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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Novembre 2012
UE, AGENDA DIGITALE: DIRIGENTI DI AZIENDE DEL SETTORE TECNOLOGICO E DI GOVERNO, RIUNITI IN SEDE DI COMMISSIONE PER NUOVO CLOUD COMPUTING  
 
Bruxelles, 20 novembre 2012 - Il comitato direttivo della nuova Associazione Europea di Cloud Computing (Ncsa) si è riunito per la prima volta ieri a Bruxelles, dando il via un processo in cui le autorità pubbliche e l´industria collaborano al fine di contribuire alla creazione di un calcolo unico digitale cloud mercato come la strategia europea in questo settore. In particolare, l´Associazione si propone di utilizzare il grande pubblico la capacità di acquisto del settore per dare forma al mercato per i servizi cloud, un processo di mercato l´espansione e la maturazione. Sotto la presidenza di Toomas Hendrik Ilves, presidente dell´Estonia, il comitato riunisce rappresentanti ad alto livello dell´industria e personale amministrativo con competenze nel campo della It di assunzione. Il Comitato consiglia il vicepresidente Kroes settore strategico (vedi elenco dei membri) Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: "E ´stato urgente per condurre un evento ad alto livello in Europa, che avrebbe ricevuto i benefici del cloud computing. Ilves presidente e dei membri del comitato offrirà consulenza sensibile e suscettibile di implementato rapidamente, in modo che il Cloud Computing europeo può andare avanti. " Il partenariato, guidato dal Comitato di Pilotaggio, riunirà consorzi governo e l´industria ad applicare tali misure di appalti pre-commerciali di cloud computing nel settore pubblico. Condizioni di associazione applicabili sviluppare nelle assunzioni che utilizzerà nuvola Stati informatica membri e le autorità pubbliche in tutta l´Ue. In questo giorno il comitato direttivo ha negoziato e fissare obiettivi per il 2013-2014 (cfr. Dichiarazione rilasciata). Mentre aspetto più importante, il comitato si adopera per sensibilizzare l´opinione pubblica su questo tema e proporre soluzioni pratiche per rimuovere gli ostacoli alla adozione del cloud computing e immaginari altri dissipare. Adozione Disponibilità e cloud così diventare una priorità politica. Inoltre, il Comitato ha deciso di sostenere la Commissione nelle azioni intraprese nel campo dei sistemi di certificazione di normalizzazione e tecnica, così come nella determinazione di interoperabilità transfrontaliera progetti pilota da attuare nel 2014 nelle aree della vita delle imprese e la chiave pubblica, ad esempio, l´identità elettronica smart cities, eHealth, formazione online, di ricerca e di servizi di contenuti digitali, a tal fine, procedere sempre dai grandi progetti pilota esiste.  
   
   
LA COMMISSIONE RINEGOZIA LA CONVENZIONE DEL CONSIGLIO D´EUROPA SULLA PROTEZIONE DEI DATI A NOME DELL´UNIONE EUROPEA  
 
 Bruxelles, 19 novembre 2012 - Ieri la Commissione europea ha adottato una raccomandazione che le consentirà la rinegoziazione della Convenzione 108, la convenzione del Consiglio d´Europa sulla protezione dei dati, a nome dell´Unione europea. La Commissione prevede di garantire alla convenzione un elevato livello di tutela dei diritti e delle libertà fondamentali rispetto al trattamento dei dati personali che riflettono le norme europee interne. L´europa è uno dei pochi luoghi al mondo che ha già forti norme sulla protezione dei dati. Ma hanno bisogno di essere aggiornati per i diritti dei consumatori nel mondo digitale. Per questo motivo, il 25 gennaio 2012, la Commissione ha proposto di modernizzare le attuali norme Ue in materia di protezione dei dati (cfr. Ip/12/46 e Memo/12/41 ). Le nuove norme istituiscono un livello elevato e uniforme della normativa sulla protezione dei dati all´interno dell´Ue facendo in modo che in Europa 500 milioni di cittadini potranno godere dello stesso livello di protezione, indipendentemente da dove sono memorizzati i propri dati o elaborati. " Sono molto lieto che la Commissione rappresenta l´Ue al tavolo dei negoziati in seno al Consiglio d´Europa ", ha dichiarato la vicepresidente Viviane Reding, Commissione Giustizia dell´Ue. " Poniamo degli standard nuovi e più elevati per la protezione dei dati nell´Ue Ma in questa coraggiosa nuova era digitale, i dati non conosce confini nazionali -.. Questi negoziati sono l´occasione per costruire un nuovo standard di protezione dei dati in tutto il mondo  
   
   
MONZA E BRIANZA, ICT: TENGONO OCCUPAZIONE ED EXPORT  
 
Monza, 20 novembre 2012 - In tempi di crisi il settore delle Ict tiene in termini di occupazione e di imprese. In Italia sono complessivamente 102.534 le imprese attive nel settore Information & Communication Technologies, con una crescita in un anno del +1,4%. Un comparto che conta complessivamente più di 480mila addetti, +6,4% rispetto allo scorso anno. Imprese di elettronica e telecomunicazioni sembrano quindi poter resistere meglio alla crisi rispetto ad altre, anche se in Italia si limitano a pesare circa il 2% del totale delle imprese. A preoccupare il settore ci sono i dati sull’interscambio commerciale, il cui valore scende del 10% in un anno, anche se tengono le esportazioni (+0,2%). La maggior concentrazione di imprese nel settore è in Lombardia, regione con oltre 22.400 imprese attive nell’Ict che contano più di 192mila addetti. Segue a distanza il Lazio, con 12.496 imprese totale e quasi 76mila addetti. Emerge da un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese e Istat-coeweb. In Lombardia Anche in Lombardia il settore Ict registra una crescita sia in termini di numero di imprese sia in termini di occupati. Sono complessivamente oltre 22.400 le imprese attive nel settore Information & Communication Technologies, con una crescita in un anno del +1,2%. Lo stesso dato fa registrare a Monza e Brianza un +3,2%, anche se in termini occupazionali c’è una diminuzione in un anno di addetti di -0,8%. Complessivamente le imprese della Brianza attive nei settori dell’Ict sono 1.941, con un giro d’affari complessivo di 2,6 miliardi di Euro. Il comparto in Lombardia pesa il 2,7% sul totale delle imprese, quindi con un “peso specifico” più alto rispetto alla media italiana. Anche per le imprese lombarde le esportazioni sono in calo: -1,5% in un anno. Questi i dati che emergono da un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese e Istat-coeweb.  
   
   
NUOVO PORTALE REGIONALE VENETO PER ORIENTAMENTO STUDIO/LAVORO  
 
 Vicenza, 20 novembre 2012 - Nasce Orientamentoveneto.it, il portale per orientare e orientarsi nella scelta scolastica, formativa e professionale. Il nuovo portale della Regione è stato presentato ieri a Vicenza presso l´Istituto Tecnico “A. Rossi” in occasione della sottoscrizione di un protocollo d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale e Confindustria Veneto per la realizzazione del "Piano Integrato per l´Occupazione Giovanile", a cui è intervenuta l’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro Elena Donazzan. Lo strumento, che mette a sistema varie banche dati specializzate, si rivolge a tutti coloro che cercano un valido supporto per orientarsi fra le diverse opzioni disponibili e agli operatori dell’orientamento che voglio accedere ad informazioni aggiornate e materiali di approfondimento per dare all’utenza un servizio di qualità. Il patrimonio informativo messo a disposizione dal portale è suddiviso in quattro ambiti principali. Il primo è quello dell’istruzione e della formazione per conoscere le offerte degli istituti secondari di secondo grado, dei centri di formazione professionale, delle università. Il secondo è quello dei servizi per il lavoro con una dettagliata mappature delle strutture (pubbliche e private) e dei servizi a cui rivolgersi per un accompagnamento professionale alle scelte di studio e di lavoro. Il terzo ambito è quello delle professioni, per avere informazioni sul loro andamento nel mercato del lavoro, sui percorsi di istruzione e formazione ad essere collegati. Il quarto ambito è quelli del lavoro, per utilizzare gli strumenti utili alla ricerca di occupazione e consultare una ricca sezione normativa su contratti e politiche di sostegno regionali. Www.orientamentoveneto.it    
   
