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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 06 Dicembre 2013
UE: DISCORSO DEL 2 DICEMBRE DEL PRESIDENTE BARROSO AL 17 ° VERTICE SUL TURISMO  
 
 Berlino – “ Caro Presidente Frenzel, Gentile Signora Ministro del Turismo della Grecia, Illustri ospiti, I membri del Parlamento europeo, Eccellenze, Signore e signori, Prima di tutto, vorrei ringraziarvi per avermi invitato a partecipare a questo Summit Turismo a Berlino. Berlino, infatti, è una delle mete preferite per il turismo europeo e internazionale e oggi non potrebbe essere un giorno migliore, così solare e così bello, di essere con voi condividendo alcuni dei nostri pensieri su Europa e anche sul turismo. Si tratta infatti di una nuova competenza del Trattato di Lisbona, il turismo. Sottolineando l´importanza che l´Unione europea è anche dando al turismo, e così penso che sia opportuno che condivido con questa importante industria tedesca, il turismo, alcune delle idee che abbiamo in seno alla Commissione europea, su cui l´Europa è oggi, cosa possiamo fare insieme più per un settore così promettente come il turismo. Se il vero scopo del progetto europeo ´non unificare membri, ma di unire le persone´, allora l´importanza del settore turistico per raggiungere questo obiettivo è enorme. Più che altro, nel corso dei decenni, i cittadini europei che viaggiano dal loro paese ad altri paesi europei ha portato insieme il nostro continente. Nell´esperienza del popolo, viaggi ha fatto qualcosa di unità europea di tangibile, qualcosa di utile e attraente. Turismo ha reso sempre più naturale per essere ´europea´. Pertanto, ha contribuito a consolidare un´identità europea, fondata sulla diversità culturale dell´Europa. Perché questo è ciò che rende speciale l´Europa, l´unità nella diversità. Allo stesso tempo, e ovviamente non ho bisogno di convincere voi, con esperienza di business così tanto, che, viceversa, l´importanza dell´Europa per il settore del turismo è altrettanto vitale. Dove il turismo sarebbe oggi senza le quattro libertà del mercato unico europeo? Senza la libera circolazione delle merci, dei servizi, dei capitali, e, naturalmente, la libera circolazione delle persone. Dove saremmo oggi, se ancora abbiamo avuto così tante valute diverse invece di avere l´euro, come ha giustamente detto Signor Presidente, che cosa ha portato in termini di crescita e di scambi più facili in Europa? La libertà di viaggiare, la comodità di attraversamento delle frontiere, la facilità di fare affari all´estero e le spese di farlo: Tutto questo è cambiato radicalmente in meglio grazie allo sviluppo delle politiche europee. E tutto questo ha dato grande sostegno allo sviluppo del settore turistico in Europa. Ma io non sono qui per parlare dei successi del passato. Non c´è tempo per l´autocompiacimento, né per il vostro settore, il turismo, né per l´Europa. L´integrazione dei mercati a vantaggio delle imprese e dei consumatori, che è così importante per il turismo, è uno sforzo continuo. Accolgo quindi con favore il forte impegno europeo e le prospettive del settore turistico tedesco. E mi fido, e spero che continuerete a svolgere un ruolo attivo nel dibattito europeo, con entusiasmo e vocalmente, in particolare nei mesi a venire in vista delle elezioni europee del prossimo maggio. Perché, come ci incontriamo e parliamo oggi, gli Stati membri dell´Unione europea sono ancora sentire gli effetti di una crisi economica e finanziaria profonda e strutturale. So che la crisi non si sente allo stesso modo in tutte le parti della nostra Unione. Ma nessun paese, compresi quelli, come la Germania, che sono meglio oggi, sono per definizione schermato contro la crisi. La Germania non rimarrà una "Insel der Glückseligkeit" se è circondato da vicini in crisi. E ´nell´interesse della Germania per sostenere la ripresa di tutta l´Unione europea, economicamente ma, ancor più, politico. Dico questo perché in alcuni dei nostri paesi ci sono populista e, in alcuni casi, le forze politiche estremiste emergenti che cercano di abusare della crisi per se stessi. Questo è tipico per qualsiasi crisi. Nella situazione attuale, per alcuni dei nostri cittadini, i benefici di Europa non sono così evidenti più. Molti vedono l´Europa come la causa principale della crisi, mentre in realtà l´Europa è il modo per risolvere la crisi. Certo, non è una sorpresa che le persone che sono particolarmente colpite oggi vedono l´integrazione europea come meno attraenti. E questo ci mette di fronte a una grande responsabilità. Tutti noi che hanno posizioni di leadership, sia nel settore privato o nel pubblico dominio o politico, penso che abbiamo una grande responsabilità politica per spiegare che cosa possiamo fare a livello europeo e che cosa possiamo fare a livello nazionale. Signore e signori, E ´giusto dire che dove ci troviamo oggi, alla fine del 2013, è meglio di dove eravamo qualche tempo fa. Penso che sia importante costruire su questo. Dopo più di cinque anni di questa crisi senza precedenti, l´Europa ha dimostrato che ha vissuto fino a questa sfida. Gli sforzi di consolidamento fiscale sono stati fatti, le riforme strutturali sono state effettuate, e la solidarietà e la disciplina sono stati indicati. E tutto questo imponente lavoro è in corso. Se ora possiamo notare un´evoluzione verso il recupero, riequilibrio e un ritorno alla normalità, questo è perché abbiamo compiuto passi significativi per rafforzare la nostra governance economica in Europa, per rafforzare le strutture politiche che sostengono e - soprattutto - di rivedere le politiche che ci hanno portato nella crisi. Questo non è passato inosservato. Abbiamo scongiurato una minaccia esistenziale per l´euro. Come sapete, qualche tempo fa, uno o due anni fa, nei mercati finanziari molti predicevano la fine o il crollo dell´euro. Questo non è più il caso. I mercati finanziari si stanno stabilizzando. I consumatori e gli investitori stanno riguadagnando fiducia per il futuro. E la crescita è lentamente ma costantemente tornando. Nella seconda metà del 2013, l´economia europea dovrebbe crescere dello 0,5% rispetto allo scorso anno, mentre si prevede una crescita a raccogliere gradualmente il passo fino al 1,4% nel 2014, raggiungendo il 1,9% l´anno successivo. Certo, le cifre non molto spettacolari di crescita, ma quando riteniamo quanto grande sono state le sfide che abbiamo dovuto affrontare, penso che vale la pena di notare questi progressi, perché la fiducia è anche parte dell´equazione per la crescita. Penso che possiamo dire che siamo oggi lo sviluppo di una Unione europea che sarà più competitiva e più equilibrato, più resistente alle sfide globali e meglio attrezzati per affrontare il suo primo ruolo classifica al cuore dell´economia mondiale. Perché, a dispetto di tutte le difficoltà, l´Unione europea in quanto tale è la più grande economia del mondo per valore. E stiamo cambiando radicalmente il nostro modello di crescita verso una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, come delineato nella nostra strategia Europa 2020. Questo è certamente un esercizio impegnativo sia per i leader politici e per i cittadini - e lo stiamo facendo in un modo che riteniamo sicuramente beneficeranno le imprese tedesche e il settore del turismo tedesco. Prima di tutto, perché abbiamo dato rassicurazioni politiche inconfondibili e indispensabili che facciamo sul serio, quando diciamo che stiamo facendo tutto il necessario per sostenere l´euro e per sostenere l´integrazione europea. Nei momenti più critici durante questa crisi, e ci sono stati alcuni di loro, i leader politici europei e le istituzioni europee hanno dimostrato determinazione e l´impegno a fare tutto il necessario per mantenere la nostra moneta unica, l´euro, e per preservare l´integrità del dell´area dell´euro. Contrariamente ai timori di alcuni e le aspettative di molti, a partire dal prossimo gennaio non solo la zona euro più forte di un anno fa, sarà anche avere più membri. Avremo il nostro 18 ° membro - e non meno membri, come alcuni avevano predetto. Inoltre, ora ci sono meno gli Stati membri che lottano per equilibrare i loro libri. Questi paesi hanno inviato chiari segnali che hanno imparato la lezione. Deficit insostenibile e livelli di debito del passato sono stati corretti. Al culmine della crisi nel 2011, vi erano solo tre Stati membri i cui debiti non eravamo quello che abbiamo contrassegnato come eccessivo. Attualmente, ci sono già dodici, e molti altri sono costantemente muovendo nella giusta direzione. Livelli di debito complessivi sono finalmente un picco e si stabilizza il prossimo anno, circa il 90% nell´Unione europea e il 96% nella zona euro, che certamente è ancora una cifra elevata, ma molto, molto inferiore, in media, rispetto alle cifre degli Stati Uniti o il Giappone. Tutto ciò indica l´impegno politico e la coerenza che erano necessarie per fermare la crisi restano, se necessario, come sempre. Esiste che l´impegno politico. Quello che oggi è necessario non solo per stabilizzare ma in realtà per farci uscire dalla crisi, è un ulteriore rafforzamento del nostro modo di fare business. Anche questo sta accadendo, e stiamo iniziando a vedere gli effetti. Due dei nostri Stati membri più colpiti dalla crisi - Irlanda e Spagna - stanno concludendo con successo i loro programmi di sostegno. Nel caso della Spagna, era un programma solo per il settore bancario, ma comunque era un programma. Altri paesi ancora nell´ambito di un programma di assistenza finanziaria sono state anche facendo notevoli progressi, in particolare nel correggere gli squilibri esterni. Gli investimenti sono di nuovo arrivando, mentre le esportazioni sono nuovamente decollando. In Portogallo, il mio paese, per esempio, il conto corrente esterno, che era strutturalmente negativo, ora si pensa di essere sostanzialmente bilanciati e la crescita sta riprendendo dopo molti trimestri in rosso. Lo stesso si potrebbe dire sulla Grecia, che è stato, ovviamente, di fronte a sfide specifiche, ma dobbiamo dire, questo governo è stato in grado di affrontarle con grande coraggio e determinazione. E vorrei passare di nuovo al caso dell´Irlanda, perché è specificamente importante. Irlanda uscire dal programma in questo mese di dicembre. Certo, è stato soprattutto uno sforzo del popolo irlandese ei leader politici irlandesi. Hanno dimostrato consenso e determinazione, ma cerchiamo di essere onesti, l´Irlanda non avrebbe potuto realizzare che senza solidarietà europea. Quindi, dobbiamo congratularci con l´Irlanda e gli irlandesi, ma abbiamo anche congratularmi con i paesi, come la Germania, che hanno dimostrato solidarietà e le istituzioni che hanno lavorato mano nella mano con l´Irlanda in modo che l´Irlanda può ora tornare sui propri piedi per i mercati. Quindi, la regolazione interna ed esterna in Europa continua, sulla base delle significative riforme strutturali e il consolidamento fiscale attuate negli ultimi anni. Ciò ha migliorato le condizioni della domanda interna a diventare gradualmente il principale motore della crescita in Europa. Tuttavia, sullo sfondo di una prospettiva indebolita per le economie emergenti altrove, il ritorno a una crescita solida sarà solo un processo graduale. Lasciate che vi dica che qualche settimana fa ero a St Petersburg per il vertice del G20 ed era la prima volta in molti anni che l´Europa non era al centro dell´attenzione, come il malato del mondo, ma ora altre economie si sente il pressione e riconoscono che, riconoscono che gli sforzi di riforma non dovrebbero essere solo in Europa, che alcune delle economie emergenti devono anche fare i compiti e dal modo in cui sono stati di grande aiuto e molto, molto apprezza gli sforzi che abbiamo made in Europa per stabilizzare i mercati finanziari e per ripristinare la fiducia nella nostra moneta e nel nostro modo di procedere. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare o sottovalutare che abbiamo fatto molta strada dall´inizio della crisi. Lasciatemi dire questo a voi molto sinceramente, perché negli ultimi cinque anni ho vissuto in una giornata di crisi-mode e notte, che lavorano a volte con il Cancelliere della Germania, il Cancelliere Merkel, ma anche con gli altri leader, ed è stato estremamente impegnativo tempo. E pensiamo che dovremmo riconoscere gli sforzi che tanti dei nostri cittadini e le nostre imprese anche hanno fatto per uscire da questo punto. Grazie a questi sforzi, ci sono ormai entrati in una fase di ripresa. Quello che ora è importante è fare in modo che questa ripresa sia sostenibile, che non stiamo andando a fare gli stessi errori del passato. Settore del turismo dell´Unione europea è un buon indicatore di performance di crescita e la fiducia dei consumatori, che mostra sia la resistenza durante la crisi e un senso di ottimismo nel corso dell´ultimo anno. Nel 2012, il turismo ha fatto bene in confronto all´anno precedente, sia in termini di arrivi (che è andato in crescita del 2,3%) e delle entrate (in aumento del 1,9%). I dati per il 2013 punto di lenta ma continua crescita negli arrivi e pernottamenti internazionali. Turismo ha resistito e ora si sta riprendendo dalla crisi meglio di molti settori. In cima a quello, le sue particolari caratteristiche ne fanno un potente motore per la crescita guidata dalla domanda interna, per esempio in Germania, dove è attualmente oggetto di un importante dibattito, come dimostrato da questo vertice di oggi. Ma è altrettanto importante nel più ampio esercizio di riequilibrio europea, poiché l´Europa meridionale ha eseguito anche meglio rispetto alla media degli ultimi anni. Questa regione è la destinazione top in tutto il mondo, con una quota di mercato del 18%. La Spagna è il più grande mercato della regione in termini assoluti, con 34 milioni di turisti tra gennaio e luglio, e aveva un aumento del 4% negli arrivi internazionali rispetto allo scorso anno. Ma altri paesi hanno eseguito in modo impressionante. Grecia con +9%, +10% a Malta, Portogallo +8%, il tutto riportato una crescita impressionante. Un altro motivo per amare il potenziale economico del settore turistico! E ´di particolare importanza per me di trasmettere questo messaggio a voi, anche se so che molti di voi sono già ben consapevoli di questo. Si tratta di paesi - ora sto parlando di paesi come il Portogallo, la Grecia o la Spagna - dove si sta facendo un sacco di affari, e possiamo fare questa una storia win-win. I vostri investimenti e ai vostri clienti in questi paesi aiutano il loro recupero, e di conseguenza il loro recupero porta nuove opportunità di business per voi e per l´economia in generale. Così il turismo può essere una delle chiavi per il recupero sostenibile in Europa, rendendolo un caso win-win tra, diciamo, i paesi più ricchi, come la Germania e alcuni paesi del sud dell´Europa. E se posso essere un po ´patriottico - perché no? - Portogallo, che cosa meravigliosa destinazione è, con il suo bel tempo, la sua sicurezza e la sicurezza nel paese, con persone molto ospitali, con molte cose che probabilmente non conoscono ancora, compresa la mia regione nel nord del Portogallo, la valle del Douro, che ora è molto trendy, da Porto a Valle del Douro, e naturalmente la città alla moda e storico di Lisbona. Che grande destinazione è. Lo stesso potrei dire della Grecia, ma so che il ministro della Grecia, lei è qui, e lei parlerà con lei e lei vi dirà che con molto più fascino di quanto io possa