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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Luglio 2015
PREPARARE LA STRADA PER UNA MAGGIORE FIDUCIA E APPLICAZIONI CLOUD PIÙ POTENTI  
 
Bruxelles, 14 luglio 2015 - Perché il cloud computing raggiunga il suo pieno potenziale di mercato, il prossimo passo logico della sua evoluzione deve essere un passaggio dalla memorizzazione all’elaborazione remota dei dati. Questo richiede un alto livello di fiducia tra i partecipanti ed è questo che il progetto Trescca vuole ottenere. Anche se il cloud ci sta indubbiamente rendendo la vita più facile, un mondo in cui esso si possa usare senza paura di problemi di sicurezza sembra ancora lontano. Recenti violazioni della sicurezza in alcuni dei più popolari servizi di immagazzinamento (vi ricordate del “Celebgate”?) hanno confermato tra gli utenti finali l’idea che i dati sensibili dovrebbero stare lontani dal cloud. E anche se la crittografia è un modo efficiente di aggirare il problema della memorizzazione sul cloud, il suo uso è incompatibile con l’elaborazione remota dei dati conservati. Questo rappresenta un grande problema: entro il 2016, oltre un quarto di tutte le applicazioni dovrebbero essere disponibili sul cloud. Il ricorso alla crittografia non solo rallenta questa evoluzione, ma i fornitori dei servizi hanno difficoltà a fidarsi e a permettere la computazione dei dati conservati sui loro server dai loro clienti – in questo modo si ostacola l’innovazione nel settore. Per risolvere questo problema, Trescca (“Trustworthy Embedded systems for Secure Cloud Computing Applications”) intende proporre e dimostrare tecniche innovative di sicurezza dell’hardware e virtualizzazione per il cloud. Queste permetterebbero alle parti interessate di delegare l’elaborazione dei dati sensibili a un motore di elaborazione remoto evitando allo stesso tempo un cambio di paradigma, perché le esistenti soluzioni legacy sarebbero integrate con add-on non intrusive invece di essere sostituite. Andreas Herrolz, coordinatore del progetto Tressca, spiega come il lavoro del consorzio aiuterà a creare la fiducia tanto attesa tra gli utenti del cloud e i fornitori del servizio, aprendo così la via a un campo tutto nuovo di servizi e applicazioni. I cittadini dell’Ue si affidano sempre di più ad applicazioni di cloud computing. Possono sentirsi sicuri? In generale i servizi cloud sono diventati più affidabili e sicuri negli ultimi anni. Oggi forniscono un alto livello di comfort e comodità e sono particolarmente utili nel contesto di applicazioni mobili e tra un dispositivo e l’altro. I fornitori di servizi cloud hanno imparato dai loro errori e in generale hanno migliorato il livello di protezione di dati e la sicurezza dei loro servizi. Si corre ancora un rischio significativo quando si salva qualsiasi tipo di dati privati e sensibili nel cloud. Eventi come le rilevazioni di Snowden e i recenti attacchi degli hacker a popolari servizi e aziende cloud hanno mostrato che anche se i fornitori del servizio assicurano ai loro utenti un alto livello di sicurezza, gli utenti finali non possono fidarsi completamente. Si potrebbe dire che il mercato del cloud è attualmente ostacolato da questa mancanza di fiducia tra fornitori e utenti? Si, sicuramente. Il cloud ha potenzialità molto alte di cambiare in modo significativo il modo in cui usiamo computer e dispositivi mobile. È inoltre la spina dorsale di concetti del futuro come Città intelligenti e Internet delle cose. Se però non possiamo garantire e verificare un alto livello di sicurezza e protezione dei dati conservati ed elaborati su server remoti, questo tipo di applicazioni non si possono realizzare senza fare compromessi. Che tipo di tecniche usa Trescca per creare un cloud più sicuro e degno di fiducia? Trescca sta sviluppando componenti hardware e software che aiutano a creare una ambiente di esecuzione sicuro per qualsiasi tipo di applicazioni di calcolo. A livello dell’hardware, Trescca sta sviluppando componenti di sicurezza integrati nei cosiddetti sistemi su chip. Questi chip sono già di uso comune in computer, smartphone, tablet e set top box. I componenti di sicurezza Trescca, chiamati Hardware Security Modules (Hsm) proteggono la comunità dentro e fuori del chip, per esempio qualsiasi tentativo di modificare o leggere i dati conservati dentro la Ram di un computer sarebbero rilevati e fermati. Oltre a questo, Trescca crea un ambiente sicuro per l’esecuzione del software che usa la tecnologia di virtualizzazione per isolare applicazioni in piccole macchine virtuali leggere. Queste macchine virtuali possono essere usate anche per spostare in modo sicuro applicazioni tra dispositivi. La combinazione di tecnologia Hw e Sw fornisce un livello di sicurezza che si può verificare a distanza da parte di fornitori di servizio e utenti. A fini dimostrativi, Trescca sta integrando queste tecnologie in dispositivi cliente connessi al cloud, come contatori intelligenti e set-top box. Fornendo ambienti di esecuzione fidati e verificabili, certe parti dell’applicazione e i dati corrispondenti non devono essere spostati sul cloud ma possono essere eseguiti localmente. In futuro, la stessa tecnologia potrebbe essere integrata in server cloud, il che permetterebbe agli utenti finali di valutare e verificare la sicurezza dei server a distanza prima di spostare i propri dati sul cloud. Sostiene che il vostro sistema permetterà di avere nuovi servizi e applicazioni cloud. Può spiegarci meglio come? Attualmente tutti i dati sensibili devono essere criptati dalla parte del cliente prima di essere conservati sul cloud per essere sicuri. Questo però impedisce anche qualsiasi tipo di calcolo significativo sui dati che si trovano nel cloud. D’altra parte, se i dispositivi dell’utente finale, come Pc o smartphone, non sono degni di fiducia, qualsiasi calcolo locale fatto da tali dispositivi non sarà considerato fidato dai fornitori del servizio. Ci troviamo quindi a un punto morto per qualsiasi applicazione cloud che ha bisogno che i fornitori di servizio accedano ed elaborino dati privati che sono in se stessi troppo sensibili per essere conservati sul cloud. Con Trescca tali applicazioni sono possibili, con dispositivi degli utenti finali fidati che elaborano dati sensibili localmente. Poi solo i risultati devono essere trasmessi al fornitore di servizio. In generale questo potrebbe introdurre un cambiamento di paradigma su come i servizi cloud sono disegnati oggi, ridurre i monopoli di dati dei fornitori e portare ad architetture più decentralizzate. Le soluzioni di Trescca saranno disponibili gratuitamente. Perché avete scelto di farlo? Finora la maggior parte delle soluzioni di sicurezza hardware esistenti sono brevettate e sono disponibili su licenza commerciale o non sono disponibili per niente. Pensiamo però che questo ne limiti l’adozione e le soluzioni di sicurezza saranno accettati e usati su ampia scala solo se è possibile usarle, esaminarle e integrarle nei prodotti da parte di chiunque senza restrizioni. Ci piacerebbe anche collaborare con altre aziende e ricercatori per migliorare ulteriormente le nostre soluzioni e pensiamo che un modello di accesso libero permetta di realizzare questa visione. Ciononostante, ci sono ancora diverse opzioni per i partner di Trescca per sfruttare commercialmente i suoi risultati, per esempio facendo dei prodotti per gli utenti finali basati sulla tecnologia Trescca o offrendo servizi di sviluppo ad altre aziende. Quando vedremo la vostra tecnologia sul mercato? Per le soluzioni hardware potrebbero volerci diversi anni, perché lo sviluppo di nuovi sistemi su chip è molto costoso e richiede molto tempo, in particolare se i nuovi componenti vengono integrati per la prima volta. Le soluzioni software invece prodotte da Trescca non dipendono da questi componenti e potrebbero essere usate anche con l’hardware esistente. Potrebbero quindi arrivare sul mercato molto prima, entro uno o due anni. Il progetto è quasi finito. Che tipo di reazioni avete avuto finora dall’industria? Effettivamente c’è un grande interesse verso soluzioni di sicurezza hardware gratuite e aperte da parte dell’industria. Come per esempio aziende produttrici di semiconduttori, produttori di dispositivi e fornitori di soluzioni cloud. Con le applicazioni cloud allargate verso applicazioni mobili e industriali, poter disporre di soluzioni di sicurezza affidabili diventa più importante o persino essenziale per il successo commerciale. Le soluzioni offerte da Trescca e il suo modello di accesso aperto sono molto allettanti per le aziende. Penso però che possiamo ancora migliorare il modo in cui spieghiamo cosa esattamente Trescca mette a disposizione e come si può usare per creare applicazioni Hw/sw sicure. In definitiva, Trescca non è che una parte della soluzione e, come per tutti i concetti di sicurezza, deve essere associata ad altre parti e usata nel modo giusto per essere completamente efficace. Per ulteriori informazioni, visitare: Trescca http://www.Trescca.eu/    
   
