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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Luglio 2012
OCCUPAZIONE: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE € 4.300.000 DAL FONDO DI GLOBALIZZAZIONE PER AIUTARE I LAVORATORI EX ASTRAZENECA IN SVEZIA  
 
 Bruxelles, 17 luglio 2012 - La Commissione europea ha proposto ieri di fornire Svezia con € 4.300.000 dal Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) per aiutare i 700 lavoratori licenziati dalla ditta farmaceutica Astrazeneca ritorno al lavoro. La proposta passa ora al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri dell´Ue per la loro approvazione. Commissario Ue per Occupazione, affari sociali e inclusione László Andor, ha dichiarato: "L´industria farmaceutica sta attraversando cambiamenti significativi al fine di mantenere la propria competitività in un contesto difficile, ed è quindi sempre più la ricerca di sinergie per contenere i costi crescenti della ricerca e sviluppo. Sono fiducioso che questa proposta di 4,3 milioni di euro da Fondo di globalizzazione in Europa contribuirebbe a rendere la transizione dei lavoratori a nuovi posti di lavoro più facile e veloce. " Svezia applicati al sostegno del Feg riguardante 987 licenziamenti da Astrazeneca a seguito delle chiusure delle attività di R & D siti nei comuni di Lund e di Umeå e le operazioni che limitano in Mölndal e Södertälje. Su un totale di 987 lavoratori licenziati, 700 con le maggiori difficoltà per ottenere nuovi posti di lavoro sono destinati al sostegno del Feg. Il pacchetto mira ad aiutare i lavoratori offrendo loro l´orientamento professionale e la ricerca di un lavoro di assistenza, nonché la formazione e riqualificazione professionale, e gli aiuti per l´auto-impiego. Il costo totale stimato del pacchetto è di circa € 6,6 milioni, a cui il Feg stanziamento di € 4,3 milioni.  
   
   
ANNA, DARIO E MARIO, IN VIAGGIO IN CINA CON UN CYBER-CUORE  
 
Firenze, 17 luglio 2012 - E’ un compleanno importante quello festeggiato oggi dai pazienti che hanno ricevuto il cuore artificiale in Toscana, grazie al programma regionale attivo a Siena, presso l’Aou Senese – policlinico Santa Maria alle Scotte. Anna Pernici, di Arezzo, l’ha ricevuto esattamente tre anni fa, il 13 luglio 2009; Dario Colarossi, di Empoli, il 9 marzo 2009; Mario Bonaccorsi, di Arezzo, nell’agosto 2011. Per festeggiare, i pazienti hanno deciso di fare un viaggio in Cina: partiranno a ottobre, aggiornando amici, parenti e sostenitori tramite un blog. Il bel traguardo è stato raggiunto grazie al progetto “cuori artificiali”, che vede la Toscana capofila in Italia per gli ottimi risultati conseguiti: 16 cuori artificiali impiantati in poco più di tre anni. Si tratta infatti di una scelta fortemente sostenuta dalla Regione Toscana attraverso la rete cardiologica regionale dello scompenso avanzato, diretta dal professor Gianfranco Gensini, e coordinata dal professor Guido Sani direttore dell’Unità operativa terapie avanzate per lo scompenso cardiaco dell’Aou Careggi di Firenze. Il progetto è stato realizzato a Siena nella Aou Santa Maria alle Scotte, dove ha sede il Centro regionale toscano per i trapianti di cuore e per le assistenze ventricolari, diretto dal dottor Massimo Maccherini. A festeggiare con i tre pazienti questo importante anniversario, e ad annunciare il viaggio in Cina del prossimo ottobre, c’erano il 14 luglio l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, con Guido Sani, Massimo Maccherini, il preside della facoltà di medicina di Siena, Gian Maria Rossolini, e i direttori sanitari dell’Aou di Careggi, Valerio Del Ministro, e dell’Aou Senese, Pietro Manzi. “La Toscana è una delle regioni più all’avanguardia nel campo dei dispositivi di assistenza ventricolare – ha detto l’assessore Marroni – che infatti vengono studiati a Careggi dall’équipe del professor Sani nell’ambito di un più ampio lavoro sulla terapia dello scompenso cardiaco terminale, che coinvolge, dal punto di vista dei trapianti tradizionali, un’altra eccellenza toscana, l’azienda ospedaliera delle Scotte di Siena e la sua unità operativa per il trapianto. Vale la pena sottolineare – aggiunge Marroni – che i dati sembrano suggerire un costo della terapia con assistenza ventricolare (sia i costi diretti dell’impianto sia la successiva gestione clinica del paziente) inferiore sia al trattamento medico che al trapianto cardiaco stesso. Per questo riteniamo di aver individuato la giusta direzione nella cura dello scompenso cardiaco e stiamo proseguendo in questo percorso”. E ha aggiunto: “Anche in tempi di spending review, non è certo qui che andremo a tagliare. E’ importante mantenere l’evoluzione tecnologica per la salute e la vita dei pazienti” “In Italia si registrano ogni anno circa 170.000 nuovi casi di scompenso cardiaco terminale (significa che entro un anno il 60% dei pazienti muore, ndr) – spiega Guido Sani – Si prevede che entro il 2030 il numero di pazienti che andrà incontro a tale condizione raddoppierà, perché le nuove terapie che salvano le persone dall’infarto fanno sì che si crei una popolazione che va incontro allo scompenso cardiaco. Il trapianto cardiaco non può quindi rappresentare una soluzione definitiva per il trattamento dell’insufficienza cardiaca avanzata, sia a causa della scarsità di donazioni (l’età media dei donatori è molto aumentata, ora è intorno ai 68 anni, e quindi donano fegato, reni, ma pochi cuori, ndr), sia per l’elevato numero di pazienti che, per età e condizioni di salute, non sono candidabili a trapianto (i due terzi sono over 65 e quindi automaticamente esclusi da questa soluzione)”. Jarvik 2000, questo il nome del dispositivo di assistenza ventricolare di ultima generazione, è una pompa in titanio della grandezza di una batteria torcia, che consente ai pazienti, che per alcune controindicazioni non possono ricevere un trapianto, di condurre una vita normale. Secondo uno studio recente, che ha coinvolto 12 centri in Italia, la qualità della vita dei pazienti che si avvalgono di questo cuore artificiale è paragonabile, a 9 mesi dall’intervento, a quella di persone non cardiopatiche di pari età e sesso. A Siena l’unico centro trapianti di cuore e polmone della Toscana - Il programma Trapianti di Cuore in Toscana (338 trapianti di cuore effettuati dalla sua attivazione nel 1994) opera all’interno della Uoc Chirurgia del cuore e grossi vasi diretta dal professor Giuseppe Gotti, nel Dipartimento cardio-toraco-vascolare, diretto da Roberto Favilli, con il fondamentale supporto della Terapia intensiva cardiotoracica, diretta da Bonizella Biagioli e della Cardiologia universitaria diretta dal professor Sergio Mondillo. Dopo i 65 anni di età, il trapianto di cuore è difficilmente realizzabile, ancor più se coesistono ulteriori fattori di rischio; inoltre, mentre il numero dei donatori disponibili è notevolmente elevato nella nostra regione, da sempre ai vertici mondiali per tasso di donazioni, il trapianto di organi toracici è in relativa sofferenza per l’età media molto alta di tali donatori; con l’utilizzo di sistemi di assistenza ventricolare sinistra (L-vad – Jarvik 2000) le possibilità di cura dei pazienti scompensati aumentano notevolmente e trovano infine una possibile alternativa realistica. Che cos’è il L-vad - Si tratta di una sofisticata turbina meccanica che può essere applicata con due finalità diverse: una sostitutiva della parte sinistra del cuore, come soluzione alternativa e permanente al trapianto per tutti i pazienti che non sono candidabili all’intervento, e una detta di “ponte”, perché in questo caso il Vad (Ventricular Assist Device) viene inserito solo come condizione momentanea in attesa della disponibilità di un organo per il trapianto vero e proprio. Come si procede con l’intervento? “Inseriamo una turbina dall’apice del ventricolo sinistro – spiega il cardiochirurgo responsabile Maccherini – che pompa il sangue spingendolo nell’aorta, sostituendo di fatto la funzione del ventricolo sinistro, lasciando l’organo del paziente in sede e a riposo. A Siena abbiamo un tasso di sopravvivenza all’intervento del 100% e del 60% a 3 anni. La prospettiva è quindi di avere una sopravvivenza di vita comparabile con il trapianto a 5 anni”. Questo sistema permette di raggiungere tre risultati importanti: garantire la sopravvivenza del paziente, mettere a disposizione una pompa di potenza simile a quella fisiologica dell’organo, offrire un’alternativa alla carenza di donazioni di cuori trapiantabili. “Il sistema Vad Jarvik 2000– prosegue Maccherini – utilizza un’alimentazione elettrica, unica al mondo, tramite uno spinotto collegato all’orecchio, del tutto impermeabile e asettico garanzia di una elevata qualità di vita”. Risultati e investimenti - Questo programma dell’Area Cuore dell’Aou Senese ha ricevuto da parte della Regione Toscana una particolare attenzione nell’arco degli ultimi anni, che si è tradotta in un costante incremento delle risorse messe a disposizione per il potenziamento e lo sviluppo delle specifiche attività svolte. I risultati raggiunti dal progetto Regionale Vad a Siena sono rilevanti. In poco più di tre anni dall’inizio dell’attività ne sono stati impiantati 16. Il Dipartimento cardio-toraco-vascolare senese, nell’ultimo triennio, ha ricevuto più risorse grazie alla Regione Toscana, con un incremento di circa il 7% per l’acquisto di beni di consumo, per un importo complessivo nel 2011 di oltre € 11 milioni (700 mila euro in più rispetto al 2009), concretizzatosi in modo particolare nell’incremento di defibrillatori e pace-makers da impiantare, nell’introduzione di nuovi stents e materiali protesici ad alto costo di emodinamica, così come nell’introduzione degli impianti Vad al costo di circa € 82mila cadauno. Con l’attività trapiantologica, sia di polmone che di cuore, si è rilevato un incremento del numero di interventi effettuati in circolazione extra-corporea con una crescita di oltre il 10% dei casi, passati da 408 nel 2009 a 455 nel 2011. Il sostegno dell’Associazione Cardiotrapiantati - Gli importanti traguardi ottenuti sia nel settore del trapianto di cuore che in quello dei cuori artificiali sono stati fortemente sostenuti anche dall’Acti, Associazione Cardiotrapiantati Italiani, che da sempre supporta con risorse assistenziali, quali la “Casa Accoglienza”, il percorso dei pazienti in scompenso cardiaco avanzato. “Cerchiamo di fare tutto il possibile – spiega Dario Malquori, presidente della sezione senese della onlus e uno dei primi cardiotrapiantati delle Scotte – per aiutare i familiari delle persone ricoverate in attesa di trapianto o che hanno subìto un intervento complesso e hanno bisogno di molto tempo per recuperare forze e salute. Sappiamo cosa vuol dire e cerchiamo di metterci nei panni del prossimo per rendere l’esperienza della malattia meno traumatica e dare una mano”. Il viaggio in Cina - Accompagnati dalla cardiochirurgo dell’Aou Senese Sonia Bernazzali, nel mese di ottobre i tre pazienti, oltre a visitare alcune città cinesi, si recheranno al centro cardiochirurgico del professore Chen Kuntang dell’Università di Canton, che è stato tra i “visitor professor” del programma di Cooperazione Internazionale con la Cina attivato alle Scotte dall’assessorato al diritto alla salute della Regione Toscana, e con cui è stata concordata una collaborazione scientifica, dopo il suo interessamento attivo al programma di trapianti e assistenze ventricolari di Siena. Chi vorrà seguirili nell’impresa, potrà farlo collegandosi al blog, dove i tre pazienti si alterneranno nel tenere un diario dell’esperienza. Nel futuro battono sempre più cuori artificiali - Negli ultimi 5 anni sono oltre 3.000 i pazienti americani che, in presenza di patologie cardiache critiche, hanno ricevuto l’impianto di un cuore artificiale o, più propriamente, di un dispositivo meccanico di assistenza ventricolare (Vad, Ventricular Assist Device), un numero di persone che è cresciuto di anno in anno, raggiungendo le 1.000 unità nel 2010 (dati dell’Interagency Registry for Mechanically Assisted Circulatory Support www.Intermacs.org  ). In Europa i numeri si scostano di poco (500-600 impianti all’anno), ma il trend è piuttosto stabile a causa di sistemi sanitari che stentano ad accettare i Vad come una valida soluzione spesso alternativa al trapianto. Con circa 400 impianti all’anno, la Germania è il paese europeo leader tra gli utilizzatori di questi dispositivi, seguito a distanza da Francia (100 impianti), Italia (80) e Inghilterra (20).  
   
