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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Aprile 2014
NUOVO STUDIO DELLA COMMISSIONE CENSISCE I NODI NEVRALGICI DELLE TIC IN EUROPA  
 
Bruxelles, 15 aprile 2014 - Se vi chiedete che cosa renda un luogo uno dei nodi nevralgici delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic), pensate a Monaco di Baviera, a Londra, a Parigi o anche alle città più piccole, come Darmstadt, censite nel nuovo atlante dell´Ue dei poli europei di eccellenza nelle Tic. L´atlante mostra in quali zone prosperano le tecnologie digitali e analizza i fattori che contribuiscono al loro successo. In Europa la maggior parte dell´attività nelle Tic si concentra in 34 regioni sparse in 12 paesi (elencate nell´allegato). Tra gli ingredienti determinanti del successo rientrano l´accesso a università e centri di ricerca di punta e la possibilità di reperire finanziamenti quali capitali di rischio. La Vicepresidente della Commissione europea @Neeliekroeseu ha dichiarato: "Ecco la dimostrazione che, nel settore digitale, il successo passa per volontà di investire, apertura mentale verso l´innovazione e pianificazione. Per affermarsi come leader tecnologico nel mondo l´Europa deve ora sviluppare questi valori." Classifiche per categoria: Laureati in informatica: il Regno Unito conta 8 regioni tra le prime 10. Attività di ricerca e brevettazione: la Germania si colloca al primo posto. Crescita dell´occupazione: Lisbona (Portogallo) e Rzeszowski (Polonia) registrano la crescita più rapida. Capitali di rischio: Monaco di Baviera, Parigi e Londra attraggono la quota più ingente di capitali. Il successo non dipende dalle dimensioni Lo studio mette altresì in evidenza l´importanza di regioni di dimensioni più piccole. Darmstadt, ad esempio: città di 150 000 abitanti, occupa il settimo posto tra i primi 10 poli di eccellenza nelle Tic dell´Ue, perché è in grado di mettere a frutto i suoi risultati nella ricerca e nell´innovazione e può fare affidamento su una comunità imprenditoriale attiva. Tra le altre regioni di dimensioni contenute che palesano risultati notevoli si possono citare Lovanio, Karlsruhe e Cambridge. Ingredienti del successo digitale Una regione riesce a conseguire l´eccellenza nelle Tic grazie alle attività di ricerca e sviluppo che ospita sul territorio, alla capacità di trasporre sul mercato la conoscenza (ossia all´innovazione) e alla capacità di costruire su quest´innovazione un´attività imprenditoriale intensa. Le regioni di punta nelle Tic paiono accomunate dalle caratteristiche seguenti: sono perlopiù zone industriali di vecchia data; ospitano istituti d´istruzione prestigiosi e altri attori fondamentali dell´innovazione; conducono politiche a lungo termine in tema di ricerca e innovazione; godono di vantaggi storici (sono ad esempio la capitale politica nazionale); tendono a raggrupparsi (dei 34 poli di eccellenza, la metà è costituita da regioni limitrofe). Le stesse caratteristiche sono state osservate in posti come la Silicon Valley (Usa), Bangalore (India) o Changzhou (Cina). Contesto - Lo studio, che s´iscrive nella strategia dell´Ue volta a consolidare la leadership industriale e tecnologica dell´Europa nelle Tic, formula conclusioni che, insieme all´atlante, contribuiranno in futuro a definire la linea politica dell´Ue sulla promozione dell´innovazione al suo interno e che confluiranno altresì nel progetto Euripidis, imperniato sulla politica dell´innovazione nelle Tic e sulla trasposizione sul mercato delle migliori idee di ricerca. Inoltre, il Centro comune di ricerca (Ccr) ha in programma un´analisi della diversità tecnologica che caratterizza l´attività nelle Tic e della relativa evoluzione, analisi che concorrerà a individuare le complementarità tra le località in cui operano i vari attori. Costituiscono poli europei di eccellenza nelle Tic le zone geografiche dell´Ue che vantano i migliori risultati nelle attività di produzione, ricerca e sviluppo e innovazione nel settore delle Tic, attività essenziali in un contesto di reti internazionali a dimensione globale. Lo studio ha analizzato tutte le regioni dell´Ue (ossia le 1 303 regioni Nuts3) sotto il profilo dell´attività nelle Tic, assegnando a ciascuna un punteggio basato sul suo peso relativo: il 14% delle regioni ha totalizzato oltre 20 punti, le 34 migliori tra 41 e 100 punti. Lo studio ha analizzato tre fattori nel settore delle Tic (attività imprenditoriale, ricerca e sviluppo, innovazione) in base alla relativa intensità (ad es., fatturato, crescita del fatturato, numero di dipendenti), internazionalizzazione (ad es., numero di partner internazionali dell´impresa/centro di ricerca/università) e presenza nelle reti (ruolo di ciascuna regione nelle reti: quali regioni costituiscono nodi nevralgici in collegamento diretto con molti partner, quali invece hanno collegamenti che consentono solo scambi limitati). Le conclusioni dello studio si basano su un indicatore composito che sintetizza 42 indicatori specifici di valutazione delle attività nelle Tic. Per elaborare gli indicatori e misurarli si è fatto ricorso a numerose fonti di dati e banche dati: graduatorie delle università, indici di citazioni, informazioni sulle collaborazioni nei progetti di ricerca europei, numero di grandi imprese globali d´investimento nella ricerca e sviluppo nelle Tic presenti in ciascuna regione, dati sui finanziamenti con capitali di rischio o sull´occupazione, dati sul fatturato delle imprese. Il progetto sui poli europei di eccellenza nelle Tic (Eipe) è sviluppato dal Centro europeo di ricerca insieme alla Dg Connect.  
   
   
UE: APPROVATO PIANO AZIONE SU RICERCA, INNOVAZIONE E CRESCITA DIGITALE  
 
Trieste, 15 aprile 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore regionale alla Ricerca Loredana Panariti, ha approvato il Piano di azione per definire la strategia di ricerca e innovazione per la "specializzazione intelligente". La "specializzazione intelligente" è un requisito preliminare per il supporto degli investimenti a valere su due obiettivi chiave della politica di coesione europea 2014-2020: "Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l´innovazione", e "Migliorare l´accesso, impiego e qualità alle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic)". La Giunta ha dato mandato per l´attuazione del Piano alle strutture della Regione riunite nella Cabina di regia interdirezionale, con l´assistenza e il supporto tecnico e metodologico del Nucleo per la valutazione e verifica degli investimenti pubblici (Nuvv). In particolare, il coordinamento del processo di redazione della "Strategia di specializzazione intelligente" sarà affidato a tre Servizi delle rispettive Direzioni centrali (Istruzione, Attività Produttive e Funzione pubblica): Servizio istruzione, diritto allo studio, alta formazione e ricerca, Servizio sostegno e promozione comparto produttivo industriale e Servizio sistemi informativi ed e-government. I contenuti del Piano potranno essere rivisti in base agli aggiornamenti delle linee guida Ue e in relazione al futuro Piano strategico regionale.  
   
