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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Luglio 2012
ANTITRUST: LA COMMISSIONE EUROPEA INVIA COMUNICAZIONE DEGLI ADDEBITI A PRESUNTI PARTECIPANTI IN UN CARTELLO NEL SETTORE DEI GAMBERETTI DEL MARE DEL NORD  
 
La Commissione europea ha informato quattro commercianti di gamberetti del mare del Nord della sua posizione preliminare che essi possono aver violato le regole antitrust che vietano i cartelli. La Commissione teme che queste aziende possono essere accordate per fissare i prezzi e ripartire i mercati e clienti, almeno nei Paesi Bassi, Germania, Francia e Belgio l´invio di una comunicazione degli addebiti non pregiudica l´esito finale dell´indagine. Nel marzo 2009, la Commissione ha effettuato ispezioni a sorpresa nei locali di un certo numero di produttori di gamberetti del Mare del Nord (vediMemo/09/142 ). La Commissione non rivelare il nome delle aziende in questa fase in quanto rispetta i diritti della difesa e della presunzione di innocenza. L´indagine riguarda il settore alimentare, che è stato identificato come un settore prioritario per l´azione di entrambe le autorità garanti della concorrenza in Europa e la Commissione europea al fine di garantire che i mercati alimentari lavorare per fornitori e consumatori (vedi Ip/12/502 ).  
   
   
BOLZANO, AGLI EUROPARLAMENTARI: TUTELARE L´AGRICOLTURA DI MONTAGNA  
 
Considerare le particolarità dell’agricoltura di montagna con la previsione di misure specifiche nella riforma della politica agricola europea, così da salvaguardare le tante piccole imprese contadine: su questa raccomandazione hanno insistito il presidente della Provincia Luis Durnwalder e l’assessore Hans Berger incontrando una delegazione della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo, attualmente in visita in Alto Adige su iniziativa dell’europarlamentare altoatesino Herbert Dorfmann. Dopo la pausa estiva, a livello di Ue si lavorerà alla ricerca di compromessi sulle proposte di riforma della politica agricola comune dopo il 2013. Per far conoscere da vicino le particolarità e le difficoltà dell’agricoltura di montagna, datta di piccole aziende familiari e di lavoro in condizioni disagiate, l’europarlamentare altoatesino Herbert Dorfmann ha promosso la visita in Alto Adige di una delegazione della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo. Gli ospiti hanno incontrato anche l’assessore all’agricoltura Hans Berger e, ieri sera (12 luglio) a Bressanone, Luis Durnwalder. Il Presidente della Giunta provinciale ha ricordato che la maggioranza delle circa 11mila aziende agricole in Alto Adige ha una struttura di dimensioni ridotte: il 19% coltiva una superficie tra i 2 e i 5 ettari mentre complessivamente il 62% delle imprese agricole locali ha una superficie complessiva inferiore ai 10 ettari. Durnwalder ha ribadito tra l’altro l’esigenza di "salvaguardare con misure ad hoc la competitività delle aree svantaggiate se si vuole attuare in pieno la strategia Europa 2020, che punta sulla conoscenza, sull’innovazione, su un’economia più flessibile e più attenta alle risorse rinnovabili." In concreto, nella riforma Ue dopo il 2013 la Provincia di Bolzano auspica di trovare misure di riequilibrio per i disagi nelle zone montane attraverso una compensazione nei pagamenti diretti, incentivi alla cooperazione tra turismo, agricoltura e commercio per mantenere concorrenziali le aree rurali, infine l’eliminazione delle limitazioni agli investimenti delle piccole e medie imprese nei settori della lavorazione e della commercializzazione.  
   
   
AGRICOLTURA IN SARDEGNA, IMU, L´ASSESSORATO INDIVIDUA ALTRE 45 ZONE SVANTAGGIATE CHE SI AGGIUNGONO ALLE ESISTENTI  
 
Cagliari - L´assessore dell´Agricoltura Oscar Cherchi ha firmato il decreto che individua i 45 comuni ricadenti in aree svantaggiate che si aggiungono a quelli montani e collinari già esenti dall´applicazione dell´Imu. Di fatto si estende lo status di area svantaggiata alla totalità dei comuni della Sardegna ad eccezione della città di Cagliari. Sono 12 in provincia di Oristano, 12 in provincia di Cagliari, 7 nel Medio Campidano, 10 a Sassari, 3 a Olbia-tempio e 1 a Nuoro. La regione Sardegna si oppone così all´applicazione dell´Imu in agricoltura che, "in un momento così difficile, - afferma l´assessore - rischia di diventare la goccia che fa traboccare il vaso. E´ un comparto vitale per l´intera economia isolana". La Giunta Regionale lo scorso mese di giugno ha deliberato di affidare all’Assessorato dell´Agricoltura, su proposta dello stesso assessore Oscar Cherchi, l´individuazione esatta e i criteri di classificazione delle aree agricole che possano essere definite montane, di collina o svantaggiate. "Era necessario, - spiega l’assessore - aggiornare l’elenco ed arrivare in tempi brevi ad una esatta localizzazione di queste aree per poi intervenire sul Governo nazionale con dati oggettivi che dimostrino che l´imposta municipale unica, la famigerata Imu, potrebbe rappresentare il colpo di grazia per le imprese agricole sarde. Nella nostra regione porterebbe alla chiusura di un gran numero di aziende, aumentando nel contempo la disoccupazione e la desertificazione dei territori. Non siamo alla ricerca di un escamotage per non pagare una tassa che, se nel resto d’Italia può essere definita insopportabile ma necessaria, in Sardegna significherebbe la grave accentuazione di una crisi già allarmante. Vogliamo invece il giusto riconoscimento della particolarità del nostro territorio nell’estremo tentativo di evitare un tragico naufragio della risorsa agricola. L’agricoltura sarda è già alle prese con problemi endemici che si traducono purtroppo in una minore redditività per ettaro rispetto alle altre regioni’. L´analisi del territorio contenuta nel Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 evidenzia la prevalenza in Sardegna delle zone ad agricoltura estensiva rispetto a quella intensiva. La aree con problemi complessivi di sviluppo interessano oltre l’80% del territorio regionale. Queste aree presentano caratteristiche orografiche e climatiche tali da determinare, nel loro insieme, condizioni di forte svantaggio per le aziende agricole ricadenti in quei territori. "In molte zone dell’isola - conclude l´assessore - non c’è la possibilità di avere l´energia elettrica e servono costosi generatori. Altre zone agricole sono difficili da raggiungere perché mancano le strade rurali. Queste difficoltà concorrono a determinare l’abbandono delle attività agricole, e causano squilibri di natura sociale ed effetti negativi sull’ambiente. L´abbandono del suolo dagli agricoltori, porterebbe anche conseguenze ambientali negative in termini di riduzione della biodiversità, aumento dei fenomeni di erosione e di dissesto idrogeologico, oltre che di squilibri territoriali di natura socio-economica. È necessario, pertanto, incentivare gli operatori a mantenere la loro attività sul territorio’.  
   