   
LAZIO: POLVERINI INAUGURA NUOVO PRONTO SOCCORSO SANT´EUGENIO  
 
Roma, 17 luglio 2012 - La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, insieme al direttore generale della Asl Roma C, Antonio Paone, ha inaugurato ieri mattina il nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’eugenio, ampliato e ristrutturato rispetto al passato (situato al piano terra del padiglione centrale). Il nuovo Pronto Soccorso, progetto della giunta regionale fortemente voluto dalla presidente Polverini, entrerà in funzione il 18 luglio 2012. La ristrutturazione e ampliamento del Pronto Soccorso, opere murarie, impianti e acquisto di tutte attrezzature (le tecnologie impiegate sono uno dei punti di forza del nuovo Pronto Soccorso del Sant’eugenio), sono costate complessivamente 3,5 milioni di euro. Tutti fondi regionali impegnati e stanziati dalla giunta Polverini. I lavori sono stati svolti in soli 7 mesi, conclusi il 13 luglio 2012. Al taglio del nastro presente l´assessore alla Sicurezza ed Enti locali, Giuseppe Cangemi. "Oggi il pronto soccorso del Sant´eugenio diventa in termini di modernità quello più all´avanguardia di tutto il Lazio" ha spiegato la presidente Polverini. Il Nuovo Pronto Soccorso del Sant’eugenio è stato concepito per garantire la massima efficacia ed efficienza nella gestione dei pazienti. Al Sant’eugenio si registrano mediamente oltre 60mila accessi all’anno e serve un territorio di circa 600mila abitanti. Sono presenti: • 3 postazioni codice rosso; • 8 postazioni codice giallo; • 8 postazioni codice differibile (verde e bianco); • 8 posti letto di breve osservazione (per pazienti che necessitano di essere monitorati 36/48 ore); • 1 posto letto di isolamento (dotato anche di telecamere per il monitoraggio a distanza del paziente); • 15 posti letto “chiamata” - è uno spazio dedicato ai pazienti in barella che già hanno effettuato il triage e che attendono di essere visitati nell’area “differibili”. Il pronto soccorso è inoltre dotato di: Accesso/area decontaminazione - E’ un accesso riservato e dedicato ai pazienti che prima di accedere agli spazi comuni devono essere decontaminati. Posto di polizia - All’interno del Pronto soccorso è stato anche realizzato un posto di polizia per garantire la massima sicurezza. Tra i punti qualificanti del nuovo pronto soccorso: Ingresso dedicato al Ps - Un nuovo ingresso “dedicato” che collega direttamente via dell’Umanesimo con il Pronto soccorso, evitando il periplo dell’ospedale. Accesso dedicato ai codici gialli e rossi - E’ stato previsto un apposito ingresso e percorso per i codici gialli e rossi che, essendo urgenti, non devono effettuare il triage e accedono direttamente in sala visita. Braccialetto elettronico pazienti con qr-code (codice a barre) - Si tratta di un braccialetto che verrà applicato a tutte le persone che accederanno al pronto soccorso del Sant’eugenio: grazie ad un semplice codice a barre (Qr - Code) si potranno avere e leggere elettronicamente tutti i dati identificativi del paziente. Il paziente indosserà il braccialetto durante tutto il periodo di permanenza in Pronto Soccorso (o in ospedale se viene ricoverato) garantendo così un’identificazione sicura e univoca, evitando anche eventuali errori umani. Tendine elettriche - Nello spazio dedicato ai codici differibili (bianchi e verdi) sono state installate in ogni box visita delle tendine ad azionamento elettrico che chiudono i box garantendo il totale rispetto della privacy dei pazienti. Scialitiche a led - Tutte le lampade installate nelle aree di intervento (stanza codici rossi, gialli e verdi) sono a Led, a basso consumo, e consentono una migliore illuminazione e quindi operatività. Torri plurifunzionali - Al posto delle classiche “travi testa letto” (che in genere ospitano la luce, gas medicali e quant’altro) sono stati installati dei pensili plurifunzionali. Particolare cura è stata inoltre dedicata alla realizzazione della parte relativa all’impiantistica, ovvero al percorso dei gas medicali, dell’elettricità e l’impianto dell’aria. Sistema d’areazione - Nel Pronto Soccorso è stato installato un innovativo sistema di condizionamento e riscaldamento ad acqua, detto a “travi fredde”. Internet e wifi - Tutte le aree d’intervento sono connesse in rete ed assolutamente in grado di scambiare documenti, referti, immagini diagnostiche con tutti i reparti dell’ospedale. Porte comandate - Le porte di accesso ai reparti del Pronto Soccorso sono comandate a distanza dagli operatori per evitare l’accesso a chi non è consentito. Schermi nelle sale d’attesa – Nella sala d’attesa sono stati installati schermi in grado di comunicare agli utenti la lista d’attesa per singolo codice. Tra gli altri servizi che partiranno dal 1 agosto: Percorso dedicato gestanti - gestanti, puerpere, neonati e pargoli dal 1 di agosto non aspetteranno il loro turno in sala d´attesa fra pazienti con traumi e altri colti da malori ma saranno indirizzati subito nel reparto di Ginecologia-ostetricia e in quello pediatrico per essere visitati e curati. Percorso dedicato ortopedia - anche i pazienti con patologie ortopediche, subito dopo il triage, verranno dirottati nel piano inferiore che completa le attività del Pronto Soccorso per quanto riguarda la cura in urgenza delle patologie ossee. Posta pneumatica per le per gli esami da laboratorio - le provette arriveranno a destinazione con un servizio di posta pneumatica che collegherà il Pronto soccorso con i medici e i biologi che eseguono le analisi. Non ci saranno più infermieri e ausiliari a portarle in giro con dispendio di tempo ed energie e ci sarà una garanzia maggiore di affidabilità contro smarrimenti ed errori. Il servizio di posta pneumatica è costato 80 mila euro ammortizzati entro un anno con il recupero di produttività e un impiego migliore del personale.  
   
