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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 26 Maggio 2011 |
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POSSIBILITÀ DI PESCA NELLE ACQUE DELL’UE NEL 2012: CONSEGUIRE IL GIUSTO EQUILIBRIO PER RIDURRE IL SOVRASFRUTTAMENTO |
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Bruxelles - 1La Commissione europea ha pubblicato ieri una relazione che illustra i progressi compiuti negli ultimi anni nell’ambito della politica comune della pesca e formula alcune raccomandazioni riguardanti le possibilità di pesca nelle acque dell’Ue nel 2012. Il documento spiega in che modo la Commissione intenda avvalersi dei pareri scientifici che le vengono trasmessi in merito allo stato degli stock ittici per proporre limiti di cattura e contingenti per il prossimo anno. Gli ultimi dati mostrano un lento miglioramento dello stato degli stock nelle acque europee, ma per la maggior parte di essi non si dispone ancora di dati scientifici sufficienti, principalmente a causa di una comunicazione inadeguata da parte degli Stati membri. La Commissione farà pertanto uso di un nuovo metodo per la fissazione dei limiti di pesca, in particolare riducendo i livelli in presenza di dati insufficienti. Le idee della Commissione saranno oggetto di una vasta consultazione nel corso dell’estate, i cui esiti verranno integrati nelle proposte di possibilità di pesca per il prossimo anno che saranno adottate in autunno. La commissaria per gli Affari marittimi e la Pesca Maria Damanaki ha sottolineato che intende introdurre un nuovo approccio precauzionale nel proporre le possibilità di pesca: nei casi in cui per uno stock ittico si disponga di un parere scientifico, le proposte della Commissione si atterranno strettamente a quest’ultimo; nei casi in cui non si disponga di dati scientifici sufficienti, la Commissione proporrà di ridurre sistematicamente le catture. Questo approccio dovrebbe progressivamente eliminare il sovrasfruttamento e contribuire a migliorare la raccolta e la comunicazione dei dati da parte degli Stati membri. La commissaria ha dichiarato: “Ai fini di una graduale eliminazione del sovrasfruttamento è necessario gestire gli stock ittici in modo che possano ricostituirsi e offrire il massimo rendimento a lungo termine. La riduzione del sovrasfruttamento non si limiterà a migliorare lo stato degli stock ittici europei e ad attenuare l’impatto ambientale della pesca, ma avrà altresì come conseguenza una migliore redditività del settore alieutico in Europa.” Questa modalità di pesca basata sul “rendimento massimo sostenibile”1 produrrà notevoli effetti positivi, inducendo un cambiamento da una pesca intensiva su risorse scarseggianti a una pesca più “leggera” su popolazioni più abbondanti. Ne risulterà la stessa o una maggiore quantità di pescato, ma con minore impatto sull’ambiente e meno rigetti in mare. Ciò significa meno danni ai fondali marini, meno catture accessorie di organismi vulnerabili, come focene, delfini e altri mammiferi marini, e un minore utilizzo di carburante, poiché occorre meno tempo per catturare una tonnellata di pescato da uno stock abbondante che da uno spopolato; a sua volta, questo contribuirà a ridurre le emissioni di carbonio e le spese di carburante dei pescherecci. Un nuovo tipo di parere scientifico - Nel 2010 il Consiglio internazionale per l’esplorazione del mare (Ciem), che fornisce pareri scientifici alla Commissione, ha formulato un nuovo tipo di parere sui livelli dei Tac che consentiranno di raggiungere l’Msy entro il 2015. La Commissione apprezza questo nuovo parere e, in presenza di dati sufficienti, intende fondare su di esso le proprie proposte di Tac. Tuttavia, un ostacolo importante nel decidere le possibilità di pesca per il 2012 è proprio l’assenza di pareri scientifici per circa due terzi dei Tac. Nella maggior parte dei casi, ciò è dovuto alla mancanza di dati sulle catture, a studi incompleti o a un campionamento difettoso. Spetta agli Stati membri fornire dati scientifici sulle attività di pesca, ma in alcuni casi questo adempimento non viene pienamente onorato. Pertanto, nei casi in cui non si dispone di pareri scientifici andrebbe proposta una riduzione del Tac e/o dello sforzo di pesca. Gli Stati membri dovrebbero inoltre stanziare risorse sufficienti e comunicare urgentemente le informazioni necessarie per consentire di valutare lo stato degli stock. Gli organismi scientifici saranno incaricati di contribuire alla soluzione di tali problemi con urgenza, tenendo presente che le basi cognitive devono essere messe a disposizione dagli Stati membri. Dalla pesca commerciale e dagli studi scientifici si dovrebbero infine ricavare indicatori che servano da guida sicura per indirizzare le attività di pesca verso uno sfruttamento sostenibile delle risorse anche quando scarseggino i dati. I cittadini europei, il Parlamento europeo, gli Stati membri, i Consigli consultivi regionali (Ccr) e il Comitato consultivo per la pesca e l’acquacoltura (Ccpa) sono ora invitati ad esprimere le loro opinioni e a discutere il metodo di lavoro descritto nella comunicazione tramite il sito web della Commissione. La consultazione è aperta fino al 1° settembre 2011. I piani verranno inoltre discussi con i ministri competenti nell’ambito del Consiglio Pesca del 28 giugno. |
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LATTE: AUMENTA LA PRODUZIONE IN TUTTO IL MONDO. RECORD IN CENTRO E SUD AMERICA; UE IN LEGGERO AUMENTO |
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Primi mesi dell’anno positivi a livello mondiale per il settore latte: pochi i segni negativi rispetto alla produzione dell’anno scorso. La Fiera Internazionale del Bovino da Latte (Cremona, 27-30 ottobre 2011) si prepara ad ospitare i principali attori mondiali del settore per un confronto aperto sulle prospettive di uno dei più importanti comparti internazionali Le difficoltà per gli attori delle filiere lattiero-casearie nel mondo sono ancora elevate, soprattutto in Paesi come l’Italia in cui l’eccellenza del prodotto presuppone costi di produzione molto elevati che ne garantiscano la qualità e la sicurezza. Ciò nonostante, il settore si sta battendo molto duramente contro la crisi economica internazionale, anche se l’attuale prezzo del latte ancora non soddisfa gli allevatori. E i risultati si stanno vedendo anche a livello mondiale, dove la produzione di latte è in aumento rispetto al 2010; tra i Paesi produttori, il territorio che sta mettendo a segno i risultati migliori da questo punto di vista è il Centro e il Sud America, dove si registrano ottime performance di Argentina (+16,56%), Uruguay (+8,14%) e Brasile (+7%). Bene anche l’Europa a 27 (+2,89%), la Nuova Zelanda (+3,21%) e gli Usa (+2,19%), mentre gli unici segni negativi di rilievo arrivano da Paesi importatori come il Giappone (-3,4%) e Russia (-2,2%). Buone notizie, dunque, a livello globale. Sostanzialmente stabile anche la produzione in Italia, che nei primi mesi dell’anno ha segnato un comunque positivo +1,28%. Il settore sta quindi rialzando lentamente la testa dopo le batoste degli ultimi anni, che hanno costretto molti allevatori a chiudere le stalle o vendere l’attività. Già qualche segnale di ripresa si era registrato durante l’ultima edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte di Cremona, uno dei più importanti appuntamenti mondiali per il settore, che aveva visto crescere in modo esponenziale i visitatori esteri; un chiaro segnale del fermento internazionale e soprattutto un grande stimolo per le imprese italiane per trovare nuove strade commerciali. E anche quest’anno la Fiera Internazionale del Bovino da Latte si sta già preparando per la prossima edizione, in programma dal 27 al 30 ottobre 2011; un appuntamento da non mancare per tutti gli operatori della filiera, perché sarà il posto in cui avere una panoramica dettagliata del comparto da tutti i punti di vista: tecnologico, genetico, politico, ed economico |
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STAGE SULLE PRODUZIONI LATTIERO CASEARIE E SUL MIELE IN CALABRIA |
