Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 17 Luglio 2012
MALPENSA: FINANZIAMENTI UE PER LO STUDIO SUI COLLEGAMENTI  
 
Milano, 17 luglio 2012 - "Questo riconoscimento conferma senza dubbio alcuno la bontà del progetto". Così l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo commenta l´approvazione, da parte della Commissione europea, del finanziamento di 524.000 euro per lo studio di fattibilità per il coinvolgimento di capitali privati, per la realizzazione del collegamento tra il terminal 1 e il terminal 2 di Malpensa. "Si tratta di un´opera importante in un momento in cui l´aeroporto ha bisogno di essere rilanciato - aggiunge Cattaneo - e questa realizzazione, su cui stiamo lavorando congiuntamente, accrescerà la dotazione infrastrutturale del nostro scalo". "Al momento la realizzazione del progetto definitivo è in corso - ha concluso l´assessore - così come la procedura di Valutazione di impatto ambientale. Abbiamo proposto all´Unione europea un approfondito studio sulla possibilità di ricorrere a forme di finanziamento pubblico e privato, innovative nel settore".  
   
   
GIBELLI ALENIA/AERMACCHI E SINDACATO ACCORDO OK AL VIA LA CONTRATTAZIONE DI SECONDO LIVELLO  
 
 Milano, 17 luglio 2012 - "Apprendo con favore la notizia secondo la quale, dopo lunghe trattative avviate alcuni mesi fa, si è trovato l´accordo tra Alenia-aermacchi e i sindacati metalmeccanici di Fiom Cgil, Fim-cisl e Uilm. Questa società rappresenta un´eccellenza Lombarda, e l´accordo è molto importante in quanto prima esperienza di contrattazione di secondo livello avvenuta in Lombardia". Così il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia, Andrea Gibelli, in merito all´accordo siglato il 13 luglio tra Alenia-aermacchi, società nata il primo gennaio 2012 dalla fusione di tutte le aziende del settore aeronautico di Finmeccanica, e i sindacati metalmeccanici di Fiom Cgil, Fim-cisl e Uilm. Lo stesso accordo riguarda la modifica dei parametri di misurazione del premio di produzione, l´utilizzo degli impianti e la nuova turnazione. "Regione Lombardia - ha concluso il vice presidente - grazie alle sue iniziative ha reso possibile questo tipo di accordi, tanto è vero che sono stati inseriti nella Legge Sviluppo i criteri per incentivare proprio contrattazioni territoriali".  
   
   
VENDOLA E GENTILE INAUGURANO IL PRIMO ASILO ALL´INTERNO DI UN´AREA AEROPORTUALE  
 
Bari, 17 luglio 2012 - “È l’asilo che dovrebbero avere tutti i bambini di un paese civile”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola il 13 luglio inaugurando, tra autorità e mamme, bambini e bambine, operatrici e palloncini, il nuovo Centro Educativo Polifunzionale di Aeroporti di Puglia, chiamato Fly-family, il primo asilo nido in tutta Europa costruito all’interno di un’area aeroportuale. “Questa struttura non solo è un asilo esteticamente molto bello – ha aggiunto Vendola – ma è anche un prototipo di bioarchitettura e di bioedilizia, interamente costruita secondo principi di ecosostenibilità e di ecocompatibilità. Tutti i materiali, dai tavolini alle sedioline, dai bagni ai giocattoli sono di materiali ecologicamente compatibili e non inquinanti. È un asilo pensato per l’agio dei bambini”. Per Vendola poi “gli asili nido sono la chiave della modernità. C’è qualcuno – ha spiegato il Presidente - che non li vorrebbe perchè se si chiudessero gli asili nido sarebbe più facile costringere le donne a tornare al vecchio ruolo di angeli del focolare. E’ più facile infatti eliminare le donne dal mercato del lavoro con l’alibi della crisi. E invece – ha detto Vendola - la crisi è tanto più grave quanto meno sono le donne presenti nel mercato del lavoro. Ecco perché noi invece siamo impegnati, proprio per combattere la crisi, a promuovere l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro. Non possiamo parlare di civiltà se non impariamo che il mondo è due, è il maschile e il femminile, e che bisogna sempre promuovere i diritti delle donne”. “Quello che noi presentiamo oggi - ha continuato Vendola - è l’idea di una gestione complessiva dei servizi. Il welfare non è una spesa improduttiva, i servizi sociali non sono uno spreco o il lusso della domenica. Sono la cartina di tornasole di una realtà che si ispira a valori di civiltà. Il welfare è benzina nel motore dello sviluppo economico e aiuta le famiglie a liberare tempo e risorse per poter investire in un futuro migliore”. “Questo asilo nido – ha concluso Vendola - è una delle 600 strutture sociali (tra asili nido, strutture per disabili e strutture “Dopo di noi” ndr) che porta la firma dell’assessore Gentile. Noi entro luglio del 2013 avremo toccato quota 350 asili nido. La Puglia è una regione che oggi ha, per quantità e qualità, una delle più importanti infrastrutturazioni sociali che siano mai state fatte in Europa nel volgere di pochissimo tempo”. “Fly-family - ha aggiunto una emozionatissima Elena Gentile - è uno degli oltre 200 asili nido finanziati con il Por Fesr che ci consentirà di raggiungere un obiettivo straordinario che è quello di offrire all’intera Puglia 350 strutture per la primissima infanzia. Eravamo la terz’ultima regione italiana nel 2005 con appena 80 asili nido, tra l’altro certamente non realizzati con un quel profilo di qualità e di modernità con il quale invece sono costruiti i nostri asili nido. Oggi – ha concluso l’assessore al Welfare - abbiamo risalito la graduatoria e siamo orgogliosi di aver raggiunto il risultato che pone la Puglia tra le regioni italiane che meglio hanno saputo utilizzare le opportunità offerte dai fondi comunitari. Ma noi non vogliamo parlare solo di risorse, vogliamo parlare di un’idea attenta, moderna e gioiosa di servizi alle persone”. All’inaugurazione erano presenti, oltre ai vertici di Aeroporti Puglia, anche l’assessore alla mobilità della Regione Puglia Guglielmo Minervini e la Consigliera di Parità Serenella Molendini. Note sul progetto - Il progetto, fortemente voluto dalla Società Aeroporti di Puglia, si è avvalso del contributo finanziario per 1 milione di Euro (circa il 50% del costo totale dell’investimento) da parte della Regione Puglia, a valere sui fondi Fesr 2007-2013 dell’Asse Iii finalizzati proprio per la crescita dell’offerta di strutture sociali e sociosanitarie sul territorio pugliese. Primo nel suo genere in Italia, fornisce supporto alle famiglie dei lavoratori dell’aereoporto Karol Wojtila e dei vicini residenti. Aprirà i battenti a settembre grazie all’investimento di Aeroporti di Puglia Spa e al finanziamento della Regione Puglia. Il nuovo Centro Educativo Polifunzionale di Aeroporti di Puglia, denominato ”Fly-family” prende corpo dal riutilizzo di una palazzina esistente, precedentemente destinata ad abitazione del direttore dell’Aeroporto e ci sono voluti 3 anni per la sua realizzazione. Oggi rappresenta l’unica struttura aereoportuale italiana a esclusivo supporto delle famiglie, non solo quelle dei lavoratori dell’aeroporto, ma anche dell’intero territorio circostante e offrirà inoltre un servizio di sostegno temporaneo anche ai passeggeri, ponendosi comunque come strumento a supporto di una migliore organizzazione dei nuclei familiari. Sin dall’inizio la sua ideazione e costruzione si sono caratterizzate per le scelte di progetto operate nel doppio fronte della bio-compatibilità e dell’eco-sostenibilità (in sintesi per l’uso di materiali atossici, riciclabili, a basso impatto ambientale e per le azioni volte all´innalzamento delle prestazioni termiche dell´edificio, agendo sul doppio fronte del risparmio energetico e dell´uso di energie da fonti rinnovabili). A servizio del Centro è stato previsto un impianto integrato di generazione dell’energia elettrica con moduli fotovoltaici. Tra i sistemi di generazione da fonti rinnovabili, il fotovoltaico consente significativi vantaggi quali la totale assenza di qualsiasi tipo di emissioni inquinanti; l’estrema affidabilità; un impatto ambientale estremamente basso; l’assoluta silenziosità; costi di manutenzione ridotti al minimo; modularità del sistema. Il centro sarà aperto 12 mesi su 12 e funzionerà 11 ore su 24, dalle ore 7,30 del mattino fino alle ore 19,00 di sera. All’interno del Centro Polifunzionale è prevista la compresenza di diverse strutture e servizi che si occuperanno di bambini da 3 mesi a 12 anni quali: il Nido, il Servizio neuro-psico-pedagogico, i Laboratori, il Doposcuola, il Baby- parking e la Formazione docenti. Tra i servizi aggiuntivi previsti anche il trasporto e la mensa.  
   
