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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Ottobre 2008
ALENIA AERONAUTICA: CONTRATTO DA 130 MILIONI DI EURO PER QUATTRO C-27J AL MAROCCO  
 
Roma, 28 ottobre 2008 - Nuovo successo sui mercati internazionali per il C-27j, l’aereo da trasporto tattico progettato e prodotto da Alenia Aeronautica, una società Finmeccanica. Il Ministero della Difesa del Marocco ha infatti ordinato quattro velivoli per un valore complessivo di circa 130 milioni di euro. Con questo contratto, a cui potrebbero farne seguito altri da parte di paesi dell’aerea del Mediterraneo, salgono a 121 gli ordini per il C-27j, che si conferma come il velivolo da trasporto di maggior successo al mondo nella sua categoria. Dopo aver ricevuto 39 ordini in Europa da parte di Italia, Grecia, Romania, Bulgaria e Lituania e 78 negli Stati Uniti da parte dell’Us Army e dell’Us Air Force, questo è il primo contratto per il C-27j da parte di un paese non Nato. Il C-27j è in grado di effettuare molteplici missioni tra cui il trasporto truppe, il trasporto merci e sanitario, il lancio di materiali e di paracadutisti, la ricerca e il soccorso (Sar-search And Rescue), l’antincendio ed il supporto alle operazioni di protezione civile. .  
   
   
RENAULT TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2008 IL FATTURATO CONSOLIDATO DEL GRUPPO NEI PRIMI NOVE MESI DELL’ANNO SI ATTESTA A 30.091 MILIONI DI EURO, IN RIALZO DEL 0,9%.  
 
