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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Luglio 2015
EXPO: INAUGURATA LA SETTIMANA DELL´EUREGIO  
 
Bolzano - Consolidare l’Euregio Tirolo-alto Adige-trentino per ribadire le radici comuni: lo ha ricordato il presidente della Provincia Arno Kompatscher il 10 luglio a Milano all’inaugurazione della Settimana dell’Euregio a Expo2015. Ospitata nello stand dell’Alto Adige, propone fino al 16 luglio incontri con associazioni e testimonial su sviluppo sostenibile sul piano economico, ecologico e sociale. Presentarsi a livello nazionale e internazionale con i temi di punta che caratterizzano e garantiscono lo sviluppo duraturo e sostenibile dei tre territori alpini sul piano economico, ecologico e sociale: questo il senso della presenza dell´Euregio all´Expo215, ribadita all´inaugurazione da Kompatscher e dai colleghi governatori Ugo Rossi e Günther Platter. Nella settimana della vetrina mondiale il Gect "Euregio Tirolo-alto Adige-trentino" vuole promuovere e comunicare valori, tematiche e progetti che caratterizzano l´area transfrontaliera del Tirolo storico e che fanno della sostenibilità alpina la chiave del successo dell´Euregio. La cerimonia ha visto la partecipazione tra gli altri del vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, degli assessori Florian Mussner e Philipp Achammer, di Valentina Aprea, assessore all´istruzione della Regione Lombardia, e di alcuni consiglieri provinciali altoatesini. Il presidente Kompatscher ha evidenziato la volontà comune di Alto Adige, Trentino e Tirolo di "coltivare un´amicizia con radici antiche ma rivolta al futuro. In questi anni abbiamo sviluppato molti progetti transfrontalieri che interessano le popolazioni lungo l´asse del Brennero e vogliamo continuare con convinzione su questa strada". Durante la Settimana dell´Euregio si alterneranno diverse tematiche, dallo sport alla ricerca e al wellness. Il tema sostenibilità sarà presentato attraverso prodotti regionali: i visitatori potranno assaggiare prodotti tipici e conoscere i vari metodi di produzione biologica e sostenibile. Altre tematiche sono l´Euregio come palcoscenico ideale per produzioni cinematografiche, le diverse proposte di wellness e i numerosi progetti congiunti nel settore dello sport. Ogni giorno è dedicato a un tema diverso nell´Euregio: Dolomites - challenge for the balance (11 luglio), food & innovation (12 luglio), films (13 luglio), green economy (14 luglio), alpine wellness & relax (15 luglio), sport grows (16 luglio). Il programma della Settimana dell´Euregio sarà arricchita dalla presenza di pionieri della sostenibilità come il viticoltore altoatesino Alois Lageder, partner provenienti da tutti e tre i territori - ad esempio i club alpini Avs, Cai, Sat e Oeav - e testimonial quali l´alpinista Hanspeter Eisendle o il campione mondiale di monociclo Fabian Schrott o Tania Cagnotto. Progetti guida e buone pratiche di reti transfrontaliere contribuiranno a sottolineare l´unicità dell´esperienza dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino in molti ambiti sociali ed economici.  
   
   
LA REGIONE CAMPANIA HA PRESENTATO IERI, PRESSO PALAZZO ITALIA DI EXPÒ 2015, “LA DIETA MEDITERRANEA – TAKE AWAY”.  
 
Il progetto, realizzato in collaborazione con le Facoltà di Farmacia dell’Università di Napoli “Federico Ii”, dell’Università di Salerno e della Seconda Università di Napoli, si inserisce nelle attività che la Giunta De Luca sosterrà in questi mesi per valorizzare la qualità delle tipicità e dei prodotti della Campania all’interno dell’Esposizione Universale. All´iniziativa, che si è avvalsa dell´ausilio della società in house Sviluppo Campania Spa, con l’obiettivo di diffondere un approccio innovativo alla dieta mediterranea, tema centrale della partecipazione della Campania ad Expo 2015, hanno preso parte circa 150 docenti e operatori del settore provenienti dalla Campania e dalle province di Milano, Parma, Torino, Biella.​ Presenti anche rappresentanti di alcuni padiglioni esteri. In particolare, i rappresentanti del padiglione della Malesia hanno mostrato particolare interesse verso il progetto. ​ Sono intervenuti tra gli altri, Ettore Novellino dell’Università Federico Ii di Napoli, che ha presentato il progetto “Nutrameal”, un pasto integrativo salutistico completo, costruito con concentrati di alimenti tipici della dieta mediterranea, Alberto Ritieni dell’Università Federico Ii di Napoli, Marcellino Monda e Giuseppe Paolisso della Seconda Università di Napoli, Rita Aquino e Pietro Campiglia dell’Università di Salerno. Ai partecipanti è stato distribuito materiale informativo in varie lingue (inglese, spagnolo, tedesco, russo, arabo, cinese, giapponese) ed un kit contenente un pasto integrativo salutistico completo a base di prodotti campani, composto dal seguente menù: minestrone (pomodori, patate, zucca, carote, piselli, fagioli etc.); insalata caprese; carciofi di Paestum; mela annurca; budino di semi di Chia e fragoline di bosco di Acerno; vino Aglianico d’Irpinia.  
   
