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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Gennaio 2015
QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EUROPEO: TTIP, DIRITTI UMANI, LEGA ARABA, EYE  
 
Strasburgo, 20 gennaio 2015 - Le commissioni parlamentari si incontrano questa settimana a Bruxelles per discutere l´accordo transatlantico (Ttip) e i recenti sviluppi nel Mediterraneo e nel Medio Oriente. La Presidenza lettone presenterà le sue priorità nelle commissioni. I deputati discuteranno anche dell´Evento della gioventù europea 2014 (Eye) con alcuni partecipanti. Mercoledì e giovedi la commissione al Commercio internazionale discuterà il progetto su una nuova posizione sull´accordo transatlantico (Ttip) che includerà per la prima volta la risoluzione delle controversie tra investitore e Stato. Martedì la commissione agli Affari esteri incontrerà Nabil El Araby, Segretario generale della Lega degli Stati arabi, per discutere i recenti sviluppi nel Mediterraneo e in Medio Oriente, tra cui la situazione in Siria, Iraq, Libia ed Egitto. Giovedì, la commissione per le Libertà civili discuterà la situazione dei diritti umani in Ungheria con i rappresentanti del governo e della società civile. Clicca qui per altre notizie dal Parlamento europeo. Le misure per proteggere meglio il budget e i programmi dell´Ue dalle frodi devono essere votate dalla commissione per il Controllo dei bilanci mercoledì, sulla base della relazione annuale della Commissione sulla tutela degli interessi finanziari dell´Ue 2013. Durante la settimana, le commissioni parlamentari incontreranno i ministri del governo lettone per discutere il programma di lavoro della Presidenza del Consiglio dell´Unione europea nei rispettivi settori di competenza. La Presidenza lettone è iniziata in gennaio e terminerà a fine giugno 2015. Delle "audizioni veloci" si terranno martedì e giovedì in diverse commissioni con i partecipanti della manifestazione per i giovani europei (Eye2014) ospitati dal Parlamento europeo nel maggio 2014, in cui migliaia di giovani europei hanno discusso le loro idee per un´Europa migliore con i deputati. Infine mercoledì, la commissione all´Ambiente voterà una risoluzione per una migliore tracciabilità dell´origine della carne utilizzata negli alimenti trasformati.  
   
   
IL DISCORSO DEL VICEPRESIDENTE KATAINEN IN OCCASIONE DEL LANCIO DI FI-COMPASS  
 
Bruxelles, 20 gennaio 2015 – “ Cari organizzatori, cari partecipanti, Sono molto lieto di essere qui con il Commissario Cretu e vicepresidente Molterer per lanciare Fi-compass. Da quando abbiamo lanciato il nostro piano di investimenti, gran parte dell´attenzione è stato il finanziamento del rischio supplementare fornita dal primo pilastro del nostro piano - il fondo europeo per gli investimenti strategici. Tuttavia, il piano di investimenti ha altri due pilastri con importanza pari o addirittura superiore. E ´una grande soddisfazione per me consegnare anche oggi sul secondo: far accadere gli investimenti nell´economia reale con una migliore assistenza tecnica. Anzi, per me la parte più rilevante del piano di investimenti si occupa di cambiare l´Europa e il modo in cui il denaro pubblico viene speso strutturalmente e permanentemente. Dobbiamo aprire-up di nuove opportunità di investimento, con una maggiore trasparenza e una migliore assistenza tecnica. E, infine, tutto questo deve essere completata da una serie di misure per eliminare gli ostacoli agli investimenti e di creare di un vero mercato unico - il nostro terzo pilastro. Mentre c´è un sacco di dettagli tecnici nei piani presentati - e giustamente bisogno di discutere chi e farli destra. E ´importante non perdere di vista il quadro generale e ciò che questo è tutto per. Una crisi di fiducia frena i flussi di investimento che sono la linfa vitale dell´economia europea. Nel loro insieme, questi tre pilastri dovranno ripristinare la fiducia degli investitori e ottenere investimenti che scorre nelle regioni e nei settori della nostra economia in cui è necessaria la creazione di posti di lavoro più. Questa Commissione sta fornendo veloce. Meno di due mesi dopo aver annunciato la sua strategia ambiziosa per incrementare l´occupazione e la crescita, la Commissione europea ha presentato il progetto di legge per mettere il piano di investimenti in essere. Come parte della proposta legislativa, abbiamo proposto anche la creazione di Investment Advisory Hub europeo, in collaborazione con la Bei a fornire assistenza tecnica maggiore ai promotori pubblici e privati. Infatti, l´assistenza tecnica deve aiutare i promotori pubblici e privati ​​per capire meglio i nostri strumenti tecnici (con piattaforme come Jaspers o quella che lanciamo oggi, Fi-compass) e aiutare le parti interessate per preparare al meglio i loro progetti. Come sapete, i programmi dei fondi strutturali sarà anche un contributo significativo al raggiungimento degli obiettivi del piano di investimenti, e l´impegno degli Stati membri ad un uso più efficace è un elemento complementare del Piano. La Commissione incoraggia gli Stati membri e le autorità regionali e locali a fare ampio uso di strumenti finanziari innovativi per il periodo di programmazione 2014-2020 in aree di investimento chiave come le Pmi il supporto, l´efficienza energetica, le tecnologie dell´informazione e della comunicazione, i trasporti e il sostegno alla R & S. Questo significativo aumento dell´utilizzo di strumenti finanziari per Esif di raggiungere un raddoppio complessivo rispetto al 2007-2013 è riportato nel piano di investimenti e inseriti nel programma di lavoro della Commissione. Instruments, come i prestiti, equità e garanzie, sono relativamente nuovi per molte amministrazioni pubbliche rispetto alle sovvenzioni, ma hanno dimostrato capacità di fornire sostegno all´economia reale. Le nuove regole per Esif 2014-2020 hanno ampliato il campo di applicazione per l´utilizzo di strumenti finanziari. Nel 2014-2020 gli strumenti finanziari possono essere utilizzati anche per progetti di infrastrutture come la banda larga, il trattamento delle acque reflue e trasporto inclusi nello sviluppo rurale. Tuttavia, il mio messaggio a voi è che non siete soli nel fare la maggior parte di questi strumenti finanziari . L´obiettivo di almeno il doppio degli importi per gli strumenti finanziari in 2014-2020 è ambizioso ma realistico. La Commissione è ben consapevole del fatto che una misura non può andare bene tutto. Questo è il motivo per cui la Commissione e la Bei collaboreranno per discutere le implicazioni per ciascuno Stato membro, al fine di costruire l´esperienza del programma attuale e sfruttare appieno il potenziale futuro per un ulteriore uso di strumenti finanziari. Oggi e la conferenza di domani fornirà ai partecipanti le informazioni giuste, risorse e strumenti per rafforzare l´uso degli strumenti finanziari nei loro Stati membri.  
   
   
INVESTIMENTI OFFENSIVE UE: COMMISSIONE E BEI LANCIANO IL NUOVO SERVIZIO DI CONSULENZA SU STRUMENTI FINANZIARI  
 
Bruxelles, 20 gennaio 2015 - Il 19 gennaio, la Commissione europea lancia in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti (Bei), la Compass fi , un nuovo servizio di consulenza su strumenti finanziari nell´ambito del Fondo europeo per gli investimenti strutturali e (Esi Fund). Questo servizio è parte della piattaforma consultiva centrale, che è una parte importante del piano di investimenti è l´Unione europea. L´attuazione del programma di investimenti sta progredendo rapidamente. A soli 50 giorni dopo il presidente Juncker aveva presentato piani per un´offensiva investimenti europei, la Commissione ha già einenLegislativvorschlagfür il Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi) ha presentato, che sarà installato in tutta l´Unione europea di mobilitare 315 miliardi di Eur di investimenti pubblici e privati , La fi Compass Commissione e Bei vanno ora in rapida successione, il secondo componente del programma di investimenti che in realtà gli investimenti nell´economia per garantire. Questo secondo elemento è quello di migliorare il supporto tecnico (con una piattaforma centrale per la consulenza, ottenere la necessaria assistenza per la natura tecnica e finanziaria su enti pubblici e privati); anche maggiore trasparenza per gli investitori in offerta. Nel corso dell´anno da istituire con la Bei un "pipeline" di progetti validi. La nuova piattaforma fi Compass è in una due giorni di conferenza Presentato anche partecipato Jyrki Katainen, Viezepräsident la Commissione europea e Commissario per l´occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, Corina Creţu, Commissario per la politica regionale, e Wilhelm Molterer, Vicepresidente della Bei, parteciperanno. Sulla conferenza di alto livello si incontreranno con i rappresentanti degli Stati membri e delle regioni e scambiare esperienze e le migliori pratiche per quanto riguarda la progettazione e l´utilizzo di questi strumenti. In anticipo rispetto alla presentazione pubblica Vice President Jyrki Katainen ha dichiarato: " I soldi ci sono, ma si sente da parte degli investitori che hanno bisogno di progetti ben strutturati e l´accesso a informazioni chiare per dirigere i fondi di investimento in progetti di fiducia. Vogliamo accelerare la costruzione della piattaforma per il supporto tecnico in modo che i potenziali investitori hanno un punto centrale di contatto per consulenza e supporto. Il Compass fi è un passo importante nella direzione giusta ". Corina Creţu, Commissario per la politica regionale, commenta: " Accolgo con favore il lancio della Compass fi. Su questa piattaforma, possiamo unire le nostre conoscenze e quindi ottimizzare il loro impatto a terra . Ci sono ottimi esempi che possono servire come fonte di ispirazione per gli altri paesi, in particolare per coloro che hanno difficoltà ad ottenere fondi comunitari e per garantire il loro uso efficace. Invito gli Stati membri a raddoppiare gli investimenti che vengono instradati attraverso gli strumenti finanziari nel nuovo periodo di programmazione. " Vicepresidente della Bei Wilhelm Molterer ha aggiunto: " La Bei con la loro esperienza tecnica e specifiche per paese settoriale ha il potenziale per promuovere un più ampio uso di strumenti finanziari. La Commissione e gli Stati membri riconoscono che l´esperienza; Useremo per sostenere i beneficiari dei fondi Ue nella selezione dei progetti con alta redditività economica. " La piattaforma sarà uno strumento importante per gli Stati membri in materia di utilizzo di strumenti finanziari come parte del fondo Tfr; La politica di coesione è infatti un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi del programma di investimento - investimento strategico e redditizio, la creazione di posti di lavoro e la crescita sostenibile - gioco. Il programma di investimenti mira a raddoppiare l´uso di strumenti finanziari nel periodo 2014-2020; il loro uso aumenta la redditività di ogni investito negli Stati Uniti Dollari. Istituito dalla Commissione europea e la piattaforma Fi Compass Bei è progettato per preparare le autorità di gestione dei programmi e le parti interessate per migliorare l´uso di tali strumenti e di approfondire le proprie conoscenze in questo settore.  
   