Roma, 28 ottobre 2008 - Il fatturato consolidato di Renault al 30 settembre 2008 si attesta a 30. 091 milioni di euro contro 29. 820 milioni di euro nello stesso periodo del 2007, con perimetro e metodi contabili invariati. Il ramo Auto e Finanziamento vendite contribuiscono positivamente a tale risultato, registrando un incremento rispettivamente di 0,9% e 1,8%. Al netto dell’effetto cambi di –709 milioni di euro, il fatturato consolidato del Gruppo è in aumento del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2007. Nel terzo trimestre 2008, il fatturato complessivo rappresenta 9. 149 milioni di euro, in calo del 2,2% rispetto al terzo trimestre 2007. Al netto dell’impatto dei tassi di cambio, tale calo si riduce allo 0,3%. Fatturato per attività - Il fatturato del ramo Auto rappresenta 28. 524 milioni di euro, in rialzo dello 0,9% rispetto ai primi 9 mesi del 2007, in una situazione di incremento delle vendite mondiali del 2% nel periodo in questione, nonostante una parità monetaria sfavorevole, che incide negativamente per 2,3 punti. In Europa[1], in un mercato in flessione di 4,4%, Renault registra un aumento di 0,2 punti, attestandosi ad una quota di mercato di 8,9% grazie all’offensiva prodotto. Le vendite di Dacia continuano a svilupparsi (+38,1%); il successo di Logan Mcv è potenziato dall’arrivo di Sandero in versione benzina e diesel. In Francia, l’aumento delle immatricolazioni (+6,8%) è accompagnato da una modifica del mix prodotti indotta dagli incentivi ecologici (bonus/malus), che favoriscono la vendita di modelli dei segmenti A/b. Il contributo della Regione Europa all’evoluzione del fatturato a fine settembre 2008 si riduce di 1,1% con evoluzioni contrastate: -2,7% per l’Europa Francia esclusa e +1,6% per la Francia. Oltre le frontiere europee, il Gruppo registra un incremento dei volumi nelle tre Regioni, che si traduce in un aumento di 1,8 punti del loro contributo all’evoluzione del fatturato. Nella Regione Americhe, le vendite aumentano del 13,5%, sospinte dal dinamismo dei mercati brasiliano e argentino, su cui Renault realizza eccellenti performance, in particolare con Sandero. Nella Regione Euromed, con vendite in rialzo del 5,9%, il gruppo è avvantaggiato dalla forte crescita del mercato russo (+24,6%) e conserva la sua leadership in Romania. Nella Regione Asia-africa, le vendite aumentano del 17,9%. Il contributo della Regione Asia-africa subisce, dall’inizio dell’anno, il calo del won coreano, che si ripercuote negativamente sul fatturato della Regione. Le altre attività contribuiscono positivamente per 0,2 punti all’evoluzione del fatturato e comprendono la fatturazione ad Avtovaz di diritti di fabbricazione e commercializzazione di un modello e di alcuni organi, per un importo di 165 milioni di euro. Il contributo del ramo Finanziamento vendite al fatturato del Gruppo Renault nei primi 9 mesi del 2008 si attesta a 1. 567 milioni di euro, pari ad un incremento di 1,8% rispetto allo stesso periodo del 2007. Nel terzo trimestre 2008, in una situazione finanziaria particolarmente tesa, il contributo di Rci Banque è in calo del 2,5% rispetto al terzo trimestre 2007. Descrizione generale della situazione finanziaria e dei risultati durante i primi 9 mesi dell’esercizio 2008 Liquidità e finanziamento Per far fronte ai propri impegni, il Gruppo Renault dispone di accordi di credito confermati presso primari istituti bancari, per un importo di 9,5 miliardi di euro, di cui 5,3 miliardi di euro per il Finanziamento delle vendite e 4,2 miliardi di euro per il ramo Auto. A fine settembre 2008, le operazioni di finanziamento del ramo Auto sui mercati dei capitali hanno rappresentato un importo di 1. 686 milioni di euro, al netto dei rimborsi. Inoltre, l’evoluzione del fair value delle partecipazioni di Renault Sa, valutato sulla base del corso dell’azione al 30 settembre 2008, ha indotto un miglioramento del risultato finanziario e una riduzione dell’indebitamento finanziario netto del ramo Auto di 56 milioni di euro al 30 settembre rispetto al 30 giugno 2008. L’apprezzamento dello yen rispetto all’euro, dal 1° luglio 2008, ha avuto un impatto negativo pari a 446 milioni di euro sull’indebitamento netto del ramo Auto al 30 settembre. Per quanto concerne l’attività di Finanziamento vendite, i finanziamenti a un anno e più, realizzati da Rci Banque durante i primi 9 mesi dell’esercizio, si attestano a 3,5 miliardi di euro, pari a 107% del fabbisogno totale di finanziamento a lungo termine per l’esercizio 2008, rivalutato in base alle nuove previsioni di attività. Attuazione del piano d’azione Dall’inizio del 2008, la situazione macro-economica è stata caratterizzata da alcuni fenomeni: calo dei principali mercati automobilistici europei, crisi finanziaria – che aumenta i costi e riduce l’accesso al finanziamento per imprese e famiglie -, evoluzione sfavorevole delle parità monetarie, eccessiva volatilità del corso del petrolio e del prezzo delle materie prime. Per preservare la competitività e la redditività, Renault ha deciso di agire rapidamente con il suo piano d’azione, avviato fin dal 24 luglio: aumento medio dei prezzi di vendita di 1,5% realizzato a metà anno, per assorbire l’aumento del costo delle materie prime, snellimento e semplificazione del piano prodotto, rafforzamento del piano di riduzione dei costi e della gestione tramite “cash”, con interventi specifici sulla riduzione degli investimenti e degli stock, preservando al contempo le condizioni operative della rete e rispettando i termini di consegna ai clienti, riduzione dell’organico nello stabilimento di Sandouville (passaggio ad un unico turno) e delle strutture di Renault Sas mediante piano di esodi volontari, avviato il 15 ottobre. In Europa, il piano è in fase d’implementazione. Prospettive - La situazione dei mercati automobilistici europei si è significativamente deteriorata nel terzo trimestre. Tali mercati potrebbero subire un calo dell’8% nel 2008 rispetto al 2007. Inoltre, la crescita di alcuni mercati emergenti inizia a mostrare segni di rallentamento. Ciò nonostante, il Gruppo Renault dà prova della sua competitività registrando un aumento delle quote di mercato, in Europa e nel resto del mondo. Per l’insieme dell’esercizio 2008, senza un ulteriore degrado dell’andamento dei mercati automobilistici, i volumi di vendita del Gruppo dovrebbero rivelarsi, alla fine del 2008, lievemente superiori al 2007 e Renault dovrebbe registrare un margine operativo compreso tra 2,5% e 3%. Le prospettive per il 2009 saranno pubblicate contestualmente all’annuncio dei risultati annuali 2008, in febbraio 2009; attualmente, il Gruppo sta valutando le conseguenze del degrado dei mercati. Le carte vincenti del Gruppo Renault - Una gamma ringiovanita: nel 2009, la gamma Renault avrà un’età media di 2,2 anni. L’offensiva prodotto continua con il lancio in Europa, nell’ultimo trimestre, di Laguna Coupé, Kangoo Be Bop e New Mégane, tre novità presentate al Salone di Parigi, che hanno suscitato un forte interesse del pubblico e dei media. Nell’ultimo trimestre sarà lanciata anche la nuova Renault Symbol, nella regione Euromed e successivamente in Europa. - Una qualità riconosciuta: inchieste multi-costruttore collocano gli ultimi modelli lanciati dopo New Clio (New Twingo, New Laguna, New Kangoo) nel Top 3 Qualità in numerosi paesi europei. - Una capacità di reazione intensificata in un ambiente instabile: il 10 ottobre, Carlos Ghosn, Presidente di Renault e Presidente di Nissan, ha nominato Patrick Pélata Direttore Generale Delegato, nella prospettiva di potenziare il management operativo dell’azienda, garantire una gestione di prossimità e processi decisionali estremamente rapidi. - Una visione strategica di lungo periodo: in un’industria in piena mutazione, il Gruppo si posiziona su mercati in crescita e segmenti a forte potenziale. In questa prospettiva, l’espansione internazionale del Gruppo è preparata da partnership strategiche. Il progetto di auto ultra-low cost con Bajaj in India risponde all’esigenza di una mobilità accessibile a tutti. Infine, Renault prosegue la sua politica di innovazioni ecologiche: riduzione delle emissioni di Co2 e commercializzazione di massa dell’auto zero emissioni. Fatturato consolidato del Gruppo Renault
in milioni di euro 2007 2008 Variazione 2008/2007
1° trimestre Ramo Auto Finanziamento vendite Totale 9 306 487 9 793 9 697 506 10 203 + 4,2 % + 3,9 % + 4,2 %
2° trimestre Ramo Auto Finanziamento vendite Totale 10 145 527 10 672 10 190 549 10 739 + 0,4 % + 4,2 % + 0,6 %
3° trimestre Ramo Auto Finanziamento vendite Totale 8 830 525 9 355 8 637 512 9 149 - 2,2 % - 2,5 % - 2,2 %
9 mesi Ramo Auto Finanziamento vendite Totale 28 281 1 539 29 820 28 524 1 567 30 091 + 0,9 % + 1,8 % + 0,9 %
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RENAULT E AVTOVAZ IN RUSSIA  
 
