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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Febbraio 2014
CENTRO DI GEODESIA SPAZIALE, MANIFESTAZIONI PER I TRENT’ANNI NELL’OCCASIONE SI È PARLATO DI RILANCIARE IL PIANO, CONCORDATO TRA ASI E REGIONE BASILICATA, CHE PREVEDE LA COSTITUZIONE DELLA CITTÀ DELLO SPAZIO INTORNO AL CENTRO DI GEODESIA  
 
Potenza, 4 febbraio 2014 - I trent’anni di eccellenza nelle attività spaziali sono state oggi il fulcro delle celebrazioni dedicate alla fondazione del Centro di Geodesia Spaziale (Cgs) di Matera dell´Agenzia Spaziale Italiana. Il Centro spaziale materano, intitolato al professor “Giuseppe Bepi" Colombo, è stato inaugurato nel 1983 grazie a uno sforzo congiunto del Piano Spaziale Nazionale del Cnr, della Regione Basilicata con la collaborazione della Nasa. Accanto al Centro Asi si è costituito, nel 1994, un centro industriale di Telespazio (Finmeccanica/thales), la cui gestione è passata nel 2009 a e-Geos (Telespazio 80%, Asi 20%), un centro dedicato alle attività di Osservazione della Terra. Il Centro spaziale di Matera è una delle principali strutture di ricerca e trasferimento tecnologico del Mezzogiorno, si estende su una superficie di 55.000m2 (5000m2 coperti) con 8 antenne operative e circa 105 addetti. La giornata legata ai tre decenni di lavoro è stata occasione per rilanciare il Piano, concordato tra Asi e Regione Basilicata, che prevede la costituzione della Città dello Spazio intorno al Centro di Geodesia. La Città avrà l’obiettivo di realizzare un polo d’attrazione delle Pmi, che all’interno di un Bic, Business Innovation Centre, avranno la possibilità di ricevere e utilizzare i dati di tutti i satelliti di osservazione della Terra, italiani, europei e internazionali, ottici, iperspettrali e radar. Sarà così possibile sviluppare applicazioni necessarie ai fini della tutela del territorio e della preservazione dei beni culturali, migliorandone la sicurezza e la manutenzione. Alla cerimonia sono intervenuti insieme al presidente dell´Agenzia Spaziale Italiana, Enrico Saggese, l´amministratore delegato di Telespazio, Luigi Pasquali, e l´amministratore delegato di e-Geos, Marcello Maranesi, l’assessore della Regione Basilicata alle politiche Sviluppo, Lavoro e Formazione e Ricerca, Raffaele Liberali, il Presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, il Sindaco di Matera, Salvatore Adduce, il prorettore dell’Università della Basilicata, Carmine Serio, il Presidente del Distretto tecnologico Tern, Antonio Colangelo, e il professor Luciano Guerriero, primo presidente dell´Asi e fondatore del Centro spaziale. La presenza di importanti ospiti in rappresentanza delle istituzione e del mondo della ricerca come l’Università di Basilicata e di Bari e dei centri di formazione ha sottolineato come la giornata sia stata anche occasione importante per identificare i diversi modelli di formazione per i futuri tecnici spaziali: corsi di dottorato triennali e post universitari di formazione specifici per l’osservazione della Terra. “Il Centro di Geodesia Spaziale di Matera si identifica – ha sottolineato Enrico Saggese, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana – come punto su cui si concentrano tutti gli investimenti dell’Asi nel settore dell’Osservazione della Terra, oltre che per il campo della Geodesia, come luogo deputato a rappresentare l’Italia in campo internazionale in questo settore. Il Centro disporrà di nuove antenne che permetteranno la connessione con i satelliti Sentinelle del sistema europeo Copernicus, del valore di circa 4 miliardi di euro in sette anni, sono stati finanziati interamente dalla Commissione Ue. Un dato importantissimo che ci permette di guardare al futuro e prevedere importanti traguardi” L’assessore Raffaele Liberali anche a nome del presidente della Regione, Marcello Pittella, ha sottolineato l’importanza per la Basilicata di questo fondamentale centro di sviluppo tecnologico, un polo di eccellenza verso il quale porre molta attenzione e l’impegno di una rapida esecuzione dell’accordo Asi-regione e di risorse adeguate, anche in funzione dello sviluppo del sistema imprenditoriale locale Il Cgs è dedicato principalmente alla geodesia spaziale e al telerilevamento, ma negli anni ha ospitato anche altre linee di attività, tra cui la robotica spaziale e le missioni interplanetarie. Tutte le attività sono svolte in un contesto di collaborazione internazionale. Il Centro, infatti, è una delle stazioni più importanti del Global Geodetic Observing System (Ggos) e fornisce da 30 anni alla comunità scientifica internazionale dati osservativi e risultati scientifici di altissima precisione. Il "global change" e fenomeni naturali, come ad esempio i terremoti, provocano piccoli effetti, ma misurabili sulla dinamica della Terra su diverse scale temporali. Grazie alla geodesia spaziale, oggi è possibile misurare, con sorprendente accuratezza, l´evoluzione di fenomeni quali la deformazione tettonica della crosta terrestre, il rimbalzo post-glaciale, la rotazione della Terra e la variazione del suo campo gravitazionale. Nel 2004, ad esempio, il Cgs mise in evidenza un piccolo ma significativo spostamento dell’asse terrestre in concomitanza con il terremoto di Sumatra. Il Centro spaziale di e-Geos gestisce invece l’acquisizione, l’elaborazione e l’archiviazione dei dati telerilevati dai principali satelliti di osservazione della Terra, la produzione e distribuzione di immagini e prodotti, lo sviluppo di applicazioni e servizi per il monitoraggio ambientale. Il Centro riceve i dati del segmento civile del sistema satellitare italiano Cosmo-skymed ed è una delle stazioni del Core Ground Segment di Copernicus, il programma di osservazione della Terra europeo, di cui riceverà i dati radar e ottici dei satelliti Sentinel 1A e 2A. Nel corso della cerimonia è sta scoperta una Targa celebrativa dedicata a Rocco Petrone, uomo chiave dello sbarco sulla luna del 1969.  
   
