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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 06 Giugno 2012 |
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FORUM DELLA COMUNICAZIONE 2012 WEB, TV, VALORI DEL SISTEMA PAESE: LA COMUNICAZIONE RIMANE ANCORA UN ELEMENTO ESSENZIALE PER LO SVILUPPO ECONOMICO. MA I MEDIA PREFERITI DAGLI ITALIANI SEGNANO UN RITORNO ALLA TRADIZIONE |
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Roma, 6 giugno 2012 - A margine delle varie sessioni di lavoro del Forum della Comunicazione 2012 di Roma, l’evento annuale più importante in Italia dedicato alla comunicazione pubblica e d’impresa, l’Istituto Piepoli ha presentato i risultati della ricerca “Opinione Pubblica: puntare sull’internazionalizzazione”, svolta per capire il reale livello di percezione nel nostro paese del mondo della comunicazione, e il suo effettivo valore per lo sviluppo e la crescita dell’economia italiana. Il sondaggio d’opinione, effettuato con metodologia C.a.t.i. Su un campione di 500 casi rappresentativo della popolazione italiana, maschi e femmine dai 18 anni in su*, conferma che per la maggior parte degli italiani, la comunicazione riveste il ruolo di chiave strategica per uscire dalla crisi economica: tra questi è il 73% a rispondere in maniera positiva (molto 22%; abbastanza 51%), segnando un più 12% rispetto allo scorso anno. La Pubblica Amministrazione è vista ancora come un terreno poco affidabile e soprattutto poco trasparente. Ma per l’87% degli intervistati basterebbe investire proprio sulla comunicazione per far conoscere in modo capillare e trasparente le iniziative e i servizi per il cittadino. Lo scorso anno la quota di coloro che ritenevano la comunicazione un elemento importante per la reputazione della Pa era il 76%. Tra i vari canali di comunicazione da cui ricevere informazioni di aziende private e/o istituzioni, gli italiani preferiscono ancora la televisione, con una percentuale del 94%. L’anno scorso la percentuale era del 55%. L’aumento si registra su tutte e due le voci, +19% per la pubblicità e +18% per gli approfondimenti televisivi. Il Web a sorpresa scende dal 41% dei consensi al 29%. Si contraggono tutte le voci, soprattutto i blog e i siti istituzionali (-4%) ed email (-4%), ma anche i social network segnano un -2%. Conquista ben 7 punti in più la radio, che passa dal 10% al 17% e diventa il terzo canale preferito dagli intervistati, superando gli Eventi e incontri diretti sul territorio (15%), i cartelloni stradali (7%) e il Direct Marketing (1%). Quando si chiede agli italiani su cosa si ritiene importante investire nella comunicazione, la maggioranza risponde sull’Innovazione (il 54%) e sul Turismo locale per lo sviluppo del territorio nazionale (il 49%). Per il 37% bisogna dare importanza ai valori e alla cultura del sistema Italia, mentre per il 28% al sistema di mobilità in Italia. Infine il 27% ritiene importante puntare sul design e il made in Italy. Come tutti gli anni, gli italiani declinano le parole chiave della comunicazione che secondo loro saranno principalmente adottate nel 2012-2013. E con l’acuirsi della crisi, al primo posto si riconferma il Lavoro con il 55% delle preferenze (+19% rispetto al 2011). Segue proprio la parola Crisi al 28% e Innovazione sale al terzo posto (+5%), con il 20% delle preferenze. Al quinto posto si trova la parola Tecnologia (19%), mentre al quinto si trova la parola Valori, che aumenta di 8 punti passando dal 9 all’11%. La parola Investimenti, che l’anno scorso era seconda con il 27% delle preferenze, scende di ben 10 punti al 17%. Seguono Green Economy (16%), Responsabilità Sociale (14%), Turismo e Comunicazione al 9% e Stili di Vita al 7%. Chiudono la classifica i termini Internazionalizzazione (6%), Nuovi Media e Concorrenza (5%), Design (3%) ed infine Pubblicità via Internet al 2%. “La comunicazione come parola-chiave per cercare di orientarsi in un momento di forte instabilità. Gli italiani sembrano impauriti e tendono ad identificare la comunicazione come sinonimo di trasparenza e diminuzione di distanza tra lo Stato, la Pubblica Amministrazione e i cittadini. Se da un lato assistiamo a fenomeni di assestamento e repentine oscillazioni dell’opinione pubblica su argomenti di interesse generale (come politica, amministrazione, partiti, caste, sprechi ecc.) dall’altro, per quel che riguarda le parole chiave della comunicazione, registriamo un assestamento e una stabilità rispetto allo scorso anno: Lavoro, crisi e innovazione temi su cui puntare mentre “crollano gli investimenti” forse troppo spesso proposti e sostituiti nell’immaginario collettivo con tasse, sacrifici e depressioni varie… E’ come se l’opinione pubblica fosse “allenata alla crisi” cercando disperatamente di ricostruire uno scenario positivo con le poche forze rimaste” commenta Roberto Baldassari Vice Presidente Esecutivo dell’Istituto Piepoli S.p.a. “I risultati che emergono dal sondaggio d’opinione dell’Istituto Piepoli, confermano la nostra teoria secondo la quale la Comunicazione è e rimane un perno fondamentale sul quale il nostro paese deve puntare per uscire dalla crisi economica. I cittadini italiani, inoltre, dimostrano un’attenzione particolare verso la comunicazione delle amministrazioni pubbliche, segno forse della voglia di sentire le istituzioni vicine e trasparenti nelle loro azioni. I dati che segnano una regressione di internet nelle preferenze per la comunicazione di aziende e istituzioni ci rende ancora più consapevoli del sempre più delicato ruolo del comunicatore. È quindi importante che questo venga svolto da professionisti preparati e professionali, e che il reale valore della Comunicazione venga riconosciuto da quante più imprese e cittadini possibile, e questi sono due tra i principali obiettivi che si pone Comunicazione Italiana, il nostro grande Business Social Network, che da anni raccoglie migliaia tra associazioni e opinion leader operanti nel settore” ha aggiunto Fabrizio Cataldi, Amministratore e Managing Director di Comunicazione Italiana www.Forumcomunicazione.it www.Worldcomforum.com Twitter: #forumcom Facebook: https://www.Facebook.com/events/327024300679984/ |
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INCONTRARSI A SALSOMAGGIORE, LE IDEE IN CAMMINO DAL 6 AL 10 GIUGNO LA CITTADINA TERMALE DIVENTA UN CENTRO TEMATICO CON INTELLETTUALI, SCRITTORI, GIORNALISTI, ATTORI, PERSONALITÀ DELLA CULTURA E DELLO SPETTACOLO |
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Parma, 6 giugno 2012 - Legalità, senso dello stato, etica civile, lotta alla mafia ma anche il rapporto con la morte. Sono scomodi – anzi “scomodissimi” secondo Mariangela Guendalini - gli argomenti proposti con la sesta edizione di Incontrarsi a Salsomaggiore, che dal 6 al 10 giugno farà della bella cittadina termale un “centro tematico”. Non un festival come precisa la responsabile della casa editrice Guanda che insieme alla figlia Eleonora, ne guida la direzione artistica, ma qualcosa di più “nel senso dell’impegno” a cominciare dal loro “cittadine di generazioni diverse che non intendono stare alla finestra, a guardare un paese che cammina col bastone, ma che condividono l’idea di provare a ricostruire l’Italia”. Per questo la sesta edizione di Incontrarsi a Salsomaggiore è rivolta a chi sente il bisogno di cambiare, con la forza delle idee e lo scambio tra culture, a partire dai libri e dai vissuti dei protagonisti come quelli di Gherardo Colombo, magistrato, Roberto Toscano, ambasciatore, e Daniele Protti, direttore de l’Europeo, che ragioneranno insieme del rispetto delle regole e etica civile (il 6 alle 21). Oppure Antonino Di Matteo, sostituto procuratore di Palermo, Loris Mazzetti, de il Fatto Quotidiano, Marta Chiavari, scrittrice, e Vincenzo Conticello, imprenditore sotto scorta, che si confronteranno su mafia e potere compresa la diffusione di questo fenomeno al Nord (il 9 alle 21). Ma ci saranno anche Concita Di Gregorio (l’8 alle 21) col suo libro “Così è la vita.Imparare a dirsi addio” in cui parla della morte insieme a un’altra scrittrice Iaia Caputo, Chiara Valentini ( il 9 alle 18) che ha dedicato la sua ultima fatica “O i figli o il lavoro” alle discriminazioni che le donne vivono nella professione; Hu Lanbo, direttrice di Cina Italia, intervistata da Davide Bregola sul tema del rapporto con quel paese (il 10 alle 17). Poi l’anteprima dello spettacolo di Stefano Benni con Fausto Mesolella (il 7 alle 21 al Teatro Nuovo), la presentazione di “Panta Rai” di Dario Vergassola (il 10 alle 18), il musical reading con Elena Bettinetti e Angel Luis Galzerano (il 7 alle 18) e il concerto di chiusura di Cesare Picco (il 10 alle 21 al Teatro Nuovo. Molte le sottolineature al programma emerse dall’incontro di presentazione che si è svolto oggi a Parma in Provincia, una giornata particolare, segnata dal lutto per le vittime del terremoto che ancora colpisce l’Emilia e che sono state onorate con un minuto di silenzio. Per l’assessore alla Cultura Giuseppe Romanini l’iniziativa è “un momento di contaminazione fra cultura e riflessione che si adatta a Salsomaggiore, un luogo dove star bene e avere anche occasioni di incontro come questa”. “Questo è il sale della vita, un matrimonio felice fra terme, la nostra bella città e l’arte – ha detto l’assessore alla Cultura di Salsomaggiore Antonio Battei ringraziando particolarmente l’associazione “Incontrarsi a Salsomaggiore” che organizza l’evento e i due rappresentanti intervenuti alla conferenza stampa Giuliano Fanzaghi e Fabrizio Cesario. “Il sostegno di Banca Monte Parma è la migliore testimonianza del nostro