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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Gennaio 2011
SCIENZIATI PUNTANO I RIFLETTORI SUI SEGRETI DELLE STRUTTURE DI MEMORIZZAZIONE DEI DATI  
 
Bruxelles, 13 gennaio 2010 - Alcuni ricercatori hanno svelato i dettagli di come esattamente i Dvd e simili conservano i dati. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature Materials, daranno una spinta allo sviluppo di mezzi di memorizzazione facilmente accessibili con una capacità più grande e una vita più lunga. I dispositivi di memorizzazione riscrivibili e ad alta densità come i Dvd-ram (digital versatile disc - random access memory), i Dvd-rw (digital versatile disc - re-recordable), i dischi Blu-ray e le Ram (random access memory) dei personal computer sono stati ampiamente usati per diversi anni. Questi sistemi si basano tutti sulla registrazione a cambiamento di fase; nei Dvd i dati sono conservati come "bit" di meno di 100 nanometri (nm) di larghezza in un sottile strato di lega composto da diversi elementi. I bit possono essere di due tipi, o fasi - una fase "cristallina" ordinata e una fase "amorfa" disordinata. Si può fare passare un bit da una fase all´altra in una frazione di secondo usando un impulso laser. I laser sono usati anche per leggere i dati conservati su un disco, poiché i due stati hanno riflettività diverse. I Dvd-ram e i dischi Blu-ray hanno uno strato per l´immagazzinamento dei dati Gst; le lettere Gst vengono dai simboli degli elementi che compongono lo strato e cioè germanio (Ge), antimonio (Sb) e tellurio (Te). I dispositivi Dvd-rw usano invece leghe Aist; queste sono fatte con piccolo quantità di argento (Ag) e indio (In) e poi antimonio (Sb) e tellurio (Te). Nonostante la natura molto diffusa dei dispositivi che usano sistemi di memorizzazione Gst e Aist, si sa poco su ciò che succede in questi sistemi a livello atomico quando i bit passano da una fase all´altra. In questo studio, alcuni scienziati provenienti da Finlandia, Germania e Giappone hanno esaminato il funzionamento del sistema di memorizzazione Aist. Il team si è basato su dati sperimentali e spettri a raggi X della struttura giapponese Spring-8 synchrotron, la fonte di raggi X più potente del mondo. Queste informazioni sono state integrate da ampie simulazioni usando il supercomputer Jugene presso il Forschungszentrum Jülich in Germania. Le analisi hanno rivelato che nelle leghe Aist, il cambiamento di fase comincia all´esterno del bit, dove è collegato al circondario cristallino, verso l´interno. Secondo il team, è in funzione un "modello di scambio di legame"; quando il bit viene stimolato con un laser, gli atomi di antimonio nel bit scambiano la forza dei loro legami con due vicini. La fase di transizione nella memorizzazione Aist è quindi abbastanza diversa da quella che si trova in Gts, come i ricercatori hanno spiegato nel corso di progetti di ricerca precedenti. Nel Gst, il bit amorfo si cristallizza attraverso la nucleazione; in altre parole, il cambiamento comincia al centro del bit e cresce fino a coprire l´intero bit. Nei sistemi Gst, entrambe le fasi sono caratterizzate da gruppi di quattro atomi sistemati in un anello "Abab", dove "A" può essere il germanio o l´antimonio e "B" è il tellurio. Questa struttura comprende abbastanza spazio libero per permettere agli atomi di risistemarsi senza rompere troppi legami atomici. "Entrambe le famiglie di leghe contengono antimonio e tellurio e sembrano avere molto in comune, ma i meccanismi di cambio di fase sono piuttosto diversi," ha commentato il dott. Robert Jones del Forschungszentrum Jülich. Secondo il team, il calcolo della struttura della fase amorfa dell´Aist è il più grande mai effettuato in questa area di ricerca; il team ha usato circa 4000 processori del supercomputer Jugene per un periodo di 4 mesi. Per maggiori informazioni, visitare: Forschungszentrum Jülich: http://www.Fz-juelich.de/  Nature Materials: http://www.Nature.com/naturematerials    
   
   
4ª CONFERENZA SULL´INTELLIGENZA ARTIFICIALE GENERALE  
 
Mountain View, 13 gennaio 2011 - Dal 3 al 6 agosto 2011 si terrà a Mountain View (Stati Uniti) la quarta conferenza sull´intelligenza artificiale generale. L´obiettivo iniziale del settore dell´intelligenza artificiale (Ai) era la costruzione di macchine pensanti, ovvero di sistemi informatici con un´intelligenza generale simile a quella umana. A causa della difficoltà di questo compito, negli ultimi decenni la maggior parte dei ricercatori di intelligenza artificiale si sono concentrati sulla produzione di sistemi di Ia che elaborano l´intelligenza riguardante compiti specifici ed estremamente limitati. Negli ultimi anni, tuttavia, sempre più ricercatori hanno riconosciuto la necessità - e la fattibilità - di tornare agli obiettivi iniziali del settore. Sempre più spesso, si è richiamati indietro per affrontare le tematiche più difficili dell´intelligenza a livello umano e la cosiddetta "intelligenza artificiale generale (Agi)". Come per l´edizione del 2010, tenutasi a Lugano in Svizzera, i partecipanti saranno ricercatori universitari e dell´industria impegnati in importanti lavori scientifici e ingegneristici volti direttamente all´obiettivo di intelligenza artificiale generale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://agi-conf.Org/2011/    
   
   
PRESENTAZIONE FTTH CONFERENCE SULLO SVILUPPO DELLA FIBRA OTTICA IN ITALIA  
 
Milano, 13 gennaio 2011 – Oggi alle ore 11.30, presso la sala Carmen dello Starhotel Rosa, in piazza Fontana 3, l’assessore alla Ricerca, Innovazione e Capitale umano Luigi Rossi Bernardi interverrà alla presentazione di Ftth (Fiber to the home) Conference 2011, che offrirà un’analisi approfondita sullo stato della fibra ottica in Italia. Sarà presente Hartwig Tauber, direttore generale di Ftth Council Europe.  
   
