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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 24 Maggio 2010 |
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TELECOM ITALIA MEDIA S.P.A.: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEFINISCE LE CONDIZIONI DELL’AUMENTO DI CAPITALE DEFINITO IL PREZZO DI EMISSIONE AD EURO 0,2145 PER AZIONE AVVIO DELL’OFFERTA IL 24 MAGGIO 2010 |
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Roma, 24 maggio 2010 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia Media S.p.a., riunitosi in data 20 maggio, ha definito le condizioni definitive dell’aumento di capitale per massimi Euro 240 milioni, deliberato dall’assemblea degli azionisti in data 8 aprile 2010, avendo ricevuto oggi dalla Consob, in sostituzione dell’approvazione – non ancora produttiva di effetti – trasmessa con nota prot. N. 10046353 del 19.05.2010, l’autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo con nota prot. N. 10046822 del 20.05.2010. In particolare il Consiglio di Amministrazione ha stabilito che l’aumento di capitale avverrà mediante emissione di massime n. 1.116.780.650 azioni ordinarie, prive del valore nominale, aventi godimento regolare, che saranno offerte in opzione agli azionisti, titolari di azioni ordinarie e di risparmio di Telecom Italia Media S.p.a., nel rapporto di n. 10 nuove azioni ordinarie ogni n. 3 azioni ordinarie e/o di risparmio possedute. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha determinato il prezzo di emissione delle nuove azioni ordinarie – applicando uno sconto del 28% circa rispetto al prezzo teorico ex diritto dell’azione ordinaria Telecom Italia Media, calcolato secondo le metodologie correnti e sulla base della media aritmetica dei prezzi unitari ufficiali rilevati in un periodo di 3 giorni di Borsa aperta, comprensivo della data odierna, – in Euro 0,2145 di cui Euro 0,1145 a titolo di sovrapprezzo, per ciascuna azione ordinaria di nuova emissione da offrirsi in opzione agli azionisti, titolari di azioni ordinarie e/o di risparmio, per un controvalore complessivo dell’aumento di capitale pari a circa Euro 240 milioni, di cui circa Euro 128 milioni a titolo di sovrapprezzo. Il periodo per l’esercizio dei diritti di opzione da parte degli Azionisti, ordinari e di risparmio, di Telecom Italia Media S.p.a. Inizierà il 24 maggio 2010 e si concluderà l’11 giugno 2010 (il “Periodo di Offerta”); i diritti di opzione saranno negoziabili in Borsa tra il 24 maggio 2010 ed il 4 giugno 2010. Entro il mese successivo alla conclusione del Periodo di Offerta, i diritti di opzione eventualmente non esercitati saranno offerti in Borsa per almeno cinque giorni di mercato aperto, nel rispetto dell’art. 2441, comma 3, del Codice Civile. L’aumento di Capitale, con il sovrapprezzo già indicato, si colloca nell’ambito del Piano Industriale 2010 - 2012 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 25 febbraio 2010 ed è finalizzato al rafforzamento patrimoniale a sostegno dello sviluppo della Società nel mercato estremamente dinamico in cui opera. In particolare, i proventi derivanti dalla sottoscrizione delle azioni di nuova emissione saranno destinati integralmente al rimborso di parte del finanziamento in essere con il Gruppo Telecom Italia. Si ricorda che come già comunicato, l’azionista di controllo della Società Telecom Italia S.p.a., che controlla Telecom Italia Media S.p.a. Tramite una partecipazione – diretta e indiretta – pari al 69,08%, ha assicurato il proprio sostegno all’iniziativa mediante l’assunzione di un impegno irrevocabile a sottoscrivere la quota di propria spettanza dell’aumento di capitale, nonché dell’eventuale quota residua che dovesse rimanere inoptata all’esito dell’offerta in Borsa ex art. 2441, comma 3, c.C.. Il Prospetto Informativo, completato sulla base di quanto deliberato in data 20 maggio dal Consiglio di Amministrazione, sarà depositato presso Consob e sarà tempestivamente pubblicato in forma elettronica e reso disponibile gratuitamente presso la sede legale della Società (Roma, Via della Pineta Sacchetti, 229) e presso Borsa Italiana S.p.a. (Milano, Piazza degli Affari, 6) nonché sul sito internet della Società ( www.Telecomitaliamedia.it/ ). Il Prospetto Informativo rimarrà a disposizione del pubblico per tutto il Periodo di Offerta. |
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CINEMA "CANCELLI DI FUMO", PRESENTATO IL FILM SULLA MANIFATTURA TABACCHI DI CAGLIARI |
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Cagliari, 21 Maggio 2010 - Grande successo di pubblico, il 21 maggio, alla prima del film documentario “Cancelli di fumo”, promosso dall’Agenzia regionale del Lavoro, premiato con menzione speciale per il miglior film e primo premio per la miglior fotografia al Tekfestival 2010 di Roma. Il cine-teatro Alfieri di Cagliari non ha potuto contenere tutte le persone che si sono presentate all’ingresso per assistere alla proiezione del cortometraggio di Francesco Bussalai, dipendente della stessa Agenzia, che ha proposto questo struggente omaggio alla Manifattura Tabacchi di Cagliari, chiusa nel 2001 dopo oltre 150 anni di attività. L’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, è salito sul palco per sottolineare “l’importanza dell’utilizzo del cinema, un’oasi culturale, per affermare un principio di fondo qual è il lavoro, in quella che è stata la prima esperienza di industria manifatturiera in Sardegna, e con una connotazione spiccatamente femminile”. Manca ha poi plaudito alla scelta di produttori e organizzatori di consentire per la prima volta in Sardegna la fruizione del film da parte di ipovedenti e non vedenti, grazie al progetto “Cinema senza barriere” (tra le sequenze mute del film, una voce fuori campo descriveva l’essenziale di quanto appariva sullo schermo, udibile in sala, tramite cuffie senza fili). “Una vera e propria opportunità di accesso e integrazione sociale – ha commentato Manca –. Anche coloro che hanno il problema della cecità, colgono tutti i particolari grazie al supporto della tecnologia”. "È commovente – ha aggiunto il direttore dell’Agenzia del Lavoro, Stefano Tunis – vedere, attraverso i ricordi dei protagonisti di questo film, quanto la vita sia impregnata dei valori del lavoro. Il messaggio è che non importa quale, non importa dove, il lavoro è