fare. Ma voglio dire affari lì, ci sono enormi opportunità in questi paesi che stanno facendo riforme importanti anche in termini di competitività, in termini di come possano attirare più turismo. Così vedo questo come un importante win-win per l´industria del turismo tedesco e, naturalmente, per l´industria del turismo in generale. E noi della Commissione europea stiamo cercando di dare a questo più slancio. Tornerò a questo in un momento. A questo punto, quando la ripresa economica è ancora moderata e fragile, dobbiamo continuare i nostri sforzi di riforma ea fornire qualsiasi impulsi possiamo per la nostra economia, e in particolare a coloro che hanno bisogno del recupero di più. Perché un sacco di nostri cittadini in tutta Europa non sono ancora sente il miglioramento. La minaccia di una ripresa senza lavoro è ancora ci perseguita, e soprattutto i giovani richiedono speranza e opportunità. Questo è il motivo per il turismo può essere qui, ancora una volta, di grande aiuto, perché il turismo è qualcosa che è difficile da delocalizzare, per ovvie ragioni, e che crea anche un sacco di posti di lavoro. Una delle iniziative che la Commissione europea e il Consiglio europeo stanno prendendo, è un sistema di garanzia per i giovani al fine di garantire che gli Stati membri offrono tutti i giovani fino a 25 anni un lavoro di qualità, ha continuato l´istruzione, un apprendistato o un tirocinio entro quattro mesi lasciato la scuola o diventare disoccupati. L´obiettivo è quello di sostenere i giovani, ma questo è un bene per il business troppo, e in particolare per il settore turistico, che è un buon esempio, dato che circa il 10% di tutti i posti di tirocinio in Germania sono offerti da imprese turistiche in una forma o nell´altra. Il futuro di forza delle imprese europee sarà sempre più dipenderà da quanto bene le persone e le imprese sono collegate ea quali costi. Questo è il motivo per cui stiamo investendo molto tempo e denaro per l´agenda digitale. Il settore digitale svolge già un ruolo chiave nell´economia europea e può fornire un sacco di nuovi posti di lavoro, con un potenziale deficit di fino a 900.000 professionisti Ict entro il 2015. Quindi vi è una evidente necessità di sostenere che la trasformazione e l´adeguamento delle competenze necessarie per questi nuovi lavori: entro il 2015, il 90% dei posti di lavoro avrà bisogno almeno di base di competenze informatiche, mentre oggi, secondo polling Commissione, quasi la metà della popolazione europea tra i 16 e 74 hanno ancora poca abilità informatiche o del tutto assenti. Un mercato unico più integrato, che serve come trampolino di lancio per le imprese europee più competitive, permetterà all´Europa di rimanere al centro dell´economia mondiale. Non dimentichiamo che l´Unione europea rimane il primo mercato in termini di valore e la prima potenza commerciale mondiale. Per questo motivo, la nostra agenda commerciale ambizioso è un complemento naturale per i nostri sforzi di riforma interna. Abbiamo finalizzato accordi di libero scambio con, tra gli altri, la Corea del Sud, Singapore e Canada e ora stiamo perseguendo negoziati bilaterali con partner come il Giappone, India, Malesia, Thailandia, Vietnam e abbiamo aperto ampi negoziati per un commercio e investimenti partenariato transatlantico (Ttip) con gli Stati Uniti, che copre non solo le tariffe ma anche la convergenza normativa. Ultimo ma non meno importante, abbiamo appena aperto di recente negoziati con la Cina per un contratto di investimento. Commercio aperto, che è sempre stata un motore per l´Europa di posti di lavoro, crescita e competitività, continuerà ad essere un elemento centrale della nostra strategia di crescita e non ho alcun dubbio che questo andrà a beneficio vostro settore come bene. Signore e signori, L´industria del turismo offre anche molte opportunità di respirare più aria nell´economia europea. Il turismo rappresenta già 8,4% del Pil europeo. Oltre il 9% della forza lavoro europea è impiegata nel settore del turismo, soprattutto nelle piccole e medie imprese. E ciò che lo rende particolarmente interessante è che fornisce un sacco di prospettive, soprattutto a coloro che hanno avuto un momento difficile a causa della crisi: i giovani, alla ricerca di prima occupazione, o le persone con il desiderio di sviluppare la loro qualifiche e potenzialità attraverso la formazione in-house. Oggi, nonostante la crisi economica, il contributo del settore turistico per la nostra economia supera anche quella del cibo, industria automobilistica e chimica. Quindi è davvero uno dei contributi molto importanti per la nostra ricchezza in Europa. E non dimentichiamo che, per ottime ragioni, è un settore che non può essere delocalizzata. L´europa ha molto da offrire: è la regione più visitata al mondo, con molto diversificata, sostenibile, e le destinazioni di alta qualità e le imprese. L´unione europea ha registrato più di 400 milioni di arrivi internazionali turisti nel 2012 - che rappresentano una quota di quasi il 40% del turismo mondiale - e più di 286.000.000.000 € di entrate. La Germania è uno dei paesi che hanno notevolmente contribuito a questo eccellente record di prestazioni. Negli ultimi anni, la Germania ha davvero stabilito lo standard nel settore del turismo, fornendo direttamente circa 2,9 milioni di posti di lavoro e indirettamente, pari a circa il 9,7% del Pil tedesco. Come destinazione, la Germania è più popolare che mai, che si riflette nel numero di pernottamenti che hanno aumentato anno dopo anno, fino a raggiungere un volume di 400 milioni nel 2012. Con 45,8 milioni di viaggi, la Germania è ormai saldamente affermata come il secondo più popolare destinazione per i viaggiatori europei. E vorrei aggiungere che personalmente ho contribuito a questa storia di successo tedesco. Durante i miei nove - quasi dieci - anni in carica come presidente della Commissione europea ho visitato la Germania più spesso di qualsiasi altro Stato membro dell´Unione Europea, a parte il mio paese, il Portogallo. Ci sono molte buone ragioni per questo record eccezionale: l´immagine generalmente positiva che la Germania gode, la sua eccezionale infrastrutture e l´alta qualità dei suoi servizi. E ´molto più conveniente per i turisti, rispetto ad altre destinazioni internazionali, ad esempio quando si tratta di alberghi nelle principali città. E se volete il mio personale apprezzamento ufficiale: il fatto che la gastronomia in Germania in questi giorni è meglio che mai avrà qualcosa a che fare con esso pure. Sul retro della performance economica complessiva della Germania, il segmento dei viaggi d´affari, in particolare, ha registrato una crescita molto forte. Il volume dei viaggi d´affari promuovibili in Germania, anche per fiere, incentive, convention ed eventi, è aumentato di un impressionante 16,7% nel 2012 per raggiungere più di 6 milioni. Detto questo, nei momenti in cui la concorrenza è feroce come sempre e più globale rispetto a prima, mentre le norme di consumo sono alti e evoluzioni economiche cambiano velocemente, dobbiamo adattarci e sostenere il settore del turismo, come pure continuamente. Oggi la metà di tutti gli arrivi turistici sono deviati verso destinazioni emergenti. Dieci anni fa, questa percentuale era solo del 40%. Quindi la nostra posizione di leader in Europa non è un dato di fatto. Quasi cinque anni fa, il Trattato di Lisbona ha affidato all´Unione europea una nuova competenza per il turismo: di sostenere, coordinare e completare le azioni degli Stati membri per misure che aggiungono valore reale a livello europeo. E la Commissione mira a promuovere la competitività del settore turistico attraverso la creazione di un ambiente favorevole per le imprese e per la cooperazione tra gli Stati membri. A questo scopo, stiamo implementando un programma basato su tre pilastri fondamentali: In primo luogo, attirando turisti più internazionale, per esempio campagne di comunicazione del turismo internazionali dedicati, ma anche attraverso adeguate misure di facilitazione del visto per i viaggiatori in buona fede provenienti da paesi terzi destinatari. In questo senso, nella prossima revisione della nostra politica comune dei visti, prenderemo in considerazione le opportunità economiche che l´agevolazione viaggiano potrebbero offrire, pur mantenendo un elevato livello di sicurezza. Secondo: diversificare l´offerta turistica, in particolare attraverso nuove opportunità di turismo transnazionali che possono essere altrettanto redditizio durante la media e bassa stagione. Investire nel patrimonio culturale e industriale o in anziani che viaggiano in tutta l´Ue, sono solo alcuni esempi che sono sicuro che lei conosce molto bene. In terzo luogo, investire in talenti e la formazione di eccellenza. Il nostro settore turistico ha bisogno di capacità di professionalità, impegno, passione e di gestione. Stiamo lavorando per fare in modo che il settore può accedere rapidamente le competenze di cui hanno bisogno per prosperare. C´è un sacco di potenziale nel nostro settore del turismo tra gli Stati membri, dal ricco patrimonio culturale europeo alla creatività contemporanea dei nostri paesi, dalle nostre tradizioni gastronomiche alla bellezza dei nostri paesaggi, di città storiche tutta Europa per le nostre spiagge e le nostre montagne. Penso - e io sono un viaggiatore frequente in tutto il mondo - che possiamo, senza essere arrogante, essere orgogliosi. Io non conosco nessun continente dove è possibile trovare un ricco patrimonio culturale diversa tale che in Europa. Quindi penso che abbiamo davvero molto da lavorare per rendere davvero il turismo un efficiente, potente motore, che genera la crescita e l´occupazione in modo sostenibile. Nella Commissione, il vicepresidente Tajani, che è direttamente responsabile per il turismo e sta dando il suo entusiasmo per questo importante ordine del giorno, può essere un ottimo interlocutore per l´industria turistica tedesca. Per raggiungere i nostri obiettivi, in particolare verso il settore turistico, abbiamo anche bisogno di tenere a mente che accompagna settori politici che hanno una grande influenza sui costi e la competitività della nostra industria turistica. Trasporti, in particolare, è strettamente interconnesso al turismo. Si tratta di un evidente e fondamentale pilota - pilota nel vero senso della parola - del settore del turismo. Viaggi efficiente e conveniente è un prerequisito per il turismo. In un paese come la Germania, rinomato per la sua Autobahnen e la sua efficienza logistica, per non parlare la sua posizione come secondo passeggero mercato del traffico aereo in Europa e la quinta più grande al mondo, che quasi va da sé. Ma non è affatto qualcosa che deve essere dato per scontato. Due iniziative della Commissione in questo settore meritano di essere menzionati qui. Il pacchetto migliore aeroporto, elaborato dalla Commissione e, auspicabilmente, la base di un accordo subito dopo le elezioni europee, si propone di affrontare due sfide fondamentali: la capacità aeroportuale e di qualità. Esso comprende proposte legislative in materia di bande orarie, assistenza a terra e rumore. Affinché l´Europa possa rimanere competitivi, limitate capacità aeroportuali deve essere utilizzato per quanto più possibile, le compagnie aeree dovrebbero avere una maggiore scelta nel numero di fornitori di servizi di assistenza a terra, e le restrizioni del rumore devono essere decise in un approccio equilibrato. La seconda, ancora più recente piano della Commissione è l´aggiornamento della proposta Cielo unico europeo, che è destinato a guidare le performance di gestione del traffico aereo. Migliorata la gestione del traffico aereo aumenterà la capacità e ridurre i costi a vantaggio dei clienti e le compagnie aeree, e aiutare l´industria aerea tornare a un percorso più sostenibile. Gli Stati Uniti gestisce più traffico nella stessa dimensione dello spazio aereo, con all´incirca lo stesso numero di controllori del traffico aereo, ma a metà del costo. I potenziali risparmi stimati fino a 5 miliardi di euro da un cielo unico europeo potrebbero dare un importante contributo a portare le compagnie aeree torna all´utile. Un altro campo complementare è - come ho detto prima e come il pannello successivo discuterà - l´agenda digitale e il suo impatto sul turismo. Negli ultimi decenni, l´emergere di nuove destinazioni, la crescita eccezionale di viaggiatori e le nuove tecnologie hanno rivoluzionato il modo di viaggiare. I servizi di trasporti e del turismo sono stati pionieri a fare uso delle nuove tecnologie digitali: lo sviluppo dei sistemi di distribuzione globale per la gestione delle prenotazioni di viaggio, l´uso di internet come uno strumento eccezionale per offer opportunità turistiche on-line e l´uso più e più diffuso di dispositivi mobili sono solo alcuni esempi. Indubbiamente, Internet ha rivoluzionato l´industria dei viaggi già, e gli sviluppi futuri sarà altrettanto impressionante. Le applicazioni mobili offrono un enorme servizio al viaggiatore: dalla prenotazione del volo e check-in per le guide e informazioni turistiche su misura. I social network e altre piattaforme di condivisione online hanno anche massicciamente acquisito importanza, in particolare in materia di gestione e di marketing e la promozione di destinazione. L´industria dei viaggi e del turismo sono stati continuamente in prima linea di questi cambiamenti. Finora, l´Europa ha fatto bene e la Germania, in particolare, è stato un modello esemplare sul mercato dell´e-turismo. Tuttavia, la quota di viaggi online del mercato dei viaggi totale varia significativamente da paese, con micro e piccole imprese sono le più vulnerabili in termini di penetrazione di viaggi online. Abbiamo quindi sforzarci di ridurre le barriere di digitalizzazione e favorire con incentivi adeguati, una più ampia adozione delle tecnologie digitali in tutto il settore e in tutta l´Unione europea. Signore e signori, L´unione europea si trova ad affrontare momenti difficili ma entusiasmanti. Noi stiamo adattando non solo ai cambiamenti dell´economia globale, siamo altrettanto riscoprendo il potenziale economico e di innovazione che abbiamo dentro di noi, e trovare nuovi modi per ottenere più fuori di esso. Credo davvero che la crisi è davvero un´opportunità che non dobbiamo mai perdere. Abbiamo fiducia che il 2014 sarà l´anno in cui si vede anche meglio che i nostri sforzi di riforma economica stanno dando e ci stanno ottenendo indietro sulla via della crescita. Uniamo gli sforzi per mostrare ai profeti di sventura che avevano torto. Dobbiamo lavorare per un programma concreto per l´Europa, che dopo le prossime elezioni europee maggio rimarrà su quella traccia positiva. O, per dirla in calendario professionale: abbiamo un sacco di lavoro da fare prima le nostre prossime vacanze estive. Il turismo è uno dei settori con tale innovazione e potenziale di crescita. Un settore che non solo offre nuove opportunità economiche, ma anche mette insieme il nostro patrimonio e la nostra creatività, un settore che può unire i nostri cittadini, al di là della loro diversità. Questo è un punto di forza non dovremmo mai sottovalutare. Come la Commissione europea, faremo tutto il possibile per sostenere il senso di iniziativa e di inventiva i cablaggi del settore. E io non dubito che, qualunque cosa possa venire dopo per il settore turistico, il viaggio sarà un eccitante. Vi ringrazio per la vostra attenzione.  
   
