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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Settembre 2011
FIRMATO ACCORDO TECNICO DI COOPERAZIONE IN AMBITO AERONAUTICO TRA L’ENAC E L’AUTORITÀ PER L’AVIAZIONE CIVILE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO  
 
 Roma, 5 settembre 2011 - L’enac informa che in data 2 settembre , a Taormina, nell’ambito dei lavori della 60a riunione speciale dei Direttori Generali dell’Aviazione Civile dell’Ecac, European Civil Aviation Conference, che si svolgono da oggi al 5 settembre, è stato firmato un Accordo Tecnico di cooperazione tra l’Autorità per l’Aviazione Civile della Repubblica di San Marino e l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Il protocollo, premessa di un accordo di cooperazione che riguarderà in modo complessivo le attività aeronautiche svolte nei rispettivi Paesi, è stato firmato da Alessio Quaranta, Direttore Generale dell’Enac e da Marco Conti, Direttore Generale dell’Autorità per l´Aviazione Civile di San Marino, e impegna le due organizzazioni a una serie di compiti reciproci. La Repubblica di San Marino, membro della Organizzazione Internazionale della Aviazione Civile (Icao), aderisce all’Ecac, ha un accordo di lavoro con l’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (Easa) con lo scopo di adottare la normativa armonizzata a livello europeo e ha un proprio registro aeronautico per gli aeromobili immatricolati nella Repubblica. L’accordo tecnico stipulato riguarda la pubblicazione di informazioni aeronautiche, l’accesso negli spazi aerei nazionali per attività aeroscolastiche e lo svolgimento delle funzioni ispettive delle due Autorità sia in territorio italiano che sanmarinese.  
   
   
E´ NATA SAR, LA SOCIETÀ AEROPORTI DI ROMAGNA. E´ L´INIZIO DI UNA NUOVA FASE NEL SETTORE DELLE INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI  
 
Bologna, 5 settembre 2011 - E’ nata Sar Spa, la Società Aeroporti di Romagna. La sigla dell’atto è avvenuta il 3 agosto; hanno firmato per la costituzione della holding la Regione Emilia-romagna, il Comune di Forlì e la Provincia di Forlì-cesena, in attesa dell’ingresso dei soci riminesi. Erano presenti l’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri, il sindaco di Forlì Roberto Balzani, Mauro Maredi (in rappresentanza della Provincia di Forlì-cesena), e la presidente della Sar Caterina Brancaleoni. “La difficoltà e la complessità tecnica del passaggio – ha dichiarato l’assessore Peri – non sminuiscono l’importanza dell’atto che abbiamo compiuto. Un atto – ha aggiunto l’assessore – che segna l’inizio di una nuova fase nel settore delle infrastrutture aeroportuali dell’Emilia-romagna, e che ci consente di qui in avanti di valorizzare le potenzialità degli scali, in modo da corrispondere alle necessità del territorio e della comunità”.  
   
   
MOBILITÀ E TRASPORTI - SICUREZZA STRADALE, I RISULTATI DELLA RILEVAZIONE 2010 IN EMILIA-ROMAGNA CON IL PROGETTO REGIONALE MISTER: IN CALO INCIDENTI (- 264), DECESSI (- 21) E FERITI (- 40). L´ASSESSORE PERI: "FRUTTO DI UN LAVORO SU CUI LA REGIONE È IMPEGNATA DA ANNI"  
 
Bologna, 5 settembre 2011 - Nel 2010 in Emilia-romagna si sono verificati 20.147 incidenti: 264 in meno rispetto al 2009, con un bilancio di 401 decessi (21 in meno) e 27.995 feriti (40 in meno). E’ stato raggiunto così l’obiettivo, indicato dalla Commissione Europea, di dimezzare entro il 2010 le vittime della strada registrate nel 2001 (in Emilia-romagna erano state 813). E’ la sintesi che emerge dall’elaborazione dei dati provvisori (in attesa dei definitivi dall’Istat) raccolti dal Sistema informativo sull’incidentalità stradale messo a punto nell’ambito del progetto Mister. Un progetto avviato nel 2009 dalla Regione Emilia-romagna per rilevare in maniera più tempestiva e capillare i dati sugli incidenti stradali, la cui riduzione costituisce un obiettivo strategico nell’ambito delle politiche regionali. Gli incidenti stradali rappresentano infatti la prima causa di morte per la popolazione residente di età compresa tra i 14 e i 29 anni e il loro costo sociale raggiunge, secondo la formula definita nel terzo programma del Piano nazionale della sicurezza stradale, il 2% del Pil regionale. Il progetto Mister si inserisce nel Centro di monitoraggio regionale che prevede l’integrazione con la cartografia per posizionare con precisione l’incidente sulle mappe, individuare eventuali collegamenti con le caratteristiche delle strade e programmare così gli interventi di miglioramento. “La sicurezza sulle strade è una delle priorità sui cui la Regione Emilia-romagna è impegnata da tempo, e questi risultati lo dimostrano – è il commento dell’assessore alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri – . Due sono le linee d’azione: una ‘tecnica’, per cui lavoriamo costantemente per la messa in sicurezza della rete stradale. L’altra è ‘culturale’: è fondamentale diffondere una cultura della sicurezza su strada tra i cittadini, a partire dai più giovani. Questo, in particolare – ha aggiunto l’assessore – è un tema su cui l’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza della Regione opera da anni, e il lungo lavoro fatto insieme alle scuole e agli enti locali ha contribuito indubbiamente alla riduzione della mortalità tra i ciclomotoristi”. I dati Le categorie che hanno maggiormente contribuito al calo della mortalità sono i ciclomotoristi (80% di decessi in meno rispetto al 2001) e gli automobilisti (65% in meno); aumentati invece del 14% i morti tra i motociclisti (su cui comunque si registra una riduzione del 31% rispetto al 2005). Nel complesso gli utenti cosiddetti “deboli” (pedoni, ciclisti, ciclomotoristi e motociclisti) rappresentano il 54% dei morti e il 37% dei feriti. Di questi, 69 morti e 1679 feriti sono pedoni (32% in meno del 2009 i morti, costanti i feriti), mentre 50 morti e 3099 feriti sono ciclisti (32% in meno i morti, 3% in più i feriti). In tre province – Reggio Emilia, Piacenza e Ferrara – gli incidenti aumentano, anche se, in particolare a Reggio Emilia e Piacenza, l’incremento registrato potrebbe essere collegato al miglioramento nella raccolta dei dati, che ha permesso di rilevare con maggiore precisione rispetto al passato il numero degli incidenti avvenuti. Le vittime della strada diminuiscono a Piacenza, Parma, Bologna, Ravenna e Forlì-cesena. In linea con gli anni precedenti, le classi di età più rappresentate tra i feriti sono quelle dei giovani tra 18 e 29 anni; tra i morti invece i più numerosi risultano i “grandi” anziani (oltre 75 anni), per la maggior parte pedoni e ciclisti investiti. Il 59% dei feriti e il 75% dei morti sono maschi. Il 73% degli incidenti e il 70% dei feriti sono stati registrati in ambito urbano, dove è più alta la densità di auto in circolazione, mentre il 55% dei decessi è avvenuto fuori dall’abitato, a causa della maggiore gravità degli incidenti. Come rilevato negli anni precedenti, la distribuzione oraria degli incidenti presenta picchi in corrispondenza dell’ingresso e dell’uscita dal lavoro, quando l’intensità del traffico è più elevata. In particolare il numero massimo di decessi si registra intorno alle 19, quando gli effetti del traffico di rientro si accumulano a fattori quali lo stress da lavoro e (a orari diversi secondo le stagioni) la difficoltà di percezione visiva dovuta alla riduzione della luce naturale non ancora sostituita da quella artificiale. Il tasso di mortalità più elevato si registra comunque dopo le 23 con valori massimi alle 4 e alle 6 del mattino (7%). Il 66% degli incidenti (e il 40% dei mortali) è stato rilevato da polizie municipali, con un picco del 77% in ambito urbano. Segue la polizia stradale con il 17% (27% dei mortali) e i carabinieri con il 16% (32% dei mortali). Il 72% degli incidenti rientra nella categoria degli scontri tra veicoli in marcia; in particolare il 35% sono scontri frontali-laterali (24% dei morti), il 19% tamponamenti, il 12% scontri laterali e l’8% scontri frontali. Le fuoriuscite dalla sede stradale (11% degli incidenti) sono all’origine del 20% dei decessi, seguite dagli investimenti di pedoni. In 2350 incidenti almeno uno dei veicoli coinvolti andava troppo veloce; il bilancio degli incidenti con eccesso di velocità è di 115 morti e 3473 feriti. 490 gli incidenti (16 morti e 709 feriti) con uno o più conducenti in stato di ebbrezza da alcool (il dato sugli incidenti alcool-correlati continua a essere presumibilmente sottostimato: uno studio della medicina legale dell’Ausl di Ferrara, relativo ai soli conducenti deceduti nel periodo 2000-2008, riporta una percentuale di soggetti alcool-positivi pari al 29%). In altri 77 incidenti (con 3 morti e 120 feriti) uno o più conducenti erano sotto l’effetto di stupefacenti.  
   
   
PARTNERSHIP VOLVO CAR CORPORATION E SIEMENS SULLA MOBILITÀ ELETTRICA  
 
Bologna, 5 settembre 2011 - Volvo Car Corporation e Siemens intendono avanzare congiuntamente allo sviluppo tecnico delle auto elettriche attraverso una vasta cooperazione strategica. Il focus è sullo sviluppo congiunto della tecnologia di azionamento elettrico, elettronica di potenza e tecnologia di ricarica, nonché l´integrazione di questi sistemi in Volvo C30 veicoli elettrici. Le prime vetture elettriche di questo modello dotato di motori elettrici Siemens sarà sulle piste di prova già alla fine di quest´anno. Partire dalla fine del 2012, la casa automobilistica svedese fornirà una serie di test fino a 200 veicoli a Siemens, che verranno poi testati e validati in accordo alle condizioni reali come parte di una flotta Siemens test interno. La partnership Siemens offre la possibilità di estendere la sua leadership industriale nella tecnologia di propulsione elettrica nel mercato automobilistico insieme ad un rinomato costruttore del veicolo. Volvo Car Corporation potrà contare sulla collaudata ed efficiente tecnologia Siemens per l´elettrificazione dei suoi futuri veicoli. "Siamo molto felici di avere Siemens come partner. Il loro leader a livello mondiale la conoscenza e l´esperienza porterà la tecnologia nelle nostre auto elettriche fino ad un livello completamente nuovo", afferma Stefan Jacoby, presidente e Ceo di Volvo Car Corporation. E continua: "Ci stiamo muovendo velocemente avanti in questo settore. Il nostro obiettivo è quello di essere il primo con le ultime tecnologie all´interno di elettrificazione. La partnership rafforza il nostro obiettivo di perseguire il mercato in rapida crescita per le auto elettriche".  
   
