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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Dicembre 2011
SARDEGNA.SELEZIONE DI UN ESPERTO PER IL PROGETTO "OVER THE TOP TV"  
 
Cagliari, 19 dicembre 2011 - L’assessorato Affari generali, personale e riforma della Regione ha pubblicato un avviso di selezione per titoli di un esperto per la gestione di contenuti divulgativi di carattere istituzionale nell’ambito del progetto denominato "Over the Top Tv" finalizzato alla creazione di un nuovo modello di comunicazione istituzionale basato sulle più moderne soluzioni Ict della Open Ip Tv. I candidati, oltre possedere i requisiti di ordine generale, dovranno: avere comprovata esperienza multidisciplinare di almeno 15 anni nel settore della produzione e divulgazione di contenuti di carattere istituzionale, sui temi dell’economia, della politica, dei trasporti, del turismo, dell’ambiente, etc; essere iscritti all’Ordine nazionale dei giornalisti, albo dei giornalisti professionisti, per un periodo non inferiore ad anni 15; aver coordinato e gestito la divulgazione di informazioni, oltre che l’attività di comunicazione dell’Amministrazione Regionale e di altri enti, fornendo un’informazione di base capillare di cui hanno beneficiato tutti i mass media e tutti gli organismi istituzionali dello Stato, della Regione e degli enti locali per un periodo non inferiore ad anni 15; aver coordinato o diretto un ufficio stampa di carattere istituzionale per non meno di 2 anni; essere domiciliati in Sardegna per tutta la durata del progetto. In particolare, l’esperto dovrà svolgere le seguenti attività: riorganizzare i contenuti per la creazione di canali tematici istituzionali in modo da creare sinergie ed eventuali nuovi sottocanali; raccordarsi con le strutture regionali titolari dei contenuti divulgativi anche attraverso l’ausilio degli addetti stampa presenti in Regione; rapportarsi con tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto (istituzioni interessate, emittenti Tv private e Rai); verificare la qualità, l’efficacia e la validità comunicativa e divulgativa dei prodotti; approfondire e coordinare gli aspetti metodologici dell’intero progetto in modo da rispettare documenti, programmi, attività work in progress e quant’altro attiene alla comunicazione, divulgazione, intermediazione col pubblico per i contenuti informativi e comunicativi. Le candidature dovranno pervenire entro le ore 10 del 29 dicembre 2011 al seguente indirizzo: Regione autonoma della Sardegna, Assessorato degli Affari generali, personale e riforma della regione, Direzione generale degli affari generali e della societa’ dell’informazione, Servizio innovazione, gare e contratti in ambito Ict , Via Posada s.N.c. - 09123 Cagliari Per informazioni o chiarimenti contattare il numero telefonico 070. 6064032 o inviare una email all’indirizzo di posta elettronica: gareict@regione.Sardegna.it  Http://www.regione.sardegna.it/j/v/59?s=1&v=9&c=45&c1=45&id=27948    
   
   
CINEMA: FISCO AMICO PER INVESTITORI EXTRASETTORE  
 
 Milano, 19 dicembre 2011 - La fiscalità può essere un´opportunità per la cultura e le imprese del territorio, quando investono nell´industria cinematografica. Temi affrontati il 15 dicembre in Regione, nel corso del convegno ´Benefici fiscali a sostegno dell´industria cinematografica´, organizzato da Anica in collaborazione con Regione Lombardia, a cui ha partecipato il sottosegretario regionale con delega al Cinema Massimo Zanello. Da maggio 2010 e fino a tutto il 2013 le imprese non appartenenti al settore cinematografico hanno a disposizione un nuovo strumento per la promozione dell´attività d´azienda. Una tax credit utilizzabile per compensare debiti fiscali (per es. Ires, Irpef, Irap e Iva), contributi previdenziali e assicurativi con il credito maturato a seguito di un investimento nella produzione e sfruttamento di un´opera cinematografica. "Uno strumento concreto per attenuare il rischio d´impresa - ha sottolineato Zanello - e cogliere i benefici fiscali oggi disponibili nel settore". Tutte le imprese sono ammesse, purché fiscalmente residenti in Italia; anche le persone fisiche, purché esercenti attività d´impresa (ditte individuali). "Alcuni di questi strumenti - ha aggiunto Zanello - sono rivolti in misura specifica alle imprese cinematografiche, altri alle imprese in genere, con finalità diverse, per tentare un investimento e, oltre che per godere di benefici fiscali, ovviamente per finalità culturali". "Il cinema è impresa culturale - ha sottolineato Zanello - ma è comunque realizzato da imprese che operano a scopo di lucro". Nel rapporto tra istituzioni e cinema, prevale, ovviamente, "l´obiettivo della promozione del proprio territorio - ha precisato il sottosegretario -, possibile e realizzabile grazie alla potenza e all´efficacia, notevole, del ´messaggio´ che una pellicola riesce a trasmettere al pubblico". "Così, sia che si tratti di comunicazione istituzionale, sociale o del brand di un prodotto - ha concluso Zanello - anche le imprese possono investire in questo settore, sostenendolo da un lato e ricavandone benefici concreti".  
   
   
BIBLIOTECHE DIGITALI: PARTE LO SVILUPPO TECNOLOGICO IN ITALIA DEL SISTEMA ARROW, FRUTTO DEL PROGETTO DI RICERCA EUROPEO COORDINATO DA AIE. LA CONFERMA DAL MIBAC RIUNIONE UFFICIALE A ROMA CON LA FEDERAZIONE DEGLI EDITORI EUROPEI E ICCU  
 
