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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Luglio 2011
UE, DOWGIELEWICZ: "LA POLONIA VUOLE DIFFONDERE IL SUO OTTIMISMO"  
 
Strasburgo, 12 luglio 2011 - Negli ultimi 20 anni la Polonia è passata dal comunismo all´economia di mercato ed è diventata membro dell´Ue. Per la prima volta prende ora la presidenza del Consiglio dell´Unione. Il ministro polacco per gli Affari europei, Mikołaj Dowgielewicz, ci ha spiegato perché il suo paese è irrimediabilmente euro-ottimista. Concentrandosi sulle questioni economiche e sul rafforzamento della comunità politica, per Dowgielewicz si può ancora vedere il bicchiere mezzo pieno… I media europei hanno parlato molto dell´ "euro-entusiasmo" polacco. Sarà in grado di migliorare l´umore europeo all´interno dell´Ue? Credo di sì. La Polonia negli ultimi 20 anni ha riscosso grandi successi economici e politici. Abbiamo affrontato una trasformazione sorprendente. Non è stato facile e ha richiesto molte decisioni difficili e sacrifici. Forse questo successo economico mostrerà agli europei che, anche nella crisi più profonda, c´è una luce in fondo al tunnel. E che riforme severe possono portare anche benefici ai cittadini. La questione economica è tra le priorità polacche. Come può un paese che è fuori dalla zona euro trattare adeguatamente questo argomento? La prospettiva polacca può essere molto utile. Siamo fuori dalla zona euro, ma abbiamo beneficiato molto del mercato unico e ci siamo sviluppati grazie all´Ue. Possiamo mostrare che la discussione economica non deve essere limitata a ciò che sta succedendo sui mercati finanziari. Possiamo insegnare a trarre beneficio dal mercato comune, dal commercio, suggerire come utilizzare il bilancio per favorire la crescita economica. Siamo in grado di far vedere il lato positivo della discussione, non solo di parlare del consolidamento fiscale. Oltre alle questioni economiche, la Polonia vuole focalizzare l´attenzione sulla politica estera e organizzerà un vertice europeo sul partenariato orientale. Alcuni esperti dicono che sarebbe meglio concentrarsi sul sud in questo momento... Una cosa non esclude l´altra. Come presidenza sosterremo Catherine Ashton e il servizio europeo per l´azione esterna nei loro sforzi in Nord Africa, per dare a questi paesi assistenza durante il difficile periodo elettorale. Negli ultimi mesi siamo stati impegnati in Tunisia e in Egitto, per cui la questione ci sta molto a cuore. Il partenariato orientale non sostituisce il Nord Africa nella nostra agenda. Ci sono entrambi. Ci auguriamo che il summit europeo sul partenariato orientale sia l´evento più importante della Presidenza polacca e che fornisca, nelle sue conclusioni, nuove e più vantaggiose offerte per i nostri vicini ad est. Lei ha lavorato al Parlamento europeo e alla Commissione. Pensa che ciò possa aiutarla nel nuovo compito? Rende le cose più semplici, perché conosco molte persone che lavorano qui. È bello vedere volti familiari. Anche se non posso dire di preferire la mia attuale istituzione, il Consiglio, alle altre. Tutte le istituzioni europee sono le mie preferite.  
   
   
NUOVI FONDI PER L´ISTRUZIONE, LA GIOVENTU´ E LA CREATIVITA´ PROMUOVERANNO L´OCCUPAZIONE, AFFERMA LA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 12 luglio 2011 – Nell´ambito della sua strategia volta ad incoraggiare l´occupazione la Commissione europea si prefigge di quasi raddoppiare il numero di giovani, insegnanti e ricercatori, che ricevono borse di studio Ue per studiare e seguire una formazione all´estero portando il loro numero attuale di 400 000 beneficiari all´anno a quasi 800 000 in futuro. Questo è uno degli obiettivi chiave all´origine dell´aumento dell´investimento Ue per l´istruzione, la gioventù e la creatività proposto dalla Commissione nel suo progetto di bilancio per il 2014-2020 come ha segnalato oggi Androulla Vassiliou durante una conferenza stampa, Commissario europeo responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. Migliorare l´istruzione e la formazione e aiutare le persone ad acquisire le giuste qualifiche è essenziale per rispondere alle esigenze future del mercato del lavoro e combattere la povertà. Anche un più forte investimento nelle industrie creative contribuirà ad aumentare le opportunità occupazionali in un settore che rappresenta il 4,5% del Pil e il 3,8% dell´occupazione in Europa. Il Commissario Vassiliou, esprimendosi in occasione della pubblicazione di una nuova relazione sulla politica di alfabetizzazione ("Teaching Reading in Europe" – Insegnare a leggere in Europa – cfr. Ip/11/846), ha commentato: "Questo bilancio reca con sé ottime prospettive per le persone e le organizzazioni attive nel campo dell´istruzione, della creatività e dell´innovazione. Investire in questi ambiti rappresenta la cosa migliore che si possa fare per l´economia e l´occupazione dell´Europa di domani. Vogliamo incoraggiare un maggior numero di persone ad avvalersi dell´opportunità di studiare, lavorare o fare volontariato all´estero poiché questa esperienza è preziosa per sviluppare competenze e migliorare le prospettive di lavoro. Porremo l´accento su misure che recano valore aggiunto e contribuiscono agli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva." Nell´ambito della proposta della Commissione un nuovo programma per l´istruzione, la formazione e la gioventù stanzierà 15,2 milioni di euro (+ 73%) nell´arco di sette anni. Oltre ad aumentare il numero di borse di studio e di formazione esso servirà a sostenere e a modernizzare i sistemi di istruzione, a intensificare la cooperazione transfrontaliera tra i istituzioni di istruzione e a portare avanti le riforme in questo ambito. Si tratta del maggior aumento inserito nella proposta di bilancio e ciò ribadisce la priorità conferita all´investimento nei saperi per il futuro dell´Europa. Il nuovo programma "Creative Europe" comprendente gli attuali programmi Cultura, Media e Media Mundus sosterrà i settori culturali creativi e sarà dotato di un bilancio di 1,6 miliardi di euro (+37%). L´accento verrà posto sull´aiuto alle organizzazioni e alle imprese che operano in una dimensione transfrontaliera e hanno un legame forte con la promozione della diversità culturale e linguistica. L´istituto europeo di innovazione e tecnologia e le Azioni Marie Curie che sostengono lo sviluppo delle qualifiche, la formazione e le carriere dei ricercatori rientreranno nella nuova strategia dell´Ue "Horizon 2020" per la ricerca e l´innovazione destinata a ricevere, secondo la proposta di bilancio, 80 miliardi di euro (+46%). L´obiettivo è stimolare la competitività globale dell´Europa e contribuire a creare posti di lavoro e a generare idee per il futuro. Prospettive future In autunno la Commissione presenterà proposte dettagliate in merito ai nuovi programmi.  
   
   
CHAT SU FACEBOOK CON GUY VERHOFSTADT: "C´E´ BISOGNO DI PIU´ EUROPA"  
 
Strasburgo, 12 luglio 2011 - Un europeo al 100%, il leader del gruppo liberale e democratico del Parlamento europeo (Alde) sarà su Facebook, martedì 12 luglio, dalle 15:00 alle 15:45, per chattare con voi! Guy Verhofstadt è convinto che l´unico modo per uscire dalla crisi sia "più Europa": più risorse per l´Ue, una governance economica europea più forte, e una voce più decisa sulla scena mondiale, in particolare a sostegno della primavera democratica nel mondo arabo. Http://www.europarl.europa.eu/wps-europarl-internet/frd/live/live-video;jsessionid=8ad0f15e2ede5c39abebe271a82433f6?eventid=20110712-1500-committee-agri&language=it    
   
   
CONFERENZA FINALE APERTA DELL´ENRI-EAST  
 
Bruxelles, 12 luglio 2011 - La conferenza finale del progetto finanziato dall´Ue Enri-east ("Interplay of European, national and regional identities: nations between states along the new eastern borders of the European Union" si terrà il 26 settembre 2011 a Bruxelles, Belgio. L´evento si occuperà dei quattro temi principali della ricerca condotta dal progetto, presentando risultati e raccomandazioni pratiche sui seguenti argomenti: auto-organizzazione e rappresentazione socio-politica di minorità etniche lungo il confine orientale europeo; - percorsi storici, memorie collettive, stato attuale e dinamiche sociali previste delle nazioni divise dell´Europa orientale; interazione di identità e culture; nazioni tra gli stati - luci puntate sulla regione baltica e sul caso speciale della Germania. Il progetto Enri-east ha studiato le identità socio-etniche lungo il confine orientale dell´Europa. Fa uso non solo di componenti teoretiche, metodologiche ed empiriche, ma anche di metodi e approcci relativi a una varietà di scienze sociali. Geograficamente, il progetto ha coperto zone convenzionalmente definite come Regione Baltica, Europa Centrale e Bacino Carpatico. Oltre 12 minoranze etniche in 9 paesi dell´Ue e paesi circostanti sono state coperte da una rete di undici team. Per ulteriori informazioni, visitare: link http://www.Enri-east.net/news-events/enri-east-events/final-conference/en/    
   
   
"ETHICAL ISSUES IN FP7 SECURITY RESEARCH - A PRACTICAL APPROACH"  
 