   
UNO STUDIO INDICA CHE BISOGNA PORRE MAGGIORMENTE L´ACCENTO SULLE TI E SULLE ABILITÀ IMPRENDITORIALI NELLE SCUOLE  
 
 Bruxelles, 20 novembre 2012 - L´insegnamento di abilità in tema di Ti, imprenditorialità e cittadinanza è fondamentale per preparare i giovani all´attuale mercato del lavoro, ma le scuole in generale prestano un´attenzione insufficiente a queste abilità trasversali rispetto a quelle di base quali la capacità di leggere e scrivere, la matematica e scienza, come risulta da una nuova relazione della Commissione europea. Parte del problema è legata a difficoltà di valutazione. Ad esempio, soltanto 11 paesi europei (Comunità fiamminga del Belgio, Bulgaria, Estonia, Irlanda, Francia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovenia e Finlandia) dispongono di procedure standardizzate per valutare le abilità in tema di cittadinanza, al fine di sviluppare il pensiero critico e la partecipazione attiva al mondo della scuola e alla società. Un simile sistema di verifica non esiste affatto per l´imprenditorialità e le abilità nel campo delle Ti in nessuno dei 31 paesi che hanno partecipato all´indagine (i 27 Stati membri dell´Ue, la Croazia, l´Islanda, la Norvegia e la Turchia). La relazione dà inoltre rilievo ai progressi realizzati nell´insegnamento di sei delle otto competenze chiave definite a livello dell´Ue per l´apprendimento permanente in tema di conoscenze, abilità e attitudini. "Soltanto se dotiamo i bambini e i giovani delle abilità necessarie, comprese le abilità trasversali, assicureremo che l´Unione europea disponga dei mezzi per rimanere competitiva e cogliere le opportunità offerte dall´economia della conoscenza" ha affermato Androulla Vassiliou, Commissario responsabile per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. "Questo studio ci indica che vi è ancora spazio per miglioramenti e, ciò che più conta, evidenzia cosa dobbiamo fare per offrire maggiori opportunità ai nostri giovani. «Ripensare l´istruzione», un´iniziativa politica che presenterò domani, delineerà proposte concrete a tal fine." Le abilità trasversali sono in generale insegnate nel contesto di altre materie e i curricoli nazionali nella maggior parte dei paesi comprendono le Ti, l´imprenditorialità e la cittadinanza. Ma il quadro è diseguale. Nove paesi (Germania, Paesi Bassi, Italia, Grecia, Romania, Irlanda, Danimarca, Comunità fiamminga del Belgio e Croazia) non affrontano direttamente l´educazione all´imprenditorialità nel livello primario mentre le competenze digitali sono trattate nella scuola primaria in tutti i paesi tranne la Croazia. Stranamente è ancora insolito che le scuole insegnino le competenze digitali nel contesto delle scienze, della matematica e delle lingue. La relazione indica che l´integrazione delle Ti, dell´imprenditorialità o dell´educazione alla cittadinanza nelle discipline centrali può imporre alle scuole di cambiare la didattica e di definire obiettivi di apprendimento concordati e adeguati metodi di valutazione. La relazione fornisce prove analitiche all´indirizzo dei decisori politici e sostiene l´approccio definito nella nuova strategia della Commissione europea "Ripensare l´istruzione" che sarà adottata domani (20 novembre). Vi sono delineate le misure che gli Stati membri devono adottare per assicurare che i loro sistemi d´istruzione e formazione forniscano le abilità necessarie in un posto di lavoro moderno.  
   
   
GIOVANI: FVG, PARTE "GAMMA" PROGETTO PER CREARE NUOVI MUSICISTI  
 
Udine, 20 novembre 2012 - Gamma (Giovani amici della musica maestri affiancati) è un progetto "che parte dalla musica ma coinvolge anche altre arti, con un approccio multidisciplinare costruito sull´idea di fondo di creare opportunità per le nuove generazioni, in linea con la Lr sui giovani approvata all´inizio del 2012". L´assessore regionale all´Istruzione, Università, Ricerca ed Associazionismo, Roberto Molinaro, ha così messo in evidenza l´obiettivo dell´iniziativa che ha presentato ieri a Udine, nella sede della Regione, assieme a Luisa Sello, concertista, docente dell´università di Udine e del conservatorio di Trieste e presidente degli Amici della Musica di Udine. "Gamma sta dentro una filosofia che parte dal background del lavoro fatto sul territorio dagli Amici della musica e si incrocia con le nuove linee messe in campo dalla Regione sulle attività da portare avanti con e per i giovani" ha proseguito l´assessore, ricordando che il progetto è tra quelli che hanno passato la selezione di un bando cofinanziato da Stato e Regione che ha visto la presentazione di 148 proposte. Articolati su 3 filoni, di cui uno riguarda la creatività ed è appunto quello in cui si inserisce Gamma, i progetti finanziati rispondono, ha osservato l´assessore, alle indicazioni di un bando in cui uno dei presupposti essenziali era che le azioni con i giovani avessero molti alleati e che ad interagire per la loro realizzazione ci fosse una pluralità di soggetti pubblici e privati. "Gli Amici della musica hanno allargato notevolmente il partenariato coinvolto su Gamma - ha continuato Molinaro - dal momento che, oltre alla musica, alle manifestazioni ed ai concerti, sono previsti incontri e seminari per dare ai giovani musicisti gli strumenti utili ad interagire con la realtà con cui saranno chiamati ad operare nel corso della loro carriera artistica". Il primo appuntamento "pubblico" è previsto al Giovanni da Udine il 13 dicembre (inizio alle 20.45, è ad ingresso libero, con ritiro del segna-posto a partire dal 5 dicembre; Info: tel. 0432-248418) quando alcuni giovani musicisti saliranno sul palcoscenico a fianco dei Maestri e protagonista sarà l´orchestra ´Alllegro Vivo´ di Vienna, diretta da Bijan Missagh. Ma il progetto durerà un anno, si suddivide in 4 macroaree (Formazione tecnica-musicale e creazione di un gruppo strumentale giovanile; Concerti giovani e maestri: valorizzazione, creazione ed interazione; Formazione della comunicazione; Rete reale e virtuale) e sarà portato avanti dagli Amici della Musica in stretta connessione con Etrar.t.e., associazione culturale ed artistica giovanile rappresentata oggi dalla sua presidente, Elena Tammaro. Le azioni che saranno messe in campo, ha spiegato la professoressa Sello, saranno volte a valorizzare la creatività dei giovani in campo concertistico, compositivo e progettuale e saranno sorrette e affiancate da Maestri che insegneranno il ´qui ed ora´ dell´organizzazione musicale dall´esecuzione fino alle pratiche burocratiche che un musicista deve saper affrontare. Il progetto, che si divide in tre fasi (formativa, performativa, e di programmazione) coinvolgerà tutto il territorio regionale ma avrà partner anche a Fiume (Croazia) Alessandria, Verona, Bergamo e Reggio Emilia e tra i suoi obiettivi primari c´è la formazione di un ensemble di archi giovanile ma anche e soprattutto, ha osservato Sello, "portare la musica classica in maniera diversa ed originale dai giovani ai giovani". Gamma vedrà l´impegno didattico di maestri del concertismo internazionale già conosciuti e amati dal pubblico regionale, come lo storico Quartetto d´archi Prazak, il pianista italiano Bruno Canino e l´austriaco Johanness Kropfitsch, mentre seminari di marketing strategico, di comunicazione e amministrazione di base, verranno proposti da esperti del settore. Verranno creati inoltre percorsi interdisciplinari aperti a diverse forme d´arte, con l´interazione di altre espressioni artistiche (pittura, danza, teatro ed altro) e con la possibilità di veicolare il repertorio classico nelle scuole di ogni grado.  
   
