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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 20 Settembre 2011 |
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CINQUE STATI MEMBRI DANNO LUCE VERDE ALLA TUTELA DELLE INFORMAZIONI BIOLOGICHE |
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Bruxelles, 20 settembre 2011 - Un´iniziativa paneuropea, finanziata dall´Ue al fine di istituire un´infrastruttura sostenibile per la gestione e la tutela delle informazioni biologiche in Europa, ha ricevuto il via libera da cinque paesi europei nonché dall´Istituto europeo di bioinformatica (Ebi), che fa parte del Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) nel Regno Unito, istituto coordinatore del progetto. Danimarca, Paesi Bassi, Finlandia, Svezia e Regno Unito hanno firmato un memorandum d´intesa che conferma la loro approvazione per l´attuazione di Elixir (European life-science infrastructure for biological information), l´emergente infrastruttura di ricerca europea per le informazioni in materia di scienze della vita. L´obiettivo di Elixir è di garantire il libero accesso alle informazioni riguardanti gli elementi di base della vita quali i geni, le proteine e le reti complesse. I progettisti Elixir auspicano che possa sostenere la ricerca nel campo delle scienze della vita e la sua valorizzazione in campi correlati quali la medicina, l´ambiente e le bio-industrie. In linea con la strategia dell´Agenda digitale della Commissione europea, una delle politiche faro 2020 dell´Europa, Elixir spera di promuovere l´accesso aperto come principio fondante, basato sulla convinzione che quante più informazioni sono aperte ai ricercatori delle università e dell´industria, tanto più si potrà contribuire alla crescita economica e avvantaggiare la società nel suo complesso. Il progetto Elixir ha ricevuto un finanziamento di ben 4.500.000 euro, nell´ambito del tema "Infrastrutture di ricerca" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. "Siamo molto entusiasti del fatto che cinque paesi abbiano così tempestivamente firmato il memorandum d´intesa Elixir e che molti altri si apprestano a farlo. Ciò sottolinea l´ampio consenso che esiste sulla necessità di creare un´infrastruttura sostenibile per la gestione dei dati relativi alla ricerca in materia di scienze della vita in Europa", ha detto il coordinatore di Elixir e direttore di Embl-ebi, la professoressa Janet Thornton. "Elixir ha il potenziale per segnare una differenza reale e duratura per i cittadini europei; l´accesso ai dati è fondamentale per rispondere alle questioni pressanti del nostro tempo, tra cui la sicurezza alimentare e la salute e il benessere di una popolazione che invecchia." Sebbene il memorandum sia solo un primo accordo formale e non ancora legalmente vincolante, rappresenta un primo passo verso l´attuazione e la costruzione di Elixir. I Paesi firmatari del Memorandum saranno rappresentati nel consiglio provvisorio (Interim Board), l´organo principale per negoziare la struttura legale e di governance definitiva di Elixir. I firmatari attuali auspicano che alla fine parteciperanno tutti i paesi europei, approvando tutti il Memorandum. "La collaborazione riuscita tra due dei principali fornitori di dati in materia di scienze della vita in Europa - l´Istituto svizzero di bioinformatica (Sib) e Embl-ebi - dimostra cosa si può ottenere quando gli esperti uniscono le loro conoscenze e la loro visione", ha detto il professor Ron Appel, direttore esecutivo del Sib e membro del comitato direttivo di Elixir. "Ma dobbiamo andare oltre. Con il supporto di agenzie di finanziamento europee e nazionali, Elixir permetterà la collaborazione su una scala senza precedenti aprirà la strada alla scienza del futuro." Lo scopo della fase preparatoria del progetto Elixir è stato quello di produrre un memorandum o protocolli d´intesa tra le organizzazioni europee quali le agenzie governative, i consigli di ricerca, gli enti finanziatori e le organizzazioni scientifiche, di costruire un´infrastruttura europea, riconosciuta a livello mondiale, per la gestione e l´integrazione delle informazioni in materia di scienze della vita. I ricercatori coinvolti nel progetto hanno esplorato l´integrazione e l´interoperabilità tra le maggiori fonti di dati specializzate e lo sviluppo di standard nei settori emergenti. Essi hanno definito i collegamenti interdisciplinari cruciali che vanno stabiliti tra le discipline biologiche e le discipline scientifiche correllate, tra cui la medicina, l´agricoltura e l´ambiente. Hanno inoltre esaminato le esigenze delle industrie europee correlate. Per maggiori informazioni, visitare: Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) - Istituto europeo di bioinformatica (Ebi): http://www.Ebi.ac.uk/ |
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LEUCOCITI "NATURAL KILLER": MODUS OPERANDI |
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Bruxelles, 20 settembre 2011 - Un team di scienziati del Regno Unito, finanziato dall´Ue, ha rivelato in un nuovo studio come i globuli bianchi uccidono il tessuto malato impiegando granuli mortali. Il team di ricercatori, dell´Imperial College di Londra e dell´Università di Oxford, spiegano sulla rivista Plos Biology come hanno usato pinzette laser "ottiche" e un microscopio a super-risoluzione per osservare il funzionamento interno dei leucociti, a una risoluzione mai raggiunta prima dagli scienziati. Lo studio, che è stato in parte finanziato da una borse di studio intraeuropea Marie Curie nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue, ha esaminato un tipo di leucociti chiamati cellule natural killer (Nk), che proteggono il corpo individuando e uccidendo i tessuti malati. Il team ha scoperto che per creare un foro, attraverso il quale fornire granuli pieni di un micidiale enzima per uccidere il tessuto malato, la cellula Nk riorganizza la sua "impalcatura" di proteine actine all´interno della sua membrana. Uno dei ricercatori dello studio, la dottoressa Alice Brown dell´Imperial College di Londra, dice: "Questi eventi, in precedenza non rilevabili all´interno delle cellule, non sono mai stati osservati in alta risoluzione. È davvero emozionante osservare ciò che accade quando una cellule Nk entra in azione." Gli scienziati sperano che acquisire una più profonda comprensione del modo in cui le cellule Nk decidono quali tessuti uccidere e di come avviano il processo di uccisione, potrebbe portare a una migliore assistenza sanitaria e allo sviluppo di nuovi trattamenti medici. Le cellule Nk sono importanti nella nostra risposta immunitaria ai virus e ai tessuti invasivi come i tumori. Potrebbero anche avere un ruolo nel risultato dei trapianti di midollo osseo, determinando se il corpo del destinatario rifiuta o accetta il tessuto donato. Un altro autore dello studio dell´Imperial College di Londra, il professor Daniel Davis, commenta: "In futuro, i farmaci che influenzano dove e quando uccidono le cellule Nk, potrebbero essere inclusi nei trattamenti medici, come ad esempio per l´uccisione mirata di tessuto tumorale. Essi potrebbero anche rivelarsi utili per prevenire la distruzione indesiderata da parte delle cellule Nk nel rigetto dei trapianti o in alcune malattie autoimmuni." I ricercatori hanno immobilizzato una cellula Nk e la sua destinazione utilizzando una coppia di pinzette laser "ottiche" in modo che il microscopio riuscisse a catturare tutta l´azione a livello di interfaccia tra le cellule. Poi Hanno Osservato L´interno Della Cellula Nk Mentre Si Spostavano I Filamenti Di Actina Per Creare Un Piccolo Passaggio Verso Il Quale Si Avvicinavano I Granuli Pieni Di Enzimi, Pronti A Uscire Dalla Cellula Nk E Introdursi Nel Bersaglio Per Ucciderlo. Questo contatto avviene in uno spazio grande solo un centesimo di millimetro; inoltre, le minuscole proteine di actina e i granuli cambiano continuamente posizione durante i pochi minuti dal contatto iniziale fino all´uccisione del bersaglio. In tali condizioni in rapido mutamento, il microscopio dev´essere in grado di catturare immagini abbastanza rapidamente e in alta risoluzione visiva per poter rivelare la loro attività. Per questa ragione il team ha utilizzato le pinzette laser appositamente sviluppate per ottenere la migliore visualizzazione delle azioni possibile. Ha offerto immagini mai viste prima dell´interno delle cellule Nk, catturando un´immagine 3-D a super-risoluzione delle strutture cellulari al doppio della normale risoluzione di un microscopio ottico convenzionale. Questo metodo ottimizza la quantità di luce catturata dal campione, mentre allo stesso tempo riduce al minimo la quantità di luce diffusa all´interno dell´apparato. Il professor Paul French dell´Imperial College di Londra è uno dei ricercatori che hanno lavorato allo sviluppo di tali dispositivi microscopici speciali. "Usare le pinzette laser per manipolare l´interfaccia tra cellule vive in un orientamento orizzontale permette al nostro microscopio di realizzare molte immagini dell´interfaccia di contatto delle cellule in rapida successione. Questo ha fornito uno strumento senza precedenti per osservare direttamente i processi molecolari dinamici che avvengono tra le cellule vive", spiega. Le borse di studio intraeuropee Marie Curie sono borse di studio individuali che offrono una formazione avanzata adattata alle esigenze individuali dei ricercatori, al fine di aggiungere competenze scientifiche diverse al loro bagaglio di ricerca. Questa focalizzazione sullo sviluppo e la progressione permette ai beneficiari delle sovvenzioni Marie Curie di promuovere la loro carriera ed avanzare nel loro campo. Per maggiori informazioni, visitare: Imperial College London: http://www3.Imperial.ac.uk/ |