Bruxelles, 12 luglio 2011 - Una conferenza intitolata "Ethical issues in Fp7 security research - a practical approach", si terrà il 29 settembre 2011 a Bruxelles, Belgio. Le questioni etiche sono una parte importante della ricerca sulla sicurezza. Le regole nazionali e dell´Ue hanno una varietà di esigenze per quanto riguarda l´etica, definite in specifici programmi di finanziamento e nel Settimo programma quadro (7° Pq). L´evento cercherà di cominciare una discussione tra partecipanti di tutto il ciclo vitale del progetto, da esaminatori di etica a coordinatori di progetto e autorità competenti locali/nazionali e dell´Ue. Lo scopo sarà quello di chiarire le procedure applicate e facilitare lo scambio di informazioni e migliori pratiche. Il programma del workshop comprenderà l´identificazione delle principali difficoltà nel trattare le raccomandazioni per negoziazioni di aspetti etici, le esigenze del progetto di ricerca e le implicazioni legali riguardanti etica e protezione dei dati. Questo riguarda in particolare le difficoltà che i progetti potrebbero incontrare quando intraprendono una procedura di autorizzazione o notifica a livello locale o nazionale a causa della mancanza di un´armonizzazione delle procedure a livello dell´Ue. Il programma comprenderà anche questioni come la nozione e la designazione di controllori dei dati, l´applicazione delle regole in paesi che non fanno parte dell´Ue, il duplice uso, la deviazione dell´uso e il potenziale uso malevolo. Per ulteriori informazioni, visitare: link http://ec.Europa.eu/research/rea/index.cfm?pg=ethics7fp_workshop2011  
   
   
UE: FORUM IPA 13 LUGLIO A PESCARA CON MINISTRO FITTO CHIODI,CONFERMA EFFICACIA ATTIVITA´ SVOLTE  
 
Pescara, 12 luglio 2011 - "Il Forum di Pescara con il ministro Fitto sarà un´altra occasione per confermare l´efficacia delle attività del programma di cooperazione transfrontaliero comunitario Ipa Adriatico soprattutto quelle tese a favorire l´integrazione e lo sviluppo tra le popolazioni al fine di unire le due sponde dell´Adriatico". Così il presidente della Giunta regionale d´Abruzzo, Gianni Chiodi, ha commentato il Forum sul programma comunitario Ipa Adriatico che si terrà a Pescara il 13 luglio prossimo presso l´Auditorium De Cecco, in piazza Unione. L´evento dal titolo "Il ruolo del programma Ipa Adriatico nelle politiche di cooperazione transfrontaliera dell´Unione Europea" si segnala come un summit internazionale di alto livello sulle attività dell´iniziativa comunitaria. Qualificato e nutrito il parterre: tra gli altri saranno presenti il ministro per gli Affari regionali e delle Politiche di Sviluppo, Raffaele Fitto, il vice ministro dell´Integrazione Europea dell´Albania, Jarida Tabaku, e il vice ministro e segretario di Stato della Croazia, Carlo Gjurasic. Tra le altre personalità che hanno aderito anche la responsabile per l´Ue di Ipa, Fausta Corda, e tutti gli altri rappresentanti istituzionali degli Stati e dei Paesi coinvolti nel programma che vede l´Abruzzo padrone di casa, regione capofila. "Alla vigilia di questo importante evento colgo l´occasione per sottolineare anche la centralità dell´Abruzzo che ha guidato con professionalità le attività del programma a strettissimo contatto e collaborazione con gli Stati e le altre Regioni ? ha spiegato ancora Chiodi ? e il fatto che l´Abruzzo si pone con sempre maggiore autorevolezza come porta di ingresso dell´area adriatico-ionica dell´Europa". Tra le diverse finalità del Forum c´è quella di fare il punto sui progetti finanziati nell´ambito del primo bando Ipa, per un importo di circa 75 milioni euro, ed anche di presentare il secondo "call" approvato dal comitato di sorveglianza che si è svolto all´Aquila nei giorni scorsi, con un finanziamento complessivo di 87 milioni di euro equamente distribuiti nei tre assi strategici. Al programma partecipano otto Stati: Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania, Serbia, Grecia e per l´Italia, oltre all´Abruzzo, regione capofila, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Puglia e Molise. Il programma ha una dotazione complessiva di circa 280 milioni di euro e mira ad armonizzare l´area transfrontaliera adriatica nel nome della cooperazione istituzionale, economica, culturale, turistica, ambientale ed infrastrutturale.  
   
   
SICILIA: FONDI UE A RISCHIO PER RITARDO RIMODULAZIONE FAS  
 
Palermo, 12 luglio 2011 - "E´ chiaro che l´intendimento di non fare alcun riconoscimento sui Fas alla Sicilia, che sembra pervicacemente perseguito dal Governo nazionale, determina la mancata sottoscrizione dell´intesa generale quadro per le infrastrutture". Lo ha precisato l’ 8 luglio l´assessore per l´Economia, Gaetano Armao, al convegno promosso dall´Associazione ´Un´altra Storia´ a Palazzo dei Normanni, a Palermo. "Ieri in conferenza delle Regioni abbiamo denegato l´assenso all´intesa sul Piano nazionale delle infrastrutture strategiche allegato al Documento di economia e finanza (la finanziaria statale), determinando cosi´ il rinvio della trattazione in conferenza Stato-regioni. Infatti, come precisato dal Presidente Lombardo al presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi, l´adesione della Sicilia e´ subordinata alla preventiva sottoscrizione dell´intesa generale quadro con lo Stato, che da tempo la Regione Siciliana richiede, ma che viene continuamente rinviata dal Governo nazionale". "Punto centrale dell´intesa - continua Armao - e´ l´impiego dei fondi Fas e non vorremmo che alla base dei ritardi ci sia l´intendimento di subordinare la realizzazione delle principali opere pubbliche dei prossimi anni ad un indefinito negoziato su tali fondi nell´ormai accertata evanescenza del cosiddetto Piano per il sud". Secondo Armao "la mancata sottoscrizione dell´intesa generale quadro impedisce, innanzitutto, il tempestivo impiego dei fondi comunitari per le infrastrutture. Com´e´ noto, criterio di utilizzazione dei fondi europei e´ l´addizionalita´, con la conseguenza che in assenza di fondi nazionali o regionali tali fondi non possono essere utilizzati. Il blocco ingiustificato dei fondi Fas gia´ assegnati alla Sicilia genera cosi´ un pesante ritardo nell´impiego di questi finanziamenti. Ma c´e´ un ulteriore effetto paralizzante sulle opere - come l´interporto di Termini Imerese - che, cofinanziate con fondi regionali e europei, senza la sottoscrizione dell´intesa generale quadro non possono veder avviati i lavori. Con il rischio che, di fronte ad ulteriori ed ingiustificati ritardi da parte del Governo nazionale, si comincera´ in ritardo non potendo rendicontare gli ingenti fondi europei assegnati (49 milioni circa) entro il termine consentito". "Siamo - conclude Armao - alla doppia beffa da parte del Governo a trazione leghista e con forti connivenze tra gli esponenti politici provenienti dalla Sicilia che ritengono di rendersi funzionali a questo disegno. Non solo si sguarnisce il federalismo fiscale della imprescindibile perequazione infrastrutturale, del tutto assente mentre si va avanti con i decreti attuativi, ma viene paralizzata anche la spesa dei fondi statali ed europei assegnati alla Sicilia. E´ chiaro oramai, e la manovra finanziaria di questi giorni lo conferma, che a queste condizioni il federalismo diviene irrealizzabile per la sola ragione del venir meno delle risorse da approntare per le perequazioni. A meno che qualcuno ritenga di portarlo a casa a qualsiasi costo contro il Mezzogiorno ma questo federalismo spaccherebbe inevitabilmente il Paese".  
   
   
SLOVENIA, BILANCIO RIDOTTO DI 455 MILIONI  
 
Lubiana, 12 luglio 2011 - La Slovenia ha adottato il quadro di revisione del bilancio dello Stato in cui i costi sono stati ridotti per 455 milioni di euro. Con la revisione, il bilancio di quest´anno - secondo quanto riporta l´Ice - sarebbe ridotto del 10 per cento rispetto a quello che è stato approvato per quest´anno, ma sarebbe superiore del 3 per cento del consumo dell´anno scorso.  
   
   
SVILUPPO, PRIMA MISSIONE A MOSCA DEL MINISTRO PAOLO ROMANI  
 
Roma, 12 luglio 2011 - Energia, telecomunicazioni, made in Italy. Sono questi i dossier affrontati l’ 11 luglio a Mosca dal Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani durante la sua prima visita ufficiale. Romani ha per primo, il ministro dello Sviluppo Economico Elvira Nabiullina, per delineare una strategia comune finalizzata al rafforzamento dell´interscambio commerciale tra i due paesi. Subito dopo, ha visto il ministro per l’Energia, Sergey Shmatko, per affrontare il tema dell’approvvigionamento energetico, con particolare riferimento al gasdotto South Stream. Con il ministro delle Telecomunicazioni Igor Shegolev è stato invece analizzato il programma di digitalizzazione della televisione russa e la possibile collaborazione nel settore postale e delle comunicazioni mobili. Infine Romani ha visto il ministro dell’Industria e del Commercio Viktor Khristenko, per fare il punto sulle strategie di rafforzamento della partnership industriale. La Russia si conferma come un partner strategico per la governance internazionale e l’Italia è favorevole al suo ingresso nell’Organizzazione Mondiale per il Commercio e nell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. L’interscambio nel 2010 è stato di 21 miliardi di euro, e il nostro paese per la Russia è diventato in questi anni 6° cliente e 4° fornitore. Una partnership sempre più intensa testimoniata dal fatto che in Russia operano circa 500 aziende italiane principalmente nei settori energetico, automobilistico, agroalimentare e telecomunicazioni. Nuove opportunità di collaborazione industriale vi sono nel settore delle tecnologie avanzate, nelle infrastrutture, trasporti e nelle tecnologie medicali. Inoltre il nostro paese è attento ai vantaggi offerti dalle Zone economiche speciali costituite a Mosca (microelettronica a Zelenograd), a Dubna (tecnologie nucleari, regione di Mosca), a San-pietroburgo (tecnologie informatiche), a Tomsk (nuovi materiali), a Lipezk (produzione degli elettrodomestici e dei mobili), a Elabuga (componenti per auto e prodotti innovativi dell’industria petrolchimica).  
   
