riconosciuti dalle pubbliche amministrazioni, e´ di competenza dell´amministrazione interessata, acquisito il parere del Ministero. 3. La valutazione dei titoli di studio accessori, ai fini dell´attribuzione del punteggio aggiuntivo nelle procedure concorsuali per titoli ed esami, indette dal Ministero degli affari esteri, è di competenza di quest´ultima amministrazione, che puo´ richiedere il parere del Ministero relativamente all´idoneita´ del titolo di studio. 4. La valutazione dei titoli di studio, ai fini della partecipazione alle selezioni gestite dal Ministero degli affari esteri per l´accesso a borse di studio e ad altri benefici previsti da organizzazioni ed enti internazionali, e´ di competenza del Ministero degli affari esteri, che puo´ richiedere il parere del Ministero. Verso i provvedimenti di diniego di cui agli articoli 3 e 4 l´interessato o l´amministrazione interessata possono presentare istanza di riesame, producendo ulteriore documentazione, entro trenta giorni dalla notifica. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
RICERCA, FIRMATO A ROMA L´ACCORDO TRA CINQUE REGIONI. MAZZOCCA: "PIÙ COMPETITIVI IN EUROPA" |
|
|
 |
|
|
Napoli, 13 gennaio 2010 - La ricerca italiana sarà più competitiva in Europa. E le Regioni italiane saranno più attrezzate per partecipare alla gara europea per conquistare i fondi ad essa destinati, a cominciare dagli oltre 50 miliardi che costituiscono la posta in gioco complessiva del Vii programma quadro per la ricerca. E´ una delle conseguenze che scaturiranno dall´accordo di collaborazione firmato ieri a Roma dalle Regioni Campania, Lazio, Marche, Toscana e Umbria. L´accordo consente, attraverso un più stretto coordinamento fra le diverse realtà regionali, di far crescere le possibilità di accedere ai fondi messi a disposizione dal Vii Programma Quadro Europeo in materia di Ricerca ed Innovazione. Le Regioni hanno deciso di coinvolgere nei progetti Università, organismi di ricerca, imprese, con l´obiettivo di arrivare a presentare proposte il più possibile rispondenti alle caratteristiche e ai requisiti richiesti dai bandi europei. Le possibili ricadute economiche sono evidenti e sicuramente tali da determinare investimenti importanti in settori produttivi promettenti, dando così nuovo impulso allo sviluppo non solo delle regioni che partecipano ma anche alla crescita complessiva della ricerca in Italia. Nelle precedenti edizioni del programma quadro europeo, su 100 progetti italiani partecipanti ai bandi del Vii Programma Quadro, solo 10 si aggiudicarono un finanziamento. Con l´intesa odierna si cercherà di invertire la rotta. L´accordo è stato firmato oggi dagli assessori alla Ricerca Eugenio Baronti per la Regione Toscana, Nicola Mazzocca per la Regione Campania, Claudio Mancini per la Regione Lazio, Fabio Badiali per la Regione Marche e Mario Giovanetti per la Regione Umbria. "La Campania con la firma di questo accordo si è posta un obiettivo più ambizioso di quelli che ha fin qui perseguito per la ricerca e l’innovazione. Ha guardato in avanti, al 2013, quando non saranno più disponibili i fondi europei, Pon e Por, per le Regioni della convergenza ma saranno ancora disponibili le risorse del Programma Quadro", ha dichiarato l´assessore alla Ricerca e Innovazione della Regione Campania Nicola Mazzocca. "La capacità di fare sistema, fra competenze territoriali di qualità, è sicuramente un fattore premiante, che permette di raggiungere livelli di eccellenza, a vantaggio non solo della ricerca italiana ma dell’intero territorio", ha concluso Mazzocca. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PRESENTATI A VENEZIA DUE BANDI A SOSTEGNO DELLA RICERCA E INNOVAZIONE. QUALITA’ E TECNOLOGIA PER FAR CRESCERE IL SISTEMA VENETO |
|
|
 |
|
|
Venezia, 13 gennaio 2010 - E’ di 31 mln di € la dotazione finanziaria complessiva messa a disposizione da due bandi approvati dalla Giunta regionale nell’ambito del Fesr 2007/2013 e finalizzati ad attività di ricerca e innovazione e allo sviluppo di strutture di ricerca. I contenuti dei provvedimenti sono stati presentati ieri nel corso di un seminario organizzato dalla Regione del Veneto in collaborazione con Veneto Innovazione e tenutosi presso la sede di Confindustria Venezia al centro Vega, al quale è intervenuto, tra gli altri, l’Assessore regionale alle Politiche dell’Economia Vendemiano Sartor. Si tratta di due bandi relativi alle azioni 1. 1. 1. ”Supporto ad attività di ricerca, processi e reti di innovazione e alla creazione di imprese in settori a elevato contenuto tecnologico” con una dotazione finanziaria di € 8. 384. 455 e 1. 1. 2. “Contributi a favore dei processi di trasferimento tecnologico e allo sviluppo di strutture di ricerca interne alle imprese” con una dotazione finanziaria di e 22. 625. 