   
"EVITARE UN" LOST GENERATION ": CHE COSA PUÒ FARE L´UE PER COMBATTERE LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE?  
 
Bruxelles, 20 gennaio 2015 – Di seguito l’intervento di Marianne Thyssen - Commissario per l´Occupazione, gli affari sociali, competenze e la mobilità del lavoro in al seminario sull´occupazione giovanile organizzato da Notre Europe - Jacques Delors Istituto, la Fondazione Calouste Gulbenkian e il Comitato economico e sociale europeo: “ Signore e signori, E ´inaccettabile che oggi più di ogni cinque giovani sul mercato del lavoro non riesce a trovare un lavoro. Pur essendo la generazione con il raggiungimento più alto di istruzione mai, giovane di oggi hanno pagato il prezzo più alto per la crisi. Il ritmo di creazione di posti di lavoro è diminuito come le aziende non hanno fiducia nel mondo degli affari e l´accesso alle risorse finanziarie per assumere nuovo personale. Tuttavia, esistono co-alti livelli di disoccupazione, con 2 milioni di posti vacanti, un indicatore che alcune persone non hanno le giuste competenze o la mobilità a prendere posti di lavoro disponibili. Crescita dell´Ue è ulteriormente ostacolato dalla crescente numero di persone che lavorano al di sotto del loro potenziale. Queste persone sono spesso esclusi dalle opportunità di aggiornare le loro competenze. I mercati del lavoro devono essere più efficienti, ma anche più inclusiva e più giusta. Nessuno dovrebbe essere lasciato vulnerabile. Troppi lavoratori in nero sono oggi in situazioni inaccettabili molto precarie, senza protezione sociale. Queste situazioni hanno effetto su tutti i tipi di popolazione, compresi i giovani. Questa Commissione ha fatto un chiaro impegno: vogliamo un nuovo inizio per l´Europa. La nostra prima priorità è di dare una nuova spinta per la creazione di posti di lavoro. Questo è il motivo per cui abbiamo messo il sostegno agli investimenti, mobilitare oltre 315 miliardi di euro di ulteriori investimenti nelle aree strategiche attraverso il piano di investimenti, e le riforme strutturali al centro della risposta politica della Commissione. Il supporto per le riforme strutturali: garanzia per i giovani Questa offensiva investimento deve e porterà a nuovi posti di lavoro. Questo è un passo importante per evitare una generazione perduta. Ma non è sufficiente. Possiamo e faremo più. La garanzia per i giovani è al centro dei nostri sforzi per lisciare scuola-lavoro transizioni. La garanzia per i giovani sta diventando una realtà e ha portato a riforme strutturali audaci. Gli Stati membri ha rafforzato, ad esempio, la capacità dei servizi pubblici per l´occupazione, ha adottato gli incentivi per stimolare la creazione di posti di lavoro o ha preso misure per migliorare l´istruzione e sistemi di formazione. Il fatto che tutti gli Stati membri Ue ha presentato piani attuativi garanzia per i giovani l´anno scorso mostra un impegno comune al problema della disoccupazione giovanile e l´inattività. Ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia: nel 2014 la maggior parte degli Stati membri hanno ricevuto raccomandazioni specifiche per paese nel quadro del processo del semestre europeo, su ulteriori riforme necessarie per attuare la garanzia per i giovani e per migliorare il funzionamento dei loro mercati del lavoro. Accelerare il prefinanziamento attraverso l´Iniziativa per l´occupazione giovanile L´unione europea sostiene attivamente gli Stati membri nell´attuazione della garanzia per i giovani. Per quanto riguarda il sostegno finanziario dell´Ue, l´Iniziativa per l´occupazione giovanile, con un budget di 6,4 miliardi di euro nei prossimi anni, e il Fondo sociale europeo, sono di importanza fondamentale. Questi strumenti non saranno sufficienti a rotolare pienamente i sistemi di garanzia, ma fornire un importante supporto, che deve essere subito utilizzata per il miglior risultato possibile. Finora, la Commissione ha intrapreso una serie di misure per sostenere gli Stati membri nella programmazione e attuazione dell´iniziativa per l´occupazione giovanile, tra cui la consegna anticipata l´iniziativa. Inoltre, la Commissione intende lanciare una proposta aggiuntiva per aumentare prefinanziamento pagamenti agli Stati membri nell´ambito del Yei. Questa misura ha lo scopo di affrontare le difficoltà di alcuni Stati membri possono avere per attuare il Yei a terra per mancanza di liquidità. Assicurare che le persone in Europa hanno le competenze necessarie e sono in grado di adattarsi ai lavori del futuro è un elemento chiave della nostra strategia contro la disoccupazione giovanile. La Commissione ha anche preso altre misure per promuovere gli investimenti in competenze e al fine di garantire la fornitura di competenze adeguate attraverso il quadro di qualità per i tirocini e in particolare l´Alleanza europea per Posti di tirocinio. Alleanza europea per Posti di tirocinio Troppi dei nostri giovani hanno lasciato la scuola e l´università, con buoni risultati, ma conoscere l´interno delle agenzie di lavoro migliore di quella di un posto di lavoro. Abbiamo quindi bisogno di fornire ai giovani le competenze che li rendono attraenti per i datori di lavoro. Le competenze tecniche, imprenditoriali e innovative che possono aiutare le aziende a crescere; ma anche competenze trasversali come competenze linguistiche che permettono loro di essere mobili, e si adattano agli sviluppi del mercato del lavoro e dei cambiamenti di carriera, che stanno diventando sempre più la norma. Rafforzare il dialogo e la cooperazione tra il settore dell´istruzione e della formazione, i datori di lavoro e le autorità pubbliche è un must urgente. Questo è l´unico modo per garantire che ciò che le persone imparano nel campo dell´istruzione e della formazione è quello che i datori di lavoro stanno cercando. Sistemi di istruzione e formazione professionale di alta qualità - tra cui apprendimento basato sul lavoro e in particolare l´apprendistato - hanno dimostrato di fornire le giuste competenze per il mercato del lavoro: i paesi che operano tali sistemi, come la Danimarca, la Germania ei Paesi Bassi, sono riusciti a mantenere disoccupazione giovanile basso durante gli anni di crisi. Abbiamo quindi bisogno di rafforzare in modo significativo e scalare l´Alleanza europea per l´apprendistato, migliorando così la qualità e l´immagine di istruzione e formazione professionale in Europa. Questo farà parte delle azioni che intendono intraprendere durante il mio mandato. A tal fine, abbiamo bisogno di mobilitare la comunità imprenditoriale, e in particolare le Pmi, a partecipare più forte nella formazione dei giovani. Particolare attenzione deve essere prestata al ruolo dell´istruzione e della formazione professionale per aiutare l´integrazione delle donne e dei gruppi vulnerabili, come i disabili, le minoranze e gli immigrati, sul mercato del lavoro. Attraverso iniziative europee, come ´Il tuo primo lavoro Eures´ e ´Erasmus +´, siamo in grado di incrementare la mobilità degli apprendisti, e rafforzare le esperienze di apprendimento e del mercato del lavoro all´estero. Un forte Eures possono dare un contributo significativo per sostenere la mobilità equa in tutta Europa. Il grande interesse generato dal "Il tuo primo posto di lavoro Eures", che aiuta i giovani dai 18 ai 30 a trovare un lavoro in un altro Stato membro, dimostra la necessità di un sostegno speciale per la mobilità dei giovani. La Commissione continuerà a concentrarsi sulla mobilità del lavoro come i posti vacanti e l´inadeguatezza delle competenze persistono. Ciò richiede maggiore sostegno alla mobilità dei lavoratori e continui sforzi per ridurre gli ostacoli rimanenti. Come annunciato il 16 dicembre di fronte al Parlamento europeo, la Commissione presenterà verso la fine del 2015 una serie di iniziative che contribuiscono a una mobilità del lavoro più efficace e più equo. Il pacchetto mira a sostenere la mobilità del lavoro e la lotta contro gli abusi mediante un migliore coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, e la revisione mirata della direttiva sul distacco dei lavoratori. Promuovere la creazione di occupazione attraverso investimenti: Imprenditorialità L´imprenditorialità può essere un percorso di successo di disoccupazione e inattività. L´imprenditoria sociale è una scelta particolarmente interessante per i giovani che vogliono "fare un cambiamento". Considerando che le persone più giovani in Europa tendono ad essere più dinamico e hanno forte preferenza per il lavoro autonomo rispetto alla media della popolazione, dobbiamo fare di tutto per sfruttare appieno il potenziale di imprenditorialità per combattere la disoccupazione giovanile e - allo stesso tempo - per rilanciare la crescita in Europa potenziale. I giovani imprenditori devono affrontare sfide specifiche, quali le difficoltà di accesso ai finanziamenti, la mancanza di consapevolezza, la mancanza di capacità imprenditoriali ed esperienza, le reti limitate e ostacoli normativi e amministrativi. Per affrontare i potenziali colli di bottiglia, la Commissione si avvarrà del piano di investimenti 315 miliardi di euro per aumentare la microfinanza e l´imprenditorialità sociale attraverso lo sviluppo dei mercati di microfinanza e di investimento sociale. Inoltre, microfinanza e della finanza imprenditoria sociale nell´ambito dei programmi di imprenditorialità Easi Microfinanza / Easi sociali sono strumenti efficaci per facilitare l´accesso ai finanziamenti. L´esperienza dimostra che, soprattutto per i giovani, queste iniziative funzionano meglio se offerto come un pacchetto con i servizi di sviluppo di business mirati per affrontare eventuali carenze di competenze. Il lavoro sommerso Prevenire e combattere il lavoro nero, così come aiutare i lavoratori non dichiarati per integrare nel mercato del lavoro, è anche fondamentale per avere un mercato del lavoro equo e ben funzionante. Questo è essenziale per migliorare la qualità del lavoro e per promuovere la creazione di posti di lavoro formale. Tutti gli Stati membri hanno compiuto sforzi per prevenire il lavoro sommerso o di trasformare il lavoro sommerso al lavoro regolare. La Commissione ha proposto nel 2014 di istituire una piattaforma europea sul lavoro sommerso riunire varie autorità nazionali di controllo, per migliorare la cooperazione a livello Ue per lo scambio di informazioni e buone prassi. Il mio obiettivo è che nel giro di pochi anni, le autorità nazionali di tutta Europa sarà anche in grado di lavorare mano nella mano, per terra, per combattere tutte le forme di lavoro sommerso Le parti sociali Signore e signori, le parti sociali possono e devono svolgere un ruolo centrale nell´affrontare tutte queste sfide. La Commissione continuerà a supportarli nel prendere queste importanti responsabilità. Come parte di lì-lancio del dialogo sociale europeo, abbiamo in programma di organizzare una conferenza di alto livello, il 5 marzo a Bruxelles. Dialogo sociale costruttivo e responsabile è un elemento fondamentale dell´economia sociale di mercato europea, e dovrebbe essere rafforzato, non solo a livello europeo ma anche a livello nazionale. E ´un prerequisito per il buon funzionamento dei mercati del lavoro inclusivi, che conciliano la competitività e l´equità. Conclusione Signore e signori, Non posso sottolineare abbastanza che la disoccupazione giovanile e l´inattività è inaccettabile. Economicamente e socialmente. Si impedisce all´Ue di sfruttare appieno il suo potenziale di crescita. Si sta minando il senso di giustizia sociale che sottende le nostre democrazie. L´europa non può permettersi di lasciare che le risorse umane che i nostri giovani rappresentano vada sprecato e l´attuale tendenza deve essere invertita rapidamente. Il tempo è l´essenza, e uno degli obiettivi comuni di lotta alla disoccupazione giovanile è quello di garantire che i finanziamenti Ue sia adeguatamente mobilitato per attuare le raccomandazioni specifiche per paese. Spero che la conferenza di oggi è stata molto proficua a ciascuno di voi e che al momento della partenza molto presto tutti ricordiamo giovani sono il nostro bene più prezioso d´Europa, e la nostra forza trainante del futuro. Le loro abilità e talenti hanno bisogno di sviluppo e le loro potenziali esigenze intercettazioni se l´Europa vuole preservare la sua prosperità e di rafforzare la sua posizione nel panorama globale. Grazie per l´attenzione.  
   