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5ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA TELEMEDICINA |
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Innsbruck, 20 settembre 2011 - La quinta conferenza internazionale sulla telemedicina si terrà dal 15 al 17 febbraio 2012 a Innsbruck, in Austria. Il settore sanitario spesso impiega la tecnologia per andare incontro alle nuove esigenze della società. I recenti sviluppi nelle tecnologie della comunicazione hanno facilitato lo scambio di informazioni e competenze. La telemedicina è un settore emergente, in cui i servizi sanitari vengono trasmessi sulle lunghe distanze utilizzando tecnologie quali le videoconferenze, Internet, immagini store-and-forward, streaming, satelliti e comunicazioni wireless. La telemedicina sembra promettente per l´impatto che ha sul modo di affrontare l´assistenza sanitaria clinica, l´istruzione sulla salute, la sanità pubblica e la gestione sanitaria. L´evento intende essere un forum per i ricercatori e i professionisti interessati nel progresso e nelle applicazioni della telemedicina, per scambiare le ultime ricerche, risultati e idee. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Iasted.org/conferences/home-765.html |
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STATO VEGETATIVO: CRESCE IMPEGNO REGIONE LOMBARDIA |
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Milano, 20 settembre 2011 Presentate ieri a Milano le prime risultanze di un progetto biennale condotto da due centri di ricerca, il Coma Research Centre del Besta e il Coma Science Group della Ferb (Fondazione Europea di Ricerca Biomedica) che hanno unito le loro forze per sviluppare protocolli comuni di ricerca per i pazienti in stato vegetativo. Il progetto è stato sostenuto da Regione Lombardia, che ha messo a disposizione dell´Istituto Neurologico Besta 1,5 milioni di euro. Nel periodo di ricovero i pazienti vengono studiati accuratamente dal punto di vista clinico, neurofisiologico e di neuroimaging e vengono sottoposti a una serie di valutazioni ed esami diagnostici. Altri obiettivi del progetto sono la definizione, in collaborazione con i centri da cui provengono i pazienti, delle conclusioni diagnostiche e prognostiche, oltre a creare, analizzare ed elaborare i dati raccolti. Particolare attenzione è anche dedicata a supportare e formare le persone (caregiver), familiari e non, che a diverso titolo assistono i malati. L´impegno che Regione Lombardia sta manifestando a favore di questa categoria di pazienti è stato testimoniato dall´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, intervenuto - su delega del presidente Roberto Formigoni - al bilateral meeting tra il Coma Research Centre (Italia) edil Coma Science Group (Belgio), in cui il progetto è stato illustrato. ´Abbiamo potenziato ed esteso l´assistenza per le persone in stato vegetativo - ha detto l´assessore Boscagli - tramite un investimento ulteriore di 10 milioni di euro, che si aggiungono ai 26 milioni già spesi ogni anno per la cura e il sostegno di questi malati. Nel provvedimento della Giunta regionale, presentato alla fine di luglio, è previsto che i pazienti in questa condizione che accedono per la prima volta alla rete dei servizi abbiano a disposizione un voucher - di importo pari alle tariffe giornaliere erogate alle strutture che si prendono cura di queste persone - per l´acquisto di varie prestazioni previste da un Piano di assistenza individuale. Con questa novità lo scopo è di migliorare ulteriormente il sostegno a questi pazienti, riconfermando il principio della libertà di scelta che sta alla base del sistema lombardo´. Boscagli ha anche ricordato che già da alcuni anni la Lombardia è la prima regione in Italia che garantisce gratuitamente l´assistenza dei pazienti presso le strutture di riabilitazione ed eroga al contempo un contributo di 500 euro al mese a chi decide di assistere a casa il proprio familiare in stato vegetativo. Nel corso del suo intervento, l´assessore Boscagli ha poi sottolineato che ´oggi più che mai le alleanze tra risorse istituzionali e private rappresentano la strada maestra per stare al passo con una medicina sempre più all´avanguardia e capace di studiare, curare e ricercare, e che permetta di poter competere a livello internazionale sul fronte dell´eccellenza della ricerca clinica e delle cure offerte´. In questo senso ´occorre un ulteriore sforzo a livello di sistema - ha concluso Boscagli -, coordinando in modo unitario gli sforzi in un ambito eterogeneo e sfaccettato come quello della ricerca scientifica. Per ottenere la massima efficacia dei risultati è prioritario infatti che le attività di ricerca condotte dai diversi soggetti vengano svolte in un ambito di regia complessiva che permetta di evitare duplicazioni e sappia massimizzare i progressi svolti, in particolare in un momento di contrazione di risorse e razionalizzazione degli investimenti come quello attuale´. |
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IL CENTRO MEDICO DI TALLINN RICEVE PARI A 43,5 M DAL PRESTITO DELLA BEI |
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Bruxelles, 20 settembre 2011 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) fornirà pari a 43,5 m per l´estensione e il rinnovamento del Nord Estonia Medical Centre, un progetto chiave che migliorerà l´accesso alle cardiache, oncologiche e di altre forme avanzate di trattamento nel paese. Secondo un accordo firmato il 16 settembre a Lussemburgo, la Bei contribuirà a finanziare ristrutturazione di una unità di medico specialista. Durante la ristrutturazione, nuova sede per scopi clinici sarà costruito per il laboratorio e banca del sangue, la chirurgia unità al giorno, ambulatorio centrale e clinica cardiologia tra cui cardiologia invasiva, terapia intensiva e unità funzionali di diagnostica e reparti degenti. Il Nord Estonia Medical Centre ha un organico di 3.600 ed è in alcune specialità medico unica della nazione. Quando il lavoro è completato nel 2014, l´ospedale sarà offerta una gamma più ampia di servizi e anche migliorare l´efficacia e costi. Costo totale del progetto è stimato a circa Eur 170 metri e ad un finanziamento proverrà da Fondi europei di sviluppo regionale, la Nordic Investment Bank e lo stato supportato ospedale fondazione risorse proprie. "Siamo lieti di sostenere questo importante progetto in una delle nazioni più dinamiche dell´Unione europea, che rafforzerà ulteriormente il benessere e l´attrattiva di Estonia," ha dichiarato Matthias Kollatz-ahnen, Bei, Vice Presidente responsabile per l´Estonia, alla cerimonia della firma. "I principali beneficiari di nuove infrastrutture e ricostruiti sono prima di tutti i pazienti con patologia oncologica e cardiovascolare e della situazione d´emergenza. Maggiore capacità delle infrastrutture e delle relative attrezzature permetteranno un migliore accesso alle tecnologie salvavita come la radioterapia e cardiologia interventistica ", ha detto Tõnis Allik, presidente del consiglio Estonia Nord Medical Centre di gestione. |
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IN AUMENTO IN TOSCANA LE DONAZIONI DI SANGUE DA CORDONE OMBELICALE |
