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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Settembre 2011
IL SINDACO DI SEGRATE DIFFIDA LA RAI E LUCIA ANNUNZIATA DOPO LA TRASMISSIONE “IN MEZZ’ORA” DI DOMENICA  
 
 Segrate, 20 settembre 2011 – A seguito delle dichiarazioni rese da Di Caterina domanica nella trasmissione “In mezz’ora” di Lucia Annunziata, il sindaco di Segrate, Adriano Alessandrini, ha diffidato la Rai e la giornalista. “Sto valutando con i miei avvocati – commenta il sindaco – una richiesta risarcitoria proporzionata ai danni che sono stati causati a me, ai miei collaboratori e al Comune di Segrate da una modalità di fare giornalismo che non tiene conto dei fatti e delle persone su cui vengono vomitate accuse che già nelle sedi competenti non hanno trovato alcun riscontro”.  
   
   
BASILICATA: PUBBLICATO SUL BUR IL BANDO CORECOM PER GLI INTERPRETI LIS  
 
Potenza, 20 settembre 2011 - Sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 30 del 16 settembre 2011 è stato pubblicato un avviso pubblico del Corecom Basilicata che indice una selezione per titoli e colloquio “per il conferimento di quattro contratti di collaborazione occasionale per attività di interpretariato Lis (lingua italiana dei segni)” per le esigenze connesse alla realizzazione dell’edizione Tg3 regionale Lis della Rai. Possono partecipare alla selezione le persone in possesso di diploma di scuola media superiore e di titolo di interprete di lingua italiana dei segni rilasciato da strutture accreditate. Collegandosi al sito internet del Consiglio regionale (www.Consiglio.basilicata.it, alla voce “Corecom”) è possibile consultare l’avviso pubblico e scaricare i modelli per la compilazione della domanda e della dichiarazione sostitutiva, che devono essere inviate tramite raccomandata, o consegnate a mano all’Ufficio Protocollo del Consiglio regionale (dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 13,00) entro il 3 ottobre 2011. Gli interpreti della lingua dei segni selezionati saranno impegnati nell’edizione Lis del Tg3 regionale della Rai, che, dopo l’esperienza avviata nei mesi scorsi con la sottoscrizione di un accordo fra il Corecom e la Rai per rendere possibile la fruizione delle notizie di interesse regionale alle persone non udenti, tornerà in onda dal prossimo 26 settembre nell’ambito della trasmissione “Buongiorno Regione”.  
   