   
SECONDA CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI PROGRESSI NELL´INGEGNERIA INFORMATICA, ELETTRICA ED ELETTRONICA  
 
Parigi, 15 aprile 2015 - La seconda conferenza internazionale sui progressi nell´ingegneria informatica, elettrica ed elettronica (Icaceee 2014) si terrà il 7 e 8 luglio 2014 a Parigi, in Francia. L´obiettivo della conferenza è di fornire un forum internazionale per lo scambio di idee e buone pratiche tra ricercatori, studenti, sviluppatori e professionisti interessati nei settori dell´informatica e della comunicazioni. Il programma si articolerà in esercitazioni, sessioni tecniche regolari, simposi, workshop, sessioni speciali, dimostrazioni e discorsi plenari/programmatici. Gli interessati sono invitati a inviare i loro contributi sotto forma di documenti integrali, articoli brevi, poster o abstract entro il termine per la presentazione fissato al 30 aprile. I partecipanti possono iscriversi pagando una quota di iscrizione anticipata fino al 15 maggio, oppure la quota normale entro il 10 giugno. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Icaceee.com/    
   
   
LA TECNOLOGIA DEI SENSORI INTELLIGENTI PER COMBATTERE L´INQUINAMENTO DELL´ARIA INTERNA  
 
Bruxelles, 15 aprile 2014 - La qualità dell´aria interna (Iaq) influenza la salute e il benessere delle persone, ma negli ultimi 20 anni è cresciuta la preoccupazione per le sostanze inquinanti negli ambienti chiusi, la difficoltà di individuarli e i loro livelli critici. La Fondazione europea del polmone (Elf) stima che le patologie respiratorie in Europa costino circa 102 miliardi di euro l´anno a causa dell´inefficienza e dell´assenteismo dal lavoro, e si ritiene che i livelli di inquinamento degli ambienti interni possano essere dieci volte superiori di quelli all´aperto. Si sospetta che il regolamento di "tenuta all´aria", recentemente introdotto sia per le abitazioni che per gli uffici, abbia addirittura aggravato la situazione. Ora il progetto Iaqsense mira a sviluppare nuovi sistemi di sensori basati sulle nanotecnologie per monitorare con precisione la composizione dell´aria, sia in termini di contaminanti chimici che biologici. Questo sistema è progettato per essere miniaturizzato, a basso costo e adattato alla produzione di massa. È noto che una cattiva qualità dell´aria può causare disagi come stanchezza, mal di testa e reazioni anche più gravi. Il problema è che una scarsa qualità dell´aria può essere causata da un´enorme varietà di cosiddetti "composti organici volatili", presenti in concentrazioni estremamente basse. Attualmente le prove vengono effettuate impiegando attrezzature pesanti e costose, progettate in tempi in cui era impensabile raggiungere la banda larga, e la maggior parte delle norme sono basate sul campionamento e l´analisi di laboratorio. Il progetto triennale Iaqsense, lanciato lo scorso settembre e ufficialmente denominato "Nanotechnology based gas multispectral sensing system for environmental control and protection", si propone tuttavia di monitorare e migliorare la qualità dell´aria interna in modo particolarmente innovativo. Apparecchiature di rilevamento a basso costo forniranno informazioni in tempo reale circa l´ambiente e gli inquinanti potenzialmente volatili. L´attrezzatura sarà ubicata in punti fissi - in casa e in ufficio, ma anche nei veicoli - e collegata a una rete di sensori wireless. Una sfida particolare è quella di creare un sistema di sensori di gas che dev´essere a basso costo, altamente sensibile e selettivo. L´iniziativa Iaqsense si basa su tre tecnologie brevettate, di cui una basata sulla dinamica della mobilità ionica di superficie che separa ogni componente del gas. Funziona come uno spettrometro e permette un´alta sensibilità e la rilevazione rapida multi-gas, in un modo mai visto prima. La sua capacità di rilevare una molecola singola o un composto di molecole, offre enormi vantaggi per il rilevamento precoce di umidità, patologie (respiratorie), fumo e droghe. Claude Iroulart, coordinatore di Iaqsense, che descrive il sistema come "unico", ha detto che l´obiettivo è quello di trasferire i risultati scientifici a un sistema di rilevamento affidabile, pronto per la produzione di massa. Verranno anche esaminate le possibili applicazioni in veicoli e dispositivi collegati a smartphone. "Il controllo della qualità dell´aria interna e il relativo comfort che offre, dovrebbe avere un enorme impatto sociale sulla salute, sulla presenza sul luogo di lavoro e sui fattori economici correlati", ha aggiunto Iroulart. Il consorzio di cinque paesi è composto da quattro Pmi, tre imprese industriali e tre istituti di ricerca. Il progetto triennale si concluderà ad agosto 2016 e costa 4,9 milioni di euro, di cui circa 3,5 milioni di euro stanziati dal Settimo programma quadro dell´Unione Europea. Per maggiori informazioni, visitare: Iaqsense http://iaqsense.Eu  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/109825_it.html    
   
   
DA OGGI L’INFLAZIONE SI CALCOLA CON UN’APP  
 
Genova, 15 aprile 2014 - E’ nata l’applicazione F.o.i. Focustudi che permette di scaricare su smartphone l’indice Istat F.o.i., ovvero l’indice dei prezzi al consumo per famiglie, operai e impiegati, che viene utilizzato mensilmente da chiunque debba calcolare l’andamento dell’inflazione. L’applicazione, per piattaforma Android e a breve disponibile anche per Apple, permette anche di calcolare la variazione degli indici ed è scaricabile da oggi, in concomitanza con la pubblicazione del nuovo indice Istat. Gli stessi dati accessibili tramite l’app sono disponibili su Focustudi ( http://www.Focustudi.ge.camcom.gov.it/foi-nazionale/index.php ), il sito della Camera di Commercio di Genova per condividere dati, progetti, documenti e software, e sono quindi scaricabili da qualunque computer. L’applicazione si può scaricare nello store di Google Paly.  
   