   
IL TRENTINO E´... AD EXPO 2015, FRA AMBIENTE, ECONOMIA, RICERCA, CULTURA, SPORT E AGRICOLTURA  
 
Il gran giorno è arrivato. All’auditorium del Palazzo Italia, “cuore italiano” di Expo 2015, è andata in scena stasera "Trentino è..”, kermesse inaugurale della presenza trentina all’esposizione universale. A presentarla la conduttrice Adriana Volpe che ha introdotto i testimonial del territorio, raggruppati in sei cluster tematici, ciascuno dei quali dedicati a una caratteristica identitaria del Trentino, tra tradizione e innovazione. Il presidente Rossi, in chiusura, ha ringraziato quanti hanno lavorato al raggiungimento di questo traguardo. L´esposizione universale – ha detto il governatore – rappresenta un’occasione preziosa per il Trentino per mettere in mostra i propri gioielli”. I primi ad essere stati chiamati sul palco dell’auditorium da Adriana Volpe, dopo i saluti della commissaria dell’Expo Diana Bracco, sono stati Manolo e Annibale Salsa, un alpinista e uno studioso che hanno raccontato la montagna e l’ecosistema alpino del Trentino. Le Dolomiti, hanno detto all’unisono, rappresentano un unicum culturale e sociale. Sono meravigliose ma a volte anche difficili da narrare, perché magiche. L’economia ed il sistema d’impresa sono stati invece rappresentati da Riccardo Felicetti, presidente dei pastai italiani e mondiali e Andrea Fedrizzi, responsabile della comunicazione del Consorzio Melinda, che ha illustrato il progetto celle ipogee per la conservazione delle mele in galleria. Felicetti, “cittadino del mondo” ma a casa solo all’ombra delle Dolomiti, produce “pasta d’alta quota”, portando avanti una storia di qualità lunga tre generazioni, sempre nel rispetto del territorio che l’ospita. 40 milioni di confezioni di pasta esportate all’anno, che sono altrettanti messaggi di qualità. Melinda invece conserva le mele nel sottosuolo, ma ospita nelle celle ipogee anche un datacentre fra i più grandi d’Italia. “Abbiamo avuto la fortuna di disporre di enormi spazi creati dall’attività estrattiva della Cementi Tassullo – ha detto Fedrizzi - che si sono rivelati adatti per molteplici scopi, anche all’innovazione tecnologica, soprattutto se essa va a vantaggio dell’ambiente”. Il mondo della ricerca è stato presentato da Sheref Mansy, che dagli Usa ha scelto di venire al Cibio, Università degli Studi di Trento, per sviluppare i suoi studi, e Andrea Rosani, fondatore della Start-up Melixa. Mansy ha spiegato le ragioni della sua scelta, finanziata da una fondazione con sede ad Harvard, per realizzare le sue attività di ricerca in Trentino, “assieme ad altri studenti molto bravi. Certo, qui ci sono i finanziamenti, ma per me quello che fa la differenza in Trentino è la gente”. Melixa ha creato invece un “alveare hi tech,” un’innovazione di straordinaria attualità a fronte della crisi dell’ape selvatica e quindi della catena dell’impollinazione, a supporto degli apicoltori. Dietro a questo incontro fra ricerca avanzata e tradizione cinque giovani intraprendenti, a cui il sistema Trentino ha dato fiducia. L’agricoltura e la cooperazione agricola sono stati esposti da Andrea Segrè, presidente della Fondazione Mach e dall’allevatrice etiope Agitu Ideo, che svolge la sua attività nella Valle di Gresta. “In Fondazione abbiamo una piccola filiera dove si può fare tutto, ricerca, formazione, assistenza agli agricoltori, con ricadute a livello locale ma anche globale”. Il caseificio “La capra felice” creato in val di Gresta dalla signora Ideo è invece una splendida storia di integrazione e amore per la natura. Lasciata l’Etiopia preda del land grabbing , dopo gli studi svolti in Italia ha trovato in val di Gresta un terreno ideale per realizzare i suoi sogni. Il mondo della cultura è stato rappresentato da Michele Lanzinger, direttore Muse e Gianfranco Maraniello, direttore del Mart. “Abbiamo cercato di capire perché tanti visitatori nel nostro museo – ha detto Lanzinger – e la parola chiave è stata bellezza. La bellezza degli spazi e delle esposizione ma soprattutto dello scoprire le cose”. Anche Maraniello ha parlato di bellezza e di esperienza. “Nei musei le persone vanno alla scoperta di qualcosa ma anche a ritrovare se stesse. Il Mart è perfettamente attrezzato per questo, inserito in un progetto più ampio di identità della regione”. Infine per lo sport e il turismo, due grandi, amatissimi campioni, Francesco Moser e Francesca Dallapè. Moser ha sottolineato come in Trentino ogni genere di esperienza sportiva sia possibile. “Io mi sono dedicato alla bici, ma ho anche sempre fatto sci. Chi oggi viene in Trentino d’estate sa che abbiamo la rete di piste ciclabili più grande d’Italia, e d’inverno c’è solo l’imbarazzo della scelta. Col calcio potremmo fare di meglio, ma pallavolo e pallacanestro sono grandi passioni. In generale i trentini comunque amano più farlo che guardarlo, lo sport”. Dallapè ha brevemente raccontato la sua esperienza, iniziata a 6 anni. “In questi 15 anni ho viaggiato tantissimo ma quando ritorno qui mi sento sempre coccolata dalle mie montagne, e mi sento bene”. La conduttrice ha introdotto quindi Matteo Franceschini, compositore, che ha aperto con Laura Catrani, soprano, un affascinante momento artistico, fra musica, recital e giochi linguistici. A seguire il coro della Sat, 33 trentini che hanno portato a Milano lo straordinario patrimonio culturale rappresentato dalla coralità alpina e dolomitica. Infine l’intervento del governatore del Trentino Ugo Rossi, che ha ringraziato tutti gli ospiti per avere accettato l’invito. “Tutti i testimonial, che hanno raccontato il Trentino con il cuore – ha detto - ma anche tutte le aziende che hanno deciso di partecipare a questa importante esperienza e tutti coloro che hanno raccontato perché si arrivasse a questo traguardo. Il nostro è un territorio abituato da sempre ad autogovernarsi, e questa tradizione deriva dal senso del dovere, dalla responsabilità, dal desiderio di dare un contributo alla propria comunità che è propria delle genti trentine. Grazie a tutto questo, anche negli ultimi 60 anni, il Trentino ha potuto fare un salto di qualità straordinario, passando dalla povertà a livelli di vita delle realtà europee di punta. Ma possiamo darci obiettivi ancora più ambiziosi. Certamente coniugando sviluppo e coesione sociale, tradizione e innovazione, combattendo lo spopolamento della montagna, favorendo la sua vocazione a mettere in contatto le culture, vivendo in armonia con l’ambiente. L’augurio è che questa presenza ad Expo ci aiuti in questa missione, che condividiamo con altre terre e altre genti che popolano l’arco alpino”. A concludere la kermesse un video emozionale delle Pale di San Martino di Soffiatti, con colonna sonora dei Pink Floyd. La serata è proseguita con la cena di gala nella terrazza dello Spazio Eataly, rigorosamente con prodotti trentini, alla presenza di oltre 200 ospiti.  
   
   
“LOMBARDIA ORIENTALE REGIONE EUROPEA GASTRONOMIA 2017”  
 
Sintesi domanda di candidatura - Il progetto per la candidatura come Regione Europea della Gastronomia è il frutto della collaborazione di territori fortemente connotati da un ricco patrimonio culturale e naturale, tangibile e intangibile. Il progetto coinvolge l’area delle quattro province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova nella valorizzazione integrata e sistemica dei temi legati al food e alla sostenibilità, per accrescere le reciproche conoscenze, scambiare best practice, nonché potenziare la promozione territoriale grazie allo sviluppo di azioni congiunte. Il territorio coinvolto, se osservato a volo d’uccello, presenta tre zone parallele: una zona montuosa a nord, le pianure del sud, separate da una cintura urbanizzata. Il paesaggio risultante è pertanto ricco e variegato e si estende dalle Alpi Orobie alle aree agricole della pianura, attraverso poli industrializzati quali Brescia e Bergamo. In questo contesto, nonostante la preminente vocazione industriale, l’agricoltura ha un’importante valenza territoriale e di connotazione identitaria. Questo è dimostrato dai numerosi centri di musealizzazione della civiltà contadina e gli ecomusei, rispettivamente 39(1) e 24(2) nelle aree interessate; 8(3) strade dei sapori e dei vini. Inoltre l’area vanta numerose produzioni di eccellenza come i molteplici prodotti tradizionali, vini Docg, Doc, Igt, ristoranti stellati Michelin, i presidi Slow Food i prodotti tipici Dop. La consapevolezza di questa ricchezza e del potenziale che possiede in termini di sviluppo locale, attrattività turistica e opportunità di innovazione è confluita nella domanda di candidatura per diventare Regione Europea della Gastronomia per l’anno 2017. In particolare, il titolo rappresenta un’importante occasione di visibilità e integrazione delle risorse per raggiungere due obiettivi principali che i territori coinvolti si sono posti: 1) Valorizzare L’offerta Enogastronomica E Integrarla Nel Palinsesto Turistico 2) Promuovere Un Sistema Locale Di Cibo Sostenibile - 1. Valorizzare L’offerta Enogastronomica E Integrarla Nel Palinsesto Turistico - Negli ultimi anni la gastronomia ha assunto un ruolo centrale nelle aspettative e nelle motivazioni dei viaggiatori, è divenuta un vero e proprio fattore di attrazione e di promozione della destinazione. Il patrimonio enogastronomico può essere un elemento di valorizzazione dell’offerta turistica territoriale e, infatti, il turismo legato alla gastronomia è in grado di: • Generare impatti positivi sull’economia, sull’occupazione e sul patrimonio locale • Rappresentare una strategia di valorizzazione dei saperi e della cultura del luogo • Attrarre turisti alla ricerca di prodotti di alta qualità • Incrementare la percezione positiva di una destinazione • Destagionalizzare le presenze • Contribuire a diversificare le economie rurali. L’offerta turistica enogastronomica diviene elemento di sviluppo locale solo se viene strutturata in relazione ad una strategia, in modo complesso, multi sfaccettato e coordinato con tutti gli attori del territorio. L’obiettivo è che turismo, cultura, cibo e le altre risorse territoriali non siano più silos isolati, ma si integrino dandosi reciprocamente forza, per valorizzare il territorio come meta di turismo che proponga una offerta più accattivante, creativa e targettizzata sulle attuali esigenze del consumatore. 2. Promuovere Un Sistema Locale Di Cibo Sostenibile - L’obiettivo è incentivare un’integrazione sostenibile delle risorse nelle province coinvolte, già ricettive rispetto a queste tematiche, attraverso informazione e sensibilizzazione al consumo sostenibile (con progetti di educazione e informazione verso stili di vita e di consumo sani e sostenibili attraverso il coinvolgimento delle scuole e dell’intera cittadinanza) e informazione e sensibilizzazione alla produzione sostenibile di cibo stimolando pratiche produttive sostenibili e una filiera corta. Auspicabile è la messa a punto di soluzioni logistiche capaci non solo di rendere i prodotti del territorio più accessibili, ma anche di ridurre i costi per i piccoli produttori. Approccio e organizzazione - Per raggiungere questi obiettivi il progetto prevede un lavoro di integrazione delle competenze e delle risorse trans-territoriale e trans-settoriale nella stessa ottica di sostenibilità e valorizzazione dei territori che guida tutto il progetto. I partner del progetto sono otto: Regione Lombardia, Comune di Bergamo, Comune di Brescia, Comune di Cremona, Comune di Mantova, Camera di Commercio di Bergamo, Camera di Commercio di Cremona e Università degli studi di Bergamo. L’organizzazione è coordinata da un comitato direttivo composto da un rappresentante di ciascun partner. Il coordinamento scientifico è affidato a Roberta Garibaldi, responsabile del Centro Studi sul Turismo dell´Università degli Studi di Bergamo. Oltre ai principali partner istituzionali, sono stati coinvolti stakeholder locali, attraverso un processo inclusivo, e questi verranno ulteriormente integrati proseguendo l’attività di coinvolgimento dal basso. Viene costituito un tavolo tecnico con il compito di programmare e coordinare, oltre che implementare e sviluppare, le attività e in ultimo monitorarne lo sviluppo e l’impatto. Azioni: 2015: Pianificazione e organizzazione; 2016: Comunicazione, promozione ed implementazione; 2017: Regione Europea della Gastronomia; 2018: Valutazione e monitoraggio. Il raggiungimento dei due obiettivi principali avverrà attraverso lo sviluppo di azioni che si declinano in diversi ambiti, coerenti con i valori e i principi proposti da Erg, le quali avranno come protagonisti gli enti, le imprese locali, le associazioni, e in ogni caso la cittadinanza, che portano già avanti o svilupperanno in seguito progetti ed eventi: 1) Inclusione dei cittadini - Prevede il coinvolgimento sia degli attori locali sia dei turisti attraverso: • eventi per i cittadini e i turisti, con azioni di promozione dell’enogastronomia locale e dei connessi territori di produzione, prevalentemente attraverso la ludicizzazione e il leisure. • progetti con i cittadini, comprende una serie di attività in cui i cittadini sono promotori e attivatori di idee. 2) Educazione e formazione: In linea con le nuove direttive dell’Unione Europea, si prevede il coinvolgimento delle scuole e degli istituti formativi, come strumento principale per diffondere e sensibilizzare le nuove generazioni. 3) Piccole Medie Imprese - Le Pmi sono il motore della crescita economica, innovazione, occupazione ed integrazione sociale quindi protagoniste anche nel settore agro-alimentare, sia rispetto alla produzione, sia rispetto alla formazione dei relativi operatori. Erg supporta le Pmi attraverso molteplici azioni volte a stimolare innovazione, creatività e tecnologie. 4) Sostenibilità e legacy • Messa a sistema delle risorse culturali, del ricettivo, dell’enogastronomia, coerenti con i principi di sostenibilità; • Maggiore consapevolezza sul rispetto dell’ambiente e l’utilizzo di risorse sostenibili; • Maggiore utilizzo di prodotti tipici locali. 5) Collaborazioni incrociate con altri partner Erg e progetto a respiro europeo - Per assicurare al progetto un giusto livello di innovazione e circolazione di idee, all’attenzione al locale si è affiancata l’attenzione a scambi internazionali. Sono quindi previste conferenze scientifiche internazionali con gli altri membri della rete Erg; scambi internazionali con altre regioni dell’enogastronomia. 6) Comunicazione e promozione - Le attività di promozione e comunicazione sono declinate sul lungo termine, in relazione a diversi target, al fine di raggiungere vasto pubblico e raggiungere gli obiettivi di disseminazione e sensibilizzazione. 7) Processo di valutazione - Per assicurare benefici sul lungo termine e la diffusione di buone pratiche, è fondamentale verificarne l’efficienza e l’efficacia rispetto agli obiettivi di risultato e, quindi, valutare le ricadute positive per il territorio. Un processo di monitoraggio e valutazione accompagnerà il progetto in tutte le sue fasi (ex ante, in itinere ed ex post) supervisionata da un gruppo di lavoro dell’Università degli studi di Bergamo, che andrà ad affiancarsi al Comitato direttivo e agli organizzatori dei singoli eventi. Http://europeanregionofgastronomy.org/    
   