   
SANITA´: CHIODI, INVERSIONE DI TENDENZA DELLA MOBILITA´. IL PRESIDENTE DELL’ ABRUZZO, E´ LA PRIMA VOLTA CHE ACCADE IN DIECI ANNI  
 
Pescara, 17 luglio 2012 - "Dal 2001 il saldo della mobilità extraregionale è stato sempre in peggioramento. Nelle annualità 2008 e 2009 è stato registrato addirittura un crollo a causa della perdita di reputazione della Regione Abruzzo per effetto del suo default, cioè il fallimento del sistema sanitario. Dal 2009 la curva è diventata abbastanza stabile ma nel 2011 è in leggero miglioramento ed è la prima volta che questa inversione di tendenza si verifica nell´arco di dieci anni. Così come è la prima volta, in circa venti anni, che la Regione è in equilibrio finanziario". Lo ha fatto notare il presidente della Regione e Commissario ad acta per il Piano di rientro in Sanità, Gianni Chiodi, ieri mattina, a Pescara, nel corso della conferenza stampa in cui ha illustrato l´analisi della mobilità a livello regionale e delle singole Asl. "La mobilità passiva pesa circa per il 2 per cento della spesa sanitaria - ha affermato Chiodi - ma è un argomento che suscita grande attenzione anche perché dietro di essa cui a volte si celano interessi estremamente rilevanti. E allora è il caso di dare un´occhiata agli anni passati quando, ad esempio, nel 2005, a fronte di un saldo attivo in termini di mobilità extraregionale di 9 milioni di euro si è avuto un deficit pari a ben 450 milioni di euro o come nel 2006 quando, accanto ad un saldo di 3 milioni di euro, si è generato un deficit intorno a 390 milioni di euro. Ad un certo punto - ha proseguito il presidente - la curva della mobilità si è letteralmente inabissata". Infatti, nel 2008, il saldo negativo è andato sotto di 33 milioni di euro mentre nel 2009 ha toccato i 66 milioni di euro. "Un picco negativo che è coinciso, in sostanza, - ha spiegato Chiodi - con una data, quella del 16 marzo 2007, quando la Regione Abruzzo è fallita per la vicenda sanitaria che tutti conosciamo. Crolla la reputazione, scende a picco la credibilità del sistema sanitario per cui la sua affidabilità viene percepita all´esterno come se il default fosse non solo finanziario ma anche qualitativo. Dal 2009, il dato sulla mobilità passiva non peggiora e nel 2001 è stato leggermente inferiore a quello del 2010. Un dato frutto di due componenti: la prima ha riguardato i ricoveri che hanno fatto segnare un saldo positivo pari a circa 2 milioni di euro nel 2011 mentre è stato meno brillante il dato sulla specialistica ambulatoriale. Si tratta - ha detto Chiodi - di un risultato che fa ben sperare perché significa che stiamo riacquistando un po´ di credibilità a livello nazionale". In particolare, in relazione alla voce dei ricoveri ospedalieri, nel 2011 la mobilità passiva si è ridotta di circa 686 mila euro rispetto al 2010 facendo registrare un saldo negativo migliore per circa 2 milioni 172 mila euro. Infatti, si è passati da una mobilità passiva ospedaliera di quasi 47 milioni nel 2010 ai 44 milioni 802 mila euro del 2011. Dati interessanti emergono in relazione alla mobilità attiva, sul fronte del credito distinto per Regioni. I crediti maggiori vantati dall´Abruzzo sono verso il Lazio (48 milioni 815 mila euro), il Molise (15 milioni 206 mila euro) e verso la Puglia (11 milioni 951 mila euro) ed in tutti e tre i casi, il saldo, cioè considerando anche la mobilità passiva verso queste regioni, resta più che positivo. Solo nei confronti della Marche, che rappresenta la regione verso cui la mobilità passiva dell? Abruzzo è particolarmente forte visto che incide per il 28,8 per cento del totale, il saldo è decisamente in perdita. "Stranamente - fa rilevare Chiodi - il Drg più ricorrente, cioè la prestazione ospedaliera per cui viene previsto il rimborso, è lo stesso per cui i pazienti delle altre Regioni vengono in Abruzzo e riguarda la sostituzione delle articolazioni maggiori ed il reimpianto degli arti inferiori. Evidentemente, qualcosa non quadra. La motivazione di questo fenomeno, - ha spiegato Chiodi - visto che si riferisce principalmente alla Asl di Teramo, si lega alla vicinanza geografica di alcune strutture sanitarie, pubbliche e private, poste al confine tra Abruzzo e Marche". Un esempio? Il 17 per cento dei pazienti del distretto di S.omero emigra verso una casa di cura privata di S.benedetto del Tronto". In relazione alla situazione delle singole Asl, il presidente della Regione ha fatto notare come nella Asl di Avezzano-sulmona-l´aquila, siano diminuiti i pazienti che vanno fuori regione per i ricoveri mentre sono aumentati i pazienti delle altre regioni che si recano in questa Asl per le prestazioni di specialistica ambulatoriale. Nella Asl di Lanciano-vasto-chieti, nel 2011 rispetto al 2010, la mobilità sia attiva che passiva ha subito una leggera variazione. Un segno positivo è dato dai ricoveri, sono aumentati quelli dei pazienti extra regione nella Asl e sono diminuiti i ricoveri dei pazienti della Asl nelle strutture fuori regione. Nella Asl di Pescara, nel 2011, rispetto al 2010, il saldo della la mobilità è rimasto essenzialmente stabile. Invece, il saldo 2011 è migliorato rispetto al saldo 2009. Nella Asl di Teramo, nel 2011, rispetto al 2010, la mobilità attiva resta stabile, bloccando il trend in diminuzione degli ultimi anni. Un segno positivo è dato dai ricoveri. Infatti, sono diminuiti i ricoveri dei pazienti della Asl nelle strutture fuori regione. La specialistica ambulatoriale presenta criticità principalmente legate alla problematica delle liste d? attesa. Per invertire questo trend occorreva puntare su personale specializzato ed attrezzature all´avanguardia. "Avevamo il blocco totale del turn-over, - ha ricordato il Presidente - quindi nessuna possibilità di assunzioni. Situazione che abbiamo potuto sbloccare solo nel momento in cui ci siamo presentati con i conti in ordine e con le carte in regola. Non è un caso, - ha proseguito - se nel 2011 è aumentato il numero delle assunzioni di medici e del personale infermieristico. Inoltre, abbiamo aumentato gli investimenti - ha sottolineato Chiodi - in particolare, 66 milioni di euro in più rispetto al 2008 per la specialistica, 31 milioni di euro in più per le attività diagnostiche, e 32 in più per l´attività clinica. Le azioni poste in essere nel 2011 nelle singole Asl, daranno risultati migliori nel 2012, ma intanto già si è interrotto il trend negativo degli anni passati della mobilità passiva per ricoveri". Per esempio, il reparto di medicina generale dell´ospedale di Sant´omero, grazie alla convenzione con l´Università dell´Aquila, presenta nel 2011, 331 casi trattati in più rispetto al 2010 e sono migliorate anche chirurgia e cardiologia. Il presidio di S. Omero, dal maggio scorso, ha in pianta organica 24 infermieri e 10 medici in più rispetto al 2010. A L´aquila, c´è stato il pieno recupero del presidio ospedaliero del San Salvatore dopo il sisma del 2009. Nel 2011, il numero dei ricoveri è stato pari quello del 2008. Nella Asl di Pescara, tra le altre attività, si è accresciuta la qualità percepita dell´offerta delle strutture pubbliche attraverso il reclutamento di professionisti di fama. Nella Asl di Chieti, si è posto in essere un piano di investimenti finalizzato al rinnovo e al potenziamento del parco tecnologico. A Chieti è stata attivata la Pet, c´è stato il potenziamento delle Tac nel presidio teatino con due nuove apparecchiature di ultima generazione, sono state attivate la scintigrafia e la risonanza a Lanciano, una "breast unit" radiologica ad Ortona come centro di refertazione ad alta tecnologia e specializzazione delle mammografie e la robotica per l´oftalmologia. "Abbiamo avviato un percorso di risanamento - ha ripreso il Presidente - che ci ha permesso di ottenere il pareggio di bilancio nel 2010 e nel 2011 l´avanzo di bilancio con buone possibilità anche nel 2012 considerando che il risultato economico del primo trimestre è positivo. Siamo, oltretutto, una delle quattro Regioni che hanno raggiunto un avanzo in sanità nel 2011. Le nostre Asl, quindi, - ha concluso - stanno investendo, al di là delle chiacchiere, in professionalità ed attrezzature ed i primi rilevanti risultati si vedranno già a partire dal prossimo anno".  
   