   
BOLOGNA: GIA’ OPERATIVE IN CITTA’ LE NUOVE RETI ULTRABROADBAND FISSA E MOBILE  
 
Bologna, 15 aprile 2014 - Bologna è tra le prime città d’Italia a poter vantare infrastrutture telefoniche di nuova generazione che sono già pienamente operative al servizio di cittadini e imprese. Gli importanti interventi infrastrutturali riguardanti la realizzazione delle reti ultraveloci fissa e mobile nella città, sono stati illustrati oggi da Virginio Merola, Sindaco di Bologna, e da Roberto Opilio, Direttore Technology di Telecom Italia. A circa un anno dall’avvio del progetto che ha visto Telecom Italia impegnata nella realizzazione della nuova rete in fibra ottica Ngan (Next Generation Access Network) e di quella mobile 4G, a Bologna l’ultrabroadband è già realtà. Questo risultato è stato ottenuto grazie agli importanti investimenti fatti da Telecom Italia, pari a circa 16 milioni di euro, e alla collaborazione con il Comune di Bologna, fattori che hanno consentito di realizzare rapidamente le attività di scavo e di posa minimizzando sia i tempi d’intervento sia i relativi costi e l’impatto sulla città. A Bologna il programma di copertura della città ha già interessato circa 180mila unità immobiliari, che diventeranno oltre 200mila entro luglio, grazie alla posa di 550 chilometri di cavi in fibra ottica (di cui solo 35 con scavo e prevalentemente di tipo innovativo a basso impatto per la popolazione) che hanno permesso di collegare oltre 1.000 armadi stradali presenti lungo le vie cittadine per servire un bacino di circa 350mila cittadini. Grazie all’accordo firmato oggi tra Telecom Italia e il Comune di Bologna, per il completamento dei lavori nell’area della centrale di San Felice potranno essere utilizzate le infrastrutture civili già disponibili, riducendo sensibilmente la necessità di nuovi scavi e, di conseguenza, i disagi per i cittadini. Il risultato raggiunto conferma l’impegno di Telecom Italia e dell’Amministrazione comunale nell’aver dato un forte impulso ai lavori per portare in tempi brevi la connessione Internet a partire da 30 Megabit a famiglie e imprese, inserendo in questo modo Bologna nell’élite delle città italiane dove sono disponibili i servizi ultrabroadband. I servizi “Ultra Internet” di Telecom Italia basati sulla tecnologia Fttcab (Fiber to the Cabinet), offrono già oggi una connessione super-veloce a 30 Megabit al secondo in download con prestazioni e livelli di servizio che migliorano nettamente l’esperienza della navigazione in rete. In futuro sarà possibile aumentare le prestazioni dei collegamenti in fibra ottica con velocità fino a 100 Megabit al secondo. Con la fibra, da casa e dall’ufficio, è possibile fruire di video in Hd, gaming on line multiplayer in alta qualità e contenuti multimediali resi disponibili contemporaneamente su smartphone, tablet e smart Tv. Le imprese inoltre possono accedere al mondo delle soluzioni professionali It di Impresa Semplice, sfruttandone al meglio le potenzialità grazie alla connessione in fibra ottica. Ma l’ultrabroadband abilita anche applicazioni innovative come la telepresenza, la videosorveglianza, i servizi di cloud computing per le aziende e quelli per la realizzazione del modello di città intelligente per le amministrazioni locali, tra cui la sicurezza e il monitoraggio del territorio, l’infomobilità e le reti sensoriali per il telerilevamento ambientale. Per quanto riguarda la telefonia mobile, Telecom Italia ha provveduto a dotare Bologna della nuova rete 4G che permette la trasmissione dei dati con una velocità fino a 100 Mbit/s in download e fino a 50 Mbit/s in upload, rendendo disponibili servizi e contenuti multimediali in alta definizione in mobilità. Grazie all’attivazione di 61 stazioni radio base 4G di Tim, è stata già raggiunta una copertura di quasi il 100% della popolazione. A breve verranno messe in funzione altre stazioni con questa tecnologia che contribuiranno a migliorare ulteriormente le prestazioni. La rete mobile 4G di Tim offre una velocità di download 5-10 volte superiore a quella della rete Hspa a 14.4 Mbps e più del doppio rispetto a quella offerta dalla tecnologia Hspa a 42 Mbps, offrendo in questo modo ai cittadini prestazioni e livelli di servizio che migliorano nettamente l’esperienza della navigazione internet e consentendo la fruizione di contenuti innovativi in mobilità, come il video streaming in Hd. “Siamo lieti che Bologna sia tra le prime città italiane ad avere infrastrutture di rete moderne che consentano ai cittadini e alle imprese di usufruire di servizi innovativi in grado di contribuire allo sviluppo dell’economia locale - dichiara Roberto Opilio, Direttore Technology di Telecom Italia -.Nell’ambito del piano d’investimenti, Telecom Italia ha deciso di dedicare una quota significativa ai programmi di sviluppo delle proprie reti in fibra ottica e 4G. Si tratta di un progetto ambizioso che a livello nazionale prevede di raggiungere entro il 2016 con la rete Ngan oltre il 50% della popolazione e con la rete 4G mobile l’80% della popolazione, dando un notevole contributo al conseguimento degli obiettivi previsti dall’Agenda Digitale europea. Tutto questo a Bologna è già realtà, grazie anche alla fattiva collaborazione dell’Amministrazione Comunale”. "L´accordo firmato oggi è per noi di grande interesse, permette a Telecom Italia di portare a termine un intervento molto importante per la città - dichiara il Sindaco di Bologna Virginio Merola -. Dotare Bologna di un´infrastruttura di nuova generazione, come la fibra ottica e la rete 4G mobile, apre nuovi scenari a chi risiede e lavora in città. E´ con orgoglio che affermo che Bologna sta per diventare la prima città in Italia a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda digitale europea”. Telecom Italia, con la realizzazione di infrastrutture ultrabroadband e di soluzioni dedicate alla città di Bologna, conferma il suo impegno nell’innovazione sul territorio e nella diffusione dei servizi che esse abilitano, contribuendo in questo modo alla crescita sostenibile dell’economia locale e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini.  
   
   
ICT: FVG, DAL TERRITORIO PARTE LA "RIVOLUZIONE DIGITALE"  
 
 Trieste, 15 aprile 2014 - La Regione Friuli Venezia Giulia accelera la sua azione per favorire lo sviluppo delle competenze digitali nei propri cittadini, in particolare nelle fasce dei giovani, degli over 54, delle Piccole e medie imprese e della Pubblica amministrazione. A questo scopo si è tenuto a Trieste, alla presenza della presidente Debora Serracchiani e dell´assessore alla Funzione pubblica e coordinamento delle riforme Paolo Panontin, un incontro con i partner locali del progetto "Go on Fvg´, il programma di digitalizzazione della regione che sarà lanciato nel corso del Digital Day - "Dday" - il 5 maggio prossimo. La giornata sarà segnata da una nutrita serie di eventi dedicati al superamento del digital divide, disseminati in contemporanea su tutto il territorio regionale. Incontri per gli insegnanti e dimostrazioni digitali nelle scuole, con la collaborazione di istituti scolastici, dell´Ufficio scolastico regionale e di agenzie di formazione, esperienze con tablet e dispositivi mobili proposte da realtà come Auser e Università delle Liberetà agli over 54, sessioni di comunicazione digitale. Con il patrocinio di Confindustria Digitale, la partecipazione di associazioni di categoria come Confartigianato, Cna, Confindustria, saranno trattati argomenti come promozione online, e-commerce, smart cities, dedicati alle imprese del territorio, per sostenere l´acquisizione di una dimensione più internazionale e aiutare nella conquista nuovi mercati. Il 5 maggio sarà anche il giorno in cui la Pubblica Amministrazione regionale farà un balzo in avanti, con l´accensione di connessioni Fvgwifi, la dismissione dei fax in favore di una "unified communication", l´estensione dell´uso della firma digitale. Soprattutto, avrà luogo la presentazione del nuovo portale Open Data della Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso cui il privato cittadino, l´imprenditore, il professionista e le amministrazioni potranno avere accesso a contenuti informativi aggiornati e certificati che progressivamente arricchiranno il sistema, ed utilizzarne i dati con ricerche ed analisi in tempo reale. Il valore dei dati e delle informazioni trattate dall´amministrazione regionale verrà condiviso e reso accessibile ai cittadini ed alle imprese. La presidente Serracchiani ha detto nel corso dell´incontro che l´ambizione è creare in Friuli Venezia Giulia un modello di rango nazionale da esportare nelle altre regioni. L´obiettivo è far diventare il progetto Go on Fvg un volano di sviluppo e occupazione, che si sedimenta sul territorio e moltiplica le sue potenzialità.  
   
