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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Settembre 2011
PROGETTO FINANZIATO DALL´UE PROTEGGE GLI IMPOLLINATORI  
 
Sono stati pubblicati due nuovi studi nell´ambito di un progetto finanziato dall´Ue che mira a trovare nuovi modi per proteggere gli impollinatori e far sì che continuino a fornire servizi di impollinazione alle colture e ai fiori di campo in Europa. Il progetto, intitolato Step ("Status and Trends of European Pollinators"), è sostenuto in parte dalla Commissione europea con un finanziamento di 3,5 milioni di euro nell´ambito del tema "Ambiente" del Settimo programma quadro (7° Pq). In Europa gli impollinatori, come le api da miele e le api selvatiche, nonché moltissimi altri insetti, sono in grave declino. Perdere questa parte della biodiversità europea comporterebbe gravi implicazioni economiche, in quanto le api selvatiche e gli insetti hanno un ruolo enorme nel mantenere le colture produttive - con l´84% delle colture europee che richiedono l´impollinazione degli insetti. Una perdita degli impollinatori europei avrebbe inoltre ripercussioni serie sulla sicurezza alimentare. Step, che è stato avviato nel 2010 e si concluderà nel 2015, è coordinato dal dottor Simon Potts della Reading University, nel Regno Unito, e riunisce ricercatori di 20 istituzioni di ricerca in Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania , Grecia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. "Il progetto Step ci sta aiutando a comprendere meglio le cause del declino degli impollinatori tra cui la perdita degli habitat, il cambiamento climatico, le malattie, le specie invasive e i pesticidi. I primi risultati indicano che si tratta di una combinazione di molti di questi fattori, che agendo sugli impollinatori hanno portato alla perdita massiccia di api selvatiche e api da miele. Il nostro obiettivo a lungo termine è quello di sviluppare modi di gestire i nostri paesaggi, per poter salvaguardare i nostri impollinatori selvatici affinché possano continuare a fornire servizi di impollinazione, a vantaggio di tutti in Europa", commenta il dott. Potts. Uno degli studi pubblicati recentemente a seguito di ricerche Step suggerisce che le api potrebbero non essere così importanti per i servizi di impollinazione nel Regno Unito come ritenuto finora. Scrivendo sulla rivista Agriculture, Ecosystems and Environment, gli autori dello studio mettono in dubbio l´assunzione a lungo ritenuta valida che le api giocano un ruolo fondamentale nell´impollinazione. "I servizi di impollinazione sono vitali per la produttività agricola nel Regno Unito. Nel 2007 il 20% delle terre coltivate del Regno Unito riguardava coltivazioni impollinate dagli insetti, come ad esempio la colza e le mele. Per decenni abbiamo assunto che le api fornissero la maggior parte dei servizi di impollinazione a questi sistemi, ma abbiamo prove molto limitate su cui basarci", dice Tom Breeze, autore principale dello studio. Confrontando il numero di alveari presenti nel Regno Unito con il numero necessario suggerito dalla ricerca per ottimizzare la resa dei raccolti, i ricercatori hanno scoperto che il paese possiede al massimo solo un terzo delle api di cui presumibilmente ha bisogno. Quando hanno confrontato questi dati con la situazione negli anni ´80, quando il paese possedeva il 70% del suo fabbisogno, gli scienziati hanno iniziato a chiedersi quali altre specie potrebbero fornire servizi di impollinazione nel Regno Unito. "Si potrebbe pensare che un tale deficit di api da miele avrebbe causato pesanti perdite di produttività delle colture", dice il dott. Potts. "Tuttavia, esaminando i rendimenti di queste colture dagli anni ´80, si è scoperto che hanno continuato a salire. Mentre in parte ciò è dovuto ai sistemi di produzione migliori, probabilmente altre specie sono intervenute per colmare il vuoto lasciato dalle api." Il secondo studio Step ha scoperto che molti frutti e verdure ricche di vitamine e minerali essenziali per una sana alimentazione umana, sono fortemente dipendenti dalle api e da altri animali impollinatori. Il nuovo studio, pubblicato su Plos One, mostra che le colture impollinate dagli animali in tutto il mondo contengono la maggior parte dei lipidi, vitamine A, C ed E, e gran parte dei minerali calcio, fluoruro e ferro disponibili. Qualsiasi minaccia a questi animali impollinatori ha quindi ovvie implicazioni per l´alimentazione umana. Le scoperte del team mostrano che nella fornitura globale delle colture, molte vitamine e altri nutrienti legati ad un rischio minore di cancro e di malattie cardiache sono presenti prevalentemente nelle colture propagate da impollinatori. Questi includono il carotenoide licopene e l´a-criptoxantina, che si trovano nei frutti e nelle verdure di colore rosso, arancio e giallo vivace. Altri importanti antiossidanti, tra cui diverse forme della vitamina E e oltre il 90% della vitamina C disponibile, sono forniti da coltivazioni che sono impollinate dalle api e da altri animali. I minerali importanti per lo sviluppo delle ossa e dei denti si trovano nelle colture prodotte con impollinatori. In termini di quanto le coltivazioni impollinate da animali, oggetto dello studio, dipendono dagli impollinatori animali, gli scienziati hanno trovato che esiste qualche variazione: molti sono in grado di propagarsi attraverso meccanismi alternativi, come ad esempio il vento o l´auto-impollinazione. Tuttavia, nonostante questa capacità, il team ritiene che fino al 40% di alcuni nutrienti essenziali forniti da frutta e verdura andrebbe perduto se non fosse per il lavoro degli impollinatori. Per maggiori informazioni, visitare: Step: http://www.Step-project.net/    
   
   
AOSTA, REGIME DELLE QUOTE LATTE  
 
L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali informa che, con la legge regionale 23 maggio 2011, n. 12 a modificazione della legge regionale 17 gennaio 2008 recante Nuova disciplina delle quote latte, si dispone la non applicazione delle revoche parziali di quota ai produttori che nella campagna 1° aprile 2010 – 31 marzo 2011 non hanno raggiunto l’85% del quantitativo assegnato. Tale norma diventa applicabile per la campagna 2010/2011 e lo sarà anche per la campagna 1° aprile 2011 – 31 marzo 2012, in virtù di decreti del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il quale riconosce lo stato di crisi del settore che compromette temporaneamente la capacità produttiva dei produttori di latte bovino. Si rileva, pertanto, che i produttori che non hanno raggiunto il livello produttivo dell’85% del proprio quantitativo di riferimento non si vedranno decurtata la quota fino alla produzione raggiunta e continueranno ad usufruire del quantitativo assegnato ad inizio campagna. La norma, tuttavia, non si applica ai produttori che non hanno prodotto latte nelle campagne sopra riportate, i quali, nel caso non sia dimostrata la causa di forza maggiore o la ripresa della commercializzazione, si vedranno revocata completamente la quota stessa. Si rammenta infine che i produttori che non dispongono di un quantitativo di riferimento adeguato possono fare richiesta, entro il 10 novembre 2011, all’Ufficio servizi zootecnici dell’Assessorato, di assegnazione a titolo gratuito di quote supplementari.  
   
   
CRISI ORTOFRUTTA, FRANCIA E SPAGNA FIRMANO UN ACCORDO PER NUOVE REGOLE EUROPEE. RABBONI: " L´ITALIA CONTINUA A BRILLARE PER LA PROPRIA ASSENZA."  
 