Roma, 28 ottobre 2008 - Avtovaz sta per conoscere un importante cambiamento. La prima tappa di un salto qualitativo è stata già conquistata: è stata definita la partnership strategica con Renault. Questa cooperazione mira innanzitutto a rafforzare e a rinnovare la marca Lada. Gli anni 2007 e 2008 sono stati decisivi per lo sviluppo di Avtovaz. Nuovi modelli sono stati lanciati e la gamma di veicoli di nicchia è stata estesa. Le vetture Lada sono state migliorate in termini di sicurezza ed esistono ad oggi più di 50 versioni differenti nella gamma di prodotti. L’organizzazione dei servizi commerciali e tecnici ha subito importanti trasformazioni ed è ormai focalizzata sulle preferenze dei clienti. L’evoluzione dell’industria automobilistica mondiale mostra la necessità di instaurare delle partnership con altri costruttori automobilistici. Questo tipo di relazione permette di ridurre i costi di fabbricazione grazie a piattaforme comuni di veicoli, l’estensione della commercializzazione verso nuovi mercati e la messa in opera di nuove tecnologie. Nel 2007, Avtovaz ha rilanciato il processo volto a trovare il suo principale partner strategico. In un anno, hanno avuto luogo negoziazioni con un certo numero di partner potenziali (soprattutto General Motors, Fiat e Magna) e sono state effettuate le opportune verifiche. Al termine di queste iniziative, il principale partner strategico di Avtovaz è stato identificato in Renault. Nel febbraio 2008, la società russa ha siglato l’accordo per l’acquisizione da parte di Renault di una partecipazione del 25 % in Jsc Avtovaz ed è diventata un partner dell’alleanza automobilistica internazionale tra Renault e Nissan, che nel 2007 ha venduto in totale 6 160 046 veicoli. L’alleanza, che si classifica per volume di vendite al quarto posto fra i costruttori automobilistici mondiali, ha una quota del 9% del mercato. La collaborazione con il gruppo francese sarà fondata sullo sviluppo della marca Lada e la sua presenza in diverse regioni per impiantarsi su nuovi mercati. La cooperazione tra Renault e Avtovaz creerà delle sinergie che permetteranno al costruttore automobilistico russo di modernizzarsi grazie all’eccellente esperienza internazionale dell’Alleanza Renault Nissan riguardo ad aspetti come la gestione di un grande gruppo, gli acquisti, la fabbricazione e la logistica. La scelta del partner strategico ha già comportato grandi cambiamenti in tutti i settori di attività della società. Il sistema obsoleto di partecipazioni incrociate di Avtovaz è stato eliminato con successo, è stata realizzata una valutazione dell’attività, sono stati esaminati degli orientamenti fondamentali in termini di sviluppo. Il mercato russo, in piena espansione, esercita continue pressioni sulla produzione di Avtovaz. Il piano di attività attualmente messo a punto con Renault prevede di raggiungere un volume di produzione annuale di 1,2 milioni di vetture entro il 2012. Con l’obiettivo di sviluppare la fabbricazione, Avtovaz analizza diverse possibilità di assemblaggio dei suoi modelli al contempo in Russia e altrove. In particolare, è stato firmato a settembre l’accordo per l’acquisto di una partecipazione che consiste in un blocco di azioni di Jsc Asia Avto in Kazakhstan. Avtovaz è impegnata anche in negoziazioni per l’acquisto di Jsc « Izhavto » nella città di Izhevsk. Nel 2009, Autovaz ha l’intenzione di vendere fino a 1 milione di veicoli (ivi compresi dei lotti da assemblare o Ckd). Avtovaz non tiene solo a conservare la sua quota di mercato attuale, ma desidera vedere al contempo le sue potenziali vendite registrare una considerevole crescita. La società intende conservare il suo primo posto sul mercato di massa. Avtovaz è sempre stata conosciuta come il vero costruttore automobilistico delle « auto del popolo » e non vuole abbandonare questo posizionamento. Nella gamma futura di automobili che la fabbrica produrrà nei cinque prossimi anni, i modelli corrispondono a diverse categorie e forchette di prezzo. In un futuro prossimo, l’azienda continuerà a fabbricare le vetture più accessibili per i Russi, come il modello Lada 2105/2107. Le meno care del mondo, queste vetture hanno il miglior rapporto qualità-prezzo. Nel 2008, il modello Lada Kalina dovrebbe raggiungere la sua capacità di produzione stimata e questo avverrà entro il 2009 anche per il modello Lada Priora. Questi modelli avranno un restyling. La qualità dell’equipaggiamento, proposto a prezzi inferiori a quelli dei veicoli equivalenti, conferisce a questi modelli un vantaggio competitivo. Nel 2010-2011, Avtovaz comincerà a fabbricare delle nuove vetture di categoria B e C sulla piattaforma unificata (beneficiando anche della Ricerca e Sviluppo tecnologici del partner strategico). Inoltre, la società cercherà nuove nicchie per le sue vetture, in particolare i crossover compatti così popolari oggi. A partire dal 2012, Avtovaz progetta di lanciare la produzione di una nuova vettura fuori strada. Avtovaz ha anche l’intenzione di continuare a produrre le versioni sportive dei modelli attuali. Nel quadro di questa partnership strategica, Avtovaz prevede di avviare la fabbricazione dei veicoli Lada R e F90 su una piattaforma Renault. Per il momento, il dipartimento di ingegneria di Avtovaz ha cominciato a perfezionare il progetto. R90 è un break a trazione anteriore a 5-7 posti, più spazioso per i passeggeri, e F90 è un veicolo commerciale leggero che offre un grande spazio di carico. I due modelli presentano delle caratteristiche che sono nuove per delle vetture russe. Gli accordi di licenza sulla produzione dei motori, dei cambi e dei veicoli sulla nuova piattaforma sono stati firmati l’ 1 ottobre 2008 a Parigi. .  
   
   
"MOTORI DIESEL E BENZINA" SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 28 ottobre 2008 - Nel 2007 la produzione complessiva di motori diesel e benzina vale 951 milioni di euro (+6,4% rispetto al 2006), per oltre 1,4 milioni di unità realizzate (+3,5% rispetto al 2006). La quota più consistente dei volumi riguarda i motori a benzina con circa 1,115 milioni di unità (+3,7%) corrispondenti ad un valore di 277 milioni di euro (+2,6%). Risulta meno rilevante in termini quantitativi il business dei motori diesel, con quasi 300 mila unità prodotte (+2,9%), ma rappresenta oltre i due terzi della produzione in valore, pari nel 2007a 674,0 milioni di euro (+8,0%). Il contesto competitivo è caratterizzato da un livello medio/alto della concorrenza in tutti i segmenti di applicazione, ma particolarmente intenso nel segmento dei fuoribordo marini. La concorrenza risulta inoltre crescita nei segmenti in cui sono presenti i costruttori coreani e cinesi. Le minacce provenienti dai produttori asiatici, che sono in grado di sfruttare una leadership di costo a livello mondiale grazie alla quale possono offrire sul mercato prodotti con un rapporto qualità prezzo sempre molto competitivo, acuiscono l’importanza della leva prezzo. La competizione si gioca, oltre che su questa leva, sulla capacità di progettazione in base alle esigenze specifiche del cliente, sul know how applicativo e sul livello di servizio (assistenza tecnica pre e post vendita, ricambistica ecc. ) I dati di preconsuntivo per il 2008 evidenziano una previsione di aumento della produzione nazionale in termini reali attorno al 3,8% pari ad una crescita in valore del 4,5%; il mercato nazionale farà registrare tassi di crescita più contenuti (+3,5% in valore e +3% in quantità). I segmenti più dinamici rimangono: costruction equipment, marino da diporto, power generation; in contrazione invece la meccanica agricola ed il marino da lavoro. Dati di sintesi, 2007
Numero di imprese produttrici 18
Numero di addetti specifici delle imprese produttrici 4. 000
Numero di addetti per impresa produttrice 203
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 951,0
Variazione media annua della produzione 2007/2003 (%):
· in quantità 4,7
· in valore 7,7
Fatturato per addetto alla produzione (‘000 euro) 237,8
Valore aggiunto produttori (Mn. Euro) 257,7
Valore aggiunto per addetto produttori (‘000 euro) 64,4
Quota della produzione prime 4 imprese (%)(a) 75,9
Export/produzione (%):
· in quantità 53,1
· in valore 62,5
Import/consumo (%):
· in quantità 75,0
· in valore 73,8
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 1. 362,0
Variazione media annua del mercato 2007/2003 (%):
· in quantità 5,5
· in valore 10,5
Quota di mercato prime 4 imprese (%)(a) 35,8
Previsioni di sviluppo della produzione:
· 2008/2007 (%)(a) 4,5
· tendenza di medio periodo stabile
a) - in valore Fonte: Databank .
 
