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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Maggio 2012
Politica
OGGI CONSIGLIO STRAORDINARIO ECONOMICO E FINANZIARIO DEI MINISTRI EUROPEI  
 
Bruxelles, 2 maggio 2012 - Il Consiglio straordinario economico e finanziario dei ministri ha inizio Mercoledì 2 maggio alle ore 10.00. Proposta di direttiva sui requisiti patrimoniali (Crd Iv) - Il 21 luglio 2011 la Commissione ha presentato una proposta volta a rafforzare la resilienza del settore bancario europeo, garantendo nel contempo che le banche continuano a finanziare l´attività e la crescita economica (Ip/11/915). L´ue è stata la prima giurisdizione al mondo a pubblicare la sua proposta legislativa fedelmente attuazione degli accordi di Basilea Iii che tutti i membri del G20 si sono impegnati ad adottare e attuare. La proposta della Commissione mira a rispettare le scadenze concordate nel Comitato di Basilea, vale a dire l´entrata in vigore della nuova normativa dal 1 ° gennaio 2013, con la piena attuazione di tutte le misure dal 1 ° gennaio 2019. Uno scambio di opinioni sulla proposta è prevista nel corso della riunione Ecofin. La Commissione auspica vivamente che la Presidenza ottenere un mandato negoziale per la proposta del Consiglio al fine di avviare il "trilogo" le discussioni tra il Consiglio, il Parlamento europeo e la Commissione con l´obiettivo di garantire un rapido accordo in prima lettura. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/bank/regcapital/index_en.htm    
   
   
MANUEL BARROSO E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ITALIANO MARIO MONTI: CONCORDATO IL RILANCIO DELLA CRESCITA  
 
Bruxelles, 27 aprile 2012 – Di seguito la dichiarazione congiunta, del 27 aprile, dopo la colazione di lavoro del Presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso e il Presidente del Consiglio italiano Mario Monti: "La nostra discussione questa mattina si è focalizzata sull´attuale situazione economica in Europa e in particolare nell´area euro. Ci troviamo di fronte a delle sfide notevoli in termini di crescita e dell´alto livello di disoccupazione. Abbiamo concordato che il rilancio della crescita deve avvenire attraverso un impegno senza tregua per il miglioramento della competitività e non attraverso un ulteriore indebitamento. Il consolidamento fiscale deve dunque procedere assieme a degli investimenti mirati per aumentare la competitività e al tempo stesso contribuire a rilanciare la domanda nel breve termine. Siamo anche d´accordo sulla necessità di sviluppare ulteriormente il mercato unico, che è il mezzo più importante per la promozione della crescita e dell´impiego a livello europeo, e di rafforzare l´applicazione delle sue regole. In particolare, ci devono essere dei progressi accelerati e più efficaci nei settori dell´economia digitale, dell´energia e dei servizi. Rimarremo in stretto contatto su questi temi in vista del Consiglio Europeo di giugno e ci incontreremo di nuovo il 15 maggio."  
   
   
UE: IL MERCATO UNICO FESTEGGIA I SUOI 20 ANNI  
 
Bruxelles, 2 maggio 2012 - Sono passati già vent´anni dalla creazione del mercato unico. Le persone, i beni, i servizi e i capitali possono così circolare liberamente all´interno dell´Unione europea. Senza gli ostacoli delle frontiere nazionali. Karl von Wogau e Cristian Silviu Busoi rispondono alle domande. Il mercato unico ha prima di tutto stimolato il mercato del lavoro. Negli ultimi vent´anni ha contribuito alla creazione di 2,8 milioni di nuovi posti di lavoro, secondo le cifre della Commissione europea. Quali sono i successi del mercato unico? Karl von Wogau (eurodeputato dal 1979 al 2009) - Il mercato unico è stato creato lentamente, passo dopo passo, fino all´abolizione delle frontiere: un gesto concreto e tangibile per tutti i cittadini. Oggi, qualsiasi produttore ha accesso a un mercato di circa 500 milioni di consumatori permettendo un incredibile miglioramento della competitività all´interno dell´Unione europea. Cristian Silviu Buþoi (eurodeputato rumeno, membro dell´Alde) - Il mercato unico significa accesso a una larga gamma di prodotti e di servizi per i consumatori. Per gli ultimi Stati membri questo ha significato una maggiore qualità e sicurezza sui prodotti. Il mercato unico ha anche rafforzato il potere di negoziazione dell´Unione europea all´interno dell´Organizzazione mondiale del Commercio (Omc). Ed ha anche permesso di arginare le conseguenze della crisi finanziaria ed economica. Quali sono le sfide per il futuro del mercato unico? Kw - Stabilizzare l´euro è una delle priorità. La moneta unica è una delle condizioni sine qua non per l´esistenza del mercato unico. Al momento manca un piano di sicurezza interna e bisognerà anche migliorare la protezione delle frontiere esterne. Csb - Dobbiamo modernizzare il quadro normativo legato al riconoscimento delle qualifiche professionali, armonizzare il sistema di sicurezza sociale, eliminare i dazi doganali e tutti gli ostacoli che, nella pratica, possono rallentare la mobilità dei cittadini. Senza dimenticare l´importanza di creare un terreno che incoraggi l´attività della piccola e media impresa, la creazione di un mercato unico on line e il rilancio dell´e-commerce. Credo anche che queste proposte non potranno essere realizzate senza l´impegno della politica. Nel 2012 numerosi progetti europei hanno l´obiettivo di sensibilizzare i cittadini alle possibilità offerte dalla creazione del mercato unico. Il progetto ´Generazione 1992´ s´indirizza a coloro che condividono la propria esperienza di mobilità all´interno dell´Ue. Giovedì 26 aprile, la Commissione europea presenterà questa iniziativa alla commissione al Mercato interno del Parlamento.  
   
   
SCHENGEN I DEPUTATI EUROPEI SI OPPONGONO ALLA REINTRODUZIONE DEI CONTROLLI ALLE FRONTIERE  
 
Strasburgo, 2 maggio 2012 - L´immigrazione non deve essere usata come ragione per reintrodurre i controlli alle frontiere nell´area Schengen. I membri della commissione alle Libertà civili (Libe) hanno infatti votato una relazione che invita a utilizzare i controlli alle frontiere unicamente come ultima soluzione possibile. La relazione della deputata rumena liberale Renate Weber richiede anche agli Stati membri di consultare la Commissione e gli paesi vicini prima di passare all´azione. Quale è la sua reazione al voto della commissione alle Libertà civili? Sono molto contenta dell´adesione da parte dei membri all´idea di voler preservare la libertà di movimento all´interno dello spazio Schengen. La commissione alle Libertà civili è stata chiara e non permetterà che i controlli alle frontiere avvengano in circostanze diverse rispetto a quelle già esistenti. Per esempio non crediamo che l´immigrazione possa essere considerata come una minaccia alla sicurezza nazionale tale da reintrodurre i controlli alle frontiere. Quasi tutti i miei colleghi sono stati d´accordo a un approccio collettivo: nel caso di reintroduzione dei controlli è necessario consultare la Commissione e i gli Stati membri coinvolti nella decisione. Come sarà possibile decidere se uno Stato membro ha il diritto di ristabilire i controlli alle frontiere? Non si tratta semplicemente di quello che pensa uno Stato membro, ma anche di come le sue decisioni influenzano i paesi vicini. È per questo che un approccio comunitario è il più normale. Dobbiamo essere uniti, lavorare insieme e consultarci prima di agire. Se convinciamo il Consiglio a seguire la nostra direzione - ciò significherebbe che in ogni caso uno Stato membro sarebbe tenuto a discutere con la Commissione e con i paesi vicini prima di prendere una decisione e per capire se i controlli alle frontiere sono la soluzione giusta. Le sole eccezioni sono legate alle minacce terroristiche. In questo caso lo Stato può reintrodurre temporaneamente - 10 giorni - i controlli alle frontiere -, al termine dei quali è comunque obbligato a comunicare con la Commissione. Quali sono i rischi possibili legate alle reintroduzione di queste misure di controllo? Nella relazione abbiamo ricordato che è necessaria una minaccia seria imminente. Non vogliamo che siano prese misure radicali solamente perché c´è un rischio lontano. La reintroduzione dei controlli alle frontiere deve essere l´ultima soluzione. Normalmente gli Stati membri dovrebbero essere capaci di gestire queste situazioni attraverso i normali meccanismi della democrazia. Oltre al Parlamento, anche il Consiglio dovrà approvare la proposta della Commissione sulle regole comuni di reintroduzione temporanea dei controlli alle frontiere interne e legate a circostanza eccezionali.  
   
   
IL VINCITORE DEL NOBEL PER LA PACE, MARTTI AHTISAARI: L´UE È UN MEDIATORE E COSTRUTTORE DI PACE  
 
Bruxelles, 2 maggio 2012 - L´unione europea ha un grande potenziale come mediatore di successo e attore nei processi di peace building (costruzione della pace) nel mondo. Queste le parole dell´ex-presidente finlandese e vincitore del Nobel per la pace, Martti Ahtisaari, durante una conferenza sul ruolo delle organizzazioni regionali nei processi di pace, il 25 aprile al Parlamento europeo. Qual è il valore aggiunto delle realtà regionali, come l´Ue, nei processi di pace? L´unione europea è la più forte delle organizzazioni regionali. Con Martin Schulz, condividiamo l´idea che l´Unione europea sia un progetto di pace. Abbiamo imparato cose incredibili dal processo d´integrazione che ci permettono oggi di dialogare con l´Egitto, la Libia, la Tunisia e altri paesi proprio perché abbiamo vissuto dei processi di trasformazioni simili. In che modo l´Unione europea può assicurare un processo di mediazione efficace in tempo di crisi? In primo luogo, deve consolidare il proprio ruolo. Deve avere la forza, gli strumenti, le risorse e le persone con la giusta esperienza per agire rapidamente, come nel caso del conflitto in Aceh (Indonesia). Sto tessendo le lodi dell´Unione europea perché ho visto quello che è capace di fare. E non avrei potuto sperare in una migliore cooperazione tra Ue e Asean. Quale potrebbe essere il ruolo delle Ong nei processi pace? In molti conflitti interni, per esempio, i governi vogliono evitare l´ingerenza dall´esterno del paese, come accadde nel 2004 in Indonesia. I governi preferiscono infatti utilizzare una Ong con una lunga esperienza. Dobbiamo rafforzare il ruolo delle Ong per renderle più operative. E l´Unione europea può aiutare molto in questo.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA INTERVIENE PER GARANTIRE L´ATTUAZIONE DELLE NORME UE IN MATERIA DI ATTIVITÀ DI MONETA ELETTRONICA  
 