   
APRE OGGI SMAU FIRENZE: RIFLETTORI PUNTATI SULL’INNOVAZIONE PROVENIENTE DA STARTUP E TERRITORI  
 
Firenze, 14 luglio 2015 - Apre oggi la seconda edizione di Smau Firenze, che, fino a mercoledì 15 luglio, insieme a Toscana Technologica e in collaborazione con Regione Toscana, presso l’Attico del Padiglione Spadolini presenterà oltre 100 innovazioni provenienti da oltre 60 startup, laboratori e centri di ricerca della Toscana e dai principali fornitori di tecnologie digitali, tra cui spiccano i nomi di Aruba, Clouditalia, Google, Hp, Microsoft, Sap, Telecom Italia | Tim, e Zucchetti. In fiera sono attesi oltre 3.000 visitatori professionali che potranno aggiornarsi con gli oltre 70 workshop gratuiti in programma nelle arene del padiglione, visitare gli stand dei protagonisti dell’evento, assistere alle presentazione, in soli 90 secondi, delle startup e aziende del digital all’interno dei 7 speed pitching in programma e partecipare agli incontri organizzati nell’ambito della prima edizione di Innovation for Fashion, iniziativa che coinvolgerà partner nazionali e internazionali del settore della moda. L’agenda di domani si apre alle 11.00 con l’evento inaugurale dal titolo ““Innovare per crescere: politiche pubbliche per lo sviluppo e l’innovazione” che vedrà Regione Toscana, assieme a Smau fare il punto sulla importanza crescente delle risorse europee a supporto dell’innovazione, sui risultati ottenuti e sulle attività di programmazione nazionale. L’evento si aprirà con i saluti introduttivi di Pierantonio Macola, Presidente Smau e di Stefano Ciuoffo, Assessore Attività Produttive della Regione Toscana. Successivamente si terrà uno speed pitching in cui una selezione di startup e aziende si presenteranno in 90 secondi al pubblico in sala. Al termine della presentazione saranno chiamate sul palco le tre startup vincitrici del Premio Startup e la startup vincitrice del Premio “Made in Toscana. Premio speciale per l´innovazione a cura de La Nazione” consegnato da Luca Boldrini della Redazione Internet della Nazione. Successivamente si passerà alla tavola rotonda focalizzata sul tema centrale del convegno che vede la partecipazione di Carlo Sappino, Direttore Generale Dg incentivi alle imprese, Ministero dello sviluppo economico Giorgio Martini, Agenzia per la Coesione Territoriale, Marco Mariani, Ricercatore Istituto regionale programmazione economica della Toscana (Irpet), Albino Caporale, Coordinatore Area Industria, Artigianato Innovazione Tecnologica, Regione Toscana, Sergio Puggelli, responsabile Pal Nord Hp. Al termine l’assessore Stefano Ciuoffo, premierà i vincitori del Premio Smart Communities che vede in lizza per la premiazione 15 comuni ed enti della Toscana, Sicilia, Sardegna e Basilicata che si sono candidati nelle scorse settimane attraverso il sito www.Smau.it. Promo Firenze, Comune di Capannori, Provincia di Lucca, Provincia di Prato, Comune di Capoliveri, Anci Sardegna, Comune di Sutera, Comune di Firenze, Comune di Gangi, Comune di Pantelleria, Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle chiese rupestri del materano, Comune di Librizzi, Comune di Montepulciano, Università di Firenze, Disit Lab sono gli enti e comuni selezionati per la fase finale del premio. Durante l’arco dei due giorni un’arena Regione Toscana ospiterà workshop, moderati dai giornalisti di Radio24, che toccheranno svariati temi, tra cui accenderanno i riflettori sulle tematiche di maggiore attualità, come le misure messe in atto dal Programma Operativo Regionale Fesr ed Fse, la creazione di impresa, la formazione e il lavoro, Horizon 2020, il progetto Open Toscana e la banda Ultralarga, il binomio cultura e innovazione e moda e innovazione – che prevede testimonianze di enti museali, artistici e culturali e di alcune prestigiose case di moda – il tema della prototipazione rapida, della stampa 3d e la cultura dei makers, la fabbrica intelligente e molto altro. Al centro dei workshop delle altre arene del padiglione vi saranno tematiche come la fabbrica intelligente, il marketing digitale e i social media per le imprese, la sicurezza informatica, il cloud computing, le smart communities, la fatturazione digitale, i bandi e gli strumenti finanziari per le startup e le imprese e molto altro. Numerosi anche i progetti raccontati dai Digital Champions del territorio all’interno della Digital Champions Academy. I visitatori che parteciperanno ai workshop dell’Arena Digital Champions riceveranno un attestato di partecipazione. Nel programma dei due giorni non mancheranno i laboratori dell’Arena Smart Communities in cui saranno raccontati alcuni casi di progetti di sviluppo del territorio in chiave smart communities moderati dai giornalisti di scienza di Radio24. Sul tema, inoltre è in programma, martedì 14 luglio alle ore 14.00 un workshop di presentazione della piattaforma nazionale Smart Communities a cura del Cluster Smartcommunitiestech. Per rendere più efficace la visita in fiera di imprenditori e manager sarà presente Smau Discovery, un vero e proprio personal shopper di innovazione che, dopo aver analizzato esigenze di innovazione dei visitatori è in grado di elaborare un’agenda di incontri personalizzati durante la manifestazione. Presso Smau Discovery sarà inoltre possibile richiedere informazioni sui bandi e finanziamenti aperti a disposizione di imprese e startup, grazie alla presenza di personale qualificato di Warrant Group, realtà specializzata nel supportare le imprese in tutte le fasi di sviluppo del business: dalla delocalizzazione e internazionalizzazione al trasferimento tecnologico, dalla finanza agevolata e molto altro. Proprio sul tema dei finanziamenti alle imprese, Warrant Group terrà un workshop dedicato.  
   
   
DALL´APP PER I TURISTI AL RESTAURO DEL BATTISTERO NELLA DUE GIORNI DELL´INNOVAZIONE  
 
Firenze 14 luglio 2015 – Una app per aiutare i turisti a costruire percorsi personalizzati realizzata in un centro di ricerca toscano, il restauro supertecnoloigico delle Porte del Paradiso del Battistero fiorentino, l´innovazione applicata al sistema moda, nuovi strumenti per interpretare le tendenze di chi visita le nostre attività on line, soluzioni e sistemi per il commercio illustrati con spot da 90 secondi: questo è solo un piccolo esempio di quanto si potrà trovare alla due giorni di Toscana Technologica, organizzata in collaborazione da Regione Toscana e Smau, al via martedì 14 luglio per proseguire mercoledì 15 al Padiglione Spadolini, alla Fortezza da Basso a Firenze. Innovazione e tecnologia, impresa e ricerca, piccole imprese e start up, grandi gruppi e pubbliche amministrazioni, centri privati e distretti tecnologici, nazionali ed internazionali, tutti insieme con l´obiettivo di promuovere crescita sostenibile e sviluppo del sistema produttivo. Convegni, workshop, seminari una vasta area espositiva ma, soprattutto, stand, appuntamenti operativi, faccia a faccia fulminei, presentazioni lampo per far conoscere tecnologie all´avanguardia e per favorire l´incontro tra imprese, pubbliche amministrazioni e sistema dell´innovazione. Una passerella di idee ma soprattutto una ribalta per la miriade di pratiche innovative che, in questo modo, avrà una sponda e opportunità di aprirsi una strada verso il mercato, con oltre 70 workshop, 100 tecnologie e app innovative, oltre 60 startup, distretti tecnologici e centri di ricerca della Toscana, ma anche grandi protagonisti del settore (tra cui Aruba, Cisco, Clouditalia, Google, Hp, Microsoft, Sap, Telecom Italia e Zucchetti). In programma, inoltre, due appuntamenti istituzionali che si terranno in apertura dei due giorni e che termineranno con la premiazione di imprese e progetti innovativi. Martedì 14 luglio - Innovare per crescere (ore 11, Padiglione Spadolini) "Innovare per crescere: politiche pubbliche per lo sviluppo e l´innovazione - Le Smart Communities come motore di sviluppo del territorio e delle imprese". Nel corso dell´evento la Regione, con l´assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo, insieme a Smau, farà il punto sull´ importanza crescente delle risorse europee a supporto dell´innovazione, sui risultati ottenuti e sulle attività di programmazione nazionale. Premi start up e smart communities Il convegno ospiterà inoltre la consegna del Premio Smart Communities ai progetti più innovativi di sviluppo in chiave territoriale e del Premio Startup a neo imprese presenti in fiera. Mercoledì 15 luglio - Stati generali dell´innovazione (ore 11, Padiglione Spadolini) "Stati Generali dell´Innovazione in Toscana: iniziative, risultati e protagonisti dello sviluppo innovativo della Regione". Regione e Smau, insieme ai grandi player dell´industria digitale, farà il punto sulle politiche a supporto dell´innovazione, la strategia di specializzazione intelligente e la nuova programmazione europea. Un punto di vista concreto e orientato al risultato, a beneficio delle Pmi, per facilitare la convergenza tra obiettivi europei, indirizzo regionale e fabbisogni di sviluppo. Premio innovazione digitale In chiusura si terrà il Premio Innovazione Digitale, un riconoscimento dedicato ai più innovativi progetti di adozione del digitale nelle imprese del territorio. All´evento interverrà il presidente della Regione Enrico Rossi.  
   
   
NELL´UNIBAS CORSI DI INFORMATICA PER RAGAZZI DISABILI  
 
Potenza, 14 luglio 2015 - Il Servizio Disabilità e Dsa dell’Università degli Studi della Basilicata, in collaborazione con la cooperativa “Il Giardino All-inclusive” ha realizzato il progetto “Laboratorio Informatico per ragazzi disabili", rivolto ai giovani ospiti dell´Aias e del centro diurno "il Fiore": il progetto è stato ideato esclusivamente per ragazzi svantaggiati, con l’obiettivo di apprendere i tanti aspetti che riguardano l’informatica, rappresentando anche uno strumento d’inclusione e di socializzazione tra i partecipanti. La prova finale e la consegna degli attestati del corso ai dodici ragazzi si svolgerà sabato 11 luglio, alle ore 10, nell’aula “Giardino della Speranza”, nel Campus di Macchia Romana, a Potenza. Il corso si è svolto nel “Giardino della Speranza” dell´Unibas, attrezzata con venti postazioni informatiche e un’ampia dotazione di apparecchiature dedicate a non vedenti, ipovedenti, sordi e a persone con disabilità motorie. "Il progetto - ha spiegato la Prorettrice dell´Unibas, Paola D´antonio - si propone di dare l’opportunità a questi ragazzi di apprendere delle conoscenze di base per l’utilizzo di un pc, accenderlo, andare su internet, e approfondire le loro conoscenze tecnologiche e non solo". Le lezioni hanno riguardato l´utilizzo dei principali programmi del pacchetto Office, non solo come strumento di composizione e lettura dei testi, ma anche di creazione di "prodotti" che nascono dalla fantasia e dalle passioni dei partecipanti, dalle diapositive, alle immagini su vari argomenti, inserendo l’animazione e l’audio, realizzando anche disegni o cartoline. Non solo, quindi, semplice apprendimento di strumenti informatici, ma anche un supporto alla fantasia dei ragazzi disabili, e un veicolo per creare un collegamento forte e duraturo tra l´Ateneo e il suo territorio. Nel percorso intrapreso da anni dal Servizio Disabilità, che non solo offre sostegno e supporto agli studenti disabili iscritti nell´Unibas, ma che tenta anche di "aprire" le aule accademiche alla comunità. Il corso, infatti, rappresenta il secondo percorso formativo, dopo quello sull’agricoltura sostenibile che si è svolto lo scorso anno, organizzato dal Servizio Disabilità.  
   