Bologna - "Stiamo recitando il solito copione; l’Italia continua a brillare per la propria assenza sulla crisi dell´ortofrutta e rischia di dover subire decisioni assunte da altri in settori fondamentali per la propria economia". Con queste parole l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni ha commentato la notizia dell’accordo bilaterale firmato da Francia e Spagna per una nuova regolamentazione in sede europea dei mercati dei prodotti ortofrutticoli, alla luce della grave crisi che sta caratterizzando il settore. "Le proposte avanzate dai ministri Bruno Le Maire e Rosa Alguilar, a partire dall’estensione delle possibilità di ritiro dei prodotti e dall’aumento delle indennità compensative - ha spiegato Rabboni – ricalcano quelle che questa Regione ha formalizzato nei mesi scorsi e che io stesso ho illustrato lo scorso mese di giugno alla Commissione europea. Sugli stessi temi abbiamo chiesto al Ministro delle politiche agricole Saverio Romano un impegno straordinario anche in sede comunitaria. Ma ad oggi, nonostante alcune generiche rassicurazioni, non abbiamo visto nessun atto concreto. Tale latitanza è ancora più grave se si pensa che l’Italia è il primo Paese europeo per produzione di ortofrutta e che anche la campagna 2011 ha confermato le pesanti difficoltà del comparto con prezzi riconosciuti ai produttori che non coprono neppure il 50% dei costi di produzione". "E’ una situazione francamente imbarazzante – ha concluso Rabboni – speriamo che la notizia dell’accordo tra Francia e Spagna serva da stimolo al Ministro per recuperare il tempo perduto e definire, con il contributo dei produttori e delle Regioni, una posizione autorevole e condivisa sul futuro dell’ortofrutta da portare, al pari di quella di Francia e Spagna, al confronto in sede comunitaria".  
   
   
BOLZANO, DAL GIAPPONE ALLA LAIMBURG: DELEGAZIONE INTERESSATA A COLTURA DELLA MELA  
 
 In vista dell´introduzione in suolo altoatesino della mela "Shinano Gold" una delegazione dalla regione Nagano, guidata dal prefetto Shuichi Abe è attualmente in visita in Alto Adige. Domenica sera, 11 settembre 2011, gli ospiti giapponesi sono stati ricevuti dal presidente della Provincia Luis Durnwalder nella Cantina nella roccia "Felsenkeller" presso il Centro di sperimentazione "Laimburg" a Vadena. Nell´ambito dell´incontro argomenti in discussione sono stati la coltura delle mele, che accomuna l´Alto Adige e la regione di Nagano e l´attività di ricerca del Centro di sperimentazione "Laimburg". A tal riguardo il presidente Durnwalder ha sottolineato il ruolo importante svolto dall´agricoltura a salvaguardia del tipico paesaggio alpino. Si è parlato, inoltre, dei test che il Centro di sperimetazione, sotto la guida dell´esperto pomologo Walter Guerra, sta eseguendo per verificare il grado di adattabilità al territorio locale della mela "Shinano Gold" prodotto nella zona di Nagano. La sperimentazione sembra dare risultati incoraggianti; essa era stata avviata già nel 2007, quando i consorzi frutticoli Vog e Vi.p erano riusciti ad assicurarsi i diritti esclusivi di licenza di piantare in Alto Adige, quale unico territorio in Europa, la mela giapponese al fine di sviluppare nuoi assortimenti fuori dal Giappone. La mela "Shinano Gold" è una mela gialla particolarmente succosa e croccante dall´ottimo sapore e potrebbe costituire una possibile integrazione per la "Golden Delicious". Per gli inizi del 2012 si concluderà la fase delle speriemntazioni e quindi si potrà valutare le possibilità di sfruttamento commerciale della mela giapponese a livello europeo. I rappresentanti dei frutticoltori altoatesini, del Consorzio per l´individuazione di nuove varietà di mela e del Centro di sperimentazione "Laimburg" ed i membri della delegazione giapponese sottolineando la buona collabaorazione che intercorre fra le parti hanno espresso la volontà di proseguirla in futuro. Il Centro di sperimentazione "Laimburg" sta testando circa 200 nuove varietà di mele da tutto il mondo.  
   
   
SARDEGNA: STABILITE LE MISURE SANITARIE PER LA LOTTA ALLA PESTE SUINA E CLASSICA  
 
Pubblicato dall´Assessorato dell´Igiene e sanità e dell’assistenza sociale il decreto attuativo del piano di eradicazione della peste suina africana e della peste suina classica per l´anno 2011. Il decreto stabilisce le misure sanitarie da applicarsi per la lotta alla peste suina africana ed alla peste suina classica negli allevamenti suinicoli, in tutti gli animali della specie suina, domestici e selvatici, e negli stabilimenti che trattano carni suine e loro derivati. Le misure sanitarie, in particolare, sono finalizzate all’eradicazione della peste suina africana e classica dal territorio regionale, alla tutela sanitaria del patrimonio suinicolo regionale ed extra regionale, compreso quello selvatico e alla tutela e alla promozione del commercio delle carni suine e dei prodotti derivati con adeguate garanzie atte a scongiurare la diffusione dei virus pestosi. L´attuazione del piano di controllo e di eradicazione della peste suina africana e della peste suina classica è obbligatoria su tutto il territorio regionale.  
   
   
OSCAR GREEN, VENETO: FOTOGRAFA IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA, DINAMICO E INNOVATIVO  
 
Venezia - “Oscar Green. Un’occasione per ricordare la forza dell’agricoltura e la capacità dei nostri imprenditori di innovare e anche di inventare, con idee che in Veneto nella maggior parte dei casi sono prodotte e realizzate da giovani”. Lo afferma con orgoglio l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, che il 9 settembre è intervenuto alla finale veneta del Premio Oscar Green, i a Palazzo Ferro Fini di Venezia, sede del Consiglio regionale. Oscar Green è una sorta di concorso tra imprenditori agricoli, promosso da Coldiretti Giovani Impresa per premiare e valorizzare le novità pensate e adottate per migliorare redditività, produzione, prodotto, organizzazione aziendale. L’obiettivo è di far sapere quali sono le esperienze vincenti di imprenditori che hanno saputo costruire progetti di impresa competitivi e sostenibili legati al territorio di appartenenza. In Veneto l’iniziativa ha coinvolto una cinquantina di candidati, le cui idee hanno migliorato l’attività imprenditoriale e innovato il rapporto con la produzione, il mercato e il consumatore. “Competitività e sostenibilità – ha ribadito Manzato – sono gli elementi alla base del comparto agricolo in generale e del nostro territorio in particolare. I candidati al concorso Oscar Green sono infatti tutt’altro che una eccezione, perché rappresentano lo specchio di un’ampia realtà, che coinvolge moltissime aziende di un’agricoltura che segna l’intero territorio veneto, che ha tra i suoi punti di forza i giovani, preparati e pronti a scommettere su questo settore, con grande dinamismo e flessibilità, conferendo elasticità ad un comparto che negli ultimi tre anni ne ha visto circa 1200 insediarsi a capo di un’azienda grazie al supporto del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto”. “Ricordiamo – ha concluso Manzato – che l’agricoltura non è il prodotto di fondi europei, di contributi regionali, di agevolazioni statali e di grandi multinazionali: a dare struttura a questo settore sono i singoli imprenditori agricoli, che non possono giocare alla speculazione ma che anzi spesso ne sono vittime, e intanto lavorano ogni giorno con motivazione e grinta, e anche con tante incertezze del mercato, forti della qualità, della tradizione e della capacità di innestare su questa, ogni giorno, proposte e idee nuove. A loro io dico grazie e davanti a loro confermo la volontà di riformare il settore agricolo regionale, in modo che sia sempre più al loro servizio”.  
   