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Firenze, 20 settembre 2011 – “Invito le future mamme a donare il sangue del cordone ombelicale, facendo così un gesto di grande solidarietà. Questo sangue è ricco di cellule staminali, che possono offrire speranza di guarigione a chi è malato”. L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia rivolge a tutte le future mamme un appello a donare il sangue del cordone ombelicale. In Toscana è attiva una banca regionale che opera in modo efficace e capillare sul territorio regionale tramite le due sedi aziende ospedaliero-universitarie di Pisa e di Careggi, a Firenze; ed è possibile donare in tutti i punti nascita pubblici e privati della Toscana. Le cellule staminali presenti nel sangue del cordone ombelicale possono essere un valido aiuto nel caso di malattie ematologiche, come anemie o leucemie, linfomi e alcune malattie del sistema immunitario. La forte pressione mediatica ha prodotto negli ultimi anni una larga adesione delle neo mamme alla proposta di conservare in banche estere, per uso esclusivo del proprio figlio, il sangue del cordone ombelicale. Il tam tam mediatico ha creato la falsa illusione di poter assicurare ai propri figli una chance in più in caso di gravi malattie e molte mamme hanno aderito a questa suggestione, inviando all’estero il sangue del proprio cordone ombelicale, a proprie spese perché la conservazione autologa è proibita per legge nella banche italiane, in quanto pratica non supportata da evidenze scientifiche. Nel secondo semestre del 2010, le autorizzazioni rilasciate dalla Regione Toscana per l’esportazione presso banche private estere sono state ben 1.178. Ma l’evidenza scientifica ha dimostrato come la conservazione autologa sia una vera e propria illusione, in quanto di fronte a un effettivo bisogno l’unico sangue da non utilizzare per il proprio figlio è il suo. Numerosi studi hanno dimostrato che le cellule preleucemiche e leucemiche possono essere presenti già nel sangue cordonale di bambini che più tardi svilupperanno una leucemia durante l’infanzia, di conseguenza il trapianto di sangue cordonale autologo nelle leucemie del bambino è controindicato, proprio perché le cellule preleucemiche già presenti nel sangue cordonale potrebbero causare una nuova manifestazione della malattia che viene trattata. In Italia, l’unico caso in cui è consentita, ed effettuata gratuitamente dal servizio pubblico, la conservazione a fini autologhi del sangue da cordone ombelicale è la presenza nella storia familiare del nascituro di una delle malattie genetiche presenti in una lista ben precisa e periodicamente aggiornata. Sulla base di tutte queste considerazioni, la Regione Toscana ha intrapreso un percorso di sensibilizzazione alla donazione solidale del sangue da cordone ombelicale, mettendo in atto campagne informative e percorsi formativi del personale sanitario. Nell’ultimo anno le raccolte effettuate a livello regionale hanno mostrato un incremento di oltre il 10%, e parallelamente l’invio di unità presso strutture private estere ad uso autologo non solidaristico è diminuito di una percentuale simile. “Questo è un segnale positivo di un’accresciuta sensibilità e consapevolezza delle donne toscane – commenta l’assessore – Nel rinforzare il mio invito a un gesto di solidarietà, voglio prendere con le future mamme un preciso impegno a facilitare il percorso della donazione, rendendola possibile 365 giorni l’anno e superando le difficoltà organizzative che fino ad ora hanno impedito di poter donare nei giorni festivi”. |
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CALABRIA: IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA ANNUNCIATO CHE “A SCILLA NASCERÀ IL CENTRO DI PREVENZIONE DI GINECOLOGIA” |
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Catanzaro, 20 settembre 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha tenuto il 17 settembre all’Ospedale di Scilla “Scillesi d’America”, che presto sarà riconvertito, una affollata conferenza stampa alla quale hanno partecipato Francesco Nucara, i consiglieri regionali Luigi Fedele e Antonio Rappoccio, quello provinciale Francesco Cananzi, nonché i sindaci del comprensorio. Il Governatore era accompagnato anche dal direttore generale dell’Asp di Reggio Rosanna Squillacioti. Al centro della discussione le strategie future del nosocomio scillese che verrà, sostanzialmente, potenziato: “Il Piano di rientro sanitario – ha dichiarato il Presidente Scopelliti - ci impone determinate scelte: l’ospedale di Scilla lo miglioreremo attraverso una serie di servizi utili per collettività. Creeremo, quanto prima, trenta postazioni per dializzati. Miglioreremo l’offerta ospedaliera perché il nostro obiettivo è costruire un modello di sanità vincente senza ripetere gli errori del passato.All’ospedale di Scilla verrà, inoltre, perfezionata la rete dell’emergenza-urgenza con il pronto soccorso attivo 24 ore su 24. Sarà pure potenziata la riabilitazione cardiologica. Il nostro obiettivo è dare risposte concrete al territorio, non con le parole, ma con i fatti. L’ospedale di Scilla – ha concluso Scopelliti - diventerà un presidio strategico sia per i residenti che per i turisti, non appena realizzeremo sedici postazioni specialistiche. Punteremo sulla qualità e non sulla quantità”. |
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FVG: AL VIA ISCRIZIONE CORSI PER COMPETENZE MINIME IN ASSISTENZA |
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Udine, 20 settembre 2011 - Partono i corsi per le competenze minime nell´assistenza destinati sia ai disoccupati, sia a coloro che risultano occupati nel settore socio assistenziale, ma privi di titolo professionale. Sono infatti state pubblicate ieri, sul sito della direzione regionale al Lavoro e alla Formazione, l´elenco delle proposte formative professionali selezionate nell´ambito delle cosiddette competenze minime nei processi di assistenza alla persona. In pratica si tratta di quelle figure professionali operanti soprattutto nelle strutture che ospitano persone anziane non più autosufficienti, la cui domanda nel mercato del lavoro è sempre costante. Il progetto, il cui finanziamento del Fondo sociale europeo ammonta a 522mila euro, prevede la realizzazione di 14 corsi che si terranno nell´anno formativo 2011-2012 sul territorio del Friuli Venezia Giulia con questa distribuzione: tre a Trieste, due a Pordenone e Udine, e uno nei comuni di Monfalcone, Cervignano, Tolmezzo, Gemona, Martignacco e Rivignano. La graduatoria ha visto riconosciute le proposte formative presentate da Enaip, Ires, Indar e Cramars. Questi enti potranno da subito aprire le iscrizioni ai corsi, la cui disponibilità è complessivamente di oltre 300 posti, principalmente destinati alle persone disoccupate, oltre a quelle in cassa integrazione e in mobilità. Ad ogni allievo spetterà inoltre un´indennità di partecipazione, vincolata alla frequenza, di quasi 400mila euro. "Questo progetto - dichiara l´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi - riguarda le competenze minime in ambito assistenziale e risponde proprio ad un´esigenza proveniente dal mercato del lavoro. A tal riguardo la distribuzione dei corsi sul territorio risulta essere coerente al criterio di incontro fra domanda e offerta, per l´applicazione del quale abbiamo attivato una fase preparatoria di confronto con gli enti locali e le realtà operanti nell´aera regionale". Una prassi, spiega Brandi, finalizzata ad evitare quelle distorsioni che talvolta rendono il processo formativo poco incisivo, se non addirittura inutile. Sempre nell´ambito delle cosiddette "competenze minime" sono state approvate dall´Autorità di gestione del Fondo sociale europeo le graduatorie per altri 12 corsi promossi direttamente dalle imprese per la qualificazione del loro personale. La misura quindi è destinata agli occupati, ma privi del titolo professionale di base. Il finanziamento, che ammonta a 300mila euro, è destinato a formare 200 operatori già impiegati nell´assistenza familiare e nelle strutture residenziali della regione. Per le domande afferenti a questo tipo di offerta formativa c´è tempo ancora fino al 30 novembre. Dal 2005 ad oggi a fronte di un finanziamento complessivo di 5,5 milioni di euro, sono stati approvati e finanziati oltre 200 corsi validi per il conseguimento delle competenze minime nei processi di assistenza alla persona, in tutte le aree territoriali della regione. Questo progetto ha permesso ad oltre 3mila operatori di acquisire quelle competenze che concorrono al mantenimento dei livelli assistenziali sia nelle strutture, che a domicilio. "Credo - spiega Brandi - si possa dire superata la situazione di criticità rappresentata a suo tempo dal fatto che un gran numero di operatori era privo di una formazione adeguata. Infatti, il possesso dell´attestato relativo ´competenze minime´ rappresenta oggi anche un´opportunità per gli operatori che mirano ad una crescita professionale, in quanto - conclude l´assessore - lo stesso titolo, oltre alla immediata spendibilità, costituisce un credito formativo per la successiva qualifica di Operatore socio sanitario, spendibile attraverso la frequenza ai corsi di ´misura compensativa´ che saranno avviati entro il mese di ottobre". |
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SANITA´: SICILIA PREMIATA PER LA PROGRAMMAZIONE DEI FONDI EUROPEI |