Bruxelles, 2 maggio 2012 - Belgio, Spagna, Francia, Cipro, Polonia e Portogallo sono stati invitati a notificare alla Commissione europea entro i prossimi due mesi le misure che stanno prendendo per aggiornare la loro legislazione nazionale in conformità con l´ultima direttiva sull´e- denaro. La direttiva mira a facilitare l´ingresso sul mercato, così come alla accesso e di esercizio delle attività di emissione di moneta elettronica. Queste regole, compresa la loro dimensione prudenziale, vengono adattati alle specificità delle attività di moneta elettronica e dei mercati ( 2009/110/Ce ). La moneta elettronica è un equivalente digitale di denaro contante, memorizzato su un dispositivo elettronico o in remoto su un server. Un tipo comune di moneta elettronica è il ´borsellino elettronico´, dove gli utenti memorizzare quantità relativamente piccole di denaro sulla propria carta di pagamento o di altro tipo smart card, da utilizzare per effettuare i pagamenti di piccole dimensioni. Ma la moneta elettronica possono anche essere memorizzati su (e utilizzato) tramite telefoni cellulari o in un conto di pagamento su Internet. Il termine per l´applicazione delle norme in questione era il 30 aprile 2011. La richiesta della Commissione assume la forma di un parere motivato. Se le autorità nazionali non comunica le necessarie misure di attuazione entro due mesi, la Commissione può deferire gli Stati membri alla Corte di giustizia dell´Unione europea e può chiedere alla Corte di infliggere sanzioni pecuniarie. Qual è lo scopo della norma comunitaria in questione? La direttiva mira a livello europeo : · attivare nuovi, innovativi e sicuri servizi di moneta elettronica da progettare, · aprire il mercato a nuove imprese, · promuovere una concorrenza reale ed efficace tra tutti i partecipanti al mercato. Questo dovrebbe beneficio dei consumatori, le imprese e l´economia europea in senso lato. La direttiva si concentra sulla modernizzazione delle norme comunitarie in materia di moneta elettronica, in particolare portando il regime prudenziale degli istituti di moneta elettronica, in linea con i requisiti degli istituti di pagamento della Payment Services Directive ( 2007/64/Ce ). Come sono gli Stati membri non rispettare questa regola? Mentre la maggior parte degli Stati membri hanno pienamente attuato la direttiva, in questi sei Stati membri - Belgio, Spagna, Francia, Cipro, Polonia e Portogallo, alcune delle disposizioni della direttiva devono ancora essere attuate e il processo di recepimento è molto lento. Come sono le imprese che subiscono di conseguenza? Se la direttiva non sia pienamente attuata in tutti gli Stati membri, le imprese non possono godere dei vantaggi di un quadro giuridico chiaro pensato per rafforzare il mercato interno, garantendo nel contempo un adeguato livello di vigilanza prudenziale. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/company/simplification/index_en.htm  Le ultime informazioni sui procedimenti di infrazione riguardanti tutti gli Stati membri: http://ec.Europa.eu/community_law/index_en.htm    
   
   
RELAZIONE SPECIALE: LA COMMISSIONE UE È RIUSCITA IN PARTE A CORREGGERE E MIGLIORARE I SISTEMI DI GESTIONE E CONTROLLO DEGLI STATI MEMBRI NEL SETTORE DEI FONDI STRUTTURALI  
 
Lussemburgo, 2 maggio 2012 - L’audit della Corte dei conti europea (Cce) è stato effettuato basandosi principalmente sull’esame di 40 programmi per i quali erano state rilevate carenze significative dei sistemi di gestione e controllo, e mirava a valutare se la Commissione avesse trattato in maniera soddisfacente tali carenze. La Cce conclude nella sua relazione speciale (n. 3/2012) che la Commissione intraprende azioni adeguate quando vengono individuate carenze nei sistemi degli Stati membri, ma la procedura di attuazione è lunga. La Commissione è riuscita in parte ad ottenere garanzie circa la corretta applicazione delle rettifiche finanziarie, ma ha conseguito risultati meno positivi nell’ottenere garanzie circa i miglioramenti prodotti nei sistemi di gestione e controllo degli Stati membri a seguito delle azioni intraprese. La Cce formula una serie di raccomandazioni destinate alla Commissione: ridurre la durata della procedura amministrativa che va dall’individuazione delle carenze fino all’attuazione delle azioni correttive; attribuire una maggiore priorità all’audit delle autorità di audit, per ottenere garanzia circa la validità dei tassi di errore da queste rilevati, in modo che le rettifiche finanziarie da applicare siano basate su questi tassi di errore; diffondere liste di controllo che mostrino le pratiche migliori che le autorità degli Stati membri devono seguire per i controlli di primo livello; garantire che le rettifiche finanziarie riguardino tutte le spese sostenute nell´ambito di sistemi di gestione e controllo carenti. La Cce raccomanda inoltre che la Commissione, il Parlamento e il Consiglio riconsiderino se, al momento di discutere i futuri piani di spesa in materia di Coesione, debbano essere apportate modifiche alle disposizioni relative, da un lato, alla riassegnazione del sostegno concesso attraverso il Fondo di coesione e i Fondi strutturali e, dall’altro, alle possibilità di sostituire spese risultate non ammissibili. Contesto: I Fondi strutturali rappresentano circa un terzo del bilancio Ue. Nei periodi di programmazione 2000-2006 e 2007-2013, sono stati assegnati ai Fondi strutturali 475 miliardi di euro. Le spese dei Fondi strutturali sono gestite in maniera concorrente dagli Stati membri e dalla Commissione: gli Stati membri redigono i programmi pluriennali che devono essere valutati e approvati dalla Commissione per poi essere attuati dagli Stati membri. La Commissione deve accertarsi che negli Stati membri esistano e funzionino regolarmente sistemi di gestione e di controllo che consentano l´impiego efficace e corretto dei fondi Ue. La Commissione detiene la responsabilità finale per quanto riguarda l’esecuzione del bilancio Ue.  
   
   
LIBERA CIRCOLAZIONE: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE AL REGNO UNITO DI SOSTENERE I DIRITTI DEI CITTADINI DELL´UNIONE  
 
Bruxelles, 2 maggio 2012 - La Commissione europea ha dato il Regno Unito due mesi per conformarsi alle norme dell´Unione europea sulla libera circolazione dei cittadini dell´Ue e le loro famiglie in tutta l´Ue o di fronte ad un caso giudiziario dell´Unione europea. La richiesta della Commissione assume la forma di un parere motivato (seconda fase del processo in tre fasi infrazione Ue). La direttiva sulla libera circolazione ( 2004/38/Ce ), mira a garantire che i cittadini dell´Ue possano godere pienamente dei loro diritti di viaggiare liberamente, vivere e lavorare ovunque nell´Unione europea. La Commissione può deferire paesi che non stanno adempiendo ai loro obblighi nei confronti della Corte di giustizia dell´Ue. La direttiva sulla libera circolazione avrebbe dovuto essere pienamente recepita dagli Stati membri dell´Ue nelle loro norme nazionali entro aprile 2006. In seguito a discussioni bilaterali con gli Stati membri dell´Ue, la Commissione ha risolto con successo oltre il 90% delle questioni in sospeso in attuazione a livello nazionale, ma rimangono alcuni ostacoli ( Ip/11/981 ). La Commissione ha pertanto avviato procedimenti di infrazione contro Austria, Belgio, Cipro, Repubblica ceca, Germania, Italia, Malta, Lituania, Spagna, Svezia, Polonia e Regno Unito nel periodo da marzo a ottobre 2011. Il parere motivato contro il Regno Unito fa seguito a due pareri motivati ​​contro la Repubblica Ceca e la Lituania, avviata nel gennaio 2012 ( Ip/12/75 ). Come uno degli Stati membri dell´Ue più grandi, il Regno Unito è la patria di circa 2 milioni di cittadini di altri paesi dell´Ue. E ´quindi importante che le leggi britanniche rispettare i loro diritti. Mentre le autorità britanniche hanno recentemente impegnata a modificare le regole per garantire la piena conformità normativa Ue sulla libera circolazione in un certo numero di settori importanti, quattro questioni rimangono irrisolte, e cioè: La direttiva sulla libera circolazione garantisce che extracomunitari familiari di cittadini comunitari in possesso di una carta di soggiorno valido rilasciato da uno Stato membro dell´Ue possono viaggiare insieme con i cittadini dell´Ue all´interno dell´Unione europea senza un visto d´ingresso. Le leggi britanniche non concedere questo diritto importante che si trova nel cuore della libera circolazione. Il Regno Unito non consente membri della famiglia allargata dei cittadini dell´Ue ad applicare la propria residenza nel Regno Unito, considerata dal diritto comunitario quando sono stati legalmente residenti nel Regno Unito prima dell´arrivo nel Regno Unito del cittadino dell´Unione dal quale dipendono. Secondo la direttiva sulla libera circolazione, i cittadini dell´Ue che si stabiliscono in un altro paese dell´Ue, ma non lavorare lì può essere richiesto di disporre di risorse sufficienti e di un´assicurazione malattia . Il Regno Unito, tuttavia, non considera il diritto al trattamento da parte del pubblico sanitario del Regno Unito schema (Nhs) sufficiente. Questa violazione del diritto comunitario. Infine, il Regno Unito non rilascia i lavoratori provenienti da Romania e della Bulgaria durante i primi 12 mesi con i documenti di soggiorno stessi lavoratori provenienti da altri Stati membri dell´Ue . Mentre il diritto comunitario consente al Regno Unito di mantenere temporaneamente in atto un regime di permesso di lavoro per i lavoratori provenienti dalla Bulgaria e dalla Romania, coloro che hanno un permesso di lavoro hanno lo stesso diritto a risiedere in quanto altri lavoratori dell´Ue e deve essere emesso i documenti di soggiorno corrispondenti. La Commissione continua a monitorare da vicino come tutti gli altri Stati membri dell´Ue stanno fornendo il loro impegno a modificare le loro norme nazionali al fine di rispettare le preoccupazioni della Commissione.  
   
   
9 MAGGIO 2012 - FESTEGGIAMO INSIEME LA NOSTRA EUROPA!  
 
Bruxelles, 2 maggio 2012 - In occasione del 9 maggio, Festa dell´Europa, numerose iniziative e manifestazioni sono state organizzate con l´obiettivo di ricordare ai cittadini europei il giorno nel quale, con la "Dichiarazione Schuman", si compiva un primo ed importante passo verso il progetto di un´Europa unita e pacifica. Di seguito, alcuni eventi organizzati in collaborazione con la Commissione europea. Dal 3 al 19 maggio Roma festeggia l´Europa: concerti, spettacoli e mostre avranno luogo nel cuore della Capitale nell´ambito del Festival dell´Europa Roma 2012. Fra gli eventi organizzati, è sicuramente da segnalare il concerto del maestro Uto Ughi martedì 8 maggio, in Piazza del Campidoglio, alle ore 21.00. E´ disponibile il programma completo del Festival . Per ulteriori aggiornamenti consultare nei prossimi giorni anche il portale di Roma Capitale. In occasione della Festa dell’Europa, la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale e la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea saranno anche lieti di invitarvi alla Conferenza sul tema "L’europa dopo Lisbona e l’Economic Governance" con il Direttore Lucio Battistotti e Franco Frattini, Presidente della Sioi. Anche nell´ambito dello "Yif – Young International Forum", manifestazione che si rivolge ad un pubblico costituito principalmente da giovani, studenti e laureati in cerca di opportunità lavorative e di stage, sono stati organizzati degli incontri su tematiche europee. Ad esempio l´8 maggio si terranno, fra le altre, le sessioni dal titolo "Smartstudent – Tuffati in Europa!", "Anche Io Volontario in Europa" e " L’europa e le Istituzioni europee nei blog italiani". Lo "Young International Forum" avrà luogo a Roma dall´8 all´11 maggio. Per ulteriori informazioni e per consultare il programma completo della manifestazione, accedere al sito ufficiale dello Yif. Anche Firenze con il suo "Maggio d´Europa 2012" si prepara a festeggiare l´Europa. Il 9 e il 10 maggio 2012, lo storico Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, ospiterà la seconda edizione della conferenza "The State of the Union" organizzata dall´Istituto Universitario Europeo. Lo scopo della conferenza è quello di riunire insieme personalità di alto profilo rappresentanti le istituzioni europee e nazionali e il mondo accademico ed economico, per dar vita ad un dibattito sullo sviluppo e il futuro dell´Unione europea. Fra gli altri, prenderanno parte alla Conferenza: José Manuel Barroso, Presidente, Commissione Europea; Mario Monti, Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana; Olli Rehn, vice presidente, Commissario per gli Affari Economici e Monetari; Michel Barnier, Commissario per il Mercato Interno ed i Servizi. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito di "The State of the Union" e il programma della conferenza . Sempre la città di Firenze ospiterà dal 9 al 12 maggio l´iniziativa Liquidlab, una manifestazione che intende valorizzare la dimensione europea della creatività e dell´innovazione, come previsto dalla strategia Europa 2020, dando visibilità al nuovo Programma Europa Creativa e alle opportunità finanziarie offerte dall´Unione europea. Nel corso degli eventi in programma, verranno affrontate varie tematiche come il lavoro, l´arte, il futuro e lo sviluppo delle grandi città in un´ottica di sostenibilità ambientale. Per saperne di più, consultare l´homepage di Liquidlab. Nella città di Parma, sede dell´Efsa – European Food Security Authority, avrà luogo la "Festa dell´Europa – edizione 2012": 25 eventi gratuiti organizzati per riflettere e confrontarsi sull´attuale stato dell´Unione e sulle opportunità che essa offre a tutti i cittadini europei. Come sempre i nostri centri di informazione Europedirect e i Centri di documentazione europea hanno organizzato e promosso numerose altre iniziative sul territorio. Per conoscere i dettagli, si può consultare il sito della rete Europe Direct. Il contesto "La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano": così, il 9 maggio 1950, il ministro francese degli Affari Esteri Robert Schuman apriva la dichiarazione con la quale, attraverso la proposta d´istituzione della Ceca, si dava avvio al processo d´ integrazione europea. Proprio per sottolineare l´importanza che questa data ha assunto e il suo alto valore simbolico, durante un vertice europeo tenutosi a Milano nel 1985, i capi di Stato e di governo hanno deciso di proclamare il 9 maggio Giornata dell´Europa. Questa data, insieme alla bandiera, all´inno e al motto identifica l´entità politica dell´Unione Europea.  
   
