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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Febbraio 2013
QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EUROPEO: BUDGET, ECONOMIA, CARNE EQUINA, DEPUTATI, CREDITI CO2  
 
 Bruxelles, 19 febbraio 2013 - Nei prossimi giorni i deputati discuteranno del quadro finanziario pluriennale, incontreranno il presidente della Bce Mario Draghi e si confronteranno sulla vicenda relativa alla carne di cavallo. Al voto anche il numero di deputati assegnati a ogni Stato membro dal 2014. I leader dei gruppi politici si confronteranno con Van Rompuy e Barroso sulla posizione del Parlamento rispetto all´accordo raggiunto sul quadro finanziario pluriennale dell´Ue per il periodo 2014-2020, in altre parole il budget europeo dei prossimi sette anni. Il Pe ha infatti il potere di mettere il veto sull´accordo concluso dai Capi di stato e di governo. Lunedì, la commissione agli Affari economici incontra Mario Draghi, in veste di presidente della Bce e presidente del Comitato europeo per il rischio sistemico. Draghi illustrerà le misure necessarie per risanare i mercati finanziari e il tasso di cambio dell´euro Nel frattempo nelle commissioni parlamentari... Lunedì la commissione all´Ambiente discuterà con la Commissione europea e l´Autorità europea per la sicurezza alimentare della gestione della carne equina nella catena alimentare dell´Ue. Martedì sarà al voto in commissione agli Affari costituzionali il numero dei deputati assegnati ad ogni Stato membro. Dopo le elezioni del 2014 saranno infatti ridotti da 754 a 751 come stabilito dal Trattato di Lisbona di dicembre 2009. Martedì la commissione all´Ambiente si esprimerà sulle disposizioni sui tempi delle aste di quote di gas a effetto serra. Infatti il sistema di scambio delle quote di emissioni dell´Ue rappresenta uno strumento chiave anche per rafforzare gli investimenti più "verdi". Mercoledì, la commissione alle Libertà civili voterà una bozza di legge per permettere agli Stati membri di congelare o requisire i beni derivanti da attività criminali. Giovedì, la commissione alle Libertà civili voterà un progetto di risoluzione sul sostegno alla libertà dei media e al giornalismo investigativo in Ue. Il programma Aladino è stato lanciato dall´Unesco per lottare contro il negazionismo dell´olocausto, l´antisemitismo e il razzismo. Ed anche per una migliore comprensione della cultura musulmana. La deputata Isabelle Durante aprirà una conferenza sul tema martedì al Pe.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO È PRONTO PER I NEGOZIATI SUL BILANCIO UE DI LUNGO TERMINE  
 
Strasburgo, 19 febbraio 2013 - I deputati hanno preparato il terreno per i negoziati sul bilancio di lungo termine dell´Ue in un dibattito di lunedì con il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e quello della Commissione José Manuel Barroso. La maggior parte degli eurodeputati considera inaccettabile il recente accordo raggiunto sul bilancio dell´Unione per i prossimi 7 anni. Il Parlamento ha in effetti potere di veto. Il prossimo bilancio di lungo periodo dell´Ue, conosciuto come Quadro finanziario multi-annuale (Qfm) o, in inglese, Multiannual Financial Framework (Mff), stabilisce i limiti di spesa per ogni anno e per ogni rubrica di spesa per il periodo 2014-2020. Il Parlamento e gli Stati membri dovranno rispettare tali limiti di spesa quando si dovranno accordare sui bilanci annuali. I leader dell´Ue durante il summit del 7 e 8 febbraio si sono accordati per un livello degli impegni di spesa (le promesse contrattuali dell´Ue) di massimo di €960 miliardi e per pagamenti (liquidità effettivamente disponibile per pagare i conti derivati dalle promesse) pari a €908 miliardi, entrambi a livelli inferiori al progetto di bilancio della Commissione europea. ‘’Il compromesso raggiunto in occasione dell´ultimo vertice europeo non é assolutamente all´altezza delle sfide che ci attendono. Il Parlamento europeo chiedeva, e continuerà a chiedere, un bilancio dell’Unione moderno e ambizioso, capace di sostenere la ripresa europea e contribuire a mettere definitivamente alle spalle la crisi economica e finanziaria’’, ha affermato il vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella, in apertura del dibattito. Il presidente Van Rompuy ha confermato l´intenzione del Consiglio di intraprendere una discussione con il Parlamento e ha descritto l´accordo politico raggiunto tra gli Stati membri durante il summit come un "forte mandato negoziale". Flessibilità essenziale Il Parlamento ha ribadito la sua richiesta di avere la possibilità di spostare i fondi non utilizzati da una rubrica ad un altra e da un anno all´altro. "La flessibilità nel bilancio è essenziale", ha detto Hannes Swoboda (At) per il gruppo S&d. "Senza un adeguato livello di flessibilità, il Quadro finanziario pluriennale cosi come proposto semplicemente non può funzionare", ha convenuto il presidente Barroso. Revisione intermedia "C´è un fermo impegno di introdurre una clausola di revisione a due o tre anni. Non accetteremo austerità durante tutto il periodo di sette anni coperto dal bilancio a lungo termine", ha detto il leader del gruppo Ppe Joseph Daul (Fr). Deficit in violazione dei trattati Molti deputati hanno avvertito che il bilancio proposto consolida il crescente trend di deficit, vietato espressamente dai trattati. "Abbiamo 200 miliardi di euro d´impegni non pagati ora e [avremmo] oltre 300 miliardi nel 2020. Questo è il deficit europeo che stiamo creando", ha avvertito Guy Verhofstadt (Alde, Be). Altre opinioni Criticando "un bilancio pieno di sconti", Isabelle Durant (Verdi/ale, Be) ha detto: "Facciamo un altro quadro dopo il 2014 (...) per non legare le mani al prossimo Parlamento". Martin Callanan (Ecr, Uk) ha detto che l´accordo è "ben lungi dall´essere perfetto", ma riflette "un equilibrio pragmatico". "Il bilancio non è più sociale o verde, non dobbiamo parlare solo quantità, è necessario spendere meglio", ha detto Kartika Liotard (Gue/ngl, Nl). Paul Nuttall (Efd, It) ha detto che i tagli alla spesa rappresentano "noccioline" e ha aggiunto, in riferimento al Regno Unito, che "ci mostra la porta di uscita". Prossime tappe Il progetto di bilancio di lungo periodo deve essere tradotto in atti giuridici prima che possa essere posto in votazione al Parlamento.  
   
   
UE: BARROSO INTERVIENE SUI RISULTATI DEL CONSIGLIO EUROPEO DEL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE DI 7-8 FEBBRAIO 2013  
 
 Bruxelles, 19 febbraio 2013 – I seguito il discorso del Presidente Barroso sui risultati del Consiglio europeo del quadro finanziario pluriennale di 7-8 febbraio 2013: “ Signor Presidente, Onorevoli parlamentari, Grazie per l´invito e l´opportunità di discutere i risultati della riunione del Consiglio europeo del 7-8 febbraio. Prima di entrare nella materia del prossimo pluriennale quadro finanziario, vorrei parlare di un altro argomento molto importante che è stato affrontato da questo Consiglio europeo. Sto parlando di negoziazione nel quale sono state adottate importanti lungimiranti conclusioni. Come sapete, pochi giorni fa, il presidente degli Stati Uniti, il presidente del Consiglio europeo e mi ha annunciato l´avvio di un processo con l´obiettivo di raggiungere un innovativo accordo di libero scambio tra l´Unione europea e gli Stati Uniti Stati, il commercio transatlantico e partnership per gli investimenti. Questo è un altro passo molto importante nella nostra agenda per la crescita e l´occupazione. E la crescita e l´occupazione deve essere la priorità in tutti i nostri sforzi, anche quando si discute del Qfp. Quando ho partecipato alla sessione plenaria a Strasburgo, il giorno prima della riunione del Consiglio europeo, ho fatto il punto che abbiamo bisogno di un accordo costruttivo che rispecchia i precedenti impegni in materia di crescita, gli investimenti, la competitività e l´Europa 2020. Ho detto che abbiamo bisogno di un quadro finanziario con il forte sostegno per la coesione, per la politica agricola comune e alle politiche estere, tra cui, per inciso, la solidarietà con i più poveri del mondo. Ho anche sostenuto di prestare maggiore attenzione alla dimensione europea del bilancio dell´Unione europea e del suo valore aggiunto europeo. In seno al Consiglio europeo, in termini più chiari possibili ho ricordato i capi di Stato e di governo l´importanza di questi punti. Capi di Stato e di governo mettere i loro sforzi per raggiungere un accordo che tutti possono accettare. E il risultato finale è stato un livello generale per il Qfp che era notevolmente più basso di quello che aveva proposto, con le ulteriori riduzioni irregolarmente distribuiti tra le rubriche. Questo riflette la realtà di un processo di negoziazione che coinvolge 27 Stati membri in cui è richiesta l´unanimità. Il livello di Eur 960 miliardi in impegni e Eur 908,4 miliardi in pagamenti è l´equilibrio raggiunto tra la maggioranza degli Stati membri che avevano sostenuto le proposte della Commissione durante i negoziati e un gruppo più piccolo di alcuni contribuenti netti che insistevano su tagli più profondi. La Commissione, naturalmente, avrebbe preferito un risultato con più ambizione per l´Europa. In una dichiarazione formale a verbale di questo Consiglio europeo ho affermato: "I livelli concordati dai capi di Stato e di governo sono al di sotto del livello di ambizione che la Commissione ritiene auspicabile vista la sfida di promuovere la crescita e l´occupazione in tutta l´Ue nei prossimi anni . " Rispettare quanto convenuto all´unanimità dai 27 capi di Stato e di governo è il momento per il Parlamento a impegnarsi con il Consiglio e la Commissione è pronta ad assistere in questo processo. Presidente, onorevoli deputati, Nonostante le riduzioni deludenti, abbiamo bisogno di fare un equilibrio, una valutazione obiettiva dei risultati e riconoscere che alcuni passi positivi sono stati presi, non da ultimo a sostegno della crescita dell´Ue e l´occupazione. La struttura di base della proposta della Commissione, così come alcuni strumenti innovativi sono stati conservati, compresa la creazione di un meccanismo per collegare l´Europa. Questo rende il bilancio uno strumento per la competitività e la crescita con un pan-europeo logica. Anche se l´importo concordato è notevolmente al di sotto di quanto proposto dalla Commissione, si deve ricordare che è ancora ben al di sopra ciò che esiste sotto il periodo attuale per le reti transeuropee. In caso di trasporto, l´importo aumenterà da 8,5 miliardi di euro nel periodo in corso a più di 24 miliardi di euro nel prossimo periodo. E, per la prima volta, avremo 5 miliardi di euro da investire in infrastrutture energetiche a livello europeo. Allo stesso modo, il Consiglio europeo ha convenuto di aumentare in modo significativo budget per la ricerca e l´innovazione nell´ambito del programma Orizzonte 2020 e per l ´Erasmus per tutti´ del programma. Per la prima volta, avremo anche un programma specifico per le Pmi nella forma del programma Cosme. È importante sottolineare che il Consiglio europeo ha deciso di creare una nuova iniziativa per l´occupazione giovanile, cosa che ho già detto nella nostra ultima discussione in plenaria. Con un bilancio di 6 miliardi di euro, questo è un impegno ad agire a livello di Unione europea il principale sfida politica e sociale di oggi, che sta ottenendo i nostri giovani nel mondo del lavoro. Ciò rafforza giustamente la dimensione sociale della nostra Unione. E si basa sul ricorso della Commissione ha avviato lo scorso anno con 8 Stati membri, più colpiti dalla disoccupazione giovanile. Essa contribuirà inoltre a finanziare la garanzia per i giovani e di altre misure a livello europeo e nazionale. Sono anche molto contento è stato possibile mantenere il programma di aiuti per le persone più bisognose. Dato l´opposizione in alcuni ambienti, si può considerare questo un risultato molto positivo. In effetti, come ben vi ricorda, alcuni hanno sostenuto prima del Consiglio europeo che, a causa di sussidiarietà l´Unione europea non è stata in grado di aiutare i più poveri nelle nostre società. Sono felice che questa visione non ha vinto. Gli importi stanziati per la coesione e l´agricoltura sono significativi e sarà più mirata alla crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro. La sostenibilità rimane un impegno che stiamo mantenendo in tutte le politiche. A questo proposito, l´ecocompatibilità della politica agricola merita di essere menzionato, come ad esempio il nostro impegno per la protezione del clima. La dimensione della solidarietà è stata rafforzata dalle adeguare le regole di co-finanziamento e di pre-finanziamento per tener conto della situazione specifica delle regioni più vulnerabili e gli Stati membri. In assenza di tali disposizioni, alcuni Stati membri semplicemente non sarebbe in grado di realizzare gli investimenti pubblici di cui hanno bisogno nel 2014 e 2015 e di cui hanno bisogno con urgenza tali investimenti. Nel corso dei negoziati, ho sempre ripetuto che non ci può essere Qfp senza l´accordo del Parlamento europeo. Il Parlamento europeo obiettivi erano già chiaro nella relazione intermedia che è adottato lo scorso ottobre e sono stati chiaramente definiti dal Presidente del Parlamento europeo, ai Capi di Stato e di governo nel corso di questo Consiglio europeo. Non ci può essere alcun dubbio che la Presidenza irlandese deve ora impegnarsi in un processo negoziale serio con il Parlamento europeo, a nome del Consiglio. Un punto fondamentale per il prossimo Qfp è la flessibilità. Sei stato giustamente esigente. In effetti, come ho anche detto nel Consiglio europeo, senza adeguati livelli di flessibilità, il Qfp come concordato tra i capi di Stato e di governo, non può semplicemente lavorare. La Commissione ritiene che una differenza di € 51500000000 fra impegni e pagamenti nel prossimo Qfp può essere accettata solo nella misura in cui abbiamo la massima flessibilità specifico e in modo tale da essere in grado di consentire all´Unione di rispettare gli obblighi derivanti dal Trattato, in particolare articolo 323. Per questo, abbiamo bisogno tra le altre condizioni, la possibilità di riportare i margini inutilizzati di sotto dei massimali di pagamento da un anno all´altro. Questo è un punto cruciale. Ho dunque attribuiscono massima importanza alla questione della flessibilità tra anni e tra le rubriche per la gestione del divario tra impegni e pagamenti. In realtà, questo è molto più di una domanda tecnica. Si tratta di una questione di massima importanza sostanziale. In realtà, almeno altrettanto importante come lo sono gli importi globali per gli impegni ei pagamenti è la capacità di spendere in modo efficace gli importi previsti. E questa capacità sarà in larga misura dipendono dalle soluzioni troveremo per flessibilità e dalla flessibilità intendo massima flessibilità possibile. Mentre al Parlamento europeo, crediamo anche che la riforma del sistema delle risorse proprie è essenziale. Il lavoro deve proseguire sulla base delle proposte della Commissione. Ho notato anche che il Parlamento europeo sostiene una revisione intermedia del Qfp tutto. Date le incertezze del nostro mondo e il fatto che siamo di fronte a un accordo quadro finanziario pluriennale per 7 anni condivido l´opinione che una vera e propria clausola di revisione saranno necessari. Ho fatto ben chiaro questo punto in seno al Consiglio europeo: La Commissione è responsabile per il bilancio e deve garantire una sana gestione finanziaria di esso. Questo sarà possibile solo in futuro con una gestione rigorosa della spesa e con il tipo di flessibilità che il Parlamento europeo è stato chiede. Vorrei infine menzionare brevemente la situazione di bilancio di quest´anno per dire che la Commissione condivide le preoccupazioni del Parlamento circa il livello degli stanziamenti di pagamento. Ricordo le dichiarazioni comuni firmati dai presidenti delle tre istituzioni, alla fine dello scorso anno in cui è stato chiaramente previsto che la Commissione richiede ulteriori stanziamenti di pagamento, se abbiamo la prova che il bilancio approvato è insufficiente a coprire il fabbisogno e questo è il caso, possiamo dire che già oggi. Le istruzioni prevedono anche che il Parlamento europeo e il Consiglio avrebbe preso posizione su qualsiasi progetto di bilancio rettificativo il più rapidamente possibile al fine di evitare le carenze di stanziamenti di pagamento. Presidente, onorevoli deputati, Abbiamo già visto le prime reazioni politiche del Parlamento europeo per l´accordo politico dei capi di Stato e di governo. Discussione di oggi sarà un elemento importante per il Parlamento sviluppare la sua sostanziale risposta studiata e la sua posizione negoziale. Una volta che questo è a posto noi, la Commissione europea, di svolgere appieno il proprio ruolo, al fine di ottenere il miglior affare possibile, non solo per le istituzioni ma anche per i 500 milioni di cittadini della nostra Unione. Si aspettano le loro istituzioni e ai loro rappresentanti per fornire - e di consegnare al più presto. Vi ringrazio per la vostra attenzione.”  
   