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Palermo, 20 settembre 2011 - Importante riconoscimento europeo per la sanita´ siciliana che e´ stata scelta per contribuire al progetto "Euregio Iii" con due esempi di "buone pratiche" (best practise) nell´uso dei fondi strutturali europei per investimenti nel campo della sanita´. I progetti riguardano il miglioramento dei servizi diagnostici e la mappatura dei bisogni basata su evidenza dei flussi epidemiologici. Sono solo sei, finora, i casi di buona prassi in Europa che sono stati attenzionati: oltre ai due della Sicilia, la scelta e´ caduta anche sulla Grecia e sullo stato federato di Brandeburgo(germania). La selezione e´ stata effettuata da "Euregio Iii", il gruppo di studio europeo nato con l´obiettivo di supportare la programmazione dei fondi strutturali europei in Sanita´. Ed e´ stato lo stesso presidente di Euregio Iii, Jonathan Watson, a comunicare la scelta della Sicilia con una lettera inviata all´assessore regionale della Salute Massimo Russo, nella quale esprime l´augurio "di poter continuare a lavorare con la Sicilia sui temi della salute e dei fondi strutturali europei". "Un riconoscimento che ci inorgoglisce - ha commentato l´assessore Russo -. E´ la conferma di come la Sicilia stia continuando a percorrere una strada virtuosa, ottenendo enormi risultati anche in termini di credibilita´ e fiducia. Abbiamo conquistato l´attenzione di un gruppo di studio indipendente e rigoroso in Europa, per la capacita´ di programmazione, organizzazione e razionalizzazione della spesa. Le nostre aziende sanitarie avranno la possibilita´ di dare una maggiore offerta sanitaria in tutta la regione perche´ la maggior parte degli investimenti va a colmare carenze di dotazioni tecnologiche nel territorio, contribuendo a ridistribuire l´offerta e a ridurre la migrazione sanitaria. Voglio condividere questo riconoscimento con gli uffici dell´assessorato e le persone del mio staff che, ancora una volta, hanno dato esempio di professionalita´ e impegno". La Sicilia e´ stata individuata come "caso esemplare" gia´ durante la sessione di febbraio 2011 che "Euregio Iii" ha tenuto a Bruxelles. In particolare, e´ stato apprezzato lo sforzo epidemiologico (la costruzione dei dati e delle analisi conseguenti) per la corretta definizione delle attivita´ di programmazione della spesa che hanno portato all´impegno di oltre 100 milioni di euro per l´acquisto di apparecchiature di "alta tecnologia" e alla programmazione di una spesa di 72 milioni di euro per interventi che serviranno a innalzare i livelli di salubrita´ e sicurezza. E´ in fase avanzata di definizione anche il progetto per il collegamento a banda larga di tutte le aziende sanitarie (12 milioni di euro) e si attende il parere della Commissione europea per passare alla progettazione di un intervento che permettera´ di dotare di cartella clinica elettronica tutti i posti letto ospedalieri della Sicilia nonche´ per dotare la Sicilia di uno dei quattro centri di Adroterapia in Italia. La Sicilia, in collaborazione con il ministero della Salute, ha gia´ tenuto un workshop dedicato alle regioni obiettivo convergenza (Puglia, Calabria, Campania), in cui l´assessorato della Salute della Regione siciliana e´ stato invitato, proprio su segnalazione del gruppo di studio europeo, a presentare la metodologia seguita. Il 22 settembre l´assessore Russo sara´ a Bruxelles, invitato da Euregio Iii, per una presentazione - tra gli altri - dei lavori siciliani alla presenza di rappresentanti delle direzioni Sanita´ e Regio della Commissione europea e di rappresentanti istituzionali degli altri paesi coinvolti. |
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SANITA` , LA GIUNTA REGIONALE MARCHIGIANA NOMINA I DIRETTORI DI AREA VASTA. |
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Ancona, 20 Settembre 2011 - La Giunta regionale ha nominato i direttori delle cinque Aree vaste che hanno sostituito le 13 Zone territoriali, a seguito della riorganizzazione del Servizio sanitario regionale. L´esecutivo ha recepito integralmente le indicazioni tecniche del direttore generale dell´Asur, Piero Ciccarelli, valutando lo scenario difficilissimo che attende la sanita` regionale in relazione alla programmazione delle risorse nazionali, che richiamano la massima competenza e motivazione per raggiungere obiettivi di integrazione di efficienza. La Giunta regionale si e` sottratta da qualsiasi altra valutazione di ordine politico o territoriale, in quanto le Aree vaste rappresentano una struttura funzionale e un´articolazione dell´Azienda unica regionale. I criteri che hanno portato alla nomina dei cinque direttori, secondo quanto proposto dal Ciccarelli, hanno riguardato la competenza professionale, la capacita` manageriale di lavorare in squadra, la scelta di dirigenti attualmente attivi nel sistema sanitario regionale (per portare a regime la riorganizzazione avviata dalla Regione, con l´obiettivo di diminuire la burocrazia, liberare le risorse, aumentare e migliorare i servizi). Questi gli incarichi assegnati: Area Vasta 1 (Pesaro) - Maria Capalbo Area Vasta 2 (Ancona) - Maurizio Bevilacqua Area Vasta 3 (Macerata) - Enrico Bordoni Area Vasta 4 (Fermo) - Gianni Genga Area Vasta 5 (Ascoli) - Giovanni Stroppa . Di seguito brevi curricula dei direttori di Area Vasta, nominati oggi dalla Giunta regionale, su indicazione del direttore generale dell´Asur, Piero Ciccarelli. Area Vasta 1 (Pesaro) - Maria Capalbo Direttore della Zona territoriale 2 di Urbino dal 2010, ha ricoperto l´incarico di direttore medico di presidio Zona 3 Fano nel 2009. Laureata in medicina e chirurgia, ha conseguito la specializzazione in igiene e medicina preventiva con orientamento in Igiene e organizzazione dei servizi ospedalieri. Area Vasta 2 (Ancona) - Maurizio Bevilacqua Direttore della Zona territoriale 5 di Jesi dal 2010, nel quadriennio precedente e` stato direttore di Zona di Senigallia. Si e` laureato presso la Facolta` di ingegneria di Ancona, e` stato dirigente all´Inrca e alla Zona territoriale 7 di Ancona. Area Vasta 3 (Macerata) - Enrico Bordoni Direttore della Zona territoriale 9 di Macerata dal 2010, in precedenza e` stato direttore dell´U.o. Nefrologia all´Inrca di Ancona e primario di nefro dialisi all´ospedale di Fabriano. Si e` laureato in medicina e chirurgia presso l´Universita` di Ancona. Area Vasta 4 (Fermo) - Gianni Genga Direttore della Zona territoriale 11 di Fermo dal 20 giugno 2011, fino al 2010 ha ricoperto l´incarico di direttore della Zona territoriale 1 di Pesaro. E` laureato in medicina e chirurgia presso l´Universita` di Ancona, e` stato direttore sanitario all´Ospedale di Macerata e dirigente medico a Macerata e Tolentino. Area Vasta 5 (Ascoli) - Giovanni Stroppa Direttore della Zona territoriale 7 di Ancona dal 2010, e` laureato in giurisprudenza presso l´Universita` di Camerino. Dal 2006 al 2010 ha ricoperto l´incarico di dirigente amministrativo del personale presso la Zona territoriale 10 di Camerino. |
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SANITA´: LOMBARDO E RUSSO "SICILIA, NUOVO IMPORTANTE TRAGUARDO" |
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Catania, 20 settembre 2011 - "E´ una struttura all´avanguardia, dotata delle piu´ moderne tecnologie, che potra´ rendere un importante servizio ai soggetti mielolesi del mezzogiorno d´Italia, attenuandone i disagi". Lo ha affermato il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell´Unita´ spinale unipolare dell´azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania. Il plesso, articolato su quattro piani, e´ dotato di venti posti letto, di cui quattro per la terapia intensiva con monitoraggio centralizzato e ventilazione assistita. "E´ un traguardo importante e non certamente isolato per l´offerta del nostro sistema sanitario. Il 17 ottobre - ha continuato Lombardo - dopo circa vent´anni di attesa, grazie all´impegno del governo regionale, dell´assessorato della Salute e dell´azienda ospedaliera competente, sara´ inaugurato l´ospedale di Lentini che, finalmente, ha trovato l´impulso necessario per rendere un grande servizio a un´estesa comunita´". "Con l´apertura dell´unita´ spinale di Catania - ha aggiunto l´assessore alla Salute, Massimo Russo - e dopo la riapertura di Villa delle Ginestre a Palermo, l´offerta per i cittadini siciliani mielolesi si e´ ormai completata: si tratta di un risultato che ci consentira´ di abbattere ulteriormente la migrazione sanitaria verso le regioni del nord". "L´inaugurazione di oggi - ha concluso Russo - e´ l´espressione della sanita´ "del fare". La gente comprende bene quali risultati positivi stiamo conquistando anche se c´e´ chi, strumentalmente, si ostina a remare contro, opponendosi al rinnovamento e al miglioramento". |
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OSPEDALE BUZZI. PISAPIA: “UNA RICCHEZZA PER MILANO. E’ STATO BELLISSIMO VEDERE IL SORRISO SUI VOLTI DI BAMBINI RICOVERATI” |
