Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Aprile 2013
LA COMMISSIONE EUROPEA PARTECIPA ALL´EDIZIONE 2013 DEL FESTIVAL DEL GIORNALISMO DI PERUGIA  
 
Bruxelles, 15 aprile 2013 - La crisi economica e i modi per uscirne, la partecipazione dei cittadini al processo decisionale europeo, le difficoltà dei giovani ad accedere al mercato del lavoro, il contraddittorio rapporto tra social network e giornalismo tradizionale, la comunicazione europea in Italia. Questi i temi che caratterizzano la partecipazione della Commissione europea all’edizione 2013 del Festival Internazionale del giornalismo di Perugia. Per il terzo anno consecutivo la Rappresentanza in Italia della Commissione europea sarà partner istituzionale del Festival internazionale del giornalismo che si svolgerà a Perugia tra il 24 e il 28 aprile 2013. L´obiettivo, come sempre, è quello di parlare e far parlare d´Europa attraverso una serie di eventi che saranno ospitati all´interno del programma dell´importante kermesse internazionale. Essendo il 2013 l’anno europeo dei cittadini, il concetto di cittadinanza sarà al centro delle iniziative organizzate dalla Rappresentanza. Si parlerà infatti di diritti dei cittadini e di come questi possono intervenire nel processo decisionale europeo, di come aiutare i giovani ad entrare nel mercato del lavoro, di come si può uscire dalla crisi economica. Ovviamente si parlerà anche di giornalismo, con un focus particolare sull’informazione europea in Italia e del rapporto di “amore e odio” tra social networks e giornalismo tradizionale. Quest’anno, la conferenza conclusiva di domenica riunirà tra gli altri Gianni Pittella e Antonio Tajani, rispettivamente vice presidenti del Parlamento europeo e della Commissione europea. I due rappresentanti delle Istituzioni europei si confronteranno con giornalisti e esponenti delle istituzioni italiane per rispondere alla scomoda domanda: “Possiamo fare a meno dell’Unione europea?”. L´evento sarà anche l´occasione della cerimonia di premiazione della terza edizione del concorso Premio per i giovani iscritti alle scuole di giornalismo, realizzato in collaborazione con l´Associazione Giornalisti Scuola di Perugia e con il patrocinio del Consiglio nazionale dell´Ordine dei giornalisti. Media partner del Concorso e del Festival sono Euronews, Presseurop e Euranet. Il programma degli eventi è disponibile a questo indirizzo. Http://www.festivaldelgiornalismo.com/programme/2013  
   
   
L´EUROPA PREMIA I GIOVANI GIORNALISTI - EDIZIONE 2013  
 
Perugia, 15 aprile 2013 - La Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in collaborazione con l´Associazione Giornalisti Scuola di Perugia e con il patrocinio del Consiglio nazionale dell´Ordine dei giornalisti, bandisce un concorso Premio per i giovani iscritti alle scuole di giornalismo italiane - edizione 2013. L´iniziativa intende sensibilizzare i giovani giornalisti riguardo ai temi di interesse europeo, puntando ad ottenere, nell´immediato futuro, un aumento della copertura giornalistica di tali temi e un maggiore coinvolgimento della cittadinanza. Potranno partecipare al concorso articoli o servizi radiotelevisivi in lingua italiana che riguardino l´azione dell´Unione europea, la sua legislazione e il suo impatto sulla vita dei cittadini. Saranno ammessi solo articoli o servizi diffusi tra il 1° maggio 2012 e il 17 aprile 2013 da una testata (cartacea o online) o da una emittente radiotelevisiva con sede in Italia. Unica eccezione: potranno essere accettati anche contributi prodotti all´interno delle scuole di giornalismo e non ancora pubblicati, purché accompagnati dalla certificazione di un docente. I contributi scritti non dovranno superare le 10.000 battute, spazi inclusi, mentre la durata dei servizi radiotelevisivi deve essere compresa tra 50 secondi e 3 minuti. I partecipanti devono essere cittadini Ue maggiorenni e iscritti a una scuola di giornalismo riconosciuta dall´Ordine dei giornalisti. Ciascun candidato potrà presentare fino a tre articoli o reportage. Quest´anno per la prima volta verrà assegnato un premio speciale per i media universitari. Il concorso si svolge con il Patrocinio dell´Ordine dei giornalisti e dell´Associazione Stampa romana. Euronews, Presseurop e Euranet sono media partner dell´iniziativa. Il premio sarà assegnato sulla base della rilevanza del tema trattato, della sua originalità, della qualità professionale del pezzo e delle doti investigative dimostrate dal giovane giornalista. La cerimonia di premiazione si svolgerà in occasione del Festival del giornalismo di Perugia 2013. Il termine per la presentazione delle candidature è il 17 aprile 2013 (ore 17.00). Http://ec.europa.eu/italia/documents/attualita/
comunicazione/regolamento_premio_scuole_giornalismo_2013.pdf
 
   
   