358. “Queste agevolazioni – ha sottolineato l’Assessore Sartor - rappresentano una risposta decisiva in questi momenti incerti, perché sostengono ed incoraggiano interventi sia sull’offerta, sia sulla domanda di innovazione, con il doppio obiettivo di elevare il livello di eccellenza degli organismi di ricerca presenti in regione e di potenziare la competitività delle imprese in termini di innovazione, ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico”. A questo proposito Sartor ha ricordato che con la programmazione comunitaria 2007/2013, attraverso il Programma operativo competitività e occupazione (Por), il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) ha stanziato 208 milioni di euro, ai quali si aggiungono 245 milioni dai fondi nazionali e regionali, per un totale di 453 milioni di euro. Di questi, il 60% è già stato impegnato per bandi rivolti alla mobilità, intermodalità, alla difesa del suolo e dell’ambiente e in particolare all’innovazione e alla ricerca. Per quest’ultime – ha precisato Sartor – a fine legislatura saranno oltre 100 i milioni di euro messi a disposizione del sistema veneto. A sostegno di tali finanziamenti Sartor ha informato che sono stati predisposti due strumenti operativi di assoluta novità, con l’obiettivo di sburocratizzare e snellire le procedure e di conseguenza ridurre i tempi operativi d’accesso alle fonti di finanziamento regionale. Il primo è un database ad accesso libero degli enti di ricerca, gestito da Veneto Innovazione Spa, che consentirà d’incrociare agevolmente la domanda e l’offerta di ricerca, in base alle specifiche esigenze manifestate dalle imprese. Il secondo è l’attivazione di una piattaforma informatica, liberamente accessibile dall’esterno e sempre situata presso il sito di Veneto Innovazione Spa, destinata a semplificare la prima fase di raccolta delle domande di progetto per i potenziali beneficiari dei bandi e la successiva fase di rendicontazione delle spese sostenute. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TOSCANA: CULTURA DELLA LEGALITÀ, QUATTRO INTESE PER IL FUTURO DEFINITI STRUMENTI PER LAVORARE CON LE SCUOLE E LE ASSOCIAZIONI |
|
|
 |
|
|
Firenze, 13 gennaio 2010 - Quattro intese che permetteranno di consolidare in Toscana la battaglia per la cultura della legalità, in particolare tra i giovani e nelle scuole, e di consegnare alla prossima legislatura regionale strumenti e progetti per proseguire nel lavoro avviato in questa legislatura. È questo, in estrema sintesi, il significato dei quattro protocolli di intesa che questa mattina il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli ha firmato con l´Ufficio scolastico regionale per la Toscana, con l´associazione dei familiari delle vittime di Via dei Georgofili, con Libera e con l´Arci. «Con questo passaggio abbiamo costruito buone fondamenta per il lavoro che anche la prossima legislatura regionale sarà chiamata a fare sul terreno della legalità, cioè per promuovere una cultura delle regole di cui questo paese ha particolarmente bisogno – ha sottolineato Gelli – In questi cinque anni abbiamo fatto molto, anche allargando il concetto di educazione alla legalità, che prima era confinata a qualche incontro sulla mafia o poco più. Abbiamo coinvolto le scuole di ogni ordine e grado, promosso sperimentazioni didattiche, costruito la partecipazione dei nostri giovani nei campi confiscati alla mafia, ma più in generale abbiamo dato gambe alla cultura delle regole. Ed è su questa strada che sono convinto si debba procedere con molta convinzione, con la consapevolezza che spendere in cultura della legalità è un buon investimento per il futuro delle nostre comunità». In dettaglio, il protocollo di intesa con l´Ufficio scolastico regionale prevede lo sviluppo di azioni didattiche di educazione alla legalità e alla cittadinanza nelle scuole toscana per proseguire l´esperienza avviata con l´accordo del 2007 che ha consentito di promuovere moduli didattici in 50 scuole della Regione. Sarà ampliato il numero delle scuole coinvolte e ci servirà di tecnologie innovative nell´ambito dei percorsi di legalità. Fino alla fine del prossimo anno scolastico la Regione investirà in questi percorsi 30 mila euro e la stessa cifra sarà messa a disposizione dall´Ufficio scolastico. L´intesa con l´associazione dei familiari delle vittime di via dei Georgofili impegna alla collaborazione per la realizzazione di iniziative finalizzate alla documentazione della strage e alla conservazione della sua memoria, nonché alla realizzazione di iniziative pubbliche e di incontri nelle scuole. La Regione sosterrà questo percorso con 25 mila euro. Con Libera si proseguirà invece nel percorso già avviato con la Regione di formazione e informazione. Il nuovo progetto prevede un lavoro sulla percezione del fenomeno mafioso tra studenti e insegnanti, ma anche l´avvio e il consolidamento di due “Botteg he dei saperi e dei sapori della legalità”, a Firenze e Pisa. Il costo per la Regione sarà di 35 mila euro. Con l´Arci, invece, la collaborazione si svilupperà intorno al progetto “Il viaggio della vitamina L”, che si innesta sull´esperienza maturata in questi anni con il “Liberarci dalle spine”, cioè con i campi di lavoro e studio nei campi confiscati alla mafia. Le risorse che la regione impegnerà nel suo bilancio ammontano a 25 mila euro. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA LA SOVRINTENDENTE SCOLASTICA MINNEI: RIFORMA E APPRENDIMENTO LINGUISTICO |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 13 gennaio 2010 - La riforma scolastica e l´apprendimento linguistico sono stati tra i temi discussi ieri a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder con la nuova sovrintendente scolastica Nicoletta Minnei. Durnwalder ha sottolineato che va garantita l´autonomia della scuola, ma che tocca alla Giunta provinciale indicate le direttive della politica scolastica. Nominata nell´ottobre scorso alla successione di Bruna Rauzi, la sovrintendente scolastica Nicoletta Minnei ha incontrato oggi a Palazzo Widmann il presidente Luis Durnwalder, presente anche l´assessore alla scuola italiana Christian Tommasini. Al centro dell´incontro lo sviluppo della politica scolastica in Alto Adige, a cominciare dall´insegnamento delle lingue: "Dobbiamo trovare nelle scuole mezzi e strade nella metodologia e nel sistema di lavoro che abbiano come sbocco naturale, al termine del percorso scolastico, la formazione di uno studente il più possibile bilingue o addirittura trilingue", ha sottolineato Durnwalder. Il Presidente ha ricordato che la Giunta provinciale imposta le direttive per la politica scolastica dei tre gruppi, "e all´interno di queste direttive le scuole possono e devono muoversi in modo autonomo, cercando la forma di organizzazione più efficiente per poter raggiungere gli obiettivi che si pongono e assolvere i compiti a cui sono chiamate. " Nel colloquio con la nuova sovrintendente Durnwalder ha inoltre ribadito l´auspicio di vedere intensificato il rapporto di buona collaborazione delle scuole oltre i confini linguistici. Altro aspetto dell´incontro con Minnei e Tommasini è stata l´applicazione della riforma scolastica statale nelle scuole superiori: "Il nostro sistema scolastico, basato sulla diversità linguistica e una differente organizzazione della formazione professionale, non è paragonabile a quello statale - ha detto il presidente Durnwalder - pertanto si tratta ora di individuare una strada adeguata, modellata sulle esigenze e le particolarità dell´Alto Adige, per concretizzare i principi della riforma che lo Stato imposterà prossimamente. " . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
’’TIMELINE 2010’’: CONCORSO VIDEO INTERNAZIONALE |
|
|
 |
|
|
Carate Brianza, 13 gennaio 2010 - L’istituto di Istruzione Superiore “Leonardo da Vinci” di Carate Brianza (Mb) con Eos Cooperativa Onlus in collaborazione con la Fondazione per la Comunicazione Sociale Pubblicità Progresso, organizzano la seconda edizione di Timeline - Concorso Internazionale di video realizzati in ambito scolastico. Il Concorso è rivolto a tutte le scuole di primo e secondo grado e ha lo scopo di promuovere e stimolare la creatività e l’innovazione attraverso la produzione di video, al fine di educare i giovani studenti alla lettura critica e consapevole dei moderni linguaggi della comunicazione di massa. La seconda edizione del concorso prevede tre aree tematiche/sezioni: 1) I giovani per un futuro di valore: video che hanno come tema l’impegno dei giovani per il loro futuro e per uno sviluppo più responsabile della società (ad esempio, volontariato, formazione, educazione allo sviluppo etc. )oppure video che affrontano tematiche importanti per i giovani (lavoro, dipendenze, corretti stili di vita etc. ); 2) Il valore dell’impegno sociale: Ambiente e sviluppo sostenibile, Diritti Umani, Legalità, Intercultura ed Integrazione; 3) Tema libero. Ogni scuola può partecipare con un massimo di tre video realizzati a partire dal 1° gennaio 2007. Sono ammessi i seguenti formati: Fiction/ Spot /Videoclip /Documentario /Animazione. La durata di ciascun video non dovrà superare i 12 minuti. I video provenienti dall’estero dovranno essere sottotitolati in lingua inglese. I video dovranno pervenire entro il 15 Febbraio 2010. Verranno assegnati numerosi premi in diverse categorie. Http://www. Pubblica. Istruzione. It/normativa/2009/allegati/regolamento_timeline2010. Pdf . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO: CONVEGNO DELL´INTENDENZA SCOLASTICA TEDESCA |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 13 gennaio 2010 - All´ampia problematica delle difficoltà di apprendimento degli alunni è dedicato il convegno organizzato dall´Intendenza scolastica tedesca il 24 febbraio prossimo. Per partecipare all´appuntamento con rinomati relatori è richiesta l´iscrizione, da effettuarsi entro il 15 gennaio. Gli sviluppi più recenti, le nuove consocenze e i dati aggiornati relativi al fenomeno delle difficoltà di apprendimento degli alunni verranno approfonditi nel convegno promosso dall´Intendenza scolastica tedesca per il personale insegnante e i dirigenti scolastici di tutti gli istituti, ma anche per psicologi, terapeuti e educatori che accompagnano i bambini alle prese con problemi di apprendimento nelle diverse forme in cui questi si manifestano. Al convegno del 24 febbraio nel Centro pastorale di Bolzano sono invitati tre relatori di fama internazionale: lo psichiatra Waldemar von Suchodoletz, per anni direttore del reparto specializzato nell´università Ludovico Massimiliano di Monaco, il pedagogista e direttore del centro ricerca dell´università di Lüneburg Kurt Czerwenka e la psicologa e docente all´università di Würzburg Petra Küspert. Per partecipare al convegno è necessario prenotarsi entro il 15 gennaio all´Intendenza scolastica tedesca. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
´IL TUO FUTURO E` QUI´, NELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA REGIONE MARCHE LA GUIDA AI PERCORSI POST DIPLOMA |
|
|
 |
|
|
Ancona, 13 Gennaio 2010 - Una guida per orientare i giovani nella complessa fase delle scelte, quelle che poi determineranno il loro futuro. Si intitola ´Il tuo futuro e` qui! Guida ai percorsi post diploma´, ed e` stata realizzata dalla Regione con il contributo del Fondo Sociale Europeo. E´ stata presentata ieri pomeriggio, nella sede istituzionale, nel corso dell´incontro tra l´assessore all´Istruzione e Formazione, Stefania Benatti, il Direttore dell´Ufficio Scolastico Regionale, Antonio Coccimiglio, e i dirigenti scolastici degli Istituti superiori delle Marche. Si tratta, ha chiarito l´assessore, ´di un primo strumento in grado di offrire una chiave di lettura semplificata rispetto alla complessita` del mondo istituzionale e burocratico: fornisce una panoramica, sintetica ma esauriente, sulle possibilita` attualmente presenti in ambito di universita`, formazione e lavoro, nonche` una serie di riferimenti in grado di velocizzare percorsi di ricerca piu` approfonditi´. Il testo, che da domani verra` distribuito in tutte le scuole superiori delle Marche, da` risposte alle domande cruciali dei giovani studenti su lavoro, studio, esperienze all´estero, volontariato, e propone percorsi per orientarsi e facilitare le scelte. Sono molte le opportunita` offerte nella nostra regione, questa guida rappresenta un valido strumento per i giovani per chiarirsi le idee e trovare dati utili. ´Questo semplice strumento ´ aggiunge Benatti - e` reso possibile dal contributo del Fondo Sociale Europeo, uno dei fondi strutturali dell´Unione che ha tra le sue finalita` quella di prevenire e combattere la disoccupazione, sviluppare le risorse umane e favorire l´integrazione nel mercato del lavoro. Il Fondo Sociale Europeo costruisce futuro anche al fianco dei giovani rendendo possibili tutta una serie di interventi per loro pensati e dedicati´. Il volume, agile nello stile e dal gergo volutamente aggressivo ´per introdurre il tema della formazione ´ spiegano gli autori - che rende piu` forti e competitivi sul mercato del lavoro´, illustra le molteplici proposte sviluppate dalla Regione con il Fondo Sociale Europeo per aiutare i ragazzi a trovare la propria strada: dai corsi di formazione professionale organizzati a tutti i livelli, post scuola dell´obbligo, post diploma, post laurea (master compresi), formazione continua, permanente. Alle opportunita` varie, come tirocinio, borse lavoro e ricerca, apprendistato e voucher. Approfondisce la conoscenza dei percorsi di studi possibili, elenca le Facolta` delle Marche, suggerisce modalita` per contattare le aziende ed elenca l´offerta pubblica: Ciof, Centri per l´impiego, Orientamento e Formazione. Definisce il significato del ´Prestito d´onore regionale´ (che favorisce l´avvio di nuove imprese ed iniziative di lavoro autonomo attraverso la concessione di credito a condizioni agevolate), menziona i bandi provinciali per la creazione d´impresa, propone le esperienze all´estero ed indica le modalita` per accedere al Servizio Civile Nazionale Volontario. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DIRITTO ALLO STUDIO. INTERVENTO STRAORDINARIO PER GLI STUDENTI ABRUZZESI RESIDENTI NEI COMUNI COLPITI DAL SISMA E ISCRITTI NELLE UNIVERSITÀ DELL´EMILIA-ROMAGNA: AVRANNO ACCESSO GRATUITO AL SERVIZIO RISTORATIVO GESTITO DA ER.GO. |
|
|
 |
|
|
