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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 25 Giugno 2012 |
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BIOMASSE, INCONTRO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA SULLA DELIBERA CHE INTRODUCE IL "SALDO ZERO" |
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Bologna, 25 giugno 2012 -Impianti per la produzione di energia elettrica da biomasse si, ma nelle aree della regione critiche per quanto riguarda la qualità dell’aria, solo se con emissioni di polveri sottili e ossidi di azoto a “saldo zero” . E’ quanto prevede una delibera che arricchisce il pacchetto di provvedimenti con cui la Regione sta regolando il settore delle energie rinnovabili. “Vogliamo contemperare le esigenze legate alla produzione di energia da fonti rinnovabili con quelle dell’ambiente – ha detto a Bologna l’assessore regionale all’ambiente e riqualificazione urbana Sabrina Freda nel corso di un incontro con amministratori locali e professionisti pubblici e privati per illustrare il provvedimento – oggi abbiamo avuto un confronto importante e proficuo con chi si trova ad operare sul territorio e ad applicare le nuove regole. Regione ed Arpa sono a disposizione per fornire il necessario supporto tecnico, specie in questa fase di avvio. Il nostro obiettivo è promuovere uno sviluppo il più possibile virtuoso delle energie da fonti rinnovabili.” Proprio per questo il provvedimento regionale prevede l´adozione delle migliori tecnologie esistenti, la valorizzazione della filiera corta entro i 70 km per quanto riguarda la materia prima e, appunto, il “saldo zero” per valutare l’impatto sul territorio e sulla qualità dell’aria dei nuovi impianti. Cosa prevede il “saldo zero” Si chiama computo emissivo ed è il calcolo che dovrà accompagnare il progetto di ogni nuovo impianto con potenza superiore ai 250 kwt, mettendo a confronto le nuove emissioni, comprese quelle prodotte con il trasporto delle materie prime destinate ad essere bruciate, con quelle “spente” o ridotte. Se il risultato di questa sottrazione sarà pari o inferiore a zero l’impianto potrà essere realizzato. In pratica dunque nelle aree del territorio regionale già critiche per quanto riguarda gli standard di qualità dell’aria potranno essere installati nuovi impianti solo in due casi: se sostituiranno vecchi impianti preesistenti o se saranno affiancati da interventi in grado da garantire la contestuale riduzione di inquinamento sul territorio (cogenerazione e trigenerazione, utilizzo del calore, teleriscaldamento, efficienza energetica, piste ciclo-pedonali, ecc.). Per le aree dell’Emilia-romagna in cui i parametri di qualità dell’aria sono rispettati la delibera regionale promuove invece un approccio di tipo cautelativo e dunque una valutazione preliminare, tesa in particolare a valutare il cumulo degli impatti generati da più impianti. Per agevolare e soprattutto omogeneizzare sul territorio regionale sia il calcolo del computo emissivo che la valutazione preliminare, la Regione mette a disposizione di tecnici e amministrazioni locali due diversi strumenti informatici realizzati da Arpa, all’indirizzo: www.Biomasse-emissionizero.emilia-romagna.it |
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LNG BRINDISI. VENDOLA: "VOTO PRIVO DI LEGITTIMITÀ. FAREMO RICORSO AL TAR"
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Bari, 25 giugno 2012 - “La Regione Puglia continuerà a battersi con tutte le sue forze contro il progetto del rigassificatore di Brindisi”. Lo ha annunciato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commentando l’approvazione (con il parere negativo degli Enti locali e dell’Arpa Puglia) dello studio di fattibilità per la realizzazione del rigassificatore Lng nell’area Capo Bianco di Brindisi da parte del Comitato Tecnico Regionale. Il parere del Comitato (organo che, ricordiamo, fa capo ai Vigili del Fuoco) è propedeutico alla Conferenza di Servizi presso il Ministero dello Sviluppo economico. “L’approvazione dello studio di fattibilità è stato un atto violento – ha spiegato Vendola – perché il Comitato aveva già qualche mese fa bocciato lo stesso studio di fattibilità. Oggi invece, grazie al sì del rappresentante del ministero del Lavoro e comunque con una risicatissima maggioranza, il Comitato ha letteralmente capovolto il suo giudizio. E’ un voto che noi consideriamo privo di legittimità, contestandone la procedura. Annunciamo quindi un ricorso al Tar, ribadendo ancora una volta l’assoluta contrarietà della Regione Puglia ad un progetto molto poco attento al sistema delle regole e dei diritti ambientali”. |
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INCONTRO REGIONE –API PER LA TUTELA OCCUPAZIONALE DEL SITO DI FALCONARA MARITTIMA. SUBITO UN TAVOLO DI CONFRONTO PER SEGUIRE L’ATTUAZIONE DEGLI ACCORDI . |
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Ancona, 25 giugno 2012 - Un tavolo Api-regione da aprire in tempi rapidi per seguire costantemente l ‘attuazione dell’accordo sottoscritto nel luglio 2011 sul rigassificatore, alla luce anche della complessa situazione creatasi a seguito dell’annuncio dei vertici Api di sospendere per il 2013 l’attività della Raffineria di Falconara Marittima. Uno strumento tecnico e di confronto ritenuto indispensabile per proseguire proficuamente le relazioni istituzionali tra le parti firmatarie, in particolare a sostegno della realizzazione dell’obiettivo 6 (sviluppo fonti rinnovabili) e definire un piano alternativo condiviso che possa condurre a nuove attività industriali in grado di mantenere gli attuali livelli occupazionali. E’ questo il primo dato saliente emerso oggi dall’incontro in Regione con i vertici Api, tra l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti , l’amministratore delegato di Api Raffineria , Giancarlo Cogliati, il consigliere di amministrazione di Api Nova Energia Elisabetta Ferrari. Presenti anche il Segretario Generale della Regione Mario Conti, il Dirigente del Servizio Territorio Ambiente Energia Antonio Minetti ed altri tecnici regionali Una proposta dell’assessore quella del tavolo, dopo essersi detto fortemente preoccupato per la salvaguardia occupazionale di 380 posti di lavoro tra gli obiettivi primari dell’accordo sottoscritto lo scorso anno. Cogliati e il consigliere Ferrari nell’assicurare che si tratta di una sospensione per un anno e che da parte dell’Api si coltiva una “fondata speranza di riaprire nel 2014 “ hanno mostrato disponibilità sulla fattibilità del tavolo anche per valutare insieme alla Regione “Ente interlocutore privilegiato”, le diverse opportunità in termini progettuali anche in base a nuove prospettive che potrebbero delinearsi attraverso strumenti finanziari europei . In tal senso tutti hanno convenuto sulla necessità di proseguire il confronto in una nuova riunione prima della pausa estiva, per delineare i termini operativi dell’istituzione del tavolo, scambiare informazioni e fare il punto della situazione. I due rappresentanti aziendali nel sottolineare il grave quadro nazionale ed internazionale di difficoltà per il settore della raffinazione del greggio, (poiché il costo del prodotto finito pone il sito di produzione marchigiano insieme ad altri al di fuori dal mercato globale), hanno comunque rimarcato che la sospensione non significa chiusura del sito - come è accaduto in altre raffinerie italiane (Cremona e fra poco Roma)- ma significa conservare gli impianti in efficienza e non dismetterli, con costi di conservazione e mantenimento, pronti quindi alla ripresa. Tuttavia Cogliati ha evidenziato che rispetto al luglio 2011 la situazione del settore a livello globale è molto peggiorata. Contemporaneamente il gruppo Api avvierà lavori per alimentare a metano l’esistente Impianto di Gassificazione a Ciclo Combinato (Igcc) per la produzione di energia elettrica da distribuire alla rete. Queste operazioni sono connesse con l’uscita della Centrale dal sistema di incentivazione denominato Cip6/92. I vertici aziendali hanno inoltre sottolineato che le procedure e le attività progettuali per avviare una filiera complessa come la realizzazione di un rigassificatore esigono tempi lunghi e approfondimenti, ma che in ogni caso tale realizzazione resta uno degli obiettivi strategici del gruppo Api. In particolare il consigliere Ferrari ha rilevato che “occorre riflettere sul fatto che ogni ciclo economico è destinato a possibili trasformazioni.” Luchetti, preoccupato anche per la crisi occupazionale che si determinerebbe nell’indotto, in conclusione ha tenuto a rimarcare l’esigenza di “avere garanzie dall’Api per il futuro dei lavoratori in un territorio che non solo ha ricevuto ma ha anche dato molto a questa azienda i in termini produttivi, ambientali e di risorse umane. E la realizzazione dell’obiettivo 6 dell’accordo con il Gruppo Api sullo sviluppo delle fonti rinnovabili è fondamentale in tal senso.” Si ricorda che l’obiettivo 6 riguarda l’incremento della capacità produttiva nel campo eolico, fotovoltaico e delle biomasse in partnership con le società operanti nel territorio; l’applicazione del know how acquisito nella conversione di bio masse vegetali in energia elettrica; la collaborazione nell’attività di ricerca e sviluppo nelle Marche nel settore delle fonti rinnovabili. Inoltre lo stesso obiettivo 6 prevede, tra l’altro che, l’Api attiverà investimenti per la produzione di energia elettrica da fotovoltaico realizzando impianti per una potenza di almeno 20 Mw sulle coperture e le pertinenze di edifici produttivi. |