   
AGROALIMENTARE FVG: FIORENTINA? NO, CHIEDETE PEZZATA ROSSA. PAROLA DI CHEF  
 
Pordenone - Su un campione di 1200 intervistati il 23 per cento conosce e consuma prodotti tipici del Friuli Venezia Giulia e addirittura il 63 per cento si è dichiarato intenzionato ad acquistarli più spesso nella propria spesa settimanale. Le condizioni? Che abbiano un prezzo d´acquisto giusto, siano facilmente reperibili in negozio e nei supermercati, abbiano garanzia di salubrità e affidabilità e provengano da coltivazioni o preparazioni artigianali della regione. Infine, il consumatore gradirebbe un marchio di riconoscibilità e quello di "Tipicamente Friulano" è giudicato ottimo. Questo quadro è emerso grazie all´indagine svolta dall´Osservatorio sui processi di valorizzazione dei prodotti agroalimentari del Friuli Venezia Giulia che è stata presentata e discussa il 9 settembre in occasione del convegno "L´agroalimentare friulano allo specchio. Valorizzare l´eccellenza" in corso alla Fiera campionaria di Pordenone, alla presenza dell´assessore regionale alle Risorse agricole Claudio Violino. Si tratta di una prima fase di indagine - ha spiegato il direttore dell´Irtef, Istituto per la ricerca sulle tecniche educative e formative, Sergio Simeoni - che si è concentrata in particolare sulla conoscenza dei prodotti tipici tradizionali da parte dei consumatori finali, cercando di capire anche quali sono le loro abitudini alimentari e qual è la percezione dei prodotti regionali in un contesto di promozione e valorizzazione. Nel convegno, moderato dal giornalista Nicolò Gambarotto, si è fatta luce anche sui risultati delle simulazioni e analisi di laboratorio che hanno riprodotto nove pietanze tradizionali, tra cui il frico, il musetto con la brovada, gli strucchi, la polenta, per valutarne le caratteristiche organolettiche. Ebbene, i risultati sono stati a dir poco inattesi. "Pietanze giudicate nell´immaginario comune come ´bombe ipercaloriche´ e dannose per la salute sono invece dal punto di vista della chimica degli alimenti assolutamente salubri", spiega Maria Parpinel, ricercatrice del Dipartimento di Scienze mediche e biologiche dell´Università di Udine. "Con i prodotti e i piatti della tradizione friulana e regionale è possibile riempire tutti i tasselli della corretta piramide alimentare moderna", conferma Parpinel. Del resto i dati emersi con l´indagine fanno capire che i consumatori sono consci del "valore aggiunto" dei prodotti tipici: giudicano come molto positivi il gusto e il sapore, l´odore e l´aroma, la sicurezza e la salubrità. Li consumano prevalentemente al ristorante e in trattoria (in seconda battuta, ma con distacco percentuale, durante sagre e feste e a casa di amici e parenti). Nell´immaginario comune gli intervistati definiscono i prodotti alimentari tradizionali come "legati a specifiche zone di produzione", dotati di "sapori, odori, aromi, colori particolari", e "fatti con ingredienti naturali, locali, di stagione" e in grado di "raccontare il modo di alimentarsi della popolazione locale". Quale dunque la strada da percorrere per incrementare il consumo di questi "made in Friuli Venezia Giulia". L´assessore regionale Violino (presente in platea, tra gli altri, il presidente degli artigiani, Carlo Faleschini) ha indicato con sicurezza la direzione. "I nostri consumatori hanno un´idea dei prodotti tipici ancora troppo legata ai cliché. Questo - fa notare Violino - da una parte dimostra una conoscenza ancora epidermica della varietà dell´agroalimentare friulano ma ci apre grandi spazi di manovra nel potenziamento del marketing". Incrementare il tasso di identità dei prodotti del Friuli Venezia Giulia è dunque l´imperativo per permettere ad un´agricoltura come la nostra - che non può certo contare sui grandi numeri - di essere competitiva e vincente, ha concluso l´assessore. A fare da "ambasciatori" all´estero delle eccellenze regionali ed "avanguardie" del marketing territoriale sono da sempre i ristoratori e gli esercenti. Al convegno di Pordenone, in particolare, è intervenuto uno dei cuochi più rappresentativi e maggiormente abili a reinterpretare la tradizione culinaria locale utilizzando prodotti a chilometro zero e di grande radicamento territoriale. "E´ con grande orgoglio che proponiamo i nostri prodotti tipici in manifestazioni all´estero - spiega Emanuele Scarello, cuoco e presidente dei Giovani ristoratori d´Europa - e lo facciamo in modo sempre creativo". Scarello interpreta al meglio il ruolo di "passaparola" d´eccellenza per il made in Friuli. "Tra noi cuochi ci parliamo e ci scambiamo idee: oggi è un mio collega a consigliarmi il peperone di Carmagnola, domani sarò io a suggerirgli le qualità della patata di Godia. Senza contare che ormai ogni ristoratore che abbia a cuore la qualità sente come obbligo morale quello di stringere un patto con i produttori e contadini locali: io, per esempio, ho ´adottato´ un contadino che prepara per mette da parte per noi prelibatezze uniche dal suo orto". Per spaziare nella lista dei 141 prodotti tipici tradizionali, ecco anche suggerita la "top list" dei prodotti tipici del cuore di Emanuele Scarello: "Io considero strepitosa la carne della nostra pezzata rossa, che sceglierei sempre al posto della più inflazionata fiorentina, il latteria di Brazzacco e la patata di Godia", indica il cuoco stellato friulano.  
   
   
CALABRIA, IL DIPARTIMENTO REGIONALE “AGRICOLTURA” REPLICA ALLA COLDIRETTI  
 
Il Dipartimento regionale “Agricoltura, Foreste e Forestazione”, in riferimento alla nota della “Coldiretti”, a firma del Presidente regionale Pietro Molinaro, del nove settembre scorso, relativa alla presentazione del progetto dei lavori di razionalizzazione degli impianti irrigui del comprensorio di pertinenza del Consorzio di Bonifica Tirreno Reggino, precisa quanto segue: “Con delibera Cipe del 18.11.2010 è stato approvato il nuovo Piano Irriguo Nazionale, relativo alle Regioni Meridionali per l’importo di € 176.976.700,00. Nell’ambito del suddetto Piano, al Consorzio di Bonifica della Piana di Rosarno è stato assentito un finanziamento per il Progetto “Completamento schemi Irrigui. Piano di razionale utilizzazione delle risorse idriche a servizio del comprensorio irriguo, impianto Mesima” per l’importo di € 4.500.000,00. Il Consorzio di Bonifica, al pari degli altri consorzi beneficiari del finanziamento statale, aveva l’obbligo di predisporre il progetto esecutivo dell’intervento ed inviarlo, per il tramite della Regione Calabria, al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali – Gestione Commissariale ex Agensud. Con nota del sedici agosto scorso, acquisita agli atti del Dipartimento Agricoltura il trenta dello stesso mese, il Consorzio di Bonifica di Rosarno ha trasmesso alla Regione il progetto dell’intervento, corredato della relativa documentazione richiesta dal Ministero. La Regione, con nota del trenta agosto, prot. N. 95175 ha trasmesso, così come previsto dalla Delibera Cipe, il progetto al Ministero delle Politiche Agricole e forestali – gestione Commissariale ex Agensud, per i successivi adempimenti”  
   
   
PESCA: WORKSHOP SUI FONDI EUROPEI DI ORTONA  
 
Ortona - Si è svolto il 9 settembre ad Ortona il Worshop "L´asse 4 del Fondo Europeo per la Pesca ed i Gruppi di Azione Costiera, un´opportunità per lo sviluppo locale" al quale, tra i relatori, ha partecipato anche l´Assessore regionale alla Pesca dell’ Abruzzo, Mauro Febbo. La Comunità Europea ha individuato nel Psr (Programma di sviluppo rurale) il programma Leader e quindi i Gal (gruppi di azione locale), quale strumento di programmazione delle aree rurali. Alla stessa stregua la Ce prevede, nell´ambito del programma Fep 2007/2013 asse Iv Misura 4.1 (Sviluppo Sostenibile Delle Zone Di Pesca), la formazione dei Gac, Gruppi di Azione Costiera, quale strumento di programmazione dei territori marini. "La Regione Abruzzo in linea con gli indirizzi comunitari - sottolinea Febbo - ha concentrato le Azioni dei Leader, a differenza della vecchia programmazione, esclusivamente nelle aree interne lasciando i territori costieri alla programmazione dei G.a.c. Gli obbiettivi posti alla base del programma del Gac per il rilancio del comparto ittico si possono riassumere in due concetti fondamentali: Il primo è rappresentato dalla creazione di nuove fonti sostenibili di reddito e il secondo è il miglioramento della qualità della vita nel territorio, creando sinergie con gli altri settori produttivi, e non trascurando le attività sociali e culturali presenti nell´ambiente costiero. Il G.a.c. Pertanto diventa lo strumento di programmazione territoriale indispensabile per attuare le azioni del programma Fep 2007/2013 che consentirà di erogare agli operatori del settore contributi ad esempio per il pescaturismo e l´ittiturismo, per lo sviluppo della filiera corta fisher market per le azioni di valorizzazione dei prodotti e del territorio anche attraverso la creazione di marchi di qualità per la realizzazione di punti di sosta e di ristoro, le azioni di valorizzazione del pescato di scarto, la formazione professionale, le azioni di didattica scolastica, i progetti di cooperazione con altri Gac presenti non solo nel territorio Italiano. Il Gruppo di Azione Costiera diventa quindi attore privilegiato per attivare altri programmi comunitari e un´agenzia di sviluppo territoriale che dovrà interloquire con le amministrazioni pubbliche per affrontare i temi di pianficazione e tutela dell´ambiente marino". Il Gac diventa componente del partenariato che la Regione chiamerà per definire il futuro Fep 2013-2020. Questo progetto prevede la formazione di un partenariato tra pubblico e privato, pertanto ed è per questo che le organizzazioni di categoria, le forze imprenditoriali del settore ittico e le istituzioni possono attivarsi per definire raggruppamenti fortemente rappresentativi del settore. Il bando pubblicato in data 24.08.2011 ha una dotazione finanziaria di euro 1.201.976,00 che attualmente consente il finanziamento di un solo Gac a livello regionale, ma ci l´impegno, dichiara Febbo, è quello di a sostenere il finanziamento di un secondo Gac con la rimodulazione dei fondi del Fep e con le risorse aggiuntive derivanti dalla Comunità Europea che la Regione Abruzzo potrà ottenere quale premialità in quanto risultiamo essere una delle regioni più virtuose nella applicazione del programma Fep 2007 2013. Il nostro auspicio - conclude Febbo - è che questo strumento nel settore ittico interagisca con gli altri comparti produttivi (agricolo turistico ecc) e con il territorio al fine di ottenere la diversificazione e la integrazione dei propri redditi". Hanno partecipato all´appuntamento anche i rappresentanti di associazioni e organizzazioni di categoria, delle Capitanerie di Porto, degli enti locali come gli assessori provinciali Remo Di Martino e Daniele D´amario, Benigno D´orazio (Presidente Parco del Cerrano), Raffaele Cavallo (Slow Food), l´assessore provinciale Daniele D´amario.  
   