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Milano, 20 settembre 2011 - Tante mamme, papà, bambini, medici e volontari hanno animato l’ottava edizione di Un Ospedale per Amico, la giornata Porte Aperte, che si è svolto abitualmente all’Ospedale dei Bambini “Vittore Buzzi” di Milano. Il Sindaco Giuliano Pisapia ha voluto partecipare all’iniziativa, dedicata quest’anno alla Sana Alimentazione. “E’ stato istruttivo e divertente allo stesso tempo. Ho visitato diversi reparti della struttura ospedaliera - ha dichiarato il Sindaco Giuliano Pisapia - mi sono soffermato a giocare con i piccoli pazienti e ho vissuto con loro, i loro familiari, medici e volontari, una vera festa alla quale sono stato felice di aver partecipato. E’ stato bellissimo poter donare momenti di gioia e vedere un sorriso anche sui volti dei bambini ricoverati. L’ospedale Buzzi, dove vengono curati bambini da tutta Italia - ha aggiunto Pisapia - è una vera ricchezza per Milano, per la Lombardia, e per tutto il Paese”. |
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GIORNATA MONDIALE DELL´ALZHEIMER. LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PRESENTA "UNA GIORNATA PARTICOLARE", DVD MULTILINGUE DESTINATO ALLE FAMIGLIE CHE VIVONO CON ANZIANI AFFETTI DA DEMENZA E DISTURBI DEL COMPORTAMENTO. IL PROGETTO REGIONALE SULLE DEMENZE SENILI: IN EMILIA-ROMAGNA RIGUARDA CIRCA 60.000 PERSONE ANZIANE. I RISULTATI RAGGIUNTI |
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Bologna, 20 settembre 2011 – Uno strumento agile e comprensibile, pensato per fornire indicazioni utili alle famiglie che vivono con un anziano affetto da demenza e disturbi del comportamento. E’ “Una giornata particolare”, dvd in sei lingue prodotto nell’ambito del Progetto regionale sulle demenze senili in Emilia-romagna, presentato in occasione della Xviii Giornata mondiale dell’Alzheimer, che ricorre mercoledì 21 settembre. Prodotto in 1000 copie, il dvd sarà scaricabile a breve dai siti regionali www.Saluter.it e http://sociale.Regione.emilia-romagna.it “Sono circa 60.000 le persone affette da demenza in Emilia-romagna – spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute Carlo Lusenti – . Per loro, e per le rispettive famiglie, abbiamo costruito in questi anni una rete di servizi molto ricca e solida, finanziata principalmente con il Fondo regionale per la non autosufficienza. Fondo che, per l’anno in corso, abbiamo incrementato, e che può contare su circa 500 milioni di euro. Una scelta – conclude Lusenti – in controtendenza rispetto a quanto ha fatto il Governo, che ha azzerato invece il Fondo nazionale per la non autosufficienza”. Per l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi “il dvd testimonia bene le due ‘linee’ su cui opera la Regione per le persone colpite da demenza: da un lato garantisce alta professionalità sanitaria, con un grosso investimento economico e un’innovazione continua; dall’altro, c’è valorizzazione assoluta della domiciliarità, che deve essere sostenibile. Essere vicini ai pazienti e alle famiglie con l’associazionismo e l’auto mutuo aiuto – sottolinea l’assessore – è fondamentale”. Il dvd “Una giornata particolare” - Il dvd si inserisce tra le azioni di sostegno ai parenti e alle assistenti familiari che vivono con un anziano affetto da demenza e disturbi del comportamento (ansia, aggressività, comportamento motorio aberrante, disturbi del sonno e così via). Obiettivo è quello di fornire indicazioni utili per limitarli e/o prevenirli. Il titolo, “Una giornata particolare”, vuole richiamare l’attenzione sulla giornata “tipo” di una famiglia che si prende cura di un parente malato. Realizzato con il contributo di esperti, associazioni e con la partecipazione diretta di familiari che vivono questa condizione, il dvd, articolato in otto scene, ripercorre i momenti principali di una giornata - dal risveglio al mattino, ai pasti, al riposo notturno - e sotto forma di scenette illustra come i disturbi possano essere scatenati, ridotti o prevenuti a partire dai comportamenti che assume chi è vicino al malato. La parte introduttiva fornisce alcune informazioni di base per diffondere conoscenze sulla malattia, su cosa fare e dove andare in presenza di determinati sintomi. La voce narrante è accompagnata da immagini di dipinti, alcuni provenienti da una mostra itinerante sull’Alzheimer (nuovo gruppo artistico di Modena), altri tratti dalla raccolta “I quadri di Francesca”, una signora di Cesena che ha continuato a dipingere durante la malattia di Alzheimer. Il dvd è sottotitolato in italiano (per eventuali familiari non udenti) e, per le assistenti familiari, in 5 lingue straniere: rumeno, russo, inglese, francese e spagnolo. La demenza senile - E’ una malattia non guaribile ma curabile, nel senso che è possibile prendersi cura e alleviare le sofferenze di chi ne è affetto. Dura mediamente dieci anni, alterando gli equilibri e la vita non solo dell’ammalato, ma anche di chi gli vive accanto. Il Progetto regionale sulle demenze senili - Avviato undici anni fa, coinvolge diversi soggetti tra Aziende sanitarie, Comuni, associazioni di familiari e volontariato. La Regione Emilia-romagna ha iniziato con questo progetto un profondo mutamento delle politiche d’intervento sulle demenze, fino ad allora caratterizzate da un approccio prevalentemente sanitario. La lunga durata della malattia, la mancanza di cure farmacologiche risolutive, il forte impatto sul malato e sulla famiglia, impongono infatti una visione molto più ampia del problema. Il progetto regionale promuove lo sviluppo di un sistema assistenziale a forte integrazione socio-sanitaria, in grado di rispondere ai bisogni complessi, specifici e mutevoli dei malati e dei loro familiari. Risorse - Negli undici anni di attività del progetto la Regione ha accompagnato le Aziende Usl sia attraverso un impegno economico di circa 7,3 milioni di euro di risorse aggiuntive provenienti dal Fondo sanitario regionale, che attraverso la stesura e diffusione di documenti tecnici e linee guida, e la promozione di programmi straordinari di formazione e aggiornamento per i medici di medicina generale e per gli operatori dei servizi. Rete Consultori/centri demenze E´ stata realizzata una rete diffusa di 53 Consultori/centri esperti/centri delegati per l’approfondimento diagnostico e per seguire nel tempo i casi diagnosticati dal punto di vista clinico e farmacologico. In questi centri lavorano equipe multiprofessionali composte da geriatri, neurologi, neuropsicologi, psicologi clinici, infermieri, operatori della riabilitazione. Nel 2010 erano 272 gli operatori dedicati ai centri. Sempre nel 2010, i centri hanno effettuato 18.000 prime visite (di questi 14.300 sono stati presi in carico per approfondimento diagnostico); 47.600 visite di controllo (per coloro che sono già in carico); 10.236 diagnosi di demenza + 2.400 di mild cognitive impairment (deficit cognitivo moderato che rileva una situazione che rischia di evolvere a demenza nell’arco di qualche anno). Il sostegno alla famiglia - La demenza senile incide sul singolo, ma anche sulla famiglia e sulla comunità in generale. Per questi motivi, con il progetto regionale demenze si è cercato di dare risposte a tutte le problematiche legate alla malattia, garantendo, oltre a interventi sanitari specialistici e cure farmacologiche, e sostegni economici (attraverso l’assegno di cura, per chi ha un reddito Isee max di 22.300 euro) un sostegno specifico psicologico per pazienti e familiari, interventi di stimolazione cognitiva e altre opportunità per la socializzazione e il mantenimento delle capacità residue, gruppi di sostegno e auto-aiuto, corsi di formazione e informazione per i familiari, consulenze specialistiche, incentivando le esperienze dei “caffè Alzheimer”. Dall’avvio del progetto sono stati più di 52.000 i familiari coinvolti in iniziative formative e di sostegno; oltre 102.000 le consulenze specialistiche erogate (psicologiche, assistenziali, tecniche per l’adattamento degli ambienti domestici). Quarantacinque i caffè Alzheimer attivi nel 2010 (oltre 2000 le persone che li hanno frequentati lo scorso anno). I caffè Alzheimer rappresentano servizi a bassa soglia e ad alta capacità di contatto; sono luoghi informali (il bar del paese, della parrocchia), dove pazienti e familiari possono trascorrere insieme momenti di socializzazione alla presenza di esperti (medici, psicologi, e così via). Il numero dei caffè Alzheimer in Emilia-romagna è triplicato negli ultimi 3 anni, grazie all’inserimento di queste attività nell’ambito delle opportunità a sostegno della domiciliarità che possono ricevere finanziamento anche dal Fondo regionale per la non autosufficienza (461,6 milioni di euro nel 2011, +36 milioni rispetto al 2010), ma anche grazie all’impegno delle associazioni dei familiari. Nel 2010 le risorse utilizzate per queste forme di sostegno sono state circa 1,2 milioni di euro. |
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FARMACIE RURALI, IL MOLISE HA UNA LEGGE REGIONALE AD HOC |