   
AUDIZIONI EYE - I DEPUTATI ALL´ASCOLTO DEI GIOVANI  
 
Strasburgo, 20 gennaio 2015 - Cosa è successo a tutte le idee discusse durante l´evento europeo della gioventù 2014, quando 6.000 giovani europei si sono incontrati a Strasburgo per discutere il futuro dell´Europa? Il 20, 22 e 29 gennaio, i partecipanti all´Eye sono stati invitati a presentare le loro idee all´interno di diverse commissioni parlamentari. A seguito di un primo incontro nel mese di dicembre 2014, in commissione per l´Occupazione e gli Affari sociali del Parlamento europeo, le audizioni Eye proseguono questa settimana in più di sei commissioni. Clicca qui per altre notizie dal Parlamento europeo. I partecipanti all´Eye avranno la possibilità di presentare e discutere con gli eurodeputati alcune delle migliori idee raccolte durante l´evento Eye2014. Le commissioni coinvolte in questa iniziativa sono gli affari costituzionali, affari esteri; cultura e istruzione; ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare; libertà civili; giustizia e affari interni; industria, ricerca ed energia. Il programma completo delle audizioni è disponibile nella colonna di destra.  
   
   
REGIONI: A FVG PRESIDENZA COMITATO PROGRAMMA UE ITALIA-CROAZIA  
 
Udine, 20 gennaio 2015 - La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome riunita il 18 dicembre 2015 a Roma ha accolto la proposta avanzata dal Friuli Venezia Giulia per la conferma dell´esperienza dei Comitati nazionali di coordinamento dei programmi di cooperazione territoriale europea (Fondi Sie strutturali e di investimento 2014-2020). I Comitati saranno presieduti dalle Regioni e al Friuli Venezia Giulia, in particolare, sarà affidata, in turnazione con la Regione Emilia Romagna, la presidenza del Comitato Italia-croazia (tre anni) e la vicepresidenza del Comitato Interreg Europe, il nuovo programma di cooperazione interregionale. "Si tratta di un ruolo di regia che permetterà alla Regione di essere protagonista sui tavoli decisori della programmazione in tema di Cte, Cooperazione territoriale europea", ha commentato l´assessore regionale a Funzione pubblica e Autonomie locali Paolo Panontin che ha presentato la mozione accolta dalla Conferenza.  
   
   
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, PIGLIARU: SARDEGNA TERZA REGIONE EUROPEA PER PROGETTI CON I PAESI DELL’AREA MEDITERRANEA  
 
Cagliari, 20 Gennaio 2015 - "La Sardegna, per la sua posizione, è al centro di un dialogo possibile tra la sponda nord e quella sud del Mediterraneo e si candida ad essere il luogo in cui questo dialogo si intensifica e porta nuovi frutti": è uno dei passaggi dell´intervento con il quale il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha aperto il convegno "La nuova cooperazione internazionale", organizzato dal Coordinamento della cooperazione internazionale della Sardegna e dalla Regione nei locali della Fondazione del Banco di Sardegna a Cagliari. "La cooperazione internazionale è un tema cruciale in questa fase storica - ha spiegato il presidente - L´apertura dei mercati favorisce l´aumento della ricchezza ma non si occupa certamente della sua distribuzione: la cooperazione internazionale serve per garantire il governo di questi meccanismi e il ruolo della politica è quello di lavorare per includere, integrare, distribuire". Questo, ha continuato Pigliaru, "era, dopo la guerra, il senso del Piano Marshall: non vincitori né vinti, ma tutti partecipi del proprio futuro. Lo sviluppo è partecipazione consapevole e questo che affrontiamo oggi è un grande tema sul quale non possiamo permetterci di balbettare". Entrando nel merito, il capo dell´esecutivo regionale ha sottolineato l´importanza dell´approvazione, nell´agosto scorso, di una nuova legge che ha portato a compimento un dibattito sulla cooperazione internazionale durato vent´anni. Secondo il presidente Pigliaru, la nuova legge è caratterizzata dal rispetto dei criteri di efficienza, trasparenza e economicità, attraverso una gestione delle risorse fondata sul coordinamento di tutti gli attori coinvolti nel quadro della cooperazione. Inoltre, l´istituzione di nuovi organismi, come il Comitato interministeriale, il Consiglio Nazionale per la cooperazione allo sviluppo, l´Agenzia, hanno la finalità di garantire la programmazione, il coordinamento e l’efficienza operativa degli interventi. Tuttavia, ha sottolineato il capo della giunta, ora che si è entrati nella fase di elaborazione dei decreti attuativi del testo, è opportuno limare alcuni aspetti, come ad esempio un coinvolgimento maggiore delle Regioni. "In qualità di coordinatore delle Regioni per la materia della cooperazione allo sviluppo - ha detto il presidente Pigliaru - ho di recente scritto al ministro Gentiloni, chiedendogli di assicurare un´adeguata partecipazione delle Regioni nei tavoli di lavoro per la predisposizione dei provvedimenti attuativi". In questi anni, infatti, le regioni hanno saputo svolgere un ruolo importante nei processi di cooperazione, che ha portato alla creazione di partenariati stabili, aiuti concreti, benefici economici e creazione di fiducia reciproca tra diverse realtà territoriali. E proprio sotto quest’ottica la Sardegna ha sicuramente dato il suo contributo: la nostra esperienza come Autorità di Gestione del Programma Enpi Cbc Med negli anni 2007-2013 è stata più che positiva (95 progetti finanziati), tanto che la Sardegna manterrà questa funzione anche nel nuovo arco di programmazione 2014-2020, con la gestione di 200 milioni di fondi europei per nuovi progetti dedicati allo sviluppo socioeconomico e alle sfide della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile. "Stiamo dando il nostro contributo e penso che potremo candidarci per avere un ruolo più importante nel futuro - ha concluso Francesco Pigliaru - In Europa siamo stati la terza Regione come progettualità: questi progetti molto concreti portano sicuramente sviluppo e benefici nei territori coinvolti, ma hanno ricadute anche a livello locale, qui in Sardegna, grazie al coinvolgimento attivo delle università e ai nuovi mercati internazionali che si aprono per le nostre imprese".  
   
