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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Febbraio 2011
TV LOCALI: REGIONE UMBRIA A INCONTRO ROMA PER DIRE NO A PENALIZZAZIONE COMPARTO  
 
Perugia, 1 febbraio 2011 - "Il passaggio al digitale terrestre deve rappresentare un´opportunità di crescita per le emittenti televisive locali e per il pluralismo dell´informazione". È quanto sottolinea l´assessore alle infrastrutture tecnologiche immateriali, Stefano Vinti, rendendo noto che la Regione Umbria sarà presente all´iniziativa "Le tv locali per il pluralismo e la libertà d´impresa", organizzata dall´organizzazione di categoria Aeranti-corallo e dalla "Frt" (Federazione Radio Televisioni), che si tiene martedì 1 febbraio a Roma, alla Residenza di Ripetta. "L´obiettivo dell´incontro promosso dalle associazioni di categoria delle emittenti private italiane - spiega Vinti - è quello di rappresentare la protesta delle imprese televisive locali contro le recenti norme che penalizzano il comparto, cancellando il pluralismo e la libertà di impresa nel settore televisivo". "La transizione al digitale terrestre televisivo - prosegue - avrebbe dovuto, tra l´altro, favorire lo sviluppo del pluralismo e della concorrenza nel settore, consentendo il superamento del sistema oligopolista che ha caratterizzato la fase delle trasmissioni analogiche. In realtà - rileva -, nell´attuale situazione, le imprese televisive locali non hanno alcuno spazio di sviluppo e, conseguentemente, stanno rischiando il definitivo tracollo". "Per questo - conclude l´assessore Vinti - la Regione Umbria parteciperà all´iniziativa rendendosi disponibile per tutte le iniziative utili a garantire che il passaggio al digitale terrestre sia un´opportunità di crescita delle emittenti radiotelevisive locali e del pluralismo dell´informazione".  
   
   
TELEMARKETING: LE REGOLE DEL GARANTE PER L’USO DEI DATI DEGLI ABBONATI  
 
Roma, 1 febbraio 2011 - In concomitanza con l’entrata in funzione del Registro pubblico delle opposizioni, introdotto dalla recente normativa che ha modificato le regole del telemarketing, il Garante privacy ha fissato (con un provvedimento pubblicato nella Gazzetta ufficiale di oggi) i limiti entro i quali gli operatori del settore potranno utilizzare i dati personali degli abbonati presenti negli elenchi telefonici per effettuare chiamate con operatore ai fini di invio di materiale pubblicitario, vendita diretta, ricerche o comunicazioni commerciali. A partire da oggi, infatti, gli abbonati che non desiderano ricevere telefonate pubblicitarie dovranno iscriversi al Registro, gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni. E proprio per assicurare che la volontà dei cittadini venga effettivamente rispettata, il Garante ha imposto alle imprese una serie di obblighi. Le società che operano nel settore del telemarketing non potranno più contattare i numeri degli abbonati che si sono iscritti nel Registro. Se un abbonato ha chiesto a una determinata azienda di non essere più disturbato, quell’azienda dovrà rispettare la sua volontà anche se l’abbonato non si è iscritto al Registro. La singola azienda che abbia invece ricevuto in passato il consenso dell’abbonato a ricevere telefonate promozionali, potrà contattarlo, anche se questi è iscritto nel Registro. Tale consenso, che dovrà essere documentabile per iscritto al Garante, potrà comunque essere ritirato in qualunque momento. Con l’entrata in funzione del Registro viene meno anche la possibilità di utilizzare le numerazioni telefoniche contenute in banche dati comunque formate (comprese quelle costituite utilizzando i dati estratti dagli elenchi telefonici prima del 1° agosto 2005), senza aver prima acquisito un consenso ad hoc. Per quanto riguarda le numerazioni presenti in pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque (ad es. Albi professionali) esse potranno essere utilizzate solo se le telefonate promozionali risultino direttamente funzionali all’attività svolta dall’interessato (sempre che questi non si sia opposto) o se il telemarketing sia previsto dalla normativa di riferimento. L’avvio del Registro non modifica le regole finora usate per la pubblicità via posta o effettuata con strumenti diversi dal telefono (ad es. Posta elettronica, telefax, messaggi del tipo Mms o Sms, chiamate automatizzate senza operatore) che prevedono sempre e comunque la richiesta di un consenso preventivo e informato dell’utente. Il mancato rispetto delle prescrizioni dell’Autorità comporta l’applicazione di una sanzione da 30mila a 180mila euro, che potrà raggiungere, nei casi più gravi, i 300mila euro.  
   
