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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Aprile 2008
DESIO(MI),INAUGURATA UNITA´ DI ONCOLOGIA MEDICA BRESCIANI:"AVVICINIAMO LA MEDICINA AI PAZIENTI SUL TERRITORIO"  
 
Desio/mi, 8 aprile 2008 - "La lotta ai tumori è fra le linee di intervento prioritario del nostro Piano socio-sanitario regionale. Il Piano oncologico regionale - nel corso degli ultimi 8 anni la Lombardia si è dotata di ben 2 Piani Oncologici - rappresenta il principale strumento di attuazione di questa attività. Anche in campo oncologico, la programmazione regionale mette il cittadino al centro del sistema e vuole orientare la crescita dei servizi in una logica di "rete", stimolando la sussidiarietà e indirizzando le risorse in maniera efficiente verso i bisogni, per garantire livelli massimi di efficacia per la cura della patologia oncologica". Lo ha detto l´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, inaugurando oggi l´unità operativa complessa di Oncologia Medica del Presidio Ospedaliero di Desio (Milano). La struttura segue il malato oncologico in tutto il suo iter diagnostico-terapeutico, all´interno di un ambiente creato appositamente per favorire il comfort dell´utenza, ed eroga prestazioni sanitarie in regime ambulatoriale o di ricovero giornaliero (day hospital). "La Regione - ha detto Bresciani - è particolarmente impegnata nella realizzazione di ´Reti di Patologia´, che rappresentano una importante evoluzione culturale del sistema di assistenza sanitaria, sia dal punto di vista organizzativo che tecnologico. In questo contesto si inserisce la realizzazione della ´Rete Oncologica Lombarda´ (Rol), avviata dalla Regione Lombardia alla fine del 2005 e in fase di continuo sviluppo". Si tratta di una rete di strutture sanitarie, organizzazioni e professionisti che svolgono la loro attività a favore del malato oncologico in tutte le fasi del percorso assistenziale e di cura, condividendo protocolli diagnostico-terapeutici, per garantire massima qualità e appropriatezza. "E´ importante rimarcare, però, - precisa l´assessore - che la rete oncologica è molto più di un tavolo di esperti che condividono linee-guida cliniche. E´ un modello innovativo di organizzazione dell´assistenza, basato sulla condivisione di servizi, dati e informazioni tra strutture che erogano prestazioni in oncologia". L´organizzazione dell´unità operativa nel presidio di Desio consente di effettuare, in poche ore o in un´unica giornata, gli esami (ematochimici e/o strumentali), la visita medica e la terapia prevista, con evidenti vantaggi per i pazienti e i familiari. Le chemioterapie vengono preparate presso la farmacia dell´ospedale (dove è attivo il laboratorio centralizzato per l´allestimento dei farmaci antiblastici-antitumorali) mentre l´organizzazione è gestita da un sistema informatico integrato che consente elevati standard di sicurezza per pazienti e operatori, riducendo le possibilità di errore terapeutico grazie ai progressivi livelli di controllo e alla informatizzazione dei processi. "L´unità operativa - ha concluso Bresciani - esempio di attività ospedaliera orientata al territorio, e in continuità con le attività dei medici territoriali mediante protocolli diagnostici e terapeutici condivisi, porta la sanità in tempi brevi ai pazienti secondo logiche ´extraospedaliere´ e di comunicazione telematica". L´unità operativa ha in dotazione 10 posti letto in day hospital oncologici accreditati ed effettua giornalmente ambulatori per prime visite e controlli. Nel 2008 è previsto un incremento dell´attività di circa il 20%: saranno effettuate circa 6000 giornate di day hospital, 3600 prestazioni ambulatoriali e presi in carico 500 nuovi pazienti. .  
   
   
L´AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI ¨C ADDOLORATA HA INAUGURATO IL IV GRUPPO OPERATORIO PER LA CHIRURGIA MININVASIVA ROBOTICA, DOTATO DEL ROBOT "DAVINCI S"  
 