   
REGIO INSUBRICA, MARONI: REALTÀ UTILE CHE DEVE PROSEGUIRE  
 
Mezzana Balerna/ch, 20 gennaio 2015 - "La Regio Insubrica è un modello di successo, che nel corso degli anni ha contribuito a rafforzare l´identità di appartenenza a un territorio omogeneo, superando i confini geografici e nazionali per aggregare sulla base di interessi, culture e lingue comuni e riuscendo a trovare soluzioni comuni a problemi comuni. Regione Lombardia vuole continuare a mantenere viva la sua azione ed è pronta a impegnarsi in questa direzione". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questa mattina, a Mezzana Balerna (Ch), durante la cerimonia per il ventennale della Comunità di Lavoro Regio Insubrica, nata esattamente 20 anni fa, il 19 gennaio 1995, a Varese, per volere dei rappresentanti della Repubblica del Canton Ticino e delle Province di Como, Varese, Novara (per conto della costituenda Provincia di Verbano Cussio Ossola), ai quali poi si è aggiunta, nel 2007, la Provincia di Lecco. Cambiamenti Istituzionali - Nel suo intervento il presidente lombardo ha ricordato i cambiamenti istituzionali in atto in Italia, fra riforma costituzionale in itinere e applicazione della Legge Delrio, che "sta mettendo in difficoltà le Province, ossia le principali protagoniste della Regio Insubrica, prevedendone la progressiva cancellazione e riducendone da subito le risorse". "Una situazione - ha sottolineato - che, per colpa dei tagli, rende pressoché impossibile alle Province continuare a contribuire economicamente al lavoro della Regio". Sostegno Concreto - "Noi crediamo in questa istituzione - ha affermato Maroni - e siamo pronti a sostituirci alle Province di Varese, Como e Lecco per quanto riguarda il loro contributo finanziario alla Regio Insubrica". "Questa - ha ribadito - è una realtà importante e soprattutto utile per i nostri territori, per questo voglio che prosegua il suo lavoro per altri venti e più anni". Accordo Fiscale - "L´accordo fiscale italo-svizzero – ha detto ancora il presidente - per ora è stato solo annunciato. Io ho già parlato con il ministro italiano dell´Economia Padoan e con il negoziatore Ceriani: entrambi mi hanno dato garanzie su alcune questioni importanti, come la tassazione per i lavoratori transfrontalieri e, soprattutto, sui ristorni ai Comuni. È vero che il sistema dei ristorni verrà meno con il nuovo accordo, ma il Governo italiano si è impegnato a garantire ai Comuni di frontiera lo stesso importo. Se sarà così, penso sarà un accordo positivo". Cambio Tra Franco Ed Euro – Commentando la decisione della Banca nazionale svizzera di revocare la soglia minima di cambio fra Franco ed Euro, Maroni ha affermato che "è una decisione che ha sorpreso tutti, ma penso sia stata presa nell´interesse della Svizzera e delle sue imprese. Non dobbiamo recriminare, ma prendere atto. Questa scelta, inoltre, può contribuire anche da noi ad alimentare il dibattito sull´utilità o meno di mantenere l´Euro, con i limiti che questa moneta ha per le economie come quella italiana".  
   
   
REGIO INSUBRICA: MODELLO DI SUCCESSO  
 
 Milano, 20 gennaio 2015 - "La Regio Insubrica è un modello di successo che, nel corso degli anni, ha contribuito a rafforzare l´identità di appartenenza a un territorio omogeneo, superando i confini geografici e nazionali per aggregare sulla base di interessi, culture e lingue comuni e riuscendo a trovare soluzioni comuni a problemi comuni". Lo afferma Daniele Nava, sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione, commentando favorevolmente le dichiarazioni del presidente Roberto Maroni, che si è recato oggi in Svizzera per la cerimonia del ventennale della Comunità di Lavoro Regio Insubrica. Realtà Che Funziona - Nava - già presidente della Provincia di Lecco e proprio in virtù di questo presidente della Regio Insubrica nel 2013 - sottolinea, come già rimarcato dal presidente Maroni, che "la Regio Insubrica ha dimostrato in più occasioni la propria validità, dai progetti Interegg alla trattazione delle tematiche di confine come quella dei transfrontalieri. Merita di poter continuare a lavorare".  
   
   
FONDI UE: D´ALFONSO AI SINDACI,CI SONO SOLDI E VOLONTA´ INCONTRO A PESCARA SU NUOVA PROGRAMMAZIONE RISORSE  
 
 Pescara, 20 gennaio 2015 "Soldi veri e volontà vera" sono stati promessi dal presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, ai sindaci della provincia di Pescara, riuniti per concordare gli obiettivi sui quali far convergere le risorse della programmazione Fse e Ipa dei prossimi sette anni. Di ritorno da Bruxelles, dove il Presidente ha incontrato i vertici delle Strutture comunitarie, facenti capo alle due linee di finanziamento, D´alfonso ha sollecitato i sindaci ad un radicale cambio di scenario nella gestione dei fondi affinché l´Abruzzo diventi "la prima regione dell´Europa per l´utilizzo delle risorse". Le ipotesi classificate dal Presidente, per l´area pescarese, quali necessarie a favorire lo sviluppo del territorio, perché ne potenzia l´attrattività e la connettività, sono la ricerca di una specializzazione sul piano economico, segnatamente per i servizi, quindi il porto con le azioni già individuate e realizzabili per consentire una sorta di "dragaggio naturale", il risanamento dell´Aeroporto D´abruzzo, la realizzazione della Loreto-penne, l´allungamento dell´asse attrezzato fino all´Interporto di Manoppello. Dentro questa cornice-visione del territorio, ai Sindaci spetta il compito di "scrutare le ulteriori necessità". "I soldi ci sono ? ha più volte detto D´alfonso - ed è stata presa a calci la pigrizia: ci sono funzionari e dirigenti regionali pronti a darvi una mano, ma l´imperativo è che i progetti siano di qualità". Nelle prossime settimane, il presidente D´alfonso incontrerà i restanti territori provinciali per confrontarsi sulle possibilità finanziabili con la nuova programmazione comunitaria.  
   
   
FONDI STATALI TAGLI ALLE REGIONI, LA SARDEGNA MEGLIO DI FRIULI E SICILIA  
 
Cagliari, 20 Gennaio 2015 - I dati diffusi dal Sole 24 Ore di ieri sono sbagliati: nella tabella pubblicata vengono infatti attribuiti alla Sardegna 273 milioni di euro di accantonamenti fiscali per il 2015, invece quello è il dato della Sicilia, alla quale vengono erroneamente attribuiti i 97 milioni della Sardegna. Questo errore distorce ovviamente le percentuali finali dei tagli riportati dal quotidiano economico, facendo trarre conclusioni completamente sbagliate: per la Sardegna, escludendo la spesa sanitaria, non si tratta certo del 9,1% ma del 3,2%, mentre con la spesa sanitaria arriviamo non al 4,3% ma all´1,5%, a fronte di un taglio alla Sicilia dell´1,8% e al Friuli all´1,7%. Lo precisa l´assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, sottolineando che "come si può vedere non è assolutamente vero che la Sardegna è fra quelle a statuto speciale la regione più penalizzata d´Italia", che anzi "quei 97 milioni fissati dalla Legge di Stabilità, già quota più bassa in assoluto, diventano in realtà 47 con la restituzione di 50 milioni su 200 all´anno di riserve erariali non vincolate all´abbattimento del debito pubblico, e dunque la percentuale finale dei tagli arriva addirittura allo 0,7%, la più bassa in assoluto". La Sardegna infatti "è l´unica regione italiana ad aver ottenuto la disponibilità delle riserve erariali, 200 milioni all´anno, non per abbattere il debito pubblico nazionale ma per essere utilizzati in Sardegna, esattamente come richiesto da un ordine del giorno unitario del Consiglio lo scorso 2 ottobre, con i soldi dei sardi che dunque restano ai sardi". I dati corretti, e da tutti consultabili, sono riportati nella tabella a pag. 78 nella Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2014. "Questo non significa che gli accantonamenti non siano alti: l´abbiamo detto e lo ripetiamo che il governo dovrà rispettare l´impegno a non fare ulteriori tagli", aggiunge Paci.  
   