   
AGRICOLTURA: TOSCANA HA INCONTRATO LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA SUL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE  
 
Firenze – Il Programma di Sviluppo Rurale della Toscana è stato oggi pomeriggio al centro di un incontro che si è svolto nella sede della Regione a Novoli e che ha visto la presenza dell´assessore all´agricoltura e foreste, Marco Remaschi e dei rappresentanti delle associazioni di categoria del mondo agricolo. Sono state analizzate le questioni principali legate alla conclusione della programmazione 2007-2013 per la quale l´obiettivo è quello di rendicontare circa 100 milioni di euro entro il prossimo mese di ottobre e quelle legate alla nuova programmazione (2013-2020) ed in particolare ai futuri bandi. Assessore e rappresentanti di categoria hanno stabilito di ritrovarsi fra una decina di giorni per concordare i criteri che dovranno stare alla base dei nuovi bandi, in modo che possano essere inviati alla Commissione Europea e posti all´approvazione per la riunione prevista per l´11 settembre. La riunione si è svolta in un clima di fattiva collaborazione reciproca e l´assessore Remaschi ha, tra l´altro, invitato le associazioni di categoria ad avanzare idee e proposte innovative per l´attuazione del nuovo Programma di Sviluppo Rurale che porterà in Toscana nei prossimi anni 961 milioni di euro.  
   
   
INCONTRO PRESIDENTE CAMPANIA DE LUCA – COLDIRETTI: SCONGIURARE PERDITA 400 MILIONI SU PROGRAMMAZIONE 2007-2013 E RISPONDERE OSSERVAZIONI UE SU PSR 2014-2020  
 
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha ricevuto, accogliendone la richiesta, una delegazione della Coldiretti per sviluppare un confronto sulle priorità regionali nel comparto agricolo. L’incontro ha fatto registrare una profonda condivisione d’intenti per rendere il settore uno degli ambiti di punta del rilancio economico, occupazionale, imprenditoriale della Campania. Si è convenuto sulla necessità di scongiurare la restituzione di circa 400 milioni di euro di fondi europei non spesi nella programmazione 2007-2013. In tale prospettiva il presidente De Luca ha già incaricato gli uffici regionali di procedere ad una rapida e dettagliata verifica della spesa e dei soggetti destinatari di fondi per superare in tempi brevissimi le criticità più gravi. Allo stesso tempo la Regione Campania promuoverà un’ampia consultazione e concertazione con le organizzazioni del comparto agricolo per rispondere in modo compiuto alle osservazioni pervenute dall’Unione europea riguardo il Piano Sviluppo Rurale 2014-2020, con particolare riguardo per la ridefinizione dinamica e moderna della filiera, l’equilibrio tra le aree interne e costiere, l’innovazione tecnologica, le infrastrutture, la tutela delle eccellenza agroalimentari made in Campania.  
   