   
CITTADINANZATTIVA SU REGISTRO DELLE OPPOSIZIONI: STRUMENTO PIÙ DI TELEMARKETING CHE TI TUTELA  
 
 Roma, 1 febbraio 2011 - Malgrado le apparenze, il Registro delle opposizioni è uno strumento pensato più per fare profitti che per tutelare i cittadini. Cittadinanzattiva boccia senza appello questo nuovo strumento di telemarketing, imposto e gestito dalla lobby delle tlc. Se l’interesse reale fosse stato quello di tutelare effettivamente i consumatori, si sarebbe scelta una impostazione diametralmente opposta a quella che sottende il Registro. Il fatto che per evitare telefonate indesiderate si debba ricorrere ad un farraginoso procedimento, comporterà disorientamento tra i cittadini e una inevitabile escalation di segnalazioni in un settore, quello delle telecomunicazioni, già da tempo al top delle lamentele. Grave anche il ritardo con il quale prenderà avvio una pur necessaria campagna di informazione, che sarebbe dovuta iniziare ben prima dell’entrata in vigore del Registro. Per andare incontro alle richieste di informazione dei cittadini, Cittadinanzattiva ha predisposto una linea telefonica (tel: 0636718555), attiva lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 13.30.  
   
   
VENDOLA NOMINA NUOVO ADDETTO STAMPA  
 
Bari, 1 febbraio 2011 - Il Presidente della Regione, Nichi Vendola, ha nominato con decreto, quale proprio Addetto Stampa, la collega Susanna Napolitano, in forza al Servizio Stampa della G.r.  
   
   
AL VIA NUOVI PROVINI DI TRENTINO CASTING SI CERCA UN BAMBINO PER IL RUOLO DI PIETRO NEL PRIMO FILM PRODOTTO DA MICHELE PLACIDO, "ITAKER"  
 
Trento, 1 febbraio 2011 - Continuano le selezioni per il ruolo del bambino protagonista del film "Itaker" di Toni Trupia, prodotto da Michele Placido. Oltre ai bambini già selezionati in dicembre, presso la Trentino Film Commission a Format in via Zanella, il regista Toni Trupia tornerà in Trentino per incontrare altri bambini, di età compresa tra gli 8 e i 12 anni. Le caratteristiche richieste sono: bambini magri, dal viso scavato, preferibilmente con tratti nordici. Si prega di inviare la fotografia del bambino con i dati anagrafici personali e recapiti (telefono, email dei genitori) a www.Trentinocasting.com o di contattare telefonicamente i numeri: 347/3035584 - 340/7716532. Ai precedenti provini, che si erano tenuti in dicembre presso la Trentino Film Commission in Via Zanella a Trento, avevano partecipato una quarantina di bambini. Sempre per il film "Itaker", Trentino casting cerca inoltre attori professionisti locali per alcuni ruoli, sia maschili e femminili. Per i ruoli femminili si cercano attrici con conoscenza o pratica della lingua tedesca. Si prega anche per questo di inviare foto e curriculum o di contattare telefonicamente Trentino casting Nei prossimi mesi si realizzeranno in trentino una serie di spot a carattere sociale, anche per questo trentino casting sta cercando alcune comparse: un bambino di colore tra gli 8 e i 10 anni, un bambino orientale tra i 6 e gli 8 anni, un signore di circa 75 anni (con altezza 1.60) e un signore di 40 anni (con altezza 1.60).  
   
   
"ELOGIO DEL SILENZIO"  
 
Milano, 1 febbraio 2011 - Il 14 febbraio prossimo, alle ore 18.00, nell’ambito del programma “Libri a Palazzo Clerici”, si terrà in Ispi un incontro dal titolo: "Elogio del silenzio" L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Giangiacomo Feltrinelli Editore, in occasione della pubblicazione dell´omonimo romanzo di Boris Biancheri. Con l´Autore dialogheranno Romano Prodi e Sergio Romano. L’evento, si terrà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano), Segreteria Organizzativa (tel. 02 86 93 053, e-mail: ispi.Eventi@ispionline.it  sito: www.Ispionline.it/ )  
   
