Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 03 Giugno 2014
PREMIO INNOVAZIONE ICT EMILIA-ROMAGNA E PREMIO LAMARCK: DUE RICONOSCIMENTI PER CREARE UN PONTE TRA STARTUP E IMPRESE  
 
Milano, 3 giugno 2014 - La seconda giornata di Smau Bologna sarà dedicata alla consegna del Premio Lamarck, il riconoscimento dedicato alle startup più innovative pronte per il mercato e del Premio Innovazione Ict Emilia-romagna, riconoscimento che l’Osservatorio Smau consegnerà ai progetti più innovativi di utilizzo delle tecnologie digitali da parte delle imprese. Un unico evento, quindi, che vedrà riunite imprese mature e nuove realtà per stimolare imprese e imprenditori, già campioni d’innovazione, a fare un passo avanti e scoprire come le startup diventano oggi un formidabile alleato per accelerare l’innovazione in azienda. Ecco dalle parole di Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau, l’obiettivo del premio: “Con il Premio Innovazione Ict e il Premio Lamarck, vogliamo creare un ponte tra startup e imprese mature, affinché si realizzi quel dialogo, imprescindibile oggi, per accrescere l’innovazione delle nostre imprese. Oggi, infatti una nuova stagione si affaccia al mercato: le startup possono diventare il reparto di ricerca e sviluppo delle nostre imprese; le tecnologie digitali sono accessibili con un livello di complessità e un costo inimmaginabile solo pochi anni fa e la comunità europea, assieme alla Regione Emilia-romagna, prepara una programmazione dei fondi che valorizzerà e incentiverà la specializzazione dei territori. Imprenditori e manager sono dunque i nostri protagonisti, a loro spetta il compito di interpretare al meglio le opportunità di questa stagione di cambiamenti e guidarci verso la ripresa. ” L’evento sarà preceduto dallo speed pitching di startup e imprese mature, in cui le imprese si sono presentate in 90 secondi al pubblico in sala. Successivamente si passerà alla consegna del Premio Lamarck a cura di Claudio Bighinati, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Emilia-romagna. Il riconoscimento, che prende il nome dal naturalista Jean Baptiste Lamarck ed è realizzato in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria, è un tributo alle migliori startup presenti nell’area R2b di Smau Bologna, volto valorizzare le idee di business già pronte a supportare l’innovazione delle imprese mature. Nell’ambito del Premio Lamarck sarà consegnato anche il Premio Made In E.r. Premio speciale per l’innovazione a cura del Resto del Carlino: un riconoscimento alla startup più innovativa nel mondo dell’Editoria e dei new Media. Prima di proseguire con il pr Federico Pedrocchi di Radio 24 intervisterà Gianluca Dettori, Presidente dPixel sul tema “Innovare le imprese attraverso le startup: incubatori e startup come reparto ricerca e sviluppo esterno all’azienda”. Al termine Enrico Pagliarini di Radio24 passerà alla proclamazione dei vincitori del Premio Innovazione Ict Emilia-romagna e Patrizio Bianchi, Assessore Ricerca Regione Emilia-romagna consegnerà la targa ai vincitori. I vincitori saranno scelti tra una rosa di candidati, che nelle ultime settimane hanno presentato il proprio progetto sul sito www.Smau.it . Cinque le categorie del premio, all’interno dei quali saranno scelti i vincitori: Innovare per migliorare, il digitale per l’accesso alla cultura, il digitale per costruire comunità, logistica e innovazione, energia intelligente. Tra le 14 aziende finaliste Clf, azienda specializzata nella progettazione, manutenzione e realizzazione di nuove linee tranviarie e metropolitane ha realizzato, in collaborazione con Vodafone, un progetto di convergenza tra i servizi di connettività su rete fissa e mobile per gestire il proprio sistema di telecomunicazioni in modo semplice, veloce e dinamico integrandolo con la Rete Unica Dati; Erreà Sport Spa di San Polo di Torrile, in provincia di Parma produce abbigliamento tecnico sportivo. L’azienda, per supportare la crescita a livello internazionale ha adottato una verticalizzazione di Microsoft Dynamics Nav studiata insieme ad Alterna per meglio supportare le esigenze delle aziende del settore fashion. Una soluzione internazionale integrata che ha risposto ottimamente alle esigenze specifiche di Erreà Sport consentendo all’azienda la gestione di tutta la filiera. Day Ristoservice, la nota azienda produttrice dei buoni pasto ha ideato un’app che permette per la gestione dei buoni pasto da supporto mobile, che si basa su più tecnologie, includendo anche l’attualissima Nfc. Day Tronic permette agli utilizzatori dei buoni pasto Day di ricevere mensilmente i blocchetti virtuali di buoni pasto sullo smartphone e di pagare i pasti consumati in pausa pranzo presso gli esercizi convenzionati avvicinando semplicemente il telefono al Pos di cassa. Electrolux, una delle aziende leader mondiali nella progettazione e vendita di apparecchiature per uso domestico e professionale, nel perseguire il suo obiettivo di un rinnovamento tecnologico, ha avviato una collaborazione con una startup bolognese, Ol3 Solutions, per la creazione di un sistema di supporto nella gestione delle attività operative in ambito qualità ed ingegneria di processo. Il sistema serve ad ottimizzare le attività operative nell’ambito qualità ed ingegneria di processo e garantisce che i controlli di qualità, sia di processo che di prodotto, vengano sempre eseguiti nel rispetto sia delle prescrizioni tecniche che delle frequenze di campionamento, dando una tracciabilità completa delle operazioni di quality assurance. I risultati dell’iniziale progetto pilota si “toccano” quotidianamente in azienda. Sono diminuiti gli errori nella gestione delle attività operative, si è registrata un’accelerazione dei processi “tempi e metodi” e una riduzione delle inefficienze in produzione. L’azienda Panini di Modena ha adottato un’app mobile basata sulla tecnologia della realtà aumentata per permettere ai collezionisti di gestire in digitale il proprio album di figurine, mantenendo sempre aggiornata la lista “celo/manca” per poterla condividere con gli amici anche sui social e aumentare le possibilità di scambio. Controllare il processo di vinificazione a distanza. Tenere monitorati – da pc, smartphone o tablet – i parametri che misurano l’andamento della fermentazione, questo è invece quello che è riuscita a fare grazie alle tecnologie digitali l’Azienda Vitivinicola-agrituristica Torre Pernice. Accanto a queste realtà, a contendersi il premio innovazione Ict, vi saranno il Comune di Bologna, lo studio Agati & Carianni, Cesab Carrelli Elevatori, Emilceramica, Imperial, Centergross, Molino Dallagiovanna Gry, Società Agricola Santa Bianca. I vincitori dei due premi parteciperanno all’edizione nazionale del Premio Lamarck e del Premio Innovazione Ict che si terrà a Milano dal 22 al 24 ottobre.  
   
   
UN ANNO DI ATTIVITÀ: FVG, VERSO REVISIONE "GOVERNANCE" INSIEL  
 
Trieste, 3 giugno 2014 - È in cantiere una profonda revisione della "governance" di Insiel, la società informatica del Friuli Venezia Giulia, per rendere più stringente il controllo della Regione. La riforma, che segue la decisione di ridurre i componenti del consiglio di amministrazione, è stata annunciata il 30 maggio dall´assessore alla Funzione pubblica, Paolo Panontin, in occasione della conferenza stampa organizzata  a Trieste per tracciare il bilancio di anno di attività della Giunta Serracchiani. Panontin ha anche confermato gli indirizzi di riforma del sistema delle Autonomie locali, che si baserà su due pilastri (Regione e Comuni in forma aggregata), una scelta destinata a modificare e migliorare i rapporti fra Enti locali e cittadini.  
   
   
FORUM PA. VENETO PRESENTA PROGETTO #PMICLOUD, NUOVO MODELLO DI EROGAZIONE DI SERVIZI INFORMATICI PER PMI  
 
Venezia, 3 maggio 2014 - In occasione del Forum Pa 2014 a Roma, la Regione del Veneto ha organizzato un workshop dedicato al progetto #pmicloud con il quale nei mesi scorsi ha cofinanziato lo sviluppo di 22 nuovi servizi in cloud computing da parte di Pmi informatiche venete che hanno lavorato in partnership anche con cloud providers internazionali. “E’ nostra convinzione – commenta il vicepresidente Marino Zorzato - che questo nuovo modello di erogazione di servizi informatici, in attuazione dell’Agenda digitale regionale di cui ci siamo dotati, possa rappresentare un’opportunità per le imprese, in particolare di minori dimensioni, favorendo un più facile accesso alle Ict e con ricadute positive anche in termini di competitività”. Con #pmicloud è stato sperimentato un approccio innovativo di gestione del progetto e del bando. Alla gestione amministrativa del finanziamento sono state infatti affiancate azioni di accompagnamento culturale rivolte alle aziende partecipanti (seminari, incontri one-to-one, occasioni di networking e scambio), che hanno permesso di valorizzare meglio l’intervento in sé e al tempo stesso di entrare in contatto diretto con le aziende e la realtà economica locale. In vista della partenza della nuova programmazione 2014-2020, il workshop veneto a Forum Pa ha voluto condividere l’esperienza #pmicloud con altre realtà regionali, per capire se e come questo modello sia replicabile (sia come temi affrontati sia come metodologia innovativa di gestione di un bando), quali siano state le difficoltà e i risultati conseguiti, quali le reazioni e la risposta delle aziende partecipanti. Erano presenti i rappresentanti delle Regioni Emilia Romagna, Piemonte e Umbria, che hanno dimostrato grande interesse per l’iniziativa e disponibilità a possibili collaborazioni future tra Regioni sui temi dell’innovazione.  
   
   
SIA: ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI NOMINA NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PER IL TRIENNIO 2014-2016  
 
Milano, 3 giugno 2014 – L’assemblea ordinaria degli Azionisti di Sia ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione - il cui mandato scadrà in occasione dell’approvazione del bilancio dell’esercizio 2016 - e Giuliano Asperti alla presidenza della Società. Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Sia, riunitosi subito dopo il termine dell´Assemblea degli Azionisti, ha deliberato la nomina di Massimo Arrighetti quale Amministratore Delegato e di Carlo Tresoldi alla carica di Vice Presidente. A Massimo Arrighetti sono state inoltre attribuite le deleghe operative necessarie per la gestione della Società e del Gruppo. Oltre al Presidente Giuliano Asperti, al Vice Presidente Carlo Tresoldi e all’Amministratore Delegato Massimo Arrighetti fanno parte del nuovo Consiglio di Amministrazione di Sia: Fabio Albano (48 anni, partner Area Investimenti F2i Sgr), Giuseppe Dallona (51 anni, Direttore Generale Ubi Sistemi e Servizi), Maria Fiore Della Rosa (59 anni, Direttore Sistemi Banca Mediolanum), Paolo Maria Grandi (59 anni, Chief Governance Officer Intesa Sanpaolo), Barbara Poggiali (51 anni, indipendente), Barnaba Ravanne (41 anni, Direttore Investimenti Fondo Strategico Italiano), Marco Tugnolo (44 anni, Gestore Investimenti Fondo Strategico Italiano) e Valerio Zappalà (48 anni, Vice Presidente Orizzonte Sgr). Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Sia è composto di undici membri eletti sulla base di liste presentate dai soci che, da soli o insieme ad altri azionisti, rappresentano almeno il 4% del capitale sociale.  
   