   
BOLZANO.SCUOLA: MENO RESPINTI, IMPEGNO SU LINGUE, LAVORO E MATURITÀ PROFESSIONALE  
 
Bolzano, 14 luglio 2014 - Lieve aumento di iscritti, voti migliorati, respinti in calo: sono alcuni dei dati della scuola italiana nel 2014/15 presentati il 13 luglio a Bolzano dall’assessore provinciale Christian Tommasini. Nel prossimo anno si conferma l’impegno per le lingue straniere e la sinergia con il mondo del lavoro. E nella formazione professionale italiana viene attivato il quinto anno con la maturità. Con i colleghi Philipp Achammer e Florian Mussner (scuola tedesca e ladina) e gli intendenti scolastici Nicoletta Minnei, Peter Höllrigl e Roland Verra, l´assessore Christian Tommasini ha tracciato un bilancio dell´anno scolastico appena concluso e anticipato alcune priorità della prossima stagione. A Palazzo Widmann Tommasini ha parlato di "anno impegnativo perché all´interno di un processo di riforma" e di una scuola italiana "in salute, grazie al lavoro di tutto il personale e al contributo delle famiglie." Tommasini ha riassunto i punti fermi nell´apprendimento del tedesco e dell´inglese ("sono gli scambi linguistici, l´estensione dell´insegnamento Clil in molte materie, i soggiorni all´estero e le certificazioni linguistiche") e ha evidenziato l´altro fronte importante: "Vogliamo che il mondo del lavoro entri in maniera ancora più incisiva nella scuola" attraverso laboratori professionali per tutte le tipologie di scuole con un monte ore obbligatorio. L´assessore ha infine ricordato il riconoscimento, nella valutazione dello studente, delle attività formative extrascolastiche accanto agli ambiti classici di studio. Sintetizzando i dati della stagione 2014/15 della scuola italiana, si segnala l´incremento contenuto degli studenti (+81 rispetto all´anno scorso, con una percentuale di crescita dello 0,5% rispetto al precedente 1,2%) concentrato nelle elementari, dove i promossi sono stati il 99,69%, in linea con il 2014. Nella scuola media italiana è stato promosso il 95,81% degli alunni (contro il 95,50% dell´anno scorso), nelle superiori i promossi delle prime 4 classi e gli ammessi alla maturità sono stati complessivamente il 66,23% (il 65,42% l´anno precedente), i rimandati il 22,03% (contro il 21,5%), i respinti l´11,75% (il 13,07% nel 2014). I dati confermano che il primo biennio delle superiori costituisce la fase più critica: 20,08% i respinti del primo anno, 27,61% i rimandati e 52,31% i promossi nelle prime classi. Capitolo esami: a quelli di terza media i non ammessi sono stati 61 (il 4,53% rispetto al 3,94% del 2014), i promossi all´esame praticamente tutti, 1298 (un candidato non si è presentato). In 51 hanno ottenuto il punteggio 10 e lode (l´anno scorso erano 42), la fascia dall´8 in su è stata raggiunta dal 45% dei candidati (+4% rispetto al 2014). I non ammessi all´esame di maturità sono stati 72 (l´anno scorso 64). Hanno superato l´esame di Stato in 1009 (il 98,82% rispetto al 97,83% dell´anno prima), 11 non ce l´hanno fatta. Analizzando le fasce di punteggio, sono aumentati i maturi con voto fra 71 e 80 (32,07% contro 29,27% del 2014), sono calati i 60 (7,07% contro 9,54%), i 100 sono stati 34 (8 in più dello scorso anno) e due studentesse hanno ottenuto il 100 e lode: Ilaria Andretta dell´istituto Gandhi di Merano e Giulia Magno del liceo Torricelli di Bolzano. Riguardo alla tipologia di scuola, il 55,8% dei diplomati ha frequentato un liceo, il 29,53% un istituto tecnico e il 14,67% un istituto professionale. Passando alla scuola professionale, gli allievi che nel 2014/15 hanno frequentato un corso a tempo pieno nella Formazione professionale italiana sono stati 1632, gli apprendisti 232. L´esame finale dell´ultimo anno di corso è stato superato da 528 ragazzi (94,29% degli ammessi: 88 nel settore alberghiero, 9 in agricoltura, 142 nell´industria, 123 nei servizi, 166 nel sociale). Nella formazione professionale la grossa novità è in arrivo a settembre, quando partirà l´offerta formativa del quinto anno con esame di Stato finale per gli studenti che hanno ottenuto il diploma quadriennale, secondo l´intesa siglata da Ministero e Provincia. La selezione a maggio è stata superata da 24 alunni e ora sarà attivata in via sperimentale una classe unica nella scuola professionale per commercio turismo servizi Einaudi a Bolzano. Suddivisi in gruppi, gli studenti seguiranno 4 differenti indirizzi per arrivare alla maturità: servizi commerciali, enogastronomia e ospitalità alberghiera, servizi sociosanitari, manutenzione e assistenza tecnica. L´assessore Achammer ha insistito sugli strumenti didattici e organizzativi che la "Buona scuola" offre alla Provincia, nel recepimento di parti della nuova legge, per ampliare in futuro in Alto Adige le possibilità di aggiornamento del settore. Achammer ha poi osservato che anche quest´anno la scuola è riuscita a garantire una qualificazione adeguata ai giovani, ha ricordato il patto sull´apprendistato siglato con le parti sociali e il fenomeno dell´abbandono scolastico che resta contenuto rispetto ad altre Regioni. L´assessore Mussner ha evidenziato il processo partecipativo avviato per migliorare la scuola ladina e ha citato tra i risultati la semplificazione della lingua della val Badia, gli approfondimenti sulla Grande guerra con testi ladini e la continuità didattica tra scuola materna e elementare.  
   
   
ISTRUZIONE: FVG, APPROVATA PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ ORIENTAMENTO  
 
Trieste, 14 luglio 2015 - La Giunta regionale ha approvato la Programmazione delle attività di orientamento - anno 2015 e anno scolastico 2015-2016, su proposta dell´assessore regionale alla Formazione e Istruzione, Loredana Panariti. Il documento ricava i presupposti dalla legge regionale 29 maggio 2015, n. 13, la quale prevede che la Regione eserciti le funzioni in materia di programmazione, indirizzo, coordinamento, promozione della qualità, monitoraggio dei servizi di orientamento permanente e di erogazione di specifici servizi di orientamento e che promuova l´orientamento permanente delle persone, persegua l´integrazione dei servizi di orientamento erogati dai soggetti pubblici e privati, disciplini gli standard essenziali dei servizi di orientamento e, mediante una programmazione triennale con eventuale aggiornamento annuale, definisca gli interventi per lo sviluppo di un sistema regionale integrato dei servizi di orientamento permanente. "Questo programma annuale rappresenta un passaggio verso la nuova programmazione", spiega l´assessore Panariti. "Nel documento infatti si prevede di porre in essere interventi volti al potenziamento delle relazioni fra i diversi attori istituzionali e sociali ed in particolare di avviare un percorso di concertazione con i principali attori istituzionali del sistema scolastico, dell´alta formazione, della formazione professionale e del lavoro al fine di elaborare una programmazione regionale in materia di orientamento di durata triennale, che quindi partirà dal 2016". La programmazione delle attività per l´anno 2015 viene pertanto strutturata avendo a riferimento due macro aree d´intervento. La prima riguarda le Azioni di sistema: tavolo interistituzionale per le politiche di orientamento permanente, assistenza tecnica alle scuole e alle reti di scuole, progetti speciali di coordinamento e cooperazione dei Centri di orientamento regionali (Cor), promozione dell´integrazione nel sistema regionale di orientamento e sostegno all´innovazione, partecipazione dei servizi regionali di orientamento alla realizzazione dei Piani di zona 2013/2015, innovazione e potenziamento del sistema informativo, sviluppo della cultura valutativa delle azioni di orientamento, oltre a progetti a livello interregionale e collaborazioni sul piano nazionale. La seconda linea di intervento riguarda le Azioni di erogazione di servizi diretti alla persona che includono il Catalogo regionale dell´offerta orientativa, servizi informativi e di consulenza da parte dei Centri di orientamento regionale e il supporto da parte dei Cor nell´ambito del programma "Garanzia Giovani".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: ALLOGGI, BORSE DI STUDIO, PRESTITI: ECCO I NUOVI BANDI PER UNIVERSITARI DA OGGI TUTTE LE INFORMAZIONI PER GLI STUDENTI SONO ON LINE SUL SITO DI ER.GO, DOMANDE A PARTIRE DAL 15 LUGLIO. IL DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI FINANZIARI  
 
Bologna, 14 luglio 2015 - Alloggi, borse di studio, contributi per la ristorazione, prestiti e contributi per esperienze di mobilità all’estero, servizi e contributi per studenti disabili: da oggi, 10 luglio, è disponibile on line sul sito di Er.go, l’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori, il bando per l’assegnazione di servizi e benefici agli studenti universitari iscritti agli Atenei dell’Emilia-romagna per l’anno accademico 2015/2016. Il bando si compone di una parte comune, con i requisiti previsti dalla normativa uguali per tutti gli studenti universitari della regione, e di quattro parti adattate alla specificità dei quattro atenei di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma. E’ possibile presentare la domanda esclusivamente on line sul sito di Er.go, all’indirizzo www.Er-go.it  a partire dal 15 luglio. Nel modulo di domanda sarà acquisita direttamente, tramite la cooperazione applicativa con l’Inps, l’attestazione Isee certificata attestante le condizioni economiche del nucleo familiare. Sarà sufficiente per lo studente digitare il numero della ricevuta attestante la presentazione della Dsu (dichiarazione sostitutiva unica). Per agevolare gli studenti nel richiedere l’Isee 2015, Er.go ha predisposto una guida, visibile e scaricabile in home page sul sito www.Er-go.it  Borse di studio e altri interventi finanziari - Le borse di studio hanno un valore che varia da un minimo di 1.342 euro ad un massimo di 5.192 euro annui, sulla base delle condizioni economiche dello studente e della sua condizione di pendolare, fuori sede o in sede. Alle borse di studio si affiancano altri interventi: i prestiti fiduciari, che possono arrivare fino ad un importo di 23.000 euro, si possono chiedere senza necessità di presentare garanzie; gli assegni formativi compresi tra 2.000 e 4.000 euro per favorire l’accesso e la frequenza a Master, corsi di alta formazione e specializzazioneall’estero; i contributi per percorsi accademico formativi connessi a obiettivi di sviluppo regionale di valore fino ad un massimo di 2.000 euro; gli interventi straordinari, del valore massimo di 2.000 euro per studenti in situazione di particolare difficoltà. I contributi per la partecipazione a programmi di mobilità internazionale per un totale di 200.000 euro che vanno a sostegno delle spese di vitto e alloggio sostenute all’estero per studio. Alloggi - Sono oltre 3.500 gli alloggi disponibili nelle residenze universitarie di Bologna, Cesena, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Reggio Emilia, Rimini e Piacenza. Sono prioritariamente riservati agli studenti in graduatoria, quindi in possesso dei requisiti economici e di merito previsti dai bandi di concorso. I posti temporaneamente liberi sono disponibili per una platea più vasta di utenti, a condizione che abbiano rapporti con le Università e gli altri istituti formativi presenti nel territorio (professori, ricercatori, studenti stranieri che partecipano a programmi di mobilità, ecc.). Sportello unico per gli studenti internazionali - Un punto di accoglienza, orientamento e informazioni per gli studenti stranieri che scelgono di studiare in Emilia-romagna. Il servizio offre supporto informativo per le pratiche di immatricolazione e iscrizione ai corsi universitari e sui servizi per il diritto allo studio universitario. Un aiuto specifico è garantito nella fase di presentazione della domanda di benefici con video tutorial in inglese e francese. Servizio informativo e di comunicazione Sono attivi i seguenti canali informativi: Il nuovo “Parla con Er.go”: sportello con 2 linee telefoniche al quale lo studente può rivolgersi per consulenze sulla presentazione della domanda e sulle procedure da seguire per accedere ai benefici e ai servizi dell´Azienda. E´ attivo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 16. Tel. 051/6436900 risponde l´operatore per studenti matricole. Tel. 051/19907580 risponde l´operatore per studenti di anni successivi. “Er.go risponde/scrivici”: un servizio rivolto in prevalenza agli studenti che contattano Er.go per la prima volta. Consente di acquisire sinteticamente alcune informazioni sulle modalità di accesso e di gestione dei benefici/servizi, di richiedere informazioni più specifiche agli uffici competenti di Er.go tramite “Scrivici!”. “Assistenza live!” un servizio di chat on line, accessibile dal sito www.Er-go.it  utilizzabile per risposte a domande semplici e veloci. E´ attivo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 12.00. “Dossier studente”: un servizio rivolto agli studenti che abbiano già presentato domanda di benefici e che possano così verificare la propria posizione. La consultazione è possibile anche da tablet e da cellulare.  
   