   
AIRSHOW FARNBOROUGH: PROFUMO, DI PAOLA E TERZI IN VISITA AL PADIGLIONE DELLA PUGLIA  
 
Bari, 17 luglio 2012 - Si è conclusa con grande soddisfazione la visita istituzionale della vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone allo Airshow di Farnborough, in Inghilterra. “Il nostro padiglione – racconta – è stato meta di visite da parte delle più alte cariche dello Stato. È stato visitato dal ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Francesco Profumo, dal ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, dal sottosegretario sempre della Difesa Filippo Milone e anche dal ministero degli Esteri Giulio Terzi. Tutti si sono complimentati per le politiche di accompagnamento attuate dalla Regione Puglia nei confronti delle imprese. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha riconosciuto che la Puglia sta diventando una realtà di assoluto rilievo nel settore aerospaziale, mentre il ministro Di Paola ha voluto conoscere personalmente le aziende della delegazione pugliese presenti all’evento”. Tra i risultati più significativi ottenuti dalla Regione, l’interesse da parte delle aziende più importanti ad investire in Puglia attraverso i Contratti di programma regionali, incentivo diretto principalmente alle grandi imprese. “Ma il risultato veramente eccezionale – spiega la vicepresidente - è l’investimento fatto sulla ricerca e innovazione da parte delle piccole imprese che ormai puntano all’aerospazio come volano per le loro attività. È uno dei tanti esempi che possono rassicurare il ministro Barca sulla qualità degli investimenti realizzati grazie ai fondi strutturali”. Loredana Capone ha incontrato i vertici di Selex Sistemi Integrati e di Alenia e una delegazione dello Stato di Washington. “Ho riscontrato – riferisce – un grande interesse nei riguardi degli investimenti in Puglia anche per via degli incentivi regionali che rappresentano un forte stimolo per l’attrazione degli investimenti”. Per Giuseppe Acierno, presidente del Distretto aerospaziale pugliese, che ha partecipato con la Regione Puglia all’Airshow, l’iniziativa di Selex è di rilevanza significativa. “Dopo mesi di lavoro che ha visto un costante supporto delle strutture tecniche della Regione Puglia – spiega – siamo arrivati ad un esito positivo, ovvero la decisione di Selex di investire e creare nuova occupazione in Puglia attraverso un contratto di programma che è stato appena presentato in Regione. L’eventuale approvazione della proposta - aggiunge Acierno - vedrà la realizzazione degli investimenti previsti dal contratto su Taranto e Brindisi continuando a rafforzare il sistema di competenze aerospaziali regionali”. Nei giorni scorsi, Alenia Aermacchi ha annunciato investimenti da 190 milioni per far fronte all’incremento produttivo del programma 787, grazie ai qual saranno potenziati i siti pugliesi di Foggia e Grottaglie dove vengono realizzati rispettivamente lo stabilizzatore orizzontale e le sezioni di fusoliera del Dreamliner. “Questo investimento – ha commentato Loredana Capone – è l’ennesimo riconoscimento nei confronti dell’eccellenza degli stabilimenti pugliesi, un investimento che garantirà alla Puglia aumenti della produzione e nuovi posti di lavoro, non appena verrà superato il problema degli esodati”. La Regione Puglia, Servizio internazionalizzazione, partecipa all’evento grazie al supporto operativo dello Sprint, lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese. Compongono la delegazione pugliese, oltre al Distretto aerospaziale, le aziende A.g.e. Srl (Br), Dema Spa (Br), Giannuzzi srl di Cavallino (Le), Gielle srl Altamura (Ba), Gse Industria aeronautica srl (Br), Iacobucci Mk srl (Le), Planetek Italia srl (Ba), Sitael spa di Modugno (Ba).  
   
   
UE, SICUREZZA STRADALE: NORME PIÙ RIGOROSE SUI CONTROLLI TECNICI DEI VEICOLI PER SALVARE VITE  
 
Bruxelles, 17 luglio 2012 - I controlli tecnici dei veicoli sono fondamentali per la sicurezza stradale. Ogni giorno sulle strade europee più di 5 persone perdono la vita in incidenti dovuti a difetti tecnici. Per tale motivo, la Commissione europea ha deciso oggi di adottare nuove regole per rendere il sistema dei controlli tecnici più rigoroso ed estenderne la portata. I difetti tecnici sono una delle cause principali di incidenti. Ad essi sono infatti riconducibili il 6% degli incidenti automobilistici, che provocano 2 000 morti e un numero ancor superiore di feriti l´anno, e l´8% degli incidenti di motocicli. Il problema principale è che sulle nostre strade sono in circolazione troppi veicoli con difetti tecnici. Studi recenti condotti nel Regno Unito e in Germania indicano che fino al 10% delle automobili presenta, indipendentemente dalla fase del ciclo di vita, un difetto che gli impedirebbe di superare i controlli tecnici. Inoltre, molte carenze tecniche, che comportano gravi ripercussioni sulla sicurezza, sono connesse a elementi per i quali le norme in vigore non prevedono controlli (quali l´Abs e il controllo elettronico della stabilità). La normativa attuale dell´Ue, che stabilisce norme minime per i controlli tecnici dei veicoli, risale al 1977 ed è stata oggetto soltanto di aggiornamenti minori. Tuttavia, da allora le autovetture, il comportamento degli automobilisti e la tecnologia hanno subito una profonda evoluzione. Le nuove proposte - Le nuove proposte mirano a salvare oltre 1 200 vite l´anno e a evitare più di 36 000 incidenti dovuti a difetti tecnici. Siim Kallas, vicepresidente e commissario responsabile per i Trasporti, ha dichiarato: "Essere alla guida di un´autovettura non tecnicamente idonea alla circolazione su strada significa essere un pericolo per se stessi e tutti gli occupanti del veicolo, familiari, amici o colleghi di lavoro. Inoltre, si è un pericolo per gli altri utenti della strada. È molto semplice: sulle nostre strade non vogliamo autovetture potenzialmente letali". I principali elementi delle nuove proposte prevedono: Controlli tecnici obbligatori a livello dell´Ue per scooter e motociclette. I conducenti di scooter e motociclette, in particolare i giovani motociclisti, rappresentano il gruppo di utenti della strada maggiormente esposto al rischio di incidenti. Aumento della frequenza dei controlli tecnici periodici per i veicoli vecchi. Per i veicoli tra il quinto e sesto anno di vita, il numero di incidenti gravi connessi a difetti tecnici aumenta esponenzialmente (si veda il grafico nell´allegato Memo/12/555). Aumento della frequenza dei controlli tecnici per automobili e furgoni con chilometraggio particolarmente elevato. In tal modo i controlli per tali veicoli saranno in linea con altri veicoli a chilometraggio elevato, quali ad esempio taxi, ambulanze, ecc. Miglioramento della qualità dei controlli tecnici sui veicoli grazie all´elaborazione di norme minime comuni riguardo a difetti tecnici, attrezzature e ispettori. Controlli tecnici obbligatori per i componenti elettronici di sicurezza. Lotta alle falsificazioni del chilometraggio grazie alla registrazione delle letture del contachilometri. In tutti i casi, le proposte stabiliscono norme minime comuni a livello dell´Ue per i controlli tecnici dei veicoli, ma al contempo lasciano agli Stati membri la facoltà di imporre regole più severe qualora lo ritengano opportuno. Contesto La normativa vigente dell´Ue in materia controlli tecnici dei veicoli, che stabilisce norme minime per i controlli dei veicoli, risale al 1977 e da allora è stata oggetto soltanto di aggiornamenti minori. È composta da tre atti legislativi principali: la direttiva 2009/40/Ce stabilisce norme minime per i controlli tecnici periodici dei veicoli a motore (si tratta dei controlli tecnici periodici dei veicoli prescritti dalla legge); la direttiva si applica ad autovetture, autobus, pullman, automezzi pesanti e rispettivi rimorchi, ma non a scooter e motociclette; la direttiva 2009/40/Ce è integrata dalla direttiva 2000/30/Ce, che stabilisce l´obbligo di controllare lo stato tecnico dei veicoli commerciali tra le diverse ispezioni periodiche (con controlli tecnici su strada). Si tratta di controlli supplementari su strada, effettuati in loco, per veicoli commerciali; la direttiva 1999/37/Ce relativa ai documenti di immatricolazione dei veicoli stabilisce i requisiti per il rilascio dei certificati di immatricolazione, il loro riconoscimento reciproco e l´armonizzazione del loro contenuto minimo.  
   