   
LOMBARDIA: CITTÀ SALUTE, ENTRO MARZO L´ACCORDO PROGRAMMA  
 
 Milano, 17 luglio 2012 - Tempi e impegni confermati per la Città della Salute e della Ricerca, con l´approvazione del progetto di bonifica delle aree ex Falck entro settembre e la firma dell´Accordo di Programma entro marzo 2013. E´ quanto emerso il 13 luglio a Palazzo Lombardia, nel corso della prima riunione della Segreteria tecnica dell´Accordo di Programma, convocata a pochi giorni di distanza dalla riunione del Comitato dello stesso Accordo di Programma, che si è tenuta il 6 luglio. Alla riunione, che ha permesso anche di stabilire nel dettaglio le procedure da seguire, hanno partecipato oltre alla Regione, i rappresentanti tecnici del Ministero della Salute, dei Comuni di Milano e Sesto S. Giovanni, degli Istituti Besta e Tumori e di Infrastrutture Lombarde Spa. "Si è compiuto oggi - commenta il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni - un ulteriore passo avanti per la realizzazione del progetto della Città della Salute e della Ricerca, opera strategica per il futuro della nostra sanità, grazie all´integrazione di due Istituti d´eccellenza. Come avevo preannunciato, i lavori procedono a ritmo serrato. A pochi giorni dalla prima riunione del Comitato, oggi si è riunita la Segreteria tecnica, che avrà il compito di seguire tutte le fasi del progetto anche dal punto di vista sanitario e scientifico. L´obiettivo è concludere i lavori di costruzione per la fine del 2015".  
   
   
DANNO SANITARIO, PUGLIA: STRUMENTO PER CONTENERE EMISSIONI E SCARICHI  
 
Bari, 17 luglio 2012 - “L´introduzione, con la norma licenziata oggi dalla V Commissione, del concetto di Valutazione del Danno Sanitario in ordine ad immissioni in atmosfera e a scarichi rappresenta uno strumento nuovo e potente per il contenimento degli inquinanti, soprattutto in zone già duramente messe alla prova nella nostra regione come i territori di Brindisi e Taranto”. Così l´assessore alla Qualità dell´ambiente in relazione ai lavori della commissione consiliare che nella sua seduta di ieri ha licenziato il provvedimento che passa al Consiglio Regionale. “Di concerto con il Ministero dell´Ambiente – spiega Nicastro – abbiamo emendato il testo di legge già ai lavori della Commissione affinché potesse, una volta approvato dal Consiglio, diventare esecutivo senza rischi di impugnativa. La Valutazione del Danno Sanitario redatto con apposito rapporto permetterà, in contesti con carichi industriali particolarmente significativi, provvedimenti amministrativi anche in deroga ai limiti autorizzativi attualmente previsti”.  
   
   
DIEF 2012: GIUNTA PUGLIESE APPROVA DOCUMENTO PROGRAMMAZIONE BUDGET SANITARIO  
 
Bari, 17 luglio 2012 - La Giunta regionale ha approvato il 13 luglio – su proposta dell’assessore Ettore Attolini - il Dief 2012, il documento di indirizzo economico-funzionale che assegna ai Direttori generali di Asl, Aziende ospedaliere, Irccs e Enti ecclesiastici il budget e programma la spesa per l’anno in corso. Poiché ad oggi la Conferenza Stato-regioni non ha ancora definito il riparto per il 2012 e oltre a non avere un quadro esaustivo per il riparto, è stato recentemente emanato il decreto per la cosiddetta “spending review”, la direttiva ai direttori generali per la gestione delle aziende è di tipo prudenziale. I 103 milioni di aumento del fondo per la Puglia previsti dal primo accordo Stato-regioni al momento non sono più certi, visto il presunto taglio di 900 milioni a livello nazionale del fondo sanitario. Calcoli prudenziali prevedono dunque un aumento di solo una quarantina di milioni per la Puglia (-60 milioni), soltanto se ci si attiene alle notizie odierne, poiché le previsioni valide solo due o tre mesi fa non sono più valide. Quindi con il Dief 2012 si chiede ai Dg di attestarsi sulla spesa media del 2011, facendo riferimento all’assegnazione del 2011 di circa 6 miliardi e 638 milioni di euro. 136 milioni vengono comunque tenuti per riserva in vista dei tagli della spending review: quindi, rispetto alla spesa 2011, nel 2012 è previsto un taglio che si attesterà tra l’1,14 e l’1,54% per tutte le aziende. Il Dief dunque prevede tagli e impone un comportamento prudenziale alle Asl per le spese da affrontare.  
   
