Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Novembre 2011
Politica
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA JOSÉ MANUEL DURãO BARROSO DOPO L´INCONTRO CON IL PRIMO MINISTRO ITALIANO MARIO MONTI  
 
Bruxelles, 23 novembre 2011 - Ecco alcune dichiarazioni del Presidente della Commissione europea Barroso dopo l´incontro  di ieri con il Primo Ministro Mario Monti: "In questi tempi di crisi e nonostante forti venti contrari in economia, l´Italia è determinata ad affrontare le sue sfide enormi una volta per tutte. Crediamo che questa volontà programmatica affronti correttamente le sfide che l´Italia ha di fronte – si tratta di sfide enormi, ma sormontabili. Crediamo che il suo successo dipenderà da tre elementi: - la determinazione di applicare rigorosamente le misure; - la capacità di raggiungere e mantenere l´avanzo primario che metterebbe l´elevato indebitamento del governo su un percorso di discesa costante. - e, ultimo ma non meno importante, la volontà di aumentare il potenziale di crescita del Paese affrontando le debolezze strutturali profondamente radicate. E ´importante che una valutazione puntuale e oggettiva delle azioni di riforma economica in Italia sia effettuata e resa pubblica. La Commissione ha ricevuto un mandato dall´ultimo Euro Summit a compiere tale valutazione. So che Mario Monti è un politico molto impegnato, competente ed esperto, un italiano e un europeo molto convinto. Ha la mia piena fiducia e la mia totale stima personale. Sono certo che Lei, il Suo governo e l´Italia avrete successo! Potete contare sul pieno appoggio della Commissione."  
   
   
I DEPUTATI EUROPEI REAGISCONO ALLE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE SULLA EUROBBLIGAZIONI  
 
Bruxelles, 23 nvoembre 2012 - Martedì e Mercoledì, il Comitato affari economici e monetari si riunisce con i commissari Rehn, Barnier, Šemeta e Almunia, per discutere della crisi zona euro, eurobonds particolare, le agenzie di rating e una tassa sulle transazioni finanziarie. I deputati saranno in grado di reagire direttamente alle idee della Commissione sulla eurobbligazioni, che sarà presentata Mercoledì mattina. Il momento esatto è il seguente: 22 novembre 2011 - 9,00-10,30 : Scambio di opinioni con Joaquín Almunia , commissario per la concorrenza. 15,00-17,00 : Scambio di opinioni con Michel Barnier , commissario per il Mercato interno ei servizi. 23 novembre 2011- 16,00-17,30 : Scambio di opinioni con Olli Rehn , commissario agli Affari economici e monetaria; 17,30-18,30 Scambio di opinioni con Algirdas Šemeta , commissario per la Fiscalità e unione doganale, audit e lotta antifrode.  
   
   
UE: MIGLIORE SICUREZZA DEI PRODOTTI IN NOVE SETTORI INDUSTRIALI  
 
Bruxelles, 23 novembre 2011. Nove direttive Ue riguardanti un´ampia varietà di prodotti garantiranno una migliore sicurezza degli stessi. I settori interessati sono quelli dei prodotti elettrici ed elettronici, degli ascensori, degli strumenti di misura, degli esplosivi per uso civile, degli articoli pirotecnici e degli apparecchi destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva. I funzionari doganali e quelli preposti alla sorveglianza del mercato sono ora in grado di effettuare migliori controlli sulla sicurezza dei prodotti, grazie a strumenti più efficaci. Inoltre, gli Stati membri possono assicurare una migliore supervisione degli organismi di controllo che verificano la conformità dei prodotti alla normativa Ue, ad esempio assicurando che la marcatura Ce sia stata correttamente apposta dai fabbricanti. Talune disposizioni (cfr. Più sotto) delle nove direttive sono in fase di adeguamento a disposizioni tipo elaborate a livello Ue per superare le divergenze nel diritto Ue che sono fonte di difficoltà per le imprese. In futuro, produttori, importatori e distributori beneficeranno di condizioni commerciali uniformi. Al tempo stesso, questo processo migliorerà ulteriormente la sicurezza dei prodotti in vendita nell´Ue rafforzando le procedure di conformità e faciliterà l´esclusione dal mercato dei prodotti non conformi. Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l´industria e l´imprenditorialità, ha dichiarato: "La sicurezza dei prodotti è la nostra priorità. Inoltre, produttori e distributori trarranno vantaggio da una maggiore fiducia dei consumatori. Le normative Ue stanno diventando sempre più uniformi, il che comporta una riduzione degli oneri e dei costi amministrativi. Tuttavia, rafforzare le norme non basta . È anche necessario che gli Stati membri garantiscano una maggiore sorveglianza del mercato, scoraggiando gli operatori di mercato senza scrupoli". Per ulteriori informazioni (in inglese): http://ec.Europa.eu/enterprise/policies/single-market-goods/regulatory-policies-common-rules-for-products/new-legislative-framework/index_en.htm  Contesto Le modifiche apportate alle nove direttive in fase di adeguamento si riferiscono alle definizioni (ad esempio "fabbricante", "rendere disponibile sul mercato", "marcatura Ce"), agli obblighi degli operatori economici, ai requisiti in materia di rintracciabilità, agli organismi e alle procedure di valutazione della conformità, alla marcatura Ce e così via. Obblighi per fabbricanti, importatori e distributori Tutti i prodotti nei nove settori commercializzati nell´Ue devono recare una marcatura Ce di conformità , con la quale il fabbricante dichiara che essi soddisfano tutti i requisiti essenziali delle direttive applicabili. I prodotti recanti la marcatura Ce beneficiano della libera circolazione all´interno dello Spazio economico europeo (See). Prima di ottenere la marcatura Ce, il fabbricante è tenuto ad effettuare una valutazione della sicurezza e della conformità . Il fabbricante deve produrre una quanto più completa documentazione tecnica per i prodotti ed è tenuto a garantirne la rintracciabilità. Gli importatori devono verificare se i fabbricanti hanno effettuato correttamente la valutazione della conformità dei prodotti e, ove necessario, eseguire prove a campione. I nove settori industriali interessati dall´adeguamento La Commissione propone di adeguare le seguenti direttive, tutte volte a garantire la libera circolazione delle merci nei settori interessati: direttiva sui dispositivi a bassa tensione : direttiva 2006/95/Cee; direttiva sulla compatibilità elettromagnetica : direttiva 2004/108/Ce; direttiva sui recipienti semplici a pressione : direttiva 2009/105/Ce del Consiglio; direttiva sugli strumenti di misura (pagina in inglese) : direttiva 2004/22/Ce; direttiva sugli strumenti per pesare a funzionamento non automatico : direttiva 2009/23/Ce; direttiva sugli esplosivi per uso civile (pagina in inglese) : direttiva 93/15/Cee del Consiglio; articoli pirotecnici (pagina in inglese) : direttiva 2007/23/Ce; direttiva Atex (pagina in inglese) : direttiva 94/9/Ec relativa agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva; direttiva sugli ascensori (pagina in inglese) : direttiva 95/16/Ce . Il nuovo quadro legislativo per la commercializzazione dei prodotti è entr ato in vigore il 1°gennaio 2010. Volto a migliorare il funzionamento del mercato interno delle merci, il suo obiettivo principale è di salvaguardare la sicurezza dei cittadini e ridurre il numero dei prodotti che non soddisfano la normativa Ue sul mercato. Un ulteriore obiettivo è di migliorare la qualità del lavoro affidato ad organismi preposti ad effettuare prove e rilasciare certificazioni sui prodotti. Il quadro di riferimento dovrebbe inoltre assicurare una maggiore coerenza dell´intero quadro regolamentare per i prodotti nonché semplificarne l´applicazione.  
   