   
L’UTILIZZO DEGLI SCARTI DEL SETTORE VITIVINICOLO PER PRODURRE ENERGIA MERCOLEDÌ 18 LUGLIO AVERONA  
 
 Fra le eccellenze internazionali del Veneto c’è la produzione vitivinicola con prodotti che hanno ormai conquistato i mercati di tutto il mondo quali, ad esempio, l’Amarone e il Prosecco. Vi è però un’altra valenza riconducibile a questo settore: le potenzialità degli scarti vitivinicoli per produrre energia “green”, anche ad integrazione di altre sorgenti rinnovabili. Pure in questo caso si può parlare di una ricchezza che può essere valorizzata maggiormente, soprattutto alla luce della quantità di materiale che potrebbe trasformarsi in energia pulita dando vita ad una filiera a impatto zero. Da qui il convegno “L’utilizzo degli scarti del settore vitivinicolo per la produzione di energia ed integrazione con altre sorgenti rinnovabili”, in programma alla Camera di Commercio di Verona (C.so Porta Nuova, 96) mercoledì 18 luglio dalle ore 10.00. L’appuntamento s’inserisce nel progetto europeo "Gbe Factory: edifici industriali e commerciali di seconda generazione. Le fonti rinnovabili al servizio della competitività e dell’ambiente” di cui Unioncamere del Veneto è capofila. Il convegno si configura come una proficua occasione per valutare le opportunità che offrono il mercato e le istituzioni in tema di energie rinnovabili e come declinarle attivamente al settore vitivinicolo. L’appuntamento sarà aperto dai saluti di Gianni Tortella, direttore di Verona Innovazione, e dalla presentazione del progetto Gbe Factory da parte di Ludovica Munari, Unioncamere del Veneto-eurosportello. Saranno poi approfonditi i quadri normativi per l’utilizzo dei sottoprodotti della vinificazione e della distillazione a cura di Veneto Agricoltura- Federico Correale, mentre le opportunità per le aziende sull’uso delle biomasse residuali nella filiera vitivinicola saranno illustrate dall’Enea, Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie. Sarà inoltre proposto un focus sulla convenienza degli investimenti in questo settore, specie alla luce del nuovo conto energia (Michele Fedrigo, Unicredit Leasing), cui seguirà un case history: le Cantine Masi di Verona infatti hanno realizzato un’integrazione degli investimenti in energie rinnovabili con i processi aziendali di produzione del vino. A conclusione verrà illustrata la modalità per recuperare energia dagli scarti di cantina attraverso la co-digestione anaerobica di fecce e fanghi di depurazione, intervento a cura del professor Davide Bolzonella della facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali dell’Università di Verona.  
   
   
FILIERA CORTA, TOSCANA: ASSEGNATI 925 MILA EURO PER MERCATI, SPACCI E NUOVE INIZIATIVE SETTE MERCATI DEI PRODUTTORI CON ORGANIZZAZIONE DI EVENTI MENSILI, QUATTORDICI SPACCI LOCALI SULL’ESEMPIO DEI FARMER’S MARKET AMERICANI, DODICI PROGETTI SPECIALI INNOVATIVI  
 
 Firenze - Sette mercati dei produttori con organizzazione di eventi mensili, quattordici spacci locali sull’esempio dei farmer’s market americani, dodici progetti speciali innovativi. Sono questi i progetti finanziati e assegnati a 33 dei 52 Comuni che avevano presentato domanda nel marzo 2012 sul bando regionale a sostegno della filiera corta dei prodotti agroalimentari. La graduatoria – che sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana del 18 luglio prossimo (parte Iii Burt n.29) – vede assegnare 375 mila 400 euro per l’anno 2011, e ulteriori 550 mila euro provenienti dalle risorse 2012, per un totale di 925 mila euro. “La scelta di sostenere la filiera corta e di valorizzare i prodotti locali della Toscana è per noi una scelta strategica – ha detto l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori. Pur in una annata difficile come questa, la Regione ha destinato una cifra importante del suo bilancio, quasi un milione di euro, con l’obiettivo di valorizzare qualità e tipicità dei prodotti, favorire lo sviluppo sostenibile del sistema rurale, recuperare il legame con la diversità territoriale, l’integrazione tra agricoltura e l’ambiente, la salvaguardia delle biodiversità e garantire il consumatore sulla tracciabilità e salubrità delle produzioni. Questo bando, insieme ai precedenti 3, – ha concluso Salvadori – contribuisce a salvaguardare la nostra economia locale e il nostro territorio con ottimi risultati: circa 3.000 aziende agricole e circa 1.500 aziende di altri settori sono infatti coinvolte nel movimento di vendita diretta dei loro prodotti.” Con questa azione la Regione Toscana ha finanziato le azioni previste dal Progetto regionale Filiera corta. Sono stati ridotti i massimali di contributo per le tipologie di progetto per poter dare la possibilità a più Comuni di avviare le iniziative. In futuro i progetti più meritevoli potranno vedersi riconosciuto anche ulteriori risorse. In particolare la graduatoria ha premiato: 7 Mercati dei produttori: eventi periodici locali all’aperto (almeno una volta al mese) per la vendita diretta di prodotti di qualità e di prodotti locali riservati ai produttori della zona interessata; 14 Spacci locali: punti di vendita diretta in sede fissa gestiti in forma associata da imprenditori agricoli sull’esempio dei farmer’s market americani al fine di promuovere e consolidare la realizzazione di punti di vendita diretta di prodotti locali aperti nella forma di un vero e proprio negozio dove gli agricoltori vendono singolarmente i loro prodotti; 12 Progetti speciali: realizzazione di progetti pilota a carattere regionale che abbiano particolari caratteri di rilievo promozionale e che si distinguono per l’innovazione e la sperimentazione di nuove forme di vendita diretta, promozione e comunicazione o che siano rivolte a risolvere problemi e emergenze locali.  
   
   
AOSTA, FENOMENO DI DEFOGLIAZIONE CAUSATO DA UN INSETTO IN ZONA BOSCATA TRA GRESSAN E AYMAVILLES L’ATTACCO SI RISOLVERA’ SENZA GRAVI CONSEGUENZE  
 
L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali comunica che è in corso di monitoraggio, da parte del Corpo Forestale della Valle d’Aosta, un fenomeno di defogliazione, con evidenti arrossamenti degli alberi, nelle pinete situate tra i comuni di Gressan, Jovençan e Aymavilles, su una superficie forestale stimata in circa 100 ettari. La causa di tale evento è da attribuire a un insetto defogliatore denominato lide dei pini (Acantholyda posticalis), un imenottero le cui larve si nutrono degli aghi dei pini, responsabile di attacchi già verificatisi in passato, nel periodo compreso tra il 1973 e il 1997. La fase di defogliazione delle piante è attualmente conclusa, dato che le larve hanno ultimato la loro fase di nutrizione. I danni al patrimonio forestale dovrebbero essere limitati in quanto, con la prossima primavera, la maggior parte delle piante defogliate si riprenderà senza particolari problemi.  
   
   
AGRICOLTURA: DA REGIONE SICILIA 1 MLN PER VENDITA DIRETTA NEI MERCATI  
 
Palermo - L´assessorato alle Risorse agricole e alimentari della Regione siciliana rilascera´ contributi per 1 milione di euro a societa´ e consorzi per la vendita diretta di prodotti agricoli nei mercati che si trovano su aree private o in concessione, cosi´ come prevede la legge regionale 25 del 2011 per 1o sviluppo della pesca e dell´agricoltura in Sicilia, in particolare l´articolo 10. "Le risorse - ha detto l´assessore al ramo Francesco Aiello - puntano alla crescita dell´attivita´ commerciale diretta degli imprenditori agricoli associati per soddisfare e stimolare l´acquisto e il consumo di alimenti strettamente legati al territorio di origine. Da una parte prevediamo di incrementare il reddito dei produttori primari con la vendita diretta dei prodotti locali di qualita´, dall´altra, una vota stabilito un rapporto fiduciario tra venditore e acquirente, migliorera´ la stessa qualita´ e salubrita´ dei cibi venduti". Potranno accedere ai contributi gli imprenditori agricoli, riuniti in forma consortile o societaria, che intendono esercitare la vendita diretta in strutture fisse (mercati) su aree private o ricevute in concessione. L´intervento regionale prevede contributi a fondo perduto, pari al 75 per cento della spesa ammessa al finanziamento, erogati in regime de minimis. Le domande di aiuto dovranno essere presentate entro le ore 13 del 21 settembre 2012, a partire dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. Ulteriori informazioni saranno disponibili sui siti istituzionali dell´assessorato alle Risorse agricole e alimentari.  
   
