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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Aprile 2014
PARLAMENTO EUROPEO: VERSO UN CIELO EUROPEO SENZA FRONTIERE  
 
Bruxelles, 8 aprile 2014 - Solamente 5000 chilometri di Oceano Atlantico separano l´isola di Arran dagli Stati Uniti. E solo a pochi centinai di metri verso la Scozia, a Prestwick, il Centro di controllo dell´area oceanica (Oacc) vigila sullo spazio aereo nella parte orientale dell´Oceano Atlantico, dalla isole Azzorre all´Islanda. Assicurandosi la sicurezza dei passeggeri che volano in e dall´Europa. Seduti in silenziosi stanze, gli operatori controllano il traffico di un milioni di aerei all´anno. Nei periodi più intensi, in estate, gli aerei sono 3.500 al giorno e questo numero è destinato a crescere negli anni a venire. Per assicurare un utilizzo più efficace del cielo europeo l´Ue ha lanciato l´iniziativa del Cielo unico europeo. L´attuale frammentazione costa 4 miliardi di euro all´anno e 19,4 milioni di minuti di ritardo nel 2012. Inoltre i voli sono allungati in media di 49 chilometri. Utilizzare delle rotte più dirette farà risparmiare benzina e ridurrà il prezzo dei biglietti. Il progetto è sostenuto dalla Oacc. "Siamo a favore del Cielo unico europeo perché i clienti saranno i primi a beneficiarne, riducendo i costi, aumentando la sicurezza e l´efficenza" ha sottolineato Alastair Muir, direttore delle operazioni al Centro Prestwick. La liberalizzazione del mercato aereo significa prezzi più bassi, democratizzando la possibilità di accesso ai voli. Questo porta all´aumento di numero di voli e destinazioni, aumentando il turismo e il commercio all´interno dell´Ue. "Ci sentiamo molto connessi" ha spiegato Bill Mcintosh, direttore del consiglio del Sud Ayrshire. "Stiamo incoragigando le attività locali a esportare. Qui siamo fortunati perché abbiamo l´aeroporto di Prestwick a due passi". Per tutelare i cittadini e aumentare il mercato, l´Ue ha introdotto i diritti dei passeggeri. Quando le cose vanno male in viaggio, per esempio se un volo viene cancellato o se il bagaglio viene perso, i cittadini europei hanno il diritto di richiedere un rimbordo o una soluzione alternativa. Anche nel caso di motivi ambientali - come l´eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull nel 2010. L´autorità di controllo del traffico aereo, Eurocontrol, è presente per coordinare la sicurezza dei voli e informare meglio i passeggeri.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, EMISSIONI AEREE : «IL MIGLIOR COMPROMESSO POSSIBILE»  
 
Bruxelles, 8 aprile 2014 - Gli sforzi per rendere il traffico aereo meno inquinante suscitano diverse reazioni. Il sistema di scambio delle emissioni (Ets) dell´Unione europea ha come obiettivo quello d´incoraggiare le compagnie aeree ad un approccio più sostenibile, ma non ha convinto alcuni paesi fuori dall´Ue. I deputati hanno approvato il 3 aprile un accordo informale con il Consiglio secondo il quale il sistema Ets sarà valido per i voli all´interno dell´Ue fino al 2017. Abbiamo incontrato Peter Liese, deputato tedesco di centro destra, e relatore del Pe sul tema. Cosa pensa dell´accordo votato? È la migliore opzione considerando le circostanza. Ma rispetto anche i colleghi della commissione all´Ambiente che hanno rifiutato il compromesso perché non rappresenta la soluzione ideale. È un compromesso, e penso che sia il miglior compromesso possibile. Ma non sono soddisfatto degli sviluppi degli ultimi sette anni... Penso che il nostro sistema di scambio di emissioni (Ets) è totalmente legittimo, ma sfortunatamente non siamo riusciti a convincere i paesi fuori dall´Ue. Spero veramente che le cose cambieranno nei prossimi due o tre anni. Cosa cambierà nei prossimi anni? Il sistema di scambio delle emissioni sarà prolungato ed è la cosa più importante. Tutti i voli interni europei faranno parte del sistema, sia della British Airways che di Air China. Abbiamo un messaggio forte per il mondo intero. O otteniamo un accordo mondiale nel 2016 o dovremo riprendere il sistema europeo Ets nel 2017.  
   
   
INDAGINE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA CHE HA PORTATO ALL’ARRESTO DI TRE DIPENDENTI DELL’ENAC – SOSPESE DA OGNI FUNZIONE LE PERSONE COINVOLTE  
 
Roma, 8 aprile 2014 - In merito all’arresto di ieri mattina di tre propri dipendenti nell’ambito di un’indagine della Procura della Repubblica di Roma, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile conferma di aver ricevuto nel mese di gennaio informazione in merito all’avvio di un indagine che vedeva coinvolte tre persone dell’Enac. Le strutture dell’Ente hanno immediatamente fornito tutto il supporto richiesto e si sono rese disponibili a collaborare con l’Autorità giudiziaria per ogni ulteriore approfondimento che fosse ritenuto necessario. I dipendenti coinvolti, nel momento in cui si è appreso dell’indagine in corso, sono stati subito rimossi dai propri incarichi e assegnati ad altri ruoli, in conformità alle disposizioni previste delle leggi vigenti e a tutela sia dell’amministrazione, sia delle persone oggetto di accertamenti. I tre dipendenti coinvolti sono un dirigente ex Direttore Aeroportuale di Roma Ciampino, un ingegnere inquadrato nel ruolo professionale e un funzionario. Subito dopo le informazioni relative all’avvio dell’inchiesta, l’Enac, il 24 gennaio 2014, ha costituito una Commissione interna per la verifica della regolarità amministrativa sulle procedure oggetto di accertamento. La Commissione ha concluso i propri lavori in data 24 febbraio 2014 e ha disposto una relazione che è stata trasmessa sia alla Procura della Repubblica di Roma, sia alla Procura della Corte dei Conti per le azioni di competenza. Poiché dalla relazione erano emerse presunte irregolarità amministrative nello svolgimento delle attività oggetto di indagine interna, l’Enac ha avviato il 3 marzo un procedimento disciplinare a carico dei tre dipendenti coinvolti, che è tuttora in corso. A seguito dell’adozione dei provvedimenti di custodia cautelare, i tre dipendenti verranno sospesi da ogni funzione a partire da oggi, 7 aprile. Sul tema dell’indagine in corso e sull’arresto dei tre dipendenti verrà fornita un’informativa nell’ambito del Consiglio di Amministrazione che si svolgerà mercoledì 9 aprile.  
   