   
SPORT : LA REGIONE PIEMONTE NON FINANZIA PIU’ I PROGETTI NELLE SCUOLE E LA MANUTENZIONE NELLE PALESTRE  
 
Torino, 20 novembre 2012 - “Apprezzo l’iniziativa del Presidente Cota, che propone di far svolgere agli studenti della Facoltà di Scienze Motorie il tirocinio nelle scuole primarie, ma ricordo che l’attività di educazione fisica in ambito scolastico non dipende dal buon cuore degli insegnanti, ma dai programmi ministeriali, che, nel caso dell’educazione fisica, sono fermi all’era Gentile”. Con queste parole il Vice-presidente e Assessore allo Sport della Provincia di Torino, Gianfranco Porqueddu, replica alle dichiarazioni del Presidente della Regione Piemonte sulla carenza di attività motoria nelle scuole dell’obbligo. Porqueddu ricorda che “gli insegnanti di educazione fisica, di cui in passato sono stato Coordinatore provinciale, sono professionisti preparati, i quali tutti i giorni fanno i conti con programmi ministeriali obsoleti e strutture inadeguate. I programmi di educazione fisica devono essere oggetto di una profonda revisione, che preveda almeno due ore settimanali anche nelle scuole primarie, mentre nelle scuole medie superiori, almeno per il triennio, più che di educazione fisica sarebbe opportuno parlare di avviamento allo sport, con discipline sportive liberamente scelte dagli studenti. Ricordo inoltre al Presidente Cota che la Regione, che in passato finanziava il progetto ‘Tutor’ nella scuola primaria, da due anni non lo finanzia più. Per fortuna il Coni e il Miur, sulla scia di quel progetto, hanno lanciato quello di Alfabetizzazione motoria su tutto il territorio nazionale. Ricordo, ad esempio, che per l’anno scolastico 2012-2013, la Regione Friuli Venezia Giulia finanzia completamente il progetto di Alfabetizzazione sul suo territorio e che, fortunatamente, il Coni ha aumentato il contributo per questo progetto da 5 a 7,5 milioni di Euro. Spero che il Presidente Cota, meditando su questo dato, riesca nuovamente a stanziare risorse che consentano al progetto di Alfabetizzazione di coinvolgere il maggior numero possibile di scuole piemontesi”. “Quanto all’insufficienza e carenza delle strutture sportive scolastiche, - prosegue Porqueddu – faccio presente che la situazione nel nostro territorio potrebbe migliorare sensibilmente se venissero finanziati i 20 progetti che la Provincia di Torino ha presentato nel novembre 2011, partecipando ad un bando della Regione; Regione che comunque ringraziamo per la sensibilità al problema. L’esame dei progetti (che riguardano una decina di palestre di scuole torinesi e altrettante del territorio provinciale) si sarebbe dovuto concludere entro lo scorso mese di maggio, ma, a tutt’ora, non sappiamo quali progetti siano stati accolti”. “Gli interventi progettati andrebbero a sanare la situazione di palestre, spogliatoi e locali di servizio da tempo inadeguati alle normative di sicurezza. – precisa il Vice-presidente della Provincia - Con un investimento di 800.000 Euro della Regione e 200.000 della Provincia ed una spesa media di 40/60.000 Euro per ogni palestra si potrebbe mettere a disposizione del territorio - oltre che della scuola torinese - strutture in grado di essere utilizzate anche per attività agonistiche di alto livello”.  
   
   
MILANO: SCUOLE DELL’INFANZIA. DOPO OLTRE 30 ANNI APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI  
 
Milano, 20 novembre 2012 - Una nuova organizzazione delle rappresentanze di nidi e materne comunali. La Giunta ha approvato il 16 novembre, su proposta dell’assessorato all’Educazione e Istruzione, il nuovo “Regolamento per l’istituzione degli organi collegiali nei nidi d’infanzia e nelle scuole dell’infanzia comunali”. Il documento stabilisce le nuove modalità di partecipazione alla vita scolastica delle varie componenti dei servizi all’infanzia: educatrici, genitori e personale ausiliario. Il Regolamento in vigore finora nelle materne è del 1975 mentre, per quanto riguarda i nidi, si fa riferimento alle disposizioni del 1981. “Da troppo tempo Milano aspettava un provvedimento del genere – ha commentato Maria Grazia Guida, vicesindaco e assessore all’Educazione e Istruzione –. Siamo soddisfatti del lavoro svolto, perché il documento è frutto di un lavoro condiviso con i genitori, il personale educativo e i Consigli di Zona. Con questo nuovo Regolamento vogliamo realizzare un sistema di interazione tra famiglie, territorio e scuola che diventi una vera e propria comunità educativa. Anche così garantiamo servizi per l’infanzia sempre più rispondenti alle esigenze delle famiglie e della città che cambia riconoscendo, in primis, proprio il valore e il ruolo della partecipazione dei genitori”. Tra le novità del nuovo Regolamento degli organi collegiali c’è l’istituzione di 80 Consigli di Unità Educativa. Le Unità Educative sono il nuovo ambito territoriale, stabilito da questa Amministrazione, attraverso cui sono raggruppati i 146 nidi e le 174 materne comunali. Precedentemente le stesse scuole erano accorpate in 24 Poli Territoriali. Il Consiglio di Unità Educativa è composto da rappresentanti dei genitori, delle educatrici e del personale ausiliario, tutti democraticamente eletti dalla propria componente di riferimento. Per le materne è previsto, nel Consiglio di Unità Educativa, anche un rappresentante nominato dal Consiglio di Zona. Un’altra novità riguarda la Rappresentanza cittadina dei Consigli di Unità Educativa. Essa sarà formata da 18 membri, 2 per ogni Zona, nominati tra gli 80 presidenti di ogni Unità Educativa. A questi si aggiungono anche un consigliere per ogni Zona. La Rappresentanza cittadina interloquirà con l’Amministrazione incontrando, periodicamente e su varie questioni, l’assessore o i vari responsabili dei servizi comunali. Il documento approvato dalla Giunta disciplina inoltre i compiti e il funzionamento degli altri organi collegiali: la rappresentanza delle sezioni, l’assemblea dei genitori della scuola e il collegio degli educatori. Fino alle nuove elezioni resteranno in carica i rappresentanti degli attuali Poli Territoriali, così come concordato in un recente incontro tra i genitori e l’Amministrazione comunale. Il nuovo Regolamento verrà sottoposto ora all’esame e alla discussione del Consiglio comunale per la definitiva approvazione.  
   