   
DANNI NUTRIE: DA REGIONE LOMBARDIA GRANDE ATTENZIONE A PROBLEMA  
 
Lodi - "Martedì prossimo arriverà in giunta un provvedimento, a firma del collega assessore alla Salute Mario Mantovani, fondamentale per l´eradicazione delle nutrie, una tra le specie più invasive, con le linee guida regionali e una prima dotazione finanziaria di 300 mila euro per intervenire. Sul problema della fauna selvatica sarebbe meglio che la Regione potesse intervenire direttamente, acquisendo le competenze che fino ad ora sono di Ispra e non della Regione, purtroppo". Lo ha spiegato oggi l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo a Lodi all´incontro 5 organizzato da Coldiretti Lombardia per fare il punto sui danni provocati all´agricoltura e all´ambiente dagli animali selvatici. Governo Aveva Impugnato Nostra Legge Sulle Nutrie - "Il problema delle specie invasive impatta ormai in modo troppo pesante sull´agricoltura - ha ribadito Fava - perciò il tema del contenimento, e in alcuni casi eradicazione, delle specie invasive è centrale per Regione lombardia che su questo tema non è rimasta e non resterà a guardare". Prova ne sono, ha ricordato l´assessore lombardo "gli indennizzi riconosciuti agli agricoltori negli anni ma anche le azioni messe in atto per sopperire alle mancanze del Governo, a partire dalla legge regionale sull´eradicazione della nutria che il governo ha addirittura impugnato dinanzi alla Corte costituzionale". Superare Il Ruolo Di Ispra - "Dobbiamo quindi superare il ruolo di Ispra e affidare i compiti, oggi in capo all´istituto nazionale, agli osservatori faunistici regionali: un passaggio importante per regioni come la Lombardia che ne sono dotate e che sarebbero in grado di rispondere più pragmaticamente alle richieste del mondo agricolo e non solo". Stop Alla Deriva Ambientalista - "Il contrasto a queste specie non può prescindere dalla collaborazione dei soggetti che vivono attivamente il mondo rurale - ha sottolineato Fava - dagli agricoltori fino ai cacciatori; e non deve avere invece un approccio ideologico. È inaccettabile che su questi temi le associazioni ambientaliste possano impugnare gratuitamente ogni atto finalizzato ad affrontare e risolvere il problema". I Dati Di Coldiretti - L´assedio della fauna selvatica a campi e strade è un vero e proprio bollettino di guerra: 2400 assalti e oltre 500 incidenti all´anno Oltre cinquemila euro al giorno è la media dei danni provocati dagli animali selvatici in Lombardia, pari a circa due milioni di euro in un anno. Il dato emerge dall´analisi di Coldiretti Lombardia, su dati regionali, presentato vertice di oggi per valutare le possibili soluzioni all´invasione di nutrie, cinghiali, piccioni, cervi e corvi. Un assedio che ogni anno provoca oltre 500 incidenti stradali (più di uno al giorno) e 2.400 assalti ai campi, il doppio di dieci anni fa. "Ormai non è più solo un problema degli agricoltori - spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia - ormai le nutrie stanno invadendo anche le strade più trafficate, mentre aumentano le incursioni dei cinghiali lungo il corso del Ticino fra Varese, Milano e Pavia. Nel Bresciano quest´anno un agricoltore è stato caricato e ucciso da un cinghiale che tentava di scacciare dal proprio campo, poco lontano dalla porta di casa. Serve un´azione congiunta con le istituzioni in grado di porre rimedio a questa situazione". Le Specie Piu´ Dannose - Secondo la Coldiretti Lombardia, le specie più dannose - sulla base di dati regionali - sono i cinghiali che rappresentano quasi il 27 per cento del totale dei danni, nutrie e volpi pesano per oltre il 16,5 per cento, piccioni e storni rappresentano quasi il 20 per cento. Sugli oltre due milioni di euro di danni registrati ormai ogni anno in Lombardia, il 75% riguarda le attività agricole e il resto gli incidenti stradali, più di uno al giorno, oltre 500 all´anno, causati dagli animali. Ed erano appena 41 nel 2004 Se si prendono in considerazione gli attacchi dei cinghiali alle attività agricole, in dieci anni sono triplicati passando dai 329 del 2004 ai 952 del 2013 per un totale di quasi mezzo milione di euro di danni. I Territori Piu´ Colpiti - La classifica delle province più colpite vede al primo posto Brescia con 342 incursioni, Pavia 176, Bergamo 147, Lecco 94, Varese 80, Como 65, Sondrio 25, Milano 17, Lodi 4, Cremona 2. Anche gli assalti delle nutrie, spiega Coldiretti Lombardia, sono quasi quadruplicati passando dai 140 del 2004 ai 443 del 2013 con quasi 250mila euro di danni. Le province più colpite da questa sorta di ratto dei canali, sono Brescia con 244 incursioni e oltre 100 mila euro di danni, Milano con 108 attacchi e quasi 56 mila euro di danni e a seguire Pavia e Mantova con 29 episodi, Lodi 23, Cremona 6 e Bergamo  
   
   
PROGRAMMA SVILUPPO RURALE 2014-2020, GIUNTA REGIONALE UMBRIA ISTITUISCE ORGANISMI GESTIONE E VERIFICA  
 
 Perugia - "Dopo l´approvazione formale da parte della Commissione Europea, il Programma di sviluppo rurale dell´Umbria 2014-2020 entra nella sua piena operatività: sono già stati attivati i bandi della nuova programmazione relativi agli investimenti e all´intero arco delle misure a superficie e si è provveduto all´istituzione degli organismi previsti dai regolamenti comunitari, il Comitato di sorveglianza e l´Autorità di gestione, con compiti di vigilare e garantire l´efficace, efficiente e corretta attuazione del programma". È quanto sottolinea l´assessore all´Agricoltura, Fernanda Cecchini, rendendo noto che la Giunta regionale "ha preso atto della decisione di esecuzione della Commissione Europea che ha ammesso la programmazione dell´Umbria ai contributi comunitari del fondo Feasr per un importo complessivo fino a 378 milioni di euro e ha individuato il coordinatore dell´Ambito di coordinamento Agricoltura, cultura e turismo quale Autorità di gestione del Psr, definendo allo stesso tempo la composizione del Comitato di Sorveglianza e lo schema del suo regolamento interno che verrà presentato e messo ai voti nella seduta di insediamento". Del Comitato di Sorveglianza sono chiamati a far parte "i rappresentanti del partenariato istituzionale, economico e sociale". Sono membri effettivi con diritto di voto: Presidente della Giunta Regionale, con funzioni di Presidente del Comitato; Assessore regionale alla qualità del territorio e del patrimonio agricolo, paesaggistico, ambientale dell´Umbria, cultura con funzioni di Vice-presidente del Comitato; Autorità di gestione del Psr; Autorità di gestione del Por Fesr; Autorità di gestione del Por Fse; i direttori e i coordinatori della Regione Umbria; i dirigenti dei Servizi regionali interessati; un rappresentante del Ministero delle Politiche Agricole; un rappresentante del Ministero dell´Economia e delle Finanze; la Consiglierà di Parità dell´Umbria. Sono membri con funzione consultiva: un rappresentante della Commissione Europea; un rappresentante dell´organismo pagatore Agea; un rappresentante dell´Autorità di Audit del Por Fse r Fesr; il Dirigente del Servizio ragioneria; e sempre con un rappresentante ciascuno: Anci (Associazione nazionale Comuni) Umbria; Uncem Umbria; Coldiretti Umbria; Confagricoltura Umbria; Confederazione Italiana Agricoltori Umbria; Copagri – Confederazione Produttori Agricoli dell´Umbria; Associazioni e cooperative agricole e agroalimentari (Anca Umbria, Confcooperative dell´Umbria), un rappresentante per ciascuna delle organizzazioni sindacali regionali Cgil, Cisl e Uil e per ciascuna delle Associazioni interprofessionali presenti in Umbria (Assoprol (Assoc.produttori olivicoli dell´Umbria)-aprol Umbria-aprol Perugia-op Gruppo Grifo Agroalimentare-opta –Opit-opoo (organizz. Produttori olivicoli olive-olio); un rappresentante per ciascuno degli ordini e dei collegi professionali (Dottori Agronomi e Forestali delle province di Perugia e Terni; Collegio provinciale dei periti agrari e dei periti agrari laureati per le province di Perugia e Terni; Collegio interprovinciale agrotecnici di Arezzo-grosseto-perugia-siena-terni–arezzo; Collegio dei geometri; Ordine degli ingegneri (province di Perugia e Terni);ordine dei Geologi della regione Umbria; Ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori di Perugia e Terni); un rappresentante per ciascuna delle associazioni ambientaliste Italia Nostra, Wwf, Legambiente, Lipu, Greenpeace; un rappresentante per le associazioni dei produttori biologici riconosciute: Pro Bio; un rappresentante del Centro per le Pari Opportunità; un rappresentante dell´Osservatorio regionale sulle disabilità. In relazione all´argomento trattato e su invito del Presidente del Comitato di Sorveglianza, potranno partecipare ai lavori del Comitato, con funzione consultiva, anche il valutatore indipendente del Programma di sviluppo rurale ed esperti di altre amministrazioni e/o enti (con particolare riferimento a personale competente in materia di cambiamenti climatici, ambiente ed innovazione).  
   
   
PERCORSO ESPOSITIVO “EXPO IN VALLE D’AOSTA” LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO RACCONTATE CON I LINGUAGGI DELLA MODERNITÀ  
 
Da martedì 14 luglio, alle ore 17.30, ad Aosta, presso il Museo Archeologico Regionale sarà inaugurato il percorso espositivo “Expo in Valle d’Aosta. Le eccellenze del territorio raccontate con i linguaggi della modernità”. L’esposizione, curata da Expovda, rappresenta un percorso culturale che vuole valorizzare i temi con cui la regione si presenta all’Esposizione Universale di Milano: la montagna con la sua verticalità, vista come forza e non come limite; l’acqua, fonte di energia, elemento di benessere, trasformazione del ghiaccio e fonte primaria di vita; l’enogastronomia e tutti i prodotti della terra. La mostra, con ingresso gratuito, resterà aperta fino a venerdì 20 novembre 2015, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14, chiuso il lunedì.  
   