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Campobasso, 20 settembre 2011 - «Come Governo regionale ci siamo impegnati molto in questi anni per sostenere i piccoli centri, mantenendone ed elevandone i il numero e la qualità dei servizi per i cittadini. Ne sono esempio le piccole farmacie e la Legge regionale che abbiamo recentemente varato per sostenerne l´attività e preservandone la sopravvivenza, anche con incentivi, in ogni Comune del nostro territorio». Lo ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio intervenendo il 16 settembre alla conferenza stampa di presentazione della ricerca "Processi di liberalizzazione e funzioni di servizio pubblico: il caso delle farmacie rurali nel sistema farmaceutico nazionale". Apprezzamento per l´azione del Governo regionale, tesa a sostenere le farmacie rurali nei piccoli centri, è venuto da Ennio Cerio, Presidente della Sezione del Molise dell´Unione Nazionale Consumatori e dal Presidente dell´Associazione Nazionale Piccoli Comuni d´Italia, che hanno evidenziato come il Molise sia l´unica regione, in controtendenza con il resto del Paese, ad aver investito risorse del proprio bilancio, anche in un periodo di tagli come quello attuale, per sostenere e incentivare la presenza delle farmacie nei piccoli Comuni. Luigi Sauro, Presidente di Federfarma Molise, ha evidenziato il coraggio e la saggezza della Regione nel voler preservare le piccole farmacie in ogni centro del Molise in considerazione dell´azione positiva e importante che esse svolgono soprattutto a beneficio della popolazione anziana. |
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PFIZER: LOMBARDO,"SOSTEGNO REGIONE A RICERCA DI ECCELLENZA" |
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Catania, 20 settembre 2011 - Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha preso parte ieri alla conferenza stampa dei rappresentanti della Pfizer e della Myrmex, ospitata nella sala biblioteca della sede di Catania della Presidenza della Regione. Nel corso dell´incontro con i giornalisti e´ stato presentato l´accordo per la cessione del laboratorio ricerca tecnologica di Catania, che passa dalla Pfizer alla societa´ italiana Myrmex. Verranno garantiti i livelli occupazionali della struttura e proseguira´ l´attivita´ di ricerca. "E´ un risultato che conferma con i fatti - afferma il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo - la volonta´ della Regione Siciliana di investire nella ricerca di eccellenza. La Regione sostiene finanziariamente questo progetto e il passaggio di proprieta´ consente la salvaguardia del patrimonio di professionalita´ rappresentato dal polo etneo, garantendo il proseguimento delle ricerche e degli studi in settori all´avanguardia nell´ambito medico". "Nel momento della crisi - continua il presidente - abbiamo portato a buon fine una vera e propria ristrutturazione, passando da un´attivita´ di eccellenza ad un´altra. Ci auguriamo che la Myrmex possa portare a produzione gli esiti delle ricerche, dando vita ad ulteriori opportunita´ di lavoro". Alla conferenza oltre ai vertici delle due aziende, hanno preso parte, fra gli altri, anche il Sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, e i rappresentanti delle principali sigle sindacali. |
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SANITA´ IN SICILIA: ORA SI CAPIRA´ MEGLIO IL SENSO DEL NOSTRO LAVORO |
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Palermo, 20 settembre 2011 - "Al di la´ delle singole responsabilita´ ancora da accertarsi, emerge con chiarezza lo spaccato di un sistema sanitario - quello che abbiamo ereditato - in cui vi erano pochi controlli, esami inutilmente duplicati, spese moltiplicate che andavano a ingrossare un deficit pauroso. Su questo sistema siamo intervenuti fin dall´inizio di questa legislatura dettando le regole e disponendo gli opportuni controlli per impedire comportamenti mirati a lucrare denaro pubblico". L´assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, plaude all´inchiesta della Procura di Palermo su una presunta truffa portata avanti da alcune cliniche private palermitane. "Il lavoro dei magistrati e quello dei carabinieri dei Nas guidati dal capitano Francesco Geraci - aggiunge Russo - e´ estremamente prezioso, va sostenuto e sono certo che produrra´ in breve tempo altri importanti risultati. L´assessorato continuera´ a sostenere la loro attivita´ con il necessario supporto di informazioni e segnalazioni che, adesso piu´ che nel passato, sono possibili grazie a un´azione amministrativa e sanitaria rigorosa che guarda alla corretta erogazione delle prestazioni sanitarie e al puntuale rispetto delle misure di contenimento della spesa". |
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BAGNOLI DEL TRIGNO, TAGLIO DEL NASTRO PER LA DOMUS AREA |
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Campobasso, 20 settembre 2011 - «E´ questo il Molise che ci piace, in cui chi ha idee, professionalità, estro e voglia di fare può realizzare un progetto scientifico, produttivo e commerciale avendo le Istituzioni regionali al suo fianco. Questo Centro, e le attività di assistenza, di coltivazione, di trasformazione e di commercializzazione ad esso legate, sono sicuramente elementi di crescita e di sviluppo del territorio, ma ci dicono, anche e soprattutto, che questo nostro Molise ha al suo interno gli anticorpi necessari a superare l´attuale crisi internazionale ed accompagnare tutto il suo territorio nel percorso già intrapreso per una regione dei servizi, della modernità e del richiamo turistico- paesaggistico». Lo ha detto il 18 settembre il Presidente della Regione, Michele Iorio, inaugurando la Domus Area di Bagnoli del Trigno. «La grossa presenza di questa sera (vedo che molte persone vengono da fuori regione) e l´entusiasmo di chi ha voluto creare questa attività di eccellenza - ha continuato il Presidente - testimoniano che avevamo ragione quando, come Governo regionale, decidemmo di investire risorse pubbliche da affiancare a quelle private per realizzare un sogno che oggi non solo è realtà, ma già pensa a crescere e ad evolversi. Affrontammo le tante critiche dei soliti detrattori sapendo di essere nel giusto . I settanta nuovi posti di lavoro creati in questa struttura sono la migliore risposta a ogni critica». |
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BASILICATA: IN ARRIVO ASSEGNI FORMATIVI PER GLI OPERATORI DELLO SPORT |
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Potenza, 20 settembre 2011 - Assegni formativi per operatori dello sport per la realizzazione di progetti di inclusione sociale per le persone disabili. E’ quanto prevede un avviso pubblico, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Formazione, Cultura e Sport, Rosa Mastrosimone. Ogni progetto, che potrà essere finanziato con un assegno massimo di mille euro, dovrà avere una durata complessiva non inferiore alle 15 ore e un tempo di realizzazione non superiore ai 2 mesi. L’avviso Pubblico approvato dalla Giunta Regionale, prevede che le risorse del Po Fse Basilicata 2007-2013, sono destinate all’erogazione di 100 assegni formativi. L’assessore Mastrosimone evidenzia che “l’iniziativa è finalizzata a favorire le persone disabili che possono avvalersi delle capacità operative e tecniche di operatori dello sport impegnati a lavorare con questa categoria, attraverso il sostegno all’aggiornamento e all’alta specializzazione. Il nostro obiettivo – aggiunge Mastrosimone è di rendere effettivo il diritto di operatori dello sport che operano per l’’inclusione sociale, sviluppando ed aggiornando le loro abilità professionali. Allo scopo di promuovere le pari opportunità nello sviluppo dei percorsi di carriera – aggiunge Mastrosimone – abbiamo con il bando voluto incoraggiare la presenza femminile, essendo questi settori in cui le donne sono per lo più sottorappresentate. Per incentivare lo sviluppo di competenze innovative che favoriscano la permanenza delle donne nel mondo del lavoro e dello sport in particolare il bando – osserva Mastrosimone – riserva alle donne il 50% delle risorse destinate agli assegni formativi. Le risorse che risultino essere non utilizzate – conclude Mastrosimone - saranno impiegate per finanziare la restante parte degli assegni formativi”. L’avviso è riservato ai residenti in Basilicata in possesso di: diploma Isef vecchio ordinamento o laurea in scienze motorie, in terapia della riabilitazione e in logopedia. E’ inoltre rivolto a coloro che sono in possesso di un diploma di istruttore rilasciato da una federazione sportiva nazionale o da un ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni. L’avviso pubblico verrà pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata e sul sito web della Regione Basilicata www.Basilicatanet.it . Per informazioni è possibile contattare l’Urp dell`Ufficio Lavoro all’indirizzo mail: urpformazione@regione.Basilicata.it |