   
RAPPORTO INVALSI, LE MARCHE SI DISTINGUONO NELLA MEDIA NAZIONALE  
 
Ancona, 14 luglio 2015 - “E’ un primato che rende orgogliosi quello raggiunto dalle Marche nel Rapporto annuale Invalsi. La nostra Regione spicca decisamente nella rilevazione degli apprendimenti, al di sopra della media nazionale, sia nella scuola primaria sia nella secondaria di secondo grado. E’ davvero un buon segnale, che arriva per il quarto anno consecutivo, per avviare il nostro lavoro su basi solide, un risultato che è lo specchio di una realtà sana, che premia l’impegno della scuola, del sistema scolastico regionale e della classe docente che si distingue per professionalità e preparazione. I dati ci dicono che l’attenzione rivolta all’istruzione e alla formazione, mi riferisco in particolare alla formazione dei docenti nell’istruzione professionale, all’insegnamento dell’italiano per stranieri, ha avuto la sua efficacia. Eppure vorrei rimarcare come i test Invalsi che, parlo per esperienza, terrorizzano alunni e docenti, debbano essere inseriti in un percorso di formazione più ampio, in una metodologia di trasmissione del sapere che non si limita alla performance. Solo in questo modo potremo superare la concezione di queste valutazioni come prove tecniche e di abilità. L’utilità dei test resta certamente quella di avviare i ragazzi verso la tipologia di selezione universitaria. Questo rappresenta senz’altro un valore, un modo per abituarli alla competitività, ma dobbiamo mantenere uno sguardo complessivo sulla formazione permanente della persona”.  
   
   
FORMAZIONE, FVG: ULTERIORI 4 MILIONI PER ATTIVITÀ GIOVANI SOTTO I 18 ANNI  
 
Trieste, 14 luglio 2015 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell´assessore all´Istruzione e Formazione Loredana Panariti, una delibera che aggiorna il numero dei partecipanti, e il contestuale finanziamento, alle attività di istruzione e formazione professionale (Iefp) rivolte ai giovani di età inferiore ai diciotto anni. Il provvedimento prevede un aumento da 3200 a 3800 del numero dei partecipanti ai corsi di istruzione e formazione professionale che concorrono al finanziamento che aumenta in questo modo da 22.235.136 ad euro 26.404.224, con un incremento di 4.169.088 euro. Il finanziamento è calcolato moltiplicando il numero degli allievi (3800) per il numero delle ore di ciascun percorso (1056) per il costo standard previsto dalla normativa vigente (euro 6,58 per ora allievo). "Va evidenziato che che il numero degli allievi effettivi supera le 4000 unità e che nei corsi sono presenti anche allievi con disabilità certificata ai sensi della legge 104/1992 che richiedono attenzioni particolari per quanto riguarda sia la didattica che l´accessibilità ai luoghi destinati alle attività formative, il che comporta oneri aggiuntivi per il soggetto attuatore" ha spiegato Panariti. I percorsi Iefp, realizzati da un´Associazione temporanea di organismi formativi accreditati dalla Regione, sono finalizzati al rilascio di un attestato di qualifica professionale (al termine della terza annualità) e di diploma professionale (al termine della quarta annualità). Tali titoli risultano spendibili su tutto il territorio nazionale, in quanto riferiti a standard comuni concordati tra le Regioni e lo Stato, così come in ambito comunitario.  
   
   
SCUOLA IN LIGURIA, BOCCATA D’OSSIGENO PER LE “PARITARIE” GIUNTA TOTI SBLOCCA I FINANZIAMENTI (6 MILIONI)  
 
 Genova, 14 Luglio 2015 - Boccata d´ossigeno per le 258 scuole paritarie della Liguria per l´infanzia, in attesa dal novembre scorso dei finanziamenti indispensabili alla loro sopravvivenza. Un provvedimento urgente approvato venerdì 10 luglio nel pomeriggio dalla Giunta Regionale su proposta dell´assessore alla Scuola, Università e Formazione Ilaria Cavo, assegna ad Arsel (Agenzia regionale per i servizi educativi e per il lavoro) 6 milioni di euro che verranno traferiti alle scuole in base ai calcoli effettuati dalla Direzione Scolastica Regionale. Fino al 2014 era il Ministero dell´Istruzione a erogare i finanziamenti alle scuole paritarie, da dicembre 2014 ne ha disposto il trasferimento alle regioni perché assegnassero le risorse in coordinamento con gli uffici scolastici regionali. Il 29 aprile 2015 il settore Ragioneria ha comunicato l´accredito di 5.978.200 alla Liguria. Mancava però un provvedimento che, sulla base dei dati forniti dalla direzione scolastica regionale, trasferisse in tempo i fondi. "Si tratta di risorse vitali per molti istituti che altrimenti avrebbero rischiato di chiudere - dichiara l´assessore Cavo – Slittare anche solo di una settimana il provvedimento avrebbe comportato l´obbligo di rifare tutta la procedura con un dilatazione dei tempi che non potevamo permetterci: con la delibera approvata abbiamo centrato l´obiettivo di garantire i finanziamenti per l´avvio del nuovo anno scolastico"  
   
   
TRENTO: FINANZIAMENTI PER LA MESSA IN SICUREZZA DI ALCUNE SCUOLE  
 
Trento, 14 luglio 2015 - 2.694.894 euro per interventi urgenti relativi alla messa a norma o in sicurezza di alcuni edifici scolastici. E´ quanto stanzia una delibera approvata oggi dalla Giunta provinciale su proposta dell´assessore alla coesione territoriale Carlo Daldoss. Si tratta di una serie di interventi che rientrano nei criteri di ammissione a finanziamento sul Fondo di riserva 2015, che prevedono interventi per la messa a norma/sicurezza e alla piena fruibilità di strutture quali edifici scolastici, opere igienico-sanitarie, cimiteri, strade comunali o per la gestione di interventi relativi ad eventi non costituenti calamità naturali. Il provvedimento adottato oggi dalla Giunta provinciale dispone l´ammissione a finanziamento di una prima tranche di interventi giudicati urgenti e per i quali l´istruttoria risulta positivamente conclusa, rinviando ad un successivo provvedimento la concessione di finanziamenti per ulteriori interventi urgenti, nell´ambito delle risorse rese disponibili dal bilancio provinciale. Gli interventi ammessi a finanziamento sono relativi alla messa a norma e messa in sicurezza di edifici scolastici nei Comuni di: Fiera di Primiero (interventi di messa a norma e sicurezza dell´edificio scuole elementari intercomunali di Tonadico), Pozza di Fassa (lavori di adeguamento antincendio della scuola media), Segonzano (risanamento statico ed energetico della scuola elementare e media), Soraga (lavori di manutenzione straordinaria della copertura del tetto delle scuole elementari), Strigno (lavori di straordinaria manutenzione ed adeguamento alle normative vigenti della scuola media "O.brentari"), Terlago (ampliamento dell´edificio comunale sede della scuola per l´infanzia), Ospedaletto (manutenzione straordinaria del cimitero).  
   
   
SCUOLE CIVICHE DI MUSICA: LA GIUNTA SARDA APPROVA LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE  
 
Cagliari, 14 Luglio 2015 - Dopo la riapertura dei termini e le disposizioni per coprire anche l´annualità saltata l´anno scorso, le scuole civiche di musica tornano all´ordine del giorno della Giunta regionale. Quest´oggi è stata approvata la delibera proposta dall´assessore Claudia Firino, che ripartisce le risorse per l´istituzione e il funzionamento delle scuole civiche di musica. "Si tratta di un provvedimento atteso, attraverso il quale in rapidità siamo riusciti ad assicurare il proseguimento e in alcuni casi la ripresa delle attività legate alla didattica musicale - dichiara la titolare dell´Istruzione -. La formazione musicale dei ragazzi e degli adulti è importante per la crescita culturale, sociale e intellettuale di ogni comunità che questo Assessorato intende valorizzare".  
   