 Milano, 19 dicembre 2011- L’italia entra ufficialmente nel progetto europeo Arrow (Accessible Registries of Rights information and Orphan Works towards the European Digital Library), con la benedizione del Ministero dei Beni e Attività culturali (Mibac). E’ quanto confermato nell’incontro del gruppo nazionale del progetto coordinato dall’Associazione Italiana Editori (Aie) e cofinanziato dalla Commissione europea con l’obiettivo di facilitare la gestione dei diritti d’autore nell’ambito delle iniziative nazionali e internazionali di biblioteche digitali. “Arrow – ha spiegato Maurizio Fallace, direttore generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali del Mibac - costituisce una soluzione tecnologica per rendere disponibili e fruibili i tesori della nostra cultura, nel rispetto del diritto d’autore”. L’incontro, che si è svolto a Roma e promosso da Aie, Fep (Federazione degli Editori Europei) e Iccu (Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche), segna infatti l’inizio del lavoro di sviluppo tecnologico nel nostro paese del sistema Arrow che, pur avendo un “cuore italiano”, a oggi risulta pienamente funzionante in Francia, Spagna, Regno Unito e Germania. E ora entra anche l’Italia: “Si tratta di un momento importante – ha spiegato Piero Attanasio di Aie, direttore tecnico del progetto - Arrow offre alle biblioteche, così come ad ogni altra organizzazione impegnata in progetti di digitalizzazione, una soluzione tecnologica concreta per determinare se un’opera testuale è protetta da diritto d’autore o è in pubblico dominio, se in commercio o fuori commercio, e individuare i titolari dei diritti da contattare per ottenere, qualora l’opera sia sotto diritti, la licenza necessaria alla sua digitalizzazione e uso. L’ingresso dell’Italia segna per noi davvero la svolta: la sua riconosciuta importanza strategica nello sviluppo delle biblioteche digitali ne ha fatto una delle iniziative di punta all’interno del piano della Digital Agenda varato dalla Commissione per il periodo 2010-2020. Ma si tratta di un’iniziativa che fino ad ora aveva un grande riconoscimento all’estero e poca attenzione dall’Italia. Da qui cambia tutto”. Il progetto - Il progetto ha realizzato una infrastruttura tecnologica distribuita su base europea per la gestione delle informazioni sui diritti d’autore sulle opere letterarie. La finalità è quella di facilitare l’accesso ai contenuti digitali nel rispetto del diritto d’autore, consentendo di sviluppare modelli diversi di accesso alle opere, che tuttavia saranno resi tra loro interoperabili. In tal modo gli utenti potranno ricercare i testi all’interno di repertori creati sia dalle biblioteche sia da privati, ed accedervi a condizioni diverse, secondo politiche che ciascun attore, pubblico o privato, potrà liberamente fissare. Il progetto guidato da Aie, coinvolge la Federazione degli editori europei (Fep), la Conference of European National Libraries (Cenl), l’International Federation of Reproduction Rights Organisation e lo European Writers Congress. Oltre agli organismi di rappresentanza europei, sono state coinvolte sette biblioteche nazionali e un nutrito gruppo di associazioni nazionali di editori e società di gestione collettiva dei diritti. Arrow Plus, prosecuzione del progetto Arrow, è partito ufficialmente il primo aprile 2011, con tre principali obbiettivi: ottimizzare il sistema sviluppato in Arrow, estendere l’infrastruttura tecnologica a nuovi Paesi europei e infine elaborare uno studio di fattibilità e un modello per l’estensione del raggio di azione di Arrow alla gestione dei diritti sulle immagini. La presenza dell’Italia, già rappresentata da Aie come coordinatore generale del progetto e da Cineca come principale partner tecnologico, si fa più completa con l’ingresso nel consorzio dell’Istituto Centrale del Catalogo Unico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.  
   
   
V CONCORSO REGIONALE LETTERARIO, L´EDIZIONE DI QUEST´ANNO È DEDICATA AL 150°  
 
Campobasso, 19 dicembre 2011 - «Ho ritenuto di conservare in capo a me, e quindi alla Presidenza, tutte le competenze relative alla cultura ed ai giovani nella consapevolezza dell´importanza strategica che esse dovranno avere per il futuro dell´intero Molise. Per la prima volta, infatti, abbiamo deciso di destinare parte dei fondi di investimento alla cultura, sia per l´importanza che essa ha per la società, sia per la possibilità che proprio la cultura dà nel creare nuovi posti di occupazione per i giovani. La nostra regione vanta grandi professionalità che possono essere opportunamente spese in attività relative all´arte, al teatro, alla musica e alla letteratura. In quest´ottica abbiamo deciso, credo unici in Italia, di destinare una mole di risorse straordinaria rispetto al passato immaginandole come un investimento vero e proprio nel futuro, nelle nostre possibilità, nella nostra storia e soprattutto nei nostri giovani e nelle loro conoscenze, sensibilità artistiche e professionalità». Lo ha detto il Presidente della regione, Michele Iorio, partecipando il 16 dicembre, presso la Sala Giunta della Provincia di Campobasso, alla conferenza stampa di presentazione della V edizione del Concorso Regionale Letterario "150 anni d´Unità d´Italia", patrocinato dalla Regione Molise e ideato dal Giovane Manuele Martelli, rivolto a 18.000 giovani delle scuole superiori e delle università. Parlando poi nello specifico dell´iniziativa Iorio ha evidenziato come «questa si inserisce in un programma di sviluppo, di crescita e di promozione culturale più complesso e articolato che, con entusiasmo e determinazione, intendiamo portare avanti nell´interesse di tutto il Molise».  
   
   
ISTITUITI TRE NUOVI SISTEMI BIBLIOTECARI IN PROVINCIA DI UDINE  
 
Trieste, 19 dicembre 2011 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell´assessore alla Cultura, Elio De Anna, l´istituzione di tre nuovi sistemi bibliotecari in provincia di Udine, come previsto dalla legge regionale che regola lo "Sviluppo della rete bibliotecaria regionale, tutela e valorizzazione delle biblioteche e valorizzazione del patrimonio archivistico". Si tratta del "Sistema bibliotecario del Cividalese" con la biblioteca civica di Cividale del Friuli come centro sistema comprendente quelle di Buttrio, Corno di Rosazzo, Moimacco, Premariacco, Prepotto, Pulfero, Remanzacco, San Leonardo, San Pietro al Natisone, Drenchia, Grimacco, Savogna, Stregna, Torreano; del "Sistema Bibliotecario del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale" con la biblioteca di Gemona del Friuli come centro sistema di quelle di Artegna, Bordano, Chiusaforte, Magnano in Riviera, Moggio Udinese, Montenars, Pontebba, Resia, Resiutta, Tarvisio, Trasaghis, Venzone e, infine, del "Sistema bibliotecario della bassa friulana occidentale" con Latisana come biblioteca centro sistema comprendente le biblioteche civiche di Ronchis, Rivignano, Teor e Pocenia.  
   
   
MOSTRE, FUMETTI, LA LEGGENDA DEL POLPO MARIO DI SESTRI LEVANTE ALLA SEZIONE PIEMONTESE DELLA BIENNALE DI VENEZIA CON UN’OPERA DI STEFANO BIGLIA  
 
Torino, 19 Dicembre 2011 - I fumetti di Sergio Bonelli, l’editore di Tex Willer, scomparso due mesi fa, sono un esempio di grande letteratura popolare che continua con le nuove generazioni di illustratori. La conferma di quanto affermato da Sergio Cofferati, grande appassionato di Tex Willer, e i curatori della mostra internazionale dei cartoonist di Rapallo Sergio Badino e Carlo Chendi nel recente omaggio a Sergio Bonelli promosso dalla Regione Liguria, arriva oggi da Stefano Biglia, 42 anni, ex studente della Scuola chiavarese del fumetto, dal 1994 impegnato a casa Bonelli, attualmente disegnatore nella nuova miniserie “Shangai Devil”. Stefano Biglia è ospite della sezione piemontese della 54^ Biennale di Venezia per i 150 anni dell’Unità d’Italia, curata da Vittorio Sgarbi e inaugurata domenica al Palazzo delle Esposizioni di Torino, dove resterà aperta fino al 30 gennaio 2012. Curiosa e davvero molto legata alla cultura del territorio ligure l’ opera esposta da Stefano Biglia nella Sala Nervi delle prestigiosa dimora di corso Massimo d’Azeglio : “La vera storia del polpo Mario”, un racconto tra fantasia e realtà di Rudy Ciuffardi, ambientato a Sestri Levante alla fine degli anni ’50. La leggenda del Polpo Mario è la storia di una amicizia fra il pescatore Gnussa e un bellissimo esemplare di cefalopode colto e intelligente che invece di finire tra i fornelli tenne a lungo compagnia al suo padrone, prima di sparire misteriosamente . Forse fiocinato da Ziona, il papà di Rudy Ciuffardi, che al Polpo Mario, negli anni ’80 dedicò il ristorante aperto nel carrugio di Sestri Levante. La favola del Polpo Mario in questi anni ha fatto il giro del mondo e sarebbe piaciuta anche a Hans Christian Andersen , il più illustre ospite della baia sestrese dove ogni anno si svolge il premio letterario che porta il suo nome. A questa storia, lo scrittore sestrese dedicò il libro “ Mario!”, con la prefazione di Carlo Bo, il grande critico letterario di Sestri Levante, rettore fino alla sua morte, nel 2001, dell’Università di Urbino, l’ateneo marchigiano a lui intitolato. Sempre al libro “Mario” venne assegnata la targa “Cesare Pavese” nella casa dello scrittore, a Santo Stefano Belbo. L’altra opera di Stefano Biglia esposta a Torino è “Magico vento” , di Sergio Bonelli editore.  
   