   
TURISMO E DISABILITÀ. L’EUROPA FA IL PUNTO SUL TURISMO ACCESSIBILE  
 
 Veneto, prima regione italiana per presenze turistiche, è stata protagonista delle giornate che l’Unione Europea dedica al “Turismo accessibile in Europa”, svolesi il 3 e mercoledì 4 dicembre a Bruxelles. Sul turismo “for all” il Veneto è infatti regione di riferimento per la Comunità e non a caso sarà rappresentata dallo stesso assessore Marino Finozzi. Il 3 dicembre la discussione si è incentrata sull’accessibilità per i turisti ed i residenti, con l’intervento della vice presidente della Commissione Europea responsabile per la Giustizia Viviane Reding. Mercoledì 4 dicembre sono stati invece discussi gli aspetti pratici e politico economici legati alle modalità di superamento delle barriere, fisiche e sensoriali, che limitano ed ostacolano la fruibilità delle mete turistiche e delle strutture ricettive. Finozzi interverrà nella mattinata di questa seconda giornata per esporre quanto il Veneto sta facendo per il turismo accessibile, in termini di informazione e interventi, “che si rivolgono a circa 120 milioni di persone, nella sola Europa, hanno disabilità motorie o sensoriali, anche solo temporanee, e che orientano le loro scelte sulle mete che garantiscono loro una situazione di normalità. Sul turismo accessibile si intrecciano dunque motivazioni di civiltà, ma anche economiche, e le risposte che diamo costituiscono una opportunità per tutti. In questo scenario il Veneto offre anche una “vetrina d’eccezione”, Gitando.all, la vicentina fiera di riferimento a livello Europeo per il turismo accessibile”. La seconda giornata è stata chiusa dal vicepresidente della Commissione Europea, con deleghe all’Imprenditorialità l’Industria, Antonio Tajani.  
   
   
DIFESA DELLA COSTA - FIRMATO L´INGRESSO DI NUOVE REGIONI NELLA "CARTA DI BOLOGNA 2012", LA RETE EUROPEA PER LA PROTEZIONE DELLE AREE MEDITERRANEE. LE PROPOSTE DELL´EMILIA-ROMAGNA  
 
Bologna - Creare un osservatorio interregionale europeo per la difesa della costa mediterranea; compiere una valutazione su larga scala del fenomeno erosivo ed elaborare una strategia comune per il ripascimento e la tutela della biodiversità. Sono alcune delle proposte che le Regioni aderenti alla “Carta di Bologna 2012” chiederanno all’Europa di finanziare nel prossimo settennato di programmazione dei fondi strutturali. Le ha presentate il 5 dicembre a Bari l’assessore regionale alla Difesa del suolo e della costa Paola Gazzolo. “Oggi abbiamo compiuto un passo avanti per la tutela del nostro mare - ha affermato - perché anche Abruzzo, Calabria e Puglia hanno aderito alla ‘Carta di Bologna 2012’, la rete di cooperazione tra le Regioni mediterranee europee che è stata promossa dall’Emilia-romagna. Andiamo avanti nell’impegno e nel lavoro comune, per affrontare con le stesse strategie le sfide dei cambiamenti climatici e la tutela delle zone costiere”. Con la firma del documento, nella citta pugliese è stato ufficializzato l’ingresso dei nuovi membri nella Carta, della quale fanno già parte quattordici Regioni di diversi paesi europei (Italia, Francia, Spagna, Grecia e Croazia), e a cui anche la Campania, oltre alle Isole Baleari, ha deciso di aderire; in Catalogna è in corso una discussione in merito. “La cooperazione è fondamentale quando si devono affrontare i temi della pianificazione costiera, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la protezione delle coste - ha concluso Gazzolo -. Lavorare insieme significa sviluppare e rafforzare le azioni di tutela del nostro mare, l’Adriatico, che rappresenta una risorsa strategica per il suo valore naturale, ambientale ed economico”. Particolare importanza viene data al ripascimento, con la predisposizione di piani coordinati di gestione dei sedimenti costieri e dei depositi sottomarini per aumentare l’efficacia e ottimizzare i costi degli interventi. La Carta di Bologna fu sottoscritta dall’Emilia-romagna e da altre nove Regioni europee nel 2007. Nel 2012 fu rinnovata con l’adeguamento alle politiche comunitarie di settore nel frattempo introdotte e con l’inserimento di un macro-progetto per il prossimo settennato dei fondi strutturali, relativo ai temi dell’adattamento ai cambiamenti climatici e della protezione delle zone costiere mediterranee e adriatiche. Dell’intesa fa parte anche il progetto “Shape”, finanziato dall’Unione europea, del quale la Regione Emilia-romagna è capofila lead partner. Obiettivo principale è la protezione e lo sviluppo sostenibile dell’ambiente marino-costiero dell’Adriatico.  
   
   
ABRUZZO: STRATEGIA COMUNE PER DIFESA SUOLO E COSTA L´ASSESSORE SOTTOSCRIVE LA CARTA DI BOLOGNA  
 
L´aquila, 5 dic. L´assessore Di Paolo ha sottoscritto il 5 dicembre la Carta di Bologna in occasione del meeting di Bari, il workshop locale sul progetto Shape. Nel corso dell´evento, hanno firmato anche la Calabria e la Puglia. La Carta definisce la strategia comune delle regioni costiere e pone le basi per la cooperazione delle regioni mediterranee, l´adattamento costiero ai cambiamenti climatici, la riduzione del rischio di inondazioni costiere e di ingressione marina. Una iniziativa emblematica delle future strategie macroregionali. "Si tratta di un valido strumento di cooperazione fra le Regioni mediterranee - ha commentato l´assessore Di Paolo -una piattaforma condivisa per affrontare i temi comuni nella gestione integrata delle zone costiere e dello spazio marittimo. La Regione Abruzzo da tempo partecipa, in qualità di partner, a numerosi progetti finanziati dall´Unione Europea, finalizzati alla protezione ed allo sviluppo sostenibile dell´ambiente marino-costiero ed all´implementazione dei principi della gestione integrata delle zone costiere. L´ultimo in ordine di tempo - ha aggiunto Di Paolo - è il Progetto Shape, finanziato nell´ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliero Ipa Adriatico, della durata complessiva di 36 mesi, durante i quali verranno attuati cinque Work Plan inerenti alla gestione integrata delle zone costiere, che si avvale dell´azione congiunta e coordinata di numerosi partner italiani e stranieri, coordinati dalla Regione Emilia-romagna in qualità di Lead Partner, che mira a sviluppare strumenti tecnici, metodologie scientifiche e modelli di governance per la gestione sostenibile delle aree marino-costiere nella Regione Adriatica". Il 21 Marzo 2013 la Carta di Bologna è stata ufficialmente firmata a Bruxelles dalle Amministrazioni promotrici, nell´ambito dell´evento del Progetto Maremed al Parlamento Europeo ma il testo della Carta è stato adottato dall´Assemblea Generale della Commissione Intermediterranea della Crpm, tenutasi a Barcellona il 26 e 27 giugno 2013. "E´ un quadro strategico di azioni concrete - ha concluso Di Paolo - destinate anche alla costa abruzzese e che proponiamo all´Europa di finanziare. Questioni di massima urgenza da affrontare strategicamente e concretamente nelle specifiche politiche europee".  
   