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FIDITALIA E SUNEDISON SIGLANO UNA PARTNERSHIP STRATEGICA PER PROMUOVERE IL FOTOVOLTAICO NEL SETTORE RESIDENZIALE LʼACCORDO PREVEDE IL FINANZIAMENTO DELLʼINTERO IMPORTO PER LʼACQUISTO DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO |
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Milano, 25 giugno 2012 – Fiditalia, società di credito al consumo del Gruppo Société Générale, e Sunedison, leader internazionale nella fornitura di servizi per lʼenergia solare, hanno siglato una partnership strategica nel settore fotovoltaico per promuovere il risparmio energetico e la salvaguardia dellʼambiente. Lʼaccordo offre ai clienti di Sunedison lʼopportunità di ottenere un finanziamento Fiditalia per lʼacquisto di un impianto fotovoltaico Sunedison, denominato “Solar in a Box”. Il prestito può coprire lʼimporto in parte o per intero e il piano di rimborso prevede una durata personalizzabile, fino ad un massimo di 15 anni, con il versamento della prima rata una volta che lʼ impianto sia stato installato e abbia ottenuto la Certificazione di Conformità secondo le normative vigenti. “Lʼinvestimento in un impianto fotovoltaico consente al consumatore di produrre energia per soddisfare il fabbisogno energetico della propria abitazione. Sunedison, attraverso la sua rete di installatori certificati, cura la progettazione e lʼinstallazione degli impianti, offrendo soluzioni complete “chiavi in mano” e assicurando il più alto livello di qualità e servizio durante tutto il processo di consulenza, finanziamento, installazione e monitorizzazione dellʼimpianto”, commenta Pancho Perez, General Manager di Sunedison per l’Europa, il Medio-oriente, il Nord Africa e l’America Latina. “Dotare la propria casa di un impianto fotovoltaico rappresenta un investimento vantaggioso sotto molti aspetti”, commenta Alain Hazan, Deputy Ceo di Fiditalia. “Consente di aumentare il valore dellʼimmobile, alleggerire il peso della bolletta elettrica e rivendere lʼenergia generata, con ricavi maggiori rispetto alla spesa iniziale per installarlo”. Lʼaccordo con Sunedison rientra nella strategia di espansione di Fiditalia nel settore delle energie rinnovabili, settore strategico con interessanti prospettive di crescita nel medio-lungo periodo, e conferma lʼimpegno della società nel supportare lo sviluppo della green economy e dellʼefficienza energetica. |
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PUGLIA, TRIVELLAZIONI: NON IL MITO DELLE 12 MIGLIA, IL PROBLEMA È STRATEGIA
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Bari, 25 giugno 2012 - “Neanche io ho il mito delle 12 miglia ma non perché, come sostiene il Ministro Corrado Clini, la distanza delle trivellazioni dalla costa sia un dato rivedibile e poco rilevante ´nel merito della discussione´, anzi. Ritengo che il problema non sia il dato numerico quanto una questione di scelte strategiche per la politica energetica del nostro paese. E, strategicamente parlando, reputo un autogol ritornare indietro rispetto alla tutela non solo delle coste e del mare sul piano ambientale ma anche della vita e della salute delle attività economiche rivierasche”. A dichiararlo il 21 giugno l´assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro. “La via della de-carbonizzazione delle nostre fonti energetiche passa per scelte generali in capo al governo nazionali entro cui si devono ascrivere buone pratiche amministrative locali: tralasciando l´inopportunità di riaprire una discussione sulle distanze dalla costa nel pieno svolgimento di Rio+20, devo rilevare – prosegue Nicastro – che in Puglia da anni e con atti concreti sul piano amministrativo, non a parole, tentiamo di arginare la corsa all´oro nero che potrebbe determinare un disastro ambientale per il nostro mare e la morte di attività turistiche ed economiche che da esso traggono sostentamento”. “Continuiamo ad avere la sensazione che vi sia una diversità di vedute tra il territorio, che in Puglia si è espresso in manifestazioni pubbliche, in atti formali di amministrazioni locali e regionale, e la visione che ha del futuro energetico del paese il Governo tecnico attualmente in carica. Anche su questo piano appare in linea – conclude Nicastro – con quello politico che lo ha preceduto”. |
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RISPARMIO ENERGETICO E SOSTENIBILITÀ PAVIA DIVENTA LA PRIMA SMART CITY IN ITALIA IL PROGETTO PILOTA COORDINATO DALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA, INSIEME A COMUNE CECED E AZIENDE DEL TERRITORIO HA COME OBIETTIVO L’APPLICAZIONE DI EDILIZIA SOSTENIBILE ED EFFICIENZA ENERGETICA |
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Pavia, 21 giugno 2012 - Pavia quale distretto d’eccellenza per realizzare un progetto-pilota di smart city basato sul sistema-edificio, ottimizzato per il risparmio energetico. E’ stato presentato oggi in Università il progetto Pavia 4D, che si propone di applicare a un’intera città due criteri vitali per la qualità della vita dei cittadini: edilizia sostenibile ed efficienza energetica. Al centro del progetto, l’idea di fare di Pavia la prima Smart City in Italia. Pavia Smart City vede come attori l´Università di Pavia, il Comune di Pavia, Ceced Italia, Confedilizia Pavia, Unione Industriali Pavia, Ance Pavia. Scopo dell´iniziativa è promuovere nella città di Pavia azioni che portino a ridurre i consumi di energia, grazie all’uso di tecnologie e metodologie moderne e sofisticate. Un’idea che si concentra, in particolare, sugli edifici, con l´obiettivo di migliorare la sostenibilità energetica di quelli esistenti, utilizzando due metodologie: - la mappa del solar potential, cioè lo studio sistematico di tutte le falde dei tetti su cui si potrebbero installare pannelli solari (con la stima di quanta energia potrebbe essere prodotta) - le riprese termografiche della facciate e dei tetti degli edifici, per individuare le fughe di calore e capire quali edifici necessitano maggiormente di un intervento. In progetto anche l’elaborazione di linee guida di Pavia Smart City: una casistica di interventi-tipo che, in base alle condizioni dell’edificio, propongono specifici interventi con il miglior rapporto costo/benefici. Nell’incontro del 21 giugno in Università è stato presentato il distretto "Pavia 4D" che si candida a partecipare a un invito della Regione Lombardia con il progetto di smart city per l’edilizia sostenibile e l’ efficienza energetica. Partecipano a Pavia 4D: Università di Pavia (con il ruolo di coordinatore), Comune di Pavia, Anie (che "contiene" Ceced Italia), numerose aziende di costruzioni della Provincia di Pavia e diverse aziende e realtà di caratura nazionale: Imq, Gewiss, Vortice, Bticino. Il Distretto Pavia 4D promuoverà iniziative pubbliche e private per nuove realizzazioni e ristrutturazioni di edifici, che utilizzeranno solar potential e termografia. Gli interventi riguarderanno strutture, componenti, materiali, impianti: riscaldamento, raffrescamento, elettrodomestici intelligenti, domotica, sistemi per la produzione e l´accumulo di energia elettrica e termica, informazioni: smart meters, casa cablata e connessa. Dopo la presentazione di oggi di Pavia 4D, diventa necessario dare stabilità al progetto attraverso la costituzione di un’Associazione, auspicabilmente con tutti i partner. Quanto verrà realizzato nella città di Pavia potrebbe diventare la piattaforma per la provincia di Pavia e potrebbe essere esportato ad altre realtà italiane consapevoli dell’importanza del binomio smart building-smart city nel rilancio del rispettivo territorio. L’industria nazionale, rappresentata da Ceced Italia e Confindustria Anie, ha dato fiducia a Pavia per la valorizzazione delle risorse e competenze presenti nel territorio. Ottenuta l’adesione delle istituzioni finanziarie, si attende ora la concreta adesione del tessuto imprenditoriale locale per attuare i segnali forti e l’apprezzamento convinto della politica. |
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MILANO, ECOMOSTRO: LUNEDÌ VIA ALL’ABBATTIMENTO |