   
LOMBARDIA.SCUOLA,´GENERAZIONE WEB´ MIGLIORE ESPERIENZA D´ITALIA ASSESSORE ISTRUZIONE:INVESTITI 40 MLN EURO,REGIONE CASO UNICO EVENTO CONCLUSIVO A MILANO PER PROGRAMMA DIDATTICA DIGITALE  
 
 Milano, 3 giugno 2014 - In Lombardia il futuro della scuola è già realtà. Al punto da essere considerato come una delle migliori buone pratiche nazionali da parte del Ministero per l´Istruzione, l´Università e la Ricerca. Innovazione Da Primato - Il progetto ´Generazione Web´, fortemente voluto da Regione Lombardia e dall´Ufficio scolastico regionale, ha conquistato una serie di primati, illustrati il 29 maggio nell´incontro organizzato dal direttore generale Usr Francesco de Sanctis, presso l´Iis ´Artemisia Gentileschi´ di Milano, alla presenza dell´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro e di un componente dello staff del ministro dell´Istruzione. Regione Lombardia ha destinato risorse per 40,9 milioni negli anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014 per l´introduzione della didattica digitale nelle scuole lombarde. Investimenti Senza Precedenti - "Non ci sono precedenti in Italia - ha detto l´assessore regionale senza nascondere grande soddisfazione - di investimenti come quello riservato da Regione Lombardia, pari a 27 milioni di euro. Mai una sola Regione, da sola, ha assegnato una parte così consistente del suo bilancio a iniziative volte a promuovere il cambiamento e l´innovazione nella nostra scuola, così come abbiamo fatto noi per l´anno scolastico che si sta chiudendo". I Numeri Del Successo - "Siamo partiti nel primo anno – ha ricordato l´assessore all´Istruzione - con il coinvolgimento di 331 autonomie scolastiche, includendo le paritarie e i Centri di formazione professionale, per un totale di 32.325 alunni. Un anno dopo sono state 358 le autonomie scolastiche coinvolte, per 3.300 classi e oltre 75.000 alunni. Il nostro obiettivo è arrivare, entro la fine della legislatura regionale, nel 2018, ad assicurare a tutti gli studenti lombardi la possibilità di studiare in modo digitale, in coerenza perfetta con quanto previsto da ´Europa 2020´". ´Migliore Esperienza Italiana´ - ´Generazione Web´, che l´Ufficio scolastico regionale ha declinato con il progetto ´Scuola Lombardia Digitale´, ha ricevuto l´apprezzamento dell´esponente del Miur, che lo ha definito la "migliore esperienza italiana", in quanto si qualifica come un serio programma di innovazione digitale, è stato studiato con modalità di approccio perfette, ha introdotto criteri di premialità ed è stato sorretto da una forte volontà politica. Condivisione Competenze Su Cloud - Oltre agli studenti, che hanno imparato a studiare in modo innovativo e in un ambiente formativo diverso rispetto a quello tradizionale, il merito della positiva riuscita di questa esperienza va anche ai docenti e alle reti di scuole, di ogni ordine e grado, che hanno lavorato in questi mesi per creare nuove unità di apprendimento sfruttando al meglio tutte le possibilità offerte dal cloud computing. Ne è nata una "community" di insegnanti che - su invito del direttore generale dell´Usr - sta lavorando con gli studenti sui temi di Expo 2015, per poter presentare in quel contesto internazionale le migliori esperienze di didattica digitale elaborate in Lombardia.  
   
   
IL RAPPORTO 2014 DI ALMALAUREA SUL PROFILO DEI LAUREATI DELL´UNIVERSITÀ DI TRENTO  
 
Trento, 3 giugno 2014 - Almalaurea ha presentato il Xvi Profilo dei laureati al convegno "Opportunità e sfide dell´istruzione universitaria in Italia" che s´è tenuto il 29 giugno all´Università di Scienze Gastronomiche di Bra. L´indagine ha coinvolto 230mila laureati del 2013 di 64 Atenei aderenti da almeno un anno al Consorzio Interuniversitario Almalaurea, tra cui Trento, e restituisce la documentazione articolata sino al singolo corso di laurea. I laureati dell´Università di Trento coinvolti nel Xvi Profilo dei laureati sono stati i 3.202 giovani usciti dall´Ateneo nel 2013: tra questi, 1.809 laureati di primo livello, 1.024 laureati nei percorsi magistrali biennali e 338 laureati a ciclo unico. Ecco in sintesi i risultati della ricerca di Almalaurea che si riferiscono all´Università di Trento. I laureati di primo livello nel 2013 - Il 75% dei laureati di primo livello dell’Università di Trento non ha i genitori laureati; la media nazionale è del 74%. Significa che per la maggioranza dei casi il titolo accademico entra per la prima volta in famiglia. Il traguardo della laurea è raggiunto in media a 24,6 anni; la media nazionale è di 25,5. Più elevata è la regolarità negli studi: il 55% conquista il titolo in corso (con un 23% che si laurea al primo anno fuori corso) contro il 41,5% del complesso dei laureati di primo livello. La riforma universitaria ha portato anche ad un aumento dei laureati che frequentano regolarmente le lezioni: il 77% dei laureati triennali ha frequentato oltre i tre quarti degli insegnamenti previsti; è il 68% a livello nazionale. I laureati dell’Università di Trento di primo livello che hanno svolto tirocini e stage sono il 61%, percentuale identica alla media nazionale. L’esperienza di studio all’estero coinvolge il 16% dei laureati di primo livello dell’Università di Trento, sei punti percentuali in più della media nazionale, del 10%. Il 91% dei laureati dell’Università di Trento, contro l’85,5% della media nazionale, si dichiara complessivamente soddisfatto del corso di studi (il 36% lo è “decisamente”). Alla domanda se si iscriverebbero di nuovo all’Università risponde “sì”, ed allo stesso corso dell’Ateneo, il 72% dei laureati, un valore nettamente superiore alla media nazionale (65%). Una percentuale che aumenta considerando anche i laureati che si riscriverebbero a Trento, ma cambiando corso (10%). E dopo la laurea? Il 79% dei laureati dell’Università di Trento intende proseguire gli studi, di più di quanto avviene nel complesso dei laureati (76%). La modalità di prosecuzione più diffusa è la laurea magistrale (71%). I laureati magistrali nel 2013 - Il 72% dei laureati magistrali non ha i genitori laureati. L’analisi condotta mette in evidenza che si tratta di giovani che hanno concluso i loro studi in corso nel 59% dei casi – ma altri 26 su cento terminano gli studi con un anno di ritardo – contro il 52% del complesso dei laureati magistrali. L’età media alla laurea nel complesso dei laureati magistrali dell’Università di Trento del 2013 è di 27,4 anni (la media nazionale è di 27,8 anni). Nell’esperienza formativa dei laureati magistrali si riscontrano indici particolarmente elevati di frequenza alle lezioni: 79,5 laureati su cento dichiarano di avere frequentato regolarmente più dei tre quarti degli insegnamenti previsti. Si riscontra, inoltre, una consistente quota di chi fa esperienza di stage: 61 laureati magistrali dell’Università di Trento su cento; a livello nazionale è il 56%. Il 23% compie esperienze di studio all’estero; la media nazionale è del 15%. L’esperienza universitaria compiuta con la laurea magistrale risulta ampiamente apprezzata (sono decisamente soddisfatti 41 laureati su cento, altri 51 esprimono comunque una valutazione positiva). Tanto che 75 laureati su cento la ripeterebbero. Da segnalare che anche al termine degli studi magistrali rimane elevata, anche se inferiore alla media nazionale, la quota di chi intende proseguire la formazione: il 31% (il 17% con un dottorato di ricerca). I laureati magistrali a ciclo unico nel 2013 - L’approfondimento fa riferimento ai 338 laureati 2013 delle lauree a ciclo unico coinvolti nell’indagine. Si tratta di laureati più favoriti dall’ambiente familiare di provenienza, che li vede uscire nel 35% dei casi da famiglie con almeno un genitore laureato, in gran parte con diploma liceale (77,5%). Arrivano al traguardo a 26,7 anni (la media nazionale è 26,8). La regolarità agli studi per i laureati magistrali a ciclo unico è del 23%, contro il 34% della media nazionale. È assidua la frequenza alle lezioni: 61 laureati su cento di Trento dichiarano di avere frequentato regolarmente più dei tre quarti degli insegnamenti previsti. Il 18% fa esperienza di stage; a livello nazionale è il 41%. Il 31% compie esperienze di studio all’estero, valore nettamente superiore alla media nazionale del 18%. L’esperienza universitaria compiuta con la laurea magistrale a ciclo unico risulta ampiamente apprezzata (sono decisamente soddisfatti 38 laureati su cento, altri 53 esprimono comunque una valutazione positiva). Tanto che 71 laureati su cento la ripeterebbero. Da segnalare che anche al termine degli studi magistrali a ciclo unico rimane elevata la quota di chi intende proseguire la formazione: il 46%. Questo avviene in particolare per effetto dei percorsi formativi obbligati dopo la laurea in Giurisprudenza per l’accesso alle professioni.  
   
   
VENETO: APPROVATO BANDO CONTRIBUTO REGIONALE A SCUOLE CHE DANNO LIBRI TESTO IN COMODATO GRATUITO A STUDENTI SCUOLE STATALI, PARITARIE E PRIMI TRE ANNI SISTEMA FORMAZIONE”  
 
Venezia, 3 giugno 2014 - La Giunta veneta, su proposta dell’Assessore all’istruzione e formazione professionale Elena Donazzan, ha approvato un bando per la concessione del contributo regionale “Libri di Testo e Strumenti Didattici Alternativi in Comodato” per l’anno scolastico-formativo 2014-2015. Il finanziamento ammonta complessivamente a 1.242.454 euro stanziati nel bilancio regionale di cui 442.454 di provenienza statale e 800.000 di provenienza regionale. Il provvedimento è diretto alle scuole statali, paritarie e non paritarie, secondarie di I e Ii grado che forniranno i libri di testo in comodato gratuito agli studenti iscritti, nonché ai centri di formazione professionale accreditati che forniranno i libri di testo in comodato gratuito agli studenti iscritti ai primi tre anni. Potranno accedervi le famiglie con una situazione Isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente) da 0 ad 10.632 euro. “Attualmente – ricorda Donazzan – per procurarsi i libri di testo, tali famiglie devono prima sostenere la spesa per l’acquisto dei libri e poi chiedere alla Regione il contributo per il buono-libri. Per aiutarle evitando loro di sostenere anticipatamente queste spese, in una fase in cui il sistema dell’istruzione subisce la riduzione delle disponibilità, abbiamo ritenuto necessario avviare e privilegiare la sperimentazione del comodato d’uso dei libri di testo. In tal modo si possono avere i libri gratuitamente, poiché la Regione aiuta finanziariamente le scuole all’acquisto e al comodato dei libri”. L’acquisto ed il comodato da parte delle scuole potranno essere effettuati sia in forma individuale, sia collettiva; potranno riguardare sia libri di testo, sia altri tipi di documenti, (ad esempio: dispense, ricerche, programmi costruiti specificamente), scelti dalla scuola, sia ausili indispensabili alla didattica (ad esempio: audio-libri per non vedenti); i libri, gli elaborati e gli ausili potranno essere predisposti da qualsiasi tipo di soggetto pubblico o privato, compresi i docenti e potranno essere sia in formato cartaceo, sia digitale o altro tipo. La deliberazione sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione e sul sito internetregionale: http://www.Regione.veneto.it/web/istruzione/libri_in_comodato  
   
   
LOMBARDIA.RICERCA,ASSESSORE:CONIUGARE CONOSCENZA E VALORI  
 
Milano, 3 giugno 2014 - "Regione Lombardia ha tra le sue priorità la ricerca, l´innovazione e la formazione dei giovani che possano tradurre in azioni concrete idee e studi e così portare benefici all´intera società". E´ quanto ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione intervenendo all´apertura del primo ciclo di lezioni della ´Scuola per la formazione dei ricercatori´, promossa dall´Istituto di Antropologia per la Cultura della Famiglia e della Persona, in collaborazione con la Fondazione Irccs Ca´ Granda Ospedale Maggiore Policlinico e l´Università Cattolica del Sacro Cuore. Coniugare Conoscenza E Valori - "A volte - ha aggiunto l´assessore - si danno per scontati i valori nel campo della ricerca. Ma la ricerca la fanno le persone che sono portatrici di valori. L´obiettivo da raggiungere deve essere coniugare scienza, sapienza e conoscenza con principi e valori". Reperimento Risorse - "Il mio impegno e la volontà della Regione è essere vicini concretamente, anche con lo stanziamento di fondi, alle persone che vogliono impegnarsi. Stiamo cercando queste risorse - ha sottolineato l´assessore - con l´obiettivo anche di raddoppiare in quattro anni gli investimenti in ricerca che oggi sono pari all´1,6 per cento del Pil. Con l´assestamento di bilancio istituiremo il fondo regionale per la ricerca perché vogliamo fare in modo che chi ha le competenze, la capacità e la determinazione di mettersi in gioco possa farlo. Fondi Privati - "E´ importante - ha concluso - anche riuscire a reperire risorse da privati. Da questo punto di vista i ricercatori devono avere anche una formazione manageriale per fare in modo sempre di più che ciò che viene dalla loro creatività possa trasformarsi in patrimonio sia culturale che produttivo".  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO, L’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA FINANZIA TUTTI I NON BENEFICIARI  
 