   
BANDA LARGA IN UMBRIA, IL RAPPORTO DELL’AGENZIA NAZIONALE CONFERMA TUTTE LE PREOCCUPAZIONI  
 
Perugia, 4 febbraio 2014 - “La presentazione del rapporto sullo stato del digitale in Italia, redatto da un gruppo di lavoro costituito dal Commissario per l’agenda digitale Francesco Caio, conferma tutte le nostre preoccupazioni sul ritardo in cui versa il paese nella domanda per le infrastrutture ed i servizi a banda larga”. Stefano Vinti, assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche, commenta così il cosiddetto Rapporto Caio ritenendo “almeno positivo il fatto che lo stesso Presidente del Consiglio Letta ha ammesso i ritardi italiani e contemporaneamente la notizia che finalmente l’Agenzia digitale nazionale potrà essere operativa, dopo il via libera della Corte dei Conti allo statuto. Da tutti è stato riconosciuto che in questo lavoro sarà fondamentale l’apporto delle Regioni che, insieme al Governo nazionale, dovranno lavorare per velocizzare la modernizzazione della rete digitale in Italia. Ad oggi il nostro paese, afferma Vinti, è l’unico fermo aldisotto dei 20 mpbs ed insieme alla Turchia è l’unico paese europeo ad avere un tasso di penetrazione del digitale inferiore al 50 per cento. Molto lontani insomma dagli obiettivi europei per il 2020 e soprattutto molto lontani dai diritti e dalle esigenze di cittadini ed imprese che scontano questi ritardi e che hanno difficoltà a rapportarsi con il resto del mondo e del mercato. L’umbria è pronta a fare la propria parte, continua Vinti. Da anni la Regione Umbria è impegnata nella realizzazione di interventi di infrastrutturazione a banda larga del territorio, uno sforzo rilevante sia dal punto di vista finanziario che progettuale”. Il processo di infrastrutturazione è attuato attraverso due azioni: la prima, nel breve periodo, tende ad eliminare ogni forma di digital divide adottando le tecnologie ritenute più idonee per una copertura quanto più estesa possibile e la seconda utile a costruire una rete regionale in fibra ottica di nuova generazione (Ngan) attraverso la realizzazione di dorsali in fibra ottica. Con la prima azione, si è ottenuta una forte riduzione del digital divide, attraverso l’esecuzione sia di una rete wireless, nella quale la presenza di dorsali di trasporto si unisce ad interventi più capillari, sia di una serie di rilegamenti in fibra ottica di centrali telefoniche esistenti, per consentire indirettamente la fornitura di un miglior servizio alle utenze collegate con quelle centrali. Con la seconda azione si stanno costruendo le tre dorsali principali in fibra ottica (una nord-sud lungo la Ferrovia Centrale Umbra, una orientale parallela agli Appennini, una occidentale tra il Trasimeno, l’orvietano ed il narnese) ed altri due tronconi sulle direttrici Perugia-foligno e Spoleto-norcia, mentre a livello locale sono quasi ultimate le reti cittadine nei centri urbani di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello ed Orvieto e sono in progetto altre tratte nei centri urbani con popolazione superiore a 15.000 abitanti, utili ad interconnettersi alle dorsali principali. “In questo quadro, ha sostenuto l’assessore, in Umbria si è avvertita l’esigenza di uno strumento normativo che consenta di traguardare con maggior chiarezza gli obiettivi fissati dall’Europa e dallo Stato. Con questo atto, la Regione vuole promuovere lo sviluppo delle relative infrastrutture di telecomunicazione al fine di assicurare la partecipazione attiva alla vita della comunità digitale. Nel disegno di legge regionale, ha concluso Vinti, oltre alla realizzazione delle rete pubblica in fibra ottica ed a completamento del panorama delle telecomunicazioni, sono trattati anche i temi relativi alle trasmissioni in radiofrequenza che interessano la telefonia mobile, per le implicazioni della nuova tecnologia Lte (banda larga per la telefonia mobile), e la diffusione del segnale radiotelevisivo, in conseguenza del passaggio dalla tecnica analogica a quella digitale. Certamente, sottolinea l’assessore, mancano le risorse sia per coprire tutto il territorio regionale, sia per migliorare le infrastrutture già esistenti e portarle ad un livello e ad una velocità di connessione sempre migliore e più moderna. E’ indispensabile allora che da una parte il Governa decida di credere nello sviluppo tecnologico, attraverso un importante investimento nazionale ed utilizzando i fondi destinati all’Italia dalla prossima programmazione comunitaria, soprattutto perchè gli interventi pubblici sono determinanti per risolvere i problemi di connettività delle aree marginali, non appetibili sul mercato e quindi non coperte dagli investimenti degli operatori privati. Questi ultimi però, conclude Vinti, debbono essere coinvolti nei passi da compiere”.  
   
   
AZIENDE TOSCANE, UN CATALOGO ON LINE PER PESARE DI PIÙ SUI MERCATI MONDIALI  
 
Firenze, 4 febbraio 2014 - Un catalogo on line e un Portale del business con la Toscana per le imprese di tutti i settori produttivi che vogliono farsi conoscere, con l´obiettivo di far crescere la vocazione internazionale ed essere più competitive sui mercati internazionali, europei ed extraeuropei. A realizzarli sono la Regione e Toscana Promozione, che hanno raccolto l´esperienza fatta con la piattaforma on line che ha messo a disposizione i dati delle imprese automotive. Da qui è nata l´idea di ampliare il raggio d´azione, estendendolo a tutti i settori produttivi e aprendolo a tutte le aziende interessate. "Gli obiettivi che ci siamo posti – spiega l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – sono molteplici, a cominciare da quello, molto concreto, di dare vita ad uno strumento di lavoro utile alle aziende toscane, a tutte le aziende e in particolare alle piccole e medie imprese, che attraverso il portale potranno presentare il proprio profilo aziendale, i prodotti, le strategie di internazionalizzazione. Sarà uno strumento particolarmente utile per le pmi toscane che, singolarmente, faticano a presentarsi ai potenziali clienti. Un aiuto in più a svilupparne la vocazione all´export che, in questa fase, appare in netta ripresa e che si sta dimostrando, in Toscana, la leva principale per portare il sistema produttivo fuori dalla crisi". Il data base realizzato ad oggi è, ovviamente, una sorta di work in progress: raggruppa oltre 750 imprese, ma altre potranno aggiungersi. Le aziende hanno l´accesso diretto al sistema, per modificare e integrare i profili. "Il sostegno alla dimensione internazionale delle imprse è sempre più cruciale – commenta Simoncini – per questo la Regione ha da sempre posto una particolare attenzione a questo aspetto essenziale per un sistema produttivo vocato all´export ma costituito da imprese in maggioranza piccole e medie, che affrontano con più difficoltà gli investimenti necessari a restare competitive e a conquistare nuovi spazi nel mercato globale". L´assessore ha ricordato il bando, che scade il 14 febbraio, per il sostegno ai processi di internazionalizzazione della piccola e media impresa toscana, finanziato con 5 milioni di euro, consente alle imprese di accedere a contributi in conto capitale per fare fronte agli investimenti necessari per promuoversi sui mercati esteri, in particolare aiutandole a consolidare la propria presenza sui mercati esteri, in particolare su quelli esterni all´area Ue, come i cosiddetti Brics, gli Usa, il Giappone, il Vietnam, gli Emirati Arabi, la Turchia. La piattaforma è accessibile liberamente sul web, in italiano ed in inglese. Attraverso una maschera di ricerca si possono ricercare le aziende per settore, attività, prodotto e località. Le aziende possono iscriversi on line in modo facile e veloce e altrettanto velocemente possono aggiornare i propri dati Ad oggi si sono iscritte 751 aziende, di cui 110 dell´agroalimentare, 106 produttori di olio, 161 di vino, 79 di prodotti per la casa, 131 del settore moda, 25 dell´automotive, 139 della nautica. Fra i programmi per il futuro anche la creazione di una app per smartphone e tablet. Per consultare il catalogo: http://catalogo.Toscanapromozione.it/    
   
   
TELECOM ITALIA: LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ESCE DAL PROGETTO TRENTINO NGN  
 
Roma, 4 Febbraio 2014 Telecom Italia annuncia l’uscita della Provincia Autonoma di Trento dal capitale di Trentino Ngn, la società pubblico-privata costituita nel 2011 per realizzare una rete in fibra ottica nel territorio trentino. La decisione è stata presa considerato il prolungato periodo di attesa e di non operatività a seguito dell’indagine della Commissione Europea, avviata a luglio 2012. L´uscita della Provincia Autonoma di Trento dal capitale è stata comunicata alla Commissione Europea e, pertanto, vengono meno le ragioni che hanno determinato l´apertura del procedimento. In base agli accordi tra le parti, si procederà alla liquidazione della quota di partecipazione detenuta dalla Provincia Autonoma di Trento (52,2%). Entro il mese di febbraio si valuterà con gli altri soci, Mclink S.p.a. E La Finanziaria Trentina S.p.a., il mantenimento o meno delle loro rispettive quote e la definizione di una nuova governance della società.  
   
