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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Settembre 2014 |
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EDILIZIA IN ABRUZZO: 2.8 MLN PER AIUTARE INVALIDI AL 100% CON ULTERIORI FONDI SOLUZIONE TOTALE NEGLI EDIFICI PUBBLICI |
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Pescara, 22 settembre 2014 - Con duemilioni e 800 mila euro la Giunta regionale darà una "prima concreta risposta" ai cittadini con invalidità al 100 per cento che abbiano necessità di eliminare gli impedimenti architettonici nelle loro abitazioni. La notizia è stata divulgata dall´assessore ai Lavori pubblici, Donato Di Matteo, nel corso di una conferenza stampa. Di Matteo, che ha annunciato una "crociata contro le barriere architettoniche che complicano ancor di più vite già difficili", ha reso noto di aver chiesto ai commissari delle cinque Ater abruzzesi una ricognizione del fabbisogno finanziario occorrente per abbattere nelle case ad edilizia pubblica e popolare le abbarriere architettoniche, almeno per chi presenti una invalidità pari al 100 per cento. "Tale fabbisogno - ha specificato Di Matteo - ammonterebbe a 5/6 milioni di euro. Accanto ai due già stanziati mancano all´appello 4 milioni ma so già dove cercarli - ha dichiarato l´Assessore - ed entro la fine dell´anno saremo in grado di approvare una delibera che darà una risposta definitiva a quei cittadini che si trovino nell´impossibilità di una completa autonomia". Per quanto concerne i due provvedimenti adottati dall´Esecutivo, Di Matteo ha spiegato che una, di circa 1 mln 8 mila euro, è destinata all´edilizia pubblica e popolare popolare; l´altra, di 1 mln di euro, è destinata all´edilizia privata. Per quest´ultimo caso, attraverso un bando che dovrà essere pubblicato, i cittadini proprietari di appartamenti che si trovino nelle condizioni di averne diritto, potranno accedere ai fondi. "Rispondiamo così ad un insoluto che risale al 2008 - ha aggiunto l´Assessore - anno in cui la Regione Abruzzo ha smesso di finanziare queste necessità. Noi siamo portatori di un grande cambiamento di impostazione - ha concluso - basta con la politica che concepisce emotivamente certe soluzioni, c´è bisogno di una pianificazione e abbiamo l´ambizione di voler essere una regione pilota in questo settore. E´ un segno di grande civilità". |
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CASA, LOMBARDIA: QUALE LA STRATEGIA DEL COMUNE DI MILANO? |
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Milano, 22 settembre 2014 - "Rimango davvero stupita dall´ennesimo attacco dell´assessore Benelli in merito alle politiche abitative della Regione Lombardia. Lo stanziamento record di 39 milioni di euro non è certo un ´contributino´, come lo ha infelicemente definito lei, ma un aiuto concreto a migliaia di famiglie in forte difficoltà economica. Sarebbe invece davvero interessante comprendere quale sia la strategia politica del Comune di Milano in tema di edilizia popolare, visto che, da una parte, reclama a gran voce finanziamenti regionali e, dall´altra, si vanta di ´essere uscito da un incubo´ con l´interruzione del rapporto con Aler, manifestando la volontà di dar vita a una società ad hoc per la gestione delle case comunali". Così l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli replica alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall´assessore del Comune di Milano Daniela Benelli. Misure Sempre Condivise Con Anci - "Vorrei inoltre informare l´assessore Benelli - prosegue Bulbarelli - che queste misure sono state condivise con Anci, che, come tutti sanno, rappresenta i Comuni, in ben tre riunioni, durante le quali abbiamo appunto deciso di procedere secondo i termini che abbiamo poi approvato in Giunta. Inoltre, le stesse tematiche sono state discusse in altri due incontri di approfondimento lo scorso 8 agosto e ieri, 17 settembre. Riunioni alle quali hanno partecipato i rappresentanti di Anci, del Comune di Milano e di altre Amministrazioni lombarde. A questo punto è bene che si mettano d´accordo Anci e l´assessore Benelli su chi davvero rappresenta i Comuni della Lombardia". |
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ANCE SALERNO: DITTE INDIVIDUALI EXTRA UE, MAROCCO PAESE LEADER IN CAMPANIA |
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Salerno, 22 settembre 2014 - Ritorna a crescere, nel Ii trimestre del 2014, il numero delle imprese guidate da immigrati. In Campania il paese leader è il Marocco. Sono 6.247 i cittadini marocchini titolari di imprese individuali nella nostra regione. In termini percentuali queste imprese rappresentano il 25,9% del totale complessivo delle imprese individuali che fanno riferimento a titolari di nazionalità extra Ue (24.144). I dati sono stati elaborati dal Centro Studi Ance Salerno sulla base dell’indagine trimestrale condotta da Unioncamere ed Infocamere (Registro delle Imprese delle Camere di Commercio). «Anche in Campania - evidenziano gli analisti del Centro Studi Ance Salerno – si conferma la leadership degli autoimprenditori marocchini che risultano particolarmente inseriti nel processo di emersione dalla zona grigia grazie alle specializzazioni maturate in due comparti rilevanti come il commercio e i trasporti. Siamo in presenza di un fenomeno che assume sempre più peso in termini numerici, a giudicare dal saldo del Ii trimestre dell’anno in corso nella dinamicizzazione dei flussi relativi al circuito imprenditoriale di base delle economie regionali». «Va, inoltre, segnalata - sottolineano ancora dal Centro Studi Ance Salerno – la complessiva ripartenza del fenomeno delle imprese individuali: inevitabile considerare che il ricorso a questa forma giuridica è dovuto in larga parte al processo di precarizzazione del lavoro che coinvolge tutti i profili professionali spendibili nei segmenti produttivi più rilevanti». Se si raffronta la media campana (25,9%) a quella nazionale (19,3%), sempre nell’ambito delle ditte individuali con titolari marocchini, risulta un trend medio superiore di 6,6 punti percentuali. In Campania è concentrato il 7,4% di imprese individuali con titolari extra Ue diffuso su tutto il territorio nazionale ed il 10% di imprese individuali sempre con titolare di origine marocchina. In particolare, si tratta di autoimprenditori impegnati principalmente in due settori (commercio e trasporti). In ambito nazionale le imprese con titolare marocchino rappresentano il 31,9% delle ditte individuali con titolare immigrato impegnato nel commercio ed il 15,8% delle ditte individuali con titolare immigrato impegnato nei trasporti. Va anche segnalato che gli autoimprenditori marocchini sono i più numerosi (sempre tra la rappresentanza extra Ue) in 11 regioni su 20 con il primato che appartiene alla Calabria (55% di tutte le imprese di immigrati con sede nella regione), seguita dalla Valle D’aosta (35,3%). Le province A livello regionale le imprese individuali sono 303.768, di cui 24.144 intestate a cittadini extra Ue (7,95%). Nel contesto dei territori provinciali la maggiore concentrazione in termini numerici si registra a Napoli (10.471 ditte, 8,16% sul totale delle imprese individuali); segue Caserta (6.778, 12,57%); il Salernitano (4.687, 6,56%); l’Irpinia (1.389, 5,6%); il Sannio (819, 3,62%). Nel complesso in Campania l’incidenza delle imprese individuali con titolarità extra Ue sul totale di questa tipologia di impresa si attesta al 7,95%, 2 punti in meno della media nazionale (9,96%). Lo scenario nazionale L’analisi dei flussi inerenti la cosiddetta imprenditoria di immigrazione «continua ad indicare nel Marocco – si legge in una nota di sintesi di Unioncamere – il Paese in assoluto più prolifico di titolari di provenienza extra Ue (62.676, pari al 19,3% di tutti gli imprenditori individuali immigrati operanti alla fine di giugno). Seguono più staccate la Cina (14,2% del totale), l’Albania (9,4%) e Bangladesh (7,1%)». Il presidente di Ance Salerno, Antonio Lombardi: «Positivo Il Contributo Degli Immigrati, Occorre Tutelare I Loro Diritti E Vigilare Sul Rispetto Delle Regole» «È evidente – dichiara il presidente di Ance Salerno, Antonio Lombardi – che si va definendo una nuova geografia dell’immigrazione anche nelle regioni meridionali sempre più legata ai processi di inserimento nel circuito legale della produzione. È senza dubbio un fenomeno positivo in quanto contribuisce a rendere più dinamico il contesto economico. In ogni caso – continua Lombardi – occorre monitorare questi trend prima di tutto per tutelare i diritti di un numero così consistente di autoimprenditori, ma anche per assicurare il rispetto delle regole in maniera omogenea, tenendo conto che questi processi si inseriscono in un quadro più complessivo di sfaldamento delle tradizionali forme di contrattualizzazione delle professionalità». «In altre parole – conclude Lombardi – a cominciare dal settore delle costruzioni diventa fondamentale incanalare in maniera positiva queste nuove energie evitando alterazioni del mercato che finiscono per danneggiare sia i lavoratori che le imprese». |
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GIUSTIZIA EUROPEA: IL SALARIO MINIMO PRESCRITTO FRA I REQUISITI DI UN APPALTO PUBBLICO NON PUÒ ESSERE ESTESO AI LAVORATORI DI UN SUBAPPALTATORE STABILITO IN UN ALTRO STATO MEMBRO, QUANDO QUESTI ESEGUONO L´APPALTO ESCLUSIVAMENTE IN TALE ALTRO STATO |