   
BANCA POPOLARE DI SONDRIO - TELECOM ITALIA: NUOVO SERVIZIO DI AUTENTICAZIONE ALLA BANCA ON LINE ATTRAVERSO TELEFONO CELLULARE E WEB L’INNOVATIVO SERVIZIO SCRIGNOIDENTITEL REALIZZATO DA BPS E DA TELECOM ITALIA CONSENTE AI CORRENTISTI DI EFFETTUARE OPERAZIONI BANCARIE ONLINE IN MANIERA SICURA E VELOCE  
 
 Milano, 13 gennaio 2011 - Banca Popolare di Sondrio (popso.It) lancia il nuovo servizio di autenticazione via cellulare, realizzato da Telecom Italia e dalla banca, in grado di garantire un elevato livello di sicurezza per le operazioni di Internet Banking e renderle maggiormente veloci. Il servizio Scrignoidentitel abbina infatti alla tradizionale modalità di autenticazione via web quella innovativa basata su telefono cellulare, che consente di autorizzare in modo sicuro le operazioni dispositive attraverso una semplice telefonata. Questo sistema innovativo di autenticazione, oltre a certificare l’identità dell’utente del servizio, consente al correntista di confermare la propria volontà di effettuare l’operazione bancaria. In particolare, il servizio combina le funzionalità della piattaforma di Internet Banking di Banca Popolare di Sondrio con le funzionalità di autenticazione telefonica erogate dalla piattaforma tecnologica di Telecom Italia, ubicata all’interno dei propri Data Center, per garantire l’intero processo necessario all’erogazione del servizio. Per usufruire di Scrignoidentitel, il correntista - precedentemente abilitato presso la propria filiale - deve semplicemente accedere al portale Scrignointernet Banking inserendo le proprie credenziali (codice utente e Pin). Per confermare una transazione dispositiva il correntista è invitato a chiamare con il proprio cellulare - il cui numero è stato registrato al momento dell’adesione - un numero verde gratuito e a digitare sulla tastiera del telefono il codice “usa e getta” comunicato sulla pagina di autenticazione del portale. La piattaforma di Telecom Italia raccoglie il numero cellulare chiamante e lo trasmette alla banca congiuntamente al codice digitato dal correntista sulla tastiera del telefonino. La Banca controlla che il codice “usa e getta” corrisponda a quello proposto nella pagina di autenticazione e verifica che il numero chiamante corrisponda a quello precedentemente associato allo specifico cliente: qualora tutti i controlli abbiano avuto esito positivo, il processo viene considerato valido e la transazione bancaria immediatamente confermata . Il servizio si caratterizza per la praticità d’uso, grazie all’impiego del telefono cellulare come elemento per l’autenticazione sicura, senza la necessità per il correntista di utilizzare altri dispositivi, e al contempo per il suo elevato livello di sicurezza, grazie alla certificazione del numero chiamante svolta dalla piattaforma gestita da Telecom Italia nel proprio Data Center. La Banca Popolare di Sondrio può così offrire alla propria clientela uno strumento di autenticazione agile e innovativo.  
   
   
BANCA POPOLARE DI SONDRIO - TELECOM ITALIA: NEW ONLINE BANK AUTHENTICATION SERVICE VIA MOBILE PHONE AND WEB INNOVATIVE SCRIGNOIDENTITEL SERVICE FROM BPS AND TELECOM ITALIA ALLOWS ACCOUNT HOLDERS TO PERFORM ONLINE BANKING TRANSACTIONS SECURELY AND RAPIDLY  
 
 Milan, 13 January 2011 - Banca Popolare di Sondrio (popso.It) is launching a new authentication service via cellphone. Built by Telecom Italia and the bank, the new service offers faster and more secure Internet Banking transactions. The Scrignoidentitel service combines traditional web-based authentication with a brand-new mobile phone-based system that allows customers to securely authorize outgoing transactions via a simple phone call. This groundbreaking authentication system certifies the service user’s identity and allows account holders to confirm that they wish to carry out a banking transaction. The service adds to the functionalities of the Banca Popolare di Sondrio Internet Banking platform by implementing telephone authentication via a Telecom Italia technology platform located at one of its proprietary Data Centers, ensuring end-to-end service provision. After contacting their local branch to activate the service, account holders use Scrignoidentitel simply by visiting the Scrignointernet Banking portal and entering their credentials (user number and Pin). To confirm an outgoing transaction, account holders are invited to call a toll-free number from the mobile phone that they registered when they signed up to the service. Using the telephone keypad, they then enter the “disposable” code obtained from the portal authentication page. The Telecom Italia platform logs the number of the mobile phone used to place the call and send it to the bank, along with the code entered by the account holder via their phone keypad. The Bank checks that the “disposable” code corresponds to the code on the authentication page, and verifies that the mobile phone used to make the call corresponds to the number registered for that customer. If both checks are passed, the process is valid and the bank transaction goes through immediately. The service is easy to use because it incorporates a mobile phone into the secure authentication process, without requiring the account holder to use any other devices. It also offers high levels of security because the mobile phone number used is certified by the Telecom Italia platform supplied from one of its Data Centers. The Banca Popolare di Sondrio can now offer its customers a groundbreaking, streamlined authentication tool.  
   
   
REGGIO EMILIA - INVIO TELEMATICO DELLE PRATICHE ALL´ALBO ARTIGIANI  
 
Reggio Emilia, 13 gennaio 2011 Dal 1° marzo 2011, sulla base di quanto stabilito dalla Legge Regionale 09 febbraio 2010, n. 1, tutte le istanze relative all´albo delle imprese artigiane, dovranno essere presentate unicamente per via telematica o su supporto informatico utilizzando l’applicativo Comunica. Da tale data non saranno più accettate pratiche cartacee. Dal 1.3.2011 le uniche pratiche cartacee da presentare all’Albo delle Imprese Artigiane saranno relative a riconoscimento di requisiti di estetiste e parrucchiere e le domande di ripristino di posizioni precedentemente cancellate. Gli uffici dell’albo artigiani restano aperti soltanto per le seguenti attività: Rilascio certificati, visure, visure previdenziali (artigianato) presso lo sportello "certificati, visure e deposito libri"; Richieste di qualifica di acconciatore, estetista; Rilascio attestati per la partecipazione ai corsi abilitanti per l’estetica; Richiesta e rilascio attestazioni parametri economici finanziari; Servizio informazioni attività artigiane e albi tecnici.  
   
   
A CACCIA DI GRANT IN TUTTO IL MONDO - BORIS DUBROVIN, MATEMATICO DELLA SISSA, HA OTTENUTO CIRCA 2 MILIONI DI EURO DAL MINISTERO DELL’EDUCAZIONE E DELLA SCIENZA DELLA FEDERAZIONE RUSSA PER UN PROGETTO DI RICERCA IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ DI MOSCA  
 