   
PIEMONTE: SANITÀ E PARCHI SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI TRATTATIDALLA GIUNTA REGIONALE NEL CORSO DI UNA RIUNIONE COORDINATA DAL PRESIDENTE SERGIO CHIAMPARINO  
 
Torino, 20 gennaio 2015 - Sanità. Come annunciato dall’assessore Antonio Saitta al termine della seduta, l’esecutivo ha deciso di far proprie le conclusioni degli incontri sulla rete ospedaliera svoltisi ad Asti, Vercelli e Ivrea. Unitamente a quelle che deriveranno dalle riunioni in programma ad Alessandria e in Valsusa, saranno contenute in una delibera che verrà approvata nei prossimi giorni e che recepirà alcune osservazioni formulate dal Ministero della Salute quando ha espresso il suo giudizio positivo sulla riforma piemontese. E’ stato anche stato approvato un disegno di legge sull’ospedale Gradenigo di Torino, che passa all’esame del Consiglio, con il quale di stabilisce che il personale rimane nel sistema pubblico e che il presidio rientra nell’ambito della programmazione sanitaria. Parchi. Un disegno di legge proposto dagli assessori Alberto Valmaggia ed Antonella Parigi e che passa ora all’esame del Consiglio regionale intende riordinare il sistema di gestione delle aree protette e dei Sacri Monti. In particolare, viene prospettata la creazione degli enti di gestione delle aree protette astigiane e del Po e della Collina torinese, delle aree protette vercellesi e alessandrine, delle aree protette pedemontane e delle Terre d’acqua, del Ticino e del Lago Maggiore, delle aree protette dell’Ossola e della Valle Sesia, del Parco naturale del Monviso. All’ente di gestione dei Sacri Monti è affidata la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, architettonico e culturale oggetto di protezione, degli aspetti tradizionali, devozionali e di culto, ed il mantenimento delle caratteristiche specifiche di eccezionale valore universale riconosciute dall’Unesco come Patrimonio mondiale dell’umanità dal luglio 2003. La Giunta ha inoltre deliberato: - su proposta dell’assessore Giovanni Maria Ferraris, la riduzione del 10% del budget degli uffici di comunicazione del presidente e degli assessori per il 2015; - su proposta dell’assessore Giuseppina de Santis, la proroga al 31 luglio 2017 dell’obbligo per i nuovi impianti di distribuzione di carburanti dell’erogazione di almeno uno tra gpl e metano; - su proposta dell’assessore Giovanna Pentenero, lo schema di protocollo d’intesa tra Regione, Ufficio scolastico regionale, Città metropolitana, Camera di Commercio. Unione Industriale, Amma, Politecnico, Università, Cna e istituto Galilei-ferrari di Torino per lo sviluppo dell’istruzione tecnica e professionale nel campo della meccatronica e della robotica; - su proposta dell’assessore Alberto Valmaggia, la variante generale al piano regolatore di Masio (Al).  
   
   
RIORDINO DELLE PROVINCE, TAVOLO DELLE AUTONOMIE LOCALI IN REGIONE MARCHE  
 
Ancona, 20 gennaio 2015 - Giovedì 22 gennaio, gli Osservatori regionali per il riordino delle province terranno un Tavolo nazionale, per una condivisione del lavoro di riforma in atto e per chiedere al Governo chiarezza sulla ricollocazione dei dipendenti. Lo ha anticipato, il vicepresidente della Regione Marche, Antonio Canzian, nel corso di un incontro del Tavolo delle autonomie locali con Anci Marche, Upi Marche e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil. La riunione è stata convocata per esaminare la bozza della proposta di legge regionale relativa al riordino delle funzioni delle Province, in attuazione della Riforma Delrio, che è stata recentemente modificata con la Legge di Stabilità 2015, la quale rende difficile l’esercizio delle competenze regionali, in materia di riordino delle funzioni, a causa dell’azzeramento dei trasferimenti statali destinati alle Province e della devoluzione allo Stato di una quota significativa delle entrate tributarie proprie delle Province, disposta con la legge di Stabilità. “Una situazione preoccupante che, nelle Marche, cerchiamo di gestire nella maniera migliore per tutelare i livelli occupazionali dei lavoratori coinvolti nel processo di riordino, a rischio di mobilità, se non ricollocabili – ha sottolineato Canzian – L’incontro di giovedì potrebbe rappresentare un punto di svolta, almeno questo è l’auspicio, perché il Dipartimento Funzione Pubblica, con il quale le strutture tecniche degli Osservatori hanno interloquito anche nelle ultime ore, potrebbe emanarne una prima bozza di circolare sulla gestione della mobilità”. In merito alla proposta di legge sul riordino delle Province marchigiane, Canzian ha spiegato che si tratta di un testo che non ripercorre quelli generici predisposti da altre Regioni, ma individua funzioni e ruolo del personale. Una proposta aperta al confronto, pur sapendo, però, che tutta la normativa di riferimento è di derivazione statale e, quindi, con margini operativi ridotti per la Regione”. La proposta dovrebbe diventare legge entro marzo. Nei sei mesi successivi (con l’insediamento della nuovo Governo regionale) andranno predisposti gli atti attuativi e sottoscritte le convenzioni bilaterali con le Province, per dare completa attuazione al processo di riordino votato dal Parlamento nazionale. “In questo complicato processo di riforma – ha concluso il vice presidente - le organizzazioni sindacali stanno collaborando attivamente con la Regione, con proposte e iniziative, per l’individuazione di percorsi di riforma sostenibili, che non compromettano il livello essenziale dei servizi da garantire ai cittadini e quelli occupazionali nel settore pubblico, attraverso un’azione congiunta per la ricerca delle necessarie coperture finanziarie, a difesa dei servizi e dei diritti dei lavoratori a essi addetti”.  
   
   
PROVINCE: DEFINITA ROAD MAP PER APPROVAZIONE ENTRO FEBBRAIO DEL RIORDINO ISTITUZIONALE, UMBRIA SI CONFERMA REGIONE PILOTA A LIVELLO NAZIONALE  
 
Perugia, 20 gennaio 2015 - Con le modifiche normative operate ieri dalla Giunta regionale dell´Umbria al "Ddl" di riordino delle funzioni amministrative regionali, di area vasta, e forme associative dei Comuni, già preadottato il 17 novembre scorso, si entra nel vivo di un iter legislativo che porterà, presumibilmente entro il mese di febbraio, a ridisegnare i confini e le competenze delle amministrazioni locali a partire da quelle delle Province, in attuazione della cosiddetta Legge Del Rio (56/2014). Il testo rappresenta una prima proposta concreta di riassetto, prima in Italia, sulla quale si è già espresso con parere favorevole l´Osservatorio regionale sulle riforme di cui fanno parte i rappresentati delle Province e degli enti locali e a cui, nella riunione che si è tenuta oggi, hanno partecipato anche le Prefetture di Terni e Perugia. L´osservatorio ha anche approvato la "road map" proposta dall´assessore regionale alle riforme Fabio Paparelli che delinea un fitto calendario di appuntamenti, fatto di passaggi concertativi e legislativi che porteranno entro la fine di febbraio ad avere un quadro di riferimento certo per funzioni, risorse e personale da riallocare nella Regione, nei Comuni o nella stessa Provincia. Già domani il testo verrà sottoposto al Parere del Comitato legislativo ed inviato ad Anci, Cal e Province, mentre nel pomeriggio avrà luogo un incontro tecnico tra i Presidenti delle Province, il Presidente dell´Upi e l´assessore Paparelli con il Ministero della funzione pubblica, alla presenza del sottosegretario Angelo Rughetti. Seguiranno il 21 gennaio il Tavolo di "Governance" con i sindacati, mentre il giorno successivo è prevista una fase di partecipazione tecnica con l´Anci regionale e la riunione dell´Osservatorio nazionale, in sede politica. Il 26 gennaio a Perugia e il 27 a Terni, l´assessore parteciperà ai lavori dei rispettivi Consigli provinciali ed ad un ulteriore confronto tecnico sindacale. Attesa per il 30 una nuova riunione dell´Anci in sede politica e l´espressione del parere del Cal. Il 2 febbraio si terrà il Laboratorio istituzionale con il Ministero degli Affari regionali per una prima ricognizione dei posti che le Amministrazioni periferiche dello Stato metteranno a disposizione per l´intero processo, a partire dalle esigenze inderogabili poste dagli Uffici giudiziari della regione. Nella stessa data l´Osservatorio regionale esprimerà un parere definitivo sul provvedimento, cui seguirà l´adozione definitiva del ddl da parte della Giunta regionale. Successivamente il testo sarà trasmesso all´Assemblea legislativa per la discussione e l´approvazione. Le principali modifiche al testo di legge preadottato prevedono la riallocazione in Regione, con relative risorse e personale, delle funzioni relative al Governo del territorio (es. Approvazione Piani regolatori, controlli sismici degli edifici), all´ambiente e all´energia (autorizzazione impianti rifiuti e di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, "Vas", "Aia", inquinamento acustico, elettrodotti, autorizzazioni idrauliche), caccia e pesca, ex Legge 33 sul turismo, formazione professionale e politiche del lavoro. La proposta prevede inoltre di riallocare nei Comuni, o nelle loro forme associate, alcune funzioni relative a cultura, sport, turismo e sociale e di riallocare nelle stesse Province, per ragioni di unitarietà dell´esercizio, le funzioni relative a viabilità regionale, accertamento di giacimenti di cava, trasporti e gestione delle risorse idriche ad eccezione di quelle per le quali è previsto il ritorno in Regione. Come prevede la "road map" il testo vedrà un larga fase di partecipazione e di concertazione dalla quale potranno arrivare suggerimenti e eventuali miglioramenti. "Soddisfazione" è stata espressa dall´assessore regionale Paparelli "per il lavoro svolto e condiviso positivamente dai presidenti delle Province, dalla presidenza dell´Anci e dal sistema delle Autonomie". In merito ad alcune notizie che prefiguravano ritardi da parte della Regione Umbria, Paparelli, confortato dalla tabella redatta dall´Osservatorio nazionale sulle riforme, ha sottolineato "che la Regione Umbria è stata la prima regione ad aver preadottato il ddl di riordino e per questo confermata ‘regione pilota´ a livello nazionale su cui sperimentare l´attuazione della legge 56, così come previsto dal protocollo d´intesa a suo tempo stipulato tra la presidente Marini e il ministro Lanzetta. Siamo convinti – ha concluso l´assessore - che, se il Governo manterrà gli impegni assunti nell´ambito dell´Osservatorio nazionale sulle riforme, grazie all´unità di intenti ed al concorso di tutte le pubbliche amministrazioni, Regione, enti ed Agenzie regionali, sistema sanitario, Comuni ed amministrazioni periferiche dello Stato, nei tempi previsti dalla Legge di stabilità riusciremo a dare una risposta positiva alle giuste aspettative del personale delle Province e nel contempo ridisegnare un assetto istituzionale regionale più efficiente e rispondente alle esigenze dei cittadini".  
   