LONDON BOOK FAIR (15-17 APRILE): L’EDITORIA ITALIANA AL GRANDE APPUNTAMENTO PER LO SCAMBIO DEI DIRITTI. UNA QUARANTINA GLI EDITORI ITALIANI PRESENTI, LA METÀ NEL PUNTO ITALIA  
 
Milano, 15 aprile 2013 - Saranno circa una quarantina le aziende italiane presenti alla London Book Fair, il grande appuntamento per lo scambio dei diritti in programma dal 15 al 17 aprile a Earls Court One, nel cuore di Londra. Il nostro Paese parteciperà con uno stand collettivo (stand G605) di 130 mq, realizzato dall’Associazione Italiana Editori (Aie) e dall’Ice-agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in cui esporranno 19 aziende italiane: 24 Ore Cultura, Bologna Children’s Book Fair, Canale & C., Corraini Edizioni, Black Cat Cideb, Donzelli Editori, Edi.ermes, Editoriale Jaca Book, Edizioni Del Baldo, Gribaudo, Egea, Food, Franco Cosimo Panini, Gruppo Albatros Il Filo, Logos Edizioni, Piccin Nuova Libraria, Printer Trento, Romano Libri, Scala Group. La London Book Fair per questa edizione registrerà 1467 espositori provenienti da 61 Paesi su una superficie espositiva complessiva di 17.500 mq. Paese ospite d’onore sarà la Turchia.  
   
   
CORTINA D’AMPEZZO • 29 AGOSTO 2013 ECCO IL PREMIO CORTINA D’AMPEZZO III EDIZIONE “L’ALBERO DELLE PAROLE” ALLE PENDICI DELLE MAGICHE CINQUE TORRI, UN PINO CEMBRO VERRÀ PIANTATO PER CELEBRARE OGNI LIBRO VINCITORE, DI ANNO IN ANNO  
 