   
PESCE DIMENTICATO, CIUOFFO: "PRODUZIONE IMPORTANTE DELLA TOSCANA, DA VALORIZZARE"  
 
Firenze – Far conoscere e apprezzare le caratteristiche, il sapore ed il valore di un pesce molto spesso considerato di scarto, definito ´povero´ o addirittura ´dimenticato´. Specie come la razza, il sugarello, il muggine, la sciabola ma anche la sardina, l´acciuga e altre ancora che, oltre a essere assolutamente valide dal punto di vista nutrizionale e del gusto, vengono pescate nei mari toscani e che meriterebbero ben altro apprezzamento e considerazione. Per far questo la Regione, attraverso Vetrina Toscana, programma realizzato insieme a Unioncamere Toscana, ha presentato oggi, presso il ristorante fiorentino Baccarossa, un libretto di ricette dedicato in generale al pesce ma con un´attenzione particolare a quello ´dimenticato´. Alla presentazione è intervenuto anche l´assessore all´economia con delega a turismo e commercio Stefano Ciuoffo. "Una pubblicazione interessante – ha spiegato l´assessore – che permette di conoscere il pesce in una dimensione diversa e di entrare in contatto con antichi prodotti, antiche ricette e antichi modi di fare cucina che appartengono al passato, alla nostra terra, alle nostre tradizioni. E di tornare ad apprezzare specie di pesce che sono cadute nel dimenticatoio per le necessità, dei mercati e della grande distribuzione, di standardizzare i sapori. Approcciarsi agli alimenti in questo modo – ha concluso Ciuoffo - ci aiuta a recuperare sapori e gusti in un modo diverso che probabilmente non siamo più capaci di percepire. Di ritrovare una dimensione umana anche a tavola, una prerogativa della Toscana che purtroppo si sta snaturando. Ed di valorizzare produzioni importanti di parti periferiche del nostro territorio". Il libretto, che verrà distribuito domani insieme al quotidiano La Nazione, contiene tantissime ricette proposte dagli chef di Vetrina Toscana per cucinare il pesce. Occhio di riguardo per quello ´dimenticato´ o ´povero´, che la Regione, sempre con Unioncamere, ha deciso di tutelare e valorizzare attraverso un progetto specifico avviato tre anni fa e finanziato nell´ambito del Fondo Europeo per la Pesca. Ampia disponibilità con conseguenti prezzi più bassi, notevoli vantaggi per la salute, grazie alla presenza di acidi grassi omega 3 e omega 6, e per l´ ambiente, limitando il ricorso del mercato a proporre prodotti provenienti da molto lontano o a specie ittiche ben più note (spigole, orate, sogliole provenienti da allevamenti) e, in qualche caso, sovrasfruttate. Questi punti chiave del progetto che ha coinvolto la grande distribuzione, i ristoranti di Vetrina Toscana, le mense e gli Istituti alberghieri a cui è stato dedicato un concorso per imparare a cucinare queste specie e formare gli chef del futuro. Vetrina Toscana è un´iniziativa che, ormai da quasi nove anni, vede impegnate Regione e Unioncamere nella promozione di una rete di ristoranti e negozi alimentari che valorizzano prodotti tipici. Il lavoro viene realizzato a livello locale dalle Camere di Commercio in collaborazione con enti locali e associazioni di categoria. Produzioni regionali di qualità, filiera corta, tradizioni locali: sono questi i tre elementi alla base di un programma al quale aderiscono oltre 1000 ristoranti e 300 botteghe alimentari.  
   
   
AGRICOLTURA: FLAGELLO UNGULATI IN LIGURIA. L’IMPEGNO DELL’ASSESSORE MAI CON DELEGAZIONE COLDIRETTI  
 
Genova. "Non c´è tempo da perdere per affrontare il problema degli ungulati selvatici, daini, caprioli, cinghiali che stanno diventando un flagello per agricoltori e allevatori e anche per l´assetto idrogeologico del territorio visti i danni ai terreni , ai muretti a secco, alle fasce oltre che un pericolo di incolumità pubblica visto il ripetersi, con una certa frequenza, di incidenti sulle strade provinciali. Sarà uno dei primi provvedimenti di questo assessorato. Chi vive di agricoltura vive il problema come un profondo disagio che spesso all´esterno non viene compreso. È indispensabile arrivare a una soluzione che possa diventare anche un concreto deterrente all´abbandono del nostro entroterra e un incentivo al recupero consapevole del territorio". Lo ha detto l´assessore all´Agricoltura, Allevamento, Sviluppo dell´Entroterra della Regione Liguria Stefano Mai incontrando, venerdì 10 luglio in mattinata in Regione Liguria, una delegazione della Coldiretti Liguria con il presidente regionale Gerolamo Calleri e i dirigenti provinciali, venuta a consegnargli il testo di una proposta di legge regionale sulla prevenzione e l´indennizzo dei danni della fauna selvatica. L´assessore Mai ha sottolineato come, finora, il problema degli ungulati sul territorio ligure sia stato sottovalutato e comunque affrontato in maniera inadeguata e che anche la caccia di selezione si sia rivelata non sufficientemente incisiva a risolverlo. L´assessore Mai ha ringraziato Coldiretti per la collaborazione , annunciando che , sempre nell´ambito della tutela agli allevamenti, la Regione Liguria affronterà anche il problema dei lupi, sempre più presenti,a branchi o con esemplari singoli, nelle montagne della Liguria.  
   
   
SUINICOLTURA LOMBARDIA: MOSTRATA A CINESI ECCELLENZE PRODUTTIVE DEL CREMONESE  
 
Vescovato/ Cr - "Abbiamo mostrato a questa delegazione il livello di qualità, efficienza e sicurezza alimentare che il nostro territorio offre con i suoi prodotti. Ho rassicurato sul fatto che non solo non esistono rischi ma c´è un vantaggio straordinario, rappresentato dalla bontà delle nostre produzioni. Anche i cinesi guardano al nostro modello agroalimentare con interesse, nella speranza di riuscire a superare alcune barriere di fatto esistenti sul versante sanitario per iniziare a ragionare anche in termini di importazione". Lo ha spiegato l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, che ha accompagnato in visita alla Prosus di Vescovato (Cr) una folta delegazione cinese della provincia di Jangsu, 80 milioni di abitanti, una delle più ricche della Repubblica Popolare Cinese, con il 10 per cento dell´intero Pil nazionale. Obiettivo Esportare - "Più che esportare il modello - ha aggiunto l´assessore -, noi abbiamo interesse in questo momento a esportare i nostri prodotti. Un obiettivo a cui deve corrispondere un ciclo tecnologico all´altezza delle aspettative: questo è un impianto moderno ,evoluto e completo sotto tutti i profili, dalla sicurezza all´approvvigionamento energetico. Un impianto modello, quello visitato oggi, che dimostra la nostra capacità di produrre cose buone che non hanno alcun problema ad andare in giro per i mercati mondiali". Occasione Expo - "Alcuni stati, come la Cina in particolare, ci avevano chiesto, in occasione di Expo, di organizzare incontri sul territorio con le realtà produttive della nostra filiera agroalimentare, e Cremona è una delle più rappresentative". Prosus è un macello cooperativo nato nel 1985 che riunisce 70 allevatori e opera a ciclo completo, dalla produzione dell´alimento per l´animale fino all´approvvigionamento energetico; nel 2014 ha macellato 780mila capi. L´80 per cento degli animali macellati proviene dai soci e il 20 per cento viene reperito sul mercato. Fondamentale per lo standing qualitativo dei prodotti e´ la disponibilita´ di cereali provenienti da oltre 10 mila ettari di campi coltivati direttamente dai membri della cooperativa. Tradizione E Qualita´ - "Abbiamo voluto presentare un sistema di produzione e una tradizione ben rappresentate da Prosus - ha concluso Fava - a una realtà importante della Repubblica Popolare Cinese, con il quale vogliamo continuare a intrattenere buoni rapporti economici, politici e commerciali, avviando nuove occasioni di collaborazione in sinergia con le aziende del nostro territorio".  
   