   
"RUOLO DELLE REGIONI E SISTEMA ECONOMICO-PRODUTTIVO: SCENARI E PROSPETTIVE PER ABRUZZO E MOLISE", A PESCARA LA TAVOLA ROTONDA DI THE EUROPEAN HOUSE AMBROSETTI CON I PRESIDENTI FRATTURA E D´ALFONSO  
 
 Campobasso, 19 gennaio 2015 - Sistema economico-produttivo regionale, confronto a Pescara tra Molise e Abruzzo. Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, il prossimo mercoledì 21 gennaio, sarà protagonista, assieme al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D´alfonso, della tavola rotonda "Ruolo delle Regioni e sistema economico-produttivo: scenari e prospettive per Abruzzo e Molise", organizzata da The European House-ambrosetti, il gruppo professionale attivo sin dal 1965 e cresciuto negli anni in modo significativo anche grazie al contributo di molti partner, con numerose attività in Italia, in Europa e nel mondo, e un patrimonio di relazioni mondiali ad altissimo livello, compresi i responsabili delle massime istituzioni e dei singoli Paesi. La tavola rotonda sarà coordinata da Danilo Di Matteo, responsabile per l´area Marche-abruzzo-umbria-molise di The European House-ambrosetti. L´incontro si terrà presso l´Aurum di Pescara, Largo Gardone Riviera, dalle ore 11.00 alle 12.00.  
   
   
DE-LIBERIAMO ROMA, ASSEMBLEA CITTADINA IN CAMPIDOGLIO CON CAPIGRUPPO  
 
Roma, 20 gennaio 2015 - Mercoledi 21 gennaio alle 15 nella sala della Protomoteca in Campidoglio le realtà cittadine che compongono la rete di De-liberiamo Roma si sono date appuntamento in Campidoglio presso la sala della Protomoteca per una assemblea di confronto con i Presidenti dei gruppi capitolini sulle delibere popolari. Un’altra idea di città: la sottrazione al mercato dell’acqua, il rilancio della scuola d’infanzia pubblica, l’uso sociale del patrimonio edilizio insieme alla messa in discussione del Patto di stabilità e all’uso sociale di Cassa Depositi e Prestiti. Sono questi, insieme al contenzioso riguardante l’applicazione dei diritti sociali, la creazione di lavoro e la rinascita culturale per Roma i temi dell’incontro. La rete di De-liberiamo Roma (www.Deliberiamoroma.org) vuole riaffermare un’altra idea di governo: la partecipazione dei cittadini. Questa è la sostanza di tutte le delibere, e la ragione dell’assemblea del 21. Tante infatti saranno le realtà e i cittadini che daranno voce ai drammi connessi con le privatizzazioni e il taglio dei servizi in tutti i campi. “Dall’impossibilità di trovare un posto nella scuola d’infanzia pubblica alla vergognosa gestione delle mense dopo il bando Alemanno che la nuova giunta non ha saputo cancellare, dai 1000 distacchi al giorno di un servizio essenziale come l’acqua mentre Acea gonfia la bolletta dei costi milionari dovuti ai profitti dei suoi azionisti e, oggi si scopre, agli appalti di personaggi come Mancini e Monaco. Dai continui sgomberi di situazioni abitative mentre 55.000 famiglie non trovano risposta alla domanda di una casa popolare, a quelle che offrono alla città servizi e cultura rispondendo ad una domanda sempre più urgente, ricreando tessuto sociale di fronte al degrado delle istituzioni.” Questo l’assunto da cui la rete di De-liberiamo Roma prende le mosse, auspicando che l’assemblea sia lo spartiacque per : “scegliere la strada dei beni comuni, vero investimento sociale e culturale in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini e avviare il risanamento economico del bilancio, o continuare con la gestione privatistica del bene pubblico. La stessa che ha portato a Mafia Capitale. Questo è il bivio nel quale siamo, e il Comune non può sprecare l’occasione”.  
   
   
REGIONE TOSCANA CAMBIA PELLE, VIA LIBERA A PROPOSTA DI LEGGE SU RIORGANIZZAZIONE PROVINCE  
 
Firenze 20 gennaio 2015 - Polizia provinciale e politiche del lavoro seguiranno una strada a parte. In particolare, per il lavoro la Regione ha già deciso l´istituzione di un´agenzia regionale ad hoc, ma per ora la materia è congelata in attesa dei decreti del Jobs Act. Quanto al resto delle competenze delegate alle Province, la giunta regionale ha licenziato stamani la proposta di legge che le riorganizza. L´aveva annunciato la settimana scorsa il presidente della Regione Enrico Rossi e il cronoprogramma è stato rispettato. Ora l´esame del testo passa al Consiglio regionale. "La Regione sarà un po´ meno ente solo di programmazione, come è stato dalla fine degli anni Novanta in poi, e più ente di governo diretto dei territori" sottolinea Rossi. "Nella riorganizzazione - aggiunge l´assessore alla presidenza e alle Riforme istituzionali, Vittorio Bugli - abbiamo puntato ad accorciare la burocrazia e alle economie di scala, per far prima e meglio, viste anche le minori risorse a disposizione. Quanto al personale, i dipendenti si sposteranno in Regione o nei Comuni insieme alle funzioni. Ma anche per questi lavoratori ricercheremo, come fatto per la Regione, una ottimizzazione, estendendo al personale delle Province la possibilità di andare in pensione con le regole precedenti alla riforma Fornero per i lavoratori che ne avranno i requisiti. Così come verranno sfruttate tutte le possibilità di mobilità verso altri enti". Con la riforma la Regione si riapproprierà nel 2015 delle funzioni provinciali in materia di agricoltura, anche quelle delegate a Unioni di Comuni, si occuperà di forestazione, caccia e pesca, orientamento e formazione professionale (compresa la formazione degli operatori turistici), avrà competenze in materia di rifiuti, difesa del suolo, tuteta della qualità dell´aria e delle acqua, inquinamento acustico ed energia, osservatorio sociale e sulle autorizzazioni come Aia, Vas, Via e Aua. Quanto alle strade regionali, progettazione e realizzazione di opere strategiche saranno regionali mentre la manutenzione rimarrà alle Province. Il Genio Civile sarà presente nei territori e competente per progettazione, manutenzione e polizia idraulica. Ai Comuni andranno invece le competenze su turismo (salvo la raccolta di dati statistici), sport, albi regionali e interventi pubblici di forestazione che erano finora delle Province. Una riorganizzazione a parte riguarderà la Città metropolitana fiorentina, che assorbirà le deleghe altrove passate alle amministrazioni comunali e si occuperà, se i Comuni lo decideranno, anche di urbanistica e piano strutturale, mobilità, viabilità e edilizia scolastica. A seguito del trasferimento del personale saranno costituiti in ogni Provincia uffici territoriali regionali.  
   
   
ADDIZIONALE IRPEF: LA GIUNTA DEL TRANTINO DEFINISCE LA PROPOSTA DA SOTTOPORRE AI CAPIGRUPPO  
 
Trento, 20 gennaio 2015 - Sulle agevolazioni relative all´addizionale regionale all´Irpef la Giunta provinciale ha definito la proposta che sottoporrà ai capigruppo, che riguarda i pensionati meno abbienti, con un imponibile fino a 15.000 euro, in totale circa 40.000 persone. Il disegno di legge dà attuazione a quanto deciso in sede di approvazione della Finanziaria 2015. Per i pensionati interessati, secondo le stime della Provincia, significherà risparmiare mediamente circa 150 euro all´anno. 6 milioni di euro il minor gettito stimato per la Provincia. La proposta approvata oggi di fatto azzera interamente l´addizionale regionale Irpef, (pari all´1,23% che comprende lo 0,9% applicato dalla Provincia e lo 0,33% applicato dal Governo come riserva all´erario) per tutti coloro che sono titolari di un reddito da pensione inferiore a 15.000 euro lordi. Si stima che in Trentino le persone rientranti in questa categoria siano circa 65.000: 25.000 sono però quelli che rientrano nella categoria degli "incapienti", e quindi che già ora non versano l´addizionale Irpef (si tratta di titolari di pensione con reddito che non supera i 7.500 euro annui). A beneficiare del provvedimento saranno quindi i circa 40.000 pensionati titolari di pensione che nel complesso non superano il tetto fissato: il loro risparmio medio sarà di 150 euro, con punte di 185 euro. Per tutti gli altri soggetti con redditi superiori a 15.000 euro, l´aliquota dell´addizionale regionale sull´Irpef rimane invariata ad 1,23%.  
   
