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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Aprile 2014
LA COMMISSIONE INTENDE MIGLIORARE LE REGOLE PER GLI AUTOTRASPORTI A BENEFICIO DELL´INDUSTRIA, DEI CONDUCENTI E DELL’AMBIENTE  
 
Bruxelles, 15 aprile 2014 - Il vicepresidente della Commissione europea e responsabile per i trasporti, Siim Kallas, ha auspicato una semplificazione e chiarificazione delle norme dell’Ue in materia di trasporto su strada. Le osservazioni del commissario Kallas fanno seguito alla pubblicazione in data odierna di una relazione sull’integrazione del mercato interno dei trasporti su strada. Dalla quale emerge che, per quanto siano stati messi a segno alcuni progressi, l’eliminazione delle restrizioni esistenti darebbe impulso all´economia europea e permetterebbe di migliorare la qualità dell´ambiente. Ogni giorno, circolano sulle strade europee quasi 250 000 di autocarri vuoti, vuoi perché di ritorno dopo una consegna, vuoi perché in procinto di prendere in consegna un carico. Secondo la relazione, aprire i mercati nazionali dell’autotrasporto alla concorrenza consentirebbe di ridurre i viaggi a vuoto e di migliorare l’efficienza del settore. Il vicepresidente Kallas ha dichiarato: "Le norme attuali sono negative per le imprese europee, hanno ripercussioni su tutti gli utenti della strada ed effetti nocivi sull’ambiente. Abbiamo bisogno di regole chiare per l’industria e allo stesso tempo di buone condizioni di lavoro per i conducenti. Spero che la prossima Commissione continuerà in questa direzione." Di seguito sono indicati i principali risultati della ricerca Le autorità di contrasto degli Stati membri devono intensificare i propri sforzi per applicare la legislazione esistente in modo più efficace e coerente. La Commissione e l’Ue possono fornire il loro contributo chiarendo le norme che sono intese, interpretate e applicate in modo differente nei diversi Stati membri. Nel trasporto stradale è necessario applicare in modo migliore la legislazione sociale se il settore vuole attirare nuovi conducenti e essere in grado di gestire la domanda di trasporto merci prevista in futuro. L’ue ha l´opportunità di migliorare l’efficienza della sua economia e ridurre le emissioni di gas a effetto serra dovute ai trasporti. Fatti e cifre Il trasporto su strada movimenta circa i tre quarti (72%) delle merci nel trasporto via terra all´interno dell’Ue, con un fatturato annuo di 300 miliardi di euro e rappresenta circa il 2% del Pil dell’Ue. I trasporti terrestri, in cui rientra anche il trasporto su strada, sono l’unico modo di trasporto in cui la produttività del lavoro è scesa dopo il 2001 (- 0,2%). Il trasporto nazionale rappresenta il 67% dei trasporti su strada nell’Ue. Tuttavia, l’accesso da parte di trasportatori stranieri ai mercati nazionali continua a essere molto limitato. I veicoli pesanti viaggiano spesso a vuoto: il 20% di tutti gli autocarri nell’Ue viaggia a vuoto. A livello nazionale tale percentuale sale al 25%. Nel settore del trasporto su strada operano circa 600 000 aziende (con una quota molto elevata di Pmi), con quasi 3 milioni di addetti. Nel prossimo futuro il trasporto su strada dovrà fare fronte a diversi problemi. L´età media dei conducenti è in continuo aumento e il trasporto su strada non è considerato una professione interessante. Le condizioni di lavoro sono percepite come difficili e gli Stati membri non applicano la legislazione sociale in modo coerente. Secondo uno studio recente del Parlamento europeo1, il costo delle restrizioni residue in materia di cabotaggio2 è di circa 50 milioni di euro all’anno. L’eliminazione delle restrizioni al cabotaggio permetterebbe di ridurre i viaggi a vuoto, rendendo più facile per gli autotrasportatori combinare i carichi e utilizzare i viaggi di ritorno. Eliminare le restrizioni permetterebbe altresì di ottimizzare la gestione della flotta, aumentando in tal modo l’efficienza logistica globale dell’economia Ue e contribuendo a mantenere l´Unione un luogo attraente dove produrre e commerciare. Prossime tappe La relazione sarà trasmessa al Parlamento europeo e al Consiglio per un’ulteriore discussione.  
   