   
INTERVENTI A FAVORE DEGLI ALUNNI CON MINORAZIONI DELL’UDITO PER L’ANNO 2012-2013  
 
Trento, 20 novembre 2012 - Nella riunione del 16 novembre la Giunta ha approvato la delibera proposta dall’assessore all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, con le “Assegnazioni finanziarie alle istituzioni scolastiche e formative provinciali e paritarie per l’attuazione degli interventi di lettorato, a favore degli affetti da minorazioni sensoriali dell’udito, per l’anno scolastico 2012/2013.” L’impegno complessivo di spesa è di 58.968 euro. Anche per l’anno scolastico 2012 – 2013 sono state assegnate le risorse finanziarie alle istituzioni scolastiche e formative provinciali e paritarie per la realizzazione del servizio di lettorato, ovvero assistenza nella preparazione individuale a casa, a favore degli studenti che presentano problemi del linguaggio e della comunicazione conseguenti a minorazioni dell’udito. Tale intervento è attuato da soggetti privati accreditati con i quali le istituzioni stipulano apposite convenzioni. L’attività di lettorato destinata all’inserimento degli studenti con minorazioni sensoriali dell’udito è finanziata nell’ambito del Fondo per la qualità del sistema educativo provinciale di cui all’art. 112 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5. L’impegno di spesa per il nuovo anno scolastico è di 58.968 euto. La versione completa della delibera si può consultare e scaricare, da martedì prossimo 20 novembre 2012, sul portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it    
   
   
LA PUGLIA GIOVEDÌ 22 A VERONA PER JOB & ORIENTA  
 
 Bari, 20 novembre 2012 - Da giovedi 22 a sabato 24 novembre si svolge a Verona l’annuale appuntamento con Job & Orienta, la Mostra nazionale dedicata a Orientamento, Scuola, Formazione. La Regione Puglia sarà presente con uno stand in cui verranno esposte alcune delle esperienze più significative incentrate sull’innovazione, la ricerca ed il miglioramento delle prospettive di lavoro degli studenti pugliesi. Saranno tra gli altri presenti nel padiglione della Regione i tre istituti tecnici superiori pugliesi, l’Its Aerospazio, l’Its Meccanica e Meccatronica, l’Its Agroalimentare; altri spazi saranno dedicati a Sistema Puglia, Arti, Innovapuglia, Pugliapromozione ed alle Scuole De Pace, Majorana, Marco Polo, Bottazzi, Marconi, Gemelli, Da Vinci e Comprensivo Minervino di Lecce. Inoltre, la Regione Puglia esporrà una sintesi di iniziative e progetti, da Diritti a Scuola a Bollenti Spiriti, a Ritorno al Futuro, che sono andati in controtendenza, producendo buone pratiche che si sono tradotte in occupazione, ricerca, consolidamento del ruolo della scuola pubblica. La testimonianza di una realtà pugliese in continuo fermento e sviluppo, che in questi ultimi anni ha portato gli studenti della regione ai primi posti delle graduatorie nazionali Invalsi, che ha consentito il raggiungimento di risultati straordinari, nonostante i tagli a cui è stato sottoposto l’intero sistema scuola. La presenza a Verona vedrà tutti questi contributi al centro di numerose iniziative, incontri, dibattiti, workshop, con lo scopo di allargare e socializzare queste esperienze, per porre le basi di una azione che coinvolga il mondo della scuola nell’indispensabile opera di ricostruzione che l’attende. Le giornate, ricche di un calendario folto di numerose iniziative, saranno aperte da un convegno, giovedì 22 novembre, a cui interverrà l’assessore al Diritto allo Studio e Formazione Alba Sasso, “Idee giovani, passioni antiche: iniziative legislative della Regione Puglia”, in cui verranno illustrate non solo le linee progettuali su cui si è mossa la Regione in questi anni, ma anche le coordinate di lavoro già impostate per gli impegni futuri.  
   
   
AVANZATO EARTH EXPLORER INDIVIDUA LE TEMPESTE PRIMA CHE SI SCATENINO  
 
Bruxelles, 20 novembre 2012 - I fenomeni meteorologici estremi stanno iniziando a mostrare segni di uno schema regolare: invece di verificarsi ogni 10 o 20 anni, essi stanno accadendo ogni 2 o 3 anni. Ma la tecnologia può essere sempre un passo avanti, riuscendo a prevedere quando si verificheranno questi eventi atmosferici estremi. Proprio come nel caso del satellite dell´Agenzia spaziale europea (Esa) che è riuscito a individuare l´uragano Sandy. Il più grande uragano atlantico mai registrato è stato catturato dal satellite Smos (Soil Moisture and Ocean Salinity) dell´Esa. Come suggerisce il suo nome, il satellite Smos è progettato per misurare la quantità di umidità contenuta nel suolo e quanto sale è presente nelle acque superficiali degli oceani. La comprensione del ciclo dell´acqua è una componente essenziale del sistema Terra. Esso inoltre ha la capacità di vedere attraverso le nuvole, riuscendo così a fornire stime affidabili delle velocità del vento a livello del terreno durante violente tempeste, mentre segue e prevede la forza dell´uragano. Stranamente, l´uragano Sandy è stato una tempesta ibrida che ha sfruttato l´energia proveniente dall´evaporazione dell´acqua del mare come un uragano e anche dalle diverse temperature dell´aria come una tempesta invernale. Queste condizioni hanno generato una super tempesta con un´ampiezza incredibile di 1800 km, che ha lasciato una devastazione completa al suo passaggio. Poiché orbitava al di sopra della perturbazione, il satellite ha intercettato parti dell´uragano Sandy almeno per otto volte mentre la tempesta si estendeva su Giamaica e Cuba il 25 ottobre, fino a quando ha raggiunto il suolo del New Jersey, Stati Uniti, quattro giorni più tardi. I dati ricavati da questi incontri sono stati usati per stimare la velocità del vento sulla superficie dell´oceano. Il tempo atmosferico estremo si è manifestato con regolarità nel 2012, con alcuni degli anni più caldi mai registrati negli Stati Uniti, alte temperature da record nell´Europa centrale e orientale e un´estate estremamente piovosa nel Regno Unito. Per anni gli scienziati hanno messo in guardia sul fatto che con il surriscaldamento del pianeta noi dovremo affrontare un clima peggiore, più mutevole e meno prevedibile. Un esempio che ci mostra questo è stato il caldo da record nel mese di novembre nel Regno Unito, il secondo più caldo nella storia. I ricercatori affermano che è almeno 60 volte più probabile che questo accada a causa del cambiamento climatico che non a causa di variazioni naturali nei sistemi meteorologici terrestri. Anche l´arretramento della banchisa nell´Artico ha raggiunto un massimo da record questa estate, con una presenza di ghiaccio pari solo alla metà di quella registrata per la prima volta dai satelliti nel 1979. Quello del nostro clima che cambia è un argomento molto sentito per Connie Hedegaard, commissario europeo responsabile dell´Azione per il clima, che ha affermato: "Appare semplicemente incredibile quali enormi rischi alcune persone siano pronte a prendere per conto delle generazioni future. Nonostante i fatti e le prove che abbiamo davanti, ci sono ancora molti interessi che spingono per non fare nulla o per proseguire come se nulla fosse. O semplicemente dimenticare la crisi climatica fino a che non avremo risolto quella economica. Io vedo le azioni intelligenti sul clima come un elemento motore di nuove opportunità di lavoro in Europa, per investimenti nelle tecnologie energetiche efficienti, per stimolare innovazione e competitività e per ridurre le bollette energetiche. Secondo me, affrontare la crisi climatica può aiutare, e non danneggiare, la nostra sicurezza e prosperità economica. Entrambe le crisi sono interconnesse e devono essere affrontate assieme." Per maggiori informazioni, visitare: Agenzia spaziale europea (Esa): http://www.Esa.int/esacp/italy.html  Commissione europea - Azione per il clima: http://ec.Europa.eu/dgs/clima/mission/index_en.htm    
   