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Lussemburgo, 22 settembre 2014 - Una legge del Land Renania Settentrionale-vestfalia (Germania) prevede che taluni appalti pubblici di servizi possano essere aggiudicati solo a imprese che, al momento della presentazione dell´offerta, si siano impegnate a versare al loro personale una retribuzione oraria minima di Eur 8,62. Tale legge mira a garantire che ai lavoratori venga versata una congrua retribuzione per evitare sia il «dumping sociale» sia la penalizzazione delle imprese concorrenti che concedono una congrua retribuzione ai loro dipendenti. Nell´ambito di un bando di gara avente ad oggetto un appalto pubblico per la digitalizzazione di documenti e la conversione di dati per il suo servizio urbanistico, la città di Dortmund ha preteso, in applicazione di tale legge, che fosse garantito il salario minimo di Eur 8,62 ai lavoratori impiegati da un subappaltatore stabilito in un altro Stato membro (la Polonia) di cui l´offerente intendeva avvalersi e che eseguivano l´appalto esclusivamente in detto Stato. Nutrendo dubbi sulla compatibilità della normativa (come applicata dalla città di Dortmund) con il diritto dell´Unione e, in particolare, con la libera prestazione dei servizi, il giudice tedesco competente in materia di appalti pubblici, adito dalla Bundesdruckerei, un´impresa tedesca interessata a tale bando di gara, si è rivolta alla Corte di giustizia. Con sentenza odierna, la Corte risponde che, nel caso in cui, come nella fattispecie, un offerente intenda eseguire un appalto pubblico avvalendosi esclusivamente di lavoratori impiegati da un subappaltatore stabilito in uno Stato membro diverso da quello a cui appartiene l’amministrazione aggiudicatrice, la libera prestazione dei servizi non ammette che lo Stato membro a cui appartiene tale amministrazione aggiudicatrice obblighi il subappaltatore a versare ai lavoratori un salario minimo. La Corte constata innanzitutto che una tale normativa comporta una restrizione alla libera prestazione dei servizi. Infatti, l’imposizione di una retribuzione minima ai subappaltatori di un offerente stabiliti in un altro Stato membro, in cui le tariffe salariali minime sono inferiori, costituisce un onere economico supplementare, atto ad impedire, ostacolare o rendere meno attraente l’esecuzione delle loro prestazioni in tale altro Stato membro. La Corte osserva peraltro che una tale normativa può essere giustificata in linea di principio dall’obiettivo della protezione dei lavoratori. Tuttavia, nei limiti in cui si applica ai soli appalti pubblici, una tale normativa non è idonea a raggiungere detto obiettivo se non vi sono elementi che indichino che lavoratori attivi sul mercato privato non hanno bisogno della medesima protezione salariale di quelli operanti nell’ambito degli appalti pubblici. In ogni caso, la normativa nazionale in questione, nei limiti in cui il suo ambito di applicazione si estende a una situazione come quella di cui trattasi, appare sproporzionata. Imponendo, infatti, un salario minimo fisso che corrisponde sì a quello richiesto per assicurare ai lavoratori in Germania una retribuzione congrua con riferimento al costo della vita in tale Stato, ma che non ha alcun rapporto con il costo della vita nello Stato membro in cui le prestazioni relative all’appalto pubblico saranno effettuate (la Polonia) e che non consentirebbe, di conseguenza, ai subappaltatori stabiliti in quest’ultimo Stato membro di trarre un vantaggio concorrenziale dalle differenze esistenti tra le rispettive tariffe salariali, una siffatta normativa va oltre quanto è necessario per assicurare il raggiungimento dell’obiettivo della protezione dei lavoratori. |
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ALCUNI PUNTI SALIENTI DA NORME DI CONCORRENZA DELL´UE |
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Firenze, 22 settembre 2014 - Di seguito l’intervento del 19 settembre di Joaquín Almunia Vice Presidente della Commissione europea responsabile della politica di concorrenza All Iba 18 ° Conferenza annuale Concorso: “ Signore e Signori: Vorrei ringraziare Michael Reynolds per il suo gentile invito ad affrontare ancora una volta il pubblico di esperti della Conferenza annuale della International Bar Association a Firenze. Come il mio mandato come membro della Commissione europea si conclude in poche settimane, questa è la mia ultima opportunità di condividere con voi il mio pensiero su alcune aree significative della nostra applicazione. Userò alcuni punti salienti della nostra pratica da quando ho assunto l´incarico nel febbraio 2010 per discutere il mio approccio alla concorrenza e di aiuti di Stato. Inizierò con la nostra lotta contro i cartelli. Io poi dare un rapido sguardo a come abbiamo affrontato alcune nuove sfide in applicazione delle disposizioni di cui all´articolo 102 in materia di abuso di posizione dominante. Infine, vorrei ricordare alcune delle iniziative normative che abbiamo preso, compresa la strategia di modernizzazione degli aiuti di Stato e la direttiva sui danni private antitrust. *** Ho detto in molte occasioni che i cartelli sono la mia priorità di applicazione superiore. In realtà, essi sono stati una priorità per la Commissione europea dalla fine degli anni ´90, sotto il mandato di Karel van Miert, quando il primo programma di trattamento favorevole, orientamenti sulle ammende, e team dedicati dei garanti sono stati progressivamente istituiti. Negli ultimi cinque anni ho incoraggiato la Dg Concorrenza per tenere il passo con questa tradizione e, allo stesso tempo, adattarsi alle nuove sfide poste dalla crescente internazionalizzazione delle imprese e l´espansione dei cartelli al di là dei soliti settori. Ho osservato due tendenze principali nella nostra pratica: abbiamo più casi di cartello globale e più cartelli sono scoperti al di fuori dei settori industriali tradizionali. Per rispondere alla prima tendenza, abbiamo rafforzato i legami che abbiamo con le altre autorità garanti della concorrenza di tutto il mondo; indagini in comune lanciato; e adattato i nostri strumenti di indagine. In parallelo, abbiamo continuato a promuovere e sostenere la rete internazionale della concorrenza di condividere le nostre conoscenze ed esperienze con le autorità in altre giurisdizioni - comprese quelle dei paesi emergenti - che combattono contro i cartelli. Per quanto riguarda l´altra tendenza, la pratica dimostra che i cartelli possono verificarsi anche in alcuni settori tra i più tecnologicamente avanzati. Abbiamo avuto un bel paio di esempi di questi casi nel corso di questi anni. Uno era la decisione di Dram sul mercato dei chip di memoria indietro nel 2010. Più di recente - due settimane fa, infatti - abbiamo sanzionato un cartello che era stato istituito alcuni anni fa, tra i quattro produttori di chip per smart card che si trovano ovunque, dalle schede Sim, per passaporti e carte di credito. Abbiamo anche studiando alcune aziende che operano nel mercato delle unità disco ottico - questo è un caso in corso. Un altro settore che ha mantenuto le nostre squadre di cartello è occupato di finanza. Le decisioni più importanti del settore - legati a ciò che la stampa ha definito gli scandali Libor e Euribor - sono quelli che abbiamo preso alla fine dello scorso anno contro le istituzioni finanziarie che erano accordate per manipolare i tassi di riferimento. Il caso - in cui alcune grandi banche e un broker accettato una decisione di composizione - e le ammende € 1700000000 abbiamo imposto mandare un messaggio chiaro: la Commissione è determinata a combattere e punire tali pratiche, che causano danni diffusi alle nostre economie e, infine, incidere milioni di consumatori. Tuttavia, tre banche - Jpmorgan, Crédit Agricole e Hsbc - e un broker - Icap - non hanno accettato i nostri risultati. Come risultato, abbiamo iniziato un procedimento standard, contro di loro, e questi sono in corso le parliamo. Questi «decisioni ibridi" - in cui non tutte le parti coinvolte risolvere il caso - non deve diventare la norma, ma hanno una funzione importante, perché dicono le aziende che non possono reggere il processo se la Commissione ritiene opportuno seguire questo percorso. Ma questo non è l´unico mezzo che abbiamo per proteggere i procedimenti di risoluzione da manipolazione. Il caso di smart chip ho detto prima decide di scendere in discussioni di transazione. Quando abbiamo notato che i colloqui sono stati stallo perché si rifiutavano di riconoscere la responsabilità per un´infrazione per la quale abbiamo fatto una buona prova, siamo tornati alla procedura ordinaria e le società alla fine ha perso il beneficio del processo di liquidazione, compresi gli sconti di insediamento. Dal momento che la prima decisione insediamento - il caso Dram - è stato adottato nel 2010, il procedimento è stato usato 13 volte di più, le aziende che consentono e la Commissione per giungere a decisioni più rapide. Certo, abbiamo ancora molti casi di cartelli nei settori più tradizionali. La quasi 9 miliardi in multe abbiamo imposto dal 2010 è andato a una vasta gamma di mercati, tra cui merci aviotrasportate, detersivi, abrasivi in acciaio e cavi di alimentazione. Vorrei fare menzione speciale qui del nostro lavoro nel settore automobilistico, perché abbiamo molte indagini nel settore e perché gli stessi acquirenti macchina per cucire produttori - subiscono le conseguenze negative di questo tipo di infrazione. Abbiamo già preso due decisioni contro i produttori di auto-parts - il caso Filo Imbracature nel luglio 2013 e il caso Cuscinetti marzo scorso - e ci sono altri in cantiere. *** Passando al antitrust, siamo attivi in questi anni in vari settori che sono importanti per il mercato unico, come l´energia, le telecomunicazioni, i trasporti, i servizi di pagamento, così come nell´economia digitale. Ma oggi mi concentrerò su uno sviluppo specifico della nostra applicazione nel corso degli ultimi anni; l´interazione tra regole della concorrenza e diritti di proprietà intellettuale. Questo sviluppo si riflette nell´azione abbiamo preso in due aree; settore farmaceutico e il settore smartphone. Il nostro lavoro nel settore farmaceutico affrontare una preoccupazione importante identificato durante la nostra indagine settoriale 2009 - l´uso di accordi di brevetto in pay-per-delay offerte. Abbiamo analizzato questa pratica in dettaglio durante la nostra indagine, che è stata seguita da relazioni di controllo annuali. Questi rapporti mostrano che accordi di brevetto può essere un utile e uno strumento completamente legittimo a più del 90% dei