 Trieste, 13 gennaio 2011 - «La Sissa dimostra di essere capace di trovare finanziamenti in tutto il mondo, grazie all´altissimo livello scientifico dei suoi docenti». Così il direttore Guido Martinelli commenta l’esito del bando internazionale indetto dal Governo della Federazione Russa per incentivare la ricerca universitaria coinvolgendo scienziati di prestigio a livello mondiale. A Boris Dubrovin, matematico della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, è stato infatti assegnato un grant di circa 2 milioni di euro (96 milioni di rubli) per coordinare un progetto di ricerca biennale sui metodi geometrici di fisica matematica presso la Lomonosov Moscow State University. È uno dei soli tre matematici ad aver ottenuto un consistente finanziamento dal Ministero russo dell’Educazione e della Scienza nell’ambito del bando “Measures to attract leading scientist to Russian Educational Institutions”, finalizzato ad arruolare il top degli scienziati nel mondo per formare una nuova generazione di ricercatori. «Sono stati finanziati 40 progetti di ricerca, dalla matematica all’astrofisica, dalla biologia all’information technologies – commenta Dubrovin –. Questa iniziativa vuole dare nuova linfa alla ricerca scientifica universitaria in Russia». «Il progetto di cui sarò coordinatore sarà l’occasione per rafforzare le collaborazioni tra l’Università di Mosca e la Sissa nel campo della geometria e della fisica matematica» precisa il matematico russo, dal 1993 nello staff del Settore di fisica matematica della Scuola di Trieste, che ha coordinato dal 2001 al 2007. Laureatosi nel 1972 alla Moscow State University, Dubrovin ha conseguito il Dottorato in geometria nella stessa università per poi continuare a fare ricerca nel Dipartimento di meccanica e matematica, fino al suo arrivo alla Sissa come “professore di chiara fama”. Dubrovin infatti è stato pioniere nel campo della geometria e i suoi studi sono stati determinanti per lo sviluppo della matematica, a partire dalle varietà di Frobenius da lui introdotte all’inizio degli anni ‘90. Autore di numerosi testi universitari, tradotti in russo, inglese, italiano, spagnolo e francese, Dubrovin affianca all’interesse per la ricerca in matematica pura l’impegno per la didattica: in questo momento è supervisor di quattro studenti che stanno proseguendo la formazione post-laurea, e negli anni ha ampiamente dimostrato uno spiccato talento nel coinvolgere nel suo lavoro giovani ricercatori. Tutti i suoi ex studenti hanno infatti intrapreso con successo la carriera accademica e proseguono nella ricerca in matematica.  
   
   
TRENTO: L’ARTIGIANATO INCONTRA IL MONDO DELLA SCUOLA DAL 12 AL 15 GENNAIO A RIVA C´È MESTIERINFORMA, VETRINA PER SCUOLE PROFESSIONALI E IMPRENDITORIA ARTIGIANA  
 
Trento, 13 gennaio 2011 - A gennaio è tempo di pre-iscrizioni e gli alunni delle terze classi delle scuole medie sono chiamati a compiere una scelta importante; ad aiutarli in questo percorso torna Mestierinforma, la cui sesta edizione si svolgerà presso gli spazi di Riva del Garda Fierecongressi da mercoledì 12 a sabato 15 gennaio 2011. Questa manifestazione, promossa dall’assessorato all’industria, artigianato e commercio della Provincia autonoma di Trento ed organizzata da Ceii Trentino in collaborazione con il Servizio industria e artigianato, è una vera e propria vetrina per le scuole professionali e il mondo dell’imprenditorialità artigiana. In un unico evento, infatti, sarà possibile avere un’approfondita panoramica dell’offerta formativa delle scuole professionali in modo efficace ed invitante: saranno proprio gli insegnanti e gli studenti delle scuole professionali a presentare ai giovani colleghi delle scuole medie le proposte formative nonché i programmi e le caratteristiche dei vari percorsi didattici. Allo stesso tempo gli imprenditori di oggi, i maestri artigiani, saranno disponibili a raccontare i vari aspetti del proprio lavoro e le opportunità connesse all’artigianato ai ragazzi che potranno essere futuri dipendenti o, perché no, imprenditori di domani. Momento clou del programma 2011 sarà la giornata conclusiva di sabato 15 gennaio. Alle 10.00 si terrà il convegno dal titolo “L’artigianato: l’opportunità per i giovani”, durante il quale interverranno l’assessore all’industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, Roberto De Laurentis, presidente dell’associazione Artigiani e Piccole Imprese del Trentino, il presidente di Ceii Trentino Luigi Sartori, Graziano Rigotti, presidente comprensoriale dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese del Trentino, Vito Cofler, direttore dell’ufficio artigianato - Servizio industria e artigianato della Provincia autonoma di Trento. In quest´occasione porteranno la propria esperienza di formazione professionale anche gli artigiani, alcuni dei quali hanno già ottenuto la qualifica di “maestro artigiano”. Gran finale con lo spettacolo presentato dal comico Lucio Gardin e animato insieme agli studenti (alle ore 15.30). Questi gli Istituti presenti a Mestierinforma 2011: Cfp Enaip – Riva del Garda (operatore ai servizi di cucina, operatore ai servizi di sala-bar, operatore ai servizi di ricevimento); Cfp Opera Armida Barelli – Rovereto (acconciatore, estetista, operatore socio-sanitario); Ifp Servizi alla Persona e del Legno S.pertini – Trento (operatore alle lavorazioni di falegnameria); Cfp Centromoda Canossa – Trento (operatore abbigliamento); Fondazione E. Mach, Istituto Agrario di San Michele all’Adige (operatore alle produzioni vegetali, operatore alle lavorazioni zootecniche, operatore orto/florovivaista e del verde, operatore della trasformazione agroalimentare); Cfp per le Arti Grafiche Istituto Pavoniano Artigianelli – Trento (operatore grafico); Cfp G. Veronesi – Rovereto (operatore professionale edile, operatore elettronico, operatore alle lavorazioni di carpenteria metallica); Cfp Enaip – Villazzano (riparatore di autoveicoli); Cfp Enaip - Borgo Valsugana (operatore termoidraulico); Cfp Upt- Arco (operatore ai servizi di impresa, operatore ai servizi di vendita); Cfp Enaip – Arco (operatore alle lavorazioni meccaniche, operatore elettrico); Istituto Ivo De Carneri – Civezzano (tecnico dei servizi di animazione turistico - sportiva).  
   
   
AGROALIMENTARE: PARMA ECCELLENZA ANCHE NELLA SCUOLA SI COSTITUISCE IL POLO PARMENSE DELLA NUOVA RETE REGIONALE DI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI POST DIPLOMA. OBIETTIVO: FORMARE TECNICI NELLE FIGURE PROFESSIONALI PIÙ RICHIESTE DALLE IMPRESE.  
 