Roma 8 aprile 2008 - L¡¯azienda ospedaliera San Giovanni ¨C Addolorata, al passo con lo sviluppo del mondo scientifico ed in linea con le politiche sanitarie della Giunta Regionale del Lazio, volte al rinnovamento della sanit¨¤ pubblica per offrire prestazioni sanitarie alla collettivit¨¤ qualitativamente adeguate, ha inaugurato il 3 Aprile il Iv gruppo Operatorio dotandolo del Robot ¡°daVinci S¡±. L¡¯acquisto del Robot ¨¨ stato possibile grazie al contributo concesso dalla Fondazione Roma. Il taglio al nastro salutato da Luigi D¡¯elia ¨C Il Direttore Generale dell¡¯Azienda Ospedaliera San Giovanni ¨C Addolorata, ha sottolineato l¡¯importanza dell¡¯inaugurazione ¡°nonostante le difficolt¨¤ che affronta da qualche anno la sanit¨¤ laziale¡±. ¡°Abbiamo fatto tesoro di quanto affermato dal Prof. Pier Cristoforo Giulanotti, Direttore della divisione di chirurgia robotica dell´Illinois University di Chicago, nel corso del Terzo Congresso Annuale di Chirurgia Robotica (Mira 2008), il quale sostiene che ¡°la velocit¨¤ con cui si diffonde la chirurgia minivasiva robotica ¨¨ dovuta sia alla competizione fra i centri ospedalieri sia alla dimostrazione scientifica dei vantaggi di questa terapia¡±. Soddisfatto anche Piero Marrazzo, Presidente della Regione Lazio: ¡°L¡¯inaugurazione di oggi ¨¨ un miglioramento nella tecnologia e un passo avanti per tutta la sanit¨¤¡±. Questo importante traguardo del San Giovanni ¨¨ stato reso possibile grazie al contributo della Fondazione Roma, presieduta da Emmanuele F. M. Emanuele che ha affermato: ¡°la vocazione della nostra Fondazione ¨¨ da sempre quella di essere vicini ai problemi della gente e della societ¨¤; salute, ricerca scientifica, istruzione e cultura sono i problemi pi¨´ importanti di una societ¨¤ civile¡±. ¡°Con il robot viaggiamo verso il futuro¡± ha aggiunto Augusto Battaglia, Assessore alla Sanit¨¤ della Regione Lazio, affermando che ¡°il Direttore Generale del San Giovanni Luigi D¡¯elia ¨¨ tra i papabili a ricoprire l¡¯incarico di coordinatore dei direttori generali delle Usl regionali¡±. Il Dr. Gianluca D¡¯elia - Dirigente Responsabile Uosd Prostata - Azienda Ospedaliera San Giovanni ¨C Addolorata ed il Prof. Annibale D¡¯annibale - Direttore Dipartimento Scienze Chirurgiche e Direttore Uoc Chirurgia Ii - Azienda Ospedaliera San Giovanni ¨C Addolorata, hanno illustrato gli aspetti tecnico-scientifici del Sistema robotizzato ¡°daVinci S¡± ed i suoi vantaggi terapeutici. Il Prof. Tersigni, Presidente Societ¨¤ Italiana di Chirurgia e Direttore Uoc Chirurgia ¨C Azienda Ospedaliera San Camillo ¨C Forlanini, ha illustrato gli scenari futuri della medicina, sintetizzabili in quella che egli ha definito ¡°l´era della realt¨¤ virtuale¡±. ¡°Il Robot daVinci ¨¨ il primo importante passo in questa direzione¡±. Nel mondo esistono oltre 500 Robot ¡°da Vinci¡±. Il robot, approvato dal Food and Drug Administration nel 2000, ¨¨ prodotto da Intuitive Surgical Inc. (California, Usa); in Italia sono 30 gli ospedali in cui la chirurgia robotica ¨¨ attiva. La chirurgia robotica ¨¨ in forte espansione. Oltre 1500 sono gli interventi gi¨¤ effettuati negli ospedali italiani in cui la chirurgia robotica ¨¨ attiva ed a tale numero hanno contribuito gli interventi effettuati nella citt¨¤ di Roma presso la chirurgia generale e l¡¯urologia del San Giovanni dove ¨¨ stata attivata a gennaio 2008 per entrare a regime nell¡¯aprile 2008. Nei due ospedali romani la gestione della chirurgia robotica ¨¨ stata affidata all¡¯esperienza di chirurghi di notevole formazione professionale. L¡¯azienda ospedaliera San Giovanni ¨C Addolorata si ¨¨ affidata alla grande esperienza internazionale nel campo del Dr Annibale D¡¯annibale, Direttore del Dipartimento di Scienze chirurgiche e Direttore dell¡¯Unit¨¤ Operativa Complessa di Chirurgia Ii (gi¨¤ Direttore del Centro Regionale di riferimento per la chirurgia mininvasiva e robotica del Veneto) e del Dr Gianluca D¡¯elia, Direttore dell¡¯Unit¨¤ operativa Semplice Dipartimentale Prostata, e il San Camillo ¨C Forlanini ha messo in prima linea il Dr Roberto Tersigni, Presidente della Societ¨¤ Italiana di Chirurgia e Direttore dell¡¯Unit¨¤ Operativa Complessa di Chirurgia. Nell¡¯ottica della ¡°centralit¨¤ del paziente¡± l¡¯Azienda ospedaliera San Giovanni ¨C Addolorata misura l¡¯innovazione nella realizzazione delle opere oggetto di ristrutturazione. Il Iv Gruppo Operatorio, infatti, si colloca all¡¯interno del Blocco Operatorio del Corpo C del Presidio ospedaliero San Giovanni inaugurato il 17 maggio 2006 e porta a complessive 23 le nuove sale operatorie in esercizio in sostituzione delle vecchie e obsolete camere operatorie ormai chiuse. Il Iv Gruppo Operatorio ¨¨ dotato di attrezzature e strumentario all¡¯avanguardia per consentire interventi mininvasivi anche in presenza di gravi patologie (tumori), e di tecnologie quali il Sistema robotico ¡°daVinci S¡± a quattro bracci, che permettono all¡¯operatore grande precisione in una dimensione tridimensionale, ad alta definizione ed ingrandita del campo operatorio, con possibile conseguente salvaguardia di ¡°nervi¡± e ¡°vasi¡± e con conseguenti minori perdite ematiche. Un gruppo operatorio cos¨¬ all¡¯avanguardia permette all¡¯Azienda Ospedaliera San Giovanni ¨C Addolorata di avvalersi di questo nuovissimo sistema per effettuare interventi chirurgici in laparoscopia assistita da robot sia in chirurgia generale che in urologia e, soprattutto, per gli interventi di colon retto (di cui il Dr D¡¯annibale dispone della maggiore casistica operatoria) e di prostata determinando benefici per i pazienti, riduzione della degenza post operatoria, incremento dell¡¯attivit¨¤ chirurgica, concorrendo cos¨¬ all¡¯abbattimento dei tempi d¡¯attesa degli interventi di elezione di classe A e B. Con l¡¯avvio ad esercizio del nuovo Gruppo Operatorio, il Complesso ospedaliero San Giovanni ¨C Addolorata si arricchisce di un modello operativo dotato di soluzioni progettuali, tecnologiche, funzionali ed organizzative pensate per ottimizzare il benessere psicofisico del paziente, innalzando i livelli di sicurezza, riducendo i rischi, favorendo i tempi di recupero, ed ottimizzare il benessere psicofisico degli operatori, processando il flusso di lavoro del chirurgo, dell¡¯anestesista, delle strumentiste, degli infermieri, dei tecnici sanitari e degli operatori. Tutto questo per lavorare, insieme, per il conseguimento di una ¡°qualit¨¤ totale¡±. Approfondimenti Il Robot Da Vinci Dell¡¯azienda Ospedaliera San Giovanni ¨C Addolorata Il sistema chirurgico robotizzato per la chirurgia mininvasiva ¡°Da Vinci S¡±, prodotto dalla Societ¨¤ Intuitive Surgical Inc. , in dotazione presso l¡¯Azienda Ospedaliera San Giovanni ¨CAddolorata, ¨¨ il primo robot chirurgico in Italia ad essere dotato di un sistema di visualizzazione tridimensionale del campo operativo in alta definizione. Si tratta di un¡¯apparecchiatura che unisce i vantaggi della chirurgia laparoscopica mininvasiva e quelli della chirurgia ¡°aperta¡±. Il sistema chirurgico robotizzato per la chirurgia mininvasiva ¡°Da Vinci¡± consiste: In una consolle chirurgica disegnata ergonomicamente con sistema di visione tridimensionale. Un robot chirurgico posto a lato del letto operatorio con quattro bracci meccanici operativi interattivi. Strumenti operatori con articolazione interna Endo Wrist. Il chirurgo opera comodamente seduto davanti ad una consolle e, appoggiando la testa ad un visore tridimensionale, comanda gli strumenti miniaturizzati, inseriti all¡¯interno del campo operatorio attraverso ¡°trocar¡± analoghi a quelli utilizzati nella tecnica laparoscopica. Gli strumenti, ¡°endowrist¡±, sono in grado di riprodurre fedelmente i movimenti della mano e del polso del chirurgo, attraverso un sistema di articolazioni meccaniche che garantiscono alla parte terminale dello strumento 7 gradi di libert¨¤ (6+presa) contro i 5 (4+presa) della chirurgia laparoscopica: ci¨° si traduce in una completa capacit¨¤ (o meglio libert¨¤) di movimento all¡¯interno del corpo, nonostante l¡¯accesso sia costituito solo da una porta laparoscopica. Il sistema di controllo del robot, inoltre, filtra i movimenti delle mani del chirurgo, eliminando i tremori, ed ¨¨ in grado di riprodurli in una scala ridotta, opportunamente scelta dall¡¯operatore: ci¨° consente di ottenere una maggiore sicurezza per il paziente. La visione tridimensionale deriva dall¡¯impiego di un endoscopio costituito da 2 canali ottici campionati da 2 telecamere indipendenti, ciascuna provvista di 2 sensori Ccd da 2/3¡± con 2,2 Mpixel unito all¡¯ultimissima tecnologia Hd (alta definizione a 1080 linee di risoluzione orizzontale), che proietta il chirurgo all¡¯interno del campo operatorio, restituendo una precisa percezione dell¡¯anatomia alla stregua della chirurgia aperta. Il chirurgo, in aggiunta ai tre bracci robotici del carrello chirurgico, dispone anche di un braccio supplementare (4¡ã braccio) che gli consente di avere, a sua scelta e soprattutto nelle procedure pi¨´ complesse, ¡°2 mani destre¡±, oppure, ¡°2 mani sinistre¡±. Il sistema chirurgico ¨¨, infine, dotato anche di un carrello visione completo di fonte luminosa, digitalizzatore, monitor ripetitore Lcd touch screen da 19¡±, sistema di messa a fuoco e due processori per l¡¯elaborazione, ottimizzazione e visualizzazione delle immagini. ¡ñApplicazioni In Urologia La chirurgia robotica si ¨¨ affermata nel campo dell¡¯urologia, ed in particolare, nella terapia del cancro della prostata. Il cancro della prostata ¨¨ il tumore maligno pi¨´ frequente del sesso maschile. Rispetto al cancro del polmone, le cui nuove diagnosi sono 26. 000 all¡¯anno, il cancro della prostata ha un¡¯incidenza di 45. 000 nuovi casi all¡¯anno. L¡¯incidenza del cancro della prostata in stadio precoce ¨¨ pi¨´ che triplicata negli ultimi 15 anni, grazie alle metodiche che permettono di diagnosticare questo tumore in fase iniziale, quando ¨¨ ancora possibile attuare una terapia con intento curativo. La terapia curativa pi¨´ efficace per il cancro della prostata ¨¨ l¡¯intervento chirurgico di prostatectomia radicale. Nella tecnica chirurgica tradizionale si asporta la prostata tramite un¡¯incisione chirurgica. La tecnica robotica consente invece l¡¯accesso al campo operatorio attraverso piccoli fori, come nella laparoscopia classica, ma, rispetto a quest¡¯ultima, presenta numerosi vantaggi: i movimenti delle mani del chirurgo, seduto ad una console, vengono pesati, filtrati e tradotti in modo fluido, ¡°senza scatti¡±, in precisi movimenti degli strumenti chirurgici, sostenuti dalle braccia del robot. La visione delle strutture anatomiche ¨¨ tridimensionale ad alta definizione e permette al chirurgo una vera e propria ¡°immersione¡± nel campo operatorio. Negli Stati Uniti, le proiezioni per l¡¯anno 2008 prevedono che pi¨´ del 70 % delle prostatectomie radicali verranno eseguite con la tecnica robotica. In altri termini, in poco pi¨´ di 5 anni, la tecnica robotica ¨¨ diventata lo standard per la terapia chirurgica del cancro della prostata. Anche in Italia la prostatectomia radicale robotica si sta progressivamente diffondendo. Presso il Complesso Ospedaliero San Giovanni-addolorata di Roma si prevede un ulteriore miglioramento rispetto agli standard gi¨¤ raggiunti con la prostatectomia radicale tradizionale e con la prostatectomia radicale laparoscopica. L¡¯applicazione urologica della chirurgia robotica ¨¨ avvenuta dopo un lungo training teorico e pratico dell¡¯equipe del Dott Gianluca D¡¯elia in centri stranieri. Il Dott. D¡¯elia ¨¨ responsabile dell¡¯Unit¨¤ Dipartimentale per le Patologie della Prostata. Questa equipe utilizza ormai abitualmente la tecnica robotica per tutti gli interventi di prostatectomia radicale. La prostatectomia radicale robotica ¨¨ una tecnica chirurgica innovativa ed al tempo stesso standardizzata, che presenta numerosi potenziali vantaggi per i malati di cancro della prostata, grazie alla visione tridimensionale ingrandita ad alta definizione ed all¡¯estrema precisione della dissezione chirurgica : minore perdita di sangue (al San Giovanni, in media, 150 ml). Riduzione del numero di trasfusioni di sangue (al San Giovanni, nei casi finora eseguiti, nessuna trasfusione). Riduzione della degenza in ospedale (al San Giovanni, di norma, 2 giorni). Precoce ritorno alle normali attivit¨¤ sociali e lavorative (di norma, 2 settimane). Potenziale miglioramento nella conservazione della continenza urinaria. Potenziale miglioramento nella conservazione della funzione erettile. Applicazioni In Chirurgia Generale Da quando Mouret ha eseguito la prima colecistectomia laparoscopica nel 1983. Tutte le procedure di Chirurgia generale sono state riprodotte, ma il livello di diffusione degli interventi chirurgici pi¨´ complessi ancora oggi risulta limitato a pochi Centri di riferimento. Le difficolt¨¤ tecniche che molti operatori incontrano sono spesso dovute all¡¯ostacolo creato da una visione bidimensionale offerta dal monitor e dagli strumenti molto pi¨´ lunghi della laparoscopica. La visione laparoscopica, seppur ingrandita e migliorata dalla tecnologia con una maggiore definizione, necessita di un addestramento prolungato necessario a compensare l¡¯assenza di una dimensione: la profondit¨¤ di campo. I lunghi strumenti laparoscopici, spesso superiori ai 30 cm, amplificano anche minimi tremori fisiologici delle mani chirurgiche, tremori che peggiorano o compaiono con l¡¯affaticamento dell¡¯Operatore. Quanto sopra rappresenta i veri ostacoli alla diffusione della laparoscopica avanzata anche per chirurghi tradizionali molto esperti. Negli ultimi tempi la tecnologia ¨¨ entrata prepotentemente negli ospedali a tutto vantaggio di diagnosi pi¨´ certe, meno cruente e con la possibilit¨¤ di pianificare un trattamento. I vantaggi clinici della colecistectomia laparoscopica sono oggi riconosciuti da tutti: medici e pazienti. Vantaggi che ricadono sui costi sociali, quali una rapida deospedalizzazione e una ripresa lavorativa veloce. Oggi il trattamento di scelta di una patologia molto diffusa, la litiasi della colecisti, ¨¨ laparoscopico: nonostante ci¨° solo il 70% dei pazienti viene operato con tecnica mininvasiva e la ragione sta nelle difficolt¨¤ tecniche e nei limiti della laparoscopia. Se la diffusione della Chirurgia mininvasiva ¨¨ dipendente dalla manualit¨¤ del Chirurgo e ne richiede una particolare abilit¨¤ come si potrebbe ovviare al problema? Certamente l¡¯aiuto offerto dai Centri laparoscopici di tirocinio con azione di tutoring nella fase di apprendimento ha contribuito alla diffusione della tecnica mininvasiva, ma non a tal punto da poterla garantire ed estendere a tutte le chirurgie o in tutti gli ospedali. Oggi la tecnologia Robotica offre uno strumento rivoluzionario che potr¨¤ ridurre le difficolt¨¤ tecniche della laparoscopica: il Sistema Robotizzato per la Chirurgia Mininvasiva (videolaparoscopia e videotoracoscopia) Sistema Chirurgico ¡°daVinci S¡±¨C Intuitive che consente una visione tridimensionale di alta qualit¨¤. Dalla fine degli anni ¡¯80 la chirurgia mininvasiva ¨¨ stata progressivamente utilizzata per patologie maggiori e sempre pi¨´ complesse anche se fino ad oggi ¨¨ ancora limitata a pochi Centri altamente specializzati. L¡¯evoluzione tecnologica ha permesso la crescita progressiva delle abilit¨¤ chirurgiche consentendo di superare le difficolt¨¤ tecniche. Alla fine degli anni novanta la ¡°rivoluzione¡± tecnica e tecnologica laparoscopica sembrava rallentare la propria corsa fino all¡¯ingresso sul mercato, dopo l¡¯approvazione della Fda, della tecnologia robotica (1998). Le innovazioni tecnologiche costituite dalla visione tridimensionale, dalla stabilizzazione, dalla precisione e dall¡¯innumerevole possibilit¨¤ dei movimenti rendono il Sistema Robotizzato in questione unico ed innovativo attualmente presente sul mercato. La Chirurgia Generale da me diretta a Camposampiero (Padova) fino al maggio 2007 era il Centro di Tirocinio Acoi ed il Centro Regionale di riferimento per la Chirurgia Laparoscopica e Robotica. Ho seguito oltre 500 operati col Robot, riproducendo tutte le tecniche chirurgiche, e oltre 160 di essi sono stati sottoposti a resezioni intestinali maggiori rappresentando, cos¨¬, la maggiore casisistica internazionale di pazienti operati al colo-retto col Da Vinci. Ho eseguito oltre 20 resezioni gastriche maggiori con linfectomie D2 ed 8 duodenocefalopancreasectomie; quest¡¯ultimo ¨¨ considerato da tutti uno dei pi¨´ complessi e rischiosi interventi di chirurgia con implicazioni postoperatorie anche fatali ed era stata tentata con insuccesso in laparoscopica ed abbandonata. Certamente queste complesse procedure sono oggi possibili ed in sicurezza con l¡¯utilizzazione del Robot Da Vinci. Dal Giugno 2007 dirigo l¡¯Unit¨¤ Operativa Complessa di Chirurgia Generale ad indirizzo Mininvasivo dell¡¯Azienda ospedaliera San Giovanni ¨C Addolorata divenuta poi Centro di Chirurgia Laparoscopica e Robotica Acoi. I pazienti oggi operati in anestesia generale per oltre l¡¯80% sono sottoposti ad un trattamento minivasivo che mostra certamente i maggiori vantaggi nel trattamento della popolazione a maggiore rischio operatorio sempre pi¨´ numerosa in una societ¨¤ che invecchia. Spesso di fronte ad un paziente anziano e con pi¨´ patologie, anche in presenza di gravi patologie, l¡¯anestesia e l¡¯intervento risultano proibitivi soprattutto per le implicazioni create da un¡¯ampia laparotomia che ne condiziona il decorso postoperatorio; pazienti che richiedono ospedalizzazioni reiterate e terapie palliative fino al decesso. Oggi la chirurgia mininvasiva e la robotica offrono una chance in pi¨´ a questi pazienti incidendo positivamente non solo sulla loro qualit¨¤ e quantit¨¤ di vita, ma anche sui costi della societ¨¤ che soffre costantemente di limiti economici. Nella logica dipartimentale e con lo scopo di ottimizzare le risorse, la tecnologia dovrebbe essere utilizzata da tutte le Unit¨¤ Operative interessate alla chirurgia videolaparoscopica avanzata: ginecologica, urologica, ortopedica, vascolare, etc. Presumibilmente potrebbero usufruire in una prima fase di tale tecnologia circa 200 pazienti (chirurgici ed urologici) l¡¯anno, con una concreta possibilit¨¤ di incremento futuro a breve termine, dopo aver addestrato il personale medico ed infermieristico. Quando, alla fine degli anni 90¡¯ del secolo scorso, comparvero i primi sistemi di telemanipolazione, ci si pose il problema di come queste nuove tecnologie potevano migliorare le tecniche chirurgiche ed oggi non ¨¨ pi¨´ in discussione la laparoscopia nel trattamento chirurgico di molte patologie. La robotica permette anche a specialisti (es. Urologi e ginecologi) non particolarmente esperti in laparoscopia di riprodurre una chirurgia mininvasiva raffinata per mezzo di una tecnologia di facile apprendimento d¡¯uso. Questa esperienza da me ¨¨ stata riprodotta nell¡¯Ospedale di Camposampiero dove ancora oggi Chirurghi, Urologi e Ginecologi utilizzano quotidianamente il Robot con una progressiva implementazione degli interventi mininvasivi. Oggi i migliori risultati delle tecniche robotiche si raggiungono nei seguenti interventi: Plastica antireflusso per ernia jatale - Miotomia esofagea per Acalasia - Liatiasi delle vie biliari - Resezioni colo-rettali per patologia benigna e maligna - Resezioni Gastriche per patologia benigna e maligna - Asportazione di surreni - Asportazione della milza per patologia benigna - Resezioni del pancreas per patologia benigna e maligna - Asportazione della prostata - Pieloplastica per stenosi del giunto - Nefrectomia per patologia benigna e maligna - Cisti renali, epatiche e pancreatiche voluminose. . .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: PROGRAMMA DI CURE ODONTOIATRICHE, ORTESICHE E PROTESICHE: AMPLIATE LE PATOLOGIE E AUMENTATO L´AMMONTARE DI REDDITO ISEE PER LA GRATUITÀ DELLE CURE - INTERESSATE OLTRE 500.000 PERSONE  
 