   
´GARANZIA GIOVANI´, LOMBARDIA: OBIETTIVO È 52.000 OCCUPATI  
 
Milano, 20 gennaio 2015 - "L´obiettivo Regione Lombardia per ´Garanzia Giovani´ è il coinvolgimento 52.000 giovani: 21.000 del flusso, in uscita dai corsi di formazione professionale, e 31.000 dello stock, ragazzi che hanno chiuso il loro percorso di formazione da più di quattro mesi". E´ il traguardo indicato da Valentina Aprea, assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, in apertura dell´incontro ´La sfida di Garanzia Giovani per le imprese: work in progress´, al quale hanno partecipato esponenti del mondo delle imprese, delle associazioni di categoria, responsabili Risorse umane di grandi gruppi industriali, oltre al Direttore generale dell´Assessorato Gianni Bocchieri. Assunzioni E Tirocini - "Vogliamo caratterizzare questa ´fase 2´ di ´Garanzia Giovani´ - ha proseguito l´assessore Aprea - con 13.000 assunzioni e 22.000 tirocini. Per questo offriamo alle imprese gli strumenti e le agevolazioni previste dal programma, che si rivolge ai cittadini tra i 15 e i 29 anni, a cui aggiungiamo le risorse strategiche di Regione Lombardia, incluso il nuovo ´ponte generazionale´, che facilita l´ingresso di giovani lavoratori in azienda". Le Opportunità Di Expo - Tra le indicazioni emerse dall´incontro, anche la disponibilità, da parte del presidente del colosso turistico Uvet Luca Patanè, di assumere 1.000 giovani in occasione di Expo, utilizzando forme contrattuali previste da ´Garanzia Giovani´. Accolte Da Ministero Richieste Regione - Impegno che ha riscosso grande soddisfazione da parte dell´assessore Aprea, che ha anche dichiarato il suo particolare apprezzamento "Per la decisione del Ministero di assegnare il bonus occupazionale anche a fronte di un contratto di apprendistato e di procedere alla revisione dell´attuale sistema di profilazione. Finalmente sono state ascoltate le richieste più volte avanzate da Regione Lombardia". Programmazione Attuativa Per Contrastare La Sfiducia - "Capacità di programmazione attuativa - ha spiegato l´assessore Aprea - significa capacità concreta di mettere in piedi un sistema che possa fornire risposte ai giovani con l´erogazione delle misure previste dal programma. I dati diffusi dall´Eurostat, dai quali emerge che 3,6 milioni di Italiani non cercano più un impiego, confermano la necessità di rafforzare un sistema di politiche attive che favorisca gli inserimenti nel mondo del lavoro". ´Garanzia Giovani´ In Lombardia Dà Buoni Risultati - "In Lombardia - ha detto la titolare della delega al Lavoro in Giunta regionale - questo sistema esiste ed è efficace: dei 20.704 giovani che hanno completato la registrazione a ´Garanzia Giovani´, 14.002 sono già stati convocati. Di questi, 10.686 nell´arco di due mesi sono stati presi in carico, cosa che in Lombardia vuol dire non semplice adempimento burocratico ma attivazione di un piano personalizzato di misure per l´inserimento lavorativo. Solo con risposte puntuali e concrete si può contrastare il clima di generale sfiducia nei confronti del mercato del lavoro". ´Garanzia Giovani´ in Lombardia viene monitorata settimanalmente e i dati sono disponibili sul sito www.Garanziagiovani.regione.lombardia.it Investire Sulle Aziende - "Siamo sempre più convinti della scelta di puntare su misure che offrano effettive opportunità ai giovani che aderiscono al programma, coinvolgendo il sistema produttivo lombardo" ha continuato Valentina Aprea. "Siamo tra le Regioni - ha specificato - che hanno investito il maggior numero di risorse sul bonus occupazionale per le imprese e il contratto di apprendistato, finanziando non solo i tirocini e le attività di formazione e orientamento. Riteniamo che questa sia un´occasione importante di incrocio tra domanda e offerta di lavoro e le imprese devono giocare la loro parte. Continua pertanto il confronto con le aziende e gli operatori per la migliore riuscita del programma". Le Imprese Protagoniste - "Consapevoli di avere un sistema di politiche attive efficace, auspichiamo di coinvolgere il maggior numero possibile di imprese - ha evidenziato l´assessore -. Una volta che anche i limiti più grandi saranno superati, con le modifiche ai provvedimenti relativi al bonus e al calcolo del profiling, non ci saranno più alibi: ci aspettiamo un´adesione massiccia da parte dei grandi gruppi industriali e degli altri soggetti produttivi diffusi sul nostro territorio". "Vorrei che, in proporzione, il numero di adesioni al programma da parte delle imprese - è l´auspicio - aumentasse di settimana in settimana come il numero dei ragazzi iscritti".  
   
   
START UP HOUSE, VOUCHER E MICROCREDITO PER LE IMPRESE GIOVANILI: DOMANDE AL VIA  
 
Firenze 20 gennaio 2015 - Le nuove imprese giovanili che intendono insediarsi all´interno degli spazi messi a disposizione nell´ambito del progetto pilota regionale Start Up House, per i settori manifatturiero e di turismo, commercio e terziario potranno fare domanda per contributi in conto capitale che verranno erogati sotto forma di voucher e anche richiedere un finanziamento agevolato tramite il microcredito per le imprese giovanili. Le modalità di richiesta dei contributi e per l´accesso al microcredito sono contenute nei nuovi bandi, consultabili nei dettagli sul sito di Sviluppo Toscana . "Questi quattro bandi "gemelli" che includono le imprese giovanili di nuova costituzione di tutti i settori economici - spiega l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simonocini – completano il pacchetto di iniziative che abbiamo chiamato Start Up House e che punta a dare un aiuto concreto alle imprese giovani che hanno le idee, vogliono partire ma non hanno gambe abbastanza robuste per farlo. Abbiamo varato questi provvedimenti per cercare di fornire una risposta, sia pur parziale, al diritto al lavoro e ad un reddito dei tanti giovani under 40 che tentano la strada dell´autoimpiego attraverso l´iniziativa imprenditoriale. E´ una linea di intervento che si inserisce lungo la strada aperta dal Progetto Giovanisì, proseguita con Garanzia giovani e sulla quale contiamo di puntare con ancora maggiore forza con il nuovo Por Fse 2014-20". I nuovi bandi sono fra le opportunità che in questi giorni vengono presentate alle imprese di tutta la Toscana nel corso del Tour per le Pmi guidato dall´assessore Simoncini, che domani farà tappa a Prato e giovedì 22 a Firenze. Voucher manifatturiero I voucher copriranno il 100% degli investimenti, fino ad un investimento massimo ammissibile di 36 mila euro e saranno destinati ad imprese giovanili del settore, singole o associate, la cui costituzione sia avvenuta nel corso dei due anni precedenti dalla data di presentazione della domanda.. Potranno essere finanziati i costi per i servizi di consulenza e di sostegno all´innovazione, meglio dettagliati nelle "Linee guida delle spese ammissibili e per la relativa rendicontazione" allegate al Bando. Le spese per le quali è concesso l´aiuto sono relative a servizi finalizzati all´utilizzo di spazi attrezzati e infrastrutturati, comprensivi di servizi immobiliari di base (portineria, guardiania e sicurezza, pulizia, reti telefoniche e internet), servizi di affiancamento e tutoraggio (non comprensivi di servizi amministrativi di base contabilità, legale, tributario). La domanda può essere presentata da giovedì scorso, fino al 16 novembre 2015. Voucher turismo commercio e terziario Al via, nelle stesse date, anche le domande per i voucher per le nuove imprese giovanili dei settori turismo, cultura, commercio e terziario che intendono accedere ai voucher previsti anche in questo caso come contributo in conto capitale (da giovedì scorso e fino al 16 novembre 2015). Come nel caso delle imprese manifatturiere, saranno ammesse imprese a titolarità giovanile e di nuova creazione, secondo i criteri specificati nel bando. Il tetto massimo di spesa ammessa è di 15 mila euro. L´investimento è coperto per il 100% e gli investimenti finanziati sono analoghi a quelli per il settore manifatturiero. Scheda info Microcredito per le imprese giovanili di manifatturiero e commercio Ai blocchi di partenza anche altri due bandi "gemelli" per piccoli prestiti agevolati, destinati rispettivamente alle imprese del settore manifatturiero e a quelle di commercio, istruzione, attività artistiche e professionali, servizi di alloggio, di ristorazione, di informazione e comunicazione. I due bandi completano il pacchetto di incentivi a sostegno dello start up di impresa. Si tratta dei due avvisi per l´azione di microcredito, ovvero finanziamenti agevolati, a tasso zero, per progetti di micro, piccole e medie imprese giovanili. Le domande dovranno essere presentate dal 26 gennaio al 27 febbraio 2015. La finalità, in entrambi i casi, è quella di favorire l´accesso al microcredito da parte di giovani tra i 18 e i 40 anni, che vogliono intraprendere un´attività imprenditoriale. L´obiettivo è sostenere l´avvio di piccole iniziative imprenditoriali, attraverso la concessione di piccoli finanziamenti agevolati a tasso zero. L´importo finanziabile va da un minimo di 5 mila ad un massimo di 15 mila euro. Il fondo ha una consistenza complessiva di 5 milioni. Http://www.regione.toscana.it/-/startup-manifatturiero-microcredito-per-le-imprese-giovanili  http://www.Regione.toscana.it/-/progetto-pilota-startup-house-microcredito-per-le-imprese-giovanili    
   
   
CRIMINALITA’ IN VENETO. ZAIA: COSA ASPETTA IL GOVERNO A METTERE IN STRADA L’ESERCITO?  
 