   
UE-ACP: I PAESI IN VIA DI SVILUPPO NON DEVONO ESSERE VITTIME DELLA CRISI IN EUROPA  
 
Bruxelles, 23 novembre 2011 - La crisi non dovrebbe essere usata come una scusa per tagliare gli aiuti allo sviluppo, ha sottolineato Louis Michel, Co-presidente della Ue-acp all´Assemblea parlamentare il Lunedi. Alla cerimonia di apertura tenutasi a Lomé, con la partecipazione del presidente del Togo e Niger, ha anche sottolineato che le difficoltà economiche o di sicurezza non deve essere usata come pretesto per ridurre la democrazia dopo la primavera araba. L´assemblea congiunta dei deputati e dei loro omologhi dell´Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Acp) sta concentrando i suoi lavori di questa settimana sulle conseguenze della Primavera araba nell´Africa sub-sahariana, l´impatto del debito sul aiuti allo sviluppo e la crisi alimentare nel Corno d´Africa. Le deliberazioni saranno adottate il Mercoledì. "Dobbiamo fare in modo che i paesi in via di sviluppo non sono vittime del nostro restrizioni di bilancio", ha sottolineato Louis Michel durante la cerimonia inaugurale dell´Assemblea parlamentare paritetica (App) di parlamentari europei e dei paesi Acp. Egli era particolarmente preoccupato che i leader europei sarebbe venuto sotto la pressione dei mercati "a pensare a breve termine solo". Il Riferimento a una risoluzione d´urgenza sulle conseguenze della primavera araba in programma per l´adozione da parte dell´Assemblea, ha sottolineato che le difficoltà non deve essere utilizzato come pretesto per ridurre gli aiuti e che "le aspirazioni democratiche del popolo" non devono essere contrapposti. La democrazia era progredita in modo spettacolare in Africa occidentale negli ultimi anni, ha detto Michel. Tuttavia, ha sottolineato che le transizioni democratiche sono "estremamente fragili" e "raramente lineari" ed era essenziale che le elezioni devono sempre rispettare i criteri di trasparenza. Louis Michel ha sottolineato i problemi politici e di sicurezza della Somalia, che devono essere affrontate seriamente per evitare i problemi di spargimento oltre ad altri paesi, come il Kenya. Nessuna zone più senza legge - Faure Gnassingbé, Presidente del Togo, paese ospitante, ha sottolineato che la creazione di una "zona senza legge", simile a quella in Somalia, deve essere impedita nel Golfo di Guinea e nella zona del Sahel. Ha detto che le attività della Corte penale internazionale deve essere considerata "di transizione" e ogni paese ha dovuto rafforzare il suo potere giudiziario in modo che avesse la capacità di condannare i colpevoli. La recitazione Co-presidente dell´Assemblea parlamentare paritetica, Assarid Ag Imbarcaouane del Mali, ha richiamato l´attenzione sulla situazione della pirateria peggioramento nel Golfo di Guinea. Egli ha anche esortato l´Ue a smantellare i sussidi ai produttori di cotone europei quando una riforma della politica agricola, in modo da evitare la concorrenza sleale con i produttori di cotone dei paesi Acp. Proliferazione delle armi - Nel suo discorso, il presidente del Niger, Mahamadou Issoufou, la sicurezza alimentare in elenco, la siccità, le infrastrutture, l´accesso all´acqua potabile, la governance democratica e la prevenzione della proliferazione delle armi a seguito degli eventi in Libia tra le più importanti questioni da affrontare. Acp-ue e all´Assemblea parlamentare paritetica (App) riunisce rappresentanti eletti dell´Unione Europea ei paesi Acp, con i parlamentari europei e da 78 Stati che hanno firmato l´accordo di Cotonou, che è la base per la cooperazione Acp-ue di sviluppo.  
   
   
PETIZIONI AL PARLAMENTO EUROPEO: DISCRIMINAZIONE VERSO LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE  
 
 Bruxelles, 23 novembre 2011 - La crisi economica e finanziaria esercita molta pressione sulle piccole e medie imprese tramite una diminuzione della domanda e l´utilizzo di pratiche scorrette per ottenere fondi. Anche per i lavoratori la situazione è peggiorata e la disoccupazione è continuo in aumento. Lunedì 21 novembre due cittadini hanno presentano i loro reclami alla commissione per le petizioni del Parlamento europeo in merito alle difficoltà affrontate dalle imprese e i licenziamenti collettivi. A nome dell´Unione per la Protezione degli Interessi Commerciali, la cittadina ungherese Izabella Mészárosné Györvári ha sollevato sia il problema della discriminazione verso le piccole imprese, a confronto con le multinazionali più preparate alla crisi, sia dell´atteggiamento delle banche verso le piccole e medie imprese. Molte di loro incapaci di ottenere finanziamenti sono finite in bancarotta. "Vorremmo rivolgere l´attenzione ai problemi delle piccole imprese. Credo che il rafforzamento della produttività delle piccole aziende, che producono un alto valore aggiunto col lavoro manuale e utilizzano lavoratori qualificati, sarebbe un modo per uscire dalla crisi economica". Per sopravvivere alla crisi Izabella Mészárosné Györvári sostiene che è necessario "migliorare la legislazione a tutela delle piccole imprese e riconoscere meglio il loro ruolo economico. Inoltre il comportamento disonesto del cliente dovrebbe essere sanzionato severamente". Affari sociali - Il richiedente italiano Gino Trevisanato domanda un chiarimento sui suoi diritti di lavoratore. All´età di 57 anni ha subito un licenziamento collettivo nel suo paese d´origine, dopo molti anni di lavoro per una multinazionale. Trevisanato spiega che quando è stato licenziato "non c´era ancora la crisi economica di oggi. E in ogni modo, la Direttiva 98/59/Ce fu create perché i licenziamenti collettivi avevano sia un impatto economico che un impatto sulla competitività di ogni Stato membro". Le petizioni - Qualsiasi cittadino o residente in Unione europea può individualmente o a titolo associativo, presentare una petizione al Parlamento europeo su una materia che rientra nelle competenze dell´Unione europea e che li colpisce direttamente. La Commissione per le petizioni del Parlamento europeo lavora per risolvere possibili violazioni dei diritti dei cittadini europei cooperando con le autorità nazionali, regionali e locali su questioni riguardanti l´applicazione delle leggi europee su temi come l´ambiente, gli affari sociali, la libertà di movimento e così via. É una commissione investigativa e non legislativa. Cerca di assicurare rimedi non giuridici per i cittadini quando le richieste sono motivate. Può organizzare delle inchieste e riportare in plenaria. La Commissione Per Le Petizioni • Il tema principale delle petizioni nel 2010 è stato l´ambiente, seguito dai diritti fondamentali, il mercato interno e la giustizia • La maggior parte di petizioni sono rivolte verso Spagna, Unione europea, Germania, Italia, Romania e Polonia • I tedeschi sono i richiedenti più attivi, seguiti dagli spagnoli, italiani, rumeni e polacchi • Il Parlamento europeo ha ricevuto 1.655 petizioni nel 2010, con una diminuzione del 14% dal 2009 (1,924 petizioni) • 653 petizioni sono state dichiarate inammissibili nel 2010  
   
   
GIBELLI: REGIONALIZZARE LA POLITICA DI SVILUPPO ASSESSORE A MINISTRO PASSERA: A NOI IL 22% DEI TRASFERIMENTI "E´ QUOTA CHE PRODUCIAMO ALL´INTERNO DEL PIL NAZIONALE"  
 