   
PRESENTAZIONE DEGLI ATTI DEL SEMINARIO “L’ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2009/12/CE SUI DIRITTI AEROPORTUALI: L’ENAC E L’AUTORITÀ DI REGOLAZIONE DEI TRASPORTI” ORGANIZZATO DALL’ENAC PER UN CONFRONTO TRA LE INDICAZIONI EUROPEE E LA SITUAZIONE NAZIONALE  
 
Roma, 8 aprile 2014 - Lunedì 7 aprile, presso la Direzione Generale dell’Enac, il Presidente Vito Riggio e il Direttore Generale Alessio Quaranta hanno presentato ufficialmente alle istituzioni, ai rappresentanti del settore aereo e alla stampa gli Atti del Seminario: “L’attuazione della Direttiva 2009/12/Ce sui diritti aeroportuali: l’Enac e l’Autorità di regolazione dei trasporti” che era stato organizzato dall’Ente nel novembre del 2013. L’obiettivo del Seminario di studio tra rappresentanti delle Istituzioni, giuristi e qualificati operatori di settore, era quello di approfondire i rispettivi ruoli e le responsabilità tra l’Autorità di regolazione dei trasporti e l’Enac. I contenuti delle relazioni e degli interventi presentati nel corso del Seminario di novembre sono stati raccolti dall’Enac in una pubblicazione presentata oggi e preceduta da una conferenza stampa che ne ha anticipato i contenuti ai media intervenuti. Tra i partecipanti all’incontro odierno vi sono anche Altero Matteoli, Presidente Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato, Giacomo Aiello, Capo di Gabinetto Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pierluigi Di Palma, Presidente Centro Studi Demetra, Mario Sebastiani, Docente ordinario Economia Politica Università Roma Tor Vergata, Elda Turco Bulgherini, Docente ordinario Diritto della Navigazione Università Roma Tor Vergata, Fulvio Cavalleri, Vice Presidente Vicario Assaeroporti, Andrea Zoppini, Docente ordinario Istituzioni Diritto Privato Università Roma Tre, Fabio Cintioli, Docente ordinario Diritto Amministrativo oltre che Olivier Jankovec, Direttore Generale Aci Europe che ha illustrato l’applicazione della Direttiva negli altri Paesi europei e l’avv. Mario Siragusa in qualità di moderatore. Nel 2009 è stata emanata la Direttiva europea che stabilisce i principi comuni per la determinazione e riscossione dei diritti aeroportuali negli aeroporti aperti al traffico aereo commerciale il cui volume di traffico annuale supera la soglia di 5 milioni di passeggeri e nell’aeroporto con il maggior traffico passeggeri in ciascuno Stato membro. A seguito di questa Direttiva, nel 2012 il legislatore italiano ha varato l’istituzione di un’autorità per la regolazione tariffaria per l’intero settore. Nel periodo intercorso tra la Direttiva europea e l’attuazione in Italia, l’Enac ha continuato a operare nella fase transitoria concludendo sia i contratti di programma con i principali aeroporti, sia definendo gli schemi tariffari che, dopo ampia consultazione con gli operatori e con i soggetti coinvolti, sono stati inviati per i pareri di competenza ai Ministeri delle Infrastrutture e Trasporti e dell’Economia e Finanza. Una volta approvati i modelli tariffari, si potrà procedere con la stipula di accordi ad hoc tra i gestori e gli operatori degli scali per la definizione delle tariffe. L’enac si augura che gli schemi siano approvati dai due dicasteri in breve tempo, in modo da consentire a importanti aeroporti italiani, che rappresentano il 50% del traffico passeggeri, di avere certezza della loro regolazione tariffaria e quindi di proseguire negli investimenti programmati, necessari per uno sviluppo sano e competitivo del sistema. Gli interventi degli illustri relatori che hanno partecipato al Seminario e che sono raccolti nella pubblicazione presentata oggi hanno posto in evidenza la criticità della fase transitoria e delle assegnazioni definitive di competenze. Come si evince dalle posizioni rappresentate nella pubblicazione e come peraltro confermato in una recente sentenza della Corte Costituzionale che esclude dalle competenze dell’Autorità le funzioni di amministrazione attiva e di attività provvedimentale, le competenze dell’Enac continuano a riguardare la regolazione, la vigilanza e il controllo del settore dal punto di vista tecnico, economico e amministrativo, insieme alla tutela dei diritti dei passeggeri e la security, attribuzioni conferite anche attraverso direttive comunitarie che hanno individuato l’Ente come organismo nazionale responsabile per questi temi. Il Presidente Vito Riggio, in apertura dei lavori, ha ricordato lo spirito che ha portato l’Ente a organizzare il Seminario e a pubblicarne gli atti: “L’enac si atterrà doverosamente alle indicazioni che verranno dal Governo e dal Ministro vigilante, tanto in ordine all’insieme di competenze che rimangono in capo all’Ente, quanto alle forme di collaborazione richieste per attivare il nuovo organismo e per consentire che ci sia continuità nell’azione di regolazione del settore. Abbiamo infatti chiesto ai nostri relatori di riflettere con noi e di aiutarci a svolgere con sempre maggior serietà, efficienza ed efficacia, il nostro compito per rispetto ai nostri soggetti di riferimento e soprattutto ai passeggeri, quei circa 150 milioni di viaggiatori che usano il mezzo aereo e hanno diritto ad un’assistenza completa, trasparente in ordine ai costi, adeguata rispetto alle esigenze che essi manifestano sia in volo che nelle fasi preparatorie di stazionamento in aeroporto e di collegamento con le altre modalità di trasporto”. Il Direttore Generale Alessio Quaranta ha evidenziato: "Una considerazione unanime scaturita dal Seminario di novembre 2013 è quella della necessità di un assetto del sistema in cui, al di là della costituzione di un´autorità di regolazione tariffaria, si rafforzi anche la presenza di un´autorità già altamente qualificata e riconosciuta, quale è l’Enac, nel settore dell´aviazione civile anche a livello internazionale. L’enac ha competenze esclusive in campo tecnico giuridico economico amministrativo di presidio del settore. Accanto ai propri compiti istituzionali di regolazione, l’Ente continuerà a svolgere i compiti di amministrazione attiva, funzioni che non possono assolutamente essere demandate all´autorità di regolazione tariffaria. Inoltre, vorrei sottolineare che per noi le tariffe aeroportuali non sono fini a se stesse, ma rappresentano uno strumento per garantire la sicurezza. Il fine ultimo dell’attività dell’Enac, infatti, è assicurare da un lato la sicurezza, dall’altro la tutela dei diritti dei passeggeri. Tutto questo avviene anche attraverso la tariffazione, in quanto legata all’ammodernamento delle infrastrutture e al finanziamento dei piani di sviluppo aeroportuale, finalizzati alla realizzazione di strutture che possano essere utilizzate dagli operatori in sicurezza. Da qui la necessità di collegare fortemente l’aspetto tariffario a quello del piano degli investimenti, sia nella fase della definizione, sia in quella di monitoraggio. La necessità che tutto il settore ha ripetutamente manifestato è l’esigenza di avere un unico interlocutore”. Dopo gli interventi illustrativi del Presidente Riggio e del Direttore Quaranta, la parola è passata a Olivier Jankovec, Direttore Generale Aci Europe (Airport Council International), l’associazione che riunisce gli oltre 450 aeroporti in 44 Paesi Europei. Il Direttore Jankovec ha illustrato la situazione negli altri Stati Europei  
   