   
TRENTO: CONSEGNATO AL COMMISSARIO BONDI IL DOCUMENTO SOTTOSCRITTO DA ROSSI IERI POMERIGGIO A ROMA L´INCONTRO TECNICO SUI CONTENUTI DELLA SPENDING REVIEW SANITARIA  
 
Trento, 17 luglio 2012 - Ieri pomeriggio si è tenuto a Roma l´incontro fra il commissario straordinario Enrico Bondi e i tecnici della Provincia per illustrare i conti della spending review sulla sanità. Nel corso della seduta, la dirigente del Dipartimento provinciale Lavoro e Welfare, Livia Ferrario, ha consegnato al commissario il documento stilato dall´assessore alla salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi. Trento, 16 luglio 2012 Prot. N. 406780/2012/A032/lz - Osservazioni preliminari in ordine all´articolo 15 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini” in materia di tutela della salute - La Provincia autonoma di Trento è titolare, in base allo Statuto di autonomia della Regione Trentino - Alto Adige /Suedtirol e alla costante e consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale, di una competenza legislativa e amministrativa "rinforzata" in materia di tutela della salute. Competenza che si caratterizza in modo del tutto specifico nell´intero panorama regionale anche grazie al totale autofinanziamento provinciale del servizio sanitario provinciale senza alcun onere a carico del bilancio dello Stato. Grazie all´autonomia normativa, da una parte, e al totale autofinanziamento del servizio sanitario provinciale, dall´altra, la Provincia autonoma di Trento ha organizzato e via via consolidato nel tempo il servizio sanitario provinciale caratterizzato da elevatissimi standard di qualità per il soddisfacimento e la tutela del diritto alla salute dei cittadini, bene di rilevanza costituzionale ai sensi dell´articolo 32 della Costituzione. Tale organizzazione e consolidamento dei servizi ha avuto sempre riguardo, oltre al citato pieno soddisfacimento dei bisogni di salute dei cittadini, all´equilibrio economico-finanziario di bilancio del settore sanitario e dell´azienda provinciale per i servizi sanitari e alla corretta gestione delle risorse. Aspetti fondamentali questi per comprendere l´attuale situazione e la promozione, grazie a un´attenta istruttoria in sede di programmazione sanitaria e una costante attenzione alla compatibilità finanziaria, degli elevati standard di servizi e prestazioni sanitarie, riconosciuti in tutte le indagini e studi comparativi fra le diverse regioni d´Italia. In definitiva crediamo sia proprio questa la questione centrale: si tratta infatti di migliorare i servizi sanitari di tutte le Regioni italiane, di "efficientarli" anche sotto il profilo specifico dell´impiego appropriato delle risorse, non di "smantellare" servizi di elevata qualità erogati sempre garantendo l´equilibrio finanziario. Diversamente invece che promuovere il costante miglioramento dei servizi sanitari, favorendone l´allineamento verso l´alto, si introdurrebbe un livellamento verso il basso con chiaro pregiudizio del diritto costituzionalmente garantito della tutela della salute dei cittadini. Le disposizioni di cui all´articolo 15 del decreto legge n. 95 del 2012 impongono oneri a carico delle Regioni, e in qualche caso, specificamente anche alla Provincia autonoma di Trento, del tutto incompatibili con le competenze riconosciute a livello costituzionale alla medesima Provincia autonoma di Trento. In particolare, la Provincia autonoma di Trento, nell´ordinamento costituzionale, ha uno status del tutto particolare che deriva da tre importanti elementi: a) dall´articolo 9 dallo Statuto di autonomia, e dalle relative norme di attuazione, che riconoscono una competenza rinforzata in materia di tutela della salute, così come interpretate anche in modo specifico dalla Corte costituzionale nel corso degli anni; b) dall´autofinanziamento del servizio sanitario provinciale, senza alcun onere a carico del bilancio statale, e quindi senza alcuna partecipazione alla ripartizione del fondo sanitario nazionale; c) dall´articolo 79 dello Statuto di autonomia, in base al quale la Provincia autonoma di Trento provvede alle finalità di coordinamento della finanza pubblica recate da disposizioni statali nell´ambito dell´adeguamento della propria normativa ai "principi" in esse contenute e che in ogni caso le disposizioni statali inerenti l´attuazione degli obiettivi derivanti dal patto di stabilità interno non trovano applicazione sul territorio provinciale. L´articolo 79 dello Statuto di autonomia è stato peraltro modificato alla fine dell´anno 2009, sulla base di un accordo giuridicamente vincolante fra la Provincia autonoma di Trento e il Governo, a fronte di un notevole ridimensionamento delle entrate provinciali e in ragione del quale è stata riconosciuta alla Provincia autonoma di Trento piena autonomia nella determinazione degli ambiti e dei livelli di spesa. Gli elementi indicati si integrano a vicenda, posto che la garanzia che la Provincia autonoma di Trento possa perseguire gli obiettivi di contenimento della spesa a prescindere da prescrizioni date a livello statale è coerente con il fatto che autonome valutazioni in materia a livello provinciale non incidono in alcun modo sulla ripartizione del fondo sanitario nazionale. Quanto precede riguarda gli aspetti di garanzia formale, riconosciuti alla Provincia autonoma di Trento da norme di rango costituzionale che risultano strumentali a garantire l´autonomia decisionale nell´ambito della politiche a tutela del diritto alla salute. Autonomia che si estrinseca, in questa materia, sotto i particolari profili della programmazione sanitaria e dell´organizzazione dei relativi servizi, anche a fronte di specifiche caratteristiche orografiche e geografiche del territorio trentino. Peraltro, si crede in modo responsabile, si condivide l´obiettivo generale della qualificazione della spesa sanitaria. Tale obiettivo, però, deve essere perseguito dalla 2 3 Provincia autonoma di Trento, mediante un´azione effettuata non in base a parametri e specifiche misure elaborati a livello centrale ma, nel rispetto del quadro prima sinteticamente descritto con particolare riferimento all´articolo 79 della Statuto di autonomia, mediante proprie autonome misure, mantenendo in capo alla Provincia l´autonomia di programmazione e organizzazione che rappresenta la modalità con cui tale obiettivo viene raggiunto. La Provincia autonoma di Trento ritiene poi del tutto incompatibili con le proprie prerogative statutarie la disposizione di cui al comma 22 dell´articolo 15 del decreto legge n. 95 del 2012, il quale prevede che, a fronte dei risparmi di spesa ottenuti in relazione a quanto previsto dall´articolo 15, le somme corrispondenti debbano essere trattenute a valere sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali ad essa spettanti. E´ sufficiente ricordare in proposito che lo Statuto di autonomia individua espressamente le entrate spettanti alla Provincia e non prevede in alcun modo la possibilità di accantonare parti di tali entrate in relazione ad obiettivi determinati a livello statale in generale o, come nel caso di specie, relativi alla spesa sanitaria. Cordiali saluti - dott. Ugo Rossi -  
   
   
OSPEDALE DI RECANATI, UN MILIONE E 250 MILA EURO PER LA RIQUALIFICAZIONE. RUTA: “FONDI DELLO STATO PER AMBULATORI E DIALISI”.  
 
Ancona, 17 luglio 2012 - “Via libera” alla riqualificazione dell’Ospedale di Recanati. Il ministero della Salute ha concesso, l’11 luglio scorso, il “nulla osta” – chiesto dalla Regione il 13 giugno 2012 - per destinare 1 milione e 250 mila euro al primo stralcio del progetto che riguarda la riorganizzazione delle attività ambulatoriali e il nuovo servizio dialisi. La somma è a totale carico dello Stato. Lo comunica il direttore del dipartimento Salute e Servizi sociali, Carmine Ruta. La Regione Marche aveva chiesto al Ministero l’autorizzazione a riprogrammare le economie accertate al termine di una serie di investimenti sanitari, destinandole a nuovi interventi necessari per rafforzare l’attività ospedaliera territoriale. “Abbiamo dato una risposta in tempi rapidi e mantenuto gli impegni assunti con i cittadini del territorio recanatese”, ha commentato Ruta. Il direttore evidenzia come la riorganizzazione consenta di razionalizzare la struttura, a beneficio della salute della popolazione. A seguito dei lavori del primo stralcio- anticipa Ruta – “verrà garantito il mantenimento, nella sua attuale organizzazione, di tutta l’attività sanitaria erogata presso il poliambulatorio. Sarà possibile l’unificazione logistica e strutturale di servizi ospedalieri e territoriali con ottimizzazione della risposta ai bisogni e semplificazione dei percorsi assistenziali degli utenti; il recupero dell’attuale struttura del Poliambulatorio (circa 700 mq) per altri usi sanitari; la semplificazione della logistica interna (posta, farmaci, materiale economale, ecc.); la realizzazione di un unico front-office in spazi più confortevoli per il personale e per gli utenti, con recupero di operatori e possibilità di ampliamento degli orari di sportello; l’unificazione e l’ampliamento del Cup.”  
   