costante impegno nella valorizzare del territorio locale non solo sotto il profilo economico, ma anche culturale e sociale – ha sottolineato Giuseppe Caltabiano, specialista Enti e Relazioni territoriali di Banca Monte Parma- La Banca ha scelto così di rafforzare la propria vicinanza a Salsomaggiore, una cittadina termale dove siamo presenti da tempo e che merita di essere teatro di eventi di prestigio come questo”. L’apertura di Incontrarsi a Salsomaggiore, il 6 alle 18, sarà un momento dedicato a Lidia “Una donna straordinaria – ha detto Mariangela Guendalini raccontando l’incontro avuto con l’attrice – è stata una lezione di teatro e letteratura che ha concluso dicendomi ne è valsa la pena. Ancora non so bene il senso di quella frase ma posso dire che per me è valsa la pena incontrarla”. Il Festival è realizzato dall´Associazione Incontrarsi a Salsomaggiore, insieme a Provincia di Parma, Regione Emilia Romagna, Comune di Salsomaggiore, Banca Monte Parma, Terme di Salsomaggiore e Tabiano e Ascom Salsomaggiore e con il contributo di varie attività imprenditoriali, commerciali ed alberghiere di Salsomaggiore. Tutti gli incontri sono liberi e gratuiti fino ad esaurimento dei posti; si terranno preso i Gazebo in Viale Romagnosi, Piazza Libertà, Piazza Berzieri e in caso di maltempo presso le Terme Berzieri. I biglietti per lo spettacolo del 7 giugno, alle ore 21 presso il Teatro Nuovo di Salsomaggiore, Ci manca Totò, hanno un costo di 10,00 euro. Le prevendite si effettuano allo Iat di Salsomaggiore (Pr), all´Ufficio Informazioni dell´Outlet di Fidenza (Pr), al Disc Jockey 70 di Fidenza, Piacenza e Cremona. Inoltre i biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del Teatro Nuovo di Salsomaggiore la sera dello spettacolo. Il concerto di Cesare Picco si terrà alle Terme Berzieri e l´ingresso è gratuito. Il Programma E I Suoi Protagonisti - L’anteprima del Festival, mercoledì 6 giugno alle ore 18.00, vedrà protagonista il Teatro, con la preziosa presenza di un´icona della scena italiana: Lydia Alfonsi incontrerà la città di Salsomaggiore portando al pubblico la splendida esperienza umana e professionale di un´intera vita trascorsa sul palco, in televisione e dietro la macchina da presa. Una storia che la grande attrice ha condensato anche nel suo ultimo libro. Alle ore 21 Gherardo Colombo, magistrato protagonista delle più importanti vicende giudiziarie degli ultimi vent´anni, recentemente impegnato nelle scuole con incontri di formazione intorno ai temi della legalità, discuterà de Il rispetto delle regole - Senso dello Stato ed Etica Civile, esaminando lo stato dei diritti civili nel nostro paese e a livello internazionale (l´Italia è al sessantanovesimo posto nel mondo per il rispetto di tali diritti), affiancato da Roberto Toscano, diplomatico nelle sedi più calde, già ambasciatore in Iran e in India, e Daniele Protti, esperto di politica estera e direttore de L’europeo. Giovedì 7 giugno alle 18.00 il cantautore e scrittore uruguaiano Angel Luis Galzerano, figlio di genitori italiani emigrati in Urugauy ed emigrato a sua volta in Italia, porterà al pubblico la sua singolare esperienza di doppia immigrazione attraverso un musical-reading intimo e toccante: Galzerano, alla chitarra, eseguirà le sue canzoni accompagnato dalla voce narrante di Elena Bettinetti, che leggerà alcuni passi tratti dal suo ultimo libro “Di qui e d’altrove. Fotostoria di un’emigrazione”, restituendo la profonda testimonianza di un viaggio alla rovescia e lo spaesamento del rientro in una madrepatria che non si conosce. Alle 21.00 un´anteprima del concerto-spettacolo di Stefano Benni, scrittore bolognese, e Fausto Mesolella, chitarrista, insieme in un progetto surreale dedicato a Totò, a 45 anni dalla scomparsa del grande artista napoletano, in cui la chitarra di Mesolella, filo conduttore dell’intero concerto, accompagna le letture di Benni e le sue performance vocali. Ci manca Totò è un originale incontro tra poesia e musica, che ha per protagonista la figura del grande attore napoletano, il Principe della risata, evocata dai due artisti attraverso canzoni, brani, poesie di autori celebri italiani. Benni sorprenderà il pubblico rivestendo a tratti i panni, per lui inediti, del cantante, con uno stile del tutto personale a metà strada tra il rap, il recitato e il melodico. Non mancheranno pezzi inediti di Fausto Mesolella, il cui primo Cd da solista è uscito a marzo 2012. Dopo alcuni giorni di residenza artistica e prove al Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme, con la produzione di Just in Time Srl, Benni e Mesolella offriranno al pubblico di Ias 2012 un primo esito del lavoro, che debutterà in prima italiana il 2 luglio 2012 nella splendida cornice di Villa Pamphilj / Concerti nel Parco a Roma. Venerdì 8 giugno alle ore 21.00 ancora due testimonianze al femminile: Concita De Gregorio, giornalista de La Repubblica, ex-direttrice de L´unità e scrittrice, dialoga con Iaia Caputo, giornalista e ex-direttrice di Marie Claire, intorno al tema Imparare a dirsi addio. A partire dal recente volume pubblicato da Concita De Gregorio sul tema della morte affrontata in famiglia con i più piccoli, le due giornaliste rifletteranno sulle implicazioni etiche ed emotive dell´ “´a livella”, su una possibile ri-educazione e sulla necessaria costruzione di consapevolezza intorno a questi temi, per vivere meglio e rispettare la vecchiaia e la malattia. Sabato 9 giugno alle ore 18.00 Mariangela Guandalini intervista Chiara Valentini, autrice del volume “O i figli, o il lavoro”, interessante testimonianza sulla condizione di genitore, in particolare in merito necessità di confrontarsi con una condizione lavorativa in cui si fatica a trovare compromessi sani. Alle ore 21.00, cambio di rotta con Mafia e potere: un incontro speciale tra diversi protagonisti dell´indagine sui rapporti tra la mafia e il potere politico ed economico in Italia. E´ di marzo la sentenza della Cassazione che annulla la condanna per Marcello Dell´utri per concorso in associazione mafiosa, ma le ricerche non si fermano e il potere mafioso è oggi come ieri impastato con quello politico e finanziario. Ne discuteranno Marta Chiavari, scrittrice e autrice di “Quinta Mafia”, volume dedicato alla presenza della mafia nel nord Italia, Loris Mazzetti, giornalista de Il Fatto Quotidiano, autore di Che Tempo Che Fa e regista di Vieni Via Con Me, Vincenzo Conticello, titolare dell´Antica Focacceria San Francesco di Palermo, simbolo della guerra al racket e modello per gli imprenditori “pizzo free” della Sicilia, Antonino Di Matteo, Sostituto Procuratore presso la Procura di Palermo, autore de Assadio alla toga. Un´occasione unica per incontrare i protagonisti della lotta alla mafia e per affrontare temi caldi di strettissima attualità difficilmente toccati dall´informazione mass mediatica. Domenica 10 giugno alle ore 17.00 Davide Bregola, scrittore e giornalista, dialoga con Hu Lanbo, direttrice della rivista “Cina in Italia”, pubblicazione bilingue, e autrice in lingua italiana del volume “La strada per Roma”. La Cina e l’Italia, vicine o lontane? è il titolo di questo incontro che riporta al centro del dibattito culturale e sociale del nostro paese il tema dell´immigrazione cinese e la cruciale risorsa del multi culturalismo nella società italiana. Alle 18.30 Mariangela Guandalini accompagnerà sul palco uno straordinario protagonista dello spettacolo, Dario Vergassola, comico e autore di teatro e televisione, che porterà al pubblico i suoi divertenti, ironici ed affilati pensieri intorno al sistema di informazione nazionale: Panta Rai. La notizia scorre. La chiusura di Ias 2012 è affidata alle ore 21.00 al compositore e pianista Cesare Picco, il cui tour è partito lo scorso 27 aprile dal Ravello Festival con l´esecuzione in anteprima nazionale del suo ultimo album Piano Calling. Lavoro in piano solo ispirato agli impulsi ed ai segnali essenziali dell´alfabeto Morse, Piano Calling è – nelle parole dell’autore – “…una sorta di mantra espresso in 14 brani per un tema evocativo. Il messaggio Morse e il pianoforte si fondono per aprire e chiudere l´album, mentre al centro c´è tutta la musica creata con il "mio" alfabeto ... Messaggi di suoni che partono dalla cassa armonica per navigare liberi nell´aria, e, come il Morse, arrivano agli uomini di tutte le latitudini”. Per informazioni: Iat di Salsomaggiore Terme, www.Incontrarsiasalsomaggiore.org |
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UPC CABLECOM: ATTIVAZIONE DI 17 NUOVI CANALI, PIÙ 21 CANALI IN HD |