   
PUGLIA: AVVISO PER NODI PER ANIMAZIONE PIANO LAVORO  
 
 Bari, 20 settembre 2011 - Seconda edizione dell’avviso per aderire alla Rete dei Nodi per l’Animazione del Piano del Lavoro, l’intervento a costo zero finalizzato a promuovere efficacemente la conoscenza degli interventi del Piano sul territorio costruendo una sorta di network multifunzione. La rete, da questo secondo bando, uscirà potenziata e con una diffusione più capillare nel territorio in quanto non prevede una data di scadenza dell’avviso e i soggetti coinvolti sono più numerosi rispetto alla prima edizione. Si tratta di tutti gli uffici di relazione con il pubblico degli enti locali (Informagiovani, Urp, sportelli sociali), strutture del terzo settore, soggetti gestori dei laboratori urbani, scuole secondarie superiori, università e i sindacati, ma anche i patronati, i Caf, i Confidi e le associazioni di categoria, gli ordini professionali, i Centri servizi volontariato, la consigliera provinciale di Parità, i distretti produttivi e tecnologici, l’Anci e i Gruppi di Azione locale. Mission della rete eliminare barriere e strozzature comunicative che si verificano dall’uscita di un bando sul Bollettino ufficiale al momento in cui viene conosciuto. Un compito non semplicissimo visto che il Piano prevede una quarantina di interventi rivolti ad oltre 52mila destinatari per una dotazione totale pari a 340milioni di euro. Tant’è che c’è stata già una prima edizione del bando a maggio di quest’anno (scaduta a giugno). Questa seconda edizione è stata pubblicata sul bollettino ufficiale di ieri, 15 settembre 2011, èd è già attiva. Quindi i soggetti interessati possono già provvedere all’invio delle domande e potranno farlo senza limite di tempo, come avviene con gli interventi a sportello. Con questo avviso salgono a 21 gli interventi del Piano per il Lavoro per un impegno di risorse pari a 224milioni di euro sui 340 totali. E se nella prima edizione le Province più virtuose sono state Bari e Lecce (rispettivamente con il 27 e 23 per cento delle adesioni) per questa seconda edizione l’obiettivo, come conferma l’assessore regionale alla Formazione Alba Sasso, è “Portare a livello periferico l’informazione, cercando di raggiungere il cento per cento dei luoghi e degli utenti, favorendo il placement e l’orientamento professionale. Il web non basta, serve il corpo a corpo. Oggi muoviamo un passo in più affinché chiunque possa intercettare tutte le opportunità regionali per l’inserimento lavorativo. Tutti i soggetti coinvolti si candidano a mettere in collegamento domanda e offerta professionale”. “Presentiamo oggi un bando atipico - ha spiegato in conferenza stampa la Vice presidente e assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone - attraverso il quale non si erogano risorse, ma si mettono insieme i diversi soggetti per la creazione di una rete informativa. L’informazione è potere e noi vogliamo condividere questo potere con tutti i soggetti che hanno la facoltà di aiutare i giovani nella ricerca del lavoro: le associazioni di categoria, i sindacati, i consulenti, i professionisti abilitati. Abbiamo stanziato 340 milioni per il Piano straordinario del Lavoro, mettendo 21 bandi a disposizione di imprese e lavoratori. Queste cifre meritano conoscenza, approfondimento affinché arrivino ai beneficiari finali, ovvero: imprese, disoccupati di lungo periodo, cassintegrati. Questo è il nostro target, questi sono i soggetti che vogliamo tutelare”. L’assessore regionale al Welfare Elena Gentile ha sottolineato che: “Si tratta di un bando singolare perché non ha un appeal economico, ma mette in rete un patrimonio costituito sì dalla rete dei patronati, sindacati e Caf ma anche dalle centinaia di associazioni che ormai da sei anni hanno costruito con il governo regionale un’importantissima alleanza per lo sviluppo dei territori. Grazie a loro arriveremo ovunque, capillarmente, per informare le platee più sensibili che fanno più fatica ad accedere alle opportunità del Piano per il lavoro”. L’avviso Il “Secondo avviso di manifestazione di interesse per l’adesione alla Rete dei Nodi per l’Animazione del Piano del Lavoro”, questo il nome per intero, ha lo scopo di raccogliere candidature per fornire da un lato informazioni sul Piano, dall’altro servizi. L’adesione alla rete presuppone il possesso di determinati requisiti e comporta la stipula di un patto di servizio con la Regione Puglia grazie al quale i soggetti interessati dovranno prendere parte agli incontri organizzati dalla Regione Puglia per l’informazione sulle iniziative promosse dal Piano, ma saranno anche destinatari di un’attività di formazione per l’utilizzo del sistema informativo telematico, dunque potranno accedere alla relativa piattaforma che gestisce gli interventi del Piano del lavoro ed essere inclusi in tutta l’attività di comunicazione che la Regione promuove. La Rete dovrà da parte sua costruire un sistema territoriale che includa tutti gli attori coinvolti dal Piano e che sia in grado di favorire le relazioni fra di loro, assicurare una copertura capillare dei servizi informativi grazie alla presenza di nodi info-orientativi disseminati su tutto il territorio regionale, ma anche fornire assistenza ai destinatari perché le scelte sugli interventi attivati siano adatte al singolo caso. Rispetto al primo bando, proprio per rendere più efficace l’azione della rete, è aumentato il numero degli organismi coinvolti. Tra i soggetti che sono stati aggiunti, Ordini e Fondazioni, Unioncamere ed aziende speciali Ccia (Camera di Commercio, industria e Artigianato), Assolavoro ed Agenzia per il lavoro, Distretti produttivi e tecnologici, i Centri servizi volontariato. Dunque per i nodi destinati a servizi di informazione e orientamento (I livello) possono presentare la propria candidatura gli uffici di relazione con il pubblico degli enti locali (fra cui informagiovani, Urp, Sportelli sociali); strutture del terzo settore; soggetti gestori dei laboratori urbani; scuole secondarie superiori; università e loro sportelli di orientamento; Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili; Fondazione ed Ordine dei Consulenti del Lavoro; sindacati; enti bilaterali; Unioncamere ed Aziende Speciali Cciaa; Assolavoro (ed Agenzia per il Lavoro); distretti produttivi approvati dalla Regione Puglia; distretti tecnologici; Csv – Centri Servizi Volontariato; consigliera provinciale di Parità. Per i nodi con compiti di assistenza (Ii livello) sono invitati a candidarsi: patronati, Caf, cofidi, associazioni di categoria; Anci/unioni dei Comuni; gruppi di Azione locale. Tra i requisiti per i Nodi informativi e di orientamento la disponibilità di una sede aperta al pubblico e accessibile a norma di legge, l’accesso a internet, l’apertura al pubblico per almeno 15 ore settimanali dedicate esclusivamente alle attività del Piano. I Nodi per l’assistenza chiamati ad assistere gli utenti per la compilazione delle domande on line e per tutto l’iter procedurale, dovranno possedere tutte le strutture idonee incluse le postazioni pc attrezzate e collegate ad internet e dovranno prevedere un numero di ore dedicate esclusivamente alle attività di sportello e di istruttoria dei casi. Per entrambe le tipologie di nodi è richiesta la disponibilità a prendere parte alle attività di aggiornamento organizzate dalla Regione. Per aderire all’iniziativa dovrà essere utilizzata la scheda allegata al bando. La domanda potrà essere spedita o consegnata a mano già da oggi. L’indirizzo è Regione Puglia – Ufficio Programmazione e Attuazione delle Attività finanziate – Servizio Formazione Professionale, Via Corigliagno 1 –Zona Industriale – 70123 Bari. La Regione pubblicherà mensilmente l’elenco dei soggetti ammessi alla Rete pugliese dei nodi per l’animazione del Lavoro. La precedente edizione La prima edizione del bando ha ricevuto 339 candidature tutte ammesse. Centonovantadue i soggetti coinvolti di cui 180 provenienti dalla Regione Puglia e 12 da altre regioni. Il 64% dei soggetti ha fatto richiesta di far parte dei Nodi di I livello (quelli che forniscono formazione e orientamento), mentre il 36% si è candidato per i Nodi di Ii livello (che si occupano di assistenza). Quanto alle candidature la maggior parte delle richieste proviene da Bari (il 27%) e da Lecce (il 23%), seguono Foggia (il 17%); Bat (il 12%); Taranto (l’11%) e Brindisi (il 10%).  
   