Venezia, 20 gennaio 2015 - “Ad una semplice consultazione dei quotidiani, il fine settimana sta diventando un bollettino di guerra che riporta ondate di furti in tutto il territorio regionale. E’ fuorviante parlare di micro o macrocriminalità, non c’è differenza. Si tratta di criminalità e basta e come tale va affrontata, ricorrendo a tutti gli strumenti possibili. La frequenza dei reati ha di fatto creato tra la gente un clima di paura e insicurezza, per il quale il governo colpevolmente non fa nulla”. Con queste parole il Presidente della Regione Luca Zaia esprime la sua condivisione delle forti preoccupazioni della gente per il quotidiano riproporsi di furti che il Veneto registra. “Dalla lettura dei quotidiani – dice Zaia – appare evidente a che punto siamo. Oggi ad esempio è toccato ai residenti di Villa d’Adige in provincia di Rovigo a fare i conti con questi predoni che hanno svaligiato diverse abitazioni. A Ceneselli, mentre i dipendenti erano in pausa pranzo, i ladri hanno fatto man bassa in un’azienda di salumi. A Padova un cittadino è stato rapinato di cellulare e anelli da un nordafricano. A Cornedo nel vicentino un negoziante è stato preso di mira per la quarta volta dai ladri” “Non si può andare avanti così – conclude Zaia – e, come mi sono impegnato a fare nei giorni scorsi, continuerò a segnalare sistematicamente quanto avviene sul nostro territorio a nome di tutti i veneti che ogni giorno tornano a casa con l’ansia di aprire la porta e trovarsi di fronte a spiacevoli sorprese se non addirittura a pericolosi incontri. Insisto nel chiedere più forze di polizia, più mezzi per loro e leggi che garantiscano pene certe e immediate per i delinquenti. Il Governo faccia qualcosa sul serio per affrontare la criminalità con determinazione. Altri Paesi, come la Francia o la Spagna, utilizzano l’esercito per un controllo più capillare ed efficace del territorio. Da noi l’esercito se ne sta nelle caserme o viene impegnato in missioni all’estero che mettono solo a rischio la vita dei nostri soldati”.  
   
   
IMMIGRAZIONE: ALTRI PROFUGHI IN ARRIVO IN VENETO; ZAIA, “L’ONDATA DIVENTA TSUNAMI. ROMA NON ASCOLTA NEMMENO I SUOI PREFETTI”  
 
Venezia, 20 gennaio 2015 “L’ondata sta diventando tsunami. Oggi a Marghera altri 210 profughi di Mare Nostrum/triton arrivano, inviati dal Caos Nostrum che sta perpetuando il Governo di Roma, per essere distribuiti nelle province venete in barba agli allarmi e alle preoccupate segnalazioni dei suoi stessi Prefetti”. Lo ha dichiara ieri, “con crescente preoccupazione”, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, alla luce della notizia di un nuovo contingente di profughi in arrivo in Veneto. “Alla faccia delle dichiarazioni di principio – aggiunge Zaia – si continua a tollerare questa vera e propria tratta di carne umana, gestita da una rete criminale internazionale, inondando di illusioni povera gente, alla quale non si può offrire nemmeno la dignità, e di problemi e costi i territori”. “A questo problema che va avanti da mesi e mesi – aggiunge il Governatore del Veneto – si aggiunge ora quello della sicurezza, perché vorrei sapere chi del Governo Renzi può garantire che tra gli arrivi non si nascondano anche personaggi in un modo o in un altro collegati al terrorismo”. “Si sta perpetuando – conclude Zaia – una storica sconfitta delle Istituzioni Nazionali e Comunitarie, i cui errori, sottovalutazioni, egoismi ricadono sia direttamente che indirettamente sulla gente”.  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: QUIRINALE, UNA DONNA TRA I DELEGATI REGIONALI PIEMONTESI  
 
Torino, 20 gennaio 2015 - "Non solo il criterio di funzione. Nella scelta dei tre delegati piemontesi per l´elezione del Presidente della Repubblica si applichi anche il criterio di genere " - così l´assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, Monica Cerutti , ha voluto sottolineare l´importanza dell´individuazione di una donna tra i tre rappresentanti della nostra regione per l´elezione del Capo dello Stato". " Già in occasione della rielezione del Presidente Napolitano avevo evidenziato l´importanza di garantire un equilibrio di genere, a maggior ragione lo ribadisco adesso che ricopro il ruolo di assessora alle Pari Opportunità " - ha continuato Monica Cerutti - " La parità di genere nelle nomine è prevista dall´articolo 13 dello Statuto regionale che recita: la Regione garantisce le pari opportunità tra donne e uomini e opera per rimuovere, con apposite leggi e provvedimenti, ogni ostacolo che impedisce la piena parità nella vita sociale, politica, culturale ed economica. La legge assicura uguali condizioni di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive nonché negli enti, negli organi e in tutti gli incarichi di nomina del Consiglio e della Giunta regionale ". La nomina dei tre delegati regionali piemontesi è messa all´ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale del Piemonte di domani.  
   
   
CONVEGNO FAMIGLIA, MARONI: CONFERMO FORUM INTERNAZIONALE PER SETTEMBRE  
 
Milano, 21 gennaio 2015 - "Il convegno sulla famiglia è stato organizzato dalle associazioni insieme alla Regione ed è stato un ottimo convegno, con molti contenuti importanti. Confermo che già questa settimana, incontrando gli organizzatori, procederemo alla costituzione del forum della famiglia, per organizzare per la fine di settembre un convegno internazionale sulla famiglia. Il claim di Expo è nutrire il pianeta che non significa solo dar da mangiare ma anche nutrire il pianeta di valori e quello della famiglia è il valore principale di organizzazione della nostra società, per cui le iniziative che ho annunciato sono assolutamente confermate". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia sul tema delle macroregioni e dell´Expo con il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, e con l´on. Mariastella Gelmini. "La presenza di una persona accusata di pedofilia in platea? Questo convegno era aperto al pubblico e quindi questa persona, che io non conoscevo, è entrata: il mio rammarico è che gli uffici della Regione non mi abbiano fatto presente questo fatto altrimenti questa persona - ha concluso Maroni - sarebbe stata allontanata perché non era opportuno che fosse lì, ma purtroppo non ne sono stato informato".  
   
   
INFANZIA: A VILLA UMBRIA SEMINARIO SU PREVENZIONE ISTITUZIONALIZZAZIONE MINORI  
 
Perugia, 20 gennaio 2015 – Si è concluso ieri con un seminario sul programma di interventi per prevenire l´istituzionalizzazione del minore, il ciclo di iniziative organizzate dalla Regione Umbria per la Giornata internazionale dei diritti dell´infanzia e dell´adolescenza 2014. Ad aprire i lavori della giornata che si è tenuta nella sede della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, a Villa Umbra, è stato l´amministratore unico della Scuola, Alberto Naticchioni. Di seguito è intervenuta la vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, Carla Casciari, che ha sottolineato come "questa giornata, che ha registrato una notevole partecipazione, sia un focus sul programma ‘P.i.p.p.i.´ nato dalla collaborazione tra il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell´Università di Padova". "L´iniziativa – ha detto – rappresenta un ulteriore contributo per tutelare i diritti dei bambini e garantisce la possibilità a tutti i soggetti coinvolti, a partire dall´ufficio scolastico regionale fino ad arrivare al tribunale dei minori, la possibilità di concentrarsi su azioni che aiutino la genitorialità, quindi offrendo un sostegno alle famiglie per superare momenti di crisi. È un progetto molto ambizioso – ha aggiunto - in cui, al momento, sono inseriti i territori di Assisi, Foligno e Spoleto, perché riteniamo che tutti i soggetti, sia del settore sociale, che della sanità e della giustizia, devono avere chiaro quale sia il percorso migliore per il bambino. In questo percorso, il sentirsi all´interno di una rete, sicuramente valorizza le competenze di ognuno e aiuta a raggiungere l´obiettivo più importante che è quello di cercare di far rientrare il bambino in famiglia. Questo percorso – ha concluso - sarà sostenuto anche nella prossima programmazione comunitaria attraverso le risorse destinate al sociale". E´ intervenuta di seguito la garante per l´infanzia, Maria Pia Serlupini. Il progetto ‘P.i.p.p.i.´ è coordinato da Paola Milani, docente all´Università di Padova e responsabile scientifico dell´iniziativa che ha coinvolto i servizi sociali e di protezione e tutela dei minori, le cooperative del privato sociale, alcune scuole, alcune Asl che gestiscono i servizi sanitari degli enti locali coinvolti. Il Programma, che sarà esteso a ulteriori 50 ambiti territoriali appartenenti a 18 Regioni e una Provincia Autonoma con il coinvolgimento di altre 500 famiglie, ha la finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare d´origine.