   
BASILICATA, RIMODULAZIONE TICKET: CONCLUSO IL CONFRONTO CON I SINDACATI  
 
Potenza, 17 luglio 2012 - Si è tenuto presso l´assessorato regionale alla Salute un incontro tra l´assessore Attilio Martorano, il direttore generale Domenico Tripaldi e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro, in materia di rimodulazione dei ticket sanitari regionali. Dopo un fattivo confronto, l´assessore, riportando anche il pensiero del presidente Vito De Filippo, ha accolto con interesse le proposte e i principi illustrati dal sindacato in merito alla rimodulazione. Il lavoro svolto sarà sottoposto ai successivi approfondimenti tecnici e istituzionali per formalizzare una proposta definitiva. I principi che saranno posti alla base della proposta che il Dipartimento formulerà alla giunta ed alla Iv Commissione consiliare, saranno i seguenti: un innalzamento della fascia di esenzione totale per la farmaceutica che verrà riconosciuta anche alla specialistica ambulatoriale; una riduzione del ticket per la specialistica ambulatoriale per la fascia immediatamente superiore a quella di esenzione; un criterio di progressività per le fasce medio alte, in virtù di un principio di solidarietà, al fine di dare parziale copertura alle riduzioni di ticket per le fasce più deboli, nella consapevolezza delle criticità finanziare di cui è oggetto l’intero sistema sanitario nazionale, messo ancor più a dura prova dagli ultimi tagli delineati dal governo nazionale. Le parti hanno convenuto di aggiornarsi per approfondire la fattibilità del ticket unico per le prestazioni relative ad alcune patologie. “Anche se stiamo attraversando uno dei momenti più difficili per il governo del sistema sanitario reso ancor più gravoso dagli ultimi provvedimenti del Governo – ha spiegato Martorano – non ci siamo voluti sottrarre a quello che consideriamo oltre che un impegno un dovere, ossia fare ogni possibile sforzo pere applicare il principio solidaristico per il quale maggiori benefici debbano essere riservati alla fasce più deboli. Per raggiungere questo obiettivo, con i sindacati abbiamo dato vita ad un confronto che, pur mettendo in campo risorse aggiuntive e quanto mai preziose in questo periodo, ha avuto come punto fermo la sostenibilità complessiva del sistema poiché siamo convinti che proprio per garantire tutti, e i più deboli in particolare, abbiamo bisogno di un sistema sanitario in grado di reggere ed essere competitivo. Questo stesso obiettivo, sono certo – ha concluso Martorano – ispirerà anche le successive fasi del confronto istituzionale che ci porteranno al varo del provvedimento”.  
   
   
CAMPANIA: APPROPRIATEZZA NECESSARIA PER LOTTA AGLI SPRECHI  
 
Napoli, 17 luglio 2012 - "Dopo anni di inattività, la Commissione per la promozione della qualità delle prestazioni sociosanitarie finalmente si riunisce con una strategia seria per mettere in pratica anche nella strutture sanitarie campane il binomio efficienza-appropriatezza.” Così Raffaele Calabrò, consigliere del presidente Caldoro per la Sanità. "E´ con l´appropriatezza che si abbattono gli sprechi e si eliminano le disfunzioni dell´assistenza sanitaria. La lotta agli sprechi nella sanità non raggiungerà mai alcun risultato se non si pone un argine alla diffusa mentalità di sottoporsi a indagini inutili che creano un ingente danno al Ssn oltre ad incidere sulla disorganizzazione della sanità, provocando un ulteriore allungamento delle liste di attesa e una riduzione della qualità dell´offerta sanitaria”, conclude Calabrò.  
   
   
VENDOLA E GENTILE INAUGURANO LA RSSA IPSE DI MAGLIE  
 
Bari, 17 luglio 2012 - "È una delle seicento strutture sociali che sono state edificate nel segno dell´assessorato alla solidarietà guidato da Elena Gentile. Una delle tante strutture socio assistenziali che deve integrare quella offerta della rete ospedaliera che va completamente reingegnerizzata e modernizzata". Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo il 14 luglio a Maglie (Le), insieme all´Assessore Regionale al Welfare Elena Gentile, all´inaugurazione delle nuove sedi ristrutturate della Residenza Socio Sanitaria "Linnèo e Angelina Varese" e del centro diurno "Santa Caterina Labourè". " L´idea - ha continuato Vendola- è di integrare le domande di salute, che non c´è bisogno che finiscano in ospedali e in ricoveri inappropriati. Quelle domande sociali possono trovare accoglienza in strutture molto meno costose e molto più rispettose della dignità delle persone". La responsabilità della gestione amministrativa e sanitaria del Centro è affidata all´azienda pubblica di servizi Ispe (Istituto per i Servizi alla Persona per l´Europa). La ristrutturazione delle due sedi Rssa ha previsto costi per un totale di 1.450.000 euro a valere sui Fondi Fesr 2007/2013 ed ha riguardato il rinnovo strutturale degli ambienti, degli arredi interni e l´adeguamento degli impianti. "L´ispe oggi mette al mondo una nuova realtà- ha commentato l´assessore Gentile. Non più carità fine a se stessa ma una struttura di alto profilo con livelli ambientali di alta qualità e nuove competenze per una assistenza e una presa in carico delle persone non autosufficienti". I due centri si presentano ora al pubblico con aumentata ricettività ed assicurano 72 posti letto nell Rssa ed ulteriori servizi diurni ad altri 20 utenti nel Centro Santa Caterina.  
   
   
JUVENTUS FC VS AYGREVILLE  
 
Aosta, 17 luglio 2012 - Sarà la prima partita con lo scudetto sul petto quella che domani, martedì 17 luglio, la Juventus di Antonio Conte giocherà in amichevole allo Stadio Perucca di Saint-vincent contro l’Aygreville, una squadra dilettantistica valdostana. Il fischio di inizio è fissato per le ore 17.30, mentre i cancelli apriranno alle ore 15. Al fine di facilitare l’accesso allo stadio, la zona circostante l’impianto sportivo sarà completamente chiusa al traffico. Gli spettatori che giungeranno in auto potranno utilizzare i parcheggi pluripiano di via Roma e dell’Oratorio, che saranno indicati da un’apposita segnaletica e dal personale addetto alla viabilità. Al momento sono ancora disponibili dei biglietti di ingresso. I costi del tagliando posto unico non numerato sono i seguenti: intero 20 euro, minori di 14 anni 15 euro, bambini fino a 6 anni di età gratis. I biglietti, oltre sul sito www.Valledaostaspettacoli.it  , si possono acquistare alle casse dello stadio Brunod di Châtillon, con orario dalle 9 alle 11.30 e dalle 15 alle 17.30. In occasione della partita amichevole del 17 luglio rimarrà aperta, con lo stesso orario, anche la cassa dello stadio di Saint-vincent. Lo stadio Perucca, per l’occasione, potrà accogliere complessivamente 3050 persone, 2450 sono infatti i posti a sedere non numerati e 600 i posti in piedi del parterre. Sempre per quanto riguarda gli appuntamenti pubblici dei giocatori della Juventus in ritiro in Valle d’Aosta, Paolo De Ceglie e Luca Marrone visiteranno, domenica 22 luglio, verso le 21, la Mostra concorso dell’artigianato di tradizione, in Piazza Chanoux ad Aosta, dove saranno anche a disposizione dei tifosi nello spazio dell´info-desk della manifestazione per fotografie ed autografi. Tutti i giorni inoltre (eccetto venerdì 20 e sabato 21) intorno alle 19.30, i tifosi hanno la possibilità di farsi fotografare o fare degli autografi dai propri beniamini presso il Summer Village di Châtillon, dove, a turno, sarà presente un giocatore in ritiro.  
   