   
TORNADO IN VENETO: PRESIDENTE ZAIA PROPONE FONDO MUTUALISTICO ANTICATASTROFI  
 
Venezia, 14 luglio 2015 - “Stamattina ho ricevuto assicurazioni che il governo nel primo consiglio utile dichiarerà lo stato di emergenza nazionale per la Riviera del Brenta, colpita dal tornado dell’8 luglio scorso. Si tratta di un passaggio fondamentale per veder riconosciuto l’evento che ha devastato uno dei distretti nevralgici del Veneto tra le grandi catastrofi da indennizzare con aiuti pubblici. Ma credo che il Veneto, senza fare sconti a Roma, a fronte delle 32 calamità che hanno colpito il territorio regionale lo scorso anno tra alluvioni, allagamenti, terremoti e trombe d’aria, debba pensare a un Fondo mutualistico contro i danni catastrofali da alimentare con i contributo di tutti i veneti”. E’ quanto ha comunicato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, in apertura dei lavori del Consiglio regionale dedicato alla discussione del programma di legislatura, soffermandosi sulla “tragedia” che ha sconvolto la settimana scorsa Dolo, Cazzago, Pianiga e parte di Mira, il cui triste bilancio conta un morto, 92 feriti, un centinaio di abitazioni distrutte, 350 veicoli da rottamare e danni complessivi stimati nell’ordine di almeno 100 milioni di euro. Per le vittime del tornado, e in particolare per il commerciante Claudio Favaretto di Dolo, il presidente Zaia ha chiesto all’aula un minuto di silenzio. Dopo aver ricapitolato quanto fatto nei giorni scorsi da Protezione Civile, Suem e volontari e aver sottolineato l’immediato coinvolgimento della Protezione civile nazionale e del governo, Zaia ha messo in evidenza l’immediata attivazione della Giunta regionale per far fronte agli enormi danni all’apparato produttivo ed economico della Riviera e al patrimonio delle ville venete. “La Giunta regionale ha stanziato d’urgenza 3 milioni di euro attingendoli dal capitolo di bilanci riservato alle urgenze – ha ricordato Zaia – e ora chiedo al Consiglio e alla prima commissione presieduta da Marino Finozzi di approvare con la massima velocità una variazione al bilancio di previsione 2015 per reperire gli altri 3 milioni di euro promessi. Il Veneto, comunque, continuerà ad esigere che il governo e la comunità nazionale non spenga i riflettori sulla devastazione subita dagli abitanti della Riviera: “Attraverso i nostri sindaci – ha ribadito Zaia – continueremo a chiedere la revisione dei vincoli del patto di stabilità per i comuni colpiti, il fermo per almeno 6 mesi del pagamento delle tasse e continueremo a dare battaglia perché anche i privati e le aziende possano beneficiare degli aiuti pubblici per la ricostruzione”.  
   
   
EMILIA ROMAGNA, DIFESA DEL SUOLO - RINNOVATO PROTOCOLLLO D´INTESA CON MARCHE, TOSCANA E UMBRIA UNA CARTA GEOLOGICA UNITARIA PER LE QATTRO REGIONI. UNO STRUMENTO MOLTO UTILE PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO E SISMICO  
 
Bologna, 14 luglio 2015 - Una Carta geologica unitaria per Emilia-romagna, Marche, Toscana e Umbria. Le quattro Regioni hanno rinnovato per altri cinque anni il Protocollo d´intesa siglato nel 2012, che ha permesso di rendere omogenee le banche dati geologiche per 3.000 chilometri quadrati. Il lavoro avviato consentirà di omogeneizzare un´area equivalente e di sviluppare altre attività comuni relative a cartografia, rilevamento, conservazione, diffusione dell´informazione geologica e realizzazione di applicazioni tematiche. “L´attenuazione del rischio idrogeologico e sismico è un tema che interessa con profili di forte analogia le regioni con cui abbiamo rinnovato l´accordo - commenta l´assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo -. L´approfondita conoscenza del territorio, resa possibile grazie a prodotti cartografici di alto livello oggi disponibili, è fondamentale per attuare politiche di prevenzione del rischio. La sfida che ci attende nei prossimi anni - conclude Gazzolo - è quella di sviluppare dati omogenei e condivisi su ambiti vasti, a partire dai rilievi dalle aree interessate dal dissesto idrogeologico fino all´estensione della microzonazione sismica, e puntare sulla maggior diffusione possibile delle conoscenze”. Grazie alla collaborazione tra le quattro Regioni, avviata negli anni Novanta, è oggi disponibile per l´intero territorio la Cartografia geologica in gran parte informatizzata a scala di dettaglio (1:10.000) ed alcuni innovativi servizi web, che costituiscono anche per i geologi un utile strumento di lavoro. Il prossimo passo, sui cui la commissione tecnica che sovrintende le attività interregionali sta già lavorando, è la predisposizione di una carta geologica unitaria con scala 1:250.000.  
   
   
PROGRAMMA 2015-2020. ZAIA: OPERE ANTIDISSESTO E LAVORO, LE PRIORITA’ PER I VENETI  
 
Venezia, 14 luglio 2015 - Difesa del territorio e difesa del lavoro: sono le due priorità di legislatura che il presidente Zaia ha indicato all’aula consiliare, dando il via al dibattito politico sugli obiettivi di governo del quinquennio 2015-2020. “Il futuro del Veneto sta nella messa in sicurezza del suo territorio e dei bacini idrografici – ha esordito Zaia, subito dopo aver evocato l’evento catastrofico che ha sconvolto la Riviera del Brenta pochi giorni fa –. Abbiamo ereditato nel 2010 una Regione che da ottant’anni non realizzava grandi opere idrauliche, ora dobbiamo invertire la rotta. In questa legislatura va introdotto, invece, il principio che le grandi infrastrutture sono le opere a tutela del dissesto idrogeologico, secondo le indicazioni del piano dell’ingegner D’alpaos, peraltro da aggiornare”. E sempre in ambito di obiettivi infrastrutturali Zaia ha ribadito lo stop alla cementificazione e la priorità a investimenti per opere immateriali, come la banda larga e le reti wi-fi. “L’altra grande sfida per il futuro del Veneto sono il lavoro e l’occupazione”, ha scandito Zaia. Pur segnalando che il tasso regionale di disoccupazione veneto (6,7 per cento) è la metà di quello nazionale e ricordando le iniziative già messe in campo nella precedente legislatura (alternanza scuola-lavoro, un sistema di formazione professionale che coinvolge 20 mila giovani dei quali 7 su 10 trovano subito inserimento lavorativo, il pacchetto ‘Garanzia giovani’ al quale sono iscritti 31 mila dei 56 mila veneti aventi diritto), Zaia ha messo l’accento sul “piano straordinario per il lavoro” che la Regione intende attivare con i 764 milioni del Fondo sociale europeo. Un piano straordinario – ha puntualizzato il presidente – che dovrà porre attenzione non solo ai giovani ma anche agli over 50 (o addirittura over 45), che con più difficoltà riescono a rientrare nei processi produttivi; che dovrà investire nell’alta formazione e nel rientro dei cosiddetti ‘cervelli in fuga’; e mettere in rete politiche per il lavoro, formazione e politiche sociali. Con un nuovo sguardo, però, all’utilizzo degli ammortizzatori sociali: “Sinceramente la stabilizzazione a 3-4 o 5 anni degli aiuti ci sembra esagerata – ha annotato Zaia – in un mercato e un contesto socio-economico che è completamente mutato” Tra le coordinate degli impegni di governo per il lavoro ci sarà - ha annunciato Zaia – il sostegno a Veneto Sviluppo, la finanziaria regionale che lo scorso anno ha sostenuto con un milione di euro 15 mila imprese venete: “La Regione dovrà investire su Veneto Sviluppo perché le imprese venete siano più patrimonializzate e possano destinare maggiori risorse a sviluppo, ricerca e innovazione. Il Veneto non può e non deve rinunciare alla manifattura di qualità, settore strategico del proprio sistema produttivo. Quanto agli altri temi di legislatura, la sanità resta un “obiettivo irrinunciabile” della seconda giunta Zaia. “Il mio obiettivo è azzerare le liste di attesa, abbattendo a 60 giorni il tempo massimo di attesa per prestazioni non urgenti – ha detto Zaia –. I veneti sono consapevoli di avere un sistema sanitario di cura bene, ma dobbiamo investire di più nell’accoglienza, nell’organizzazione e nei tempi di attesa delle prestazioni e ricoveri. Così come dobbiamo investire di più nella medicina di gruppo e nell’alleanza con i 4 mila medici di famiglia. Per questo ho proposto di riorganizzare le Ulss istituendo una ‘Azienda Zero’ per la gestione sanitaria accentrata di acquisti, forniture e appalti e sette Ulss provinciali, in modo da rendere la spesa più efficiente e liberare così maggiori risorse per la salute dei cittadini”. Infine Zaia ha lanciato una sfida a tutte le forze politiche per una Regione “efficiente e trasparente”, capace di contenere ulteriormente i ‘costi della politica’, di perseguire la legalità e di contrastare la corruzione : “Nella scorsa legislatura molto è stato fatto per ridurre indennità, vitalizi e porre un limite ai mandati. Forse non siamo riusciti a comunicare bene ai cittadini quanto ha fatto il Veneto. Ma ora mi aspetto da quest’aula, entro la fine dell’estate – è stata la sfida lanciata da Zaia - una iniziativa unitaria, magari sottoscritta da tutti i capigruppo, in materia di finanziamento ai gruppi e indennità di fine mandato. Come consigliere ho già presentato una proposta di legge in tal senso, ma mi aspetto una iniziativa del Consiglio. Così come mi aspetto – ha aggiunto - che questo Consiglio, ‘pulito’ e in larga parte rinnovato, ponga in essere ogni iniziativa volta a perseguire e a mantenere il rispetto della legalità e a contrastare la corruzione. Le barre di controllo – è stata la metafora utilizzata da Zaia – ci vogliono anche nel migliore dei reattori”.  
   
   
TORNADO IN RIVIERA DEL BRENTA: LETTERA DI ZAIA AI DIRETTORI DELL’INFORMAZIONE NAZIONALE. “ACCENDETE I RIFLETTORI SU QUESTA TRAGEDIA. C’E’ BISOGNO DI TUTTI”  
 