   
RISO, LOMBARDIA: FAR CONOSCERE QUALITÀ E RICERCA  
 
Castello D´agogna/pv - Visita l’ 8 settembre dell´assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia Giulio De Capitani al Centro Ricerche sul Riso a Castello D´agogna, in provincia di Pavia. Un incontro con il ghota dei produttori lombardi, che è servito al responsabile dell´Agricoltura per fare anche il punto sull´impegno della Regione in questo settore particolarmente importante e vitale. "Un impegno - ha appunto detto De Capitani - confermato oggi dalla mia presenza qui in questi cinquanta ettari di sperimentazione dell´Ente Nazionale Risi, ma confermato anche dall´assistenza che viene data di carattere economico: del resto quando la Regione ha la possibilità di poterlo fare, investe nel settore della ricerca e della sperimentazione". Incontrando numerosi imprenditori che oggi sono arrivati proprio qui a Castello D´agogna, nel cuore della Lomellina, per partecipare all´Open Day 2011 del Centro Ricerche, l´assessore ha detto che "c´è sempre una grande ignoranza su quelle che sono le ricerche scientifiche all´interno dell´agricoltura. Un comparto, quest´ultimo, che molte volte viene considerato non alla pari di altri, per i quali primeggiamo in Lombardia: ma così non è". "Oggi ne abbiamo un´ulteriore conferma - ha aggiunto l´assessore -. In questa azienda ci sono decine di ettari sui quali vengono sperimentate e curate queste piante di riso per cercare di migliorare la resa, ma soprattutto di migliorare la qualità". "Siamo in Lomellina - ha proseguito De Capitani - siamo nella zona più vocata di tutta Italia per la produzione di riso e per me è stata un´ulteriore conferma della necessità di far conoscere di più quanto ci sia di eccellente in agricoltura". Nel corso della visita all´intero complesso De Capitani ha potuto vedere anche la cosiddetta ´banca del riso´, dove vengono conservati semi che risalgono alla metà dell´Ottocento e che ancora oggi possono essere impiantati nei terreni e utilizzati. Nel Centro ricerche sono allo studio numerose nuove specie di riso, che possono incrementare l´attuale spettro di altre decine di qualità. Prima di lasciare il Centro Ricerche lo stesso De Capitani ha voluto sottolineare che, comunque, la "produzione di riso lombarda, come quella nazionale, è ai primissimi posti a livello mondiale: per questo serve far conoscere tutti questi aspetti, perché si contribuisce a una maggiore valutazione del mondo agricolo in particolare quando si tratta di distribuire i fondi, non solo per la ricerca, ma anche per ciò che concerne tutte le altre azioni in tema di agricoltura".  
   
   
VENDEMMIA 2011: OCCASIONE PER VENETO ED EUROPA PER RIPOSIZIONARSI SUL MERCATO MONDIALE  
 
Venezia - “La vendemmia del 2011 va colta come occasione straordinaria per i vini del Veneto, ma più in generale italiani ed europei, per riposizionarsi su un mercato mondiale che dà segni di stanchezza e dove si prospetta per il 2012 un calo dell’offerta rispetto alla domanda”. Lo ha affermato il 10 settembre l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, alla luce delle previsioni e soprattutto dello svolgimento delle operazioni vendemmiali. “Le indicazioni dei tecnici sono positive, anche se il bilancio sulla quantità e sulla qualità io preferisco farlo a conclusione – ha detto Manzato – però lo scenario in cui si colloca e si collocherà il nostro prodotto sui mercati nazionali, comunitari e dei Paesi terzi ha tutte le caratteristiche per dare molte opportunità favorevoli, che invito gli operatori a cogliere”. “La nostra viticoltura, fondata principalmente sul territorio e sulle uve autoctone, ha fatto un gran bel balzo in avanti nell’ultimo lustro rispetto alla marcia ormai ferma dei cosiddetti Paesi emergenti, dove si è pure iniziato a spiantare i vigneti realizzati industrialmente a scopo puramente economico. Il Prosecco Doc spumante, con le punte di eccellenza dei Superiori Docg trevigiani – ha sottolineato Manzato – si appresta a superare nel 2011 lo Champagne per numero di bottiglie commercializzate nel mercato mondiale ed è pronto a consolidare questo suo primato nelle annate successive entro un quadro di vincoli d’impianto che dovrebbero garantire la corrispondenza tra offerta e domanda. Gli altri grandi vini bianchi del Veneto, Soave in testa, stanno ricevendo un’accoglienza sempre più entusiasta ovunque. I vini rossi, a partire dall’Amarone, stanno diventando dei must assoluti per apprezzamento ed eccellenza di rapporto prezzo – qualità. Il valore aggiunto della vendemmia quest’anno dovrebbe essere buono per tutti: dai produttori di uve, agli imbottigliatori”. “Ci sono tutte le premesse, insomma, per consolidare e migliorare ovunque, a livello planetario, il posizionamento dei nostri vini e l’immagine stessa dell’enologia veneta – ha concluso Manzato – anche usufruendo del programma di promozione nei Paesi terzi finanziato dall’Unione Europea. I nostri imprenditori hanno saputo dimostrare grande capacità di reggere gli anni difficili, di innovare nella tradizione, di accompagnare il consumatore verso la varietà dei tanti e diversi ottimi sapori e profumi nei quali si esprime l’enologia regionale, unica in questo nel mondo. Andiamo avanti assieme e guardiamo al futuro prima ancora che alla convenienza dell’oggi che potrebbe essere effimera, forti di radici solide piantate in tre millenni di storia della vite nella nostra regione”.  
   