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L’assessorato ai Programmi Speciali U.e. Ed alle Politiche Euromediterranee, all’Internazionalizzazione, con il supporto tecnico dell’Arssa, ha organizzato, nell’ambito del progetto integrato “Prices”, uno stage sulle produzioni lattiero casearie e sul miele destinato a dieci imprenditori albanesi provenienti dalla regione di Scutari a nord dell’Albania. La delegazione è giunta in Calabria, domenica 22 maggio 2011, accompagnata da una funzionaria dell’Agenzia di sviluppo locale “Teuleda” e da un dirigente del Comune di Scutari, partners albanesi del progetto “Prices”, che hanno operato in Albania la selezione degli imprenditori destinatari dell’azione formativa in Calabria. All’arssa è stato affidato il compito di organizzare lo stage, mettendo in campo i propri esperti in produzioni lattiero-casearie e apicoltura. Sin dal primo giorno la delegazione di imprenditori è stata divisa in due gruppi di competenze su cui sono stati previsti due momenti formativi distinti. Per il gruppo di imprenditori interessati alla formazione sulle moderne tecniche di produzione e di estrazione del miele, i tecnici del’Agenzia hanno organizzato un percorso di apprendimento nelle imprese apistiche calabresi di origine Arbëreshë operanti nei Comuni di Lungro e Altomonte. Già alla prima giornata formativa la delegazione albanese ha manifestato apprezzamento verso la Regione Calabria per la scelta delle aree di svolgimento dello stage, in quanto è stato possibile vivere accanto ai temi di aggiornamento sull’apicoltura, momenti di scambio culturale e di confronto con le popolazioni di origine albanese residenti in Calabria. Il secondo gruppo di imprenditori è, invece, ospite nel laboratorio lattiero-caseario del Centro sperimentale dimostrativo dell’Arssa di Molarotta a Camigliatello Silano, all’interno del quale si sta svolgendo l’attività formativa sulle moderne tecniche di caseificazione delle produzioni a pasta filata e con produzione di mozzarelle e di ricotta e di formaggi tipici dell’Altopiano Silano. Si tratta di un modulo formativo composto da lezioni frontali attraverso il quale gli imprenditori acquisiscono, sotto la guida attenta degli esperti dell’Agenzia, le tecniche di caseificazione. A tali lezioni si aggiungono anche quelle pratiche, a seguito delle quali gli imprenditori, a fine stage, saranno in grado di produrre, grazie alle attrezzature presenti nel laboratorio, i formaggi oggetto dello stage formativo. Nell’ultima giornata i veterinari dell’Agenzia affronteranno con gli imprenditori una lezione specifica sugli aspetti sanitari degli allevamenti zootecnici e dei laboratori di trasformazione per come previsto dalle norme U.e. Per entrambi i gruppi, a latere dell’attività, sono state previste anche visite nelle aziende calabresi nelle aree interessate, con la finalità di creare contatti futuri per possibili azioni di cooperazione tra le imprese. L’iniziativa, unica nel suo genere, si pone nella fase conclusiva del progetto “Prices”, ma per l’assessorato regionale segna un punto di partenza nei rapporti di cooperazione che stanno per essere avviati con l’Albania. |
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I SAPORI DEL VENETO SI RACCONTANO ALLA STAMPA SCANDINAVA E DANESE |
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Venezia - Il Veneto è la prima Regione italiana nelle esportazioni di prodotti agroalimentari nei paesi scandinavi, soprattutto Svezia e Danimarca, con il 21 per cento del valore totale dell’export e con una crescita da 133 milioni di euro del 2005 a oltre 212 milioni di euro del 2009. Analogo aumento ha riguardato le esportazioni di vino italiano in generale: da 70 milioni di euro del 2005 al 116 milioni di euro del 2009. Più di 332 mila scandinavi e danesi hanno inoltre scelto lo scorso anno il Veneto come meta delle loro vacanze, facendo registrare oltre un milione 941 mila pernottamenti, con una crescita di circa il 3 per cento degli arrivi e del 2 per cento delle presenze. “Con la Scandinavia e la Danimarca, che dal punto di vista turistico costituisce da sola la quota preponderante di arrivi e presenze da quei Paesi, come sistema nazionale e come Regione, stiamo operando per riposizionare verso l’alto la nostra immagine – ha sottolineato l’assessore alla promozione del ‘Made in Veneto’ Marino Finozzi – mettendo nel piatto (è il caso di dirlo) proposte sicuramente all’altezza delle aspettative di un mercato di 25 milioni di consumatori attenti ed economicamente benestanti. Del resto, i nostri prodotti alimentari e i nostri vini sono noti e ben affermati presso i consumatori svedesi e danesi e sono in crescita nelle preferenze dei consumatori finlandesi e norvegesi, pur tenendo conto che la gestione commerciale delle bevande alcoliche è gestita, tranne che in Danimarca, da un monopolio statale” Lo stesso Finozzi ne ha parlato ieri sera, proprio a tavola a Venezia, con cinque giornalisti della stampa specializzata enogastronomica selezionati dagli uffici Ice di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia, in visita nel Veneto nel contesto del programma “I Veri Sapori e Saperi delle Regioni Italiane in Scandinavia”. “Come Veneto – ha ricordato l’assessore – stiamo partecipando a questa iniziativa promozionale biennale ‘a tema’ che l’Ice ha organizzato in collaborazione con noi, l’Emilia Romagna, la Lombardia, il Piemonte e la Toscana. Al progetto hanno aderito 89 aziende produttrici italiane, 12 delle quali venete: 6 per il settore food, 6 per il wine. Lo scopo è di poter ampliare ulteriormente lo spazio commerciale del ‘Made in Veneto’ e delle nostre produzioni di qualità. Non a caso, prima dei giornalisti, sono venuti a visitarci operatori commerciali, chef e sommelier, mentre sono stati organizzati corsi di formazione specifica e, direttamente in Scandinavia, veri e propri show di cucina”. |
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VENETO: CANCRO DEL KIWI |
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Venezia - La Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore Franco Manzato, ha definito le modalità per l’erogazione di indennizzi connessi alla prevenzione del cancro batterico del Kiwi, causata da Pseudomonas syringae pv. Actinidiae. Il provvedimento passa ora all’esame del Consiglio veneto prima della definitiva approvazione. “La coltivazione di Actinidia in Veneto riveste oggi una grande importanza dal punto di vista economico – ha sottolineato Manzato – e interessa una superficie complessiva di oltre 3.200 ettari, per una produzione di 76 mila tonnellate, per un valore di 41 milioni di euro. Questa produzione è oggi minacciata dal cancro batterico, la cui presenza è stata segnalata per la prima volta nel territorio nazionale in Lazio nel 2008, con piante colpite da deperimento e successiva morte, per il quale non esistono metodi di difesa attiva. Nel Veneto la batteriosi è stata individuata nel maggio 2010 in giovani impianti di Kiwi giallo in provincia di Treviso”. L’organismo nocivo agente del cancro, lo Pseudomonas syringae pv. Actinidiae, è stato recentemente inserito nella Lista d’Allerta dell’Eppo (European and Mediterranean Plant Protection Organization), mentre nel febbraio scorso il Ministero per le politiche agricole alimentari ha approvato le “Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo o l’eradicazione della batteriosi dell’actinidia”, che prevede una serie di azioni obbligatorie per bloccare il cancro batterico e impedirne la diffusione, mediante l’asportazione delle piante. “Per questo – ha fatto presente Manzato – abbiamo individuato interventi contributivi a sostegno dei conduttori maggiormente gravati dalle misure urgenti di profilassi fitosanitaria obbligatorie. La proposta che oggi passa all’esame del Consiglio prevede che le domande di indennizzi finanziari per la distruzione delle piante possano essere richieste all´Unità periferica per i Servizi Fitosanitari nei 30 giorni successivi alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto del provvedimento definitivo”. |
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VENERDI´ A FABRIANO CONVEGNO SULLE AGROENERGIE. |