   
“SEGNALI DI VITA”, PRESENTATA LA NUOVA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER LA SICUREZZA STRADALE  
 
Bologna, 8 aprile 2014 - Una tempo era un black spot, un “punto nero”, cioè critico, caratterizzato da un’elevata pericolosità e incidentalità. In seguito a un intervento di riqualificazione è diventato un white spot, un’area più sicura per la mobilità di tutti gli utenti della strada. Bologna, quartiere San Donato, intersezione tra l’omonima via e le vie Beroaldo, Zacconi e Salvini: il Comune di Bologna, con risorse proprie e un cofinanziamento del 1° Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale (fondi ministeriali), assegnato tramite bando dalla Regione Emilia-romagna, ha operato in modo da rendere l’intersezione un normale incrocio a quattro vie, gestito dall’impianto semaforico e con l’attraversamento pedonale protetto dalla fase semaforica dedicata. Risultato, un miglioramento della mobilità complessiva e un azzeramento degli incidenti, come emerge dal terzo periodo di monitoraggio svolto dopo la conclusione dei lavori. “Quest’intervento si inserisce nell’impegno ormai decennale che la Regione porta avanti” ha sottolineato stamani l’assessore alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri, presentando - insieme all’assessore del Comune di Bologna Andrea Colombo - la nuova campagna di comunicazione regionale per la sicurezza stradale “Segnali di vita”. “In questi anni – ha aggiunto Peri – abbiamo ridotto in modo molto significativo il numero di incidenti, morti e feriti, finanziando sia interventi sulle infrastrutture, sia progetti di educazione e campagne di sensibilizzazione. Abbiamo assegnato recentemente oltre 7 milioni di euro del quarto e quinto programma del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale a Comuni e Province; vogliamo continuare lavorando in questo modo, su più piani, perché si possono fare tanti progetti dal punto di vista infrastrutturale ma occorre intervenire anche sul comportamento dei cittadini, invitando a comportamenti più corretti e consapevoli chi, in strada, ha più potere – come gli automobilisti – per proteggere e rispettare l’utenza debole: pedoni e ciclisti, bambini, ragazzi e anziani”. “Una città più sicura e accessibile a tutti è possibile – ha ribadito l’assessore Colombo – . L’impegno delle istituzioni, nonostante il calo delle risorse e le difficoltà di bilancio, non si è interrotto. Serve un’alleanza con i cittadini per un impegno più responsabile nella mobilità”. Colombo ha annunciato che, con i nuovi contributi del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale, assegnati tramite bando dalla Regione al Comune di Bologna, verranno realizzati interventi sia per la sicurezza di altri punti critici della viabilità principale (via Emilia Ponente - Saffi, via Toscana, via San Donato, via Andreini, via Marco Emilio Lepido) sia su ambiti diffusi (zone 30 “Timavo”, “Pilastro”, “Battindarno”, “Turati”). Costo complessivo degli interventi 1,5 milioni di euro, finanziati per 1/3 con ricorso al mutuo da parte del Comune, per 1/3 con finanziamenti del ministero dell’Ambiente e per il restante 1/3 con i contributi del Pnss. “Si tratta di lavori – ha concluso Colombo – che dovrebbero partire entro quest’estate”. La Regione e l’impegno per la sicurezza stradale Riqualificazione di aree urbane, interventi di moderazione del traffico, creazione di rotatorie, percorsi sicuri e piste ciclopedonali. Superano complessivamente i 7 milioni di euro le risorse, ripartite tramite bando, e già assegnate dalla Regione a Comuni e Province dell’Emilia-romagna per cofinanziare interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale. Si tratta di progetti (28 in tutto) che verranno realizzati con le risorse messe a disposizione attraverso il quarto e quinto programma del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale (Pnss). E’ da diversi anni che la Regione Emilia-romagna è impegnata sul versante della sicurezza stradale, con interventi per ridurre il numero di vittime della strada e i costi sociali causati dagli incidenti. Si è lavorato parallelamente in due direzioni, sia con attività di educazione e di formazione svolte dall’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza, sia erogando finanziamenti per facilitare interventi sulle infrastrutture. Anche l’assegnazione dei finanziamenti statali del quarto e quinto programma del Pnss rientra in questa strategia. Gli interventi, proposti da Comuni e Province dell’Emilia-romagna, in forma singola o associata, riguardano due settori prioritari: la valorizzazione delle aree urbane, con l’aumento dei livelli di sostenibilità e sicurezza della mobilità (24 i progetti cofinanziati), e i programmi di controllo integrati e coordinati previsti dagli articoli 186 e 187 del Codice della Strada (4 progetti). Il finanziamento complessivo, ammontante a 7.438.132,70 euro, consentirà interventi per 17.377.396 euro. Tra i primi 24 progetti c’è anche quello del Comune di Bologna. Dopo “A ciascuno il suo” arriva “Segnali di vita” Un cronista farà la “radiocronaca”, raccontando quello che vede in un incrocio cittadino come se fosse allo stadio, con la voce un po’ veloce, concitata, con l’effetto classico da “tutto il calcio minuto per minuto”. Non ci sarà musica, ma un sottofondo di città e folla da stadio. E’ lo spot radiofonico – che si muove nel solco del calcio e dei Mondiali ormai prossimi – della nuova campagna della Regione per la sicurezza stradale “Segnali di vita”, realizzata da Voligroup. Una campagna con cui la Regione Emilia-romagna – impegnata da anni per rendere più sicure le infrastrutture, incentivare il trasporto pubblico, le modalità di spostamento più sostenibili ed educare a comportamenti più sicuri – intende affrontare in maniera più sistemica il tema della sicurezza degli utenti “deboli” della strada (e quindi ciclisti, pedoni, in particolar modo anziani). “Segnali di vita” sensibilizzerà tutti gli utenti della strada in merito all’osservanza delle regole, con particolare atten­zione alla segnaletica stradale in generale e a quella riguardante l’utenza debole in particolare. Metterà in evidenza, per quanto riguarda pedoni e ciclisti, le nuove regole del codice della strada evidenziando i comportamenti virtuosi da compiere. Insisterà sul tema degli spazi condivisi in strada e sulla moderazione del traffico per favorire, anche sul piano culturale, l’idea di necessaria convivenza. Interpreterà, sia radiofonicamente che in video, il tema della sicurezza stradale come “gioco di squa­dra” per intercettare l’attenzione mediatica che sarà riservata ai campionati mondiali di calcio. Per quanto riguarda il tema specifico dell’incidentalità che vede coinvolta l’utenza debole over 65 anni, ci sarà un ulteriore coinvolgimento della rete di associazioni già impegnate nel corso del 2013 con “A ciascuno il suo”. Il sito aciascunoilsuo.Info sarà dotato di una nuova area contenente una mappa dei black spot e dei white spot, realizzata a partite da open data (dove presenti) e da dati forniti dalle associazioni partner, dalle pubbliche ammi­nistrazioni - che verranno appositamente contattate - o dai singoli navigatori online. La mappa così creata sarà costantemente aggiornata e avrà una doppia funzione: da un lato evi­denziare graficamente i “punti critici” sottolinea l’esistenza del problema sicurezza stradale, facendo aumentare la consapevolezza nei cittadini; dall’altro l’aggiunta dei white spot, e cioè delle zone dove sono state realizzate infrastrutture di sicurezza (nuove piste ciclabili, attraversamenti pedonali, zone 30, e così via) farà conoscere ai cittadini gli investimenti fattidalle amministrazioni locali. Come per la precedente campagna, anche quest’anno ci saranno eventi dimostrativi nei “black spot”. In accordo con le amministrazioni comunali verranno scelti i luoghi più idonei per ogni città che verranno “occupati” simbolicamente con azioni di sensibilizzazione e distribuzione dei materiali informativi della campagna.  
   