   
E-VAI, CAR SHARING ELETTRICO ARRIVA A MALPENSA NASCE UNA RETE DI TRASPORTI ECOLOGICA ED ECONOMICA  
 
Malpensa/Va, 5 settembre 2011 - Dal 26 luglio si può scendere dall´aereo a Malpensa e avere a disposizione un´auto elettrica o a basse emissione inquinanti. Dopo le postazioni alle stazioni ferroviarie di Milano Cadorna, Varese e Como Lago, il servizio di car sharing elettrico ´E-vai´, gestito da Sems, entra in funzione anche all´aeroporto varesino. A presentarlo c´erano l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, il presidente della Sea Giuseppe Bonomi, l´amministratore delegato di Trenord Giuseppe Biesuz e l´ad della Sems Massimo Vanzulli. ´Con l´apertura di questo punto di car sharing a Malpensa abbiamo creato una rete di trasporti a impatto zero - è il commento dell´assessore Cattaneo -. Con questo collegamento ecologico e sostenibile si potranno raggiungere gli altri punti già aperti a Varese - Stazione Nord, Milano Cadorna e Como Lago e gli altri che apriremo in autunno in Lombardia. Il vantaggio è che si potrà prendere l´auto a Malpensa e lasciarla in uno degli altri centri ´E-vai´´. Il prossimo lo apriremo dopodomani, giovedì 28 luglio, all´aeroporto di Linate´. Oltre alle Panda e ai Teener (il quadriciclo elettrico a due posti), che già sono in servizio, la flotta di mezzi si è arricchita di 3 vetture elettriche Mitsubishi Miev e 4 Citroen C zero. Oltre alle auto elettriche sono inoltre a disposizione 8 vetture a basse emissioni inquinanti (3 Fiat 500 twin air, 2 Fiat Punto bifuel e 3 Fiat Punto star&stop).  
   
   
LA ŠKODA AVVIA LA PRODUZIONE DELLA FLOTTA OCTAVIA GREEN E LINE LE 10 AUTO ELETTRICHE SARANNO UTILIZZATE PER UN TEST IN REPUBBLICA CECA  
 
Verona, 5 settembre 2011 - La ŠKoda ha dato il via alla produzione di una flotta di 10 Octavia Green E Line, destinate a un test approfondito che servirà a raccogliere informazioni sull’effettiva fruibilità, affidabilità e sicurezza delle auto elettriche. La Octavia Green E Line, prima vettura completamente elettrica sviluppata dalla Casa ceca, porta avanti la strategia della Marca, focalizzata sulla riduzione dell’impatto ambientale. Le Octavia Green E Line arriveranno sulle strade della Repubblica Ceca nel prossimo autunno e saranno riconoscibili per alcune caratteristiche di design. Le vetture verranno inoltre dotate di un nuovo dispositivo di sicurezza: un generatore di suoni, in grado di simulare la sonorità del motore fino alla velocità di 40 km/h. Gli esperti ritengono che le auto elettriche giocheranno un ruolo sempre più importante nell’ambito della riduzione delle emissioni di Co2 e, anche grazie alla stretta collaborazione con il Gruppo Volkswagen, la ŠKoda intende essere protagonista in questo processo. Ecco perché le informazioni raccolte in situazioni come il normale traffico cittadino sono considerate particolarmente preziose per le ricerche future. La mobilità elettrica è una delle tante tecnologie proposte dalla ŠKoda con l’obiettivo di ridurre i consumi e le emissioni di Co2, aumentando l’efficienza delle proprie vetture. Come già testimoniato dall’adozione del downsizing per le motorizzazioni e dall’introduzione di dispositivi tecnologicamente avanzati per le versioni Greenline di seconda generazione, come il sistema start/stop e il dispositivo per il recupero dell’energia in fase di frenata, la linea guida per la Casa ceca è chiara: offrire vetture che siano il più ecocompatibili e il più sicure possibile. Ecco perché, proprio rifacendosi a questa filosofia, la ŠKoda proporrà in futuro il suo primo modello ibrido plug-in. Eckhard Scholz, Membro del Consiglio di Amministrazione della ŠKoda per lo Sviluppo Tecnologico, ha commentato: “La mobilità a emissioni zero è uno dei grandi obiettivi per il futuro, e ritengo che le auto elettriche siano una risposta adeguata sia per essere in linea con i limiti sempre più severi in questo contesto, sia per sviluppare la sostenibilità nell’ambito dell’industria automobilistica. La nostra forza sta nel poter disporre di personale altamente qualificato per la fase di sviluppo tecnologico, e inoltre possiamo contare sul know-how del Gruppo Volkswagen. Questi fattori ci consentiranno di sviluppare un’auto elettrica che rappresenterà un concreto passo in avanti per la nostra Marca”. La Green E Line è basata sulla Octavia Wagon che, grazie alla sua struttura modulare, risulta la vettura ideale per poter ospitare la batteria, le unità elettroniche di controllo e il motore elettrico. Quest’ultimo eroga una potenza costante di 60 kW e una potenza massima pari a 85 kW. Nella fase di sviluppo dell’auto, la ŠKoda ha utilizzato alcuni dei moduli già adottati dal Gruppo Volkswagen. La coppia massima di 270 Nm, immediatamente disponibile, garantisce alla vettura una grande agilità: una qualità che il conducente può apprezzare in particolar modo nel traffico cittadino. La Octavia Green E Line accelera da 0 a 100 km/h in 12 secondi e la velocità massima è limitata a 135 km/h. Una moderna batteria agli ioni di litio (180 celle), del peso di circa 315 kg, garantisce all’auto un’energia complessiva pari a 26,5 kWh e un’autonomia di 150 km. In fase di frenata, l’energia viene recuperata e inviata nuovamente all’accumulatore.  
   
   
TOYOTA MOTORSPORT OTTIENE UNOVO RECORD IN ELETTRICO A NǗRBURGRING  
 
Colonia (Germania), 5 settembre 2011 - Toyota Motorsport Gmbh (Tmg) ha stabilito un nuovo tempo record per veicoli a batteria (Ev) sui leggendari 20,8 chilometri della Nordschleife di Nürburgring, in Germania. La Tmg Ev P001, con la sua trasmissione completamente elettrica e Jochen Krumbach al volante, grazie ai suoi 7 minuti e 47,794 secondi ha battuto il primato per il giro più veloce, che era in precedenza fissato a 9 minuti e 1,338 secondi. La trasmissione elettrica della Tmg Ev P001 offre una velocità di punta di 260 km/h e 800 Nm di coppia, e i suoi due motori elettrici hanno garantito una potenza davvero straordinaria sull’impegnativo tracciato della Nordschleife, che unisce significativi cambi di pendenza e lunghi rettilinei. Prima del record ottenuto il 29 Agosto, lo scopo della Tmg Ev P001 era di diventare il primo veicolo elettrico a infrangere la barriera degli 8 minuti, obiettivo raggiunto con facilità in una giornata in cui il clima, notoriamente variabile, non ha riservato sorprese nonostante le basse temperature del tracciato. Queste prestazioni dimostrano come la trasmissione elettrica messa a punto da Toyota Motorsport Gmbh sia adatta a competizioni di questo tipo, e Tmg ha quindi intenzione di commercializzare questa tecnologia entro il 2012. Per quanto riguarda l’elettrico, Tmg continua ad ottenere progressi grazie allo sviluppo di trasmissioni elettriche e alla continua ricerca di soluzioni innovative. Pascal Vasselon, Direttore Tecnico di Tmg ha così commentato: “Questo progetto aveva un duplice obiettivo: da una parte volevamo raggiungere un nuovo record per i veicoli a batteria, e sono davvero felice di averlo ottenuto con tale facilità, dall’altra volevamo conoscere in maniera più approfondita il funzionamento e la risposta della nostra trasmissione elettrica in circostanze estreme, e in automobilismo non esiste circuito più estremo del Ring. Sul giro record la Tmg Ev P001 si è comportata meglio rispetto ai test grazie ai miglioramenti che si erano già resi possibili con le precedenti esperienze. Abbiamo migliorato lo sviluppo della trasmissione sulla base delle informazioni forniteci dai nostri ingegneri, e posso dire che questo progetto gioverà enormemente ai nostri prodotti futuri.” Anche Rob Leupen, Direttore Business Operations, ha commentato la giornata: “Quello di oggi rappresenta un traguardo eccezionale, che dimostra l’enorme potenziale delle trasmissioni elettriche, ampiamente capaci di esprimere velocità e divertimento in pista. Per quanto riguarda l’automobilismo elettrico, non c’è dubbio di come esso possa essere avvincente quanto quello tradizionale, ed è stato sensazionale vedere la Tmg elettrica volare sulla Nordschleife accompagnata dal solo rumore del vento e dal sibilo dei pneumatici. Raggiungere il nuovo record al primo tentativo e con un simile margine sul precedente rappresenta un risultato straordinario e sono orgoglioso di vedere il nome di Tmg stampato sul libro dei record. Stiamo scrivendo l’inizio di un nuovo capitolo, e spero di rivedere quanto prima in azione le nostre trasmissioni elettriche.” Il giro record è stato portato a termine con pneumatici stradali sull’intero tracciato della Nordschleife, ed è stato verificato da fonti indipendenti. Per questi risultati Tmg vuole estendere i propri ringraziamenti a tutti i suoi partner: Aguti, che ha ideato e configurato il prototipo. Rational Motion per l’integrazione della trasmissione elettrica, della batteria e delle strategie di controllo. Evo Electric per la tecnologia del motore. La Tmg Ev P001 si basa su un telaio Radical modificato da Tmg per e-Wolf. Il video onboard del giro record e le immagini ad alta definizione sono scaricabili all’indirizzo http://corporatemedia.Toyota.eu/. Tenetevi aggiornati con tutte le nuove immagini Tmg dalla nostra pagina Flickr all’indirizzo www.Flickr.com/toyotamotorsport
veicolo Elettrico Tmg con Trasmissione Elettrica ad Alte Prestazioni
Prestazioni Velocità massima 260 km/h
0-50 km/h 1,8 secondi
0-100 km/h 3,9 secondi
Motore Coppia massima 800 Nm
Potenza massima 280 kW (375 Cv)
Rpm massimi 5.000
Batteria Tipo Litio-ceramiche
Voltaggio 520 V
Capacità 41,5 kWh
Peso 350 kg
Dimensioni Lunghezza totale 4.190 mm
Larghezza totale 1.785 mm
Altezza totale 1.070 mm
Passo 2.368 mm
Peso 970 kg
 
   
   