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Milano, 25 giugno 2012 – Oggi alle ore 14.30, inizierà la demolizione dell’ecomostro nel Parco Agricolo Sud: l’albergo costruito per i Mondiali di calcio di Italia ‘90 ma mai completato e in stato di degrado ambientale e di abbandono da anni, con problemi anche per la stessa sicurezza degli abitanti della zona. Il punto di visione sarà nell’area di via Fantoli 28 (interno 14), alla presenza del Sindaco Giuliano Pisapia, dell’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris e dei rappresentanti della società Beni Stabili, attuale proprietaria dell’immobile. L’abbattimento inizierà dalle pareti perimetrali dell’edificio di 7 piani (di cui uno interrato) per un volume complessivo di quasi 180mila metri cubi di cemento e sarà effettuato con una macchina di 280 Cv di potenza, dotata di braccio meccanico di 20 metri e “pinza” da demolizione. Le modalità dell’abbattimento sono state concordate con il Parco Agricolo Sud. Con un provvedimento dell’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris, l’attuale Amministrazione ha messo la parola fine a ciò che era diventato uno scempio urbanistico e una ferita per Milano. Il provvedimento, approvato dalla Giunta Pisapia il 18 novembre scorso e dal Consiglio comunale il 24 novembre, ha previsto a fronte di un accordo l’abbattimento dell’ecomostro da parte della proprietà e il ripristino a verde dell’area (circa 260mila metri quadrati in località Cascina Grande, zona Monluè), cedendola definitivamente all’Amministrazione comunale in coerenza con le finalità di rivitalizzazione delineate dal Parco Agricolo Sud. L’accordo è un esempio di come pubblico e privato possano collaborare in modo proficuo a vantaggio dell’intera comunità. “Lunedì sarà davvero un giorno storico per Milano – ha detto l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – perché abbattere l’ecomostro significa abbattere un simbolo degli scempi urbanistici della nostra città e del nostro Paese. Ringrazio Beni Stabili, che si è dimostrata particolarmente attenta all’interesse pubblico. Abbiamo già iniziato a collaborare con la Zona, i cittadini e il Parco Agricolo Sud per far sì che l’area possa rappresentare un nuovo polmone verde per il quartiere e per tutta la città, nella possibile e felice convivenza con le attività agricole del territorio”. “Finalmente è finita questa lunga storia e chi passerà vicino al Monluè non vedrà più l’incompiuta dei Mondiali 90”, dichiara Aldo Mazzocco, Ceo di Beni Stabili Spa. |
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EDILIZIA: COME CRESCERE, DOVE CRESCERE LA RICETTA DI UCOMESA: MERCATI ITALIANO ED ESTERO, EFFICIENZA DEL PARCO MACCHINE ESISTENTE E RISTRUTTURAZIONI |
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Milano, 25 giugno 2012 – Alle 09.30 del 27 giugno, a Milano in casa Ice (Sala Pirelli), l’Associazione Ucomesa, che rappresenta i costruttori di macchine edili, stradali e minerarie, federata Anima, suggerisce come superare la grave battuta d’arresto del mercato edile. Saranno presenti Luca Turri - Presidente Ucomesa/anima, Pier Paolo Celeste - Direttore Ice Milano, Augusto Federici - Presidente Federbeton, Lorenzo Bellicini - Direttore Cresme, Alberto De vizio - Direttore Atecap, Stefano Ravaioli - Direttore Siteb e Francesco Curcio - Q&o Consulting. Il mercato edile avrà come osservatore privilegiato il Cresme attraverso la voce e le analisi del Direttore Lorenzo Bellicini che ne illustrerà gli scenari, in Italia e all’estero. Nel convegno si parlerà di riqualificazione e sviluppo delle aree urbane, di filiere produttive nel settore del calcestruzzo, di soluzioni tecnologiche per il riciclaggio delle pavimentazioni stradali - in un’ottica di risparmio e rispetto dell’ambiente - di recupero dell’efficienza del parco macchine esistente. Alcuni di questi temi saranno l’oggetto dell’intervento del Direttore di Atecap. Alberto de Vizio, del Direttore di Siteb, Stefano Ravaioli, e del rappresentante di Q&o Consulting, Francesco Curcio. “Non ci possiamo permettere il lusso di aspettare che la crisi passi; nel nostro paese si può e si deve ripartire da quello che abbiamo, razionalizzando e valorizzando le risorse - dichiara Luca Turri, Presidente Ucomesa – In Italia recuperare l’esistente, con interventi che ne aumentino la sicurezza e l’efficienza, è una soluzione che può contribuire a rilanciare l’industria delle costruzioni e, con essa, il settore dei macchinari. I recenti provvedimenti governativi danno finalmente un segnale concreto con le detrazioni fiscali per ristrutturazioni ed efficientamento energetico degli edifici. E poi, finalmente, parlano in termini reali del Piano Città che punta alla riqualificazione delle aree urbane con particolare riferimento a quelle degradate. Rimbocchiamoci le maniche guardando anche all’estero - conclude il Presidente Turri – dove per fortuna i nostri operatori sanno ancora farsi apprezzare. Non deve però mancare il supporto di istituzioni come l’Ice, che aiutino le nostre aziende a cogliere tempestivamente le opportunità commerciali e le accompagnino con tutti gli strumenti necessari”. |
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CAPPELLACCI, FRONTE APERTO NELLA VERTENZA CON LO STATO "L’IMU VIOLA LA COSTITUZIONE E LO STATUTO SARDO" |
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Cagliari, 25 Giugno 2012 - "L’imu viola la Costituzione e lo Statuto Sardo". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci. "Per questo - ha aggiunto il presidente della Regione - l’imposta sulla casa rappresenta un altro fronte di quella vertenza Sardegna aperta con il Governo italiano che ancora una volta viola la Costituzione. Il presidente ricorda che la Sardegna, a seguito di un confronto con le Regioni a Statuto Speciale e delle Province Autonome, nel febbraio scorso ha già presentato ricorso alla Corte Costituzionale. L’applicazione del tributo - ha evidenziato - risultava inizialmente subordinata all’adozione di specifiche modalità da parte delle stesse autonomie speciali al fine di garantire, tra l’altro, il necessario coordinamento Stato-regione e soprattutto la considerazioni dei livelli di reddito e dei costi connessi all’insularità. Tale previsione è stata invece modificata senza più prevedere alcuna procedura e stabilendo invece l’applicazione immediata a tutti i comuni su tutto il territorio nazionale. Risultano così violati gli articoli 7 e 8 dello Statuto sardo, che garantiscono alla Regione un’adeguata autonomia finanziaria e altresì gli articoli 117 e 119 della Costituzione che confermano l’autonomia economico-finanziaria e attribuiscono alla Sardegna la competenza concorrente nella materia del coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Il governatore denuncia inoltre la violazione dell’art. 3 dello Statuto che attribuisce alla Sardegna la competenza in materia di ordinamento degli enti locali e l’esclusione del regime di compartecipazione previsto dall’art. 8 dello Statuto. Nel caso di questo articolo – ha osservato il presidente riferendosi alla norma sulle entrate, oggetto anche di una diffida e messa in mora presentata al Governo - siamo in presenza di una vera e propria recidiva. E’ assolutamente necessario contrastare l’ondata di provvedimenti che, violando le prerogative delle regioni a statuto speciale, vanno a incidere pesantemente nella vita quotidiana dei cittadini. E´ una deriva inaccettabile, che vedrà la netta opposizione della Sardegna in tutte le sedi competenti". |
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SARÀ RECUPERATO IL COMPLESSO DI SANTA CATERINA A CAMERINO. |
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Ancona, 25 giugno 2012 - Il complesso di Santa Caterina a Camerino verrà recuperato. E’ questo l’esito dell’incontro che si è svolto il 20 giugno nella sede della Regione Marche tra l’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini, e il rettore di Unicam, Flavio Corradini. L’immobile, ex sede della facoltà di Veterinaria, ubicato nel centro storico della città ducale, sarà oggetto d’intervento di recupero strutturale grazie alle economie della legge 61/98 per un importo di 400.000 euro, alle quali andranno ad aggiungersi 800.000 euro di cofinanziamento garantito dall’università. La cospicua integrazione dell’ateneo consentirà alla Regione di destinare ulteriori risorse, proporzionali al cofinanziamento e finalizzate al raggiungimento dell’agibilità strutturale del complesso, non appena sarà prodotto il progetto esecutivo. L’intervento complessivo potrebbe, quindi, aggirarsi intorno ai 2 mln di euro. Quello sul Santa Caterina rientra all’interno dei 15 interventi individuati nel 2011 dalla Regione Marche per un importo complessivo di 3 mln di euro, che hanno riguardato anche beni ecclesiastici. A questa provvista di economie si sono aggiunte ulteriori risorse per 3,4 mln che andranno ad integrare le precedenti in modo proporzionale al cofinanziamento garantito dai soggetti beneficiari, fino al raggiungimento dell’agibilità strutturale degli edifici interessati. “Con queste risorse – ha dichiarato Marcolini - destinate al recupero di beni culturali di notevole interesse storico e artistico, la Regione Marche mette in campo, in tempi di penuria, risorse preziose che possono attivare lavoro ed economia ma, soprattutto, che consentiranno di rifunzionalizzare beni pubblici ed ecclesiastici di pregio, che arricchiscono il nostro patrimonio e lo rendono utile per nuove attività ed iniziative. Nel caso del Santa Caterina la sinergia con l’Università di Camerino è stata fondamentale e consentirà di restituire alla città un complesso di cui potranno giovarsi giovani e studenti”. Dal canto suo esprime grande soddisfazione il rettore Corradini: “Abbiamo raggiunto un’intesa molto importante con la Regione Marche che consentirà all’Università di poter disporre di una splendida struttura per implementare e sviluppare nuovi servizi e opportunità a beneficio degli studenti e dell’intero territorio. Unicam, dunque, rafforza sempre più la sua presenza in città con spazi adeguati e funzionali alle molteplici attività che caratterizzano la propria offerta formativa e il proprio ruolo di volano per l’innovazione e lo sviluppo del territorio”. Già nei prossimi giorni i tecnici di Università e Regione s’incontreranno per definire i particolari dell’intervento. |
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LOMBARDIA. MILANO, IN VIA INAMA 34 CASE PER DIPENDENTI ATM |