   
L´UE HA ACCORDI DI LIBERO SCAMBIO - DOVE SIAMO?  
 
Bruxelles, 19 febbraio 2013 - Nel corso dei prossimi due anni, il 90% della domanda mondiale sarà generato al di fuori dell´Ue. È per questo che è una priorità fondamentale per l´Ue di aprire nuove opportunità di mercato per le imprese europee attraverso la negoziazione di nuovi accordi di libero scambio con i principali paesi. Se dovessimo portare a termine tutti i nostri discorsi attuali di libero scambio domani, saremmo di aggiungere per l´economia dell´Ue 2,2% al nostro Pil, o € 275.000.000.000. Questo è equivalente ad aggiungere un paese grande come l´Austria o la Danimarca per l´economia dell´Ue. In termini di posti di lavoro, che potrebbe generare 2,2 milioni nuovi posti di lavoro o 1% della forza lavoro totale dell´Ue. Ecco una panoramica delle offerte più importanti di libero scambio attualmente in fase di negoziazione o in esame. Prossimi negoziati o sotto esame Gruppo ad alto livello di lavoro per la crescita e l´occupazione e il lancio dei negoziati con gli Stati Uniti d´America - L´ue e gli Stati Uniti hanno deciso, il 13 febbraio 2013, per avviare le procedure interne necessarie per avviare negoziati per un commercio transatlantico e di partnership per gli investimenti , in base alla raccomandazioni del Gruppo ad alto livello sull´occupazione e la crescita. In termini di dimensioni, il rapporto Ue-usa commercio è il più grande del mondo, con circa € 2 miliardi di beni e servizi scambiati ogni giorno tra l´Unione europea e gli Stati Uniti. L´ue e le economie degli Stati Uniti rappresentano insieme circa la metà del Pil mondiale intero e quasi un terzo dei flussi di commercio mondiale ( Memo/13/95 ). Mandato ad avviare negoziati commerciali con il Giappone - Il 29 novembre 2012, gli Stati membri dell´Ue ha autorizzato la Commissione ad avviare negoziati di libero scambio con il Giappone ( Memo/12/930 ). Un accordo di libero scambio potrebbe aumentare il Pil dell´Ue di quasi un punto percentuale e aumentare le esportazioni dell´Ue verso il Giappone di un terzo. 400.000 posti di lavoro si prevedono ulteriori a seguito di questo accordo - nella sola Unione europea. La Commissione è pienamente consapevole delle preoccupazioni fra alcuni Stati membri, in particolare legati alle barriere non tariffarie in Giappone. Questo è esattamente il motivo per cui la Commissione ha concordato con il Giappone, anche prima dell´avvio dei negoziati potenziali iniziare - che l´Europa puo ´staccare la spina´ sui negoziati dopo un anno se il Giappone non mostra segni di rimozione di alcuni ostacoli non tariffari in quel periodo di 12 mesi. Il Giappone è secondo partner commerciale dell´Ue in Asia, dopo la Cina. Insieme il conto Ue e il Giappone per più di un terzo del Pil mondiale. Mediterraneo meridionale (Egitto, Giordania, Marocco, Tunisia) - Nel mese di dicembre 2011 il Consiglio ha adottato direttive di negoziato per globali e approfondite zone di libero scambio (Dcfta) con l´Egitto, la Giordania, il Marocco e la Tunisia, per "aggiornare" gli attuali accordi commerciali con questi paesi . Il Consiglio ha approvato il 29 novembre che la Commissione potrebbe avviare negoziati con il Marocco al più presto. On-negoziati in corso Canada - I negoziati per un Ue-canada economico e commerciale globale accordo (Ceta) è iniziato nel maggio 2009 e sono ora nel loro tratto finale. Il commissario al commercio Karel De Gucht e il ministro del commercio canadese Ed veloce riunita a Ottawa il 6-7 febbraio 2013. Sono stati compiuti progressi, ma ci sono ancora alcune importanti lacune da colmare prima che venga raggiunto un accordo. Capi negoziatori di entrambe le parti dovrebbero incontrarsi di nuovo nelle prossime settimane per preparare il più possibile la strada verso la conclusione politica. Canada è partner undicesima dell´Ue commerciale più importante considerando che l´Ue è il Canada il secondo partner commerciale, dopo gli Stati Uniti. Il valore degli scambi bilaterali di merci tra l´Unione europea e il Canada era 52500000000 € nel 2011. Uno studio economico congiuntamente da Ue e Canada nel mese di ottobre 2008 ha mostrato che un accordo commerciale globale potrebbe aumentare a due vie commerciali bilaterali da un altro € 25,7 miliardi. Nella regione Asean , l´Ue sta attualmente negoziando un accordo di libero scambio con la Malesia (lanciato nel maggio 2010) e Vietnam (lanciato nel giugno 2012 - Ip/12/689 ). Porta dell´Ue rimane aperta per avviare i negoziati con gli altri partner della regione e spera un giorno di completare tali accordi con una regione a regione accordo commerciale. Vicinato orientale - L´ue sta attualmente negoziando ampia e generalizzata zona di libero scambio nel quadro di accordi di associazione con la Georgia, l´Armenia e la Moldova. India - Colloqui avviato nel 2007. Progressi sostanziali è stato realizzato fino ad ora e non vi è uno slancio rinnovato di recente con i contorni di un accordo emergente. Ora, entrambe le parti devono andare il miglio finale per mettere insieme il pacchetto. Mercosur - Dopo più di due anni di lavoro tecnico, l´Ue ritiene che sia giunto il momento di procedere allo scambio di accesso al mercato offre, se vogliamo dare un rinnovato slancio a questa trattativa con l´obiettivo di concludere un accordo commerciale equilibrato e ambizioso, . Gulf Cooperation Council - I negoziati per un accordo di libero scambio sono stati sospesi dalla Cooperazione del Golfo nel 2008. Contatti informali tra i negoziatori continuano a verificarsi. Dell´africa, dei Caraibi e del Pacifico (Acp) - accordi di partenariato economico (Ape) sono partenariati commerciali e di sviluppo tra l´Ue ei paesi dell´Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Acp), sulla base dell´accordo di Cotonou (2000). Negoziati Ape è iniziata nel 2002 e sono stati conclusi con tre regioni, che hanno siglato (e poi ha firmato e ratificato) l´accordo: i Caraibi (Cariforum), Pacifico (unico paese attualmente coinvolto: Papua Nuova Guinea) e orientale e meridionale Africa (Esa - Zimbabwe, Mauritius, Madagascar, Seychelles). I negoziati stanno entrando in una fase decisiva del gruppo Sadc. Il progresso non è uniforme nel resto dell´Africa sub-sahariana. L´ue ha pertanto 9 negoziati commerciali in corso e molti altri negoziati commerciali e di sviluppo (Ape) in corso. Accordi di libero scambio finiti ma non ancora entrato in vigore Singapore - I negoziati per un accordo di libero scambio (Als) tra l´Unione europea e Singapore sono stati conclusi il 16 dicembre 2012 ( Ip/12/1380 ). L´accordo è secondo accordo ambizioso dell´Ue con un partner chiave commercio asiatico, dopo la Ue-corea, e il primo con un membro dei 10-nazione Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico (Asean). Una volta completato, l´affare si aprire i mercati su entrambi i lati in una serie di settori, tra cui banche, assicurazioni e altre industrie di servizi finanziari. Sia l´Unione europea e Singapore ora chiedendo l´approvazione rispettive autorità politiche e prevedono la sigla del progetto di accordo nella primavera del 2013. Singapore è il principale partner commerciale dell´Ue nel sud-est asiatico. Ue-singapore scambi di beni e servizi di ogni cresciuto di circa il 40% tra il 2009 e il 2011 (Memo/12/993). Perù e Colombia - Il Parlamento europeo ha approvato in accordo commerciale con il Perù e la Colombia l´11 dicembre 2012 ( Ip/12/1353 ). E ´previsto che, una volta a regime, l´accordo si tradurrà in risparmio tariffa totale di oltre € 500mio all´anno. Quanto riguarda l´Ue la procedura che consente l´applicazione provvisoria del l´accordo potrebbe essere concluso entro il gennaio 2013. Il Parlamento europeo dovrebbe votare l´accordo nel corso della sessione plenaria di dicembre 2012. L´ue è il secondo partner commerciale della regione andina dopo gli Stati Uniti. Il commercio con l´Ue valeva il 14,3% del totale degli scambi della Comunità andina nel 2010 ( Ip/12/690 ). America Centrale (Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama) - L´accordo di associazione tra l´Unione europea e l´America centrale è stata adottata dal Parlamento europeo l´11 dicembre 2012 ( Ip/12/1353 ). Una volta ratificato, questo accordo l´apertura dei mercati su entrambi i lati, contribuire a creare un business stabile e ambiente di investimento. L´accordo è anche lo scopo di rafforzare l´integrazione economica regionale in America centrale. Nel 2010, gli scambi bilaterali di merci tra l´America centrale e l´Unione europea era pari a € 12 miliardi. Adozione da parte del Parlamento della sua posizione l´Associazione è prevista entro la fine del 2012. In parallelo, i partner dell´America Centrale hanno a ratificare l´accordo, è probabile che farlo marzo 2013 ( Memo/11/429 ) . Ucraina - L´unione europea e l´Ucraina hanno concluso i negoziati per un accordo globale e approfondita di libero scambio (Dcfta) nel dicembre 2011. Il passo successivo sarà la firma dell´accordo da parte del Consiglio, una volta che le condizioni politiche sono soddisfatte. Ci sono anche 5 accordi di partenariato economico con i paesi dell´Africa, dei Caraibi e del Pacifico che sono stati negoziati, ma non sono ancora entrate in vigore. Si tratta di Costa d´Avorio, Camerun, Comunità per lo sviluppo dell´Africa australe, Ghana e Comunità dell´Africa orientale. L´ue ha concluso accordi commerciali negoziati 9 che devono ancora entrare in vigore Accordi di libero scambio già in vigore Corea del Sud, in vigore dal 1 Luglio 2011 - Questo accordo è il primo di una nuova generazione di accordi di libero scambio che è andato più che mai a eliminare le barriere commerciali e rendendo più facile per le imprese europee e coreane a fare affari insieme. Come l´Als ha abbassato le tariffe di importazione per i prodotti europei al confine coreano, si stima che le imprese dell´Ue hanno già fatto un risparmio in denaro di € 350 milioni nel funzioni dopo soli 9 mesi - da aumento delle vendite di vini europei e di alta qualità prodotti di moda ( Ip/12/708 ). Messico - Dopo l´entrata in vigore nel mese di ottobre 2000 di questo accordo globale di libero scambio, il commercio bilaterale è raddoppiato, passando da 21700000000 € nel 2000 a € 40100000000 nel 2011. Alla sua recente visita in Messico nel mese di novembre 2012, Il commissario al commercio Karel De Gucht ha chiesto un aggiornamento della corrente Fta ( Speech/12/825 ). Sud Africa - Sud Africa è il principale partner commerciale dell´Ue in Africa. L´accordo sugli scambi, lo sviluppo e la cooperazione, in vigore dal 2000, ha istituito una zona di libero scambio che copre il 90% del commercio bilaterale tra l´Ue e il Sudafrica. I programmi di liberalizzazione sono stati completati entro il 2012. Cile - L´unione europea e il Cile hanno concluso un accordo di associazione nel 2002, che comprendeva un accordo globale di libero scambio entrato in vigore nel febbraio 2003. L´ue-cile accordo di libero scambio è ampia e completa e copre tutti i settori delle relazioni Ue-cile relazioni commerciali. Unione europea è la seconda fonte più grande del Cile di importazioni, dopo gli Stati Uniti. L´ue è anche il terzo mercato di esportazione del Cile, dopo il recente aumento della Cina come un mercato di esportazione importante per l´Ue. In cima a questi "classici" accordi di libero scambio, accordi di libero scambio sono una componente fondamentale di molti accordi di associazione e unione doganale (Andorra, San Marino, Turchia). Da qui l´Ue ha anche accordi di libero scambio in vigore con un certo numero di paesi in Europa (Isole Faroe, Norvegia, Islanda, Svizzera, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Croazia, Albania, Montenegro, Bosnia-erzegovina, Serbia) e il Mediterraneo meridionale (Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Autorità palestinese, Siria, Tunisia) e 3 con i paesi dell´Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Caraibi, Pacifico e Africa orientale e meridionale). L´ue ha pertanto 28 accordi commerciali già in vigore. Questo non include la Siria le disposizioni commerciali non vengono applicate.  
   