Cortina d’Ampezzo, 15 aprile 2013 - Il Premio Cortina d’Ampezzo si tinge di verde. La Iii Edizione del riconoscimento letterario intitolato alla Regina delle Dolomiti è stata presentata oggi a Milano, al Circolo della Stampa, con una importante novità nel segno del “go green”: un albero, per la precisione un pino cembro, verrà piantato ogni anno, alle pendici delle magiche Cinque Torri di Cortina, per celebrare il libro vincitore. E’ L’albero delle Parole. Sull’albero, un targa ricorderà il titolo e l’autore dell’opera premiata. Sarà una serrata ma cristallina competizione al vertice delle sommità letterarie, quella del Premio Cortina 2013, per riconoscere le migliori opere di narrativa dell’anno. Fino alla premiazione finale, fissata per il 29 agosto 2013, ovviamente a Cortina. Il Premio, ideato e voluto da Vera Slepoj, psicologa e scrittrice, con lo storico cortinese Francesco Chiamulera, vede all’opera due Giurie composte da figure di primo piano della cultura, dell’editoria, della stampa e dell’impresa italiana, che premieranno rispettivamente la migliore opera di narrativa nazionale e il miglior libro, italiano o internazionale, che si ispiri, abbia a tema, racconti o illustri la Montagna. Le Giurie. A presiedere la prima Giuria è chiamato Gian Arturo Ferrari, Presidente del Centro per il Libro istituito dal Consiglio dei Ministri; alla guida della seconda è lo scrittore e giornalista Arrigo Petacco. Qualche importante cambiamento nella composizione delle due Giurie: a fianco dei membri già presenti entrano Paolo Mieli, storico, giornalista e già direttore del Corriere della Sera e della Stampa, e lo scrittore, giornalista e vicedirettore del Tg1 Gennaro Sangiuliano. Si uniranno al presidente del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo Gianfrancesco Demenego, la scrittrice e critica letteraria Nadia Fusini, il Vicedirettore di Panorama Walter Mariotti, il filosofo Giacomo Marramao, l’Assessore alla Cultura del Comune di Cortina Giovanna Martinolli, la scrittrice Milena Milani, Giuliano Pisani, già Assessore alla Cultura del Comune di Padova, l’editorialista del Corriere delle Alpi Ennio Rossignoli, la storica animatrice della cultura a Cortina Clelia Tabacchi Sabella, Alberto Sinigaglia del quotidiano La Stampa, la Famiglia Sovilla, il Presidente di Salmoiraghi & Viganò Dino Tabacchi, la giornalista e scrittrice Marina Valensise, il Rettore dell’Università di Padova Giuseppe Zaccaria, il vicepresidente della Casa Vinicola Zonin Francesco Zonin, Marino Zorzato, Assessore alla Cultura e Vicepresidente della Regione del Veneto. Le due categorie hanno incoronato nella seconda edizione, nel 2012, Antonio Monda (“L’america non esiste”, Mondadori), e Marco Albino Ferrari (“Alpi Segrete”, Laterza). Le Tappe Del Premio. Ecco le tappe salienti della competizione. A partire da martedì 16 aprile e fino al 31 maggio, le case editrici italiane proporranno all’attenzione dei giurati le opere, che saranno selezionate e ristrette a una “settina” di semifinalisti, a giugno. Successivamente, a metà luglio, verranno individuati i tre finalisti nelle due categorie del Premio, che saranno presenti alla cerimonia di premiazione che si terrà a Cortina il 29 agosto 2013, quando verrà svelato il nome del vincitore. La cerimonia sarà seguita da un’importante cena di gala, che si terrà presso uno dei migliori alberghi cortinesi. “Una selezione cristallina, imperniata sul puro valore letterario delle opere”, promettono gli organizzatori Vera Slepoj e Francesco Chiamulera. L’albero Delle Parole. E mentre è tutto pronto per questa Iii Edizione, gli organizzatori annunciano la nascita dell’iniziativa L’albero delle Parole, da un’idea originale di Alessandro Mazzucato. Grazie alla collaborazione con il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, sul territorio del Parco, e precisamente alle pendici delle magiche “Cinque Torri” di Cortina (vedi Foto Giacomo Pompanin in allegato), due esemplari di pino cembro verranno piantati ogni anno, in onore dei libri vincitori, con una targa che ricorderà titolo e autore dell’Opera. “Il pino cembro, albero secolare, è un simbolo della Natura cortinese e al tempo stesso della persistenza della memoria”, spiegano gli organizzatori. “Piantarne due esemplari ogni anno, in uno dei luoghi più belli ed evocativi della valle d’Ampezzo assume una valenza ecologica, ovvero la restituzione alla natura di ciò che le è stato sottratto, ma anche un significato spirituale, di ispirazione creatrice e di connessione con le radici”. I Premi. Fin dalla prima edizione del Premio Cortina d’Ampezzo viene attribuita al vincitore una speciale creazione in oro, realizzata appositamente dal maestro d’arte e grande creatore di gioielli Luca Ferrari, della Ferrari Gioielli (www.Ferrarilucagioielli.it), che riproduce il logo del Premio. «E’ una creazione artigianale, che realizzerò personalmente, a mano, e che dedichiamo ogni anno al Premio Cortina», dice Ferrari. (Vedi scheda in allegato). Al vincitore del Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo va un’opera di eccezionale valore artistico, “Il sogno del Poeta”, realizzata dallo scultore Maurizio D’agostini. “Cultura e natura congiunte insieme da una spirale indissolubile”, la descrive D’agostini. “Il libro è la conoscenza, il sapere. L’albero è la bellezza spontanea e la forza della natura, che va oltre lo scibile”. (Vedi scheda in allegato). “La promozione del libro e della lettura”, ha detto il Vicepresidente del Veneto Marino Zorzato, “occupa un posto di primo piano nelle politiche culturali regionali e il Premio Cortina contribuisce a promuovere l’immagine culturale del Veneto da una vetrina di assoluta eccellenza”. Il Sindaco di Cortina d’Ampezzo Andrea Franceschi ha dichiarato: “un Premio giovane, ma già forte e conosciuto, che associa al prestigio di Cortina d’Ampezzo un’iniziativa di alto livello culturale. Cortina è sempre stata una capitale della letteratura italiana e internazionale, e il Premio Cortina contribuisce a rinnovare questa tradizione”. Il Premio Cortina d’Ampezzo è possibile grazie ad hotel e ristoranti di charme di Cortina, che offrono ai Giurati un’ospitalità del livello della Regina delle Dolomiti. Collaborano con il Premio Cortina gli alberghi Miramonti Majestic Grand Hotel (main partner), Franceschi Park Hotel, Park Hotel Faloria e Park Hotel Victoria. Il Premio Cortina d’Ampezzo è realizzato con il sostegno della Regione Veneto e del Comune di Cortina d’Ampezzo e con la collaborazione di Gestione Impianti Sportivi di Cortina, Consorzio Cortina Turismo, Corriere del Veneto, Cortina Topic, l’Associazione Albergatori di Cortina, Radio Cortina, Notiziario di Cortina, Voci di Cortina.  
   
   
A PALAZZO MEDICI RICCARDI LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO ‘LA CITTÀ FUORI DALLA CITTÀ’ IL VOLUME RACCOGLIE LE ESPERIENZE DELLE ‘CITTÀ DIFFUSE’ DI VENETO, MARCHE E TOSCANA  
 
Firenze, 15 aprile 2013 - Presso la Provincia di Firenze, in Palazzo Medici Riccardi, si è tenuta la presentazione del libro “La città fuori dalla città”, volume che raccoglie le esperienze del Veneto Centrale, delle Marche e della Piana Fiorentina in materia di sistemi urbano-territoriali. Superato ormai da tempo il dualismo “città-campagna”, “La città fuori dalla città” analizza il nuovo sistema urbano-territoriale che vede nelle tre aree analizzate alcuni esempi di città diffuse, da riorganizzare con modalità maggiormente definita, grazie al superamento dei confini comunali anche per quanto riguarda l’espansione urbana, cresciuta senza controllo negli ultimi decenni. Il volume verte poi sulle peculiarità del Veneto Centrale, ed in particolar modo nell’area circostante Camposampiero, nonché della provincia di Padova, delle Marche con le aree a sud-est di Ancona e la Piana Fiorentina in Toscana, racchiusa tra Firenze, Prato e Pistoia. La presentazione di venerdì 12 aprile è stata introdotta dall’Assessore alla Pianificazione e Programmazione Territoriale della Provincia di Firenze Marco Gamannossi e dal Direttore Generale della Provincia di Firenze, Luigi Ulivieri. Hanno partecipato gli autori Marisa Fantin, Maurizio Morandi, Maurizio Piazzini e Valeria Frazzica. Inoltre sono interventui Giuseppe De Luca Professore della facoltà di Architettura e Annick Magnier Professore della facoltà di Scienze Politiche, entrambi dell’Università di Firenze.  
   