Milano, 3 giugno 2014 – Tutti gli studenti in graduatoria per una delle borse di studio erogate dal Cidis (Consorzio per il diritto allo studio) nell’anno accademico 2013/2014 e del prossimo anno accademico 2014/2015 che non hanno ottenuto la borsa o non potrebbero ottenerla l’anno prossimo per mancanza dei fondi necessari la riceveranno. Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Milano-bicocca ha approvato nella seduta di ieri uno stanziamento di 1.800.000 euro (500 mila quest’anno e 1.300.000 per il prossimo) da destinare al finanziamento della borse per i cosiddetti studenti idonei non beneficiari. Il finanziamento copre gli idonei non beneficiari iscritti al primo anno delle lauree triennali e magistrali e agli anni successivi delle lauree triennali. Lo stanziamento è stato interamente finanziato con i fondi del bilancio di Ateneo. Accanto a questo provvedimento è stata adottata anche una rimodulazione delle borse di studio erogate direttamente dall’Università. In particolare, ai bandi per il conferimento delle borse di studio di Ateneo potranno partecipare gli studenti che hanno un reddito Iseeu poco sopra 20.728,45 euro, il limite previsto dal bando Cidis, fino al limite massimo di 28.000 euro. La riforma delle borse di Ateneo introduce anche la modulazione dell’importo in base alla provenienza geografica dello studente rispetto al comune sede del corso erogato: 1.000 euro per lo studente in sede (comune e provincia), 1.200 per lo studente pendolare (altra provincia lombarda) e 3.200 per lo studente fuori sede (comuni fuori dalla Lombardia con tempi di percorrenza superiori a 90 minuti). I fondi stanziati per questa rimodulazione sono pari a 1.000.000 di euro. «Questo nuovo sistema – chiarisce il rettore Cristina Messa – ha due obiettivi. Da una parte, mettiamo fine alla spiacevole situazione degli studenti idonei per una borsa di studio regionale che non riescono a ottenerla, rimanendo sospesi in graduatoria per molti mesi. Dall’altra, vogliamo avere un sistema di borse di studio sempre più efficace, evitando sovrapposizioni di reddito tra gli studenti che concorrono a una borsa per il diritto allo studio finanziata con i fondi del Miur e della Regione e gli studenti che concorrono alle borse di studio finanziate direttamente dal nostro Ateneo. In questo modo prevediamo anche un significativo aumento degli studenti borsisti». Il piano di modifica delle borse di studio di Ateneo è stato concepito e discusso anche al “Tavolo” sul Diritto allo studio, che riunisce studenti e governance dell’Università. La nascita del “Tavolo” ha segnato l’avvio di una stagione di confronto costruttivo con gli studenti segnata da diverse riforme, tra le quali l’introduzione dei crediti di merito (comunicato stampa), il piano di incentivazione economica degli studenti con voti alti e esami nei tempi, senza vincoli di reddito, lanciato per la prima volta in Italia dall’Università di Milano-bicocca. «Il nuovo sistema di articolazione delle borse di studio – dice Alberto Giudici, presidente del Consiglio degli Studenti – al quale abbiamo potuto contribuire attivamente, armonizza le due tipologie di sostegno, quello regionale e quello universitario, garantendo al tempo stesso maggiore sicurezza e tranquillità agli studenti che hanno i requisiti per ottenere il sussidio».  
   
   
VENETO: AUMENTATE LE RISORSE REGIONALI (1.360.000 €); INNOVATIVO INTERVENTO ‘PIU’ SPORT A SCUOLA’ PER BAMBINI ELEMENTARI  
 
Venezia, 3 maggio 2014 - Si è riunita il 30 maggio a Venezia, Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, la Consulta regionale per lo sport - organismo previsto dalla legge regionale n.12 del 1993 che comprende le associazioni sportive più rappresentative del territorio ed è presieduta dal vicepresidente e assessore allo sport Marino Zorzato - per l’ esame della proposta di piano annuale d’interventi per il 2014 e del bando che sarà portato prossimamente all’attenzione e approvazione del governo veneto. I dirigenti regionali presenti all’incontro hanno informato i consultori dell’aumento delle risorse finanziarie per il settore sportivo, passate nel bilancio regionale 2014 a 1.360.000 euro rispetto ai 1.200.000 dell’anno precedente; inoltre per lo sviluppo delle attività sportive venete sono stati destinati ulteriori stanziamenti: 30 mila euro per la ‘voga alla veneta’; 100 mila euro per la promozione e lo sviluppo della pratica sportiva delle persone con disabilità; e l’invariato sostegno regionale di 400 mila euro per promuovere l’attività motoria e l’avviamento allo sport nelle scuole che prevede, da quest’anno, l’introduzione a titolo sperimentale di un’ attività specifica per introdurre “più sport a scuola”, tramite una pratica di psicomotricità che consolidi gli schemi motori di base (rispetto al consueto ambito dell’attività pre-sportiva) nei primi due anni delle elementari. La Consulta ha approvato all´unanimità il piano ringraziando il vicepresidente per le maggiori risorse destinate al sistema sportivo regionale, per l´innovatività del nuovo progetto “piu sport a scuola”, per le risorse per la “Voga Veneta” e il bando a favore della pratica sportiva per i diversamenti abili. Il finanziamento complessivo di 1.360.000 euro nella proposta di piano è così ripartito: 300 mila euro alle Province venete per le funzioni ad esse conferite nel settore secondo la legge del 2001; 443.500 euro per organizzare manifestazioni sportive e concorrere al sostegno di quelle promozionali, agonistiche e spettacolari; 75.000 euro per favorire la preparazione degli atleti nelle scuole approvate dal Ministero dell’Istruzione; 30 mila euro per la divulgazione della cultura e dei valori dello sport; 50 mila euro per la partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi; 455 mila euro per interventi di carattere straordinario e di grande rilevanza “in particolare quelli – rileva Zorzato – che saranno correlati alla commemorazione del centenario della grande guerra, oltre alle manifestazioni di caratura internazionale e di grande richiamo di pubblico. Constato con soddisfazione che lo sport veneto continua ad espandersi e che la Regione fa la sua parte ogni anno. Alcuni semplici dati lo dimostrano: nel 2013 abbiamo finanziato e sostenuto 160 manifestazioni sportive di cui 15 a carattere straordinario. Delle 129 manifestazioni prettamente sportive, 65 sono state internazionali, 35 nazionali e 29 regionali, confermando che il Veneto è primo nello sport italiano”. La Consulta regionale per lo sport è composta da rappresentanti di enti locali, del Coni regionale, da federazioni sportive nazionali, da enti sportivi nazionali maggiormente rappresentativi a livello regionale (tenuto conto del numero delle società sportive o ricreative motorie affiliate, del numero di tesserati e dell´ attività svolta nel Veneto), dagli istituti superiori di educazione fisica con sede nel Veneto, dall’ufficio scolastico regionale, dalla regione militare nord – est.  
   