   
PIEMONTE: 13,5 MILIONI PER ACQUISTARE AUTOBUS ELETTRICI E COMBATTERE L´INQUINAMENTO ATMOSFERICO  
 
Torino, 8 aprile 2014 - Nuova iniziativa della Regione per migliorare la qualità dell’aria che respirano i piemontesi: è stata deliberata l’emissione di un bando che stanzia 13,5 milioni di euro per l’acquisto di autobus elettrici destinati al trasporto pubblico locale. Potranno presentare domanda di contributo le aziende che effettuano trasporto di linea nei circa 700 Comuni piemontesi, tra cui quelli dell’area metropolitana torinese e tutti i capoluoghi di provincia, dove nel triennio 2010-2012 l’Agenzia regionale per l’ambiente ha rilevato oltre 35 superamenti all´anno del valore limite giornaliero delle polveri sottili (50 microgrammi per metro cubo). La Regione finanzia il 90% della spesa sostenuta per ogni mezzo, per un importo massimo di 400.000 euro oltre Iva. “Il tema dei superamenti dei limiti previsti dalla normativa sulla qualità dell’aria è ormai noto - ha rilevato questa mattina il presidente della Regione, Roberto Cota, durante la presentazione del bando - Così come il fatto che le condizioni meteo-climatiche che caratterizzano la Pianura padana rendono difficile la dispersione delle polveri sottili. Per questo, è fondamentale intervenire con misure strutturali, tra le quali il rinnovo del parco mezzi del trasporto pubblico”. “Abbiamo ritenuto di destinare questi 13,5 milioni di euro - ha puntualizzato l’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Ravello - per intervenire sulle zone del Piemonte che nel tempo hanno dimostrato delle criticità e testimoniare ancora una volta l’attenzione della Regione su un tema delicato come la qualità dell’aria che respiriamo. Questa misura rientra nelle indicazioni che la Commissione Europea ha elaborato nel libro bianco ‘Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile’, dove l’elettricità viene individuata come una delle principali opzioni disponibili per sostituire il petrolio. Oltre ad avere un’importante valenza ambientale, il bando contribuirà a rafforzare un comparto produttivo che vive un momento di difficoltà”. L’assessore Ravello ha poi voluto ricordare alcune delle numerose misure avviate in questi anni dalla Regione pur in un contesto finanziario difficile: “Siamo riusciti a stanziare quasi 15 milioni di euro per dotare di filtri antiparticolato circa 800 autobus Euro Ii, Euro Iii ed Euro Iv, riducendo così di quasi il 95%, ovvero circa 20 milioni di tonnellate annue, le emissioni di polveri sottili dei mezzi che li installano; abbiamo sostenuto con un contributo di circa 5 milioni la sostituzione delle termovalvole. E non abbiamo dimenticato la necessità di mantenere e potenziare la rete di monitoraggio: con un investimento di 3,5 milioni è stato attivato un Sistema regionale di rilevamento della qualità dell’aria di cui fanno parte 62 stazioni pubbliche di rilevamento e 20 stazioni private”.  
   