casi. In realtà vi è stato un aumento del numero di colonie totali, e una diminuzione della quantità di accordi potenzialmente problematici. Per quanto riguarda i nostri casi nel settore, nel corso dell´anno passato o multe così abbiamo imposto in tre pay-per-delay casi, due dei quali hanno coinvolto insediamenti di brevetto. Altre indagini, come quella che coinvolge le società Cephalon e Teva, sono in corso. La decisione Lundbeck del giugno 2013 ha sancito una serie di accordi di brevetto che ha spinto fuori dal mercato potenziale concorrenza dei generici di Citalopram, un antidepressivo successone. Nel Johnson & Johnson / caso Novartis dicembre 2013, i pagamenti sono stati effettuati con il pretesto di un accordo di co-promozione al fine di evitare l´ingresso nei Paesi Bassi di un potenziale concorrente in relazione a Fentanyl, un forte analgesico. In questo caso, però, non c´erano Dpi coinvolti. Lo scorso luglio, abbiamo multati Servier per escludere la concorrenza generico Perindopril, un farmaco ipertensione best-seller, attraverso una acquisizione di tecnologia e cinque accordi di brevetto con potenziali concorrenti generici. Sostengo con forza i diritti di proprietà intellettuale, e credo che i brevetti sono di vitale importanza per l´innovazione. E ´del tutto legittimo che le aziende di applicare per i brevetti e hanno loro imposto, e si depositano contenziosi. Tuttavia, in alcuni casi, i titolari di brevetti potrebbero voler distorcere il sistema ed escludere rivali grazie alle loro tasche profonde, piuttosto che la forza dei loro brevetti. Questo è il motivo per cui il nostro lavoro l´applicazione è guidato dalla ricerca di un buon equilibrio tra le ricompense per le scoperte del passato e gli incentivi a continuare ad innovare. Allo stesso tempo, la nostra azione si assicura che i prezzi per i farmaci non vengono mantenute artificialmente elevato. In tempi di tagli alla spesa, è importante proteggere i pazienti ei sistemi sanitari pubblici. Basti pensare che la concorrenza generico può abbassare i prezzi anche del 90%. Diritti di proprietà intellettuale può essere utilizzato anche in modo anticoncorrenziale in un´altra area - le cosiddette guerre smartphone. Ecco le pratiche che falsano il sistema di proprietà intellettuale non sono insediamenti fasulli e acquisizioni tra aziende ma comportano ingiunzioni giudiziarie e degli standard di brevetti essenziali. Le due decisioni antitrust adottate in aprile contro Samsung e Motorola rendono un principio fondamentale chiara. Se i proprietari di una tecnologia che fanno parte di uno standard per i dispositivi mobili si sono impegnati a licenziarla a condizioni Frand per i produttori che ne hanno bisogno, non possono portare i rivali in tribunale quando essi sono disposti a concedere in licenza la tecnologia su quegli stessi termini. La nostra decisione Motorola ha concluso che si trattava di una violazione delle norme antitrust comunitarie. Anche in questo caso, credo che queste decisioni il giusto equilibrio. Esse proteggono gli interessi dei titolari dei brevetti e, allo stesso tempo, gli interessi delle aziende che necessitano la tecnologia brevettata per mantenere la produzione di propri dispositivi. I titolari di brevetti essenziali standard, hanno diritto ad una remunerazione equa. D´altra parte, le aziende che utilizzano la tecnologia hanno il diritto di farlo senza la minaccia di ingiunzioni anticoncorrenziali. Spero che le nostre decisioni aiuteranno a portare le dispute interminabili tra i produttori di smartphone a un fine. Questi due casi di smartphone sono utili anche per mostrare i meriti relativi delle decisioni d´impegno e di divieto. Quello che coinvolge Motorola è stata una decisione articolo 7, senza multe, trovando formalmente una violazione. Al contrario, Samsung è stata una decisione Articolo 9, in cui la società si è impegnata, tra le altre cose, non cercare oltre ingiunzioni suoi brevetti su standard essenziale quando si applica la situazione che ho descritto in precedenza. Nella mia esperienza, gli impegni possono essere utili quando permettono la creazione di strutture competitive più rapidamente e quando i mercati hanno bisogno di essere aperto. Al contrario, le decisioni di divieto può essere più adatto per dissuadere gli altri di adottare lo stesso comportamento che i trasgressori. Inutile dire che non ho preferenze per entrambe le procedure. Dal momento che ogni singolo caso viene analizzato nel suo proprio merito, ho finito per scegliere l´uno o l´altro a seconda dei fatti del caso e per l´atteggiamento delle società coinvolte nelle nostre indagini. Dal maggio 2004, quando sono stati introdotti gli impegni, la Commissione ha adottato 22 decisioni di divieto, se si esclude cartelli, e 35 decisioni d´impegno. Le decisioni di impegno sono state adottate in diversi settori, ma spesso in mercati che erano stati liberalizzati - come l´energia - e in rapida evoluzione dei mercati - come i media e It. Signore e Signori: Dirò poche parole su due aree importanti della nostra applicazione delle norme sugli aiuti di Stato; il controllo di sostegno pubblico delle banche in difficoltà e imposizione delle imprese. Ma prima, vorrei ricordare la riforma globale che abbiamo svolto in questo settore - la strategia di modernizzazione degli aiuti di Stato. Le nuove linee guida e procedure sugli aiuti di Stato sono progettati per supportare a livello europeo gli sforzi per stimolare la crescita e creare posti di lavoro, e per promuovere quello che io chiamo ´un buon aiuto´ - cioè, le misure che migliorano la qualità della spesa pubblica - e correttezza nel modo imposte trattano società operanti in circostanze analoghe. Le nuove regole devono anche aiutare a concentrarci sui casi che contano e massicciamente ridurre la burocrazia per le misure di aiuto con un impatto trascurabile sul mercato interno. La strategia si articola in dieci linee guida che coprono tutti i settori chiave come la ricerca e lo sviluppo e l´innovazione, connessioni a banda larga, energia e ambiente, il finanziamento del rischio delle Pmi, la politica regionale, cinema, aviazione, ecc Abbiamo anche rilasciato cinque regolamenti e due avvisi per rendere i nostri strumenti più efficienti, con regole semplificate e decisioni più rapide. La strategia di modernizzazione degli aiuti di Stato è stato preparato dalla riforma delle regole per i servizi di interesse economico generale, che coprono il finanziamento pubblico dei servizi pubblici in tutta Europa, dagli ospedali ai trasporti locali, alle utenze. Ora, lasciate che vi dica come strumenti di aiuti di Stato sono stati usati per controllare i salvataggi pubblici delle banche in difficoltà. Norme sugli aiuti di Stato speciali sono state introdotte in modo rapido e distribuiti quando la crisi finanziaria precipitato. A quel tempo, era di vitale importanza per assicurarsi che le ingenti somme che dovevano essere utilizzati per impedire il crollo del sistema finanziario non sarebbe strappare il mercato unico a parte. Abbiamo utilizzato questi strumenti speciali dalla fine del 2008, e sono davvero orgoglioso del lavoro svolto. Molti paesi dell´Ue hanno reso fondi pubblici a disposizione delle banche. In alcuni di essi oltre la metà del settore bancario ha ricevuto il sostegno del governo. Grazie al controllo degli aiuti di Stato, abbiamo potuto evitare la fuoriuscita nel corso dei rischi sistemici e hanno mantenuto una parità di condizioni per le banche europee. Come sapete, gli importi in questione sono stati enormi. Dal 2008 a fine 2013, i governi dell´Ue hanno iniettato € 608.000.000.000 in banche in misure di capitale e beni di soccorso, pari al 5,2% del Pil medio dell´Unione tra il 2007 e il 2013. Queste cifre non tengono conto dei rimborsi dei conferimenti di capitale che alcune banche hanno iniziato a fare. Tuttavia, un certo numero di banche hanno superato con successo la fase di ristrutturazione e hanno permesso alcuni governi per recuperare pienamente il loro capitale - anche con un premio. Altri strumenti di stabilizzazione, come le garanzie dei governi, sono stati forniti anche alle banche. Eccezionali passività garantite Il ´membri hanno più che dimezzato rispetto all´anno picco nel 2009, quando l´ammontare delle garanzie fornite alle banche ha raggiunto € 835.000.000.000. Da allora, si sono progressivamente diminuiti a 400 € miliardi alla fine del 2013. Come si è scoperto, garanzie statali hanno generato ricavi per i governi con € 38 miliardi onorari percepiti rispetto a € 3 miliardi di garanzie effettivamente chiamati per l´intero periodo 2008-2013. Le norme sugli aiuti di Stato speciali abbiamo implementato sono stati progettati per mantenere l´uso del denaro dei contribuenti al minimo e fare in modo che le istituzioni avrebbero aiutati diventerà di nuovo redditizia. In molti casi, questo ha portato alla approvazione dei piani di ristrutturazione delle banche. Quando questo non era possibile, le banche erano ordinatamente risolto. Dall´inizio della crisi e ad oggi, 110 le banche dell´Ue hanno ricevuto aiuti di Stato. Questo è circa il 25% del sistema bancario europeo dalle attività. La Commissione ha finora approvato i piani di ristrutturazione per 52 di loro e mettere 33 in ordinata vento verso il basso. 