   
TRASPORTI E TURISMO: NELL´ESTATE 2014 LA SARDEGNA SARÀ COLLEGATA CON 87 AEROPORTI  
 
Cagliari, 15 Aprile 2014 - Nell´imminente stagione estiva la Sardegna sarà collegata con 87 località, di cui 24 nazionali, 52 europee e le restanti 11 fuori dai confini Ue. I tre principali aeroporti dell’Isola - Mario Mameli di Cagliari, Costa Smeralda di Olbia e Riviera del Corallo di Alghero - potranno contare, nel complesso, su 144 rotte (53 con la penisola e 91 internazionali). I dati sono stati diffusi questa mattina nel corso di una conferenza stampa dagli assessori regionali dei Trasporti e del Turismo, Massimo Deiana e Francesco Morandi. Presenti all´incontro il direttore Enac per la Sardegna, Marco Di Giugno, e i responsabili delle tre società aeroportuali (Sogaer, Geasar e Sogeaal). Dai dati resi noti da Deiana e Morandi, è emerso innanzitutto che il numero maggiore di frequenze settimanali spetta alla compagnia Meridiana con 259 voli totali, seguita da Ryanair con 219. Mentre, per quanto riguarda le destinazioni, il numero maggiore di collegamenti lo assicura la compagnia irlandese con 50 rotte totali, seguito da Meridiana con 31. "L´esame complessivo dell´offerta delle tratte da e per la Sardegna che abbiamo presentato oggi - ha spiegato l’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana - è stata un’occasione per compiere una ricognizione generale e individuare le strategie sia per il collegamento aereo, sia per tracciare le linee guida per una maggiore riconoscibilità del prodotto turistico in Sardegna. Era necessario - ha proseguito Deiana - dare in questo momento una dimensione esatta, chiara e intellegibile per tutti del range di collegamenti da e per la Sardegna, con gli scali nazionali e internazionali. Quanto illustrato questa mattina è un elemento di conoscibilità che abbiamo potuto fare, grazie alla collaborazione con gli aeroporti, fra gli aeroporti, e l´Enac - ed è - ha concluso Deiana - un buon momento di confronto, nel corso del quale abbiamo fornito degli elementi di riflessione e di chiarezza". "Oggi - ha dichiarato l´assessore del Turismo, Francesco Morandi - parte un nuovo percorso: stiamo costruendo un futuro per la regione che veda insieme il settore del turismo e quello trasporti. Lo hanno chiesto con forza gli operatori e i territori. Dobbiamo impegnarci sulla programmazione del sistema - ha aggiunto Morandi - altrimenti non avremo risultati. Già da maggio contiamo di delineare la stagione del 2015 in un’ottica di medio periodo che ci porti a pianificare, almeno, i prossimi tre anni: e tutto ciò lo faremo insieme alle comunità locali e a tutti coloro che operano per costruire il più ampio sistema dell´offerta; bisogna crearla soprattutto in bassa stagione e a questo proposito è necessario lavorare per far diventare la Sardegna una destinazione vera. Occorre poi dar vita a motivazione di viaggio, spiegare al mondo il perché venire in Sardegna in bassa stagione, nonché costruire eventi per portare persone e fare immagine. E necessario - ha concluso l´assessore - lavorare moltissimo sui servizi e creare occasioni affinché i turisti stranieri possano venire nella nostra regione e gli italiani possano finalmente aumentare le loro presenze, anche nella stagione di spalla". Nel corso della stagione estiva, la Sardegna sarà quindi collegata con 24 scali nazionali: 6 nel nord ovest (Cuneo, Torino, Genova, Milano Linate, Milano Malpensa e Milano Bergamo), 4 nel nord est (Treviso, Trieste, Venezia e Verona), 9 nel centro (Parma, Bologna, Firenze, Pisa, Perugia, Ancona, Pescara, Roma Fiumicino e Roma Ciampino) e 5 al sud (Salerno, Napoli, Bari, Palermo e Trapani). Saranno 18, invece, i paesi esteri raggiungibili dai tre aeroporti sardi: la Germania, con i suoi 14 scali (Amburgo, Baden Baden, Berlino Schonefeld, Berlino Tegel, Colonia-bohn, Dortmund, Dusseldorf, Dusseldorf-weeze, Francoforte, Francoforte-hahn, Monaco, Monaco- Memmingen, Norimberga, Stoccarda), si colloca al primo posto; segue la Francia con 9 destinazioni (Bordeaux, Lille, Lione, Marsiglia, Nantes, Nizza, Parigi Cdg, Parigi Beauvais, Parigi Orly), il Regno Unito con 5 (Bristol, Leeds, Londra Stansted, Londra Gatwick, Londra Luton), la Spagna con 4 (Barcellona, Barcellona Girona, Valencia, Madrid); due le destinazioni raggiungibili in Austria (Vienna, Salisburgo), Belgio (Bruxelles, Charleroi), Danimarca (Copenhagen, Billund), Olanda (Amsterdam, Eindhoven) e Svezia (Goteborg, Stoccolma Arlanda), mentre una sola località sarà raggiungibile in Croazia (Spalato), Irlanda (Dublino), Lettonia (Riga), Lituania (Kaunas), Lussemburgo (Lussemburgo), Polonia (Cracovia), Repubblica Ceca (Praga), Romania (Bucarest) e Slovacchia (Bratislava). Per quanto riguarda i collegamenti extraeuropei, nel corso dell’estate 2014 saranno assicurati voli verso 11 città: 6 in Svizzera (Altenrhein, Basilea, Berna, Ginevra, Lugano, Zurigo), due in Norvegia (Oslo, Torp) e i rimanenti in Israele (Tel Aviv), Russia (Mosca) e Ucraina (Kiev). In particolare, dall´aeroporto Mario Mameli di Cagliari saranno garantite le tratte con 58 aeroporti: 23 nazionali (Ancona, Bari, Bologna, Cuneo, Firenze, Genova, Milano Linate, Milano Malpensa, Milano, Bergamo, Napoli, Parma, Perugia, Pescara, Pisa, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Salerno, Torino, Trapani, Treviso, Trieste, Venezia, Verona); 27 con i paesi dell’Unione Europea 1 Austria (Vienna); 2 Belgio (Bruxelles, Charleroi); 1 Croazia (Spalato); 1 Danimarca (Copenhagen); 3 Francia (Marsiglia, Parigi Baeuvais, Parigi Orly); 8 Germania (Baden Baden, Berlino Schonefeld, Colonia-bohn, Dusseldorf, Dusseldorf Weeze, Francoforte Hahn, Monaco, Stoccarda); 1 Lituania (Kaunas); 1 Lussemburgo (Lussemburgo); 1 Polonia (Cracovia); 2 Regno Unito (Londra Gatwick, Londra Stansted); 1 Repubblica Ceca (Praga); 4 Spagna (Barcellona Girona, Barcellona, Valencia, Madrid); 1 Svezia (Stoccolma-arlanda). 8 extra Ue 1 Russia (Mosca); 6 Svizzera (Altenrhein, Basilea, Berna, Ginevra, Lugano, Zurigo); 1 Ucraina (Kiev). Saranno 54 i voli che decolleranno dal Costa Smeralda di Olbia: 16 nazionali: Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano Linate, Milano Malpensa, Milano, Bergamo, Napoli, Palermo, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Trieste, Venezia, Verona. 30 Ue: 2 Austria (Vienna, Salisburgo); 1 Belgio (Bruxelles); 1 Danimarca (Copenhagen); 7 Francia (Bordeaux, Lille, Lione, Parigi Cdg, Parigi Orly); 9 Germania (Amburgo, Berlino Schonefeld, Berlino Tegel, Colonia-bohn, Dusseldorf, Francoforte, Monaco, Norimberga, Stoccarda); 1 Lettonia (Riga); 1 Olanda (Amsterdam); 4 Regno Unito (Bristol, Leeds, Londra Gatwick, Londra Luton); 1 Repubblica Ceca (Praga); 2 Spagna (Barcellona, Madrid); 1 Svezia (Stoccolma-arlanda) 8 extra Ue: 1 Israele (Tel Aviv); 1 Norvegia (Oslo); 1 Russia (Mosca); 5 Svizzera (Basilea, Berna, Ginevra, Lugano, Zurigo). Mentre dalla pista del Riviera del Corallo di Alghero si potranno raggiungere 32 destinazioni: 14 nazionali: Ancona, Bologna, Cuneo, Milano Linate, Milano Malpensa, Milano Bergamo, Parma, Pescara, Pisa, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Torino, Treviso, Trieste. 17 Ue: 1 Belgio (Charleroi); 1 Danimarca (Billund); 1 Francia (Parigi Baeuvais); 4 Germania (Dortmund, Dusseldorf Weeze, Francoforte Hahn, Monaco Memmingen); 1 Irlanda (Dublino); 2 Regno Unito (Londra Luton, Londra Stansted); 1 Olanda (Eindhoven); 1 Romania (Bucarest); 1 Slovacchia (Bratislava); 2 Spagna (Barcellona Girona, Madrid); 2 Svezia (Goteborg, Stoccolma-skavsta) 1 extra Ue: Norvegia (Torp).  
   
   
VENDOLA A GROTTAGLIE SU FUTURO AEROPORTO ARLOTTA: "PROSPETTIVE STRAORDINARIE"  
 
Grottaglie, 15 aprile 2014 - In Puglia si discute di politica industriale. In Puglia si fa sistema e fare sistema, in un’ottica di rete internazionale, è la strada del futuro, strada che la Puglia sta già percorrendo. E’ il riconoscimento unanime che questa mattina la Regione Puglia ha avuto da tutti gli attori protagonisti dell’incontro che si è svolto a Grottaglie sullo sviluppo dell´aeroporto ´Arlotta´, a cui hanno partecipato, oltre ai vertici della Regione Puglia (il Presidente Vendola con gli assessori Giannini, Capone e Nardoni), anche i vertici di Enac, Enav, Finmeccanica, Alenia Aermacchi e rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Far dialogare e mettere insieme industria, formazione, ricerca e sviluppo, istituzioni con l’obiettivo comune di mettere a punto e concretizzare un progetto di sviluppo industriale per lo scalo di Grottaglie, sperimentando un contenuto di rilevanza internazionale e altamente tecnologico, è stata dunque la sfida di Aeroporti di Puglia. “Credo che noi oggi siamo veramente di fronte a prospettive straordinarie non solo per Grottaglie, ma per la provincia di Taranto, per la Puglia, per il Sud – ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo all’incontro “Taranto Grottaglie Airport Test Bed” - qui oggi sono presenti tutte le industrie fondamentali, le aziende più importanti del settore dell´aerospazio. Grottaglie diventa sede di localizzazione della filiera del freddo legata alla conservazione, per esempio, della fibra di carbonio, in prospettiva legata alla conservazione dei prodotti dell´agroalimentare. Grottaglie – ha continuato Vendola - diventa luogo in cui effettuare gli stress test sui velivoli di nuova produzione, diventa anche un luogo in cui cercare, sperimentare la costruzione di nuovi velivoli. Penso soprattutto ai velivoli senza pilota che sono sempre più importanti nelle operazioni di protezione civile. Tutto questo, dopo aver finanziato il collegamento fra il porto e l´aeroporto, apre prospettive molto importanti dal punto di vista del cargo e se Dio vuole anche dal punto di vista dei voli civili”. E su questo Vendola ha specificato che “i voli civili non sono frutto di una determina politica, ma hanno a che fare con il mercato. E quindi per poter fare decollare un aereo, bisogna avere una domanda oltre che una offerta, occorre avere chi viene qui e chi decide di investire. Noi non possiamo decidere per il mercato – ha concluso Vendola - noi possiamo accompagnare il mercato, ma non lo possiamo inventare”.  
   