   
LOGISTICA, LOMBARDIA: UNA RISORSA ANCHE PER EXPO  
 
Milano, 8 aprile 2014 - L´expo avrà ricadute notevoli sulla logistica. Un´indagine della Camera di commercio di Milano presentata durante il convegno ´L´eccellenza della logistica italiana in vista dell´Expo 2015. La Lombardia e il porto di Genova´ dice infatti che saranno 9.000 i nuovi posti di lavoro (6.000 dei quali solo in Lombardia) e la produzione aggiuntiva sarà di 1,8 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi nella nostra regione. "E´ dunque evidente - ha detto l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità - che non possiamo farci trovare impreparati, anzi. Potrà essere l´occasione per mostrare la nostra Regione sotto una prospettiva diversa da quella che è propria dell´evento". La Logistica, Un Po´ Di Dati - "Già oggi in Lombardia - ha aggiunto - c´è una concentrazione fortissima di attività logistiche che creano indotto occupazionale e contribuiscono a creare valore aggiunto". Sono infatti 400 milioni le tonnellate di merci trasportate annualmente, pari al 27% di quelle nazionali, di cui 24 milioni su ferro; 60 i veicoli per il trasporto merci per km di rete stradale; e 22.900 le tonnellate di merci per km di rete stradale, pari al triplo della media italiana. Intesa Con Piemonte E Liguria Per Migliorare Trasporto Su Ferro - In questa prospettiva diventa strategico un coordinamento a scala sovraregionale tra i territori. "Abbiamo già pronto un Protocollo d´Intesa con Piemonte e Liguria - ha spiegato l´assessore - che potrà far partire operativamente un reale coordinamento. Aspettiamo solo che il Piemonte sia di nuovo in grado di sottoscrivere atti che vanno oltre l´ordinaria amministrazione". Il Difficile Accesso Alla Pianura - Carenze ferroviarie attualmente impediscono un agevole accesso alla pianura (e dalla pianura al porto). In questo senso Regione Lombardia sostiene le iniziative liguri e piemontesi relative al terzo valico e, ancor più, la rimozione delle criticità che condizionano la manovra ferroviaria all´interno del porto. La Cattura Dei Nuovi Traffici - Regione Lombardia si sta impegnando inoltre, anche con il ricorso a fondi europei, a eliminare i "colli di bottiglia" sulle reti di accesso ai terminal, concertando con Rfi soluzioni infrastrutturali puntuali e mirate e individuando le più critiche grazie al coinvolgimento di tutti gli operatori economici attivi sulla nostra rete.  
   
   
PRESENTATO IL NUOVO SISTEMA TARIFFARIO PER I TRASPORTI PUBBLICI DELLA CAMPANIA  
 
Napoli, 4 aprile 2014 - Presso l´Auditorium dell´Isola C3, al Centro Direzionale di Napoli, il 4 aprile l´assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella ha presentato alla stampa e alle associazioni degli utenti e dei consumatori il nuovo sistema tariffario di bigliettazione elettronica integrata per il trasporto pubblico locale della Campania, che entrerà in vigore nei prossimi mesi. Scopo della presentazione del nuovo sistema - che è già stato sottoposto alle Province e ai Comuni capoluogo, nonché alle aziende di trasporto pubblico locale - è stato di ascoltare il parere dei cittadini, attraverso le associazioni di utenti e consumatori che li rappresentano, per condividerne le scelte, e apportare gli eventuali correttivi e i miglioramenti che dovessero essere suggeriti e che risultassero necessari. Un metodo concertativo di condivisione dei processi decisionali ritenuto essenziale dalla Regione, tanto che la delibera definitiva del sistema non è stata ancora approvata dalla Giunta, proprio per far emergere dal confronto di oggi la migliore soluzione possibile per favorire il trasporto pubblico, sia offrendo sempre maggiori opportunità ai cittadini, sia garantendo il necessario equilibrio economico per le aziende campane. Il nuovo sistema - messo a punto dall´Acam, l´Agenzia regionale per la mobilità sostenibile - prevede una fase di sperimentazione, al termine della quale, sulla base delle rilevazioni effettuate e dei risultati conseguiti, si valuterà l´impatto del provvedimento, prevedendo eventualmente modifiche e/o affinamenti successivi. Naturalmente questa importante iniziativa si affianca alle altre azioni messe in campo dalla Regione per aumentare progressivamente la qualità dei servizi di trasporto e la gestione economica e l´efficienza delle aziende di trasporto pubblico. Le principali novità del nuovo sistema sono le seguenti: accanto al biglietto integrato, si introduce obbligatoriamente il ticket delle singole aziende, in modo da avvicinare i livelli tariffari alle reali esigenze degli utenti, dando loro la possibilità di scegliere una tariffa tarata sull’effettivo utilizzo. Ad esempio, se un utente per raggiungere Napoli utilizza solo i mezzi della Sepsa, non ha bisogno dei vantaggi dell’integrazione che gli consentirebbe l’uso anche dei mezzi dell’Anm, e dunque pagherà un biglietto a costi inferiori rispetto a quello integrato (ad esempio, per la corsa singola ci sarà uno sconto che va dall’8 al 20 per cento, rispetto al ticket integrato orario). Inoltre, attraverso il coinvolgimento diretto e, quindi, una maggiore responsabilizzazione delle singole aziende, si combatte efficacemente l’evasione, giunta ormai a livelli insostenibili (28 per cento in media, secondo il consorzio Unicocampania) tutti i nuovi biglietti saranno moderne "smart card" elettroniche con microchip a tecnologia avanzata, in grado non solo di ottimizzare i controlli, la sicurezza dei ticket e il monitoraggio dei flussi e del servizio, ma anche di essere utilizzate per altri usi (banking, e-government, telefonia, controllo accessi, ingressi a musei e teatri, etc.). Inoltre, non meno importante è il fatto che, grazie a questo sistema tecnologicamente avanzato e centralizzato, si ottimizzerà la ripartizione degli introiti (clearing) tra le aziende aderenti al sistema integrato, che prima invece era basata esclusivamente su indagini di tipo statistico la tariffa integrata sarà estesa gradualmente a tutte le aziende che effettuano servizi minimi di trasporto pubblico su terra e su mare (sia pubbliche che private): in questo modo sarà possibile sia riallineare le tariffe, sia offrire a tutti gli utenti le stesse possibilità di accesso al sistema tariffario si rimodulerà e uniformerà lo schema tariffario a partire da una struttura su base chilometrica, aumentando il rapporto ricavi-costi (che in Campania è tra i più bassi d’Italia), al fine di ridurre la probabilità che alla nostra regione vengano applicate le penalità imposte dalla normativa nazionale (legge di stabilità 2013). Tutto quanto su esposto, oltre a semplificare l´utilizzo da parte dei cittadini dei mezzi di trasporto, fornendo un unico supporto che consentirà loro di utilizzare qualsiasi mezzo e permetterà la conoscenza esatta dei flussi reali degli utenti, si muove nella direzione di tutelare l’impatto del costo del trasporto sul bilancio delle famiglie, salvaguardando il prezzo degli abbonamenti, così da aumentare la fidelizzazione e diminuire l´evasione.  
   