 Bologna, 8 aprile 2008 -- Aumenta il numero delle persone con patologie che provocano problemi di natura odontoiatrica o in condizioni economiche svantaggiate che possono usufruire delle cure odontoiatriche, protesiche e ortesiche assicurate dal Servizio sanitario regionale. A partire dal prossimo 3 giugno la Regione amplierà infatti la fascia di popolazione che ha diritto di essere assistita con il Programma regionale di cure odontoiatriche, ortesiche e protesiche che, avviato in forma sperimentale nel 2005, ha consentito (come per altro previsto negli obiettivi iniziali) di raggiungere le fasce più deboli della popolazione per fragilità sociale o sanitaria. Gli obiettivi conseguiti consentono ora un rafforzamento dell’intero programma che continuerà ad essere finanziato con risorse proprie della Regione, in attesa del completamento del percorso a livello nazionale per il riconoscimento dell’assistenza odontoiatrica nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea). La gratuità delle cure è assicurata alle persone con patologie che provocano problemi di natura odontoiatrica: oltre a quelle già previste, sono state inserite gravi disabilità psicofisiche tali da impedire una corretta igiene orale e associate a una condizione di handicap grave o con un’invalidità superiore ai due terzi. La fascia di reddito che dà diritto alla gratuità totale delle cure è ampliata alle persone con reddito Isee (indicatore che misura il reddito e la “ricchezza” della famiglia e non del singolo) fino a 8. 000 euro/anno (prima il tetto per la gratuità era 7. 500 euro). Il contributo alla spesa (modulato a seconda della classe di reddito Isee) è stato ampliato alle persone con reddito Isee fino a 22. 500 euro (il tetto prima era fissato a 15. 000). Il provvedimento approvato (con delibera 374 del 2008) dalla Giunta regionale sarà in vigore dal 3 giugno per consentire alle Aziende Usl e alle Aziende Ospedaliero-universitarie di adeguarsi alle modifiche introdotte. Complessivamente, si stima che le persone che ora potranno essere assistite negli ambulatori odontoiatrici del Servizio sanitario regionale, con esenzione dalle spese o a prezzi calmierati, saranno circa 530. 000 (all’avvio del Programma, nel giugno 2005, la stima era di 325. 000 assistiti). La ridefinizione dei criteri per l’accesso alle cure nell’ambito di questo programma è avvenuta sulla base dell’analisi di quanto realizzato nei primi due anni di sperimentazione e delle segnalazioni delle Aziende sanitarie e delle associazioni delle persone disabili. Nell’ambito del Programma regionale è stato avviato il processo di accreditamento che dà alle strutture private che lo richiedano la possibilità di erogare le cure, secondo le regole e le tariffe previste dal Servizio sanitario regionale. Attualmente in Emilia-romagna sono 9 gli studi dentistici privati accreditati. Complessivamente, le strutture pubbliche e private accreditate coinvolte nel programma sono 103. Il Programma ha previsto il rinnovamento delle attrezzature per l’assistenza, con un investimento di oltre 5 milioni di euro nel biennio. Ecco nel dettaglio ciò che prevede il nuovo programma regionale. Le cure odontoiatriche, protesiche e ortesiche. Le cure odontoiatriche sono garantite gratuitamente alle persone con patologie che provocano problemi di natura odontoiatrica o che hanno un reddito Isee fino a 8. 000 euro/anno; per chi ha redditi Isee da 8. 000 a 12. 500 è richiesto un contributo di 40 euro per ogni prestazione; per redditi Isee da 12. 500 a 15. 000 euro il contributo richiesto è di 60 euro per ogni prestazione; per redditi Isee da 15. 000 a 20. 000 euro è richiesto un contributo di 80 euro per ogni prestazione; per redditi Isee da 20. 000 a 22. 500 è previsto il pagamento della tariffa stabilita dal Servizio sanitario regionale per ogni prestazione (significativamente inferiore ai prezzi di mercato). Le protesi Le protesi sono gratuite per le persone con un reddito Isee fino a 8. 000 euro/anno. Per chi ha redditi Isee da 8. 000 a 22. 500 euro, le protesi fisse sono fornite dalle Aziende sanitarie a prezzi calmierati, mentre per le protesi mobili è previsto un contributo fino a 300 euro ad arcata. Gli apparecchi ortodontici Gli apparecchi ortodontici (ai minori di 14 anni) sono garantiti sulla base di criteri clinici di necessità rispetto alla gravità della patologia: gli apparecchi sono acquistati dalle Aziende sanitarie e le famiglie pagano rate fino a 48 euro al mese. Come accedere al programma Le persone interessate dal programma – secondo le specifiche indicazioni fornite dalle singole Aziende Usl, cui spetta l’elaborazione dei Piani di attuazione a livello locale – possono prenotare le visite odontoiatriche portando con sé la documentazione relativa alle patologie che danno diritto alla gratuità o la certificazione del reddito Isee. I tempi di attesa sono stabiliti in 30 giorni per le visite, 60 giorni per le cure odontoiatriche, 150 giorni per la conclusione delle cure protesiche, 150/180 giorni per la presa in carico del bambino, la formulazione del piano terapeutico e l’avvio del piano di cure ortodontiche. Per informazioni relative al programma, alle patologie, alle certificazioni di reddito Isee, telefonare al numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033 tutti i giorni feriali dalle ore 8,30 alle ore 17,30 e il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30. Informazioni possono essere consultate anche sul portale del Servizio sanitario regionale Saluter (www. Saluter. It). .  
   