   
IL PROFESSOR HANS JOAS A TRIESTE PER LA TERZA EDIZIONE DELLE JACQUES MARITAIN LECTURES LA SACRALITÀ DELLA PERSONA I DIRITTI UMANI TRA PRINCIPI, ISTITUZIONI E PRATICHE DI VITA  
 
Trieste, 19 dicembre 2011 –  Oggi alle ore 16 presso la Scuola superiore di lingue moderne per Interpreti e Traduttori – Via F. Filzi, 14 - aula A3 In occasione delle terza edizione delle Jacques Maritain Lectures, l’Istituto Jacques Maritain promuove una discussione sulla genesi dei diritti umani e del loro rapporto con l´idea di persona ospitando il professor Hans Joas, sociologo di fama internazionale e docente presso l’Università di Chicago, che lunedì 19 dicembre guiderà il seminario “La sacralità della persona. I diritti umani tra principi, istituzioni e pratiche di vita”. Com’è nata l’idea di diritti umani? E l’idea di diritti dell’uomo come può unire un mondo sempre più vittima di divisioni economiche, sociali e culturali? Da questa domanda partirà la riflessione del professor Hans Joas che si confronterà con l’intervento di Jacques Maritain “Possibilità di cooperazione in un mondo diviso”, discorso pronunciato dal filosofo francese in occasione dell’inaugurazione della Seconda Conferenza Internazionale dell’Unesco, tenutasi nel novembre del 1947 a Città del Messico. Il professor Hans Joas discuterà del rapporto tra diritti umani e idea di persona, osservando come né l´Illuminismo laico né la tradizione cristiana abbiano il monopolio esclusivo sui diritti dell´uomo. Piuttosto, la genesi e l´universalizzazione di questi diritti corrisponde all´affermazione nella vita quotidiana e nelle istituzioni, oltre che alla condivisione nei valori e nei princìpi, dell´idea di dignità e di intangibilità della persona che Joas sintetizza con il termine "sacralità", ovvero processo in cui ciascun essere umano è visto sempre più, e con crescente motivazione e sensibilità, come "sacro" e, per questo, meritevole in quanto tale di rispetto, tutela e riconoscimento. Le Jacques Maritain Lectures sono una serie di letture pubbliche, proposte dall’Istituto Jacques Maritain, animate da protagonisti della vita politica, economica e culturale italiana ed europea chiamati a confrontarsi sul nostro futuro a partire dal pensiero del filosofo francese a cui l’Istituto si ispira. Le precedenti edizioni hanno visto come ospiti il prof. Giuliano Amato e il prof. Stefano Zamagni. Il Seminario è organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e il Dipartimento di Scienze della Formazione e dei Processi Culturali dell’Università degli Studi di Trieste e con il contributo della Fondazione Crtrieste. Maggiori informazioni sul sito internet www.Maritain.eu    
   
   
PROGETTO ACCESSIT: NECESSARIO RAFFORZARE E PROMUOVERE PERCORSI DI COLLABORAZIONE TRANSFRONTALIERA CON CORSICA, TOSCANA E LIGURIA  
 
Cagliari, 19 Dicembre 2011 - Si è aperta il 15 dicembre con l´intervento dell´assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica Nicola Rassu, nella sede della Facoltà di Architettura di Cagliari, la riunione operativa tra i partner del progetto Transfrontaliero ‘Accessit - Itinerari del Patrimonio Accessibile’, avviato ufficialmente lo scorso 22 settembre a Bastia a cui partecipano i partner istituzionali provenienti dalla Corsica, dalla Liguria, dalla Toscana e dalla Sardegna. Il progetto che mira alla creazione e allo sviluppo di una strategia integrata di gestione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e identitario attraverso l´identificazione, la progettazione e la promozione di itinerari trasfrontalieri, ha avuto oggi a Cagliari il suo secondo appuntamento voluto dall´assessore Rassu per proseguire fattivamente nel percorso di collaborazione istituzionale, soprattutto nell´ambito dei programmi comunitari, con la promozione congiunta su progetti transfrontalieri con particolare attenzione alla valorizzazione del paesaggio, del patrimonio costruito storico e delle identità locali. "Già da tempo la Regione Autonoma della Sardegna insieme alla Collectivité Territoriale de Corse, e con l´importante collaborazione di Liguria e Toscana, ha promosso nei territori azioni innovative e congiunte per la valorizzazione dei paesaggi, del patrimonio costruito storico e delle identità locali - ha detto l´assessore Rassu in apertura del suo intervento - e oggi con questi appuntamenti vogliamo consolidare questi percorsi utili a valorizzare questi scambi di esperienze fra le diverse realtà locali, favorendo la sensibilizzazione e coinvolgendo le comunità verso le tematiche dello sviluppo sostenibile in termini di identità, patrimonio, ambiente e paesaggio". Nello specifico il progetto strategico finanziato all´interno del secondo bando del P.o Marittimo Italia-francia 2007-2013, ha come capofila la Collettivitè di Corsica e risulta articolato nei sottoprogetti “A-archeologia”, “B- Valorizzazione dei patrimoni Comuni”, nell’azione pilota “Cantieri Sperimentali” e nell’azione di sistema “ Laboratori per la valorizzazione del patrimonio culturale e dell’identità” che vede la Direzione della pianificazione urbanistica e Territoriale della Regione Sardegna come responsabile. Durante i lavori della conferenza, l’assessore Rassu ha inoltre sottolineato l’importanza che rappresenta: “In questo periodo, il sempre più forte impegno della Commissione Isole della Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime, della quale il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Ugo Cappellacci, detiene il ruolo di coordinamento, nel sostenere le posizioni per il riconoscimento effettivo delle “specialità” delle Isole del Mediterraneo e nella ricerca di soluzioni alternative per rafforzare le reti di cooperazione e di scambio". Il progetto strategico ‘Accessit’ lavora nei quattro territori transfrontalieri della Sardegna, Corsica, Toscana e Liguria al fine di creare e sviluppare una strategia integrata di gestione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e identitario transfrontaliero. In particolare, attraverso il progetto Accessit, le quattro regioni intendono: rafforzare la collaborazione e definire iniziative congiunte per la gestione, promozione e la valorizzazione delle culture locali specificatamente orientate all’approfondimento del tema relativo alla valorizzazione dei paesaggi, del patrimonio costruito storico e delle identità; attuare interventi pilota di eccellenza e sperimentare metodi innovativi di pianificazione paesaggistica e urbanistica come rafforzamento ed integrazione delle attività transfrontaliere già in atto. Infine intende condividere azioni, studi e progetti che rispondono al nuovo scenario sociale quali: la ridefinizione delle esigenze di fruizione da parte delle popolazioni locali, i nuovi mezzi di comunicazione, il potenziale sviluppo integrato delle politiche di settore.  
   