   
IL FC BAYERN MONACO RIPARTE DA RIVA DEL GARDA  
 
 Trento, 17 luglio 2012 - Lo spettacolo offerto da una antica signora del lago come la «Siora Veronica», una splendida imbarcazione con tre alberi e le vele ancora oggi spiegate al vento, il 16 luglio sera ha fatto da cornice all´arrivo del Bayern Monaco in una Piazza Tre Novembre gremita di tifosi, giunti ad applaudire Robben e compagni. Migliaia le persone accorse a Riva per questo evento ufficiale, ovvero la presentazione della truppa che sta sudando al campo sportivo di via Pomerio ad Arco. Un rituale suggestivo quanto di grande impatto: il lago illuminato, una piazza stracolma, l´inno ufficiale del Fc Bayern Monaco “Stern des Südens” (Stella del Sud) e poi i giocatori, che, uno alla volta, salgono sul palco per accogliere l´immancabile abbraccio dei propri sostenitori, mentre fra italiano e tedesco i mattatori della serata sono i presentatori Claudio Chiarani e Stephan Lehmann, speaker ufficiale dei bavaresi all´Allianz Arena introdotti dalla musica dei “Power Flower”. A far felici i più piccoli ecco l´immancabile orso Berni: la simpatica mascotte della società bavarese, che non ha lesinato abbracci a tutti i bambini presenti. «Avervi qui è un grande onore per tutti noi – ha commentato sul palco Maurizio Rossini, direttore marketing di Trentino Marketing – già nei due anni passati abbiamo collaborato con soddisfazione, dando vita a questa partnership diventata ormai una solida amicizia fra il Trentino ed il Fc Bayern Monaco». I primi a salire sul palco sono stati i giovani aggregati alla prima squadra, i futuri Müller e Schweinsteiger, i ragazzi di Under 23 ed Under 19 che daranno una mano in questi cinque giorni di ritiro. «La nostra zona – ha aggiunto Alberto Bertolini, vicesindaco di Riva del Garda – è famosa per il wellness, per il riposo, ma è anche una zona nella quale si possono praticare diverse discipline sportive e sono sicuro qui troverete tutto ciò che vi serve per allenarvi al meglio». Quindi piano piano tutti i giocatori sono saliti sul palco non senza un pizzico di emozione, in alcuni casi, come quello dell´italo-tedesco Diego Contento. Per i “nuovi” è stata la prima volta, da Shaquiri al bomber croato Mandzukic, che i tifosi italiani ricordano bene come l´autore dell´1-1 della Croazia contro gli azzurri ai recenti Europei. «In questo terzo anno – ha concluso Marco Benedetti, presidente di Ingarda – vogliamo rinsaldare ulteriormente questo splendido legame che si è creato con il Fc Bayern Monaco. Allo stesso modo vorremmo che tutti gli ospiti del nostro territorio possano scoprire le ricchezze della nostra zona in ambito ambientale e ricettivo». Il gran finale è stato del “folletto” olandese Arjen Robben, ultimo a salire sul palco per prendersi l´ovazione di Piazza Tre Novembre: ha voluto ringraziare tutti e confermare che i biancorossi hanno una grande voglia di iniziare subito e con il piede giusto questa nuova stagione sportiva. Nella giornata di oggi la formazione bavarese disputerà due allenamenti al campo sportivo di Arco, in via Pomerio, alle 10 ed alle 17. L´ingresso alle sessioni di lavoro è sempre gratuito.  
   
   
IL VICESINDACO NARDELLA: «OGNI ANNO A FIRENZE UN TEST MATCH DELLA NAZIONALE DI RUGBY» PRESENTATO IL TEST MATCH ITALIA-AUSTRALIA DI SABATO 24 NOVEMBRE  
 
 Firenze, 17 luglio 2012 - «Ogni anno Firenze ospiterà un test match della nazionale di rugby». Lo ha proposto il vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella presentando, questa mattina in Palazzo Vecchio, la partita Italia-australia del 24 novembre, che si disputerà allo stadio Artemio Franchi. La sfida tra gli azzurri di Jacques Brunel ed i Wallabies, numeri due del ranking mondiale Irb, torna nell’impianto di Campo di Marte due anni dopo il successo di pubblico del 20 novembre 2010, prima volta della nazionale a Firenze di fronte ad oltre 33mila spettatori. «Spiegando al presidente della Federugby Dondi che c’era il via libera per la partita con l’Australia – ha spiegato il vicesindaco Nardella – gli ho chiesto l’impegno che ogni anno, in accordo naturalmente con la Fiorentina calcio, il Franchi possa ospitare un test match degli azzurri. Lui mi ha dato la sua disponibilità e, quindi, per il 2013 mi aspetto l’arrivo nella nostra città della grande nazionale del Sud Africa». «Firenze, dopo Roma – ha concluso - deve essere consacrata seconda città del rugby in Italia».  
   
   
SPORT: OK SINERGIA PORDENONE-BASSANO PER 6 GIORNI CICLISMO PISTA  
 
Pordenone, 17 luglio 2012 - Fare rete, accorpare le manifestazioni e creare quella necessaria massa critica che permetta di ridurre costi e aumentare l´attrattività degli eventi. Questa - secondo l´assessore allo Sport del Friuli Venezia Giulia, Elio De Anna, intervenuto il 14 luglio alla presentazione della "3 sere Città di Pordenone" di ciclismo su pista - è la ricetta, anzi "l´unica via d´uscita" per il movimento sportivo regionale in vista di quello che si annuncia come "il settembre nero, il momento in cui la Regione sarà costretta ad operare tagli all´attività sportiva fino al 70 per cento, effettuando scelte importanti che terranno conto del valore dell´evento e del conseguente impatto in termini assoluti". ""Il periodo è drammatico - ha insistito De Anna - ed il Friuli Venezia Giulia non sta meglio di altre regioni. Ecco perché - ribadisce - l´intero movimento sportivo deve capire che si deve andare nella direzione di unire le forze per valorizzare al meglio le potenzialità territoriali". De Anna ha quindi apprezzato l´iniziativa degli Amici della Pista, associazione guidata da Gerardo Ciriani, che stanno lavorando per creare una Seigiorni divisa in tre serate fra Pordenone e Bassano. Quest´anno, intanto, il velodromo Bottecchia del capoluogo naonense ospiterà una kermesse di altissimo valore tecnico e spettacolare che, hanno spiegato Ciriani e l´ex campione Sergio Bianchetto, dal 17 al 19 luglio vedrà in pista anche l´unico nazionale azzurro di Londra 2012 nell´omnium, il veronese Elia Viviani, in coppia con Angelo Cicconi che l´anno scorso vinse a Pordenone in coppia con Alex Buttazzoni. Tra gli avversari più agguerriti, il campione olimpico di Pechino 2008, l´argentino Walter Perez (in gara con Piergiacomo Marcolina) e lo stesso Buttazzoni accoppiato ad Alessandro De Marchi. Attesa inoltre la conferma della presenza dell´idolo locale, Davide Cimolai, che dovrebbe rientrare in tempo dalla Polonia e correre insieme a Stefano Presello. Le 3 serate di Pordenone, comunque, ospiteranno anche i campionati regionali juniores e le prove master, garantendo quindi un programma ricco dalla prima serata alla mezzanotte circa, quando si concluderanno le tre americane sprint che rappresentano il momento più atteso dal pubblico. "Abbiamo ridotto i costi al minimo perché - ha affermato Ciriani, ricordando l´essenzialità dei volontari, alpini compresi, per la buona riuscita delle tre serate - ma dobbiamo ringraziare la Regione per avere confermato lo stesso contributo del 2011 in tempi così difficili. D´altronde - ha concluso - possiamo contare su 200 ragazzi dai 7 ai 16 anni che da aprile a settembre si allenano due volte alla settimana al Bottecchia, confermando la passione per questo sport che caratterizza il Pordenonese".  
   