   
GLI STUDENTI E L’ANFITEATRO MORENICO D’IVREA: UN CONCORSO DI IDEE PER DIFENDERE LA BIODIVERSITÀ  
 
Torino, 3 giugno 2014 - Giovedì 5 giugno alle 10 nella chiesa di Santa Marta ad Ivrea, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, si terrà la cerimonia di premiazione del concorso di idee “La rete ecologica che vogliamo”. Il concorso è stato bandito dalla Provincia di Torino nell’ambito del progetto di progettazione partecipata della Rete Ecologica a livello locale nell’area pilota dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, finanziato dal Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte. Al concorso, finalizzato all’elaborazione grafica e descrittiva sulle tematiche del recupero, della salvaguardia e della valorizzazione della biodiversità, hanno aderito le classi I G e Ii B del Liceo Scientifico “Antonio Gramsci” di Ivrea (docente coordinatore Ivana Pavignano) e le classi Iv A e Iv B dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Carlo Ubertini di Caluso” (docente coordinatore Rosanna Vigliocco). Prima di elaborare i loro progetti, gli studenti hanno seguito alcune lezioni, tenute dai funzionari dei Servizi Pianificazione Territoriale e Risorse Idriche della Provincia e dedicate all’illustrazione del progetto della Rete Ecologica Provinciale. Gli allievi studenti hanno proposto interessanti interventi di riqualificazione, tutela e valorizzazione di aree con valenza naturalistica ed ambientale nei Comuni di Ivrea e Caluso. La proposta della classe I G del Liceo Scientifico “Gramsci” riguarda la realizzazione della “Passeggiata lungo il fiume” Dora Baltea nei pressi dell’istituto scolastico: un percorso ludico-sportivo accompagnato da sei pannelli illustrativi con testi in italiano, inglese, francese e braille. L’area di studio della classe Ii B del “Gramsci” ha riguardato invece le zone comunemente conosciute come “lago di città” (oggi adibite ad area mercatale della città di Ivrea) e la vicina palude, proponendo la creazione di un parco che diventi luogo ideale per la socializzazione, il relax, l’attività fisica e la contemplazione della natura. La proposta, attenta anche alla pubblicizzazione del nuovo Parco, ha previsto la realizzazione di poster e volantini come strumenti promotori di “Ivrea all’aperto”. La Iv A dell’ Istituto “Ubertini” di Caluso ha proposto l’ampliamento e la sistemazione del primo tratto scoperto del canale Traversaro, nei pressi del Parco Provinciale del Lago di Candia, con la ricollocazione di specie arboree autoctone e la realizzazione di un sottopasso a tenuta d’acqua per l’attraversamento sicuro e asciutto di animali non acquatici. L’ambito progettuale della classe Iv B dell’Ubertini ha riguardato l’area della Paludetta, all’interno del Parco Provinciale del Lago di Candia, con l’ampliamento e la sistemazione della copertura arborea autoctona e la realizzazione di una passerella entro un percorso circolare finalizzato a facilitare la fruizione del lago di Candia da parte dei visitatori. Come Si Progetta La Rete Ecologica Provinciale: La Tutela Della Biodiversità Come Impegno Delle Comunità Locali Un luogo comune duro a morire vuole che la tutela dell’ambiente sia in una certa misura incompatibile con le attività economiche e sociali umane e che la tutela della biodiversità, se spinta alle estreme conseguenze, provochi una reazione di rigetto da parte delle popolazioni interessate agli interventi di tutela. La Provincia di Torino lavora concretamente per smentire questo luogo comune e, nel maggio del 2013, ha ottenuto un finanziamento di circa 220.000 Euro dalla Regione Piemonte per interventi volti alla tutela e all´incremento della biodiversità, per l’elaborazione di un progetto di Rete Ecologica dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea e per la sensibilizzazione dei portatori di interesse locali sulla gestione a lungo termine delle aree naturali. Il finanziamento regionale è stato erogato nell’ambito del bando relativo alla misura 323 del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, con l’obiettivo di accompagnare la progettazione e la realizzazione di una vera e propria Rete Ecologica Provinciale, intesa come interconnessione tra aree naturali e come strumento per il contenimento del consumo di suolo, uno degli obiettivi prioritari del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale approvato nel 2011. A un anno di distanza dallo stanziamento dei fondi si può tracciare un primo bilancio di quanto è stato progettato e realizzato in quei Parchi e Riserve naturali di interesse provinciale e in quei S.i.c. (Siti di Interesse Comunitario) appartenenti alla Rete Natura 2000 che erano stati individuati come "nodi" della Rete Ecologica Provinciale. Per accompagnare la progettazione degli interventi è in corso l’organizzazione di incontri informativi per ogni sito, per coinvolgere i cittadini e illustrare loro le finalità degli interventi stessi. È stato realizzato un filmato sul “Pelobates fuscus insubricus”, una specie di Rospo particolarmente tutelata, che verrà proiettato durante gli incontri con la cittadinanza. È prevista inoltre l´organizzazione di dieci sessioni di inanellamento ornitologico a scopo didattico a Candia e Oulx con la partecipazione di esperti del Gruppo ornitologico Piemontese. Per saperne di più: www.Provincia.torino.gov.it/territorio/strat_strumenti/
misura323/presentazione
 Gli Interventi Per La Conservazione Della Biodiversità Stagno del Bersaglio di Chiaverano Negli ultimi due mesi sono stati realizzati interventi di potenziamento del sito riproduttivo del “Pelobates fuscus insubricus” e di ampliamento dell’habitat dell’ontaneto, così come previsto dal Piano di Gestione del S.i.c. Sono stati eseguiti lavori di ripristino dello stagno, per creare le condizioni per la riproduzione dell’anfibio. Ex-maceratorio della Canapa di Burolo Rimodellamento del canale di sgrondo, realizzazione di un’area di supporto al sito riproduttivo del Pelobate, elaborazione di un protocollo di gestione dell’area, monitoraggio biennale della popolazione del Pelobate, che si riproduce all´interno dell’ex Maceratoio Parco Naturale Provinciale del Lago di Candia Sono stati completati gli interventi forestali per il miglioramento dello stato fisionomico e strutturale dell’habitat del bosco igrofilo della palude: contenimento delle specie esotiche vegetali che ne minacciano la conservazione (Ailanto, Robinia, Acero negundo, Fitolacca), realizzazione di una fascia arboreo-arbustiva con specie autoctone lungo il perimetro della palude (con finalità di connessione ecologica e di protezione del sito), realizzazione di due rospodotti lungo la Strada Provinciale 94 Candia-caluso. In ambito faunistico, sono in corso il monitoraggio e la lotta alla diffusione del Gambero rosso della Louisiana, una specie alloctona considerata fra le cento più pericolose ed invasive in Europa. In ambito botanico, si sta operando per il contenimento del Loto, anch’esso non autoctono e altamente invasivo, per prevenire le conseguenze negative della sua diffusione sulla tutela e conservazione degli habitat presenti all’interno del Sic. Parco Naturale Provinciale Colle del Lys E’ in corso un intervento sperimentale per la conservazione e riproduzione ex situ della Euforbia gibelliana peola, una specie botanica endemica con una distribuzione molto localizzata ed un valore naturalistico elevato. L´attività è possibile grazie alla collaborazione offerta alla Provincia di Torino dal Centro per la biodiversità vegetale del Parco naturale regionale del Marguareis e dal Servizio Verde del Comune di Torino. Si stanno attuando la riproduzione e la moltiplicazione in serra degli esemplari prelevati nel parco, allo scopo di incrementare la presenza dell’Euforbia gibelliana peola nel sito e consentirne una futura diffusione naturale. Parco Naturale della Rocca di Cavour Sono stati completati il recupero e il miglioramento forestale dell’habitat dei boschi di Castagno (minacciati da alcuni agenti patogeni come il Cinipide Galligeno) e il controllo di specie esotiche invasive (Robinia, Ailanto e Quercia rossa), al fine di massimizzare le funzioni ecologiche del bosco. Il 17 maggio scorso è stata organizzata con successo una giornata di sensibilizzazione della cittadinanza, durante la quale le Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia ed alcuni gruppi e associazioni di volontariato locali, coordinati dal Servizio Aree Protette, hanno realizzato un rimboschimento con 300 alberi prodotti dal vivaio del Parco provinciale del Monte San Giorgio di Piossasco. Sono anche state posizionate alcune staccionate in legno, a protezione dei percorsi turistici della Rocca. Riserva Naturale dello Stagno di Oulx - Lago Borello Sono in corso interventi per la conservazione e l’incremento della biodiversità dell´area, con particolare attenzione alle specie strettamente associate ad habitat rari o particolarmente vulnerabili, come le zone umide (stagni, canali, risorgive) e le torbiere. Si sta ripristinando il reticolo idrografico minore, per favorire la riproduzione della spcie autoctona del Gambero di fiume ed incrementare la presenza di corridoi ecologici lineari. Tra gli obiettivi degli interventi che sono stati programmati vi è anche la prevenzione degli incendi, che periodicamente interessano l’area, grazie al contenimento del canneto, alla creazione di una fascia gestita a prato a sfalcio lungo il perimetro del Sic e al diradamento forestale volto alla riduzione della biomassa combustibile. Sito di Interesse Comunitario Stagni di Poirino – frazione Favari E’ in corso la realizzazione di un sito riproduttivo alternativo agli invasi esistenti, grazie alla riattivazione di un piccolo stagno e al ripristino di agro-ecosistemi tradizionali, che rappresentano habitat favorevoli per la sopravvivenza del Pelobate fosco. Tale specie anfibia predilige infatti suoli poco compatti ad allagamento temporaneo e non permanente, di origine alluvionale e terreni adibiti ad uso agricolo. L’elaborazione Partecipata Della Rete Ecologica Dell’anfiteatro Morenico Di Ivrea La Rete Ecologica dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea assume particolare importanza, perché è oggetto di una progettazione partecipata, con una serie di approfondimenti di tipo urbanistico sui Piani Regolatori di alcuni Comuni dell’area. La sensibilizzazione e il coinvolgimento dei portatori di interessi vengono portati avanti grazie a metodologie di educazione ambientale non formale, caratterizzate dalla volontarietà, dalla partecipazione attiva e dallo scambio di idee. La progettazione partecipata sta coinvolgendo 35 Comuni dell´Anfiteatro Morenico d´Ivrea, con l’individuazione di tre Comuni-pilota, Ivrea, Pavone e Bollengo, per i quali dovrà essere elaborata una proposta di Rete Ecologica locale, da considerare in occasione della prima Variante generale al Piano Regolatore di ciascun Comune o di una sua Variante strutturale. L’elenco di tutti i Comuni coinvolti nell’iniziativa comprende Albiano d´Ivrea, Azeglio, Banchette, Bollengo, Borgofranco d´Ivrea, Borgomasino, Burolo, Candia Canavese, Caravino, Cascinette d´Ivrea, Chiaverano, Colleretto Giacosa, Cossano Canavese, Fiorano Canavese, Ivrea, Lessolo, Loranzè, Maglione, Mercenasco, Montalto Dora, Palazzo Canavese, Parella, Pavone Canavese, Perosa Canavese, Piverone, Quassolo, Romano Canavese, Salerano Canavese, Samone, San Martino Canavese, Scarmagno, Settimo Rottaro, Strambino, Vestignè e Vische. Fra il dicembre 2013 e l’aprile di quest’anno, in collaborazione con E.n.e.a. (Ente Nazionale Energia ed Ambiente) ed il Politecnico di Torino, sono stati organizzati tre workshop a Pavone Canavese, Bollengo ed Ivrea, articolati in due sessioni: una “plenaria”, dedicata alla presentazione degli obiettivi del progetto e delle modalità di attuazione; una sessione tematica, volta a verificare e ridefinire il disegno di Rete Ecologica Provinciale alla scala locale e ad individuare gli elementi di maggiore pregio naturalistico del territorio che possano diventarne parte. Sulla base dei risultati emersi dai lavori di progettazione partecipata e delle criticità rilevate, sono stati implementati i dati a disposizione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale ed avviati gli approfondimenti con i Comuni pilota.
 
   
   
“DEPLOY YOUR TALENTS”: IMPRESE E SCUOLE INSIEME PER RILANCIARE SCIENZA E TECNOLOGIA, OLTRE GLI STEREOTIPI ITALIA PRIMO PAESE, DOPO LA FRANCIA, AD AVER SVILUPPATO SUL TERRITORIO IL PROGRAMMA DI CSR EUROPE  
 
Milano, 3 giugno 2014 – Rilanciare gli studi delle discipline tecnico-scientifiche e superare gli stereotipi di genere che le caratterizzano, costruendo partnership tra scuole e imprese: questo il principale obiettivo del programma Deploy Your Talents - Stepping up the Stem (Science, Technology, Engineering & Mathematics) agenda for Europe, promosso a livello europeo da Csr Europe e realizzato in Italia da Fondazione Sodalitas. Oggi ne sono stati presentati i risultati - attraverso la voce di insegnanti, ragazzi e rappresentanti d’impresa - presso l’Auditorium di Assolombarda. Da febbraio a maggio 2014 i professionisti di 7 grandi imprese hanno accompagnato più di 200 ragazzi di 7 Istituti Scolastici di Milano e provincia in un percorso di incontri in aula e visite aziendali, durante i quali poter condividere le competenze richieste dalle imprese e ricevere tutte le indicazioni necessarie per orientare le proprie scelte di studio e di carriera. L’italia è stato il primo Paese europeo, dopo la Francia, ad aver sviluppato Deploy your Talents sul territorio. Sono stati protagonisti del percorso: Accenture con l’Iis Curie-sraffa, Ca Technologies con il Polo Linguistico A. Manzoni, Huawei Italia con il Liceo Classico Tito Livio, Ibm Italia con l’Iis Carlo Cattaneo, Randstad Italia con l’Itcs Schiaparelli-gramsci, Sandvik Italia con l’Iis Paolo Frisi, Stmicroelectronics con il Liceo Scientifico Vittorio Veneto. Fondazione Sodalitas ha realizzato Deploy your Talents come partner italiano di Csr Europe in collaborazione con Assolombarda e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Il prima e il dopo Gli oltre 200 ragazzi coinvolti, in fase di avvio del percorso, hanno dichiarato ampio interesse verso gli argomenti relativi alla scienza e alla tecnologia (80,5% ragazzi; 70% ragazze). Le ragazze, in particolare, hanno sottolineato più dei ragazzi il valore di queste discipline al di là delle specifiche scelte di carriera (lo pensa l’80,5% delle ragazze contro il 64% dei ragazzi) e la necessità crescente che queste competenze rivestiranno nel futuro della società (lo pensa l’88,5% delle ragazze contro l’82% dei ragazzi). Le testimonianze di professionisti d’impresa con formazione Stem, il coinvolgimento attivo degli insegnanti e le visite in azienda hanno fornito agli studenti coinvolti ulteriori strumenti per guardare a queste discipline con interesse e determinazione. I questionari somministrati al termine del percorso hanno infatti rilevato: un aumento dell’interesse verso le professionalità negli ambiti della scienza e della tecnologia, soprattutto per i ragazzi (dal 49,5% al 67,5%); un minore senso di inadeguatezza tra le ragazze rispetto a queste materie (dal 41,5% al 39%); una maggiore fiducia nell’Istituzione scolastica come luogo in cui acquisire strumenti e informazioni utili per il proprio orientamento professionale (dal 48,5% al 68,5% nei ragazzi; dal 48,5% al 60,5% nelle ragazze). Anche gli insegnanti hanno rilevato questi cambiamenti positivi a seguito del percorso con le imprese. “L´esperienza della visita aziendale è stata favolosa, gli studenti non se ne sarebbero andati mai. Ne hanno capito il valore aggiunto e apprezzato la professionalità” ha dichiarato una Professoressa. Anche a nome loro oltre che mio e della scuola vi ringrazio. La giornata è stata curata in ogni minimo dettaglio e ha fatto sentire i ragazzi grandi ed importanti e i ragazzi hanno agito di conseguenza come tali. Questo è sicuramente un dato importante”. “È stato per tutti noi un piacere ed un’esperienza bellissima, al di là di ogni aspettativa” ha commentato un’impresa. Da ieri ogni collega che incontro non fa altro che dirmi quanto la presenza dei ragazzi sia stata apprezzata. Molti l’hanno definita nei più svariati modi: un raggio di sole, un ritorno alla giovinezza, un momento unico. Sono rimasti tutti entusiasti e mi hanno chiesto a quando la prossima. Devo ammettere che l’organizzazione è stata impegnativa, ma ne è valsa sicuramente la pena!” Il progetto Deploy your Talents è sviluppato da Csr Europe nell’ambito della campagna europea Skills for Jobs che, lanciata con il supporto della Commissione Europea, coinvolge più di 5.000 imprese di tutto il continente nell’individuazione di strumenti e soluzioni per affrontare più efficacemente le sfide legate a competenze e occupabilità.  
   