   
DOTE SCUOLA, MARONI: INNOVIAMO ESPERIENZA  
 
Milano, 4 febbraio 2014 - "Un lavoro importante, che introduce significative innovazioni nel proseguire un´esperienza meritoria avviata in passato. Crediamo nel ´buono scuola´, ha funzionato bene e vogliamo farlo funzionare ancora meglio". Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha presentato il nuovo provvedimento ´Dote Scuola´ deliberato dalla Giunta regionale. Introduzione Del Criterio Isee - Una delle novità più importanti è l´introduzione in via sperimentale dell´indicatore Isee, al posto del precedente indicatore reddituale al fine di avere un unico indicatore socio-economico per tutte le politiche regionali. Una scelta, ha spiegato il presidente Maroni, "che ci consente di uniformare questo tipo di contributo a quelli che la Regione eroga in altri settori, per evitare di dare un contributo a chi già ne riceve per altri motivi e scongiurando il rischio di penalizzare qualcuno". "Da oggi - ha aggiunto - partirà un sistema di monitoraggio, che terminerà a metà giugno, per valutare gli effetti della misura e per valutare eventuali correttivi". Coerente Con Vocazione Lombardia - Altro aspetto della nuova ´Dote Scuola´, secondo Maroni, "è la maggiore attenzione destinata alla ricerca e all´innovazione". "Un cambiamento - ha evidenziato - in piena coerenza con la vocazione della nostra regione, capace di fare rete fra imprese, mondo della ricerca e università, attraendo investimenti e ´cervelli´". "Questa ´grande alleanza´ - ha detto - è l´unica che può garantire sviluppo economico e benessere per il nostro territorio. Per questo stiamo investendo in questa direzione, mettendo risorse nei luoghi dove si formano i formatori, ossia nel mondo della scuola. Vogliamo premiare le eccellenze, privilegiando quelle che vanno verso l´innovazione". Impegno Che Ottiene Riscontri - L´impegno profuso da Palazzo Lombardia, ha proseguito il presidente, "ha già riscosso l´interesse da parte del mondo delle imprese, come testimonia il caso Whirpool, e dell´universo accademico". "Per la prima volta - ha osservato - stiamo riuscendo a mettere in rete le 13 università lombarde, con la Regione che gioca un ruolo da ´play´, occupandosi del coordinamento e favorendo una stretta collaborazione fra gli istituti, a tutto vantaggio della crescita economica e del benessere della Lombardia".  
   
   
ISTRUZIONE: 750 ML PER LA SCUOLA DIGITALE IN ABRUZZO  
 
L´aquila, 4 febbraio 2014 - E´ stato pubblicato il bando di gara per l´affidamento del progetto speciale ´Scuola Digitale´. Circa 750 mila euro - nell´ambito del P.o. Fse 2007-2013 - le risorse destinate all´ideazione, realizzazione e sperimentazione di nuove metodologie e piattaforme per la progettazione di contenuti digitali nelle scuole abruzzesi e l´aggiornamento dei docenti. Il progetto fa seguito all´accordo operativo siglato nel 2012 da Regione Abruzzo, ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca e Ufficio scolastico regionale, per dare attuazione al Piano nazionale ´Scuola Digitale´, avviato dal Miur nel 2009. I fondi serviranno per mettere in campo tre azioni: la prima, ´Lim in Classe´, finanzia con 450mila euro l´introduzione di lavagne interattive multimediali in 16 istituti scolastici abruzzesi, 4 per ciascuna provincia. Le scuole saranno dotate, inoltre, di un kit comprensivo di computer portatile, proiettore e collegamento ad internet, con il supporto di un articolato piano di formazione per i docenti. La seconda linea di intervento, ´Cl@ssi 2.0´, assegna 200 mila euro alla sperimentazione di tecnologie innovative a supporto della didattica quotidiana in 14 scuole della regione. La terza, ´Scuole di Montagna´, con circa 46mila euro, mira allo sviluppo di Centri scolastici digitali all´interno di 5 istituti scolastici ubicati in comuni montani. L´obiettivo principale dello stanziamento è di incrementare l´apprendimento e l´uso di contenuti digitali nelle aule da parte dei docenti e, soprattutto, degli studenti, per innovare e rendere più interattiva la didattica e l´organizzazione scolastica. "E´ un altro tassello del nostro lavoro nel settore dell´istruzione - commenta l´assessore alla Formazione, Paolo Gatti - e con questo nuovo progetto, puntiamo sulla digitalizzazione per l´avanguardia delle nostre scuole. Un investimento importante ? aggiunge Gatti - per aiutare insegnanti e studenti a proiettarsi verso il futuro con le abilità e le tecnologie necessarie per competere con i loro colleghi e coetanei nel mondo". In base all´accordo operativo, il Miur finanzierà le scuole statali della Regione per l´acquisto di infrastrutture e hardware, mentre la Regione s´impegna a realizzare gli interventi del progetto, dalla produzione e sviluppo di contenuti didattici digitali alle azioni di formazione e per l´innovazione delle metodologie sia di apprendimento che d´insegnamento. Destinatarie del bando di gara sono le istituzioni scolastiche abruzzesi, e i rispettivi docenti, selezionate all´interno delle graduatorie di cui al decreto dell´U.s.r del 7 giugno 2013 (rettificate in data 13.06.2013 e 20.06.2013). La graduatoria è consultabile all´indirizzo www.Abruzzo.istruzione.it/fortic/digitale.shtml  La scadenza del bando di gara è il 17 marzo. Il bando e la documentazione per partecipare sono consultabili sulla sezione "F.i.l." del portale internet della Regione Abruzzo. Per maggiori informazioni, contattare il numero 848 000933 o inviare una mail a scuoladigitale@regione.Abruzzo.it    
   
   
DOTE SCUOLA, LOMBARDIA: INVESTIAMO SUL PLURALISMO EDUCATIVO  
 
Milano, 4 febbraio 2014 - "Mantenimento della libera scelta educativa delle persone e delle famiglie, caratterizzazione più marcata delle politiche regionali con introduzione di criteri di premialità, eliminazione della sovrapposizione di finanziamenti nazionali, regionali e di Enti locali". Così l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea ha sintetizzato i principi cui si ispira la nuova ´Dote Scuola´ approvata venerdì scorso su sua proposta dalla Giunta regionale della Lombardia. Pluralismo Educativo - L´assessore Aprea ha evidenziato come la scuola paritaria abbia una tradizione consolidata in Lombardia, sia essa cattolica o laica, e ha ribadito il grande impegno per l´Istruzione e la Formazione professionale. "Vogliamo valorizzare il pluralismo educativo - ha spiegato Aprea - concentrando la nostra attenzione sulle scuole secondarie di primo e secondo grado: confermiamo l´impegno della Giunta regionale per la difesa della libertà di scelta e aiutiamo le famiglie, proseguendo in continuità con la linea valoriale delle Giunte precedenti, ma preparandoci anche alle nuove sfide". Aumento Contributi A Scuole Secondarie E Sperimentazione Isee - L´assessore ha sottolineato che anche per il buono scuola si introduce sperimentalmente l´utilizzo dell´indicatore Isee - che tiene conto anche del patrimonio immobiliare - a differenza del precedente parametro di riferimento che considera soltanto il reddito. "In tal senso - ha precisato Aprea - abbiamo deciso di aumentare il contributo per le famiglie con studenti alla scuola secondaria di primo e secondo grado, che hanno rette più onerose anche perché non ricevono altri finanziamenti statali". Il Ruolo Della Formazione Professionale - "Crediamo fortemente - ha aggiunto l´assessore - in questi percorsi educativi, che sono di diretta competenza regionale e rappresentano ormai di fatto la seconda gamba del sistema scolastico lombardo e per i quali investiamo ben 175 milioni di euro. Anche in questo caso, come per la ´Dote Unica Lavoro´, abbiamo introdotto criteri di premialità per chi fa innovazione e consolida standard di eccellenza sempre più alti". L´assessore Aprea ha ricordato che, da oggi, al 28 febbraio sono aperte le iscrizioni alle scuole statali, alle scuole paritarie e alle istituzioni di istruzione e formazione professionale accreditate regionali (Cfp). In particolare, per l´iscrizione a queste ultime le famiglie possono accreditarsi sul sito: http://anagrafestudenti.Servizirl.it. Riceveranno le credenziali e poi potranno scegliere l´ente di formazione e il corso. Chi non ha accesso a internet può rivolgersi alla scuola media di riferimento. Innovazione Tecnologica E Didattica - In tema di innovazione grande successo è stato registrato dal bando ´Generazione Web 2013/2014´, ancora aperto per i progetti relativi all´innovazione tecnologica e didattica. Ad oggi sono pervenute 399 domande. La scadenza per la presentazione dei progetti da parte delle scuole è mercoledì 5 febbraio. "Un grande risultato per questa iniziativa - ha detto l´assessore -, che è andata oltre le nostre già alte aspettative e ci ha spinto a prevedere un ulteriore finanziamento, che proporremo alla Giunta nei prossimi giorni". A Scuola Di Futuro - Intanto, lunedì 10 febbraio, a Palazzo Lombardia, in auditorium Testori, si svolgerà l´evento ´A scuola di futuro´, in cui saranno presentate le 12 idee migliori realizzate dalle scuole per l´innovazione della didattica attraverso le tecnologie digitali  
   