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Zurigo, 6 giugno 2012 - Da subito i clienti con un abbonamento alla televisione di upc cablecom possono vedere 17 nuovi canali. In futuro 21 dei canali già disponibili saranno trasmessi in qualità Hd. Oggi i canali privati tedeschi, quali Sat.1, Prosieben e kabel eins nonché il canale televisivo d´intrattenimento della Svizzera tedesca 3+, saranno attivati per la prima volta in Svizzera in qualità Hd. Upc cablecom arricchisce ulteriormente la sua vasta offerta televisiva con altri canali molto richiesti. Il maggiore operatore di reti via cavo della Svizzera da oggi integra nel suo programma complessivamente 17 nuovi canali su tutto il territorio nazionale, quindi due nella Svizzera tedesca, undici nella Svizzera francese e quattro nella Svizzera italiana. Per la prima volta nella storia di upc cablecom viene attivato nello stesso giorno un numero così grande di nuovi canali televisivi. Nei mesi a venire l´azienda amplierà la sua offerta con altri canali. Nella Svizzera tedesca i due canali Rtl Nitro e Glitz Hd che trasmettono prevalentemente film e telefilm sono già stati integrati nel programma. Nella Svizzera francese un grande numero di canali francesi sarà integrato nel pacchetto di programmi «Comfort». I nuovi canali nella Svizzera francese sono innanzitutto rivolti a un target interessato a documentari, musica e sport. Con l´integrazione di diversi nuovi canali per bambini, upc cablecom desidera attirare anche un pubblico più giovane. In Ticino i tre canali rinomati, quali La 7 d, Rai Hd e La 5 andranno a completare l´offerta. Oltre ai 17 nuovi canali i clienti con un abbonamento alla televisione di upc cablecom potranno presto vedere 21 canali in qualità Hd. Quattro dei canali vengono trasmessi per la prima volta in Svizzera: i tre canali privati tedeschi, Sat.1, Prosieben e kabel eins nonché il canale d´intrattenimento 3+. Questi quattro canali sono già disponibili nel pacchetto di base digitale «Mini». Con l´attivazione dei nuovi canali Hd, upc cablecom rimane fedele al suo motto «Più prestazioni, più emozioni» e compie un altro passo importante verso la tv digitale. L´integrazione dei nuovi canali sottolinea come la richiesta si stia sempre più orientando verso la tv digitale e l´Hdtv in Svizzera. |
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BOLZANO: UNIFICATI DALLA GIUNTA I CRITERI PER L’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI DELL’ASSISTENZA DOMICILIARE |
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Bolzano, 6 giugno 2012 - Sono stati fissati recentemente dalla Giunta i criteri generali validi a livello provinciale per l’accesso alle prestazioni dell’assistenza domiciliare. “Il nocciolo della delibera approvata dalla Giunta è quello di legare in maniera più forte i servizi sociali pubblici all’effettivo fabbisogno, di incentivare e di utilizzare appieno l’autonomia degli utenti” afferma l’assessore provinciale alla sanità, famiglia e politiche sociali, Richard Theiner. Nel corso del 2011 le prestazioni di assistenza domiciliare hanno riguardato quasi 350.000 ore con la consegna a domicilio di oltre 445.000 pasti. La persona che richiede le prestazioni, in base alla valutazione professionale della responsabile tecnica o del responsabile tecnico del servizio di assistenza domiciliare, non dispone delle necessarie capacità e possibilità in riferimento alle prestazioni che richiede ed è impossibilitata ad organizzarle e realizzarle senza un sostegno esterno. Le risorse familiari e/o extrafamiliari della persona, in base alla valutazione professionale della responsabile tecnica o del responsabile tecnico del servizio di assistenza domiciliare, non sono presenti o sono presenti in misura insufficiente; quindi la situazione della persona non può essere risolta senza il contributo dell’assistenza domiciliare (principio di sussidiarietà). Le prestazioni di assistenza domiciliare riguardano ad esempio l’igiene personale a domicilio, l’attività socio-pedagogica e socio-geriatrica, l’ attivazione e l’animazione, le cure mediche di base, l’aiuto domestico, il trasporto e l’accompagnamento, i pasti a domicilio, il bagno / doccia con assistenza, l’ igiene del piede (Pedicure), il servizio di lavaggio della biancheria. L’assessore provinciale Richard Theiner sottolinea che i nuovi criteri hanno lo scopo principale di rafforzare l’auto- responsabilizzazione degli utenti e di legare in maniera più marcata l’intervento dell’assistenza domiciliare alle effettive esigenze e necessità delle persone. |
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9 ITALIANISSIME OPERE PRIME IN GARA AL FESTIVAL MAREMETRAGGIO |
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Trieste, 6 giugno 2012 - Usciti in pochissime sale in tutt’Italia o addirittura ancora alla ricerca di una distribuzione, “invisibili” al pubblico eppure uniche nel loro genere: le opere prime italiane in concorso per l’edizione 2012 di Maremetraggio, in programma dal 1 al 7 luglio a Trieste, dimostrano la vitalità del nuovo e sconosciuto cinema dello Stivale, esplorandone da nord a sud, attraverso la lente della fiction, caratteristiche peculiari, punti di forza e debolezze, piccole manie e grandi tare. Saranno nove i lavori in concorso quest’anno per la sezione Ippocampo, riservata alle opere prime italiane: il più invisibile è senz’altro “Ristabbanna”, di Gianni Cardillo e Daniele De Plano, particolarissima opera di metacinema ancora priva di distribuzione, che racconta, attraverso l’artificio tecnico di un bambino che riprende con la telecamera quanto succede, la storia di una ragazza siciliana (Tiziana Lodato), che ritorna per il funerale del nonno dagli Stati Uniti, dove dice di essere un’attrice in carriera, al paese natale. Scoprirà che quanto lasciato indietro, a “Ristabbanna” (da queste parti, proprio qui), non è poi tutto negativo, passando da un iniziale disprezzo per la vita di paese e i suoi concittadini a un riavvicinamento alle sue origini. Sempre ambientato nell’Italia Meridionale, in Puglia, e visto poco nelle sale italiane, è il toccante esordio di Pippo Mezzapesa nel lungometraggio, con “Il paese delle spose infelici” (con Aylin Prandi, Rolando Ravello, Valentina Carnelutti), storia di una giovane sposa che medita il suicidio e di due ragazzini che tentano di scoprire quale sia la sua infelicità e di porvi rimedio. Tratto dall’omonimo romanzo di Mario Desiati, il film coglie dal libro, oltre all’anima narrativa, atmosfere e sensazioni, dall’ “affascino”, termine che in dialetto tarantino indica una maledizione, un incantesimo, all’immagine della Puglia come luogo della memoria, spazio ideale per un racconto di formazione. Come “Il paese delle spose infelici”, quest’anno ben altri tre lungometraggi su nove in concorso sono tratti da libri, romanzi o racconti, a dimostrazione che alla base del cinema di qualità c’è una letteratura italiana di qualità. E’ tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Bonini il lungometraggio d’esordio di Stefano Sollima, Acab (con Pierfrancesco Favino, Filippo Nigro, Marco Giallini, Andrea Sartoretti), acronimo di “All cops are bastards”, che racconta con toni cupi avventure e disavventure di un reparto della celere, la violenza legalizzata contro la violenza ultrà, contaminando cinema di genere e cronaca. E’ tratto da un racconto, di Pietro Grossi, anche “Cavalli”, opera prima di Michele Rho, con Michele Alhaique, Vinicio Marchioni e Giulia Michelini, storia, ambientata in un paesino degli Appennini, di due fratelli diversi e legatissimi, che alla morte della madre ricevono in dono dal padre due bellissimi puledri non ancora domati. Altro film tratto da un romanzo, in questo caso scritto dallo stesso regista, è l’esordio dietro la macchina da presa di Ivan Cotroneo, “La kriptonite nella borsa”, con Valeria Golino, Cristiana Capotondi, Luca Zingaretti e Libero De Rienzo. Ambientato a Napoli, racconta la storia di una famiglia affollata e piuttosto scombinata, vista con gli occhi del componente più piccolo, Peppino Sansone. Peppino ha un cugino più grande, Gennaro, che si crede Superman. Quando Gennaro muore, riportarlo in vita con la fantasia sarà per Peppino l’unico modo per affrontare con serenità e disincanto le vicissitudini della sua famiglia e accostarsi al mondo degli adulti. Sempre ambientato in Campania, ma stavolta a Castel Volturno, è il film rivelazione della 68° Mostra del Cinema di Venezia: “Là-bas”, opera prima di Guido Lombardi, con Kader Alassane, Moussa Mone, Esther Elisha. Lungometraggio coraggioso e splendidamente diretto, “Là-bas” racconta dal punto di vista degli immigrati africani in Italia la realtà della “più africana tra le città europee”. Yussouf, un giovane immigrato, è combattuto tra la dura realtà dei suoi connazionali onesti, ridotti a vendere fazzolettini di carta ai semafori, e tra la ricca vita dello zio e di chi come lui ha scelto la carriera criminale. Si sale da sud verso il centro del nostro Paese con “Qualche nuvola”, divertente commedia di Saverio di Biagio, nei cinema italiani dal 27 giugno, con Michele Alhaique, Greta Scarano, Aylin Prandi, Michele Riondino e Giorgio Colangeli. In una borgata romana vive Diego, giovane coscienzioso che dopo 10 anni sta per convolare a nozze con la fidanzata di sempre, Cinzia. Per guadagnare qualche euro in più Diego accetta un lavoro extra da svolgere a casa di della bella e giovane nipote del capo. E’ lei lo spunto per una sua lacerante, pur se divertentissima, riflessione sull’eterno dilemma pre-matrimoniale: vale davvero la pena sposarsi? Dal Lazio ci si sposta in Toscana e poi nell’estremo nord d’Italia e oltre con l’ottava opera prima in gara, “I primi della lista”, dell’italo americano Roan Johnson, con Claudio Santamaria, Fabrizio Brandi e Francesco Turbanti, commedia on the road ispirata a un episodio realmente accaduto in un periodo caldo della nostra storia recente. Nel 1970, a Pisa, due studenti, invece di prepararsi per l’esame di maturità, fortemente condizionati dal più grande Pino Masi, cantautore ben inserito negli ambienti della contestazione, si fanno da lui convincere a intraprendere un lungo viaggio per scappare dall’Italia, dove pare sia imminente un colpo di stato militare. Per non essere “i primi della lista”, i primi prigionieri politici del nuovo regime, fuggono oltreconfine, affrontando varie peripezie. E va oltreconfine anche l’ultima opera prima in concorso a Maremetraggio 2012: “Missione di pace”, di Francesco Lagi, con Silvio Orlando, Alba Rohrwacher, Francesco Brandi, Filippo Timi e Bugo, nei panni di attore e autore della colonna sonora del film. Opera profondamente pacifista, l’esordio di Lagi nel lungometraggio dissacra ironicamente una missione del nostro esercito nei Balcani. Al capitano Vinciguerra viene assegnato il compito di stanare e catturare un criminale di guerra nel territorio ancora caldo della ex Jugoslavia, ma a raggiungerlo per cause fortuite nel corso della sua missione sarà il figlio Giacomo, infervorato pacifista. L’incontro-scontro tra padre e figlio risulterà in una liberatoria presa in giro delle ideologie dure e pure, in sintonia con il pensiero di Giorgio Gaber, riportato in coda al film: “l´uomo è quasi sempre meglio dell´ideologia che sostiene”. I 9 lavori in gara si disputeranno ben 8 premi: il premio alla migliore opera prima, il premio al miglior attore e attrice, il premio coraggio al produttore che più ha saputo “osare”, il premio della critica alla migliore opera prima, quello del pubblico. Per il quarto anno consecutivo continuerà inoltre la collaborazione con Officine Artistiche, che anche in questa edizione del festival premierà il migliore esordiente con il premio scommessa: un riconoscimento davvero speciale che permetterà al vincitore di accedere direttamente a Officine Lab, il “nido” di Officine Artistiche che ogni anno seleziona dieci tra gli attori più promettenti del panorama italiano e, per un biennio, li aiuta a muovere i primi passi nel mercato cinematografico, mettendoli in contatto con casting directors e addetti del settore. |
