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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Novembre 2013
OCCUPAZIONE: VACANCY MONITOR METTE IN EVIDENZA LE OPPORTUNITÀ EUROPEE NEI PROCESSI DI ICT PER I GIOVANI LAVORATORI  
 
Bruxelles, 23 novembre 2013 - L´occupazione continua a crescere nel settore delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Ict), con un incremento del 2% del numero di dipendenti tra il 2011 e il 2012 nei 26 Stati membri dell´Ue (Irlanda e Croazia sono escluse per ragioni metodologiche). L´ultimo numero del Monitor vacante europeo (Evm), mette in evidenza l´importanza di questo settore come una fonte di posti di lavoro, anche per i lavoratori più giovani. Allo stesso tempo, il rapporto avverte che il calo del numero di studenti universitari nel campo Ict rischia di portare a future carenze di personale nel settore. L´evm conferma anche una stagnazione del numero totale di posti vacanti nel primo trimestre del 2013, così come un calo del 2% in assunzioni nella Ue 27 tra i primi trimestri del 2012 e 2013. Assunzioni sono diminuite nella maggior parte dei gruppi di occupazioni tra cui professionisti. Contro questa tendenza, sviluppatori e analisti di software e applicazioni continuano ad essere tra le prime occupazioni in una classifica delle 25 professioni con la più alta crescita in dipendenti, dopo la scuola primaria e dei primi insegnanti di infanzia e dei servizi di business e dirigenti amministrativi. Commissario per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, László Andor, ha dichiarato: " Questa relazione rafforza il nostro impegno per sostenere l´economia digitale e il miglioramento delle competenze digitali Come l´ultimo Consiglio europeo ha sottolineato, sono necessari nuovi investimenti in infrastrutture digitali, pure. Come in materia di istruzione e formazione per coprire i posti vacanti in futuro ". L´evm evidenzia che in molti paesi professioni Ict sono una importante fonte di occupazione per i giovani. In Lettonia, Malta, Estonia, Bulgaria, Slovacchia, Cipro, Romania, Polonia e Austria più di uno su tre dipendenti Ict è tra i 15 ei 29 anni. Questo è molto più alto rispetto a una quota del 18% nella Ue in tutti i lavoratori istruiti terziario. Tuttavia, il numero di studenti che seguono corsi di informatica è in calo e la loro quota del numero totale di studenti dell´istruzione superiore è sceso dal 5 al 4% tra il 2004 e il 2011 secondo Eurostat. Pertanto, è necessaria un´azione per incoraggiare di più i giovani a seguire studi rilevanti e, in particolare, più donne, dal momento che meno di uno su cinque lavoratori Ict erano donne nel 2012 a 27. Per risolvere questo problema, t a Commissione sta conducendo t ha grande coalizione per lavori digitali , un ampio partenariato multilaterale Ue aiuta ad affrontare una carenza nel numero di cittadini europei con le Ict competenze professionali e di sfruttare il potenziale di creazione di occupazione delle Tic ( vedi Ip/13/182) Sfondo L´importanza del settore delle Tic per la creazione di posti di lavoro in Europa è stato evidenziato nella parte della Commissione Aprile 2012 pacchetto per l´occupazione (cfr. Ip/12/380 e Memo/12/252 ), che comprendeva un documento di lavoro sulla valorizzazione del potenziale occupazionale di informazione e di Communication Technologies . Nel 2012, ci sono stati 4,3 milioni di lavoratori in occupazioni Ict nella Ue, con Francia, Germania e Regno Unito che rappresentano circa la metà del totale. Il Vacancy Monitor europea è un bollettino trimestrale pubblicato dalla Commissione europea Occupazione, affari sociali e inclusione Direzione Generale. Questa pubblicazione fa parte della iniziativa faro Europa 2020 ´Un´agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro "e, insieme con la mobilità Bollettino europea del lavoro e il posto vacante europeo e Reclutamento Relazione, serve a dare una sorveglianza aggiornato sugli sviluppi del mercato del lavoro in Europa . Per ulteriori informazioni Notizia sul sito web della Dg Occupazione: http://ec.Europa.eu/social/main.jsp?langid=en&catid=89&newsid=1991&furthernews=yes    
   
   
NUOVO QUADRO PER IL SOCIAL NETWORK TELE-IMMERSIVO IN 3D  
 
Bruxelles, 12 novembre 2013 - È venerdì sera, siete esausti dopo una lunga settimana in ufficio e non volete uscire di casa, quindi potete guardare la Tv o passare un paio d´ore a interagire con gli amici sui vostri social network. Si possono fare tutte e due le cose? Grazie al progetto Reverie ("Real and Virtual Engagement in Realistic Immersive Environments"), finanziato dall´Ue, presto potrete immergervi in un ambiente online in 3D che vi permette di interagire con gli amici e condividere esperienze insieme, in tempo reale. Sebbene il successo dei social network è stato provato oltre ogni dubbio - con sempre più interazioni online - tali interazioni sono ancora un mediocre sostituto del mondo reale. Gli utenti adesso vogliono un ambiente online che permetta un´interazione collaborativa sicura e piacevole, che riunisca una comunicazione interpersonale realistica con la creazione di media 3D. L´attrezzatura necessaria è già disponibile nel vostro soggiorno: Tv 3D, Microsoft Kinect o Nintendo Wii stanno progressivamente sostituendo la tradizionale esperienza mouse/tastiera. Questi dispositivi sono abilitati ai media sociali e l´unica cosa che manca è una gamma di strumenti di creazione di contenuto in grado di colmare il divario fisico/digitale, facendo in modo che la comunicazione sui social network rifletta di più il modo in cui le persone interagiscono nel mondo reale. Le possibilità sono infinite - portare la vostra classe in un viaggio in un modello virtuale realistico del parlamento europeo, partecipare a gare per costruire modelli ricostruiti in 3D o partecipare a giochi di ruolo interattivi e divertenti invitando i vostri amici a raggiungervi attraverso i canali già esistenti di social network. Il progetto Reverie promuove un processo di apprendimento e sviluppo congiunto tra istituzioni in Italia, Regno Unito, Belgio, Svizzera, Germania, Paesi Bassi, Irlanda, Francia e Grecia per affrontare le difficili sfide legate allo sviluppo di tecnologie eticamente solide per l´interazione umana online. Reverie integra tecnologie all´avanguardia legate a settori diversi come l´acquisizione e l´elaborazione di dati 3D, l´elaborazione di spazio e suono, gli avatar autonomi, il collegamento in rete, la resa stereoscopica in tempo reale, l´interazione fisica e il coinvolgimento emotivo nei mondi virtuali. Queste funzioni sono associate in due scenari che sono la base di un´integrazione tecnica e dimostrano la validità e i potenziali benefici socio-economici della visione di Reverie per il futuro del social network - social network immersivi e interazione naturale in un ambiente immersivo. Reverie è unico nel senso che tiene conto di quello che l´utente finale vuole veramente da un´interazione umana online collaborativa. Rappresentazioni dell´utente naturali e in tempo reale sono supportate per permettere una comunicazione naturale e un´interazione emotiva in un ambiente virtuale. Il gioco collaborativo è facilitato e reso realistico per promuovere fini educativi e di intrattenimento. I servizi interattivi sono reattivi e si possono adattare ai singoli utenti o a gruppi di utenti. Inoltre, l´integrazione con i social network permette agli amici di comunicare in modo nuovo esplorando luoghi interessanti ed educativi e passando del tempo insieme in un mondo virtuale. Reverie propone tutto questo con l´impegno di tenere conto dell´impatto delle sue tecnologie sugli utenti finali dal punto di vista sociale, legale ed etico. Il progetto ha ricevuto 7,5 milioni di euro di finanziamenti dall´Ue e si concluderà a febbraio 2015. Per maggiori informazioni, visitare: Reverie http://www.Reveriefp7.eu/project/  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/100323_it.html    
   
   
3D FORUM: LEZIONE SU BIG DATA  
 
 Udine, 12 novembre 2013 - Raccogliere, analizzare, archiviare, riutilizzare una mole di dati sempre più ingente, sempre più velocemente. Opportunità che sta presentando – e potrà farlo sempre di più in futuro – enormi potenzialità e occasioni di crescita economica, ma che ha anche un lato oscuro, dipendente però esclusivamente dall’“abuso” che gli uomini ne fanno, con tutti i rischi che derivano non tanto dalle minacce alla privacy quanto dalla capacità di predire i comportamenti umani fino ad annichilire la libera volontà delle persone. Udine 3D Forum, l’innovativa due-giorni organizzata da Confartigianato Udine all’interno del Future Forum 2013, ha ospitato una preziosa lezione su Big data, da parte di uno dei massimi esperti mondiali della materia, ossia Viktor Mayer-shönberger, docente di Internet governance and regulation all’Internet Institute dell’Università di Oxford e consulente del World Economic Forum e di numerose istituzioni e aziende, tra cui Microsoft. La nostra è una società che si sta «datificando», ha detto Shönberger: le imprese e le grandi realtà economiche sono oggi in grado di gestire enormi quantità di dati grazie alla digitalizzazione e questa mole si descrive secondo tre concetti: “More”, “Messy” e Correlation”. More. Significa che oggi, se vogliamo studiare un fenomeno, possiamo raccogliere e analizzare un quantitativo maggiore, più corposo di dati. Shönberger ha portato un esempio lampante. «Quando facciamo una foto, dobbiamo decidere prima di scattare quali dettagli mettere a fuoco, sapendo già che il resto risulterà sfuocato. È una scelta che dobbiamo compiere prima ed è immodificabile una volta che abbiamo scattato. Se usiamo invece una “Lightfield camera” (una fotocamera “plenottica”), invece, essa è in grado di registrare tutte le informazioni del campo visivo. Prima scattiamo, raccogliendo così tutti i dati dell’immagine inquadrata. E dopo, successivamente, possiamo scegliere quali particolari mettere a fuoco. Big data dà l’opportunità della fotocamera plenottica: la possibilità di raccogliere subito tutte le informazioni e poi decidere su quali concentrarsi e quali tenere in considerazione». Messy. La seconda qualità è la “confusione”, perché evidentemente raccogliendo un’enorme mole di dati ci si può trovare in mezzo anche informazioni non pertinenti o scorrette. Ma la forza del Big Data sta proprio nella quantità. Sulle piccole quantità, bastano poche informazioni sbagliate per falsare il risultato, mentre sul big data sono praticamente ininfluenti. Correlations: Il cervello umano è portato a ragionare in termini di causalità. E la ricerca di un nesso di causalità ci condiziona, perché «è confortante, rassicurante», ma spesso ci porta ad avere una visione distorta della realtà. I big data non ci aiutano a trovare connessioni causali, ma trovano correlazioni con metodo statistico, ci aiutano a identificare la realtà così com’è. Ciò che conta sono le correlazioni, dunque, non la causalità: non ci interessa sapere il perché si fanno certe scelte, ma ci interessa capire che scelte si fanno e come si correlano ad altre analoghe. Più dati raccogliamo più emergono correlazioni . L’analisi di big data evidenzia che è molto probabile che un fenomeno si verifichi, non perché si verifica, ma ciò è sufficiente per risolvere un problema specifico, con implicazioni in moltissimi campi, anche in quello della salute e della medicina. I Big Data, ha detto Shönberger, causano poi uno spostamento del valore economico. Il valore è dato oggi dalla possibilità di riutilizzo multiplo dei dati. Tra i vari esempi portati dallo studioso quello di Rolls-royce, che produce motori di jet. Si tratta ovviamente di motori dotati di innumerevoli sensori per monitorare il “comportamento” del motore a seconda delle condizioni cui è sottoposto. Rolls Royce in un singolo volo è in grado di registrare 5 gigabyte di dati. Una volta che il jet atterra, la società analizza la mole di dati fino ad arrivare alla “manutenzione predittiva”, ossia a capire che un pezzo si guasterà prima che ciò si verifichi davvero. Rolls Royce dunque non guadagna più tanto nella vendita dei motori, quando dai contratti delle manutenzioni: i big data hanno fatto spostare il valore dell’attività su un altro binario. Il riuso dei dati cambia dunque il lavoro, l’azione aziendale. Per diventare una big data company, ci vogliono molti soldi? Shönberger ha spiegato con esempi pratici che non è così: non serve costruire una grande “server farm”, perché esistono i cloud server, dunque non c’è grande investimento iniziale. Ma quello che serve è avere accesso ai dati, o raccogliendoli direttamente oppure prendendo quelli che sono disponibili gratuitamente o ancora ottenendoli da chi non sa come utilizzarli. Il fulcro però è questo: bisogna avere ben chiaro che i Big Data si possono utilizzare e possono risolvere problemi e creare sviluppo, economico e sociale. Dark Sides. Ci sono però i lati oscuri. Se il pericolo per la privacy non spaventa tanto Shönberger, pur ricordando l’orwelliano “1984”, «ciò che mi impaurisce – ha detto – è invece che l’abuso e la manipolazione di Big data potrebbe portare a farci punire un uomo non più per ciò che ha fatto ma per ciò che i dati prevedono farà nel futuro. Certo, sarebbe bello sapere in anticipo, per esempio, se una persona sarà assassinata e quindi evitarlo, salvare una vita, ma puniremo qualcuno senza prova e dunque nessuno potrà più provare la sua innocenza, con molte analogie con il film “Minority report”». Shönberger ha evidenziato però che «il problema non è il big data. Il problema è come noi usiamo - o abusiamo – dell’analisi di big data. Perché il big data ci dice solo che cosa è possibile accada, non ci dà causalità bensì correlazione. È che noi umani vogliamo vedere la causalità anche dove e quando non dovremmo. Dunque siamo noi che tendiamo a creare gli abusi». Dobbiamo perciò fare moltissima attenzione, perché «mettendo in pericolo il “libero arbitrio” eliminiamo la responsabilità umana: se io sono punito perché si pensa che commetterò un crimine, allora perché non commetterlo davvero?». Un pericolo effettivo che ci deve spingere a proteggere la nostra libertà. Per Shönberger dobbiamo farci difendere da professionisti, dalle nuove professionalità che i big data stanno creando per il futuro. E dobbiamo operare affinché i big data non siano in mano a un’oligarchia di “baroni” che ci possa portarci alla «dittatura dei dati». I Big data ci aiutano a capire meglio il mondo e a risolvere problemi, ma ci portano anche nuovi problemi e sfide. «Dobbiamo perciò – ha concluso Shönberger – salvare uno spazio sicuro per la nostra creatività, l’immaginazione, l’irrazionalità, dobbiamo anche saperci ribellare a quanto dicono i dati, perché sono solo un’ombra della realtà, sono incompleti. E dobbiamo farlo con umiltà e umanità».  
   