   
BOLZANO, FRUTTA NELLE SCUOLE: IN ALTO ADIGE COINVOLTI 10.820 ALUNNI  
 
Bolzano, 3 giugno 2014 - Sono 10.820 gli alunni di 826 classi di complessivi 48 istituti di scuola elementare in Alto Adige (per un totale di 142 plessi) ad aver fruito di porzioni di frutta/verdura come merenda per la pausa grazie al progetto "Frutta nelle scuole". Venerdì 30 maggio 2014, presso la scuola elementare "Tambosi" nel quartiere di Oltrisarco a Bolzano si è svolta una delle giornate a tema. La manifestazione "Frutta nelle Scuole", che nell´anno scolstico 2014/2015 giunge alla sua quinta edizione ed è patrocinata dalla Provincia, è promossa dai Ministeri delle politiche agricole, della salute, dell´istruzione e dall´Unione Europea con un apposito programma (che lo finanziano in toto per quanto attiene la distribuzione) finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari (fra i 6 e gli 11 anni). Tra gli obiettivi perseguiti anche quello di offrire ai bambini più occasioni per conoscere e "verificare concretamente" prodotti naturali diversi in varietà e tipologia, quali opzioni di scelta alternativa, per sviluppare una capacità di scelta consapevole e giungere altresì a realizzare un più stretto rapporto tra il "produttore-fornitore" e il consumatore. Associare la frutta e la verdura a esperienze piacevoli, divertenti e interessanti aumenta le probabilità che il consumo di frutta e verdura (fresca tal quale, già porzionata e pronta all´uso, servita sotto forma di centrifugati o spremute) si trasformi da episodico e poco attraente, quale spesso è per molti bambini, in una piacevole abitudine. A tal fine vengono proposte iniziative per presentare la frutta e la verdura in una veste nuova: non più semplicemente come alimenti che fanno bene alla salute, ma anche come alimenti buoni, moltiplicando le occasioni in cui gli alunni possono fare esperienza diretta della frutta e della verdura: toccarla, annusarla, gustarla. In Italia partecipano al progetto 9.018 scolastici con 1.461.254 alunni. Accanto alla distribuzione di frutta e verdura (tra le mele distribuite, alcune varietà erano altoatesine messe a disposizione dai consorzi della frutta locali Vog e Vip) , il progetto è integrato con giornate incentrate sulla frutta, i "Frutta Days", con visite nei masi didattici, e la realizzazione di orti scolastici. Le misure di accompagnamento in provincia si sono articolate in questo modo: giornata a tema, 271 alunni coinvolti in 3 misure realizzate presso I.c. Merano 2, I.p. Brunico - Val Pusteria e I.c. Bolzano 4 Oltrisarco visita al maso didattico, 199 alunni coinvolti in 5 visite presso la Fattoria Didattica Maso Pilling, dalle classi di I.c. Merano 2 e I.c. Bolzano 4 Oltrisarco orto scolastico, 196 alunni coinvolti in 2 misure realizzate nelle scuole I.c. Merano 2 e I.p. Brunico - Val Pusteria. Gadget, un puzzle ad ogni alunno (10.820) distribuiti in lingua italiana o in lingua tedesca in relazione alla tipologia di scuola. Presso la scuola primaria "A.tambosi" nel quartiere di Oltrisarco a Bolzano, nell´ambito della giornata a tema programmata per la mattinata di oggi, venerdì 30 maggio 2014, a cui hanno partecipato 4 classi per un totale di 75 alunni, era presente anche il referente per l´Alto Adige Andreas Werth, direttore dell´Ufficio servizi agrari della Provincia, che si è confrontato con Rosanna Zampedri dell´Area pedagogica. Entro il 25 giugno 2014 (ore 18.00) le scuole possono presentare le iscrizioni per aderire alla nuova edizione del progetto "Frutta nelle scuole" relativa all´anno scolastico 2014/2015 dal sito governativo http://www.Fruttanellescuole.gov.it/  alla pagina "adesioni anno scolastico 2014-2015"  
   
   
FVG: PREMIATI STUDENTI DEL CONCORSO SULLA LEGALITÀ FISCALE  
 
Udine, 3 giugno 2014 - "Il concorso ´La scuola promuove la legalità fiscale´ stringe un´alleanza tra la Regione, le scuole e le università. E´ un´alleanza che si celebra con la creatività di tanti studenti, una risorsa immateriale importantissima perché aiuta a vedere le cose con intelligenza, divertimento e in modo più lucido". Lo ha affermato l´assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni nel corso della cerimonia di premiazione del concorso promosso dalla Direzione regionale Finanze. Il bando chiedeva ai partecipanti di inventare un personaggio e un fumetto per descrivere il significato della legalità fiscale e l´impatto sociale che riveste il pagamento dei tributi in regione. "I premi che riceverete oggi - ha spiegato Peroni ai ragazzi che hanno affollato l´auditorium della Regione - sono un merito al vostro lavoro, per il quale vi siamo grati e che utilizzeremo per migliorare la qualità dei nostri servizi". Peroni ha sottolineato come sia strategico discutere di legalità fiscale "perché il rispetto delle regole non è un concetto astratto, non è una cosa ´che si deve fare per forza´, ma è ciò che serve a realizzare l´armonia e la tenuta di una comunità". "Ci sono le regole - ha fatto notare l´assessore - che sovrintendono al meccanismo della raccolta delle risorse e sul cui rispetto siamo tutti chiamati a vigilare, perchè se qualcuno si sottrae, danneggia gli altri. Sono concetti che a volte sfuggono, perché si suole affermare che le tasse sono un argomento tecnico, complicato. Spesso banalizzato pericolosamente: si sente dire che le tasse sono troppe, e soprattutto, cosa molto grave, che siccome sono troppe è lecito non pagarle. Le istituzioni, ma soprattuto la scuola, che ha una funzione più nascosta rispetto a quella di impartire nozioni, che è di educarvi ad essere cittadini, ovvero consapevoli di essere parte di una comunità, hanno il dovere - ha concluso Peroni - di trasmettervi concetti appropriati". Per le scuole secondarie di primo grado il primo premio nella categoria grafica è andato all´istituto comprensivo di Codroipo "Bianchi" e nella categoria video all´istituto comprensivo Majano e Forgaria. Per le scuole secondarie di secondo grado (biennio) il primo premio nella categoria grafica è stato vinto dall´Isis "Malignani" di Cervignano e in quella video dall´Istituto tecnico aereonautico "Nobile" di Fagagna; per il triennio, invece, hanno vinto il liceo artistico e istituto d´arte "Nordio" di Trieste (grafica) e ancora il "Nobile" di Fagagna nel settore video. Lisa Migli e Manoj Rollo, rispettivamente per grafica e video, hanno vinto il primo premio nella categoria studenti universitari.  
   
   
SCUOLA. NELLE PERIFERIE DI ROMA LA PRIMA MENSA A ‘METRI ZERO’ IL CAMPIDOGLIO PRESENTA IL PRIMO PROGETTO DI MENSA SCOLASTICA DI UNA CITTÀ METROPOLITANA CON MENÙ PRODOTTO IN UNA ZONA INFERIORE AL KM DALLA SCUOLA E SERVITO ENTRO 24 ORE  
 
 Roma, 3 giugno 2014 - Sviluppo delle periferie, qualità del cibo e sostenibilità ambientale, grazie a mense scolastiche che si riforniscono a meno di un km dalle scuole servite. E’ la ‘mensa a metri zero’, il progetto destinato alle periferie romane presentato questa mattina in una scuola elementare del quartiere Cinquina dall’assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Paolo Masini, dall’assessora alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità Alessandra Cattoi e dal presidente del Municipio Iii Paolo Marchionne. Nel primo menù: pasta all’ortolana, polpette di carne bovina al pomodoro, insalata verde e pane realizzati con ingredienti provenienti esclusivamente dalle produzioni dell’area circostante la scuola destinataria della sperimentazione. Produzioni A Meno Di Un Km - Grazie alla partnership fra Roma Capitale, la Cooperativa Sociale Parsec Soc. Coop. E Cascina Global Service Srl., il menù scolastico di una scuola elementare della periferia di Roma nord – l’Istituto Comprensivo Uruguay, a Cinquina – serve da oggi prodotti di aziende distanti poche centinaia di metri dalla scuola, a ‘freschezza garantita’ perché raccolti entro le 24 ore. Il progetto, partito oggi in via sperimentale, coinvolgerà 300 bambini nell’anno scolastico 2014/2015. Le derrate saranno interamente fornite da una rete di produttori locali, appartenenti all’area geografica della Riserva Naturale della Marcigliana. La mensa scolastica servirà prodotti agricoli e agroalimentari a Km “davvero zero”, freschi e genuini e depositari dei valori della cultura locale. I ragazzi, inoltre, impareranno direttamente a riconoscere la valenza qualitativa e culturale intrinseca delle produzioni del loro territorio di appartenenza, visto che la selezione dagli alimenti segue criteri di stagionalità e specifiche tecniche di cottura. A Scuola Di Biologico - All’interno del progetto sono previsti percorsi educativi per consentire agli alunni di seguire le coltivazioni e la produzione: una volta al mese le classi dell’Istituto visiteranno le fattorie limitrofe e saranno sollecitate al contatto diretto e allo studio di animali e piante. Nei terreni agricoli delle cooperative, poi, verrà ricavato uno spazio ‘Orto-scuola’ dedicato esclusivamente ai bambini dell’Istituto, grazie al quale sarà possibile imparare elementi di orticoltura e seguire direttamente le produzioni della mensa: nel giro di qualche mese, gli stessi alunni, saranno in grado di produrre parte del menù che consumeranno. Infine, il progetto prevede l’inserimento nei terreni agricoli di un sistema di smaltimento dei rifiuti improntato al riciclo e operato tramite macchinari di compostaggio. Il Marchio ‘Metri Zero’ - La mensa a ‘metri zero’, avviata in via sperimentale a cinquina nel maggio 2014 per essere applicata interamente nell’anno scolastico 2014/2015, è la fase ‘pilota’ di un progetto destinato ad allargarsi in altre scuole delle periferie di Roma, che potranno adottare il marchio “mensa a metri zero” attivando, sotto il coordinamento dell’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, progetti che coinvolgano produzioni locali situate a pochi km dai plessi scolastici. “Una Risorsa Per Le Periferie” - "Per la prima volta in Italia in una città metropolitana – ha spiegato l´assessore Paolo Masini - si fa un esperimento di questo tipo, tutto orientato allo sviluppo delle periferie. Coinvolgendo le scuole e le aziende del territorio si crea sviluppo e comunità. E’ un grande risultato, i bambini potranno seguire la crescita dei prodotti che poi mangeranno. E c´è anche un enorme valore ambientale: meno plastica e meno trasporti. Roma è il più grande comune agricolo d’Europa, con i suoi 50mila ettari. Una risorsa tutta da valorizzare". "Questo progetto si inserisce nel lavoro che stiamo portando avanti sull’educazione alimentare nelle scuole e l’impiego di prodotti ortofrutticoli a km zero”, ha commentato l’assessore Alessandra Cattoi. “Nelle scuole della Capitale il criterio della territorialità è ben presente visto che i prodotti vengono acquistati nel raggio di 300 chilometri, e questa è un´occasione unica per avvicinare le scuole della periferia romana al ´km zero´ coniugando didattica e cibi genuini ". “Un’iniziativa importante e innovativa, che siamo fieri parta dal nostro quartiere: un territorio che ha grandi potenzialità dal punto di vista agricolo e che vuole ripartire proprio dalla didattica, dalle produzioni locali e genuine e dalla filiera corta, anzi, è il caso di dirlo, ‘cortissima”, ha affermato il presidente del Municipio Iii Paolo Marchionne.  
   
   
VOLONTARIATO, LIGHT UP: GLI STUDENTI DI NABA E IL DESIGN PER IL SOCIALE  
 
Milano, 3 giugno 2014 - Naba, Nuova Accademia di Belle Arti Milano, entra a far parte di Light Up! "Giovani volontari illuminano Milano", il programma per la promozione del volontariato giovanile del Comune di Milano e Ciessevi – Centro servizi per il volontariato nella provincia di Milano. Alcuni studenti del Triennio in Design di Naba hanno raccolto la sfida di cimentarsi con il disagio sociale e per il proprio progetto di tesi lavorare all´ideazione di soluzioni di design in grado di migliorare la qualità della vita, le relazioni, la fruibilità o l´accesso degli spazi, di chi vive una condizione di sofferenza o a favore della comunità. Autismo, bullismo, carcere, persone "border line", riqualificazione dei quartieri, figli di genitori separati, sono i temi che i giovani progettisti sociali di Naba hanno scelto di affrontare. In questo modo potranno portare un contributo originale ed esclusivo all´interno del programma per il volontariato giovanile Light Up, quello di chi prova a cimentarsi con i temi sociali in una logica professionale, mettendo a disposizione anche le proprie competenze, anche in vista di un futuro lavorativo dopo il conseguimento della laurea. Le soluzioni di design realizzate potranno poi eventualmente essere testate con le associazioni di volontariato che operano sul territorio, per valutare la loro validità sul campo. Naba e i giovani designer sociali interverranno per presentare il loro lavoro in occasione dell´evento del 7 giugno, che si terrà a Palazzo Reale (Piazza Duomo, Milano) a partire dalle 16, organizzato da Officine Buone onlus. L´incontro sarà l´occasione per presentare i risultati di Light Up e per fare il punto sul volontariato giovanile a Milano. Interverranno all´evento l´Assessore per la Sicurezza e la Coesione Sociale, Protezione Civile, Polizia Locale e Volontariato del Comune di Milano - Marco Granelli - e il Presidente di Ciessevi - Lino Lacagnina. Ugo Vivone (presidente di Officine Buone) presenterà i risultati del contest video-sociale Action! insieme al presidente di giuria Maccio Capatonda (videomaker di culto con milioni di clic Youtube), che ha avuto grande risposta dai giovani che hanno dedicato alla parte giovane e buona della città. Informazioni su Light Up Sono oltre 3mila i giovani che hanno già aderito all´iniziativa e che sono impegnati in progetti di solidarietà, in collaborazione con le associazioni di Milano e provincia. Nello specifico: - 350 volontari hanno dai 3 ai 5 anni - 500 volontari hanno dai 6 ai 10 anni - 750 volontari sono pre-adolescenti, 11-13 anni - oltre 1.100 volontari hanno dai 14 ai 18 anni e applicheranno il passaporto del volontariato che certifica le competenze acquisite nel corso della loro esperienza di giovani volontari, esperienza che può fornire delle referenze anche per il loro curriculum vitae, in vista dell´ingresso nel mondo del lavoro. Molti giovani stanno inoltre sperimentando l´alternanza scuola-volontariato, che prevede dei percorsi in cui l´esperienza di volontariato ha l´obiettivo di conseguire competenze extra-scolastiche spendibili nel mondo del lavoro, e che si sono rivelati efficaci anche come occasione di orientamento e di riflessione sul loro futuro professionale. Gli oltre 3mila giovani volontari sono affiancati da circa 500 adulti: genitori, insegnanti, educatori, volontari e personale delle associazioni che contribuiscono all´accesso, realizzazione e supporto alle attività che si svolgono nell´ambito di Light Up.  
   