   
SARDEGNA, IPPICA, FALCHI: SOSTEGNO ECONOMICO E MIGLIORAMENTO GENETICO PER IL RILANCIO DEL COMPARTO  
 
Abbasanta - "Come Giunta regionale riteniamo strategico il rilancio del comparto ippico ed equestre sardo e per questo abbiamo stanziato, con una delibera approvata lo scorso 30 giugno, un milione di euro l’anno per il triennio 2015-2017". Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, intervenendo al convegno "Nuove prospettive nella selezione del cavallo in Sardegna”, che si è svolto nell´azienda Tanca Regia di Abbasanta, gestita dall´agenzia regionale Agris. Il finanziamento messo a disposizione dall´esecutivo fa seguito all’approvazione dell’art. 16 della legge 5 del 9 marzo 2015, che individua gli interventi più urgenti da mettere in campo per garantire la ripresa del comparto in attesa di una norma più completa che affronti, in maniera organica e stabile, le problematiche dell’allevamento e dell’utilizzo del cavallo nella nostra regione. "Questo settore è una risorsa economica integrata nel sistema agricolo, turistico, ambientale – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru - che nonostante la crisi degli ultimi anni e i continui tagli di risorse destinati a favorire le attività di allevamento, permette alla Sardegna di essere ancora oggi leader nazionale nella produzione di cavalli da sella". Le attività di intervento sono affidate ad Agris che avrà il compito di privilegiare le iniziative volte a rilanciare nel complesso, e tenendo conto dell’indotto, le azioni direttamente indirizzate al sostegno dell’allevamento e altre indirettamente finalizzate a incentivarlo mediante la realizzazione di eventi qualificanti e di valorizzazione che puntino in particolare sull’ippica e sul rilancio quindi dei tre ippodromi regionali: Chilivani, Villacidro e Sassari. "Esistono mercati esteri, come quello degli Emirati arabi, che guardano con particolare favore alle produzioni equine sarde - ha osservato la titolare dell’Agricoltura - che vedono la nostra Isola come produttore quasi esclusivo del mezzosangue da corsa. Si tratta di mercati sempre più esigenti e per i quali è necessario presentarsi con le carte in regola in particolare sulla qualità genetica. "Per questo - ha proseguito Falchi - è ancor di più fondamentale puntare sulla ricerca, partendo dal patrimonio che ci è stato lasciato dai nostri allevatori e dalle istituzioni che hanno lavorato nel comparto. Dobbiamo però migliorare la situazione attuale, facendo tesoro delle novità che vengono dalla ricerca e mettendole a disposizione degli allevatori che abbiano voglia di competere su un mercato che va ben oltre i confini della Sardegna". Un esempio per tutti riguarda l’Endurance, un nuovo tipo di disciplina equestre che si è significativamente diffusa in tutto il mondo negli ultimi anni, dove si valorizzano gli alti livelli di qualità genetica e attitudinale delle razze purosangue arabo e anglo arabo, di cui la Sardegna custodisce ancora oggi un’antica tradizione di allevamento di eccellenza.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: AGRICOLTURA, 38 MILIONI DI EURO PER I GIOVANI AGRICOLTORI DELL´EMILIA-ROMAGNA. FONDI AGLI UNDER 40 PER NUOVE IMPRESE O PER L´AMMODERNAMENTO DI QUELLE ESISTENTI. DOMANDE DAL 15 SETTEMBRE.  
 
 Bologna – Quasi 38 milioni di euro per i giovani agricoltori dell’Emilia-romagna. Le risorse sono messe a disposizione dalla Regione con il nuovo bando che dà attuazione a quanto previsto dal nuovo Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020, per favorire l´insediamento di nuovi imprenditori agricoli giovani e professionalizzati e lo sviluppo dei loro progetti imprenditoriali. I fondi serviranno a sostenere l’insediamento di nuove imprese agricole (19.057.328 euro le risorse disponibili) e il loro ammodernamento (18.828.640 euro). Il premio per il primo insediamento aziendale è di 30 mila euro per ogni giovane che possono salire a 50 mila euro se l’azienda si trova in una zona svantaggiata. Il contributo per gli investimenti di ammodernamento aziendale può arrivare fino al 50% della spesa ammissibili. Il pacchetto è destinato ad agricoltori che al momento della domanda abbiano meno di 40 anni. "Questo è il secondo bando del nuovo Psr, dopo le indennità compensative che abbiamo previsto per gli imprenditori agricoli che operano in collina e montagna - sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli - abbiamo deciso di mettere al centro i giovani per sostenere il ricambio generazionale e consapevoli che proprio dalle nuove generazioni passa la possibilità di promuovere l´innovazione. Anche per questo abbiamo scelto di collegare alla misura per il primo insediamento quella per l´ammodernamento aziendale”. Le domande potranno essere presentate dal 15 settembre al 16 novembre prossimi. Esclusivamente per chi compie 40 anni prima del 15 settembre 2015 o per chi - a tale data - risulterà insediato da 12 mesi o più, c’è la possibilità di presentare già dal prossimo 11 luglio una domanda "semplificata", che nel periodo di apertura ordinario andrà poi perfezionata sul sistema operativo di Agrea. Tra i criteri di priorità per la concessione dei premi: l’insediamento in zone con vincoli naturali o il possesso di un titolo di studio ad indirizzo agricolo. Saranno ammissibili al contributo le spese sostenute per investimenti realizzati sul territorio per: costruzione o ristrutturazione di immobili produttivi; miglioramenti fondiari; macchinari, attrezzature funzionali al processo innovativo aziendale; impianti lavorazione o trasformazione dei prodotti aziendali; investimenti funzionali alla vendita diretta delle produzioni aziendali; onorari di professionisti e studi di fattibilità per investimenti connessi alle precedenti voci di spesa (entro il limite massimo del 10 % delle stesse) e spese per programmi informatici, acquisizione di brevetti o licenze. Il bando già da oggi è disponibile sul Bollettino ufficiale telematico della Regione.  
   
   
MISSIONE COMMERCIALE DI CSO E CERMAC IN PERU’: UN PAESE IN CRESCITA E CON OTTIME OPPORTUNITÀ DI SCAMBIO CON L’ITALIA  
 
Si è conclusa in questi giorni la missione commerciale organizzata da Cso e Cermac in Peru’ per conoscere, approfondire e consolidare i rapporti con gli operatori locali. Il Perù si conferma uno dei mercati a livello mondiale più in crescita nel settore ortofrutticolo. Le esportazioni delle produzione locali, specialmente di asparago, avocado, uva e mango sono esponenzialmente aumentate negli ultimi 5 anni con una crescita del 125%, raggiungendo una quota di export di quasi 2.000 milioni di $dollari nel 2014. La delegazione guidata da Federico Milanese di Cso ha partecipato alla fiera Tecnoagro di Lima, un importante evento rivolto principalmente ai produttori di tecnologia da pieno campo e da post raccolta, a vivaisti, aziende del packaging e fornitori di servizi collegati al settore ortofrutticolo locale. La missione, in contemporanea con la Fiera ha fatto visita anche ai principali retail peruviani per verificare l’interesse all’importazione di Mele e Pere. Al momento il mercato risulta chiuso per problemi di barriere ma sono stati allacciati i primi contatti con le istituzioni locali per poter avviare procedure di apertura commerciale. La delegazione ha fatto anche tappa a Trujillo, nella zona a Nord di Lima, per visitare i principali produttori locali. Hanno partecipato alla missione organizzata da Cermac e Cso importanti aziende italiane quali: Assomela, Graziani, Gruppo Mazzoni, Irtec, Rinieri, Unitec e Tr Turoni.  
   