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Milano, 25 giugno 2012 - I primi 34 alloggi di piccole dimensioni, che diventeranno 70 entro fine mese, destinati a dipendenti dell´Atm sono stati consegnati il 21 giugno, in via Inama a Milano, dall´assessore alla Casa di Regione Lombardia Domenico Zambetti, insieme ai presidenti dell´Aler Loris Zaffra e della Fondazione Atm Roberto Tenedini. Gli appartamenti sono destinati ai macchinisti in situazione di difficoltà economica e sociale. Sono situati in tutte le zone di Milano (Argonne, Baracca, Botticelli, Calvairate, Cialdini, Crescenzago, Forlanini, Friuli, Genova, Lulli, Magenta, Mazzini, Molise e Pascoli) in prossimità dei depositi Atm e avranno un canone mensile di circa 300 euro. Lavoro Concreto, Politica Lungimirante - ´Queste assegnazioni - ha detto Zambetti - sono la concreta attuazione del nuovo regolamento di edilizia residenziale pubblica varato un anno fa, che elimina la soglia minima, impedendo l´assegnazione solo degli alloggi igienicamente non idonei´. ´La ristrutturazione di questi appartamenti - ha aggiunto - nasce di una sapiente sinergia pubblico-privato, che sta portando alla promozione di un mix abitativo, che rilancia sia le persone sia il patrimonio edilizio´. La Chiave Del Regolamento Erp - ´Le chiavi di casa consegnate oggi - ha concluso Zambetti - rimarcano la portata storica dell´articolo 13 del regolamento Erp di Regione Lombardia, che ha introdotto quell´elasticità necessaria per assegnare appartamenti alla cosiddetta ´fascia grigia´, che non riesce ad affacciarsi al libero mercato. Una popolazione in aumento anche tra i dipendenti Atm e, per questo motivo, dopo aver dato una risposta ai più bisognosi, è stato aperto un nuovo bando con limiti di reddito più alti´. |
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GIUNTA SARDA, LAVORI PUBBLICI: VIA LIBERA RICONVERSIONE AREE EX CARTIERA ARBATAX |
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Cagliari, 25 Giugno 2012 - Via libera alla riconversione produttiva delle aree dell’ex cartiera di Arbatax. Nell’ultima seduta, la Giunta regionale su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis, e con il concerto dell’assessore dell’Industria, Alessandra Zedda, ha approvato la ripartizione delle risorse disponibili per l’intervento pari a 18 milioni 885 mila euro. “Gli interventi fondamentali per il sostegno del tessuto economico ogliastrino sono finalizzati ad agevolare nuovi investimenti produttivi nell’area industriale-portuale di Arbatax - ha detto l’assessore Nonnis - e a migliorare le infrastrutture esistenti nell’area consortile, di cui l’ex cartiera costituisce parte sostanziale". "Il documento approvato dalla Giunta promuove la collaborazione tra gli enti locali che saranno chiamati a decidere sul futuro delle aree dell’ex cartiera - ha dichiarato Zedda - il nostro obiettivo è quello di rilanciare l´economia dell´Ogliastra, promuovendo nuovi insediamenti produttivi e migliorando le condizioni strutturali necessarie per attrarre investimenti seri e non speculativi”. Specificamente l´esecutivo regionale ha destinato 178.910 euro per le indagini previste dal Piano di Caratterizzazione; 4.600.215 euro per le opere di infrastrutturazione e urbanizzazione del compendio dell’ex cartiera, comprese le eventuali bonifiche preliminari ambientali; 2.570.875 euro per il miglioramento e potenziamento delle strutture del Consorzio Industriale Provinciale dell’Ogliastra e 11.535.373 euro per il potenziamento del porto di Arbatax. Tutti gli interventi saranno realizzati a cura dell’assessorato dei Lavori pubblici mediante sottoscrizione di specifici atti convenzionali con gli enti territorialmente competenti. |
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PAESAGGIO: AVVIATE SETTE AZIONI PER AGGIORNARE PTRC. LUNEDI’ A PADOVA SI PARLA DI MOBILITA’ E INTERMODALITA’
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Venezia, 25 giugno 2012 - La Regione del Veneto ha avviato il processo di aggiornamento del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (Ptrc), adottato nel 2009. Questa operazione, in cui il Ptrc assumerà anche valenza paesaggistica attraverso una variante parziale, è un momento centrale per definire e dare nuovo significato al disegno territoriale del Veneto e sono state previste sette azioni con l’obiettivo del più ampio coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati per rendere il Ptrc maggiormente aderente alle esigenze del territorio regionale. La terza di queste azioni è incentrata sul tema “Mobilità e intermodalità” e sarà approfondita lunedì mattina a Padova, nella Sala Aria del Centro conferenze (zona Stanga), in Piazza Zanellato 21. Il programma (con inizio alle ore 9.30) prevede i saluti della presidente della Provincia di Padova Barbara Degani e del sindaco Flavio Zanonato e l’intervento, nel corso della mattinata, del vicepresidente della giunta regionale e assessore al territorio Marino Zorzato, che illustrerà l’importanza del Ptrc per il Veneto e il suo paesaggio, e dell’assessore veneto alle politiche della mobilità e infrastrutture Renato Chisso. Di “Mobilità e intermodalità” nel disegno pianificatorio della Regione parlerà anche Silvano Vernizzi, segretario regionale alle infrastrutture. Seguiranno le relazioni dei tecnici e degli esperti. Interverranno Giuseppe Fasiol dirigente della Direzione Strade Autostrade e Concessioni della Regione, Paolo Costa presidente dell’Autorità portuale di Venezia, Enrico Marchi presidente di Save Aeroporto di Venezia e Sergio Giordani presidente dell’Interporto di Padova. L’appuntamento è accompagnato dall’esposizione itinerante delle fotografie selezionate con il concorso “Paesaggio veneto. Luoghi, persone, prospettive”. |
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SALUTE E SICUREZZA LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE ALL’ITALIA E AL REGNO UNITO DI PROTEGGERE I LAVORATORI DAGLI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI |
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Bruxelles, 25 giugno 2012 - La Commissione europea ha chiesto che l’Italia e il Regno Unito adempissero i loro obblighi ai sensi della legislazione Ue recependo nel diritto nazionale una direttiva del 2009 sulla protezione dei lavoratori contro gli agenti chimici pericolosi. La direttiva fissa valori limite indicativi per 19 sostanze chimiche cui i lavoratori possono essere esposti nel corso della loro attività e completa i limiti indicativi per sostanze chimiche potenzialmente pericolose, fissati da direttive precedenti. La richiesta rivolta al Regno Unito riguarda solo il settore marittimo, in sono già state adottate norme nazionali per tutti gli altri settori. Gli Stati membri avrebbero dovuto recepire la direttiva entro il 18 dicembre 2011. Una mancata attuazione integrale della direttiva può far sì che dei lavoratori si trovino esposti alle sostanze chimiche pericolose in questione privi di protezione. Le richieste della Commissione sono espresse in forma di “parere motivato” nell’ambito delle procedure d’infrazione della Ue. Italia e Regno Unito hanno ora 2 mesi di tempo per informare la Commissione dei provvedimenti presi per conformare la loro legislazione al diritto Ue. Se ciò non avviene, la Commissione può decidere di deferire i 2 Stati membri alla Corte di giustizia della Ue. |
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AL VIA “FONDATA SUL LAVORO: CONFRONTI A MILANO” DAL 26 AL 29 GIUGNO LA PRIMA MANIFESTAZIONE ITALIANA SUI TEMI DELL’OCCUPAZIONE CHE COINVOLGERÀ QUASI 100 RELATORI TRA ECONOMISTI, ESPONENTI DEL GOVERNO, SINDACALISTI E IMPRENDITORI. |
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Milano, 25 giugno 2012 – Milano come “hub”, incubatore di pensiero, per un contributo concreto nell’individuazione di punti deboli e di punti di forza di una nuova politica del lavoro nazionale: è con questo obiettivo che prende il via nel capoluogo lombardo “Fondata sul Lavoro: confronti a Milano”, la prima manifestazione italiana dedicata interamente al tema del lavoro articolata in 25 eventi e che vedrà il coinvolgimento di quasi 100 relatori tra esponenti del Governo, del sindacato, dell´impresa, della magistratura, oltre a economisti, scrittori, giornalisti. Fondata sul Lavoro sarà inaugurata a Palazzo Reale il 26 giugno alle 15 alla presenza del Sindaco Giuliano Pisapia e dell’assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani e si protrarrà fino al 29 giugno. A presentarne il 21 giugno il programma ufficiale, nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino, il Sindaco Giuliano Pisapia e l’assessore Cristina Tajani, con il direttore del Diario del Lavoro Massimo Mascini. Promossa dal Comune di Milano e organizzata da Massimo Mascini, Oliviero La Stella e Nunzia Penelope per Il Diario del Lavoro, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, l’iniziativa, il cui titolo richiama direttamente l’articolo primo della Costituzione Italiana, vuole essere un’occasione per affrontare uno dei grandi temi della nostra epoca da differenti prospettive. Il programma di incontri si articola in tre giornate principali caratterizzate ciascuna da una differente tematica affrontata dai relatori: Lavoro e legalità, il 27 giugno; Lavoro e precarietà, il 28 giugno, Lavoro e sviluppo nella giornata conclusiva del 29 giugno Non solo economia però: “Fondata sul