13 altre banche avevano la loro vitalità recensione senza ulteriore necessità di un piano di ristrutturazione. Stiamo ancora valutando la fattibilità e la ristrutturazione di 12 banche. E ´stato davvero fondamentale per valutare se le banche sarebbero in grado di ripristinare la redditività a lungo termine senza ulteriori necessità di aiuti. Ed è altrettanto fondamentale che le banche non vitali sarebbero via via scemando, lasciando spazio per le banche vitali per crescere e finanziare l´economia dell´Ue. Un aspetto importante del nostro lavoro in questo settore è che abbiamo riempito una grave lacuna nell´architettura europea. Abbiamo agito come un de facto autorità di risoluzione bancaria. Negli ultimi due anni, la Commissione ha preparato un nuovo e completo regime regolamentare, nel quadro della Union Banking. L´ue ha approvato importanti modifiche con il set-up di un unico meccanismo di supervisione e di un unico meccanismo di risoluzione con un unico fondo di risoluzione per la zona euro. È stato inoltre adottato una casella comune strumenti di risoluzione per l´intera Ue. In parallelo, l´anno scorso abbiamo rivisto le norme sugli aiuti di Stato speciali per le banche sulla base delle esperienze e delle buone pratiche raccolte nel corso degli anni precedenti. Uno dei principali cambiamenti è stato fare in modo che i proprietari delle banche e creditori Junior contribuirebbero prima di spendere i soldi dei contribuenti più su salvataggi bancari. Guardando al futuro, spero che il nuovo quadro ridurrà drasticamente la quantità di fondi pubblici necessari per sostenere un settore bancario solvente e resistente. Tuttavia, insieme al nuovo tool-box normativo ed istituzionale, gli aiuti di Stato continuerà ad essere applicato, facendo in modo che il finanziamento pubblico è ridotto al minimo mediante adeguate misure di ripartizione degli oneri; che le banche sovvenzionati sono vitali; e che la concorrenza nel mercato interno non sia falsata. Per attivare un altro importante sviluppo nel settore degli aiuti di Stato, la Commissione ha dimostrato la sua volontà di utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per combattere l´evasione fiscale delle imprese. In base alle norme sugli aiuti di Stato, le autorità nazionali non possono adottare misure selettive che consentono alcune società di pagare meno tasse di quanto dovrebbero, se le norme fiscali del paese sono stati applicati in modo equo e non discriminatorio. Nuovi aiuti di Stato le indagini sono state avviate prima della pausa estiva in certe pratiche fiscali in vari Stati membri, a seguito di segnalazioni che alcune aziende avevano ricevuto significative riduzioni fiscali a titolo di "decisioni fiscali" rilasciati dalle autorità fiscali nazionali. Queste indagini fanno parte della più ampia unità in Europa e in altre parti del mondo, mirava a ottenere grandi aziende di pagare la loro giusta quota di tasse. Non ho bisogno di aggiungere che questo è tanto più importante in un momento di restrizioni dei bilanci pubblici. Signore e Signori: Vorrei concludere la mia presentazione con le modifiche che abbiamo introdotto nei nostri strumenti politici, oltre alle riforme di aiuti di Stato che ho menzionato prima. Vorrei iniziare con la nuova direttiva sui antitrust azioni di risarcimento del danno, che è stato approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio europeo dei Ministri e sarà formalmente adottato nelle prossime settimane. Molto è stato scritto su questa nuova direttiva. Quando entrerà in funzione, sarà potenziare le vittime di violazioni delle norme antitrust di essere risarciti per il danno subito. Il private enforcement del diritto della concorrenza diventerà più efficace in Europa e più equa attraverso il suo territorio, e sarà meglio interagire con l´esecuzione pubblica. Le piccole imprese e gli individui potranno beneficiare di più e saranno in grado di meglio contare sulle decisioni prese dalla Commissione e le autorità nazionali garanti della concorrenza. Oltre a questo importante atto legislativo, abbiamo continuato ad aggiornare, affinare e migliorare le nostre procedure antitrust. Poco dopo sono diventato Commissario per la concorrenza ho promosso i cambiamenti che renderebbero nostri lavori più aperto e trasparente con le parti. Grazie alle nuove migliori pratiche introdotte nel 2011, le società coinvolte nei nostri casi hanno la possibilità più formali per contattare la Dg Concorrenza e rendere i loro casi in una fase precoce. Inoltre, il ruolo dei consiglieri-auditori è stata rafforzata per proteggere meglio i diritti procedurali delle parti. Nei nostri sforzi per mantenere sempre l´esecuzione davanti alla curva, ho anche introdotto nuove linee guida antitrust sulla distribuzione, le norme, gli scambi di informazioni e le questioni connesse. Più di recente, abbiamo aggiornato le norme in materia di accordi di ricerca e sviluppo. L´obiettivo è fare in modo che questi accordi siano utilizzati per promuovere, piuttosto che soffocare l´innovazione. Infine, abbiamo anche semplificato le norme che abbiamo usato nella Ue a partire dal 2004 per valutare le fusioni. Abbiamo fatto loro più favorevole alle imprese e il 70% delle offerte rivediamo già seguire il processo semplificato. In estate, abbiamo lanciato nuove idee per estendere la nostra recensione di offerte che implicano l´acquisizione di partecipazioni di minoranza non di controllo e per rendere la cooperazione con le autorità nazionali garanti della concorrenza più semplice e veloce. I commenti che stiamo ricevendo aiuteranno la prossima Commissione decidere se la legge deve essere modificata. Signore e Signori: Per una panoramica del mio mandato di Commissario per la concorrenza, ho presentato a voi alcuni punti salienti che illustrano la mia comprensione della politica di concorrenza nel corso degli ultimi cinque anni. Sono convinto che la nostra azione è più importante del solito in questi anni di recessione e difficoltà. Come condizione necessaria per tornare a un percorso di crescita sostenibile, abbiamo bisogno di venire insieme e ravvivare la nostra fiducia nel mercato unico. Abbattere le barriere rimanenti, approfondimento del mercato interno nei settori in crescita promettente, e resistendo al protezionismo sono i primi ordini di business. Non ho dubbi che ri-lanciare il nostro processo di integrazione - anche attraverso l´applicazione equa, robusto e imparziale del diritto comunitario della concorrenza - rilascerà le nostre forze più dinamiche e innovative dalle catene di questa lunga crisi. Investendo risorse economiche e politiche freschi nel mercato unico, scopriremo che l´Europa ha tutto quello che serve per tornare a crescere e creare posti di lavoro. Grazie.” |
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FONDO SOCIALE EUROPEO: OLTRE 1 MILIARDO DI EURO PER PROMUOVERE LA CRESCITA E L´OCCUPAZIONE NEI PAESI BASSI |
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Bruxelles, 22 settembre 2014 - La Commissione europea accoglie con favore l´adozione del programma operativo nazionale olandese per l´attuazione del Fondo sociale europeo nel periodo 2014-2020. Questo programma definisce le priorità e gli obiettivi a spendere 1014000000 € (di cui oltre € 500.000.000 a carico del bilancio Ue), contribuendo a rafforzare la crescita economica in tutte le regioni olandesi e al raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020 di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Commissario per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione László Andor ha commentato: "Sono felice di vedere Paesi Bassi lotta contro l´esclusione sociale concentrando la maggior parte delle risorse del Fse per aiutare chi il più lontane dal mercato del lavoro, trovare un lavoro." Il 22 agosto 2014, la Commissione ha adottato l´accordo di partenariato con i Paesi Bassi, che pone le basi per l´utilizzo di tutti i fondi strutturali e gli investimenti europei nel paese nel 2014-20 ( Ip / 14/941 ). Il Fse rappresenta il 50% del totale finanziamento della politica di coesione assegnati a Paesi Bassi. La dotazione totale del Fse sarà distribuito tra i tre seguenti priorità: Inclusione attraverso l´istruzione e l´occupazione: oltre il 70% del bilancio totale (720 milioni di €) saranno investiti per integrare gruppi esclusi nel mercato del lavoro. Percorsi di lavoro di integrazione, (ri) -formazione, e coaching individuale saranno gli strumenti più importanti utilizzati dai comuni olandesi, che sono nella posizione migliore per sviluppare soluzioni su misura. Sostenibile e la qualità dell´occupazione: € 200.000.000 saranno investiti per aiutare a contrastare una carenza previsto di lavoro, misure di sostegno per l´invecchiamento attivo e in buona salute dei lavoratori, nonché la (ri) organizzazione di ambienti di lavoro e le condizioni di lavoro al fine di mantenere più a lungo le persone in materia di occupazione; Supporto speciale per le quattro più grandi città in Paesi Bassi: Amsterdam, Rotterdam, Utrecht e L´aia, 50.000.000 € sarà disponibile per la creazione di iniziative locali per l´occupazione, con l´obiettivo di riunire la domanda di lavoro e offerta di lavoro e affrontare in tal modo il divario esistente in queste aree. Il carattere del programma Fse 2014 -2020 drasticamente cambiato rispetto al periodo 2007- 2013. Mentre in precedenza oltre il 50% della dotazione Fse ha sostenuto la formazione e la qualificazione dei lavoratori già occupati, nel periodo 2014-2020 il Fse si concentra sulla fascia inferiore del mercato del lavoro, investendo il 71% della dotazione di misure di inclusione sociale per aiutare quelli a ai margini del mercato del lavoro, per trovare un lavoro Un´altra novità è l´approccio integrato con il Fondo europeo di sviluppo regionale in aree con esigenze speciali nelle quattro maggiori città dei Paesi Bassi. Sfondo Il Fondo sociale europeo (Fse) svolge un ruolo fondamentale nel sostenere gli investimenti ´degli Stati membri in capitale umano e in tal modo a rafforzare la competitività dell´economia europea in quanto sta emergendo dalla crisi. Ogni anno il Fse assiste oltre 15 milioni di persone , aiutandoli a migliorare le loro competenze, facilitando la loro integrazione nel mercato del lavoro, la lotta contro l´esclusione sociale e la povertà e migliorare l´efficienza delle pubbliche amministrazioni. Nel 2014-2020, per la prima volta nella storia della politica di coesione dell´Ue, un budget minimo pari ad almeno il 23,1% (a livello Ue) entro il finanziamento della politica di coesione è stato allocato al Fse - vedi Memo / 14/84 . |
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NUOVA SABATINI: IN SEI MESI RICHIESTE A QUOTA 6815. SUPERATI I DUE MILIARDI DI FINANZIAMENTI GUIDI: PROSEGUE IL SUCCESSO DELLE MISURE A SOSTEGNO DEGLI INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI DELLE PMI |