   
PUGLIA: LA FIRMA A BARI DELLA CARTA DI BOLOGNA PER LA COOPERAZIONE IN ADRIATICO  
 
 Bari - È un mare, l’Adriatico, che più che dividere unisce, strategico per la prosperità dei paesi che fanno parte del suo bacino. Ha un elevato valore economico ed ecologico, grazie alle vie commerciali, al turismo, agli ambienti naturali, tuttavia le sue acque e le zone costiere sono esposte a diverse pressioni (pesca, acquacoltura, navigazione, urbanizzazione, portualità, industrializzazione) che spesso entrano in conflitto tra di loro o con le esigenze di tutela del paesaggio. Per gestire e difendere queste aree le comunità internazionali hanno creato strumenti specifici e progetti sostenuti dall’Unione Europea. Fra questi Shape (Shaping an Holistic Approach to Protect the Adriatic Environment: between coast and sea), finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione territoriale europea Ipa Adriatico 2007-2013, che mira a creare le basi per la protezione e lo sviluppo sostenibile dell’ambiente marino-costiero adriatico, ed i cui risultati sono stati presentati il 5 dicembre a Bari. Nell’occasione si è tenuta anche la Cerimonia ufficiale di sottoscrizione, da parte dei rappresentanti di Puglia, Abruzzo e Calabria, della Carta di Bologna 2012, uno strumento prezioso di cooperazione fra le regioni mediterranee nella definizione di politiche relative alla gestione integrata delle zone costiere e alla pianificazione dello spazio marittimo, che ad oggi conta 19 regioni aderenti. “Un lavoro di estrema efficacia, frutto della cooperazione tra i territori dell´Adriatico, ha contrassegnato gli esiti del Progetto Shape – ha commentato l’assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo Silvia Godelli - Il risultato è la definizione di una metodologia comune per implementare le diverse fasi ed i principi della gestione integrata della costa e della pianificazione dello spazio marittimo a tutta l´area, sia per la parte italiana che per quella balcanica, che si collega alla sottoscrizione e al rispetto della Carta di Bologna 2012. La Puglia, nell´aderire ufficialmente alla Carta, intende sottolineare il proprio impegno a tutelare la qualità delle coste e dello spazio marino e a supportare anche la sponda orientale nella strategia di crescita e di sviluppo sostenibile delle aree dell´Adriatico.” Concordi sull’importanza di un impegno congiunto Giuseppe Gentile, Assessore alle Infrastrutture, Lavori Pubblici, Politica della Casa, Risorse Idriche, Ciclo Integrato delle Acque della Regione Calabria ed Angelo di Paolo, Assessore ai Lavori Pubblici, Ciclo Idrico Integrato, Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile dell’Abruzzo, per cui “è necessario avere una visione d’insieme, una visione di governo che porti ad azioni integrate di gestione delle realtà marittime costiere.” “La parola d’ordine è integrazione” – conferma Antonello Antonicelli, Direttore dell’Area Politiche per la riqualificazione, la tutela e la sicurezza ambientale e per l’attuazione delle opere pubbliche della Regione Puglia. E del valore aggiunto della rete e della collaborazione fra regioni che condividono lo stesso sistema sociale, ambientale, culturale, ha parlato anche Paola Gazzolo, Assessore alla Sicurezza Territoriale, Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile della Regione Emilia-romagna, lead partner del Progetto Shape. “Siamo qui perché crediamo nella ‘crescita blu’ – ha sottolineato Gazzolo – crediamo che il mare, che tanta parte riveste nella formazione del Pil delle nostre regioni, non sia solo un elemento di crescita economica, ma il fulcro intorno a cui si sviluppa il futuro delle nuove generazioni.” “Se riusciamo a fare sistema – ha aggiunto Lorenzo Nicastro, Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia - ed a dare un seguito a quanto discusso nella Conferenza di Venezia dello scorso anno con i nostri paesi dirimpettai, a proposito di ricerca geosismica ed estrazione di idrocarburi nell’Adriatico, consegneremo all’Europa uno strumento di difesa validissimo.” L’incontro, aperto da Bernardo Notarangelo, dirigente del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia, si è rivelato un interessante momento di disseminazione dei risultati di Shape, illustrati dal Rup di progetto Ciccarese Piacentino, della Regione Puglia; fra questi lo studio pilota presentato da Nicola Ungaro e Vito La Ghezza di Arpa Puglia e realizzato nell’area costiera tra Torre Guaceto e la zona urbana e industriale di Brindisi, che ha permesso di raccogliere dati sull’ambiente marino costiero (geo-morfologia, caratteristiche biologiche e chimico fisiche, fonti di inquinamento), sullo sfruttamento del mare e delle sue risorse (traffico marittimo, pesca, acquacoltura) e sull’uso del suolo (agricoltura, aree urbanizzate e industriali). Tali informazioni saranno utili al fine di predisporre modelli di governance per la gestione sostenibile dell’area marino-costiera nella Regione Puglia e nella più ampia Regione Adriatica. Nei prossimi mesi gli aderenti alla Carta di Bologna 2012 promuoveranno un’iniziativa di macro-progetto - il Joint Action Plan del progetto Coastgap (Capitalizzazione Med) - concepita per una strategia mediterranea coerente, macro-tematica e multisettoriale, aperta alle amministrazioni costiere del Sud e dell’Est del Mediterraneo, da sviluppare nel settennato 2014-2010, coincidente con il prossimo periodo di programmazione dei Fondi Strutturali. Com.  
   
   
IL FUTURO DEL TURISMO IN TOSCANA TRA WEB E NUOVI PAESI EMERGENTI +0,5% LE PRESENZE DEL 2013 SUL 2012, BENE GLI STRANIERI PROVENIENTI DA GERMANIA, PAESI BASSI, FRANCIA, REGNO UNITO, STATI UNITI E GIAPPONE.  
 
 Il Turismo in Toscana tiene e inizia timidamente a ricrescere. Secondo le stime del Cst - Centro Studi Turistici di Firenze presentate il 3 dicembre durante Bto - Buy Tourism Online alla Fortezza da Basso di Firenze, il dato delle presenze del 2012 sul 2013 segnala una crescita del + 0,5% che si traduce in termini assoluti in circa 104 mila arrivi e 196 mila di pernottamenti in più. A fronte di un calo del 4,2% della domanda nazionale, aumentano del 4,7% le presenze straniere. I Paesi europei che più degli altri scelgono la Toscana sono Germania, Paesi Bassi, Francia e Regno Unito. Fuori Europa sono sempre in testa gli Stati Uniti e il Giappone. Per quanto riguarda i paesi Bric si arresta momentaneamente la crescita del turismo proveniente dal Brasile mentre aumenta in maniera esponenziale l’incoming da Russia, India e Cina. Ma come sono cambiati i flussi turistici verso negli ultimi anni? Dal 2005 al 2012 abbiamo assistito ad una crescita di tutti i mercati europei ma sono i Paesi Bric a crescere più di tutti: in 7 anni hanno fatto segnare un incremento del 220%, portando così il peso del turismo straniero in Toscana dal 47,1% del 2005 al 54,5% stimato per il 2013. I Progetti Paese di Toscana Promozione su Brasile, Cina e India sono stati una scommessa quando sono partiti e ora i dati ci dicono che hanno contribuito nettamente a valorizzare quello, fino a pochi anni fa era solo una tendenza statistica. E’ giusto quindi essere proattivi e intercettare i futuri flussi turistici fin da ora. Da dove arriveranno i turisti del futuro? E’ sempre il Cst a rispondere attraverso elaborazioni su fonti Wto, European Travel Commission, Oxford Economics, Focus Paese Mae-enit su mercati esteri con stime da qui al 2020. La faranno da padrone i mercati classici e cioè Germania, Stati Uniti, Paesi Bassi e Francia con una crescita stimata dal 2,5 al 5 %. Le ricerche del Cts prevedono in crescita anche i paesi Bric, qui le cifre sono più sostanziose: Brasile e Russia + 7%, India +10% e Cina +13%. La sorpresa è rappresentata da Paesi oggi considerati marginali ma che da qui al 2020 potrebbero diventare mercati importanti e parliamo di Corea del Sud (si stima una crescita dell’Outbound -e cioè della propensione ad uscire dal proprio Paese per intraprendere vacanze all’estero- di +10%), Argentina (+6%) e Paesi dell’Est Europa (+13%). E’ su questi paesi che la Regione Toscana inizierà a lavorare nell’immediato attraverso i Progetti Paese di Toscana Promozione e con gli strumenti di promozione online messi in campo da Fondazione Sistema Toscana. E anche seguendo queste nuove esigenze che sono state messe online le nuove versioni in lingua del portale del turismo. Www.turismo.intoscana.it da oggi -oltre a parlare inglese- si dota anche delle versioni in tedesco, russo, portoghese e cinese. Il Portale, punto di riferimento dell’ecosistema di promozione della Toscana online, ha registrato nei primi 9 mesi del 2013 ben 7,5 milioni di visualizzazioni e 3,5 milioni di visitatori unici. Entrambi i dati triplicano i risultati registrati nello stesso periodo del 2012. Gli utenti sono prima di tutto italiani, seguiti da inglesi, americani, tedeschi, francesi, spagnoli, portoghesi e brasiliani. Collegato al sito del turismo c’è anche www.Toscanaevents.it, la piattaforma che racchiude il panorama di concerti, musical, sagre, rappresentazioni teatrali, convegni, eventi sportivi, congressi in programma ogni giorno in Toscana. Il sito, realizzato da Regione Toscana attraverso Fondazione Sistema Toscana, è aperto al contributo di istituzioni, associazioni di categoria, operatori turistici che possono inserire autonomamente i loro eventi. Nell’arco degli ultimi 12 mesi sono stati recensiti su www.Toscanaevents.it oltre 10.000 eventi. Ottimi risultati anche sul fronte dei social network: il team di Fondazione Sistema Toscana ha prodotto in poco più di un anno circa 10.000 post su Facebook e Twitter che hanno generato un aumento dell’engagement (interazione tra contenuti) del +642% su Facebook e del 105% su Twitter. Con oltre 500.000 fan, distribuiti tra le 7 fanpage tematiche, la Toscana è la regione più seguita su Facebook, in seconda posizione la Sicilia. La conferma del primato della Toscana online arriva indirettamente anche dai dati dei portali conosciuti in tutto il mondo come Trivago, Tripadvisor e Skyscanner. Nell’ultimo anno il numero di pagine viste su Tripdadvisor relative alla Toscana è aumentato del 50% e a ricercarla di più - oltre al pubblico italiano – sono americani, inglesi, francesi, tedeschi, canadesi e australiani. Buone notizie anche per la valutazione media delle strutture ricettive toscane: lo stesso portale ci riporta un ottimo 4,22 su una scala che va da 1 a 5. Poche settimane fa la nostra regione si è aggiudicata lo Skyscanner Italian Award per essere la destinazione preferita dagli utenti per maggior portale di comparazione voli d’Europa e questo è stato solo l’ultimo di una lunga serie di riconoscimenti ricevuti negli ultimi mesi. E guardando alle mete più ricercate per le prossime vacanze di Natale e Capodanno su Trivago.it scopriamo che il capoluogo toscano è la città più gettonata, dopo Roma ma prima di Venezia, Napoli e Milano. Da oggi è operativa anche la nuova piattaforma di booking online del sito del turismo regionale www.Turismo.intoscana.it. Il processo che ha portato alla messa online è partito da una approfondita ricerca delle ´best practice´ nazionali ed internazionali e dalla analisi della propensione all´e-commerce delle imprese turistiche toscane. Ogni step è stato condiviso fin dalla fase di test con le rappresentanze delle imprese turistiche regionali: Federalberghi, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Associazioni agrituristiche, Cooperative. La nuova piattaforma è user e business friendly, ispirata alla logica e dell’instant search e cioè con risposta istantanea. L’utente arrivando al booking, si troverà di fronte a due scelte, ‘cerca’ e ‘prenota’. Cliccando su ‘cerca’ accederà alla banca dati della Regione Toscana, un patrimonio unico che comprende tutte le strutture ricettive toscane (oltre 15.000). La banca dati può essere interroga attraverso tre opzioni: ‘dove’ (l’utente può selezionare un territorio comprese le ‘destinazioni percepite’ come ad esempio il Chianti), ‘cosa’ (può scegliere la tipologia dell’impresa turistica o del servizio turistico richiesto per esempio cercando un hotel tre stelle con piscina), ‘perché’ (la ricerca può essere effettuata secondo la motivazione del viaggio, per esempio se è un viaggio per famiglie, legato al cicloturismo, alle vacanze in moto). Cliccando su ‘prenota’ si accede alla pagina dedicata alla prenotazione che chiede di inserire le date della vacanza. A quel punto appariranno le strutture che hanno segnalato di avere disponibilità nei giorni prescelti. Il sistema è integrato con tutti i principali channel manager degli alberghi esistenti sul mercato. Nel caso in cui l’albergo non abbia un suo channel manager gli viene messa a disposizione una pagina gratuita dove può gestire autonomamente prezzi e disponibilità delle camere. L’elemento innovativo sta nel fatto che una volta scelta data e struttura ricettiva, l’utente che clicca su ‘prenota’, atterra sul sito della struttura, direttamente nella pagina dedicata alla prenotazione già compilata con le date precedentemente inserite. In altre parole la richiesta viene trasferita in maniera automatica nella pagina di prenotazione dell’albergo. In pratica l’utente del sito del turismo regionale viene accompagnato per mano, in un click, alla pagina dove può finalizzare la prenotazione. La Regione Toscana non gestisce direttamente la prenotazione (non c’è passaggio di denaro o fee) ma la ‘trasla’ al sito dell’albergo prescelto dall’utente. La Toscana è la prima Regione in Italia che sperimenta così una nuova soluzione al problema dell’intermediazione. Sono diverse le associazioni di categoria che sollecitano Fondazione Sistema Toscana a pianificare le prossime presentazioni della piattaforma in quanto riconosciuta come una nuova grande opportunità per le aziende turistiche toscane. La Toscana è conosciuta in tutto il mondo anche per la sua cucina. Per promuovere il patrimonio enogastronomico c’è Vetrina Toscana, il progetto di valorizzazione enogastronomica promosso da Regione e Unioncamere Toscana che conta oggi 850 ristoratori e quasi 300 botteghe alimentari. Grazie a Vetrina Toscana il turismo regionale diventa un modello da imitare, un viaggio tra filiera corta dell´enogastronomia, qualità delle produzioni artigianali e territori unici. Cuore del progetto, che vede il coinvolgimento primario delle imprese di ristorazione, è il nuovo sito internet realizzato per conto della Regione Toscana - in collaborazione con Unioncamere e le associazioni di categoria- da Fondazione Sistema Toscana: www.Vetrina.toscana.it Altro freccia all’arco della Regione è rappresenta dalla Piattaforma Turismo. Entra infatti nella fase 2 il percorso intrapreso nato con l’obiettivo di creare un sistema integrato e interattivo di comunicazione che metta in rete 64 Comuni turistici della Toscana. Per agevolare il lavoro delle destinazioni turistiche, con particolare riferimento ai Comuni, assieme ad Anci Toscana e Nazionale, è stata costruita una specifica piattaforma informatica nel contesto della Rete regionale Rtrt, che consentirà di raccogliere e monitorare una serie di indicatori. L’obiettivo è creare un ambiente favorevole perché le imprese turistiche sappiano presentare al meglio il sistema dell’offerta turistica toscana. Per fare ciò è stato avviato un processo di raccordo tra l’offerta e la domanda turistica: la Piattaforma Turismo metterà in rete l’offerta e il sito www.Turismo.intoscana.it ne darà visibilità online.  
   