   
FORUM EURO ARABO.FORMIGONI: PIU´ SVILUPPO MENO IMMIGRAZIONI APERTO L´APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE NELLA SEDE REGIONALE IL PRESIDENTE: FACCIAMO CRESCERE NEL MONDO IL MODELLO PMI  
 
Milano, 12 luglio 2011 - Una ha forte valenza economica ma anche sociale e politica la seconda edizione della conferenza euro-araba per il sostegno alle piccole e medie imprese, aperta ieri mattina dal presidente Roberto Formigoni a Palazzo Lombardia: nella sede regionale sono arrivati i rappresentanti di 30 Paesi del Nord Africa, del Medioriente e dei Paesi del Golfo Persico. Due i principali temi emersi all´inizio della manifestazione: la comune volontà di sviluppare nuove iniziative di partenariato economico tra l´Europa e il tessuto socio-economico dei Paesi arabi e, allo stesso tempo, la volontà di promuovere la pace, frenando la forte immigrazione verso il vecchio continente. Due Giorni Di Incontri - È stato Formigoni ad avviare i lavori, in programma ieri e oggi, promossi da Regione Lombardia, dalla Camera di Commercio di Milano, dai Ministeri italiani degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico e dalla Lega degli Stati Arabi. Presenti, sul tavolo dei relatori, il presidente di Promos Bruno Ermolli, il vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani, il sottosegretario di Stato agli Affari Esteri Stefania Craxi e tanti illustri ospiti stranieri come il vice segretario generale della Lega Araba Samir Kassir, il vice ministro delle Finanze della Repubblica Araba d´Egitto Mohammed Amiri, il direttore generale di Aidmo (Organizzazione Araba per lo Sviluppo industriale e minerario) Ben Youssef e il direttore generale del Fondo monetario arabo Jassim Al Mannai. Lo Sviluppo Per Macroaree - ´Lo sviluppo procede oggi, a livello mondiale, per macroaree - ha sottolineato Formigoni - I sistemi regionali e le grandi aree sono chiamati a coalizzarsi per mettere a fattor comune le loro eccellenze e superare insieme le criticità´. Ecco perché Regione Lombardia ha voluto che la conferenza si svolgesse nel suo quartier generale: ´Siamo fortemente interessati a promuovere i rapporti con i Paesi arabi - ha aggiunto il presidente - nella consapevolezza dell´importanza crescente, nello scacchiere mondiale, di questi popoli. Il rilancio del dialogo porterà opportunità e vantaggi a tutti noi´. Più Benessere E Pace - ´Rafforzare la crescita e la competitività di un Paese e di un´area - ha proseguito Formigoni - può contribuire a dare maggiore stabilità politica e sociale, determinando forme più concrete di equità sociale´. Lo sviluppo economico è un elemento determinante per ´facilitare un processo di pace stabile e duratura nel bacino del Mediterraneo, tormentato oggi da nuove emergenti necessità´. L´esempio Delle Nostre Pmi - In questo percorso di rilancio delle economie, le piccole e medie imprese lombarde costituiscono un esempio di come sia possibile reagire alla crisi: ´In Italia e in Lombardia in particolare - ha spiegato Formigoni - la risposta alla crisi economica è stata possibile proprio grazie al ruolo che hanno saputo giocare le nostre piccole e medie imprese. La loro flessibilità, la loro capacità di adattamento ai cambiamenti globali e la loro grande spinta all´innovazione sono le caratteristiche che le hanno rese pilastri del tessuto economico e veri fattori di crescita. Il compito delle istituzioni è quello di continuare a sostenerle, di valorizzare il loro radicamento territoriale, ma, al contempo, di incentivarle a raggrupparsi in cluster, per rafforzare la loro capacità competitiva di sistema´. L´invito di Formigoni è quello di ´far crescere le Pmi nel mondo arabo, così che i giovani possano trovare modo di esplicitare la loro creatività´. La Strategia Lombarda - Cosa fare concretamente per rafforzare le relazioni tra i Paesi lo ha esplicitato lo stesso Formigoni, riassumendo le azioni principali del lavoro di Regione Lombardia: la promozione del sistema fieristico; la realizzazione dell´Expo 2015 sui temi della sostenibilità e dell´alimentazione; le azioni di formazione con un programma di tirocini di manodopera qualificata. Più Pace E Meno Emigrazione - Sviluppando l´interscambio economico si promuoverà la pace: ´Viviamo con sofferenza il protrarsi dei conflitti armati - ha concluso Formigoni -. Il nostro desiderio è che ovunque, presto, i popoli del Mediterraneo possano pacificamente raggiungere quegli obiettivi verso i quali si sono mossi con entusiasmo e determinazione´. Affermando la pace, sarà possibile ´rendere meno invasivo il fenomeno dei flussi migratori. Se forniamo formazione e occasioni di crescita, avremo meno masse che spingono per emigrare in Europa´. Questi risultati si potranno raggiungere se ´il mondo arabo e l´Europa si impegneranno per rafforzare il dialogo fra le forze vive delle loro rispettive società. In questa sfida la Lombardia farà la propria parte´.  
   
   
FORUM EURO ARABO: LE PMI LOMBARDE SONO UN MODELLO  
 
Milano, 12 luglio 2011 - ´Il fatto che la Conferenza euro-araba sulle piccole e medie imprese si sia svolta a Milano testimonia la centralità della Lombardia in questo settore´. Così l´assessore al Commercio, Turismo e Servizi Stefano Maullu commenta l´apertura del Forum euro-arabo a Palazzo Lombardia. ´Quello tra Europa e mondo arabo - ha continuato Maullu - è un mercato in crescita, che si caratterizza per la forte presenza delle Pmi´. ´Regione Lombardia - ha sottolineato l´assessore Maullu - riafferma la disponibilità a mettere a disposizione il suo progetto di sviluppo delle Pmi, che si avvale del modello sempre più efficace dei Distretti, che rappresentano una chiave di azioni per tutti i Paesi europei e arabi del bacino mediterraneo´. ´Regione Lombardia - ha concluso Maullu - è impegnata a promuovere la collaborazione con i Paesi arabi che, non solo per vicinanza geografica, sono da considerare la Cina per il nostro territorio, e le Pmi che operano in queste nazioni e che aiuteremo a far crescere nella loro presenza e nei rapporti commerciali´.  
   
   
FORUM EURO ARABO: NOTEVOLI SCAMBI CON QUEST´AREA  
 
Milano, 12 luglio 2011 - ´Il petrolio dell´Europa sono 20 milioni di Piccole e medie imprese che costituiscono il 99 per cento del suo sistema produttivo e coprono il 90 per cento dell´occupazione; varcano ogni giorno il Mediterraneo ed esportano nei Paesi Arabi la creatività, la tecnologia e il know how dei prodotti europei. L´interscambio dell´Italia con questi Paesi, solo nel 2010, è stato di 13,8 miliardi di euro (+9,8 per cento rispetto al 2009), un dato che rende ancor più significativa la scelta della Camera di Commercio di Milano di siglare oggi un accordo con Aidmo (organizzazione araba per lo sviluppo industriale e minerario), con l´obiettivo di promuovere lo sviluppo delle Pmi italiane, europee e arabe, grazie all´apertura presso Promos della prima sede europea dell´Arab Union for Industrial Exports Development´. Questo uno dei passaggi dell´intervento di Bruno Ermolli, presidente di Promos, durante il Forum euro-arabo che si è svolto ieri a Palazzo Lombardia. ´La firma di oggi - ha proseguito - rappresenta un ulteriore tassello nel più ampio quadro di attività rivolte alle Pmi, che Promos promuove e sostiene nell´Area del Mediterraneo e del Golfo da anni, come i corsi di finanza islamica e lingua araba per imprenditori. Un impegno che pochi giorni fa si è concretizzato, grazie al contributo della Bei, anche con l´avvio del Centro Euromed per le Micro e piccole medie imprese´. ´Questi risultati positivi - ha concluso Ermolli - sono principalmente dovuti al successo delle piccole e medie imprese europee (l´Italia è la prima dell´Area Euro-med con oltre 4,5 milioni di Pmi). Il fenomeno è generalizzabile e trasferibile a tutti i Paesi Arabi, perché risponde alle aspettative delle nuove generazioni, che sono la libertà e l´autonomia, regolata, dei singoli´.  
   