   
UE, SICUREZZA STRADALE: IL PACCHETTO SUI CONTROLLI TECNICI DEI VEICOLI A MOTORE — CONTROLLI PIÙ SEVERI PER SALVARE VITE  
 
 Bruxelles, 17 luglio 2012 - Che cos´è il nuovo pacchetto sui controlli tecnici dei veicoli a motore? · Il pacchetto sui controlli tecnici è composto da tre parti: controlli tecnici periodici, controlli tecnici su strada di veicoli commerciali, e immatricolazione di autoveicoli. · Ognuna di queste parti è trattata nel Memo che segue. · Controlli tecnici periodici: i principali miglioramenti · Le norme attuali: la direttiva 2009/40/Ce stabilisce norme minime per i controlli tecnici periodici dei veicoli a motore (si tratta dei controlli tecnici periodici dei veicoli prescritti dalla legge); la direttiva si applica ad autovetture, autobus, pullman, automezzi pesanti e rispettivi rimorchi, ma non a motoscooter e motociclette. · Nel quadro delle nuove proposte (cfr. La tabella che segue per una sintesi dei dettagli relativi ai conducenti privati): · 1. Il campo d´applicazione dei veicoli da controllare verrà esteso al gruppo degli utenti della strada a più alto rischio, i motocicli a due o tre ruote (moto e scooter) e ai rimorchi leggeri (sotto 3,5 tonnellate). Queste due categorie di veicoli sono attualmente escluse dall´obbligo dei controlli imposti dalla normativa Ue. · La proposta definisce inoltre i limiti del campo di applicazione delle esenzioni dai controlli che gli Stati membri potranno accordare a taluni veicoli, ad esempio i veicoli agricoli e alcuni veicoli che non sono utilizzati nel traffico tra Stati membri con una velocità massima di progetto inferiore a 40 km/h. · Tali esenzioni comprendono anche i veicoli di interesse storico, che sono stati ora definiti più precisamente. · 2. Per quanto riguarda la frequenza dei controlli sono da considerare due aspetti, età e chilometraggio annuo. Pertanto la frequenza dei controlli delle autovetture più vecchie verrà aumentata e i veicoli con elevato chilometraggio saranno soggetti a controlli annuali come già avviene per i taxi e le ambulanze. · Per alcune categorie di veicoli, l´attuale frequenza dei controlli periodici è considerata troppo bassa per garantire l´assenza di difetti. La proposta alza il minimo per la frequenza di controlli tecnici periodici per tre categorie di veicoli: · Autovetture il primo controllo dopo quattro anni, il secondo dopo due anni e successivamente annualmente (passaggio a 4-2-1 invece dell´attuale norma minima 4-2-2). · Le autovetture e i veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 tonnellate che raggiungono alla data del primo controllo (dopo quattro anni) un chilometraggio superiore a 160 000 km dovranno essere sottoposti a controlli annuali dopo il primo controllo (passaggio a 4-1-1 invece dell´attuale norma minima 4-2-2). · Modifiche per i conducenti privati per paese:
Nuovi controlli per i veicoli con frequenza 4 - 2 - 1 e modifiche per i conducenti privati
Periodicità attuale dei controlli*
Stati membri Autovetture Motocicli e motoscooter Modifiche per conducenti privati
Austria 3 - 2 - 1 1 - 1 - 1 Nessuna modifica prevista.
Belgio 4 - 1 - 1 Nessun controllo previsto Nessuna modifica per le autovetture; sarà introdotto un controllo per motocicli e motoscooter.
Bulgaria 3 - 2 - 1 Nessun controllo previsto Nessuna modifica per le autovetture; sarà introdotto un controllo per i motocicli e i motoscooter.
Cipro 4 - 2 - 2 Nessun controllo previsto Le autovetture più vecchie saranno sottoposte a controllo ogni anno; sarà introdotto un controllo per i motocicli e i motoscooter.
Repubblica ceca 4 - 2 - 2 4 - 2 - 2 Le autovetture più vecchie saranno sottoposte a controllo ogni anno; i motocicli e i motoscooter più vecchi saranno sottoposti a controllo ogni anno.
Danimarca 4 - 2 - 2 4 - 2 - 2 Le autovetture più vecchie saranno sottoposte a controllo ogni anno; i motocicli e i motoscooter più vecchi saranno sottoposti a controllo ogni anno.
Estonia 3 - 2 - 2 - 2- 1 3 - 2 - 2 - 2- 1 Il controllo, per autovetture, motocicli e motoscooter sarà ripetuto annualmente a decorrere dal sesto anno (invece del decimo anno).
Finlandia 3 - 2 - 1 Nessun controllo previsto Nessuna modifica per le autovetture; sarà introdotto un controllo per i motocicli e i motoscooter.
·
Francia 4 - 2 - 2 Nessun controllo previsto Le autovetture più vecchie saranno sottoposte a controllo ogni anno; sarà introdotto un controllo per i motocicli e i motoscooter.
Germania 3 - 2 - 2 2 - 2 - 2 Le autovetture più vecchie saranno sottoposte a controllo ogni anno; i motocicli e i motoscooter più vecchi saranno sottoposti a controllo ogni anno.
Grecia 4 - 2 - 2 Nessun controllo previsto Le autovetture più vecchie saranno sottoposte a controllo ogni anno; sarà introdotto un controllo per i motocicli e i motoscooter.
Ungheria 4 - 3 - 2 - 2 3 - 3 - 2 – 2°) Le autovetture più vecchie saranno sottoposte a controllo ogni anno; i motocicli più vecchi saranno sottoposti a controllo ogni anno e saranno introdotti controlli per i motoscooter.
Irlanda 4 - 2 - 2 Nessun controllo previsto Le autovetture più vecchie saranno sottoposte a controllo ogni anno; sarà introdotto un controllo per i motocicli e i motoscooter.
Italia 4 - 2 - 2 4 - 2 - 2 Le autovetture più vecchie saranno sottoposte a controllo ogni anno; i motocicli e i motoscooter più vecchi saranno sottoposti a controllo ogni anno.
Lettonia 1 - 1 - 1 1 - 1 – 1°) Nessuna modifica per autovetture e motocicli; saranno introdotti controlli per i motoscooter.
Lituania 3 - 2 - 2 1 - 1 - 1 Le autovetture più vecchie saranno sottoposte a controlliogni anno; nessuna modifica per motocicli e motoscooter.
Lussemburgo 3,5 - 1 - 1 3,5 - 1 - 1 Nessuna modifica prevista.
Malta 1 - 1 - 1 Nessun controllo previsto Nessuna modifica per le autovetture; sarà introdotto un controllo per i motocicli e i motoscooter.
Paesi Bassi 4 - 2 - 2 - 1 Nessun controllo previsto Il controllo per le autovetture sarà ripetuto annualmente a decorrere dal sesto anno (invece del nono anno); motocicli e motoscooter saranno sottoposti a controllo.
·
Polonia 3 - 2 - 1 3 - 2 - 1°) Nessuna modifica per autovetture e motocicli; saranno introdotti controlli per i motoscooter.
Portogallo 4 - 2 - 2 - 1 Nessun controllo previsto Il controllo per autovetture sarà ripetuto annualmente a decorrere dal sesto anno (invece del nono anno). Motocicli e motoscooter saranno sottoposti a controllo.
Romania 2 - 2 - 2 Nessun controllo previsto Le autovetture più vecchie saranno sottoposte a controllo ogni anno; sarà introdotto un controllo per i motocicli e i motoscooter.
Slovacchia 3 -1 - 1 4 - 2 - 2 Nessuna modifica per le autovetture; i motocicli e i motoscooter più vecchi saranno sottoposti a controllo ogni anno.
Slovenia 3 - 2 - 2 3 - 1 - 1 Nessuna modifica prevista.
Spagna 4 - 2 - 2 - 1 5 - 2 - 2 Il controllo per autovetture sarà ripetuto annualmente a decorrere dal sesto anno (invece del nono anno); i motocicli e i motoscooter più vecchi saranno sottoposti a controlli annui.
Svezia 3 - 2 - 1 4 - 2 - 2 Nessuna modifica per le autovetture; i motocicli e i motoscooter più vecchi saranno sottoposti a controllo ogni anno.
Regno Unito 3 - 1 - 1 3 - 1 - 1 Nessuna modifica prevista.
· *) Periodicità 4-2-1: il primo controllo dopo quattro anni, il successivo dopo due anni e in seguito ogni anno. · °) motoscooter attualmente non sottoposti a controlli. · 3. Le attrezzature da utilizzare per i controlli devono soddisfare alcuni requisiti minimi per un´efficace esecuzione dei metodi di controllo descritti. · La disponibilità e le caratteristiche delle attrezzature di controllo determinano la qualità del controllo tecnico. Attualmente, la normativa Ue non contiene disposizioni in materia di attrezzature di controllo. · Pertanto, la proposta comprende un elenco delle attrezzature richieste per il controllo tecnico periodico e le sue specifiche tecniche. · Si definisce un periodo transitorio in modo da consentire una graduale sostituzione delle attrezzature di controllo che non soddisfano le norme prescritte. · 4. Gli ispettori che eseguono il controllo tecnico devono possedere un certo livello di conoscenze e competenze ed essere adeguatamente formati. · Uno standard elevato di controllo tecnico richiede un livello altrettanto elevato di qualifiche e competenze del personale che effettua il controllo. La proposta introduce le aree di conoscenze che un candidato ad un posto di ispettore deve possedere, un sistema di formazione, compresa la formazione iniziale e una formazione periodica di aggiornamento e i settori che la formazione deve coprire. · Si definisce un periodo transitorio in modo da permettere una transizione graduale verso il sistema di formazione periodica del personale di controllo esistente. · 5. Le carenze individuate saranno valutate secondo norme comuni in relazione ai rischi connessi. · La valutazione sulle condizioni tecniche del veicolo dovrebbe essere armonizzata a livello Ue e affinché ciò sia possibile, le carenze rilevate dovrebbero essere valutate secondo una norma comune. A tal fine la Commissione ha adottato nel 2010 raccomandazioni per la valutazione dei difetti. Le raccomandazioni definiscono tre categorie di difetti (lievi, gravi e pericolosi) in base alle loro conseguenze per la sicurezza del veicolo e assegnano una o più di queste categorie ai possibili difetti elencati nella direttiva. · Tali norme relative alla valutazione dei difetti riscontrati e alla definizione delle categorie saranno ora introdotte nel regolamento. · 6. La garanzia di qualità del controllo tecnico svolto da organismi privati autorizzati sarà effettuata da una supervisione nazionale. · Si stabilisce l´obbligo, per gli Stati membri, di sorvegliare il funzionamento degli organismi di controllo e la qualità dei controlli effettuati dai suddetti organismi. · Per garantire che si mantenga nel tempo l´elevata qualità dei controlli, gli Stati membri sono tenuti a istituire un sistema di controllo della qualità che analizzi le procedure di autorizzazione, supervisione e revoca, sospensione o annullamento dell´autorizzazione, a effettuare i controlli tecnici. · 7. La registrazione delle letture del chilometraggio fornirà prove ufficiali per individuare eventuali falsificazioni del numero dei chilometri. · La proposta stabilisce regole chiare sulla qualità giuridica della falsificazione del contachilometri (chilometraggio). Con la registrazione delle letture del chilometraggio ad ogni controllo del veicolo, si gettano le basi per il rilevamento di manipolazioni del contachilometri. La conservazione di tali dati consentirà un controllo più efficace del chilometraggio e tali informazioni potranno essere utilizzate per un ulteriore uso transfrontaliero dopo che verrà completata l´interrelazione tra registri nazionali. · Controlli tecnici su strada dei veicoli commerciali: i principali miglioramenti · Le norme attuali: la direttiva 2009/40/Ce è integrata dalla direttiva 2000/30/Ce, che stabilisce l´obbligo di controllare lo stato tecnico dei veicoli commerciali tra i diversi controlli periodici (con controlli tecnici su strada). Si tratta di controlli supplementari su strada, effettuati in loco, per veicoli commerciali. · Nel quadro delle nuove proposte: · 1. La selezione dei veicoli dovrebbe essere basata sul profilo di rischio degli operatori e orientarsi verso imprese ad alto rischio per ridurre l´onere a carico degli operatori che mantengono i loro veicoli in modo corretto. La definizione dei profili di rischio si baserà sui risultati dei precedenti controlli tecnici e controlli su strada, tenendo conto del numero e della gravità delle carenze rilevate, e su un fattore temporale che darà maggiore importanza ai controlli recenti. · 2. Attualmente i controlli tecnici su strada si applicano ai veicoli commerciali di oltre 3,5 tonnellate. La proposta estende tale obbligo di controlli su strada aiveicoli commerciali leggeri (inferiori a 3,5 tonnellate), e ai loro rimorchi, in considerazione del fatto che tali veicoli sono utilizzati più frequentemente nei trasporti su strada. Essi non sono soggetti a determinati requisiti quali l´obbligo di formazione per i conducenti professionali o l´installazione di dispositivi di limitazione della velocità, il che causa un numero relativamente elevato di incidenti stradali che coinvolgono tali veicoli. · 3. Il numero di controlli tecnici su strada per anno e per Stato membro sarà collegato al numero di veicoli immatricolati a titolo commerciale per creare una più equa distribuzione dei controlli su strada tra gli Stati membri. · 4. I controlli tecnici su strada saranno effettuati con un´impostazione graduale. In primo luogo si procederà ad un controllo iniziale delle condizioni generali del veicolo e della sua documentazione, come i certificati di controllo tecnico o precedenti rapporti di controllo su strada. Un controllo su strada più dettagliatopuò essere effettuato sulla base dei risultati del controllo iniziale. Saranno effettuati controlli più approfonditi utilizzando un´unità di controllo mobile o un centro di controllo nelle immediate vicinanze. · 5. La fissazione del carico deve essere compresa nei controlli su strada. La fissazione inadeguata del carico è considerata un fattore che causa fino al 25% degli incidenti che coinvolgono autocarri. · 6. Un´armonizzazione delle norme per la valutazione delle carenze, e un livello delle conoscenze e delle competenze degli ispettori che effettuano i controlli su strada basato sui requisiti di controllo tecnico periodico e regolari attività di controllo concordate contribuiranno a evitare disparità di trattamento. · Immatricolazione dei veicoli: i principali miglioramenti · Le norme attuali: la direttiva 1999/37/Ce relativa ai documenti di immatricolazione dei veicoli stabilisce i requisiti per il rilascio dei certificati di immatricolazione, il loro riconoscimento reciproco e l´armonizzazione del loro contenuto minimo. · Nel quadro delle nuove proposte: · 1. I dati sui veicoli immatricolati saranno tenuti in registri elettronici nazionali. · 2. I dati tecnici provenienti dall´omologazione del veicolo, ma non necessariamente stampati sui documenti di immatricolazione, dovranno essere messi a disposizione dell´ispettore ai fini del controllo tecnico. · 3. Il regime di immatricolazione dei veicoli dovrebbe fornire un´applicazione effettiva dei controlli. · Principali fatti e cifre · Controlli tecnici per i veicoli più vecchi · Vi è una chiara correlazione tra la gravità degli incidenti e l´età dei veicoli coinvolti. Da prove empiriche risulta che, tra il quinto e il sesto anno, il numero di incidenti gravi (con morti) per guasti tecnici cresce sostanzialmente. · La sfida consiste nel garantire controlli tecnici per tali veicoli. · · La sfida consiste nel garantire un adeguato controllo tecnico dei veicoli di età superiore ai sei anni. · Controlli di motociclette e motoscooter · I motociclisti sono il gruppo di utenti della strada che presenta i rischi più elevati per la sicurezza, che inoltre contrasta con la generale tendenza alla riduzione del numero di morti con più di 4 500 persone uccise1 ogni anno. L´8% degli incidenti che coinvolgono motocicli sono causati o collegati a problemi tecnici. · · I conducenti di ciclomotori sono sovrarappresentati nel numero dei morti, con oltre 1 400 conducenti uccisi2, 500 dei quali sono giovani di età compresa tra 14 e 21 anni. Oltre 25 000 conducenti di ciclomotori sono stati gravemente feriti tra i quali quasi 9 000 sono giovani di età compresa tra 14 e 21 anni. · Accesso ai dati · Nel corso dei controlli tecnici e dei controlli su strada si raccoglie una quantità importante di dati relativi al veicolo e alle sue prestazioni. Tali dati potrebbero potenzialmente essere utilizzati dalle diverse autorità al fine di garantire il seguito del rilevamento di difetti, di organizzare controlli mirati, ma anche per migliorare le politiche del settore. Analogamente, il controllo tecnico e i controlli su strada sarebbero più efficaci se gli ispettori avessero accesso a informazioni complete sulla storia del veicolo e delle sue caratteristiche tecniche. Tale scambio di informazioni è inoltre fondamentale per quanto riguarda la lotta contro la frode del chilometraggio (contachilometri) connessa in particolare al mercato di seconda mano dell´Ue. · Prossime tappe · L´obiettivo principale delle misure proposte è aumentare la sicurezza stradale e contribuire all´obiettivo politico di riduzione degli incidenti stradali mortali del 50% entro il 20203. · Oltre 1 200 vite potrebbero essere salvate e oltre 36 000 incidenti potrebbero essere evitati4. · Il vantaggio economico per la società è stato stimato a oltre 5 600 milioni di euro. · Più specificamente le misure del pacchetto sui controlli tecnici hanno tre obiettivi immediati: · 1. Migliorare la protezione degli utenti vulnerabili della strada e in particolare dei giovani. · 2. Fornire un unico spazio europeo per i controlli tecnici basato su norme armonizzate per quanto riguarda controllo, attrezzature, qualifiche degli ispettori e valutazione dei difetti e sulla cooperazione tra Stati membri. · 3. Ridurre gli oneri amministrativi delle imprese di trasporto su strada che soddisfano i requisiti tecnici di sicurezza stradale. · Le proposte devono essere approvate dal Parlamento europeo e dagli Stati membri prima di diventare legge. · In una prospettiva a più lungo termine, una seconda fase consisterà nel mettere in atto un sistema armonizzato tra gli Stati membri di scambio di dati che colleghi le banche dati esistenti e consenta un accesso a tali dati a livello Ue a fini di controllo (ad esempio per verificare, in qualsiasi momento, l´esattezza dei dati del contachilometri attraverso la frontiera). · Tale accesso ai dati a livello Ue potrebbe quindi potenzialmente fornire anche un riconoscimento reciproco dei certificati di controllo tecnico, una volta che è stata raggiunta la necessaria armonizzazione dei controlli tecnici a livello europeo.
 