Milano, 23 novembre 2011 - Il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli ha scelto la fiera Matching per anticipare una sua proposta, che presenterà al neo ministro allo Sviluppo economico Corrado Passera. "Il ministro - ha spiegato Gibelli durante il convegno ´Reti e Internazionalizzazione´ - deve fare una programmazione sulle linee, ma tutta la politica deve essere regionalizzata. Bisogna cioè mettere le Regioni nelle migliori condizioni per utilizzare al massimo il proprio sistema produttivo". "E´ necessario inoltre - ha proseguito il vice presidente - che la ripartizione dei fondi alle regioni sia proporzionale al prodotto interno lordo delle regioni stesse. Alla Lombardia quindi dovrebbe andare il 22 per cento dei trasferimenti, pari al 22 per cento del Pil nazionale prodotto dalla regione. Oggi infatti, in una situazione di crisi, bisogna pensare al Paese che c´è e non a quello che si vorrebbe avere". All´incontro, moderato da Bernhard Scholz, presidente della Compagnia delle Opere, hanno partecipato anche Pietro Di Paolo, assessore alle Attività produttive e Politiche dei rifiuti della Regione Lazio e Rodolfo Ortolani, Head of Identity & Communication Italy di Unicredit. Il vice presidente ha poi spiegato le prossime misure di Regione Lombardia a favore delle Pmi. "Regione Lombardia - ha detto - lavorerà molto sull´attrattività, costruendo accordi territoriali che definiscano brand di rete, così da permettere, non solo alla Lombardia, ma all´intero Paese, di essere luogo dove poter investire".  
   
   
PATTO STABILITA’ VERTICALE. ZAIA FIRMA ACCORDO CON ANCI E URPV  
 
Venezia, 23 novembre 2011 - Pace fatta tra Regione, Anci Veneto e Urpv sull’applicazione del Patto di Stabilità Verticale. Il presidente Luca Zaia e quelli delle Associazioni dei Comuni, Giorgio Dal Negro, e delle Province, Leonardo Muraro, hanno siglato ieri un accordo per il 2011 che di fatto rimette in gioco circa 184 enti locali (177 Comuni e 7 Province) nella possibilità di partecipare alla ripartizione di un ulteriore plafond finanziario di 30 milioni di euro, grazie al quale gli stessi potranno effettuare pagamenti in conto capitale peggiorando il proprio saldo programmatico. “Per dirla in parole semplici – spiega l’assessore regionale al bilancio e agli enti locali, Roberto Ciambetti, che ha personalmente creato i presupposti per addivenire all’odierna soluzione, concretizzata attraverso una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale – noi non diamo soldi a Comuni e Province, bensì consentiamo loro di spendere quelli che già sono nelle loro casse ma risultano purtroppo immobilizzati a causa dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità nazionale. Si tratta di una straordinaria boccata di ossigeno per quelle amministrazioni che potranno così effettuare i pagamenti in conto capitale degli investimenti già fatti, onorando gli impegni assunti con le aziende che attendevano la corresponsione per le opere e i lavori eseguiti, immettendo così nuova liquidità nel sistema economico veneto: insomma, un aiuto concreto per fronteggiare l’attuale difficile situazione economica”. La Giunta veneta, con deliberazione del 26 ottobre scorso, aveva messo a disposizione un primo plafond di 40 milioni di euro, rispettando il termine perentorio fissato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). A beneficiare di tale opportunità erano stati 70 enti locali che avevano rispettato gli adempimenti obbligatori fissati dalla normativa in materia, oltre ad aver soddisfatto i criteri di virtuosità stabiliti dalla Regione e condivisi dalle rappresentanze degli enti locali nell’ambito della Conferenza permanente Regione e Autonomie Locali. “Noi abbiamo fatto nient’altro che rispettare la legge – prosegue Ciambetti – e seppur con grande dispiacere ci siamo visti costretti ad escludere dai benefici del Patto di Stabilità Verticale quelle amministrazioni che non si erano attivate nei tempi fissati non da noi ma dal Ministero. Ciononostante, considerato il gran numero degli enti locali esclusi e tenuto conto della effettiva situazione economica di grande difficoltà del nostro tessuto produttivo, accogliendo l’appello del presidente dell’Anci Veneto, abbiamo chiesto al Ministero chiarimenti in merito alla perentorietà del termine temporale fissato in precedenza e, avendo acquisito una disponibilità da parte del Mef all’apertura di un nuovo termine, abbiamo immediatamente attivato una nuova procedura, che si svolgerà con le stesse condizioni e modalità attuate con la precedente deliberazione che aveva ‘premiato’ 70 soggetti i quali, ovviamente, sono esclusi da questo provvedimento”. Ora le Province e i Comuni con popolazione superiore ai 5 mila abitanti avranno tempo sino al prossimo 25 novembre per restituire l’apposito modello di domanda per accedere alla distribuzione di questo secondo plafond di ‘spazio finanziario’, composto da una quota fissa (30%), distribuita in parti eguali tra gli enti che hanno presentato richiesta, e una variabile (70%), suddivisa proporzionalmente alle richieste. Altri requisiti sono: aver rispettato il Patto di Stabilità negli anni 2009 e 2010; la richiesta non può superare il 30% dei residui in conto capitale al 30 settembre scorso; gli enti interessati debbono avere una disponibilità di cassa al 30 settembre almeno doppia della richiesta.  
   
   
MOLISE: GOVERNO REGIONALE, PRESIDENTE E SEI ASSESSORI  
 
Campobasso, 23 novembre 2011 - «Quella che si è appena aperta è una legislatura importante e strategica per il futuro del Molise e per la sua autonomia. Di questo siamo consapevoli e ci sentiamo adeguati a raccogliere la sfida che ci viene posta da un contesto internazionale molto complesso. Ci impegneremo in modo particolare per utilizzare ogni mezzo e risorsa a nostra disposizione per creare nuovi posti di lavoro e per proteggere in generale l´occupazione esistente. In quest´ottica, i giovani, la loro formazione e il loro inserimento in un percorso lavorativo confacente alle singole preparazioni e alla specifiche caratteristiche possedute, saranno il nostro principale obiettivo. Ci sarà poi una riorganizzazione della macchina amministrativa per renderla capace di affrontare, in una logica di sobrietà ma anche di operatività, le sfide che pone la crisi dei mercati europei in corso. Tutto ciò in coerenza con il nostro programma elettorale». Lo ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio presentando, in una conferenza stampa, la nuova Giunta regionale, composta da Antonio Chieffo, Filoteo Di Sandro, Angiolina Fusco Perrella, Michele Scasserra, Luigi Velardi, Gianfranco Vitagliano. «Ho scelto - ha detto ancora il Presidente Iorio -, dopo aver ascoltato le indicazioni dei partiti e delle liste che hanno appoggiato la mia candidatura, un Esecutivo di 6 componenti, tutti componenti del Consiglio regionale. Quattro sono una riconferma, l´Assessore Chieffo è un rientro, mentre Scasserra, giovane imprenditore entrato in politica, è una novità ed un segnale forte che abbiamo voluto lanciare per l´apertura di un´altra e diversa fase. Resto convinto che, probabilmente, occorre tenere separato l´Esecutivo dal Consiglio; pur tuttavia, in questa momento, per motivi di opportunità e adeguatezza, occorre far ricorso ad una Giunta di cosiddetti "interni". Rinvieremo alla discussione sul nuovo Statuto, che dovremo fare, come prevede la legge, entro sei mesi, ogni tipo di decisione definitiva in merito. In quella sede, ci confronteremo portando tutti le nostre idee. Ovviamente, ogni forma di proposta, per quanto mi riguarda, dovrà avere a base l´imperativo di ridurre i costi. Anche su questo fronte ci impegneremo per l´eliminazione dei vitalizi dei Consiglieri regionali e per contenere il più possibile tutte le spese corrispondenti al funzionamento della politica. Elimineremo pertanto le cosiddette "auto di rappresentanza". Ci saranno solo delle auto di servizio che in caso di necessità potranno essere utilizzate dagli assessori per raggiungere Roma o altri posti per motivi strettamente legati al loro incarico. Certo non basta; questo è un ennesimo segnale che vogliamo dare ai cittadini, anche perché essi lo richiedono con forza, ritenendo evidentemente la cosiddetta "auto blu" una sorta di privilegio, al di là del costo che essa effettivamente ingenera nelle casse pubbliche. Per quanto riguarda le deleghe, nei prossimi giorni avvieremo un confronto ed un dibattito per giungere ad una strutturazione innovativa che veda per ogni Assessore il conferimento di specifici obiettivi di intervento e di interconnessione con l´intero Esecutivo».  
   