   
CALABRIA: LA GIUNTA SULL´ATTACCO DI ANONYMOUS: "VICENDA PERICOLOSA"  
 
Catanzaro, 12 novembre 2013 - La Giunta regionale ritiene di pericolosità inaudita quanto accaduto sabato scorso ai danni del Presidente Scopelliti. Il deprecabile e deplorevole attacco mirato a diffondere i contenuti della sua casella di posta elettronica istituzionale, rivendicato dal gruppo di hacker “Anonymous”, ci indigna e ci inquieta per numerosi aspetti. Ci si domanda cosa cercasse chi ha violato la privacy del Governatore Scopelliti e dispiace che siano stati evidenziati solo i contenuti prelevati indebitamente, alcuni dei quali anche di dubbia provenienza, senza aver dato risalto all’atto illegale commesso. I componenti della Giunta regionale della Calabria sono preoccupati perché questa singola azione potrebbe far parte di un disegno più complesso e ampio, atto a individuare elementi finalizzati a mettere in difficoltà l’intera Amministrazione regionale guidata dal Presidente Scopelliti, anche attraverso la strumentalizzazione di elementi non veritieri. Il tutto nel momento in cui è stata palesata la volontà del Presidente Scopelliti di proseguire in questa esperienza amministrativa ancora per una nuova legislatura. Quanto accaduto sabato scorso, inoltre, deve far riflettere sulla spregiudicatezza esibita da chi ritiene di poter diffondere impunemente dati sensibili, documenti istituzionali ma anche privati di chi rappresenta la pubblica amministrazione. A tal proposito, è auspicabile che le forze dell’ordine, già attivate con celerità, possano far luce al più presto sull’intera vicenda, per ridare serenità a chi amministra ma, soprattutto, al Governatore di una regione che deve dedicare il proprio tempo a questioni di ben altra rilevanza, considerate le molteplici difficoltà che investono tutti i giorni la Calabria. L´azione degli hacker, peraltro, ha sortito il positivo effetto di confermare ulteriormente la trasparenza e la linearità dell´operato del Presidente Scopelliti, a cui va il sostegno incondizionato di tutta la Giunta regionale, insieme a quello dei calabresi che chiedono all´Amministrazione di lavorare con impegno e abnegazione per affrontare le tante problematiche di stringente attualità, in un clima sereno e in condizioni di agibilità democratica. Nel ribadire la ferma condanna all´attacco di Anonymous, la Giunta regionale, quindi, auspica massima attenzione, a tutti i livelli istituzionali, e ribadisce la propria vicinanza al Presidente Scopelliti, che non sarà minimamente turbato da questi volgari e spudorati tentativi di intimidirne l´azione amministrativa e che continuerà a lavorare nel solo interesse dei calabresi.  
   
   
GIUNTA, MARONI: NEL 2015 BANDA LARGA NEL 99,5% DELLA REGIONE LOMBARDIA  
 
Milano, 12 novembre 2013 - "Entro il 2015 la Banda larga sarà estesa al 99,5 per cento del territorio lombardo". Lo ha annunciato il presidente Roberto Maroni, illustrando, insieme agli assessori Claudia Terzi (Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile) e Mario Melazzini (Attività produttive, Ricerca e Innovazione), il programma ´Zero Digital Divide´. In concreto dunque, tramite la realizzazione di un´apposita infrastruttura, saranno connesse alla Banda larga anche le zone che oggi non ne sono dotate o che sono escluse dai piani di investimento degli operatori privati. 20 Milioni Di Investimento - "Il progetto è quello di arrivare a coprire integralmente il territorio - ha spiegato Claudia Terzi -, anche in quelle parti delle grandi città, magari di nuova realizzazione, che non sono ancora coperte o quelle zone industriali non particolarmente appetibili. Noi ci siamo resi conto dell´importanza sia per i cittadini che per le imprese di essere connessi alla rete veloce e quindi continuiamo ad investire". La realizzazione dell´infrastruttura ha un costo di 20 milioni di euro, che saranno messi a disposizione, per una metà, tramite fondi regionali Por Fesr e, per l´altra, dal Ministero per lo Sviluppo economico. L´importanza Di Internet Per Rilanciare Le Imprese - "Questo provvedimento di azzeramento del Digital Divide - ha aggiunto Melazzini - è importante anche per il rilancio delle nostre imprese, in termini di innovazione. Stiamo lavorando sulla Banda larga, ma anche sulla Banda ultra larga. Si tratta di una risposta concreta a favore delle attività produttive lombarde e anche per l´importante settore dell´Ict". Melazzini ha poi sottolineato "le potenzialità di questo strumento per le nostre imprese, anche in chiave Expo, in modo che possano essere competitive e innovative". Il Percorso Per La Diffusione Di Internet Veloce - L´assessore Terzi ha ricordato come ´Zero Digital Divide´ sia solo l´ultimo di una serie di interventi che Regione Lombardia ha messo in campo dal 2003 per facilitare la vita e il lavoro. Nel 2010 si è infatti concluso l´Accordo di programma Quadro ´Società dell´informazione´, che, tramite un investimento di 26,7 milioni di euro, ha permesso di posare una rete in fibra ottica in 124 Comuni. Con il Piano di sviluppo rurale la fibra è stata portata in 55 Comuni delle aree rurali in digital divide (8 milioni di euro) e, infine, con il progetto ´Banda larga´, è stata assicurata la connettività Adsl a 707 Comuni, grazie a un contributo pubblico di 41 milioni di euro. I lavori termineranno entro il prossimo mese di dicembre. Lombardia Leader Nella Banda Larga - L´assessore Terzi ha poi ricordato come la Lombardia sia nettamente avanti rispetto alle altre Regioni italiane per quanto riguarda il superamento del divario digitale. "Il Veneto - ha spiegato -, ad esempio, ha un digital divide superiore al 6 per cento, il Molise addirittura al 18. Al termine di questo intervento rimarranno scoperte solo le cime delle nostre fantastiche montagne".  
   
   
BANDA LARGA:FVG, OK DELLA UE SULLE NUOVE MODALITÀ DI CESSIONE AI PRIVATI  
 
Bruxelles, 12 novembre 2013 - L´assessore alle Infrastrutture del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro ha concluso positivamente la sua missione a Bruxelles dove sono state accolte e condivise dalla Commissione europea le proposte di miglioramento per la cessione della fibra ottica regionale agli operatori privati. "In questo momento di crisi - ha affermato Santoro - dotarsi in tempi brevi delle necessarie strutture informatiche è parte integrante della risposta che l´Amministrazione regionale deve dare al territorio. Il digital divide - ha aggiunto - è uno dei fattori che limitano lo sviluppo e non consentono le pari opportunità a tutte le aree regionali e, conseguentemente, a tutti cittadini ed alle imprese". "Il nostro - ha evidenziato l´assessore - è un territorio che deve funzionare in rete perché è la complementarietà tra le sue diverse parti che ne determina il valore aggiunto. La rete è in questo senso una delle infrastrutture determinanti per una nuova competitività". Il tema dell´incontro ha riguardato le modalità attuative intraprese in passato dalla Regione e la loro conformità con le nuove regole in materia di aiuti di Stato per lo sviluppo della banda larga in vigore da gennaio 2013: era un passo dovuto e necessario ai fini della legalità e della compatibilità dell´operato futuro della Regione. L´ok di Bruxelles accelererà notevolmente l´avanzamento del programma Ermes per giungere alla copertura anche delle aree più svantaggiate del Friuli Venezia Giulia. La Commissione ha infatti accettato le proposte migliorative per la cessione della fibra ottica ai privati ed in particolare la possibilità di mettere a disposizione non solo interi anelli infrastrutturali ma anche singole tratte della rete pubblica regionale; la possibilità di adottare, in luogo delle gare previste dalla decisione comunitaria del 2011, un disciplinare ed un listino, abbinati a procedure di evidenza pubblica a carattere periodico (cosiddette call), tramite le quali assegnare le risorse della Rete pubblica regionale agli operatori di telecomunicazioni autorizzati, sulla base di parametri oggettivi e predefiniti; infine la delega ad Insiel Spa, società interamente controllata dalla Regione e sottoposta a controllo analogo, delle funzioni operative connesse alla cessione.  
   