   
LA GIUNTA HA AUTORIZZATO “FINCALABRA” A LIQUIDARE A FAVORE DI COOPERATIVE VITIVINICOLE  
 
La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti, con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Su proposta del Presidente Scopelliti è stato deliberata l’ autorizzazione a “Fincalabra” all’erogazione onerosa di liquidità a favore di cooperative agricole operanti nel settore vitivinicolo. La Giunta ha, quindi, approvato una proposta di modifica ed integrazioni alla legge, in tema di urbanistica, avente ad oggetto “Norme per la tutela, governo ed uso del territorio”  
   
   
AGRICOLTURA IN ABRUZZO: OTTIMA LA QUALITA´ DELLA VENDEMMIA 2011 LA RACCOLTA IN CALO DEL 10%/15% RISPETTO AL 2010  
 
 Pescara - Sono in linea con quelli della scorsa campagna i numeri relativi alla vendemmia 2011. Per le varietà precoci, in particolare Chardonnay e Pinot grigio, la raccolta è iniziata a partire dallo scorso 19 agosto nelle zone costiere. Invece, in quelle interne e collinari è partita tra la fine di agosto e l´inizio di settembre, con una resa inferiore del 10% circa rispetto alla vendemmia precedente. Sono i dati più significativi forniti, questa mattina, a Pescara, in Regione, nel corso di una conferenza stampa tenuta dall´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo, dal presidente del Consorzio di Tutela Vini Abruzzo, Tonino Verna, e dal presidente dell´assoenologi Abruzzo e Molise, Nicola Dragani. Per le altre uve bianche, Trebbiano e Malvasia, la vendemmia è iniziata nella prima settimana di settembre. Anche per queste tipologie, si riscontra una resa inferiore del 10-15% circa. Per quanto concerne la nuova Dop Abruzzo, anche per le varietà Pecorino e Passerina si registra un calo della produttività intorno al 10-15% che innalzerà il livello qualitativo delle produzioni abruzzesi. "Come assessorato poniamo una grande attenzione all´andamento di questa vendemmia - ha sottolineato l´assessore Febbo - anche perchè si tratta di un evento che coinvolge il nostro intero sistema rurale. Ed è importante segnalare la tendenza verso l´innalzamento della qualità dei nostri vini che poi finisce per tradursi in termini positivi anche nell´ottica delle esportazioni. A tal proposito, - ha proseguito Febbo - ufficializzeremo a giorni i dati relativi all´export del primo semestre 2011 ma possiamo già anticipare che i numeri, nonostante la crisi, appaiono a dir poco confortanti". In realzione, poi, alle varietà a bacca rossa, principalmente Sangiovese e Montepulciano, l´inizio della vendemmia è previsto per la metà di settembre per protrarsi lungo tutto il mese di ottobre. In questo caso il calo produttivo diovrebbe oscillare tra il 15% e il 20% rispetto alla vendemmia precedente. Su questa tipologia di prodotto ha inciso la quantità abbondante della scorsa stagione che ha provocato una differenziazione delle gemme non del tutto perfetta e quindi un germogliamento non regolare soprattutto sulle gemme basali. Per quanto riguarda il mercato del vino si è registrato, fin dalla vendemmia scorsa, una buona contrattazione e movimentazione del prodotto anche a prezzi interessanti, superiori del 15-20% rispetto allo scorso anno.Le cantine sono arrivate alla vendemmia con giacenze molto modeste che fanno sperare in una migliore performance del mercato dell´uva e del vino. Sostanzialmente, si è trattato di una stagione non molto diversa da quella del 2010, caratterizzata da devastanti attacchi di peronospora. L´andamento climatico, a partire dall´autunno, è stato caratterizzato dalla presenza di piogge e basse temperature. L´inverno è stato piovoso con precipitazioni abbondanti su tutta la regione. La primavera è tardata ad arrivare. Si sono registrate basse temperature e piogge fino a fine maggio. Nel mese di giugno le temperature sono state appena al di sotto della media stagionale, con parecchi giorni di pioggia. Tutti questi fenomeni metereologici hanno fatto ritardare le fasi fenologiche della vite. Lo sviluppo della vegetazione è stato, comunque, rigoglioso e abbondante. In alcune zone interne, sia metà a luglio che a inizio agosto, si sono verificate delle grandinate, anche importanti, e nel quadro generale bisogna verificarne l´incidenza sulla produzione. La difesa fitosanitaria, eseguita con accortezza e tempestività, ha garantito una qualità della produzione ottima. Solo le piogge verificatesi alla fine di luglio con temperature medio alte, in qualche zona, hanno provocato qualche problema sul controllo della peronospora e dell´oidio.  
   
   
GRAN PREMIO DEL GUSTO 2011 IL RED FACTOR DI MARANELLO TORNA IN PISTA DOMENICA 2 OTTOBRE P.V., CON L’APPUNTAMENTO CHE LA “TERRA DEL MITO” DEDICA AI SUOI “ASSI”, IN PARTICOLARE ALL’ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE.  
 
Per la nona volta, la “Città della Ferrari” farà sfilare tutti i suoi “campioni” e ne metterà in gara i più rappresentativi: nella località modenese, domenica 2 ottobre, dalle ore 10 alle 19,30, l’accoppiata vincente “sapori e motori” sarà protagonista del “Gran Premio del Gusto”, un’intensa giornata all’insegna della “passione fiammeggiante” e dell’emozione, che coinvolge piacevolmente tutti e cinque i sensi. A disposizione degli spettatori, a Maranello verranno schierate le eccellenze del territorio, non solo Ferrari ma anche i prodotti tipici locali, dall’aceto balsamico tradizionale al Parmigiano-reggiano, dal prosciutto crudo di Modena alla passata di pomodoro, dai vini, come Rosso Rubino e Grasparossa, ai liquori tradizionali. Un percorso cultural-gastronomico, che passa da piazza Libertà, via Stradi, via Claudia e via Nazionale, permetterà al pubblico di ammirare alcune automobili del “Cavallino”, d’epoca e moderne, di visitare mostre e di partecipare a concorsi a tema, alcuni dei quali riservati ai bambini. Punti di incontro, senz’altro a portata di gourmet, per gustosi “pit-stop” di ristoro, saranno gli stand e le bancarelle delle Aziende di Maranello e dintorni, che metteranno in mostra e in vendita le loro specialità, tra cui il dolce “terra del mito”, il miele di tarassaco e la “mitica” Melanello, succosa e zuccherina varietà di mela, esclusiva del comprensorio. Novità di questa edizione è la rievocazione della leggenda di Mara e Nello, struggente storia dei due amanti e del loro amore contrastato. Ma le migliaia e migliaia di visitatori, attesi da ogni parte d’Italia per la manifestazione, potranno assistere anche alla prova delle prove che impegnerà in una sfida all’ultima “goccia” il simbolo del red factor di Maranello: l’aceto. Infatti durante la mattinata, all’Auditorium Enzo Ferrari, in via Nazionale 78, i prodotti di numerose acetaie, non solo del luogo, correranno il Gran Premio Aceto Balsamico Tradizionale-città di Maranello che verrà attribuito da una giuria di esperti al migliore del circuito. L’attesa per la giornata di “red passion” è tanta e gli organizzatori sono al lavoro per definire un programma “su di giri”, all’altezza del “mito”. In prima fila, per i preparativi, il Comune di Maranello, affiancato dalla Provincia di Modena che ha concesso il patrocinio all’evento. Del team fanno parte: Museo Ferrari di Maranello, Wine Food Festival Emilia Romagna, Motor Valley ed Emilia Romagna Terra con l’anima. L’invito al Gran Premio del Gusto di domenica 2 ottobre è valido per tutti gli appassionati di automobilismo e della buona tavola che dovrebbero segnare l’appuntamento in agenda. Arrivare a Maranello è facile: basta percorrere 20 chilometri verso l’Appennino dalle uscite Modena Nord o Modena Sud dell’Autostrada A1. Segreteria Organizzativa, Comune di Maranello - Piazza Libertà 33, 41053 Maranello (Mo) tel. 0536/240011 - fax 0536/942263 - email commar@comune.Maranello.mo.it www.Comune.maranello.mo.it  
   