   
   
SICILIA, IL PRESIDENTE CIUCCI (ANAS): “BISOGNA VINCERE LA SFIDA DEL PONTE” “AUSPICHIAMO ANCHE CONTRIBUTI EUROPEI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA”. “IN SICILIA L’ANAS HA IN CORSO INVESTIMENTI PER 1,3 MILIARDI DI EURO”  
 
Messina, 28 ottobre 2008 - “La priorità attribuita dall’Unione Europea all’asse Berlino-palermo, con lo snodo fondamentale del Ponte sullo Stretto, riscopre la centralità del Mediterraneo come vasta area di scambi e la Sicilia è al centro di questa area”. È quanto ha dichiarato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, intervenendo a Messina, alla tavola rotonda “Sicilia ‘Ponte’ del Mediterraneo”, nell’ambito della Festa dell’Autonomia. “Il progetto del Ponte - ha affermato Ciucci - ha subito un blocco di due anni e siamo oggi impegnati in una difficile fase di ripartenza. Bisogna fare presto. Nei prossimi anni si giocheranno in Europa importanti partite trasportistiche che potrebbero anche fare a meno del Sud della nostra Penisola: alcuni partners europei lo hanno apertamente dichiarato, presentando soluzioni infrastrutturali concorrenziali e sostitutive rispetto al Corridoio Berlino-palermo. E questa è la vera sfida a cui bisogna saper rispondere”. Il Presidente dell’Anas ha precisato che non “bisogna ricominciare da zero”, perché “restano validi tutti i contratti già stipulati, quelli con il Contraente Generale, con il Project Management e quello l’innovativo per il Monitoraggio ambientale. Le attività più significative, attualmente in corso, per il riavvio del progetto, riguardano l’aggiornamento dei corrispettivi contrattuali, della Convenzione con il concedente Ministero delle Infrastrutture e del relativo piano finanziario”. Per quanto concerne il quadro economico, Ciucci ha spiegato che “il fabbisogno complessivo del progetto del Ponte e dei circa 40 chilometri di raccordi, che comprende tra l’altro gli oneri finanziari, gli accantonamenti rischi, gli aggiornamenti dei costi delle materie prime, era stato calcolato in via largamente prudenziale in 6 miliardi di euro. Il contratto stipulato nel marzo 2006 con il Contraente Generale valeva infatti 3,9 miliardi di euro, e quindi il margine era ampio. Stando alle valutazioni preliminari svolte, il valore aggiornato non dovrebbe discostarsi in maniera significativa, nonostante il notevole incremento del prezzo delle materie prime”. Secondo Ciucci, “le modalità del precedente piano finanziario possono essere tuttora valide, ossia il 40 per cento attraverso l’aumento di capitale della società Stretto di Messina ed il restante 60 per cento tramite finanziamenti da reperire sui mercati nazionali ed internazionali dei capitali secondo lo schema tipico del project finance. La quota del 40 per cento dovrà essere individuata in sostituzione dei fondi ex Fintecna, in precedenza destinati al Ponte e successivamente versati al bilancio dello Stato per altri scopi. Si tratta di un valore pari a circa 2,2 miliardi di euro. In linea con quanto già a suo tempo previsto, tra le ipotesi allo studio vi potrebbe essere un intervento da parte dello Stato, tramite un aumento di capitale da parte degli Azionisti della Stretto di Messina”. “Il punto fondamentale - ha sottolineato Ciucci - è che in tale ipotesi non si tratterebbe di contributi pubblici a fondo perduto. Queste risorse dovranno essere infatti rimborsate e remunerate con rendimenti di mercato da parte della Stretto di Messina, tramite i flussi di cassa generati dai pedaggi sul Ponte”. Il Presidente dell’Anas ha poi auspicato che “il progetto del Ponte possa ricevere un contributo anche dai fondi europei e ciò alla luce del suo assoluto valore prioritario come collegamento intermodale, sia a livello Paese che a livello Comunitario, in quanto anello essenziale nell’ambito del Corridoio europeo n. 1 Berlino-palermo”. Per quanto riguarda, infine, i tempi di realizzazione dell’opera, il Presidente Ciucci ha confermato “l’obiettivo di concludere le attività propedeutiche entro l’anno per emettere l’ordine di inizio attività al Contraente Generale nei primi mesi del 2009, prevedendo l’avvio dei cantieri a metà del 2010 e l’apertura del ponte al traffico nel 2016”. Secondo Ciucci, “il controllo della società Stretto di Messina da parte dell’Anas consentirà di sviluppare importanti sinergie nella realizzazione dell’opera, nell’ottica di uno sviluppo coordinato delle infrastrutture portanti del Mezzogiorno”. Ciucci ha anche affermato che “la Sicilia è una delle regioni alle quali l’Anas riserva maggiore attenzione. Infatti i km di rete stradale e autostradale gestiti dall’Anas in Sicilia rappresentano oltre il 20% della rete complessiva della Società delle Strade e la Direzione Regionale per la Sicilia dell’Anas è il gestore principale della rete viaria dell’isola, con più di 4. 200 km di strade statali e autostrade”. Gli investimenti in corso in Sicilia da parte dell’Anas ammontano a circa 1. 310 milioni di euro, tra nuove opere (1. 280 milioni di euro) e interventi di manutenzione straordinaria (28 milioni di euro). In particolare per quanto riguarda la Catania-siracusa, che comporta un investimento di circa 725 milioni di euro, il cantiere ha uno stato di avanzamento dell’81%, con previsione di ultimazione entro dicembre 2009. Per quanto concerne i lavori di realizzazione del primo tratto della Agrigento-caltanissetta (per un importo di oltre 516 milioni di euro), la progettazione esecutiva dell’opera è stata sostanzialmente completata e l’Anas conta di avviare i lavori entro la fine del 2008-inizio 2009, con ultimazione prevista entro il 2011-inizio 2012. Per quanto riguarda i lavori programmati, in Sicilia di qui al 2011 l’Anas prevede investimenti per oltre 5 miliardi di euro. Nel dettaglio, 2 miliardi riguardano opere già in corso di realizzazione o che verranno avviate entro i prossimi sei mesi; 815 milioni la Ragusa-catania, opera da realizzare in project financing per la quale è già stato individuato il soggetto promotore, e circa 2,2 miliardi ulteriori interventi in fase avanzata di progettazione. .  
   