   
CYCLOPRIDE, MILANO OSPITA LA SECONDA EDIZIONE RIPARTE IL SERVIZIO NOTTURNO BIKEMI  
 
Milano, 8 aprile 2014 – Con la presentazione del ‘Manifesto della bicicletta’ in Sala Alessi a Palazzo Marino, ieri è ufficialmente scattato il conto alla rovescia per la seconda edizione del Cyclopride: la grande pedalata di massa che attraverserà Milano il prossimo 11 maggio e che l’anno scorso ha portato sulle strade della città 10.000 persone. Al ‘Manifesto della bici’, firmato anche dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, hanno aderito tantissime personalità, tra cui il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, Tullio Altan, Paolo Rumiz, Michele Serra, Filippo Timi, Aldo Giovanni e Giacomo, Giorgio Squinzi, Roberto Bolle, Yuri Chechi, Maria Latella, Susanna Tamaro, Dacia Maraini. “Il Cyclopride è nato a Milano l’anno scorso: una scommessa vinta”, ha dichiarato Chiara Bisconti , assessora al Tempo Libero, Benessere e Qualità della Vita. “Ricordo che alla partenza in piazza del Cannone, l’anno scorso, ci aspettavamo non più di mille persone. Ne sono arrivate più di diecimila. I numeri quest’anno, ne sono sicura, trasformeranno questo appuntamento nella più grande pedalata di massa in Italia e probabilmente tra le più grandi in Europa. Questa città ama sempre di più la bicicletta, i milanesi hanno voglia di vivere la loro città in modo diverso e il Cyclopride risponde esattamente a questa esigenza: pedalare, tutti insieme. E anche in questo caso, Milano può diventare apripista nazionale per tante altre città”. “A Milano stiamo facendo un lavoro importante per far sì che sempre più persone scelgano la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano e l’ultima novità è che da questa sera – e fino al 31 ottobre – riparte il servizio notturno del bike sharing, grazie al quale le bici Bikemi potranno essere ritirate tutti i giorni fino alle 2 di notte”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran. “Siamo partiti due anni fa con Area C, che ha ridotto il traffico in centro del 30%, e oggi il piano della mobilità sostenibile sta proseguendo con la realizzazione di Zone 30, aree pedonali, piste ciclabili, aumento delle rastrelliere e ampliamento del sistema di bike sharing. Manifestazioni come il Cyclopride sono dunque fondamentali per la nostra città, perché ci aiutano a portare sempre più in primo piano l’importanza della mobilità ciclabile”. Il servizio notturno di Bikemi consentirà di ritirare le biciclette in condivisione, da oggi e fino al 31 ottobre, tutti i giorni della settimana fino alle 2 di notte. In più, in occasione del Salone del Mobile, venerdì 11 e sabato 12 aprile il servizio resterà attivo 24 ore su 24. Infine, nella zona Tortona, interessata da tanti eventi del Fuorisalone, saranno installate da domani e per tutta la settimana due stazioni temporanee aggiuntive (all’angolo tra via Tortona e piazza delle Milizie e in via Stendhal angolo via Tortona).  
   
   
VENDOLA INAUGURA CICLOVIA DELL´ACQUA: "UNO SPICCHIO DI MERAVIGLIA"  
 
Bari, 8 aprile 2014 - “E’ uno spicchio di meraviglia quello che oggi abbiamo potuto godere. Su una grande opera dell’ingegno con la quale Aqp riesce a portare l’acqua in ogni casa di ogni cittadino di questa parte del Sud, c’è una grande ciclovia, anzi i primi dieci chilometri di una grande ciclovia, che attraversa la valle. E’ uno squarcio dentro il cuore del cuore del Mediterraneo. Il progetto e il pensiero è però quello, passo dopo passo, di costruire 250 km di ciclovia per poter fare della Puglia un luogo attrattivo internazionale più di quanto non lo sia già”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo questa mattina, in contrada Figazzano nel Comune di Cisternino (Br), insieme con l’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Puglia, Giovanni Giannini, e l’Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese, Nicola Costantino, alla inaugurazione del primo tratto di ciclovia sull’acqua realizzato sui camminamenti del Canale Principale, la galleria centenaria che trasporta l’acqua del Sele dall’Irpinia alla Puglia. Prima del taglio del nastro, il Presidente Vendola, insieme con autorità e cittadini, ha percorso un tratto della ciclovia in bicicletta. All’evento sono anche intervenuti il Sindaco di Martina Franca e Presidente Gal Valle d’Itria, Franco Ancona e il Sindaco di Ostuni e Presidente del Gal Alto Salento, Domenico Tanzarella. Dopo aver inaugurato la ciclovia, il Presidente Vendola ha raggiunto Cisternino per portare il suo saluto al raduno internazionale dei 182 delegati di 14 paesi che, per tre giorni e nel cuore della Valle d’Itria, vogliono ragionare di “città slow”, di qualità della vita, elogiandone la lentezza, di cucina buona e sana e di paesaggi incontaminati. Note sul tracciato inaugurato Il tracciato inaugurato, 2° percorso ciclabile europeo su acquedotto, è parte dell’Itinerario ciclabile nazionale n. 11 (ciclovia degli Appennini) della rete Bicitalia. Lo storico “fiume nascosto” della Puglia che attraversa ambienti unici e suggestivi contraddistinti da macchia mediterranea e dalle tipiche costruzioni coniche, i trulli, è da oggi fruibile per passeggiate a piedi e in bicicletta. Un progetto che sostiene un turismo diverso, eco-sostenibile e rispettoso della storia e dei luoghi interessati. In particolare, i lavori hanno interessato il tratto compreso tra Cisternino e Ceglie Messapica, per un totale di circa 10 chilometri, e rappresentano il primo stralcio di un grande sistema della ciclovia dell´Acquedotto di oltre 250 Km, inserita nel piano della rete ciclabile regionale della Puglia. L’intervento ha riguardato la pista di servizio dell´Acquedotto Pugliese da Figazzano, contrada del comune di Cisternino, in corrispondenza dell´incrocio sulla Via dei Trulli fino all´incrocio della Sp 3bis Martina Franca - Ceglie Messapica nel comune di Ceglie Messapica. Nello specifico gli interventi hanno riguardato: - il rifacimento del fondo stradale con misto granulare stabilizzato per tutta la sua lunghezza; - la realizzazione di appositi varchi d’ingresso al fianco dei cancelli di servizio e la installazione lungo tutto il percorso di una segnaletica turistica, direzionale e di sicurezza; - il rifacimento dei muretti a secco; - la posa in opera di staccionate in legno di castagno decorticato lungo i rilevati stradali; - l’installazione di n°3 video-camere lungo il percorso aventi anche la funzione di conta-bici in transito nel tratto; - la realizzazione di un’area di sosta, in località all´estremità nord del percorso, al crocevia fra la ciclovia dell´Aqp e l´itinerario ciclabile Locorotondo - Cisternino previsto dal progetto di rete ciclabile di area vasta. Tale area, integrata con l´ambiente rurale circostante, è caratterizzata da un pergolato di circa 10x3 m con colonne in pietra e traversi in legno con inserimento centrale di una spirale di metallo alta 2 m che richiama la struttura del trullo. All´interno del pergolato sono disposti un tavolo in legno con due sedute dello stesso materiale e un cicloposteggio; - la revisione delle balaustre metalliche a protezione dei cinque ponti canali che si trovano lungo il percorso mediante inserimenti di fregi metallici che richiamano le decorazioni/simbologie del Cambellotti presenti nel Palazzo storico dell’Aqp .- di Bari. I ponti canali sono opere di particolare significato idraulico, in quanto permettono di superare tratti con incisioni morfologiche o vallate e di garantire una pendenza adeguata al sistema; ma anche di importante valore architettonico, consentendo una visione suggestiva e panoramica della valle d’Itria. L’intervento è stato realizzato a seguito di uno studio di fattibilità finanziato dalla Regione Puglia lungo tutto il tracciato del canale principale, dalle sorgenti di Caposele a Monte Fellone nei pressi di Villa Castelli. Il costo complessivo dei lavori, interamente finanziati dalla Regione Puglia, ammonta a € 855.418,49 Euro.  
   