   
TORINO: EVENTI FINALI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA PROGETTO PER GLI STUDENTI DEGLI ISTITUTI SECONDARI DI II GRADO ANNO SCOLASTICO 2013/2014  
 
 Torino, 15 aprile 2014 - Studenti, ricercatori e rappresentanti delle Istituzioni locali sono i protagonisti di due eventi di democrazia partecipativa che, dopo un lungo percorso di dibattiti e approfondimenti sviluppati sul web a partire da novembre 2013, si propongono di formulare scenari futuri e proposte concrete su temi centrali per la ricerca scientifica e la società: cellule staminali, energia e nanoscienze. Il Centro Interuniversitario Agorà Scienza organizza i due incontri in occasione della conclusione del Progetto “Scienza Attiva - I giovani e la scienza partecipata”. Al termine del dibattito gli studenti consegneranno ai ricercatori e alle Istituzioni locali raccomandazioni e proposte. Scienza Attiva è un progetto innovativo di diffusione della cultura scientifica dedicato agli Istituti Secondari di Ii grado di tutta Italia, che ha lo scopo di rendere più consapevoli gli studenti su temi d’attualità a carattere scientifico-tecnologico. Il web è il principale strumento di condivisione delle informazioni e di comunicazione tra i giovani e il mondo della ricerca (www.Scienzattiva.eu ). L´edizione 2013/2014, la quinta dall´inizio del progetto e la seconda a livello nazionale, ha coinvolto 250 classi da tutta Italia con 4500 studenti, 180 docenti e il supporto di 70 esperti ricercatori. I rappresentanti delle classi presenteranno e discuteranno gli scenari futuri relativi ai temi Cellule staminali ed Energia e Nanoscienze, rispettivamente nelle giornate del 15 e del 16 aprile 2014. Parteciperanno in totale 320 studenti con 30 insegnanti, provenienti non solo dal Piemonte, ma anche dall’Emilia Romagna, dal Friuli Venezia Giulia, dalla Lombardia, dalle Marche, dalla Sicilia, dalla Toscana e dal Veneto. Il 15 aprile aprirà i lavori la prof.Ssa Elisabetta Barberis – Pro Rettore dell’Università di Torino. Il 16 aprile interverranno gli assessori Roberto Ronco - Assessore all´Ambiente della Provincia di Torino e Roberto Ravello – Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte. Sarà possibile seguire il dibattito in diretta streaming su Unito Media ( http://www.Unito.it/media ) e interagire su Twitter con l’hashtag #scienzattiva e tramite la pagina facebook Scienza Attiva ( https://www.Facebook.com/scienzattiva?ref=hl ). Gli incontri sono aperti alla stampa. Scienza Attiva è stato avviato nel 2009 grazie al contributo della Provincia di Torino e oggi è realizzato su scala nazionale con il sostegno del Miur - Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Comitato per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica. Nelle 4 precedenti edizioni sono stati coinvolti 6500 studenti, 300 insegnanti e 100 ricercatori. Nel 2012 il progetto ha ottenuto due importanti riconoscimenti a livello europeo: il premio Engage-u come miglior progetto di public engagement interamente progettato e sviluppato da un ente universitario europeo; il premio Stencil, assegnato da un consorzio di 21 enti europei, come uno dei due migliori progetti di educazione scientifica in Europa. Martedì 15 e mercoledì 16 aprile 2014. Aula Magna ‘Primo Levi’ - Dipartimento di Chimica dell´Università di Torino ingresso da c.So Massimo D’azeglio, 48 – Torino ore 14.30 - 17.30. Per maggiori informazioni Centro Interuniversitario Agorà Scienza. Via Po, 18 10123 Torino. Tel.: 011 6702739-2743 Fax: 011 6702746 www.Agorascienza.it    
   
   
SCUOLA IN VENETO. APPROVATI INDIRIZZI PER ASSEGNAZIONE CONTRIBUTI REGIONALI A SOSTEGNO PROGETTI AMPLIAMENTO PIANI OFFERTA FORMATIVA  
 
Venezia, 15 aprile 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore all’istruzione, ha deliberato gli indirizzi generali per assegnare i contributi regionali a sostegno dei progetti di ampliamento dei piani dell’offerta formativa (Pof) delle scuole venete, per un importo complessivo di 90 mila euro. “Siamo sempre pronti e attenti - rileva l’Assessore regionale - a promuovere una scuola di qualità nel Veneto e a sostenere le buone iniziative che provengono dal territorio e che rinnovano le opportunità di formazione culturale integrata per gli studenti. In questo modo l’amministrazione regionale vuole incentivare, nell’ottica del lungo periodo, tutte le realtà scolastiche, affinché migliorino, rimodulandolo anno per anno il piano dell’offerta formativa, adeguandolo alle esigenze delle famiglie e del mondo del lavoro”. I progetti dovranno avere il requisito della oggettiva coerenza e pertinenza rispetto a Pof e inserirsi in una delle seguenti azioni: progetti d’eccellenza nell’ambito di una rete regionale, attivati da fondazioni e da associazioni che abbiano già realizzato progetti per scuole in partenariato con la Regione o con il Miur ed in ragione dei quali il proponente abbia conseguito riconoscimenti/qualificazioni/certificazioni rilasciati da parte di soggetti di alto profilo istituzionale (45 mila euro di finanziamento); progetti con riconoscimento/qualificazione/certificazione rilasciato da soggetti di alto profilo istituzionale, innovativi nel campo delle scienze, della tecnologia e dell’informatica finalizzati all’introduzione di nuove metodologie e/o tecniche di applicazione immediata in ambito scientifico, industriale, tecnologico (10 mila euro); progetti di approfondimento delle lingue comunitarie e delle istituzioni europee, sensibilizzazione sui temi civili, ambientali e sulla sicurezza, alla realizzazione di attività di sostegno per gli studenti con difficoltà di apprendimento e per l’integrazione delle scuole poste in aree di marginalità, di attività di valorizzazione e promozione del merito e dell’eccellenza scolastica nelle diverse discipline (35 mila euro). Saranno preferiti i progetti con il requisito dell’obiettiva rilevanza regionale e/o nazionale e che quindi coinvolgano più istituzioni scolastiche, site in diversi ambiti provinciali ovvero realizzati tramite accordi di rete tra scuole e in collaborazione di partenariato tra soggetti pubblici e privati. Le domande potranno essere presentate da: fondazioni o associazioni che abbiano almeno una sede operativa nel territorio regionale; soggetti del sistema scolastico regionale (anche singole classi o team e/o gruppi di studio/lavoro costituiti, a qualsiasi titolo tra studenti); istituzioni scolastiche, statali e paritarie, di ogni ordine e grado, con sede nella Regione del Veneto. Le domande dovranno utilizzare il modello, approvato con successivo decreto del Direttore della Sezione Istruzione e trasmesse per via telematica a mezzo Pec all’indirizzo protocollo.Generale@pec.regione.veneto.it  indicando in oggetto “Sezione Istruzione - Interventi di arricchimento dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche e a sostegno dei progetti di rilevanza regionale e/o nazionale.” Alla domanda dovrà essere allegata una presentazione che illustri l’iniziativa mettendone in luce le finalità educative ed una scheda economico-finanziaria che indichi le voci di costo e di ricavo previste.  
   