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GIORNATA MONDIALE DELL’ALZHEIMER, DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA UN DVD MULTILINGUE DESTINATO ALLE FAMIGLIE |
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Bologna, 20 settembre 2011 – Uno strumento agile e comprensibile, pensato per fornire indicazioni utili alle famiglie che vivono con un anziano affetto da demenza e disturbi del comportamento. E’ “Una giornata particolare”, dvd in sei lingue prodotto nell’ambito del Progetto regionale sulle demenze senili in Emilia-romagna, presentato in occasione della Xviii Giornata mondiale dell’Alzheimer, che ricorre mercoledì 21 settembre. Prodotto in 1000 copie, il dvd sarà scaricabile a breve dai siti regionali www.Saluter.it e http://sociale.Regione.emilia-romagna.it “Sono circa 60.000 le persone affette da demenza in Emilia-romagna – spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute Carlo Lusenti – . Per loro, e per le rispettive famiglie, abbiamo costruito in questi anni una rete di servizi molto ricca e solida, finanziata principalmente con il Fondo regionale per la non autosufficienza. Fondo che, per l’anno in corso, abbiamo incrementato, e che può contare su circa 500 milioni di euro. Una scelta – conclude Lusenti – in controtendenza rispetto a quanto ha fatto il Governo, che ha azzerato invece il Fondo nazionale per la non autosufficienza”. Per l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi “il dvd testimonia bene le due ‘linee’ su cui opera la Regione per le persone colpite da demenza: da un lato garantisce alta professionalità sanitaria, con un grosso investimento economico e un’innovazione continua; dall’altro, c’è valorizzazione assoluta della domiciliarità, che deve essere sostenibile. Essere vicini ai pazienti e alle famiglie con l’associazionismo e l’auto mutuo aiuto – sottolinea l’assessore – è fondamentale”. Il dvd “Una giornata particolare” - Il dvd si inserisce tra le azioni di sostegno ai parenti e alle assistenti familiari che vivono con un anziano affetto da demenza e disturbi del comportamento (ansia, aggressività, comportamento motorio aberrante, disturbi del sonno e così via). Obiettivo è quello di fornire indicazioni utili per limitarli e/o prevenirli. Il titolo, “Una giornata particolare”, vuole richiamare l’attenzione sulla giornata “tipo” di una famiglia che si prende cura di un parente malato. Realizzato con il contributo di esperti, associazioni e con la partecipazione diretta di familiari che vivono questa condizione, il dvd, articolato in otto scene, ripercorre i momenti principali di una giornata - dal risveglio al mattino, ai pasti, al riposo notturno - e sotto forma di scenette illustra come i disturbi possano essere scatenati, ridotti o prevenuti a partire dai comportamenti che assume chi è vicino al malato. La parte introduttiva fornisce alcune informazioni di base per diffondere conoscenze sulla malattia, su cosa fare e dove andare in presenza di determinati sintomi. La voce narrante è accompagnata da immagini di dipinti, alcuni provenienti da una mostra itinerante sull’Alzheimer (nuovo gruppo artistico di Modena), altri tratti dalla raccolta “I quadri di Francesca”, una signora di Cesena che ha continuato a dipingere durante la malattia di Alzheimer. Il dvd è sottotitolato in italiano (per eventuali familiari non udenti) e, per le assistenti familiari, in 5 lingue straniere: rumeno, russo, inglese, francese e spagnolo. La demenza senile - E’ una malattia non guaribile ma curabile, nel senso che è possibile prendersi cura e alleviare le sofferenze di chi ne è affetto. Dura mediamente dieci anni, alterando gli equilibri e la vita non solo dell’ammalato, ma anche di chi gli vive accanto. Il Progetto regionale sulle demenze senili - Avviato undici anni fa, coinvolge diversi soggetti tra Aziende sanitarie, Comuni, associazioni di familiari e volontariato. La Regione Emilia-romagna ha iniziato con questo progetto un profondo mutamento delle politiche d’intervento sulle demenze, fino ad allora caratterizzate da un approccio prevalentemente sanitario. La lunga durata della malattia, la mancanza di cure farmacologiche risolutive, il forte impatto sul malato e sulla famiglia, impongono infatti una visione molto più ampia del problema. Il progetto regionale promuove lo sviluppo di un sistema assistenziale a forte integrazione socio-sanitaria, in grado di rispondere ai bisogni complessi, specifici e mutevoli dei malati e dei loro familiari. Risorse - Negli undici anni di attività del progetto la Regione ha accompagnato le Aziende Usl sia attraverso un impegno economico di circa 7,3 milioni di euro di risorse aggiuntive provenienti dal Fondo sanitario regionale, che attraverso la stesura e diffusione di documenti tecnici e linee guida, e la promozione di programmi straordinari di formazione e aggiornamento per i medici di medicina generale e per gli operatori dei servizi. Rete Consultori/centri demenze - E´ stata realizzata una rete diffusa di 53 Consultori/centri esperti/centri delegati per l’approfondimento diagnostico e per seguire nel tempo i casi diagnosticati dal punto di vista clinico e farmacologico. In questi centri lavorano equipe multiprofessionali composte da geriatri, neurologi, neuropsicologi, psicologi clinici, infermieri, operatori della riabilitazione. Nel 2010 erano 272 gli operatori dedicati ai centri. Sempre nel 2010, i centri hanno effettuato 18.000 prime visite (di questi 14.300 sono stati presi in carico per approfondimento diagnostico); 47.600 visite di controllo (per coloro che sono già in carico); 10.236 diagnosi di demenza + 2.400 di mild cognitive impairment (deficit cognitivo moderato che rileva una situazione che rischia di evolvere a demenza nell’arco di qualche anno). Il sostegno alla famiglia - La demenza senile incide sul singolo, ma anche sulla famiglia e sulla comunità in generale. Per questi motivi, con il progetto regionale demenze si è cercato di dare risposte a tutte le problematiche legate alla malattia, garantendo, oltre a interventi sanitari specialistici e cure farmacologiche, e sostegni economici (attraverso l’assegno di cura, per chi ha un reddito Isee max di 22.300 euro) un sostegno specifico psicologico per pazienti e familiari, interventi di stimolazione cognitiva e altre opportunità per la socializzazione e il mantenimento delle capacità residue, gruppi di sostegno e auto-aiuto, corsi di formazione e informazione per i familiari, consulenze specialistiche, incentivando le esperienze dei “caffè Alzheimer”. Dall’avvio del progetto sono stati più di 52.000 i familiari coinvolti in iniziative formative e di sostegno; oltre 102.000 le consulenze specialistiche erogate (psicologiche, assistenziali, tecniche per l’adattamento degli ambienti domestici). Quarantacinque i caffè Alzheimer attivi nel 2010 (oltre 2000 le persone che li hanno frequentati lo scorso anno). I caffè Alzheimer rappresentano servizi a bassa soglia e ad alta capacità di contatto; sono luoghi informali (il bar del paese, della parrocchia), dove pazienti e familiari possono trascorrere insieme momenti di socializzazione alla presenza di esperti (medici, psicologi, e così via). Il numero dei caffè Alzheimer in Emilia-romagna è triplicato negli ultimi 3 anni, grazie all’inserimento di queste attività nell’ambito delle opportunità a sostegno della domiciliarità che possono ricevere finanziamento anche dal Fondo regionale per la non autosufficienza (461,6 milioni di euro nel 2011, +36 milioni rispetto al 2010), ma anche grazie all’impegno delle associazioni dei familiari. Nel 2010 le risorse utilizzate per queste forme di sostegno sono state circa 1,2 milioni di euro. |
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VOLONTARIATO E WELFARE, CONVEGNO A MONTECATINI TERME IL 23 E 24 SETTEMBRE |
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Firenze, 20 settembre 2011 – Due giorni di incontri e dibattiti per analizzare le ripercussioni della crisi economica in ambito sociale, economico e demografico e individuare nuovi e possibili assetti del modello di welfare. Saranno questi i temi del confronto che vedranno impegnate associazioni di volontariato, Regione, enti locali e Università i prossimi 23 e 24 settembre a Montecatini Terme (Vittoria Congressi) nella convention dal titolo ‘Volontariato e politiche di welfare in Toscana’ organizzata dal Cesvot. Contenuti e programma della due giorni saranno presentati dall’assessore al welfare Salvatore Allocca e dal presidente del Cesvot Patrizio Petrucci nel corso di una conferenza stampa fissata per mercoledì 21 settembre, alle ore 12, presso la sede del Cesvot, in via Ricasoli 9 a Firenze. |
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MONZA: VILLA REALE,INAUGURATA MOSTRA REGINA MARGHERITA |