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MULTISALA CINELAND: TAGLIO DEL NASTRO DELL’OSTIAFILMFEST 2012 - PRIMO FESTIVAL DEL CINEMA “SMOKING FREE” QUESTA SERA PREMIO OSTIAFILMFEST A CLAUDIO SANTAMARIA |
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Roma, 6 giugno 2012 Sarà Claudio Santamaria la special guest della giornata inaugurale della Iii edizione dell’Ostiafilmfest - Festival Internazionale del Cinema di Ostia, kermesse cinematografica che si caratterizza per la sua doppia anima, manifestazione di carattere internazionale e punto di riferimento per il litorale laziale, che prende il via oggi (fino al 9 giugno) nella straordinaria location, il multisala Cineland di Ostia Il programma di questa sera della manifestazione, diretta da Francesco Cinquemani, con la collaborazione di Roberta Garzia e Roberto Ciufoli e Paco Rizzo, prevede, per la sezione Ultravisioni, la proiezione dei film Non nel mio giardino (presenti il regista Andrea Corsini e gli attori Giorgio Carminati e Paolo Briguglia), che racconta la storia di padre e figlio a caccia insieme nel tentativo di ritrovarsi; Il signor H e Lilah (presente in sala il regista Joel Ramirez) e il documentario Tre anni, tre mesi, tre giorni (presente in sala la regista Anouchka Lazarev). Alle 20.15 la cerimonia d’apertura presentata da Roberto Ciufoli, Roberta Garzia e Paco Rizzo, che introdurranno anche l’intervento del professor Giacomo Mangiaracina che presenterà l’iniziativa contro il fumo “Smoking Free”. Momento clou della serata la premiazione di Claudio Santamaria che riceverà l’ambito riconoscimento del festival, un’opera artigianale realizzata per l’evento dal maestro Valentino Battista. Al termine della presentazione, per la sezione Italiana, alla presenza degli autori seguirà la proiezione del film horror Cavie firmata Manetti Bros e, per la sezione Anteprima, What doesn’t kill you di Brian Goodman. Il festival, patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lazio, Comune di Roma, Comune del Xii Municipio, Provincia di Roma, Roma e Lazio Film Commision, è realizzato con il contributo di Bulgari, Ied, Cineland, Corvisieri Autonoleggi, Greenfield Station, Empatic, Civerchia Arti grafiche, Federazione Ordini Farmacisti Italiani, Indicinema, Valentino Battista. Www.ostiafilmfest.com |
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"LIBRI E MAESTRI TRA MEDIOEVO E UMANESIMO" |
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Pavia, 6 giugno 2012 - Il 7 giugno, in Biblioteca universitaria, si terrà la presentazione del volume di Luciano Gargan. Il volume ripropone una raccolta di ventitré saggi, pubblicati originariamente tra il 1965 e il 2001, dove nuove esplorazioni di archivio e di biblioteca hanno consentito all´autore di ricostruire, tra l´altro, attraverso antichi inventari e codici superstiti, le vicende di importanti raccolte librarie italiane del tardo Medioevo e dei primi secoli dell´Umanesimo. Il volume ripropone una raccolta di ventitré saggi, pubblicati originariamente tra il 1965 e il 2001, dove nuove esplorazioni di archivio e di biblioteca hanno consentito all´autore di ricostruire, tra l´altro, attraverso antichi inventari e codici superstiti, le vicende di importanti raccolte librarie italiane del tardo Medioevo e dei primi secoli dell´Umanesimo, come quella, assai preziosa, del bibliofilo trevigiano Oliviero Forzetta, contemporaneo del Petrarca, che fu il primo a possedere anche una collezione di oggetti d´arte e antichità, o quella dell´umanista Giovanni Conversini, che ebbe la ventura di ereditare una parte della biblioteca del re di Napoli Roberto d´Angiò. Inoltre, l´esame di svariati indizi presenti nei codici, dalle ordinarie note di possesso alle annotazioni di funzionari di dogana, ha permesso di individuare con certezza i numerosi libri di testo adoperati da studenti e maestri nelle scuole comunali o nelle università. Saluti di Elisa Romano, Silvana Borutti, Carla Riccardi Intervengono Vincenzo Fera, Edoardo Fumagalli, Antonio Manfredi, Simone Signaroli |
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SI TRASFERISCE A SEGRATE LA PRESTIGIOSA BIBLIOTECA DI VIA SENATO |
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Segrate, 6 giugno 2012 - Lo ha deliberato la Giunta: il nuovo Centro polifunzionale di via Xxv Aprile, che avrà sede nell’ex Palazzo Comunale interamente riqualificato, con minimi interventi di adeguamento del progetto iniziale, ospiterà la prestigiosa Biblioteca di via Senato. “Abbiamo accolto la richiesta di concessione di spazi all’interno dell’edificio degli architetti Canella e Achilli pervenutaci dalla Fondazione Biblioteca di via Senato – fa sapere il sindaco Adriano Alessandrini- per il trasferimento del prestigioso patrimonio librario della stessa”. La Fondazione che ha sede a Milano svolge da oltre quindici anni un’attività pubblica di biblioteca e di iniziative collaterali quali teatro, mostre, esposizioni, presentazione di libri, incontri tematici, conferenze, visite guidate, attività didattiche rivolte sia alle scuole che agli adulti. “Abbiamo risposto favorevolmente all’istanza della Fondazione con grande entusiasmo – prosegue il primo cittadino – certi che dalla collaborazione con la biblioteca comunale, pronta anch’essa a trasferirsi nella sede di via Xxv Aprile, potranno nascere sinergie tali da dare vita nel cuore della città a un polo culturale di altissimo prestigio e rilievo, unico nel suo genere”. “La realtà di via Senato – continua il sindaco - è infatti una biblioteca di carattere conservativo, con un patrimonio librario di oltre 140 mila titoli suddivisi in fondi specializzati, (fondi e archivi moderni e fondo antico e manoscritti*), in opere di consultazione generale e in collezioni di argomento e tipologia omogenei, che saranno a disposizione dei cittadini. Eserciterà inoltre forte richiamo per studiosi e operatori del settore. La biblioteca comunale è invece luogo di consultazione. Le due istituzioni, entrambe di enorme portata e valore, integrate, rappresenteranno una ricchezza senza pari per l’intera Comunità”. Il sindaco aggiunge inoltre che “la nuova sistemazione permetterà alla biblioteca civica di dedicare più ampi spazi alla Sala Ragazzi e all’emeroteca, che avranno sede al piano terra dell’edificio, con accesso diretto sulla piazza”. La possibilità quindi di utilizzare in modo diretto e integrato locali interni e aree pubbliche esterne, che potranno essere dedicate all’organizzazione di iniziative per i bambini e i ragazzi, avvicinando ulteriormente la biblioteca alla città e rafforzando l’idea di centro cittadino che sta prendendo sempre più forma. “Nel contempo – prosegue il sindaco -, aumenteranno i servizi e gli orari di apertura saranno più ampi”. “Nel centro polifunzionale che pensiamo di inaugurare a fine anno – conclude Alessandrini – non si svolgerà solo attività bibliotecaria. Qui nascerà infatti anche la Scuola Civica di Musica, dove troverà sede la Banda cittadina, e si terranno corsi di musica, arti grafiche e visive. L’auditorium e la sala conferenze previsti saranno utilizzati per gli eventi e gli appuntamenti più diversi”. *Biblioteca Via Senato Il Fondo moderno di libri di pregio, costituito da circa 2.500 edizioni, rappresenta, attraverso volumi usciti dai torchi di Alberto Tallone, dell’Officina Bodoni di Giovanni e Martino Mardersteig, Franco Riva, Franco Sciardelli e Edizioni unaluna, la migliore tradizione tipografica del Novecento. Il Fondo antico contiene oltre a numerosi incunaboli, edizioni stampate tra il 1500 e la fine dell’Ottocento, specialmente di volumi usciti dalle botteghe dei tipografi che hanno onorato l’arte della stampa e sono stati protagonisti della diffusione del libro come Aldo Manuzio, Lorenzo Torrentino, i Giunta, i Giolito de Ferrari, gli Elzevier e Giambattista Bodoni. La letteratura italiana è rappresentata sia dagli autori più importanti – notevoli le raccolte delle opere di Dante e Manzoni in primis –, sia da autori minori, a volte difficili da rintracciare, prevalentemente nelle loro prime edizioni, cui si affiancano, per completezza, varianti e contraffazioni. Particolare interesse viene dedicato alla filosofia e al pensiero utopico dal Cinquecento all’Illuminismo, francese e italiano, costituendo una raccolta tra le più cospicue. In questo contesto si collocano anche opere relative alla teoria della ragion di stato e agli insegnamenti sul buon governo di autori come Niccolò Machiavelli, Giovanni Botero e Paolo Paruta, e pubblicazioni sulla Riforma e Controriforma di autori come Erasmo da Rotterdam, Giordano Bruno, e per l’appunto, Tommaso Campanella – pubblicazioni spesso difficilmente contenute in biblioteche italiane. Altra collezione importante è quella che riguarda la storia locale della Lombardia – Milano soprattutto, ma anche il lago di Como – e della Sicilia: quest’ultima sezione offre un panorama insolito, se non unico per Milano, di testi sulla storia e la cultura siciliana. |