   
LE BANCHE DOMINANO LA RIUNIONE DI DRAGHI CON GLI EURODEPUTATI  
 
Strasburgo, 19 febbraio 2013 - Potenziali bolle inflazionistiche esistono ancora nell´economia della zona Euro e i possibili effetti dei tassi di cambio Euro sull´inflazione devono essere monitorati, il presidente della Bce Mario Draghi ha avvertito ieri il Comitato economico e monetario affari. Egli ha anche sottolineato che le banche hanno bisogno non solo di un forte sistema di supervisione singolo, ma anche di comuni regole di risoluzione di crisi. La Bce ha esortato i deputati a migliorare prestiti bancari all´economia reale. La Bce vede ancora taluni rischi per l´economia della zona Euro, compresi potenziali bolle inflazionistiche. La fiducia rimane debole ma stabile, e la Bce si aspetta che l´inflazione ceda sotto il 2% nel breve termine, ha detto Draghi, aggiungendo che i possibili effetti dei tassi di cambio Euro sull´inflazione devono essere monitorati, Erogazione di prestiti all´economia reale - Molti deputati hanno esortato la Bce a fare di più per incoraggiare le banche a concedere prestiti all´economia reale. Draghi ha ribadito che questa per la Bce è stata " la priorità numero uno della politica". Tuttavia, ha anche sottolineato che la Bce non ha il controllo di tutti i fattori necessari per ripristinare il flusso di prestiti alle piccole imprese e alle famiglie, e ha avvertito che se le banche sono state costrette a prestare, allora la Bce sarebbe diventato responsabile per i loro prestiti. Alcuni deputati hanno inoltre sottolineato che le piccole e medie imprese in alcuni paesi dell´Ue pagano tassi molto più elevati di interesse rispetto a quelli in altri. Draghi prevede che queste differenze si riducono nella seconda metà dell´anno. Austerità "Smart"- Altri deputati hanno chiesto a Draghi se la Bce sarebbe favorevole ad avere " un tocco più leggero " in merito all’ austerità nei paesi più colpiti dalla crisi, sottolineando che il "Six Pack" regole di governance economiche non lo consentono. Draghi ha risposto che la soluzione non era quella di rimandare le misure di austerità, ma di elaborare in modo da ridurre gli effetti negativi. Ciò potrebbe avvenire, ad esempio, tagliando la spesa ulteriore, piuttosto che aumentare le tasse, o mediante l´attuazione di riforme strutturali più veloce. La vigilanza bancaria e crisi risoluzione Diversi deputati hanno chiesto a Draghi la sua opinione sul modo migliore per creare un sistema unico di vigilanza bancaria che non indebolisca il mercato unico. Draghi ha ammesso che si tratta di un compito "complesso", ma che era "fattibile". Egli ha anche sottolineato che il sistema deve fornire un reale cambiamento. Ha aggiunto che le regole comuni per risolvere le crisi bancarie deve essere stabilito rapidamente. Comitato Sedia Sharon Bowles (Alde, Uk), ha invitato la Commissione europea a presentare la sua proposta prima dell´estate.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA FORMULA LA SUA PROPOSTA DI "TOBIN TAX"  
 
Bruxelles, 19 febbraio 2013 - I dettagli dell’imposta sulle transazioni finanziarie (Itf) da introdurre nel quadro di una cooperazione rafforzata sono stati precisati in una proposta adottata oggi dalla Commissione. Come richiesto dagli 11 Stati membri, tra cui l´Italia, che applicheranno l’imposta, il testo della direttiva rispecchia il campo di applicazione e gli obiettivi della proposta originaria presentata dalla Commissione nel settembre 2011. È mantenuto l’approccio di assoggettare tutte le transazioni per le quali esista un collegamento con la zona di applicazione della Itf (“zona Itf"), così come sono mantenute le aliquote dello 0,1% per le azioni e obbligazioni e dello 0,01% per i derivati. Una volta applicata dagli 11 Stati membri (Francia, Germania, Belgio, Austria, Slovenia, Portogallo, Grecia, Slovacchia, Italia, Spagna, Estonia), questa imposta sulle transazioni finanziarie dovrebbe produrre entrate di 30-35 miliardi di euro l’anno. Nell’odierna proposta vi sono alcune modifiche limitate rispetto alla proposta originaria, dovute al fatto che l’imposta sarà attuata su una scala geografica ridotta rispetto a quanto inizialmente previsto. Questi cambiamenti sono intesi soprattutto a garantire chiarezza giuridica e a rafforzare le disposizioni anti-elusione e anti-abusi. Algirdas Šemeta, commissario responsabile per la fiscalità, ha affermato: "Con la proposta odierna, tutto è pronto perché un’imposta comune sulle transazioni finanziarie possa essere introdotta nell’Ue. Sul tavolo vi è un’imposta senza dubbio equa e tecnicamente solida, che consentirà di rafforzare il mercato unico e contenere le negoziazioni irresponsabili. Undici Stati membri hanno sollecitato questa proposta, in modo da poter procedere con l’introduzione della Itf mediante una cooperazione rafforzata. Ora invito questi stessi Stati membri ad andare avanti con ambizione: li esorto a decidere e concludere, in modo da dar vita alla prima Itf regionale del mondo.” La proposta odierna segue l’accordo raggiunto il mese scorso dai ministri delle finanze dell’Ue per consentire agli 11 Stati membri di procedere all’introduzione di una Itf nel quadro di una cooperazione rafforzata (Ip/12/1138). La Itf ha tre obiettivi principali. In primo luogo, rafforzerà il mercato unico riducendo il numero di impostazioni nazionali divergenti in materia di tassazione delle transazioni finanziarie. In secondo luogo, garantirà che il settore finanziario fornisca un contributo giusto e cospicuo alle entrate pubbliche. Infine, la Itf sosterrà le misure regolamentari incoraggiando il settore finanziario ad impegnarsi in attività più responsabili, orientate verso l’economia reale. Come nella proposta originaria, le aliquote sono basse, la base imponibile è ampia e sono previste reti di sicurezza contro il trasferimento delle attività del settore finanziario. Sempre come nella precedente proposta, si applicherà il "principio di residenza". Ciò significa che l’imposta sarà dovuta se una delle parti della transazione è stabilita in uno Stato membro partecipante, indipendentemente dal luogo in cui l’operazione ha luogo. Ciò vale sia se un ente finanziario coinvolto nell’operazione è esso stesso stabilito nella zona Itf, sia se tale ente agisce per conto di una parte stabilita in tale zona. Come ulteriore salvaguardia contro l’elusione dell’imposta, la proposta odierna aggiunge anche il “principio di emissione”. In base a tale principio gli strumenti finanziari emessi negli 11 Stati membri saranno tassati quando sono negoziati, anche se quanti li negoziano non sono stabiliti nella zona Itf. Inoltre, sono ora incluse disposizioni esplicite in materia di prevenzione degli abusi. Come nella proposta originaria, al fine di proteggere l’economia reale la Itf non si applicherà alle attività finanziarie quotidiane dei cittadini e delle imprese (ad esempio a prestiti, pagamenti, assicurazioni, depositi ecc.). Né si applicherà alle tradizionali attività bancarie d’investimento nel quadro della raccolta di capitali o alle operazioni finanziarie effettuate nell’ambito di ristrutturazioni. La proposta esclude inoltre le attività di rifinanziamento, la politica monetaria e la gestione del debito pubblico. Pertanto, le operazioni effettuate con le banche centrali e la Bce, con la European Financial Stability Facility e con il meccanismo europeo di stabilità, e le operazioni con l’Unione europea sono esonerate dall’imposta. Prossime tappe - La direttiva proposta sarà ora discussa dagli Stati membri, in vista della sua attuazione nel quadro di una cooperazione rafforzata. Tutti i 27 Stati membri possono partecipare ai dibattiti in merito. Tuttavia, solo gli Stati membri che partecipano alla cooperazione rafforzata disporranno di un voto e devono decidere all’unanimità prima che l´attuazione sia possibile. Anche il Parlamento europeo verrà consultato.  
   
   
NUOVA INIZIATIVA DELL´UE PER COMBATTERE LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E IL TRAFFICO DI ESSERI UMANI ALLE FRONTIERE DELL´UE  
 
Bruxelles, 19 febbraio 2013 - Un nuovo progetto di € 1.500.000, che si rafforzerà la lotta contro la criminalità organizzata e il traffico di esseri umani in Azerbaigian, Bosnia-erzegovina, la Moldova e la Turchia è stato lanciato dall´Unione europea. Il progetto pilota innovativo aiuterà i paesi ad essere meglio attrezzati per affrontare tratta di esseri umani, per esempio attraverso la condivisione dei dati sul traffico e di corsi di formazione per le forze dell´ordine sul modo di affrontare la questione in modo più efficace. Allo stesso tempo, intende promuovere la cooperazione regionale su questo tema attraverso la condivisione di informazioni e buone prassi tra paesi e regioni. Questo è indispensabile, dato il fatto che la maggior parte dei casi il traffico si svolgono in diversi paesi. Avvio del progetto, Commissario per l´allargamento e la politica europea di vicinato Štefan Füle ha dichiarato: " Siamo determinati a fare tutto il possibile per lavorare oltre i confini e le nazioni per porre fine a questa attività male del traffico di persone, ovunque essa si svolge per rafforzare le leggi,. Condivisione di informazioni e aumentando i livelli di consapevolezza del problema in tutta la regione, speriamo di porre le basi per ulteriori azioni in questo settore e mandare un messaggio chiaro ai trafficanti che questa forma barbara e deplorevole di sfruttamento non può continuare. " Commissario allo Sviluppo Andris Piebalgs ha dichiarato: " Trovo assolutamente sconvolgente che nel 21 ° secolo, tratta di esseri umani continua la criminalità organizzata è un virus che non conosce confini, in modo che il rimedio deve anche colpire oltre i confini non solo per proteggere le vittime, ma anche dalla Comunità Europea. Cittadini Ecco perché progetti come questo sono così vitali -. È solo dai paesi che lavorano insieme, che è probabile che vedere la fine di questo terribile flagello per la società moderna ". Cecilia Malmström, Commissario per gli Affari interni, ha detto: " La tratta di esseri umani non può essere tollerato in alcuna forma, sia in Europa o in qualsiasi altra parte del mondo abbiamo bisogno di lavorare con i paesi partner e le organizzazioni a fornire una risposta forte e inequivocabile. Questa violazione fondamentale dei diritti umani. " Tratta di esseri umani (anche conosciuto come ´schiavitù moderna´) si traduce in gravi violazioni dei diritti umani ed è anche una forma particolarmente lucrativa di criminalità organizzata che genera profitti di decine di miliardi di euro ogni anno. Milioni di donne, uomini e bambini vengono trafficati ogni anno a fini di sfruttamento sessuale, il lavoro forzato o addirittura la rimozione di organi. Il progetto è una delle azioni della strategia Ue nei confronti della lotta alla tratta di esseri umani 2012-2016, adottato dalla Commissione 19 giugno 2012. Esso integra il lavoro della Commissione, anche in relazione alla raccolta di dati statistici sul traffico di esseri umani, per i quali la Commissione pubblicherà una relazione della primavera 2013. Si collega anche al lavoro sul documento mirato all´azione sul rafforzamento della dimensione esterna dell´Ue sulla lotta contro la tratta degli esseri umani. Il progetto avviato nei primi mesi del 2013 è una prima fase pilota. Entro la metà del 2014 una seconda fase si prevede di consolidare i risultati e ampliare il campo di applicazione, affrontando non solo per l´applicazione del diritto, ma anche l´assistenza e la protezione delle vittime. Altri paesi sono inoltre tenuti a partecipare al progetto nella seconda fase. Sfondo Più in dettaglio, questo progetto si propone di: Migliorare i sistemi di raccolta dei dati, l´analisi e lo scambio a livello nazionale e transnazionale per aumentare le conoscenze sulla scala e la natura della tratta di esseri umani; Promuovere e facilitare la condivisione delle informazioni e il coordinamento regionale in materia di tratta di esseri umani; Migliorare la cooperazione nazionale e transnazionale applicazione della legge e la capacità dei pubblici ministeri, il personale consolare e le organizzazioni non governative "per affrontare il reato di tratta di esseri umani in modo più efficiente. Questa prima fase pilota, con particolare attenzione l´applicazione della legge, è finanziato dall´Unione Europea sotto il suo strumento per la stabilità. Lo strumento per la stabilità Lo strumento europeo per la stabilità (Ifs) ha lo scopo di collegare la sicurezza e lo sviluppo. L´obiettivo principale è quello di sostenere misure volte a garantire o ristabilire le condizioni alle quali i paesi partner dell´Ue può perseguire i loro obiettivi di sviluppo a lungo termine. Lo strumento colma le lacune in cui gli strumenti di sviluppo geografici o di altro tipo non possono essere utilizzati, e devono essere usati per affrontare minacce transregionali alla sicurezza. Dal 2007 l´Ue ha sostenuto una serie di progetti volti a contrastare trans-regionale contro la criminalità organizzata e il terrorismo sotto l´Ifs.  
   