   
MALPENSA, PRESIDENTE LOMBARDIA: È IL PERNO DEL NOSTRO SISTEMA AEROPORTUALE  
 
Milano, 15 aprile 2014 - "La Regione Lombardia non intende sfilarsi da Sea, perché la Regione non è dentro Sea, non siamo azionisti: ho dato la mia disponibilità, su richiesta, a rilevare quote di Sea dal Comune di Milano, perché sono interessato a contribuire a realizzare un sistema degli aeroporti lombardi". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, intervenendo telefonicamente su Radio 24 alla trasmissione ´Focus economia´. Importante Interesse Di Regione E Dei Lombardi - "Ma, se il Governo - ha aggiunto il presidente lombardo - danneggia Malpensa, che con questa operazione rischia di chiudere, allora non sono interessato a rilevare quote di una società, Sea, che verrebbe fortemente penalizzata anche su un piano patrimoniale da una scellerata decisione del Governo". "Guardo all´interesse della Regione e dei Lombardi - ha spiegato -, che è quello di avere un sistema aeroportuale che abbia come suo perno Malpensa e non che l´hub venga chiuso. Voglio contribuire a realizzare, con il Comune di Milano e con il Governo, il grande sistema degli aeroporti della Lombardia, ma non a queste condizioni". Malpensa Ha Numeri Da Hub - "Nemmeno Sea è d´accordo su questa operazione - ha rilevato il governatore lombardo -, che non ha senso, perché, se Malpensa anche nel piano del Governo è considerato uno degli aeroporti strategici ed è un hub, mi fa un po´ sorridere che Alitalia possa decidere che debba diventare un cargo". "Lo scalo varesino - ha spiegato - nel 2012 ha avuto quasi 19 milioni di passeggeri ed è già il primo transito italiano per traffico merci, con quasi 500.000 tonnellate di merci. Se, per salvare Alitalia, bisogna cancellare Malpensa, allora dico: attenzione Governo, perché stai facendo un danno". Decisione Spetta Al Governo - "Se la condizione per consentire a Etihad di entrare in Alitalia è la liberalizzazione dei voli da Linate, facendolo diventare nuovo hub al posto di Malpensa, lo si dica chiaramente" ha invitato il presidente della Giunta regionale lombarda. "Si dica che si vuole chiudere Malpensa, per far un piacere a Etihad - ha aggiunto -, che preferisce Linate per una serie di motivi. Non è una mia scelta e ne possono solo prendere atto". "E´ una scelta - ha concluso - che spetta al Governo ed è una scelta politica, che, ovviamente, non condivido, perché penalizza Malpensa non a vantaggio di Linate ma di una compagnia straniera quale Etihad".  
   
   
AEROPORTO FVG: SCALO HA AGITO IN AUTONOMIA SPINTA  
 
Trieste, 15 aprile 2014 - Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello ha partecipato oggi all´aeroporto di Ronchi dei Legionari alla sottoscrizione di un accordo tra lo scalo del Friuli Venezia Giulia e Alitalia in base al quale un Airbus A319 vestirà una livrea personalizzata con i due marchi, che toccherà 56 Paesi dell´Europa e del Nord Africa. Apprezzando la filosofia generale che ispira l´iniziativa, dotata di una forte capacità d´impatto visivo ed emotivo, e l´importanza della sinergia con la compagnia di bandiera, Bolzonello ha tuttavia espresso vivo rammarico per le modalità con cui la società Aeroporto Fvg ha gestito i rapporti con Alitalia. Nella realizzazione di questo progetto, i vertici dello scalo hanno infatti condotto tutte le fasi in un´autonomia estremamente spinta, sia negli aspetti economici sia in quelli più prettamente operativi. L´auspicio del vicepresidente è che per il futuro, in simili circostanze, il dialogo con l´Amministrazione regionale possa essere più chiaro e costruttivo.  
   
   
FIAT T. IMERESE, ALTRI 6 MESI DI CIGS IN DEROGA MENTRE SI LAVORA ALLA REINDUSTRIALIZZAZIONE OGGI AL MISE IL PUNTO SUI QUATTRO PROGETTI IN CAMPO E SULL’ACCORDO DI PROGRAMMA  
 
Roma, 15 aprile 2014- Niente mobilità per i lavoratori di Termini Imerese, ma proroga straordinaria per altri sei mesi (senza interruzione) della cassa integrazione in deroga in scadenza il 30 giugno. Un arco di tempo, quello fino al 30 dicembre 2014, reputato sufficiente a far maturare le opportune verifiche sui quattro progetti di reindustrializzazione del sito Fiat chiuso da dicembre 2011 che sono in campo. E’, questa - in estrema sintesi- l’intesa raggiunta oggi al Ministero dello Sviluppo Economico che comporta anche la necessità di una rimodulazione dell’Accordo di Programma deputato a sostenere finanziariamente il rilancio produttivo ed occupazionale dell’area in questione. Alla riunione odierna- presieduta dal Vice Ministro Claudio De Vincenti- hanno partecipato alti dirigenti del Mise e del Ministero del Lavoro, l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana Linda Vancheri, il Sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, alcuni parlamentari del territorio, Invitalia, il Vice Presidente di Confindustria Sicilia Antonino Salerno, una delegazione di Fiat Group Automobiles e Pcma di Termini Imerese, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di categoria e le Rsu. La proroga della Cigs in deroga- si è sottolineato più volte durante il confronto- viene concessa unicamente in ragione di un quadro di progetti di reindustrializzazione dei quali è stato illustrato lo stato di elaborazione. “Si tratta- ha affermato De Vincenti- di progetti che sono in avanzata fase di definizione e hanno l’obiettivo di assicurare una ripresa produttiva dell’area e di aprire adeguate opportunità occupazionali per gli addetti del sito Fiat di Termini Imerese e per quelli dell’indotto”. Il Tavolo su Termini Imerese tornerà a riunirsi entro la fine di maggio.  
   
   
FVG,3 MILIONI PER ACQUISTO VEICOLI EURO 5 O EURO 6  
 
Trieste, 15 aprile 2014 - Il ringiovanimento del parco auto, al fine di un aumento della sicurezza stradale e dell´abbassamento delle emissioni nocive: è questo il motivo che ha indotto la Giunta regionale ad approvare la concessione, sino alla fine dell´anno in corso, di contributi una tantum pari a mille euro per l´acquisto di veicoli nuovi con emissioni dichiarate pari o inferiori a 120 g/km Co2 ed immatricolati Euro 5 o Euro 6. Ora l´esecutivo, su proposta dell´assessore alle Attività produttive e vicepresidente Sergio Bolzonello, ha approvato il regolamento di esecuzione della norma che, nell´anno in corso, prevede lo stanziamento di 3 milioni di euro, una cifra importante e finalizzata inoltre a movimentare il settore dell´auto in Friuli Venezia Giulia. Le condizioni per l´ottenimento del contributo sono la contestuale rottamazione (comprovata dal relativo certificato) di un veicolo con almeno 10 anni di vita ed immatricolato Euro 0, Euro 1 o Euro 2 ed un reddito complessivo per nucleo familiare inferiore ai 60 mila euro annui. La gestione del canale contributivo è stata delegata a Unioncamere Fvg, che opera attraverso le Camere di commercio stanziate sul territorio ed a cui compete il riparto delle risorse a livello provinciale, in proporzione al numero delle vetture immatricolate in ogni provincia allo scorso 31 dicembre. Le domande, corredate dai documenti che attestino tanto l´acquisto del nuovo veicolo che la rottamazione di quello vecchio, potranno venir presentate a mano, a mezzo Pec o con raccomandata ed il pagamento verrà effettuato entro 120 giorni dalla presentazione della domanda.  
   