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Roma, 22 settembre 2014 – Superano quota 2 miliardi i finanziamenti erogati alle Pmi attraverso la misura “Beni strumentali” – Nuova Sabatini, prevista del decreto ministeriale del 27 novembre 2013. Nel dettaglio, nel mese di settembre sono pervenute 634 domande da parte delle Pmi per 170 milioni di finanziamenti della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). Conseguentemente il Ministero dello Sviluppo Economico ha prenotato i relativi contributi statali per abbattere gli interessi. I risultati delle prime 6 tornate mensili di prenotazione delle risorse (aprile, maggio, giugno, luglio, agosto e settembre) mostrano una importante risposta delle Pmi allo strumento: 6.815 domande presentate alle banche/intermediari finanziari per circa 2.006 milioni di euro di finanziamento Cdp e oltre 154 milioni di euro di contributi Mise. “Anche i dati di settembre confermano il successo della misura del governo a sostegno degli investimenti in beni strumentali delle Pmi”, ha commentato il Ministro Federica Guidi ricordano che “il governo con la Nuova Sabatini, facilitando l’accesso al credito per rinnovare impianti produttivi e macchinari , ha voluto dare uno stimolo alla crescita e alla competitività del sistema produttivo italiano”. Il Mise ricorda che le domande di agevolazione devono essere presentate dalle imprese alle banche/società di leasing, le quali, con cadenza mensile (in una finestra temporale che va dall’1 al 6 di ciascun mese) trasmettono le richieste di verifica disponibilità plafond alla Cassa Depositi e Prestiti e da quella data decorrono tutti i termini della procedura. La prossima finestra temporale per presentare le richieste di prenotazione da parte delle banche/intermediari finanziari sulla base delle ulteriori richieste pervenute dalle imprese sarà aperta dall’1 al 6 ottobre. Inoltre, le imprese che hanno ricevuto il decreto di concessione possono trasmettere la documentazione necessaria per l’erogazione del contributo Mise attraverso la piattaforma messa a punto dalla Direzione generale per gli incentivi alle imprese, utilizzando le credenziali ricevute via Pec. |
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AST: MINISTRO GUIDI PRESIEDE TAVOLO. VERTICI AZIENDA CONFERMANO IL PIANO DI INVESTIMENTI RIUNIONE AGGIORNATA A MARTEDÌ 23 SETTEMBRE AL MISE |
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Roma 22 settembre 2014 - Il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha presieduto oggi il tavolo Ast-thyssenkrupp di Terni durante il quale sono stati analizzati molteplici aspetti del piano industriale relativo all’impianto umbro. La riunione è stata aggiornata a martedì prossimo, 23 settembre. Durante l’incontro, cui hanno preso parte il presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e i sindacati, è stata ribadita da parte dei vertici di Ast-thyssenkrupp la strategicità dell’impianto di Terni e confermato il piano di investimenti per mantenere competitivo il sito industriale in un contesto europeo. Partendo da queste premesse, sono state ulteriormente analizzate le prospettive di sviluppo, sotto l’aspetto industriale e commerciale. Il confronto di martedì ripartirà proprio dall’esame di quest’insieme di punti e sarà allargato agli ulteriori aspetti con cui si intende conseguire l’efficientamento di Ast-thyssenkrupp. |
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AGENZIA DEL LAVORO DI GERMANIA A BOLZANO: FORMAZIONE E SCAMBI |
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Bolzano, 22 settembre 2014 - 100.000 dipendenti e un budget di 90 miliardi di euro: in Germania l´Agenzia federale del lavoro è uno dei più importanti enti di servizio pubblico. Il suo presidente Frank-jürgen Weise ha fatto visita il 17 settembre a Bolzano al presidente della Provincia Arno Kompatscher e all´assessore Martha Stocker. Si è parlato di carenza di professionalità specializzate e di formazione di dirigenti. Mediazione lavoro, offerta formativa, accompagnamenti di disoccupati: sono alcuni tra i compiti dell´Agenzia federale del lavoro, operativa in Germania con una rete capillare di jobcenter. Con 100mila collaboratori e un budget di 90 miliardi di euro. Nell´incontro a Palazzo Widmann il presidente dell´Agenzia Frank-jürgen Weise ha discusso con il presidente Kompatscher e l´assessore Stocker di problematiche comuni al mercato del lavoro tedesco e altoatesino: ad esempio la mancanza di forza lavoro specializzata, che si cerca di affrontare con misure mirate e una sensibilizzazione tempestiva, "ma l´offerta disponibile non riesce ancora a coprire la domanda", ha ricordato Stocker. Un fenomeno che si fa sentire nei casi di insediamento di aziende ad alto contenuto tecnologico: "A queste imprese offriamo ottime opportunità di sviluppo, ma poichè non riescono sempre a soddisfare il fabbisogno di personale con lavoratori altoatesini, siamo impegnati a far rientrare in provincia i giovani che hanno conseguito un´elevata formazione all´estero", ha aggiunto Kompatscher. Nel colloquio si è parlato anche della formazione di quadri dirigenziali, che nell´Agenzia federale viene garantita da una specifica accademia. "L´offerta di questo istituto superiore è interessante, stiamo quindi cercando di renderla accessibile anche ai nostri dirigenti", ha riferito Kompatscher. Il presidente Weise ha assicurato che l´Agenzia valuterà questa possibilità per rafforzare la collaborazione tra l´ente tedesco e l´Amministrazione provinciale. Una cooperazione avviata ormai da anni: "Tra l´Alto Adige e le istituzioni del settore in Germania, specie quelle dell´area meridionale, è in corso da decenni uno scambio puntuale di esperienze", ha concluso l´assessore Stocker. |
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TOSCANA: APPROVATA LA PDL-COMPETITIVITÀ PER SEMPLIFICARE, FINANZIARE E SOSTENERE LE IMPRESE |
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Firenze, 22 settembre 2014 - "Per rilanciare il sistema economico toscano servono imprese più giovani e competitive. E´ per questo che la Giunta regionale ha approvato una proposta di legge per accrescere la competitività delle aziende, sostenerne lo sviluppo lungo i primi cinque anni di vita, semplificare e ridurre gli adempimenti burocratici a loro carico, privilegiando le idee innovative, i giovani e le donne". L´assessore regionale al lavoro, Gianfranco Simoncini, spiega così la proposta di legge sulla competitività delle imprese varata dalla Giunta ed inviata all´esame del Consiglio regionale. Il nuovo testo modifica due precedenti leggi regionali e ne abroga un´altra (la 21 del 2008) prefigurando nella legge 35/2000 una sorta di testo unico in materia di nascita e agevolazioni per le nuove imprese. Particolare attenzione sarà posta alle imprese innovative oltre che a quelle giovanili, femminili e a quelle costituite da soggetti che godono di ammortizzatori sociali come cassaintegrati o disoccupati. A queste sarà riservata una sezione del fondo unico per le imprese, una misura di garanzia che dal dicembre 2012 al marzo scorso ha permesso a 1.744 imprese di ricevere dagli istituti bancari 102 milioni di euro di finanziamenti. Nella stragrande maggioranza dei casi si è trattato di micro imprese fino a 10 dipendenti, oltre la metà (943) delle quali sono imprese femminili mentre 801 sono quelle giovanili o costitutite da beneficiari di ammortizzatori sociali. La proposta di legge prevede anche una decisa sburocratizzazione ed un´accelerazione nell´istruttoria delle domande, grazie alla possibilità per le imprese di dimostrare attraverso una relazione di un revisore legale il possesso di tutti i requisiti previsti dai bandi. Le spese sostenute per la rendicontazione verranno rimborsate entro un massimo di 45 giorni, ma al tempo stesso le sanzioni in caso di dichiarazioni non veritiere vengono inasprite. "Chiederemo alle imprese beneficiarie – aggiunge l´assessore Simoncini – di mantenere per cinque anni le loro strutture produttive in Toscana così come una continuità di investimenti per almeno cinque anni. Prevediamo anche una rete di accompagnamento per le neo imprese, cioè un tutoraggio per i primi due anni dall´inizio della loro attività". La proposta di legge prevede anche una decisa semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese artigiane. Si completa così il processo iniziato con l´eliminazione dell´albo artigiani. Si intendono così eliminare ulteriori controlli sui requisiti artigiani. E´ così escluso ogni intervento regionale e tutte le procedure per la nascita, la modifica o la cancellazione di un´impresa confluiscono nel registro delle imprese e negli Sportelli unici delle attività produttive. Tra le misure che la Regione conta di adottare a breve c´è il "Progetto start up house" attraverso il quale si prevede un sostegno di un anno e mezzo per le neo imprese giovanili e per quelle innovative, compresa la possibilità di ricevere finanziamenti specifici per l´affitto o l´acquisto della sede per la quale verranno individuati preferibilmente immobili pubblici. Alle neo imprese giovanili e a quelle in espansione verrà destinato il "Microcredito giovani" attraverso il quale avranno la possibilità di ottenere un credito-liquità fino a 15.000 euro e un credito investimenti fino a 25.000. Quanto alle previsioni circa le agevolazioni che verranno concesse alle imprese, si ipotizzano finanziamenti a tasso zero e fino a 50.000 euro a tutte le imprese ordinarie (escluse quelle dei settori commerico, turismo, cultura e terziario) con un periodo di ammortamento fino a 7 anni compreso un voucher da 10.000 euro per l´acquisto di servizi qualificati. Addirittura fino ad otto volte più consistente (200.000 euro, raddoppiabili) il finanziamento (a tasso zero e fino al 70%) possibile per le imprese innovative con un ammortamento fino a 9 anni, mentre anche il voucher sarà elevato fino a 20.000 euro. |