   
PARLARE DI SICUREZZA E PROTEZIONE, LA COMMISSARIA MALMSTöM A TORINO PER IL SECONDO EVENTO CON DIALOGO CON I CITTADINI  
 
Bruxelles, 19 febbraio 2013 - Protezione e sicurezza dei cittadini Ue – questo sarà il tema del secondo Dialogo con i cittadini, organizzato in Italia dalla Commissione europea, nell´ambito dell´Anno europeo dei cittadini, che questa volta si terrà il 21 febbraio prossimo a Torino con la partecipazione della Commissaria europea per gli Affari interni Cecilia Malmström e del sindaco del capoluogo piemontese Piero Fassino. La Commissaria Malmström dibatterà con rappresentanti della cittadinanza, della società civile e degli enti locali sui problemi legati alla libertà di circolazione nell´Ue, la riforma di Schengen e il miglioramento del controllo delle frontiere esterne, le politiche europee sulle migrazioni e l´asilo, la lotta al crimine organizzato e al terrorismo, la corruzione, la sicurezza e la protezione online. Il dibattito, moderato dal conduttore radiofonico Federico Taddia, sarà incentrato quindi su quello che l´Unione può fare, sta facendo e farà per creare uno Spazio europeo di giustizia, libertà e sicurezza e per garantire i diritti fondamentali che ne derivano per i cittadini europei. Il dibattito si potrà seguire dal vivo, in diretta streaming, cliccando su: http://webcast.Ec.europa.eu/eutv/portal/citizendialogue-turin_210213  . A partire da oggi, tutti possono twittare la loro domanda alla Commissaria usando come hash tag: #dialogocittadini. L´evento si terrà alle ore 9:30 presso il Teatro Reggio di Torino, Sala del Toro - Piazza Castello, 215  
   
   
LA PRESIDENZA IRLANDESE DELL’UE E L’AGENDA EUROPEA 2013-2014  
 
Roma, 19 febbraio 2013 - Oggi viene presentato a Roma il sesto numero della rivista "Semestre europeo". Si palerà ciclo di presidenze composto dal trio Irlanda, Lituania e Grecia, che dovranno collaborare per far frone alle importanti sfide che attendono l´Europa nei prossimi 18 mesi. Il convegno avrà luogo a Roma, in via Quattro Novembre 149 (Spazio europa), con inizio previsto per le ore 17.30. Il 1° gennaio 2013 inizierà il ciclo di Presidenza del Consiglio dell´Ue composto dal trio Irlanda, Lituania e Grecia. In occasione della presentazione del sesto numero di Semestre europeo, la rivista Semestre europeo, l’Ufficio d’informazione per l´Italia del Parlamento europeo, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e il Centro studi La Parabola invitano a parlarne insieme con: Lucio Battistotti, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea; S.e. Pat Hennessy, Ambasciatore d’Irlanda in Italia; S.e. Wojciech Ponikiewski, Ambasciatore della Repubblica di Polonia in Italia; Pasquale Salzano, Vice Presidente Affari Istituzionali Internazionali Eni; Francesco Tufarelli, Capo di gabinetto del Ministro per gli Affari europei; Monica Didò, Semestre Europeo, Responsabile sezione cittadinanza europea; Cristiano Zagari, Direttore editoriale Semestre Europeo. Per partecipare al convegno bisogna inviare un´email all´indirizzo: semestre.Europeo@libero.it    
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA AGGIORNAMENTO SUI SERVIZI DI INTERESSE ECONOMICO GENERALE (SIEG)  
 
Bruxelles, 19 febbraio 2013 - I servizi della Commissione europea hanno pubblicato una guida aggiornata per spiegare come le norme comunitarie in materia di aiuti di Stato, appalti pubblici e il mercato interno si applicano ai servizi di interesse economico generale (Sieg). La guida fornisce risposte semplici ed esaurienti alle domande più frequenti poste dalle autorità pubbliche, utenti dei servizi, ai fornitori ed altre parti interessate. Originariamente pubblicato nel 2010, è stato rivisto per tener conto delle nuove norme sugli aiuti di Stato per i Sieg che la Commissione ha adottato nel dicembre 2011 e nell´aprile 2012 (cfr. Ip/11/1571 , Memo/11/929 e Ip/12/402 ) - il cosiddetto pacchetto "Almunia". Vice Presidente della Commissione responsabile della concorrenza, Joaquín Almunia, ha dichiarato: "Le nostre nuove norme forniscono un quadro più chiaro e più flessibile per sostenere la realizzazione di alta qualità dei servizi pubblici ai cittadini, sia l´ufficio postale, i trasporti pubblici, gli ospedali o ai servizi sociali. La corretta applicazione di queste norme da parte delle autorità pubbliche e fornitori accrescono la trasparenza e garantire un uso efficiente delle risorse pubbliche ". La guida fornisce spiegazioni dettagliate sulle possibilità degli Stati membri di definire Sieg, i requisiti per l´atto giuridico che affida il provider con il Sieg e le regole su come il fornitore può ricevere una compensazione per la fornitura del Sieg. Secondo le nuove regole, una compensazione di servizio pubblico di importo inferiore a € 500.000 per impresa nell´arco di tre anni è considerato privo di aiuti di Stato. Inoltre, i servizi sociali sono esentati dall´obbligo di notifica preventiva alla Commissione, indipendentemente dalla quantità della compensazione che ricevono. Tutti gli altri Sieg sono esentati a condizione che il valore di compensazione è inferiore a € 15 milioni all´anno. Le regole prevedono anche un esame più approfondito per le compensazioni di una grande quantità in cui l´aiuto ha un più alto potenziale di falsare la concorrenza nel mercato unico. In particolare, la Commissione verifica se le norme Ue in materia di appalti pubblici siano rispettati, al fine di garantire la migliore qualità al minor costo per i contribuenti. Per quanto possibile, le autorità pubbliche dovrebbero prevedere incentivi per una efficace fornitura del servizio. La guida sarà disponibile in tutte le lingue dell´Ue. La versione inglese è già disponibile da oggi all´indirizzo: http://ec.Europa.eu/competition/state_aid/overview/public_services_en.html Il documento fornisce una guida utile per la fornitura di servizi sociali, oltre ad altri Sieg. L´importanza di avere alta qualità, efficienti servizi sociali sarà oggetto di prossima pacchetto della Commissione investimento sociale.  
   
   
DELEGAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE ALL’ UE DI CONTINUARE A SOSTENERE I PROFUGHI SIRIANI IN GIORDANIA  
 
Bruxelles, 19 febbraio 2013 - L´ue e gli Stati membri dovrebbero continuare a fornire un massiccio supporto per rispondere alla crisi dei profughi siriani e assicurarsi che il finanziamento arrivi dove c´è più bisogno, hanno detto i deputati che, questa settimana, si sono incontrati con i profughi siriani in Giordania. La delegazione ha anche invitato Jordan e altri paesi limitrofi per mantenere i loro confini aperto ai civili in pericolo e continuano ad offrire loro rifugio sicuro. Una delegazione del Parlamento europeo delle libertà civili, giustizia e Home Affairs Committee martedì ha visitato il campo principale profughi Zaatari . Questo campo, 12 km dal confine siriano, ospita attualmente circa 70.000 rifugiati, soprattutto donne e bambini. Juan Fernando López Aguilar (S & D, Spagna), che ha guidato la delegazione, Hubert Pirker (Ppe, Austria), Marian-jean Marinescu (Ppe, Romania) e Judith Sargentini (Greens/efa, Olanda) si è incontrato con l´Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite e altre organizzazioni umanitarie e di soccorso che operano nel campo e parlato con i rifugiati nell´accampamento Zamagni. Parlando a nome della delegazione del Parlamento, piombo Mep Juan Fernando López ha detto, "Siamo profondamente preoccupati per la crisi umanitaria in Siria e sul ceppo pesante è messa sui paesi confinanti. Noi lodiamo l´autorità giordane e comunità locali per la loro solidarietà ad ospitare profughi siriani che hanno fuggito il conflitto di 23 mesi, come pure l´assistenza fornita da altri paesi arabi e del Golfo". "Soprattutto vorremmo ringraziare l´incredibile lavoro svolto sul terreno dall´Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, organizzazioni umanitarie e Ong dover affrontare tale straordinario numero di arrivi in un breve periodo di tempo. "È cruciale che Jordan e altri paesi limitrofi tenere aperte le frontiere ai civili in pericolo e continuano ad offrire loro rifugio sicuro. Come una soluzione a lungo termine, l´istituzione di un programma di protezione regionale dovrebbe essere una priorità e deve essere estesa ad altri paesi della regione". "Chiediamo all´Unione europea e i suoi membri degli Stati di continuare a fornire il supporto per rispondere a questa crisi umanitaria eccezionale, che sta peggiorando di giorno in giorno. L´unione europea è un importante donatore della regione e ha fornito ulteriori finanziamenti nell´ultima conferenza di pegno in Kuwait. Dovrebbe ora onorare i propri impegni e assicurarsi che il finanziamento arriva dove c´è più bisogno." Fuori dell´accampamento, i deputati europei hanno visite a domicilio alle famiglie di profughi siriani vivono in Mafraq. La delegazione anche andato all´impianto di transito di Mafraq e il valico di frontiera di Thnebe e ha visitato i centri di registrazione per richiedenti asilo in Amman e Irbid. La visita della delegazione ha avvenuto come profughi siriani stanno arrivando in numeri senza precedenti in Giordania. L´agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite dice oltre 250.000 profughi siriani sono registrati o in attesa di registrazione in Giordania, e gli arrivi giornalieri si prevede di aumentare costantemente.  
   
   
STRATEGIA MACROREGIONE ADRIATICA – IL PRESIDENTE DELLE MARCHE SPACCA HA INCONTRATO IL DIRETTORE GENERALE PER L’UE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI.  
 
Ancona, 19 febbraio 2013 - Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha incontrato ieri mattina in Regione il ministro plenipotenziario Luigi Mattiolo, direttore generale per l’Unione europea del Ministero per gli Affari esteri. Oggetto dell’incontro, la strategia relativa alla Macroregione adriatica. In particolare, al centro del colloquio, l’avvio della road map per la sua costituzione ufficiale, a cominciare dalla stesura del Piano d’azione, dopo le conclusioni del Consiglio europeo dello scorso dicembre, con cui è stato dato formalmente mandato alla Commissione europea di avviare la strategia operativa, che nel 2014 porterà alla creazione della Macroregione Adriatico Ionica. Erano presenti anche il consigliere di legazione Andrea Vitolo, dell’Unità per i paesi dei Balcani Ince e Iai, del Ministero degli Affari esteri, Fabio Pigliapoco, segretario generale dell´Iniziativa Adriatico – Ionica (Iai), Marco Bellardi, responsabile Regione Marche per la strategia macroregionale, Giuseppe di Paola del Segretariato Iai. “C’è piena consapevolezza a livello europeo dell’importanza della strategia macroregionale adriatico ionica – ha detto Spacca – soprattutto dal punto di vista del rafforzamento del fianco est dell’Unione, quello da cui derivano maggiori rischi per la tenuta dell’Unione stessa. Noi siamo pronti a metterci in gioco per questo percorso partito da lontano e che rappresenta un’occasione straordinaria per le Marche e per l’area adriatica, anche in vista della nuova programmazione dei fondi strutturali 2014 - 2020. Siamo disposti a esercitare un ruolo forte, di leadership multilivello, non gerarchica, ma organizzativa, tecnica e di supporto, anche dal punto di vista della promozione e del coordinamento verso le altre regioni coinvolte. La mia recente nomina a presidente dell’Intergruppo Adriatico-ionico del Comitato delle Regioni d’Europa è, per questo, un fattore positivo. Ora massima attenzione sulla stesura del Piano d’azione, con il più ampio coinvolgimento dei territori, a partire dal primo appuntamento operativo previsto a Bruxelles il 22 febbraio prossimo”. La missione del direttore generale per l’Unione europea del Ministero per gli Affari esteri, ministro plenipotenziario Luigi Mattiolo, si inserisce nella sua competenza in materia di Iniziativa Adriatico Ionica (Iai) e di strategia Ue per la Regione Adriatico – Ionica, di cui la Iai, rappresenta il saldo ancoraggio intergovernativo. Dall’incontro è emerso come l’ufficializzazione della Macroregione adriatico ionica sia candidata ad essere uno dei principali momenti di qualificazione del semestre di presidenza italiana dell’Unione europea. La missione del direttore generale Luigi Mattiolo proseguirà nel pomeriggio ad Ancona, con incontri a cui parteciperanno tutti i soggetti istituzionali e della società civile, coinvolti nella Macroregione.  
   