   
RIVOLUZIONARIO PROTOTIPO DI SEGGIOLINO GONFIABILE PER I BIMBI  
 
Bologna, 15 aprile 2014 - I seggiolini per bambini da collocare in auto sono solitamente oggetti ingombranti, difficili da spostare e complicati da montare. Ecco perché Volvo Cars ha ideato un seggiolino per bambini leggero e gonfiabile, da montare in senso opposto alla direzione di marcia, utilizzando una tecnologia rivoluzionaria. Il seggiolino è sicuro, facile da smontare e trasportare e permetterà ai genitori di utilizzarlo in molte situazioni per le quali i seggiolini attualmente disponibili sul mercato si rivelano tutt’altro che pratici. Lawrence Abele, Responsabile Progettazione presso il Monitoring & Concept Center di Volvo a Los Angeles e progettista del nuovo seggiolino, ha pensato ai suoi due figli quando ha realizzato il rivoluzionario prototipo: “Per me la sicurezza dei bambini viene sempre al primo posto e quando vivevamo all’estero con due bambini piccoli che a mala pena camminavano dovevamo trascinarci dietro ingombranti seggiolini per gli aeroporti e poi nei taxi. Per molte persone viaggiare con dei bambini piccoli è una vera e propria sfida e qualunque contributo si possa dare per semplificare la vita dei genitori è sicuramente apprezzato.” Il nuovo seggiolino, “ancora in fase prototipale”, offre nuove opportunità, potendo ad esempio essere utilizzato da nonni e amici di famiglia che si prendono cura dei vostri figli e hanno bisogno di un seggiolino per bambini ultra-mobile. Il seggiolino risulta inoltre molto comodo quando si viaggia in taxi, in un’auto a noleggio o in autobus, tutte situazioni in cui solitamente si deve fare affidamento solo sulle misure di sicurezza disponibili. Si gonfia in 40 secondi - Il seggiolino è dotato di un innovativo sistema a pompa realizzato in modo tale da garantire un funzionamento efficiente e silenzioso. Il seggiolino si gonfia in meno di 40 secondi e si sgonfia grazie a una pompa integrata. Il peso complessivo del seggiolino è inferiore ai 5 chilogrammi, cioè la metà del peso di un seggiolino attuale, ed è dotato di una connessione online continua tramite Bluetooth che consente l’utilizzo di un’ampia gamma di funzioni, fra cui il gonfiaggio controllato in modalità remota. Può essere comodamente infilato in un borsone da weekend insieme a tutti gli altri oggetti del vostro bambino. Tessuti ‘drop stitch’ esclusivi - “Per realizzare il prototipo del seggiolino abbiano utilizzato un materiale esclusivo, chiamato ‘drop stitch’. Si tratta di un tessuto molto resistente quando viene gonfiato, dato che può essere portato a livelli molto elevati di pressione interna. Questa è una tecnologia comunemente utilizzata nel settore nautico e sviluppata originariamente in ambito militare nel tentativo di realizzare aeroplani gonfiabili”, spiega Maria Hansson, Responsabile di Progetto presso il Monitoring & Concept Center di Volvo a Los Angeles. Orientamento contrario alla direzione di marcia per una maggiore sicurezza - Il prototipo di Seggiolino Gonfiabile va posizionato rivolto verso il retro della vettura, poiché questo è il modo più sicuro di far viaggiare i bambini. Il collo di un bambino non è ancora completamente formato e quindi non è forte come quello di un adulto. Nel caso di una collisione con impatto frontale, la testa di chi viaggia in auto rivolto nella direzione di marcia viene proiettata in avanti, sottoponendo il collo a una forte tensione. I bambini hanno quindi bisogno di speciali sistemi di sicurezza e ritenuta e devono viaggiare seduti volgendo le spalle alla direzione di marcia almeno finché non raggiungono i 3-4 anni d’età. "In realtà sarebbe meglio per tutti poter viaggiare seduti in direzione opposta al senso di marcia, ma visto come sono progettate oggi le automobili questo non è possibile. I bambini più piccoli, tuttavia, possono e dovrebbero viaggiare col viso rivolto verso il posteriore dell’auto il più a lungo possibile", aggiunge Lawrence. “L’obiettivo primario era quello di realizzare un seggiolino per bambini che fosse tanto sicuro quanto quelli attualmente sul mercato, se non addirittura di più, ma al secondo posto c’è anche il desiderio di offrire a tutti, inclusi i bambini, l’opportunità di entrare ogni giorno in contatto con un’opera di grande design e progettazione."  
   
   
FVG, TRASPORTI: TPL GOMMA, NO A TAGLI E NUOVA GARA PER MIGLIORARE SERVIZI  
 
Udine, 15 aprile 2014 - Si è tenuto un incontro tra l´assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Mariagrazia Santoro e i sindacati regionali dei dipendenti del settore dei trasporti in merito alla prossima gara per l´affidamento dei servizi del Trasporto pubblico locale (Tpl) su gomma. Presenti all´incontro le rappresentanze dei lavoratori di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Ugl e Confsal. L´attuale contratto di Tpl è in scadenza al 31 dicembre 2014. La nuova gara riguarderà tutto il territorio regionale (e non come ora, i 4 bacini provinciali) e avrà un cronoprogramma serrato che prevede i bandi tra maggio e giugno e la valutazione delle offerte tra settembre e ottobre. Il criterio di aggiudicazione sarà quello dell´offerta economicamente più vantaggiosa, laddove gli aspetti tecnici incideranno per la maggior parte rispetto a quelli economici. Saranno premiate le offerte che garantiranno maggiori servizi rispetto a quelli posti a base di gara. La durata del contratto è quella massima prevista dalla normativa comunitaria, ovvero 10 anni con un valore dell´affidamento di 130 milioni di euro l´anno, in linea con gli attuali stanziamenti regionali. Nel corso dell´incontro è stata ribadita la scelta dell´attuale Giunta regionale di non tagliare lo stanziamento sui trasporti, nonostante le difficoltà economiche, per evitare disagi a lavoratori e studenti.  
   
   
TRASPORTI: DETTATE LE DIRETTIVE ALLE TRE PARTECIPATE FUC, INSIEL E FVG STRADE  
 
Trieste, 15 aprile 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore a Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione territoriale, Lavori pubblici e Università Mariagrazia Santoro, ha approvato le delibere che impartiscono le direttive e gli indirizzi strategici di medio termine a cui dovranno attenersi le tre società partecipate Fuc-ferrovie Udine Cividale, Insiel e Fvg Strade. In questo modo, ha spiegato l´assessore Santoro, la Regione esercita il controllo analogo sulle società interamente partecipate, ovvero l´insieme di direttive e di verifiche sulle società per orientare le attività con effettiva ricaduta sul territorio. Per quanto riguarda in particolare Friuli Venezia Giulia Strade, oltre alle direttive su razionalizzazione della spesa del personale e della dirigenza, la Giunta regionale ha disposto di privilegiare la procedura negoziata quale strumento di valorizzazione delle imprese regionali. Con le medesime finalità viene formalmente richiesto alla Fuc di completare entro il mese di aprile lo studio di fattibilità per l´ipotesi di gestione diretta da parte della stessa Fuc della linea ferroviaria 15 Trieste-cervignano-udine-tarvisio, come aveva già annunciato l´assessore Santoro lunedì, nel corso dell´incontro con i comitati dei pendolari. La Società dovrà inoltre proporre uno studio sull´evoluzione dei servizi della linea ferroviaria Sacile-gemona, in base a specifico protocollo di intesa da stipularsi tra la Regione, le Comunità montane del Friuli Occidentale e del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale e altri soggetti istituzionali. Per ultimo, le direttive impartite alle Fuc riguardano l´adozione di alcune certificazioni (ambientale e di sicurezza e salute dei lavoratori), a completamento di processi già avviati. In merito al controllo analogo sulla Società Insiel, che riguarda le infrastrutture del programma Ermes per la banda larga, la forte accelerazione voluta dalla Giunta regionale indica come obiettivi prioritari - oltre al completamento dell´infrastruttura fisica di rete per tutti i comuni, le aree produttive e i network di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia - la cessione della fibra ottica regionale agli operatori di telecomunicazioni e il completamento del programma di attivazione delle sedi municipali entro la fine del 2015. Viene inoltre richiesta l´attivazione di uno sportello unico per le Telecomunicazioni con funzione di interfaccia tra Regione/insiel verso la Pubblica Amministrazione e gli operatori di Tlc.  
   