VEICOLI ELETTRICI: +39% DI BIRÒ IMMATRICOLATI RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2010  
 
Pordenone, 5 settembre 2011 – Estrima, azienda che produce e distribuisce il quadriciclo elettrico Birò, rende note le immatricolazioni del mercato italiano che la portano a essere leader assoluto per numero di veicoli su strada tra tutti i mezzi a motore elettrico targati (2, 3 e 4 ruote) e tra tutte le categorie dell’elettrico (ciclomotori, motoveicoli, autovetture e fuoristrada) e annuncia i dati del primo semestre 2011 con una crescita del 30%. I dati del mercato a emissioni zero del nostro Paese (fonte Unrae) evidenziano, al 30 giugno 2011, 798 veicoli elettrici immatricolati: 482 appartenenti alla categoria ciclomotori elettrici, 194 motoveicoli elettrici (dato aggiornato al 26 luglio) e 122 tra autovetture e fuoristrada elettrici. Dei 482 ciclomotori elettrici, 110 unità sono Birò (appartenenti al segmento quadricicli e minicar elettrici) mentre il secondo player della stessa categoria ne ha messi su strada solo 51; per i motoveicoli elettrici sono 29 le immatricolazioni dell’azienda che conduce la classifica della categoria, mentre il mercato delle autovetture e fuoristrada elettrici vede il suo leader sotto i 50 pezzi immatricolati. Questi dati fanno di Birò il veicolo elettrico più immatricolato in valore assoluto tra tutte le 3 categorie dell’elettrico in Italia, con il 14% di quota dell’immatricolato elettrico. All’interno della categoria ciclomotori elettrici, Estrima ha una quota del 52% del segmento quadricili e minicar elettrici cui appartiene (211 mezzi immatricolati nel segmento) e, nello stesso periodo del 2010, Estrima aveva, con 79 Birò immatricolati, il 49% del segmento di riferimento, dato che attesta al 6% l’aumento di immatricolazioni all’interno del suo segmento rispetto al primo semestre dell’anno scorso. Se il segmento di mercato di quadricicli e minicar elettrici nel primo semestre 2011 cresce per numero di mezzi immatricolati del 31% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la crescita di Birò immatricolati è del 39%, dato più che proporzionale rispetto al segmento di riferimento. L’azienda chiude il primo semestre 2011 a 1milione e 300mila euro, il 30% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: il fatturato del semestre Estrima è composto al 70% dal mercato Italia e al 30% da quello estero. “Il mercato italiano ha premiato Birò –afferma Matteo Maestri, Presidente Estrima- mezzo pensato e prodotto in Italia. Siamo felicissimi che il leader nazionale sia, a sua volta, italiano e abbiamo vinto la durissima scommessa del Nemo propheta in patria: in Italia si può produrre e si può crescere e i dati relativi alle immatricolazioni ci fanno sperare in un secondo semestre di ulteriore crescita per numero di mezzi su strada. Il mercato dell’elettrico e, più in generale, dell’eco è in fermento, forse il vero mercato emergente per quei Paesi che stanno vivendo la crisi dell’economia”. Www.estrima.com  
   
   
INAUGURATO AUTOBUS ELETTRICO A GORIZIA  
 
Gorizia, 5 settembre 2011 - Emissioni zero e circa 150 chilometri di autonomia prima di ricaricare le batterie per 2 ore al minimo: è il nuovo autobus che a Gorizia verrà assegnato alla Linea 1, un gioiello riconoscibile a distanza per il candore della carrozzeria sul quale il 12 agosto sono saliti, per il viaggio inaugurale, il sindaco Ettore Romoli, il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, e l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi. "Sono, assieme a tutti i protagonisti del nostro sistema di Trasporto pubblico locale, molto orgoglioso perché - ha detto Riccardi - il Friuli Venezia Giulia è l´unica regione italiana che lo scorso anno è riuscita a tenere gli stessi veicoli/chilometro senza fare una manovra tarifaria". Accennando al fatto che in Friuli Venezia Giulia il Tpl rappresenta la seconda voce di bilancio dopo la Sanità, l´assessore ha invitato tutti ad utilizzarlo un po´ di più "perché funziona". Riccardi ha inoltre sottolineato l´importanza di fare, in questo settore, scelte equilibrate e pragmatiche, poiché "i modelli, perfetti sulla carta, non sempre lo sono anche nella realtà dei fatti e tre sono gli obiettivi di cui tener conto: miglioramento delle condizioni di servizio, riduzione dei costi, efficienza". "Sono particolarmente soddisfatto di essere qui oggi - ha detto l´assessore - ma lo sono anche per aver condiviso con i presidenti delle quattro Province la decisione di lavorare sulla proroga dei contratti e non infilare il sistema del Tpl in un unico calderone". "La gomma funziona bene, il ferro meno - ha spiegato l´assessore - e se siamo tutti d´accordo sul fatto che il ferro deve e può migliorare, siamo anche convinti del fatto che non può farlo a spese dell´eccellenza della gomma, che oggi copre l´80 per cento della domanda e consente, anche grazie al dialogo tra istituzioni ed azionisti, di portare a casa investimenti come questi, che rappresentano comunque un fiore all´occhiello per l´intero territorio".  
   
   
LA FIAT CONFERMA GLI IMPEGNI SU MIRAFIORI E GRUGLIASCO  
 
Torino, 5 settembre 2011 - La Fiat conferma gli impegni in Piemonte. A riferirlo è il presidente della Regione, Roberto Cota, dopo l’incontro con l’amministratore delegato dell’azienda, Sergio Marchionne, avuto il 29 agosto negli uffici del Lingotto. Marchionne ha confermato l’avvenuta partenza degli investimenti sullo stabilimento di Grugliasco, dove verranno prodotte vetture con il marchio Maserati, e l’intenzione di procedere su Mirafiori, sul quale si sta facendo una valutazione, che si concluderà in tempi brevi, legata al modello da produrre. Parole che Cota ha accolto con molta soddisfazione: “In un momento non facile a causa della crisi internazionale penso sia importante che venga riaffermato il ruolo produttivo della Fiat in Piemonte”.  
   
   
I BIOCARBURANTI RICEVONO UNA SPINTA DAI RICERCATORI EUROPEI  
 
Bruxelles, 5 settembre 2011 - Benchè sia una fonte di energia interessante in termini ambientali ed economici, i biocarburanti possono avere un effetto corrosivo sui motori, un fatto che ha spinto molti consumatori europei a perdere fiducia in questa forma di energia pulita. Ora un nuovo consorzio di ricercatori della Repubblica ceca, Germania, Spagna, Finlandia e Regno Unito ha messo a punto una soluzione che potrebbe eliminare questo problema e ristabilire la fiducia nei biocarburanti. I biocarburanti sono derivati dalle piante e assorbono Co2 in modo naturale, ciò li rendende molto più puliti e più ampiamente disponibili delle sabbie bituminose, per esempio. Tuttavia, essi contengono un´elevata quantità di acqua e ossigeno, i quali hanno un effetto corrosivo sui motori. I carburanti ibridi per automobili come la E10, una miscela di 10% di etanolo e 90% di benzina, sono rapidamente diventate impopolari in alcune parti di Europa. Un recente sondaggio ha mostrato che circa il 70% degli automobilisti tedeschi nutre sospetti rispetto al bioetanolo e crede che sia dannoso per i motori delle auto. Finora l´industria dei trasporti ha risposto a questo problema diluendo l´etanolo nel carburante normale e adattando la benzina ottenuta alle norme sui motori esistenti. Ma il team, formatosi come parte del gruppo di ricerca Eureka, ha adottato un approccio diverso, cambiando il motore stesso invece della miscela di carburante. Eureka è una piattaforma per gli imprenditori impegnati nella ricerca e sviluppo (R&s) in Europa ed è composta da 39 partner tra cui la Commissione europea. I gruppi Eureka sono partenariati pubblico-privati strategici a lungo termine volti a sviluppare tecnologie generiche di fondamentale importanza per la competitività europea. Molte aziende leader europee partecipano ai gruppi Eureka. Il team ha deciso di riprogettare i motori in modo che possano adattarsi ai combustibili non convenzionali. Ha affrontato la sfida ripensando la finitura di ciascun componente, invece di modificare le loro strutture tradizionali. "Il risultato non è soltanto una nuova generazione di motori adattati ai biocarburanti, i motori sono anche meno rumorosi e di più lunga durata", dice il leader del progetto, il dott. Amaya Igartua, uno scienziato senior presso l´istituto di ricerca spagnolo Tekniker-ik4. "La questione della qualità delle miscele di carburanti disponibli ha avuto un effetto dannoso sul mercato, a causa della loro tendenza ad assorbire l´acqua. Dobbiamo procedere passo per passo. L´obiettivo principale del progetto era quello di migliorare una tecnologia già disponibile, adattandola al tipo di miscele di carburanti più comunemente utilizzate, da E10 a E30." Tuttavia, Iñaki Aguinaga della Guascor-dresser Rand, uno dei principali partner industriali del progetto, avverte che il mercato europeo potrebbe non essere ancora pronto per l´introduzione di questa nuova tecnologia, motivo per cui durante il progetto le loro scoperte sono state testate nei mercati al di fuori dell´Europa, in particolare in Brasile e Venezuela. "Abbiamo voluto vendere in parti del mondo dove, agli occhi del consumatore, i biocarburanti sono una soluzione praticabile. Ciò che abbiamo imparato in questo progetto - ovvero come affrontare l´effetto corrosivo dei biocarburanti - potrebbe anche essere applicato allo sfruttamento del gas o delle biomasse, che presenta problemi analoghi di corrosione." Uno svantaggio dei biocarburanti percepito è che la crescente domanda di materie prime per i biocarburanti può a sua volta far salire i prezzi alimentari globali, ma il team di Eureka afferma che è in arrivo una nuova generazione di biocarburanti che non utilizzano prodotti alimentari come componente principale. "Era importante per noi considerare quelli che vengono chiamati biocarburanti "di seconda generazione" e biocarburanti derivati da alghe, in quanto rappresentano una fonte di energia molto promettente per il futuro", commenta il dottor Igartua. Questo progetto apre la strada alla ricerca futura sull´introduzione di miscele di carburanti con una maggiore concentrazione di etanolo. Per maggiori informazioni, visitare: Eureka: http://www.Eurekanetwork.org/    
   
   
DISTRIBUTORI DI IDROGENO E METANO, ROMA CAPOFILA DELLA SPERIMENTAZIONE “IL PRIMO IMPIANTO SARÀ INAUGURATO A SETTEMBRE”  
 
 Roma, 5 settembre 2011 - È stato firmato il 29 luglio, presso la sede dell’Assessorato alle Attività Produttive di via dei Cerchi, un protocollo d’intesa che prevede una collaborazione tecnico/amministrativo/scientifica tra Roma Capitale e Università La Sapienza attraverso il suo Centro di Ricerca Citera, finalizzata alla sperimentazione di sistemi per il rifornimento di gas naturale per autotrazione. «Per la prima volta in Italia – spiega il prof. Livio De Santoli, direttore del Centro di Ricerca Citera e responsabile dell’energia della Sapienza – sarà avviata una sperimentazione che prevede la realizzazione di un punto di distribuzionedi metano e idrogeno per l’alimentazione di veicoli a bassissimo impatto ambientale. L’utilizzo di mezzi ad idrogeno, infatti, porterebbe ad abbassare l’inquinamento fino al 50%». “ «Il primo impianto di idrogeno e metano – dichiara l’assessore alle Attività Produttive Davide Bordoni – sarà inaugurato a metà settembre presso gli Impianti Sportivi della Sapienza a Tor di Quinto. Il Protocollo d’Intesa, che rientra nel Piano d’Azione di Roma per l’Energia, coinvolgerà in un tavolo tecnico i Vigili del Fuoco e gli enti di ricerca nazionali per allargare la sperimentazione e applicare i suoi risultati alla mobilità della Capitale».  
   