   
SALUTE: PROGETTO PER UN "FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO"  
 
Trieste, 8 aprile 2008 - Con l´obiettivo di realizzare un sistema informatico transregionale (ed in prospettiva anche transfrontaliero, secondo il progetto pilota europeo "Sos-smar Open Services") per il trasferimento di dati sanitari e clinici, nonché di prescrizioni farmaceutiche e specialistiche, la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, per il tramite dell´Agenzia regionale della Sanità, ha deciso oggi di aderire all´Accordo tra il ministero della Salute, il dipartimento per l´Innovazione e le Tecnologie della Presidenza del Consiglio dei ministri, le Regioni Lombardia, Abruzzo, Emilia-romagna, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto e la Provincia di Trento per l´avvio del progetto "Sperimentazione di un sistema per l´interoperabilità europea e nazionale delle soluzioni di fascicolo sanitario elettronico". Un fascicolo, viene sottolineato nel testo dell´Accordo, che potrà risultare estremamente utile per la trasmissione informatica di dati sanitari di un paziente che abbia necessità di prodotti e servizi sanitari in un luogo diverso dalla sua abituale regione di residenza. Il costo complessivo del progetto di sperimentazione è pari ad oltre 2,6 milioni di euro; a carico del Friuli Venezia Giulia spetterà una quota di 289 mila euro. .  
   
   
VISITE ED ESAMI: AL CUP LI PRENOTA DIRETTAMENTE IL MEDICO UNA “RIVOLUZIONE” CHE AGEVOLA I PAZIENTI E ACCORCIA TEMPI E PROCEDURE ENTRO IL 2008 I CENTRI UNICI SI INTEGRANO NELLE TRE AREE VASTE  
 
 Firenze, 8 aprile 2008 - Non sarà più il cittadino a dover prenotare personalmente tramite Cup visite ed esami ma sarà il medico, in quanto unico responsabile del percorso diagnostico-terapeutico e in accordo con il paziente, a predisporre gli accertamenti e i trattamenti che ritiene necessari prenotandoli tramite il suo computer. E’ questo uno degli aspetti più importanti della recente delibera approvata dalla giunta regionale su proposta dell’assessore per il diritto alla salute che detta indirizzi alle Aziende sanitarie per trasformare i Centri unici di prenotazione. La delibera, che si intitola “Da Cup dei cittadini a Cup del sistema” disegna una vera e proprio rivoluzione del sistema e spinge alla sue conclusioni più coerenti un processo di “democratizzazione” e di trasparenza avviato con i Cup, come strumenti di mediazione “indipendente” tra domanda e offerta di servizi sanitari. Secondo un preciso cronoprogramma, dettagliato in delibera, le Aziende dovranno riorganizzare i Centri per area vasta, nominando non solo un responsabile Cup aziendale ma anche un coordinatore di area vasta, e dimostrare rapidamente (entro la fine di giugno) di aver ridotto a zero lo scarto tra prestazioni erogate e prestazioni prenotate. Il cittadino, come si è detto, non dovrà più provvedere personalmente a prenotare tramite Cup visite ed esami ma sarà il medico, in quanto unico organizzatore/decisore/responsabile del percorso diagnostico-terapeutico, qualunque ruolo ricopra e in qualsiasi struttura si trovi, a farsi carico, nei percorsi assistenziali che attiverà per qualsiasi cittadino e previa la sua condivisione, di predisporre autonomamente gli accertamenti e i trattamenti che ritiene necessari, senza più rinviare il paziente ai Cup. In questa nuova prospettiva tutte le agende dovranno configurarsi come agende di area vasta e tutte le agende, di primo e di secondo livello, per i percorsi del medico di base e della specialistica, dovranno confluire nei Cup. Il numero degli sportelli di prenotazione dovrà quindi tendere a coincidere con il numero dei medici e con tutti i luoghi, come ambulatori, medicherie, degenze, day surgery, day hospital, uffici, in cui i medici esercitano le loro funzioni a contatto con i pazienti. Le Aziende dovranno programmare il numero degli sportelli attivabili e quindi riferire e certificare progressivamente l’attivazione dell’accesso sicuro dall’esterno. L’intero processo dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2008. .  
   
   
OSPEDALE DI ROMANO DI LOMBARDIA, MERCOLEDÌ 9 APRILE INAUGURAZIONE NUOVA RISONANZA MAGNETICA  
 
Treviglio, 8 aprile 2008 - L’azienda Ospedaliera - diretta dal dr. Cesare Ercole - ha portato a compimento una importante realizzazione per l’Ospedale di Romano di Lombardia: l’attivazione della nuova Risonanza Magnetica Aperta, la cui installazione ha richiesto un investimento di 750. 000 euro. Si tratta di una vera novità: una strumentazione diagnostica dotata di tecnologia di ultima generazione, il cui aspetto più rilevante è il design aperto, con riduzione dell’impatto per i pazienti claustrofobici e il facile accesso per i pazienti con difficoltà alla deambulazione. È inoltre uno strumento altamente specializzato per le indagini di tutti i distretti osteo-articolari (ad esempio: polso, tibio-tarsica), che esegue anche esami di neuroradiologia e studi addominali (ad esempio: vie biliari e colangio Rm). La nuova apparecchiatura, munita di avanzati sistemi per garantire il massimo comfort al paziente nel corso dell’indagine, completa il parco macchine delle apparecchiature diagnostiche di Radiologia dell’Azienda Ospedaliera. Essa affianca così la Risonanza Magnetica di Treviglio in quanto consente di eseguire le indagini che questa non può effettuare e per le quali, fino ad oggi, gli utenti si sono dovuti rivolgere a strutture esterne alla realtà aziendale. La nuova Risonanza Magnetica Aperta renderà la Radiologia dell’ospedale di Romano di Lombardia un centro di riferimento pubblico per nuove tipologie di indagini. La nuova Risonanza Magnetica Aperta, affidata al dr. Luca Voltini, presenta un ulteriore vantaggio in quanto è completamente integrata con il sistema aziendale di gestione delle immagini (Pacs) e, in caso di necessità, al fine di consentire un approfondimento della valutazione clinico-diagnostica, permette agli specialisti di scambiare le immagini tra le varie sedi ospedaliere dell’Azienda. .  
   
   
DALLA GIUNTA REGIONALE DELL’ EMILIA ROMAGNA 805 MILIONI ALLE AZIENDE SANITARIE PER RIDURRE I TEMPI DI PAGAMENTO E APPLICARE IL NUOVO CONTRATTO  
 
 Bologna, 8 aprile 2008 - Nella seduta di ieri, la Giunta regionale ha approvato due provvedimenti con i quali vengono erogati 805 milioni di euro alle Aziende sanitarie della regione. La decisione è finalizzata ad ottenere una forte riduzione dei tempi di pagamento a favore dei fornitori di beni e servizi e per dare applicazione, dal corrente mese di aprile, al nuovo contratto di lavoro del personale del comparto sanitario. "Con questi provvedimenti - ha spiegato il presidente Vasco Errani - la Giunta intende manifestare grande e doverosa attenzione nei confronti delle esigenze degli operatori economici e sociali e dei lavoratori impegnati nel settore". .  
   
   
NUOVO OSPEDALE DI VALLE BELBO FIRMATO L´ACCORDO DI PROGRAMMA  
 
Torino, 8 aprile 2008 - È stato sottoscritto il 3 aprile dalla presidente della Regione Piemonte, dal sindaco di Nizza Monferrato e dal direttore generale dell’Asl At l’accordo di programma per la realizzazione del nuovo ospedale della Valle Belbo. Il progetto concerne la realizzazione di un edificio di 47 mila metri quadrati, così suddivisi: al piano seminterrato saranno collocati i locali tecnici, i magazzini, gli spogliatoi, la mensa, la farmacia, gli impianti e la morgue; al piano terra, invece, troverà spazio un punto di primo intervento attivo 24 ore, il blocco operatorio, la day surgery e il day hospital, il Centro prelievi, la radiologia, la Tac e gli ambulatori, oltre agli uffici per la direzione e il personale e alla palestra per la fisioterapia; al primo piano, infine, verranno sistemati 80 posti letto di degenza e tutti i locali connessi e di servizio. Si prevede, inoltre, in un secondo momento, di costruire un ulteriore piano, dove verranno ospitati 80 posti di fisiatria e riabilitazione funzionale. Il costo del primo stralcio (seminterrato, piano rialzato e primo piano) della struttura, ammontante a 39,7 milioni di euro, verrà coperto per 12 milioni di euro con risorse derivanti dall’accordo di programma sull’edilizia sanitaria siglato la scorsa settimana da Regione e Ministero della salute e per 2 milioni e 700 mila euro con i proventi che deriveranno dall’alienazione del vecchio presidio ospedaliero di Nizza Monferrato. I restanti 25 milioni di euro verranno messi a disposizione dalla Regione con la prenotazione di 5 milioni sul bilancio 2009, di 10 milioni sul bilancio 2010 e dei 10 milioni rimanenti sul bilancio 2011. Il secondo piano dell’opera, invece, per una spesa di 9,6 milioni di euro, verrà finanziato con uno stanziamento sul bilancio 2012. .  
   
   
INAUGURATA A ROMA NUOVA SEDE ARES 118  
 
Roma, 8 aprile 2008 - E’ stata inaugurata il 4 aprilela nuova sede dell´Ares 118 per il Municipio Xii dal Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, la nuova struttura della Asl Roma C con postazione di guardia medica e 118, servizio di medicina preventiva scolastica e servizio farmaceutico territoriale. Insieme al Presidente Marrazzo c’erano l’assessore regionale alla sanità Augusto Battaglia, il direttore generale dell’Ares 118, Marinella D’innocenzo, il presidente del Municipio Xii, Patrizia Prestipino, e il direttore generale della Asl Roma C Elisabetta Paccapelo. La nuova postazione dell’Ares 118 si trova a via Silone, ed è stata ricavata da una ex scuola, frutto di un protocollo d´intesa fra Comune, Asl C e Municipio Xii, che ha consentito di entrare in possesso di una parte dei 550 mq della scuola e riadattarli a servizi sanitari. La vecchia sede dell´Ares si trovava all´interno del Sant´eugenio che, assicura Marrazzo, “è una nostra sfida e lo faremo tornare un grande ospedale . Intanto a maggio tra le mie priorità da presentare al nuovo Governo ci sarà il piano di Roma Capitale per quanto riguarda la salute. Voglio decoro e dignità nelle nostre strutture per i cittadini e per i lavoratori”. “Stiamo costruendo un sistema di sanità nel Lazio fatto di luoghi identificati - ricorda l’assessore Augusto Battaglia - dove il cittadino va sapendo quello che trova”. .  
   