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Ancona - Venerdi` 27 maggio, presso l´Hotel Janus di Fabriano, a partire dalle nove, si terra` il convegno ´Agricoltura & Energia ´ Una nuova opportunita` di crescita sostenibile´. Aprira` i lavori il vice presidente e assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini, mentre prederanno parte alla tavola rotonda sulla crescita sostenibile delle agro energie (prevista per mezzogiorno) Fabio Badiali, presidente della terza commissione consiliare (attivita` produttive), Enzo Giancarli, presidente della quarta commissione consiliare (territorio e ambiente), Adriano Cardogna, presidente della sesta commissione (politiche comunitarie) e Gianluca Carrabs, amministratore unico dell´Assam, che concludera` poi i lavori del convegno (13.30). Le energie rinnovabili in agricoltura suscitano oggi un grande interesse in quanto, insieme ad altre fonti energetiche rinnovabili, possono contribuire alla riduzione della dipendenza energetica e concorrere al contrasto dei cambiamenti climatici per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Unione Europea. Per le aziende agricole rappresentano un``opportunita` reale per favorire lo sviluppo della multifunzionalita`, per attuare una proficua diversificazione delle attivita` produttive e per ottenere un´interessante integrazione di reddito.´ |
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AGRICOLTURA NELLE MARCHE: A ROMA INCONTRO ASSESSORI-MINISTRO. PASSI IN AVANTI SU POLITICHE NAZIONALI, ZOOTECNIA E TABACCO. ORA ATTENDIAMO FATTI CONCRETI |
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Perugia - “ “Un incontro positivo”, secondo l’assessore regionale alle politiche agricole Fernanda Cecchini, quello che si è svolto ieri a Roma tra il Ministro dell’agricoltura Saverio Romano e gli assessori all’agricoltura delle regioni italiane. “Si è trattato del primo confronto vero tra il ministro e le regioni, ha dichiarato l’assessore, ed abbiamo rilevato alcune disponibilità del Ministro che sono interessanti. Innanzitutto l’esigenza di costruire politiche che abbiano un respiro nazionale per alcuni settori dell’agricoltura che stanno molto a cuore all’Umbria quali la zootecnia e la tenuta dei libri genealogici, nonché quelle riguardanti l’olio, il vino, il tabacco e tutta la filiera suinicola. E’necessaria una politica nazionale agricola anche per la difesa e il sostegno della produzione" ha sostenuto la Cecchini, che ha ribadito l´importanza di avere "un Piano nazionale per le nostre eccellenze ed anche piu´ in generale, per l´enogastronomia". “In questi ultimi anni, afferma la Cecchini, il Governo nazionale ha troppe volte messo in secondo piano le esigenze nazionali lasciandosi trascinare dagli orientamenti comunitari che non sempre coincidono con quelli italiani. Il ministro Romano si è dichiarato disponibile a lavorare prima su tavoli nazionali per poi presentare a Bruxelles una posizione unitaria dell’Italia. Questa disponibilità ora dovrà essere confermata con atti concreti”. Nel corso di questo primo incontro si è anche discusso del taglio ai finanziamenti statali per il sostegno alle Associazioni Allevatori che garantiscono la tenuta dei libri genealogici in zootecnica. Il Ministro ha confermato che sta definendo un primo decreto, che metterà a disposizione 25 milioni di euro a fronte dei 56 milioni necessari, da sottoporre al più presto alla conferenza stato-regioni. “Anche questo, sottolinea l’assessore umbro, è un passo in avanti positivo ma certamente non può essere il solo. La tenuta dei libri genealogici è una competenza che le regioni esercitano per conto dello Stato ed è quindi logico che il Governo si faccia carico di questo onere, tanto più che alle regioni sono stati azzerati anche i fondi per le funzioni delegate in agricoltura. Sarebbe grave – conclude la Cecchini -se le regioni dovessero togliere risorse ad altri settori per far fronte ad una competenza dello Stato. Abbiamo chiesto al Ministro di valutare la proposta di creazione di un tavolo nazionale al quale partecipino il Ministero, le Regioni e le Associazioni nazionali degli allevatori. Il problema si riproporrà anche nei prossimi anni ed è necessario che si ritorni subito al regime normale”. A margine dell’incontro, l’Assessore Cecchini ha posto al Ministro Romano anche i problemi riguardanti il tabacco umbro. Il Ministro, ribadendo quanto aveva affermato nelle settimane scorse a Città di Castello, ha confermato di aver già siglato l’accordo con la Philip Morris e di avere in corso trattative analoghe con tutte le altre multinazionali per l’aumento del 10 per cento della quantità di tabacco da acquistare in Italia. A questo proposito il Ministro ha anche dato la sua disponibilità ad un incontro con le regioni interessate al settore del tabacco, a partire da Umbria, Veneto e Campania. |
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COMITATI DISTRETTI AGROINDUSTRIALI ELEGGONO I PRESIDENTI |
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Insediati oggi a Potenza dall’assessore alle Attività produttive, Politiche dell’Impresa e Innovazione tecnologica della Regione Basilicata, Erminio Restaino, presso il Dipartimento, due neo Comitati dei Distretti Industriali per procedere alla elezione dei rispettivi Presidenti. Il Comitato del Distretto Agroindustriale Rurale delle Colline e Montagna Materana, già costituito con decreto del presidente della Giunta Regionale il 30 marzo 2011 ha votato ed eletto presidente, a maggioranza, Giovanni Capalbi, imprenditore di Stigliano. Il secondo Comitato, del Distretto Agroindustriale Rurale del Pollino-lagonegrese, anch’esso costituito il 30 marzo 2011, ha eletto all’unanimità il proprio presidente nella persona di Giuseppe Suanno, imprenditore di Latronico. Entrambi i Distretti – spiega il Dipartimento regionale guidato dall’assessore Restaino - faranno seguire, a breve, la prima riunione per iniziare le attività e svolgere i compiti assegnati loro dalla legge regionale n. 1/01 che li ha istituiti. Le attività previste hanno la finalità di rafforzare le identità dei sistemi territoriali ed accrescere la competitività produttiva, ponendo i Distretti come interlocutori privilegiati della Regione per costruire le strategie di politica industriale locale. Per rendere più incisiva l’azione dei Distretti è in corso un’attività di revisione del dettato normativo della legge regionale n. 1/01 con lo scopo di definire uno strumento più flessibile che possa delineare diverse forme di aggregazione, più adeguate a rispondere alle differenziate richieste del mondo imprenditoriale lucano ed alla sua affermazione sui mercati internazionali. |
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CALABRIA: APPROVATE LE PRESCRIZIONE DI MASSIMA E DI POLIZIA FORESTALE |
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Nell’ultima riunione di Giunta, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Michele Trematerra, sono state approvate le nuove Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale che sostituiscono quelle del 2008. Particolare impegno è stato profuso per elaborare al meglio questo indispensabile strumento normativo in materia forestale, che necessitava di una revisione critica e di un opportuno aggiornamento. In tale attività, gli esperti del Dipartimento “Agricoltura Foreste e Forestazione” si sono avvalsi anche della collaborazione di tutti i soggetti interessati a vario titolo (Corpo Forestale dello Stato, Ordini Professionali dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, Università), che si coglie l’occasione per ringraziare. L’assessore Trematerra si è dichiarato estremamente soddisfatto del risultato ottenuto, frutto di un lavoro congiunto, che si è protratto per circa un anno e che rappresenta un utile ed ulteriore passo per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del settore forestale e la salvaguardia del territorio montano. “Sulla base di ciò – puntualizza il Dipartimento dell’Agricoltura - l’Assessore Trematerra e l’intera Giunta ritengono opportuno stigmatizzare il comportamento della redazione della trasmissione Report, tenuto nella conduzione della puntata “Biomasse di massa”, andata in onda in data l’otto maggio scorso su Rai 3. Alcune dichiarazioni dello stesso Assessore Trematerra, contenute in una lunga intervista, sono state decontestualizzate ed artatamente utilizzate, veicolando un’informazione che può ingenerare dubbi, incertezze e soprattutto fuorviare gli operatori del settore e l’opinione pubblica sulla reale portata delle azioni che la Giunta regionale e l’Assessorato all’Agricoltura hanno intrapreso per la tutela e la valorizzazione delle foreste calabresi e della filiera legata all’utilizzazione delle loro risorse. In questo contesto, sono sembrate quantomeno avventate e fuori luogo anche alcune dichiarazioni rilasciate da addetti del settore, in merito all’operato della Regione Calabria in ambito forestale”. |