   
ROSSI: “CON LA PREVENZIONE SI RISPARMIA”. STOP ALLE COSTRUZIONI E RIFORMA DEI CONSORZI  
 
Grosseto, 20 novembre 2012 – – Prevenire è sempre meglio che curare. E alla fine costa anche meno. Rossi lo ha spiegato nei giorni scorsi al premier Monti e lo ha ripetuto anche a Grosseto. “Solo negli ultimi anni in Toscana si sono spesi 1 miliardo e 400 milioni per far fronte ai danni provocati da nubifragi ed alluvioni” sottolinea. Per prevenire servono naturalmente risorse con un flusso costante nel tempo: 500-600 milioni in cinque o dieci anni. Con la proroga dell’accisa di solidarietà sui carburanti decisa dopo il sisma in Emilia Romagna e che scadrà alla fine di dicembre si potrebbe trovare parte dei soldi necessari. E’ stata una delle proposte al governo del presidente della Toscana Enrico Rossi, fonte di possibili entrate anche per trovare ulteriori risorse per far fronte ai danni, visto che i 250 milioni che il Parlamento si accinge a stanziare per tutte le Regioni colpite dai nubifragi di novembre non possono certo dirsi sufficienti. L’altra idea, già annunciata, per trovare ulteriori risorse per la prevenzione e manutenzione del territorio è la riforma dei consorzi di bonifica. La giunta Una riforma in due mosse: anzitutto una semplificazione, con competenze più chiare, gestione uniche per un intero corso d’acqua e un minor numero di soggetti, da 41 che erano (comprese le ex comunità montane) a 6 ; e poi controlli su un numero maggiori di fiumi e torrenti e l’estensione del tributo a tutti i toscani. Oggi infatti non tutti pagano quei 30-50 euro l’anno dovuti al consorzio di bonifica. Dipende da dove uno risiede. Estendendolo il contributo a tutti “le entrate – dice Rossi – salirebbero da 60 a 100 milioni l’anno”. “La manutenzione dei corsi d’acqua è il primo modo per difendere il suolo – spiega – e tutti devono pagare il contributo. Poi bisogna naturalmente controllare che chi deve vigilare e realizzare i lavori li faccia”. La riforma dei consorzi di bonifica è contenuto in una proposta di legge della giunta allegata allegata alla Finanziaria 2003. Naturalmente affinché la prevenzione funzioni occorre che cresca la cultura del rischio” nei cittadini – “con esercitazioni più frequenti magari” dice il presidente – ed occorre anche evitare di costruire in zone chiaramente a rischio. Ma anche su questo fronte la Toscana si è già attrezzata. “Con la legge 21 – ripete Rossi -, unica in Italia e che recepisce in toto lo spirito della legge Sarno, abbiamo vietato le edificazioni nell’alveo dei fiumi e nelle zone ad altro rischio”. Uno stop che riguarda circa il 7 per cento delle aree pianeggianti della regione. “Fino ad oggi si costruiva, dopodiché venivano programmate le opere idrauliche a difesa del territorio. D’ora in poi prima si dovranno mettere in sicurezza i territori e solo successivamente si potrà costruire, anche se sarebbe meglio, prima di edificare in nuove aree, recuperare tutti i volumi recuperabili: un’idea da tenere di conto per la riforma della legge 1”.  
   
   
NORMATIVA ANTISISMICA; IL TAVOLO TECNICO TRA REGIONE CALABRIA ED ORDINI PROFESSIONALI DEFINISCE LE MODIFICHE AL REGOLAMENTO E L’INTEGRAZIONE ALL’ELENCO DELLE OPERE MINORI  
 
Catanzaro, 20 novembre 2012 - Il tavolo tecnico congiunto tra Regione ed ordini professionali, istituito per affrontare e risolvere le problematiche connesse all’applicazione della nuova legge sismica regionale in vigore dallo scorso 1 luglio, si è riunito presso il dipartimento infrastrutture e lavori pubblici. Assieme ai referenti degli ordini professionali ed al rappresentante dell’Anci, a seguito di apposita richiesta hanno partecipato ai lavori del tavolo anche i componenti della commissione difesa del suolo ed urbanistica dell’ordine degli avvocati di Cosenza, che hanno fornito utili suggerimenti ed osservazioni di carattere giuridico. Nel corso dell’incontro sono state discusse e concordate alcune modifiche al regolamento regionale n. 7/2012 attuativo della legge antisismica che riguardano, principalmente, l’attivazione presso tutti i comuni calabresi dello sportello unico per l’edilizia, il cui ruolo è stato rafforzato dalle misure di semplificazione recentemente approvate dal Parlamento. I presenti hanno manifestato la disponibilità dell’ente a supportare le amministrazioni comunali nell’attivazione degli sportelli unici rappresentando, altresì, che nei prossimi mesi il sistema informatico di trasmissione dei progetti Sierc sarà adeguato. Nel corso dell’incontro sono stati esposti i dettagli della collaborazione avviata dal dipartimento infrastrutture con il dipartimento urbanistica nell’ambito del progetto Mudec (Modello Unico Digitale per l’Edilizia in Calabria) che, coinvolgendo in una prima fase 19 tra i più importanti comuni calabresi, si propone di perseguire la completa dematerializzazione del procedimento di rilascio del permesso di costruire. All´interno di questo processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione, anche la procedura di autorizzazione sismica verrà completamente dematerializzata, consentendo un notevole snellimento delle procedure burocratiche ed un conseguente risparmio di tempi e risorse, sia per i professionisti interessati che per i cittadini – utenti. Il pieno impegno da parte dei comuni nel perseguimento degli obiettivi delle iniziative in atto, è stato garantito dal rappresentante dell’Anci che ha contestualmente evidenziato l’importanza di un forte supporto tecnico - operativo da parte della Regione, soprattutto per la parte inerente l’informatizzazione delle procedure. Il tavolo ha inoltre affrontato la questione delle integrazioni all’elenco delle “opere minori” approvato dalla Giunta regionale con Dgr n. 330 del 22 luglio 2011, che riguardano principalmente alcune tipologie di antenne per impianti di telefonia mobile, per reti di comunicazioni dati e alcune tipologie di cabine di trasformazione elettrica prefabbricate per le quali, nei prossimi giorni, verrà sottoposto all’attenzione della Giunta un provvedimento di integrazione dell’elenco esistente. Su specifica richiesta dei rappresentanti degli ordini professionali, la prevista discussione sulle proposte di modifiche ed integrazioni al sistema informatico Sierc è stata rinviata alla prossima seduta del tavolo, già convocata per il prossimo 5 dicembre, nel corso della quale si discuterà anche della definizione di alcune linee interpretative sulla elencazione delle opere di interesse strategico e rilevanti in caso di collasso, già approvata dalla Giunta con Dgr 786/2009 e della redazione di linee guida regionali in materia di indagini geotecniche e geofisiche, argomenti per i quali - nel corso dell’incontro - è emersa la necessità di ulteriori approfondimenti tecnici. L’assessore Pino Gentile ed il dirigente generale del dipartimento Giovanni Laganà, nell’esprimere compiacimento per il fattivo clima di collaborazione che ha caratterizzato i lavori, hanno sottolineato “l’importanza dei risultati raggiunti che, senza pregiudicare in alcun modo l’efficacia dell’attività di controllo sui progetti, di particolare rilevanza in una Regione a forte rischio sismico come la Calabria, consentiranno di snellire in maniera significativa le procedure di rilascio delle autorizzazioni sismiche”.  
   