Parma, 13 gennaio 2011 – “Parma è il bandolo della matassa della crescita di un grande sistema agroalimentare dell’Emilia Romagna”. Parola dell’assessore regionale alla Scuola e alla Formazione professionale Patrizio Bianchi, che ieri nella sede della Provincia di Parma ha presentato il polo parmense della rete di Istituti tecnici superiori post-diploma promossa dalla Regione sul territorio emiliano-romagnolo: una rete di scuole altamente specializzate, non concorrenziali ma alternative all’università, per formare tecnici nelle figure professionali più richieste dalle imprese. Per l’Its del Parmense è stato appunto scelto come ambito di riferimento l’agroalimentare: il nostro istituto formerà dunque tecnici altamente specializzati nelle nuove tecnologie per il sistema agroalimentare, e su questa materia sarà, come gli altri poli della rete nei rispettivi ambiti, un punto di riferimento regionale. A gestirlo sarà la Fondazione Its “Area Tecnologia, Nuove Tecnologie per il Made in Italy – Ambito territoriale Regionale Agroalimentare”, che si è costituita nei giorni scorsi e di cui fanno parte soggetti pubblici e privati. Otto i soci: il Polo scolastico agroindustriale (Istituto statale di istruzione secondaria superiore Galilei – Bocchialini – Solari, ente di riferimento della Fondazione), l’Itis Leonardo da Vinci di Parma, la Provincia di Parma, la Camera di commercio di Parma, la Stazione sperimentale per l’industria delle conserve alimentari di Parma, la Scuola internazionale di cucina italiana “Alma” di Colorno, Cisita Parma srl e F.lli Tanzi Spa di Felino. Per l’avvio dell’attività le Fondazioni degli Its avranno a disposizione complessivamente 1.729.000 euro derivanti da risorse ministeriali; a Parma sono assegnati 247.033 euro, a cui seguiranno le ulteriori risorse economiche per il triennio 2011-2013. “L’agroalimentare è una caratteristica fondamentale del nostro territorio, una vocazione che ci ha permesso anche in questa crisi di reggere meglio di altri, ed è la chiave sulla cui forza puntiamo per l’uscita dalla crisi e per creare lo sviluppo futuro. Per fare questo abbiamo bisogno di qualità, e l’its va proprio in questa direzione: potenziare una risorsa umana che aumenta la qualità del prodotto e del processo. Questo fa il a pari con il tecnopolo sull’agroalimentare che abbiamo ottenuto e con quel piano territoriale regionale che ci dà maggiori opportunità in una chiave, da questo punto di vista, federalista in senso buono”, ha detto in apertura il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli. “Gli Its rappresentano la fascia di formazione che va oltre il diploma. Devono formare persone al livello che serve per fare l’élite del sistema del lavoro. Questo è il modo con cui l’Emilia Romagna si allinea al più alto grado di formazione: quello che permette alle nostre imprese di avere personale sì specializzato, con forte competenza tecnica, ma anche capace di assumersi le proprie responsabilità. Tutto ciò è fondamentale per lo sviluppo: perché non si esce dalla crisi se non si trova la capacità di credere nelle risorse umane, e perché questo è il livello che serve alle imprese per muoversi in chiave mondiale”, ha spiegato l’assessore regionale Patrizio Bianchi, che ha aggiunto: “La formazione e l’istruzione non sono l’ammortizzatore sociale di un sistema in crisi: devono essere l’attacco di un sistema in crescita, perché è formando le persone che si apre all’idea del nuovo”. Ora si tratta di dare corpo al “contenitore” che è stato creato: “La scommessa vera – ha osservato l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Giuseppe Romanini - è lavorare sull’eccellenza. Se questo percorso formativo sarà effettivamente percepito come un percorso d’eccellenza, sia per il sistema delle imprese sia per gli studenti e le famiglie, allora ci saranno gli iscritti e svolgerà il suo ruolo. Se è semplicemente un anno in più rispetto al diploma, allora non serve a nessuno”. Pieno appoggio dall’Ufficio scolastico provinciale, il cui dirigente Armando Acri ha sottolineato in particolare “la grande attività che la Fondazione dovrà svolgere nella promozione della cultura tecnico-scientifica”, e da Camera di commercio e Stazione sperimentale per l’industria delle conserve alimentari, come ha ribadito il presidente Andrea Zanlari. Sul “forte legame con il territorio” si è soffermata Paola Capanni, presidente della Fondazione Its e dirigente del Polo scolastico agroindustriale, che ha parlato di sviluppo naturale di un progetto avviato già anni fa con la creazione del Polo dell’agroindustria. All’incontro hanno partecipato anche rappresentanti degli altri soci fondatori: presenti tra gli altri Nicola Nucci, dirigente dell’Itis Leonardo Da Vinci, Albino Ivardi Ganapini, presidente di Alma Colorno, Elisabetta Zini, amministratore delegato di Cisita Parma srl. Gli Its - Introdotti nell’ordinamento nazionale nel 2008, gli Its costituiscono un percorso alternativo all’università. In Emilia Romagna potranno attivarsi da settembre 2011. Vi si accede con il diploma di scuola superiore. I percorsi durano quattro semestri, circa 1800-2000 ore, e portano al conseguimento di un diploma di tecnico superiore con l’indicazione dell’area tecnologica di specializzazione. Almeno il 30% del monte orario complessivo è dedicato ai tirocini (obbligatori) e il 50% dei docenti sono figure provenienti dal mondo del lavoro con esperienza specifica di almeno 5 anni. Forte, dunque, il legame con il territorio e con il mondo del lavoro. Tra gli obiettivi degli Its: - assicurare con continuità l’offerta di tecnici superiori a livello post-secondario, con figure che rispondano alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato in relazione alle aree strategiche per lo sviluppo economico del Paese; - sostenere le misure per l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese - diffondere la cultura tecnica e scientifica. Le Fondazioni Its in Emilia-romagna - Si spazierà dalla meccanica alle tecnologie innovative, dalle tecnologie dell’informazione all’agroalimentare. Ecco in sintesi i macro-ambiti di riferimento delle 7 Fondazioni Its finora approvate dalla Regione Emilia Romagna: Bologna: automazione meccanica; Cesena: tecnologie dell’informazione e della comunicazione, innovazione organizzativa; Parma: agroalimentare; Reggio Emilia: meccatronica; Ferrara: abitare, edilizia, recupero, nuovi materiali. Modena: meccanica e materiali; Piacenza: logistica e trasporti. Alle province di Ravenna e Rimini, nelle quali le Fondazioni sono di prossima costituzione, sono stati assegnati rispettivamente “Energia e ambiente” e “Turismo e benessere”  
   