   
ECONOMIA DELLA CREATIVITÀ: L´IMPRESA DELLA CULTURA IN EMILIA ROMAGNA. CONVEGNO A BOLOGNA. PRIMI DATI DI UNA RICERCA ERVET: OTTANTAMILA ADDETTI, IL 4,6 PER CENTO DEGLI OCCUPATI PER IL 3,7 DEL FATTURATO REGIONALE.  
 
 Bologna, 19 dicembre 2011 – Ottantamila addetti in 32 mila unità locali, un peso che arriva fino al 3,7 per cento del fatturato annuale dell’intera economia regionale (il 13 per cento se si aggiungono moda, arredamento etc.), una crescita del 58 per cento di imprese nel periodo tra il 2011 e il 2009, con un +16 per cento di addetti nel totale dell’economia regionale (oggi il 4,6 per cento del totale). Per fare un raffronto diretto, in Emilia-romagna gli addetti del settore tessile sono 50 mila, 10 mila quelli del biomedicale e 5 mila quelli del ciclo-motociclo. Sono solo alcune delle cifre fornite da una ricerca Ervet che tracciano una radiografia, la prima, sull’economia della cultura e della creatività in Emilia-romagna. L’intero rapporto Ervet, commissionato dall’Assessorato regionale alla Cultura, sarà reso noto nel mese di gennaio, ma il 15 dicembre sono stati anticipati alcuni dati nell’ambito del convegno su “L’economia della creatività”, frazione di una serie di workshop organizzata nell’ambito degli approfondimenti sul Programma triennale delle attività produttive, tenutosi questa mattina nella sede bolognese della Regione sotto l’egida dell’omonimo assessorato. Uno spaccato su problematiche e potenzialità di una branca dell’economia regionale da tutti definita “risorsa fondamentale” ed “elemento strategico di sviluppo”, così come “sottostimata rispetto al suo reale peso specifico”. Temi che sono stati affrontati da esperti, amministratori, studiosi e protagonisti, soprattutto giovani, che hanno portato le proprie considerazioni su un unico canale di riflessione, quello subito evidenziato dall’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti aprendo i lavori: “In realtà, come le stesse cifre ci confermano, l’industria della creatività e della cultura è già terreno di crescita e sviluppo, ben al di là della comune percezione che tende ad assegnare a questo settore un ruolo ancillare, anche all’interno delle amministrazioni pubbliche, al contrario di quanto avviene nel resto dei Paesi evoluti”. Mezzetti ha quindi ricordato come la Cina abbia recentemente deciso di investire 4 mila miliardi di euro (il doppio del Pil italiano) sulla cultura, avendo come modello proprio il nostro Paese, in cui la spesa pubblica “incide però solo per circa lo 0,19 per cento, mentre in Francia si arriva all’1,2 e persino la Polonia ha deciso di superare l’1 per cento, senza andare a vedere quanto ha investito la Germania decidendo di riconvertire la Rhur da zona mineraria a culturale”. La cifre italiana è analoga a quella investita dalla Regione Emilia-romagna- Recenti ricerche hanno evidenziato come le uniche due voci che abbiano uno sviluppo di spesa nelle famiglie italiane (53 per cento) siano turismo e cultura, e il 40 per cento dei turisti che visitano l’Emilia-romagna affermano di farlo in occasione di un evento culturale: in regione negli ultimi dodici anni l’incremento di visitatori nel circuito delle Città d’arte è stato del 600 per cento, ha reso noto Mezzetti. Lo stesso assessore ha poi citato i freschi dati di Unioncamere, per cui l’industria della cultura e della creatività ha un’incidenza sull’occupazione nazionale del 5,7 per cento (con in cima l’Italia del nord-est). L’emilia-romagna in particolare si segnala come terra di festival, e “le stime parlano nella misura più pessimistica di almeno 4 euro che vengono prodotti a fronte di ogni euro investito”. Cultura come fondamentale volano economico dunque, a proposito del quale sono stati citati i recenti dibattiti sull’istituzione di un fondo regionale intersettoriale per la promozione del video-cinematografico. E sulla necessità di interventi trasversali per favorire questa industria con un alto fattore di crescita, è intervenuta l’assessore regionale al Progetto giovani, Donatella Bortolazzi, che ha ricordato le politiche della Regione orientate al settore, sviluppatesi dal 2006 soprattutto in seno all’accordo quadro Geco, “che ha ottenuto risultati significativi e coerenti con le politiche europee, grazie a investimenti strategici su quello che è uno dei settori più dinamici dell’economia legata al mondo dei giovani, specie in connessione con l’utilizzo delle tecnologie più avanzate”. Dopo una tavola rotonda che ha coinvolto studiosi e operatori, l’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli, ha tirato le fila di una mattinata molto partecipata, ponendo come base alla propria riflessione “la necessità di considerare creatività e innovazione come necessità più che priorità, condizione essenziale per lo sviluppo delle nostre imprese”. Vedendo il settore all’interno di un’ampia considerazione “industriale”, Muzzarelli ha parlato dell’urgenza di “una verifica per capire, anche in relazione ai rapporti col nuovo Governo, come rilanciare il distretto della creatività”. Dunque un’analisi su stato delle imprese, formazione, investimento su reti ad alta tecnologia, promozione della ricerca: “La cultura e la creatività sono nel Dna dell’Emilia-romagna – ha concluso Muzzarelli -, a noi spetta favorire l’integrazione tra il manifatturiero con l’intelligenza effervescente del nostro territorio che è capace di trasformare il prodotto, reinventarlo per produrre un nuovo sviluppo”.  
   
   
ACCORDO REGIONE FVG-MINISTERO PER CASTELLO MIRAMARE  
 
 Trieste, 19 dicembre 2011 - Su proposta dell´assessore alla Programmazione, Sandra Savino, la Giunta Regionale ha provveduto ad autorizzare la conclusione dell´Accordo di Programma che definisce nel dettaglio gli impegni reciproci di ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Friuli Venezia Giulia in ordine alla valorizzazione del parco del Castello di Miramare, a Trieste. Il programma di interventi cui si fa riferimento è riconducibile, essenzialmente, a tre tipologie di opere che si intende porre in essere, il cui valore si aggira su 1,8 milioni di euro, dei quali 1,2 milioni già assegnati dal ministero per i Beni e le Attività Culturali, ai quali si aggiunge il contributo regionale di 600mila euro. "Finalmente si è innescato un processo virtuoso - ha dichiarato Savino - che mi auguro possa condurre in tempi ragionevoli alla valorizzazione dell´intera struttura, importante punto di riferimento per lo sviluppo sociale, culturale ed economico del Friuli Venezia Giulia nel suo insieme". Il primo intervento concerne le migliorie e la messa in sicurezza del Parco del Castello, ivi compreso il restauro dei muraglioni a mare ed altri interventi sul patrimonio vegetale, oltre che il ripristino degli elementi decorativi ed architettonici della struttura. Il secondo riguarda le serre storiche, un tempo destinate alla crescita delle piante ed a particolari sperimentazioni botaniche. L´idea progettuale mira a ripristinarne la funzione originaria, anche in considerazione del particolare interesse architettonico che caratterizza la struttura (modello Glasshaus di Ottocentesca memoria, con la presenza di parti totalmente originali). Infine, l´ultimo intervento si concentrerà sulla riqualificazione e rifunzionalizzazione dell´area cosiddetta delle serre nuove che al momento giace in stato di preoccupante degrado. Le serre nuove potranno ospitare un nuovo Centro per la salvaguardia dei colibrì, recuperando l´esperienza pluriennale dell´esperimento sin qui condotto, qualora si verificassero le necessarie condizioni tecniche, giuridiche, economico-finanziarie e gestionali. Laddove ciò non dovesse verificarsi, le medesime strutture potranno trovare una diversa destinazione funzionale, sempre per attività che valorizzino il parco ed il museo storico, migliorandone la conoscenza e la fruibilità. Il ministero per i Beni e le Attività Culturali ha classificato come prioritario il proprio interesse per questo importante museo storico, vista l´importanza anche per la comunità locale che ne fa ampio uso, e soprattutto in considerazione della ricchezza architettonica e culturale dell´intera struttura. Il parco del Castello di Miramare, infatti, è posizionato tra le prime 20 attrazioni in Italia, e totalizza su base annua (dati 2010) più di 3,4 milioni di visitatori, 250mila dei quali estende la visita al museo storico del Castello.  
   