   
CONSORZIO SALUMI DOP PIACENTINI: COPPA E PANCETTA IN CRESCITA DEL 3-4%  
 
Piacenza - Dal Consorzio Salumi Dop Piacentini arrivano segnali positivi: la produzione e il consumo di coppa e pancetta nel 2011 sono cresciuti del 3-4 percento, mentre si rileva stabile il dato del salame. Questi i dati comunicati nell’Assemblea del Consorzio tenutasi a La Faggiola di Gariga (Pc), lo scorso 6 luglio, dove i rappresentati del Consorzio Salumi Tipici Piacentini e del Consorzio Salumi Dop Piacentini si sono confrontati sullo stato del comparto. “L’aumento del 3-4% della coppa piacentina Dop e del salame piacentino Dop è molto confortante soprattutto in un momento di crisi economica e rileva il consistente il consistente livello di qualità raggiunto. I nostri prodotti sono posizionati molto bene anche nella distribuzione con molti punti vendita di qualità” ha affermato Antonio Grossetti, Presidente del Consorzio Salumi Dop piacentini. Fondamentale l’attività di vigilanza per la protezione delle Dop. “Il piano di tutela del marchio Dop è una fondamentale azione a garanzia del nostro prodotto e del nostro lavoro, la cui azione si esplica presso tutte le sedi interessate (salumifici, punti vendita, Gdo, dettaglianti e ristorazione), tramite un ispettore appositamente nominato dal Consorzio. Questa attività ha già prodotto risultati significativi : 592 punti di vendita visitati. L’autenticità dei prodotti Dop è stata verificata attraverso il riscontro di un idoneo sistema di etichettatura applicato al salume stesso, ed in alcuni casi, tramite la visura della fattura in conformità alle norme vigenti” ha concluso Grossetti. “Il nostro compito, al di là del costante successo di mercato che caratterizza i nostri Dop, è quello di far conoscere adeguatamente la qualità della nostra salumeria tradizionale, 7 prodotti di elevata tradizione territoriale (salame gentile, bricioloni, cicciolata, cappello del prete, lardo, salame da cotta, culatello), che confermano la valenza produttiva dei nostri soci, un “parterre” di qualità che esalta la cultura agro-alimentare del piacentino in vista di Expo 2015. Bisogna insomma attrezzarsi a raccontare la nostra storia” ha affermato Roberto Belli, Presidente del Consorzio Salumi Tipici Piacentini. I Consorzi Il Consorzio Salumi Tipici Piacentini tutela e difende i prodotti tradizionali della salumeria piacentina riconosciuti nell´elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Emilia Romagna: lardo, culatello, salame gentile, cappello del prete, salame da cuocere, cicciolata o ciccioli piacentini, ciccioli sbricioloni e raggruppa 15 aziende. Il Consorzio Salumi Dop Piacentini, tutela, difende, promuove e valorizza le tre Dop: coppa piacentina, pancetta piacentina e salame piacentino a cui sono associate 15 aziende certificate. I Tre Salumi Dop Piacentini La Coppa Piacentina è un prodotto di salumeria ricavato dai muscoli cervicali, perfettamente dissanguati, della regione superiore dei suini, con un peso minimo non inferiore ai 2,5 chilogrammi e tagliata alla quarta costola. Il tempo di stagionatura si protrae per un periodo minimo di 6 mesi dalla data della salatura. Di forma cilindrica, leggermente più sottile alle estremità grazie al procedimento di rifilatura del grasso e di qualche sottile pezzo di carne cui viene sottoposta, si mostra, al taglio, di colore rosso inframmezzato di bianco rosato delle parti marezzate. La consistenza è compatta, non elastica. Il profumo è dolce e caratteristico dei salumi stagionati, il gusto dolce e delicato si affina con il procedere della maturazione. Per produrre la Pancetta Piacentina si utilizza la parte centrale del grasso di copertura della mezzena del suino, che va dalla regione retrosternale a quella inguinale e comprende la sola parte laterale delle mammelle. Rappresenta uno dei tagli adiposi del suino e viene isolato lungo la linea di sezionatura sotto forma di pancettone, che comprende la pancetta vera e propria, la porzione di sottospalla e il piano del prosciutto. Richiede una salagione rigorosamente a secco; dopo un periodo di asciugatura e una stagionatura minima di due mesi, è pronta per il consumo. Si presenta di forma cilindrica, di peso variabile tra i 5 e gli 8 chilogrammi. Le fette, di colore rosso intenso alternato al bianco delle parti grasse, dal profumo dolce, gradevole, lievemente speziato, hanno un gusto invitante, al contempo dolce e sapido. Da carni magre suine con una bassa aggiunta di grasso si ricava il Salame Piacentino. Per la parte magra i tagli di carne sono tutti al di fuori della pancetta, mentre per la parte grassa vengono utilizzati lardo, gola, parti di pancetta prive di grasso molle. Il Salame Piacentino richiede una stagionatura minima di 45 giorni. Di formato cilindrico, di peso non superiore al chilo e non inferiore ai 400 grammi, si presenta al taglio di colore rosso vivo con lenticelle di grasso di colore bianco rosato. Sapore dolce e delicato, l´aroma fragrante e caratteristico, strettamente condizionato dal periodo di stagionatura.  
   
   
TRENTO - FORMAZIONE ENOGASTRONOMICA CON "L´ARTE DELL´INTAGLIO"  
 
La formazione enogastronomica de "Il Piacere del Gusto" - corsi per la cultura enogastronomica proposti da Accademia d´Impresa, Azienda speciale della Camera di Commercio di Trento - riprende a settembre con "L´arte dell´intaglio", un corso in programma a Trento a Palazzo Trautmannsdorf rivolto a tutti coloro che amano curare, oltre alla buona riuscita gastronomica di un piatto, anche la sua parte estetica. Il programma Martedì 25 settembre 2012 | 15.00 - 18.00 Lavorazione dei ravanelli con la creazione di 7 fiori. Mercoledì 26 settembre 2012 | 15.00 - 18.00 Lavorazioni con carote e zucchine, creazione di fiori con pomodori, porri, limoni, rape e patate. Martedì 2 ottobre 2012 | 15.00 - 18.00 Spunti decorativi per piatti con frutta e verdura. Mercoledì 3 ottobre 2012 | 15.00 - 18.00 Decorazioni alternative: melone e anguria come centro tavola. Elaborazione di decorazioni con il daikon. Docente Sergio Barzetti Chef di professione, svolge mansioni di chef sperimentale presso la rivista La Cucina Italiana, insegnante presso l’istituto alberghiero De Filippi di Varese, consulente di importanti aziende del settore enogastronomico Accademia d´Impresa, Azienda speciale della Camera di Commercio di Trento, e-mail: formazione.Continua@accademiadimpresa.it    
   
   
PESCA: FEDERCOOPESCA, NASCE CONSORZIO PER PROMUOVERE TONNO ROSSO ITALIANO  
 
 Il tonno rosso made in Italy ha da oggi il suo consorzio per la valorizzazione e la promozione. Si chiama “Mare nostrum tuna” ed ha sede a Salerno. Lo rende noto la Federcoopesca-confcooperative che fornisce i dettagli della neonata organizzazione a cui aderiranno per il momento nove delle dodici imbarcazioni nazionali autorizzate alla pesca con la circuizione, che detengono il 70% della quota italiana assegnata a questo mestiere. Con il tempo, precisa l’associazione, si punta a coinvolgere la totalità degli operatori italiani con questo sistema di cattura. Il presidente della Federcoopesca Massimo Coccia saluta con soddisfazione questa iniziativa perché “quello dei consorzi è un modello da seguire per poter tutelare il frutto del proprio lavoro e dare quel valore in più alle produzione, di cui l’economia ittica sente fortemente il bisogno”.  
   