   
VERSO IL WI-FI LIBERO E GRATUITO DA SARZANA A VENTIMIGLIA  
 
Genova, 12 Novembre 2013 - Entro il 2014 sarà molto più facile girare per la Liguria e navigare in internet grazie a collegamenti a banda larga wireless con il proprio dispositivo, palmare, tablet, smartphone, pc. La giunta della Regione Liguria ha approvato in mattinata un piano- in collaborazione con i Comuni- per uniformare le diverse reti Wi Fi esistenti sul territorio e facilitarne l’accesso agli utenti. Su richiesta del presidente Claudio Burlando, il collegamento wi-fi sarà esteso in modo prioritario ai venti ospedali presenti sul territorio ligure per venire incontro, soprattutto, ai lungodegenti. Il progetto riguarda ovviamente anche le stazioni ferroviarie, l’aeroporto, le stazioni di servizio della rete autostradale. La Regione Liguria, fra le prime in Italia a varare un progetto wi-fi per tutto il territorio, attraverso la partecipata Datasiel Spa, interverrà anche con contributi tecnologici per ampliare le aree Wi Fi in zone di interesse turistico e socio-economico del territorio e grazie anche alla Convenzione quadro con l’Ispettorato Territoriale Liguria – Ministero dello Sviluppo Economico collaborerà con i territori per la corretta applicazione delle numerose norme (l’ultima nel “Decreto del fare”) che regolamentano la materia. Il progetto di una rete Wifi su tutto il territorio regionale- costo 470 mila euro- è contenuto nel Piano triennale del Turismo “insieme con l’attività di web marketing per incrementare il traffico sul portale turistico , lo sviluppo del sistema mobile e delle App e i nuovi social media dedicati alla Liguria”, spiega l’assessore regionale al turismo Angelo Berlangieri.“la rete è ormai un fenomeno internazionale di cui la promozione turistica non più fare a meno. Su internet si va per avere informazioni, per acquistare pacchetti, organizzare una vacanza e dopo per parlare dei giorni trascorsi in quella località”, afferma l’assessore ligure al Turismo. Per fare promozione turistica, insomma, non basta più stare sulla rete per dare informazioni, “oggi bisogna esserci in modo attivo bisogna essere capaci di far parlare, naturalmente bene, della destinazione Liguria attraverso testimonianze autentiche”, ha aggiunto Berlangieri. L’assessore Angelo Berlangieri ha cominciato nei giorni scorsi diversi incontri con i comuni, in collaborazione con Anci Liguria.  
   
   
IN VENETO SEMPLIFICATA PROCEDURA DI VALIDAZIONE BANCHE DATI DEI PIANI REGOLATORI COMUNALI  
 
Venezia, 12 novembre 2013 - Un recente provvedimento della giunta regionale, adottato su proposta del vicepresidente e assessore al territorio Marino Zorzato, consentirà di semplificare la procedura di validazione delle banche dati con cui sono costruiti i Piani Regolatori di ultima generazione (Piani di Assetto del Territorio Comunali ed Intercomunali). La Legge Regionale Urbanistica del Veneto (n. 11 del 2004) ha infatti introdotto, tra varie altre innovazioni, l’obbligo per i comuni di redigere sotto forma di banche dati i propri Piani Regolatori, secondo regole tecniche di compilazione predisposte dalla Regione. In particolare, la legge veneta dispone che la giunta regionale certifichi l´effettiva leggibilità dei dati dei Piani Regolatori attraverso precise regole di misurazione della correttezza compilativa delle relative banche dati. La misurazione così fatta determina un “Indice di Qualità”; l´ insufficienza di questo “indice” non consente l´approvazione del Piano Regolatore cui è riferito. Per l’applicazione di queste verifiche la Regione si avvale di una procedura informatica creata appositamente. A più di 6 anni dall´attivazione delle procedure di verifica, sono stati validati i quadri conoscitivi corrispondenti a 292 comuni, pari al 50,2 % del totale dei 581 comuni del Veneto, distinti in 194 Piani comunali e 30 Piani intercomunali. “La novità introdotta con l’ultimo provvedimento della giunta veneta – spiega Zorzato - consiste nel consentire ai singoli comuni, per la parte tecnicamente realizzabile, di controllare preliminarmente la correttezza delle banche dati dei propri Piani Regolatori prima che le strutture regionali ne eseguano la verifica formale. Questo sarà reso possibile con la creazione di una apposita procedura informatica, a cura della Direzione Urbanistica e Paesaggio della Regione, che sarà resa disponibile via web. I comuni vi accederanno gratuitamente e la potranno usare per eseguire la parte sostanziale della verifica delle banche dati, usando le stesse metodiche applicate dagli uffici regionali. Gli uffici regionali poi si limiteranno al mero riscontro dei controlli fatti dal comune. In questo modo si ritiene non soltanto di alleggerire un carico istruttorio e di ridurre dei tempi procedurali, ma anche di consentire un ruolo diverso e di maggior responsabilità e autonomia all’Ente Locale nella produzione di dati ed informazioni territoriali s cui l’Unione Europea dà importanza strategica”  
   
   
ISTRUZIONE SUPERIORE: UE E LA COREA CONVENGONO NUOVA ERA DI COOPERAZIONE  
 
Bruxelles, 12 novembre 2013 - Androulla Vassiliou, Commissario europeo per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, e Namsoo Seo, Ministro della Pubblica Istruzione della Repubblica di Corea, hanno firmato l’ 11 novembre un accordo per rafforzare le partnership dell´istruzione superiore tra l´Unione europea e la Corea. L´accordo prevede più scambi tra gli studenti universitari e del personale, nuovi sforzi per promuovere il riconoscimento reciproco delle qualifiche e dei periodi di studio, e di un dialogo politico sulle questioni di interesse comune nel campo dell´istruzione e della formazione. " L´europa ha alcune delle migliori università del mondo, ma nessuno può permettersi di riposare sugli allori. Hanno bisogno di adattarsi e di pensare internazionale per garantire che offrono un´istruzione di alta qualità e le competenze i nostri giovani hanno bisogno per il futuro. Università coreane sono in una situazione simile e possiamo imparare molto gli uni dagli altri, "ha dichiarato il commissario Androulla Vassiliou. Corea ha compiuto progressi impressionanti economica dal 1960, in gran parte grazie al suo investimento in formazione, soprattutto a livello universitario. L´istruzione superiore è anche al centro della strategia Europa 2020 per aumentare la competitività, la crescita e l´occupazione. L´accordo odierno intende promuovere gli scambi tra l´Ue e la Corea in materia di politiche e migliori pratiche, nonché un maggiore sostegno per i partenariati tra università e altri istituti d´istruzione. Esso aiuterà sia di privilegiare le azioni a sostegno della riforma, modernizzazione e internazionalizzazione dell´istruzione superiore, comprese le misure concrete per eliminare gli ostacoli alla mobilità degli studenti e del personale. Erasmus +, il nuovo programma dell´Ue per l´istruzione, la formazione e la gioventù che sarà lanciato nel mese di gennaio 2014, offrirà maggiori opportunità per la cooperazione e la mobilità tra l´Ue e la Corea. Oltre a circa 2 milioni di scambi di studenti in Europa, Erasmus + consentirà a 135 000 studenti e il personale per spostarsi tra l´Europa e il resto del mondo. Questo significa, per esempio, che gli studenti coreani e il personale sarà in grado di beneficiare di un Erasmus + esperienza in Europa e studenti europei e il personale può richiedere una sovvenzione di spendere parte dei loro studi o di formazione in Corea. Erasmus + sosterrà anche la modernizzazione delle istituzioni e dei sistemi e lo sviluppo personale nella Ue e la Corea di istruzione superiore. Borse di dottorato saranno finanziate dai nuovi Marie Sklodowska Curie, parte del nuovo programma Horizon 2020 per la ricerca e l´innovazione.  
   
   
FORMAZIONE E FONDI UE: TOSCANA ALL´APPUNTAMENTO CON LA RIFORMA DEL SISTEMA  
 
Firenze, 12 novembre 2013 - L´attività di formazione è cruciale per lo sviluppo della Toscana e per questo la Regione vi dedica particolare attenzione. Lo ha detto l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini nel suo intervento al convegno promosso da Anci Toscana "Il futuro in gioco". In particolare, l´assessore è intervenuto sul tema delle politiche formative nella nuova programmazione dei fondi 2014-2010. "Il Fondo sociale europeo – ha detto l´assessore - è stato e continuerà ad essere lo strumento principale per quanto riguarda l´investimento sul capitale umano e quindi per le politiche formative, che costituiscono una parte importante delle attività finaziate dal programma operativo regionale del fondo. Non solo. In questi anni di crisi l´Fse è stato lo strumento principale che ha permesso la tenuta sociale, con gli interventi sulla cassa integrazione in deroga e per l´orientamento dei lavoratori e delle lavoratrici espulse dal mercato del lavoro. E´ uno strumento di cui non potremo fare a meno, nemmeno in futuro e per questo stiamo lavorando, sia nei confronti del governo nazionale che della commissione europea, per riuscire a determinare quanto prima i contenuti del nuovo programma regionale". L´assessore ha sottolineato il fatto che, nonostante le performance della formazione professionale in Toscana siano migliori rispetto a quelli di altre regioni, la Regione ha deciso comunque di mettere mano ad una profonda riforma del sistema, con l´obiettivo di renderla più adeguata alle esigenze di competitività ed innovazione del sistema produttivo e più legata al fabbisogno dei territori. "I dati sulla formazione in Toscana – ha spiegato Simoncini – mettono in luce che la partecipazione e i risultati occupazionali sono migliori rispetto alla media nazionale. Ma la necessità di rendere la nostra economia più competitiva e reattiva rispetto alla crisi in atto ci ha spinto ad una riflessione che ha coinvolto tutti i soggetti del settore, con l´obiettivo di far fare al sistema della formazione professionale un salto di qualità ulteriore, legandolo sempre di più alle esigenze del sistema produttivo toscano. Dopo che il Consiglio Regionale avrà discusso il documento approvato qualche settimana fa dalla giunta, si aprirà il confronto con le parti sociali e con gli enti locali per arrivare alla definizione puntuale della proposta di legge". Saranno i poli formativi territoriali il fulcro attorno al quale ruoterà il nuovo sistema toscano della formazione professionale. Questi centri di formazione regionale tematici, dovranno essere al centro di una rete che veda la sinergia fra istruzione tecnica e professionale, organismi di formazione, università e centri di ricerca ed innovazione, imprese e sindacati. "I centri formativi, su base territoriale – ha proseguito – saranno il punto di riferimento per un´offerta formativa stabile, in un´ottica di medio lungo periodo e su ambiti di intervento definiti in forte integrazione con le necessità del sistema economico toscano nelle sue diverse specializzazioni. A questo, che sarà il canale principale, si affianca un secondo canale, più legato alle esigenze del breve periodo, costituito dalla messa a bando delle attività di volta in volta necessarie a completare l´attività formativa dei poli. Un terzo canale, sarà, infine, quello dell´offerta da catalogo, riservata alla domanda individuale di crescita professionale dei singoli cittadini. I tre canali saranno parte integrante di un´unica offerta formativa pubblica, riconoscibile e trasparente, basata su una valutazione seria di fabbisogni e risultati". Saranno quindi rivisti sia il sistema di governance della formazione pubblica, con l´obiettivo di affidare alla Regione la determinazione delle scelte programmatiche fondamentali attraverso una lettura dei fabbisogni espressi dai territori, sia le modalità di accreditamento degli organismi formativi, snellendo il carico burocratico ma accrescendo le garanzie per gli utenti e semplificando i controlli. A questi due temi, si aggiunge quello della certificazione delle competenze, che sarà sviluppato anche in sintonia con il sistema nazionale.  
   