   
VENDOLA INCONTRA AMBASCIATORE URUGUAY GUSTAVO ALVAREZ GOYOAGA  
 
Bari, 12 luglio 2011 - “L’uruguay è un pezzo di quell’America latina che sta risorgendo, con effetti sorprendenti, dalle macerie delle dittature di un lungo periodo di oscurantismo culturale e di violenza politica. C’è una nuova America latina che è nata dalla volontà di libertà e di giustizia dei popoli latino americani. E in questo quadro accanto ai giganti dell’economia e della democrazia, come oggi il Brasile, ci sono tante altre realtà e l’Uruguay è una di queste, è una realtà molto importante”. Lo ha detto il Presidente della regione Puglia Nichi Vendola incontrando ieri mattina, per una visita di cortesia, l’ambasciatore in Italia della Repubblica Orientale dell’Uruguay Gustavo Alvarez Goyoaga. “L’uruguay è una realtà in fermento economico e in grande crescita – ha continuato Vendola - una realtà che sta ricostruendo un circuito di relazioni internazionali molto forte. E le relazioni non possono che essere annodate alle proprie storie. La storia dell’Uruguay è anche una storia molto italiana, la storia dell’Uruguay è anche una storia pugliese, una storia di pugliesi che hanno contribuito a costruire il moderno Uruguay democratico”. “La sollecitazione che l’Ambasciatore ha rivolto alla regione Puglia - ha sottolineato il Presidente - viene accolta con entusiasmo da noi. Seppure in un quadro di ristrettezze economiche, per noi è molto importante non solo affacciarsi su mondi nuovi e costruire relazioni tra diversi comparti economico commerciali ma anche avviare uno scambio di conoscenze tra i nostri sistemi di impresa e camerali”. In particolare sul turismo Vendola ha auspicato “uno scambio di buone pratiche sulla promozione del turismo pugliese in Uruguay e del turismo dell’Uruguay in Puglia”. “E’ stato un primo incontro di conoscenza e di messa a fuoco di una possibile agenda” ha concluso Vendola anticipando la possibilità di mettere a punto un protocollo d’intesa nel prossimo autunno “protocollo che sarà la traccia di lavoro per i prossimi anni”. “L’uruguay ammira molto la Puglia – ha aggiunto l’Ambasciatore Gustavo Alvarez Goyoaga.– l’Uruguay è il paese che ha la più grande percentuale di italiani, ben il 47% della popolazione ha un’origine italiana. E la Puglia in particolare è uno dei tre punti di origine dell’emigrazione in Uruguay durante il Xix secolo. L’uruguay – ha concluso l’Ambasciatore - è una realtà che crede nella collaborazione e nello scambio fruttifero tra paesi”.  
   
   
REGIONE LOMBARDIA,CORTE DEI CONTI PROMUOVE BILANCIO 2010 POSITIVO IL GIUDIZIO DELLA SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO L´ESERCIZIO FINANZIARIO DEFINITO SOLIDO E STRUTTURATO  
 
Milano, 12 luglio 2011 - La Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ha promosso il bilancio 2010 di Regione Lombardia definendolo solido e ben strutturato. E quanto emerso nel corso della seduta convocata ieri durante la quale, alla presenza dell´assessore regionale alle Finanze e Rapporti istituzionali Romano Colozzi, è stata esposta la relazione sull´esercizio finanziario 2010 con un riferimento particolare alla gestione della sanità. ´La Corte dei Conti ha riconosciuto gli sforzi messi in atto da Regione Lombardia - ha commentato il presidente Roberto Formigoni - per tenere i conti sotto controllo senza però penalizzare cittadini e imprese. Sono particolarmente soddisfatto di questo giudizio e sono convinto che, come ha ricordato anche il presidente della Sezione Nicola Mastropasqua, un´analisi così attenta dei dati di bilancio e una collaborazione propositiva fra magistratura contabile e istituzioni locali possano essere uno stimolo alla buona amministrazione e un modello concreto per altre aree del Paese´. In particolare, i giudici della Corte hanno sottolineato la capacità di Regione Lombardia di avviare investimenti senza contrarre nuovo indebitamento né ricorrere ad anticipazioni di tesoreria e la rapidità dei tempi di pagamento dei fornitori; hanno inoltre giudicato in modo molto positivo l´accantonamento dei 153 milioni di euro quale fondo tecnico di garanzia a protezione del bilancio regionale, qualora si verificasse la totale insolvenza della Grecia. Apprezzata anche l´istituzione dell´innovativo fondo di rotazione per l´edilizia sanitaria sia con riferimento al miglioramento della qualità dei servizi alle persone sia in chiave anticiclica per la promozione dello sviluppo e della crescita dell´economia lombarda. La Corte ha anche evidenziato come positivo lo sforzo compiuto dalla Regione per tutela e la valorizzazione della montagna e delle Comunità montane in particolare. ´L´osservazione che più mi ha colpito - ha dichiarato l´assessore Colozzi - riguarda la riconciliazione patrimoniale e finanziaria operata sul settore della sanità: in pratica i giudici e i tecnici della Corte hanno esaminato in modo approfondito i bilanci delle strutture sanitarie lombarde, analizzandone debiti e crediti e la loro corrispondenza nel bilancio di Regione Lombardia, certificandone l´assoluta trasparenza e la piena coincidenza. Chissà se tutte le Sezioni regionali della Corte abbiano mai avviato simili verifiche incrociate con la stessa attenzione dimostrata dai magistrati lombardi? Sono sicuro che ne avremmo viste delle belle´. La Corte ha poi verificato il rispetto del Patto di stabilità della Regione, sottolineando però l´inadeguatezza dei criteri nazionali in vigore che limitano l´autonomia delle Regioni, soprattutto di quelle virtuose. ´A tal proposito - ha concluso l´assessore nella sua relazione - Regione Lombardia siglerà, nelle prossime settimane, con Comuni e Province, un nuovo accordo sul Patto di stabilità territoriale basato su principi di virtuosità definiti d´intesa con le stesse autonomie locali´.  
   
   
MILANO: PGT. SI RIPARTE DA OSSERVAZIONI CITTADINI, NESSUN BLOCCO DELLA CITTA´  
 
Milano, 12 luglio 2011 - La Giunta di Palazzo Marino ha deciso all’unanimità di revocare la delibera di approvazione del Pgt e di rivalutare le osservazioni e i pareri presentati, “ridando così la parola ai cittadini senza bloccare la città”. La proposta di delibera di revoca sarà portata in Giunta già la prossima settimana e sottoposta successivamente all’esame del Consiglio comunale. Lo hanno comunicato il Sindaco Giuliano Pisapia e l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris, che ha presentato stamani in Giunta una relazione informativa sul Piano di Governo del Territorio adottato dal precedente Consiglio comunale il 13 luglio 2010 e approvato il 4 febbraio 2011. “Rispettiamo gli impegni presi in campagna elettorale – ha spiegato il Sindaco Pisapia – dando ascolto a cittadini, comitati, enti, associazioni. Correggiamo gli errori commessi dalla precedente Amministrazione e facciamo un passo in avanti, percorrendo quella che consideriamo la strada maestra dal punto di vista giuridico e urbanistico. Nessun blocco, quindi, né dello sviluppo né dell’economia di Milano”. “Oggi il Pgt non è efficace, perché non è stato pubblicato dalla precedente Amministrazione e perché non è neppure pubblicabile: non si è concluso, infatti, l’iter di adeguamento dei documenti necessario per apportare le modifiche approvate con l’accoglimento di alcune osservazioni. Noi abbiamo scelto di ripristinare il principio normativo della democrazia partecipata che prima non era stato rispettato”, ha detto l’assessore De Cesaris, ricordando che contro la delibera di approvazione del Pgt sono stati proposti due ricorsi al Tar della Lombardia: il primo contesta i metodi di accorpamento delle osservazioni e di votazione dei relativi macrogruppi, il secondo contesta l’iter della delibera di approvazione, compresa la fase di valutazione delle osservazioni stesse. La decisione della Giunta di tornare alla fase delle 4.765 osservazioni permette, attraverso l’accoglimento di alcune di esse, di modificare il Piano tenendo conto anche degli indirizzi espressi dai cittadini con i recenti referendum comunali e, contestualmente, di avviare un percorso di revisione sostanziale delle linee strategiche di pianificazione di Milano.  
   