il primo fondamento della vita sociale". I presentatori della serata, il giornalista Vito Biolchini e l’attore Elio Turno Arthemalle, hanno proposto che la proiezione di “Cancelli di fumo” sia replicata la prossima settimana all’Asinara, dove c’è ancora il presidio degli operai della Vinyls. L’assessore Manca e il direttore Tunis hanno accolto l’invito, evidenziando l’aspetto della solidarietà tra lavoratori. Nel corso dell’iniziativa sono state premiate le associazioni della Protezione civile sarda che, in occasione della presentazione delle vetrine del Master and Back 2009, hanno offerto assistenza ai giovani laureati che hanno trascorso la notte di fronte all’Agenzia del Lavoro, in attesa della graduatoria finale. Al termine della proiezione applausi a scena aperta per il regista Bussalai, per il protagonista principale (Beppe Martini, ex dipendente della Manifattura Tabacchi, oggi impiegato all’Agenzia) e per gli ex lavoratori dell’industria manifatturiera presenti in sala. |
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BOLZANO.ARRIVANO I CAB DAYS |
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Bolzano, 24 maggio 2010 - Tre giorni dedicati al cinema ed agli approfondimenti con autori, registi, produttori ed esperti. Sono i Cab days aperti a tutti dal 26 al 28 maggio al Cinema Capitol a Bolzano. I Cab days presentano al pubblico le produzioni e le attività editoriali in ambito cinematografico a cura del Centro Audiovisivi Bolzano Cab. L’appuntamento è alle ore 18.00, al Cinema Capitol, in via Dr. Streiter 8/D a Bolzano nei giorni del 26, 27 e 28 maggio 2010. La partecipazione ai Cab days è libera e gratuita. Come sintetizza il vicepresidente della Provincia e assessore alla cultura italiana, Christian Tommasini, promotore dell’iniziativa, “i Cab days hanno l’obiettivo di promuovere la conoscenza e l’approfondimento di tematiche legate all’Alto Adige tramite i mezzi audiovisivi. Le serate consentono ai cittadini di conoscere il territorio in cui vivono attraverso aspetti particolari connessi con il mondo del cinema.” In occasione di quest’iniziativa i cittadini hanno l’occasione di conoscere le nuove produzioni del Cab e di confrontarsi in rapporto diretto con gli autori, i registi, i produttori e con persone esperte di cinema. Dopo le presentazioni e le proiezioni, infatti, si può prendere parte ai momenti aperitivo nel foyer del Cinema Capitol. Nelle serate di proiezione ai partecipanti sarà data in omaggio copia dei film presentati. La serata iniziale di mercoledì 26 maggio è dedicata alla ricerca dello spirito del luogo, unico e speciale qual è l’Alto Adige, caratterizzato dal mix di tradizioni, miti, leggende, memoria e dinamiche sociali. Sarà presentato il film “Genius Loci” per la regia di Duccio Canestrini e Luciano Stoffella che saranno in sala assieme al produttore Daniel Mahlknecht. Giovedì 27 maggio, appuntamento per lettori e cinefili per avvicinarsi al mondo del cinema tramite un’esplorazione cine-gastronomica delle regioni italiane, con la presentazione del libro “Il Gusto del cinema” a cura degli autori Ferruccio e Federica Cumer. L’introduzione è preceduta dalla proiezione di alcune scene tratte dai film più significativi della rassegna predisposta. Nell’ambito dell’attività di recupero, valorizzazione e diffusione del patrimonio cinematografico legato all’Alto Adige, nella serata finale, venerdì 28 maggio, sarà presentato, abbinato a libro, “Il Macinachilometri”,un film di viaggio in motocicletta attraverso l’Europa negli anni Venti che fa rivivere i paesaggi e le località turistiche. Il film è stato realizzato dal regista Karl Imelsky; il libro, che fornisce testimonianze uniche su folklore, feste e tradizioni popolari e approfondisce il ruolo avuto dalle motociclette sul grande schermo. Per la presentazione saranno presenti in sala l’autore Paolo Caneppele e l’editore Rita Brugnara. I documentari ed il libro presentati durante i Cab days sono a disposizione per il prestito gratuito, accanto ad un’ampia scelta di film d’autore e ad ulteriori produzioni di interesse locale. Mediateca del Centro Audiovisivi Bolzano Cab, presso il Centro Trevi, in via Cappuccini 28 a Bolzano, tel. 0471 303393, audiovisivi@provincia.Bz.it Info www.Provincia.bz.it/audiovisivi/cabdays |
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PRETI PEDOFILI LA VERGOGNA, IL DOLORE E LA VERITÀ SULL’ATTACCO A BENEDETTO XVI DI MASSIMO INTROVIGNE |
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Milano, 24 maggio 2010 - Che dimensioni ha il dramm a dei preti pedofili? Qual è la posizione della Chiesa? Cosa si nasconde dietro all’attacc o laicista a Benedetto Xvi? Un tema di scottante attualità. Il contributo di un esperto di fama. I documenti originali del Vaticano. Un libro che affronta con coragg io e chiarezza il dramm a dei preti pedofili e l’attacc o a Benedetto Xvi. Sulla base di testi autorevoli come la Lettera ai cattolici dell’Irlanda di Benedetto Xvi, l’autore condensa i frutti di anni di ricerche sociologiche focalizzandosi sullo sconcertante dilagare della pedofilia nella Chiesa. La vergogna e il disonore di simili atti sono una profonda ferita, che non va però confusa con statistiche fasulle e calunnie diffuse solo per creare notizia. Le origini di questo fenomeno vanno cercate negli anni Sessanta, a cavallo tra rivoluzione e contestazione. In appendice vengono riportati De Delictis Gravioribus (2001) e Lettera ai cattolici dell’Irlanda (2010). L’autore - Massimo Introvigne è un sociologo che ha al suo attivo trent’anni di studi e oltre quaranta volumi dedicati in particolare al pluralismo religioso e ai casi di violenza collegati alla religione. Dirige a Torino il Cesnur (Centro Studi sulle Nuove Religioni), una delle maggiori istituzioni mondiali che si occupano di rilevare e descrivere i fenomeni religiosi in Italia e nel mondo; è vice-presidente dell’Apsor (Associazione Piemontese di Sociologia delle Religioni) e vice-responsabile nazionale di Alleanza Cattolica. Edizioni San Paolo, Pagine: 96, Prezzo: e 8,00. |
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LIBRI: CONVERSAZIONI SULLA BIOETICA CON FBK |