   
AGENDA EUROPEA IN OCCASIONE DEL 3 E 4 MAGGIO  
 
Bruxelles, 2 maggio 2012 - Gli appuntamenti europei della prima settimana di maggio costituiscono solo il preludio delle numerose iniziative che si svolgeranno durante tutto il mese in occasione del 9 maggio Festa dell´Europa. Oltre alle diverse manifestazioni organizzate in Italia e in Europa per il 1°maggio Festa dei lavoratori, gli eventi della settimana hanno trattato, come di consueto, svariati argomenti di attualità. Il primo appuntamento è per giovedì 3 maggio quando, con una tavola rotonda dal titolo "Cittadinanza attiva e democrazia partecipativa", rappresentanti di enti locali e associazioni, si confronteranno sul tema dei diritti di cittadinanza e sulle dinamiche di attuazione nel sistema legislativo italiano e internazionale. In particolare, nel corso dell´incontro, verrà illustrato dal Presidente del consiglio italiano del Movimento europeo Pier Virgilio Dastoli, il diritto d´iniziativa dei cittadini europei. L´evento avrà luogo a Roma, presso la Sala Conferenze dello Spazio Europa dalle 15.00 alle 18.00. E´ possibile consultare il programma dell´evento . Sempre giovedì 3 maggio si terrà invece a Bruxelles, presso l´edificio Charlemagne, la conferenza di alto livello "Programmi dell´Ue per la Salute: risultati e prospettive". L´obiettivo, è quello di presentare i risultati e i successi dei primi due Programmi dell´Unione per la salute, cercando al contempo di condividere opinioni e punti di vista sul terzo Programma, attualmente in discussione al Consiglio e al Parlamento europeo. E´ possibile consultare il programma della conferenza e seguire l´evento in diretta via streaming sull´apposita pagina web. Infine, il 3 e il 4 maggio avrà luogo a Bruxelles una conferenza sull´energia intelligente e sulle tecnologie dell´informazione e della comunicazione. La vicepresidente e Commissaria per l´Agenda digitale Neelie Kroes insieme al Commissario per l´energia Oettinger apriranno con i loro intereventi questi due giorni di incontri durante i quali si illustreranno le sfide legate all´impiego di reti intelligenti in diversi ambiti. La Conferenza esaminerà anche come le tecnologie dell´informazione e della comunicazione possano contribuire a rendere più verdi ed ecologiche le nostre città. E´ necessario registrarsi all´evento. Per ulteriori informazioni sulla conferenza, accedere al seguente link. Si segnala inoltre, che giovedì 3 maggio sarà in Italia in visita istituzionale la Commissaria per la ricerca,l´ innovazione e la scienza, Márie Geoghegan-quinn.  
   
   
THE STATE OF THE UNION: I VERTICI EUROPEI SI CONFRONTANO SUL FUTURO DELL´UNIONE  
 
Firenze, 2 maggio 2012 - Il 9 e il 10 maggio 2012, lo storico Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, ospiterà la seconda edizione della conferenza "The State of the Union" organizzata dall´Istituto Universitario Europeo. Lo scopo della conferenza è quello di riunire insieme personalità di alto profilo rappresentanti le istituzioni europee e nazionali e il mondo accademico ed economico, per dar vita ad un dibattito sullo sviluppo e il futuro dell´Unione europea. La prestigiosa conferenza è articolata in tre sessioni dal titolo: Una Governance economica per l´Unione europea –nella quale si approfondirà l´attuale situazione economica dell´Europa; L´ue in un nuovo mondo - nella quale si discuterà del ruolo che l´Unione europea può ricoprire nell´attuale panorama geopolitico mondiale; La politica energetica nell´Unione Europea – durante la quale verranno discussi i progressi compiuti dall´Ue per raggiungere l´obiettivo dell´unificazione del mercato energetico entro il 2014; Fra gli altri, prenderanno parte alla Conferenza: José Manuel Barroso, Presidente, Commissione Europea; Mario Monti, Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana; Olli Rehn, Vice Presidente, Commissario per gli Affari Economici e Monetari, Commissione Europea; Michel Barnier, Commissario per il Mercato Interno ed i Servizi, Commissione Europea; Matteo Renzi, Sindaco di Firenze; Tony Barber, Europe Editor, Financial Times; Jean-françois Cirelli, Presidente, Eurogas e Presidente, Gaz de France-suez; Fulvio Conti, Ceo Enel; Barry Eichengreen, Professore di Economia e Scienza Politica, Uc Berkeley; Mark Leonard, Direttore, European Council on Foreign Relations; Philip Lowe, Direttore Generale, Commissione Europea – Dg Energy ; Luca Cordero di Montezemolo, Presidente, Ferrari S.p.a; Anne-marie Slaughter, Professore di Politica e Affari Internazionali, Princeton University; Javier Solana, Ex Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera e di Sicurezza Comune. "The State of the Union" è organizzata nel quadro di "Maggio d´Europa 2012", un insieme di manifestazioni che si svolgeranno nella città di Firenze per festeggiare l´anniversario della Dichiarazione Schuman. Http://www.comune.fi.it/opencms/opencms/citta_firenze/30_giorni_europa.html    
   
   
RICERCA ED INNOVAZIONE IN EUROPA NEL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO  
 
Roma, 2 maggio 2012 - Il Convegno, che si terrà il prossimo 3 maggio presso l’auditorium del Cnr a Roma, vuole offrire un’ opportunità di conoscenza più dettagliata delle nuove iniziative lanciate dalla Commissione europea nell´ambito delle politiche di Ricerca ed Innovazione ed in particolare il ruolo che la Commissione intende affidare ai Partenariati Pubblico-privati. L’ evento offrirà anche la possibilità di aprire un dialogo costruttivo tra la Commissione europea, il Ministero dell’Università, della Ricerca e il Ministero per la Coesione Territoriale, al fine di stabilire delle linee guida che possano permettere ai Distretti Tecnologici di partecipare alle attività europee e di operare in linea con gli obiettivi strategici e le priorità del Paese. Partecipano il vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, la commissaria europea per la ricerca e l´innovazione Màire Geoghegan-quinn, il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca e il ministro per l´Istruzione, Università e Ricerca Francesco Profumo.  
   
   
“FSE”: SIGLATA INTESA TRA REGIONE UMBRIA, “AUR” E SVEZIA OCCIDENTALE, SCAMBIO BUONE PRATICHE PER SVILUPPO OCCUPAZIONE  
 
Perugia, 2 maggio 2012 - Contribuire allo sviluppo dell´occupazione, che risente pesantemente degli effetti della crisi, attraverso lo scambio di buone pratiche tra Umbria e Svezia sulla crescita professionale delle persone e la realizzazione di progetti condivisi a livello europeo. È con questo obiettivo che, il 26 aprile a Perugia, è stata siglata un´intesa tra le Autorità di gestione del Fondo sociale europeo ("Fse") della Regione Umbria e della Svezia occidentale e l´Agenzia Umbria Ricerche ("Aur"), cui la Regione Umbria ha affidato l´attuazione di alcuni dei progetti innovativi del Programma operativo Fse 2007-2013. L´accordo è stato sottoscritto a Palazzo Donini, nel corso di una conferenza sui progetti e le esperienze umbre e svedesi a valere sull´Asse V "Transnazionalità e interregionalità" del Por Fse. In particolare, l´Aur ha presentato un pacchetto di azioni pilota volte a sostenere la mobilità europea di portatori di idee imprenditoriali, per realizzare un´esperienza professionale di aggiornamento e approfondimento delle proprie competenze in imprese, centri di ricerca, università europee. Azioni, è stato ricordato, che privilegiano la dimensione europea della conoscenza e favoriscono, con l´apprendimento, l´innovazione e l´internazionalizzazione del sistema produttivo umbro, lo sviluppo di relazioni e contatti economici e commerciali con realtà estere e il miglioramento dello spirito imprenditoriale e dell´impiego. Fra queste, il progetto "Eurodyssée" che offre ai giovani residenti in Umbria la possibilità di realizzare un tirocinio in uno dei 34 Paesi dell´Assemblea delle regioni d´Europa, dove potranno acquisire un´esperienza professionale e perfezionare una lingua straniera. La stessa opportunità sarà offerta ai tirocinanti europei in Umbria. Un altro bando, "Creativity Camp" favorirà l´avvicinamento al mondo del lavoro e dell´imprenditorialità premiando le idee progettuali fondate sulla creatività, il talento e l´intuito dei giovani, con il coinvolgimento delle imprese e momenti di incontro con eventuali finanziatori. Un progetto riguarda la cooperazione tra mondo scolastico e imprenditoriale con esperienze pratiche di apprendimento, corsi di formazione e seminari rivolti agli studenti degli istituti superiori, al termine dei quali ci sarà una competizione a livello regionale. Un altro progetto, "Brain Back", indagherà il fenomeno migratorio della popolazione umbra, con l´obiettivo di favorire il ritorno di ricercatori/lavoratori residenti all´estero con incentivi per la creazione d´impresa o la creazione di reti tra imprese umbre ed estere. L´aur ha inoltre illustrato il progetto "Fare rete con l´Europa" per la creazione di reti tra istituzioni, imprese, Università e centri di ricerca pubblici e privati finalizzato allo scambio di buone prassi a livello interregionale e transnazionale per la gestione delle reti e la valorizzazione dei risultati della ricerca, con il loro trasferimento nel mondo produttivo. Sono stati poi presentati i progetti elaborati dalla Svezia per la crescita dell´imprenditorialità sociale e di quella culturale, sui quali attivare una collaborazione con l´Umbria e altri partner europei. Nel campo sociale, sono rivolti a donne e soggetti svantaggiati che incontrano maggiori difficoltà nel ricollocarsi nel mercato del lavoro allo scopo di sostenerne l´autoimprenditorialità. Nel campo culturale, l´obiettivo è di favorire la nascita e il consolidamento di imprese che valorizzino attività artistiche e culturali. La delegazione svedese, che oggi visiterà anche la mostra dedicata a Luca Signorelli alla Galleria nazionale dell´Umbria, si fermerà in Umbria fino a domani, facendo tappa a Montefalco e Bevagna, per conoscere patrimonio artistico, esperienze organizzative, artigianato e prodotti enogastronomici del territorio umbro.  
   