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AGRICOLTURA: PSR SICILIA 2007-2013, AL VIA FINANZIAMENTI PER I GAL |
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Palermo - L´assessorato regionale delle Risorse agricole ed Alimentari annuncia che, concluse le procedure relative al Bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (Gal) e dei Piani di Sviluppo Locale (Psl), sono stati selezionati 15 Gruppi di Azione Locale. Sulla base della completezza della documentazione trasmessa dai Gal e´ stato possibile procedere alla emissione dei decreti di ammissibilita´ e finanziamento per 10 Gal (Madonie, Kalat, Peloritani: terre dei miti e della bellezza, Elimos, Rocca di Cerere, Terre dell´Etna e dell´Alcantara, Leader Sicilia Centro Meridionale, Terre Normanne, Etna, Eloro). Questi Gal potranno, immediatamente operare nei territori interessati dai loro Psl avviando le relative iniziative di competenza. Per i restanti Gal (Sicani, Natiblei, Terre del Nisseno, Golfo di Castellammare) sara´ possibile procedere alla emissione dei decreti di ammissibilita´ e finanziamento non appena sara´ completata la documentazione richiesta. I Gal opereranno nell´ambito del Piano di Sviluppo Rurale (Psr) Sicilia 2007-2013 per contribuire a conseguire un miglioramento della qualita´ della vita e la diversificazione dell´economia rurale nelle zone interessate dai Psl attraverso Programmi di sviluppo rurale. Questi interventi saranno frutto dell´applicazione del programma Leader che e´ stato messo a punto nelle precedenti programmazioni dei Programmi di Iniziativa Comunitaria (Pic-leader). In particolare, l´attuazione dell´approccio Leader e´ caratterizzata da interventi di carattere multisettoriale, integrati, dal basso verso l´alto (bottom-up). La messa a punto delle strategie di sviluppo da adottare da parte dei Gal ha come obiettivo il miglioramento della ´governance´ del territorio di intervento per conseguire uno sviluppo condiviso, equilibrato e duraturo. La programmazione Leader interviene nelle aree che hanno dimostrato la volonta´ e la capacita´ di concepire ed attuare una strategia di sviluppo integrata e sostenibile che si concretizza con la messa a punto dei Psl. Nei territori di intervento dei Psl, l´azione dei Gal sara´ rivolta al conseguimento di uno sviluppo equilibrato e diversificato delle attivita´ rurali che mira a rafforzare il tessuto economico e sociale ed a frenare l´esodo della popolazione, garantendo il mantenimento di un´agricoltura economicamente redditizia e diversificata sviluppando, contemporaneamente, attivita´ complementari o alternative (agriturismo, attivita´ ricreative, servizi ecc). Gli obiettivi saranno perseguiti attraverso l´attuazione di cinque misure dell´Asse 3 (Misure 312, 313, 321, 322 e 323) e la Misura 421 dell´Asse 4 ´Cooperazione interterritoriale, interregionale, transnazionale´. Le Misure 312 ´Sostegno alla creazione ed allo sviluppo di micro-imprese´ e 313 ´Incentivazione di attivita´ turistiche´ sono rivolte principalmente al conseguimento della diversificazione dell´economia rurale; mentre, le Misure, 321 ´Servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale´, 322 ´Sviluppo e rinnovamento dei villaggi´ e 323 ´Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale´ si prefiggono l´obiettivo di migliorare la qualita´ della vita nelle zone rurali. La Misura 421 si pone come obiettivo la valorizzazione delle esperienze di sviluppo e gestione del territorio rurale, nonche´ la diffusione di buone prassi (trasferibilita´) attraverso azioni comuni di cooperazione interterritoriale e/o transnazionale di valenza strategica, tenendo conto degli orientamenti tematici definiti dai Gal nei propri Psl. I progetti di cooperazione devono corrispondere ad azioni finalizzate alla valorizzazione delle risorse territoriali. Le azioni comuni devono perseguire l´obiettivo di apportare un reale valore aggiunto ai territori interessati. Per la Misura 421 si procedera´ alla pubblicazione del Bando entro il 31 luglio. "Il Piano di sviluppo locale del Gal - afferma l´assessore regionale delle risorse agricole, Elio D´antrassi - assume una importanza strategica fondamentale per l´intera isola, perche´ impiega, per i prossimi anni, cospicui investimenti nel territorio. Questa azione - sottolinea l´Assessore - costituira´ un´importante opportunita´ di sviluppo per imprese, enti e associazioni delle zone interessate, secondo le linee cardine della tutela della qualita´ e della promozione e valorizzazione dei nostri prodotti. La progettazione e la realizzazione dei Gal - conclude - permettono di unire le forze, fare rete e dare vita ad una squadra che possa valorizzare al meglio l´imprenditoria locale e le risorse disponibili". |
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SALVIAMO GLI ASINI SELVATICI DALL´ESTINZIONE |
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Bruxelles - I cavalli e gli asini moderni sono i discendenti dell´asino selvatico, che è attualmente in pericolo di estinzione. L´urgenza di salvare l´asino selvatico aumenta con il continuare di attività umane come la distruzione dell´habitat e la caccia. Scienziati coordinati dall´Istituto di ricerca dell´ecologia della fauna selvatica presso l´Università di medicina veterinaria di Vienna in Austria, hanno studiato i fattori coinvolti nella perdita delle specie. Presentato sulla rivista Biological Conservation, lo studio si occupa di come proteggere la sopravvivenza di questa specie. Sebbene in passato abitasse diverse zone, attualmente l´asino selvatico vive in Cina, India, Iran, Mongolia e Turkmenistan; il Deserto dei Gobi in Mongolia è un´importante area di rifugio per questa specie. Il professor Chris Walzer e i suoi colleghi dell´Istituto di ricerca sulla fauna selvatica hanno valutato la distribuzione degli asini selvatici nel Deserto dei Gobi e hanno trovato questa specie in zone dove la produzione media di biomassa è al di sotto di 250 grammi per metro quadrato l´anno. Sebbene questa specie in passato popolasse regioni più produttive, l´attività umana ha distrutto l´habitat e la sopravvivenza degli animali. Sono stati cacciati o uccisi dall´uomo per fare in modo che il bestiame dei contadini avesse accesso a cibo e acqua, che scarseggiano nel Deserto dei Gobi. Nonostante la sua robustezza, l´asino selvatico ha bisogno di acqua e cibo per sopravvivere nelle dure condizioni del deserto e della steppa e la specie è stata obbligata a spostarsi in aree dove non è facile trovare sostentamento. Ai fini del loro studio, i ricercatori hanno messo radio-trasmittenti su quasi 20 asini e hanno monitorato i movimenti degli animali fino a che i trasmettitori non sono caduti (i trasmettitori erano stati progettati per cadere dopo un certo periodo di tempo). I risultati ottenuti hanno confermato che i singoli animali si spostano molto ma evitano le regioni montuose o collinari. Affermano infatti che le montagne che limitano la distribuzione della specie in Mongolia impediscono il movimento degli animali. Sono stati usati test genetici per corroborare le informazioni secondo le quali gli animali che si trovano sui due lati delle montagne sono in effetti isolati gli uni dagli altri. Grazie agli sforzi fatti dagli ambientalisti, però, il team non ha trovato prove di un recente "collo di bottiglia genetico". Per riassumere, la specie ha mostrato un livello di diversità genetica relativamente alto, sia all´interno che tra le due subpopolazioni, secondo i ricercatori. Fanno però notare che i dati ottenuti dalle radio-trasmittenti hanno rivelato che gli asini selvatici non hanno potuto o non hanno voluto attraversare i confini creati dagli uomini come la linea ferroviaria Ulaanbaatar-pechino. Di conseguenza, circa 17.000 chilometri quadrati di habitat adatto sono irraggiungibili per questi animali. Inoltre un recinto di confine vecchio di quasi 40 anni tra Mongolia e Cina tiene gli asini selvatici separati. Secondo il team gli asini selvatici che vivono nel Deserto dei Gobi beneficiano di un piano di salvaguardia coordinato e multinazionale. "Aprire il recinto di confine, al meno in alcuni punti, non solo aiuterebbe gli asini selvatici asiatici ma potrebbe anche essere vantaggioso per altri mammiferi rari, come i cammelli Bactrian e i re-introdotti cavalli di Przewalski. Hanno contribuito a questo studio esperti del Politecnico di Monaco in Germania, dell´Istituto Xinjiang di ecologia e geografia in Cina e del Laboratorio di ecologia dei mammiferi dell´Istituto di biologia presso l´Accademia delle scienze della Mongolia e il Wwf Mongolia. Per maggiori informazioni, visitare: Università di medicina veterinaria, Vienna: http://www.Vu-wien.ac.at/en/ Biological Conservation: http://www.Elsevier.com/wps/find/journaldescription.cws _home/405853/description#description |