   
UNIVERSITÀ: SERRACCHIANI, CONSOLIDARE ALLEANZA TRA ATENEI IN FVG  
 
 Udine, 4 febbraio 2014 - "Consideriamo le straordinarie competenze del nostro sistema universitario come un formidabile propulsore per migliorare la qualità della vita dei cittadini del Friuli Venezia Giulia, per favorire la coesione sociale, per sviluppare un sistema integrato della conoscenza, affiancando queste competenze alle politiche regionali". Per questo c´è "l´esigenza di consolidare un´alleanza tra i nostri atenei, auspicando che il modello federativo avviato nel 2012 si irrobustisca sempre di più". Lo ha affermato questa mattina la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo alla inaugurazione del 36. Anno accademico dell´Università di Udine, alla presenza del ministro dell´Istruzione, università e ricerca, Maria Chiara Carrozza, del Magnifico rettore Alberto Felice De Toni, del presidente della Conferenza dei rettori delle Università italiane, Stefano Paleari, di docenti, studenti, autorità. Riferendosi alla crisi che stiamo attraversando, "non solo di matrice economico-finanziaria ma anche sociale, culturale, politica ed etica", e che la Regione sta contrastando "producendo uno sforzo straordinario per agganciare la ripresa e rilanciare la competitività territoriale del Friuli Venezia Giulia", la presidente ha confermato che è "centrale il ruolo del proprio sistema universitario (Trieste, Udine, Sissa) come motore dello sviluppo socio-economico del territorio". Un ruolo che però potrà essere interpretato al meglio attraverso "una sempre maggiore integrazione e collaborazione fra atenei", ha detto, sottolineando come "università, cultura, alta formazione, ricerca sono le punte avanzate sulle quali ogni società mette alla prova le sue capacità di entrare nel futuro da protagonista, oppure da gregario". "La Regione - ha evidenziato ancora Serracchiani - appoggerà ben volentieri il progetto pilota nazionale proposto da De Toni in quanto è mirato ad incentivare ulteriori collaborazioni e intese territoriali tra le università di Trieste e Udine e la Sissa". Parafrasando la prolusione di Angelo Vianello, professore ordinario di Biochimica vegetale all´ateneo udinese, la presidente della Regione ha sottolineato come convenga "cooperare tutti più che continuare a competere tra di noi". Serracchiani, assieme a Carrozza e Paleari, questo pomeriggio parteciperà anche all´inaugurazione dell´anno accademico dell´Università di Trieste.  
   
   
UNIVERSITÀ: SERRACCHIANI, 20 MILIONI DI EURO PER ATENEI FVG  
 
Trieste, 4 febbraio 2014 - "Nonostante un calo drammatico delle risorse a disposizione del bilancio, la Regione ha voluto destinare quest´anno in Finanziaria impegni di spesa pari a 20 milioni di euro a favore del nostro sistema universitario". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo ieri all´inaugurazione dell´anno accademico delle Università di Udine e di Trieste, presente il ministro dell´Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza. "Dovremmo esercitare più pienamente come Regione - ha aggiunto la presidente - un positivo ruolo di indirizzo, perché Università, cultura, alta formazione, ricerca, sono le punte avanzate sulle quali ogni società nel complesso mette alla prova le sue capacità di entrare nel futuro da protagonista". Dei 20 milioni stanziati dalla Regione, 3,2 sono destinati al Fondo per il finanziamento del sistema universitario e al funzionamento di programmi e iniziative universitarie; 10,5 milioni per l´edilizia universitaria, tra contribuiti straordinari e limiti d´impegno per potenziare strutture didattiche e laboratori; 4,5 milioni a favore degli studenti tra assegni di studio, borse di studio e prestiti d´onore; 2 milioni di limiti d´impegno le case dello studente.  
   
   
SARDEGNA: QUASI CINQUE MILIONI PER LA RICERCA DI BASE  
 
 Cagliari, 4 febbraio 2014 - Quasi cinque milioni di euro a disposizione dei ricercatori sardi per progetti di ricerca fondamentale o di base. Prende il via , con la pubblicazione da parte di Sardegna Ricerche, in qualità di soggetto attuatore per conto del Centro Regionale di Programmazione, la procedura di pubblicazione del bando e l’avvio della fase operativa del "Bando ricerca di base annualità 2013" che destina 4.800.000 euro a valere sulla Legge Regionale 7 del 2007 sulla Promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna. "Grazie alla stretta collaborazione con Sardegna Ricerche - sottolineano il presidente della Regione, Ugo Cappellacci e l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda - la Giunta intende proseguire nell’azione di promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna e favorire sia il ricambio generazionale sia il sostegno alle eccellenze scientifiche emergenti e presenti nei nostri atenei e gli istituti ed enti pubblici di ricerca con sede in Sardegna, per rafforzare le basi scientifiche regionali anche in vista di una più efficace partecipazione alle iniziative nazionali ed europee". Il bando oltre alle attività che mirano all’ampliamento delle conoscenze scientifiche e tecniche non connesse a specifici ed immediati obiettivi industriali e commerciali, si prefigge di finanziare progetti che per complessità e natura richiedono di norma la collaborazione di più studiosi e di più organismi di ricerca, in linea con gli obiettivi Horizon 2020.  
   
   
UNIVERSITÀ: SERRACCHIANI, LA PRIORITÀ È IL LAVORO  
 
 Trieste, 4 febbraio 2014 - Sarà operativo entro poche settimane il "Piano d´azione per il sostegno, il rientro o la permanenza nel mercato del lavoro", recentemente approvato dalla Giunta. Lo ha annunciato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo oggi all´inaugurazione dell´anno accademico delle Università di Udine e di Trieste, presente il ministro dell´Istruzione Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza. "In questo momento - ha spiegato la presidente - la priorità per la Regione è il lavoro, con un particolare impegno nel contrasto della disoccupazione giovanile, che ha raggiunto livelli impensabili anche per il Friuli Venezia Giulia". Il Piano regionale, ha spiegato Debora Serracchiani, conta complessivamente su una disponibilità finanziaria di poco meno di 20 milioni di euro derivanti dal Piano di azione e coesione definito a livello nazionale, e prevede misure capaci di accrescere le competenze delle persone ed accompagnarle nella ricerca di un posto di lavoro. Il Friuli Venezia Giulia sarà inoltre la prima Regione italiana, ha ricordato ancora la presidente, a sperimentare "Garanzia giovani", la misura introdotta dal Governo Letta per favorire l´inserimento dei giovani nel mondo del lavoro: formazione, informazione, studio e avviamento al lavoro sono le tappe del percorso per cui verranno impiegati 12 milioni di euro, in un progetto rivolto ai giovani dai 15 ai 24 anni, che coinvolgerà anche i laureati con percorsi di studio post laurea.  
   
   
FVG: SCUOLE PARITARIE, DETERMINATI IMPORTI ASSEGNI DI STUDIO  
 
Trieste, 4 febbraio 2014 - 730 euro per gli alunni che, nell´anno scolastico in corso, frequentano la scuola primaria; 1.030 euro per gli studenti delle secondarie di primo grado; 1.430 euro per gli studenti delle secondarie di secondo grado. Sono questi gli importi massimi degli assegni di studio concessi dalla Regione Friuli Venezia Giulia a favore degli alunni iscritti a scuole dell´obbligo e secondarie non statali, parificate o paritarie. Lo stabilisce una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Istruzione, Loredana Panariti. Parallelamente, il provvedimento fissa anche in 35 mila euro il valore massimo di Isee (indicatore della situazione economica equivalente) ai fini della ammissibilità al beneficio, indicando tre diverse fasce. L´intero ammontare dell´assegno di studio sarà concesso in presenza di un Isee fino a 15 mila euro. L´assegno di studio corrisponderà al 75 per cento del valore massimo con un Isee tra 15 mila e fino a 25 mila euro, per ridursi al 50 per cento con un Isee compreso tra 25 mila e 35 mila euro. La Giunta regionale, precisa l´assessore Panariti, intende in ogni caso rivedere, in termini innovativi, l´intera normativa sul diritto allo studio e sulla concessione di contributi.  
   