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FERRARA - ARTIGIANATO FERRARESE, NUOVE TECNOLOGIE E SOCIAL INNOVATION |
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Ferrara, 22 settembre 2014 - Nuove tecnologie, artigianato digitale, energia e “social innovation”: cambia il volto dell’artigianato ferrarese. Una volta – fa sapere la Camera di Commercio - c’erano falegnami e carpentieri che sceglievano di aprire un’impresa artigiana, oggi lo fanno anche progettatori di software, informatici, registi e designer. Sono i makers, artigiani di terza generazione, che tra nuove tecnologie e “prospettive glocal” hanno portato ad un cambiamento del modo di concepire l’artigianato. Se, infatti, si considerano alcuni settori ad alto tasso di innovazione, la media delle imprese artigiane iscritte nella provincia di Ferrara, nei primi sei mesi di quest´anno, è più alta rispetto alla media delle attive del comparto. E così tra i settori dell’artigianato con indice di “dinamicità” più elevato, compaiono le attività legate alla produzione di software e consulenza informatica, il settore delle attività dei servizi d´informazione ed informatici, ma anche le attività professionali, scientifiche e tecniche. “L’unicità dei prodotti accanto alla cura maniacale del dettaglio – ha evidenziato Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio di Ferrara - è un valore aggiunto che altri non hanno. Ma occorre fare un salto, aggiungere un elemento di innovazione. Non basta saper lavorare con passione e competenza. Occorre raccontare il proprio lavoro, portarlo fuori dai confini del proprio territorio che si ama e che si vive, farlo conoscere, incrementare così il passaparola e le vendite”. E la Camera di Commercio, con un apposito bando, investirà proprio sulle imprese ad alto contenuto innovativo e creativo, sostenendo, anche attraverso contributi a fondo perduto, i progetti per la massa a punto di interventi per l´efficienza energetica, l’introduzione di nuovi modelli organizzativi, la realizzazione di infrastrutture telematiche e satellitari, la valutazione e valorizzazione dei beni intangibili dell´impresa, l´innovazione di processo e di prodotto, la gestione integrata dei servizi turistici, la qualificazione della rete distributiva e commerciale, la promozione e la vendita online di prodotti e servizi, il deposito di brevetti e la creazione di applicazioni social. Duplice l’obiettivo del bando dell´Ente di Largo Castello: da un lato favorire l’innovazione di prodotto, di processo e dei servizi, attraverso l’introduzione di nuove tecnologie digitali o l’uso innovativo di conoscenze e tecnologie esistenti, dall’altro sostenere le imprese nel settore Ict nelle fasi di ricerca, sperimentazione e realizzazione di prodotti e servizi digitali innovativi basati sul paradigma Internet of Things, una possibile evoluzione dell´uso della rete, che consente agli oggetti di “acquisire intelligenza” grazie al fatto di poter comunicare dati e accedere ad informazioni aggregate attraverso altri sistemi operativi. |
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TK-AST: PRESIDENTE MARINI A ROMA INCONTRA PARLAMENTARI UMBRI |
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Roma, 22 settembre 2014 - Salvaguardia del sito industriale Tk Acciai speciali di Terni, tutela dell´occupazione, una strategia industriale che dia prospettive di maggiore competitività dello stabilimento: sono questi i principali obiettivi su cui hanno manifestato condivisione i vertici delle istituzioni locali e una rappresentanza dei parlamentari di Camera e Senato eletti in Umbria, nel corso di una riunione svoltasti a Roma, presso la sede della Regione Umbria, su invito della presidente Catiuscia Marini. Erano presenti anche il presidente della Provincia e il sindaco di Terni, Feliciano Polli e Leopoldo di Girolamo. L´incontro è stata l´occasione di uno scambio di informazioni tra le rappresentanze istituzionali e parlamentari, al fine di un positivo raccordo delle iniziative che, nell´autonomia di ciascuno, potranno essere assunte nel corso dei prossimi giorni, in costanza della trattativa che si sta svolgendo tra la dirigenza Ast e le organizzazioni sindacali, con la mediazione del Governo che vede impegnati in prima persona il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi e del viceministro, Claudio De Vincenti. Entro breve sarà calendarizzato un nuovo incontro con la partecipazione dei parlamentari europei della circoscrizione Centro-italia - in questi giorni impegnati nella sessione ordinaria a Strasburgo - al fine di condividere anche con loro le iniziative da assumere in sede europea allo scopo di ribadire la comune volontà di tutti per il mantenimento dell´assetto industriale del sito di Terni. |
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IMPRESE IN LOMBARDIA, 500 MILIONI PER SMOBILIZZO CREDITI TRA AZIENDE |
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Milano, 22 settembre 2014 - ´Credito In-cassa´, la misura approvata da Regione Lombardia lo scorso anno per sbloccare i crediti vantati dalle imprese nei confronti delle Pubbliche amministrazioni, si estende anche ai crediti tra imprese. La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, ha infatti approvato l´istituzione di una nuova linea di intervento (´Credito In-cassa B2b´), finalizzata appunto a smobilizzare i crediti vantati dalle imprese verso altre imprese. Lo hanno annunciato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e lo stesso assessore Melazzini, il 19 settembre, nel corso della conferenza stampa dopo la riunione della Giunta. Misura Concreta Di Aiuto A Imprese - "E´ una misura molto importante - ha detto Maroni -, perché l´aiuto concreto alle imprese consente di combattere meglio la crisi e aiutare i lavoratori". "Attualmente - ha spiegato Melazzini - oltre il 54 per cento dei pagamenti tra imprese in Lombardia avviene in ritardo rispetto a quanto pattuito contrattualmente, con un effetto a cascata su tutta la filiera. Per questo abbiamo deciso di approvare questo provvedimento estremamente importante ed efficace, per smobilizzare il credito, non solo verso le Pubbliche amministrazioni, ma anche tra imprese. La misura è destinata alle aziende con sede legale o almeno una sede operativa in Lombardia e che vantino crediti commerciali nei confronti di altre imprese anche non lombarde". I Dettagli Del Provvedimento - La nuova linea B2b di ´Credito In-cassa´ ha un plafond di 500 milioni e si articola in due misure. 1) Per le Micro piccole e medie imprese (Mpmi) si favorisce lo smobilizzo di crediti commerciali (maturati o maturandi) vantati nei confronti di altre imprese attraverso una garanzia a copertura del mancato rimborso degli importi affidati sulle linee di credito attivate. Il plafond è di 200 milioni, il fondo di garanzia di 20 milioni. 2) Per le grandi imprese si favorisce lo smobilizzo di crediti commerciali vantati verso altre imprese attraverso lo strumento del factoring pro-soluto. Il plafond è di 300 milioni. L´intervento regionale prevede un abbattimento del costo dell´operazione attraverso il fondo funzionamento di ´Credito In-cassa´ (19 milioni) e viene previsto un trattamento maggiormente favorevole per le imprese che abbiano aderito al ´Codice Italiano Pagamenti Responsabili´: per queste imprese, infatti, è previsto un abbattimento dell´1,25 per cento, rispetto allo 0,75 per cento assicurato negli altri casi. |
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MOLISE - CONTRATTO DI RETE: PUBBLICATO IL MODELLO STANDARD |
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Campobasso, 22 settembre 2014 - Il Sistema Camerale comunica che è entrato in vigore il 9 settembre 2014 il regolamento recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al Registro delle Imprese. Si tratta dell’utilizzo del modello standard on line disponibile nell’apposita area web dedicata del sito www.Registroimprese.it In questa sezione, dove sono presenti anche informazioni pratiche, strumenti, statistiche e riferimenti normativi, le aziende avranno la possibilità di scaricare e quindi presentare attraverso la procedura telematica, il modello standard per la trasmissione del contratto di rete al Registro delle imprese ( Decreto 10 aprile 2014, n. 122). Imprenditori, associazioni, professionisti e Istituzioni che aderiscono al contratto di rete hanno l’occasione di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato. Nello specifico utilizzando la piattaforma on line “ contrattidirete.Registroimprese”, gli stessi hanno la possibilità di usufruire di strumenti e suggerimenti efficaci per valutare la costituzione di una nuova rete ed evitare errori prima di iniziare il percorso che porta alla realizzazione di un contratto. Inoltre, la nuova procedura informatica, attraverso la quale possono essere trasmessi i contratti di rete, semplifica notevolmente la modalità di costituzione delle reti d’impresa. Ai fini degli adempimenti pubblicitari il contratto di rete deve essere redatto per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, ovvero per atto firmato digitalmente a norma degli artt. 24 e 25 del dlgs 82/05, il cosiddetto “codice dell’amministrazione digitale”, da ciascun imprenditore o legale rappresentante delle imprese aderenti, trasmesso ai competenti uffici del registro delle imprese attraverso il modello standard tipizzato con decreto del Ministero della Giustizia, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Ministero dello Sviluppo Economico. Il modello si compone di quattro parti: 1. Contratto di rete: data di costituzione del contratto, imprese partecipanti, oggetto del programma di rete, modalità di realizzazione, obiettivi strategici, modalità di eventuali successive adesioni al contratto; 2. Organo comune: caratteristiche e composizione (es.: monocratico o collegiale), componenti, poteri di gestione e di rappresentanza, modalità decisionali, regole per la sostituzione dei componenti; 3. Fondo patrimoniale: eventuale presenza di un fondo comune, ammontare, regole di gestione; 4. Allegati e invio: eventuali documenti da allegare, apposizione firma digitale, comunicazione unica al Registro Imprese comprensiva degli allegati. La procedura di compilazione prevista è semplice e sequenziale. E’ possibile in seguito effettuare correzioni o integrazioni. |