   
CULTURA - RAVENNA 2019: IL MONDO DELLA CULTURA SI RIUNISCE PER PROMUOVERE LA CANDIDATURA DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO A "CAPITALE EUROPEA", SOSTENUTA DALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. UNA "AGORÀ", DAL 19 AL 21 APRILE, CON DECINE DI AMMINISTRATORI E CITTADINI, OPERATORI, ARTISTI E GRUPPI, DOCENTI ED ESPERTI  
 
Bologna, 15 aprile 2013 – Tre giorni per fare il punto sulla cultura in Romagna e presentare la candidatura di Ravenna e del territorio a “Capitale europea della Cultura”, unica della regione: è “Agorà 2019”, iniziativa senza precedenti che riunirà nella patria dei mosaici – dal 19 al 21 aprile – decine di amministratori pubblici e privati cittadini, operatori, artisti e gruppi, docenti ed esperti per discutere e programmare. Per la prima volta la Romagna si unisce per condividere politiche e progetti culturali in un vero e proprio “laboratorio”, allestito non a caso nell´ex-opificio “Artificerie Almagià”, che si affaccia sulla vecchia Darsena di città. Zona a sua volta simbolica, perché al centro di un epocale piano di recupero urbanistico-sociale, parte integrante del progetto di candidatura. L’iniziativa è stata presentata l’ 11 aprile a Bologna, nella sede della Regione Emilia-romagna, presenti tra gli altri l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci e Alberto Cassani, coordinatore di Ravenna 2019. «Agorà – spiega Alberto Cassani, coordinatore di Ravenna 2019 – è naturale conseguenza dell’approccio partecipato che ci ha guidato da subito: il nostro lavoro si nutre infatti della condivisione e dello scambio, strumenti fertili alla contaminazione e al bricolage esperienziale. Da qui il rimando alla funzione sociale e dialettica della piazza nell’antica Grecia, che ben si presta all’obiettivo di rendere i cittadini i veri protagonisti della candidatura». “Riteniamo di aver fatto tutti insieme un buon lavoro – ha commentato il sindaco Matteucci – e siamo sempre più convinti e soddisfatti della scelta di impegnare il sistema romagnolo. C’è dunque già un valore nel percorso sinora compiuto ma, sia chiaro, il nostro obiettivo è quello di passare la preselezione e dunque centrare il bersaglio grosso”. “La Regione – ha aggiunto l’assessore Mezzetti – è sempre più convinta del sostegno a una candidatura che ha seguito la strada giusta: non catapultare dei progetti estranei su un territorio ma far nascere dal territorio stesso i progetti. E quando tutti i cittadini delle aree coinvolte sanno, a distanza così ampia dall’evento, di cosa si parla, significa che si è sviluppato un importante senso di appartenenza e di coesione con il coinvolgimento della comunità”. Il programma di “Agorà 2019” - Il primo giorno – venerdì 19, intitolato “Gli stati generali della cultura” – l´agenda dei lavori prevede un´introduzione di Roberto Grandi, dell´Università di Bologna, sul tema “Cultura, sviluppo, territorio”, seguita da una tavola rotonda fra assessori alla cultura degli enti che sostengono il Comune di Ravenna in vista del 2019: Provincia di Ravenna, Comuni di Forlì, Cesena, Faenza, Rimini e Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Con loro, significativamente, anche l´assessore regionale alle Attività produttive, Giancarlo Muzzarelli, per i risvolti economici della cultura, in generale e nello specifico. A fare gli onori di casa Ouidad Bakkali, assessore alla Cultura del Comune di Ravenna; modera l´attore Marco Cavalcoli. Il pomeriggio del 19 sarà invece dedicato a “Percorso, metodi e strumenti” della candidatura di Ravenna e delle città romagnole: relazioni di Nadia Carboni, project manager di Ravenna2019, e presentazione delle idee progettuali della Romagna (eccetto Ravenna) da parte dei Comitati artistico-organizzativi di Forlì, Cesena, Rimini, Faenza e Comuni della Bassa. A seguire, dibattito aperto agli operatori e alle realtà culturali del territorio. La seconda giornata di “Agorà 2019”, sabato 20 aprile, si intitola invece “La parola ai cittadini”: l´intera sala dell´Almagià, moderna “piazza” coperta e attrezzata, si trasformerà in uno spazio ideativo partecipato, seguendo i criteri dell´open space technology, con micro-aree di discussione create da separè per favorire il dialogo e l´incontro; parteciperà Marianella Sclavi, del Politecnico di Milano. La terza e conclusiva giornata, domenica 21 aprile, è la volta dei gruppi di lavoro ravennati: “La parola ai working groups”, così è stata intitolata, sarà aperta dai saluti di Sergio Zavoli, presidente del Comitato promotore e Massimo Mezzetti, assessore regionale alla Cultura; poi i coordinatori dei 15 gruppi presenteranno le idee progettuali della città di Ravenna. Coordina Lorenzo Donati, del Comitato artistico-organizzativo di Ravenna2019. “Capitale Europea della Cultura” - E’ un´iniziativa della Commissione europea risalente al 1985, per «valorizzare la ricchezza e la diversità delle culture europee, celebrare i legami culturali che collegano l´Europa e promuovere un sentimento di cittadinanza europea». Per un anno, la città che si fregia del titolo di “capitale” deve sviluppare un programma inedito di iniziative culturali, e realizzare (o comunque avviare) progetti che poi resteranno per sempre, ossia che vadano oltre il periodo del titolo: per esempio restauro del patrimonio artistico e architettonico, recupero di zone urbanistiche (a Ravenna l´ex-Darsena), inaugurazione di nuove strutture culturali ecc. La Commissione europea contribuisce con un premio di 1,5 milioni d´euro: dunque un sostegno poco più che simbolico, perché i fondi vanno trovati in loco. Il bando per la partecipazione scade il 20 settembre 2013. La scelta sarà affidata a un Comitato internazionale (7 membri nominati dalle istituzioni europee, 6 dal governo del Paese interessato) che inizierà il proprio lavoro presumibilmente entro fine 2013, per poi comunicare la propria decisione nel 2015. Al momento sono circa 20 le città italiane che hanno manifestato – con varia intensità e diverso grado di “preparazione” – la volontà di partecipare al bando: sono in gran parte nel Centro-sud, e Ravenna è l´unica in Emilia-romagna (Aosta, Bergamo, Mantova, Urbino, Siena, Perugia/assisi, L´aquila, Matera, Caserta, Amalfi, Catanzaro, Bari, Brindisi, Lecce, Palermo, Siracusa e Carbonia). Info: www.Ravenna2019.eu  
   