   
FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA FRA AGENZIA DEL TERRITORIO E MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI – DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI  
 
 Roma 19 dicembre 2011 - Il Direttore Generale per gli Archivi del Ministero per i Beni e le Attività culturali, dott. Luciano Scala, e il Direttore dell’Agenzia del Territorio, dott.Ssa Gabriella Alemanno, hanno firmato un Protocollo d’intesa per la gestione e conservazione dei documenti di rilevanza storica relativi al patrimonio immobiliare, pubblico e privato, del nostro Paese. Nonostante lo sviluppo delle tecnologie informatiche e l’impulso alla dematerializzazione, la produzione cartacea nella Pubblica Amministrazione rimane consistente e impegna spazi sempre maggiori e costi sempre meno sostenibili. Con questo accordo sarà possibile costituire dei Poli archivistici territoriali, la cui sede sarà collocata preferibilmente in immobili del demanio o del patrimonio confiscato. I Poli si occuperanno della gestione coordinata della documentazione storica dell’Agenzia e di quella in possesso del Mibac, ma potranno essere aperti anche all’adesione di altre Istituzioni della Pubblica Amministrazione, per la conservazione e gestione dei propri archivi storici. Nell’incontro che ha portato alla sigla dell’accordo il Direttore Scala ha dichiarato: «Si tratta di un accordo di grande rilievo per una più moderna e coerente gestione degli archivi pubblici del nostro paese che, dall’intesa, riceveranno maggiori e migliori condizioni di tutela e valorizzazione, a costi decrescenti». Il Direttore Alemanno ha dichiarato: «Sono soddisfatta per l’avvio di questa intesa con il Mibac, che, oltre a consentire la conservazione e la valorizzazione del patrimonio documentale storico relativo agli immobili, testimonia come la sinergia fra diverse Pubbliche amministrazioni accresca l’efficienza e l’efficacia dei servizi resi all’utenza, creando dei processi virtuosi che non determinano alcun aggravio sul bilancio dello Stato».  
   
   
ITALO SVEVO...150 ANNI E NON LI DIMOSTRA! AL VIA, A TRIESTE, LE CELEBRAZIONI DELLA NASCITA 19 DICEMBRE 1861 - 19 DICEMBRE 2011PROMOSSE DAL COMUNE DI TRIESTE  
 
Trieste, 19 dicembre 2011 - Nel giorno del compleanno del 150esimo compleanno di Italo Svevo, singolare l´happening “Spegniamo l´ultima sigaretta. Epifania del buon proposito” con l’attore Andrea Germani (vincitore del Premio Ubu 2011 come miglior attore under 30), che proporrà uno sveviano invito a tutti i fumatori a spegnere insieme l’ultima sigaretta della loro vita. L´evento darà il via alla serata di festeggiamenti che aprono il ricco calendario di appuntamenti consultabile su www.150svevo.It Tre mostre - a Palazzo Gopcevich (U.s. Ultima Sigaretta. Italo Svevo e il buon proposito), al Museo Revoltella (Svevo e gli artisti), al Museo Postale (Die Geschichte Stinkt – La storia puzza. Posta per Italo Svevo) – dedicate a Svevo, il nuovo allestimento per il Museo Sveviano, una decina di conferenze e presentazioni di libri, otto film della rassegna cinematografica “Tutto un cinematografo”, cinque spettacoli teatrali che danno vita alla rassegna “La forma delle forme” e ancora il concorso letterario “Il povero Alfonso, il caro Emilio, l´egregio Zeno” dove verrà chiesto ai partecipanti di rielaborare la trama di “Una Vita” in forma di elogio funebre, quella di “Senilità” in forma di referto medico, e quella della “La Coscienza di Zeno” come curriculum. Infine il ciclo di concerti “La musica di Svevo” e in chiusura il musicista Cristiano Rossi suonerà il violino di Svevo. A 150 anni dalla nascita di Italo Svevo il Comune di Trieste e il suo Assessorato alla Cultura (dal Servizio Bibliotecario Urbano, ai Civici musei di Storia e Arte, dal Museo Sveviano al Museo Revoltella) con un grande lavoro corale intendono ricordare questo speciale anniversario proponendo una serie di eventi multidisciplinari che si svolgeranno tra dicembre 2011 e marzo 2012. Un modo per avvicinare la città, e non solo, a questo autore, un regalo della città alla città e a tutti gli amanti di Svevo per festeggiare una ricorrenza così speciale. Per volontà dell´amministrazione comunale, gli eventi saranno tutti ad ingresso libero proprio per dare l´opportunità a tutti, soprattutto ai più giovani, di approfondire la figura di questo personaggio, emblematico rappresentante di Trieste e ambasciatore della città. Una città che guarda al turismo culturale e attrae turisti che amano passeggiare e perdersi nelle stesse vie dove passeggiavano e si incontravano le vite di Svevo, Joyce, Saba, di altri letterati e artisti.  
   
   
PALERMO: RILANCIARE CITTA´ CAPITALE CULTURA EUROPEA 2019  
 
 Palermo, 19 dicembre 2011 - "E´ urgente proporre la candidatura di Palermo a capitale europea della cultura per il 2019, raccogliendo su questo progetto istituzioni, universita´, associazioni e fondazioni culturali, imprese e albergatori. Ci sono le condizioni, le potenzialita´ e sarebbe una spinta propulsiva straordinaria per il rilancio della Citta´". Lo ha detto il 16 dicembre, l´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao, nel corso della presentazione della candidatura dell´itinerario "Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalu´ e Monreale" nella World Heritage List dell´Unesco, alla Fondazione Banco di Sicilia. Sinora solo 3 citta´ del nord Italia sono state capitali europee della cultura: Firenze nel 1986, Bologna nel 2000 e Genova nel 2004. Nel 2019 tocchera´ nuovamente all´Italia. "Questa volta, - ha spiegato Armao - sono gia´ in corsa Venezia, l´Aquila e Siena, ma credo che sia arrivato il tempo di una capitale del Sud, come Palermo, che nella sua storia ha costruito il dialogo con l´altra riva del Mediterraneo, divenendo crocevia di culture: e questa e´ un´opportunita´ per l´intera Europa. E´ importante sfruttare il traino aggregante della candidatura all´Unesco dell´itinerario arabo-normanno per presentare anche quella di Palermo a capitale della cultura per il 2019. I requisiti, a patto di muoverci in fretta, ci sono tutti. Palermo, infatti, potrebbe interpretare in maniera perfetta l´esigenza dell´Europa di dialogare con l´altra sponda del Mediterraneo. Avanzare la semplice proposta di candidatura e realizzare un progetto di alto profilo potrebbe creare un ritorno positivo per la Sicilia sia sotto il profilo culturale che in termini di crescita e sviluppo economico".  
   