   
GRAN SASSO: CHIODI, UN POLO D´ECCELLENZA PER GIOVANI TALENTI PRESIDENTE HA DATO BENVENUTO A STUDIOSI DI TUTTO IL MONDO  
 
 L´aquila, 12 novembre 2013 - "Avere qui oggi questi giovani talenti, conoscerli e osservarli nelle loro attività didattiche all´inizio di un ambizioso cammino ci riempie di soddisfazione nella convinzione di aver intrapreso in questi mesi la strada più giusta. Abbiamo raccolto la sfida per un polo di eccellenza di valenza internazionale diventato presto realtà in ragione di un processo di crescita dell´intero territorio regionale". Sono iniziate ufficialmente oggi, le lezioni per i 36 studenti del Gran Sasso Science Institute (Gssi). A dare il benvenuto a questi giovani talenti arrivati all´Aquila dall´Italia e da diversi paesi del mondo è stato ieri il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, insieme al Presidente dell´Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Fernando Ferroni e al Direttore del Gssi, Eugenio Coccia. Si tratta di 36 studenti di cui 15 femmine e 23 maschi. 23 italiani (di cui due abruzzesi e altri due abruzzesi di adozione) e 15 stranieri provenienti da Belgio, Brasile, Canada, Francia, Russia, Georgia, Germania, India, Macedonia, Regno Unito, Turchia e Vietnam. Studieranno fisica delle astroparticelle, matematica nelle scienze naturali, sociali e della vita, informatica e studi urbani: quattro percorsi formativi che si svilupperanno all´insegna della contaminazione di interessi e metodologie di studio tra le varie discipline. "Crediamo nella meritocrazia - ha proseguito Chiodi - e siamo certi che un contesto stimolante e altamente specializzato come questo, sarà fondamentale per garantire ai giovani talenti di oggi la possibilità di diventare eccellenti professionisti del domani in grado di competere ad alti livelli. Questi giovani rappresentano il nostro futuro. Sono legati ad un progetto importante nato per rilanciare lo sviluppo dei territori terremotati dell´Abruzzo con il rafforzamento delle capacità del sistema didattico, scientifico e produttivo. Il raccordo con riconosciute eccellenze a livello nazionale e internazionale servirà a incrementare e migliorare l´ attrattività e l´integrazione del territorio nel settore della ricerca e dello sviluppo. Un segnale straordinariamente positivo per la città, per l´Abruzzo e per l´intero sistema di alta formazione in Italia. Tutti i fondi per l´istituzione del centro vengono da risorse del Commissario per la Ricostruzione e della Regione. Una sfida - ha concluso il Presidente - che ho voluto raccogliere nella convinzione che una delle leve fondamentali per avere una economia sana e in crescita è investire proprio in ricerca, innovazione, tecnologia ed educazione delle generazioni future, quindi scuola e università". "Il futuro del Paese è nella conoscenza, - ha sottolineato Fernando Ferroni, Presidente dell´Infn - la volontà di far partire un istituto di alta formazione all´Aquila è un segno di quanto, anche in circostanze speciali e drammatiche, si stia comprendendo questo messaggio. Che l´Ente attuatore sia l´Infn è un riconoscimento delle attività che l´Ente già svolge in questa regione principalmente col suo Laboratorio Nazionale del Gran Sasso. L´infn è totalmente impegnato per il successo di questa iniziativa e felice della grande risposta alla chiamata per la selezione degli studenti ai quali oggi auguriamo un fruttuoso periodo di studio". "Credo fermamente - ha rimarcato il Direttore del Gssi Eugenio Coccia - che il Gran Sasso Science Institute possa contribuire al rilancio dell´Aquila: stiamo attraendo dei giovani studiosi di valore che sono dei semi importanti per lo sviluppo della città del futuro". Il Gran Sasso Science Institute è una scuola di dottorato internazionale e un centro di studi avanzati. Attivato dall´Infn come suo Centro Nazionale fortemente voluta dal Presidente Chiodi, che ha messo a disposizione, anche la sede regionale che ospita la scuola ed ha finanziato l´attività con i fondi del Commissario per la Ricostruzione e della Regione. L´obiettivo è realizzare all´Aquila un nuovo polo di eccellenza scientifica grazie anche alla valorizzazione di competenze e strutture altamente specializzate già presenti nel territorio, come i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell? Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e l´Università dell´Aquila, e di favorire l´attrazione di risorse di alto livello nel campo delle scienze di base e dell´intermediazione tra ricerca e impresa. I percorsi di dottorato si svolgono congiuntamente con la Sissa di Trieste, la Scuola Superiore Sant´anna di Pisa e l´Imt di Lucca.  
   
   
LOMBARDIA: AIUTIAMO GLI STUDENTI NELL´ORIENTAMENTO  
 
Milano. 12 novembre 2013 - Aiutare studenti delle classi quinte degli istituti superiori della Lombardia ad orientarsi per scegliere in modo consapevole l´Università o per entrare meglio attrezzati nel mondo del lavoro. E´ questo l´obiettivo dell´accordo firmato tra Assessorato all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia e Almalaurea per estendere agli studenti delle classi quinte, nel triennio 2013-2016, il percorso di orientamento e la documentazione Almadiploma sulle caratteristiche e gli esiti formativi e professionali degli studenti. Cosa Prevede L´intesa Per Triennio 2013-2016 - L´accordo prevede che il progetto di orientamento denominato "Almaorièntati-almadiploma" venga sviluppato nel triennio 2013-2016 e include anche l´utilizzo della banca dati Almadiploma - che ad oggi rende disponibili complessivamente 243mila curricula di neodiplomati e diplomati con decennale esperienza - e della documentazione annualmente prodotta (profilo dei diplomati, condizione occupazionale a 1, 3 e 5 anni dal diploma) per favorire l´ingresso nel mondo del lavoro dei giovani, permettere alle scuole di valutare la propria efficacia interna ed esterna, consentire alle università di conoscere in anticipo le caratteristiche e le aspirazioni dei diplomandi. Un Progetto Che Si Puo´ Estendere A Tutta La Regione - "La Provincia di Varese - ha spiegato l´assessore Aprea - ha già sperimentato la totalità degli strumenti messi a disposizione da Almadiploma e Almalaurea, con particolare riferimento al percorso di orientamento Almaorièntati. Per questo ora lo vogliamo estendere, per il momento, alle provincie di Como, Lecco e Monza Brianza, soprattutto per consentire alla Regione Lombardia di prepararsi nel miglior modo possibile ad affrontare la sfida della ripresa e dello sviluppo". L´accordo nasce dalla necessità di orientare di più e meglio i diplomandi. Conoscere Per Non Sbagliare Indirizzo Universitario - Un orientamento tanto più necessario se si tiene conto che ancora oggi 82 immatricolati su cento provengono da famiglie i cui genitori non hanno esperienza di studi universitari e 17 immatricolati su cento abbandonano nel corso del primo anno di università. Dall´ultimo Profilo dei diplomati 2012, che ha coinvolto 37.998 diplomati nelle scuole aderenti all´associazione Almadiploma, emerge anche che, se tornassero ai tempi dell´iscrizione alla scuola superiore, 57 diplomati su cento ripeterebbero lo stesso corso, ma 42 su cento cambierebbero l´indirizzo di studio e/o la scuola. Corretto Orientamento Chiave Di Successo Scolastico - "Ho sempre sostenuto che una delle chiavi di volta per il successo negli studi e nel lavoro sia un corretto orientamento dei nostri ragazzi. E l´analisi dei dati, unitamente a ricerche come quelle condotte da Almalaurea e Almadiploma consentono di farlo: ci permettono di conoscere la provenienza socio-culturale di ciascuno studente, il grado di soddisfazione rispetto al percorso formativo compiuto, le sue aspettative e anche di avere il profilo di chi continua gli studi", spiega il direttore Francesco de Sanctis.  
   
   
VIA LIBERA PER LE AREE DEL CAMPUS DI COMO  
 
Milano, 12 novembre 2013 - "E´ stato sottoscritto il verbale di accordo per la concessione della aree indicate per la realizzazione del Campus di Como. La Regione Lombardia ha mantenuto la parola e fatto la sua parte, ora la palla passa al territorio". Lo ha spiegato l´assessore regionale all´Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia, dopo l´incontro del Collegio di vigilanza tenutosi a Palazzo Lombardia.  
   
   
AL VIA “DIALOGHI PRIMA DEI DIALOGHI”  
 
Bari, 12 novembre 2013 - Al via i “Dialoghi prima dei Dialoghi”, la manifestazione che prevede un calendario di oltre 100 eventi culturali ed esperienze formative rivolte agli studenti pugliesi della secondaria di I e Ii grado. «Nelle scuole della nostra regione non si respira l’aria della rassegnazione, nonostante i tagli e le mille difficoltà quotidiane, ma si respira vivacità, passione, voglia di andare avanti, nella consapevolezza di essere luogo decisivo per costruire un futuro possibile per i giovani – hanno detto Alba Sasso, assessore al Diritto allo studio e formazione,e Silvia Godelli, assessore alla cultura, mediterraneo e Turismo, presentando alla stampa l’iniziativa - Per questo abbiamo condiviso e fatta nostra la proposta di una rete di dodici scuole di dar vita ad una iniziativa, "I Dialoghi prima dei Dialoghi", che si richiama esplicitamente ai “Dialoghi di Trani”, una delle manifestazioni culturali più importanti nella nostra regione. Con circa 100 eventi culturali, da realizzare in un arco di tempo di 7 mesi, verrà messo in campo un modello di approccio plurale, appunto dialogico, a tematiche culturali che spaziano dai new media ai mutamenti della concezione del tempo, dalle virtù per affrontare la crisi italiana che è anche crisi morale, ai nuovi paradigmi scientifici». Il titolo fa riferimento ai “Dialoghi di Trani”, format ideato da La Maria del porto, associazione partner dell’iniziativa. Lo scopo è favorire nei giovani una salda formazione culturale e una abitudine alla lettura anche utilizzando modalità di comunicazione proprie dei social network e nella prospettiva degli obiettivi di “Europa 2020". Titolo di questa prima edizione (2013/14) è “Before…”, termine che non solo allude alla disposizione temporale della manifestazione rispetto ai “Dialoghi di Trani” ma che soprattutto attiene alla scelta di puntare l’attenzione verso valori, idee, “virtù” che hanno anticipato o stanno anticipando il futuro. “Before…”, quindi, chiave di lettura della complessità del presente per costruire strumenti di orientamento e strategie di uscita dalla crisi. «La manifestazione inizia operativamente oggi e si concluderà a maggio 2014 con un forum conclusivo e la “festa dell’Europa” presso il castello di Trani, città dei Dialoghi – ha dichiarato Antonio Guida, Presidente Rete “Scuole (del) Leggere”, tra i promotori dell’iniziativa – Prevediamo circa 100 eventi che coinvolgeranno circa 10 mila studenti». Http://www.regione.puglia.it/web/files/servizio%20stampa%20g.r./programma_dialoghi_11nov20_dic..pdf     
   
   
JOB DAY: CHE "SAPORE" HA IL MONDO DEL LAVORO?  
 
Milano, 12 novembre 2013 - Davide, 17 anni, studente e manager per un giorno; Manuel, 18 anni, studente e imprenditore per un giorno; Beatrice, 18 anni, studente e assistente marketing per un giorno. Queste, e molte altre, le “avventure” che hanno vissuto gli studenti delle scuole superiori della provincia di Milano e Monza Brianza che hanno aderito all’iniziativa “Job Day – La Giornata Del Lavoro E Del Fare Impresa”. Il progetto - realizzato grazie alla Camera di Commercio di Milano, all’azienda speciale Formaper e promosso da Unioncamere - si pone l’obiettivo di proporre agli studenti una esperienza “sul campo”, per permettere loro di cogliere gli insegnamenti pratici del mondo del lavoro. Job Day è una iniziativa di orientamento innovativa in Italia, che si ripete per il secondo anno, ma consolidata in Usa e Canada, cui hanno aderito le Cdc italiane. Consente ai ragazzi di seguire, per un giorno, un imprenditore o un lavoratore di imprese, uffici pubblici, negozi, studi professionali, laboratori, officine ecc., in una “giornata tipo”. L’idea nasce dal fatto che molti ragazzi delle scuole superiori sognano di fare mestieri come l’imprenditore o l’avvocato, ma non hanno un’idea chiara di cosa significhi realmente intraprendere queste professioni. Job Day offre la possibilità ai ragazzi sia di vivere un primo contatto con il mondo del lavoro, “assaporarne” sensazioni e impressioni, sia di sperimentare questa esperienza quasi come se fosse il loro primo giorno di lavoro. E’ una opportunità per “toccare con mano” cosa significa svolgere una determinata professione. “Jobday è un’esperienza realmente decisiva nel percorso formativo di uno studente e per questo Cdc di Milano, attraverso Formaper, aderisce all’iniziativa con entusiasmo – ha dichiarato Umberto Bellini, Presidente Formaper -. Spesso gli studenti hanno una percezione distorta e irrealistica del mondo del lavoro. Un’esperienza di contatto diretta in azienda permette loro di avere le idee più chiare sul proprio futuro professionale e su quale percorso scegliere per realizzarlo”. Sono 6 gli istituti scolastici e 30 le Aziende/enti/istituzioni che hanno aderito al Jobday e hanno ospitato per una giornata i ragazzi in diversi settori dal turistico, alla grafica, al web, al commerciale, moda, formazione e attività professionali. Il 13 Novembre alle ore 10,00 presso Palazzo Giureconsulti in Via Mercanti, 2 si terrà l’evento finale “Che sapore ha il mondo del lavoro?” con testimonianze dirette di studenti e imprese sull’esperienza vissuta. In questa occasione saranno premiati i migliori 3 lavori “ Vi racconto il mio Job Day” presentati dagli studenti. Per informazioni: Formaper – Cdc Milano Tel. 0285155280 – relazioni.Esterne@formaper.it  – www.Formaper.it    
   