   
IN PIEMONTE, ABOLITO IL BOLLINO BLU  
 
 Torino, 5 settembre 2011 - Dal 1° settembre 2011 i veicoli Euro 3, 4 e 5 non avranno più l’obbligo di effettuare annualmente il controllo sul rispetto delle emissioni inquinanti e di conseguenza non saranno più tenuti ad esibire il noto “bollino blu”. Per circolare sul territorio piemontese basterà che queste vetture abbiano superato, così come indicato nel nuovo Codice della strada, il controllo delle emissioni effettuato durante la revisione periodica. A stabilirlo una delibera della Giunta regionale approvata nella seduta del 27 luglio. Per quel che riguarda invece i veicoli con omologazione precedente all’Euro 3, su sollecitazione della Regione il Ministero dell’Ambiente si è impegnato, con una lettera pervenuta agli uffici della Direzione Ambiente, ad aggiornare al più presto la normativa nazionale vigente in modo da riuscire ad estendere al più presto anche a suddette vetture l’esenzione dall’obbligo di controllo. “L’intento della Regione - commenta il presidente Roberto Cota - è quello di alleviare i cittadini da un obbligo inutile, senza però abbassare la guardia sul tema della tutela dell’ambiente che resta uno dei temi sui quali si intende continuare a condurre una pianificazione attenta ed efficace”. “Già nelle scorse settimane - sottolinea l’assessore all’Ambiente, Roberto Ravello - la Regione aveva sollecitato il Ministero ad aggiornare con tempestività la normativa in vigore, affinché l’esonero dal controllo di cui beneficeranno già da settembre gli Euro 3,4 e 5 venga esteso anche ai veicoli immatricolati precedentemente. La nostra richiesta ha trovato risposta da parte del Ministero, che ha confermato tale impegno”. Una scelta, quella della Giunta regionale, fatta alla luce dei notevoli cambiamenti delle caratteristiche emissive del parco auto circolante in Piemonte rispetto a quelle registrate nei primi anni di attuazione delle disposizioni inerenti al “bollino blu”. In ambito europeo è stata adottata una politica di riduzione delle principali sostanze inquinanti prodotte dal settore trasporti e, in ambito nazionale e regionale, è stato stimolato l’ammodernamento del parco veicolare incentivando, in particolare a livello piemontese, la scelta di mezzi a basso impatto ambientale e la rottamazione dei veicoli più obsoleti senza obbligo di acquisto. I veicoli con omologazione Euro 3 e successive sono dotati infatti, se ad accensione comandata, di un sistema di iniezione elettronica del carburante che, tramite l’utilizzo di un iniettore comandato da una centralina, gestisce in maniera digitale la formazione della miscela e la sua combustione, agendo, tra le altre cose, sulla riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti. Analogamente, per i veicoli ad accensione spontanea (diesel), l’introduzione di sistemi ad iniezione diretta gestiti da centralina ha comportato una riduzione dei consumi e delle emissioni, dovuta ad una migliore combustione con conseguente maggior rendimento del motore. Esiste inoltre l’obbligo in capo ai costruttori di dotare i veicoli di un sistema diagnostico di bordo (European On Board Diagnostic) che, nei casi in cui il livello delle emissioni raggiunga valori elevati, attraverso l’accensione di una spia luminosa, segnala lo stato di avaria dei dispositivi antinquinamento, inducendo i proprietari a far riparare rapidamente i guasti e impedendo loro automaticamente di effettuare lunghe percorrenze. I dati degli ultimi anni parlano chiaro in fatto di preferenze nell’utilizzo di carburanti ecologici e acquisto macchine. Continua la flessione della benzina, ormai al di sotto del 40% dell’erogato annuo, al contrario del Gpl che registra sempre più alte percentuali di vendita (al 6% solo nella città di Torino). Nel 2010 in Piemonte si è registrata la vendita di 629.351 vetture Euro 3, 1.024.054 Euro 4 e 92.957 Euro 5.  
   
   
PIAGGIO GROUP: PRIMO SEMESTRE 2011: RICAVI € 830,0 MILIONI (820,8 MLN NEL 1° SEMESTRE 2010)  
 
Milano, 5 settembre 2011 – Il Consiglio di Amministrazione di Piaggio & C. S.p.a., riunitosi il 27 luglio a Mantova sotto la presidenza di Roberto Colaninno, ha esaminato e approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2011. I risultati del Gruppo Piaggio nei primi sei mesi del 2011 registrano l’evoluzione positiva di tutti i principali indicatori economico-finanziari e confermano l’importanza delle scelte compiute dal Gruppo per rafforzare la presenza industriale e commerciale nelle aree del mondo a più alto tasso di crescita. Nei primi sei mesi del 2011 il Gruppo Piaggio ha venduto complessivamente nel mondo 346.500 veicoli – motociclette, scooter e veicoli commerciali – con una crescita dei volumi dell’1,7% rispetto ai 340.800 veicoli venduti nel 1° semestre 2010. Aumentano anche i ricavi netti consolidati del Gruppo, che nel primo semestre del 2011 sono risultati pari a 830,0 milioni di euro, con un incremento dell’1,1% rispetto ai 820,8 milioni di euro del primo semestre 2010. L’incremento di fatturato rispetto ai primi 6 mesi del 2010 risulta pari al 3% al netto dell’effetto cambio. In crescita l’Ebitda consolidato, che nei primi sei mesi del 2011 si è attestato a 120,3 milioni di euro, in aumento del 2,4%rispetto ai 117,5 milioni di euro del primo semestre 2010. Si rafforza anche l’incidenza dell’Ebitda sui ricavi, pari al 14,5% nel primo semestre 2011 (rispetto al 14,3% registrato nei primi sei mesi dello scorso anno). Anche in termini di Risultato Operativo (Ebit), la performance del Gruppo nel primo semestre 2011 è migliore rispetto ai primi sei mesi del 2010: l’Ebit consolidato è pari a 75,0 milioni di euro, in crescita di 0,4 milioni di euro sul corrispondente periodo del 2010. Il primo semestre 2011 si chiude con un utile netto consolidato di33,3 milioni di euro - in leggera crescita rispetto ai 33,1 milioni di euro del primo semestre 2010 - dopo aver scontato imposte di periodo pari a 28,5 milioni di euro (pari al 46,1% del risultato ante imposte). La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2011 risulta pari a -332,1 milioni di euro in significativo miglioramento sia rispetto ai -349,9 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2010, che rispetto ai -341,7 milioni registrati al 30 giugno 2010. Il patrimonio netto al 30 giugno 2011 ammonta a 442,2 milioni di euro, rispetto a 442,9 milioni di euro al 31 dicembre 2010 dopo aver distribuito dividendi pari a 25,7 milioni di euro. Dal punto di vista dell’andamento nelle diverse aree geografiche e di business, nel settore due ruote la performance del Gruppo Piaggio si è realizzata in un contesto di mercato particolarmente complesso in Italia e in Europa. Nei primi sei mesi del 2011 il mercato due ruote in area Emea ha registrato una flessione pari a circa il 7%: in quest’area il Gruppo Piaggio si è confermato leader europeo nel settore scooter, incrementando al 27,3% circa la propria quota di mercato. Anche sul mercato Usa, che nel primo semestre 2011 ha evidenziato segnali di ripresa con una crescita di circa l’1% (+28% negli scooter), il Gruppo Piaggio ha confermato la leadership nel settore dello scooter con una quota di mercato del 24,6%. Sul mercato delle due ruote in Asia Pacific la performance del Gruppo è risultata particolarmente positiva (37.200 unità vendute, +25,7% rispetto al primo semestre 2010), grazie al successo delle operazioni in Vietnam e ai primi frutti dell’ingresso su nuovi importanti mercati nell’area del Sud Est asiatico. Nel corso del primo semestre 2011, il Gruppo ha infatti intrapreso le operazioni commerciali anche in Thailandia, dopo aver inaugurato a inizio anno i primi flagship stores Vespa a Taiwan e in Malaysia, mentre a giugno ha annunciato l’ingresso in Indonesia (terzo mercato mondiale delle due ruote dopo Repubblica Popolare Cinese e India) con la controllata Pt. Piaggio Indonesia che ha iniziato a operare nel corrente mese di luglio. Nei primi sei mesi del 2011 è stata significativa la crescita del Gruppo anche nei segmenti della moto - grazie in particolare ai nuovi modelli Aprilia e Moto Guzzi – con una crescita complessiva dei volumi di vendita a livello mondiale e del fatturato (102,1 milioni di euro nel primo semestre 2011, +18,8% rispetto ai primi sei mesi del 2010). Nel business dei veicoli commerciali, il Gruppo Piaggio ha chiuso il primo semestre 2011 con 118.800 unità complessivamente vendute. Sul mercato europeo, il Gruppo ha commercializzato 7.400 unità. Sul mercato indiano delle tre ruote, Piaggio Vehicles Private Limited ha confermato il proprio ruolo di principale player con una quota di mercato pari al 38,3%. Le vendite di veicoli a tre ruote in India sono state pari a 106.028 unità nel primo semestre 2011 (contro le 95.045 unità del primo semestre 2010) con un incremento dell’11,6%, in linea con la crescita del mercato indiano delle tre ruote. Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2011 - Facendo seguito al Consiglio di Amministrazione del 13 luglio 2011 - che ha deliberato di autorizzare l´emissione di titoli di debito a lungo termine per un importo nominale complessivo di 75 milioni di Dollari Usa - in data 25 luglio Piaggio & C. S.p.a. Ha finalizzato il collocamento privato di Senior Unsecured Notes sul mercato americano (Us Private Placement) interamente sottoscritto da un investitore istituzionale per un importo di 75 milioni di Dollari Usa, con scadenza ultima a 10 anni e cedola al 6,50%. I proventi saranno utilizzati per rifinanziare il debito, migliorandone il profilo attraverso un incremento della scadenza media e un’ulteriore differenziazione dei finanziatori. Evoluzione della gestione - Nella seconda metà dell’esercizio 2011, il Gruppo Piaggio proseguirà la strategia di sviluppo della presenza industriale e commerciale sui principali mercati asiatici, rafforzando la leadership nel mercato indiano dei veicoli commerciali leggeri e conquistando ulteriori quote di mercato nel settore scooter in Asia Pacific. Il Gruppo Piaggio avvierà una nuova e decisiva fase di sviluppo delle proprie operazioni in Asia, che porterà a una importante espansio ne delle attività industriali e commerciali in tutta l’area, con l’obiettivo di raggiungere nell’arco di quattro anni un fatturato sui mercati asiatici pari a circa 1 miliardo di euro. Le attività di ricerca e sviluppo del Gruppo Piaggio saranno rivolte al rinnovamento delle gamme prodotti – scooter, motociclette e veicoli commerciali – con particolare attenzione allo sviluppo di motorizzazioni a ridotti consumi e basso o nullo impatto ambientale. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili-societari Alessandra Simonotto attesta, ai sensi del comma 2 dell’art. 154 bis del D.lgs. N. 58/1998 (T.u.f.), che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.  
   