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Trento, 24 maggio 2010 - Donazione di organi, morte assistita, cellule staminali, biopolitica, rapporto tra fede e ragione. Cinque grandi temi trattati attraverso cinque conversazioni fra esperti contemporanei. Questa l’idea del libro “Teologia e bioetica” recentemente pubblicato nella collana “Scienze Religiose” della Fondazione Bruno Kessler (Fbk). Nel volume Antonio Autiero, direttore del Centro per le Scienze Religiose Fbk e docente di Teologia Morale all’Università di Münster, dialoga con Hans Scheld, cardiochirurgo, Hans Schöler, ricercatore sulle cellule staminali, Bettina Schöne-seifert, eticista e medico, Wolf-michael Catenhunsen, esperto delle politiche per la ricerca, e il filosofo Ludwig Siep. Incalzati dalle domande del teologo Stephan Goertz e della teologa e giornalista Katharina Klöcker, curatori del volume, gli intervistati rispondo con linguaggio chiaro e il più possibile non specialistico, evitando al contempo ogni semplificazione e mostrando le difficoltà correlate alle decisioni legate ai grandi interrogativi etici. Uscito in Germania nel 2008, in occasione del sessantesimo compleanno di Antonio Autiero, il volume è ora disponibile anche nella versione italiana con la traduzione a cura di Simone Furlani. (vl) Il catalogo delle pubblicazioni della Fbk è consultabile all’indirizzo: http://books.Fbk.eu/ |
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OGGI LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “CT OMBRA” |
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Cosenza, 24 maggio 2010 - Oggi presso Case Delle Culture, alle Ore 17.30 viene presentato il libro “Ct Ombra” . Relatori: Mario Tursi Prato – Speaker Rai, Tommaso Miceli Malaguti – Autore. Abstract: Mancano poche settimane all’evento sportivo più seguito dal pianeta: i Mondiali di Calcio. In Italia, paese di santi poeti navigatori e commissari tecnici, 60 milioni di Ct sono pronti a spiegare a Lippi qual è la Nazionale da schierare per difendere il titolo. Lippi, si sa, è impermeabile ai suggerimenti e alle critiche, ma nonostante questo, con audace sprezzo dell’utopia, uno dei 60 milioni di Ct sparsi nello stivale, ha deciso di esternargli la sua Nazionale Tipo con una lettera aperta. Una lettera in cui il suggerimento della formazione da schierare è l’approdo conclusivo e il pretesto di una viscerale e raffinata analisi sul Calcio e sulla sua degenerazione post-moderna (ovvero post-sacchiana), caratterizzata dall’emarginazione del talento e della fantasia sull’altare di uno sfrenato e ottuso tatticismo fondamentalista a tal punto da corrodere le fondamenta e i fondamentali del gioco più bello del mondo, depauperandolo di ciò che lo rende magico: i fuoriclasse e la loro arte dell’imprevisto. Sull’abbrivio di un’indignazione esacerbata e sconcertata, il nostro Ct Ombra con toni accesi e sardonici dipana salaci e sorprendenti analisi tecnico-tattiche che condivisibili o meno, si fanno apprezzare per una zampillante freschezza e arguzia fino all’atteso epilogo della propria Nazionale Ideale e l’inatteso capitolo sugli 11 insegnamenti che l’autore indica come il prezioso lascito del più amato Ct della storia azzurra: Enzo Bearzot. |
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AL “TEATRO SAN BABILA” IL BARBIERE DI SIVIGLIA MELODRAMMA BUFFO IN DUE ATTI DI CESARE STERBINI MUSICA DI GIOACCHINO ROSSINI |
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Milano, 24 maggio 2010 - Il conte di Almaviva è innamorato di Rosina, pupilla del vecchio e geloso Don Bartolo che cerca di ostacolarne in ogni modo le nozze per non rinunciare ad amministrare le ricchezze della giovane. Il Conte si affida a Figaro, barbiere e factotum della città, seguendone i consigli riguardo il corteggiamento e accettando di spacciarsi per un comune soldato per non fare colpo solo con il suo blasone e grazie ai quali raggiunge il suo scopo facendo innamorare di sé la bella Rosina. Tutto sembra procedere per il meglio, fino a che Rosina scopre il trucco e, sentendosi presa in giro e spinta anche da Don Bartolo, decide di respingere per la corte del Conte. Dopo mille peripezie e travestimenti, grazie soprattutto all’aiuto di Figaro i due innamorati riusciranno a convolare a giuste nozze. |
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MILANO, PICCOLO TEATRO: RIFERIMENTO INTERNAZIONALE E PROTAGONISTA DEL PERCORSO VERSO EXPO 2015 |
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Milano, 24 maggio 2010 - “Un simbolo di Milano nel mondo, punto di riferimento culturale e sociale, luogo di contaminazione interdisciplinare del linguaggio teatrale. Un polo culturale che, in vista di Expo 2015, darà ampio risalto ai grandi temi dell’Esposizione”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti è intervenuta, in Sala Alessi a Palazzo Marino, alla presentazione della nuova Stagione 2010-2011 del Piccolo Teatro di Milano. Alla presentazione, tra gli altri, hanno partecipato l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory, il presidente del Consiglio di amministrazione del Piccolo Teatro Claudio Risé, il direttore del Piccolo Teatro Sergio Escobar e il direttore artistico Luca Ronconi. “Quella che è alle porte – ha sottolineato il Sindaco – sarà una stagione straordinaria, ricca di novità e di prestigiose conferme. A cominciare dallo spazio “Teatro Studio Expo”, la Sala del Piccolo di via Rivoli, che sarà dedicata a rappresentazioni e attività culturali legate al tema di Expo. Sarà un laboratorio di proposte artistiche e formative rivolte in particolare ai giovani, basti pensare che oltre la metà del pubblico del Piccolo Teatro è composto da spettatori sotto i 26 anni”. “Presentiamo oggi una stagione importante dove emerge con forza il ruolo della regia con una serie di registi che diventano un vero punto di riferimento per gli attori e per il pubblico – spiega l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – Il Comune di Milano interviene nella programmazione con una collaborazione di altissimo livello, riportando in città dopo vent’anni, con una prima assoluta nazionale, il Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch”. “Essere qui oggi, in Sala Alessi – ha dichiarato Sergio Escobar – segna simbolicamente il forte legame esistente tra il Piccolo Teatro e la città di Milano. E in questa occasione annuncio che il nostro teatro potrà contare su di me e sulla direzione artistica di Luca Ronconi fino al 2013. La nuova stagione del Piccolo avrà una