   
UNIVERSITÀ: SERRACCHIANI, MOTORE DELLO SVILUPPO ECONOMICO  
 
Trieste, 4 febbraio 2014 - La Regione assegna al sistema universitario (Trieste, Udine e Sissa) come "motore dello sviluppo economico del territorio". La ha sottolineato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo oggi all´inaugurazione dell´anno accademico degli Atenei di Udine e di Trieste, presente il ministro dell´Istruzione Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza. "Sostenere la ricerca, la didattica e la trasmissione delle conoscenze - ha aggiunto - contribuisce alla crescita competitiva delle nostre imprese e, nello stesso tempo, rappresenta un investimento per lo sviluppo della persona umana nelle sue diverse attitudini, a cominciare dal lavoro". Per questo, la presidente ha parlato di una "terza missione" del sistema universitario: il trasferimento tecnologico, realizzare cioè "un´osmosi in termini di conoscenze ma anche di capitale umano tra le Università, le istituzioni e il nostro tessuto produttivo. La Regione intende perciò favorire una virtuosa alleanza tra Università, parchi tecnologici e imprese che abbia come parole d´ordine l´innovazione e l´internazionalizzazione". Ma il sistema universitario è anche "un formidabile propulsore per migliorare la qualità della vita dei cittadini, affiancando le sue competenze alle politiche regionali", ha detto la presidente, indicando alcuni esempi: il miglioramento dei nostri centri urbani, il risparmio energetico, la valorizzazione dei patrimoni culturali, la messa in sicurezza del territorio, la bonifica e il riuso dei siti industriali dismessi, il Servizio Sanitario Regionale, la diffusione dell´alfabetizzazione informatica.  
   
   
ECONOMIA E GESTIONE DEI BENI MUSEALI E CULTURALI: UN NUOVO CORSO DELL´UNIVERSITÀ DI FIRENZE ISCRIZIONI APERTE FINO AL 28 FEBBRAIO 2014  
 
Girenze, 4 febbraio 2014 - Sono aperte fino al 28 febbraio 2014 le iscrizioni al corso in Economia e Gestione dei Beni Museali e Culturali organizzato dall´Università di Firenze e diretto dalla professoressa Luciana Lazzeretti. Obiettivo del corso, che si rivolge ai laureati, è quello di fornire elementi di cultura d´impresa e conoscenze di modelli e strumenti manageriali, organizzativi e di marketing da applicare alle realtà museali. 40 i posti disponibili. Le lezioni si terranno da marzo ad aprile 2014 presso il Polo di Scienze Sociali dell´Università di Firenze e il Museo di Storia naturale. Il modulo per le domande di partecipazione è online in www.Unifi.it >studenti>offertaformativa>perfezionamento>2013/2014>dipartimento. La sede didattica è presso il Polo delle Scienze sociali in via delle Pandette 32 a Firenze. Info (documentazione e programma): http://cpbm.Cce.unifi.it    
   
   
UNIVERSITÀ: SERRACCHIANI, IRROBUSTIRE SISTEMA FEDERATIVO  
 
Trieste, 4 febbraio 2014 - È necessario che il modello federativo fra le Università di Trieste e Udine, sancito dall´accordo sottoscritto nel giugno del 2012, "si irrobustisca sempre di più, ponendosi come snodo di relazioni progressivamente allargate in chiave di area vasta, anche transnazionale". Ad auspicarlo è stata la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo oggi all´inaugurazione dell´anno accademico degli Atenei di Udine e di Trieste, presente il ministro dell´Istruzione Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza, assieme ai rettori di Udine, Alberto Felice De Toni, e di Trieste, Maurizio Fermeglia. "La Regione punta con convinzione a sviluppare - ha detto la presidente - un sistema integrato della conoscenza, dal momento che la concorrenza oggi si gioca non fra singole Università ma fra piattaforme territoriali della conoscenza su scala globale". E´ proprio a tal fine che nel 2011, ha ricordato Debora Serracchiani, è stata emanata una legge sul finanziamento al sistema universitario regionale, in base alla quale le risorse sono assegnate a fronte di obiettivi misurabili, per promuovere l´eccellenza e la collaborazione fra Atenei. Con la legge è stata costituita anche una Conferenza del sistema universitario con funzioni di impulso e di proposta. La Regione, inoltre, ha puntato a riqualificare gli interventi e ottimizzare le risorse nell´ambito del diritto allo studio, istituendo al posto dei due Enti preesistenti (gli Erdisu per Trieste e Udine) un´unica Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori (Ardiss). In questo stesso campo, la Regione, ha detto la presidente, attua una serie di misure (borse di studio, sconti, alloggio) per attuare concretamente il dettato dell´articolo 34 della Costituzione, secondo il quale i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di accedere ai gradi più alti degli studi.  
   
   
CALABRIA: L´ASSESSORATO ALLA CULTURA HA INDETTO UN CONCORSO NELLE SCUOLE SUPERIORI PER INDIVIDUARE GIOVANI TALENTI SCRITTORI  
 
Catanzaro, 4 febbraio 2014 - L´assessorato regionale alla Cultura della Regione Calabria, d´intesa con l´Ufficio Scolastico Regionale e il Polo Regionale per le politiche pubbliche sulla lettura, continua a sostenere l´attivita´ di lettura e scrittura nelle scuole, indicendo un concorso nelle scuole superiori per individuare giovani talenti. A tale scopo, l’Assessorato ha preliminarmente promosso una manifestazione di interesse per individuare un editore che possa stampare e promuovere a proprie spese i tre autori che verranno selezionati. La giuria sara´ composta dagli scrittori Mimmo Gangemi, Angela Bubba, Giusy Versace, Gioacchino Criaco e da altri componenti individuati dall´Assessorato Regionale alla Cultura e dall´Ufficio Scolastico Regionale. La manifestazione d´interesse e´ disponibile sul sito www.Regione.calabria.it/istruzione  e si può rispondere entro il 28 febbraio 2014.  
   
   
MIUR, TAGLIO DIREZIONE ISTRUZIONE TECNICA. DECISIONE IMPROVVIDA CHE NON SODDISFA LE ESIGENZE DEL TERRITORIO VENETO  
 
Venezia, 4 febbraio 2014 - Il Governo ha deciso di ridurre da 12 a 9 le direzioni generali del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca prevedendo la soppressione della dg “Istruzione tecnica” che viene accorpata a quella per gli “Ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione”. In questo modo viene a mancare la struttura ministeriale che ha il compito di raccordare il mondo della scuola e quello del lavoro, facendo dialogare i rappresentanti del sistema produttivo italiano e quelli dei sistemi formativi delle Regioni. “E’ una scelta improvvida che non soddisfa le esigenze del territorio”, commenta l’assessore all’istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan. “La formazione avanzata infatti – dice la Donazzan - non risponde soltanto al fabbisogno formativo richiesto dalle imprese ma offre delle preziose opportunità, basti pensare che in Veneto il 65% dei primi 123 diplomati agli Istituti Tecnici Superiori ha trovato lavoro rispetto al 59% della media nazionale”. “Sopprimere la direzione generale del Ministero che ha il compito di implementare questo sistema – incalza Donazzan – non è una scelta lungimirante perché non va nella direzione richiesta di maggiore sinergia tra il mondo della scuola e quello del lavoro”. In Veneto gli Istituti Tecnici Superiori sono sei nelle aree dell’agroalimentare-enologia, della bioedilizia, della logistica, della meccatronica, della moda-calzatura e del turismo. Nelle scorse settimane, inoltre, in occasione della Vicenzaoro Winter, è stato presentato l’Its del settore orafo che avrà sede nel capoluogo berico. I vari percorsi sono finalizzati al conseguimento di un Diploma di Tecnico Superiore relativo al settore di riferimento e rappresentano una vera e propria alternativa all’università. Hanno una durata biennale ripartita in quattro semestri, per un totale di 1800/2000 ore; di queste più di un terzo sono di tirocinio in modo da favorire, a conclusione, l’occupabilità degli allievi. Questo è possibile perché più della metà dei docenti proviene dal mondo del lavoro e delle professioni e la gestione dipende non solo dalla scuola ma anche dalle imprese.  
   