   
ALLUVIONE/UMBRIA: MARINI “SUBITO PIANO STRAORDINARIO CON RISORSE CERTE”  
 
Perugia, 20 novembre 2012 - “Occorre varare immediatamente un Piano straordinario, con risorse certe e stabili e non saltuarie o ballerine, per tutto il comparto delle imprese industriali, artigianali ed agricole che dagli eventi alluvionali hanno subito un danno enorme”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, per la quale “il quadro dei danni che sta emergendo all’indomani di questa gravissima calamità naturale ci preoccupa in maniera particolare per le conseguenze che l’intera economia umbra potrebbe subire se non si interviene al più presto”. “Dalla verifica dei danni subiti, che stiamo effettuando con grande rigore, come è nel nostro stile, emerge con forza che siamo di fronte ad una vera emergenza e che occorre che il Governo nazionale riconosca come assolutamente prioritaria la necessità di varare al più presto adeguate misure finanziarie, anche di natura fiscale, a favore di tutto il settore economico e produttivo soprattutto delle aree dell’orvietano-pievese e del marscianese-tuderte. Ciò per evitare di aggiungere ulteriori danni in un territorio già interessato da una pesante crisi economica generale, e consentendo in questo modo la possibilità di una rapida ripresa delle attività economiche e produttive”. Per la presidente Marini, inoltre, “questa occasione dovrebbe favorire da parte dello Stato il varo di un programma nazionale di interventi straordinari per ciò che riguarda tutte le infrastrutture civili, con interventi da definire d’intesa con le Regioni italiane, così da affrontare in maniera adeguata il problema della riduzione e mitigazione del rischio idrogeologico in tutto il Paese, per mettere in sicurezza sia i cittadini che le attività economiche, evitando in tal modo che futuri eventi calamitosi di questo tipo – ha concluso Marini - possano determinare nuove situazioni come quelle che hanno subito i nostri territori”.  
   
   
CANALE CIAPPETTA-CAMAGGI.DEFINITO CRONOPROGRAMMA  
 
Bari, 20 novembre 2012 - "Entro la fine della settimana prossima, la Regione Puglia trasferirà formalmente alla provincia di Barletta- Andria-trani il finanziamento per l´esecuzione dei lavori di manutenzione del Canale Ciappetta - Camaggi, le cui attuali condizioni creano esondazioni in caso di condizioni meteorologiche avverse". Lo ha assicurato poco fa a Bari l´Assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati nel corso di un incontro tecnico al quale hanno partecipato il Prefetto della Provincia Bat Carlo Sessa, l´Assessore all´Urbanistica del comune di Andria Luigi Di Noia, il consigliere regionale Ruggiero Mennea e tecnici dell´Anas, della Provincia Bat, dell´Autorità di Bacino, del Comune di Barletta, dell´Arpa Puglia e del Consorzio di Bonifica Terre D´apulia. "Abbiamo risolto questa mattina - ha detto Amati - una serie di problematiche ostative allo svolgimento delle necessarie opere di rifunzionalizzazione idraulica del canale Ciappetta Camaggi. Dunque, oltre alla definizione di tutte le procedure amministrative concluse da parte della Provincia Bat utili alla Regione Puglia per poter avviare l´iter di trasferimento dei finanziamenti a disposizione per eseguire le opere, abbiamo definito il cronoprogramma di attività utili a risolvere altre problematiche legate alle esondazioni del canale. Abbiamo innanzitutto avuto rassicurazioni sul fatto che il Comune di Barletta ha in corso il completamento di opere già precedentemente iniziate, che riguardano la risoluzione di problematiche su uno specifico tratto del canale. Inoltre, poichè un ponte dell´Anas ostruisce il deflusso delle acque all´altezza della strada statale 170, la società provvederà al più presto alla redazione di una progettazione per interventi di innalzamento dell´opera. Infine, convocheremo quanto prima una riunione tecnica tra tutti i soggetti interessati al fine di sottoscrivere un protocollo d´intesa per definire compiti e modalità di esecuzione delle opere di manutenzione ordinaria dell´opera".  
   
   
AMBIENTE: L´UE VUOLE SVOLGERE UN RUOLO DA PROTAGONISTA NELLE INIZIATIVE PER RIDURRE I RIFIUTI MARINI  
 
Bruxelles, 19 novembre 2012 - In tutto il mondo, i rifiuti marini costituiscono una grave minaccia per l´ambiente costiero e marino. Gli habitat marini sono contaminati da rifiuti prodotti dall´uomo e da altri rifiuti che creano in misura sempre maggiore problemi ambientali, economici, sanitari ed estetici. La Commissione europea sta cercando di aumentare la consapevolezza di questo problema mondiale, in linea con l´impegno assunto quest´estate a Rio di ridurre l´incidenza e l´impatto di questo tipo di inquinamento sugli ecosistemi marini. Il Commissario per l´Ambiente Janez Potočnik ha affermato: "Al vertice della Terra Rio +20, i leader mondiali si sono impegnati a ridurre in modo significativo i rifiuti marini entro il 2025. La Commissione europea intende essere tra i protagonisti di questa iniziativa e lavorare a stretto contatto con gli Stati membri, le convenzioni marittime regionali e le parti interessate al fine di individuare e sviluppare iniziative concertate per far fronte al problema." Allo scopo di aumentare la consapevolezza e di stimolare la riflessione, la Commissione intende pubblicare una sintesi della legislazione, delle politiche e delle strategie esistenti nell´Ue riguardo a questo problema, con l´indicazione delle iniziative in corso e previste in questo ambito. Tale sintesi può essere consultata all´indirizzo seguente: http://ec.Europa.eu/environment/marine/good-environmental-status/descriptor-10/index_en.htm  I rifiuti marini sono composti fino all´80% da plastica e provengono da una molteplicità di fonti. Le materie plastiche hanno la tendenza a persistere, anche per centinaia di anni, nell´ambiente marino. Il documento giunge alla conclusione che le politiche in materia di acque, di efficienza delle risorse e di rifiuti nonché di tutela della natura, come anche la legislazione concernente l´industria navale e le infrastrutture portuali, possono tutte contribuire ad affrontare il problema ma è necessario che siano attuate in modo più efficace. Le iniziative del passato sono state ostacolate dalla mancanza di una solida base di conoscenze sulla portata e sulla natura esatte del problema. Questa difficoltà dovrebbe essere ora in parte superata grazie alla disponibilità di migliori conoscenze. Nell´ambito dell´attuazione della direttiva quadro sulla strategia per l´ambiente marino, gli Stati membri dovevano trasmettere entro il 15 ottobre 2012 una valutazione iniziale dello stato delle rispettive acque marine, la loro definizione di "buono stato ecologico" e gli obiettivi da essi stabiliti per conseguirlo. La Commissione sta ora esaminando le relazioni degli Stati membri e intende pubblicare la sua valutazione nel 2013. Non tutti gli Stati membri sono stati in grado di trasmettere per tempo la relazione. Un quadro aggiornato delle relazioni degli Stati membri si trova al seguente indirizzo: http://ec.Europa.eu/environment/marine/eu-coast-and-marine-policy/implementation/scoreboard_en.htm  Prossime tappe Il documento sui rifiuti marini, i diversi progetti pilota in corso e le informazioni ricevute dagli Stati membri sulla situazione dei rispettivi mari nell´ambito della direttiva quadro sulla strategia per l´ambiente marino, daranno un apporto significativo alla riflessione condotta dalla Commissione su un possibile obiettivo di riduzione a livello dell´Ue, come contributo all´impegno assunto nel quadro di Rio +20. La Commissione deve ora consultare gli Stati membri e i paesi terzi, le convenzioni marittime regionali, i soggetti coinvolti e le altre parti interessate sul modo migliore di realizzare le iniziative in materia di rifiuti marini. Questa consultazione culminerà in una conferenza internazionale sulla prevenzione e la gestione dei rifiuti marini nei mari europei, organizzata congiuntamente dal ministero dell´Ambiente tedesco e dalla Commissione europea a Berlino nell´aprile 2013. Peter Altmaier, ministro dell´Ambiente tedesco, e Janez Potočnik, Commissario per l´Ambiente, prenderanno parte a tale evento, che sarà focalizzato sui piani d´azione regionali per i mari europei e che è inteso a presentare una serie di iniziative pratiche.  
   