   
CAMPANIA: RICEVE AMBASCIATORE MESSICO  
 
Napoli, 19 febbraio 2013 - L´assessore regionale Caterina Miraglia, su delega del presidente Caldoro, il 15 febbraio ha ricevuto a palazzo Santa Lucia l´ambasciatore del Messico Miguel Ruiz-cabanas Izquierdo, accompagnato dall´incaricato dell´Ufficio Promexico Italia Oscar Javier Camacho Ortega e dal console onorario del Messico a Napoli Alessandro Dotoli. Nel corso del cordiale colloquio, è stata sottolineata l´esigenza di intensificare ulteriormente anche sul piano regionale la collaborazione esistente tra il Messico e l’Italia. Per quanto riguarda in particolare la Campania, l´assessore Miraglia e l’ambasciatore hanno convenuto sulla opportunità di sviluppare la cooperazione soprattutto sul versante degli scambi nel settore della cultura e dell’istruzione, anche alla luce dei risultati positivi ottenuti finora con le sperimentazioni realizzate con il Brasile e il Qatar.  
   
   
NESSUN ALLARME PER IL DEBITO PROVINCIALE DEL TRENTINO E´ PARI AL 7,5% ED È FINALIZZATO ESCLUSIVAMENTE ALLE SPESE PER INVESTIMENTO  
 
Trento, 19 febbraio 2013 - E´ vero che la Provincia autonoma di Trento è fortemente indebitata? Se la domanda è "secca" e non ammette una replica minimamente articolata, allora, in estrema sintesi, la risposta è: no, la Provincia è sempre stata molto attenta a contenere il proprio livello di indebitamento e quello degli enti ad essa collegati. Ciò è confermato da un lato dall’assenza di debito diretto a carico della Provincia e dall’altro dal contenuto livello di debito dell’insieme degli enti del settore pubblico provinciale. In sintesi: al 31 dicembre 2011 l´indebitamento totale (debiti di finanziamento delle società della Provincia più debiti analoghi contratti da enti locali e università) è di 1,2 miliardi di euro, con un’incidenza sul Pil provinciale del 7,5%. A questo potremmo aggiungere - perché un dato non è mai significativo se non viene confrontato con altri dati - che il debito medio delle regioni a statuto ordinario è pari al 7,4% e che il debito dell´Italia, sempre nel 2011, è pari al 120% del Pil. Prendendo poi in considerazione solo il comparto Provincia la percentuale sul Pil cala al 5,7%. Relativamente alla Provincia di Bolzano si segnala che l´indebitamento totale del sistema pubblico provinciale, al 31 dicembre 2011, è pari a circa 1.336 milioni di euro con un´incidenza dell´8,05% del Pil della medesima Provincia. Va tenuto infine presente comunque che in provincia di Trento si è ricorso al debito esclusivamente per finanziare spese di investimento, che tendenzialmente producono flussi di reddito idonei non solo a finanziarne la restituzione ma anche a migliorare le prospettive economiche del territorio e che il debito contratto dalle società è integralmente coperto da stanziamenti già autorizzati sul bilancio provinciale. Altrove il debito è stato utilizzato anche per coprire deficit dei servizi pubblici, a partire dal settore sanitario. Un debito, in questo caso, che non produce nulla se non, in prospettiva, altro debito.  
   
   
ELEZIONI: COME, QUANDO E DOVE VOTARE LA GUIDA SINTETICA ALL´APPUNTAMENTO DEL 24 E 25 FEBBRAIO  
 
Firenze, 19 febbraio 2013 - Domenica 24 e lunedì 25 febbraio 2013 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Quando si vota: Domenica 24 febbraio dalle ore 8.00 alle 22.00. Lunedì 25 febbraio dalle ore 7.00 alle 15.00. Come si vota: le schede sono due, una per la Camera e una per il Senato, sulle quali sono indicati i simboli dei partiti politici aggregati per coalizione. Il voto si esprime tracciando un solo segno sul solo contrassegno della lista prescelta. Non si possono indicare preferenze. Chi vota: per la Camera dei Deputati possono votare coloro che hanno compiuto 18 anni entro il primo giorno della votazione (24 febbraio 2013) per il Senato della Repubblica coloro che hanno compiuto 25 anni entro il primo giorno della votazione (24 febbraio 2013). Tessera elettorale: Al seggio occorre esibire, oltre a un documento di identità, la tessera elettorale. Coloro che non ne sono in possesso oppure l’hanno perduta o danneggiata, possono richiederne il rilascio o un duplicato al Comune. Per questo scopo, oltre ai consueti orari di apertura, gli uffici comunali saranno aperti da martedì 19 febbraio a sabato 23 febbraio dalle ore 9.00 alle ore 19.00 e, nei giorni della votazione (domenica 24 e lunedì 25), per tutta la durata delle operazioni di voto. Italiani all’estero: Gli italiani residenti all´estero possono votare per corrispondenza, se vivono nei paesi che hanno sottoscritto con lo Stato italiano apposite intese per l´esercizio del voto, scegliendo i candidati della "circoscrizione Estero". In questa circoscrizione possono votare anche coloro che si trovano temporaneamente fuori Italia per motivi di servizio (come i dipendenti delle amministrazioni dello Stato e i professori e ricercatori universitari) o per lo svolgimento di missioni internazionali (come il personale delle forze armate e delle forze di polizia). Gli elettori residenti all’estero ed iscritti all’Aire riceveranno a domicilio, da parte del consolato di riferimento, il plico elettorale contenente le schede e le istruzioni sulle modalità di voto. Se entro il 10 febbraio non fosse stato ancora ricevuto il plico elettorale, gli elettori potranno recarsi di persona al consolato di riferimento per verificare la propria posizione elettorale. Per chi invece ha scelto di rientrare in Italia per votare, comunicando la propria opzione al consolato competente entro il 3 gennaio 2013, non è previsto alcun tipo di rimborso per le spese di viaggio sostenute, ma solo agevolazioni tariffarie all’interno del territorio italiano. Voto domiciliare: I malati non trasportabili che abbiano una "dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali" ovvero che siano affetti da gravissime infermità tali da impedire loro di recarsi al seggio, possono votare presso la propria abitazione. Per poter esercitare il diritto di voto domiciliare occorre far pervenire, entro il 4 febbraio 2013, al sindaco del comune nelle cui liste elettorali si è iscritti, una dichiarazione con la quale si attesta di voler esprimere il voto presso la propria abitazione, indicando l’indirizzo completo e un recapito telefonico. Alla dichiarazione, redatta in carta libera, devono essere allegati la copia della tessera elettorale e un certificato medico rilasciato dall´Azienda Sanitaria Locale. Voto in ospedali e case di cura: Potranno votare nel luogo di ricovero gli elettori ricoverati in case di riposo per anziani e nei cronicari nonché i tossicodipendenti degenti presso strutture di cura e assistenza. Voto dei detenuti: I detenuti potranno votare nel luogo di detenzione purché siano iscritti nelle liste elettorali di qualsiasi comune della provincia; per farlo dovrà trasmettere entro il 21 febbraio prossimo al sindaco del comune nelle cui liste elettorali è iscritto, tramite il direttore dell’Istituto in cui è detenuto, la dichiarazione di voler votare presso il luogo di detenzione. Operazioni di scrutinio: Le operazioni di scrutinio delle schede hanno inizio alle ore 15 di lunedì 25 febbraio al termine delle operazioni di voto e di riscontro dei votanti. Si inizia con quelle del Senato. Le operazioni di scrutinio delle schede votate per corrispondenza dagli elettori italiani residenti all’estero arrivate in Italia e prese in consegna dall’Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, sono effettuate da appositi seggi istituiti presso il Comune di Castelnuovo di Porto (Roma), con inizio alle ore 15 di lunedì 25 febbraio, contemporaneamente allo scrutinio delle schede votate sul territorio nazionale  
   
   
LA GIUNTA DELLA CALABRIA HA APPROVATO LA GRADUATORIA DEL PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO LOCALE E REGIONALE  
 
 Catanzaro, 19 febbraio 2013 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Su proposta del Presidente Scopelliti è stata deliberata l’intitolazione dell’Aeroporto internazionale di Lamezia Terme a San Francesco di Paola. Sono state anche approvate, in tema di Attività produttive, “le procedure per l’espressione dell’intesa regionale e per il rilascio del parere di competenza regionale nei procedimenti di autorizzazione da parte del Ministero dello sviluppo economico inerenti la prospezione, ricerca e coltivazione su terraferma di idrocarburi ubicati sul territorio regionale”. Su proposta dell’Assessore alla Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini è stata approvata la graduatoria dei Progetti Integrati di Sviluppo Locale e regionale in attuazione dei Pisr “Contrasto allo spopolamento dei Sistemi territoriali marginali e in declino” e “Tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio etnoantropologico delle Minoranze linguistiche in Calabria”, dell’assegnazione dei finanziamenti ai Pisl ed alle operazioni, dell’Accordo di Programmazione Negoziata.  
   
   
GRANDI PROGETTI, REGIONE ADERISCE A STAZIONE UNICA APPALTANTE DELLA PREFETTURA DI CASERTA  
 
Napoli, 19 febbraio 2013 - "L´agenzia regionale della Difesa del suolo, recependo le indicazioni della Giunta regionale, ha aderito ieri mattina alla Stazione unica appaltante e al protocollo di legalità in materia di appalti promosso dalla prefettura di Caserta." Così l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza, delegato dal presidente Caldoro al coordinamento strategico dei Grandi progetti. L´adesione è stata sottoscritta ieri mattina dal commissario dell´Arcadis Flavio Cioffi alla presenza dell´assessore Cosenza e del prefetto di Caserta Carmela Pagano. "Si tratta - ha detto l´assessore Cosenza - di un´azione nel segno della trasparenza e della legalità. Saranno predisposte dalla Stazione unica appaltante le procedure di gara e di aggiudicazione di contratti di lavori pubblici, e dei Grandi progetti che riguardano l´area della provincia di Caserta. La Stazione unica appaltante, che è costituita presso la sede di Caserta del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche Campania e Molise, avrà il compito di curare l´intero iter di gara dei lavori pubblici di importo pari o superiore a 250mila euro che si andranno a realizzare e le forniture ed i servizi di importo pari o superiore ai 200mila euro: dalla redazione del bando fino alla aggiudicazione definitiva. La Arcadis - ha spiegato l´assessore Cosenza - ha il compito di gestire, per quanto riguarda il territorio della provincia di Caserta, sia il Grande progetto denominato Bandiera blu del Litorale Domitio che quello relativo al Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali, oltre ad altre importanti opere. I due Grandi progetti in questione impegnano complessivamente 180 milioni di euro, di cui 115 milioni di euro solo per gli interventi specifici da realizzarsi nel territorio in questione. Risorse fondamentali per il recupero ambientale della nostra regione che rientrano nei fondi Por-fesr 2007/2013. In particolare sono sette gli interventi previsti per la depurazione e collettamento nell´ambito del Grande Progetto Bandiera blu. Riguardano gli impianti dei comuni di Carinola, Francolise, Cellole, Sessa Aurunca, Castelvolturno, Mondragone e Villa Literno. Rientrano, invece nel Grande progetto Aree interne gli interventi per i Comuni di Baia e Latina, Castelmorrone, Dragoni, Fontegreca, Pietramelara, Pietravairano, Riardo, Ruviano, Valle di Maddaloni e Vitulazio", ha concluso Cosenza. "Occorre assicurare - ha detto il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro - tutte le misure atte a prevenire e contrastare possibili infiltrazioni. Il protocollo di legalità in materia di appalti rappresenta la via più adeguata, attraverso la collaborazione con la prefettura di Caserta, per monitorare le attività da realizzare."  
   