   
TURISMO. VENETO PRIMA IN ITALIA E SESTA REGIONE D’EUROPA NEL SETTORE PRESENTA A BRUXELLES GITANDO ALL E IL SUO PROGETTO DI ACCESSIBILITÀ.  
 
Venezia - Con Il Veneto, prima regione turistica d’Italia (62.351.657 di pernottamenti lo scorso anno) e sesta in Europa, sta procedendo con il suo un programma di turismo “for all” e mette la sua esperienza a livello internazionale, come regione di riferimento dell’Unione Europea per l’ospitalità accessibile. Lo ha ribadito stamani l’assessore regionale Marino Finozzi, intervenuto a Bruxelles alla giornata conclusiva del confronto che l’Ue ha voluto dedicare al turismo accessibile in occasione della “Giornata europea delle persone disabili” e della “Giornata europea del Turismo”. Il Veneto è inoltre partner Necstour (Rete europea per un Turismo sostenibile e competitivo), dove assieme a Ile De France coordina la Task Force europea sul Turismo Accessibile, e di Enat (Rete europea del Turismo Accessibile). Ancora nel novembre del 2011 ha adottato il progetto triennale finanziato dallo Stato per lo “Sviluppo del Turismo Accessibile e Sociale”, che vale 2 milioni di euro, con l’obiettivo di poter dare risposte ad un segmento turistico al quale nella sola Europa sono interessate circa 120 milioni di persone con disabilità motorie, sensoriali, permanenti o temporanee. Di questa ulteriore frontiera dell’ospitalità, il Veneto ospita anche la più grande vetrina europea: Gitando.all, la Fiera internazionale del turismo accessibile ospitata a Vicenza, punto di incontro nazionale e internazionale per la promozione del turismo accessibile. Qui ogni anno vengono organizzati il Mita (Meeting Internazionale del Turismo Accessibile) e il Bifa (Buy Italy for All per comprare e vendere servizi turistici accessibili). “Si tratta di agire – ha sottolineato Finozzi – all’interno di un contesto nel quale l’accessibilità per tutti significa qualità per tutti. Niente spazi ghettizzati e ghettizzanti, dunque, ma anzi una convivenza totale tra disabili e non”. Questo concetto è stato anche ripreso in uno specifico articolo della nuova legge veneta sul turismo entrata in vigore nel luglio scorso, “anche in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità”. Le azioni principali del progetto regionale riguardano la formazione dei tour operators, che devono immedesimarsi nel problema e offrire destinazioni che soddisfino tutte le esigenze; nuovi investimenti per rendere le strutture più fruibili ottimizzando gli spazi; migliorare la collaborazione tra pubblico e privato creando nuove sinergie per lavorare assieme alla realizzazione di una destinazione più accessibile; prolungare la stagionalità e sfruttare il potenziale del territorio in maniera globale. In questo scenario il Veneto ha dato anche il via ad una mappatura delle strutture turistiche accessibili (alberghi, soggiorni, ristoranti), perché in ogni caso “la conoscenza delle potenzialità esistenti è essenziale per fornire ogni criterio di scelta al turista”. Tra gli esempi concreti di accessibilità, Finozzi ha infine citato, in particolare, le strutture museali veneziane di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, che hanno anche ideato laboratori per bambini; il camping Union Lido Park & Resort di Cavallino nel quale tutti i turisti stanno con tutti non esistono spazi dedicati ai disabili, esistono soltanto spazi dedicati a tutti i turisti, che sono clienti; l’Hermitage Hotel Belair che si trova nel distretto termale di Abano.  
   
   
IL VENETO PROPONE I SUOI BOSCHI A NATALE, OCCASIONE PER VISITARE LUOGHI FANTASTICI E ASSAGGIARE LE BONTÀ DEL TERRITORIO  
 
Venezia - Con Si chiama “Boschi a Natale” ed è la straordinaria proposta di visitazione e degustazione che il Veneto propone per alcune delle sue bellissime zone boschive. Il programma, messo a punto dall’assessorato ai parchi della Regione e dall’Unione delle Pro Loco del Veneto, propone visite guidate gratuite in sette boschi di montagna e di pianura, uno per ciascuna Provincia, che si concludono con assaggi di prodotti tipici del territorio. Le visite sono concentrate nelle domeniche 8, 15 e 22 dicembre prossimi. Ne sono previste due per ciascun bosco, di un’ora e mezza ciascuna circa: una al mattino con ritrovo alle ore 10 e una al pomeriggio con ritrovo alle ore 14. Per ogni visita è gradita la prenotazione tre giorni prima ad uno dei seguenti numeri: 0438893385, 3342936833. Facebook/boschianatale ; www.Parchiveneto.it . Gli itinerari sono adatti anche per famiglie. L’iniziativa è stata presentata oggi a Forte Consenz, nel cuore del Bosco di Mestre, dall’assessore regionale ai parchi Franco Manzato, affiancato da Giovanni Follador, presidente delle Pro Loco del Veneto che hanno curato la parte organizzativa degli appuntamenti e dell’accoglienza, assieme agli enti parco e alle organizzazioni locali coinvolte. “L’abbiamo organizzata per offrire una alternativa unica e al massimo livello alle famiglie nelle settimane prenatalizie – ha ricordato Manzato – per far conoscere un patrimonio naturalistico che va anche vissuto e che rappresenta una ricchezza per il nostro territorio. E’ una prima iniziativa, cui daremo un seguito non solo natalizio ma anche probabilmente al prossimo inizio estate, come contributo per una visitazione slow del Veneto e per creare una coscienza ambientale, obiettivo anche del progetto che vede – ha concluso Manzato –il coinvolgimento di circa 10 mila bambini delle scuole primarie della Regione, che diventeranno a fine anno scolastico “guardiani della natura”. Dal canto suo Follador ha sottolineato l’entusiasmo e l’attenzione delle Pro Loco (in Veneto ce ne sono 530) per una iniziativa nuova e coinvolgente, che offre un’ulteriore opportunità anche per gustare i sapori eccellenti dei nostri territori. Questo il calendario delle visite dei boschi veneti a Natale. Domenica 8 dicembre: Galzignano Terme (Padova, Parco regionale dei Colli Euganei); punto di ritrovo: Casa Marina, via Sottovento 3, Galzignano Terme; facile. Selva di progno (Verona), Foresta di Giazza. Punto di ritrovo: Boscangrove, Giazza di Selva di Progno. Difficoltà media. Domenica 15 dicembre: Giardino Botanico di Rosolina (Rovigo), punto di ritrovo in località Porto Caleri, al termine della strada da Rosolina. Facile. Bosco di Mestre a Mestre. Punto di ritrovo Forte Cosenz, nella via omonima. Facile. Domenica 22 dicembre: Tambre (Belluno), Foresta del Cansiglio; punto di ritrovo: Casa Vallorch, via dei Cimbri 6, Spert di Farra d’Alpago. Difficoltà media. Dueville (Vicenza), Parco delle sorgenti del Bacchiglione. Punto di ritrovo: Parco sorgenti del Bacchiglione, via Bissolati, Dueville. Facile. Crespano del Grappa (Treviso), Giardino Vegetazionale di Astego; punto di ritrovo: Centro Operativo Polifunzionale di Onè (ex Vivaio Forestale), Via Solaroli 24, Crespano del Grappa. Difficiltà media.  
   
   
BIANCOINVERNO. DECINE DI EVENTI PER LE FESTIVITÀ DEI MILANESI SEI PISTE DI PATTINAGGIO, MERCATINI, SPORT, FILM, 42 APPUNTAMENTI PER I BAMBINI, VIE E PIAZZE ACCESE  
 
Un’edizione speciale e diversa quella del Biancoinverno 2013-2014, con decine di eventi in centro come in periferia consultabili su www.Comune.milano/biancoinverno.it  “Quest’anno – ha dichiarato Chiara Bisconti, assessora al Tempo libero, Benessere e Qualità della Vita – vediamo la realizzazione di un nuovo modello di collaborazione tra pubblico e privato. Per la prima volta gli eventi, le luminarie, le decorazioni e le tante iniziative che ci saranno in città per le prossime feste saranno a costo zero per la pubblica amministrazione. Il Comune risparmia mezzo milione di euro. Il mio grazie va a tutti coloro che lo hanno reso possibile e, in particolare, ai piccoli commercianti che con importanti sacrifici sono riusciti comunque a dare il loro contributo”. “Milano vedrà tantissimi eventi, molte vie e piazze illuminate, e diverse sorprese – ha proseguito Chiara Bisconti -. Per la prima volta i milanesi avranno l’imbarazzo della scelta: ad esempio, per il pattinaggio sul ghiaccio le piazze dedicate saranno ben sei. Ma gli appuntamenti per tutta la famiglia, dal centro alla periferia, sono tanti. È importante che la pubblica amministrazione continui a essere il punto di riferimento, la regia, di un momento così importante come le feste di Natale e il passaggio verso un nuovo anno che tutti ci auguriamo possa essere più dolce e sorridente”. "Iniziative come Biancoinverno – ha dichiarato l’assessore all’Educazione, Francesco Cappelli - rappresentano l’attenzione della nostra Amministrazione verso tutti gli aspetti formativi dei bambini e dei ragazzi. Alla scuola spetta certamente il compito fondamentale di educare, ma anche il tempo libero può essere un’occasione per sperimentare la socialità e crescere grazie a percorsi di ´apprendimento´ importanti, per lo sviluppo del bambino, come le altre materie scolastiche”. Le sei piazze dove saranno realizzate le piste di pattinaggio su ghiaccio sono: piazza Gae Aulenti, piazza Leonardo, piazza Maciachini/imbonati, piazza Duca d’Aosta, giardini Montanelli e il piazzale della Fabbrica del Vapore. Migliaia di luci illumineranno il Biancoinverno 2013, con un grande albero in piazza Duomo, strade e piazze animate, installazioni ed eventi speciali. Saranno 15 vie illuminate, 5 piazze vestite a festa. Il tutto senza alcun impegno economico da parte del Comune, e dunque dei cittadini milanesi. In centro come nelle periferie. E’ questo lo spirito del progetto ‘Illuminami’, che si inserisce nel più ampio contenitore di iniziative Biancoinverno, presentato oggi a Palazzo Marino dall’assessora al Tempo Libero Chiara Bisconti, e realizzato grazie al contributo di Dhl Express, Disaronno, Bmw Milano, Adidas, A2a e con la media partnership del Corriere della Sera. La formula innovativa di Illuminami, che ha affidato il ruolo di collettore di sponsor ad una società privata, Ps Live, che da sempre si è distinta come ideatore di progetti e format innovativi, vede per la prima volta lavorare fianco a fianco cittadini, commercianti e aziende. “Con questo bando – afferma il Presidente di psLive Nicola Corricelli – abbiamo agito un nuovo modello di lavoro che vede pubblico e privato fare sistema. Una rivoluzione che ci ha visto protagonisti insieme ad aziende straordinarie, che hanno scelto di investire su Milano, e non solo in occasione del Natale”. Il risultato: dal 6 dicembre al 6 gennaio, grazie anche all’impegno economico delle associazioni di via e dei commercianti, risplenderanno le vie Manzoni, Torino, Dante, Mercanti, corso Garibaldi, Paolo Sarpi, corso San Gottardo, Washington, Lorenteggio, Affori, Pellegrino Rossi, Imbonati, Astesani, piazza San Fedele e via Traversi, luogo simbolo di questo Natale milanese, nel cuore di Quarto Oggiaro. Protagonista indiscusso di questo Natale milanese è Dhl Express, che ha scelto piazza Duomo per le sue attività con un obiettivo: rendere omaggio alla città con un albero di Natale di 30 metri vestito di 30.000 led e 1.000 fiocchi, e semplificare lo shopping natalizio a cittadini e turisti incartando tutti i regali di Natale e offrendo consegne in tutta Italia e nel mondo a tariffe speciali per Illuminami. Inoltre, con quest’iniziativa Dhl Express sosterrà Medici Senza Frontiere per le loro attività medico umanitarie. “Con la nostra adesione al progetto “Illuminami” continua la nostra collaborazione con il Comune di Milano a favore di una città sempre più attiva, green e solidale – dichiara Alberto Nobis, Amministratore Delegato di Dhl Express Italy -. Il nostro contributo alla città però va anche oltre, con la nostra partecipazione al Progetto delle Isole Digitali – prosegue Nobis -. Con questo progetto di mobilità intelligente infatti potremo rispondere alle esigenze di rapidità, innovazione, flessibilità delle persone e del Business, ma anche di riduzione del traffico e delle emissioni di Co2”. Nella centrale San Babila il protagonista indiscusso sarà invece Disaronno, con un temporary shop, una campagna sul bere responsabile e una raccolta fondi a favore di Child Priority. “Disaronno è entusiasta di prendere parte per la prima volta al progetto Illuminami, rafforzando così il legame tra l’azienda e il territorio -ha dichiarato Augusto Reina, Ad Disaronno -. Il 2013 – aggiunge – è stato un anno importante, in cui abbiamo annunciato la costituzione a partire dal 1°gennaio 2014 della nostra Società di importazione negli Usa, e che si conclude con la nostra prima special edition disegnata da Moschino. Parte del ricavato della vendita sarà devoluto in beneficenza, contribuendo allo sviluppo di un progetto speciale in Africa”. Pochi passi più in là, in piazza San Fedele, davanti al Temporary Store di Bmw Milano dedicato al brand Mini per il mese di dicembre e caratterizzato da un allestimento del tutto Not Normal, vi sarà una installazione anch’essa non convenzionale, con una Mini dal grande fiocco caduta dal cielo. Spostandosi in corso Garibaldi è lo sport a farsi protagonista con Adidas che presenta il Brazuca, in anteprima mondiale, il pallone di Brazil 2014. I cittadini milanesi potranno recarsi davanti allo store Space23 e ammirare l’installazione Brazuca Giant Ball valorizzata con un’illuminazione dedicata. Il 14 dicembre di correrà la ‘Babbo Running’, la corsa podistica di Natale ormai divenuta una tradizione, mente lo stesso giorno presso il Teatro di Milano, sessanta danzatori di tango daranno vita a un ballo di massa di beneficenza. Il centro sportivo Carraro organizza dei ‘winter camp’, nei giorni feriali compresi dal 23 al 6 gennaio, per dare l’opportunità alle famiglie di poter portare i propri figli in un luogo sicuro dove possono imparare sport dal calcio al rugby, dalla danza alla ginnastica. Sarà possibile iscriversi anche per una sola giornata. Sono 42 gli appuntamenti per bambini e famiglie organizzati dall’assessorato all’Educazione, tra cui le visite guidate al Castello Sforzesco, proiezioni speciali nei cinema Anteo e Apollo, concerti e laboratori.  
   