   
"CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI"  
 
Varsavia, 12 novembre 2013 - L´11 e 12 novembre 2013 si terrà a Varsavia, in Polonia, la "Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici" (Cop19 / Cmp9). La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici offre l´opportunità di consolidare le risposte al cambiamento climatico e presentare le molte iniziative ambiziose di adattamento e mitigazione attuate in tutto il mondo. L´evento ospiterà una serie di workshop informativi sullo stato attuale delle conoscenze scientifiche. Farà luce su come il mondo potrebbe ridurre le emissioni di gas a effetto serra, creando al contempo posti di lavoro, promuovendo la crescita economica e di assicurando migliori condizioni di vita. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Cop19.gov.pl/    
   
   
RIUNIONE MINISTERIALE UE-GIAPPONE SULLA COOPERAZIONE NEL SETTORE DELLA GESTIONE DELLE CATASTROFI  
 
Bruxelles, 12 novembre 2013 - In vista del prossimo vertice Ue-giappone, il signor Akihiro Ohta, il ministro del Territorio, Infrastrutture, Trasporti e Turismo (Mlit) del Giappone e la signora Kristalina Georgieva, Commissario europeo per la Cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi, ha incontrato a Tokyo l´11 novembre per discutere l´approfondimento della cooperazione Ue - Giappone nel settore della gestione delle catastrofi. Tenendo in considerazione la crescente impatto di eventi climatici estremi e catastrofi gravi, hanno sottolineato l´importanza di agevolare il reciproco sostegno e di imparare gli uni dagli altri, in prevenzione, preparazione, risposta alle catastrofi e di recupero precoce, con scambi specifiche competenze tecniche ed esperienze per aumentare la resilienza delle società. Hanno inoltre ribadito l´importanza di rafforzare la cooperazione internazionale per la riduzione delle catastrofi e hanno espresso la loro determinazione a contribuire insieme per rafforzare il quadro d´azione di Hyogo per la riduzione del rischio di catastrofi. Hanno condiviso le loro opinioni sulla necessità di promuovere a livello di forti legami internazionali tra il Quadro d´azione di Hyogo e il programma di sviluppo dopo il 2015 e di integrare le strategie di riduzione del rischio di catastrofi nelle politiche di sviluppo sostenibile e di riduzione della povertà. A questo proposito, essi hanno sottolineato l´importanza della terza Conferenza mondiale sulla riduzione dei disastri del rischio che si terrà a Sendai, in Giappone nel marzo 2015 per la revisione del quadro d´azione di Hyogo. Essi hanno inoltre sottolineato l´importanza per l´Unione europea e il Giappone per intensificare la loro cooperazione al fine di contribuire alla promozione della gestione delle catastrofi nei paesi in via di sviluppo attraverso lo scambio di informazioni e di migliori pratiche. Essi hanno convenuto di rafforzare ulteriormente la cooperazione Ue-giappone sulla gestione delle catastrofi e ha confermato che il prossimo incontro di esperti tra l´Ue e il Giappone avrà luogo in Giappone all´inizio del 2014.  
   
   
COME RENDERE L´EUROPA AMBIENTE ONLINE PIÙ SICURO AL MONDO  
 
 Bonn, 12 novembre 2013 – Di seguito l’intervento di ieri Neelie Kroes Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale al Cyber ​​Summit: “ Il nostro mondo sta entrando nell´era digitale. E sta diventando sempre più importante per mantenere sicuro e protetto che mondo digitale. Titoli recenti ci mostrano la vastità di hacking e di spionaggio, e il significato per la nostra privacy, e per la nostra economia. Ma cerchiamo di ricordare tre tendenze. Primo: il mondo online è in arrivo per beneficiare ogni aspetto della nostra vita, portando innovazione, convenienza ed efficienza. E non c´è da meravigliarsi. Nuove innovazioni come la nuvola offrono un centinaio di miliardi di euro per aumentare l´Europa. Non possiamo voltare le spalle a quei benefici. Ma, con quella crescente diffusione, le minacce online hanno corrispondentemente crescente conseguenze. E una mancanza di fiducia può ostacolare solo uso su scala mondiale, e vincolare quei benefici. Secondo: i rischi sono di montaggio. Secondo Symantec, il numero totale di attacchi aumentata del 81% in un solo anno. Nel sempre più forme: dal furto di identità e phishing - di botnet, Trojan e attacchi di tipo denial-of-service. E altro ancora. Terzo: questi rischi implicano costi significativi. Ogni anno, molte aziende, se non la maggioranza, faccia violazioni della sicurezza: anche per una piccola impresa, il costo può essere di decine di migliaia di euro per ogni violazione. Per un grave incidente il costo potrebbe ammontare a più di un quarto di un trilione di dollari. Speriamo che ciò non accada. Ma cerchiamo di non fare confusione tra i vari aspetti in gioco qui. Cerchiamo di capire la situazione, riconoscere che gli strumenti che abbiamo a disposizione, e utilizzare quello giusto per il lavoro giusto. Non confondiamo la privacy con la sicurezza, la riservatezza o con integrità. La protezione dei dati è un diritto fondamentale che dobbiamo salvaguardare. Le persone hanno il diritto di sapere e controllare come viene utilizzato il loro dati. Anche perché l´ulteriore dei dati si sviluppa, più vulnerabile diventa. Dobbiamo proteggere i nostri cittadini, per cui i loro dati non è abusato in questo modo. Non distruggere le opportunità digitali di cui godono tutti i giorni, ma la protezione proporzionalmente. Quindi, la protezione dei dati è una parte importante del quadro. Ma cerchiamo di essere realisti. Spionaggio può essere inaccettabile. Ma è andata avanti per un po ´di tempo. Forse è il secondo mestiere più antico del mondo. E non si tratta di smettere. Non sarà evitare che solo rendendo illegale. Né solo da multare una manciata di aziende americane. Non è questo il modo in cui il mondo funziona. Quindi cerchiamo di non essere ingenui. Recenti rivelazioni circa la scala di linea di spiare sono stati sorprendenti. Ma non solo sedersi lì stordito come un coniglio nei fari. Né presentare al isteria. Proteggiamo noi stessi. E il fatto è che, se si vuole fermare un ladro sfondando la porta d´ingresso, non hai bisogno di un buon avvocato, è necessario un buon lucchetto. La risposta non sta nella costrizione dei dati all´interno dei confini nazionali. Le escursioni sul ponte levatoio e la creazione di fortezze nazionali isolate. Con sistemi separati in ogni paese, affettare il nostro mercato unico in piccoli pezzi. Non sarebbe promuovere sicuri innovazioni europee. Sarebbe semplicemente buttare via il bambino con l´acqua sporca. Piuttosto la risposta sta nel portare quelle barriere giù. Per un mercato europeo unificato, con economie di scala, in cui le nuove idee sicure possano prosperare e di trovare una casa. Così l´Europa può diventare un ambiente online più sicuro al mondo. La nostra strategia di sicurezza informatica è di assicurare un mondo online che è aperto, libero, sicuro e protetto. Promozione dei valori fondamentali dell´Ue, e dei diritti umani. Online proprio come facciamo offline. Con misure come per ridurre drasticamente la criminalità informatica. E per migliorare la nostra politica cyberspazio internazionale. Abbiamo già discusso questi problemi regolarmente con i principali partner internazionali, e sono alla ricerca in collaborazione con ancora maggiore. E nelle sedi multilaterali, come il convegno Seoul il cyberspazio. Non abbiamo bisogno di nuovi trattati di legge, e la Convenzione di Budapest è già lì per essere ratificato. Ma le norme internazionali per il comportamento dello Stato nel cyber spazio potrebbe aumentare sia il libero scambio e dei diritti fondamentali. E possiamo continuare ad aiutare altri paesi a sviluppare la capacità: in zone dal tecnico al giudiziario, alle forze dell´ordine. Ma la sicurezza informatica va oltre questi problemi. Si tratta anche di costruire la resilienza europea e know-how. Se vogliamo che i cittadini europei ad avere fiducia nel mondo online. Se vogliamo forti giocatori europei in grado di fornire tale garanzia. Se vogliamo che i dati europei e dei sistemi europei soggetti a misure di salvaguardia europee. Poi abbiamo bisogno di reti e sistemi che sono forti e sicuri. Abbiamo bisogno di un ambiente in cui coloro che gestiscono e utilizzano le Tic sono incentivate a utilizzare la protezione di alta qualità. Pubblico e privato. E abbiamo bisogno della migliore tecnologia. Forse questo significa che lo facciamo noi stessi in Europa, grazie ad una vibrante, il mercato europeo che innova per creare quelle soluzioni di sicurezza. Ed è per questo che stiamo aumentando la R & S in sicurezza informatica. O forse è necessario che verifichiamo che le apparecchiature Ict e applicazioni che compriamo non sono progettati con backdoor costruito nel! Ci sono una serie di modi in cui siamo raggiungere questi obiettivi. La nostra partnership Nube europea è di circa governi unendo le forze, di stimolare un mercato e trovare soluzioni cloud sicura per l´Europa. Usando il potere di appalti pubblici, vale un quinto del mercato del cloud. Con norme comuni in modo Governi possono saltare nel cloud, senza compromettere la sicurezza. E in effetti che il partenariato si riunisce ancora una volta in pochi giorni, a Berlino. Abbiamo anche bisogno di costruire la resilienza delle nostre reti e sistemi. Abbiamo già le regole per cui gli operatori di telecomunicazioni rimanere sicuro: per garantire che prendono le giuste misure e notificare gli incidenti significativi. Ma abbiamo bisogno di estendere tali norme. Perché c´è così tanto le infrastrutture critiche là fuori - l´energia, i trasporti, la sanità, le banche. Infrastrutture che si basa sempre più su reti di telecomunicazione, ma non è gestito da operatori di telecomunicazioni. Infrastrutture che ha bisogno di funzionare in modo continuo, e per rimanere sicuro. Gli aggressori possono semplicemente indirizzare l´anello più debole della catena, e abbiamo bisogno di protezioni in tutta quella catena. E non è giusto che gli operatori di telecomunicazioni sono tenuti a prendere tutte le precauzioni e di assumersi tutti gli oneri. Quando altre società internet over-the-top non lo fanno. Che non è la concorrenza leale e mette in pericolo la nostra sicurezza. Quindi questi sono i tipi di garanzie che stiamo cercando di creare attraverso la nostra proposta di legge. Le tre C: capacità di meglio evitare e rispondere agli attacchi informatici. Una cultura migliore: più consapevoli, più attivo e più trasparente. E una maggiore cooperazione tra i paesi dell´Ue, a livello strategico e operativo. Ma non siamo solo basandosi sulla legislazione. Ci sarà anche fornire orientamenti generali, così i governi e il settore privato in grado di adattarsi e prendere le misure ad hoc che corrispondono ai rischi specifici cui sono esposti e le modalità che già hanno in essere. Abbiamo creato una sicurezza "piattaforma" delle reti e dell´informazione - dove 180 organizzazioni pubbliche e private si riuniscono per individuare le migliori pratiche in grado di informare il nostro lavoro. Garantire una maggiore coerenza per un mercato veramente europeo. Guardando le aree da appalti pubblici, per etichette di sicurezza, le priorità di ricerca e sviluppo. Stiamo aumentando la consapevolezza attraverso eventi come European mese sicurezza informatica. E naturalmente siamo anche investendo in ricerca e innovazione in materia di sicurezza. Nuove idee per la costruzione di società più sicure e la leadership industriale in sicurezza informatica, affidabile Ict e privacy. Mantenere i sistemi di sicurezza e di dati sicuri. Non si tratta di misure di mano pesante, e non si tratta di cercare di inventare "una dimensione che si adatta tutti". Si tratta di un approccio basato sul rischio, quella in cui aziende e organizzazioni diverse di diverse dimensioni fanno ciò che è necessario, in proporzione alla minaccia che devono affrontare. Spesso la soluzione è relativamente semplice. Alcune fare i conti ben il 85% delle intrusioni di successo potrebbe essere evitato solo da pratiche decenti "cyber-igieniche". Qualsiasi azienda ragionevole, di qualsiasi forma o dimensione, sarà già gestire i rischi e le minacce per la loro attività. Ora, come azienda va online, abbiamo bisogno di fare minacce informatiche una parte del loro pensiero, anche. Questo è importante. Politici più alti dell´Ue rendono conto di questo. Solo poche settimane fa, i leader europei, tra cui il cancelliere Merkel, ha formalmente riconosciuto l´importanza dell´economia digitale. E hanno approvato alcune decisioni coraggiose per ottenere la nostra economia on-line, e dare il singolo impulso mercato. Per l´alta qualità, reti e servizi paneuropei. Creare l´ambiente in cui siamo in grado di ottenere ogni digitale europeo: all´interno di un mercato unico delle telecomunicazioni. Essi hanno inoltre sottolineato il ruolo essenziale della fiducia che l´economia digitale, e per il completamento del mercato unico europeo digitale. Essi hanno chiesto all´Europa di rimanere all´avanguardia nel prendere la nube. Per promuovere standard elevati per i servizi cloud sicuri, di alta qualità e affidabile. E per la tempestiva adozione del nostro network e della direttiva della sicurezza delle informazioni. Così ora mi auguro che riusciremo a trattare questi temi con l´urgenza che meritano. E, in particolare, di adottare la direttiva prima del sorgere del Parlamento europeo. Siamo pronti a lavorare con gli Stati membri e il Parlamento su tale questione. E mi auguro che si possa mettere disaccordi minori a parte, per il bene di un´Europa più forte, più sicura. Non possiamo ignorare i dirigenti mandato ci hanno dato. Né l´imperativo per un sicuro, resiliente continente collegato. Dobbiamo agire, e in fretta. Grazie.  
   