Lavoro” sarà anche cultura con un fitto calendario di iniziative collaterali che si svolgeranno in tutta la città coinvolgendo giovani e cittadini. Spettacoli, presentazioni di libri, mostre d’arte sul tema del lavoro faranno da cornice ai dibattiti durante tutta la manifestazione: lo spettacolo teatrale di Laura Curino “Homo Faber. Storie di vita e di lavoro” al Piccolo Teatro Grassi, l’incontro “Letteratura Precaria” alla Feltrinelli, il dibattito “Il Patrimonio Rosa” al Mondadori Multicenter di piazza Duomo, sono solo alcuni degli appuntamenti che animeranno Milano. In questo contesto si inserisce anche l’esposizione “Arte e Solidarietà - Amnistia. Que trata de Spagna, 40 anni dopo” che dal 27 giugno al 10 luglio vedrà in mostra 35 opere di artisti spagnoli. Un appuntamento con i grandi artisti del ‘900 promosso dalle organizzazioni dei lavoratori di Spagna e Italia a Milano per ricordare le Comisiones Obreras clandestine che combattevano nella Spagna franchista per la dignità dei lavoratori. In segno di solidarietà Cgil, Cisl e Uil, nel 1972 proprio a Milano, organizzarono una mostra-mercato di opere realizzate da quegli stessi artisti europei che ora saranno esposti al Museo del Risorgimento. All’inaugurazione dell’allestimento, il 26 giugno alle ore 17, parteciperanno Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano, Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il Lavoro, Joan Carles Gallego, segretario generale Ccoo Catalogna, Carlos Vallejo Calderón, segretario di Formazione, Cultura e Internazionale Ccoo Barcellona, Onorio Rosati, segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano. Il Programma Prima giornata: lavoro e legalità - I costi economici dell’illegalità, il pericolo delle infiltrazioni criminali negli appalti: stando ai dati più recenti Mafia, Camorra, ‘Ndrangheta, fatturano oltre 100 miliardi all’anno. Questi i contenuti al centro della prima giornata di incontri divisa in due sessioni: la mattina il dibattito verterà sul peso economico dell’infiltrazione della criminalità organizzata nel mondo della produzione e della vastità del fenomeno del lavoro nero con interventi, tra gli altri, del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, del Presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro e dell’Amministratore Delegato di Expo Giuseppe Sala, e del vicepresidente di Confindustria Ivan Lo Bello. A seguire il Procuratore di Torino Raffaele Guariniello affronterà il tema degli incidenti sul lavoro, descrivendo come si è arrivati alle sentenze sulla Thyssen Krupp e sull’Eternit, i cui processi, in primo grado, si sono conclusi con condanne che hanno segnato la storia del diritto. Nella sessione pomeridiana il tema delle “morti bianche” sarà oggetto di un ulteriore approfondimento. Numeri da capogiro quelli sugli incidenti sul lavoro: si stima (fonte Inail e Istat) che ogni 24 ore siano causati 3 morti e 2.600 feriti, di cui 27 invalidi a vita. I costi per la collettività sono imponenti: 43 miliardi annui, oltre ai 6 miliardi che l’Inail liquida come indennità alle vittime. Esperti del settore, esponenti del Ministero del Lavoro, amministratori locali ed economisti faranno il punto su questo, con un focus specifico anche sui “capannoni killer’’ del recente terremoto in Emilia Romagna e le conseguenti vittime sul lavoro. Il panel di incontri si concluderà con un’analisi sull’evasione fiscale e sulle conseguenze impattanti su tutta l’economia e la società. A confrontarsi sul tema, tra gli altri, il direttore dell’accertamento all’Agenzia delle Entrate, Luigi Magistro, l’imprenditore Alessandro Riello e l’assessore al Bilancio del Comune di Milano Bruno Tabacci. Seconda giornata: Lavoro e precarietà - L’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca, Cristina Tajani introdurrà la seconda giornata di dibattito dedicata alla precarietà. Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia, secondo gli ultimi dati Istat, ha raggiunto oltre il 30%, mentre sono oltre 2 milioni i giovani che, persa ogni speranza, non lavorano e non studiano. Si discuterà del ruolo degli immigrati, del lavoro delle donne, dei limiti della giustizia civile e del lavoro, dell’effettivo peso dell’articolo 18, della difficoltà di reimpiegare gli over 50. Un intervento di Brunello Cucinelli, imprenditore di successo aprirà la seconda parte del dibattito, concentrata sulle “opportunità”: dai nuovi business della cultura, dell’agricoltura e della green economy, agli accordi innovativi che evitano la delocalizzazione delle imprese. Al dibattito interverrà, tra gli altri, anche l’assessore alla Cultura Stefano Boeri. Due economisti, Innocenzo Cipolletta, presidente di Ubs Italia e Alessandro Rosina, docente di demografia dell’Università Cattolica di Milano, spiegheranno poi l’importanza per lo sviluppo del Paese, dell’attrazione delle migliori risorse dall’estero e delle politiche necessarie a scoraggiare la “fuga dei cervelli” che negli anni è stimato abbia sottratto all’Italia, oltre 4 miliardi di euro. La seconda sessione sarà rivolta infine all’analisi della crisi in Europa e in Italia con gli interventi del ministro del Lavoro Elsa Fornero, dei tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli. Un appuntamento che cade a ridosso dell’approvazione della riforma del lavoro varata dal Governo Monti. Terza giornata: Lavoro e sviluppo - L’ultimo giorno di incontri è volto a offrire un contributo alla crescita e allo sviluppo attraverso le testimonianze e i consigli di tre economisti e di un nutrito numero di imprenditori tra cui Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Pierluigi Stefanini, presidente di Unipol, Alberto Bombassei, presidente Brembo, Alessandra Perrazzelli, presidente di Valore D, Sergio Chiamparino, presidente della Compagnia di Sanpaolo. Ognuno di loro rappresenta un possibile volano di sviluppo: infrastrutture, ricerca e internazionalizzazione, finanza e banche, carriere al femminile. Il titolo di questa ultima sessione è ‘’Le vie del futuro non sono finite: idee per crescere’’: un esplicito invito a guardare oltre la crisi, con speranza, se non con fiducia. L’anteprima - Il 25 giugno alle 21 al Teatro dell’Elfo Puccini si terrà un’anteprima, organizzata da Il Diario del Lavoro, dedicata al ventennale di Mani Pulite e delle stragi in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: una serata speciale titolata “Tangentopoli, Falcone, Borsellino: vent’anni dopo. Il senso degli italiani per la legalità”, a cui parteciperanno Piercamillo Davigo, consigliere della Corte di Cassazione, Francesco Greco, procuratore aggiunto di Milano, Antonio Di Pietro, presidente Idv, Roberto Scarpinato, procuratore generale di Caltanissetta, Nando Dalla Chiesa, docente di Sociologia dell’Università di Milano. Il Diario Del Lavoro - Il Diario del Lavoro nasce nel 2001 raccogliendo l’eredità di Lavoro Informazione, la rivista fondata da Gino Giugni nel 1982. Il Diario del Lavoro è uno dei primi giornali online d’Italia dedicato interamente al tema del lavoro: uno strumento per l’informazione, la discussione e l’approfondimento di tutte le tematiche che riguardano le relazioni industriali e che ad esse si connettono. Il Diario del Lavoro coinvolge attraverso gli abbonamenti (unica forma di finanziamento), organizzazioni imprenditoriali, sindacali, imprese, istituzioni, associazioni culturali, facoltà e dipartimenti universitari, studi professionali. La redazione fornisce quotidianamente tutte le notizie riguardanti il mondo del lavoro e offre ai suoi lettori una serie di rubriche e di approfondimenti sul tema, avvalendosi del contributo di studiosi e tecnici di alto livello. Sul sito ( www.Ildiariodellavoro.it ) si trova anche un’ampia documentazione con testi dei principali accordi sindacali, testi legislativi e resoconti parlamentari. Il comitato di direzione è composto dai giuslavoristi Tiziano Treu, Aris Accornero e Carlo Dell’aringa, il direttore responsabile è Massimo Mascini. Il Diario del Lavoro edita anche alcune pubblicazioni cartacee: in particolare l’Annuario del Lavoro, che ogni anno raccoglie e commenta gli eventi principali dei dodici mesi in materia di economia, lavoro, politica, e una serie di instant book che affrontano i temi di maggiore attualità. Tra le ultime pubblicazioni: “Call center: inferno o paradiso. Il caso Vodafone’’; “Il sindacato di domani’’; “Il sindacato a fil di rete. Dal volantone all’era del 2.0’’. Http://www.fondatasullavoro.it/ http://www.Facebook.com/fondatasullavoro https://twitter.Com/#!/fondatalavoro |
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MANTOVA: DATI IMPORT-EXPORT, I TRIMESTRE 2012 |