   
FORUM CULTURE, RIUNITA LA CABINA DI REGIA  
 
Napoli, 20 settembre 2011 - Si è riunita il 16 settembre presso la sala giunta a palazzo Santa Lucia la Cabina di Regia del Forum Universale delle Culture, la cui Iv edizione si svolgerà a Napoli nel 2013. Erano presenti il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il sottosegretario agli Esteri Enzo Scotti. Con loro, il vicepresidente della Giunta regionale Giuseppe De Mita e gli assessori Caterina Miraglia e Marcello Taglialatela, l’assessore provinciale Armando Cascio e il presidente della Fondazione Forum Nicola Oddati. Nel corso della riunione, si è deciso di intensificare gli incontri, al fine di armonizzare i vari eventi in programma in Campania, a partire dall’America’s Cup e dal World Urban Forum, che si terrà a Napoli a settembre 2012. Il sottosegretario Scotti presenterà il programma del W.u.f. Alle Nazioni Unite lunedì 26 settembre. Nei prossimi giorni verranno definiti d’intesa tra la Regione e il Comune i componenti del Comitato scientifico. Al Comitato è affidata la scelta sugli eventi immateriali che accompagneranno lo svolgimento del Forum. A tal fine verrà utilizzata la collaborazione delle diverse strutture esistenti in Campania e si punterà anche alla valorizzazione dei siti di interesse Unesco presenti sul territorio regionale. Infine, si è deciso di incontrare i rettori delle università campane e di consolidare i rapporti istituzionali, nell’organizzazione degli eventi, con la Curia arcivescovile di Napoli e la Camera di Commercio.  
   