   
17-18 SETTEMBRE, XIII SAGRA NAZIONALE DEL GORGONZOLA: BUON CIBO E TRADIZIONI PER RISCOPRIRE LA CITTÀ DI GORGONZOLA  
 
. Il 17 e 18 settembre Gorgonzola ospita l´annuale appuntamento dedicato alla gustosa celebrazione delle proprie tradizioni. La Xiii Sagra Nazionale del Gorgonzola, promossa dalla Proloco con il patrocinio della Regione Lombardia, Provincia di Milano e Comune di Gorgonzola, prenderà vita lungo le vie della città, offrendo degustazioni tradizionali a base del noto formaggio locale e non solo, una speciale cena celebrativa dell’´Unità d´Italia, oltre alle tante iniziative dedicate ai più curiosi. Dal 1998, sul finire dell´estate, la città apre le sue porte a tutti coloro che, attraverso un omaggio al tipico formaggio gorgonzola, vogliono rivivere le antiche tradizioni del territorio. Passando attraverso degustazioni e assaggi di prelibati piatti tradizionali, lasagnette al gorgonzola, risotto allo zola, gnocchi con crema al gorgonzola e tanti altri, sarà possibile assistere a esposizioni, mostre, convegni, dimostrazioni della lavorazione del prodotto, laboratori didattici e rassegne artigianali, per scoprire le infinite iniziative offerte dalla città. Sabato 17 settembre, in Piazza della Repubblica, avrà luogo l´evento centrale della manifestazione, la cena “Cattura più amici la mensa che la mente”, dedicata all’Unità d’Italia, seguita dal “Gran Ballo Risorgimentale”. Alle prime luci del tramonto, il pubblico presente si troverà catapultato in un´altra epoca, seduto intorno ad una tavola imbandita in compagnia dei protagonisti dell’Unità d’Italia, dal Re Gentiluomo, Vittorio Emanuele Ii, all’Eroe dei due mondi, Giuseppe Garibaldi, continuando con Cavour il ‘Tessitore’ e Giuseppe Mazzini, il padre del Risorgimento Italiano. Il menù sabaudo proposto ricalca le ricette del tempo e prevede quattro portate, vini e bibite, caffè e liquori. A contorno e supporto del gruppo di figuranti in abiti d’epoca, il Battaglione Estense, 1° Battaglione di Fanteria di Linea del Ducato di Modena, rievoca le battaglie e le feste a Corte e nelle Piazze della vita ottocentesca. Al termine della cena tutti saranno coinvolti nelle tipiche danze dell´epoca. Per partecipare alla cena dell´Unità d´Italia è necessario prenotarsi presso la Proloco o online. Attraverso l´acquisto del "Gorgopass" sarà possibile provare due piatti della tradizione a base di gorgonzola, a scelta tra le varie degustazioni proposte: Lasagnette al gorgonzola; Risotto allo zola; Penne al gorgonzola; Gnocchi con crema al gorgonzola; Arancini zola e speck; Panzarotti al gorgonzola e gorgoburger; Gnocchetti di grana saraceno in salsa; Ravioli allo zola; Lambrusco rosso e rosé; Vini e zola. Il "Gorgopass", è acquistabile online a 5,50 Euro o direttamente in loco a 6 Euro. Tutte le info su: www.Prolocogorgonzola.it  
   
   
PICCOLA PESCA, PUGLIA INCONTRA ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA  
 
Normare in maniera più adeguata e attenta alle esigenze del comparto della Piccola Pesca: di questo si è discusso il 9 settembre a Bari in un incontro tra l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno e le associazioni di categoria di Lega Pesca, Agrital, Federcoopesca, Federpesca, Uncipesca, Api e Anapi. L’incontro è stato occasione per deliberare la costituzione di un gruppo tecnico di lavoro che dovrà dettagliare motivazioni, misure e strumenti da sottoporre alla attenzione del legislatore europeo e del governo nazionale. “Il settore della Piccola Pesca – spiega l’assessore Stefàno - oltre ad essere quello più rappresentato nelle marinerie pugliesi, costituisce una quota rilevante della nostra economia. Pertanto, occorre approfondire le problematiche che attanagliano il segmento in questione per ridare slancio e competitività ad un mercato in affanno”. I recenti decreti ministeriali, in particolare quello dell’1/7/2011 che disciplina l’utilizzo dei sistemi di pesca ‘Palangari e Ferretara’ (attrezzi per la pesca), insieme al divieto di detenere a bordo delle barche i due attrezzi citati, e ancor prima, il decreto ministeriale dell’1/3/2011 ‘Ripartizione tra i diversi sistemi di pesca della quota tonno rosso per la campagna di pesca 2011’, risultano problematici nella loro applicazione e rafforzano l’esigenza di rivedere la normativa vigente. Nel dettaglio, uno dei temi di particolare criticità, emerso durante l’incontro odierno, è quello della pesca del Tonno che – secondo le associazioni di categoria – non riconosce alcuna attenzione alla Piccola Pesca o della Pesca Artigianale poichè , nel decreto ministeriale, la esclude dalla attribuzione di una specifica quota. “Intendiamo tutelare e custodire una componente importante del nostro sistema Pesca, quale la pesca artigianale - aggiunge Stefàno - che oltre ad avere un intrinseco valore economico, è l’elemento identitario in senso turistico della nostra terra, soprattutto per l’importanza che esprime all’interno della filiera enogastronomica”. “I regolamenti comunitari e i decreti ministeriali – conclude l’assessore - molto spesso hanno uno sguardo troppo largo rispetto ai problemi dei piccoli produttori e fanno fatica ad inquadrarne in maniera adeguata le relative problematiche afferenti”.  
   
   
NEUTRALIZZA I RADICALI LIBERI CON IL COENZIMA Q10 NUTRILITE! IL NUOVO INTEGRATORE DI AMWAY DÀ UNA CARICA DI ENERGIA AL TUO ORGANISMO  
 
Il Coenzima Q10 è un antiossidante molto efficace, che garantisce una funzione altamente protettiva contro i radicali liberi. Presente in tutte le cellule dell’organismo, il Coq10 assicura la corretta respirazione cellulare, riducendo il rischio di ossidazione e dando quindi all’intero organismo una forte carica di energia. Nuovo Coenzima Q10 Nutrilite Il Coenzima Q10 è una molecola liposolubile che l’organismo è in grado di sintetizzare attraverso l’assunzione di diversi cibi, come carne, pesce e soprattutto vegetali, ma i suoi livelli di produzione diminuiscono con l’avanzare dell’età. In aggiunta uno stile di vita non corretto, una dieta non bilanciata e l’assunzione di farmaci possono diminuire la produzione di questa sostanza così importante per mantenere l’organismo giovane e sano. Coenzima Q10 Nutrilitetm è una fonte supplementare di coenzima Q10 e può essere assunto per compensare la carenza di questo prezioso nutriente, così importante non solo per la sua funzione antiaging, ma anche per il benessere di tutto l’organismo. Coq10 agisce infatti contro i perossidi che attaccano il collagene e l’elastina ed è quindi efficace contro la perdita di elasticità e la conseguente formazione di rughe. Ma Coq10 è un elemento molto importante anche per la salute di tutti quegli organi dove maggiore è il consumo di energia, come per esempio il cuore, ed ha in generale effetti positivi sul funzionamento di tutte le cellule, migliorando la capacità aerobica e contribuendo a mantenere il metabolismo attivo. Prezzo al pubblico (60 compresse): euro 45,70 Nutrilite è la marca leader mondiale nella produzione di vitamine, e integratori alimentari*. Nutrilite è oggi l’azienda di integratori alimentari in grado di garantire l’intero processo produttivo: dalla coltivazione al raccolto delle piante, fino al prodotto finito. Nutrilite è inoltre la sola azienda produttrice di vitamine e minerali a coltivare, raccogliere e lavorare piante che provengono dalle proprie coltivazioni biologiche. Le 4 fattorie Nutrilite sono situate in California, nello stato di Washington, in Messico e in Brasile. Www.amway.it  
   
   
CONVOCATO PER IL 14 SETTEMBRE IL TAVOLO TECNICO PER IL RILANCIO DEL SETTORE LATTIERO CASEARIO OVICAPRINO  
 
Cagliari - Si terrà il 14 settembre alle 10,30 nella sede della Presidenza della Giunta in Via Oslavia il tavolo tecnico per il rilancio del settore lattiero-caseario ovicaprino. L´incontro sarà teso a favorire la creazione di un intesa sul prezzo del latte fra produttori e industriali. La richiesta di convocazione della riunione è stata una delle prime istanze che l’assessore Oscar Cherchi ha ricevuto dal suo insediamento: “È un passo importante e necessario - sottolinea l’Assessore - e la Giunta intende affrontare questo impegno con grande determinazione. Il Presidente Ugo Cappellacci, condividendo l’importanza dell’argomento, ha ancora una volta dimostrato la sua attenzione alle istanze del mondo agropastorale. Con questo passo contiamo di iniziare un percorso che aiuti le parti, nel più breve tempo possibile, a trovare un compromesso che garantisca la ripresa del settore. Ci sarà bisogno di molta buona volontà, ma il grande valore della posta in gioco giustifica l’impegno che tutte le parti coinvolte vorranno dedicare a questa vertenza".  
   