   
EXPO, FORMIGONI: AL GOVERNO SCELTA COMMISSARIO  
 
Milano, 12 luglio 2011 - È un apprezzamento quello espresso dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nei confronti delle dichiarazioni dei rappresentanti del Comune di Milano circa "l´opportunità" e "l´obbligatorietà" del commissario per l´Expo 2015: "Lo chiede il Bie - ha detto - e la responsabilità è in capo al Governo, perché il commissario è innanzitutto rappresentante del Governo". Il percorso futuro prevede, infatti, la nomina del commissario da parte della Presidenza del Consiglio: "Il sottosegretario Letta ha garantito che il Governo sentirà ciascuno di noi e, poi, farà le valutazioni migliori". Le Ipotesi Per Il Commissario - Anche per Formigoni il modo migliore per scegliere il commissario è quello di "un´ampia consultazione di Regione, Comune, Provincia e Camera di commercio che, assieme al Governo, sono soci dell´Expo". La scelta - attesa a breve - deve essere "il più possibile condivisa, meglio entro luglio". La soluzione più idonea potrebbe anche essere duplice e non singola: "Come ha detto ieri il direttore Sala, non è escluso che le funzioni di commissario straordinario e di commissario generale possano essere sdoppiate. È un´ipotesi sul tappeto che non sposo, ma che rappresenta una delle ipotesi possibili: quelle riflessioni che il Governo e tutti noi stiamo facendo e nelle consultazioni che farà, potrà essere presente anche questa. Non ci sarebbe nulla di strano se ci fosse un commissario straordinario dotato di poteri per accelerare i lavori e di un commissario generale con funzioni di rappresentanza internazionale presso il Bie. Il segretario generale del Bie, Vicente Loscertales, ha detto che, avvinandosi la data del 2015, hanno bisogno di un commissario che sia disponibile a frequenti incontri internazionali: le due funzioni possono essere radunate in una sola persona oppure sdoppiate e, in questo seconda soluzione, non ci sarebbe alcuna conflittualità". La Partecipazione Ad Arexpo - L´obiettivo comune "deve essere quello di fare di Expo un successo straordinario" e per far questo - dice Formigoni - "bisogna collaborare tutti assieme". In quest´ottica Regione è in attesa di una decisione definitiva circa la quota di partecipazione del Comune di Milano nella società Arexpo: "Attendo di sapere qual è la cifra definitiva su cui si attesta, facendo presente che tot onori tot oneri. L´acquisizione di una percentuale di terreni comporta lo sborsamento di una corrispondente cifra rispetto a quella complessiva del valore dei terreni". La soluzione auspicata è quella di una "ripartizione equilibrata": conclusa la fase di valutazioni da parte del Comune - conclude il presidente - "rifletteremo assieme dove si possano assestare il Comune, la Regione, la Provincia, Rho e la Fiera". L´invito rivolto al Comune da Formigoni è "di non scendere troppo in basso".  
   
   
RIFORMA ENDOREGIONALE: REGIONE UMBRIA TRASFERISCE A PROVINCE COMPETENZE VIABILITA´, RISORSE IDRICHE, AREE NATURALI PROTETTE, FORMAZIONE ADDETTI ATTIVITA´ TURISTICHE  
 
Perugia, 12 luglio 2011 - "Un altro importante passo verso la concreta attuazione in Umbria della riforma endoregionale, il cui obiettivo, tra l´altro, è quello di realizzare il riordino delle funzioni oggi esercitate dalle Comunità montane, e l´attribuzione alle Province delle relative competenze". È quanto hanno congiuntamente affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ed i presidenti delle Province di Perugia e Terni, Marco Vinicio Guasticchi e Feliciano Polli, in occasione della firma del protocollo d´intesa con il quale sono state trasferite ai due Enti ulteriori competenze, con le relative risorse che sono state stimate attorno ad un milione e 500 mila euro annui. Nello specifico, con il protocollo d´intesa sottoscritto, vengono trasferite alle due Province funzioni che attengono al completamento dei conferimenti già avvenuti nelle seguenti materie e competenze: viabilità e gestione del demanio stradale, ivi compresa la riscossione dei canoni concessori; gestione delle aree appartenenti al demanio idrico regionale, ivi compresa la riscossione dei canoni concessori relativi a manufatti interferenti con il reticolo idraulico demaniale; tutela ambientale e, in particolare, gestione delle aree naturali protette; formazione professionale e, in particolare, attività connesse alla formazione e al riconoscimento delle professioni turistiche. "Con l´atto di oggi - hanno affermato la presidente Marini ed i presidenti Guasticchi e Polli - diamo seguito a quanto era già stato deciso in sede di Consiglio delle Autonomie locali, e cioè sulla comune volontà di procedere a una più organica riforma degli Enti locali regionali, così da completare i conferimenti di funzioni per materie omogenee già attribuite alle Province e ai Comuni, anche nelle loro forme associative, e in modo da dar vita alle Unioni dei Comuni, in attuazione dell´obiettivo di un´effettiva semplificazione istituzionale". "Intendiamo inoltre anticipare, per quanto possibile, gli stessi dettati della Carta delle Autonomie locali, attualmente all´esame del Parlamento - hanno sottolineato -, in cui saranno riunite e coordinate sistematicamente le disposizioni statali che disciplinano le competenze degli Enti locali". Il protocollo sottoscritto stabilisce che le Province di Perugia e Terni, entro 180 giorni successivi alla data di esecutività della deliberazione della Giunta regionale con la quale vengono conferite le funzioni, trasmettono alla Regione gli atti regolamentari mediante i quali sono garantiti lo snellimento e l´accelerazione delle procedure per l´espletamento delle funzioni conferite. Entro lo stesso termine previsto, la Giunta regionale provvederà ad assegnare alle Province adeguate risorse umane, finanziarie e strumentali per l´effettivo esercizio delle ulteriori funzioni alle stesse conferite. Si formalizza la decisione di istituire un tavolo di confronto tra gli Enti firmatari "con il compito di individuare e valutare le ulteriori funzioni amministrative che, alla luce delle iniziative legislative in materia di funzioni degli Enti locali, appare opportuno conferire alle Province dell´Umbria".  
   
   
FINANZIARIA: OGGI INCONTRO REGIONI SUD PER EMENDAMENTI CONDIVISI  
 
Bari, 12 luglio 2011 - L’assessore al Sud e Federalismo, Marida Dentamaro, partecipa oggi in rappresentanza della Regione Puglia, ad un incontro politico con i Parlamentari eletti nel Mezzogiorno ed i Rappresentanti delle altre Regioni Meridionali, per discutere degli emendamenti alla manovra finanziaria del Governo, con particolare riferimento alle Regole del Patto di stabilità interno. “Le altre regioni del Mezzogiorno, infatti,- spiega l’assessore- intendono unirsi alla battaglia che la Puglia conduce instancabilmente da ormai 2 anni per ottenere modifiche alla regole del Patto che consentano di conciliarne il rispetto con l’esigenza imprescindibile di non bloccare la spesa dei fondi strumentali, indispensabile per evitare il disimpegno automatico e contribuire alla ripresa dell’economia del territorio. “Il coinvolgimento delle altre Regioni del Sud- continua Marida Dentamaro- e dei Parlamentari rappresenta un grande successo politico, che si spera costituisca premessa per il conseguimento di risultati concreti sul piano della legislazione di stabilità, a beneficio della sopravvivenza stessa delle Istituzioni e delle economie del Mezzogiorno”.  
   
   
INCONTRO DURNWALDER-DELLAI: PASSI CONGIUNTI SU MANOVRA FINANZIARIA E A22  
 
Bolzano, 12 luglio 2011 - I prossimi passi congiunti delle Province autonome di Bolzano e di Trento nelle questioni cruciali della manovra finanziaria e della concessione di A22 sono stati discussi l’ 11 luglio a Bolzano dal presidente Luis Durnwalder con il suo omologo Lorenzo Dellai. Emendamenti per modificare la manovra fiscale del Governo - da sottoporre alla Ragioneria dello Stato e alle Camere attraverso i parlamentari regionali - sono stati discussi oggi (11 luglio) a Palazzo Widmann dai governatori Durnwalder e Dellai. "Gli obblighi di solidarietà nazionale per compartecipare alla riduzione del debito pubblico sono stati rispettati con l’Accordo di Milano, Bolzano e Trento sono state le prime a firmare una simile intesa, che neppure il Governo mette in discussione", ha ricordato Durnwalder. Tale accordo garantisce il meccanismo dei 9/10 delle entrate e comporta circa 500 milioni di euro di minori introiti per la Provincia e 100 milioni messi a disposizione per assumere la competenza su funzioni statali delegate. "Non è dunque accettabile che il Governo usi ora anche il Patto di stabilità, che si applica invece sulle spese, per penalizzare ulteriormente il bilancio provinciale", ha ribadito Durnwalder. Si chiede quindi che il vincolo di spesa resti fissato in modo proporzionale rispetto al volume del bilancio di ciascuna Regione e Provincia autonoma e non invece, come prospetta la manovra finanziaria del Governo, raddoppiando l’impegno per le autonomie speciali. "Abbiamo sempre gestito con equilibrio il nostro bilancio - ha ribadito Durnwalder - e con i mezzi finanziari bloccati dal Patto non potremmo ridurre alcun debito, per il semplice fatto che la Provincia di Bolzano non ne ha." La seconda questione affrontata dai due Presidenti è stata quella del rinnovo della concessione dell´A22 nel 2014, secondo una proposta di schema, possibile con modifica di legge, che consentirebbe di affidare la gestione dell´Autobrennero a una società appositamente costituita (in house) interamente controllata e partecipata dagli enti pubblici territoriali locali ("sulla base delle attuali quote di partecipazione in A22", secondo Durnwalder). Tale newco provvederebbe al pagamento del valore della concessione versando al Ministero 70 milioni l´anno fino al raggiungimento del valore di concessione di 568 milioni di euro. "Inoltre dovrebbe garantire annualmente il pagamento della quota di finanziamento trasversale del Tunnel di base del Brennero, del canone annuo di concessione all´Anas e di misure compensative ambientali a favore dei Comuni attraversati dall´autostrada", ha spiegato Durnwalder. Questa ipotesi trova i due Presidenti concordi, con una precisa obiezione: sulla newco non va calcolato un vincolo aggiuntivo, come invece nelle intenzioni del Governo, che prevede per ciascuna Provincia un risparmio di ulteriori 70 milioni di euro rientranti nel Patto di stabilità 2011 come concorso agli obiettivi di riduzione della spesa pubblica. Ora le trattative proseguono in sede governativa.  
   