   
BREBEMI, FORMIGONI: MESSAGGIO POSITIVO PER PAESE VISITA AL CANTIERE DA 1500 OPERAI, ARTERIA PRONTA NEL 2013 AVANZANO VIADOTTI SU ADDA E OGLIO E GALLERIA DI TREVIGLIO  
 
Milano, 5 settembre 2011 - ´La Brebemi è un messaggio positivo per l´Italia intera: è la prima opera del nostro Paese realizzata senza un solo centesimo di finanziamento pubblico ed è l´ennesima dimostrazione della forza del sistema regionale lombardo. Possiamo essere tutti orgogliosi di quello che abbiamo realizzato nei primi due anni e possiamo guardare con speranza e determinazione ai due anni massimo di lavoro che resta da fare´. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il punto sullo stato avanzamento dei lavori della Brebemi assieme all´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo. L´occasione è stato il sopralluogo, effettuato tramite un elicottero affittato e pagato da Brebemi, a due anni dall´avvio del cantiere: a Calcio, in provincia di Bergamo, lo scorso 25 luglio, sono intervenuti il presidente di Brebemi Spa, Francesco Bettoni, il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roberto Castelli, e l´amministratore delegato di Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo, Mario Ciaccia. Il Sopralluogo Dall´alto - Due anni dopo dunque la fisionomia dell´opera da 62 chilometri è già ben delineata: vale ad esempio per il viadotto dell´Adda, la galleria di Treviglio, il viadotto di Oglio e ancora la barriera di Chiari-castrezzato. Dall´alto infatti è visibile il procedere del cantiere silenzioso che, pur occupando 1.500 addetti e realizzando opere imponenti, ´non sta creando problemi - ha sottolineato Bettoni nel corso del sopralluogo con Formigoni, Cattaneo e Castelli - alla popolazione e allo svolgimento della vita di tutti i giorni´. Il tutto facendo ricorso al ´minimo consumo di territorio´ e realizzando in loco, grazie all´allestimento di cantieri lungo il percorso, i conci dei ponti e gli impalcati. La Forza Del Metodo - All´incontro del cantiere di Calcio, moderato dalla giornalista Maria Concetta Mattei, tantissimi i rappresentanti delle 5 Province e dei 43 Comuni coinvolti dalla Brebemi: ´Il sistema lombardo è il protagonista di quest´opera che sta andando avanti - ha detto Formigoni -. La nostra forza è la forza del metodo del dialogo, del confronto e dell´ascolto. Attorno a ogni grande progetto ci sono interessi legittimi che devono essere presi in considerazione per trovare la soluzione ottimale´. Nel caso della Brebemi il metodo si è formalizzato con la firma dell´accordo di programma il 7 maggio 2007 e ha visto l´istituzione di tavoli territoriali e tecnici coordinati dalla Regione. Lombardia Controcorrente - Dal confronto costruttivo è nata la Brebemi che ha contribuito a far registrare un trend opposto rispetto a quello segnalato nel resto del Paese. ´Come ha ricordato il governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi - ha sottolineato Formigoni - gli investimenti in infrastrutture in Italia sono scesi, negli ultimi 3 anni, del 35 per cento. Fa eccezione la Lombardia dove gli investimenti in infrastrutture sono aumentati anche in questo periodo di difficoltà economiche e dove stiamo rispettando tutti i tempi che avevamo annunciato all´inizio della realizzazione delle opere´. La spinta in avanti e la precisione lombarda ha dato ´certezza al sistema economico e a quello bancario che investe con noi per la fiducia che può riporre. Quando in una Regione, pur grande e complessa, si progetta per tempo con il confronto di tutti, avviare e portare a termine le opere è possibile´. Tempi Morti Dalla Ue - La sfida della Brebemi procede e questo - ha polemizzato Formigoni con la burocrazia d´Oltralpe - malgrado siano arrivati diversi stop: ´Non possiamo che guardare con dispiacere ai 24 mesi che ci ha fatto perdere l´Unione europea, evidentemente stimolata da gruppi italiani´. ´Inoltre - ha detto ancora il presidente - c´è stato un ministero nazionale che ci ha fatto perdere un anno perché ha voluto svolgere, da Roma, dei controlli di compatibilità ambientale che potevano benissimo essere svolti in Lombardia´. ´Per questa ragione - ha concluso - invocai allora e invoco adesso che quei poteri siano finalmente trasferiti dal ministero romano a Regione Lombardia così da guadagnare tempo nella realizzazione delle infrastrutture. Il nostro impegno è che la storia diventi veramente maestra di vita e che con la nostra caparbietà non solo siano completate le grandi opere ma, inaudibile dictu, prima o poi riusciremo anche a dotare di maggiori poteri operativi quelle amministrazioni che dimostrano di saperci fare´. La Grande Attesa Per Il Cipe - Nella giornata di bilancio positivo non poteva mancare lo sguardo all´agenda. ´Siamo in grado di terminare la Brebemi in meno di due anni - ha spiegato Formigoni -. Abbiamo bisogno però che non ci vengano creati ostacoli. Ci aspettiamo che in queste ore sia convocata la riunione del Cipe che dovrà dare il via libera definitivo alla Tem e che doveva già essere convocata da diversi mesi´. La realizzazione della Tem, infatti, permetterà la fluidità del traffico in uscita e in entrata dalla Brebemi. L´augurio per il futuro, infine, è ´che la collaborazione con il ministero del Tesoro possa essere altrettanto fluida, ora che il 50 di Anas in Cal è passato nelle sue mani´. Brebemi è un´opera di cui la Lombardia non può fare a meno, perché porterà un impatto positivo sul Pil stimato in oltre 400 milioni di euro l´anno (circa 10 miliardi nei prossimi 20 anni) e 6,8 milioni di ore di tempo risparmiate annualmente. Un risultato che sarà ottenuto senza pesare sulle casse dello Stato, dimostrando la bontà dell´applicazione del metodo della sussidiarietà anche nella realizzazione delle opere pubbliche. Questi alcuni degli elementi ricordati dall´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, nel suo intervento a ´Brebemi due anni dopo´, l´evento che si è tenuto al cantiere di Calcio (Bg) per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori della nuova autostrada Brescia-bergamo-milano. Un esempio di buon lavoro e buona politica che l´assessore ha rivendicato con forza. ´Non c´è solo la politica della casta e dei costi - ha detto Cattaneo - c´è anche la politica che sa portare fatti concreti e risultati come la realizzazione di questa autostrada nei tempi previsti, anzi forse addirittura anticipandoli, nel rispetto dei costi stabiliti e senza pesare sulle casse dello Stato. Il fatto che nel nostro Paese sembra aver diritto di cittadinanza solo quello che va male è una cosa che non condivido e credo si debba rispondere con la concretezza dei fatti. Sono i risultati che danno dignità alla politica e qui abbiamo risultati concreti da mostrare´. Parlando di costi, Cattaneo ha ribadito che ´da quando è stato approvato il progetto definitivo, questa opera non è aumentata di un centesimo. Ai 62 chilometri di autostrada abbiamo aggiunto 38 chilometri di opere viabilistiche che rimarranno sul territorio grazie alla Brebemi e moltissime opere di mitigazione e compensazione ambientale´. Nel corso del suo intervento, l´assessore Cattaneo ha utilizzato le parole positive spese già due anni fa, in occasione dell´inaugurazione del cantiere. ´La prima parola è gratitudine - ha detto Cattaneo - gratitudine verso i tecnici, le imprese, i finanziatori e verso una classe politica locale che ha risposto con i fatti, assumendosi le responsabilità che si dovevano assumere difendendo il proprio territorio, ma non impedendo a un cantiere come questo di andare avanti´. La seconda parola è stata libertà. ´Siamo qui - ha spiegato Cattaneo - perché ci è stata data la libertà di fare: perché abbiamo potuto fare nascere Cal, superare le pastoie burocratiche e assumerci le nostre responsabilità. E vogliamo continuare così, realizzando il federalismo reale, non delle chiacchiere´. Il terzo concetto è stato sussidiarietà. ´Abbiamo visto - ha sottolineato l´assessore - che lasciare spazio alla società funziona, anche in un campo come quello delle infrastrutture. Abbiamo consentito al mercato e alle imprese di lavorare lasciando loro spazio. E loro ci hanno dimostrato di essere in grado di fare´. Infine la speranza. ´Speravamo due anni fa di rispettare tempi e costi - ha concluso Cattaneo - oggi siamo certi, vista la qualità del lavoro fatto, che arriveremo a realizzare l´opera nei tempi e nei costi previsti´. ´Qui non siamo in Val di Susa, non vi sono né le barricate, né scontri - ha proseguito Cattaneo - ma un territorio che si è riconosciuto in questo progetto e lo sta sostenendo attraverso i suoi amministratori locali e il consenso dei cittadini. Quasi tutti gli espropri sono stati fatti con accordi bonari e non con procedure imperative: è un metodo diverso che rivendichiamo perché può essere d´esempio per tutti´.  
   