   
SARDEGNA: NUOVA S.S. 195, L´ASSESSORE MANNONI SOLLECITA L´ANAS ASCOLTA LA NOTIZIA  
 
Cagliari, 28 Ottobre 2008 - L´assessore regionale dei Lavori pubblici, Carlo Mannoni, ha scritto al presidente dell´Anas, Pietro Ciucci, per sollecitare la chiusura della procedura di appalto per l’affidamento dei lavori della nuova Strada statale 195 (Sulcitana). "Le scrivo – si legge nella lettera di Mannoni – per richiamare la Sua attenzione sulla necessità di dare assoluta priorità all’appalto per i lavori della nuova S. S. 195. La mancanza di tale importante collegamento è emersa tragicamente in questi giorni a causa dell’alluvione che ha colpito il territorio di Capoterra e Cagliari, provocando cinque morti, oltre 600 famiglie sfollate e danni per diverse decine di milioni di euro". "I cedimenti strutturali subiti dalla S. S. 195 sono stati prontamente riparati grazie al grande impegno del Compartimento Anas di Cagliari – riconosce l’assessore Mannoni nella lettera – ma occorre sottolineare che la strada, assolutamente insufficiente a garantire i collegamenti in condizioni di normalità, ha esaltato le problematiche relative ai soccorsi, allo spostamento delle popolazioni pendolari e alla stessa protezione civile". "La mancanza di collegamenti alternativi ha inoltre posto in grave crisi le comunicazioni di tutto il settore sud-occidentale dell’Isola, dove insistono numerosi Comuni con oltre 40. 000 abitanti e l’importante polo petrolchimico della Saras. In tal senso risulta sempre più urgente completare l’appalto in corso per l’affidamento dei lavori, e mi rivolgo a Lei affinché sia posta la massima celerità nella conclusione delle procedure". Il bando di gara è stato pubblicato il 28 dicembre 2007, mentre la fase di prequalifica delle imprese è stata completata il 12 febbraio 2008. L´anas ha fatto partire le lettere d’invito il 4 luglio 2008, e il 25 settembre scorso sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte tecniche. In queste settimane la Commissione di gara per l’affidamento dei lavori sta valutando le proposte pervenute. "Tempi assolutamente incompatibili con le esigenze di un territorio fortemente antropizzato ma, ciò nonostante, penalizzato nei collegamenti", conclude l’assessore Mannoni. .  
   
   
VIABILITá: FIRMATA CONVENZIONE PER STRADA "DEL REST"  
 
 Tramonti di Sotto, 28 ottobre 2008  - Entro la metà di novembre partiranno i lavori per la costruzione del ponte sul Chiavalir e per altre opere relative alla sistemazione della strada regionale "del Rest". L´annuncio è stato dato ieri nel municipio di Tramonti di Sotto all´atto della firma della convenzione tra Provincia di Pordenone (stazione appaltante) e Fvg Strade, avvenuta alla presenza dell´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, del presidente della Provincia di Pordenone Alessandro Ciriani, dell´assessore provinciale alla Viabilità, Riccardo Del Pup, degli amministratori comunali di Tramonti di Sotto e di Tramonti di Sopra (sindaco Arturo Cappello e vicesindaco Antonino Titolo), del presidente di Fvg Strade, Paolo Polli. Nell´occasione sia Riccardi che Ciriani hanno espresso soddisfazione per il riavvio dei lavori e per le manutenzioni che Fvg Strade sta effettuando in questo periodo: tutte opere volte a migliorare la qualità della vita dei cittadini della Val Tramontina ed a sostenere il movimento turistico della zona. Da parte degli amministratori comunali è venuta la richiesta del finanziamento del secondo lotto della sistemazione della strada "del Rest", così da mettere in sicurezza tutto il tratto e dare completezza a un´opera che gioca un ruolo importante nello sviluppo del territorio. Da parte sua Riccardi ha manifestato l´impegno con cui la Regione segue i problemi della montagna regionale: "dalla soluzione dei problemi presenti, fra cui la viabilità della Val Tramontina - ha affermato - può venire una prospettiva nuova per l´area montana. Lavorare assieme alla Provincia, a Fvg Strade e agli altri enti interessati significa procedere al meglio. Il tutto compatibilmente con le risorse a disposizione della Regione, che con la crisi che avanza saranno minori che nel passato: da qui l´esigenza di una scelta attenta alle vere priorità". .  
   