   
REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SüDTIROL: FINANZIAMENTI PER INIZIATIVE EUROPEE E PATROCINI FINANZIARI  
 
Trento, 2 maggio 2012 - La Regione, in coordinamento con le Province autonome di Trento e di Bolzano, promuove e sostiene le iniziative di comuni, istituzioni, enti e associazioni che si impegnano nel favorire l’integrazione europea. In questo campo rientrano, fra gli altri, gli interventi tesi a rafforzare fra i giovani l’identità culturale europea, anche attraverso lo studio delle lingue, le attività di ricerca di scambio e di approfondimento volte a promuovere l’integrazione, i gemellaggi fra i comuni o altri enti europei e la collaborazione transfrontaliera ed interregionale. A sostegno delle iniziative europee che saranno realizzate nel 2012 da comuni, enti o associazioni, la Giunta regionale, riunita oggi a Bolzano, ha stanziato 1.461.792 euro per soggetti che operano in provincia di Trento e 1.486.115 per quelli che hanno sede in provincia di Bolzano. Complessivamente sono 295 le iniziative finanziate. La Giunta regionale ha inoltre stanziato 772.900 euro per la provincia di Bolzano e 930.130 euro per quella di Trento per la concessione di patrocini finanziari ad istituzioni, enti e associazioni che realizzeranno, nel 2012 attività ritenute di particolare importanza per la Regione. In questo ambito rientrano tutte le iniziative che abbiano per oggetto la valorizzazione, il recupero, la tutela e la promozione della specificità del patrimonio culturale, storico e socio-economico delle popolazioni del Trentino-alto Adige. Le iniziative possono concretizzarsi in manifestazioni, convegni, congressi, sfilate tradizionali, commemorazioni e celebrazioni. Complessivamente, fra Trentino e Alto Adige, sono 239 i patrocini finanziari concessi.  
   
   
POLITICHE SOCIALI, LE REGIONI CHIEDONO UN INCONTRO AL GOVERNO  
 
Bologna, 2 Maggio 2012 – Potenziare e riqualificare i servizi sociali. Questo chiedono le Regioni al Governo e, in una lettera indirizzata al ministro dell’Economia Mario Monti e delle Politiche sociali Elsa Fornero, chiedono un incontro ed esprimono “forti preoccupazioni” sulla tenuta del sistema di welfare. “Non ci possiamo rassegnare ai pesantissimi tagli imposti negli ultimi anni”, sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi. “Pur in un momento di difficoltà gravissime, non è accettabile il taglio del 93% delle risorse per servizi che sono sempre indispensabili per i cittadini e le famiglie, e la cui richiesta è triplicata in questo momento di crisi. Non si può azzerare l’intervento sociale da parte dello Stato, peraltro previsto dalla legge, perché gli enti locali non riuscirebbero più a garantire nemmeno il livello minimo dei servizi”. Nella lettera che il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Vasco Errani ha inviato al Governo, le Regioni chiedono “un forte impegno istituzionale per difendere i diritti dei più deboli, con particolare riferimento ai bambini e agli anziani”. Le Regioni propongono un riassetto dei servizi sociali, puntando su tre obiettivi strategici: infanzia, non autosufficienza; lotta a povertà, emergenza abitativa e disagio. “Il sistema sociale per ripartire - scrivono le Regioni nel documento sulla situazione delle politiche sociali in Italia - ha bisogno di almeno 1,5 miliardi, e considerando il triennio 2013/2015, il Fondo Nazionale delle politiche sociali dovrebbe ammontare a complessivi 2,4 miliardi (1 per il 2013, 800 milioni per il 2014 e 600 milioni per il 2015). L’impegno alla fine del triennio è di riportare le politiche sociali allo 0,50 di un punto Pil, come erano nel 2009, con un lieve incremento dello 0,25 di punto”. Le risorse economiche potranno essere reperite, sottolineano le Regioni, anche attraverso alcune specifiche entrate: dal ripristino delle somme destinate alla politiche sociali e previste dalle norme sul prolungamento dell’età pensionistica delle donne; dalla lotta all’evasione fiscale, di cui almeno un 5% potrebbe essere dedicato alla fascia della povertà; dalle entrate del gioco; da risparmi derivati dalle spese per gli armamenti; dalla revisione di alcune misure assistenziali come previsto dal decreto “Salva Italia” che prevede anche la modifica dell’Isee.  
   
   
IN UMBRIA DELEGAZIONE GIORNALISTI E IMPRENDITORI CINESI  
 
Perugia, 2 maggio 2012 - "L´incontro di oggi si inserisce in una stagione di iniziative molto intense tra la Regione Umbria e la Cina": lo ha affermato il 26 aprile a Perugia la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, ricevendo a Palazzo Donini una delegazione di giornalisti e imprenditori cinesi, arrivata nel capoluogo umbro in occasione del Festival del Giornalismo. Nel corso dell´incontro la vicepresidente ha sottolineato che "nell´ambito del programma Regioni-cina promosso dal Mae e dal Mise, l´Umbria è ormai da tempo impegnata anche sui progetti Travel e Restauro e Valorizzazione dei Beni Culturali in Cina". "Proprio nei giorni scorsi - ha ricordato - si è conclusa in Cina la missione esplorativa di una delegazione della Regione Umbria e del Parco tecnologico 3A per avviare il nuovo progetto Mae ´Food safety forum", di cui la Regione Umbria è capofila e che coinvolge altre cinque Regioni italiane. Durante la visita in Cina la delegazione si è incontrata con tre Ministeri, con l´Aqsiq, e con le autorità cinesi competenti per il settore della sicurezza alimentare e con alcuni esponenti di importanti aziende italiane, nel complesso circa 25, operanti nella provincia dello Shandong". "Pensiamo che lo scambio tra Regione Umbria e Cina possa essere utile - ha detto il direttore regionale alla programmazione, Lucio Caporizzi - Nel corso dei vari incontri sono stati individuati aspetti di comune interesse che vanno dalla filiera agroalimentare, un tema questo in cui pensiamo di poter portare esperienze significative, per passare poi alle eccellenze nella meccanica, nell´abbigliamento di alta qualità, energie rinnovabili ed efficienza energetica. Il Governo regionale - ha aggiunto Caporizzi - è impegnato a promuovere politiche finalizzate all´aggregazione tra le imprese anche per promuovere e curare legami internazionali che, in questa fase, assumono grande importanza. E proprio in questo contesto guardiamo con grande interesse ai rapporti con la Cina ed in particolare la provincia dello Shandong, sempre con la consapevolezza che una relazione con un territorio estero debba essere costruita nel tempo e con uno sforzo continuo di costruzione dei rapporti e sviluppo del loro contenuto". La giornalista della televisione di Stato Jang Xiaolei presente oggi, tornerà con una troupe per realizzare un format che approfondirà la conoscenza dei settori economici umbri, delle eccellenze e dei territori della nostra Regione. Il video sarà messo a disposizione del canale televisivo Cctv in occasione del Forum sulla sicurezza alimentare che si terrà nella seconda metà di luglio. Il Forum rappresenterà l´occasione per confronti interministeriali Italia-cina e per approfondimenti sui temi della internazionalizzazione e commercializzazione.  
   
   
ANALISI CGIA MESTRE: MARINI “LE CONTRADDIZIONI DEL CORRIERE DELLA SERA”  
 
Perugia,. 012 – “Le analisi della Cgia di Mestre, forse un po’ imprudentemente “sparate” dal Corriere della Sera, nell’inchiesta a firma di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, presentano evidenti contraddizioni”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che contesta la correttezza dei dati citati dal Corriere della sera nell’articolo apparso sul numero del 26 aprile dal titolo “Privilegi, sprechi e bilanci colabrodo. Tutte le (folli) spese delle Regioni”. “Basti segnalare come la stessa analisi sull’andamento della spesa delle Regioni svolta dalla Cgia nel 2010 e riguardante il periodo 2001-2008 (quindi un periodo molto simile a quello 2000-2009 dell’attuale analisi) presentava andamenti molto differenti. Nel lavoro del 2010 l’aumento della spesa totale delle regioni era del 47,7%, mentre in quello attuale (relativo ad un periodo appena due anni più lungo) esso sarebbe addirittura del 75%. In particolare l’Umbria nel 2010 si piazzava al nono posto con un incremento – si ricorda dal 2001 al 2008 – di 50,3%, mentre nell’analisi attuale (relativa al periodo dal 2000 al 2009) sarebbe al primo posto con un incremento addirittura del 143,7%!! Cosa possa essere successo in appena due anni di così eclatante? Forse qualche errore di dato, atteso che nel documento del 2010 l’Umbria in valore assoluto aveva, per la Cgia, una spesa nel 2001 di 2.217 milioni mentre nel documento attuale il valore del 2000 (in base al quale è calcolato l’incremento) è di soli 1.310 milioni! “Ma poi, come avrebbe finanziato l’Umbria questa presunta esplosione di spesa? Risultano forse continui inasprimenti delle imposte regionali? No, posto che la Regione è tra quelle che meno ha ricorso alla leva fiscale. Risultano boom di disavanzi sanitari? No, posto che l’Umbria è tra le pochissime regioni ad aver presentato bilanci sanitari in pareggio, tanto da essere stata individuata come regione “modello” dal Ministero!” “Dunque l’incremento, che è molto inferiore a quanto avventatamente dichiarato sul Corriere, è dovuto a “fisiologici” aumenti nei trasferimenti statali per via di nuove materie e funzioni, come pure a quote di fondi comunitari e, magari, anche a quote crescenti del Fondo sanitario, prove queste caso mai di una buona capacità di intercettare risorse e di spenderle adeguatamente”. " E, in ogni caso, continua la Presidente Marini, come lo stesso direttore della Cgia di Mestre scrive presentando l’indagine – cosa omessa nell’articolo di Rizzo e Stella – “maggior spesa non sempre è sinonimo di spreco o di una cattiva gestione della finanza pubblica. Chi, soprattutto al Centronord, ha investito in questi ultimi dieci anni in maniera importante sulla sanità, sui trasporti e sull’assistenza sociale, oggi può contare su livelli di qualità e di quantità dei servizi offerti ai propri cittadini che sono tra i migliori d’Europa”. Ebbene, proprio quello che ha fatto in questi anni la piccola Umbria. Che ha portato oltretutto gli stipendi degli amministratori regionali umbri al livello più basso d’Italia. Che ha i conti della sanità in ordine. Che non ha inasprito la leva fiscale regionale. Che ha ridotto di milioni di euro il costo del funzionamento e delle spese per il personale, che sta diminuendo progressivamente il numero di dipendenti e dirigenti, etc.". “Ma tutto ciò al Corriere della Sera, ed a Rizzo e Stella in particolare, forse non interessa. O magari è sfuggito. Alla faccia di quel giornalismo etico che richiede verifica, approfondimento, riscontro e non superficialità, sciatteria, né giornalismo gridato, di cui in queste ore si parla proprio qui a Perugia al Festival internazionale del Giornalismo dove mi risulta essi stessi siano ospiti per dare “lezioni” di giornalismo”.  
   
   
LOTTA ALL’EVASIONE: I PROVENTI DELLA LOTTA ALL’EVASIONE RESTERANNO IN LIGURIA. SOLO IL 15% DEI LIGURI DICHIARA OLTRE 30.000 EURO  
 
Genova, 2 aprile 2012 - “Il testo approvato oggi in materia di federalismo fiscale rappresenta un altro tassello sulla strada della lotta all’evasione. In base al nuovo disegno di legge la Liguria potrà avere accesso ai proventi derivanti dalla lotta all’evasione fiscale in materia di Irap, Irpef e Iva”: lo ha detto il 26 Aprile l’assessore regionale al bilancio Pippo Rossetti a margine del consiglio dopo approvazione del ddl sulle nuove disposizioni in materia tributaria e fiscale. “Il principio fondamentale a cui si vuol dar seguito – ha spiegato Rossetti - è quello per cui ciò che è prodotto sul territorio, anche frutto della lotta all’evasione, deve rimanere sullo stesso territorio. Questo si potrà raggiungere attraverso una gestione integrata della fiscalità da parte di tutti i soggetti che operano nel contrasto all’evasione fiscale, realizzando azioni coordinate con l’Agenzia delle Entrate, tenendo conto che solo il 15% del liguri dichiara più di 30.000 euro di reddito”. Con questo provvedimento la Regione segnalerà dati e notizie ricavati dalle banche dati regionali, come quella sulla tassa auto, per fornire indicazioni sulla capacità contributiva dei soggetti. A questo proposito la Giunta regionale ha già avviato un rapporto di collaborazione con l’Agenzia per la gestione dell’Irap e dell’addizionale Irpef sottoscrivendo una convenzione a inizio anno. Nello stesso ddl è inoltre previsto che tutti i comuni liguri colpiti dagli eventi alluvionali del 2011 non versino i tributi per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi derivanti dalle operazioni di ripristino dei luoghi interessati.  
   