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AGRICOLTURA: A GIUGNO "LE PIAZZE DEL BIO", ADESIONI AL VIA |
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Palermo - L´assessorato delle Risorse agricole e alimentari organizza dal 9 al 12 giugno, di concerto con il Ministero delle Politiche Agricole, la manifestazione denominata "Le Piazze del Bio". L´evento si svolgera´ contemporaneamente su tutto il territorio nazionale con l´obiettivo di promuovere il consumo dei prodotti biologici avvicinando i produttori ai consumatori. L´iniziativa si inserisce nell´ambito del ´Piano di azione europeo per l´agricoltura Biologica´, finalizzato a promuovere l´agricoltura biologica nell´Unione Europea. In Sicilia la manifestazione sara´ realizzata - durante il periodo indicato - presso i "Mercati dell´Agricoltore" di Termini Imerese (Pa), Castelbuono (Pa), Sant´agata Militello (Me), Siracusa, Caltanissetta, Raffadali (Ag), Alcamo (Tp). E´ previsto l´allestimento di 5 spazi coperti, uno per piazza, riservati ai produttori e alle istituzioni locali. Le richieste, compilate secondo il modulo di adesione, dovranno pervenire entro le ore 13 del 27 maggio all´e-mail: agri1.Promozione@regione.sicilia.it Sulla richiesta il soggetto interessato dovra´ indicare, oltre a tutti i recapiti, anche la piazza prescelta. Ulteriori informazioni ai numeri di telefono 0917076116 o scrivendo al funzionario direttivo Sergio Calascibetta, all´e-mail sergio.Calascibetta@regione.sicilia.it |
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VERSO TRE NUOVE DOCG PER L’ENOLOGIA VENETA: COLLI CONEGLIANO, MONTELLO ROSSO E FRIULARO DI BAGNOLI |
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Venezia - Con la vendemmia dell’anno corrente, anche se anticipata dalle condizioni meteorologiche, in Veneto potrebbero arrivare tre nuove Denominazioni d’Origine Controllata e Garantita, che porterebbero a 14 le produzioni enologiche posizionate in cima alla scala dei riconoscimenti territoriali. Si tratta dei vini “Colli di Conegliano”, “Friularo di Bagnoli” e “Montello Rosso”. Il Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini ha infatti espresso oggi parere favorevole sulle proposte formulate dal sistema produttivo interessato, alla luce anche degli esiti delle pubbliche audizioni svoltesi una decina di giorni fa. Il Comitato ha altresì approvato le modifiche ai disciplinari Doc “Montello Colli Asolani” e “Bagnoli” o “Bagnoli di Sopra”. Il parere verrà ora pubblicato in Gazzetta Ufficiale e, se nei prossimi due mesi non ci saranno osservazioni, le Docg potranno venire ufficializzate a tutti gli effetti. “I produttori del Veneto – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato – hanno voluto in questo modo qualificare ulteriormente i loro vini di eccellenza e di territorio, riposizionandoli come meritano all’interno di una piramide produttiva che fa della nostra Regione il più ricco e pregiato distretto mondiale del vino: 8 milioni di ettolitri l’anno la cui anima profonda è levata ai diversi terroir, ad una tradizione ultramillenaria e ad una eccezionale capacità di innovazione, capaci di coprire il 29,4 per cento del valore dell’intero export enologico nazionale con un valore di oltre un miliardo 138 milioni di euro”. La Docg “Colli di Conegliano” comprenderà Bianco e Rosso (la cui base sono i moderni incroci Manzoni), Refrontolo Passito e Torchiato di Fregona. Il Rosso del Montello è un “bordolese” che dimostra la vocazione enologica del territorio di produzione: di eccellente fattura, è assolutamente concorrenziale con vini nazionali e mondiali che si richiamano ad uvaggi del medesimo genere. Il Friularo è un antico vino rosso del territorio padovano, che si basa su un particolare biotipo del Raboso Piave, vitigno autoctono di antica tradizione veneta, rispetto al quale è incerto quale dei due sia il più antico. |
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FRINGUELLO: LA REGIONE TOSCANA VUOL CONOSCERE LA CONSISTENZA DELLA SPECIE |
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Firenze – “Nessuno in Toscana, tantomeno la Regione, sta invocando la caccia selvaggia, ma crediamo che sia pieno diritto di un ente pubblico, come la Regione, conoscere la consistenza di una specie. Questo è quello che abbiamo chiesto.” Così Gianni Salvadori, assessore alla caccia della Regione interviene dopo le polemiche sul frinquello ad opera di varie associazioni ambientaliste. Per fare chiarezza l’assessore ricostruisce la vicenda nella sua cronologia. “La Regione Toscana – ricorda Salvadori – aveva chiesto all’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), nei tempi e nei modi previsti, di esprimersi sulla consistenza numerica del fringuello e sulla cosiddetta “piccola quantità” prelevabile come da Direttiva dell’Unione Europea, nella parte che riguarda la caccia tradizionale agli uccelli. Ma questo – ribadisce Salvadori – non significa affatto che la Regione abbia intenzione di strappare la caccia in deroga ai piccoli passeriformi, come affermano in un documento inviato alla stampa le associazioni animaliste. Lo dimostrano i fatti – aggiunge Salvadori – tanto che negli ultimi sei anni la deroga al fringuello non è stata applicata in Toscana, a differenza di quanto avvenuto in altre regioni d’Italia.” Sgombrato il campo dagli equivoci, l’assessore sottolinea invece una questione di carattere istituzionale. “La Regione ha il pieno diritto di conoscere la consistenza della specie, così come l’Ispra ha il dovere di esprimere i pareri tecnico scientifici richiesti dalle regioni. Quando l’Ispra ha chiesto alle Regioni dati sulle consistenze degli ungulati, dei migratori, sul prelievo venatorio e su moltissime altre tematiche faunistiche, la Toscana ha sempre risposto e lo ha fatto tempestivamente.” In passato anche l’Ispra si era comportata in maniera analoga. “Fino al 2005 – ricorda l’assessore regionale – l’Ispra rispondeva alle Regioni che ne facevano richiesta fornendo la cosiddetta “piccola quantità” della specie fringuello e dichiarava prelevabili in Italia un certo numero di questi, peraltro abbondanti, migratori. E dato l’ottimo stato di conservazione della specie, la quantità che veniva prelevata è sempre stata compatibile con la conservazione della specie.” Poi c’è stato un cambio di linea dell’Ispra. “Dopo il 2005 l’istituto ha deciso di interrompere la sua funzione di consulenza – ricorda Salvadori – a seguito di una pronuncia della Commissione Europea in merito al metodo di calcolo adottato dall’Istituto stesso. Pertanto l’Ispra non ha più fornito i dati sulla piccola quantità alle Regioni richiedenti. Ma è la stessa Comunità Europea a ribadire che questo compito deve essere svolto, quando afferma che “è responsabilità dello Stato membro determinare la piccola quantità sulla base delle migliori informazioni disponibili”, consentendo quindi metodi alternativi di calcolo rispetto a quelli adottati in passato da Ispra.” Ed è qui che si origina il ricorso al Tar da parte della Toscana. “La Toscana ha perciò deciso – conclude Salvadori – di ricorrere al Tar chiedendo l’annullamento del parere dell’Ispra Non vedo – ribadisce l’assessore regionale – perchè la Regione non debba conoscere la consistenza di questa specie e confermo che nessuno in Toscana sta invocando la caccia selvaggia. L’ampia maggioranza con la quale è stata approvata la nuova legge regionale in materia venatoria è la testimonianza del largo coinvolgimento di tutta la società civile. Tanta demagogia in casi come questo si potrebbero evitare |
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L´ITALIA DEI GOLOSI FESTEGGIA IL SOLSTIZIO D´ESTATE CON RIVARENO DAY, UNA GIORNATA “SPECIALE” DEDICATA AL GELATO ARTIGIANALE DI ALTA QUALITA´