forte vocazione internazionale, in linea con quella di Expo 2015, e sarà caratterizzata da una spiccata attenzione al presente, alla realtà quotidiana, che svela il senso più autentico del teatro”. Infine il Sindaco ha sottolineato la grande sintonia tra la proposta culturale di Expo Milano 2015 e la vocazione del Piccolo, aperta alla collaborazione con le più prestigiose realtà teatrali del mondo, una qualità che si esprime nell’attenzione alla drammaturgia contemporanea così come nella riproposta dei grandi classici. “Penso al sodalizio artistico con la Shanghai Theatre Academy – ha proseguito Letizia Moratti–, che porterà in Cina “L’arlecchino” e “Sei personaggi in cerca d’autore”, per la regia di Emiliano Bronzino; all’asse culturale Milano-parigi; al progetto “Med”, che coinvolge dieci scuole di teatro di diversi paesi del Mediterraneo. E ancora alla collaborazione con il Maly Teatr di Mosca e ai progetti di alta formazione che consolidano le collaborazioni con gli atenei milanesi. Quest’estate, inoltre, ritornano al Piccolo le più grandi scuole di teatro d’Italia e del mondo, con un Campus che permetterà di seguire seminari, workshop e laboratori, e il programma “Erasmus” di scambio internazionale tra studenti, giovani autori, attori, registi e scenografi”. Nel ricchissimo calendario del Piccolo Teatro anche la “Trilogia della villeggiatura”, capolavoro goldiano diretto e interpretato da Toni Servillo, che dopo aver fatto il giro del mondo con 338 repliche, torna in via Rovello; “Nathan il saggio” di Gotthold Ephraim Lessing; l’appuntamento con “L’arlecchino” che vede protagonista Ferruccio Soleri e l’omaggio a Pina Bausch in prima nazionale, esclusiva nell’ambito di un progetto promosso e sostenuto dal Comune di Milano. |
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PICCOLO TEATRO: CARTELLONE INNOVATIVO |
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Milano, 24 maggio 2010 - Oltre 40 spettacoli, tra cui nove produzioni inedite, caratterizzano la nuova stagione 2010/2011 del Piccolo Teatro di Milano, che prenderà il via il prossimo 10 settembre. Il cartellone è stato presentato oggi a Palazzo Marino. Una stagione "innovativa e originale", secondo l´assessore regionale alla Cultura, Massimo Buscemi, che oggi è intervenuto alla presentazione del cartellone. Tra gli spettacoli previsti anche il ritorno di Milva (dal 20 al 23 marzo 2011), "Il flauto magico" diretto da Peter Brook (dal 22 febbraio al 19 marzo 2011) e i tradizionali "Arlecchino servitore di due padroni" (dall´8 al 21 ottobre 2010 con Ferruccio Soleri) e "Aspettando Godot" nella versione italiana di Carlo Fruttero (dal 31 gennaio al 6 febbraio 2011). "Il Piccolo - ha detto Buscemi - si conferma un teatro di assoluta d´eccellenza non solo della Lombardia ma di tutta l´Italia. Regione Lombardia vuole diffondere un´immagine di terra di lavoro e di impegno ma anche di cultura, di bellezza e di arte. Il Piccolo è un ´pezzo´ della Lombardia che vogliamo far conoscere anche al di fuori dei nostri confini". Alla presentazione, oltre al direttore del Piccolo Teatro, Sergio Escobar e al direttore artistico, Luca Ronconi, sono intervenuti anche il sindaco di Milano, Letizia Moratti e l´assessore alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory. La stagione del Piccolo (che comprende anche i teatri Strehler, Grassi e Teatro Studio), si concluderà il 26 giugno 2011 con il tradizionale spettacolo delle marionette della famiglia Colla. |
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IL DUOMO E LA CITT¨¤: IL PRESIDENTE DELLA VENERANDA FABBRICA DEL DUOMO DI MILANO PROPONE UNA INNOVATIVA STRATEGIA CULTURALE. |
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Milano, 24 maggio 2010 - Da giugno con Vivilduomo la possibilit¨¤ di partecipare a concerti straordinari sulle terrazze della Cattedrale per contribuire al restauro della Guglia Maggiore. Il mondo ¨¨ alla ricerca di simboli forti e di valori condivisi che l¡¯aiutino a superare il difficile momento che stiamo attraversando. La citt¨¤ di Milano ¨¨ fortunata: ha il Duomo, un simbolo antico ed amato che, dal 1386, di generazione in generazione, ne ¨¨ la bandiera ed il suo ¡°marchio¡± riconosciuto in tutto il mondo. La Veneranda Fabbrica, l¡¯ente che dalla fondazione del Duomo ne assicura la continuit¨¤ artistica e culturale, impegnandosi quotidianamente nella manutenzione, restauro e valorizzazione, vuole che, anche nel futuro, il Duomo abbia un posto da protagonista nella storia cittadina. All¡¯uopo, la Fabbrica lancia una strategia, orientata alla Citt¨¤ e al suo coinvolgimento, per sostenere in maniera innovativa i restauri. Per quest´anno ineludibile ¨¨ la necessit¨¤ dell¡¯intervento sulla Guglia Maggiore. A oltre quarant¡¯anni di distanza dall¡¯ultimo restauro (1965) la Guglia che sorregge la Madonnina ¨¨ in condizione di degrado strutturale e decorativo tale da non permettere un ulteriore rinvio del cantiere di manutenzione e messa in sicurezza, che prevede l¡¯allestimento di un eccezionale ponteggio di quasi 40 metri di altezza, e un costo di oltre 8 milioni di euro. Il prof. Angelo Caloia, da due anni Presidente della Fabbrica, e il Consiglio di Amministrazione, hanno fortemente voluto Vivilduomo, per coinvolgere la citt¨¤ e il pubblico nazionale e internazionale in un programma di iniziative che valorizzino e aprano a tutti il monumento simbolo di Milano. L¡¯obiettivo ¨¨ far vivere il Duomo come grande luogo di cultura e arte, nella convinzione che scoprire e conoscere lo straordinario patrimonio della Cattedrale e della sua Fabbrica (Cave di Candoglia, Cantieri, Museo del Duomo, Archivio e Cappella Musicale) significa anche diventare consapevoli dell¡¯incessante opera di cura e valorizzazione di cui il monumento necessita. Aderire a Vivilduomo ¨¨ un gesto alla portata di tutti. Significa partecipare concretamente alla conservazione della Cattedrale, a fianco della Veneranda Fabbrica: dal 24 maggio 2010 sar¨¤ possibile effettuare una donazione per il restauro della Guglia maggiore. Commenta il Presidente: ¡°Vivilduomo vuole alimentare la dimensione della partecipazione: il Duomo ha bisogno che i milanesi ©\ e non solo ¨C vivano le sue attivit¨¤¡±. Lo spirito di Vivilduomo ha fatto s¨¬ che straordinari artisti abbiano dato la loro disponibilit¨¤ a partecipare ai grandi