   
INCONTRO DELLA GIUNTA REGIONALE MARCHIGIANA CON L’UNIVERSITA’ DI CAMERINO.PATTO DI COLLABORAZIONE ISPIRATO ALL’AMBIZIONE ALLA QUALITA’ E ALLA RICERCA .  
 
 Ancona, 15 aprile 2014 -“Questa Università è un punto di forza dell’intera comunità regionale e il posizionamento nelle classifiche nazionali lo dimostra. L’ambizione alla qualità è una caratteristica di questo Ateneo ed è un fattore determinante per il futuro sviluppo del nostro territorio: la vocazione alla qualità e all’innovazione saranno elementi chiave di scelte strategiche per questa regione, anche in prospettiva europea. “ Così in sintesi il presidente della Regione, Gian Mario Spacca rivolto al Rettore Flavio Corradini e ai docenti dell’Università di Camerino nell’incontro che si è tenuto questa mattina tra la giunta regionale e l’Ateneo camerte presso la Sala degli Stemmi. “La propensione alla progettualità innovativa, ai rapporti internazionali e il legame con il territorio – ha aggiunto il presidente- che ugualmente identificano questo Ateneo fanno sì che la collaborazione con la Regione possa diventare strategica e utile per entrambi ed esplicarsi su tre linee principali di azione congiunta: l’internazionalizzazione, stabilendo rapporti sinergici con le imprese e i mercati internazionali sotto diversi profili, dal giuridico al più strettamente economico; l’implementazione dei progetti di informatizzazione (Ict , Smart city, Cloud , Horizon 2020) in relazione anche alla nascita della Macroregione Adriatico-ionica e in una logica di networking per creare occupazione e, infine, un importante ruolo di cerniera con i territori e gli enti locali perché Unicam ha le potenzialità per coagulare energie attorno all’Ateneo, solidificando collaborazioni già avviate con gli enti locali e ridare prospettive ai territori . Geograficamente l’Università di Camerino si trova in un distretto attualmente molto provato dalla deindustrializzazione ( la sinclinale camertino-fabrianese e il Piceno). Sarà fondamentale quindi il coinvolgimento del territorio e la capacità già acquisita di promuovere start up di imprese per rilanciare questa zona delle Marche, per aumentare il capitale umano in termini qualitativi e per una rinascita e valorizzazione anche delle tradizioni.” Il presidente si è inoltre augurato una collaborazione in termini di supporto progettuale con Unicam per il progetto sulla longevità attiva e la domotica ed ha sottolineato che il settennio di programmazione finanziaria europea sta iniziando adesso e per questo occorrerà intercettare attraverso iniziative di ampio respiro e altamente qualificate. Il Rettore Corradini, dopo aver ringraziato la giunta regionale e il presidente Spacca per la presenza e l’attenzione verso l’Università, ha ricordato la vocazione “internazionale” dell’Ateneo che ospita 900 studenti stranieri ( 50 paesi rappresentati tra cui quelli emergenti , quali India e Cina dove l’Università tiene corsi finanziati dal governo cinese) e le iniziative in atto con Università europee e consorzi universitari in Sudamerica ( Argentina) e rapporti di collaborazione con il Brasile. “Abbiamo voluto condividere con la Giunta regionale le numerose attività che stiamo svolgendo – ha sottolineato - sia sul territorio regionale che su quello internazionale, con l’auspicio che possano essere sempre maggiori le opportunità che ci vedono lavorare insieme per la crescita del territorio, delle aree interne in particolare. Mettiamo dunque a completa disposizione della Regione Marche le nostre competenze affinché il ruolo di Unicam sia sempre più importante nell’ambito delle scelte strategiche della Regione”. All’incontro hanno partecipato anche gli Assessori regionali Paola Giorgi, Marco Luchetti, Pietro Marcolini, Maura Malaspina, Luigi Viventi, il Prorettore Vicario Claudio Pettinari, i Prorettori Andrea Spaterna, Sara Spuntarelli, Graziano Leoni, il Direttore Generale Luigi Tapanelli, il Direttore della Scuola di Giurisprudenza Antonio Flamini, il Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria Manuela Prenna, il Direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie Marino Petrini, il Direttore della Scuola di Architettura e Design Giuseppe Losco, il Direttore della Scuola Scienze Farmaco e Prodotti della Salute Francesco Amenta, il Presidente dell’Assemblea delle Rappresentanze Fabio Fede, il Presidente del Consiglio degli studenti Pierpaolo Angeletti.  
   
   
SOLIDARIETÀ: DAL FVG INVITO AL CONFRONTO SUL SERVIZIO CIVILE IN ITALIA  
 
Trieste, 15 aprile 2014 - Con il convegno ´´Servizio civile 2.0 - Progettiamo il futuro´´ parte dal Friuli Venezia Giulia l´invito ad un dialogo concreto sul futuro del Servizio civile in Italia. Un obiettivo, questo, che ha il suo momento clou nella tavola rotonda in cui si si sono confrontati la presidente della Regione Debora Serracchiani, il presidente della Conferenza nazionale degli Enti di Servizio civile Licio Palazzini ed il capo dell´Ufficio nazionale per il Servizio civile della presidenza del Consiglio dei ministri Raffaele De Cicco. I tre sono interventuti partendo proprio dai temi evidenziati dai gruppi di lavoro costituiti, in base agli ambiti di assistenza, associazionismo e cultura, per mettere a fuoco proposte e richieste. I lavori del convegno sono stati avviati dall´assessore regionale a Cultura e Solidarietà Gianni Torrenti, dal coordinatore di Infoserviziocivile Fvg Alberto Meli e da Franco Codega, presidente della Vi Commissione consiliare, per il quale il Servizio civile rappresenta uno dei fiori all´occhiello dell´esperienza dei giovani di questa regione. L´assessore e Meli hanno evidenziato l´impostazione virtuosa data all´evoluzione del Servizio in Friuli Venezia Giulia in otto anni ed il primo ha sottolineato che l´attuale esecutivo considera i fondi messi a disposizione un investimento. Sulla base di questo ragionamento, e ricordando quanto questa sia una Regione che crede nella valenza del Servizio civile, è stato espresso l´auspicio che tali risorse possano aumentare e che l´odierna giornata di lavori serva a far arrivare alla politica gli input necessari. Inoltre, è stato sottolineato, il Paese ha bisogno di una cultura di comunità per esprimere un tessuto sociale in grado di mettersi alla prova anche nei momenti di emergenza ed essere lucidamente disponibile ad affrontarli. Sempre al fine dello sviluppo del Servizio civile in Friuli Venezia Giulia, da parte regionale è stato ipotizzato l´utilizzo, una volta superate alcune difficoltà tecniche, di ´´Garanzia Giovani´´ (Progetto europeo per l´inserimento nel mondo del lavoro). L´assessore ha quindi ricordato che il Friuli Venezia Giulia ha fatto da apripista con l´inclusione nel Servizio anche di chi non è di nazionalità italiana, in modo da allargare il percorso di cittadinanza attiva ai giovani immigrati per aumentarne il senso d´integrazione e migliorare le relazioni tra le nuove generazioni. A sua volta Meli ha notato come, grazie alle proposte fatte dal presidente del Consiglio e dal Governo, sul Servizio civile sia stato riavviato il dibattito a livello nazionale. Pensavamo a quest´evento da tempo ma siamo stati fortunati nelle tempistiche, ha detto, indicando nella tavola rotonda del pomeriggio un contributo importante a tale dibattito, anche in forza del lavoro fatto dai gruppi, chiamati ad un´elaborazione di tipo politico a partire dall´attività che gli enti fanno quotidianamente attraverso i volontari e dalle loro esperienze e proposte.  
   