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Monza, 20 settembre 2011 - E´ stata inaugurata ieri sera, alla presenza dell´assessore regionale alla Cultura Massimo Buscemi e del sottosegretario al Cinema di Regione Lombardia Massimo Zanello, la mostra dedicata alla Regina Margherita, in programma dal 20 settembre all´8 gennaio, negli Appartamenti Reali all´interno della Villa Reale di Monza. Oltre all´assessore Buscemi erano presenti, tra gli altri, Carlo Saffioti (presidente Comitato 150 anni Regione Lombardia), l´europarlamentare Carlo Fidanza, la vice presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati Paola Frassinetti, il presidente della Provincia di Monza e Brianza Dario Allevi e il direttore del Consorzio per la Villa Reale Pietro Petraroia. ´Se Villa Reale riapre i propri spazi - ha detto Massimo Buscemi - lo si deve a una politica che insieme sta lavorando intorno a questo gioiello che tutti ci invidiano. Questa mostra è stata di grande successo a Napoli; noi l´abbiamo portata a Monza (nella sua sede naturale), risparmiando anche sui costi´. Buscemi ha poi ricordato che solo pochi mesi fa la Villa Reale ha ospitato per la seconda volta il Forum internazionale dell´Unesco: ´In questa occasione il vice direttore generale Bandarin ha chiesto di poter ospitare qui anche altri eventi oltre all´appuntamento biennale con il Forum, perché tutti i partecipanti sono rimasti entusiasti per il risultato dello stesso Forum´. L´esposizione, promossa e ideata da Fondazione Dnart, già in parte visibile dal 29 luglio, ha aperto per la prima volta al pubblico le stanze del primo piano nobile. Grazie a questa mostra gli Appartamenti reali, recentemente restaurati, tornano a rivivere con gli oggetti e gli arredi che erano visibili ai reali Umberto e Margherita. Tra gli oggetti in mostra è possibile ammirare nuovi pezzi, tra cui le riviste ´Margherita´ dell´epoca della regina, due volumi de ´Il Giornale delle donne´, provenienti dalla Biblioteca Braidense di Milano, e alcuni significativi oggetti di collezioni private. A partire da oggi, sarà attiva anche un´ampia sezione dedicata a visite guidate e ad attività didattiche. I visitatori potranno scegliere non solo la visita alla Villa, ma anche percorsi più ampi alla scoperta del Parco e della città di Monza, dei luoghi legati ai Savoia e di altri gioielli come il Museo e il tesoro del Duomo. Massimo Zanello ha sottolineato ´l´impegno di Regione Lombardia non solo per la ristrutturazione di Villa Reale ma anche per la sua vita culturale. Ricordo, tra gli altri, i due appuntamenti con il Forum Unesco oltre a questa grande mostra. A chi si occupa solo di fare polemica noi rispondiamo con i fatti: Regione Lombardia porta la cultura e ridà un valore culturale alla Villa Reale´. |
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RAFFAELLA CRISPINO 200 DIFFÉRENTS OISEAUX ROMA, 22 SETTEMBRE - 12 NOVEMBRE 2011 |
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Roma, 20 settembre 2011 - La galleria 1/9unosunove annunci la mostra personale dell’artista Italiana Raffaella Crispino (1979, Napoli). Raffaella Crispino lavora in site specific. Attraverso numerosi viaggi, il suo lavoro anela a riflessioni sul mondo contemporaneo tramite temporalità differenti in cui coesistono concetto ed emozione in opere minimali dai significati stratificati. 200 Différents Oiseaux è una mostra sugli uccelli e non è una mostra sugli uccelli: video, disegni, installazioni, assemblage e fotografia dialogano e attualizzano concetti socio-politico e architettura urbana sui paesi del Vietnam, della Cambogia, della Palestina e del Belgio. Il titolo della mostra è dato dall’opera omonima e inedita, 200 Différents Oiseaux (2010) in cui bellezza e giovinezza sono in posa in una somiglianza tra un bestiario immaginario e caratteristiche umane. L’opera è composta da 21 collage di foto ritratto provenienti da un antiquario di Saigon e 200 francobolli raffiguranti uccelli diversi. L’atmosfera colonialistica di quest’opera si collega alla fotografia presa da una terrazza palestinese sui territori occupati e all’opera Strategy Tables (2009), in cui le carte geografiche del sud-est asiatico mostrano itinerari di guerra sotto le indicazioni della Lonely Planet. La dimensione esotica della mostra ritorna nelle opere prodotte in Belgio: il tono grafico bianco e nero modella in video la silhouette architettonica del Notre-dame aux Riches Claires di Bruxelles e col disegno trasforma i tetti astratti della città fiamminga di De Haan in geometrie piumate. Raffaella Crispino attualmente vive e lavora a Bruxelles. Si è laureata in Arti Visive presso lo Iuav di Venezia e in scenografia presso l´Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha vinto due borse di studio con la New York University e con l´università Udk di Berlino. Nel Gennaio 2010 è stata invitata alla residenza artistica del Jcva di Gerusalemme e precedentemente ha partecipato alle residenze del Cca-kitakyushu in Giappone e del Casino Luxembourg. Tra le piu recenti mostre ricordiamo: Il Caos #3, a cura di R. Gavarro, Isola di San Servolo, Venezia (2011); Ente Comunale di Consumo, a cura di C.l. Pisano, Ciac, Genazzano (2010); No Politics, No War, Just Simple Stories, unosolo_projectroom, Milano (2010); Bat-yam International Biennale of Landscape Urbanism, a cura di S. Barnir e Y. Moria, Bat-yam, Israele (2010); Transit 3, a cura di A. Rispoli, M. Sheleff e E. Viola, Cca-tel Aviv , Museo Madre, Napoli (2009); Open Studio, Ccakitakyushu, Kitakyushu, Giappone (2009). |
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ALDO CAPITINI: UNA MOSTRA IN OCCASIONE DELLA MARCIA DELLA PACE FA RIVIVERE IL FILOSOFO IN IPERMERCATI E STAZIONI METRÒ |
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Perugia, 20 settembre 2011 – Al filosofo della nonviolenza che predicò il “potere di tutti” e la “compresenza dei vivi e dei morti”, non sarebbe dispiaciuta l’occasione di essere ricordato, in occasione del 50esimo anniversario della prima Marcia della Pace Perugia–assisi, con una serie di piccole mostre fatte di pannelli di testo, fotografie e citazioni dai testi maggiori, proiettate in mezzo alla gente e nei luoghi di maggior passaggio, come ipermercati, pensiline degli autobus, centri fieristici e stazioni del minimetrò. Merito di una iniziativa della Regione Umbria, che (in collaborazione con la Fondazione “Aldo Capitini”, la “Tavola della Pace”, l’Associazione Nazionale “Aldo Capitini”, l’Archivio di Stato di Perugia e il fatti sostegno della Minimetrò spa, di Umbria Mobilità e di Coop Centro Italia), ha deciso di riutilizzare la sezione dedicata ad Aldo Capitini nella Mostra delle Regioni al Palazzo di Giustizia di Roma per i 150 anni dell’Unità d’Italia, trasferendola, accresciuta e ampliata con nuovi materiali e diversamente articolata, in mezzo alla gente, nei luoghi dove tradizionalmente si registra il maggior affollamento. Alla stazione del Pincetto del minimetrò (che ieri è stata visitata dalla presidente della Regione Catiuscia Marini) sono esposti pannelli che – ha spiegato s Antonella Pinna, curatrice della mostra in una conferenza-stampa svoltasi a Palazzo Donini – ripercorrono brevemente le tappe significative della vita di Capitini, le tematiche di riflessione, l’operato a favore della nonviolenza e l’organizzazione della prima marcia del 1961, immagini e testi nei quali figurano citazioni dello stesso Capitini, di amici e sostenitori. Lungo tutte le stazioni del minimetrò, gli schermi del circuito interno proiettano immagini della prima marcia della pace e delle successive. I materiali della mostra sono altresì visibili negli spazi del centro commerciale Ipercoop di Collestrada, dove, domenica 25 settembre, è prevista una tappa della Marcia della Pace del Cinquantenario. Un ulteriore luogo di esposizione sarà il Centro Umbria Fiere di Bastia Umbra, in occasione del Meeting dei Giovani per la Pace. A Perugia, le pensiline delle fermate degli autobus di “Umbria Mobilità” ospitano manifesti appositamente realizzati. “È un modo per contribuire a far uscire Aldo Capitini dalla cerchia degli addetti ai lavori e ‘popolarizzarne’ la figura – ha detto in conferenza-stampa l’assessore alla Cultura della Regione Umbria Fabrizio Bracco -, come merita l’importanza che noi attribuiamo ad un ‘padre fondatore’ dell’Umbria moderna, al quale non per caso abbiamo dedicato un ruolo centrale nella mostra delle Regioni per il 150esimo dell’Unità d’Italia”. “È importante che negli spazi pubblici transitino, come in questa occasione – ha detto Flavio Lotti, responsabile della “Tavola della Pace” -, anche messaggi educativi e che si appellano alla coesione sociale. La Marcia della Pace ed Aldo Capitini sono la nostra grande ricchezza – ha aggiunto -, una ricchezza per la nostra regione che dobbiamo continuare a valorizzare”. |
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