Eventi sulle Terrazze del Duomo. Il noto compositore Maurizio Fabrizio ha composto per l´inaugurazione del 15 di giugno la partitura Everyman, che sar¨¤ interpretata in prima mondiale da Angelo Branduardi, Mango, Laura Valente, Katia Starita e Omero Antonutti . In luglio Jos¨¨ Carreras canter¨¤ con il Grupo Alturas la Misa Criolla di Ariel Ramirez. Tra le iniziative, anche un concerto all¡¯insegna della grande musica classica con brani di Mozart, Vivaldi e Pergolesi. Per avvicinarsi ulteriormente alla Citt¨¤, la Veneranda Fabbrica presenta, per la prima volta nella sua storia, il Bilancio di Missione, relativo all¡¯esercizio del 2009. Esso ribadisce la trasparenza della gestione della Fabbrica nel suo servizio alla collettivit¨¤, su precisa indicazione del Consiglio di Amministrazione. ¡°Vogliamo dare chiaramente conto dei grandi sforzi che la Fabbrica compie e dei benefici concreti che apporta alla citt¨¤¡± dichiara il Prof. Caloia. Il Bilancio stima che il valore aggiunto che il Duomo restituisce direttamente alla collettivit¨¤ ¨¨ di oltre 300 milioni di euro all¡¯anno, a fronte dei quali gli enti locali nel periodo a partire dal 2002 ©\ data della interruzione dello storico finanziamento del Comune di Milano ¨C hanno garantito finanziamenti per meno di 1 milione di euro complessivi. Anche la legge statale 444/98, che garantiva un contributo per 5 milioni di euro per 10 anni, ¨¨ scaduta e, ad oggi, non ¨¨ stata rinnovata. Vivilduomo e il Bilancio di Missione sono l¡¯occasione per ribadire che nessun grande monumento del mondo riesce ad auto©\sostenersi senza il concorso pubblico, tanto pi¨´ giustificato quanto pi¨´ il monumento ha ricadute cos¨¬ importanti per la collettivit¨¤. Conclude il Prof. Caloia: ¡°Stiamo lavorando per portare il Duomo di Milano al centro del grande processo di cambiamento e innovazione che la Citt¨¤ sta intraprendendo: siamo sicuri che la gente, gli amanti del bello e le istituzioni comprenderanno il nostro sforzo e vorranno ¨C come ¨¨ successo per secoli ¨C partecipare e non far mancare il loro aiuto¡±. |
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VENEZIA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019 |
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Venezia, 24 maggio 2010 - “La candidatura di Venezia a capitale europea della cultura per il 2019 è già nei programmi dell’amministrazione regionale”. A ribadirlo è il vicepresidente della giunta veneta Marino Zorzato, che seguirà questo aspetto nell’ambito delle sue competenze in materia di cultura, confermando il sostegno della Regione affinchè la designazione finale possa cadere proprio su Venezia. “Questa candidatura - sottolinea Zorzato – non deve però essere vista come una forma di “compensazione” dopo la bocciatura per le Olimpiadi 2020. Sarebbe limitativo. Siamo di fronte invece ad una grande occasione per una città e un territorio che meritano questo riconoscimento”. “Venezia – conclude il vicepresidente - è sempre stata la città simbolo della cultura e dell’apertura internazionale. Che Venezia sia la candidata ideale mi sembra quindi quasi scontato. Non so infatti come si potrebbe spiegare una scelta diversa”. |
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IL FAI – FONDO AMBIENTE ITALIANO PRESENTA LA MOSTRA CHRISTIANE LÖHR. DIVIDERE IL VUOTO. A VILLA E COLLEZIONE PANZA, VARESE |
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Milano, 24 maggio 2010 - “Nel lavoro di Christiane Löhr troviamo la poesia delle piccole cose della natura. L’artista - con le composizioni che costruisce unendo i fili d’erba - ci mostra la bellezza di un mondo delicato, che continua anche quando è privato della vita. E’ piccolo il materiale che l’artista usa e quindi anche le opere che crea. Rivela il paziente lavoro di chi ama le minuscole cose che ci circondano… Si riscopre così la nostra vera natura. Siamo viventi come le erbe dei prati. Torniamo a conoscere le nostre origini lontane, ma che anche oggi ci danno nutrimento.” Così Giuseppe Panza di Biumo, recentemente scomparso, ha descritto il lavoro dell’artista tedesco Christiane Löhr, le cui opere fanno parte della Collezione Panza dal 2003. Il Fai – Fondo Ambiente Italiano presenta la mostra “Christiane Löhr. Dividere il vuoto.” dal 20 maggio al 5 settembre nelle Scuderie di Villa e Collezione Panza. In esposizione oltre cinquanta opere tra disegni, sculture e installazioni, la maggior parte delle quali realizzate esclusivamente per gli spazi espositivi del museo. I lavori di Christiane Löhr sono creati attraverso il contatto diretto con la natura e la sua relazione con lo spazio. L’artista utilizza materiali inconsueti come i semi di diverse piante - cardo selvatico, edera, graminacee - oppure crini di cavallo per realizzare le sue installazioni che, come microcosmi lievi e raffinatissimi, rimandano a un´architettura immaginaria, preziosa e complessa, ma allo stesso tempo espressione di una solidità rassicurante. L’allestimento della mostra si snoda nei tre spazi delle Scuderie della Villa. Nella Scuderia grande l’artista manifesta la sua ricerca attraverso la creazione di undici gruppi di sculture installate su basi di legno e concepite come isole. Le opere dell’artista si relazionano con gli spazi, li definiscono e ne mostrano le simmetrie, la struttura e l’ordine. In alcune - quali La piccola torre, Il piccolo tempio e La piccola piramide - sono espliciti i segni che riportano ad architetture ispirate alle culture orientali, indù e islamiche che affascinano l’artista, o alle nervature delle volte delle cattedrali gotiche, come traspare dalla scultura Forma d’archi con piccola elevazione. Nella Limonaia coabitano, sulle sole pareti, sia le sculture realizzate con materiali diversi, sia i disegni eseguiti a pastello a olio, a grafite e inchiostro: il risultato è la lettura di un ambiente che appare intimo, lieve e arioso. La sua arte è sospesa tra la leggerezza apparente delle sue costruzioni e la semplicità dei materiali utilizzati che, parte integrante del mondo in cui viviamo, rimandano a forme pure ed eleganti libere da inutili sofisticazioni. Nella Scuderia piccola della Villa, la Löhr ha creato un’installazione che rimanda anche all’uso originario del luogo: una grande forma tubolare composta da fili di crine di cavallo e aghi per cucire che, all’altezza