   
ESEMPIO CONTRO LA CRISI: LA PROVINCIA DI BOLZANO SUI MEDIA INTERNAZIONALI  
 
Bolzano, 23 novembre 2011 - Dall´esempio dell´Alto Adige l´Italia potrebbe trarre qualche utile indicazione per risollevarsi dalla crisi: così almeno la vedono alcune importanti testate giornalistiche internazionali, che nelle ultime settimane hanno intervistato il presidente della Provincia Luis Durnwalder sulla gestione dell´autonomia e la situazione socioeconomica locale. La rinomata agenzia economica americana "Bloomberg News" ha voluto illustrare l´eccezione altoatesina rispetto alla crisi italiana attraverso una lunga intervista al presidente Durnwalder condotta dal corrispondente londinese della testata. A Durnwalder sono state chieste una valutazione della situazione politica ed economica nazionale e la ricetta del modello Alto Adige, considerato un caso positivo rispetto alla difficile congiuntura del Paese (articolo disponibile online: www.Bloomberg.com/news/2011-10-05/euro-s-teutonic-fault-line-finds-german-speaking-italians-savoring-no-debt.html ) Al tema ha dedicato una pagina anche "The Sunday Telegraph", uno dei maggiori giornali domenicali della Gran Bretagna (tiratura 500mila copie), che titola: "Italy on the brink - and divided" (Italia davanti all´abisso - e divisa). La redattrice di politica estera Harriet Alexander è giunta a Bolzano per approfondire il tema con il presidente Durnwalder e illustrare il sistema autonomistico locale, definita un´esperienza di successo frutto di molto lavoro (articolo disponibile online: www.Telegraph.co.uk/finance/financialcrisis/8857262/north-italys-success-story-amid-faltering-faith-in-rome.html ) Nel fine settimana anche il maggiore quotidiano olandese, "De Telegraaf" (tiratura 700.000 copie), pubblicato ad Amsterdam, ha dedicato una mezza pagina alla situazione altoatesina, in positivo contrasto con quella italiana. Da Bolzano, dove ha incontrato il Presidente della Provincia, il corrispondente Maarten van Aalderen sintetizza nel titolo che il Paese trova già al suo interno una risposta alla crisi nazionale con l´esempio positivo della regione di lingua tedesca (articolo disponibile online: http://telegraaf-i.Telegraaf.nl/telegraaf/_main_/2011/11/19/028/ )  
   
   
LOMBARDIA. 457.000 EURO PER COMUNI CHE UNISCONO I SERVIZI LA GESTIONE ASSOCIATA GARANTISCE L´ALTA QUALITÀ  
 
Milano, 23 novembre 2011 - Regione Lombardia finanzia con 457.000 euro 18 progetti di Unioni di Comuni e Comunità Montane, che hanno deciso di erogare servizi in forma associata o hanno integrato l´offerta esistente. I fondi, messi a disposizione dall´Assessorato alla Semplificazione e Digitalizzazione, vanno a premiare le iniziative presentate da realtà che riuniscono 141 Comuni. Per accedere ai contributi, gli Enti locali hanno condiviso un minimo di quattro servizi: dalla polizia locale agli uffici tecnici, dai musei alle biblioteche, dagli impianti sportivi alla protezione civile, fino ai servizi di assistenza e a quelli per l´infanzia. "Questo riparto - ha commentato l´assessore Carlo Maccari - ci permette di portare a 57 le Unioni di Comuni e a 14 le Comunità Montane che hanno beneficiato dei fondi per il 2011 e a 41 milioni di euro il finanziamento regionale dal 2006 a oggi. La cifra stanziata ha permesso di garantire un ampio ventaglio di servizi di pubblica utilità a favore dei cittadini lombardi". Tra i beneficiari ammessi ci sono due Unioni di Comuni (Antichi Borghi di Valle Camonica e Alpi Orobie Bresciane) e due Comunità Montane (Valtellina di Sondrio e Valtellina di Morbegno), che hanno presentato domanda per la prima volta. "Si tratta - ha continuato Maccari - della conferma della vivacità del nostro tessuto di piccoli Comuni, sempre più consapevoli di come la gestione associata dei servizi sia un´opportunità da cogliere, a maggior ragione in Lombardia dove il numero di quelli con meno di 5.000 abitanti, ben 1.088, è di gran lunga il più alto d´Italia". Proprio per questo nei giorni scorsi Regione Lombardia ha annunciato di aver presentato ricorso alla Corte Costituzionale contro l´articolo 16 della legge 148 del 14 settembre 2011, che obbliga i piccoli Comuni a gestire servizi e funzioni fondamentali in modo associato con un minimo di 10.000 abitanti. "Crediamo - ha concluso Maccari - che il tema delle gestioni associate, diventate urgenti e necessarie per garantire la continuità di servizi in una situazione di difficoltà economica, meriti il massimo dell´approfondimento. In questo quadro la normativa nazionale sarebbe davvero penalizzante per noi in termini di parametri demografici. E´ per questo che stiamo lavorando con Anci per valutare un percorso lombardo che permetta di mantenere un alto livello di qualità nei servizi al cittadino". Di seguito i soggetti ammessi al contributo straordinario: Provincia di Bergamo (46 Comuni) - Comunità Montana Valle Brembana: euro 10.000; - Comunità Montana Valle Imagna: euro 20.000. Provincia di Brescia (32 Comuni) - Comunità Montana Valle Trompia: euro 29.500; - Unione Alta Valle Camonica: euro 10.000; - Unione Bassa Valle Camonica: euro 20.000; - Unione Antichi Borghi di Vallecamonica: euro 50.000; - Unione Alpi Orobie Bresciane: euro 50.000. Provincia di Como (16 Comuni) - Unione Lario e Monti: euro 26.000; - Unione Terre di Frontiera: euro 30.000; - Unione Tremezzina: euro 3.000. Provincia di Cremona (3 Comuni) - Unione Fontanili: euro 21.000. Provincia di Lodi (2 Comuni) - Unione Oltreadda lodigiano: euro 7.430. Provincia di Pavia (17 Comuni) - Unione Alta Valle Versa: euro 10.410; - Comunità Montana Oltrepò Pavese: euro 10.000; - Unione Pieve del Cairo-gambarana: euro 20.000. Provincia di Sondrio (17 Comuni) - Comunità Montana Valtellina di Morbegno: euro 50.000; - Comunità Montana Valtellina di Sondrio: euro 80.000. Provincia di Varese (8 Comuni) - Comunità Montana Piambello: euro 10.000.  
   