   
LOMBARDIA. TEM,FORMIGONI:SUCCESSO NOSTRO SISTEMA REGIONALE  
 
Milano, 5 settembre 2011 - ´Ringrazio il Governo, in particolare il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, e il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, perché con il via libera di oggi possiamo procedere speditamente con l´iter per la realizzazione di quest´opera importantissima per il territorio lombardo´. Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha commentato il 3 agosto l´approvazione del progetto definitivo della Tangeziale Est esterna di Milano (Tem) da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica. ´In questo modo - ha aggiunto Formigoni - viene completato il trittico delle grandi opere di viabilità che Regione Lombardia ha voluto per aumentare la velocità e la sicurezza di transito delle persone e delle merci. Pedemontana, Brebemi e Tem, anche in previsione dell´aumento della circolazione che sarà generata dall´Expo del 2015, rappresentano infrastrutture fondamentali´. ´Il sistema regionale ha dimostrato una volta di più di essere capace di fare da sé - ha concluso Formigoni, riferendosi ai costi di realizzazione - Tem così come Brebemi, è totalmente autofinanziata tramite project financing. E´ dunque l´ennesima dimostrazione della forza del sistema regionale lombardo. Un metodo di cui possiamo essere tutti orgogliosi´. La riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) ha dato il via libera al progetto definitivo della Tangenziale est esterna di Milano (Tem). Ne dà notizia l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, che ha partecipato alla seduta del Cipe di questa mattina a Roma. Il progetto aveva ricevuto il via libera dal pre-Cipe lo scorso mercoledì 27 luglio. ´La decisione odierna - ha detto l´assessore Cattaneo - è un passaggio fondamentale per la realizzazione di quest´opera importantissima per il territorio lombardo e per il completamento dell´intero sistema viabilistico a est di Milano che riguarda anche Brebemi. Senza questo passaggio ci sarebbero stati grossi ostacoli all´avvio dei lavori che oggi possiamo confermare per il prossimo ottobre 2011. Lavori che saranno conclusi all´inizio del 2015, in tempo per Expo´. ´Evidentemente - ha proseguito Cattaneo - gli appelli lanciati a gran voce in primis dal presidente Formigoni anche nel corso del sopralluogo al cantiere della Brebemi non sono caduti nel vuoto. Pertanto ringraziamo il Governo, in particolare il ministro Matteoli e la Presidenza del Consiglio per avere accolto questa richiesta. Abbiamo raggiunto un risultato importante che rende sempre più vicina la realizzazione, dopo Brebemi e Pedemontana, anche della Tem. Adesso il lavoro continuerà con rinnovato impegno per ottenere il finanziamento da parte del Cipe anche per i prolungamenti della M2 e della M3´.) La Tangenziale Est esterna di Milano (Tem) collegherà l´autostrada A4 Torino - Milano - Venezia alla A1 Milano - Bologna con 32 chilometri di percorso e 38 km di nuova viabilità connessa. La Tem permetterà di assorbire oltre 75.000 veicoli giornalieri, di cui 35.000 dal traffico locale e risparmiare 9 milioni di ore annuali di viaggio. Lungo il suo percorso prevede la collocazione di 2,2 milioni di mq di verde e assicurerà l´abbattimento del 20% di inquinamento. Tempi - Il progetto definitivo della Tem è stato completato nel mese di aprile 2010 ed è stato approvato da Cal l´11 novembre 2010. Il 7 febbraio scorso ha preso avvio la procedura approvativa del progetto definitivo che è stato approvato oggi dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica. L´avvio dei lavori è previsto per l´autunno del 2011, immediatamente dopo la registrazione della Corte dei Conti della delibera Cipe. La fine lavori è prevista all´inizio del 2015. La nuova tangenziale sarà aperta al traffico in tempo per l´Expo del 2015. Il Progetto - Il progetto prevede la realizzazione di un asse autostradale che, snodandosi per circa 32 chilometri e interessando tre province (Monza Brianza, Milano e Lodi), collega la A1 con la A4. L´intervento è caratterizzato da una sezione trasversale a tre corsie per senso di marcia con corsia di emergenza. L´autostrada è a regime di esazione chiuso (proposto dalla Regione il sistema free flow). Il progetto prevede inoltre l´interconnessione con le principali arterie di traffico mediante nove svincoli, sei con la viabilità non autostradale (Pessano con Bornago, Gessate, Pozzuolo Martesana, Liscate, Paullo, Vizzolo Predabissi) e tre con la rete autostradale (due con assi esistenti, A1 e A4, e uno con la Brebemi). Sono inoltre previsti numerosi interventi (38 km di nuove viabilità di progetto e 15 km di riqualifiche di strade esistenti) per garantire adeguata connessione tra la nuova infrastruttura e la viabilità locale e finalizzati a ridurre il traffico di attraversamento dai centri abitati risolvendo alcune situazioni critiche.  
   
   
APERTA AL TRAFFICO L´INTERCONNESSIONE A8/A9  
 
Turate/Co, 5 settembre 2011 - Con 14 mesi di anticipo rispetto alla conclusione dei lavori dell´ampliamento a tre corsie dell´autostrada A9, è stata inaugurata il 26 luglio la nuova interconnessione tra l´autostrada A8 Milano-varese e la A9 Milano-como. ´E´ un altro esempio positivo del concetto di ´politica del fare´ che abbiamo in Lombardia: quella che si prende un impegno e lo realizza rispettando i costi e i tempi. Anzi, in questo caso, anticipando i tempi´. Con queste parole l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo è intervenuto all´apertura del cantiere che rientra nell´ambito della realizzazione della terza corsia dell´autostrada A9. All´inaugurazione erano presenti, tra gli altri, anche Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l´Italia e Mauro Coletta, direttore dell´Ispettorato di Vigilanza per le Concessioni Autostradali di Anas. ´Questa opera - ha spiegato Cattaneo - non solo è importante per la provincia di Como e per il territorio lombardo, ma è anche un biglietto da visita dell´Italia per chi viene da Chiasso. Un biglietto da visita di cui possiamo andare orgogliosi, perché realizzato in tempi degni di un Paese europeo. Ricordo, infatti, che questo progetto è stato presentato nel 2005, è stato approvato nel 2008 e il cantiere è stato aperto nel luglio 2009´. Da oggi l´immissione sulla A8 da Como verso Milano avverrà sulla destra e sarà dunque più agevole e sicura. ´I lavori sulla A9 - ha confermato Castellucci - vanno avanti speditamente e bene: abbiamo ridefinito contrattualmente nuovi termini per l´apertura al traffico delle tre corsie in carreggiata Nord per maggio 2012 e, per l´esodo estivo 2012, l´intera terza corsia in direzione Sud, con un risparmio di 17 mesi rispetto alle originarie previsioni´.  
   
   
PIEMONTE, INFRASTRUTTURE: TRE MILIARDI DI INVESTIMENTI IN TRE ANNI  
 
Torino, 5 settembre 2011 - Opere per circa tre miliardi di euro da avviare nel prossimi tre anni: l´assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, ha riassunto così l´impegno del Piemonte sul fronte delle infrastrutture in un´intervista al web magazine dell´Anas www.Lestradedellinformazione.it "Lo sviluppo e il potenziamento della nostra rete infrastrutturale sono determinanti per le prospettive economiche del Piemonte - ha dichiarato Bonino - La linea è quella di favorire l´avanzamento delle opere strategiche per lo sviluppo che erano bloccate magari da anni, come ad esempio la Torino-lione”. Fra le altre grandi opere vi sono anche il Terzo valico, l´ampliamento della metropolitana e la tangenziale est di Torino, la Pedemontana piemontese. "L´accordo con il Governo - ricorda l´assessore - ci ha consentito di inserire nel programma delle infrastrutture strategiche opere per circa tre miliardi di euro considerate prioritarie, ossia da avviare nel prossimo triennio". Intensa anche la collaborazione con l´Anas: "Stanno per partire i lavori della nuova bretella di collegamento tra il casello autostradale Carmagnola sud sulla A6 Torino-savona, la ss20 e la ex-ss661, mentre sono in corso i lavori di realizzazione della variante di Claviere, finanziata dalla Regione con 35 milioni di euro. E´ stato poi sottoscritto un protocollo d´intesa per la redazione del progetto definitivo del primo lotto della variante di Verbania”. "Sul fronte della logistica l´obiettivo - conclude Bonino - è di sfruttare appieno le potenzialità che provengono dalla posizione strategica di intersezione di due dei principali corridoi europei di trasporto delle merci´´.  
   
   
INFRASTRUTTURE: FIRMATO PROTOCOLLO PER TANGENZIALE PALERMO  
 
Palermo, 5 settembre 2011 - "Abbiamo compiuto oggi un altro significativo passo avanti verso la realizzazione di due importanti iniziative: il Centro direzionale di "Fondo Luparello" e il Museo della Memoria e della Legalita´ di "Fondo Uditore". Con il protocollo firmato oggi costituiamo un tavolo operativo, composto da due rappresentanti per ciascuna amministrazione partecipante che ha lo scopo di concordare gli interventi da svolgere e le modalita´ di attuazione". Cosi´ il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, dopo la firma del protocollo d´intesa sottoscritto il 31 agosto a Palazzo d´Orleans con Comune di Palermo, Provincia, e Anas con cui e´ stato costituito il tavolo tecnico. I partecipanti al tavolo saranno nominati con decreto del presidente della Regione, su proposta dell´assessore regionale all´Economia. La Regione si impegna al reperimento delle risorse finanziarie e dei contributi occorrenti per la realizzazione delle due opere, nonche´ per la realizzazione - con l´apporto finanziario di Comune, Provincia e A.n.a.s. - della tangenziale interna. La Provincia di Palermo fornira´ la propria attivita´ per assicurare il concorso al coordinamento fra i soggetti pubblici e privati interessati dall´intervento. Sara´ cura del Comune di Palermo mettere in atto tutte le procedure di competenza comunale necessarie all´adozione di varianti urbanistiche propedeutiche all´attuazione dell´intervento relativo e promuovere l´ottimizzazione dei trasporti pubblici e gli interventi previsti nel Piano Strategico per la realizzazione delle opere suddette. L´anas dovra,´ entro ottobre,approntare lo studio di fattibilita´ per l´eventuale successivo avvio delle attivita´ di projet financing per la realizzazione della tangenziale interna di Palermo. "I 10 milioni di euro avuti dal Cipe ad agosto - ha detto l´assessore Armao - sono il primo segno tangibile dell´interesse che questa iniziativa riveste e per la quale intendiamo impegnarci". Alla sottoscrizione hanno preso parte oltre al presidente Raffaele Lombardo, il presidente della provincia, Giovanni Avanti, l´assessore all´Urbanistica del Comune di Palermo, Mario Milone, e il direttore Regionale dell´Anas, Ugo Dibernnardo.  
   
   
PARMA, BRETELLA: VIA ALLA GARA DEL PRIMO LOTTO DELIBERATA DA AUTOCISA LA PUBBLICAZIONE DELLA GARA COMUNITARIA.  
 