   
RICERCA: 5 REALTÀ DEL FVG NEL NUOVO "CLUSTER TRASPORTI ITALIA 2020"  
 
 Udine, 15 aprile 2014 - A Roma sessanta fra i principali attori industriali e scientifici italiani delle filiere della mobilità su gomma, rotaia, mare e dei "trasporti intelligenti" daranno alla luce l´associazione "Cluster Trasporti Italia 2020". La compagine, che rimane aperta a soggetti attivi nella ricerca e sviluppo di settore, raggruppa realtà strategiche quali Fiat, Rete Ferroviaria Italiana, Fincantieri, Ansaldo Breda, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, nonché i Politecnici di Milano e Torino. Cinque le realtà rappresentative del Friuli Venezia Giulia aderenti al cluster: Ditenave, ente gestore del Distretto tecnologico navale e nautico del Fvg; Fincantieri; Università di Trieste; Area Science Park; Conform, Consorzio degli enti di formazione del Fvg. Imminente sarà l´ingresso dell´Università di Udine e della Sissa di Trieste. Missione dell´associazione sarà favorire il recupero della competitività del "made in Italy" nell´ambito dei trasporti, valorizzando le eccellenze del comparto della mobilità terrestre e marina presenti sul territorio. La compagine farà leva sulla creazione di sinergie fra industria, enti di ricerca e pubblica amministrazione, sul trasferimento tecnologico e sulla formazione specialistica. L´iniziativa risponde ad un preciso indirizzo del Miur, Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca, che con un apposito "Bando Cluster tecnologici" per la prima volta in Italia ha promosso la creazione di forme di aggregazione permanente di natura pubblico-privata fra imprese, università, centri di ricerca e distretti tecnologici attivi in ambiti strategici per il Paese, assegnando a tali associazioni la funzione di "propulsori della crescita economica sostenibile dei territori e dell´intero sistema economico nazionale", con particolare riguardo allo sviluppo conseguente ad attività di Ricerca e Innovazione. La Regione, ha reso noto l´assessore regionale alla Ricerca, Loredana Panariti, ha sostenuto la partecipazione del suo territorio a tre cluster relativi alle tecnologie per gli ambienti di vita, le scienze della vita, oltre al settore dei trasporti, tra cui quello marittimo. Anche negli ultimi progetti finanziati per il sostegno della ricerca e innovazione delle imprese in collaborazione con le realtà scientifiche regionali, l´Amministrazione regionale ha espresso il proprio orientamento in materia, sottolineando come cluster e distretti tecnologici assumano "grande rilievo alla luce della politica delineata in "Europa 2020"", con specifico riferimento alla strategia denominata "Unione dell´Innovazione" e agli indirizzi relativi alla strategia regionale sulla ricerca e innovazione.  
   
   
TRASPORTI: PRONTO L´ACCORDO PER IL POLO INTERMODALE DI RONCHI  
 
Ronchi dei Legionari (Go) , 15 aprile 2014 - Sarà pronto entro un paio di settimane l´Accordo di Programma per realizzare il Polo intermodale dell´Aeroporto regionale di Ronchi dei Legionari. Lo ha confermato la presidente della Regione Debora Serracchiani intervenendo a Ronchi alla presentazione dell´Accordo di promozione turistica con Alitalia, che per un anno farà volare un aeromobile con una speciale livrea dedicata al Friuli Venezia Giulia. Grazie al Polo intermodale, come ha ricordato la presidente, l´Aeroporto di Ronchi diventerà uno dei pochi nel Nord Est a usufruire di un collegamento diretto fra la stazione passeggeri e i binari della ferrovia (in questo caso la linea diretta Trieste-venezia), accrescendone quindi le potenzialità di sviluppo. L´aeroporto del Friuli Venezia Giulia punta così a conquistare nuovi spazi, ha ribadito, all´interno di un gioco di squadra con gli altri aeroporti del Nord Est.  
   
   
LA SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA CORNEDO  
 
Vicentino, 15 aprile 2014 - La Superstrada Pedemontana Veneta, con i suoi 94,50 chilometri di tracciato, congiungerà l’area vicentina a quella trevigiana, interessando in particolare l’ambito territoriale della valle dell’Agno, tra Montecchio Maggiore e Castelgomberto, e della zona pedemontana veneta, tra Malo e Bassano del Grappa in provincia di Vicenza e tra S. Zenone degli Ezzelini, Montebelluna e Spresiano in provincia di Treviso. Nel territorio interessato dall’opera ricadono 36 comuni: 22 nella provincia di Vicenza e 14 nella provincia di Treviso. Lungo il tracciato sono previsti 16 caselli: Montecchio, Montecchio – Arzignano, Castelgomberto – Cornedo, Malo, Valdastico interconnessione A31, Breganze, Mason – Pianezze – Marostica, Bassano Ovest, Bassano Est, Loria – Mussolente, Riese – San Zenone degli Ezzelini, Montebelluna Ovest – Altivole, Montebelluna Est – Volpago, Povegliano, Spresiano – Villorba, Barriera A27. Intercettata da tre autostrade (l’A4, A31 e l’A27) e da una fitta rete fluviale tra cui il torrente Astico ed il fiume Brenta, la Spv alterna tratti in rilevato (circa 26,50 km) a tratti in trincea (circa 51km). L’intero tracciato è composto da 33 gallerie artificiali, per un totale di circa 9,5 km, e dalle 2 gallerie naturali di Castelgomberto e di S. Urbano, della lunghezza complessiva di 7,5 km circa. L’opera realizzata in project financing dall’Ati “Consorzio Stabile S.i.s. Scpa – Itinere Infraestructuras S.a.”, avrà un costo di circa 2,13 miliardi di euro. Per gli abitanti di 70 comuni interessati direttamente o indirettamente dall’opera, è prevista un’esenzione dal pedaggio, a partire dal casello più vicino al comune di residenza, per 21 chilometri in entrambe le direzioni. L’esenzione sarà al 100 per cento per i primi dodici anni dall’entrata in esercizio della Superstrada Pedemontana Veneta; al 50 per cento a partire dal tredicesimo anno e al 25 per cento dal diciassettesimo anno. Si inizierà a pagare interamente il pedaggio solo dal ventunesimo anno. Con una decisione successiva è stato anche previsto il pedaggio gratuito per pensionati e studenti universitari. Per permettere la realizzazione dell’opera si è resa necessaria l’occupazione definitiva di aree di proprietà privata ricadenti nei comuni sopra citati per un’estensione complessiva di 8.535.220 metri quadrati circa. A queste superfici si aggiungono aree da acquisire in occupazione temporanea, per una estensione complessiva pari a 584.466 metri quadrati. Gli espropri avvengono sulla base di un accordo siglato con le organizzazioni professionali agricole che compensa danni diretti e indiretti e prevede il pagamento anticipato di buona parte del prezzo fissato con la firma di un accordo bonario Tra le aree interessate all’esproprio ricadono anche quelle su cui sorgono fabbricati rurali, residenziali, depositi, magazzini, stazioni di servizio, laboratori artigianali, che devono essere demoliti in quanto investiti direttamente dalla sagoma stradale in progetto. Il progetto definitivo prevede in complesso la demolizione di 42 edifici di vario tipo così suddivisi: 3 fabbricati rurali, 15 edifici residenziali, 13 depositi, 4 stazioni di servizio, 1 serra, 1 fienile, 1 laboratorio artigianale, 1 cabina Enel, 1 manutenzione tecnologica, 1 fabbricato tecnologico, 1 tettoia. E’ previsto il pedaggio gratuito per i residenti. A fronte di questo, la Superstrada Pedemontana Veneta ha l’obiettivo di riordinare e riorganizzazione l’intero sistema viario del territorio di riferimento. Il riordino comporterà tra l’altro il sostanziale e significativo miglioramento dei livelli complessivi di qualità e di sicurezza, in funzione delle esigenze della mobilità e dello sviluppo a livello locale. Ma, più in generale, l’opera porterà a modifiche migliorative sostanziali all’assetto del complesso della mobilità stessa nell’intero Nord -Est.  
   