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Mantova, 25 giugno 2012 - Le esportazioni mantovane aprono l’anno 2012 con una frenata della crescita registrata nel 2011, segnando sullo stesso periodo dell’anno precedente un lieve aumento del +1%. Dai dati di fonte Istat elaborati dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio e dal Centro Studi di Confindustria Mantova, con la collaborazione del Consorzio Mantova Export, risulta che nel primo trimestre dell’anno le esportazioni ammontano a 1.381 Mln di euro, contro a un valore di import pari a 1.266 Mln, in calo rispetto all’anno precedente dell’11,7%. Il saldo commerciale è quindi positivo e ammonta a 115 Mln di euro. A confronto con Lombardia e Italia la variazione dell’export mantovana, nella prima parte dell’anno, appare decisamente sottotono: la Lombardia ha segnato un +6,4%, l’Italia un +5,5%. Anche nel confronto con le province lombarde e quelle limitrofe, Mantova manifesta la performance più bassa. Comparabile al risultato mantovano è il dato medio riferito all’Italia nord-occidentale (+0,8%); mentre l’Italia nord-orientale, zona notoriamente ad alta vocazione esportativa, registra addirittura un calo del -3%. All’interno dei principali comparti esportatori, si notano variazioni piuttosto disomogenee. Segni negativi provengono dai prodotti in metallo (-5,1%), dagli articoli di abbigliamento (-11,2%), dagli articoli in gomma e plastica (-2,7%), dal legno (-2,9%), dai mezzi di trasporto (-11,7%), dai prodotti petroliferi (-34,5%) e dai prodotti tessili (-5,3%); queste ultime tre tipologie avevano registrato cali anche nel 2011. Risultano positive le variazioni riferite ai macchinari (+19%), prodotti chimici (15,4%), prodotti alimentari (+9,6%) e i prodotti delle altre attività manifatturiere (+18,5%). Nel caso dell’import, praticamente tutti i settori merceologici mostrano un calo ad eccezione dei prodotti minerali (+23,6%) e dei prodotti alimentari (+5,4%): I cali più incisivi sono a carico dei metalli (-63,5%), dei mezzi di trasporto ( -25,2%), dei prodotti in legno e degli apparecchi informatici e elettronici (entrambi -11,6%) e dei prodotti tessili (-9,9%). L’analisi dell’andamento delle esportazioni per principali paesi di sbocco evidenzia aumenti contenuti verso Germania (+3%), Regno Unito (+2,5%), Paesi Bassi (+2,1%), Ungheria (3,3%) , Belgio (3,0%) e Polonia (+1,6%). Gli aumenti più rilevanti sono verso Francia (+9,6%), Spagna (+9,2%), Romania (+9,9%), Russia (+68,5%), Stati Uniti (+12,3%) e Repubblica Ceca (+11,2%). Calano le esportazioni verso Austria (-6,4%), Svizzera (-12,6%), Slovenia (-11,2%) e Giappone (-29,1%). Sul fronte delle importazioni, si registra una ripresa delle forniture da Russia, Libia e Iran e un calo da Siria, evidentemente influenzati dal mercato del greggio. I tradizionali fornitori delle aziende mantovane risultano quasi tutti in calo, con delle riduzioni significative da Germania (-20,8%), Cina (-39,7%), Spagna (-19,1%) e Paesi bassi (-21,2%). In aumento, invece, è l’import proveniente da Ungheria (+8,8%) e da Regno Unito (+9,8%). Secondo il Presidente della Camera di Commercio, Carlo Zanetti, “la modesta performance delle esportazioni del primo trimestre risente del raffreddamento dell’economia internazionale trascinata dalla crisi dei mercati finanziari. Con il debito pubblico italiano sempre al centro dell’attenzione internazionale le imprese faticano a crescere il loro business sui mercati esteri. Permane, tuttavia, la convinzione che il commercio internazionale rimanga uno degli sbocchi per uscire dalla crisi. In attesa della ripresa dei mercati tradizionali occorre rafforzare le strategie per aprire a quei Paesi che, anche in questo momento di crisi mondiale, offrono prospettive di consumo”. Il Vicepresidente di Confindustria Mantova Corrado Corneliani responsabile per il Centro Studi commenta: “La modesta performance dell´export del primo trimestre è senza dubbio influenzata dalla crisi internazionale ma anche dal mix di vendite. I paesi cosiddetti maturi sono stagnanti o poco performanti mentre Cina, Russia ed Usa stanno performando bene. E´ chiaro che aziende con un portafoglio rivolto principalmente all´Ue crescono all´export molto meno di quanto potrebbero se fossero più sbilanciate verso i tre paesi che sopra ho menzionato” |
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VERTENZA ITALCEMENTI; IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI E LA VICEPRESIDENTE STASI HANNO PARTECIPATO AL TAVOLO PRESSO IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO |
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Catanzaro, 25 giugno 2012 - Folta presenza delle istituzioni calabresi al tavolo tecnico sulla chiusura degli stabilimenti della Italcementi in Calabria e Sicilia che si è tenuto il 21 giugno presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma. Assieme al Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, alla vicepresidente Antonella Stasi, al sen. Francesco Bevilacqua ed al Prefetto di Vibo Valentia Michele Di Bari erano presenti anche il Presidente della Provincia di Vibo Valentia Francesco De Nisi e il sindaco della città Nicola D’agostino. I rappresentanti della Italcementi hanno illustrato le problematiche che hanno indotto la società alla decisione di chiudere alcuni stabilimenti al Sud, tra cui Vibo Valentia. Su tutti il forte decremento della produzione di cemento dovuto alla mancanza di mercato nell’edilizia residenziale, commerciale e delle infrastrutture. Il Presidente Scopelliti, a tal proposito, ha sottolineato che l’azienda non ha mai manifestato alcuna difficoltà in questi anni. "Noi confermiamo la nostra disponibilità ad affrontare i problemi che sono stati esposti per la Calabria. Ciò che vorrei capire a questo tavolo – ha sottolineato il Presidente – se i problemi sui quali siamo disposti a lavorare per trovare soluzioni sono una semplice motivazione per giustificare una scelta già fatta. La Calabria non è disponibile a far ricadere sulla sua classe dirigente politica scelte che non le appartengono. Ci viene detto che c’è un problema per l’autorizzazione all’uso delle cave, ma a noi non risulta e sul porto di Vibo c’è la disponibilità del comandante a rivedere le limitazioni attualmente esistenti”. Disponibilità confermata anche dalla vicepresidente Stasi che parteciperà a un tavolo in cui verranno affrontate le questioni sollevate sia dalla Italcementi ma anche da altre aziende. “Ora dobbiamo capire prima di intraprendere una battaglia per il diritto al lavoro – ha continuato Scopelliti - se i problemi sono quelli enunciati e allora ci impegneremo a trovare le soluzioni adeguate, o indipendentemente dalle scelte aziendali su cui non esprimiamo considerazioni ma che ci sembrano già predefinite, se dobbiamo concentrare le nostre azioni sul governo centrale. Io guardo alla Calabria dove ci sono 1 miliardo e 200 circa milioni i fondi del piano per il Sud, c’è una disponibilità di fondi Fesr per circa 800 milioni, la costruzione del Ponte sullo Stretto con le opere accessorie, ai tre o quattro ospedali che dovremo costruire per oltre 450 milioni. In prospettiva, sul territorio ci sono importanti interventi e se esiste un problema temporale la Regione farà la sua parte”. Il tavolo è terminato con la proposta di una nuova riunione a breve tra gli attori principali della vicenda e per trovare soluzioni per il mantenimento degli stabilimenti a rischio chiusura. Nel frattempo il delegato della Italcementi ha ricordato che l’azienda ha ribadito di aver acconsentito al ritiro della procedura di mobilità con l’obiettivo di individuare, nella cabina di regia istituita presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ogni soluzione che consenta il mantenimento dell’attuale presidio produttivo e industriale nel territorio vibonese. In attesa di individuare possibili alternative imprenditoriali da implementare entro l’arco temporale coperto dal ricorso di altri ammortizzatori sociali, i dipendenti sono stati riammessi integralmente al lavoro. |
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RITARDI DEI PAGAMENTI, IL FACTORING PER SOSTENERE L’ECONOMIA IN RECESSIONE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PAGA IN MEDIA A 180 GIORNI: SE PAGASSE A 30 GIORNI IL PIL CRESCEREBBE DELLO 0,33% |
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Milano, 25 giugno 2012 - Al di là delle iniziative del governo, come si può intervenire per risolvere il problema dei ritardi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione che gravano pesantemente sulle imprese, ancor di più in questa fase recessiva dell’economia? L’industria del factoring ha elaborato le sue proposte, sostenute nel corso della tavola rotonda Imprese e pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione: interventi di sistema e contributi del factoring, coordinata dal direttore generale di Ifitalia Massimo Ferraris, che si è svolta questa mattina a Milano in occasione dell’assemblea annuale di Assifact, l’associazione che riunisce gli operatori del settore. Secondo le ultime stime le imprese vantano nei confronti della Pubblica Amministrazione crediti di fornitura per un ammontare complessivo vicino a 90 miliardi di euro. I ritardi dei pagamenti sono in media di 90 giorni: il tempo medio per l’incasso si è allungato così sino a 180 giorni. Un recente studio del Finest, network di economisti europei, ha calcolato il costo sociale ed economico di questo ritardo: se nel 2011 lo Stato italiano avesse pagato i propri debiti a 30 giorni, così come indicato della norme Ue, il beneficio complessivo per l’economia sarebbe stato di 5,3 miliardi, pari allo 0,33% di Pil. Ma i ritardi della Pubblica Amministrazione – è stato ribadito – non derivano soltanto dagli squilibri strutturali dei conti pubblici e dalla stratificazione del debito nel corso degli anni. Sono anche l’effetto di carenze organizzative, di inefficienze operative e procedurali, di norme caotiche o in contrasto con la legislazione europea. Senza contare – è stato sottolineato - il diffuso radicamento delle cattive abitudini di pagamento