   
BOLZANO: INTERVENTI PER LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA  
 
Bolzano, 23 novembre 2011 - Semplificare le procedure amministrative e ridurre il carico burocratico per il cittadino: a questi obiettivi la Provincia sta lavorando in tutti gli Assessorati. Il 21 novembre la Giunta ha esaminato le misure proposte dal presidente Luis Durnwalder per i settori di sua competenza. L´obiettivo della Giunta provinciale è chiaro: ridurre il volume della burocrazia e avviare una ulteriore semplificazione delle procedure. "Puntiamo a modifiche sostanziali in grado di accelerare le procedure, a vantaggio del buon lavoro dell´amministrazione e soprattutto delle esigenze del cittadino", ha sottolineato il presidente Durnwalder dopo la seduta di Giunta. Per raggiungere tale traguardo la Giunta si è data alcune piste di intervento: selezionare gli ambiti in cui intervenire con una riduzione dell´iter amministrativo, migliorare i processi nell´espletamento delle pratiche, introdurre ove possibile la digitalizzazione e la via telematica. Sono in corso le verifiche in tutti gli Assessorati, oggi è stato lo stesso Presidente a illustrare le proposte migliorative nei settori di sua competenza, tra cui protezione civile, opere idrauliche, finanza locale, servizio forestale, manifestazioni pubbliche. "Nelle prossime settimane valuteremo le misure elaborate dai singoli Assessori, in parte già avviate, per poi presentare l´intero pacchetto di misure per la semplificazione amministrativa in una specifica conferenza stampa", ha concluso Durnwalder. Rapidità e efficienza nel rapporto tra ente pubblico e cittadino miglioreranno anche grazie agli interventi, già in corso su tutto il territorio, riguardanti la banda larga, la rete in fibra ottica, gli impianti per la ricezione della telefonia mobile e le infrastrutture della rete energetica.  
   
   
FSE, ABRUZZO: 1,5 MIL EURO PER OBBLIGO D´ISTRUZIONE E FORMAZIONE  
 
L´aquila, 23 novembre 2011 - L´assessorato alle Politiche del Lavoro ha pubblicato l´avviso per la realizzazione di sette percorsi triennali finalizzati all´assolvimento del diritto/dovere di istruzione e formazione. La prima e la seconda annualità di ciascun percorso formativo saranno finanziate con risorse assegnate dal Ministero del Welfare, mentre la terza annualità sarà finanziata con oltre 800mila euro di risorse del Piano Operativo 2009/10/11 del Fse 2007/2013. "Il nostro impegno - commenta l´assessore Paolo Gatti - per salvaguardare il capitale umano prosegue. Interveniamo con risorse importanti del Fse per garantire ai ragazzi di completare i loro percorsi formativi e ottenere così qualifiche professionali e titoli da spendere sul mercato del lavoro, non solo supplendo alla carenza di risorse statali, ma addirittura investendone di più di quelle messe a disposizione dell´autorità statale per l´anno corrente. Questa iniziativa - conclude Gatti - si inserisce nella strategia complessiva degli interventi pensati per migliorare il sistema scolastico regionale e sarà seguita, a breve, da altri avvisi finalizzati al miglioramento delle competenze, all´innovazione dei sistemi di apprendimento e al contrasto alla dispersione scolastica". Le candidature possono essere avanzate, attraverso la presentazione di proposte progettuali, esclusivamente da Organismi di Formazione che siano accreditati o che abbiano presentato domanda di accreditamento per la Macrotipologia "Obbligo Formativo - Obbligo d´Istruzione". Destinatari degli interventi sono giovani che hanno terminato la scuola secondaria di primo grado, di età inferiore ai 18 anni. Sulla base dei dati, forniti dall´Ufficio Scolastico Regionale per l´Abruzzo, i sette percorsi saranno ripartiti su base provinciale.  
   
   
´UNA LEGGE PER CONFERMARE IL RUOLO CENTRALE DEI GIOVANI NELLA VITA COMUNITARIA´  
 
Ancona, 23 Novembre 2011 - ´Una legge nata per ribadire il ruolo centrale dei giovani nella costruzione del futuro, perfettamente in linea con quelle che sono le disposizioni europee´: e` il commento dell´assessore alle Politiche giovanili della Regione Marche, Serenella Moroder, all´approvazione di ieri della Legge sulle Politiche Giovanili. ´Nasce da un percorso serio e approfondito di concertazione e condivisione non solo con gli enti locali ma anche con le associazioni giovanili del nostro territorio ´ aggiunge l´assessore - Tre gli obiettivi del documento: creare occupazione, integrazione e promozione sociale dei giovani; favorire l´istruzione, la formazione e la mobilita`; permettere la conciliazione della vita professionale con la vita personale e familiare. Il principio guida di questa legge e` quello di stimolare ed accompagnare, attraverso una partecipazione creativa delle tante realta` territoriali giovanili, l´integrazione e la conoscenza dell´altro come valore ed apporto culturale della nostra societa` multietnica, contrastando i sempre piu` frequenti fenomeni di disagio ed emarginazione sociale. Con questa finalita`, il nostro Assessorato pone i giovani stessi al centro del progetto, chiedendo proprio a loro, attraverso bandi pubblici di idee, di studiare e realizzare nei linguaggi che riterranno piu` congeniali (musica, teatro, arte cinematografica, scambi con altre realta` europee, ambiente) un sano e responsabile cammino formativo ed aggregativo´. ´A distanza di 16 anni dalla legge regionale 46/95 (`Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore dei giovani´) ´ rileva Serenella Moroder - era necessario adeguarsi ai cambiamenti culturali, sociali, normativi della societa` contemporanea e rispondere efficacemente alle esigenze della popolazione giovanile marchigiana. Il provvedimento e` quindi perfettamente in linea con l``Intesa che la Regione Marche, una delle prime regioni italiane, ha sottoscritto con il Dipartimento delle Politiche Giovanili, denominato ``I giovani C``entrano``. Obiettivo specifico del progetto e` investire sui giovani, favorirne gli studi e le esperienze lavorative´. La legge, inoltre, tende a valorizzare la funzione di indirizzo e programmazione svolta dalla Regione e il ruolo degli enti locali maggiormente connessi alla realta` del proprio territorio: la lettura delle necessita`, la pianificazione e la programmazione degli interventi, l´erogazione diretta o indiretta dei servizi e la valutazione qualitativa e quantitativa dei risultati. Cio` alla luce delle disposizioni costituzionali, e dei principi di sussidiarieta`, differenziazione e adeguatezza, in base ai quali la Regione e gli Enti locali svolgono un ruolo da protagonisti per la loro vicinanza ai cittadini, in questo caso i giovani.  
   
   
BOLZANO: CONTRIBUTI PER FILM, SITUAZIONE PROFUGHI, CORTE DEI CONTI  
 
Bolzano, 23 novembre 2011 - Il terzo bando annuale sul sostegno alla produzione di film, la situazione dei profughi nord-africani, la recente sentenza della Corte dei Conti. Sono alcuni degli argomenti trattati il 21 novembre dalla Giunta provinciale. Sostegno ai film - Terzo bando annuale per il finanziamento delle produzioni cinematografiche e televisive in Alto Adige. In totale, per il 2011, sono stati messi a disposizione del fondo dalla Bls (Business Location Südtirol) circa 5 milioni di euro, tre e mezzo dei quali sono stati assegnati oggi (21 novembre) dalla Giunta provinciale. 30 le domande presentate, 28 i progetti approvati. Il più importante riguarda la fiction televisiva "Un passo dal cielo" con Terence Hill: per la prossima edizione della fortunata serie Tv in onda sulla Rai, che potrà contare su 16 puntate anzichè 12, sono stati messi a disposizione 1,5 milioni di euro. Profughi nord-africani - Dei 25mila profughi nord-africani arrivati nei mesi scorsi sul territorio italiano, la Provincia di Bolzano era chiamata a dare ospitalità a 215 persone, ovvero lo 0,9% del totale. "Abbiamo messo a disposizione i posti letto necessari - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - ma ne sono stati occupati solo 172. In totale, la spesa sostenuta è stata di 875mila euro, e lo Stato ha già rimborsato in tempi molto brevi quanto la Provincia aveva anticipato". L´unica somma che resta a carico delle casse di Palazzo Widmann sono i 94mila euro investiti per l´aggiornamento e l´adeguamento degli edifici e delle strutture che hanno ospitato i profughi. Sentenza Corte dei Conti - Durante la seduta di oggi (21 novembre) in Giunta si è anche discusso della recente sentenza della Corte dei Conti relativa al contributo di 62mila euro elargito dalla Provincia agli organizzatori del torneo di beach volley andato in scena nell´estate 2008 sui prati del Talvera a Bolzano. "Vengono contestati i ridotti effetti pubblicitari e promozionali della manifestazione - ha sottolineato Luis Durnwalder - ma ritengo che si tratti di un argomento molto difficile da valutare a priori, ovvero prima di dare il via libera ad un contributo. Con questi presupposti diventa difficile per i pubblici amministratori assolvere con serenità ai propri compiti". Contro la sentenza della Corte dei Conti è già stato presentato ricorso.  
   