   
   
TERMINI IMERESE: RISOLTI I PROBLEMI DI ESODATI E CIGS INCONTRO AL MISE COL SOTTOSEGRETARIO DE VINCENTI E IL VICEMINISTRO MARTONE  
 
 Roma,17 luglio 2012 - Si è svolta ieri, presso il ministero dello Sviluppo Economico, una riunione sul sito di Termini Imerese. L’incontro, presieduto dal Sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, ha visto la presenza anche del viceministro al Lavoro Michel Martone. Hanno partecipato inoltre i dirigenti di Fiat e delle organizzazioni sindacali, i rappresentanti della Regione Sicilia e delle istituzioni territoriali. Gli esponenti governativi hanno illustrato ai presenti come, con il decreto sulla “Spending Review” (art. 22, comma 1, lettera A), sia stata data soluzione al problema dei cosiddetti esodati degli stabilimenti Fiat di Termini Imerese. Ciò – è stato sottolineato - consentirà anche di realizzare la condizione necessaria per il prolungamento al secondo anno della Cigs per tutti gli addetti degli stabilimenti. Per i lavoratori dell’indotto, è prevista una riunione - da tenersi prima della pausa estiva - dedicata al capitolo degli ammortizzatori sociali. Quanto al tema del futuro industriale di Termini Imerese, il ministero dello Sviluppo Economico ha già avviato un’ampia ricognizione di potenziali investitori con i quali verificare concrete disponibilità. In questo quadro, nei giorni scorsi si è svolto un incontro con alti dirigenti di Chery International, importante casa automobilistica cinese, per valutare l’ipotesi di una collaborazione non solo finanziaria, ma soprattutto gestionale. Entro la metà di settembre, il tavolo su Termini Imerese sarà convocato di nuovo per un aggiornamento complessivo.  
   