   
AL TEATRO ARSENALE DI MILANO: “ IL BANCHIERE ANARCHICO” DALL’1 AL 27 FEBBRAIO 2011  
 
Milano, 1 febbraio 2011 - Dopo il grande successo della scorsa stagione, torna in scena “Il Banchiere Anarchico” di Pessoa. Un successo teatrale e civile. Il pubblico infatti, in modo del tutto naturale, alla fine dello spettacolo si fermava a discuterne, approvarne o contrastarne temi e argomenti, con passione. Lo scopo del teatro! Avevamo finito di cenare. Davanti a me il mio amico, il banchiere, grande commerciante e monopolista ragguardevole, fumava […]. Sorridendo, mi rivolsi a lui. «Pensi: alcuni giorni fa mi hanno detto che lei un tempo è stato anarchico». «Non è che lo sia stato: lo sono stato e lo sono. Non sono cambiato a questo riguardo. Sono anarchico». «Questa è buona! Lei anarchico! E in che cosa lei è anarchico?...A meno che non voglia attribuire alla parola un senso differente...». «Dal comune? No, non glielo attribuisco. Uso la parola nel senso comune». Così comincia Il banchiere anarchico, racconto di Fernando Pessoa pubblicato per la prima volta sulla rivista “Contemporanea” nel maggio del 1922. La vicenda è semplice: un banchiere spiega a un interlocutore – un giovane giornalista che desidera scriverne la biografia – perché, per realizzare la sua utopia anarchica, ha dovuto diventare proprio banchiere. L’argomentazione è logicamente ineccepibile e il giovane non può che condividerla. Il colloquio si svolge al ristorante, a fine cena, come una sorta di dialogo platonico. Il banchiere, tra un sigaro e l’altro, racconta allo stupefatto giornalista perché sia sempre stato e ancora sia anarchico. Espone il cammino che lo ha portato a realizzare il suo ideale agendo “apparentemente” in maniera opposta a quanto l’anarchismo detta. Il giornalista è condotto in un viaggio nel suo pensiero che è contemporaneamente, fisicamente, un viaggio nella sua banca: la sala riunioni, la sala proiezioni, il caveau, il tutto realizzato con una serie di sipari colorati che velano e rivelano i diversi luoghi. Questo, in sintesi, il senso del dialogo: al bando le false verità, le apparenze, nella ricerca dell’intima essenza delle cose, nascosta appunto sotto il velo dell’apparenza. Afferma la regista Marina Spreafico: «Ho scelto Pessoa perché, a mio parere, è uno dei grandi autori, una delle ‘menti lucide’ del Novecento. Ama il paradosso, che amo anch’io, perché è un procedimento che rivela la realtà ‘per assurdo’. Una variazione dell’antico e sempre attuale Castigat, ridendo, mores (castiga, col riso, i costumi). Credo quindi che questo testo sia una miniera di pensiero e che, nella sua spietata inesorabilità, apra voragini sugli usi, i costumi e i comportamenti di oggi e di sempre». E aggiunge: «L’opera è un racconto in forma di dialogo. Ne ho fatto un adattamento per renderlo fruibile a un ascoltatore, che è persona diversa dal lettore. Il tema è solo in apparenza paradossale in quanto, come sostiene Pessoa, un paradosso ha valore solo quando non lo è. Il banchiere poi viene dal popolo: è un tipo simpatico, accattivante e pieno di senso dell’umorismo: quello che ci vuole per farne un personaggio teatrale». Lo spazio scenico è a cura dell’architetto Massimo Scheurer (collaboratore di Aldo Rossi fino alla sua scomparsa) che ha realizzato con il Teatro Arsenale, e in particolare con Marina Spreafico, numerosi spettacoli, il primo dei quali – La Sirenetta di Marguerite Yourcenar – risale agli esordi dell’Arsenale. I costumi sono di Giulia Bonaldi, artista che collabora da tempo con il Teatro Arsenale, così come il compositore Walter Prati, autore della sonorizzazione musicale della pièce. “ Il Banchiere Anarchico” di Fernando Pessoa, adattamento e regia Marina Spreafico con: Mario Ficarazzo il Banchiere; Mattia Maffezzoli il Giornalista; Vanessa Korn l’Anarchia. Spazio scenico Massimo Scheurer; costumi Giulia Bonaldi; oggetti Ambra Rinaldo; sonorizzazione musicale Walter Prati; luci Piera Rossi; video Ino Lucia; produzione Teatro Arsenale. Www.teatroarsenale.it/    
   