   
SERVIZIO CIVILE: PER IL FVG È IL MOMENTO DI FARE LA RIFORMA  
 
Trieste, 15 aprile 2014 – La presidente della Regione Debora Serracchiani ha partecipato a Trieste a una tavola rotonda dedicata alla riforma del Servizio civile in Italia assieme al presidente della Conferenza nazionale Enti per in Servizio Civile Licio Palazzini ed al capo dell´Ufficio nazionale per il Servizio civile della presidenza del Consiglio Raffaele De Cicco. Palazzini ha osservato che il Friuli Venezia Giulia è una regione che si è dimostrata virtuosa su questo tema e, anche in virtù della sua posizione geografica, ha la possibilità di diventare motore di uno sviluppo del Servizio civile in senso europeo. Un tema che potrebbe ricevere indirizzi importanti nel corso del semestre europeo. La valutazione del servizio quale strumento di educazione civica nella prospettiva di un corretto rapporto tra cittadini e istituzioni, e l´intenzione delle Regioni di far diventare i Servizio civile una delle opzioni della "Garanzia Giovani", sono stati altri argomenti trattati nel corso del dibattito svoltosi a conclusione del convegno "Servizio Civile 2.0 - Progettiamo assieme il futuro". Sempre da parte regionale è stato inoltre ricordato che, nella prospettiva del superamento delle Province, in Friuli Venezia Giulia si sta lavorando per rifondare l´Agenzia regionale del lavoro, assegnandole i compiti funzionali dei Centri per l´impiego e di tutti i tipi di formazione. In questo modo, per la prima volta, politiche attive del lavoro e formazione professionale saranno gestite da un´unica struttura, che potrebbe accogliere a pieno diritto anche la programmazione del Servizio civile quale strumento in grado di favorire l´occupabilità dei giovani. Infine, Palazzini ha ipotizzato che i processi a monte completano all´organo centrale dello Stato mentre quelli a valle appartengano agli enti territoriali, con l´obiettivo di distinguere le responsabilità e ottimizzare la gestione del servizio. Palazzini ha anche richiesto che i giovani possano ottenere una certificazione pubblica dell´esperienza maturata.  
   
   
960 MILA EURO PER IL SERVIZIO CIVILE REGIONALE E UN PICCOLO “STIPENDIO” PER I VOLONTARI  
 
Ancona, 15 aprile 2014 -“Il servizio civile regionale potrà avvalersi, per l’anno 2014, di 960 mila euro e impegnerà 288 nuovi ragazzi ai quali sarà corrisposto un rimborso mensile di 433 euro. “Si è giunti a impiegare questa somma – spiega l’assessore competente Luigi Viventi - con una delibera approvata questa mattina dalla giunta regionale, che incrementa il fondo per il Servizio civile regionale di oltre 500.000 euro (515.857,44). Potremo così sovvenzionare i progetti finanziabili della graduatoria 2013 rimasti precedentemente esclusi per carenza di risorse”. “Con questa scelta – prosegue Viventi – si conferma la volontà della Regione di investire sui giovani, perché il Servizio Civile è scuola di vita e prima occasione di impegno per la comunità. Sono certo che i ragazzi sapranno cogliere questa occasione con entusiasmo e con senso di responsabilità”. Il servizio civile regionale è riservato ai giovani di età fino a 28 anni. I 288 ragazzi potranno cominciare nei prossimi mesi un anno di impegno in sessantuno progetti nei settori dell´assistenza (quello prevalente con 225 volontari), dell´educazione e promozione culturale (52 volontari), dell’ambiente (6) e del patrimonio artistico e culturale (5). I proponenti, enti pubblici e soggetti privati del non profit, hanno contribuito con un cofinanziamento di oltre 431.000 euro. I progetti presentati alla Struttura Regionale per il Servizio Civile presso l’Agenzia Regionale Sanitaria si distribuiscono sul territorio regionale con richieste di volontari che vanno dagli 87 nella provincia di Ancona ai 28 nella provincia di Pesaro e Urbino. 69 opereranno nella provincia di Fermo, 57 ad Ascoli Piceno e 47 in provincia di Macerata. Entro pochi giorni sarà emanato il bando selezione volontari con le indicazioni sui tempi e sui modi per presentare le domande di partecipazione agli enti cui sono stati finanziati i progetti, che provvederanno alla selezione dei candidati. Il bando sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Marche e sarà disponibile anche sul sito del Servizio Civile Regionale: http://serviziocivile.Marche.it/  
   