 Venezia, 14 luglio 2015 - Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha inviato una lettera ai Direttori delle Testate Giornalistiche nazionali (carta stampata, tivù, radio) per chiedere la loro collaborazione affinchè rimangano accesi i riflettori mediatici sulla tragedia che ha colpito la Riviera del Brenta con il tornado abbattutosi nei giorni scorsi. “Egregio Direttore – esordisce Zaia nella lettera - mi scuso se La disturbo in un momento particolarmente complesso dello scenario politico-economico nazionale e internazionale, ma se mi sono risolto a scrivere e Lei e ai responsabili di tutte le testate nazionali è perché noi veneti, oggi, abbiamo davvero bisogno di tutti. Mercoledì scorso, 8 luglio, quella che è stata eufemisticamente definita una tromba d’aria, ma che esperti meteorologi hanno definito un tornado dalle caratteristiche e dalla violenza simili a Katrina, ha letteralmente devastato uno dei distretti economicamente più importanti e più delicati dal punto di vista storico-artistico della mia Regione: la Riviera del Brenta” “In pochi minuti – ricostruisce il Governatore nella sua missiva - un vento a 350 chilometri all’ora ha provocato in un’area vastissima un morto e 92 feriti, lesionato 500 case di cui 90 saranno da abbattere, più di 400 sono gli sfollati, raso al suolo villa Villa Toderini-fini-piva, inferto profonde e spesso irrimediabili ferite a numerose ville venete (uno dei più importanti patrimoni storico-artistici del mondo), provocato danni ingentissimi a stabilimenti industriali e blocchi della produzione in numerose aziende. Senza contare i danni al patrimonio e alle opere pubbliche, alle infrastrutture. Vale infine la pena ricordare che nella Riviera del Brenta ha sede il distretto della calzatura, dove le principali griffe del mondo concentrano lavorazioni di eccellenza”. “Stiamo quantificando in queste ore i danni per relazionare al Governo e chiedere lo stato di emergenza – scrive ancora Zaia - ma le stime provvisorie parlano di una contabilità che fa paura. Il tornado ha lasciato un panorama tipico di un terremoto .Per questo Le ribadisco che abbiamo bisogno di tutti”. “L’aiuto che Le chiedo – scrive il Governatore ai direttori - è che sulla Sua autorevole testata si parli di quanto accaduto in questo triangolo di terra che il mondo ama, che non si liquidi tutto come una banale tromba d’aria, che a ogni livello si acquisisca la consapevolezza che non è stata colpita la periferia dell’impero ma un territorio dalle caratteristiche uniche, vero cuore del Veneto da un punto di vista industriale e storico. Per quanto ci riguarda stiamo facendo tutto il possibile, in collaborazione con i bravi sindaci e la gente veneta, che ancora una volta ha mostrato il suo grande cuore e la capacità di essere davvero solidale nei momenti di difficoltà. Abbiamo aperto un conto (Emergenza tornado in Veneto, Iban 57 V 02008 02017 000103827353) su cui far confuire le offerte di contributi giunte nelle ore immediatamente successive alla tragedia, centinaia di ragazzi delle scuole superiori lavorano insieme a Vigili del fuoco e Protezione Civile nelle operazioni di smaltimento delle macerie e di messa in sicurezza di fabbricati e impianti industriali”. “Ma non basta – conclude Zaia - torno a sollecitarLe attenzione e una visita a territori che grondano disperazione ma anche orgoglio e voglia di ricominciare. Resto a sua disposizione per qualsiasi necessità, pronto a far accompagnare i suoi inviati sul territorio per verificare quanto grande è la lacerazione provocata sul corpo sociale, artistico e industriale della mia Regione”.  
   
   
TRENTO, PROTEZIONE CIVILE: SI INVESTE NELLA FORMAZIONE DI INGEGNERI E ARCHITETTI  
 
Trento, 14 luglio 2015 - La preparazione tecnica degli ingegneri e degli architetti che collaborano, durante le emergenze, con la Protezione civile trentina è l´oggetto del provvedimento con cui la Giunta provinciale, su proposta dell´assessore Tiziano Mellarini, ha approvato uno schema di convenzione con i relativi ordini professionali. Si vuole costituire una "task force" di tecnici specializzati che faccia da riferimento per le attività collegate al rilievo dei danni ed alla verifica dell´agibilità delle costruzioni e delle infrastrutture, in caso di calamità sia sul territorio provinciale che nazionale. Il percorso formativo previsto dalla convenzione servirà anche per l´iscrizione, una volta che sarà istituito, nell´elenco provinciale del Nucleo Tecnico Nazionale per il rilievo del danno e la valutazione di agibilità nell´emergenza post-sismica. "Tutto questo - ha spiegato l´assessore Tiziano Mellarini - sulla base della grande disponibilità sempre riscontrata fra i professionisti per le attività legate all´immediato post emergenza, in particolare per il ripristino della normalità nei luoghi colpiti da sisma o altre calamità". Il contributo e la collaborazione degli ingegneri e degli architetti durante le emergenze si è rivelato fino ad oggi prezioso ed ha contribuito a far sì che il sistema provinciale di protezione civile potesse operare con la massima professionalità e competenza, anche fuori dal territorio provinciale. Questa attività è stata svolta anche in occasione dei più recenti terremoti quando molti professionisti sono stati integrati nella colonna mobile della Provincia autonoma di Trento ed hanno prestato la loro opera, anche in virtù di un protocollo d´intesa che risale al 2006 e che oggi necessità di essere adeguato alle novità introdotte in questi anni dalle normative, provinciali e nazionali. Lo schema di convenzione approvato oggi dalla Giunta prevede l´impegno da parte degli ordini di predisporre elenchi di professionisti idonei ad essere prontamente impiegati, a titolo volontario e gratuito, in attività di protezione civile e pronti ad intervenire con un preavviso breve. Disciplina inoltre i contenuti dell´attività di formazione da dedicare a questi professionisti, i cui costi, oltre a quelli relativi al vitto, all´alloggio, al trasporto e all´assicurazione saranno a carico della Provincia. Con il provvedimento di approvazione della convenzione sono stati stanziati quindi 20.000 euro per il 2015 per le attività di formazione. Con un successivo provvedimento sarà approvato un analogo schema di convenzione con l´Ordine dei Geologi.  
   
   
ARPA FVG: SECONDO ENTE IN ITALIA A OTTENERE CERTIFICAZIONE AMBIENTALE  
 
 Udine, 14 luglio 2015 - Con la consegna del certificato di "Sistema di Gestione Ambientale Iso14001", avvenuta nei giorni scorsi, si è concluso il percorso iniziato due anni fa dall´Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente (Arpa) per certificare dal punto di vista ambientale le proprie attività. "Per un´agenzia come Arpa, che ha come compito istituzionale il controllo e il monitoraggio dello stato dell´ambiente, oltre alla promozione della sostenibilità sul territorio regionale, ottenere questa certificazione rappresenta un grande risultato", ha commentato l´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito, notando come l´agenzia regionale sia la seconda agenzia ambientale in Italia (su 21) a raggiungere questo obiettivo "e ciò - ha affermato - è un segno importante del percorso di miglioramento continuo avviato, oltre ad essere un buon esempio per tutti gli altri enti pubblici della regione". La certificazione ambientale è un percorso volontario che prevede l´adozione di uno standard codificato a livello internazionale (Iso14001) per la predisposizione e l´applicazione di un insieme di modalità di gestione dell´azienda ispirate al principio del rispetto dell´ambiente (Sistema di Gestione Ambientale, Sga). Per ottenere tale certificazione è stato necessario avviare un percorso di valutazione interno che ha consentito di identificare gli impatti ambientali delle attività svolte, valutarne l´importanza ed impostare un piano di controllo e miglioramento. Il percorso di certificazione si è concluso per la sede centrale dell´Arpa di Palmanova e in futuro si prevede l´estensione alle altre sedi dell´Agenzia. L´assegnazione della certificazione ambientale implica per l´ente richiedente la sottoscrizione di una lettera di impegni, che sono annualmente verificati da un ente certificatore esterno. Nel documento d´impegno Arpa prevede di ridurre in modo continuo gli impatti ambientali diretti delle proprie attività e servizi. A tale proposito merita segnalare che è stata migliorata la gestione dei rifiuti interni attraverso un´oculata raccolta differenziata; è stato avviato un percorso per gli "acquisti verdi" (Gpp), cioè l´acquisizione di tecnologie o prodotti con il minor impatto possibile sull´ambiente lungo l´intero ciclo di vita. E´ iniziato, inoltre, un percorso per il contenimento del consumo di carburante per lo spostamento dei dipendenti tra le sedi, che si concretizza nella promozione di incontri in videoconferenza. La certificazione ambientale si somma e si integra con le altre certificazioni già ottenute in precedenza da Arpa, come quella del "Sistema di Gestione Qualità Iso9001", che certifica la qualità dei servizi offerti al cliente (Ente pubblico, Ente privato, cittadino) o del "Sistema di Gestione Qualità Iso17025", che si applica nei laboratori d´analisi.  
   
   
TRENTO: VALUTAZIONE D´IMPATTO AMBIENTALE: APPROVATO IL REGOLAMENTO  
 
Trento, 14 luglio 2015 - Semplificazione, coordinamento e accorciamento dei tempi. Sono queste, in sintesi, le parole chiave del Regolamento di esecuzione della legge provinciale 19/2013 sulla valutazione d´impatto ambientale che oggi la Giunta, su proposta dell´assessore alle infrastrutture e ambiente Mauro Gilmozzi, ha approvato in via definitiva. "Attenzione all´ambiente, agli inquinanti e alle aree che presentano particolari fragilità, impegno in materia di protezione dall´esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, crescita integrata ed ecosostenibile - spiega l´assessore Mauro Gilmozzi - a questo punta il Regolamento di attuazione attraverso una riorganizzazione e redistribuzione delle competenze fra i diversi servizi provinciali e nuove disposizioni che razionalizzano una materia complessa e delicata". Il Regolamento approvato oggi contiene le disposizioni che daranno attuazione alla nuova legge provinciale in materia di valutazione dell’impatto ambientale e ingloba anche disposizioni di modifica di alcuni regolamenti provinciali. Fra essi vengono introdotte modifiche al regolamento sulla Vas (Valutazione Ambientale Strategica), volte a prevedere la natura obbligatoria e vincolante del parere espresso dal Dipartimento competente, e a quello in materia di protezione dall´esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Il Regolamento delinea passo passo il procedimento amministrativo previsto dalla legge per: la presentazione delle domande, la convocazione della Conferenza di servizi, le modalità di richiesta integrazione, la conclusione del procedimento. Nel dettaglio le questioni più rilevanti sono: •L’introduzione della Conferenza di servizi nella fase di consultazione preliminare dei progetti da sottoporre a Via, quale strumento di coordinamento e di razionalizzazione dell´intera attività istruttoria e momento di raccolta dei pareri e delle valutazioni tecniche necessarie alla valutazione del progetto, nonché di acquisizione di tutte le autorizzazioni che vengono assorbite nell´ambito della Via. La Conferenza dei servizi è costituita dai dirigenti delle strutture, da tre membri esterni (rappresentate delle categorie produttive, rappresentate delle associazioni ambientaliste e da un rappresentante del Muse per la ricerca) e dal rappresentante delle Asuc interessate dal progetto. In caso di progetti particolarmente complessi la Conferenza è gestita dal dirigente generale del Dipartimento territorio ambiente agricoltura e foreste. Ai fini della semplificazione vengono stabiliti quali dissensi (esplicitamente motivati) sono rilevanti e non superabili; inoltre si prevede l’istituto del silenzio-assenso. Vi è poi un´ulteriore forma di semplificazione per i provvedimenti edilizi di competenza comunale: se il rappresentante del Comune in conferenza si esprime positivamente sulla conformità del progetto agli strumenti urbanistici e al regolamento edilizio, dopo la Via non è più necessaria la concessione edilizia ma basta la Scia. •La definizione del procedimento amministrativo di coordinamento fra la procedura di Valutazione Impatto Ambientale (Via) e il rilascio dell´Autorizzazione Impatto Ambientale (Aia). •L’introduzione di una procedura coordinata per gli impianti di gestione rifiuti: accorpamento in un unico procedimento della fase di localizzazione nel piano provinciale di smaltimento dei rifiuti e di Via (ed eventualmente Aia). •La revisione delle competenze tra Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente e Servizio Autorizzazioni e valutazioni ambientali in merito agli aspetti legati al rilascio delle autorizzazioni per l´installazione di impianti di telecomunicazione; la novità principale consiste nell´introduzione della Conferenza di servizi nell´ambito dell´autorizzazione di impianti fissi di telecomunicazione e radiodiffusione, al posto del Comitato previsto dalle norme vigenti; la revisione delle competenze fra i due enti anche per il regolamento in materia di tutela dell´ambiente dagli inquinamenti, per quel che riguarda il rilascio delle autorizzazioni per l’installazione di impianti di telecomunicazione e il riconoscimento della qualifica di tecnico competente in acustica.  
   