   
SMART CITIES E SMART COMMUNITIES, IL MINISTRO PROFUMO A CAMPOBASSO  
 
Campobasso, 2 maggio 2012 – Oggi alle ore 16,00, nell´Aula Magna dell´Università degli Studi del Molise, a Campobasso, alla presenza del Ministro dell´Istruzione, dell´Università e Ricerca, Prof. Francesco Profumo, e del Presidente della Regione Molise, Sen. Michele Iorio, si tiene l´incontro dal tema "Smart Cities e Smart Communities". Ai saluti del Magnifico Rettore, Giovanni Cannata, e del Sindaco di Campobasso, Luigi Di Bartolomeo, seguiranno gli interventi di Fabrizio Cobis, Dirigente dell´Ufficio Vi della Direzione generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca del Miur, di Michele Scasserra, Assessore allo Sviluppo economico e alle Attività produttive della Regione Molise,di Amodio De Angelis, Presidente della Camera di Commercio di Campobasso, di Luigi Brasiello, Presidente della Camera di Commercio di Isernia, di Edoardo Falcione, Presidente Associazione Industriali del Molise, di Domenico Testa, Amministratore unico dell´ Agenzia Sviluppo Italia Molise, di Francesco Miranda, Presidente Anci Molise. Prevista la partecipazione anche dei Prefetti e dei Presidenti delle Province di Campobasso e Isernia, dei Questori della regione, dei Presidenti delle Camere di Commercio, dell´Assindustria, dell´Anci, delle Associazioni di categoria, dei Consorzi industriali e dei Sindaci del Molise. Nell´occasione, il Ministro Profumo presenterà le nuove iniziative dei Programmi nazionali sulla ricerca e la competitività, che coinvolgono la Regione Molise nelle azioni integrate per lo sviluppo sostenibile, l´implementazione della società dell´informazione e dell´innovazione sociale.  
   
   
FIRMATO PATTO DI STABILITA´ TRA REGIONE SICILIA E ENTI LOCALI  
 
Palermo, 2 maggio 2012 - Firmato il 26 aprile nella sala Tricoli dell´assessorato regionale dell´Economia, in Via Notarbartolo, 17, a Palermo, il primo Patto di stabilita´ regionale, in attuazione della legge regionale 7 del 2012. Lo hanno sottoscritto l´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao, quello per le Autonomie locali e la Funzione pubblica Caterina Chinnici, il presidente dell´Anci Sicilia, Giacomo Scala, e dell´Urps, Giovanni Avanti. Era presente anche il Ragioniere generale della Regione, Biagio Bossone. "Con questo accordo, il primo stipulato tra una Regione e i rappresentanti di Comuni e Province, - ha detto l´assessore Armao - la Regione si avvale della facolta´ di rimodulare gli obiettivi del Patto di Stabilita´ Interno imposti dal legislatore nazionale per gli Enti locali. In pratica la Regione costruisce una sorta di stanza di compensazione, trasferendo capacita´ di spesa dagli Enti locali che ne hanno piu´ disponibilita´ a quelli che invece ne sono carenti". "La firma di oggi - ha detto l´assessore Chinnici - e´, innanzitutto, un atto di attenzione del Governo regionale nei riguardi degli amministratori locali, che non vuole abbandonare alle difficolta´ economiche e gestionali con le quali quotidianamente devono fare i conti. Consentiremo loro in tal modo di utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili grazie al contributo che la Regione puo´ dare". Le disposizioni presenti nell´accordo si applicano alle Province e ai comuni con meno di 5.000 abitanti che sono soggetti al patto di stabilita´ interno per l´anno 2012 e abbiano una disponibilita´ sufficiente per effettuare pagamenti per i quali richiedono l´autorizzazione La Regione procede alla rimodulazione degli obiettivi degli Enti locali e alla distribuzione degli spazi finanziari resi disponibili per destinarli alle spese relative allo smaltimento di residui passivi in conto capitale oppure a quelle di competenza in conto capitale. Qualora l´entita´ delle richieste di acquisizione superasse l´ammontare delle disponibilita´, l´attribuzione si effettuera´ per il 70% per lo smaltimento di residui passivi in conto capitale. Il riparto tra gli enti richiedenti si effettuera´ in misura proporzionale all´importo complessivo dei residui passivi in conto capitale esistenti alla data del 31/12/2011, comunque entro i limiti della somma richiesta. Il rimanente 30% per le spese di competenza in conto capitale. La Regione, previo confronto con l´Anci Sicilia e l´Urps, rimodula gli obiettivi di ciascun ente e li approva con propria deliberazione. Notifica l´atto deliberativo ad Anci Sicilia ed Urps, le quali provvedono a darne comunicazione ai singoli enti locali interessati.. Successivamente alla comunicazione di avvenuta cessione/acquisizione di spazi finanziari, gli enti locali provvedono ad adempiere alle trasmissioni al Ministero dell´Economie e delle Finanze previste dalla normativa nazionale. "L´iniziativa di oggi - ha aggiunto Armao - va strettamente correlata con la trattativa che abbiamo riavviato col Governo Monti sui temi dell´ attuazione del federalismo fiscale municipale a seguito della recente sentenza della Corte costituzionale n.64/2012. Nonche´ quelli sull´autonomia finanziaria della Sicilia e sull´applicazione del federalismo fiscale".  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA DELLA CALABRIA: SOCIETÀ AEROPORTUALI, CITTADELLA REGIONALE, RIGENERAZIONE URBANA  
 
 Catanzaro, 2 maggio 2012 - La Giunta regionale si è riunita il 26 aprile sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti, con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Alla seduta  ha partecipato, per la prima volta, Luigi Fedele, nuovo assessore all’Internazionalizzazione ed ai Trasporti. Su proposta del Presidente Scopelliti, la Giunta ha preso atto del parere espresso dalla commissione permanente consiliare “sviluppo economico” sui provvedimenti a favore delle società aeroportuali. Su proposta dell’Assessore al Bilancio Giacomo Mancini, la Giunta ha disposto per il 2012 specifici accantonamenti di spesa per i trasferimenti destinati alle attività di forestazione, alle spettanze dei lavoratori precari , nonché a garantire le spese per il personale regionale e degli enti strumentali. Analoghi provvedimenti sono stati assunti per garantire il trasporto pubblico locale, l’avanzamento dei lavori della “cittadella regionale” e per le spese destinate ad interventi urgenti ed emergenziali tesi alla salvaguardia della popolazione e del territorio. La Giunta, poi, sempre su proposta dell’assessore Mancini, ha approvato la variazione al bilancio per l’assegnazione di fondi dallo Stato per contributi da destinare alle emittenti radiofoniche e televisive locali a titolo di rimborso per le attività di comunicazione politica radiotelevisiva in campagna elettorale. Su proposta dell’assessore all’urbanistica Piero Aiello è stato approvato lo schema di accordo quadro tra l’Istituto geografico militare e la Regione, le linee guida ed il regolamento relativi ai programmi integrati di rigenerazione urbana quali strumenti volti a promuovere la riqualificazione di parti significative di città e sistemi urbani mediante interventi organici di interesse pubblico. Su proposta dello stesso Aiello e dell’Assessore alla Politiche sociali Francescantonio Stillitani è stato anche approvato il progetto per la creazione di una rete di accoglienza abitativa e di inclusione sociale nelle aree urbane per i lavoratori immigrati e le loro famiglie. Su proposta dell’assessore alle attività produttive Antonio Caridi è stato approvato un protocollo d’intesa con l’Università per stranieri " Dante Alighieri” di Reggio, nell’ambito del progetto “medialics jobgate medalics -centro di ricerca per le relazioni mediterranee” . Su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile, la Giunta ha nominato Giovanni Artuso Commissario straordinario dell’Aterp di Reggio. Su proposta dell’Assessore ai Trasporti Luigi Fedele è stata approvata la programmazione dei servizi per l’anno in corso.  
   
   
ABRUZZO: VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE  
 
L´aquila, 2 maggio 2012 - Il Comitato di Valutazione di Impatto Ambientale (Via), riunitosi il 26 aprile a L´aquila, nella sede della Giunta regionale, ha definito alle 15.30 circa, l´esito del primo esame dei seguenti punti all? ordine del giorno : l´ampliamento dell´impianto di depurazione ad Ortona, che ha ottenuto il parere favorevole con prescrizione, da parte della Commissione. E´ stata invece rinviata la discussione sulla realizzazione dell´impianto eolico di Atessa, mentre la presa d´atto dell´art. 30 D.l.gs, n 4 del 16/01/2012, che vede ditta proponente la 9Ren, ad Atessa è stata archiviata. La riqualificazione urbanistica ed edilizia dell´ex zuccherificio di Chieti (parere di sospensione) è stata sospesa su richiesta della stessa ditta proponente Alitec. La discussione sull´art. 30 D.l.gs 4 del 16/01/ 2008 per impianto fotovoltaico nel comune di Montenero di Bisaccia, della ditta proponente 9Renasset, è stata archiviata. La realizzazione dell´impianto fotovoltaico di Guardiagrele e la presa d´atto dell´art. 30 per l´impianto fotovoltaico da realizzarsi a Montenero di Bisaccia , in località Sterparo, con allacciamento in comune di San Salvo, hanno ottenuto il via libera della Commissione.a seguire, alle 16 circa, la realizzazione del Centro Polifunzionale in ambito Prust 8/94 a Chieti è stata rinviata in quanto si è ritenuto necessario o che la proposta si riconducesse alla conformità dell´Accordo di Programma approvato dal Presidente della Giunta regionale nel 2004, o in alternativa che si avviino e concludano le procedure di Variante allo strumento urbanistico locale nei termini della Legge Urbanistica Regionale. Ha ottenuto inoltre il via libera la realizzazione dell´impianto fotovoltaico alla rete nel Comune di San Salvo (presa d´atto art.301.4/8) Via libera da parte della Commissione, ancora in riunione, al progetto di ´Sciovia doppia in sostituzione di analoga´ a Pretoro (Chieti) della ditta Mammarosa Funivie, mentre si è proceduto all´archiviazione del ´Rinnovo dell´autorizzazione regionale´ alla Società Meridionale di inerti ad Ortona (Chieti). ´L´aumento della quantità ? recupero di rifiuti non pericolosi´ (ditta Magma) a Chieti e la ´Realizzazione del deposito a servizio delle attività portuali per stoccaggio di materiali inerti´ (ditta Buonefra) ad Ortona sono state rinviate con integrazione. Il progetto di ´Rimodellamento del profilo della discarica consortile di Lanciano (Chieti) con recupero della volumetria´ (ditta Ecolan) ha ottenuto parere favorevole con prescrizione. Il Via ha poi rinvite le ´Opere di ripascimento - realizzazione pennelli´ del Comune di San Vito Chietino a San Vito, ha ritirata la ´Variante al Pre´ del Comune a Tufillo (Chieti) ha dato il via libera all´adozione del Pre del comune di Palombaro (Chieti). Infine la Commissione ha espresso parere non favorevole all´ampliamento della cava di calcare (ditta Das) a Civitaluparella (Chieti).  
   