   
NAPOLI: "FACCIAMO UN PACCO ALLA CAMORRA", ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONI, COOPERATIVE E SCUOLE UNITE AL TEATRO SAN CARLO PER DIRE NO ALLA CAMORRA  
 
Napoli, 23 novembre 2011 - E´ stata presentata ieri al Teatro di San Carlo di Napoli l´iniziativa "Facciamo un pacco alla camorra", progetto delle cooperative sociali del casertano che hanno realizzato un cadeau natalizio contenente i prodotti provenienti dai terreni confiscati alla camorra. L´evento è stato promosso da Regione Campania, Comune di Napoli, Fondazione Pol.i.s., Libera e Comitato Don Peppe Diana. Sono intervenuti l´assessore regionale alla Cultura Caterina Miraglia, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il presidente e il segretario generale della Fondazione Pol.i.s., rispettivamente Paolo Siani ed Enrico Tedesco, il commissario regionale antiracket e antiusura Franco Malvano, il coordinatore del Comitato Don Peppe Diana Valerio Taglione, il presidente del Consiglio Comunale di Napoli Raimondo Pasquino, il sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia Antonio Ardituro, il presidente della Commissione regionale per il riutilizzo dei beni confiscati Antonio Amato, il responsabile del consorzio S.o.l.e. Lucia Rea, il presidente del consorzio Agrorinasce Immacolata Fedele, il delegato dell´Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata Giampaolo Capasso. I lavori sono stati moderati dai referenti regionali di Libera Geppino Fiorenza e Don Tonino Palmese. "Ringrazio, anche a nome del presidente Caldoro, i ragazzi delle cooperative, che hanno realizzato un lavoro veramente significativo", ha affermato l´assessore Miraglia. "I pacchi alla camorra sono un prodotto di grande impatto culturale. Vi invito ad acquistarli, se tutti assieme stiamo vicini a questi ragazzi riusciremo ad averla vinta contro la camorra. Il contrasto alla criminalità è una priorità assoluta della nostra Giunta, per questo sosteniamo con grande convinzione il lavoro svolto dalla Fondazione Pol.i.s., la struttura della Regione che si occupa delle politiche di sostegno ai familiari delle vittime innocenti di criminalità e di aiuto alla gestione dei beni confiscati", ha concluso l´assessore. "Il pacco alla camorra lo dobbiamo fare quotidianamente", ha sottolineato il sindaco de Magistris. "Questi prodotti hanno un valore straordinario, sia economico che simbolico, perchè dimostrano come lo Stato si possa riappropriare del territorio. Dai beni confiscati alla camorra ed affidati alle cooperative, infatti, si crea utilità sociale ed economica. E´ un aspetto fondamentale perchè la lotta alla camorra non passa soltanto attraverso la repressione del fenomeno criminale, che pure è essenziale, ma anche attraverso una battaglia culturale e sociale che deve essere sempre più estesa e coinvolgere soprattutto i più giovani." Il presidente della Fondazione Pol.i.s. Paolo Siani ha evidenziato le criticità inerenti la gestione dei beni confiscati: "L´attività di sequestro e confisca dei beni procede a gonfie vele, in Campania annoveriamo 1764 beni sottratti alla camorra tra immobili e aziende. C´è pero un gap da colmare tra la fase di confisca dei beni e il momento del loro effettivo riutilizzo, prova ne è che solo una piccola quota di questi patrimoni è stata realmente riutilizzata ad uso sociale". Siani ha poi posto l´accento sul grande lavoro realizzato in questi anni sul versante della legalità: "Oggi è una giornata memorabile perchè ci sono centinaia di studenti in una eccellenza della cultura napoletana e nazionale qual è il Teatro di San Carlo. Da quando è stato ucciso Giancarlo, 26 anni fa, il mondo della legalità ha fatto passi da gigante". Infine un´esortazione: "Rechiamoci tutti nella Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità a comprare questi pacchi e sosteniamo insieme l´intelligenza, la forza e il coraggio delle cooperative giovanili." Ha chiuso i lavori Enrico Tedesco: "Il vero pacco alla camorra è la presenza congiunta dei massimi livelli istituzionali del territorio. L´unione di Regione, Comune e Provincia rafforza l´alto messaggio simbolico dell´iniziativa e ci indica che insieme ce la possiamo fare."  
   