   
UMBRIA: CONVOCA TAVOLO VERDE PER AGRITURISMI E IRRIGAZIONE  
 
 Perugia - "Gli agriturismi nell´economia umbra rivestono una grande importanza, visto che propongono un´offerta ricettiva che lega ambiente e turismo, in pieno rispetto della vocazione del territorio. E proprio per la loro ottimizzazione la Regione Umbria ha previsto un aggiornamento della legge regionale del ´97 in materia, anche con lo scopo di valorizzare lo stile di vita, le tradizioni e le eccellenza agroalimentari che l´agricoltura umbra offre". Lo ha affermato il 16 luglio a Perugia l´assessore regionale all´agricoltura, Fernanda Cecchini, durante la riunione del "Tavolo Verde", al quale hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni del comparto. Illustrando la bozza di legge che da oggi inizia l´iter della partecipazione prima dell´adozione da parte della Giunta regionale, l´assessore Cecchini ha sottolineato "l´importanza dell´agriturismo sia come fonte di reddito delle imprese, che come vetrina qualificata dell´offerta ricettiva regionale. La legge attualmente in vigore è ormai datata 1997 - ha detto - e necessita di un aggiornamento radicale e più rispondente alle nuove esigenze". Alla base della normativa per l´assessore c´è la filosofia che deve caratterizzare l´agriturismo:"E cioè - ha detto - che può fare agriturismo solo chi effettivamente lavora in agricoltura e fa dall´agricoltura la propria occupazione principale come imprenditore, coadiuvante o lavoratore dipendente dimostrandolo con i contributi versati all´Inps. La dimensione dell´agriturismo sarà, quindi, legata alla reale capacità dell´impresa agricola di offrire lavoro". Altro punto qualificante della nuova legge è la libertà dell´agricoltore di scegliere se offrire servizi di pernottamento e ristorazione, oppure la combinazione dei due. La proposta nuova prevede quindi, a differenza del passato, che gli agriturismi possano fornire il solo servizio di ristorazione. "Anche qui, tuttavia - ha precisato l´assessore Cecchini - sono stati introdotti paletti ben precisi a salvaguardia della tipicità e qualità delle specialità gastronomiche offerte dagli agriturismi che avranno l´obbligo di portare in tavola le produzioni della propria azienda o i prodotti acquistati direttamente in aziende agricole della regione. E´ inoltre fondamentale la tracciabile dei prodotti mediante fatture nelle quali è evidenziato il codice fiscale di chi compra e di chi vende. Una garanzia questa, sia per il cliente, sia per combattere ogni forma di abuso e di concorrenza sleale verso altre forme di ristorazione". L´incontro di stamani ha fornito all´assessore Cecchini anche l´occasione per fare il punto della situazione relativamente all´emergenza idrica e alla conseguente siccità che sta duramente provando le aziende agricole e zootecniche: "Per unanime ammissione le strategie messe in piedi dalla Regione per lo sfruttamento ottimale dell´acqua dell´invaso di Montedoglio si stanno rivelando efficaci - ha evidenziato l´assessore Cecchini - Infatti, per i servizi le cui reti idriche sono alimentate dalla diga non hanno risentito di particolari disagi. Ciò testimonia la lungimiranza della Regione Umbria nell´aver effettuato importanti investimenti a partire dagli anni ´80, alcuni dei quali ancora in fase di completamento". Concludendo l´assessore ha evidenziato che "desta preoccupazione la situazione delle imprese che per l´approvvigionamento idrico devono attingere dai corsi d´acqua e dai pozzi. In proposito, le organizzazioni agricole, pur condividendo la necessità di fare un uso dell´acqua sostenibile con l´ambiente, lamentano un´ eccessiva rigidità nelle ordinanze adottate dalla Provincia e chiedono che divieti ed orari vadano calibrati sulla base della reale situazione dei diversi corsi d´acqua e non imposte, in maniera indiscriminata". In merito a questo argomento l´assessore Cecchini, comprendendo l´urgenza e la gravità del problema, ha concordato d´intesa con l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, per il 17 luglio prossimo un nuovo incontro per fare il punto della situazione e al quale parteciperanno tutti soggetti interessati e i rappresentanti delle Province.  
   
   
FORESTALI IN SICILIA: SUBITO INDAGINE SU DOPPIO LAVORO  
 
Palermo - "Il governo siciliano, con mio vivo disappunto, ha certamente compiuto uno sforzo straordinario, visto il momento di forte crisi come quello che stiamo vivendo, per riuscire a destinare 105 milioni di euro ai forestali. E´ arrivato, pero´, il momento di avviare un´operazione di legalita´ e di trasparenza su questi oltre 28 mila dipendenti che sono a carico delle casse regionali: c´e´ il sospetto, infatti, che molti di loro svolgano una doppia e, in qualche caso, tripla attivita´". Lo afferma l´assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilita´, Andrea Vecchio. "Sarebbe, dunque, opportuno - aggiunge - avviare immediatamente un´indagine a tappeto che faccia luce su questo aspetto, allertando le forze dell´ordine e tutti quegli organismi che possiedono i mezzi per smascherare eventualmente quella che puo´ essere definita una vera e propria truffa".  
   
   
SARDEGNA, PRESSING DELL´ASSESSORATO REGIONALE PER LA SPESA DEI FONDI EUROPEI RISERVATI ALLE IMPRESE AGRICOLE  
 
Cagliari - Corsa contro il tempo per raggiungere l´obiettivo della spendita dei fondi europei in agricoltura nei tempi stabiliti, in ossequio a quanto disposto dalla tempistica dell´N+2: "E´ nostra ferma intenzione chiudere le pratiche in sospeso anche prima della scadenza ipotizzata - dichiara l´Assessore Oscar Cherchi - anche perché ho preso impegni precisi in occasione della manifestazione di Coldiretti del 26 giugno davanti alla sede dell´Argea. In quella circostanza ho garantito che avrei organizzato una task force specifica per venire incontro alle esigenze legittime degli imprenditori agricoli che chiedevano maggiore sollecitudine nella liquidazione dei pagamenti a loro dovuti". Un settore, quello agricolo che è messo a dura prova dalla crisi economica che attanaglia l’intero Paese ma che fa i conti anche con difficoltà strutturali tipiche del comparto. Problemi che accentuano la necessità di accedere celermente ai contributi per lo sviluppo rurale per ottenere la liquidità indispensabile per far fronte agli impegni economici. "Abbiamo premuto decisi sull´acceleratore - aggiunge Cherchi - e dal monitoraggio effettuato dal 26 giugno ad oggi risultano liquidate oltre 3000 domande per un parziale di 7milioni di euro. Entro la fine del mese arriveremo a un totale di oltre 14 milioni". L´assessore descrive anche i dati per il sostegno al reddito degli operatori agricoli così come esposti dal consuntivo sulla misura 214 relativa ai cosiddetti pagamenti agro-ambientali (gallina prataiola, biologico, difesa del suolo e produzione integrata): “Anche qui - afferma ancora l’assessore - le cose procedono con maggiore celerità. Nel solo mese di giugno sono stati pagati oltre 2 milioni di euro che, aggiunti a quelli già liquidati, portano ad un saldo attuale di 8 milioni. Posso quindi garantire la progressiva liquidazione delle 7500 pratiche ancora aperte entro il mese di dicembre, azzerando così il pregresso come è nei nostri piani. Per quanto riguarda la misura 215 per il benessere animale, l’analisi attuale delle pratiche in lavorazione ci consente di avere ottime probabilità di arrivare entro qualche mese a chiudere il saldo 2011, e cominciare quindi con le anticipazioni del 2012".  
   