   
“IL TENCO ASCOLTA” A ROMA IL 24 APRILE A L´ASINO CHE VOLA OSPITE DAVID RIONDINO  
 
Roma, 16 aprile 2013 - Il 24 aprile alle 21 per la prima volta “Il Tenco ascolta” farà tappa a Roma, in uno dei live-club più prestigiosi della Capitale, L´asino che vola, in via Antonio Coppi 12/d. L´ingresso è gratuito. “Il Tenco ascolta” è un ormai consolidato appuntamento in cui il Club Tenco invita alcuni nuovi talenti della canzone d´autore ad esibirsi in vari appuntamenti in tutta Italia, per farsi conoscere dal pubblico e dal Club stesso. Gli artisti sono selezionati tra le centinaia che ogni anno spediscono il proprio materiale al “Tenco”. Un´occasione per incontrare la musica di qualità di domani. Di scena il 24 aprile ci saranno Federica Baioni, Roberto Giglio, Fedele Mazzetti, La Ruggine, Francesco Spaggiari e Gabriel Zagni, tutti artisti romani stilisticamente molto diversi uno dall´altro, a cui potrebbero aggiungersi ospiti a sorpresa. Ospite speciale della serata sarà David Riondino. Presenterà Enrico Deregibus. Il format de “Il Tenco ascolta” è nato nel 2008 con due serate a Provvidenti, in provincia di Campobasso, e si è poi via via esteso in tutta Italia. Nel 2012 è stato ospitato a Laigueglia (Savona), Piombino (Livorno), Montesilvano (Pescara), Napoli, Rivoli (Torino) e Bari, mentre questo di Roma è il primo appuntamento del 2013, a cui come sempre parteciperanno diversi esponenti del “Tenco”, a partire dal responsabile artistico Enrico de Angelis. L’evento è organizzato dal Club Tenco e l´Asino che vola con Strategie di comunicazione. Per info e prenotazioni: L´asino che Vola, Via Antonio Coppi, 12/d - Roma Tel. 06 7851563 – lasinochevola@gmail.Com  
   
   
FATIMA ZAHRA MANSOURI LA PRIMA DONNA SINDACO DI MARRAKECH IN VISTA ALLA MOSTRA LA PRIMAVERA DEL RINASCIMENTO A PALAZZO STROZZI  
 