   
BOLZANO: GLI OVER 80 POSSONO RINNOVARE LA PATENTE PRESSO I DISTRETTI SANITARI  
 
Bolzano, 17 luglio 2012 - Reintrodotta la possibilità di effettuare la visita medica per il rinnovo della patente agli over 80 presso le sedi dei distretti sanitari comprensoriali. L’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, ricorda che dallo scorso mese di aprile i cittadini ultraottantenni che vogliano rinnovare la patente non devono più effettuare la visita a Bolzano, ma possono rivolgersi presso il loro distretto sanitario comprensoriale di riferimento. La modifica a questa procedura era stata introdotta due anni fa a livello nazionale ed aveva sollevato notevoli critiche per i disagi connessi con la necessità di recarsi sino nel capoluogo per effettuare la visita medica per il rinnovo della patente dopo l’ottantesimo anno d’età. A partire dal 7 aprile scorso questa modifica è stata abolita ed è stata quindi reintrodotta la procedura precedente che prevedeva appunto la possibilità di effettuare tali visite presso i medici dei distretti sanitari locali.  
   
   
DE TOMASO, TOSCANA E PIEMONTE CHIEDONO UNA RIUNIONE URGENTE AL MINISTERO  
 
Firenze, 17 luglio 2012 – La Toscana e la Regione Piemonte hanno chiesto la convocazione urgente di un tavolo ministeriale in cui affrontare ed analizzare la questione De Tomaso. “L’abbiamo richiesto per la prossima settimana” riferisce l’assessore al lavoro della Toscana, Gianfranco Simoncini, assieme alla collega del Piemonto Claudio Porchietto. “L’obiettivo del tavolo – chiariscono i due assessori – è verificare in primo luogo la copertura degli ammortizzatori sociali nel passaggio dalla crisi aziendale al fallimento della De Tomaso e in secondo luogo quello di analizzare, con le dovute cautele del caso, le prospettive future dei livelli occupazionali”.  
   
   
UNGHERIA, VGP COSTRUISCE STABILIMENTO PER FORNITORE AUDI  
 
Sofia, 17 luglio 2012 - La Vgp Park Gyor Kft., filiale ungherese della Vgp N.v., società belga operante nel settore edile, costruirà un capannone di 10.000 metri quadrati e uno stabilimento per il magazzinaggio nel parco industriale di Gyor (regione del Transdanubio Occidentale, contea di Gyor-moson-sopron). Il costo totale dell´investimento ammonterà a circa 5 milioni di euro. Secondo quanto affermato dall´amministratore della Vgp Park Gyor Kft, nello stabilimento produttivo darà l´avvio alla sua attività un fornitore importante della fabbrica Audi di Gyor. La Vgp ha acquistato nel 2008 un´area di 12 ettari nel parco industriale di Gyor, dove finora ha costruito uno stabilimento di 20.000 metri quadrati ed uno di 6.000. I lavori di costruzione del nuovo capannone, secondo le previsioni, saranno completati nel corso dei prossimi tre mesi ed il fornitore Audi potrà dare l´avvio alla produzione nel corso del 2012.  
   
   
PUGLIA: FIRMA IL PROTOCOLLO PER LA PIASTRA LOGISTICA DI BRINDISI  
 
Bari, 17 luglio 2012 - “Brindisi diventerà un pilastro del sistema logistico pugliese integrato alla rete ferroviaria”. Così l’assessore regionale alle infrastrutture strategiche e mobilità Guglielmo Minervini sintetizza il contenuto del Protocollo d´intesa firmato ieri a Brindisi con il sindaco Mimmo Consales, il presidente della Provincia Massimo Ferrarese e il presidente del consorzio Asi Marcello Rollo. “Il progetto ha due linee di intervento – spiega Minervini – La prima prevede la realizzazione del raccordo ferroviario e della nuova stazione merci per il collegamento della rete Asi alla rete Rfi nella zona retro portuale di Brindisi (Costa Morena)-via Archimede. Questo permetterà di portare fuori dalla città la movimentazione delle merci pericolose del petrolchimico che attualmente avviene nella stazione centrale. I treni partiranno dalla nuova stazione, non lontano dal nastro trasportatore, e senza alcuna manovra potranno raggiungere le destinazioni finali in tutta Italia”. L’innesto alla linea Fs-parco merci di Tuturano è già stato ammesso a finanziamento con un importo di 16,5 milioni di euro a carico dei fondi dell’Asse V del Po Fesr 2007-2013, cui si aggiungono circa 13 milioni dalle risorse liberate dal programma Pic Interreg Ii. “C’è poi un secondo intervento – aggiunge Minervini – che prevede la realizzazione della piattaforma logistica intermodale nell’Area Asi. In questo modo sarà possibile integrare il trasporto delle merci su gomma, prevalente nell’area, con quello su ferro creando importanti economie di scala per le imprese. Così come previsto nel programma Puglia corsara, offriamo una piattaforma logistica che servirà tutta l´area del Salento e si integrerà con l’hub di Taranto, che movimenta prevalentemente container. L´offerta di questi servizi e la possibilità di manipolare direttamente le merci che offrirà la piattaforma logistica eleverà la capacità competitiva di questo territorio”. Il primo stralcio del progetto della Piastra Logistica, del valore di circa 40 milioni di euro, è stato candidato dalla Regione Puglia a finanziamento nell’ambito delle risorse liberate attraverso il Pon trasporti del Ministero delle infrastrutture. “Dobbiamo farci trovare pronti – conclude Minervini - La differenza nei processi di sviluppo del territorio sta nella capacita immateriale di vedere nelle infrastrutture grandi obiettivi di sviluppo del territorio. La capacità di fare sistema che stiamo dimostrando questa mattina, è indispensabile per rende più celeri i tempi e la ricerca di risorse finanziarie. Non si tratta di un protocollo isolato, come governo regionale stiamo lavorando per integrare questi interventi sulle infrastrutture in un Patto per Brindisi, che abbia al suo interno progetti di riqualificazione urbanistica, di ricostruzione del suo rapporto con il mare e di attrattività turistica, che discuteremo presto con gli enti locali”.  
   