   
AUTORIZZATO A FINI TERAPEUTICI L´USO DI CANNABINOIDI NEGLI OSPEDALI E ZONE TERRITORIALI DELLA REGIONE MARCHE  
 
Ancona, 8 aprile 2008 - La Giunta regionale ha autorizzato i Servizi di farmacia delle Aziende ospedaliere, dell´Inrca e delle Zone territoriali Asur a garantire l´erogazione dei cannabinoidi a uso terapeutico a carico del Servizio sanitario regionale. Attualmente non sono disponibili in Italia formulazioni commerciali registrate, basate su principi attivi e su derivati di sintesi dei cannabinoidi. Questi farmaci sono reperibili solo in alcuni Paesi europei e Nordamericani, in Israele e in Sudafrica. Il Ministero della Salute ha inserito lo scorso anno alcuni derivati naturali o di sintesi dei cannabinoidi nella nuova classificazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope. Questo fa si` che alle farmacie ospedaliere sia consentita l´importazione di tali medicinali purche` abbiano acquisito la prescrizione medica, l´assunzione di responsabilita` del medico e l´autorizzazione all´importazione concessa dall´Ufficio centrale stupefacenti del Ministero della Salute. L´uso di questi farmaci e` indicato nella spasticita` secondaria a malattie neurologiche, nella nausea e nel vomito non sufficientemente controllati indotti da chemioterapia o radioterapia, nel dolore cronico neuropatico. Possono essere importati solo nei casi in cui quelli gia` disponibili si siano dimostrati inefficaci o abbiano dimostrato un´efficacia inadeguata al bisogno terapeutico del paziente. La certificazione medica ha una validita` di sei mesi e la prescrizione (ricetta non ripetibile) di trenta giorni. Il percorso terapeutico proposto prevede che la fase di inizio del trattamento si possa effettuare in ambito ospedaliero, poiche` gli effetti attesi sono condizionati dalla risposta individuale. In tal caso i farmaci possono essere acquistati dalla farmacia ospedaliera e posti a carico del Servizio sanitario regionale. Il paziente in trattamento cronico puo` proseguire il trattamento domiciliare presentando alla farmacia ospedaliera coinvolta ogni mese una nuova ricetta redatta dallo specialista. .  
   
   
PROGRAMMA SANITARIO PER I BAMBINI DI BENGASI, LA REGIONE CAMPANIA STANZIA RISORSE PER LA FORMAZIONE DI 6 MEDICI LIBICI  
 
Napoli, 8 aprile 2008 - La Regione Campania ha aderito a "Eu Action Plan for Benghasi", il programma sanitario che la Commissione Europea sta realizzando in favore della Libia e dei bambini di Bengasi affetti da infezioni Hiv. L´annuncio della partecipazione della Regione al progetto di cooperazione è stato dato il 4 parile dall´assessore alla Sanità nel corso di un incontro svoltosi a Santa Lucia con i rappresentanti della Commissione Europea e dell´Ambasciata libica. La Regione, raccogliendo l´invito della Commissione Europea di diventare uno dei soggetti promotori del programma di intervento, ha deciso di investire 200 mila euro. La somma servirà per la formazione di 6 medici libici nei campi dell´immunologia, clinica, terapia e pediatria. La formazione sarà realizzata presso le strutture dell´ospedale Cotugno, dell´Università Federico Ii e della seconda Università di Napoli. Il programma di intervento è stato elaborato con il supporto tecnico specialistico del Centro di riferimento regionale per le malattie infettive (Cerifarc) e dell´ospedale Cotugno. All´incontro di stamattina, erano presenti, tra gli altri, il direttore dell´ospedale Cotugno Antonio Giordano, il direttore scientifico del Cerifarc Oreste Perrella, i rappresentanti dell´Unione Europea Massimo Mina e Rakeek Hosny, il consigliere dell´Ambasciata di Libia in Italia Aglidi M. G. Khetrish e il consigliere diplomatico del presidente della Regione Campania Roberto Di Leo. "Investiamo - ha detto l´assessore regionale alla Sanità - le nostre competenze scientifiche e il nostro grande patrimonio medico e professionale per questo importante progetto di cooperazione umanitaria e sanitaria. Ci sembra il modo più giusto di guardare al Mediterraneo, di essere parte integrante di questa grande civiltà. Eu Action Plan for Benghasi persegue l´obiettivo di fornire assistenza alle autorità sanitarie libiche per affrontare positivamente la grave infezione di Hiv/aids che ebbe come epicentro Bendasi nel 1988. Il programma è attivo dal 2005 e ha concentrato il suo lavoro presso il "Centro di Bengasi per le malattie e infettive e l´immunologia", dove sono in cura circa 400 ragazzi vittime dell´infezione. La Commissione Europea lo ha approvato dopo la positiva soluzione del procedimento negoziale che ha permesso il rientro in patria del personale sanitario bulgaro condannato all´ergastolo in Libia. In seguito a quella intesa, l´Unione Europea assunse una serie di impegni nei confronti della Libia, a partire dalla realizzazione di interventi umanitari a favore dei bambini contagiati per offrire loro anche in Libia standard di cure di livello internazionale. .  
   
   
CUSTODE SOCIOSANITARIO NON SOLO PER GLI ANZIANI DALLA REGIONE LOMBARDIA, 4,5 MLN PER ESTENDERE IL SERVIZIO A TUTTA LA CITTÀ  
 
 Milano, 8 aprile 2008 - Si allarga e si consolida l´esperienza avviata con il progetto "Custodi socio-sanitari" che dal 2004 impegna tantissimi operatori nell´intercettare e rispondere ai bisogni degli anziani ultra settantacinquenni che, vivono soli e in condizioni disagiate, nelle case popolari, situate in quartieri particolarmente svantaggiati della città di Milano. Questo progetto, promosso da Regione Lombardia, e finanziato con 2 milioni di euro all´anno, ha messo in campo quasi 60 operatori con competenze di carattere sociale e sanitario. Ad essi si sono affiancati 110 custodi sociali, le cui competenze sono invece prevalentemente di tipo socio assistenziale, che fanno parte del progetto "Custodia e portierato Sociale", attivato dal Comune di Milano. Per migliorare il coordinamento tra Regione e Comune e dare continuità a questa esperienza i due enti hanno ora deciso di integrare i loro progetti, ampliando così la possibilità di presa in carico e di assistenza. La Giunta lombarda ha infatti approvato, su proposta dell´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale Gian Carlo Abelli, lo schema della convenzione per la "Realizzazione di un sistema integrato di custodia sociale e socio sanitaria nei confronti della popolazione fragile della città di Milano". La convenzione verrà ora sottoscritta anche dagli altri "attori" dell´iniziativa: Comune di Milano, Asl Città di Milano, Aler (Azienda lombarda edilizia residenziale) e la Jt International Italia srl, una società che sponsorizzerà con 600. 000 euro il progetto che è programmato fino al giugno del 2010 e per la cui realizzazione la Regione Lombardia ha deciso di stanziare quasi 4 milioni e mezzo di euro. In base a questa convenzione il servizio verrà progressivamente esteso, dai quartieri di edilizia popolare delle Aler e del Comune di Milano a tutta la città di Milano, e coinvolgerà non solamente le persone anziane ma anche le altre persone che si trovano in condizioni di particolare fragilità, di degrado economico, sociale o culturale. "L´esperienza maturata in questi anni - ha detto l´assessore Abelli - ha dato i suoi frutti, rendendo evidente che l´azione sinergica di tutti i soggetti operanti sul territorio (sanitari, sociosanitari e sociali) è il metodo vincente. Credo che si debba continuare a lavorare insieme e che si debbano sommare le forze per potenziare un servizio che non ha eguali, per dimensioni, in nessuna altra città d´Italia. " La convenzione prevede, inoltre, di monitorare la situazione, attraverso anche la raccolta dei dati relativi alle persone coinvolte. Una miglior conoscenza della realtà permetterà infatti di programmare meglio gli interventi di prevenzione. .  
   
   
LOMBARDIA CON AMICI MIART PER LANCIO GIOVANI ARTISTI  
 
 Milano, 8 aprile 2008 - La committenza pubblica si rilancia in Lombardia a favore dell´arte e dei giovani artisti in particolare. Ne è segno l´adesione "entusiastica" della Regione alla Associazione Amici di Miart, che si è presentata pubblicamente ieri in una conferenza stampa al Palazzo Pirelli. Adesione ufficializzata dallo stesso presidente Roberto Formigoni, insieme all´assessore alle Culture Massimo Zanello. L´associazione, che intende promuovere l´arte contemporanea, acquisterà opere d´arte presenti al Miart per esporle al pubblico in spazi adeguati a Milano. Ha come soci fondatori Luigi Roth (presidente della Fondazione Fiera Milano), Claudio Artusi (amministratore delegato Fiera Milano Spa), Paolo Galassi (presidente di Fiera Milano International), Sandro Bicocchi (amministratore delegato Fiera Milano International) e Carlo Sangalli (presidente della Camera di Commercio di Milano). Oltre alla Regione, aderirà anche il Comune di Milano. "La nostra adesione - ha sottolineato Formigoni - si inserisce nell´attenzione all´arte e alla bellezza tipica del nostro programma, comporta un impegno finanziario che la Giunta ha condiviso, si inserisce in una politica organiza per la realtà giovanile e guarda ad Expo 2015 come a una meta stimolante e decisiva". Formigoni non lo ha detto ma lo ha detto Bicocchi: "E´ stato il presidente lombardo a lanciare l´idea, che noi abbiamo fatto nostra. Eravamo in Vietnam, in una missione della Regione. Nella conversazione con l´ambasciaore italiano fu proprio Formigoni a lanciare l´idea: perché non fare qualcosa di stabile e significativo per il giovani artisti?". Miart, ha spiegato ancora Bicocchi, "è stato l´alveo che abbiamo scelto come riferimento: catalizza 38. 000 visitatori e 200 galleristi, di cui 65 stranieri". L´assessore Zanello ha sottolineato il compito storico che Regione Lombardia si assume: "Rilanciare una grande tradizione lombarda di mecenatismo e committenza pubblica - ha detto - che fu grande nei secoli della Chiesa e delle Signorie, che ebbe flessioni e battute di arresto, e che ci ha consegnato il grande patrimonio artistico di cui disponiamo". .  
   