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PRESENTATA LA PUBBLICAZIONE VIVERE LA VALLE
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Aosta, 6 giugno 2012 - E’ stata presentata ufficialmente nel pomeriggio di martedì 5 giugno, a Palazzo regionale, la pubblicazione Vivere la Valle, realizzata dall’Office Régional du Tourisme in collaborazione con la Regione e la Chambre valdôtaine, con l’obiettivo di raccogliere in un unico strumento di comunicazione tutti gli eventi realizzati in Valle d’Aosta. Il progetto è frutto di un accordo definito attorno ad un tavolo di coordinamento tra gli Assessorati regionali e gli enti che organizzano manifestazioni in Valle d’Aosta, un percorso che vuole offrire la possibilità ai turisti e ai fruitori degli eventi di essere informati e poter partecipare a tutte le iniziative di loro gradimento. Il magazine, nato nel gennaio di quest’anno, è a cadenza mensile, ad eccezione dei mesi di luglio ed agosto nei quali la cadenza sarà quindicinale per la grande quantità di eventi previsti. In ogni numero sono individuate delle tematiche, all’interno delle quali sono calendarizzate le manifestazioni: musica, cultura, tradizioni e folklore, sport, animazione e spettacoli, artigianato e fiere, cinema e teatro, sagre enogastronomiche e mostre. Sono inoltre presenti dei box di approfondimento per gli eventi di maggior spicco o rilevanza sul territorio. Le informazioni sono raccolte attraverso un formulario inviato dall’Office a tutti i Comuni, Enti e Soggetti organizzatori di eventi. Vivere la Valle sarà in distribuzione presso tutti gli Office du Tourisme, entro la metà del mese antecedente quello di riferimento, per offrire l’opportunità a turisti, ospiti e residenti di prendere con anticipo visione delle attività proposte sul territorio. Inoltre, la pubblicazione può essere consultata sul sito www.Lovevda.it da cui è scaricabile in formato pdf, stampabile anche da casa. I numeri di luglio e agosto saranno distribuiti anche presso esercizi commerciali e alberghi. La scelta di presentare e valorizzare gli eventi dell’intera regione attraverso un unico strumento è basata sulla volontà di illustrare ai turisti l’offerta complessiva a livello regionale, in modo da incentivare la partecipazione ad iniziative organizzate anche in vallate e località diverse da quelle in cui l’ospite soggiorna. La Valle d’Aosta viene quindi proposta in modo unitario ed esaustivo. Vivere la Valle è pubblicata in un formato economico, semplice, ben organizzato e graficamente accattivante. 10 mila copie sono state distribuite a gennaio e febbraio, 8 mila a marzo, 7 mila ad aprile, 5 mila 500 a maggio, 9 mila a giugno. Anche le successive tirature saranno proporzionali ai flussi e alle presenze turistiche. Oggi sono state presentata parallelamente due edizioni speciali della pubblicazione: Enogastronomia e Musica. Lo speciale Enogastronomia, curato dall’Assessorato del turismo in collaborazione con gli Assessorati dell’agricoltura, della cultura e delle attività produttive, raccoglie i principali eventi del settore enogastronomico. Il magazine è stato stampato in 60 mila copie e distribuito presso tutti gli Office du Tourisme, oltre che ha presso i punti Valle d’Aosta ad Eataly di Torino, Genova e Bologna. Lo speciale Musica è nato dalla collaborazione tra Office Régional du Tourisme, Assessorato del turismo, Assessorato della cultura, Comune di Aosta e Associazione Forte di Bard per offrire al turista una panoramica completa del ricco cartellone musicale estivo in Valle d’Aosta. Edito in 30 mila copie, è in distribuzione presso tutti gli Office du Tourisme, i punti di informazione dell’Assessorato della cultura, il Comune di Aosta, gli esercizi commerciali di Aosta, castelli e sedi di mostre, e presso il Forte di Bard. E’ stato distribuito alla Fiera del Fitness di Rimini, nello stand della Regione Valle d’Aosta e sarà distribuito anche in strutture ricettive e nei Comuni. |
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FUGA DA MAGOPOLI" VINCE IL PREMIO "CRITICI IN ERBA" |
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Trento, 6 giugno 2012 - Si è concluso ieri, al teatro "Valle di Laghi" di Vezzano, la seconda edizione trentina di "Critici in erba", concorso nazionale di narrativa per ragazzi, con la proclamazione del vincitore: Enzo Fileno Carabba con "Fuga da Magopoli". All´autore i giovani critici hanno assegnato 273 voti di preferenza e premiato l’aspetto avventuroso e misterioso del libro, “che ha presentato temi importanti, come la fiducia, la stima, il coraggio, di sé e degli altri in maniera leggera” come riporta una delle recensioni scelte. Alla premiazione è intervenuto anche l´assessore provinciale alla cultura, rapporti europei e cooperazione, Franco Panizza. Nel corso della giornata i ragazzi guidati dagli attori di Fondazione Aida, Flora Sarrubbo e Michele Comite, hanno scoperto, attraverso giochi, interviste e quiz, il vincitore. Dopo il riconoscimento a Enzo Fileno Carabba del Premio in denaro “Critici in Erba”, Liber ha assegnato a Martina Benatti della I°d della scuola secondaria (primo grado) di Ala il “Premio speciale” per la migliore recensione, alla quale sarà offerta l´opportunità di essere pubblicata sul prossimo numero del periodico. Infine, ai Critici in erba Stabilo ha offerto come “premio” un colorato tesoro per coltivare la propria fantasia: una dotazione di penne, evidenziatori e matite Stabilo per tutte le 15 recensioni e una ancora più ricca per la migliore recensione. Presente in sala, l´autore è stato applaudito in mattinata dai 417 studenti e 39 insegnanti delle scuole primarie e secondarie di I grado aderenti di Ala, Cles, Lodrone, Pieve di Bono, Roncone, Serravalle, Storo, Strigno, Vigo di Fassa, e Zuclo (Istituto comprensivo di Tione). Mentre, nel pomeriggio Carabba ha incontrato 402 studenti e 28 insegnanti delle scuole primarie e secondarie di I grado aderenti di Ala, Vigo di Fassa, e dell´Istituto Comprensivo di Trento 7 (scuole di Meano, Pedrolli di Gardolo, S. Anna di Gardolo, Tesino, Vigo Meano). L’iniziativa, patrocinata dalla Provincia autonoma di Trento, vede come ente promotore Fondazione Aida con la collaborazione di Liber ed è promossa in collaborazione con: Comune di Strigno – Biblioteca Comunale, Comune di Ala – Biblioteca Comunale, Comune di Cles – Biblioteca Comunale, Comune di Vigo di Fassa – Biblioteca Comunale, Servizio Bibliotecario Valle del Chiese (Biblioteche di Storo, Pieve di Bono, Roncone e Bondone), l´Istituto Comprensivo di Tione e l´Istituto Comprensivo di Trento 7. "Critici in erba" è sostenuta da: Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Fondazione Cattolica Assicurazioni, Bim dell´Adige, Meggle, Stabilo, Valledoro, Coca- Cola Hbc Italia. Fuga da Magopoli - Agostino, Igor e Lu sono tre bambini che non si bevono tutto quello che dicono gli adulti. Sospettano infatti che la magia sia tutta una montatura. Meno male che ci sono i nonni di Agostino, gli unici ancora sani in un mondo dove tutti credono che la terra sia piatta e che si possano fare comparire dal nulla ranocchie, caramelle, televisori, telefonini, automobili... Il problema è che i bambini incapaci di fare magie vengono spediti in un luogo misterioso e temutissimo: il Tritacarne. E proprio lì finisce Igor. Ad Agostino e Lu non rimane che cercarlo, tra pericoli, avventure, amicizia e... Magia! Enzo Fileno Carabba - Nato nel 1966, ha esordito nella letteratura con il romanzo "Jakob Pesciolini" (Einaudi 1992), vincitore del Premio Calvino. Ha studiato composizione con Sylvano Bussotti ed è autore dei libretti d´opera: "Integrale Sade", musicato da Sylvano Bussotti, prima esecuzione nel 1989 a Parigi, all´Opera Comique, in occasione del Festival D´automne: "I Fantasmi canterini", prima esecuzione nel 1995, per i Pomeriggi Musicali Milanesi; "L´eroe dei due mondi", musicato da Carlo Boccadoro, prima esecuzione a Milano nel novembre 1999. Nella sua ricca bibliografia figurano i romanzi: "La Regola del silenzio" (Einaudi 1994); "La foresta finale" (Einaudi 1997); "Il Cubo incantato, romanzo per bambini" (Panini 1998), più la guida "In gita a Firenze con Enzo Fileno Carabba" (Paravia-gribaudo 1997). Il suo racconto "Il Buio", è apparso nell’antologia curata da Valerio Evangelisti "Tutti i denti del mostro sono perfetti" (Urania Mondadori 1997). Il suo ultimo romanzo è "Pessimi Segnali" (Marsilio, 2004). Fasi del progetto - Unica nel suo genere per ampiezza di copertura editoriale e da sei anni riferimento per molte biblioteche italiane, Almeno questi!, la bibliografia di base per bambini e ragazzi curata dal team operativo di Liber, è stata scelta da un comitato di esperti, formato dai rappresentati delle biblioteche comunali aderenti all´iniziativa, da Fondazione Aida, e da un referente del Sistema Bibliotecario della Provincia autonoma di Trento, come punto di partenza per la selezione dei cinque libri messi in concorso e annunciati ai ragazzi già a fine 2011. Infatti, durante lo scorso novembre un’operatrice teatrale è intervenuta nelle biblioteche e nelle scuole coinvolte per presentare agli studenti i libri selezionati, con l´obiettivo di stimolare e facilitare la curiosità e la lettura autonoma. A seguire, per affinare le tecniche di critica delle opere, i ragazzi, oltre a leggere i testi in maniera autonoma, tra gennaio e metà aprile 2012, hanno partecipato in classe ad attività ludico-interattive, condividendo commenti e opinioni per poi arrivare alla compilazione in autonomia di una scheda di valutazione al fine di stilare una graduatoria e decretare i libri e gli autori vincitori. Per informazioni: www.Fondazioneaida.it |