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CONVEGNO CNA SU ARTIGIANATO: LA CAMPANIA CONTINUA AD INVESTIRE NEL SETTORE |
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Napoli, 22 settembre 2014 – Lo scorso 18 settembre l´assessore al Lavoro e alla Formazione Professionale Severino Nappi ha partecipato al convegno promosso dalla Confederazione Nazionale dell´Artigianato (Cna) su "La rinascita dell´Artigianato", svoltosi a Salerno. Nel corso dell´incontro sono stati consegnati gli attestati di Maestro Artigiano a 50 artigiani della Provincia di Salerno. La figura di Maestro Artigiano e l´istituto delle Botteghe Scuola sono stati istituiti con la legge regionale sull´apprendistato approvata ad iniziativa dell´assessore Nappi e che prevede il finanziamento dei percorsi di formazione degli apprendisti, affidati direttamente agli artigiani, da svolgersi direttamente nelle imprese e nei lavoratori, finanziati con 7,5 milioni di euro. "In questi anni - dice Nappi - abbiamo investito nell´artigianato risorse significative: dal microcredito al credito d´imposta, dallo start up ai finanziamenti per le imprese giovani e femminili. Accanto alle risorse, abbiamo dato vita a regole innovative: la legge quadro sull´artigianato, l´introduzione delle botteghe scuola e dei maestri artigiani, la costituzione di poli formativi nell´ambito delle filiere d´eccellenza del settore. Questo perché l´artigianato campano si pone tra innovazione e tradizione e rappresenta uno straordinario strumento di credito per il nostro territorio. Era giusto quindi investire su quelli che la mattina alzano la saracinesca e contribuiscono a dare lavoro e futuro a questa terra", conclude. |
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CGIL, MARONI: CREDO MOLTO NEL CONFRONTO CON LE PARTI SOCIALI |
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Milano, 22 settembre 2014 - "Io credo nel confronto con le parti sociali, con le rappresentanze sindacali e con i corpi intermedi e l´utilità di questo confronto è dimostrata dalle tante intese che in questo anno e mezzo abbiamo stipulato, l´ultima delle quali firmata a giugno con i sindacati e le imprese, per poter garantire ai giovani che avranno un lavoro durante Expo di proseguire in questa loro attività lavorativa anche dopo Expo: accordo nel quale la Regione ha messo 24 milioni di euro. Dai sindacati, anche se magari non sempre la pensano allo stesso modo, arriva sempre un contributo dialettico che mi è utile per migliorare le scelte che faccio". Lo ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Cgil Lombardia. Prossima Intesa Su Riforma Sistema Socio-sanitario Lombardo - "Ora - ha proseguito Maroni - stiamo per arrivare alla definizione di un altro avviso comune importante con Cgil, Cisl e Uil sulla riforma del Sistema socio-sanitario lombardo e, anche qui, il confronto con il sindacato è stato nel merito e nella concretezza: stiamo arrivando alla definizione di un avviso comune, che riassume una posizione comune su quello che dovrà essere il Sistema sanitario della Lombardia nel futuro, una riforma necessaria per adeguarlo alle nuove esigenze dei prossimi anni". |
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CON ERASMUS TRE MESI IN UN’IMPRESA ALL’ESTERO |
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Milano, 22 settembre 2014 - Con “Erasmus per giovani imprenditori” Formaper, azienda speciale della Camera di commercio, attraverso finanziamenti della Commissione Europea, finanzia tre mesi di soggiorno all’estero in un Paese dell’Unione Europea alle nuove imprese con meno di tre anni. Il programma europeo offre a coloro che hanno deciso di avviare un´impresa o l´hanno avviata da non più di tre anni, la possibilità di lavorare a fianco di un imprenditore estero oppure affiancarsi ai titolari di un altro Paese partecipante al programma e creare nuovi contatti internazionali. Per informazioni www.Formaper.it e www.Erasmus-entrepreneurs.eu Formaper, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, ha il compito di gestire le candidature per il matching tra un giovane imprenditore - o aspirante - ed un´azienda ospitante. Il soggiorno all´estero può durare fino a 3 mesi. Il programma prevede anche l´opportunità di ospitare un giovane imprenditore per condividere esperienze e lavorare insieme. L´impresa non deve sostenere nessuna spesa in quanto la persona che l´imprenditore ospita ottiene una sovvenzione. Lo scambio dura da uno a sei mesi, ai fini di espandere la propria azienda o entrare in altri mercati europei, prendere contatto con altri imprenditori o sviluppare e sperimentare nuove idee. Nuove imprese in tre anni in Lombardia. Sono circa 179mila le nuove imprese Lombarde negli ultimi tre anni, il 15,7% di tutte quelle nate in Italia nello stesso periodo. Milano da sola ne concentra 70mila, il 39,4% lombardo e il 6,2% italiano. In Italia Milano è seconda dopo Roma con 93mila startup, terza Napoli con 53mila e quarta Torino con 46mila. In Lombardia dopo Milano vengono Brescia (22mila startup), Bergamo 17mila, Monza e Brianza con quasi 15mila e Varese con 13mila. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro delle imprese relativi alle sedi d’impresa iscritte tra luglio 2011 e giugno 2014. |
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BOLZANO: SEMPLIFICAZIONE RADICALE, PROCEDURE VELOCIZZATE |
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Bolzano, 22 settembre 2014 - L´intero sistema degli appalti pubblici è stato rivisto con la nuova regolamentazione della Giunta provinciale nella legge omnibus approvata il 18 settembre dal Consiglio. "Il sistema è stato semplificato radicalmente, punta a garantire la massima partecipazione alle gare e a velocizzare la procedura per imprese e amministrazione", spiega il presidente della Provincia Arno Kompatscher. La nuova regolamentazione introduce una semplificazione amministrativa e accelera le procedure in materia di appalti pubblici in Alto Adige. "La fase dei controlli sui requisiti di partecipazione presentati dalle imprese con autodichiarazione costituiva una grossa criticità nelle procedure di gara, con allungamento dei tempi, incertezza giuridica, incremento del contenzioso", spiega il presidente Kompatscher. Le nuove direttive Ue in materia di appalti pubblici e concessioni "hanno offerto nuovi spazi di manovra e hanno così permesso alla Giunta di intervenire con lo specifico articolo nella legge omnibus", spiega il Presidente. L´ue si è mossa verso una semplificazione del sistema e la più ampia partecipazione alle procedure: "Ogni impresa effettivamente in possesso dei requisiti deve quindi poter essere ammessa alla gara. In concreto, la verifica del possesso dei requisiti viene condotta dall´amministrazione solo sull´aggiudicatario, successivamente alla valutazione delle offerte", spiega Kompatscher. Si riduce il carico burocratico, la procedura di gara viene velocizzata, è assicurata un´ampia partecipazione. Un´ulteriore semplificazione: al termine della gara, le verifiche sui requisiti della prima impresa in graduatoria sono operate dalle amministrazioni attingendo alle informazioni già disponibili in banche dati. "Anche qui viene garantita maggiore flessibilità: se necessario, le amministrazioni invitano tali imprese a completare o a fornire chiarimenti su certificati e documenti entro dieci giorni", conclude Kompatscher. |
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FORUM MATERIALI AVANZATI |
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Bari, 22 settembre 2014 - ““La ricerca sui materiali innovativi schiude un futuro strepitoso. Noi siamo all’inizio di una rivoluzione e possiamo toccarla con mano, per esempio, quando parliamo di materiale di costruzione di aeroplani. Il passaggio dalla fibra di alluminio a quella di carbonio dimezza il peso di un aereo, a parità di dimensioni un aereo in fibra di carbonio pesa la metà e questo significa un minor consumo di carburanti e una minore emissione di carburanti in atmosfera. Si apre effettivamente un orizzonte nuovo. E non c’è settore in cui non si possa immaginare lo studio di materiali innovativi. Cambia l’idea generale di sviluppo economico. Qui, è la frontiera del futuro”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola il 18 settembre in Fiera del levante al Forum Internazionale sui Materiali Avanzati. “Quello che oggi sta accadendo qui, è il frutto della narrazione – ha continuato Vendola – noi non abbiamo voluto sentirci i migliori del mondo, ma abbiamo detto facciamo in modo che la Puglia impari a sentirsi competitiva con le parti più ricche e sviluppate del mondo. Che impari dalle buone pratiche degli altri in Europa e nel mondo. Cerchiamo di essere protagonisti della globalizzazione. Occorre innovare perché chi non ha il coraggio di innovare non partecipa neppure alla partita e l’unica possibilità per giocarla, e magari vincerla, è mettere in discussione tutto”. Per Vendola “occorre mettere da parte tutto ciò che è pigrizia culturale, conservatorismo, attaccamento ai piccoli privilegi, le piccole e grandi corporazioni”. “Possiamo fare poche cose - ha continuato il Presidente - per fermare la deriva della crisi economica e queste poche cose sono legate, soprattutto, al coraggio dell’innovazione. Ma non soltanto innovazione come avanzamento tecnologico, quasi da magia della scienza perché l’innovazione non può che essere innovazione sociale. Per esempio, l’innovazione legata ai materiali innovativi funziona solo se riqualifichi le periferie, se, invece di costruire centrali nucleari, investi sull’efficientamento energetico e idrico degli edifici. Io spero – ha