Firenze, 15 aprile 2013 - Fatima Zahra Mansouri, 37 anni, avvocato, figlia dell´ex Pasha di Marrakech, è la prima donna sindaco della città marocchina, e la seconda nella storia del paese dopo Asmaa Chaabi, a capo della città di Essaouria dal 2003 ad oggi. In questi giorni è in Italia per una breve vacanza e ha scelto di fare una tappa a Firenze, culla del Rinascimento, e visitare la grande mostra attualmente a Palazzo Strozzi, fino al 18 agosto, La Primavera del Rinascimento, che attraverso le opere del Ghiberti, di Donatello, di Nanni di Banco, Luca della Robbia, Nanni di Bartolo, Agostino di Duccio, Michelozzo, Desiderio da Settignano, Mino da Fiesole, ma anche attraverso dipinti di artisti come Masaccio, Filippo Lippi, Andrea del Castagno, Paolo Uccello, racconta quel momento “magico” che a Firenze ha dato il via al Rinascimento all’aprirsi del Quattrocento. L´elezione di un sindaco donna è sicuramente da considerarsi come un segno di cambiamento forte nella vita del paese e un netto cambio di passo con il passato che rientra all´interno del lungo lavoro avviato dal re Muhammad Vi per consentire un maggiore coinvolgimento e partecipazione delle donne alla vita pubblica e politica. La sua forza è l´autenticità e la modernità per una democrazia laica e liberale che vede nella modernizzazione e nell’aumento dell’iniziativa privata una risposta al crescente fervore islamico. A Palazzo Strozzi è stata accolta dal Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi James Bradburne, che dopo una beve presentazione del Palazzo e delle sue attività l´ha accompagnata nelle sale espositive. Fatima Zahra Mansouri ha apprezzato quest´esperienza dicendo: "Palazzo Strozzi ha una fama internazionale e considero un privilegio avere l´opportunità di visitare quest´importante istituzione e la grande mostra, che al momento ospita. Questa esperienza mi ha permesso di approfondire la mia conoscenza personale e di poter vedere una realtà di cui avevo sentito parlare. Sicuramente porterò nel mio paese lo spendido ricordo di Firenze, di Palazzo Strozzi e dell´accoglienza che mi è stata riservata e la speranza di poter avviare un rapporto di scambio, di confronto e di collaborazione trai nostri due paesi, in un futuro non così lontano".  
   
   
RIUNIONE OPERATIVA SULLE ATTIVITÀ IN CORSO AL PARCO ARCHEOLOGICO DI SIBARI  
 
Catanzaro, 15 aprile 2013 - L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri ha presieduto l’ 11 aprile a Catanzaro una riunione operativa per fare il punto sulle attività in corso al parco archeologico di Sibari. All’incontro hanno partecipato anche il dirigente del settore regionale beni culturali Domenico Schiava, il direttore regionale dei beni culturali della Calabria Francesco Prosperetti e il segretario generale dell´Autorità di Bacino della Regione Salvatore Siviglia. Caligiuri ha introdotto i temi che riguardano lo stato dell´arte delle progettazioni dei fondi di azione e coesione e di quelli regionali, la rimozione completa dei fanghi e la messa in sicurezza degli argini. In riferimento ai piani ministeriali e regionali, Prosperetti ha comunicato che sono già cantierabili progetti per oltre 12 milioni di euro. L´azione prioritaria sarà appunto rappresentata dalla rimozione dei fanghi. Si presume che questa possa iniziare non appena il Governo provvederà al materiale trasferimento delle somme. Sulla messa in sicurezza degli argini del fiume Crati, Siviglia ha informato che la Regione ha recentemente assegnato alla Provincia di Cosenza un finanziamento di 1 milione di euro che è in fase di avanzata progettazione. Riguardo ai 4 milioni di euro che l´assessore regionale Pino Gentile ha programmato dall´ottobre 2010 a questo scopo, il prossimo 16 aprile ci sarà un incontro con il Commissario straordinario dell´emergenza idrogeologica e i tecnici della Provincia di Cosenza e della dell’amministrazione regionale per verificare lo stato di avanzamento delle attività finora svolte. Sull’esito dell’incontro l’assessore Caligiuri ha informato il Presidente Scopelliti che segue costantemente la vicenda.  
   
   
CULTURA E TERZA ETÀ, PRESENTATO IL PROGETTO TRANSPARENT BOUNDARIES - L’IMPEGNO DELLA REGIONE MARCHE NELLE PAROLE DELL’ASSESSORE  
 