degli occhi di chi l’osserva, attraversa i due lati opposti della parete della stanza. Sfruttando la straordinaria flessibilità ed elasticità del materiale, l’artista ha installato una forma organica la cui lunghezza risulta interrotta molteplici volte da nodi che evidenziano una sorta di trama: l’opera sembra quasi attraversare in punta di piedi lo spazio della stanza per andare oltre, assumendo davvero una dimensione metafisica. Nei suoi lavori l’artista esprime, con una sorta di concentrazione religiosa, il riflesso di un mondo interiore molto personale. Fragili e delicate e allo stesso tempo robuste ed eterne, le sue installazioni interagiscono nello spazio con il vuoto che le circonda e insieme le divide, con l’intento, quasi, di sottrarre forza vitale alla trasparenza dell’aria. Con la mostra “Christiane Löhr. Dividere il vuoto.” si intende proseguire quella continua ricerca e valorizzazione del lavoro di artisti collezionati da Giuseppe Panza, iniziata con le esposizioni dedicate a Dan Flavin (2003-04), Lawrence Carroll (2005), Richard Long (2006), Anne Appleby (2007), Joseph Kosuth (2007) James Turrell (2008), Franco Vimercati (2008). La mostra è a cura di Anna Bernardini – Responsabile scientifico e organizzativo di Villa e Collezione Panza. Il catalogo è edito da salon verlag. In catalogo un testo critico di Bruno Corà, un contributo inedito di Giuseppe Panza e un’intervista all’artista. Www.fondoambiente.it |
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IN FVG LA DIVERSITA´´ E´´ RICCHEZZA |
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Trieste, 24 maggio 2010 - L´italia sta celebrando in Friuli Venezia Giulia il momento clou della sua Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo, proclamata dalle Nazioni Unite nel 2002 dopo l´adozione, da parte dell´Unesco, della Dichiarazione universale sulla diversità culturale. Nell´ambito di questo festival, che nel 2010 si iscrive nel più ampio contesto dell´Anno internazionale del riavvicinamento delle culture, la Commissione nazionale italiana Unesco ha organizzato al Castello di Duino un convegno che ha preso avvio tra lo sventolare delle bandiere dei ragazzi del Collegio del Mondo Unito, "istituzione che da anni si impegna nell´educazione di giovani provenienti da tutto il mondo ad una cultura del dialogo e della pace", ha detto Giovanni Puglisi, presidente della Commissione. I lavori, del 21 maggio cui hanno partecipato anche Boris Pahor e Pedrag Matvejevic, sono stati aperti dal presidente del Collegio del Mondo Unito, Gianfranco Facco Bonetti, e dal sindaco di Duino Aurisina, Giorgio Ret. Non è mancata l´adesione del presidente della Camera Gianfranco Fini, il quale, in una lettera indirizzata a Puglisi, ha auspicato che la giornata di Duino "possa contribuire a diffondere la consapevolezza di quanto la conoscenza tra i popoli ed il dialogo interculturale costituiscano dei fattori essenziali per la realizzazione di un mondo più pacifico e più solidale". L´assessore regionale alla Cultura, Istruzione e Formazione, Roberto Molinaro (tra le altre autorità intervenute, il presidente della provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, e l´assessore alle Risorse umane del Comune di Trieste, Michele Lo bianco), ha espresso il suo apprezzamento per la scelta di organizzare quest´importante giornata in Friuli Venezia Giulia e nel Collegio del Mondo Unito dell´Alto Adriatico, "realtà d´eccellenza per noi e per l´intera area europea che lo accoglie". Molinaro ha ricordato che il richiamo alla diversità culturale come risorsa è ricchezza è nello statuto di autonomia di questa Regione ed è un concetto che in questa parte d´Italia ha influenzato il modo d´essere delle istituzioni, portando alla nascita della Comunità di lavoro Alpe Adria, dell´Iniziativa Centroeuropea, del Mittelfest, all´insegna del dialogo, del fare insieme, della contaminazione culturale che hanno preceduto la dimensione economica, anticipando così il trattato di Lisbona. L´assessore ha indicato "in Aquileia romana e patriarcale per 2 mila anni riferimento delle culture slava, latina e tedesca, e nel Xx secolo, compendio qui della storia d´Europa dalle trincee del Carso alla sbarra alzata nel 2004 con l´ingresso della Slovenia nell´Ue" le radici del Friuli Venezia Giulia. Ma ha anche rilevato che qui, dopo gli ultimi cambiamenti geopolitici, va colta l´opportunità di operare per consolidare i rapporti con il Centro e l´Est Europa, "una visione strategica in cui dobbiamo coinvolgere i giovani e che chiama tutti ad un atto di responsabilità per la costruzione, partendo da una comune cittadinanza europea, di un futuro di pace e libertà". Di "diversità come presupposto per il dialogo tra le culture e lo sviluppo dell´intero genere umano" ha parlato anche Puglisi, sottolineando che scuola e università sono chiamate "a costruire il sapere che alimenta la didattica dei diritti umani". Ha invece ricordato l´impegno dello Stato (80 milioni di euro per progetti presentati da enti locali e istituzioni scolastiche) a favore della valorizzazione delle dodici minoranze riconosciute nel Paese il direttore centrale per i Diritti civili la Cittadinanza e le Minoranze del ministero dell´Interno, Angelo Di Caprio. "In Friuli Venezia Giulia risultano residenti 94.976 cittadini provenienti da 151 Paesi diversi di tutti i 5 continenti e nella sola provincia di Trieste risiedono 16.528 stranieri di ben 125 Stati - ha spiegato il commissario di Governo e prefetto di Trieste Alessandro Giacchetti - e se si pensa che gli stati membri dell´Onu sono 192, possiamo parlare della regione e di Trieste in particolare come di un microcosmo internazionale nel centro dell´Europa. Giacchetti ha quindi detto che Trieste è stata posta al primo posto nella graduatoria delle 103 province italiane per indice di integrazione degli stranieri, posizione privilegiata che si percepisce materialmente nel clima sociale di queste terre". Parlando del Mediterraneo, "mare che assomiglia sempre di più ad una frontiera estesa da Levante a Ponente per separare l´Europa dall´Africa e dall´Asia Minore" Pedrag Matvejevic ha dichiarato che le sue rive "non hanno in comune che le loro insoddisfazioni" mentre "le decisioni relative alla sua sorte sono prese al di fuori di esso o senza di esso e ciò genera frustrazioni e fantasmi". Infine, Boris Pahor ha confermato che anche manifestazioni come questa, organizzata nel contesto del Collegio del Mondo Unito, parlano di una Trieste multilingue "così com´era una volta" uno sviluppo sancito dai rapporti tra la popolazione italiana e quella slovena, tra la cultura italiana e quella slovena. Resta invece, secondo Pahor, ancora tanto cammino da fare per chiarire la questione storica, che l´opinione pubblica italiana non conosce e andrebbe spiegata già nei libri di storia "al di là dei fatti del´45 e non per fare confronti, ma affinché i giovani sappiano quanto è accaduto e che qui esiste una comunità slovena dai tempi di Carlo Magno". |