   
OLIMPIADI E PARALIMPIADI, LA SQUADRA DEI 37 ATLETI TOSCANI IN PARTENZA PER LONDRA  
 
Firenze, 17 luglio 2012 – Alla vigilia dell’evento londinese a cinque cerchi che rappresenta il clou di questa stagione sportiva 2012 e dell’intero quadriennio, ancora una volta la Toscana si preannuncia protagonista con i suoi 30 atleti che parteciperanno ai Giochi olimpici dal 27 luglio al 12 agosto. Altrettanto qualificato il gruppo dei 7 toscani che parteciperà alle Paralimpiadi, in programma dal 29 agosto al 9 settembre. La squadra toscana, la terza in Italia per numero di atleti qualificati, dopo Lombardia e Lazio, è stata presentata oggi “su carta” dall’assessore regionale allo sport e al welfare Salvatore Allocca. La Regione Toscana ha infatti pubblicato una brochure di 48 pagine con le schede, i profili, i palmarès, il calendario delle gare e le biografie di tutti gli atleti, consultabile anche sul sito della Regione Toscana http://toscana-notizie.It/prodotti-servizi/speciali/2012-toscani-alle-olimpiadi-di-londra . A questo indirizzo è possibile anche ascoltare le interviste con alcuni di loro. “Una pubblicazione che ci aiuta a capire, a seguire, a partecipare – ha detto l’assessore Allocca – Giungere ad essere protagonisti di un’olimpiade o una paraolimpiade è il coronamento di una intera vita dedicata allo sport, di un lavoro costante e determinato, di una forza di volontà grandissima e di qualità fisiche, atletiche ed umane non comuni. Proprio da queste qualità atletiche ed umane spero arrivino gli esempi più belli di rispetto per gli avversari, di correttezza, di etica sportiva così come coniugati nella ‘Carta etica dello sport’, l’atto con cui la Regione definisce i principi fondamentali di lealtà e di sportività che dovrebbero essere propri di ogni sportivo vero”. Analizzando l’elenco dei partecipanti (vedi più in basso), lo sport più rappresentato è il nuoto, con sei atleti, seguito dal canottaggio con cinque. A quota tre troviamo la pallanuoto, la scherma e l’atletica; due presenze invece nel tiro a segno, la vela e la pallavolo. Gli ultimi quattro toscani in viaggio per Londra gareggeranno infine nella canoa, la ginnastica ritmica, il tennis ed il judo. A conferma del fatto che lo sport toscano è ben articolato sul territorio, la provincia di Livorno sarà presente ai Giochi con 8 atleti, Firenze con 7, Pisa con 4, Arezzo e Lucca con 3, Massa con 2; quindi Grosseto, Pistoia e Prato con 1. Anche il livello tecnico dei toscani è di primissimo ordine: la velista Alessandra Sensini è alla sua sesta Olimpiade, con ben quattro medaglie (1 oro, 1 argento e 2 bronzi) collezionate nelle precedenti edizioni; lo schermidore Aldo Montano, la pallanuotista Elena Gigli e la judoka Giulia Quintavalle si sono anch’essi già infilati al collo una medaglia d’oro, e altri quattro (i canottieri Luca Agamennoni Lorenzo Bertini e Lorenzo Carboncini, e il martellista Nicola Vizzoni) sono già saliti una o più volte sul podio. Altrettanto qualificato il gruppo dei 7 toscani che parteciperà alle Paralimpiadi: lo schermidore senese Matteo Betti; Marisa Nardelli di Sesto Fiorentino nel tennis tavolo; Vittorio Bartoli della Arcieri Poggibonsi nel tiro con l’arco; Sara Morganti di Castelnuovo Garfagnana nell’equitazione; Marco Innocenti di San Casciano Val di Pesa e il grossetano Giuseppe Polidori nel tennis; e il fiorentino Andrea Marcaccini nel canottaggio. Delle 20 discipline sportive che compongono il programma agonistico dei Giochi paralimpici estivi, l’Italia ha ottenuto la qualificazione in 12 sport: la pallacanestro in carrozzina, il nuoto, il ciclismo, il tiro a segno, il canottaggio, il tiro con l’arco, la vela, l’atletica leggera, la scherma, il tennis in carrozzina, il tennistavolo e l’equitazione. Gli atleti della spedizione azzurra sono in tutto 98. La delegazione definitiva sarà deliberata con apposita Giunta nazionale del Cip fissata per il prossimo 24 luglio. “I nostri atleti olimpici e paralimpici hanno di fronte un grande compito – ha detto ancora Allocca – dimostrare che i valori e gli uomini espressi dal grande sport sono ancora in gara, e lo sono affinché i nostri ragazzi e le nostre società sportive ne divengano i prosecutori. In momenti di riduzione drastica delle risorse economiche, contano la passione e la dedizione allo sport di coloro che gareggiano riconoscendosi in questi valori. A loro auguro la vittoria più bella: rimanere fedeli ai valori sportivi e di vita che lo sport e lo spirito olimpico insegnano, e quella più ambita: vivere da protagonisti i prossimi giochi Olimpici e Paralimpici 2012. Elenco partecipanti: Luca Agamennoni (Livorno), canottaggio ai Giochi olimpici; Andrea Baldini (Livorno), scherma ai Giochi olimpici; Vittorio Bartoli (Livorno), tiro con l’arco ai Giochi paralimpici; Chiara Bazzoni (Arezzo), atletica ai Giochi olimpici; Matteo Betti (Siena), scherma ai Giochi paralimpici; Maximilian Benassi (Carrara, nato in Germania), canoa ai Giochi olimpici; Lorenzo Bertini (Pontedera), canottaggio ai Giochi olimpici; Daniele Bracciali (Arezzo), tennis ai Giochi olimpici; Niccolò Campriani (Firenze), tiro a segno ai Giochi olimpici; Lorenzo Carboncini (Limite sull’Arno), canottaggio ai Giochi olimpici; Diletta Carli (Pietrasanta), nuoto ai Giochi olimpici; Gabriele Detti (Livorno), nuoto ai Giochi olimpici; Federico Esposito (Piombino), vela ai Giochi olimpici; Francesco Fossi (Firenze), canottaggio ai Giochi olimpici; Elena Gigli (Empoli), pallanuoto ai Giochi olimpici; Marco Innocenti (San Casciano Val di Pesa), tennis ai Giochi paralimpici; Allegra Lapi (Bagno a Ripoli), pallanuoto ai Giochi olimpici; Daniele Meucci (Pisa), atletica ai Giochi olimpici; Andrea Marcaccini (Firenze), canottaggio ai Giochi paralimpici; Aldo Montano (Livorno), scherma ai Giochi olimpici; Sara Morganti (Castelnuovo Garfagnana), equitazione ai Giochi paralimpici; Marisa Nardelli (Sesto Fiorentino), tennis tavolo ai Giochi paralimpici; Alice Nesti (Pistoia), nuoto ai Giochi olimpici; Marta Pagnini (Firenze), ginnastica ai Giochi olimpici; Francesca Piccinini (Massa), pallavolo ai Giochi olimpici; Giuseppe Polidori (Grosseto), tennis ai Giochi paralimpici; Giulia Quintavalle (Livorno), judo ai Giochi olimpici; Sebastian Ranfagni (Reggello, nato in Germania), nuoto ai Giochi olimpici; Giulia Rondon (Pisa), pallavolo ai Giochi olimpici; Michele Santucci (Castiglion Fiorentino), nuoto ai Giochi olimpici; Alessandra Sensini (Grosseto), vela ai Giochi olimpici; Matteo Stefanini (Pisa), canottaggio ai Giochi olimpici; Stefano Tempesti (Prato), pallanuoto ai Giochi olimpici; Luca Tesconi (Pietrasanta), tiro a segno ai Giochi olimpici; Federico Turrini (Livorno), nuoto ai Giochi olimpici; Irene Vecchi (Livorno), scherma ai Giochi olimpici; Nicola Vizzoni (Pietrasanta), atletica ai Giochi olimpici. L’elenco degli atleti è aggiornato al 9 luglio 2012.