   
FINANZIAMENTI ALLUVIONE IN LIGURIA: PROSSIMA RIAPERTURA DEL BANDO  
 
 Genova, 14 Luglio 2015 - Riaprire il bando, in tempi brevi, per le imprese alluvionate che non erano state ammesse, per vizio di forma nella presentazione delle domande per il rimborso danni subiti alla fine dello scorso anno. Lo ha comunicato oggi venerdì 10 luglio l´assessore regionale allo sviluppo economico, industria, commercio e artigianato Edoardo Rixi. Le aziende potranno beneficiare di circa 20 milioni di fondi residui derivanti dai tre bandi effettuati sia per danni sotto i 40.000 euro, sia per danni subiti sopra i 40.000. "Abbiamo intenzione – ha detto Rixi - di rimettere in circolo il tesoretto ancora a disposizione dei tre bandi. Finanziamenti che potranno favorire tutte quelle aziende che sono state effettivamente danneggiate, ma che per errori formali, magari legati alla doppia modulistica – Protezione Civile e Camera di Commercio - non hanno potuto beneficiarne. Ricordo che si parla di finanziamenti che rischiamo di perdere definitivamente come Regione se non saranno utilizzati entro dicembre. L´obiettivo è rifondere le imprese, ma anche arrivare a una semplificazione della modulistica da usare in caso di calamità".  
   
   
SISMA/EMILIA - RICOSTRUZIONE IMPRESE: MARTEDÌ 14 LUGLIO A NOVI 3° ´LIQUIDATION DAY´ TERZA GIORNATA DI INCONTRI PER FACILITARE LA LIQUIDAZIONE DEI CONTRIBUTI.  
 
Bologna, 14 luglio 2015 - Una giornata dedicata a facilitare la liquidazione dei contributi alle imprese. L’appuntamento con il terzo ‘Liquidation day’ è fissato per martedì 14 luglio 2015 a Novi di Modena, dalle ore 10,30 alle 17,30, nella Sala Arci Taverna (via Bigi Veles 4). L’iniziativa, già svolta a Mirandola e Sant’agostino nelle scorse settimane, sarà replicata, se necessario, con altri incontri sul territorio. "Anche questa terza giornata - sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive e Ricostruzione post sisma Palma Costi - ha l’obiettivo di mantenere un dialogo continuo tra struttura tecnica del Commissario, Ordini professionali, professionisti e imprese. Qui ci focalizziamo in particolare sulle problematiche delle liquidazioni cercando di risolvere una ad una le criticità delle diverse pratiche, in modo da accelerare l’effettiva erogazione dei contributi ai beneficiari, cosa che sta a cuore a loro quanto a noi. Finora abbiamo avuto ottimi riscontri con circa 70 meeting one to one svolti complessivamente durante i due incontri. Se serve ne faremo un quarto prima dell’estate in una logica di servizio e piena operatività: il nostro obiettivo - conclude Costi - rimane quello di corrispondere, nel più breve tempo possibile, le risorse della ricostruzione ai soggetti che ne hanno diritto”. L’iniziativa - in cui saranno presentate le casistiche più ricorrenti di best & bad practices con l’opportunità anche di incontrare il team Sfinge per brevi colloqui one to one sulle singole pratiche - è organizzata da Struttura tecnica commissariale, Regione, Anci Emilia-romagna e Comuni dell´area sisma, in collaborazione con Ordini e Collegi professionali presenti al tavolo tecnico della ricostruzione post sisma 2012. Si possono prenotare anticipatamente gli incontri - durante i quali ciascun progettista può sottoporre al massimo due casi nei 15 minuti previsti - in diverse fasce orarie, compilando la scheda di adesione relativa alla scelta effettuata.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE IN LIGURIA: AL VIA CONTRATTO DI FIUME PER MANUTENZIONE DEL MAGRA. 600 MILA PER INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO  
 
Genova, 14 Luglio 2015. Sarà operativo dai primi di settembre il nuovo contratto del fiume Magra che è stato approvato, venerdì 10 luglio, dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone per la tutela del bacino del fiume e per la mitigazione del rischio esondazioni. Il contratto, previsto da una direttiva europea del 2000, vuole essere un nuovo strumento di governance del territorio attraverso cui condividere, insieme ad una serie di soggetti, un accordo di recupero e tutela del tratto terminale del Magra, quello interessato dagli eventi alluvionali. Attraverso il contratto di fiume la Giunta regionale intende promuovere il coinvolgimento dei principali soggetti interessati agli interventi: dal Parco di Montemarcello, all´Autorità di bacino del Magra, dal Consorzio del canale lunense all´Autorità Portuale della Spezia, dalla Capitaneria di Porto fino a tutti i Comuni che insistono sul tratto terminale del Magra e alle aziende che vi operano, oltre alla Regione Liguria. "Ereditiamo una situazione molto complicata – spiega Giampedrone – ma vogliamo subito dare un segnale forte di cambiamento investendo 600mila euro per interventi da decidere insieme ai sindaci dei Comuni interessati. Imposteremo un accordo di programma che in parte riguarderà anche l´asportazione di materiali di sovralluvionamento e la navigabilità della foce, lavori che i Comuni da soli non possono affrontare per la carenza di risorse e che quindi intendiamo aiutare". Dopo l´approvazione di quest´oggi in Giunta scatteranno 60 giorni di tempo per consentire a tutti i soggetti coinvolti di mettere in atto il programma di manutenzione che prevede la realizzazione di un canale navigabile e il dragaggio dell´alveo, oltre alla pulizia dei colatori minori, alla risistemazione degli argini e all´acquisto di idrovore. "Quello che vogliamo proporre è una cabina di regia – spiega l´assessore Giampedrone – in grado di raccordare le realtà locali su obiettivi di tutela, recupero e sviluppo sostenibile del fiume Magra. La messa in sicurezza del tratto terminale del fiume Magra è senza dubbio uno degli obiettivi della nuova Giunta regionale. Insieme alla completa definizione delle opere necessarie con la risagomatura costante del fondo si può ottenere una notevole mitigazione del rischio residuo. Pertanto si ritiene che una corretta gestione passi attraverso il mantenimento delle condizioni di navigabilità e di un´idonea sezione di flusso nel tratto terminale".  
   
   
CITTA’ DELLA SPERANZA: A FESTA VOLONTARI A ROSA’, “MODELLO DI COLLABORAZIONE E TRASPARENZA”  
 
 Venezia, 14 luglio 2015 - “Siete un esempio di condivisione, collaborazione e di trasparenza, alle quali si devono ispirare le nuove politiche per il welfare e il terzo settore”. Così l’assessore regionale alle politiche sociali Manuela Lanzarin ha salutato gli oltre 400 volontari della Fondazione ‘Città della Speranza’ convenuti domenica per la festa annuale presso il caseificio della famiglia Castellan a Travettore di Rosà (Vi). Da vent’anni la Fondazione sensibilizza e raccoglie fondi per la cura delle leucemie infantili, finanziando attività di assistenza, cura e ricerca. “L’attività della Fondazione e il suo stile – ha aggiunto l’assessore – rappresentano una risorsa importante per la sanità veneta e un modello di sinergia tra istituzioni e privato sociale al quale improntare quel lavoro di promozione e codifica del non profit che è tra gli obiettivi di questa legislatura”. Manuela Lanzarin ha quindi ringraziato l’attuale presidente della Fondazione Franco Masello e i ‘past president’ Andrea Camporese e Stefania Fochesato per l’energia, il coinvolgimento sociale e il dinamismo impresso all’organizzazione, che si è ormai posizionata in testa alla classifica delle donazioni dei veneti del 5 per mille. Ma il primo grazie è andato ai volontari e alle loro famiglie, giunti numerosi con le loro famiglie all’appuntamento vicentino, oltre che ai ricercatori impegnati nella Torre della ricerca di Padova nello studio e nella cura dell’intero spettro delle patologie pediatriche. “Volontari e ricercatori sono la spina dorsale di una catena di solidarietà e impegno alla quale – ha assicurato l’assessore - la Regione Veneto non farà mancare attenzione e sostegno”.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE - ELETTO COMITATO REGIONALE DI COORDINAMENTO  
 