   
ECCO L´ ACCADEMIA NAZIONALE ARTE DRAMMATICA PROGETTO DI TEATROZETA ALL´AQUILA. AL VIA SELEZIONI E CORSI  
 
L´aquila, 20 settembre 2011 - Unica in Abruzzo, tra le pochissime in Italia, è nata l´Accademia di arte drammatica dell´Aquila, progetto dell´Associazione Teatrozeta di Manuele Morgese, finanziariamente sostenuto, quale start up, dall´Unione europea e dalla Regione Abruzzo.  Ieri il battesimo ufficiale, a palazzo Silone, alla presenza dell´assessore alle Politiche culturali della Regione, Luigi De Fanis, del dirigente del medesimo Servizio, Paola Di Salvatore, dell´assessore comunale Stefania Pezzopane e del drammaturgo italo americano Mario Fratti, presidente onorario dell´Accademia. "Auguriamo a questa Scuola - ha detto De Fanis - risultati al di là delle aspettative. Quella di Teatrozeta è un´idea ambiziosa che potrà ridare lustro alla città dell´Aquila ed alla sua nobile vocazione culturale". Il progetto si è reso realizzabile grazie a risorse comunitarie del Por Fesr; oltre 4 milioni di euro suddivisi in due diversi bandi, l´ultimo dei quali ha visto primeggiare proprio l´associazione di Morgese. "Speriamo - ha auspicato De Fanis - che l´Europa sia così sensibile da assegnarci ancora altri fondi". Il corso all´Accademia di arte drammatica avrà durata triennale. L´anno accademico 2011/2012 partirà il prossimo gennaio e si svilupperà tra la sede di Teatrozeta ed il nuovo centro polivalente del Parco delle arti, in allestimento a Monticchio, periferia aquilana. L´acceso è programmato, riservato a venti aspiranti attori/registi. Le domande di ammissione dovranno pervenire entro il prossimo 20 ottobre (il modulo è scaricabile dal sito di Teatrozeta). Sarà il Comitato d´onore dell´Accademia (Maurizio Scaparro, Pino Micol, Riccardo Reim e Giuseppe Manfridi) a selezionare le eccellenze che seguiranno il corso. Tra le materie oggetto di insegnamento, voce e dizione, recitazione, canto e mimo, educazione del corpo, canto, regia, storia del teatro, messa in scena, organizzazione e produzione dello spettacolo. 800 euro il costo annuale dell´iscrizione. La Pezzopane ha plaudito l´iniziativa di alta formazione per la "positività e la freschezza", mentre Paola Di Salvatore ha ricordato che sono state 91 le proposte culturali esaminate; si è optato per il Laboratorio di Morgese in virtù della "completezza", della "multidisciplinarità", della "riscoperta di un tessuto identitario, quello dell´Aquila, ancora lacerato". Ha altresì osservato, la Di Salvatore, come Teatrozeta sia riuscito a prevalere per un´offerta altamente qualitativa e per un linguaggio innovativo in grado "di centrare i criteri varati dalla stessa Commissione europea". Entusiasta Mario Fratti, drammaturgo di origine aquilana, tra i più apprezzati negli States (autore di oltre 90 opere, tra le quali la celeberrima "Nine", ispirata ad "8 e mezzo" di Federico Fellini, musical cult con oltre duemila repliche, di cui l´ultima versione con Antonio Banderas), vincitore di 7 Tony Awards, che ha invitato docenti e studenti ad "insistere e persistere" perché "solo se non ci si arrende si può raggiungere il successo". Stamane è stato letto anche un messaggio del sottosegretario Gianni Letta che ha fatto appello ai giovani a "restare ed a sostenere questa città"; ed anche se un "azzardo", ha paragonato L´aquila, nel suo piccolo, a Broodway. Morgese, dal proprio canto, sottolineando l´amore per il teatro e la passione per l´aggregazione che animano il suo operato ha anticipato che i formatori dell´Accademia saranno di spessore internazionale. Contatti ci sono con la "Silvio D´amico" di Roma (stesso statuto), col Piccolo teatro di Milano e poi con attori e registi statunitensi, tedeschi e russi. "L´aquila - ha detto in conclusione Morgese, direttore dell´Accademia - non ha più bisogno di chiacchiere per tornare ad essere il centro propulsore della cultura che era prima del sisma. Ce ne sono state tante. Ora c´è necessità di passare ai fatti. A cominciare da oggi".  
   