   
A SCUOLA SI DICE SI AD UNA VITA LIBERA DAL FUMO “SMOKE FREE CLASS COMPETITION”: UN ESEMPIO DI BUONA PRATICA DI PREVENZIONE DEL TABAGISMO A SCUOLA. 31 MAGGIO 2014 GIORNATA MONDIALE SENZA TABACCO  
 
 Venezia, 3 giugno 2014 - Il fumo di tabacco è ancora uno dei principali fattori di rischio per la salute in Italia e in tutto il mondo, si stima che solo in Italia ci siano circa 85.000 decessi all’anno riconducibili al suo consumo oppure alle conseguenze del fumo passivo. La Regione del Veneto da molti anni è impegnata attivamente in programmi ed iniziative che contrastano il fenomeno del tabagismo. Questo impegno comincia a portare i primi frutti; secondo i dati del sistema di sorveglianza Passi 2013 il Veneto è la regione italiana con la concentrazione più bassa di fumatori (23,4%), rispetto alla media nazionale del 27,2% registrando nel contempo un rilevante abbassamento dei fumatori nella fascia 18-24enni che è passata dal 32% del 2007 al 29% del 2013. Il dato è confermato anche dall’indagine Hbsc (Health Behaviour in School–aged Children) condotta dall’Oms dalla quale emerge che il campione veneto di 15enni intervistati è passato dal 21,4% di fumatori nel 2002 al 16% registrato nel 2010. Fin dagli esordi del Programma regionale per la prevenzione delle patologie fumo-correlate la Regione del Veneto ha sviluppato un’area specifica dedicata alla sperimentazione, valutazione, implementazione e coordinamento di programmi di prevenzione del tabagismo a scuola. Tale scelta è determinata da una serie di oramai consolidate ed importanti constatazioni riprese dalla letteratura internazionale. Il fumo di tabacco è dannoso ad ogni età, tuttavia, il rischio di sviluppare una patologia ad esso correlata (pneumologica, cardiovascolare, oncologica, ecc.) è strettamente dipendente dall’età di inizio. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), i fumatori che iniziano a fumare in giovane età e continuano a farlo regolarmente hanno il 50% di probabilità di morire a causa del tabacco. Inoltre, se le persone non iniziano a fumare durante l’adolescenza, hanno una bassa probabilità di diventare un fumatore regolare in età adulta e quindi prima si inizia a fumare e prima si instaura l’abitudine strutturata al fumo. Date tali considerazioni risulta evidente l’importanza di agire quanto più precocemente possibile al fine di prevenire o ritardare l’iniziazione al fumo tra i giovani e giovanissimi ed il passaggio dalla sperimentazione al fumo abituale. Riveste un ruolo fondamentale, pertanto, la linea di lavoro regionale che ha l’obiettivo di prevenire l’iniziazione al fumo nelle nuove generazioni attraverso programmi che vanno a sostenere le scelte salutari dei ragazzi facendo leva sullo sviluppo delle abilità sociali, dell’empowerment individuale e del protagonismo giovanile indispensabili presupposti nel sostenere la volontà di lavorare per costruire un mondo libero dal fumo. Ogni anno centinaia di classi di scuole venete di ogni ordine e grado partecipano a programmi di prevenzione del tabagismo a scuola basati su buone pratiche, grazie ad una proficua collaborazione e sinergia tra la Regione del Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, le Az.ulss e gli istituti scolastici del territorio: operatori sanitari e docenti uniti nell’obiettivo comune di formare nuove generazioni competenti e promotrici di una cultura della salute. Smoke Free Class Competition (Sfc) è un progetto europeo di prevenzione del tabagismo nato in Finlandia nel 1989 e da allora proposto ogni anno in tutta Europa con l’adesione di diversi paesi. Il Veneto ha aderito per la prima volta al Concorso Sfc nel lontano 1997/98 con la partecipazione, fin da subito, di centinaia di classi. Sono invitate a partecipare al Concorso Sfc le classi delle Scuole Secondarie di I° grado e le classi prime e seconde delle Scuole Secondarie di Ii° grado. L’edizione 2013/2014 è stata contrassegnata dallo slogan “Essenze e Profumo, niente fumo! ” prodotto dagli studenti della classe I° D dell’Istituto Comprensivo Statale “A. Gramsci” di Camponogara (Ve). Quest’anno hanno partecipato 134 classi venete per un totale di 2.945 studenti. Per iscriversi, le classi hanno sottoscritto un Contratto di Classe dove ogni alunno si è impegnato a non fumare almeno per il periodo del concorso dal 1° novembre 2013 fino al 30 aprile 2014. Durante questo periodo gli studenti hanno approfondito e discusso con gli insegnanti in classe argomenti relativi al fumo di tabacco, compilate mensilmente le Schede di Monitoraggio e il Diario di Classe, creato slogan, prodotti cartelloni dove indicare i motivi per essere smoke free e per smettere di fumare e coinvolti dei “simpatizzanti” cioè familiari, amici, conoscenti che si impegnano a smettere di fumare. Al termine del Concorso viene fatta una lotteria regionale tra tutte le classi venete iscritte con l’estrazione di: • I° premio regionale, alla prima classe estratta viene assegnato un premio del valore di 2.000 Euro fruibile in attività culturali o materiale didattico. • Ii° premio regionale, una borsa per la scuola per ciascun alunno della classe. • Premio regionale per un simpatizzante. Inoltre, è previsto un premio di partecipazione a ciascun studente smoke free per l’intero periodo del concorso. Le classi vincitrici dell’edizione 2013/2014 sono: I° premio regionale: Classe 1°As dell’Istituto di Istruzione Superiore “Jacopo da Montagnana” di Montagnana (Pd) Ii° premio regionale: Classe 1° C del Liceo Scientifico “M. Flaminio” di Vittorio Veneto. Premio Simpatizzante è stato assegnato alla zia di una alunna della classe Ii° B dell’Istituto Comprensivo Rovigo 4 (Ro) che ha smesso di fumare grazie al Concorso Sfc. I premi sono stati consegnati il 23 maggio a Padova presso l’Iis “Einaudi Gramsci” dal dr. Luca Gino Sbrogiò-direttore Sanitario dell’Az.ulss 14 Chioggia - Referente regionale dello Sfc e dalla dr.Ssa Mary Elizabeth Tamang - Referente per la Rete Internazionale Sfc - Dirigente Medico - Dipartimento di Prevenzione dell’Az.ulss 15 Alta Padovana. La premiazione è avvenuta in occasione di un evento formativo sulla media education che coinvolge operatori, docenti e peer educator veneti a testimonianza di un impegno della Regione del Veneto che continua alla ricerca di sempre più innovativi ed efficaci strumenti per promuovere scelte di vita salutari. Inoltre, la premiazione si svolge a ridosso della Giornata Mondiale Senza Tabacco che si celebra ogni anno il 31 maggio. Giornata Mondiale Senza Tabacco L´oms e i partner in tutto il mondo celebrano la Giornata mondiale senza tabacco, evidenziando i rischi per la salute associati al consumo di tabacco e sostenendo politiche efficaci per ridurre il consumo di tabacco. Il tema scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per celebrare la Giornata Mondiale senza Tabacco 2014 è: “La tassazione dei prodotti del tabacco” Aumento delle tasse sul tabacco L´epidemia globale del tabacco uccide quasi 6 milioni di persone ogni anno , di cui più di 600 000 sono non fumatori che muoiono per il fumo passivo. Se non saranno attuate politiche efficaci si prevede che entro il 2030 moriranno ogni anno oltre 8 milioni di fumatori. Più dell´80% di questi decessi prevenibili sarà tra le persone che vivono nei paesi a basso e medio reddito. Per la Giornata mondiale senza tabacco 2014, l´Oms e i partner invitano i paesi ad aumentare le tasse sul tabacco. Ridurre il consumo di tabacco salva vite umane Ai sensi della Convenzione quadro dell´Oms sul controllo del tabacco (Who Fctc), i paesi dovrebbero aumentare le tasse e il prezzo sui prodotti del tabacco per ridurne il consumo. La ricerca mostra che l’aumento delle tasse è più efficace nel ridurre il consumo di tabacco tra i gruppi a basso reddito e tra i giovani che iniziano a fumare. Un aumento del prezzo del tabacco del 10% diminuisce il consumo di tabacco di circa il 4% nei paesi ad alto reddito e fino all’ 8% nella maggior parte dei paesi a basso e medio reddito. Inoltre, l´aumento delle tasse sul tabacco è considerato la misura più conveniente di controllo sul tabacco. Il World Health Report 2010 ha indicato che un aumento del 50% delle tasse sul tabacco potrebbe generare un incremento di poco più di 1,4 miliardi di dollari in 22 paesi a basso reddito. Se assegnati alla salute, i fondi del governo per la sanità in questi paesi potrebbero aumentare fino al 50%. Obiettivi L´obiettivo della Giornata Mondiale Senza Tabacco 2014 è quello di contribuire a proteggere le generazioni presenti e future non solo dalle conseguenze devastanti per la salute, ma anche dalle piaghe sociali , ambientali ed economiche causate dal consumo di tabacco e dall´esposizione al fumo passivo. Gli obiettivi specifici della campagna del 2014 sono i seguenti: • i governi aumentino le tasse sul tabacco a livelli che ne riducano il consumo; • gli individui e le organizzazioni sociali incoraggino i governi ad aumentare le tasse sul tabacco a livelli che riducano il consumo. (Fonte sito Iss www.Ossfad.iss.it )  
   