   
CALABRIA: ISTITUZIONE DEI LICEI SPORTIVI  
 
Catanzaro, 4 febbraio 2014 - L´assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha partecipato, nella sedel´Ufficio Scolastico Regionale a una riunione operativa sull´istituzione dei licei sportivi, coordinata dal Dirigente Vicario Giuseppe Mirarchi. Nei giorni scorsi la Giunta regionale ha approvato il dimensionamento della rete scolastica individuando i licei sportivi, uno per provincia, come indicato dal Ministero come indicato dal Ministero della Pubblica Istruzione nell´ambito dei licei scientifici. Gli istituti sono il "Valentini" di Castrolibero, il "Fermi" di Catanzaro Lido, il "Filolao" di Crotone, il "Berto" di Vibo e il "Volta" di Reggio Calabria. Caligiuri ha ricordato che in questo modo e´ stata aumentata l´offerta formativa per i giovani studenti calabresi, cosi´ come ha evidenziato che nella prossima programmazione europea nell´ambito dell´edilizia scolastica sono finanziabili anche gli impianti e le attrezzature sportive annesse alle strutture educative. L´assessore ha invitato a operare in una logica di rete (tra gli istituti individuati) e di poli (riferimenti per tutte le altre scuole superiori delle rispettive province), in modo da ottimizzare e uniformare l´attivitá, a cominciare da comuni criteri di ammissione a questi nuovi percorsi formativi. Caligiuri ha infine richiamato le interessanti iniziative svolte dall´Ufficio Scolastico regionale sulla promozione dell´educazione fisica ed ha ricordato di tenere presente che l´Expo di Milano mette in evidenza la crescita sostenibile e quindi anche corretti stili di vita, che si acquisiscono anche con l´attività fisica. Il Dirigente Mirarchi ha ipotizzato di istituzionalizzare nel 2015 una manifestazione sportiva.  
   
   
FVG: AGGIORNATO PIANO OFFERTA FORMATIVA  
 
Trieste, 4 febbraio 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Istruzione Loredana Panariti, ha approvato , sulla base delle indicazioni delle Province, l´aggiornamento al Piano di dimensionamento della rete scolastica e della programmazione dell´offerta formativa per l´anno scolastico 2014-2015. Per quanto riguarda le autonomie scolastiche, si prevede fra l´altro la costituzione di due scuole per l´infanzia in provincia di Pordenone (nel capoluogo in via Ada Negri presso l´Istituto comprensivo della zona Sud con quattro sezioni e 91 bambini; ad Azzano Decimo presso l´Istituto comprensivo "Cantarutti" con una sezione e 24 bambini) e l´aggregazione dell´Ipsia di Brugnera, con le sedi di Brugnera e Sacile, all´Isis "Marchesini" di Sacile. Inoltre, è prevista la modifica dei nomi degli Istituti comprensivi nel Comune di Udine e l´inserimento della scuola dell´infanzia comunale di Brigata Avellino a Gorizia, in seguito alla sua statalizzazione, nell´Istituto comprensivo "Perco". Per quanto riguarda invece il programma dell´offerta formativa si prevede in provincia di Pordenone la nuova articolazione Artigianato con l´opzione Produzioni artigianali del territorio all´Isis "Torricelli" di Maniago e la nuova articolazione Sistemi informativi aziendali all´Isis "Sarpi" di San Vito al Tagliamento. In provincia di Udine, l´aggiornamento del Piano regionale indica la nuova opzione Tecnologie del legno all´Isis "Malignani" (sede staccata di San Giovanni al Natisone) e la nuova articolazione Relazioni internazionali per il marketing all´Isis "Linussio" di Tolmezzo.  
   
   
TOSCANA: ISCRIZIONI SCOLASTICHE: DAL 3 FEBBRAIO ON-LINE. DOVE TROVARE AIUTO.  
 
Firenze, 4 febbraio 2014 - "Un ruolo importante di sostegno per famiglie toscane in difficoltà o sprovviste di collegamento a Internet può essere svolto, nelle iscrizioni scolastiche online, dalle reti toscane dei Paas, Urp e biblioteche". Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega all´istruzione. Come già accaduto l´anno passato, le iscrizioni alle scuole dell´infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado possono essere effettuate online anche per l´anno scolastico 2014/2015: da lunedì 3 a venerdì 28 febbraio. Ma già dal 27 gennaio è possibile registrarsi su una pagina web appositamente dedicata ( http://www.Iscrizioni.istruzione.it ) su iniziativa del Ministero Istruzione: ed è qui che da lunedì 3 febbraio le famiglie potranno iscrivere i loro figli a scuola. In Toscana - prosegue Targetti - esiste una rete territoriale che può essere d´aiuto a chi, per vari motivi, si trovi in difficoltà: basta rivolgersi al Comune di residenza che saprà indicare il più vicino Punto di Assistenza per i servizi online, l´Ufficio Relazioni con il Pubblico o la biblioteca. Una specifica comunicazione in tal senso è partita, nei giorni scorsi, dagli uffici della vicepresidente Targetti ai sindaci dei Comuni toscani.  
   
   
NAPOLI, CITTÀ DELLA SCIENZA: INCONTRO CON IL MINISTRO TRIGILIA PER LA RICOSTRUZIONE. TROMBETTI: RIVENDICO CON ORGOGLIO LA QUALITÀ DEL LAVORO COMPIUTO  
 
 Napoli, 4 febbraio 2014 - "Sono molto felice che la vicenda della ricostruzione di Città della Scienza trovi finalmente un compiuto avvio attraverso la stipula dell’Accordo di Programma Quadro (Apq). Rivendico con grande orgoglio la soluzione che è stata individuata che è molto simile a quella ipotizzata dalla Commissione interistituzionale da me presieduta e di cui facevano parte, tra gli altri, il pro Rettore della Federico Ii, Gaetano Manfredi , il vice sindaco di Napoli Tommaso Sodano, il vice presidente della Provincia di Napoli, Ciro Alfano". Così il vice presidente della Regione Campania con delega alla Ricerca Scientifica, Guido Trombetti intervenuto, oggi pomeriggio, presso il Ministero della Coesione territoriale, all’incontro per valutare i contenuti dell´ Apq tra Ministeri della Coesione, dell´Ambiente, Ministero della Ricerca (Miur), Regione Campania , Comune di Napoli e Fondazione Idis, relativo alla ricostruzione di Città della Scienza, insieme con il Ministro Carlo Trigilia, il presidente ed il Direttore della Fondazione Idis, rispettivamente Vittorio Silvestrini ed Enzo Lipardi, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ed Andrea Tomasi per la fondazione architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti Inarcas. "La Regione Campania ha partecipato pienamente alle attività di ricostruzione attraverso un lavoro di qualità espresso in tutte le diverse fasi della vicenda. A partire dall’impegno immediatamente manifestato dal presidente Caldoro con il sostegno ai lavoratori attraverso la cassa integrazione e per continuare con l’ingente contributo economico alla ricostruzione".  
   
   
2030: È POSSIBILE RIDURRE LE EMISSIONI CO2 DEL 40%?  
 