   
BIENNALE DONNA E MONA HATOUM: ESPOSIZIONE A FERRARA, PALAZZO MASSARI, PADIGLIONE D´ARTE CONTEMPORANEA, DAL 6 APIRLE ALL´1 GIUGNO  
 
Ferrara, 8 aprile 2008 -- Mona Hatoum è l’artista scelta per rappresentare la Xiii edizione della Biennale Donna, organizzata dall’Udi - Unione Donne in Italia di Ferrara in collaborazione con le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara, in una mostra personale dal titolo “Undercurrents” che si terrà al Padiglione d’arte contemporanea di Ferrara fino al 1 giugno 2008. Con una carriera che abbraccia più di venticinque anni, Mona Hatoum è una personalità artistica di primo piano a livello internazionale. Le sue opere sono state esposte in molte personali e mostre collettive in prestigiose gallerie e musei di Europa, Stati Uniti, Canada e Australia. Si tratta di una scelta qualificante che prosegue e conclude una precisa indagine culturale svolta nelle ultime due edizioni della Biennale Donna, orientata a rappresentare una produzione incentrata sui temi del nomadismo geografico e dell’identità culturale, coinvolgendo artiste diverse per origine geografica, formazione socio-culturale e generazione. Mona Hatoum è nata a Beirut da una famiglia palestinese ed è stata costretta all’esilio nel 1975 quando, in concomitanza con un viaggio a Londra, in Libano scoppia la guerra civile, impedendole di ritornare nel suo paese d’origine. Dopo aver frequentato scuole d’arte a Londra, diventa celebre alla metà degli anni Ottanta per una serie di performance e video che, con grande intensità, si concentrano su tema del corpo in situazioni di conflitto. L’artista ha poi trasportato la riflessione su queste tematiche anche nelle installazioni di grandi dimensioni e nelle sculture, che diventano il suo principale mezzo espressivo dall’inizio degli anni Novanta. Hatoum ha sviluppato un linguaggio in cui oggetti familiari, domestici, come sedie, letti, culle e utensili da cucina, si trasformano in entità estranee e minacciose nelle quali scorre una vena, nascosta ma sempre presente, di ostilità e pericolo. Persino il corpo umano diviene sconosciuto in Corps étranger (1994), un’installazione video che mostra un viaggio attraverso il paesaggio interiore del corpo dell’artista stessa. La rassegna, che si apre con alcuni esempi dei primi video e performance, presenta una selezione di oltre 50 opere di tecniche diverse, incluse grandi installazioni, sculture, fotografie e lavori su carta, la maggior parte delle quali non sono mai state esposte in Italia. Inoltre saranno in mostra alcune opere recenti del tutto inedite. La mostra è curata da Lola Bonora e si avvale di un comitato scientifico composto da Lola Bonora, Anna Maria Fioravanti Baraldi, Dida Spano, Anna Quarzi, Ansalda Siroli, Antonia Trasforini, Liviana Zagagnoni, con il patrocinio del Ministero per le Pari Opportunità e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il contributo del Comune di Ferrara, della Provincia di Ferrara, dell’Ufficio della Consigliera Provinciale di Parità e della Regione Emilia-romagna. Numerose iniziative collaterali legate alle tematiche sviluppate dall’artista sono previste nel periodo di apertura della mostra, tra le quali una tavola rotonda in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara, una rassegna cinematografica con opere di registe provenienti dall’area mediterranea, workshop di studenti dell’Istituto d’Arte Dosso Dossi di Ferrara e In Tensione, un’installazione di Maria Vittoria Perrelli dedicata a Mona Hatoum presso Zuni Arte Contemporanea. .  
   
   
I VOLTI DEL VIAGGIO LA MOSTRA DI VANNI VANNUCCI ALLA LIMONAIA DI PALAZZO MEDICI FINO AL 20 APRILE  
 
 Firenze, 8 aprile 2008 - La mostra “I Volti del Viaggio – 100 sguardi dal mondo nelle foto di Vanni Vannucci” si colloca nel tentativo, non banale, di cogliere nel viaggio non solo il paesaggio ma il volto degli altri e di farlo a un livello alto, anche per dare senso e spessore tanto al viaggio di lavoro quanto a quello turistico, con l’obiettivo di concretizzare il messaggio “Pace nel mondo” che è lo slogan del Club Internazionale Grandi Viaggiatori, club diffuso in 167 Paesi del pianeta. La mostra di Vannucci, inaugurata dal Presidente del Consiglio provinciale Massimo Mattei, rende conto dei tanti viaggi effettuati e delle tante persone incontrate e immortalate nell’obiettivo. Una mostra che punta a far conoscere il mondo, attraverso i volti degli altri. Non solo la storia, la letteratura, l’arte, la musica ma anche i linguaggi comunicativi come la fotografia costituiscono un’occasione fondamentale di formazione alla diversità permettendo di accostarsi non solo a diversi contenuti ma anche a strutture e modi di pensare differenti. Immagini del quotidiano, storie di vita che trasmettono la semplicità di una tradizione che non ha bisogno di tante parole. Un viaggio curioso, che merita di essere conosciuto presso la Limonaia di Palazzo Medici dal 4 al fino al 20 aprile con orario 9. 00 – 19. 00 (chiuso il mercoledì). .  
   
   
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA "VOTE FOR WOMEN" L´11 APRILE A MERANO  
 
Bolzano, 8 aprile 2008 - Venerdì l’11 aprile 2008, alle ore 19. 30, sarà inaugurata la mostra “Vote for women”, una mostra interdisciplinare sulla storia delle donne, allestita presso la galleria “Merano Arte”, in via Portici 163 (edificio Cassa di Risparmio) a Merano, in collaborazione con il Comitato provinciale per le pari opportunità. È dal 1948 che le donne altoatesine hanno il diritto di elettorato attivo. Nel 2008 il suffragio femminile compie pertanto 60 anni. Un’occasione che il Comitato provinciale per le pari opportunità fra uomo e donna, in collaborazione con “Meranoarte”, coglie per ripercorrere la storia delle donne e di quella dei generi a livello europeo, con particolare attenzione a quella locale e regionale, attraverso l’esposizione “Vote for women”. La mostra avrà un taglio interdisciplinare: accanto all’analisi della situazione della donna dal punto di vista giuridico e legislativo nel corso delle diverse epoche storiche si affianca l’interpretazione assolutamente soggettiva che dieci artiste hanno dato dei ruoli della donna nella società. Per quanto attiene la trattazione storica, per ciascuna epoca affrontata, dalla preistoria fino al Xx secolo, vengono analizzati il rapporto delle donne con gli uomini di culto, filosofi, giuristi e la questione femminile, la capacità giuridica d’intervento delle donne anche per far valere i propri diritti, nonché le possibilità formative e lavorative. Vengono altresì proposte figure storiche femminili di spicco quali sovrane, eroine, streghe, suffragiste. L’argomento “donna” viene trattato dalle artiste su livelli differenti e da punti di vista diversi. I temi centrali sono i vari ruoli della donna nella società, l’immagine di femminilità proposta dai media, la relazione fra uomo e donna, il corpo femminile, la percezione di sé quali donne e la situazione della donna come artista. L’esposizione, che sarà strutturata cronologicamente, andrà ad analizzare sviluppi politici e sociali, quali ad esempio il movimento femminista e la richiesta di equiparazione dei diritti fra uomo e donna, prendendo in esame questo aspetto anche nel settore dell’arte; al “genio artistico maschile”, predominante per lungo tempo, saranno contrapposti ruoli e tematiche specificatamente femminili. Le artiste scelte sono di generazioni diverse e provengono da ambiti culturali differenti. Tale scelta è stata operata proprio per presentare le tematiche scelte da varie prospettive e per far luce su fenomeni specifici della cultura che influiscono la trattazione artistica. La mostra “Vote for women”, allestita presso la galleria “Merano Arte”, in via Portici 163 (edificio Cassa di Risparmio) a Merano, sarà inaugurata venerdì l’11 aprile 2008, alle ore 19. 30, dalla presidente e dalla vicepresidente del Comitato provinciale per le pari opportunità, Julia Unterberger e Alessandra Spada, assieme alle assessore provinciali alle pari opportunità, e alla famiglia e cultura tedesca, Sabina Kasslatter Mur, alla presenza della curatrice dell´esposizione, Anne Schloen. L´esposizione sarà aperta al pubblico dal 12 aprile al 29 giugno 2008, da martedì a domenica con il seguente orario: 10. 00-18. 00. Saranno esposte opere di: Berty Skuber, Letizia Werth, Julia Bornefeld, Valie Export, Lisa Milroy, Pipilotti Rist, Parastou Forouhar, Vanessa Beecroft, Stefanie Klingemann, Zilla Leutenegger, Adrian Piper .  
   
   
WOMEN ONLY: PER SOLE DONNE LA STRAORDINARIA COLLETTIVA A LOCARNO ALLA GALLERIA ARTE MODERNA AMMANN  
 
Locarno, 8 aprile 2008 – La Galleria arte moderna Ammann presenta dall’11 aprile all’11 maggio 2008, nella sua sede di Via Panelle 10 a Locarno, la mostra dal titolo “women only”, per sole donne (ma sono benvenuti anche i signori uomini), un’eccezionale collettiva delle artiste Veronica Branca Masa, Livia Brusetti, Ivana Falconi, Ursula Goetz, Sabine Hack, Christina Kaeufferle-gallo, Evi Kliemand, Ursula Knobel, Francine Mury, Regine Ramseier, Linda Salerno, Nicole Schmoelzer, Judith Trepp, Teres Wydler, provenienti da Svizzera, Liechtenstein, Usa, in un’inedita mostra d’arte tutta al femminile. La rassegna, che conferma la dinamicità e l’importanza della Galleria Ammann nel panorama artistico elvetico, consente di approfondire gli aspetti più recenti e inquietanti dell’arte contemporanea interpretata da artiste che riaffermano con determinazione il ruolo della donna nella cultura. “women only” Galleria arte moderna Ammann, dall’11. 4. 2008 all’11. 5. 2008 La Galleria è aperta: mercoledì, giovedì e venerdì 14 – 18 sabato 11 – 16 o su appuntamento, chiamando 091 751 3333 .  
   