   
MILANO - PARTECIPATE, PISAPIA: “FIRMA LETTERA RAPPRESENTA VOLONTÀ COMUNE NELL’INTERESSE DEL TERRITORIO”  
 

Milano, 2 maggio 2012 – Lo scorso 26 aprile , il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Presidente della Provincia Guido Podestà, hanno firmato a Palazzo Marino la lettera di intenti che prevede lo scambio di quote azionarie di Sea e Milano Serravalle detenute dai due Enti. Comune e Provincia dovranno ora avviare le procedure di stima del valore economico dei pacchetti azionari attraverso la nomina di 3 advisor: uno nominato dal Comune, uno dalla Provincia e un terzo individuato in accordo tra entrambi i soggetti. Nella lettera è stato inserito anche il termine entro il quale perfezionare lo scambio di quote, che dovrà avvenire entro il 15 luglio 2012, con l´approvazione dei Consigli comunale e provinciale. “La firma di questa mattina è un grande passo in avanti e una grande novità che guarda all’interesse collettivo dei cittadini e del territorio. Comune e Provincia in questo modo dimostrano la loro volontà di trovare soluzioni positive che aprono scenari e prospettive interessanti. Questa collaborazione tra istituzioni diverse rappresenta un esempio di buon politica e di azioni virtuose che potranno essere replicate anche in futuro”. Il Comune di Milano in questo momento detiene il 18,6% della Società di gestione autostradale Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.a. Controllata dalla Provincia di Milano tramite Asam S.p.a. La Provincia di Milano, invece, detiene il 14,5% del capitale della Società di gestione aeroportuale Sea S.p.a., controllata dal Comune di Milano.

        LETTERA D´INTENTI
Il Presidente della Provincia di Milano e Il Sindaco del Comune di Milano
PREMESSO CHE

-                 la Provincia di Milano, tramite la propria controllata ASAM S.p.A., detiene la quota del 14,5% del capitale sociale della Società di gestione aeroportuale, SEA S.p.A., controllata dal Comune di Milano, e che il Comune di Milano è titolare del 18,6% del capitale sociale della Società di gestione autostradale Milano Serravalle - Milano Tangenziali S.p.A., controllata dalla Provincia di Milano (tramite Asam Spa);

-                 i due Enti intendono procedere alla permuta dei predetti pacchetti azionari allo scopo di concentrare il possesso delle rispettive quote nell´ambito delle sopracitate società ai fini della loro massima valorizzazione economica e industriale;

-                 la permuta dei due pacchetti azionari dovrà essere effettuata sulla base del valore economico degli stessi e potrà prevedere un eventuale conguaglio in danaro in caso di eccedenza di valore dell´uno rispetto all´altro;

-                 l´operazione complessiva di permuta dovrà essere perfezionata entro il 15 luglio 2012;

Tutto ciò premesso e sulla base dell´ampiezza e dei limiti dei poteri conferiti dal D.Lgs. 267/2000, quali Legali Rappresentanti della Provincia di Milano e del Comune di Milano

SI IMPEGNANO

1)       ad informare la Giunta Provinciale e la Giunta Comunale della sottoscrizione della presente lettera di intenti;

2)                ad avviare immediatamente e, comunque, entro il minor termine tecnico possibile dalla sottoscrizione della presente lettera d´intenti, [e procedure per la stima del valore economico delle seguenti partecipazioni:

_        14,5% del capitale sociale di SEA S.p.A. detenuto da Provincia di Milano;

-                     18,6% del capitale sociale di Milano Serravalle - Milano Tangenziali S.p.A. detenuto da
Comune di Milano;

Le operazioni di stima dovranno essere effettuate da parte di tre valutatori terzi ed indipendenti - di seguito, Advisors - due individuati preliminarmente e singolarmente da ciascun azionista (con la precisazione che, trattandosi di valutazioni su società distinte, potranno individuarsi anche n. 2 advisors per ciascuna parte) e il terzo individuato in via consensuale dagli stessi Advisors delle parti, previo gradimento da parte delle Amministrazioni trattanti.

3)               La Provincia e il Comune di Milano, a conclusione delle suddette operazioni di stima, qualora riterranno congrua la valutazione del collegio valutante, sottoporranno ai rispettivi Consigli la proposta congiunta di contratto di permuta, avente ad oggetto il trasferimento, alla Provincia di Milano, tramite ASAM S.p.A., della partecipazione detenuta dal Comune di Milano in Milano Serravalle - Milano Tangenziali S.p.A. e contestuale trasferimento, al Comune di Milano, della partecipazione detenuta dalla Provincia di Milano, tramite ASAM S.p.A., in SEA S.p.A., alle condizioni economiche risultanti dalle operazioni di stima effettuate, come descritte al punto 2, e salvo eventuale conguaglio in denaro.

IL PRESIDENTE                                                  IL SINDACO

DELLA PROVINCIA DI MILANO                   DEL COMUNE DI MILANO

 

 

 
   
   
CAMPANIA, GIUNTA REGIONALE: FRA I PROVVEDIMENTI IMMOBILIARE, TESTI SCOLASTICI., RIFIUTI SPECIALI  
 
Napoli, 2 maggio 2012 - Si è riunita il 27 aprile a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. D’intesa con gli assessori al Lavoro Severino Nappi e all’Ambiente Giovanni Romano è stato approvato lo schema di statuto della società Campania Ambiente e Servizi, a cui la legge attribuisce funzioni in materia ambientale e di prevenzione, di manutenzione del patrimonio immobiliare e di servizi degli enti regionali. D’intesa con l’assessore alla Cultura Caterina Miraglia è stato disposto il commissariamento della Fondazione Istituto Educativo Femminile Mondragone, con il compito di predisporre un programma di riassetto economico industriale per la valorizzazione della struttura, e, di concerto con l’assessore al Bilancio Gaetano Giancane, avviata la riorganizzazione della Fondazione Donnaregina assicurando la continuità del funzionamento del Museo Madre. Sempre su proposta dell’assessore Miraglia, è stata prorogata al 31 ottobre la spendibilità delle cedole per i libri di testo scolastici. Su proposta congiunta degli assessori al Lavoro Nappi, all’Innovazione Guido Trombetti e alle Attività produttive Sergio Vetrella è stato approvato il piano di interventi del Consorzio Cvb “Campania White Biotec”, nell’ambito dei contratti di programma, con le imprese Altergon Italia, Tecnobios e Dermofarma Italia. Su proposta di Romano, la Giunta ha adottato il Piano regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali con le osservazioni presentate, inviandolo al Consiglio per l’ok definitivo; approvato il regolamento per l’assegnazione ai Comuni del contributo di ristoro ambientale; ratificato il protocollo d’intesa con il Molise per il trasferimento interregionale delle risorse idriche. La Giunta ha infine affidato le dotazioni finanziarie all’Unità Operativa Grandi Progetti, con il mandato, altresì, a proseguire le attività relative all’attuazione del Parco Urbano di Bagnoli e dei lavori di costruzione del 3° tronco della Statale 268 del Vesuvio.  
   
   
COSTITUITO IN CALABRIA IL PARTENARIATO PER LA TUTELA DELL’AREA GRECANICA E DELL’AREA ALBANESE NELL’AMBITO DEI PISL “MINORANZE LINGUISTICHE  
 
Catanzaro, 2 maggio 2012 - Un passaggio importante si è oggi realizzato nell’attuazione dei Progetti Integrati di Sviluppo Locale (Pisl) per quanto riguarda la “Tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio etnoantropologico delle minoranze linguistiche della Calabria”, con la sottoscrizione dei due protocolli d’intesa per la costituzione del partenariato di progetto relativo alla tutela dell’Area Grecanica e dell’Area Albanese. I due progetti, che hanno preso corpo con la firma dei sindaci dei Comuni che vi hanno aderito in adesione all’Avviso Pubblico a suo tempo emanato dalla Regione Calabria, nell’ambito del Por Calabria Fesr 2007-2013, punta al recupero, alla qualificazione ed alla valorizzazione delle particolarità etnoantropologiche, linguistiche, culturali e storiche della comunità costituite dalle minoranze linguistiche, in questo caso grecaniche ed albanesi, presenti in Calabria, come condizioni per il recupero delle identità e per lo sviluppo sostenibile del territorio. Soddisfatto l’Assessore Giacomo Mancini, che ha ricordato come questa attività permetta di “sostenere la tutela e la valorizzazione delle radici culturali calabresi, nonché di potenziare e qualificare i luoghi predisposti alla diffusione ed alla divulgazione dei contenuti culturali”. A sottoscrivere il progetto denominato “I Rize Tis Kultura Greca” sono stati i Comuni di: Roghudi, Bova, Condofuri, Melito Porto Salvo, Montebello Jonico, Palizzi, Staiti, Roccaforte del Greco, San Lorenzo, Motta San Giovanni, Brancaleone, Cardeto (facenti parte della minoranza linguistica dell’Area Grecanica); alla presenza dei rappresentanti della Provincia di Reggio Calabria, della Comunità Montana Versante Jonico Meridionale “capo Sud”, dell’Ente Parco dell’Aspromonte. Capofila sarà il Comune di Roghudi, con il sindaco Agostino Zavettieri. Per quanto riguarda il Progetto “Arcipelago Arberia”, invece, a firmare sono stati i Comuni di: San Demetrio Corone, Vaccarizzo Albanese, San Cosmo Albanese, Andali, Caraffa di Catanzaro, Gizzeria, Maida (per quanto riguarda la frazione di Vena), Marcedusa, Carfizzi, San Nicola dell’Alto, Pallagorio, nonché il rappresentante dell’Unione dei Comuni “Arberia”. Ad apporre la firma quale capofila, Aldo Marino, Sindaco di Vaccarizzo Albanese.  
   
   
SICILIA: SIGLATO ACCORDO QUADRO CONTRATTO DI MESTIERE  
 
Palermo, 2 maggio 2012 - L´assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro ha siglato Il 26 aprile l´accordo quadro per l´apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, a seguito delle intese intercorse con le parti economiche e sociali (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai, Abi, Confservizi, Lega Cooperative, Confcooperative, Agci, Unci, Unicoop, Confagricoltura, Coldiretti e Cia). In Sicilia infatti, trascorso il periodo transitorio (25 aprile 2012) previsto dall´articolo 4 del decreto legislativo 167/2011 - "Testo Unico sull´Apprendistato", possono essere immediatamente attivati i contratti di apprendistato professionalizzante. Con il presente accordo, la Regione Siciliana e le Parti Sociali promuovono l´applicabilita´ del contratto di apprendistato quale contratto di lavoro a tempo indeterminato, finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani, in tutti i settori ivi compresi quelli attualmente privi di specifica regolamentazione contrattuale. La formazione dell´apprendista potra´ essere esterna o interna all´azienda ed essere erogata anche per il tramite degli Enti Bilaterali (formazione mutualistica). L´agenzia Regionale per l´impiego sta procedendo inoltre, con le parti sociali, all´aggiornamento del repertorio dei profili e delle competenze inserite nel catalogo regionale dell´offerta formativa, coerentemente a quanto previsto in sede di contrattazione e regolazione nazionale.  
   
   
PARMA: INNOVAZIONE E LAVORO PER CRESCERE, APPROVATO IL BANDO PROVINCIALE DELLA FORMAZIONE, CHE SARÀ ATTIVO DAL 2 MAGGIO. NOVE AZIONI PER DARE FORZA AL TERRITORIO, 3,9 MILIONI DI EURO L’INVESTIMENTO.  
 