   
AGENZIA FORESTALE REGIONALE, ASSESSORE UMBRIA INCONTRA SINDACATI: NESSUN RISCHIO PER FUTURO AGENZIA  
 
Perugia, 12 novembre 2013 – "Il futuro dell´Agenzia forestale regionale non è assolutamente a rischio". Lo ha ribadito l´assessore regionale all´Agricoltura, Fernanda Cecchini, nell´incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, operai e impiegati forestali, che si è tenuto stamani nella sede dell´Assessorato regionale. Alla riunione ha preso parte Massimo Bianchi, amministratore unico dell´Agenzia forestale regionale. L´assessore, successivamente, si è fermata a parlare con i lavoratori che stavano manifestando davanti alla sede regionale del Broletto, rassicurandoli su stipendi e attività dell´Agenzia forestale. "La situazione economica attuale, il complesso dei lavori appaltati e di quelli che potranno essere attivati, le risorse aggiuntive che verranno garantite con la piena attuazione della legge di riforma regionale e dalla nuova programmazione comunitaria - ha detto l´assessore - ci consentono di affermare che non c´è alcun pericolo né per i livelli occupazionali dell´Agenzia né per lo sviluppo della sua attività. La fase di transizione, dopo lo scioglimento delle Comunità montane, non si è ancora conclusa - ha aggiunto - ma il problema dello slittamento di alcuni giorni nel pagamento degli stipendi non può essere fonte di preoccupazione o allarme sulle sorti dell´Agenzia, il cui ruolo di tutela e manutenzione del territorio non è in discussione". "Non si può dimenticare - ha detto l´assessore Cecchini - che la Regione, con la legge 18/2011, si è fatta carico di salvaguardare il posto di lavoro a tutti i lavoratori delle Comunità montane che, in base al decreto Calderoli che ha azzerato i finanziamenti statali, sarebbero rimasti senza occupazione. In questi mesi di attività dell´Agenzia, dal dicembre 2012, abbiamo garantito stipendi e forniture. La Regione ha dimostrato con i fatti di fare la sua parte - ha affermato - Chi esaspera gli animi e strumentalizza una situazione straordinaria di difficoltà non fa del bene né ai lavoratori né all´Agenzia". "Anche nei mesi di novembre e dicembre potranno verificarsi slittamenti di alcuni giorni nell´erogazione degli stipendi, ma il salario - ha ribadito - è e sarà assicurato a tutti i 660 dipendenti, comprese le tredicesime di dicembre. Siamo ben consapevoli del disagio che questi ritardi causano ai lavoratori e alle loro famiglie e per questo la Regione, che ha già erogato le risorse regionali di spettanza, è impegnata ad accelerare quei percorsi in grado di consolidare l´Agenzia forestale regionale". "Innanzitutto - ha spiegato - il completamento dei piani di liquidazione delle ex Comunità montane, al momento sono stati già presentati e approvati dalla Giunta regionale quelli relativi all´Alta Umbria e alla ex Comunità montana dei Monti Martani, che faranno complessivamente confluire nelle casse dell´Agenzia forestale circa 7 milioni di euro con il trasferimento dei Tfr. Allo stesso tempo, insieme all´Anci, si sta operando per la realizzazione delle Unioni dei Comuni, per la piena attuazione della legge di riforma e organizzare al meglio i compiti e le funzioni di ciascuno. Per consentire la piena operatività all´Agenzia per l´efficace gestione e tutela del territorio, inoltre, è stato già attivato il tavolo fra gli Assessorati regionali all´Agricoltura e all´Ambiente per l´ottimale definizione dei lavori che possono essere affidati all´Agenzia forestale". "La Regione - ha detto ancora l´assessore Cecchini - solleciterà anche la più rapida erogazione delle risorse rendicontate in questi giorni ad Agea, pari a 1 milione di euro. L´auspicio è che siano corrisposti in tempi brevi anche tutte le spettanze relative alle convenzioni stipulate con i Comuni, pari a 6 milioni di euro". "Non siamo di fronte a un´emergenza - ha tenuto a sottolineare - ma in ogni caso, per compensare problemi derivanti dai ritardi nelle riscossioni dei fondi comunitari, con la legge regionale n.27/2013 abbiamo previsto la possibilità di concedere all´Agenzia forestale una o più anticipazioni, fino a un massimo di 4 milioni di euro. Una misura che, nella fase attuale, non ha ragione di essere attivata e che, anzi, in base alla normativa nazionale, imporrerebbe all´Agenzia forestale la restituzione delle somme entro il dicembre 2013, generando difficoltà di cassa senza poter essere rinnovata. Si tratta, pertanto, di un potenziale ´salvadanaio´ al quale si potrà accedere, semmai ce ne fosse bisogno in futuro, a garanzia di poter procedere con un passo spedito". La riunione si è conclusa con l´impegno a un nuovo incontro, entro una decina di giorni, per verificare che l´iter prosegua secondo quanto stabilito.  
   
   
PARCO DELTA DEL PO. VENETO ED EMILIA ROMAGNA CHIEDONO RICONOSCIMENTO A PARCO BIOSFERA UNESCO  
 
Venezia, 12 novembre 2013 - Il Delta del Po si candida ad area Unesco Mab (man and biosphere), parco mondiale della Biosfera. Gli elementi centrali della candidatura sono interregionalità, sostenibilità ed internazionalizzazione e sono stati ribaditi questa mattina dall’assessore veneto ai parchi Franco Manzato nel primo dei tre giorni di confronti su questo tema che si svolgono tra Porto Viro, in provincia di Rovigo, e Castello della Mesola, in provincia di Ferrara. Per il Veneto è intervenuta nel dibattito anche l’assessore regionale Isi Coppola. Con questa iniziativa, attivata dal Parco regionale del Delta del Po veneto, le due Regioni del Veneto ed Emilia Romagna si sono di fatto unite per lanciare un parco di area vasta “nell´ottica della sostenibilità – ha chiarito Manzato – come previsto dall’Unesco. Questo non significa affatto “blindare” il territorio in una concezione wireless del territorio e del suo sviluppo interno, ma favorire l’insediamento di attività antropiche, agricole e forestali, capaci di convivere con il territorio stesso e di farlo crescere”. L’obiettivo, condiviso dunque dalle due Regioni, è di coniugare permanenza delle aree naturali e reddito. “La candidatura a patrimonio Unesco della biosfera – ha aggiunto Manzato – è un’occasione anche per cambiare il modo di pensare di chi abita e lavora nell’area, che deve evolversi verso un dialogo costruttivo uomo – ambiente lontano tanto dallo sfruttamento forsennato quanto da concezioni che vorrebbero lasciare il futuro alla natura abbandonata a se stessa. Ad accompagnare le Regione e i Parchi nel percorso di candidatura sono intervenuti stamani amministratori locali ed esponenti del Ministero dell’ambiente, delle Province di Ferrara e di Rovigo, di Federparchi, delle Università di Ferrara, Venezia, Padova e Verona, del Corpo forestale stato. Le aree Mab in Italia sono in tutto 10, alle quali vanno aggiunte tre candidature in itinere: quella appunto del Delta del Po, l’Ecomuseo della Judicaria e il Parco nazionale della Sila .  
   
   
FORESTE MODELLO: IMPEGNO REGIONE TOSCANA PER GESTIONE SOSTENIBILE E PARTECIPAZIONE  
 
Firenze, 12 novembre 2013 – Ha preso il via ieri a Rufina "Med Forum 2013", l´incontro della Rete Mediterranea delle Foreste Modello. I lavori, che dureranno fino al 15 novembre, saranno ospitati nella sede di villa Poggio Reale. Nella giornata inaugurale, alle 9, sono previsti i saluti di benvenuto di tutte le autorità: il sindaco di Rufina, Mauro Pinzani, l´assessore regionale all´agricoltura, Gianni Salvadori, il presidente della Foresta Modello delle Montagne Fiorentine, Stefano Berti, il direttore della rete delle Foreste Modello, Peter Bessau, il segretario della Rete Mediterranea delle Foreste Modello, Alvaro Picardo. "La Regione Toscana ha aderito ufficialmente alla rete fin dal 2009 – ricorda l´assessore Salvadori - siglando un accordo con il segretariato canadese e con quello spagnolo capofila per la rete delle foreste modello nel mediterraneo (Spagna Castilla Y Leon). La Regione Toscana, in questo contesto, è un modello e un esempio a livello nazionale per la gestione sostenibile della risorsa bosco e la sua legislazione, costituita principalmente dalla legge forestale della Toscana e dal suo regolamento d´attuazione, è all´avanguardia in questo senso. Grazie al lavoro svolto dalla stessa Regione e dagli attori locali, che hanno operato in sinergia, nel novembre 2012 è stata ufficialmente riconosciuta dal governo canadese la prima foresta modello italiana, la Foresta Modello delle Montagne fiorentine, che in questi giorni ospita Med Forum 2013." Al Med Forum saranno presenti oltre alle 13 regioni europee aderenti anche i rappresentanti delle delegazioni delle altre reti (Baltica, Canadese, Africana, Asiatica, Ibero-americana). Parteciperanno inoltre la Dg Agri della Commissione Ue e la Fao. "Questo evento – continua Salvadori – sarà l´occasione per fare il punto della situazione, anche alla luce del nuovo documento sulla strategia dell´Unione Europea per le foreste che indica le foreste modello come il nuovo strumento di gestione sostenibile per la pianificazione territoriale e consentirà ai numerosi ospiti stranieri di conoscere il territorio e la realtà socio economica della foresta modello delle Montagne Fiorentine tramite visite in campo. Numerosi anche i temi di approfondimento, fra i quali spiccano tematiche come il mercato volontario dei crediti di carbonio; la tracciabilità del legno e dei prodotti forestali; la filiera bosco legno energia; l´impiego del legno strutturale; la filiera corta e l´ecoturismo che la Regione considera centrali per la sua politica forestale." La Foresta Modello delle Montagne Fiorentine ha un´estensione di 548 chilometri quadrati e una popolazione di 64 mila abitanti sul territorio di 7 comuni: San Godenzo, Londa, Rufina, Pelago, Pontassieve, Rignano sull´Arno e Reggello. Hanno aderito 29 soggetti privati, 11 società, 12 enti pubblici, 13 associazioni. "L´esperienza positiva realizzata dalla prima foresta modello – conclude Salvadori - rappresenta un ottimo esempio da applicare anche ad altre foreste della Toscana. La gestione forestale sostenibile e la partecipazione da parte di tutti i soggetti interessati rappresentano infatti punti fondamentali della politica forestale regionale e un modello per altre realtà europee". L´evento sarà visibile in streaming sul sito http://www.Forestamodellomontagnefiorentine.org/64/it/home.html    
   