   
TRASPORTI. SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA. LOTTO 1 E LOTTO 2 TRATTE B E D  
 
Cornedo Vicentino, 15 aprile 2014 - I lavori della Superstrada Pedemontana Veneta consegnati oggi riguardano il tratto che va dalla A4 all’A31 Valdastico (Lotto 1) e il completamento del Lotto 2, la parte centrale dell’opera, dove vi sono due tratti in via di avanzata realizzazione, dalla A 31 a San Zenone degli Ezzelini. Il Lotto 1 si articola interamente nella provincia di Vicenza e interessa il territorio dei Comuni di Brendola, Montecchio Maggiore, Trissino, Castelgomberto, Brogliano, Cornedo Vicentino, Malo, Villaverla e Thiene. La lunghezza complessiva di questa tratta è di 28,157 km, dei quali 22,252 (79,03 per cento) in trincea, gallerie naturali e artificiali, e 5,905 km in rilevato, viadotto o ponte (20,97 per cento). Nell’ambito dei lavori è prevista la realizzazione di viabilità di collegamento della finestra prevista quale galleria di servizio ed emergenza con sbocco il località Valluga, nel Comune di Malo, e la Strada Provinciale n, 46 Schio – Vicenza. Il tracciato è di nuova realizzazione tra l’innesto sull’asta dell’A4 inizio Lotto sino alla Strada Regionale n. 11 “Padana Superiore”, mentre da qui utilizza il tratto di variante alla Strada Provinciale n. 46, realizzata a suo tempo dall’Anas, fino alla progressiva km 0+217, per svilupparsi successivamente fino a fine lotto interamente su nuovo tracciato. In questo tratto, oltre al’adeguamento della sede stradale esistente, saranno realizzate complanari a doppia corsia con svincolo di raccordo sulla viabilità esistente. Le complanari si svilupperanno fino a raccordarsi con lo svincolo di interconnessione tra la S. P. N. 248 e la stessa Pedemontana. L’asse di quest’ultima si sviluppa sino all’altezza dell’imbocco sud della galleria Malo. L’asse stradale ha direzione parallela al corso dell’Agno e presenta un tratto di galleria naturale (galleria Sant’urbano), preceduta da due brevi tratti in artificiale, della lunghezza di 1605 metri. Nel suo sviluppo interseca il torrente Poscola in tre sezioni, delle quali due con superamento sotto il piano di scorrimento delle acque. La sede dell’adiacente S. R. N. 248 viene intersecata in tre punti e sempre sottopassata, con la realizzazione di gallerie artificiali, mantenendo praticamente inalterata la quota dell’asse stradale esistente. In questo tratto, il tracciato si presenta prevalentemente in trincea o in galleria. Dopo l’attraversamento della zona industriale di Castelgomberto, il tracciato si inserisce in galleria nei pressi della zona Sic “Area umida della Poscola”. La galleria naturale “Malo”, della lunghezza di 5.810 metri, è preceduta da due tratti artificiali, di 100 metri dal lato Castelgomberto e di 321 metri dal lato Malo. E’ prevista la realizzazione di una galleria di emergenza di 605 metri, con sbocco nel territorio di Malo, località Vallugana, e la costruzione di bretella di raccordo con la S. P. N. 46 attraverso i territori di Malo e Isola Vicentina. Il tracciato prosegue quindi in terreno sufficientemente libero ed interessato da cave di argilla dismesse (a tutt’oggi non ancora ambientalmente recuperate) e, superato il Timonchio, sottopassa il Rostone lambendo successivamente con un tratto in trincea, l’abitato di Villaverla. Nell’ambito dell’esecuzione dei lavori si prevede l’utilizzo di cave di argilla dismesse come deposito di materiali provenienti da scavi e non riutilizzabili. Il tracciato termina a ridosso del tracciato della A31 “Valdastico”, con la galleria artificiale “San Simeone Ii).  
   
   
TRASPORTI. SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA, CONSEGNATI LAVORI LOTTO 1 E LOTTO 2 TRATTE B E D. PRESIDENTE DEL VENETO  
 
Cornedo Vicentino, 15 aprile 2014 - Il presidente della Regione del Veneto è intervenuto, a Cornedo Vicentino, alla consegna dei lavori del Lotto 1 e Lotto 2, tratte B e D, della Superstrada Pedemontana Veneta, a cura dell’Ufficio del Commissario delegato per l’emergenza determinatasi nel settore del traffico e della mobilità nel territorio delle province di Treviso e Vicenza. Per la giunta veneta era presente anche l’assessore regionale alla mobilità e alle infrastrutture. Dopo la formalizzazione della consegna, lo stesso governatore è salito su un escavatore dando il primo colpo di benna ai nuovi cantieri. “Quest’opera va avanti, serve al Veneto, alla sua economia, alla sicurezza di comunità oggi penalizzate da carenza di infrastrutture – ha detto – è finanziata per 2 miliardi 130 milioni di euro e, se volessimo fare un referendum, è voluta a gran forza dai veneti. E’ una sorta di passante Est – Ovest a nord della pianura che serve un territorio prezioso e produttivo, che consentirà, giusto per fare un esempio, di collegare Treviso con Bassano del Grappa in una ventina di minuti anziché l’ora e mezzo che ci si impiega ora. Significa anche, non bisogna mai dimenticarlo, mettere in sicurezza una viabilità tristemente famosa a livello nazionale per i morti sulle strade”. Quanto alle contestazioni che anche oggi si sono fatte sentire, il presidente del Veneto ha ricordato che “se qualcuno non la condivide è da rispettare, come sono da rispettare tutte le idee, e magari si può far tesoro di proposte migliorative, ma è assurdo vivere di contrapposizioni”. Quando si fa un’opera di questo genere si ripropone il problema degli espropri “che sono sicuramente una ferita – ha fatto presente il governatore – e che toccano spesso anche valori immateriali. C’è il massimo impegno per venire il più possibile incontro ai proprietari, dei quali comprendo bene la situazione. La prospettiva è in ogni caso quella di avere un bene che contribuisce a dare più futuro al territorio e sul quale ritorna anche quanto pagato per queste dolorose operazioni. In ogni caso – ha concluso il presidente – credo che qui si veda che io e la mia squadra abbiamo fatto, abbiamo lavorato per mantenere gli impegni, a fronte di un’opera interamente finanziata e che procede celermente, dalla quale l’economia dei territori trarrà nuova linfa”.  
   
   
PEDEMONTANA VENETA. ASSESSORE REGIONALE: È PIÙ IPORTANTE OPERA IN CORSO IN ITALIA, GOVERNO CONFERMI SILVANO VERNIZZI COMMISSARIO  
 
Cornedo Vicentino (Vicenza) , 15 aprile 2014 - “Questo è il più importante cantiere aperto in Italia dopo il Mose. E non a caso è nel Veneto, perché è il frutto di anni di impegno, attenzione ed operosità per rispondere ad una richiesta del territorio formulata ormai vent’anni fa”. Lo ha detto l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto, intervenuto oggi, a fianco del presidente della Regione, alla consegna dei lavori del Lotto 1 e delle tratte B e D del Lotto 2 della Superstrada Pedemontana Veneta. “Per arrivare a questo risultato molto concreto, che libererà un territorio prigioniero del traffico e dei pericoli della strada in maniera ambientalmente corretta come in nessuna altra parte del paese – ha aggiunto l’assessore – come Regione siamo in prima fila da anni, e siamo riusciti a concretare il progetto in tempi credibili grazie al Commissario Silvano Vernizzi, che siamo riusciti a difendere dai tagli di Monti grazie ad una legge sostenuta da tutto il Parlamento. Auspico che il Governo capisca l’esigenza di dare continuità a questo percorso, confermando il Commissario per completare la Superstrada presto, bene, in un clima di legalità, in dialogo con i cittadini e risparmiando”. “Invito i partiti in lizza per le prossime consultazioni europee e locali – ha concluso l’assessore – a non utilizzare strumentalmente quest’opera per le loro faccende elettorali”.  
   