   
BOLZANO, RIFORMA SCOLASTICA: ONLINE LE DATE DELLA GIORNATA DELLE PORTE APERTE NEGLI ISTITUTI  
 
Bolzano, 13 gennaio 2011 - La riforma del secondo ciclo di istruzione è in corso, per gli studenti che concludono la scuola media diventa fondamentale essere informati sulle novità che li attendono dal prossimo anno nelle scuole superiori e professionali dell´Alto Adige. Ogni istituto sta organizzando una specifica Giornata delle porte aperte, le singole scadenze - tra gennaio e marzo - sono pubblicate online sul sito dedicato www.Riformascolastica.bz.it/  La riforma scolastica modificherà il panorama formativo dopo la scuola media. Il secondo ciclo d’istruzione e formazione si dividerà in futuro nei tre cosiddetti "pilastri formativi" (licei, istituti tecnici, istruzione e formazione professionale), con grande attenzione all’apprendimento orientato alle competenze e allo sviluppo di competenze interdisciplinari. La riforma entrerà in vigore con l´anno scolastico 2011/2012 e i giovani sono tenuti ad iscriversi all´istituto superiore prescelto entro marzo. Contenuti dell´offerta formativa, presentazione delle scuole e degli indirizzi sono già a disposizione di studenti e genitori sul nuovo sito allestito dalla Provincia www.Riformascolastica.bz.it/  Sulla homepage (alla rubrica "Scuole - altre informazioni") sotto il titolo "Iniziative di informazione organizzate dalle scuole" sono elencati anche gli appuntamenti con la Giornata delle porte aperte, che tutte le scuole superiori e professionali organizzano sin dalla fine di gennaio e fino a marzo. Con una visita gli interessati potranno conoscere da vicino la scuola e la sua offerta formativa, le strutture, gli studenti e gli insegnanti: tutti elementi che contribuiranno a prendere la decisione migliore sul percorso scolastico da scegliere.  
   
   
CSV DI VERONA, DA FEBBRAIO AL VIA IL I° CORSO SPERIMENTALE PER GIOVANI EDUCATORI VOLONTARI  
 
 Verona, 13 gennaio 20110 - L’associazione C.n.g.e.i. (Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani), organizza, il partnership con il Csv (Centro di Servizio per il Volontariato) il Primo corso sperimentale per giovani educatori volontari. Si tratta di un percorso esperienziale di gruppo, che si avvale di metodologie attive e coinvolgenti per informare e formare potenziali educatori volontari dando loro gli strumenti per essere bravi educatori e d animatori, ma anche bravi mediatori culturali e di diversità. Gli argomenti trattati saranno vari: la comunicazione, il lavoro in gruppo, il gioco come educazione, la motivazione e l’accoglienza degli altri. Si approfondiranno temi legati all’infanzia e all’adolescenza ed ai bisogni educativi della società di oggi. Particolare attenzione verrà rivolta alla definizione del ruolo dell’educatore ella capacità di definizione e di progettazione di interventi educativi. L’attività prevede anche dei laboratori pratici. Il corso è rivolto a giovani dai 18 ai 35 anni che vogliano svolgere un’attività per il tempo libero a favore di centri estivi, campi estivi, inserimento ed integrazione della diversità, gruppi scuot e centri estivi. Si svolgerà tutti i giovedì da febbraio ad aprile dalle 20.30 alle 22.30; sono previste anche due uscite di sabato e di domenica . Per informazioni più dettagliate e per iscriversi è possibile contattare il Csv di Verona - Ufficio Giovani, in via Cantarane, 24 - tel 045 8011978 (interno 3), e mai: giovani@csv.Verona.it. Altre informazioni sono consultabili sul sito www.Gioinvolo.it. Le iscrizioni chiudono il 20.01.2011. Lucio Garonzi, direttore Csv: "L’esperienza di giovani nel volontariato trova nella proposta educativa scout un valore caratterizzato dalle scelte di: altruismo, responsabilità, programmazione e di partecipazione che riconduce ai valori di senso che lasciano un segno per vita futura delle persone. Un’esperienza di volontariato diventa un’occasione formativa in risposta alle esigenze attuali del mercato del lavoro. "I mutamenti nel mondo delle professioni richiedono oggi persone che siano duttili, che abbiano effettuato un percorso di formazione culturale e tecnico ma anche civile e sociale. Espressività, comunicazione, lavoro di gruppo, capacità di ‘ascolto e saper lavorare per progetti sono qualità trasversali a qualunque professione e sono materia di esercizio costante nel mondo del volontariato. Le tre parole chiave dell’educatore-volontario: “sapere”, “saper fare”, “saper essere” possono significare anche: riconoscere il cambiamento, interpretarlo e trasformarlo in opportunità per nuove professioni. Il volontariato diventa “professionalizzante” quando riesce a scoprire bisogni e individuare soluzioni, quando affianca le diverse generazioni in impegni comuni per favorire lo scambio di competenze, quando stimola la formazione culturale e professionale e la valorizzazione delle persone e dei beni".  
   
   
PROTEZIONE CIVILE, PREMI AI VOLONTARI IMPEGNATI IN LIGURIA LA RUSSA: GRAZIE AI NOSTRI UOMINI INCENDI RIDOTTI DEL 95%  
 
Milano, 13 gennaio 2011 - Venti a trecentottanta. Non è il risultato di una sfida sportiva, ma il brillante esito - in termine di incendi (in meno) - verificatisi nei mesi estivi del 2010 rispetto al 2009, in Liguria, grazie all´impegno dei volontari lombardi di Protezione civile. Duecentotrentasei uomini (185 ad Arenzano/ge e 51 a Borghetto di Vara/sp) hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo e per questo, nel pomeriggio di ieri, l´assessore regionale alla Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza Romano La Russa ha voluto consegnare loro delle benemerenze. Erano presenti anche l´assessore alle Politiche della montagna della Liguria Giovanni Barbagallo, il comandante del Corpo forestale dello Stato di La Spezia Benito Castiglia e il capo del centro operativo del gruppo antincendio boschivo di Curno (Bg) Andrea Fiorini. "Avete svolto un´azione particolarmente efficace - ha detto loro l´assessore nel salutarli - che ha portato ad una collaborazione stabile ed ufficiale, concretizzata nella stipula di un accordo di collaborazione tra le due Regioni basato sulla condivisione di metodologie e di allertamento per rischio di incendio boschivo e di procedure di intervento". "Un accordo importantissimo - ha aggiunto - per dar vita ad una efficace azione preventiva e di lotta attiva agli incendi boschivi, sia attraverso azioni programmate da attuarsi in periodi di elevato rischio, sia in quelle situazioni eccezionali e di emergenza, durante le quali le normali strutture antincendio delle Regioni risultano insufficienti a fronteggiare eventi complessi". I Numeri - Si è già detto dei soli 20 incendi complessivamente registrati la scorsa estate. Ad Arenzano sono state 64 le giornate che hanno visto impegnati sul campo i nostri volontari; 18 gli avvistamenti effettuati; 7 gli interventi su principi di incendio e 450 i chilometri mediamente percorsi dalle squadre per un totale di 28.800 chilometri complessivamente monitorati. A Borghetto di Vara i 51 volontari impegnati - ai quali poi si sono aggiunti altri 10 per fronteggiare l´emergenza alluvionale di Portovenere (Sp) - hanno presidiato la zona per 36 giorni, avvistato 3 incendi e spenti 4. In totale hanno percorso 9.000 chilometri, con una media giornaliera di 250. "Numeri - ha aggiunto La Russa - che dimostrano la grandissima preparazione dei nostri uomini. Nella maggior parte dei casi, infatti, sono stati coinvolti veri e propri specialisti. Ancora una volta, dunque, la Protezione Civile lombarda si è dimostrata all´altezza della situazione non solo sul nostro territorio, pronta, con spirito solidale, a intervenire in altri luoghi dove maggiore è il rischio di criticità. E ancora una volta, insieme agli insostituibili e valorosi volontari della Regione Liguria, non si è trattato di sola risposta alle emergenze, bensì di un´attività di prevenzione pianificata e coordinata congiuntamente dalle due Regioni". I Premiati - Hanno ricevuto le benemerenze a nome di tutti i volontari impegnati: Rocco Di Rella, Gruppo operatori radio Paderno Dugnano (Mi) - Francesco Morzenti Associazione nazionale Alpini - Nello Cairoli, Comunità montana Triangolo Lariano - Fabio Bardelli, Comunità montana Valli del Verbano - Stefano Marieni Comunità montana Valtellina - Mauro Caligari, Comunità montana Valli del Lario e del Ceresio - Lorenzo Poma, parco valle del Ticino - Mauro Rocca, Provincia di Brescia - Laura Corno, Provincia di Bergamo - Patrizio Valli, Provincia di Como - Luigi Remigi, Provincia di Lodi - Claudia Borlotti, Provincia di Varese. "L´esperienza maturata nel 2010 da Regione Lombardia e Regione Liguria - è l´auspicio di La Russa - pone senza dubbio le basi per una duratura e proficua sinergia. Desidero ringraziare anche i volontari liguri, che hanno condiviso il gemellaggio con entusiasmo e grande professionalità, dimostrando come il lavoro sinergico e collaborativo garantisca risultati lusinghieri, fondamentali per la sicurezza della popolazione e la salvaguardia del nostro territorio".  
   