   
FONDI EUROPEI, OK DELLA UE AL GRANDE PROGETTO LAGHI CAMPI FLEGREI  
 
Napoli, 12 novembre 2013 - "Esprimo soddisfazione per l´approvazione da parte della Commissione europea del Grande progetto Risanamento ambientale e valorizzazione laghi dei Campi Flegrei, che vale 65 milioni di euro." Così l´assessore regionale Edoardo Cosenza, delegato del presidente Caldoro al coordinamento strategico dei Grandi progetti. "La Ue ha dato l’ ok definitivo a questo Grande progetto che forma un unicum con gli altri Grandi Progetti tesi al recupero ambientale e, in particolare, con quello relativo alla Bandiera blu del Litorale Domitio (pure approvato dalla Commissione europea): potrà così essere attuato il risanamento ambientale sia del tratto costiero casertano che di quello a nord di Napoli, da Pozzuoli, a Cuma, a Licola, a Monte di Procida, nonché il risanamento idraulico dei Laghi flegrei (Lago d´Averno, Lago Lucrino, Lago Fusaro e del Bacino Miseno). Un´area meravigliosa e di straordinaria rilevanza ambientale e turistica. In particolare - ha proseguito Edoardo Cosenza - con questo via libera potranno partire gli 11 appalti previsti dal Grande Progetto Laghi Campi Flegrei, le cui gare sono curate dal Comune di Pozzuoli in quanto soggetto attuatore. Vorrei ricordare - ha concluso l´assessore regionale - che tra i lavori previsti, oltre a quelli riguardanti il miglioramento dello stato di salute dei laghi e del tratto costiero, vi sono anche le opere di realizzazione delle reti fognarie di intere zone del comune di Pozzuoli (Cigliano, Monterusciello e via Campana), di Bacoli, Monte di Procida e Quarto (via Kennedy, via Casalanno, via Marmolito, via Pantaleo)." Grande soddisfazione è stata espressa anche dal neopresidente della Commissione Urbanistica Pasquale Giacobbe per "l´approvazione del Grande progetto che certamente sarà motore trainante di turismo per la città di Pozzuoli. Un progetto che riporterà finalmente il litorale di Lucrino e i laghi flegrei al loro antico splendore. Ho sempre sostenuto personalmente questo progetto anche sotto la mia amministrazione, sia quando fu bocciato dalla giunta Bassolino sia oggi che finalmente vede la felice intuizione del presidente Caldoro." "L´approvazione - ha detto il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro - è un altro tassello per la riqualificazione ambientale dei nostri territori e rappresenta un’ ulteriore conferma di fiducia dell´Europa verso la Regione Campania."  
   
   
FORESTE MODELLO: A RUFINA 4 GIORNI DI EVENTI SULLA GESTIONE SOSTENIBILE  
 
Firenze, 12 novembre 2013 - Si terrà a Rufina, presso la villa di Poggio Reale, il Med Forum 2013, meeting della Rete Mediterranea delle Foreste Modello che vede impegnate le 13 regioni aderenti e altre delegazioni del resto del mondo. L´evento, che avrà come cornice la prima foresta modello italiana, ossia la "foresta modello delle Montagne Fiorentine" situata nell´Unione dei comuni Valdarno e Valdisieve, durerà 4 giorni, dal 12 al 15 novembre. Numerose le iniziative in programma, fra queste, oltre all´assemblea generale della rete, numerosi workshop e visite sul territorio. Il 12 novembre, dalle 9 alle 18, a villa Poggio Reale è in programma una mostra mercato dei prodotti della Foresta Modello. Il programma completo sul sito www.Forestamodellomontagnefiorentine.org Per la partecipazione è necessario inviare una mail a associazione@forestamodellomontagnefiorentine.Org  I lavori di Med Forum si potranno seguire in diretta streaming collegandosi all´indirizzo http://82.193.30.9/medforum    
   
   
LA GIUNTA DELLA CALABRIA HA APPROVATO IL PROGRAMMA PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA  
 
 Catanzaro, 12 novembre 2013 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza, inizialmente, della Vicepresidente Antonella Stasi e, in prosieguo, del Presidente Giuseppe Scopelliti, con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Su proposta dell’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri, è stato approvato, nell’ambito del progetto “Pitagora mondus” l’accordo di programma tra la Calabria, l’Iraq e la Liberia, finalizzato alla promozione di attività di cooperazione internazionale negli ambienti dell’istruzione e della formazione negli istituti secondari superiori della Calabria. Su proposta dell’Assessore all’Ambiente Francesco Pugliano, è stato approvato il programma di finanziamenti per il miglioramento della qualità dell’aria attraverso l’andamento del trasporto pubblico locale. Su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Alfonso Dattolo, è stata approvata una proposta dei legge, che passa ora all’esame del Consiglio regionale, inerente le norme in materia di intervento sostitutivo regionale. Su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile è stato deliberato di approvare il Piano di vendita formulato dal Comune di Sorianello che prevede la cessione di venti alloggi appartenenti al proprio patrimonio. Su proposta dell’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra è stata deliberata l’individuazione e l’istituzione del “distretto rurale del Reventino”.  
   
   
AMBIENTE, GIUNTA LIGURIA ABROGA NORME TAGLIALEGNA NEI BOSCHI  
 
Genova, 12 novembre 2013 - La Giunta della Regione Liguria su proposta dell´assessore all´Ambiente Renata Briano ha abrogato i criteri e gli indirizzi per le attività agrosilvo pastorali approvati nel 2007, ma ormai superati nei fatti. La decisione mette fine alle polemiche sorte in questi giorni a Calizzano, in Valbormida e non solo, semplificando le attività del Corpo Forestale dello Stato ed evitando così formalismi e fraintendimenti. Indirizzi, infatti, che secondo alcune interpretazioni, vietavano il taglio del bosco nel periodo da marzo a luglio nei siti sic di interesse comunitario. "Sono convinta che la tutela della biodiversità sarà garantita da chi opera nel settore forestale. Personalmente penso che se la nostra Regione ha mantenuto così ricco di biodiversità il proprio territorio, ciò é avvenuto grazie alle attività agrosilvo pastorali esistenti da sempre." , afferma Briano.  
   
   
DIFESA IDRAULICA. CONSEGNATI I LAVORI DEL BACINO DI CALDOGNO. MA PER REALIZZARE OPERA PUBBLICA CI VOGLIONO ALMENO 5 ANNI  
 
Venezia, 12 novembre 2013 - Dopo la grande alluvione di Ognissanti, l’arrivo della stagione inclemente crea preoccupazione ogni qualvolta le previsioni meteo annunciano per il Veneto possibili piogge intense, soprattutto nelle zone percepite a rischio. “E’ una preoccupazione legittima, che è anche mia – sottolinea il presidente del Veneto Luca Zaia –perché la concentrazione delle precipitazioni nel tempo e nei luoghi, verificatasi specialmente negli ultimi anni, evidenzia l’insufficienza del sistema di difesa idraulica del territorio regionale di fronte a possibili eventi estremi”. “La giornata dedicata a San Martino, tradizionale giornata del ringraziamento per i doni recati dalla terra, va colta anche come occasione – aggiunge Zaia – per ribadire l’esigenza di mettere in sicurezza il Veneto al più alto grado possibile, con la consapevolezza che non ci si può affidare né al caso ne alle statistiche storiche per garantire la nostra comunità e assicurarle il futuro per molti decenni. Dall’autunno del 2010 abbiamo ripristinato e rinforzato le opere di difesa danneggiate, ma da un’ottantina d’anni non vengono realizzati interventi strategici di protezione e prevenzione, l’ultimo dei quali è stato l’utilissimo bacino di laminazione di Montebello, negli anni ’30 del secolo scorso”. “Proprio questi interventi sono e devono essere l’obiettivo strategico dei prossimi anni, per il Veneto e per l’intero Paese, rispetto al quale tutti devono essere consapevoli che passare dalle parole ai fatti non è né semplice né rapido. Servono tantissime risorse: al veneto servirebbero almeno altri 2,3 miliardi di euro oltre ai 400 milioni che abbiamo già messo in preventivo e in parte speso, mentre i tempi di realizzazione di opere pubbliche di questo genere non possono brevi. Per quanto riguarda le risorse finanziarie, le chiedo allo Stato: i veneti ne hanno diritto, dal momento che lasciano ogni anno a Roma circa 21 miliardi di euro di tasse che vengono spesi altrove e sostanzialmente per tappare buchi altrui e compensarne la prodigalità. Per quanto riguarda i tempi, sarebbe utile rivedere le procedure in questo settore, dove ci sono attualmente passaggi obbligati che comportano come minimo circa 5 anni tra l’affidamento del progetto preliminare e la conclusione dell’opera, salvo contenzioni giurisdizionali di vario genere sempre dietro l’angolo. Quanti lamentano che in tre anni non ne siano state realizzate o non sanno di cosa parlano o sono in malafede”. Tempi Di Realizzazione Di Un’opera Pubblica (Nell’ipotesi Di Progetto Integrato)
1)Affidamento progetto preliminare giorni 265
2)Redazione progetto preliminare giorni 180
3)Approvazione progetto preliminare giorni 80
4)Affidamento progetto definitivo giorni 265
5)Redazione progetto definitivo giorni 180
6)Approvazione progetto definitivo (con Via ed espropri) giorni 480
7)Affidamento lavori e contratto giorni 295
8)Consegna lavori giorni 20
Totale Giorni 1765
Si tratta dunque di circa 5 anni nel caso non vi siano opposizioni procedurali e ricorsi al Giudice Amministrativo (per esempio nel caso di espropri)
 
   
   
AL TAVOLO DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI LA TUTELA DEI TERRITORI DI MONTAGNA NEL CONTENIMENTO DEL CONSUMO DEL SUOLO  
 
Aosta, 12 novembre 2013 - Nella riunione di, giovedì 7 novembre, della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome è stato espresso parere favorevole al disegno di legge proposto dal Ministero delle politiche agricole in materia di contenimento del consumo del suolo e della valorizzazione del suolo non edificato, così come della rigenerazione edilizia del suolo urbanizzato. Le Regioni hanno altresì accolto l’emendamento presentato dal Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Augusto Rollandin che, nell’ambito della normativa, ha posto la salvaguardia delle competenze statutarie e delle disposizioni attuative, in materia di pianificazione territoriale e urbanistica, così come definito dallo Statuto speciale della Regione. Il tema del “consumo del suolo” riveste un particolare interesse per la Valle d’Aosta soprattutto per quanto attiene il divieto di mutamento di utilizzo delle superfici agricole. L’intervento normativo contiene infatti principi fondamentali finalizzati alla salvaguardia e alla valorizzazione delle cosiddette buone terre agricole, oltre a promuovere l’attività agricola stessa, nell’ottica ultima di impedire che il suolo venga eccessivamente “eroso” e “consumato” dall’urbanizzazione. In questa ottica la Valle d’Aosta prosegue la politica di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente mediante la ristrutturazione il restauro e il recupero come da più anni incentivato dagli interventi e dalle normative regionali.  
   