concluso Vendola - che la Puglia saprà continuare a difendersi con le unghie e con i denti e ad attrarre investimenti da tutto il mondo ma non a svendere la propria terra”. A Bari, per la prima volta in Italia, “Advanced Materials International Forum” riunirà, in una due giorni di full immersion sul tema, oltre 300 professionisti del mondo della ricerca e dell’industria dei materiali avanzati per discutere sulle ultime tendenze ed evoluzioni del settore e promuovere partnership commerciali con le imprese pugliesi. Al centro del dibattito internazionale: le strategie di intervento nel campo della ricerca, l’evoluzione della domanda dell’industria dei materiali avanzati, le specializzazioni produttive nel settore aerospaziale, le attività di ricerca e sviluppo applicate all’automotive e alla cantieristica navale. Promosso dalla Regione Puglia – Assessorato allo Sviluppo economico, in collaborazione con il Servizio Innovazione e Ricerca Industriale e con Arti, l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, il Forum costituirà, dunque, un’imperdibile occasione per la Puglia di esplorare le potenzialità dei materiali avanzati in alcuni settori industriali chiave dell’economia regionale, nazionale e internazionale “Il messaggio dei materiali avanzati – ha detto Loredana Capone, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia – è che se si investe in materiali innovativi si possono migliorare le performances non solo dei settori dell’automotive o dell’aerospazio, ma anche della moda, dell’agroalimentare. La loro applicazione è talmente vasta, trasversale ed eterogena da interessare tutti i settori produttivi. Ed è proprio su questo che sono impegnate le nostre università, i nostri centri di ricerca, i distretti tecnologici, le imprese innovative, gli spin-off, con il risultato di aumentare notevolmente la capacità esportativa delle imprese. In tanti oggi scelgono di investire in Puglia. Tutto questo grazie ai suoi poli di eccellenza, all’alta specializzazione, e alle politiche regionali tese a sostenere e promuovere, attraverso un articolato sistema di incentivi, le attività di ricerca, innovazione, internazionalizzazione”. In occasione del Forum, nell´ambito del programma di attività del Piano Export Sud a sostegno delle Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), anche una missione di operatori esteri, specializzati nei settori dell’automotive, della cantieristica navale e dell’aerospazio, organizzata da Ice, l’Agenzia per la promozione all´estero e l´internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con il Servizio Internazionalizzazione della Regione Puglia e il supporto tecnico dello Sprint, lo Sportello Regionale per l´Internazionalizzazione. Venticinque i delegati in missione, provenienti da Francia, Germania, Polonia, Turchia, Regno Unito, Ucraina, Israele, Brasile, Cina e India, a disposizione di operatori e imprese per incontri business-to-business. “Advanced Materials International Forum” s’inserisce nel quadro delle attività strategiche della Smart Puglia 2020 che, in linea con gli indirizzi comunitari, punta alla diffusione e allo sviluppo del mercato delle tecnologie chiave abilitanti (Key Enabling Technologies - Kets), tra le quali, appunto, i materiali tecnologicamente avanzati, ritenute prioritarie per lo sviluppo della competitività dell’industria europea. |
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LOMBARDIA. FORUM BELLEZZA: IMPORTANTE VALORE CULTURALE ED ECONOMICO |
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Sabbioneta/mn, 22 settembre 2014 - "Il Forum della Bellezza nato a Sabbioneta lo scorso anno ha il grande merito di aver posto al centro dell´attenzione il concetto stesso di bellezza come motore culturale e economico, sfatando l´idea che si riferisca solo a un puro senso estetico. La bellezza è la forza con cui il nostro patrimonio culturale può mostrarsi al mondo nella sua straordinarietà e consapevolezza". Lo ha detto Cristina Cappellini, assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia al ´Forum della Bellezza´ che si è svolto oggi a Sabbioneta (Mantova). Coltivare Con Costanza La Bellezza - "Non basta - ha aggiunto l´assessore - possedere la bellezza se non la si coltiva con costanza e non la si promuove. Paolo Sorrentino, con il film premio Oscar ´La grande bellezza´, ci insegna come essa possa essere l´unica ancora di salvezza in un contesto di società decadente, crepuscolare. Ma per ovviare alla decadenza e al disimpegno occorre fare sempre tesoro delle parole di Peppino Impastato sull´importanza di educare alla bellezza, di aiutare i cittadini a farsi parte integrante di quella bellezza che se non viene coltivata ogni giorno con senso civico rischia di essere dimenticata e vinta dalla noncuranza o dalla rassegnazione al brutto, al negativo". Conservare E Promuovere Patrimonio Culturale - "Credo sia dovere di tutti, amministratori e cittadini - ha detto ancora l´assessore Cappellini -, nonostante le grandissime difficoltà economiche che imperversano soprattutto a livello locale, non solo conservare ma anche promuovere il nostro patrimonio culturale e paesaggistico perché ci sia una maggiore conoscenza". Culture In Cammino Per Valorizzare Territorio - "Il mio progetto di assessorato itinerante ´Culture in cammino´ - ha spiegato l´assessore - è servito e serve anche a questo: conoscere, far conoscere e intervenire dove possibile con azioni concrete. La Regione ha partecipato attivamente a diverse operazioni di ´rinascita´ di beni culturali, da quelli colpiti dal terremoto nel Mantovano due anni fa, a quelli oggetto di interventi in diverse province lombarde. Cito ad esempio la casa museo Pogliaghi di Varese, riaperta dopo vent’anni di chiusura, nonché il recupero della Cripta del Sacro Monte, che sarà inaugurata tra qualche giorno, oppure la Cappella della Regina Teodolinda nel Duomo di Monza di cui si sta terminando il restauro. Per non parlare dell´importante intervento di restauro della Villa Reale a Monza, che nei primi giorni di riapertura ha visto circa 78.000 visitatori". Expo Occasione Straordinaria - "L´anno prossimo - ha detto ancora l´esponente della giunta Maroni - avremo la grande sfida dell´Expo e sarà un´occasione unica per mostrare le nostre bellezza agli occhi del mondo e far sì che i nostri territori si ritaglino il ruolo che meritano". "Mi fa piacere che Il Forum della bellezza, - ha continuato l´assessore - che ormai sta diventando un laboratorio permanente nella città di Sabbioneta, preveda nel periodo dell´Expo un progetto itinerante in alcune località lombarde, collegando arte e cibo in concomitanza anche con il Forum Mondiale dell´Unesco a Monza". Progetto Per Valorizzare Siti Unesco - "Sempre in vista di Expo - ha anticipato Cristina Cappellini -, Regione Lombardia avvierà a breve un apposito tour di valorizzazione dei siti Unesco lombardi e quindi rifarà presto tappa a Mantova e a Sabbioneta". "Dobbiamo far sì - ha concluso la responsabile delle Culture lombarde - che la nostra Regione sia percepita sempre di più come un motore culturale oltre che economico, visto che ha tutte le carte in regola per vincere questa sfida". |
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REINDUSTRIALIZZAZIONE PIOMBINO, ASSESSORE TOSCANA HA INCONTRATO SINDACO E SINDACATI |
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Firenze, 22 settembre 2014 - Una verifica in vista della pubblicazione della "Pre call" per la reindustrializzazione in base all´Accordo di programma per interventi di riqualificazione e riconversione del polo industriale di Piombino. E in particolare l´ipotesi di premialità per aziende che si insedino sul territorio e assumano anche lavoratori delle imprese dell´indotto colpite dalla crisi della Lucchini. Questi i temi all´ordine del giorno dell´incontro che si è svolto nella sede dell´assessorato alle attività produttive tra l´assessore regionale Gianfranco Simoncini, il sindaco di Piombino Massimo Giuliani accompagnato da due assessori e le organizzazioni sindacali. L´assessore Simoncini ha anche informato i partecipanti all´incontro di avere convocato per giovedì prossimo25 settembre a Piombino (ore 15 nella Sala Consiliare del Comune) una riunione della cabina di regia territoriale per fare il punto sullo stato di avanzamento complessivo di tutti i filoni di intervento previsti dall´Accordo di programma, che riguardano il Prri (Piano di riqualificazione e riconversione industriale), la Pre call, i lavori in ambito portuale e le bonifiche delle aree industriali. |
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GUALA, LOMBARDIA: BENE INTESA CHE TUTELA LAVORATORI |
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Milano, 22 settembre 2014 - "Esprimo la mia soddisfazione per un accordo che tutela almeno in parte i lavoratori e che è stato ottenuto anche grazie all´impegno della Regione Lombardia. La priorità era e resta la salvaguardia dei lavoratori". E´ quanto dichiara l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, in riferimento all´intesa raggiunta tra l´azienda Guala di Torre d´Isola (Pavia) ed i sindacati. Reindustrializzazione - "Nonostante rimanga profondamente rammaricato - prosegue Melazzini - nel prendere atto che si intenda spostare le attività fuori dal territorio, rimango fiducioso che, anche grazie agli strumenti che siamo in grado di proporre come Regione Lombardia, si possa costruire un percorso di reindustrializzazione del sito". Supporto A Imprese - "Anche in occasione dell´incontro che ho avuto con i responsabili dell´azienda - conclude l´assessore - avevo ribadito infatti che Regione Lombardia può mettere a disposizione strumenti, come gli ´Accordi di competitività´ previsti dalla legge ´Impresa Lombardia´, in grado di garantire la continuità e il rilancio produttivo. Alle nostre aziende voglio dire che le opportunità ci sono e, da parte nostra, c´è piena disponibilità a supportare chi vuole fare impresa". |
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