   
A LAGOPESOLE MOSTRA DI ARTE CONTEMPORANEA  
 
Potenza, 8 aprile 2008 - Dal 5 al 30 Aprile, le suggestive e antiche mura del castello federiciano di Lagopesole, in Basilicata, saranno la cornice naturale del progetto “If these walls could speak”, una mostra internazionale d´arte contemporanea, frutto della ricerca dell´Orfeo Hotel contemporary art project. La mostra è organizzata dall´associazione culturale Lucanianet. It - da sempre attenta alle vocazioni e alle manifestazioni artistiche dei giovani lucani - che darà vita ad un´esperienza artistico-culturale del tutto nuova. È quanto afferma il Presidente di Lucanianet. It, Francesco Perone: “Con la mostra “Se queste mura potessero parlare” portiamo in regione il mondo delle installazioni e delle performances dal vivo, intese come la più avanguardista tra le modalità espressive dell´arte cotemporanea e concettuale, conferendo respiro internazionale ad un evento territoriale, ossia concepito dal territorio e pensato per il territorio. Ancora una volta, dunque, l´associazione riesce nella sua mission: mettere in rete le culture e le persone. In questo caso l´abbiamo fatto con l´arte contemporanea e con artisti provenienti da tutta Europa, dando vita ad un connubio locale/globale e ad una via sperimentale per l´arte in Basilicata. ” A testimonianza di ciò e a sigillare l´importanza e la valenza della mostra i numerosi patrocini ricevuti da enti ed istituzioni, tra cui si sottolinea quello del Mibac (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) capace di conferire ulteriore lustro e prestigio. Il fulcro intorno a cui ruoterà l´intero evento saranno naturalmente gli artisti di indiscusso calibro e le loro opere, capaci di “dar voce alle mura del castello”. Creeranno ed esporranno: Henri Olivier, Elisa Laraia, Alessandra Montanari, Claudia Gambadoro, Silvio Giordano e Marco Di Giovanni. Il gruppo di artisti europei si esprime e si confronta di volta in volta su tematiche diverse, attraverso la creazione di opere ad hoc, suggerite ed ispirate dalle location che le accoglieranno. Così accade anche per Castel Lagopesole, scenario capace di dar vita a riflessioni sullo scorrere del tempo e del suono. La mostra, infatti, nasce dalle ricerche sulla Cymbalaria muralis, pianta rampicante che contamina le antiche mura di palazzi e castelli, conservandone segreti e storie passate. Gli artisti, partendo dalle suggestioni e dalle caratteristiche della Cymbalaria, stimolati dalle leggende sull´antico maniero, approdano in territori mentali sconosciuti e sconfinati. Con estro creativo, approccio scientifico o trasporto poetico li esplorano, li scandagliano, li ascoltano e li interpretano per dar luogo – attraverso l´utilizzo di differenti media - ad opere site specific (ovvero create in relazione al luogo di esposizione) ognuna espressione della ricerca intima e personale dei singoli performer. Il fruitore, durante la mostra, non solo sarà chiamato a confrontarsi con opere d’arte contemporanea, ma avrà un compito affidatogli da ogni artista: viaggiare all’interno di un percorso e ascoltare con attenzione -attraverso la voce narrante delle antiche mura e della vita che le percorre- la propria storia e la storia del castello, per rendere l´exhibition un percorso interiore ed esperienziale, in cui le suggestioni degli artisti si fondono con quelle del visitatore ed il passato dialoga con il contemporaneo senza soluzione di continuità. Più che una mostra, quindi, una vera e propria performance ed esperienza d´arte che porta la Basilicata ad esplorare i nuovi linguaggi del contemporaneo, ma allo stesso tempo palesa agli artisti e al pubblico una grande verità: l´antico ha sempre qualcosa di nuovo da dire, rivivendo nella contemporaneità dell´evento. Questa volta lo fa a Castel Lagopesole, dal 5 al 30 Aprile, grazie a “Se queste mura potessero parlare”. .  
   
   
L´ARTE DEL MAESTRO DELL´ASSURFIVO, ROBERTO PIAIA, ALLA FONDAZIONE G.B. CIMA DI CONEGLIANO  
 
Treviso, 8 aprile 2008 - "Assurfivo " è una parola alquanto curiosa: unisce astratto con surreale e figurativo, ed è la sigla stilistica con la quale Roberto Piaia definisce se stesso e il suo lavoro di pittore. Il primo volume monografico (editore Mondadori) di Roberto Piaia, Maestro dell´Assurfivo, è stato presentato l´altra sera, in una gremita Sala dei Battuti, alla Fondazione G. B. Cima di Conegliano Veneto. Il Maestro originario di Treviso (Moriago, 1961) dipinge per autentica passione, scaricando, "nel gesto e in sciabolate di luce sature e squillanti, la sua energia esistenziale, la sua percezione della realtà come costante flusso energetico, insieme alla sua volontà di testimonianza, di presenza, di sguardo pensante e attivo nelle cose, sulle persone, sugli eventi". "Dipingo il mondo come lo vedo attraverso gli occhi – ha detto il Maestro - e le immagini scorrono veloci e si posano definitive sulla tela bianca: così cerco di far capire le mie gioie, le mie tristezze, in un tempo, quello del dipingere, che riempie la mia nuova vita. Il mio mondo è fatto di luce e di colore". L´artista sintetizza con "Assurfivo" la sua dimensione pittorica Astratta, Surreale e Figurativa: tre correnti che hanno lasciato un segno forte nell´Arte Contemporanea. All´incontro sono intervenuti Grazia M. Vazzoler, Presidente Fondazione G. B. Cima di Conegliano, Leopoldo Miorin, Assessore ai Lavori Pubblici Comune Pubblici, Giustino Moro, Sindaco di Pieve di Soligo, Paolo Levi, Critico d´arte, e l´artista Roberto Piaia. .  
   
   
RASTER L´ARTISTA NELLA RINUNCIA 2 8 APRILE - 8 MAGGIO 2008  
 
Roma, 8 aprile 2008 – Oggi alle ore 18. 30, l’Istituto Polacco di Roma è lieto di presentare, presso le sedi di via Vittoria Colonna 1 e di via dei Prefetti 46, la terza tappa del progetto Transfert Gallerie Polacche a Roma. Il nuovo appuntamento di Transfert è realizzato in collaborazione con la Galleria Raster di Varsavia, spazio indipendente fondato nel 2001 dai critici Lukasz Gorczyca e Michal Kaczynski, che per l’occasione cura due progetti: la mostra “L’artista nella rinuncia 2”, già presentata in una prima versione presso la sede di Varsavia nel febbraio-marzo 2008, e la mostra, in forma di fiera di pubblicazioni e opere d´arte uniche, a basso costo, “Fiera dell´Arte a Buon Mercato” (Tts - Targi Taniej Sztuki). L’artista Nella Rinuncia 2 - via Vittoria Colonna 1 è una mostra che parte dal sentimento di rinuncia, disagio, spossatezza per il linguaggio, l´infrastruttura e la prassi quotidiana dell´arte contemporanea professionale. L´artista di professione si misura ogni giorno con limitazioni di diverso tipo: di ordine economico (l´insufficienza di mezzi per attivare la produzione di nuovi progetti); istituzionale (la necessità di competere con altri artisti per ottenere la benevolenza di curatori, galleristi e critici d´arte); artistico (il confronto con le idee e le tendenze artistiche in perenne mutamento). Guidati da un comune senso dell’umorismo, i dieci artisti invitati (Azorro, Tamy Ben-tor, Michal Budny, Rafal Bujnowski, Andrea Buttner, Oskar Dawicki, Igor Krenz, Zbigniew Libera, Lukasz Skapski, Julita Wojcik), da una parte mettono a nudo la ripetitività del linguaggio dell´arte contemporanea e delle forme organizzate della vita artistica, dall´altra puntano invece l´attenzione sull´attività degli outsiders, gli artisti per hobby, non professionisti, gli amanti del fai-da-te. La “rinuncia artistica” del titolo è dunque anche – alla lettera e in senso figurato – un portare lo sguardo dello spettatore fuori dai luoghi metropolitani dove quotidianamente scorre la vita dell´arte: nei campi, nei pascoli, per vie impraticabili, ai confini della città, nel tentativo di rompere la purezza di genere e i codici universalistici dell´arte contemporanea. In tale compito il video sembra essere un partner utile. La maggior parte dei lavori presentati utilizza la convenzione del documentario, cercando di riferire fedelmente e senza commenti fuori campo gli avvenimenti veri o improvvisati. Questa è un´altra faccia della rinuncia: il ritegno, l´abbandono delle tecniche artistiche più complesse a favore di una “pura e semplice” registrazione filmata. >> Fiera Dell’arte A Buon Mercato (Tts - Targi Taniej Sztuki) - via dei Prefetti 46 nasce con la conscienza che “l´arte di qualità non deve necessariamente essere cara”. Con il Tts la Galleria Raster dimostra, dal 2002, che il senso dell´arte è insito nella sua presenza sociale e non nel valore materiale. Su invito della Raster gli artisti migliori presentano, annualmente, lavori creati ad uso domestico o personale: intelligenti nel contenuto, di dimensioni cameristiche e radicalmente a buon mercato. Lavori il cui scopo è di “arrivare nelle mani del maggior numero possibile di persone e di vivere nelle case private, anziché restare ibernate nei magazzini delle gallerie, dei musei o delle banche”. A prezzi simbolici – da 1 a 50 euro – la “Fiera” offre un´arte che gioca con la nostra quotidianità e propone uno sguardo diverso, capace di concentrarsi non solo sugli eventi di portata mondiale ma anche sugli oggetti normali, sulle azioni abituali e sulle emozioni private. “Abbi cura del benessere interiore, partecipa anche tu alla distribuzione del pensiero libero, vieni alla Fiera dell´Arte a Buon Mercato, investi, scambia il denaro con beni immateriali, per te stesso e per i tuoi cari. Se non vuoi comprare – vieni a vedere un´ottima mostra!” .  
   