 Strasburgo, 4 febbraio 2014 - Di quanto ridurre le emissioni di Co2 e quale tasso di energie rinnovabili bisogna fissare entro il 2030? La Commissione europea ha porposto un taglio del 40% delle emissioni di Co2 e un obiettivo del 27% per le energie rinnovabili. Ma non tutti i deputati sono d´accordo. Cosa ne pensano i due relatori del Pe, la deputata belga Anne Delvaux (Ppe) e quello polacco Konrad Szymański (Ecr)? Il tema dibattito della settimana prossima in plenaria. 2030 climate goals: a step in the right direction? Quali sono gli obiettivi? Delvaux - La proposta è un lavoro accettabile ma richiede di essere migliorata rapidamente. Szymański - La proposta è probablimente un passo nella direzione giusta per trovare nuove soluzioni sulle fonti di energie rinnovabili. Concede maggiore flessibilità agli Stati membri e una migliore distribuzione degli investimenti. Nonostante ciò, una riduzione del 40% delle emissioni di Co2 è completamente irrealista rispetto alla situazione economica europea. La Commissione non ha imparato nulla dal fallimento del nostra politica climatica. Scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra (Ets) Delvaux - La Commissione ha identificato molto bene il problema, ma intende affrontarlo nel 2021... Sarà troppo tardi! Szymański - Il sistema Ets è stato creato come uno strumento per ridurre le emissioni. Attraverso le nuove proposte è evidente che la Commissione europea vuole creare un mercato in maniera artificiale. È sbagliato e non dovremmo fare marcia indietro sul compromesso raggiunto nel 2008. Cosa bisognerebbe fare... Delvaux - La sola efficienza energetica ci permetterebbe di creare migliaia di posti di lavoro in Europa. Senza contare il miglioramento della protezione del nostro ambiente e del nostro clima. Szymański - Il nuovo meccanismo di riduzione dovrebbe essere basato unicamente sul mercato delle Ets. La riduzione delle nostre ambizioni dovrebbe essere accompagnata da degli accordi internazionali. Probabilmente dovremmo pensare a delle proposte diverse per i produttori di elettricità e per l´industria ad alta intensità energetica.  
   
   
FVG: EDUCARE A USO CONSAPEVOLE DELLE ACQUE SOTTERRANEE  
 
Morsano al Tagliamento, 4 febbraio 2014 - Una nuova tappa del percorso che la Regione Fvg ha avviato per sensibilizzare i cittadini su un utilizzo più attento del bene acqua, in particolare relativamente all´abitudine diffusa nella bassa pianura friulana di disporre di pozzi o fontane privati, per il prelievo diretto delle acque dalle falde acquifere sottostanti, ed il loro impiego domestico, è stata rappresentata ieri sera dall´incontro con la popolazione di Morsano al Tagliamento. La riunione, nel centro civico, alla quale hanno partecipato i cittadini della località della destra Tagliamento, aveva per tema ´L´acqua del mio pozzo: cosa posso fare per proteggerla´. E - come commenta l´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito - "s´inquadra in un´azione avviata dalla Regione, per coinvolgere le intere fasce della popolazione locale, a partire dagli scolari delle 4. E 5. Della scuola primaria, per diffondere la conoscenza delle criticità che un´usanza tradizionale del posto può presentare, a discapito dello scadimento della qualità delle acque ". Vito si riferisce allo studio condotto dalla Regione con il Dipartimento di geo scienze dell´Universita degli studi di Trieste, in seguito al quale sono state quantificate la disponibilità della risorsa idrica del Friuli Venezia Giulia e la sostenibilità dell´uso che ne stiamo facendo. Infatti, com´è stato spiegato nel corso dell´incontro, che era il terzo di una serie che si articolerà sul territorio dopo quelli già svoltisi a Fiume Veneto e a Fiumicello, la notevole quantità d´acqua, che fuoriesce a getto continuo da questi pozzi, viene per gran parte dispersa nell´ambiente. Ma non ritorna direttamente nella falda dalla quale essa è fuoriuscita tramite il pozzo. Bensì, raggiunge la rete idrica circostante, creando problematiche all´efficacia dei depuratori situati nella zona. L´acqua dispersa dai pozzi situati in prossimità della Laguna, costringe infatti a un aggravio di lavoro il sistema di idrovore che mantiene all´asciutto l´area delle bonifiche. Rendendo così tale servizio più oneroso per l´intera collettività. Come hanno spiegato i tecnici del Servizio disciplina servizio idrico integrato, gestione risorse idriche, tutela acque da inquinamento, della Direzione centrale ambiente ed energia, e dell´Università di Trieste, per evitare tali criticità è però sufficiente limitare il prelievo al reale fabbisogno dotando ciascuna pompa di un semplice rubinetto. In tal modo si potrà contribuire a preservare una risorsa preziosa per la collettività, che è l´acqua potabile.  
   
   
ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA, DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA. ERRANI: “BENE IL PROVVEDIMENTO, ORA RICONOSCERE TUTTI I DANNI”  
 
Bologna, 4 febbraio 2014 - Via libera dal Consiglio dei ministri al riconoscimento dello stato di emergenza per le zone alluvionate del Modenese. “E’ un altro passo importante che corrisponde alle richieste che avevamo avanzato al Governo subito dopo aver avuto chiare le dimensioni della grave situazione verificatasi nella bassa modenese”, ha commentato il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani. “Per garantire la piena ripresa delle zone colpite dall’alluvione – ha aggiunto Errani – siamo ora fortemente impegnati per ottenere il riconoscimento pieno e rapido di tutti i danni dell’alluvione, alle abitazioni e alle imprese”. La decisione di oggi si aggiunge al provvedimento assunto la scorsa settimana dal Governo, sempre su richiesta della Regione Emilia-romagna, che ha stabilito la sospensione per sei mesi dei termini relativi a tutti i pagamenti per i territori colpiti.  
   
   
GREEN ECONOMY, PRESIDENTE MARINI: UMBRIA SUL PODIO, PREMIATO IL LAVORO DI REGIONE, ISTITUZIONI E IMPRESE  
 
Perugia, 4 febbraio 2014 - "L´ottimo piazzamento dell´Umbria, sul podio delle regioni ´green´, è la dimostrazione di come si va sempre più concretizzando quel modello di sviluppo ambientalmente compatibile che rappresenta uno degli obiettivi strategici e prioritari di questa legislatura regionale". È quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, sottolineando come "stia dando i suoi frutti l´impegno congiunto di Regione, istituzioni e sistema produttivo regionale nel costruire per l´Umbria un futuro nel segno della ´green economy´ nelle sue diverse declinazioni, che vanno dalle tematiche dell´energia alla sostenibilità ambientale delle produzioni, con un particolare ruolo delle imprese manifatturiere, a uno stile di vita sostenibile dal punto di vista ambientale". "In questa sfida per l´innovazione e la specializzazione - ha aggiunto - abbiamo impegnato ingenti risorse, sia del bilancio regionale sia della programmazione comunitaria. Abbiamo investito non solo per l´energia ´verde´ da fonti rinnovabili, ma anche per migliorare la qualità dell´aria, per la mobilità elettrica, la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata, per valorizzare il patrimonio e le competenze produttive esistenti e potenziali in un´ottica di sostenibilità". "Il territorio, l´industria, la vita nelle città sarà sempre più marcatamente ´verde´ - ha aggiunto - È quanto ci viene chiesto per il raggiungimento degli obiettivi europei ed è in questa direzione che proseguiremo con la nuova programmazione comunitaria, investendo le risorse disponibili per cogliere questo obiettivo che per noi è strategico".  
   
   
CALABRIA_ PROTEZIONE CIVILE, PUBBLICATO AVVISO PER I PIANI.  
 