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BOLZANO: CAPITALE DELLA CULTURA 2019: GIOVEDÌ 7 INCONTRO CON LE CANDIDATE DELLA BULGARIA |
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Bolzano, 6 giugno 2012 - È in programma giovedì 7 giugno a Venezia un workshop internazionale incentrato sulla candidatura dell’Alto Adige con Venezia e il Nordest a Capitale europea della cultura nel 2019. L’evento "Venezia Nordest incontra la Bulgaria" vuole favorire conoscenza e scambio con le città bulgare candidate, presente anche l’ambasciatore italiano a Sofia. L´iniziativa è promossa dal Consiglio direttivo "Venezia Nordest 2019", presieduto dalla Provincia di Bolzano con la direttrice del Dipartimento cultura italiana Katia Tenti. A partire dal 2007 la Commissione europea sceglie ogni anno due Capitali europee della cultura, una in rappresentanza della vecchia Europa e una dei Paesi di più recente accesso all’Unione. Nel 2019 l’Italia si affiancherà alla Bulgaria. La collaborazione tra Venezia con il Nordest e le 6 città candidate a rappresentare la Bulgaria si pone l’obiettivo di promuovere progetti culturali e la circolazione di artisti e di opere d’arte, e di stimolare gli scambi tra i due Paesi favorendo il dialogo e l’integrazione a livello europeo, soprattutto tra i giovani. In tale contesto si inquadra il workshop internazionale in programma giovedì 7 giugno a Venezia sull´isola di San Servolo. Dopo il saluto del sindaco - alle 10 nella Sala Congressi - i lavori saranno aperti dal presidente del Consiglio direttivo di Venezia Nordest 2019, Katia Tenti. Interverranno l´ambasciatore italiano in Bulgaria Stefano Benazzo, il consigliere d´affari Todor Stoyanov dell’Ambasciata bulgara a Roma, il vicepresidente del Veneto Marino Zorzato, l´assessore regionale del Friuli Venezia Giulia Elio De Anna, l´assessore provinciale trentino Franco Panizza e i sindaci delle città candidate a rappresentare la Bulgaria. I lavori proseguono anche nel pomeriggio con un workshop con i direttori di candidatura. |
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TEATRO STABILE. IL PRESIDENTE SPACCA INVIA UNA LETTERA AL SINDACO DI ANCONA . |
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Ancona, 6 giugno 2012 - Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca ha inviato una lettera al sindaco di Ancona, Fiorello Gramillano, con la quale viene chiarita la posizione della Giunta regionale in merito alla vicenda del Teatro Stabile. Di seguito il testo della comunicazione. “Esprimo la preoccupazione, mia e della Giunta regionale, in merito alla situazione del Teatro Stabile delle Marche, che nel dibattito pubblico, in corso da mesi e soprattutto da ultimo, con la concomitante approvazione del Bilancio preventivo comunale del 2012, sta assumendo i contorni di una questione centrale nell’attività amministrativa del Comune Capoluogo di regione. Come sa, la Regione Marche, pur rappresentando soltanto il 4,73% delle quote della Fondazione, detenuta per il 60,95% dal Comune di Ancona, in questi anni ha fatto la propria parte, sollecitando e sostenendo una ristrutturazione organizzativa e gestionale che lo scorso anno ha reso sostenibile il bilancio. Un’attenzione particolare abbiamo rivolto, in questi stessi anni, alla Fondazione Muse, la quale pure è coinvolta nel ridisegno complessivo delle funzioni artistiche teatrali e lirico-sinfoniche, e su cui andranno fatte le scelte più opportune, tenendo presente la necessità di produrre economie di scala, risparmio e di preservare la qualità artistica delle produzioni e dell’offerta culturale. Il peso rilevante e preoccupante è, tuttavia, quello pregresso dello Stabile, stimato in almeno 3,3 mln di Euro, rispetto al quale anche recentemente abbiamo sollecitato al Comune il conferimento di adeguate risorse finanziarie o di valori patrimoniali, necessari per far fronte alla situazione debitoria della Fondazione. Per tali motivi la Giunta regionale, anche in ottemperanza alle proprie funzioni di vigilanza, su tale vicenda ha assunto un indirizzo generale di seguito illustrato. Le difficoltà emerse, in sede di definizione del bilancio preventivo del Comune per il 2012, di prossima approvazione, spingono la Giunta regionale a ribadire l’importanza che riveste il Teatro Stabile per le Marche, la funzione di sintesi che esso rappresenta nel settore della prosa e l’essere un pezzo fondamentale della riforma dei circuiti teatrali e lirico-sinfonici regionali che intendiamo perseguire. In esso la presenza della Regione Marche, anche per il necessario riconoscimento ministeriale, non è in discussione, così come non lo è il riconoscimento e il sostegno alla funzione che il Capoluogo regionale può e deve necessariamente assolvere nel campo delle politiche culturali. Si chiede, però, che si adotti, entro brevissimo termine, un piano efficace e condiviso di risanamento del debito e che esso sia collegato allo svolgimento di funzioni realmente regionali da parte del Teatro Stabile e ad un piano di riordino delle funzioni dello spettacolo (teatro e lirica) su base regionale. In particolare andrà previsto che il Teatro Stabile delle Marche assuma la funzione di polo produttivo regionale per la prosa; che il circuito lirico-sinfonico si organizzi, coordinando le realtà produttive di Ancona, Macerata e Jesi con Pesaro; che l’Amat assolva la funzione di centro di promozione e distribuzione delle produzioni marchigiane. Ciò dovrà consentire che anche il necessario processo di razionalizzazione e programmazione coordinata tra le Fondazioni Stabile e Muse, al di là delle modalità giuridico-societarie che saranno adottate (fusione o altro), possa avviarsi con la maggiore condivisione ed efficacia possibile. Tali azioni costituiscono presupposti indispensabili per la definizione di un ulteriore intervento finanziario regionale e per escludere l’adozione, da parte della Regione, di specifici provvedimenti nell’esercizio delle funzioni di vigilanza sulla Fondazione previste dalla vigente normativa. Il piano di risanamento, unito alle misure di intervento che si riterranno di adottare, dovrebbero essere sufficienti per ricostituire una dotazione patrimoniale congrua per il raggiungimento delle finalità indicate, salvaguardando nel contempo l’esistenza e le prospettive future della Fondazione”. |
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FESTIVAL DEL VIAGGIO: “UN EVENTO PERFETTO PER LA TOSCANA” |
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Firenze, 6 giugno 2012 – Presentato e subito partito: il Festival del Viaggio 2012 va in scena a Firenze dal ieri a domenica 9 giugno. Il festival, organizzato dalla Società Italiana dei Viaggiatori, celebra gli anniversari “viaggianti” di Amerigo Vespucci, Fosco Maraini e Jimi Hendrix. Ma parla anche di Israele, di Swaziland, di Via Francigena e turismo a piedi, dell’ultimo libro di Wu Ming 2. E ci guida alla scoperta notturna di Firenze grazie a tre itinerari con il geostorico Renato Stopani e lo scrittore Marco Vichi. “La Toscana è la terra ideale per un evento come questo Festival del Viaggio che presentiamo oggi – ha dichiarato stamani l’assessore regionale alla cultura e al turismo Cristina Scaletti alla presentazione del festival- . Una terra dove il viaggiare molto spesso conta più della destinazione finale. Un viaggio nello spazio, ma anche nel tempo, tra innovazione e tradizione. Qui da noi è bello camminare lentamente, ad esempio lungo la Via Francigena, fermarsi ad ammirare le bellezze paesaggistiche ed artistiche, stupirsi e scoprire itinerari nuovi, anche nella propria città”. “Dal Festival del Viaggio traiamo nuovi spunti per un turismo nuovo, consapevole, guidato dalla curiosità. Ci viene offerto uno strumento utilissimo per promuovere al meglio i vari temi del viaggiare, mettendo in mostra quanto bello ha da offrire la Toscana: il mare, la campagna, la montagna, le terme e le eccellenze enogastronomiche”. “E naturalmente il nostro patrimonio artistico. Con le Notti dell’Archeologia, manifestazione giunta alla dodicesima edizione, promuoviamo un itinerario attraverso musei e siti. Con spazio per spettacoli ed eventi, per un turismo di qualità che sia anche un mezzo per diffondere la cultura. Particolare attenzione va anche alla Via Francigena, meta d’eccellenza dei pellegrini. La Regione sta investendo molto nella sicurezza del percorso, e il 23 giugno inaugureremo la tappa al Passo della Cisa”. Insieme all’assessore Scaletti,hanno portato il loro saluto nel corso della cerimonia inaugurale, presso il museo di Antropologia e etnologia a Firenze, Giacomo Billi, assessore al turismo della Provincia Firenze, Cristina Giachi, assessore al turismo del Comune Firenze, Giovanni Pratesi, presidente del Museo Storia Naturale, Riccardo Ventrella, coordinatore Estate Fiorentina, Alessandro Agostinelli, presidente della Società Italiana Viaggiatori. Info: www.Festivaldelviaggio.it |