   
BOLZANO: RIMBORSO DELLE SPESE LEGALI, NO A AUMENTO COSTI PER I CITTADINI  
 
Bolzano, 12 luglio 2011 - Le spese legali che la Provincia deve rimborsare al personale e ai rappresentanti politici oggetto di una denuncia quest´anno supereranno il milione di euro rispetto ai 3-400mila degli anni passati. Ne ha discusso la Giunta provinciale, auspicando una migliore regolamentazione e la possibilità che siano i denuncianti a concorrere alle spese in determinati casi, "senza far ricadere i costi sui contribuenti", ha detto il presidente Durnwalder. Nei casi di proscioglimento, amministratori politici e dipendenti provinciali hanno diritto a una rimborso delle spese legali da parte dell´ente pubblico. "Sono però in aumento le cause per danni erariali o altro intentate da privati, opposizione politica e istituzioni che terminano con un nulla di fatto", ha spiegato il presidente Durnwalder. Tocca poi alla Provincia rimborsare tali spese all´interessato, "e solo nel 2011 la cifra si aggira già attorno al milione di euro rispetto a meno della metà degli anni passati", ha precisato Durnwalder. La Giunta si è occupata della questione con l´intenzione di verificare se sussiste la possibilità che, in determinati casi, anche i denuncianti possano essere chiamati a sostenere parte dei rimborsi delle spese legali: "Oggi rimborsa la Provincia e sono costi che ricadono sulla collettività, ma non deve essere il contribuente a pagare per cause talvolta avviate senza aver fatto le opportune verifiche e che si concludono in un´inevitabile bolla di sapone", ha spiegato Durnwalder, fermo restando che la funzione di controllo sull´ente pubblico vada sempre salvaguardata, "perché una buona amministrazione non deve aver timore delle verifiche, quando fondate e oggettive."  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE SCOPELLITI E L´ASSESSORE STILLITANI ALLA FIRMA DEL PROTOCOLLO PER L´UTILIZZO DI PERSONALE IN CASSA INTEGRAZIONE NEGLI UFFICI DELL´AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA  
 
Catanzaro, 12 luglio 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’Assessore al lavoro e politiche sociali Francescantonio Stillitani hanno preso parte ieri mattina, nella sede dell’Azienda Calabria Lavoro a Reggio Calabria, alla firma del protocollo d’intesa per l’utilizzo di personale attualmente in cassa integrazione o mobilità, in possesso di competenze di tipo amministrativo, per far fronte, per periodi definiti, ad incombenze di natura amministrativa negli uffici dell’Amministrazione Giudiziaria. Nello specifico verranno coinvolte settanta unità lavorative residenti nei Comuni della Provincia di Reggio Calabria, posti in cassa integrazione o mobilità in deroga. Detti lavoratori saranno così assegnati: Procura Generale della Repubblica di Reggio Calabria: sedici unità; Procura della Repubblica di Reggio Calabria: trenta unità; Procura della Repubblica di Palmi: dieci unità; Procura della Repubblica di Locri: dieci unità; Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Reggio Calabria: quattro unità. La Provincia di Reggio, coinvolta nel protocollo d’intesa, s’ impegna a selezionare tramite i propri Centri per l’Impiego i destinatari finali dell’intervento. I lavoratori saranno impiegati, secondo le specifiche esigenze di ciascun ufficio ospitante, a supporto della gestione amministrativo-contabile e per l’ausilio materiale all’attività giurisdizionale, con compiti che richiedono l’utilizzo di apparecchiature elettroniche d’uso semplice o di strumenti di videoscrittura ed inserimento dati, e di movimentazione di fascicoli e strumentazioni. “Si ribadisce un impegno concreto che la Giunta Regione insieme a Calabria Lavoro sta portando avanti a sostegno degli uffici giudiziari da tempo in difficoltà dal punto di vista del personale – ha affermato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – si tratta di un’iniziativa che estenderemo anche alle altre provincie. Puntiamo, per nostra competenza, a dare sempre maggiore sostegno per migliorare il sistema giudiziario”. “Questi protocolli – ha aggiunto l’assessore regionale Stillitani – si inseriscono in una nuova filosofia che la Giunta Scopelliti ha avviato sin dal suo insediamento. Non si tratta solo di una semplice erogazione di fondi o sussidi, questi lavoratori saranno nuovamente impiegati in attività produttive ed utili, soprattutto per potenziare gli uffici giudiziari”. “Il nostro impegno è sempre proteso per avviare con efficacia una seria politica attiva del lavoro – ha dichiarato Pasquale Melissari Commissario di Calabria Lavoro – da una lista di settecento unità, saranno nuovamente impegnati, per sei mesi, settanta lavoratori. Abbiamo svolto un’attività di raccordo istituzionale per l’utilizzo di questo personale”. All’ incontro hanno partecipato, inoltre, Salvatore Di Lando, Procuratore Generale della Corte d’Appello di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Sandro Velardi primo Dirigente della Procura Generale di Reggio Calabria e Bruno Calvetta Dirigente generale assessorato regionale al lavoro e politiche sociali.  
   
   
VENETO: RIPRENDONO ASSUNZIONI GRAZIE AD EXPORT E SETTORI STRATEGICI  
 
Arzignano (Vicenza), 12 luglio 2011 - “Riprendono le assunzioni grazie all’export ed ai settori strategici”. Lo sottolinea Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, nel corso della presentazione del report di Veneto Lavoro sull’andamento occupazionale nel primo semestre 2011, tenutasi questa mattina nella sede della Marly’s Confezioni s.P.a. Ad Arzignano, in provincia di Vicenza. “Dobbiamo riprogrammare le politiche pubbliche – ha aggiunto Donazzan – a partire da un approccio integrato delle politiche regionali per favorire i “campioni” della ripresa. Si tratta di settori che stanno dando i primi significativi risultati, e tra questi la valorizzazione del made in Italy, e di aziende che hanno saputo intercettare nuovi mercati, investendo nelle risorse umane, nell’innovazione e nell’approccio commerciale”. “Abbiamo voluto presentare i dati sul lavoro – ha spiegato l’assessore regionale – proprio all’interno di un’azienda con queste caratteristiche, nello strategico settore della moda, che sulla qualità, sull’identità del made in Italy e sulla alta professionalità delle proprie risorse umane ha costruito le condizioni per la ripresa. Il presidente dell’azienda, anche per l’importante ruolo che riveste nel Sistema Moda Italia, ne è un elemento propulsivo con il respiro nazionale ed internazionale oggi necessario”. “Fare la conferenza stampa in un’azienda con queste caratteristiche e non in un classico luogo istituzionale – ha detto ancora Donazzan – vuole essere un segnale importante e la testimonianza della volontà di un mondo politico che vuole essere anche fisicamente vicino al mondo del lavoro, per condividerne la capacità di capire ed intercettare i fenomeni del cambiamento”. “Dai dati emerge che anche nella nostra regione, pur se in misura minore rispetto al dato nazionale, esiste una fragilità che riguarda il lavoro dei giovani – ha continuato l’assessore – ai quali non dobbiamo dare illusorie garanzie ma concrete opportunità. E’ una priorità –ha concluso l’assessore – sulla quale andranno riprogrammate le risorse e le scelte dell’amministrazione regionale. Lo scenario descritto nel report di Veneto Lavoro evidenzia segnali di uscita dalla crisi, con una significativa ripresa dell’export che supporta la crescita e con un andamento della crescita complessiva che rimane basso. Nel mercato del lavoro si arresta la caduta dell’occupazione e diminuisce leggermente il tasso di disoccupazione, mentre ripartono le assunzioni nei settori votati all’export. Ma aumenta anche il flusso dei licenziamenti collettivi, mentre calano i licenziamenti individuali. Infine, si registrano deboli opportunità per i giovani per una buona occupazione.  
   