 Parma, 2 maggio 2012 - Innovazione per le imprese, lavoro per le persone: è il filo rosso del nuovo piano di formazione professionale della Provincia, che vi ha destinato 3,9 milioni di euro. Due gli obiettivi di fondo: da un lato aiutare il sistema produttivo nel cammino verso la ripresa economica incentivando competitività e capacità di innovazione; dall’altro tornare ai livelli occupazionali antecedenti la crisi, recuperando la disoccupazione emersa nei tre anni passati. Nel complesso si tratta di un piano articolato in nove azioni: nove interventi per dar forza e sviluppo al territorio. Attraversano tutte le azioni alcune priorità: il sostegno alle pari opportunità, l’interculturalità, l’approccio innovativo nella promozione delle risorse umane, il partenariato socio – economico. Destinatari degli interventi sono la fascia giovanile (a fronte di un livello di disoccupazione vicino al 17%), le persone che non hanno lavoro o lo hanno perso a causa della crisi, e coloro che sono in posizione di svantaggio sociale (fasce deboli) e che in presenza di una congiuntura economica negativa si sono trovati ancor di più in difficoltà. “Abbiamo messo a disposizione quasi 4 milioni di euro ponendoci quattro obiettivi specifici. Il primo è aiutare i giovani laureati o diplomati a entrare in modo qualificato nel mercato del lavoro: lo facciamo attraverso percorsi di alta formazione a cui parteciperanno direttamente imprese di Parma e in particolare aziende innovatrici, con un alto grado di competitività. Il secondo obiettivo, ancora una volta, è aiutare chi ha perso il lavoro a ritrovarne uno, permettendo a queste persone di acquisire una nuova qualifica professionale tra quelle che le aziende cercano di più. Terzo: innovare e aiutare le imprese a essere competitive sui mercati internazionali, e questo attraverso l’innovazione delle competenze dei loro lavoratori. Il quarto obiettivo riguarda la coesione sociale: aumentare l’occupabilità delle persone più fragili, che in questo momento rischiano di non avere neppure una possibilità. Questo perché senza coesione sociale crediamo non si vada da nessuna parte”, ha detto oggi a Palazzo Giordani, nel corso della presentazione agli enti di formazione e alle forze sociali ed economiche, l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche attive del lavoro Manuela Amoretti, affiancata dal dirigente del servizio Gabriele Marzano e dalle funzionarie Marisa Ciaburri ed Elisabetta D’amico. “Il nostro – ha aggiunto l’assessore - è un invito a presentare progetti nel quale si è cercato da tutti i punti di vista di introdurre ancora innovazioni, perché anche la formazione deve cambiare per poter essere d’aiuto a un territorio che vuole cambiare”. Per i giovani (500 mila euro): si mira a facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro e a costruire un’occupazione il più possibile stabile con percorsi di alta formazione specialistica progettati insieme alle imprese. Viene erogata ai partecipanti l’indennità di frequenza. Per le persone disoccupate (400mila euro): si punta soprattutto alla qualificazione professionale, indirizzandole verso i profili più richiesti dal mercato del lavoro e che spesso le aziende faticano a reperire, anche con indennità di frequenza. Per le persone in svantaggio sociale e per quelle disabili: investimenti per oltre 1 milione di euro, per avvicinarle al lavoro, anche con indennità di frequenza. Per l’innovazione delle imprese: circa 1 milione di euro per finanziare in particolare progetti incentrati su innovazioni di prodotto, di processo, organizzazione, di marketing e commercializzazione, certificazione della qualità, con particolare attenzione riservata ai progetti che comportano la promozione di reti di imprese. Il bando sarà attivo dal 2 maggio. È prevista una scadenza generale per il 18 giugno 2012 per la maggior parte delle azioni. Altre hanno scadenze diverse, indicate dall’avviso. Al bando, a seconda delle azioni, possono concorrere enti di formazione e aziende. Per le scadenze e altre informazioni: www.Formazione.parma.it    
   
   
APPRENDISTATO: LA GIUNTA DELLA PUGLIA NE HA DEFINITO I PROFILI  
 
Bari, 2 maggio 2012 - Si chiama Apprendistato la nuova partita che il Governo regionale ha deciso di giocare per mettere negli ingranaggi del precariato lavorativo quel granellino di polvere in grado di bloccarli. Così, hanno detto gli assessori al Welfare, Elena Gentile, ed al diritto allo Studio, Alba Sasso, illustrando ai giornalisti il ddl approvato in Giunta, abbiamo dato contenuti ai diversi profili formativi previsti dal Testo Unico sull’Apprendistato. Per impegni assunti in Conferenza delle Regioni queste ultime avrebbero dovuto esprimersi entro il 25 aprile e da qui, la velocità di uffici ed Esecutivo per approvare il ddl. Tra le novità di particolare rilievo ( di seguito il provvedimento spiegato passo per passo) la Bottega-scuola ed il Maestro Artigiano: specifiche della nostra Regione che, a giudicare dalle 7000 domande pervenute per partecipare al bando sull’Apprendistato professionalizzante), potrebbero incontrare fortissimo interesse. Il disegno di legge regionale - Il disegno di legge sull’apprendistato proposto, nel recepire le norme contenute nel decreto legislativo 167/2011, ha la finalità di predisporre un assetto normativo integrativo del medesimo decreto e nello stesso tempo di garantire l’esercizio della competenza regionale in materia di formazione professionale. In sintesi questi gli aspetti salienti: il richiamo dei principi generali fissati dal d.Lgs. N. 167/2011, che si ritrova nella definizione delle tre tipologie di apprendistato prefigurate nella legge regionale, in realtà già rinvenibili nella previgente normativa rappresentata dal d.Lgs. 276/2003, che sono: 1)apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale; 2) apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere; 3) apprendistato di alta formazione e di ricerca; il rinvio ad un successivo regolamento la definizione della struttura della formazione. La legge, infatti, nell’intento di fornire una cornice legislativa regionale in materia di apprendistato, rinvia ad un successivo momento la regolamentazione di specifici momenti attuativi della formazione in apprendistato, anche nella logica di promuovere le intese fra i numerosi soggetti coinvolti nella formazione dei percorsi di apprendistato: associazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, enti bilaterali, università, istituti scolastici, ecc.; la valorizzazione della bilateralità e il rispetto delle funzioni della contrattazione collettiva, sia per quanto attiene alla definizione dei profili formativi dell’apprendistato nelle diverse forme, sia per quanto attiene alle modalità di erogazione della formazione aziendale nel rispetto degli standard generali fissati dalle regioni; la valorizzazione della certificazione delle competenze degli apprendisti sulla base degli standard formativi per la verifica dei percorsi formativi in apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e in apprendistato di alta formazione definiti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; l’introduzione della figura del “Maestro artigiano” e della ”Bottega-scuola”, novità assoluta della legge regionale, per sostenere la qualificazione e il rilancio dell’artigianato artistico e per diffondere l’interesse dei giovani che hanno adempiuto alla scuola dell’obbligo all’esercizio delle attività artigianali; Allo scopo di favorire la concertazione, seguendo lo spirito che ha sempre contraddistinto le politiche regionali, gli Assessorati al lavoro e alla Formazione hanno consegnato alle parti sociali la bozza del disegno di legge in data 16/04/2012 e il documento è stato discusso in due occasioni durante i lavori della Commissione per il Lavoro. Nelle suddette riunioni sono stati forniti contributi importanti da parte di tutte le parti sociali La legge regionale in discussione è strutturata in 10 articoli. L’art. 1 prevede la regolazione degli aspetti formativi dell’apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, dell’apprendistato professionalizzante o di mestiere, nonché dell’apprendistato per attività di ricerca o per l’alta formazione di cui al decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167, nel rispetto di quanto previsto dalla legislazione statale e della funzione della contrattazione collettiva in materia. L’art. 2 prevede la possibilità che la Regione definisca adeguate forme di incentivo per i datori di lavoro che rinuncino contrattualmente ad avvalersi della facoltà di recesso loro riconosciuta dall’articolo 2, comma 1, lettera m), del decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167, stabilendo che la definizione delle procedure, dei criteri e delle modalità di assegnazione dell’incentivo saranno previste in appositi bandi pubblici e nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale. L’art. 3 regolamenta l’apprendistato di primo livello, ossia l’apprendistato per il conseguimento della qualifica e del diploma professionale, così come viene definito a seguito dell’accordo in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano. Il medesimo articolo sancisce il ruolo della Giunta Regionale che, con proprio Regolamento, sentite le articolazioni regionali delle associazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, disciplinerà i profili formativi dell’apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale nel rispetto dei seguenti criteri e principi direttivi: a) definizione della qualifica o diploma professionale ai sensi del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226; b) previsione di un monte ore di formazione, da impartire all’interno e all’esterno dell’azienda, congruo al conseguimento della qualifica o del diploma professionale; c) rinvio ai contratti collettivi di lavoro stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative per la determinazione, anche all´interno degli enti bilaterali, delle modalità di erogazione della formazione aziendale nel rispetto degli standard generali fissati dalle regioni. L’art. 4 disciplina la figura dell’apprendistato professionalizzante o cd. Contratto di mestiere, che, sulla base le linee guida di cui al d. Lgs. 167/2011, deve comprendere un monte ore complessivo pari a sessanta ore per il primo anno di esecuzione del rapporto, quaranta ore per il secondo anno di esecuzione del rapporto e venti ore per il terzo anno di esecuzione del rapporto di apprendistato o di mestiere. Alla Regione è riservata la possibilità di specificare ulteriormente i contenuti della formazione finalizzata all’acquisizione di competenze di base e trasversali anche in ragione dell’età, del titolo di studio e delle competenze dell’apprendista nonché del settore economico-produttivo in cui opera il datore di lavoro, sentite le articolazioni regionali delle associazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Viene specificato che la formazione esterna è finanziata dalla Regione Puglia nei limiti delle risorse disponibili, anche in sinergia con i fondi interprofessionali. L’art. 5 mette in rilievo la figura del tutore aziendale, specificando che formazione e le competenze del tutore aziendale sono quelle stabilite dalla normativa vigente e dagli accordi interconfederali ovvero dai Ccnl stipulati a livello nazionale dalle associazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale L’art. 6 disciplinai profili che attengono alla formazione dell’apprendistato per attività di ricerca, per l´acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione con proprio atto regolamentare e dopo aver proceduto ad apposita consultazione e concertazione con le associazioni territoriali dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, con le università, con gli ordini professionali, con gli istituti tecnici e professionali, anche per il tramite l’Ufficio Scolastico Regionale, e altre istituzioni formative o di ricerca. L’art. 7 definisce il sistema della certificazione delle competenze dei percorsi formativi in apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e in apprendistato di alta formazione sulla base degli standard formativi definiti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali rinviando a successivo regolamento le modalità di certificazione delle competenze acquisite dagli apprendisti. L’art. 8 ha la finalità di sostenere, qualificare e rilanciare l’artigianato artistico e prevede incentivi all’assunzione di lavoratori con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere alle imprese artigiane operanti nel campo delle lavorazioni artistiche, tradizionali e dell’abbigliamento su misura. A tal fine viene dato ampio risalto alla Bottega- Scuola e alla figura del Maestro Artigiano, quest’ultimo ripreso nel successivo art.8, per non disperdere un patrimonio culturale e artistico e per diffondere l’interesse dei giovani che hanno adempiuto alla scuola dell’obbligo all’esercizio delle attività artigianali. L’art.9 definisce le modalità e le condizioni per l’attribuzione del titolo di “maestro artigiano” ai titolari di imprese artigiane e ai loro soci. L’art. 10 abroga la legge regionale 22 novembre 2005, n. 13.  
   