   
CULTURA: VILLA DEL CASALE, PARTE PROGETTO "ABBRACCIAMO UN SORRISO"  
 
Palermo, 19 dicembre 2011 - L´adozione a distanza attraverso l´arte con un testimonial d´eccezione: la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, inserita nel 1997 fra i beni tutelati del Patrimonio mondiale dell´Unesco. A pochi mesi dalla fine dei lavori di restauro, previsti per la primavera del 2012, parte il progetto di intercultura "Abbracciamo un Sorriso" che intende avvicinare alla Villa i bambini del Mediterraneo e del mondo, attraverso la creazione di schede didattiche in lingua, scaricabili via web, che vogliono diffondere, soprattutto nei villaggi, la conoscenza di un´arte che i lontani antenati dei bambini africani hanno contribuito a far crescere. L´iniziativa, in collaborazione tra l´assessorato regionale dei Beni culturali e dell´Identita´ siciliana, il parco archeologico della Villa romana del Casale, la Diocesi e il Comune di Piazza Armerina, sara´ presentata domani, martedi´ 20 Dicembre alle 15,30 alla Villa Romana del Casale. All´incontro partecipera´ un gruppo di ragazze e ragazzi africani provenienti dagli sbarchi di Lampedusa, attualmente ospitati nel territorio ennese, per far conoscere loro la Villa e raccontare delle comuni radici culturali. "Il progetto - spiega l´assessore regionale dei Beni culturali e dell´Identita´ siciliana, Sebastiano Missineo - non si limita solo alla conoscenza della Villa del Casale ma propone laboratori interculturali attraverso i quali i bambini potranno realizzare le loro opere e vivere in socialita´ partecipando alle attivita´. Siamo convinti che lo studio dell´arte e i valori comuni della Sicilia con i popoli del bacino del Mediterraneo siano la base su cui sviluppare un vero e concreto percorso di integrazione". "Il compito della Villa - ha detto Guido Meli, direttore del parco archeologico della Villa del Casale - sara´ quello di agevolare lo scambio delle conoscenze, cosi´ come avveniva in passato. In eta´ romana, nei pressi della Villa, vi era una mansio che, oltre a produrre grano per l´impero, consentiva al viandante, proveniente da ogni parte del globo conosciuto, di sostare e riposarsi prima di riprendere il cammino. Oggi, l´obiettivo ambizioso e´ di fare della Villa Romana del Casale, restituita alla fruizione dopo i restauri, una sorta di stazione di servizio di divulgazione della cultura dei popoli".  
   
   
AVVIATE IN CALABRIA SEI RESIDENZE TEATRALI  
 
Catanzaro, 19 dicembre 2011 - L´assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri comunica con soddisfazione l´avviamento di sei residenze teatrali. “Con quasi un milione e mezzo di euro di investimento – ha dichiarato Caligiuri - intendiamo ribaltare la condizione di terra che importa spettacoli a regione che produce ed esporta teatro, valorizzando i nostri talenti culturali. L’avviamento delle sei residenza culturali è un´iniziativa significativa per il rilancio del settore e di tutta l´economia regionale in ambito culturale”. Il contributo di 100 mila euro, assegnato per tre anni consecutivi, è stato attribuito, come capofila, a Scena Verticale, Centro Teatro Calabria, Dracma, Teatro della Ginestra, Scenari Visibili e Scena Nuda. Il sistema prevede un accordo tra compagnie e enti proprietari o gestori dei teatri. Le compagnie in questo modo hanno la possibilità di utilizzare e gestire stabilmente spazi adatti alle attività teatrali e, allo stesso tempo, si impegnano a valorizzarli con una serie di attività, tra cui produzione teatrale, ospitalità e attività di laboratorio. “L´assessorato regionale alla Cultura – ha aggiunto Caligiuri - continua a sostenere con fatti concreti il sistema teatrale calabrese, con una visione di insieme e un inedito e necessario impegno finanziario. Già sperimentato in Europa, il sistema delle residenze teatrali è un´innovazione per la nostra regione e potrebbe permettere – ha evidenziato infine l’assessore - alle compagnie calabresi di utilizzare spazi e finanziamenti adeguati per produrre spettacoli da promuove più efficacemente in Italia e in Europa”.  
   
   
“LE GRANDI VIE DELLE CIVILTA´” A MONACO DI BAVIERA  
 
Trento, 19 dicembre 2011 - La produzione culturale del Trentino approda con grande successo in terra bavarese e trova consensi grazie alla mostra archeologica “Le Grandi Vie delle Civiltà”. Dopo la prima tappa al Castello del Buonconsiglio di Trento, la rassegna è stata inaugurata il 15 dicembre a Monaco di Baviera presso il prestigioso Archäologische Staatssammlung. Per l’evento erano presenti il console italiano Filippo Scammacca del Murgo e il ministro alla cultura bavarese, Wolfgang Heubisch, che si è detto entusiasta della rassegna e ha ribadito l’importanza dei contatti millenari tra il Nord e il Sud, influenze che hanno convissuto e che convivono tutt’oggi. Per l’evento è intervenuto anche il neo console italiano a Monaco Filippo Scammacca del Murgo che ha lodato la partnership tra i due musei e soprattutto l’amicizia e il forte legame che lega i due paesi auspicando future collaborazioni nel campo culturale. Gli onori di casa sono stati fatti dal direttore del museo tedesco Rupert Gebhard che ha voluto ringraziare il Castello del Buonconsiglio e il direttore Franco Marzatico per l’ aiuto nella realizzazione della mostra sia dal punto di vista scientifico che scenografico. La mostra di Monaco, che nella versione bavarese è stata intitolata “La luce del Sud” curata da Franco Marzatico assieme a Rupert Gebhard e Paul Gleirscher, è un evento culturale molto atteso dal pubblico di area tedesca. La rassegna intende approfondire soprattutto le contaminazioni culturali, tecnologiche, sociali che hanno legato il mondo nordico ai popoli del Mediterraneo. Come avvenuto a Trento si offre una visione d’insieme della diffusione, a largo raggio, di beni, innovazioni tecnologiche, forme di comunicazione, modelli ed espressioni della sfera ideologico-religiosa. La rassegna mette in luce gli “incontri e scontri di civiltà” attraverso una selezione dei prestigiosi reperti che erano in mostra Trento, soprattutto gioielli, spade, pugnali, elmi, doni votivi, sculture, vasi cerimoniali e da tavola e oggetti per il banchetto.  
   