Catanzaro, 4 febbraio 2014 - E’ stato pubblicato sul Bollettino ufficiale l’avviso pubblico per la realizzazione dei piani comunali di Protezione civile e per il potenziamento dei sistemi atti a gestire l´emergenza da parte delle Province. Si tratta, in totale, di 15 milioni di euro, di cui 14 destinati ai Comuni e uno alle Province, di cui 300 mila euro a Napoli, 285 mila a Salerno, 170 mila a Caserta, 145 mila ad Avellino e 100 mila a Benevento. L´assessore alla Protezione civile della Regione Campania Edoardo Cosenza ha inviato questa mattina una lettera ai sindaci della Campania e ai presidenti delle Province per sensibilizzarli a cogliere al meglio l’opportunità offerta dalle risorse messe a disposizione da palazzo Santa Lucia. "La Giunta Caldoro - scrive l´assessore Cosenza ai Sindaci - è la prima d´Italia a proporre un finanziamento per i tutti Piani comunali di Protezione civile. “La somma è sufficiente a soddisfare la stragrande maggioranza dei Comuni e siamo pronti ad eventuali nuovi stanziamenti ove necessario. Puntiamo con grande decisione a questa iniziativa perché crediamo che la sicurezza dei cittadini vada tutelata in tutti i modi. “Ci aspettiamo che tutti i 551 Comuni della Campania facciano domanda di finanziamento per piani di emergenza completi e ben organizzati, ma soprattutto a misura di cittadino. Delle vere e proprie istruzioni semplici e chiare, da seguire in caso di necessità. “Un deciso ed evidente aumento della sicurezza dei cittadini di tutta la Campania è uno dei punti prioritari del programma della Giunta Caldoro e mio in particolare. "Si tratta - conclude l´assessore Cosenza - di un´inversione di tendenza rispetto al passato. Partiamo dalla consapevolezza che i sindaci, che sono la prima autorità di protezione civile sul territorio comunale e che hanno dunque una enorme responsabilità, non possano essere lasciati soli. La Giunta Caldoro, conoscendo le difficoltà finanziarie delle amministrazioni comunali e nello spirito della costruzione collettiva della sicurezza del cittadino, ha fatto fronte a un simile investimento. Le domande di finanziamento vanno presentate entro 60 giorni.”  
   
   
AMBIENTE; LA GIUNTA REGIONALE DELLA PUGLIA HA APPROVATO DDL RIFORMA ARPAB  
 
Bari , 4 febbraio 2014 - La giunta regionale, nell’ultima riunione, ha approvato il disegno di legge per la riforma dell’Agenzia regionale per l’ambiente della Basilicata (Arpab). Il provvedimento, che dovrà passere all’esame del Consiglio regionale, sarà illustrato dall’assessore all’ambiente Aldo Berlinguer durante una conferenza stampa convocata per questa mattina, alle ore 12.30, nella Sala Verrastro, al primo piano del palazzo della giunta regionale. L’agenzia, che opererà con nuove funzioni basate su una vera e propria opera di tutela ambientale e non solo di “analisi e controllo”, assicurerà attività di controllo ambientale, di supporto tecnico e scientifico, attività di elaborazione dati, di informazione e conoscenza ambientale e attività di tutela della salute. L’incontro di oggi sarà l’occasione anche per spiegare la riforma del settore agricolo, all’indomani del commissariamento del Consorzi di bonifica. Di questo parlerà l’assessore regionale all’Agricoltura Michele Ottati.  
   
   
MALTEMPO, ROSSI A SINDACI E PROVINCE: "FATE SEMPRE E SUBITO LE SOMME URGENZE"  
 
Firenze, 4 febbraio 2014 - Fare sempre e immediatamente i lavori di somma urgenza, perché non puo´ essere un motivo finanziario a impedirlo. E´ il Governo che poi deve provvedere alle coperture. E´ questo l´appello lanciato oggi dal presidente Enrico Rossi ai sindaci, ai presidenti di Provincia e a tutti gli enti responsabili nel corso della Giunta regionale durante la quale è stato deciso uno stanziamento di 3 milioni per venire incontro alle prime necessità delle popolazioni colpite dal maltempo dei giorni scorsi. "Il mio - dice il presidente - è un invito che nasce dai problemi che mi sono stati segnalati nel corso delle visite che ho compiuto in questi giorni nelle zone alluvionate. Non fare le somme urgenze significherebbe a mio parere venir meno a un preciso dovere. Dopo di che il Governo deve provvedere a finanziarle. Noi ci faremo sentire dai parlamentari, a cui dimostreremo anche che la Toscana non è stata trattata affatto bene e comunque diversamente rispetto ad altre regioni. Dalla alluvione in Lunigiana del 2011 in poi - prosegue - abbiamo anticipato tutto quello che abbiamo potuto, abbiamo fatto ricorso a nostre risorse per fare le opere e portare un primo ristoro alle famiglie, come in quest´ultima occasione. A livello nazionale intanto si sono emesse ordinanze di contenuto diverso, sono state fatte leggi diverse sulla Protezione civile. A questo punto -conclude Rossi - faremo un rapporto in cui raccoglieremo tutte queste informazioni e lo presenteremo ai parlamentari, perché pensiamo che di fronte all´emergenza tutti devono essere trattati allo stesso modo".  
   
   
TRE MILIONI DI EURO PER LE FAMIGLIE TOSCANE COLPITE DAI NUBIFRAGI DI GENNAIO  
 
 Firenze, 4 febbraio 2014 - La Regione stanzia 3 milioni di euro per le famiglie che hanno avuto la casa danneggiata dai nubifragi e dalle frane di gennaio. La giunta regionale ha infatti approvato, oggi, la proposta annunciata sabato dal presidente della Toscana Enrico Rossi durante il sopralluogo a San Miniato e nel pisano dopo le ultime piogge. Per erogare il contributo straordinario occorrerà attendere che il Consiglio regionale trasformi il provvedimento in legge. Sono stati 105 i Comuni toscani alluvionati nell´ultimo fine settimana. Altri 74 – in alcuni casi gli stessi - erano stati coinvolti dagli altri nubifragi di gennaio. Gli uffici della Regione stanno al momento facendo un censimento per stilare un elenco dei territori dove si sono registrati danni agli immobili. Solo nel caso di case danneggiate scatterà infatti il diritto al contributo straordinario, che sarà poi compito dei Comuni erogare. La giunta ha fissato un risarcimento massimo di 5 mila euro a famiglia. C´è un tetto: 36 mila euro di Isee, che è l´oramai noto indicatore che misura patrimonio, reddito e ricchezza di una famiglia tenendo conto anche della sua numerosità. Si tratta comunque di un tetto abbastanza alto, sotto cui può tranquillamente rientrare una famiglia con un paio di stipendi da 1.500 euro, un figlio o due e una casa di proprietà. Il secondo requisito è la dimora abituale della famiglia nel comune dove la casa ha subito danni.  
   
   
PUGLIA, DEPURATORI: CONCLUSE CONFERENZE SERVIZIO PER CINQUE IMPIANTI  
 
 Bari, 4 febbraio 2014 - “Si sono chiuse nei giorni scorsi le conferenze di servizi decisorie relative alle valutazioni ambientali che riguardano ben 5 impianti di depurazione di altrettanti comuni della nostra Regione; il via libera sul pianto ambientale a questi impianti permetterà di utilizzare ben 14,5 mln di euro finanziati con deliberazione Cipe su proposta della Regione Puglia”. A comunicarlo l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro. “Si tratta di procedure di adeguamento di impianti esistenti nei comuni di Barletta (investimento 3,7 mln di euro), Laterza (3,7 mln), Crispiano (2,6 mln), Castellaneta (2,7 mln) e Santeramo in Colle (2,1 mln) che mirano ad aumentare la portata cercando di risolvere criticità nella fase di gestione che si sono evidenziate nel tempo creando disagi ai cittadini del territorio. Stando al cronoprogramma fissato dal Cipe stesso i lavori - prosegue Nicastro – dovranno essere appaltato entro il 30 giugno prossimo al fine di spendere le risorse individuate”. “Il via libera agli interventi sul piano ambientale permetterà ai soggetti procedenti di avviare l´iter per aprire i cantieri e, quindi, porre rimedio ai problemi verificatisi. Si tratta di una grossa opportunità - conclude l´Assessore – che la Puglia coglie rispondendo alle istanze accorate dei sindaci di quelle località”.