   
TERRA DEI FUOCHI, REGIONE CAMPANIA E CORPO CAPITANERIE PORTO FIRMANO CONVENZIONE TELERILEVAMENTO AEREO PER CONTRASTO A CRIMINI AMBIENTALI  
 
Napoli, 12 novembre 2013 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e il comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto Felicio Angrisano hanno firmato l’ 8 novembre la convenzione con cui viene avviato il programma di telerilevamento aereo per il contrasto ai crimini ambientali. Erano presenti l´assessore all´Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano, il direttore marittimo della Campania e comandante del Porto di Napoli, contrammiraglio Antonio Basile, il procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Napoli, Nunzio Fragliasso, e il procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Luigi Gay. L´attività di Telerilevamento (Tlr) aereo è finalizzata all’identificazione di anomalie e criticità ambientali nelle acque superficiali (interne, di transizione e marino costiere) e nei seguenti territori litoranei della regione Campania: ambito marino costiero: individuazione e mappatura di anomalie termiche, nonché fenomeni di eutrofizzazione, provenienti da apporti fluviali, da reti di canali utilizzati per finalità irrigue, da depuratori ed eventuali ulteriori scarichi presenti; ambito territoriale litoraneo: individuazione e mappatura di anomalie termiche e spettrali nelle sabbie costituenti spiagge, ambiti dunali e retrodunali e sui terreni prossimi alla linea di costa; ambito fluviale: individuazione e mappatura di anomalie termiche. In particolare, all´interno di tali ambiti saranno da indagarsi prioritariamente le seguenti unità territoriali: aste fluviali dei principali bacini idrografici presenti sul territorio della Regione Campania; litorale del golfo di Gaeta; litorale del golfo di Pozzuoli; litorale del golfo di Napoli; litorale del golfo di Salerno; litorale del golfo di Sapri. La Convenzione troverà specifica attuazione anche nella prevenzione dei roghi dei rifiuti abbandonati nell´area cosiddetta della Terra dei Fuochi. L´attività di monitoraggio e controllo avverrà a mezzo di velivoli specializzati della componente area del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia Costiera. In particolare saranno utilizzati aerei della linea Atr 42 Mp dotati delle più avanzate strumentazioni tecnologiche in materia di telerilevamento ambientale. L´attività di acquisizione dati andrà condotta mediante i sistemi multi/iper spettrale in dotazione ai velivoli del Corpo utilizzando tutte le bande disponibili, compresa la banda 11 all´Infrarosso Termico per la mappatura dei target coadiuvati dall´impiego dei sistemi elettro-ottici nella banda dell’infrarosso per la rapida identificazione di eventuali anomalie in acqua ed al suolo. Il programma degli interventi sarà definito da Regione e Capitaneria tenendo conto, in particolare: delle caratteristiche di formato e risoluzione spaziale delle immagini da acquisire; della specificità dei siti prescelti; delle esigenze operative della piattaforma aerea del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera da impiegare, anche al fine di garantire l´omogeneità e la compatibilità delle osservazioni sui diversi siti indagati. La Regione Campania provvederà a fornire i dati cartografici di supporto, in formato digitale, rappresentati da tavole topografiche in scala 1/5000, Dtm ed ortofoto con pixel 1 metro, delle aree su cui si richiede che vengano effettuati i telerilevamenti aerei. I dati oggetto di elaborazione da parte della Guardia Costiera, che potranno costituire oggetto di relativa valorizzazione nei confronti delle competenti Autorità Giudiziarie e fermo restando l´insorgenza di particolari esigenze di carattere investigativo, saranno acquisiti dalla Regione Campania ad ultimazione di ogni singola campagna di rilevamento aereo. L´attività di acquisizione dati viene condotta mediante il sistema multi spettrale Daedalus 1268 Atm utilizzando tutte le bande disponibili compresa la banda 11 all´Infrarosso Termico per la mappatura dei target individuati. Tale sistema è coadiuvato dall´impiego della Infrared Camera, montata sul sistema Eost 23, per la rapida identificazione di eventuali anomalie in acqua ed al suolo. L´impiego del sistema radar Slar sarà previsto per eventuali condizioni di criticità (presenza di idrocarburi, mucillagini, rifiuti solidi galleggianti, etc.) osservate sulla superficie marina sorvolata durante le missioni di volo; lo stesso sensore potrà essere utilizzato per applicazioni sperimentali in ambito terrestre litorale al fine di testarne le capacità e potenzialità nel rilevamento di modificazioni morfo-topografiche delle aree osservate. L´accordo di collaborazione avrà una durata di 12 mesi. Per conseguire la maggiore efficacia delle attività di telerilevamento nell´identificazione di condizioni complesse di inquinamento, saranno oggetto di relativa programmazione campagne di controllo "a terra" per la verifica e taratura delle osservazioni remote. A tal fine, anche attraverso il supporto dell´Arpac e del Lam (Laboratorio Ambientale Mobile) del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, sarà possibile realizzare rilevamenti e campionamenti su quei fenomeni che, sulla base dei risultati del postprocessamento, mostrino particolari anomalie in quantità ed estensione. Per il controllo, la gestione, l´elaborazione tematica ed interpretativa e la diffusione dei risultati prodotti dalle attività di Telerilevamento aereo, sarà costituito un "Gruppo tecnico di supporto all´Assessorato all´Ambiente della Regione Campania per l´attuazione della presente Convenzione", tramite l´impiego di personale tecnico, da essa stessa individuata sulla base di specifiche competenze ed esperienze maturate in ambiti disciplinari pertinenti le attività previste nell´accordo di collaborazione.  
   
   
LIGURIA, PREMI E INCENTIVI (600MILA EURO) A UNA CINQUANTINA DI COMUNI PER RACCOLTA DIFFERENZIATA NEL 2012  
 
Genova, 12 Novembre 2013 - La Regione Liguria premia una cinquantina di comuni che nel 2012 hanno ottenuto i migliori risultati nella raccolta differenziata e nella gestione dei rifiuti urbani. La giunta, su proposta dell´assessore all´Ambiente Renata Briano, ha approvato venerdì 8 novembre in mattinata un impegno di 600 mila euro ripartito fra i comuni interessati. Il finanziamento poggia su diversi criteri, a seconda del numero di abitanti, della percentuale di raccolta e degli incrementi raggiunti. Ai primi posti dei comuni premiati svettano Pietra Ligure (50 mila euro), Villanova di Albenga (31 mila 480), Noli (33 mila), Garlenda (25 mila 908), Arnasco (23 mila 400), Vendone (22 mila 412) in provincia di Savona (40.587 euro). Questi sei comuni nel 2012 hanno raggiunto la soglia-obiettivo del 65%. Seguono i comuni che riceveranno incentivi, con percentuali di raccolta differenziata oltre il 25% e una produzione pro-capite annuale inferiore o uguale a 450 kg per abitante: Aquila di Arroscia (8.286) , Molini di Triora ( 4 mila 524) , Airole ( 4 mila 361), Vallebona (5 mila), in provincia di Imperia, Plodio (4 mila 520),Onzo (4 mila 979), Murialdo (4 mila 680), Osiglia (4 mila 368), Giustenice (5 mila 559), Calice Ligure (6 mila194), Piana Crixia ( 4 mila 716), in provincia di Savona, Uscio (6 mila 721), Masone (7 mila 821), Rossiglione (7 mila 131), Campo Ligure (7 mila 241), Tiglieto (5 mila 258), Favale di Malvaro (5 mila 194), in provincia di Genova. L´elenco degli incentivi continua con i comuni attestati fra il 35 e il 45% e con un incremento di almeno 3 punti rispetto al 2011. Sono Ospedaletti (8 mila 285) e Soldano (5 mila 206) nell´Imperiese, Rialto (5 mila 461) nel Savonese, Arenzano (17 mila 934),Santa Margherita Ligure (15 mila 650), in provincia di Genova, Borghetto di Vara (5 mila 168), Framura (4 mila 834), in provincia della Spezia. I comuni "incentivati" che si sono attestati con un risultato di raccolta tra il 45 e il 50% ma con un incremento di almeno 2 punti rispetto al 2011 sono: Armo (6 mila 100), nell´Imperiese, Albisola Superiore (30 mila), Casanova Lerrone (7 mila 707), in provincia di Savona e Porto Venere ( 14 mila 587) nello Spezzino. Infine i comuni con una percentuale tra il 50 e il 65% e con un incremento di almeno 1 punto rispetto al 2011 sono : Santo Stefano al Mare (13 mila 900), in provincia di Imperia, Alassio (30 mila), Ortovero (11 mila 983),nel Savonese, Pieve Ligure (15 mila 237), Bogliasco (21 mila.159), Sori (20 mila 607), in provincia di Genova e Levanto (24 mila 480), in provincia della Spezia.  
   
   
RIFIUTI: GIUNTA REGIONALE STANZIA OLTRE 3 MLN PER POTENZIAMENTO IMPIANTO COMPOSTAGGIO TEMPIO PAUSANIA  
 
Cagliari, 12 novembre 2013 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Andrea Biancareddu ha approvato la delibera per la ripartizione del finanziamento di oltre 6 milioni e 477 mila euro per la realizzazione di interventi per la gestione dei rifiuti urbani destinati a diverse realtà territoriali della Sardegna, ovvero,all’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura, al Consorzio industriale provinciale di Oristano, al Consorzio per la zona industriale di Macomer e alla Comunità montana "Goceano". La cifra più cospicua del finanziamento, ben 3 milioni e 225.700 euro sarà destinata all’Unione dei Comuni “Alta Gallur" per il completamente degli interventi di riqualificazione, potenziamento e ottimizzazione dell’impianto di compostaggio in Comune di Tempio Pausania. I dettagli dell´intervento sono stati illustrati stamane nel corso di una conferenza stampa tenuta a Tempio Pausania dall´assessore Biancareddu. L´impianto di compostaggio di Tempio riveste un ruolo estremamente importante all’interno del panorama dei rifiuti della provincia di Olbia - Tempio e l’incremento della sua potenzialità si rende necessario anche a causa del progressivo aumento della raccolta differenziata nell’Isola. L’impatto positivo, coinvolgerà tutti i Comuni del bacino che fa capo all’impianto, ed è legato alla possibilità di poter ottimizzare l´attività di conferimento anche a seguito della crescita della raccolta differenziata, prevista dal Piano regionale di gestione dei rifiuti. La riqualificazione dell’impianto costituisce una soluzione a lungo termine per i problemi di conferimento sia dei rifiuti differenziati che di quelli indifferenziati: questi ultimi potranno essere avviati a discarica o a termovalorizzazione a seguito di tale pretrattamento, che ne avrà ridotto sia il loro volume, sia la loro biodegradabilità, in linea quindi con le prescrizioni della normativa comunitaria e nazionale, e con le più moderne concezioni della comunità scientifica in materia di gestione integrata dei rifiuti e sostenibilità degli impianti. "E´ un intervento che mi stava particolarmente a cuore - spiega l´assessore Biancareddu - perché si tratta di un provvedimento che incide in maniera significativa e diretta sui cittadini galluresi per due ragioni: la prima è di carattere economico, perché migliorare il sistema di gestione dei rifiuti, significa ottimizzare raccolta e processo di trattamento e assicurare quindi un risparmio per i Comuni e quindi per i cittadini; l’altra ragione è legata alla tutela dell’ambiente e al perseguimento in tutte le nostre azioni dell’obiettivo dell’eco-sostenibilità”. La rimanente somma del finanziamento regionale sarà così suddivisa: un milione e 711.856 mila euro al Consorzio industriale provinciale Oristanese; 140 mila euro al Consorzio per la zona industriale di Macomer. Infine, un milione e 400 mila euro alla Comunità montana "Goceano".