   
MILANO: UNA TONNELLATA DI RIFIUTI IN MENO OGNI MESE NELLE MENSE AMSA RISPARMIATA L’EMISSIONE DI 5000 KG DI CO2. DONATE OLTRE 4000 PORZIONI DI CIBO ALLA RETE BANCO ALIMENTARE  
 
Milano, 20 novembre 2012 – Dal 17 novembre, è iniziata la Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti e per l’occasione Amsa comunica i risultati del piano di interventi contro lo spreco alimentare, grazie alla donazione alla Rete Banco Alimentare dei pasti non consumati della mensa di Olgettina, e per ridurre la quantità di imballaggi nelle proprie mense grazie all’acquisto di distributori di bevande alla spina e all’uso esclusivo di piatti in ceramica, posate in acciaio e bicchieri biodegradabili. “La riduzione dei rifiuti è al primo posto nella gerarchia di priorità ambientali definite dall’Unione Europea e si tratta di un obiettivo importante che dobbiamo sempre migliorare se vogliamo rendere Milano una città davvero sostenibile. La nostra Amministrazione punta con decisione sulla diffusione delle buone pratiche, come l’allargamento della raccolta differenziata in città che partirà tra pochi giorni, per cambiare concretamente la qualità della vita dei cittadini e migliorare l’ambiente”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo Urbano e Verde Pierfrancesco Maran. Ogni giorno le quattro mense dei dipartimenti di Olgettina, Primaticcio, Zama e Silla erogano in media 1.250 pasti al giorno con una produzione di oltre 5 tonnellate di rifiuti alla settimana. Gli interventi, messi in atto in queste mense aziendali, dalla scorsa primavera fino ad ottobre hanno portato complessivamente ad un risparmio di circa una tonnellata di rifiuti ogni mese. I pasti donati complessivamente al Banco Alimentare sono stati 2238 porzioni di primi piatti, 1263 di secondi piatti, 604 di contorni e 180 di dessert. Grazie alla scelta di utilizzare distributori e vettovaglie sostenibili sono state risparmiate, ogni mese, 27.900 bottiglie in Pet (per un totale di 390,5 kg), 11.060 lattine (per un totale di 132,7 kg), 34.000 piatti di plastica (per un totale di 408 kg) e 33.000 bicchieri in plastica (per un totale di 66 kg), sostituiti con bicchieri in polilattato (Pla), materiale totalmente biodegradabile. Buona parte delle bevande dei distributori, inoltre, provengono dal circuito Fairtrade, che garantisce che i prodotti siano stati ottenuti nel rispetto dell’ambiente e acquistati secondo i criteri del commercio equo e solidale. Inoltre Amsa, grazie al sostegno di Cial (Consorzio Imballaggi Alluminio), ha fornito ad ogni lavoratore una leggera e funzionale borraccia in alluminio per il consumo delle bevande durante l’orario di lavoro. Amsa ha scelto di aderire al Programma Siticibo della Rete Banco Alimentare, un’iniziativa per il recupero e la ridistribuzione gratuita a mense per i poveri e a strutture caritative residenziali delle eccedenze alimentari nella ristorazione collettiva e nelle scuole. I pasti non consumati della mensa di via Olgettina vengono donati alla Comunità Residenziale Terapeutico Riabilitativa “Cascina Verde”, una realtà storica del territorio milanese. L’impatto ambientale del progetto di riduzione dei rifiuti prodotti nelle mense aziendali è quantificabile anche in termini di emissioni di Co2: ogni mese viene evitata l’emissione di circa 5000 kg di anidride carbonica, calcolati in base agli indicatori del Carbon Food Trust. Le attività di riduzione sono state portate avanti grazie alla collaborazione di Elior Ristorazione, la società che gestisce il servizio pasti in Amsa.  
   
   
LA REGIONE VALLE D’AOSTA PARTECIPA ALLA SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI 2012  
 
 Aosta, 20 novembre 2012 - Per il quarto anno consecutivo la Regione Autonoma Valle d’Aosta partecipa alla Settimana Europea Per la Riduzione dei Rifiuti. Tutto il territorio valdostano sarà coinvolto in un ricco programma dal 19 al 25 novembre. Anche quest’anno non poteva mancare l’Eco Camper, il punto informativo itinerante che come sempre si sposterà su tutto il territorio regionale e sosterà nei pressi dei mercati di Saint-vincent, Verrès, Courmayeur, Saint Vincent, Etroubles, Pont Saint-martin e Aosta per fornire informazioni e consigli pratici per attuare azioni di riduzione e prevenzione della produzione dei rifiuti. Con gli stessi propositi sarà, inoltre, presente uno stand in piazza Chanoux ad Aosta dal 23 al 25 novembre. Nell’ambito dell’accordo volontario firmato a settembre tra l’Assessorato Territorio e Ambiente e la Grande Distribuzione Organizzata, si terranno anche due punti informativi negli ipermercati aderenti: martedì 20 novembre presso il Carrefour di Pollein e giovedì 22 novembre presso il Gros Cidac di Aosta. Entrambi i punti informativi saranno aperti dalle 14,30 alle 18,30 e saranno l’occasione per presentare, durante la Settimana Europea per la Riduzione dei rifiuti, le azioni previste dall’accordo nei punti vendita e sensibilizzare i clienti ad una spesa più consapevole. Tutti coloro che visiteranno i punti informativi, dopo aver partecipato ad un gioco-test sulla prevenzione dei rifiuti, riceveranno in omaggio un Eco-gadget. Anche le scuole secondarie di primo e secondo grado saranno coinvolte nella Settimana Europea. Con una circolare inviata nelle scorse settimane si invitano le classi o le intere istituzioni scolastiche ad organizzare delle proiezioni all’interno delle scuole utilizzando un Kit fornito per l’occasione, contenente le produzioni audio-visive realizzate all’interno del Programma Triennale dei Rifiuti sul compostaggio domestico e sulle raccolte differenziate di qualità. A seguito della proiezione dei video verrà chiesto ai partecipanti di organizzare un piccolo dibattito sulle possibili azioni per ridurre e prevenire i rifiuti. Le scuole che organizzeranno proiezioni con più classi potranno richiedere la presenza di personale dell’Assessorato, per aiutare il dibattito successivo alle proiezioni. Inoltre, il primo giorno di iniziative della Settimana Europea, lunedì 19 novembre, verrà pubblicato sul canale Youtube della Regione Valle d’Aosta il filmato “Io differenzio… e Tu?”, un utile strumento di riflessione per illustrare le tappe di una corretta raccolta differenziata a cui ciascuno può contribuire quotidianamente. Un video che propone un percorso che dal carrello della spesa conduce agli impianti di recupero delle materie, in un ciclo virtuoso di raccolta, differenziazione e riciclo dei rifiuti avviato a partire dalle scelte di consumo. Tutti i video realizzati e messi a disposizione delle scuole sono disponibili sul canale Youtube della Regione Valle d’Aosta.  
   