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DACIA MARAINI, IN REGIONE, PRESENTA L’OPERA DI TEATRO CIVILE ‘VIVA L’ITALIA’ NASCE IL PROGETTO ‘DACIA MARAINI CANTIERE TEATRO MARCHE’ |
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Ancona, 6 giugno 2012 - Si parla di storia d’Italia e di teatri storici, del Risorgimento e le sue figure eroiche che hanno contribuito a costruire il Paese, soprattutto le donne e il loro coraggio: è l’incontro con la scrittrice Dacia Maraini - Ieri in Regione accolta dall’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, dall’assessore alle Pari Opportunità, Sara Giannini, dal direttore Amat, Gilberto Santini - a far rinascere la memoria storica con la sua opera di teatro civile ‘Viva L’italia’, presentata al Salone del libro di Torino nello stand delle Marche dall’autrice stessa e messo in scena da una compagnia teatrale di giovani marchigiani. “Un progetto editoriale sostenuto dalla Regione con grande soddisfazione - spiega l’assessore Marcolini – dove l’autrice descrive in modo incisivo le condizioni della popolazione del sud d’Italia evidenziando sofferenza e volontà di riscatto. Con il decisivo contributo delle donne, spesso dimenticato o sottovalutato, a cui dà visibilità e voce. L’interesse per il libro – specifica Marcolini - nasce anche dal fatto che nelle Marche c’è una forte tradizione di teatro”. E da Sara Giannini, la proposta di intraprendere assieme all’autrice, un “percorso di iniziative e azioni a difesa delle donne, le meno tutelate e le più colpite dal disagio in quest’epoca di crisi”. Dacia Maraini è tra le più conosciute scrittrici italiane e tra le più tradotte al mondo. La sua fama è legata anche al prolifico lavoro per il teatro: ad oggi sono più di 60 i testi teatrali da lei scritti, a cui si devono aggiungere numerosi progetti curati per la scena in questi anni. Si è dedicata e continua a dedicarsi al teatro soprattutto perché vede in esso una “straordinaria funzione formativa ed educativa”, il miglior strumento “fatto di vero entusiasmo” che rende partecipi gli spettatori su problemi sociali e politici. Delle Marche, ha elogiato la grande passione per il teatro testimoniata anche dall’ottima conservazione dei tanti teatri storici che disseminano il paesaggio. Una regione che “ha vissuto in prima persona il processo di unificazione, sempre presente a favore della Repubblica. Ringrazio l’amministrazione regionale per aver sostenuto questo progetto, qui ho trovato non burocrati, ma persone, sensibili, disponibili e autenticamente attente culturalmente”. I Teatri Storici ‘Viva l’Italia’ si presta particolarmente a valorizzare i teatri storici delle Marche come luoghi eccellenti di cultura in stretto rapporto con i giovani e il territorio. Solo nel 1868, nel territorio regionale, erano attivi 113 teatri storici; più di 70 sono stati sapientemente restaurati e rappresentano un prezioso patrimonio culturale che ospita durante l’anno prestigiose stagioni teatrali, musicali o dedicate alla danza. Sono distribuiti su tutto il territorio regionale e costituiscono degli autentici scrigni d’arte, ricchi di architetture eleganti, affreschi restituiti alle cromie originali e sipari di grande pregio. L’opera In Scena La rappresentazione teatrale del libro è stata messa in scena da una compagnia di giovani marchigiani, la compagnia senigalliese Teatro Manet, anche nella città sabauda a chiusura della kermesse del Libro, con l’attento e vigile accompagnamento della scrittrice. “La nostra regione, ancora una volta, grazie all’impegno di questi giovani artisti, dimostra di essere un laboratorio di idee e di innovazione – ha aggiunto l’assessore -. Il testo di Dacia Maraini, opera di forte impegno civile, valorizza i nostri teatri storici quali luoghi di incontro culturale, in stretto rapporto con la comunità. E’ anche un’occasione in più per far conoscere e promuovere, sia a livello nazionale che internazionale, le bellezze storico-artistiche presenti in tutta la regione. Questo lavoro rappresenta un’opportunità ed uno stimolo per una nuova stagione di impegno sociale di cui il nostro paese ha urgente bisogno”. Il Progetto ‘Dacia Maraini Cantiere Teatro Marche’ Realizzato Da Regione, Amat, Fondazione Pergolesi Spontini, Comune Di Senigallia Una profonda riflessione sul teatro, attraverso messinscene dei testi, pubblicazioni, seminari e convegni sul suo teatro, in collaborazione con le istituzioni culturali della Regione, dai teatri alle università: questo lo scopo del progetto che sta per avviarsi. Tra le principali tappe: • Presentazione del libro e dello spettacolo “Viva l’Italia” in alcuni teatri della regione, assicurando un’adeguata copertura dell’intero territorio. Oltre ad Ancona (lo spettacolo è già in programma nella rassegna estiva “Amo la Mole” di quest’anno), nel corso della stagione teatrale 2012/2013 si ipotizza di ospitarlo in altri teatri storici delle Marche; • Bando per la messinscena di un opera teatrale della Maraini riservato a compagnie teatrali professionali delle Marche, con contemporanea ripubblicazione del testo; • Svolgimento di seminari ad hoc sul teatro della Maraini in alcune università marchigiane. Lo Spettacolo Teatrale “Viva L’italia” E’ andato in scena al centralissimo Teatro Vittoria di Torino, a chiusura del Salone, lo spettacolo “Viva l’Italia” della compagnia senigalliese Teatro Manet, tratto dal libro di Dacia Maraini, scritto nel 1971 e ripubblicato recentemente (Ed. Perrone) con il sostegno della Regione Marche e del Comune di Senigallia. Lo spettacolo è stato organizzato a conclusione delle numerose iniziative realizzate dalle Marche in occasione del salone del Libro di Torino. In atto unico, la rappresentazione ripercorre le vicende dell’Unità d’Italia, all’indomani dell’unificazione, assumendo come prospettiva quella di Ventosa, immaginario paese della Basilicata. Lo fa attraverso personaggi comuni a tratti tragicomici, dal linguaggio “nazional popolare”, portatore di graffiante verità disincantata. Come fa Malopesce, cantastorie di Bagheria, filo conduttore dell’intera vicenda. O l’inedita figura della brigantessa Crocifissa. Ai moti e al percorso che hanno portato all’Unità, ha già detto Maraini “hanno partecipato artigiani, lavoratori, è stato un movimento di popolo e le Marche hanno vissuto in prima persona il processo di unificazione: sono sempre state presenti”. |
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CARNEVALE RE D´EUROPA II (2010-2012): LA MOSTRA ARRIVA IN ROMANIA |
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Trento, 6 giugno 2012 - Martedì 5 giugno è stata inaugurata al Complexul Naţional Muzeal di Sibiu, la mostra Carnevalul regele europei Ii / Carnival King of Europe Ii (2010-2012), allestita nel periodo invernale al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, per poi esser trasferita prima a Bilbao, nei Paesi Baschi spagnoli, e in seguito in Slovenia, a Lubiana. La mostra presenta i risultati della ricerca sui carnevali tradizionali condotta dal Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige, in collaborazione con altri otto musei etnografici di diversi paesi europei, all’interno dell’omonimo progetto finanziato dal Programma Cultura dell’Unione Europea. La mostra, alla sua seconda edizione, è stata esposta nelle sale del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina dal 18 novembre 2011 al 6 gennaio 2012. In seguito ha cominciato il suo viaggio in Europa: dal 19 gennaio fino al 4 marzo è stata allestita a Bilbao nei Paesi Baschi spagnoli, dal 22 marzo al 6 maggio a Lubiana, capitale slovena, fino al 12 agosto sarà a Sibiu in Transilvania e terminerà il suo itinerario con la tappa di Varsavia, in Polonia. All’inaugurazione saranno presenti Giovanni Kezich, direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina e coordinatore del progetto, Cesare Poppi, consulente scientifico del progetto, Antonella Mott, conservatrice territoriale del Museo di San Michele e referente per le attività del progetto, Valeriu Olaru e Mirela Creþu, direttori del Complexul Naţional Muzeal Astra di Sibiu. La mostra presenta una ricca esposizione di maschere, costumi, oggetti e documentazioni video relativi alle mascherate tradizionali europee legate al magismo agrario più ancestrale. Si tratta dei materiali raccolti durante la ricerca sul campo svolta dal Museo di San Michele con 8 musei partner di altrettanti stati europei, nell’ambito del progetto Carnival King of Europe, intrapreso nel 2007, che ha raccolto in una prima fase l’adesione di alcuni importanti musei europei di Francia, Croazia, Bulgaria e Macedonia, e successivamente, dal 2010, dei Paesi Baschi in Spagna e di Slovenia, Romania e Polonia. Attualmente, partecipano al progetto l’Euskal Museoa. Bilbao. Museo Vasco di Bilbao, lo Slovenski etnografski muzej di Lubiana, il Complexul Naţional Muzeal Astra di Sibiu, il Państwowe Muzeum Etnograficzne w Warszawie di Varsavia, l’Etnografski Muzej, Zagreb di Zagabria, l’Ethnographic Institute and Museum, Bulgarian Academy of Sciences di Sofia, e il Nacionalna Ustanova Muzej na Makedonija di Skopje, oltre naturalmente al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige, che è capofila. (df) www.Carnivalkingofeurope.it |
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GIORGIO RIVA “SCOLPIRE LA LUCE” GIUGNO – SETTEMBRE 2012 VILLA TRE TETTI, PARCO DI MONTEVECCHIA SIRTORI |