   
AGRICOLTURA. RIFORMA DELLA PAC, CONVERGENZA TRA EMILIA-ROMAGNA E BAVIERA. PIÙ RISORSE ALLE PRODUZIONI DI QUALITÀ E BIOLOGICHE. L´ASSESSORE RABBONI HA INCONTRATO A MONACO IL MINISTRO DELL´AGRICOLTURA DEL LAND BAVIERA  
 
Bologna – Orientare la politica agricola europea nel sostenere le produzioni di qualità e il biologico. E’ la posizione comune di Emilia-romagna e Baviera, emersa dall’incontro a Monaco fra l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni e il ministro dell’Agricoltura bavarese Helmut Brunner. Nel corso dell’incontro sono state esaminate le principali problematiche e criticità delle produzioni a denominazione di origine all’interno della riforma della Pac, la politica agricola comunitaria. Comune apprezzamento è stato espresso per l’approvazione del pacchetto qualità a garanzia e supporto delle indicazioni geografiche. Alla vigilia della fase finale della discussione sulla riforma della Pac, le due Regioni hanno concordato sul fatto che i criteri per il riparto delle risorse debbano essere rivolti alla qualità delle produzioni e dell’occupazione, attribuendo meno rilevanza alla superficie agricola, indirizzo che viene invece preferito da alcuni paesi del Nord Europa. Ulteriori punti di convergenza tra Emilia-romagna e Baviera, quest’ultima con 3 milioni di ettari coltivati e una popolazione di 12 milioni di abitanti, sono stati evidenziati sui documenti in discussione a Bruxelles, sui pagamenti diretti e Ocm unica e sullo Sviluppo rurale. Inoltre è stato definito uno specifico accordo di collaborazione nel settore dell’agricoltura biologica fra le due Regioni e le rispettive associazioni regionali dei produttori biologici. Grande interesse è stato dimostrato dai bavaresi per l’esperienza dell’Emilia-romagna nelle biomense scolastiche. /  
   
   
BIOLIFE 2012: FIERA DELL´ECCELLENZA REGIONALE BIOLOGICA A BOLZANO, 30 NOVEMBRE - 2 DICEMBRE 2012  
 
Dopo il risultato del 2011, con oltre 200 produttori bio provenienti da tutte le regioni italiane e 40.000 visitatori del Nord Italia tra pubblico e professionisti, Biolife, nona edizione del consueto appuntamento di promozione dell´eccellenza agroalimentare italiana biologica certificata, torna a Fiera Bolzano nel 2012 da venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre. La manifestazione mira a mantenere alta la qualità dei prodotti esposti e ad aumentare la presenza degli operatori professionali. Bolzano, 12 luglio 2012 – Sul lato degli espositori, fondamentale la rinnovata adesione di molti produttori italiani di alto livello, di consorzi e regioni particolarmente significativi nel contesto enogastronomico nazionale. Un maggior coinvolgimento rispetto al passato è giunto dai territori più distanti, da Campania, Basilicata e Sicilia, segno del peso ormai nazionale della manifestazione. Nello stesso ambito, molto importante l´avvio della collaborazione con Upbio, Unione Nazionale dei Produttori Biologici, federazione che rappresenta circa la metà di tutti i produttori biologici italiani. Ad Upbio il compito di completare l´offerta delle eccellenze regionali di Biolife. Per quanto riguarda gli operatori (gastronomia, piccolo commercio e ristorazione di alta qualità del Settentrione e dell’area transalpina limitrofa) sono previste azioni mirate e la realizzazione, in avvicinamento e durante la manifestazione, di eventi dedicati ad aumentarne il numero e l’interesse. Tra gli appuntamenti da non perdere, il primo simposio dei Gas dell’Alto Adige che farà il punto sulla necessità di cambiamento del nostro stile di vita ed offrirà ogni informazione necessaria all´avvio del gruppo di acquisto. Rilevante infine per la presenza e la tipologia del pubblico l’abbinamento di Biolife alla storica Fiera Internazionale d’Autunno di Fiera Bolzano ed a Nutrisan, salone delle intolleranze alimentari e della corretta alimentazione. Per dettagli ed aggiornamenti su Biolife 2012 è disponibile il sito www.Biolife.it  
   
   
UNA STELLA IN CUCINA: BALLARINI VINCE IL PREMIO MEDIASTARS  
 

Per Ballarini arriva una gradita conferma dal settore comunicazione: l’azienda ha ottenuto un primo posto assoluto per il progetto di corporate identity declinato sul packaging di prodotto al MediaStars, uno dei più autorevoli riconoscimenti nazionali nei settori advertising, corporate design e comunicazione multimediale.

Caratteristica più evidente del progetto, sviluppato e realizzato in collaborazione con l’agenzia Mare Nostrum, è una fascia elegante e minimale, ma decisamente riconoscibile, che contraddistingue notevolmente i prodotti sul punto vendita: colori, grafica e immagini fotografiche costruiscono un percorso visivo coerente e in linea con lo stile dei prodotti Ballarini, da sempre caratterizzati da un’indiscutibile evoluzione tecnologica, portata avanti nel pieno rispetto delle tradizioni culinarie italiane.

In questi anni Ballarini, leader nella fascia alta degli strumenti di cottura antiaderenti, si è dimostrata particolarmente attiva nel settore della brand communication: dagli eventi culturali agli appuntamenti fieristici, dall’advertising alla grafica, ogni azione è progettata con attenzione e coerenza, con lo scopo di rafforzare il posizionamento della marca come moderno interprete della cucina di qualità; concetto sintetizzato anche nel payoff istituzionale: il futuro della tradizione

 
   
   
CONSORZIO SALUMI DOP PIACENTINI: COPPA E PANCETTA IN CRESCITA DEL 3-4%  
 
Dal Consorzio Salumi Dop Piacentini arrivano segnali positivi: la produzione e il consumo di coppa e pancetta nel 2011 sono cresciuti del 3-4 percento, mentre si rileva stabile il dato del salame. Questi i dati comunicati nell’Assemblea del Consorzio tenutasi a La Faggiola di Gariga (Pc), lo scorso 6 luglio, dove i rappresentati del Consorzio Salumi Tipici Piacentini e del Consorzio Salumi Dop Piacentini si sono confrontati sullo stato del comparto. “L’aumento del 3-4% della coppa piacentina Dop e del salame piacentino Dop è molto confortante soprattutto in un momento di crisi economica e rileva il consistente il consistente livello di qualità raggiunto. I nostri prodotti sono posizionati molto bene anche nella distribuzione con molti punti vendita di qualità” ha affermato Antonio Grossetti, Presidente del Consorzio Salumi Dop piacentini. Fondamentale l’attività di vigilanza per la protezione delle Dop. “Il piano di tutela del marchio Dop è una fondamentale azione a garanzia del nostro prodotto e del nostro lavoro, la cui azione si esplica presso tutte le sedi interessate (salumifici, punti vendita, Gdo, dettaglianti e ristorazione), tramite un ispettore appositamente nominato dal Consorzio. Questa attività ha già prodotto risultati significativi : 592 punti di vendita visitati. L’autenticità dei prodotti Dop è stata verificata attraverso il riscontro di un idoneo sistema di etichettatura applicato al salume stesso, ed in alcuni casi, tramite la visura della fattura in conformità alle norme vigenti” ha concluso Grossetti. “Il nostro compito, al di là del costante successo di mercato che caratterizza i nostri Dop, è quello di far conoscere adeguatamente la qualità della nostra salumeria tradizionale, 7 prodotti di elevata tradizione territoriale (salame gentile, bricioloni, cicciolata, cappello del prete, lardo, salame da cotta, culatello), che confermano la valenza produttiva dei nostri soci, un “parterre” di qualità che esalta la cultura agro-alimentare del piacentino in vista di Expo 2015. Bisogna insomma attrezzarsi a raccontare la nostra storia” ha affermato Roberto Belli, Presidente del Consorzio Salumi Tipici Piacentini. I Consorzi Il Consorzio Salumi Tipici Piacentini tutela e difende i prodotti tradizionali della salumeria piacentina riconosciuti nell´elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Emilia Romagna: lardo, culatello, salame gentile, cappello del prete, salame da cuocere, cicciolata o ciccioli piacentini, ciccioli sbricioloni e raggruppa 15 aziende. Il Consorzio Salumi Dop Piacentini, tutela, difende, promuove e valorizza le tre Dop: coppa piacentina, pancetta piacentina e salame piacentino a cui sono associate 15 aziende certificate. I Tre Salumi Dop Piacentini La Coppa Piacentina è un prodotto di salumeria ricavato dai muscoli cervicali, perfettamente dissanguati, della regione superiore dei suini, con un peso minimo non inferiore ai 2,5 chilogrammi e tagliata alla quarta costola. Il tempo di stagionatura si protrae per un periodo minimo di 6 mesi dalla data della salatura. Di forma cilindrica, leggermente più sottile alle estremità grazie al procedimento di rifilatura del grasso e di qualche sottile pezzo di carne cui viene sottoposta, si mostra, al taglio, di colore rosso inframmezzato di bianco rosato delle parti marezzate. La consistenza è compatta, non elastica. Il profumo è dolce e caratteristico dei salumi stagionati, il gusto dolce e delicato si affina con il procedere della maturazione. Per produrre la Pancetta Piacentina si utilizza la parte centrale del grasso di copertura della mezzena del suino, che va dalla regione retrosternale a quella inguinale e comprende la sola parte laterale delle mammelle. Rappresenta uno dei tagli adiposi del suino e viene isolato lungo la linea di sezionatura sotto forma di pancettone, che comprende la pancetta vera e propria, la porzione di sottospalla e il piano del prosciutto. Richiede una salagione rigorosamente a secco; dopo un periodo di asciugatura e una stagionatura minima di due mesi, è pronta per il consumo. Si presenta di forma cilindrica, di peso variabile tra i 5 e gli 8 chilogrammi. Le fette, di colore rosso intenso alternato al bianco delle parti grasse, dal profumo dolce, gradevole, lievemente speziato, hanno un gusto invitante, al contempo dolce e sapido. Da carni magre suine con una bassa aggiunta di grasso si ricava il Salame Piacentino. Per la parte magra i tagli di carne sono tutti al di fuori della pancetta, mentre per la parte grassa vengono utilizzati lardo, gola, parti di pancetta prive di grasso molle. Il Salame Piacentino richiede una stagionatura minima di 45 giorni. Di formato cilindrico, di peso non superiore al chilo e non inferiore ai 400 grammi, si presenta al taglio di colore rosso vivo con lenticelle di grasso di colore bianco rosato. Sapore dolce e delicato, l´aroma fragrante e caratteristico, strettamente condizionato dal periodo di stagionatura  
   