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Le gelaterie Rivareno di tutta Italia si preparano a un goloso evento che si terrà il 21 giugno. Una giornata “speciale” con omaggi e sorprese che interesserà tutti e 9 i punti vendita Presentato a Roma il Rivareno Day, intera giornata dedicata alle creme e ai sorbetti prodotti dalle gelaterie Rivareno di tutta Italia che coincide con una data speciale, il 21 giugno - giorno del solstizio d´estate - da festeggiare con una serie di sorprese per i più golosi. L´evento si terrà in contemporanea in tutti e 9 i laboratori diffusi in Italia e sarà l´occasione ideale non solo per assaggiare le Specialità Rivareno, i Classici, i Sorbetti e tutte le altre dolcezze studiate e messe a punto grazie alla passione e alla maestria di Nicola Greco - ex manager che insieme alla sua compagna di vita e di affari Ping, ex giornalista della Bbc, sta conquistando a piccoli passi l´Italia dei golosi da Torino e Milano, da Ferrara a Milano Marittima, Firenze e Roma – ma anche per portarsi a casa una parte del segreto di tanta bontà. A coloro che il 21 giugno acquisteranno una vaschetta da almeno mezzo chilo di gelato, verrà infatti distribuita una confezione da un litro di latte montano della Valle Stura, lo stesso che arriva nei vari laboratori direttamente dai pascoli in altura della Provincia di Cuneo e con il quale viene prodotto un gelato dalla setosità, intensità e cremosità uniche in cui gli ingredienti sono percettibili, riconoscibili, che non si perdono e non si confondono. Le creme sono preparate solo con materie prime genuine e certificate e i sorbetti sono preparati solo con frutta fresca e senza aggiunta di latte per renderli più leggeri ed esaltare il gusto della frutta stessa. Nelle gelaterie Rivareno, il gelato si mantiene nei tradizionali pozzetti, il modo migliore per conservare il gelato a una temperatura costante e con il giusto grado di umidità, per arrivare nella coppetta o nel cono al massimo della sua qualità. La consistenza del gelato - insieme ad altri fattori come il gusto, la qualità degli ingredienti, le proprietà nutrizionali e la professionalità del gelatiere artigianale - rappresenta uno dei fattori determinanti nella scelta di una gelateria piuttosto che un´altra. Secondo i dati contenuti in una ricerca di Ac Nielsen elaborata con Marketing & Telematica ed Euriscko, quasi il 90% degli italiani ama e consuma abitualmente il gelato, con il 62% che lo preferisce artigianale, e di questi, la metà predilige una gelateria “pura”, che non sia contestualmente anche bar o pasticceria. Due terzi dei consumatori afferma di avere una gelateria di fiducia, scelta secondo parametri qualitativi del prodotto come il gusto (85%), la cremosità/consistenza (72%), la presenza di ghiaccio (66%), la qualità degli ingredienti (44%) – a tal proposito è curioso scoprire che solo il 32% dei consumatori legge abitualmente la tabella degli ingredienti - e quindi non solo per la popolarità dell´esercizio, sposata solo dal 22% dei consumatori. Un minimo comune denominatore è comunque dato dal fatto che gli amanti del gelato artigianale lo definiscono uno dei simboli del Made in Italy, buono, salutare e nutriente, tanto da eleggerlo spuntino ideale per i bambini al posto delle classiche merendine confezionate. Per il dolce più fresco e gettonato dell´estate, si spendono ogni anno oltre 2,5 miliardi di euro, per un totale di 360.000 tonnellate di gelato all´anno e un consumo pro capite di 6 kg |
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NASCE IL SITO PER VERDURA E FRUTTA BIOLOGICA A PORTATA DI MOUSE
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Orto in città è un nuovo progetto di un giovane imprenditore Milanese, Marco Giovanzana, appassionato di agricoltura che ha organizzato un portale internet per la vendita di prodotti biologici a Km zero studiato per creare un filo diretto fra consumatore e produttore. La consegna dei prodotti è localizzata a Milano, ma il progetto prevede, una volta consolidato, di espandersi in altre località. Orto in città seleziona i prodotti biologici provenienti da aziende agricole certificate secondo il regolamento europeo e che non distano più di 20 Km. Circa dal capoluogo lombardo, e li consegna direttamente a casa del cliente: verdura e frutta di stagione fresca e appena colta, rispettando i ritmi della natura. Un acquisto consapevole che favorisce il mantenimento della popolazione agricola di piccole e medie dimensioni e che pratica un’agricoltura sostenibile dal punto di vista ambientale, tutela la biodiversità e le tradizioni locali, e promuove conseguentemente il legame tra il prodotto e i luoghi di produzione. Il contatto con il fornitore avviene attraverso il sito www.Ortoincitta.it, dove i clienti possono scegliere la verdura e frutta desiderata e riempire a piacimento delle cassette virtuali da 3 kg o da 6 kg e dove è possibile ordinare anche prodotti trasformati come miele. Marmellate, ecc.. Nelle pagine del sito si posso trovare informazioni interessanti: nella sezione news ci sono le novità provenienti dalle aziende agricole biologiche e delle attività promozionali dell’azienda, mentre nell’area verdure vengono illustrate le informazioni nutritive, botaniche e storiche sugli ortaggi che vengono offerti e vengono indicate le stagionalità delle varie verdure. Orto in città nasce per rispondere ad una sempre crescente attenzione del consumatore verso quello che mangia, agevolando i clienti che possono utilizzare internet per ordinare e rendendo tutto più veloce e Semplice nella fase di consegna che viene effettuata a casa o in ufficio nelle ore prescelte. L’obiettivo è di raggiunge un vasto numero di nuovi consumatori, persone impegnate sul lavoro e impossibilitati a recarsi personalmente a fare la spesa nelle cascine, che sentono questo bisogno di ritornare agli antichi sapori genuini della frutta e verdura della tradizione . Orto in città www.Ortoincitta.it info@ortoincitta.It tel. 346 603373 I prezzi I prezzi sono onesti e bilanciati; Orto in Città si impegna infatti a riconoscere ai produttori il valore del lavoro e delle persone che stanno dietro ad ogni prodotto e a proporre a chi acquista un prezzo equo, comprensivo di spese di trasporto e consegna, che può essere tale grazie anche alla riduzione di passaggi e intermediari tra il produttore e il consumatore finale. Come si acquistano i prodotti ? Nella sezione ‘Acquista’ del sito http://www.ortoincitta.it/ , è possibile selezionare il formato della cassetta in base alle esigenze di ogni famiglia: Cassetta da 3 kg a 11,50 €. Cassetta da 6 kg a 23,00 €. Scegliere le verdure e la frutta di stagione preferita e nella quantità desiderata, fino a riempimento della cassetta. Successivamente è necessario registrarsi sul sito indicando anche le modalità richieste di consegna. Il pagamento avviene al momento della consegna, è possibile sottoscrivere un abbonamento contattando via e-mail o telefonicamente l’azienda. Consegna a domicilio Orto in città si occuperà di recapitarvi all’indirizzo indicato la vostra cassetta. Prima dell’arrivo dell’incaricato, vi verrà inviata un’e-mail, all’indirizzo che indicherete durante la registrazione, per confermarvi il giorno e l’ora della consegna. In caso di assenza, è possibile indicare una forma di recapito alternativa a quella indicata nella registrazione e valida solo per il caso specifico. Orto in città http://www.ortoincitta.it/ info@ortoincitta.It tel. 346 603373 |
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DALL’OLIVO…ALL’OLIO: DAL LOCALE AL NAZIONALE