imposte grazie al potere contrattuale della Pubblica Amministrazione, cui sono assoggettate soprattutto le piccole e medie imprese. Per migliorare questo stato di cose attraverso la cessione dei crediti con la formula del factoring, vantaggiosa per le imprese rispetto al credito bancario, Assifact propone: 1) strumenti per il miglioramento della tempistica degli incassi da parte delle imprese, fornendo contemporaneamente alla Pubblica Amministrazione la possibilità di gestire i propri debiti commerciali in modo più razionale e sfruttando le economie di scala; 2) forme di liberalizzazione delle procedure relative ai crediti vantati dalle imprese verso la Pubblica Amministrazione, con l’obiettivo di favorire lo smobilizzo dei crediti stessi e dunque di contribuire alla risoluzione dei problemi finanziari delle imprese; 3) rimozione di alcune importanti anomalie che costituiscono le ragioni profonde alla base dei ritardati pagamenti e dei comportamenti non ortodossi della Pubblica Amministrazione. Il ricorso al sistema finanziario e in particolare al factoring è già stato scelto, con i medesimi obiettivi, dal governo spagnolo: lo ha testimoniato nel corso della tavola rotonda Josep Selles, general manager di Eurofactor Hispania e membro del comitato esecutivo di Aef-asociaciòn Espanola de Factoring, che ha illustrato le disposizioni adottate a Madrid per accelerare i pagamenti dei debiti commerciali dell’ Amministrazione iberica. Una prospettiva positiva per il sistema è venuta infine da Domenico Casalino, amministratore delegato della Consip, la società del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha il compito di razionalizzare gli acquisti della Pubblica Amministrazione. Casalino ha parlato del ruolo di Consip nel predisporre una piattaforma elettronica che favorirà il procedimento di certificazione, necessario per semplificare la cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione stessa, così come indicato dai decreti governativi dello scorso maggio. Al termine della tavola rotonda si è svolta l’Assemblea di Assifact. Sono stati esaminati i dati sull’andamento del factoring nei primi cinque mesi del 2012. Dopo la fortissima crescita del 2011, al 31 maggio 2012 il volume d’affari (turnover cumulativo) risulta di 65,057 miliardi di euro, con una ulteriore crescita del 3,57% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Il monte crediti in essere (outstanding) è di 48,40 miliardi di euro (+3,57%), mentre gli anticipi e corrispettivi pagati risultano in aumento del 6,25% a 36,64 miliardi. L’italia continua ad occupare le primissime posizioni nella graduatoria del factoring mondiale, che nel 2011 ha fatto registrare un vero e proprio boom, come confermano gli ultimi dati diffusi oggi da Assifact: il totale mondo ha superato i 2000 miliardi di euro (2.015,413), con un incremento del 22,28% rispetto al 2010. Il Consiglio di Assifact ha designato Massimo Ferraris alla presidenza dell’Associazione per il biennio 2012-2014. |
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CRISI, VETROTEX DI VADO, CONFERMATA CHIUSURA. PARTE RICHIESTA CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA |
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Genova, 25 Giugno 2012 - Chiusura inevitabile per lo stabilimento Vetrotex di Vado Ligure, gruppo Saint Gobain, con trenta dipendenti. Lo hanno confermato, il 21 giugno, i rappresentanti dell´azienda, per il "venir meno delle condizioni minime necessarie a continuare la produzione, dopo la chiusura della stabilimento Ocv – Owens Corning Vetrotex, all´interno del quale gli impianti di Saint Gobain sono situati". Si dunque verso la mobilità, ma nel vertice convocato a Genova dagli assessori regionali al Lavoro e allo sviluppo economico Enrico Vesco e Renzo Guccinelli, si è decisa la richiesta di cassa integrazione guadagni straordinaria da ottenere nel più breve tempo possibile. Impegno sottoscritto anche da azienda, Unione Industriali, organizzazioni sindacali, comune di Vado Ligure, Provincia di Savona . Cis da attuarsi prima del collocamento in mobilità del personale in eccedenza. La Regione Liguria ha assicurato il proprio impegno a intervenire sul Governo, l´azienda si è dichiarata disponibile a erogare incentivi all´esodo, nonché a verificare la possibilità di ricollocamenti presso altre società del Gruppo Saint Gobain. |
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START CUP PUGLIA 2012: RIPARTE LA SFIDA TRA IDEE INNOVATIVE VINCENTI QUINTA EDIZIONE PUGLIESE DELLA COMPETIZIONE CHE METTE IN GARA I MIGLIORI PIANI D’IMPRESA INNOVATIVA. |
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Valenzano, 25 giugno 2012 - Si intitola "Il risveglio delle idee vincenti", ed è il claim della campagna di comunicazione della Start Cup Puglia 2012, l’annuale chiamata alle armi attraverso cui la Puglia intende contribuire a valorizzare le migliori idee innovative con una prospettiva concreta di business e capacità di attrarre nuovi investitori. Queste, dunque, alcune delle finalità della competizione che dal 2008 premia i migliori piani d’impresa innovativa. Start Cup Puglia è organizzata dall’Arti, su incarico dell’Area Politiche per lo Sviluppo economico, il Lavoro e l’Innovazione della Regione Puglia, nell’ambito del progetto “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca – Programma Operativo per la fase 2 del Progetto Ilo2”. Come già nelle passate edizioni, le 5 Università pugliesi (Università e Politecnico di Bari, Università di Foggia, Università del Salento e Lum Jean Monnet), il Cnr e l’Enea si confermano partner della manifestazione. Start Cup Puglia 2012 è inoltre realizzata in collaborazione con Pni - Premio Nazionale per l’Innovazione e con il programma regionale Bollenti Spiriti. “L’obiettivo della Start Cup – sostiene Giuliana Trisorio Liuzzi – è anche quello di contribuire a promuovere la cultura d’impresa, in quanto fornisce all’aspirante imprenditore strumenti e supporto per valutare il potenziale economico della propria idea. Promuove, inoltre, una selezione delle migliori idee imprenditoriali in settori in cui anche la Puglia ora eccelle: dal biomedicale all’agrofood, dalle applicazioni biotech, all’Ict alla meccatronica”. Sulla scorta degli esiti positivi della passata edizione, Start Cup Puglia 2012 prosegue nell’intento di fornire un’assistenza crescente alla trasformazione delle idee in piani di impresa. La competizione, infatti, si articola in due fasi: una prima, denominata Dall’idea al Business Plan ed una seconda fase, denominata Gara fra Progetti di Imprese Innovative. La prima fase è quella in cui i partecipanti che registrano la propria idea di business sul sito della manifestazione possono essere selezionati per usufruire di specifici percorsi formativi e di assistenza personalizzata per la redazione del business plan. La seconda fase, Gara fra Progetti di Imprese Innovative, prevede la competizione tra i progetti d’impresa veri e propri, dai quali una Giuria di esperti selezionerà una short list di business plan che si affronteranno nella finale. Start Cup Puglia è aperta alla partecipazione di aspiranti imprenditori, singoli o in gruppo, che intendano avviare un’impresa innovativa in Puglia e di imprese innovative pugliesi nate dopo il 1° gennaio 2012 o in via di costituzione. La partecipazione a Start Cup Puglia 2012 è gratuita e la candidatura va inviata esclusivamente con procedura online sul sito della manifestazione www.Startcup.puglia.it La procedura prevede la registrazione preliminare delle idee di business entro il 5 luglio 2012; la candidatura alla gara va poi effettuata, sempre entro il 5 luglio, iscrivendo il proprio business plan in una delle seguenti categorie: Life Science, Ict - Social Innovation, Agrifood – Cleantech, Industrial. I migliori piani d’impresa selezionati saranno invitati a partecipare all’evento finale della Start Cup Puglia 2012, previsto per il mese di settembre; in quell’occasione, la Giuria determinerà i quattro vincitori del concorso, integrando la valutazione del business plan con la valutazione dell’esposizione orale dei progetti finalisti. Al primo classificato di ciascuna categoria verrà assegnato un premio in denaro di 10.000 euro; tra questi quattro, la Giuria selezionerà il vincitore assoluto della Gara, al quale verrà assegnato un ulteriore premio in denaro di 5.000 euro. I quattro vincitori, inoltre, accederanno di diritto al Premio Nazionale per l’Innovazione, in programma il 29 e 30 novembre 2012 a Bari. I dettagli della manifestazione e la modulistica della competizione sono disponibili sul sito dell’iniziativa www.Startcup.puglia.it. Aggiornamenti e news sono segnalati anche sul social network Facebook (all’account dell’Arti); inoltre sul canale Youtube dell’Arti sono disponibili i contenuti multimediali realizzati per l’iniziativa. |
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LOMBARDIA.IMPRESE:PROPRIETARI E OPERAI STESSA COSA NEL PAVESE LA 53ESIMA TAPPA DI ASSESSORATO ITINERANTE L´ASSESSORE: UN´AZIENDA CHE È UN MODELLO DI SOCIETÀ |