   
SUCCESSO A PARMA PER “CHINA BUSINESS INCUBATOR” L’INIZIATIVA DEDICATA ALL’ALIMENTARE ITALIANO E ALLA CINA  
 
Si è concluso con grande successo sia in termini di presenze che di business, China Business Incubator, il primo appuntamento del progetto lanciato per conto del Consorzio Italia del Gusto da Gea, società di consulenza strategica indipendente che da 46 anni accompagna le imprese italiane nella loro crescita. Focus della due giorni di lavoro - che si è svolta presso la Sala dei 300 delle Fiere di Parma, co-organizzatore della manifestazione - il mercato cinese e i rapporti commerciali col settore alimentare italiano. Le aziende di Italia del Gusto, Consorzio che comprende le più importanti realtà italiane del settore wine&food, hanno incontrato infatti i principali importatori e distributori dell’area di Shanghai che hanno illustrato le opportunità e le chiavi di accesso al loro mercato, sia in termini di tipologie che di presentazione dei prodotti. Per supportare i contatti di business delle aziende, alla manifestazione hanno preso parte attiva Intesa Sanpaolo, il Ministero della Salute, l’Ice Centrale e l’Ufficio di Shanghai, Simest, Sace, e la Fondazione Italia China. “Le aziende italiane hanno bisogno di molta informazione e formazione per capire il mercato cinese: quello dell’alimentare è un settore complesso, con una cultura diversa dalla nostra e tradizioni alimentari antiche. Al momento in Cina c’è una presenza diffusa del food&wine italiano, ma è ancora poco estesa per poter essere rilevante”, hanno ricordato in apertura dei lavori Mario Preve e Alberto Volpe, rispettivamente membro del board e direttore di Italia del Gusto. Il mercato cinese è infatti aperto alle aziende alimentari italiane, ma occorre fare grande attenzione a come si entra in questa realtà complessa. I prodotti italiani più richiesti sono, nell’ordine, vino, olio, caffè, cioccolato, pasta e formaggio (fonte Metro China) e per proporli ai consumatori cinesi servono piani di fattibilità assai ben studiati. Grande conoscenza delle leggi e della cultura cinese e in particolare dell’area dove si vuole investire; partner locali che favoriscano l’approccio alla distribuzione e attività “educative” per far conoscere i prodotti prima di passare alla vendita, sono le tre fasi più importanti evidenziate dagli importatori. Oggi le aziende italiane presenti in Cina sono 900 ed il volume d’ affari tra Italia e Cina nel 2011 si è attestato a di circa 51 miliardi di dollari. Delle 900 aziende presenti sul mercato, diverse sono del comparto alimentare. “L’export globale dell’alimentare made in Italy vale 33 miliardi di euro – ha ricordato Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma - e circa 3 miliardi sono fatturati overseas. Di questi, circa un terzo è realizzato in Cina”. L’export del settore wine&food “made in Italy” verso la Cina è cresciuto nell’ultimo anno del 36%, con un fatturato complessivo di oltre 248 milioni di euro. In particolare, il mercato delle bollicine sembra essere molto attrattivo per i buyers del Paese del Dragone, se consideriamo che lo scorso anno le vendite hanno registrato un incremento del 236%. Naturalmente ai prodotti italiani vanno applicate etichette esplicative in lingua cinese, ma facendo attenzione a non coprire troppo l’etichetta originale. “Per i cinesi di fascia alta, vino italiano significa lusso, tradizione, storia e l’etichetta racconta l’impegno antico delle famiglie italiane produttrici di vino”, ha detto Manuel Arce di Cws, società specializzata da anni nella commercializzazione di vino e liquori in Cina. Nel Paese inoltre c’è ancora molto spazio di crescita per il vino italiano: nonostante il boom dello spumante, il nostro Paese è al quarto posto nella classifica dell’import cinese, dopo Francia, Australia e Cile. Rimanendo in campo enologico - ma la regola, è stato più volte evidenziato nel corso dei lavori, vale anche per tutti gli altri prodotto del settore food - le fasi cruciali sono fondamentalmente tre: educational/degustazioni/vendita. Nonostante il successo evidenziato per esempio dalla crescita della vendita dei prodotti vinicoli, a Parma è stato sottolineato come esistono ancora grandissime barriere non tariffarie che rallentano e in molti casi bloccano le esportazioni di prodotti alimentari “made in Italy” in Cina. Per questo da tutta la platea del China Business Incubator è arrivato un appello pragmatico ad Ambasciate, Ministeri ed Istituzioni: concentriamoci sull’abolizione delle barriere non tariffarie. Luigi Consiglio, Presidente di Gea, ha evidenziato l’importanza di questa iniziativa per offrire alle imprese gli strumenti necessari e per favorire i contatti con i distributori orientali. “Si tratta di un modello di ‘fiera al contrario’ dove non sono le aziende a cercare le opportunità commerciali ma sono i distributori e gli importatori per i canali supermercati e ho.Re.ca. Ad offrire alle Aziende un supporto per espandere il loro business in Cina. Il tutto con una serie di suggerimenti anche pratici su come impostare ad esempio la comunicazione destinata a questo mercato e per presentare il prodotto italiano in modo da attrarre i consumatori del Paese”. E proprio sulla presentazione dei prodotti ha insistito Hiufan Tsang, rappresentante di Sinodis, società cinese specializzata nell’import e nella distribuzione alimentare che ha evidenziato come “servono etichette in cinese, un packaging più in sintonia con la cultura orientale, meglio ancora se realizzato ex novo proprio per questo mercato”. Tsang ha poi sottolineato come nell’export verso la Cina sia importante la ‘Shelf Life’ dei prodotti, ovvero l’arco temporale della durata del prodotto stesso. Fresco a parte, molte referenze viaggiano ancora via mare per cui per esempio un prodotto congelato con ‘shelf life’ di sei mesi, ha un tempo reale di vendita sugli scaffali di circa tre settimane.“Ricordatevi – ha aggiunto Tsang – che finire sugli scaffali dei negozi cinesi non basta, bisogna frequentare il mercato per capire cosa funziona e cosa no, è indispensabile avere persone sul posto che verificano quello che succede. Da lontano non si può fare nulla”. Cesare Romiti, Presidente della Fondazione Italia Cina, che poche settimane fa ha accompagnato nel viaggio a Pechino il premier Mario Monti, ha evidenziato come “la Cina, con il Pil in crescita, nonostante la crisi mondiale, continua a rappresentare un’opportunità per il nostro Paese. Ma per entrare in Cina servono preparazione e umiltà”. Romiti ha inoltre illustrato due importanti progetti chela Fondazione Italia Cina sta portando avanti con il Ministero degli Affari Esteri, 9 regioni italiane e il Governo cinese. Il primo, denominato “Guangdong Italy Traineeship” si pone come obbiettivo il rafforzamento delle relazioni economiche tra le nove regioni partner e la provincia del Guangdong attraverso azioni di formazione e di traineeship rivolti a dirigenti/manager privati delle regioni italiane e del Guangdong e la realizzazione di momenti pubblici. Il progetto è rivolto alle imprese e nella selezione dei partecipanti si terrà conto delle filiere di maggior rilievo in termini di opportunità in una prospettiva di incontro tra offerta di competenze italiane e potenzialità di collaborazione e sviluppo anche commerciale con l’imprenditoria cinese e, più in generale, con la domanda di questo mercato. Il secondo progetto, in collaborazione con la Regione Emilia-romagna, prevede la realizzazione di una missione plurisettoriale di imprese della regione che avranno incontri istituzionali e di business con controparti cinesi, sia a Hong Kong che nella Provincia del Guangdong. Di particolare interesse per i partecipanti al China Business Incubator di Parma, infine lo spaccato sulla cultura cinese presentato da Francesco Boggio Ferraris, direttore della Scuola di Formazione Permanente della Fondazione Italia Cina. Per avere successo e fare breccia su questo mercato è importante infatti non solo conoscere e adattarsi agli usi e alle consuetudini locali ma soprattutto avvicinarsi ad una cultura così diversa da quella occidentale cercando di contenere le emozioni e imparando ad ascoltare. Senza avere fretta, perché non bisogna essere impulsivi per conquistare la fiducia dei consumatori cinesi  
   