   
LEGGE SU AGRITURISMO, PUGLIA: IN CONSIGLIO PASSO IMPORTANTE PER SETTORE  
 
Approvato il 5 dicembre dal Consiglio il testo di legge unificato sull’agriturismo in Puglia. Dopo anni di attesa il territorio pugliese si dota, dunque, di uno strumento che mira a promuovere un agriturismo di qualità, ma anche a determinare connotati giuridici e tecnici stringenti per lo svolgimento di tali imprese (dai vincoli paesaggistici-ambientali, alle modalità di produzione agricola). “Il consiglio di ieri ha celebrato una giornata dedicata alla cura e custodia del grande patrimonio naturale, paesaggistico e colturale della nostra terra – ha detto l’assessore alle risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni - Non può che rallegrarmi la conclusione dell’iter per l’approvazione della Legge che regolamenta l’offerta agrituristica in Puglia ma è indubbio che tale azione legislativa assume ancora più valore alla luce del grande lavoro che questo governo regionale sta realizzando in favore delle potenzialità tipiche dei nostri territori. In questo contesto – continua Nardoni – va letta l’approvazione all’unanimità del disegno di legge da me proposto per la “Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario, forestale e sootenico”, ma anche la proposta di legge di iniziativa popolare per la tutela e la valorizzazione dei borghi più belli della nostra regione che ieri ha trovato accoglimento in consiglio. Il fenomeno dell’agriturismo in Puglia diffusosi fortemente negli ultimi anni ha dunque ora un quadro normativo certo a cui Nardoni guarda con attenzione soprattutto nell’ottica della certificazione di qualità del sistema agricolo regionale. Stiamo conducendo un lavoro puntuale assieme a tutti gli attori del comparto agricolo pugliese – dice l’Assessore regionale – affinché si recuperino risorse autoctone e in questo senso va inquadrato l’intervento che abbiamo posto in essere con la legge di tutela approvata ieri e che mira alla conservazione del grande patrimonio di biodiversità della Puglia, ma tutto questo lavoro di custodia doveva trovare fondato compimento anche nella fase di offerta al pubblico. Perché attraverso gli agriturismo comunichiamo la nostra tradizione e la nostra cultura rurale al mondo che arriva nella nostra regione. L’agricoltura pugliese ridisegna i suoi connotati sulla base di criteri ed elevati standard qualitativi. Con gli agriturismo mettiamo in condizione l’agricoltore di diversificare il suo reddito – afferma Nardoni – ma al contempo gli chiediamo di essere fedele a quei livelli di efficienza, qualità e genuinità che ormai appartengono appieno al brand Puglia, sia sul fronte alimentare che turistico-ricettivo. Nella seduta del Consiglio regionale di ieri approvato, inoltre, anche il Ddl n. 9 del 1.07.2013 su “disposizioni relative alle sanzioni amministrative in materia di quote latte”. Con questo provvedimento la Regione Puglia applica la normativa nazionale in materia di quote latte relativamente all’ammontare delle sanzioni amministrative da comminare ai primi acquirenti (generalmente caseifici – ndr) riconosciuti in apposito Alba regionale, ai quali i produttori di latte bovino consegnano la loro produzione. La normativa ha individuato, inoltre, i parametri e i criteri con cui graduare le sanzioni da applicare al fine anche di penalizzare i più inadempienti.  
   
   
IL PARCO NATURALE DELLE PREALPI GIULIE TRA LE DESTINAZIONI D’ECCELLENZA  
 
Il Parco naturale delle Prealpi Giulie è tra le prime cinque destinazioni d’eccellenza italiane per il turismo accessibile. Il riconoscimento è stato assegnato nell’ambito del progetto Eden (European Destination of Excellence), ideato dalla Commissione Europea per promuovere modelli di sviluppo turistico sostenibile che per il 2013 aveva per tema l’accessibilità intesa come obbiettivo per favorire un turismo per tutti. Ma le eccellenze del Parco non finiscono qui: le caratteristiche geomorfologiche lo rendono per esempio meta ideale per gli appassionati di arrampicata su ghiaccio grazie alla presenza dello spettacolare fontanone di Goriuda. Negli inverni freddi, quando la cascata si solidifica fino alla base, si realizza un ineguagliabile muro verticale di ghiaccio largo una decina di metri e profondo un paio. L´enorme grotta dietro di esso permette di girare dietro al flusso e ammirare la cascata e la valle da un´insolita prospettiva. Anche la fauna è un elemento straordinario e caratterizzante del Parco: grandi carnivori, ungulati e alcuni tipi di uccelli saranno i protagonisti di una Winter school per studenti universitari finalizzata al riconoscimento dei segni di presenza di queste specie. Per tutti, invece, escursioni e ciaspolate per ammirare i massicci montuosi innevati, sorprendere gli stambecchi nei loro corteggiamenti o l’aquila reale nella sua parata nuziale, immergersi nell’atmosfera natalizia dei piccoli borghi con il loro mercatini.  
   
   
LA CITTÀ DI GIAVENO E IL DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT INSIEME PER IL TURISMO SOSTENIBILE  
 
Nell’ambito del Master di I livello finanziato dalla Regione Piemonte “Management dell’Ospitalità e dello Sport” che si sta svolgendo presso il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino, il prossimo 11 dicembre la Città di Giaveno ospiterà gli studenti per una giornata di lavoro sul campo. L’iniziativa si sviluppa in sinergia con le tematiche espresse nei moduli formativi dedicati all’analisi del complesso rapporto fra l’ospitalità a livello micro (organizzazioni economiche) e macro (offerta espressa dal territorio) e gli strumenti di qualificazione che possono essere adottati per gestire gli aspetti ambientali e sociali, nell’ottica di uno sviluppo di forme di turismo responsabile. Da questo punto di vista la Città di Giaveno rappresenta un ideale banco di prova: da anni impegnata in diversi progetti di carattere ambientale, ha da poco ottenuto la certificazione del proprio sistema di Gestione Ambientale in conformità allo Standard Internazionale Iso 14001:2004, grazie ad un progetto condotto dalla Sezione di Scienze Merceologiche del Dipartimento di Management. I partecipanti al Master hanno quindi iniziato un lavoro di analisi e sensibilizzazione delle strutture economiche del territorio, in particolare di quelle del comparto turistico ed agricolo, per valutare il grado di conoscenza del tema “ambiente” e degli strumenti ad esso dedicati e la propensione a ragionare in termini di “rete” per la valorizzazione sinergica dei comparti turistico e agroalimentare tradizionale. Tale lavoro troverà il suo culmine proprio con la visita sul territorio, attraverso la quale i partecipanti potranno visitare alcune strutture, dialogare con gli operatori e con gli Amministratori locali.  
   
   
SARDEGNA: PRESENTATI PRESEPI ARTIGIANALI, SIMBOLI DI ARTE E SOLIDARIETÀ  
 
Un messaggio di solidarietà, speranza e rinascita espresso in creazioni artistiche all’insegna di maestria artigiana e fede, di identità e originalità. L’assessorato regionale dell’Artigianato ha selezionato sulla base di padronanza della lavorazione, ispirazione alla tradizione, originalità ed espressione emotiva legata all’evento religioso rievocato, undici inediti presepi realizzati da maestri sardi di manufatti tradizionali, iniziativa che rientra nell’attività di valorizzazione e promozione dell’artigianato artistico. Le opere saranno esposte in dieci centri tra quelli maggiormente coinvolti dalla tragica alluvione del 18 novembre: una decisione a posteriori che rappresenta un simbolico segnale di solidarietà e ripresa per le popolazioni colpite. Simbolo Di Rinascita. "Durante l’estate avevamo ideato e attivato un bando per la realizzazione di presepi artigianali – ha spiegato l’assessore Luigi Crisponi durante la conferenza stampa di presentazione - una volta selezionati e realizzati, nei giorni della consegna delle creazioni artistiche la Sardegna ha vissuto una delle pagine più drammatiche della sua storia recente. Dal 18 novembre, giorno dell’alluvione, c’è un’altra Sardegna, perciò a quel punto abbiamo deciso di destinare ognuno dei presepi ad alcuni dei centri più colpiti, in segno di solidarietà e volontà di rinascita, un simbolico abbraccio verso chi ha sofferto di più. Dietro il presepe quest’anno c’è la Sardegna in tutto il suo valore solidale, grazie all’opera di artigiani che hanno messo a disposizione arte e passione". 11 Presepi Artigianali. I presepi selezionati sono stati realizzati da tre artigiani di Nuoro, le botteghe Arte Metalli ed Etoile e da Roberto Ziranu, da Federico Coni di Ales (Or), di Gianni Deledda di Bultei (Ss), Nicola Filia di Olbia, Antonella Musu di Samugheo (Or), Giampaolo Mameli di San Sperate (Ca), Alessio Vilia di Sarule (Nu), Costantino Puddu di Sedilo (Or) e Matteo Loi di Ussassai (Og); tre manufatti sono in ferro battuto, due in ceramica, due in cuoio, uno in legno, uno in vetro, uno in pietra e uno in argento e tessuto. I pezzi dei vari manufatti occupano lo spazio di circa un metro di ampiezza per circa mezzo metro di altezza. “Le opere degli undici artigiani – ha aggiunto Crisponi – alcuni dei quali hanno partecipato in questi giorni ad Artigiano in Fiera a Milano, sono un tributo alla maestria manufatturiera che custodisce le radici della Sardegna ma che mostra sperimentazioni originali, espressione di una costante ricerca artistica”. Esposizione In Centri Colpiti Da Alluvione. Saranno destinati a dieci comuni colpiti dagli straordinari e drammatici eventi atmosferici: a Bitti, alla questura di Nuoro (dove andrà uno in ferro fiammato), per il coinvolgimento degli agenti e in ricordo della scomparsa dell’ispettore Luca Tanzi, a Olbia, Oliena, Onanì, San Gavino, Siliqua, Terralba, Torpè e Uras; l’undicesimo, resterà in esposizione nei locali dell’assessorato a Cagliari. Cartoline E Catologo. A corredo dell’iniziativa saranno distribuite in tutta la Sardegna le cartoline riportanti gli undici centri in cui verranno posizionate le creazioni artistiche per invitare i fedeli a stringersi in segno di solidarietà con le popolazioni colpite e incentivare la visita dal vivo nei luoghi dei presepi. Inoltre, è in corso di realizzazione il catalogo che raffigura le opere con immagini e descrizione della realizzazione degli undici presepi.  
   