   
LE NECROPOLI LONGOBARDE IN ITALIA CONVEGNO AL CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO DI TRENTO  
 
Trento, 20 settembre 2011 - Da lunedì 26 a mercoledì 28 settembre il convegno "Le necropoli longobarde in Italia" presenterà, al Castello del Buonconsiglio di Trento, le recenti scoperte relative alle sepolture longobarde. Il convegno, organizzato dall´Università di Trento, dall´Associazione Rfa, dal Castello del Buonconsiglio e sostenuto dal Progetto Apsat e dalla Cassa Centrale Banca, intende presentare le scoperte più significative e contemporaneamente fare il punto sullo stato della ricerca delineando gli obiettivi futuri in seguito alla scoperta del numero elevato di sepolture longobarde in Italia. Responsabile scientifico del progetto è la dott.Ssa Elisa Possenti dell’Università di Trento alla quale abbiamo chiesto di anticipare qualche dato. “I dati sono molti e importanti - dice - in quasi tutte le regioni dell´Italia settentrionale e centrale e il convegno ha tra i suoi obiettivi proprio quello di presentare al pubblico le nuove scoperte. Tra quelle parzialmente note possiamo ricordare il grande sepolcreto di S. Albano Stura in Piemonte dove le ricerche dirette dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici hanno portato alla luce una estesa necropoli di quasi ottocento tombe; altrettanto importanti sono tuttavia altre scoperte effettuate per esempio in Lombardia e Veneto dove le necropoli sono caratterizzate da corredi di qualità e pregio veramente notevoli. Significativo è anche l´apporto del Trentino dove le ultime scoperte stanno contribuendo a definire meglio le cronologie di alcuni tipi di reperti che sono dei veri e propri fossili-guida anche per altre regioni.” Quali sono state le metodologie di ricerca utilizzate ? "Le metodologie degli ultimi anni sono caratterizzate da una forte multidisciplinarietà, ragion per cui oltre all´archeologo il lavoro sul campo e poi quello successivo di studio, si avvalgono della competenza di altri studiosi quali i paleobotanici, gli antropologi, i paleopatologi, i fisici e i geologi. A questo proposito una delle tecniche di maggior novità è costituita dalle analisi paleonutrizionali che contestualmente danno indicazioni preziose sulla terra d´origine dei defunti. A questo proposito nell´ambito del convegno verranno presentati i risultati di una ricerca in corso presso la Römisch-germanische Kommission di Francoforte su alcuni campioni osteologici provenienti da necropoli longobarde dell´Ungheria e della Boemia. D´altro canto lo studio delle necropoli può interagire - come il caso trentino dimostra in modo molto significativo e con risultati assolutamente innovativi - anche con lo studio dei paesaggi e degli insediamenti”. Come si pone la città di Trento nei confronti dei Longobardi e quale è stata la loro influenza? “Trento è stata segnata fin dai tempi di Paolo Orsi da uno spiccato interesse verso le testimonianze lasciate durante il corso dell´alto medieovo dai popoli germanici (Ostrogoti, Longobardi) e si trova idealmente e fisicamente a cavallo tra il resto delle regioni d´Italia interessate da queste presenze e il mondo transalpino in cui è molto radicata la tradizione di studi su questi popoli. Le ricerche condotte sul territorio trentino grazie al Grande Progetto Apsat (Ambiente e Paesaggi dei Siti d´Altura Trentini) scientificamente diretto dal prof. Gian Pietro Brogiolo, hanno d´altro canto contribuito ad acquisire una serie di dati nuovi sulle trasformazioni del territorio a partire dall´età longobarda. Dal momento che questi dati dialogano in modo estremamente interessante con quelli relativi alle necropoli - che tuttora costituiscono uno degli indicatori più significativi del periodo altomedievale - si è quindi avvertita la necessità di instaurare un confronto con le altre regioni italiane al fine di contestualizzare meglio il caso trentino. I Longobardi hanno senz´altro segnato una tappa importante nel percorso storico che ha portato alla situazione odierna. Duplice e solo apparentemente contrastante è stato il loro ruolo: da una parte di rottura e innovazione rispetto alla precedente età romana, dall´altra di conservazione della tradizione romana medesima, o perlomeno di alcune sue parti.” La partecipazione al seminario è aperta a tutti, gradita l’iscrizione presso la segreteria organizzativa entro il 20 settembre. Info 0461 281777(Antonella Neri) e 0461 482856 (Annamaria Azzolini).  
   