   
LIQUIDATI QUESTA SETTIMANA DALLA RAGIONERIA DELLA REGIONE CALABRIA TRENTA MILIONI DI EURO  
 
Catanzaro, 19 febbraio 2013 - L´assessore al bilancio e alla programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini ha reso noto che la scorsa settimana sono stati effettuati pagamenti per un importo complessivo di trenta milioni di euro. “I pagamenti effettuati questa settimana - spiega l´assessore Mancini - dimostrano ancora una volta che l´esecutivo regionale continua a operare con costanza e impegno per sostenere le imprese, gli enti locali e le famiglie di tutto il territorio calabrese”. Si tratta di risorse, provenienti da fondi sia ordinari che comunitari, destinate a imprese ed enti locali del territorio calabrese. I settori interessati sono, tra gli altri, lavori pubblici, urbanistica, ambiente, agricoltura, formazione e protezione civile. Le somme sono state liquidate dalla ragioneria generale della Regione su istanza dei dipartimenti competenti. Su tutti spiccano gli undici milioni di euro erogati su richiesta dei dipartimenti lavori pubblici, urbanistica e ambiente, di cui oltre cinque milioni nell´ambito dell´Apq “Sistema delle infrastrutture di trasporto” (adeguamento A3 - Gioia Tauro, Delianova, svincolo Calabretto), un milione e ottocentomila di risorse liberate dal Por 2000-2006 per opere di costruzione in vari comuni, e un milione e duecentomila per i centri storici calabresi. Seguono liquidazioni di importi pari a otto milioni e mezzo di euro effettuati su istanza dei dipartimenti agricoltura e foreste, formazione e lavoro, e Protezione civile, tra cui tre milioni per le borse lavoro rivolte a scuole di formazione, ditte e persone fisiche, e un milione per i pagamenti dei vari servizi di protezione civile sul territorio. Vanno poi aggiunte diverse erogazioni di importi minori che ammontano a oltre dieci milioni di euro, per un totale complessivo, quindi, di circa trenta milioni.  
   
   
APPRENDISTATO: FIRMATO PROTOCOLLO INTESA TRA REGIONE SARDEGNA, PARTI SOCIALI E DATORIALI  
 
Cagliari, 19 Febbraio 2013 – E´ stato firmato questa mattina il protocollo d´intesa per l´Apprendistato per la qualifica ed il diploma professionale, tra la Regione, rappresentata dall´assessore del Lavoro, Antonello Liori, le parti sociali e quelle datoriali: ´´Con questo ulteriore documento rendiamo completamente operativo l´apprendistato, anche attraverso l´implementazione di altre tipologie contrattuali che prevedono di poter inquadrare anche i minori di 17 anni - ha spiegato Liori -. Lo considero uno strumento importante, che si inserisce nella programmazione delle politiche attive per il lavoro, insieme ai tirocini e ad altre iniziative per l’autoimprenditorialità, con l’obiettivo di agevolare l´inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. L´attenzione mostrata anche a livello nazionale dimostra che abbiamo imboccato una strada giusta. "L’apprendistato, oltre al rafforzamento delle competenze ed al sostegno della competitività delle imprese, è utile anche per contrastare precariato e lavoro nero – ha aggiunto Liori - In questo caso, può garantire ai giovani il conseguimento di un titolo di studio e nel contempo un inserimento lavorativo stabile, attraverso la formazione formale e quella non formale realizzata in azienda. Stiamo realizzando un modello Sardegna. Fare sistema per fare formazione, in stretto rapporto di collaborazione con le agenzie formative e le associazioni di categoria, affinché anche questo strumento sia una componente essenziale dello sviluppo. Siamo tra le Regioni all’avanguardia in Italia, avendo già compiuto un importante sforzo di elaborazione e programmazione, anche grazie ad un´intensa concertazione con le parte sociali, per ridare vitalità all´offerta formativa pubblica".  
   
   
LSU, GIUNTA BASILICATA APPROVA PROSECUZIONE ATTIVITÀ 2013  
 
Potenza, 19 febbraio 2013 - Garantita anche per il 2013 la prosecuzione delle attività dei lavoratori socialmente utili impegnati negli enti pubblici (Comuni, Aree programma, ecc…). La Giunta regionale, ha infatti approvato, su proposta dell’assessore alla Formazione, Vincenzo Viti, il provvedimento in cui si stabiliscono le misure di incentivazione. La copertura finanziaria per il prosieguo delle attività è di 1 milione e 600 mila euro. Agli enti utilizzatori che nel periodo compreso dal 1 gennaio al 31 dicembre 2013 impiegheranno lavoratori socialmente utili destinatari di piani di stabilizzazione a carico del Fondo Nazionale per l’Occupazione sarà corrisposto un contributo del 100 per cento, ossia di 572 euro mensili per ciascun lavoratore. E’ del 75 per cento, invece, il contributo corrisposto sia per gli enti che, nello stesso periodo, consentiranno la prosecuzione delle attività socialmente utili di soggetti destinatari di piani di stabilizzazione a proprio carico e sia per quelli che impiegheranno soggetti che, pur avendo perso lo status di lavoratori a carico del Fondo a causa dell’interruzione delle attività, sono stati successivamente recuperati in virtù della legge regionale n. 2 del 19 gennaio 2005. In questo ultimo caso, il contributo sarà riconosciuto per il periodo successivo alla scadenza della mobilità o di disoccupazione speciale edile. E’ del 90 per cento, inoltre, il contributo per quei comuni con popolazione inferiore ai 3000 abitanti. Lo stesso è riconosciuto per gli Lsu trasferiti dalle Comunità Montane ai Comuni con popolazione superiore ai 3000 abitanti. Stessa percentuale è corrisposta ai Comuni con popolazione superiore ai 3000 abitanti che, nel periodo di riferimento del provvedimento, attestano lo stato di dissesto finanziario o che presentano una condizione di squilibrio di bilancio, certificato con l’ultimo rendiconto della gestione, superiore a un milione di euro.  
   
   
POLITICHE GIOVANILI, IL 21 E 22 LE CONCLUSIONI DEL PROGETTO EUROPEO ‘ONE STEP AHEAD’  
 
Firenze 19 febbraio 2013 – La Regione Toscana, con il progetto Giovanisì, come molte altre regioni europee sviluppa iniziative e misure che tendono a contrastare il grave fenomeno della disoccupazione giovanile e dei Neet. Per cogliere pienamente questa sfida, ed aiutare i giovani ad avere un lavoro ed una piena autonomia, è necessario che tutto questo patrimonio venga valorizzato e condiviso, coordinato in maniera sinergica e coerente con gli obietti della Commissione Europea. E’ quanto si propone il progetto Osa (One Step Ahead – Un passo avanti) , finanziato dalla Commissione Europea su iniziativa della Regione Toscana. Grazie ad esso è stato possibile, rafforzando la cooperazione tra vari governi regionali e locali dell’Unione Europea (Baden-wüttemberg, Governo Basco, Styria, Galles, Jamtland, Catalogna, Andalusia, Provincia di Livorno, Region Syddanmark, Rheinland-platz, Oblastna Administracia Vidin, Västra Götalandsregionen) sviluppare un dispositivo web volto a supportare i processi di apprendimento e trasferimento nell’ambito delle politiche di lifelong learning, attraverso un metodo aperto di coordinamento che ha permesso di confrontare modelli diversi di integrazione delle politiche giovanili. La Regione Toscana, ospiterà l’evento internazionale conclusivo del progetto Osa – One Step Ahead, dal titolo“Un sistema di garanzie per le politiche pubbliche giovanili verso l’occupazione e l’autonomia dei giovani” che si articolerà in due giornate, giovedì 21 e venerdì 22 febbraio. Il primo giorno, presso l’auditorium di Sant’apollonia in via San Gallo a Firenze, verrà dedicato alla presentazione di best practices e modelli di successo mentre, il secondo, a Palazzo Strozzi Sacrati sede della presidenza della Regione Toscana, sarà dedicato alla discussione politica ed alla presentazione di una proposta che, dopo essere stata condivisa con le Regioni, verrà inviata entro marzo alla Commissione ed alle varie istituzione Europee e che ci si augura possa rappresentare una base di lavoro per tutti i territori dell’Unione europea che puntano a implementare la futura stagione di programmazione dei fondi comunitari, in particolare del Fondo sociale europeo, per rafforzare gli strumenti di lotta alla disoccupazione giovanile.  
   
   
MAFIA E SICUREZZA. FIRMATI IN REGIONE EMILIA ROMAGNA GLI ACCORDI QUADRO CON COMUNI, PROVINCE, UNIVERSITÀ E SCUOLE PER DARE IL VIA AI PROGETTI PER LA PREVENZIONE ALLE INFILTRAZIONI MAFIOSE E LA SICUREZZA. RAFFORZARE LA CORAZZA ISTITUZIONALE E CIVILE  
 