   
NOVITÀ PER VIVITA, LA LINEA DI STUFFER DEDICATA AL BENESSERE  
 
Nuovo logo per Vivita, la linea dedicata al benessere dell’azienda altoatesina Stuffer, che comprende prodotti a base di latte con un bassissimo contenuto calorico e di grassi, voluto dall’azienda per migliorare la comunicazione verso il consumatore. Nuovo logo per Vivita, la linea di prodotti che l´altoatesina Stuffer dedica a chi ricerca il benessere attraverso una corretta alimentazione. La maggior parte dei prodotti Vivita (yogurt, formaggi ed altri prodotti a base di latte) contiene probiotici e preziose vitamine; inoltre, sono tutti a basso contenuto di grassi (tra lo 0,1% e lo 0,4%). Con il nuovo logo l’azienda Stuffer vuole comunicare la naturalità e la leggerezza dei suoi prodotti al consumatore: nel nuovo logo appare il metro graduato, ad indicare prodotti ideali per chi ama la forma fisica e uno stile di vita naturale e sano; inoltre sul prodotto è stata inserita l´indicazione della percentuale di grassi. È già disponibile da pochi giorni sul mercato il drink probiotico Vivita 0,1%, con il nuovo logo, nelle nuove confezioni 6x100g, ai gusti naturale, fragola e pesca. La nuova confezione che sostituisce la precedente (4x100g) è più adatta per un prodotto pensato ad un utilizzo giornaliero. Il drink probiotico si rivolge infatti a chi è estremamente attento al proprio benessere fisico, oltre a contenere solamente lo 0,1% di grassi, è arricchito con le vitamine D e B6 e fermenti probiotici Bifidobacterium Bb-12 e Lactobacillus acidophilus La-5 che arrivando ancora attivi nel tratto digestivo aiutano a regolare l’attività intestinale. Dal 1919 la qualità è una tradizione per la famiglia Stuffer. L´azienda altoatesina propone un´ampia gamma di prodotti freschi, organizzati nelle linee Stuffer, Crea..., Cremolo e Vivita: dagli yogurt ai dessert a base di latte, dai prodotti dedicati ai bambini alle bevande al latte e frutta, dai formaggi spalmabili alle basi pronte fresche. Tutti prodotti buoni e sani, realizzati solo con il miglior latte e le migliori materie prime. Www.stuffer.it  
   
   
CAMPIONATO ITALIANO DEL SALAME 2011. LA PREMIAZIONE UFFICIALE A SALUMI IN VILLA  
 
La premiazione ufficiale dei vincitori del Vi Campionato del Salame, edizione 2011, decretati lo scorso 27 giugno a Milano, presso il Centro Enoculturale Amistani, si terrà nell’ambito della manifestazione Salumi in Villa, presentata da Alberto Marcomini e organizzata dall’associazione Guru del Gusto e dall’Accademia delle 5T a Villa Braida di Mogliano Veneto, dal 22 al 24 ottobre prossimi. Tre giorni per degustare i migliori Salumi d’Italia. Dopo l’esperienza entusiasmante di “Formaggio in Villa”, dello scorso marzo, sempre a Villa Braida a Mogliano Veneto, che ha avuto il merito di coinvolgere tanti appassionati attorno al gusto del buon cacio, ora Alberto Marcomini e lo staff di Guru del Gusto assieme all´Accademia delle 5T, che ha inventato il Cis (Campionato Italiano del Salame, giunto alla sesta edizione), propongono il medesimo format per realizzare una altrettanto entusiasmante rassegna di degustazione dei salumi più buoni e naturali d’Italia. L’evento “Salumi in Villa” prevede la presenza dei più importanti personaggi del mondo dei salumi: produttori artigiani, selezionatori, chef, giornalisti e gourmet. Un luogo per un appuntamento per degustare i salumi di qualità: due giorni saranno dedicati al pubblico e uno, il lunedì, agli operatori professionali (gastronomie, degusterie, enoteche, ristoranti, ecc.). Durante i tre giorni di “Salumi in Villa” sarà possibile: 1) assaggiare liberamente salumi di qualità provenienti da tutta Italia, 2) partecipare a degustazioni guidate comparative o con l’abbinamento di vini e birre, 3) seguire dibattiti e conferenze sul tema della manifestazione, 4) cenare a Villa Braida con menu studiati da cuochi importanti e realizzati utilizzando soprattutto i salumi. “Salumi in Villa” non è solo un’occasione di degustazione. Sarà anche una vetrina espositiva che susciterà l’interesse della stampa, della Tv e dei social network. Ospiti speciali Fede e Tinto di Decanter, seguitissima trasmissione in onda su Radio2 Rai. Ecco i vincitori del Campionato Italiano del Salame 2011 che verranno premiati a Salumi in Villa: Domenica 23 ottobre, dalle ore 11:30 - Villa Braida - Sala Degustazioni - Piano Terra Premio Mipaaf Campione Italiano Assoluto Salsiccia di Forenza dolce Parco delle Bontà di Caggiano Summo, Forenza (Pz) Secondo Classificato (Quinto classificato assoluto nella classifica generale) Finocchiona di Cinta senese Soc. Agr. Semplice Praticino, Castelfranco di Sopra (Ar) Terzo Classificato (Sesto classificato assoluto nella classifica generale) Soppressata Soc. Coop. Valle del Bonamico, Locri (Rc) Premio Pic Miglior Salume Piccante (Secondo classificato assoluto nella classifica generale) Ventricina di Guilmi Azienda Agricola La Noce di Ferrara Linda, Montazzoli (Ch) Premio Confcommercio Miglior Salame Del “Quinto Quarto” (Terzo classificato assoluto nella classifica generale) Composta di salsiccia di fegato Antonelli salumi, Castel del Giugice (Is) Premio Confcommercio Miglior Soppressata Del Sud (Quarto classificato assoluto nella classifica generale) U Sprusciat salame tipico di Pizzoferrato Az. Agr. Aia Verde, Pizzoferrato (Ch) Premio Confcommercio Miglior Salame Non Di Puro Suino Salame di Pecora Brianzola Az. Agr. Cascina Bellesina, Missaglia (Lc) Premio Confcommercio Miglior Salame Dolce Magro Salame di Varzi senza salnitro Salumeria Angelo Dedomenici, Santa Margerita Staffora (Pv) Premio Ascom Miglior Sopressa Veneta Sopressa veneta Macelleria Tommaso Caprini, Negrar (Vr) Il regolamento e le informazioni sul Vi Campionato Italiano del Salame sono sul sito internet www.Accademia5t.it. L’elenco dei finalisti del Campionato Italiano del Salame è pubblicato su Sapori d’Italia di agosto/settembre, mentre tutti i semifinalisti sono stati pubblicati su Sapori d’Italia di giugno/luglio. Verrà inoltre presentata "Fette Di Bonta´" la nuova guida ai salami naturali d’Italia, aggiornata con i risultati dell´ultima edizioni 2011 del Campionato Italiano del Salame. Tale guida sarà presto in libreria e in vendita on line (www.Sapori-italia.it e www.Accademia5t.it)  
   