   
AMBIENTE: ROMETTI,”REGIONE UMBRIA IMPEGNATA PER VALORIZZAZIONE PATRIMONIO IDROMINERALE E TERMALE”  
 
Perugia, 13 gennaio 2011 – “La Regione Umbria è sempre più impegnata nella tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio idrominerale e termale che, per il territorio, rappresenta una vera risorsa anche dal punto di vista economico”. Lo afferma l’assessore regionale all’ambiente, Silvano Rometti, rendendo noto che la Giunta regionale dell’Umbria ha assegnato complessivamente 250mila euro ai Comuni di Scheggia e Pascelupo, Acquasparta, Spello, Nocera Umbra e Città di Castello, per interventi di tutela e salvaguardia del patrimonio idrotermale. “Con la legge regionale n.22/2008 – ha precisato l’assessore Rometti – la Regione ha voluto promuovere, oltre alla valorizzazione e alla tutela delle acque minerali naturali, di sorgente e termali, anche lo sviluppo del territorio e, in proposito, è stata prevista la costituzione di un fondo regionale con risorse da assegnare ai vari Comuni”. Rometti, informando che la Giunta regionale ha preso atto della ‘Relazione sull’utilizzazione delle acque minerali e termali, nonché dei consuntivi e dati statistici per l’anno 2009, ha reso noto che in Umbria, con circa 1.250 milioni di litri nel 2009, si è incrementata la produzione di acque minerali del +2per cento, andando in controtendenza con il mercato nazionale”. L’incremento di produzione, secondo quanto emerge dalla relazione, è stato superiore ai risultati nazionali, che hanno registrato nel 2009 un decremento pari a circa il -1per cento rispetto al 2008 giungendo ad una produzione di circa 12.200 milioni di litri. “L’umbria quindi – ha detto Rometti - andando in controtendenza, aumenta la produzione con le acque locali poste in commercio che sono 17 a fronte delle circa 250 fonti presenti sul territorio nazionale. Tutto ciò a dimostrazione delle buone strategie messe in campo dalle società concessionarie che hanno sempre operato in stretta collaborazione con la Regione ed anche per la considerazione di cui gode l’Umbria rappresentata, a buon diritto, come una regione che tiene alla preservazione ambientale dei suoi luoghi e che fa un uso consapevole dell’acqua e del suo territorio”. Rometti ha aggiunto che “obiettivo della Regione “è puntare sempre di più alla promozione dei marchi umbri di acque minerali anche al di fuori dei confini regionali”. Un patrimonio consistente, quello delle acque minerali che, come evidenzia la relazione si sostanzia in 18 concessioni per l’imbottigliamento e 11 operatori. Per quanto riguarda l’andamento del settore dal punto di vista strettamente economico, sul fronte occupazionale nel 2009 sono state registrate le difficoltà già evidenziate nel 2008 con una riduzione del personale di 18 unità rispetto all’anno precedente, mentre l’aumento di produzione non è generalizzato per tutte le acque, ma per quelle di primo prezzo, a dimostrazione che, evidentemente, la crisi economica che attraversa il nostro paese, ha reso gli acquirenti più accorti con un conseguente calo per le acque dai marchi storici che hanno tenuto con fatica sul mercato. Particolarità: a fronte di un incremento dei volumi imbottigliati non si è avuto un incremento sostanziale dei volumi comunque utilizzati (quelli per intenderci in base ai quali viene pagato il diritto annuo dai concessionari), come già era stato per l’anno 2008. Questo a conferma, della maggiore attenzione da parte delle aziende, all’utilizzo della risorsa anche per i fini produttivi, evitando gli sprechi della stessa. Il non incremento dei consumi è da collegarsi anche alla scelta di usare formati più grandi per l’imbottigliamento, con il conseguente abbattimento degli sprechi per il lavaggio delle bottiglie. Nel 2009 infatti, il consumo complessivo di acque minerali è stato pari a 1.410.943 m3 che corrispondono ad una portata media di 44,741 litri/sec di acqua minerale utilizzata per il processo di imbottigliamento. Confrontando tale dato con i volumi realmente imbottigliati pari a 1.250.372 m3 si ottiene che l’acqua utilizzata nel processo di produzione è pari a circa l’11,4per cento di tutta quella prelevata, contro il 11,5 per cento calcolato lo scorso anno. Continua anche l’effetto sulla riduzione degli sprechi determinato dall’ammodernamento degli impianti e dall’ottimizzazione dei processi produttivi, reso necessario dall’introduzione del canone sui consumi. Il prelievo-complessivo di acqua minerale ad uso imbottigliamento rappresenta lo 0,61per cento dei prelievi autorizzati da corpi idrici sotterranei pari a 7.143 l/sec1. La relazione ha preso in esame anche il patrimonio regionale delle acque termali il cui sfruttamento è restato invariato rispetto allo scorso 2007. Nel 2009 le persone che si sono recate presso i due stabilimenti termali di Città di Castello e di Spello per cure, sono stati 15mila367, 384 in meno rispetto al 2008, facendo calare in modo tutto sommato non ancora eclatante il numero dei fruitori delle terme umbre. Le terme di Fontecchio hanno registrato 6913 presenze, di cui 3228 dall’Umbria, contro le totali 7740 della passata stagione, mentre gli assistiti presso le terme Francescane sono passati da 7mila894 dello scorso 2008 a 8mila454, di cui 6mila929 provenienti dall’Umbria per il 2009. Le Regioni che più vengono attratte dalle terme umbre, sono ancora quelle limitrofe, Toscana, Lazio ed Emilia Romagna, sembrano apprezzare l’offerta anche anche l’Abruzzo e il Lazio. Analizzando il tipo di cure prestate, si nota che le Terme Francescane continuano ad erogare cure in convenzione con le Asl, mentre le Terme di Fontecchio operano in convenzione anche con l’Inps e con l’Inail. Inoltre, nonostante le proprietà e le cure autorizzate con queste acque siano analoghe, l’attività prevalente delle Terme Francescane è quella relativa alle cure inalatorie, mentre alle Terme di Fontecchio si effettuano anche molte fangoterapie e bagni. Da notare infine, che le cure erogate privatamente, fuori quindi dalle convenzioni sanitarie, nel complesso rappresentano più del 29 per cento di quelle totali. Circa gli occupati nel settore, nel 2009 si registra una diminuizione del personale impiegato presso gli stabilimenti che, pur essendo aperti tutto l’anno, segnano il massimo di presenze nel periodo marzo-ottobre. Gli occupati diretti in questo periodo raggiungono nelle due strutture un massimo di 38 tra personale medico e paramedico e 24 tra inservienti ed altro. A questo personale va aggiunto quello impiegato nelle altre attività connesse. Infatti, entrambi gli stabilimenti, oltre a fornire le cure termali, sono dotate di strutture ricettive per il soggiorno e per la ristorazione offrendo quindi un servizio completo a chi voglia effettuare una vera vacanza all’insegna del “benessere”.  
   