Ancona, 15 aprile 2013 - Anziani come risorsa e come valore nel segno della cultura, parafrasando lo slogan del Forum del 2011 organizzato dalla Regione Marche, nel quale era stata lanciato quel messaggio forte che vedeva nella cultura una leva di sviluppo e di crescita economica e sociale. E per concretizzare questo messaggio, la Regione ha fatto e continua a fare appello anche alla vivacità e all’esperienza della terza età. Il progetto europeo Transparent Boundaries, presentato il 10 aprile, curato dall’Amat e sostenuto dall’assessorato regionale alla Cultura, in collaborazione con il Consorzio Marche Spettacolo, si inserisce pienamente in questo percorso. “Crediamo – ha detto l’assessore Pietro Marcolini – nella capacità e nella ricchezza di competenze che possiede questa fascia della popolazione, così numerosa nella nostra regione. Gli anziani rappresentano un patrimonio prezioso, una risorsa importante per la società e per le giovani generazioni. Inoltre il numero crescente di persone anziane rende più importante che mai la promozione dell´invecchiamento attivo, che può consentire loro di restare più a lungo coinvolti nella società, di migliorare la propria qualità di vita e di contenere le tensioni per i sistemi di assistenza sanitaria e sociale”. “Per questo – prosegue Marcolini - abbiamo avviato, sempre in collaborazione con il Consorzio Marche Spettacolo il progetto di volontariato culturale Silver Art! Over 60 che prevede specifici interventi di fruizione del patrimonio culturale delle Marche - teatri, biblioteche e musei – tramite la presenza al loro interno di volontari con più di 60 anni di età, opportunamente formati, coordinati ed affiancati. Un’iniziativa che è il risultato di una serie di riflessioni condotte attorno al concetto di patrimonio, inteso sia come bene culturale che come stratificazione del vissuto e dei saperi propri di ciascun individuo e in particolare degli anziani che rappresentano naturalmente i maggiori detentori di tale patrimonio”. Su questo duplice concetto di “patrimonio” che si gioca anche la partita di questo progetto europeo, che tra i prossimi appuntamenti promuove lunedì 15 aprile al Teatro Persiani di Recanati il seminario “Età matura e culture. Esperienze, sguardi e progetti” con l’intento di indagare le molteplici potenzialità legate alla terza età emerse a partire dalle azioni sviluppate all’interno di iniziative regionali quali Silver Art o nazionali quali Italia Longeva. “Ma anche nell’altra iniziativa del progetto – afferma Marcolini – il Laboratorio teatrale condotto da Alessandro Sciarroni, Electric Elder, incarna questo concetto di patrimonio, innanzitutto perché il luogo scelto è il Teatro Persiani di Recanati, che recupera così la sua dimensione di contenitore culturale dalla forte valenza sociale e aggregante, e secondariamente perché le attività coinvolgeranno bambini, giovani, adulti e, per l’appunto, nonni, permettendo così quel fruttuoso scambio di idee ed esperienze. Così i contenitori culturali da meri “beni” divengono strumenti attivi, capaci di favorire un proficuo incontro tra generazioni”.  
   
   
TOSCANA: NO AI TAGLI NEI VIAGGI NEI LAGER, LA MEMORIA NON HA PREZZO  
 
Firenze, 15 aprile 2013 – “Attenti, il rischio è che passi il messaggio che in nome del risparmio e della lotta agli sprechi, giusta e sacrosanta (oggi e non solo oggi), tutto possa essere cancellato: anche il ricordo della memoria e i viaggi con studenti e ragazzi ad Auschwitz e in altri lager nazisti, perché il dramma di ieri non si ripeta”. Questo rischio non possiamo correrlo e questo baratto non è accettabile: la memoria e l’istruzione sono un valore senza prezzo”. Il presidente della Toscana Enrico Rossi mette in guardia il Movimento 5 Stelle di Empoli, che in un volantino in cui si lanciavano proposte per salvare l’ufficio del giudice di pace proponeva, tra l’altro, di tagliare le spese sul viaggio della memoria ai campi in Austria organizzato dalla Provincia di Firenze. Poi i 5 Stelle hanno precisato: nessuna critica ai viaggi della memoria, solo agli sprechi e alla spese sostenute per quel viaggio fiorentino. “Ma il messaggio che rischia di passare è un altro: perché quella presa di posizione si somma ad altre esternazioni – sottolinea Rossi – Così ai sostenitori del M5s dico: senza i valori dell’antifascismo non può esserci nessuna riforma politica e morale di cui il Paese ha bisogno. E attenti anche a non lasciare spazio al vostro interno a posizioni e valutazioni equivoche sul fascismo. Per quel che mi riguarda, come presidente della Regione, continuerò ad organizzare i Treni della Memoria e andrò, anche la prossima volta, ad Auschwitz con le ragazze e i ragazzi della Toscana”. Anche la Regione organizza infatti da tempo e con orgoglio, prima ogni anno e poi ogni due, un treno che porta ogni volta, per cinque giorni, oltre cinquecento studenti delle scuole superiori e una cinquantina di universitari a visitare i campi di sterminio ad Auschwitz e Birkenau in Polonia e a incontrare i testimoni diretti della Shoah. Con i ragazzi un’ottantina di insegnanti – uno per ogni scuola presente – e una decina di rappresentanti istituzionali. Negli anni in cui il treno non parte diecimila ragazzi da tutta la Toscana affollano invece il Mandela Forum di Firenze per ascoltare, in un silenzio assordante, altre testimonianze. Iniziative affinché il giorno della memoria possa poi continuare tutto l’anno. Dal 2002, per otto volte, oltre seimila studenti toscani e più di seicento insegnanti sono saliti sul treno e hanno visto con i propri occhi i luoghi dove sono morti, sessanta anni fa, in almeno 13 milioni e dove si usavano i neonati per il tiro al piccione, quando non finivano nelle camere a gas insieme alle loro mamme. Bambini che avrebbero potuto essere i nonni degli studenti di oggi.  
   