   
MACEDONIA, DECISA LA RIATTIVAZIONE DELLA TRATTA FERROVIARIA  
 
Skopje, 15 aprile 2014 - Verranno avviati nella seconda metà del 2014 i lavori di ricostruzione del segmento ferroviario Bitola-kremenica, che prevedono anche la realizzazione di una derivazione verso la zona industriale di Zabeni in Macedonia. Il valore stimato dell´investimento è di circa 20 milioni di euro, ma la cifra definitiva dipenderà dalle offerte delle imprese che parteciperanno al bando. Il progetto è stato già approvato dalla Ue ed il ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni Mile Janakieski ha affermato che entro l´anno verranno completate tutte le procedure di gara, verrà firmato il contratto e saranno avviati i lavori. La ricostruzione della tratta ferroviaria, oltre ad offrire una connessione con l´area industriale di Zabeni, porterà un sensibile miglioramento anche ai collegamenti con la Grecia.  
   
   
PORTO TRIESTE: REGIONE ATTENTA SU PIATTAFORMA LOGISTICA E PIANO REGOLATORE  
 
Trieste, 15 aprile 2014 - L´attuazione del Piano regolatore del porto di Trieste e l´avvio dei cantieri per la realizzazione della cosiddetta piattaforma logistica nell´ambito dello scalo portuale giuliano si confermano due obiettivi strategici per l´intero sistema produttivo del Friuli Venezia Giulia. Lo ha ribadito la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani a conclusione della riunione del Comitato portuale, riunione sollecitata nelle scorse settimane dalla stessa Regione in accordo con Provincia e Comune di Trieste. Comitato portuale, è stato sottolineato, nel quale vengono discusse e fatte scelte basilari per la città e la regione, con il coinvolgimento di tutti i partner istituzionali che fanno parte di tale consesso: tra queste scelte, indubbiamente il piano regolatore che, è stato ricordato, viene successivamente approvato con decreto del presidente della Regione. Secondo la presidente della Regione, inoltre, lo studio della società Alpe Adria su alcune ipotesi di riconversione portuale ventilate per l´area su cui oggi è insediato il sito produttivo della Ferriera di Servola appare quanto meno datato e non congruo alle esigenze di risanamento ambientale dell´area.  
   
   
CONTRATTO PER AREE SYNDIAL. ASSESSORE LEGGE PER VENEZIA: NEW DEAL PER PORTO MARGHERA, SCARONI, BELLODI E CLINI CI DIANO UNA MANO A RECUPERARE NUOVI INVESTITORI  
 
Venezia, 15 aprile 2014 - “Per Porto Marghera la firma di oggi segna un vero e proprio New Deal. Dopo anni di impegno per costruirne le premesse, si realizzano le condizioni materiali per attrarre nuova imprenditoria e operatori anche stranieri che portino sviluppo e occupazione in un’ottica di impresa ambientalmente corretta”. Così l’assessore alla legge speciale per Venezia a margine della firma del preliminare per la cessione delle aree Syndial, cui sono intervenuti il presidente del Veneto, il sindaco di Venezia, l’amministratore delegato Eni Paolo Scaroni, il presidente di Syndial Leonardo Bellodi con l’amministratore delegato Giovanni Milani, il direttore generale sviluppo sostenibile, clima, energia del Ministero dell’Ambiente Corrado Clini. “Quella odierna è tappa fondamentale che conclude oltre un lustro di attività. Ma è ancora una tappa intermedia – ha spiegato l’assessore – perché va riempita di contenuti. Ringrazio Scaroni, Bellodi e Clini per hanno portato avanti questa linea, assieme alla Regione, con grande determinazione e personale impegno. Mi auguro che il Governo dia continuità alla attuale governance dell’Eni, così da proseguire sicuri sulla strada intrapresa. A tutti e tre i protagonisti chiedo in ogni caso che ci diano una mano a recuperare nuovi investitori, grazie alle loro relazioni internazionali, in modo che la prospettiva che oggi abbiamo aperto possa ampliarsi e realizzarsi rapidamente, nell’interesse della nostra regione e della nostra comunità”.  
   
   
LA REGIONE DEL VENETO PER RILANCIO PORTO MARGHERA  
 
Venezia, 15 aprile 2014 - La firma dell’atto di compravendita delle aree cosiddette Sindyal è un balzo in avanti fondamentale all’interno di un lungo percorso che ha visto la Regione del Veneto in prima fila per spianare la strada al rilancio produttivo di Porto Marghera in un contesto ambientalmente corretto, favorendo l’insediamento di nuove attività produttive nelle aree industriali dismesse. Tra le azioni più recenti, si possono ricordare le attività coordinate dalla Regione del Veneto, con il coinvolgimento degli Enti Locali Veneziani e i rappresentanti delle Associazioni di Categoria, che hanno portato alla sottoscrizione con il Ministero dell’Ambiente dell’Accordo di Programma del 16 aprile 2012 per la semplificazione delle procedure di bonifica del Sito di Interesse Nazionale (Sin) di Venezia – Porto Marghera. Tale accordo è stato sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dal Magistrato alle Acque di Venezia, dalla Regione del Veneto, dalla Provincia di Venezia, dal Comune di Venezia, dall’Autorità Portuale di Venezia e ha consentito, fra l’altro, di accelerare l’esame dei progetti di messa in sicurezza e bonifica del Sin, “azzerando” i progetti pendenti. Le Conferenze di Servizi, istruttorie e decisorie, esaminano ora nell’arco temporale di qualche mese,i nuovi progetti presentati mentre in precedenza i tempi erano molto più lunghi. Con la deliberazione della Giunta regionale n. 821 del 4 giugno 2013 è stata approvata la “Proposta al Ministero dello sviluppo economico del Progetto di riconversione e riqualificazione industriale (Prri) riguardante l´area di crisi industriale complessa di Porto Marghera e aree limitrofe e individuazione del referente regionale. Dm 31.1.2013, di attuazione dell´art. 27 del Decreto legge 22.6.2012, n. 83. “Misure urgenti per la crescita del Paese”. A seguito della proposta, con Decreto Ministeriale n. 144 del 24 Aprile 2013 è stato ridotto il perimetro del Sin da 5.200 ha a 1.621 ha. Di fatto il nuovo perimetro del Sin comprende le sole zone industriali di Porto Marghera. Le competenze per l’approvazione dei progetti di bonifica delle aree ora escluse dal Sin sono state ricondotte alla Regione. Con Delibera della Giunta regionale n. 437 del 4 giugno 2013 è stata autorizzata l’indizione della gara d’appalto per individuare il soggetto per gestire il fondo regionale di rotazione per interventi di bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati all’interno del Sin di Porto Marghera e del Bacino Scolante nella Laguna di Venezia, che ammonta a 20 milioni di Euro. E’ stata quindi espletata la procedura di gara aperta che tuttavia è andata deserta, si sta pertanto procedendo con le formalità per l’aggiudicazione mediante procedura negoziata. E’ ultimato il Pif (Progetto Integrato Fusina) e sono state avviate le attività di collaudo tecnico e funzionale per l’avvio della gestione dell’opera, che costituisce l’infrastruttura di base per la trasformazione dell’area del Sito di Interesse Nazionale di Venezia Porto Marghera in “area ecologicamente attrezzata” in grado di fornire servizi connessi alle varie esigenze di bonifica e riqualificazione delle aree interessate legate al mutato scenario socio-economico-ambientale. Il centro di trattamento polifunzionale coinvolge varie infrastrutture pubbliche presenti nel territorio. La Regione del Veneto è impegnata ad attuare l’Accordo di Programma del 31 marzo 2008 “Moranzani” che prevede, fra l’altro, la realizzazione di opere di compensazione ambientale attese da anni dalla popolazione di Mestre, Marghera e Malcontenta. Con l’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 69 del 29 marzo 2013 è stata individuata la Regione del Veneto quale Amministrazione competente al coordinamento delle attività condotte fino al 31 dicembre 2013 dal Commissario Delegato ex Opcm n. 3383/2004, individuando quale responsabile delle iniziative finalizzate al subentro della Regione nel coordinamento degli interventi necessari il Direttore della Dipartimento Coordinamento Operativo per il Recupero Territoriale / Ambientale.  
   