   
TRIVIGNANO UDINESE: IMMAGINARE IL TEMPO EFFICACE LUOGO DI INCONTRO  
 
Udine, 20 settembre 2011 - "E´ un´esperienza da vivere l´evento Immaginare il tempo, dedicato quest´anno al concetto del mito proposto nella dimensione artistica nella suggestiva cornice del borgo rurale medioevale di Clauiano". Lo ha affermato l´assessore regionale all´Istruzione, Università e Ricerca, Roberto Molinaro, intervenendo a Udine, nella sede dell´Amministrazione di via Poscolle, alla presentazione della manifestazione che è in programma il prossimo fine settimana nella piccola frazione del Comune di Trivignano Udinese. Dopo l´introduzione del sindaco di Trivignano, Roberto Fedele, Molinaro, ha messo in risalto innanzitutto la valorizzazione della dimensione associativa, che a Immaginare il tempo prende corpo attraverso il coinvolgimento di associazioni culturali ed enogastronomiche. Una dimensione nella quale, aveva specificato il sindaco, a differenza di quanto accade a Friuli Doc, ove tutti gli espositori, compresi istituzioni ed enti, pagano per parteciparvi, è il Comune, ancorché di piccole dimensioni, a sostenere i costi dell´intero evento. Corroborato da una grande partecipazione del volontariato locale. Clauiano, per Molinaro rappresenta un contenitore antico, palcoscenico ideale per il mondo dell´arte per lanciare una nuova sfida, sempre sviluppata in chiave associativa, che ha per tema il mondo del mito. L´assessore regionale si riferiva alla particolare e nuova formula scelta quest´anno dagli organizzatori, di presentare, in forma diffusa, lungo le caratteristiche strade dell´antico borgo, e nelle corti un tempo teatro della civiltà contadina, le opere realizzate nell´ambito di un workshop condotto dall´artista rumeno, Adrian Paci. Workshop, realizzato tramite l´indizione di un bando di concorso europeo, al quale hanno partecipato sei artisti del Friuli Venezia Giulia e otto artisti di Paesi comunitari. Molinaro ha altresì rilevato che l´elemento della gastronomia, nella rassegna Immaginare il tempo, giunta quest´anno alla settima edizione, è sempre stato proposto con lungimiranza, abbinando e mettendo a confronto le peculiarità della nostra terra con quelle di altre realtà italiane. Dando così modo ai visitatori, ma anche agli stessi attuali abitanti di Clauiano (circa 300, ma dopo la restaurazione degli edifici ancora molte unità abitative non sono utilizzate) di arricchire il proprio bagaglio di esperienze del gusto. Nella convinzione che il turismo, anche quello culturale, va braccetto con quello enogastronomico. La manifestazione, ancora per Molinaro, valorizza egregiamente Clauiano, uno dei più bei borghi d´Italia, che tra l´altro fa parte dell´omonima associazione nazionale. Nel corso della presentazione, alla quale ha partecipato il consigliere regionale, Alessandro Tesolat, sono intervenute Elena Tamaro, dell´associazione Etrarte, che cura l´organizzazione dell´evento assieme a Gloria Deganutti, e Isabella e Tiziana Pers, artiste di Clauiano.  
   