   
SICILIA, ANAS: AGGIUDICATE DUE GARE D`APPALTO PER UN INVESTIMENTO DI 1,2 MILIONI DI EURO  
 
Palermo, 8 aprile 2014 - Ieri l`Anas ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale gli esiti relativi a due gare d`appalto finalizzate alla manutenzione delle autostrade della Sicilia orientale, ovvero l`autostrada Catania-siracusa, il Raccordo Autostradale 15 `Tangenziale di Catania` e l`A18dir `Diramazione di Catania`, per un investimento complessivo di 1 milione e 200 mila euro. La prima gara è finalizzata ai lavori di ordinaria manutenzione, conseguenti a danni ed emergenze, nonché finalizzati alla pulizia del piano viabile, delle opere d`arte e idrauliche e delle pertinenze e al ripristino della pavimentazione in tratti saltuari delle tre autostrade. Gli interventi, finanziati interamente con fondi dell`Anas, comporteranno un investimento complessivo di quasi 700 mila euro, e dovranno essere portati a termine entro 365 giorni dalla data di consegna. È risultata aggiudicataria della gara l`impresa Co.vir. Srl. La seconda gara prevede lavori di distese generali di pavimentazione, per un investimento complessivo di oltre 500 mila euro, e interesserà la Tangenziale di Catania, l`A18dir e il tratto a quattro corsie della statale 114. L`impresa Sicilianavie srl di Misilmeri, in provincia di Palermo, è risultata aggiudicataria, e avrà 120 giorni di tempo, dalla data di consegna, per portare a termine i lavori. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it.  
   
   
LIGURIA, VIABILITÀ, IN ARRIVO ULTERIORI FINANZIAMENTI, 1.3 MILIONI DI EURO PER IL RIPRISTINO DELLE STRADE  
 
Genova, 8 Aprile 2014 - Dopo il milione e 800mila euro stanziato la scorsa settimana ulteriori finanziamenti sono stati stanziati dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle infrastrutture, Raffaella Paita per il ripristino delle strade interrotte a seguito delle alluvioni che si sono succedute dall´ottobre 2013 al gennaio di quest´anno. La Giunta ha stanziato un milione 318.000 euro per ripristinare la strade dei borghi isolati privi di viabilità alternativa. Le risorse provenienti dai fondi Par-fsc 2007-2013 (ex Fas) serviranno per dodici interventi in 10 Comuni liguri. I beneficiari sono in Provincia di Genova: Cicagna, Mezzanego, Sant´olcese, Castiglione Chiavarese. In provincia di Imperia: Bordighera, Ceriana, Sanremo e Rezzo. In provincia di Savona: Andora e Casanova Lerone. "Con questi ulteriori risorse - ha spiegato l´assessore alle Infrastrutture, Paita - abbiamo finanziamo interventi più grandi rispetto a quelli della scorsa settimana e abbiamo esaurito tutte le richieste più urgenti provenienti dal territorio. Sono previste ulteriori finanziamenti che dovranno servire ad andare incontro alle esigenze dei comuni e delle numerose richieste, in attesa che il Governo stanzi ulteriori finanziamenti".  
   
   
NUOVO TRENO JAZZ AD ANCONA. SPACCA: “UN’ATTENZIONE VERSO LA RIQUALIFICAZIONE DEI SERVI LOCALI”.  
 
 Ancona, 8 aprile 2014 - È il primo Jazz che Trenitalia mette sui binari: ha scelto di avviare il nuovo treno partendo dalle Marche. Sarà operativo lungo la tratta adriatico (Ancona – San Benedetto del Tronto) da lunedì prossimo. Rientra tra gli investimenti previsti nel contratto di servizio con la Regione Marche 2009 – 2014 ed è il primo dei quattro treni elettrici da destinare al trasporto regionale. Entro l’anno sono attesi altri convogli diesel, per un totale di dodici nuovi treni da assegnare alle tratte locali marchigiane, comprese quelle delle aree interne. La cerimonia di consegna è avvenuta ieri alla stazione di Ancona Centrale, alla presenza del presidente della Regione Gian Mario Spacca, dell’assessore regionale ai Trasporti Luigi Viventi, dell’amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano. “È significativo che il primo esemplare di questo treno venga presentato ad Ancona – ha detto Spacca – Vogliamo sottolineare questo aspetto come un rinnovato accordo tra la Regione e Trenitalia, a favore della riqualificazione dei servizi da assicurare agli studenti e ai pendolari”. Soprano, in precedenza, aveva parlato della Regione Marche come di un “cliente importante, perché ha creduto nella nostra azienda, ha onorato la regolarità dei pagamenti, non ha tagliato i servizi, quando altre realtà regionali, per le innegabili difficoltà di bilancio, hanno operato contrazioni del 10 – 20 per cento”. “Il riconoscimento che fa Trenitalia del grande sforzo operato dalla Regione, soprattutto negli ultimi bilanci, dove, nonostante le pesanti riduzioni dei trasferimenti statali, abbiamo assicurato la continuità delle risorse al trasporto pubblico locale e alle politiche sociali – ha evidenziato Spacca – testimonia il nostro impegno per garantire la mobilità dei cittadini. Su questo fronte rivolgiamo un appello a Trenitalia affinché questa nostra attenzione sia accompagnata dallo sforzo dell’azienda a garantire un servizio adeguato alle esigenze dell’utenza locale e qualitativamente sempre migliore. La Regione sta infatti investendo molto su mobilità sostenibile e su ferro”. “Lavorando tutti i giorni a confronto con l’utenza del servizio pubblico regionale – ha affermato l’assessore Viventi nel suo saluto - penso che la sostituzione dei mezzi in servizio sulle linee sia molto importante, poiché una parte significativa delle criticità lamentate, che provocano spesso ritardi, cancellazioni e altri disservizi, è legata proprio alla vetustà dei treni. Avere questi nuovi mezzi elettrici, dunque, ai quali entro breve si aggiungeranno altri diesel, è strategico, almeno per cominciare a sopperire ai problemi derivanti dalle rotture”.  
   