   
SERVIZIO CIVILE: I NUMERI A LIVELLO NAZIONALE ED IN REGIONE FVG  
 
Trieste, 15 aprile 2014 - Nel corso degli ultimi anni il drastico calo degli stanziamenti destinati al Servizio civile a livello nazionale ha portato ad un altrettanto incisivo calo dei volontari avviati, passati dai quasi 46 mila del 2006, ai 15 mila del 2013. Un quadro in netto contrasto con la disponibilità dei giovani a farne parte, tanto che, nel solo 2011, le domande sono state 80 mila contro i 20 mila posti disponibili (il numero più alto di domande, 127 mila, non è stato più raggiunto e risale al 2007). Per lo stesso motivo il trend è stato analogo anche in Friuli Venezia Giulia e si è passati dal picco registrato di 416 volontari avviati nel 2007 ai 218 del 2013, mentre il 2012 registrava un nulla di fatto perché a livello nazionale non era stato emanato alcun bando. I dati sono stati evidenziati nel corso della seconda parte del convegno "Servizio civile 2.0 - Progettiamo il futuro", aperta con un focus sugli elementi qualificanti del servizio, le criticità e le opzioni suggerite dai gruppi di lavoro costituiti nella mattinata (sempre maggiore interesse da parte degli enti nei confronti delle nuove idee e delle esperienze dei ragazzi; il Servizio civile come palestra di formazione e sperimentazione in una delle poche esperienze ancora possibili di educazione civica; la certezza dei tempi in cui si passa dal progetto al servizio; una maggiore promozione e più informazione; il passaggio del Servizio civile da locale ad europeo per favorire il processo di integrazione; l´identificazione del servizio quale difesa non armata della patria intesa sempre di più come difesa dello Stato e molto altro ancora, inclusa la necessità di investire nel suo sviluppo). In questo contesto, è stato evidenziato, si inserisce positivamente l´istituto del Servizio civile solidale, una peculiarità del Friuli Venezia Giulia finanziata esclusivamente con fondi regionali che potrebbe essere esportata, è stato detto, al livello nazionale. Dai primi 78 volontari avviati nel 2009, si è passati a 170 del 2013 e, incluso il 2014, la Regione ha stanziato in 6 anni 862 mila euro (150 mila nel 2014) per circa 850 volontari avviati. Altrettanto ben radicato appare il progetto Infoserviziocivile, che in 3 anni (2010-2013) ha fatto da perno in regione a numerose attività (gestione informatica dei progetti presentati dagli enti, organizzazione di incontri e "Giornate regionali di Servizio civile", gestione di processi di selezione domande e affido servizi, consulenze, stesura di documenti ed altro), ad interventi di informazione e promozione ed alla formazione di operatori locali di progetto (113), formatori di formazione generale (15) e progettisti (80). Costante è infatti, ad esempio, la richiesta da parte degli enti per la formazione degli operatori locali di progetto ai fini dell´aggiornamento del proprio personale che, dipendente o volontario, segue giornalmente i giovani in servizio civile.  
   
   
SISTEMA DI MONITORAGGIO SISMICO PER LA TUTELA DEL PONTE DELLE TORRI DI SPOLETO  
 
Spoleto, 15 aprile 2014 - Il Comune di Spoleto è stato scelto come “test site” nell’ambito del progetto Roma (Resilience enhancement of Metropolitan Areas), finalizzato ad aumentare il livello di sicurezza del territorio, attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e strumenti di analisi efficaci per supportare la Pubblica Amministrazione. In particolare, è prevista la realizzazione di un avanzato sistema di monitoraggio sismico per il controllo e la salvaguardia del “Ponte delle Torri”. Il progetto è stato presentato oggi a Spoleto alla presenza dei principali soggetti coinvolti: l’Enea, il Comune di Spoleto e l’azienda di telecomunicazioni Selta. Il sistema di monitoraggio sarà sviluppato attraverso l’integrazione di dati satellitari e sensoristica di nuova generazione, in grado di consentire un controllo costante della struttura e l’analisi di correlazione della sua stabilità con i fattori, antropici e ambientali, in grado di perturbarla. E’ prevista anche l’installazione di strumenti di videocontrollo basati su tecniche di Intelligenza Artificiale. La scelta del Ponte delle Torri consentirà inoltre di mettere a punto strumenti innovativi di analisi e controllo che, successivamente, potranno essere esportati e adattati ad altre realtà urbane del Paese, permettendo alle aziende coinvolte di accrescere la loro competitività sui mercati attraverso la realizzazione di nuovi prodotti e servizi. Vincitore del bando Miur sulle Smart Cities e Communities nel settore relativo alla “Sicurezza del Territorio”, il progetto Roma si avvale di un partenariato pubblico-privato che comprende Acea Distribuzione come capofila, Enea, Università di Roma “La Sapienza”, Selex Es, E-security, Selta, Telecom, Himet, Santer Reply, Eps Datacom, Digicom, Spee. Il progetto articola gli interventi sulla sicurezza del territorio lungo quattro direttrici che comprendono la mobilità; la sicurezza del cittadino e il miglioramento degli strumenti per garantire una sua reale interazione con le politiche dell’amministrazione pubblica; la sicurezza delle infrastrutture che consentono l’erogazione dei servizi essenziali; la sicurezza e incolumità del territorio e dei suoi Beni monumentali, paesaggistici e industriali.  
   
   
INAUGURATA NUOVA SEDE AMBIENTE SERVIZI A PONTEROSSO (PN)  
 
San Vito al Tagliamento, 15 aprile 2014 - E´ stata inaugurata l’11 aprile nella zona industriale di Ponterosso, a San Vito al Tagliamento (Pn), la nuova sede di Ambiente Servizi, realizzata con tecnologie e metodologie costruttive innovative, mirate al massimo risparmio energetico. Ambiente Servizi è la società per azioni a capitale interamente pubblico che si occupa dal 2001 della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani al servizio di venti Amministrazioni civiche della bassa pianura pordenonese. Occupa 150 persone e raccoglie circa 55 mila tonnellate di rifiuti l´anno, delle quali, dopo il trattamento, soltanto l´1 per cento viene conferito in discarica. Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato anche l´assessore regionale all´Ambiente Sara Vito che ha avuto modo di sottolineare come i risultati ottenuti da Ambiente Servizi siano un esempio di successo nella sfida culturale che il Friuli Venezia Giulia ha messo in atto in questi anni nel settore dei rifiuti. I rifiuti, ha ribadito Vito, vanno considerati uno strumento che, attraverso modalità di riciclo sostenibile, può garantire vantaggi economici e ricadute occupazionali. In questo senso, l´assessore ha rimarcato l´importanza della sinergia tra istituzioni e privato per fare sì che la raccolta dei rifiuti - che nel pordenonese, grazie anche allo spiccato senso civico dei cittadini, viene attuata per oltre l´80 per cento in modalità differenziata - rappresenti un vantaggio per l´intera comunità. Vito ha ricordato che la Regione sta lavorando ad un nuovo testo legislativo in materia di rifiuti ed ha ribadito che l´Amministrazione affiancherà gli enti locali per mantenere attivo un percorso virtuoso per il territorio e per i suoi abitanti.  
   
   
APPROVATO DALLA GIUNTA VENETA REGIONALE IL NUOVO PIANO DEI RIFIUTI URBANI E SPECIALI  
 
Venezia, 15 aprile 2014 - E’ stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale del Veneto il nuovo Piano per la gestione dei rifiuti urbani e speciali. Il Piano, rivisto a seguito delle oltre 80 osservazioni presentate dai cittadini, comitati e associazioni (concentrate prevalentemente sull’articolazione della rete impiantistica) e dopo il via libera della procedura di Valutazione di Ambientale Strategica, è stato ora inviato al Consiglio regionale per il prosieguo dell’iter di approvazione definitiva. “Per la prima volta – afferma l’assessore all’ambiente della Regione del Veneto – il Veneto ha un Piano che disciplina congiuntamente i rifiuti urbani e speciali e sancisce, inoltre, che non sarà realizzata nel territorio regionale nessuna nuova discarica ma si andrà all’esaurimento di quelle esistenti”. “Il Piano – prosegue l’assessore – evidenzia l’altissima percentuale di raccolta differenziata, che in Veneto si assesta ben al di sopra degli obiettivi indicati dall’Europa. In più, emerge come, agendo alla fonte, si cerchi di minimizzare la produzione di rifiuti e di garantire, in seconda battuta, il riutilizzo della materia recuperabile ricavandone materia prima alternativa e, dove questo non sia possibile, energia”. L’assessore conclude sottolineando che “si danno risposte esaustive con impianti di recupero sia per i rifiuti urbani ma, vera novità, anche per i rifiuti speciali. Inoltre, per la prima volta, il piano rifiuti affronta organicamente il tema delle bonifiche”.  
   