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LA MOSTRA L’ETÀ DELL’ELEGANZA: LE FILANDE E TESSITURE COSTA NELLA COMO DEGLI ANNI CINQUANTA A VILLA DEL GRUMELLO, COMO |
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Milano, 24 maggio 2010 - Il Museo Studio del Tessuto – Must della Fondazione Antonio Ratti, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Como, ha inaugurato presso Villa del Grumello la mostra L’età dell’eleganza. Le Filande e Tessiture Costa nella Como degli anni Cinquanta. L’esposizione, a ingresso libero, sarà visitabile fino al 27 giugno. Abiti di Dior, Givenchy, Fath, Sully Dumas, Balenciaga e Galitzine, confezionati con i tessuti Costa, saranno in mostra nelle sale di una delle residenze più affascinanti del Lario. Per la prima volta verrà esposto al pubblico anche un abito della Sartoria Tirelli di Roma, ritrovato dalle curatrici durante le loro ricerche. Fa parte della collezione Primavera/estate 1953 di Hubert de Givenchy di cui si conoscono solo altri due modelli, uno conservato al Costume Institute del Metropolitan Museum di New York e uno al Musée Galliera di Parigi. Il percorso espositivo si svilupperà attraverso i temi delle più importanti ed estrose collezioni create dai Costa nel corso del decennio. Un affascinante viaggio tra pellicce, ortaggi, gioielli, boiseries, trionfi culinari e soggetti floreali – da sempre i più amati – accompagnerà il visitatore nel mondo sfavillante e fantasioso dei disegnatori tessili dell’ Italia della ripresa economica. Grazie alla ricchezza degli archivi cartacei, custoditi quasi integralmente presso l’Archivio di Stato di Como, e a prestiti nazionali e internazionali di grande prestigio tra cui quelli del Musée Galliera di Parigi e della Fundación Cristóbal Balenciaga di Getaria, è stato possibile ricostruire il percorso storico-creativo di una delle aziende che hanno contribuito alla diffusione dell’eccellenza comasca in Europa. L’esposizione ripercorre l’intero ciclo produttivo: l’idea iniziale, la composizione del disegno, le prove di stampa su carta, per arrivare al tessuto finito. In evidenza ci saranno anche le collaborazioni con Andrée Brossin de Méré (designer di origine svizzera) e Manlio Rho (noto pittore comasco) che consentirono all’azienda di vedere i propri tessuti stampati citati dalle riviste dell’epoca come i più straordinari apparsi sulle passerelle parigine. Insieme alle retrospettive degli anni scorsi su Carla Badiali e Guido Ravasi, questa esposizione è parte della ricerca sulla produzione serica comasca d’eccellenza del Novecento, condotta dal Must a partire dal 2000. Catalogo edito da Nodolibri con testi di Francina Chiara, Anna Maria Galli, Enrica Morini, Magda Noseda, Lucia Ronchetti e Margherita Rosina. |
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ARTE,L´OPERA GRAFICA DI MARINO MARINI AL GRATTACIELO PIRELLI UNA MOSTRA CON 53 TRA INCISIONI E LITOGRAFIE FORMIGONI:EVENTO CHE VALORIZZA IL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE - 26 MAGGIO - 8 AGOSTO 2010 |
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Milano, 24 maggio 2010 - Dopo il successo della mostra "Dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco" e dell´Artbox - che dal 3 dicembre 2009 al 25 aprile di quest´anno sono stati visitati da 12.000 persone - il Palazzo Pirelli, sede della Regione Lombardia, ospita un nuovo evento culturale. Da mercoledì 26 maggio a domenica 8 agosto sarà infatti allestita la mostra "Marino Marini - Segno e colore nell´opera grafica". L´esposizione presenta cinquantatre incisioni e litografie di Marino Marini, che testimoniano la ricca produzione dell´artista, coprendo un arco di più di trent´anni (dal 1946 al 1980). Marino Marini inizia già all´Accademia di Firenze, nei primi anni Venti, a interessarsi all´acquaforte, mostrando fin da subito quella sicurezza del segno che contraddistingue la sua opera dipinta. Ma è in Svizzera, nei primi anni ´40, rifugiato durante la guerra, che inizia a lavorare alla litografia, una tecnica nuova, in cui si dimostra capace di ottenere risultati autonomi e sorprendenti. "Vogliamo ricordare questo artista a 30 anni dalla sua scomparsa attraverso le sue opere - spiega il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni - perché crediamo che costituiscano una grande testimonianza del desiderio dell´artista, dell´uomo moderno, di andare oltre. Le sue sculture, così come le incisioni ci mostrano come la vita, attraverso la sua rappresentazione artistica, possa prendere forme infinite. E ci ricorda anche come l´opera d´arte e l´uomo coincidano, lasciando un prezioso insegnamento a tutti noi e quanti coltivano la passione per la bellezza". "La mostra di Marino Marini - sottolinea Formigoni - prosegue il ciclo di eventi artistici di alto profilo che Regione Lombardia porta avanti ormai da tempo, con l´obiettivo di valorizzare non solo il patrimonio d´arte che gli appartiene, (come per l´evento ´La Regione dà luce all´arte´), ma anche gli artisti che hanno scelto il nostro territorio come luogo di ricerca contribuendo a renderlo più grande, più bello". Apre cronologicamente la mostra l´acquaforte "L´impiccato" (con cui l´artista torna nel 1946 all´incisione dopo le prime esperienze giovanili degli anni ´20), un soggetto che allude esplicitamente agli orrori della guerra, dal segno "secco, arido, crepitante". Parallelamente alla scultura, è negli anni ´50 che, anche nella grafica, lo stile di Marino Marini matura e si definisce: "I cavalieri - afferma l´artista - sempre più imponenti, hanno perso il loro antico dominio sull´animale e le catastrofi che li colpiscono sono simili a quelle che distrussero Sodoma