   
BOLZANO, ERBICIDA GLIFOSATO: NON MINIMIZZARE MA NEPPURE CREARE PANICO  
 
È in corso da parte dell’Ue la procedura per decidere se autorizzare o meno l’utilizzo del glifosato, un erbicida molto usato in agricoltura su cui esistono opinioni divergenti nell’ambito della ricerca medica. "In Alto Adige si fa comunque quanto è nelle nostre possibilità per ridurre al minimo il suo utilizzo", sottolinea l’assessore provinciale all’agricoltura Arnold Schuler. L´erbicida glifosato, molto usato in agricoltura, ha un effetto diffuso. Le coltivazioni di piante resistenti al glifosato - definite Roundup Ready - permettono infatti ai coltivatori di utilizzare l´erbicida contro le piante infestanti senza danneggiare i raccolti. Ma sulla sua eventuale tossicità si discute da tempo. Sul tema di attualità interviene l´assessore provinciale all´agricoltura Arnold Schuler. "Gli studi e le verifiche proseguono - afferma - perché si possa giungere a ridurre l´impiego di glifosato a favore di metodi alternativi e di mezzi meccanici per combattere le erbe infestanti. Attualmente regna ancora molta incertezza, come dimostrano le diverse prese di posizione." Un motivo in più per l´agricoltura locale e le amministrazioni provinciali e comunali, aggiunge Schuler, "per contenere l´utilizzo non solo del glifosato ma degli erbicidi in generale." L´agenzia per la Ricerca sul Cancro (Iarc), il segmento dell´Organizzazione Mondiale della Sanità che si occupa dell´ambito oncologico, ha dichiarato il composto probabilmente cancerogeno, ma molti esperti hanno già criticato tale classificazione. A livello Ue è in corso la nuova valutazione del glifosato e la stessa Oms ha insediato un gruppo di lavoro con il compito di fare chiarezza sui dati e sulle differenti valutazioni. "Non si tratta di minimizzare ma, stante la situazione attuale, non è neppure il momento di diffondere il panico", conclude l´assessore Schuler.  
   
   
AGRICOLTURA, DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 800 MILA EURO AI CONSORZI DI BONIFICA PER IL 2015 GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA INTERESSERANNO LE OPERE DI BONIFICA DELLE AREE MONTANE  
 
Bologna - Ammontano a 800 mila euro le risorse stanziate dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca Simona Caselli, per finanziare nell’anno 2015 gli interventi di manutenzione straordinaria delle opere pubbliche di bonifica, in particolare di quelle collocate sui corsi d’acqua minori e lungo la viabilità ancora in gestione ai Consorzi di bonifica. Tutti gli interventi interesseranno le aree montane, zone caratterizzate da una notevole fragilità sotto l’aspetto geologico e che richiedono pertanto una particolare attenzione alla difesa del suolo, alla tutela delle aree agricole e per riparare i danni alle opere di bonifica montane a seguito del maltempo.  
   
   
ALLEVAMENTO IN LIGURIA: NUOVE OPPORTUNITÀ DI ACCESSO A FINANZIAMENTI PER LE IMPRESE DEL SETTORE  
 
Genova. In arrivo aiuti e nuovi finanziamenti al settore zootecnico. Lo ha comunicato oggi venerdì 10 luglio l´assessore regionale all´agricoltura e all´allevamento Stefano Mai. "Grazie alla delibera approvata in Giunta – ha detto Mai - si potranno sbloccare fondi rivolti al settore dell´allevamento e della zootecnia, un comparto oggi seriamente esposto alle minacce legate alla libera circolazione delle merci che rischia di compromettere la qualità della produzione locale". "Con la delibera di oggi – spiega Stefano Mai – presentiamo gli aiuti al settore zootecnico in particolare si prevedono azioni di formazione professionale, attività dimostrative e azioni di informazione, consulenze, sostituzione dell´azienda agricola, organizzazione e partecipazione a concorsi, fiere ed esposizioni. Abbiamo voluto dare un segnale forte di vicinanza anche nei confronti dei piccoli, in questo caso gli allevatori liguri che rappresentano un comparto numericamente sottodimensionato, ma che costituisce un settore importante all´interno del tessuto produttivo regionale, specie quello legato all´entroterra. Abbiamo voluto dare anche un segnale forte e chiaro all´Ue, contro il provvedimento recente che cancella di fatto la legge 138/74 e permette sostanzialmente di produrre formaggi con polvere di latte".  
   
   
"LA FAUNA INVASIVA CHE DANNEGGIA LE COLTURE È UN PROBLEMA NAZIONALE E SERVONO PROVVEDIMENTI GOVERNATIVI CHE NE CONSENTANO LA LIMITAZIONE NELLA LOGICA DELLA COESISTENZA SOSTENIBILE"  
 
Bologna - "La fauna invasiva che danneggia le colture è un problema nazionale e servono provvedimenti governativi che ne consentano la limitazione nella logica della coesistenza sostenibile. I Ministeri dell´Agricoltura e dell´Ambiente con l´Ispra, l´Istituto superiore per la ricerca e la protezione dell´ambiente, predispongano un Disegno di Legge che consenta di intervenire in situazioni pericolose per l´ambiente e per il territorio, nonché per prevenire i danni alle colture agricole". Antonio Dosi, presidente della Cia Emilia Romagna lancia un appello ai parlamentari della regione affinché sostengano l´azione della Cia che a livello nazionale chiede al governo di intervenire con urgenza per porre fine ad una situazione in cui i danni arrecati a colture di pregio da ungulati, specie invasive e spesso alloctone aumentano di anno in anno."Danni spesso mai risarciti agli agricoltori - prosegue Dosi - oltre alla pericolosità che cinghiali, caprioli e cervi determinano nella circolazione stradale, con un aumento esponenziale di incidenti dovuti da attraversamento stradale".La campagna nazionale della Cia si rivolge anche a Regioni ed Enti locali "che devono autorizzare e coordinare adeguati interventi per contenere, con abbattimenti selettivi, specie in esubero, sempre nella logica di una coesistenza uomo - fauna selvatica che sia sostenibile", sottolinea Dosi. La Cia invita inoltre le associazioni venatorie, ambientaliste ed animaliste ad evitare contrapposizioni " che sarebbero deleterie in particolare per i produttori che traggono il loro reddito dai campi, troppo spesso facili ´mangiatoie´ per gli animali". La Cia infine dichiara che adotterà uno stato di agitazione se non ci saranno risposte immediate da parte del governo, "di fronte ad una situazione ormai non più sostenibile per gli agricoltori", conclude Il presidente della Cia Emilia Romagna.  
   
   
TASTE OF A CITY 16 LUGLIO 2015 - CASCINA TRIULZA EXPO MILANO 2015  
 
Open House Roma partecipa al grande progetto Il senso ritrovato, in occasione dell’Expo 2015 di Milano. Promossa da Planet Life Economy Foundation, l’iniziativa vede il coinvolgimento di 12 partner culturali che presenteranno, all’interno degli spazi della Cascina Triulza – Padiglione della Società Civile Expo 2105, 12 eventi distinti secondo altrettante tematiche. Il 16 luglio, in occasione della Giornata della città, verrà presentato, presso l’Auditorium della Cascina, il progetto Taste of a City, un viaggio per il mondo con l’obiettivo di riscoprire l’architettura attraverso l’unico senso mancante nella sua conoscenza: il gusto. Promosso e curato da Open City Roma, il progetto nasce dall’idea dell’architetto Susan Berardo (studio laiBe) di riuscire a immaginare e assaggiare il sapore di un’architettura, di un quartiere o di una città. Quattro città della rete di Open House Worldwide, dunque, si sono messe in gioco per riuscire a cogliere il sapore della complessità e dei contrasti dell’ambiente urbano. Sono stati quindi chiamati ad intervenire un critico di architettura e uno chef: al primo si è chiesto di descrivere attraverso sensazioni organolettiche, ricordi e metafore uno dei quartieri più rappresentativi della propria città; successivamente è intervenuto lo chef che ha reinterpretato e tradotto le note sensoriali del saggio in note di gusto, elaborando un cibo o un piatto. Quattro testi sensoriali, quattro ricette, una pubblicazione, un’esposizione, un video (Trastevere -l’Hyperpresepio, regia di Nicholas Berardo) e un evento all’Expo 2015 sono il risultato di un viaggio durato mesi alla scoperta di quattro città: Londra, Belfast, Ljubljana, Roma si raccontano e si mostrano come mai prima, mettendo a fuoco quella parte non vista, non conosciuta e non percepita della città. Questo generale desiderio di riscoprire la città in tutte le sue forme e le sue manifestazioni è la sfida che l’organizzazione internazionale Open House Worldwide (Ohww) raccoglie nel mondo. Attraverso i progetti di Open House, promossi ad oggi in quasi 30 città di 4 continenti, la città per un weekend viene finalmente percepita nitidamente: la si può guardare da dentro, toccare, odorare, ascoltare, e finalmente anche assaporare. L’ambizione di Open City Roma è infatti quella di creare una città aperta e raccontata, attraverso sentieri di esplorazione sempre diversi. Protagonisti dell’esperienza romana lo Chef stellato Cristina Bowerman (Glass Hosteria e Romeo) e il critico d’architettura Luigi Prestinenza Puglisi. Entrambi si sono cimentati nella descrizione di uno dei quartieri simbolo della Capitale, Trastevere. Quartiere “paratattico e pittoresco”, prendendo in prestito le parole dello stesso Prestinenza Puglisi, fatto di accostamenti, di contraddizioni, di storie e di presepi.  
   