   
DIGA MONTEDOGLIO: PRESIDENTI MARINI E ROSSI CHIEDONO INCONTRO URGENTE A MINISTRI GALAN E MATTEOLI  
 
Perugia, 13 gennaio 2011 - "L´evento di crollo dei tre conci dello sfioratore della diga di Montedoglio sul Tevere ha generato situazioni di criticità che sollecitano interventi urgenti per i quali si richiede uno specifico e quanto più prossimo incontro". È quanto scrivono i presidenti delle Regioni Umbria e Toscana, Catiuscia Marini ed Enrico Rossi, nell´annunciata lettera ai Ministri per le politiche agricole, Giancarlo Galan, e delle Infrastrutture, Altero Matteoli. Marini e Rossi ritengono, infatti, necessario "discutere degli aspetti finanziari e procedurali relativi al ripristino del pieno funzionamento dell´invaso che, come è noto, svolge un compito insostituibile per la laminazione delle piene finalizzata alla salvaguardia dei territori a valle, per l´approvvigionamento idropotabile che riguarda ben tre Province umbro-toscane, per l´uso irriguo di un vasto comprensorio agricolo". Queste ragioni evidenziano, dunque, "l´urgenza della riparazione tempestiva dello scarico di superficie per ritornare in tempi rapidi alle quote di invaso consentite. Si aggiunge - prosegue la lettera dei due Presidenti - che l´evento ha creato particolare preoccupazione alla popolazione locale così da suggerire il coinvolgimento delle istituzioni locali, provinciali e regionali nel monitoraggio e sorveglianza dell´infrastruttura interessata". L´incontro potrà, poi, essere l´occasione per affrontare il tema del percorso istituzionale connesso al trasferimento di funzioni dall´Ente irriguo Umbro-toscano ad un nuovo soggetto come previsto dalla legge.  
   
   
RIFIUTI, POLVERINI VISITA MALAGROTTA: "CI SONO CONDIZIONI PER EVITARE DISCARICA BIS"  
 
Roma, 13 gennaio 2011 - "Ci sono le condizioni per evitare una seconda Malagrotta". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che ieri mattina ha visitato gli impianti di raccolta e trattamento dei rifiuti della Capitale accompagnata dall´assessore regionale ai Rifiuti, Pietro Di Paolo, e dal presidente del Consorzio Co.la.ri., Manlio Cerroni. "Dobbiamo trattare quanti più rifiuti possibile - ha aggiunto - al pari di altre regioni avanzate del Paese. E credo ci siano tutti i presupposti per farlo con il contributo di questo impianto e di Ama, in linea con quanto stabilito dal piano rifiuti e dalla ordinanza del 31 dicembre. Il Tmb deve funzionare al massimo e devono essere installate le altre due linee di gassificazione che sono qui ed hanno già la predisposizione. Il Consorzio Co.la.ri. Ci garantisce che nei tempi da noi indicati ci saranno le condizioni chieste nell´ordinanza. Quindi, credo che si possa procedere". Polverini ha voluto inoltre tranquillizzare "i tanti sindaci che vedo allarmati: nessuno ha intenzione di agire sulle loro teste. Non siamo in emergenza e possiamo raccogliere una volta per tutte una sfida importante per trasformare i rifiuti in una ricchezza per la città e per la nostra regione". Il presidente ha quindi ribadito come "Regione, Comune e Provincia stiano lavorando insieme. Mi sono confrontata con le forze di maggioranza in regione e domani incontrerò i partiti di opposizione. Ho già incontrato il presidente Zingaretti e mi pare che su questa partita tutte le forze sociali e istituzionali vogliono andare avanti insieme. Sarebbe una grande prova di maturità - ha ribadito Polverini - che questa regione fino ad ora non è mai riuscita a dare. Può essere l´unica chiave per dare una risposta definitiva senza entrare in emergenza nemmeno per un minuto”.  
   