   
IL VENETO TURISTICO SI PRESENTA A MOSCA A 70 BUYER RUSSI  
 
 Il Veneto turistico, dove gli arrivi e le presenze russe aumentano da qualche anno a due cifre, ha concluso il 3 dicembre a Mosca la sua “campagna d’inverno” incontrando all’Hotel Metropol 70 buyers del grande Paese dell’Est. “Quello russo è un bacino di ospiti – ricorda l’assessore regionale al turismo marino Finozzi – che guarda alle mete più prestigiose della nostra regione con grande interesse. Nei soli primi otto mesi dell’anno corrente, i turisti russi hanno aumentato gli arrivi di oltre il 14 per cento e le presenze del 20 per cento rispetto al 2012, anno durante il quale la loro crescita complessiva è stato del 16,6 per cento in arrivi e del 19,4 per cento in pernottamenti”. I rappresentanti dei tour operastos e delle agenzie di viaggio russi si confrontano con le proposte dei Consorzi di Promozione Turistica Vicenza E’, Marca Treviso con la propria Agenzia Marca Treviso Travel, Asiago 7 Comuni, di Golf in Veneto, e con esponenti di Fondazione Arena di Verona, di Best Western Premier Bhr Treviso Hotel, Ca’ Sagredo Hotel di Venezia, Gb Thermae Hotels e Hotel Terme Preistoriche di Abano Terme. Ma saranno presentati anche il Teatro La Fenice, di Venezia (che per l’occasione ha predisposto un inserto speciale in cirillico sulla stagione 2014) e il nuovissimo prodotto “Roar…ings”, creato dalla Lo.ve Event & Travel di Follina, per tutti i “mototuristi” europei ed altri ancora. “Arrivi e presenze già dimostrano l’interesse per il Veneto – aggiunge Finozzi – ma quello russo è anche un bacino d’utenza che si rivolge a segmenti particolari, come le Dolomiti d’inverno, le Terme, il Golf ed il Mice). E’ esigente ma dispone di una capacità di spesa molto interessante e soprattutto allunga i tempi di permanenza nelle località venete: è dunque in grado di fornire buone soddisfazioni per i nostri operatori. Ricordo inoltre che il 2014 sarà l’anno del turismo Italo – Russo: un’occasione che vogliamo cogliere e per la quale stiamo preparando iniziative assolutamente particolari e al massimo livello, che presenteremo a gennaio”. Analoghe considerazioni hanno espresso il presidente di Marca Treviso Gianni Garatti, ricordando il lavoro svolto dal Consorzio nel corso del 2013, mentre per il direttore Alessandro Martini quella di Mosca è la chiusura di un’annata particolarmente intensa, forti dell’award Undiscovered Golf Destination of the Year 2013. “Il golf è un segmento da noi in forte crescita – ha affermato – e quello russo può essere un target di grande interesse (big spender, per intenderci) per la nostra offerta, forte dei suoi 43 green posizionati nei punti di maggior fascino del territorio veneto”.  
   
   
TURISMO IN ABRUZZO: ECCO LE DATE DEGLI INFODAY PER BANDO SERVIZI  
 
L´aquila - Prosegue il ciclo di conferenze dell? assessore al Turismo Mauro Di Dalmazio per illustrare il nuovo bando servizi in materia turistica che mette a disposizione delle imprese 5 milioni di euro. Questo il calendario degli infoday previsti per la prossima settimana. Si parte lunedì 9 dicembre da Nereto dove alle ore 18 è previsto l’ Infoday nella sala Salvator Allende in Piazza della Repubblica. Mercoledì, invece, è la volta di Canzano dalle ore 18:30 presso la sala Palazzo De Berardinis; giovedì, 12 dicembre, ci si sposta in provincia di Chieti, a Guardiagrele, con un Infoday previsto dalle ore 18 presso la sala Consiliare.  
   
   
IL PORTALE DEL TURISMO TOSCANO DIVENTA PLURILINGUE E SISTEMA DI PRENOTAZIONE ONLINE  
 
Firenze- Per adeguare la sua offerta alle esigenze che si affacciano sul mercato, il portale del turismo toscano parla da oggi, oltre all´inglese, tedesco, russo, portoghese e cinese. Il portale, punto di riferimento della promozione della Toscana online, ha registrato nei primi 9 mesi del 2013 7,5 milioni di visualizzazioni e 3,5 milioni di visitatori unici. Entrambi i dati triplicano i risultati registrati nello stesso periodo del 2012. Gli utenti sono prima di tutto italiani, seguiti da inglesi, americani, tedeschi, francesi, spagnoli, portoghesi e brasiliani. La conferma del primato della Toscana online arriva indirettamente anche dai dati dei portali conosciuti in tutto il mondo come Trivago, Tripadvisor e Skyscanner. Nell´ultimo anno il numero di pagine viste su Tripdadvisor relative alla Toscana è aumentato del 50 per cento e a ricercarla di più - oltre al pubblico italiano – sono americani, inglesi, francesi, tedeschi, canadesi e australiani. Poche settimane fa la nostra regione si è aggiudicata lo Skyscanner Italian Award per essere la destinazione preferita dagli utenti per maggior portale di comparazione voli d´Europa e questo è stato solo l´ultimo di una lunga serie di riconoscimenti ricevuti negli ultimi mesi. E guardando alle mete più ricercate per le prossime vacanze di Natale e Capodanno su Trivago.it si scopre che il capoluogo toscano è la città più gettonata, dopo Roma ma prima di Venezia, Napoli e Milano. E da oggi, come sottolineato dall´assessore Cristina Scaletti, è operativa sul sito anche la nuova piattaforma di booking online con risposta istantanea. Il punto di partenza è stata una approfondita ricerca delle migliori pratiche nazionali ed internazionali, e dalla analisi della propensione all´e-commerce delle imprese turistiche toscane. Ogni passo è stato condiviso fin dalla fase di test con le rappresentanze delle imprese turistiche regionali: Federalberghi, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Associazioni agrituristiche, Cooperative. La Regione Toscana non gestisce direttamente la prenotazione, quindi non c´è passaggio di denaro; la indirizza al sito dell´albergo prescelto dall´utente. E´ la prima Regione in Italia che sperimenta una soluzione di questo tipo al problema dell´intermediazione. L´utente che vuole prenotare si troverà di fronte a due scelte: ‘cerca´ e ‘prenota´. Cliccando su ‘cerca´ accederà alla banca dati della Regione Toscana, un patrimonio unico che comprende tutte le strutture ricettive toscane (oltre 15.000). La banca dati può essere interrogata attraverso tre opzioni: ‘dove´ (l´utente può selezionare un territorio comprese le ‘destinazioni percepite´ come ad esempio il Chianti), ‘cosa´ (può scegliere la tipologia dell´impresa turistica o del servizio turistico richiesto per esempio cercando un hotel tre stelle con piscina), ‘perché´ (la ricerca può essere effettuata secondo la motivazione del viaggio, per esempio se è un viaggio per famiglie, legato al cicloturismo, alle vacanze in moto). Cliccando su ‘prenota´ si accede alla pagina dedicata alla prenotazione che chiede di inserire le date della vacanza. A quel punto appariranno le strutture che hanno segnalato di avere disponibilità nei giorni prescelti. Il sistema è integrato con tutti i principali ´channel manager´ degli alberghi esistenti sul mercato. Nel caso in cui l´albergo non abbia un suo ´channel manager´ gli viene messa a disposizione una pagina gratuita dove può gestire autonomamente prezzi e disponibilità delle camere. L´elemento innovativo sta nel fatto che una volta scelta data e struttura ricettiva, l´utente che clicca su ‘prenota´, atterra sul sito della struttura, direttamente nella pagina dedicata alla prenotazione già compilata con le date precedentemente inserite. In altre parole la richiesta viene trasferita in maniera automatica nella pagina di prenotazione dell´albergo. In pratica l´utente del sito del turismo regionale viene accompagnato per mano, in un click, alla pagina dove può finalizzare la prenotazione.  
   
   
UNA STRATEGIA UNITARIA PER LA MONTAGNA PIEMONTESE RISORSE REGIONALI, STATALI ED EUROPEE: UNIRE LE ESPERIENZE PER GUARDARE AL FUTURO  
 
Mettere a sistema gli oltre 82,5 milioni di euro di risorse che ogni anno la montagna piemontese riceve. Tra contributi regionali (15 milioni di euro) ed europei (67,5 milioni di euro). Questa la proposta avanzata, ieri in una conferenza stampa, dall’assessore regionale all’Economia montana, Gian Luca Vignale. Le risorse destinate alla montagna fino ad oggi, infatti, sono state considerate separatamente e indirizzate a singole azioni. La sfida del futuro è invece, soprattutto in vista della prossima programmazione europea, attuare una gestione unitaria integrata, e definita in base ai risultati che si intendono conseguire, per massimizzare le ricadute occupazionali, economiche e turistiche. Per questo motivo, per la prima volta in Piemonte, la Regione ha inserito nel Documento Strategico Unitario (Dsu) una Strategia Unitaria per la montagna per la futura programmazione europea 2010-2020. La proposta intende rendere i territori montani protagonisti nelle sfide della programmazione comunitaria, sfruttando l’insieme delle risorse e le opportunità offerte alla montagna, valorizzandone le peculiarità territoriali e coordinando meglio le tradizionali politiche d’intervento settoriali in funzione di specifici e concreti obiettivi di sviluppo territoriale. “Fino ad oggi si è guardato il dito e non la luna – dichiara l’assessore Vignale - cercando di aumentare le risorse regionali per la montagna anziché farle interagire con quelle europee. Benché, infatti, ci stiamo impegnando nella prossima programmazione triennale ad aumentare il fondo regionale alla montagna è evidente che questo non possa più agire singolarmente, ma che, per sfruttare al meglio gli strumenti a disposizione, sia necessario avere una visione unitaria di tutti i contributi che a livello nazionale, regionale ed europeo arrivano sulla montagna. Solo in questo modo si potranno realizzare e programmare misure e azioni in grado di ottimizzare i risultati e garantire forti ricadute economiche”. “Per farlo – conclude Vignale - sarà necessario avere ben chiari gli obiettivi e le misure su cui puntare, prime tra tutte il consolidamento delle imprese oggi presenti, la promozione delle start up, lo sviluppo dei servizi e delle infrastrutture, l’incentivo alla banda larga ed infine la promozione di una gestione sostenibile dell’energia e delle risorse naturali attraverso impianti idroelettrici e a biomassa. Con queste priorità si potranno garantire alla montagna piemontese crescita e occupazione e quindi aumento della popolazione residente”.  
   
   
BOLZANO: VERSO LA GARA PER I RIFUGI E LA PROROGA DI UN ANNO AGLI ATTUALI GESTORI  
 
La gestione dei rifugi provinciale sarà decisa attraverso una gara: lo ha confermato il 2 dicembre il presidente Luis Durnwalder al termine della seduta della Giunta provinciale. La gara riguarderà l´intero pacchetto dei rifugi, nel frattempo si punta a prorogare di un´anno il contratto con gli attuali gestori. Nel 2011 24 rifugi alpini sono stati trasferiti dallo Stato alla Provincia, ma sulla loro futura gestione è ancora aperta la discussione tra ente pubblico, Cai e Alpenverein Südtirol. La situazione sul piano giuridico non ammette un´assegnazione diretta bensì avvalora la strada del bando di gara, come hanno comunicato gli uffici legali alla Giunta provinciale. "Per evitare speculazioni, abbiamo optato per un appalto in blocco di tutti i rifugi ed evitare il rischio che la gara per quelli meno redditizi possa andare deserta", ha spiegato il presidente Luis Durnwalder. Nel frattempo si lavora anche per trovare una compensazione a favore di quei gestori che negli ultimi anni hanno investito nel rifugio con interventi di miglioramento (energetici, di accesso, di costruzione ecc.) di cui beneficeranno i futuri affittuari. Considerati i tempi richiesti per predisporre il bando di gara, la Giunta ha deciso di prorogare fino a tutto il 2014 i contratti di gestione in scadenza con gli attuali affittuari dei rifugi, alle stesse condizioni. A breve ci sará un incontro con gli interessati per informarli della nuova situazione. Nei giorni scorsi il Presidente della Provincia ha riunito attorno a un tavolo Cai e Alpenverein per approfondire la strada della proroga della concessione agli attuali gestori e fare il punto sull´auspicata collaborazione tra le due associazioni alpinistiche:"Spero sempre che possa sfociare in una società congiunta che concorra alla futura gestione dei manufatti", ha aggiunto Durnwalder.  
   