   
UOMINI VIOLENTI, AL VIA IL PROGRAMMA SPERIMENTALE DELL´AUSL DI MODENA  
 
 Bologna, 23 novembre 2011 - “Liberiamoci dalla violenza”. Non è uno slogan, ma il nome del nuovo programma sperimentale dell’Ausl di Modena – il primo nel suo genere in Italia in un servizio pubblico – che aiuterà uomini a porre fine ai comportamenti violenti nei confronti delle donne e all’interno della famiglia, guidandoli verso cambiamenti positivi. Un programma che può contare su un contributo di 35mila euro della Regione Emilia-romagna, e che verrà presentato ufficialmente a Modena venerdì 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Dall´indagine Istat 2006 “La violenza e i maltrattamenti contro le donne” è emerso come fra gli uomini autori di violenze verso la propria compagna il 30% abbia assistito nell’infanzia a violenze familiari, il 34,8% le abbia subite dal padre e il 42,4% dalla madre. “Oltre a tutte le attività che facciamo con la rete territoriale già esistente, questo programma sperimentale vuole porre l’attenzione soprattutto su chi esercita la violenza – ha spiegato Teresa Marzocchi, assessore alle Politiche sociali, illustrando le iniziative della Regione per la Giornata internazionale – . Chi compie questi atti ha bisogno di aiuto; l’obiettivo dunque è aiutare le vittime, ma anche gli artefici. Anche perché sappiamo che chi agisce violenza, in genere, a sua volta ha sofferto violenza. Occorre rompere questa catena”. “Aumentare la consapevolezza è il primo elemento di prevenzione per contrastare la violenza di genere – ha sottolineato Roberta Mori, presidente della Commissione per la Parità tra donne e uomini dell’Assemblea legislativa – . Per questo, in occasione del seminario del 24 novembre sulla violenza alle donne, diffonderemo dati e proposte di azioni positive. Come Commissione, infatti, vogliamo esercitare una funzione propositiva per rafforzare tutti gli strumenti necessari per prevenire e combattere questo fenomeno”. La presidente ha ricordato inoltre la visita, il 25 novembre, di una delegazione della Commissione – “di cui fanno parte, caso unico in Italia, consiglieri uomini e donne” – ai Centri antiviolenza di Bologna e Parma, per approfondire la conoscenza di queste importanti realtà. Alla conferenza stampa oggi è intervenuta in rappresentanza del Coordinamento dei Centri antiviolenza dell’Emilia-romagna Angela Romanin (Casa delle donne per non subire violenza di Bologna), che ha ricordato i motivi principali per cui una donna che subisce violenza fa fatica a chiedere aiuto e a denunciare: “Vergogna, senso di completa responsabilizzazione rispetto all’eventuale rottura della relazione con il partner e, in primo luogo, la paura, che è assolutamente giustificata”. Il programma “Liberiamoci dalla violenza” - Se in Emilia-romagna esistono associazioni e servizi competenti nella presa in carico le donne che hanno subito violenza, quasi nulla esiste riguardo al trattamento degli uomini che maltrattano. La situazione nel resto d’Italia non è molto diversa, mentre negli Stati Uniti e in altre parti d´Europa, a partire dagli anni ´80, si sono sviluppati programmi di trattamento per gli uomini, per aiutarli a “disimparare” comportamenti violenti e a sostituirli con capacità relazionali basate sull´uguaglianza di genere e sul rispetto dell´integrità e dell´autonomia delle donne. In particolare il “Centre Aternative til Vold” di Oslo, inaugurato nel 1987, ha già ospitato più di 4800 uomini. Negli ultimi anni gli operatori del centro, che sono essenzialmente psicologi, hanno iniziato a lavorare anche con i bambini, figli di uomini autori di violenze domestiche, poiché la violenza incide profondamente sulle relazioni familiari e sulla relazione padre-figlio. Analogamente al “Mens Counselling Center” di Vienna, dove si lavora in stretto contatto con la rete di accoglienza per le donne, periodicamente un équipe integrata valuta il procedere dell’intervento sull’uomo, tenendo quale punto di riferimento la stato di sicurezza e il benessere della donna accolta e dei suoi figli. In Emilia-romagna l´Azienda Usl di Modena è stata individuata come istituzione capofila a livello regionale per la realizzazione del programma sperimentale “Liberiamoci dalla violenza” (Ldv) rivolto a uomini che compiono violenza di genere e intrafamiliare. Quando la violenza è di genere: presentazione del volume “Femicidio” - L’elenco dei 14 femicidi – e dunque di uccisioni di donne in quanto donne – consumati in Emilia-romagna nell’arco di undici mesi del 2011, da gennaio al 20 novembre, si apre con quello di Emilia (23 gennaio) e si chiude il 19 novembre con quelli di Augusta e Rachida. Tutte le vittime conoscevano il loro assassino e, per 12 di loro, si trattava del fidanzato, convivente, marito o di un ex. Tutto ciò conferma dati di indagini precedenti, nazionali e regionali: l’autore della violenza nei confronti delle donne è per la maggior parte dei casi una figura nota, e non uno sconosciuto incrociato per strada. Emilia, Ilham, Elena, Camilla, Beatrice, Gaetana: nomi, cognomi, storie e vite perse, raccolte in “Femicidio. Dati e riflessioni intorno ai delitti per violenza di genere”, volume promosso dal Gruppo Femicidiodell’associazione Casa delle donne per non subire violenza onlus di Bologna, realizzato con il sostegno della Regione, che viene presentato oggi pomeriggio nell’Aula magna di viale Aldo Moro 30. E’ dal 2005 che le autrici del libro e il gruppo di ricerca bolognese raccolgono e registrano, analizzando le pagine di cronaca nazionale e locale, le morti di donne che hanno trovato origine in una violenza perpetrata da uomini. In Italia sono 651, dal 2005 al 2010, e sono in crescita: 84 nel 2005, 101 nel 2006, 107 nel 2007, 113 nel 2008, 119 nel 2009, 127 nel 2010. Il delitto è compiuto perlopiù da un uomo che ha – o ha avuto – una relazioni di affetto o conoscenza con la vittima. Nel 2006 infatti il 63,4% erano mariti o compagni e il 10% ex; nel 2007 il 43,7% apparteneva alla prima categoria e il 14,2% alla seconda; nel 2008 le morti delle donne sono avvenute per mano del coniuge o convivente nel 38,1% dei casi e dell’ex nel 15,9%. Nel 2009 il 54% degli uccisori era il partner e nel 9% l’ex, mentre nel 2010 nel 22% dei casi era il marito (o compagno) e nel 22,8% l’ex. Sul totale dei femicidi raccolti dalla ricercatrici, in Emilia-romagna risultano essere 7 le donne uccise nel 2005, 8 nel 2006, 10 nel 2007, 9 nel 2008, 12 nel 2009, 8 nel 2010. Per il 2011, l’elenco pubblicato in “Femicidio” arriva a quota 12, con Gaetana, assassinata il 4 ottobre, prima della chiusura del libro. Un elenco che purtroppo s’è allungato proprio nel corso dell’ultimo fine settimana con Augusta Alvelo, uccisa a Bologna dal compagno a coltellate, e Rachida Rida, originaria del Marocco, ammazzata a colpi di martello dal marito a Sorbolo Levante, frazione di Brescello, nel Reggiano.  
   
   
25 NOVEMBRE GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE  
 
 Torino, 23 novembre 2011 - “Il Piemonte sta lavorando con grande impegno per intensificare la rete di sostegno alle vittime di violenza e per prevenire un fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso. E’ necessario continuare ad agire in sinergia con gli operatori, le forze dell’ordine, gli enti locali e gli organismi di parità, per fare squadra e per dare alle donne vittime di violenza la possibilità di tornare a vivere con serenità il lavoro e la vita quotidiana”: gli assessori regionali alle Pari opportunità, Giovanna Quaglia, e alla Sicurezza, Elena Maccanti, lo hanno ribadito dopo l’approvazione avvenuta in Consiglio regionale di un ordine del giorno bipartisan firmato da tutte le consigliere in occasione della Giornata mondiale contro la violenza alle donne, che si celebra venerdì 25 novembre. “Prevenzione e sostegno concreto alle vittime - hanno aggiunto - sono parole d’ordine per la Giunta regionale, da sempre attiva per garantire alle donne interventi concreti. Sarà approvato nei prossimi giorni un pacchetto di misure volte alla prevenzione dei fenomeni di violenza nelle scuole, al reinserimento lavorativo delle vittime di violenza e alla diffusione della cultura della parità in ambito educativo, con l’apertura di bandi specifici, rivolti al più ampio target di beneficiari, famiglie, studenti, associazioni, scuole e agenzie formative, proprio per lavorare capillarmente sul territorio per la prevenzione della violenza in particolare tra i più giovani”. Sul fronte dell’assistenza alla vittime, nei mesi sorsi la Giunta Cota ha sostenuto l’attività degli sportelli a sostegno delle vittime attivi a livello provinciale e finanziato un ampio programma di formazione degli avvocati iscritti agli Ordini piemontesi, che tutelano le donne vittime di maltrattamenti grazie al fondo di solidarietà per il gratuito patrocinio attivo presso Finpiemonte. Il servizio Sms Help, ampliato dalla Giunta Cota nel luglio 2010 su tutto il territorio regionale, è stato attivato da quasi 6.000 donne piemontesi, un risultato concreto che premia proprio la collaborazione con le Forze dell’Ordine. “Su questi temi - hanno concluso Quaglia e Maccanti - non ci sono divisioni, ma un grande impegno condiviso. Ci auguriamo che, anche a livello nazionale, il nuovo Governo confermi e rafforzi ulteriormente le azioni a favore delle donne fin qui messe in campo”.  
   