   
NASCE IL “CENTRO STUDI, RICERCHE, DOCUMENTAZIONE E DIVULGAZIONE DEL POPOLO AURUNCO”  
 
Itri (Lt), 1 febbraio 2011 - La presentazione del libro “Campello d’Itri: Immagini e sentieri di antiche civiltà” di Antonio Masella e Albino Cece, curato postumo per quest’ultimo dal figlio Giuseppe Cece, avvenuta presso la sala consiliare del comune di Itri (Lt) lo scorso otto gennaio ha rappresentato un’occasione di incontro per molti appassionati di storia locale e ha dimostrato l’esistenza di un ritrovato interesse per la conoscenza della storia del territorio nonché di un rinnovato fermento di partecipazione e condivisione dell’attività di ricerca storica locale. E’ stata proprio questa la scintilla culturale che ha indotto Antonio Masella e Giuseppe Cece a voler costituire a Itri in questi giorni il “Centro studi, ricerche, documentazione e divulgazione del Popolo Aurunco” con l’intento di proseguire nell’attività sinora compiuta e raccogliere le energie, le competenze, i saperi di tutti coloro che sono animati dal gusto della scoperta e della conoscenza del nostro territorio. Tra i principali obiettivi del Centro vi sono la divulgazione della conoscenza del patrimonio storico, culturale, artistico e ambientale del territorio aurunco; la pubblicazione di documenti e studi storici, artistici, geografici e letterari del popolo aurunco; la raccolta di pubblicazioni e audiovisivi di interesse locale; la promozione di iniziative di carattere culturale inerenti il territorio aurunco la collaborazione con le istituzioni culturali, con le associazioni, con le varie agenzie educative e ricreative pubbliche e private nonché con gli enti locali. A tal proposito Antonio Masella e Giuseppe Cece precisano che tra le previsioni statutarie vi è la possibilità di nomina di un rappresentante di diritto da parte della Comunità Montana dei Monti Aurunci, del Parco Regionale dei Monti Aurunci, del Parco Regionale Riviera D’ulisse, del Comune di Itri e della pro loco del Comune di Itri per cui tali enti saranno particolarmente sensibilizzati nei prossimi giorni dai promotori in ordine a tale iniziativa. Nel contempo i promotori rinnovano l’invito a tutti gli appassionati di storia e ricerca locale a partecipare fattivamente alle attività del Centro.  
   
   
MOSTRA A BRESSANONE "IL CAPOLAVORO NON ESISTE"  
 
Bressanone, 1 febbraio 2011 - Il Museo Diocesano Palazzo Vescovile, in piazza Palazzo Vescovile 2, a Bressanone dal 14 maggio – 28 agosto 2011 (inaugurazione il 13 maggio) ospiterà l’esposizione “Il capolavoro non esiste - 60 opere tra scultura e pittura scelte e raccontate da Federico Zeri” curata da Maria Cristina Rodeschini, direttrice Accademia Carrara, e Johann Kronbichler, direttore Museo Diocesano Palazzo Vescovile, e da Paola Tognon per quanto attiene la sezione contemporanea. Promotori sono il Dipartimento cultura italiana della Provincia, Accademia Carrara di Bergamo, una tra le più significative istituzioni museali ed espositve in Italia, e il Museo Diocesano Palazzo Vescovile di Bressanone. La mostra “Il Capolavoro non esiste” si inserisce nella strategia di accesso alle eccellenze culturali da parte di sempre più larghe fasce di popolazione che l’assessore alla cultura italiana, Christian Tommasini, sta portando avanti ormai da due anni. L’obiettivo perseguito è quello di avvicinare costantemente la cittadinanza all’arte e alla cultura: “Vogliamo fornire a tutti gli strumenti per essere protagonisti dello sviluppo della nostra società. Attraverso l’arte vogliamo trasmettere il piacere e l’amore per la cultura italiana a tutti i cittadini di tutti i gruppi linguistici. Sono orgoglioso di poter portare questa mostra a Bressanone e tener fede all’impegno di valorizzare tutti i nostri territori" come prosegue l´assessore. Il coinvolgimento delle realtà territoriali, dagli enti, alle associazioni economiche, culturali e giovanili, all´università, in quest´operazione riveste un ruolo importante per la costruzione di sinergie con ricadute positive. Un primo incontro di rilievo si è svolto nei giorni scorsi a Bressanone con il sindaco ed il vicesindaco della città, Albert Pürgstaller e Gianlorenzo Pedron, alla presenza di Tommasini e del suo staff. La mostra raccoglie il nucleo plastico donato da Federico Zeri (1921 – 1998) all’Accademia Carrara – più di cinquanta sculture di autori italiani e stranieri dal Quattrocento all’Ottocento –; alcuni capolavori pittorici appartenenti alle collezioni di Accademia, correlati a Zeri per ragioni attributive e di studi; alcune opere di arte contemporanea scelte con lo sguardo del grande studioso o riconducibili al suo universo intellettuale. La mostra è integrata da un montaggio cinematografico che riunisce in forma sistematica le apparizioni di Zeri in televisione. Federico Zeri (1921-1998) è riconosciuto come uno dei maggiori storici dell´arte e conoscitori d’arte italiani. Grande attributore di dipinti sconosciuti e scopritore di opere disperse, ha raccolto molteplici opere scultoree dal Quattrocento all’Ottocento. Come indicato nel progetto scintifico per la mostra, il profilo propedeutico sarà costruito attraverso un percorso sia storico che storico artistico che consentirà al visitatore di confrontarsi con contenuti accessibili e chiaramente esposti. L’asse educativo sarà rinforzato anche da incontri di approfondimento organizzati a Bressanone e al Centro Trevi a Bolzano.  
   