   
RIFIUTI CAMPANI. UNA NOTA DELL’ASSESSORE PUGLIESE NICASTRO  
 
Bari, 13 gennaio 2011 – Di seguito, una nota di ieri dell’assessore all’Ecologia, Lorenzo Nicastro: “In merito alla segnalazione giunta nella giornata di oggi da parte del Sindaco di Taranto e le ripresa dalla stampa, relative a sversamenti di liquami dai camion che trasportano i rifiuti provenienti dalla Campania e diretti all’impianto di smaltimento Italcave, sito in Taranto, l’Assessore Regionale, Lorenzo Nicastro, evidenzia quanto segue: “I conferimenti di rifiuti provenienti dal napoletano, nell’ambito dell’operazione “Solidarietà Campania”, si devono svolgere nel puntuale rispetto di quanto previsto dal protocollo tecnico d’intesa che regola tali conferimenti, siglato tra Regione Puglia e Regione Campania, approfondito con la partecipazione degli Enti Locali e degli organismi tecnici e di controllo. “Il compito di verificare il pieno rispetto di tale protocollo tecnico o la presenza di eventuali difformità, come quella riscontrata, spetta agli Enti di controllo. “Fra questi la Provincia ed il Comune, per mezzo dei propri organi di polizia – rispettivamente provinciale e comunale – anche con la collaborazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico, come previsto peraltro dal suddetto protocollo. “Al Sindaco inoltre, sono attribuite particolari funzioni in questo ambito, in quanto Autorità Sanitaria Locale. “La legislazione italiana, viceversa, non attribuisce alle Regioni il ruolo di autorità di controllo, né prevede l’esistenza di una “polizia regionale”, della quale conseguentemente la Regione Puglia non può avvalersi. “Nel caso in cui dalle attività di controllo emergano infrazioni, come quella riscontrata, le stesse vanno immediatamente segnalate alla Magistratura, cosa che è stata prontamente fatta da parte dell’Assessorato Regionale che ha inoltrato la nota del Sindaco di Taranto alla Procura della Repubblica. “Pertanto questa mattina l’Assessore Nicastro ha diramato una nota agli Enti locali per rappresentare l’esigenza di mantenere un elevato livello di controllo. Tale nota è stata indirizzata anche al Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, al fine di un costante aggiornamento in merito alle attività relative all’emergenza Campania.”  
   
   
DEPURATORE PULSANO. RIUNIONE TECNICA IL 26 GENNAIO  
 
 Bari, 13 gennaio 2011 - “Abbiamo la necessità di organizzare una riunione tecnica per rimettere in linea tutti i procedimenti amministrativi e giudiziari nel tentativo di dare una risposta operativa a questo tavolo e per mettere quindi in funzione l’impianto”: lo ha detto ieri mattina l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, riferendosi alle procedure di messa in esercizio del depuratore a servizio dei comuni di Pulsano e Leporano, al centro di un incontro che si è svolto a Bari, presso la sede dell’assessorato regionale alle Opere pubbliche. Alla riunione hanno partecipato il Sindaco di Pulsano Giuseppe Ecclesia, il Sindaco di Leporano Domenico Pavone, il Sindaco di Faggiano Domenico Sgobba, l’assessore all’Ambiente della Provincia di Taranto Michele Conserva, il Direttore dell’Ato Puglia Vito Colucci, rappresentanti dell’Aqp, del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara, di Legambiente di pulsano e dirigenti della regione Puglia. L’impianto di depurazione a servizio dei Comuni di Pulsano e Leporano è stato completato, ad eccezione della parte relativa al recapito finale, il cui progetto è stato approvato dal Commissario delegato, ma non è mai stato appaltato da parte del Comune di Pulsano. Quest’ultimo, al momento, è impegnato nella risoluzione di un contenzioso con la ditta appaltatrice dei lavori di realizzazione del depuratore, il quale negli anni è stato vittima di usura provocata dal tempo e da atti vandalici. “Dalla riunione di oggi – ha spiegato Amati - è emersa la necessità di riunire i tecnici dei comuni interessati, dell’Ato, dell’Aqp, della Provincia di Taranto e il Commissario delegato, allo scopo di assumere decisioni ed iniziative da esaminare nella prossima riunione, che convocherò allo scopo di sancire definitivamente la questione. La riunione tecnica, che si terrà il prossimo 26 gennaio, sarà utile per tracciare il percorso da seguire per provare a risolvere una questione resa complessa da problematiche di varia natura e poter quindi mettere l’Aqp, di concerto con l’Ato Puglia, nelle condizioni di poter eseguire ricognizioni sullo stato attuale dell’opera e di tutto ciò che serve per rimetterla in esercizio e per completarla con il recapito finale”.  
   
   
BOLZANO: IMPIANTO DI SMALTIMENTO E RICICLAGGIO DI RIFIUTI PERICOLOSI A SINIGO: FAVOREVOLE LA CONFERENZA DEI SERVIZI DELL´AMBIENTE  
 
 Bolzano, 13 gennaio 2011 - La Conferenza dei servizi dell´ambiente, mercoledì 12 gennaio 2011, ha espresso parere favorevole in merito al progetto di realizzazione di un impianto di smaltimento e riciclaggio di rifiuti pericolosi e non a Sinigo. Le misure previste per evitare e minimizzare l´impatto ambientale saranno controllate e monitorate strettamente dall´Agenzia provinciale per l´ambiente. L´areale dove sorgerà l´impianto di smaltimento e riciclaggio di rifiuti pericolosi e non a Sinigo, che sarà gestito dalla ditta Rem-tec s.R.l., è di circa 10.000 metri quadri. La principale attività dell´impianto sarà quella di trattare terriccio contaminato avvalendosi di un processo biologico. In prevalenza sarà trattato terriccio contaminato da benzina o diesel proveniente dagli interventi di risanamento di distributori dismessi. I microorganismi presenti nel terreno e quelli aggiunti nell´ambito del trattamento sostengono lo smaltimento biologico degli inquinanti. Come sottolinea Luigi Minach, direttore dell´Agenzia provinciale per l´ambiente e presidente della Conferenza dei servizi per l´ambiente, tutti i rifiuti che saranno conferiti all´impianto saranno sottoposti ad un severo controllo d´ingresso; solo una volta eseguite le analisi chimiche del caso i rifiuti potranno essere sottoposti al necessario trattamento. A trattamento concluso il materiale di risulta prima del suo riutilizzo o prima del suo smaltimento definitivo sarà sottoposto ad un ulteriore stretto controllo di uscita. Come spiega Minach, la gran parte del trattamento avviene in capannoni chiusi dotati di muri fonoassorbenti; in tal modo dovrebbero essere assolutamente limitati i fattori di inquinamento atmosferico ed acustico conseguenti al funzionamento dei macchinari. Le emissioni di polveri saranno evitate per mezzo dell´installazione su tutto l´areale di un impianto di irrigazione. Gli sfiati dei capannoni saranno filtrati e ripuliti da un impianto di aspirazione dotato di filtro a carboni attivi in modo tale che non vi sarà l´emissione incontrollata verso l´esterno di sostanze inquinanti. L´impianto è in posizione ideale dal punto di vista della raggiungibilità essendo situato vicino alle principali arterie stradali; comunque, attualmente è allo studio la fattibilità di un collegamento ferroviario diretto con la stazione di Sinigo. Come ricorda Luigi Minach, le misure previste dalla ditta gestrice in sede di progetto per evitare e minimizzare l´impatto ambientale derivante dall´impianto saranno controllate e monitorate strettamente dall´Agenzia provinciale per l´ambiente.