   
POVERTA´: ROMA CAPITALE ATTENTA ALLE NUOVE EMERGENZE SOCIALI  
 
Roma, 12 luglio 2011 - «In merito al rapporto presentato quest’oggi dalla Caritas emergono alcune criticità come quella dei padri separati, divenuta ormai una nuova emergenza sociale, per la quale Roma Capitale ha già da tempo attivato azioni concrete». Così in un nota, l’ 8 luglio, l’assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale, Sveva Belviso. «Dal 2009 infatti – continua Belviso - sul territorio capitolino è attiva una struttura residenziale dedicata ai papà separati, primo caso in Italia, per i quali l’amministrazione capitolina mette a disposizione venti bilocali, indipendenti e accessoriati di tutto. Grazie all’ausilio degli operatori sociali presenti e ai progetti individuali dedicati, i padri possano intraprendere un percorso di ricostruzione personale che li porti in breve tempo, 12 mesi prorogabili di altri 12 per i casi più complessi, ad una nuova autonomia. La “Casa dei Papà” nasce con la volontà sia di dare un soccorso immediato ai padri caduti in disgrazia, sia di mantenere inalterato i rapporti con i figli, ai quali viene data la possibilità di trascorre ogni momento della giornata in compagnia dei propri cari». «Dall’inizio dell’attività la casa ha accolto 35 papà, 15 dei quali hanno già lasciato la struttura, recuperando la loro autonomia economica e psicologica e reinserendosi attivamente nella società. Roma Capitale inoltre è in procinto di ampliare la struttura offrendo ai padri in difficoltà altri 10 appartamenti. Tra le nuove progettualità dell’amministrazione – conclude Belviso – c’è la modifica della delibera 163/98 del Consiglio comunale, contenuta nel programma operativo del nuovo Piano Regolatore Sociale di Roma Capitale, che prevede l’equiparazione di un padre separato non affidatario, che ha subito una sentenza di abbandono del la casa coniugale, a una sentenza di sfratto. Tale modifica consentirà, di fatto, ai papà separati di poter accedere alle liste per l’assegnazione di una casa popolare e di beneficiare di un contributo economico mensile. Queste iniziative sono solo alcune tra le azioni messe in campo dall’amministrazione per rispondere concretamente alle nuove povertà emergenti».  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA INCONTRATO LE ASSOCIAZIONI SINDACALI SULLE PROBLEMATICHE RELATIVE AI LAVORATORI DELLE COMUNITA´ MONTANE  
 
Catanzaro, 12 luglio 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha incontrato le associazioni sindacali per discutere del problema relativo all’erogazione degli stipendi in favore dei lavoratori delle Comunità montane. All’incontro hanno preso parte anche l’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra, il Sottosegratario alle Riforme Alberto Sarra e una rappresentanza di consiglieri regionali di maggioranza e di minoranza. Nel corso della riunione il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti ha informato le associazioni sindacali che, nell’ambito della manovra di assestamento di bilancio, sono stati reperiti 3 milioni di euro che si aggiungono ai 2 già previsti in precedenza, con cui sarà possibile pagare alcune mensilità spettanti ai lavoratori delle comunità montane e dare una nuovo segnale forte a testimonianza della grande attenzione della Giunta regionale su tale problematica. “Si tratta di un’ulteriore risposta che diamo a questi lavoratori – ha affermato il Presidente Scopelliti – in attesa che giungano le risorse del fondo di consolidamento da parte del Governo Nazionale che tardano ad arrivare. Spero che i sindacati e i lavoratori apprezzino questo nostro ulteriore sforzo, che siamo riusciti a mettere in campo nonostante le tante altre criticità che siamo costretti ad affrontare. Nel frattempo stiamo continuando a confrontarci sulla legge di riforma delle comunità montane ed è in corso di valutazione la possibilità di estendere la legge relativa all’esodo anche a questi lavoratori. Quello odierno è comunque un ulteriore passo in avanti perché – ha concluso il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – in attesa di trovare la soluzione definitiva a questa problematica, abbiamo dimostrato ancora una volta di avere molta attenzione nei confronti dei lavoratori delle comunità montane”.  
   
   
FVG, LAVORO: APPROVATA ANNUALITA´ 2011 (PROGRAMMA TRIENNALE 2011-2013)  
 
Udine, 12 luglio 2011 - E´ stata approvata l’ 8 luglio dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Lavoro Angela Brandi, l´Annualità 2011 del Programma triennale regionale di Politica del Lavoro 2011-2013. Il documento, previsto dall´articolo 3 della legge regionale 18 del 2005 sul lavoro, da un lato fa il punto sullo stato della crisi occupazionale a ormai tre anni dal suo inizio e, dall´altro, fa un bilancio degli interventi attuati nel corso del 2009 e del 2010 definendo al contempo gli interventi da attuare nel corso del 2011. In questo senso, sottolinea l´assessore Brandi, il Programma è l´espressione degli orientamenti dell´Amministrazione regionale e di quelle provinciali ma anche frutto della collaborazione con le forze sociali. Sul versante della situazione di crisi si sottolinea l´importanza dei segnali di ripresa che si sono manifestati nel corso della prima parte del 2011, come la diminuzione della cassa integrazione e degli ingressi in mobilità, la ripresa degli avviamenti e la tenuta dell´occupazione femminile. Tuttavia, si osserva nel documento, non vanno sottovalutate le criticità che permangono nel mercato del lavoro regionale quale l´ampio bacino dei lavoratori sospesi, in prevalenza uomini, i differenziali regionali che vedono una situazione meno favorevole sul territorio della Venezia Giulia, una presenza eccessiva di forme contrattuali diverse da quella a tempo indeterminato. Dal punto di vista degli interventi di Politica del Lavoro, il Piano triennale prevede per il 2011 la continuità degli ammortizzatori in deroga in linea con gli anni precedenti e con una copertura pressoché totale per le imprese e i lavoratori operanti sul territorio regionale. Si prevede anche il rafforzamento degli incentivi alle imprese per l´assunzione dei lavoratori a rischio di disoccupazione (in particolare favorendo la stabilizzazione dei contratti di apprendistato) e il rafforzamento del ruolo dei Centri per l´Impiego e delle Agenzie private nell´attività di riaccompagnamento dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. Inoltre, si prevedono il lancio di un nuovo programma di lavori di pubblica utilità rivolto ai lavoratori disoccupati di lunga durata con età inferiore ai 35 anni, il mantenimento degli interventi di formazione professionale finalizzata al miglioramento dell´occupabilità, la conferma dei contratti di solidarietà difensivi, il sostegno formativo nel confronti dei collaboratori a progetto che hanno perso le loro opportunità occupazionali in seguito alla crisi.  
   
   
FVG, LAVORO: INCENTIVI, PROROGATE AL 31 DICEMBRE LE DOMANDE  
 
Udine, 12 luglio 2011 - Sono stati prorogati al 31 dicembre di quest´anno i termini per ottenere i contributi del 2011 per le Politiche attive del Lavoro, previsti dalla legge regionale 18 del 2005 su ´´Norme regionali per l´occupazione, la tutela e la qualità del lavoro´´. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Lavoro Angela Brandi. La proroga riguarda gli incentivi inseriti in particolare negli articoli dal 29 al 33 e nell´articolo 48 della legge regionale: promozione dell´occupazione, promozione di nuove attività imprenditoriali, lavoro in cooperativa, stabilizzazione dei precari, interventi per le situazioni di grave difficoltà occupazionale.  
   
   
EMILIA ROMAGNA- VISITA RAPPRESENTANZA COMMISSIONE DIRITTI UMANI DEL SENATO AL CARCERE DELLA DOZZA.  
 
Bologna, 12 luglio 2011 – Nelle carceri “occorre intervenire nell’immediato, con risorse che permettano la gestione quotidiana delle strutture. Al tempo stesso è necessario garantire l’indispensabile presenza del personale, che rende possibile una giusta custodia: bisogna farlo, e subito. Mi auguro che la visita del’ 11 luglio alla Dozza sproni il governo ad agire, e ad attuare ciò che è nelle sue competenze: non è immaginabile pensare di affrontare l’estate in queste condizioni”. Queste le parole dell’assessore alle Politiche sociali della Regione Teresa Marzocchi, che ha espresso apprezzamento per la visita del presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del senato Pietro Marcenaro, dei parlamentari Rita Ghedini, Elio Massimo Palmizio, Donata Lenzi insieme al sindaco Virginio Merola. “La situazione – sottolinea Marzocchi – è drammatica, non ci stancheremo mai di ripeterlo: le nostre carceri sono al secondo posto in Italia per tasso di sovraffollamento”. I detenuti in Emilia-romagna sono infatti 4.373, a fronte di una capienza regolamentare di 2.394. Questo determina un indice di sovraffollamento pari al 182,5%, molto al di sopra del dato medio nazionale (150,95%). A questa condizione di estrema gravità “la Regione – prosegue l’assessore – ha risposto applicando pienamente gli interventi previsti dalla sanità penitenziaria e promuovendo, prevalentemente tramite le amministrazioni locali, numerosi progetti per migliorare le condizioni di vita dentro le carceri e favorendo insieme interventi di reinserimento sociale”. L’assessore sottolinea inoltre come “l’impegno del volontariato, molto presente in queste realtà, e la grande disponibilità di chi lavora ogni giorno dentro le carceri, hanno evitato il precipitare della situazione”. Tutto questo però “non è sufficiente a gestire il tempo che ci separa dall’effettiva realizzazione dell’atteso Piano Carceri che, se applicato come concordato, dovrebbe ridimensionare drasticamente i numeri del sovraffollamento. Per questo – conclude l’assessore – occorre intervenire nell’immediato con risorse che permettano la gestione quotidiana delle strutture. Questo chiediamo al governo, ribadendo ancora una volta la disponibilità a una collaborazione piena, a condizione che ognuno faccia la propria parte”.  
   