Bologna, 14 luglio 2015 - Il volontariato della Protezione civile ha un nuovo Comitato regionale di coordinamento. Le elezioni, che si sono svolte a Bologna, hanno designato presidente il reggiano Volmer Bonini (che è anche presidente del Coordinamento provinciale del Volontariato di Reggio Emilia) e vicepresidente Andrea Giovannoni della Croce Rossa Italiana; sono stati inoltre eletti i cinque componenti della giunta esecutiva. “É un giorno importante per i nostri oltre undicimila volontari, che costituiscono una risorsa preziosissima per la comunità emiliano-romagnola - afferma l´assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo -. Sono certa che il presidente Bonini e la sua squadra sapranno portare avanti con impegno e passione la missione ed i valori del volontariato, l´orgoglio del nostro sistema regionale di Protezione civile. Ringrazio chi ha fatto parte del precedente Comitato, presieduto da Marcello Gumina, per l´importante attività svolta in questi anni e auguro buon lavoro a tutti i nuovi eletti”. I componenti del Comitato sono stati eletti, a larga maggioranza, dall’Assemblea regionale, composta tra gli altri dal direttore e da un funzionario dell´Agenzia regionale di Protezione civile, dalla responsabile del servizio volontariato, dai presidenti dei Coordinamenti provinciali del Volontariato di Protezione civile, dai rappresentanti delle Unioni delle Province, Comuni e Comunità montane (Upi, Anci, Uncem) e dalle associazioni regionali e nazionali di volontariato: Ana (Associazione nazionale Alpini), Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze), Federgev (Federazione regionale guardie ecologiche volontarie), Cri (Croce Rossa italiana) e Anc (Associazione nazionale Carabinieri). Entra a far parte della giunta esecutiva del Comitato, ed è la prima volta, una rappresentante degli Enti locali; si tratta di Federica Manenti, responsabile della Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia, designata dall´Upi (Unione Province italiane). “Il mio mandato - afferma il neo presidente Bonini - sarà all´insegna della più stretta collaborazione tra i componenti del Comitato. Le cose da fare sono tante e c´è bisogno dell´apporto di tutti. Lavoreremo in collaborazione con la Regione e con le altre componenti istituzionali del sistema di Protezione civile, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, per rafforzare ulteriormente il ruolo del volontariato”. I volontari di Protezione civile in Emilia-romagna - L´emilia Romagna può contare su 11.500 volontari di Protezione civile, riuniti in 298 associazioni, iscritte in un apposito Elenco regionale. Hanno funzioni operative e di supporto, sono formati e specializzati e intervengono a fianco di Vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato, Capitanerie di porto, Sanità ed altri operatori del sistema di Protezione civile per offrire assistenza alla popolazione e mettere in sicurezza i territori colpiti dalle emergenze. Il Comitato regionale, previsto dalla legge regionale di Protezione civile n. 1/2005, ha funzioni consultive e propositive. Elabora proposte e pareri in materia di promozione e sviluppo del volontariato, formazione e addestramento, procedure di attivazione e di intervento. La composizione del nuovo Comitato - Presidente Volmer Bonini - Presidente pro tempore del Coordinamento delle Organizzazioni di Volontariato per la Protezione civile della Provincia di Reggio-emilia. Vice presidente Andrea Giovannoni - Delegato Regionale pro tempore all’attività di emergenza del comitato regionale Croce Rossa Italiana. Giunta esecutiva - Mauro Azzi (presidente pro tempore dell’Associazione nazionale Alpini di Protezione civile dell’Emilia-romagna). Stefano Camin (presidente pro tempore del Comitato provinciale di Parma delle Associazioni di Volontariato per la Protezione civile). Matteo Castelli (presidente pro tempore della Consulta provinciale delle Associazioni del volontariato per la Protezione civile di Bologna). Federica Manenti (rappresentante Unione Province italiane). Lorenzo Mirelli (presidente pro tempore del Coordinamento provinciale del volontariato di Protezione civile di Forlì-cesena).  
   
   
IDROLOGIA OPERATIVA: SARDEGNA CON LE ALTRE REGIONI VERSO UN EFFICIENTE SISTEMA DI MONITORAGGIO  
 
 Cagliari, 14 Luglio 2015 - L´assessore della Difesa dell´Ambiente Donatella Spano, in qualità di rappresentante della Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni, ha aperto ieri il workshop nazionale "I Servizi per l´Idrologia Operativa tra Stato, Regioni e Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente", in corso sino a oggi nella sede Unicef di Roma. Workshop. Nell´importante evento organizzato dall´Ispra, l´Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale che coordina il Tavolo Nazionale per i Servizi di Idrologia Operativa, l´esponente della Giunta Pigliaru ha sottolineato l´urgenza per la Sardegna e per tutte le regioni di affrontare in maniera sinergica e coesa il monitoraggio meterologico e idrologico, strettamente connesso alla tematica dei cambiamenti climatici. Sistema Di Monitoraggio. "A causa di un sistema di monitoraggio che in Italia è andato sfilacciandosi, ci si aspetta da questo Tavolo proposte operative per rimettere in piedi il sistema informativo del monitoraggio e della raccolta di dati meteorologici e idrologici - ha affermato l´assessore Spano, la quale ha poi evidenziato l´aspetto culturale del prezioso patrimonio nazionale di serie storiche, da non disperdere perché fondamentale per la riduzione del rischio ambientale. "Abbiamo un obiettivo alto: la creazione di piattaforme sinergiche molto forti affinché le regioni possano presentarsi con una strategia unica in uno scenario internazionale". Protezione Civile. Tra gli aspetti fondamentali per costruire una rete di monitoraggio efficiente, la titolare dell´Ambiente ha evidenziato l´informatizzazione dei dati ambientali raccolti a livello regionale e l´interoperabilità dei sistemi di condivisione dei dati a livello nazionale. Ancora: l´analisi degli eventi estremi quali alluvioni e siccità, l´educazione e la formazione e una più stretta connessione con le attività dei Centri funzionali decentrati della Protezione civile e con i servizi meteo regionali. Regioni E Ricerca. "Le amministrazioni regionali dovrebbero inoltre tenere un anello molto serrato tra ricerca scientifica e messa in piedi di sistema operativo delle tematiche ambientali - ha aggiunto - La Commissione Ambiente è aperta ai contributi per la messa in sinergia, allo scopo di avere una visione univoca per la riattivazione del sistema, la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale e tecnico presente in ciascuna regione e in modo da evitare la perdita di importanti conoscenze ambientali".  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: 12 MLN DI INTERVENTI URGENTI NELLE PROVINCE DI UDINE E PORDENONE  
 
Udine, 14 luglio 2015 - La Giunta regionale ha ratificato il decreto firmato dall´assessore regionale alla Protezione civile Paolo Panontin lo scorso 3 luglio, con il quale è stata impegnata la spesa complessiva 12.536.000 di euro a carico del Fondo regionale per la protezione civile per realizzare interventi urgenti, indispensabili alla salvaguardia della pubblica incolumità e per la messa in sicurezza del territorio regionale. E´ stato dato atto così che permane l´emergenza già dichiarata nel novembre 2014 e che le situazioni di rischio si sono ulteriormente aggravate, rendendo necessario avviare gli interventi di ripristino e messa in sicurezza sui territori delle province di Udine e Pordenone, già pesantemente interessati dagli eventi alluvionali del 2002 e del 2004. Con le risorse già stanziate precedentemente la Protezione Civile regionale aveva già avviato 53 interventi di urgenza su tutto il territorio regionale. "Nonostante ciò, permane una grave situazione di dissesto che rende necessari ulteriori interventi per il ripristino e la messa in sicurezza del territorio: il sistema integrato di Protezione civile regionale - spiega Panontin - intende scongiurare eventuali nuove situazioni emergenziali che potrebbero generarsi anche in conseguenza di fenomeni meteorologici di media intensità". La necessità di avviare con urgenza gli interventi e la grande mole di lavoro conseguente all´avvio dei cantieri ha determinato il coinvolgimento anche degli Enti locali colpiti dagli eventi occorsi, per la realizzazione diretta dei lavori. Sono una cinquantina i comuni interessati dagli interventi, tutti in provincia di Udine e Pordenone (a parte un´opera da 250 mila euro in località Piedimonte a Gorizia) e molti dei quali nelle aree montane.  
   
   
TERMOVALORIZZATORI, ACCORDO CON HERA E IREN PER LIMITARE L´UTILIZZO DEGLI IMPIANTI I RIFIUTI DA FUORI SARANNO TRATTATI SOLO PER LE EMERGENZE LIMITATE E PREVIA AUTORIZZAZIONE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna, 14 luglio 2015 - Raggiunta l’intesa tra Regione Emilia-romagna e gestori degli impianti di termovalorizzazione Hera e Iren: tutti d’accordo nel limitare l’utilizzo degli impianti dimensionati per assicurare esclusivamente l’autosufficienza regionale, secondo le esigenze dei rispettivi ambiti territoriali di gestione. I rifiuti urbani, da fuori Regione, potranno essere trattati, nei limiti delle autorizzazioni esistenti o risultanti dalle valutazioni di impatto ambientale, esclusivamente per eventuali emergenze di durata limitata in un’ottica di solidarietà fra territori previa autorizzazione della Regione Emilia-romagna. "Con quest’accordo si superano le preoccupazioni dei cittadini e degli Enti locali conseguenti alle applicazioni dell’art. 35 del decreto Sblocca Italia", spiega l’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo. "Stiamo dialogando con il Governo e i nostri parlamentari affinché una nuova strategia nazionale di gestione dei rifiuti si ispiri a questo senso di responsabilizzazione dei territori e delle aziende".  
   
   
ABRUZZO, DISCARICA BUSSI: LA PRESIDENTE BOLDRINI SOLLECITERÀ GOVERNO  
 
Bussi sul Tirino, 14 luglio 2015 - Novanta minuti nella discarica dei veleni di Bussi e tra i giovani della cooperativa "Il Bosso" alla foce del fiume Tirino. La presidente della Camera, Laura Boldrini, accompagnata dall´assessore all´Ambiente Mario Mazzocca, dal sindaco di Bussi Salvatore Lagatta e dal direttore tecnico dell´Arta Giovanni Damiani, ha visitato la discarica Tre Monti e voluto conoscere tutte le vicende che hanno accompagnato la storia della discarica dei veleni e le problematiche ancora in essere. Laura Boldrini ha parlato di "deficit decisionale da parte di tutti", sottolineando che le esigenze legate alla messa in sicurezza della discarica non possono essere più procastinate, nonostante siano passati otto anni dalla scoperta del sito inquinato. In questo senso, la Presidente della Camera ha confermato il suo personale impegno per sollecitare il Governo e chiedere la convocazione delle commissioni parlamentari competenti in materia. Insomma, un´attenzione politica sulla discarica di Bussi che questa volta porta la firma della terza carica dello Stato. Ma la messa in sicurezza e la reindustrializzazione del sito produttivo sono state al centro delle attenzioni dell´assessore Mario Mazzocca e del sindaco di Bussi Salvatore Lagatta. "La conferenza dei servizi del mese scorso che ha approvato il progetto di bonifica e della messa in sicurezza della parte alta della discarica - ha detto Mario Mazzocca - rappresenta un importante passo in avanti per il completo recupero del territorio. Ora è necessario passare quanto prima alla fase operativa individuando il soggetto che materialmente dovrà eseguire il progetto di approvato". Rimane fuori la discarica Tre Monti, sulla quale sono stati fatti lavori parziali di messa in sicurezza, come ha ricordato il direttore tecnico dell´Arta Damiani alla presidente della Camera, e comunque non in grado di rispondere a tutti i requisiti di sicurezza e tutela delle falde acquifere. Proprio sulla discarica Tre Monti il sindaco di Bussi ha chiesto un intervento immediato, in grado di rimuovere tutti gli agenti inquinanti presenti nella discarica e "facilmente individuabili grazie ad una mappa del 1971 che indica tutte le zone nelle quali sono state interrate le sostanze inquinanti".