   
A SALERNO 1 MILIONE E 240 MILA EURO PER GLI EVENTI DI PROMOZIONE  
 
"Il sindaco di Salerno può organizzare gli eventi più importanti del mondo, ma non può ricevere finanziamenti se non fa richiesta alla Regione di contributi per la realizzazione di una specifica attività. Così come prevede la legge." L´assessore regionale al Turismo Pasquale Sommese replica così alle accuse di De Luca, secondo cui in Campania verrebbero spesi soldi per sagre di paese, e Salerno non riceverebbe niente. "Il sindaco sa bene che abbiamo messo in campo un bando - ricorda Sommese - che presenta finalità che superano del tutto la vecchia logica delle sagre, puntando a progetti integrati e tematici di valorizzazione autentica del territorio, dalla costa alle tante bellezze delle aree interne di tutta la Campania. Un cartellone degli eventi che è stato promosso 6 mesi prima per offrire agli operatori la possibilità di inserirlo nei pacchetti promozionali e che ha ricevuto apprezzamenti in campo internazionale, a partire dalle fiere di Londra e di Rimini. "Nell’ambito della programmazione 2007/2013, sono stati assegnati a Salerno 1 milione e 240 mila euro a copertura di 5 progetti di cui alle misure Por Fesr. In particolare - sottolinea l’assessore Sommese - dall’insediamento di questa Giunta ad oggi, quindi negli ultimi 3 anni e mezzo, il comune ha presentato solo 3 progetti. Tra questi, è stato finanziato il Festival delle culture giovani per 210 mila euro, un altro (Storia della comunicazione) non è rientrato in posizione utile in graduatoria per accedere alle risorse disponibili, per un altro ancora (Salerno in Vita), pur ammesso a contributo, c’è stata la rinuncia da parte del benificario. "E’ dunque vero quanto afferma il sindaco che per Salerno non è stato predisposto alcun finanziamento, ma non certo per colpa della Regione. Più semplicemente perché le risorse si stanziano a copertura di progetti, con particolari caratteristiche, che all’Assessorato non risultano esistere. "Auspichiamo perciò che nel bando da poco scaduto relativo alla sessione giugno 2014-gennaio 2015 ci siano progetti interessanti per la città di Salerno. E’ bene ricordare, oltre le competenze del mio assessorato, che la Giunta Caldoro ha riequilibrato le risorse verso l’intero territorio della provincia di Salerno e nei comuni delle altre Province, che prima erano penalizzate. Mai nessuno è stato così corretto come noi", conclude Sommese.  
   
   
DA REGIONE LIGURIA RISORSE DOPO-HAVEN PER DIFESA COSTA E SPIAGGE AD ARENZANO  
 
Genova. Servirà difendere la costa e al ripascimento dell’arenile, nel tratto tra la foce del torrente Cantarena e la località Pizzo, nel comune di Arenzano, il finanziamento di 206 mila 580 euro - risorse dell’accordo sui danni della Haven - già destinato alla realizzazione del depuratore comunale primario, opera poi cancellata e sostituita dalla costruzione di un nuovo impianto. L’approvazione del provvedimento da parte della giunta della Regione Liguria, firmato dall’assessore all’Ambiente Renata Briano e proposto anche dall’assessore Matteo Rossi, è stata possibile dopo che il Comitato di coordinamento e valutazione degli interventi per i danni della catastrofe-Haven al largo di Arenzano ha dato il disco verde alla riprogrammazione delle risorse al comune di Arenzano. I lavori avranno inizio ai primi di marzo 2014.  
   
   
BTO 2013, FORMULA DI SUCCESSO CHE PROIETTA IL TURISMO TOSCANO SUL WEB  
 
 Firenze – La sesta edizione di di Buy Tourism Online alla Fortezza da Basso ha confermato il successo della formula dedicata al mondo del travel 2.0. 95 gli appuntamenti nelle due giornate di lavoro, oltre 7mila i visitatori , tutto esaurite le sale dedicate agli incontri. Positivi tutti gli indicatori dell´evento: il numero degli espositori cresciuto del 10 per cento, il più 30 per cento di biglietti venduti, 220 i relatori provenienti da tutto il mondo, oltre 200 i giornalisti accreditati e 140 i blogger. Fra i Paesi presenti alla Bto: Usa, Canada, Germania, Spagna, Francia e Svizzera. "La riuscita di Bto conferma la scelta di investire sul web e l´innovazione per valorizzare il nostro patrimonio fatto di arte, cultura e sapere – ha dichiarato l´assessore regionale al turismo Cristina Scaletti riferendosi ai risultati dell´evento promosso da Regione Toscana, Toscana Promozione e Camera di Commercio di Firenze e organizzato da Fondazione Sistema Toscana e Metropoli - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze - Questo successo apre la strada per il rilancio delle nostre iniziative, confortati dai dati positivi dei flussi turistici. Puntare sul turismo 2.0 è una scelta felice e continueremo a farlo, come dimostrano le novità introdotte nel portale turismo.Intoscana.it". Il nuovo sistema di booking ne è un valido esempio. Le novità della piattaforma possono contribuire ad affrontare le complessità dell´intermediazione, accompagnando per mano il turista fino alla prenotazione online nella struttura scelta. Un servizio gratuito per le oltre 15mila imprese che sono nel database regionale, che ora hanno la possibilità di sfruttare al meglio questa opportunità arricchendola con le loro offerte, acquisendo nuovi clienti senza intaccare i prezzi proposti. "Un´ occasione per gli operatori e per i turisti" ha tenuto a sottolineare l´assessore.  
   
   
EXPO-TURISMO, MARONI: DA MILANO DA BERE A MILANO DA VIVERE  
 
"Abbiamo l´ambizione che Milano diventi la capitale d´Europa durante il semestre di Expo 2015, ma non solo: vogliamo che resti una delle capitali europee anche dopo Expo e questo protocollo firmato rappresenta un altro tassello di questo mosaico che stiamo costruendo". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso della cerimonia per la firma - insieme al sindaco di Milano Giuliano Pisapia, all´assessore al Commercio e Turismo della Regione Lombardia Alberto Cavalli, e all´assessore al Commercio e Turismo del Comune di Milano Franco D´alfonso - del ´Protocollo di intesa per lo sviluppo dell´attrattività commerciale e turistica della città di Milano in vista di Expo 2015´, avvenuta questo pomeriggio a Palazzo Lombardia. Altro Esempio Di Leale Collaborazione Tra Istituzioni - "Questo protocollo - ha sottolineato il presidente Maroni - rappresenta un altro esempio di leale collaborazione tra le Istituzioni, per valorizzare ulteriormente il nostro territorio, dare un servizio più utile ai cittadini e creare anche innovazione, in questo caso in un settore quale il commercio, che ha bisogno di sostegno e di stimoli. Vogliamo mantenere questo atteggiamento di leale collaborazione, affrontare insieme i problemi senza rivalità, per risolverli. In questi mesi abbiamo dimostrato che possiamo avere diverse visioni su tante questioni, e le abbiamo, ma quando si arriva al dunque allora, con la tipica concretezza milanese e lombarda, sappiamo come trovare le soluzioni che soddisfino tutte le diverse esigenze. E´ successo per Expo, è successo in altri casi come oggi con questo protocollo e succederà ancora, perché questo è il metodo che funziona". Misure Concrete Per Aumentare Attrattività Turistica Milano - "Questo protocollo - ha quindi fatto notare il presidente - rappresenta uno sforzo importante anche da un punto di vista economico, trattandosi di 3 milioni di euro, e prevede tante azioni che servono per aumentare la capacità attrattiva, commerciale e turistica della città di Milano. Attenzione A Periferie - Abbiamo l´ambizione, con questo protocollo, di superare certi cliché, per passare dalla ´Milano da bere´ alla ´Milano da vivere´, in tutte le sue articolazioni, nel suo centro ma anche nelle periferie e infatti uno dei punti previsti è la valorizzazione decorativa e urbanistica di 8 periferie, che non sono luoghi meno importanti del centro, perché sono luoghi dove si vive e noi vogliamo che si viva bene anche nelle periferie, seguendo l´esempio della città di Londra che ha rivitalizzato aree periferiche fortemente degradate attraverso le Olimpiadi del 2012". "Bene, noi vogliamo creare le condizioni - ha concluso il presidente -, perché tutte le parti della città vivano bene e siano valorizzate al pari del centro".  
   
   
EXPO-TURISMO: COCKTAIL TRA APP E TRADIZIONE  
 
 Milano - "Il Protocollo che firmiamo è un positivo esempio di collaborazione tra Pubbliche amministrazioni, che ha come unico scopo migliorare l´attrattività di Milano, in vista di Expo". Così l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Alberto Cavalli, in occasione della firma del Protocollo d´intesa tra Regione Lombardia e Comune di Milano per lo sviluppo dell´attrattività commerciale e turistica del capoluogo lombardo in vista di Expo 2015, questo pomeriggio, a Palazzo Lombardia. Promozione Integrata - "L´aumento di risorse, tanto più in tempo di crisi - ha sottolineato Cavalli - risulta fondamentale per non disperdere risorse e per essere più certi di raggiungere gli obiettivi". Per l´esponente dell´Esecutivo regionale "una promozione integrata è esattamente il metodo che si intende perseguire: shopping e turismo, enogastronomia e cultura, tutti i servizi legati all´accoglienza; tanti tasti di un unico strumento, che si vuole suonare per il bene dei Milanesi e dei Lombardi". Contenuti Di Innovazione - "Tutto questo dobbiamo portarlo avanti - ha aggiunto l´assessore - con forti contenuti di innovazione, così come richiede il tempo che stiamo vivendo. È una partita ambiziosa, ma sappiamo di poterla vincere". "Ottimizzare i servizi - ha detto ancora Cavalli - migliorare i centri urbani e le periferie, valorizzare le reti d´impresa, sono solo alcuni degli addendi di questa misura". Altre Iniziative Con Comune Milano - "Vorrei, in questa occasione - ha proseguito l´assessore - gettare i titoli di altre iniziative, che mi piacerebbe fossero portate avanti con il Comune di Milano: un progetto di valorizzazione di piazza Gae Aulenti, piazza Xxv Aprile e piazza Città di Lombardia; un itinerario delle botteghe storiche di Milano, anche attraverso l´utilizzo di nuovi strumenti tecnologici, come le varie ´app´ che aiutino il turista a muoversi; itinerari nell´architettura storica del ´900 ancora inesplorata, dalle case popolari, fino ai complessi industriali; i mercati, grandi e in qualche caso prestigiosi, che caratterizzano il territorio della città; un progetto per una riqualificazione, anzi per un miglior vestito, per via Montenapoleone". "Tutto questo e altro - ha concluso l´assessore - credo che Regione Lombardia e il Comune di Milano vorranno farlo insieme; io e il collega D´alfonso ci candidiamo a farlo, se il nostro presidente e il nostro sindaco ce lo consentiranno".  
   
   
LE CITTÀ FONDATE DELLA BASSA FRIULANA: LA STORIA DELL’URBANISTICA EUROPEA IN POCHI CHILOMETRI  
 
La storia urbanistica dell’Europa in pochi chilometri: la Bassa friulana conserva un patrimonio urbanistico eccezionale costituito da tre città fondate in epoche diverse e distanti, ma tutte fondamentali nello sviluppo urbano europeo. La prima è Aquileia, la nona città dell’Impero romano e la quarta d’Italia per popolazione e importanza, tanto da essere provvista di un teatro, un anfiteatro e un circo massimo, oltre naturalmente alle fondamentali strutture civili. Oggi è patrimonio Unesco proprio per l’importanza dei suoi resti archeologici. Ricalcando il suo kardo maximus si arriva in breve a Palmanova, la città fortezza voluta dalla Repubblica di Venezia che la costruì nel 1593, ispirandosi ai criteri della città ideale rinascimentale e ai modelli di architettura militare dell’epoca. Anche Palmanova ambisce all’iscrizione nelle liste Unesco, nel sito seriale dedicato alle fortificazioni veneziane. A metà strada, con una breve deviazione si incontra la meno nota delle tre città, ma anch’essa di grande interesse per la storia dell’architettura e della concezione urbanistica europea: Torviscosa, che appartiene al gruppo delle “città di fondazione”, insediamenti risalenti agli anni Trenta del Novecento caratterizzati da architetture razionaliste. Fu fondata nel 1938 da un’importante azienda italiana, la Snia Viscosa da cui prese il nome, accanto al nuovo stabilimento industriale per la lavorazione della cellulosa. È pertanto una “company town” e conserva ancora l’impianto urbanistico originario che la divideva in aree funzionali: gli spazi del lavoro, gli spazi pubblici civili, il villaggio operaio, le case per i dirigenti, quelle per gli impiegati, le strutture per il tempo libero. Nell’insieme, le tre località costituiscono una proposta di itinerario insolito e peculiare, che può essere ulteriormente arricchito con alcuni interessanti esempi di insediamenti rurali di origine medievale nel territorio circostante, utili per un confronto tra "architettura spontanea" e "città fondata".