   
CULTURA: L’ABRUZZO SI IMPEGNA A POTENZIARE PREMIO PER LA PACE  
 
L´aquila, 19 dicembre 2011 - Dal difficile lavoro quotidiano per garantire una esistenza dignitosa in Paesi martoriati dalla guerra e dalla povertà all´azione di solidarietà dei preti missionari fino all´attività di aiuto dei volontari della Croce rossa. Questa mattina, presso l´auditorium di Palazzo Silone, il Premio Abruzzo per la Pace e i diritti umani ha conosciuto i vincitori della Iv edizione, fortemente voluta dall´assessore alla Cultura Luigi De Fanis. Il primo premio, sezione internazionale, è andata alla Comunità di pace di San José de Apartadò in Columbia; il secondo premio ex-aequo è andato invece a mons. Antonio Sciarra e Maria Teresa Letta, commissario Abruzzo della Croce rossa. Il Premio Abruzzo per la Pace è stato istituito con la legge 29 del 2005, è rimasto sospeso dal 2008 e quest´anno, "grazie anche all´azione dei consiglieri regionali Nicoletta Verì, Maurizio Acerbo e Francesca Petri" ha voluto sottolineare l´assessore De Fanis, è tornato a vivere grazie ad un piccolo finanziamento trovato tra le pieghe del bilancio. "La nostra volontà -ha spiegato De Fanis ad una platea composta maggiormente di giovani studenti - è di potenziare l´iniziativa che crediamo sia di grande stimolo e riflessione per il lavoro che decine e decine di operatori umanitari svolgono in ogni parte del mondo. La ripresa del Premio è solo il primo passo, anche perché questa iniziativa può contare sull´entusiasmo di alcuni consiglieri regionali". Nel suo intervento, l´assessore De Fanis ha parlato "di un mondo sommerso, lontano dalle luci dei circuiti informativi nazionali e internazionali, che quotidianamente costruisce futuro e dà speranze a generazioni che altrimenti non ne avrebbero". Nel consegnare i premi, il Comitato per la pace e i diritti umani che ha scelto tra decine e decine di dossier pervenuti sul tavolo del comitato stesso, ha sottolineato come la Comunità di Pace di San José de Apartadò "rappresenta un significativo esempio di costruzione di percorsi di pace dal basso. All´interno del conflitto columbiano, ha assunto la non violenza come pratica attiva per una soluzione pacifica e negoziata". Per Antonio Sciarra, parroco della Diocesi dei Marsi, la motivazione parla della forza "di aver fondato nel 1993 una missione cattolica in Albania, all´interno della quale ha promosso laboratori e scuole professionali e realizzato numerosi progetti di sostengo alle donne vittima della tratta". La motivazione del premio a Maria Teresa Letta evidenzia invece "il lavoro svolto in qualità di delegata della Croce rossa internazionale in Bosnia, Kossovo e Serbia e l´attenzione al mondo dell´infanzia".  
   
   
L’ORCHESTRA SINFONICA DI CHIAVARI OSC UN CONCERTO LIRICO : “NATALE ALL’OPERA” .  
 
Chiavari, 19 dicembre 2011 - Martedi’, 20 dicembre 2011, alle ore 21.00, nella Chiesa Inferiore di San Giovanni di Pre’ a Genova, l’Orchestra Sinfonica di Chiavari Osc presenterà un concerto lirico dal titolo “Natale All’opera” . Il concerto, che sarà diretto dal direttore in secundis dell’Orchestra, il Maestro Lorenzo Tazzieri, è frutto di una collaborazione assai proficua tra l’Associazione Orchestra Sinfonica di Chiavari e l’Associazione Culturale Coro Belvedere di Genova, collaborazione che si realizza attraverso uno scambio continuo di esperienze e di iniziative musicali. Per il Natale 2011 si è pensato di privilegiare, rispetto ad un programma puramente sinfonico, un concerto lirico-sinfonico per dare spazio anche a cantanti giovani, ma straordinariamente professionali quali il soprano Beatrice Greggio ed il tenore Emanuele Servidio che, grazie al Coro Quadrivium, daranno vita ad una serata indimenticabile. Le musiche che verranno presentate sono tutte molto note e spazieranno da Verdi, a Puccini, a Gounod – solo per citare i compositori piu’ famosi. Vanno rilevate, in particolare, due presenze, quelle del tenore Servidio e del direttore, M° Tazzieri. Entrambi sono reduci dalla tournée in Centro e Sudamerica 2011, ricchissima di ampi riconoscimenti, che l’Orchestra Sinfonica di Chiavari ha organizzato in Guatemala, Nicaragua e Peru’ e che ha visto la partecipazione dei nostri connazionali, soprattutto liguri, che vivono dall’altra parte del mondo. Partecipazione numerosissima e caldissima, organizzata esemplarmente dalle nostre Ambasciate e dagli Istituti Italiani di Cultura che operano in quei Paesi. Il M° Lorenzo Tazzieri, l’anima vera di questi eventi, ha al suo attivo, nonostante la giovane età, la direzione di importanti concerti sinfonici, lirico-sinfonici e di opere liriche non solo in Italia, ma anche e soprattutto all’estero (Aida, Madama Butterfly, Werther, Cavalleria Rusticana – di cui ha curato anche l’allestimento – Tosca, Rigoletto e, nel 2012, Don Giovanni e Pagliacci). E’ ospite assai frequente di importanti teatri in Polonia e in Romania dove ha diretto primarie orchestre di quei Paesi, oltre che le Orchestre Nazionali del Guatemala e del Peru’, nonché la Camerata Bach a Managua (Nicargua). Con la giovanissima violinista Masha Diatchenko, riconosciuta come una grandissima promessa del violinismo italiano, ha tenuto diversi concerti ed altri, non solo in Italia, sono previsti per il 2012.  
   
   
CASTELLAMMARE DI STABIA: “LA STORIA MERAVIGLIOSA” MARTEDÌ 20 DICEMBRE IN SCENA IL NUOVO SPETTACOLO DELL’ASTER BALLET DIRETTO DA TONY MARTIN  
 
Castellammare di Stabia, 19 dicembre 2012 - Sarà in scena martedì 20 dicembre 2012, alle ore 20.30, presso il Teatro Supercinema di Castellammare di Stabia (Napoli), “La Storia Meravigliosa”, il nuovo spettacolo che l´Aster Ballet, la compagnia di ballo creata e diretta dall’artista stabiese Tony Martin, presenta in occasione delle festività. La rappresentazione, che si svolgerà in due tempi, può considerarsi una rivisitazione in chiave tersicorea della Cantata dei Pastori. Dalla Creazione alla Natività, sul palco l’eterna lotta tra le tenebre e la luce, la creazione dell’uomo e della donna, la tentazione, il serpente e la mela, il peccato originale, l’elezione della “nuova Eva” per eccellenza: la Madonna, unica Madre senza macchia, che rappresenta l’auspicio e la certezza del definitivo trionfo del Bene sul Male. La “Notte di Natale”, breve favola in musical che vedrà sul palco alcuni tra i più piccoli degli allievi del C.i.d. , il Centro Internazionale Danze “Giuliana Penzi” (18 scuole tra Campania, Calabria, Puglia, Lazio, Umbria e Abruzzo di cui Tony Martin è direttore artistico), chiuderà lo spettacolo riproponendo la più tipica delle atmosfere natalizie. In chiave fortemente Cristiana, lo spettacolo sembra voler essere una risposta al difficile momento sociale ed economico che la popolazione Italiana, e quella Meridionale e Stabiese in particolare, sta vivendo, e che ben rappresenta quella sensazione di caducità, imprevedibilità e disastro comune a molti. Dallo stravolgimento delle stagioni (non più inquadrabili in “cicli”), alle crisi politiche, sociali ed economiche, con il venir meno dei valori fondanti della società, sembra evocarsi lo scenario di una Apocalisse che in realtà potrebbe essere già in atto perché, quando nel nostro quotidiano dimentichiamo Dio e lasciamo che le cose materiali prevalgano su quelle spirituali, decretiamo la fine del mondo. Nel messaggio della Natività che si rinnova ogni anno con la magia del Natale, troviamo la risposta a mille dubbi e tormenti. L’invito insomma, è a guardare al futuro con ottimismo, ma con gli occhi rivolti verso il Cielo. “E’ uno spettacolo che ho voluto fortemente riportare in scena dopo la prima rappresentazione al Teatro Costanzo Di Mattiello a Pompei nel 1992, cui seguirono numerose altre rappresentazioni in tutta la Campania per sei anni consecutivi. Finalmente saremo a Castellammare in una nuova versione arricchita e più complessa, che spero possa essere allo stesso tempo spunto di riflessione e di buon auspicio”, ha dichiarato Tony Martin. Lo spettacolo, cui prenderanno parte anche le scuole di danza di Città di Castello e di Vallo della Lucania, conta la presenza, tra gli altri, delle cantanti soliste Tiziana Adolescente e Assunta Carillo e dei ballerini Carlo Santarpia (Adamo), Federica Coppola (Eva), Salvatore Piras (Lucifero), Jessica Cuomo (Arcangelo Gabriele), Maria Cristina Della Mura (Demonia), Alessia Di Fezza e Antonella Maresca (le Arpie), Angelica Schettino, Roberta e Federica Coppola (i Cherubini) e Sabrina De Vita (la Stella Cometa). La direzione artistica e la regia sono di Tony Martin, la direzione tecnica è di Paky Cuomo. L’ingresso è ad invito fino ad esaurimento posti. Info biglietti Segreteria Aster Ballet - tel. 081/8708249.  
   