   
PIEMONTE: PRIMA RIUNIONE DELLA CONSULTA TECNICO-SCIENTIFICA PER L’AMIANTO  
 
 Torino, 20 novembre 2012 - Prima riunione, il 15 novembre in Regione, della Consulta tecnico-scientifica per l’amianto, alla presenza dell’assessore alla Tutela della salute e Sanità, Paolo Monferino. La nuova architettura del sistema piemontese amianto prevede la riqualificazione di due Centri: quello sanitario e quello ambientale, coordinati da un comitato di direzione che integra le attività di Regione e Arpa. Inoltre, è prevista la costituzione del Comitato strategico, convocato il 26 ottobre scorso, e di una Consulta tecnico-scientifica formata da professori universitari, medici, scienziati, ricercatori e altri esperti in materia sanitaria ed ambientale. Un’organizzazione per la quale ha manifestato interesse il Ministero della Salute, anche nell’ipotesi di individuazione di un modello di riferimento nazionale per le politiche sanitarie e ambientali in materia di amianto. Nel corso della riunione sono state affrontati molti temi: la valutazione dei risultati dei 14 progetti di ricerca relativi alle patologie legate all’amianto, finanziati con un bando regionale di circa 300.000 euro; il coordinamento tecnico-scientifico dei progetti di ricerca finanziati con risorse dell’ultimo bando del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) con un importo complessivo di circa 1.200.000 euro; l’individuazione di nuove linee di ricerca sanitaria in materia di amianto e patologie correlate. Le attività descritte dovrebbero concorrere a definire le proposte per lo sviluppo di nuove attività di ricerca sanitaria o per la prosecuzione di quelle che meglio rispondono all’esigenza di trasformare le scoperte scientifiche che arrivano dal laboratorio in pratiche rivolte a migliorare il trattamento terapeutico dei pazienti affetti da mesotelioma polmonare, ad alleviare il dolore e a migliorare la qualità della vita. E’ quanto si aspettano anche le associazioni dei famigliari delle vittime dell’amianto che, consapevoli dell’andamento di questo terribile tumore, attendono risposte che lascino intravedere prospettive di miglioramento e la speranza di vivere almeno con dignità la vita che rimane. Su questi presupposti si possono creare le condizioni per utilizzare all’interno di un disegno comune sia le risorse che nel processo contro l’Eternit sono state accantonate a favore dei familiari delle vittime dell’amianto, sia quelle nazionali destinate alla ricerca finalizzata o provenienti dal piano per la prevenzione. Dagli interventi degli esperti è emersa la necessità di mettere in rete le esperienze e i risultati della ricerca medico-scientifica disponibile per gli oltre 1200 casi di mesotelioma che si verificano ogni anno nel nostro Paese, con un particolare attenzione al tema delle cure palliative e del supporto psicologico dei pazienti e alla necessità di rispondere adeguatamente alle aspettative dei pazienti e della popolazione. Altro fronte sul quale si intende lavorare è quello ambientale, con particolare attenzione alle bonifiche del territorio, alla mappatura del fenomeno e alla prevenzione. L’assessore Monferino, nel ribadire l’importanza del ruolo della Consulta tecnico-scientifica, ha sottolineato la necessità di proseguire nel lavoro svolto, potenziando le attività di informazione e prevenzione.  
   
   
LURANO (BG), PRONTA GRONDA SUD, STOP AGLI ALLAGAMENTI  
 
Lurano/bg, 20 novembre 2012 - Un´opera idraulica di fondamentale importanza per tutto il territorio. E´ questo il primo commento di Nazzareno Giovannelli, assessore regionale al Territorio e Urbanistica, intervenuto all´inaugurazione del Canale di Gronda Sud a Lurano, in provincia di Bergamo. Un´infrastruttura importante per un costo complessivo di 6,7 milioni di euro, dei quali 3,525 finanziati da Regione Lombardia, la quota rimanente dal Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca. Una Soluzione Definitiva - "Il completamento del canale - ha detto l´assessore Giovannelli - rappresenterà sicuramente una soluzione definitiva per i problemi idrogeologici che hanno più volte colpito la pianura circostante. L´infrastruttura eviterà infatti nuove esondazioni del torrente Morletta, eliminando, di fatto, i disagi subiti negli anni scorsi sia per gli abitanti della zona sia per le attività agricole e industriali. D´ora in poi gli abitanti dei Comuni coinvolti, vale a dire Brignano, Castel Rozzone e Lurano, potranno guardare il cielo con maggior serenità, accettando di buon grado anche le piogge copiose, lasciando così sacchi di sabbia e pale una volta per tutte in garage". Esempio Di Buona Amministrazione E Sinergia - "Vorrei sottolineare - ha concluso l´assessore Giovannelli - l´ottimo lavoro sinergico tra Regione Lombardia e il Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca, una collaborazione che ha permesso di terminare i lavori nei tempi stabiliti e consegnare ai cittadini un´infrastruttura di indubbia utilità. Una dimostrazione di buona amministrazione, in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze della collettività".  
   
   
FINANZIATO IL PRIMO LOTTO PER LA COSTRUZIONE DEL DEPURATORE DI TRENTO TRE  
 
Trento, 20 novembre 2012 - Con due distinti provvedimenti proposti dal vicepresidente Alberto Pacher, la Giunta il 16 novembre ha integrato il "Piano pluriennale degli investimenti nel settore delle opere igienico sanitarie 2009-2013 - Sezione prima: impianti di depurazione e collettori", inserendo nell´area di priorità la costruzione dell´impianto di depurazione di Trento Tre, primo lotto funzionale, per un importo complessivo di 105 milioni di €, mentre con una seconda deliberazione ha disposto la concessione a favore dell´Agenzia per la Depurazione (Adep), a parziale copertura della realizzazione dell´impianto di depurazione Trento Tre, dell´importo di € 52.740,846,70, corrispondente al valore dei contributi in 25 annualità di 1.600.000 euro ciascuna, con un tasso di riferimento per l´attualizzazione del 3,50%. Già nel Piano pluriennale degli investimenti nel settore delle opere igienico sanitarie 2009-2013" era previsto l´impegno alla realizzazione dell´intervento di costruzione dell´impianto di depurazione di Trento Tre, con una previsione di spera oltre i 200 milioni complessivi, prevedendo preliminarmente un intervento esplorativo per definire le caratteristiche geologiche e geotecniche della roccia in cui l´impianto avrebbe dovuto trovar sede. Proprio a seguito delle risultanze di queste indagini è maturata nel tempo la decisione di collocare l´impianto di depurazione esternamente alla montagna, con una riduzione di costi che porta la previsione attorno al 105 milioni di €. La realizzazione dell´opera è prevista in due lotti funzionali, dei quali oggi è stata decisa la programmazione del primo, posizionato nella parte meridionale dell´area. Il vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher ha espresso soddisfazione per questo primo e significativo passo verso la costruzione del depuratore di Trento Tre, evidenziando il notevole risparmio di risorse che si andrà a realizzare.  
   
   
CATANZARO - CORSO PER RESPONSABILE TECNICO NELLA GESTIONE RIFIUTI  
 
Catanzaro, 20 novembre 2012 - l’Azienda speciale della Camera di Commercio di Catanzaro, promuove un corso dal titolo: “Responsabile tecnico nella gestione dei rifiuti”. Il corso fornisce ai partecipanti le competenze finalizzate alla formazione della figura del Responsabile Tecnico delle Aziende che effettuano la Gestione dei Rifiuti. Il corso è rivolto in particolare a: titolari di aziende, funzionari e tecnici preposti ai controlli ambientali, liberi professionisti, tecnici pubblica amministrazione, responsabili aziendali, responsabili tecnici di aziende che svolgono l’attività di gestione dei rifiuti, laureati, neolaureati e studenti universitari. Il corso affronterà tutti gli argomenti inerenti la tutela ambientale. Il corso di formazione si svolgerà presso la sede della Camera di Commercio di Catanzaro, in Via Menniti Ippolito, 16 – Catanzaro, ed è strutturo in moduli base e in moduli di specializzazione. E’ prevista una quota di iscrizione di 600 euro + Iva, da versare attraverso bonifico bancario a Promo Catanzaro. Per avere ulteriori dettagli e informazioni sui corsi e sull’iscrizione è possibile scrivere a: Giovanna Aiesi, e mail giovanna.Aiesi@cz.camcom.it , oppure tel. 0961888238