 Bologna, 19 febbraio 2013 – Con le firme di oggi in Regione sono operativi tutti i 46 progetti approvati per il 2013 per la sicurezza urbana e la lotta all’infiltrazione mafiosa in Emilia-romagna. Questa mattina, sindaci, presidenti delle Province e rappresentanti del mondo della scuola hanno firmato con la vicepresidente della Regione Simonetta Saliera gli accordi quadro che danno il via ai progetti finanziati lo scorso dicembre con 1 milione e 279 mila euro di risorse regionali, attraverso le leggi per la prevenzione alle infiltrazioni mafiose, la diffusione della cultura della legalità e in materia di sicurezza. Queste nuove attività si aggiungono ai 69 progetti già avviati e approvati a fine 2011 e ai 7 protocolli per la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa stipulati tra la primavera e l’estate del 2012, dando vita in due anni a 110 progetti in tutto il territorio regionale. “Lavoriamo tutti insieme per rafforzare la nostra corazza istituzionale e civile per fronteggiare in modo capillare e diffuso l’infiltrazione mafiosa in Emilia-romagna e per rafforzare la sicurezza per i cittadini”, spiega Saliera. “I progetti che partono ora sono il risultato della seconda edizione dei bandi regionali. Solo nel 2012 - aggiunge la vicepresidente - abbiamo organizzato incontri con oltre 40 mila studenti in Emilia-romagna, recuperato una decina di beni confiscati alla mafia che sono così stati riconsegnati ai cittadini e sono state realizzate una dozzina di lezioni e corsi (molti in collaborazione con l’Università) rivolte a diffondere la cultura della legalità tra i giovani e nelle imprese”. I progetti per province Provincia di Bologna In provincia di Bologna saranno realizzati 11 progetti, finanziati dalla Regione con 141.686 euro. A) Interventi per la promozione della cultura della legalità e la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa (l.R. 3/2011) “Master in gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscate alla mafia. Pio La Torre”, a Bologna Ammonta a 39.500 euro il costo complessivo del master, organizzato dall’Università degli studi di Bologna-cirsfid, a cui la Regione contribuisce con 3 mila euro. Il percorso didattico offrirà un’opportunità di accrescimento per professionisti, funzionari e amministratori di Enti locali, rendendo più forti le competenze necessarie per seguire le complesse vicende della confisca e del recupero dei patrimoni illegali. “Ri/conoscere le mafie: esperienze e ricerche a confronto”, a Bologna. Il progetto, che sarà realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna, prevede la realizzazione di seminari di approfondimento in cui giovani studiosi presenteranno le loro più innovative attività di ricerca sul fenomeno mafioso in regione, in uno scambio diretto con gli amministratori locali. Il progetto sostiene quindi la ricerca di qualità sul tema della mafia e l’incontro tra la ricerca e le amministrazioni locali. È prevista anche la realizzazione di una mostra sull’immagine della mafia nella stampa locale. Il costo totale del progetto è di 16 mila, cui la Regione contribuisce con 11.200 euro. “Progetto Teatro” in provincia di Bologna E’ una delle azioni messe in campo congiuntamente dalla Provincia di Bologna (capofila) con il Comando provinciale dei Carabinieri e il Comune di Bologna, per realizzare uno spettacolo teatrale “Sogni e stracci: storie di ordinaria legalità”, curato da studenti di diversi istituti scolastici della provincia. Il costo totale dell’iniziativa è di 11.260 euro e la Regione vi contribuisce con 6.750 euro. “Progetto Libera l’Italia “ a Bologna Il progetto prevede la realizzazione di seminari, laboratori e visite guidate sui temi della lotta all’infiltrazione mafiosa e della cittadinanza responsabile nelle scuole superiori della rete dell’Istituto Serpieri (sono circa 600 gli studenti coinvolti) oltre alla produzione di un film documentario sugli stessi temi e all’organizzazione di una visita a un bene confiscato in Emilia-romagna. Il progetto ha un costo totale di 7 mila euro, il contributo della Regione ammonta a 3 mila euro. “Progetto Recupero bene confiscato in località Battuta Bianca – Gaggio Montano” Grazie a questo progetto saranno realizzati interventi di manutenzione straordinaria su un immobile confiscato, assegnato al Comune di Gaggio Montano e che sarà recuperato per rinforzare le attività di animazione culturale e sociale gestite dal volontariato locale. La spesa complessiva prevista è di 15 mila euro, il contributo regionale di 10.500 euro. B) Interventi per la sicurezza e la Polizia locale (l.R. 24/2003) “Fai la cosa giusta” - progetto di educazione alla legalità e alla prevenzione della devianza giovanile” a Bologna Si tratta della prosecuzione ed ampliamento dell´omonimo progetto finanziato nel 2010, diretto ad intervenire nella prevenzione del disagio giovanile e del rischio di devianza. Tra le azioni proposte vi sono attività formative dirette agli adulti (docenti, educatori e genitori), il completamento della mappatura dei gruppi informali di adolescenti, iniziative di carattere educativo nelle scuole e nel carcere minorile e la sensibilizzazione della cittadinanza. Il costo totale è di 50.400 euro, il contributo della Regione è di 21.112 euro. “Sicurezza al centro: dialogo e convivenza tra generazioni” a Zola Predosa Obiettivo generale del progetto è di dare continuità alle numerose azioni avviate negli ultimi anni dall´amministrazione comunale in tema di riduzione del disagio giovanile e di prevenzione dei comportamenti antisociali e devianti. Oltre alla riqualificazione di un centro giovanile, si prevedono interventi di educativa di strada, un percorso di dialogo tra i giovani e gli anziani che utilizzano gli stessi spazi pubblici, il potenziamento dei servizi del centro comunale di aggregazione giovanile e azioni di natura formativa e informativa dirette alle scuole e ai genitori. Il progetto ha un costo complessivo di 81.988 euro, cui la Regione da un contributo di 33.290 euro. “Scuole sicure: un occhio ai più giovani” a Crevalcore Il progetto riguarda l´installazione di un impianto di videosorveglianza per contrastare i diffusi danneggiamenti agli edifici scolastici, accompagnata da un´intensa attività di sensibilizzazione e da azioni per la prevenzione e il contrasto del bullismo. Il costo totale dell’iniziativa è di 70.870 euro, il contributo regionale ammonta a 29.772 euro. “Percorso sicuro a Pescarola” – Coordinamento volontariato Lame Sono previsti diversi interventi coordinati per affrontare il problema della sicurezza del percorso pubblico che attraversa l’insediamento di edilizia popolare tra le vie Agucchi e Zanardi: da una ricognizione sul contesto del quartiere a iniziative di animazione locale e comunicazione sociale con il coinvolgimento dei residenti; da interventi di qualificazione architettonica degli spazi e delle aree verdi presenti lungo il percorso favorendone la cura nel tempo e l’opposizione al degrado. Per il progetto dal costo di 10.250 euro, la Regione ha previsto un contributo di 7.687 euro. “Centro per le vittime di reato e calamità” Associazione Vittime del Salvemini – 6 dicembre 1990 Il progetto intende dare sostegno alle vittime di reati contro la persona (violenze domestiche, maltrattamenti o stalking) e fornire una tutela dei diritti degli utenti a fronte dell’invadenza del commercio aggressivo (utenze domestiche, rapporti finanziari). Per raggiungere questi obiettivi si rafforzeranno gli strumenti tecnici a disposizione dei cittadini, come lo sportello giornaliero di ascolto e il collegamento con altri sportelli attivi, la consulenza legale e psicologica. E’ previsto l’allargamento delle attività, dal solo Comune di Casalecchio, ai cinque nuovi Comuni convenzionati: Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monte San Pietro e Savigno. Il costo progetto è di 25 mila euro, il contributo regionale erogato di 7.687 euro. “Underground – Tra strade e significati” – Associazione di volontariato “Emiliani” di Sasso Marconi Bologna Il progetto si propone di intervenire nel centro storico cittadino e tocca i temi della lotta al consumo di sostanze stupefacenti e di alcool tra la popolazione giovanile. Il costo progetto è pari a 10.250 euro, il contributo della Regione a 7.687 euro. Provincia di Modena In provincia di Modena saranno realizzati 12 progetti, finanziati dalla Regione con 237.832 euro. A) Interventi per la promozione della cultura della legalità e la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa (l.R. 3/2011) “La Casa della legalità- Studio etnografico della comunità di Bomporto” Il progetto va ad integrare gli interventi già avviati a Bomporto con la realizzazione di uno studio finalizzato a indagare i meccanismi di penetrazione della mafia in una piccola comunità e di cogliere elementi di tenuta e di debolezza del capitale sociale. L’azione potrà aiutare il Comune a orientare le azioni di sostegno locale nella resistenza ai fenomeni di illegalità, già messe in campo nel 2011 con il progetto “Casa della legalità”, e rappresenta un’esperienza pilota sulle problematiche dei piccoli comuni a rischio di insediamento mafioso. Il costo totale del progetto è di 20 mila euro, il contributo regionale di 13 mila euro. “Schermi in classe – Percorsi di legalità” – anno scolastico 2012 -2013” a Castelfranco Emilia Il progetto estende a nuove scuole le attività partite lo scorso anno. Prevede la formazione di docenti delle scuole medie per l’utilizzo delle nuove tecnologie (da internet ai social network) a supporto della didattica e della diffusione della cultura della legalità. In programma anche la produzione di materiale video e fotografici e la creazione di network per la condivisione dei materiali sul tema della legalità. La Regione partecipa al progetto, del costo totale di 22. 000 euro, con un contributo di 13.200 euro. “Territorio, scuola di legalità a Modena Si prevede una serie di interventi in un quartiere modenese dove si sono verificati atti intimidatori a carico del parroco e si concretizza in interventi a favore della ricostruzione del senso di legalità: parrocchie, biblioteche e sedi del quartiere diventano i luoghi dove realizzare una serie consistente di iniziative di coinvolgimento dei cittadini, e in particolare dei giovani del territorio. Il costo totale ammonta a 15 mila euro, il contributo regionale a 8.560 euro. B) Interventi per la sicurezza e la Polizia locale (l.R. 24/2003) “Il portierato sociale tra integrazione e sicurezza: una valutazione” In continuità con le azioni avviate negli anni passati su due complessi residenziali ad alto livello di degrado, sui cui sono tuttora in atto gli interventi di recupero fisico, il progetto ha lo scopo di garantire l’accompagnamento di tipo sociale agli interventi. In particolare, sarà ampliato il servizio di portierato sociale mentre alcuni appartamenti diventeranno locali a disposizione della polizia municipale. Il costo complessivo del progetto è di 155 mila euro, il contributo regionale di 62.200 euro. Percorso natura sicuro a Savignano sul Panaro Il progetto mira alla messa in sicurezza del lungo tratto "percorso natura", che si articola per molti tratti in aree isolate e al di fuori di centri abitati. Le azioni prevedono un´intensificazione del controllo dell´area da parte della Polizia municipale e coinvolgendo le associazioni locali; la risistemazione di alcuni punti critici da destinare, invece, a spazi di aggregazione anche per bambini; la realizzazione di un corso di autodifesa per le donne e l´installazione di telecamere in punti strategici. Il progetto ha un costo totale pari a 75.600 euro, il contributo regionale ammonta a 31.357 euro. Progetto “Educativa di strada” a Castelfranco Emilia Un servizio di educativa di strada rivolto ai giovani che frequentano con assiduità il parco cittadino. Questo l’obiettivo del progetto che parte dall´osservazione diretta della Polizia municipale e dalle segnalazioni dei cittadini che hanno messo in evidenza problemi di convivenza tra gruppi sociali all´interno dell´area verde. Il costo totale è di 27.850 euro, il contributo regionale di 10.805 euro. “Vivere in Libertà” a Vignola Il progetto mira al recupero fisico e sociale di due aree del centro storico, attualmente in stato di degrado, progressivo abbandono e continuo ricambio residenziale. In programma: la riqualificazione di un edificio, da destinare a sede di un´associazione culturale, e la realizzazione di una nuova area verde con l’obiettivo di riqualificare il contesto urbano e contribuire a ridurre gli episodi di natura criminale e antisociale. Il costo del progetto è pari a 143.120 euro, la Regione vi costruisce con 50.560 euro. “Ripensare la città: impatto degli interventi di ricostruzione post-terremoto sulla sicurezza e sul degrado urbano” a Mirandola (Mo) Con la supervisione generale della Polizia municipale, si prevede di accompagnare gli interventi per la ricostruzione post terremoto con alcune azioni, in particolare di progettazione urbanistica, finalizzate a migliorare la sicurezza di alcune aree del centro storico e della città, con particolare attenzione alla transizione dalle tendopoli alle abitazioni provvisorie per alcune comunità. Il costo totale è di 25 mila euro, il contributo regionale di 18 mila. “Teatro e comunità”: i giovani guardano il teatro” a Modena – Associazione Teatro dei Venti Aumentare la partecipazione dei giovani al teatro anche per aumentare le loro competenze e capacità critica; realizzare un’indagine sui gusti espressivi ed artistici dei ragazzi. Sono alcune delle attività progettuali che saranno realizzate nei territori colpiti dal sisma del maggio 2012, in particolare a San Felice sul Panaro, San Prospero e Finalità Emilia. Il costo totale progetto è di 9.900 euro, il contributo regionale di 7425 euro. “Piccoli Mediatori Crescono” - Associazione Servizi per il Volontariato Modena (Mo) Il progetto si basa sulla partecipazione e sul coinvolgimento di volontari e mediatori di conflitto per diffondere strumenti e capacità di gestione delle relazioni che possano migliorare la qualità della vita all’interno della comunità scolastica e del territorio. Il costo del progetto è pari a 14.066, il contributo regionale a 7.687 euro. “Sole e luna e le stelle comete” Cesav – Associazione Volontari del Centro di Solidarietà di Modena (Mo) Il progetto si propone di affrontare problemi di insicurezza e stress, legati al mondo degli adolescenti, che possono creare condizioni di vulnerabilità alla violenza e al conflitto, con particolare attenzione alla violenza di genere di tipo psicologico rivolta dai giovani. Ha un costo totale di 10.500 euro e un contributo della Regione pari a 7.687 euro. “Sicuri in casa propria” - Federconsumatori Provincia di Modena (Mo) Informazione preventiva ai cittadini per fornire strumenti e conoscenze che consentano di non essere vittime di specifici reati come furti o truffe; attenzione al contenuto della legislazione relativa agli eventi sismici e ai particolari diritti che essa attribuisce ai cittadini-consumatori. Questi gli obiettivi del progetto che è di pressante attualità per le persone che vivono nelle zone colpite dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. Il costo totale del progetto è di 9.800 euro, il contributo regionale di 7.350 euro. Provincia di Ferrara In provincia di Ferrara saranno realizzati 6 progetti, finanziati dalla Regione con 158.062 euro. A) Interventi per la promozione della cultura della legalità e la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa (l.R. 3/2011) “Recupero del bene confiscato sito in corso Rossetti 34 a Ferrara L’intervento consente il recupero di un appartamento confiscato e assegnato al Comune. Attraverso opere di manutenzione straordinaria l’immobile sarà rinnovato e destinato a coprire il fabbisogno comunale per le emergenze abitative. Il costo totale dell’intervento è di 15 mila euro, il contributo regionale di 10.500. B) Interventi per la sicurezza e la Polizia locale (l.R. 24/2003) “Unità mobile per la solidarietà e la sicurezza sul territorio” a Ferrara Il progetto mira a intervenire sull´intero territorio comunale in continuità con le azioni già avviate negli anni passati, individuando le aree a maggiore presenza di gruppi giovanili informali, in particolare stranieri. L´obiettivo è quello generale di prevenire fenomeni di disagio giovanile e di avvicinare i gruppi a rischio di comportamenti devianti e antisociali con azioni di educazione di strada, momenti di aggregazione e formazione, mediazione dei conflitti ma anche con interventi strutturali di recupero dei luoghi a maggiore presenza giovanile. Il costo del progetto è di 142 mila euro, il contributo della Regione di 58.576 euro. “Una catena resiste grazie agli anelli che la formano. Azioni di prevenzione della violenza di genere a Cento Interamente dedicato alla creazione di una rete di prevenzione e per la diffusione di una cultura di contrasto alla violenza sulle donne, l’intervento prevede proposte formative per gli operatori, attività di educazione alle differenze nelle scuole, iniziative di promozione culturale alla cittadinanza e la creazione di un punto di decentramento (presso la Polizia municipale) che funga da sede e raccordo delle diverse iniziative e competenze cittadine in materia di contrasto alla violenza di genere e di sostegno alle vittime. Il costo totale è di 47 mila euro, il contributo regionale è di 18.236 euro. “Custodi della sicurezza” a Comacchio Il progetto prevede la realizzazione di percorsi e laboratori di lavoro e l’inserimento di giovani devianti o a rischio di devianza allo scopo di accrescerne il senso di appartenenza al territorio attraverso la riqualificazione di aree pubbliche in stato di degrado. Il costo totale ammonta a 50 mila euro, il contributo regionale a 19.400 euro. “Una finestra sul cortile. Genitori, scuola e associazioni in rete: il web come osservatorio per una scuola sicura – Associazione intercomunale Argenta – Portomaggiore Con questo progetto verrà avviata una serie di iniziative coordinate per la messa in sicurezza delle scuole e per la prevenzione della devianza giovanile (in particolare del vandalismo e del bullismo), comprendendo sia forme di controllo sia l’uso di nuove tecnologie per la messa in rete di scuole, insegnanti e famiglie. Il costo del progetto è di 65 mila euro, il contributo regionale di 45 mila. “Gonfiamo la rete – Centro di solidarietà- carità” a Ferrara Gli interventi progettuali previsti intendono offrire risposte adeguate alle situazioni di disagio al fine di prevenire forme devianza criminale. Le azioni previste puntano a migliorare la capacità di accoglienza delle persone che versano nello stato di estrema povertà; potenziare il sostegno nelle zone toccate dal sisma nel maggio del 2012; favorire il reinserimento delle persone nella vita attiva e lo sviluppo di una rete di protezione sociale che coinvolga profit e no-profit; creare laboratori a vocazione artigianale per favorire il rinnovo delle competenze; sviluppare attività educative dedicate alla famiglia e ai giovani. Il costo totale è di 8.200 euro, il contributo regionale di 6.150 euro. Provincia di Ravenna In provincia di Ravenna saranno realizzati 7 progetti, finanziati dalla Regione con 278.054 euro. A) Interventi per la promozione della cultura della legalità e la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa (l.R. 3/2011) “Recupero di un bene confiscato” a Tagliata di Cervia Il progetto prevede il recupero, con interventi di ristrutturazione e allestimento, di un alloggio che verrà utilizzato come casa rifugio per donne vittime di violenza. Il costo totale ammonta a 75 mila euro, il contributo regionale a 52.500 euro. B) Interventi per la sicurezza e la Polizia locale (l.R. 24/2003) “Affiancamento di collaboratori stranieri agli operatori di polizia municipale” a Ravenna. Questo progetto, innovativo per il nostro paese, intende avviare un percorso sperimentale per l’inserimento di stranieri nel corpo di Polizia municipale con compiti di affiancamento agli operatori e di mediazione con le comunità etniche di riferimento. Oltre a queste azioni, la formazione e valutazione dei risultati ottenuti sono attività essenziali del progetto anche per proporre linee guida ad altri Comuni. Il costo dell’iniziativa è di 93 mila euro, il contributo regionale di 63 mila. “Videosicurezza e legalità a partecipazione diffusa” a Castelbolognese Il progetto riguarda l´installazione di un impianto videosorveglianza per la rassicurazione della popolazione anziana e il controllo dei fenomeni di furti e vandalismi. In accompagnamento, il Comune intende ottenere il comodato d´uso di una casa cantoniera abbandonata per ristrutturarla e destinarla a sede dei "volontari per la sicurezza", ad attività informative e di promozione della legalità. Il costo totale è pari a 100 mila euro, il contributo della Regione di 42 mila euro. “Videosicurezza e legalità” a Solarolo Il progetto prevede l´installazione di un impianto di videosorveglianza per contrastare i fenomeni di danneggiamenti e devianza giovanile nell´area della stazione ferroviaria. Ad accompagnamento dell´intervento si avvia anche un percorso di coinvolgimento dei giovani per la promozione di una cultura del rispetto dei beni pubblici, facendo della sala d´aspetto della stazione un perno delle attività e dei laboratori del centro di aggregazione. Il costo del progetto è di 25.700 euro, il contributo regionale di 10.940 euro. “9 città in rete per la legalità” –Unione dei Comuni della Bassa Romagna Al progetto è interessato l’intero territorio dell´Unione con il triplice obiettivo di intervenire per il contrasto dei furti, in forte crescita negli ultimi anni, di prevenire comportamenti devianti nei giovani, anche associati ai consumi di sostanze psicotrope, e in generale di rassicurare la popolazione specialmente più anziana. Il progetto prevede quindi un sistema coordinato di azioni sia per lo sviluppo delle reti di comunità, sia per il controllo tecnologico dei punti sensibili. Ha un costo di 136 mila euro e un contributo regionale di 56.768 euro. “Promuovere sicurezza e contrastare il degrado e la cultura della violenza” a Faenza Il progetto si propone di intervenire con una serie di azioni integrate sul piano educativo e con il recupero di spazi della città per favorire la promozione del rispetto delle regole e delle differenze, con particolare attenzione a contrastare sia comportamenti giovanili di inciviltà e prevaricazione e sia lo sviluppo di stereotipi di genere. Il costo totale del progetto è di 70 mila euro, il contributo regionale di 28.960 euro. “Videosicurezza e legalità” a Riolo Terme Il progetto riguarda l´installazione di un impianto videosorveglianza nel Comune per contrastare i fenomeni di furti diffusi e danneggiamenti Il costo totale è pari a 55.950, il contributo regionale a 23.886 euro. Provincia di Rimini In provincia di Rimini saranno realizzati 3 progetti, finanziati dalla Regione con 128. 850 euro. A) Interventi per la promozione della cultura della legalità e la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa (l.R. 3/2011) Dalle parole ai fatti – Educazione alla legalità a Cattolica Il progetto consiste in una vasta serie di azioni per l’educazione alla legalità di bambini in età scolare, con modalità pedagogiche innovative (laboratori espressivi). Sono previste anche la formazione degli insegnanti e la realizzazione di appuntamenti pubblici. Il costo totale: 7.400 euro, contributo regionale: 4.450 euro. B) Interventi per la sicurezza e la Polizia locale (l.R. 24/2003) “In piazza senza problemi: capire intervenire, prevenire” a Montescudo L’amministrazione comunale si propone con questo progetto di dare continuità alle azioni dirette all´avvicinamento dei gruppi informali di giovani a rischio o autori di atti vandalici e comportamenti antisociali. In particolare gli interventi di prevenzione riguarderanno un gruppo di giovani già dediti a comportamenti devianti – piccoli furti nelle scuole – per sostenere i fattori di desistenza e prevenire il ripetersi di comportamenti illegali. Il costo del progetto ammonta a 150 mila euro, il contributo regionale 62.200 euro. “Al porto, al sicuro” a Bellaria Igea Marina L’intervento principale del progetto è la riqualificazione delle aree adiacenti al lungo fiume, elemento naturale che divide in due il tessuto urbano del centro cittadino. L’area, attualmente in condizioni di crescente degrado e scarsa illuminazione, è percepita come insicura dalla popolazione e si trova al centro di un processo di nuovi insediamenti, in particolare di immigrati stranieri e del sud Italia. Oltre alla riqualificazione fisica, accompagnata dall´intensificazione dei controlli della Polizia municipale e delle strumentazioni di videosorveglianza, si prevede una serie di attività di animazione, da gestire in partenariato con il terzo settore e le associazioni di categoria della zona. Il costo complessivo è pari a 155 mila euro, il contributo regionale a 62.200 euro. Provincia di Forlì-cesena In provincia di Forlì-cesena sarà realizzato un progetto, finanziato dalla Regione con 29.560 euro. B) Interventi per la sicurezza e la Polizia locale (l.R. 24/2003) “Azioni contro i furti” a Cesenatico Il progetto riguarda l´installazione di un sistema di videosorveglianza nei parcheggi cittadini allo scopo di contrastare il crescente fenomeno di furti di e su veicoli. In collaborazione con i rivenditori di biciclette, inoltre, il Comune mira a realizzare una banca dati che permetta un più facile recupero dei mezzi rubati. Il progetto si propone, infine, di riorganizzare il pattugliamento garantito dalla Polizia locale attraverso servizi appiedati con funzione di rassicurazione dei cittadini. Il costo totale è di 70 mila euro, il contributo regionale di 29.560 euro. Provincia di Reggio Emilia In provincia di Reggio Emilia saranno realizzati 2 progetti, finanziati dalla Regione con 112.200 euro. B) Interventi per la sicurezza e la Polizia locale (l.R. 24/2003) Completamento del progetto Convivenza in area stazione a Reggio Emilia Il progetto estende e conclude gli interventi di recupero urbano per la messa in sicurezza e il miglioramento della convivenza nell’area della stazione, dove un intero quartiere e le aree circostanti sono stati oggetto di continui e profondi interventi di recupero e di accompagnamento sociale. Il costo totale del progetto è di 580 mila euro, il contributo regionale di 50 mila euro. “L’atelier di quartiere” a Reggio – Emilia L’iniziativa si pone in continuità con le numerose azioni avviate negli anni passati nell´area adiacente alla stazione ferroviaria, caratterizzata da grave degrado e da una forte presenza di residenti immigrati. In particolare, per il 2012, l´amministrazione si propone di realizzare uno spazio laboratoriale adatto alla realizzazione di diverse iniziative artistiche e culturali, allo scopo di accompagnare percorsi di prevenzione della devianza per le fasce giovanili maggiormente a rischio. Il costo complessivo ammonta a 150 mila euro, il contributo regionale a 62.200 euro. Provincia di Parma In provincia di Parma saranno realizzati 2 progetti, finanziati dalla Regione con 159.400 euro. A) Interventi per la promozione della cultura della legalità e la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa (l.R. 3/2011) “Il parco e la legalità: il podere Millepioppi, dalla confisca all’uso pubblico” a Salsomaggiore Terme Il progetto prevede un ampio intervento di recupero con interventi di manutenzione che renderanno pienamente utilizzabile la proprietà come sede dell’ente Parco e per ospitare attività didattiche e ricreative per le scuole. Il costo totale del progetto ammonta a 200 mila euro, il contributo regionale a 140 mila. B) Interventi per la sicurezza e la Polizia locale (l.R. 24/2003) “Costruire legami… dalla strada in poi” nell’Unione Pedemontana della Bassa Parmense La proposta progettuale mira ad avviare su tutto il territorio dell´Unione un´azione di educativa di strada, già sperimentata con successo in alcuni Comuni, per arginare l´aumento di comportamenti antisociali di gruppi di giovani, in modo da ridurre il rischio del passaggio dalla devianza alla criminalità e in modo da contenere l´allarme del resto della popolazione. Il costo del progetto è di 74.091 euro, il contributo regionale di 19.400 euro. Provincia di Piacenza In provincia di Piacenza saranno realizzati 2 progetti, finanziati dalla Regione con 33.580 euro. B) Interventi per la sicurezza e la Polizia locale (l.R. 24/2003) “Io non ho paura: sicurezza urbana, allarme sociale e informazione” Il progetto è interamente dedicato al tema della diffusione del senso di insicurezza, con un approccio che ribalta il punto di vista tradizionale: invece di occuparsi di come ridurre l´allarme dei cittadini, l´amministrazione vuole agire sui meccanismi che contribuiscono a costruire tale allarme, in particolare attraverso l´analisi delle relazioni tra settori dell´Ente deputati alla comunicazione esterna e media locali. Oltre ad una ricerca preliminare che ricostruisca lo stato dell´arte, si prevedono percorsi di incontro e dialogo con i media locali e uno formativo diretto a chi nell´amministrazione si occupa direttamente di comunicare con i media e con i cittadini. Il costo totale è di 12 mila euro, il contributo regionale di 4.656 euro. “Alseno sicura” ad Alseno Il progetto riguarda l´ampliamento del sistema di videosorveglianza nel territorio comunale. Il costo complessivo dell’intervento è pari a 68 mila euro, il contributo regionale a 28.924 euro.  
   