   
CUOREDINEVE, LA SFIDA DI MATTIA DAL 20 AL 22 DICEMBRE 2011 AL TEATRO GHIONE DI ROMA COMPAGNIA PICCOLI PER CASO, SCRITTO E DIRETTO DA VERUSKA ROSSI E GUIDO GOVERNALE  
 
Roma, 19 dicembre 2011 - È il giorno di Natale, fuori finalmente nevica. Mattia, un ragazzino di dodici anni, riceve in dono dai suoi genitori il regalo da sempre sognato: una slitta. Ha tanta voglia di uscire di casa, salire sulla sua slitta e scivolare sulla neve. Ma deve fare i conti col suo cuoricino, che da un po’ fa brutti scherzi e da mesi lo costringe a letto, in rigoroso riposo. Tutta la sua vita è cambiata, ma lui la vive con una forza sorprendente. “Cuoredineve” è una storia che tocca il cuore di grandi e piccini e che torna in scena, a grande richiesta, al teatro Ghione di Roma, da martedì 20 a giovedì 22 dicembre, alle ore 21.00. Un cast quasi interamente formato da bambini-attori (in tutto 15 dagli 8 ai 14 anni), protagonisti di frammenti di vita. C’è Giacomino, il fratellino di Mattia, poi c’e la sorellina Lavinia, l’amico del cuore Filippo e Camilla, la bambina della quale il nostro protagonista si è perdutamente innamorato. Frammenti di vita che catturano sin dall’inizio l’attenzione di grandi e piccini, un’opera scritta e diretta da Veruska Rossi e Guido Governale, fondatori della Compagnia "Piccoli per caso", uno spettacolo dedicato al mondo dei bambini, al loro linguaggio, ai loro silenzi, alla loro semplicità di sguardi. Il tempo trascorre in un’apparente normalità tra giochi, scherzi, coccole, risate e compiti da fare. Ma la malattia avanza e fa paura. Una notte a Mattia appare in sogno Zenorol, un angioletto bambino. Tra i due nasce un rapporto speciale, di parole sentite e silenzi compresi, di intensi dialoghi a “cuore aperto”, pieni di sfondo morale e tanto sentimento. Con un finale a sorpresa, tutto da vedere. Testimonial sono Paolo Bonolis e Bianca Guaccero. Già l’anno scorso lo spettacolo ha fatto il pieno di consensi, al Teatro Belli di Roma e al teatro Rendano di Cosenza, con oltre 3.000 presenze, promosso a pieni voti anche dalla critica come prima e unica compagnia in Italia formata da bambini professionisti. Il Cast Accanto agli attori-bambini, Andrea Amato (Mattia), Giacomo Nasta (Giacomino), Lavinia Loiaconi (Lavinia) , Matteo Sette (Filippo), Lucilla Colloridi (Camilla), Lorenzo Vigevano (Zenorol), Giacomo Bertoni, Giovanni Crisanti, Manfredi Di Placido, Riccardo La Torre, Jacopo Losani, Alberto Montegrandi, Giovanni Nasta, Alessio Selli, Tommaso Sensi, sono in scena, nel ruolo dei genitori, Marta Nuti e Giuseppe Russo. Www.teatroghione.it    
   
   
SUCCESSO PER I CONCERTI EUROPEI DEL CORO VALBRONZALE  
 
 Trento, 19 dicembre 2011 - Grande successo del Coro Valbronzale di Ospedaletto Valsugana a Bruxelles e nelle Fiandre orientali nel lungo weekend dell’Immacolata. Giunto a Bruxelles, il coro è stato accolto l’8 dicembre, giorno di festa in Italia ma non in Belgio, al Parlamento europeo per conoscerne da vicino l’attività. L’inno alla gioia della nona sinfonia di Beethoven, cantato con emozione dalla corale trentina, ha richiamato l’attenzione e l’applauso dei presenti. Molto applaudito anche il concerto serale della compagine valsuganotta presso l’Espace Monte Paschi di Bruxelles. Organizzato dall’Ufficio della Provincia autonoma di Trento per i rapporti con l’Unione europea in collaborazione con l’assessorato provinciale alla Cultura, rapporti europei e cooperazione, il concerto di canti natalizi e della montagna, ha concluso le serate culturali realizzate nel corso del 2011. Preceduto da un appassionato e impegnativo intervento di Marcello Farina sul tema della speranza attraverso i contributi del pensiero filosofico e teologico del ‘900 e contemporaneo, il Coro Valbronzale, diretto dal maestro Riccardo Baldi, ha incantato le oltre 300 persone presenti in sala. Impegnativa e ricca di appuntamenti per il Coro anche la trasferta del giorno successivo nelle Fiandre orientali, nel territorio della città di Aalst. Organizzata in collaborazione con il Lions Club di Denderleewe, la giornata fiamminga del gruppo corale ha registrato due incontri, accompagnati da canti natalizi e dallo scambio di auguri dei dirigenti del Lions e del direttore dell’Ufficio della Provincia a Bruxelles, Vittorino Rodaro, con gli anziani ospiti di due case di riposo. Grande concerto serale, infine, nella chiesa parrocchiale di Denderleewe, alla presenza di oltre 500 persone. L´incasso sarà devoluto dal Lions Club di Denderleewe ad una associazione per bambini in difficoltà. Sono stati in tutto una decina gli eventi promossi quest´anno dall´Ufficio di Bruxelles della Provincia autonoma in collaborazione con l’associazione Trentini nel Mondo, con la Banca Monte Paschi Belgio e con Bolzano e Innsbruck: incontri e dibattiti con scrittori e protagonisti delle performance del Trentino nell’ambito dell’autonomia, dell’Università e della ricerca, espressioni della coralità trentina, eccellenze in ambito turistico e delle produzioni tipiche.