Bologna, 13 gennaio 2010 – Un intervento straordinario a favore degli studenti abruzzesi iscritti negli atenei emiliano-romagnoli: lo ha approvato la Giunta regionale dell’Emilia-romagna e il bando è già stato predisposto dall’Azienda regionale per il Diritto allo Studio Er. Go. Gli studenti residenti nei Comuni in Provincia dell’Aquila, di Teramo e di Pescara colpiti dal sisma del 6 aprile scorso, iscritti per l’anno accademico 2009-2010 agli atenei, agli istituti universitari e agli istituti di alta formazione artistica e musicale con sede in Emilia-romagna, avranno accesso gratuito per un valore di 200 euro al servizio ristorativo gestito dall’Azienda regionale per il diritto allo Studio. “Abbiamo ritenuto opportuno intervenire a sostegno della popolazione universitaria abruzzese con l’attivazione di un intervento straordinario – spiega l’assessore regionale all’Università Giovanni Sedioli – aderendo così all’invito del Ministero, che nei mesi scorsi ha sollecitato le Regioni a prendere atto delle difficoltà degli studenti residenti nella zona del sisma”. Il modulo per effettuare la domanda si può scaricare dal sito internet www. Er-go. It e si deve inviare compilato per posta o via fax, con la fotocopia di un documento di identità valido, alla sede territoriale di riferimento di Er. Go. Entro dieci giorni dalla presentazione della domanda l’azienda assegnerà il contributo per il servizio ristorativo e comunicherà via mail agli interessati le modalità di utilizzo, che variano tra le diverse sedi territoriali. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: "SCUOLA ATTIVA! SPORT": I PROGETTI SPORTIVI DELL’INTENDENZA SCOLASTICA ITALIANA |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 13 gennaio 2010 - In un opuscolo pubblicato recentemente dall’Intendenza scolastica italiana dal titolo "Scuola attiva! Sport" sono raccolti i progetti sportivi proposti alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado in lingua italiana. L’intendenza scolastica italiana propone da tempo una serie di offerte sportive, dedicate alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Queste iniziative sono state raccolte in un’unica pubblicazione con lo scopo di presentarle alle famiglie e di incentivare ulteriormente la partecipazione di bambini e ragazzi. Lo sport è, infatti, indispensabile per una crescita sana ed armoniosa dell’individuo nel complesso: facendo attività sportiva si può imparare a lavorare insieme per un unico obiettivo, si può scoprire il valore dell’ambiente e ci si può mettere alla prova, scoprendo potenzialità non ancora esplorate. Questi concetti vengono sottolineati anche dall’assessore provinciale alla scuola ed alla cultura italiana, Christian Tommasini, il quale ribadisce il valore educativo dello sport, elemento fondamentale per la crescita dei ragazzi. La pubblicazione intitolata "Scuola attiva! Sport" viene distribuita gratuitamente nelle scuole, ma è scaricabile anche dal sito dell’Intendenza scolastica italiana http://www. Provincia. Bz. It/intendenza-scolastica alla voce “Pubblicazioni”. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SOLIDO COME LA ROCCIA? |
|
|
 |
|
|
Bruxelles. 13 gennaio 2010 - Un nuovo studio, in parte finanziato dall´Unione europea, indica che l´indebolimento delle faglie geologiche - e quindi la possibilità di terremoti - dipendono fortemente dalla composizione delle rocce e dalla distribuzione dei minerali deboli nelle stesse. I ricercatori italiani e americani partecipanti allo studio hanno condotto prove di frizione su campioni di roccia prelevati dalla faglia Zuccale sull´Isola d´Elba, in Italia. Parte della ricerca è stata finanziata attraverso una sovvenzione per giovani ricercatori (Starting Grant) del Consiglio europeo della ricerca (Cer). Il progetto Unsems ("Uncovering the secrets of an earthquake: multidisciplinary study of physico-chemical processes during the seismic cycle") ha ricevuto 2 milioni di euro per migliorare la comprensione dei meccanismi alla base della generazione dei terremoti. Le analisi svolte indicano che, anche se alcune faglie sembrano apparire forti e stabili, esse possono tuttavia essere soggette a scivolamenti e frane a causa della distribuzione di alcune zone di minerali deboli, formate da talco e argilla. Seppur presenti in piccole percentuali nelle rocce della faglia, questi minerali possono ridurre la frizione e dunque la stabilità. Lo stesso vale per le strutture rocciose stratificate (fogliacee), spiegano i ricercatori. I campioni che presentano una foliazione ben strutturata risultano essere molto più deboli dei loro equivalenti polverizzati. Gli scivolamenti da frizione avvengono lungo strati a grana finissima, composti da fillosilicati - minerali deboli quali il talco - che lubrificano efficacemente l´area della faglia. "Il problema è posto dalle normali faglie ad angolo basso, ossia le faglie con inclinazione minore di 45 gradi", dice il dottor Chris Marone, professore di geoscienze alla Penn State University, negli Stati Uniti. "Le analisi standard indicano che queste faglie non dovrebbero scivolare, perché a questa angolazione è più semplice creare una nuova faglia piuttosto che scivolare". I test standard non sono però stati in grado di chiarire il fenomeno. "La procedura standard di verifica della frizione delle rocce prevede il prelievo di una