   
AD EXPO LA STARTUP CHE BONIFICA IL DISSESTO IDROGEOLOGICO CON MICRO-ECOSISTEMI DI PIANTE  
 
Arriva ad Expo la start-up che bonifica i territori e lotta contro il dissesto idrogeologico con le piante. Durante l’inaugurazione del Padiglione trentino, tenutasi venerdì 10 luglio, Bio Soil Expert, una giovane start-up nata tra le mura di Progetto Manifattura, l’incubatore specializzato in imprese green, ha presentato le sue soluzioni innovative per il pianeta ai giornalisti. La start-up è stata selezionata essendo una delle più rappresentative delle eccellenze italiane nell’innovazione amica del Pianeta. Dal 1° maggio, infatti, all’interno del Padiglione Italia, al 3°Piano è stato uno degli esempi rappresentativi del tema “la potenza del limite” con l’installazione “Curare la terra con le radici”. L’istallazione riassume in breve la loro grande innovazione, il sistema Erosion Control, che utilizza micro-ecosistemi di piante erbacce che, abbinati a microorganismi del suolo, possono sviluppare apparati radicali folti e resistenti in grado di contrastare l’erosione superficiale di suolo. «Curiamo la terra con la terra: niente additivi chimici o grandi opere d’ingegneria. Minimo impatto, minimo costo». Spiega Alberto Ferrarese, uno dei fondatori di Bio Soil Expert. «Ad oggi Bio Soil Expert sta applicando Erosion Control in diverse regioni italiane, come Lombardia, veneto, Emilia Romagna e anche Trentino». C’è tantissima domanda per questo tipo di prodotto, specie dalle pubbliche amministrazioni che si trovano sempre di più ostaggio dell’erosione dei suoli e dei costi elevati per la messa in sicurezza del territorio. «Il nostro prodotto offre costi ridotti rispetto alle classiche “scogliere”, palificazioni e materiali anti-erosivi di tipo sintetico», continua Ferrarese. In questo modo le piante non fungono solo come dispositivo di messa in sicurezza dal dissesto ma anche svolgono una funzione di mitigazione ambientale, in particolare in riferimento delle emissioni di Co2. «Ogni pianta del sistema Erosioncontrol ha la capacità di assorbire fino a 3kg di anidride carbonica», spiega Ferrarese. Dunque un contributo al raffrescamento e alla salute del pianeta. In Italia il fenomeno dell’erosione "accelerata" del suolo è in crescita e, in meno di 20 anni, il 16% delle campagne è stato cancellato. La cementificazione selvaggia ha soppiantato oltre 2 milioni di ettari di terreno coltivati. L’erosione del suolo nel nostro Paese non fa che aggravare una situazione già allarmante. L’italia, tra alluvioni, frane, smottamenti, è infatti ad altissimo rischio idrogeologico, un pericolo che coinvolge quasi l’82% dei Comuni. «Per questo la presenza ad Expo di una giovane start-up che si occupa di dissesto idro-geologico è importante e non solo per l´Italia», spiega Michele Tosi, operations manager di Progetto Manifattura. Come nasce la start-up Bio Soil Expert? «Cinque anni fa Paolo Campostrini e Andrea Zerminiani ed io ci siamo ritrovati per fare qualcosa assieme», spiega Ferrarese. «Tutti e tre eravamo specializzati in microbiologia ambientale e genetica vegetale. Per la mia tesi, avevo condotto delle attività di bonifica sperimentali sull’area ex Sloi a Trento, e mi ero appassionato all’argomento: il mio sogno era di sviluppare un sistema di piante e microrganismi per migliorare lo stato dei terreni». All’inizio Bio Soil Expert era un progetto a cui lavorare dopo cena: i tre hanno un lavoro da dipendenti e il sistema italiano, dove scarseggiano finanziamenti per le idee innovative, impone di lavorare il doppio per mantenersi e correre dietro ai propri sogni. Quindi nel 2012 vincono il bando D2t che gli offre un finanziamento per dare vita alla propria idea imprenditoriale e vengono incubati all’interno di Progetto Manifattura, l’incubatore della green economy di Trentino Sviluppo. Nel 2014, mentre lavorano su Erosion Control, lanciano Agri-biobed, un sistema filtrante biologico che sfrutta particolari capacità di piante e microrganismi per la degradazione e l’assorbimento dei residui fitosanitari e dei metalli pesanti spesso presenti nei formulati per l’agricoltura convenzionale. L’obiettivo è soprattutto quello di ridurre l’impatto ambientale delle cosiddette “perdite dirette” di pesticidi, da cui secondo alcuni studi dipende più del 50% dell’inquinamento da essi causato: fuoriuscite in fase di riempimento delle botti, perdite dei macchinari adibiti allo spargimento, residui non pompabili, acque di lavaggio e risciacquo. «Stiamo studiando anche prodotti per la fito-remediation, in grado cioè di assorbire e degradare idrocarburi, diossine, metalli pesanti e altre sostanze nocive presenti nei terreni, per sanificarli», prosegue Zeminiani. Il nostro obiettivo è provare a sostituire le classiche tecniche d’ingegneria ambientale con le piante: una questione prima di tutto culturale che fa ancora un po’ fatica a farsi strada».  
   
   
BLUE TONGUE. NUOVO SISTEMA DI MONITORAGGIO DEL RISCHIO IN SARDEGNA: PROSEGUE CAMPAGNA VACCINALE, COPERTURA GIÀ DEI 2/3 DEGLI ALLEVAMENTI  
 
Cagliari - Un nuovo sistema di monitoraggio del rischio della Blue tongue è stato presentato questa mattina negli uffici dell´assessorato della Sanità in via Roma a Cagliari, ai rappresentanti di categoria degli allevatori. Alla riunione, durante la quale sono stati riferiti anche i dati 2015 sulla copertura vaccinale, erano presenti i veterinari delle Aziende sanitarie locali e i delegati di Confagricoltura, Cia Sardegna, Copagri, Coldiretti, Apa Oristano, Aras, Aipa Nuoro, Oristano e Cagliari. Nuovo sistema di valutazione del rischio. "Il sistema di valutazione del rischio - ha detto l´assessore della Sanità Luigi Arru - sarà utilizzato per monitorare attraverso osservazioni aggiornate, ogni dieci giorni circa, lo stato di salute degli animali. I risultati con cartine facilmente consultabili saranno pubblicati nel sito della Regione, dell’istituto Zooprofilattico (Izs) e dell´Arpas". Interventi vaccinali 2015. Quest´anno la vaccinazione è iniziata dal mese di febbraio e a oggi sono stati eseguiti negli ovini 2.500.000 di interventi vaccinali, per cui la copertura immunitaria risulta essere oltre il 66%, ovvero i due terzi del patrimonio ovino. “Esistono zone come quella dell´Ogliastra dove la copertura è vicina al 100%, e altre aree – ha proseguito Arru - come la zona del Nuorese dove queste percentuali sono inferiori, ma contiamo di recuperare in questi due mesi. L’obiettivo è arrivare oltre l’80% di copertura entro la fine di agosto, per proseguire nel processo di eradicazione del sierotipo 1 del virus". La profilassi diretta. Un altro importante risultato è l´incremento e la quantificazione della profilassi diretta. "Grazie all´attività dell´Ara - precisa il titolare della Sanità - siamo riusciti a coinvolgere maggiormente gli allevatori nel controllo dei fattori che possono agevolare lo sviluppo dell´insetto vettore della malattia". L´invito agli allevatori. "Il vaccino sta dando risultati molto incoraggianti e pertanto invitiamo tutti gli allevatori che ancora non l´abbiano fatto - ha concluso l’esponente della giunta Pigliaru - a sottoporre a vaccinazione i propri capi ovini e bovini. Raccomandiamo inoltre, viste le condizioni meteoclimatiche, a tutti gli allevatori una particolare attenzione nelle misure di igiene zootecnica quotidiana, per ridurre il più possibile l’aggressione da parte dell’insetto vettore del virus della blue tongue, seguendo le raccomandazioni dei veterinari delle Asl e dei tecnici dell´Ara".