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Sirtori, 6 giugno 2012 - In due luoghi suggestivi sulle colline del Parco di Montevecchi (Lc) si apre il 21 giugno Scolpire la luce: un’ampia rassegna dell’opera di Giorgio Riva, artista che usa da sempre un linguaggio polisemico per muoversi tra pittura, scultura, informatica e musica. Le più recenti Sculture luminose hanno trovato la loro naturale collocazione presso Villa Tre Tetti a Sirtori ed è lì che possono essere ammirate a partire dall’ora del crepuscolo. Nel Granaio di Villa Greppi invece sono esposte tutte le opere precedenti: i Foglio-plasma, gli Xilo-plasma, e le opere grafiche. Il complesso di Sculture luminose che negli anni Giorgio Riva ha installato sui terrazzi, nel giardino e nei boschi di Villa Tre Tetti a Sirtori è cosi intimamente legato alla natura circostante, alle quinte architettoniche e agli scorci che si aprono sul panorama, da risultare in sé un’opera d’assieme, dentro la quale si cammina modulando il passo sul ritmo di autentiche emozioni estetiche. Le componenti materiche di questa ´Opera-ambiente´ presentano un´ulteriore evoluzione del linguaggio polisemico che già caratterizzava l´arte dell´autore: vista e udito, spazio e tempo, luci e buio notturno si intrecciano qui in una sintonia globale sull´onda dei suoni musicali che nascono nel bosco e muovendosi tra le sculture entrano in contrappunto con le immagini. Il catalogo, a cura di Flaminio Gualdoni, fornisce chiavi interessanti. Riva opera - scrive Gualdoni - “come un antico artifex, con padronanza diretta, personale di strumenti e processi”, il che è “garanzia primaria della condizione d’inventare, di trascendere il saputo verso i territori inesplorati”. Riesce così a implicare “la percezione fisica tutta del fruitore, una sorta di pienezza sensoriale imparentata senza arroganze con la suggestione e la memoria dell’opera d’arte totale”. Il saggio di Edi Minguzzi richiama le “radici del linguaggio polisemico” di Giorgio Riva e le principali tappe del suo percorso artistico, anche alla luce delle interpretazioni dei critici e de-gli storici dell’arte che si sono interessati alla sua opera, quali Marisa Dalai Emiliani, Vittorio Fagone, Floriano De Santis, Alberico Sala, Paolo Vagheggi e tanti altri. A queste "radici polisemiche" è dedicata la rassegna retrospettiva ospitata nel Granaio di Villa Greppi, dove sono esposti vari esemplari delle produzioni precedenti: Foglio-plasma, basso-rilievi che si collocano sul confine tra pittura e scultura, Xilo-plasma, bassorilievi scolpiti con getti di sabbia sulle venature del legno, e opere grafiche (stampe numerate e disegni). Corollario significativo della retrospettiva sarà, sempre a Villa Greppi, la proiezione di A quattro mani, dialogo tra immagini e suoni composto con Francesco Rampichini e presentato alla Triennale di Milano nel 2009. Giorgio Antonio Riva nasce a Milano nel 1933. Nel ‘53 conclude gli studi classici e nel ‘59 si laurea in architettura al Politecnico di Milano, dove diventa assistente di Ernesto N. Rogers. Seguono anni dedicati a studi interdisciplinari e a progetti di architettura, ma anche a intense ricerche di pittura e scultura che sfoceranno nei Foglio-plasma, bassorilievi colorati dalle molteplici fisionomie. Nell’88, in polemica con le teorie linguistiche di R. Barthes, pubblica il romanzo-saggio “Chiamami oriente!” E’ del ’92 il primo approccio con il linguaggio digitale, ma già nella personale del ‘96 al Museo milanese della Permanente un’intera sezione è dedicata alla pittura elettronica. Le Info-grafie, stampe numerate tratte da matrici informatiche, sono esposte per la prima volta nel ‘98 nelle ampie mostre di Madrid e Siviglia. Nel ‘99 presenta a Brera il Cd-rom Dedicato a Piero, ricostruzione cromatica e geometrico-prospettica del Polittico agostiniano di Piero della Francesca, realizzata su incarico del Museo Poldi Pezzoli. Tra il 2000 e il 2002 escono i Cd Info-plasma, Sei lezioni politecniche e Al di là dell’opposizione binaria, nei quali presenta dieci “file metamorfici” e una selezione di lezioni tratte dal corso che tiene presso il Politecnico di Milano. E’ del 2005 Confini?, mostra delle prime Luminose. Nel 2009 viene pubblicata A quattro mani, l’opera video-acustica composta assieme a Francesco Rampichini. Inaugurazione della mostra Sculture Luminose a Villa Tre Tetti Giovedì, 21 giugno, ore 20,00. Apertura della mostra retrospettiva a Villa Greppi Domenica 24 giugno, ore 15,00. |
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LUCHE PRESENTA "APPENA IL MONDO SARA´ MIO" IL PRIMO SINGOLO TRATTO DALL´ALBUM "L1" IN USCITA IL 19 GIUGNO 2012 |
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Quarto (Na), 6 giugno 2012 - Luche (ex componente dei Cosang, il gruppo hip hop rivelazione degli ultimi anni) presenta "Appena il mondo sarà mio" singolo e video che anticipano l’uscita del nuovo e primo disco da solista “L1”. Il singolo si presenta come manifesto di questa nuova esperienza da solista che vede impegnato l’artista in una sfida prima di tutto con sé stesso. Luche unisce forze, idee ed energia con un produttore di fama internazionale, Rosario Castagnola e con uno dei produttori più in crescita della scena hip hop Italiana, Geeno, con cui forma il duo di produzione First Million. “L1” è il disco che segna la carriera da solista dell’ex Cosang, ed una svolta artistica di grande rilievo. La collaborazione con produttori artistici di respiro internazionale ha permesso, infatti, a Luche di approdare ad un sound unico nel suo genere che non rimanda a nessuno di quelli già esistenti nel panorama hip hop italiano ed europeo, pur mantenendone le atmosfere. Il Cd contiene 12 tracce e tra gli ospiti principali troviamo Marracash, Emis Killa, Club Dogo, Franco Ricciardi e Fuossera. Dal 1 luglio Luche sarà in tour accompagnato, oltre che da un M.c. E un Dj, da una vera e propia band. Http://www.youtube.com/watch?v=11iglta4o6g&feature=g-upl |
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BOLZANO: “IL WC IN VIAGGIO”, APERTA MOSTRA AL TOURISEUM |
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Bolzano, 6 giugno 2012 - “Sedie comode”, vasi da notte e moderni Wc tascabili sono i protagonisti di una mostra temporanea visitabile da oggi, 5 giugno 2012, al Touriseum a Castel Trauttmansdorff a Merano. “Il Wc in viaggio”, questo il titolo dell’esposizione, approfondisce un aspetto poco noto della storia del turismo. Il rapporto con la toilette in viaggio era e rimane un tema delicato. Nel corso degli ultimi secoli essa ha infatti subito, come la stessa arte di viaggiare, radicali trasformazioni. Alla storia culturale della toilette, con particolare attenzione al suo uso turistico, il Touriseum a Merano dedica ora la mostra temporanea “Il Wc in viaggio”, aperta al pubblico da oggi 5 giugno fino al 30 settembre 2012. L’esposizione è stata allestita dalle due collaboratrici del museo Evelyn Reso e Ruth Engl. Fornendo uno scorcio su un aspetto poco noto della storia del turismo, la mostra “Il Wc in viaggio” approfondisce un tema sollevato quest’anno dal Touriseum già con la Wc-art dell’artista meranese Matthias Schönweger, che ha decorato le sei toilette del museo con cartoline postali di panorami altoatesini. Il Touriseum – Museo provinciale del turismo è aperto dall’1 aprile al 31 ottobre ogni giorno dalle ore 9 alle 19. In giugno, luglio e agosto è inoltre previsto il venerdì lungo fino alle 23. In novembre il museo è accessibile dalle ore 9 alle 17. Info: Touriseum, via S. Valentino 51/a, Merano (Bz), tel. 0473/270172, www.Touriseum.it |
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ANCHE LA CRISI HA IL SUO ANTIVIRUS: ARTISTI IN PIAZZA A PENNABILLI (MONTEFELTRO) |
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Pennabilli (Rimini), 6 giugno 2012 - La vita essenziale e divertente degli artisti di strada vi porterà a ritrovare un’isola di serena felicità anche nei tempi di crisi: un antivirus naturale per ricaricare le batterie e l’entusiasmo Dal 7 al 10 giugno 2012 a Pennabilli (Rimini). E’ l’antica rocca della Val Marecchia a ripetere la magia del più atteso raduno di buskers ed artisti di strada. Con oltre 50 compagnie internazionali, per un totale di più di 200 artisti, che arriveranno nel Montefeltro da ogni continente, Artisti in Piazza si ripropone come evento esclusivo per gli amanti dei buskers. Talenti di ogni arte e con qualsiasi strumento o improbabile marchingegno. E cosi´ le piccole piazzette, le corti, le strade di pieve, diventano per 4 giorni palcoscenici improvvisati e teatri di strada, dove si affronta il presente della crisi con il filtro rilassante delle mille storie di giullari e di artisti di un tempo. Passare alcuni giorni a Pennabilli (Montefeltro) lascia ricordi indelebili. Ma trascorrerci almeno una notte rapisce il cuore e la fantasia. Seguire gli artisti nelle loro performance, tutte rigorosamente " on the road", vi fara´ perdere il ritmo del tempo, riportandovi a pensieri leggeri. Ingresso rigorosamente gratuito ai minori degli anni 14, perché i bambini possano sognare anche ad occhi aperti. Vi proponiamo di provare questa magica esperienza durante le magiche lune di “Artisti in piazza” ( www.Artistiinpiazza.com ) , la Corte dei Miracoli ideata dall’ eclettico gruppo di giovani condotto da Enrico Partisani. Funamboli, mille giocolieri, fuoco, luci, musiche, mimi, artisti di ogni bottega e di ogni colore. Una esperienza anche per i bambini: anzi soprattutto loro, avranno i loro eroi ed i loro folletti. E cosi´ con l’imbrunire ed alle prime ore della notte, il fascino di Pennabilli li trasformerà in piccoli artisti di strada. |
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