   
LA REGIONE CALABRIA PROPONE LE MINORANZE LINGUISTICHE COME PATRIMONIO MONDIALE DELL´UNESCO  
 
Catanzaro, 15 aprile 2013 - L´assessorato regionale alla cultura ha promosso un bando sul progetto “Le minoranze linguistiche calabresi, un patrimonio dal valore universale” allo scopo di predisporre la documentazione per proporle come patrimonio mondiale dell´Unesco. L´iniziativa è finanziata congiuntamente dalla Regione Calabria e dal Ministero dei beni culturali. Il bando, finanziato con euro 90.750 (iva esclusa), è consultabile sul sito www.Regione.calabria.it. Il termine di scadenza è fissato al 30° giorno dalla pubblicazione sul Burc. Il progetto è finalizzato alla valorizzazione nazionale ed internazionale del patrimonio culturale delle minoranze arbëreshë, grecaniche e occitana presenti sul territorio calabrese, attraverso l’avvio ed il perfezionamento delle pratiche di candidatura che coinvolgeranno le tre comunità. I tempi di realizzazione dei dossier di candidatura si protrarranno fino al 2014. “La Regione Calabria – ha dichiarato l’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri - sta svolgendo un´azione di sistema per valorizzare le proprie minoranze linguistiche. Dopo la costituzione della Fondazioni, che saranno operative nei prossimi mesi e che sono già munite di dotazioni finanziarie, ci sarà l´avvio dei progetti integrati di sviluppo locale, riservati ai comuni di minoranza per un importo di oltre 14 milioni di euro di fondi provenienti dall´assessorato alla cultura e che proprio nei giorni scorsi l´assessore regionale al bilancio Giacomo Mancini ha opportunamente formalizzato, e ci sarà la presentazione della proposta di fare diventare le minoranze linguistiche calabresi patrimonio culturale dell´umanità completa un processo di valorizzazione concreto e in via di ulteriore rafforzamento”. L’assessore Caligiuri ha convocato il Comitato regionale delle minoranze linguistiche per il prossimo 15 aprile. Tra i diversi punti posti all´ordine del giorno anche la prima valutazione del lavoro della commissione ristretta che ha predisposto una prima bozza di una nuova legge sulle minoranze.  
   
   
PAOLO RONCHI LO SPECCHIO CHE GUARDA ESPRESSIONI UNIVERSALI DAL 13 AL 26 APRILE, PALAZZO SANTA CHIARA ROMA  
 
Roma, 15 aprile 2013 - Contrariamente a quanto si possa pensare, e gli studi di Paul Ekman lo confermano, le espressioni facciali con cui si manifestano emozioni come rabbia, gioia, disgusto, paura o tristezza sono universali, uguali per tutto il mondo, e non risentono in alcun modo del contesto culturale di un luogo. Paolo Ronchi – esperto di linguaggi multimediali - dal 13 al 26 aprile 2013 espone, nello storico Palazzo Santa Chiara, una serie inedita di lavori che partono dalla varietà infinita delle emozioni innate, universali, sempre leggibili sul volto di tutti gli esseri umani, in ognidove. Nell’ambito di un più vasto percorso di ricerca sul tema Allafaccia, iniziato oltre dieci anni, l’artista, sfidando quanto anche sostiene lo stesso psicologo ispiratore della serie Lie to me, Ekman (l’origine biologica della mimica faciale) concepisce opere che esplorano un’emozione del volto sempre inedita, inaspettata, non ancora codificata, superando così ogni influenza culturale, ogni cliché. Lo specchio che guarda: Espressioni universali - un progetto di Gabriele Bianconi, mostra curata da Carla Mazzoni – più precisamente svela al pubblico opere inedite realizzate con tecniche e supporti diversi (tele, disegni su carta e stampe su alluminio, fotografie e video) in cui ricorrono sempre i medesimi tratti stilizzati: una faccia rettangolare con due occhi circolari. Paolo Ronchi è un creativo della comunicazione che affianca, da anni, al suo consueto lavoro, l’attività artistica. Da 25 anni operativo in questo campo, ha esplorato, nel velocissimo “divenire” del mondo contemporaneo, la possibilità di interazione dei linguaggi multimediali, sconfinando oltre i confini delle diverse forme espressive. Video artista, pittore, fotografo, regista, ma anche direttore creativo nel campo della comunicazione, Paolo Ronchi si presenta come una figura poliedrica del mondo dell’arte. Dopo esperienze studio in cinematografia alla Tisch School of the Art della New York University, si occupa per oltre 25 anni della ideazione e produzione di campagne di comunicazione multimediale per aziende italiane e multinazionali (per dieci anni è Creative Director della Jwt). Durante la sua carriera ottiene importanti riconoscimenti e premi, dall’Art Director Club al Cannes Lions Festival. Nel 2006 partecipa come co-autore a Move! il primo lungometraggio prodotto via Internet da registi di tutto il mondo. Da oltre dieci anni produce opere – dipinti, sculture, video, foto – nell’ambito del percorso di ricerca denominato Allafaccia, rivolto a indagare le espressioni facciali. Nato a Roma, vive e lavora nella capitale e nella sua casa di campagna a Manziana.