   
VIABILITá IN FVG: IMPEGNO DELLA REGIONE PER STRADA DEL MOBILE  
 
Pasiano di Pordenone, 28 ottobre 2008 - La Regione conferma il suo impegno per la realizzazione della "Strada del Mobile", che attraverso più Comuni darà un servizio all´importante zona industriale del Friuli Occidentale. Lo ha annunciato l´assessore regionale alla Mobilità e infrastrutture, Ricardo Riccardi, incontrando oggi nel Municipio di Pasiano di Pordenone assieme al consigliere regionale Paolo Santin i sindaci dei Comuni interessati, presenti l´assessore provinciale alla viabilità, Riccardo Del Pup, e il presidente di Fvg Strade, Paolo Polli. Partendo dall´accordo sottoscritto dai Comuni interessati sul tracciato dell´arteria, che viene confermato, e dal lavoro che la Provincia di Pordenone sta portando avanti per la progettazione preliminare, "la Giunta regionale - ha affermato Riccardi - ha confermato il finanziamento di 49 milioni di euro (sui 62 necessari) disponibili a bilancio per questa strada. Nel contempo si è preso atto che l´unico Comune che ha manifestato richieste diverse sul tracciato è quello di Azzano Decimo, col quale si cercherà un accordo". "A questo punto - ha continuato l´assessore - si tratta di sottoscrivere un accordo con Fvg Strade per la realizzazione dell´opera; cercare di inserire il finanziamento ancora mancante nella finanziaria regionale per il 2009; attendere dalla Provincia di Pordenone il progetto preliminare per avviare la procedura di Via, gli atti urbanistici da parte dei Comuni e procedere quindi con la progettazione definitiva. Da quel momento Fvg Strade potrà avviare la fare realizzativi dell´opera". Nell´occasione Riccardi ha anche ricordato che le opere stradali come quella della zona del mobile, oltre a dare una riposta alle imprese, costituisce anche un volano per far lavorare le imprese edili in un momento economico molto difficile. .  
   
   
VIABILITA´: REGIONE COMUNI FVG STRADE PER SR 354  
 
Latisana, 28 ottobre 2008 - Il miglioramento della viabilità sull´ ex strada statale 354, da Latisana a Lignano Sabbiadoro ("passata" dall´Anas a Friuli Venezia Giulia Strade), non è solo un problema delle Amministrazioni comunali attraversate da questa direttrice viaria ma riveste interesse e rappresenta una priorità per la stessa Regione, che sull´asse verso le località turistiche di Lignano e Bibione deve garantire un´adeguata transitabilità e livelli ottimali di sicurezza. E´ stato questo il concetto ribadito oggi al municipio di Latisana dall´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi ai sindaci di Latisana e Lignano Sabbiadoro, Micaela Sette e Silvano Delzotto, ed al vicesindaco di Precenicco, Massimo Occhilupo, presenti anche il consigliere regionale Daniele Galasso ed il presidente di Fvg Strade spa, Paolo Polli. Se l´impegno è certamente quello di adeguare la 354 all´ insistente mole di traffico diretta verso il litorale, tenendo presenti l´entrata in esercizio per la prossima stagione estiva del casello autostradale di Ronchis e la possibile realizzazione di un ulteriore casello della A4 ad Alvisopoli (in Veneto, a pochi chilometri dal confine con il Friuli Venezia Giulia) in direzione Bibione, occorre comunque "mediare" questa necessità, ha sottolineato Riccardi, con le esigenze delle comunità locali di Latisana e Precenicco e la sostenibilità del territorio. Partendo dallo studio preliminare che le tre Amministrazioni locali avevano a suo tempo commissionato (e dalla relativa analisi "di simulazione" dei carichi di traffico che andrebbero ad insistere sulla 354), l´assessore Riccardi ha pertanto proposto un tavolo di approfondimento fra i tre Comuni, la Regione e Fvg Strade per valutare entro fine 2008 gli interventi da effettuare sull´ex statale, contemplando la soluzione dei "nodi" delle Crosere, di Paludo, Gorgo, Pertegada ed Aprilia Marittima. Ma il problema più importante, al di là della ricerca delle migliori soluzioni progettuali in grado di coniugare esigenze di traffico e richieste delle popolazioni dell´area latisanese, resta quello dei finanziamenti: negli anni passati, ha infatti ricordato Riccardi, da parte della Regione più di qualche passaggio formale ma nessun atto programmatorio e, dunque, nessuno stanziamento finanziario di cui i competenti uffici della direzione regionale alla Mobilità e alle Infrastrutture di trasporto siano a conoscenza. .  
   
   
UN´AZIONE COMUNE PER DIFENDERE IL SISTEMA FERROVIARIO MARCHIGIANO ´ LA REGIONE HA INCONTRATO I PARLAMENTARI ESPRESSIONE DEL TERRITORIO PER CONCORDARE LA STRATEGIA  
 
Ancona, 28 Ottobre 2008 - Una difesa attiva e comune del sistema ferroviario marchigiano. E´ l´obiettivo concordato questa mattina dalla giunta regionale delle Marche con i parlamentari espressione del territorio regionale convocati dal presidente della Regione Gian Mario Spacca e l´assessore ai trasporti Pietro Marcolini per fare il punto della situazione. All´incontro erano presenti i parlamentari Luciano Agostini, Silvana Amati, David Favia, Oriano Giovanelli, Marina Magistrelli, Massimo Vannucci per il centrosinistra e Francesco Casoli per il centrodestra. ´Le linee di azione - ha spiegato il presidente Spacca - dovranno essere tre: difendere le fermate Eurostar di Jesi e Fabriano e ripristinare quelle di Senigallia e Ancona gia` soppresse, migliorare gli attuali dati di riparto che penalizzano le Marche (vedi tabella in cartella) e combattere la progressiva marginalizzazione attuata da Trenitalia nei confronti delle Marche rivendicando una posizione strategica nella interconnessione internazionale della regione facendo leva sulla nostra vocazione manifatturiera che ci rende primi in Italia per produttivita`. Sono in atto investimenti per ben 4,4 miliardi di euro sulle strade marchigiane ´ ha detto ancora Spacca - e per quanto riguarda il trasporto merci su ferro vogliamo rientrare nel disegno di rilancio dell´economia della Ue che coinvolge anche il settore delle ferrovie´. Su quest´ultimo argomento la Regione ha intenzione di organizzare al piu` presto un seminario. Per le questioni relative ai servizi erogati da Trenitalia Passeggeri e per il servizio del trasporto ferroviario regionale verra` invece sollecitato, attraverso l´azione congiunta con i parlamentari del centrodestra, un intervento del Ministro dei trasporti Altero Matteoli e un conseguente incontro con l´ad di Trenitalia Mauro Moretti. L´assessore Marcolini dopo aver illustrato la situazione generale delle ferrovie marchigiane (vedi nota in cartella stampa) ha ribadito le motivazioni per cui il contratto 2008 con Trenitalia non e` ancora stato firmato: ´La Regione Marche ´ ha detto - come tutte le altre regioni, non ha potuto provvedere alla stipula in quanto la pretesa di Trenitalia di applicare i prezzi a catalogo determina costi insostenibili per le Regioni. Infatti la richiesta del contratto a Catalogo ( l´applicazione del quale avrebbe determinato per il solo 2008 l´aumento del corrispettivo dagli attuali 29 milioni di euro a circa 40 milioni di euro) comporta per le Marche, nonostante le risorse attribuite dallo Stato nel corso del 2008, un delta negativo pari a circa 1. 024. 000 euro per colmare il quale la societa` ha proposto il taglio dei servizi per 1 milione di euro pari ad oltre il 25% o in cambio un aumento delle tariffe dell´ordine del 15%´. E´ stato sottolineato inoltre che a livello nazionale per i servizi regionali, il governo ha assegnato 330 milioni di euro che non sono pero` sufficienti a coprire tutte le esigenze dei servizi regionali. Ne servirebbero altri 104. Su questo fronte e` aperta una vertenza che vede unite tutte le Regioni con la minaccia di restituire la delega al governo se non si trovera` una soluzione per il 2008 e per il biennio successivo per il quale Trenitalia chiede aggiornamenti annuali del 3,5%. Per l´anno 2009, in base al tasso di inflazione da applicare al contratto proposto da Trenitalia (3,5%) il maggior onere per la Regione ammonterebbe a circa 2,5 milioni. E´ stato infine ricordato che attualmente per garantire i servizi ai pendolari la Regione ha investito oltre ai 30 milioni di euro per i servizi, 9 milioni di euro per il rinnovo del materiale rotabile e 10 milioni per l´elettrificazione della tratta Ascoli ´ Porto d´Ascoli. .  
   