   
MUSEO FRIULANO DI STORIA NATURALE: LA PROVINCIA DI UDINE CHIEDE ALLA REGIONE FVG DI STANZIARE A FAVORE DI PALAZZO BELGRADO, I 3 MILIONI DI EURO  
 
Udine, 1 febbraio 2011 «Il museo friulano di storia naturale va fatto in tempi rapidi: è un contenitore culturale patrimonio di tutto il Friuli. E’ rappresentativo dell’intero territorio provinciale e non solo della città di Udine. In virtù di questi presupposti, chiedo alla Regione Fvg di stanziare a favore della Provincia di Udine, i 3 milioni di euro mancanti, necessari alla realizzazione dell’opera nell’ex caserma di piazzale Cadorna». Questa la richiesta formulata dal presidente della Provincia di Udine, on. Pietro Fontanini all’assessore regionale alla cultura Elio De Anna nell’incontro odierno. L’invito è quello di coinvolgere la Provincia di Udine nel progetto del nuovo museo friulano di storia naturale facendo sì che l’Ente di area vasta entri a pieno titolo nella realizzazione e gestione di questa nuova realtà, con un contributo iniziale di 3 milioni di euro.  
   
   
ALESSANDRIA: PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DELLE AREE DI ECCELLENZA DELLA CANDIDATURA UNESCO “STAZIONI DI POSTA DEL PAESAGGIO”  
 
Alessandria, 1 febbraio 2011 - La Giunta provinciale, presieduta da Paolo Filippi, su proposta dell’assessore alla Pianificazione Territoriale, Raffaele Breglia, ha approvato il progetto di valorizzazione territoriale delle aree di eccellenza della candidatura Unesco relativo alle “Stazioni di posta del paesaggio”, predisposto dall’ufficio di piano del Servizio Pianificazione Territoriale con il sostegno dei Comuni interessati. Si tratta di un ulteriore atto che va a promuovere il territorio, ad esaltare panorami o scorci paesaggistici di particolare pregio “incorniciandoli” al fine di valorizzarne la fruizione, creando in tal modo veri e propri “quadri naturali”. Il progetto prevede una spesa complessiva di 200.000 euro, suddivisibile in due lotti attuativi del valore di 100.000 euro ciascuno. Da parte sua, l’amministrazione provinciale si impegna a contribuire alla realizzazione dell’intervento per la parte non coperta dal contributo regionale (fino ad un massimo del 40%). Insieme alla Regione Piemonte e alle Province di Asti e Cuneo, la Provincia di Alessandria ha lavorato alla costruzione del dossier di candidatura per l’inserimento nella lista dei beni patrimonio dell’umanità dell’Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato. Sul territorio alessandrino sono state individuate due zone di eccellenza (“core zone”) identificate rispettivamente nella zona n. 5 (core zone “Moscato”), che interessa parte dell’Alto Monferrato acquese, e nella zona n. 9 (core zone “Grignolino”), che interessa parte del Basso Monferrato casalese.