   
LATTE ACCADÌ ACCADÌ, IL LATTE AD ALTA DIGERIBILITÀ GRANAROLO, OGGI CON SOLO LO 0,1% DI LATTOSIO  
 
Granarolo Accadì è la linea di latte ad Alta Digeribilità pensata per chi è intollerante al lattosio o ha difficoltà a digerirlo. L’intolleranza al lattosio è un fenomeno internazionale, radicato e in crescita: si stima che nel mondo più della metà della popolazione adulta abbia problemi di assorbimento del lattosio. Per rispondere al crescente bisogno di latte a ridotto contenuto di lattosio, Granarolo rinnova la linea di latte Accadì ad Alta Digeribilità migliorandone la funzionalità: il residuo di lattosio massimo contenuto nel latte Accadì è stato, infatti, ulteriormente ridotto dallo 0,5% allo 0,1%. L’enzima “lattasi” aggiunto al latte durante il processo produttivo ne permette la scomposizione nei due zuccheri semplici (glucosio e galattosio) che lo costituiscono e che sono più facilmente digeribili da parte di chi è intollerante. Questa maggiore funzionalità sarà comunicata attraverso un restyling grafico che valorizza il basso residuo di lattosio, identificando in maniera immediata a chi è rivolto il prodotto, e aiuta il consumatore nelle scelta del latte attraverso l’evidenziazione sintetica dei disagi dell’intolleranza. Un importante miglioramento funzionale del prodotto, che coinvolge tutta la linea di latte Granarolo Accadì: non un solo prodotto, ma una linea completa che, oltre a rispondere al bisogno di maggiore digeribilità e funzionalità legata al contenuto di lattosio, offre un’ampia varietà di formulazioni adatte ai diversi gusti dei consumatori: parzialmente scremato, per chi non vuole rinunciare al gusto del latte, e scremato, per chi sceglie la leggerezza, entrambe disponibili con e senza vitamine. Se quando bevi il latte ti senti... Un pallone, pesante, o non riesci a digerirlo … Granarolo Accadì. Più digeribile di così! Latte Accadi’ Esl Parzialmente Scremato Con Vitamine C, E, A, D3 Valori nutrizionali medi (per 100 ml di prodotto): Valore energetico: 46 kcal / 195 kJ Proteine: 3,1 g Carboidrati: 4,9 g - di cui: glucosio 2,4 g; galattosio 2,4; lattosio (max) 0,1g Grassi: 1,6 g di cui: saturi 1,2 g Fibra alimentare: 0,0 g Sodio: 0,04 g Calcio: 120 mg, 15% Rda* Vitamina C: 12 mg, 15% Rda* Vitamina E: 2 mg, 17% Rda* Vitamina A: 160 mcg, 20% Rda* Vitamina D3: 1 mcg, 20% Rda* (*Razione Giornaliera Raccomandata) Formato: Pure pack da 500 ml Conservazione: Conservare in frigorifero tra 0° e +6°C Prezzo: € 1,13 Latte Accadi’ Uht Parzialmente Scremato Valori nutrizionali medi (per 100 ml di prodotto): Valore energetico: 46 kcal / 195 kJ Proteine: 3,1 g Carboidrati: 4,9 g - di cui: glucosio 2,4 g; galattosio 2,4; lattosio (max) 0,1g Grassi: 1,6 g di cui: saturi 1,2 g Fibra alimentare: 0,0 g Sodio: 0,04 g Calcio: 120 mg, 15% Rda* (*Razione Giornaliera Raccomandata) Formati: Bottiglia Pet da 1l; Tetra brik da 500 ml Conservazione: Conservare in frigorifero. Prezzo: € 1,65 la bottiglia Pet dal 1l; € 0,88 il tetra brik da 500 ml Latte Accadi’ Uht Scremato Valori nutrizionali medi (per 100 ml di prodotto): Valore energetico: 33 kcal / 141 kJ Proteine: 3,1 g Carboidrati: 4,9 g - di cui: glucosio 2,4 g; galattosio 2,4; lattosio (max) 0,1g Grassi: 0,1 g di cui: saturi 0,07 g Fibra alimentare: 0,0 g Sodio: 0,05 g Calcio: 120 mg, 15% Rda* (*Razione Giornaliera Raccomandata) Formato: Tetra brik da 500 ml Conservazione: Conservare in frigorifero. Prezzo: € 0,84 Latte Accadi’ Uht Parzialmente Scremato Con Vitamine C, E, A, D3 Valori nutrizionali medi (per 100 ml di prodotto): Valore energetico: 46 kcal / 195 kJ Proteine: 3,1 g Carboidrati: 4,9 g - di cui: glucosio 2,4 g; galattosio 2,4; lattosio (max) 0,1g Grassi: 1,6 g di cui: saturi 1,2 g Fibra alimentare: 0,0 g Sodio: 0,04 g Calcio: 120 mg, 15% Rda* Vitamina C: 12 mg, 15% Rda* Vitamina E: 2 mg, 17% Rda* Vitamina A: 160 mcg, 20% Rda* Vitamina D3: 1 mcg, 20% Rda* (*Razione Giornaliera Raccomandata) Formati: Tetra prisma da 1l con tappo; Tetra brik da 500 ml Conservazione: Conservare in luogo fresco e asciutto. Prezzo: € 1,55 il Tetra prisma da 1l; € 0,86 il Tetra brik da 500 ml Latte Accadi’ Uht Scremato Con Vitamine C, E, A, D3 Valori nutrizionali medi (per 100 ml di prodotto): Valore energetico: 33 kcal / 141 kJ Proteine: 3,1 g Carboidrati: 4,9 g - di cui: glucosio 2,4 g; galattosio 2,4; lattosio (max) 0,1g Grassi: 0,1 g di cui: saturi 0,07 g Fibra alimentare: 0,0 g Sodio: 0,05 g Calcio: 120 mg, 15% Rda* Vitamina C: 12 mg, 15% Rda* Vitamina E: 2 mg, 17% Rda* Vitamina A: 160 mcg, 20% Rda* Vitamina D3: 1 mcg, 20% Rda* (*Razione Giornaliera Raccomandata) Formato: Tetra prisma da 1l con tappo Conservazione: Conservare in luogo fresco e asciutto. Prezzo: € 1,54  
   
   
FORST SIXTUS – NUOVA BOTTIGLIA DA DUE LITRI PER UNA BIRRA DALLA TRADIZIONE SECOLARE UN NUOVO FORMATO PER UNA BIRRA SPECIALE  
 
Lancio ufficiale per la nuova confezione nella gamma di Birra Forst: la bottiglia Sixtus da due litri. La presentazione tradizionale, con la bottiglia nell’originale cassettina di legno, rispecchia la filosofia aziendale di Forst ed è disponibile solo presso i grossisti Forst e tutti i Ristoranti-birrerie Forst. Forst Sixtus fu prodotta per la prima volta nel 1901. Denominata Sixtus in onore del santo omonimo, al quale Fanny Fuchs era particolarmente devota. La ricetta di questa birra inimitabile è rimasta inalterata nel tempo. Nuovo contenitore per una birra dal carattere forte "La richiesta di mercato per confezioni speciali è in crescita. Per questo motivo abbiamo creato questa bottiglia da due litri per la nostra birra Sixtus. Con la sua originale cassettina di legno è il dono ideale per occasioni speciali", spiega Margherita Fuchs von Mannstein, Amministratore Delegato di Forst. Si tratta di una bottiglia in vetro marrone da due litri, con tappo meccanico a clip, personalizzata con il marchio in rilievo. La scelta di usare l’antico primo logo con i pini è stata fatta per sottolineare ancora di più la tradizione di questa birra speciale. L’etichetta riflette con la sua stampa in oro a caldo il valore di questa eccellente ed inimitabile birra. Anche il packaging è curato nei minimi particolari: un dispositivo speciale sul collo della bottiglia ne facilita il trasporto e l’originale cassettina di legno permette di essere impilata in altezza, ottimizzando così lo spazio. Una doppio malto speciale Forst Sixtus è una birra doppio malto fuori dal comune, lo si capisce già dall’aspetto: il colore scuro luccicante, la spuma cremosa e finemente porosa e l’aroma tipico di una birra doppio malto con una fine nota di caramello. Queste caratteristiche uniche sono il risultato di un complesso processo di produzione: nel mulino per malti speciali il chicco di malto caramellato non viene spezzato ma macinato molto delicatamente, al contrario di quanto accade solitamente. La ricetta: un segreto custodito gelosamente La nota di caramello è una ricetta segreta, gelosamente custodita dal mastro birraio. Il primo sorso è molto robusto, ha un volume notevolmente forte, il profumo aromatico di caramello viene così pienamente espresso nel palato. La particolare nota viene evidenziata da una leggera fragranza di luppolo che, combinata con la freschezza ed il leggero frizzantino, creano in bocca una meravigliosa sensazione. Il retrogusto è molto armonioso e invoglia al sorso successivo. La nota aromatica del caramello è la perfetta combinazione con formaggi saporiti oppure dolci dessert. La nuova bottiglia da due litri di Sixtus è disponibile presso i grossisti di bevande Forst e presso tutti i Ristoranti-birrerie Forst