   
FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA PER LA RIQUALIFICAZIONE DI 5 AREE FERROVIARIE DI FIRENZE  
 
Firenze, 28 ottobre 2008 - «Abbiamo firmato un’intesa che riguarda aree cruciali di Firenze come in genere sono le aree ferroviarie la cui riconversione rappresenta una delle opportunità più importanti per le città». Lo ha dichiarato l’assessore regionale al territorio e alle infrastrutture Riccardo Conti in occasione della firma del protocollo d’intesa per la “Riqualificazione urbanistica delle aree ferroviarie di Porta al Prato, Belfiore, Centrale del Latte, Campo di Marte e Romito” che è stato sottoscritto oggi da Regione Toscana, Comune di Firenze, Provincia di Firenze e Ferrovie dello Stato. «Suggerisco – ha proseguito Conti - che questo complesso di interventi sia trattato e gestito come anticipazione del nuovo piano strutturale e della strumentazione urbanistica conseguente, in coerenza con uno sforzo che vede impegnate le città e i territori della nostra regione ad attuare quelle nuove politiche territoriali che possono diventare una cifra della Toscana di domani. Scendendo nel dettaglio – ha spiegato - si tratta di interventi con diversi livelli di progettazione. Per Porta al Prato, insieme alla città della musica, si sta progettando un nuovo polo espositivo. Si inaugurerà una nuova stazione ferroviaria nei prossimi mesi collegata con la nuova linea metropolitana, e nei mesi successivi arriverà anche la tranvia. Alle spalle, il grande polmone delle Cascine. Abbiamo ritenuto necessario contenere l’ulteriore edificazione per favorire la qualità di questa nuova polarità urbana. Nel caso di Belfiore e della Centrale del latte si tratta di proseguire nella progettazione di strutture e servizi a sostegno dell’Alta Capacità, un’altra area critica nella quale, innestando qualità, si può definire una nuova centralità urbana. Per Campo di Marte, il livello di progettazione è solo agli inizi. Gli insediamenti residenziali previsti andranno gestiti in contemporanea con la progettazione dell’area, via via che si libereranno i cantieri dell’Alta velocità, in un quartiere dove a partire dallo stadio e dal parco urbano si progettano ulteriori trasformazioni. Ciò suggerisce molta prudenza nel valutare i tempi con cui mettere in moto altri interventi di riconversione urbana presenti in quella zona». .  
   
   
RATIFICATO NUOVO ACCORDO PER ELIMINAZIONE PASSAGGIO A LIVELLO A BOSCHI SANT’ANNA  
 
 Venezia, 28 ottobre 2008 - La Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, ha ratificato l’accordo sottoscritto tra Regione, Veneto Strade, Comune di Boschi Sant’anna e Provincia di Verona, che modifica una precedente intesa finalizzata alla realizzazione interventi che consentano l’eliminazione del passaggio a livello al Km. 141+120 della ferrovia Monselice – Mantova. “L’accordo in questione – ha ricordato Chisso – ha previsto la realizzazione di un sovrappasso ferroviario e della relativa viabilità di raccordo in variante all’attuale tracciato della Strada Provinciale n. 42, accogliendo la richiesta della Provincia circa la necessità di adeguare le caratteristiche geometriche stradali agli standard provinciali per il tratto di via Faro compreso tra la rampa sud – est del nuovo cavalcaferrovia e l’incrocio di via Olmo. In questo contesto, la Regione si accolla la spesa del sovrappasso, alla cui costruzione provvede Veneto Strade; il Comune provvede alla progettazione delle opere, all’appalto, all’acquisizione delle aree necessarie ed all’espletamento di tutte le procedure tecnico – amministrative fino al completamento ed al collaudo dei lavori appaltati”. Contestualmente è stato accordato a Veneto Strade un ulteriore finanziamento di circa 160 mila euro per la realizzazione degli interventi previsti, a copertura dei maggiori costi intervenuti per corrispondere alle richieste delle autorità militari, del consorzio di bonifica e per l’adeguamento dei servizi che interferiscono con l’opera. .  
   