   
UN PORTALE INFORMATIVO EUROPEO DEDICATO AGLI STANDARD AMBIENTALI  
 
Bruxelles, 3 giugno 2014 - In Europa disponiamo di una grande abbondanza di risultati di ricerca a sostegno degli standard relativi agli aspetti ambientali quali aria, acqua, suolo e rifiuti. Sipe ("An environmental Standards Information Portal for Europe"), un progetto finanziato dall´Ue, riunisce tutti questi risultati in un unico portale web dedicato, collegandoli a informazioni sugli standard e sulle politiche. Avviato a settembre 2012, il progetto è ora nei suoi mesi finali e il portale web Sipe-rtd è disponibile nella sua prima versione di prova all´indirizzo http://www.Sipe-rtd.info. Il portale contiene ben 190 linee politiche (suddivise in 3 600 articoli politici), 950 standard e circa 600 progetti finanziati dall´Ue o risultati di ricerca. L´obbiettivo del Sipe è quello di promuovere e incrementare l´utilizzo dei risultati della ricerca a sostegno degli standard (relativi ad aria, acqua, suolo e rifiuti) da parte di ricercatori, enti di standardizzazione, responsabili delle politiche e aziende/Pmi. Il portale è uno strumento che aiuta a raggiungere questo obbiettivo, offrendo un´interfaccia unica per le informazioni provenienti dalle comunità degli standard, delle politiche e della ricerca, che permette agli utenti di muoversi in modi diversi: usando le quattro sezioni ("Acqua e mari", "Aria", "Rifiuti e liquami", "Suolo e sedimenti"), cliccando sulle parole chiave nel cloud o semplicemente usando la ricerca libera. L´interconnessione delle informazioni si basa su fingerprint delle parole chiave che sono sviluppate per ciascun elemento nel portale web. Il trasferimento delle informazioni è agevolato da un modulo di inserimento e da un archivio di documenti. All´inizio sono state raccolte informazioni sui progetti di ricerca finanziati dall´Ue a sostegno degli standard, assieme ai loro risultati. Sono state inoltre connesse le direttive della Commissione europea in queste aree e i loro relativi compiti politici. Per descrivere tutti i set di dati è stata usata la stessa serie di parole chiave. Questo gruppo di parole chiave (riferito agli standard) è stato interconnesso mediante algoritmi in uno schema di classificazione delle parole chiave. Il portale è anche il risultato di un lungo processo di consultazione tuttora in corso. Un Interfacing Group, composto da rappresentanti delle parti interessate invitati, ha giudicato il concetto iniziale e continua a guidare lo sviluppo e la realizzazione del portale, garantendo che Sipe-rtd diventi uno strumento appropriato per l´uso e sostenibile. La partecipazione del pubblico è stata anch´essa organizzata mediante una rete delle parti interessate. Guidato da Hydroscan in Belgio, il consorzio comprende in totale sei partner provenienti da quattro paesi: Mermayde (Paesi Bassi), Wise-rtd Association e Hydraulics Laboratory, (entrambi in Belgio), Ivl Svenska Miljoeinstitutet (Svezia) e Quality Consult (Italia). A giugno i partner e tutte le parti interessate si riuniranno a Bruxelles per la conferenza finale del progetto, intitolata "Research Innovation and Policy Implementation based on Standards Knowledge". Tutti gli interessati possono ancora contribuire al portale web Sipe-rtd, creando il loro profilo personale e caricando progetti di ricerca e risultati riguardanti l´ambiente e gli standard. Il team di Sipe invita tutti gli utenti a provare il portale e offrire la propria opinione. Per maggiori informazioni, visitare: Sipe http://www.Sipe-rtd.eu/node/1  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/104211_it.html    
   
   
LOMBARDIA.ASSESSORE AMBIENTE: 9 MLN PER SISTEMA IDRICO INTEGRATO L´ANNUNCIO DURANTE GLI STATI GENERALI DELL´AMBIENTE A PAVIA  
 
Pavia, 3 giugno 2014 - "L´idea che ha ispirato questo percorso è proprio quella di venire in casa della gente, per parlare direttamente con tutti i rappresentanti dei cittadini, in questo caso di Pavia, e rilevare quali sono le criticità del territorio e, questa volta, per portare anche qualche buona notizia". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia durante il suo intervento a ´Gli Stati Generali dell´Ambiente a Pavia´, 29 maggio alla Sede territoriale di Regione Lombardia. "A brevissimo - ha proseguito - passerà in Giunta e verrà successivamente sottoscritto, il Protocollo richiesto dai territori della Lomellina, che prevede ulteriori ricerche sulla qualità dell´aria, che vanno ad aggiungersi ai controlli che già normalmente vengono fatti. Inoltre, daremo la conferma dello stanziamento di 9 milioni di euro per interventi sul sistema idrico integrato, che, specialmente nel Pavese, ha forti criticità". Battute Finali - "Siamo alle battute finali di questo tour nelle province Lombarde, che ho fortemente voluto - ha proseguito l´assessore - per aprire davvero Regione Lombardia al dialogo con chi vive ogni giorno il nostro territorio: cittadini, associazioni, imprenditori ed Enti locali". "Ad un anno dalla mia nomina - ha ammesso - il rapporto con il territorio pavese non è sempre stato facile. Regione Lombardia si è trovata ad assumere decisioni contrastate dal territorio, ma ho sempre preferito affrontare le difficoltà in un confronto anche duro, che nascondere la testa sotto la sabbia". Le Macro Aree - "Come per ogni appuntamento - ha continuato l´assessore - ho ricevuto decine di segnalazioni su svariate problematiche ambientali, che verranno affrontate da me e dalla Direzione Ambiente nelle prossime settimane e che rientrano in tre macro aree: aria, acqua e suolo". Aria E Parona - La titolare regionale all´Ambiente ha poi ricordato che Regione Lombardia ha approvato il ´Piano regionale degli interventi per la qualità dell´aria´ (Pria), che comprende 91 interventi e riconosce l´importanza di uno sviluppo sinergico e integrato delle politiche, mirate a risolvere il problema della qualità dell´aria in un territorio direttamente influenzato dalla specificità meteo-climatica e orografica del bacino padano, che nelle sue caratteristiche geomorfologiche, influisce in modo determinante sullo stato della qualità della nostra aria". "Tra le azioni conseguenti l´approvazione del Pria - ha poi sottolineato - la più importante è l´esenzione del bollo per chi, nel 2014, sostituisce un veicolo inquinante, operazione da 10 milioni di euro, in cui crediamo tutti, non tanto in termini economici, quanto di salute pubblica". Protocollo D´intesa Lomellina - "Nel Pavese, in particolare in Lomellina, - ha spiegato ancora l´assessore - si riscontra un´area particolarmente critica per via di un´elevata concentrazione di insediamenti industriali. Dato il forte impegno sul tema, abbiamo aderito alla richiesta del territorio per promuovere una campagna di monitoraggio e analisi della qualità dell´aria più approfondita rispetto a al rilevamento già attivo e condotto da Arpa". I Comuni Coinvolti - "Col protocollo d´intesa di imminente approvazione - ha spiegato l´assessore - realizzeremo un monitoraggio approfondito della qualità dell´aria e delle diossine presenti nel territorio della Lomellina compreso tra i Comuni di Vigevano, Mortara, Olevano Lomellina e Parona". "Grazie a questo progetto - ha aggiunto - si potrà ottenere un quadro ambientale di dettaglio relativo alla qualità dell´aria e alla presenza di diossine nel territorio in esame, permettendo così agli amministratori locali di adottare tutte le misure che consentano di migliorare la qualità del territorio dal punto di vista ambientale". "In questo progetto - ha precisato – Regione Lombardia si impegna a partecipare alla copertura di metà dei costi sostenuti". Inceneritori - Per quanto riguarda il capitolo inceneritori l´assessore ha spiegato che "la posizione di Regione Lombardia sugli inceneritori è assolutamente chiara e ha trovato concretezza nella moratoria sugli inceneritori. Preso atto che negli anni scorsi i Lombardi sono stati virtuosi, la moratoria stabilisce che quelli esistenti sono sufficienti a smaltire i nostri rifiuti, che non sono necessari nuovi impianti o ampliamenti di quelli esistenti". "Il fatto che si discuta sugli inceneritori significa semplicemente che quelli tuttora esistenti vanno gestiti al meglio" ha puntualizzato. "Regione Lombardia - ha spiegato, rivolgendo un appello ai sindaci presenti in sala - sta facendo una strenua lotta, affinché non avvenga che il Governo centrale, poiché le altre regioni non fanno la raccolta differenziata e gli inceneritori sono quasi tutti in Lombardia e siamo a forte rischio di infrazioni da parte della Commissione europea, non mandi i rifiuti da noi". Focus Provincia Di Pavia - "Altro tema forte riguarda le bonifiche - ha dichiarato l´assessore -. Le attività di aggiornamento ed elaborazione del nuovo Programma regionale di bonifica delle aree inquinate hanno permesso di aggiornarci sullo stato dei procedimenti di bonifica in corso nella provincia di Pavia". "Alla data del 31.12.2012 - ha continuato - risultavano 74 siti bonificati, 37 siti contaminati, di cui 22 con interventi di bonifica già in corso e 9 siti arrivati alla fase di progettazione degli interventi". "Numeri importanti – ha ammesso -, che portano la provincia di Pavia al sesto posto nella classifica di siti contaminati. C´è poi il Sito di interesse nazionale di Broni - Ex Fibronit, per la cui messa in sicurezza e bonifica sono stati assegnati 5.422.727,00 di finanziamenti statali e 1.282.145 di finanziamenti regionali. Ora mancano all´appello altri 13 milioni, per completare i lotti successivi già progettati". Sistema Idrico Integrato - "Come vi ho accennato - ha continuato - nella prossima seduta di Giunta regionale ci sarà un aggiornamento dell´Accordo di programma quadro (Apq) ´Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche´, che prevede lo stanziamento di 9.063.483 euro per gli interventi di collettamento e depurazione a Vigevano, Mortara, Arena Pò, Bosnasco, Montù Beccaria, Rovescala e San Damiano al Colle, oltre che alla realizzazione di un canale scolamatore sempre a Mortara". "Questi interventi - ha spiegato l´assessore – si rendono necessari per l´inadeguatezza del sistema idrico integrato nel Pavese, per cui, oltre agli interventi emergenziali, è necessaria un´attenta pianificazione e programmazione. Ci sono già 4 agglomerati, o zone, in infrazione comunitaria che per fortuna non è ancora sfociata in sanzione". "Con questi 9 milioni - ha auspicato - dovremmo quantomeno riuscire a contenere procedure di infrazioni già aperte dalla Commissione Europea e a evitare che altri 121 agglomerati irregolari sfocino in una procedura di infrazione, che sarebbe gravissima soprattutto per le ricadute economiche". "Due buone notizie - ha concluso -, che tentano di stemperare le criticità note del territorio".  
   
   
AMPLIAMENTO BACINO MONTEBELLO. INDAGINI SU FALDE E TERRENI  
 
Venezia, 3 giugno 2014 - E’ in corso l’iter della procedura di valutazione di impatto ambientale per il progetto di ampliamento del bacino di laminazione esistente nei Comuni di Montorso Vicentino, Zermeghedo e Montebello Vicentino (Vicenza). Per dare riposta a osservazioni emerse in questa fase, la giunta regionale su proposta dell’assessore alla difesa del suolo Maurizio Conte ha affidato al Centro internazionale di idrologia "Dino Tonini" dell’Università di Padova l´incarico per la messa a punto di un "modello matematico deglì impatti sugli assetti piezometrici nei sistemi acquiferi interessati dal bacino di Montebello” e all´Arpav l´incarico per lo svolgimento dell´attività analitica di caratterizzazione ambientale. “Il progetto in questione – spiega Conte - è tra gli interventi di carattere prioritario individuati nella pianificazione generale che la Regione ha predisposto per mitigare il rischio idrogeologico sul territorio veneto. La progettazione definitiva per ampliare l’invaso di Montebello prevede un intervento per un importo complessivo 51 milioni di euro ed è stata presentata lo scorso ottobre per l’avvio della procedura di Valutazione d´impatto Ambientale”. A seguito di questa procedura sono pervenute alcune osservazioni, relative in particolare alla necessità di uno specifico studio sulle possibili interferenze con la falda sotterranea, sia in condizione di esercizio del bacino di invaso e sia in condizioni di normale utilizzo dell´area ad uso agricolo, al fine di fornire tutte le risposte e sicurezze legate alla realizzazione dell´ opera. Sempre nell´ambito della procedura di valutazione d´impatto ambientale, è stato chiesto di integrare, prima del rilascio del parere di compatibilità ambientale, le attività analitiche di indagine già effettuate per la caratterizzazione del terreno. “Ritenendo di dare la migliore risposta alle preoccupazioni evidenziate dalla cittadinanza e dai Comuni di localizzazione delle opere – conclude Conte – abbiamo affidato l’incarico a soggetti che hanno tutte le competenze tecniche per assolverlo”  
   