   
L’”INQUIETUDINE” TORNA A GROTTAGLIE CON “EXT”  
 
Grottaglie, 20 settembre 2011 - “Non ho mai creduto negli altri. Com’è stupido smarrirsi negli altri. Anche quando si allevia loro una sofferenza, essi preferirebbero esser soli”. Questa frase sintetizza il malessere dei protagonisti dello spettacolo che la Compagnia Della Polvere metterà in scena il prossimo 25 settembre alle 21:00 nel Teatro Monticello (Via K.marx n°1) di Grottaglie. Dopo il tour estivo, la compagnia teatrale ritorna a Grottaglie con Inquietudine Metropolitana, per la regia di Alessandro Catalano. Lo spettacolo è una sintesi e una trasposizione della contestata opera del 1929 “Gioventù malata” di Ferdinand Bruckner, (Sofia, 26 agosto 1891 – Berlino, 5 dicembre 1958), drammaturgo e regista teatrale austriaco, molto vicino all’espressionismo tedesco e noto soprattutto per il suo repertorio realistico, crudo, aggressivo, provocante e polemico. L’anno di stesura del testo (1929) è un fondamentale riferimento per capire lo “stato d’animo” dello spettacolo, un anno di crisi che portò a un cambiamento radicale nella società, nell’economia e nella cultura in modo inatteso, come una medicina amara necessaria per una malattia improvvisa e devastante. In “Inquietudine Metropolitana” con estrema semplicità e con il più scarno realismo si cerca di raccontare il disorientamento tipico dell’età giovanile. La storia è la vita promiscua di un gruppo di studenti di medicina, uomini e donne, che guardano al futuro con una delusione totale, costretti ad arrancare per non perire nella loro confusione sensoriale, e obbligati , per restare a galla, ad aggrapparsi al più forte del gruppo o a schiacciare il più debole per affermare la propria instabile personalità. In totale assenza di punti di riferimento, si abbandonano al loro amore ossessivo, al di fuori di ogni logica, cedendo ai loro istinti più brutali, agli eccessi raccapriccianti di una dominazione barbarica. Nello specifico le loro vite si intrecciano nei vagoni di una improbabile metropolitana, presa per raggiungere l’università. In questo susseguirsi di corse ognuno di loro scoprirà le proprie debolezze e il proprio bisogno di amare. Sicuramente lo spettacolo offre una visione dell’amore un po’ estrema e per molti aspetti sgradevole e urtante, un amore vero però, reale, nella sua massima espressione istintiva, avulso dalle regole sociali. Una tematica sicuramente attuale, in linea con le ultime vicende di cronaca. È uno spettacolo che, col suo linguaggio scarno, semplice ma efficace, colpisce duramente la sensibilità dello spettatore. Attori dello spettacolo: Alessandro Catalano, Anna Miccoli, Gabriele Viola, Francesca Romana Giangreco, Giusy Miccoli. Regia: Alessandro Catalano. Ad anticipare lo spettacolo una installazione fotografica a cura dell’artista grottagliese “Ext”, aiuterà lo spettatore a calarsi nelle atmosfere della serata. Ext, fotografo-street artist, sviluppa una nuova tecnica fotografica che si discosta dalla fotografia classica, con l’intento non di perseguire il bello estetico ma di lanciare messaggi, far riflettere e comunicare. Amante anche della street art ha cercato di creare una tecnica che unisse questa realtà alla sua fotografia. Utilizzando lo stencil della street art ed il light paint (dipingere con la luce) della fotografia digitale ha creato il “Light Stencil”. Questo studio prevede l’uso iniziale di fotografie classiche che poi vengono elaborate per ottenere uno stencil con la luce. Questa è la tecnica principale che sfrutta l’artista e su essa ha elaborato un minuzioso studio, ottenendo risultati eccellenti. Le sue fotografie spesso non hanno nè titolo nè nominazione: esse sono pure immagini, capaci di creare forti e immediate suggestioni, emozioni non raccontabili. Ext, nonostante la sua giovane età, ha già presentato le sue opere in varie città italiane (Torino, Lecce, Benevento) suscitando grande interesse e ottenendo notevoli apprezzamenti. Dal 23 Settembre al 20 ottobre in Nuova Zelanda affiancherà con i suoi lavori Bansky, il più accreditato street artist del mondo. Per informazioni scrivere all’indirizzo e mail : compagnia.Polvere@libero.it