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Per la Xii edizione, la rassegna gastronomica e agroalimentare, che la Città dell’Olio Marone (Bs) dedica alla valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva D.o.p. Laghi Lombardi – Sebino, assume un respiro ancora più nazionale e, con il supporto di Feder D.o.p. Olio, si fa vetrina per tutti gli oli di qualità italiani. 3-5 giugno 2011 Marone (Bs) La Xii edizione della rassegna Dall’olivo…all’olio, appuntamento tradizionale con la valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva italiano si tiene ogni anno nella cornice di Marone, piccola ma produttiva località del lago d’Iseo (Brescia) e della Riviera degli Ulivi, nonché Città dell’Olio e avamposto di una delle D.o.p. Olivicole italiane, la D.o.p. Laghi Lombardi con menzione geografica aggiuntiva Sebino. Quest’anno la rassegna - che da sempre ospita produttori di oli D.o.p. Provenienti da numerose Città dell’Olio italiane - grazie al sostegno di Feder D.o.p. Olio, la Federazione dei Consorzi di Tutela dell’Olio Extravergine D.o.p. , diventa ancora più nazionale e si offre come vetrina per tutti gli oli italiani di qualità. «Siamo orgogliosi che Feder D.o.p Olio abbia scelto Marone e la nostra rassegna come occasione per sensibilizzare l’intero comparto olivicolo nazionale alla valorizzazione di un prodotto, come l’Olio extravergine di Oliva D.o.p., che pur nelle peculiarità delle declinazioni locali e regionali, è certamente bandiera del Made in Italy nel mondo» dichiara Emilio Tosoni, sindaco di Marone. «È per noi il riconoscimento di anni di lavoro per la valorizzazione dell’olio del nostro territorio, la D.o.p. Laghi Lombardi Sebino, e con grande piacere intendiamo estendere questo sforzo a tutto l’olio extravergine d’oliva D.o.p. Italiano. Quale ingrediente fondamentale della Dieta Mediterranea, ora Patrimonio Intangibile dell’Umanità Unesco, è ormai una risorsa irrinunciabile per tutto l’agroalimentare nazionale». Dall’olivo…all’olio si terrà, come di consueto, il primo weekend di giugno, dal 3 al 5, nella località lacustre, ma gli eventi collaterali cominciano oggi, 16 maggio, proprio qui a Milano, dove i rappresentanti Federd.o.p. Olio e del Comune di Marone incontrano il presente gastronomico lombardo, ossia i ristoratori, per approfondire la conoscenza di tutti gli Oli Italiani. A illustrarne le caratteristiche interverranno il docente Raffaele Sacchi (Dipartimento di Scienza degli Alimenti, Facoltà di Agraria- Università di Napoli Federico Ii) e il noto chef Vittorio Fusari, che curerà alcune degustazioni a tema. La formula della manifestazione si amplia, ma non perde ciò che l’ha resa un successo in questi anni: una tre giorni con un intenso programma di degustazioni e laboratori del gusto, dove gli Oli D.o.p. Italiani incontrano alcune eccellenze gastronomiche, I.g.p. E D.o.p., lombarde; cene curate dai ristoratori locali e da grandi nomi della cucina italiana; concorsi, borse di studio e riconoscimenti legati al mondo dell’olio; stand di produttori provenienti da tutta Italia; visite guidate del comprensorio e serate di intrattenimento per tutti. «La nostra rassegna non vuole essere solo un momento di incontro tra addetti ai lavori, ma soprattutto un’occasione perché il grande pubblico si avvicini al prodotto Olio D.o.p., ancora troppo spesso sottovalutato, relegato a puro condimento accessorio, senza considerarne il ruolo non solo nutrizionale, ma gastronomico, capace di esaltare i sapori della cucina italiana» aggiunge Gabriele Cristini, assessore al turismo e alle attività produttive della Comunità Montana del Sebino Bresciano. «Per questo invitiamo tutti a partecipare a Dall’olivo…all’olio, a Marone: è anche l’occasione per ammirare un paesaggio, come quello olivicolo lacustre, tra i più rappresentativi del territorio nazionale». La manifestazione prende il via ufficialmente venerdì 3 giugno, alle 18, con l’inaugurazione e l’apertura degli stand dei produttori, stand che resteranno aperti per tutto il fine settimana, dalle 10 alle 23, offrendo la possibilità ai visitatori di degustare e acquistare gli oli d’eccellenza nazionale e i prodotti che meglio si abbinano ad essi. Tutta la giornata di sabato 4 giugno sarà costellata dai laboratori di degustazione di Oli D.o.p. E prodotti di eccellenza lombarda: il salame di Varzi D.o.p., il Grana Padano D.o.p., il taleggio D.o.p.. I laboratori saranno gratuiti e senza necessità di prenotazione, ma ristretti, per ragioni organizzative, a un massimo di 30 partecipanti. La serata si apre con l’assegnazione dei premi Olioimpresa, organizzato in collaborazione con Feder D.o.p. Olio a livello nazionale per le aziende olivicole che si siano distinte nella valorizzazione del comparto e nel mercato, e il premio Ercole de Ela, assegnato a due personalità che si siano distinte nell’ambito della promozione della cultura dell’olio e dell’alimentazione di qualità e nel campo del sociale e della promozione della solidarietà e della pace (in considerazione del valore simbolico dell’ulivo). Culmine della serata la cena-evento proposta dallo chef Stefano Masanti del ristorante Il Cantinone di Madesimo di Sondrio, che vanta una stella Michelin. Bresaola I.g.p . Con Olio D.o.p. Sebino; fungo porcino alla piota con crema di gemme di abete; risotto al burro affumicato con susei; hamburger di pesce del Sebino con maionese al wasabi; spalla di manzo; mousse di patate con salsa al prezzemolo, carote e rapa rossa costituiscono il prestigioso menù. I laboratori di degustazione replicano domenica 5 giugno con i prodotti di eccellenza della Valtellina, la Bresaola I.g.p. E i formaggi D.o.p. Casera e Bitto, oltre a un abbinamento forse insolito ma imperdibile, quello tra olio e gelato artigianale. Le tre serate della manifestazione e tutta la giornata di domenica saranno inoltre costellate da iniziative culturali e di intrattenimento per grandi e piccini. A chiudere l’evento, domenica sera, un affascinante spettacolo pirotecnico sul lago |
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DAL 20 AL 22 GIUGNO TORNA IL COMUNIPANE A VIGHIZZOLO D´ESTE. L´ACCADEMIA DEL PANE LANCIA UN INNOVATIVO MODELLO DI PANETTERIA. STOP AD ORARI IMPOSSIBILI: OGGI SI PUO´ RIVALUTARE IL LAVORO DEL PANETTIERE. SE NE PARLERA´ IN UN TALK SHOW MODERATO DA ALLAN BAY E BRUNO GAMBACORTA |
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Dal 20 al 22 giugno Vighizzolo d´Este (Pd) sarà la sede di Comunipane, il terzo simposio tecnico sul pane italiano organizzato dall´Accademia del Pane. Tre giorni di lavori in cui dibattiti e prove pratiche coinvolgeranno decine di panettieri provenienti da tutta Italia che si confronteranno sul tema del pane italiano. L´obiettivo del Comunipane 2011 è quello di testare in tempo reale un modello di gestione del panificio che può considerarsi "rivoluzionario": esalta la qualità del prodotto, abbatte drammaticamente i costi del laboratorio e restituisce al panettiere la qualità delle vita persa negli ultimi decenni. L´obiettivo è quello di produrre un pane fatto per durare più giorni mantenendo la sua fragranza attraverso un nuovo modello di imprenditoria adatto sia ai giovani (non richiede ore di lavoro notturno) sia alle donne (il processo di lavorazione è stato pensato per essere suddiviso in turni più brevi per lasciare più tempo libero alle donne con impegni familiari). Il format presentato in collaborazione con il Molino Quaglia parte dalla semplificazione degli assortimenti per usare in produzione solo materie prime naturali e portare sul banco di vendita prodotti da forno come quelli di una volta. Il pane sarà realizzato con lievito madre e farina Petra macinata a pietra ricca di fibre e ingredienti semplici e sarà sfornato solo in grandi pezzature. Comprato intero o da servire in panificio per le pause pranzo, le colazioni o le merende, il pane non verrà realizzato in formati mignon o in monoporzioni perché è un elemento di condivisione, e come tale viene pensato e commercializzato. Lo stesso format di vendita nel "nuovo panificio" che sarà presentato a Vighizzolo d´Este ricrea il clima di casa per la disposizione degli arredi, per il fatto di non avere barriere sensoriali tra la zona di consumo e vendita e il laboratorio di produzione. Entrando nella panetteria il cliente vedrà sempre qualcuno che impasta e sforna pane fresco a testimonianza di una costante attenzione per la qualità dell´offerta e le tecniche di lavorazione. Al convegno di apertura del 20 giugno condotto dai giornalisti Allan Bay (direttore editoriale di Grande Cucina) e Bruno Gambacorta (Tg2 Eat Parade), prenderanno parte: Piero Gabrieli - esperto in marketing delle imprese artigiane; Fabrizio Gastaldo - vice Presidente Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo; Carla Icardi - direttore Divisione Reed Gourmet di Reed Business Information; Maurizio Marchetto - architetto; Ambrogina Pagani - professore ordinario Distam Università di Milano; Pierpaolo Pavan - medico nutrizionista docente nella Scuola di Specializzazione in Scienza dell´Alimentazione Università di Padova; Stefano Quaglia - dirigente tecnico del Miur, Ministero dell´Istruzione; Federica Racinelli - esperta in tecnologia degli impasti; Luciano Delpozzo - amministratore delegato Esmach spa; Chiara Quaglia - amministratore delegato Molino Quaglia spa. Il 21 e il 22 giugno le giornate saranno dedicate a testare il modello gestionale presentato durante il talk show. I panettieri di tutta Italia, coordinati da Marco Valletta - chef ed esperto in ristorazione - organizzati in squadre vivranno l´esperienza diretta di Mamapetra@, il nuovo format di panificio che lavora solo di giorno dedicato ai giovani allestito al secondo piano dell´antico Molino Quaglia. Per informazioni: www.Molinoquaglia.com |