certa quantità di roccia e di polverizzarla", continua il dottor Marone. "La polvere così ottenuta è poi sottoposta a un test in un apparato che esercita forze laterali sui materiali e che misura la forza necessaria per muovere i lati della faglia. "Le rocce che di solito usiamo provengono dal sottosuolo delle zone di faglia, ma ne riceviamo solo piccole quantità", continua il dottor Marone. "Con le rocce dell´Isola d´Elba abbiamo potuto usare una lama rotatoria e estrarre una lamina di roccia con lo stesso orientamento con cui essa scivolerebbe nel suolo. "Queste normali faglie ad angolo basso non sembrano particolarmente minacciose, ma potrebbero anche provocare terremoti", dice il dottor Marone. "In Italia centrale, ad esempio, ci sono luoghi in cui le faglie di questo tipo hanno provocato piccoli terremoti". Per ulteriori informazioni, visitare: Nature: http://www. Nature. Com/nature/ Penn State University: http://www. Psu. Edu/ Universita degli Studi di Perugia: http://www. Unipg. It/ . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AMBIENTE IN EMILIA ROMAGNA: L´ASSEMBLEA APPROVA LA NUOVA LEGGE SULL´INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ. |
|
|
 |
|
|
Bologna, 13 gennaio 2010 – Via libera dell’Assemblea legislativa al progetto di legge presentato dalla Giunta il 22 dicembre 2009, per la promozione, l’organizzazione e lo sviluppo delle attività d’informazione ed educazione alla sostenibilità. “L´approvazione di oggi – ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente Lino Zanichelli - è molto importante perché l´Emilia-romagna è stata la prima Regione italiana a dotarsi di una normativa in questo campo, con la legge 15 del ´96 che ha attivato sul nostro territorio 69 Centri di educazione ambientale e centinaia di iniziative dentro e fuori la scuola”. L’assessore ha parlato di “una preziosa esperienza che ora aggiorniamo e sviluppiamo, per integrare l´educazione alla sostenibilità nei programmi educativi e nelle politiche pubbliche. Con questa legge - ha aggiunto - si salda pienamente la nostra politica, volta a far crescere conoscenza e consapevolezza delle persone, con il sistema delle regole e degli incentivi per lo sviluppo sostenibile. Un esempio concreto è dato dal Forum sul risparmio e la conservazione della risorsa idrica, strumento voluto dalla Regione Emilia-romagna per la divulgazione, lo scambio e la promozione di buone pratiche, che in poco più di due anni conta oltre 600 aderenti e che ora, grazie al suo inserimento in questa normativa, potrà rafforzarsi ulteriormente e avere il respiro nazionale che merita". . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PUGLIA: PRESENTATO PIANO PAESAGGISTICO TERRITORIALE REGIONALE |
|
|
 |
|
|
Bari, 13 gennaio 2010 - L’assessore all’Assetto del territorio, Angela Barbanente, ha presentato ieri in conferenza stampa il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (Pptr) adeguato al Codice dei beni culturali e del paesaggio e coerente con la Convenzione europea del paesaggio, approvato ieri in Giunta. Con l’approvazione, ha inizio la consultazione del partenariato socio-istituzionale per una profonda conoscenza e condivisione del Piano parte della comunità regionale (i materiali completi all’indirizzo paesaggio. Regione. Puglia. It). “Sono molto soddisfatta – ha detto – l’approvazione non è stata semplice visto che i piani come questo non possono essere calati dall’alto ma occorre condividerli con il territorio e con i cittadini che hanno a cuore la sua tutela. Il piano è pronto e adeguato per la Valutazione ambientale strategica che per legge prevede la consultazione dei cittadini”. Questo passaggio è in linea con il percorso concertato e partecipato che ha segnato il processo di Piano: infatti, l’elaborazione è stata effettuata d’intesa con i Ministeri per i Beni e le attività culturali e dell’Ambiente ed è stata accompagnata da ben 8 conferenze programmatiche d’area articolate in due cicli: il primo fra dicembre 2008 e maggio 2009 (ad Altamura, Vernole, Lucera, Grottaglie), il secondo nel luglio 2009 (a Monte Sant’angelo, Nardò, Bari, Mesagne), alle quali hanno partecipato oltre 1. 500 persone. A queste si devono poi aggiungere altre numerose iniziative di discussione del Piano per iniziativa di Enti locali, ordini professionali e associazioni. Nella formazione del Piano sono stati anche coinvolti una cinquantina di Enti in protocolli d’intesa finalizzati alla elaborazione di Progetti integrati di paesaggio sperimentali (v. Schede nell’elaborato 4. 