   
A PALAZZO CISTERNA “A LUCI ALTERNE”, UNA MOSTRA FOTOGRAFICA SUI SITI OLIMPICI A DUE ANNI DAI GIOCHI INVERNALI DI TORINO  
 
Torino, 8 aprile 2008 - Dal 4 al 24 aprile Palazzo Cisterna, sede della Provincia di Torino in via Maria Vittoria 12, ospita la mostra “A luci alterne”, che propone fotografie inedite di Massimo Sebastiani dedicate a Torino ed ai siti olimpici di Bardonecchia, Cesana-sansicario, Chiomonte, Claviere, Pinerolo, Pragelato, Prali, Sauze d’Oulx, Sestriere e Torre Pellice, rivisitati a due anni dai Giochi Invernali del 2006. Sebastiani ha ritratto ed interpretato l’ambiente che ha vissuto il lavoro, la creatività e la passione delle giornate olimpiche; lo ha “dipinto” con i colori e con la luce, raggiungendo un’armonia dalla quale nascono veri e propri “quadri”, che riproducono la bellezza dei luoghi. La mostra di Palazzo Cisterna ospita anche l´allestimento video con fotografie di Mami Gros intitolato “A luci alterne - Oltre i siti olimpici”, curato anch’esso da Massimo Sebastiani. Si tratta di un percorso fotografico fra la Valle di Susa, la Val Germanasca e la Val Chisone, che sottolinea l’evoluzione delle abilità fotografiche di Mami Gros, allieva dei corsi di Sebastiani. Partendo dallo scatto originale, la sequenza delle rielaborazioni digitali montate su video crea un viaggio suggestivo nell’alternanza delle immagini in negativo e positivo. Orario di apertura della mostra: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18,30; il sabato dalle 10 alle 13. L’inaugurazione ufficiale è in programma venerdì 4 aprile alle 18 a Palazzo Cisterna. Saranno presenti Massimo Sebastiani, Mami Gros e il marito Piero Gros, recentemente designato dalla Provincia di Torino quale membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Xx Marzo, che gestisce alcuni dei più importanti impianti realizzati per i Giochi Invernali del 2006. .  
   
   
TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI ECCLESIASTICI NELLE MARCHE - DAL CONVEGNO DI ANCONA, FORTE L``ESIGENZA DI COLLABORAZIONE TRA CHIESA E ISTITUZIONI  
 
Ancona, 8 aprile 2008 - Duemila chiese e centinaia di migliaia di oggetti d´arte religiosa. Un ricchissimo patrimonio diffuso in tutto il territorio regionale. Sono i beni culturali ecclesiastici nelle Marche. Come tutelarli e valorizzarli e` il quesito su cui si e` incentrato il convegno organizzato dalla Conferenza Episcopale Marchigiana (Cem), questa mattina ad Ancona, all´Istituto Teologico Marchigiano, alla presenza, tra gli altri, dell´assessore regionale alla Cultura, Luigi Minardi, e del presidente della Cem, monsignor Luigi Conti. L´assessore Minardi ha ribadito il vivo interesse da parte della Regione per questo argomento e ha ricordato quanto siano speciali le Marche per il numero elevato di beni culturali che posseggono. Il rischio da evitare, di fronte a questa grande diffusione ed eterogeneita`, e` la semplificazione: necessaria invece una visione unitaria del sistema, nella consapevolezza che tanto e` stato fatto ma che c´e` ancora tanto da fare. Negli ultimi trenta anni, come ha detto Minardi, sono stati compiuti grossi passi avanti nel recupero dei beni culturali: un progresso favorito anche dallo sviluppo economico regionale e che ha coinciso in un certo modo anche con il recupero di un senso di appartenenza e di indentita`; a questo punto occorre garantire la piena fruizione e l´uso dei beni, condizioni che ne rendono piu` agevole la conservazione e valorizzazione. Monsignor Luigi Conti ha insistito sulla necessita` di salvaguardare il concetto per cui i beni culturali ecclesiastici sono innanzitutto beni di culto, e percio` la loro fruizione puo` essere consentita solo nel rispetto della loro destinazione religiosa. Punto essenziale su cui tutti gli intervenuti sono convenuti e` la necessita` di collaborare tra istituzioni civili e religiose per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici. L´assessore alla Cultura ha detto che e` importante fare sistema, unire le forze, lavorare insieme tra piu` soggetti, civili e religiosi. L´emergenza terremoto del ´97 ha rappresentato un momento dove si e` potuto sperimentare in maniera proficua la collaborazione. La Regione, in generale, nel settore dei beni culturali, sta portando avanti questa linea che chiama a raccolta tutti i soggetti coinvolti attorno a un´unica cabina di regia, per individuare linee di intervento coerenti, capaci di indirizzare al meglio le risorse disponibili. Al convegno sono intervenuti come relatori anche monsignor Armando Trasarti, vescovo di Fano, Cagli, Fossombrone e Pergola; Paolo Carini della Direzione regionale per i beni culturali delle Marche; don Stefano Russo, direttore dell´Ufficio nazionale Beni culturali ecclesiastici della Cei; don Giorgio Carini, incaricato per i Beni culturali della Cem; il professor Giorgio Feliciani, ordinario di Diritto Canonico all´Universita` Cattolica del S. Cuore di Milano; l´avvocato Simone Longhi, segretario dell´Osservatorio giuridico-legislativo della Regione ecclesiastica Marche. .  
   
   
GOLF - A MARGARA INIZIA IL 32° CAMPIONATO PGAI CON ROCCA, CANONICA E I MIGLIORI PRO ITALIANI  
 
Roma, 8 aprile 2008 - Dopo le prime due giornate del Pga Week la parola ora passa ai protagonisti del 32° Pgai Championship, ossia il Campionato della Pga Italiana (8-11 aprile) che si svolge sul percorso del Golf Club Margara, ove rimarrà per un triennio. Prima di addentrarci nel torneo occorre ricordare il successo che sta riscuotendo la manifestazione dal taglio innovativo, che ha catalizzato l´attenzione di tutte le componenti del mondo del golf con la presenza dei professionisti, delle aziende che commercializzano attrezzature da golf, dei tecnici e dei dilettanti. Gli eventi loro dedicati sono andati dalla prova delle novità nel settore dei bastoni, con i consigli preziosi dei maestri, a quattro pro-am sui due tracciati del club ospitante e a dibattiti di grande interesse con interventi del prof Paolo Corti, del dott Alessandro Bartolini e del direttore del Servizio Finanziamenti del Credito Sportivo Carlo Manca. Il Pgai Championship, giunto alla 32ª edizione, avrà un ottimo livello qualitativo per la presenza di quasi tutti i migliori professionisti italiani a iniziare da quel grande campione che è Costantino Rocca, a Emanuele Canonica, Alessandro Tadini e Paolo Terreni, che hanno la "carta" per l´European Tour 2008, per continuare con gli altri tournament player tra i quali ricordiamo il campione uscente Marco Crespi, Gregory Molteni, Stefano Soffietti, Michele Reale, Andrea Maestroni, Nicola Maestroni, Giorgio Grillo, Emmanuele Lattanzi, Gianluca Pietrobono, Matteo Delpodio, Alessandro Napoleoni e Alberto Binaghi. Il torneo, al quale saranno ammessi 144 giocatori, si disputa sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno, con taglio dopo le prime 36 che lascerà in gara i primi 50 classificati e i pari merito al 50° posto. Costoro si contenderanno il montepremi di 60. 000 euro dei quali 10. 000 andranno al vincitore. Challenge Tour: Marco Soffietti Si Classifica Nono In In Argentina - Bella prova di Marco Soffietti che si è classificato al nono posto con 277 colpi (70 68 69 70) nell´Abierto Visa de la Republica (Challenge Tour), il più prestigioso torneo nazionale argentino che si è disputato all´Hurlingham Club a Buenos Aires. Si è ben comportato anche Lorenzo Gagli, 18° con 280 (71 69 71 69), e hanno chiuso al 37° posto con 283 Alessio Bruschi (70 71 70 72) e Michele Reale (65 75 71 70). Ha ottenuto il primo titolo nel circuito il ventitreenne finlandese Antti Ahokas (270 - 67 66 66 71) che ha preceduto tre argentini: Martin Monguzzi (273 - 64 68 70 71), Estanislao Goya (274) e Rodolfo Gonzalez (275). Al quinto posto con 276 l´irlandese Stephen Browne, lo scozzese Eric Ramsay e gli inglesi David Horsey e Edward Rush. Al vincitore son andati 21. 149 euro su un montepremi di 130. 000 euro. Lpga Tour: Secondo Major Per Lorena Ochoa - Appare veramente irresistibile in questo avvio di stagione la numero uno mondiale Lorena Ochoa, che ha dominato il Kraft Nabisco Championship, primo major femminile stagionale svoltosi sul percorso del Mission Hills Cc a Rancho Mirage, in California. In tal modo ha ottenuto il secondo titolo major, la terza vittoria stagionale nelle prime quattro gare disputate e la 20ª in carriera. La messicana ha concluso con 277 colpi (68 71 71 67), lasciando a cinque lunghezze la svedese Annika Sorenstam (282 - 71 70 73 68), ex reginetta mondiale, e la norvegese Suzann Pettersen (282 - 74 75 65 68). Al quarto posto la svedese Maria Hjorth con 283, al quinto la coreana Seon Hwa Lee con 284, al sesto Mi Hyun Kim, Na Yeon Choi e Hee-won Han con 285, al 13° Karrie Webb con 289 e al 21° Paula Creamer con 292. Con un bel giro in 69 colpi Giulia Sergas ha lasciato le retrovie per portarsi al 39° posto con 295 (74 75 77 69), mentre ha ceduto Silvia Cavalleri scivolata con un 79 dal 22° al 51° con 298 (76 72 71 79). Per la Sergas quattro birdie e un bogey, per la Cavalleri sette bogey. Il titolo ha fruttato alla Ochoa 300. 000 dollari su un montepremi di due milioni. Us Pga Tour: La "Prima" Di Johnson Wagner - Johnson Wagner ha dato saggio di saldezza di nervi e ha ottenuto il suo primo titolo nell´Us Pga Tour imponendosi nello Shell Houston Open al Redstone Cc di Humble nel Texas. Il ventottenne della Virginia ha concluso con 272 colpi (63 69 69 71) resistendo agli attacchi di Chad Campbell (274 - 73 64 65 72) e di Geoff Ogilvy (274 - 67 73 66 68). Al quarto posto con 275 Fred Couples e Billy Mayfair, al sesto con 276 Bob Estes e Charley Hoffman. Solo un buon rodaggio in vista del Masters, che inizia giovedì 10 aprile ad Augusta in Georgia, per Phil Mickelson, 23° con 282. Si è ritirato dopo due giri Adam Scott. Il vincitore ha ricevuto un assegno di 1. 008. 000 dollari su un montepremi totale di 5,6 milioni di dollari. .