   
YOGURT, ALIMENTO VINCENTE PER BATTERE LA CALURA ESTIVA  
 
Consigliato dagli esperti per le sue proprietà e i suoi vantaggi nutrizionali, soprattutto con le alte temperature Yogurt alimento perfetto per combattere il caldo: a consigliarlo sono gli esperti di alimentazione e nutrizione, che lo considerano un potente alleato, soprattutto contro le alte temperature, per i suoi benefici nutrizionali e il suo potere rinfrescante. Ideale in ogni stagione ma ancora di più in estate, in cui le abitudini alimentari sono diverse rispetto al resto dell’anno. Come ha indicato il Ministero della Salute nel decalogo con i consigli utili per la giusta alimentazione durante l’estate (E…state Ok), lo yogurt viene inserito tra gli alimenti principe della dieta mediterranea insieme a frutta e verdura e ne viene consigliato un maggiore consumo. Quando il caldo facilita l’inappetenza, quando aumentano i pasti irregolari e fuori casa e l’attenzione all’equilibrio tra calorie e nutrienti cala, lo yogurt si rivela infatti la giusta soluzione. “Lo yogurt è un alimento dai molteplici vantaggi nutrizionali e in estate il suo valore è ancora maggiore per la piacevole sensazione di freschezza che offre – spiega Andrea Poli, Direttore Scientifico di Nfi (Nutrition Foundation of Italy) – Fra i suoi vantaggi, prevalgono di sicuro il basso contenuto di grassi, la versatilità della sua natura, che consente di associarsi ad alimenti dolci o salati, e la sua composizione bilanciata e correttamente porzionata”. I 5 benefici “top” dello yogurt: • Prodotto a base di latte che rappresenta una valida soluzione per i soggetti intolleranti al lattosio. • Possibilità di raggiungere con maggiore facilità l’apporto giornaliero raccomandato di calcio. • Possibilità di raggiungere con maggiore facilità l’apporto giornaliero raccomandato di proteine, vitamine, minerali e altro ancora. • Alternativa per una sana colazione o un sano spuntino di metà mattina o metà pomeriggio, grazie alla sua composizione bilanciata e alla sua corretta porzionatura. • Alimento versatile, adatto a differenti preferenze di gusto e con possibilità di importanti funzionalità aggiunte (come con prodotti arricchiti in vitamine, minerali, probiotici). Per sapere tutto sullo yogurt, dalla nutrizione alla produzione alla gastronomia, visita il sito www.Assolatteyogurt.it  
   
   
ESTATE 2012 IN COMPAGNIA DEI GRANDI BIANCHI D’ALSAZIA I VINI ALSAZIANI SONO PROTAGONISTI DI 6 APERITIVI A MILANO E DINTORNI  
 
Ritornano anche quest’anno, a partire dal mese di luglio gli aperitivi con i Vini d’Alsazia che rinfrescano le ultime serate prima di partire per le tanto attese vacanze e chiudono la stagione, a settembre, in modo gourmand. Si tratta di sei appuntamenti con gli aromi esplosivi di questi vini che sapranno sorprendere il consumatore italiano. Il rendez – vous si terrà a Milano giovedì 19 luglio all’Enoteca Bosco Grosso – Via Giacomo Watt 14 dalle ore 18.30,martedì 24 luglio a partire dalle ore 19.30 da Ostriche&vino in via Cirillo 14 e si finirà con l’ultimo assaggio d’Alsazia del mese, mercoledì 25 luglio alle ore 18.00 al Via delle Arti in Via Monte Nero 75. I Grandi Bianchi si ritrovano a settembre a Milano per le ultime due date del Tour: giovedì 6 settembre a partire dalle ore 18.00 presso l’enoteca Bacco – Via Pirano 4 e mercoled’ 12 settembre sempre alle ore 18.00 presso La Cantina di Franco in Via Raffaello Sanzio 16. Le enoteche e i ristoranti coinvolti avranno modo di personalizzare il proprio locale andando a ricreare un ambiente che rimandi al magico territorio alsaziano grazie ad un kit composto da materiale informativo realizzato dal Civa – Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace. I poster della strada dei vini d’Alsazia, le cartine in rilievo e i tipici bicchieri trasparenti, a stelo alto e dal calice leggermente ristretto per favorire la concentrazione degli aromi, faranno il loro ingresso in ciascuno dei locali accompagnati da brochure che descrivono la regione e i suoi vini, dalle card plastificate che propongono diversi abbinamenti e molto altro ancora a disposizione dei clienti. Gli aperitivi con i Grandi Bianchi d’Alsazia sono delle occasioni imperdibili per tutti quelli che desiderano essere trasportati magicamente in Alsazia, una terra ricca di contrasti, e farsi cullare ad esempio dalla delicata efferfescenza del Crémant d’Alsace, dalla grande complessità del Riesling, dall’esuberanza del Gewurztraminer, per finire con il Muscat decisamente croccante. Il Tour dei Grandi Bianchi d’Alsazia è un’attività di comunicazione dedicata al pubblico italiano voluta e organizzata dal Civa – Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace, che riunisce e rappresenta tutti i produttori e le maison della regione, che insieme si prodigano per la diffusione dei vini alsaziani nel mondo  
   