3 del Pptr): dalle Mappe di Comunità ed Ecomusei del Salento, della Valle del Carapelle e di Valle d’Itria, Parco fluviale e Contratto di fiume dell’Ofanto, al Corridoio Ecologico del fiume Cervaro alla valorizzazione del tratturo Pescasseroli-candela al recupero di un tratto del tratturo di Motta Montecorvino; dal Progetto di parco agricolo multifunzionale dei Paduli ai Progetti di co-pianificazione con il Parco Nazionale dell’Alta Murgia per una rete della mobilità lenta a servizio del Parco e il recupero di Torre Guardiani in Jazzo Rosso in agro di Ruvo; dal progetto di Area Produttiva Paesaggisticamente ed Ecologicamente Attrezzabile (Appea) nell’Asi Bari-modugno ai Progetti con la Provincia di Lecce di Riqualificazione delle voragini naturali e dei canali del bacino endoreico della valle dell’Asso, alle Bonifiche ambientali, recupero aree degradate di cave dismesse della provincia di Lecce, al Progetto di riqualificazione paesaggistica delle cave in località “Spirito Santo” e per il Centro Ilma Prevenzione e Riabilitazione Oncologica ”Hospice”. Il Piano, ancor prima della sua approvazione, sta producendo alcuni effetti culturali e progettuali rilevanti, in coerenza con l’approccio adottato, che è non solo vincolistico ma che aspira a sollecitare la comunità regionale a ripensare se stessa e ad ancorare l’innovazione socio-economica e culturale ai valori del proprio patrimonio paesaggistico. Nella proposta del Piano, infatti, i paesaggi pugliesi prodotti nel tempo lungo della storia da coloro che li hanno abitati e che li abitano, costituiscono il patrimonio sul quale fondare un futuro durevole e sostenibile della Regione non solo dal punto di vista ambientale, territoriale e urbano, ma anche dal punto di vista sociale, economico e culturale. Obiettivo primario del Piano è costruire regole condivise di trasformazione del territorio che consentano di mantenerne e svilupparne l’identità e i valori e di elevarne la qualità ecologica e insediativa, per migliorane la vivibilità e l’attrattività. Il Pptr è stato elaborato sulla nuova Carta Tecnica Regionale in scala 1:5. 000, integrata nel Sistema Informativo Territoriale (Sit), che consente di disporre per la prima volta in Puglia di una cartografia in formato digitale accurata e aggiornata e di una serie di servizi per il governo del territorio rivolti ad enti e singoli operatori e cittadini. Le conoscenze sulla struttura idro-geo-morfologica sono state condivise con l’Autorità di Bacino della Puglia che ha elaborato la “Carta Idrogeomorfologica”, e quelle relative alla struttura antropica e storico-culturale sono state approfondite con la Direzione regionale dei beni e le attività culturali e i quattro Atenei pubblici pugliesi che hanno contribuito alla elaborazione della “Carta dei Beni Culturali”. Il nuovo Piano costituirà quindi un grande passo avanti rispetto al Putt, perché finalmente restituirà coerenza, certezza e trasparenza al sistema delle tutele paesaggistiche nella regione. Nel passaggio dallo Schema di Piano, adottato il 20 ottobre 2009 secondo le procedure previste dalla legge regionale n. 20/2009, alla proposta di Piano approvata ieri dalla Giunta sono stati completati tutti gli elaborati necessari per conseguire lo specifico accordo con il Ministero per i beni paesaggistici di competenza statale e per garantire le forme di consultazione caratterizzate da ampia pubblicità e partecipazione sociale previste dalle norme sulla Valutazione Ambientale Strategica. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MACERIE ABRUZZO: PRESTO ALTRI 2 SITI PER LO SMALTIMENTO |
|
|
 |
|
|
L´aquila, 13 gennaio 2010 - Si è riunito ieri , all´Aquila, il Tavolo Ambiente convocato dall´assessore Daniela Stati in merito al problema dello smaltimento delle macerie. Nel corso della riunione sono state delineate le procedure per l´attivazione di altri due siti pubblici già individuati (Bazzano e Barisciano), da destinare al deposito temporaneo e al trattamento delle macerie sulla base del giudizio di idoneità tecnica fornito agli stessi dall´Arta e dall´Ispra e nei quali è stata ipotizzata la potenzialità complessiva giornaliera di trattamento di circa 1. 600 tonnellate al giorno, che si aggiungerebbero ai circa 800 t/g del sito attivo ex Teges. Secondo quanto riferito da fonti prossime all´assessore Stati, il comitato tecnico, anche su sollecitazione dell´Anci, al fine di accelerare al massimo tutte le procedure, ha richiesto al Dipartimento Nazionale di protezione civile di intervenire per l´allestimento di due siti. Il Comitato ha affrontato inoltre le problematiche relative alla definizione di procedure amministrative-standard per l´appalto di attività di gestione delle macerie, rimandando ad un gruppo tecnico ristretto la stesura definitiva dei documenti. Sono stati infine eleborati, di concerto con i rappresentanti del Dipartimento Nazionale, i contenuti di una Ordinanza del presidente del Cm al fine di prevedere ulteriori semplificazioni amministrative ed in particolare la possibilità di autorizzare l´attività di impianti di recupero anche in cave dismesse. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LSU E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA. NUOVI FINANZIAMENTI DALLA REGIONE PUGLIA |
|
|
 |
|
|