   
CFS, SEQUESTRATA DISCARICA ABUSIVA A RIONERO IN VULTURE  
 
Potenza, 15 aprile 2014 - Il Corpo Forestale dello Stato ha reso noto che “insieme al Comando della Polizia Locale di Rionero in Vulture hanno posto sotto sequestro un’area di circa 800 metri quadri nel comune di Rionero in Vulture utilizzata da una ditta di termoidraulica quale deposito incontrollato di rifiuti speciali. Il rappresentante della ditta, deferito all’autorità giudiziaria, dovrà rispondere anche di attività illecita di gestione di rifiuti speciali per aver operato senza le prescritte autorizzazioni, nonché di invasione arbitraria, mediante occupazione e per trarne profitto, di area comunale. Infatti l’area, nella quale sono stati interrati i rifiuti, è di proprietà del comune di Rionero in Vulture e veniva utilizzata arbitrariamente dalla ditta quale sedimento per la propria attività di smaltimento non autorizzato. L’intervento delle forze di polizia ha permesso di accertare l’esistenza di un notevole quantitativo di rifiuti speciali conservati dalla ditta in sacchi in polietilene, consistenti in pneumatici fuori uso, parti di tubazioni metalliche provenienti da impianti antincendio, tende e pannelli per uffici, apparecchiature fuori uso e dismesse, nonché rifiuti provenienti da lavori di demolizione in campo edile. L’attività si inquadra nella costante opera di tutela dell’ambiente da parte del Corpo Forestale dello Stato nella provincia di Potenza, che mira alla salvaguardia della salute dei cittadini anche attraverso la proficua collaborazione con la Polizia Locale”.  
   
   
RIFIUTI: UN MILIONE DI EURO PER LE AMMINISTRAZIONI PROVINCIALI DELLA CAMPANIA  
 
Napoli, 15 aprile 2014 - E´ di oltre un milione di euro la somma, proveniente dall’applicazione del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, attribuita alle Amministrazioni Provinciali della Campania. Si tratta della quota pari al 10% del tributo speciale relativo agli anni 2012 e 2013. La somma, ora diventata disponibile, non era stata ripartita in passato per la necessità di rispettare i limiti di spesa imposti dal Patto di Stabilità. Questa la ripartizione dei fondi: Anno 2012 Provincia di Napoli euro 441.626,32. Provincia di Avellino euro 62.039,20 Provincia di Benevento euro 41.185,32. Provincia di Caserta euro 130.659,02. Provincia di Salerno euro 157.886,83. Anno 2013 Provincia di Napoli euro 158.924,00. Provincia di Avellino euro 22.325,00. Provincia di Benevento euro 14.821,00. Provincia di Caserta euro 47.075,00. Provincia di Salerno euro 56.855.00. I fondi sono stati assegnati in rapporto alla popolazione residente nel territorio in base al censimento della popolazione del 2011. "Grazie a questo stanziamento" dichiara l’assessore all’Ambiente Giovanni Romano - le amministrazioni provinciali possono finanziare interventi in campo ambientale finalizzati a diminuire la produzione dei rifiuti, a bonificare e risanare aree degradate. E’ una ulteriore attenzione alla salvaguardia e alla tutela del territorio”, conclude l’assessore.  
   
   
CAMPANIA: RISANAMENTO AMBIENTALE E GESTIONE CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI, PUBBLICATI PROTOCOLLO D´INTESA E SCHEMA CONVENZIONE  
 
Napoli, 14 aprile 2014 - Sono stati pubblicati sul Bollettino Ufficiale lo schema generale del protocollo d´intesa tra la Regione Campania, Campania Ambiente e Servizi spa e le amministrazioni territoriali competenti, per le iniziative relative a opere per il risanamento ambientale del territorio e lo schema tipo di convenzione tra i Comuni dell´Ato per l´esercizio in forma associata del servizio di gestione dei rifiuti. Il primo protocollo è finalizzato a definire i ruoli e gli obblighi generali nelle varie fasi di progettazione e di gestione degli interventi relativi a: manutenzione, recupero, risanamento e riqualificazione ambientale e rifunzionalizzazione delle fasce litorali del patrimonio della Regione Campania (finanziato per un importo pari a 12 milioni di euro); messa in sicurezza del territorio mediante mitigazione dei rischi ambientali e igienico sanitario: georeferenziazione e monitoraggio dei siti oggetto di abbandono dei rifiuti e potenzialmente inquinati, differenziazione e raccolta dei rifiuti, verifica dello stato di contaminazione della matrice al suolo, rifunzionalizzazione e monitoraggio dei siti (finanziato per un importo pari a 30 milioni di euro); censimento e localizzazione di siti oggetto di abbandono incontrollato dei rifiuti (finanziato per un importo pari a 6,06 milioni di euro). La Regione provvederà al finanziamento delle attività di differenziazione dei rifiuti abbandonati, delle indagini volte ad accertare l’eventuale superamento del valori di attenzione e della eventuale rifunzionalizzazione delle aree oggetto di intervento. La convenzione tra i Comuni per la costituzione degli Ambiti Territoriali Ottimali (Ato) in cui riorganizzare la gestione del ciclo integrato dei rifiuti definisce tra l´altro i compiti e funzioni della Conferenza d´Ambito, del presidente, del comune sede della conferenza, dei rapporti finanziari tra gli Enti ed è finalizzata ad attuare operativamente la L.r. 5/2014 che riporta definitivamente in ordinari età la gestione dei rifiuti urbani. I Comuni hanno trenta giorni di tempo per approvare lo schema di Convenzione ex art. 30 del Tuel pena la nomina di Commissari ad acta. “I due provvedimenti pubblicati-sottolinea l´assessore alla Tutela dell´Ambiente, Giovanni Romano, vanno nella direzione di realizzare un passo in avanti verso la pianificazione regionale in materia ambientale e nella realizzazione di un nuovo modello di governance del servizio di gestione dei rifiuti urbani che si fonda sull´esercizio in forma obbligatoriamente aggregata da parte dei Comuni ma salvaguardando l’autonomia decisionale dei Comuni nella organizzazione dei servizi attraverso le Conferenze d’Ambito e le Conferenze d’Ambito ristrette. Stiamo operando secondo le procedure e i tempi stabiliti dimostrando, con i fatti, che la Regione è a fianco degli Enti Locali, nel rispetto delle prerogative e delle competenze dei Comuni.”