   
IL GRUPPO PARMACOTTO INNALZA LA SECONDA BANDIERA NEL CUORE DI MANHATTAN  
 
Nell’esclusiva Madison Avenue, il secondo monomarca “Salumeria Rosi Parmacotto” a New York porta a 4 il numero delle “boutique del gusto”, dedicate alle specialità gastronomiche della tradizione italiana Dante Ferretti, tre volte premio Oscar, firma la scenografia del nuovo flagship store New York/parma, 12 Luglio 2012 – Il Gruppo Parmacotto, una tra le principali aziende alimentari del nostro Paese, ha inaugurato ieri sera nel cuore di Manhattan il secondo flagship store nella città di New York, al 903 dell’esclusiva Madison Avenue, tra la 72° e la 73° Strada, fulcro della creatività newyorkese, del lusso internazionale e dei locali più ricercati e cool del mondo. Con un evento esclusivo dedicato agli italiani a New York, dopo il successo della Salumeria Rosi Parmacotto - inaugurata nel 2008 nell’Upper West Side di Manhattan al 283 di Amsterdam Avenue e accreditata meta di riferimento per Italian gourmet - il Gruppo Parmacotto ha presentato la nuova “vetrina” delle specialità gastronomiche del nostro Paese nella capitale mondiale delle tendenze. Con il nuovo indirizzo di Manhattan, sale così a 4 il numero dei flagship store del Gruppo che, oltre a New York, vanta la Salumeria Rosi Parmacotto nei punti nevralgici delle città di Parigi e Parma. Un importante investimento per il nuovo punto di riferimento del gusto, delle qualità gastronomiche e delle specialità Made in Italy, che presenta l’innovativo concept che ha debuttato nel 2008: una vera shopping experience con una parte del locale dedicata alla vendita dei prodotti ricchi di tradizione e territorialità e una parte dove conoscere, respirare, assaggiare e degustare i prelibati menù della migliore gastronomia italiana. Un cast d’eccezione anche per il nuovo flagship store. Dante Ferretti, tra i più grandi scenografi al mondo, il più amato dal cinema americano, tre volte premio Oscar, dopo Amsterdam Avenue ha curato la scenografia del nuovo locale scegliendo l’Impero Romano per la seconda Salumeria Rosi Parmacotto di New York. Per l’immagine della “Salumeria Rosi Parmacotto - Il Ristorante” di Madison Avenue, in uno spazio di oltre 200 mq, distribuiti su due livelli, il grande scenografo ha scelto di rievocare il suggestivo Impero Romano, l’emblema della cultura, dell´arte, dell´architettura e del saper vivere italiano. L’atmosfera grandiosa e opulenta di “Roma caput mundi” rivive all’interno della Salumeria Rosi Parmacotto – Il Ristorante con affreschi, specchi, dipinti e colonne in stucco che narrano i momenti conviviali nelle ville romane e la cultura che ha influenzato nei secoli il mondo. Un bancone in legno e pergamena completa un ambiente di straordinaria eleganza. A Cesare Casella, partner delle Salumerie Rosi Parmacotto a New York, chef toscano a New York dal 1993 e testimone della gastronomia italiana nella Grande Mela, è stato affidato il compito di curare il menù e la presentazione dei prodotti anche del nuovo flagship store. Cesare Casella è l’interprete dello spirito e della valorizzazione della cucina italiana: per entrambi i punti vendita di New York rappresenta il collegamento con lo stile di vita e la cultura italiana, proponendo attraverso i profumi e i colori delle prelibatezze gastronomiche il meglio dei prodotti delle nostre regioni. “Nel 2008 con l’inaugurazione della prima Salumeria Rosi Parmacotto a New York, fatto storico per la categoria dei salumi made in Italy che per la prima volta trovava spazio con un monomarca oltreoceano, avevamo fatto una bella scommessa - racconta Marco Rosi, Presidente del Gruppo Parmacotto -. Il nostro modello proponeva un percorso che iniziando dalla degustazione, accompagnata da informazioni sui prodotti e sui possibili abbinamenti, raccontava gli aspetti culturali legati al nostro territorio. In questi anni abbiamo avuto numerosi riconoscimenti che hanno accreditato la Salumeria tra i ristoranti più ricercati della Grande Mela. Nel locale di Amsterdam Avenue riceviamo più di 100.000 clienti all’anno, un numero che rappresenta una scommessa vinta e un importante risultato per la nostra presenza negli Usa: con l’apertura di Madison Avenue Parmacotto America supererà il numero di 100 dipendenti.” La “Salumeria Rosi Parmacotto – Il Ristorante” di Madison Avenue rappresenta un’ulteriore testimonianza e conferma della mission di internazionalizzazione intrapresa dal Gruppo, quale ambasciatore della cultura, dei valori e delle tradizioni gastronomiche del nostro Paese nel mondo  
   
   
CINQUE SERATE PER GUSTARE AL MEGLIO LE SPECIALITÀ DEL BIRRIFICIO ANGELO PORETTI  
 
Dal 16 luglio la settimana del gusto per scoprire i nuovi aromi e gli abbinamenti con la bevanda prodotta in Valganna Continua la kermesse degli appuntamenti dedicati al Dinner al Sisal Wincity di Milano. A partire dal 16 luglio la modernissima sala di Piazza Diaz ospiterà la settimana del gusto con le specialità del Birrificio Angelo Poretti, proposta non solo come bevanda di qualità, ma anche come ingrediente in ricette di alta cucina, accompagnata a prodotti della nostra eccellenza culinaria. Dall’antipasto al dolce, passando da un risotto profumato alla birra e speck per continuare con un filetto di manzo marinato con questa spumeggiante bevanda che, con il suo gusto leggermente amarognolo ha la caratteristica di esaltare i sapori della nostra cucina mediterranea. L’iniziativa prevede anche un percorso guidato sui segreti e sulle tecniche di degustazione della birra legata al cibo. In ciascuna delle serate, ognuna con un menù diverso, sarà presente in sala un beer specialist del Birrificio Angelo Poretti per spiegare ai clienti i diversi accostamenti e le interessanti caratteristiche della birra per ciascun piatto. Il progetto Sisal Wincity è il nuovo concept retail di Sisal che si basa sulla formula “Eat. Drink. Play.” Una formula che coniuga intrattenimento e socializzazione, un concept completamente innovativo non solo a livello italiano, ma anche europeo. Sisal Wincity si propone dunque come uno spazio di aggregazione, in cui è possibile mangiare, bere, giocare o assistere a perfomance ed eventi, all´interno di un ambiente piacevole. Il successo del nuovo format di intrattenimento è confermato dai risultati del 2011: le sale di Milano, Roma, Torino, Pescara e Brescia e hanno infatti totalizzato più di 750.000 ingressi e organizzato oltre 250 eventi live  
   
   
CON IL COUS COUS ALLE VERDURE KNORR, IL SAPORE NON HA CONFINI!  
 
Knorr è da sempre al tuo fianco in cucina per aiutarti a portare in tavola i sapori che ami, da gustare in compagnia. Perché è con il gusto e il profumo delle tue ricette preferite che rende unica ogni occasione. Per questo, Knorr ha preso spunto dalle tradizioni culinarie più ricche di sapore di tutto il Mediterraneo, per offrirti il suo Cous Cous alle Verdure: da gustare caldo o freddo, è la pietanza ideale per tutte le stagioni e per tutte le esigenze, perché saporita e a basso contenuto di grassi! Un piatto unico, con tante gustose verdure… perfetto per dare un tocco di esoticità alla tua tavola e per riscoprire ogni volta che vuoi il perfetto equilibrio di sapori della cucina etnica. Il Cous Cous alle Verdure Knorr, è: √ con pochi grassi √ senza conservanti √ senza coloranti È ottimo quindi per chi è sempre alla ricerca di piatti nuovi e stuzzicanti, che rendano la tavola ancora più ricca e invitante. Preparare il Cous Cous alle Verdure Knorr è facile e veloce: ti bastano una confezione e 15 minuti per portare in tavola tutto il suo profumo e la sua bontà, per te e per tutti quelli con cui li vuoi condividere! Cous Cous alle Verdure – Risotteria Sapori dal Mondo Knorr è in vendita in confezioni da 3 porzioni (175 g) al prezzo consigliato di 1,99 euro