   
G.R. UMBRIA ADERISCE PROGETTO NAZIONALE INCLUSIONE DEI SOGGETTI IN ESECUZIONE PENALE  
 
Perugia, 12 luglio 2011 -“Nel quadro delle politiche per l’inclusione sociale e per la creazione di servizi per la qualità della vita una parte importante è quella dedicata alla costruzione di percorsi di integrazione ed al miglioramento del reinserimento lavorativo di persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. D’altra parte la sicurezza ed inclusione sociale sono elementi indispensabili per consentire la realizzazione di qualsiasi processo di sviluppo sociale ed economico del territorio. Ciò porta a rivedere gli obiettivi e le strategie delle politiche per la sicurezza e la legalità che, in sinergia con adeguate politiche sociali, dovranno essere finalizzate alla riduzione permanente e continua delle condizioni di insicurezza pubblica e di illegalità dei territori, intervenendo nel miglioramento dei servizi di contrasto all’esclusione sociale, piuttosto che con la sola compensazione degli svantaggi che queste condizioni generano.”, la Vicepresidente ed assessore alle politiche sociali Carla Casciari motiva così l’adesione della Giunta regionale al progetto interregionale-transnazionale "Interventi per il miglioramento dei servizi per l´inclusione socio-lavorativa dei soggetti in esecuzione penale" promosso dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia e l’approvazione da parte della stessa Giunta, che ha anche autorizzato l’Assessore Casciari alla sottoscrizione, dello schema di Accordo per l’attuazione. Insieme all’Umbria, aderiscono le regioni Abruzzo, Calabria, Emilia-romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, e le province autonome di Trento e Bolzano. Il progetto, che ha un carattere transnazionale sarà aperto a partner europei, prevede la ricognizione ed analisi sullo stato della programmazione sociale degli interventi di inclusione socio-lavorativa delle persone in esecuzione penale; l’implementazione dei modelli organizzativi di servizi integrati per il reinserimento socio-lavorativo delle persone soggette a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria privativi o limitativi della libertà personale al fine di erogare servizi rispondenti alle effettive esigenze e per garantire un migliore livello di sicurezza dei cittadini; la formazione congiunta degli operatori per lo sviluppo di competenze sulla programmazione degli interventi, sulla progettazione a livello locale e sull’utilizzo delle risorse finanziarie comunitarie, nazionali e locali, sul lavoro in rete, il coordinamento e la gestione delle risorse e delle iniziative rivolte ai soggetti svantaggiati; la comunicazione e diffusione delle azioni poste in essere ed il monitoraggio e valutazione. “L’auspicio, afferma la Vicepresidente Casciari, è che tali interventi in futuro possano coinvolgere anche i minori sottoposti a misure penali e alternative. Lo scopo è quello di configurare un sistema di servizi territorialmente omogeneo ed efficace con il coinvolgimento degli attori economici, promuovendo in particolare l’intervento integrato e “socialmente responsabile” di imprese, cooperative sociali, agenzie e presidi territoriali (Unioncamere, Servizi per l’impiego, Agenzie per il lavoro) per realizzare percorsi integrati e personalizzati di inclusione lavorativa, nonché individuare uno o più modelli organizzativi sostenibili ed esportabili”. “L’obiettivo, conclude la Casciari, è chiaramente quello di accompagnare le istituzioni e le organizzazioni (pubbliche e private, profit e non profit) in un percorso di costruzione condivisa dove le giuste istanze economiche vanno coniugate con le attenzioni sociali e ambientali per uno sviluppo sostenibile”.  
   
   
CONCILIAZIONE, GIBELLI: LA REGIONE LOMBARDIA E´ VICINA ALLE ISTANZE DELLE DONNE  
 
Lodi, 12 luglio 2011 - "Regione Lombardia, ed io in prima persona, siamo sempre stati vicini a queste istanze, in particolare rispetto all´impegno delle donne per quanto riguarda le loro attività nell´industria, come dimostra l´ultimo bando sulle ´start up´, che mette proprio il mondo femminile al centro dell´iniziativa regionale". E´ questo uno dei passaggi salienti del messaggio che Andrea Gibelli, vice presidente di Regione Lombardia e assessore all´Industria e Artigianato, ha inviato al direttore generale dell´Asl di Lodi Claudio Garbelli, che, proprio nella sede territoriale del Lodigiano, ha sostituito Gibelli alla firma dell´Accordo territoriale famiglia-lavoro. "Come si evince dall´accordo stesso - ha scritto Gibelli - il principale obiettivo è quello di imprimere un adeguato sviluppo alla valorizzazione della famiglia come soggetto attivo e come risorsa imprescindibile del welfare, attivando un complesso di azioni e di interventi rivolti a donne e uomini di diverse generazioni, promuovendo ogni intervento congiunto teso al miglioramento della conciliazione famiglia-lavoro, attraverso la collaborazione tra persone, famiglie, associazioni, mondo del terzo settore, enti e istituzioni a livello locale e, in particolare, attraverso la collaborazione con il sistema imprese e le parti sociali". I dati dicono che l´occupazione femminile in Lombardia è superiore alla media nazionale, ma che la superiorità numerica delle donne e la loro migliore qualificazione non si traducono in un completa parità nel mondo del lavoro. "La Lombardia - ha concluso il vice presidente - si impegna quindi a collaborare con tutti i soggetti promotori, per garantire un dialogo effettivo ed efficace, affinché gli obiettivi presenti in tale accordo vengano raggiunti".  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: GIUNTA ABRUZZO OK A DDL SU COMMISSIONE REGIONALE , STRUMENTO CONSULTIVO PIU´ AGILE E MENO COSTOSO  
 
Pescara, 12 luglio 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Pari opportunità, Federica Carpineta, ha approvato un disegno di legge che trasforma la Commissione regionale delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra uomini e donne in uno strumento consultivo più agile e quindi più efficace ma, al tempo stesso, anche meno costoso per il bilancio regionale. Infatti, se da un lato i suoi componenti vengono ridotti da ventuno a dodici e i loro compensi passano dalle 100 euro lorde per ogni seduta di partecipazione alle riunioni della Commissione ad un massimo di 30 euro lorde a seduta in linea con le recenti disposizioni di legge in tema di Finanziaria, dall´altro vengono ampliate le competenze della Commissione. Il disegno di legge appena approvato stabilisce che la stessa operi in piena autonomia per la valorizzazione delle differenze di genere, per il superamento di ogni altra discriminazione diretta ed indiretta (età, razza, origine etnica, disabilità e lingua, credo religioso, orientamento sessuale) e per la promozione e la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna nell´educazione, nella formazione, nella cultura e nei comportamenti, nella partecipazione alla vita politica e sociale, nelle istituzioni, nella vita familiare e professionale nell´accesso alla cariche elettive ed alla funzioni direttive. "Esprimo grande soddisfazione, come donna e come assessore di riferimento di questo settore, ? afferma l´assessore Carpineta ? per l´approvazione di un disegno di legge che, grazie al sostegno unanime della Giunta, che ringrazio, crea le premesse, ad undici anni dall´istituzione di questa Commissione, per far raggiungere alla Regione Abruzzo uno dei momenti alti nella storia delle politiche di genere. Inoltre, - ha aggiunto - rendere più funzionale la Commissione vuol dire anche essere perfettamente in linea con il programma di razionalizzazione e di snellimento dell´intera macchina amministrativa regionale che questa Giunta sta perseguendo in tutti i settori fin dal suo insediamento". La Commissione regionale delle pari opportunità, che ha sede presso il Consiglio regionale, opera come organo consultivo della Giunta regionale e del Consiglio. I suoi componenti, eletti dal Consiglio regionale, sono scelti da un elenco di cittadini aventi titoli o esperienza in campo giuridico, sociale, della comunicazione o dei settori di attinenza della legge di riferimento. Viene stabilito, infine, che almeno un terzo degli iscritti nell´elenco venga individuato tra quelli designati da associazioni culturali, datoriali e professionali in modo da assicurare un´equilibrata presenza delle diverse competenze e professionalità.  
   
   
OCCUPAZIONE: : IN ABRUZZO LAVORANO 10.000 DONNE IN PIU´  
 
L´aquila, 12 luglio 2011 - L´abruzzo resiste e stacca le altre regioni del sud sugli indicatori del mercato del lavoro. Questo il quadro che emerge dalla pubblicazione dei dati Istat sull´occupazione, così commentati dall´assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti. "L´abruzzo resiste - sottolinea Gatti - aumenta di 7.000 unità gli occupati nel I° trimestre 2011 rispetto al I° trimestre 2010, resta in linea con il dato della disoccupazione nazionale (8,8% in regione; 8,6% in Italia), confermandosi la Regione del sud di gran lunga con i migliori indicatori sul mercato del lavoro. Ma soprattutto sta realizzando una politica mirata all´occupazione del maggior numero possibile di donne. In un solo anno il sistema produttivo regionale ha prodotto ben 10.000 posti di lavoro in più di sole donne. Siamo convinti che un elemento decisivo per sostenere la crescita del Pil regionale e nazionale passi proprio dall´incremento del tasso delle lavoratrici". Si tratta secondo l´assessore "di un percorso lento che va sostenuto, come abbiamo fatto, con incentivi all´assunzione e all´autoimprenditorialità femminile, ma anche da una parallela riforma strutturale del welfare. Le politiche sociali in Italia per troppo tempo si sono basate solo sul sostegno della cura parentale offerto gratuitamente dalle donne italiane. Dobbiamo favorire l´uscita di casa verso la società e il mondo del lavoro delle donne senza per questo far pagare il conto alle famiglie, soprattutto quelle con minori, non autosufficienti e diversamente abili. Anche attraverso politiche di conciliazione vita/lavoro si può indicare una strada". "La Regione lo sta facendo non solo a chiacchiere, ma mettendo a disposizione fondi. Abbiamo segnato una rotta -conclude - e la società e l´economia abruzzese dimostrano di saper cogliere queste opportunità. Anche se il momento e´ ancora molto difficile non dobbiamo avere paura di segnalare i dati positivi che indicano che ci sono soluzioni possibili".