   
MIGRANTI DEL NORD AFRICA, ROSSI PROPONE AL MINISTRO UN TAVOLO PER IL DOPO EMERGENZA  
 
Firenze, 2 maggio 2012 – Un tavolo tra Regione e Ministero per affrontare “con spirito umanitario e ragionevolezza” la questione dei migranti accolti dopo la fuga dal Nord Africa: almeno mille e trecento cittadini, solo in Toscana, che hanno chiesto asilo, ma che qualche difficoltà in più per il riconoscimento potrebbero averla, “perché sono fuggiti da una guerra e non da una dittatura”. Lo propone il presidente della Toscana Enrico Rossi in una lettera appena inviata al ministro dell’interno Anna Maria Cancellieri. E’ passato un anno da quando le Regioni italiane hanno ospitato i primi cittadini tunisini, che l’isola di Lampedusa non poteva più contenere, e dopo di loro i cittadini provenienti dalla Libia, travolta dalla guerra. La Toscana li ha accolti non in campi con il filo spinato, ma con un modello di ospitalità diffusa che ha coinvolto l’intero territorio, i Comuni e le associazioni, in cento e più luoghi. Il 4 aprile del 2011 sbarcarono a Livorno i primi tunisini, in fuga dalla fame, spesso poco più che ragazzi. Un mese dopo sono arrivati i profughi scappati dalla guerra in Libia, non libici ma emigranti di altri paesi dell’Africa, in fuga a loro volta da altre guerre e persecuzioni e che lì avevano trovato lavoro. Di mille e ottocento che erano ne sono rimasti mille e trecento e la Regione propone ora al ministero dell’interno di istituire appunto un tavolo per definire insieme le soluzioni migliori, cercando di chiudere la fase dell’emergenza ed inserire queste persone nelle comunità che le hanno accolte, se lo vorranno, con le forme giuridiche che con il ministero sarà possibile individuare. “Sarebbe una contraddizione insostenibile – dice Rossi – se dopo un’accoglienza civile come la nostra, ci fosse un interpretazione rigidamente burocratica che desse luogo all’indiscriminata espulsione di migliaia di persone”. “Molti di questi migranti non sono dei perseguitati politici: erano in Libia e sono fuggiti dalla guerra. Le commissioni territoriali della prefetture devono naturalmente adempiere in modo corretto al loro mandato. Ma credo – aggiunge sempre il presidente della Toscana – che sia altrettanto importante ed opportuno conformare queste decisioni all’indirizzo che il “tavolo asilo” nazionale, coordinato dall’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha assunto il 13 marzo”. L’alto commissario ha invitato a tener infatti conto dell’opportunità di una più ampia attuazione delle norme vigenti e in questo modo, secondo Rossi, si potrebbe rilasciare un permesso di soggiorno alla maggior parte delle persone arrivate dalla Libia oppure prolungare il permesso di soggiorno temporaneo.  
   
   
LIGURIA: DALLA PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE RISORSE PER GARANTIRE ACCOMPAGNAMENTO MIGRANTI TUNISINI  
 
Genova, 2 maggio 2012 - “Servono risorse per la gestione e l’accompagnamento dei migranti tunisini non più inseriti nel piano di accoglienza dei profughi a causa della decisione del Ministero degli Interni di non rinnovare il permesso di soggiorno ai tunisini presenti in tutta Italia”. Lo scrive in una lettera indirizzata al capo del dipartimento nazionale della protezione civile Franco Gabriella l’assessore regionale alle politiche sociali Lorena Rambaudi. “Non è possibile gestire senza risorse – ha ribadito il 26 Aprile l’assessore Rambaudi nella lettera – l’uscita forzosa dei 35 tunisini presenti in Liguria, ospitati in varie strutture. Ognuno di loro è ormai inserito in un piano di accoglienza e di accompagnamento individuale sulla base di un progetto personalizzato”. “Inoltre – continua Rambaudi – gli enti gestori, cioè le cooperative e le associazioni che si occupano della loro accoglienza, si sono al momento rifiutati di gestire l’uscita forzosa dalle strutture, annunciata dal Governo in tempi così rapidi e senza alcuna possibilità di una progettualità per gli ospiti”. Per capire meglio nei dettagli la situazione dei singoli migranti Rambaudi ha predisposto incontri con una parte degli operatori sociali e degli enti gestori tenendo conto anche della difficoltà che ha la protezione civile regionale nel rinnovare le convenzioni alle strutture a causa della mancata conferma dei finanziamenti nazionali.  
   
   
LA CULTURA PUÒ CONTRASTARE LA ‘NDRANGHETA  
 
Catanzaro, 3 maggio 2012 -"La cultura è l´arma più potente per contrastare la ´ndrangheta". E´ quanto ha affermato l´Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri nel comunicare l´inaugurazione della sezione sulla legalità che, alla presenza del Presidente dell´Assemblea Regionale Francesco Talarico, avverrà mercoledì 2 maggio 2012 alle 10.30 presso la Biblioteca del Consiglio Regionale a Reggio Calabria. "L´iniziativa – ha poi aggiunto l’Assessore Caligiuri - si inquadra da un lato nella promozione della cultura della legalità, in cui le scuole calabresi sono in prima linea e dall´altra nell´attività di diffusione della lettura, considerata una delle priorità assolute della Regione". L´assessore ha proseguito sostenendo che "occorreva individuare un luogo simbolico dove fare convergere libri, studi, ricerche, tesi di laurea sul tema della ´ndrangheta e nessuno e´ può essere più significativo del Consiglio Regionale della Calabria, la casa istituzionale di tutti i calabresi". "In natura - ha concluso Caligiuri - il vuoto non esiste, per cui se la politica non svolge la sua funzione, lo spazio verrà inevitabilmente occupato da altri sistemi sociali. Per cui alla evidente crisi della politica si deve rispondere con la buona politica per scongiurare che, per la debolezza e l´inefficienza delle istituzioni, anche l´Italia possa essere destinata a diventare uno Stato-mafia". Il programma dei lavori prevede l´introduzione del Presidente del Consiglio Regionale Francesco Talarico e poi un focus sul "Caso Calabria. Giornalisti e amministratori intimiditi. Comuni sciolti per mafia, vittime dimenticate". A moderare ci sarà Francesca Chirico e dopo le incursioni teatrali di Nino Racco, ci saranno gli interventi di Riccardo Barbuci, Roberto Rossi, Nello Trocchia, Alessio Magro e Vittorio Mete. Concluderà l´Assessore Mario Caligiuri. In concomitanza alla presentazione, si svolgerà sia la "Piccola fiera del libro", dove le case editrici calabresi esporranno le pubblicazioni sul tema della ´ndrangheta, e sia una degustazione organizzata dalla "Bottega della legalità" che offrirà i prodotti "Liberaterra" realizzati in beni confiscati alla criminalità.  
   
   
SAN FERDINANDO DI P.:SI MOBILITI LA COMUNITÀ CONTRO LO STALKING  
 
Bari, 2 maggio 2012 - “Avevamo sperato che la violenza e l’umiliazione subita dalla donna di San Ferdinando di Puglia, vittima di molestie sessuali in fabbrica, avesse trovato parziale risarcimento nella condanna del suo datore di lavoro. Oggi scopriamo invece che anche il marito, operaio nella stessa azienda metalmeccanica, è stato licenziato dall’imprenditore, artefice – nel volgere di poco tempo – di due fra i più odiosi comportamenti discriminatori che si manifestano nei luoghi di lavoro: le molestie sessuali e lo stalking. “ Nell’esprimere solidarietà alle vittime, l’assessore alle Risorse umane, Semplificazione e Sport, Maria Campese, plaude alla decisione della Cgil di impugnare il provvedimento davanti al giudice del Tribunale del Lavoro in quanto “palesemente discriminatorio e pretestuoso oltre che lesivo della dignità del lavoratore, che non intende sottostare alle leggi ricattatorie del potere”. “In questi casi – osserva la Campese - più della legge, può fare la solidarietà pubblica e umana delle donne e degli uomini di San Ferdinando di Puglia. Per questo – conclude l’assessore - invito la comunità a non abbassare la testa e a manifestare apertamente la propria repulsione a qualsivoglia pratica o atteggiamento di natura coercitiva e antidemocratica tesa a calpestare la dignità delle lavoratrici e a spogliare i lavoratori di tutti i loro diritti.”  
   
   
CRESCONO LE “SCUOLE PER GENITORI”: UN’INIZIATIVA DI SUCCESSO CHE HA COLTO LA NECESSITÀ DI TANTE COPPIE  
 
Ancona, 2 maggio 2012 - La Regione Marche intensifica il suo impegno per le “Scuole per genitori” impiegando ulteriori risorse. Il progetto è rivolto alla formazione delle coppie e prevede l’istituzione di corsi di due tipologie, ciascuna delle quali aventi proprie e distinte caratteristiche: una a carattere gratuito o richiedente il pagamento di una somma simbolica e una che richiede il pagamento dell’iscrizione al corso. A seguito della pubblicazione del bando sono state ritenute ammissibili a contributo 205 domande. “Un numero considerevole – dichiara l’assessore regionale alla Famiglia, Luca Marconi - che dimostra il successo dell’iniziativa. Questo progetto ha infatti colto pienamente la necessità di tante coppie marchigiane di avere una forma di sostegno e di accompagnamento nello svolgimento del proprio ruolo di genitori, superando il divario generazionale, per affrontare e, se possibile, prevenire situazioni di disagio, specialmente, ma non solo, causato dal dilagare del fenomeno delle dipendenze patologiche e degli episodi di violenza e devianza giovanile”. “Questo – continua Marconi – giustifica un ulteriore impegno finanziario da parte della Regione, per consentire a tutti i corsi ritenuti ammissibili e compresi nella graduatoria di ricevere il finanziamento regionale”. L’impegno complessivo, quindi, a favore del progetto è di 341mila euro per la realizzazione di tutti i corsi: 171 appartenenti al primo modello e 34 al secondo. Slitta inoltra la data di conclusione dei corsi, fissata ora al 30 giugno 2013, per consentirne lo svolgimento a tutti quelli finanziati, in considerazione del loro rilevante numero che comporterà per gli enti gestori un aggravio nel procedimento di organizzazione.  
   
   
FIRENZE: L´IMPRENDITORIA FEMNMINILE E LE BANCHE  
 
 Firenze, 2 maggio 2012 - Il problema dell’accesso al credito è una questione avvertita soltanto dalle imprese femminili? In questo momento storico di crisi e di restrizione del credito finanziario, questa difficoltà risulta estesa a tutto il mondo imprenditoriale. Per questo, il Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile (C.i.f.) della Camera di Commercio di Firenze si fa promotore di un seminario rivolto alle imprese del territorio fiorentino dal titolo “Avvicinare le imprese al linguaggio delle banche”, in programma a Firenze il 4 maggio 2012 alle 9, nell’Hotel Ac Via L. Bausi 5 (Stazione Leopolda – Porta al Prato). Recenti studi hanno illustrato che il costo del credito ha avuto un aumento generalizzato, pur rimanendo tendenzialmente più alto per le imprese femminili. Il seminario propone un approccio didattico e informativo, ma anche pragmatico e concreto, ai concetti fondamentali di merito creditizio, garanzia e riclassificazione di bilancio, per favorire un miglioramento della comunicazione finanziaria tra banca e impresa, attualmente processo chiave per tutte le aziende e non soltanto per il contesto imprenditoriale femminile. Programma 09.00-09.30 registrazione partecipanti; 09.30-09.40 introduzione a cura delle vice presidenti Cif Valentina Lingria e Elisa Sarri; 09.40-10.10 Dott. Alessandro Giannozzi (Unifi). La valutazione del merito creditizio dell´impresa: aree di informazioni rilevanti e pricing del prestito: 10.10-10.30 dott.Sa Serena Bini (Banca Cr Firenze – resp. Area credito Firenze). Le richieste di affidamento: elementi di analisi e documentazione a corredo: 10.30-10.45 domande dalla platea; 10.45-11.15 coffee break; 11.15- 12.30 Dott. Stefano Poli (responsabile di Alpha Service srl, Società di Consulenza alle imprese per la gestione finanziaria e il credito). Approfondire la realtà aziendale attraverso la lettura del bilancio: il rapporto banca/impresa. L’iscrizione può essere fatta telefonicamente al numero 0552750341 o 0552750430 oppure via e-mail all’indirizzo: promozione@fi.Camcom.it  indicando nome, cognome, numero di telefono e indirizzo e-mail.