   
TRASPORTO FERROVIARIO: REGIONE FVG STA VALUTANDO OGNI MIGLIORIA AI SERVIZI  
 
Udine, 8 aprile 2014 - La Regione è parte lesa tanto quanto i pendolari rispetto ai disservizi ferroviari registrati in particolare sulla linea 15 Udine - Tarvisio e pertanto sta lavorando sia con Trenitalia che Rfi per azzerare il disagio causato dai ritardi; allo stesso tempo sta stringendo i rapporti con lo Stato per assicurare il miglioramento dei servizi ferroviari in vista delle gare europee. E´ quanto è stato sottolineato dall´assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità Mariagrazia Santoro durante l´incontro con i rappresentanti dei comitati dei pendolari tenutosi a Udine e a cui ha preso parte anche la senatrice Isabella De Monte. L´assessore ha inoltre annunciato che, in vista della predisposizione delle gare europee, affiderà a Fuc - Ferrovie Udine Cividale lo studio sui costi di gestione della Sacile - Gemona e sulla fattibilità della gestione diretta da parte della stessa Fuc della linea 15 Udine - Tarvisio, visto che attualmente il servizio Micotra gestito dalla società in house regionale gode di elevati standard di servizio e di un alto grado di apprezzamento da parte degli utenti. I disagi maggiori registrati dai pendolari riguardano proprio la linea 15 dove è aperto un cantiere all´altezza di Pontebba. Su questo fronte la Regione ha proposto di anticipare di 10 minuti la partenza di alcuni treni da Tarvisio per assicurare le coincidenze a Udine con i treni per Trieste senza oneri aggiuntivi per la Regione e solo temporaneamente per il periodo necessario alla conclusione dei lavori. L´assessore ha inoltre annunciato che nelle condizioni che saranno poste a base dei contratti per i nuovi affidamenti verranno inserite delle revisioni di orari e delle modifiche alla periodicità dei treni a copertura di alcuni "buchi d´orario", ad esempio aggiungendo un treno pomeridiano da Trieste a Udine e mantenendo alcuni orari invernali anche nel periodo estivo. Domani i funzionari della Direzione centrale infrastrutture saranno a Roma per incontrare l´Autorità della Concorrenza e l´Autorità di Regolazione dei Trasporti per concordare alcune strategie comuni e condividere gli aspetti della predisposizione delle gare europee con cui verranno affidati i servizi di trasporto pubblico locale a partire dal 2015. L´assessore ha inoltre ricordato l´approvazione da parte della giunta regionale del Protocollo d´intesa da sottoscrivere con la Regione Veneto per coordinare i collegamenti ferroviari condivisi, in vista della nuova gara per il contratto di servizio, che per entrambe le Regioni scade a fine anno. La Regione si sta confrontando con lo Stato anche per avere garanzie sul mantenimento di tutte e tre le coppie di Intercity Trieste - Roma, un servizio considerato indispensabile per i pendolari sulla tratta Trieste - Portogruaro. A tal fine Santoro ha inviato una lettera al ministro Lupi e alla direzione del ministero Trasporti per avere rassicurazioni sull´impegno statale a mantenere l´investimento.  
   
   
QUATTRO MILIONI PER I PORTI TOSCANI NEL 2014  
 
Firenze, 8 aprile 2014 – Quattro milioni per i porti toscani per il 2014. E´ quanto ha deciso ieri mattina la Giunta regionale approvando la delibera presentata dall´assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, contenente il bilancio preventivo economico annuale 2014 e pluriennale 2014-2016 dell´Autorità portuale regionale. Nella delibera si chiede inoltre l´espressione di un parere da parte del Consiglio regionale. Al porto di Viareggio andranno 2,7 milioni di euro. Serviranno a finanziare i lavori di rifiorimento della diga foranea, l´escavo dell´avamporto nei pressi del molo di sottoflutto e l´intervento di escavo dell´imboccatura, un intervento parzialmente anticipato, in somma urgenza, nel novembre scorso. Il finanziamento è destinato alla realizzazione o all´ultimazione di alcuni lavori in economia per attrezzature portuali. Nel corso di quest´anno verrà redatto il progetto definitivo della banchina commerciale e si prevede che la progettazione esecutiva sarà effettuata in fase di appalto integrato. L´autorità provvederà quindi a sviluppare le attività di studio e di progettazione del "Sistema continuo di dragaggio e trasferimento dei sedimenti" che può essere programmato in base alle risorse finanziarie disponibili. A Porto Santo Stefano sono destinati 300.000 euro. Oltre all´ultimazione delle procedure per l´approvazione del Piano regolatore portuale, nel corso del 2014 si prevedono interventi di manutenzione straordinaria da dedicare all´efficienza e alla riqualificazione di opere e servizi in ambito portuale. Per il porto di Marina di Campo le principali attività previste, finanziate con 900.000 euro, sono studi, indagini e rilievi per il nuovo Piano regolatore portuale, lavori di adeguamento della diga di sopraflutto, monitoraggio e dragaggio dei fondali, mantenimento efficienza e riqualificazione di opere e servizi in ambito portuale. All´isola del Giglio andranno 100.000 euro per studi, indagini e rilievi per l´aggiornamento del nuovo Piano regolatore portuale ed interventi per il mantenimento efficienza opere, fondali e servizi in ambito portuale. Presentando il provvedimento l´assessore regionale alle infrastrutture e trasporti ha osservato come si tratti di una decisione che permette di intervenire per risolvere alcune criticità o comunque per la qualificazione delle aree portuali, ma anche di un segnale preciso in direzione di una regolamentazione di queste infrastrutture e di una programmazione del loro futuro, attraverso una più puntuale definizione dei piani regolatori portuali. La Toscana ha nei porti una delle sue ricchezze con implicazioni importanti rispetto alla cantieristica, alla diportistica, alla pesca e al turismo: per questo il finanziamento delle attività per l´anno in corso riveste particolare importanza.