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Casorate Primo/pv, 25 giugno 2012 - Cinquantatreesima tappa di ´Assessorato itinerante´ nel Pavese per Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia. Primo incontro, con i responsabili della Repossi macchine agricole di Casorate Primo in provincia di Pavia. ´Un´azienda - ha commentato Gibelli - che è diventata leader nel settore della meccanica per l´agricoltura. Un primato che è nato grazie all´investimento che il proprietario ha voluto in tema di qualità´. Repossi, Azienda Che Esporta In Mezzo Mondo - La Repossi macchine agricole produce una ventina di modelli di macchine agricole, che vengono utilizzate soprattutto nell´ambito del settore zootecnico e delle culture intensive. I prodotti, costruiti nella campagna pavese, finiscono poi in Germania, Francia, Svizzera, Paesi dell´Est e Centro America. Innovazione Come Fattore Di Competitività - ´Questa realtà - ha detto ancora il vice presidente di Regione Lombardia - dimostra che il prodotto lombardo è ancora molto competitivo e apprezzato in tutti i continenti. Si tratta di un´impresa che ha saputo fare dell´innovazione nel campo agricolo un fattore di competitività assolutamente importante´. Impresa Sempre Con Stessi Operai - Gibelli ha voluto sottolineare una particolarità di questa impresa. ´Nella sua storia questa impresa non ha mai cambiato il numero dei dipendenti assunti. Hanno stretto i denti nei momenti di difficoltà, hanno lavorato di più quando l´economia andava. Questo è un modo di intendere la società dove il datore di lavoro e il lavoratore sono la stessa cosa´. Con Voucher Regione Esportazione Alle Stelle - ´Questa azienda - ha detto Gibelli - utilizza gli incentivi per partecipare alle fiere internazionali attraverso la politica dei voucher. Ecco, ci hanno chiesto di continuare con questa modalità, perché negli ultimi quindici anni, da zero prodotti all´estero, hanno, oggi, una fetta importante nata proprio attraverso commesse estere arrivate con la partecipazione alle fiere finanziate dai nostri voucher´. Battere Crisi Con Ricetta Lombarda - ´Per uscire dalla crisi economica, la ricetta è semplice - ha concluso Gibelli, interpellato dai cronisti - serve seguire le politiche lombarde, che dimostrano, ancora una volta, che nel pacchetto di offerte tra iniziative sulla ricerca e l´innovazione, quelle concernenti le reti di impresa, il fondo ´Credito adesso´ aiutano veramente le imprese. Regione Lombardia continua poi a chiedere allo Stato centrale: meno burocrazia e meno pressione fiscale, per incentivare la competitività e l´innovazione´. |
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CRIAS: COMMISSARIO SBLOCCHERA´ 10 MILIONI PER ARTIGIANI INSICILIA |
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Palermo, 25 giugno 2012 - "La nomina della dottoressa Mariella Amoroso a commissario straordinario della Crias consentira´ di sbloccare risorse pari a 10 milioni di euro. E´ uno stanziamento a valere sul Fondo unico a gestione separata, sbloccato ai primi del mese, su cui pero´ la Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane non ha potuto emettere i finanziamenti in mancanza dell´organismo deliberante". Lo dice l´assessore regionale per le Attivita´ produttive, Marco Venturi, in seguito alla decisione adottata dalla giunta di governo presieduta da Raffaele Lombardo. La somma e´ accreditata in due tranche, una da 3 e una da 7 milioni, ai primi del mese in seguito a una sollecitazione dell´assessore Venturi che, sull´argomento, aveva raccolto le istanze provenienti dalle associazioni di categoria degli artigiani. "I soldi nel capitolo apposito del bilancio - afferma Venturi - sono disponibili; adesso, il commissario avra´ tra i compiti principali anche quello di deliberare i finanziamenti per le imprese artigiane che ne hanno assoluta necessita´". A beneficiarne saranno circa 90 mila imprese siciliane che possono, attraverso questo fondo, accedere a 3 tipologie di finanziamento a un tasso agevolato che oscilla tra il 2,5 e il 3 per cento: non superiore ai 50 mila euro per sostenere i costi di gestione dell´ attivita´ commerciale; fino a 116 mila euro per l´acquisto delle scorte di materiali; fino a un massimo di 516 mila euro per l´acquisto di macchinari. |
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IMPEGNO REGIONE FVG PER CARTIERA ROMANELLO |
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Trieste, 25 giugno 2012 - Si è tenuta il 21 giugno presso la sede della Provincia di Udine, alla presenza del presidente Fontanini, dell´assessore regionale al lavoro Angela Brandi, del sindaco di Campoformido Andrea Zuliani, dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali provinciali e delle Rsu, una riunione sulla situazione occupazionale della Cartiera Verde Romanello. Nel corso dell´incontro è stata ribadita dall´assessore Brandi la massima attenzione della Regione sulla sorte di un´azienda che ha una ricaduta importante sul territorio del Friuli Venezia Giulia. Quindi, nell´ambito di questo impegno, è stata fatta presente, in primis al sindaco di Campoformido, l´opportunità offerta dai Lavori socialmente utili, nei quali potrebbero essere impiegati i lavoratori in cassa integrazione in un´ottica di difesa del reddito. Inoltre, visti anche i tempi non sempre immediati di pagamento dell´ammortizzatore sociale, l´assessore regionale ha ricordato che, grazie all´accordo sottoscritto da Regione, parti sociali e Federazione regionale delle banche di credito cooperativo, i lavoratori in cassa integrazione possono richiedere ad una delle banche aderenti alla Federazione un´anticipazione del dovuto, che in molti casi è essenziale per l´economia di una famiglia. Infine l´assessore Brandi ha concluso confermando che la Regione continuerà ad essere presente nel monitoraggio continuo di una situazione che coinvolge la sorte di 150 lavoratori. |
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UIL LAZIO: «50 MLN DI SPRECHI NELLA POLITICA REGIONALE»
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Roma, 25 giugno 2012 – Risparmiare cinquanta milioni di euro all’anno nelle spese della politica della Regione Lazio. È questo l’obiettivo della campagna “Né privilegi, né sprechi” presentata questa mattina a dalla Uil di Roma e del Lazio. Due gli strumenti: un referendum per eliminare i vitalizi dei consiglieri della Regione Lazio e una proposta di legge per ridurre le indennità e limitare le consulenze esterne. «Non vogliamo distruggere la politica – ha spiegato Pierpaolo Bombardieri, segretario organizzativo della Uil di Roma e del Lazio, presentando questa mattina l’iniziativa presso il Centro Congressi Cavour di Roma - né quella Nazionale, né quella della Regione Lazio. Vogliamo solo ridurne i costi. A questo scopo dobbiamo raccogliere 10mila firme per presentare una legge di iniziativa popolare che riduca l’indennità dei Consiglieri regionali da 12.000 euro a 5.500. Cinquantamila firme sono invece necessarie per presentare un testo referendario che abolisca il vitalizio, che è addirittura reversibile, rimane cioè alla moglie e ai figli fino a 26 anni. In questa campagna coinvolgeremo altre forze associative del Lazio». Da domani i cittadini della Regione Lazio troveranno 42 banchetti in tutte le province per firmare le due iniziative. Sarà inoltre possibile firmare anche nelle 12 sedi della Uil di Roma. «Risparmiando i 50 milioni di euro – ha aggiunto Sandro Biserna, segretario generale Uil Poteri Locali del Lazio e presidente del Comitato promotore - potremmo costituire un fondo per l’autosufficienza. Per esempio ristabilire il Recup, prenotazione della visita medica, che era un fiore all’occhiello della Regione Lazio, ed invece è stato messo nella condizione di non poter operare più». Tutti i dettagli delle due iniziative e informazioni su dove poter firmare a favore del referendum e della legge d’iniziativa popolare, sul sito internet del Comitato “Né privilegi, né sprechi”: www.Comitatonene.it. |
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ROMA - CDC STANZIA 1MLN DI EURO PER IMPRESE EMILIANE COLPITE DA SISMA
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Roma, 25 giugno 2012 - La Giunta della Camera di Commercio di Roma ha approvato, all’unanimità, lo stanziamento di un milione di euro per le imprese colpite dal terremoto che, esattamente un mese fa, ha causato oltre che diverse vittime, gravi danni in Emilia Romagna e, in particolare, nelle province di Modena e Ferrara. La Camera di Commercio di Roma, anche in base al principio solidaristico che lega tutte le attività produttive del sistema Paese, ha deciso di intervenire con un contributo straordinario a sostegno di un’area produttiva strategica non solo per l’Emilia, ma per tutta l’Italia. Il contributo di un milione di euro sarà utilizzato per iniziative direttamente rivolte alle imprese danneggiate dal sisma, allo scopo di aiutarle, al più presto, nella ripresa delle attività economiche e garantirne la continuità. Iniziative per le quali saranno le Camere di Commercio emiliane a emanare specifici bandi. “Il contributo economico che mettiamo a disposizione del tessuto produttivo emiliano – afferma Giancarlo Cremonesi, Presidente della Camera di Commercio di Roma – è la dimostrazione concreta che l’intero sistema camerale è vicino alle tante piccole e medie imprese che costituiscono il nostro più grande patrimonio, in termini di ricchezza e occupazione. L’obiettivo è far tornare, prima possibile, le aziende emiliane a una situazione di normalità: una condizione auspicabile e quantomai necessaria al Paese in questa difficilissima fase economica”. |
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