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VIVA LA MAMMA PRESENTA BOX: LA RIVOLUZIONE NEL MONDO DEI PIATTI PRONTI FRESCHI FIRMATA BERETTA |
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La prima gamma di gustosi primi piatti pronti freschi a base pasta che, in soli due minuti, consente di assaporare un pasto completo, sano e gustoso Viva la Mamma presenta una novità assoluta in grado di rivoluzionare l’intero mercato italiano dei piatti pronti: Viva la Mamma Box. La prima e rivoluzionaria gamma di gustosi primi piatti pronti freschi a base di pasta di semola di grano duro “assolutamente al dente” in una pratica e innovativa confezione - il box - che consente di avere a disposizione, in soli due minuti, tutto quello che serve per assaporare un pasto completo, sano, equilibrato e gustoso. Un modo pratico e innovativo di intendere i piatti pronti freschi che permette di vivere il pasto in totale liberà senza dover cucinare, apparecchiare, sparecchiare e lavare i piatti. Unico, moderno, trendy e divertente, Viva La Mamma Box si può gustare quando e dove si vuole: in ufficio con i colleghi, sul divano davanti al proprio film preferito, da soli o in compagnia o in giardino. Corredato anche di forchetta, Box è la soluzione pratica per un pasto completo adatto anche a un consumo on the go. Gustarlo è semplice: basta aprire il Box, togliere la forchetta e sollevare leggermente la pellicola, inserire la scatola nel microonde e scaldarla per 2 minuti. Una volta calda sarà solo necessario rimuovere completamente la pellicola e mescolare bene con la forchetta. Un prodotto ad alto tasso d’innovazione, frutto di anni di lavoro di ricerca e sviluppo che, grazie a flessibilità e praticità di consumo, genuinità e semplicità delle ricette proposte, è capace di accontentare le esigenze di tutti, dai single alle famiglie. “Viva la Mamma Box” - commenta Sabino Gravina, Direttore Marketing&strategie Italia del Gruppo Beretta – “E’ la novità che meglio rappresenta il cammino evolutivo che la nostra azienda sta percorrendo. E’ una grande sfida sulla quale ci sentiamo di scommettere entrando in maniera assolutamente innovativa nel mercato dei meals solution a base di pasta; siamo particolarmente orgogliosi del lavoro fatto anche perché è la prima volta che un’azienda propone al mercato italiano una linea di piatti pronti freschi a base di pasta di semola di grano duro con una tenuta al dente per tutta la vita del prodotto. Sono sicuro che quest’innovazione contribuirà a rivitalizzare un settore promettente per il futuro, ma poco stimolato negli ultimi anni”. Viva la Mamma Box è disponibile in alcune tra le più famose ricette della cucina quotidiana, in ricche monoporzioni. Sei referenze diverse: 4 di pasta di semola, una di pasta ripiena e una di orzo, caratterizzate ognuna dalla scritta “Box” con un colore distintivo: Fusilli alla siciliana (verde), Tortellini al ragù (rosso), Orzotto alle verdure (ciano), Trofie al pesto (verde), Pennette pomodoro, ricotta e basilico (verde), Mezze penne alla carbonara (verde). Fusilli alla siciliana Fusilli di semola di grano duro abbinati a un gustoso sugo al pomodoro arricchito da cubetti di melanzane, olive a rondelle e capperi. Tutto il sapore della tradizione mediterranea pronto da gustare in soli due minuti. Disponibile al prezzo di 3,49 Euro. Orzotto alle verdure Orzo, pomodoro, zucchine, carote, cipolle, sedano e peperoni. Un’equilibrata combinazione di gusto e leggerezza con tutto il buono delle verdure. Il piatto pronto ideale per chi a pranzo desidera un primo ricco ma leggero. Disponibile al prezzo di 3,49 Euro. Trofie al pesto Trofie di semola di grano duro abbinate a un pesto ricco e saporito. Tutto il profumo del basilico fresco per un piatto tipico della tradizione ligure. Disponibile al prezzo di 3,99 Euro. Pennette pomodoro, ricotta e basilico Penne di semola di grano duro arricchite da un cremoso sugo di pomodoro con l’aggiunta di ricotta e basilico. Una ricetta sfiziosa per un pasto equilibrato, completo e ricco di gusto. Disponibile al prezzo di 3,49 Euro. Mezze penne alla carbonara Un primo piatto sfizioso per chi ama i sapori decisi. Mezze penne di semola di grano duro abbinate a una ricca salsa alla carbonara con tutto il gusto della pancetta affumicata. Disponibile al prezzo di 3,99 Euro. Tortellini al ragù Morbidi tortellini di carne abbinati a un gustoso ragù di carne realizzato secondo la ricetta classica della tradizione emiliana. Una proposta appetitosa, ideale per chi ama i primi piatti ricchi. Disponibile al prezzo di 3,99 Euro Tutte le referenze Viva la Mamma Box, disponibili in Gdo a partire da giugno, hanno una shelf life di 30 giorni e vanno conservate in frigorifero |
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IL BRUNELLO CAPARZO TRA I PROTAGONISTI DI DIVINO TUSCANY, IL GRANDE EVENTO DEDICATO AL VINO TOSCANO DI ECCELLENZA DI SCENA A FIRENZE DAL 2 AL 5 GIUGNO |
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Divino Tuscany è ormai alle porte, e Firenze si prepara a vivere un evento del tutto innovativo nel campo del vino. Il format è stato ideato da James Suckling, per anni corrispondente dall’Italia per la rivista statunitense “Wine Spectator” e considerato tra i più profondi intenditori di vino toscano al mondo, che ha per l’occasione selezionato solo 51 grandi cantine in rappresentanza del top dell’enologia toscana. Ma cos’è veramente Divino Tuscany? Alcuni lo hanno definito il “primo e unico temporary club del mondo del vino toscano di altissima gamma”, altri invece preferiscono chiamarlo il salotto buono dell’eccellenza vitivinicola toscana ambientato in un contesto di altissimo valore culturale e artistico. Comunque lo si voglia definire, divino Tuscany sarà senza dubbio una kermesse che porterà sulle rive dell’Arno i veri appassionati e collezionisti di vino, chiamati a vivere prestigiose degustazioni ambientate in alcuni tra i più importanti palazzi storici fiorentini. L’evento dunque intende riportare il grande vino toscano all’interno del suo contesto naturale, che è quello fatto dalle grandi famiglie, delle avite residenze di campagna e dei grandi palazzi di città. La cultura e l’arte fanno da sempre parte della produzione del vino in Toscana, e dunque Firenze, dichiarata dall’Unesco città patrimonio dell’umanità, è il contesto ideale all’interno del quale ambientare degustazioni di altissimo profilo come quelle che si susseguiranno nel corso dei quattro giorni di intenso programma. Per selezionare i produttori da invitare a Divino Tuscany, James Suckling ha preso in esame tutte le valutazioni da lui effettuate negli ultimi 20 anni, e il Brunello prodotto da Elisabetta Gnudi Angelini naturalmente è risultato tra quei vini che non potevano mancare per rappresentare correttamente il livello di eccellenza raggiunto dalla Toscana. Tra le prime aziende a essere nate a Montalcino, e la prima in assoluto a introdurre nella zona di produzione del Brunello il concetto di cru, Caparzo oggi continua a rappresentare un punto di riferimento costante per questa denominazione che risulta tra quelle più conosciute e amate al mondo. Protagonista del Manga “The Drop of God”, un fumetto giapponese molto seguito nel paese nipponico, e del film “Letters to Juliet”, il film che l’hanno passato ha sorprendentemente scalato le classifiche statunitensi, il Brunello di Caparzo si prepara a essere protagonista anche a Divino Tuscany. In particolare, Elisabetta Gnudi Angelini ha scelto la splendida annata 2000 del cru La Casa per la degustazione riservata ai grandi millesimi che si terrà sabato 4 giugno presso il Four Season Hotel, mentre l’annata 2006 sarà servita nella degustazione del venerdì. E poi ci saranno il Brunello Caparzo 2006 e 2004, il Brunello La Casa 2004 e infine anche Ca’ del Pazzo, l’Igt che al Sangiovese unisce il Cabernet Sauvignon |
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