   
RIFORMA TPL, EMPOLI MANTERRÀ SEI LINEE URBANE E FORTE INTEGRAZIONE FERRO-GOMMA  
 
Firenze, 17 luglio 2012 - La riforma del trasporto pubblico locale ‘rivoluzionerà’ l’attuale sistema di tpl su gomma, ma grazie al lavoro di programmazione e revisione fatto da Regione ed enti locali il Circondario Empolese Valdelsa manterrà il 91,3% dei servizi attuali (2.100.000 km di percorrenze sui 2.300.000 km di oggi) e la città di Empoli conserverà tutte e sei le sue linee urbane (per un totale di 284.836,30 km di percorrenza dei bus e un costo di circa 771.900 euro, cui il Comune di Empoli contribuirà per circa 130mila). Empoli potrà inoltre contare su una forte integrazione ferro-gomma, visto che resterà la terza stazione della Toscana quanto a numero di treni che vi fermano (177 al giorno, con circa 8000 viaggiatori). “Davanti agli enormi tagli delle risorse destinate dallo Stato al tpl – ha spiegato l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao – abbiamo risposto non con dei tagli lineari, che avrebbero affossato definitivamente il servizio, ma lanciando una sfida, coinvolgendo tutte le amministrazioni locali in un grande lavoro progettuale per ridisegnare un nuovo trasporto pubblico. E’ stata una scrupolosa politica di spending review, avviata nel 2010, che ha portato ad un nuovo progetto di mobilità. Scommettiamo su un servizio innovativo e flessibile, che si adatti alle esigenze dei territori e degli utenti”. Il lavoro di concerto con gli enti locali ha portato alla firma, lo scorso 25 maggio, di un’intesa in cui Comuni, Province e Regione hanno messo nero su bianco le risorse destinate al nuovo tpl e le caratteristiche del nuovo servizio. “La progettualità è tornata in mano alle amministrazioni – ha spiegato Ceccobao – dato che in questo settore spesso i servizi si erano stratificati. Abbiamo puntato su una forte integrazione tra ferro e gomma e messo al primo posto le esigenze di studenti e lavoratori, pensando a progetti speciali per le aree a ‘domanda debole’”. “Di fronte al ridimensionamento delle risorse che lo Stato ha destinato al trasporto pubblico locale, il nostro obiettivo, a livello di circondario, è stato quello di razionalizzare il servizio senza rinunciare alla sua efficacia ed efficienza – dice Luciana Cappelli, sindaco di Empoli e presidente del Circondario Empolese Valdelsa – Nello specifico di Empoli, la nostra priorità è stata di salvaguardare il trasporto scolastico, fondamentale per una città che è meta di studenti da tutto il circondario e oltre. Allo stesso modo abbiamo voluto mantenere la funzionalità della circolare urbana, che collega i punti principali della città: l’ospedale, la stazione, il centro storico, la zona sportiva, Serravalle, il polo scolastico di via Sanzio”. “Il settore del trasporto pubblico locale su gomma si trova ad affrontare un periodo difficile -dice Dario Parrini, sindaco di Vinci e delegato del Circondario per le infrastrutture e i trasporti- e si è resa necessaria una profonda riorganizzazione del servizio per far fronte a un calo senza precedenti delle risorse messe a disposizione a livello statale. Il Circondario Empolese Valdelsa ha offerto alla Regione le sue approfondite conoscenze sui bisogni e le caratteristiche dell’utenza, maturate in questi anni di gestione autonoma del servizio, per arrivare a un ridisegno dello stesso che fosse il meno possibile penalizzante per i cittadini. Abbiamo dato la priorità agli studenti e ai lavoratori, e cercato un’integrazione forte, dove possibile, col trasporto su ferro. Crediamo molto nella bontà nel meccanismo della gara regionale unica e nella necessità che gli enti locali, sebbene non saranno più stazioni appaltanti, restino protagonisti della programmazione. Allo stesso tempo siamo consapevoli del fatto che le leve da azionare, anche per tutelare al meglio i lavoratori in una congiuntura senza dubbio preoccupante, sono di più tipi: servono non solo la riconfigurazione delle corse ma anche l’intensificazione della lotta all’evasione, razionalizzazioni e efficientamenti a livello aziendale, innovazioni delle modalità di erogazione del servizio. Ci auguriamo che la gara regionale si concluda quanto prima e che questa fase di transizione, davvero molto complicata da gestire, termini al più presto”. Scheda Tecnica: Ecco, in estrema sintesi, un riepilogo dei principali risultati raggiunti grazie all’Intesa che è stata firmata lo scorso 25 maggio da Province e Comuni dopo la seduta conclusiva della Conferenza regionale dei servizi: - garantita stabilità al sistema, salvato il trasporto pubblico locale. Un settore che rischiava il collasso è stato messo in sicurezza per i prossimi 9 anni con un grande sforzo della Regione Toscana e degli enti locali che, di fatto, si sostituiscono al Governo. - garantita una rete di 100 milioni di km, dunque solo leggermente inferiore a quella attuale di 108 milioni (il 94%). - garantite risorse per l’acquisto di circa 1000 nuovi bus. Ad oggi in Toscana circolano circa 3000 autobus, la cui età media è 12 anni. Grazie ai 30 milioni l’anno destinati dalla regione agli investiment in nuovi autobus, questa età media passerà da 12 ad 8 anni. Avere autobus nuovi porterà ad un notevole miglioramento nel comfort del viaggio ed anche ad una diminuzione del numero dei ritardi e delle soppressioni delle corse dovute al guasto dei mezzi. - garantiti da Regione ed enti locali 195 milioni di euro per i servizi. Questa cifra, che rappresenterà il corrispettivo destinato al gestore del servizio di tpl, è stata raggiunta sommando ai 160 milioni di euro all’anno messi a disposizione dalla Regione altri 35 milioni all’anno degli enti locali. La Regione ha aggiunto successivamente, a seguito della firma dell’intesa con i sindacati, altri 70 milioni in 9 anni destinati alla tutela dell’occupazione. – garantito un solo biglietto a tariffa integrata per autobus, tram, treni e traghetti. Sarà una novità che darà omogeneità ad un sistema fino ad oggi molto frazionato (sono 14 le diverse aziende che gestiscono il servizio di tpl via bus, cui si aggiungono biglietti diversi per treni, tram e traghetti). – garantito il mantenimento o addirittura un rafforzamento del livello attuale dei servizi nelle città (ad esempio a Siena, Arezzo e Grosseto il servizio sarà rafforzati ed aperto ai Comuni circostanti). - garantite le corse extraurbane utilizzate dai pendolari. - garatiti i livelli occupazionali, prevista la clausola sociale nel bando. Il problema occupazionale nel settore del tpl è dovuto a tagli nazionali, tuttavia la Toscana per tutelare i lavoratori inserirà nel bando per la futura gara europea ad ambito unico la previsione di riassorbimento da parte del nuovo gestore dei dipendenti delle attuali aziende di trasporto pubblico.  
   
   
PONTREMOLESE: SERVE UN’INIZIATIVA NAZIONALE PER RIDARE CENTRALITÀ ALL’OPERA  
 
Genova, 17 Luglio 2012 - Un’iniziativa di respiro nazionale che si svolga alla Spezia sul tema della Pontremolese, per ridare centralità all’opera e a cui invitare il Ministro Passera. E’ stata lanciata ieri mattina dall’assessore alle infrastrutture della Regione Liguria, Raffaella Paita a conclusione dell’incontro di aggiornamento sul corridoio intermodale Tirreno-brennero, svoltosi a Parma su invito del presidente della Provincia di Parma, Vincenzo Bernazzoli a cui hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore alle infrastrutture della Regione Emilia Romagna Alfredo Peri, i parlamentari emiliani e i referenti del Comune e dell’Autorità portuale della Spezia. “Dall’incontro – ha detto Paita – è emersa la preoccupazione di tutti circa il de-finanziamento della Parma-vicofertile e la necessità di rimettere al centro del dibattito la linea pontremolese”. L’assessore Paita ha sottolineato la volontà a livello ministeriale di reinserire la parte di finanziamento Parma-vicofertile e ridare centralità all’intera tratta Parma – Osteriazza , così come alla galleria di valico. “Un lavoro a livello nazionale – secondo Paita – che deve essere supportato da azioni anche a livello europeo, per far inserire l’opera nelle reti ten-t di rilevanza strategica, già portate avanti dalla Regione Liguria che richiedono però un uguale impegno anche da parte dei colleghi emiliani, toscani e veneti”. Una richiesta di completamento dell’infrastruttura che, secondo Paita, deve essere legata ai traffici portuali dello scalo spezzino, in netta crescita, e alla connessione con il sistema retro portuale sull’asse Tirreno Brennero.  
   
   
VIABILITÀ: FVG OPERE PER MIGLIORI LIVELLI DI SICUREZZA SU SR 56  
 
Trieste, 17 luglio 2012 - La sicurezza sulla strada regionale 56 Udine-gorizia è un obiettivo che la Regione sta perseguendo con la realizzazione di opere lungo tutto il suo asse, con particolare riferimento ai punti riconosciuti come critici. Il 14 luglio ha preso avvio avvio la realizzazione di una rotatoria che sostituirà l´impianto semaforico all´altezza di Lovaria- Pradamano, un´opera attesa dalla comunità locale, ma che risponde anche ai più generali criteri di sicurezza in un´area, alle porte di Udine, con notevole traffico anche commerciale. Lo ha rilevato l´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi, in occasione della posa della prima pietra di quest´opera, sottolineando che le opere in cantiere e in progetto sull´asse che da Udine porta verso Trieste e Gorizia ammontano a circa 50 milioni di euro. Sono scelte - ha ribadito l´assessore - che hanno trasformato la percorrenza dei flussi garantendo migliori livelli di sicurezza. L´intervento che ha preso avvio oggi ed ha un finanziamento complessivo di oltre due milioni di euro è stato deciso in base ad una analisi comune di Regione ed Enti locali e coinvolgendo le competenze del Commissario delegato per la A4 e di Friuli Venezia Giulia Strade. Il piano dei lavori, che prevede oltre alla rotatoria anche un sottopasso ciclo-pedonale, fissa l´ultimazione dell´opera entro la prima metà di febbraio 2013. A sottolineare l´importanza e l´attesa per quest´opera, la presenza di numerosi rappresentanti delle Amministrazioni locali, tra i quali il sindaco di Pradamano Gabriele Pitassi, l´assessore provinciale alle Infrastrutture Franco Mattiussi, accanto alla vicepresidente del Consiglio regionale Annamaria Menosso e al presidente di Fvg Strade Giorgio Santuz.  
   