   
CON LA CONSULTA SI CONSOLIDA IL SISTEMA MARE NE FANNO PARTE LA REGIONE, 5 PROVINCE E 35 COMUNI DI COSTA E ISOLE  
 
Firenze, 28 ottobre 2008 - «L´insediamento della Consulta della Toscana del Mare è una tappa importante del percorso che la Regione Toscana ha avviato sette anni fa, quando si tenne a Livorno la prima Conferenza regionale sull’economia del mare, frutto di una nuova politica di attenzione per la costa e per le isole della Toscana con la creazione di una specifica delega al Coordinamento sulle politiche integrate per il mare». Lo ha affermato oggi l´assessore al bilancio e al coordinamento delle politiche del mare Giuseppe Bertolucci, aprendo a Livorno, nella sede della Provincia, la prima seduta dell´organismo consultivo di raccordo tra Regione e istituzioni locali, da lui stesso presieduto e in cui sono rappresentate 5 Province e 35 Comuni costieri e isolani. Il compito principale che spetta alla Consulta consiste nell´esaminare e valutare l´Agenda annuale della Toscana del mare, in pratica il “timone” più completo e aggior nato delle politiche regionali che interessano il sistema mare toscano, e nell´esprimere un parere in vista dell’approvazione da parte della Giunta regionale. Tutti i settori regionali che operano sulle singole tematiche hanno fornito il proprio contributo, alimentando le tre linee di lavoro indicate dall´Agenda: la valorizzazione della competitività della Toscana del mare, la tutela dell´ecosistema marino e la promozione della qualità della vita nelle aree della costa e delle isole. «L´obiettivo che ci poniamo per intensificare la competitività toscana – ha detto Bertolucci nel suo intervento – è quello di recuperare il valore strategico della sua presenza nel Mediterraneo, rendendo concorrenziali i suoi motori di sviluppo: l´industria della nautica, dove si sta predisponendo il progetto integrato di innovazione sulla nautica da diporto (Pidi Nautica), il turismo, dove è in atto una qualificazione complessiva dell’offerta agendo anche sugli strumenti di promozione e comunicazione (circa 363. 000 euro nel 2008), la pesca e l´acquacoltura, un settore caratterizzato da consistenti interventi strutturali (fondi annui disponibili pari a 1 milione e 800mila), il sistema portuale in corso di potenziamento, come previsto dal Masterplan della rete dei porti, grazie a un contributo straordinario quest´anno di 9 milioni di euro». Strategici anche gli altri due filoni, quello della tutela dell´ecosistema marino e della promozione della qualità della vita nelle aree costiere. L´assessore ha menzionato tra l´altro il progetto transfrontaliero “Momar” (Monitoraggio marino), attualmente in corso di valutazione, che prevede azioni comuni fra Toscana, Corsica, Sardegna e Liguria per prevenire i rischi legati ai trasporti e alle attività marittime. Con il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) saranno attivati interventi nel campo dell´energia (per il 2008 ci sono, per l´intera Toscana, 14 milioni e mezzo di euro di finanziamenti) con particolare riferimento alle fonti rinnovabili e alternative, e alla realizzazione di programmi destinati allo sviluppo di nuove tipologie di prodotti e servizi con un alto contenuto di innovazione tecnologica, compresa la ricerca sull’utilizzo dell’idrogeno applicato alla componentistica navale. Inoltre è previsto il collegamento del metanodotto algerino Galsi, inserito nella rete nazionale gasdotti, con le coste della Toscana, che costituirà un’occasione per la metanizzazione dell’Isola d’Elba «In questa densa agenda – ha detto ancora Bertolucci - ci sono anche specifici programmi europei di sviluppo regionale 2007- 2013, tra i quali assume particolare importanza il Programma operativo transfrontaliero (risorse finanziarie disponibili pari a 160 milioni di euro per il periodo 2007-2013 da ripartirsi tra le regioni Toscana, Corsic a, Liguria e Sardegna). Di questo Programma alla Regione Toscana è affidato il ruolo di autorità di gestione, con l’obiettivo generale di migliorare la cooperazione in termini di accessibilità, di innovazione, di valorizzazione delle risorse naturali e culturali per accrescere la competitività, a livello mediterraneo, sud-europeo e globale, assicurare la coesione dei territori e favorire nel tempo occupazione e sviluppo sostenibile». .  
   
   
ACCORDO REGIONE LAZIO – ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MARINA IN MATERIA DI CARTOGRAFIA  
 
Roma, 28 ottobre 2008 - La Giunta della Regione Lazio, presieduta da Piero Marrazzo, durante la sua ultima seduta ha dato il via libera a un accordo quadro di collaborazione con l’Istituto Idrografico della Marina in tema di dati cartografici. La convenzione, presentata dall’assessore all’Urbanistica Esterino Montino, avrà una durata di 3 anni e consentirà di favorire la conoscenza, l’utilizzo e lo scambio delle rispettive banche dati geografiche e cartografiche per l’intero territorio regionale. “Le carte costituiscono uno strumento fondamentale per la programmazione delle politiche territoriali e il monitoraggio dei fenomeni – ha spiegato l’assessore Montino – Questo accordo consente di mettere insieme i prodotti e le competenze di due importanti enti come l’Istituto Idrografico della Marina e la Regione Lazio. In questo modo sarà possibile definire procedure operative per la produzione di dati batimetrici, topografici, grafici, e numerici inclusi nell’Intesa Stato – Regioni ed Enti locali e si potranno attivare procedure standard per la produzione di cartografia. La possibilità reciproca di utilizzo delle rispettive banche dati aiuterà il miglior utilizzo delle risorse disponibili evitando inutili sprechi”. L’utilizzo dei dati cartografici della Regione Lazio e dell’Istituto Idrografico della Marina è esteso per fini istituzionali anche a tutti gli enti locali e strumentali che hanno sede sul territorio laziale tra cui Province, Comuni, Comunità Montane, Agenzie ed Aziende pubbliche regionali, Enti Parco e gli enti che aderiscono al Sistema Informativo Territoriale. Per l’Istituto Idrografico Militare l’uso dei dati a scopo istituzionale è esteso al ministeri della Difesa e dell’Interno. .  
   
   
PORTI DEL GARDA: DELEGA AI COMUNI  
 
Venezia, 28 ottobre 2008 - La Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, ha completato il processo di delega ai Comuni del Garda delle funzioni amministrative in materia di porti del lago, accogliendo sostanzialmente le proposte avanzate sull’argomento dalle amministrazioni comunali interessate. “In sostanza abbiamo delegato ai Comuni – ha sottolineato Chisso – le funzioni di regolamentare la gestione e la pianificazione delle zone portuali del Lago di Garda, mediante l’adozione di una disciplina unitaria per la gestione delle zone portuali che deve comprendere nuove procedure per il rilascio delle concessioni e di un piano dei porti unitario, approvato da ogni Comune per la parte di propria competenza, sostitutivo della pianificazione effettuata dalla Regione. In capo alla Regione rimangono le funzioni di coordinamento della pianificazione, della regolazione e di controllo amministrativo sull’esercizio delle deleghe conferite, da esercitare con l’approvazione del regolamento unitario per la gestione delle zone portuali e del piano porti unitario. Sono state inoltre previste procedure per la fase di attuazione della delega”. .