 Parma, 5 settembre 2011 – E’ stata deliberata lo scorso 26 luglio, prima dal Comitato esecutivo e poi dal Cda dell’Autocamionale della Cisa, la pubblicazione del bando di gara relativo alla progettazione esecutiva e realizzazione del primo lotto della Bretella concernente il tratto Fontevivo- Trecasali. “Aspettavamo da oltre 25 anni questa data che rappresenta per tutto il territorio un primo fondamentale passo verso un collegamento così importante per il nostro Paese e che pone la nostra provincia in una posizione di interesse strategico – commenta il presidente della Provincia e vicepreside di Autocisa spa Vincenzo Bernazzoli – In un momento così difficile dal punto di vista economico, il miglioramento delle infrastrutture del nostro territorio può rappresentare un elemento importante per uscire dalla crisi e guardare al futuro”. Nella procedura di gara comunitaria varata da Autocisa – in cui si prevede il totale affidamento a terzi dell’intervento – vengono indicati 120 giorni per la stesura del progetto esecutivo (per un valore di 2 milioni e 180 mila euro) e 1460 giorni naturali per l’opera il cui ammontare complessivo è di 311 milioni e 686mila euro. Con l’intervento si darà corso anche a opere complementari per circa 30 milioni di euro. La metà di queste sono indicate nel bando, come la tangenziale di Viarolo e Ronco Campo Canneto, considerata una complanare all’autostrada, e saranno dunque realizzate dall’impresa o imprese che vinceranno la gara. L’altra metà degli interventi, per circa 15 milioni di euro, fra cui il collegamento Fontanellato-fontevivo, la tangenziale di Fontevivo e il sistema viario nel comune di Sissa, saranno seguite direttamente dalla Provincia. Autocamionale si occuperà degli espropri: sono circa 340 i proprietari delle aree interessate al passaggio del tracciato comprese nei comuni di Trecasali, Fontevivo, Fontanellato, Sissa e Parma.  
   
   
SOLARO,APERTA AL TRAFFICO LA VARIANTE SP10-SP133 PROSEGUE IMPEGNO REGIONE PER SVILUPPO VIABILITÀ  
 
Solaro/Mi, 5 settembre 2011 - L´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo è intervenuto il 26 luglio all´inaugurazione e all´apertura al traffico del secondo tratto della variante di tracciato Sp 133, una viabilità di collegamento fra la Ss 527 Saronno-monza e la Sp 134 Saronno-ceriano Laghetto, che prevede il superamento, attraverso un sovrappasso, della linea ferroviaria Saronno-seregno in fase di realizzazione a Solaro. L´intervento è stato realizzato in due fasi: la prima, che prevedeva la viabilità di collegamento tra la frazione Introini del Comune di Solaro e la Sp 134 Saronno-ceriano Laghetto, si è conclusa lo scorso anno ed è già stata aperta al traffico lo sorso novembre. La seconda fase del tratto di connessione con la Ss 527, inaugurata oggi, ha visto la realizzazione del sovrappasso della futura Saronno-seregno e del collegamento con la viabilità di Saronno. Entro la fine di agosto sarà completata la pista ciclopedonale che costeggia la Sp 133 fino allo scavalco della ferrovia, per poi distaccarsi seguendo il vecchio tracciato della ex Sp 10 verso la località Introini. Il costo della variante Sp 133, che è compresa nell´ambito dei lavori di riqualificazione della linea ferroviaria Saronno-seregno, è stato di circa 2 milioni di euro. ´Questo è un altro tassello importante del grande lavoro che Regione Lombardia sta facendo per il potenziamento delle infrastrutture - ha detto l´assessore Cattaneo - che si concretizza non solo in uno sforzo per le grandi opere come Brebemi, Pedemontana e Tem, ma anche per il miglioramento della viabilità locale. L´apertura al traffico del secondo tratto della variante Sp 133 si innesta sui lavori di un´altra opera cardine che procede in linea con i tempi come la Saronno-seregno, che consegneremo ai cittadini di questo territorio entro la fine del 2012´.  
   
   
BRETELLA CAMPOGALLIANO-SASSUOLO, VIA AL BANDO: IL CIPE CONFERMA I 234,6 MILIONI DI EURO QUALE QUOTA PUBBLICA PER L´OPERA.  
 
Bologna, 5 settembre 2011 – “L’auspicio è che ora non si verifichino più contrattempi e che si possa procedere celermente alla realizzazione dell’infrastruttura. Un’infrastruttura che la Regione Emilia-romagna e il distretto ceramico attendono da tempo”. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione Vasco Errani, presente stamani a Roma alla seduta del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) che ha approvato l’integrazione alla delibera 2010 confermando i 234,6 milioni di euro quale quota pubblica per la bretella autostradale Campogalliano-sassuolo. Sarà quindi possibile procedere alla pubblicazione del bando e all’avvio della gara per la costruzione e gestione, in project financing, dell’opera. “Ora – ha ribadito Errani – seguiremo con grande attenzione i passi successivi, perché l’iter vada avanti a tutti gli effetti”. Per l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri il risultato ottenuto rappresenta l’esito “di un lungo lavoro di concertazione, portato avanti dalla Regione con gli enti locali e le forze economiche e produttive del territorio”. Inserita in origine nel Programma triennale dell’Anas 2002-2004, e successivamente nel primo Programma delle infrastrutture strategiche, la bretella Campogalliano-sassuolo fa parte dell’Intesa generale quadro (Igq) sulle infrastrutture strategiche di interesse nazionale e regionale siglata da Governo e Regione Emilia-romagna per la prima volta nel 2003 e ora in fase di aggiornamento  
   
   
TANGENZIALE DI SORAGNA: A SETTEMBRE PRONTO IL SECONDO TRATTO 2MILIONI E 100 MILA L’INVESTIMENTO  
 
 Parma, 5 settembre 2011 – Si aprirà a settembre il nuovo tratto della tangenziale di Soragna. La buona notizia l’ha data il 3 agosto l’assessore Ugo Danni durante il sopralluogo compiuto sul cantiere insieme al sindaco Salvatore Iaconi Farina e ai tecnici della Provincia e della ditta che si è aggiudicata l’appalto, una Ati, cioè associazione temporanea d’impresa con l’azienda capogruppo Iembo. L’intervento che si sta realizzando, per un investimento di 2milioni e 100mila euro, va a completare la riqualificazione della viabilità provinciale a Soragna, una nuova tangenziale (6.300.000 euro il finanziamento per due lotti) che bypassa il centro abitato, e che parte da sud in corrispondenza della zona artigianale e termina a nord in località Chiavica. “Con questo intervento compiamo un ulteriore passo avanti significativo nella realizzazione di una moderna rete infrastrutturale della Bassa – ha spiegato Danni - in particolare questa opera che corre all’esterno del centro abitato ne eviterà l’attraversamento, oltre a rendere più scorrevole il collegamento della Cispadana con il casello dell’autostrada A1. Vista la tempestività con cui sono stati eseguiti i lavori ipotizziamo di riuscire ad aprire questo nuovo segmento a settembre”. “E’ un traguardo importante – ha aggiunto il sindaco Iaconi farina – abbiamo migliorato molto la viabilità del comune. La speranza è che si riesca a realizzare anche il 3° lotto, il più impegnativo dal punto di vista finanziario perché contempla anche un nuovo ponte sullo Stirone, in modo da risolvere anche il problema dell’attraversamento di Castellina e Chiusa Ferranda” Con l’esecuzione dell’intervento di 2° lotto vengono risolte alcune criticità a beneficio della qualità della vita dell’abitato: la deviazione del traffico veicolare (soprattutto pesante) sulla nuova viabilità, andrà a vantaggio della qualità ambientale sia in termini di inquinamento acustico che atmosferico. Mentre l’intera tangenziale ha uno sviluppo complessivo di 4,1 km, quello che si sta completando è di 1,4 km. E presenta alle sue estremità due rotatore in corrispondenza degli svincoli sulle due provinciali intercettate. E’ stata realizzata inoltre,circa a metà del suo sviluppo, una rotatoria all’intersezione con la comunale dell’Argine. La strada è di categoria F2, con larghezza della piattaforma stradale di 8,50 m. Per permettere l’accesso ai fondi agricoli intersecati dalla nuova strada sono state inoltre realizzate apposite rampe protette da barriere di sicurezza. Il progetto della tangenziale nella sua interezza ha un costo complessivo di 6.300.000 euro finanziato da Regione Emilia Romagna (4.200.000 euro) e Comune di Soragna (2.100.000 euro) Il secondo lotto ha un costo di 2.100.000 euro, finanziato da Regione Emilia Romagna (1.400.000 euro) e Comune di Soragna (700.000 euro); la progettazione, le procedure di gara e la direzione lavori sono state eseguite dalla Provincia. Questo intervento si colloca in un più vasto quadro di insieme di opere in gran parte già realizzate nella zona della Bassa parmense, ad ovest del Taro, fino al confine con la Lombardia: nel comune di Fontanellato e Fidenza gli interventi inerenti la realizzazione della linea di Alta Velocità Ferroviaria, le nuove rotatorie lungo la Sp12 collegate al Fidenza Village e all’area commerciale circostante di Fidenza (a sud del casello dell’autostrada A1), la riqualifica della Sp12. Procede la costruzione della tangenziale sud di Fidenza, che è in fase di ultimazione.  
   
   
TRENI STRAORDINARI GRATIS PER LA VISITA DEL SANTO PADRE AD ANCONA  
 
 Ancona, 5 settembre 2011 - Saranno circa 50 i treni straordinari messi a disposizione da Trenitalia in occasione della visita pastorale di Papa Benedetto Xvi ad Ancona, il 10 e 11 settembre prossimi, a chiusura del Xxv Congresso Eucaristico Nazionale. Grazie ad una convenzione siglata fra Trenitalia e la Regione Marche l’accesso a questi treni straordinari sarà libero e gratuito così da consentire la più ampia partecipazione popolare all’appuntamento. La stessa convenzione prevede che i congressisti, titolari di specifico pass, possano utilizzare liberamente tutti i treni regionali ordinari e straordinari per tutta la durata del Congresso, dal 3 all’11 settembre.  
   