   
DONNE: A MILANO INCENTIVIAMO CONCRETAMENTE LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA E LAVORO  
 
Milano, 23 novembre 2011 - L’italia si colloca al 95° posto nel World Economic Forum per quanto riguarda la partecipazione economica delle donne. Solo il 47% di loro sono attualmente occupate, con stipendi del 22% inferiori a quelli degli uomini, e non riescono a entrare nel 63% dei cda delle aziende quotate. Sono i dati presentati da Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della Donna, nell’ambito di una ricerca sulla qualità della vita delle manager italiane nel 2011. "I dati presentati oggi – ha dichiarato l’assessore alle Politiche del Lavoro e Sviluppo economico Cristina Tajani - sembrano il racconto di un´Italia del passato. Sono invece il segno che l’arretratezza persiste nel nostro Paese. Le donne sono in media più istruite e qualificate degli uomini. Nonostante questo, sono ancora minoranza tra le figure apicali delle imprese e delle istituzioni ". "Sono due i fattori che incidono: le strutture competitive delle aziende ancora costruite su un modello di relazioni tutto maschile e un problema culturale di distribuzione dei carichi di lavoro tra carriera e famiglia, tutto a svantaggio del genere femminile. Fin dalla sua costituzione, la Giunta Pisapia ha voluto dare un´indicazione forte, introducendo nella sua composizione la parità fra i generi. La stessa cosa stiamo facendo in relazione alla composizione dei cda delle nostre partecipate. Non è solo un problema di quote da tutelare: siamo convinti, infatti, che la presenza delle donne in posizione di vertice possa favorire la carriera anche di altre donne. Con l´assessora al Benessere Chiara Bisconti stiamo lavorando a progetti concreti che, da una parte, favoriscano la trasformazione nell’organizzazione di impresa incentivando buone pratiche di conciliazione e, dall’altra, ridisegnino un piano degli orari dell´intera città", ha concluso Tajani.  
   
   
DONNE: UN FIOCCO BIANCO CONTRO LA VIOLENZA LE INIZIATIVE DELLA PROVINCIA PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE: MOSTRE, INCONTRI, SPOT E LA SETTIMA EDIZIONE DEL PREMIO COLASANTI LOPEZ  
 
Parma, 23 novembre 2011 – Mostre fotografiche, incontri con le scuole, spot, documentari, momenti di sensibilizzazione. Sono diverse anche quest’anno le iniziative che la Provincia di Parma organizza in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Si comincia giovedì 24 novembre con due appuntamenti. In mattinata la consegna del fiocco bianco (simbolo della lotta alla violenza sulle donne) da parte dell’assessore provinciale alle Pari opportunità Marcella Saccani, al prefetto di Parma Luigi Viana e al presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, e nel pomeriggio (alle 17,30 a Palazzo Giordani) l’inaugurazione della mostra “Cronaca” di Caterina Orzi: una personale di immagini fotografiche dedicate al corpo femminile violato, capaci di raccontare la rinascita interiore che accompagna ogni donna, la forza generatrice che la rende capace di affrontare con determinazione ogni ostacolo.Venerdì 25 novembre alle 10.30, al Ridotto del Teatro Regio, la presentazione della settima edizione del Premio Colasanti Lopez, ideato dalla Provincia in memoria di Donatella Colasanti e Maria Rosaria Lopez, vittime dell’atroce massacro del Circeo nel 1975. Il concorso, rivolto alle scuole, è finalizzato a sensibilizzare i giovani sul tema della violenza contro le donne e a coinvolgerli attivamente nella creazione di strumenti di valutazione per acquisire una maggiore consapevolezza del problema e per contrastare la violenza di genere. Nell’occasione saranno presenti le scuole partecipanti alla scorsa edizione, e le classi che hanno scritto canzoni e composto musiche le proporranno, per la prima volta, dal vivo. Per vincere il silenzio che spesso accompagna le violenze contro le donne, la Provincia ha inoltre realizzato uno spot ispirato ai progetti vincitori della Iv e della Vi edizione del Premio Colasanti Lopez (classe Iv Tam Ipsia Levi a.S. 2008/9; Gruppo Teatro e classe Iv B Liceo Bertolucci a.S. 2010/11), che andrà in onda nella giornata del 25 novembre nei Tg delle emittenti televisive Tv Parma e Teleducato. Sempre a cura della Provincia, e nella stessa giornata, è prevista la messa in onda su Tv Parma e Teleducato del video-documentario “Parla con lui” di Elisabetta Francia, dove la parola passa agli uomini. Interviste anche a ragazzi e ragazze della scuola superiore P. Giordani di Parma.per la campagna nazionale del fiocco bianco, infine, sono state coinvolte le realtà sportive del territorio affinché gli atleti maschi delle società lo indossino durante gare e partite come impegno attivo contro la violenza alle donne. All’invito hanno aderito finora 11 società per oltre 500 ragazzi.  
   
   
BOLZANO, CONFERENZA SU DIRITTO DI FAMIGLIA E AGEVOLAZIONI EDILIZIE IL 25 NOVEMBRE A SIUSI  
 
Bolzano, 23 novembre 2011 - Venerdì prossimo 25 novembre 2011, alle ore 20.00, presso la Sala Parrocchiale a Siusi Julia Unterberger, avvocato, parlerà delle incentivazioni per l´edilizia abitativa ed il diritto di famiglia. Molte coppie godono dei contributi per l´acquisto o la costruzione dell´abitazione. Molte donne, però, non conoscono i diritti che loro spettano sull´abitazione agevolata in caso di una separazione. La comunione e la separazione dei beni ed altri fattori giocano un ruolo di rilievo. L´ingresso alla conferenza, che si terrà in lingua tedesca, è libero a tutte le persone interessate. Il ciclo di conferenze, come sottolinea l´assessore Bizzo, è un importante strumento per mantenere sempre alta l´attenzione sulle tematiche di genere. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale.Le varie iniziative programmate dalla Commissione provinciale per le pari opportunità riferite all´autunno 2011 spaziano dal diritto di famiglia ed ereditario alle cure sanitarie al femminile, dal coraggio civile al rapporto con il proprio corpo, dal ruolo genitoriale al rapporto della donna con il lavoro. Informazioni presso il Servizio Donna, in via Dante 11 a Bolzano, serviziodonna@provincia.Bz.it  
   
   
GARANTE DEI MINORI IN PUGLIA  
 
Bari, 23 novembre 2011 - Di seguito, un breve commento dell’assessore al welfare e pari opportunità, Elena Gentile, dopo l’elezione, da parte del Consiglio regionale, del Garante dei Minori: “Voglio esprimere la mia soddisfazione per l´obiettivo raggiunto con l´elezione del garante dei minori della Regione Puglia. ”Un ulteriore tassello che impreziosisce il percorso avviato con il varo della legge pugliese sul sistema integrato dei servizi per il benessere e la qualità´ della vita delle donne e degli uomini di Puglia. “Tanta strada e´ stata percorsa in questi anni. La chiusura degli orfanotrofi e la realizzazione di strutture di accoglienza a misura di bambine e bambini . Rilevante ,inoltre , l´investimento in infrastrutture socioeducative per bimbi e bimbe : gli asili nido pubblici , privati, aziendali che hanno emancipato la Puglia dal cliché di Cenerentola nel palcoscenico nazionale per offerta di servizi per la prima infanzia. “Il grande risultato ottenuto con le nostre Sezioni Primavera che ha consentito alla Puglia di primeggiare su tutte le altre Regioni Italiane. “I comuni pugliesi sono stati sostenuti nell´ accoglienza dei Minori stranieri non accompagnati, ospitati in comunità´ e che hanno saputo fare della qualità´ dell´accoglienza un punto irrinunciabile. Finalmente operativi i Centri Risorse delle famiglie in ogni provincia della Puglia. E poi la Dote per i primi nati, e l´ implementazione dei servizi consultoriali nei confronti dei minori in Affido ed Adozione. “ La nomina del garante, anzi, in questo caso, della Garante, ci consentirà´ di affrontare con maggiore efficacia il tema della declinazione dei diritti del´ infanzia. Alla dottoressa Paparella il mio augurio di buon lavoro nella certezza di una relazione istituzionale che costituirà´ un ulteriore valore aggiunto alla qualità´ del lavoro fin qui realizzato dall´ Assessorato al Welfare”.