   
TPL: SBLOCCATA REALIZZAZIONE TRAMVIA LEGGERA LATINA  
 
Roma, 17 luglio 2012 - Via libera alla tramvia leggera di Latina. La Giunta Polverini ha approvato la delibera che consente di sbloccare la realizzazione di una tramvia leggera di superficie fra Latina Scalo, Latina e i quartieri di Nuova Latina e Nascosa, collegando così le diverse zone della città con il resto della rete del trasporto pubblico locale. L´investimento complessivo dell´opera ammonta a 139,6 milioni di euro, in parte derivante da investimenti privati ed in parte da finanziamenti pubblici. "Un provvedimento che dimostra ancora una volta l´attenzione di questa amministrazione la territorio pontino - dichiara la presidente Renata Polverini - attraverso un´opera di utilità pubblica e attesa dai cittadini". Con questo provvedimento la Regione Lazio dimostra l´interesse alla realizzazione ed alla gestione dell´opera, in termini di indirizzo, autorizzando la società in house Cotral Spa ad assumere la gestione della tramvia leggera, diventandone proprietaria al termine della concessione trentennale. "Si tratta di un´opera di una indubbia utilità per i residenti di Latina e delle aree periferiche - aggiunge Lollobrigida - che potranno beneficiare di un collegamento diretto e veloce con Latina Scalo, dove si trova la stazione ferroviaria del capoluogo pontino, oltre a rappresentare un´occasione importante sul territorio in termini di investimenti".  
   
   
UN ALTRO TRENO RINNOVATO SUI BINARI DELL’EMILIA ROMAGNA OLTRE 500 POSTI A SEDERE PER UN COMFORT DI PRIMA CLASSE AL PREZZO DELLA SECONDA. SALGONO A 12 LE CARROZZE CHE TRENITALIA HA SOTTOPOSTO A RESTYLING DALL’INIZIO DELL’ANNO. ENTRO IL 2012 SARANNO 4 I CONVOGLI RISTRUTTURATI. INVESTIMENTO DI OLTRE 700 MILA EURO  
 
Ravenna, 17 luglio 2012 - Un altro treno rinnovato circola, dal 13 luglio, sui binari dell’Emilia Romagna. Dedicato in particolare ai collegamenti fra Bologna e Piacenza, Rimini e Ravenna, è stato presentato questa mattina nella stazione ravennate dal Direttore Regionale Emilia Romagna di Trenitalia, Davide Diversi. Sono 504 i posti a sedere, riservati ai passeggeri con biglietto di seconda classe, in 6 vetture del tipo media distanza sottoposte, nell’Impianto Manutenzione Corrente della Direzione regionale Emilia Romagna di Trenitalia, a interventi radicali che ne hanno migliorato significativamente il comfort e la gradevolezza. Entro il 2012 saranno 4 i convogli che Trenitalia sottoporrà a questo tipo di restyling, con un investimento di oltre 700 mila euro. Un altro treno con caratteristiche analoghe, il primo, era entrato in servizio a maggio. Pareti accuratamente levigate e ripellicolate per proteggerle dai graffiti, finestrini riverniciati, gradini di salita rivestiti in alluminio anodizzato antiscivolo, sono alcuni fra i principali interventi realizzati sull’esterno delle vetture. Ma è all’interno che la ristrutturazione produce gli effetti più significativi per i viaggiatori. Più luminosità e maggiore resistenza allo sporco e all’usura, grazie a pellicole bianche a soffitto, pavimenti in resina azzurra, nuovi colori alle pareti. Maggiore ariosità e utilizzo dello spazio con 84 nuovi sedili, dalle linee attente al comfort e rivestimenti in ecopelle. E ancora trattamento e riverniciatura di tavolini, portarifiuti, mancorrenti e sostegni. Completano l’intervento le toilette, rinnovate attraverso la sostituzione delle pareti in formica con altre in alluminio, migliore illuminazione interna e nuovi accessori. Allo studio anche un nuovo sistema a led per l’illuminazione delle carrozze, con vantaggi non solo estetici ma anche in termini di risparmio energetico e affidabilità. Tutte le vetture sottoposte a restyling vengono “lavorate” a Bologna. Per ottimizzare i tempi di fermo in officina, gli interventi sono svolti in concomitanza con la prevista revisione periodica delle carrozze. In questo modo occorrono circa 20 giorni per completare le operazioni. I dettagli dell’intervento in un video, pubblicato sul canale You Tube de Lafreccia.tv.  
   
   
MARCHE: PROSEGUONO I LAVORI DI ELETTRIFICAZIONE DELLA LINEA SAN BENEDETTO – ASCOLI INVESTIMENTO COMPLESSIVO 11,2 MILIONI DI EURO. DA SABATO 14 LUGLIO A SABATO 8 SETTEMBRE ALCUNI TRENI SOSTITUITI CON BUS  
 
 Ancona, 17 luglio 2012 Proseguono i lavori di elettrificazione della tratta San Benedetto del Toronto - Ascoli Piceno. La nuova linea elettrica si svilupperà per una lunghezza complessiva di circa 32 km interessando gli impianti ferroviari (binari di corsa e binari secondari) tra la stazione di Porto d’Ascoli fino e la stazione di Ascoli Piceno. Investimento di 11,2 milioni di euro cofinanziato dalla Regione Marche, Provincia di Ascoli Piceno e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs Italiane). Per consentire la realizzazione degli interventi, da sabato 14 luglio a sabato 8 settembre alcuni treni saranno sostituiti con autobus con tempi di viaggio di circa 60 minuti. I bus fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni e nei bivi stradali previsti dall’orario ufficiale. I tempi di viaggio e gli orari dei bus potranno variare in funzione del traffico. Informazioni disponibili anche nelle stazioni, nelle biglietterie, negli uffici informazioni e assistenza clienti.  
   
   
EX AIR TERMINAL, NTV: BENE L’ACCESSO DIRETTO AL TRENO  
 
Roma, 17 luglio 2012 - I Viaggiatori di Italo all’ex Air Terminal Ostiense potranno accedere direttamente al treno in pochi metri, senza alcun gradino o altri ostacoli. Anche se la “gabbia” rimane. Ntv prende atto con soddisfazione della decisione dell’Ursf, l’Ufficio che dirime le controversie tra il Gestore della rete e le imprese ferroviarie, e ringrazia il Sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e Trasporti Guido Improta per il suo personale impegno. Con una decisione salomonica l’Ursf ha infatti risolto il contenzioso sulla scandalosa cancellata all’ex Air Terminal dentro la quale era stata imprigionata Casa Italo, il centro di Servizio e accoglienza dei passeggeri. In sostanza, Ntv potrà ora gestire l’accesso e il controllo del collegamento pedonale che permetterà ai Viaggiatori di accedere al treno, direttamente dal marciapiede 15, senza dover sottoporsi alla tortuosa gimkana attraverso il sottopasso. L’accesso al treno sarà posizionato accanto a Casa Italo in collegamento con via G.benzoni. Risolto il problema lato Air Terminal, resta ancora molto da fare per riqualificare il sottopassaggio che porta alla metropolitana e la stazione sul lato di via dei Partigiani. Ntv auspica che anche questi problemi vengano risolti in tempi brevi.  
   