Bari, 13 gennaio 2010 - Predisposto,dagli uffici dell’Assessorato al Lavoro una delibera- presto all’esame della Giunta regionale- finalizzata a stabilizzare gli Lsu della Puglia ed a potenziare la raccolta differenziata. Nel solco di quanto già fatto nel mese di novembre con altro atto di giunta (n. 2141 del 10/11/09), la Regione dispone un finanziamento di 10. 000 euro a favore degli Enti pubblici e di 14. 000 euro a favore di società private per ciascun lavoratore Lsu che verrà stabilizzato a tempo indeterminato. Queste assunzioni saranno finalizzate alla incentivazione della raccolta differenziata dei Rifiuti urbani da parte degli Ato, dei singoli Comuni e delle imprese di settore per contribuire alla crescita della stessa nel territorio regionale. L’importo disponibile è di 1 milione di euro, importo che si aggiunge a quello – uguale – stanziato a novembre. Al momento ,per l’iniziativa approvata a novembre la Regione ha ricevuto progetti dai Comuni di S. Vito dei Normanni, Manfredonia e Muro Leccese per 37 lavoratori e per complessivi 255. 000 euro finanziabili. Questa iniziativa si concluderà nel marzo del 2010 mentre quella oggi predisposta avrà termine, una volta approvata dalla Giunta, il 31 dicembre 2010. “Offriamo ai Comuni –ha dichiarato l’Assessore al Lavoro, Michele Losappio- ancora una possibilità di reclutamento dei lavoratori da finalizzare alla raccolta differenziata di cui c’è assoluta necessità in Puglia. La prima iniziativa ha già fornito buoni risultati con la possibilità di stabilizzare quasi 40 unità; auspico che la nuova delibera con lo slittamento dei tempi a fine anno consenta ai Comuni di utilizzare al meglio questa nostra disponibilità”. . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MOLFETTA SCOMMETTE SULLA RACCOLTA “PORTA A PORTA”AI PRIMI POSTI IN PUGLIA PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI |
|
|
 |
|
|
Molfetta 13 gennaio 2010 - Secondo gli ultimi dati regionali sulla raccolta differenziata, nel 2009 il comune di Molfetta ha fatto registrare una percentuale media pari al 26,40% (+ 1,89% rispetto al 2008). Il dato diventa pari al 29,33% se si prendono in considerazione i criteri di calcolo di Federambiente (che non tengono conto dei rifiuti derivanti dallo spazzamento stradale). Cifre positive che in ogni caso attestano Molfetta tra le città più virtuose della Puglia e al primo posto tra quelle con popolazione superiore ai 50 mila abitanti. Tra l’altro, il risultato ottenuto dalla municipalizzata Asm, oggi presieduta da Pasquale Mancini, è di gran lunga superiore a quello della stessa Regione Puglia (con una media del 13,98% nello stesso periodo del 2009) e presenta un trend positivo visto che nell’ultimo trimestre 2009, sempre secondo le statistiche regionali, la raccolta differenziata ha raggiunto punte vicine al 30%. Per l’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Azzollini – già premiata l’anno scorso con il riconoscimento nazionale di “Comune Riciclone” di Legambiente – l’obiettivo per il 2010 resta quello di ridurre al minimo i conferimenti in discarica. Il futuro del sistema di gestione dei rifiuti risiede nella “raccolta differenziata di prossimità”. Ovvero, la raccolta dei rifiuti “porta a porta”. Il comune di Molfetta si prepara, infatti, ad avviare nei prossimi mesi la conversione del servizio di raccolta dei rifiuti da stradale a domiciliare. Si tratta di un servizio sperimentale programmato nell’ambito del Consorzio Ato rifiuti Ba/1 che prevede l’impiego di 4 mezzi leggeri e 7. 000 ecobox (da distribuire alle singole utenze), questi ultimi al posto dei tradizionali cassonetti stradali. In base a un calendario prestabilito, la raccolta della frazione organica dei rifiuti sarà domiciliarizzata. Nei prossimi giorni saranno definiti meglio i dettagli organizzativi del servizio e soprattutto individuate le zone della città soggette alla sperimentazione. «L’obiettivo – spiega l’assessore Mauro Magarelli – è migliorare la già buona percentuale di raccolta percentuale riducendo al minimo possibile il conferimento dei rifiuti indifferenziati nella tradizionale discarica. I cittadini devono essere consapevoli che si va verso una rivoluzione ecologica dalla duplice valenza: da una parte incrementiamo il recupero di frazione organica, carta, vetro, plastica e metalli, dall’altro riduciamo i costi operativi legati al conferimento in discarica dei rifiuti. Costi – aggiunge Magarelli - che tenderanno ad aumentare a causa dei processi di trattamento post raccolta degli stessi rifiuti. Ecco perché attraverso il miglioramento del livello di raccolta differenziata puntiamo a evitare qualsiasi aumento della tassa sui rifiuti. Sono certo che i cittadini di Molfetta capiranno l’importanza di questa sfida che porta con sé benefici ambientali ed economici allo stesso tempo, e sapranno darci una mano. » . |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|