e Pompei. Io cerco dunque di simboleggiare la fase ultima della decomposizione con un mito, il mito dell´uomo eroico e vittorioso, dell´uomo di virtù degli umanisti". "Il segno così - scrive Mario De Micheli nella prefazione al catalogo ragionato della grafica - si va facendo più ricco e vario, assumendo la deformazione, talvolta fortemente espressionistica, come metodo figurale: ora tende all´essenzialità, prediligendo la linea pura, ora invece s´abbandona d´impulso all´intrico e alla macchia; sempre, comunque, con una assoluta padronanza stilistica dell´invenzione". La visione del mondo e dell´uomo di Marino Marini si fa negli anni sempre più drammatica: le linee si spezzano, i contorni si stilizzano, il segno si deforma. I Guerrieri e i Gridi degli anni ´60 sono immagini in cui cavallo e cavaliere giacciono come ridotti a fossili, senza vita. L´uomo è disarcionato, a simboleggiare la sconfitta dell´umanesimo, l´impossibilità ormai di dominare la natura. Ma accanto alle immagini tragiche, continua fino alla fine a popolare il suo mondo di pomone, di teatri, di cavalli, di maschere, di colore ed esuberanza di vita Al segno stilizzato e al bianco e nero l´artista affianca poi il colore, introdotto nella litografia in larghe campiture, pure e unite. Sono queste le opere degli anni ´70, una "sorta di crescendo - scrive ancora De Micheli - il suo segno scatta repentino, fluente e sottile, o s´arricciola, s´infittisce, s´infosca nel contrappunto di un colore che squilla di rossi, di verdi, di blu, di gialli, ma che sa trovare i suoi effetti persuasivi anche nell´oro e nell´argento, quando non si fa notturno, di un nero morbido e felpato, o di un lucido ebano. |
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ITALIA 150: COINVOLGERE I GIOVANI CON UN QUESTIONARIO ED ESTENDERE LE INIZIATIVE A TUTTO IL PIEMONTE |
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Torino, 24 maggio 2010 - Un questionario rivolto ai giovani per comprenderne percezioni e aspettative sul Paese, una lotteria come fonte di finanziamento a costo zero dell’evento, l’ impegno a una maggiore sobrietà nelle cerimonie e a dare alla manifestazione un respiro internazionale, ospitando i capi di Governo alla reggia di Venaria, e locale, coinvolgendo nelle iniziative tutto il territorio regionale: sono queste le idee emerse nel corso della riunione del Comitato Italia 150, organismo che a Torino e in Piemonte sovrintende ai festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, previsti per il 2011. All’incontro hanno preso parte il presidente della Regione Piemonte, nonché del Comitato Italia 150, Roberto Cota, i vicepresidenti del Comitato, Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino, e Sergio Chiamparino, sindaco del capoluogo piemontese, il vice presidente esecutivo Alberto Vanelli, il direttore Paolo Verri e gli assessori alla Cultura della Regione Piemonte, Michele Coppola, della Provincia di Torino, Ugo Perone, e del Comune di Torino, Fiorenzo Alfieri. “Faremo tutto il possibile per far funzionare le cose al meglio, stiamo lavorando in modo costruttivo”, ha detto il presidente Cota al termine dell’incontro. Soddisfatto il sindaco Chiamparino. “Sono state confermate tutte le iniziative e tutti i programmi dei festeggiamenti – ha detto il primo cittadino di Torino – anzi, sono state fatte anche altre proposte valide, come abbinare alla manifestazione una lotteria e lanciare un questionario da proporre ai giovani per capire la loro percezione del Paese e dell’Unità”. Il questionario, che sarà proposto a circa 4000 giovani, è per il presidente Cota “un’ importante occasione per capire come i ragazzi vedano lo Stato e le istituzioni, e la loro proiezione nel futuro”. Quanto alle cerimonie di inaugurazione e di chiusura dell’evento, tutti i consiglieri del Comitato hanno convenuto per un richiamo alla sobrietà. Discorso diverso in merito ai fondi stanziati a supporto dell’iniziativa. “C’è la convinzione – ha detto il presidente Saitta – che l’investimento debba avere una ricaduta economica sul territorio piemontese”. Gli ha fatto eco il presidente Cota che ha sostenuto di “considerare positivamente tutto quello che può portare a promuovere il territorio”. In questo senso si è deciso di coinvolgere nelle manifestazioni anche altre città piemontesi. Sulle modalità di finanziamento, c’è stato un impegno ad avviare un dialogo con il Governo per abbinare una lotteria del tipo “gratta e vinci” all’evento. Nel corso della riunione , però non si è parlato di budget. Ci sarà inoltre un impegno per coinvolgere nelle celebrazioni rappresentanti del Consiglio dei Ministri. Fra le altre idee lanciate durante l’incontro c’è anche quella di invitare rappresentanti e capi di Governo europei nella reggia di Venaria nel corso dei festeggiamenti. La prossima riunione del consiglio di amministrazione del Comitato Italia 150 si terrà nel palazzo della Regione Piemonte in piazza Castello, l´ 11 giugno alle 15. |
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CERCANSI TALENTI PER L´ORCHESTRA SINFONICA GIOVANILE DELL´ALTO ADIGE |
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Bolzano, 24 maggio 2010 - L’orchestra sinfonica giovanile dell’Alto Adige è alla ricerca di nuovi talenti musicali, dei tre gruppi linguistici, in età compresa tra i 14 ed i 24 anni. L’orchestra sinfonica giovanile dell’Alto Adige sostenuta dalla Provincia e diretta da Stephen Lloyd sta programmando la prossima stagione artistica ed è alla ricerca di giovani talenti musicali dei tre gruppi linguistici, in età compresa tra i 14 ed i 24 anni, per tutti gli strumenti ad esclusione di arpa, tuba e trombone. I giovani musicisti possono presentare richiesta per sostenere un’audizione sino a mercoledì 26 maggio presso l’Istituto musicale di lingua tedesca e ladina che ha sede in via Museo,54 a Bolzano (fax. 0471 973505). Il modulo per richiedere l’audizione e per la necessaria dichiarazione sulla privacy possono essere scaricati dal sito Internet: www.Musikschule.it/. Le audizioni avranno luogo sabato 12 e domenica 13 giugno 2010, presso l’Istituto musicale, in Piazza Gries 16/B a Bolzano. Per ulteriori informazioni gli interessati possono contattare l’Istituto per l’educazione musicale al numero di telefono: 0471 972156. |
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