   
UNA SOCIETA´ MISTA PROVINCIA-FS PER LA GESTIONE DELLA FERROVIA DELLA VALSUGANA  
 
Trento, 5 settembre 2011 - Provincia autonoma di Trento, attraverso Trentino Trasporti, e Gruppo Ferrovie dello Stato daranno vita, entro la metà del 2012, ad una società mista per la gestione del traffico ferroviario regionale, in particolare della linea della Valsugana. L´accordo è stato raggiunto il 27 luglio a Roma in un incontro tra il presidente della Provincia, Lorenzo Dellai, il vicepresidente e assessore ai trasporti Alberto Pacher e l´amministratore delegato del Gruppo Fs Mauro Moretti, affiancato dalla responsabile degli assetti societari del gruppo, Morgante. Alla futura società mista saranno affidati, in particolare, il servizio e la linea ferroviaria della Valsugana ma anche il servizio ferroviario sulla linea del Brennero, attualmente gestito da Trenitalia. All´importante accordo raggiunto a Roma si è giunti dopo una fitta serie di incontri a carattere tecnico, che hanno portato all´assenso di oggi dell´ad delle Ferrovie dello Stato, Moretti. Si prevede che i gruppi di lavoro congiunti tra Trentino Trasporti e Fs inizino ad operare per la costituzione della nuova società mista a settembre, per arrivare nel primo semestre 2012 all´atto fondativo. Grande soddisfazione per quanto concordato oggi a Roma viene espressa dal vicepresidente della Provincia, Alberto Pacher: "Si tratta di un passaggio molto importante e positivo, che ci consentirà di intervenire in primo luogo sulla linea della Valsugana per completarne l´elettrificazione sulla tratta Bassano-trento, raddoppiare i binari dove questo si renderà possibile ed eliminare molti passaggi a livello. Si tratta di interventi che consentiranno di aumentare il numero di corse e, grazie ai treni elettrici, il confort dei passeggeri. Con ciò saremo in grado di intercettare un maggior numero di pendolari ed abbattere quindi significativamente il traffico veicolare che, come sappiamo, è generato per due terzi dai flussi verso Trento". Oggi sulla linea ferroviaria della Valsugana viaggiano 15 treni giornalieri per un totale di 48 corse e 4.200 passeggeri sulla tratta Trento-borgo (6mila sulla tratta Trento-bassano). Numeri certamente destinati ad incrementarsi con la modernizzazione della linea. La nuova società, come detto, potrà gestire anche il servizio ferroviario sulla linea del Brennero, "primo decisivo passo" sottolinea ancora Pacher "per migliorare il servizio ferroviario regionale". "L´accordo con Ferrovie dello Stato - afferma l´assessore ai trasporti - ci dice quale è la strada da seguire. Vogliamo che la ferrovia della Valsugana diventi alternativa al traffico auto, e vorremmo che anche il Veneto possa entrare in questo ragionamento sulla ferrovia, un tema che porremo al tavolo con la Regione Veneto, con la quale vogliamo discutere di mobilità in senso integrato".  
   
   
TIRRENIA, ROMANI: PRIVATIZZAZIONE SALVAGUARDA AZIENDA E LAVORATORI  
 
Roma, 5 settembre 2011 -“L’acquisizione di Tirrenia da parte di Cin chiude con successo una lunga e complessa procedura di privatizzazione, salvaguardando il futuro industriale dell’azienda e il posto di lavoro di tutti gli oltre 1.000 lavoratori”. Così il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, lo scorso 25 luglio a proposito della firma del contratto d’acquisto di Tirrenia da parte della Compagnia Italiana di Navigazione. “Con questa vendita – prosegue il ministro - un ingente problema di una società pubblica è stato trasformato in una nuova e strategica opportunità di mercato, che vede ora protagonisti alcuni tra i principali operatori del settore. Il prezzo offerto, 380 milioni di euro, è in linea con la valutazione di mercato indicata dall’esperto indipendente nominato dal ministero. E’ importante adesso lavorare per un immediato rilancio dei servizi di trasporto, anche attraverso la nuova convenzione per la continuità territoriale tra Cin e ministero delle Infrastrutture” conclude Romani.  
   
   
PORTI: INCONTRO REGIONE FVG-UNICREDIT SU ALTO ADRIATICO  
 
Trieste, 5 settembre 2011 - Il presidente della Regione Renzo Tondo e l´assessore alle Infrastrutture Riccardo Riccardi hanno incontrato 29 luglio a Trieste una delegazione di Unicredit per fare il punto sulle prospettive della portualità dell´Alto Adriatico. Unicredit ha ribadito il proprio interesse allo sviluppo della portualità dell´Alto Adriatico alle condizioni già note. La Giunta regionale, consapevole dell´importanza strategica di questo settore per il futuro dell´economia regionale e in continuità con le iniziative avviate con il governo nazionale, predisporrà un disegno di legge per regolamentare il porto di Monfalcone nell´ambito del più vasto progetto di avvio del Corridoio Adriatico-baltico. Il presidente Tondo ha affermato che il disegno di legge, predisposto in base alle competenze affidate alla Regione dal decreto legislativo 111/2004, sarà portato all´attenzione del Consiglio regionale nel prossimo mese di ottobre.  
   
   
RIORGANIZZAZIONE TRENI FIRENZE-AREZZO: LA REGIONE CONTIENE I TAGLI DEL GOVERNO  
 
Firenze, 5 Settembre 2011 – “La Regione ha tutelato i pendolari nella riorganizzazione dei servizi ferroviari sulla tratta Firenze-arezzo, che è stata resa necessaria dai tagli del governo al trasporto pubblico locale e che scatterà a partire dal prossimo 12 settembre”. Lo afferma l’assessore ai trasporti e infrastrutture Luca Ceccobao sottolineando che “non sono stati toccati i treni storici dell’utenza pendolare, né i treni regionali veloci, ma è stato solo rivisto leggermente il servizio. Le ‘fasce pendolari’ non sono infatti oggetto di rimodulazione e anche per il resto dell’utenza i cambiamenti sono di lieve entità”. “In un momento in cui mancano risorse a causa dei tagli del governo – continua Ceccobao – non possiamo permetterci treni semivuoti. Ricordiamo che il governo lo scorso anno ha sottratto al Tpl 160 milioni, a cui si aggiungeranno le ulteriori sforbiciate alle Regioni previste dall’attuale manovra. A fronte di questa drammatica diminuzione di risorse e per contenerne gli effetti sui cittadini e sui pendolari, la Regione ha deciso di intervenire, d’accordo con gli enti locali, ottimizzando il servizio sulle linee meno utilizzate e nelle fasce orarie a bassa frequentazione”. Al di fuori delle fasce pendolari (5,30-9 e 17-19), che non subiscono variazioni, nella tratta Firenze-arezzo il servizio rimane di almeno 3 treni all’ora per direzione nelle stazioni principali (Pontassieve, Figline, S.giovanni Valdarno, Montevarchi), almeno di 2 treni all’ora per direzione nelle restanti stazioni della tratta Firenze Campo Marte-montevarchi, di 1 treno all’ora per direzione nelle stazioni di Bucine, Laterina e Posticino. L’offerta per tutte le stazioni resta comunque superiore a quella precedente all’attivazione di Memorario. Nel caso della tratta Pontassieve-arezzo-chiusi sono stati accorpati alcuni treni che sono ravvicinati nell’orario, con una differenza rispetto a quelli attuali al massimo di 15 minuti prima o dopo. In pratica di due treni ad orari vicini ne viene fatto uno solo. Le variazioni di orario interesseranno peraltro meno di un quinto dei passeggeri abituali su questa linea. “La linea Firenze-arezzo – commenta l’assessore regionale – resterà comunque anche dopo la rimodulazione una delle linee toscane con più offerta di treni e quindi più servizi. E sono in programma ulteriori investimenti: entro la fine dell’anno saranno inseriti tre nuovi treni a doppio piano di tipo ‘Vivalto’ che saranno collocati sulla tratta Arezzo-valdarno”. La rimodulazione del servizio nella linea aretina parte il prossimo 12 settembre. Prevista per lo scorso gennaio, è stata volutamente rimandata all’autunno 2011 proprio per dare tempo agli uffici regionali e degli enti locali di definire una nuova organizzazione oraria per ridurre gli effetti negativi dei tagli e per non deteriorare il servizio per i pendolari. Spetterà a Trenitalia, come da accordi con la Regione, la comunicazione ampia e capillare dei nuovi orari, in modo da non creare disagi per l’utenza. Da domani, primo settembre, sono previste comunicazioni a bordo dei treni e in stazione, oltre a comunicati stampa e a aggiornamenti on line sul sito www.Trenitalia.it.  
   
   
SI DEL GOVERNO A DRAGAGGI ACCESSO A PORTO NOGARO  
 
Udine, 5 settembre 2011 - Via libera alla ripresa del dragaggio del fiume Corno, per facilitare l´accesso a Porto Nogaro. Dopo due anni di lavoro e progettualità, 26 luglio a Roma si è concluso positivamente l´iter della Conferenza dei servizi decisoria Stato-regione per quanto riguarda il tema dei dragaggi e dell´utilizzo delle vasche per lo stoccaggio dei sedimenti; alla seduta erano presenti i tecnici del Ministero dell´Ambiente e della Salute, e per il Friuli Venezia Giulia della Direzione dell´Ambiente. La Conferenza dei servizi decisoria di oggi ha portato a conclusione un iter considerato strategico per l´economia regionale, chiudendo la fase progettuale e autorizzativa relativa al dragaggio del fiume Corno, e quindi all´ampliamento della profondità del canale di accesso a Porto Nogaro, prerequisito necessario allo sviluppo dei traffici portuali. "Si tratta di un obiettivo che giunge a compimento e dell´ epilogo di un grande lavoro di programmazione e gestione normativa e amministrativa - ha commentato il vicepresidente della Regione e assessore all´Ambiente, Luca Ciriani -; la gestione commissariale relativa ai problemi dell´inquinamento e dei dragaggi ha ottenuto oggi un primo risultato strategico per la Regione". Nel dettaglio, la Conferenza dei servizi ha approvato oggi l´utilizzo di due vasche di stoccaggio temporaneo che permetteranno di raccogliere i sedimenti dragati dal fiume Corno: le vasche, per una capacità di circa 100mila metri cubi di fanghi, dovranno venir modificate e adeguate funzionalmente per questo utilizzo, e i lavori - il cui costo è previsto in circa 5 milioni di euro - inizieranno a breve, tanto che il dragaggio, secondo le previsioni, potrà iniziare già a dicembre per concludersi entro la metà del 2012. Verranno asportati circa 100 mila metri cubi di sedimenti dal fiume Corno, ciò permetterà di potenziare il pescaggio del canale di accesso a Porto Nogaro fino a 7,5 metri di profondità, favorendo una migliore gestione e un maggiore utilizzo delle banchine e lo sviluppo dei traffici. Sono stati invece richiesti ulteriori approfondimenti relativi all´inquinamento della zona ex-Caffaro (macroarea 7), analisi che verranno effettuate a stretto giro dall´Arpa. "Il prossimo obiettivo da raggiungere - ha dichiarato il vicepresidente Ciriani - riguarda l´autorizzazione del Governo al riutilizzo in chiave industriale di 143mila metri quadri nella zona ex-Caffaro, che attendiamo prima della fine dell´estate".