   
LOMBARDIA PROTEZIONE CIVILE, PRESIDENTE:NOSTRO ASSESSORE COORDINATORE REGIONI NORD  
 
Milano, 3 giugno 2014 - "Il sistema di protezione civile, il sistema di tutela e protezione dei cittadini da eventi calamitosi e il sistema di interventi di necessità è un sistema che qui, nelle Regioni del Nord, funziona. Oggi ho dato incarico al nostro assessore alla Protezione Civile di coordinare l´azione di tutte le Regioni del Nord, per far sentire chiara e forte al Governo, e anche al Parlamento, la nostra voc,e perché qui il sistema funziona". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia nel corso della conferenza stampa al termine della seduta della Giunta regionale a Palazzo Lombardia. "E´ un sistema che si basa sul volontariato, con il coordinamento della Regione e con il coinvolgimento degli Enti locali e cancellare questo sistema - ha detto - significherebbe cancellarlo provocando un danno ai cittadini". La Giunta regionale della Lombardia ha approvato lo stanziamento di 2 milioni di euro per la Protezione civile. "Con questi 2 milioni di euro a disposizione delle Province lombarde - ha spiegato l´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione - Regione Lombardia continua a garantire la copertura di questi fondi, che sono fondamentali ed essenziali per tutte le organizzazioni di volontariato presenti sul territorio lombardo e ricordo sempre che si parla di 25.000 volontari". "Mi preme sottolineare - ha puntualizzato - che, fino al 2010, questi fondi erano provenienti da trasferimenti statali e che, nonostante dal 2010 i trasferimenti siano cessati, Regione Lombardia ha continuato a garantire le coperture, a beneficio delle Province". Le Risorse - Le risorse, che ammontano a 2 milioni di euro da destinarsi alle Province lombarde per il biennio 2014-2015, si dividono in: 1.040.000 euro in conto capitale e 960.000 in spesa corrente. Gli Obiettivi - Tali fondi verranno impiegati per la gestione dell´Albo regionale del volontariato; l´implementazione delle colonne mobili; la gestione di Sale operative e Centri di emergenza; la prevenzione del rischio idrogeologico; la redazione di piani di emergenza e la formazione dei volontari. Prevenzione E Intervento - "Si tratta di una risorsa molto importante destinata alle Province - ha sottolineato la titolare regionale alla Protezione civile -, che va essenzialmente, da un lato, nella direzione della prevenzione e, dall´altro, dell´intervento in caso di emergenze". Rischi Futuri - "Mi auguro che quello che stiamo realizzando saremo in grado di poterlo realizzare anche per i prossimi anni - ha auspicato l´assessore -. Purtroppo con la riforma Del Rio alcune funzioni potrebbero generare delle criticità alle Province stesse". "In particolare - ha proseguito - c´è molta apprensione in merito alla gestione della funzione di Protezione civile, soprattutto in caso in cui questa funzione, che oggi è materia concorrente, come previsto dal Titolo V della Costituzione, divenga materia esclusiva dello Stato". No Al Centralismo - "C´è il rischio che, nel momento in cui venga tutto accentrato attraverso la modifica del Titolo V, - ha fatto presente l´assessore - l´intera organizzazione della Protezione civile, che è assolutamente efficiente, sia a livello di Province lombarde che a livello di Regione Lombardia, venga ovviamente a scomparire". "Noi - ha concluso - ci auguriamo che questo non accada, il nostro obiettivo e il nostro compito sono di far sì che questa funzione rimanga assolutamente in capo alla Regione".  
   
   
PROTEZIONE CIVILE:, FVG-MOLISE IN BOSNIA PER AIUTARE POPOLAZIONE  
 
Palmanova, 3 giugno 2014 - Una colonna composta da 30 volontari, 4 funzionari e 11 mezzi della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia e 2 veicoli con 6 volontari del Molise è partita il 29 maggio da Palmanova alla volta di Bijeljina, città di 100mila abitanti nell´estremo nordest della Bosnia, tra Serbia e Croazia, a circa 600 km da Trieste, per soccorrere le popolazioni colpite dalla pesante alluvione che ha devastato dieci giorni fa i Balcani. "Voi - ha evidenziato l´assessore regionale alla Protezione civile, Paolo Panontin, nella riunione operativa prima della partenza - rappresentate l´Italia in una terra che ha richiesto il nostro intervento. Con il consueto orgoglio e le elevate capacità che contraddistinguono la Protezione civile del nostro Paese - ha aggiunto - sarete in grado di aiutare le migliaia di persone in difficoltà assieme ai colleghi sloveni, turchi ed austriaci che presidieranno la zona di Bijeljina insieme a noi". Panontin ha sottolineato come sia stato fatto tutto il dovuto al fine di garantire la sicurezza ai volontari italiani in aree ancora a rischio, soprattutto per la presenza di zone minate, eseguendo anche le necessarie profilassi previste in occasione di eventi a possibile rischio epidemie. Il contingente di Protezione civile inviato in Bosnia comprende mezzi dotati di idropompe per aspirazione e pulizia, gruppi illuminanti e tutto quanto necessario per un pronto ed efficace intervento. La missione italiana in Bosnia, ha spiegato il direttore della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Guglielmo Berlasso, dovrebbe durare una decina di giorni.  
   
   
LOMBARDIA ACQUE,ASSESSORE:14 MLN PER EVITARE INFRAZIONI UE  
 
Milano, 3 giugno 2014 - Sono 19 gli interventi previsti dall´Accordo di programma per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche, approvato dalla Giunta regionale e finanziato con 13.881.600 euro. Stop Alle Infrazioni Comunitarie - "Vogliamo anzitutto evitare - ha detto l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile - che le procedure di infrazioni comunitarie possano avere un seguito. Dunque è necessario agire con una certa urgenza". Gli Interventi - Sedici interventi riguarderanno il settore del collettamento e depurazione (14 hanno appunto l´obiettivo di annullare le procedure di infrazione) e gli altri tre sono collegati al servizio di approvvigionamento idropotabile, ossia al potenziamento delle reti, l´ammodernamento degli impianti di potabilizzazione e l´eliminazione dell´arsenico e dei nitrati. Gli interventi saranno all´interno degli Ato (Ambiti territoriali ottimali di: Bergamo (Castelli Calepio per 3.600.550 euro); Lecco (Brivio, Calco, Calolziocorte, Carenno per 1.319.879); Milano (Inzago, San Donato, Gessate per 3.248.763); Pavia (Vigevano, Mortara, Arena Po, Bosnasco Montù Beccaria, Rovescala e san Damiano al Colle per 3.949.593 euro) e Sondrio (Aprica e Madesimo per 1.762.813).  
   
   
BOLZANO: LOTTA ALLA ZANZARA TIGRE, LA PREVENZIONE È FONDAMENTALE  
 
Bolzano, 3 giugno 2014 - I primi esemplari di zanzara tigre sono comparsi in Alto Adige già nel mese di aprile, e con l’arrivo del caldo è previsto il proliferare di questi fastidiosi e pericolosi insetti. L’agenzia provinciale per l’ambiente ha già avviato una rilevazione statistica sulla presenza di zanzare tigre, ma la lotta si può vincere solamente puntando su due parole chiave: sensibilizzazione e prevenzione. "Grazie alle rilevazioni che abbiamo avviato nel mese di maggio - ha sottolineato la direttrice del laboratorio biologico, Alberta Stenico - possiamo raccogliere dati e informazioni fondamentali sulla diffusione delle zanzare tigre sul territorio, ponendo le basi per il lavoro di prevenzione". Le punture di questi insetti, presenti da qualche anno in Alto Adige, non sono solamente fastidiose, sono anche pericolose: la zanzara tigre, infatti, è un potenziale vettore di malattie, e come molte delle specie animali provenienti da altre zone del mondo, rischia di produrre danni ambientali, sanitari ed economici. "Tutto ciò - ha precisato il primario del Servizi di igiene e sanità pubblica, Josef Simeoni - è dovuto all´insorgere di patologie tipicamente esotiche e pressoché sconosciute a queste latitudini". "Per tenere il problema sotto controllo - ha aggiunto l´assessore provinciale Richard Theiner - non basta l´impegno della Provincia, dei Comuni e di tutte le autorità competenti in ambito sanitario, è necessario il coinvolgimento di tutta la popolazione in quella che resta l´attività più importante: la prevenzione". Un esempio importante, da questo punto di vista, arriva dal Comune di Laives. "Siamo partiti da un mese con la lotta alla zanzara tigre - ha spiegato il sindaco Liliana Di Fede - utilizzando trattamenti con larvicida in tutte le aree pubbliche nelle quali sono presenti accumuli d´acqua". Ma, come detto, questo non basta. L´appello lanciato durante la conferenza stampa è rivolto principalmente ai cittadini: evitate che l´acqua stagnante si raccolga in secchi, annaffiatoi, sottovasi, grondaie o bidoni, e se proprio non fosse possibile, individuate i focolai e utilizzate prodotti larvicidi. Per quanto riguarda la diffusione della zanzara tigre in Alto Adige, le zone più colpite risultano essere la Bassa Atesina e le aree maggiormente urbanizzate delle città di Bolzano, Merano e Laives. Per tutte le informazioni sulla zanzara tigre è a disposizione un´apposita pagina web curata dall´Agenzia provinciale per l´ambiente e ospitata dalla Rete Civica all´indirizzo www.Provincia.bz.it/zanzara-tigre    
   
   
UN ANNO DI ATTIVITÀ: FVG, L´AMBIENTE È TORNATO UNA PRIORITÀ  
 
Trieste, 3 giugno 2014 - Due disegni di legge, sulla riforma del servizio idrico e della gestione dei rifiuti. Sono questi i due prossimi obiettivi della Giunta Serracchiani in materia di ambiente. Lo ha confermato l´assessore regionale Sara Vito, in occasione della conferenza stampa che si è svolta il 30 maggio a Trieste per illustrare un anno di attività della nuova Amministrazione. "Ci prendiamo cura del territorio", ha detto l´assessore all´Ambiente, sottolineando come questo tema sia tornato prioritario, dagli investimenti per la prevenzione dai rischi idrogeologici all´istituzione di un Osservatorio in cui vengono integrate le competenze e i dati su ambiente e salute, una "vera rivoluzione culturale, che risponde ai bisogni dei cittadini".  
   
   
MALTEMPO: FVG SCRIVE A COMUNI PER VELOCIZZARE PROCEDURE RIMBORSI  
 
Udine, 3 giugno 2014 - L´assessore regionale delegato alla Protezione civile Paolo Panontin ha inviato a tutti i sindaci dei Comuni interessati del maltempo di fine gennaio-primi di febbraio 2014 una lettera informativa sulle modalità di gestione dei contributi che i privati cittadini, le imprese e le Amministrazioni potranno richiedere a titolo di rimborso delle spese sostenute per l´acquisto, noleggio e riparazione di pompe, nonché per i consumi di carburante e i maggiori consumi di energia elettrica. Un puntuale monitoraggio ha permesso di individuare i Comuni gravemente danneggiati dal maltempo e raccogliere tutti i dati utili. Successivamente sono state approvate le modalità per la concessione dei contributi, contenute nel decreto n. 688/Pc/14 del 15 maggio 2014, di prossima pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione (presumibilmente a metà giugno), nonché sul sito web della Protezione civile del Fvg (www.Protezionecivile.fvg.it ), assieme alla relativa modulistica. In sintesi, saranno le stesse Amministrazioni comunali a effettuare l´istruttoria delle domande di contributo e a erogare i rimborsi ai cittadini. Le domande di contributo dei privati e delle imprese potranno essere presentate ai Comuni entro 90 giorni a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione del decreto 688/Pc/2014 sul Bur. Entro il medesimo termine potranno essere presentate alla Protezione civile della Regione le domande di contributo dei Comuni.  
   
   
RICICLO RIUFIUTI: RIAPERTI TERMINI PER CONCORSO RIVOLTO ALLE SCUOLE  
 
Trieste, 3 giugno 2014 - Riaperto il termine per la presentazione delle domande di adesione al bando "Concorso progettuale sul tema del riciclo dei rifiuti", riservato agli istituti scolastici di secondo grado del Friuli Venezia Giulia, per permettere agli studenti di partecipare all´iniziativa che sensibilizza e diffonde la cultura del rispetto dell´ambiente. Lo ha stabilito la Giunta regionale su proposta dell´assessore regionale all´Ambiente ed Energia, Sara Vito, fissando al prossimo 30 giugno il termine massimo per l´invio delle domande di adesione ed all´8 novembre 2014 quello per l´invio dei lavori prodotti. "Il concorso - spiega l´assessore - prevede la realizzazione di un prodotto o di un´idea sul tema del riciclo dei rifiuti. Abbiamo voluto dare massimo spazio alla preziosa creatività dei giovani. Il lavoro da realizzare può essere infatti un prodotto creativo, un manufatto realizzato con materiali di riciclo, contraddistinto da requisiti quali l´utilità, la praticità, l´originalità, l´economicità e la replicabilità. L´idea creativa sul tema del riciclo può riguardare anche il processo, l´organizzazione del riciclo. Il tutto anche utilizzando le nuove tecnologie. Largo spazio a tutte le innovazioni che i giovani potranno apportare". Arpa-larea, il laboratorio regionale di educazione ambientale, si occuperà di organizzare opportuni eventi di sensibilizzazione e di informazione sul tema a favore degli istituti. Per informazioni sul bando è disponibile la segreteria organizzativa del concorso presso la Direzione centrale ambiente ed energia. Lo sportello è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00. Referenti Lino Vasinis, tel.040.3774115, Dario Predonzan tel.040.3774510. Al bando si accede attraverso il sito della Regione (www.Regione.fvg.it ) alla sezione "bandi".