   
SPOLETO-CAMPELLO: FERROVIA IN ESERCIZIO ENTRO GIUGNO 2015  
 
Perugia, 17 luglio 2012 – Sarà in esercizio entro giugno 2015 il raddoppio della tratta ferroviaria Spoleto-campello sul Clitunno. Circa dieci chilometri di ferrovia, per la cui realizzazione saranno spesi 100 milioni di euro. Si avvia così a conclusione anche la vicenda di questo cantiere i cui lavori erano stati appaltati già nel 2002, ma che per una serie di vicissitudini fallimentari che hanno riguardato le ditte che si erano aggiudicate l’appalto, solo ora è stato effettuato il definitivo riappalto. Le caratteristiche tecniche dell’opera sono state illustrate il 13 luglio a Perugia, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, di Italfer, Maria Rita Lorenzetti, l’assessore regionale alle infrastrutture, Silvano Rometti, il direttore investimenti di Rfi, Marco Rettighieri e Andrea Borgia del Team Progetti sempre di Rfi. “Si tratta di un cantiere la cui importanza è particolarmente rilevante – ha affermato la presidente - da un punto di vista economico, ma soprattutto ai fini del miglioramento sia in termini di sicurezza che di qualità del collegamento ferroviario Orte-falconara. Non secondario poi l’aspetto relativo alla realizzazione dell’opera per ciò che riguarda tutela e salvaguardia dell’ambiente”. “Riteniamo la realizzazione del raddoppio di questo tratto della Orte-falconare strategico non solo ai fini della mobilità ferroviaria regionale, ma anche per quella nazionale. Aggiungiamo così un nuovo tassello al definitivo raddoppio di questa ferrovia che dovrà unire la dorsale adriatica con quella tirrenica, mettendo l’Umbria, nelle condizioni di intrecciarsi con le direttrici dell’alta velocità. Per questo abbiamo di recente definito una azione comune tra le cinque Regioni del centro Italia, affinché insieme si possa operare per rendere più moderni ed efficienti i collegamenti ferroviari, mettendo in relazione i due grandi corridoi di comunicazione con collegamenti trasversali. Per ciò che riguarda la nostra regione, ora dobbiamo lavorare per mettere in priorità il raddoppio dell’altro tratto, quello Terni-spoleto”. Per parte sua l’assessore Silvano Rometti ha sottolineato il significativo lavoro svolto in questi ultimi mesi da Regione, Rfi e Italfer per il riappalto dell’opera: “una buona amministrazione – ha detto Rometti – è quella che riesce a mandare avanti quei progetti finanziati e che per vicende giudiziarie e finanziarie sono costretti a vivere l’allungamento dei tempi di realizzazione. Ora finalmente i lavori possono essere avviati e conclusi nei tempi auspicati”. L’assessore Rometti ha colto l’occasione per ricordare come la Regione Umbria ed Rfi siano impegnate anche nella realizzazione di altri due importanti interventi: quelli relativi alla Stazione di Ponte San Giovanni-perugia (che migliorerà l’interconnessione tra Rfi e Ferrovia Centrale Umbra), ed alla Stazione di Terni. “Ora siamo nelle condizioni migliori – ha detto la presidente di Italfer, Maria Rita Lorenzetti – per poter portare a compimento i lavori del raddoppio della tratta Spoleto-campello. Un tratto di principale importanza di una arteria di collegamento strategica per l’Umbria, ma anche per l’intera rete ferroviaria nazionale. Certo, il vero ‘pezzo’ mancante è quello Terni-spoleto, ma per questo vi è già il progetto esecutivo. Ovviamente l’imponenza dell’investimento, circa 500 milioni di euro, al momento rappresenta una problematicità che tutti auspichiamo possa essere al più presto superata. E in questa direzione l’azione comune delle Regioni del centro Italia, sono certa, sarà di grande utilità affinché si possano reperire le risorse necessarie al finanziamento dell’opera”. “Il riavvio dei lavori sulla Orte – Falconara – ha detto Rettighieri di Rfi - sia in Umbria (Raddoppio tratta Spoleto-campello) sia nelle Marche (Raddoppio tratta Casteplanio – Montecarotto), evidenzia l’interesse di Rfi nel potenziamento di questa direttrice, soprattutto in un momento caratterizzato dalla limitata disponibilità di risorse. Tuttavia, per portare a completamento il raddoppio dell’intera linea, è necessario uno sforzo comune e coordinato delle Regioni interessate allo sviluppo di questa importante direttrice di traffico al fine di promuovere il reperimento dei finanziamenti necessari”. “La ripresa dei lavori sulla Spoleto-campello rappresenta un punto di partenza importante – ha affermato Borghi, sempre di Rfi - in quanto il raddoppio di questa tratta costituisce un nuovo tassello nel potenziamento della direttrice Orte – Falconara volto a migliorare i collegamenti tra le principali aree urbane della Ragione Umbria e i nodi della rete Av nonché a favorire l’integrazione con la rete di trasporto ferroviario locale (Ferrovia Centrale Umbra) e con gli altri sistemi di mobilità.” scheda raddoppio tratta spoleto-campello - “Il raddoppio della tratta Spoleto-campello rientra tra gli interventi di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) previsti sulla direttrice Orte – Falconara che unisce la dorsale Milano - Roma con la direttrice adriatica e costituisce l’asse portante del sistema ferroviario della regione, con 204 chilometri complessivi, di cui 126 in territorio umbro”. E’ quanto riferito durante l’incontro di stamani a Palazzo Donini, dal direttore Programmi Investimenti Direttrice Centro di Rete Ferroviaria Italiana, Marco Rettighieri e dall’ingegnere Andrea Borgia del Team Progetti Portafoglio “A”- di Rfi. Il progetto relativo al raddoppio della tratta Spoleto-campello è stato approvato nel 1999 in sede di Conferenza dei Servizi convocata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I lavori sono stati appaltati, nel 2002, alla Coop Costruttori e successivamente, nel 2005, ad Ati Cogel. Entrambi i rapporti sono stati rescissi per le inadempienze degli appaltatori. Di seguito è avvenuto un nuovo affidamento all’appaltatore Ati Tecnis con una consegna dei lavori a marzo 2012. Attualmente, sono in fase di conclusione le attività di cantierizzazione a cura del nuovo appaltatore. L’attivazione del raddoppio è prevista entro giugno 2015. L’importo complessivo dell’intervento è di 100,4 Mln di euro e ad oggi sono stati spesi 44,7 Mln di euro. L’investimento per il nuovo appalto è pari a 45,7 Mln di euro mentre la spesa prevista per il completamento degli interventi tecnologici ammonta a 10 Mln di euro. Saranno realizzati 9,7 km di linea a doppio binario con il rinnovamento dell’intera sede ferroviaria. Nell’ambito di questo grande progetto le opere più significative sono: la Galleria artificiale “San Giacomo”, lunga 3,5 km, il Sottovia in “Località Madonna di Lugo” (luce di 21 m), un Ponte su Fosso “Cortaccione” (luce di 12,7 m), il rifacimento del Ponte Canale “Fosso Fabbreria” (luce di 16,68 m)e opere di attraversamento del “Torrente Spina”. La fermata di Campello sarà completamente rimodernata con il rifacimento dei marciapiedi e la realizzazione di nuovo sottopasso pedonale. Progressivamente saranno eliminati anche i 4 passaggi a livello presenti nell’area dei lavori. Nella galleria di San Giacomo, in ottemperanza a quanto previsto nel Dm 25.10.2005 “Sicurezza nelle gallerie ferroviarie, saranno realizzati: piazzali di emergenza, posizionati in corrispondenza degli imbocchi per lo stazionamento dei mezzi di soccorso e dotati di piazzole per elisoccorso,moderni sistemi di illuminazione di emergenza, impianto idrico antincendio, impianto di messa a terra della linea di contatto, impianti di diffusione sonora, telefonia di emergenza e sistema di radio propagazione (rete Gsm-r). Un attento monitoraggio ambientale avrà lo scopo di tutelare il territorio e la popolazione residente. Continue rilevazioni in corso e post opera delle principali componenti ambientali (rumore, atmosfera, idrico sotterraneo) garantiranno l’ottemperanza alle prescrizioni ambientali impartite dagli Enti di tutela e dalla legislazione ambientale. Sono stati inoltre previsti importanti interventi di mitigazione ambientale come barriere antirumore di altezza compresa tra 2 e 5 m, per totali 2.276 m e interventi di tipo naturalistico(inerbimenti, impianti arbustivi e arborei).  
   
   
PORTO DI RAVENNA, NESSUN PASSAGGIO DI RISORSE DESTINATE A PARMA  
 
Bologna, 17 luglio 2012 – I fondi originariamente destinati al metrò di Parma nulla hanno a che fare con risorse destinate ad interventi al Porto di Ravenna. Lo precisa l’Assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri, che interviene dopo la diffusione di alcune notizie di stampa che pare vogliano accreditare la tesi secondo la quale vi sarebbe un passaggio di risorse tra gli stanziamenti originariamente destinati al metrò di Parma (progetto poi revocato) e interventi previsti per il Porto di Ravenna. “Il Cipe ha già destinato risorse al Porto di Ravenna – spiega Peri – Risorse già contenute su altri capitoli di spesa che nulla hanno a che fare con Parma e che erano già previste nell’intesa Stato-regione Emilia-romagna. I 70 milioni di euro assegnati a Parma per altri progetti sono confermati”. “Gli altri 70 milioni di euro previsti in origine per il metrò di Parma – conclude Peri – e ancora giacenti presso il Ministero delle Infrastrutture, dovrebbero essere in futuro destinate al porto di Ravenna, ma sono da considerarsi risorge aggiuntive rispetto all’attuale stanziamento pari a 60 milioni”  
   
   
"PROGETTOMARE" : SVILUPPARE ECONOMIA DEL MARE, DAL FRIULI VENEZIA GIULIA UN ESEMPIO DA SEGUIRE"  
 
Cagliari, 17 Luglio 2012 - "Un modello decisamente interessante, soprattutto per la Sardegna, che finora, nonostante le sue peculiarità, non ha adeguatamente sviluppato le potenzialità offerte dal mare". E´ il commento dell´assessore del Lavoro, Antonello Liori, dopo l´incontro avuto a Trieste con l´assessore regionale del lavoro del Friuli Venezia Giulia, Angela Brandi, e la direttrice dell´Enaip Fvg, Paola Stuparich, che hanno presentato "Progettomare", il polo formativo per lo sviluppo dell´economia del mare avviato nel 2009 su iniziativa della Regione. "Progettomare" ha l´obiettivo di promuovere e realizzare attività di formazione rivolte a chi opera nei settori legati all´economia del mare, in primo luogo cantieristica e nautica. Intercettando le nuove tendenze, attivando un continuo processo di diffusione delle conoscenze, promuovendo l´innovazione al fine di rendere il territorio un centro di attrazione per i segmenti di riferimento. Un´iniziativa finanziata dal Fondo sociale europeo con circa 5 milioni di euro per tre anni di attività, in collaborazione con le università di Udine e Trieste, enti di ricerca, imprese ed associazioni di categoria, con Enaip Friuli Venezia Giulia nel ruolo di capofila. "Un´esperienza che potrebbe essere replicata in Sardegna, dove il mare è stato finora trascurato come fonte di occupazione e come prospettiva di sviluppo - ha sottolineato l´assessore Liori, accompagnato nella visita dal presidente regionale delle Acli Sardegna, Ottavio Sanna - Un modello virtuoso da valutare per la possibilità di generare un´offerta formativa articolata, in grado di rafforzare le competenze dei professionisti del mare, ricercando il migliore abbinamento tra abilità professionali e necessità del mercato. Un modo di pensare la formazione legandola al mondo produttivo, così da farla diventare un importante volano per l´occupazione."