   
CRESCONO A RIETI LE "IMPRESE ROSA" NEL 2012  
 
Rieti, 19 febbraio 2013 - Nel Reatino le imprese “rosa” sono pari a 4.103 al 31 dicembre 2012 e rispetto al 2011 è stato registrato un incremento del +0,49% (è di 20 imprese il saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni nel corso del 2012), in linea rispetto alla media di incremento nazionale (+0,51%) ma inferiore a quella del Lazio (+1,09%). “Un dato che testimonia la tenuta delle imprese femminili in questo lungo periodo di crisi economica e che dimostra quanto le donne sappiano affrontare con grande determinazione le difficoltà – ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini – e che ci spinge a investire energie per favorire l’incremento dell’imprenditoria femminile nel nostro territorio che attualmente è soprattutto concentrata nei settori dell’agricoltura, del commercio, dei servizi di alloggio e ristorazione e secondariamente in quelli manifatturiero, costruzioni e altri servizi. In questo senso le politiche di genere di un territorio possono giocare un ruolo importante, favorendo la conciliazione dei tempi di vita con i tempi del lavoro. Anche la Camera di Commercio di Rieti si sta impegnando in questo ambito e nel 2013 realizzerà il suo primo Bilancio di genere”. La crescita delle imprese femminili è comune a tutte le regioni italiane con le sole eccezioni apprezzabili del Molise (-1%) e del Friuli Venezia-giulia (-0,79%), visto che in Basilicata Piemonte e Marche (praticamente stabili) il segno meno è solo un dato statistico. La distribuzione geografica delle imprese femminili nel 2012 si conferma una caratteristica del Sud e Isole. In termini assoluti, il confronto tra gli stock nei dodici mesi presi in esame evidenzia una crescita apprezzabile delle imprese in rosa soprattutto in Lombardia (+1.928), nel Lazio (+1.555 imprese) e in Toscana (+1286). Gli incrementi più significativi in termini percentuali si registrano nelle stesse regioni ma in ordine inverso: +1,29% in Toscana, +1,09% nel Lazio e +1% in Lombardia. Sono le “attività dei servizi di alloggio e ristorazione” (+3.640), le “costruzioni” (+1.172), le “altre attività di servizi” (+1.102), le “attività immobiliari” (+951) e i “servizi alle imprese” (+935) i settori con i saldi per le imprese femminili più significativi. A pagare il dazio più salato alla crisi, come peraltro per il totale delle imprese, sono state le imprenditrici dell’agricoltura (-5.257 aziende rispetto al 2011), dell’industria manifatturiera (-832) e del commercio (-743). Una impresa su quattro in Italia è donna. Alla fine di dicembre dello scorso anno l’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Unioncamere segnala che le imprese ‘rosa’ sono aumentate di oltre 7mila unità rispetto al 2011, con un incremento dello 0,5% della base imprenditoriale. Il risultato assume maggiore significato se raffrontato con quello relativo al totale delle imprese italiane, cresciute nel 2012 dello 0,3% e, ancora di più, se si guarda al contributo dato dalle imprese guidate da donne alla tenuta del tessuto imprenditoriale nazionale. Le 7.298 imprese femminili in più, infatti, costituiscono un terzo del saldo di tutto il sistema delle imprese, laddove la quota è pari a poco meno di un quarto (il 23,5%) del totale. A riprova che l’imprenditorialità al femminile, anche in tempo di crisi, mostra di avere una marcia in più. Grazie al bilancio positivo, lo stock delle imprese femminili esistenti alla fine del 2012 si è attestato al valore di 1.434.743 imprese.