   
FIRMA PRELIMINARE AREE SINDYAL A PORTO MARGHERA. PRESIDENTE VENETO: VIA AD UNA NUOVA INDUSTRIALIZZAZIONE, GRAZIE AD UN LAVORO DI SQUADRA  
 
Venezia, , 15 aprile 2014 - “Restituiamo da subito 50 ettari in un’area strategica ed attrezzata ad una nuova economia manifatturiera, che sembrava perduta e che sta invece già dimostrando un grande interesse per questa possibilità. Ciò grazie ad un lavoro di squadra che ha visto la piena collaborazione di tutte le parti coinvolte”. Lo ha detto il presidente del Veneto intervenendo questo pomeriggio alla firma del Contratto preliminare di cessione delle aree cosiddette Syndial di Porto Marghera, insieme al sindaco di Venezia, all’amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni, al presidente di Syndial Leonardo Bellodi con l’amministratore delegato Giovanni Milani, al direttore generale sviluppo sostenibile, clima, energia del Ministero dell’Ambiente Corrado Clini. Alla firma erano presenti anche l’assessore regionale alla Legge Speciale per Venezia e il responsabile del Dipartimento regionale per il coordinamento operativo e il recupero ambientale/territoriale “Quando cominciai il mio mandato e parlai con Clini, poi diventato ministro – ha aggiunto il governatore – tutto questo sembrava quasi un utopia, di certo era un’enorme sfida. L’abbiamo vinta, ci siamo riusciti grazie a Clini, grazie all’Eni, al sindaco della città lagunare, alla Syndial. Tutto questo lo devo anche al grande lavoro portato avanti dall’assessore regionale e dal nostro dirigente, che hanno operato senza risparmiarsi per arrivare al risultato”. Oltre ai 50 ettari già “pronti” e operativi, il preliminare riguarda anche un altro lotto di circa 60 ettari, dove è realizzata o è in corso la messa in sicurezza permanente.  
   
   
SALTO IN AVANTI NEL RILANCIO DI PORTO MARGHERA. FIRMATO PRELIMINARE PER TRASFERIRE 110 ETTARI DELLA SINDYAL  
 
Venezia, 15 aprile 2014 - Il preliminare di compravendita firmato da Regione, Comune di venezia Eni e Syndial è la più recente iniziativa della Regione del Veneto per il rilancio di Porto Marghera, assunta in accordo con il Comune di Venezia e con le società proprietarie, ed è finalizzata a mettere a disposizione di nuovi investitori le aree industriali di proprietà Syndial (circa 110 ettari) ubicate nella Zona Industriale di Marghera, mediante la costituzione di una Newco. Lo Schema di contratto prevede l’impegno da parte di Regione e Comune all’acquisto di aree di cui Syndial è attualmente proprietaria in Porto Marghera, per un’estensione totale di circa mq. 1.073.358, suddivise nei macrolotti A e B. Per il macrolotto A, di più immediata reindustrializzazione, pari a circa 50 ha, è previsto un prezzo di cessione a corpo pari a 25 milioni di euro, oltre ad euro 5 milioni quale prezzo di cessione dei fabbricati ivi esistenti, a fronte del riconoscimento a favore dei promissari acquirenti della somma forfetizzata di 50 milioni di euro, a titolo di oneri ambientali, necessari per eseguire gli interventi di bonifica approvati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare. Il costo degli interventi di messa in sicurezza e bonifica è quello indicato nei Decreti di approvazione degli interventi. Per il lotto B (circa 60 ha), all’interno del quale sono comprese aree dove è stata realizzata o è in corso la messa in sicurezza permanente, è invece indicato un prezzo di cessione a corpo pari a 1,5 milioni di euro con riconoscimento a favore dei promissari acquirenti della somma forfetizzata di 19,5 milioni di euro a titolo di oneri ambientali necessari per la realizzazione e gestione di tale attività. Si tratta di aree dove la Messa in Sicurezza Permanente è già stata realizzata da Syndial, che ha ottenuto le relative certificazioni dalla Provincia di Venezia. Per tali aree la Newco individuerà le modalità di utilizzo, mettendo a disposizione le necessarie risorse economiche. Syndial riconoscerà, pertanto, a favore dei promissari acquirenti la somma complessiva di 38 milioni di euro, da corrispondersi all’atto del trasferimento delle aree di cui al contratto rogito. E’ inoltre previsto che Syndial porti a termine, con tempistiche definite e assistite da penali, alcuni interventi di bonifica e/o messa in sicurezza già approvati da appositi provvedimenti ministeriali, ceda alcuni impianti mobili da impiegare nella bonifica dei suoli e realizzi a propria cura e spese la demolizione di alcuni fabbricati, impianti e sottoservizi non più utilizzabili. A fronte di tale riconoscimento, gli Enti o i loro aventi causa, subentreranno nei provvedimenti di approvazione degli interventi di bonifica/messa in sicurezza e solleveranno la società promittente venditrice dagli oneri ambientali collegati alle aree compromesse in vendita. Le prossime iniziative saranno quelli di costituire la Newco, pervenire al rogito ed emanare un bando europeo per l’assegnazione delle aree ai soggetti interessati. La scopo che La Regione del Veneto e il Comune di Venezia si prefiggono con questa operazione, è di mettere a disposizione aree a prezzi calmierati, bonificate (o dove le bonifiche saranno attuate dai nuovi acquirenti utilizzando le somme messe a disposizione da Syndial), dotate di tutte le infrastrutture necessarie per il loro riutilizzo (strade, ferrovie, porto, impianti per la gestione delle bonifiche) per l’insediamento, in tempi rapidi, di nuove attività produttive, rilanciando e qualificando il ruolo industriale strategico di Porto Marghera.  
   
   
ASSEMBLEA AL GIGLIO: CONCORDIA, IL RELITTO VIA IL PRIMA POSSIBILE, MA IN SICUREZZA  
 
 Giglio Porto (Gr), 15 aprile 2014 – Rimuovere prima possibile il relitto della Costa Concordia, garantendo però condizioni di massima sicurezza a cittadini e turisti, nell´interesse dell´ambiente marino e delle attività economico-sociali del Giglio. Questo l´orientamento emerso nell´assemblea pubblica che si è svolta oggi sull´isola e alla quale hanno preso parte il capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, la responsabile dell´Osservatorio sulla Costa Concordia, Maria Sargentini, il responsabile delle operazioni di recupero, Franco Porcellacchia, nonché il sindaco del Giglio. Nel corso della discussione è stato fatto il punto sui lavori, che vedono impegnati al momento oltre 290 tecnici e che nelle prossime settimane arriveranno a 400 unità. "Tutto deve essere controllabile dal punto di vista ambientale a vantaggio esclusivo dell´isola – ha detto Maria Sargentini - L´osservatorio ha chiesto con regolarità la documentazione per il rilascio dei permessi. Si è lavorato molto, soprattutto per capire come garantire un rigalleggiamento in sicurezza del relitto. Ma si è anche vigilato con grande attenzione sulle condizioni dell´ambiente marino. Così come per la perdita di schiuma dei giorni scorsi, usata per attrezzare la fiancata di dritta rovinata per accogliere i cassoni: abbiamo verificato che non ha avuto conseguenze. Resta naturalmente il problema del recupero dei fondali. Insomma – ha sottolineato - voglio dire che che le analisi ad oggi sono rassicuranti, ma non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia. Bisogna considerare responsabilmente tutte le criticità che possono derivare dalle operazioni su un relitto immerso per 12 metri. Per tutti noi – ha concluso Maria Sargentini in piena sintonia con Gabrielli, il sindaco e i rappresentanti di Costa - è prioritario operare al meglio continuando a garantire puntuali informazioni alla comunità del Giglio". Domani, ha infine informato Sargentini, si terrà a Roma una riunione dell´Osservatorio per esaminare i documenti inviati dal consorzio di recupero.